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Il Cestino dei Tesori al Mini-Nido Tiziana Lubini Pedrazzi Mini-Nido Gordola SUPSI - DSAS Formazione continua NI.00 “Il nido dell’infanzia: coordinamento pedagogico e organizzativo”, Marzo 2010

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Page 1: Il Cestino dei Tesori al Mini-Nido · iniziato a preparare le basi per poter proporre il Cestino dei Tesori al Mini-Nido. Per prima cosa, ho discusso con le mie colleghe del gruppo

Il Cestino dei Tesori al Mini-Nido

Tiziana Lubini Pedrazzi

Mini-Nido Gordola

SUPSI - DSAS Formazione continuaNI.00 “Il nido dell’infanzia: coordinamento pedagogico e organizzativo”, Marzo 2010

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Indice

1 Introduzione 1

2 Analisi e riflessioni sul modulo pedagogico del CAS SUPSI 2

3 Sviluppo della tematica al Mini-Nido 3

3.1 Ricerca del Cestino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43.2 Scelta degli oggetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43.3 Presentazione degli oggetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53.4 Scelta del luogo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63.5 Scelta dei bambini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

4 Svolgimento delle osservazioni dei bambini con il Cestino 8

4.1 Preparativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84.2 Durata delle osservazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94.3 Le mie annotazioni durante le osservazioni . . . . . . . . . . . . . . . . 94.4 Il dopo osservazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

5 Analisi delle osservazioni 10

5.1 Osservazioni descrittive di A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105.1.1 Prima osservazione di A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105.1.2 Seconda osservazione di A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115.1.3 Terza osservazione di A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125.1.4 Analisi delle osservazioni di A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

5.2 Osservazioni descrittive di L. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145.2.1 Prima osservazione di L. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145.2.2 Seconda osservazione di L. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155.2.3 Terza osservazione di L. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155.2.4 Osservazione supplementare di L. . . . . . . . . . . . . . . . . . 165.2.5 Analisi delle osservazioni di L. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

5.3 Osservazioni descrittive di M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185.3.1 Prima osservazione di M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185.3.2 Seconda osservazione di M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195.3.3 Terza osservazione di M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205.3.4 Analisi delle osservazioni di M. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

6 Conclusioni 22

7 Bibliogafia 23

A Biografia di Elinor Goldschmied 24

B Biografia di Sonia Jackson 24

C Biografia di Grazia Honegger Fresco 25

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1 Introduzione

Dal 1997 al 2008, ho lavorato prima quale educatrice e, poi, quale responsabile pressoil Mini-Club a Tenero.

Il Mini-Club era un pre-asilo, un centro di socializzazione, per bambini di due-treanni aperto tutti i giorni dalle 9 alle 11 e dalle 14 alle 16.

Nel 2008, ci e stata offerta l’opportunita di spostarci a Gordola, nella sede dellaFondazione Scamara-Lanini, che rimaneva libera siccome le due sezioni della Scuoladell’Infanzia che la occupavano si trasferivano nel nuovo stabile.

Il Cantone da tempo ci sollecitava perche ampliassimo la nostra offerta e cambias-simo statuto diventando un asilo nido per bimbi da zero a tre anni ai sensi della Leggeper le famiglie con un’apertura giornaliera di 10 ore al minimo e di almeno 220 giorniall’anno.

Alla fine del 2008, il Mini-Club e stato chiuso e venne fondata l’Associazione Mini-Club Nido. Ero molto cosciente delle difficolta alle quali andavo incontro ed ero ancheun po’ preoccupata perche al Mini-Club ci occupavamo di bambini di due e tre anni enon di neonati e di bimbi di un anno. Inoltre, l’orario d’apertura era ridotto.

Come organizzare il tutto? Come suddividere i bimbi per fasce d’eta? Comeorganizzare e preparare la presa a carico dei piccolissimi?

Durante i mesi che hanno preceduto l’apertura dell’asilo nido Mini-Nido il 7 gennaio2008, a Gordola, ho visitato alcuni nidi presenti sul territorio e mi sono documentataleggendo vari testi che mi sono stati consigliati relativi a questa realta.

Nelle letture che mi hanno accompagnato durante i mesi di preparazione a questogrande progetto, mi sono focalizzata soprattutto sui piccolissimi e sulla loro presa acarico durante i vari momenti di vita al nido e durante le cure: cambio pannolino,pasto, nanna.

Il libro di Grazia Honneger Fresco intitolato “Un nido per amico” mi e stato digrande aiuto. Mi ha aiutato a capire la realta dell’asilo nido, e, in particolare, di unnido a misura di bambino. In questo libro si parla dell’organizzazione degli spazi eanche delle diverse attivita per i bambini, a seconda delle eta.

E anche su questo testo che ho sentito parlare per la prima volta dell’attivita delCestino dei Tesori.

L’argomento, per me nuovo, mi ha subito interessata e incuriosita e mi sono ripro-messa che, prima o poi, avrei approfondito questo aspetto.

A quel momento, pero, ero confrontata con la gestione e l’organizzazione legataall’urgenza dell’apertura del nido.

Pian piano il progetto di questo nuovo asilo nido e andato concretizzandosi e il7 gennaio 2008 e stato aperto il Mini- Nido a Gordola. Questo asilo nido e ubicatoal centro del paese1 in una bella e grande casa su due piani e ha due grandi giardinirecintati, con uno scivolo, una cassa della sabbia, una casetta di legno, dei vialetti perandare con le automobiline, delle altalene e dei piccoli dondoli.

Conformemente all’autorizzazione cantonale, l’asilo nido puo ospitare contempora-neamente diciannove bambini: quattro bebe, cinque bimbi di un anno, cinque di dueanni e cinque di tre anni. I bambini che frequentano il Mini-Nido, durante la settimana,sono in totale una cinquantina.

1Il lettore o la lettrice interessato/a potra prendere visione di alcune immagini della struttura alseguente indirizzo web: http://www.mini-nido.ch

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I bebe e i piccoli di un anno condividono lo stesso ambiente di vita suddiviso inquattro spazi per i vari momenti della giornata: due stanzette per la nanna; una coni lettini e una con i materassini, l’angolo con il fasciatoio e l’angolo morbido, la partedei tavolini dove si svolgono piccole attivita e dove si mangia. C’e anche un corridoioper il gioco libero.

I bambini di due e tre anni trascorrono la loro giornata in sei spazi diversi. C’el’angolo per i lavoretti e i giochi a tavolino, la casina e il negozio, l’angolo pittura,due stanzine per il riposino pomeridiano e il refettorio. Al piano terra, c’e un grandesalone, praticamente vuoto, che viene sfruttato da tutti, soprattutto nelle giornate dibrutto tempo.

Le educatrici che si occupano dei piu piccoli sono quattro, tutte diplomate, e sonosempre presenti in due con una stagiaire al quarto anno della Scuola Specializzatanelle Professioni Sanitarie e Sociali (SSPSS - Canobbio). Per i grandi, le educatrici,pure tutte diplomate, sono tre. A turno, lavora una di loro affiancata da un’aiutoeducatrice o dall’apprendista OSA al secondo anno della Scuola Cantonale OperatoriSociali (SCOS - Mendrisio).

Io lavoro al venti percento con i piccoli il lunedı (mattino o pomeriggio, a secondadell’organizzazione della settimana) e il venerdı mattino. Sono inoltre la responsabileeducativa del Mini-Nido.

Durante la primavera 2008, abbiamo avuto, nel gruppo dei piu piccoli, una stagiairedella Scuola Specializzata nelle Professioni Sanitarie e Sociali (SSPSS), per la duratadi un mese.

Questa ragazza mi ha accennato al Cestino dei Tesori sul quale si erano soffermatia scuola. Mi ha chiesto se lo conoscessi. Era quindi la seconda volta che ne sentivoparlare.

Assieme abbiamo deciso di prepararne uno e di metterlo a disposizione dei piccoli.Ho lasciato che se ne occupasse lei. A quel momento non avevo nessun supporto

teorico su questo argomento.Per un certo periodo, e stato usato, ma poi, man mano che i piccoli crescevano, e

stato messo da parte e non e piu stato ripreso.

2 Analisi e riflessioni sul modulo pedagogico del

CAS SUPSI

Quando il Cantone ha interpellato i responsabili dei nidi presenti sul territorio perproporre un corso di formazione presso la SUPSI, sono stata subito interessata.

Era l’occasione per approfondire tanti argomenti importanti e per conoscere altriresponsabili di nido.

