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Anno 1 - Numero 16 18 Aprile 2010 la voce del tifoso Periodico Diffusione gratuita di Enzo Tamborra Non parla, come è accaduto altre volte quando la patata è bollente. E’ il suo modo di affrontare le situazioni scomode. Se ne devono fare una ragione tu quei fosi che, invece, vorrebbero senre da lui che ne pensa dei temi sui quali tua una cià parla. Il possibile divorzio da Perine, è il tormentone del momento. Naturale, visto che l’uomo che ha costruito due stagioni da sogno potrebbe andare via, e sono in mol a sospeare che senza di lui la pacchia possa finire. In verità c’era lo stesso more quando la scorsa estate fecero valigie Antonio Conte e il suo staff. Poi arrivò Ventura e la libidine è persino aumentata. Ma non tue le ciam- belle possono riuscire con il buco, e le ansie della piazza immaginiamo siano le stesse del presidente Matarrese. La differenza sta nel fao che mentre ai fosi basterà pagare il biglieo per partecipare al divermento, lui per assecondare la volontà di Perine, dovrà invesre di più, rifondare il seore giovanile, potenziare la rete di organizzatori e assumere nuove figure all’interno della società. Un passag- gio non facile per chi ha sempre gesto il Bari con grande aenzione ai bi- lanci, con la conseguenza di onorare ogni impegno, ma nello stesso tempo di frenare l’entusiasmo dei fosi. Solo che mai come stavolta Matarrese è a un bivio. Per carità, tu sono uli e nessuno è indispen- sabile. Ma immaginate cosa accadrebbe se, via Perine, tuo tornasse com’era due anni e mezzo fa. Non ci vo- gliamo neppure pensare, ma il presidente è costreo a farlo. In silenzio, ci manche- rebbe altro. © Riproduzione riservata

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Il sedicesimo numero de "Il Nuovo Galletto", giornale distribuito gratuitamente allo Stadio San Nicola di Bari, prima di ogni partita.

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Anno 1 - Numero 1618 Aprile 2010

la voce del tifosoPeriodicoDiffusione gratuita

di Enzo Tamborra

Non parla, come è accaduto altre volte quando la patata è bollente. E’ il suo modo di affrontare le situazioni scomode. Se ne devono fare una ragione tutti quei tifosi che, invece, vorrebbero sentire da lui che ne pensa dei temi sui quali tutta una città parla. Il possibile divorzio da Perinetti, è il tormentone del momento. Naturale, visto che l’uomo che ha costruito due stagioni da sogno potrebbe andare via, e sono in molti a sospettare che senza di lui la pacchia possa finire. In verità c’era lo stesso timore quando la scorsa estate fecero valigie Antonio Conte e il suo staff. Poi arrivò Ventura e la libidine è persino aumentata. Ma non tutte le ciam-belle possono riuscire con il buco, e le ansie della piazza immaginiamo siano le stesse del presidente Matarrese. La differenza sta nel fatto che mentre ai tifosi basterà pagare il biglietto per partecipare al divertimento, lui per assecondare la volontà di Perinetti, dovrà investire di più, rifondare il settore giovanile, potenziare la rete di organizzatori e assumere nuove figure all’interno della società. Un passag-gio non facile per chi ha sempre gestito il Bari con grande attenzione ai bi-lanci, con la conseguenza di onorare ogni impegno, ma nello stesso tempo di frenare l’entusiasmo dei tifosi. Solo che mai come stavolta Matarrese è a un bivio. Per carità, tutti sono utili e nessuno è indispen-sabile. Ma immaginate cosa accadrebbe se, via Perinetti, tutto tornasse com’era due anni e mezzo fa. Non ci vo-gliamo neppure pensare, ma il presidente è costretto a farlo. In silenzio, ci manche-rebbe altro.

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Togliamociuno sfizio!

di Enzo Tamborra

Poteva essere determinante per l’Eu-ropa, ma il fascino del grande derby del Sud non glielo toglie nessuno.

