iis telesi@ - il giardino della mortella di ischia

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Titolo/Argomento Il Libro della natura: Il giardino della Mortella di Ischia Classe interessata 2 C1 e 2 C2 indirizzo classico Docenti coinvolti Chiavelli- Frascadore- Cavaiuolo La.Pro.Di: 4-9 giugno 2012 Percorsi di didattica laboratoriale

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IIS Telesi@ - Summer Open Days 2012 - Il giardino della Mortella di Ischia - classi 2c1-2c2

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  • Titolo/Argomento Il Libro della natura:

    Il giardino della Mortella di Ischia

    Classe interessata 2 C1 e 2 C2 indirizzo classico

    Docenti coinvolti Chiavelli- Frascadore- Cavaiuolo

    La.Pro.Di: 4-9 giugno 2012

    Percorsi di didattica laboratoriale

  • Obiettivi e

    finalit

    FINALITA

    Percezione dei cambiamenti e delle trasformazioni come

    stimolo al miglioramento e allarricchimento

    OBIETTIVIRispetto della natura e dellambiente

    Competenze espressive e comunicative in lingua inglese

    Abitudine al confronto e alla collaborazione

    Autonomia di giudizio

    Acquisire esperienza espressiva, anche in presenza di un

    pubblico esterno alla classe

    Acquisire esperienza delle tecniche multimediali

  • LE METAMORFOSIPUBLIO OVIDIO NASONE

    (Sulmona, Abruzzo 43 a.C Tomi, Mar Nero 17-18 d.C)

    Publio Ovidio Nasone vive e opera durante il principato di Augusto (I sec. d.C. ultimo sec. a.C.), in un clima di promozione culturale che vede la nascita di numerosi circoli darte, il pi importante dei quali viene addirittura guidato da Mecenate, collaboratore di Augusto.

    Il poeta anche lautore de Le Metamorfosi, che trattano circa 250 miti uniti tra loro dal tema della trasformazione: uomini o creature del mito si mutano in parti della natura, animata e inanimata, in rocce, piante, animali...

  • IL MITO DI DAFNE e APOLLO

    Dafne, inseguita da Apollo innamorato, per sfuggirgli si

    trasforma il alloro

    LUOMO SI TRASFORMA IN UN ELEMENTO DEL PAESAGGIO

  • Statua del mito rappresentata da

    Gian Lorenzo Bernini(Napoli, 7 dicembre 1598 - Roma, 28 novembre 1680 )

    Lautore riuscito quasi a trasmettere la vita al marmo, ma soprattutto stato capace di comunicare la sensazione del movimento: Apollo colto nel suo ultimo slancio verso lamata ninfa. Dafne raffigurata invece nel momento in cui il suo corpo gira su stesso per sfuggire alla presa del dio, e proseguire la sua fuga; le sue gambe rimangono fisse nel terreno, il piede sinistro ha perso quasi del tutto laspetto umano, ed divenuto radice, e altrettanto sta accadendo al destro. Nello stesso tempo le punte delle sue dita sono divenute foglie dalloro. Tuttavia, sul suo volto, caratterizzato dalla bocca semiaperta, sembra di cogliere non solo lespressione di terrore per essere stata raggiunta da Apollo, ma anche un sollievo, come se Dafne presagisse la sua definitiva metamorfosi.

    Creata: tra il 1622 e il 1625

    Ubicazione: Galleria Borghese, Roma

  • TESTO ORIGINALEUt canis in vacuo leporem cum Gallicus arvo vidit, et hic praedampedibus petit, ille salutem; alter inhaesuro similis iam iamque tenere sperat et extento stringit vestigia rostro, alter in ambiguo est, an sitconprensus, et ipsis morsibus eripiturtangentiaque ora relinquit: sic deus et virgo est hic spe celer, illa timore.Qui tamen insequitur pennis adiutusAmoris, ocior est requiemque negattergoque fugacis inminet et crinemsparsum cervicibus adflat. Viribusabsumptis expalluit illa citaequevicta labore fugae spectansPeneidas undas , inquit .

    TRADUZIONECome un cane di Gallia che abbaia scorto in campo aperto una lepre e si slancia contro di lei che fugge per salvarsi, e lui, sul punto dafferrarla, certo di averla ormai, le sta dietro col muso teso in avanti mentre lei, temendo desser presa va sfuggendo ai morsi evitando la bocca che la sfiora, tali sono i due giovani, veloci lui per la voglia, lei per la paura. Ma lui corre di pi, perch sorretto dalle ali damore, e non molla, lincalza e incombe alle sue spalle, ansando sui suoi capelli sciolti dietro al collo. Stanca di quella corsa disperata, Dafne, priva di forze, impallidisce e rivolta alle acque del Peno: , dice. .

