[email protected]/fioredidonato1/resources/home/... · 2011-10-16 · nuova esperienza...
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L’anno scolastico è stato inaugu-
rato dal Vescovo di Chieti-Vasto
Bruno Forte. Egli, con entusiasmo
e p a s s i o n e h a r i v o l t a
un’attenzione particolare ai giova-
ni, invitandoli a credere nel pro-
prio futuro e a non perdere mai la
speranza nel domani. Ciò che mi
ha maggiormente colpito è stata
la frase: ―… Abbiate dei sogni …
non smettete mai di sognare‖. E il
sogno più bello è quello di un
mondo migliore, dove tutti posso-
no avere un ruolo professionale
nella società e nella vita.
Questo sarà possibile, solo se gli adulti affiancheranno i giovani, in
questo percorso riuscendo a sostenerli anche quando i
―linguaggi‖ sembrano incomprensibili. Grazie , Padre Bruno , per-
ché ci hai regalato, come solo un padre sa fare, una speranza, gra-
zie Padre Bruno.
Mozzillo Vincenza - 2^ A
Saluto del Vescovo
A proposito della nuova scuola
Qual è il tuo giudizio sulla
nuova esperienza scolastica e
in quella del convitto ?
1. Mi sono trovato bene
2. Mi piace la scuola
3. Disponibilità e gentilezza
dei professori
4. Presenza di vari laborato-
ri
5. Disagio nel viaggio
6. Mi aspettavo una scuola
meno impegnativa
Sul convitto hanno risposto
1. L’esperienza è stata positi-
va perché gli istitutori aiu-
tano nello studio e per
ogni problema personale
2. Negativo manca la fami-
glia e gli amici della pro-
pria città
3. Positivo si è più maturi
perché aumenta
l’autonomia nel gestire la
propria vita
Dicembre—Gennaio 2010/11
Anno I Numero 1
Saluto del Dirigente Scolastico Dott.ssa
Filomena Zanfardino
L’Istituto Tecnico per il settore Tecnologico ―Cosimo Ridolfi‖ è una scuola
con caratteristiche che la rendono eccezio-
nale ed unica nella Regione Abruzzo.
Prima di tutto, per la sua posizione geografi-
ca, si può ben dire che essa rappresenta
una vera e propria oasi naturalistica incon-
taminata inserita nel Comune di Scerni:
nato nel 1876 per consentire la formazione
di una figura professionale che si è evoluta
nel tempo, nella sua lunga storia ha contri-
buito allo sviluppo del settore agrario della
Regione Abruzzo e anche di quelle vicine.
L’Azienda è il fiore all’occhiello della scuola
per le attività e le produzioni ottenute, anche attraverso la trasformazione
(olio, vino, piante). L’ottima qualità dei vini prodotti dall’annessa azienda, è
confermata, ogni anno, dalla manifestazione nazionale enologica ―Bacco e
Minerva‖.
L’Istituto è cresciuto negli anni anche per la validità delle proposte dell’
O.F., e per la capacità di adattarsi ai cambiamenti della società e del mon-
do del lavoro in evoluzione. Si è sempre connotato come realtà presente,
aperta, con una forte credibilità in tutta la Regione e anche al di fuori di
essa, a cui si sono rivolti con fiducia genitori e generazioni di giovani.
Esso ha formato competenze ed eccellenze nel territorio (alcuni ex allievi
occupano posti di rilievo), ha permesso a molti studenti di trovare occupa-
zione in loco (come dipendenti o come moderni imprenditori agricoli). Ha
svolto un ruolo sociale, così come spetta ad una istituzione pubblica, è
stato punto di riferimento della tradizione e dell’innovazione, valorizzando
risorse umane e mezzi nell’interesse generale del territorio. Molti dei periti
agrari che si sono diplomati uscendo dall’Istituto sono poi ritornati nella
stessa scuola nelle vesti di docente.
Dopo il conseguimento del diploma è possibile accedere a tutti i corsi uni-
versitari. Inoltre, l’attività di progettazione della scuola consente il raggiun-
gimento dell’obbiettivo fondamentale di agevolare l’inserimento nel mondo
del lavoro di tutti gli studenti: già da quest’a.s., oltre 25 allievi hanno con-
cluso una esperienza formativa, lavorativa e di approfondimento linguistico
all’estero ricevendo l’Europass, ossia l’attestato di partecipazione al
―Progetto Leonardo‖, riconosciuto dall’Unione Europea, spendibile nei curri-
culum e, dunque, utile per l’inserimento del mercato del lavoro.
La nuova legge di riforma restituisce un’identità forte agli Istituti tecnici e
migliora la qualità della formazione tecnica. L’istruzione tecnica è una real-
tà vitale e dinamica che si lega a settori d’eccellenza, come quello dei pro-
dotti tipici e di qualità, del made in Italy che resiste alla globalizzazione.
giornale del “Ridolfi” di Scerni
IT@Snews
Dopo l’esperienza svolta con la
vendemmia, si è fatta quella
della raccolta delle olive.
Quest’ultima si effettua durante
le ore scolastiche e ogni giorno
partecipano classi diverse del
triennio. Si esegue con abbac-
chiatori facendo i turni tra gli
alunni per l’utilizzo.
I ragazzi si dedicano all’uso de-
gli attrezzi, o al posizionamento
delle reti, o ancora, al raccogli-
mento delle olive che vengono
versate dentro ai binz (cassoni).
A fine giornata questi vengono
portate al frantoio dell’istituto,
dove inizia l’estrazione dell’olio.
I ragazzi, come nella raccolta
dell’uva si cimentano in questi
giorni nella raccolta delle olive.
Il lavoro è meno pesante della
vendemmia, ma è pur sempre
impegnativo e bisogna prestare
molta attenzione alle macchine
operatrici.
Queste sono state lezioni diver-
se dal solito; in quanto si è riu-
sciti a coniugare la teoria con
la pratica,lasciando in ogni ra-
gazzo un insegnamento indele-
bile.
