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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. ROMANO” - EBOLI AUTONOMIA SA3K4 - C.F. 91027500650 ____________________________________________________________________________________ “L’educazione non serve a preparare alla vita ma è vita stessa” John Dewey Via V.Veneto, 42 - 84025 - E B O L I (SA) Tel. 0828/361313 0828/328157 Tel./ Fax 0828/368361 E-MAIL: [email protected] - PEC: [email protected] sito: http://icgiacintoromanoeboli.gov.it/

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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. ROMANO” - EBOLI

AUTONOMIA SA3K4 - C.F. 91027500650 ____________________________________________________________________________________

“L’educazione non serve a preparare alla vita ma è vita stessa”

John Dewey

Via V.Veneto, 42 - 84025 - E B O L I (SA)

Tel. 0828/361313 – 0828/328157 – Tel./ Fax 0828/368361

E-MAIL: [email protected] - PEC: [email protected]

sito: http://icgiacintoromanoeboli.gov.it/

INDICE

Il P.T.O.F.- Piano Triennale dell’Offerta Formativa

PAG. 6

La premessa

Cosa cambia

Elementi costitutivi del Piano triennale dell’offerta formativa

Collegamento tra PDM e PTOF

Coinvolgimento di stakeholder esterni

CAPITOLO I: L’I.C. “Giacinto Romano” si presenta

PAG. 11

L’identikit dell’I.C “ Giacinto Romano”

Analisi del contesto territoriale

Indirizzi di studio

Alunni frequentati (dato riferito all’a.s. 2016/2017)

Orario

Flessibilità organizzativa - Tempo scuola – AOF

La mission

La vision

Obiettivi di qualità

Obiettivi Prioritari (L.107/2015)

CAPITOLO II: COMUNICAZIONE E TERRITORIO

PAG. 17

Comunicazione esterna: rapporti scuola-famiglia

Comunicazione esterna: Rapporto scuola – Comune di EBOLI e Istituzioni e Associazioni locali e territoriali

Reti di scuole

Rete d’ambito e reti di scopo ai sensi della Legge n.107/2015

CAPITOLO III : L’ORGANIZZAZIONE

PAG. 19

Organigramma

Risorse interne

Risorse Umane e risorse strutturali

Funzionigramma:

Organi Collegiali

CAPITOLO IV : IL MIGLIORAMENTO

PAG. 30

Punti di forza

Criticità

Aree di miglioramento: Esiti, priorità, traguardi, processi triennali da migliorare

Azioni di miglioramento

Risorse interne coinvolte nel miglioramento

Ordini di scuola e classi coinvolte nel miglioramento

Consulenze Esterne/Reti coinvolte nel miglioramento

CAPITOLO V: LA PROGETTAZIONE CURRICULARE, I BISOGNI EDUCATIVI

PAG. 31

Curricolo Verticale d’Istituto

Orientamento scolastico e professionale

Attività alternative all’insegnamento della Religione cattolica per alunni della Primaria e della secondaria di I grado

Progetti di continuità Curriculari in verticale

Curricolo potenziato

CAPITOLO VI: AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PAG. 34

CAPITOLO VII: LA VALUTAZIONE

PAG. 39

Autoanalisi, autovalutazione, monitoraggio e valutazione degli apprendimenti

Valutazione degli apprendimenti

Valutazione alunni con BES

Validità dell’anno scolastico

Esami di Stato

Criteri di non ammissione alla classe successiva

Criteri di attribuzione del voto di comportamento

CAPITOLO VIII: L’INCLUSIVITA’ E L’INTEGRAZIONE – IL PAI

PAG. 43

CAPITOLO IX: L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA

PAG. 44

Posti comuni e di sostegno

Organico Potenziato

Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015

CAPITOLO X: IL FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

PAG. 47

CAPITOLO XI: LA SICUREZZA

PAG. 48

CAPITOLO XII: LA PRIVACY

PAG. 54

CAPITOLO XIII: I REGOLAMENTI

PAG. 55

CAPITOLO XIV: IL PIANO DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE

PAG. 55

CAPITOLO XV: IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE DOCENTE

PAG. 55

CAPITOLO XVI: IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE ATA

PAG. 56

CAPITOLO XVII: IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

PAG. 56

CAPITOLO XX: IL MONITORAGGIO, IL CONTROLLO, IL RIESAME E LA QUALITA’ PAG. 57

ALLEGATI

1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti

2. Patto di corresponsabilità

3. PNSD - Piano Nazionale Scuola Digitale

4. PDM - Piano di Miglioramento

5. Curricolo d’Istituto

6. Griglie di Valutazione

7. PAI - Piano Annuale dell’Inclusività

8. Piano viaggi d’istruzione

9. Piano delle Attività del Personale Docente

10. Piano della Formazione del personale docente

IL P.T.O.F. - Piano Triennale dell’Offerta Formativa

La premessa

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (in seguito PTOF), ai sensi di quanto previsto dal

comma 3 art. 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, è il

documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che

le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Scaturisce da una riflessione sui

bisogni educativi espressi dal contesto sociale, culturale ed economico, dalle diverse esigenze

formative degli alunni, dalle attese espresse dalle famiglie e si arricchisce di stimoli che

favoriscono percorsi integrati valorizzando tutte le opportunità culturali, ricreative, sportive e

interculturali presenti sul territorio. E’ un documento pubblico, trasparente e condiviso in cui si

esplicita l’autonomia scolastica e la flessibilità curricolare. E’ un documento flessibile, dinamico

che viene aggiornato annualmente per poter raggiungere traguardi di miglioramento graduali. Il

presente PTOF, relativo all’Istituto Comprensivo “Giacinto Romano” è redatto dalla Funzione

Strumentale ad esso preposta ed è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per

le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente

Scolastico con proprio Atto di Indirizzo1 Prot. 0008376/A-19 del 16/10/2017, che si allega al

presente documento e ne è parte integrante.

Il piano riceve il parere favorevole del Collegio dei Docenti con delibera n. 21 nella seduta del

18/10/2017 ed è poi definitivamente approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera n. 35 nella

seduta del 18/10/2017.

Il piano, dopo l’approvazione, viene pubblicato sul portale unico dell’Istituto e sul Portale Scuola

in Chiaro.

1Allegato n. 1: Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti.

Cosa cambia

La Legge 107/2015 di “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione” ridefinisce

sostanzialmente la durata e le competenze riguardo all’iter di stesura e approvazione del POF,

modificando quando previsto dalla normativa precedente:

DPR n. 275/1999

POF

Legge n. 107/2015

PTOF

Durata Annuale Triennale - revisione annuale

Indirizzi Consiglio d’Istituto Dirigente Scolastico

Stesura Collegio Docenti Collegio Docenti

Approvazione Collegio Docenti Consiglio d’Istituto

Adozione Consiglio d’Istituto

La normativa conferma quindi l’attribuzione al Collegio dei Docenti della funzione di

elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa sulla base però “degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico” (art.1,

comma14), anziché degli indirizzi del Consiglio di Istituto. Quindi:

alla luce

- della Legge n.107 del l3 luglio 2015, e in particolare dei commi 3, 7, 10-16, 56-58, 124 dell’art.1, che

definiscono i contenuti del PTOF

- dell’emanazione dei decreti legislativi attuativi individuati dai commi 180-185 della Legge

n.107/2015

- della mission dell’Istituto

- delle finalità e degli obiettivi generali delle Indicazioni Nazionali

- delle priorità e dei traguardi individuati nel Report di Autovalutazione (in seguito RAV)

- degli indirizzi già individuati dal Consiglio di Istituto

in attesa

- di eventuali modelli standard di PTOF definiti a livello ministeriale

al fine

- di consentire una progettazione unitaria del PTOF sono elaborate dal Dirigente Scolastico nell’Atto

di Indirizzo, le linee di indirizzo che forniscono indicazioni di massima per la stesura del PTOF per

gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.

Elementi costitutivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

RAV

ATTO DI

INDIRIZZO

DEL DIRIGENTE

SCOLASTICO

AL COLLEGIO ATTO DI

INDIRIZZO

PIANO DI MIGLIORAMENTO PdM

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

PTOF

Collegamento tra PDM e PTOF

A seguito del DPR n.80/2013, nel quale viene richiesto alle scuole il procedimento di autovalutazione,

dopo la compilazione e la revisione del RAV, attraverso i descrittori messi a disposizione dall’INVALSI,

emerge:

ESITI DEGLI STUDENTI

Esiti degli scrutini

Punti di forza:

- Il numero di alunni distribuito nelle fasce di livello basso diminuiscono entro la fine del primo ciclo

di studi.

- Alte percentuali di eccellenze al termine del primo ciclo di studi.

- La percentuale degli alunni ammessi alla classe successiva per la scuola primaria e prime due classi

della scuola secondaria è al di sopra della media nazionale e regionale.

Punti di debolezza:

Casi di abbandono scolastico nelle classi della secondaria di primo grado.

RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI

Punti di forza:

Migliorano i risultati di matematica nelle classi quinte e nelle classi terze della secondaria di primo

grado

Punti di debolezza:

I risultati delle prove di italiano e di matematica sono inferiori alla media nazionale, di macro area e

nazionale; i risultati della prova di italiano delle classi quinte son inferiori alla media regionale, di

macro area e nazionale; i risultati delle prove standardizzate non sono coerenti con i voti del primo

quadrimestre; non vi è una equa distribuzione delle fasce di livello degli apprendimenti nelle classi, in

particolar modo nelle classi delle sedi di Molinello.

PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

Punti di forza:

Il curricolo elaborato dalla scuola risponde ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative e

formative del contesto locale con insegnamenti "personalizzati" che consentono il recupero di alunni

che non hanno, in primis, la cultura delle regole. La scuola ha individuato traguardi di competenze da

raggiungere per gli studenti nei diversi anni. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa vengono

progettate in raccordo tra i diversi ordini di scuola.

Punti di debolezza:

Mancano livelli di competenze trasversali. Manca una progettazione di moduli o unità didattiche per il

recupero e per il potenziamento delle competenze.

PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE

Punti di forza:

Positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche

attraverso il sito web.

Missione e priorità sono ben definite nel Ptof, condivise e rese note anche all'esterno.

Punti di debolezza:

Esiguità delle risorse economiche in assenza di finanziamenti europei. Gli incarichi si concentrano

troppo sulle F.S. per problemi economici.

Questi dati hanno determinato la scelta degli obiettivi del RAV e hanno spinto il gruppo di miglioramento

ad un confronto dal quale è emersa la necessità di condividere i processi e i percorsi tra i docenti al fine di

migliorare i risultati scolastici soprattutto in italiano e matematica senza trascurare le competenze in

Lingua straniera e le competenze comunicative oltre alle competenze chiave di cittadinanza. E’

necessario, dunque, che il curricolo verticale sia curvato sul trasferimento delle conoscenze in

competenze, su una didattica innovativa, finalizzata al saper fare con il relativo monitoraggio di tre aree

di processo: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE - AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO – INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE.

***

Coinvolgimento di stakeholder esterni

Il Dirigente Scolastico, in carica dal 1 settembre 2017, nell’arco temporale di elaborazione del PTOF,

ha promosso i necessari rapporti con gli enti locali e con diverse realtà istituzionali, culturali, locali,

sociali, ed economiche operanti nel territorio, realizzando diverse reti che coinvolgono altre istituzioni

scolastiche, Enti locali, associazioni sportive e culturali del territorio; ha tenuto conto, altresì, delle

proposte e dei pareri formulati dai genitori negli Organi Collegiali.

PROTOCOLLI D’INTESA

COMUNE DI EBOLI , con sede legale via Matteo Ripa n. 49

IIS “Perito Levi” con sede in via E. Perito n. 20 – 84025 Eboli (Sa

IIS “Confalonieri” con sede in Piazza Giulio Cesare Capaccio n. 5 – 84022 Campagna (Sa)

IC “Palatucci” con sede in via Piantito n. 72 – 84022 Quadrivio di Campagna (Sa)

Polo Museale della Campania con sede in via T. Angelini n. 22 – 80129 Napoli

Associazione Teatro dei Dioscuri con sede in via Carriti n. 18 – 84022 Campagna (Sa)

ANPE, Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani

COLLABORAZIONI CON ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO

VV.F VIGILI del FUOCO via Strada Statale n. 19 – 84025 Eboli (Sa)

POLIZIA MUNICIPALE via Nazionale n. 88-90 – 84025 Eboli (Sa)

LYONS CLUB via Strada Statale n. 18 Km. 1500 - 84091 Battipaglia (Sa)

SCOUT PARK C.N.G.E.I. Eboli 1 Via Paradiso – 84025 Eboli (Sa)

LIBRERIE

Il Mondo di BO’ viale Amendola 61/E – 84025 Eboli (Sa)

L’Edicolè via Umberto Nobile n. 8 – 84025 Eboli (Sa)

Mondadori Bookstore via Giuseppe Mazzini n. 31 – 84091 Battipaglia (Sa)

ASSOCIAZIONE SYNCRONIA via XXVI Maggio n. 9 – 84025 Eboli (Sa)

UNISCAPE - Universita’ degli Studi Di Napoli Federico II via Claudio n. 21 - 80125 NAPOLI

CAPITOLO I

L’I.C. " GIACINTO ROMANO" si presenta

L’identikit dell’I.C. “Giacinto Romano”

SCUOLA DELL'INFANZIA

“SAN FRANCESCO” – “MOLINELLO”

SCUOLA PRIMARIA

“MOLINELLO” – “ SEDE CENTRALE”

SCUOLA SECONDARIA

MOLINELLO” – “ SEDE CENTRALE” L’Istituto “G. Romano” vede le sue origini nell'anno 1918 quando venne fondata la Regia Scuola

Tecnica Comunale di tipo comune ed allocata presso l’allora Municipio nel Complesso ex Convento

di San Francesco dove funzionò fino al 1936.

