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Il caso clinico Il caso clinico III prova III prova Dott.ssa Zoppi Alessia Dott.ssa Zoppi Alessia [email protected] [email protected]

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Page 1: Il caso clinico III prova Dott.ssa Zoppi Alessia alessiazoppi@yahoo.it

Il caso clinico Il caso clinico III provaIII prova

Dott.ssa Zoppi AlessiaDott.ssa Zoppi Alessia

[email protected]@yahoo.it

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Alcune precisazioni teoricheAlcune precisazioni teoriche

Spesso parleremo di sintomi e livello Spesso parleremo di sintomi e livello semiotico, ma la diagnosi semiotico, ma la diagnosi richiederebbe anche il livello richiederebbe anche il livello semiologico e eziopatologico. semiologico e eziopatologico.

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Cosa vi viene chiesto?Cosa vi viene chiesto?

Siete Psicologi al primo colloquio con Siete Psicologi al primo colloquio con un paziente; un paziente;

Non avete strumenti terapeutici; Non avete strumenti terapeutici; Il vostro unico strumento è la Il vostro unico strumento è la

diagnosi clinica; diagnosi clinica; Lo scopo è l’inquadramento della Lo scopo è l’inquadramento della

condizione del paziente e l’invio al condizione del paziente e l’invio al percorso terapeutico più idoneo.percorso terapeutico più idoneo.

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Lo scopo del Primo ColloquioLo scopo del Primo Colloquio

Comprendere la specifica condizione del paziente;

Creare una diagnosi; Proporre un intervento terapeutico.

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Tappe essenziali del colloquio Tappe essenziali del colloquio clinicoclinico

Analisi della domanda Segni e sintomi Possibili diagnosi ipoteticamente

strutturata Test di sostegno alla diagnosi Invio terapeutico

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Gli strumenti del colloquioGli strumenti del colloquio(Consiglio: Semi, A.A. (1985). (Consiglio: Semi, A.A. (1985). Tecnica del ColloquioTecnica del Colloquio. .

Milano: Raffaello CortinaMilano: Raffaello Cortina))

Ascolto sistematico e attento; Ascolto sistematico e attento; Linguaggio; Linguaggio; Posizione empatica, non giudicante;Posizione empatica, non giudicante; Costruzione di uno spazio relazionale Costruzione di uno spazio relazionale

e in cui è possibile aprirsi; e in cui è possibile aprirsi; Raccolta materiale clinico, Raccolta materiale clinico,

anamnestico, ma anche esperienza anamnestico, ma anche esperienza soggettiva e vissuto individuale; soggettiva e vissuto individuale;

Costruzione di ipotesi mentali; Costruzione di ipotesi mentali;

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Il colloquio: partiIl colloquio: parti1) 1) Anamnesi = storia clinica del paziente, da racconti dello stesso o

tramite ciò che viene riportato indirettamente dai familiari; raccoglie informazioni rispetto:

- La storia individuale: lo sviluppo del paziente. - La storia familiare: familiarità o transgenerazionalità di un

sintomo. - La storia del sintomo: malattia attuale; da quando è manifesto;

con che frequenza si presenta; se ci sono episodi precedenti; se ci sono state altre manifestazioni significative associate; se è stabile o ingravescente.

2) Le aree di vita funzionali: lavoro, relazioni sentimentali, interpersonali, impegni sociali.

3) La semiotica: segni e sintomi 4) L’esperienza soggettiva e lo stato mentale (direttamente e

indirettamente percepito dal clinico): come si sente il paziente; se il disturbo è egosintonico o egodistonico; se ne è consapevole o meno; lo stato di sofferenza vissuto dal paziente (vissuti emotivi).

5) Stato esteriore: curato, non curato, eccentrico, posato, controllato, etc.

6) Informazioni paraverbali: come si esprime (linguaggio forbito, semplice, etc); tono della voce; come si esprime, come si comporta, movimenti, sguardo, manierismi, tic, etc.

