il nuovo galletto n.45

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Anno 3 - Numero 45 7 Novembre 2011 La voce del tifoso Periodico Diffusione gratuita Un tuff o nel passato C ’era una volta una serie A aperta a tu. Vent’anni fa lo scudeo non era un affa- re chiuso alle big Inter, Juventus e Milan: il tricolore, infa, è finito sulle maglie di Lazio e Roma, ma soprauo su quelle di Verona, Napoli e Sampdoria. Erano i tornei in cui il Parma arri- vava secondo e tante medio piccole centravano l’ingresso in Europa. Ebbene, dopo il lungo regno delle “solite note”, quei tempi sembrano essere torna di moda. OBIETTIVO connua a pagina 2 BARI - HELLAS VERONA Stadio San Nicola ore 19.00 La sosta consacra la riscossa delle outsider Lazio e Udinese. di Davide LATTANZI di Enzo TAMBORRA D i solito bastano dieci parte a capire in che direzione va il campionato di una squadra. Nel caso del Bari, ne sono state gio- cate tredici e non si capisce ancora nulla. Senza andare troppo lontani, basta soffermarsi sulle ulme due parte: si è passa dalla disastrosa sconfia contro il Pescara all’inco- raggiante vioria di Grosseto. Tra al e bassi, ci sono ven pun in classifica, uno in meno rispeo alla zona play off . Qualcuno sosene che non siano sta tu merita e che serviranno a meersi in salvo il più presto possibile. E’ anche vero che c’è un dato che non va soovaluta- to, quello delle quaro viorie su see trasferte, un primato addirit- tura storico per il Bari. I numeri di- cono sempre la verità e così come non si può discutere quello degli appena undici gol segna (peggiore aacco del campionato), non si può soovalutare il rendimento del Bari da viaggio. Qualcosa da grande que- sta squadra ce l’ha già, il resto chissà se verrà. Oggi non si può meere la mano sul fuoco su un Bari capace di approdare ai play off, ma non si può neanche escluderlo. Diciamo che al momento sembrerebbe una squadra da metà classifica, ma la squadra biancorossa è in connua trasformazione e chissà come andrà a finire. Sperare però non costa nul- la. L’esame Verona è di quelli che, se supera, possono dare ulterio- re slancio alle ambizioni del Bari. Mandorlini non è Zeman. E questa è sicuramente una buona nozia per Torrente. © Riproduzione riservata

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Il Nuovo Galletto n.45

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Page 1: Il Nuovo Galletto n.45

Anno 3 - Numero 457 Novembre 2011

La voce del tifoso

Anno 3 - Numero 457 Novembre 2011

PeriodicoDiffusione gratuita

Un tu� o nel passatoC’era una volta una serie A aperta a tutti .

Vent’anni fa lo scudett o non era un aff a-re chiuso alle big Inter, Juventus e Milan:

il tricolore, infatti , è fi nito sulle maglie di Lazio e Roma, ma sopratt utt o su quelle di Verona, Napoli

e Sampdoria. Erano i tornei in cui il Parma arri-vava secondo e tante medio piccole centravano l’ingresso in Europa. Ebbene, dopo il lungo regno delle “solite note”, quei tempi sembrano essere tornati di moda.

OBIETTIVO conti nua a pagina 2

BARI

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19.0

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La sosta consacra la riscossa delle outsider Lazio e Udinese.

di Davide LATTANZI

di Enzo TAMBORRA

Di solito bastano dieci parti te a capire in che direzione va il campionato di una squadra.

Nel caso del Bari, ne sono state gio-cate tredici e non si capisce ancora nulla. Senza andare troppo lontani, basta soff ermarsi sulle ulti me due parti te: si è passati dalla disastrosa sconfi tt a contro il Pescara all’inco-raggiante vitt oria di Grosseto. Tra alti e bassi, ci sono venti punti in classifi ca, uno in meno rispett o alla zona play off . Qualcuno sosti ene che non siano stati tutti meritati e che

