i concerti del conservatorio...i concerti del conservatorio. conservatorio di musica "giuseppe...

25
inverno primavera 2019 i Concerti del Conservatorio Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969 www.conts.it

Upload: others

Post on 27-Mar-2021

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

invernoprimavera 2019

i Concerti delConservatorio

Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste

T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

www.conts.it

Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste

T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

www.conts.itinverno

primavera 2019

i Concerti delConservatorio

Page 2: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti invernoprimavera 2019

Mercoledì 23 gennaio 2019 ore 20.30

Gregoretti Electric QuintetGiorgio Giacobbi – saxofonoLeonard Medica Gregorič – chitarra elettricaMarco Risolino – pianoforteGiovanni Gregoretti – basso elettricoCamilla Collet – batteria

Mercoledì 30 gennaio 2019 ore 20.30

Velislava Karagenova – pianofortecon la partecipazione di Katya Vasileva – pianoforte

In collaborazione con Academy of Music, Dance and Fine Arts - Plovdiv (Bulgaria)

Mercoledì 6 febbraio 2019 ore 20.30Manuel Tomadin – organo

Mercoledì 13 febbraio 2019 ore 20.30Maria Iaiza – pianoforte

Page 3: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

i Concerti invernoprimavera 2019

Sala Tartini Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"

Via Carlo Ghega, 12 – Trieste

Mercoledì 20 febbraio 2019 ore 20.30Nicoletta Sanzin – arpa Sandro Torlontano – chitarra

Mercoledì 27 febbraio 2019 ore 20.30Luca Chiandotto – pianoforte

Mercoledì 6 marzo 2019 ore 20.30Aleš Lavrenčič – violinoSebastiano Gubian – pianoforte

Mercoledì 13 marzo 2019 ore 20.30Kristi Hifzi – pianoforte

Mercoledì 20 marzo 2019 ore 20.30Proiezione del film muto“La memoria dell’altro” regia di Alberto Degli Abbati (1913)

In collaborazione con Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone e con Cineteca Nazionale della Fondazione CSC di Roma

Ensemble del Conservatorio “G. Tartini” di TriesteSnežana Aćimović – Dragana Gajić – violiniLiubov Zuraeva – violaKezia Andrejcsik – violoncelloSara Brumat – flautoAndrea Corazza – clarinettoMarco Risolino – pianoforte

Direttore Biagio Micciulla

Mercoledì 27 marzo 2019 ore 20.30Nicola Losito – pianoforte

Page 4: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

23 gennaio 2019 ore 20.30Sala Tartini

Giovanni Gregoretti(1989) si è avvicinato al basso elettrico all’età di 15 anni e da allora ha suonato con varie band triestine di generi differenti, dal metal al funk e rock. Nel 2009 ha registrato il suo primo disco dal vivo “Funkalooba – Live in Fontanfredda” con l’omonima band, e nel 2014 ha registrato le parti di basso per il disco di Federico Seraffini “Shamrock – Tales of a Traveller”. È stato membro dei Wooden Legs, noto gruppo di musica folk irlandese triestino con il quale si è esibito in manifestazioni e festival italiani ed europei. Nel maggio del 2015 ha registrato il disco “What are you looking for”. Si è laureato presso il DAMS di Gorizia nel 2013 in Musicologia (con una tesi sulle tecniche di microfonazione stereofoniche) e si è diplomato presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste nel 2017 al Triennio Superiore di Jazz e nel 2018 a pieni voti con lode al biennio Jazz specialistico sperimentale di II livello sotto la guida di Giovanni Maier. Ha frequentato la classe di Contrabbasso classico con Stefano Sciascia al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste.

Giorgio Giacobbiha frequentato la scuola di musica “La Sorgente Onlus” di Domegge di Cadore dal 2003 al 2011, partecipando al corso di sax tenuto da Marco Crestani e ai progetti di musica d’insieme con il fratello Marco Giacobbi (batterista). Dal 2011 al 2014 ha frequentato il triennio di Saxofono jazz al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste con Klaus Gesing, Giovanni Maier, Matteo Alfonso. Nello stesso periodo ha suonato come primo tenorista nella Big Tartini Band, organico che si è esibito, tra i vari concerti, a Cividale in occasione del Friuli del Mittelfest nel luglio 2013; e con lo Skomrah Modern Quartet, ensemble premiato come “gruppo che ha centrato al meglio il tema del crossover” al concorso “Opening band music 2014”. Ha fatto parte di diverse formazioni musicali, registrando due dischi con progetti sotto la direzione artistica di Giovanni Maier, uno con il gruppo Sosuu, uno con la band fusion IZ e uno con un quintetto guidato dal bassista Sebastian Piovesan. È iscritto al biennio di jazz del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste.

