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    Alice Dente, Katia Franzese, Wang Jing

    La lingua italiana per cinesi

    IO SONOWANG LIN

    LIVELLI A1 - A2

    RISORSEONLINE

    GUIDA PER LINSEGNANTE

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    LOESCHER EDITORE

    Alice Dente, Katia Franzese, Wang Jing

    IO SONO WANG LINGuida per linsegnante

    Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione

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    Loescher Editore - Torino - 2012http://www.loescher.it

    I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale

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    Ristampe

    5 4 3 2 1 N

    2017 2016 2015 2014 2013 2012

    ISBN 9788858304112

    Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di questopera, possibile che in essa siano riscontrabili errori oimprecisioni. Ce ne scusiamo fin dora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dellopera stessa, vorranno segnalarcelial seguente indirizzo:

    Loescher Editore s.r.l.Via Vittorio Amedeo II, 1810121 TorinoFax 011 [email protected]

    Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualitcertificato CERMET n. 1679-Asecondo la norma UNI EN ISO 9001-2008

    Coordinamento editoriale: Laura CavaleriRedazione: Les Mots Libres, Bologna

    Progetto grafico:Sara BlasighVideoimpaginazione:Les Mots Libres, Bologna

    Copertina:Visualgrafika Torino

    Stampa: Sograte Litografia s.r.l.

    Zona Industriale Regnano06012 Citt di Castello (PG)

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    Indice

    Metodologia

    ntroduzone 4

    La struttura deoperao sono Wang Ln 5

    Lapprocco d rfermento e g obettv ddattc 7

    Schede grammaticaliUnt 0 13

    Unt 1 13

    Unt 2 15

    Unt 3 16

    Unt 4 18

    Unt 5 19

    Unt 6 21

    Unt 7 24

    Unt 8 26

    Unt 9 28

    Unt 10 30

    Flashcard

    Come utzzare e fashcard 33

    Unt 1 La casse 35

    Unt 2 numer 37

    Unt 3 G oggett dea casa 39

    Unt 4 Le professon 43

    Unt 5 Le azon 47

    Unt 6 vestt e g accessor 51

    Unt 8 mezz d trasporto e uogh dea ctt 55

    Unt 9 G uffc, a saute, e part de corpo 59Unt 10 cbo 65

    Soluzioni

    Unt 0 71

    Unt 1 71

    Unt 2 72

    Unt 3 74

    Test d autovautazone Unt 1, 2, 3 76

    Unt 4 76

    Unt 5 78

    Unt 6 80Test d autovautazone Unt 4, 5, 6 83

    Unt 7 83

    Unt 8 85

    Unt 9 88

    Test d autovautazone Unt 7, 8, 9 90

    Unt 10 90

    Facsme test d conoscenza dea ngua taana 93

    Educazone aa cttadnanza (CD Extra) 94

    Sezone d fonooga (CD Extra) 94

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    Metodologia

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    Introduzione

    I destinatari del corso

    Il corso di italiano per cinesi Io sono Wang Linsi rivolge in primo luogo ad apprendenti adultie immigrati. Allo stessotempo, trattandosi di un manuale di base, si propone anche a studenti universitariche hanno bisogno di costruire una

    prima conoscenza della lingua italiana.Il volume copre i livelli A1-A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimentoper le lingue a partire da una scarsa (o scarsissima)conoscenza della lingua italiana, e si rivolge anche a coloro che hanno poca familiarit con lalfabeto latino.

    Relativamente al profilo degli immigrati, il manuale intende costruire un percorso linguistico di base e al contemposoddisfare lesigenza sia dei neo-arrivati, che entro due anni dal loro arrivo in Italia devono dimostrare la conoscenzadella lingua italiana e del territorio (secondo quanto prevede lAccordo di integrazione in vigore dal 10 marzo 2012),sia degli immigrati gi soggiornanti in Italiache richiedono il permesso CE (permesso di lungo soggiorno) e che perottenerlo devono sostenere, come i primi, lesame di lingua italiana equivalente al livello A2 del QCER.

    Il corso ha come obiettivi:

    la conoscenza della lingua italiana a livello della competenza pragmatica, linguistica / metalinguistica;

    un armonioso sviluppo delle abilit linguistiche (comprensione scritta e orale, produzione scritta e orale, con particolareattenzione allinterazione);

    la conoscenza del territorio e dei meccanismi che regolano il funzionamento di alcuni servizi pubblici / privati di utilitsociale, la conoscenza di contenuti e modelli socioculturali italiani (per esempio: la casa, il lavoro, i negozi, lorganizzazionedei luoghi).

    Accanto agli obiettivi didattici, implicito un obiettivo educativo volto a contribuire al progetto di orientamento e diinserimento nel territorio attraverso lacquisizione di una competenza duso di base della lingua italiana e di unacompetenza socioculturale, entrambe sostenute dalla competenza linguistica.

    Lattenzione per il sapere si coniuga con quella per i saper fare con la lingua per permettere ad apprendenti cinesi diconoscere litaliano e di agire con esso nel contesto territoriale.

    Le caratteristiche e i punti di forza del manuale1. Lapproccio: il manuale unisce la metodologia didattica cinese, basata sulla memorizzazione e sullo studio sistematico

    delle regole, a quella pi comunicativa maggiormente usata in Europa, aiutando cos lallievo ad assimilare le nozioni inmodo attivo e allo stesso tempo sistematico e graduale.

    2. La traduzione bilingue: presente per facilitare il percorso di apprendimento impedendo che si instaurino dellebarriere affettive. La difficolt di comprendere di un apprendente cinese inimmaginabile e non si pu fare affidamento,specie in una fase iniziale, a una capacit inferenziale. La versione cinese dei vari contenuti non una traduzionepedissequa del testo italiano; si cercato di adeguarla il meglio possibile allo stile di apprendimento a cui sono abituatigli studenti cinesi. Luso della traduzione si riduce progressivamente per creare unesposizione allitaliano sempre pisignificativa.

    3. Cultura e societ: ogni Unit comprende testi informativi sugli usi e costumi dellItalia, facilitando limpatto dello

    studente (immigrato, adulto o universitario) nella vita di tutti i giorni.4. Le schede di sintesi grammaticale: sono presenti in cinese nel corso (in italiano nella guida), con cenni di analisi

    contrastiva tra le due lingue, talvolta con pratiche tabelle che aiutano lo studente cinese a memorizzare le complesseregole grammaticali.

    5. La Guida dellinsegnante: questo strumento aiuta gli insegnanti di lingua italiana (che non conoscono il cinese) adaffrontare le problematiche e le difficolt che possono incontrare gli studenti cinesi durante lapprendimento, attraversola differenza tra i due sistemi linguistici e i suggerimenti metodologici.

    Il corso di italiano per cinesi Io sono Wang Linpropone inoltre le seguenti tematiche che permettono allo studente di saperagire con la lingua italiana:

    sapersi identificare: i dati anagrafici (nome, cognome, nazionalit / cittadinanza, residenza / domicilio, luogo edata di nascita, et, stato civile);

    i documenti personali / il permesso di soggiorno;

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    Metodologia

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    i servizi della citt di utilit sociale:

    la posta, la banca, la ASL, la Prefettura (lo Sportello Unico per lImmigrazione);

    i mezzi di trasporto (ad esempio: treni, autobus, metro);

    i negozi (di abbigliamento, di scarpe, librerie, edicole, tabaccherie, mercati, supermercati, ristoranti, bar);

    la scuola pubblica (i cicli scolastici), la scuola privata (i corsi di italiano per stranieri, iscriversi a un corso di lingua);

    il lavoro (le professioni, il colloquio di lavoro, il curriculum vitae, lannuncio di lavoro, i meccanismi che regolano illavoro in Italia);

    le attivit della giornata e del tempo libero, gli interessi / gusti personali;

    la salute (il corpo umano, il servizio sanitario italiano, le malattie e le cure);

    lalimentazione in Italia e in Cina (i cibi, i pasti, le differenze);

    i luoghi (le regioni italiane, le citt, i luoghi delle citt);

    i luoghi interni (le tipologie di case, la struttura, leggere un annuncio di affitto, prendere in affitto unappartamento, informarsi sugli appartamenti in vendita, le bollette);

    lesame di lingua italiana, livello A2.

    La struttura dellopera Io sono Wang Lin

    Unit 0: contiene un micropercorso di alfabetizzazione che presenta i preliminari della lingua, ossia alfabeto,composizione dellalfabeto (distinzione vocale e consonante), i suoni principali, la scrittura (corsivo, stampato maiuscoloe minuscolo), luso della punteggiatura, luso della lettera maiuscola ecc;

    10 Unit di circa 20 pagine;

    test di autovalutazione con punteggio alla fine di ciascun gruppo di 3 Unit (Unit 1-3; Unit 4-6; Unit 7-9);

    un facsimile dellEsame di lingua italiana, livello A2 (alla fine dellUnit 10) previsto sia dal decreto del 4 giugno2010, sia dallAccordo di Integrazione di marzo 2012 per la regolarizzazione del soggiorno in Italia;

    glossario italiano-cinese;

    CD Extra: tracce audio in formato mp3 con allinterno anche una sezione dati corredata da una Sezione difonologia e una Sezione di educazione alla cittadinanza in formato .pdf;

    guida per linsegnante: oltre alla presente introduzione, contiene la traduzione delle sintesi grammaticali presentiin lingua cinese nel corso, cenni di analisi contrastiva italiano-cinese allinterno delle stesse, schede lessicali / flashcardsdivise per aree tematiche relative a ciascuna Unit, soluzioni degli esercizi e trascrizioni dei testi orali.

    risorse online: copione audio della sezione Che cosa abbiamo imparato?, soluzioni, trascrizioni, attivit extra,flashcards, giochi.

    Le Unit didattiche

    Ogni Unit si compone di attivit volte a realizzare i seguenti obiettivi:

    Competenza lessicale. Competenza morfosintattica.

    Competenza fonetica e ortografica.

    Competenza funzionale / pragmatica.

    Competenza socioculturale.

    Sviluppo delle abilit linguistiche: comprensione scritta e orale, produzione orale (monologo e dialogo),produzione scritta.

    In genere, il percorso di apprendimento si attiva a partire da un input (costituito da parole o funzioni, talvolta da testi)che serve per introdurre il tema o ambito comunicativo di ciascuna Unit. A partire da questo punto iniziale, il processo

    acquisizionale si delinea attraverso molecole matetiche coerentemente collegate tra di loro, che disegnano progressiveespansioni dellinput iniziale. Da ci deriva:

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    Metodologia

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    - il lavoro sui testi a livello ricettivo e produttivo, scritto e orale;

    - la costruzione di un repertorio lessicale;

    - la costruzione di un repertorio funzionale per saper gestire le situazioni comunicative trattate;

    - la riflessione sulla lingua e la fissazione delle strutture;

    - la conoscenza di contenuti socioculturali per conoscere e capire il territorio e la cultura.

    La pratica della lingua allinizio limitata e guidata; si usano in questa fase esercizi di fissazione sia per sviluppare lamorfologia, sia per interiorizzare enunciati e strutture morfosintattiche che possono risultare di difficile comprensione,soprattutto se prive di riscontro nella lingua cinese.Poi la pratica linguistica diventa pi complessa attraverso produzioni strutturate o compiti che richiedono conoscenze ecompetenze pi avanzate rispetto al percorso iniziale dellUnit.