A due anni dalla fondazione, forte già di 121 alunni, veniva titolata a Giacinto Romano. Nello stesso

anno venne regificata e nel 1923 – per effetto della Riforma Gentile – divenne, prima, Regia Scuola

Complementare con istituzione R. Corso Biennale di Integrazione (a.s.1923/24), successivamente,

Scuola di Avviamento al Lavoro, ed infine Scuola di Avviamento Professionale a tipo commerciale.

Nel 1936, fu trasformata in Scuola di Avviamento Professionale a tipo Agrario con sezione femminile

ed annessa alla locale R. Scuola Tecnica Agraria funzionante presso il Convento di S. Antonio.

A partire dal 1955 fu distaccata dall’Istituto Agrario e resa autonoma: contava già 281 iscrizioni.

L’anno scolastico 1964-65, per effetto della L. 1859 del 1962, la Scuola viene trasformata in Scuola

Media Statale con più di 500 alunni.

Nel Maggio del 1961 iniziano i lavori, in via Vittorio Veneto, del nuovo Edificio scolastico che

si inaugurò in data 11/10/1976.

Dal 1° Settembre 2000, per effetto della legge 662/96 e del D.I. 176/97 e su proposta dell’Ente Locale,

negoziata con le Autorità Scolastiche competenti sul territorio, nasce l’Istituto Comprensivo “G.

Romano” con aggregazione del Plesso di Scuola dell’Infanzia S. Francesco e dei plessi Scuola Infanzia

e Scuola Elementare di Molinello funzionanti nell’edificio di via Po del Quartiere Molinello.

Dall'anno scolastico 2003/2004 nasce il nuovo plesso di Scuola Primaria nella Sede Centrale; l’anno

scolastico 2005/2006 vede l'istituzione della Scuola Secondaria di primo grado nel plesso di Molinello.

Le sedi sono facilmente raggiungibili perché situate nel centro del Comune.

Analisi del contesto territoriale

La scuola è il centro di maggiore aggregazione culturale e sociale e si fa carico di prevenire le

devianze giovanili che rappresentano un pericolo reale in una società slegata dai vecchi rapporti sociali

e dalle tradizioni.

Il nostro Istituto, oltre alla sede centrale con Uffici di Segreteria e Dirigenza, consta di un altro plesso,

in cui sono presenti tutti e 3 gli ordini di scuola.

I docenti, nonostante le difficoltà, stanno affrontando con competenza, motivazione e professionalità, il

nuovo assetto organizzativo della scuola in seguito all’emanazione della Legge 107/2015 “La Buona

Scuola”.

Dall’osservazione sistematica degli alunni, dai contatti con le famiglie e con le altre realtà

extrascolastiche, dalle relazioni con gli Enti Locali e con tutti i soggetti presenti sul territorio, la

comunità scolastica ha individuato le seguenti problematiche:

Socioculturale: ll territorio del Comune di Eboli è per il 90% pianeggiante composto

dalla pianura alluvionale del fiume Sele, che ne delimita il territorio a sud. Sul suo territorio

sono presenti insediamenti industriali, aziende agricole e agro-alimentari ed attività ricettive

che hanno fatto registrare un aumento degli immigrati. Sono presenti sul territorio associazioni

di volontari che hanno messo a disposizione della scuola, a titolo gratuito, le proprie

competenze per la cooperazione, la partecipazione e l’interazione sociale. Anche gli Enti locali

hanno dato la loro disponibilità nella progettualità di interventi in questo ambito.

L'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è pari al 2% circa (17 alunni su

821) principalmente di nazionalità marocchina, indiana e dell'Europa. Si registra un conseguente

incremento demografico che ha portato all’incontro di modelli sociali e culturali diversi.

La nostra scuola insiste su una platea molto eterogenea per condizioni socio-culturali, contesti di

vita, atteggiamenti/comportamenti e naturalmente per istanze ed attese rivolte all’Istituzione.

Pertanto, può contribuire a creare capitale sociale attraverso la sua azione formativa,

collaborando in forma sinergica con tutte le agenzie presenti sul territorio, riuscendo a

superare le difficoltà dovute alla diversità di organizzazione e di metodo, per conseguire

obiettivi comuni e condivisi.

Sono presenti sul territorio diverse strutture sportive adeguate per allenamenti, competizioni

e gare; il Teatro, fisicamente inserito nella struttura scolastica, sarà disponibile a breve. Le

biblioteche di entrambi i plessi sono fornite di un cospicuo numero di libri che di anno in anno

aumentano, grazie alle donazioni da parte di librerie, ma soprattutto al “Progetto Aiutiamoli a

Crescere” patrocinato dal Comune.

Amministrativa: gli Enti Locali, mostrano attenzione alle problematiche ed alle urgenze

scolastiche, ma riescono a soddisfare solo in parte le esigenze del vasto bacino di utenza. I

rapporti con l’Amministrazione comunale, con le agenzie educative e le associazioni culturali e

sociali presenti sono buoni.

Indirizzi di studio

SCUOLA DELL’ INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Alunni frequentanti

Gli alunni di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado sono così suddivisi:

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria

1° grado

Plessi

Ore

Cu

rric

olo

N

. sez

ion

i

N. a

lun

ni

Ore

Cu

rric

olo

N

. cla

ssi

N. a

lun

ni

Ore

Cu

rric

olo

N

. cla

ssi

N. a

lun

ni

SEDE CENTRALE 40 5 T.I.

1 T.A.

140 28 12 246 30 11 245

MOLINELLO 40 2 T.I. 45 28 5 81 30 4 64

T.I. = turno intero

T.A. = turno antimeridiano

ORARIO a.s. 2017/18

SEDE CENTRALE

MOLINELLO

Scuola Infanzia TEMPO PIENO

40 h su 5 gg/sett.

8,00-13,00/16,00

8,00-13,00 /16,00

Scuola Primaria

Tempo Normale 28 h

su 5gg/sett.

8,15-13,15

8,30-13,30

8,15-16,15 MARTEDÌ

8,30/16,30 MARTEDÌ

Secondaria 1° Grado Tempo normale

30 h su 6 gg/sett

8,30-13,30

8,15-13,15

STRUMENTO MUSICALE

13,30-17,30 13,30-16,30 VENERDÌ

Flessibilità organizzativa - Tempo scuola – AOF

FLESSIBILITÀ

ORGANIZZATIVA

ORGANIZZAZIONE E

TEMPO SCUOLA E

CATTEDRA DOCENTE

AMPLIAMENTO OFFERTA

FORMATIVA

Scuola del’Infanzia

Contemporaneità dei docenti per

svolgere attività laboratoriali

Tempo pieno 40 h. settimana su cinque giorni a settimana

***

Docente 25 h. settimanali

Moduli organizzati per fasce di età per

approfondimento nei campi di esperienza in

orario curriculare

Scuola Primaria

Contemporaneità dei docenti per:

- sostituzione docenti assenti

- attività alternative R.C.

- recupero/potenziamento

- inclusione alunni stranieri

- inclusione alunni BES e DSA

Tempo normale

28 h. settimanali su cinque

giorni a settimana

*** Docente 24 h. settimanali

comprensivi di programmazione

La cattedra del docente è

articolata in antimeridiano/

pomeridiano e due ore di

programmazione settimanale

L’ampliamento dell’Offerta formativa prevede

attività curriculari e pomeridiane extracurriculari

rivolte al

recupero/consolidamento/potenziamento e

valorizzazione delle discipline e di obiettivi

trasversali, al fine di offrire risposte ai bisogni

differenziati degli alunni, per garantire loro pari

opportunità formative e risponde alla finalità

della prevenzione al disagio, nel rispetto dei

tempi e delle modalità diverse di apprendimento.

Secondaria di I grado

Curricolo potenziato:

- sostituzione docenti assenti

- progetto CLIL con scienze e con

arte , Progetto di Ceramica

Tempo normale: 30 h. su sei giorni a settimana

***

Docente 18 h settimanali

L’ampliamento dell’Offerta formativa prevede

attività curriculari e pomeridiane extracurriculari

rivolte al recupero/consolidamento/

potenziamento e valorizzazione delle discipline

e di obiettivi trasversali, al fine di offrire

risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per

garantire loro pari opportunità formative e

risponde alla finalità della prevenzione al

disagio, nel rispetto dei tempi e delle modalità

diverse di apprendimento. Promuovere inoltre

un percorso di orientamento alla prosecuzione

agli studi.

MISSION DELL’ISTITUTO

Le finalità primarie della scuola si concretizzano nel perseguimento dei seguenti obiettivi:

garantire il “sapere”, il “saper essere”, il “saper fare”, il “saper scegliere” e il “saper vivere

insieme”attraverso lo sviluppo delle conoscenze, delle abilità e la maturazione delle competenze

chiave di cittadinanza e nella perfetta concretizzazione dei diritti sanciti dalla Costituzione della

Repubblica Italiana;

garantire i principi di equità ed inclusività con l’obiettivo comune di elevare la qualità degli

apprendimenti;

favorire il successo formativo di ciascuno e di tutti;

creare ambienti di apprendimento significativo;

educare ai valori e alla cittadinanza europei;

promuovere la consapevolezza del “bene comune”;

valorizzare le competenze professionali e il merito.

VISION DELL’ISTITUTO

La vision è ciò che la Scuola vuole essere nel futuro, la direzione verso cui deve muovere il

cambiamento, la motivazione per orientarsi quando i percorsi sono complessi e difficili. E la vision

della nostra Scuola è:

“Una casa da costruire tutti insieme con fondamenta ancorate nella tradizione e

finestre spalancate sul futuro”

OBIETTIVI DI QUALITÀ’

Migliorare la qualità della scuola attraverso una maggiore consapevolezza e partecipazione del

personale, degli studenti, delle famiglie e del territorio.

Promuovere la cultura della qualità progettuale e operativa attraverso l’attenta analisi e il controllo

continuo dei processi formativi.

Promuovere e incentivare le eccellenze offrendo occasioni ed esperienze significative nei processi

di apprendimento.

Utilizzare con efficacia ed efficienza le risorse disponibili aprendosi alle continue innovazioni

tecnologiche.

Realizzare un percorso formativo in cui l’alunno sia soggetto di diritto alla cura, all’educazione, alla

vita di relazione.

Creare occasioni ed opportunità di crescita culturale e professionale per alunni, docenti, personale

ATA, genitori e realtà territoriali.

Perseguire, in un clima sereno e disteso, la politica del “NOI” attraverso Collaborazione,

Condivisione e Corresponsabilità.

OBIETTIVI PRIORITARI (L. 107/2015)

PRIORITA’ SCUOLA

INFANZIA

SCUOLA

PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

I GRADO

Potenziamento competenze matematico-logiche

scientifiche

Valorizzazione competenze linguistiche

Valorizzazione competenze linguistiche in L2 Insegnamento lingua inglese Potenziamento competenze espressive Potenziamento discipline motorie Percorsi formativi individualizzati per il recupero

degli alunni con BES

Percorsi formativi individualizzati per il recupero

degli alunni diversamente abili

Percorsi formativi individualizzati per potenziamento

delle eccellenze e valorizzazione merito degli alunni

Definizione di un sistema di orientamento Sviluppo competenze digitali Didattica laboratoriale Sviluppo di competenze di cittadinanza attiva

ispirate alla consapevolezza dei diritti e dei doveri, al

rispetto della legalità, all’educazione interculturale e

alla pace e all’educazione alle pari opportunità

Valorizzazione della scuola intesa come comunità

attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e

aumentare interazione con famiglie e comunità locali

CAPITOLO II

COMUNICAZIONE E TERRITORIO

La relazione e il clima di lavoro fra il personale tutto e il rapporto con i genitori degli alunni sono

fondamentalmente positivi ma suscettibili di ulteriori miglioramenti attraverso una intensificazione

delle modalità e dei strumenti di comunicazione.

