iv – organizzazione e gestione dei processi e delle
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IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E
DELLE RISORSE UMANE
Dott. Ing. Daniela Carlucci
IV – ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI E DELLE RISORSE UMANE
• PA sfide ed ostacoli al cambiamento
• Strutture organizzative classiche
• Vs nuove tipologie di strutture
Rappresentate mediante una metafora la vostra organizzazione, ponendo particolare attenzione alla sua struttura
PA sfide ed ostacoli al cambiamento
Quali sono le principali sfide che oggi avvertite come organizzazione?
PA sfide ed ostacoli al cambiamento
Quali sono i principali ostacoli riguardo: risorse umane, processi, tecnologia e struttura organizzativa ad una risposta efficace a queste sfide?
PA sfide ed ostacoli al cambiamento
• Tecnologia: rapidi cambiamenti
• Disponibilità di risorse finanziarie
• Cambiamenti demografici, invecchiamento dellapopolazione
• Cambiamenti nella domanda dei cittadini
• Incertezza
Sfide alla PA
Sfide alla PA• Servizi più ampi e di maggior qualità con risorse
ridotte e capacità operative limitate
• Sempre maggiore orientamento al cittadino
(trasparenza, responsabilità, efficacia, efficienza)
• Maggiore partecipazione dei cittadini (società
civile, settore privato ecc.)
Una buona PA è decisiva per• garantire il governo democratico e superare emergenze nazionali• favorire l’innovazione sociale e rispondere a esigenze sociali• stimolare/valorizzare il cambiamento• governare il cambiamento
Sfide vs Ruolo alla PA
Rafforzare le competenze per il cambiamento e l’innovazione
Fonte: D’Amico, 2007
Rete di rapporti di ordinazione gerarchica e
funzionale fra tutti i membri dell’organizzazione o fra
organizzazioni
Valori e principi che appartengono intimamente ai membri di un’organizzazione e ne inducono i comportamenti
Sequenze di comportamento dei soggetti della PA in virtù delle quali gli inputsvengono tradotti in outputs
Risorse fisiche, finanziarie, tecnologiche
Leggi, norme, circolari, regolamenti, ecc. che codificano gli aspetti salienti dell’azione amministrativa (flussi di
lavoro, relazioni tra comparti) o dello stesso modello organizzativo(
dotazione personale, reclutamento, ecc.)
Fonte: D’Amico, 2007
Organizzazione come sistema aperto
Fonte: D’Amico, 2007
Cambiamento e sistema della PA con i suoi assets
Cambiamento e sistema della PA con i suoi assetsLegislatore
Valutazione della
QUALITA’
Cambiamento e sistema della PA con i suoi assets
Cosa ha funzionato/sta funzionando?
Cosa non ha funzionato/non sta funzionando?
Il processo di cambiamento deve coinvolgere necessariamente e sinergicamente diversi aspetti
Cambiamento & Innovazione
Wetware
NetwareHardware
Software
KNOWARE
16
Il Knoware Tree
Knowledge asset“qualunque bene di un’organizzazione che incorporiconoscenza ritenuta di fondamentale importanza perl’acquisizione o produzione di benefici economici per ilsistema organizzativo”
Natura degli asset cognitivi
Tangibile: un bene di natura fisica suscettibile di una
valutazione di mercato
Intangibile: un bene non avente una natura fisica e
generalmente di difficile valutazione monetaria
17
KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
Il Knoware Tree
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KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
Il Knoware Tree
Wetware
Conoscenze e know-how, che
caratterizzano le diverse figure
specialistiche operanti all’interno
del sistema organizzativo, ma
anche il livello di cultura generale
e le attitudini comportamentali
che contraddistinguono ogni
singolo individuo.
• capacità innovative• creatività• esperienze• abilità di lavorare in gruppo• leadership• flessibilità• tolleranza per l’ambiguità• motivazione• soddisfazione• capacità di apprendimento• fedeltà• livello di formazione ed educazione scolastica• impegno• competenze tecniche• abilità di problem solving•…….