    Rispetto alla struttura e al percorso delle Unit, si segnala alla fine di ciascuna di esse una microsezione, Scrittura epronunciautile per attivare la competenza fonetica e ortografica (una trattazione completa sulla fonologia si trova nellaSezione di fonologiapresente nel CD Extra). Segue Che cosa abbiamo imparato?che consiste in uno schema sinteticocon le principali funzioni comunicative trattate nellUnit; la Sintesi grammaticalein lingua cinese un riepilogo deicontenuti grammaticali affrontati, talvolta con approfondimenti delle strutture della lingua italiana pi difficili da

    comprendere e da acquisire per uno studente cinese. Chiude lUnit la sezione Mettiamo in pratica, volta a rimettere ingioco i contenuti linguistico-comunicativi, a tramutare i saperi in saper fare, a modificare linput in outputcomunicativo. Le attivit presenti in questultima sezione sono state create sulla falsariga delle prove dellesame di linguaitaliana dei CTP e delle prove dellesame di certificazione CILS e CELI, per abituare via via lapprendente alluso dideterminate tecniche e al livello di difficolt previsto dagli esami indicati.

    Allinterno delle Unit sono presenti dei box che hanno le seguenti funzioni:

    1 Il box Osserva, segnalato graficamente da una lente di ingrandimento, serve per attivare la riflessione sullalingua. questo lo spazio in cui si chiede allapprendente di osservare frasi o strutture della lingua per iniziare acomprendere, formulando ipotesi, i meccanismi funzionali dei contenuti linguistici in esame. unesplorazione dellalingua guidata da domande semplici e facilitata dallo scambio e dal confronto con i compagni. Il box precede quasi

    sempre una spiegazione grammaticale volta a esplicitare quanto stato intuito dagli studenti.

    2 Il box Attenzione, segnalato graficamente da un punto esclamativo, serve per fornire brevi informazioni oapprofondimenti di tipo grammaticale. un input ulteriore che viene fornito quando si amplia una spiegazionegrammaticale gi fornita o solo un flash laddove non si vuole entrare nel merito di un discorso grammaticale prematuroo complesso.

    3 Il box Curiosit, segnalato graficamente da una cartina geografica stilizzata, serve per fornire informazioni ditipo socioculturale, utili per iniziare a comprendere il territorio e la cultura italiana.

    Il CD Extra

    La Sezione di fonologia

    La Sezione di fonologiasi propone di introdurre elementi di fonologia per lo studente cinese che per la prima volta siavvicina alla lingua italiana o per chi ha gi qualche conoscenza, ma vuole approfondire largomento.Dopo una piccola introduzione sulla pronuncia di lettere, fonemi e sillabe, la sezione procede con una serie di attivit egiochi che hanno lo scopo di far lavorare lo studente sui suoni della lingua italiana, con speciale attenzione verso quelliche risultano pi problematici a un parlante cinese. Ci riferiamo in particolare alla pronuncia e al riconoscimento did / t, l / r, p / b; alla corretta pronuncia di c / g+vocale, delle parole con consonanti scempie e intense e altro.

    Vengono trattate inoltre le principali curve intonative dellitaliano della frase dichiarativa, esclamativa e interrogativa,

    laccento fonetico e grafico.

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    Metodologia

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    La Sezione di educazione alla cittadinanza attiva

    La Sezione di educazione alla cittadinanza affronta i seguenti argomenti:

    i CTP : scuole che offrono corsi di italiano gratuiti per gli stranieri e sedi per lesame di lingua italiana di livello A2;

    lAccordo di Integrazione per il permesso di soggiorno e lintegrazione del cittadino straniero;

    litaliano burocratico;

    il sistema sanitario in Italia e lassistenza medica per extracomunitari senza permesso di soggiorno;

    la scuola in Italia per lo straniero;

    le formule pi comuni per stabilire contatti;

    le formule della conversazione telefonica;

    lordinamento dello Stato italiano.

    Lapproccio di riferimento e gli obiettivi didattici

    Lapproccio di riferimento del manuale si pu definire eclettico perch in esso confluiscono spunti della didattica

    comunicativa, della Suggestopedia, dellapproccio formalistico, strutturalistico e ludico.Il contributo dellapproccio comunicativo presente per gli obiettivi didattici che il corso intende perseguire: per losviluppo delle abilit linguistiche, per la modalit di esecuzione degli esercizi che spesso prevede il lavoro in coppie opiccoli gruppi, ovvero scambi e confronti tra pari che sollecitano linterazione comunicativa; per lattivazione dellacompetenza pragmatica; per lattenzione alla competenza metalinguistica il cui sviluppo passa in genere attraverso unprocesso attivo di scoperta e di consapevolizzazione dei meccanismi funzionali della lingua.

    La Suggestopedia presente laddove si propone la comprensione di un testo orale con lausilio di un sottofondo musicaleche predispone a una comprensione passiva e alla memorizzazione (vedi ascolto passivo / inconscio con la musica).

    In minima parte presente il Total Physical Response (vedi comandi dellinsegnante a cui segue la risposta fisica etalvolta verbale degli allievi), che insieme alla Suggestopedia rappresentano 2 piccoli contributi di metodi riferibili allacornice umanistico-affettiva.

    Lapproccio formalistico e il ruolo della grammatica: allinterno dellintero corso, lo spazio riservato alla grammatica significativo. Una trattazione ampia ed esplicita della grammatica aiuta gli allievi sinofoni a comprendere meglio lestrutture di una lingua verso la quale nutrono un sentimento di profonda estraneit.Molti contenuti grammaticali che in altri corsi di lingua a studenti stranieri possono essere presentati dando per impliciteo ipotizzabili delle informazioni, sono in questo caso volutamente e costantemente esplicitati. Ci sembrato opportuno eindispensabile tarare bene i contenuti linguistici in esame sullo stile di apprendimento di studenti con una linguamadre molto distante.Per questo motivo la grammatica, dopo un primo importante processo di scoperta delle strutture, presente in mododeduttivoattraverso delle spiegazioni esplicite. Inoltre, allo scopo di fornire un quadro in cui i contenuti grammaticalidellUnit risultino ulteriormente sistematizzati e talvolta anche approfonditi, presente alla fine di ciascuna Unit unascheda di sintesi grammaticaleinteramente in cinese.Dopo le precedenti considerazioni sul ruolo della grammatica, bene dare risalto al fatto che, nonostante lattitudine

    degli studenti cinesi a uno studio grammaticale trasmissivo e deduttivo, si vuole promuovere nel corso un apprendimentoattivo che procede in parte attraverso la costruzione delle conoscenze. Per questo aspetto, lapproccio formalistico non vaqui inteso in senso stretto.

    Lapproccio strutturalistico, attraverso luso di drill, offre il suo contributo per creare negli apprendenti delle abitudinilinguistiche, ovvero un repertorio di frasi utili per gestire meglio le situazioni comunicative. Le stesse frasi poi sonoriutilizzabili in modo pi comunicativo per strutturare interviste o brevi conversazioni tra compagni.

    Lapproccio ludicosi esprime sotto forma di attivit di gioco che hanno lo scopo di sollecitare lo spirito competitivofunzionale allo studente cinese a dare il meglio di s nella prestazione linguistico-comunicativa in cui impegnato.

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    Metodologia

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    Attivit e tecniche per lo sviluppo delle abilit linguistiche e delle competenze

    Lo sviluppo delle abilit linguistiche: la comprensione scritta e orale

    A pagina 6 del volume si incontrano dei suggerimenti da dare agli studenti relativamente alle strategie di apprendimento:

    Quando dovrai leggere un testo importante che tu legga in modo continuo, senza preoccuparti di tradurreparola per parola. Ti chiederemo di leggere un testo pi volte: anche se allinizio capirai solo frammentiinformativi, a mano a mano ti accorgerai che le successive letture e gli esercizi che seguono ti permetterannodi costruire la comprensione del testo.

    Questa prima raccomandazione serve per sensibilizzare lapprendente al giusto approccio alla comprensione dei testi.Come sappiamo, pu essere abitudine consolidata in apprendenti asiatici risolvere lenorme difficolt di comprensionescritta con laiuto del dizionario e della traduzione di parole sconosciute. Tuttavia, questa pratica ha il grande limite dinon sviluppare una vera e propria capacit di comprensione perch blocca continuamente lo studente tutte le volte chenon conosce o non capisce il significato di una parola. opportuno allora indurre una diversa abitudine attraverso la lettura estensiva e continua (e non parola per parola)del testo e attraverso letture ripetute. Lo studente cinese deve pian piano constatare che la comprensione un processoche si struttura via via e che dalla comprensione globale, attraverso le successive letture e le richieste degli esercizi,approda a una comprensione pi dettagliata o, comunque, pi completa rispetto a quella di partenza.

    Relativamente alla comprensione orale, raccomandiamo: Ti proporremo sempre lascolto di un testo audio pi volte; e generalmente la prima volta il testo sar

    accompagnato da un sottofondo musicale. In questa prima esperienza di ascolto non preoccuparti di capire, macerca di predisporti alla comprensione attraverso una condizione di rilassamento che la musica aiuter a creare.Poi, dopo i successivi ascolti ti sar chiesto di svolgere degli esercizi che hanno lo scopo di guidarti nellacostruzione di una comprensione via via pi dettagliata.

    Il processo di comprensione del testo orale si articola in genere in un primo ascolto che fa uso di un sottofondo musicalee che possiamo definire rilassato e poco cosciente (sulla base dei suggerimenti della Suggestopedia). Dopo il primoascolto si chiede di rispondere a semplicissime domande legate al contesto: chi parla? di che cosa parlano? (si fornisce ingenere una lista di opzioni). La proposta dei successivi ascolti volta ad approfondire la comprensione sia perch la linguadiventa mano a mano pi familiare e comprensibile, sia perch gli esercizi proposti (vero/falso, scelta multipla, rilevamento

    di informazioni) hanno quasi sempre la funzione di guidare alla comprensione e non di verificarla.Ancora raccomandiamo rispetto alla produzione scritta:

    Sin dallinizio ti chiederemo di scrivere dei brevi elaborati, in principio molto guidati e coerenti con i contenutie le attivit dellUnit. Gradualmente gli esercizi di scrittura diventeranno pi complessi, ma cercheremosempre di accompagnarti guidandoti con le attivit e i contenuti preliminari.

    Di fatto, le produzioni scritte iniziali sono molto guidate, tanto da richiedere solo il riempimento di spazi allinterno di untesto gi predisposto. Poi, in base alla sezione dellUnit in cui si trovano, diventano pi libere e creative, ma sempre allafine di una serie di attivit preparatorie, in modo da consentire allallievo di poter affrontare il compito scritto.

    Rispetto alla modalit di esecuzione delle attivit e alla produzione orale:

    Pi volte allinterno delle Unit ti chiederemo di svolgere gli esercizi in coppia o a piccoli gruppi, perch illavoro con i compagni pu ampliare le informazioni che ognuno di voi ha a disposizione.