Pertanto la scuola è consapevole che una rete di comunicazione interna ed esterna sia un fattore

strategico da perseguire ed implementare perché :

- garantisce la massima informazione possibile agli utenti;

- favorisce la circolazione dell’informazione all’interno della scuola;

- documenta l’attività didattica e non, svolta nel corso del tempo;

- rendiconta le attività ;

- consente di ottenere feedback dall’esterno

COMUNICAZIONE ESTERNA

Rapporto scuola – famiglia

La scuola vuole creare un clima relazionale collaborativo con le famiglie perché solo attraverso le

sinergie sviluppate d’intesa fra scuola e famiglia è possibile realizzare percorsi educativi di eccellenza

nelle diverse dimensioni e garantire a ciascun alunno il pieno successo formativo. Pertanto la scuola si

mette in gioco impegnandosi sempre nell’instaurare un dialogo costruttivo grazie all’ ascolto attivo, al

confronto ed alla ricerca di collaborazione con l'utenza.

La relazione comunicativa tra scuola e famiglia avviene attraverso:

OOCC;

incontri scuola-famiglia;

colloqui individuali negli orari di ricevimento;

incontri per la consegna del documento di valutazione quadrimestrale.

Assemblee di genitori

Tutte le forme di comunicazione comprese le convocazioni a riunioni, ad incontri/colloqui collettivi ed

individuali con i docenti viene effettuata primariamente attraverso avvisi pubblicati sul Sito-Web

dell’Istituto ma anche attraverso avvisi cartacei e trascrizioni sul diario.

La scuola, quindi, promuove occasioni d’incontro con i genitori degli alunni :

1. per informare e accogliere suggerimenti relativamente all’organizzazione dell’attività educati-

va e didattica, alla programmazione e conduzione dell’attività stessa:

2. per illustrare e recepire istanze sulle linee essenziali della programmazione ed organizzazione

didattica;

3. per raccogliere tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di un’immagine relazionale

dell’alunno al di fuori del contesto scolastico;

4. per consegnare ed illustrare i documenti di valutazione, occasione di verifica congiunta tra

scuola e famiglia a metà e a fine anno scolastico;

5. per promuovere riflessioni, culturali, sociali, artistiche;

6. per eventi, cerimonie e collaborazioni genitori-nonni con la scuola e col territorio.

Uno strumento di FORTE SINERGIA è il Patto di Corresponsabilità2

Rivisto nell’a.s. 2016/17, integrato, nell’a.s. 2017/18, con specifici riferimenti a comportamenti di

cyberbullismo, in base a quanto disposto dalla L. 71/2017, sarà periodicamente strumento di

confronto e condivisione fra docenti, genitori ed alunni.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

2Allegato n. 2: Patto di corresponsabilità

PARTECIPAZIONE

ORGANI COLLEGIALI ►CONSIGLIO DI ISTITUTO ►CONSIGLI DI

1. INTERSEZIONE

2. INTERCLASSE

3. CLASSE

PERIODICI

COLLOQUI INDIVIDUALI ASSEMBLEE DI CLASSE

INCONTRI PERSONALI

RAPPORTO SCUOLA – COMUNE DI EBOLI - ASSOCIAZIONI LOCALI E TERRITORIALI

La scuola interagisce con il territorio valorizzando nella programmazione educativa e didattica le

risorse culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio stesso e dalle strutture su di esso

operanti. I rapporti fra l’Istituzione scolastica e gli Enti locali territoriali hanno come obiettivo la

massima collaborazione allo scopo di:

promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e presumibilmente anche

finanziarie che gli Enti locali possono mettere a disposizione della scuola sia in orario

curriculare che extracurriculare;

promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione

per attività sportive, culturali e di interesse generale;

promuovere un uso integrato delle strutture comunali da mettere a disposizione degli alunni.

L’interazione con le Istituzioni locali si articola in diversi ambiti:

ASL per l’integrazione degli alunni con problemi di svantaggio;

Servizio trasporti alunni comunale e servizio mensa;

Biblioteca centro culturale per promuovere la lettura;

Parrocchie;

C.N.G.E.I.;

Protezione Civile;

Palazzetto dello Sport Comunale;

Istituzioni scolastiche in rete;

Fondazione “ L. Gaeta – Centro studi C. Levi “

Associazioni di volontariato;

Piano di Zona;

Polizia Municipale

RETI DI SCUOLE

L’Istituzione Scolastica aderisce a numerose Reti Istituzionali ed Interistituzionali che

permettono il coordinamento di alcune attività dell’IC per la condivisione di progetti e di

risorse, anche partecipando a bandi specifici, con l’intento di:

favorire la collaborazione tra le scuole partecipanti alla Rete per la realizzazione di percorsi di

ricerca-azione finalizzati a migliorare i processi di insegnamento-apprendimento;

creare uno strumento di reciproco sostegno per la sperimentazione di progetti didattici innovativi e

promuovere un confronto permanente.

RETE D’AMBITO E RETI DI SCOPO AI SENSI DELLA LEGGE 107/2015

L’art. 1 comma 70 e ss. della legge 107/2015 prevede per l’a.s. 2016/17 la costituzione di reti

d’ambito tra istituzioni scolastiche, un’organizzazione sul territorio ed una nuova gestione delle

risorse che valorizzerà maggiormente l’autonomia scolastica e promuoverà gli strumenti collaborativi.

A tal fine l’IC G. Romano e il C.d.I. ha sottoscritto, presso l’UST di Salerno, la rete dell’ambito 26

che comprende le scuole del territorio da Campagna a Pontecagnano. La sottoscrizione dell’accordo

per l’istituzione della rete d’ambito rappresenta un momento fondamentale per la compiuta

realizzazione della riforma del sistema scolastico attualmente in atto La Rete, in qualità di

rappresentante delle istituzioni scolastiche dell'ambito nel rapporto con l'Ufficio Scolastico Regionale,

si configura quale elemento di riferimento e di coordinamento in relazione alle diverse finalità

individuate quali prioritarie per l'ambito, come anche, ad esempio, l'adozione di uniformi modelli e

procedure, la razionalizzazione di pratiche amministrative e di tutti quegli atti non strettamente

connessi alla gestione della singola istituzione scolastica. La Rete assume le decisioni attraverso la conferenza dei dirigenti scolastici, che opera come

conferenza di servizi ai sensi degli artt. 14 della L. 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed

integrazioni.

CAPITOLO III

L’ORGANIZZAZIONE

Organigramma

Risorse Interne

Risorse Umane

Le risorse umane della nostra scuola sono così suddivise:

DOCENTI Area Comune Sostegno RC L2

Docenti scuola infanzia 15 2 1

Docenti scuola primaria

20 5 2 2

Docenti scuola secondaria

42 6 1

ATA

DSGA 1

Personale ATA 11

Personale Segreteria 5

Risorse Strutturali

SCUOLA DELL’INFANZIA

SEDE CENTRALE

MOLINELLO

Collocata al piano terra dispone di:

n. 6 Aule

1 sala mensa

1 sala giochi

1 ripostiglio

spazio personale ATA (ex cucina)

2 bagni alunni

1bagno docenti

Collocata al piano terra dispone di:

n. 2 Aule

1 sala mensa

1 piccolo deposito

1 atrio che funge da sala giochi

tre bagni (uno per alunni, uno per disabili e uno per

personale docente e ATA)

SCUOLA PRIMARIA

SEDE CENTRALE

MOLINELLO

Dislocata su 3 livelli dispone di:

12 aule

2 bagni alunni

1 bagno docenti

Dislocata su 2 livelli dispone di:

5 aule

2 bagn1 alunni

1 bagno docenti

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SEDE CENTRALE MOLINELLO

Collocata al secondo piano dispone di:

12 aule

2 bagni alunni

1 bagno docenti

1 bagno personale ATA

Dislocata su due livelli dispone di:

4 aule

1 Sala professori

2 bagni alunni 2 bagni docenti

L’intera scuola dispone di:

Aula Magna – Aula Musicale - Lab. multimediale –

Lab. linguistico - Ufficio di Vicepresidenza –

Biblioteca – Palestra – Lab. scientifico – Teatro –

Presidenza – Uffici di Segreteria - Sala Professori

L’intera scuola dispone di :

Lab. Multimediale – Lab. Scientifico – Palestra –

Biblioteca – Sala Professori – Aula 3.0 - Giardino

FUNZIONIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO (D.S.)

Assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della

gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze

degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di

coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza

l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni

sindacali (art. 25 D.Lgs 165/2001).

STAFF DELL’UFFICIO DI DIRIGENZA

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (DSGA)

Sovrintende ai Servizi Amministrativo-Contabili e ne cura l’organizzazione con autonomia operativa

nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico.

E’ componente dello Staff dell’Ufficio di Dirigenza e del NIV.

1° COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Sostituisce il Dirigente in caso di Sua assenza, ferie, impedimento o su delega.

Collabora con il Dirigente, predispone e coordina le attività dell’Ufficio di Dirigenza, dei

dipartimenti, dei coordinatori, dei referenti e delle commissioni assicurando la comunicazione tra

loro e il Dirigente.

Cura i rapporti e la comunicazione con le famiglie e con l’esterno anche attraverso le funzioni

strumentali

Vigila sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferire al Dirigente qualunque fatto o

circostanza che possa, a Suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso.

Coordina le emergenze

Coordina e cura Visite Guidate e Viaggi d’Istruzione

E’ componente dello Staff dell’Ufficio di Dirigenza e del NIV

2° COLLABORATORE

Ha le stesse funzioni del 1° Collaboratore che supporta e sostituisce in caso di Sua assenza, ferie,

impedimento

Raccoglie ed evade le richieste dei docenti e dei responsabili di plesso dei singoli plessi

Svolge la funzione di Segretario del Collegio dei Docenti

Coordina e cura Visite Guidate e Viaggi d’Istruzione

E’ componente dello Staff dell’Ufficio di Dirigenza e del NIV.

FUNZIONI STRUMENTALI

Gli incarichi di “Funzione Strumentale” sono conferiti dal Dirigente

Scolastico. I docenti incaricati sono responsabili di uno specifico settore

che può essere organizzativo o didattico. I loro compiti, anche se

distintamente individuati, sono interconnessi, perché sono orientati tutti

alla realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. In alcuni

casi il docente incaricato coordina un gruppo di lavoro collegato

all’ambito per il quale è stato nominato o assume l’incarico di referente

in relazione a compiti specifici.

Sono componenti dello Staff dell’Ufficio di Dirigenza e del NIV.

Area 1 - Progettazione curricolare ed extracurricolare - Coordinamento, aggiornamento, integrazione e

monitoraggio PTOF - Curricolo verticale - Coordinamento dei rapporti scuola-famiglia – Museo e biblioteche

Area 2 - Valutazione – Autovalutazione e Qualità del Servizio - Informazioni, comunicazioni e Report relativi

a prove INVALSI e al SNV Sistema Nazionale di Valutazione – Monitoraggio della qualità del servizio –

Organizzazione dell’autovalutazione d’Istituto – Coordinamento attività di Valutazione – Piani di miglioramento

- Certificazione competenze

Area 3 - Supporto ai docenti - Multimedialità – Le TIC a scuola - Ufficio Stampa - Verifica laboratori e

dotazioni informatiche; indirizzo e coordinamento delle attività nel settore delle nuove tecnologie sotto gli

aspetti strumentali e formativo-didattici, cura ed aggiornamento del sito web, iniziative di formazione – supporto

per l’uso del registro on-line.

Area 4 - Supporto agli alunni – Inclusione - Benessere a scuola – Integrazione – Dispersione -

Individuazione, gestione e coordinamento di situazioni con BES, casi particolari, svantaggi - Dispersione

scolastica - progettazione e divulgazione di percorsi didattici specifici, coordinamento delle attività di

integrazione e recupero, coordinamento GLI.

Area 5 - Rapporti col territorio - Orientamento e Continuità – Accoglienza - Integrazione della scuola con

il territorio; rapporti con enti e associazioni; accoglienza, divulgazione di manifestazioni ed eventi,

partecipazione a manifestazioni ed eventi, gare, competizioni – Orientamento in entrata e Continuità.

ANIMATORE DIGITALE

Elabora il PNSD Piano Nazionale Scuola Digitale3 E’ componente dello Staff dell’Ufficio di Dirigenza e del NIV.

RESPONSABILE DI PLESSO

Scuola dell’Infanzia: San Francesco, Molinello Scuola Primaria: Sede Centrale, Molinello

Scuola Secondaria di I Grado: Sede Centrale, Molinello

Cura l’organizzazione, le attività didattiche e il personale del plesso

Cura i rapporti con l’utenza del plesso riferendo puntualmente ai Collaboratori del D.S.

Controlla le scadenze degli adempimenti.

Sovrintende al corretto uso dei beni in utilizzo nel plesso.

Raccoglie adesioni ed iniziative generali.

Cura e controlla il registro firme del personale.

Sovrintende alla tutela dei dati sensibili di lavoratori e alunni del plesso.

Coordina e attua nel plesso la normativa in materia di igiene e sicurezza.

3Allegato n.3: PNSD Piano Nazionale Scuola Digitale

REFERENTE della SICUREZZA Coordina tutte le iniziative e le attività relative alla sicurezza al fianco del Dirigente, mantenendo i rapporti tra

RSPP, le varie figure preposte e il Dirigente.

E’ componente del Servizio Prevenzione e Protezione.

