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Il Giornalino della III C Istituto comprensivo “ Pescara 7”
Scuola media 1°grado “Luigi Antonelli”
classe III C Prof Caggiano
Anno scolastico 2016-2017
CCCOOOSSSAAA IIINNNTTTEEENNNDDDIIIAAAMMMOOO QQQUUUAAANNNDDDOOO
PPPAAARRRLLLIIIAAAMMMOOO DDDIII MMMAAAFFFIIIAAA???
“La Mafia cresce nel silenzio e nell’indifferenza”: ecco perché conoscerla
è il primo strumento per combatterla.
Iniziamo allora dalle origini.
La nascita della Mafia, databile alla prima
metà dell’’800, è legata alla pianta dei limoni,
di cui è ricca la Sicilia.
In quegli anni i limoni siciliani sono molto
richiesti a Londra e a New York. La marina
inglese, ad esempio, li utilizza per combattere
lo scorbuto, una malattia causata dalla
mancanza di vitamina C.
Vi è però un problema di fondo: per crescere,
i limoni hanno bisogno di tanta cura e di
grandi investimenti, mentre per rovinare il
raccolto, purtroppo, basta poco – talvolta
anche una breve interruzione della fornitura
d’acqua.
Questa situazione attira subito l’attenzione dei
bulli di campagna, che cominciano a
danneggiare le piante per costringere i
proprietari ad assumerli come guardiani.
In poche parole, questi malfattori creano il
disordine per poi garantire l’ordine!
Da qui nasce il paradosso della Mafia, che
maschera dietro ad una presunta garanzia di
protezione e ordine verso un certo territorio i
propri traffici illeciti e delitti di varia natura.
La parola Mafia invece ha delle origini non
chiare: c’è chi la fa derivare dl latino, chi dal
francese e chi dall’arabo, dove si riscontrano
similitudini tra “afiah”, che significa “forza”,
e “mahafat”, che vuol dire protezione,
immunità.
Al di là dell’origine della parola è però
importante ricordare che i mafiosi non
chiamano Mafia la loro organizzazione:
dicono … “COSA NOSTRA”.
Cos’è allora questa Mafia?
Mafia è un termine generico, spesso utilizzato
per definire varie forme di criminalità
organizzata.
Si tratta di una potente organizzazione
criminale, che gode di consenso sociale e di
forti relazioni con la politica, le istituzioni e
l’economia.
In Italia ci sono diversi tipi di Mafia: Cosa
Nostra in Sicilia, ‘Ndrangheta in Calabria,
Camorra in Campania, Sacra Corona Unita
in Puglia e i Basilischi in Basilicata.
La Mafia non è solo in Italia, ma anche nel
resto del mondo: Cosa Nostra americana,
Cartelli Colombiani e Messicani nei rispettivi
paesi, Mafia Albanese, Mafia Nigeriana,
Mafia Russa, Yakuzain Giappone e le Bande
dei Motociclisti nel resto del mondo. La mafia
siciliana è organizzata come una piramide:
alla base c’è la famiglia che controlla i
quartieri, invece i soldati, chiamati “picciotti”,
sono comandati da capi decina; diverse capo-
decina formano la famiglia, l’ente base della
mafia siciliana. Ogni famiglia prende il nome
dalla zona su cui ha il controllo. Tre famiglie
in territorio contiguo formano un
mandamento, esso è controllato dal capo
mandamento, che è il rappresentante del
gruppo delle famiglie all’interno della cupola
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che è formata da undici o sedici componenti
e ognuno rappresenta una zona della Sicilia .
La mafia ha una organizzazione molto
flessibile, adattabile agli ambienti e alle
situazioni.
PERCHÉ' SCOPPIANO LE GUERRE
TRA MAFIOSI?
Ogni cosca (famiglia mafiosa) ha un suo
territorio, che talvolta coincide con un paese.
Spesso l'influenza esercitata da una cosca,
viene messa in discussione da altre che
cercano di espandersi per controllare un
territorio e più interessi. Talvolta le guerre di
mafia scoppiano per gelosia, per avidità, ma
soprattutto per questioni di supremazia.
Invece un boss che non gode più del "rispetto
" necessario per comandare, spesso viene
ucciso.
COME UCCIDE LA MAFIA?
Uno dei sistemi è quello della:
Lupara bianca
La vittima designata viene uccisa e il suo
cadavere fatto sparire.
La logica è chiara: senza il corpo del reato
non c'è reato!
CHE COS'È IL PIZZO?
Il pizzo è una tassa che la mafia tenta di
imporre a chiunque gestisca un'attività
economica.
Il procuratore nazionale antimafia Piero
Grasso lo ha definito """iiilll cccooossstttooo dddeeellllllaaa pppaaauuurrraaa".
Chi vuole lavorare senza problemi deve
pagare una quota mensile.
Secondo i mafiosi tutti devono pagare il
pizzo: commercianti, imprenditori,
professionisti, artigiani, venditori ambulanti,
supermercati...
Attraverso il pizzo la mafia continua a
manifestare la propria esistenza e ad esercitare
il proprio potere sul territorio.
CHE COS'È L'USURA?
L'usura è una vecchia pratica che consiste nel
prestare soldi con interessi spropositati tali da
rendere il rimborso quasi sempre impossibile.
Anche l'usura è un reato, ma contrariamente a
ciò che accade con il pizzo, sono i
commercianti che vanno dai mafiosi a
chiedere prestiti.
L'usuraio è anche detto """cccrrraaavvvaaattttttaaarrrooo""" le cui
continue richieste di denaro, finiscono per
soffocare la sua vittima come il nodo mortale
di una cravatta.
