infanterie division
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Infanterie-Division
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250. Infanterie-Division
Spanische Legion 3 Bat.jpg
Descrizione generale
Attiva 1941 - 1943
Nazione Flag of the NSDAP
(1920–1945).svg Germania
nazista
Alleanza Asse
Tipo unità di volontari
spagnoli
Dimensione 18.104 uomini
Soprannome División Azul o
Blaue Division
Battaglie/guerre Assedio di
Leningrado
Comandanti
generale Agustín Muñoz
Grandes Comandante
Fonti nel testo
Voci su unità militari presenti
su Wikipedia
La 250. Infanterie-Division
della Wehrmacht, meglio
conosciuta come Divisione
Blu (in spagnolo: División
Azul o Blaue Division per
l'esercito tedesco), è stata
una delle unità di volontari
spagnoli che hanno servito
dal 1941 e ufficialmente fino
al 1943, nelle forze dell'Asse
durante la seconda guerra
mondiale, soprattutto nel
fronte orientale contro
l'Unione Sovietica.
Indice [nascondi]
1 Origine
2 Battesimo del fuoco
3 Gli ultimi spagnoli nelle file
del Terzo Reich
4 Bilancio
5 Decorazioni
6 Battaglie
7 Ordine di battaglia
8 Note
9 Bibliografia
10 Filmografia
11 Voci correlate
12 Altri progetti
13 Collegamenti esterni
Origine[modifica | modifica
wikitesto]
Pur non essendo entrata in
guerra nel secondo conflitto
mondiale, la Spagna permise
ai propri cittadini che
volevano arruolarsi come
volontari di prestare servizio
nell'esercito tedesco. In
questo modo restava
neutrale, potendo
contemporaneamente
compensare le Potenze
dell'Asse per l'aiuto dato da
Germania ed Italia durante la
guerra civile spagnola (cfr.
Legione Condor)[senza
fonte].
Il ministro degli esteri del
tempo, Ramón Serrano
Súñer, propose la creazione
di un corpo volontario
all'inizio dell'Operazione
Barbarossa e Franco inviò
una formale offerta di aiuto a
Berlino. Hitler approvò
l'impiego di volontari
spagnoli il 24 giugno 1941.
Essi furono raccolti presso le
bandiere di tutte le caserme
delle aree metropolitane in
Spagna. I cadetti della
Scuola Ufficiali di Saragozza
accorsero spontaneamente in
gran numero[senza fonte].
Inizialmente, il governo
spagnolo progettò l'invio di
circa 4.000 uomini, ma
venne positivamente
sconfessato accorgendosi
dell'adesione di un numero
talmente alto di volontari da
poter formare un'intera
divisione: 18.104 uomini, tra
cui 2.200 ufficiali. Secondo
una stima dell'ambasciatore
tedesco, sarebbe stato
possibile formare 40
divisioni[senza fonte]. Il
cinquanta per cento di
ufficiali e soldati erano
militari di carriera, molti di
loro falangisti veterani della
Guerra Civile e molti studenti
provenienti da varie
università. Il generale
Agustín Muñoz Grandes,
segretario general del
Movimiento, fu nominato alla
guida dei volontari, tuttavia
fu successivamente sostituito
da Emilio Esteban Infantes.
Non potendo utilizzare
l'uniforme dell'esercito
spagnolo, fu adottata
un'uniforme simbolica che
comprendeva il rosso dei
berretti carlisti, pantaloni di
colore cachi utilizzati dalla
Legione spagnola e l'azzurro
delle camicie falangiste, per il
quale venne chiamata
Divisione Blu. Questa
uniforme è stata utilizzata
solo durante le parate in
Spagna: sul campo di
battaglia i soldati utilizzavano
l'uniforme grigioverde della
Wehrmacht, leggermente
modificata per la
visualizzazione sulla parte
superiore della manica destra
e sul lato destro dell'elmetto
della parola 'España' con i
colori nazionali spagnoli.
Il 13 luglio 1941 partì da
Madrid per Grafenwöhr
(Baviera) il primo treno di
volontari per cinque
settimane di istruzione. A
questi primi inviati fu data la
denominazione di 250.
