incontro roma_ luglio 2011

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Riassunto evento MOTIVI x MOTIVARSI”_ ritrovo BaM a Roma, 11 luglio 2011 a cura di Veronica Carniello, riprese video di Emilio Sacco 1_ PRESENTAZIONE BaM E DEGLI ASSISTENTI Veronica C: Gli inizi del progetto di Congresso di Bioarchitettura a Barcellona (inverno 2010), la connessione con i Simposi di Bioarchitettura di Witti Mitterer, limpulso di Santiago Vilanova e di Toni Solanas, la proposta di Valentina Maini... La collaborazione iniziale di professionisti del campo della ecologia, architettura ed organizzazione deventi (Elisabet Silvestre, Bettina Schaefer, Anna Manyes, Eugenio Molini, Iñaki Alonso, Silvia Ferrer Dalmau, Daniel Molina, Laura Barbera..). La razionalizzazione degli obiettivi iniziali. Le iniziative in programma: spiegazione delle linee guida di ognuna e collaborazioni instaurate con COAC, Architettura Reversible, La Salle... presentazione dei componenti della Associazione BaM e sensibilità personali rispettive. Il successo ottenuto per il Primo Congresso di Bioarchitettura_Architettura, Clima, Salute, a Barcellona... riproduzione delle foto su PC. Le aspettative per il prossimo Congresso... Lobiettivo del ritrovo: diffondere in Italia il Premio di Buone Pratiche di Bioarchitettura Mediterranea tra i contatti più vicini. Le linee guida del Premio (e delle iniziative BaM) elaborate de Valentina Maini. Lucie Grayl: rappresentante di A Sud (2003)Associazione sui conflitti ambientali, collaborazione con i movimenti sociali in Italia, Europa ed America Latina. Lavori di comunicazione, collaborazione internazionale, formazione, progetti locali ambientali e sociali, investigazione (Centro di Documentazione). Esperienza di Centro di Documentazione, esperienza negativa di ristrutturazione architettonica della Mangiatoia dei Fenicotteri a Roma, bando del Comune. Negativo: sistema di riscaldamento/raffrescamento molto poco efficiente. Esperienza Eco-villaggio (Progetto Eva, Pesco Maggiore, LAquila) auto-costruzione in bioedilizia, 4 case un paglia, approvvigionamento energetico autosufficiente. Altri piccoli progetti per promozione dei materiali recuperati in Roma... grande difficoltá a portarli a termine per resistenze culturali. Noemi Bazzicalupo: progettazione urbanistica in Italia ed Europa. Interesse nel progetto BaM per affinitá con un progetto personale in sviluppo: uno studio di architetti coscienti sulle tematiche in oggetto e che vogliono poter instaurare dei rapporti diversi con i committenti per poter guidare le decisioni progettuali piú approfonditamente... Federica De Gennaro: aprofondimento del recupero architettonico degli edifici romani, tesi sul “Retofit”. Apertura ai progetti di colleghi per stabilire una linea di lavoro personale futura. Stephanie Barbieri: aprofondimento della bioarchitettura nella universitá e del recupero architettonico degli edifici romani. Tesi sul “Retrofit”: creazione delle linee di sviluppo per edifici storici romani applicabili a larga scala (edifici degli anni ’20.. ‘70)ricerca con un fine pratico. Propone sul suo lavoro ai committenti con molta difficoltá delle soluzioni piú efficienti... Federica Rella: ultimi 4 anni dedicati alla bioarchitettura, Master in Bioarchitettura alla Lumsa, finalizzato al recupero di un quartiere in maniera participativa con gli abitanti. Grande rispetto per il docente del Master Lucien Kroll, approccio quantico alla bioedilizia, empatico a quello che si vuole realizzare. L’importanza dello studio del luogo e la storia, delle esigenze dei fruitori, i materiali “innocenti” e le tecniche collegate ai luoghi. Fondazione di un Gruppo di lavoro “Progetto Aperto” per affrontare i progetti in con la metodologia partecipata. Apertura di un Laboratorio di Progettazione Partecipata a Anguillara Sabazia, Provincia di Roma. Tentativo di portare alla amministrazione dei progetti realizzati attraverso la partecipazione di tutti gli utenti. Approfondimento del metodo “Open Space” con il fondatore Edison Owen, nel Meeting Europeo a maggio 2011 a Cagliari. Investigazione delle possibilitá di applicare li metodo alle conferenze, da pianificare ed approfondire. Interesse nel tema dello scabio Italia-Spagna. Progetto di conferenza di questo tipo sostenuto dal Politecnico di Valencia, Dipartimento di Urbanistica. Possibili sintonie di realizzazioni future con BaM. Grande esperienza nel ambito amministrativo Italiano di investigazione con il metodo “Open Space”. Sabrina Lippa: architetta sempre sensibile ai temi mediambientali, ha fatto tesoro della esperienza di lavoro di 3 anni a Barcellona presso lo studio di Toni Solanas, che fondava il Gruppo Architettura e Sostenibilitá all’interno del Collegio d’Architetti di Catalogna. É riuscita ad applicare nella sua pratica professionale gli insegnamenti di questo ambito cosí avanzato di applicazione della bioarchitettura alla costruzione spagnola. Fonti rinnovabili, materiali locali, forma compatta... ristrutturazione degli edifici esistenti senza “consumare” in paesaggio. L’Italia dovrebbe essere promotrice del restauro, rispettando il paesaggio e la storia degli edifici. Ha seguito i due Master di costruzione sostenibile con l’ANAB e poi con l’INBAR, aquisendo soprattutto una coscienza per i temi della progettazione partecipata. Continua ad acquisire esperienze internazionali collaborando in progetti a Vienna ed a Friburgo sulla applicazione della bioarchitettura, per continuare a sensibilizzare anche se stessa sulla necesiitá di curare a fondo gli aspetti relazionati con la bioarchitettura. Nadia Giglio: ha approfondito la sua formazione al Master ANAB. Nella pratica professionale non è ancora riuscita a lavorare sugli aspetti tanto cari della bioarchitettura. Fausto Altavilla: ingegnere impegnato nella riduzione dell’impatto ambientale. Consulente di CasaClima. Tenta di impedire la cementificazione nella sua pratica professionale. Si trova a fare i conti con l’assenza totale del rispetto per la storia nella periferia della città di Roma. La promozione della intervenzione sull’esistente è una battaglia personale che si prefigge di portare avanti. Porta dati sul consumo energetico delle case nell’ultima decade, che è incrementata enormemente.

