il teacch a scuola a cura di marinella zingale simonetta panerai
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IL TEACCH A SCUOLA
a cura di Marinella ZingaleSimonetta Panerai
CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA NELL’INQUADRAMENTO
DIAGNOSTICO
CAMBIAMENTO DI APPROCCIO RELATIVO ALLA “CURA”
Ciò ha permesso di evidenziare:
l’importanza di un ambiente di apprendimento strutturato (Schopler e Reichler, 1971)
l’utilità delle tecniche operanti di apprendimento (Lovaas et al., 1966)
il ruolo dei genitori come parte integrante del processo ri-abilitativo
Fattori che incidono sulla prognosi:
Elevato QI
Presenza di linguaggio
Intervento ri-abilitativo precoce
L’intervento precoce favorirebbe:
miglioramento significativo del livello cognitivo quantificabile in un aumento del QI (Lovaas, 1987)
accelerazione in tutte le aree dello sviluppo (Dawson e Osterling, 1987)
miglioramento nel linguaggio con un raggiungimento del linguaggio funzionale nel 75% dei casi (Rogers, 1996, 1998)
miglioramento del comportamento sociale (Rogers, 1996, 1998)
una riduzione della sintomatologia autistica (Dawson e Osterling, 1987, Rogers, 1996, 1998).
L’approccio alla persona autistica deve essere
globale e seguire l’individuo da quando è bambino fino a quando diventa adulto cambiando obiettivi e metodologie, ma soprattutto tenendo presente
lo sviluppo sempre maggiore di autonomia e inserimento sociale
Oltre alla precocità, il trattamento deve possedere le seguenti caratteristiche:
-Comprensività
-Estensività
-Flessibilità
Comprensività
il trattamento ri-abilitativo deve “prendersi cura” sia della persona con autismo sia del suo ambiente significativo di vita
La presa in carico avrà l’obiettivo di favorire la massima integrazione possibile in famiglia, a scuola e in tutti gli ambienti di vita quotidiani
Estensività
Programmare in una prospettiva longitudinale per tutto l’arco di vita del soggetto
centrando il programma educativo sulle seguenti funzioni chiave:
comunicazione
autonomia
abilità domestiche
abilità di tempo libero e lavorative
comportamento di lavoro
abilità sociali
Flessibilità
Il trattamento deve essere adattato
- alle caratteristiche individuali della persona con autismo,
- alla fase particolare del ciclo di vita nella quale si trova,
- al suo livello funzionale
TEACCH TEACCH
Treatment and Education of Autistic and Communication Handicapped Children
“E’ un modo di intendere l’autismo che ha come conseguenza un modello di trattamento”
PRINCIPI GUIDA Migliorare l’adattamento
Collaborazione dei genitoriCollaborazione dei genitori
Operatore generalista
Valutazione in funzione del Valutazione in funzione del trattamento individualizzatotrattamento individualizzato
Insegnamento strutturato
Teoria cognitivo-Teoria cognitivo-comportamentalecomportamentale
MIGLIORARE L’ADATTAMENTO
Si raggiunge tramite due vie:- migliorare le capacità comunicative e di interazione sociale del bambino
- modificare/strutturare l’ambiente in funzione delle esigenze del bambino
COLLABORAZIONE COI GENITORI
•Genitori apprendisti
•Genitori insegnanti
•Mutuo supporto genitori-operatori
•Genitori ed operatori “avvocati sociali” dei bambini
OPERATORE “GENERALISTA” I 5 Assi della formazione professionale
•Conoscenza teorica•Assessment•Adattamento ambientale•Educazione strutturata•Metodi e tecniche di intervento
VALUTAZIONE IN FUNZIONE DEL PEI
Include la necessità di un Include la necessità di un assessmentassessment sia formale, sia sia formale, sia informale.informale.