Wetware
Most important skills and competencies in OECD countries (OECD, Survey 2016, Public Employment and Management Meeting May)
• Achieving results;• Values and ethics;• Leadership;• Strategic Thinking;• Communication;• Team Work;• Problem solving;• Interpersonal relationships;• Professionalism;• Self-development/Learning;• Innovation;• Initiative
Source: http://www.ot11ot2.it/sites/default/files/mater
iali-cdp/ForumPA%202016%20-%20Preparing%20public%20sector%20for%20th
e%20future_Luxemb.pdf
Leadership: The key role of leadership to foster change and innovation
Role profile of ‘traditional’ leadership
- Ensures stability and continuity;- Leader leads people through rules, procedures and processes (‘subordinates’);- Executive leadership ≠ visionary leadership;-Managerial culture: execution and ‘getting the work done’;-
Role profile of ‘new’ leadership-Key role of leader in changeprocesses;-Leader acts as talent manager;-Leader ‘leads the unknown’, ‘makes sense’ of it;-Gives vision, direction, purpose;-Leads people through motivation, communication, involvement, inspiration (‘followers’);
Source: http://www.ot11ot2.it/sites/default/files/mater
iali-cdp/ForumPA%202016%20-%20Preparing%20public%20sector%20for%20th
e%20future_Luxemb.pdf
Skills profile of ‘traditional’ leadership
-Top-down decision-maker;-Directive style; to only lead by instructions;-Skills: Primarily: Expertise (through seniority), Planning, budgeting, organising
- Authority through position.
Skills profile of ‘new’ leadership
-Facilitator of new and innovative solutions;- Inclusive, collaborative style → collaborative problem-solving;-Skills: People management, management of change, teams, networks, strategic thinking, values and ethics (‘sense making’), communication - Authority through engagement, motivation.
Leadership: The key role of leadership to foster change and innovation
Source: http://www.ot11ot2.it/sites/default/files/mater
iali-cdp/ForumPA%202016%20-%20Preparing%20public%20sector%20for%20th
e%20future_Luxemb.pdf
Organisational management: The need for new work arrangements and work culture
22Note
-Less rigid hierarchical workorganisation;
-Promotion of work in diverse, flexible teams;
-More delegation and responsibilisation;
-More autonomy
-Combat of risk-averseorganizational culture;
-Work practices whichpromote employeeinvolvement and commitment;
-More flexible workarrangements, (e.g. open space, telework, flexible working hours)Source:
http://www.ot11ot2.it/sites/default/files/materiali-cdp/ForumPA%202016%20-
%20Preparing%20public%20sector%20for%20the%20future_Luxemb.pdf
23
KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
Il Knoware Tree
Netware
Insieme delle risorse cognitive
legate alle relazioni che
caratterizzano l’organizzazione
sia con riferimento al suo
contesto interno, sia relative
all’ambiente esterno.
Netware
• accordi di licenza• accordi di partnership•relazioni finanziarie• contratti e accordi sulla condivisione di risorse quali ad esempio canali di distribuzione•…….
24
HARDWAREHARDWARE
PhysicalInfrastructure
PhysicalInfrastructure
TechnologicalInfrastructureTechnologicalInfrastructure
FirmspecificFirm
specificTerritoryspecific
Territoryspecific
OperationsTechnologiesOperations
TechnologiesI C TI C T
HARDWAREHARDWARE
PhysicalInfrastructure
PhysicalInfrastructure
TechnologicalInfrastructureTechnologicalInfrastructure
FirmspecificFirm
specificTerritoryspecific
Territoryspecific
OperationsTechnologiesOperations
TechnologiesI C TI C T
KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
Il Knoware Tree
Hardware
Risorse tangibili che rivestono
un’importanza strategica per lo
svolgimento delle attività e
supportano lo sviluppo,
l’acquisizione, la gestione ed
l’applicazione delle conoscenze
nel sistema organizzativo.
