ing. stefano mazzoleni arts lab, scuola superiore … · sommario della presentazione valutazione...
TRANSCRIPT
Advanced Robotics Technology and Systems Laboratory
Università di PisaUniversità di PisaCorso di Laurea in Terapia Occupazionale
Corso di Bioingegneria applicata alle protesig g pp pAnno Accademico 2009/2010
Le scale di valutazione àdella disabilità motoria
Ing. Stefano MazzoleniARTS Lab, Scuola Superiore Sant’Anna
Sommario della presentazione
Valutazione della disabilità motoria
Analisi critica delle scale di valutazioneBarthel Index
Altri indici
FIMFIM
La scala Fugl-Meyer
Un caso studio: il MIT ManusUn caso studio: il MIT-Manus
Sviluppi futuri
Conclusioni
Sommario della presentazione
Valutazione della disabilità motoria
Analisi critica delle scale di valutazioneBarthel Index
Altri indici
FIMFIM
La scala Fugl-Meyer
Un caso studio: il MIT ManusUn caso studio: il MIT-Manus
Sviluppi futuri
Conclusioni
Valutazione della disabilità motoria
Nel maggio 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanitàha presentato la International Classification ofha presentato la International Classification of Functioning, Disability and Health, ICF, in cui vengono definite le norme per la classificazione della disabilità (WHO, 2001), riconosciuta da 191 Paesi.La Classificazione ICF è lo strumento dell’OMS per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazionie misurare la salute e la disabilità delle popolazioni.La ICF si basa sulla valutazione dell’interazione dinamica tra lo stato di salute del soggetto e i fattori ambientali e personalistato di salute del soggetto e i fattori ambientali e personali che lo caratterizzano.Il concetto di disabilità è associato al concetto di funzione
il tt di i ll di f ie il concetto di menomazione a quello di funzione corporea e di struttura corporea.
Da ICIDH a ICF
La classificazione ICIDH del 1980 si basava su un modello sequenziale di baseche distingueva fra menomazione disabilità ed handicap causata da un malattiache distingueva fra menomazione, disabilità ed handicap, causata da un malattia.La Classificazione ICD 10 (International Statistical Classification of Diseases andRelated Health Problems (ICD-10) e l’ICF sono le due classificazioni checompongono la cosidetta “Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell’OMS”compongono la cosidetta Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell OMS(WHO Family of International Classifications/WHO-FIC), il cui scopo è quello digarantire la comparabilità delle informazioni di salute nei e tra i Paesi, tragli utenti e gli addetti specializzati.gli utenti e gli addetti specializzati.L’ ICD 10 fornisce la diagnosi e una descrizione del processo e della eziologiadella malattia, mentre l’ ICF descrive le conseguenze di una condizione disalute in termini di funzionamento e di esperienza di salutesalute in termini di funzionamento e di esperienza di salute.La descrizione del funzionamento e della disabilità prende in considerazione treprospettive differenti: corpo, persona, e persona in un contesto (fisico,sociale attitudinale ecc )sociale, attitudinale ecc.).
Valutazione della disabilità motoria
Funzione: tutte le funzioni corporee, le attività l t i ie la partecipazioneAspetto positivo dell’interazione tra stato di salute e fattori contestuali personali e ambientali con cuifattori contestuali personali e ambientali con cui l’individuo si confronta
Disabilità: danno, limitazione all’attività oDisabilità: danno, limitazione all attività o restrizione della partecipazione
Aspetto negativo dell’interazione tra stato di salute e p gfattori contestuali personali e ambientali con cui l’individuo si confronta
Compiti o azioni compiute da un individuo (es. il movimento)
Valutazione della disabilità motoria
individuo (es. il movimento)
Concetto di funzione (disabilità)( )Strutture e funzioni corporee (menomazione fisica) Qualsiasi funzione
fi i l i ( l bilità)fisica)Attività e partecipazione (limitazione e restrizione)
fisiologica (es. la mobilità)
Coinvolgimento del soggetto nelle situazioni restrizione)
Q l i i t tt
g ggdi vita sociale (es. interazione fra persone)
Qualsiasi struttura anatomica (es. un organo)
danno (impairment):
irregolarità, difetto, perdita o significativo allontanamento dalla norma delle funzioni o delle strutture corporee
Valutazione della disabilità motoria
Fattori contestualiFattori ambientaliFattori personaliFattori personali
Formano l’ambiente fisico, sociale e attitudinale in cui
vive una persona
Attualmente non classificati, a causa della
i tà i l lt lvarietà sociale e culturale associata ad essi
Valutazione della disabilità motoria
Limitazione delle attività riferita alle difficoltà, lit ti tit ti h iqualitative o quantitative, che si possono
incontrare nel loro svolgimento.R t i i ll t i i d t i tRestrizione nella partecipazione determinata dalle difficoltà nella vita quotidiana. I tti di li it i d ll tti ità diI concetti di limitazione delle attività e di restrizione della partecipazione sostituiscono quelli di disabiltà e di handicap presenti nellaquelli di disabiltà e di handicap, presenti nella precedente International Classification of Health and Disease (WHO, 1980).Health and Disease (WHO, 1980).
Progetto sperimentale per l'i t d i d ll ICF ll liti hl'introduzione della ICF nelle politiche del lavoro
Si è riunito il 3 marzo 2004 il Comitato di coordinamento per la realizzazione del Progetto sperimentale per l'introduzionela realizzazione del Progetto sperimentale per l'introduzione della nuova classificazione sulla disabilità, ICF, approvata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.dall Organizzazione Mondiale della Sanità.Il progetto, promosso dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, è realizzato in collaborazione con Italia p ,Lavoro Spa e con il Disability Italian Network - Associazione non-profit per la formazione, lo sviluppo e la diffusione in
li d ll Cl ifi i i l CItalia della Classificazione Internazionale ICF.
WHO, 1980
èLa riabilitazione è un processo volto arisolvere i problemi di un individuo e ad
àeducarlo su come ridurre la disabilità ol’handicap, che egli si può trovare a subire aseguito di una malattia o di una menomazione
Stedman’s Medical Dictionary, 1982
La riabilitazione è il processo, resosinecessario in seguito ad una malformazione,necessario in seguito ad una malformazione,una malattia o una menomazione, volto alrecupero della capacità di svolgere lerecupero della capacità di svolgere leproprie funzioni in maniera normale o quasinormale.normale.
Fuhrer, 1987
La riabilitazione è un insieme personalizzato diLa riabilitazione è un insieme personalizzato diservizi coordinati volti principalmente a prevenire,minimizzare o far regredire l’insorgere di handicap,g g p,disabilità e menomazioni. Le componenti essenzialidi un progetto di riabilitazione sono: riabilitazione
di i bili i i i l i imedica, riabilitazione psicosociale, e serviziper una vita indipendente
Fuhrer, 1987
I vantaggi della definizione di Fuhrer sono:include il concetto di menomazione, disabilità ed handicap definiti dallo WHO;è incentrata sull’obiettivo di prevenire, minimizzare o invertire le limitazioni funzionali;
òriconosce la natura interdisciplinare di ciò che un servizio di riabilitazione deve fornire
Delisa, Martin, Curie, 1993
La riabilitazione è definita come quel processo cheLa riabilitazione è definita come quel processo chedeve portare una persona a raggiungere un livello dicapacità fisica, psicologica, sociale, professionaleed educativa completo rispetto alla propriaed educativa completo rispetto alla propriamenomazione fisiologica o anatomica e alle proprielimitazioni rispetto all’ambiente circostante. Gli obiettivipreali di un processo riabilitativo devono esseredeterminati dalla persona e da chi si occupa della suacura in modo da lavorare per raggiungere le funzionicura, in modo da lavorare per raggiungere le funzioniottimali a dispetto della disabilità residua, anche nel casoin cui la menomazione sia causata da un processo
l i i di ibilpatologico e quindi non reversibile.