Il prestito offre dapprima un beneficio, ma
ben presto il commerciante entra in un tunnel
che lo porta alla disperazione.
Nell'impossibilità di estinguere il debito,
gravato da forti interessi, il commerciante è
spesso costretto a cedere al mafioso la propria
attività e la propria azienda.
Come si arricchisce la Mafia?
IL TRAFFICO DI DROGA
Il pizzo e l’usura garantiscono liquidità,
denaro in contanti, ma l’investimento più
importante è quello della droga per cui si
ottengono enormi guadagni.
IL TRAFFICO DI ARMI
Anche il traffico di armi è uno dei business
della mafia. Armi e droga sono le principali
fonti di ricchezza.
COME VIENE COMBATTUTA LA MAFIA ?
Per 150 anni è mancata la volontà di
combattere la Mafia. Lo Stato ha guardato il
problema con occhio distratto, limitandosi a
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reagire solo dopo qualche fatto eclatante, una
strage, o l’omicidio di una persona
importante.
Solo nel 1982, dopo l’omicidio di Pio La
Torre, deputato del Partito Comunista e da
sempre nemico della Mafia e dopo la strage
di Via Isidoro Carini a Palermo, dove perdono
la vita il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa,
la moglie Emanuela Setti Carrara e l’agente di
scorta Domenico Russo, viene introdotto nel
Codice Penale il reato di Associazione a
delinquere di stampo mafioso (416 bis) .
L’ORGANIZZAZIONE MAFIOSA SECONDO IL COD . PENALE ( 416 BIS )
“L’associazione è di tipo mafioso quando
coloro che ne fanno parte si avvalgono della
forza di intimidazione del vincolo associativo
e della condizione di assoggettamento e di
omertà che ne deriva per commettere delitti
per acquisire in modo diretto o indiretto la
gestione o comunque il controllo delle
ATTIVITA’ECONOMICHE (…) o per
realizzare PROFITTI o VANTAGGI
INGIUSTI per sé o per altri”.
PPPEEENNNTTTIIITTTOOO ooo CCCOOOLLLLLLAAABBBOOORRRAAATTTOOORRREEE DDDIII GGGIIIUUUSSSTTTIIIZZZIIIAAA ???
“Davanti a la gran curti un si parra, pochi
paroli e cull’ucchiuzzi n’terra, l’omo chi
parra assai sempre sgarra e cca so stessa
lingua s’assutterra!”
(“Davanti alla gran corte non si parla, poche
parole e con gli occhi rivolti a terra, l’uomo
che parla troppo sempre sbaglia e con la suo
stessa parola si scava la fossa!”).
Il pppeeennntttiiitttooo è una persona che decide di lasciare
l’organizzazione criminale di cui fa parte e di
collaborare con la giustizia. Il termine, però,
non è esatto anche se è entrato nel linguaggio
comune. E’ più corretto parlare di
collaboratore di giustizia dato che spesso una
persona che decide di collaborare non lo fa
per motivi ideali, né per rimorsi di coscienza,
ma per ragioni molto concrete.
Il Collaboratore decide di tradire il patto di
appartenenza criminale quando egli stesso si
sente tradito. Parla per salvare la propria
pelle, per evitare il carcere, per vendicarsi di
chi molto gli ha chiesto o promesso e poco o
nulla gli ha restituito.
A volte collaborano per ottenere sconti di
pena.
Ci sono però anche gli irriducibili, quelli che
preferiscono restare in carcere senza aprire
bocca come Bernardo Provenzano.
Il collaboratore di giustizia non viene subito
inserito in un programma di protezione.
Spesso le verifiche dei Magistrati richiedono
tempi lunghi; bisogna fare riscontri, capire se
il collaboratore dice il vero o cerca di
depistare le indagini. Chi parla rischia, e per
tanto, nel caso in cui venga riconosciuta
l’importanza della collaborazione l’ex
mafioso viene trasferito in luogo protetto.
Molte volte vengono aiutati a rifarsi una vita
con un’altra identità in un’altra regione o
addirittura all’estero.
TTTooommmmmmaaasssooo BBBuuusssccceeettttttaaa, detto anche “““ III lll bbbooossssss dddeeeiii
ddduuueee mmmooonnndddiii””” fu uno dei più noti pentiti di
mafia.
“Non sono un infame. Non sono un pentito.
Sono stato mafioso e mi sono macchiato di
delitti per i quali sono pronto a pagare il mio
debito con la giustizia” (da un interrogatorio
con G.Falcone).
III TTTEEESSSTTTIIIMMMOOONNNIII DDDIII
GGGIIIUUUSSSTTTIIIZZZIIIAAA
Nella foto Rita Atria, testimone
di giustizia
Purtroppo collaboratori
di giustizia e testimoni
vengono spesso inseriti nello stesso gruppo.
Ma si tratta di un grave errore. I primi hanno
avuto legami e rapporti con la mafia ed hanno
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piena e provata responsabilità nell’aver
commesso reati.
I testimoni invece, sono persone che,
attraverso una coraggiosa denuncia hanno
fornito informazioni su fatti di cui sono stati
testimoni o vittime come LLLeeeaaa GGGaaarrrooofffaaalllooo. Si
tratta spesso di commercianti che si rifiutano
di pagare il pizzo o di persone non più
disposte a pagare interessi e tassi di usura.