REFERENTE PER L’INCLUSIONE

Docente specializzato sul sostegno con funzione di coordinamento, di presidio culturale, organizzativo

e formativo nel campo di processi di integrazione riferiti in particolare al campo della disabilità.

E’ componente del NIV.

COORDINATORI DI DIPARTIMENTI PER AREE DISCIPLINARI (area linguistica, area matematico-scientifica, area artistico-espressiva)

Presiedono le riunioni del Dipartimento, ne organizzano il lavoro nell’ottica del curricolo

verticale collegandosi con gli altri ordini di scuola attraverso le figure ad esso preposte.

Verbalizzano controllando la correttezza e la completezza dell’atto amministrativo e

raccolgono e conservano copia della documentazione prodotta dal dipartimento.

Coordinano la programmazione annuale di dipartimento sia per quanto riguarda le attività

curriculari che extracurriculari.

Riferiscono al Collegio sulle tematiche affrontate dal dipartimento e informano il Dirigente

Scolastico ed i suoi collaboratori sulle riflessioni e proposte più significative emerse.

informano i docenti di nuova nomina sulle attività in atto

COORDINATORE DI CLASSE/INTERCLASSE/SEZIONE/INTERSEZIONE

Presiede il Consiglio in assenza del Dirigente o del Collaboratore del D.S.

Coordina l’organizzazione didattica ed educativa promuovendo con le famiglie un proficuo

dialogo a supporto

Controlla la completezza e la correttezza di tutti gli atti amministrativi di competenza della

classe/interclasse/sezione/intersezione (verbali, documenti di valutazione, ecc.)

Fornisce un quadro attendibile ed aggiornato dell’andamento delle dinamiche della classe

evidenziando la presenza di gruppi e casi disciplinari, dando informazioni in merito al

recupero, sostegno, approfondimento al Consiglio, all’organico potenziato di riferimento, agli

allievi, alle loro famiglie, al responsabile di plesso, a seconda della competenza.

DOCENTI TUTOR DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO (solo in presenza di neoimmessi) Accompagnano l’anno di formazione e di prova dei docenti neoassunti in ruolo, supportandoli,

consigliandoli e aiutandoli nella loro attività educativa e didattica come definito dalla Legge n.

107/2015.

REFERENTI ACCORDI DI RETE (FS area 5)

Coordinano e gestiscono i rapporti con le reti di scuole.

Supportano il collegio e le sue articolazioni all’elaborazione e realizzazione dei progetti

collegati alle reti.

Partecipano alle riunioni di rete.

GRUPPI DI LAVORO E COMMISSIONI NIV (Nucleo Interno di Valutazione)

NOME

FUNZIONE INTERNA ALL’I.S.

COMPITI DI SUPPORTO

Mirra Maria Rosaria

Dirigente Scolastico Linee di indirizzo, coordinamento e gestione dei processi

Cembalo Rita D.S.G.A. Supporto amministrativo-contabile

Vespasiano Rosalba

Docente Collaboratore DS

Coordinamento azioni docenti Scuola Secondaria

Mango Giuseppina Docente Collaboratore DS

Coordinamento azioni Scuola Primaria

Bosso Albertina Docente FS Pof/PTOF

Coordinamento generale della progettualità didattica, della verifica/valutazione secondo le Indicazioni Nazionali e le finalità del POF/PTOF

Pepe Giuseppina Docente FS Valutazione

Lettura dei risultati delle prove Invalsi – coordinamento dei processi di valutazione ed autovalutazione di Istituto – documentazione

Di Perna Rosa Docente - FS Nuove Tecnologie

Coordinamento dei progetti “Classe 3.0” e dei laboratori. Pubblicazione sul sito Web

Cicalese Alba Docente- Sostegno agli alunni

Coordinamento Inclusione

Cerrone Rosalba Docente- Rapporti con l’esterno

Cura e coordinamento delle relazioni con Ente Locale ed Associazioni del Territoro

Balsamo Dina Albertina

Docente- Animatore Digitale Ref. Cyberbullismo

Coordinamento Team Digitale Informazione e sensibilizzazione

COMMISSIONE PTOF

Coordina la Pianificazione del PTOF. E’ costituito dal DS, dalle FF.SS, dai 2 Collaboratori di

Dirigenza e dal Referente cyberbullismo.

TEAM PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale)

Il team per l’innovazione tecnologica supporta l’animatore digitale e accompagna l’innovazione

didattica nella scuola con il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché

quello di diffondere politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di

accompagnamento e di sostegno al Piano Nazionale per la Scuola Digitale sul territorio, con la

creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola. E’ costituito a

partire dal a.s. 2015/16 da: n. 3 docenti, n. 2 assistenti amministrativi, n. 1 unità di personale (ATA

o docente) per l’Assistenza tecnica, c.d. Presìdi di pronto soccorso tecnico (per le sole istituzioni

scolastiche del primo ciclo) + 10 docenti a partire dall’a.s. 2016/17 di supporto.

COMITATO DI VALUTAZIONE

Presieduto dal DS, costituito da tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei

docenti e uno dal consiglio di istituto, due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il

primo ciclo di istruzione scelti dal consiglio di istituto, un componente esterno individuato dall'ufficio

scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici (L. n.107/2015).

Nelle sue funzioni, a competenza differenziata, individua i criteri per la valorizzazione dei docenti,

esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente

ed educativo, valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su

richiesta dell’interessato.

ORGANO DI GARANZIA

Presieduto dal DS e designato dal Consiglio di Istituto, e costituito da 1 rappresentante dei docenti scelto fra i candidati disponibili, 2 rappresentanti eletti dai genitori fra i candidati disponibili, 2 membri supplenti, uno per la componente docenti, uno per la componente genitori. In composizione perfetta, si esprime a maggioranza, in merito all'impugnazione dei procedimenti disciplinari e sui conflitti che sorgono all'interno della Scuola in merito all'applicazione del presente Regolamento.

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI)

Rileva i Bisogni Educativi Speciali presenti a scuola, raccoglie e valuta documentazione e tipologia di

disabilità, strategie di integrazione ai fini dell’elaborazione del PAI (Piano Annuale dell’Inclusività),

verifica periodicamente interventi, formula proposte per la formazione. Costituito da:

Dirigente scolastico

Docente Funzione Strumentale preposto

Docenti coordinatori delle classi dove sono inseriti alunni in situazione di diversabilità,

Insegnanti di sostegno dell’istituto;

Uno o due rappresentanti dei genitori degli alunni diversamente abili frequentanti la scuola;

Uno o più rappresentanti degli operatori sanitari coinvolti nei progetti formativi degli alunni

diversamente abili frequentanti la scuola.

GRUPPO DI LAVORO HANDICAP INCLUSIONE (GLHI)

Elabora e aggiorna a fine di ogni ordine di scuola il PDF Profilo Dinamico Funzionale. Costituito da:

Dirigente Scolastico

Neuropsichiatra dell’ASL SA 2

Assistente sociale

Docente Funzione Strumentale preposto

Docenti specializzati;

Docenti curriculari dove sono inseriti gli alunni DA, DSA;

Genitori degli alunni;

Rappresentanti istituzionali che si occupano dei suddetti alunni.

ORGANI COLLEGIALI

Gli Organi Collegiali sono organismi di autogoverno e di gestione delle attività scolastiche a livello di

singolo Istituto.

Garantiscono l'efficacia dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel quadro delle norme che li

definiscono.

Collegio docenti: tutti i docenti

Consiglio d’Istituto: Dirigente Scolastico (DS), 8 docenti, 8 genitori, 2 ATA Giunta esecutiva: Dirigente Scolastico (DS), Direttore dei Servizi Generali e ed Amministrativi

(DSGA), 1 docente, 1 genitore, 1 ATA Consiglio di intersezione: Dirigente Scolastico (DS), docenti e rappresentanti dei genitori di ogni

sezione

Consiglio di interclasse: Dirigente Scolastico (DS), docenti e rappresentanti dei genitori di ogni classe

Consiglio di classe: Dirigente Scolastico (DS), docenti della classe e rappresentanti dei genitori

CAPITOLO IV IL MIGLIORAMENTO4

Esiti scolastici:

Punti di debolezza a) Abbandono scolastico nelle classi della scuola secondaria di primo grado

b) Non equa distribuzione delle fasce di livello tra le classi, sia della primaria che della

secondaria

c) Non è stato progettato un curricolo verticale per competenze, definendo i traguardi

relativi ai vari ordini di scuola

Azioni per il miglioramento: d) Promuovere progetti per prevenire l'abbondono scolastico attraverso attività

trasversali di tipo laboratoriale

e) Nella formazione delle classi bisogna tener conto delle fasce di livello, affinché vi

siano classi equi eterogenee

f) Progettare un curricolo verticale, almeno per una disciplina (l’inglese) per poi poter

andare a regime nei prossimi anni. Sperimentare una UDA per competenze in ogni

classe, della primaria e della secondaria.

g) Progettare laboratori a classi aperte

Esiti nelle prove standardizzate: Punti di debolezza: h) I risultati in matematica e italiano nelle classi seconde risultano inferiori alla media

regionale, di macro area e nazionale

i) I risultati in italiano nelle classi quinte risultano inferiori alla media nazionale

j) I risultati in italiano delle classi terze della scuola secondaria di primo grado

risultano inferiori alla media nazionale

k) Vi è poca coerenza tra i voti di classe del primo quadrimestre e i risultati invalsi

l) Non vi è una equa distribuzione dei livelli di apprendimento tra le classi

Azioni per il miglioramento: m) Migliorare i risultati nelle prove di matematica e italiano nelle classi seconde della

scuola primaria, attraverso una didattica innovativa

n) Migliorare i risultati di italiano nelle classi quinte della primaria e delle classi terze

della secondaria attraverso una didattica innovativa

o) Avviare una progettazione per competenze e di conseguenza rivedere all’interno dei

dipartimenti le griglie di valutazione, perché siano più oggettive e condivise

p) Formare classi equi eterogenee

4Allegato n. 4: PDM Piano di Miglioramento

CAPITOLO V LA PROGETTAZIONE CURRICULARE, I BISOGNI EDUCATIVI

CURRICOLO D’ISTITUTO5

La Scuola si configura come ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni allievo trova

occasioni cognitive valide per lo sviluppo progressivo delle proprie capacità di autonomia, di

relazione, di disponibilità alla critica e al dialogo, di studio individuale, spazi e tempi motivanti per lo

sviluppo di conoscenze e competenze.

Tutte le attività mirano a garantire, nel compito unitario, la trasversalità degli interventi e

l’interdisciplinarietà.

Nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado la pratica educativa intende garantire il

successo formativo di tutti gli alunni mediante il raggiungimento di obiettivi.

Il curricolo è espressione, quindi, del nostro modello di scuola, basato sui seguenti principi:

Continuità L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni del nostro istituto comprensivo è progressivo e

continuo pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità

educativa e didattica.

Unitarietà Gli obiettivi di apprendimento, le abilità e le conoscenze sono strutturate in un unico percorso, che

si concretizza nel curricolo verticale.

Inclusivitá

La nostra scuola, in sinergia con gli enti locali e le altre agenzie educative del

territorio, programma la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle

persone e dell’integrazione delle culture straniere. Nella progettazione dell’offerta formativa

particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali. Considera

l’accoglienza e la diversità valori irrinunciabili per cui si impegna con specifiche strategie e

percorsi personalizzati a garantire a ciascun alunno il successo formativo.

Alla luce delle nuove INDICAZIONI NAZIONALI elaborate nel D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009 e

secondo i criteri indicati nella C.M. n.31 del 18 aprile 2012, i docenti, riuniti in gruppi di lavoro,

rivedranno il curricolo delle discipline che dovrà articolarsi attraverso una strutturazione verticale che

preveda un itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, e che, pur abbracciando tre tipologie di

scuola, ciascuna con le sue identità educative e professionali, sia progressivo e continuo.

Nel nuovo curricolo, saranno specificate le finalità, gli obiettivi e i traguardi per lo sviluppo delle

competenze relativi ai campi di esperienze e delle discipline dei tre ordini di scuola.

L’ambiente in cui la scuola opera è ricco di stimoli culturali, scientifici e tecnologici e la scuola è

chiamata a rispondere prontamente alla rapida evoluzione dei tempi: pertanto non può limitarsi ad

educare all’ APPRENDIMENTO in modo rigido e settoriale ma insegnare “IL SAPER STARE AL

MONDO” anche grazie ad una fattiva collaborazione con le famiglie.

5Allegato n.5: Curricolo d’Istituto.

ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

Nella Scuola Secondaria di Primo grado, l’Orientamento costituisce parte integrante del curricolo di

studio e più in generale del processo educativo e formativo fin dalla scuola dell’infanzia, quando si

realizzano le prime interazioni culturali con la realtà, finalizzate ad amplificare il potenziale di ciascun

allievo. Per questo motivo la scuola svolge una serie di attività che, attraverso la condivisione di un

progetto comune, favoriscano la conoscenza di sé e dell’altro. Esso prevede due obiettivi:

di tipo formativo per dare la possibilità agli alunni di utilizzare al meglio le proprie possibilità e

riguarda la conoscenza del sé, l’individuazione del proprio stile cognitivo, la gestione delle

dinamiche relazionali;

di tipo informativo per dare notizie sulle opportunità formative del territorio.