Valutazione della disabilità motoria
Obiettivo della riabilitazione: contenere le conseguenze di un danno, riducendo il livello di limitazione delle attività e/o di restrizione alla partecipazione e di assicurare al disabile le migliori condizioni di vita
Riabilitazione medica: “normalizzare” il soggettoRiabilitazione sociale: “ottimizzare” l’ambiente per le esigenze del disabile
Approccio sistematico al processo diApproccio sistematico al processo di riabilitazione
Definizione di misura
La misura è un processo che dà luogoall’assegnazione di caratteristiche checonsentono di classificare, ordinare o contareoggetti o individui (Wade, 1992).L’analisi delle misure usate in riabilitazione, ha,messo in luce il bisogno introdurre una maggioreformalità nello studiare validità e affidabilità diqueste e nel fissare le procedure di valutazione(Johnston et al., 1991).( , )
Definizione di misura
La misura è l’uso di un test, procedura di valutazione orilevazione ottenuta per mezzo dell’assegnazione di unnumero, una classificazione o una categorizzazionebasati su un insieme di regole (Rothstein, 1985).
Definizione di misuraLe componenti base di una misura sono:
validità: riflette quanto un test misuri esattamente ciò che volevamis a emisurare.Si parla di validità rispetto a contenuti, modelli di riferimento, e costrutti;affidabilità: è il grado con cui una misura è libera da errori casualioccasionali Riflette il grado di consistenza della misura Differenti tipi dioccasionali. Riflette il grado di consistenza della misura. Differenti tipi diaffidabilità: interrater, test-restest (stability) e consistenza interna;scale: una scala di misura rappresenta una classificazione progressiva dialcune caratteristiche definite in termini di ampiezza importanza rango oalcune caratteristiche definite in termini di ampiezza, importanza, rango ocategoria;norma di riferimento: serve per permettere il confronto dei punteggirelativi ad un singolo individuo con quelli di un campione più vasto.a ad u go o d duo o qu d u a p o p ù a oL’interpretazione di un punteggio normalizzato si basa sul valore delpunteggio confrontato con quello di altri individui simili;criterio di riferimento: in una valutazione con criterio di riferimento il
èpunteggio ottenuto da un individuo è confrontato con qualche livellodesiderato di performance o possesso di un’abilità.
Definizione di misura
Una priorità incombente è lo studio approfondito diUna priorità incombente è lo studio approfondito ditutte le misure esistenti e nuove per la valutazione delprocesso riabilitativo. In particolare, devono esserevalutate attentamente significatività, validità eaffidabilità di queste misure.
Report del Task Force of Rehabilitation Research, 1990 (pag.156)
Il processo di misura
I passi base di un processo di misura:identificare cosa si vuole misurare (ad es., per l’indipendenzaidentificare cosa si vuole misurare (ad es., per l indipendenzafunzionale, la definizione concettuale è “l’abilità di una personanell’eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compitiprofessionali, l’interazione sociale, le attività di piacere e altrip , , pcomportamenti richiesti”, Granger, 1984);specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare(ad es., gli indicatori dell’indipendenza funzionale possono includere la(ad es., gli indicatori dell indipendenza funzionale possono includere lacapacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto);definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie permisurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodomisurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodoper assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nellearee: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimentosociale);soc a e);determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura.
Il processo di misura
I passi base di un processo di misura:identificare cosa si vuole misurare (ad es., per l’indipendenzaidentificare cosa si vuole misurare (ad es., per l indipendenzafunzionale, la definizione concettuale è “l’abilità di una personanell’eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compitiprofessionali, l’interazione sociale, le attività di piacere e altrip , , pcomportamenti richiesti”, Granger, 1984);specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare(ad es., gli indicatori dell’indipendenza funzionale possono includere la(ad es., gli indicatori dell indipendenza funzionale possono includere lacapacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto);definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie permisurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodomisurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodoper assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nellearee: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimentosociale);soc a e);determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura.
Il processo di misura
I passi base di un processo di misura:identificare cosa si vuole misurare (ad es., per l’indipendenzaidentificare cosa si vuole misurare (ad es., per l indipendenzafunzionale, la definizione concettuale è “l’abilità di una personanell’eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compitiprofessionali, l’interazione sociale, le attività di piacere e altrip , , pcomportamenti richiesti”, Granger, 1984);specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare(ad es., gli indicatori dell’indipendenza funzionale possono includere la(ad es., gli indicatori dell indipendenza funzionale possono includere lacapacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto);definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie permisurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodomisurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodoper assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nellearee: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimentosociale);soc a e);determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura.
