il presidente il segretario generaleconsiglio.sestosg.net/attaches/20160218-4555.c. 24.11.2015 ore...

35
IL PRESIDENTE Riferisce: Buonasera a tutti, iniziamo il Consiglio. La parola al Segretario comunale per l’appello, grazie. IL SEGRETARIO GENERALE: Procede con l’appello nominale dei Consiglieri, dal quale risultano 18 presenti e 7 assenti (Aiosa, Cremonesi, Feltrin, Gianvecchio, Landucci, Nossa ed il Sindaco). PRESIDENTE: Quindi risultano 18 Consiglieri presenti e 7 assenti. Vista la presenza dei Consiglieri, il numero dei Consiglieri, la seduta è valida. Risultano come assenza giustificata i Consiglieri Nossa, Gianvecchio, Feltrin e Cremonesi. A questo punto ho bisogno di due scrutatori: Torraco, Pietra e Lanzoni, grazie. Adesso prima di trattare gli argomenti, invito tutti ad alzarsi in piedi compreso il pubblico per ascoltare l’Inno nazionale. Grazie. Viene eseguito l’Inno Nazionale. PRESIDENTE: Grazie. L’abbiamo capita che ci sono i frequentatori del centro bocciodromo di Via Falck, che c’è una richiesta ufficiale e volete incontrare i Capigruppo, è così? Quindi invito tutti i Capigruppo e l’Ufficio di Presidenza di ricevere i cittadini e poi riprendiamo con l’Ordine del giorno del Consiglio. Grazie. Sì allora, sospendiamo il Consiglio massimo per un quarto d’ora eh, invito i Capigruppo di essere puntuali, grazie. Alle ore 21.10 il Presidente sospende la seduta. Alle ore 21.27 il Presidente riprende la seduta. 1

Upload: trinhnhu

Post on 17-Feb-2019

212 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

IL PRESIDENTE

Riferisce: Buonasera a tutti, iniziamo il Consiglio. La parola al Segretario comunale per l’appello, grazie.

IL SEGRETARIO GENERALE: Procede con l’appello nominale dei Consiglieri, dal quale risultano 18 presenti e 7 assenti (Aiosa, Cremonesi, Feltrin, Gianvecchio, Landucci, Nossa ed il Sindaco).

PRESIDENTE: Quindi risultano 18 Consiglieri presenti e 7 assenti. Vista la presenza dei Consiglieri, il numero dei Consiglieri, la seduta è valida. Risultano come assenza giustificata i Consiglieri Nossa, Gianvecchio, Feltrin e Cremonesi. A questo punto ho bisogno di due scrutatori: Torraco, Pietra e Lanzoni, grazie. Adesso prima di trattare gli argomenti, invito tutti ad alzarsi in piedi compreso il pubblico per ascoltare l’Inno nazionale. Grazie.

Viene eseguito l’Inno Nazionale.

PRESIDENTE: Grazie. L’abbiamo capita che ci sono i frequentatori del centro bocciodromo di Via Falck, che c’è una richiesta ufficiale e volete incontrare i Capigruppo, è così? Quindi invito tutti i Capigruppo e l’Ufficio di Presidenza di ricevere i cittadini e poi riprendiamo con l’Ordine del giorno del Consiglio. Grazie. Sì allora, sospendiamo il Consiglio massimo per un quarto d’ora eh, invito i Capigruppo di essere puntuali, grazie.

Alle ore 21.10 il Presidente sospende la seduta.Alle ore 21.27 il Presidente riprende la seduta.

1

IL PRESIDENTE

Riferisde : Per cortesia, invito i Consiglieri riprendiamo il Consiglio grazie. Riprendiamo il Consiglio, la parola al Segretario per l’appello, grazie. IL SEGRETARIO GENERALE: Procede con l’appello nominale dei Consiglieri, dal quale risultano 19 presenti e 6 assenti (Cremonesi, Feltrin, Gianvecchio, Nossa, Di Stefano, Landucci).PRESIDENTE: Quindi risultano all’appello 19 Consiglieri presenti e 6 assenti, quindi la seduta riprende che è valida. A questo punto passiamo subito con la prima delibera Adesione alla rinegoziazione mutui con Cassa depositi e prestiti S.p.a. – secondo trimestre 2015. La parola alla Consigliera Teormino come nell’avviso della prima Commissione dove poi farà riferimento anche all’errore materiale di cui alla proposta di delibera, prego che farà una relazione unica. Entra l'Assessore Edoardo Marini.Entra la Consigliera Landucci. PRESENTI : n. 20CONSIGLIERA TEORMINO: Sì buonasera a tutti, se è consentito così ci sembrava più opportuno fare una relazione unica anche per una maggiore chiarezza dei dati e una maggiore completezza; come voi sapete, il 30 novembre è l’ultima data utile per le variazioni di Bilancio, ecco perché ci troviamo oggi; si tratta della terza variazione nel corso di quest’anno; le due precedenti sono state deliberate il 8 giugno e il 15 luglio scorso; il primo tema che andiamo ad affrontare riguarda quello della rinegoziazione dei mutui, la Cassa depositi e prestiti ha dato l’opportunità a tutti i Comuni entro pochi giorni, la data poi è stata spostata proprio nei giorni scorsi, di ridiscutere i mutui che avevano determinate caratteristiche includendo anche quelli rinegoziati, per quello che riguarda il nostro Comune proprio lo scorso anno e che portarono ad abbassare la rata annuale di ben 630 mila euro spendibili però solo per gli investimenti; la rinegoziazione dei mutui prevedeva una triplice possibilità per quello che riguarda la durata del mutuo, potevano scadere nel 2025, ‘35 o ’40; l’Amministrazione propone praticamente di ridiscutere tutti i mutui rinegoziabili compresi quelli che sono già stati rinegoziati lo scorso anno in un’unica soluzione che prevede la scadenza nel 2035: si tratta quindi di una via di mezzo insomma che consente poi di risparmiare e quindi di far scendere ulteriormente la somma della rata annuale di 212 mila euro che si vanno così a sommare ai 630 mila della rinegoziazione precedente per un complessivo totale di 842 mila euro; è chiaro però che come tutti i mutui che vengono dilatati c’è anche un costo, il costo finale previsto è stato calcolato in 1,9 milioni di euro, una cifra però che si ritiene sia ragionevolmente ammortizzabile attraverso questi due passaggi, il primo riguarda l’ulteriore… C’è un ulteriore efficientamento energetico che verrà fatto appunto con la quota di risparmio oltre a quelli che già sono stati effettuati o sono in fase di realizzo grazie al risparmio dello scorso anno, e anche attraverso la chiusura di

1

mutui che sono più svantaggiosi con interessi più alti e che ovviamente non sono stati inseriti dalla Cassa depositi e prestiti tra quelli negoziabili; un terzo vantaggio che porta la negoziazione consiste nel fatto che la quota risparmiata sulla rata di fine 2015, e si parla di circa 400 mila euro, non ha vincoli e quindi potrà essere spesa nella parte corrente, da gennaio invece la quota risparmiata tornerà a poter essere utilizzata solo per gli investimenti; e quindi qui si conclude insomma la parta che riguarda i mutui, passiamo invece alle variazioni di Bilancio che sono una conseguenza di richieste da parte di alcuni settori dell’Amministrazione, le cui esigenze e necessità sono cambiate e quindi gli uffici hanno effettuato le operazioni conseguenti per arrivare poi a un pareggio di cassa. Come sempre, ormai ci siamo abituati, c’è una parte che riguarda i maggiori costi o minori entrate, dall’altra parte maggiori spese e minori entrate, però partiamo subito con le brutte notizie e quindi con i numeri con il segno negativo, ovvero quelli che riguardano le minori entrate o le maggiori spese insomma: è diminuito il fondo comunale di solidarietà per 46 mila euro, io arrotondo così facciamo prima, anche la TOSAP è diminuita insomma, l’entrata di questa voce per 100 mila euro, così il rimborso di TASI e IMU da parte dello Stato per 65-66 mila euro scarsi, sono invece anche diminuiti gli introiti per quello che riguarda le tasse scolastiche e scuole serali per circa 92 mila euro, così le rette degli asili nido per 125 mila; anche le concessioni cimiteriali con un introito inferiore di 275 mila euro e per 100 mila le contravvenzioni stradali; e così è diminuito anche il rimborso delle rette per il ricovero di minori e adulti per 59 mila euro e per le spese del personale in comando per 252 mila euro; è aumentata, e passiamo quindi alle spese invece che sono aumentate, quelle che riguardano l’assistenza a scuola per gli alunni disabili di 80 mila euro, però è un costo finanziato da un contributo regionale così pure è aumentato il costo rispetto al preventivo della refezione scolastica di 491 mila e rotti euro; questa spesa è stato spiegato in Commissione, anche se poi è stata oggetto di un’ulteriore domanda, è dovuta proprio allo slittamento dell’entrata del nuovo operatore, per cui il calcolo era stato fatto in maniera appunto preventiva senza tener conto della sospensiva che è seguita al ricorso della SODEXO, ecco quindi spiegato questo conto che non aveva tenuto conto della sospensiva. Per le emergenze abitative c’è stata una spesa ulteriore di 371 mila eccetera e anche in questo caso le maggiori spese relative al settore casa sono state già spiegate dall’Assessore in una Commissione apposita e sostanzialmente sono dovute all’aumento delle urgenze relative proprio al settore e contestualmente anche dalla diminuzione delle abitazioni disponibili e quindi sono diventate necessarie delle soluzioni di altro genere che ovviamente hanno un costo superiore, ma soprattutto sono anche aumentati i nuclei familiari che chiedono appunto la disponibilità di un alloggio. Per gli interventi residenziali sui minori abbiamo avuto una spesa maggiore di 307 mila euro e si parla in particolare dell’aumento dei minori non accompagnati e chiaramente anche i flussi migratori non sono indifferenti rispetto all’aumento di questa cifra, così pure sono aumentate le spese per gli interventi residenziali sui disabili per 73 mila euro, residenziali sugli anziani per +25 mila

2

euro così pure per il sostegno dei ragazzi disabili a scuola in parte finanziati, abbiamo visto, dalla Provincia; così come le spese per la riscossione sono aumentate di 120 mila euro e così anche le spese condominiali di 30 mila e rotti. Abbiamo poi una cattiva notizia ma che in realtà invece è una notizia molto buona e cioè che c’è una spesa ulteriore di 112.812 euro che riguarda il progetto di digitalizzazione delle scuole; si tratta di un progetto molto più ampio che si svilupperà in tre anni per un costo totale di 340 mila euro distribuito, dicevo, su tre anni, sono risorse che verranno direttamente date alle scuole che provvederanno direttamente all’allestimento quindi sia della parte tecnologica sia della banda wireless e sia per la formazione degli insegnanti; il primo pezzo insomma di questo progetto interesserà le scuole medie della città. Veniamo ora alle buone notizie e quindi alle cifre in positivo che riguardano le maggiori entrate e, di contro, le minori spese; il primo dato riguarda la riduzione delle spese del personale che chiaramente è un dato strutturale ed è una conseguenza appunto della riorganizzazione della macchina amministrativa che insieme al risparmio dei mutui aumenta insomma, o meglio, diminuisce le spese per il Comune di 779 mila euro, di cui 385 mila riguardano la diminuzione della rata del mutuo e diversamente 394 mila eccetera riguardano invece il risparmio sulla spesa del personale; qualcuno l’aveva chiesto ricordo in Commissione, se non sbaglio il Consigliere Romaniello per cui questo dato che era stato unificato all’inizio poi è stato diviso insomma nelle due voci; per quello che riguarda le imposte arretrate c’è stato un primo risultato con un aumento delle entrate di 229 mila euro, sono aumentati una tantum alcuni trasferimenti statali per 186-187 mila euro così pure quelli regionali per 94 mila, poco meno, trasferimenti invece che riguarda la Città metropolitana è di 80 mila euro e sono quelli che hanno finanziato, come dicevo prima, il sostegno scolastico agli alunni disabili, mentre è aumentata anche l’introito per quello che riguarda le rette della refezione scolastica e anche questa è stata una domanda della Commissione e poi vedremo appunto la risposta; è stato poi effettuata una verifica e un ricalcolo di una vecchia Ici dell’anno 2010 su una parte delle aree in trasformazione sulla base del loro valore reale; quest’area conosciuta come Cascina Rubina e, attraverso questo procedimento denominato “accertamento con adesione”, quindi c’è l’adesione insomma del soggetto interessato a pagare questa quota, entreranno nelle casse del Comune circa 1,3 milioni di euro. Due precisazioni che servono poi a chiarire meglio la variazione, la prima riguarda il fondo di crediti di dubbia esigibilità, no? In questi crediti sono confluite due voci e quindi è un fondo che va ad aumentare: sono 1.430.000 euro di ruoli relativi a contravvenzioni del Codice della Strada e tasse TOSAP non pagate e altri 643 mila euro scarsi che è la somma indicata dalla Corte dei Conti a seguito della sentenza contro un dirigente e un ex Assessore di questo Comune. Entrambe le voci, pur essendo ovviamente delle maggiori entrate, non hanno la certezza di essere incassate e quindi si è preferito, per una questione anche secondo me di serietà, ecco, lasciarle nel fondo di dubbia esigibilità e pertanto questo significa che non possono essere impegnate, è una sorta di congelamento. L’altro punto riguarda