Il Progetto Orientamento prevede attività interne ed esterne alla scuola

ORIENTAMENTO

IN USCITA

DESCRIZIONE PROGETTI SEZIONI / CLASSI RISORSE C. Extra

OPENDAY Intero Istituo Docenti – alunni e

genitor

X

TOWARDS HIGH SCHOOL

Secondaria 1° grado

Alunni e Genitori

Docenti + Scuole

Secondarie di II

grado

X

EBOLI ORIENTA

Docenti Alunni e Genitori Tutte le scuole del

Comune di Eboli X

Laboratori con docenti II grado

Secondaria 1grado

Scuole Secondarie

2° grado

X

CONTINUITA’

PROGETTI di

CONTINUITA’

CURRICULARI in

VERTICALE

DESCRIZIONE PROGETTI CLASSI/SEZIONI RISORSE UMANE

Progetto Continuità “Andiamo in

prima” Infanzia - bambini 5 anni Primaria - Classi prime

Docenti

Progetto Continuità “Cresciamo insieme”

Infanzia - Bambini 5 anni Sec. 1° grado - Classi 1D – 3B- 3C

Docenti

Attività alternative all’insegnamento della Religione cattolica per alunni della Primaria e della secondaria di I grado (DPR 20/08/2012 n. 175)

Le famiglie degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica hanno la

facoltà di scegliere fra diverse opzioni:

Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica (Ingresso

posticipato/Uscita anticipata dalla scuola prelevati dai genitori)

Curriculo potenziato

Attività alternative deliberate dal Collegio dei docenti:

Attività di lettura, di studio e/o ricerca individuale con assistenza di personale docente

Libera attività di studio e/o ricerca individuale con la sola vigilanza da parte della scuola

CURRICOLO POTENZIATO

Premessa

Il Curricolo del potenziamento si articola nelle seguenti attività destinate ad ampliare il currico-

lo d’Istituto con attività di recupero, potenziamento e valorizzazione trasversale alle competenze lin-

guistiche e in raccordo con le discipline del curricolo.

Il Curricolo Potenziato è coerente col Piano di Miglioramento Allegato 4 del PTOF 2017/19:

Area Processo: Curricolo, Progettazione e Valutazione:

Obiettivo di processo: Individuare obiettivi misurabili minimi comuni per classi parallele per tutti gli ordini

Area Processo: Ambiente di apprendimento

Obiettivo di processo: Implementare le attivita laboratoriali e trasformare alcune aule in luoghi specifici disciplinari

Area Processo: Inclusione e differenziazione:

Obiettivo di processo: Favorire una maggiore inclusione di alunni con BES

Azione di miglioramento 1, 2 e 3

Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85. “…, il dirigente scolastico può

effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a

dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di

istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenza”.

Sostituzione collaboratore del Dirigente Scolastico

Contemporaneità di carattere specialistico e metodologico curriculare.

Corsi di approfondimento curriculare.

Attività extracurriculari di ampliamento dell’Offerta Formativa

Il Consiglio d’Istituto approva all’unanimita con Delibera n.26 l’utilizzazione dell’Organico di Potenziamento così come segue:

S. Secondaria: in via prioritaria per le supplenze (la legge 107, al comma 85, prevede che il

dirigente scolastico “possa” effettuare le sostituzioni fino a 10 giorni con il personale

dell'organico dell'autonomia, ma lo fa ricordando anche l’esigenza che ciò avvenga

"tenendo conto del perseguimento degli obiettivi di cui al comma 7", cioè facendo

prioritariamente salva l’attuazione delle attività e gli obiettivi del PTOF), progetto CLIL con

scienze e con arte , Progetto di Ceramica

S. Primaria (ore di compresenza) in via prioritaria per le supplenze, attività alternative alla

R.C., progetto recupero (per gli alunni stranieri e una parte per alunni BES e DSA non

certificati).

CAPITOLO VI

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

I progetti curriculari ed extracurriculari devono essere significativi per il nostro Territorio e la nostra

identità ed essere coerenti con il PDM per eliminare le criticità emerse dal RAV.

LA PROGETTAZIONE mira a:

superare una visione individualistica dell’insegnamento per favorire cooperazione, sinergia

e scambio di buone pratiche messe in atto da singoli docenti, prevedendo documentazione

e pubblicizzazione delle stesse;

potenziare le competenze di italiano e matematica, al fine di migliorare sia gli esiti scola-

stici degli alunni che i risultati delle prove standardizzate (INVALSI);

valorizzare la competenza linguistica come strumento di accesso alla conoscenza: essa è

crocevia fra competenze comunicative, logiche, argomentative e culturali (CLIL, ERA-

SMUS, CAMBRIDGE);

sviluppare le competenze di cittadinanza attiva e democratica e la consapevolezza dei dirit-

ti e dei doveri;

mantenere coerenza tra le scelte curricolari esplicitate e l’azione didattica ed educativa pra-

ticata;

prendere in seria considerazione le pratiche innovative, tecnologiche e sperimentali

nell’ottica dell’innovazione e dell’acquisizione delle competenze, a tal proposito è stata al-

lestita un’aula didattica 3.0;

rendere i dipartimenti disciplinari luoghi di scelte culturali ragionate, di scelte metodologi-

che messe a confronto, di individuazione di strumenti e modalità di valutazione condivisa,

di proposte di formazione e di aggiornamento consapevole;

tenere in dovuta considerazione i bisogni formativi degli allievi/e con Disturbi Specifici di

Apprendimento (DSA) , Bisogni Educativi Speciali (BES) , diversamente abili e alunni

stranieri ( integrazione e inclusione);

potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori

prevenire e contrastare la dispersione scolastica, ogni forma di discriminazione e di

bullismo, anche informatico;

supportare le eccellenze con percorsi individualizzati;

proseguire ed implementare le attività di orientamento in ingresso e uscita;

sensibilizzare i ragazzi ai valori educativi e culturali del Teatro, arte e musica, portare a si-

stema e rendere organiche le buone pratiche già diffuse nella nostra scuola

AREA DI

MIGLIORAMENTO E

AREE COLLATERALI

DESCRIZIONE

PROGETTO

SEZIONI

CLASSI

RISORSE

COINVOLTE C6 E7

PDM

AREE DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Inclusione e differenziazione

Ambiente di apprendimento

COMPETENZE IN

LINGUA MADRE

Progetto BIBLIOTECA:

Amici dei libri

Infanzia Docenti X

Progetto “Alfabeto Teatro” Primaria

Classi seconde/terze

Docenti X

Progetto “Emozioni in

gioco…emozioni a colori”

Primaria

Classe 2B

Docenti X

LA GAZZETTA 3.0 Sec. 1° grado

Classe 1D

Docenti X

“A scuola di Lettura e Scrittura

creativa” Sec. 1° grado Classi seconde

Docenti X X

Il ruolo della DONNA tra

presente, passato e futuro

(Mirabella)

Primaria Classi quarte/quinte

Sec. 1° grado

Docenti X

Progetto Continuità “Andiamo in

prima” Infanzia

Bambini 5 anni Primaria

Classi prime

Docenti X

COMPETENZE IN

LINGUA

STRANIERA

Progetto INGLESE

Infanzia

Bambini di 5 anni

Docenti

X

Progetto “I colori della Lingua

Inglese”

Infanzia Esperto

esterno X

(a carico

dell’utenza)

C.L.I.L. FOR CHILDREN:

Esperienze di Clil e Storytelling

Primaria

Classi terze/quarte/quinte

Docenti X

Lingua Inglese: “ Up With

English”

CAMBRIDGE ENGLISH YLE

Primaria

Classi quinte

Sec 1° grado

Classi prime/seconde/terze

Docenti X

English Teaching Theatre Inglese

Primaria

Classi quinte

Sec 1° grado

Classi prime/seconde

Esperti

esterni X

(a carico

dell’utenza)

Arte & English For Clil Sec. 1° grado

Classi seconde/terze

Docenti X

Potenziamento/recupero Sec. 1° grado Docenti X

Potenziamento/recupero Sec. 1° grado Docenti X

Math in English Sec. 1° grado

Classi seconde

Docenti X

“LABRAT”

Progetto Clil di scienze

Sec. 1° grado

Classi terze

Docenti X

Theatre française international

“Sur la route des symboles

français”

Primaria

Classi quinte

Sec. 1° grado

Classi prime/seconde

Esperti

esterni X( a carico

dell’utenza)

Progetto eTwinning Primaria

Secondaria docenti X

6curriculare

7extracurriculare

COMPETENZE

MATEMATICO-

SCIENTIFICO-

TECNOLOGICHE e

DIGITALI

“Informath” Infanzia

Bambini 5 anni

Docenti X

Progetto Coding Infanzia

Bambini 5 anni

Docenti X

Progetto “NATURAL…MENTE!” Infanzia Docenti X

“CODING 4 ALL!” Infanzia

Primaria

Sec. 1° grado

Primaria Classi quinte

Sec. 1° grado Classi prime

Docenti X X

(eventualmen

te da attivare

per specifiche

attività)

Progetto ORTO /GIARDINO Infanzia

Primaria

Docenti X

“Kangourou: quattro salti tra la matematica”

Primaria Classi terze

Primaria-Classi IV/V

Sec. 1° Grado

Classi prime/terze

Docenti

X X

X

Esplorando il Corpo Umano Primaria Classi quinte

Sec. 1° grado Classi Seconde

Docenti X

Matematica &Realtà Sec. 1° grado Classi

seconde

Docenti X X (se in finale)

Progetto Continuità “Cresciamo insieme”

Infanzia

Bambini 5 anni

Sec. 1° grado

Classi 1D – 3B- 3C

Docenti X

Progetto “Generazioni

Connesse”

Primaria

Secondaria

Docenti X

COMPETENZE

SOCIALI E

CIVICHE

Progetto “POMPIEROPOLI” Primaria Classi quinte

Sec. 1° grado Classi prime

Pompieropoli Assoc. Naz.

VVFF

X

DIRITTI e RESPONSABILITA

“La mia scuola per la Pace”

Primaria Classi quinte

Sec. 1° grado

Classi prime/seconde

Docenti X

Progetto”Stradando: allaccia la cintura di sicurezza”

Primaria tutte le classi

Sec.1° grado tute le classi

Esperto

esterno X

Progetto: “Io e la legalità” Primaria classi quinte

Sec. 1° grado tutte le classi

Esperto

esterno X

ESPRESSIONE

CULTURALE

“I Colori della musica”

Infanzia e Primaria Docenti X

(a carico

dell’utenza

se sarà

attivato)

X

Progetto Teatro “Natale” Infanzia

Bambini 5 anni

Docenti X

Progetto Teatro “Remigini” Infanzia

Bambini 5 anni

Docenti X

Progetto Teatro “Il Musical” Primaria

Classi terze/quarte/quinte

Sec. 1° grado

Docenti X

“Giacintini in giuria” Primaria Classi quinte

Sec. 1° grado

Docenti X

Progetto di Laboratorio Teatrale

“A scuola di teatro…il teatro a

scuola”

Primaria -Classi IV/V

Sec. 1° grado

Docenti

X

COMPETENZE

SPORTIVE

Progetto “Sport in classe” Primaria Esperto

CONI

Docenti

coinvolti

MIUR

X

Giochi sportivi studenteschi Secondaria CONI

Esperto interno

X

FSEPON-CA-2017-84

“A Scuola per fare

centro”

La matematica non è un problema primaria Esperto X

Giornalismo 2.0 secondaria Esperto X

A passo di danza primaria Esperto X

Tie break secondaria Esperto X

A tempo di musica primaria Esperto X

Al museo con tutti i sensi secondaria Esperto X

Tune into English secondaria Esperto X

In scena! Primaria e secondaria Esperto X

“VIVI…. AMO la

scuola e il territorio”

SCUOLA APERTA AL

TERRITORIO

Progetto “Accoglienza”

“A Natale canto, ballo,

suono e…” progetti

fuori e dentro l’aula

“Salutiamoci a scuola”

La scuola racconta un

anno di vita insieme –

manifestazioni di fine

anno.