Il programma è composto da brani basati sulle forme classiche della musica jazz, reinterpretate in chiave moderna con strumenti elettrici. Su questo verteva l’argomento della tesi triennale di Giovanni Gregoretti, premessa per lo sviluppo di un progetto musicale ben più ampio. Gli undici brani non si collocano all’interno dell’attuale panorama jazz: l’aspetto improvvisativo, che è pre-sente, non è sufficiente a definirli jazz. Le strutture sono semplici e schematiche, a volte spigolose e vincolanti. Lo sguardo rivolto alle suggestioni della musica popolare, non solo evocato nei titoli ma anche negli aspetti formali, quali l’utilizzo di semplici armonie triadiche, rende i brani più accessibili e facili all’ascolto. Il ricorso a scansioni ritmiche complesse, a polimetrie e poliritmie non è così leggibile: l’ascoltatore riesce a percepire soltanto la semplice pulsazione. Il filo conduttore è semplicemente una musica che non ha necessità di essere inquadrata in un genere definito e mira invece ad essere soltanto percepita.

Gregoretti Electric QuintetGiorgio Giacobbi – saxofonoLeonard Medica Gregorič – chitarra elettricaMarco Risolino – pianoforteGiovanni Gregoretti – basso elettricoCamilla Collet – batteria

Prima del concerto verrà consegnata una borsa di studio in memoria del giovane pianista Samuele Orlando, da parte dei familiari ed amici, al miglior diplomato

nell’Anno Accademico 2017 – 2018 della scuola di Jazz del Conservatorio.

Giovanni Gregoretti Forse un giorno capirò perché 1989 Il coltello dalla parte del manico Chi si ricorderà di noi? Se questo è un valzer L’Orlando, giustamente, furioso Una canzone Bachiana Brrr...Blankamenta Fuori dalle ballad! Una fiaba a lieto fine (etimologicamente parlando) L’esperimento di Cambridge La Gatafera

Page 5: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Camilla Colletha avviato lo studio della batteria nel 2007 presso la Scuola di Musica “A. Vivaldi” di Mareno di Piave (TV), che ha frequentato fino al 2011. Successivamente, si è iscritta alla Scuola di Musica “A. Benvenuti” di Conegliano e ha approfondito gli studi con il percussionista Luigi Vitale e il batterista Andrea Ruggeri. Dal 2013 è iscritta al Conservatorio di Musica “G. Tartini” di Trieste e studia con i maestri Klaus Gesing, Giovanni Maier, Bruno Astesana, Giuseppe Urso, Stefano Peretto. Si è esibita con diversi ensemble jazz, tra i quali l’Orchestra Laboratorio 3.0 diretta da Giovanni Maier con la quale ha registrato un’album. Suona in vari festival jazz e teatri con la Big Tartini Band diretta da Klaus Gesing. Nel 2015 è entrata a far parte del progetto Sosuu, quartetto col quale ha pubblicato un album di brani inediti nel 2016. Nello stesso anno ha collaborato alla realizzazione della rassegna “Aria di Jazz” e si è recata a Porto (Portogallo) tramite il programma Erasmus, dove ha studiato alla “Escola Superior de Música e Artes do Espectáculo” con il batterista newyorkese Michael Lauren.

Leonard Medica Gregorič(1997) ha iniziato a studiare chitarra classica all’età di 7 anni. Nel 2016 ha concluso gli studi di chitarra classica al Liceo musicale di Capodistria. Attualmente sta studiando Chitarra jazz al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. È attivo negli ambiti della produzione musicale contemporanea, del jazz e dell’improvvisazione musicale. Nel 2018 ha partecipato agli workshop Abeceda a Lubiana e Doek ad Amsterdam, dove si è anche esibito. È stato inoltre selezionato per la partecipazione allo “Cph experimental music camp” presso l’RMC (Rhythmic Music Conservatory) di Copenaghen. Si è esibito per i Festival Multiversal North a Copenaghen, di Amburgo, di Berlino, di Brda a Šmartno (Slovenia), All That Jazz Festival a Malinska e ZEZ Festival di Zagabria (Croazia). Ha pubblicato il mini-album per chitarra solista “doing nothing is better than doing bad things” e l’album in duo “Volim te, pazi se, fališ mi” con “Pazi oštar pas”, un duo con Andro Manzoni.

Marco Risolino ha avviato lo studio del pianoforte “C. Monteverdi” di Musile di Piave (Venezia) nel 2006 con Giovanna Rossetto. Dal 2015 è iscritto al Triennio accademico di Pianoforte, dopo aver seguito i corsi preaccademici con Alessandro Paparo. Ha inoltre studiato Pianoforte jazz con Paolo Vianello e Chitarra elettrica con Alessandro Pasqual. Si è esibito in diverse formazioni jazz, in duo, trio e quartetto. Ha seguito i Clinics di Veneto Jazz (2011) come chitarrista, frequentando il corso di Rory Stuart e i corsi di Umbria Jazz (2012) come pianista con Mark Shilansky. Ha partecipato alla registrazione dell’album “Monteverdi New Voices & Friends”. Ha conseguito il primo premio al Concorso di musica moderna “Onde Sonore” di Jesolo Lido in veste di chitarrista solista nel 2011, il primo premio con il gruppo jazz “Midnight Quartet” nel 2012 e il quarto premio al “Concorso pianistico internazionale San Donà di Piave” nel 2014. Attualmente studia con i maestri Federico Consoli e Rita Verardi.