  • Vix prece finita torpor gravisoccupat artus, mollia cingunturtenui praecordia libro, in frondemcrines, in ramos bracchiacrescunt, pes modo tam veloxpigris radicibus haeret, ora cacumen habet: remanet nitorunus in illa. Hanc quoquePhoebus amat positaque in stipite dextra sentit ad huctrepidare novo sub corticepectus conplexusque suis ramosut membra lacertis oscula datligno; refugit tamen osculalignum. Cui deus dixit
  • Postibus Augustiseadem fidissima custosante fores stabismediamque tueberequercum, utquemeum intonsis caputest iuvenale capillis,tu quoque perpetuossemper gere frondishonores!>>Finierat Paean: factismodo laurea ramisadnuit utque caputvisa est agitasse cacumen.

    Custode fedelissimo di lui, veglierai pure ai lati della porta della casa di Augusto a salvaguardia della corona di fronde di quercia che sta nel mezzo. E come la mia testa con la sua chioma intonsa sempre giovane, cos tu porterai perpetue fronde!>>. Ci detto, tacque. E lalbero, coi rami di recente spuntati, acconsent, agitando la cima come un capo.

  • Ecco come Emilia ed Elena hanno rappresentato

    il mito di Dafne e Apollo

  • Luomo e la natura: due ruoli

    intercambiabili

    Tra mito e realt

    Nel mito citato la natura responsabile dei cambiamenti e delle trasformazioni delluomo.

    Nella nostra visita al giardino della Mortella di Ischia abbiamo avuto prova dellesatto contrario: luomo ha

    trasformato lambiente, adattando ad esso piante provenienti da diverse parti del mondo.

  • Generalmente, i grandi giardini non possono terminare in un unico scenario paesaggistico, cos come una canzone o una lenta melodia, non pu essere cantata tutta dun fiato. Nella creazione di un giardino, la sua architettura deve essere associata alle sue funzioni.

    Nellantichit, la costruzione di ogni singolo gazebo, o di ogni curva di un corridoio corrispondeva a delle necessit ben definite. Sia le ripetizioni che le stravaganze devono essere evitate. Lo stesso accade nellarte di scrivere una poesia, dove ogni eccesso deve essere abolito. I rami della conoscenza sono tutti interconnessi allo stesso modo. I difetti nellorganizzazione di un giardino, sono simili a quelli lessicali in letteratura; lo scopo di un giardino quello di rappresentare delle scene, mentre quello della letteratura di esprimere delle idee. Per questo motivo sostengo che la creazione di un piccolo giardino sia tanto difficile quanto la composizione di una quartina poetica.. .

  • Chi erano William e Susanna? Come sinnamorarono?William era un compositore inglese e Susanna era sua moglie. William e Susanna sinnamorarono durante un viaggio in Argentina.William aveva 45 anni e Susanna era 22 anni pi giovane di lui.Inoltre, dopo alcuni mesi, William decise di sposare Susanna e i due si trasferirono ad Ischia.

  • Perch decisero di trasferirsi ad Ischia?William era in cerca di un luogo sereno ed accogliente dove comporre la propria musica ed era particolarmente attratto dallItalia. A questo proposito, i due decisero di trasferirsi ad Ischia.Susanna, approfittando della caratteristiche del terreno ischitano, decise di costituire il proprio capolavoro botanico, in onore del genio di suo marito.

  • Chi disegn la planimetria del giardino?

    Il giardino fu disegnato da Russel Page, complet i progetti in tre giorni. Inizialmente lavor al progetto del giardino inferiore ma ancora non era stato pensato al collocamento di fontane. Lady Sussanainvece ide la parte pi alta del giardino : quella in collina.

  • Quante e quali sono le diverse specie botaniche nel giardino?Nel giardino ci sono pi di 3.000 specie, importate da diverse parti del mondo.Ci sono naturalmente gli alberi di Mirto, inoltre alcune specie acquatiche come il Papiro, i fiori di Loto e alcune vite acquatiche ( tra le quali ricordiamo la bellissima Victoria Amazzonica ). Alcune ancora provengono dallAustralia e dalla Nuova Zelanda, come le magnolie e le camelie, gli agavi e molte piante aromatiche.Ci sono anche diverse specie orientali come le peonie, i bamboo e gli aceri giapponesi.

  • Le piante sono la vita stessa

    Potremmo iniziare cos, in quanto sono degli organismi viventi complessi e perfetti.

    Attraverso una lunghissima evoluzione di 400 milioni di anni, si sono adattati ad ogni mutamento climatico ed ambientale: un esempio il Ginko Biloba, lalbero pi

    antico della terra.

    Le piante, attraverso il processo di fotosintesi, che trasforma lenergia del sole in sostanze assimilabili,

    permettono lo svolgimento dei cicli naturali e sono alla base di tutte le catene alimentari.