Di Siro Fabiola, Acquaviva Mar-
co, Finipaterra Marino
Alla scoperta dell’olio
che ha svolto :
i processi di vinificazione con
e senza vinaccio.
Questo corso si è concluso
con alcune lezioni, svolte in
cantina.
Ho trovato questa esperienza
coinvolgente, poiché ho spe-
rimentato l’attività laborato-
riale, con strumenti specifici
ed imparando la loro funzio-
ne.
Di Siro Fabiola — Classe IV b
A scuola… di enologia
In questo Istituto
sono state fatte
molte attività, una
di queste è il corso
di enologia con il
professore di chimi-
ca Pellegrini Nicola.
A questo corso po-
che sono le classi e
le persone che vi
hanno partecipato;
infatti, sono stati
coinvolti solo la
classe IV B e la clas-
se V A. Il lavoro è stato diviso in
due fasi:
la prima è stata quella dove si
sono svolte le analisi dell’uva,
le curve di maturazione
dell’uva, insieme all’analisi del
colore.
In seguito a queste analisi si
sono fatti i controlli della fer-
mentazione (zuccheri, alcool e
acidità volatile) e il controllo
della fermentazione manolatti-
ca (controllo dell’acido malico
e L – lattico).
Una seconda parte, invece, è
stata realizzata dalla classe VA
Pagina 2
Si è da poco conclusa la vendemmia 2010, le uve ormai già disposte nelle nostre
cantine, si avviano sempre di più alla fine di quello che è il processo di
trasformazione che ci permette di ottenere il famoso e rinomato vino. Ci sono fasi
molto importanti che descriverò di seguito.
Innanzitutto c’è la vendemmia che
inizia dalla fine del mese di agosto con
le uve Chardonnay per poi proseguire
a scalare, in base agli standard di
maturazione, con la raccolta delle altre
uve bianche: Pinot grigio, Pecorino,
Moscato, Sauvignon, R ies l ing,
Falanghina e il Trebbiano d’Abruzzo
DOC (denominazione di origine
controllata), e si arriva così alla metà
del mese di Settembre con la raccolta
delle uve rosse. Qui abbiamo il
Sangiovese, Merlot, Cabernet, Syrah ed arrivare poi alla fine del mese con la
vendemmia del Montepulciano d’Abruzzo DOC famoso in alcune parti del mondo
come USA, Giappone, Canada, ecc…
La modalità di raccolta delle uve varia a seconda della forma di allevamento,
abbiamo il tendone, il guyot, il cordone libero e speronato e il GDC, i piu diffusi nelle
nostre zone, e quindi possiamo avere una raccolta meccanica e una raccolta
manuale. Per quanto riguarda la raccolta meccanica possiamo dire che viene
effettuata con apposite vendemmiatrici dotate di diraspatore e defogliatore, queste
ultime vengono utilizzate per i filari. Il macchinario passando a cavallo dei filari
scuote la vegetazione consentendo agli acini di staccarsi e di venire aspirati dal
meccanismo di aspirazione, mentre i raspi vengono lasciati attaccati ai tralci, e
vengono poi depositati nella vasca di raccolta. Una volta piena,l’uva raccolta viene
scaricata all’interno di un rimorchio apposito che agganciato ad una trattrice
gommata che provvederà al trasporto e conferimento in cantina. Esistono anche
delle vendemmiatrici per tendone però nelle nostre zone sono poco diffuse; inoltre,
c’è da dire che l’uva durante tutta questa serie di passaggi, in parte viene schiacciata
e quindi nel rimorchio abbiamo una notevole quantità di mosto, che, nel viene
lasciato all’interno di esso per un po’ di tempo, si corre il rischio che inizi la
fermentazione e che il prodotto vada a male. Per evitare ciò occorre depositare il
prodotto immediatamente subito dopo la raccolta. Quest’ultima pratica ci permette di
abbattere i costi sostenuti per la manodopera.
Per quanto riguarda la raccolta manuale è richiesta una notevole quantità di
manodopera,qui l’ operazione di raccolta vengono effettuate prevalentemente a
mano con forbici e vaschette, a differenza della raccolta meccanica dove si
asportano solo gli acini lasciando i raspi nel vigneto, qui vengono asportati anche
questi ultimi.
L’uva può essere trasportata con trattori e rimorchi oppure grazie a vasche a forbice
trainate da trattrici e azionate da pistoni idraulici che permettono di trasferire il
prodotto all’interno di camion dotati di teloni alimentari, che, provvederanno al
conferimento in cantina. C’è da dire che questa pratica di raccolta, grazie alle
tecnologie moderne andrà sempre più scomparendo, anche se per molti è tradizione
vendemmiare a mano.
Arriviamo così al momento in cui l’uva deve essere lavorata, in base al tipo di
prodotto (bianco o rosso) possiamo una vinificazione con vinaccie e senza vinacce.La
prima viene utilizzata per le uve rosse (Montepulciano): l’uva arrivata in cantina
subisce il processo di pigidiraspatura dove si separano gli acini, i vinaccioli e il mosto
dai raspi, che in seguito verranno poi caricati e utilizzati come biomasse , il diraspato
viene poi messo all’interno di vinificatori per circa 8-10 giorni, in questo arco di
tempo avvengono le fermentazioni; vengono aggiunti enzimi pectolici che servono ad
estrarre colore, vengono effettuati degli arricchimenti per aumentare il grado
zuccherino, e si inseriscono dei lieviti per la fermentazione e si attuano anche dei
rimontaggi, dato che le vinacce essendo piu leggere si posizionano nella parte alta
del vinificatore, quindi galleggiano formando un ―cappello‖, il mosto-vino viene
prelevato dal fondo e tramite una pompa viene mandato nella parte alta e sparso su
questo cappello, il liquido passando attraverso le bucce e i vinaccioli acquisiscono
altro colore. Passati questi giorni si
procede a quella che e la svinatura:
consiste nello svuotare il vinificatore,
cioè togliere il mosto-vino che viene
sgrondato e poi, avviene l’apertura
dello sportello sottostante e per
mezzo di pale idrauliche tiriamo fuori
le vinacce,
SEGUE A PAG. 3
IT@Snews
DALL’UVA AL VINO
Vorrei presentarvi un progetto
che ha come base un semina-
rio svoltosi mercoledì 1-12-10
nell'aula magna della scuola.