Ho subito inoltrato la mia candidatura, con l’appoggio del comitato che gestisceil Mini-Nido. La mia domanda e stata accettata e il 24 ottobre 2008 il CAS “Il nidodell’infanzia: coordinamento pedagogico e organizzativo”, e cominciato.

Nel primo modulo “Dimensione pedagogica del nido dell’infanzia”, la relatriceha ripercorso tutta la fase evolutiva del bambino da zero a due anni e ha parlatodell’organizzazione ottimale di un nido per prendere a carico bimbi cosı piccoli.

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Ha sottolineato piu volte l’importanza di permettere al bimbo di crescere serena-mente, autonomamente, seguendo il suo ritmo, le sue potenzialita, senza costringerloin situazioni a lui non ancora congeniali.

La relatrice ha parlato del Cestino dei Tesori, proposto ed elaborato dalla psicologaElinor Goldschmied per i bimbi di sei-dieci mesi; essi, in generale, iniziano ad avere uninteresse che va al di la del loro corpo (piedini, manine, . . .), cominciano ad interessarsiagli oggetti, stanno seduti, non dormono piu cosı tanto. Ha anche fatto riferimento,in modo particolare, al libro “Persone da zero a tre anni” scritto da questa psicologacon Sonia Jackson, nel 1994. Durante questa parte del corso, la relatrice ha riassunto iprincipali obiettivi del Cestino dei Tesori e ci ha fornito gli elementi per portare questaattivita pratica nei nostri nidi.

Le mie preoccupazioni maggiori relative alla presa a carico dei bebe riguardavano ibimbi da sei a dieci mesi. Ho quindi pensato che un’attivita con il Cestino dei Tesoripotesse essere una buona base per conoscere meglio questa fascia di eta, e soprattuttoper aiutare i bimbi nel loro sviluppo.

Ho, quindi, scelto la tematica del Cestino dei Tesori per il presente lavoro di cer-tificazione del corso, spinta dalla voglia di approfondire questo argomento. Per primacosa, ho letto il libro della psicologa Elinor Goldschmied. Per correlare la teoria e lapratica, ho osservato i bebe del Mini-Nido alle prese con il Cestino dei Tesori.

3 Sviluppo della tematica al Mini-Nido

Dopo l’ultimo incontro del quarto modulo, durante il quale abbiamo potuto discute-re sulla tematica scelta con il tutor responsabile, e, dopo aver avuto la certezza chequest’argomento poteva essere interessante per la certificazione del corso SUPSI, hoiniziato a preparare le basi per poter proporre il Cestino dei Tesori al Mini-Nido.

Per prima cosa, ho discusso con le mie colleghe del gruppo dei piccoli e ho spiegatoloro le mie intenzioni di reintrodurre il Cestino dei Tesori, questa volta, pero, conl’apporto teorico e pratico di Elinor Goldschmied e, piu precisamente, del suo libro“Persone da zero a tre anni”.

Per me, era importante che tutta l’equipe fosse unita in questa decisione e prontaad approfondire, insieme a me, quest’approccio.

Per i bambini di sei-dieci mesi che riuscivano a stare seduti da soli, ma che ancoranon si spostavano nello spazio, avevamo alcuni cestini rettangolari, di stoffa, contenentidei cubetti di legno di varie forme, degli oggetti di stoffa, quali la palla, gli anelli dainfilare in un bastone e degli animaletti e alcuni pezzi di duplo.

L’attivita preferita dai bambini era quella di svuotare i contenitori e poi, even-tualmente, di tentare di rimettere dentro alcuni oggetti. La loro attenzione nei con-fronti degli oggetti stessi era molto limitata. Questa attivita durava poco, i bambini,pian piano, si annoiavano, cominciavano a piagnucolare, tendevano le braccine versol’educatrice per attirare la sua attenzione.

Ci rendevamo conto che nel nostro nido mancava proprio un’attivita nella quale ilbambino potesse svolgere in modo autonomo, senza bisogno dell’interazione con l’edu-catrice. L’idea di introdurre il Cestino dei Tesori al Mini-Nido e arrivata al momentogiusto, per colmare un vuoto per questi bambini che avevano bisogno di qualcosa inpiu per vivere le loro esperienze per crescere e per rispondere agli stimoli provenienti

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dall’ambiente attraverso i loro sensi: tatto, olfatto, gusto, udito, vista e attraverso ilmovimento del corpo.

I bambini, infatti, erano a disagio perche vedevano gli oggetti che interessavano loro,sentivano i vari rumori, ma, non essendo ancora in grado di spostarsi, non riuscivanoa raggiungerli e ad afferrarli. Nel Cestino dei Tesori, invece, tutti gli oggetti sonoraggruppati e a portata di mano.

Elinor Goldschmied, a pagina 107, scrive:

“Ha ragione di lamentarsi: e proprio la reazione all’insoddisfazione che ibebe mostrano a questa eta per i giochi spesso limitati e poco interessantiche vengono loro proposti. E per questo che e stato creato il Cestino deiTesori.”

3.1 Ricerca del Cestino

Ho fatto fatica a trovare un Cestino che corrispondesse a tutte le caratteristiche richiestedescritte a pagina 118, e, alla fine, ho trovato un Cestino che mi sembrava essere l’ideale,senza manici, di materiale naturale (vedi figura 1).

Figura 1: Fotografia del Cestino utilizzato quale Cestino dei Tesori nel presente lavoro.

3.2 Scelta degli oggetti

Il passo successivo e stato la scelta degli oggetti da mettere nel Cestino. Ho seguito leindicazioni degli oggetti consigliati alle pagine 119-122. Nel libro citato si puo, infatti,leggere a pagina 108:

“Nessuno degli oggetti contenuti nel Cestino dei Tesori e definibile come‘un giocattolo’, e la maggior parte di essi si possono trovare nell’ambientedi casa dei bambini.”

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Mi sono procurata degli oggetti che avevo a casa, come ad esempio, la mela, illimone, il sottopentola, la conchiglia, altri oggetti erano delle mie due figlie quandoerano piccole: l’orsetto di peluche, la bambolina di stoffa, il borsellino, il sonaglio. Hodovuto, per forza, comperare alcuni oggetti di metallo, quali, ad esempio, l’imbuto e ilportauovo, perche a casa li avevo, ma di plastica. Mi sono resa conto di quanti oggettidi plastica abbiamo in casa, soprattutto in cucina. Elinor Goldschmied e contraria aglioggetti di plastica perche, come scrive nel suo libro, a pagina 118:

“Dobbiamo chiederci che tipo di stimolo sensoriale offrono questi oggetti,ricordando che a questa eta il tatto e la conoscenza attraverso la bocca sonoimportanti quanto la vista.”

Un’altra citazione in proposito, sempre a pagina 118:

“Dopo questa esperienza i genitori ed educatrici non hanno avuto difficoltaa riconoscere la monotonia dei giocattoli di plastica dal punto di vista di unbambino, a differenza dei materiali naturali che offrono un’enorme varietadi sensazioni attraverso bocca, orecchie, naso e muscoli, nonche occhi.”

Ho quindi raggruppato gli oggetti che ho trovato e mi sono posta la seguente do-manda: “Quanti oggetti devo mettere nel Cestino?” Elinor Goldschmied, alle pagine118-119, consiglia:

“Riempite il Cestino fino al bordo di oggetti che diano al bebe mille oppor-tunita di scegliere e di selezionare cio che lo attrae maggiormente.”

Nella scelta degli oggetti, ho evitato quelli con i quali i bambini potevano farsi male.Se avevo dei dubbi, ho preferito lasciar perdere. A questo proposito, a pagina 116 delsuo libro, Elinor Goldschmied afferma:

“Gli oggetti del Cestino dei Tesori devono essere selezionati secondo uncriterio di sicurezza.”