Nella foto Lea
Garofalo,testimone di giustizia
Ma possono
anche essere
testimoni oculari,
come l’agente di
commercio che ha aiutato la polizia ad
identificare gli assassini del giudice Rosario
Livatino e che, per ragioni di sicurezza, è
stato costretto a cambiare nome, città e
lavoro. Vi sono anche testimoni di giustizia
come Piera Aiello cognata di Rita Atria che
ha sfidato la sua stessa famiglia mafiosa per
respirare quel “ fresco profumo di libertà”, di
cui le aveva parlato Paolo Borsellino
INFILTRAZIONI MAFIOSE
La Mafia è dovunque ci sia da gestire potere.I
mafiosi a poco a poco entrano negli ambienti
che contano,che decidono. Nelle
amministrazioni comunali,provinciali e
regionali,nel circuito degli appalti e
nell'economia.
Gestiscono potere nelle ASL,le aziende
sanitarie locali,nelle imprese private e nelle
banche.Fanno vincere concorsi e
raccomandano persone di propria fiducia.
Lavoratori degli enti locali o del Parlamento
vengono eletti con i voti della Mafia
garantendo appalti,contatti,relazioni.Invece
coloro che lavorano negli ospedali devono
fornire a chi li ha raccomandati visite,ricoveri
e interventi chirurgici senza lunghe attese.
Che cosa sono i politici collusi?
Lo si può spiegare con la domanda posta al
giudice Paolo Borsellino: ''' '''ccchhheee rrraaappppppooorrrtttooo ccc'''èèè
tttrrraaa pppooolll iiitttiiicccaaa eee MMMaaafff iiiaaa???''alla quale così
risponde:''sono due poteri che vivono sul
controllo dello stesso territorio: o si fanno la
guerra o si mettono d'accordo.Il terreno su
cui possono accordarsi è la spartizione del
denaro pubblico,il profitto illegale sui lavori
pubblici''
Da anni le istituzioni,con il loro
silenzio,cercano di negare la presenza della
Mafia nel centro-nord,dove ha cominciato con
i sequestri di persona,per poi dedicarsi al
traffico di droga e al riciclaggio del denaro.
Protette da questo silenzio,le Mafie crescono
e mettono radici in tante parti del Paese,a
dimostrazione di come esse siano più
pericolose quando non si vedono,quando si
insinuano tra le pieghe del tessuto economico
e sociale della comunità,scorrendo
indisturbate.
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“Che cos’è una scorta e chi ne ha bisogno?”
Emanuela Loi agente di
polizia morta nella
strage di via D’Amelio
La scorta serve per
proteggere le persone a
rischio di aggressione,
tra queste ci sono per
esempio molti
magistrati che, combattendo per la giustizia,
rischiano la loro vita. vita.
Per questo motivo hanno la necessità di essere
sempre accompagnati da agenti che li
proteggono durante gli spostamenti anche
tramite auto blindate.
E’ molto difficile far parte di una scorta,
essere pronti e se necessario, uccidere, per
salvare la persona affidata.
La scorta si occupa anche della famiglia della
persona protetta accompagnando i figli a
scuola, la moglie al lavoro e spesso
l’abitazione è controllata con telecamere di
sicurezza.
La protezione avviene ventiquattrore al
giorno, gli agenti di scorta sono spesso
giovani molto preparati e affidabili che
all’inizio magari lavorano prestando questo
servizio per guadagnare un po’ di più, poi
però finiscono per restare perché si crea un
forte legame con il protetto.
UN EROE CHE VOGLIAMO RICORDARE
PEPPINO IMPASTATO
Peppino Impastato nacque a Cinisi, in
provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da
una famiglia mafiosa. Il padre Luigi era stato
inviato al confino durante il periodo fascista,
lo zio e altri parenti erano mafiosi ed il
cognato del padre era il capomafia Cesare
Manzella, ucciso nel 1963 in un agguato nella
sua Alfa Romeo Giulietta.
Peppino che era contro la mafia aveva
intrapreso un'attività anticrimine fondando il
giornalino “L'IDEA SOCIALISTA”.
Peppino era il primo figlio maschio e la
famiglia aveva riposto su di lui tutte le
maggiori aspirazioni. Ma le cose andarono
diversamente perché, crescendo, divenne
comunista e si oppose con moltissimo
coraggio alla mafia, con manifestazioni
nelle piazze insieme ai suoi compagni di
partito. Ad un certo punto della sua battaglia,
redisse un giornale sulla mafia,
condannandone e denigrandone i maggiori
esponenti e a motivo di ciò fu cacciato di casa
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dal padre. A sostegno della sua lotta, Peppino,
fondò Radio Aut un'emittente radiofonica
privata, in cui smascherava tutte le azioni
mafiose, prendendo di mira e talvolta
deridendo soprattutto TANO
BADALAMENTI da lui soprannominato
"TANO SEDUTO" il quale era suo cognato,
e la cui abitazione distava cento passi dalla
sua, quello stesso numero di passi che ha dato
il nome al film e alla canzone:"I 100 PASSI".
Allo scopo di allontanare il figlio dalla lotta
contro la mafia, il padre di Peppino progettò
di mandare lo stesso in America dai parenti.