Hardware
• struttura di layout• computer• network• call centre• centri di distribuzione• infrastrutture virtuali• componenti di ICT•…….
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KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
KNOWAREKNOWAREKNOWARE
StakeholderKnoware
StakeholderKnoware
StructuralKnoware
StructuralKnoware
NetwareNetware WetwareWetware HardwareHardware SoftwareSoftware
Il Knoware Tree
SoftwareRisorse cognitive di natura
intangibile che caratterizzano il
funzionamento del sistema
impresa
• manuali organizzativi di processo che forniscono procedure e regole codificate• database• regole tacite di comportamento degli individui nel sistema organizzativo • stile manageriale e di leadearship• brevetti• copyrights• marchi• immagine dell’impresa• progetti registrati •segreti commerciali• processi il cui possesso è tutelato all’impresa dalla legge.•…….
Software
Strutture organizzative
Insieme delle specifiche modalità con cui ciascuna organizzazione gestisce e governa i processi di
differenziazione ed integrazione. (Ferrante & Zan, 1994)
Divisione e specializzazione
differenziazione
Divisione di natura tipologica, per cui le unità possono essere organizzare sulla base della
funzione svolta, del prodotto o servizio reso, delle tecniche impiegate e del lavoro
eseguito, ecc.
Strutture organizzative
integrazione
Divisione dei compiti fra i membri dell’organizzazione a seconda del tipo, della natura e dell’importanza delle decisioni da
prendere e della relativa autorità. Si definisce una distinzione tra funzioni direttive e
funzioni esecutive.
Coordinamento attraverso appropriati meccanismi strutturali ed interpersonali delle attività dei
membri dell’organizzazione
Gerarchia (autorità e responsabilità)
Esecuzione elementare
Alta direzioneArea attività
direttiva
Area attività esecutiva
Strutture organizzative
Pilastro portante delle strutture organizzative (principio di
organizzazione)
Autoritàè il potere legittimo a svolgere le mansioniper esso previste e che consente didecidere, operare nell’azione pratica econtrollare i risultati prodotti
Responsabilitàè la conoscenza dei problemi insiti nei compiti che si assumono, volontà di risolverli, necessità di dover dar conto del proprio operato
Fonti: Negro e Susio, 2001; D’Amico, 2007
Tipologia delle Relazioni Organizzative Formali/strutture organizzative classiche
Strutture relazionali
Gerarchica o di line Funzionale o di staffGerarchico-funzionale o di line-staff
Le relazioni organizzative sono alla base della definizione delle strutture organizzative
Relazione gerarchica
unità di comando
operatore
+ posizioni
decisioni
ordineprocesso
decisionale
processo di controllo
flusso informativo
di ritorno
Sistema delle relazioni gerarchiche (o di line)
2° livello di comando
1° livello di comando
0 Unità di comando principale
0.1 Unità di comando
0.2 Unità di comando
0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.2.1 0.2.2 0.2.3
Meccanismi operativi di una struttura relazionale gerarchica
• decisioni accentrate• controllo gerarchico• comunicazioni verticali rapide, ma poco diffuse• forte accentramento nella unità di comando
generale• scarsa autonomia orizzontale, coordinamento
secondo la logica gerarchica• gestione dei conflitti autoritaria
0 Unità di comando principale
0.1 Unità di comando
0.2 Unità di comando
0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.2.1 0.2.2 0.2.3
VANTAGGI
SVANTAGGI
• ciascuno sa esattamente a chi deve rivolgersi per avere istruzioni o per ricevere ordini
• struttura tendenzialmente efficace piuttosto che efficiente
• eccessivo accentramento può comportare difficoltà di gestione e amministrazione
• scarsa efficienza • Sovradimensionamento nella dotazione delle
risorse• Perdite di alcune persone può far crollare
l’intera organizzazione
Sistema delle relazioni funzionali (o di staff)
Unità direzionale
Specialista funzione 0
Specialista funzione 1
0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.1.4 0.1.5
livello specialistico