Gli strumenti consigliati sono CARS, Gli strumenti consigliati sono CARS, PEP-R, AAPEPPEP-R, AAPEP
Il teacch a scuola
VALUTAZIONEVALUTAZIONEColloquio coi genitori, coi precedenti insegnanti, uso degli strumenti previsti dal programma TEACCH, uso di strumenti di osservazione in dotazione
AUMENTO DELLE ABILITA’
a partire da quelle che sono le abilità in emergenza
TEORIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
Illustrata dalla metafora dell’iceberg che ci permetta di comprendere la relazione tra i comportamenti “problema” e i deficit sottostanti
AGGRESSIVITA’
COMPORTAMENTI SPECIFICI DEFICIT SOTTOSTANTI
- Spingere - Colpire - Sputare - Lanciare oggetti
- scarso giudizio sociale - non consapevolezza dei sentimenti degli
altri
- errate percezioni sensoriali
- frustrazione a causa delle limitate capacità di comunicazione
- incapacità a comprendere come agire
adeguatamente
FASI DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO
OsservazioneAnalisi del compitoLivello di aiutoMetodi e Tecniche
CONOSCENZA DEL DISTURBO
AUTISTICO
BISOGNIDELLA
FAMIGLIA
ATTITUDINI NECESSARIE
ALL’ETA’ ADULTA
VALUTAZIONI (PEP AAPEP, OSSER. DIRETTA, INFORMAZ. DAI GENITORI
PROGRAMMAZIONE
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
PROCESSI E STRATEGIE DI INSEGNAMENTO
ADATTAMENTO E GENERALIZZAZIONE
NUOVA VALUTAZIONE
PROGRAMMAZIONEPROGRAMMAZIONE
Criteri per la formulazione degli Criteri per la formulazione degli obiettivi:obiettivi:
• FACILITA’FACILITA’
• FUNZIONALITA’FUNZIONALITA’
• POSSIBILITA’ DI GENERALIZZAREPOSSIBILITA’ DI GENERALIZZARE
• MODULARITA’MODULARITA’
• ECONOMICITA’ECONOMICITA’
Nello sviluppare gli obiettivi chiedersi:Nello sviluppare gli obiettivi chiedersi:
• Sarà funzionale?Sarà funzionale?
• Il livello è appropriato?Il livello è appropriato?
• Aumenterà il livello di indipendenza?Aumenterà il livello di indipendenza?
• L’obiettivo può essere generalizzato?L’obiettivo può essere generalizzato?
• Si è tenuto conto delle priorità Si è tenuto conto delle priorità genitoriali?genitoriali?
• Utilizza i punti forza e gli interessi?Utilizza i punti forza e gli interessi?
• Si sta procedendo con gradualità?Si sta procedendo con gradualità?
RinforzoRinforzo = evento che, presentato = evento che, presentato immediatamente dopo il comportamento, immediatamente dopo il comportamento, ne aumenta la probabilità di sceltane aumenta la probabilità di scelta
• selezionare diversi rinforzatori (menù)selezionare diversi rinforzatori (menù)
• dare al bambino la possibilità di sceltadare al bambino la possibilità di scelta
• usarli solo dopo il comportamento usarli solo dopo il comportamento desideratodesiderato
• passare da un rinforzo continuo ad un passare da un rinforzo continuo ad un rinforzo intermittenterinforzo intermittente
• passare da un rinforzo artificiale ad uno passare da un rinforzo artificiale ad uno naturalenaturale
INSEGNAMENTO STRUTTURATO
Organizzazione fisica INSEGNAMENTO STRUTTURATO
Organizzazione fisica
- Principio di concordanza luogo-attività:aree visivamente chiarespazi delimitati per le specifiche attivitàspazi collocati in modo da evitare distrazionispazi fra loro vicini, per facilitare gli spostamenti
-Area di transizione contenente Area di transizione contenente lo schema giornalierolo schema giornaliero
- Individualizzazione- Individualizzazione
Il teacch a scuola
ADATTAMENTO AMBIENTALE• Utilizzare aiuti visivi per l’individuazione
dei diversi ambienti(classe, laboratori, palestra, bagno, ecc.)
Rendere visivamente chiare le aree di lavoroRendere visivamente chiare le aree di lavoro
• Creare uno o più punti lavoro in aula(per es., un angolo per le attività indipendenti e uno per l’apprendimento)
• Organizzare i banchi in modo tale da favorire il lavoro in piccolo gruppo
• Utilizzare aiuti visivi perl’individuazione dei diversi punti lavoro
Il teacch a scuola
• Predisporre un’area di transizione per lo schema della giornata
• Individuare una zona dove disporre il tabellone per la scelta dei rinforzatori
• Individuare una zona dove disporre il tabellone per la comunicazione spontanea
Schemi visivi:
Rispondono alla domanda “Cosa?”, Rispondono alla domanda “Cosa?”, “Quando?”“Quando?”
