i fuoriclasse
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Giornalino scolastico realizzato dai ragazzi del PON C1 Un giornalino tutto nostro Istituto Comprensivo Taurisano Polo 2 - Scuola Secondaria di 1° grado Rsperta Laura Longo Tutor Loredana SantoroTRANSCRIPT
mente un'abitazione a Ugento, come provato da un atto di vendita conservato dalla famiglia Colosso, ma non risulta nessuna proprie-tà a Taurisano". Inoltre il Professore De Paola ha smenti-to lo stesso Vanini che in una sua opera definisce Taurisano patria mea in quanto in il termine "patria", in quell'epoca, non era un sostantivo ma un aggettivo derivante da pater. Ma ancora più sorprendente è stato per noi apprendere che il Vanini non è stato condannato per eresia né per il contenuto delle sue opere. Infatti fu condanna-to sotto un altro nome, Pomponio Ucilio, solo perché si era dichiarato ateo e aveva bestemmiato la Ver-gine Maria. E solo dopo la sua morte, trascorsi alcuni anni, si seppe la vera identi-tà dell'uomo condannato a morte. Nessuna relazione, quindi, con il tribunale dell'Inquisizione né con la sua filosofia.
Giulia Manco Giulietta Rosafio
Lunedì ventotto aprile, abbiamo incontrato il Professore Franco De Paola, un instancabile studio-so di documenti e materiali d'archivio, il quale ci ha fatto conoscere un Vanini diverso da quello che la tradizione ci ha presentato. "È improbabile - dice De Paola - che il Filosofo sia nato e vissuto a Taurisano poiché il suo nome non risulta mai nei censimenti dell'epoca. Anche quella che è ritenuta la casa del Vanini a Taurisano sembra non sia ap-partenuta a lui. Infatti Giulio Cesare ha posseduto sicura-
S O M M A R I O :
Protezione
civile: il 40%
sono interventi
antincendio
3
Un “tuffo”
nella storia
alla Biblioteca
comunale
di Taurisano
4
mania: i pro
e i contro
del social
network
6
Legambiente:
così la scuola
“si fa bella”
8
Gita scolastica
con “il Sommo
Poeta”
9
“Piccolo Lord”,
storia
di un bambino
coraggioso
10
Sport e lealtà
mettono
al tappeto
il bullismo
12
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O
P O L O 2 D I T A U R I S A N O
S C U O L A S E C O N D A R I A
D I I ° G R A D O
V I A L E C C E fuoriclasse M A G G I O 2 0 1 4 N U M E R O 1
“Basta guardare
il cielo”, un inno
all’amicizia
14
Pubblicità
progresso
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Taurisano ha
dato i natali
al Vanini o no?
17
Oroscopo
del Polo 2
18
Un’amicizia
molto speciale
19
Passata di piselli 19
Il Crucistoria 20
Intervista alla Dirigente scolastica Marianna Galli
In occasione della rea-lizzazione del giornalino della scuola, noi allievi, insieme all’esperta e al tutor del pon d’italiano abbiamo fatto un’inter-vista alla Preside della nostra scuola, la Profes-soressa Marianna Galli che, con grande disponi-bilità, ha spiegato molti aspetti personali e for-mali della vita da diri-
gente del nostro Isti-tuto. Un bilancio di que-st’anno scolastico. Sono successe tante cose belle e qualche momento brutto. Ma è normale, accade in tut-te le scuole. Di questo Istituto mi piacciono i ragazzi, la didattica innovativa, il conseguimento dei bei
La nostra Dirigente scolastica,
la Professoressa Marianna Galli
EDITORIALE
Finalmente noi ragazzi dell’I-stituto Comprensivo Polo 2 di Taurisano abbiamo un angolo tutto nostro dove far sentire la nostra voce riguardo alle tematiche più disparate! Non è un caso se la nostra testata si chiama “I FUORICLASSE” perché siamo ragazzi “speciali” e come dei veri giornalisti, “armati” di tac-cuino e penna abbiamo consu-mato le suole delle nostre scarpe per raccontare con i nostri occhi la realtà che ci circonda. Ce n’è davvero per tutti i gusti...dallo sport all’attuali-tà, dai reportage fotografici delle uscite didattiche alle attività scolastiche. Tutto è nato quel giorno − non tanto lontano − del tredici febbraio scorso, quando, un po’ per curiosità, un po’ per passione, ci siamo tuffati in quest’av-ventura editoriale e multime-diale, guidati dall’esperta di giornalismo Laura Longo e dalla nostra tutor, la Profes-soressa Loredana Santoro. Ne sono derivati prima un blog, un canale video e una rivista curati da noi ragazzi delle classi terze e seconde animati da tanta volontà ed entusiasmo. Vi invitiamo quin-di a leggere il nostro giornale perché vi divertirete ma so-prattutto riderete molto. Che dire allora? Buona lettu-ra a tutti...
Tutta la verità su Giulio Cesare Vanini
P A G I N A 2
Un momento
dell’intervista
risultati. Non vi nascondo che sono felice di venire qui, ogni mattina, in que-sto Istituto, anche se non sono al mio paese che è Laterza (Taranto). Ho infatti preso recentemen-te una casa a Taurisano, dove mi sono ambientata benissimo. Posso dire che è un po’ la mia “seconda casa”. Il difficile di que-sto lavoro è organizzare tremila cose contempora-neamente e correre die-tro ai problemi. Ma con un sorriso, si supera qualsiasi difficoltà. Quali sono i progetti che l’Istituto è riuscito a realizzare in quest’anno scolastico? Oltre a Legambiente, ab-biamo realizzato il pro-getto della nuova bibliote-ca d’Istituto. Sia io che i ragazzi abbiamo donato uno o più libri di narrativa. La scuola ha poi comprato altri libri che si aggiunge-ranno a quelli precedente-mente donati. Per la prima volta la nostra scuola pos-siederà circa 250 libri di racconti che mancavano alla nostra biblioteca. Ora toccherà agli insegnanti far amare la lettura e convincere i ragazzi a lasciare un po’ i cellullari. L’obiettivo è invitare a leggere, almeno, tre o
I F U O R I C L A S S E
quattro libri all’anno. Come riesce a conciliare la vita da preside con quella da mamma? Date le distanze, circa 240 km, devo ammettere che non riesco proprio a conciliare la vita lavorati-va con quella da genitore. Per cinque giorni alla set-timana non riesco a fare la mamma. Mentre risiedo qui, i miei figli, la sera, li contatto su Skipe. Per fortuna che sono grandi. Quest’anno, purtroppo, è così. Pon, biblioteca e pro-getto Legambiente. Co-sa manca a questo Isti-tuto? Se avesse la bac-chetta magica, cosa cambierebbe? Se avessi la bacchetta magica comprerei una lim per ogni aula, ovvero la lavagna interattiva multi-mediale. E farei anche un nuovo laboratorio d’infor-matica. La buona notizia è che da quest’anno avremo dodici portatili per i docenti e forse due lim. Ci stiamo muovendo poco a poco. Tra quanto tempo avre-mo un laboratorio d’in-formatica nuovo? Forse lo vedrete all’inizio del prossimo anno. Nel frattempo, in queste va-canze pasquali e in quelle
estive, stiamo pensando di dedicarci alla pitturazione di tutte le aule della scuola. Qual è la maggiore soddi-sfazione ricevuta dalla scuola, dagli insegnanti e dall’utenza? Devo dire che tutti i docenti mi hanno accolto benissimo, hanno immediatamente capito le mie idee sul ruolo della scuola e dell’educazione. Devo ammettere che la mia mag-giore soddisfazione è stata la realizzazione del progetto di Legambiente. Infatti, è stato meraviglioso vedere la scuola messa a nuovo con l’aiuto, il contributo e la fatica dei genitori i quali gratuitamente, spontaneamente e con grande bontà d’animo hanno dato un nuovo volto alla scuola. Lascerebbe il mestiere di preside per tornare a fare l’insegnante? Anche se ho molta nostalgia dell’insegnamento adesso pe-rò non ha più senso tornare indietro. Ho scelto di pren-dermi questa responsabilità. Per diventare preside ho do-vuto studiare diversi anni e superare una selezione molto difficile. Essere dirigente scola-stica significa continuare a lavo-rare sempre per il bene dei ra-gazzi anche se da una prospettiva diversa. E questa convinzione mi fa andare avanti.