Questo incontro è servito per
gli studenti, con lo scopo di
approfondire le loro informa-
zioni sulle fonti energetiche
alternative, abbiamo potuto
notare che gli alunni si sono
molto interessati in quanto è
un tema riguardante il loro fu-
turo scolastico, si è affrontato
così il tema delle "serre con
apporti energetici da biomassa
e fotovoltaico". Tale incontro
rappresenta una finestra in un
momento di riflessione rispet-
to al progetto intrapreso con
lega ambiente ed edison. Il
progetto ha una durata trien-
nale, avviato in tutta Italia ed
in abruzzo ha coinvolto l'itas
―Cosimo Ridolfi‖. Gli allievi del
quinto anno, dovranno redige-
re un progetto che i ragazzi
utilizzeranno anche nel collo-
quio all'Esame di Stato. Di qui
l'idea di progettare ed even-
tualmente realizzare, una ser-
ra fotovoltaica (produzione
agricola + produzione energeti-
ca).
1. Interventi passivi in gran
parte già sviluppata lo scorso
anno, dopo aver effettuato
un’indagine termografica del
Convitto evidenziando le ano-
malie presenti;
2. Interventi attivi: autosuffi-
cienza energetica e produzioni
pilota (della nostra azienda
agricola) a basso impatto am-
bientale
3. costruzione di una mappa
relazionale e valutazioni di tipo
economico per realizzare ap-
provvigionamenti in filiera cor-
ta (entro 70 km.) per L'uso del-
le energie rinnovabili.
Ricoprire le falde del tetto di
una serra con dei pannelli fo-
tovoltaici non compromette la
produttività delle colture in
ambiente protetto e permette
di rendere energeticamente
indipendente la struttura. Il
grande surplus di elettricità
disponibile potrà essere im-
messo in rete ricavando degli
introiti a vantaggio dell'istituto.
l’uso dell’energia elettrica e
termica è uno dei fattori critici
di maggiore importanza e peso
economico per le imprese.
Malgrado infatti le favorevoli
condizioni climatiche, molte
colture richiedono l’intervento
del riscaldamento di soccorso
nei mesi centrali dell’inverno,
con consumi di energia che
negli ultimi anni, complici i co-
sti crescenti, sono diventati
sempre più rilevanti. La proget-
tazione non si limiterà solo
all'aspetto di realizzare un con-
tenitore più o meno efficiente
o carino, ma in maniera inter-
disciplinare con i colleghi di
tecniche di produzione vegeta-
le, estimo, ecc. stiamo tentan-
do di realizzare un oggetto più
complesso.
RICERCA & SVILUPPO
DALL’UVA AL VINO
Pagina 3 Anno I Numero 1
L'obiettivo finale è quello di
abbattere di un 15% il costo
complessivo necessario per la
produzione, sfruttando tutto
quanto offerto oggi dalle ener-
gie rinnovabili e dall'attuale
tecnologia.
Il nostro Istituto, ha una pro-
pria identità culturale profon-
damente intersecata con le
attività tipiche del settore agri-
colo, la nostra Azienda agrico-
la si estende per circa 20 ha.
In più, come a voi noto, alcuni
dei nostri ragazzi vivono in
Convitto. L'idea è tentare di
utilizzare le biomasse (scarto
di lavorazione per l'Azienda
agricola) per produrre energia
al fine di essere autosufficienti
energeticamente. Inoltre il pro-
dotto secondario (calore) po-
trebbe essere utilizzato per:
1) riscaldare le classi e i diver-
si ambienti dell'Istituto Scola-
stico;
2) riscaldare le camere e gli
ambienti comuni del convitto;
3) riscaldare/raffrescare la
serra fotovoltaica per le produ-
zioni pilota e di ricerca.
Inoltre alcune attività svolte
all'interno dell'Istituto Scolasti-
co richiedono energia elettrica
per il loro normale funziona-
mento (si pensi alla cantina
che deve conservare i mosti
ad un temperatura inferiore ai
6°C ed all'oleificio che nel pe-
riodo autunnale svolge le atti-
vità di molitura e trasformazio-
ne delle olive).
Le biomasse necessarie per
rispondere alle esigenze ener-
getiche sopra riportate, ver-
rebbero quasi integralmente
soddisfatte dalla nostra stessa
azienda agricola che produce
cippato, sia per la produzione
vitivinicola che per quella olea-
ria. Per la restante quota, si
creerebbe un circuito virtuoso,
dove gli imprenditori agricoli
locali si vedrebbero ripagati
della somma di circa 40 euro
per tonnellata, se eventual-
mente conferissero i loro scar-
ti di produzione (attualmente
senza valore nel mercato).
DA PAG. 2
che vengono immediatamente sottopo-
ste al processo di torchiatura, infine lo
sgrondato e il torchiato vengono messi
all’interno di serbatoi dove si trasfor-
mano in vero e proprio vino.
Passiamo ora alla vinificazione senza
vinacce che consiste sempre nella
pigidiraspatura delle uve, però e un
processo utilizzato esclusivamente per
le uve bianche ma in alcuni casi anche
per le uve rosse, il diraspato viene
messo all’interno di presse soffici che
pressano la massa delicatamente e il
liquido ottenuto dalla pressatura viene
trasferito all’interno di serbatoi dove
avvengono le fermentazioni, e il mosto
poi si trasformerà in vino. Le vinacce
vengono poi ammucchia-
te in cumuli e poi caricate
su tir che provvederanno
al trasporto presso la
distilleria per ottenere la
famosa grappa.