Meccanismi operativi di un sistema di relazioni funzionaliUnità direzionale
Specialista funzione 0
Specialista funzione 1
0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.1.4 0.1.5
Focus sulla funzione, si trascura il principio dell’unità dicomando
il lavoro esecutivo dipende da più posizioni specialisticheche programmano e controllano gli aspetti relativi aciascuna funzione, dirigendo ciascuno per la propriaspecializzazione
VANTAGGI
chiarezza dei rapporti tra i diversi organi aziendali
controllo dei costi delle diverse funzioni
promozione di elevata specializzazione
larga divisione del lavoro a livello direttivo
Richiamo dell’attenzione costante sulle varie funzioni
SVANTAGGI
inadeguatezza a far fronte ad un aumento delle dimensioni aziendali
Problemi di coordinamento di aree specializzate differenti
linee di autorità non sono sempre definite
responsabilità per i risultati possono essere confuse
rischio di eccessiva specializzazione
Sistema delle relazioni funzionali (o di staff)
Sistema delle relazioni gerarchico-funzionali ( di line-staff)
livello specialistico
0 Unità di comando principale
0.1 Unità di comando
0.2 Unità di comando
0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.2.1 0.2.2 0.2.3
Specialista funzione A Specialista funzione B
0 Unità di comando principale
0.1 Unità di comando
0.2 Unità di comando
0.1.1 0.1.2 0.1.3 0.2.1 0.2.2 0.2.3
Specialista funzione A Specialista funzione B
livello specialistico
Meccanismi operativi di un sistema di relazioni gerarchico-funzionali
principio dell’unità di comando (line) staff: insieme di specialisti privi di autorità formale di comando possibili conflitti di autorità
• Il lavoro è suddiviso tra le unità organizzative in base a funzioni e compiti
• Specializzazione dei ruoli per fase di lavoro• Il personale lavora in modo rigidamente vincolato a mansioni e
procedure• I processi di lavoro attraversano più unità organizzative• Ci sono molti livelli gerarchici intermedi con compiti di supervisione
formale• Gerarchia dell’autorità ben definita; l’integrazione delle attività è
demandata ai superiori• Ogni decisione finale e comunicazione esterna spetta al vertice
gerarchico• Frazionamento delle unità organizzative per funzione (personale,
ragioneria, ecc.) e subfunzione (reclutamento, relazioni sindacali, ecc.), attività (concorsi, inquadramento, ecc.)
ORGANIZZAZIONE GERARCHICO - FUNZIONALE
Fonte: Negro e Susio, 2001
• Elevato numero di livelli gerarchici, delega lungo la linea gerarchica
• Separazione dei compiti strategici e gestionali da quelli operativi
• Contrapposizione di interesse tra i ruoli (chi controlla e chi esegue)
• Standardizzazione del processo e formalizzazione dei meccanismi operativi;
• Controllo sui metodi e sui comportamenti• Collocazione della conoscenza più ampia dell’Ente ai vertici
della gerarchia
ORGANIZZAZIONE GERARCHICO - FUNZIONALE
Fonte: Negro e Susio, 2001
VANTAGGI
Chiara gerarchia (comportamenti e status) Integra le competenze specialistiche e quelle operative Metodo,sistematicità, formalizzazione, standardizzazione Sviluppo manageriale, ordine e chiarezza dei ruoli (staccati dalle
persone) Motivazione alle regole, ai sistemi ed alle metodologie vigenti Stabilità e prevedibilità Sostituibilità delle persone Rende disponibile il contributo della conoscenza degli esperti nelle
varie funzioni- sviluppo delle funzioni di staff Dà maggiore varietà di posti e responsabilità
Sistema delle relazioni gerarchico-funzionali ( di line-staff)
Fonte: D’Amico, 2007
SVANTAGGI
Crea un difficile rapporto tra lo staff e la line Sviluppa il conformismo Lo staff può essere poco efficiente per mancanza di autorità nel fare
applicare i propri suggerimenti La linea può risentirsi dell’attività dello staff perché il prestigio e
l’influenza delle linee può diminuire per la presenza di specialisti Non considera i problemi nuovi ed imprevisti No possiede mezzi adeguati per risolver conflitti tra gruppi
funzionali Le comunicazioni e le idee innovatrici possono essere distorti dalle