Bari-Napoli non è una partita come le altre. Storicamente è la sfida per lo scettro del cal-cio meridionale, anche se, ad essere onesti, la squadra campana ha un curriculum ben più ricco di quella biancorossa. Ma quan-do si incrociano, per novanta minuti tutto viene rimesso in discussione. Sarà così, a maggior ragione, anche stavolta, visto che la differenza tra le due squadre è contenu-ta. Anzi, a dirla tutta, all’andata al San Pao-lo, i sei punti di vantaggio del Napoli non si sono visti. Il Bari stava viaggiando verso una vittoria di grande prestigio, quando una

discutibile decisione dell’arbitro (espulso Parisi), rimescolò le carte mettendo le ali a Quagliarella e compagni. Un’occasione mancata, che ancora oggi brucia per i tifosi del Bari. Ed allora, per farla breve, ecco che a Barreto e compagni il calendario fornisce un assist formidabile per farsi perdonare le prestazioni opache di questi ultimi tempi. Il secondo tempo di Siena ha fatto persino ar-rabbiare chi, con un atto di fede, si era mes-so in viaggio verso la Toscana o era rimasto incollato alla tivù nella speranza di un riag-gancio alla zona dei sogni. Ormai l’Europa è lontana, ma battere il Napoli vorrebbe dire togliersi uno sfizio enorme. Che nessuno scenda in campo con la pancia piena.

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Dai Bari, regalati il derby del Sud ed un futuro da big

Franco Mancini, ex portiere biancorosso e azzurro, sprona i galletti per la sfida con il Napoli

di Davide Lattanzi

Franco Mancini, da doppio ex di Bari-Napoli, che partita si aspetta?

“Sarà una sfida aperta tra due compagi-ni che non si risparmiano. Ovviamente il Napoli è leggermente favorito: gli azzurri hanno l’esigenza di fare risul-tato per inseguire il sogno Champions League. Ma non credo ad un Bari ap-pagato: sono convinto che i biancorossi daranno battaglia trascinati dall’atmo-sfera del derby”.Qual è il suo parere sull’atmosfera elettrica che si respira nell’ambiente barese?

“Capisco che l’eventuale addio di Peri-netti crei tensione. Ma parlare di certe questioni prima della fine di un campio-nato è un errore. In fondo, finora non è stata ufficializzata alcuna separazione. In pratica, si sta riproponendo una si-tuazione analoga a quella che si verificò l’anno scorso con Conte. E’ un peccato, però, rovinarsi anche i momenti felici”.Qual è il suo ricordo dei suoi trascorsi biancorossi?

“Eccezionale. A Bari ho vissuto tre stagio-ni meravigliose. Ho giocato al fianco di gente del calibro di Zambrotta, Perrotta, Ingesson. Furono annate caratterizzate da un grande lavoro: ogni campionato perdevamo qualche pezzo da novanta,

ma riuscivamo comunque a salvarci senza eccessivi affanni. Capisco che una società medio-piccola abbia l’esigenza di far cassa, ma mi auguro che l’espe-rienza di quegli anni serva da lezione alla società: a volte bisogna trattenere gli elementi migliori per costruirsi un fu-turo importante”.La sua esperienza a Napoli è stata, in-vece, più complessa.

“Vero. Sul piano personale non ho gioca-to con grande continuità, ma soprattut-to esistevano grossi problemi dal punto di vista societario. Tuttavia, ho scoperto la straordinaria passione dei parte-nopei per il calcio. Napoli ti trasmette emozioni uniche, ma anche enormi pressioni. E’ una di quelle piazze in cui se non si gioca per vincere, si finisce con il soffrire”.Oggi che cosa fa Franco Mancini?

“Ho intrapreso la carriera da tecnico e sto ultimando il supercorso a Covercia-no per acquisire il patentino di prima ca-tegoria. Attualmente sono al Manfredo-nia, dove sono sia allenatore in seconda, sia preparatore dei portieri. Tuttavia, penso che quest’ultima mansione pos-sa rappresentare uno sbocco futuro per me. Già, perché sono un uomo di calcio: senza pallone non mi vedo. Tornare un giorno nel Bari? Firmerei anche subito”.