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Gli aspetti positiviGli aspetti positiviMolto spesso nel primo colloquio ci si concentra Molto spesso nel primo colloquio ci si concentra

sugli aspetti disfunzionali (sintomi, deficit, aspetti sugli aspetti disfunzionali (sintomi, deficit, aspetti egodistonici, etc.) ma è importante anche egodistonici, etc.) ma è importante anche sottolineare aspetti positivi e funzionali. sottolineare aspetti positivi e funzionali.

Lo scopo è:Lo scopo è:- Valutare la gravità del problema (frequenza, Valutare la gravità del problema (frequenza,

gravità, recidività, etc.);gravità, recidività, etc.);- Identificare i possibili punti di forza che possono Identificare i possibili punti di forza che possono

facilitare il lavoro di terapia; facilitare il lavoro di terapia; - Costruirci come clinici un’idea completa del Costruirci come clinici un’idea completa del

paziente; paziente; - Sfruttare i punti di forza del paziente.Sfruttare i punti di forza del paziente.- ““psicopatologia progressiva” (Benedetti, 1992): psicopatologia progressiva” (Benedetti, 1992):

quantum di progressivo esiste nel sintomo stesso.quantum di progressivo esiste nel sintomo stesso.

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Cosa manca?Cosa manca?

Una volta identificati gli indizi Una volta identificati gli indizi necessari, sottolineare necessari, sottolineare sempre sempre cosa cosa secondo voi andrebbe indagato ed è secondo voi andrebbe indagato ed è mancante nella descrizione clinica.mancante nella descrizione clinica.

Sottolineare sempre che “LE IPOTESI Sottolineare sempre che “LE IPOTESI A NOSTRA DISPOSIZIONE NON CI A NOSTRA DISPOSIZIONE NON CI CONSENTONO DI COMPIERE UNA CONSENTONO DI COMPIERE UNA DIAGNOSI CERTA MA SOLO IPOTESI DIAGNOSI CERTA MA SOLO IPOTESI DIAGNOSTICHE”.DIAGNOSTICHE”.

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Esempio:Esempio: La madre di G. un ragazzino di 13 anni, figlio La madre di G. un ragazzino di 13 anni, figlio

unico, che frequenta per la seconda volta la unico, che frequenta per la seconda volta la prima media, si presenta nel mese di febbraio per prima media, si presenta nel mese di febbraio per un colloquio con lo psicologo del Servizio un colloquio con lo psicologo del Servizio Materno-Infantile dell’ASL. Allo psicologo riferisce Materno-Infantile dell’ASL. Allo psicologo riferisce che G., a detta degli insegnanti, litiga a volte con che G., a detta degli insegnanti, litiga a volte con i compagni, mostra scarsa partecipazione alle i compagni, mostra scarsa partecipazione alle lezioni, ha un rendimento scolastico alquanto lezioni, ha un rendimento scolastico alquanto scadente, specie alle prove orali, quando spesso scadente, specie alle prove orali, quando spesso risponde con difficoltà e a volte fa ‘scena muta’. risponde con difficoltà e a volte fa ‘scena muta’. La madre, casalinga di 45 anni, aggiunge che a La madre, casalinga di 45 anni, aggiunge che a casa G. è taciturno, si isola nella sua stanza dove casa G. è taciturno, si isola nella sua stanza dove ascolta musica a tutto volume, ha un solo amico ascolta musica a tutto volume, ha un solo amico che però frequenta poco…che però frequenta poco…

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DiagnosiDiagnosi questa prova richiede un lavoro questa prova richiede un lavoro

“superficiale” dal punto di vista diagnostico“superficiale” dal punto di vista diagnostico

Diagnosi descrittiva = Diagnosi descrittiva = è il percorso che consente di condurre un è il percorso che consente di condurre un

gruppo di fenomeni (segni o sintomi) ad una gruppo di fenomeni (segni o sintomi) ad una categoria descrittiva (sindrome nosografica).categoria descrittiva (sindrome nosografica).

Attraverso colloquio Attraverso colloquio clinico e tecnica clinico e tecnica psicometricapsicometrica: :

- La prima si rifà all’esame diretto del - La prima si rifà all’esame diretto del paziente tramite il colloquio e la raccolta e paziente tramite il colloquio e la raccolta e l’analisi dei sintomi.l’analisi dei sintomi.