divisioni gerarchiche Gli specialisti funzionali tendono al miglioramento tecnico dei mezzi
e dei metodi perdendo di vista la finalità dell’ente
Sistema delle relazioni gerarchico-funzionali ( di line-staff)
Fonte: D’Amico, 2007
Fonte: D’amico, 2007
VS NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI
Modello organizzativo gerarchico funzionaleche predilige funzione
Modello organizzativo per predilige il risultato/funzione
META MODELLI CRITERIO DI BASE STRUTTUREORGANIZZATIVE
Modello burocratico-funzionale
Funzione Struttura gerarchico funzionale
Modello aggregato Risultato Struttura multidivisionaleStruttura per processi
Modello integrato Funzione+risultato Struttura per progettoStruttura per matrice
Modello a rete Risultato Struttura holding
Fonte: D’amico, 2007
Modello aggregato Risultato Struttura multidivisionaleFonte: Negro e Susio, 2001
ORGANIZZAZIONE PER PROCESSIChe cosa è un “processo”?
Modello aggregato Risultato Struttura per processi
ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI
“Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita.”
Che cosa è un “processo”
“Ogni attività è realizzata mediante un processo. Ogni processo ha dati di ingresso. I dati di uscita sono i risultati del processo che sono i prodotti sia tangibili che intangibili. Lo stesso processo è, o dovrebbe essere, una trasformazione che aggiunge valore. Ogniprocesso coinvolge in qualche modo persone e/o altre risorse” (Normativa ISO 9000-1 -Linee guida per la selezione e l’impiego)
“Il processo viene definito come una serie di attività che prende l’input, aggiunge valore, e produce output” (Harrington H.J., 1993)
ORGANIZZAZIONE PER PROCESSII VINCOLI: sono le regole, le istruzioni, le informazioni che condizionano lo svolgimento delle attività che compongono il processo;
FLESSIBILITA,misura in cui un processo può cambiare per venireincontro ai requisiti richiesti dalla clientela (interna o esterna)
………
Rielaborazione - Fonte: Solinas, http://unica2.unica.it/~biotecnologie/index2.php?option=com_docman&task=doc view&gid=350&Itemid=218
50
Che cosa è un “processo”
ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI
RARAMENTE I SINGOLI PROCESSI RESTANO ISOLATI DAGLI ALTRI.GLI ELEMENTI IN USCITA DA UN PROCESSO COSTITUISCONO TIPICAMENTE ELEMENTI IN INGRESSO PER ALTRI PROCESSI
Rielaborazione - Fonte: Solinas, http://unica2.unica.it/~biotecnologie/index2.php?option=com_docman&task=doc view&gid=350&Itemid=218
LE INTERAZIONI TRA PROCESSI POSSONO ESSERE SPESSO COMPLESSE VENENDO A CREARE UNA RETE DI PROCESSI INTERDIPENDENTI.GLI ELEMENTI IN INGRESSO ED IN USCITA POSSONO SPESSO CORRELARSI AI CLIENTI SIA INTERNI CHE ESTERNI
ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI
CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI
Le unità organizzative coinvolte
a) processi interorganizzativi, che avvengono tra due distinte organizzazioni
b) processi interfunzionali, ai quali partecipano più funzioni o diverse unità appartenenti ad una stessa organizzazione
c) processi interpersonali, che coinvolgono ristretti gruppi di persone all’interno di definite funzioni o unità organizzativeRielaborazione - Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per
processi nelle organizzazioni
CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI
a) processi di tipo operativo, come per esempio i processi di acquisizione ed evasione degli ordini
b) i processi produttivi (di un bene o di un servizio)
c) processi di tipo manageriale, come per esempio la predisposizione del budget o la pianificazione.
tipologia di attività svolte
Rielaborazione - Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni
CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI
impatto sui risultati aziendali
a) processi primarib) processi di supporto
I processi primari sono quelli a maggiore impatto sui risultati dell’organizzazione; essi creano un valore riconosciuto dal cliente e sono in genere critici per ottenere il successo. In generale i processi primari sono caratteristici di ogni singola realtà e pertanto variano da settore a settore.