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Marina Stellini racconta Christian

di Tiziana Garofalo

Un amore nato tra i banchi di scuola, un’amicizia sfociata poi in un’amore di-rompente. Un’amicizia particolare, spe-ciale, unica.

Uomo di riferimento in campo e nello spogliatoio. Nella vita Cristian com’è?Lui è così anche nella vita privata. Come si vede in campo o durante gli allena-menti. É assolutamente un punto di riferimento. É una persona diplomatica, e poi ha sempre la parola giusta al mo-mento giusto.

Una storia lunga sfociata poi in una bellissima famiglia...Ci siamo conosciuti a scuola nell’ ‘88. All’inizio era il mio migliore amico: era-vamo in classe insieme, poi il tempo e la lontananza ci hanno fatto capire che tra noi c’era qualcosa di più. Poi ci siamo sposati e... l’amore ha dato i suoi frutti. Come avete affrontato questa stagio-ne un po’ “ai box” per Cristian?Tutto sommato bene e serenamente. Ora che siamo alla fine è un po’ giù ma all’inzio era tranquillo aspettando il suo momento e le sue chances. Il fatto di dedicarsi al corso lo sta aiutando.

La giornata tipo della famiglia Stellini...

Mi sveglio alle 7.30, poi tocca alla bim-ba più grande che va alle medie. E via via gli altri. Cristian li accompagna a scuola, e se non ha allenamento andia-mo al corso d’inglese che stiamo fre-quentando insieme. Il pomeriggio sono sempre occupata ad accompagnare i ragazzi da qualche parte: catechismo, tennis, calcoi. La sera, stanchezza per-mettendo, vediamo un film. Tu e la gelosia che rapporto avete?Non sono gelosa, forse perchè l’ho conosciuto quando eravamo giovani. Ovvio, se c’è qualcosa che non quadra indago un po’, ma senza esagerare, per-chè penso che la gelosia ossessiva sia solo controproducente. Quale sogno vorreste ancora realizza-re?Abbiamo tutto. Davvero, abbiamo tre splendidi bambini, stiamo bene fisica-mente. Un quarto bimbo? Non credo proprio, stiamo bene così, sereni e felici.

Domenica sarai allo stadio a vedere Bari-Napoli?Si. Di solito non vengo sempre per via del tempo o degli anticipi ma domenica sarò al mio posto a tifare Bari.

Il mio galletto

Da un’amicizia ai tempi di scuola al grande amore: tre figli e tanta passione e serenità.

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Stagione Squadra Presenze Reti

2008-10 BARI 38 3 2003-08 Messina 142 252000-03 Triestina 89 131998-00 Reggiana 47 31997-98 Palermo 10 01996-97 Trapani 12 11995-96 Palermo 1 0

la carriera di Alessandro ParisiNome: Alessandro

Cognome: ParisiNato: il 15.04.1977 a Palermo

Stato Civile: Sposato con VirnaIdolo d’infanzia: Michel Platini

Il Piatto: Pasta al forno alla sicilianaIl Film: La vita è bella

L’Attore: Al PacinoL’Attrice: Julia Roberts

Il Colore: RossoIl cantante: Eros Ramazzotti

Hobby: Divertirmi con gli strumenti tecnologiciObiettivo: Giocare il più a lungo possibile in serie A

Sogno nel cassetto: Vedere realizzati i miei figli

21Alessandro

Parisi

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ArbitraBergonzi della sezione di GenovaGuardalinee: D’Agostini e Lanciani

4° uomo: Doveri

4-4-2a disposizione:12 Lamberti, 27 Stellini, 21 Parisi,8 Gosztonyi, 30 Allegretti, 69 Meggiorini, 99 Sforzini Allenatore Giampiero Ventura