3

invece la cooperativa di proprietà indivisa Nuova Torretta che intende vendere, tramite riscatto, ai suoi soci gli appartamenti che sono costruiti su aree comunali che sono indicati qua negli allegati con i numeri precisi dei mappali che non vi sto a ripetere perché mi sembra inutile e, come dire, però la cooperativa di questa area possiede solamente il diritto di superficie, non ha la proprietà. Per vendere questi appartamenti è necessario che la cooperativa acquisti, quindi, il terreno non solo quello che sta in superficie ma anche quello che ci sta sotto. Ora per vendere quindi è stato fatto ovviamente un calcolo e questo calcolo ammonta a favore del Comune ovviamente a un milione e 200 mila euro, qualcosina in più insomma che però andranno a compensare le alienazioni di immobili che non sono state ultimate, cioè che non sono state, che non si sono concluse. Durante la Commissione, cercherò di essere sintetica, sono diversi gli interventi che sono stati fatti, in particolare la Consigliera Tittaferrante chiedeva spiegazioni in merito al costo della refezione che è aumentato di 491 mila euro, oltre alla spiegazione che abbiamo dato poc’anzi, proprio perché è stata calcolata la retta del nuovo bando e non quello che a seguito poi della sospensione è rimasto, quindi il gestore al momento è rimasto lo stesso, va aggiunto un altro dato che è stato dato dagli uffici e cioè che c’è stato anche un significativo aumento dei pasti proprio perché sono aumentati i bambini. Il Consigliere Romaniello poi ha fatto una serie di domande in merito, la prima in merito al mancato introito per quello che riguarda gli asili nido pari a 125 mila euro, anche qui la risposta è stata data dagli uffici e ci hanno spiegato che c’è proprio uno scivolamento verso il basso dei redditi delle famiglie che portano i bambini agli asili nido, questo significa che appartengono a una fascia ISEE più bassa e di conseguenza si abbassano anche le rette, in particolare precisavano che nell’anno 2014 – 2015 si sono accertati circa 10 mila euro mensili in meno proprio di rette pagate, ma proprio perché cambiava la fascia ISEE verso il basso. L’altra domanda, sempre del Consigliere Romaniello, riguardava a quanto ammonta in sostanza il fondo di dubbia esigibilità comprese le spese, cioè le due voci che vi dicevo prima che sono state sommate. Comprese quelle due voci il fondo di dubbia esigibilità ammonta a 5 milioni e 200 mila euro. Così pure è stato chiesto un aggiornamento in merito alla vendita degli appartamenti, in Commissione c’era anche il funzionario, il responsabile insomma, no, meglio, penso sia il funzionario del Settore Casa il Dottor Martini e ci spiegava come su 70 immobili in vendita, dieci sono quelli venduti, sei sono in trattativa e sette sono mobilità volontaria, significa che quelli che occupano quegli immobili hanno deciso di spostarsi presso un immobile per renderlo vendibile, insomma, perché poi sia possibile procedere con la vendita. Ancora viene chiesto il costo totale dell’emergenza del settore casa e viene quantificato in un milione e 271 mila e rotti euro, al netto però delle spese del personale. Poi anche la Consigliera Franciosi ha posto una serie di interrogativi in particolare ha chiesto come fossero stati spesi i 630 mila euro risparmiati dalla vecchia negoziazione dei mutui, quindi quelli dell’anno precedente. E come era stato deciso anche da questo Consiglio il risparmio è stato speso nella stragrande maggioranza per

4

interventi di efficientamento energetico, nello specifico, così vi do anche tutto il dettaglio, l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli immobili di via Croce e via Fogagnolo per un totale di 80 mila, l’impianto fotovoltaico sui tetti degli immobili ERP di via Leopardi, isolamento e cappotto dell’immobile di via Marx 606 per 200 mila euro, finanziato anche, perché la cifra era più alta, con parte dei soldi derivanti dalla vendita degli appartamenti. Gli investimenti poi del contratto Enel Sole che significa sostituzione di lampade con dispositivi Led, posa di orologi astronomici e ricabrature per un totale di 140 mila euro, così pure la sostituzione delle lampade led al Palanat per 50 mila euro, e anche un intervento alla scuola Vittorino da Feltre sempre riguardo all’efficientamento per 45 mila euro. In totale in sostanza dei 630 mila euro la spesa, cioè i soldi spesi per opere di efficientamento sono stati 515 mila, dedotta già dalla parte, vi dicevo, che era stata investita grazie alla vendita degli alloggi, quindi di questi 630, 515. Ne restavano 115 che sono stati spesi, sempre come da decisione del Consiglio, per la cura del verde e per il decoro urbano. Gli ultimi interventi riguardavano invece il Consigliere Nossa che ha domandato quante fossero le scuole coinvolte nel progetto appunto di digitalizzazione e anche se il Wireless utilizzato non avesse elementi di nocività. La risposta degli uffici, ma parte era stata data anche in Commissione, ha chiarito che le scuole coinvolte in questa prima fase, come vi dicevo il progetto triennale, sono sette, si tratta di scuole medie per un totale di 1850 alunni ossia 88 classi. In merito poi alla eventuale nocività del wireless è stato chiarito che, in sede proprio di Commissione, che il progetto prevede la supervisione dell’Università Bicocca che quindi garantisce sui dispositivi che vengono utilizzati. L’ultima domanda riguarda sempre il Consigliere Nossa che chiede informazioni in merito al bando regionale per le scuole sul quale, se vi ricordate, c’erano stati problemi in merito ai termini di spedizioni. Ecco, in merito a questa faccenda, la Regione non ha ancora dato una risposta definitiva. Grazie. Entra il Consigliere Di Stefano. PRESENTI: n. 21Entra l'Assessora Roberta Perego.PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Teormino. Per l’Amministrazione ci relazionerà l’Assessore Montrasio, prego.ASSESSORA MONTRASIO: Grazie e buonasera a tutti. Con la variazione di oggi ci avviciniamo a quella che sarà la rappresentazione del Consuntivo 2015 e con questa delibera si conferma l’importanza delle scelte in materia di politiche di bilancio che questo Consiglio ha adottato negli ultimi anni, poi con il Bilancio di Previsione di aprile di quest’anno e con le successive variazioni. Scelte tutte coerenti tra loro, con l’obiettivo di intervenire strutturalmente sulla spesa per liberare risorse e per dare migliori risposte alla città siano esse connesse alle situazioni di bisogno oppure ai necessari investimenti. Scelte che sono state già in parte oggetto di ampia discussione pubblica, altre invece magari meno note. Innanzitutto, e mi riferisco alle scelte note discusse, la riorganizzazione dell’ente, scelta fatta per l’efficienza del Comune e per rispondere meglio ai cittadini e alle imprese del territorio, ma anche scelta che porta

5

ad una importante riduzione di spesa, meno 400 mila euro con questa variazione che vanno a sommarsi alle riduzioni già accertate durante il 2015 e solo per quest’anno significa un milione di euro. Ci sono poi operazioni meno note, come l’attività ricordata dalla Consigliera Teormino molto bene, per l’attribuzione del corretto valore catastale delle aree in trasformazione e conseguentemente per la corretta applicazione dell’imposta immobiliare. Questa è una specificità tutta nostra e si tratta di competenze che pochi Comuni hanno al loro interno. Negli anni passati ha già portato alcuni significativi risultati, oggi il milione e 300 citato in relazione si aggiunge a questi. Ringrazio quindi, ne approfitto qui, tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato che è maturato in mesi di lavoro e che precedentemente non avevamo scritto a bilancio per una scelta prudenziale rispetto all’esito di un’operazione non scontata e che si è definitivamente e positivamente conclusa nelle ultime settimane. Un’importante operazione che, come dicevo, in questo bilancio ci porta un’entrata considerevole. Interventi strutturali di lungo respiro per liberare risorse per gli investimenti e per investimenti che contribuiscano anch’essi alla riduzione strutturale della spesa è l’obiettivo della nuova rinegoziazione dei mutui. Scelta fatta l’anno scorso e che facciamo anche quest’anno per sfruttare tutti gli strumenti che vengono messi a disposizione dei Comuni per agevolare gli investimenti e quindi per promuovere la ripresa. In un conteso di scarsità di entrate, diciamo, così tradizionale da vendita immobiliari o da oneri di urbanizzazione o si sta fermi o si sfruttano le opportunità, non a caso in un anno, questa è la terza tornata di rinegoziazione aperta dal Governo e non a caso per i nuovi mutui non si pagano gli interessi i primi cinque anni. Noi, come dicevo, abbiamo anche l’ambizione di fare qualcosa di più, investire dicevamo, diceva anche la Consigliera Teormino, e investire per le future generazioni, per loro infatti facciamo investimenti che da un lato migliorano la sostenibilità ambientale della nostra città e dall’altro migliorano anche la sostenibilità del nostro bilancio e neutralizzano, anzi superano di gran lunga, il costo di questi operazioni. L’anno scorso infatti c’eravamo impegnavi a spendere queste risorse per la cura del verde, la sicurezza delle strade, il decoro urbano e l’efficienza energetica che è questo il vero investimento per il futuro. Nel 2016 sarà pronto il nostro PAES e già possiamo scriverci i risultati delle opere fatte quest’anno e che venivano prima ricordate, cappotto, infissi, coperture e pannelli solari su alcune case comunali, pannelli solari sul palazzo comunale di via Croce, sostituzione di lampade tradizionali con dispositivi a Led nelle strade, nel Palanat e in alcune scuole, fanno insieme un investimento di oltre 500 mila euro su questo settore dei circa 630 della rinegoziazione dell’anno scorso. Riorganizzazione, accertamenti di entrate, rinegoziazione mutui oggi ci danno risorse importanti che ci servono non solo per rispondere alle pressanti esigenze che la crisi ci impone, ma ci consentono anche un investimento per il futuro dei nostri ragazzi. Con questi soldi rispondiamo alle necessità dei disabili, soprattutto i più giovani, i ragazzi e le ragazze che hanno bisogno del trasporto per andare a scuola e ai minori, italiani e stranieri, che purtroppo devono essere collocati in

6

comunità. Con queste risorse continuiamo a rispondere anche allo stato di emergenza di chi ha perso la casa, incrementando lo stanziamento con le cifre che prima venivano ricordate, ma anche contemporaneamente costruendo risposte innovative e di lungo respiro. Ma non rispondiamo solo a necessità, dicevamo, con questa variazione abbiamo un importante progetto per la digitalizzazione delle scuole, una prima tranche che riguarda una cifra, un numero di alunni importante, si diceva prima 1850. Un altro investimento questo per la scuola insieme a quelli fatti già negli anni e che più volte abbiamo ricordato. Ci aiutano per questo intervento per la digitalizzazione delle scuole gli investimenti pubblici e privati che negli anni sono stati fatti in città e che fanno di Sesto uno dei Comuni meglio attrezzati dal punto di vista dell’infrastrutturazione tecnologica ed informatica e ci consentono di partire da una posizione molto avanzata e quindi di dare più facilmente il nostro contributo per supportare le scuole e i nostri studenti nel loro percorso per l’innovazione e per il loro futuro. PRESIDENTE: Grazie all’Assessore Montrasio. Apriamo il dibattito, visto che sia il relatore che l’Assessore hanno fatto una relazione unica per le due delibere. Apriamo il dibattito solo per la prima delibera? Oppure... facciamo il dibattito su entrambe le delibere? Allora apriamo il dibattito solo per la delibera sui mutui, prego. CONSIGLIERE BERNARDI: Però scusi Presidente, se le relazioni sono state fatte su entrambe le cose è più interessante il dibattito su tutte e due le delibere. PRESIDENTE : No, debbo dire io preferirei una delibera, sui mutui, poi la dichiarazione di voto e poi l’approvazione. Penso che uno poi che dopo nella relazione tocca le due delibere nel dibattito ci può stare, ma come ordine preferisco. Grazie. Apriamo il dibattito sui mutui. Ha chiesto la parola la Consigliera Tittaferrante, prego.CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Grazie Presidente. Buonasera a tutti. La Cassa Depositi e Prestiti ha avviato la possibilità per Comuni, Città Metropolitane e Province di aderire alla rinegoziazione dei mutui. Riguarda tutti i mutui anche già oggetto di precedente rinegoziazione, ad esclusione di quelli rinegoziati nel primo semestre 2015 con un debito residuo maggiore o uguale a 10 mila euro dal primo luglio 2015 e con scadenza successiva al 31.12.2015. Le nuove date di scadenza del periodo di ammortamento sono le seguenti: dal 31.12.2025, 2030, 2035 e c’è un’ultima possibilità il 20 giugno 2040. E’ la seconda chance più volte sollecitata all’ANCI che consentirà in virtù di questo decreto degli enti locali, l’Art. 7 comma due del Decreto Legge 78/2015 di rimodulare oltre 20 miliardi di capitale residuo. I risparmi prodotti dalla revisione dei contratti possono essere impiegati solo per il 2015 senza vincolo di destinazione e quindi anche a copertura delle spese correnti. La rinegoziazione dei mutui in ammortamento ha un duplice contrastante effetto, da un lato determina un vantaggio immediato consistente nella riduzione della spesa annuale per il rimborso delle rate di ammortamento, 431 mila euro nel 2015 e 212 mila euro ogni anno, dall’altro determina un aumento della spesa complessiva per interessi in conseguenza della maggiore durata dell’indebitamento ed un irrigidimento dei bilanci futuri. Ciò