Il processo di misura
I passi base di un processo di misura:identificare cosa si vuole misurare (ad es., per l’indipendenzaidentificare cosa si vuole misurare (ad es., per l indipendenzafunzionale, la definizione concettuale è “l’abilità di una personanell’eseguire i compiti necessari per la vita quotidiana, i compitiprofessionali, l’interazione sociale, le attività di piacere e altrip , , pcomportamenti richiesti”, Granger, 1984);specificare quali sono gli indicatori scelti per ciò che si vuole misurare(ad es., gli indicatori dell’indipendenza funzionale possono includere la(ad es., gli indicatori dell indipendenza funzionale possono includere lacapacità di vestirsi o di preparare e mangiare un pasto);definire in maniera operativa quali sono le informazioni necessarie permisurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodomisurare la grandezza in esame (ad es., la FIM fornisce un metodoper assegnare un punteggio che indichi la capacità funzionale nellearee: cura personale, trasporto, mobilità, comunicazione e inserimentosociale);soc a e);determinare affidabilità, validità e sensibilità del processo di misura
Valutazione della disabilità motoria
definire le esigenze riabilitative eddefinire le esigenze riabilitative ed orientare l’intervento riabilitativocorretta scelta di ausili, protesi, ortesi…verificare la correttezza della terapiaverificare la correttezza della terapiacorreggerla e riorientarla, se necessariodocumentare eventuali progressi
Sommario della presentazione
Valutazione della disabilità motoria
Analisi critica delle scale di valutazioneBarthel Index
Altri indici
FIMFIM
La scala Fugl-Meyer
Un caso studio: il MIT ManusUn caso studio: il MIT-Manus
Sviluppi futuri
Conclusioni
Le scale di valutazione
Basate su apprezzamento qualitativo da parte del fisiatra, espressoin termini qualitativi (assente, lieve, moderato, o grave)q ( , , , g )mediante punteggio numerico, basato su criteri di giudizio predeterminati
Scale qualitative o semi-quantitativeS t iSvantaggi
forti elementi di soggettivitàapprossimazione e/o imprecisione
definizione dettagliata criteri di giudizio e/o suddivisione in item da valutare singolarmente
Vantaggiimpiego rapido ed economicouso nullo o limitato di strumentinessun disagio per il pazientestrumento di valutazione valido e d efficace in varie applicazioni
Le scale di valutazione
I difetti della valutazione qualitativa (o semi-quantitativa) si tili d l t i i tit tipossono superare utilizzando valutazioni quantitative
rigorose, basate sull’uso sistematico di misure strumentaliLo strumento di misura se usato correttamente puòLo strumento di misura, se usato correttamente, può garantire oggettività e ripetibilità della misura, migliorarne sensibilità ed accuratezzamigliorarne sensibilità ed accuratezzaL’uso di uno strumento non garantisce, di per sé, né l’oggettività né l’utilità della misura ai fini della valutazione ggdella disabilitàIl ricorso alla misura strumentale non è né immediato né semplice
Le scale di valutazione
Misure per la valutazione della disabilità e misure diagnostiche sono indirizzate a valutazioni funzionali ma con differenzeindirizzate a valutazioni funzionali, ma con differenze
misura diagnostica: obiettivo è distinguere caso patologico da quello normale e distinguere tra patologie diverse
d ll d b l à l è à l f d b lmisura della disabilità: il paziente è già classificato come disabile e l’obiettivo è stimare il livello di disabilità o la distanza tra le abilità residue e quelle necessarie per svolgere certe funzioni in maniera normale
Lo svolgimento dei compiti della vita quotidiana implica la capacità (abilità) di effettuare varie azioni o funzioni elementari con necessaria destrezza:
l’incapacità di svolgere correttamente anche una sola delle azioni/funzioni elementari può portare l’incapacità di portare a termine l’intero compito
Le scale di valutazione
Abilità e disabilità sono definite e valutate rispetto a compiti ben precisiAbilità e disabilità vanno considerate entità multi-dimensionali: unaAbilità e disabilità vanno considerate entità multi dimensionali: una dimensione per ognuna della grandezze (forze, velocità, estensioni, precisione, …) necessarie a caratterizzare le azioni elementari che realizzano il compito motorio consideratoLa valutazione delle (dis)abilità richiede la misura di più grandezzeIl protocollo di misura dovrebbe consentire di valutare, per ognuna delle grandezze considerate, la massima prestazione realizzabile dal
tt (f i di d t l l ità i di d tsoggetto (forza massima di un dato muscolo, velocità massima di un dato movimento, …) cioè la disponibilità delle grandezze o delle risorse nel soggettoDisponibilità rapportata ai valori della grandezza richiesti per la correttaDisponibilità rapportata ai valori della grandezza richiesti per la corretta esecuzione del compito consideratoOccorre una metrica: disabilità come scarto tra risorse disponibili e risorse necessarie per l’esecuzione del compito e di individuare le risorse più carentinecessarie per l esecuzione del compito e di individuare le risorse più carenti
Le scale di valutazione
ERM, Elemental Resource Model,(Kondraske 1987 1990 1995): modello(Kondraske, 1987, 1990, 1995): modello formale che rappresenta un tentativo di inquadramento metodologico sistematico della materias ste at co de a ate aProtocolli sperimentali laboriosi, molte misure, molta strumentazione (tempi di esecuzione e costi elevati)esecuzione e costi elevati)Approcci strumentali più semplici, basati su test di facile e rapida esecuzione e di provata validità misurabili medianteprovata validità, misurabili mediante strumentazione di basso costo, facile da calibrare e da usare, quantificabili con pochi parametri significativi (valutazionepochi parametri significativi (valutazione sintetica della disabilità e non analitica)
I modelli
Modelli fisici (studio della cinematica, approccio multisegmentale)Modelli matematici (sistema di equazioni ( qdifferenziali della cinematica e della dinamica dei segmentigValutazione della disabilità in altri ambiti:
Valutazione controllo dell’equilibrio nell’anzianoValutazione controllo dell equilibrio nell anziano (prevenzione del rischio di caduta), nell’osteoporosi, nel paziente parkinsonianop p
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per effettuare una valutazione in un dato contestoLe proprietà di una scala sono:
Appropriatezzapp pValiditàAffidabilitàAffidabilitàRiproducibilità o ripetibilitàSensibilitàSensibilità
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti ff tt l t i i d t t tper effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:A i tAppropriatezzaOgni scala ha il proprio ambito di applicazione (patologia o funzione da valutare) e non deve essere impiegata in ambiti diversi, a meno che non sia stata validata scientificamente per il nuovo impiego.
ValiditàAffidabilitàAffidabilitàRiproducibilità o ripetibilitàSensibilità
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti ff tt l t i i d t t tper effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:A i tAppropriatezzaValidità
deve essere dimostrata una correlazione tra il fenomeno da valutaredeve essere dimostrata una correlazione tra il fenomeno da valutare e le grandezze impiegate per descriverlo nella scala; la dimostrazione si basa sul confronto con il contenuto, con un modello o con uno standard di riferimento.modello o con uno standard di riferimento.
AffidabilitàRiproducibilità o ripetibilitàSensibilità
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
La validità (Johnston, 1992) è la misura di quanto un test misurieffettivamente ciò che voleva misurare: essa è pertanto una misura daeffettuarsi non a livello generale ma in maniera specifica per l’uso che sieffettuarsi non a livello generale ma in maniera specifica per l uso che sivuole fare del test;La validità va considerata a tre livelli:
contenuti: è legata a quanto la misura rappresenti le funzioni o gli elementicontenuti: è legata a quanto la misura rappresenti le funzioni o gli elementiconsiderati più rilevanti rispetto ad un particolare attributo o caratteristica (ades., una scala che debba misurare la memoria deve avere dei componenti chetengano conto della memoria a breve e a lungo termine, della memoria visiva edi quella uditiva) Generalmente questo tipo di validità viene determinato dadi quella uditiva). Generalmente questo tipo di validità viene determinato daesperti del settore o da persone con conoscenza delle tecniche più usate nelsettore in esame;criterion oriented: è legato a quanto una misura sia collegata a elementi
t i A t li ll i i di ti l lidità t llesterni. A questo livello si possono poi distinguere la validità concorrente e quellapredittiva. La prima tiene conto del grado di correlazione tra la misura e qualcheevento esterno contemporaneo di rilevanza. La validità predittiva tiene conto diquanto la misura sia in grado di prevedere anche eventi futuri;modello: è il grado in cui uno strumento misura il modello teorico per cui èstata progettata. Esaminare questo tipo di validità è un processo che si prolunganel tempo.
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
Per ogni misura bisogna poter provare il tipo di validità più giustoPer ogni misura bisogna poter provare il tipo di validità più giustoper lo scopo per cui essa è stata effettuata. Le affermazioni fattesulla validità devono inoltre riferirsi a situazioni particolari, obiettivi opopolazioni da studiare;popolazioni da studiare;se si usano dei sottopunteggi o dei punteggi composti, bisognadimostrare la validità anche di ognuno di questi. Ad ogni stima divalidità bisogna infine aggiungere sempre una descrizione dellavalidità bisogna infine aggiungere sempre una descrizione dellastatistica usata;è’ importante sottolineare che l’affidabilità è una condizione
i ffi i t l liditànecessaria e non sufficiente per la validità.