3.3 Presentazione degli oggetti

Ho quindi preparato un Cestino con oggetti abbastanza grandi, di facile presa e di varimateriali cercando quindi di stimolare i cinque sensi: il tatto, il gusto, l’olfatto, l’udito,la vista e il movimento del corpo. Ecco la lista degli oggetti per il mio Cestino deiTesori:

• oggetti naturali:

- la pigna di conifera

- il grosso ciottolo

- la spugna

- la conchiglia

- il limone (bio)

- la mela

• oggetti di materiali naturali:

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- lo spazzolino da denti blu

- il pennello da barba

- la spazzolina per le scarpe

- il pennello per i dolci

- il sottopentola colorato: rosso, verde, arancione

• oggetti di legno:

- tre mestoli di differenti forme

- il portatovagliolo

- il sonaglio colorato: rosso, blu, giallo

• oggetti di metallo:

- lo scovolino (spazzola) per pulire il biberon

- l’imbuto

- il colino

- l’infusore per il te

- la frusta da cucina

- il portauovo

- il coperchio

• oggetti di pelle, di tessuto, di gomma, di pelo:

- il borsellino di pelle rosso con cerniera (a forma di musino di gatto)

- la bambolina di stoffa morbida e colorata (rossa, blu, verde, arancione) conun berretto a tre punte, non staccabile

- la pallina da tennis

- il piccolo orsacchiotto di peluche arancione con un fiocchetto giallo

• oggetti di carta e di cartone:

- il piccolo blok notes arancione con spirale

- la carta oleata blu

- la scatoletta di cartone

- l’interno del rotolo di carta igienica

3.4 Scelta del luogo

Parallelamente, ho riflettuto sul luogo ideale, protetto, dove poi proporre il Cestinodei Tesori ai bambini. All’inizio, ho pensato di creare un angolo per l’attivita con ilCestino nel salone grande, al pian terreno, dove ci sono solo pochi giochi. Sicuramente,non c’erano fonti di distrazione, ma mi sembrava troppo “freddo” e non familiare aibebe abituati a stare di sopra. Ho, quindi, cambiato idea e ho deciso di proporre

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questa attivita nel loro ambiente di vita quotidiana, e, piu precisamente, dove c’el’angolo morbido, una libreria, il fasciatoio, un tavolino reclinabile, due sgabelli e duegrandi tappeti colorati. In questo angolino, non ci sono giochi esposti o altre fonti didistrazione (vedi figura 2).

Figura 2: Luogo nel quale i bebe svolgevano le attivita con il Cestino dei Tesori.

3.5 Scelta dei bambini

Ho poi anche pensato con quali bambini svolgere quest’attivita del Cestino dei Tesori.Ho deciso di proporlo a tutti i bebe di eta compresa tra i sei e i dieci mesi per i qualil’offerta sensoriale al Mini-Nido, fino a quel momento, era stata sicuramente carentee limitativa, come gia detto sopra. Tutti questi bambini stavano seduti da soli senzaproblemi, ma non andavano ancora carponi, non si spostavano. Ho quindi scelto diproporlo, individualmente, a:

- A. , nato il 2 maggio 2009, bimbetto sempre sorridente, figlio unico che frequentaregolarmente il Mini-Nido da cinque mesi il lunedı pomeriggio e tutto il mercoledı.Gradisce molto stare in piedi sostenuto da qualcuno.

- L. , nato il 18 aprile 2009, fratellino di E. che pure frequenta il Mini-Nido nelgruppo dei grandi. Entrambi vengono al nido il lunedı e il mercoledı mattina. L.frequenta regolarmente il nido da cinque mesi (il fratello maggiore da un anno emezzo). A L. piace stare sulla pancia, ma, anche lui, se potesse, starebbe semprein piedi, con un aiuto.

- M. , nata il 16 aprile 2009, sorellina di G. che pure frequenta il nido. Le duesorelline frequentano regolarmente il nido in gruppi diversi il venerdı tutto ilgiorno: M. da sei mesi e G. da due anni. M. e una bimba vispa, molto curiosa.

Ho reso partecipe l’equipe dei piccoli delle mie decisioni e ho chiesto loro se, oltreai momenti durante i quali lavoro gia normalmente con i bebe (lunedı mattina o lunedı

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pomeriggio a seconda dell’organizzazione e il venerdı mattina), potessi entrare nelgruppo e proporre il Cestino anche in altri momenti. Le educatrici e la stagiaire si sonodimostrate disponibili ad aiutarmi per agevolarmi il lavoro proponendomi di occuparsiloro dei bimbi piu grandi (di uno a due anni). In questo modo, sarei stata tranquilla econcentrata solo nell’osservazione del bebe alle prese con il Cestino.

4 Svolgimento delle osservazioni dei bambini con il

Cestino

4.1 Preparativi

Ho iniziato le osservazioni dei bambini alle prese con il Cestino dei Tesori mercoledı13 febbraio 2010 con A che, quel giorno, aveva otto mesi e undici giorni. Quandosono arrivata nel gruppo dei piccoli, A. dormiva. Ha dormito un’oretta, dalle 8.50 alle9.50. Quando si e svegliato, era sorridente e in forma. L’ho alzato e gli ho cambiato ilpannolino. Mi sembrava importante entrare gia in relazione con lui prima di proporglila nuova attivita: il Cestino dei Tesori. Ho messo A. seduto su uno dei due tappeticolorati e, vicino, ho poi posato il Cestino dei Tesori. Per quanto riguarda la posizionedel Cestino rispetto al bebe, piu precisamente ad A., ho seguito le indicazioni di ElinorGoldschmied a pagina 112 del suo libro:

“La posizione migliore e di essere seduti di fianco, in modo che ciascunopossa appoggiare un gomito sull’orlo del Cestino e tendendo la mano possaraggiungere facilmente l’interno.”

Mi sono poi seduta anch’io sul tappeto, a gambe incrociate, di fronte a lui, a unadistanza non intrusiva, con un quaderno e una penna per poter annotare quello cheaccadeva. Per qualche secondo, apparentemente, non succedeva niente, A. guardava ilCestino. Avevo voglia di intervenire, di prendere un oggetto e di metterglielo in mano,ma ero cosciente che l’adulto, durante l’attivita con il Cestino dei Tesori, non deveintervenire, non deve parlare, ma deve stare tranquillo ed attento. A pagina 116 delsuo libro, infatti, l’autrice afferma:

“Non e necessario che l’educatrice prenda l’iniziativa e lo incoraggi, percheil bambino e capace di iniziare da se e per se stesso, a esplorare e imparare.E importante permettergli di assecondare il proprio ritmo e di passare tuttoil tempo che vuole per abituarsi al Cestino prima di iniziare a prendere inmano gli oggetti e a studiarli. Deve essere libero di scegliere gli oggetti chevuole.”

A. ha osservato per un paio di minuti gli oggetti: sembrava studiarli. Ha, poi, fi-nalmente, toccato la carta colorata che ha fatto rumore ed e quindi partito nella suaesplorazione ed io, parallelamente, con la mia prima osservazione.

Ho descritto, nel dettaglio come si sono svolti i preparativi per l’attivita con A. conil Cestino perche e stata la prima osservazione. Le altre si sono svolte in modo analogo,con le medesime procedure.

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4.2 Durata delle osservazioni

Su indicazione della mia tutor, le osservazioni con i bambini sono durate non piu diventi minuti, suddivisi in sequenze di cinque minuti l’una. Le tre osservazioni con A.sono durate sempre venti minuti. Le tre osservazioni con L. sono durate: la primaventi minuti, la seconda cinque minuti e la terza dieci minuti. Le tre osservazioni conM. sono durate: la prima e la terza venti minuti e la seconda quindici.

Con L., ho interrotto le osservazioni perche piangeva. Con M., la terza osservazionee stata piu corta perche la bimba voleva arrampicarsi al cancello, non si staccava piu,e, quindi, non era piu attirata dal Cestino. Il suo interesse era rivolto alla nuovaconquista: la possibilita di mettersi in piedi.

4.3 Le mie annotazioni durante le osservazioni

Durante le osservazioni, ho annotato quello che succedeva. Ho cercato di osservare ilbambino nel suo insieme: le sue espressioni mimiche, corporee e vocali, le sue posture,la motricita delle mani e delle braccia, il suo interesse, il suo grado di soddisfazione edi concentrazione. Ho anche osservato quali sensi fossero maggiormente sollecitati.

4.4 Il dopo osservazioni

Dopo le osservazioni, ho continuato per un po’ la presa a carico del bebe con il qualeavevo lavorato con il Cestino dei Tesori. L’ho preso in braccio, gli ho dato da bere eho raggiunto il gruppo.

Se, invece, era l’ora di pranzo, gli ho preparato la pappa e gliel’ho data. Se il bebeera stanco, gli ho cambiato il pannolino e l’ho messo a letto con il suo “ amico fedele”.