Festività, Cerimonie,

Eventi, Celebrazioni,

Commemorazioni,

Visite istituzionali,

Incontri istituzionali

#IOLEGGOPERCHE’

LIBRIAMOCI

CODEWEEK

“POMPIEROPOLI”

STRADANDO…

ALLACCIA LA

CINTURA”

Alunni, docenti,

famiglie, territorio

Docenti

Alunni

Personale

Genitori

Nonni

Associazioni del territorio

Enti Locali

Vigili del fuoco

Polizia

stradale

X

Laboratori didattici Alunni, docenti,

famiglie, territorio

Docenti

Alunni

Personale

Genitori

Nonni

Associazioni del territorio

Enti Locali

X

Alunni, docenti, genitori Esperto

esterno/asso

ciazioni del territorio

X X

School Movies Aunni e Docenti Primaria e Secondaria

Esperto

esterno con

Giffoni Film

Festival

X X

Progetti in

Collaborazione di Scienze,

Matematica, Teatro…

Primaria Classi quinte

V. Giudice

Docenti interni

X X

(senza

oneri)

Orientamento in uscita Towards High School

Secondaria Docenti,

alunni,

genitori,

Scuole

secondarie di II grado,

X X

Orientamento in entrata Open Day Tutti gli ordini Docenti,

Alunni,

genitori,

Enti, Associazioni

X X

*I progetti includono attività in aula, in aule diverse dalla propria, nelle pertinenze della scuola,

fuori dall’aula sul territorio. Includono, altresì, partecipazioni ad eventi, manifestazioni

intermedie e finali e supporto di alunni e docenti dei vari ordini e delle famiglie dove richiesto. In

particolare gli alunni aiuteranno i compagni degli ordini inferiori o dello stesso ordine nelle

attività (servizio d’ordine, tutoring, peer education), nell’ottica della condivisione e

cooperazione.

Le attività potranno essere rimodulate sulle esigenze che si verranno a creare nel triennio 2017/2019 e sono subordinate all’effettiva presenza dell’organico potenziato attribuito per l’a.s. 2015/2016 e nominato per l’a.s. 2017/2018 dal MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania – Ufficio X Ambito territoriale di Salerno per un triennio. Si ricorda a tal proposito che secondo la norma vigente i docenti assegnati alle ore di curricolo potenziato non potranno essere sostituiti. Pertanto le attività curriculari ed extracurriculari del curricolo potenziato saranno sospese in caso di assenza a qualsiasi titolo del docente.

CAPITOLO VII

LA VALUTAZIONE8

Autoanalisi, autovalutazione, monitoraggio e valutazione degli apprendimenti

La nostra scuola, per far sì che ogni alunno possa raggiungere in maniera adeguata la giusta

formazione, presta costante attenzione alla qualità delle azioni educativo-didattico-organizzative,

coinvolgendo docenti, alunni, genitori e operatori scolastici alla partecipazione attiva, al

miglioramento continuo e alla riprogettazione. Essa segue con attenzione non solo il processo degli apprendimenti ma anche e soprattutto la verifica

dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo.

Con rilevazioni periodiche effettua il monitoraggio sull’efficacia e l’efficienza di quanto programmato

e pianificato per poi intervenire, qualora ce ne fosse bisogno, sui processi di insegnamento-

apprendimento consentendo l’adeguamento della programmazione didattica che permette in tal modo

di offrire all’alunno l’aiuto necessario per il superamento delle difficoltà che si presentano in itinere;

predisporre piani individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso.

Tale valutazione di tipo formativo, offre l’opportunità di fare il punto della situazione per individuare

eventuali errori di impostazione del lavoro, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del

progetto educativo.

Nella scuola dell’infanzia i docenti valutano basandosi essenzialmente sull’osservazione sia

occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento con

osservazioni iniziali (livelli di sviluppo), in itinere (sequenze didattiche), finale (esiti formativi).

Nella scuola primaria i docenti, in sede di programmazione e di verifica bimestrale, predispongono

prove di verifica per la valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti in ingresso, in itinere e in

uscita. Il tutto si conclude in un giudizio sul profilo formativo raggiunto dai singoli alunni.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

(Riferimenti normativi D.L. 62 del 2017)

Con Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 il MIUR ha apportato delle modifiche alle modalità di

valutazione degli apprendimenti degli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado, allo

svolgimento dell’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Tali modifiche hanno effetto a partire

dall’anno scolastico 2017/18 con D.M. 3ottobre 2017, n. 741. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita ciascuna delle discipline di studio

previste dalle Indicazioni Nazionali e alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione, per

queste ultime la valutazione viene espressa dal voto complessivo del voto delle discipline dell’area

storico-geografica.

Per equità e trasparenza, il Collegio docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione degli

apprendimenti e del comportamento, nonché le modalità e i tempi della comunicazione alle famiglie.

Compito del Collegio docenti è esplicitare la corrispondenza tra la votazione in decimi e i diversi

livelli di apprendimento attraverso descrittori e rubriche valutative. Vengono definiti in sede collegiale

8Allegato n.6: Griglie di Valutazione

i criteri generali di non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo del primo

ciclo in caso di voto inferiore a 6/10 in una o più discipline. I docenti che svolgono attività nell’ambito del potenziamento e dell'arricchimento dell'offerta

formativa, forniscono elementi di informazione sui livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni e

sull’interesse manifestato. La valutazione del comportamento degli alunni viene espresso mediante giudizio sintetico. Il collegio

dei docenti definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di

espressione del giudizio. Dal corrente anno scolastico per tutti gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado la

valutazione periodica e finale viene integrata con la descrizione dei processi formativi (in termini di

progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli

apprendimenti conseguito, su modello che sarà predisposto da codesta istituzione scolastica dopo una

revisione collegiale delle rubriche di valutazione in base a quanto disposto nella Nota 1865 del 10

ottobre 2017 - Indicazioni su valutazione, certificazione competenze e esame di stato primo ciclo.

SCUOLA PRIMARIA, AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Sono ammessi alla classe successiva anche gli alunni che hanno riportato votazione inferiore a 6/10 in

una o più discipline. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare

tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di

apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria

autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il

miglioramento dei livelli di apprendimento. Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica

motivazione. Sulla base dei criteri definiti dal collegio dei docenti. I docenti della classe, in sede di

scrutinio finale presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o

l'alunno alla classe successiva. La decisione è assunta all'unanimità.

Nulla è innovato per l'accertamento della validità dell'anno scolastico per le alunne e gli alunni

frequentanti la scuola secondaria di primo grado. Pertanto, come in precedenza, ai fini della validità

dell’anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale.

SCUOLA SECONDARIA, AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

L'ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è disposta in via generale

anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline.

Pertanto, l’alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale gli

viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul

documento di valutazione. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a

segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli

di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e. nell'ambito della propria

autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il

miglioramento dei livelli di apprendimento. In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente

scolastico o da suo delegato, il consiglio di classe, con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri

definiti dal collegio dei docenti, può non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva nel caso

di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a

6/10). La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il voto espresso nella deliberazione di non

ammissione dall'insegnante di religione cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si

avvalgono di detti insegnamenti _ se determinante per la decisione assunta dal consiglio di classe

diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

Gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017 individuano le modalità di ammissione all'esame di

Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione degli alunni. In sede di scrutinio finale, presieduto dal

dirigente scolastico o da suo delegato, l'ammissione all'esame di Stato è disposta anche nel caso di

parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline e avviene in

presenza dei seguenti requisiti:

a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali moti

vate deroghe deliberate dal collegio dci docenti;

b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista

dall'articolo 4. commi 6 c 9 bis. del DPR n. 249/1998;

c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese

predisposte dall'TNVALSI.

Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il

consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto dei criteri

definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato

conclusivo del primo ciclo, pur in presenza dei tre requisiti sopra citati. Il voto espresso nella

deliberazione di non ammissione all'esame dall’insegnante di religione cattolica o dal docente per le

attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante, diviene

un giudizio motivato iscritto a verbale. In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai

soli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno

effettuato e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel l'TOF,

un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

La commissione di esame formata dagli insegnanti delle classi terze sarà presieduta dal dirigente

scolastico o da un suo delegato. Le sottocommissioni sono composte dai docenti dei singoli consigli di

classe.

L'articolo 5 del decreto ministeriale n. 74112017 fornisce puntuali indicazioni sulle attività preliminari

allo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Si precisa che tutte le

operazioni, dalla riunione preliminare della commissione alla pubblicazione degli esiti dell'esame, si

svolgono nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno dell'anno scolastico di

riferimento. Spetta al dirigente scolastico o al coordinatore delle attività educative e didattiche definire

e comunicare al collegio dei docenti il calendario delle operazioni d'esame e in particolare le date di

svolgimento della riunione preliminare, delle prove scritte - che devono essere svolte in tre giorni

diversi, anche non consecutivi - colloquio, nonché delle eventuali prove suppletive, Tali prove

suppletive devono concludersi entro il 30 giugno e comunque, solo in casi eccezionali, entro il termine

dell'anno scolastico.

Spetta alla commissione, sempre nell'ambito della riunione preliminare, predisporre le tracce delle

prove d'esame sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte e in coerenza con i

traguardi di sviluppo delle competenze previste dalle Indicazioni nazionali, nonché definire criteri

comuni per la correzione e la valutazione delle prove stesse. La commissione individua gli eventuali

strumenti che le alunne c gli alunni possono utilizzare nello svolgimento delle prove scritte, dandone

preventiva comunicazione ai candidati.

LE PROVE DI ESAME

L’articolo 8 dci decreto legislativo n. 6212017 e l'articolo 6 dci decreto ministeriale n. 741/2017

ridefiniscono e riducono nel numero le prove scritte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo. La

novità più rilevante è costituita dall'esclusione dalle prove d'esame della prova INVALSI. Le prove

scritte relative all'esame di Stato, predisposte dalla commissione, sono pertanto tre:

1) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento;

2) prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche:

3) prova scritta articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.

Il colloquio è condono collegialmente da pane della sottocommissione e si sviluppa in modo da porre

attenzione soprattutto alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico c

riflessivo, di collegamento organico tra le varie discipline di studio. Come previsto dal decreto

legislativo n. 62/2017, il colloquio tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze

connesse alle attività svolte nell'ambito di Cittadinanza e Costituzione. Nulla è innovato per gli alunni

iscritti a percorsi ad indirizzo musicale, per i quali è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica

di strumento.

VALUTAZIONE DELLE PROVE D'ESAME E DETERMINAZIONE DEL VOTO FINALE

L'articolo 8 del decreto legislativo n. 62/2017 modifica sostanzialmente le modalità di definizione del

voto finale dell’esame di Stato. La valutazione delle prove scritte e del colloquio viene effettuata sulla

base di criteri comuni adottati dalla commissione, attribuendo un voto in decimi a ciascuna prova,

senza frazioni decimali. Alla prova scritta di lingua straniera, ancorché distinta in sezioni

corrispondenti alle due lingue studiate, viene attribuito un unico voto espresso in decimi, senza

utilizzare frazioni decimali. Il voto finale viene determinato dalla media del voto di ammissione con la

media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Con il diploma finale in forma europea verrà rilasciata anche una certificazione delle competenze. Alle

scuole verrà fornito un modello unico nazionale di certificazione, accompagnato anche da una sezione

a cura dell'Invalsi con la descrizione dei livelli conseguiti nelle Prove nazionali.

PROVE INVALSI

Per la scuola primaria le prove sono confermate in seconda e quinta, nell'ultima classe viene introdotta

una prova in Inglese.

Alla scuola secondaria di primo grado le prove si sosterranno in terza, ma non saranno parte integrante

dell'esame finale: saranno però un mezzo per fotografare il livello di competenza degli studenti. Le

prove previste saranno di Italiano Matematica e Inglese. Le prove Invalsi si svolgeranno ad aprile, al

computer. La partecipazione sarà requisito per l'accesso all'esame, ma non inciderà sul voto finale.

Scuola Classe Disciplina Data

PRIMARIA SECONDA LETTURA Solo le classi campione

ITALIANO 9 Maggio 2018

MATEMATICA 11 Maggio 2018

PRIMARIA QUINTE ITALIANO 9 Maggio 2018

MATEMATICA 11 maggio 2018

INGLESE 3 Maggio 2018

SECONDARIA TERZA ITALIANO Tra il 4 e il 21 Aprile

MATEMATICA Tra il 4 e il 21 Aprile

INGLESE Tra il 4 e il 21 Aprile

CAPITOLO VIII

L’INCLUSIVITA’ E L’INTEGRAZIONE – IL PAI9

Una scuola davvero inclusiva è una scuola che accoglie, che non separa ma valorizza le diversità. È

una scuola che si sente comunità, con un sistema di valori in cui si riconosce e per i quali si impegna.

Gli alunni, membri attivi della comunità, condividono la responsabilità di controllare e regolare i

comportamenti. Gli insegnanti definiscono i loro rapporti in termini di “comunità professionale”.

Inclusiva è la scuola che promuove la collaborazione tra gli alunni, l’empatia, l’autostima, la

valorizzazione di sé e dell’altro, la motivazione all’apprendimento e curiosità.

Una scuola che accoglie gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni con

Disturbi Specifici di Apprendimento), opera in modo che essi siano parte integrante del contesto

scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna,

assicurando a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In tale prospettiva, è necessario da

parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale,

umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e soprattutto un

impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione

educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi di apprendimento, sia nei percorsi formativi che

nelle strategie didattiche. E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del

singolo alunno, i suoi punti di forza, le sue potenzialità e su essi progetti cammini di lavoro: il Piano

Educativo Individualizzato, “Progetto di vita” per gli alunni con disabilità, per gli alunni autistici in

base alla L. 134 del 18/08/2015, il Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA, il protocollo

di accoglienza per gli stranieri e soprattutto il PAI Piano di Inclusione.