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per ff tt l t i i d t t teffettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:A i tAppropriatezzaValiditàAffidabilitàAffidabilità
è il grado con cui una misura è libera da errori casuali o occasionali. Riflette il grado di consistenza della misura;la valutazione di uno stesso caso ( stesso soggetto nelle stessela valutazione di uno stesso caso (= stesso soggetto nelle stesse condizioni) deve dare lo stesso esito, indipendentemente dal valutatore;
Riproducibilità o ripetibilitàSensibilità
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
L’affidabilità di una misura può essere valutata in più modi:Affidabilità inter rater: è il grado di consistenza tra misure effettuate da dueAffidabilità inter-rater: è il grado di consistenza tra misure effettuate da duediversi osservatori precedentemente formati (“se due diversi individui ugualmentepreparati non concordano, la procedura di misura è di dubbia obiettività ed utilità”,Johnston et al.,1992).
ffid bili à (S bili à) h l l b l à dAffidabilità test-retest (Stabilità): rispecchia la consistenza o la stabilità deipunteggi nel tempo ed è quindi critica se si studiano fenomeni in evoluzione.Consistenza interna: riflette la relazione tra vari elementi stabiliti per misurare lastessa caratteristica o capacità.stessa ca atte st ca o capac tà
Le tecniche statistiche comunemente usate per determinare l’affidabilità sono:Intra Class Correlation (ICC)Kappa (k)pp ( )Correlazione di Pearson (r)
Qualsiasi documento che contenga il resoconto di misure effettuate perl’analisi della riabilitazione dovrebbe essere accompagnato da stime
à énumeriche sull’affidabilità della popolazione scelta, nonché da una descrizionedel metodo usato per calcolarle.
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti ff tt l t i i d t t tper effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:A i tAppropriatezzaValiditàAffidabilitàAffidabilitàRiproducibilità o ripetibilitàPazienti nelle stesse condizioni devono ricevere la stessa valutazione, indipendentemente dal valutatore, dal momento e dal contesto.SensibilitàSensibilità
Le scale di valutazione qualitative oLe scale di valutazione qualitative o semi-quantitative
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti ff tt l t i i d t t tper effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:A i t
E’ opportuno che la scala garantisca facilità d’uso eAppropriatezza
ValiditàAffidabilità
garantisca facilità d uso e breve durata del test
AffidabilitàRiproducibilità o ripetibilitàSensibilità
la scala deve essere in grado di documentare con la necessaria sensibilità le variazioni del quadro clinico, indipendentemente dalla normale fluttuazione dei sintomi;si osserva spesso una diminuzione della sensibilità agli estremi inferiore e/o superiore del campo di misura (saturazione verso l’alto e/o verso il basso, floor and ceiling effect).
Scale di misurazione della disabilità
Le scale di misurazione della disabilità valutano le attività di vita quotidiana(ADL) o le attività strumentali di vita quotidiana (IADL)(ADL) o le attività strumentali di vita quotidiana (IADL)
Gli strumenti ADL misurano le attività personali:
Le scale più diffuse sono:
personali:vestirsimangiarefare il bagno
Barthel IndexFIM PULSES Profile
fare il bagnocura della persona
Gli i IADL l l i à d l PULSES ProfileGli strumenti IADL valutano le capacità del soggetto di:
adattarsi all’ambientecondurre la gestione della casafare la spesa
Indici ADL
Scale di valutazione basate su questionari (5-30 min)Indice di Katz delle attività della vita quotidiana (Activities of DailyIndice di Katz delle attività della vita quotidiana (Activities of Daily Living, ADL) (Katz et al., 1963)
Standard della valutazione dell’indipendenza nelle ADL.Contiene sei item nel campo delle funzioni quotidiane (igiene personale, p q ( g p ,vestirsi, uso del bagno, continenza, alimentazione, capacità di spostarsi)
Indice di Barthel (Mahoney e Barthel, 1965), Indice di Barthel ampliato, Indice di Barthel come punteggio di autovalutazione secondo McGinnis (M Gi i t l 1986) I di di B th l difi t (Sh h t l 1989)(McGinnis et al., 1986), Indice di Barthel modificato (Shah et al., 1989)
Indici riferiti alle ADL dopo ictus cerebrale, ma applicabili anche ad altre situazioniDa 10 a 20 itemDa 10 a 20 item
Rivermead Mobility Index (RMI, Collen et al., 1991)Indaga vari aspetto della mobilità in situazioni della vita quotidiana15 item15 itemPunteggio binario poco adatto a documentare progressi nelle singole funzioni
Barthel Index
Sviluppato nel 1965 per valutare le condizioni funzionali e le capacità di mobilità dei pazienti neuromuscolari e muscoloscheletrici degli ospedali per
l ti i i d l M l d (M h B th l 1965)malati cronici del Maryland (Mahoney e Barthel, 1965).usato per valutare il grado di indipendenza di un paziente nell’esecuzione di alcuni compiti ADL di cura della persona e di mobilità prima del ricovero e per documentare i progressi durante la riabilitazione nel corso del ricoveroper documentare i progressi durante la riabilitazione nel corso del ricovero.Ciascuna voce misura una singola funzione ADL(igiene personale, alimentazione, vestirsi, salire le scale…).2 versioni:2 versioni:
Wade e Collin (Collin 1988) contiene 10 voci ADL e fornisce un punteggio totale che varia da 0 (dip. totale) a 20 (ind. totale) con incrementi di 1 puntoGranger (Granger, 1992) comprende 15 voci ADL e fornisce un punteggio che g ( g , ) p p ggvaria da 0 a 100 con incrementi di 5 punti
elevata affidabilità test-ritest r=0,89 e interesaminatori r>0,95 (Granger, Albrecht e Hamilton, 1979)sensibile alle modificazioni funzionali e ai trattamenti riabilitativi
Barthel IndexPros
semplice da somministrare (può essere autosomministato, somministrato da un operatore sanitario o per telefono)somministrato da un operatore sanitario o per telefono)tempo di somministrazione: 20 minpossibilità di eseguire interviste telefoniche di follow-up
CCons non è una scala ordinale: i pesi attribuiti a ciascuna voce sono talvolta arbitrari e pertanto non lineari (Duckworth, 1980)l difi i i di d t di ti ifl tt i l tile modificazioni di un dato numero di punti non riflettono equivalenti cambiamenti nella funzione ADL nelle diverse attività campo di valutazione limitato: la scala misura solo funzioni molto basilari (non include altri domini come il benessere psicologico)basilari (non include altri domini, come il benessere psicologico)distorsione nei valori massimi e minimi (non comprende l’intera gamma delle modifiche comportamentali che si possono ottenere con la riabilitazione)riabilitazione) i pazienti possono avere compromissioni cognitive significative e avere un punteggio >80 al Barthel Index
Altri indici
Scale di valutazione basate sull’osservazione del pazienteGait Assessment Rating Scale (GARS Wolfson et al 1990)Gait Assessment Rating Scale (GARS, Wolfson et al., 1990)
Osservazione meticolosa della camminataLaboriosa e lunga (1h)Ri hi d i l i dd iRichiede accurata preparazione e valutatori addestratiBuona affidabilità, buona sensibilitàGARS modificata (GARS-M)
Physical Performance Test (PPT, Reuben e Sui, 1990)Da sette a nove semplici funzioni della vita quotidiana, cronometrando i tempi di esecuzioneMobilità fine e grossolana degli arti superiori, equilibrio, mobilità, coordinazione e resistenza20 minA dibili à 90%Attendibilità >90%
Altri indici
Scale di valutazione basate sull’osservazione del paziente Scala MRC (Medical Research Council MRC 1976)Scala MRC (Medical Research Council, MRC, 1976)
Valutazione della forza muscolare, facendo compiere al soggetto movimenti semplici10 min ca10 min ca.