BARI

43 PUNTI (11°)

Bari in casa, 31 PUNTI: Bologna 0-0, Atalanta 4-1, Cagliari 0-1,

Cat. 0-0, Lazio 2-0, Liv. 1-0, Siena 2-1,Juve 3-1, Udinese 2-0, Inter 2-2,

Palermo 4-2, Milan 0-2, Chievo 1-0, Parma 1-1, Samp 2-1, Roma 0-1

12 GOL: Barreto, 4 GOL: Meggiorini3 GOL: Almiron, Alvarez, Allegretti

2 GOL: Ranocchia, A. Masiello, Rivas, Castillo

1 GOL: Kutuzov, Donati, Greco, Bonucci, Koman, S. Masiello

Ultima vittoria del Bari in casa:

25 gennaio 1998: 2-0

Nessuno

Ventura non ha mai battuto Mazzarri

Jean Francois GILLET(media voto 6,23)

Massimo DONATI(media voto 5,41)

IN CLASSIFICA

IL CAMMINO

I MARCATORI

LA CABALA

GLI EX

GLI ALLENATORI

NAPOLI

49 PUNTI (7°)

Napoli in trasferta, 18 PUNTI: Palermo 2-1, Genoa 4-1, Inter 3-1, Roma 2-1, Fiorentina 0-1, Juve 2-3, Catania 0-0, Parma 1-1, Cagliari 3-3, Atalanta 0-2, Livorno 0-2, Udinese 3-1, Siena 0-0, Bol. 2-1, Milan 1-1, Lazio 1-1

12 GOL: Hamsik, 9 GOL: Quagliarella 5 GOL: Lavezzi, Maggio4 GOL: Denis 2 GOL: Cigarini, Pazienza 1 GOL: Bogliacino, Campagnaro, P.Cannavaro, Datolo, Rinaudo

Ultima vittoria del Napoli a Bari:13 Novembre 2006: 1-0

Nessuno

Ultima vittoria di Mazzarri su Ventura: 6 dicembre 2009: Napoli - Bari 3-1

Morgan DE SANCTIS(media voto 6,23)

Fabio QUAGLIARELLA(media voto 5,72)

IL TOP

IL FLOP

Stadio Olimpicodomenica 25 aprile ore 15,00

JUVENTUS - BARI

X

1

X

Becca & Vinci

Stadio San NicolaDomenica 18 Aprile 2010ore 15,00

BAYERN INTER

ATL. MADRID LIVERPOOL LYON BARCELONA

CLASSIFICA

ROMA 68

PARMA 46

SAMPDORIA 54

FIORENTINA 46

INTER 67

CATANIA 39

JUVENTUS 51 UDINESE 38

MILAN 64

BOLOGNA 35

CAGLIARI 40

CHIEVO VERONA 38 PALERMO 54

ATALANTA 31

BARI 43

SIENA 29

GENOA 45

LAZIO 37

NAPOLI 49

LIVORNO 26

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3-4-2-1a disposizione:

1 Iezzo, 33 Rullo, 8 Dossena,18 Bogliacino, 21 Cigarini,

91 Maiello, 9 HofferAllenatore Walter Mazzarri

ArbitraBergonzi della sezione di GenovaGuardalinee: D’Agostini e Lanciani

4° uomo: Doveri

All’indirizzo www.ilnuovogalletto.it troverai notizie, informazioni, curiosità sul Bari e su tutti gli eventi della città. In più, rubriche giornaliere e settimanali

su tornei amatoriali di calcio, coppe europee e tutta la serie A. Puoi commentare le notizie, partecipare a sondaggi, ricevere offerte vantaggiose dei nostri partner. Iscriviti alla nostra pagina di Facebook (oltre 3.750 fan) per essere sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!

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Stadio San NicolaDomenica 18 Aprile 2010ore 15,00

Partite 30

Vittorie Bari 10

Vittorie Napoli 9

Pareggi 11

Reti

Segnate dal Bari 29

Subite dal Bari 31

RIEPILOGO

dall’archivio Antonucci

È di 49 anni fa, il 16 aprile 1961, la vittoria più “sentita” del Bari contro il Napoli. Una vittoria firmata da un

gol di Biagio Catalano alla fine del pri-mo tempo e conservata sino al termine.