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Incontro a Roma nei Fori Imperiali per la diffusione delle iniziative e del Premio di Buone Pratiche di Bioarchitettura Mediterranea 2011

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Page 1: Incontro Roma_ luglio 2011

Riassunto evento “MOTIVI x MOTIVARSI”_ ritrovo BaM a Roma, 11 luglio 2011 a cura di Veronica Carniello, riprese video di Emilio Sacco

1_ PRESENTAZIONE BaM E DEGLI ASSISTENTI Veronica C: Gli inizi del progetto di Congresso di Bioarchitettura a Barcellona (inverno 2010), la connessione con i Simposi di

Bioarchitettura di Witti Mitterer, l’impulso di Santiago Vilanova e di Toni Solanas, la proposta di Valentina Maini... La collaborazione iniziale di professionisti del campo della ecologia, architettura ed organizzazione d’eventi (Elisabet Silvestre, Bettina Schaefer, Anna Manyes, Eugenio Molini, Iñaki Alonso, Silvia Ferrer Dalmau, Daniel Molina, Laura Barbera..). La razionalizzazione degli obiettivi iniziali.

Le iniziative in programma: spiegazione delle linee guida di ognuna e collaborazioni instaurate con COAC, Architettura Reversible, La Salle... presentazione dei componenti della Associazione BaM e sensibilità personali rispettive.

Il successo ottenuto per il Primo Congresso di Bioarchitettura_Architettura, Clima, Salute, a Barcellona... riproduzione delle foto su PC. Le aspettative per il prossimo Congresso...

L’obiettivo del ritrovo: diffondere in Italia il Premio di Buone Pratiche di Bioarchitettura Mediterranea tra i contatti più vicini. Le linee guida del Premio (e delle iniziative BaM) elaborate de Valentina Maini.

Lucie Grayl: rappresentante di A Sud (2003)Associazione sui conflitti ambientali, collaborazione con i movimenti sociali in Italia, Europa ed America Latina. Lavori di comunicazione, collaborazione internazionale, formazione, progetti locali ambientali e sociali, investigazione (Centro di Documentazione).

Esperienza di Centro di Documentazione, esperienza negativa di ristrutturazione architettonica della Mangiatoia dei Fenicotteri a Roma, bando del Comune. Negativo: sistema di riscaldamento/raffrescamento molto poco efficiente.

Esperienza Eco-villaggio (Progetto Eva, Pesco Maggiore, L’Aquila) auto-costruzione in bioedilizia, 4 case un paglia, approvvigionamento energetico autosufficiente.