Per comunicare questa proposta convocò
Peppino in un bar. Il dialogo si concluse con
un netto rifiuto da parte del figlio tanto da far
infuriare il padre al punto da rifiutare di
tornare in macchina con lui. Questo rifiuto gli
costò la vita perché, allo scopo di rendere il
nemico (Peppino) più debole e meno protetto,
gli scagnozzi di Badalamenti ne uccisero il
padre in un agguato e simulando un
incidente. Impastato che continuò
imperterrito la sua lotta al crimine, fu ucciso il
9 Maggio 1978 il giorno dopo la morte di
Aldo Moro, morto, invece, per mano delle
Brigate Rosse. Gli scagnozzi di Tano
rapirono Peppino lo pestarono e lo legarono
sulla ferrovia di Cinisi e lo fecero esplodere
con una bomba. Badalamenti non si vendicò
solo cosi di Impastato, ma ne infangò anche la
memoria, attraverso una lettera falsa in cui
Peppino manifestava il proposito di suicidarsi,
azionando così la “macchina del fango” a cui i
mafiosi fanno spesso ricorso. La figura di
Peppino impastato oggi più che mai insieme a
molte altre di cui tanto abbiamo sentito
parlare, è simbolo di lotta al crimine
organizzato ed esempio di come non bisogna
avere paura di denunciare e di perseguire la
giustizia. I CENTO PASSI
Nato nella nostra terra dei Vespri e degli
aranci
Tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare
La voglia di giustizia che lo portò a lottare
Aveva un cognome ingombrante e rispettato
Di cert inquell’ambiente da lui poco
onorato….
Si sa dove si nasce ma non come si muore e
non se un ideale
Ti porterà dolore
Ma la tua vita adesso puoi cambiare
Solo se sei disposto a camminare
Gridando forte, senza aver paura,
contando cento passi lungo la tua strada
allora..uno, due, tre, quattro, cinque, dieci,
cento passi
poteva come tanti scegliere e partire
invece lui decise di restare
gli amici, la politica, la lotta del partito
alle elezioni si era candidato
diceva da vicino li avrebbe controllati
ma poi non ebbe tempo perché venne
ammazzato…
in nome di suo padre nella notte non è servito,
gli amici disperati
non l’hanno più trovato
allora dimmi se tu sai contare,
dimmi se sai anche camminare
contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e dei suoi amici siciliani
Allora….uno, due, tre, quattro, cinque, dieci,
cento passi
Percorso di Italiano, Storia e Geografia
realizzato dalla classe III C con la
professoressa Antonella Caggiano
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L’ALBERO FALCONE
Era un albero qualsiasi, un Ficus
macrophilla che si alza per cinque piani
davanti al portone del palazzo in via
Emanuele Nortarbartolo, 23, a Palermo,
dove abitavano Giovanni Falcone e
Francesca Morvillo. Dopo il 23 maggio
1992 è, diventato invece, speciale:
«l’albero Falcone»: un muro pieno di
migliaia di post, lettere, disegni di bambini.
Giovani, uomini e donne depositano i loro
pensieri sul tronco inossidabile per
ricordare la strage di Capaci in cui
morirono anche gli agenti della polizia di
Stato Antonio Montinaro, Vito Schifani e
Rocco Dicillo. Tuttavia l’albero è meta di
persone tutto l’anno non solo il 23 maggio
quando si celebra l’anniversario della
strage e si svolge la manifestazione col
minuto di silenzio. L’albero Falcone è
diventato il simbolo della lotta alla
mafia,vessillo di giustizia e di speranza.
Percorso di Arte realizzato dalla classe con
la professoressa Rita Spinelli
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Il termine ecomafia è coniato
dall'associazione ambientalista Legambiente
per indicare le attività illegali delle
organizzazioni criminali, generalmente di tipo
mafioso, che arrecano danni all'ambiente.
In particolare sono generalmente definite
ecomafie le associazioni criminali dedite al
traffico di rifiuti e allo smaltimento illegale
degli stessi.
Notizie relative all'attività di tali
organizzazioni hanno cominciato ad avere un
certo risalto a partire dal 1982, quando è
entrata in vigore la normativa sul trattamento
dei rifiuti speciali, con l'emanazione del
D.P.R(DECRETO DEL PRESIDENTE) 10
settembre 1982, n. 915 ("Attuazione delle
direttive (CEE) n. 75/442 relativa ai rifiuti, n.
76/403 relativa allo smaltimento dei
policlorodifenili e dei policlorotrifenili e n.
78/319 relativa ai rifiuti tossici e nocivi").
Per la prima volta nel 1991 vennero accertati
reati di questo tipo commessi su larga scala.
Sei imprenditori ed amministratori vennero
condannati dalla Settima Sezione del
Tribunale di Napoli per abuso di ufficio e
corruzione. Vennero assolti, invece, dal reato
di associazione mafiosa.
Il termine ecomafia appare tuttavia, per la
prima volta, nel 1994 in un documento
pubblicato dall'associazione italiana
Legambiente intitolato Le ecomafie - il ruolo
della criminalità organizzata nell'illegalità
ambientale, in collaborazione con l'Arma dei
Carabinieri.
Grazie alla collaborazione dell'associazione
con l'Arma dei Carabinieri e nel 1997 venne
pubblicato il primo Rapporto Ecomafia
dell'associazione ambientalista, che da allora
ogni anno fa il punto sull'argomento.
Nel 1995 è stata istituita la "Commissione
parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti".
Secondo il rapporto Ecomafia 2015 di
Legambiente, nel 2014 sono stati 29.293 i
reati accertati per un giro d'affari pari a 22
miliardi di euro. Le regioni dove si registrano
il maggior numero di reati ambientali sono
nell'ordine Campania, Sicilia, Calabria e
Puglia, le stesse in cui sono presenti le
principali organizzazioni mafiose italiane.
Il ruolo giocato dalle mafie "tradizionali" è
generalmente molto importante nelle attività
ecomafiose, ma spesso sono imprese private,
amministratori locali e organi di controllo
corrotti a costituire reti che compiono reati
ambientali. Lo smaltimento illegale di rifiuti
tossici o di scorie nucleari da parte di aziende
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che hanno ricevuto l'appalto per la loro
depurazione, gestione e messa in sicurezza è
considerato da Legambiente il più lucroso e
pericoloso campo di attività delle ecomafie.
