iv – organizzazione e gestione dei processi e delle

79
IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE RISORSE UMANE Dott. Ing. Daniela Carlucci

Upload: others

Post on 08-Nov-2021

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E

DELLE RISORSE UMANE

Dott. Ing. Daniela Carlucci

Page 2: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE RISORSE UMANE

• PA sfide ed ostacoli al cambiamento

• Strutture organizzative classiche

• Vs nuove tipologie di strutture

Page 3: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Rappresentate mediante una metafora la vostra organizzazione, ponendo particolare attenzione alla sua struttura

PA sfide ed ostacoli al cambiamento

Page 4: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Quali sono le principali sfide che oggi avvertite come organizzazione?

PA sfide ed ostacoli al cambiamento

Page 5: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Quali sono i principali ostacoli riguardo: risorse umane, processi, tecnologia e struttura organizzativa ad una risposta efficace a queste sfide?

PA sfide ed ostacoli al cambiamento

Page 6: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

• Tecnologia: rapidi cambiamenti

• Disponibilità di risorse finanziarie

• Cambiamenti demografici, invecchiamento dellapopolazione

• Cambiamenti nella domanda dei cittadini

• Incertezza

Sfide alla PA

Page 7: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Sfide alla PA• Servizi più ampi e di maggior qualità con risorse

ridotte e capacità operative limitate

• Sempre maggiore orientamento al cittadino

(trasparenza, responsabilità, efficacia, efficienza)

• Maggiore partecipazione dei cittadini (società

civile, settore privato ecc.)

Page 8: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Una buona PA è decisiva per• garantire il governo democratico e superare emergenze nazionali• favorire l’innovazione sociale e rispondere a esigenze sociali• stimolare/valorizzare il cambiamento• governare il cambiamento

Sfide vs Ruolo alla PA

Rafforzare le competenze per il cambiamento e l’innovazione

Page 9: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Fonte: D’Amico, 2007

Page 10: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Rete di rapporti di ordinazione gerarchica e

funzionale fra tutti i membri dell’organizzazione o fra

organizzazioni

Valori e principi che appartengono intimamente ai membri di un’organizzazione e ne inducono i comportamenti

Sequenze di comportamento dei soggetti della PA in virtù delle quali gli inputsvengono tradotti in outputs

Risorse fisiche, finanziarie, tecnologiche

Leggi, norme, circolari, regolamenti, ecc. che codificano gli aspetti salienti dell’azione amministrativa (flussi di

lavoro, relazioni tra comparti) o dello stesso modello organizzativo(

dotazione personale, reclutamento, ecc.)

Fonte: D’Amico, 2007

Organizzazione come sistema aperto

Page 11: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Fonte: D’Amico, 2007

Page 12: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Cambiamento e sistema della PA con i suoi assets

Page 13: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Cambiamento e sistema della PA con i suoi assetsLegislatore

Valutazione della

QUALITA’

Cambiamento e sistema della PA con i suoi assets

Page 14: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Cosa ha funzionato/sta funzionando?

Cosa non ha funzionato/non sta funzionando?

Page 15: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Il processo di cambiamento deve coinvolgere necessariamente e sinergicamente diversi aspetti

Cambiamento & Innovazione

Wetware

NetwareHardware

Software

KNOWARE

Page 16: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

16

Il Knoware Tree

Knowledge asset“qualunque bene di un’organizzazione che incorporiconoscenza ritenuta di fondamentale importanza perl’acquisizione o produzione di benefici economici per ilsistema organizzativo”

Natura degli asset cognitivi

Tangibile: un bene di natura fisica suscettibile di una

valutazione di mercato

Intangibile: un bene non avente una natura fisica e

generalmente di difficile valutazione monetaria

Page 17: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

17

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

Il Knoware Tree

Page 18: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

18

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

Il Knoware Tree

Wetware

Conoscenze e know-how, che

caratterizzano le diverse figure

specialistiche operanti all’interno

del sistema organizzativo, ma

anche il livello di cultura generale

e le attitudini comportamentali

che contraddistinguono ogni

singolo individuo.