Fabrizio De Nuzzo
Salvatore Marini
Metti un giorno a scuola con...Dante
Nella “Giornata internazionale
del libro” è venuto a trovarci
nel nostro Istituto, il perso-
naggio Dante Alighieri. Il Som-
mo Poeta ci ha raccontato del
suo viaggio “nella selva oscura”
e ci ha letto alcuni passi della
“Divina commedia”. Subito dopo
abbiamo approfittato per fargli
alcune domande chiedendogli,
per esempio, se era ancora inna-
morato di Beatrice, come valuta-
va quell’esperienza, com’era sta-
to il viaggio nell’Inferno.
Ci siamo molto divertiti ed è sta-
ta una lezione molto interessan-
te. Per avere un ricordo di que-
sta bella giornata, tutti quanti ci
siamo precipitati e abbiamo chie-
sto il suo autografo.
Emanuela Malorgio
“Essere dirigente
scolastica
significa
continuare
a lavorare sempre
per il bene
dei ragazzi
anche se
da una prospettiva
diversa”
Protezione civile: il 40% sono interventi antincendio
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Quasi il 40% degli inter-venti della Protezione civile, a Taurisano, sono antincendio. Seguono at-tività di servizio d'ordine (27%) e sanitarie (23%). Rarissimi, invece, i casi di interventi idrogeologici. Si tratta dell'indagine statistica condotta dai ragazzi delle classe se-conde del pon di matema-tica che sono andati presso la sede della Pro-tezione civile di Taurisa-no per raccogliere alcuni dati sufficienti a calcola-re il numero e il tipo di interventi avvenuti nel corso del 2013. Per rappresentare questi dati, gli allievi hanno usa-to rispettivamente due differenti grafici. Il primo, l'istogramma, raffigura la frequenza assoluta di ogni dato me-diante dei rettangoli. Il secondo, invece, si tratta di un areogramma utile a indicare la fre-quenza relativa di ogni dato espresso in percen-tuale.
P A G I N A 4
“Un tuffo” nella storia alla Biblioteca Comunale di Taurisano
giornale del Sudtirolo
"Alpenzeitung",
che risalgono ai
primi anni del
Novecento. La
bibliotecaria ha
mostrato le
caratteristiche
dei giornali
degli anni Tren-
ta: la disposi-
zione grafica,
l'uso del bianco
e nero, l'impa-
ginazione fitta
su sei colonne.
Inoltre abbia-
mo constatato
che la maggior
parte dei gior-
nali optava per
il formato
“lenzuolo” e i
caratteri delle parole molto
piccoli. Rispetto agli attuali
giornali, le immagini e le foto
erano quasi del tutto assenti.
Presenti, invece, alcune illu-
strazioni pubblicitarie.
La bibliotecaria ci ha spiegato
che il quotidiano, in passato,
veniva letto solo da persone
molto istruite o intellettuali. E
a quei tempi, si potevano con-
tare sulle dita di una mano.
La Signora Maria Domenica ha
inoltre presentato alla reda-
zione il fondo dedicato alla
vita e alle opere di Giulio Cesa-
re Vanini, frutto di donazioni
volontarie.
Successivamente ci siamo
divertiti a ricercare nell’archi-
vio della Biblioteca l’uscita
giornaliera corrispondente alle
nostre rispettive date di na-
scita per vedere cosa accade-
va mentre venivamo al mondo.
Matteo Ciurlia
Francesco Manco Giovedì sei marzo, noi
ragazzi del pon d'ita-
liano della Scuola Se-
condaria di primo gra-
do Polo 2—Taurisano,
abbiamo visitato insie-
me alla nostra tutor, la
Professoressa Loreda-
na Santoro, e la nostra
esperta in giornalismo,
la Dottoressa Laura
Longo, la Biblioteca Comuna-
le "Antonio Corsano" di Tau-
risano.
Arrivati sul posto, la tutor ci
ha presentati alla biblioteca-
ria, la Signora Maria Dome-
nica, che ha fatto da guida al
gruppo.
Abbiamo potuto osservare le
copie di antichi giornali come
"La Voce del Salento", "La
Provincia di Bolzano" e il
I F U O R I C L A S S E
Abbiamo constatato
che la maggior parte
dei giornali,
in passato,optavano
per il formato
“lenzuolo”
e i caratteri
delle parole molto
piccoli
A sinistra,
la Professoressa
Loredana Santoro
con la bibliotecaria
Maria Domenica Romano
Inserzione pubblicitaria
degli anni Trenta
P A G I N A 5 N U M E R O 1
Questi sono alcuni dei momenti che han-
no caratterizzato la giornata del gruppo
del pon d’italiano: dall’analisi grafica e
dei contenuti dei giornali dell’ultimo de-
cennio, all’uso delle fonti e l’importanza
degli archivi per la professione del gior-
nalista, fino all’analisi del Ventennio fa-
scista e del Secondo Dopoguerra in Ita-
lia, considerando tutti i successivi cam-
biamenti sociali avvenuti anche nel mon-
do dell’informazione (la nuova veste gra-
fica dei quotidiani ecc.).