Riducono i problemi causati dai deficit di memoria e attenzione Riducono i problemi di orientamento Riducono i problemi di orientamento temporaletemporale Compensano le difficoltà di linguaggio ricettivo Incoraggiano l’autonomiaIncoraggiano l’autonomia Aumentano la prevedibilità Aumentano la motivazioneAumentano la motivazione
Schemi visivi:Schemi visivi e flessibilitàSchemi visivi e flessibilità• Introdurre una varietà di attività e dei
cambiamenti
• Introdurre scelte…… se possibile
Schema senza sceltaSchema senza scelta
Schema con possibilitàSchema con possibilitàdi sceltadi scelta
Schemi visivi:Vantaggio:Vantaggio: possibilità di scegliere
Svantaggio:Svantaggio: opzioni limitate
?
?
Sistema di lavoro (SN-DX, Alto-Basso, Lavoro prima-gioco poi)
Rispondono alla domanda: Rispondono alla domanda: “Quanto?”“Quanto?”
Forniscono al bambino tre importanti informazioni: il tipo di compito che deve svolgere
la quantità di lavoro da effettuare
il momento in cui sono finite le attività da svolgere
Sistema Sistema
di di
lavoro lavoro
da da
sx a dxsx a dx
Il teacch a scuola
• SISTEMA DI LAVOROSISTEMA DI LAVORO:: sn-dx, alto-basso• ROUTINESROUTINES: lavoro prima, ricompensa poi
Scelta del SISTEMA DI COMUNICAZIONESISTEMA DI COMUNICAZIONE adatto al livello del bambino (in aggiunta al sistema verbale)
OGGETTI/FOTO/DISEGNI/ DISEGNI OGGETTI/FOTO/DISEGNI/ DISEGNI STILIZZATI/ PAROLE STILIZZATI/ PAROLE
SCRITTE/COMBINAZIONE DI FORMESCRITTE/COMBINAZIONE DI FORME
SISTEMA DI COMUNICAZIONE:
Il miglior sistema di Il miglior sistema di comunicazione è quello che comunicazione è quello che la persona con autismo usa la persona con autismo usa
autonomamenteautonomamente
Il teacch a scuola• IL SISTEMA DI COMUNICAZIONE SCELTO
SARA’ QUELLO CON CUI IL BAMBINO RICEVERA’ ISTRUZIONI (schemi della giornata e di lavoro; indicatori per gli ambienti e per i punti lavoro; tabelloni per la comunicazione spontanea e per i rinforzatori) E CON IL QUALE SI ESPRIMERA’
• IL SISTEMA DI COMUNICAZIONE SCELTO SARA’ CONDIVISO DA INSEGNANTI E COMPAGNI; SARA’ UTILIZZATO ANCHE A CASA
Organizzazione dei compiti e del materiale
Risponde alla domanda “Come?”Risponde alla domanda “Come?”
Fornisce direttive visivamente chiare su:
- scopo del compito, - quanto deve essere fatto,
- risultato finale.
Cosa significa Cosa significa adottare a scuola adottare a scuola
il programma il programma TEACCH?TEACCH?