7

comporta quindi che il vantaggio derivante dalla rinegoziazione non può essere solo quello derivante dalla differenza fra l’attualizzazione dei flussi dei pagamenti della passività originaria e quelli della nuova passività, ma in conformità ai principi di sana gestione finanziaria deve consistere in una valutazione finanziaria ed economica della complessiva situazione dell’ente in relazione non solo ai dati finanziari dell’attualizzazione dell’operazione ma anche ai rischi che l’ente locale assume con la nuova operazione di indebitamento ed all’allungamento della durata del debito che vincola l’attività futura dell’Amministrazione. In particolare la possibilità di procedere anche alla copertura della spesa corrente potrebbe portare ad incremento della spesa corrente, invece le economie derivanti dalla rinegoziazione del debito devono essere destinati a spese in conto capitale, così come sancito dall’Art. 119 della Costituzione. Sarebbe altresì importante commisurare il periodo di ulteriore indebitamento con il presumibile periodo nel quale gli investimenti correlati potranno produrre la loro utilità. Ci auguriamo quindi che tutte queste valutazioni siano state fatte con oculatezza. La rinegoziazione dei mutui è un’opportunità importante e quindi speriamo che i calcoli siano stati fatti in maniera adeguata. Grazie. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Tittaferrante. Su questa delibera non vedo prenotazioni per intervenire. Ha chiesto la parola la Consigliera Antoniolli, prego. CONSIGLIERA ANTONIOLLI: Grazie signor Presidente. Io penso che con questa delibera per quanto riguarda la rinegoziazione dei mutui diamo ancora una, che sia una scelta giusta, una scelta positiva, perché diamo ancora una, diciamo, una scelta di investimento per il futuro della nessuna città. Riusciamo a, diciamo, a gestire ancora ed avere un buono strumento per uno sguardo di prospettiva. Grazie. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Antoniolli. Non vedo più richieste di intervento, quindi chiudiamo il dibattito e iniziamo con la dichiarazione di voto, iniziando con la Consigliera del gruppo Giovani Sestesi la Consigliera Aiosa, prego. CONSIGLIERA AIOSA: Grazie Presidente. Ma io credo che nel dare il voto a questa seconda, prima delibera di stasera comunque seconda volta su cui interveniamo sulla rinegoziazione dei mutui, credo che tutti abbiano avuto il pensiero e la preoccupazione che comunque questa operazione sicuramente ricadrà su chi verrà dopo di noi, anche perché naturalmente rinegoziazione un mutuo vuol dire comunque aumentare gli interessi che poi si andranno a pagare. Durante la Commissione abbiamo ascoltato con interesse quello che veniva espresso dall’Assessora Montrasio perché se dal punto da vista primario da cui al siamo partii, e questo concetto l’avevamo espresso nel precedente Consiglio Comunale, stasera lo volevo riprendere solo brevemente. Noi dovremmo cambiare e cercare il più possibile di trovare alternative per riuscire a introitare denaro per dare servizi, e questo non può essere l’unico strumento che abbiamo. E’ da un certo punto di vista riconoscibile il fatto che questi soldi siano stati spesi per andare a fare delle migliorie che nel tempo dovrebbero portare dei risultati economici di miglioramento sulla spesa. Abbiamo visto anche in maniera positiva il fatto che in Commissione venisse detto che questi soldi

8

che noi andremo a liberare potrebbero essere spese, investiti per andare a chiudere quei mutui che in questo momento hanno un tasso di interesse troppo alto e che quindi nel tempo genererebbero interessi e cifre più consistenti. Da un punto di vista finanziario credo che sia un’operazione che potrebbe essere sostenibile ma che comunque deve essere seguita con molta attenzione da parte dell’Amministrazione e dei Consiglieri che poi devono leggere i bilanci. Il nostro voto, come l’altra volta,, questa sera sarà un voto di astensione perché vorremmo vedere con il Bilancio che poi andremo, il Consuntivo che poi andremo a vedere già la prima parte di impiego di denaro che risposta economica ha avuto poi per l’Ente. Sarebbe molto interessante, credo, riuscire a fare un calcolo a lungo periodo di quanto il risparmio energetico per esempio, potrà fruttare e quindi a quanta copertura di intersessi passivi poi riusciamo ad arrivare, grazie. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Aiosa. Passiamo direttamente al Gruppo Misto con la Consigliera Landucci, prego. CONSIGLIERA LANDUCCI: Sì, grazie. Ma io sono sempre molto perplessa quando si parla di rinegoziare i mutui perché per la seconda volta in un anno naturalmente scarichiamo sul futuro il peso, una parte del peso del debito, secondo una consolidata abitudine italica che, a mio avviso, è molto pericolosa perché naturalmente la relazione della Consigliera Teormino è stata una relazione, come dire, molto tendenziosa, mi spiace doverlo dire, e ancora di più quella dell’Assessore al Bilancio, perché sembra che noi ci guadagniamo questi soldi e ce li mettiamo in tasca, questi soldi non è che noi li guadagniamo, alla fine spenderemo di più, quindi chiaramente è un modo elegante per dire che spendiamo il deficit, ecco spendere il deficit è un’abitudine che, secondo che, bisogna perdere, perché altrimenti alla fine il peso del deficit ci schianterà. Veniamo da una discussione che appena è stata fatta sul bocciodromo, è chiaro che se noi continuiamo a non essere lungimiranti, a cercare di guadagnare al momento, al presente, pensando soltanto presente che può essere in questo caso avere una certa cifra in più, tra l’altro sono rimasta terrorizzata da quello che ha detto l’Assessore al Bilancio, cioè che mentre l’altra volta si spendeva per investimento, qui si può spendere per la spesa corrente, cioè allora andare addirittura a rinegoziare i mutui per finanziare la spesa corrente è una cosa che, come dire, secondo me, è veramente negativa, quindi spero che non lo facciate, perché questo vorrebbe dire davvero caricare il debito molto di più di quanto sia sostenibile. Io non riesco a capire questa Amministrazione dove stia andando a parare, cioè c’è una rincorsa ad un pareggio, oltre tutto con una serie di, ho visto, di maggiori entrate che in realtà non si capisce perché dobbiamo rinegoziare questi mutui, cioè qual è il motivo, o c’è di fondo una mancanza al di là di quello che si chiacchiera, il Patto di Stabilità, cioè una mancanza in realtà di liquidità per poterli pagare o altrimenti non c’è motivo. Perché continuiamo tutti a lamentarci del Patto di Stabilità che non ci permette di fare investimenti e poi lungi dal fare questo addirittura aumentiamo il debito che abbiamo. Questo qui, cioè rinegoziamo il debito che abbiamo per

9

allungarlo, che mi sembra in contraddizione con quello che viene detto, mi viene, come dire, quando sento queste cose qui forse penso che convenga ringraziare il Patto di Stabilità perché ci impedisce di creare nuovo deficit. Perché qui noi appena ci viene data la possibilità immediatamente lo facciamo per avere quattro soldi liquidi in più adesso noi immediatamente ci carichiamo di un debito ulteriore. A me sembra una politica, come dire, proprio un po’ contraria a quella che come si diceva una volta del buon padre di famiglia, che fa esattamente il contrario in genere, a meno che non sia con l’acqua alla gola. Oltre tutto, ripeto, questo mi sembra sempre in linea con una politica di mancanza di respiro, cioè come anche abbiamo visto appunto per questi impianti sportivi, no, non sono più sostenibili, cioè io vorrei capire davvero quali sono i costi dei servizi che possono funzionare realmente, quelli che invece, ad oggi, ci danno delle, come dire, ci danno una pesantezza che non è nella realtà sostenibile e che fino adesso si è supportata soltanto grazie al sacrificio della fiscalità generale, ma che evidentemente non potrà essere poi più aumentata. E’ chiaro che a fronte di una cosa di questo genere il mio voto è assolutamente contrario. Io ritengo che nelle nostre situazioni rinegoziare i debiti, aumentando i debiti che ci sono e caricandoli ancora una volta, non ci riempiamo sempre la bocca dei giovani, poverini i giovani, il futuro dei giovani, l’attenzione dei giovani e poi appena possiamo carichiamo sulle spalle dei giovani il peso, perché nel 2035 non lo pagheranno i vecchi che saranno serenamente morti al camposanto, ma lo pagheranno i giovani, quindi evitiamo queste contraddizioni, perché se vogliamo aiutare i giovani dobbiamo pagare i debiti che noi abbiamo fatto, è l’unico modo per farlo. Se invece continuiamo a metterglieli sempre di più sulle spalle in questo modo certo i giovani non li aiutiamo assolutamente. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Landucci. Per il gruppo Movimento 5 Stelle la Consigliera Franciosi, prego. CONSIGLIERA FRANCIOSI: Grazie Presidente. Allora rispetto a questa politica noi continuiamo a non condividere la scelta della rinegoziazione così come non l’avevamo condivisa l’anno scorso. L’indebitamento del nostro ente era dell’1 e qualcosa per cento l’anno scorso, suppongo che sia più o meno la stessa cifra ancora quest’anno, per cui dal nostro punto di vista è ben sotto la soglia di sicurezza per la quale non fare ulteriori investimenti. La cosa che ci ha lasciato un po’ così perplessi sia quest’anno che l’anno scorso, e l’avevamo rimarcato e lo ridiciamo quest’anno, per la copertura delle spese di investimento, per l’efficientamento energetico e per gli investimenti relativi alla qualità e sicurezza urbana e stradale che è la dicitura precisa che c’è nella delibera del 24 novembre dell’anno scorso, ci domandiamo perché per queste cose non vengono sfruttati i fondi europei. Così come l’avevamo detto l’anno scorso, lo ripetiamo anche quest’anno, esistono dei fondi europei che si possono utilizzare, richiedere per migliorare l’efficientamento energetico degli enti comunali, questo sarebbe la scelta, secondo noi, dal nostro punto di vista, politicamente corretta, perché? Perché con questa rinegoziazione, allora queste due rinegoziazioni,

10

perché ormai va bene ragioniamo su entrambe, ci stanno costando un po’ troppo. Allora un milione e 900 mila euro quest’anno, l’anno scorso 2 milioni e 400 mila euro, quindi in due anni di rinegoziazioni ci sono costati 4 milioni e 300 mila euro, che spalmati su vent’anni, se non sbaglio è vent’anni la durata della rinegoziazione, ma correggetemi se sbaglio, sarebbero 215 mila euro all’anno, il tutto per svincolare 630 mila euro l’anno scorso che sono svincolati anche quest’anno, se non erro, più i 212 mila euro, in totale 800 e rotti mila euro per investimenti ai quali, a partire dall’anno prossimo, dobbiamo comunque trovare 215 mila euro per andare a coprire il costo di questa spesa. Cioè io mi domando se l’efficientamento energetico andrà da qui al 2035 a coprire questa cifra che inizia a essere un po’ sostanziosa. Spero che l’anno prossimo, il 24 novembre 2016 non ci ritroveremo a discutere una nuova rinegoziazione, perché sarebbero nuovi costi. Quindi seppur la Cassa Depositi e Prestiti dà questo strumento, secondo noi ci sono altri strumenti che possono essere utilizzati soprattutto per andare a efficientare dal punto di vista energetico gli enti pubblici e sicuramente la rinegoziazione dei mutui non è la scelta politica condivisibile, grazie. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Franciosi. Per il Popolo della Libertà Consigliere Di Stefano, prego. CONSIGLIERE DI STEFANO: Sì, grazie Presidente. Ovviamente noi siamo contrari a questa delibera, a un utilizzo del denaro pubblico senza un progetto di tentativo di valorizzare il merito all’interno del Pubblica Amministrazione andando poi a combattere quelli che sono alcuni sprechi come quelli che abbiamo sentito fino ad oggi. E’ la seconda iniziativa di rinegoziazione in due anni, gli importi sono stati detti prima dalla Consigliera dei 5 Stelle che sono importi importanti per un totale di 4 milioni e 300 mila euro, credo, in un ventennio, ma comunque sono importi importanti sui quali si potevano programmare delle spese su investimenti e non su attività di spesa corrente. Faccio un appunto, un Comune governato dal Centro Destra, Paderno Dugnano, ha fatto l’opposto ha deliberato l’estinzione dei mutui, e il Partito Democratico in quel Comune ha sostenuto questa iniziativa, e la plusvalenza sugli interessi non pagati è stata reinvestita e messa a bilancio per finanziare i servizi sociali. Questo evidenzia come ci sono dei metodi differenti di conduzione della spesa pubblica e certamente noi siamo contrari a un metodo di creazione di deficit. Noi oggi ci state chiedendo di deliberare un appesantimento del debito per i cittadini sestesi e a noi non va bene assolutamente. Quindi il voto sarà contrario, grazie. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Di Stefano. Per il Gruppo Verso Sesto Democratici per il Cambiamento il Consigliere Bernardi, prego. CONSIGLIERE BERNARDI : Grazie Presidente. Buonasera. La delibera in oggetto è una delibera certamente importante, è una delibera che sia nelle relazioni che negli interventi che mi hanno preceduto non può essere votata sia favorevolmente che contrariamente a cuor leggero, perché comunque è una delibera che ha dei rischi, la rinegoziazione dei mutui ha comunque sempre dei rischi, ha però delle potenzialità oggettive e per come sono state presentate nelle relazioni di forte impegno rispetto