P A G I N A 6
Facebook, essendo un "mondo virtuale",
distorce di gran lunga
la realtà.
Facebook mania, i pro e i contro del social network più famoso al mondo
Facebook è un "sito di conoscen-ze". Questo social network si basa su un semplice meccanismo: la condivisione. Ti permette di scrivere quello che pensi, met-tendo “mi piace” e commentando gli articoli che spesso si condivi-dono. La schermata di ogni iscritto è formata dalla "copertina" e dalla foto del profilo che può essere cambiata in base all'umore dell'u-tente. La pagina inziale spesso contiene tutte le notifiche del giorno, tra cui gli avvenimenti più importanti.
Ma le funzioni di Facebook non si limitano qui. Come diciamo noi giovani, serve anche a "chattare" con gli amici, a gioca-re, a riportare sulla propria bacheca post di barzellette divertenti inventate da altri ragazzi allo scopo di far diverti-re i propri "seguaci", ovvero gli amici. Inoltre si possono caricare sul proprio profilo foto personali. Il brutto di questo social network è che se le foto sono orribili rischi di essere criticato. Facebook, essendo un "mondo
virtuale", distorce di gran lunga la realtà. È il luogo in cui si pos-sono dire anche cattiverie, frasi offensive, portando la vittima, oggetto delle umiliazioni altrui, finanche, al suicidio. In più c'è il pericolo che le foto caricate possono essere comple-tamente false, ovvero possono non corrispondere alla persona che detiene il profilo. In rete questi vengono chiamati con l'appellativo di "fake" e il loro scopo è di importunare le persone.
Yuri Aprile
I F U O R I C L A S S E
Whatsapp è un mezzo di comu-nicazione molto utile perché si può messaggiare illimitatamen-
te, mandare audio, video e musica. Re-centemente è stato com-prato da Mark Zucker-berg, autore di Facebook. Il pericolo di questo stru-mento è
nell'uso che se ne fa. Il fatto positivo di questa applicazione è lo scambio immediato di infor-mazioni. Capita spesso sui nostri cellulari di usare Whatsapp per comuni-care qualche evento o per con-dividere con i nostri amici, mo-menti della nostra quotidianità.
Il rischio di questa innovazione è che si rinuncia, in parte, alla propria privacy. Gli ideatori di questa messaggistica istanta-
nea hanno tutti gli strumenti per controllare i tuoi dati per-sonali. E come già è accaduto altre volte, un hacker, ovvero un pirata del web può anche appro-priarsi, a nostra insaputa, del
nostro profilo. Per non parla-re poi del fatto, che alcuni ragazzi e ragazze usano Whatsapp per prendere in
giro i pro-pri compa-gni di clas-se. Se è vero che Inter-net ha accorciato le distanze, ha reso più fragili le re lazion i tra le per-sone. La
rete così come i nuovi social network sono i principali col-pevoli della diffusione del cyber bullismo.
Alberto Di Seclì
Whatsapp: voglia di socialità o cosa?
Il bilancio della mia seconda media
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Il giudizio su quest’anno scolastico è decisamente negativo per i seguenti motivi: 1) La partita contro la 2D è stata sospesa per motivi di sicu-rezza. Ora però giochiamo insieme senza più litigi. 2) La costellazione di note che ho ricevuto dai professori incluso lo stress per tutte le verifiche a cui sono stato sotto-posto. 3) La morte del marito di una nostra Professoressa. 4) E per chiudere in bellezza, la gita scolastica alla quale non sto andando a causa dei miei genitori ! Di quest’anno, unico fatto positivo è stato l’evento di Legam-biente. Mi ha portato tantissime emozioni perché abbiamo trasformato la scuola da orribile a bellissima. Inoltre chi ha contribuito a far salire il mio buonumore sono stati di recente i voti positivi che ho ricevuto.
Yuri Aprile
Francesco, un papa
che è la fine del mondo
Papa Francesco, da un anno, è il nuovo papa. Ha preso il po-sto di Papa Benedetto XVI. L’attuale Pontefice è una persona che non tiene particolar-mente alle cose di lusso. È il primo ad aver rifiutato l’anello del pescatore completamente in oro per sostituirlo con uno di poco valore. Usa come noi i mezzi pubblici o la sua mac-china per spostarsi. Il primo giorno della sua elezione, affacciandosi dalla fine-stra della Basilica di San Pietro, ha dichiarato di venire “dalla fine del mondo”, ovvero dall’Argentina. È un papa rivo-luzionario, umile e sempre vicino ai giovani.
Alberto Di Seclì
Scrittori “nel pallone”
Riflessioni sulla mia terza media
Quando ho iniziato a frequentare la terza media, il primo giorno di scuola ero emozionatissimo, perché non vedevo l’ora di ritornare in classe con i miei amici. La mia felicità però è finita subito non appena ho dovuto ini-ziare a studiare e seguire le lunghissime cinque ore di lezioni. Inoltre ho incominciato, insieme ai miei compagni, a preparar-mi per gli esami scritti e orali che avrò a fine giugno. Posso dire che la mia terza media è stata buona e la considero un’esperienza positiva perché si cresce e si matura. Inoltre ho tanti amici e sono felice di averli. Quest’anno mi sono iscritto poi al pon d’italiano. Facciamo molte cose belle e interessanti.
Raffaele Preite
Pierino e la nonna di Pierluigi Tarantino
SE PETRARCA
NON MARCA
ALIGHIERI DIVENTA
UNO DEI CANNONIERI.
E MENTRE BOCCACCIO
FA UN FALLACCIO
IL POVERO MONTALE
FINISCE IN OSPEDALE.
CI PROVA PIRANDELLO
MA FA UN TIRELLO.
PERSINO MANZONI
SI MANGIA I PALLONI.
E ALLORA PASCOLI
FINISCE A GIOCARE NELL'ASCOLI. F. Manco - S. Marini- L. Primogeri - G. Stradiotti
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Legambiente: così la scuola “si fa bella”
mo potuto ammirare i risultati del lavoro svolto. A fare festa con noi c'erano anche il sindaco Lucio Di Seclì, alcuni assessori e il presi-dente regionale di Legambiente Maurizio Manna. Tutti hanno apprezzato i risultati del nostro progetto e ci hanno incoraggiato a proseguire con lo stesso entusiasmo. La Preside, la Professoressa Marianna Galli, è stata ben lieta di elogiare tutti i volontari che hanno messo a dispo-sizione il loro tempo e le proprie energie per migliorare un luogo importante per la vita del paese. Dopo i discorsi ufficiali, ci siamo
trasferiti nel cortile dove abbia-mo piantato le tante piantine che sono state donate. Successiva-mente sono state dedicate alcune aiuole a quelle madri che hanno dimostrato maggior impegno durante i lavori. E così, ora, si possano ammirare l'aiuola “Lucia", l'aiuola “Marinella”, ecc. In questo modo la scuola ha volu-to ringraziare simbolicamente queste persone straordinarie. Così abbiamo ottenuto una scuola pulita, ristrutturata e accoglien-te. Adesso tocca a noi custodirla e mantenerla in ordine.