Uscire dagli Uscire dagli schemi schemi abitualiabituali
RICORDARE:LA SOLA PRESENZA DEI COMPAGNI IN CLASSI “INTEGRATE” NON AUMENTA DI PER SE’ LE INTERAZIONI SOCIALI DEI B. CON D.A. (Miles et al., 1993)
Alcuni motivi (Bandura, 1977):*carente osservazione delle attività rilevanti*inabilità per la performance
specifica*limitatezza degli incentivi naturali
RICORDARE:• IMPORTANZA DELLA SCUOLA QUALE IMPORTANZA DELLA SCUOLA QUALE
AGENTE EDUCATIVO IN FUNZIONE DEL AGENTE EDUCATIVO IN FUNZIONE DEL FUTURO DEL BAMBINO CON AUTISMOFUTURO DEL BAMBINO CON AUTISMO
• SCUOLA COME TRANSIZIONE VERSO LA SCUOLA COME TRANSIZIONE VERSO LA VITA INTEGRATA E IL LUOGO DI LAVOROVITA INTEGRATA E IL LUOGO DI LAVORO
Percorsi per la generalizzazione:* dentro la classe* fuori della classe, ma dentro la
scuola* fuori della scuola
Il teacch a scuolaPREPARAZIONEPREPARAZIONE
Del team di insegnanti e dei compagni“Condivisione”
“lavoro di team”
ACCOGLIENZAACCOGLIENZAPrincipio dell’
INTEGRAZIONE INVERSAnelle prime fasi dell’inserimento
per passare poi ad un RECIPROCO ADATTAMENTO
Il teacch a scuola
DISPORRE DI UN SISTEMA DI COMUNICAZIONE
• VIVERE CON UN CERTO GRADO DI AUTONOMIA
• SAPER OCCUPARE IL PROPRIO TEMPO
• OCCUPARE IL TEMPO LIBERO
• ESSERE CAPACE DI RELAZIONI SOCIALI
Cosa orienta il nostro intervento?ATTITUDINI NECESSARIE AD UN ADULTO ATTITUDINI NECESSARIE AD UN ADULTO
AUTISTICOAUTISTICO
PIANO DI LAVORO INDIVIDUALIZZATOPIANO DI LAVORO INDIVIDUALIZZATO
In sintesi: lavorare in funzione
adattiva
Il teacch a scuola• VIVERE CON UN CERTO
GRADO DI AUTONOMIA* vita ben organizzata (cosa, dove, quando, per quanto tempo)* adattamento ambientale* supporti visivi
* indipendenza
Il teacch a scuola• OCCUPARE IL PROPRIO TEMPO
* attività di lavoro * comportamento di lavoro
• OCCUPARE IL TEMPO LIBERO*ritmi della giornata (tempi di lavoro/ tempi di rilassamento)* aumento graduale dei tempi di lavoro* scelta delle attività di relax* svaghi possibili a casa e nell’ambiente* attività solitarie, socializzate
Il teacch a scuola• RELAZIONI SOCIALI
* abilità sociali* contesti: classe, scuola, famiglia,
ambiente esternoEsempioEsempio
In classeIn classe: prossimità-gioco a due con condivisione di materiale- turnazione-gioco in tre o più (catena)Nuovo contestoNuovo contesto: cortile della scuolaNuovo contestoNuovo contesto: cortile di casa, con gli stessi compagniNuovo contestoNuovo contesto: cortile di casa, cambiando gradualmente i compagni
Il teacch a scuola
ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE DEI COMPITI E DEI COMPITI E DEL MATERIALEDEL MATERIALE
• Chiara definizione degli obiettivi e delle sessioni di lavoro in cui saranno inseriti
• Strutturazione di materiale visivamente chiaro per ogni attivita’
Esempio 1Obiettivo: tirare la palla nel
canestro (AMBITO MOTORIO)
Sessione di lavoro: Attività motorie in palestra
Modalità di lavoro: individuale
Stimolo discriminativo: (coerente col sistema di comunicazione)
Durata: indicata dal n. di palle da tirare
Aiuti visivi: indicazione della posizione da tenere per effettuare il tiro (es.: cerchio disegnato a terra)
Il teacch a scuola
Esempio 2Obiettivo: turnare coi
compagni nel tiro della palla a canestro (AMBITO SOCIALE)
Sessione di lavoro: Attività motorie in palestra
Modalità di lavoro: di gruppoNumero dei compagni: 2 Stimolo discriminativo
(coerente col sistema di comunicazione)
Durata: indicata dal n. di palle da tirare
Aiuti visivi: indicazione della posizione da tenere per effettuare il tiro (es.: cerchio disegnato a terra)
Esempio 3Obiettivo: lavare le mani
(AMBITO DELL’AUTONOMIA DI BASE)
Sessione di lavoro: Attività di autonomia prima della merenda
Modalità di lavoro: individualeStimolo discriminativo
(coerente col sistema di comunicazione)
Sistema di lavoro: sn-dxAiuti visivi:vaschette con
sapone e asciugamano a sn; vaschette vuote a dx per riporre sapone e asciugamano dopo che sono stati usati
Il teacch a scuola
QUALE IL RUOLO DEI COMPAGNI?
• Tutoring, sotto la guida dell’insegnante
• Training di abilità sociali/comunicative/tempo libero (contesti strutturati)
• Interazioni spontanee
Il teacch a scuola
QUALE IL VANTAGGIO PER I COMPAGNI?
• Conoscere ed approcciarsi ad una condizione diversa
• Imparare ad utilizzare un diverso sistema di interazione
• Sperimentarsi nella veste di insegnanti (assumere una responsabilità educativa)