Purtroppo quel successo non servì molto alla permanenza in A giacchè negli spareggi di

Bologna contro Lecco ed Udinese il Bari fu eliminato.

Da ricordare un altro successo del Bari per 1-0, in serie B, il 18 marzo 1962 con un gol di Cicogna direttamente su calcio d’angolo.

I precedenti

Il campionato del BariInter – BARI 1 – 1BARI – Bologna 0 – 0Palermo – BARI 1 – 1BARI – Atalanta 4 – 1BARI – Cagliari 0 – 1Milan – BARI 0 – 0BARI – Catania 0 – 0Chievo – BARI 1 – 2BARI – Lazio 2 – 0Parma – BARI 2 – 0Sampdoria – BARI 0 – 0

BARI – Livorno 1 – 0Roma – BARI 3 – 1BARI – Siena 2 – 1Napoli – BARI 3 – 2BARI – Juventus 3 – 1BARI – Udinese 2 – 0Fiorentina – BARI 2 – 1BARI – Inter 2 – 2Genoa – BARI 1 – 1Bologna – BARI 2 – 1BARI – Palermo 4 – 2

Atalanta – BARI 1 – 0Cagliari – BARI 3 – 1BARI – Chievo 1 – 0Lazio – BARI 0 – 2BARI – Parma 1 – 1BARI – Sampdoria 2 – 1Livorno – BARI 1 – 1BARI – Roma 0 – 1Siena – BARI 3 – 2

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© Riproduzione riservataIL BIANCO & IL ROSSO TB SPORT tutti i giorni alle 14.30

IL BIANCO & IL ROSSO ultimo minuto domenica alle 16.30 FM 88,8Mhz

Con Inter-Juventus giocata venerdi sera, la trentaquattresima giornata del mas-simo campionato italiano si presenta con alcune sfide di grande impatto me-diatico.A Roma, alle 18.30, si gioca il derby. Da oltre 8 anni il big match della capitale non assumeva un significato elevato come quello di questo pomeriggio. La Roma, dopo aver effettuato un prodi-gioso recupero di ben 15 punti sull’Inter nelle ultime 22 giornate, incontrerà i biancazzurri di Edy Reja, che dopo una stagione da dimenticare hanno forse scavato un solco invalicabile per l’Ata-lanta di Mutti, terz’ultima, autentico spauracchio per l’undici di Lotito, fino a poche settimane fa letteralmente in-ghiottito dalla zona retrocessione.Forse è la giornata decisiva per capire chi riuscirà, in questa stagione, ad ag-giudicarsi il tricolore.

A Genova è di scena il Milan di Leonardo, che si batte contro la rediviva Sampdoria di Cassano, tornato leader dei blucerchiati dopo il temporaneo accantonamento da parte di mister Delneri. Per i rossoneri potrebbe essere l’ultima chiamata utile alla sfida con Inter e Roma. Un ulteriore mezzo passo falso di Ronaldinho & co. potrebbe costare caro. D’altro canto la Sampdoria è in lotta per un posto in Champions League, traguardo preziosissimo per la squadra di Garrone, che tornerebbe nel più prestigioso torneo continentale dai tempi della finale persa contro il Barcelona.

Il Palermo di Delio Rossi, schiacciasassi in casa e piuttosto deludente in trasferta, se la vede con il Cagliari di Cellino, che questa settimana ha esonerato Allegri, autore fino a poche giornate fa di una stagione a dir poco esaltante. Le ultime sconfitte, unite alle voci di un presunto ingaggio dell’allenatore da parte della Juventus, avrebbero spinto il Presidente isolano a prendere una decisione drastica quanto imprevedibile. I siciliani, invece,

dovranno provare a vincere in Sardegna per confermarsi al quarto posto in classifica, attualmente occupato in condominio con la Sampdoria.