    A volte dovrai svolgere delle attivit comunicative con un compagno (esempio: formulare domande e risposte,fare interviste o altro), per mettere in pratica in modo meno guidato le strutture grammaticali e le funzionidella lingua presenti nellUnit.

    Il primo suggerimento serve a rendere ben accetta la proposta ricorrente di eseguire un esercizio con laiuto dei compagni.Lo scopo immediato quello di ampliare, attraverso un travaso, le conoscenze che ogni allievo possiede. La mutuacollaborazione, di fatto, permette di colmare gli eventuali vuoti di conoscenza che lattivit fa emergere.

    Il secondo suggerimento volto a far comprendere che, dopo una fase di fissazione delle strutture e delle funzioni, sidevono rimettere in gioco le informazioni e i contenuti linguistici per produrre lingua, ovvero per sviluppare unacompetenza duso. Quanto stato appreso ha un potenziale comunicativo che deve essere sperimentato e attivatoattraverso un reimpiego creativo previsto dalle attivit orali.

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    Metodologia

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    Indichiamo di seguito le tecniche per lo sviluppo delle singole competenze.

    Lo sviluppo della competenza lessicale

    Tecniche usate: abbinamento parola / definizione, parola / immagine, parola italiana / parola cinese, inclusione,esclusione, individuazione di errori, liste di parole utili con traduzione, traduzione in cinese di parole italiane, scrivere

    la parola sotto limmagine.Lo sviluppo della competenza morfologica e morfosintattica

    Tecniche usate: riempimento di spazi, completamento, abbinamento verbo / immagine, scelta multipla, inclusione(tecnica molto utile in fase di analisi per scoprire i meccanismi funzionali di una struttura), manipolazione, completamentodi tabella. In particolare, per la competenza sintattica: riordino di parole, sottolineature di forme verbali per individuareil ruolo sintattico della parola nella frase, frasi da strutturare a partire da parole non declinate.

    Lo sviluppo della competenza pragmatica e la fluency

    Tecniche usate: drammatizzazione, role-taking, roleplay, role-making, interviste tra compagni con domande gipredisposte, descrizioni orali a partire da modelli di frasi utili, brevi conversazioni strutturate in domande e risposte apartire da un modello dato, domande con risposte aperte relative ad argomenti socioculturali.

    Lo sviluppo della competenza sociopragmatica

    In particolare, ci si riferisce alle prove della sezione Mettiamo in praticache contiene esercizi simili alle prove dellesamedi lingua italiana A2 e alle prove dellesame di certificazione CILS, dellUniversit per Stranieri di Siena e Celi dellUniversitper Stranieri di Perugia.

    Tecniche usate: completamento di moduli, abbinamento frasi (relative ad avvisi, pubblicit, notizie giornalistiche) /immagini, abbinamento espressioni italiane (estrapolate da testi tecnici come bollette, annunci ) / traduzione cinese,rilevamento di informazioni su testi autentici come annunci di affitto, di lavoro, interviste radiofoniche ecc.

    Le principali caratteristiche della lingua cinese

    Per permettere al docente di capire quali sono le maggiori difficolt che uno studente sinofono incontra nel percorso diapprendimento dellitaliano e aiutarlo ad attuare strategie di sostegno e di intervento, proponiamo di seguito unabrevissima trattazione sulle caratteristiche della lingua cinese.

    Il primo assunto da cui obbligatoriamente partire la notevole distanza tra la lingua italiana e la lingua cinese. A ci sideve sommare la distanza data dalle differenze socioculturali che pu ulteriormente incidere e complicare il percorsoiniziale di apprendimento degli allievi. Chi ha avuto modo di insegnare a studenti sinofoni principianti avr notato lalentezza e il ritardo nellacquisizione delle strutture dellitaliano rispetto ad apprendenti di madrelingua differente.Ovviamente, questo vale in linea generale, poich ci sono casi in cui invece lo studente cinese apprende la lingua con unarelativa rapidit, specie se si tratta di un giovane universitario istruito e specie se si trova in Italia e a contatto con i propricoetanei italiani.

    Solitamente in classe le maggiori difficolt si riscontrano con gli adulti cinesi, in particolare gli immigrati poco scolarizzatii quali, pur vivendo da anni in Italia, sono restii a creare situazioni di esposizione significativa alla lingua. A questo sisomma lassenza di un background di istruzione ampio che consenta loro di apprendere velocemente una lingua coscomplessa come litaliano.

    Il cinese standard (Mandarino o Putonghua, lingua comune) la lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese ed parlata da oltre un miliardo e trecento milioni di persone. Coesistono per accanto al mandarino, che si studia a scuola esi parla in TV, moltissimi dialetti, come ad esempio il Wnzhuhu(dialetto della citt di Wenzhou, nel Sud della Cina),parlato dalla stragrande maggioranza dei cinesi immigrati in Italia negli ultimi ventanni.

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    Metodologia

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    Il cinese fa parte della famiglia delle lingue sino-tibetane ed una lingua tonale a 5 toni, ossia una lingua che utilizzavariazioni nellaltezza del suono linguistico. Essa anche una lingua isolante che manifesta poca morfologia e una sintassiche assegna la categoria sintattica alle parole in base alla posizione che occupano allinterno della frase1.

    Il cinese moderno usa un sistema di scrittura non alfabetico basato sui caratteri. A ciascun carattere corrisponde un suonosillabico e un significato e, dal punto di vista grammaticale, un morfema2. I caratteri cinesi oggi sono pi di 56.000, ma in

    generale i cinesi ne conoscono mediamente non pi di 4.000-5.000.I caratteri hanno tutti la stessa dimensione e si susseguono uno dietro laltro sempre alla stessa distanza: lo spazio fra diloro infatti non segnala la fine di una parola.

    Oggi nelle scuole cinesi viene anche insegnato il pnyn (letteralmente: trascrvere suon), la trascrizione ufficiale deicaratteri cinesi in 26 lettere latine, dove per le lettere vengono presentate sempre con la stessa grafia e utilizzano solo ilminuscolo.

    Circa la punteggiatura, essa viene importata in Cina dallOccidente nella met del secolo scorso e per questo si presentamolto simile a quella italiana, pur con qualche differenza:

    oltre alla virgola uguale a quella italiana, esiste in cinese una virgola detta a goccia, situata pi in alto rispetto allavirgola comune e che ha la funzione di separare le parole allinterno di elenchi.

    il punto ha la stessa funzione di quello italiano, ma in cinese reso graficamente da un cerchio.

    i puntini di sospensione variano da tre a sei e sono posizionati in alto (vedi scheda grammaticale a pag. 14).Le maggiori difficolt degli apprendenti sinofoni che si apprestano a scrivere e a leggere in italiano sono le seguenti:

    riconoscere e leggere una stessa parola scritta nelle varianti in italiano (corsivo e stampatello);

    riconoscere e riprodurre il maiuscolo e minuscolo;

    individuare e scrivere le consonanti doppie (in pinyin non esistono);

    individuare e indicare lo spazio tra una parola e laltra;

    utilizzare correttamente la punteggiatura italiana.

    Il cinese una lingua tonale: il tono corrisponde a una diversa altezza del suono linguistico.

    La lingua cinese costituita da 21 suoni consonantici e 8 vocalici, i quali possono essere combinati in solo 405 sillabe che

    si moltiplicano per via delle varianti tonali. La struttura sillabica cinese dunque molto semplice e ha una gammafonologica piuttosto limitata rispetto a quella della lingua italiana3.

    I problemi specifici dei cinesi nel campo della fonetica italiana si possono riassumere in questi casi:

    lassenza dei toni e la lunghezza di molte parole italiane che rendono difficile la corretta pronuncia;

    lassenza in cinese del suono r che non permette al sinofono di riprodurlo e di distinguerlo dal suono l;

    non vi distinzione tra i fonemi sordi e sonori (b / p, d / t); essi vengono spesso confusi perch in cinese il suono bcorrisponde pi o meno alla nostra p e il suono d alla nostra t;

    la presenza in italiano di suoni assenti nella lingua cinese (ad esempio: gn, gl);

    difficile riconoscimento delle consonanti doppie.

    Dal punto di vista morfologico si rilevano le seguenti caratteristiche: ordine estremamente rigido delle parole allinterno di una frase;

    i sostantivi e gli aggettivi sono caratterizzati dallassenza di genere (maschile e femminile) e di numero (singolare eplurale); in particolare, dalla prospettiva di un parlante cinese, impossibile attribuire il genere ai nomi inanimati;

    non esistono gli articoli: di qui la difficolt a comprendere il loro utilizzo e la loro funzione accanto al nome;

    il verbo invariabile perch totalmente privo di flessione. Anche dopo aver studiato per diversi mesi litaliano, i cinesitendono a usare pi o meno correttamente solo tre forme del verbo: il presente, il participio passato e linfinito;

    gli avverbi e le preposizioni di luogo in cinese si collocano prima del verbo;

    1S. Rastelli (a cura di), Italiano di Cinesi, Italiano per Cinesi, Guerra Edizioni 2010, pp. 64-67.2Barbara DAnnunzio, Lo studente di origine cinese, Guerra Edizioni 2009, pag. 46.3S. Rastelli (a cura di), Italiano di Cinesi, Italiano per Cinesi, Guerra Edizioni 2010, pp. 64-65.

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    Metodologia

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    nella frase il tema (o topic) ha una funzione predominante e si trova sempre allinizio della frase (per esempio: lamacchina parcheggiata nel cortile (in cinese)nel cortileuna macchina parcheggiata);

    il sistema nominale cinese utilizza i classificatori4(ne esistono pi di un centinaio), cio delle particelle che si posizionanofra il nome e il numerale; hanno la funzione di specificare la quantit attribuita al nome o alla categoria a cui il nomeappartiene5.

    Riflessione sullo stile di apprendimento degli studenti cinesi e suggerimenti

    Un allievo cinese, abituato fin dallinfanzia a un modello di apprendimento frontale dove linsegnante assume un ruolodominante e il sapere viene trasmesso in maniera rigida e schematica, pu avvertire disagio in una classe dove lapproccioprivilegiato quello comunicativo. Il disagio aumenta se viene richiesto e apprezzato (dallinsegnante) lo spirito diintraprendenza e di creativit e se i contenuti delle lezioni non sono predefiniti ma variano in base alle esigenze contingentidel gruppo-classe.Alla luce di ci, risulta molto importante riflettere sulle scelte metodologiche che deve operare il docente sia se insegnain una classe eterogenea (con alunni cinesi e alunni provenienti da altre nazionalit), sia se insegna a un gruppo-classecomposto esclusivamente da apprendenti sinofoni.In entrambe le situazioni, linsegnante dovr sostenere gli allievi cinesi, perch conscio degli sforzi di apprendimento in

    atto, e accompagnarli in particolare nelle attivit orali e laddove si richiede una dose di autonomia. Dovr inoltre aspettarefinch lo studente non si sentir pronto e a suo agio con gli altri compagni; quando si programmano le attivit orali sarimportante scegliere inizialmente compiti piuttosto guidati e da svolgere preferibilmente in piccoli gruppi, evitandolesposizione in plenaria perch ci potrebbe scatenare ansia in un apprendente poco abituato a parlare in pubblico einibito dalla paura di perdere la faccia. Prima di iniziare quelle attivit che richiedono un maggior costo emotivo, ildocente dovrebbe sempre esplicitare lo scopo didattico, ossia, che cosa si impara dopo averle svolte.