Page 6: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Marin Goleminov è un noto compositore bulgaro, direttore d’orchestra, violinista e didatta del XX secolo. Studiò composizione in Francia con Paul Dukas e Vincent d’Indy e stabilì uno stretto legame con i due celebri musicisti. Completò gli studi conseguendo la medaglia d’oro e proseguì la sua formazione musicale in Germania con Joseph Haas. Al suo ritorno in Bulgaria, M. Gemi-nov divenne titolare della cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Stato di Sofia. Fu prolifico compositore e creò opere di rilievo, tra le quali i balletti, tre opere, sinfonie, musiche da camera. Il suo stile compositivo si caratterizza per il vivo interesse nei confronti delle musiche fol-cloristiche ed in particolare della diafonia popolare; tuttavia la sua produzione musicale supera i confini del tradizionalismo e fonde la tradizione con i modelli formali della cultura occidentale.

30 gennaio 2019 ore 20.30Sala Tartini

Velislava Karagenova – pianofortecon la partecipazione di Katya Vasileva – pianoforte

In collaborazione con Academy of Music, Dance and Fine Arts - Plovdiv (Bulgaria)

Marin Goleminov Five Impressions per pianoforte1908 – 2000 Arabesque Pierrot Méditation Fresque Improvisation

Svetoslav Karagenov Miniatures1967

Nikolay Stoykov Sonatina per pianoforte1936

Isaac Albéniz Jerez 1860 – 1909 (arrangiamento per pianoforte a 4 mani di S. Karagenov)

Samuel Barber Ballet Suite “Souvenirs” op. 28 per pianoforte a 4 mani 1910 – 1981 Waltz Schottische Pas de deux Two-step Hesitation Tango Galop

M. Goleminov venne insignito della Laurea honoris causa dall’Accademia di Musica, Danza e Belle Arti di Plovdiv. Le opere per pianoforte occuparono un ruolo meno rilevante nella sua produ-zione musicale. Goleminov compose le Impressions, brani caratterizzati da un’evidente influenza dell’impressionismo francese, dedicandole a un pianista belga, suo collega ed amico.Nikolay Stoykov appartiene alla generazione contemporanea di compositori bulgari e ha otte-nuto un generale riconoscimento della qualità della sua produzione artistica. Sebbene non militi nell’avanguardia musicale bulgara, la sua disposizione e il suo impegno di artista sono indirizzati a ricercare nuove prospettive nella produzione musicale contemporanea del suo paese. Stoykov è professore all’Accademia di musica, danza e belle arti di Plovdiv. Un ambito nel quale Stoykov ha raggiunto notevole successo è quello della produzione corale. La musica per pianoforte, ben-ché non preminente nel suo catalogo, riveste un ruolo significativo. La Sonatina è una delle sue prime opere, ma ne ha curato negli anni nuove versioni, l’ultima nel 2010. La composizione è dedicata alla moglie, nota docente di pianoforte a Plovdiv.Svetoslav Karagenov è professore associato di Armonia e Analisi musicale all’Accademia di Plov-div. La sua carriera di compositore iniziò negli anni ’90, quando venne ammesso allo studio della composizione sotto la guida del compositore e direttore d’orchestra bulgaro Ivan Spassov. Ha sviluppato un linguaggio musicale personale, basato su tecniche moderne: elementi aleatori, se-rialismo, notazione grafica. Karagenov è membro dell’Unione dei compositori bulgari e Direttore del Concorso internazionale di composizione Ivan Spassov. Il ciclo Miniatures è stato ideato allo scopo di avvicinare i giovani pianisti ai più recenti orientamenti del linguaggio musicale contem-poraneo. I brani sono stati composti tra il 2000 e il 2007 e alcuni sono stati inclusi in programmi di concorsi pianistici bulgari per giovani esecutori.La creazione della suite Iberia impegnò Isaac Albeniz negli anni 1905-1909. Albeniz definì le parti che compongono il capolavoro per pianoforte “dodici nuove impressioni”. Si tratta di brani di straordinaria ricchezza armonica e ritmica e difficoltà tecnica. La versione a 4 mani di Jerez (seconda parte del quarto Libro della suite), dovuta a S. Karagenov, conferisce ariosità all’ordito musicale e ne esalta gli aspetti dinamici.La suite Souvenirs op. 28 di Samuel Barber, rappresenta, come esplicitamente dichiarato dal compositore, una sorta di divertita ed affettuosa evocazione di un tempo passato, e in partico-lare di un lontano 1914, «l’epoca dei primi tanghi», in cui la madre lo conduceva, ancora fanciullo, alla celebre Palm Court dell’Hotel Plaza di New York per il tè. Il New York City Ballet commissionò a Barber una versione orchestrale la cui stesura venne completata nel 1955.