- La seconda riguarda l’apporto dato da un - La seconda riguarda l’apporto dato da un insieme di strumenti testistici (qualitativi o insieme di strumenti testistici (qualitativi o quantitativi). quantitativi).

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I DUE LIVELLI DELLA DIAGNOSI- La diagnosi come un concetto che rappresenta

unicamente una etichetta superficiale (nomotetica); lo scopo è inquadrare un segno esprimibile in un linguaggio universalmente condiviso ma che è di poco aiuto al trattamento psicologico (Satir, 1986);

- La diagnosi con funzione gnoseologica (idiografica); si tende a identificare il funzionamento di un essere umano, indagando aspetti emotivi, cognitivi, comportamentali, interpersonali, di esperienza soggettiva, grazie al quale è possibile la messa a punto di una adeguata terapia (Ackerman, 1958).

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LA DIAGNOSI TEORICO-ORIENTATAil modello teorico determina la scelta delle aree da indagare, poiché

lo scopo è valutare il soggetto rispetto alla possibilità di intervento teorico-centrico.

Es: diagnosi psicodinamica operazionalizata - OPD- (Lalli, 2005) 1) VISSUTO E STORIA DEL DISTURBO. BIOGRAFIA E ANALISI

DELLA DOMANDA. Si evidenziano le emozioni e l’importanza che il soggetto attribuisce al disturbo; inoltre si descrive la storia medica e psichiatrica del paziente.

2) MODALITÀ RELAZIONALE. La modalità si evince da quanto riferisce il paziente circa le sue modalità relazionali fondamentali del presente e del passato e dall’analisi del transfert.

3) CONFLITTI. Si evidenziano le modalità difensive, il livello di adattamento e se tali conflitti sono reattivi o stabili della personalità.

4) STRUTTURA. Evidenzia i tratti di personalità più importanti, il livello di evoluzione e l’adeguatezza o meno di tale struttura nei confronti delle situazioni esistenziali.

5) NOSOGRAFIA DESCRITTIVA. Evidenzia i principali sintomi psicopatologici e li categorizza secondo il sistema adottato come l’ICD 10 o il DSM IV o altri. In quest’Asse sono da riportare eventuali concomitanti disturbi somatici ed eventuali comorbidità.

6) INDICE DI VALUTAZIONE GLOBALE. Funzionalità psico-sociale.

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La diagnosi La diagnosi 1)Diagnosi NOSOGRAFIA:1)Diagnosi NOSOGRAFIA:(consiglio: Tatarelli, R. (2006). (consiglio: Tatarelli, R. (2006). Psichiatria per Psichiatria per

problemiproblemi. Roma: Giovanni Fioriti.). Roma: Giovanni Fioriti.)

- - Sintomo attualeSintomo attuale: Far sempre riferimento al : Far sempre riferimento al manuale da cui si attinge la classificazione, manuale da cui si attinge la classificazione, DSM? ICD? DSM? ICD?

- - Diagnosi differenzialeDiagnosi differenziale: entro la stessa classe di : entro la stessa classe di disturbi; tra classi diversi;disturbi; tra classi diversi;

- - ComorbilitàComorbilità: ASSI (I e II).: ASSI (I e II).

SCOPO = CLASSIFICARESCOPO = CLASSIFICARE

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I sintomi attualiI sintomi attuali duratadurata frequenzafrequenza intensitàintensità gravitàgravità contesti in cui si presentanocontesti in cui si presentano situazioni antecedenti/conseguentisituazioni antecedenti/conseguenti ricorrenzaricorrenza come la malattia modifica le reazioni e la come la malattia modifica le reazioni e la

vita sociale del paziente e i suoi vita sociale del paziente e i suoi conseguenti vissuti emotiviconseguenti vissuti emotivi

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NON è MAI CHIESTO DI NON è MAI CHIESTO DI PROPORRE UNA SOLA DIAGNOSIPROPORRE UNA SOLA DIAGNOSI

L’obiettivo del compito è valutare L’obiettivo del compito è valutare come il futuro psicologo si sappia come il futuro psicologo si sappia muovere dentro le rigide costrizioni muovere dentro le rigide costrizioni nosografiche, congiungendo nosografiche, congiungendo intuizioni cliniche allo scopo di intuizioni cliniche allo scopo di migliorare la conoscenza soggettiva migliorare la conoscenza soggettiva del paziente. del paziente.