L’inquinamento ambientale
l' uomo in questo sistema svolge una funzione
importante, ma spesso opera interventi locali che
rovinano in modo irreparabile gli ecosistemi Il
grave problema dell' inquinamento è
riconducibile a tre principali cause: l' aumento
della popolazione, il grande sviluppo delle città e
l' utilizzo di tecnologie poco compatibili con l'
ambiente I problemi della sovrappopolazione, il
progresso tecnologico, l' accumulo dei rifiuti, l'
impoverimento delle materie prime e la ricerca di
fonti alternative di energia hanno modificato
profondamente l' ambiente naturale tanto da
renderlo assai diverso da quello primitivo e, cosa
più grave lo hanno trasformato in modo da
renderlo sempre meno adatto all' instaurarsi di
condizioni di vita ottimali per gli organismi
viventi. Anche i governi hanno cominciato ad
occuparsi del problema inquinamento: nel 1972 i
rappresentanti di 113 Paesi si sono riuniti a
Stoccolma per la prima conferenza delle Nazioni
Unite sull' ambiente, per esaminare le
conseguenze che sarebbero derivate da un
incontrollato inquinamento ambientale. Questa
conferenza è stata importante perchè ha messo a
confronto la situazione degli Stati più
industrializzati con quella degli Stati poveri.
Anche i governi hanno cominciato ad occuparsi
del problema inquinamento: nel 1972 i
rappresentanti di 113 Paesi si sono riuniti a
Stoccolma per la prima conferenza delle Nazioni
Unite sull' ambiente, per esaminare le
conseguenze che sarebbero derivate da un
incontrollato inquinamento ambientale. Questa
conferenza è stata importante perchè ha messo a
confronto la situazione degli Stati più
industrializzati con quella degli Stati poveri.
Percorso di Scienze realizzato dalla classe
con la prof. Properzio
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LLL aaa lll eee ggg aaa lll iii ttt ààà iii nnn rrr eee ttt eee
Il cyberbullismo ( cioè “bullismo” online) è il
termine che indica atti di bullismo e di
molestia effettuati tramite mezzi elettronici
come le email, i blog, i telefoni cellulari o i
siti web. Il termine “cyber bullismo” viene
usato anche quando ci sono messaggi che
hanno come fine quello di mettere in
imbarazzo, far sentire a disagio o escludere
altre persone.
Rispetto al bullismo nella vita reale, l’uso dei
mezzi elettronici garantisce una forma di
anonimato al bullo che in realtà è
un’illusione, perché ogni messaggio su
internet lascia traccia. Inoltre il bullo che
agisce con un mezzo elettronico
(WhatsApp,blogs, Twitter, Facebook…) ha la
possibilità di prevaricare la vittima in
qualsiasi momento, a differenza del bullismo
che agisce in quel luogo ed in certi tempi.
Invece come il bullo tradizionale, il
“cyberbullo” prende di mira chi viene
giudicato “diverso” per aspetto estetico,
orientamento sessuale, religione o altro.
Nel 2002 in Inghilterra sono state vittime di
cyber bullismo un quarto degli studenti tra gli
11 e i 19 anni.
Come difendersi dal bullo on line?
Di solito quando un bullo sceglie la sua
vittime lo attacca in modo diretto con
messaggi offensivi o indiretto, diffamandolo,
diffondendo idee, opinioni e commenti su di
lui. Le conseguenze sono: l’esclusione dal
gruppo della vittima e gravi disagi
psicologici.
Per evitare tutto questo occorre:
corretto utilizzo di internet e
attenzione alle regole delle password,
account e blog personali;
comprensionedelle differenze fra vita
reale e quella virtuale;
individuazione delle situazioni
pericolose e denuncia di tutto subito
agli adulti; è pure importante non
rispondere alle minacce, cambiare
nickname e password, cambiare
numero di telefono, annotare tutto e
contattare la polizia.
Percorso di lavoro sul bullismo realizzato
col professore Michele Anelina
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The rights of
children 1) All children are equal.
2) All children have the right to
a name and a nationality.
3) All children have the right to
get love and care.
4) All children have the right to
attened school.
5) All children have the right to
enjoy health care.
6) All children have the right to
express their own opinions.
7) All children have to right to
protection from abuse,
violence and war.
But … not all children have
them…In many countries , the children
are used as slaves and for work .
They haven’t assistance and care
CHILDREN !!
Children rights can't go school they
leave their have not sufficient food and
medicines
1. Everyone under 18 has these rights
2.all adults should do what is best for
you
3. The government has responsability
to make sure your rights are protected
4. You have the right to privacy
5.you have the right to be raised by
your parents
6. You have the right to be protected
from being hurt
7 you have the right to special care
8 you have the right to help from
government if you are poor or in need
9 you have the right to play and rest
the universal declaretion of human
rights, provides that every person
regardless of race, gender or religion,
has equal dignits and rights under any
condition.the first victims of injustices
are children. there are child soldiers
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enlisted in the war because they are
poor and orphaned.
in europe, but also in asia, children are
also exploted in child labour.
in India it's illegal to work before age
14. poor children are placed in industry
and can't study.
malala yousat, is an indian girl that in
2009, at the age of 12, wrote a blog for
bbc.
malala fought for the right to study at
home. she suffered an attack on october
9, 2012.
the battle continued and she won many
awards, including the nobel peace prize
in 2014.
an important figure for India is Gandhi
who opposed peacefully Britain and
obtained the indipendence of India.