• capacità innovative• creatività• esperienze• abilità di lavorare in gruppo• leadership• flessibilità• tolleranza per l’ambiguità• motivazione• soddisfazione• capacità di apprendimento• fedeltà• livello di formazione ed educazione scolastica• impegno• competenze tecniche• abilità di problem solving•…….

Wetware

Page 19: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Most important skills and competencies in OECD countries (OECD, Survey 2016, Public Employment and Management Meeting May)

• Achieving results;• Values and ethics;• Leadership;• Strategic Thinking;• Communication;• Team Work;• Problem solving;• Interpersonal relationships;• Professionalism;• Self-development/Learning;• Innovation;• Initiative

Source: http://www.ot11ot2.it/sites/default/files/mater

iali-cdp/ForumPA%202016%20-%20Preparing%20public%20sector%20for%20th

e%20future_Luxemb.pdf

Page 20: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Leadership: The key role of leadership to foster change and innovation

Role profile of ‘traditional’ leadership

- Ensures stability and continuity;- Leader leads people through rules, procedures and processes (‘subordinates’);- Executive leadership ≠ visionary leadership;-Managerial culture: execution and ‘getting the work done’;-

Role profile of ‘new’ leadership-Key role of leader in changeprocesses;-Leader acts as talent manager;-Leader ‘leads the unknown’, ‘makes sense’ of it;-Gives vision, direction, purpose;-Leads people through motivation, communication, involvement, inspiration (‘followers’);

Source: http://www.ot11ot2.it/sites/default/files/mater

iali-cdp/ForumPA%202016%20-%20Preparing%20public%20sector%20for%20th

e%20future_Luxemb.pdf

Page 21: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Skills profile of ‘traditional’ leadership

-Top-down decision-maker;-Directive style; to only lead by instructions;-Skills: Primarily: Expertise (through seniority), Planning, budgeting, organising

- Authority through position.

Skills profile of ‘new’ leadership

-Facilitator of new and innovative solutions;- Inclusive, collaborative style → collaborative problem-solving;-Skills: People management, management of change, teams, networks, strategic thinking, values and ethics (‘sense making’), communication - Authority through engagement, motivation.

Leadership: The key role of leadership to foster change and innovation

Source: http://www.ot11ot2.it/sites/default/files/mater

iali-cdp/ForumPA%202016%20-%20Preparing%20public%20sector%20for%20th

e%20future_Luxemb.pdf

Page 22: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Organisational management: The need for new work arrangements and work culture

22Note

-Less rigid hierarchical workorganisation;

-Promotion of work in diverse, flexible teams;

-More delegation and responsibilisation;

-More autonomy

-Combat of risk-averseorganizational culture;

-Work practices whichpromote employeeinvolvement and commitment;

-More flexible workarrangements, (e.g. open space, telework, flexible working hours)Source:

http://www.ot11ot2.it/sites/default/files/materiali-cdp/ForumPA%202016%20-

%20Preparing%20public%20sector%20for%20the%20future_Luxemb.pdf

Page 23: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

23

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

Il Knoware Tree

Netware

Insieme delle risorse cognitive

legate alle relazioni che

caratterizzano l’organizzazione

sia con riferimento al suo

contesto interno, sia relative

all’ambiente esterno.

Netware

• accordi di licenza• accordi di partnership•relazioni finanziarie• contratti e accordi sulla condivisione di risorse quali ad esempio canali di distribuzione•…….

Page 24: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

24

HARDWAREHARDWARE

PhysicalInfrastructure

PhysicalInfrastructure

TechnologicalInfrastructureTechnologicalInfrastructure

FirmspecificFirm

specificTerritoryspecific

Territoryspecific

OperationsTechnologiesOperations

TechnologiesI C TI C T

HARDWAREHARDWARE

PhysicalInfrastructure

PhysicalInfrastructure

TechnologicalInfrastructureTechnologicalInfrastructure

FirmspecificFirm

specificTerritoryspecific

Territoryspecific

OperationsTechnologiesOperations

TechnologiesI C TI C T

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

Il Knoware Tree

Hardware

Risorse tangibili che rivestono

un’importanza strategica per lo

svolgimento delle attività e

supportano lo sviluppo,

l’acquisizione, la gestione ed

l’applicazione delle conoscenze

nel sistema organizzativo.