Perché? Nessun caso è mai uguale Perché? Nessun caso è mai uguale ad un altro!ad un altro!

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Per cui consiglio di lavorare con un Per cui consiglio di lavorare con un processo a clusterprocesso a cluster

Si valutano tutti i sintomi attuali Si valutano tutti i sintomi attuali Si valuta come possano integrarsi in Si valuta come possano integrarsi in

un quadro sindromicoun quadro sindromico Si producono diverse proposte Si producono diverse proposte

diagnostichediagnostiche

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Il percorso mentale del clinicoIl percorso mentale del clinico Potremmo dire che la forma di ragionamento Potremmo dire che la forma di ragionamento

utilizzabile è: utilizzabile è: - Analisi dei sintomi in modo Analisi dei sintomi in modo sommativosommativo: “disforia : “disforia

e discontrollo degli impulsi, cosa ci fanno e discontrollo degli impulsi, cosa ci fanno pensare?”pensare?”

- Analisi Analisi lineare e sequenzialelineare e sequenziale: “a una prima : “a una prima fase di depressione è seguita una fase di fase di depressione è seguita una fase di espansività, iperattività, riduzione dell’appetito e espansività, iperattività, riduzione dell’appetito e del bisogno di sonno..”del bisogno di sonno..”

- Analisi Analisi longitudinalelongitudinale: “a 12 anni E.C. si : “a 12 anni E.C. si presentava come un ragazzo particolarmente presentava come un ragazzo particolarmente timido, remissivo ed isolato. A 19 anni emergono timido, remissivo ed isolato. A 19 anni emergono sintomi di idee di riferimento, allucinazioni, …”sintomi di idee di riferimento, allucinazioni, …”

- Bottom-up o top-downBottom-up o top-down: a seconda che si : a seconda che si aderisca alla diagnosi classificatoria o si aggiunga aderisca alla diagnosi classificatoria o si aggiunga un processo comprensivo.un processo comprensivo.

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Le ipotesi diagnosticheLe ipotesi diagnostiche

tristezzarabbia

Paura abbandono

TimoreEssere Lasciati

SoliA provvedere a

Se stessi

Come spiego la tristezza?Come bisogno di sostegno

da parte degli Altri?

Disforia?

BPD? DPD?

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2)2) Diagnosi dimensionale (consiglio testi Diagnosi dimensionale (consiglio testi esame di Psicologia Clinica)esame di Psicologia Clinica):si analizzano i :si analizzano i singoli sintomi come manifestazione del singoli sintomi come manifestazione del funzionamento del soggetto a livello funzionamento del soggetto a livello emotivo, cognitivo, comportamentale, emotivo, cognitivo, comportamentale, interpersonale, etc. interpersonale, etc.

SCOPO = COMPRENDERESCOPO = COMPRENDERE

ES: Il soggetto A.M. si presenta lamentando uno stato diES: Il soggetto A.M. si presenta lamentando uno stato di profonda profonda tristezzatristezza, associata a fenomeni saltuari di, associata a fenomeni saltuari di rabbia immotivatarabbia immotivata e e aggressività aggressività verbale verso l’altro, che si manifestano verbale verso l’altro, che si manifestano soprattutto quando soprattutto quando si sente lasciato solosi sente lasciato solo a a provvedere a se provvedere a se stessostesso. .

- - IL QUADRO NON CORRISPONDE AD ALCUNA PRECISA IL QUADRO NON CORRISPONDE AD ALCUNA PRECISA CATEGORIA DEL DSM. CATEGORIA DEL DSM.

- ANALIZZIAMO I SINGOLI SINTOMI COME DIMENSIONI - ANALIZZIAMO I SINGOLI SINTOMI COME DIMENSIONI COESISTENTI NELLA CONDIZIONE DI A.M.COESISTENTI NELLA CONDIZIONE DI A.M.