11

agli investimenti. Il nostro voto sarà favorevole con un ragionamento però che vale per questa delibera e che vale, soprattutto, anche per la delibera che andremo a votare dopo, ed è il tema di cogliere nelle opportunità, date in questo caso dalla Cassa Depositi e Prestiti e poi date dalla nuova legge sugli enti locali, che pone proprio agli enti locali un nuovo, un nuovo modo di pensare i propri investimenti economici. E quindi la necessità primaria oggi non è solo quella di cogliere opportunità come questa, ma è quella accanto a questa di mettere in campo una programmazione molto più cogente, molto più stringente che vada sicuramente a toccare la possibilità di investire, ma che vada anche a capire quali tagli, oserei dire quasi chirurgici, vanno fatti per rendere questo tipo di investimenti fruttuoso, perché se da un lato è vero che si rischia di indebitare e di appesantire l’ente locale, dall’altro non è semplicemente dicendo estinguiamo i mutui che poi si liberino necessariamente risorse. Per cui è necessario, ripeto, e su questo, come dire, il nostro voto favorevole è però un voto favorevole pensoso, diciamo così, è necessario appunto che ci sia una seria programmazione e una sera programmazione soprattutto rispetto agli investimenti, dove per usare un motto: il rischio che andiamo a correre sia realmente un rischio che poi ci porti a un risultato positivo. Il primo appuntamento che avremo per tentare questo tipo di operazione è quello del DUP, e molto varrà soprattutto rispetto anche alla delibera che segue questa. Comunque sia per questa, e anche per la prossima, il nostro voto sarà favorevole, riteniamo, ripeto, che la discussione sugli investimenti e sulla programmazione debba essere però maggiormente affrontata da questa Aula. Grazie. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Bernardi. Per il gruppo Sesto nel Cuore la Consigliera Tittaferrante, prego.CONSIGLIERA TITTAFERRANTE : In un contesto economico che mostra i primi segnali di ripresa dopo molti anni e nella prospettiva di una manovra del 2016 che in controtendenza rispetto agli ultimi anni si preannuncia espansiva per i Comuni, diventa cruciale attivare tutti gli strumenti che attraverso una più ampia gestione del debito riescano a liberare delle risorse, il problema è come vengono poi utilizzate queste risorse, risorse che devono destinate agli investimenti e non a coprire delle spese correnti. Quindi è una scelta, sarà una scelta politica, è una scelta politica di indirizzo amministrativo quella di riversare sul futuro i costi che una buona politica dovrebbe contenere e che quindi andranno a vincolare l’attività dell’Amministrazione futura. Per questo il nostro voto è di astensione. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Tittaferrante. Per il Partito Democratico Consigliere Tremolada. CONSIGLIERE TREMOLADA: Grazie Presidente. Noi siamo favorevoli a questa delibera perché vogliamo cogliere questa opportunità che questo strumento offre, non è obbligatorio né aderire né non aderire, non ci sono formule per cui il PD sceglie sempre nello stesso modo, si valuta e si sceglie. Il motivo è che questo strumento ci permette di liberare risorse e quindi continuare sulla strada già intrapresa di poter fare degli

12

investimenti. Il tema è spendere bene i soldi che prendiamo in prestito a chi pagherà le tasse dal 2030 al 2035. Cioè noi non dobbiamo, prima la Consigliera Franciosi faceva un conto di soldi in più da pagare, me le immagino come se noi chiediamo un prestito alle future generazioni, cosa che anche la Consigliera Landucci diceva. Il tema è che questi soldi che noi prendiamo in prestito alle future generazioni diano un beneficio maggiore, maggiore, no a loro, a loro stessi, diano un beneficio maggiore del costo che noi gli stiamo accollando. Come si fa? Secondo me agendo su tre direttrici, cioè l’educazione, infatti una parte di investimenti che poi vedremo sono per l’educazione delle persone che, speriamo, pagheranno le tasse in quegli anni, per l’efficientamento energetico, quindi abbiamo degli esempi come citava l’Assessore di tetti di stabili comunali rifatti mettendo pannelli solari, io mi immagino anche altri interventi che possono andare in questa direzione, tra l’altro, come ci ricordava la Consigliera Franciosi, questi interventi hanno un ritorno economico per cui si ripagano da soli. Per esempio i tetti appena rifatti, citati dall’Assessore, hanno un tempo calcolato più o meno si ripagano, quindi tutti i soldi che noi abbiamo preso in prestito a chi pagherà le tasse dal 2030, già nei primi dieci anni di esercizio di questa struttura viene completamente ripagato dal risparmio che si attua in quella posta. Terza direttrice la qualità urbana, cioè creare una città a misura di uomo che queste persone godranno in quegli anni in cui si troveranno a pagare delle tasse. Spendere il deficit non va bene, l’argomento è delicato però secondo me non c’è giusto o sbagliato, io lo paragono a quello che è la mia esperienza personale, io in deficit mi sono comprato la casa, è stato l’unico modo che avevo per comprare una casa. Non ero con l’acqua alla gola, avevo delle prospettive di lungo respiro, mi sento un buon padre di famiglia e ho fatto questa scelta. Quindi il vero tema non è se sia giusto o non giusto spendere a debito, il vero tema è la responsabilità di questa scelta e quindi questo voto che noi diamo non è a cuor leggero, noi ci mettiamo sempre dalla parte dei cittadini nel fare questa scelta anche, siamo consapevoli che ci sia questo rischio, cioè che noi prendiamo prima dei soldi in prestito che poi dobbiamo dimostrare di aver speso bene, però noi per la nostra parte non faremo mancare il nostro contributo a far sì che questo avvenga, cioè che questi soldi, ogni euro venga speso bene, venga speso in investimenti, venga speso in istruzione, in educazione e in qualità urbana. Grazie.PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Tremolada. Adesso un attimo di attenzione, sottopongo a votazione la delibera in oggetto appena discussa. Inizio votazione. Fine votazione. Consiglieri presenti al voto 21. Contrari 3. Astenuti 4. Favorevoli 14. Il Consiglio approva. Per questa delibera è prevista la seconda votazione per l’immediata eseguibilità.

13

Inizio votazione. Fine votazione. Consiglieri presenti al voto 21. Contrari 4. Astenuti 3. Favorevoli 14. Il Consiglio approva.

14

IL PRESIDENTE

Riferisce : Quindi proseguiamo con la seconda delibera, Variazione al bilancio di previsione 2015 – 2017. Quindi la relatrice ha già fatto la sua relazione, anche l’Assessore, apriamo subito il dibattito. Invito a prenotarsi per intervenire, grazie. Siamo in attesa di prenotazioni per intervenire. Chi apre il dibattito? Non ci sono richieste per intervenire, è stato presentato un ordine del giorno, dal Gruppo Consiliare Sesto nel Cuore, quindi lasciamo aperto, ha chiesto la parola il Consigliere Romaniello che ha presentato una richiesta per il raddoppio dei tempi. Prego, ne ha facoltà Consigliere. CONSIGLIERE ROMANIELLO: Grazie, Presidente. Allora mi permetto in anticipo di ringraziare l’Assessore e la Dottoressa Orsetti che hanno risposto molto puntualmente alle nostre domande durante la Commissione. Andando a scorrere quelle che sono le voci di spesa che questa sera subiranno una variazione così come sono state sapientemente elencate dalla collega Teormino, volevo sottolineare, diciamo così, delle situazioni particolarmente buone per la nostra Amministrazione e possibili pericoli per quello che poi sarà il futuro del nostro bilancio nel 2016. Sicuramente la notizia assolutamente positiva è questa minore o riduzione di spesa relativa al personale che è, come dicevo appunto la dottoressa Teormino, si attesta a circa 400 mila euro. Questo è un trend che è iniziato già con una variazione che ci aveva visto ridurre la spesa del personale nei precedenti Consigli Comunali, probabilmente avremo ancora delle sorprese poi quando andremo a votare il Consuntivo 2015 e comunque ci lascia ben sperare che il lavoro svolto su questo tema, al di là appunto della riorganizzazione in sé, produca appunto benefici economici complessivi di cui possiamo trarne assoluto beneficio. Sarà poi interessante appunto valutare la differenza tra consuntivo 2015 e consuntivo 2014. E questo sicuramente è una cosa che ci lascia ben sperare, perché poi tra l’altro il tema della spesa del personale era un tema ricorrente in questa Aula, ricordiamo molti interventi, ad esempio della collega Landucci, a questo proposito, quindi aspetto che appunto anche lei raccolga positivamente questo susseguirsi di eventi che vanno nella direzione che in molti Consigli Comunali lei stessa auspicava. Poi in realtà ci sono anche situazioni piuttosto critiche, la prima che mi viene in mente ed è sotto l’occhio di tutti è un po’ la gestione della casa che vede sostanzialmente una maggiore spesa di 370 mila euro circa per la parte emergenza, vale a dire i soldi che noi spendiamo per prendere, diciamo così, e sistemare delle persone che subiscono degli sfratti e si trovano in mezzo ad una strada. Complessivamente con questa variazione il valore sull’emergenza casa che il Comune di Sesto destinerà nel 2015, con questo valore che andremo ad approvare stasera, si attesterà a un milione e 270 mila euro. Però da una parte abbiamo che le situazioni di emergenza sono in aumento, dall’altra, chiaramente noi non ragioniamo a risorse infinite, dobbiamo capire sostanzialmente qual è la nostra asticella, nel senso che poi a un certo punto dobbiamo chiedercelo, farcelo un ragionamento, inseguiamo l’emergenza all’infinito,

1

ci poniamo dei limiti, rivediamo le modalità con cui andiamo a sistemare queste persone. Durante la Commissione l’Assessore della Casa aveva illustrato le diverse modalità con cui agiamo per dare, diciamo così, una sistemazione che non è una sistemazione definitiva ma è una sistemazione di emergenza. E nel panorama delle soluzioni offerte abbiamo visto che comunque è molto diversificato il costo per unità familiare a seconda della soluzione che andiamo a proporre. Quindi il ragionamento in prospettiva deve essere chiaramente quello di una razionalizzazione degli interventi nell’ottica di cercare di coprire quanto più possibile l’emergenza, limitando e razionalizzando la spesa, perché poi dopo noi combattiamo anche con una situazione paradossale, abbiamo 950 appartamenti comunali che sono occupati in questo momento da persone che magari probabilmente per il reddito o per la situazione economica potrebbero magari, diciamo così, accedere anche al mercato libero, quindi abbiamo un patrimonio edilizio ingessato, tanto è vero che il turnover sulle case popolari è molto basso, dall’altra parte abbiamo le persone in mezzo della strada che dobbiamo rincorrere e spendere soldi. E’ chiaro che il primo intervento che importante che è stato fatto è stato cercare di mettere sul mercato parte di questi immobili per recuperare risorse. Noi abbiamo messo sul mercato il 5% del nostro patrimonio complessivo, quindi siamo complessivamente, sul mercato in questo momento abbiamo 70 appartamenti, di cui appunto, come diceva la Collega Teormino, 10 già venduti, 6 in trattativa e 7 in mobilità. Numeri ancora molto bassi, e quindi dobbiamo chiederci come intervenire in quella direzione, nel senso che io non penso che il mestiere dell’Amministrazione Comunale debba essere l’agente immobiliare, il mestiere di un’Amministrazione Comunale è quello di raccogliere le persone in difficoltà e dare una prospettiva. Quindi chi in questo momento occupa una casa comunale e può anche permettersela di affittare è bene che se la affitti, proprio per liberare risorse e garantire poi una maggiore disponibilità per chi è effettivamente in difficoltà. Per non dimenticare poi che le persone che in questo momento sono nelle nostre case comunali non tutti sono corretti, non tutti pagano l’affitto dovuto. Chiaramente all’interno di questa platea ci sarà pure qualcuno in difficoltà, ma io non oso immaginare che di quel, da quello che so, 800 – 900 mila euro di mancati incassi sugli affitti siano tutte persone in difficoltà. Quindi paradossalmente abbiamo persone che possono pagarsi l’affitto che stanno in una casa comunale, persone disperate in mezzo a una strada a cui magari abbiamo difficoltà a rispondere. E andiamo in corto circuito. Quindi da una parte dobbiamo intervenire per razionalizzare gli interventi, dall’altra parte dobbiamo essere più aggressivi per andare ad attaccare quell’evasione che oltre a essere una questione di soldi è anche una questione di giustizia sociale nei confronti di persone che effettivamente hanno bisogno. Ed è lì che si gioca poi la quadratura del cerchio, capire se effettivamente noi come amministratori siamo in grado di rispondere in maniera adeguata all’emergenza casa. E questo è un pericolo che vedo. Perché io adesso, noi eravamo partiti con un budget iniziale di 800 mila euro sull’emergenza, siamo arrivati quasi a un milione e 300, quindi