Matteo Ciurlia
Nella mattinata di sabato quindici marzo 2014, presso la sede della Scuola Secondaria di primo grado situata in via Lecce, è successo un evento straordinario: la scuola si è presentata in una “veste nuova”, pulita e primaverile. Infatti, i genitori, gli alunni e gli insegnanti, aderendo al progetto di Legam-biente “Non ti scordar di me”, hanno cambiato il look della no-stra scuola. Già da una settimana l'edificio si è trasformato in un cantiere: chi puliva, chi imbiancava le pareti, chi zappava le aiuole, chi potava gli alberi. In questa giornata abbia-
I F U O R I C L A S S E
La giornata Legambiente
all’Istituto Polo 2
di Taurisano
(Foto di Federico Ponzetta
e Massimo Ponzetta)
Gita scolastica con “il Sommo Poeta” L’INFERNO ALLE GROTTE DI PERTOSA, IL “PARADISO” ALLA CERTOSA DI PADULA
tutti i frati potevano confes-sarsi con i loro confratelli più anziani e uno spazio per il coro
dove poter cantare. La chiesa dove pregavano era particolarissima. Al suo interno c’erano dei bellissimi quadri e un alta-re dipinto in modo fanta-stico, una sacrestia dove i frati appendevano gli abiti sacri e, infine, un enorme spazio munito di scale che permetteva di salire in cima al convento. Finita la gita, ci siamo rimessi in viaggio per Taurisano e siamo arrivati a destinazione intorno a mezzanotte e mezza.
Matteo Ciurlia
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Terminata la visita, siamo andati a mangiare qualcosa e poi abbia-mo ripreso il pullman per andare alla Certosa di Padula. Lì ci atten-devano le guide che ci hanno immediatamente condotti alla Certosa. In quel monastero c’era-no i frati certosini noti per esse-re dei monaci rispettosi del silen-zio. Infatti non parlavano mai, tranne la domenica. In quel gior-
no i frati erano im-pegnati a fare una passeggiata di tre-mila passi e trascor-revano il tempo, parlando. Spesso questi monaci tra-scorrevano le loro giornate a occuparsi del pezzo di giardino che possedevano per coltivare le erbe medicinali che servivano loro per curarsi. In questo convento la cucina era
veramente enorme: c'era una grande sala dove c’era un ampio camino, un grande
tavolo e un gigantesco spazio in cui lavavano i piatti. Oltre alla cucina, c'era pure una sala dove
Venerdì quattro aprile, noi ragazzi di seconda media della Scuola Secondaria di primo grado Polo 2—Taurisano siamo andati in gita scolastica, in Campania. Scopo del viaggio era visitare la Certosa di Padu-la e le grotte di Pertosa. La partenza in pullman è avve-nuta prestissimo, intorno alle cinque del mattino. Una volta arrivati a de-st inazione, intorno alle dieci e mezza, l'autista del bus si è ferma-to in un enor-me parcheggio e ci ha fatti scendere. Per arrivare alle grotte di Per-tosa, abbiamo dovuto incam-minarci su una ripida salita. Lì ci aspettava “Dante”, scrittore e personag-gio principale della Divina Com-media che ci ha condotti “nella selva oscura” per intraprende-re il viaggio infernale. Su una barca abbiamo incon-trato Caronte, il traghettatore delle anime. Nel corso delle visita alle grotte abbiamo in-contrato anche altri personag-gi come Virgilio e Beatrice che hanno aiutato Dante a percor-rere il suo viaggio di purifica-zione.
Mai più senza “Quotidiano...in classe” Il “Quotidiano in classe” è ed è stata una bel-lissima esperienza. La persona, a cui è venuta la meravigliosa idea di realizzare questo proget-to, è stata il nostro Professore Vittorio Ciurlia, un insegnante che spesso ci aiuta a comprende-re meglio le varie materie di studio. L’iniziativa è legata a un importante giornale italiano, il "Corriere della Sera", che ha istitui-to, tra le varie scuole aderenti al progetto, una gara. La competizione consiste nell’occuparsi, setti-manalmente, di un dato argomento. Di solito, noi ragazzi ci dividiamo in quattro gruppi e approfondiamo il tema attraverso le modalità più disparate: il disegno, la grafica, la scrittura su computer, le interviste e i videomaker. Ogni gruppo è seguito da un tutor ed è tenuto a realizzare un prodotto da inviare, entro set-te giorni, alla piattaforma virtuale del “Corriere della
Particolare delle Grotte di Pertosa
Sera” allo scopo di accumulare un punteggio. La nostra redazione si riunisce ogni mercoledì e, dopo l'introduzione al tema da trattare e gli spunti di riflessione da parte del nostro Pro-fessore, ci mettiamo subito al lavoro. Molto spesso intervengono degli esperti che ci offro-no testimonianza e approfondimenti molto interessanti sia sull’argomento della settimana sia sull’attività giornalistica . Per esempio, abbiamo avuto il piacere e l'onore di ospitare Giovanni Nuzzo ( giornalista de" La Gazzetta del Mezzogiorno"), Mariella Piscopo ( redattri-ce di " Dove" e di " Marco Polo"), Antonio San-francesco (redattore di "Famiglia Cristiana") e Silvano Caroli (pittore taurisanese). Io e altri miei compagni ci occupiamo d’intervi-stare. L’intervista viene fatta sulla base del tema scelto nel corso della settimana. Gli argo-menti sono i più svariati: dal volontariato al
rapporto con i genitori, dai propri interessi ai sogni per il futuro, dalla considerazione di personaggi famosi ai sentimenti. Le mie principali difficoltà sono legate al fatto che, dopo aver preparato la scaletta delle domande, capita che la debba stravolge-re a causa delle risposte che ricevo e che magari non avevo previsto. Ma ciò è anche molto stimolante: aiuta ad aprire la mente e a renderla più elastica, per non parlare, poi, di come sia utile a farci esprimere in modo sem-pre più sciolto e corretto. Fare il giornalista non è un lavoro affatto semplice! Per svolgere questa professione bisogna avere tanto spirito di adattamento e di sacrificio, creatività ma anche capacità di sintesi e incisività. Posso dire che il bilancio del progetto è davvero positivo!