Dopo ogni osservazione, mi sono occupata della pulizia e della manutenzione deglioggetti contenuti nel Cestino. Ho lavato tutti gli oggetti o li ho passati con un pannoumido che ho sempre utilizzato a questo scopo. Ho anche sostituito alcuni oggetti,come ad esempio la mela, il limone, lo spazzolino da denti. Se un oggetto era rotto orovinato, come ad esempio la scatolina di cartone o la carta colorata, l’ho eliminato esostituito con uno nuovo identico.

A pagina 112 del suo libro, Elinor Goldschied, a questo proposito, cosı si esprime:

“Nel nido e indispensabile che una persona sia responsabile della cura delCestino. La parola ‘tesoro’ ci suggerisce l’idea di qualche cosa di belloe di prezioso. Gli oggetti devono riflettere queste qualita anche se sonomaneggiati dalle piccole mani di un bebe. Bisogna sempre dare attenzioneprecisa a questi dettagli.”

In un altro passaggio a pagina 116 possiamo inoltre leggere:

“Come qualsiasi altro materiale di gioco, gli oggetti contenuti nel Cestinodei Tesori richiedono regolare cura e manutenzione. Tutti gli oggetti sugge-riti nella lista in fondo al capitolo si possono lavare, passare con un pannoimbevuto e sostituire. Alcuni (ad esempio la mela) dovranno essere cam-biati ogni volta. Tutto cio che non puo essere pulito accuratamente deveessere eliminato. Se gli si dedica la cura necessaria non c’e ragione di cre-dere che il Cestino dei Tesori possa essere piu rischioso, quanto a infezioni,di qualsiasi altro gioco.”

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5 Analisi delle osservazioni

Per l’analisi delle osservazioni dei tre bebe, ho cercato di trovare delle risposte alleseguenti domande:

- il Cestino dei Tesori corrispondeva al bebe?

- gli oggetti erano significativi, importanti per lui?

- era soddisfatto di questa esplorazione?

- qual e stata la sua capacita di prendere decisioni?

- qual e stato il suo grado di attenzione, di concentrazione?

5.1 Osservazioni descrittive di A.

5.1.1 Prima osservazione di A.

- data: mercoledı 13 gennaio 2010 dalle 10.00 alle 10.20

- eta: otto mesi e undici giorni

0 - 5 minuti

A. guarda il Cestino per un paio di minuti.

Tocca la carta colorata che fa rumore e la butta fuori dal Cestino. Si gratta l’orecchio.Tocca il berretto a tre punte della bambolina.Estrae un mestolo.Tocca la frusta da cucina, la tira fuori, la batte per terra e la mette in bocca; la fa passareda una mano all’altra.Prende il colino con la mano sinistra e tiene la frusta con la mano destra.Con la frusta da cucina, tocca l’orsetto e la picchia in testa a quest’ultimo.Prende un mestolo e mette la frusta in bocca.Prende la pigna e la lascia cadere.Tiene la frusta da cucina con una mano e prende il colino con l’altra. Lascia cadere ilcolino.Lascia cadere la frusta, la riprende e la batte sull’imbuto e sul sasso.

6 - 10 minuti

Tocca il Cestino. Tira fuori la bambolina afferrandola dal berretto.Prende il colino, lo batte per terra. Guarda attraverso il buco del manico del colino.Prende la mela, con un ditino tocca il picciolo e la lascia cadere.Prende l’imbuto dalla parte stretta e lo molla.Si muove in avanti per prendere la frusta da cucina, la batte sull’imbuto e la mette inbocca dal manico.Lascia andare la frusta e prende il sasso che gli scappa dalle mani.Tira fuori l’orsetto, tenendolo dalle orecchie e lo gira; gli sfugge.Tira fuori la conchiglia che cade.Prende lo scovolino, lo mette in bocca e lo tiene dal manico.Tira fuori la scatoletta, lascia andare lo scovolino.Con la mano destra, prende la frusta da cucina che gli scappa.Con le due mani, prende la pigna. Cade anche lei.

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Prende la conchiglia e la mette in bocca.Tira il Cestino verso di se, lo allontana, lo tira di nuovo a se.Tira fuori l’infusore del te, lo mette in bocca. Lo toglie di bocca ed emette dei versetti.

11 - 15 minuti

Muove il Cestino.Prende la mela e la mette in bocca. La lascia cadere.Prende il coperchio con le due mani.Prende il portatovagliolo e lo gira in mano, lo butta; lo riprende e lo mette in bocca.Emette dei versetti e sbava.Accarezza le setole della spazzolina per le scarpe.Guarda in giro. Mi guarda.

Si mette carponi.Mi guarda di nuovo.

Si rimette seduto.

16 - 20 minuti

Prende l’infusore del te e lo lancia.Afferra l’orsetto per i piedi e lo gira. Lo lascia andare.Con una mano, inclina il Cestino.Prende il pennello da barba e accarezza le setole. Mette l’impugnatura due volte in bocca.Prende il coperchio, lo mette in bocca.Parlicchia.

Allontana e avvicina il Cestino.Si guarda in giro.

5.1.2 Seconda osservazione di A.

- data: mercoledı 27 gennaio 2010 dalle 10.00 alle 10.20

- eta: otto mesi e venticinque giorni

0 - 5 minuti

A. mi guarda.

Con il ditino, tocca lo scovolino e batte la manina sul Cestino.Prende la mela e la mette in bocca.Prende il pennello da barba e lo porta alla bocca. Lo tira fuori.Prende lo spazzolino da denti e lo mette in bocca.Prende il colino con la mano destra, cambia mano e prende la mela. La mette in bocca.Batte il colino sul Cestino.Prende la frusta da cucina e la picchia per terra; la lascia cadere.Prende la pigna e la batte per terra.Prende un mestolo, lo batte sul Cestino e lo mette in bocca.

6 - 10 minuti

Tocca un altro mestolo.Prende l’infusore del te, lo gira e lo tiene dalla catenina. Lo mette in bocca due volte.Prende la pigna, la gira e rigira in mano.Prende con la mano sinistra lo scovolino, lo mette in bocca quattro volte; con la mano destramette in bocca la pigna. Tira fuori la pigna di bocca e la lascia cadere.

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Prende il colino, mette il ditino nel buchino del manico e lo batte per terra.Prende il sonaglio, lo osserva attentamente e lo porta alla bocca.

11 - 15 minuti

Prende la mela, la mette in bocca.Inclina il Cestino, prende in mano il portauovo e lo porta alla bocca.Prende il portatovagliolo: lo gira e rigira in mano; lo mette in bocca.Prende l’imbuto, lo mette in bocca dalla parte stretta, lo tira fuori e infila il ditino nel bu-chino.Batte l’imbuto sul mestolo e fa rumore.Tira il Cestino vicino a lui e poi lo allontana.Prende il pennello da barba e lo mette in bocca. Mi guarda.

16 - 20 minuti

Muove il Cestino con la mano destra.Sbava, emette “gridolini” e chiacchiera.

Prende il colino, lo gira e lo mette in bocca dal manico.Prende la mela, la porta alla bocca; la molla, la riprende e la riporta alla bocca.Tira il tappeto.Prende lo scovolino e l’interno del rotolo della carta igienica.Mette in bocca lo scovolino.Prende la mela e la mette in bocca. Mi guarda.

Prende un mestolo con la mano destra e lo passa nella sinistra.Prende il borsellino e lo gira.Tira il Cestino.Prende il sottopentola con le due mani. Sbava e dice “Sbrrr”.

Si muove, si mette sulla pancia, prende l’interno del rotolo della carta igienica e lo succhia.Si rimette seduto, poi, di nuovo sulla pancia e si guarda in giro.

5.1.3 Terza osservazione di A.

- data: mercoledı 3 febbraio 2010 dalle 10.00 alle 10.20

- eta: nove mesi e un giorno

0 - 5 minuti

A. prende il colino e la pigna. Mette in bocca la pigna.Gli scappa di mano il colino, cerca di riprenderlo, si volta e ce la fa. Lo batte perterra e lo mette in bocca.Gli scappa di nuovo di mano, finisce dietro la sua schiena, si gira per prenderlo.

Mette il colino in bocca un’altra volta.

6 - 10 minuti

Prende con una mano la pigna e con l’altra il colino. Mette in bocca il colino. Mette il ditinonel buchino del manico del colino.Mette la pigna in bocca. Guarda via. Rimette la pigna in bocca.Mette il colino in bocca.Tira il Cestino con le due mani.Tocca la frusta da cucina, la prende, la mette in bocca, la batte sul colino e per terra. Sor-ride.

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Riprende la frusta, ma dalla parte del manico e la mette in bocca due volte.