    Le riflessioni finora riportate non devono dar luogo al pregiudizio secondo il quale in presenza di apprendenti sinofoni bene evitare determinate attivit. Ricordiamo che nelle classi cinesi la dimensione collettiva molto importante, inoltre,il docente tende a incoraggiare la competizione tra gli alunni, rendendo poi pubblici i giudizi di fine semestre e stilandouna classifica dei pi bravi di tutta la scuola. Lo spirito di competizione sollecitato per produrre un impegno di studiomaggiore pu dunque far risultare ben accette e addirittura stimolanti attivit che si presentano sottoforma di sfida,come possono essere, ad esempio, quelle ludiche.

    Vista la distanza della lingua cinese rispetto allitaliano, necessario che il docente aiuti lo studente nel processo dicomprensione ed elaborazione delle strutture morfologiche pi di quanto non lo faccia con altri allievi. Un utile consiglio quello di programmare in ogni lezione dei momenti fissi di riflessione sulla lingua in cui mettere a fuoco ed esplicitarealcuni aspetti strutturali e morfologici dellitaliano, in modo da rassicurare lo studente nelle fasi pi critiche attraversodegli schemi riconoscibili che potr memorizzare e assimilare.

    Tuttavia, di fronte alla difficolt di comprensione delle spiegazioni grammaticali, il docente dovr scegliere di fermarsi enon richiedere una comprensione immediata durante la lezione. comunque molto importante sostenere la difficolt conuna quantit significativa di esempi e di esercizi.

    Un altro suggerimento utile pu essere quello di non porre domande aperte; opportuno infatti formulare la domanda eporla in modo che abbia una risposta polare.

    Per concludere, ricordiamo che, se lo studente acquisisce nel tempo fiducia nellinsegnante, riesce a mettersi in gioco

    partecipando pi attivamente alle attivit di classe, anche rischiando di sbagliare. fondamentale per considerare iltempo utile di qualche lezione per permettergli di ambientarsi e di costruire un rapporto di fiducia nei confronti deldocente e dei compagni di classe.

    4Masini F., Zhang T., Bai H., Liang D., Impariamo il cinese - Wmen xu Hny. Corso di lingua per studenti italiani, Hoepli 2007, pag. 113.5Per ulteriori chiarimenti, si consiglia di consultare le schede di sintesi grammaticale, che contengono accenni alle differenze tra lalingua italiana e la lingua cinese.

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    Metodologia

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    Bibliografia

    Abbiati M., Grammatica di cinese moderno, Libreria Editrice Cafoscarina 2003.

    Andorno C., Bosc F., Ribotta P., Grammatica. Insegnarla e impararla, Guerra Edizioni 2003.

    Balboni P.E. , Tecniche didattiche per leducazione linguistica, UTET 1998.

    Balboni P.E. , Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle societ complesse, UTET 2008.Banfi E. (a cura di), Italiano / L2 di cinesi. Percorsi acquisizionali, Franco Angeli 2003.

    DAnnunzio B., Lo studente di origine cinese, Guerra Edizioni 2009.

    Della Putta P., Insegnare litaliano ai sinofoni: contributi acquisizionali, tipologici e glottodidattici, Studi di Glottodidattica 2008, 2,Universit Cattolica di Milano / Politecnico di Milano, pp. 52-67.

    Diadori P. (a cura di), Insegnare italiano a stranieri, Mondadori / Le Monnier 2011 (nuova edizione aggiornata).

    Diadori P., Palermo M., Troncarelli D., Manuale di didattica dellitaliano L2, Guerra Edizioni 2011.

    Diadori P. (a cura di), La Ditals risponde 8, Guerra Edizioni 2012.

    Masini F., Zhang T., Bai H., Di Toro A., Liang D.,Il cinese per gli italiani - 1. Ydlrn xu Hny, Hoepli 2006.

    Masini F., Zhang T., Bai H., Liang D., Impariamo il cinese - Wmen xu Hny. Corso di lingua per studenti italiani, Hoepli 2007.

    Rastelli S. (a cura di), Italiano di Cinesi, Italiano per Cinesi, Guerra Edizioni 2010.

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    Schede grammaticali

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    Unit 0

    La lettera maiuscolan taano scrvamo e paroe con a prma ettera mau-scoa ne seguent cas:

    anzo d ogn frase dopo punto (.); con tutt nom e cognom d persone, ent o sttut

    (Anna For,sttuto Confuco); con nom dee strade e nom geografc (Cna, va T-

    burtna); con tto d br, d opere etterare, artstche, monu-

    ment (Pnoccho, Coosseo); nee ettere forma quando usamo Lecome pronome

    formae: M rvogo a Le... (ma rcorda: non obbgato-ro).

    La punteggiatura nella lingua italiana e cinese

    Quando s scrve n taano moto mportante usare se-gn dea punteggatura perch a ogn segno corrspondeuna pausa o unntonazone che d senso aa frase.punto(.) ndca a fne dea frase, che, quando s para (os egge un testo scrtto) vene ndcata da una pausa p omeno unga; a vrgola(,) ndca una breve pausa anternodea frase; punto e vrgola(;) una pausa ntermeda trauna pccoa frase e unatra; due punt(:) servono per n-trodurre una spegazone o un eenco; n questo caso, trauna paroa e unatra deeenco s usa n genere a vrgoa.Nea ngua cnese a punteggatura venne mportatadaOccdente nea met de secoo scorso ed qundmoto sme a quea taana. Trovamo per acune dffe-renze: otre aa vrgoa uguae a quea taana, esste n cnese

    una vrgoa detta a gocca, stuata p n ato rspettoaa vrgoa comune e che ha a funzone d separare eparoe anterno d eench;

    punto ha a stessa funzone d queo taano, ma gra-fcamente rappresentato da un pccoo cercho ();

    puntn d sospensone varano da tre a se e sono pos-zonat n ato ()

    Unit 1

    La struttura generae dea frase cnese moto sme aquea taana, nfatt entrambe rchedono ordnesogget-to-verbo-oggetto. Tuttava, a dfferenza detaano, verb

    n cnese non vengono conugat e sostantv e g aggett-v sono nvarab.n taano verb subscono cambament n base a modoe a tempo verbae e aa persona che compe azone(ch? / quant?), mentre sostantv e g aggettv camba-no n base aa tpooga a cu appartengono, a genere(masche / femmne) e a numero (sngoare / purae).

    I pronomi personali soggetto

    o

    tu

    u / e / Le (formae) / , / , no vo oro / /

    n taano pronom ndcano soggetto dea frase, n as-senza o a posto d un nome. A contraro de cnese, ntaano non obbgatoro usar sempre, perch ver-bo, con a sua desnenza, a contenere nformazone chedentfca soggetto. C sono cas per n cu necessarousare pronome come neg esemp che seguono.

    Esemp:Tuse Anna? S, sono o!Se tuAnna? S, osono Anna.

    Normamente, addove presente, pronome soggettostrova prma de verbo (come nea domanda de prmoesempo). n atr cas possbe usaro dopo verbo(come nea domanda de secondo esempo) soprattuttose nformazone reatva a pronome revante anternodea frase.

    Il tue il Lei formalesono pronomi che si usano quando ci

    si rivolge a qualcuno. Il tuindica un rapporto informale,il Leiuna situazione e un rapporto formale. Anche inCina, soprattuto al nord, si usa il Lei (); come initaliano usato in contesti formali, come forma dirispetto nei confronti delle persone anziane o per laposizione sociale dellinterlocutore.

    Per le formule di saluto in cinese non c distinzione traespressioni formali e informali. In generale, quando duepersone cinesi si incontrano si dicono ! (n ho,tu bene!) oppure ! (nn ho) e quando vanno viaper salutarsi usano lespressione (zi jin, dinuovo vederci).

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    Schede grammaticali

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    Il verbo italianoCome abbamo g accennato, sstema verbae dea n-gua taana moto dverso da queo cnese. Nea nguacnese nfatt verbo ha una forma nvarabe per tutt temp e per tutte e persone. verb taan nvece sono varabl: sono costtut da unaparte de verbo fssa (a radce verbale) e da una parte fna-e (a desnenza), che camba a seconda de tempo e demodo verbae e dea persona (prma, seconda, terza, sn-goare / purae). per questo che pronom soggetto(o,tu, u) non sono obbgator, perch a desnenza deverbo a ndcare soggetto. verbo asngolarequando soggetto esprme una soapersona, una soa cosa o un soo anmae (o, tu, u / e /Le); verbo a pluralequando soggetto esprme ppersone, p cose o p anma (no, vo, oro).n taano esstono tant temp verbal(presente, passato,futuro, ecc) che sono coocat n 7 mod verbal.Lndcatvo modo verbae p mportante e p usatonea comuncazone:s usa quando s vuoe comuncare unnformazone certa,una notza, un fatto, una reat, una constatazone;ha 8 temp verba: presente, passato prossmo, mperfet-to, trapassato prossmo, passato remoto, trapassato re-moto, futuro sempce, futuro anterore. verb possono essere regoar o rregoar.

    Il presente di essere, forma affermativa e negativa Esemp:o sono o nonsono 1. o sonoAnna.

    tu se tu nonse 2. Tu sestanco.u / e u / e non 3. No non samoaTorno.

    Le (formae) Le (formae) non 4. Lu taano.no samo no nonsamo 5. Vo non sete

    aegr.vo sete vo nonsete 6. Le non Mara.oro sono oro nonsono

    Essere uno de due verb taan p mportant (atro avere). verbo essere corrspettvo n cnese de verbo (sh), essere, esstere. S usa per dentfcare quacuno

    o quacosa, per ndcare a professone (ved prmo esem-po rportato sotto), a provenenza d quacuno (ved se-condo esempo), a condzone e e caratterstche d unapersona o d una cosa. n taano vene utzzato anchecon sgnfcato de verbo (z), trovars.Esemp: Tu sensegnante. Sonod Pechno.

    Nella lingua cinese il verbo essere, (sh), ha lafunzione di identificare qualcosa o qualcuno (Io-essere-Cina-personaIo sono cinese). Per, al contrariodellitaliano, non accompagna gli aggettivi, che

    svolgono da soli la funzione di predicato (predicatoaggettivale): lei-molto-bellalei bella. In questo caso, la

    frase senza verbo e al suo posto molto + bellacorrisponde a essere bella. Da precisare che moltonon ha la funzione di avverbio e insieme allaggettivobella svolge la funzione del predicato.

    Il presente dei verbi chiamarsie stare

    chamars stareo m chamotu t chamu / e s chamaLe (formae) s chamano c chamamovo v chamateoro s chamano

    o stotu stau / e staLe (formae) stano stamovo stateoro stanno

    verb chamarsestaresono mportant perch c permet-tono d chedere e dre nome e come / dove stamo.Vsto che a oro forma grammatcae a questo punto decorso ancora dffce da comprendere, suffcente me-morzzara.