Hardware

• struttura di layout• computer• network• call centre• centri di distribuzione• infrastrutture virtuali• componenti di ICT•…….

Page 25: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

25

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

KNOWAREKNOWAREKNOWARE

StakeholderKnoware

StakeholderKnoware

StructuralKnoware

StructuralKnoware

NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware

Il Knoware Tree

SoftwareRisorse cognitive di natura

intangibile che caratterizzano il

funzionamento del sistema

impresa

• manuali organizzativi di processo che forniscono procedure e regole codificate• database• regole tacite di comportamento degli individui nel sistema organizzativo • stile manageriale e di leadearship• brevetti• copyrights• marchi• immagine dell’impresa• progetti registrati •segreti commerciali• processi il cui possesso è tutelato all’impresa dalla legge.•…….

Software

Page 26: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Strutture organizzative

Insieme delle specifiche modalità con cui ciascuna organizzazione gestisce e governa i processi di

differenziazione ed integrazione. (Ferrante & Zan, 1994)

Divisione e specializzazione

differenziazione

Divisione di natura tipologica, per cui le unità possono essere organizzare sulla base della

funzione svolta, del prodotto o servizio reso, delle tecniche impiegate e del lavoro

eseguito, ecc.

Page 27: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Strutture organizzative

integrazione

Divisione dei compiti fra i membri dell’organizzazione a seconda del tipo, della natura e dell’importanza delle decisioni da

prendere e della relativa autorità. Si definisce una distinzione tra funzioni direttive e

funzioni esecutive.

Coordinamento attraverso appropriati meccanismi strutturali ed interpersonali delle attività dei

membri dell’organizzazione

Gerarchia (autorità e responsabilità)

Page 28: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Esecuzione elementare

Alta direzioneArea attività

direttiva

Area attività esecutiva

Strutture organizzative

Pilastro portante delle strutture organizzative (principio di

organizzazione)

Autoritàè il potere legittimo a svolgere le mansioniper esso previste e che consente didecidere, operare nell’azione pratica econtrollare i risultati prodotti

Responsabilitàè la conoscenza dei problemi insiti nei compiti che si assumono, volontà di risolverli, necessità di dover dar conto del proprio operato

Fonti: Negro e Susio, 2001; D’Amico, 2007

Page 29: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Tipologia delle Relazioni Organizzative Formali/strutture organizzative classiche

Strutture relazionali

Gerarchica o di line Funzionale o di staffGerarchico-funzionale o di line-staff

Le relazioni organizzative sono alla base della definizione delle strutture organizzative

Page 30: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Relazione gerarchica

unità di comando

operatore

+ posizioni

Page 31: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

decisioni

ordineprocesso

decisionale

processo di controllo

flusso informativo

di ritorno

Page 32: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Sistema delle relazioni gerarchiche (o di line)

2° livello di comando

1° livello di comando

0 Unità di comando principale

0.1 Unità di comando

0.2 Unità di comando

0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.2.1 0.2.2 0.2.3

Page 33: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Meccanismi operativi di una struttura relazionale gerarchica

• decisioni accentrate• controllo gerarchico• comunicazioni verticali rapide, ma poco diffuse• forte accentramento nella unità di comando

generale• scarsa autonomia orizzontale, coordinamento

secondo la logica gerarchica• gestione dei conflitti autoritaria

0 Unità di comando principale

0.1 Unità di comando

0.2 Unità di comando

0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.2.1 0.2.2 0.2.3

Page 34: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

VANTAGGI

SVANTAGGI

• ciascuno sa esattamente a chi deve rivolgersi per avere istruzioni o per ricevere ordini

• struttura tendenzialmente efficace piuttosto che efficiente

• eccessivo accentramento può comportare difficoltà di gestione e amministrazione

• scarsa efficienza • Sovradimensionamento nella dotazione delle

risorse• Perdite di alcune persone può far crollare

l’intera organizzazione

Page 35: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Sistema delle relazioni funzionali (o di staff)