  • La Mortella un giardino situato nellisola di Ischia. Acquistato negli anni 50 da parte del musicista William

    Walton, fu trasformato in un enorme giardino dal proprietario e dalla moglie. Un aiuto importante fu dato da Russel Page, l architetto che disegn la

    planimetria del giardino. Alla morte del signor Walton, la moglie, Susanna, ha continuato il progetto del

    marito per poi attestare la propriet ad una fondazione. Il giardino aperto al pubblico dal 1990 e,

    tuttoggi, occupa ben 3 ettari di terreno ed ospita piante delle pi svariate specie e dimensioni.

  • Il giardino ospita piante provenienti da tutte le parti del mondo che necessitano di diverse condizioni climatiche. A valle ci sono piante provenienti da zone subtropicali e tropicali; in collina dalla zona

    mediterranea e non solo. Un humus ed un microclima adatto, creatosi grazie a barriere

    naturali, che proteggono le piante dal vento del nord e dalle gelate, ha permesso nella zona di Forio

    lo sviluppo di una flora particolare.

  • E la pianta che d il nome al giardino della Mortella, infatti allingresso possiamo trovarne due di forma piramidale.

  • Piantata da Nino Mattera e dedicato a William Walton, il Ginkgo Biloba si trova allentrata del giardino poich era ritenuta unico esemplare della sua specie, fin quando un viaggiatore in Cina non ne scopr un intero bosco negli anni Ottanta. Fu piantata 30 anni fa a partire da un seme ed una delle piante pi antiche del giardino.

  • DOMINIO : EUCARIOTAREGNO :PLANTAEDIVISIONE: GINKGOPHYTACLASSE: GINKGOOPSIDAORDINE: GINKGOALESFAMIGLIA: GINKGOACEAEGENERE: GINKOSPECIE: G. BILOBAIl Ginkgo Biloba una gimnosperma

    Il Ginkgo Biloba rallegra i nostri giardini, nuovamente, da circa 200 anni, grazie alla scomparsa di un parassita che le aveva sterminate. Il nome della pianta deriva probabilmente dal suo nome cinese, che significava Albicocca dArgento.

    E lunica, insieme alla Cycas, che per la riproduzione utilizza spermatozoi mobili.

  • Ha foglie decidue, di 5-8 cm,

    lungamente picciolate con lamina di colore verde chiaro.Essendo una

    gimnosperma non presenta fiori ma

    porta delle strutture dette

    coni o strobili, ma anche squame modificate.

    I semi del Ginkgo non sono protetti dallovario.Presenta, negli esemplari femminili, strutture a forma di albicocca che non sono frutti, bens semi ricoperti da un involucro carnoso.La corteccia liscia e di colore argento nelle piante giovani.

  • Fu importata dal paese di nascita di Lady Walton, lArgentina, da parte della donna stessa, in quanto pianta nazionale.

    Allinizio della primavera la pianta comincia a fiorire, per poi mostrare grandi fiori di colore rosso.

  • REGNO : PLANTAEORDINE : FABALESFAMIGLIA : FABACEAEGENERE : ERYTHRINASPECIE: E. CAFFRA

    LErythrina Caffra unangiosperma

    Nel periodo autunno-estate lalbero sprovvisto di fiori. Una volta sbocciati i fiori saranno di colore rosso di notevoli dimensioni. E lalbero ufficiale di Los Angeles.

  • LErythrina un albero che raggiunge i 20 metri di altezza nel suo ambiente naturale.

    Il tronco ed i rami sono grigi.Le foglie sono in genere trifogliate,

    cuoriformi, con le due laterali leggermente pi piccole.

    I fiori appaiono prima delle foglie.La fioritura spettacolare ed avviene su

    grandi racemi allestremit dei gambi spessi e carnosi.

    I fiori sono del classico colore rosso aranciato delle Erythrine.

    Esiste anche una specie con fiori color crema.

    Il frutto un baccello lungo 6 centimetri con semi lucidi di color rosso corallo.

    Gli alberi completamente sviluppati sono abbastanza resistenti alla siccit e possono sopportare alcuni gradi di gelo.

  • Fiorisce a fine maggio e anticamente era una pianta considerata magica. Infatti, si riteneva che con un decotto delle sue foglie si poteva guarire. Ha un fiore a calice di colore bianco, rosa o giallo. Veniva chiamata la pianta delle streghe a causa del decotto ricavatone.

  • DOMINIO : EUCARIOTAREGNO : PLANTAEDIVISIONE :MAGNOLIOPHYTACLASSE: MAGNOLIOPSIDAORDINE: SOLANALANESFAMIGLIA: SOLANACEAEPROVENIENZA : GENERE ORIGINARIO DELLE ZONE TEMPERATE DELLASIA E DELLAMERICA

    La Brugmansia viene chiamata volgarmente Datura e d il suo nome anche ad un famosissimo gruppo musicale i Datura, appunto.Particolari sono gli effetti allucinogeni che essa genera.I suoi fiori hanno una caratteristica forma a campana e rilasciano un ottimo profumo.