Clara Ciullo
P A G I N A 1 0
I F U O R I C L A S S E
soprattutto molto gentile. Trascorsi molti anni, il non-no ritorna a New York: ha intenzione di riportare Cedric dalla sua mamma e chiederle scusa. Elisabetta le accetta imme-diatamente e così ritornano a essere una famiglia felice, serena ma soprattutto unita. Consiglio questo libro per-ché la storia non è solo molto coinvolgente ma an-che commovente soprattut-to quando il nonno, un tempo cattivo, diventa gentile e tanto dolce.
Clara Ciullo
I due non andavano molto d’accordo perché senza il suo permesso il figlio Fernando aveva sposato una donna molto povera. Intanto Cedric cresce e viene il momento in cui il nonno deve raccontargli tutta la verità del suo passato. Saputa la verità sul suo passato, Cedric improvvi-samente incomincia a ricordare alcuni momenti della sua infanzia. E così, il rapporto nonno/nipote migliora tantissimo. Il burbero anziano si addol-cisce e incomincia a esse-re più generoso, altruista, socievole, volenteroso, ma
Bello, sano, ma soprattutto intelligente. Si chiama Cedric ed è un bambino molto affet-tuoso. Ha una mamma dolcissima e tante amicizie. Nessuno può resistere alla sua carica di energia e simpatia: nemmeno il nonno arcigno e così pieno di sé. Cedric vive solo con sua ma-dre, Elisabetta, a New York. Sono felici e si vogliono un mondo di bene. Un giorno, però, il nonno di Cedric riappare improvvisa-mente e porta via con sé il bambino dopo aver saputo la notizia che il padre di suo nipote era scomparso miste-riosamente.
“Piccolo lord”, storia di un bambino coraggioso
“Il piccolo Lord”
romanzo di Frances
H. Burnett
Dal diario di un cavallo...
perché con la zampa non si riesce a scrive-re...ma io sono SPECIA-LE e so scrivere!!! Questo tesoruccio che è il mio diario lo nascon-do fra la paglia. Forse non ci credete ma io sono di un colore VER-DE. Sono ridotto in un pessimo stato perché non mangio da ventitré ore. Sono troppe ma non so se sopravvivrò. HELP ME. Beh, ora vado che sento dei rumori...sarà senz'altro Aldo. Ciao e a presto, Il vostro Equino .
Giuseppe Ancora
carota, una mela... Sono le undici di sera e quel-lo sfacciato non mi ha dato ancora NIENTE! Forse chi leggerà pen-serà che sono un pazzo
Ehi amico, oggi ho tra-scorso una giornata rin-chiuso nella stalla. Il mio padrone che si chiama Aldo, non mi ha dato da cibarmi. Neanche una
Festa della donna: il faticoso percorso verso l’emancipazione femminile
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uomini. La presenza femminile nelle
scuole e nelle università supera
quella maschile. Fanno i dirigenti
d'azienda, gli autisti di autobus e i
piloti di aerei. Nell'Occidente, le
donne hanno accesso indistintamen-
te a tutte le pro-
fessioni e alle
cariche politiche
e costituiscono
una fetta consi-
stente della popo-
lazione attiva.
Purtroppo in altre
parti del mondo
non è così. Per
esempio, nei paesi
sottosviluppati, le
donne non sono
istruite e sono
ancora sottomes-
se economicamen-
te e socialmente
agli uomini. Molte bambine sono co-
strette persino a sposarsi con uomi-
ni molto più grandi di loro per volere
dei propri genitori.
Per questa ragione esiste la
“Giornata internazionale della don-
na”. La festa ricorre l'otto marzo di
ogni anno per ricordare sia le con-
quiste sociali, politiche ed economi-
che delle donne, sia le discrimina-
zioni e le violenze cui sono ancora
oggetto in molte parti del mondo.
Contrariamente a quanto raccontano
i mass media, l'otto marzo non ri-
corderebbe la morte di centinaia di
operaie nel rogo di un'inesistente
fabbrica di camicie avvenuto a New
York, bensì rievocherebbe l'iniziati-
va di alcune donne del partito socia-
lista americano di Chicago, le quali,
nel lontano 1908, organizzarono una
conferenza chiamata "Woman’s
Day", (il Giorno della donna) a cui
tutte le donne erano state invitate.
Nell'incontro si discusse dello
sfruttamento fatto dai datori di
lavoro a discapito delle operaie in
termini di basso salario e di orario
di lavoro, delle discriminazioni
sessuali e del diritto di voto alle
donne.
Quest'iniziativa non
ebbe un seguito imme-
diato, ma alla fine
dell'anno il Partito
Socialista americano
raccomandò a tutte le
sezioni locali "di riser-
vare l'ultima domenica
di febbraio di ogni
anno all'organizzazione
di una manifestazione
in favore del diritto di
voto femminile".
Oggi il giorno della
donna ha però assunto
tutte le caratteristi-
che tipiche di una festa consumi-
stica, inducendo le nuove genera-
zioni a dimenticare i sacrifici, gli
sforzi e le difficoltà che le donne,
nel corso dei secoli, hanno dovuto
affrontare per ottenere l'emanci-
pazione.
Malgrado i passi compiuti, resta
ancora molto da fare.
L'ingresso delle donne nel mondo
del lavoro non ha infatti modifica-
to la divisione dei ruoli all'interno
della famiglia: il lavoro domestico,
la cura dei figli e dei parenti an-
ziani è ancora quasi interamente
sulle spalle della donna. Anche
quando lavora.
A queste difficoltà, per alcune si
aggiunge anche la violenza dome-
stica. Troppe donne vengono ingiu-
stamente maltrattate, picchiate e
uccise dai loro mariti o compagni.
Giulia Manco
Giulietta Rosafio
Fin dall'antichità la donna è
stata sottomessa all'autorità
maschile. Confinata nella sfera
domestica, veniva spesso esclu-
sa dai campi più rilevanti del
sapere e del fare.
Solo di recente la condizione
femminile ha fatto passi da gi-
gante. Grazie a una maggiore
consapevolezza di se stesse, le
donne hanno cominciato a riven-
dicare il loro diritto di "esserci"
e di contare in ambiti che in
passato erano loro proibiti.
Per arrivare a questi risultati,
hanno dovuto lottare duramen-
te, rischiando a volte di perde-
re, persino, la vita. L'obiettivo,
per secoli, è stato sempre lo
stesso: offrire alle generazioni
future una realtà migliore di
quella che loro stavano vivendo.
I primi cambiamenti sociali sono
apparsi alla fine del XIX secolo.
Nei paesi occidentali, le donne
cominciavano a ottenere le pri-
me lauree, anche se non poteva-
no esercitare le libere profes-
sioni, come il medico e l'avvoca-
to. La figura femminile, per mi-
gliaia di anni, è stata esclusa dai
diritti civili e politici, a comin-
ciare da quello dell'uguaglianza
di fronte alla legge fino alla
possibilità di andare a votare.