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L’interpretazione di senso co-L’interpretazione di senso co-costruita con il pazientecostruita con il paziente

Nell’ottica di un approccio funzionale è Nell’ottica di un approccio funzionale è necessario non soffermarsi mai alla sola necessario non soffermarsi mai alla sola classificazione nosografica, ma cercare di classificazione nosografica, ma cercare di co-costruire, tramite idonee domande co-costruire, tramite idonee domande cliniche, il significato o senso, del sintomo cliniche, il significato o senso, del sintomo nel funzionamento del paziente.nel funzionamento del paziente.

Esempio: un sintomo di comportamento Esempio: un sintomo di comportamento

suicidario avrà significato diverso in un suicidario avrà significato diverso in un paziente con Depressione Maggiore, in un paziente con Depressione Maggiore, in un paziente con Disturbo Borderline di paziente con Disturbo Borderline di Personalità e in un adolescente o in un Personalità e in un adolescente o in un adulto che ha perso al gioco tutti i suoi adulto che ha perso al gioco tutti i suoi soldi ed è senza lavoro. soldi ed è senza lavoro.

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La diagnosi testologicaLa diagnosi testologica(Del Corno, F., Lang, M. (2002). (Del Corno, F., Lang, M. (2002). La diagnosi La diagnosi testologicatestologica. Milano: Franco Angeli). Milano: Franco Angeli)

Test “un reattivo psicologico è una misura Test “un reattivo psicologico è una misura obiettiva e standardizzata di un campione di obiettiva e standardizzata di un campione di comportamento” (Anastasi, in Boncori, 1993). comportamento” (Anastasi, in Boncori, 1993).

Deve essere valido e attendibile. Deve essere valido e attendibile. Deve essere idoneo a misurare ciò che vogliamo Deve essere idoneo a misurare ciò che vogliamo

indagare. indagare. Deve essere applicabile sul soggetto indagato.Deve essere applicabile sul soggetto indagato. Deve rispondere a dubbi clinici in merito alla Deve rispondere a dubbi clinici in merito alla

diagnosi.diagnosi.

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AssessmentAssessment ScreeningScreening= la probabile identificazione di = la probabile identificazione di

malattie o deficit non riconosciuti con altre malattie o deficit non riconosciuti con altre tecniche di indagine; tecniche di indagine;

Symptom Behavior-orientedSymptom Behavior-oriented= formulare la o le = formulare la o le diagnosi;diagnosi;

Differential therapeuticsDifferential therapeutics= = indicazione/controindicazione del trattamento; indicazione/controindicazione del trattamento;

Focus di intervento Focus di intervento = sintomo = sintomo rilievo di maggior; rilievo di maggior; Valutazione dell’andamento Valutazione dell’andamento del trattamentodel trattamento;;

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La batteria testicaLa batteria testica

Prevede sempre un gruppo di test Prevede sempre un gruppo di test che ci diano risultati a più livelli che ci diano risultati a più livelli (nomotetici-idiografici), rispetto più (nomotetici-idiografici), rispetto più aree (cognitive, cliniche, emotive, aree (cognitive, cliniche, emotive, etc.), e più sindromi (ASSI).etc.), e più sindromi (ASSI).

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ScreeningScreening Segni > sintomi > sindrome; Segni > sintomi > sindrome; Batteria testistica: Batteria testistica: - Strumenti di valutazione clinica globale (es:SCL-Strumenti di valutazione clinica globale (es:SCL-

90); 90); - Strumenti di valutazione di specifici quadri Strumenti di valutazione di specifici quadri

sintomatologici che corrispondono alle vostre sintomatologici che corrispondono alle vostre ipotesi diagnostiche (es: BDI; STAI;etc)ipotesi diagnostiche (es: BDI; STAI;etc)

- Diagnosi di personalità (es: MMPI-2; SWAP-200; Diagnosi di personalità (es: MMPI-2; SWAP-200; proiettivi Rorschach)proiettivi Rorschach)

- Deficit cognitivi (es: WAIS)Deficit cognitivi (es: WAIS)- Specifiche dimensioni (es: BIS-11 per la tendenza Specifiche dimensioni (es: BIS-11 per la tendenza

all’impulsività; o scala di valutazione del rischio all’impulsività; o scala di valutazione del rischio suicidario)suicidario)