Isaac Albeniz Samuel Barber

Page 7: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Velislava Karagenova si è laureata presso l’Accademia di Musica, Danza e Belle Arti di Plovdiv nelle classi di Georgi Petrov (Pianoforte) e del violinista Nedyalcho Todorov (Musica da camera) e ha completato i suoi studi negli indirizzi didattico musicale e interpretativo (Pianoforte). V. Karagenova ha seguito numerose masterclasses tenute da eminenti professori, tra i quali Germaine Mounier e Ventsislav Yankov (Francia) e Alexander Alexandrov (Russia). Dal 1996 è docente della Academy. Attualmente è Lettrice nelle discipline di Pianoforte, Storia del repertorio pianistico, Analisi della letteratura musicale e recentemente ha tenuto anche lezioni di Clavicordo e Organo. V. Karagenova nutre particolare interesse per i repertori cameristico, liederistico e per la musica contemporanea. Svolge un’intensa attività concertistica e ha partecipato a numerosi Festival in Bulgaria (New Bulgarian Music, International Festival Winter Music Evenings “Prof. Ivan Spasov”, Festival in the Old Town) e negli Stati Uniti. Ha eseguito registrazioni per le emittenti nazionali televisiva e radiofonica e per TV Eurocom. V. Karagenova è inoltre autrice

di tre libri: Albeniz and his Iberia – through the Pianist’s View, The Method of Leimer and Gieseking e The Clavier Cycle Six Metamorphoses by N. Stoykov – two Aspects. Ha collaborato intensamente con la pianista Katya Vassileva; il duo pianistico, attivo sin dal 1999, ha al suo attivo un ampio repertorio e ha tenuto numerose prime esecuzioni per il pubblico del proprio paese.

Katya Vasilevasi è laureata in Pianoforte nell’Istituto superiore “D. Petkov” di Plovdiv sotto la guida di Rada Stambolova e nell’Accademia Nazionale di Musica “Pancho Vladigerov” di Sofia nella classe di pianoforte di Lili Atanasova. Esecuzioni pianistiche di K. Vassileva sono state trasmesse da Radio Plovdiv e dalle emittenti nazionali bulgare. Ha tenuto concerti in Ungheria e Russia e si è esibita con l’Orchestra Filarmonica di Plovdiv diretta da Emil Tabakov. Attualmente K. Vassileva ricopre il ruolo di Assistant Chief all’Accademia di Musica, Danza e Belle Arti di Plovdiv e tiene concerti in formazioni da camera a Sofia, Plovdiv, Vratza e in altre città della Bulgaria.

Page 8: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

6 febbraio 2019 ore 20.30Sala Tartini

Manuel Tomadinsi è distinto quale uno degli organisti italiani più brillanti e rappresentativi della sua generazione. Ha conseguito i diplomi di Pianoforte, Organo e composizione organistica e Clavicembalo, tutti con il massimo dei voti. Dal 2001 al 2003 ha studiato presso la “Schola Cantorum Basiliensis” (Svizzera) nella classe di Jean Claude Zehnder; di grande importanza per la sua formazione sono state le lezioni con Ferruccio Bartoletti e Andrea Marcon. È docente di Organo al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste e si dedica costantemente all’approfondimento delle problematiche inerenti la prassi esecutiva della musica rinascimentale e barocca, anche attraverso lo studio della trattatistica e degli strumenti storici. Svolge intensissima attività concertistica, sia solistica, sia in assiemi e come accompagnatore in Italia e in tutta Europa. Ha inciso numerosi dischi per le etichette Brilliant, Bongiovanni, Tactus, Fugatto, Bottega Discantica, Toondrama, Centaur Records, Stradivarius e Dynamic soprattutto agli organi storici del Friuli

Venezia Giulia, dell’Olanda e della Germania. Le registrazioni di opere di Bruhns–Hasse, Kneller–Leyding–Geist, Franz Tunder e Saxer–Erich–Druckenmuller sono stati recensite e premiate dalla rivista francese Diapason. Manuel Tomadin è direttore artistico del Festival organistico internazionale friulano “G. B. Candotti” e del Festival “A. Vivaldi” di Trieste ed è organista titolare della Chiesa Evangelica Luterana di Trieste. È risultato vincitore di 4 concorsi organistici nazionali e di 6 concorsi internazionali: spiccano il primo premio al Concorso di Füssen – Breitenwang – Mittenwald (Germania), il secondo premio con primo non assegnato al prestigioso concorso “Paul Hofhaimer” di Innsbruck (per ben due volte, 2004 e 2010) e il primo premio assoluto alla “Schnitger Organ competition” di Alkmaar (Olanda, 2011), che gli è valso il titolo di Organista europeo dell’ECHO 2012. È stato selezionato come concertista d’organo e di Clavicembalo nell’ambito del progetto “Friuli in Musica” promosso dalla Fondazione CRUP e dal CIDIM.