Vorrei augurare a tutti voi
lettori un buono studio e
un buon lavoro e che
l’annata 2011 possa
portare buoni frutti
Domenico Della Penna VA
Poteva sembrare un giorno come tanti,invece risultò essere un sor-prendente ed entusiasmante mo-mento di crescita. Si, perchè nel nostro Istituto Agra-rio è noto a tutti che si fa esperien-za "in campo", invece di importan-ti ma a volte noiose lezioni teori-che. E così la classe 3B, indossando stivali, tute e grembiuli, si avvia con una vaschetta di plastica ap-pesa al petto e forbici in mano, nelle nostre terre per attuare un giorno di vendemmia. Come spesso accade, i professori che ci accom-pagnavano erano particolarmente solerti ad insegnarci : " Fate co-sì...mettete le forbici in questo
Un giorno diverso a scuola
modo..." e qualcuno di noi com-mentava : " Prof. venga a farci vedere da vicino come si fa!!" Ma che vuoi... i Proff. insegnano e gli alunni eseguono, scherzi a parte la mattinata tra una battu-ta, il lavoro, la colazione offerta dal convitto è passata in un baleno... Chi era già avvezzo alla vendem-mia l'ha trovata solo un pò ripeti-tiva, ma chi non aveva mai prova-to a stare in mezzo ai filari è arrivato alla conclusione che vendemmiare non è solo stare in mezzo al verde, con il sole che ti brucia il viso e i polmoni che si riempiono di ossigeno, ma è fati-coso ed impegnativo. Si deve avere una sufficiente forza fisica, oltre che una resistenza alla fati-ca, un buon equilibrio sulle zolle e una discreta abilità con le cesoie, per non rischiare di mettere nel recipiente, le viti insieme ai raspi d'uva. Forse qualcuno troverà il tutto inutile e superfluo per gli obiettivi di una scuola, ma a noi è servita questa giornata, perchè, abbiamo capito quanto sia piace-vole rientrare nella classe e ma-gari sonnecchiare durante la lezioni.
Classe 3B
SERRA— PRIMA ESPERIENZA IDROPONICA ALL'ITAS
Pagina 4 IT@Snews
-:colture protette sistema fuori suolo a ciclo aperto per allevamento coltu-
re: insalata , pomodoro.
-LA NOSTRA ESPERIENZA IN SERRA
La nostra esperienza in serra si è basata soprattutto sulla sperimentazione
di tale sistema,quindi nel capire il bilancio di un sistema prendendo in
considerazione in primis vari aspetti tra cui l’aspetto economico e di con-
venienza,oltretutto abbiamo aquisito conoscenze relative alla gestione del
softwere (fertirrigatore computerizzato) e la gestione della fertirrigazione
e in modo particolare anche l’impatto ambientale che è da considerarsi
minimo anche rispetto un normale piano di coltivazione su terra nuda;
l’ultimo aspetto considerato è quello riguardante la quantità della produ-
zione e la qualità che verrà considerata comunque rilevante. Le colture
che abbiamo deciso di coltivare anche in base alle varie condizioni clima-
tiche della serra (quindi temperatura,illuminazione,umidita ecc..) sono
l’insalata come prima coltura e il pomodoro come seconda; Diciamo che
l’insalata è stata una coltura che non ci ha soddisfatto in modo rilevante
sotto l’aspetto produttivo in genere la scelta di eseguire la prima esperien-
za con questa coltura ci ha consentito successivamente di essere gia pre-
parati per il pomodoro. Per quanto concerne l’insalata è sicuramente una
coltura che non si presta bene al sistema idroponico a differenza del po-
modoro che ha dato risultati eccellenti.
- IDROPONICA : Il termine idroponica comprende tutte le tecniche di coltivazione fuori il terreno agrario, il quale è sostituito da substrato natu-
rale o artificiale, oppure in soluzione nutritiva. Consente di ovviare i pro-
blemi di stanchezza del terreno ed eccessivi trattamenti fitosanitari. Sono tecniche tipiche dell’ortofloricoltura e floricoltura, non solo in serra ma
anche in piena aria.
-Situazione attuale delle colture fuori suolo in Italia
IDROPONICA :
-Le varie tipologie di sistemi idroponici
RADICI A CONTATTO
CARATTERISTICHE DEL NOSTRO IMPIANTO:L’impiano da
noi adottato presenta un sistema a ciclo aperto (ovvero un sistema
dove non avviene il recupero della soluzione) le colture vengono
allevate all’interno di vasi plastici con un diametro di 16 cm questi
contenitori sono immessi all’interno di una canalina in materiale
plastico(PVC) per assicurare la raccolta delle soluzioni drenate dal
sustrato .Il substrato impiegato è rappresentato da un complesso di
Torba piu pomice in rapporto del 50:50.
1° COLTURA INSALATA 2° COLTURA POMODORO
PROGETTO A.S. 2010/2011: Per il progetto serra 2010/2011
si prevede la coltivazione di 2 nuove colture ; La Fragola e il
Cetriolo al momento stiamo procedendo alla coltivazione
dell’insalata e della fragola dimostrando risultati accettabili.
A mio avviso l’esperienza in serra sta sempre più suscitando
ampio interesse da parte tutti gli alunni dell’Istituto, nel mio
piccolo ho ottenuto delle conoscenze fondamentali ,” toccando
con mano” le varie problematiche sorte durante i vari processi
produttivi, naturalmente tutto si è realizzato con un ampio suc-
cesso e soprattutto è stato molto apprezzato da tutti, in partico-
lare dalla nostra Dirigente. Concludo ringraziando in modo
particolare i docenti : Prof. Michele Di Candilo e Prof. Gae-
tano Pedone, che ci hanno sempre accompagnato durante il
processo, permettendo la realizzazione di questo progetto pre-
stigioso.
FRANCESCO FIORITI 5° A
Principali colture: rosa, gerbera, pomodoro e fragola;
98 % sono coltivate in substrato
Torba, pomce, perlite , lana di roccia sono i substrati mag-
giormente impiegati.