E’ fondamentale che gli alunni avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutati nel loro impegno

di autorealizzazione personale.

Il PAI Allegato contiene anche il protocollo di accoglienza per alunni con BES e il protocollo di accoglienza per alunni stranieri.

9Allegato n.7: PAI Piano Annuale dell’Inclusività

CAPITOLO IX

L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA

Triennio 2016/2019 previsione

La nuova normativa, al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di

riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, istituisce per l’intera istituzione scolastica l’organico

dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni

scolastiche. I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale

dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione,

di progettazione e di coordinamento. La nostra scuola individua il fabbisogno di posti dell’organico

dell’autonomia, in relazione all’offerta formativa che intende realizzare, nel rispetto del monte orario

degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità,

nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali,

per il raggiungimento degli obiettivi formativi per il POTENZIAMENTO individuati come prioritari.

L’organico dell’autonomia comprende:

a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (i docenti inseriti nell’organico di diritto), sulla base

del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e

agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità

istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente;

b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa;

c) sono attivati altresì, per ciascun anno scolastico, i posti occorrenti per l’adeguamento della dota-

zione organica alla situazione di fatto.

L’organico dell’autonomia dovrà:

a) consentire al dirigente scolastico di individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al

10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione

scolastica;

b) effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee fino a

dieci giorni;

c) ridurre il numero di alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità didattica

anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità.

Posti Comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche

Posto comune Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17

15 4 -Si confermano 7

sezioni a tempo

pieno e 1 sezione a

turno antimeridiano

a.s. 2017-18

15 2 -Si confermano 7

sezioni a tempo

pieno e 1 sezione a

turno antimeridiano

-Riduzione di una

unità di sostegno

a.s. 2018-19 15 2 -Si confermano 7

sezioni a tempo

pieno e 1 sezione a

turno antimeridiano

Scuola primaria a.s. 2016-17: n.

19 12 16 classi a tempo

normale

a.s. 2017-18: n.

20 15 Incremento di una

classe a tempo

normale e di ..unità di sostegno

a.s. 2018-19: n. 20

15 17 classi a tempo

normale

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di

concorso/s

ostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano

delle classi previste e le loro

caratteristiche

32 30 30 18 classi 1° anno

15 classi 2° anno perdita di 3 classi

15 classi 3° anno previsione

16 14 14 Si conferma il numero di cattedre

di sostegno

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO

Potenziamento Tipologia (es. posto comune

primaria, classe di concorso

scuola secondaria,

sostegno…)*

n.

docenti

max 8

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche

al capo I e alla progettazione del capo III)

POTENZIAMENTO

LINGUISTICO

Primaria

Posto Comune

4

Attività alternative alla R.C.

Recupero e potenziamento della competenze linguistiche e

logico-matematiche.

Attività con alunni stranieri.

Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni

Secondaria:

Classe di concorso A345 Classe di concorso A043

Secondaria:

Classe di concorso A059

1

1

1

Recupero e potenziamento della competenze linguistiche

Progetto CLIL con Scienze e Arte

Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni

Recupero e potenziamento delle competenze matematiche

POTENZIAMENTO

ARTISTICO

Secondaria:

Classe di concorso A028 2 Progetto di Ceramica

Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni

PERSONALE ATA

Nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015:

Tipologia n.

Assistenti amministrativi 5

Collaboratori scolastici10 11

Docente utilizzato in altri compiti 1

Presenza di contratti di vigilanza e pulizia secondo norma forniti dal MIUR: ex LSU.

10

Situazione all’a.s. 2017/18: 11 unità attive di cui 9 con contratto di lavoro a tempo indeterminato e 2 con contratto di lavoro a tempo determinato

con nomina fino al 30 giugno.

CAPITOLO X FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE

MATERIALI

È indubbia la crescente importanza di un utilizzo diffuso delle nuove tecnologie. A tale scopo sono in

corso rilevanti progettazioni e altre sono in previsione, sia nell’ambito del Piano Nazionale per la

Scuola Digitale sia grazie ai Fondi Strutturali Europei.

Di seguito sono indicate le necessità più urgenti e con potenziale maggiore impatto, in modo da poter

poi destinare ad esse le progettualità e le risorse che man mano si renderanno disponibili, in un’ottica

“dinamica” di analisi dei fabbisogni, in coerenza con le priorità di medio e lungo periodo e con i

traguardi prefigurati nel piano di miglioramento. Sono indicate le fonti di finanziamento attivate e

quelle di competenza degli EELL.

In riferimento a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di

scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. N. 2805 del 11.12.2015.

Infrastrutture Attrezzature Motivazione, in riferimento

alle priorità strategiche e al

PDM

Fonti di finanziamento

ottenute e da ottenere

Lan

LIM Implementazione

PNSD

PON attivati

Ambienti di

apprendimento

Classe 3.0 Implementazione

PNSD

PON attivato

Teatro

Microfoni e amplificazioni Progetti di apertura al territorio Ente Comune

al momento non disponibile

Mense Tavoli, sedie, armadi Infanzia classi a Turno Intero

Ente locale

Palestre Attrezzature sportive Sport di classe Primaria

Giochi Studenteschi Secondaria

MIUR – CONI –

Ente Comune (palazzetto dello

sport solo in parte ) Laboratorio

scientifico

Attrezzature per laboratori Competenze scientifiche PON attivati

Laboratorio

linguistico

Lim +tablet + cuffie Competenze linguistiche PON attivati

Spazi per attività Spazi fisici Piano di inclusività

Ente Comune

Competenze e

Ambienti di

apprendimento

Progetti, sussidi e ausili specifici

per alunni Bes

Piano di inclusività

PON non attivato

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta

destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e

strumentali con esso individuate e richieste.

CAPITOLO XI

LA SICUREZZA

PREMESSA

La salute e la sicurezza sono diritti fondamentali e inalienabili di ogni persona sanciti dalla Co-

stituzione. (art. 32)

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona.

(Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Articolo 3, 1948)

Le Direttive Europee, recepite nella legislazione italiana dal Decreto Legislativo n° 81/2008,

prevedono espressamente che anche la scuola rientri tra le attività soggette alle norme di salute

e sicurezza per l’attuazione e il miglioramento continuo della prevenzione.

La scuola, in quanto ambiente di vita per gli alunni e ambiente di lavoro per i diversi ruoli che

vi operano, rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare, organizzare, approfondire,

nell’ottica dell’educazione alla cittadinanza attiva, la cultura della sicurezza e del benessere

psicofisico.

“… le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano, prima ancora che un obbligo di legge

con una serie di adempimenti che ne conseguono, un’opportunità per promuovere all’interno delle

istituzioni scolastiche una cultura della sicurezza sul lavoro, per valorizzarne i contenuti e per

sollecitare il coinvolgimento e la convinta partecipazione di tutte le componenti scolastiche in un

processo organico di crescita collettiva, con l’obiettivo della sicurezza sostanziale della scuola …”.

Due aspetti sono particolarmente importanti per affrontare i rischi e padroneggiare le emozioni

che una situazione di emergenza può suscitare: la conoscenza e la collaborazione.

La conoscenza dell’esistenza di un pericolo è il primo modo di neutralizzare il pericolo stesso.

Su questa base la normativa richiede al datore di lavoro, come prima cosa, di individuare e va-

lutare i rischi per la salute e la sicurezza che si concretizza nel documento di valutazione dei ri-

schi, l’individuazione di misure di prevenzione e protezione e il programma di aggiornamento

delle misure di protezione.

Sempre sulla base del fattore conoscenza è previsto che i lavoratori o i loro rappresentanti, in

relazione alle questioni riguardanti la sicurezza e salute, siano informati, formati, consultati e

coinvolti. Per questo motivo la legislazione prevede una molteplicità di soggetti coinvolti (col-

laborazione) e attribuisce dei doveri anche in capo ai lavoratori che, tradizionalmente, sono

sempre stati considerati solo titolari del diritto alla sicurezza.

DLGS N. 81 DEL 2008 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Attualmente il TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO dlgs n.81/2008

coordinato con il Dlgs n.106/2009, rappresenta il principale documento di riferimento e fornisce un

quadro organico su tutta la normativa.

Gli artt. 17 e 18 stabiliscono l’obbligo per il datore di lavoro (nella scuola il Capo d’Istituto) di:

provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione circa i rischi e

l’organizzazione della sicurezza nel luogo di lavoro, e riceva una formazione sufficiente ed

adeguata in materia di sicurezza e di salute

designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP)

consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

elaborare e aggiornare il Documento della Valutazione dei Rischi con la collaborazione del

RSPP e del RLS

nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi

previsti dal presente decreto legislativo

designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di pre-

venzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo

grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza

affidare i compiti ai lavoratori, tenendo conto delle capacità e delle condizioni degli stessi

in rapporto alla loro salute e alla sicurezza

fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il re-

sponsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente;

richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle di-

sposizioni in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione col-

lettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione

adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e da-

re istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, ab-

bandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa

comunicare in via telematica all’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema in-

formativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all’articolo 8, entro 48

ore dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informa-

zioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un

giorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavo-

ro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni.

L’art. 20 dispone che tra gli obblighi dei lavoratori vi è:

prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul

luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla

sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro

contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli ob-

blighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai pre-

posti, ai fini della protezione collettiva ed individuale

utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i

mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza

utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione (DPI) messi a loro disposizione

segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei

mezzi e dei dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a

conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie compe-

tenze e possibilità

non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o

di controllo

non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza

ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori

partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro

sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal

medico competente.

Scuola dell’Infanzia

SEDE CENTRALE MOLINELLO

ASPP Corsetto Vedi scuola primaria

PREPOSTO D’Incecco Bosso

RESPONSABILI

EMERGENZE

D.S. Mirra

D.S.G A. Cembalo

D’Incecco

D’Ambrosio

Zinna

D.S. Mirra

D.S.G A. Cembalo

Bosso

Cicalese Adele

Mari V.

De Chiara A.

DIFFUSIONE ALLARME Collaboratori al piano Collaboratori al piano

CHIAMATA SOCCORSO Collaboratori al piano Collaboratori al piano

INTERRUZIONE DEI

SERVIZI

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

GESTIONE EMERGENZA

E EVACUAZIONE

D’Incecco Vedi scuola primaria

APERTURA CANCELLI Collaboratori al piano Collaboratori al piano

PRIMO SOCCORSO Pesticcio

D’Incecco

Paoletta

Laudati

Velella L.

Bosso

Cicalese Adele

ADDETTI

ANTINCENDIO

D’Incecco

Zinna

Mari V.

ADDETTI IMP.

TECNOLOGICI

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

ADDETTI

CONTROLLI PERIODICI

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

ADDETTI ALL’USCITA

DEL PIANO

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

DEFIBRILLATORE Addetti Primo soccorso Addetti Primo soccorso

Scuola Primaria

SEDE CENTRALE MOLINELLO

ASPP Aiello De Lucia

Mango

PREPOSTO Ciani Mango

RESPONSABILI

EMERGENZE

D.S. Mirra

D.S.G A. Cembalo

Aiello

D.S. Mirra

D.S.G A. Cembalo

De Lucia

Mango

DIFFUSIONE ALLARME Collaboratori al piano Collaboratori al piano

CHIAMATA SOCCORSO Collaboratori al piano Collaboratori al piano

INTERRUZIONE DEI

SERVIZI

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

GESTIONE EMERGENZA

E EVACUAZIONE

Cerrone

Di Candia

Fresolone

Ruggeri

Velella A.

Mango Maglio

APERTURA CANCELLI Collaboratori al piano Collaboratori al piano

PRIMO SOCCORSO Magliano

Pirozzi

Altieri

Velella A. Cerrone

Busillo

Maglio

ADDETTI

ANTINCENDIO

Cerrone

Fresolone

Luongo

Maglio

ADDETTI IMP.

TECNOLOGICI

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

ADDETTI

CONTROLLI PERIODICI

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

ADDETTI ALL’USCITA

DEL PIANO

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

DEFIBRILLATORE Addetti Primo Soccorso Addetti Primo Soccorso

Scuola Secondaria di I grado

SEDE CENTRALE MOLINELLO

PREPOSTO Vespasiano Cataldo

RESPONSABILI

EMERGENZE

D.S. Mirra

D.S.G A. Cembalo

Vespasiano

Lanzara

D.S. Mirra

D.S.G A. Cembalo

DIFFUSIONE ALLARME Collaboratori al piano Collaboratori al piano

CHIAMATA SOCCORSO Collaboratori al piano Collaboratori al piano

INTERRUZIONE DEI

SERVIZI

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

GESTIONE EMERGENZA

E EVACUAZIONE

Cicalese M.C. Pepe

Cataldo

APERTURA CANCELLI Collaboratori al piano Collaboratori al piano

PRIMO SOCCORSO Iacuzzo

Mottola

Bergamo O.

cataldo

ADDETTI

ANTINCENDIO

Cicalese M.C. Cataldo

ADDETTI IMP.