Dicembre 1705: l’incontro tra Dietrich Buxtehude e Johann Sebastian Bach

Correva l’anno 1705. In quel freddo mese di dicembre, dopo circa 400 chilometri percorsi in viag-gio da Arnstadt a Lubecca, ebbe luogo l’incontro di Johann Sebastian Bach con colui che segnò profondamente la sua attività compositiva, un grande organista e compositore che ben sapeva utilizzare l’arte dello Stylus Fantasticus in voga a quel tempo: Dietrich Buxtehude, organista della Marienkirche di Lubecca, successore di un altro notevole musicista, Franz Tunder. Per succedergli, Buxtehude aveva dovuto sposarne la figlia, secondo l’uso di quel tempo.In seguito a quella trasferta, che avrebbe dovuto durare 4 settimane ma che durò 4 mesi, Bach dovette mutare sensibilmente il suo approccio all’esecuzione e alla concezione formale della musica; egli ebbe sempre presenti anche altri modelli, e recepì in particolare influenze stilistiche italiane e francesi, ma il ruolo dell’amico e collega Buxtehude rimase sempre rilevante. Decisi-vo fu probabilmente anche il ruolo delle Abendmusiken, sorta di intrattenimenti musicali che si svolgevano regolarmente all’interno della Marienkirche e la cui notorietà era diffusa in tutta la Germania. Le musiche eseguite, di carattere oratoriale, possono avere avuto un ruolo di ispira-zione nei confronti della massiccia produzione di cantate che Bach affrontò in epoca successiva. Una delle clausole previste per la successione al maturo musicista di Lubecca (che allora conta-va 68 anni) nel ruolo di organista della Marienkirche era rappresentata, come sopra ricordato, dalle nozze con la figlia. Pare che anche Bach, come Haendel e Mattheson (certo interessati a ricoprire la prestigiosa posizione ma poi scoraggiati da tale vincolo), rinunciasse all’opportunità

Manuel Tomadin – organo

Dietrich Buxtehude Toccata in re minore BuxWV 1551637 – 1707 Fuga in do maggiore BuxWV 174 Gelobet seist du, Jesu Christ BuxWV 188 Preludio Fuga e Ciaccona BuxWV 137 Nun komm der Heiden Heiland BuxWV 211 Johann Sebastian Bach Fantasia in Sol Maggiore BWV 5711685 – 1750 Vater Unser im Himmelreich BWV 762 Preludio e fuga in la minore BWV 551 Fuga à la Gigue BWV 577 Preludio in Do Maggiore BWV 566

professionale in virtù di altre prospettive che reputò più allettanti.Quando si confrontano le opere del tardo Buxtehude con quelle giovanili di Bach non si possono non individuare aspetti di somiglian-za e affinità, stilemi di un medesimo linguag-gio e un uso sistematico della dissonanza secondo quella ‘teoria degli affetti’ che stava alla base di una nuova espressività musicale. Il trattato sull’arte oratoria di Quintiliano, che pare guidare la costruzione retorica delle loro musiche, era ben noto ad entrambi i compo-sitori, e tutto ciò fa sì che nel programma pro-posto si impongano con evidenza all’ascolto elementi di confronto e assonanza tra i due grandi organisti della Germania del Nord.

Page 9: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

13 febbraio 2019 ore 20.30Sala Tartini

Ispirato alle omonime figure mitologiche, il rondeau “Les Cyclopes” è un brano tratto dalla rac-colta Pièces de Clavecin pubblicata a stampa nel 1724 di Jean-Philippe Rameau. Si tratta di una delle pagine più teatrali e narrative, e come suggerito dal modello mitologico, è articolato in maniera triadica. Scritta nel 1970, la Seconda Sonata di Einojuhani Rautavaara trae impulso creativo dalle parole del suo sottotitolo, “The Fire Sermon“ (Il sermone del fuoco). Come lo stesso autore scrisse, «non esiste un collegamento cosciente con il poema di T.S. Eliot che riporta lo stesso nome [parte del poemetto “La terra desolata”, The Waste Land] o con il famoso sermone di Buddha. Tutti e tre i movimenti osservano il principio della crescita continua e l’idea iniziale cresce in estensione, densità e forza fino a quando l’ordito musicale va in pezzi (spesso generando cluster), diventa dissonante, si dissolve in una nebbia sonora o, come nella fuga conclusiva, tracima dal pathos alla banale ironia per un fugace istante. Il misticismo e la devozione della prima Sonata lasciano qui il posto al pessimismo, a una lotta incessante e frustrante».Ispirandosi a opere pianistiche di autori come Debussy e Bartók, George Crumb, nella composi-zione dei suoi quattro volumi che portano il titolo di Makrokosmos, trasse spunto da da elementi concettuali quali la ricerca dell’origine del male, la scoperta delle proprietà magiche della musi-ca, l’atemporalità del tempo, la profonda ironia della vita. La citazione di Pascal “l’eterno silenzio dell’infinito mi terrorizza” esprime emblematicamente il carattere di questa musica che presenta analogie, secondo l’autore, sia con il lato oscuro di Chopin, sia con la spensieratezza delle pagine infantili di Schumann. «Mite e calmo» (Mild und leise) appare agli occhi di Isolde il volto di Tristan, ormai abbandonato tra le braccia della morte; intonando l’ultimo canto, anch’ella trapassa per congiungersi final-mente all’amato. Si conclude così il dramma musicale Tristan und Isolde di Richard Wagner con la Isoldes Liebestod che Franz Liszt, ammiratore dell’opera, decise di parafrasare cercando di mantenere il più possibile intatta la sostanza della scena drammatica.I Klavierstücke op. 76 rappresentano la prima raccolta di piccoli pezzi di Johannes Brahms: essa comprende quattro capricci e quattro intermezzi, la cui titolazione generica intende delibe-ratamente evitare associazioni programmatiche. Ciascuno dei brani, nonostante la brevità, è fortemente caratterizzato dal punto di vista emotivo; benché eseguibili anche singolarmente, essi sono ordinati secondo un forte senso musicale, tonale e espressivo.