    In cinese per chiedere a una persona come sta non siusa il verbostarecome in italiano, ma si utilizza laformula n ho ma?, tu bene?Per chiedere e indicare dove qualcosa o qualcuno siusa il verbo cinese (zi, trovarsi):N zi nr?: tu +trovare + dove?dove ti trovi?Inoltre, in cinese non esistono i verbi riflessivi (per

    questo chiamarsiha una forma grammaticale difficile dacomprendere per lo studente cinese). Per dire il proprionome si usa la frase io + (jio: chiamare) + nome.Ricordiamo poi che in cinese il cognome precede sempreil nome e il titolo o la carica della persona vengono dopoil cognome: Liu (cognome) Jin (nome); Wang (cognome)difu (titolo):Wang dottoredottor Wang.

    La frase interrogativan taano e paroe dea frase nterrogatva hanno o stes-so ordne che hanno nea frase dcharatva, e a posto depunto (.) vene usato punto nterrogatvo (?). notre, a

    frase nterrogatva pu essere formuata con pronom n-terrogatv: ch? che cosa? dove? ecc (ved Unt 2).ch? che cosa? dove? ecc (ved Unt 2).Se neo scrtto s dstnguono a frase dcharatva, nterro-gatva ed escamatva graze aa punteggatura, ne para-to s rconoscono graze antonazone. (ved Sezone dfonooga, CD Extra).

    Anche in cinese, come in italiano, si usa il puntointerrogativo. Tuttavia, ci sono 3 modi per formulareuna frase interrogativa: utilizzare un pronomeinterrogativo; aggiungere alla fine della frase

    enunciativa (o dichiarativa) una particella interrogativacome (ma), o (ne), o (ba); far seguire al

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    Schede grammaticali

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    verbo principale la sua forma negativa: verbo +negazione + verbo; tu + andare + non andare + al mercato?vai al mercato (o non vai)?

    Unit 2Il verbo avereAvere, nseme a verbo essere, un verbo taano motousato. corrspettvo de verbo cnese (yu): avere, possedere. n taano s usa anche perndcare condzon e caratterstche fsche (tavota psco-ogche) d una persona, oppure per descrvere e caratter-stche d una cosa.

    Gli usi del verbo avere1 Tu ha20 ann.2 Le hadue br cnes.3 Loro hannocado?

    4 cane hafame.

    avere

    o ho nonho

    tu ha nonha

    u / e / Le Ha nonha

    no abbamo nonabbamo

    vo avete nonavete

    oro hanno nonhanno

    In cinese il verbo avere(yu) ha il significato di averee possedere, ma non si utilizza per indicare let(Io-28-anniIo ho 28 anni), n per indicare lecaratteristiche fisiche di una persona. Per esempio lafrase Io ho freddoin cinese si struttura cos: Io-molto-freddo; molto + freddo corrisponde ad avere freddo.

    pu avere anche il significato di esserci: Tavolo + sopra+ + chiaviSul tavolo ci sono le chiavi.

    Gli usi del verbo averee del verbo essereAvere

    o ho, tu ha...freddo, fame, sonno, cado, 80 ann, freddo, paura, sete,un quaderno, un fgoEssereo sono, tu se...stanco / a, trste, arrabbato / a, contento / a, annoato /a, fece, sportvo / a, smpatco / a, aegro / a, un nse-gnante

    Attenzone: n taano, g aggettv che seguono verboesseredevono concordars con nome ne genere e nenumero. Per esempo: Wang Ln ata; Marco beo; A-

    berto e Marco sono be.

    La forma negativa del verbo esseree avere

    essereo sonotu se

    u / e no samovo seteoro sono

    o nonsonotu nonse

    u / e nonno nonsamovo nonseteoro nonsono

    avereo hotu hau / e hano abbamovo aveteoro hanno

    o nonhotu nonhau / e nonhano nonabbamovo nonaveteoro nonhanno

    n taano a frase negatva s forma aggungendo avver-bo nondavant a verbo.Esempo: Mara fece.Mara non fece.

    In italiano lavverbio nonsi usa per tutti i tempi verbali.Nella lingua cinese invece pu essere tradotto in 2modi: (b) al tempo presente e (mi) o (mi yu) quando unazione si conclusa.

    Il verbo piaceren questa Unt ha mparato a usare verbo pacereperndcare gust e g hobby d una persona. Le forme prnc-pa d questa funzone sonopaceepacconoe s usano ngenere con pronom ndrett (m, t, g / e, c, v, g).

    Esemp:pace + soggetto sngoareC pace Roma.(da far notare ag apprendent cnes: verbo a sngoa-re perch s concorda con soggetto Roma. pronome a purae: c = a noperch non corrsponde a soggetto)

    T pace cnema.

    paccono + soggetto puraeLe paccono Roma e Frenze.(nsegnante fa notare questo aspetto ag apprendent: verbo a purae perch s concorda con soggetto pura-e Roma e Frenze. pronome a sngoare: e = a eperch non corrsponde a soggetto)V paccono a musca e br.

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    Pronomi indirettimtg / e pace + nome sngoarec paccono + nome puraevg

    La comprensione e lacquisizione del verbopiaceremolto difficile per gli apprendenti cinesi perch nellaloro lingua non esistono i pronomi indiretti. Al loroposto si utilizzano sempre i pronomi soggetto, la cuifunzione (in questo caso quella di pronomi indiretti) siriconosce in base alla posizione che occupano nellafrase. In cinese il verbopiacerepresenta questacostruzione: Io + (xhuan)piacere + risoMipiace il riso.

    Gli aggettivi che indicano la nazionalitLaggettvo una paroa che s usa per fornre unnforma-zone o per ndcare una caratterstca de nome a cu s r-fersce. S concorda grammatcamente con nome negenere (masche / femmne) e ne numero (sngoare /purae). n questa Unt abbamo ncontrato g aggettvche ndcano a provenenza e a nazonat d una perso-na.Esempo: Wang cnese.G aggettv che ndcano a nazonat possono fnre n-ese, -ana, -nao atro. Sccome non c una regoa fssa,

    t consgamo d mparar a memora.

    nazone nazonat / cttadnanza ctt (captae)Cna cnese PechnoAbana abanese TranaFranca francese Pargnda ndana Nuova DehCoomba coombana Bogottaa taana RomaTunsa tunsna TunsAgera agerna AgerMarocco marocchna Rabat

    I pronomi e gli aggettivi interrogativiSono paroe che servonoper formulare le domande. n c-nese g nterrogatv sono fss, nea ngua taana ce nesono acun nvarab e atr varab n base a genere(masche / femmne) e a numero (sngoare / purae)de nome che accompagnano, come quantoe quale.

    g nterrogatv esemp

    Ch? S usa per e persone Ch Sun Mn?

    Che? /Che cosa?

    S usa per e cose Checosa tpace?

    Quae? /Qua? S usa per chedere dspecfcare una cosa ouna persona

    Quanguepar?

    Quanto / ?Quanta / e?Quanto?

    S usa per a quantt Quantannha?Quantocosta?

    Dove? S usa per uogo D dovese?

    Quando? S usa per tempo Quandova ascuoa?

    Come? S usa per modo Comese tu?

    Perch? S usa per a ragone(chedere o spegarequacosa)

    Perchstudtaano?

    Unit 3Il nomen taano usamo nome per ndcare cose concrete oastratte, persone e anma; nome assume dverse forme.La vocae (a, e, , o, u) che s trova aa fne dea paroandca se nome masche o femmne, sngoare o pu-rae.n genere e paroe che termnano n -a sono femmn,quee che termnano n -o sono masch. Le paroe che f-nscono n -e possono essere o masch o femmn.A femmne purae a vocae -a de sngoare dventa -e; amasche purae a vocae -o de sngoare dventa -; neeparoe che a sngoare fnscono per -e (sa masch chefemmn) a vocae s trasforma n -.Per rconoscere genere (masche / femmne) de nomeche fnsce n -e, t sar moto ute notare g artco, deter-mnatv o ndetermnatv; n assenza deartcoo, puousare dzonaro.

    sngoare purae esemp

    masche -o - quadro/ quadr

    femmne -a -e scrvana/ scrvane

    masche /femmne

    -e - avatrce/ avatrcascensore/ ascensor

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    Attenzone: c sono dvers nom che non seguono oschema ndcato e che studera n seguto.Ecco una sta d paroe masch e femmn che termnanon -ea sngoare e n -a purae.

    F stazone /

    M fore / M rstorante / M ceuare / F chave / M mare / F uce / M cane / M coore / M pane / M saame /

    F neve / F nave / M fume / F egge / M cuore / M sangue M mee M padre / F madre / F canzone /

    M dente / M mese / F gente /

    In cinese il nome invariabile: non c infattidistinzione di genere (maschile / femminile) e dinumero (singolare / plurale). Inoltre, assente lanozione di maschile e femminile per gli oggetti inanimati;per esempio tavoloin cinese non n maschile nfemminile.

    I numeri ordinali numer ordnal ndcano ordne d successone d ee-ment (pan, ve), mentre numer cardnalndcano aquantt. G ordna cambano a vocae fnae (a, e, , o, u)n base a nome, a contraro de numer cardna.Per memorzzare numer ordna da 1 a 10 dev usarea memora. nvece, da 11 n po puo formar tu em-nando a vocae fnae e aggungendo -esmo a numerocardnae: 1818 = dcotto + esmo = dcottesmo.

    In cinese esiste il prefisso (d) che, usato davanti aun numero cardinale, lo trasforma in ordinale.

    Esempio: + 18 +piano

    diciottesimo piano.

    C / ci sonon questa Unt ha studato uso de verbo essere+ c; npartcoare ha mparato due forme d questo verbo, ce csono; a terza persona sngoare e a terza persona purae.Queste non sono e unche forme che esstono de verbo,ma sono quee che servono per ndcare a presenza dquacosa o d quacuno n un posto e per descrvere un uo-go o un ambente, come a casa.

    Osserva: c + nome sngoare / c sono + nome purae

    Esempo: n soggornoc dvano.

    n cucna c sonoesede.

    La forma negatva d c / c sono:non c + nome sngoare / non c sono + nome puraeEsempo: n soggorno non c dvano. n soggorno non c sonoe sede.

    Il verbo che corrisponde in cinese a c / ci sono

    (yu, vedi Sintesi grammaticale, Unit 2), che anche ilcorrispettivo del verbo averein italiano. Come initaliano serve per indicare la presenza di qualcosa, diqualcuno o di un animale in un luogo. In cinese ha unaforma fissa e per questo non cambia se seguito da unnome singolare o plurale, come in italiano. Sicomprende da qui la difficolt dei cinesi a utilizzarlocorrettamente.

    Esempio: (zi, con la funzione di preposizione) +un luogo + (yu) esserci + persona / cosa / animale

    Gli aggettivi indefinitiG aggettv ndefnt ndcano una quantt non defnta.Sono sempre usat nseme a un nome e qund cambanoa vocae fnae per concordars con sostantvo cu s rfe-rscono. p comun sono:

    moto / mot mota /mote

    tanto / tant tanta /tante

    poco / poch poca /poche

    acun / acune (esstesoo a forma purae)

    tutto / tutt tutta /tutte troppo / tropp troppa/ troppe

    G aggettv ndefnt s coocano nee fras dopo verboe prma de sostantvo.Osserva a oro poszone nee fras con co c sono:

    Esemp: C motospazo. C pocabrra. C sono motmob. C sono tantesede.