I processi di supporto sono i processi necessari per la gestione , che contribuiscono alla creazione del valore in modo mediato, favorendo l’efficacia e l’efficienza dei processi primari, fornendo ad essi input, tecnologie, risorse umane. Rielaborazione - Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per
processi nelle organizzazioni
Fonte: https://www.google.it/search?q=catena+valore+pubblica+amministrazione&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjHifSygKLTAhWNJhoKHdUdBqIQ_AUIBygC&biw=1093&bih=510#tbm=isch&q=catena+valore+ospedale&imgrc=jxbRr5K29U04QM:
ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI• Le unità organizzative sono progettate sulla base dell’analisi dei risultati
(prodotti e servizi) e dei processi di lavoro necessari a realizzarli (BPR)• Ciascun processo di lavoro è integralmente affidato ad una unità
organizzativa di livello operativo (il “gruppo di processo”), che ne detiene tutte le competenze
• Il personale lavora in modo flessibile e polifunzionale• Tutte le decisioni che riguardano il processo sono assunte dal dirigente
del gruppo di processo (“process owner”), che comunica altresì con il cliente esterno
• Esistono due soli livelli gerarchici: il management generale e quello operativo
• Vengono”delinearizzate” le attività con il passaggio da attività sequenziali ad attività in parallelo e da attività individuali ad attività di gruppo
Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni
ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI
Struttura organizzativa periferica, semplificata ed aggregata per processi dell’INPS
Fonte: D’amico, 2007
Team 3Team 2
Direzione sede periferica
ProcessOwner Team 1
Team 3Team 2ProcessOwner Team 1
Processo 2 Gestione Conti Assicurato Pensionato
Processo 1- Gestione Conti Aziendali autonomi e AgricoliCLIENTE
CLIENTE
Fonte: Negro e Susio, 2001
Perché introdurre la gestione per processi nella pubblica amministrazione
https://www.google.it/search?q=cittadino+al+centro&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjSy9X3jKvTAhXHK8AKHaYFCUIQ_AUIBigB&biw
=1093&bih=510#tbm=isch&q=cittadino+&imgrc=IKgQZQKBXa9u4M:
centralità del cittadino nell'attività della P.A.
adeguati livelli di qualità del servizio
Con organizzazione per processi si attua un graduale trasferimento delle responsabilità “verso il basso”, riconducendole a chi realmente esegue le diverse attività e ne ha, di conseguenza, la “responsabilità tecnica” ed individuando nel contempo una figura di responsabile di processo (processowner), il quale si fa carico del coordinamento e della pianificazione delle singole attività, nonché della gestione dei rapporti con gli altri processi, superando le tradizionali barriere divisionali. Fonti: Negro e Susio, 2001; D’Amico, 2007
E’ da sottolineare come nel caso della pubblica amministrazione ed in genere di tutte le aziende che erogano servizi, il cliente attribuisce grande importanza non solo al risultato finale, ma anche al processo con cui questo è ottenuto, essendovi coinvolto in prima persona. Occorre pertanto che vi sia particolare cura nella gestione e nel controllo di tale processo, e che gli indicatori utilizzati per il suo monitoraggio non siano orientati solo a misurare il prodotto finale, ma anche le varie fasi del processo e la percezione che il cliente ha di esse.
Service userService provider
Fonti: Negro e Susio, 2001; D’Amico, 2007
Gestione del processo“Process owner”, ossia ad un soggetto che vede accomunate su di sé sia la responsabilità di tutto ciò che avviene all’interno del processo sia l’autorità per prendere tutte le decisioni che su di esso possono influire.