  • La Brugmansia predilige un terreno abbastanza calcareo, umido, fertile e una temperatura non inferiore ai 4.

    Ha fiori lunghi ermafroditi stretti e delicatamente profumati, che possono raggiungere i 30 cm di lunghezza.

    Di giorno i fiori

    rimangono penduli,

    ma la sera si

    ergono

    nuovamente.

    Le foglie sono

    semplici ed alterne,

    di grandi

    dimensioni,

    picciolate, con

    lamina ovale, base

    asimmetrica e

    margine dentato-

    frastagliato.

  • E una pianta molto particolare, presentando spine su tutto il tronco. In Argentina si sviluppa in altezza per 3 o 4 metri, mentre in Italia raggiunge i 30 metri di altezza e nel giardino una delle piante pi alte. In spagnolo chiamata palo borracio, ovvero pianta ubriaca, poich il tronco presenta un rigonfiamento nel quale immagazzina umidit.

  • DOMINIO : EUCARIOTAREGNO : PLANTAEDIVISIONE: MAGNOLIOPHYTACLASSE: MAGNOLIOPSIDAORDINE: MALVALESFAMIGLIA: BOMBACACEAEGENERE: CEIBASPECIE: C. SPECIOSAPROVENIENZA : BUOENOS AIRES

    Lalbero originariamente era sprovvisto di spine, di cui poi si provvisto per fare fronte allattacco di alcuni esemplari di scimmia che ne scorticavano la corteccia.

    Ha foglie composte, formate da 5-7 foglioline glabre.

    I fiori, ermafroditi, sono grandi ed appariscenti, con petali rosei o rossi nella parte superiore, screziati di bruno-giallognolo nella parte inferiore.

    Fiorisce da ottobre a novembre.

  • Infatti un giorno allanno la pianta si ammala e il suo interno diventa pi morbido ed emana un profumo che attira gli insetti che si sporcano di polline per poi permettere la nascita di nuovi esemplari intorno alla pianta stessa.

    Sono piante che provengono dallAustralia e dalla Cina, molto ammirate dalla signora Susanna. Hanno delle radici profonde e la loro impollinazione molto particolare.

  • DOMINIO : EUCARIOTAREGNO : PLANTAESUPERDIVISIONE : SPERMATOPHITADIVISIONE : CYCADOPHYTACLASSE : CYCADOPSIDAORDINE: CYCADALESFAMIGLIA: CYCADACEAEGENERE : CYCASLa Cycas una gimnosperma

    La cycas ha circa 280 milioni di anni.

    Chiude le foglie in inverno.

    Il suo cono molto duro.

    Solo quando andr in calore il cono diventer pi morbido per favorire limpollinazione.

    E solito dire che il cycas maschio percepisce quando una cycasfemmina, che si trova in zone limitrofe, va in calore.

    Per tale motivo la cycas definita una pianta romantica, perch sceglie la sua amante.

  • La Cycas una pianta antichissima, ha circa 280 milioni di anni.Com possibile che abbia resistito alle Ere glaciali?

    La risposta a questa domanda facilmente comprensibile se si considera una peculiarit fondamentale della Cycas : predispone di radici lunghe che riescono ad avvitarsi su se stesse e che trascinano la pianta nel sottosuolo.

    Le Cycas in questo modo sono ricoperte dal terreno e al riparo dai ghiacci.

    Come fanno quindi a raggiungere la luce solare per alimentarsi?

    Ecco unaltra peculiarit : una volta ricoperte dal terreno, fanno crescere una radice, sulla quale, a sua volta nascer un fungo che ne permetter il nutrimento.

  • LEpifita un tipo di pianta che, per riuscire ad assorbire la luce solare, tende ad ancorarsi sul tronco o sui rami di altre piante. Ci reso possibile dallutilizzo di radici aderenti o aggrappanti.

    Queste piante vengono solitamente definite piante aeree.

    Talvolta le piante epifite si presentano come dei veri e propri organismi parassitari:

    si veda il vischio, che perfora il tronco dellalbero su cui si trova, o le orchidee, che riescono ad assorbire le sostanze nutritive delle altre piante.

  • La Tillandsia unepifite.La sua caratteristica principale quella

    di essere attratta dalle onde elettromagnetiche.

    Grazie a tale peculiarit in Europa si diffusa la vendita di tale pianta come ornamento per attrezzi elettronici.

    E anche usata per monitorare linquinamento atmosferico.