Pagina 5 Anno I Numero 1
Articoli Sull’amore
Il diritto penale definisce l’aborto come interruzione della gravi-
danza, che si verifica prima che il feto abbia raggiunto uno svi-
luppo tale da consentirgli di vivere in modo autosufficiente al di
fuori dell’utero materno e cioè entro la ventiseiesima settimana
di gestazione. In Italia, dopo un forte dibattito e dopo un referen-
dum è stato approvata la legge 194 del 18 maggio 1978, con la
quale sono state abrogate le norme del codice penale che ritene-
vano illecito l’aborto. La legge cerca di uguagliare il diritto alla
vita del nascituro e la tutela del benessere fisico, psichico e so-
ciale della madre. Per evitate la nascita del piccolo, una pratica
molto frequente, è la ―pillola abortiva‖ (RU 486), il cui principio
attivo blocca la produzione dell’ormone progesterone, impeden-
do la continuità della gravidanza, e successivamente, determi-
nando il distacco dell’ embrione dalla mucosa endometriale in
cui è ―annidato‖. Il farmaco è efficace entro i primi 50 giorni di
postazione e non
viene applicato dopo
il 63° giorno. Dopo
questo giorno, au-
mentano i rischi per
la salute della donna
e aumenta la proba-
bilità che essa deb-
ba sottoporsi a un
intervento chirurgico.
In Italia la legge 194
ha fissato a 90 giorni
di gestione il termine
per effettuare
l’interruzione volonta-
ria della gravidanza: l’aborto provocato non costituisce reato, se
è compiuto entro tale lasso di tempo e se vi è pericolo per la
salute fisico della donna o se si ritiene che la sopravivenza di
questo possa venire gravemente compromessa dalla precarietà
delle condizioni sociali ed economiche della famiglia. Dopo que-
sta termine, l’aborto è praticabile solo nei casi in cui il fato muoia
o se vengono riscontrate gravi malformazioni fetali tale da mette-
re in pericolo la solute della donna. Nel caso in cui la donna gra-
vida abbia meno di 18 anni, l’interruzione volontaria della gravi-
danza deve avvenire con il consenso del genitore oppure, in
mancanza di questo, del giudice tutelare. La legge prevede che il
personale sanitario, possa esercitare mediante dichiarazione,
l’obiezione di coscienza con esonero delle procedure di aborto.
Una donna prima di procedere alle pratiche per l’aborto si do-
vrebbe porre alcune domande, una fra tante posta qui di seguito:
-L’essere che si sviluppa nel seno materno è un essere umano
fin dall’ inizio?
Nella fecondazione, attraverso l’unione dei geni forniti dall’uomo
e dalla donna, il nuovo ―uomo ― viene dotato fin dall’inizio di tutto
il suo patrimonio ereditario. L’uomo fecondato,è fin dall’inizio un
essere umano autonomo, nonostante la sua dipendenza dalla
madre. Purtroppo per molte donne, soprattutto se giovani,
l’aborto è un mezzo di contraccezione e di limitazione delle na-
scite, piuttosto che un atto estremo a cui si ricorre in situazioni
disperate.
Di Santo Valentina 3^ A
L’amore è un volere bene forte ed esso è presente sempre in un rapporto di coppia. Dalle mie esperien-ze vissute, bisogna prima osservare, nel senso che la persona che ti colpisce, la devi saper vivere fin dall’inizio, starle accanto sempre nei momenti più difficili, ma anche in quelli facili. Bisogna però tenere p r e s e n t e s o p r a t t u t t o l’aspetto estetico, perché se la persona che ti sta accanto non piace, è tutto inutile; cioè non c’è nemmeno voglia di frequentarla, anzi è da ritenere solo amica. Questa persona se piace, invece, ci si impegna a fare di tutto per conquistarla, anche le cose più banali. Il rapporto potrebbe essere infinito, considerando anche l interiorità, cioè il carattere dolce che ti fa innamorare, se veramente c’è cuore; si riesce ad andare d’accordo su tutto, però deve esserci anche la libertà senza essere oppressivi Per le mie esperienze ero oppressivo sem-pre,; bisogna essere liberi anche per quanto riguarda l’amicizia cioè se hai degli amici non si deve pensare soltanto all’amata, ma si possono coltiva-re ambedue i rapporti. Un altro elemento importante è il rispetto recipro-co e non per ultimo è il sesso. Nel senso che l’attività sessuale la si ritiene importante ,perché la ami quella persona e, quindi, di conseguenza la desideri e si arriva al matrimonio, cioè una vita insieme finchè morte non separi; nonostante questo si può continuare ad amare all’aldilà della vita fisica. Concludo dicendo che, l’amore deve essere una vita da attraversare insieme, essere socievoli con tutti ed essere sorridenti, senza essere troppo legati.
Secondo alcuni l’amore è solo sessualità, invece per altri è unione spiri-
tuale, ma anche avere una certa libertà.
Nella coppia secondo me, bisogna aprire una certa armonia e tranquilli-
tà, che permetta ad entrambi di fidarsi ognuno dell’altro e ,quindi biso-
gna avere una fiducia reciproca, senza ostacolare la libertà dell’altro e
obbligarlo a fare cose contro la sua volontà, anche perché il partner si
rende conto da solo di cosa sia giusto o sbagliato e di cosa possa ferire
l’altro.
L’amore riesce ad unire due persone facendo provare le stesse emozio-
ni, ma non lo stesso pensiero.
Quindi, spiritualmente ,l’amore unisce due persone, facendo sentire
un’unica persona come se l’uno avesse sempre bisogno dell’altro, e,
quando ne ha bisogno ,può sempre contare sull’appoggio morale del
partner e sulla fiducia che ha verso di esso.
L’amore,per me ,è anche importante dal punto di vista sessuale, perché
in parte riesce a completare il rapporto (come il punto di vista spirituale
e della fiducia), riesce anche ad intensificare le emozioni di una coppia
facendo sentire ancora di più una cosa sola, completandoli.