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    Schede grammaticali

    18

    Unit 4

    Il nomeLa vocae (a, e, , o, u) che s trova aa fne de nome ndcatore de genere (masche / femmne) e de nume-

    ro (sngoare / purae). Secondo o schema che abbamostudato neUnt 3 un gran numero d sostantv s com-porta n questo modo:

    nome

    masche o / bro- br

    femmne a / epenna- penne

    masche /femmne

    stazone- stazon(F)e /

    fore - for(M)

    C sono per acunnom femmnche termnano n -o.a manoa moto(ccetta)auto(mobe)a radoa foto(grafa)(e paroe moto, auto e fotosono abbrevazon d: motoc-cletta, automoble e fotografa)

    Vceversa, c sono acun nom maschche termnano n

    -a, come seguent: sstema programma tema cnema panorama dpoma papa gora poeta( nom che fnscono n -ma possono essere d orgne gre-ca)

    Esstono anche nom che termnano n - che possono es-sere masch o femmn sngoar:Esemp: a crs(f.) a tes(f.) brnds(m.)

    I nomi di professionindchamo neo schema seguente suffss d mot nomche ndcano e professon:sngoare masche sngoare femmne-re( camerere) -ra (a camerera)-e( professore) -essa(a professoressa)-ante( negozante) -ante(a negozante)-tore( vendtore) -trce(a vendtrce)-sta( barsta) -sta(a barsta)-o (avvocato) -o(avvocato)-ao( maceao) -aa(a maceaa)

    purae masche purae femmne-r( camerer) -re(e camerere)-( professor) -esse(e professoresse)-ant( negozant) -ant(e negozant)-tor( vendtor) -trc(e vendtrc)-st( barst) -ste(e barste)

    - (g avvocat) -(g avvocat donne)-a( macea) -ae(e maceae)

    Le preposizioni di luogoLepreposzon d luogosono usate nea frase per ntrodur-re uogh. Possono esseresemplco unte aartcoo de-termnatvo; n presenza deartcoo s chamano prepos-zon artcolate.La preposzone una paroa nvarabe che precede unnome, un pronome o un verbo anfnto.

    Le preposzon sempcsono:

    dadanconsupertra / fra

    In cinese esistono le preposizioni semplici, ma nonquelle articolate; si trovano sempre davanti al nome o

    al pronome. Non tutte le preposizioni italiane hanno ilcorrispettivo in lingua cinese perch al loro posto ilcinese usa altre parole o espressioni.Per esprimere il complemento di stato in luogo (,zi + luogo) o il complemento di moto da luogo (cng + luogo) si usano dei caratteri che svolgono lastessa funzione delle nostre preposizioni. Ma ricorda:con i verbi di moto come andaree veniredopo il verbosegue il luogo: soggetto + (q) + luogoIo andarePechinoIo vado a Pechino.

    Per parlare dei luoghi normalmente usiamo a/ incon o senza larticolo determinativo.

    Esempio: Linsegnante insegna ascuola

    Il barista lavora al(a + il = al) bar

    Per saperne di pi vai allUnit 6.Per ora ricorda che le preposizioni di luogonella frase servono per introdurre un luogo.

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    Schede grammaticali

    19

    Il presente indicativo dei verbi regolari

    avorare prendere dormreo avoro o prendo o dormotu avor tu prend tu dorm

    u / e avora u / e prende u / e dormeno avoramo no prendamo no dormamovo avorate vo prendete vo dormteoro avorano oro prendono oro dormono

    Rcorda: n taano verb sono cassfcat n 3 conugazo-n, e qua sono segnaate dae termnazon -are, -ere, -redenfnto. La forma denfnto (avorare, prendere, dor-mre) serve come base de verbo per costrure var tempverba, come presente. nfatt, per conugare presente,sosttuamo e termnazon denfnto con e desnenze

    propre de presente n quea conugazone.n taano s usa presente per esprmere: unazone che succede ne momento n cu s para o s

    scrve (Scrvoquesta ettera per drt); unazone abtuae (Tutt gorn faccocoazone a bar); un dato d fatto: (Lacqua boea 100 grad); per unazone futura vcna a presente (Doman parto

    per Frenze); per esprmere un comando, a posto demperatvo

    (Adesso m auta fare compt).

    Unit 5

    Il presente dei verbi irregolari e dei verbi in -isc verb rregolars chamano cos perch non seguono unoschema fsso d conugazone (come queo vsto nea Sn-tes grammatcae deUnt 4, che propro de verb re-golar). Un verbo rregoare s rconosce perch e conuga-zon de presente o d atr temp verba revano decambament nea radce o nea desnenza verbae.Puo rcordare e forme de presente de verb rregoar at-

    traverso a pratca e a memorzzazone.

    andare fareo vado faccotu va fau / e / Le va fano andamo faccamovo andate fateoro vanno fanno

    Ecco uno schema con verb rregoar p comun dee 3conugazon:

    averehohahaabbamoavetehanno

    esseresonosesamosetesono

    dredcodcdcedcamodtedcono

    daredodadadamodatedanno

    berebevobevbevebevamobevetebevono

    uscreescoescesceuscamouscteescono

    starestostastastamostatestanno

    rmanerermangormanrmanermanamormanetermangono

    venrevengovenvenevenamoventevengono

    scegerescegoscegscegescegamoscegetescegono

    saresagosasaesaamosatesagono

    spegnerespengospegnspegnespegnamospegnetespengono

    verb capre, fnre, costrure, pulre, ecc, s conugano apresente ndcatvo aggungendo a saba-sc, ma non ntutte e persone verba.Osserva presente de verb come caprenea tabea.

    caprecapscocapsccapscecapamocaptecapscono

    fnrefnscofnscfnscefnamofntefnscono

    preferrepreferscopreferscpreferscepreferamoprefertepreferscono

    dmagrredmagrscodmagrscdmagrscedmagramodmagrtedmagrscono

    Nea conugazone d verb che anfnto termnano con-careo-gare, come verbo gocareo pagare, s aggungeuna hdopo a co agaa seconda persona sngoare e aa

    prma persona purae (tu e no).Esemp: tu goch, no paghamo.

    dmentcaredmentcodmentchdmentcadmentchamodmentcatedmentcano

    cercarecercocerchcercacerchamocercatecercano

    pagarepagopaghpagapaghamopagatepagano

    pregarepregopreghpregapreghamopregatepregano

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    Larticolo determinativon taano artcolo determnatvoaccompagna spesso unsostantvo e ndca una persona, una cosa o un anmaedefnt, o conoscut da ch ascota o egge.Lartcoo precede nome (artcoo + nome) e s concordacon esso ne genere (masche / femmne) e numero (sn-goare / purae).Gli articoli determinativi

    nome femmne sngoare

    a+ nome femmne sng. che nza per consonante:a penna, a casa+ nome femmne sng. che nza per vocae: a / e / / o / u:amca, artenome masche sngoare

    + nome che nza per consonante: quaderno, broo+ nome che nza per s + consonante (sb, sc, sf), z,pn, gn, ps, x, y:o sbago, o studente, o zano+ nome che nza per vocae: a / e / / o / u:amco, uomo

    nome femmne puraee+ nome che nza per consonante:e penne, e casee+ nome che nza per vocae:

    e amche, e artnome masche purae+ nome che nza per consonante generca: quadern, brg+ nome che nza per s + consonante (sb, sc, sf ), z,pn, gn, ps, x, y:g sbag, g student, g zang+ nome che nza per vocae:g amc, g uomn

    Lartcoo determnatvo s usa davant a nome, n

    genere: quando nome s rfersce a un eemento ben precso (lgatto, la casa)

    con coor, con nom astratt o nom che hanno un s-gnfcato generae (la felct, l gallo)

    con part de corpo o vestt (loccho, pantalon) con e date quando non sono precedute da gorn dea

    settmana (l 3 ottobre, l 1990) nee descrzon fsche, con verbo avere (ha capell

    bond)

    Lartcoo determnatvo n genere non s usa: nee numerazon (1, 2, 3); davant a nom d ctt (Roma, Frenze), tranne n acun

    cas ( Caro, La Speza); con acune ndcazon d uogo (andare a scuoa, tornare

    a casa);

    LaggettivoG aggettvn genere fornscono unnformazone o ndca-no una quat de nome che accompagnano. A contrarode cnese, cambano n base a genere (masche / femm-ne) e a numero (sngoare / purae) de nome.G aggettv p frequent appartengono a 2 categore:

    Categora 1masche femmnesngoare purae sngoare puraeeducato educat educata educate

    Esemp:Anna una ragazzaeducata.Anna e Antona sono due ragazzeeducate.Marco un ragazzoeducato.Maro e Govann sono due ragazzeducat.

    Categora 2masche femmne masche femmne

    sngoare puraentegente ntegent

    Esemp:L una bambnantegente.L e Me sono due bambnentegent.Chen un bambnontegente.Chen e Xao sono due bambnntegent.

    Attenzone: d soto aggettvo segue nome (bambnontellgente), ma c sono acun cas n cu pu essere usatoprma o dopo nome. n quest cas aggettvo assume s-gnfcat dvers n base aa poszone neenuncato.Osserva e seguent espresson: un amco veccho un vec-cho amco; una donna povera una povera donna.

    Gli avverbiA contraro deg aggettv, g avverbsono paroe nvara-b che non cambano forma.Molto, tanto, pocosono avverb quando sono unt a un ag-gettvo, a un verbo o a un atro avverbo:Esemp: Jnn mototmda. (tmda un aggettvo) vestto costa moto. (costa un verbo)Attenzone: molto, tanto, pocopossono essere anche ag-gettv quando sono unt a un nome; n questo caso s con-cordano con nome ne genere e ne numero:Esempo: Jnn ha mot amc. (amc un nome)

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    Unit 6

    Il verbo volereUsamo presente ndcatvo de verbo volere(vogo, vuo, vuoe) per esprmere un desdero: Vogo comprare un ceu-are nuovo.

    Usamo presente condzonalede verbo volere(vorre, vorrest, vorrebbe) per esprmere una rchesta gente n un ne-gozo o n unatra stuazone formae: Vorre un caff per favore; oppure per esprmere un desdero deae, co dffceda reazzare: Vorre avere una Ferrar.

    In cinese per esprimere un desiderio o fare una richiesta si usano due forme: (yo) e la pi formale (xingyo) che quella che pi si avvicina al significato del condizionale del verbo volere. Tuttavia per esprimere unarichiesta gentile e formale in cinese si usa pi spesso la prima forma, costituita dal verbo , unito alle espressioniperfavore, va bene,grazie.

    voere

    presente ndcatvo presente condzonae

    o vogotu vuou / e / Le vuoeno vogamovo voeteoro vogono

    o vorretu vorrestu / e / Le vorrebbeno vorremmovo vorresteoro vorrebbero

    Osserva:Voere + sostantvo o vogo un ceuare nuovo Buongorno, vorre un ceuare Noka.Voere + verbo anfnto o vogo comprare un ceuare nuovo.(presente ndcatvod voere + nfnto) Buongorno, vorre comprare un ceuare.(condzonale presented voere + nfnto)

    Le preposizionin taano e preposzon servono per ntrodurre luogo, tempo, a causa, modo, fne d unazone, o atro.