Diritti che saranno conquistati
solo a partire dal Novecento: le
donne potevano considerarsi
"cittadine con pieni diritti" solo
nel Secondo Dopoguerra. Infat-
ti in Italia le donne hanno vota-
to per la prima volta al referen-
dum del due giugno 1946 per
scegliere quale forma di gover-
no dare allo stato.
Oggi le donne sono parte fonda-
mentale della nostra società e
svolgono lavori pari a quelli degli
P A G I N A 1 2
I F U O R I C L A S S E
alla grande sportività dei giocatori nel corso della competizione. Pochi giorni prima, la 2C si era divisa in due piccoli gruppi composti da cinque elementi per giocare una partita di allenamento. Il match tra le due squadre è finito in pareggio. Ottima la sintonia tra i ragazzi: c'era un buon gioco di squadra. Ciò servirà, sicuramente, per "rifarsi" della sconfitta precedente, vincendo il prossimo incon-tro con la squadra avversa-ria 2D.
Francesco Manco Lorenzo Primogeri
un grave episodio di bulli-smo tra due compagni durante la partita di palla-mano. Il professore di scienze motorie è inter-venuto immediatamente, sospendendo il match. Una volta compresa la gravità dei fatti, tutti quanti abbiamo deciso di giocare a pallavolo. La partita è stata vinta meritatamente dalla classe 2D, nostra avver-saria nel match, per un punteggio di 15 a 10. La cosa sorprendente è che le due squadre, la 2D e la 2C, non si sono prese in giro. Anzi si è assistito, oltre alla bravura, anche
Venerdì quattordici feb-braio, nella Scuola Seconda-ria di Taurisano, è accaduto
Sport e lealtà mettono al tappeto il bullismo
La violenza è la debolezza del più forte
“secchioni”, cioè i ragazzi più bravi e più volenterosi nello studio. Nel nostro Istituto è accaduto che due squadre di pallamano sono state sospese a causa di alcuni giocatori che insultavano i loro compagni, bestemmian-do . La nostra scuola, per fortuna, non è rimasta a guardare. Il nostro professore Luigi Corvi-no ha deciso, di fronte a questi episodi, di non far giocare le due squadre di pallamano . Il bullismo non è altro che la dimostrazione di fragilità da parte di chi vuole “fare il for-te” sfogandosi e umiliando i più deboli. Ma il bullo non sa che, in realtà, il “vero debole” è proprio lui.
Yuri Aprile
“nascondere” la loro timidezza e fragilità . Vengono presi di mira i ragazzi più deboli, ovvero quelli definiti “sfigati”. Capita che siano vitti-me delle minacce e della violenza dei bulli s oprattu tto i
Sempre più spesso i giovani diventano bulli perché usano la violenza come arma verso i più deboli. Purtroppo anche in questa scuola sono accaduti episodi di bullismo da parte di certi ragazzi per
Juve, Del Piero e i tifosi: un amore a prima vista
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È stato un professionista del calcio
molto amato sia dai tifosi juventini che
dai suoi avversari.
La Juventus è stata la sua prima
squadra. Del Piero ha incominciato
fin da subito a dare prova del suo
talento.
Ha giocato accanto a grandissimi
professionisti come David Treze-
guet, Pavel Nedved, Gianluigi Buf-
fon e Antonio Conte, grande calcia-
tore diventato poi, suo allenatore.
Nel 2012 ha lasciato i bianconeri
con grande dispiacere. L'ex capita-
no ha dichiarato recentemente ai
cronisti di avere "la Juve sempre
nel cuore". Un amore decisamente
contraccambiato dall'affetto dei tifosi
juventini. Alex Del Piero, sarà sempre e
comunque, il loro "adorato" numero 10.
Pierluigi Tarantino
Alex Del Piero è un calciatore della Ju-
ventus molto conosciuto. Ha avuto il nu-
mero 10, numero molto importante per la
squadra bianconera. Ora gioca nel Sid-
ney, team australiano.
Del Piero, nella sua carriera, è stato ri-
petutamente bomber dell'anno.
Inter-Torino decide Palacio. A San Siro finisce con 1-0
La vittoria dell'Inter sul To-rino è stata la prima vittoria nel 2014 dei neroazzurri in casa, con T h o i r spettato-re. I tre punti sono stati meritati, sia dal possesso palla (68% Inter e 32% Tori-no), sia dal g i o c o espresso. I granata hanno presentato pochissime azioni d'attacco. Infatti la reazione psicologi-
ca del Torino, che veniva da due sconfitte consecutive, si è dimostrata poco reatti-
vo dopo lo svantag-gio. Il gol decisivo è stato di Palacio nel corso del p r i m o t e m p o , dopo una splendida a z i o n e dell'Inter terminata
con un 1-2 con Cambiasso.
Salvatore Marini
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(Massimo Ponzetta)
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Attività
Notevolmente
Originali
I bianconeri hanno vinto l'ennesima partita in cam-
pionato, restando primi in classifica con 72 punti. La
partita è stata analizzata, azione per azione, dalla
solita moviola, con l'arbitro sempre indeciso sul da
farsi.
Il match è stato equilibrato anche se non sono man-
cate diverse occasioni che hanno impegnato Noberto
Neto della Fiorentina e Gigi Buffon della Juventus,
portieri delle due rispettive squadre. Ma l'azione
che ha dato una svolta alla partita è stata quella del
bianconero Kwadwo Asamoah, che dopo aver dribbla-
to tre giocatori, ha tirato letteralmente una
"bomba" che, una volta deviata, è entrata in rete.
S. Marini
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“Basta guardare il cielo”, un inno all’amicizia
I F U O R I C L A S S E
Tanti sono gli episodi di derisione che subiscono ogni giorno i due ragazzi. Ciononostante riescono a superare le varie difficoltà sociali e familiari e lo fanno tramite l’amicizia, l’amore per la lettura e la volontà di non arrendersi mai di fron-te alle difficoltà sperando in un futuro migliore. Lo consigliamo a chi vive in difficoltà fisiche, a chi disprezza i diversamente
abili, a chi crede nell’ amicizia e a chi è appassionato di av-ventura e fantasia. Non lo raccomandiamo, inve-ce, a chi ha la lacrima facile,: il finale, purtroppo, non è lieto.
Fabrizio De Nuzzo Federico Ponzetta
Raffaele Preite Lorenzo Primogeri Matteo Scorrano
Gabriele Stradiotti
È la storia di una bella amici-zia tra un “secchione” e u n “gigante buono” e impacciato presi quoti-dianamente di mira dai bulli della loro scuola.
Cappuccetto Rosso
è arrabbiata a più non posso
le han mangiato la nonnina
che i dolci le cucina.
Cappuccetto ancor non sa che
anche lei si mangerà.