2

durante l’anno abbiamo incrementato quasi del 50% quel budget che avevamo messo a disposizione. Non ho il dato del fabbisogno degli ultimi mesi, quindi di ottobre e la stima di novembre, la mia paura che questo sia un dato in crescita e questo ci deve un attimino allertare per trovare soluzioni, come dicevo, che non facciano esplodere la spesa ma diano risposte concrete a persone in difficoltà. Un altro elemento che mi ha fatto preoccupare e, diciamo così, su cui appunto avevo chiesto anche dei chiarimenti è questo mancato introito relativo alle rette dei nidi, spiegato appunto sul fatto che c’è un riposizionamento delle fasce ISEE che ha prodotto sostanzialmente mancati incassi per 125 mila euro. Noi abbiamo introdotto l’ISEE istantaneo, mi auguro che ci sia l’ISEE istantaneo reversibile, che poi chi magari rientra dalle difficoltà sia così solerte ad avvisare che è rientrato dalle difficoltà, perché poi la difficoltà è anche poi di monitorare queste situazioni. E comunque questa è anche una situazione di sofferenza complessiva dell’utenza che poi si riverbera sostanzialmente sui conti pubblici. Un'altra voce, e poi concludo non approfitto del raddoppio dei tempi, che un po’ mi è stata anticipata dalla collega Franciosi è che io su queste variazioni di bilancio non vedo mai sempre un più legato ai bandi europei. Ora c’è in atto una riorganizzazione del personale, si parlava di un ufficio bandi, speriamo che il 2016 sia l’anno buono per andare ad aggredire quella fetta di contributi che l’Europa ci mette a disposizione e che noi, non come Comune di Sesto, ma complessivamente come sistema Italia non siamo in grado di prendere e spendere, anche perché comunque noi godiamo in questo momento di entrate una tantum, è vero che nel 2016 si sono prospettate una serie di novità dal punto di vista del bilancio, si sparla che verrà meno il Patto di Stabilità interno, probabilmente questo potrà produrre e liberare delle risorse, però dobbiamo essere sempre pronti, vigili a capire dove poter recuperare risorse che in questo momento non ci vengono più dallo Stato. Direi che a questo punto che ho chiuso qui, nel senso che poi, va bene, sì, direi che ho chiuso qui. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Romaniello. Ha chiesto la parola la Consigliera Aiosa. CONSIGLIERA AIOSA: Grazie Presidente. Non volevo intervenire ma l’intervento del Consigliere Romaniello mi ha rinvigorita. Io non credo che l’Amministrazione ricorra l’emergenza, ma credo più che altro che l’Amministrazione sia ricorsa dall’emergenza, e ci mancherebbe altro che non mettesse in campo tutti gli strumenti per rispondere. Sono stata sollecitata in questo senso, da quando abbiamo iniziato la Consiliatura come Gruppo dei Giovani Sestesi abbiamo sempre detto che ci stavamo avvicinando verso tempi in cui comunque l’ente Comune di Sesto San Giovanni avrebbe dovuto cercare in tutti i modi di spostarsi di più verso una gestione imprenditoriale per poter poi dare servizi. Mi è sempre stato detto che questa era una eresia, perché il ruolo di un’Amministrazione, il ruolo di un Comune è quello di dare servizi. Io che all’epoca non ero, non venivo da una esperienza politica e mi avvicinavo per la prima volta a queste discussioni mi chiedevo: ho capito, ma se uno non ha soldi come cavolo fa a dare servizi? L’intervento che lei ha fatto in questo momento mi ha fatto riflettere proprio in

3

questo senso, che non avevamo torto, alla fine per due anni abbiamo detto che il Governo centrale era brutto e cattivo perché ci aveva tolto tutti i soldi, poi ci siamo accorti che forse dovevamo iniziare a muoverci e reagire a questa situazione, sicuramente non si può essere d’accordo e sposare al cento per cento la rinegoziazione dei mutui, tanto è vero che il nostro voto di astensione è stato dovuto a questo, perché comunque quello che manca sempre anche durante le Commissioni nonostante, come ha ricordato la Consigliera Teormino, le risposte poi ci sono state date anche via mail alle domande fatte, è un riscontro concreto. Una quindicina di giorni fa, 20 giorni fa abbiamo fatto una bellissima Commissione, bellissima nel senso reale non sfottò, sul tema della casa. Ci siamo posti degli obiettivi, ci siamo detti che avevamo delle cose da andare a riguardare, che anche come Consiglieri Comunali non potevamo semplicemente subire la legge regionale, ma forse potevamo mettere in campo delle opere. Ecco, l’impressione che ho è che anche quando diciamo: facciamo la Commissione perché vogliamo i dati, i numeri, i resoconti, sapere esattamente che cosa è successo, quando, dove e perché, poi la cosa muore lì. Non si arriva mai fino in fondo, poi c’è il DUP, poi c’è il Consuntivo, poi c’è il Preventivo, e uno si ritrova a due anni e mezzo di distanza a leggere i documenti che vengono presentati a preparare gli interventi e ahimè a dover ridire sempre le stesse cose che personalmente, credo, che non serva veramente a nessuno. Penso che nella situazione economica in cui siamo, perché per dare servizi, lo ribadisco, bisogna avere un’economicità che regge, bisogna essere in grado di fare delle scelte nette, per esempio io credo che per quello che riguarda il mondo dello sport in qualche modo si stanno facendo delle scelte abbastanza nette su quello che questa Amministrazione vuole fare, intende fare e non può più fare, bisogna avere il coraggio, come veniva detto prima quando ci siamo trovati con i signori della Bocciofila, di dire che comunque il Comune non può più sostenere determinati costi e che se fino a ieri l’ha fatto anche quando lo faceva probabilmente era sbagliato, perché veniva fatto per un motivo sbagliato, e non è che perché veniva fatto ed era sbagliato dobbiamo perdurare, ci possiamo preoccupare di capire dove trovare i soldi per mantenere i benefit che tutti avevano, perché a questo punto diventano più importanti i soldi che stiamo mettendo, che stiamo variando per l’emergenza casa, perché mi preoccupa di più una persona che dorme in macchina con i suoi figli e con la sua famiglia, rispetto ad altri temi che abbiamo trattato, però io ci tenevo veramente a dire questa cosa, secondo me noi molte volte ci imputiamo, chiediamo le Commissioni, chiediamo i dati, chiediamo i numeri, e poi non arriviamo mai in fondo. Quello che ho chiesto prima nella delibera di prima è quella, che ho chiesto all’Assessore Montrasio prima è: quando andremo a consuntivo si riuscirà ad avere qualche numero, perché se no alla fine parliamo sempre di aria fritta, cioè se uno non riesce a dare un valore, non mi piaceva l’operazione della ricontrattazione dei mutui, però io qui leggo che con quei soldi l’Amministrazione ha fatto queste cose. Quanto vale? Allora a quel punto posso dire non mi piaceva però magari è servita, servirà, sarà una cosa che durerà nel

4

tempo, ma non mi piaceva punto, mi piace punto, e poi lo discuto in Commissione, poi chi se ne frega, secondo me un pochino ci fa perdere di valore, sembra quasi il solito giochino dei vari schieramenti che poi alla fine non porta a niente, perché il problema grosso sono le persone che sono fuori, è l’essere umano, sono i nostri cittadini, sono i bisogni che hanno e giustamente come è stato detto più volte a certi bisogni bisognerà iniziare a dire di no, perché non sono bisogni e dovremmo preoccuparci di poter soddisfare i bisogni primari delle persone, ma per farlo anche noi che siamo seduti qui dentro a decidere abbiamo bisogno di avere dati, di avere numeri e di poter portare il nostro in contributo. Poi viene preso non viene preso, pazienza, però io credo che il nostro ruolo sia quello di contribuire a poter bypassare questo momento di cambiamento che mi rendo conto che per un’Amministrazione non è semplice, perché per una persona che fa l’imprenditore è una roba con cui uno ci mastica tutti i giorni, cioè la rinegoziazione di un mutuo, anche se mi spaventa per chi verrà dopo perché non ci sarò sempre io e perché il titolare della mia impresa sono io e ne rispondo io personalmente, non mi spaventa se dietro c’è un piano economico – finanziario che comunque porterà a un risultato. Mi rendo conto che per una Pubblica Amministrazione che si è sempre trovata favorita dal punto di vista della gestione del denaro, che comunque in qualche modo trovava sempre il modo per avere denaro e per accontentare tutti, adesso fare un percorso che gli imprenditori che in realtà stanno facendo dall’inizio della crisi per non impiccarsi e per cercare di portare avanti le proprie attività, sia un pochino più complicato, però dovremmo tenere i due obiettivi sempre a vista che purtroppo lo Stato centrale ci ha obbligato ad avere una gestione di impresa, purtroppo, io la reputo una cosa positiva, però mi è sempre stato detto purtroppo c’hanno obbligato ad avere una gestione imprenditoriale e che quello che c’è fuori è sempre l’uomo che ha dei bisogni e che sono i primi da soddisfare. Noi dobbiamo intervenire sicuramente dove comunque c’è lo spreco, e gli esempi che faceva prima il Consigliere Romaniello sulla casa sono più che azzeccati, però andiamo avanti. Abbiamo fatto la Commissione l’Assessore ci ha portato tutti i dati, andiamo avanti, vediamo che cosa possiamo fare, magari continuando a parlare, a interloquire da tante idee può nascere comunque un concetto nuovo, un’idea nuova. Altrimenti abbiamo fatto la Commissione perché era da tre mesi che gli chiedevamo di fare la Commissione e lui ci ha fatto la Commissione, siamo tutti felici, andiamo a casa, ma il problema non è risolto. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Aiosa del suo intervento. Ha chiesto la parola il Consigliere Tremolada. Prego. CONSIGLIERE TREMOLADA: Grazie Presidente. Avrei fatto solo la dichiarazione di voto, però intervengo adesso così, perché ci sono alcune cose che non ho capito del suo intervento, così le do la possibilità di riprenderlo dopo quando fa la sua dichiarazione di voto. Sul tema della casa, perché sta diventando questo il tema caldo della serata. Per come la vedo io la stiamo tenendo botta a un’ondata eccezionale di emergenza che ci è piovuta addosso, non solo a noi come Amministrazione Comunale di Sesto

5

San Giovanni ma in generale. A noi magari in maniera particolare. In maniera articolata e con certo sforzo evitando di affrontarla in maniera, magari, più facile, come potrebbe essere prendere chiunque ha uno sfratto e metterlo in un albergo, con costi che sarebbero stati molto più elevati per la collettività. Quindi non ho capito bene il suo accorato intervento soprattutto nei passaggi, non hanno capito se riteneva che mancasse una strategia a questa Amministrazione Comunale o se la strategia la vede e invece spronava l’Assessore e l’Amministrazione Comunale ad andare avanti in questo modo. Io la vedo in questo secondo modo anche l’intervento che ha fatto il mio collega Romaniello sul fatto di chiedere di proseguire, di imboccare delle strade che possono non essere semplici per l’Amministrazione, sono più complicate perché bisogna, come si fa con chi è amante delle bocce dovergli spiegare delle cose, cercare di portare avanti un discorso molto più articolato, che non dire va bene, vi diamo un contentino e tiriamo fuori 40 mila euro che tanto vanno a pagare i cittadini.

6

Allora se questo è il discorso ci vede d’accordo nell’appoggiare questa Amministrazione ad andare avanti su questa strada non facile e ha tutto il nostro appoggio per portare avanti soluzioni articolate anche se a volte impopolari. Sul fatto che ci siano dei valori che noi vediamo in Commissione e non vediamo, non so se si riferiva ai valori che abbiamo visto prima, cioè per quanto riguarda la scelta fare sì mutui o no, noi i valori li abbiamo visti, cioè sono 200 mila euro che vengono liberati ogni anno da qui ai prossimi 20 anni e per esempio confrontati con quello che solo costati anche solo il tetto di via Benedetto Croce e il tetto di via Leopardi, siamo a quella cifra lì, cioè mi sembra che sono 80 mila euro uno e 120 mila euro l’altro, per avere l’idea che alcune scelte non sono fatte solo su questioni di principio ma controlliamo e vediamo anche i dati che corrispondono. Ultima cosa sì l’Assessore ci fa la Commissione e poi non sappiamo più niente, qui secondo me c’è una questione delicata che è la differenza di ruoli tra il Consiglio e l’Amministrazione, secondo me l’Amministrazione è sul posto quotidianamente, giorno per giorno, c’ha un lavoro da fare, da portare avanti, ha tutti i giorni dei problemi, l’Amministrazione ha dentro di sé tutta una serie di uffici, di struttura comunale che affronta queste cose, il Consigliere Comunale non può, almeno penso io faccio altro da altro, essere coinvolto con la stessa frequenza, quindi è, secondo me, fisiologico che noi veniamo contattati, c’è un’interlocuzione che per forza di cose deve essere discreta, cioè non continua, quindi noi ci vediamo, ci siamo visti, ci vedremo tra tre mesi, ci vedremo tra altri tre mesi e abbiamo questo ruolo di controllo e di proposta. Allora lo facciamo questa sera, apprezziamo l’attività dell’Amministrazione Comunale, chiediamo all’Amministrazione Comunale di andare avanti in questo modo, magari ci sarà un'altra Commissione casa nella quale vedremo come stanno andando le cose e continuerà questo, questa interlocuzione nel rispetto dei reciproci ruoli. Grazie. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Tremolada. Ha chiesto la parola il Consigliere Bernardi, ne ha facoltà, prego. CONSIGLIERE BERNARDI : Grazie, Presidente. Sì, il tema della delibera di adesso, come dicevo prima, si ricollega al tema della rinegoziazione dei mutui. Se quella era un’opportunità, adesso ci troviamo di fronte ad alcune necessità che possono diventare opportunità. Il tema vero, ripeto, come accennava sia il Consigliere Romaniello, ma anche adesso il Consigliere Tremolada, è che quest’Amministrazione, a fronte di alcune spese necessarie, di alcuni interventi di rivisitazione del Bilancio, sta tentando e tenta di compiere scelte che invertono alcune tendenze rispetto al passato, non solo per migliorare la situazione, ma per mettere a sistema una serie di interventi che riducano la possibilità di sprechi. Se questi tentativi e queste azioni sono meritorie, ribadiamo il fatto che la necessità primaria oggi è che queste opportunità e queste necessità che possono diventare opportunità, necessitano fermamente più che in passato, a fronte della legge sugli enti locali e a fronte degli strumenti nuovi che sono dati dall’amministrazione, di una programmazione certa, di una programmazione decisa, di una programmazione diversa rispetto al futuro, perché nessuno di noi né