Einheit spanischer Freiwilliger
('250ª Divisione volontaria
spagnola'), inizialmente
divisa in quattro reggimenti
di fanteria. Per rispettare
l'organizzazione nell'esercito
tedesco uno dei reggimenti
fu eliminato e le sue truppe
distribuite nei restanti tre. Il
reggimento prese il nome
delle tre città spagnole in cui
provenivano la maggior parte
dei volontari: Barcellona,
Valencia e Siviglia[senza
fonte]. Ogni reggimento
aveva tre battaglioni,
formata da quattro
compagnie ciascuno, così
come un reggimento di
artiglieria formato da quattro
gruppi: tre gruppi composti
ciascuno da tre batterie
leggere da 105 mm dotati di
obici leFH 18, ed un gruppo
su tre batterie pesanti da
150 mm. Nell'organico
divisionale era inoltre inserito
un battaglione anticarro su
due compagnie, per un totale
di 12 cannoni anticarro Pak
36 da 37 mm, un battaglione
genio, un battaglione da
ricognizione, un battaglione
trasmissioni, ciascuno su tre
compagnie.
Aviatori volontari costituirono
la Squadriglia Blu (Escuadrilla
Azul), equipaggiata con
caccia Messerschmitt Bf 109
e Focke-Wulf Fw 190 che
contribuì allo sforzo bellico
con l'abbattimento di 156
velivoli sovietici.
Il 20 agosto, dopo aver
prestato il giuramento
(modificato appositamente
per elencare in particolare la
lotta contro il comunismo), la
Divisione Blu fu inviata sul
fronte orientale. Fu
trasportata in treno fino a
Suwalki in Polonia, da cui
dovette poi proseguire a
piedi. Dopo aver avanzato
verso Smolensk, fu deviata
per partecipare all'assedio di
Leningrado, unendosi alla
XVI armata tedesca.
Battesimo del fuoco[modifica
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La Divisione Blu subì pesanti
perdite nell'Assedio di
Leningrado, a causa tanto
della lotta quanto dell'azione
del freddo. A partire da
maggio 1942 arrivarono dalla
Spagna altre truppe a coprire
le perdite ed alleviare i
combattenti feriti. Fino a
46.000 volontari servirono
sul fronte orientale, tra i
quali circa 24.000 reclute.
Molti sono stati decorati per
l'azione ed il coraggio sia
dall'esercito spagnolo che da
quello tedesco.
Dopo la caduta del fronte
nella Battaglia di Stalingrado
la situazione è cambiata e più
truppe tedesche sono state
utilizzate in luogo degli
Spagnoli. Ciò ha coinciso con
il cambiamento di comando
della divisione, che venne
assegnato al generale Emilio
Esteban Infantes. Infine gli
Alleati cominciarono ad
esercitare pressioni su Franco
per ritirare le truppe
volontarie. I negoziati avviati
da lui alla fine del 1943 si
conclusero con un ordine per
il rimpatrio graduale a partire
dal 10 ottobre.
Gli ultimi spagnoli nelle file
del Terzo Reich[modifica |
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Tra 1.500 e 3.000 soldati
spagnoli rifiutarono di
seguire l'ordine di Franco e
tornare in madrepatria. Ci
furono volontari Spagnoli
anche in altre unità tedesche,
soprattutto nelle Waffen-SS
(SS 101), ed anche dopo il
1943 nuovi volontari
continuarono ad affluire sul
fronte orientale
attraversando la frontiera
spagnola clandestinamente a
Lourdes, Francia. Anche
queste nuove unità venivano
chiamate Divisione Blu. Gli
spagnoli rimasero
inizialmente inquadrati nella
121ª Divisione di fanteria e
rientrarono in Spagna il 21
giugno 1944, solo dopo il
secondo appello di rimpatrio
del marzo 1944.
Il resto dei volontari furono
raggruppati in altre unità
tedesche, come la 3ª
Divisione di montagna e la
357ª Divisione di fanteria.