Da un punto di vista umano, il process owner processo deve essere una persona dotata di grandi doti comunicative e dell’abilità necessaria per dirigere i team, per agevolare le decisioni, per dialogare costruttivamente con le persone collocate al di fuori della propria responsabilità di linea e per percepire il rischio di alternative diverse.
Possiamo dire che il process owner deve avere le caratteristiche del leader, cioè essere convincente, trascinante, credibile, saper guidare il gruppo dei propri collaboratori come fossero una squadra, orientandoli verso obiettivi chiari ed inconfutabili
Fonti: Negro e Susio, 2001; D’Amico, 2007
Passaggio dal modello della citizenship (relazione con il cittadino prettamente attraverso la legge), a quello della citizenry (relazione con il cittadino quale vera e propria risorsa per il miglioramento delle organizzazioni).
Secondo gli studiosi, sono quattro le strategie per la qualità:• il cittadino al primo posto;• la qualità dell’organizzazione;• il miglioramento continuo;• il coinvolgimento delle persone
Gestione del processo & Qualità
IL CICLO PDCA PUO’ ESSERE APPLICATO SIAAL SINGOLO PROCESSO CHE ALLA RETE DIPROCESSI IN QUANTO TALE.ALCUNI IMPORTANTI PROCESSIPOTREBBERO NON AVERE DIRETTECORRELAZIONI CON I CLIENTI ESTERNI MAVICEVERSA FORTI IMPATTI SUI CLIENTIINTERNI.
Gestione per processi come uno strumentofondamentale per orientare l’azienda verso la qualità ed il
suo continuo miglioramento
https://www.google.it/search?q=ciclo+di+di+deming&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwi55NanhqvTAhVIvRQKHRU0CHoQ_AUIBygC&biw=1093&bih=510#q=ciclo+di+di+deming&tbm=isch&tbas=0&imgdii=bRIo
rMY7IrSgMM:&imgrc=-FZXJb-glx2GzM:
Produzione di un risultato che abbia un valoreaggiunto sia per il cliente finale che per l’organizzazione a tal fine i processi e le lorointerfacce interne ed esterne dovrebbero essere sistematicamente monitorati edanalizzati per potervi intervenire con azioni di miglioramento.
https://www.google.it/search?q=ciclo+di+di+deming&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwi55NanhqvTAhVIvRQKHRU0CHoQ_AUIBygC&biw=1093&bih=510#q=ciclo+di+di+deming&tbm=isc
h&tbas=0&imgrc=-FZXJb-glx2GzM:
Gestione del processo & Qualità
SERVIZIO
La difficoltà di standardizzazione. Tipicamente il processo di erogazione di un servizio non è statico, ma varia fortemente a seconda delle situazioni;spesso abbiamo un processo differente, anche se non nelle linee fondamentali, per ciascun utente (produzione “custom”).
Difficoltà nel valutare e controllare il valore prodotto dal processo ed il valore percepito dall’utente.
Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni
SERVIZIO
La contestualità. Il servizio viene fruito dal cliente nello stesso luogo e nello stesso momento in cui è prodotto. Non c’è possibilità di “sostituire” il servizio difettoso, poiché non abbiamo un “magazzino”, come nel caso dei prodotti, in cui mantenere i prodotti finiti e successivamente controllarne la qualità ed, eventualmente, sostituirli (produzione “just in time”). Questo inoltre rende scarsamente utili, se non in fase consuntiva, quando il danno è già stato percepito dal cliente, le attività di controllo: la qualità deve essere prodotta direttamente dall’operatore ed i suoi superiori non possono impedire che il servizio “difettoso” giunga all’utente; questa constatazione pone l’accento sull’importanza delle risorse umane impiegate
Difficoltà nel valutare e controllare il valore prodotto dal processo ed il valore percepito dall’utente.
Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni
•La partecipazione del cliente al processo. Molto spesso lo stesso cliente partecipa al processo (value co-creation) di erogazione e ne influenza fortemente il risultato (si pensi ad una visita medica ed all’importanza che può avere in essa la collaborazione del paziente). Il cliente non percepisce solo la qualità del servizio finale erogato, ma anche la qualità di tutto il processo di erogazione (qualità del processo e non solo del prodotto).