Altri piccoli progetti per promozione dei materiali recuperati in Roma... grande difficoltá a portarli a termine per resistenze culturali.

Noemi Bazzicalupo: progettazione urbanistica in Italia ed Europa. Interesse nel progetto BaM per affinitá con un progetto personale in sviluppo: uno studio di architetti coscienti sulle tematiche in oggetto e che vogliono poter instaurare dei rapporti diversi con i committenti per poter guidare le decisioni progettuali piú approfonditamente...

Federica De Gennaro: aprofondimento del recupero architettonico degli edifici romani, tesi sul “Retofit”. Apertura ai progetti di colleghi per stabilire una linea di lavoro personale futura.

Stephanie Barbieri: aprofondimento della bioarchitettura nella universitá e del recupero architettonico degli edifici romani. Tesi sul “Retrofit”: creazione delle linee di sviluppo per edifici storici romani applicabili a larga scala (edifici degli anni ’20.. ‘70)ricerca con un fine pratico. Propone sul suo lavoro ai committenti con molta difficoltá delle soluzioni piú efficienti...

Federica Rella: ultimi 4 anni dedicati alla bioarchitettura, Master in Bioarchitettura alla Lumsa, finalizzato al recupero di un quartiere in maniera participativa con gli abitanti. Grande rispetto per il docente del Master Lucien Kroll, approccio quantico alla bioedilizia, empatico a quello che si vuole realizzare. L’importanza dello studio del luogo e la storia, delle esigenze dei fruitori, i materiali “innocenti” e le tecniche collegate ai luoghi.

Fondazione di un Gruppo di lavoro “Progetto Aperto” per affrontare i progetti in con la metodologia partecipata. Apertura di un Laboratorio di Progettazione Partecipata a Anguillara Sabazia, Provincia di Roma. Tentativo di portare alla

amministrazione dei progetti realizzati attraverso la partecipazione di tutti gli utenti. Approfondimento del metodo “Open Space” con il fondatore Edison Owen, nel Meeting Europeo a maggio 2011 a Cagliari.

Investigazione delle possibilitá di applicare li metodo alle conferenze, da pianificare ed approfondire. Interesse nel tema dello scabio Italia-Spagna. Progetto di conferenza di questo tipo sostenuto dal Politecnico di Valencia,

Dipartimento di Urbanistica. Possibili sintonie di realizzazioni future con BaM. Grande esperienza nel ambito amministrativo Italiano di investigazione con il metodo “Open Space”. Sabrina Lippa: architetta sempre sensibile ai temi mediambientali, ha fatto tesoro della esperienza di lavoro di 3 anni a

Barcellona presso lo studio di Toni Solanas, che fondava il Gruppo Architettura e Sostenibilitá all’interno del Collegio d’Architetti di Catalogna. É riuscita ad applicare nella sua pratica professionale gli insegnamenti di questo ambito cosí avanzato di applicazione della bioarchitettura alla costruzione spagnola. Fonti rinnovabili, materiali locali, forma compatta... ristrutturazione degli edifici esistenti senza “consumare” in paesaggio.

L’Italia dovrebbe essere promotrice del restauro, rispettando il paesaggio e la storia degli edifici. Ha seguito i due Master di costruzione sostenibile con l’ANAB e poi con l’INBAR, aquisendo soprattutto una coscienza per i

temi della progettazione partecipata. Continua ad acquisire esperienze internazionali collaborando in progetti a Vienna ed a Friburgo sulla applicazione della

bioarchitettura, per continuare a sensibilizzare anche se stessa sulla necesiitá di curare a fondo gli aspetti relazionati con la bioarchitettura.

Nadia Giglio: ha approfondito la sua formazione al Master ANAB. Nella pratica professionale non è ancora riuscita a lavorare sugli aspetti tanto cari della bioarchitettura.

Fausto Altavilla: ingegnere impegnato nella riduzione dell’impatto ambientale. Consulente di CasaClima. Tenta di impedire la cementificazione nella sua pratica professionale. Si trova a fare i conti con l’assenza totale del rispetto per la storia nella periferia della città di Roma.

La promozione della intervenzione sull’esistente è una battaglia personale che si prefigge di portare avanti. Porta dati sul consumo energetico delle case nell’ultima decade, che è incrementata enormemente.