TECNOLOGICI

Collaboratori Collaboratori

ADDETTI

CONTROLLI PERIODICI

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

ADDETTI ALL’USCITA

DEL PIANO

Collaboratori al piano Collaboratori al piano

DEFIBRILLATORE Addetti Primo Soccorso Addetti Primo Soccorso

Uffici di segreteria

PREPOSTO DS Mirra

DSGA Cembalo

RESPONSABILI EMERGENZE DS Mirra

DSGA Cembalo

Collaboratori ingresso

DIFFUSIONE ALLARME Collaboratori al piano

CHIAMATA SOCCORSO Collaboratori al piano

INTERRUZIONE DEI SERVIZI Collaboratori al piano

GESTIONE EMERGENZA E

EVACUAZIONE

DS Mirra

DSGA Cembalo

Monaco (Molinello)

Tarantino (Molinello)

APERTURA CANCELLI Collaboratori al piano

ADDETTO ANTINCENDIO Luongo L.

Tarantino (Molinello)

ADDETTI IMP. TECNOLOGICI Collaboratori al piano

ADDETTI

CONTROLLI PERIODICI

Collaboratori al piano

ADDETTI ALL’USCITA DEL PIANO Collaboratori al piano

DEFIBRILLATORE Addetti Primo soccorso

SICUREZZA IN CLASSE Affinché la sicurezza diventi stile di vita e sia un valore radicato nelle nuove generazioni, è

fondamentale che la scuola offra occasioni formative e percorsi trasversali ed interdisciplinari volti a

promuovere, sin dalla scuola dell’infanzia, comportamenti responsabili, rispettosi sempre dell’integrità

fisica e psicologica propria e degli altri. Pertanto l’educazione alla sicurezza non va considerata

un’attività occasionale e/o facoltativa ma parte integrante dell’attività didattica curricolare.

Il problema della sicurezza assume una sua centralità nelle unità di apprendimento ed ha continui

momenti di applicazione nell’assetto organizzativo delle diverse attività di insegnamento e nella

molteplicità di iniziative che ampliano e arricchiscono sempre di più l’offerta formativa della nostra

scuola. L’offerta formativa, nei limiti delle risorse che sono molto esigue e non vengono implementate

di anno in anno, si arricchirà delle seguenti attività:

INCONTRI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE/ATTIVITA’

DESCRIZIONE DESTINATARI ORARIO DURATA EROGATORE RISORSE

Informativa sulla

sicurezza

Personale Obbligatorio Secondo norma RSPP Contratto RSPP

Formazione sulla

sicurezza per

lavoratori

Personale Obbligatorio 4 ore formazione generale

8 ore formazione

specifica

RSPP/DS/ASPP Contratto RSPP e

senza oneri per altre

figure

CAPITOLO XII LA PRIVACY

La scuola è chiamata ogni giorno a costruire le condizioni per un futuro migliore delle nuove

generazioni, non solo nello studio, ma anche nelle esperienze di vita che coinvolgono alunni, docenti e

personale scolastico perché definisce il mondo dei valori che permette alla società di crescere nel

rispetto reciproco.

Questa sfida positiva – nella scuola – riguarda anche il "corretto trattamento dei dati personali".

Un'espressione che può sembrare asettica, ma che in realtà costituisce una condizione essenziale per il

rispetto della dignità delle persone, della loro identità, del loro diritto alla riservatezza.

Nelle scuole di ogni ordine e grado, vengono usate ogni giorno informazioni che riguardano gli

studenti e le loro famiglie, i loro problemi di salute o di disagio sociale, le abitudini alimentari, il loro

credo religioso e tutto questo deve avvenire nel rispetto di tutti e di ciascuno. Non si possono divulgare

dati sensibili, né si possono rifiutare agli interessati informazioni dovute alla trasparenza. Le scuole

pubbliche devono dare informativa completa di quali dati raccolgono e di come li utilizzano,

mentre non occorre il consenso degli utenti per la raccolta e il trattamento quando questo sia necessario

per la realizzazione del diritto allo studio. Gli interessati hanno diritto di accesso per conoscere i

contenuti dei documenti con i propri dati sensibili per eventuali correzioni o cancellazioni. Ciò ai sensi

della legge n. 241/90 sulla trasparenza amministrativa.

Il 1 gennaio 2004 è entrato il vigore il D.Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei

dati personali” che ha comportato la necessità, per tutti coloro che sono preposti al trattamento di dati

personali, di mettersi adeguarsi alla norma. Tra i soggetti preposti figurano anche le Istituzioni

Scolastiche. Il decreto sancisce che:

Art.1. Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano.

Art.2. Il trattamento dei dati personali si deve svolgere nel rispetto dei diritti e delle libertà

fondamentali, nonché della dignità dell’interessato, con particolare riferimento alla

riservatezza, all’identità personale e al diritto e alla protezione dei dati personali.

Gli adempimenti di cui le istituzioni scolastiche si fanno carico sono le seguenti:

Informare i soggetti interessati dal trattamento (alunni, personale etc ...) suchi tratta i

dati, in che modo e per quali finalità (art. 13).

Garantire a chiunque l’accesso ai dati che li riguarda (art. 7)

Nominare, ad opera del Titolare del trattamento, ovvero del Dirigente scolastico,

un responsabile del trattamento dati che lo affianchi nella gestione degli adempimenti

relativi al a protezione dei dati (art. 39)

Organizzare misure di sicurezza per la custodia dei dati che prevengano perdite,

accessi non autorizzati e utilizzo illecito degli stessi. In questo quadro si colloca il Do-

cumento Programmatico della sicurezza (artt.31 – 36 e allegato B del Codice)

Formare il personale preposto al trattamento dei dati.

Ciascuna Istituzione Scolastica, nel rispetto del Codice, potrà utilizzare in base alle proprie

esigenze specifiche procedure di trattamento dati ritenute idonee alla situazione esistente nella propria

struttura.

CAPITOLO XIII

I REGOLAMENTI D’ISTITUTO

Premessa

I Regolamenti d’Istituto contengono le regole affinché il sistema scuola possa funzionare e realizzare il proprio

compito.

Le regole in essi indicate sono dettate dalla necessità di creare nell’istituto un sereno ed ordinato ambiente di

vita scolastica e di fissare i limiti entro cui la libertà del singolo non interferisca con la libertà altrui.

E’ stato rinnovato il Regolamento disciplinare ed è pubblicato sul sito della scuola.

Il Regolamento d’Istituto generale ed alcuni regolamenti sono in aggiornamento. Pertanto sono validi i Regolamenti degli anni precedenti gia pubblicati sul sito.

CAPITOLO XIV

IL PIANO VIAGGI D’ISTRUZIONE11

Premessa

I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli scambi culturali, le uscite didattiche costituiscono un arricchimento dell’offerta formativa e, dunque, sono attivita complementari a quelle istituzionali di insegnamento. Dette attivita , certamente diverse da quelle tradizionali, possono essere anche parte integrante delle discipline curriculari o parte aggiuntiva delle stesse o del curricolo.

Come tali, quindi, esse devono essere coerenti con gli obiettivi educativi, didattici e professionale della o delle discipline che ne richiedono la realizzazione. Non sono certamente attivita esclusivamente ricreative. Esse devono servire a completare la preparazione degli allievi e i giorni ad esse dedicati assumono a pieno titolo il valore di giorni scolastici.

Il Piano allegato contiene proposte per l’a.s. 2017/2018 elaborate sulla base degli obiettivi formativi e sulle proposte dei Consigli di classe/sezione con la presenza dei genitori.

Data l’offerta ampia e variegata, esigenze di ordine tecnico e gestionale, esigenze di vigilanza e di sicurezza potrebbero non garantire la realizzazione di tutte le iniziative. Il Piano e coerente con le aree di processo del PDM.

CAPITOLO XV

IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE DOCENTE12

Premessa

Considerata la necessità di dover garantire “adeguati livelli di efficienza e produttività dei servizi pubblici” e

sulla base del CCNL 2007, sentite le proposte del Collegio dei Docenti, viene elaborato il Piano e portato

all’approvazione del Collegio. Il Piano indica le modalità organizzative per l’esercizio della funzione docente ai

sensi dell’art. 27 del CCNL 2007. Allegato al presente documento il piano con la previsione delle attività del

triennio 2016/2019.

11

Allegato n.8: Piano Viaggi d’Istruzione

12

Allegato n. 9: Piano delle attività del personale docente

CAPITOLO XVI

IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE ATA Premessa

Il Piano illustra, attraverso la descrizione dell’orario di servizio, delle funzioni e dei compiti del

personale, il modello organizzativo dei servizi generali ed amministrativi dell’istituzione scolastica

mediante il quale si intendono perseguire i sotto elencati obiettivi:

Efficacia, efficienza ed economicità dell’intero processo organizzativo e gestionale;

Miglioramento del servizio

Razionalizzazione del lavoro del personale

Produzione di atti amministrativi conformi alle norme vigenti

Equilibrio di carico di lavoro da distribuire tra le risorse umane coinvolte, nel rispetto delle

competenze e delle attitudini di ciascuno

Creazione di un sano rapporto relazionale sul posto di lavoro.

Si presume possa rimanere invariato per il triennio 2016/2019, ma è possibile che sia modificato in

base alle esigenze che si presenteranno.

Da precisare che il personale in deroga e le assegnazioni provvisorie vengono attribuiti ed assegnati ad

anno scolastico cominciato rendendo estremamente difficile una pianificazione definitiva.

CAPITOLO XVII IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE13

Premessa

La Legge n. 107/2015, comma 124 definisce che “Nell’ambito degli adempimenti connessi alla

funzione docente, la formazione in servizio è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di

formazione sono definite dalle istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’Offerta

Formativa (PTOF)”.

La formazione dei docenti è condizione basilare per la valorizzazione delle risorse umane della scuola

e per mettere in pratica la cultura della qualità. Attraverso la crescita dei singoli, la ricerca, lo scambio

e la condivisione di competenze e buone pratiche si migliora l’azione educativa, compiendo al meglio

il percorso di insegnamento/apprendimento, nell’ottica del lifelong learning. La formazione dei docenti

è sistemica e progressiva, fondata sui bisogni dell’utenza al fine di soddisfare le necessità di

apprendimento degli alunni.

Sulla base delle evidenze emerse nel RAV nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle

azioni per il miglioramento della qualità della didattica e al PTOF sono state individuate le attività per

il piano formativo triennale del personale docente.

13

Allegato n. 10: Piano di formazione del personale Docente

CAPITOLO XVIII IL MONITORAGGIO, IL CONTROLLO, IL RIESAME e

LA QUALITÀ

Per la realizzazione di attività di autoanalisi, la scuola predispone un piano di rilevamento interno ed

esterno al contesto scolastico, individua gli ambiti d’indagine, definisce gli indicatori, procede alla

somministrazione di questionari, rileva i dati mediante tabulazione, attiva processi di comparazione e

strategie per la risoluzione dei problemi emersi.

Il monitoraggio, il controllo e il riesame del PTOF secondo il ciclo del PDCA procederà sulle azioni

prioritarie del PDM (vedi monitoraggio PDM allegato) e su quelle trasversali di pari passo.

Per la valutazione degli apprendimenti si rimanda all’apposito capitolo, mentre per la valutazione di

sistema il percorso d’autoanalisi richiede:

a) la definizione delle finalità per garantire coerenza d’intervento;

b) la responsabilità dei ruoli e delle funzioni;

c) la condivisione degli obiettivi e il coinvolgimento nei processi di cambiamento;

d) la valorizzazione della ricerca- azione .

Per quanto riguarda la “valutazione d’impatto” sull’utenza, circa la qualità del servizio e l’efficacia del

PTOF si procederà alla somministrazione di questionari di Customer Satisfaction, in coerenza con

quanto previsto dall’Autovalutazione d’Istituto.

Il NIV monitora le fasi di realizzazione per verificare l’efficacia delle azioni in modo da intervenire in

corso d’opera con aggiustamenti. In particolare, il monitoraggio dovrà avvenire seguendo i seguenti

indicatori:

- temporali:

Raccolta dati – Maggio

Elaborazione dati – Giugno

Pubblicazione risultati - Giugno

-di obiettivo:

% degli alunni

% delle famiglie

% del personale

% stakeholder esterni

Il riesame e il miglioramento prevedono incontri di staff, dei Gruppi di lavoro con il Dirigente

Scolastico, del NIV, condivisioni collegiali che avranno come scopo quello di ricalibrare il

lavoro svolto per il conseguimento degli obiettivi prefissati e per realizzare miglioramenti

pianificati della performance dell’Istituzione Scolastica. Negli incontri avrà molta rilevanza la

discussione sulle criticità emerse in corso di attuazione e l’elaborazione di soluzioni in grado di agire

sulle criticità e di consentire azioni di feedback per misurare il contributo dello stesso sui risultati

attesi.

Le risorse professionali della Scuola concorrono, all’interno del sistema, a favorire un clima di

partecipazione e collaborazione e a integrare competenze e responsabilità ad ogni livello.