Ma poi arriva il cacciatore coraggioso
che mentre il lupo è a riposo
gli taglia la pancina
e salva nonna e bambina.
Pierluigi Tarantino
Scheda del film
Cappuccetto Rosso, una fiaba in rima
titolo: “basta guardare il cielo” Titolo originale: The Mighty Paese di produzione: USA Anno: 1998 Durata: 100 minuti Genere: drammatico Regia: Peter Chelsom Interpreti e personaggi: Sharon Stone: (Gwen Dillon), Elden Henson: (Maxwell Ka-ne), Kieran Culkin: (Kevin Dillon),Gena Rowlands (Nonna di Maxwell), James Gandolfini (Kenny Kane), Harry Dean Stanton (Nonno di Maxwell), Gillian Anderson (Loretta Lee) Meat Loaf (Iggy) Voto del pubblico:
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Particolare delle Grotte di Pertosa
Monologo di una farfalla mai nata farfalla
nano sempre. Peccato che non
conoscono il mio vero nome.
Sono sincera: sono stanca di que-
sta notorietà e sento che vorrei
un po' di privacy. Quanto invidio le
mie coetanee farfalle. Cosa? Sono
solo un tatuaggio? Che vuol dire?
Anch'io ho diritto alla mia felicità.
Voglio andarmene via, voglio uscire
con le mie amiche, volare di fiore
in fiore. E perché no, incontrare
un fidanzatino tutto mio che mi
cambierà la vita. Potremo avere
tanti bruchetti che poi divente-
ranno tante piccole nuove farfalle.
E mentre pensava tutto questo, la
farfallina che non fu mai farfalla
immaginava tante crisalidi di color
verde smeraldo. Sognava che alcu-
ne avevano già aperto il loro boz-
zolo. Con le loro ali coloratissime,
fluttuavano felici e libere in un
azzurro cielo senza nuvole.
Francesca Cavalera
Ma sì, dai... non fate spallucce!
Mi conoscete, eccome. Andate
qualche volta dalla vostra parruc-
chiera?
E allora mi avrete senz'altro
vista su tutti i rotocalchi. Sono la
farfallina colorata di Belen.
Non ricordo come sono nata. So
solo che mio padre faceva di pro-
fessione il tatuatore. Mi creò su
un foglio di carta in un piovoso
pomeriggio di settembre.
Ora la mia nuova "padrona" si
chiama Belen. Come mi trovo?
Non sono affatto felice. Non
immaginate la N-O-I-A - sì ave-
te capito bene - di trovarmi su
quel corpo. Sono letteralmente
stufa della vita che faccio. Gra-
zie a me, non fa altro che vantar-
si della "sua bellezza". Belen di
qua, Belen di là. Grrr...che nervi!
Non immaginate l'imbarazzo che
ho provato quando ho partecipa-
to al Festival di Sanremo. A cau-
sa sua, mi hanno fatto un sacco
di foto. E le hanno pure pubblica-
te su tutti i giornali, quegli sfac-
ciati!!!
Si atteggia, fa la "vip"... ma quella
famosa… sono io!!! Quotidiani,
telegiornali, internet non hanno
fatto altro che parlare di me.
A distanza dall'evento, mi nomi-
LA farfallina di belen
Eccomi qui son tornata!
Sotto al suo vestito sono stata.
Ed ero tutta assonnata.
Tatuata sono e anche favorita
E da un po' di tempo mi vedo dimagrita
Mi son stancata
perché su un fiore voglio stare posata.
Giuseppe Ancora
Lavorando da
qualche anno
in un ambien-
te del genere
mi sono im-
battuta nella
realtà che
ripetutamen-
te grida le
sue ragioni
Pirandello affer-mava: «Oh, il teatro drammati-co! Io lo conqui-sterò. Io non posso penetrarvi senza provare una viva emozio-ne
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PUBBLICITÀ PROGRESSO
I F U O R I C L A S S E
F. De Nuzzo - S. Marini
G. Stradiotti - P. Tarantino
Taurisano ha dato i natali al Vanini o no?
P A G I N A 1 7 N U M E R O 1
Discordanti le opinioni sull’originaria casa natia di Giulio Cesare Vanini.
C’è chi, come lo storico Franco De Paola, dichiara che, dagli atti di vendita quel-
la residenza non risulta appartenere al filosofo taurisanese.
Il Comune di Taurisano sostiene, invece, il contrario. Secondo l’amministrazione,
si tratta dell’abitazione — peraltro descritta proprio dal Vanini nella sua opera
“De admirandis” — dove il Filosofo ha trascorso la sua adolescenza. La struttu-
ra originaria era composta da un vano centrale, da un ingresso e da una scala
incastonata nei vani che portava al primo piano.
Attualmente la “presunta” casa del filosofo, di cui ne è proprietario il Comune,
è ancora in fase di restauro. Terminati i lavori, diventerà un contenitore culturale.
Lavorando da
qualche anno
in un ambien-
te del genere
mi sono im-
battuta nella
realtà che
ripetutamen-
te grida le
sue ragioni
Pirandello affer-mava: «Oh, il teatro drammati-co! Io lo conqui-sterò. Io non posso penetrarvi senza provare una viva emozio-ne
Fabrizio De Andrè: tra mito e poesia
P A G I N A 1 8
L’OROSCOPO DEL POLO 2
I F U O R I C L A S S E
ARIETE: Toglietevi
dalla testa certe idee.
TORO: Il rosso non è il vostro
colore preferito.
Cambiate tono.
GEMELLI: Attenti
a non confondervi. Rischiate
di essere poco originali.
CANCRO: Attenzione a non
prendere un granchio.
Siate prudenti.
LEONE: Sarete primi in tutto:
successo, amore e amicizie.
Finalmente farete la parte
del leone.
VERGINE: Siete troppo
ingenui. Prima o poi
vi metteranno su uno scaffale
come una bottiglia d'olio.
BILANCIA: Avrete problemi
di peso e di equilibrio.
SCORPIONE: Avete troppo
veleno in corpo che vi nuocerà
gravemente alla salute.
SAGITTARIO: Non tirate
troppo la corda. Rischiate
di non fare centro.
CAPRICORNO: Sparlate
troppo. Guardatevi allo spec-
chio. Avete più corna che
capelli.
ACQUARIO: Attenti a non
fare un buco nell'acqua.
Non perdete tempo.
PESCI: Non restate muti:
parlate, ma acqua in bocca!
Fabrizio De Nuzzo
Matteo Scorrano
Un’amicizia molto speciale
P A G I N A 1 9 N U M E R O 1
LA FILASTROCCA DEL SETTE
Sono sette i giorni della settimana
e sette i re della storia romana.
Di Biancaneve sette sono i nani
e sette sono i colli romani.
Sette note puoi suonare
e sette meraviglie puoi ammirare.