Page 2: Incontro Roma_ luglio 2011

Esperienza di 2 prime CasaClma “Oro”, passive, restaurata, ad Anguillara Sabaudia ed a Frascati, Roma. Spingendo sull’intervento dei privati nella promozione della tematica, mentre nella maggior parte dei casi i Comuni ne rimangono insensibili.

Organizza il Nettwork CasaClima per rendere utili le esperienze individuali per un interesse comune. E propone di iscriversi e rendere pubbliche i propri risultati.

Bisogna spingere a livello Comunale come Comparti Amministrativi, per rivedere i Regolamenti Edilizi. Bisogna privilegiare con i comuni i rapporti di questo tipo.

Molte cose si muovono e nessuno lo sa! Fa perte della Commissione Energia ed Impianti dell Ordine degli Ingegneri di Roma, hanno costituito, gratis, un gruppo di lavoro per predisporre il Piano Energetico Comunale per il Comune di Monte Porzio Catone, Roma.

Wittfida Mitterer: tra le fondatrici della Bioarchitettura in Italia, operativa dal 1988. Associazione Bioarchitettura, catalizzatrice per tutte le discipline che convergono nel progetto di progettazione: politici, tecnici, interessati, ditte... In quel di Bolzano, inspirandosi nella Baubiologie Tedesca, con Ugo Sasso si occupó della organizzazione di un primo Congresso, con l’aiuto di Enrico Arosio, caporedattore de “L’Espresso”.

Direttrice del Master in Bioarchitettura e CasaClima, che pone l’accento sul recupero del patrimonio esistente architettonico, ed urbanistico. Una parte molto interessante del Master é la progettazione, il recupero su richiesta di un ente pubblico di un edificio: la Sede Generale dell’INPS all’Eur, Roma...

Direttrice del giornale “Bioarchitettura”. Organizzatrice del Convegno 2011 al Palazzo Vecchio a Firenze, tavolo interdisciplinare per “L’alfabetizzazione ecologica e la qualitá della architettura”. Promuove una ecologia come una scienza delle relazioni, come nel pensiero di Fritjof Capra.

Presentazione del 20º Europa Symposium di Bioarchitettura, 5 e 6 ottobre a Milano e Bologna. “Lo stato dell’arte della Bioarchitettura in Europa -Gli orti urbani, le reti dell’architettura vivente_ assalto all’asfalto”

Altri partecopanti: Fabio Castelli, Marco Antonini

2_ RIORDINAZIONE POST-ITS IMPARATO Sulla percezione del nostro intorno:

prospettive già in itere che riguardano un’architettura davvero attenta alla sostenibilitá ed ecologia

che c’è ancora troppo disinteresse

sempre piú architetti, ingegneri... stanno cambiando il loro modo di pensare e progettare

condivido in todo il pensiero di chio ha voglia di rispettare l’ambiente e chi lo vive

la sensibilitá verso la riduzione dell’impatto delle nostre azioni sull’ambiente è più estesa del previsto

siamo tutti d’accordo che non c’è più tempo da perdere Sulla interazione tra persone:

farsi guidare dai sentori

che è molto importante il confronto e la collaborazione nel fine di unire energie nuove e idee da convogliare in progetti concreti

Nozioni:

l’importanza della conoscienza dei luoghi ed il recupero delle tradizioni costruttive locali Sugli sviluppi attuali:

la possibilitá di contrattare i comuni per lavorare su nuovi Regolamenti Comunali

progetti concreti in Provincia di Roma AGIRE Sulla sensibilizzazione del prossimo:

cercheró di divulgare il più possibile i concetti del RISPETTO nel senso più totale del termine, con chiunque verrò in contatto

agirò attraverso la divulgazione e la conoscienza, di cui i tecnici si devono fare portatori i divulgatori

divulgherò i principi della sostenibilità Sulla azione in rete:

agirò nella collettività per sensibilizzare, diffondere e connettere verso una ARCHITETTURA SOSTENIBILE

diffondere le esperienze ed i risultati raggiunti, non solo a livello nazionale ma anche europeo, coinvolgendo non solo i tecnici

attivare nuove reti/allargare reti di collaborazione locali e non (anche con amministrazioni)

fare RETE

intensificare gli scambi culturali ed esperienziali Sulla vita personale:

agirò sempre nella mia attività professionale

diventare brava a coesionare persone

applicare nella vita quotidiana e nella professione il rispetto dell’ambiente

spendere 2 lire in più rispetto al solito

informando

Page 3: Incontro Roma_ luglio 2011

Sulla vita professionale:

informandomi e cercando di concretizzare alcuni concetti nei miei progetti, cercando di far capire al committente come e perchè

l’azione da privilegiare é intervenire sul patrimonio edilizio esistente, opponendosi con decisione al consumo di territorio ulteriore

Critica:

il caso dell’Aquila è l’emblema di ciò che accade in Italia, la mancata ricostruzione è lo specchio di una occasione mancata. Si è persa la opportunità di formulare un Progetto Unitario.

