Limodorum Abortivum – Fior di legna, Limodoro © G. LAINO Pagina 1 di 10

NOME SCIENTIFICO:

LIMODORUM ABORTIVUM (L.) Sw.

SINONIMO:

Orchis abortiva Linneo Serapias abortiva (L.) Scopoli, Epipactis abortiva (L.) Allioni NOME COMUNE: Fior di legna, Limodoro

Il nome del genere è quello dato da Teofrasto a una pianta parassita, forse un’Orobanche. L’epiteto del genere deriva dal latino abortus, secondo alcuni per le ridottissime foglie, per altri per i boccioli fiorali che appassiscono prima di aprirsi. Pianta priva di foglie verdi con apparato radicale costituito da un corto rizoma e numerose radici ingrossate e micorriziche; alta 30-80 cm, robusta, con fusto e squame guainanti di colore violaceo.. Infiorescenza a spiga lassa, allungata con 8-20 fiori medio grandi bianco violacei; brattee lanceolate, di norma più lunghe dell’ovario. Sepali laterali lanceolato acuti, opposti, il mediano, più largo dei laterali, ottuso all’apice, diretto in avanti; petali più corti e stretti con apice acuto. Labello grande, incurvato a forma di sella, più corto dei sepali, con ipochilo ristretto alla base ed epichilo dilatato all’estremità, striato di viola intenso, con margini rialzati e ondulati; sperone cilindrico, sottile, diretto verso il basso, lungo uguale o più corto dell’ovario. Ginostemio allungato di colore giallo arancio, rivolto in avanti. Habitat: boschi aperti e zone ombrose della macchia, radure, cespuglietti su suolo preferibilmente calcareo, dal piano a 1800 m di altitudine. Origine e distribuzione: eurimediterranea, raggiunge il Belgio a nord e l’Iran ad est. In Italia è presente su tutto il territorio.

FAMIGLIA: Orchidaceae ORIGINE: Eurimediterranea ALTEZZA: 30-80 cm FIORITURA: Aprile-Luglio

HABITUS Erbacea perenne, eretta

FOGLIA

Pianta priva di foglie verdi, spesso ridotte a guaine violacee lanceolate addossate al fusto

RADICE Corto rizoma con numerose radici ingrossate e micorriziche

Osservazioni: pur producendo nettare, che viene depositato nel lungo sperone, le visite degli insetti impollinatori sono rare, pertanto la pianta ricorre per la produzione dei semi maggiormente all’autoimpollinazione, che può avvenire anche senza l’apertura del fiore (cleistogamia).

Ripresa: (pp. 1-7): boschi di Esmate (Bergamo); (pp. 8-10): Monte Parcellara (Piacenza)

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