7

nell’Amministrazione né in Consiglio Comunale, vuole più trovarsi nella condizione di dover votare variazioni una tantum, che hanno una loro forza nel momento in cui si vanno a toccare argomenti di spesa importanti e che danno prospettive, ma che devono essere necessariamente programmati e diversamente programmati. Allora, nel momento in cui si ha questo tipo di visione, si ha anche una visione diversa rispetto a qual è poi il compito e l’obiettivo finale. Per ora mi fermo qui e ci riserviamo magari un’ulteriore riflessione quando ci saranno le dichiarazioni di voto. Grazie. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Bernardi. Ha chiesto la parola la Consigliera Pietra. Prego. CONSIGLIERA PIETRA: Sì, grazie, Presidente, molto velocemente, intanto per ricordare che la Commissione Casa, su richiesta di molti Consiglieri, poi è stata richiesta e proposta dalle Presidenti delle due Commissioni, in accordo ovviamente con l’Assessore della partita. Nella Commissione Casa erano venute fuori una serie di proposte e di riflessioni sull’impedimento grosso ad alcune azioni che ci dà la legge regionale; e anche un po’ la scommessa, detta tra di noi, di trovare delle soluzioni per intervenire rispetto alla legge regionale. La Consigliera Teormino sta lavorando a questa proposta e tra poco cercheremo di girarcela tra noi, per vedere quale iniziative prendere sia come Comune di Sesto San Giovanni, insieme ad altri Comuni, come ci eravamo dette anche in Commissione. Io credo che in un momento di grossa crisi il Comune, al di là dall’essere o non essere un imprenditore, è sicuramente colui che deve rispondere al bisogno dei cittadini e delle cittadine in difficoltà. Quindi in questo momento è corretto e giusto porre una grossa attenzione sui bisogni abitativi, come stiamo facendo in questo momento, e aiutare appunto da situazione tremenda a fronte di una mancanza di una politica della casa a livello regionale, ma secondo me anche a livello nazionale. Ed è ovvio che in un momento di crisi calino anche le entrate, il pagamento di alcuni servizi, perché la crisi c’è. C’è una piccola cosa che a me personalmente dà fastidio in alcuni interventi, che subito andiamo a guardare con un occhio sospettoso sempre la categoria dei poveri. È vero, c’è chi non paga, c’è chi ne approfitta etc., però c’è questo sguardo così... “sono lì gli approfittatori etc.”. Credo che tra le persone che rubano in Italia, non ci siano assolutamente solo la povera gente o chi si spaccia per tale. Grazie. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Pietra. Non vedo più richieste per intervenire. Ha chiesto la parola la Consigliera Teormino. Prego. CONSIGLIERA TEORMINO: Sì, grazie, signor Presidente. Io ho ascoltato con molta attenzione l’intervento della Consigliera Aiosa e devo dire che molti concetti assolutamente sono condivisibili. Tra le altre cose pensavo alla definizione che ha dato, cioè gestire il Comune con una logica imprenditoriale. Ad esserne capaci... dico io, perché non è da tutti. È un parolone grande. La tentazione è forte, perché poi uno pensa che gli imprenditori sono forti, capaci, quindi sono in grado di risolvere tutti i problemi. Poi, però, mi pongo altre domande, per esempio un imprenditore di fronte all’ISEE istantaneo, non so se avesse detto di sì, anche perché diventa un elemento

8

che poi fa perdere dei soldi al Comune. E questo ci sta male, in una logica squisitamente imprenditoriale. Così per esempio la società esterna di recupero crediti è molto imprenditoriale, decisamente, però poi è stato inserito anche il concetto della morosità incolpevole, che di imprenditoriale ha molto poco, tanto è vero che le banche poi quando chiedono dei soldi, li chiedono fino in fondo. E uno non li dà semplicemente quando risulta nullatenente e nullafacente, diversamente gli vengono pignorate tutte le cose, poco o tante, che possiede. Il Comune, invece, questa scelta l’ha fatta, che non è imprenditoriale, però a mio avviso è molto giusta, perché è giusto distinguere chi non paga per cattiva volontà, o chi invece non lo fa perché in quel momento non è nelle condizioni. Così pure ha introdotto l’idea di studiare insieme con colui che non riesce a pagare un piano di rientro. Quindi da questa parte è mediamente imprenditoriale, perché gli dà una possibilità, però insomma poi ci tiene anche a non perdere le sue risorse. Per quello che riguarda anche le altre azioni, per esempio l’affidamento dei centri sportivi, in parte è decisamente imprenditoriali, perché si parte da una logica che ha visto un Comune che ha sempre speso delle grandi risorse per fare attività sportiva, invece oggi si pone il problema di come fare a gestirli bene, quindi affidandoli a dei soggetti esterni, che possono essere anche degli imprenditori, mantenendo sempre un buon livello e cercando però di non sobbarcarsi quelle spese che invece possono essere lasciate ad altri. Così pure per quello che riguarda il discorso della casa: da una parte è imprenditoriale, perché vogliamo dare la casa, però non vogliamo che questa diventi un’abitudine. Non è vero che tutti hanno diritto alla casa, ma ne hanno diritto solo quelli che rispecchiano e richiamano alcuni criteri. Non vuole essere polemico, il mio intervento, intendiamoci. Con questo voglio dire che decidere di un Bilancio comunale non è cosa semplice. Alcune volte è pur vero che si fanno degli errori, perché chi non li fa? Ne sono stati fatti in passato e probabilmente se ne faranno anche in futuro, però lo sforzo è quello di inserire dei criteri, delle logiche che forse sono simil imprenditoriali, tenendo conto però anche di alcuni diritti che sono inalienabili. Facciamo un esempio molto calzante. È chiaro che investire sul disagio e sulla disabilità, per esempio, sembra che non convenga da un punto di vista... perché si tratta di soggetti che alla società poi rendono poco; però come vediamo, guardando il Bilancio, tutte le spese, che sono delle spese che il Comune si accolla e che sono maggiori rispetto agli anni precedenti, riguardano gli anziani, riguardano i disabili, riguardano anche i minori, persino quelli non accompagnati. È vero, uno dice che la legge lo impone, però la cifra vediamo che è importante e il Comune la spende. E questa non è una logica imprenditoriale. Non so se è chiaro il concetto. Quindi nel Bilancio si coglie la difficoltà di coniugare queste due cose, in questo aspetto io sono d’accordo con la Consigliera Aiosa, però volevo semplicemente sottolineare che la difficoltà permane, il tentativo e lo sforzo invece è quello di conciliarle con buon senso, che poi è sempre la cosa più difficile. Grazie.Esce l'Assessore Edoardo Marini.

9

PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Teormino. Se non ci sono più richieste, è prevista la replica dell’Amministrazione Comunale. Quindi chiudiamo il dibattito sulla delibera di Variazione al Bilancio. La parola all’Assessore Montrasio. Prego. ASSESSORA MONTRASIO: Sarò molto breve, per fortuna la sintesi ritengo che sia una mia prerogativa. Una battuta su questo interessante dibattito rispetto al tema delle cosiddette logiche imprenditoriali. Scelte politiche e modalità di gestione imprenditoriale, dove imprenditoriale vuole dire per esempio orientate all’efficienza, non sono ovviamente in contraddizione. Quindi molto sinteticamente volevo dire questa cosa qui. Invece volevo dare una risposta alla sollecitazione della Consigliera Aiosa. Proprio per rispetto del ruolo di proposta che anche il Consigliere Capogruppo Tremolada portava prima, mi sembra che quella che ci sollecita, io l’ho tradotto come “rendicontazione energetica”, cioè quanto investiamo e quanto ci ritorna in termini di beneficio ambientale, ma anche e soprattutto, dato il contesto di discussione di questa sera, in termini di beneficio economico – non so se ho tradotto correttamente - mi sembra uno strumento molto interessante da costruire insieme, per cui naturalmente c’è la mia piena disponibilità. PRESIDENTE: Grazie all’Assessore Montrasio. Passiamo al... è stato presentato, ne avete avuto copia, come un ordine del giorno del Gruppo Sesto nel Cuore. La parola alla Consigliera Tittaferrante. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Quest’ordine del giorno risponde all’esigenza di trasparenza sulle procedure di calcolo applicate per la determinazione del corrispettivo di cessione del diritto di superficie. È avvenuta una trasformazione del diritto di superficie al diritto di proprietà delle aree ricomprese nei Piani di Edilizia Economica e Popolare alla Cooperativa Nuova Torretta. Quindi noi andiamo a chiedere: “Viste le variazioni agli stanziamenti dei capitoli di entrata Alienazioni immobile e Alienazioni aree; vista la cessione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree Via Saint Denis, Via Maffi, Via Campestre, Via Livorno, dette TOR 1, TOR 2, TOR 3, TOR 4; visto il comma 48 dell’Articolo 31 Legge 448 del ’98, che prevede che detto corrispettivo fosse calcolato sul parere del proprio Ufficio Tecnico; visti i criteri da adottare per la determinazione, che lasciano un margine di discrezionalità; vista la facoltà dell’ente di decidere di elevare la già prevista riduzione del valore venale del bene, al fine di favorire l’adesione dei cittadini interessati alla possibilità offerta di riscattare le aree edificate; noi chiediamo e impegniamo il Sindaco e la Giunta a chiedere più perizie, almeno due, per la determinazione del corrispettivo della cessione, al fine di osservare una corretta applicazione della disciplina che riguarda la determinazione del corrispettivo della cessione”. Questo ordine del giorno è nato, è sorta quest’esigenza leggendo la Delibera di Giunta numero 252 del 2015, che metteva in evidenza come il calcolo è molto complesso, c’è un margine di discrezionalità e anche addirittura c’è stato un periodo in cui c’era addirittura un vuoto normativo sui criteri da adottare appunto per la determinazione del corrispettivo. Quindi tutto questo ci ha portato a chiedere alla Giunta, impegnare la

10

Giunta e il Sindaco a chiedere una perizia, proprio per toglierci qualsiasi dubbio sul valore, visto che poi il valore entra nelle entrate del nostro Comune. Grazie. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Tittaferrante. Sull’ordine del giorno è possibile intervenire un oratore per Gruppo. Gruppo PD, Consigliere Tremolada. Prego. CONSIGLIERE TREMOLADA: Noi siamo contrari a questo ordine del giorno per diversi motivi. Cito solo le cose principali. Prima di tutto si chiede al Sindaco e alla Giunta un’ingerenza nel lavoro dei tecnici, secondo noi indebita, che tra l’altro c’è un’incongruenza nello stesso ordine del giorno, perché voi citate al terzo punto che il parere deve essere fatto dal proprio Ufficio Tecnico, cosa che infatti quest’Amministrazione Comunale ha fatto. Quindi c’è un Ufficio Tecnico, ci sono dei dirigenti che sono responsabili di questo calcolo, c’è una discrezionalità, è vero, ma è appunto la parte tecnica, proprio perché di garanzia rispetto a questo discorso, che deve esercitare questo percorso. Quindi il fatto che la Giunta chieda un parere terzo rispetto all’Amministrazione, agli uffici comunali, che sono quelli deputati a fare questo calcolo, non ci sembra corretto. Altra cosa: come mai proprio questa volta viene chiesto questo cambiamento di procedura? Noi abbiamo già fatto passaggi tipo questo, usando esattamente lo stesso percorso, cioè gli uffici tecnici hanno determinato il valore proprio di... tra l’altro era una cosa identica, un passaggio da diritto di superficie a proprietà piena, con lo stesso... quindi cambiare addirittura in corsa per soggetti diversi, usare due pesi e due misure è totalmente inaccettabile. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Tremolada. Ha chiesto la parola il Gruppo Verso Sesto. De Noia, prego. CONSIGLIERE DE NOIA: Grazie, Presidente. Anche noi troviamo irricevibile questo ordine del giorno. Lo troviamo irricevibile innanzitutto perché qui c’è una dichiarata sfiducia nel lavoro dei tecnici del Comune. E poi anche perché, visto che le perizie sono passate dall’Ufficio Tecnico, spesso e volentieri si parla di troppe consulenze, troppe consulenze esterne, troppe ingerenze, troppe spese fatte rivolgendosi ad esterni. In questo caso c’è un Ufficio Tecnico che lavora e tecnicamente è padrone di quello che fa. Sinceramente andare a spendere altri soldi, per poi avere come committente qualcun altro... per dare in committenza questo lavoro a qualcun altro, mi piacerebbe anche capire il perché, visto che abbiamo dei tecnici preparati e che questa cosa la fanno di mestiere, mi sembra veramente un’inutilità. E mi sembra soprattutto scorretto, perché è veramente una sfiducia nei confronti delle persone che seguono anche la politica, quando ha bisogno di chiarificazioni, che svolgono tutti i giorni un lavoro all’interno del nostro Comune per tutti i cittadini. Grazie. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere De Noia. Non vedo richieste... Ha chiesto la parola il Gruppo Sesto nel Cuore. Consiglieri Caponi, prego. CONSIGLIERE CAPONI: Sulla circostanza che questo ordine del giorno venisse dichiarato irricevibile o non accolto, l’avevamo già messo in conto, però mi pare che le giustificazioni non colgano nel segno. Una premessa: questo atteggiamento mette in evidenza che la Maggioranza pone sempre una questione identitaria sui problemi

11

che pone l’Opposizione. Ed è un peccato, perché poi ci troviamo a discutere di una Delibera come questa sera, in maniera asettica, direi. Potremmo parlare, come abbiamo fatto l’anno scorso, delle lande desolate che citò l’assessore, oppure come mi ha detto un Consigliere di Maggioranza, che basterebbe riprendere gli interventi dell’anno precedente. Cosa significa questo? Significa che la Maggioranza non ha prodotto nulla; che non è stata innovativa, non ha avuto proposte, non ha avuto idee. E di questo ne paga la città, ne paghiamo tutti noi. E questo vostro atteggiamento autoreferenziale, che ne fa una questione identitaria, emerge anche in questo ordine del giorno, perché quando noi parliamo di perizie, possiamo anche riferirci a perizie interne. Signori, noi stiamo discutendo di valori elevati, ed è compito nostro garantire alla città la massima trasparenza e una valutazione equa. Quindi a noi sembra quest’ordine del giorno più che condivisibile e, come diceva giustamente la collega Tittaferrante, nonostante subito ho visto una Consigliera della Maggioranza scuotere la testa, è una questione di trasparenza, che deve emergere in maniera ancora più vigorosa e forte nel momento in cui andiamo ad approvare dei bilanci e delle manovre finanziarie, che a differenza degli altri Comuni che cercano idee nuove, proposte per cercare di creare incentivi e risorse in ingresso alla città, noi andiamo invece a parlare solo di aumento delle spese, andiamo a parlare di aumento delle tasse e delle imposte. Quindi quest’ordine del giorno, se non viene approvato per le motivazioni testé dette dai colleghi della Maggioranza, a mio parere è un clamoroso autogol e una incapacità sia di valutare le proposte che vengono dai nostri banchi, ma soprattutto significa non avere argomenti per controbattere. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Caponi. Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l’ordine del giorno presentato dal Gruppo Consiliare Sesto nel Cuore. Un attimo, mi consulto col Segretario. Io metterei prima in votazione l’ordine del giorno, che è un atto politico, poi darei la parola a lei per delle precisazioni tecniche. Mettiamo in votazione l’ordine del giorno presentato dal Gruppo Sesto nel Cuore. Grazie. Inizio votazione.