Sette peccati condanna l'inferno
e sette sacramenti avrai in eterno.
Sette colori ha l'arcobaleno
e sette vite ha un gatto, non meno.
Questa filastrocca finisce così
e ci rivediamo giovedì.
Raffaele Preite
In arrivo una pioggia di topi. Mettere al riparo il formaggio e sigillare i frigoriferi. In serata, il tempo peggiorerà con un calo di ragni che spare-ranno fuoco. Ciò determinerà un aumento della temperatura. Previsto l'arrivo dei pompieri che porteranno una pioggia di idranti.
Raffaele Preite
Le fantaprevisioni del tempo
L’amicizia è molto importante
per me. Non saprei immagina-
re una vita senza.
Sono dell’idea che l’amicizia
sia stupenda. Non è un caso
se la mia migliore amica sia
completamente diversa da
me. Non cerco mai amici che
abbiano lo stesso mio carat-
tere perché sono del parere
che due persone devono esse-
re caratterialmente diffe-
renti per completarsi. Se no,
che amicizia sarebbe?
Di lei mi piace il suo modo di
fare: dice le cose in faccia e
non si fa problemi. Con me è
generosa, brava ma, soprat-
tutto, molto disponibile ad
aiutarmi. Per esempio, domani
avrò il compito scritto di
francese per recuperare il
debito del I quadrimestre.
Sinceramente avevo bisogno
di qualcuno che mi desse
qualche ripetizione. Così mi
aiuta, spiegandomi perfetta-
mente gli argomenti. E se una
cosa non la capisco, paziente-
mente me la rispiega finché non
mi entra in testa.
Per me è una persona speciale e
non voglio perderla mai e poi mai
neanche quando dovrò andare a
frequentare l’istituto alberghie-
ro. La sola idea di separarmi da
lei mi rattrista molto!
La scuola dove dovrò a studiare
si trova a Santa Cesarea Terme.
È molto lontano da Taurisano e
per arrivarci dovrò prendere la
corriera delle sei del mattino.
Lei, invece, sceglierà di frequen-
tare o l’istituto commerciale
oppure quello professionale, en-
trambi situati a Casarano... oddio
non voglio perderla!
Giuseppe Ancora
Prendete pochi piselli paesani poi
pressateli poco a poco nel passaver-
dure. Posizionate in una pentola a
pressione la passata e ponetevi pe-
peroncini piccanti, pomodori pelati,
pezzi di prosciutto e parecchio pe-
corino. Poi prendete la poltiglia e
preparate piccole polpette panate.
Per pranzo porzionate nei piatti di
porcellana e presentatela ai parenti
prima di Pasqua.
Lorenzo Scordella
Matteo Scorrano
P A G I N A 2 0
I F U O R I C L A S S E
IL CRUCISTORIA
Matteo Ciurlia
Francesco Manco
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ORIZZONTALE
2. Società segreta che si è battuta per l’indipendenza
italiana.
4. Città tedesca dove è stata stipulata la pace tra Carlo V
e la Lega Smalcalda.
5. Ha scoperto l’America.
8. Periodo storico che ha portato all’indipendenza e all’Unità
d’Italia.
10. Scoppiò in Francia nel 1789.
11. Monaco agostiniano che ha promulgato le 95 tesi.
13. Periodo storico che ha avuto inizio a Firenze nel XIV secolo.
15. Famosa famiglia aristocratica del Piemonte.
18. Fecero il Sacco di Roma su ordine di Carlo V.
19. Scienziato italiano che ha perfezionato il cannocchiale.
20. Rivoluzionario francese protagonista del periodo
del Terrore.
23. Soprannominato “l’eroe dei due mondi”.
28. Ha scoperto la legge di gravità.
30. Un tempo si chiamava così lo stato governato dal Papa.
32.Termine spregiativo con cui gli aristocratici francesi
chiamavano i rivoluzionari che indossavano i pantaloni lunghi.
33. Riformatore religioso del cristianesimo europeo nato
in Svizzera.
34. Ha invaso la Polonia nel 1938.
35. Era detto il Magnifico.
VERTICALE
1. Politico di origini piemontesi che ha contribuito alla formazione
del Regno d'Italia.
3. Paese protagonista della Rivoluzione industriale
6. Famoso fondatore del Fascismo.
7. Movimento religioso inglese che ha dato origine alla separazione
della Chiesa d'Inghilterra dalla Chiesa cattolica durante il regno
di Enrico VIII.
9. Calvinisti inglesi.
12. Fu sconfitto a Waterloo.
14. Tribunale ecclesiastico del Santo Uffizio.
16. Ha fondato la Giovine Italia.
17. Antica reggia reale dei Borbone di Francia.
21. Famoso cardinale e consigliere di Luigi XIV.
22. Ha dato il nome all'America.
24. Filosofo salentino nato a Taurisano.
25. Soprannome del re di Francia Luigi XIV
26. Ha scritto il Contratto Sociale.
27. Condottiero inglese della Gloriosa Rivoluzione
29. Città italiana in cui si è tenuto il concilio ecumenico indetto
da Paolo III nel 1545.
31. Città francese che ha dato anche il nome a un editto emanato
da Enrico IV nel 1538.
Il REBUSCLASSE
Le soluzioni
Soluzioni rebus: 1, buco nero, 2. soleggiato, 3. borsellino, 4. ossigeno, 5.
manopola, 6. mareggiata, 7. armadio, 8. motozappa, 9. incoronato, 10. inso-
lente.
di Lorenzo Primogeri
La redazione
Simone Barco
Luana Bianco
Marika Capuano
Emanuela Conte
Debora D’Amico
Francesco De Amicis
Francesca Di Summa
Giorgia Durante
Giuseppe Lavermicocca
Giuseppe Massa
Anna Mazza
Piera Micelli
Fabrizio Moretto
Erica Panteca
Alina Patisso
Giulia Pesce
Chiara Pizzo
Valentina Vita
La redazione Ancora Giuseppe
Aprile Yuri
Cavalera Francesca
Ciullo Clara
Ciurlia Matteo
De Nuzzo Fabrizio
Di Seclì Alberto
Malorgio Emanuela
Manco Giulia
Manco Francesco
Marini Salvatore
Ponzetta Federico
Ponzetta Massimo
Preite Raffaele
Primogeri Lorenzo
Rosafio Giulietta
Scordella Lorenzo
Scorrano Matteo
Stradiotti Gabriele
Tarantino Pierluigi
Pon d’italiano “Un giornalino tutto
nostro” a.s. 2013/2014
Tutor: Prof.ssa Loredana Santoro
Esperta: Dott.ssa Laura Longo
Istituto Comprensivo Polo 2 di Taurisano Scuola Secondaria
di I° grado via Lecce
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