    Le preposizioni semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fraLe preposzond, a, da, n, sus unscono aartcoo determnatvo (l, lo, l) e formano epreposzon artcolate.Questo non accade ae preposzon con, per, tra / fra. Osserva a tabea che segue:

    + bro o zo amco / a a scuoa br g z e amche / scuoe

    d de bro deo zo deamco / amca dea scuoa de br deg z dee amche / scuoea a ao a aa a ag aeda da dao da daa da dag daen ne neo ne nea ne neg neesu su suo su sua su sug suecon con con o con con a con con g con eper per per o per per a per per g per etra / fra tra

    fra tra ofra o

    tra fra

    tra afra a

    tra fra

    tra gfra g

    tra efra e

    Per rcordare g us dee preposzon d uogo a, al, n, da, ved p. 121.

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    Schede grammaticali

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    I verbi di movimento con le preposizioni

    andare

    acasa, scuoaaGenovaaped

    nCna, uffconVa Dante 3nauto

    daGuo (a casa d Guo)damedco (ao studo medco)dacasa a scuoa

    venre

    acasa, scuoa

    aGenovaaped

    nCna, uffco

    nVa Dante 3nauto

    daGuo (a casa d Guo)

    dacasa a scuoa

    partre

    dacasa, scuoadaBoogna

    perSaernopera Spagna

    tornare

    acasa, scuoaaGenovaaped

    nCna, uffconVa Dante 3nauto

    dadottore (ao studo de dottore)dauffco

    entrare

    acasa, scuoa nuffconenegozo

    uscre

    dacasadascuoa

    danegozoNella lingua cinese, come abbiamo gi accennato in precedenza, le preposizioni hanno la stessa funzione di quelleitaliane e sono seguite da un nome o da un pronome. Esse precedono il verbo. Ricordiamo che in cinese i verbi dimoto, al contrario di quelli italiani che sono intransitivi, sono seguiti direttamente dal luogo. Quando si devono usareespressioni del genere da Sara (per dire a casa di Sara), si aggiunge accanto al nome la parola (ji), casa: Io +andare + Sara +Io vado a casa di Sara.

    I nomi numerabili e non numerabiliS chamano numerabl sostantv che ndcano oggett che possamo contare: unapenna, duepenne, tresede; g atrs chamano non numerablperch non s possono contare. n quest cas, a posto d uno, due, ecc. s usa artcooparttvo del: de vno (= un po d vno); oppure s usano espresson come un bcchere d vno.

    In cinese per esprimere la quantit si usano delle particelle chiamate classificatori(ne esistono pi di un centinaio),cio delle particelle che si posizionano fra il numero e il nome e servono per specificare la quantit attribuita a unnome o alla categoria di nomi (di solito, la categoria rappresentata da una propriet attribuita al nome). Peresempio, (bn) il classificatore per i libri o le riviste (zh benshu: questo + classificatore + libro: questo libro).In italiano possiamo associare al classificatore espressioni come: una bottiglia di una scatola di un paio di...

    Larticolo partitivoDella, dell, dello, del, delle, deglservono per ndcare una quantt non defnta d oggett e prodott. Sgnfcano: un podquacosa e s usano con nom non numerab.

    Larticolo indeterminativoUn, uno, una, un ndcano una cosa, una persona, un anmae non nomnato prma o d cu s para n modo generco.Esempo: Conosco unuomo cnese.G artco ndetermnatv s possono assocare a nom numerab (per esempo: unquaderno).(Lartcolo determnatvondca nvece una persona, cosa o anmae defnto, o che conoscuto da ch ascota o egge.Esempo: Conosco uomo cnese che ha negozo d artco per a casa).G artco ndetermnatv s possono assocare a nom numerabl(per esempo: unquaderno), mentre artcoo parttvoa nom non numerabl. purae deartcoo ndetermnatvo non ha forme propre, e s forma con a preposzone d + artcolo determnatvo(de,deg, dee); a purae ha sgnfcato d: acun, acune.Esempo: un quadernodequadern / acunquadern.

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    artcoo parttvo e artcoo ndetermnatvo sngoarenome femmne sngoare non numerabe nome femmne purae numerabe

    dea+ nome femmne sng. che nza per consonante:dea carne

    una+ nome che nza per consonante:una caramea

    de+ nome femmne sng. che nza per vocae: a / e /

    / o / u:densaata

    un+ nome che nza per vocae:

    unamca

    nome masche sngoare non numerabe nome masche sngoare numerabede+ nome che nza per consonante:de burro

    un+ nome che nza con vocae e consonante generca:un amco, un bro

    deo+ nome che nza con s + consonante (sb, sc, sf), z,pn, gn, ps, x, y:deo zucchero

    uno+ nome che nza per s + consonante (sb, sc, sf ), z,pn, gn, ps, x, y:uno sbago, uno yogurt

    de+ nome che nza per vocae: a / e / / o / u:deago

    artcoo determnatvo puraefemmne purae masche puraedee + nome femmne purae che nza per vocae econsonante:dee soe, dee sede

    de+ nome masche purae che nza per consonante:de brdeg+ nome masche purae che nza per s + consonan-te (sb, sc, sf), z, pn, gn, ps, x, y:deg sbag, deg zandeg + nome masche purae che nza per vocae:deg uomn

    QuantoQuantoserve per fare una domanda sua quantt. vara-be quando unto a un nome, nvarabe quando untoa un verbo:

    Quanto+ nome masche sngoare (non numerabe)Quanto panevuoe?Quanta+ nome femmne sngoare (non numerabe)Quanta carnecompra?

    Quant+ nome masche purae (numerabe)Quant quadernvuoe?Quante+ nome femmne purae (numerabe)Quante pennevuoe?

    Per chiedere il prezzoCome g accennato, n taano per chedere prezzo s usaquanto + costa / costano (n concordanza con numerode sostantvo usato):Esemp: Quanto costaa gacca? Quanto costano pantaon?

    La lingua cinese non ha variazioni come litaliano e, perrendere il significato e luso di quanto, usa il carattere (j) nella forma interrogativa, con il significato diquantiper quantit inferiori a 10, seguito da unclassificatore: + (g) classificatore + persone?Quante persone? Per le quantit superiori a 10 si puutilizzare il pronome interrogativo (dushao),quanti:

    + (g) classificatore + persone?Quante

    persone?Anche per chiedere il prezzo si usa il pronomeinterrogativo (dusho): +(qin) soldi. unespressione invariabile che non ha variazioni, adifferenza dellitaliano.

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    Unit 7

    I verbi riflessivi verb rflessvndcano che azone computa da sogget-to rcade drettamente su soggetto stesso. Sono accom-

    pagnat dapronome rflessvo: pronome rfessvo (m, t, s,c, v, s) + verbo.Osserva g esemp:Marza vestea sua bambna (Marza veste unatra perso-na)Marza s veste(Marza veste se stessa)Nea seconda frase azone computa da soggetto Marza srfette su Marza stessa (Marza veste Marza).

    Nella lingua cinese, al posto del pronome riflessivo,si utilizza il carattere (ziji), un rafforzativodell'azione del soggetto che ha una funzione simile a

    quella dei pronomi riflessivi italiani.

    azars (-are) seders (-ere) vestrs (-re)o mazo msedo mvestotu taz tsed tvestu /e /Le

    saza ssede sveste

    no cazamo csedamo cvestamovo vazate vsedete vvestteoro sazano s sedono svestono

    Otre a verb rfessv, n taano c sono atr verb cheusano a stessa forma pur non essendo reamente rfessv.Sono: verb rflessv recproc, per esempo salutars: espres-

    sone c salutamondca che o sauto te e tu saut me.Vsto che convogono sempre p d un soggetto (azo-ne appunto recproca fra due o p soggett) hannosoo a forma purae: no c sautamo, vo v sautate,oro s sautano;

    verb che hanno a forma rfessva ma esprmono una-zone che non rcade su soggetto: Lns arrabbasempre

    con a sua amca Mara. Tra quest rcordamo: arrab-bars, dmentcars, rcordars, annoars, spaventars, d-vertrs;

    verb usat n modo rfessvo (soprattutto nea nguaparata) per rendere nformazone p personae e con-notata affettvamente. Per esempo: m mangouna pz-za; m fumouna sgaretta.

    verb rfessv p comun (ver e apparent) sono: cha-mars, guardars, lavars, alzars, pettnars, sveglars, fer-mars, vestrs, sentrs, metters, fars(a docca, a barba),truccars, ascugars, addormentars, trasferrs.

    p comun verb rfessv recproc: amars, sposars, ab-braccars, bacars, conoscers, ncontrars.

    Gli avverbi di frequenzaG avverbsono paroe nvarab che servono per fornreunnformazone reatva a verb, aggettv o a un atro av-verbo a cu s affancano. Esstono dvers tp d avverb: duogo, d tempo, d modo, d quantt, ecc.Que che ha usato n questa Unt sono g avverb d fre-quenza, perch ndcano con quae frequenza s svogeunazone, co rspondono aa domanda Quante volte?

    A differenza dellitaliano, gli avverbi cinesi si trovanogeneralmente prima o dopo il soggetto e prima delverbo.

    n taano a poszone de'avverbo d frequenza nea fra-se non fssa e vara a seconda de'avverbo n uso:

    Prma de verbo: d solto / qualche volta / a voltemangoa rstorante.Prma o dopo de verbo: Mangotutt gorn a rstoran-

    te. / Ogn gornovado a scuoa. /Vado a parcodue volte a settmana / raramente.Subto dopo verbo: Mangosempre / spessoa casa. /Nonvado maa teatro.

    Il presente del verbo piacere+ pronomi indirettiAbbamo g studato verbo pacere nea sua funzone desprmere gust e g nteress d una persona. La partco-art d questo verbo che non s utzza con pronomsoggetto (o, tu, lu, le, Le, no, vo, loro), ma con pronomndrett m, t, gl, le, Le, c, v, gl; n p verbo s usa neaforma a sngoarepace, e n quea a purae,paccono(e

    non nee 6 forme n cu normamente s conuga un verbotaano).Esemp: Mpace geato.Cpaccono doc.

    Come abbiamo accennato prima, in cinese non esistonoi pronomi indiretti e il verbo piacere , (shxhuan) invariabile. Si comporta in questo modo:soggetto-verbo-complemento oggetto; per esempio lafrase Ti piacciono / A te piacciono le melein cinese haquesta struttura: Tu + piacere + mele, dove tu il soggettoe le meleil complemento oggetto.

    I pronomi indiretti: a chi piace?