Messo in votazione, l'Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Sesto Nel Cuore, con 5 voti favorevoli, 14 contrari (Aiosa, Antoniolli, Bernardi, De Noia, Pastorino, Pennasi, Pietra, Boccia, Romaniello, Teormino, Torraco, Tremolada, Vavassori ed il Sindaco), 2 astenuti (Di Stefano, Lamiranda), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico, dai 21 presenti e 19 votanti, è respinto.

PRESIDENTE : A questo punto do la parola all’Assessore, vice Sindaco Rivolta. Prego.VICE SINDACO RIVOLTA: Grazie, Presidente. Mi occorrono alcune precisazioni. PRESIDENTE: Mi scusi, ma solo riferito all’ordine del giorno. VICE SINDACO RIVOLTA: Sì, certo, riferito all’ordine del giorno. In primo luogo io credo che parlare di trasparenza sia sbagliato, offensivo nei confronti di chi lavora nell’ente, perché questo significa sostenere che questa perizia, questo valore non è trasparente.

12

Allora uno dice, casomai, vogliamo un altro dato per paragonare i dati, ma il termine “trasparenza” riferito al lavoro di dipendenti, di dirigenti e direttori di settori, o va motivato e sostenuto, certificato con delle indicazioni che ci fanno dire il contrario, oppure è un’illazione che personalmente credo si debba respingere. In secondo luogo vorrei far presente che la legge assegna all’Ufficio Tecnico del Comune il dovere di compiere la perizia. Assegna questo compito agli uffici del Comune. Quindi in questo caso ricorrere a una perizia esterna significa produrre un danno erariale al Comune, perché significa che questo dato non viene ritenuto valido, quindi significa riconoscere che all’interno del Comune non ci sono le competenze per questa perizia e che quindi si debba ricorrere esternamente. E ricorrere esternamente, in virtù invece di competenze e capacità interne all’ente, significa produrre un danno erariale. Voglio ricordare ancora, com’è stato già fatto, che in altre delibere simili, questa cosa non è stata posta. E questo, invece, pone questo ordine del giorno sotto una luce assolutamente sì politica, perché questa stessa operazione noi l’abbiamo fatta qualche mese fa per una cessione di diritto di superficie riferita a un negozio, credo, ma l’anno scorso o un anno e mezzo fa, se voi ricorderete bene, abbiamo compiuto un’operazione simile quando allo scioglimento del CIMEP, abbiamo fatto la stessa operazione riferita ad altri edifici di edilizia costruita in aree 167, insomma una serie di leggi che prevedevano questo stesso identico percorso. E allora non fu richiesta. Ravviso che la richiesta di perizia in questo momento, esterna, su una vicenda di questo tipo, come ha spiegato il Consigliere Tremolada, contraddistinguerebbe in questo caso una scelta di un certo tipo, perché esiste un operatore di un certo tipo. Qualunque esso sia, una difformità di comportamenti e di atteggiamenti nei confronti di diversi operatori, si raffigura come evidentemente una non imparzialità, nel momento in cui si decidono le procedure con cui si agisce nell’agire dell’Ente. PRESIDENTE: Prima di procedere con la dichiarazione di voto della Delibera, la parola alla dottoressa Di Girolamo per la rettifica... Prego. SEGRETARIO GENERALE: No, volevo soltanto evidenziare un documento che avete già davanti a voi, perché c’è stato un errore materiale, nel testo del dispositivo, nelle premesse del dispositivo della Delibera, sono due importi rettificati, sono corretti nella documentazione allegata sulla quale si sono espressi pareri e in ordine alla quale avete discusso anche in Commissione. Quindi sono gli importi della pagina 3 della Delibera, quindi il documento che avete davanti a voi... questa pagina è quella che va a sostituire, perché c’è l’errore materiale di battitura dei numeri, sono gli importi corretti questi di questo foglio. Volevo soltanto evidenziarvelo. PRESIDENTE: Grazie della precisazione del Segretario. Iniziamo con la dichiarazione di voto con il Gruppo Giovani Sestesi, la Consigliera Aiosa. Prego.CONSIGLIERA AIOSA: Grazie, Presidente. Due precisazioni rispetto all’intervento che ho fatto prima. La prima è che la sollecitazione non era fatta all’Amministrazione, ma era fatta direttamente a noi Consiglieri. Chiedevo ai Consiglieri che fanno parte di questo Consiglio Comunale... chiedevo... Ritenevo che la richiesta molto spesso che facciamo

13

di Commissioni, per avere dati e per avere informazioni, dopodiché rimane fine a se stessa e non produce risultato, tanto è vero che dopo c’è stato l’intervento della Consigliera Pietra, che nel caso specifico della casa ha spiegato che noi uscimmo da quella Commissione con l’idea di fare un documento, se possibile condiviso, perché comunque la discussione che si era affrontata in Commissione ci vedeva con qualche differenza sulle modalità di azione, tutti convergenti verso uno stesso punto. La seconda precisazione che faccio, però non mi soffermo, è che credo che abbiamo un concetto di quello che è l’imprenditore, di quello che può essere un’impresa che probabilmente non si incontreranno mai, perché nel momento in cui come esempio mi viene portato l’ISEE, oserei quasi dire che mi sento offesa, perché un imprenditore non è uno strozzino e non è una persona... non tutti gli imprenditori hanno come obiettivo il mero guadagno e il mero utile. Si può fare impresa, rimanendo comunque in un contesto sociale. Si può fare impresa, rimanendo uomini e donne che comunque collaborano per il benessere della società. Di conseguenza credo che il concetto che abbiamo e che tutte le volte cerchiamo di portare in evidenza, probabilmente non si incontreranno mai. Il nostro voto per questa Delibera sarà di astensione. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Aiosa. Passiamo al Gruppo Misto con la Consigliera Landucci. Prego. CONSIGLIERA LANDUCCI: Io non ho capito molto della discussione di questa stasera. Non ho capito, intanto, la levata di scudi che c’è stata, a fronte dell’intervento della Consigliera Aiosa, per cui in tre o quattro hanno sentito il bisogno di intervenire per fare la predica su come bisogna capire la socialità del Bilancio e anche poi l’assessore ha ritenuto di dover rafforzare questa posizione. E non ho neanche capito bene la questione qui della cessione, nel senso che non mi pareva, in quest’ordine del giorno, che ci fosse una cosa così scandalosa. L’idea di avere due pareri su qualunque scelta, ormai è considerato normale, compreso nel condominio. Allora uno può dire: cerchiamo di avere due pareri, al limite interni all’ente, ma non è che il dirigente del settore tecnico, essendo notoriamente dio, può non sbagliare mai. Non mi sembra affatto che loro avessero accusato di mancanza di trasparenza o di disonestà, per cui l’Assessore Rivolta ha dovuto prendere in mano la spada del difensore civico per i poveri dirigenti attaccati. Io credo che dappertutto noi chiediamo sempre due pareri, per il semplice fatto che uno può anche sbagliare nel dare il parere. Io ho appena ricevuto, per una stupidaggine, cioè per la pubblicazione di uno stupidissimo articolo su una rivista scientifica, mi hanno chiesto di fare un referee su questo qui, chiedendomi anche il nome di due colleghi che possano fare un secondo referee. Non credo che il collega che mi ha scritto, che è il direttore della rivista, non si fidi del mio illuminato parere, ma semplicemente è normale chiedere un doppio parere. Non mi sembra che avessero chiesto chissà cosa di così scandaloso, per cui bisogna difendere l’onorabilità dei dirigenti. Nessuno l’ha messo in dubbio, semplicemente si dice, come si fa sempre, che si chiedono due pareri. Oltretutto la cifra è una cifra alta, forse alta, forse no. Credo che se una cifra supera il milione di euro, avere due pareri

14

possa semplicemente... Io, fossi un dirigente, sarei contento di avere un secondo parere, perché mi sentirei più al sicuro, per evitare il rischio di essere poi chiamata a un danno erariale, perché se ho sbagliato a fare la perizia e si scopre che dovevo chiedere, invece di 1.180.000 euro, dovevo chiedere 1.400.000 euro, rischio che abbia fatto io un danno erariale per... Perché sbagliare è umano, eh?! Anche se uno fa il dirigente del Comune di Sesto, può sbagliare. Non è che qui, perché uno fa il dirigente, il direttore del settore, allora è diventato incapace di errori. Non ho capito questa irricevibilità. Se l’altra volta non è stato fatto, qui veramente siamo al ridicolo, questo lo direi al collega Tremolada, è perché le altre volte si parlava di cifre ridicole. Abbiamo fatto cessioni di proprietà... no, come si chiama... di diritto di superficie, per 7000 euro, per un pezzettino di giardino. Va bene, d’accordo, in quel caso il margine di errore talmente minimo che uno può farne a meno, ma qui è una cosa molto grossa. È irricevibile! Quando uno sente... poi dopo l’assessore che dice “trasparenza”, “offesa”, io ritengo invece che ci sia una maggiore sicurezza e una garanzia per chi ha fatto la perizia. Io, fossi stato il dirigente che ha fatto la perizia, avrei chiesto di avere un altro parere, perché mi sembra normale, a fronte di una perizia di questo genere. Non capisco, veramente... in questo ha ragione il collega Caponi. È chiaro che è una posizione di principio. E naturalmente allo stesso modo ritengo ridicolo il discorso che viene fatto sul fatto di avere l’azienda, non l’azienda... ma cosa c’entra? Quello che diceva la Consigliera Aiosa, non è che qui dobbiamo andare a guadagnare sulla pelle... Dobbiamo trovare dei sistemi che funzionino. E adesso non funzionano, perché se noi mettiamo in previsione delle cifre che non funzionano mai, sulla morosità incolpevole o no incolpevole, e come dicevo prima questo patrimonio sta diventando un debito, forse dovremo cominciare a pensare con mentalità imprenditoriale, perché alla fine queste case... L’ha detto lo stesso Romaniello. Il Consigliere Romaniello ha detto esattamente quello che ha detto la Consigliera Aiosa. Fino a quando potremo spingerci all’emergenza? Quanto potrà pesare l’emergenza? Un’emergenza il cui calcolo è sempre ben difficile, perché io per esempio non ho mai capito perché dobbiamo aspettare lo sfratto e non magari dare un sostegno prima dello sfratto, che forse costerebbe molto meno, cioè nel senso che magari uno viene sfrattato perché non riesce a pagare tutto, ma potrebbe avere un gap di differenza. Invece mi sembra che rimaniamo sempre in un sistema che è nato 50 anni fa, ma forse anche prima, perché in realtà se l’è inventato Mussolini, il sistema delle case popolari e del sostegno delle case di questo genere qua e non capiamo che oggi non funziona. Quindi quando lei parla di mentalità imprenditoriale, forse vuole dire in un altro modo che bisogna essere innovativi... PRESIDENTE: Consigliera Landucci, deve concludere.CONSIGLIERA LANDUCCI: Certo, adesso concludo. Bisogna essere innovativi, perché altrimenti non reggiamo il peso. Non reggiamo il peso di questo. Quindi io credo, davvero, che su questa delibera non posso che astenermi, sono cifre date come sempre, in cui si prende atto di una situazione, ma è chiaro che questa spesa sociale