Test di Tinetti (Tinetti, 1986)In ambito geriatrico, per la valutazione del controllo dell’equilibrio
l l d ll b l à l l l d ll13 item per la valutazione della stabilità posturale e 8 per la valutazione della camminata (valutazioni indipendenti e si possono effettuare separatamente)Anche in versioni ridotte
Indici IADL
Questi indici si differenziano da quelli ADL perché valutano attività più complesse legate non tanto alla cura di sé quanto piuttosto adcomplesse, legate non tanto alla cura di sé, quanto piuttosto ad attività quotidiane come il cucinare, lo shopping, il telefonare, ecc..Alcuni di questi indici possono essere calcolati da un semplice osservatore, altri richiedono la presenza di un terapista o di un medico. Così come per gli indici ADL, il loro campo d’applicazione è quello della valutazione del bisogno di un soggetto di un processo q g gg priabilitativo o di ausili tecnologici. Gli indici principali di questo tipo sono il PULSES Profile, l’AMPS(Assessment of Motor and Process Skills) e il FIM (Functional(Assessment of Motor and Process Skills) e il FIM (FunctionalIndependence Measure)
FIM, Functional Independence Measure
La Misura d’Indipendenza Funzionale (FIM) è la misura di disabilità più utilizzata eaccettata dalla comunità internazionaleaccettata dalla comunità internazionaleSviluppata in USA nel 1983 per valutare il costo di trattamenti riabilitativi èutilizzata per valutare le condizioni funzionali, i progressi e i risultati di pazienti inriabilitazioneE’ l di i tili bil t tti i i ti t tt l t l iE’ una scala di misura utilizzabile per tutti i pazienti e per tutte le patologie perstabilire il livello i disabilità di un individuo in termini di bisogno di assistenzaLa FIM si è sviluppata a partire dalla UDS (Uniform Data System) per la medicinariabilitativaLa UDS parte dalla distinzione tra menomazione (funzionalità), disabilità (attività) ehandicap (vita sociale)La FIM fa riferimento ai due ambiti funzionali e delle attività ed è un indicatoremirato a stabilire il grado di disabilità in termini di livello d’assistenza necessariamirato a stabilire il grado di disabilità, in termini di livello d assistenza necessariaper portare a compimento le attività di vita quotidianaVengono stabiliti vari livelli della riabilitazione e l’efficienza dell’assistenza puòessere stimata dividendo l’aumento delle capacità funzionali del soggetto(misurabile con un aumento del punteggio FIM) per il costo dei servizi per lariabilitazione
FIM, Functional Independence Measure
(Rehabilitation Research & Training Center, UB)
FIM, Functional Independence Measure
Costituita da 18 voci organizzate in 6 sottoscale che valutano 2 dimensioni:
Caratteristiche fisiche: alimentazione, pulizia personale, vestirsi, ecc.Capacità cognitive: comunicazione, interazioni sociale, memoria, ecc.
Le voci legate alle condizioni fisiche sono tratte dall’indice di Barthel. Le tre vocilegate alle capacità cognitive coprono gli ambiti dell’interazione sociale dellalegate alle capacità cognitive coprono gli ambiti dell interazione sociale, dellacapacità di risolvere problemi e della memoria.difficile da apprendere, da usare e da autoamministrare Una scala ordinale di sette punteggi rappresenta i vari gradi d’indipendenza,Una scala ordinale di sette punteggi rappresenta i vari gradi d indipendenza,legati al livello di assistenza necessario per il paziente;1 (dipendente)..7 (indipendente), con granularità poco definitaI punteggi si basano sulle performance pratiche più che sulle capacità generiche, edevono essere assegnati in base ad osservazioni dirette, ai colloqui con i pazienti ealle loro cartelle cliniche. I valutatori sono generalmente fisiatri, infermieri oterapisti e in genere servono 30 minuti per la valutazione di un paziente.La FIM è stata usata sia per gli adulti che per i bambini (in una versioneLa FIM è stata usata sia per gli adulti che per i bambini (in una versionemodificata, dal nome WeeFIM)
FIM, Functional Independence Measure
Per ogni voce, ci sono due livelli di indipendenza funzionale che distinguono lacompleta indipendenza dall’indipendenza modificata, cioè quella per cui un’attività viene
i l i l l’ i di l h ilieseguita ma con lentezza, o con pericolo, o con l’aiuto di qualche ausilio.Due livelli dipendenti si riferiscono invece alla fornitura di assistenza: una dipendenzamodificata è quella per cui un assistente fornisce meno della metà dello sforzo necessarioper eseguire un compito, mentre la dipendenza completa è quella per cui l’assistentepe esegu e u co p o, e e a d pe de a co p e a è que a pe cu ass s e efornisce più della metà di tale sforzo.Ad ogni livello si possono poi stabilire delle ulteriori suddivisioni dei vari livelli. Unostrumento di calcolo apposito, somma i vari punteggi fornendo una scala di valori tra il 18(dipendenza massima) al 126 (indipendenza massima)(dipendenza massima) al 126 (indipendenza massima).Validità e ripetibilità della FIM sono state ampiamente dimostrate. Il principale punto diforza di tale scala sta nel suo essere basata sull’UDS e nel fatto che il lato fisico è trattatoanche meglio che negli altri indici di misura delle ADL.
elevata affidabilità test-ritest r=0,84 (Rockwood, 1993)La principale lacuna di tale misura è la sua bassa sensibilità per ciò che riguarda il campodella comunicazione. Se lo si guarda solo come un breve strumento di misura delladisabilità più che come uno strumento generico per la misura dello stato di salutedisabilità più che come uno strumento generico per la misura dello stato di salute,quest’indice può essere usato per “misurare il paziente” nell’ottica della sua valutazione.
FIM
LIVELLI di punteggiop gg
7 Autosufficienza completa7. Autosufficienza completa6. Autosufficienza con adattamenti/ausili5 Supervisione/Adattamenti5. Supervisione/Adattamenti4. Assistenza minima3 Assistenza moderata3. Assistenza moderata2. Assistenza intensa1 Assistenza completa1. Assistenza completa
FIM
I punteggi cumulativi producono un indice quantitativo della disabilità della persona Una scheda standarddella disabilità della persona. Una scheda standard socio-sanitaria consente di correlarli a variabili rilevanti a fini clinico-epidemiologici Il punteggio FIM™ ha una grande validità metrico-statistica, è un indice di appropriatezza del ricovero e di efficacia della riabilitazione è correlato al tempo diefficacia della riabilitazione, è correlato al tempo di degenza ed ai minuti di assistenza. Il profilo dei punteggi nelle singole voci fornisce informazioni sulla necessità di riconsiderare specifici processi assistenziali.I campi di applicazione spaziano dalla degenza riabilitativa post acuta alla casa di riposo all'assistenza domiciliarepost-acuta, alla casa di riposo, all assistenza domiciliare.