Unità direzionale

Specialista funzione 0

Specialista funzione 1

0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.1.4 0.1.5

livello specialistico

Page 36: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Meccanismi operativi di un sistema di relazioni funzionaliUnità direzionale

Specialista funzione 0

Specialista funzione 1

0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.1.4 0.1.5

Focus sulla funzione, si trascura il principio dell’unità dicomando

il lavoro esecutivo dipende da più posizioni specialisticheche programmano e controllano gli aspetti relativi aciascuna funzione, dirigendo ciascuno per la propriaspecializzazione

Page 37: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

VANTAGGI

chiarezza dei rapporti tra i diversi organi aziendali

controllo dei costi delle diverse funzioni

promozione di elevata specializzazione

larga divisione del lavoro a livello direttivo

Richiamo dell’attenzione costante sulle varie funzioni

SVANTAGGI

inadeguatezza a far fronte ad un aumento delle dimensioni aziendali

Problemi di coordinamento di aree specializzate differenti

linee di autorità non sono sempre definite

responsabilità per i risultati possono essere confuse

rischio di eccessiva specializzazione

Sistema delle relazioni funzionali (o di staff)

Page 38: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Sistema delle relazioni gerarchico-funzionali ( di line-staff)

livello specialistico

0 Unità di comando principale

0.1 Unità di comando

0.2 Unità di comando

0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.2.1 0.2.2 0.2.3

Specialista funzione A Specialista funzione B

Page 39: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

0 Unità di comando principale

0.1 Unità di comando

0.2 Unità di comando

0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.2.1 0.2.2 0.2.3

Specialista funzione A Specialista funzione B

livello specialistico

Meccanismi operativi di un sistema di relazioni gerarchico-funzionali

principio dell’unità di comando (line) staff: insieme di specialisti privi di autorità formale di comando possibili conflitti di autorità

Page 40: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

• Il lavoro è suddiviso tra le unità organizzative in base a funzioni e compiti

• Specializzazione dei ruoli per fase di lavoro• Il personale lavora in modo rigidamente vincolato a mansioni e

procedure• I processi di lavoro attraversano più unità organizzative• Ci sono molti livelli gerarchici intermedi con compiti di supervisione

formale• Gerarchia dell’autorità ben definita; l’integrazione delle attività è

demandata ai superiori• Ogni decisione finale e comunicazione esterna spetta al vertice

gerarchico• Frazionamento delle unità organizzative per funzione (personale,

ragioneria, ecc.) e subfunzione (reclutamento, relazioni sindacali, ecc.), attività (concorsi, inquadramento, ecc.)

ORGANIZZAZIONE GERARCHICO - FUNZIONALE

Fonte: Negro e Susio, 2001

Page 41: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

• Elevato numero di livelli gerarchici, delega lungo la linea gerarchica

• Separazione dei compiti strategici e gestionali da quelli operativi

• Contrapposizione di interesse tra i ruoli (chi controlla e chi esegue)

• Standardizzazione del processo e formalizzazione dei meccanismi operativi;

• Controllo sui metodi e sui comportamenti• Collocazione della conoscenza più ampia dell’Ente ai vertici

della gerarchia

ORGANIZZAZIONE GERARCHICO - FUNZIONALE

Fonte: Negro e Susio, 2001

Page 42: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

VANTAGGI

Chiara gerarchia (comportamenti e status) Integra le competenze specialistiche e quelle operative Metodo,sistematicità, formalizzazione, standardizzazione Sviluppo manageriale, ordine e chiarezza dei ruoli (staccati dalle

persone) Motivazione alle regole, ai sistemi ed alle metodologie vigenti Stabilità e prevedibilità Sostituibilità delle persone Rende disponibile il contributo della conoscenza degli esperti nelle

varie funzioni- sviluppo delle funzioni di staff Dà maggiore varietà di posti e responsabilità

Sistema delle relazioni gerarchico-funzionali ( di line-staff)