    A + nome dpersona

    pronomeforte

    pronomedeboe

    a me m

    pacepaccono

    a te ta Yu a u ga Ln a e ea Sgnor Wang a Le Lea me e a te a no ca te e a Marco a vo va Maro e a Qu a oro g

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    Schede grammaticali

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    pronome ndretto s usa con tutt verb che rspondonoaa domanda a ch?, come verbo pacere. La forma a meo a + nome d persona (a Marco) s usa quando s vuoeespctare o rmarcare a persona a cu pace quacosa (for-ma forte); quando non c questa ntenzone s usa a for-ma m(forma deboe).A me m pace la melaeA te t pace la melanon sono frascorrette perch utzzare d seguto e due forme (forte edeboe) de pronome equvae a una rpetzone, scorrettan taano.Sono scorrette anche e forme: Tu pace la mela(perch susa pronome soggetto tua posto de pronome ndrettot); Tu t pace la mela(perch s usa pronome soggetto tua posto de pronome ndretto e c una rpetzone, con pronome ndretto t).Le forme corrette sono: T pace la mela, A te pace la mela.

    Laforma negatvade verbo pacere non face da memo-rzzare perch noncamba poszone n base aa formade pronome ndretto (a me non pace / non m pace).

    C sono acun verb che hanno o stesso uso de verbo pa-cere: bastare, servre, sembrare, nteressare, mancare. Han-no anchess una forma sngoare e una purae e s usanocon pronom ndrett (basta / bastano, serve / servono,sembra / sembrano, nteressa / nteressano, manca /mancano + m, t, g, e, c, v, g).Esemp:A Qu Mnserve un bro per mparare taano? S, gserve un bro per mparare taano.A teservono quest br d stora? S, mservono, graze.A enteressa a stora d taa? No, non enteressa moto.A nonteressano e opere etterare? S,cnteressano.

    verb come credere, rspondere, telefonare e volere bene (aquacuno) s usano con pronom ndrett come verbopacereperch rspondono aa domanda:a ch? Tuttavasono dvers da verbo pacere perch s conugano con pronom persona soggetto (o telefono, tu telefon, lu / letelefonaecc.), mentre pronome ndretto usato per nd-care a persona cu dretta azone.Osserva a struttura dea frase:

    (Tu) teefon a Wang Lntutt gorn? S, (o) eteefono tutt gorn.Mara vuoe bene a fdanzato? No, (e) non gvuoe bene.

    Gli avverbi e le congiunzioniAnche, neanche, neppure, nemmeno, nvecen grammatcasono avverb o congunzon. S usano con verbo pacere

    quando ntendamo confermare o condvdere un enunca-to affermatvo o negatvo:

    A me paccono doc.Anchea Marco paccono doc.

    A me non pace guardare a teevsone.Anchea Ln nonpace guardare a teevsone .Neanche / Nemmeno / Neppurea Ln pace guarda-re a teevsone.

    nvecentroduce una contraddzone rspetto a unafferma-zone precedente.A me pace a musca new age.nvecea Mn pace a musca rock.

    Il passato prossimo passato prossmo un tempo verbae usato per pararede passato e ndca una o p azon ed event che s sonosvot e s sono concus n un passato recente o n un pas-sato ontano che ha effett su presente.Netaano d ogg passato prossmo moto usato an-

    che quando paramo d un passato che non ha effett econseguenze su tempo presente.Esempo: Sono andataa Pechno dec ann fa.

    In cinese per descrivere unazione che si conclusa nelpassato si aggiunge nella frase un indicatore temporale(ieri, prima, il mese scorso, un anno fa, ecc.) o delleparticelle temporali: (le), che indica laspettoperfettivo di unazione (cio il fatto che lazione si conclusa) e (gu), che invece sottolinea laspettoesperienziale di unazione (lazione conclusa ma cicui si d risalto il fatto di averne avuto esperienza).

    n taano passato prossmo s conuga con presente davereo essere, seguto da partcpo passato.

    Presente d avere+ partcpo passato regoare o rrego-arePresente d essere+ partcpo passato regoare o rrego-are

    partcpo passato de verb regoaravorare credere dormre

    avorato creduto dormto

    partcpo passato de verb rregoarfare eggere scoprrefatto etto scoperto

    passato prossmo s forma con avere quando verbo transtvo, co con verb che sono accompagnat da unoggetto dretto:Ogg Ln manga una mea. er Ln ha mangato unamea.

    Che cosaha mangato? Una mea.

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    Una mea oggetto dretto (o compemento oggetto),ovvero una parte dopo verbo drettamente coegata aesso. Pu essere una cosa, (per esempo una mea), ouna persona:er ho ncontrato Marco.Ch honcontrato? Marco. (Marco oggetto dretto)

    Osserva a tabea:

    passato prossmo con ausare avere

    presentendcatvo d

    avere

    -aremangare

    -erercevere

    -redormre

    o ho mangato rcevuto dormto

    tu ha mangato rcevuto dormto

    u /e /Le

    ha mangato rcevuto dormto

    no abbamo mangato rcevuto dormto

    vo avete mangato rcevuto dormto

    oro hanno mangato rcevuto dormto

    passato prossmo con ausare esserepresente ndcatvo d essere partcpo passato

    sono andato / ase caduto / a uscto / asamo andat / esete cadut / esono usct / e

    Le preposizioni di tempofa(): Ho mangato due ore fa.tra / fra( ): Arrvo a Roma fra 5 gorn.per(, ): Vado a Parg (per) 6 mes.

    da( ): fm nzato da 20 mnut.da a( ): Vado n Cna da gennao a marzo.n( ): Ho cenato n 10 mnut.

    Unit 8Il passato prossimo

    avere + partcpopassato

    essere + partcpopassato

    otuu/e/Lenovooro

    homangatohamangato

    hamangatoabbamomangatoavetemangatohannomangato

    sonoandat

    o / aseandato / aandato / asamoandat / eseteandat / esonoandat / e

    passato prossmo de verb transtvs forma con ausa-re avere. S usa nvece ausare essereper formare pas-sato prossmo de seguent verb: acun verb d movmento (entrare, uscre, andare, arrva-

    re, tornare, partre, venre, fuggreecc.);

    tutt verb rfessv (sveglars, alzars, lavars, addormen-tarsecc.); verb d stato (stare, rmanere, restare, durareecc.); verb che ndcano cambamento d condzone (dven-

    tare, morre, nascere, nzare, nvecchare, dmagrre, n-grassare, tramontare, sorgereecc.);

    verb mpersona (pacere, dspacere, bastare, succede-re, sembrare, accadere, dpendereecc.).

    Il participio passatoLe forme de partcpo passato regolaresono:-are-ato; -ere-uto; -re-to.

    I participi passati di alcuni verbi irregolariaccendereaccesofarefattoscenderescesoaprreapertoeggereettospegnerespentochederechestometteremessospenderespesochuderechusomorremorto

    starestatoconoscereconoscutonascerenatovederevstocorrerecorsoperderepersovenrevenutocuocerecottopacerepacutovverevssutodredettoprenderepreso

    esserestatormanerermasto

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    Gli indicatori temporaliEcco acune dee paroe ut per ndcare quando s svogeunazone: g: Ho g fnto avoro. (dovevo fnre avoro p

    tard) appena: Ho appenateefonato a ma madre. (a teefo-

    nata termnata 30 second fa, un mnuto fa da po-chssmo tempo!)

    ancora: Ho ancorafame. non ancora: Gua nonha ancoratrovato un avoro.Ancora, appena, non ancora, gquando s usano nsemea passato prossmo vanno nsert tra ausare (presented essereo avere) e partcpo passato.Esemp:Non ho ancoramangato.Ho gfnto d pranzare.Ln appenaarrvata n taa.

    D seguto trov atre paroe ut per ndcare tempo dunazone con reatv esemp:

    ora / adesso() Orafa una pausa, ha avoratotroppo.attuamente()/ n questo perodo()

    n questo perodoavoro 10ore a gorno n uffco.

    prma() Prmaho etto gornae, orastudo.da poco / poco fa()

    Ln ha parato con sua madrepoco fa.

    dopo() / po()

    Devo fnre eserczo, dopofacco una corsa a parco.

    fra poco() Fra pocoandamo a fare unapasseggata.p tard()

    P tard andamo a cnema avedere un fm

    ntanto / nefrattempo /mentre ()

    Vo rposate, ntanto / mentre/ ne frattempoo avo patt.

    orma() Orma tard, negozo chuso.

    non... p() Gna nonva pn vacanzaperch morta a nonna.nfne / aa fne()

    Karen ha cercato per tant mesavoro e aa fneo ha trovato.

    fnamente() FnamenteAessandro m hateefonato!ma (non... ma)()

    Yang e Jnn nonhanno mamangato a pzza napoetana.

    Le congiunzioniLe congunzon s usano per unre part dea frase o duefras fra oro. Eccone acune:e ( / ): Adee e Franco fanno a spesa; Mango unpanno euna mea;o(): Prefersc a carne o pesce? Andamo a mare onmontagna?ma(): Sono stanco madevo avorare; Frenze beamacaotca;perch(): Non vado n uffco perchsto mae; Mmetto magone perchho freddo.

    Gli indicatori spaziali

    sopra a snstra davantsotto a destra detrodentro vcno a accantofuor ontano da

    Queste paroe ndcano dove s trova quacosa o quacunoo n che drezone s muove rspetto a un punto d rfer-mento.Possono essere usate: come avverb (Va dentroe aspetta); come preposzon mpropre ( gatto sotto tavoo); nseme ad atre preposzon (La scrvana davantaa

    fnestra).

    Abbamo notre:

    Esemp: Maro gn garage. Lusa non resce a cammnare ed rmasta n-

    detro.

    In cinese ci sono i localizzatori, espressioni assimilabili

    agli indicatori temporali. La loro particolarit laposizione rispetto a ci a cui si riferiscono: si trovanosempre dopo lelemento che li determina. Per esempioSedia + sopraSopra la sedia. per questo motivo che glistudenti cinesi invertono spesso lordine degli elementinominando prima loggetto e poi la preposizione.

    su

    ndetro avant

    g

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    Unit 9

    Il presente dei verbi modali: dovere, potere,volere, sapere

    Anche in cinese esistono i verbi modali, cio verbi cheesprimono il desiderio, lintenzione o la possibilit diqualcosa; come in italiano questi verbi possono essereseguiti da un altro verbo, che indica lazione desiderata,possibile, ecc.: Mario + volere + mangiare + gelatoMariovuole mangiare il gelato.

    n taano, n genere, quest 4 verb sono segut da un se-condo verbo anfnto.Esempo:Afredo vuoe vendere a

    sua moto.

    Yang non pu uscre

    perch ha a febbre.presente d voere +nfnto

    presente d potere +nfnto

    Quache vota s possono usare verb saperee volerese-gut daoggetto dretto, senza verbo anfnto. n que-sto caso, verbo saperesgnfca conoscere; volere nvecenon camba sgnfcato.Esempo: So cnese (sapere sgnfca conoscere) ( cnese = oggetto dretto) Ln vuoeacqua (vuoe bere acqua) (acqua = oggetto dretto)

    verbo doveres pu usare senza verbo anfnto perchedere quanto dobbamo pagare.Esempo: Quanto devo? (quant sod devo pagare)

    voere potereo vogo o possotu vuo tu puou / e / Le vuoe u / e / Le puno vogamo no possamovo voete vo potete

    oro vogono oro possonodovere sapereo devo o sotu dev tu sau / e / Le deve u / e / Le sano dobbamo no sappamovo dovete vo sapeteoro devono oro sanno

    Le forme verbali impersonali: si deve