    DOMINIO : EUCARIOTA REGNO : PLANTAE DIVISIONE : MAGNOLOPHYTA CLASSE : LILIOPSIDAORDINE : BROMELIALESFAMIGLIA :BROMELICEAESOTTOFAMIGLIA : TILLANDSIOIDEAEGENERE : TILLANDSIA

    Senza radici sotterranee, assorbono il loro nutrimento dallumidit dellaria.Conosciuta anche come Garofano daria.Lumidit dellaria catturata da apposite strutture poste sullepidermide chiamate TRICOMI

  • Felce arborea Dominio: EukaryotaRegno: PlantaeSottoregno:TracheobiontaDivisione:Pteridophyta

    A differenza di quelle che vengono chiamate "piante superiori" (Angiosperme e Gimnosperme) le felci non sono dotate di semi ma si riproducono mediante spore.

    Sono piante antichissime che si

    adattano facilmente allambiente. Per

    poter sopravvivere hanno bisogno di

    ricevere acqua dallalto.

  • Struttura:molte felci possiedono foglie vere e proprie (megafilli) a lamina intera o

    spesso pennata, denominati fronde. Le fronde sono provviste di numerose nervature e, nello stadio giovanile, si presentano arrotolate allapice. Larrotolamento avviene a causa della crescita pi rapida della pagina inferiore dei giovani abbozzi

    fogliari.

  • Nelle fronde la nervatura si ramificain vari modi: di frequente sonopresenti fronde pennate (da 2 a 4volte), ma si trovano anche foglieindivise con nervatura medianadominante e nervature laterali pocovistose.

    Le foglie portano sulla paginainferiore parecchi sporangi spessoriuniti in gruppi detti sori.

    Le felci moderne sono suddivise indue gruppi: le felci eusporangiate ele felci leptosporangiate, sulla basedel tipo di sporangio.

    Il fusto delle felci moderne di solito un rizoma sotterraneo, ma nelle felci arboree tropicali esso pu raggiungere dimensioni simili a quelle delle palme.

  • Riproduzione- Nelle Pteridofite troviamo un'alternanza di generazione ben distinta:

    dalla spora, aploide che germina, si sviluppa un protallo o gametofito, a forma ora di tubercolo, ora di lamina (come nelle felci) fissato al substrato tramite rizoidi. I protalli possono essere esclusivamente

    maschili, esclusivamente femminili oppure ermafroditi a seconda che ospitino organi maschili (anteridi), femminili (archegoni) o entrambi. All'interno degli anteridi sono presenti i gameti maschili (detti talvolta

    anterozoi), spesso ritorti a spirale, e mobili per la presenza di ciglia. Gli archegoni, strutture a forma di fiasco, contengono invece il gamete femminile, immobile.

  • I gameti maschili entrano, grazie alla presenza di acqua, negli arghegoni e si

    uniscono al gamete femminile. In seguito alla fecondazione si origina un embrione che si nutre a spese del

    protallo, a cui rimane attaccato mediante un piede sviluppando subito la

    piantina vascolare o sporofito che diploide.

    La pianta, a ciclo vitale avanzato, origina le spore. Queste sono rinchiuse dentro gli sporangi (i cosiddetti sori) e si possono sviluppare sotto la pagina delle fronde fertili o su strutture apposite (es.

    negli equiseti).

  • Non sempre le foglie sono insiemesporangifere ed assimilatrici, nel qualcaso si dicono trofosporofilli; in molti casiesiste una differenziazione fra trofofilli(foglie assimilatrici) e sporofilli (fogliesporangifere o fertili).

    Nella Mortella: una dellepi sorprendenti collezioni di piante deiGiardini la Mortella costituita dalle Felciarboree. Questa collezione iniziataquasi per caso, quando William Waltondurante un viaggio in Australia invi aSusana due tronchetti di felce in unascatola da scarpe. Quando Russell Pagevide come queste felci prosperavano nelclima di Ischia sugger a Susanna dicoltivarne quante pi poteva.

  • Il genere Cyathea nome deriva dal greco kyatheion, che significa "tazzina", e si riferisce alla forma simile a quella di una tazza sulla

    parte inferiore delle fronde.

    Cyathea un genere di felci arboree, dellordine delle felci Cyatheales. Sono per lo pi felci

    terrestri, di solito con un unico stelo alto. Raramente, il tronco pu essere collegata o strisciante. Molte specie possono anche

    sviluppare una massa fibrosa di radici alla base del tronco. Il genere comprende oltre 470

    specie. Crescono in ambienti che vanno dalle foreste pluviali

    tropicali alle foreste temperate.

  • La Dicksonia un genere di felci arboree dellordine delle Cyatheales. E pi antica della Cythadea, infatti, risale ai periodi del Giurassico Cretaceo. Il genere comprende 20-25 specie, distribuite dal Messico in Uruguay e Cile, St. Helena, Nuova Zelanda, Australia, Indonesia, Nuova Guinea e Filippine. La Nuova Guinea ha la maggiore diversit, con cinque specie.