FIM
ITEMS:Cura della persona Locomozione1.Nutrirsi2.Rassettarsi3.Lavarsi4.Vestirsi, dalla vita in su
12. Cammino-Carrozzina13. Scale
R di t i4.Vestirsi, dalla vita in su5.Vestirsi, dalla vita in giù6.Igiene perineale
Controllo sfinterico
Comunicazione
14.Comprensione15.Espressione
Range di punteggiomotorio (items 1-13):13-91cognitivo (items14-18):5-35totale (items 1 18):18 126Controllo sfinterico
7.Vescica8.Alvo
Capacità relazionali-Cognitive
16 R t li lt i
totale (items 1-18):18-126
Mobilità
(Trasferimenti)9. Letto-sedia-carrozzina10 W C
16. Rapporto con gli altri17.Soluzione di problemi
18.Memoria10.W.C.11.Vasca o doccia
FIM
Nel diagramma "a gstella" l'aumento di autosufficienza fra ingresso e dimissione in un singolo paziente g pviene rappresentato dall'area sottesa dalle curve rossa e verde, rispettivamente.
FAM, Functional Assessment Measure
La FAM è stata sviluppata da un insieme di clinici rappresentanti di tutte lepossibili categorie coinvolte in un processo riabilitativopossibili categorie coinvolte in un processo riabilitativo.Quest’indice, calcolato a partire da dodici voci, nasce come aggiunta alla FIM edè indirizzata in particolar modo alle aree funzionali meno enfatizzate inquest’ultima come quella cognitiva comportamentale e dellaquest ultima, come quella cognitiva, comportamentale e dellacomunicazione.Ognuna delle 12 categorie non è pensata come a sé stante, ma va integrata alle18 della FIM: le 30 voci totali sono note anche come FIM+FAM18 della FIM: le 30 voci totali sono note anche come FIM+FAM.
La scala Fugl-Meyer
The post-stroke hemiplegic patient. I. A method for evaluation ofphysical performance A R Fugl-Meyer L Jaasko I Leyman S Olssonphysical performance, A. R. Fugl-Meyer, L. Jaasko, I. Leyman, S. Olsson,S. Steglind, Scand J Rehabil Med 1975;7:13-31.Scala di valutazione della funzione motoriaTempo di somministrazione: 30-40 min.Vantaggi
utilizzata in maniera estesautilizzata in maniera estesabuona validità e affidabilità per la valutazione della funzione sensorimotoria edell’equilibrio
Svantaggiconsiderata da molti troppo complessa e con tempo di somministrazionetroppo elevatopp
La scala Fugl-Meyer
La valutazione comprende tre parti differenti, mai t di d tiinterdipendenti:
Motor function and balanceSome sensation qualitiesSome sensation qualitiesPassive range of motion and occurrence of joint pain
La scala include 3 gradi: 0,1,2La scala include 3 gradi: 0,1,2E’ stata costruita seguendo l’ipotesi che il recupero dellafunzione motoria nei pazienti emiplegici segue un decorsop p g gdefinibile a passi (per un paziente con emiparesi, lacomparsa di riflessi precede sempre l’azione motoria
l t i )volontaria)
La scala Fugl-Meyer
UPPER EXTREMITYA Shoulder/Elbow/ForearmI Reflex-activity Flexors
ExtensorsII a Shoulder Retraction
ElevationAbduction
IIa: Flexor sinergy
Outwards rotationElbow FlexionForearm Supination
IIb: Extensor sinergy
La scala Fugl-Meyer
II b Shoulder Add-/inw.rotationElbow ExtensionForearm Pronation
III H d t l b iIII Hand to lumbar spineShoulder Flexion 0°-90°Elbow 90° Pro-/SupinationElbow 90 Pro /Supination
IV Shoulder Abduction 0°-90°Flexion 90°-180°
Elbow 0° Pro-/SupinationV Normal reflex activity
La scala Fugl-Meyer
B WRISTElbow 90° Wrist-stabilityElbow 90° Wrist-flexion/extensionElbow 0° Wrist-stabilityElbow 0° Wrist-flexion/extensionElbow 0 Wrist-flexion/extensionCircumductionC HANDFingers MassflexionFingers MassextensionGrasp aGrasp aGrasp bGrasp cGrasp dGrasp e
La scala Fugl-Meyer
D CORDINATION/SPEEDTremorTremorDysmetriaTimeTime
LOWER EXTREMITYE HIP/KNEE/ANKLEE HIP/KNEE/ANKLEI Reflex-activity Flexors
E tExtensorsII a Hip Flexion
K Fl iKnee FlexionIIa: Flexor sinergy
La scala Fugl-Meyer
II b Hip ExtensionAdduction
Knee ExtensionIIb: Extensor sinergy
Ankle PlantarflexionIII Knee Flexion
Ankle Dorsi-flexionIV Knee Flexion
Ankle Dorsi-flexionV Normal reflex-activityy
Punteggio massimo per funzione motoria delle estremità inferiori: 34 punti
i l f i i ( ) 00 i
La scala Fugl-Meyer Punteggio totale funzione motoria (A-F): 100 punti
F COORDINATION/SPEEDTremorTremorDysmetriaTimeTime
G BALANCE (max 14 p.ti)Sit without supportSit without supportProtective reaction non-affected sideProtective reaction affected sideStand without supportStand on non-affected sideStand on affected leg
Punteggio massimo a: 8 punti, b: 16 punti
Punteggio totale H: 24
La scala Fugl-Meyer
gg
H SENSATIONLi ht t h Aa Light touch Arm
Palmar surface of handsLeggPlantar
b Position ShoulderElbowElbowWristThumbHipKneeAnkleAnkleToes
Punteggio massimo per range-of-motion: 44
Punteggio totale per joint pain: 44
La scala Fugl-Meyer
Punteggio totale per joint pain: 44
J PASSIVE JOINT MOTION/JOINT PAINShoulder FlexionShoulder Flexion
Abduction-90°Outw. rotationInw. rotation
Elbow Flexion/Extension/Forearm Pronation/Supination
Wrist Flexion/ExtensionFingers Flexion/ExtensionFingers Flexion/ExtensionHip Flexion/Abduction/Outw.rot/Inw.rotKnee Flexion/ExtensionAnkle Dorsi-flexion/Plantar-flexionFoot Pronation/Supination
Scale di misurazione dell’impairment
Le scale di misurazione dell’impairment o del danno quantificano l’effetto della patologia sulle strutture anatomiche o sui sistemil effetto della patologia sulle strutture anatomiche o sui sistemi funzionali dell’organismo umano.