Fonte: D’Amico, 2007

Page 43: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

SVANTAGGI

Crea un difficile rapporto tra lo staff e la line Sviluppa il conformismo Lo staff può essere poco efficiente per mancanza di autorità nel fare

applicare i propri suggerimenti La linea può risentirsi dell’attività dello staff perché il prestigio e

l’influenza delle linee può diminuire per la presenza di specialisti Non considera i problemi nuovi ed imprevisti No possiede mezzi adeguati per risolver conflitti tra gruppi

funzionali Le comunicazioni e le idee innovatrici possono essere distorti dalle

divisioni gerarchiche Gli specialisti funzionali tendono al miglioramento tecnico dei mezzi

e dei metodi perdendo di vista la finalità dell’ente

Sistema delle relazioni gerarchico-funzionali ( di line-staff)

Fonte: D’Amico, 2007

Page 44: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Fonte: D’amico, 2007

Page 45: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

VS NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI

Modello organizzativo gerarchico funzionaleche predilige funzione

Modello organizzativo per predilige il risultato/funzione

META MODELLI CRITERIO DI BASE STRUTTUREORGANIZZATIVE

Modello burocratico-funzionale

Funzione Struttura gerarchico funzionale

Modello aggregato Risultato Struttura multidivisionaleStruttura per processi

Modello integrato Funzione+risultato Struttura per progettoStruttura per matrice

Modello a rete Risultato Struttura holding

Fonte: D’amico, 2007

Page 46: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Modello aggregato Risultato Struttura multidivisionaleFonte: Negro e Susio, 2001

Page 47: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIChe cosa è un “processo”?

Modello aggregato Risultato Struttura per processi

Page 48: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI

“Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita.”

Che cosa è un “processo”

“Ogni attività è realizzata mediante un processo. Ogni processo ha dati di ingresso. I dati di uscita sono i risultati del processo che sono i prodotti sia tangibili che intangibili. Lo stesso processo è, o dovrebbe essere, una trasformazione che aggiunge valore. Ogniprocesso coinvolge in qualche modo persone e/o altre risorse” (Normativa ISO 9000-1 -Linee guida per la selezione e l’impiego)

“Il processo viene definito come una serie di attività che prende l’input, aggiunge valore, e produce output” (Harrington H.J., 1993)

Page 49: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

ORGANIZZAZIONE PER PROCESSII VINCOLI: sono le regole, le istruzioni, le informazioni che condizionano lo svolgimento delle attività che compongono il processo;

FLESSIBILITA,misura in cui un processo può cambiare per venireincontro ai requisiti richiesti dalla clientela (interna o esterna)

………

Rielaborazione - Fonte: Solinas, http://unica2.unica.it/~biotecnologie/index2.php?option=com_docman&task=doc view&gid=350&Itemid=218

Page 50: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

50

Che cosa è un “processo”

Page 51: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI

RARAMENTE I SINGOLI PROCESSI RESTANO ISOLATI DAGLI ALTRI.GLI ELEMENTI IN USCITA DA UN PROCESSO COSTITUISCONO TIPICAMENTE ELEMENTI IN INGRESSO PER ALTRI PROCESSI

Rielaborazione - Fonte: Solinas, http://unica2.unica.it/~biotecnologie/index2.php?option=com_docman&task=doc view&gid=350&Itemid=218

Page 52: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

LE INTERAZIONI TRA PROCESSI POSSONO ESSERE SPESSO COMPLESSE VENENDO A CREARE UNA RETE DI PROCESSI INTERDIPENDENTI.GLI ELEMENTI IN INGRESSO ED IN USCITA POSSONO SPESSO CORRELARSI AI CLIENTI SIA INTERNI CHE ESTERNI

ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI

Page 53: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI

Le unità organizzative coinvolte

a) processi interorganizzativi, che avvengono tra due distinte organizzazioni

b) processi interfunzionali, ai quali partecipano più funzioni o diverse unità appartenenti ad una stessa organizzazione

c) processi interpersonali, che coinvolgono ristretti gruppi di persone all’interno di definite funzioni o unità organizzativeRielaborazione - Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per

processi nelle organizzazioni

Page 54: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI

a) processi di tipo operativo, come per esempio i processi di acquisizione ed evasione degli ordini

b) i processi produttivi (di un bene o di un servizio)

c) processi di tipo manageriale, come per esempio la predisposizione del budget o la pianificazione.

tipologia di attività svolte

Rielaborazione - Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni

Page 55: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI

impatto sui risultati aziendali

a) processi primarib) processi di supporto

I processi primari sono quelli a maggiore impatto sui risultati dell’organizzazione; essi creano un valore riconosciuto dal cliente e sono in genere critici per ottenere il successo. In generale i processi primari sono caratteristici di ogni singola realtà e pertanto variano da settore a settore.