IMMAGINI Sul territorio:

città decementificate, ritorno alle costruzioni con i materiali del luogo

azioni concrete sul territorio

recupero dell’esistente, salvaguardia dei territori liberi ed incontaminati Sulle reti:

arrivare a motivare amici, collaboratori e parenti a migliorare

far sentire la nostra voce, in tutti i modi possibili a nostra disposizione

immagino che si possa fare di tutti i network sui temi di bioarchitettura un unico network che diventi la cultura del futuro

si può portare la conosenza della bioarchitettura a tutte le scale della progettazione

continuare a sensibilizzare le persone attraverso l’organizzazione di corsi, conferenze... ed anche incontri informali come questo di oggi

Sul cambio sociale:

immagino si possa acquisire alcuni concetti e modi di fare come standard, e non come qualcosa in più: come la frutta nei succhi

smuovere le coscienze dei cittadini

3_ DIBATTITO APERTO Intorno alla critica sulla assenza di una formulazione di un Progetto Unitario nella ricostruzione de L’Aquila. Fausto: ancora dopo 30 anni dal terremoto in Irpinia è ancora in corso la ricostruzione. Noemi: dietro al Parlamento, c’è ancora un edificio bombardato, dopo 60 anni ci sono ancora le maceria. Come possiamo

pretendere che ci siano dei progetti unitari... Wittfrida: però ad Onna (Comune del quale Wittfrida si occupa del Masterpaln di ricostruzione, commissionato dal Governo

Tedesco) speriamo che sia diverso. La popolazione si è unita ed ha formato una ONLUS per difendere il paese, alla quale tutti i cittadini hanno aderito per rappresentarsi. L’ambasciatore tedesco Schteiner, si è adoperato perchè il paese (che aveva trascorsi storici legati con il la Germania) avesse subito un Piano di Ricostruzione. Dopo due anni di lavori sulla partecipazione e sulla gestione energetica, è stato approvato dai cittadini un Piano di Ricostruzione comprensivo del centro storico e l’interland per i prossimi 50 anni. Come orientamento in chiave di reinterpretazione in biarchitettura per i progetti esecutivi delle case singole.

Fabio: e perchè non è possibile estendre questa esperienza a tutto il territorio affettato dal terremoto? Wittfrida: Ci sono altri casi, ma sono stati gestiti dalle Università. Il Piano di Ricostruzione di Onna è stato elaborato da uno

studio di Colonia, coordinato da me. Le reti sono state progettate da uno studio di Venezia, che ha seguito le indicazioni da Colonia.

Noemi: quini in realtà non è una esperienza realmente italiana, una voce fuori dal coro. C’è stata una parte politca “pulita” che è stata gestita fuori!

Federica: l’entrata dei fondi non è arrivata alla gestione del potere italiana. Siamo incastrati in un sistema burrocratico dal quale non si riesce ad utilizzare nulla.

Wittfida: c’è questo mucchio di soldi che non si riesce a spartire, pechè ogniuno tira per il proprio filo. Sabrina: nel caso di Onna il percorso dei fondi in questo caso è chiaro e documentato. Forse la mentalità italiana non si riesce a

spartire a radice i soldi per destinazione: centro storico, zone limitrofe... Federica: c’è una volontà di distrarre l’attenzione dei cittadini dalla possibilità di ricostruire in maniera partecipata, per gli

interessi di alcuni che fomentano problematiche burocratiche... Veronica: questa problematica della trasparenza, di tracciabilità dei fondi, si applica molto bene al nostro caso di intenzione di

aprirci alla realtà italiane. In caso di collaborazione avremmo bisogno di dei vincoli di fiducia molto forti per lanciarci a questo mondo che non dominiamo ancora.

Federica: uno strumento per superare questa problematica: a Napoli De Magistris ha creato l’Assessorato per la Partecipazione ed il Contributo di Trasparenza, per evitare che si insinuiono le varie Associazioni che poi mangiano...

Wittfrida: a Napoli è anche stata presa una grande decisione, atto di coraggio: è stata decretato un borgo “isola pedonale”, fuori le macchine, da un gioorno all’altro... e tutti felici!

...