Le scale più diffuse sono:Motricity IndexEDSS (E d d Di bilit St t S l )EDSS (Expanded Disability Status Scale)NIHSS (National Institutes of Health Stroke Scale): valuta lo
stato neurologico del paziente con ictusstato neurologico del paziente con ictusAshworth Scale: misura il grado di spasticità di un gruppo
muscolare
Scale di misurazione dell’handicap
Le scale di misurazione dell’handicap valutano gli aspetti psicologici, sociali ed economici del soggetto.Le scale più diffuse sono:
CHART (Craig Handicap Assessment and ( g pReporting Technique) QuestionnaireCIQ (Community Integration Questionnaire)London Handicap Scale
Scale di misurazione della qualità della vita
Le scale di misurazione della qualità della vita valutanoLe scale di misurazione della qualità della vita valutano l’impatto della malattia dal punto di vista del paziente e misurano parametri legati alla percezione che il soggetto ha p g p ggdi sé dal punto di vista psicologico e fisico
L l iù li tLe scale più applicate sono:SIP (Sickness Impact Profile)SF-36 (36-Item Short-Form)SF-36 (36-Item Short-Form)MRFA (Medical Rehabilitation Follow Along)
Sommario della presentazione
Valutazione della disabilità motoria
Analisi critica delle scale di valutazioneBarthel Index
Altri indici
FIMFIM
La scala Fugl-Meyer
Un caso studio: il MIT ManusUn caso studio: il MIT-Manus
Sviluppi futuri
Conclusioni
Un caso studio: il MIT-Manus
Sistema brevettato (1995)US Patent number: 5 466 213US Patent number: 5,466,213
Abstract:“An interactive robotic therapist interacts with a patient to shape the motor skills of thea patient to shape the motor skills of the patient’s limb through a series of desired exercises with a robotic arm”
Prodotto dalla IMT Interactive MotionProdotto dalla IMT, Interactive Motion Technologies, Inc. (http://interactive-motion.com)Sistema robotico modulare:Sistema robotico modulare:
InMotion2 Shoulder-Elbow Robot;InMotion3 Wrist Robot;I M ti 1 Li R b tInMotion1 Linear Robot; Grasp Sensor
Un caso studio: il MIT-Manus
Obiettivo: esaminare se la terapia robotica possa ridurre il dannomotorio e migliorare il recupero dell’arto emiparetico in persone conmotorio e migliorare il recupero dell arto emiparetico in persone conictus cronico.Partecipanti: 20 soggetti (16 uomini, 4 donne), età:19-77 annip gg ( , ),(55.5±17.2 anni), con ictus singolo, unilaterale da 1-5 anni, conemiparesi persistente.Intervento: terapia robotica 3 volte a settimana per 6 mesi IIntervento: terapia robotica, 3 volte a settimana per 6 mesi. Isoggetti in grado di raggiungere target sono stati assegnati a caso algruppo con terapia robotica sensomotoria o resistente-progressiva.Scale: Modified Ashworth Scale, Fugl-Meyer dell’arto superiore, MotorStatus Scale (MSS), Medical Research Council motor power.
Effects of robotic therapy on motor impairment and recovery in chronic stroke, S.E. Fasoli, H.I. Krebs, J. Stein, W.R. Frontera, N.Hogan, Arch Phys Med Rehabil, Vol.84, April 2003
Un caso studio: il MIT-Manus
Valutazione clinica di base per stabilire la stabilità motoria dell’arto superiorecoinvolto, intervalli di 2 settimane durante 1 mese di osservazione prima delcoinvolto, intervalli di 2 settimane durante 1 mese di osservazione prima deltrattamento.Modified Ashworth Scale (MAS) usata per misurare la spasticitàmuscolare (assegnando un punteggio alla resistenza all’allungamento( g p gg gpassivo in 14 gruppi muscolari dell’arto superiori).Fugl-Meyer Scale della funzione estremità superiore esamina la presenzadi movimenti sinergici e isolati e la presa.g pMRC motor power misura la forza in gruppi muscolari isolati della spalla edel gomito coinvolti mediante una scala ordinale (0, nessuna contrazionemuscolare; 5, forza normale).Motor Status Score (MSS) misura più completa e discreta del movimentoisolato dell’arto superiore e della funzione motoria rispetto alla Fugl-Meyer,utilizzando una scala a 6 punti.
MSS suddiviso in 2 scale: movimenti spalla e gomito (esercitati dal robot),movimenti polso e dita (non esercitati dal robot);
Un caso studio: il MIT-Manus
Due forme di terapia robotica:Sensori-motoriaR i t t i t k di hi l d i t f tResistente-progressiva: task di reaching planare, muovendosi contro una forza oppostagenerata dal robot
Soggetti incapaci di muovere l’end effector del robot assegnati al gruppo sensori-motorio: robot fornisce assistenzamotorio: robot fornisce assistenza.Soggetti in grado di raggiungere tutti i target dopo 3 settimane di terapia roboticaassegnati a caso o a continuare nel gruppo sensori-motorio o a iniziare la terapiaesistente p og essi aresistente-progressiva.
Soggetti in grado di raggiungere tutti i target senza l’assistenza del robotassegnati al primo o al secondo gruppo.
Un caso studio: il MIT-Manus
Un caso studio: il MIT-Manus
Nessuna differenza significativa tra la valutazioni cliniche pre-trattamento
1. Stabilità dei danni motori cronici
2. Ogni cambiamento successivo nello stato motorio potrebbe essere attribuito agli effettimotorio potrebbe essere attribuito agli effetti
della terapia robotica
Sperimentazioni clinicheClinical evaluation and functional scales
Motor Status ScoreMotor Status ScoreChedoke-McMaster Stroke AssessmentModified Ashworth ScalePower Motor ScorePower Motor Score
28 patients, in two groups: severe chronic patients, robotic therapy using reachingexercises in convergent field (n 18) and mildexercises in convergent field (n=18) and mild chronic patients, robotic therapy using divergent force field (n=10)
Severe chronic patients: 1 hr/day, 3 times per week, 6 weeks (First phase:first series n=10 April-June 2006,second series n=8 June-July 2006)Mild ch onic patients 1 h /da 3 times pe eekMild chronic patients : 1 hr/day, 3 times per week, 6 weeks (Second phase: from September/October 2006)
Esempi di traiettorie
pre-robotic treatment post-robotic treatmentpre-robotic treatment post-robotic treatment
Un caso studio: il MIT-Manus
I risultati rivelano benefici statisticamente significativiI risultati rivelano benefici statisticamente significatividi una terapia robotica, ripetitiva, goal-directed.Inoltre indicano che una terapia robotica intensiva puòInoltre indicano che una terapia robotica intensiva puòessere complementare ad altri approcci, in quanto puòdecrementare in maniera significativa i danni motori
i i i di f i i d d tcronici in persone con disfunzioni, da moderate agravi, dell’arto superiore (grazie all’utilizzo di scale divalutazione funzionale).valutazione funzionale).