•La fondamentale importanza delle risorse umane. La qualità di un servizio è in genere strettamente dipendente dalla professionalità di chi lo eroga. (“la qualità è fatta dall’operatore”).
Difficoltà nel valutare e controllare il valore prodotto dal processo ed il valore percepito dall’utente.
SERVIZIO
Fonte: De Risi, Introduzione alla gestione per processi nelle organizzazioni
Modello integrato Funzione+risultato Struttura per progetto
VS Nuovi modelli organizzativi
Unità di progettoTemporanea, di composizione variabile
Settore Cultura Settore Pubblica Istruzione
Settore urbanistica Unità progetto recupero centro storico
Sindaco
Modello integrato Funzione+risultato Struttura per matrice
Direzione Generale
Direzione Progetti
Direzione Funzione 1
Direzione Funzione 2
Direzione Funzione 3
Progetto A
Progetto B
Progetto C
VS Nuovi modelli organizzativi
VS Nuovi modelli organizzativi
Modello a rete Risultato Struttura holding
Ente mantiene a livello centrale il ruolo di indirizzo, supporto e controllo edecentra la gestione operativa a realtà autonome in termini gestionali. Tali unitàsono controllate dall’ente attraverso forme di partecipazione di capitale o forme dilegame istituzionale (es. Modello a rete dell’Agenzia regionale Prevenzione e Ambiente dell’EmiliaRomagna)
ISTITUZIONEServizi scolastici
AMM. NE COMUNALE
CONSORZIOLaboratorio
impresa
FONDAZIONECulturale
CONSORZIOServizi sociali
SRL FARMACIA
METRASistemi
informativi
CONSORZIOTrasporti energia
Fonte: Negro e Susio, 2001
LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM
VS la Lean PA?
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“FARE DI PIÙ CON MENO”, cioè di utilizzare le (poche) risorse disponibili nel modo più produttivo possibile con l'obiettivo di incrementare drasticamente la produttività
https://www.google.it/search?q=toyota+production+system&espv=2&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwj5l-fU4r_TAhUOOsAKHUe9D3QQ_AUIBigB&biw=1093&bih=510#tbm=isch&q=taiichi+ohno&imgrc=LxK_N0f3DyPZ8M:
LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM74
VS la Lean PA?
LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM75
KAIZEN=Miglioramento continuo
VS la Lean PA?
LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM76
Principi
VS la Lean PA?
LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM77
Principi del TPS sono quelli di eliminare sovraccarichi (muri) e inconsistenze (mura) e di eliminare gli sprechi (muda).
sovra-lavorazione, compiere più lavorazioni di quelle richieste dal cliente sovra-produzione, produrre più unità di quelle richieste dal cliente ri-lavorazione, compiere più volte un processo o parte di esso per eliminare errori a monte giacenza, in generale lo stock può essere definito come spreco intelletto, non utilizzare/esprimere idee migliorative/capacità degli operatori trasporto, spostamento di materiale inutile movimento, spostamento/movimento inutile compiuto dall' operatore in attesa;
VS la Lean PA?
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Il concetto di costi è visto nella sua accezione più ampia, comprendendo non solo costi diproduzione ma anche:- Costi amministrativi- Costi finanziari- Costi di vendita
La continuità del flusso di produzione e l’adattamento alle fluttuazioni della domanda, sia come quantità che come mix di prodotti, sono ottenuti applicando principi chiave quali:- Just in time- Controllo di qualità-quantità- Mano d’opera flessibile nel rispetto dell’uomo- Creatività o inventiva
Per realizzare lo scopo aziendale gli obiettivi secondari da raggiungere congiuntamente sono:- Controllo delle quantità- Controllo della qualità- Rispetto dell’uomo
VS la Lean PA?
LIEG. Proprietary and Confidential 02/05/2017 4:41:30 PM
Grazie per l’attenzione