Maria Iaiza – pianoforte

Jean–Philippe Rameau da Pièces de Clavecin (1724): 1683 – 1764 “Les Cyclopes”

Einojuhani Rautavaara Sonata n. 2 “The Fire Sermon”1928 – 2016 Molto Allegro Andante assai Allegro brutale

George Crumb da Makrokosmos, I volume: 1929 n. 2 Proteus (Pisces) n. 3 Pastorale (from the Kingdom of Atlantis, ca. 10.000 B.C.) (Taurus) n. 8 The Magic Circle of Infinity (Moto Perpetuo) (Leo)

Franz Liszt Isoldes Liebestod aus Tristan 1811 – 1886 und Isolde (R. Wagner) S. 447

* * *

Johannes Brahms Klavierstücke op. 76 1833 – 1897 n. 1 Capriccio in fa diesis minore Un poco agitato n. 2 Capriccio in si minore Allegretto ma non troppo n. 3 Intermezzo in la bemolle maggiore Grazioso n. 4 Intermezzo in si bemolle maggiore Allegretto grazioso n. 5 Capriccio in do diesis minore Agitato ma non troppo presto n. 6 Intermezzo in la maggiore Andante con moto n. 7 Intermezzo in la minore Moderato semplice n. 8 Capriccio in do maggiore Grazioso ed un poco vivace

Page 10: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Maria IaizaNata a Palmanova nel 1998, è stata avviata dai genitori allo studio del pianoforte. All’età di cinque anni ha iniziato gli studi sotto la guida di Maria Puxeddu. Ha proseguito gli studi accademici presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine nella classe di Giovanni Baffero, conseguendo nell’ottobre 2017 il diploma accademico di I livello con il massimo dei voti e la lode. Attualmente frequenta il biennio specialistico al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste con Teresa Trevisan. Si è perfezionata grazie a masterclass con pianisti di fama, quali Andrej Jasinsky, Antoinette Van Zabner, Marc Pierre Toth, Daniel Rivera, Maurizio Baglini, Irene Russo e Michael Lukas. Inoltre, nell’ambito del programma Erasmus, ha studiato sotto la guida di Thérèse Fahy, docente presso la Royal Irish Academy of Music di Dublino. In qualità di allieva dell’Accademia del Ridotto di Stradella, ha seguito il corso di perfezionamento con Aquiles delle Vigne. Dopo le prime esperienze concertistiche per la stagione del “Salotto dei Concerti”, negli anni 2015 – 2017 è stata scelta per prendere parte ai concerti riservati ai migliori studenti del Conservatorio, che si tengono presso il Castello di Udine. Si è esibita inoltre in recital in numerose stagioni in Italia e Croazia e ha preso parte all’evento concertistico dedicato al centenario della morte di Debussy al Teatro Miela di Trieste. Ha suonato in duo pianistico all’Universität für Musik und darstellende Kunst Wien, al Conservatorio di Udine e di Trieste. Inoltre si è esibita come solista con la Civica Orchestra di Fiati “G. Verdi” nella stagione 2018 del Teatro Piccola Fenice di Trieste. Si è distinta in diversi concorsi, ottenendo risultati tra cui il Primo Premio al Concorso di

Paularo, al Concorso per Giovani Musicisti “Città di Palmanova”, all’International Competition for Young Pianists di Bitola (Macedonia) nel 2017, al Concorso Internazionale “Città di Stradella”, al Concorso Internazionale “Lia Tortora” di Città della Pieve nel 2018. È risultata vincitrice della borsa di studio “L. Mari” in quanto miglior diplomata in pianoforte dell’anno accademico 2016 – 2017 del Conservatorio “J. Tomadini” e ha ricevuto il supporto della Fondazione Ananian nel 2017.