Sommario della presentazione
Valutazione della disabilità motoria
Analisi critica delle scale di valutazioneBarthel Index
Altri indici
FIMFIM
La scala Fugl-Meyer
Un caso studio: il MIT ManusUn caso studio: il MIT-Manus
Sviluppi futuri
Conclusioni
IST-2003-507424
ALLADINALLADINNatural Language Based Decision
Information Society Technologies
Natural Language Based Decision Support in Neuro-rehabilitation
Arteveldehogeschool (B) – Project CoordinatorLanguage and Computing NV (B)Budapest University of Technology and Economics (HU)Univerza v Ljubljani, Fakulteta za Elektrotehniko (SL)Zenon SA Robotics and Informatics (EL)Zenon SA, Robotics and Informatics (EL)University of Wales Cardiff (UK)Multitel ASBL (B)The Provost Fellows and Scholars of the College of the
www.alladinwww.alladin--ehealth.orgehealth.orgHoly and Undivided Trinity of Queen Elizabeth near Dublin (IRL)
Országos Orvosi Rehabilitációs Intézet (HU)Scuola Superiore Sant’Anna (I)Scuola Superiore Sant Anna (I)Università Campus-Biomedico (I)
Sviluppi futuri: il progetto ALLADIN
Information Society Technologies
Il principale obiettivo del progetto ALLADIN è quello di offrire un nuovo standard per il calcolo e la predizione del recupero funzionale in pazienti post ictusQuesto è un fattore cruciale nella
ti “ li t t d id b d”pratica“client centred evidence based”, nella pianificazione delle dimissioni e nell’utilizzazione delle risorse riabilitativeP tt i il diProgettazione e sviluppo di:
Una piattaforma meccatronica per il monitoraggio di forze/coppie durante movimenti isometricimovimenti isometrici un software di supporto alle decisioni cliniche, facile da usare, basato sul linguaggio naturale,per la riabilitazione neurologica post-ictus
S il i f t i il tt ALLADINSviluppi futuri: il progetto ALLADIN
Information Society
Sviluppi futuri: il Progetto ALLADIN
Information Society Technologies
Nelle sperimetazioni si utilizzano compiti relativi ad attività di vita pquotidiana, Activity of Daily Living (ADL).Per la prima volta, la funzionalità èPer la prima volta, la funzionalità è tradotta direttamente in codici standard che provengono dai punti guida (milestones) e dagli indicatori ( ) g(marker) per il recupero. Questo metodo potrà condurre non soltanto ad una standardizzazionesoltanto ad una standardizzazione della diagnosi funzionale nell’ictus, ma colmerà anche la lacuna fra analisi ed intervento riabilitativo, generando un , gcollegamento fra entrambi.
Piattaforma meccatronica per laPiattaforma meccatronica per laPiattaforma meccatronica per la Piattaforma meccatronica per la valutazione funzionale in riabilitazionevalutazione funzionale in riabilitazione
Trial clinici presso:a c c p esso- Maria Middelares Hospital
(Gent Belgium)- St. James/Adelaide & Meath
Hospital (SJH/AMNCH) (Dublin Ireland)
- Szent János Hospital (Budapest, Hungary)
Circa 200 soggetti (100 controlliCirca 200 soggetti (100 controlli, 100 pazienti)ADD, Alladin ADD, Alladin
Diagnostic Diagnostic DeviceDevice
J. Van Vaerenbergh et al., Assessment ofrecovery at stroke patients by whole bodyDeviceDevice
8 F/T sensors8 F/T sensors
recovery at stroke patients by whole-bodyisometric force-torque measurements offunctional tasks I: mechanical design of thedevice, 3rd European Medical and BiologicalEngineering Conference (EMBEC 2005)Engineering Conference (EMBEC 2005),November 20 - 25, 2005, Prague, Czech Republic
Misure isometriche di Misure isometriche di forza/coppiaforza/coppiaforza/coppiaforza/coppia
Task funzionaliTask funzionaliTask funzionali Task funzionali AHS-018_Task 5_s02_m52_Big Toe
-2
01 22 43 64 85 106 127 148 169 190 211 232 253 274 295 316 337 358 379 400
-10
-8
-6
-4
Timee
Forc
e FxFyFz
Tasks funzionali
Sommario della presentazione
Valutazione della disabilità motoria
Analisi critica delle scale di valutazioneBarthel Index
Altri indici
FIMFIM
La scala Fugl-Meyer
Un caso studio: il MIT ManusUn caso studio: il MIT-Manus
Sviluppi futuri
Conclusioni
Conclusioni
Nella valutazione del disabile motorio è largamente diffuso il ricorso a scale qualitative osemi-quantitative
t ivantaggisemplicità;rapidità.
svantaggisvantaggifattori soggettivi di giudizio;difetti intrinseci dell’eventuale scala numerica (scarsa risoluzione, floor andceiling effect).g )
Sensori e strumenti per la misura del movimento: valutazione più rigorosa e piùoggettiva (standardizzazione misure e definizione di criteri di giudizio omogenei econfrontabili)Misure semplici dirette di minimo disturbo per il paziente/disabile con strumentazioneMisure semplici, dirette, di minimo disturbo per il paziente/disabile con strumentazioneaffidabile, di basso costo e di facile impiegoValidazione della metodica, riguardo:
caratteristiche intrinseche del principio di misura e della strumentazionep p(accuratezza, precisione)capacità di distinguere tra performance alterata e normale (sensibilità e specificità)capacità di seguire l’evoluzione della disabilità
Conclusioni
Una scala di valutazione ideale deve:
l t l t i l i d l i t t t tti itàvalutare la prestazione complessiva del sistema utente-attività-(ausilio)-contesto e non solo il grado di disabilità della persona fisica o il carico assistenziale richiesto
valutare i soggetti in modo globale e non solo su alcune tipologie di attività (cura della persona, vita quotidiana, studio, divertimento, inserimento lavorativo ecc )inserimento lavorativo, ecc.)
misurare contemporaneamente il grado di abilità, di partecipazionee della qualità della vitae della qualità della vita
mettere in risalto anche il grado di autonomia percepito dalla persona, specialmente in riferimento ai bisogni considerati prioritari e alle preferenze dalla persona. Ciò può comportare la necessità di un eventuale utilizzo di pesi nella valutazione
Conclusioni
Una scala di valutazione ideale dovrebbe essere:
lidvalida
affidabile
precisa
sensibile e fattibile all’uso
formattata in modo tale che i dati possano essere usatiindividualmente o come un aggregato
i f il d i iconcisa e facile da amministrare
Dittmar & Gresham, 1996
Conclusioni
l’ICF…
può costituire una base per la politica della salute e della disabilità a livello nazionale, oltre che strumento di l ifi iclassificazione
può essere utilizzato come strumento uniforme di raccolta dati comparabili fra patologie diverse, e anche fra paesi diversi (a vantaggio della programmazione degli interventi)
permetterà la revisione dei criteri di accertamento dell’invalidità
Link utili
Progetto ICF in Italia:http://www welfare gov it/icf/it/index htmlhttp://www.welfare.gov.it/icf/it/index.html
ICF in inglese e altre informazioni utili: www who int/classification/icfwww.who.int/classification/icf
Italia Lavorowww italialavoro it/ICF/home aspwww.italialavoro.it/ICF/home.asp
ERM (Elematal Resource Model):www ee uta edu/hpi/PAGES/ERM main htmlwww-ee.uta.edu/hpi/PAGES/ERM_main.html
Link utili
Specific Stroke Scales:h // k / i l / l /i d hhttp://www.strokecenter.org/trials/scales/index.htm
Uniform Data System for Medical Rehabilitation:http://www.udsmr.org/