Il matrimonio è un avvenimento che secondo me è importante e dovreb-
be unire eternamente due persone; ma ,oggi ,non è così perché il rap-
porto nella famiglia è diverso da come era una volta. Io credo che per
sposarsi ci voglia molta fiducia ,perché il matrimonio può diventare
anche solo per interesse economico e non per amore.
Andrea Capanna - 5°A
Sollevare le Mani Insieme
ABORTO
Il Ridolfi coinvolto in una ricerca europea
nella prima settimana di novem-
bre ho cominciato un’avventura
entusiasmante in un Paese euro-
peo da me sconosciuto. Tutto era incentrato sull am-
biente e sulla sua salvaguar-
dia, infatti, le nostre giornate si
sono susseguite con impegni
legati a convegni, riunioni,
lezioni, sul riciclo dei rifiuti,
sull’ effetto serra e sull’ impor-
tanza di tutelare l’ecosistema.
Giorni intensi e ricchi di infor-
mazioni, anche riguardanti la
cultura del luogo, e, la partico-
larità è stata legata alla cono-
scenza di ragazzi provenienti
da tutta l’Europa. Per me e
Sylvia la difficoltà maggiore è
stata quella di parlare in inglese
davanti ad un grande pubblico
molto più competente di noi; ma
modestia a parte…… ce la siamo
cavata egregiamente!
Oltre all’ aspetto prettamente
scolastico ho potuto gustare un’
arte culinaria, che pensavo non
potesse appartenere ad un
Paese dell’ est. Certo per i miei
gusti è un po’ troppo calorica e
speziata, però sono contento di
aver provato una cucina diversa
da quella tradizionale.
Come ragazzo di 16 anni, consi-
Un’ esperienza unica: viaggio in Romania
Grazie al progetto Comenius ab-
biamo potuto allargare i nostri
orizzonti culturali, partecipando
ad uno scambio con Baia Mare
città della Romania. Insieme alla
mia compagna di classe Sylvia,
alla Dirigente Zanfardino ed al
professore d’inglese Carlucci,
Pagina 6 IT@Snews
Si è svolto presso l’Università di
Newport (Galles) il 1^ incontro del
Progetto Europeo biennale ―Caldys
2 ” nell’ambito del Programma LLP
- EACEA (Education, Audiovisival &
Culture Executive Agency ), con la
presenza di diversi paesi della
comunità europea, compresa
l’Italia rappresentata dall’Istituto
agrario (una delle 50 scuole italia-
ne autorizzate a svolgere un presti-
gioso Progetto EACEA.
Il progetto, che si pone anche
come ricerca, i cui esiti saranno
pubblicati alla fine dei due anni,
considera le difficoltà di apprendi-
mento, in particolare i disturbi
specifici di apprendimento, ( DAS ),
come la di dislessia, discalculia,
disgrafia che presentano gli allievi,
sin dal loro ingresso nella scuola
primaria.
È noto che i tradizionali metodi di
insegnamento non consentono
agli allievi di superare tali difficol-
tà, che possono essere agevol-
mente e notevole migliorate con
l’utilizzo dei moderni sussidi multi-
mediali.
Il D.S. Filomena Zanfardino, pre-
sente all’incontro con il docente
Riccardo Carlucci, ha testimoniato
come l’Istituto agrario, nella sua
spinta all’innovazione e al cambia-
mento, da quest’anno realizza
progetti con diversi Paesi membri
della Comunità Europea, anche
per garantire una migliore forma-
zione dei propri studenti, in un
contesto europeo, con l’obiettivo-
commenta il D.S.- di accrescere
negli alunni la consapevolezza
della propria cultura e di sviluppa-
re una miglior conoscenza della
cultura di altri Paesi europei, di
migliorare la qualità
dell’insegnamento- apprendimento
e non solo della lingua inglese.
Il progetto, inoltre, per la sua va-
lenza europea, consente di miglio-
hanno contemporaneamente
aspetti positivi e aspetti negativi.
Le giornate qui si susseguono con
una serie di attività che
scandiscono il tempo.
Dopo il trillo della campa-
nella a scuola, noi convitto-
ri ci rechiamo a mensa per
poi, fino alle 15:30, avere
un’ora a disposizione per
riposarci. Dalle 15:30 alle
19:30, escluso l’intervallo
dalle 18:00 alle 19:00,
svolgiamo le attività di
studio insieme
Vivere in una comunità residenzia-
le, come il convitto di Scerni ,è
come quelle cose nella vita che
all’educatore. Poi, ceniamo e la
sera ci dedichiamo alle attività
ricreative proposte dall’educatore
in servizio.
Bene, ogni giorno è così, fino al
venerdì, giorno in cui facciamo
rientro a casa.
Apparentemente, quindi, sembra
tutto monotono e pesante, ma in
realtà non è così. Ogni giorno
stiamo in compagnia di 55 ragazzi
e si istaurano rapporti di amicizia
veri e profondi. Il condividere la
stanza con un compagno, il settore
del convitto con il gruppo dei pari,
rappresenta una importante espe-
rienza che ci rende più forti e auto-
nomi. I lati negativi sono ovvia-
Una giornata in convitto
THE ILLUSTRATED EUROPA NEWS
mente legati al distacco dalla fami-
glia, dagli amici dei nostri paesi di
provenienza, dal nostro ambiente
culturale.
In definitiva credo che l’esperienza
di vita convittuale sia altrettanto
importante rispetto alla formazione
che acquisiamo nei cinque anni di
studio:ne usciamo più autonomi e
consapevoli, pronti ad affrontare
con più mezzi le difficoltà che la
vita ci presenterà.
Acquaviva Marco 4^B
glio a tutti i miei coetanei, se
dovessero essere in condizioni di
fare la mia stessa scelta, di pro-
vare questa esperienza, perché
arricchisce da un punto di vista
formativo, facendo cadere stere-
otipi e pregiudizi che provengono
da una non conoscenza dello
straniero…..sì si torna colmi di
più umanità.