Un'altra unità fu inviata in
Lettonia. Due compagnie
furono unificate con il
reggimento della 121ª
Divisione brandemburghese
in Iugoslavia per combattere
i partigiani di Tito. Cinquanta
spagnoli espatriarono nei
Pirenei per lottare contro la
resistenza francese. La 101ª
compagnia Spanische
Freiwilligen Kompanie delle
SS, 140 uomini, composta di
quattro plotoni di fucilieri e
un plotone di ufficiali, fu
assegnata alla 28.
SS-Freiwilligen-Grenadier-Div
ision der SS "Wallonien" ed
impegnati nella lotta contro
l'esercito sovietico in
Pomerania.
Più tardi, come parte della
11. SS
Freiwilligen-Panzergrenadier-
Division "Nordland", al
comando dello
SS-Haupsturmführer Miguel
Ezquerra, combatterono gli
ultimi giorni della guerra
contro le truppe sovietiche
nella Battaglia di Berlino.
Bilancio[modifica | modifica
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Monumento in ricordo dei
Caduti della Division Azul
In totale, circa 47.000 soldati
servirono nella Divisione Blu
in Russia. Il numero delle
perdite ammonta a 4.954
morti e i feriti a 8.700. Le
forze russe catturarono 372
prigionieri di questa
divisione, tra cui anche alcuni
volontari della SS 101
Spanische Freiwilligen
Kompanie. Di questi, 286
sono stati tenuti in prigionia
fino al 1954, quando
arrivarono al porto di
Barcellona il 2 aprile,
trasportati dalla oramai
famosa nave Semiramis,
noleggiata dalla Croce Rossa.
Decorazioni[modifica |
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Il contributo militare della
Divisione Blu a fianco del
Terzo Reich nella guerra sul
fronte orientale contro
l'Unione Sovietica può essere
testimoniato dal numero di
medaglie e decorazioni ai
soldati e gli ufficiali:
2 Croci di Cavaliere, uno con
foglie di quercia
2 Croci d'oro
138 Croci di Ferro di prima
classe
2359 Croci di Ferro di
seconda classe
Battaglie[modifica | modifica
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Battaglie in cui la Divisione
Azzurra (o i suoi veterani) ha
partecipato:
Assedio di Leningrado
Prima battaglia di Leningrado
Battaglia di Volkhov
Battaglia di Udarnik
Prima battaglia di Smiesko
Battaglia di Sitno
Battaglia di Muravji
Battaglia di Nikitkino
Battaglia di Possad
Seconda Battaglia di Sitno
Battaglia di Schevelevo
Terza Battaglia di Volkhov
Battaglia di Maloya Samoshie
Battaglia di Poselok
Battaglia di Krasny Bor
Battaglia di Putrolovo
Battaglia di Pushkin
Battaglia di Berlino (elementi
che appartenevano alla
Divisione Azzurra)
Ordine di battaglia[modifica |
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Stato Maggiore divisionale =
189 uomini
262° Regg. Fant. = 3012
uomini
263° Regg. fant. = 3012
uomini
268° Regg. fant. = 3012
uomini
gruppo anticarro = 574
uomini
250° regg. art. = 2793
uomini
250° batt. riserva = 601
uomini
gruppo artigl. = 531 uomini
gruppo trasm. = 511 uomini
genieri = 712 uomini
servizio trasp. = 1034 uomini
servizio amm. = 257 uomini
servizio medico = 518 uomini
servizio veterinario = 237
uomini
Polizia Militare = 33 uomini
Posta Militare = 18 uomini
TOTALE di 17.046 uomini
Note[modifica | modifica
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Bibliografia[modifica |
modifica wikitesto]
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Filmografia[modifica |
modifica wikitesto]
Ambasciatori in inferno, di
José María Forqué (Spagna,
1956)
Galubaya divisione. Cronaca
del Blue Division. Ed. Fondo
di Studi Sociali, e
Documendia Fondazione Don
Rodrigo. Madrid 2001
Voci correlate[modifica |
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Légion des volontaires
français
Reparti italiani al fronte
orientale
Waffen SS
Falange spagnola