- Aspetti evolutivi (es: A.A.I)Aspetti evolutivi (es: A.A.I)

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Lo scopoLo scopo

Rispondere ai dubbi diagnostici; Rispondere ai dubbi diagnostici;

Confermare le ipotesi diagnostiche; Confermare le ipotesi diagnostiche;

Proporre nuove aree di indagine; Proporre nuove aree di indagine;

Rafforzare la scelta terapeutica;Rafforzare la scelta terapeutica;

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Ipotesi ezio-patogeneticheIpotesi ezio-patogenetiche Analisi delle cause (meccanismo di insorgenza) e Analisi delle cause (meccanismo di insorgenza) e

dello sviluppo della patologia, ovvero dei dello sviluppo della patologia, ovvero dei meccanismi con cui si intrecciano le cause e i meccanismi con cui si intrecciano le cause e i fattori determinanti lo stabilirsi e svilupparsi della fattori determinanti lo stabilirsi e svilupparsi della malattia.malattia.

L'eziopatogenesi può essere certa (determinabile L'eziopatogenesi può essere certa (determinabile con esattezza), multifattoriale (riconducibile a con esattezza), multifattoriale (riconducibile a diversi fattori), incerta, sconosciuta o diversi fattori), incerta, sconosciuta o misconosciuta. misconosciuta.

Ci si riferisce sempre ad uno o più modelli teorici: Ci si riferisce sempre ad uno o più modelli teorici: è bene proporre sempre più ipotesi è bene proporre sempre più ipotesi eziopatogenetiche. eziopatogenetiche.

Ad un approccio teorico multifattoriale, Ad un approccio teorico multifattoriale, corrisponde una proposta di intervento integrata.corrisponde una proposta di intervento integrata.

Page 28: Il caso clinico III prova Dott.ssa Zoppi Alessia alessiazoppi@yahoo.it

Es: eziologia dell’ansia, Es: eziologia dell’ansia,

modello multifattoriale.modello multifattoriale. Nel modello freudiano l’ansia è un affetto dell’Io. L’Io controlla

l’accesso alla coscienza e, attraverso la rimozione, si distacca da qualunque associazione con gli impulsi istintuali dell’Es…

La teoria cognitiva sostiene che nei disturbi d’ansia si presenti un difetto di elaborazione dell’informazione, che può essere visto come una preoccupazione o fissazione relativa al concetto di pericolo e imprevisto…

La teoria biologica sostiene l’esistenza di due vie corticali che elaborano gli stimoli stressogeni, una via alta ed una bassa…

Le osservazioni non hanno potuto dirimere se si tratta di iperattività dei centri che determinano le scariche emotive o se, al contrario, prevalga il deficit del controllo e della modulazione attivato dalle aree corticali frontali e prefrontali.

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La terapia La terapia (Roth, A., Fonagy, P. (2005). (Roth, A., Fonagy, P. (2005). Psicoterapie e prove di Psicoterapie e prove di

efficacia. Quale terapia per quale pazienteefficacia. Quale terapia per quale paziente. Roma: Pensiero . Roma: Pensiero Scientifico)Scientifico)

Il problema della scelta Il problema della scelta dell’intervento: quale intervento è dell’intervento: quale intervento è più idoneo al trattamento del nostro più idoneo al trattamento del nostro paziente? paziente?

Quali sono gli aspetti particolarmente Quali sono gli aspetti particolarmente rilevanti da trattare? Aspetti rilevanti da trattare? Aspetti soggettivi? Familiari? Emotivi? soggettivi? Familiari? Emotivi? Comportamentali?Comportamentali?

Come è strutturato il nostro Come è strutturato il nostro paziente? È in grado di svolgere un paziente? È in grado di svolgere un certo tipo di lavoro terapeutico?certo tipo di lavoro terapeutico?

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Nella scelta della terapia dobbiamo Nella scelta della terapia dobbiamo considerare: considerare:

- Il Il sintomo con maggiore urgenzasintomo con maggiore urgenza di di trattamento; trattamento;

- La La condizione generalecondizione generale del paziente; del paziente; - La possibilità di intervento La possibilità di intervento tailoredtailored e e

a più livelli: individuale, familiare, a più livelli: individuale, familiare, sociale;sociale;

- Il Il focusfocus di ogni singolo intervento di ogni singolo intervento proposto. proposto.

