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IL CONTRIBUTO DELLA VETERINARIA MILITARE NELLA GRANDE GUERRA DEL 1915- 1918 Prof. Giovanni Sali Centro Studi «Clinica veterinaria San Francesco» Grafica: Filippo Menghini

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Page 1: IL CONTRIBUTO DELLA VETERINARIA MILITARE NELLA GRANDE GUERRA DEL 1915-1918 Prof. Giovanni Sali Centro Studi «Clinica veterinaria San Francesco» Grafica:

IL CONTRIBUTO DELLA VETERINARIA MILITARE NELLA GRANDE GUERRA DEL 1915-1918

Prof. Giovanni Sali

Centro Studi «Clinica veterinaria San Francesco»

Grafica: Filippo Menghini

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Servizio veterinario militare

• La cura dei cavalli e di altri quadrupedi degli eserciti è uno dei più antichi compiti della Veterinaria

• Nel 1796, Carlo Emanuele III di Savoia istituisce a Venaria Reale la Scuola del Servizio Veterinario militare

• Dai 219 Ufficiali Veterinari effettivi nel 1915 ai 2819 Ufficiali Veterinari nel 1918

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Grande Guerra del 1914-1918• Primo conflitto tecnologico ed industriale dell’umanità• Ultimo conflitto dove cavalli e muli hanno avuto un ruolo

preponderante• Nel mondo oltre 8 milioni di quadrupedi morti nel corso

della Grande Guerra

In Italia•520˙000 muli e 350˙000 cavalli oltre a cani e piccioni viaggiatori, impiegati nella Grande Guerra

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Compiti degli equidi militari• Trasporto delle truppe • Traino di cannoni• Logistica dei rifornimenti di ogni tipo

• Trasporto dei «cofani di cottura» del rancio da colonne di muli

• Trasporto di piccoli mezzi di artiglieria e mitragliatrici sulle mulattiere

• Ogni Corpo d’Armata contava su 700 muli con basto

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Ruolo (marginale) della cavalleria

• Pattugliamento e sorveglianza delle retrovie

• Scorta a colonne di prigionieri

• Raro l’impiego in combattimento rispetto alle guerre passate

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Funzioni della Veterinaria Militare

1. Assistenza alla salute dei quadrupedi

2. Igiene veterinaria e prevenzione delle malattie infettive

3. Logistica derrate di origine animale

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Assistenza alla salute dei quadrupedi

• 600˙000 interventi chirurgici su quadrupedi feriti/ammalati

• Posti di medicazione di pronto soccorso

• Infermerie quadrupedi di tappa • Convalescenziari della “Croce Azzurra”

• 260˙000 soggetti ricoverati nelle infermerie quadrupedi

• 76˙000 le perdite totali

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Igiene veterinaria e prevenzione• Gabinetto Batteriologico Veterinario militare di Roma• Laboratorio Batteriologico militare di Bologna

Diagnostica e produzione di sieri e vaccini

•Morva: mortale per il cavallo e per l’uomo, oltre 1 milione di iniezioni di -malleina- con la diagnosi di 1060 casi di morva negli equini: grazie alla profilassi diretta nessun caso nell’uomo!•Tetano: profilassi siero-immunizzante (cavalli sieroproduttori!) contro il tetano umano e animale•Rogna sarcoptica: patologia diffusiva della cute dei quadrupedi combattuta coi mezzi disponibili con risultati convincenti.

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Alimenti di origine animale

• Enorme quantità di carne di qualità igienica totale necessaria per la truppa

• Dal 1915 al 1919 requisiti oltre 2˙709˙765 bovini

• “Parchi buoi” nelle zone di operazione

• Controllo veterinario giornaliero per le malattie infettive

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Alimenti di origine animale

• Rete di frigoriferi per la carne congelata dal Sud America

• Produzione di carne in scatola in 3 stabilimenti militari

• 230 milioni di scatolette• 90 milioni di flaconi di brodo concentrato per gli ospedali militari

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Conclusioni• L’impegno della Veterinaria Militare Italiana fu multiforme

e capillare e determinante in quel particolare momento storico

• Dati i diversi compiti della logistica, in alcuni casi si dovette ricorrere anche all’opera di veterinari condotti, con conseguenti disservizi nella cura degli animali “civili”

• Nel complesso fu un’opera vastissima e tecnicamente molto avanzata, un modello anche per il futuro Servizio Sanitario Nazionale

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Grazie per l’attenzione