In some parts of the world children
haven’t got rights
In some parts of the world children
haven’t got rights, they don’t go to
school and they haven’t a future. Some
children are token from their family to
work in the factories to make football,
t-shirt, baseball caps or to go to war.
Armies use them because they are easy
to control and they cat much. Girls are
often used like slaves. In Pakistan girls
can’t go to school, Malala wrote a blog
about this situation. Fortunately some
specialized organizations help them
and they teach them to play, study, and
hope for the future
Percorso di Inglese realizzato con la
professoressa Marina D’Ormea
Il Giornalino della III C Istituto comprensivo “ Pescara 7”- scuola media 1° grado “Luigi Antonelli”-
Classe III C Anno scolastico 2016-2017
13
CUALES SON LOS
DERECHOS
HUMANOS? Cada persona se encarga de ciertos derechos
fundamentales,simplemente por el hecho de
ser un eser humano.
Se llaman "derechos humanos"ya que
simplemente un privilegio !que se puede
quitar sujetos a los caprichos de alguien!Ellos
son los"derechos",porque son cosas que se
permite ser,hacer o tener.La literatura sobre
derechos humanos cree que cada uno de
nosotros tiene el deber moral y el poder para
operar un cambio social .
Pero en particular,se basa en la confinanza del
enorme poder de la literatura para poder poner
en marcha un cambio,y sobre la
responsabilidad con respecto a los aspectos
sociales ,así como su trabajo artistico.
DECLARATION UNIVERSAL DE
DERECHOS HUMANOS
He aquí algunos derechos:
> articulo2
Toda persona tiene todos los derechos y
libertades proclamados en esta Declaration
,sin distincion alguna de raza
,color,sexo,idioma,religion,opinion politica o
de cualquier otre indole ,origen nacion o
social ,posicion economica ,nacimiento o
cualquier otra condicion.
COSTITUCION ESPAÑOLA
Articulo 14
Los españoles son iguales ante la ley ,sin que
puede prevaler discriminacion alguna por
razon...
Aquí hay algunos personas importantes que
han luchado por los derechos humanos.
Por exemplo Rita Levi Montalcini habla
contro el racismo dice que Las razas humanas
no existen.
La existencia de las razas humanas es una
falsa interpretacíon de pequeñas diferencias
fisicas que nuestros sentidos perciben.
El racismo es simultaneamente homicida y
suicida .
El racismo niega las relaciones ,introduce
amenazas en los pensamientos y
comportamientos diversos.
Los consecuencias del racismo son realmete
espectaculares :significa la perdida de cultura.
Otro miembro destacado fue Gandhi que
condujo a la indipendencía de la India y ha
luchado contro el racismo
Sólo existe una raza: la humana*
I. Las razas humanas no existen. La existencia
de las razas humanas es una abstracción que
se deriva de una falsa interpretación de
pequeñas diferencias físicas, que nuestros
sentidos perciben, erróneamente asociadas a
diferencias "psicológicas" e interpretadas
sobre la base de prejuicios seculares
La humanidad no está formada por grandes y
pequeñas razas. Es, sin embargo y ante todo,
una red de personas vinculadas. Es verdad
que los seres humanos se juntan en grupos de
individuos, comunidades locales, etnias,
naciones y civilizaciones. Pero esto no sucede
porque tengan los mismos genes sino porque
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comparten historias de vida, ideales y
religiones, costumbres y comportamientos,
Es una leyenda que los sesenta millones de
italianos de hoy desciendan de familias que
habitaron la Italia de hace un milenio. Los
mismos romanos construyeron su imperio
acogiendo a personas de diversas
procedencias, dándoles el estatus de cives
romanos. Los fenómenos de mestizaje
cultural y social, que caracterizaron la historia
de toda la península -pero también los
griegos, judíos, africanos, hispanos y los
considerados como "bárbaros"- produjeron
ese híbrido que llamamos cultura italiana.
El racismo es simultáneamente homicida y
suicida. Los imperios se convirtieron en tales
gracias a la convivencia de pueblos y culturas
diversas, y se colapsaron cuando se
fragmentaron.
. El racismo discrimina, niega las relaciones,
introduce amenazas en los pensamientos y
comportamientos diversos. Para los
defensores de la raza italiana, África aparece
como una amenaza pavorosa y el
Mediterráneo es el mar que, simultáneamente,
separa y une. Por esto, los racistas sostienen
que no existe una "común raza mediterránea".
La Declaración Universal de los Derechos
Humanos (DUDH) es un documento
declarativo adoptado por la Asamblea General
de las Naciones Unidas en su Resolución 217
A (III), el 10 de diciembre de 1948 en París;
en esta se recogen en sus 30 artículos los
derechos humanos considerados básicos, a
partir de la carta de San Francisco (26 de
junio de 1945).
La unión de esta declaración y los Pactos
Internacionales de Derechos Humanos y sus
Protocolos comprende lo que se ha
denominado la Carta Internacional de
Derechos Humanos. Mientras que la
Declaración constituye, generalmente, un
documento orientativo, los Pactos son
tratados internacionales que obligan a los
Estados firmantes a cumplirlos.
Algunos articulos son por exemplo:
Artículos 1 y 2
Toda persona tiene los derechos y libertades
proclamados en esta Declaración, sin
distinción alguna de raza, color, sexo, idioma,
religión, opinión política o de cualquier otra
índole, origen nacional o social, posición
económica, nacimiento o cualquier otra
condición.