L’Atalanta, terz’ultima a quattro punti dal Bologna, tornato inaspettatamente in piena zona retrocessione, ospita la Fiorentina. Per i bergamaschi è l’ennesima partita complessa di un trittico che li ha visti scontrarsi con la Roma di Ranieri la scorsa settimana, e li vedrà di scena a San Siro contro l’Inter tra sei giorni. L’obiettivo sarebbe quello di raccimolare almeno 4 punti, nella

speranza che il Bologna continui il suo periodo no anche ad Udine.

L’Udinese, che in settimana sarà im-

pegnata in casa nella semifinale

di ritorno con- tro la Roma di Totti,

cercherà di battere il Bologna, che po-trebbe inguaiarsi in modo clamoroso in caso di sconfitta: brucia ancora la rimonta subita dalla Lazio nella trenta-treesima giornata. I rossoblu, in vantag-gio per 2-0 hanno subito tre gol in poco più di quarantacinque minuti. Inspiega-bile black-out a cui gli emiliani cer-cheranno di porre rimedio già da oggi, ma l’Udinese attraversa un periodo tutto sommato positi-vo e può contare sul Di Natale, bomber del cam-pionato con 23 gol.

Le altre squadre a ri-schio, il Li-vor-n o e

il Siena, se la vedranno rispettivamente con Chievo e Catania. Il Livorno è a nove punti dalla quart’ultima, e una vittoria del Bologna, abbinata ad una sconfit-ta dei Toscani potrebbe portarlo a ben 12 punti: a quattro giornate dalla fine

sarebbe quasi retrocessione aritmetica.

Il Siena, dal canto suo, nutre qualche speranza

in più, forte di un girone di ritorno decisamente miglio-

re di quello di andata, ma non sufficiente, sin qui, a raggiunge-

re la salvezza: è penultimo a due punti dall’Atalanta. Servirà vincere a

Catania e sperare nelle battute d’arresto del-le dirette concorrenti.

Ma in Sicilia non è facile per nessuno, e anche i neraz-

zurri di Mourinho hanno dovuto subire l’onta di una sconfitta, addirittu-ra per 3-1.

Parma e Genoa si sfidano al Tardini. Per i grifoni ci sono ancora delle speranze di raggiungere l’Europa, ma le diret-te avversarie sono troppe: Fiorentina, Napoli, Juventus, gli stessi Palermo e Samp, e infine il Parma, che oggi ospita i rossoblu.

I galletti, inoltre, sono lì a due punti. Se il Genoa può sperare, anche il Bari me-rita di sognare.

Un campionato così non si era mai visto. Il primo posto in bilico a cinque giorna-te dalla fine, il quarto posto con almeno 3-4 serie pretendenti, l’Europa League che forse vedrà gli accessi dal campio-nati aumentati a 3 (se la Roma dovesse passare in finale di Coppa Italia), la zona retrocessione tutto sommato non anco-ra delineata.Staremo a vedere se anche questa gior-nata ci riserverà dei colpi di scena.

Il punto sulla 34a di Serie A di Maurizio Fontana

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Vivicittà 2010:la festa più bella

Da Bari è partito il messaggio più forte, intenso verso ogni angolo d’Italia. La XXVII edizione di VI-

VICITTA’ passerà alla storia come una delle più effervescenti ed emozionanti. Sicuramente la più riuscita sul piano organizzativo e del mero risultato spor-tivo. Basti pensare che il campione eu-ropeo Cosimo Caliandro delle Fiamme Gialle, il trionfatore della corsa barese, si è rivelato il vincitore assoluto della classifica nazionale. Caliandro ha taglia-

to il traguardo piazzato a Largo Due Giu-gno, dopo aver percorso i 12 km. della maratonina, in 34’ e 21”. Nessuno ha fatto meglio di lui nelle altre città italia-ne che hanno ospitato l’appuntamento con la corsa più grande del mondo. Già, perché mai come quest’anno, VIVICIT-TA’ e lo slogan voluto dalla UISP (“il mondo corre insieme”), all’insegna del-la lotta contro il razzismo e dell’impe-gno per la multiculturalità, hanno colto nel segno. Ieri mattina a Bari erano in