  • La Platycerium una felce epifita originaria dell'Australia meridionale. Le fronde del platycerium tendono a costituire uno stretto contenitore a coppa, entro cui in natura si deposita l'acqua piovana e detriti organici provenienti da altri alberi; con il passare del tempo queste fronde si accumulano, dando origine ad una struttura spugnosa, che trattiene l'umidit.

  • Gli antichi egizi adoravano le ninfee del Nilo, o fiori di loto come sono anche chiamate. N. caerulea apre i suoi fiori al mattino e li affonda nell'acqua al tramonto, mentre N. lotus fiorisce di notte e chiude i fiori al mattino. Resti di entrambi i fiori sono stati trovati nella camera sepolcrale di Ramesse II.Gli egizi, che nella scelta dei simboli utilizzati nei loro geroglifici attingevano alla realt che li circondava, avevano rappresentato la ninfea in alcuni segni. Infatti la cifra 10.000, rappresentata mediante una foglia di ninfea, con lo stelo e il rizoma sommersi.

    Questi fiori furono

    nominati da una Ninfa

    tramutata in questo fiore

    perch gelosa di Ercole .

  • Sono piante acquatiche tipicamente radicanti e perenni. L'altezza media di queste piante dipende dalla profondit del bacino idrico e comunque superano raramente i due metri. La forma biologica della specie idrofita radicante ; ossia sono piante acquatiche perenni le cui gemme si trovano sommerse o natanti e hanno un apparato radicale che le ancora al fondale.

  • sono ampie e di consistenza pi o meno coriacea e lamina piana e peltata con picciolo inserito verso il centro della lamina in una insenatura stretta e profonda. Sono galleggianti, ma a volte fuoriescono dal pelo d'acqua per 10-20 cm.; la forma pi o meno rotonda (o cordata) con bordo continuo (in qualche caso pu essere dentato). La lunghezza del picciolo in funzione della profondit dell'acqua. Le due pagine (quella sopra e quella sotto) hanno ovviamente strutture anatomiche diverse interfacciando due elementi completamente differenti (aria e acqua). La lamina superiore protetta da uno strato ceroso (questo per non essere bagnata, cos l'acqua scivola via senza bloccare le aperture aerifere) e cosparsa da diversi stomi per lo scambio appunto aerifero. La lamina inferiore invece contiene delle sostanze tipo antocianina.

    FOGLIE:

  • Il fusto (come anche i piccioli e i peduncoli) percorso da ampi canali aeriferi (per assicurare il galleggiamento). In genere il fusto risulta flaccido ma tenace.

    FUSTO :

    I fiori sono ermafroditi,polipetali (con un numero imprecisato di petali),il colore del fiore pu essere bianco, roseo, rosso,viola, celeste e giallo o colorazioni intermedie

    FIORI :

  • E una ninfea le cui foglie hanno un diametro di circa mezzo metro; sotto queste troviamo delle nervature che agiscono come delle camere daria e che la sollevano e la rendono stabile.

  • Le sue enormi foglie rotonde possono raggiungere in natura i due metri e mezzo di diametro, mentre i fiori possono misurare anche quaranta centimetri. La parte inferiore delle foglie, lo stelo e la parte esterna del bocciolo sono coperti di spine acuminate. Robuste nervature piene daria, alte fino a 15 cm. attraversano la pagina inferiore delle foglie permettendone il galleggiamento

  • I fiori che si innalzano sullacqua sono profumatissimi e hanno una particolare modalit di fioritura: il primo giorno sono bianchi e

    sono di sesso femminile, il secondo giorno, invece, sono rossi e di sesso maschile.

    LEI sboccia allimbrunire e restaaperta fino alla tarda mattinata del giorno seguente, poi si chiude.

    LUI si riapre nel tardo pomeriggio con i petali e i sepali mutati in rosso

    porpora. In una sola notte il fiore cambia

    sesso e colore, per poi immergersi nelle acque.

  • Prima

  • Produce un solo fiore dopo circa 20/30 anni, dopodich muore. Raggiunge altezze variabili da 2-3 fino a 5-6 m. Con la parte centrale della pianta si produce un famoso liquore la tequila. Proprio questa caratteristica sta diventando la causa di una precoce estinzione della pianta stessa, poich per produrre il liquore, viene prelevata la parte pi importante, causandone la morte.

    Agave un genere di piante monocotiledone, appartenente alla

    famiglia delle Agavaceae.

    Ha radici lunghe e numerose, fusto breve, foglie dotate di fibre dove

    presente la spina apicale. La fibra estratta dalle foglie dell'agave

    anche utilizzata per la costruzione di corde, cesti, cappelli, tappeti e altri

    manufatti artigianali. L'Agave si moltiplica dai germogli basali che si

    formano alla base della pianta.

  • I fiori:Sono a forma di coppa, di consistenza cerosa, sono portati per lo pi in pannocchie al di sopra delle foglie; di colore bianco, crema o violaceo.