Además, no se hará distinción alguna fundada
en la condición política, jurídica o
internacional del país o territorio de cuya
jurisdicción dependa una persona, tanto si se
trata de un país independiente, como de un
territorio bajo administración fiduciaria, no
autónomo o sometido a cualquier otra
limitación de soberanía.
Toda persona tiene derecho a la libertad de
pensamiento, de conciencia y de religión; este
derecho incluye la libertad de cambiar de
religión o de Creencia, así como la libertad de
manifestar su religión o su creencia,
individual y colectivamente, tanto en público
como en privado, por la enseñanza, la
práctica, el culto y la observancia.
Todo individuo tiene derecho a la libertad de
opinión y de expresión; este derecho incluye
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el de no ser molestado a causa de sus
opiniones, el de investigar y recibir
informaciones y opiniones, y el de
difundirlas, sin limitación de fronteras, por
cualquier medio de expresión.
Toda persona tiene derecho a un nivel de vida
adecuado que le asegure, así como a su
familia, la salud, el bienestar, y en especial la
alimentación, el vestido, la vivienda, la
asistencia médica
Artículo 25 de la Declaración Universal de
Derechos Humanos
Toda persona tiene derecho a la
educación. La educación debe ser gratuita, al
menos en lo concerniente a la instrucción
elemental y fundamental. La instrucción
elemental será obligatoria. Sólo existe una
raza: la humana*
I. Las razas humanas no existen. La existencia
de las razas humanas es una abstracción que
se deriva de una falsa interpretación de
pequeñas diferencias físicas, que nuestros
sentidos perciben, erróneamente asociadas a
diferencias "psicológicas" e interpretadas
sobre la base de prejuicios seculares
La humanidad no está formada por grandes y
pequeñas razas. Es, sin embargo y ante todo,
una red de personas vinculadas. Es verdad
que los seres humanos se juntan en grupos de
individuos, comunidades locales, etnias,
naciones y civilizaciones. Pero esto no sucede
porque tengan los mismos genes sino porque
comparten historias de vida, ideales y
religiones, costumbres y comportamientos,
Es una leyenda que los sesenta millones de
italianos de hoy desciendan de familias que
habitaron la Italia de hace un milenio. Los
mismos romanos construyeron su imperio
acogiendo a personas de diversas
procedencias, dándoles el estatus de cives
romanos. Los fenómenos de mestizaje
cultural y social, que caracterizaron la historia
de toda la península -pero también los
griegos, judíos, africanos, hispanos y los
considerados como "bárbaros"- produjeron
ese híbrido que llamamos cultura italiana.
El racismo es simultáneamente homicida y
suicida. Los imperios se convirtieron en tales
gracias a la convivencia de pueblos y culturas
diversas, y se colapsaron cuando se
fragmentaron.
. El racismo discrimina, niega las relaciones,
introduce amenazas en los pensamientos y
comportamientos diversos. Para los
defensores de la raza italiana, África aparece
como una amenaza pavorosa y el
Mediterráneo es el mar que, simultáneamente,
separa y une. Por esto, los racistas sostienen
que no existe una "común raza mediterránea".
La Declaración Universal de los Derechos
Humanos (DUDH) es un documento
declarativo adoptado por la Asamblea General
de las Naciones Unidas en su Resolución 217
A (III), el 10 de diciembre de 1948 en París;
en esta se recogen en sus 30 artículos los
derechos humanos considerados básicos, a
partir de la carta de San Francisco (26 de
junio de 1945).
La unión de esta declaración y los Pactos
Internacionales de Derechos Humanos y sus
Protocolos comprende lo que se ha
denominado la Carta Internacional de
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Derechos Humanos. Mientras que la
Declaración constituye, generalmente, un
documento orientativo, los Pactos son
tratados internacionales que obligan a los
Estados firmantes a cumplirlos.
Algunos articulos son por exemplo:
Artículos 1 y 2
Toda persona tiene los derechos y libertades
proclamados en esta Declaración, sin
distinción alguna de raza, color, sexo, idioma,
religión, opinión política o de cualquier otra
índole, origen nacional o social, posición
económica, nacimiento o cualquier otra
condición.
Además, no se hará distinción alguna fundada
en la condición política, jurídica o
internacional del país o territorio de cuya
jurisdicción dependa una persona, tanto si se
trata de un país independiente, como de un
territorio bajo administración fiduciaria, no
autónomo o sometido a cualquier otra
limitación de soberanía.
Toda persona tiene derecho a la libertad de
pensamiento, de conciencia y de religión; este
derecho incluye la libertad de cambiar de
religión o de Creencia, así como la libertad de
manifestar su religión o su creencia,
individual y colectivamente, tanto en público
como en privado, por la enseñanza, la
práctica, el culto y la observancia.
Todo individuo tiene derecho a la libertad de
opinión y de expresión; este derecho incluye
el de no ser molestado a causa de sus
opiniones, el de investigar y recibir
informaciones y opiniones, y el de
difundirlas, sin limitación de fronteras, por
cualquier medio de expresión.
Toda persona tiene derecho a un nivel de vida
adecuado que le asegure, así como a su
familia, la salud, el bienestar, y en especial la
alimentación, el vestido, la vivienda, la
asistencia médica
Artículo 25 de la Declaración Universal de los
Derechos Humanos
Toda persona tiene derecho a la educación. La
educación debe ser gratuita, al menos en lo
concerniente a la instrucción elemental y
fundamental. La instrucción elemental será
obligatoria.
Percorso di Spagnolo realizzato con la
professoressa Olga Mango
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17
La legalità nello sport
Il calcio scommesse
Il calcio scommesse è un gioco
d'azzardo legato al campo calcistico.