5.200 (anche provenienti da numerosi centri della Regione e fuori Regione ) ai nastri di partenza, compresi i 482 papà e rispettivi figlioletti protagonisti del-la suggestiva appendice “Di Corsa con Papà”. Un fiume di gente entusiasta che ha offerto un grande esempio di civiltà e correttezza. Fin dai toccanti momen-ti che hanno preceduto il via, allorché è scattato un minuto di raccoglimen-to per i quattro grandi amici dell’UISP scomparsi di recente, Franco Ballerini,

Nicola Tagliaferro. Antonio Paccione e Sabino Falco, a cui è stata dedicata la corsa barese. Di più, per onorare la memoria di Franco Ballerini (indimenti-cato c.t. della nazionale di ciclismo), il percorso è stato aperto dalla speciale pattuglia dei ciclisti Bersaglieri – Bari. Più che una corsa, una grande festa po-polare, salutata con affetto ed intensa partecipazione da ogni balcone, in tutte le strade cittadine attraversate: VIVICIT-TA’ scorre ormai nelle vene dei baresi.

A cura dell’ufficio stampa UISP

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Un’altra schiacciante vittoria ottenuta sul campo dalla UISP di Bari, motrice di un’oliatissima macchina organizzativa, a cui la Polizia Urbana e le forze dell’or-dine hanno offerto il solito, consistente contributo. Un capitolo e tanti applausi a parte meritano i disabili, coordinati dall’associazione “Volare più alto”, che hanno colto l’occasione per partecipa-re in massa. Mentre il record di iscri-zioni è stato raggiunto dal Cral Acque-dotto Pugliese. Fra tutti i partecipanti,

la dea bendata ha baciato Domenico Nacci (Società – Amici Strada del Teso-ro), vincitore della magica crociera per due persone, messa in palio dalla MSC. In realtà, però, mai come questa volta hanno vinto tutti. Per il solo piacere di aver vissuto e scritto un’altra bella pa-gina popolare. Correndo con il sorriso sulle labbra, felici di esserci.

Intanto la UISP di Bari è già in moto per SportinPiazza (1 e 2 maggio) e Bicincittà (16 maggio).

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Reg. trib. Bari n. 34 del 14/09/2009Direttore responsabile: Vincenzo Tamborra

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Password s.n.c di Gesù Domenico e Di Summa Antoniovia delle Murge, 65/A - 70124 BariTel. +39 080 5046293 - fax +39 080 5672586www.passwordweb.it - [email protected]

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di Davide Lattanzi

Un’altra stagione di calcio sta per volgere al termine e per gli alle-natori pugliesi è già tempo di ti-

rare le somme. Per Mimmo Ranieri, pre-sidente della sezione pugliese dell’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio), il bilancio riguardante i tecnici della nostra terra è positivo. “Il campionato 2009-2010- afferma Ranieri- ha lasciato ottime indicazioni sia sul rendimento delle formazioni pugliesi, sia su quello dei tecnici. Tra i nostri associati, la pun-ta di diamante resta sempre Delio Rossi che, pur essendo romagnolo, è iscritto al nostro gruppo. Il trainer riminese sta ottenendo a Palermo risultati eccellen-ti: se davvero riuscisse a portare i rosa-nero in Champions League, la sua anna-ta sarebbe trionfale. In serie B, invece, sta confermando le sue doti Francesco Moriero in tandem con il suo secondo Luigi Garzya, a Frosinone. In Prima Divi-sione è davvero degno di nota il lavoro

di Aldo Papagni che ha raccolto l’An-dria all’ultimo posto riuscen-do a proiettarla verso la permanenza. Sta avendo qualche difficoltà, in-vece, Dino Bitetto a Giuliano-va, ma s o n o c o n -v i n t o che un tecnico vincente come lui r i u s c i r à a conqui-stare la sal-vezza. L’altro exploit viene da Lello Sciannimanico che con un Barletta giova-nissimo è giunto alla soglia dei play