11 - 15 minuti

Prende un mestolo; lo picchia per terra.Afferra la frusta da cucina e la mette in bocca.Rigira il mestolo in mano; lo mette in bocca.Lo riprende e infila il ditino nel buchino.

16 - 20 minuti

Si tende in avanti per prendere la frusta da cucina: la tocca e la prende ; la lasciacadere.Si mette carponi e va verso il cancello.Si arrampica.

Va, di nuovo, carponi, prende il colino e lo mette in bocca.Mi tocca il piede.

Va carponi fino al cancello e si arrampica di nuovo.

5.1.4 Analisi delle osservazioni di A.

Comparando le tre osservazioni di A. con il Cestino dei Tesori, ho notato che A. era asuo agio sia col Cestino che con gli oggetti contenuti.

Durante la prima osservazione, A. ha guardato il Cestino per un paio di minuti: sitrovava davanti a qualcosa di nuovo, di sconosciuto, quindi, ha avuto bisogno di tempoper abituarsi, per osservare gli oggetti (vedi oss. 5.1.1, 0-5 minuti). La mia presenzagli ha dato la tranquillita necessaria per iniziare la sua esperienza sensoriale. Comescrive, infatti, Elinor Goldschmied, nel suo libro, a pagina 109:

“. . . ha bisogno della sicurezza che la nostra presenza interessata puo darglinel momento in cui si trova di fronte alla sfida degli oggetti che forse per laprima volta puo prendere in mano.”

A. ha partecipato alle esplorazioni in modo molto attivo. Le sue manine erano sem-pre in movimento: prendeva, metteva tutto in bocca, batteva. Ha portato molti oggettialla bocca: la frusta da cucina, lo scovolino, la conchiglia, la mela, il portatovagliolo.Questa e stata la sua attivita principale. Ha battuto gli oggetti per terra, sul Cestino,uno contro l’altro facendo quindi rumore.

Si muoveva per raggiungere gli oggetti che gli erano scappati, come il colino e lafrusta da cucina. Nella terza osservazione, addirittura, si e voltato per riprendere ilcolino che gli era sfuggito di mano (vedi oss. 5.1.3, 0-5 minuti); si e spostato e si echinato in avanti per riprendere la frusta da cucina, riuscendoci (vedi oss. 5.1.3, 16-20minuti).

Durante la sua attivita con il Cestino, A. ha anche cercato di spostarsi come poteva.Ha iniziato le sue prime esperienze motorie in modo graduale: le prime due volte sie messo sulla pancia (vedi oss. 5.1.2, 16-20 minuti) e carponi (vedi oss. 5.1.1, 11-15minuti), la terza volta, si e arrampicato tenendosi al cancello (vedi oss. 5.1.3, 16-20minuti).

A. e sempre stato molto concentrato e manifestava la sua soddisfazione. Ha sba-vato, ha emesso dei versetti (vedi oss. 5.1.1, 11-15 minuti e 5.1.2, 16-20 minuti), ha

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“chiacchierato” (vedi oss. 5.1.1, 16-20 minuti e 5.1.2, 16-20 minuti), e ha ripetutamentesorriso (vedi oss. 5.1.3, 6-10 minuti). Non si e mai arrabbiato e non ha mai pianto.

A. si e rivolto verso di me guardandomi con aria soddisfatta(vedi oss. 5.1.1, 11-15 minuti e 5.1.2, 0-5, 11-15 e 16-20 minuti) e, una volta, mentre era carponi, mi haperfino toccato un piede (vedi oss. 5.1.3, 16-20 minuti). Verso la fine di ciascuna delletre osservazioni, A. ha iniziato a guardarsi in giro (vedi oss. 5.1.1, 11-15 e 16-20 minuti,oss. 5.1.2, 16-20 minuti e oss. 5.1.3, 6-10 minuti).

Soprattutto nella prima osservazione, A. ha dimostrato un grande interesse nelriprendere l’oggetto che l’attirava maggiormente. Piu volte, infatti, ha lasciato caderequello che aveva in mano per ritornare al suo prediletto, in questo caso, la frusta dacucina (vedi oss. 5.1.1, 0-5 e 6-10 minuti). Con quest’ultima, ha compiuto molteazioni: l’ha presa in mano, l’ha messa in bocca, ha toccato con questa l’orsetto, hafatto rumore battendola per terra, l’ha picchiata sulla testa dell’orsetto, l’ha battutasull’imbuto e sul sasso.

A. ha sempre dimostrato un alto grado di concentrazione. Le tre osservazioni sonodurate venti minuti ciascuna, ma sarebbero potute durare anche di piu. A. e sem-pre stato attivo, attento, molto curioso nei confronti di tutti gli oggetti contenuti nelCestino. Come dice Elinor Goldschmied, nel suo libro a pagina 109:

“C’e la vivace curiosita della bambina suscitata dalla varieta degli oggetti,e il suo desiderio di esercitare la sua crescente abilita nel prendere possesso,con i propri mezzi, di cio che e nuovo, attraente e a portata di mano. Inparallelo c’e fiducia possibile grazie alla presenza premurosa, ma non attiva,dell’adulto.”

5.2 Osservazioni descrittive di L.

5.2.1 Prima osservazione di L.

- data: mercoledı 13 gennaio 2010 dalle 11.00 alle 11.20

- eta: otto mesi e ventisei giorni

0 - 5 minuti

L. guarda il Cestino.

Prende l’interno del rotolo della carta igienica; lo picchia sul Cestino; lo gira e rigira in mano.Lo guarda. Lo mette in bocca e lo succhia. Me lo tende, lo guarda e sorride.

Tira fuori lo scovolino e lo batte per terra. Tocca le setole.Tocca la carta colorata.Tocca lo scovolino.Batte la manina destra sul Cestino.Tocca lo scovolino, lo prende e lo mette in bocca dal manico.

6 - 10 minuti

Prende la frusta da cucina e la porta alla bocca.Prende il portauovo e lo mette in bocca. Lo gira e rigira in mano.Muove i piedini. Mette il piede destro sul Cestino.Prende l’orsetto e lo mette in bocca.Afferra il portauovo e lo porta alla bocca.Prende un mestolo, lo mette in bocca e piange.

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Prende la frusta da cucina, la porta alla bocca. La gira e rigira in mano.Chiacchiera tanto.

Prende l’imbuto, lo mette in bocca dalla parte stretta.Batte la frusta sull’imbuto e l’imbuto sul Cestino.Con la mano sinistra tiene il Cestino e tocca la carta colorata con la destra.

11 - 15 minuti

Afferra lo spazzolino da denti, lo gira e tocca le setole. Lo mette in bocca dal manico.Prende il portauovo e lo porta alla bocca.Afferra la bambolina.Prende lo spazzolino da denti e lo mette in bocca dalla parte delle setole.Prende l’imbuto e lo porta alla bocca.Con la mano destra prende l’infusore del te e lo mette in bocca.Prende il coperchio, lo gira e rigira in mano. Guarda indietro.

Con la mano destra prende la conchiglia e con la mano sinistra il coperchio.Inclina il Cestino.Prende il portatovagliolo e lo gira e rigira in mano.

16 - 20 minuti

Con la mano sinistra tiene il Cestino e con la destra prende il sasso. Lo mette in bocca. Lolancia.Con la mano sinistra prende il portatovagliolo e lo porta alla bocca.Appoggia il Cestino sulle gambine e sui piedini.Con una mano prende la scatola e con l’altra la pigna.Prende il borsellino e lo butta via.Prende il pennello da barba. Si guarda intorno, piange.

5.2.2 Seconda osservazione di L.

- data: mercoledı 27 gennaio 2010 dalle 10.40 alle 10.45

- eta: nove mesi e nove giorni

0 - 5 minuti

L. tocca l’imbuto con le due mani.Prende lo scovolino e lo gira in mano; lo porta alla bocca dalla parte del manico.Prende la frusta da cucina e mette in bocca il manico.Batte i piedini, chiacchiera.Rovescia il Cestino, piange.

5.2.3 Terza osservazione di L.

- data: mercoledı 3 febbraio 2010 dalle 9.50 alle 10.00

- eta: nove mesi e sedici giorni

0 - 5 minuti

L. prende con una mano il pennello da barba e con l’altra la scatoletta che mette in bocca.Sbava. Gira e rigira la scatoletta in mano e la rimette in bocca.