D’Alonzo Lorenzo 3°a
Università di Newport
rare l’offerta formativa per gli
alunni e di creare occasioni per
sviluppare e scambiare ―buone
pratiche‖ tra le scuole coinvol-
te.
Tutto è iniziato l’anno scorso,
quando la mia professoressa
di religione Maria Giuseppina
Cieri mi convinse a partecipa-
re ad un concorso indetto dall’
organizzazione sociale
“Movimento per la vita”.
L’obiettivo era quello di elabo-
rare un tema, un disegno, una
canzone il cui argomento da
affrontare era la dignità della
vita umana. Nel mio caso ho
realizzato un tema incentrato
sulla tematica dell’aborto
secondo un punto di vista
etico, religioso e sociale.
Dopo aver inviato il mio elabo-
rato alla sede principale di
questa associazione, sono
risultato tra i primi vincitori
in tutto l’Abruzzo e successi-
vamente ho ricevuto il premio
presso il municipio di Pescara.
Il riconoscimento consisteva
in un viaggio di una settimana
presso la città di Strasburgo
in Francia con visita al Parla-
mento Europeo, assieme agli
altri vincitori provenienti da
tutta Italia; tutto ciò si sa-
rebbe svolto nel mese di otto-
bre e saremmo stati accom-
pagnati dai tutor.
Dopo mesi di attesa,il
“fatidico” giorno è finalmente
arrivato.
Insieme a ragazzi dell’ Abruz-
zo e del Molise con il treno
abbiamo raggiunto Milano e
poi con l’autobus tra racconti
e risate siamo giunti a Stra-
sburgo per raggiungere
l’ostello dove avremmo per-
nottato per tutto il soggiorno.
Sono stato in camera con
altri ragazzi , trascorrendo
serate indimenticabili a parla-
re,ridere e scherzare . Inol-
tre la sera potevamo uscire a
visitare i locali tipici , accom-
pagnati dai nostri tutor, ai
quali ci siamo affezionati
molto.
Le giornate successive sono
state cariche d’impegni e di
attività; abbiamo visitato la
città in battello e la sede del
Parlamento Europeo che è
enorme e molto suggestivo ed
abbiamo partecipato ad una
simulazione di seduta
all’interno di esso , dove cia-
scuno di noi ha proposto degli
emendamenti già elaborati e
questi venivano approvati o
meno dagli altri ragazzi con il
voto elettronico utilizzato
normalmente dagli euro parla-
mentari. In tale occasione
abbiamo conosciuto
l’onorevole Carlo Casini che ci
ha accompagnato nella visita
al Parlamento ed , inoltre,
fornito delle indicazioni
sull’organizzazione della con-
ferenza da parte nostra.
Il giorno seguente abbiamo
assistito alla conferenza
presieduta dal presidente del
partito di maggioranza del
governo europeo , al quale
abbiamo rivolto delle doman-
de inerenti le problematiche
sociali,economiche e politiche
dell’Unione Europea. Il tutto
si è concluso con una cena di
gala in un tipico ristorante di
Strasburgo insieme
all’onorevole ed ai suoi colla-
boratori più stretti.
La mattina seguente siamo
ripartiti prendendo il pulman
che ci ha portati a Milano da
dove abbiamo ripreso il treno
per Pescara,dove c’erano le
nostre famiglie ad aspettarci
con trepidazione. Alla stazio-
ne nei nostri occhi sono com-
parse delle timide lacrime
poiché anche se con grande
dispiacere era arrivato il mo-
mento dei saluti e del distac-
La mia esperienza a Strasburgo
Pagina 7 Volume 1, Numero 1
co dai nostri “nuovi amici”…….
e così ci siamo scambiati gli
indirizzi e-mail, numeri tele-
fonici, ect. per continuare a
sentirci e ad essere “amici “.
Questa esperienza è stata
stupenda e molto istrutti-
va,perché ho avuto modo di
conoscere nuovi ragazzi con
cui confrontarmi e discutere
delle problematiche attuali
ma anche persone con cui
scherzare e divertirsi un
mondo. E poi la possibilità di
visitare il Parlamento Europe-
o,di partecipare ad una simu-
lazione di seduta e soprattut-
to conoscere degli eurodepu-
tati come l’Onorevole Carlo
Casini che è una persona e-
stremamente simpatica, di-
sponibile e sicuramente aper-
to alle idee dei giovani……non
è da tutti. Purtroppo le gior-
nate sono trascorse veloce-
mente ed io mi auguro di
avere altre possibilità per
partecipare a questa meravi-
gliosa esperienza.
A tal proposito vorrei ringra-
ziare , di cuore, la prof.ssa
Cieri per avermi convinto a
partecipare al concorso dan-
domi un forte sostegno
nell’elaborazione del tema. Un
particolare ringraziamento va
anche al dirigente scolastico
dell’Iistituto Tecnico Agrario
di Scerni “Cosimo Ridolfi”
Prof.ssa Filomena Zanfardino
per aver permesso alla scuola
di partecipare al concorso e a
me di partecipare a tale even-
to.
Per concludere vorrei solleci-
tare gli altri ragazzi
dell’Istituto a partecipare a
questo concorso, perché per
me è stata sicuramente
un’esperienza magnifica che
rifarei all’infinito.
ALESSANDRO DEL RE V° A
Strasburgo
L’anno scorso partecipando al
concorso indetto in movimento
per la vita.Ho vinto il secondo
premio con la presentazione
grafica sui clochard.Tale premio
consisteva a una visita guidata
di un giorno a Roma . Il 10 otto-
bre alle 4 di mattina siamo parti-
ti da Vasto.Durante il viaggio ho
fatto nuove conoscenze, erava-
mo tutti i ragazzi nell’età com-
presa tra i 16 e 19 anni.Ero
molto assonnato,
ma nello stesso tempo emozio-
nato per la nuova esperienza
che mi aspettava alle ore 9:00
siamo arrivati a destinazione e ci
è cominciata la nostra avventu-
ra. Appena arrivati abbiamo
visitato una mostra all’ interno
del parlamento,che ripercorreva
il periodo storico da Garibaldi a
Mussolini ed abbiamo trovato l’
ebrezza di partecipare dal vivo
ad una simulazione di approva-
zione di legge nel parlamento.Ci
siamo recati in piazza di spagna
e da li ci siamo mossi per visita-
re la parte storica-archeologica
di Roma come ad esempio il
Colosseo e la Fontana di Trevi.