off in seconda divisione, ma si sta di-stinguendo pure Marcello

Chiricallo a Monopoli. Tra gli emergen-

ti, infine, è da sottolineare

l’impresa di A l e s s a n -dro Lon-go che ha vinto il cam-

p i o - nato di E c c e l -lenza a Nardò”. Malgra-do il va-

lore degli al lenatori

pugliesi, di-verse formazio-

ni locali continua-no a scegliere tecnici

provenienti da altre regioni. “E’ un discorso- risponde Ranieri- che

non accetto soprattutto riguardo le se-rie minori perché è in quelle categorie che si deve concedere una chance alla crescita dei nostri allenatori. Ai livelli più alti, è chiaro che la scelta cada su chi ha già accumulato esperienza. Bene, ad esempio, ha fatto il Bari ad affidarsi ad un tecnico navigato come Ventura”. Persino tra i calciatori biancorossi c’è chi si sta avvicinando alla professione di allenatore. “Stellini, Gazzi, De Vezze e Donati- svela Ranieri- stanno frequen-tando il corso di tecnico di base che si sta svolgendo proprio a Bari”. Da parte sua, l’AIAC intende chiudere la stagio-ne con un appuntamento di prestigio: “A breve- dice Ranieri- presenteremo il “Diario dell’allenatore”, una sorta di punto di riferimento per ogni tecnico. L’iniziativa sarà illustrata nell’ambito dell’ultima riunione tecnica della sta-gione, alla quale interverrà pure Giam-piero Ventura”.

“Quante belle imprese dei mister pugliesi”

Ecco il bilancio di Mimmo Ranieri, presidente dell’AIAC Puglia, sul rendimento dei tecnici della nostra terra

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Se dovessimo farcela...Angelo Ruggiero, noto pasticciere barese, scommette sul Bari in Europa

Una torta di 200 chili. É stato il premio per i tifosi biancorossi la passata stagione. Angelo Rug-

giero, professione pasticciere e grande tifoso dei galletti, dopo la straordinaria promozione in serie A dei “Conte boys”, dedicò un dolce enorme alla cavalcata inarrestabile che ha riportato il Bari tra le grandi.A distanza di un anno, con i biancorossi protagonisti anche nella massima serie, con il sogno Europa League un po’ affie-volito dopo le ultime sconfitte, Angelo continua a crederci e lancia la sua per-sonale “sfida” ai giocatori del Bari: “se dovessimo farcela realizzerò un dolce ancora più grande di quello dell’anno scorso. 400 chili dovrebbero bastare per l’Europa”.Del resto c’è da credergli. Quando An-gelo dice qualcosa, anche se può ini-zialmente sembrare esagerata e irrea-lizzabile, non si tira mai indietro. Ci ha raccontato un curioso aneddoto: “sono un grande tifoso di Paulo Vitor Barreto, che tra l’altro è un mio amico. Insieme scherzavamo nella pasticceria di fami-glia - in Via Matarrese a Poggiofranco,

ndr. - solo un mesetto fa, sulla possibi-lità di tatuarmi l’autografo del nostro numero 10. Nessuno mi ha creduto. Guardate invece qua...” conclude, mo-strando fiero ai suoi clienti il marchio in-delebile del goleador biancorosso sulla sua caviglia.E se Barreto non dovesse rimanere? “E’ un grande amico - insiste Ruggiero - non solo un idolo per i tifosi. Se dovesse an-dare via tiferò ancora per lui. Ha dato tanto al Bari e spero che continui ad in-dossare la maglia biancorossa a lungo, ma non potrei mai dimenticarmi della sua amicizia se andasse altrove”.Sulla torta da 400 chili Angelo aggiunge: “io ci credo ancora, nonostante gli ulti-mi risultati abbiano allontanato il sogno Europa. E’ un impegno con i tifosi de Il Nuovo Galletto. Se sarà Europa League, la festeggiamo insieme con un dolce da guinness dei primati. Promesso”.

Angelo Ruggiero ha lanciato la sfida, ora non resta che sperare che i biancorossi sappiano raccoglierla.

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Angelo Ruggiero con la figlia e la nostra mascotte nella pasticceria di famiglia.

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