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Prende il portauovo, lo gira e lo porta alla bocca.Tocca il Cestino.Prende il sasso con la mano sinistra, lo mette in bocca.Tiene il blok notes in mano.Prende l’orsetto e lo mette in bocca.Tocca il sottopentola.Tocca il Cestino e batte la manina sul Cestino.Guarda via.

Rovescia il Cestino e piange.

6 - 10 minuti

Si guarda intorno.

Prende il colino e lo mette in bocca dal manico.Mi guarda. Chiacchiera, sbava.Prende la scatoletta e la mette in bocca.Piange di nuovo.

5.2.4 Osservazione supplementare di L.

- data: mercoledı 24 febbraio 2010 dalle 10.15 alle 10.35

- eta: dieci mesi e sei giorni

0 - 5 minuti

L. prende l’imbuto.Afferra il colino. Batte quest’ultimo sull’imbuto.Prende la pallina da tennis. Gioca. La mette in bocca e muove i piedini.Chiacchiera e sorride.

Tocca le setole dello scovolino.Con una mano, tiene sempre la pallina e tira fuori il mestolo. Muove i piedini.Batte la manina sul Cestino.Batte un mestolo sul Cestino.Tiene la pallina con la mano sinistra.Si guarda in giro.

Mette la pallina in bocca.

6 - 10 minuti

Prende il notes con la mano sinistra.Mette il coperchio in bocca.Prende il portauovo e lo gira e rigira in mano.Mette in bocca la pallina.Tiene la pallina con la mano sinistra e con la mano destra picchia il mestolo per terra.Manda baci.

Con la mano destra prende la scatoletta.Si sposta appena. Si guarda intorno.

Batte i piedini.Si muove un pochino per riprendere la pallina.La prende e la mette in bocca.

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11 - 15 minuti

Batte i piedini.Si gira e cerca di muoversi per prendere la pallina. Non riesce.Mette il colino in bocca. Si guarda in giro.

Prende un mestolo e lo batte sul colino.Tira il Cestino verso di lui.Afferra la spugna.Tocca il portauovo, lo gira in mano e lo porta alla bocca.Prende lo scovolino e mette in bocca il manico.Sorride.

16 - 20 minuti

Rimette ancora in bocca lo scovolino.Appoggia il piedino sulla spugna.Prende un mestolo e lo batte sull’imbuto.Si guarda in giro.

Mette in bocca il manico dello scovolino.Dice:“eh”. Sorride.

5.2.5 Analisi delle osservazioni di L.

Durante la prima osservazione, L. ha avuto bisogno di tempo per abituarsi alla novitadel Cestino (vedi oss. 5.2.1, 0-5 minuti). Lo guardava con interesse e, solo dopo un po’,si e messo ad esplorare i vari oggetti. La seconda e la terza volta, invece, ha cominciatosubito la sua attivita toccando l’imbuto con le due mani e afferrando con una manola scatoletta di cartone e con l’altra il pennello da barba. Da notare che L., ad uncerto punto, durante la prima osservazione, quando ha messo in bocca un mestolo dilegno, ha pianto (vedi oss. 5.2.1, 6-10 minuti). Probabilmente, si e fatto male. Ha, poi,ripreso la sua attivita accompagnandola con versetti di soddisfazione. Non ha, pero,piu messo in bocca nessun mestolo di legno.

La seconda e la terza osservazione sono durate solo cinque e dieci minuti. Gli oggettisembravano importanti per L.: ha preso l’imbuto e lo scovolino e li ha messi in bocca,ha preso la frusta da cucina e l’ha pure portata alla bocca. La terza volta, invece, haconcentrato la sua attenzione sul pennello da barba, sulla scatoletta, sul portauovo,sul sasso, sul blok notes, sull’orsetto e sul sottopentola. Dopo cinque e rispettivamentedieci minuti di gioco intenso, ad un tratto, L. ha rovesciato il Cestino e quindi si emesso a piangere. Ho interrotto l’attivita pensando fosse stanco: non era molto informa, aveva molta tosse e raffreddore. Ripensandoci ora, pero, forse era soprattuttodeluso perche gli oggetti non erano piu nella loro posizione iniziale, ma sparsi per terra.

Dopo tre settimane, il 24 febbraio 2010, ho preferito riproporre il Cestino dei Tesoria L. per testare, una volta in piu, il suo atteggiamento nei confronti di questa attivita.Due delle tre osservazioni erano terminate perche L. si era messo a piangere e avevarovesciato il Cestino (vedi oss. 5.2.2, 0-5 minuti e oss. 5.2.3, 0-5 minuti).

Questa volta, aveva dormito bene, era in forma. L’osservazione e durata piu diventi minuti e L. ne ha approfittato al massimo: era sempre sorridente (vedi oss. 5.2.4,0-5, 11-15 e 16-20 minuti), ha persino mandato baci (vedi oss. 5.2.4, 6-10 minuti). Hagiocato soprattutto con la pallina da tennis (vedi oss. 5.2.4, 0-5, 6-10, 11-15 minuti):l’ha presa, l’ha tenuta in mano anche quando prendeva altri oggetti, l’ha messa in bocca

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e si e spostato un pochino in avanti per riprenderla quando gli e scappata di mano.La prima volta ce l’ha fatta (vedi oss. 5.2.4, 6-10 minuti), la seconda volta, invece,gli e sfuggita (vedi oss. 5.2.4, 11-15 minuti) e, allora, ha spostato il suo interesse neiconfronti degli altri oggetti.

Nella prima osservazione, L. sembrava soddisfatto della sua esplorazione e ha par-tecipato in modo molto attivo. Le sue manine erano sempre in movimento: prendeva,metteva in bocca, batteva. Ha portato molti oggetti alla bocca: l’interno del rotolodella carta igienica, lo scovolino, la frusta da cucina, l’orsetto, l’imbuto, lo spazzolinoda denti, l’infusore del te. Ha battuto gli oggetti sul Cestino, per terra e uno control’altro. Anche i suoi piedini erano spesso in movimento: ha messo il piedino destro nelCestino e lo ha tirato sui suoi piedini e sulle sue gambine.

All’inizio della prima osservazione (vedi oss. 5.2.1, 0-5 minuti), L. era attiratodall’interno del rotolo della carta igienica: lo ha picchiato sul Cestino, lo ha girato erigirato tra le mani, lo ha messo in bocca, lo ha succhiato e me lo ha teso.

L., d’altro canto, non si e mai spostato, non ha mai cambiato posizione, e rimastotutto il tempo seduto.

Durante la sua attivita, ha sbavato molto e ha succhiato l’interno del rotolo di cartaigienica. Ha sorriso e ha emesso dei versetti.

L. non ha dimostrato un interesse per un oggetto in particolare, ma ha giocato unpo’ con tutto. Dopo l’esperienza negativa con il mestolo, e stato piu attento e non hapiu preso e portato alla bocca nessuno dei cinque oggetti di legno.

5.3 Osservazioni descrittive di M.

5.3.1 Prima osservazione di M.

- data: venerdı 15 gennaio 2010 dalle 10.00 alle 10.20

- eta: otto mesi e trenta giorni

0 - 5 minuti

M. tocca il berretto della bambolina e prende l’interno del rotolo della carta igienica.Guarda via e verso di me.

Stringe l’interno del rotolo della carta igienica e muove i piedini.Mi guarda.

Spinge via il Cestino con i piedini.Tira il manico dello scovolino.Mi guarda.

Guarda attraverso il buco dell’interno del rotolo di carta igienica.

6 - 10 minuti

Con la mano destra tiene l’interno del rotolo della carta igienica e con la sinistra il manicodello scovolino.Mi guarda.

Infila l’interno del rotolo della carta igienica sul piede e batte il piedino per terra. Sorride.Prende un mestolo con la mano destra. Batte il mestolo sull’interno del rotolo della cartaigienica e sul colino.Mi guarda e guarda il mestolo.Tiene il mestolo per il manico con la mano destra e lo batte sul Cestino.Tira la bambolina dal berretto con la mano sinistra.

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Tira il tappeto.Tocca il colino con la mano destra.

11 - 15 minuti

Mette la mano destra nel Cestino e tira fuori il portauovo.Lo tiene con la mano destra senza abbandonare la bambolina.Mette in bocca quattro volte il portauovo.Emette suoni e gridolini.

Fa scivolare il portauovo vicino al piede.

Alza il braccio destro vicino all’orecchio.Si sposta, carponi fuori dal tappeto e, contemporaneamente, fa scivolare il portauovo

che fa rumore sulle piastrelle.