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SPESSO VIENE CHIESTO DI FARE QUESTOSPESSO VIENE CHIESTO DI FARE QUESTO: :

Analisi dell’: Integrazione /diffusione Analisi dell’: Integrazione /diffusione identità (Forza dell’Io, Super-Io), Difese, identità (Forza dell’Io, Super-Io), Difese, Controllo Impulsi, Consapevolezza del Controllo Impulsi, Consapevolezza del disagio, Esame di Realtà, Continum disagio, Esame di Realtà, Continum Nevrosi-Borderline-Psicosi. Nevrosi-Borderline-Psicosi.

Particolare attenzione al continuum Particolare attenzione al continuum espressivo- supportivoespressivo- supportivo proposto in proposto in Gabbard (Gabbard (Psichiatria PsicodinamicaPsichiatria Psicodinamica, 2005) , 2005) e proposta terapeutica in base all’ analisi e proposta terapeutica in base all’ analisi della struttura del paziente. della struttura del paziente.

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Ruolo della psichiatriaRuolo della psichiatria

PsichiatriaPsichiatria: considerare sempre : considerare sempre l’eventuale intervento psichiatrico l’eventuale intervento psichiatrico farmacologico.farmacologico.

Le sindromi sono trattabili con Le sindromi sono trattabili con farmacoterapia congiunta a farmacoterapia congiunta a psicoterapia.psicoterapia.

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Intervento integratoIntervento integrato

Fare riferimento alle connessioni tra Fare riferimento alle connessioni tra teoria e modello operativo; teoria e modello operativo;

Fare riferimento a setting diversi; Fare riferimento a setting diversi; Spiegare come ogni intervento giochi Spiegare come ogni intervento giochi

su specifici fattori di cambiamento, su specifici fattori di cambiamento, teorizzati nel modello del disturbo.teorizzati nel modello del disturbo.

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E ora tocca a voi…E ora tocca a voi…

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Un caso clinicoUn caso clinico Monica è una giovane impiegata di 28 anni, che su indicazione del

medico di famiglia si rivolge ad uno psicologo per meglio capire e sperando di risolvere una serie di disagi che da più di sei mesi stanno limitando la sua vita professionale e personale. La paziente comunica subito all’inizio del colloquio clinico, di provare sensazioni di intenso disagio come irrequietezza sensazioni di soffocamento, ansia ,preoccupazioni eccessive, che rendono difficili le sue attività e i suoi spostamenti.

La difficoltà psicologiche nel controllare lo stato di forte preoccupazione che la invade, soprattutto quando deve uscire da sola, la portano da qualche tempo a evitare degli appuntamenti importanti o a chiedere l’accompagnamento di persone di fiducia. E’ giunta dallo psicologo accompagnata dalla madre,la quale si mostra molto apprensiva e legata fortemente alla figlia,della quale appare condividere in modo eccessivo i vissuti psichici. Il padre della giovane è deceduto quando la ragazza aveva sedici anni.

Comunica altresì di sentirsi facilmente affaticabile,di avere difficoltà di concentrazione, di essere irritabile anche per futili motivi e di addormentarsi e mantenere il sonno con difficoltà.

Si chiede al candidato : di ipotizzare una diagnosi in base ai dati forniti. di approfondire alcuni vissuti e alcune aree di tipo emotivo-

relazionale presentate dalla paziente. di indicare quali strumenti diagnostici utilizzerebbe per integrare

oltre il colloquio il processo diagnostico. di ipotizzare ,secondo un approccio teorico prescelto, un eventuale

trattamento terapeutico.

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Per esempi ed eserciziPer esempi ed esercizi

“Psicologo domani. Manuale per la preparazione all'esame di Stato vol.2”

Casa editrice: Ericksondi Kaneklin Cesare, Gozzoli Caterina

Prezzo: € 22.00

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Grazie ….Grazie ….

...e in bocca al lupo!...e in bocca al lupo!