    Genere di piante della famiglia Agavaceae (un tempo inclusa nelle Liliacee) comprendente una trentina di specie; hanno talvolta fusto assai breve (tanto da sembrarne prive) oppure sviluppato con proporzioni di piccoli alberi.

  • Bromeliacea originaria del Cile, che produce una splendida spiga floreale, alta due metri, coperta da centinaia di fiori verde-blu metallico, con vistosi stami arancioni. La pianta ha foglie argentate, strette e con i margini coperti di spine taglienti.

  • La Spathodea campanulata P. Beauv. (1805) originaria dellAfrica tropicale. E nota con lappellativo di albero dei tulipani. I suoi fiori grandi e vistosi, e intensamente colorati, sono a forma di calice campanulato, le cui estremita sono densamente frastagliate. Essi si sviluppano nella parte apicale dei rami, in modo che ci consente di poter ammirare una chioma in fiore di color rosso aranciato fiammeggiante. Questo albero raggiunge altezze superiori a 20 m. nella zona dorigine, che sembra essere lUganda. Tuttavia lo troviamo sparso dallEgitto al Sud Africa. E considerato tra gli alberi da fiore pi belli al mondo.

    Nome botanico:Spathodeacampanulata.Famiglia:Bignoniacaeae.Origine:Africa equatoriale.

  • Aloe un genere di piante succulente della famiglia delle Aloeaceae che raggruppa oltre 400 specie. La piu' comune l'Aloe Vera. Il genere originario dell'Africa ed molto comune in Sud Africa, sulle montagne dell'Africa tropicale e nelle aree limitrofe al continente (Madagascar e Penisola arabica).

    USO: Alcune specie sono coltivate per ornamentoI tessuti "carnosi" sono usati freschi su piccole ustioni, per uso interno in gastriti ed ulcere e come cosmetici.Alcune specie come l'Aloe arborescens sono utilizzate per realizzare dei preparati con un alto contenuto di sostanze ritenute antitumorali.Estratti dei tessuti carnosi sono utilizzati sin dall'Antichit come essenza odorosa per profumi, e nuovamente persino in alimenti (obsoleto per il contenuto diantrachinoni lassativi).La resina estratta viene usata sin dal medioevo da lassativo in medicina popolare e fitomedicina, in quanto stimola la contrazione della muscolatura del grosso intestino, ma gi ai tempi di Dioscoride, (I secolo d.C.) erano note le sue propriet.Svolge un'azione antinfiammatoria, antidolorifica, antiparassitaria, e stimolante delle difese immunitarie, oltre ad essere sedativo ed antiemorragico.[1]La polpa usata appena estratta o stabilizzata con procedimenti antiossidatori, viene usata efficacemente contro scottature, irritazioni della pelle e per combattere laPsoriasi

    DOMINIO : EUCARIOTA REGNO : PLANTAE DIVISIONE : MAGNOLOPHYTA CLASSE : LILIOPSIDAORDINE : LILIALESFAMIGLIA : ALOEACEAEGENERE : ALOE

  • L'Aloe vera predilige i climi caldi e secchi. una pianta carnosa, perenne, a portamento arbustivo, alta sino ad 1 m. Le foglie sono disposte a ciuffo, semplici, lunghe 4060 cm, lungamente lanceolate, con apice acuto. Presentano una cuticola molto spessa e sono carnose a causa degli abbondanti parenchimi acquiferi presenti al loro interno. Presentano spine solo lungo i lati.

    L'Aloe arborescens usata sia come pianta ornamentale nei giardini rocciosi, sia come pianta medicinale con forti poteri disintossicanti. una pianta conosciuta fin dai tempi pi antichi, citata anche da Cristoforo Colombo che, al ritorno dai suoi viaggi, la descriveva come una pianta dai grandi poteri curativi.

  • JACARANDADominio: EukaryotaRegno: PlantaeGenere: Jacaranda

    Le specie di questo genere sono grandi arbusti o alberi di medie egrandi dimensioni, che raggiungono anche altezze di 30 m.

  • Le foglie sono semplicemente pinnate (a forma di penna, quindi con uno stelo centrale e foglioline laterali) in alcune specie, ma doppiamente pinnate in altre. Sono spesso di grandi dimensioni. I fiori sono raccolti in pannicoli (gruppi) terminali, ogni fiore ha forma a cinque lobi confluenti in un lungo tubo, con corolla di colore dal blu al viola porpora; alcune specie hanno fiore bianco. I frutti sono capsule ovali, piatte o tondeggianti allungate, contenenti piccoli semi alati.

  • Il genere si distingue dalle altre Bignoniaceae per avere

    staminoidi pi lunghi degli stami, polline trilobo, e genotipo con 18

    cromosomi.

    Nella Mortella: albero che proviene dal brasile. Nel giardino della Mortella sono situati accanto ai pini perch, la signore Walton, sapendo che c un insetto che li sta sterminando, temeva che rimanesse un vuoto nei posti dove questi erano stati piantati e allora ha pensato di piantarne uno accanto ad ogni pino.