16 - 20 minuti

Si aggrappa al cancello: mette la gamba sinistra sotto il sedere e altra mezzo

alzata.

Trascina il portauovo che fa rumore. Cambia gamba e cerca si tirarsi su.

Mette il portauovo fra le sbarre del cancello.

A carponi torna indietro verso il Cestino; prende un mestolo e, sempre a carponi, torna vicinoal cancello; servendosi del mestolo cerca di prendere il portauovo.

5.3.2 Seconda osservazione di M.

- data: venerdı 29 gennaio 2010 dalle 10.00 alle 10.15

- eta: nove mesi e tredici giorni

0 - 5 minuti

M. prende l’imbuto e un mestolo.Afferra lo scovolino e un mestolo.Prende il blok notes.Afferra il portauovo e lo mette in bocca.Prende la spazzolina per le scarpe e il colino con la stessa mano, la destra.Prende un mestolo e il colino. Tiene il colino nella mano sinistra.Prende la pigna e la gira in mano.Afferra il coperchio.Prende il mestolo con le due mani.Afferra il borsellino e lo gira in mano. Lo guarda. Lo mette in bocca.Si guarda attorno.

6 - 10 minuti

Prende il portauovo e lo mette in bocca. Chiacchiera.

Tocca le setole dello scovolino.Si mette il colino sulla testa, sul viso e in bocca.Guarda attraverso il buco del portatovagliolo.Prende il borsellino, la mela e il blok notes.Si sposta carponi.

Afferra il sottopentola.

11 - 15 minuti

Si rimette seduta. Batte le manine sulle gambe e poi le mette in bocca.

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Chiacchiera e si guarda in giro.

Prende la pigna.Tocca le setole del pennello da barba.Si arrampica al cancello.

Gioca con l’infusore del te e con lo scovolino. Si arrampica e si sposta tenendosi al

cancello con le due manine.

5.3.3 Terza osservazione di M.

- data: venerdı 5 febbraio 2010 dalle 9.55 alle 10.15

- eta: nove mesi e venti giorni

0 - 5 minuti

M . tocca il colino con la carta colorata e poi la stropiccia.Tocca il colino con la mano.Prende lo scovolino.Prende i tre mestoli e la carta. Fa rumore.Afferra il pennello da barba e un mestolo. Li batte insieme.Riprende il colino e si volta.Prende la carta, la stropiccia e si mette carponi.Afferra un mestolo, lo gira, mi guarda e chiacchiera.

6 - 10 minuti

Guada via. Tossisce.Tocca lo scovolino, sorride.Rigira lo scovolino in mano. Mi sorride. Chiacchiera.

Prende l’imbuto e lo batte sulla gambina.Prende in mano la frusta da cucina e agita il braccio. Picchia la frusta sul Cestino.Afferra la scatolina.Prende il portatovagliolo in una manina e la pigna nell’altra.Prende la frusta da cucina e la picchia sul Cestino.Afferra il sonaglio.Prende il portatovagliolo.Prende la mela con le due mani. Chiacchiera.

Prende il sonaglio e lo agita.Batte la manina sulla carta colorata.Prende un mestolo e lo batte sul Cestino.Batte il mestolo sulla carta colorata.Usa il mestolo per spostare gli oggetti che ha attorno a se.Cerca di mettersi in piedi tenendo le manine per terra.

11 - 15 minuti

Prende il sonaglio. Lo batte per terra e intanto canticchia. Si arrabbia poi perche le

sfugge di mano.

Prende la pigna con le due mani. Mi guarda. Muove il braccio con la pigna in mano.Prende il borsellino con le due mani. Guarda in giro.

Gira il borsellino.Afferra la mela.Prende un mestolo.

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Tira fuori il portatovagliolo. Mi guarda.

Prende il borsellino. Batte insieme il portatovagliolo e il portauovo.Prende l’infusore del te e lo fa girare tenendolo dalla catenina.Prende la scatoletta.Mette il portatovagliolo nel portauovo. Respira forte.Tiene il Cestino con le due mani.Parte carponi, ritorna, tocca l’orsetto. Non riesce a prenderlo, si arrabbia.

16 - 20 minuti

Se ne va. Torna indietro.Prende la pallina, la fa scivolare e la rincorre carponi.

Mi guarda.

Cerca di mettersi in piedi appoggiando le mani per terra.Se ne va, ancora carponi.Torna indietro.Prende l’infusore del te, lo fa scivolare sotto gli sgabelli e poi lo mette sul tavo-

lino.

5.3.4 Analisi delle osservazioni di M.

M. si e trovata subito a suo agio con il Cestino e con gli oggetti contenuti. Durantela prima osservazione, ha iniziato toccando la cuffietta della bambolina e prendendol’interno del rotolo della carta igienica. La seconda volta, M. ha cominciato la suaesplorazione prendendo l’imbuto e il mestolo. La terza volta, ha toccato, per primacosa, il colino e la carta colorata.

Ha dimostrato un notevole interesse per gli oggetti: li ha battuti sul Cestino, li hapicchiati l’uno contro l’altro. Con essi, ha cominciato, poi, a strutturare dei giochi:ha fatto scivolare il portauovo vicino al suo piedino e sulle piastrelle (vedi oss. 5.3.1,11-15 minuti), ha messo il portauovo fra le sbarre del cancello (vedi oss. 5.3.1, 16-20minuti), ha usato il mestolo per cercare di riprendere il portauovo e ha perfino messoil portatovagliolo nel portauovo (vedi oss. 5.3.3, 10-15 minuti). M. si e anche messa ilcolino in testa, sul viso e in bocca.

Durante la prima osservazione, M. mi ha guardata cinque volte (vedi oss. 5.3.1, 0-5e 6-10 minuti); durante la seconda, non ha mai cercato il mio sguardo, mentre durantela terza, mi ha guardata ancora cinque volte (vedi oss. 5.3.3, 0-5, 6-10, 11-15 e 16-20minuti). Io ricambiavo il suo sguardo sorridendole in modo rassicurante. Come diceElinor Goldschmied, a pagina 109 del suo libro:

“La bambina ha bisogno della sicurezza che la nostra presenza interessatapuo darle nel momento in cui si trova nella sfida degli oggetti che forse perla prima volta puo prendere in mano.”

M., durante le tre osservazioni, ha cambiato spesso posizione: si e spostata carponi(vedi oss. 5.3.1, 11-15 minuti), si e aggrappata al cancello con una gamba piegata sottoil sedere e l’altra mezza alzata, ha cambiato gamba in questa posizione e ha cercato dialzarsi (vedi oss. 5.3.1, 16-20 minuti). Nella seconda osservazione, e riuscita a tirarsisu tenendosi al cancello e ha accennato ai primi passi, spostando le manine (vedi oss.5.3.2, 11-15 minuti). Due volte, da seduta, ha tentato di mettersi in piedi appoggiandole manine per terra. Durante la terza osservazione, si e spostata carponi per rincorrere

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la pallina (vedi oss. 5.3.3, 16-20 minuti) e per far scivolare l’infusore del te sotto glisgabelli per poi metterlo sul tavolino (vedi oss. 5.3.3, 16-20 minuti).

M., durante le attivita, era concentrata e soddisfatta: ha emesso gridolini (vedi oss.5.3.1, 11-15 minuti), ha chiacchierato (vedi oss. 5.3.2, 6-10 e 11-15 minuti e oss. 5.3.3,6-10 minuti), ha sbavato e ha sorriso piu volte (vedi oss. 5.3.1, 6-10 minuti e oss. 5.3.3,6-10 minuti). In due casi, si e anche arrabbiata: la prima volta perche le e scappato dimano il sonaglio (vedi oss. 5.3.3, 11-15 minuti) e, la seconda, perche non e riuscita adafferrare l’orsetto, ma l’ha solo sfiorato (vedi oss. 5.3.3, 11-15 minuti).

6 Conclusioni

Dalle analisi relative alle osservazioni di A., L. e M., con il Cestino dei Tesori, emergeche i tre bebe hanno avuto tre modi diversi di porsi di fronte a questa nuova attivita:ognuno in sintonia con il proprio sviluppo, secondo il proprio ritmo.

A. ha goduto in pieno del Cestino, ha toccato tanti oggetti, praticamente tuttiquelli che aveva a disposizione, li ha osservati, studiati, girati in mano, messi in bocca,battuti. Elinor Goldschmied, a pagina 108 del suo libro afferma:

“L’uso del Cestino dei Tesori e un modo col quale possiamo garantire unaricchezza di esperienze al bebe quando il cervello e pronto a ricevere, asviluppare connessioni per poi fare uso delle informazioni raccolte.”