serviranno a mett ersi in salvo il più presto possibile. E’ anche vero che c’è un dato che non va sott ovaluta-to, quello delle quatt ro vitt orie su sett e trasferte, un primato addirit-tura storico per il Bari. I numeri di-cono sempre la verità e così come non si può discutere quello degli appena undici gol segnati (peggiore att acco del campionato), non si può sott ovalutare il rendimento del Bari da viaggio. Qualcosa da grande que-sta squadra ce l’ha già, il resto chissà se verrà. Oggi non si può mett ere la

mano sul fuoco su un Bari capace di approdare ai play off , ma non si può neanche escluderlo. Diciamo che al momento sembrerebbe una squadra da metà classifi ca, ma la squadra biancorossa è in conti nua trasformazione e chissà come andrà a fi nire. Sperare però non costa nul-la. L’esame Verona è di quelli che, se superati , possono dare ulterio-re slancio alle ambizioni del Bari. Mandorlini non è Zeman. E questa è sicuramente una buona noti zia per Torrente. © Riproduzione riservata

Page 2: Il Nuovo Galletto n.45

Cassano è a casa, sta abbastanza bene e si gode la famiglia come un qualsiasi altro convalescente. È già

un grande risultato, se si considera lo spa-vento dei primi giorni in ospedale. L’uomo è salvo, in giocatore non si sa. Qualcuno si è aff rett ato ad azzardare i tempi di re-cupero tra i quatt ro o i sei mesi, ma con il cuore non si scherza, lo ha dett o lo stesso Cassano ammett endo che avrebbe prefe-rito spezzarsi una gamba. Se non altro si è sott oposto ad un intervento non invasivo ed essendo un calciatore sarà monitorato in modo molto più meti coloso di un comu-ne mortale. In ogni caso è impossibile met-tere la mano sul fuoco su come e quando Cassano tornerà a deliziare gli appassio-nati di calcio. Certo è che il colpo è stato durissimo e il rischio che salti gli Europei di giugno, che si era conquistato da prota-gonista nelle qualifi cazioni, è davvero con-creto. Se non dovesse farcela, ci sarebbero

sempre i Mondiali in Brasile nel 2014. Sa-rebbe il luogo giusto per la fi ne della car-riera di un fantasista, un brasiliano nato a Bari Vecchia. Ma oggi non si può prevede-re nulla. L’unico dato certo è che Cassano è a casa e non è cosa di poco conto. A mar-gine, una rifl essione: la vicenda ha confer-mato come Cassano e Bari siano più di-stanti di quanto si potesse immaginare. Il club biancorosso, al pari della Sampdoria, non ha ritenuto opportuno dedicare un rigo al ragazzo sbocciato nel vivaio, men-tre da mezzo mondo giungevano messaggi di incoraggiamento. L’altra faccia della me-daglia è Cassano che non riceve nella sua stanza di ospedale il suo scopritore Tonino Rana, che si è fatt o duemila chilometri in treno per riabbracciarlo. Nel caso del Bari e in quello di Rana, diffi cile dire dove sia la ragione. In ogni caso, tra Cassano e la sua citt à c’è qualcosa che non va.

Forza Cassano

© Riproduzione riservata

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di Enzo TAMBORRA

conti nua da pagina 1

C’era una volta una serie A aperta a tutti . Vent’anni fa lo scudett o non era un aff are chiuso alle big Inter,

Juventus e Milan: il tricolore, infatti , è fi nito sulle maglie di Lazio e Roma, ma sopratt utt o su quelle di Verona, Napoli e Sampdoria. Erano i tornei in cui il Parma arrivava secondo e tante medio piccole centravano l’ingresso in Europa. Ebbene, dopo il lungo regno delle “solite note”, quei tempi sembrano essere tornati di moda. Dieci giornate rappresentano qua-si un terzo del torneo: ergo non si può parlare di semplici casualità. Ed il rinvio per maltempo di Napoli-Juventus sembra quasi un segno del desti no per lasciare la coperti na alla coppia di testa Udinese-Lazio. Un exploit desti nato a non reggere fi no in fondo? Può darsi. Ma in un torneo dai contenuti non certo eccelsi, l’impres-sione è che nessun sogno sia precluso alle compagini di Guidolin e Reja. I favori del