Ho sicuramente imparato da
questa esperienza molto, poiché
sono riuscito a cognugare l’
aspetto storica delle nozioni
apprese a scuola, con quello,
pratico della realtà vissu-
ta.Nonostante tutto è stato un
ottimo viaggio interessante e
colturale, se avro la possibilità lo
rifarei di nuovo ,anche perché
soprattutto a quest’ età non
bisogna farsi sfuggire alcune
occasioni
Vincenzo Marcianelli –4^ A
L’ ESPERIENZA EUROPEA…A ROMA
Dalla Parte degli animali — Barzellette
Un film …. insegna
Sono Alessandro D’Agosto frequento alla classe 4^ b e mi piace venire a scuola per imparare nuove cose. Ho partecipato insieme ad altri com-pagni alla corsa cam-pestre a Lanciano. Mi sono molto divertito e mi è piaciuto molto le premiazio-ne del giudice. Alessandro D’Agosto – 4 B
Cosa ci fa un moscerino dentro lo zucchero? La setti-
mana bianca
Un uccellino sta girando per il bosco e a un certo punto
trova un cane e gli dice "E tu chi sei?" e il cane "Un
cane-lupo" e l'uccellino "Perché cane-lupo?" il cane
"Perché mia mamma era un cane e mio papà un lu-
po"... L'uccellino va avanti e trova un pesce "E tu chi
sei?" il pesce "Una trota-salmonata" l'uccellino "Perché
una trota-salmonata?" il pesce "Perché mia mamma
era una trota e mio papà un salmone"... L'uccellino va
avanti e trova una zanzara e gli dice "E tu chi sei?" la
zanzara "Una zanzara-tigre" l'uccellino "Eeh no... non mi
prendete mica in giro!!!"
Pierino va dalla mamma e le fa "Mamma mamma ho
una notizia buona e una cattiva..." "Inizia da quella
buona, caro!" "Allora quella buona è che ho preso dieci
in classe!" "Bravissimo!!! E quella cattiva?" "Quella
cattiva è che non è vero!!!"
Pierino e la nonna vanno al supermercato . dopo un po
che camminano pierino vede un soldatino e lo vuole
prendere e la nonna lo ferma e gli dice che le cose a
terra non si raccolgono. al ritorno la nonna casca a
terra e dice: pierino aiutami e pierino risponde: no tu
mi hai detto che le cose per terra non si raccolgono.
Ci sono due carabinieri che camminano sulla spiag-
gia... Ad un certo punto uno dei due, guardando a terra,
dice con compassione: "Oh, un gabbiano morto... ". E
l'altro, scrutando il cielo: "DOVE? !?"
Il giorno 22 ottobre 2010,noi ragazzi della 2^A,insieme alla professoressa
D’Amico,abbiamo visto il film ―basta guardare il cielo‖.
Questo film parla di due adolescenti:Max e Storpio.
Max era un ragazzo molto alto e robusto;aveva avuto una vita difficile fin
da piccolo, perché suo padre aveva ucciso la madre davanti a lui.
In seguito,venne adottato dai nonni materni,però i suoi giorni erano cir-
condati dal timore per il padre. A scuola era un tipo chiuso,molto riserva-
to,non aveva e non voleva amici!Ogni giorno a scuola e nel pulman veniva
preso in giro da tutti;lo chiamavano ―figlio di assassino‖. Era un analfabe-
ta:infatti,era stato bocciato due volte. Max incontra Storpio a delle lezioni
di recupero d’italiano. Comincia a leggere la favola di Re Artù. Successiva-
mente Storpio chiese a Max se voleva vedere i fuochi d’artificio della
città. Non riusciva a vedere i fuochi,perché era basso a causa della sua
malformazione fisica,quindi ,Max decise di metterselo sulle spalle. Subito
dopo i due vengono visti dai bulletti e scappano attraversando il lago.
Divennero subito amici,facevano tutto insieme,Max era i piedi e Storpio
era la mente. Addirittura Storpio riuscì anche a fare educazione fisica
perché Max lo teneva sulle
spalle .
Un giorno i bulli rubarono il
portafoglio ad una signora e
lo nascosero in un tombino.
Max e Storpio decisero di
recuperare il portafoglio di
notte per poi restituirlo alla
signora. Quando lo ripresero
arrivarono i bulli che prete-
sero il portafoglio. Storpio
riuscì ad arrampicarsi su
un’impalcatura,Max affrontò
da solo i bulli;li fece spaven-
tare lanciando il coperchio
del tombino. Cosi restituirono il portafoglio alla proprieta-
ria che era un amica del vero padre di Max. Appena entra-
rono nell’appartamento,Max fu subito riconosciuto dalla
signora.
Fu rapito dal padre e fu portato nell’appartamento accanto
della proprietaria del portafoglio. Storpio raggiunse Max e
lo liberò. Il padre fu subito catturato dalla polizia e rimesso
il prigione.
Dopo pochi giorni,arrivo il natale e in quella notte Storpio
era morto, perché i suoi organi erano cresciuti notevol-
mente e il suo corpo non era in grado di sostenere.
All’inizio Max rimase molto traumatizzato,ma poco tempo
dopo capì che doveva scrivere una storia tutta sua;e cosi
scrisse il libro della sua vita.
Questo film ci ha insegnato due cose importantissime:
-aiutare i più deboli,senza prendere in giro;
-a volte i più deboli,appaiono più forti su cose dove i più
forti non riescono ad arrivare.
D’Annunzio – D’Ercole – Ciancaglini 2^A
Il comitato di redazione:
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Aurora