I processi di supporto sono i processi necessari per la gestione , che contribuiscono alla creazione del valore in modo mediato, favorendo l’efficacia e l’efficienza dei processi primari, fornendo ad essi input, tecnologie, risorse umane. Rielaborazione - Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per

processi nelle organizzazioni

Page 56: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Fonte: https://www.google.it/search?q=catena+valore+pubblica+amministrazione&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjHifSygKLTAhWNJhoKHdUdBqIQ_AUIBygC&biw=1093&bih=510#tbm=isch&q=catena+valore+ospedale&imgrc=jxbRr5K29U04QM:

Page 57: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI• Le unità organizzative sono progettate sulla base dell’analisi dei risultati

(prodotti e servizi) e dei processi di lavoro necessari a realizzarli (BPR)• Ciascun processo di lavoro è integralmente affidato ad una unità

organizzativa di livello operativo (il “gruppo di processo”), che ne detiene tutte le competenze

• Il personale lavora in modo flessibile e polifunzionale• Tutte le decisioni che riguardano il processo sono assunte dal dirigente

del gruppo di processo (“process owner”), che comunica altresì con il cliente esterno

• Esistono due soli livelli gerarchici: il management generale e quello operativo

• Vengono”delinearizzate” le attività con il passaggio da attività sequenziali ad attività in parallelo e da attività individuali ad attività di gruppo

Page 58: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni

ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI

Page 59: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Struttura organizzativa periferica, semplificata ed aggregata per processi dell’INPS

Fonte: D’amico, 2007

Team 3Team 2

Direzione sede periferica

ProcessOwner Team 1

Team 3Team 2ProcessOwner Team 1

Processo 2 Gestione Conti Assicurato Pensionato

Processo 1- Gestione Conti Aziendali autonomi e AgricoliCLIENTE

CLIENTE

Page 60: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Fonte: Negro e Susio, 2001

Page 61: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Perché introdurre la gestione per processi nella pubblica amministrazione

https://www.google.it/search?q=cittadino+al+centro&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjSy9X3jKvTAhXHK8AKHaYFCUIQ_AUIBigB&biw

=1093&bih=510#tbm=isch&q=cittadino+&imgrc=IKgQZQKBXa9u4M:

centralità del cittadino nell'attività della P.A.

adeguati livelli di qualità del servizio

Con organizzazione per processi si attua un graduale trasferimento delle responsabilità “verso il basso”, riconducendole a chi realmente esegue le diverse attività e ne ha, di conseguenza, la “responsabilità tecnica” ed individuando nel contempo una figura di responsabile di processo (processowner), il quale si fa carico del coordinamento e della pianificazione delle singole attività, nonché della gestione dei rapporti con gli altri processi, superando le tradizionali barriere divisionali. Fonti: Negro e Susio, 2001; D’Amico, 2007

Page 62: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

E’ da sottolineare come nel caso della pubblica amministrazione ed in genere di tutte le aziende che erogano servizi, il cliente attribuisce grande importanza non solo al risultato finale, ma anche al processo con cui questo è ottenuto, essendovi coinvolto in prima persona. Occorre pertanto che vi sia particolare cura nella gestione e nel controllo di tale processo, e che gli indicatori utilizzati per il suo monitoraggio non siano orientati solo a misurare il prodotto finale, ma anche le varie fasi del processo e la percezione che il cliente ha di esse.

Service userService provider

Fonti: Negro e Susio, 2001; D’Amico, 2007

Page 63: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Gestione del processo“Process owner”, ossia ad un soggetto che vede accomunate su di sé sia la responsabilità di tutto ciò che avviene all’interno del processo sia l’autorità per prendere tutte le decisioni che su di esso possono influire.