pronosti co, però, pendono dalla parte del Milan, che ha ormai recuperato la falsa partenza (ma att enzione al peso della lun-ga assenza di Cassano), e della Juventus, rinata sott o la cura Conte e potenzial-mente ancora prima (avendo un match in meno). La lott a per il ti tolo potrebbe ri-guardare anche il Napoli, fi nora piutt osto incostante, mentre la Roma sta pian piano smaltendo le scorie della rivoluzione can-didandosi ad un piazzamento almeno in Europa League. Il Palermo può rivelarsi una mina vagante, così come si disti n-guono Catania, Siena, Cagliari, Chievo e sopratt utt o l’Atalanta che ha superato alla grande l’iniziale -6. Delude la Fiorenti na, appena suffi cienti Genoa e Parma, desti -nate a soff rire Bologna, Novara, Lecce e Cesena. E l’Inter? Alla pausa i nerazzurri sono in zona retrocessione, anche se con una gara in meno. Quasi impossibile che i nerazzurri rischino di navigare laggiù, ma la rincorsa alla vett a è davvero molto dura. © Riproduzione riservata

Forza CassanoForza Cassanowww.ilnuovogalletto.it2

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Torino

Pescara

Sassuolo

Padova

Reggina

Sampdoria

BARI

Grosseto

Livorno

Verona

Varese

Cittadella

Crotone

Brescia

Juve Stabia

Modena

Albinoleffe

Gubbio

Nocerina

Vicenza

Empoli

Ascoli

33

28

28

27

24

21

20

20

19

19

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17

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16

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14

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14

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13

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-1

di Davide LATTANZI

Bari e Verona si aff ron-tano nel posti cipo della 14° giornata di B con

i pugliesi in vantaggio di un punto in classifi ca: 20 i punti per i biancorossi (6 vitt orie, 2 pareggi, 5 sconfi tt e), 19 per i veneti (5 vitt orie, 4 pari, 4 sconfi tt e). In casa, il Bari ha ott enuto 2 vitt orie, altrett anti

pari e sconfi tt e, mentre il Ve-rona in trasferta ha vinto tre volte, pareggiato una e perso due. Il bomber dei galletti è Marott a con tre gol, quello dei gialloblu Halfredsson a quota quatt ro. 31 sono i precedenti tra Bari e Verona al San Nicola, con 13 vitt orie baresi, 11 pa-reggi e sett e blitz degli scalige-ri. L’ulti ma vitt oria del Bari risa-le al 20 febbraio 2005: 1-0, gol

di Dionigi. L’ulti mo pareggio è, invece, del 17 dicembre 2005: 1-1 con gol di Sforzini per il Ve-rona e Maah per il Bari. Al 27 gennaio 2007, invece, risale l’ulti mo colpaccio veneto: 0-1, gol di Ferrante. Nei gialloblu Scaglia e D’Alessandro sono i due ex di turno. Due, infi ne, i precedenti tra Torrente e Man-dorlini: ha vinto entrambe le volte il trainer biancorosso.

Curiosità su Bari - Verona

1 Lamanna, 23 Ceppitelli, 55 Borghese, 3 Dos Santos (c), 13 Sini, 18 Bellomo, 8 Rivaldo, 21 Scavone, 34 Defendi, 28 Marotta, 87 Caputo

1 Rafael, 23 Gangi, 17 Mareco, 22 Maietta, 25 Scaglia, 20 Doninelli, 77 Tachtsidis,

10 Hallfredsson, 14 D’Alessandro, 9 Ferrari,21 Gomes (c)

CLASSIFICA

Brescia - Sampdoria ore 21

Al Rigamonti si incrociano due ex protagoniste del campionato di A: Brescia e Sampdoria. Le due for-

mazioni, dopo un otti mo avvio, si sono perse per strada, vedendo la zona play-off allontanarsi. I tre punti in palio fanno gola ad entrambe per rilanciarsi in clas-sifi ca! Non si può comunque dire che la sorte sti a dando una mano ai lombardi, visto che stasera Scienza ha diversi nodi da sciogliere. La gente, tutt avia, non si è persa d’animo, facendo senti re il suo incitamento alla squadra: «È qualcosa di eccezionale - ammett e Scienza - mi sono commosso più che nel giorno del debutt o in serie A.

Nella foto l’ex Marco D’Alessandro

3www.ilnuovogalletto.it7 Novembre 2011Stadio San Nicola

ore 19.00 CLASSIFICA

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