A. ha vissuto le sue esperienze sensoriali, in modo autonomo, per tutto il tempo delleosservazioni. Il suo interesse e stato costante e intenso, non ha avuto momenti dicedimento. Mi sembra di poter asserire che A. avrebbe volentieri continuato le sueesplorazioni con gli oggetti e con il Cestino ben oltre i venti minuti. A livello motorio,A. ha vissuto un’evoluzione: sempre giocando, da seduto, si e messo sulla pancia, poicarponi. La terza volta, ha conquistato la posizione eretta, tenendosi al cancello.

L., durante la prima osservazione, ha esplorato attivamente gli oggetti del Cestino:li ha presi, osservati, messi in bocca, battuti e buttati. La seconda e la terza volta,invece, L. ha rovesciato quasi subito il Cestino e quindi, si e messo a piangere. Hocercato di capire come mai L. avesse compiuto questo gesto, per ben due volte. L.era stanco, non era in forma oppure era deluso perche gli oggetti non erano piu nelCestino, ma sparsi per terra? Per vedere di rispondere a queste domande, ho ripropostoil Cestino a L. dopo tre settimane (vedi oss. 5.2.4): L., questa volta, ha apprezzatomolto il Cestino e il suo contenuto. Ha scelto, quale oggetto prediletto, la pallina datennis e ha gioito, chiacchierato e mandato baci. Per riprendere la pallina che gli erasfuggita, si e mosso un pochino, si e proteso in avanti ed ha allungato le braccia. Dopoventi minuti, ho interrotto le osservazioni come le altre volte, ma lui e andato avantia giocare tranquillamente ed assiduamente, per altri venticinque minuti fino all’ora dipranzo. Quindi, deduco che, durante la seconda e la terza osservazione, L. ha piantoperche non stava bene.

M. si e interessata molto al Cestino e ai suoi oggetti. La cosa che vorrei sotto-lineare e la sua capacita di compiere delle azioni strutturate sfruttando gli oggetti adisposizione. M. e stata attiva, ingegnosa e ha escogitato delle strategie per risolveredelle situazioni particolari. Quando ha infilato il portauovo tra le sbarre del cancello, etornata, carponi, vicino al Cestino e ha preso un mestolo. Con questo, e poi riuscita arecuperare il portauovo. M., che e una bambina molto vivace, non si e soffermata solo

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sul Cestino, ma ha anche approfittato della situazione per sviluppare le sue capacitamotorie: e andata carponi, si e aggrappata al cancello e poi e riuscita ad alzarsi e amuovere i primi passi, tenendosi con le manine, al cancello.

Grazie al Cestino, A., L. e M. hanno avuto la soddisfazione di tenersi occupati,anche a lungo, e hanno avuto l’opportunita di esplorare e di scoprire oggetti nuovi econgeniali alla loro eta. Hanno pure iniziato a comunicare e a interagire con me cercan-do il mio sguardo, sorridendo, chiacchierando e a interessarsi all’ambiente circostanteguardandosi intorno.

Durante le osservazioni, ho cercato di trasmettere tranquillita, fiducia, sicurezzaal bambino e di essere attenta, vigile, ma discreta e non attiva. Il bambino era ilprotagonista di fronte al Cestino e io un appoggio al suo operato.

L’equipe dei piccoli ha seguito i momenti di osservazione con il Cestino e ha gioitovedendo i bimbi cosı assidui e contenti. Ha, quindi, capito l’importanza di questaattivita e la suo idoneita. Il Cestino dei Tesori ha portato piu serenita e piu tranquillita.E diventato parte integrante della nostra presa a carico dei bambini che non sono ancorain grado di muoversi in modo indipendente per svolgere le proprie esplorazioni.

Questi momenti privilegiati con il Cestino dei Tesori mi hanno permesso di meglioconoscere la personalita e il temperamento di ogni bimbo. L’osservazione, infatti,e un mezzo che consente una conoscenza individuale del bambino sotto vari aspetti:cognitivo, emotivo, sociale e motorio. Al Mini-Nido, ora, abbiamo deciso di dedicare piutempo e attenzione all’osservazione dei bambini durante i vari momenti della giornatae di discutere tra noi partendo dalle osservazioni svolte.

7 Bibliogafia

- Elinor Goldschmied e Sonia Jackson, Persone da zero a tre anni - Crescere elavorare nell’ambiente del nido, Edizioni Junior, Azzano San Paolo, 1996

- Grazia Honegger Fresco, Un nido per amico - Come educatori e genitori possonoaiutare i bambini a diventare se stessi, Edizioni La Meridiana, Molfetta, 2001

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Appendici

A Biografia di Elinor Goldschmied

Elinor Sinnot2 nasce nel 1910 nel Gluocestershire (Gran Bretagna) in una famiglia consette figli. Cresce in campagna e presto capisce l’importanza del gioco e della natura.Quando e ancora piccola muoiono sia la mamma, sia la matrigna. Negli anni dellapre-adolescenza, frequenta la High-School Clifton di Bristol (scuola di teatro), ma poisi orienta verso studi educativi. Ottiene il diploma di maestra di scuola primaria a Dar-lington. Durante gli studi presso il dipartimento di salute mentale della London Schoolof Economics, partecipa, nel 1937, a dimostrazioni a favore della Spagna. Qui incontraGuido Goldschmied, ebreo di origini bavaresi e nel 1941, si sposano. Durante la secon-da Guerra Mondiale, il marito viene arrestato, siccome cittadino tedesco, e trasferitoin Canada. Elinor, in assenza del marito, a Cambridge, approfondisce l’interesse per losviluppo infantile e puo contare sugli insegnamenti di terapeuti dell’infanzia quali An-na Freud, Susan Isaacs, Donald Winicott. Finita la Guerra, con il figlio Marco che hapochi anni, gestisce prima un nido residenziale per venticinque bambini di due-quattroanni, a Cambridge e uno a Londra. Nel 1946, Elinor e Guido si ritrovano e, con il figlioMarco, vanno a vivere a Trieste. Elinor insegna inglese fino al 1948 poi, a Milano, creaun gruppo di gioco per le madri e i loro bambini con lo scopo di osservare il bisogno delbambino di essere sempre attivo e le sue esigenze sensoriali. Nel 1951, a Trieste, lavoracon bambini che non possono contare su relazioni privilegiate e che sono carenti diaffetto. Nel 1954, realizza un filmato sullo sviluppo psicologico del bambino: “Lascia-temi almeno giocare”. Nel 1955, il marito muore di cancro. Nei cinque anni seguenti,Elinor osserva tanti bambini, la loro concentrazione ed elabora l’attivita del “Cestinodei Tesori”. Nel 1959, ritorna in Inghilterra e lavora nel campo della salute mentale deibimbi piccoli. Nei trent’anni che seguono si occupa della formazione di educatrici inItalia, Inghilterra e Spagna ed elabora “Il Gioco Euristico” per bambini tra i dodici ei venti mesi. Si sofferma anche sull’importanza della persona di riferimento nelle cure,dell’indipendenza nel gioco e dei piccoli gruppi e studia come rendere il pranzo al nidoun momento conviviale ed affettivo. Nel 1994, a Londra, con Sonia Jackson, pubblicail libro “Persone da zero a tre anni”. Elinor muore a Londra il 28 febbraio 2009.

B Biografia di Sonia Jackson

Sonia Jackson e conosciuta in tutto il mondo per il suo lavoro di ricerca e di svilupposull’assistenza ai bambini. E stata docente all’Universita di Bristol, professoressa diStudi Sociali Applicati presso l’Universita di Swansea e attualmente e professoressa diStudi Sociali e di Educazione a Londra.

2Le note biografiche di Elinor Goldschmied sono state tratte dal sito web:http://www.centronascitamontessori.it/interno.asp?id_dettaglio=60909&id=96&lang=

(febbraio 2010)

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C Biografia di Grazia Honegger Fresco

Grazia Honegger Fresco e stata allieva di Maria Montessori. E socia-fondatrice dellaCooperativa Percorsi per Crescere, presidente del’Associazione e del Centro NascitaMontessori di Roma, co-direttrice del trimestrale “Il quaderno Montessori”, autrice dinumerose pubblicazioni sulla prima infanzia. Ha ricevuto il premio UNICEF 2008: unriconoscimento per chi lotta per i diritti dei bambini, in Italia e nel mondo.

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