15

che sta arrivando ad essere fuori controllo, va rimessa sotto controllo con sistemi innovativi, perché altrimenti non la reggiamo più alla fine. Non la reggiamo. E non capisco perché non si possa arrivare a una situazione di controllo, esattamente come stasera si è blaterato per tre quarti d’ora di bocciodromo non c’era una cifra, un foglietto con delle cifre che ci facessero capire quali sono i costi reali di cui stiamo parlando. Si fa sempre in modo che i Consiglieri Comunali non capiscano niente della realtà dell’Amministrazione, perché fino a ieri il bocciodromo era un fiore all’occhiello... PRESIDENTE: Grazie, Consigliera Landucci...CONSIGLIERA LANDUCCI: ... di colpo diventa una cosa da dismettere. Sono cose incomprensibili... PRESIDENTE: Grazie, Consigliera Landucci... CONSIGLIERA LANDUCCI: Sì, grazie a lei... PRESIDENTE: Passiamo al Movimento 5 Stelle con la Consigliera Franciosi. Prego. CONSIGLIERA FRANCIOSI: Grazie, Presidente. Darei il mio tempo alla Consigliera Landucci, se potessi... comunque noi ci asteniamo. PRESIDENTE: Sarebbe un’idea... CONSIGLIERA FRANCIOSI: Eh, sarebbe un’idea... PRESIDENTE: Basta condividere... CONSIGLIERA FRANCIOSI: Ci asteniamo, grazie. PRESIDENTE: Andiamo avanti con Popolo della Libertà, Consigliere Di Stefano, prego. CONSIGLIERE DI STEFANO: Anche noi ci asteniamo, evidenziando però un elemento, nel senso che è importante che quando si tratta di certi importi, si ha una maggior tranquillità sia da parte dell’Amministrazione che dagli uffici tecnici, che non ci siano danni erariali. Mi ricordo che anche un’analoga richiesta era stata fatta durante la valutazione degli importi delle case popolari. Anche in quel caso gli uffici tecnici avevano redatto le valutazioni economiche degli immobili. Ritengo pertanto che, essendo una delibera, sia politica che tecnica, il nostro sarà un voto di astensione. Grazie. PRESIDENTE: Grazie a lei. Gruppo Verso Sesto Democratici per il Cambiamento, la dichiarazione di voto la fa il Consigliere Bernardi. Prego. CONSIGLIERE BERNARDI: Grazie, Presidente. Vorrei tornare anch’io un attimo sul concetto di imprenditorialità di cui si è discusso. Non ne farei delle figurine, rispetto a chi ha un concetto di imprenditorialità di un certo tipo o di un altro tipo, ma rispetto a quelle che sono le esigenze e le necessità di un’Amministrazione Comunale. E allora oggi il concetto di imprenditoriale di un ente locale è la necessità di rispondere ad alcuni bisogni fondamentali. Prima la Consigliera Pietra diceva “Non guardiamo con sospetto i poveri”. E ci mancherebbe! Guardiamo, però, a quelli che sono, tra i poveri, o comunque tra le persone realmente bisognose, chi di questi bisogni ne ha davvero necessità. Allora il concetto di imprenditorialità è quello di liberare risorse per chi ha davvero bisogno. E sicuramente lo si diceva per la questione della casa, ma anche

16

per altre questioni, di non rincorrere più l’emergenza. Continuo pedissequamente a sostenere la necessità di una programmazione diversa, che metta a regime questo tipo di possibilità, cioè quello di un concetto di imprenditorialità che liberi le risorse. Il nostro voto rispetto a questa delibera sarà favorevole, perché evidentemente ci sono dei capitoli di spesa rispetto ai quali è necessario intervenire e rispetto ai quali non penso ci siano delle cifre che risultano labili o poco chiare, ma sicuramente degli interventi così una tantum non dovranno ripetersi per le cose che dicevo prima. Il nostro voto sarà favorevole. Grazie. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Bernardi. Il Gruppo Sesto nel Cuore, Consigliere Caponi. Prego. CONSIGLIERE CAPONI: Grazie, Presidente. Una breve replica rispetto all’intervento del vice Sindaco, che mi pare sia ripiombato nei panni del Consigliere Comunale, perché ha sentito l’esigenza di dare man forte al Gruppo consiliare. Lei ha frainteso il nostro ordine del giorno, ha dato una motivazione di carattere politico e ritengo che comunque anche la sua giustificazione non scalfisca la nostra richiesta. Anzi noi giustamente, anche alla luce della vostra presa di posizione, ma con serenità valuteremo se segnalare questa vicenda alla Corte dei Conti, perché la posta in gioco è alta. Stiamo parlando di parecchi soldi. Stiamo parlando di un’operazione importante. E a nostro parere richiamare un concetto di trasparenza non è né offensivo, non va certamente a intaccare la dignità dei nostri funzionari, ai quali non abbiamo mai fatto mancare la nostra fiducia, ma si tratta soltanto di dare un segnale alla città di trasparenza. Il problema è che quando usate voi il termine “trasparenza” deve essere colto nell’accezione letterale del termine; quando lo facciamo noi e facciamo riferimento alla concezione “trasparenza” viene visto come un affronto nei confronti di qualcuno. Di fatto voi state usando due pesi e due misure. E la cosa incredibile è che non ve ne rendiate conto. Un piccolo esempio. Sulla questione delle bocce, questa sera l’assessore ha dato una sua motivazione sul perché le bocce, il Falck non debba rimanere, perché non è redditizio, perché i costi sono elevati. Ma stiamo parlando di una funzione sociale. Ma scusate, Bibbona quanto rende alla città? Quanto vale? Vi siete mai posti il problema di far rendere quella struttura? E noi andiamo a parlare di un bocciodromo con 300 – 400 anziani, che stanno chiedendo un servizio alla città e voi rispondete “non rendono”. Guardate che siete veramente al limite del... è un paradosso la vostra situazione. È quasi ridicola e incomprensibile. Non riuscite a cogliere queste differenze? Ma è possibile che da parte della Maggioranza ci sia una chiusura totale su ogni cosa, su ogni aspetto, ogni proposta, ogni idea? Ma perché? Dove volete portare la città? Signor Sindaco, stasera abbiamo parlato del tema della casa, abbiamo approvato in questo Consiglio Comunale una mozione che impegnava il Governo a valutare l’introduzione di una norma che consentisse agli uffici giudiziari di relazionare gli assessori sugli sfratti in corso nei singoli comuni interessati dalle procedure. Lei, che è nella Direzione nazionale, l’ha per caso posto al suo premier? Ha portato la mozione che è stata approvata da questa città al suo

17

Partito, visto che lei siede in un posto importante nella Direzione nazionale ? E poi venite a parlare dell’emergenza case?! Ecco, io credo che questa sera debba rappresentare per voi un momento di forte riflessione, così come è capitato nello scorso Consiglio Comunale, dove avete preso delle posizioni sempre di pregiudizio e su principio di tutto. A me spiace soltanto rimarcare che chi ne fa le spese è la nostra città. Il nostro voto è di astensione. PRESIDENTE: Grazie. Come Gruppo Partito Democratico il Consigliere Tremolada, prego. CONSIGLIERE TREMOLADA: Grazie, Presidente. Mi tocca reintervenire sull’ordine del giorno, anche se non avrei voluto. Questo fatto che il Consigliere Caponi, quando noi argomentiamo che non ci sembra accoglibile, anche in maniera netta, non in maniera sfumata, non è che noi abbiamo delle posizioni preconcette, noi stiamo argomentando... non ci stiamo giustificando, stiamo scegliendo. Noi abbiamo ben capito cosa c’è scritto e non siamo d’accordo. Non c’è nessuna posizione preconcetta. Abbiamo capito perfettamente cosa c’è scritto e non siamo d’accordo. E per dire che non siamo d’accordo, non abbiamo bisogno di manforte di nessuno. Glielo stava rispiegando l’assessore tecnicamente, perché lei aveva detto che qui ci sono solo posizioni preconcette... Poi il fatto che sia buon senso acquisire due pareri piuttosto che averne uno solo, ci può vedere in linea di principio d’accordo. Se però c’è una procedura da seguire per legge, allora chiedete che venga modificata la Legge 448 e che preveda due pareri e non – come prevede la legge – il solo parere dell’Ufficio Tecnico del Comune, il Comune di Sesto, come qualsiasi altro Comune. Va bene, se c’è questa proposta, portatela avanti. Per noi questo è vincolante, seguire la procedura. Non ci spaventa prendere decisioni per alti valori economici, piuttosto che bassi valori. Se il principio è lo stesso, da questa parte non ci spaventiamo, non abbiamo bisogno di secondi pareri di nessun tipo. Abbiamo votato delibere per le aree Falck, che penso valgano molto di più di quello che votiamo stasera, quindi non ci intimorisce la vostra minaccia. Per quanto riguarda le case, sì, è vero, anche il Consigliere Romaniello ha fatto rimarcare, come la Consigliera Aiosa, che tra l’altro ringrazio per la costruttiva interlocuzione, da questa parte non c’era nessuna volontà di fare nessuna predica, è solo questione di parlare per cercare di costruire in città un’opinione e un intervento. Abbiamo ben presente che i tempi stanno cambiando. L’abbiamo ben presente e stiamo mettendo in atto, sta mettendo in atto l’Amministrazione un intervento articolato sulla casa, con interventi che sono sia dalla parte di costruzioni ERP, ma soprattutto per la parte di emergenza, su più interventi, come ci ha spiegato l’assessore in Commissione. Ma anche su altre cose, sui Servizi Sociali, passando da un intervento di sostegno economico a un intervento di fornitura di servizi. E anche sullo sport, Consigliere Caponi, il tempo è cambiato, l’Amministrazione Comunale se n’è accorta, stiamo percorrendo strade diverse, non siamo contro le bocce, non siamo a favore delle bocce. Stiamo dicendo che non è più sostenibile lo sport, com’è stato sostenuto fino adesso, ma non anche per nostra volontà, ma in generale. Venendo al nostro voto favorevole per questa ultima

18

Variazione di Bilancio dell’anno, siamo molto soddisfatti del lavoro che hanno fatto gli Uffici. Mi sento di ringraziare, perché è vero che uno che fa il suo lavoro lo fa perché ci tiene a farlo, ma in questa sede ci tengo a ringraziare gli Uffici, che hanno tra l’altro portato a casa dei risultati molto importanti in termini di Bilancio, penso sobbarcandosi un lavoro aggiuntivo per questo tipo di intervento. Ci sono alcune voci, in particolare, che ci fanno piacere, anche se sono delle voci di aumento di spesa. Alcune sono delle voci di diminuzione di spesa, come la diminuzione di spesa del personale, si cominciano a vedere i risultati di un’azione molto importanti, che quest’Amministrazione ha fatto e sta facendo. I risultati si cominciano a vedere e hanno parecchi zeri. E questo libera risorse per poter spendere in tutto quello che ci interessa: per esempio il progetto di assistenza degli alunni disabili; per esempio nelle emergenze abitative, che siamo tenuti a far fronte; negli interventi sulla residenzialità dei minori non accompagnati che ci vengono affidati come Comune; negli interventi residenziali per i disabili o di semiresidenzialità; nel progetto della scuola digitale, che già ho citato prima, citandolo come una buona spesa per le generazioni future. Da ultimo cito anche il molto consistente fondo di crediti di dubbia esigibilità, perché ritengo che qui sì si potrebbe mettere la polvere sotto il tappeto, cosa che quest’Amministrazione non fa, a discapito delle generazioni future. E invece, con molto senso di responsabilità, sono stati iscritti a Bilancio tutti questi quattrini. Quindi, come ho detto in apertura, il nostro voto è favorevole. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Tremolada. Adesso mettiamo in votazione la delibera di Variazione al Bilancio di Previsione 2015 – 2016 – 2017.Iniziamo con la prima votazione. Prego. Chiusa votazione.Consiglieri presenti al voto: 21. Contrari: nessuno.Astenuti: 8.Favorevoli: 13. Il Consiglio approva. Per questa è prevista la seconda votazione per l’immediata eseguibilità. Procediamo con la seconda votazione.Inizio votazione.Fine votazione.Consiglieri presenti al voto: 20. Contrari: nessuno.Astenuti: 6.Favorevoli: 14. Il Consiglio approva.

PRESIDENTE : Stasera, visto che il Vice Sindaco l’abbiamo chiamato in causa diverse volte, vuole dare un’ulteriore spiegazione? VICE SINDACO RIVOLTA: Solo un chiarimento, non per dare manforte a nessuno, visto che il dibattito è finito. Ho l’abitudine, però, di difendere con passione le cose che faccio. A me spiace che la Consigliera Landucci non sia venuta nelle due Commissioni

19

in cui noi abbiamo parlato di casa, perché invece in quell’occasione abbiamo spiegato proprio come, mettendo in campo una serie di misure, abbiamo intercettato una serie di famiglie che avevano avuto lo sfratto e che con le misure che grazie alle leggi regionali consentono, sono stati impediti venti sfratti, o comunque rimandati venti sfratti per un periodo sufficiente ai nuclei familiari per potersi ricreare le condizioni per avere un nuovo alloggio, senza per forza gravare sulle casse del Comune. Così come ci sono due bandi regionali diversi, che sono esattamente nella misura di sostegno agli affitti. Per cui, onestamente, continuare a ripetere che continuiamo a muoverci, così come ci muovevamo negli anni passati, lo trovo sbagliato. Mi spiace. C’è anche una lunga relazione di sei pagine, con i dati e con tutte le misure che sono state messe in campo. Credo che sia arrivata a tutti i Capigruppo. Da questo punto di vista credo che sia giusto ribadirlo in questo Consiglio comunale, così come questa sera non c’erano dati sulla bocciofila perché nessuno sapeva che sarebbero venuti quelli della bocciofila. Nella prossima Commissione sarò mio compito procurare i dati. PRESIDENTE: Grazie al vice Sindaco Rivolta. (Intervento fuori microfono)PRESIDENTE: È una precisazione che ha fatto il vice Sindaco. Se lei vuole... No, io la sto invitando... (Intervento fuori microfono)PRESIDENTE: Grazie, la Seduta è chiusa. Buonanotte a tutti.

Alle ore 00.15 il Presidente dichiara chiusa la seduta.

20