Da un punto di vista umano, il process owner processo deve essere una persona dotata di grandi doti comunicative e dell’abilità necessaria per dirigere i team, per agevolare le decisioni, per dialogare costruttivamente con le persone collocate al di fuori della propria responsabilità di linea e per percepire il rischio di alternative diverse.

Possiamo dire che il process owner deve avere le caratteristiche del leader, cioè essere convincente, trascinante, credibile, saper guidare il gruppo dei propri collaboratori come fossero una squadra, orientandoli verso obiettivi chiari ed inconfutabili

Fonti: Negro e Susio, 2001; D’Amico, 2007

Page 64: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Passaggio dal modello della citizenship (relazione con il cittadino prettamente attraverso la legge), a quello della citizenry (relazione con il cittadino quale vera e propria risorsa per il miglioramento delle organizzazioni).

Secondo gli studiosi, sono quattro le strategie per la qualità:• il cittadino al primo posto;• la qualità dell’organizzazione;• il miglioramento continuo;• il coinvolgimento delle persone

Gestione del processo & Qualità

Page 65: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

IL CICLO PDCA PUO’ ESSERE APPLICATO SIAAL SINGOLO PROCESSO CHE ALLA RETE DIPROCESSI IN QUANTO TALE.ALCUNI IMPORTANTI PROCESSIPOTREBBERO NON AVERE DIRETTECORRELAZIONI CON I CLIENTI ESTERNI MAVICEVERSA FORTI IMPATTI SUI CLIENTIINTERNI.

Gestione per processi come uno strumentofondamentale per orientare l’azienda verso la qualità ed il

suo continuo miglioramento

https://www.google.it/search?q=ciclo+di+di+deming&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwi55NanhqvTAhVIvRQKHRU0CHoQ_AUIBygC&biw=1093&bih=510#q=ciclo+di+di+deming&tbm=isch&tbas=0&imgdii=bRIo

rMY7IrSgMM:&imgrc=-FZXJb-glx2GzM:

Page 66: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Produzione di un risultato che abbia un valoreaggiunto sia per il cliente finale che per l’organizzazione a tal fine i processi e le lorointerfacce interne ed esterne dovrebbero essere sistematicamente monitorati edanalizzati per potervi intervenire con azioni di miglioramento.

https://www.google.it/search?q=ciclo+di+di+deming&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwi55NanhqvTAhVIvRQKHRU0CHoQ_AUIBygC&biw=1093&bih=510#q=ciclo+di+di+deming&tbm=isc

h&tbas=0&imgrc=-FZXJb-glx2GzM:

Gestione del processo & Qualità

Page 67: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

SERVIZIO

La difficoltà di standardizzazione. Tipicamente il processo di erogazione di un servizio non è statico, ma varia fortemente a seconda delle situazioni;spesso abbiamo un processo differente, anche se non nelle linee fondamentali, per ciascun utente (produzione “custom”).

Difficoltà nel valutare e controllare il valore prodotto dal processo ed il valore percepito dall’utente.

Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni

Page 68: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

SERVIZIO

La contestualità. Il servizio viene fruito dal cliente nello stesso luogo e nello stesso momento in cui è prodotto. Non c’è possibilità di “sostituire” il servizio difettoso, poiché non abbiamo un “magazzino”, come nel caso dei prodotti, in cui mantenere i prodotti finiti e successivamente controllarne la qualità ed, eventualmente, sostituirli (produzione “just in time”). Questo inoltre rende scarsamente utili, se non in fase consuntiva, quando il danno è già stato percepito dal cliente, le attività di controllo: la qualità deve essere prodotta direttamente dall’operatore ed i suoi superiori non possono impedire che il servizio “difettoso” giunga all’utente; questa constatazione pone l’accento sull’importanza delle risorse umane impiegate

Difficoltà nel valutare e controllare il valore prodotto dal processo ed il valore percepito dall’utente.

Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni

Page 69: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

•La partecipazione del cliente al processo. Molto spesso lo stesso cliente partecipa al processo (value co-creation) di erogazione e ne influenza fortemente il risultato (si pensi ad una visita medica ed all’importanza che può avere in essa la collaborazione del paziente). Il cliente non percepisce solo la qualità del servizio finale erogato, ma anche la qualità di tutto il processo di erogazione (qualità del processo e non solo del prodotto).

•La fondamentale importanza delle risorse umane. La qualità di un servizio è in genere strettamente dipendente dalla professionalità di chi lo eroga. (“la qualità è fatta dall’operatore”).

Difficoltà nel valutare e controllare il valore prodotto dal processo ed il valore percepito dall’utente.

SERVIZIO

Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni

Page 70: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Modello integrato Funzione+risultato Struttura per progetto

VS Nuovi modelli organizzativi

Unità di progettoTemporanea, di composizione variabile

Settore Cultura Settore Pubblica Istruzione

Settore urbanistica Unità progetto recupero centro storico

Sindaco

Page 71: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

Modello integrato Funzione+risultato Struttura per matrice

Direzione Generale

Direzione Progetti

Direzione Funzione 1

Direzione Funzione 2

Direzione Funzione 3

Progetto A

Progetto B

Progetto C

VS Nuovi modelli organizzativi

Page 72: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

VS Nuovi modelli organizzativi

Modello a rete Risultato Struttura holding

Ente mantiene a livello centrale il ruolo di indirizzo, supporto e controllo edecentra la gestione operativa a realtà autonome in termini gestionali. Tali unitàsono controllate dall’ente attraverso forme di partecipazione di capitale o forme dilegame istituzionale (es. Modello a rete dell’Agenzia regionale Prevenzione e Ambiente dell’EmiliaRomagna)

ISTITUZIONEServizi scolastici

AMM. NE COMUNALE

CONSORZIOLaboratorio

impresa

FONDAZIONECulturale

CONSORZIOServizi sociali

SRL FARMACIA

METRASistemi

informativi

CONSORZIOTrasporti energia

Fonte: Negro e Susio, 2001

Page 73: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM

VS la Lean PA?

73

“FARE DI PIÙ CON MENO”, cioè di utilizzare le (poche) risorse disponibili nel modo più produttivo possibile con l'obiettivo di incrementare drasticamente la produttività

https://www.google.it/search?q=toyota+production+system&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwj5l-fU4r_TAhUOOsAKHUe9D3QQ_AUIBigB&biw=1093&bih=510#tbm=isch&q=taiichi+ohno&imgrc=LxK_N0f3DyPZ8M:

Page 74: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM74

VS la Lean PA?

Page 75: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM75

KAIZEN=Miglioramento continuo

VS la Lean PA?

Page 76: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM76

Principi

VS la Lean PA?

Page 77: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM77

Principi del TPS sono quelli di eliminare sovraccarichi (muri) e inconsistenze (mura) e di eliminare gli sprechi (muda).

sovra-lavorazione, compiere più lavorazioni di quelle richieste dal cliente sovra-produzione, produrre più unità di quelle richieste dal cliente ri-lavorazione, compiere più volte un processo o parte di esso per eliminare errori a monte giacenza, in generale lo stock può essere definito come spreco intelletto, non utilizzare/esprimere idee migliorative/capacità degli operatori trasporto, spostamento di materiale inutile movimento, spostamento/movimento inutile compiuto dall' operatore in attesa;

VS la Lean PA?

Page 78: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM78

Il concetto di costi è visto nella sua accezione più ampia, comprendendo non solo costi diproduzione ma anche:- Costi amministrativi- Costi finanziari- Costi di vendita

La continuità del flusso di produzione e l’adattamento alle fluttuazioni della domanda, sia come quantità che come mix di prodotti, sono ottenuti applicando principi chiave quali:- Just in time- Controllo di qualità-quantità- Mano d’opera flessibile nel rispetto dell’uomo- Creatività o inventiva

Per realizzare lo scopo aziendale gli obiettivi secondari da raggiungere congiuntamente sono:- Controllo delle quantità- Controllo della qualità- Rispetto dell’uomo

VS la Lean PA?

Page 79: IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE

LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM

Grazie per l’attenzione