  • Albero di giuda Dominio: EukaryotaRegno: PlantaeDivisione: Angiosperme Classe: DicodiledoniGenere: CercisNomenclatura binomiale: Cercis siliquastrum

    Il nome deriva dal termine greco kerksnavicella o spola e dallatinosiliqua baccello, in riferimento alla forma dei frutti.

    Secondo la credenza cristiana, sotto questo albero Giuda Iscariota avrebbe dato il fatidico bacio a Ges e pi tardi, travolto dal rimorso, vi si sarebbe impiccato.L'albero di Giuda originario dell'area mediterranea. molto usato come albero ornamentale.

  • Foglie:colore verde carico e aspetto liscio e lucido; la pagina inferiore glauca. Da giovani le foglie possono avere tonalit rossastre; esse appaiono abbastanza tardivamente, in aprile; in autunno assumono un bel colore giallo e cadono a novembre inoltrato.

    Fiori: sono riuniti in racemi che compaiono prima delle foglie, in marzo-aprile; caratteristica di questa specie la caulifloria, i fiori spuntano direttamente dalla corteccia dei rami e del tronco. Inizia a fiorire verso i sei anni di et. L'impollinazione entomofila, ossia avviene per mezzo di insetti.

  • Esposizione: gradisce un'esposizione in pieno sole, possibilmente protetta dai venti; si sviluppa prevalentemente in pianura, preferendo i climi miti a quelli rigidi. In et avanzata pu raggiungere anche gli 8 m, anche se solitamente le sue dimensioni sono pi contenute: tra i quattro e i cinque metri.

    Terreno: predilige un terreno calcareo , ben drenato, anche sassoso; si adatta comunque bene a qualsiasi terreno da giardino; va piantato in ottobre, si presta molto bene per le alberature dei viali cittadini essendo molto resistente all'inquinamento.

  • ACERODominio: EukaryotaRegno: PlantaeFamiglia:AceraceaeGenere: Acer

    Il nome Acer, in latino "appuntito", stato usato in riferimento all'estremit appuntita delle foglie tipiche del genere.Alcune delle variet sono coltivate come piante ornamentali, per l'elegante portamento e il fogliame variegato e vivamente colorato. Le raccolte di aceri di alcuni giardini botanici e i boschi di aceri sono anche mete del turismo nazionale, in diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti e il Giappone, per via delle accattivanti colorazioni del fogliame autunnale.

  • Il termine giapponese momijigari (che letteralmente vuol dire "caccia alle foglie di autunno") indica la tradizione giapponese di recarsi in autunno nelle campagne per ammirare i colori fiammeggianti degli aceri del Giappone. La colorazione pi o meno vivace data dalla escursione termica fra giorno e notte: pi elevata maggiore sar la presenza di pigmenti colorati.

  • Coltivazione: molte specie, tra quelle rustiche, si riproducono facilmente per semi.Le specie ornamentali sono generalmente molto delicate, esigono ambienti non troppo secchi e posizione riparata dai raggi solari estivi e dai venti dominanti, resistono bene alle gelate, richiedono terriccio fresco ben drenato, fertile e non calcareo. La moltiplicazione avviene per talea o per innesto su soggetti ottenuti dalla semina.

  • Sciroppo dacero: Lo sciroppo d'acero un liquidozuccherino ottenuto bollendo la linfa dell'acero da zucchero edell'acero nero. il secondo dolcificante naturale ed ha un altocontenuto di sali minerali. Oltre ad essere utilizzato nei paesi freddi, perle elevate calorie e propriet nutrizionali, lo sciroppo d'acero notoper le sue propriet depurative oltre che energizzanti.

    Gi gli indiani irochesi del Canada conoscevano la lavorazione della linfa d'acero. In origine veniva trattata in modo da ottenerne cristalli che fungevano da surrogato dello zucchero di canna. Solo in seguito si scopr la possibilit di ricavarne sciroppo.

  • NepenthesAttenboroughii una pianta carnivora chiamata cos in onore del noto presentatore di storia naturale britannico Sir David Attenborough. stata trovata da un gruppo di botanici inglesi nelle Filippine centrali.

    La pianta unangiosperme : dotata cio di semi protetti, fiori e frutti.

  • La pianta carnivora ha un diametro di 30 centimetri e la bocca scivolosa risulta una trappola perfetta per insetti e piccoli roditori; intorno alla bocca della pianta delle secrezioni di nettare attraggono i malcapitati animali. La pianta, al suo interno, ha circa due litri di acidi ed enzimi in grado di dissolvere e digerire la preda.

    Regno: PlantaeOrdine: CaryophyllalesFamiglia: NepenthaceaeGenere: NepenthesSpecie: N. Attenboroughi