Page 11: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

20 febbraio 2019 ore 20.30Sala Tartini

Les cordes chantantes

Arpa e chitarra vantano un percorso comune che si perde nei meandri della storia della musica. Sin dal Medioevo, gli antenati di questi due strumenti sono stati spesso e volentieri accostati sia nell'iconografia che nella prassi esecutiva comune. Così come la vihuela e l’arpa spagnola, associate assieme alla tecla in moltissima della trattatistica del 1500-1600, erano strumenti che suonavano assieme e che appartenevano ai consort della musica alta, quella per intenderci eseguita nelle nobili corti.Arrivando ai nostri giorni, la formazione Arpa e Chitarra ha ricevuto una sorta di ‘consacrazione’ grazie alla celebre serie di concerti tenuti dai due grandi mostri sacri Nicanor Zabaleta all’arpa e Narciso Yepes alla chitarra, che per primi alla Carnegie Hall di New York eseguirono il brano di Montsalvatge in programma questa sera oltre che dal grande chitarrista spagnolo Andrés Segovia per il quale Tansmann rielaborò per arpa e chitarra la celebre Suite in modo polonico, anch’essa tra i brani che saranno eseguiti. Proprio attorno a queste due importanti opere è costruito il programma del duo Nicoletta San-zin e Sandro Torlontano, due artisti con una lunga esperienza concertistica solistica, colleghi al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, nel quale, con il loro approccio mai scontato e attento ad ogni profondo particolare musicale, ascolteremo, oltre ai due brani originali citati di Tansman e Montsalvatge, le trascrizioni della deliziosa e appassionata Siciliana tratta dal Concerto per chitarra e archi op. 30 di Giuliani, le cui sonorità ben si sposano con quelle dell’arpa, il celebre Adagio dal Concerto per chitarra e orchestra di Rodrigo (che lo trascrisse anche per arpa proprio su richiesta di N. Zabaleta), la splendida Oriental di Granados e, per finire, in un vortice sonoro trascinante, il Fandango di Boccherini.

Nicoletta Sanzin – arpa Sandro Torlontano – chitarra

Mauro Giuliani dal Concerto n. 1 op. 30 per chitarra e archi: 1781 – 1829 Siciliana per chitarra e arpa

Xavier Montsalvatge dalla Fantasia per arpa e chitarra: 1912 – 2002 Claroscuro

Joaquin Rodrigo dal “Concierto de Aranjuez” per chitarra e orchestra: 1901 – 1999 Adagio per chitarra e arpa

Alexander Tansman Suite in modo polonico per chitarra e arpa1897 – 1986 Entrée Gaillarde (XVI siècle) Kujawiak (Mazurka lente) Tempo di polonaise Kolysanka n. 1 (Berceuse d’Orient) Oberek (Mazurka vive)

Enrique Granados Oriental per arpa e chitarra1867 – 1916

Luigi Boccherini dal Quintetto n. 4 in re maggiore (G 448) 1743 – 1805 per chitarra e archi: Introduzione e Fandango per chitarra e arpa

Page 12: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Sandro Torlontano Diplomatosi con il massimo dei voti al Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli con Bruno Battisti D’Amario, si è perfezionato con José Tomas in Spagna e con Alberto Ponce in Francia all’École Normale de Musique “Alfred Cortot” de Paris, dove in un solo anno ha conseguito il Diplôme supérieur d’exécution. Primo assoluto in Concorsi Nazionali ed Internazionali con presidenti di giuria come Goffredo Petrassi, Franco Donatoni, Angelo Gilardino, nel 1994 risulta vincitore (3° classificato su oltre 800 iscritti) del Concorso per titoli ed esami per l’insegnamento nei Conservatori, in seguito al quale diviene docente di chitarra dapprima nei Conservatori di Napoli, Foggia, Venezia e dal 2011 al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. È stato invitato da prestigiose istituzioni concertistiche esibendosi, oltre che in Italia, in Germania, Francia, Spagna, Svizzera, ex Yugoslavia, Portogallo, Turchia, Danimarca, Lettonia e in U.S.A. dove è stato per quattro anni regolarmente ospite del “Newport Music Festival”. Ha collaborato con varie orchestre fra cui l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma

sotto la direzione di Myung-whun Chung, Daniele Gatti, Hans Vonk, suonando nel 2000 alla presenza di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e partecipando da solista con Luis Bacalov come direttore all’inaugurazione della Cavea del Parco della Musica a Roma. Ha preso parte con I Solisti Aquilani all’esecuzione e all’incisione per la Dynamic in prima nazionale dell’opera “Maria de Buenos Aires” di Astor Piazzolla. Ha registrato per RAI, Mediaset, SAT2000, Catalunja Radio (Spagna), Dayton Public Radio, WGBH (U.S.A.), RTS (Serbia); ha inciso per la Dynamic e Videoradio, ha effettuato revisioni di opere contemporanee per chitarra ed è invitato come membro di giuria in Concorsi Nazionali ed Internazionali. Sandro Torlontano suona su una chitarra “Lorenzo Frignani” del 2013.

Nicoletta SanzinDiplomatasi col massimo dei voti e lode presso il Conservatorio “J. Tomadini” sotto la guida di P. Tassini, si è perfezionata negli USA con E. Malone e S. Mc Donald e in Italia con E. Zaniboni all’Accademia di S. Cecilia, diplomandosi col massimo dei voti, lode e borsa di studio SIAE. Premiata in concorsi nazionali e internazionali, si è esibita ai World Harp Congress di Vienna, Parigi, Dublino e Hong Kong e ai Simposi Europei di Norimberga e Perugia. Ha collaborato con orchestre prestigiose in Italia e all’estero (Teatro La Scala di Milano, Teatro Verdi di Trieste, Accademia di S. Cecilia di Roma, Orchestra della RAI di Roma, RTV Slovenia, TKWO, Orchestra di Padova e del Veneto, ecc.) sotto la direzione di Maestri quali D. Barenboim, R. Muti, Y. Temirkanov, S. Argiris, M. Angius ecc. Dal 1995 al 2001 è stata Prima arpa della Slovenska Filharmonija con cui si è esibita anche come solista (Concerto di R. Glière, Double concerto per arpa e oboe di W. Lutoslawski, Danse sacrée et profane di C. Debussy, Concerto per arpa e flauto di W. A. Mozart). Dal 1983 svolge intensa attività concertistica sia come solista che in formazioni cameristiche in importanti festival in Italia e all’estero;