Salì alla ribalta della cronaca negli anni
80 con "Totonero" in cui Le società
coinvolte nell'inchiesta erano Avellino,
Bologna, Juventus, Lazio, Milan,
Napoli e Pescara in Serie A, Genoa,
Lecce, Palermo, Pistoiese e Taranto in
Serie B. Il Pescara fu l'unica società
assolta 1986 con "Totonero Bis". Un
altro scandalo fu nel 2009 in vari paesi
europei. Nel 2011 il calcio italiano fu
scosso da un altro scandalo del
calcioscommesse noto meglio come
Scommessopoli che vide coinvolti
giocatori, dirigenti e società di Serie A,
Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale
Dilettanti. Un altro evento italiani
legato al calcioscommesse ci fu nel
2015.
Il termine fair play è molto usato in
ambito sportivo come sinonimo
di sportività, intesa come
quell'attitudine a comportamenti leali,
rispettosi dell'avversario, disinteressati
al guadagno economico, che sono
ritenuti e sono auspicati come l'essenza
del comportamento sportivo.
Nel calcio internazionale, il Fair Play,
da un punto di vista formale, è
l'impegno ufficiale assunto dalla FIFA
per promuovere l'etica nel calcio e
dunque prevenire comportamenti quali
violenza e discriminazione. Gli intenti
del Fair Play, comunque, esulano dal
miglioramento delle condizioni di vita
nel mondo, e si limitano
esclusivamente al settore sportivo.
La FIFA e la UEFA hanno in più
occasioni premiato coloro che hanno
sposato appieno i fondamenti del Fair
Play. Oggi il fair play viene insegnato
ai ragazzi che frequentano istituti
sportivi e a coloro che rispettano queste
regole viene dato il famoso cartellino
verde che è stato istituito per la prima
volta in serie B ad un calciatore del
vicenza che ha aiutato l arbitro
Il principio del Fair Play si è
successivamente esteso ad altri sport.
Everton – West Ham: Come non
ricordare uno dei gesti più belli della
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18
storia del calcio che vide protagonista
assoluto Paolo Di Canio. Durante
un’azione il portiere dell’Everton si
avventurò in uscita al limite dell’aria
ma cadde e restò a terra dolorante. La
palla schizzò verso l’ala destra
trovando Sinclair che effettuò un cross
al centro per l’attaccante che invece
di colpire il pallone afferrò la palla tra
le mani e fermò il gioco. Il Goodison
Park esplose in un’ovazione. Di
Canio ricevette il premio fair
play dell’anno e una lettera ufficiale di
encomio della FIFA.
Ajax- Cambuur: Il gesto di fair
play questa volta coinvolge un’intera
formazione. Jan Vertonghen nel
restituire la palla al portiere avversario,
con un lancio da quasi metà campo,
segnò accidentalmente. Dopo le scuse,
con la palla di nuovo al centro, tutti i
giocatori dell’Ajax rimasero fermi per
permettere al Cambuur di segnare il
gol del pareggio
CALCIOSCOMMESSE
Il calcio scommesse è un tipo di gioco
d'azzardo legato all'esito di eventi di
carattere calcistico.
Le scommesse legate ai risultati di gare
e competizioni calcistiche hanno avuto
grande sviluppo in Inghilterra gestite
da bookmakers che applicano delle
quote in proporzione alle quali viene
stabilita l'identità della vincita.
In Italia nel 1980 ci fu il cosidetto
"scandalo italiano del
calcioscommesse" noto anche come
"totonero" che fu uno scandalo che
colpì il calcio italiano nella stagione
1979-80 e vide coinvolti giocatori
dirigenti e società di serie A e B.
Le società di serie A coinvolte erano: AVELLINO,
BOLOGNA,JUVENTUS,LAZIO,MILAN,
NAPOLI, PERUGIA E PESCARA.
Le società di serie B invece: GENOA, LECCE, PALERMO, TARANTO
E PISTOIESE.
L'unica squadra assolta fu il Pescara,
mentre Juventus, Genoa Lecce e
Pistoiese furono assolte su richiesta del
Procuratore Generale.
Esso fu il più grande scandalo di illeciti
sportivi.CALCIO SCOMMESSE
ALL'ESTERO.
Il calcio scommesse non esiste solo in
Italia. In questi giorni in Spagna l'ex
allenatore dell'Imperia è stato arrestato
dopo aver perso per 12 a 0. E' stato
accusato sia da un attaccante che da un
difensore della sua squadra di aver
truccato la partita. Sullo sfondo, dietro
la partita tra Barcellona B e Eldense
finita con tale risulto, ci sarebbe la rete
delle "scommesse clandestine della
n'drangheta".
Percorso di Ed Fisica realizzato
col prof. Moreno Colaiocco
Il Giornalino della III C Istituto comprensivo “ Pescara 7”- scuola media 1° grado “Luigi Antonelli”-
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LAVORI
REALIZZATI
DALLA CLASSE
3C
NEL PERCORSO
interdisciplinare
SULLA
LEGALITA’
A.S.2016/2017
ALESSIO STEFANO
CHIARA JASON
TOMMASO DANIEL
DANIELE MARNA
FLAVIA ILARIA ANDREA
ISTITUTO COMPRENSIVO
“PESCARA 7”
SCUOLA MEDIA
1° grado
“L.ANTONELLI”
VIA
VIRGILIO
PESCARA
SIMON ALESSANDRO
FRANCESCO VITTORIA
ITALO MICHELE GIULIA
WILLIAM SAMUEL
ELEONORA