registra per radio e TV e ha all’attivo oltre 20 CD. È docente di arpa presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste e la Scuola S. Cecilia a Portogruaro. Invitata frequentemente in giurie di concorsi nazionali e internazionali, tiene masterclass, collabora con la rivista In Chordis, è corrispondente del WHC Review. Dal luglio del 2011 fa parte del Board of Directors del World Harp Congress, ed è membro del Comitato Artistico dell’Associazione Italiana dell’arpa.

Page 13: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

27 febbraio 2019 ore 20.30Sala Tartini

Volti del Novecento e Thema Regium

Tre rappresentative opere del repertorio pianistico novecentesco costituiscono i capisaldi di que-sto programma. Il poema di Skrjabin è una delle creazioni più significative del visionario com-positore; secondo Vladimir Horowitz, esso rappresenta la singolare convinzione dell’autore che un calore sempre più divampante avrebbe portato alla distruzione infuocata della terra, e in tale prospettiva può essere letta la tensione emotiva che conduce lungo tutta l’opera «Vers la flamme».Contemplativa è invece l’atmosfera che pervade La vallée des cloches di Ravel in cui, avvolta nei rintocchi di numerosi campanili, si eleva nell’aria una lunga melodia malinconica e rassegnata. Con la stessa placidità dell’esordio il brano si conclude riportando in primo piano il tripudio colo-ristico degli echi delle campane. Conclude il programma la Sonata di Barber, capolavoro del compositore americano che, con una scrittura poliedrica, da neotonale a seriale dodecafonica, ricorre a un’ampia tavolozza di colori alternando caratteri di straordinaria drammaticità, ironia grottesca e mestizia. Proprio nel-la Sonata, ma anche negli altri due brani, risulta evidente come tali esponenti delle avanguardie del Novecento traessero ispirazione dagli esempi classici nell’ordine formale, nell’utilizzo del con-trappunto, nella rielaborazione tematica. Tra tutti i modelli, spicca quello di Johann Sebastian Bach, la cui opera ha rivestito un ruolo paradigmatico nel corso della storia della musica.In questo programma, alle musiche sopra descritte si alternano brani dall’Offerta Musicale, ca-polavoro e penultima opera di Bach. L’opera germina e trae sviluppo dal cosiddetto Tema Regio – ideato dal re di Prussia Federico II – sul quale venne chiesto al compositore di improvvisare un Ricercare a tre voci presso la corte di Potsdam. In seguito, vennero recapitati al committente, in qualità di ‘Offerta musicale’, i restanti brani dell’opera: numerosi canoni e un monumentale Ricer-care a sei voci, una composizione in cui si ‘ricercano’ diverse diverse combinazioni polifoniche da realizzare attraverso una complessa elaborazione del materiale tematico.

Luca Chiandotto – pianoforte

Johann Sebastian Bach da Musikalisches Opfer BWV 1079:1685 – 1750 Ricercare a 3 voci in do minore

Aleksandr N. Skrjabin Poème op. 72 “Vers la flamme”1872 – 1914

J. S. Bach da Musikalisches Opfer BWV 1079, Canoni sopra il Tema Regio: 1. Canon a 2 cancrizans 2. Canon a 2 violini in unisono 3. Canon a 2 per motum contrarium 4. Canon a 2 per augmentationem, contrario motu 5. Canon a 2 per tonos 6. Canon perpetuus super Thema Regium

Maurice Ravel da Miroirs: 1875 – 1937 n. 5 “La vallée des cloches”

J. S. Bach da Musikalisches Opfer BWV 1079: Ricercare a 6 voci in do minore

Samuel Barber Sonata in mi bemolle minore op. 261910 – 1981 Allegro energico Allegro vivace e leggero Adagio mesto Fuga: Allegro con spirito

Page 14: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Luca ChiandottoDiplomato in Pianoforte nel 2017 con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, frequenta attualmente il secondo anno del biennio specialistico di Pianoforte ad indirizzo interpretativo sotto la guida di Flavio Zaccaria. Nato a Latisana (Udine) nel 1995, inizia lo studio del pianoforte all’età di cinque anni presso la Scuola Comunale di musica della propria città, sotto la guida di Jessica Galetti. Nell’anno accademico 2015–2016 ha partecipato al progetto “Erasmus” studiando con Klaus Kaufmann all’Università “Mozarteum” di Salisburgo. Da anni si perfeziona inoltre con Marian Mika e partecipa a masterclass di noti concertisti e didatti, quali Benedetto Lupo, Alessandro Taverna, Irene Veneziano e Aquiles Delle Vigne. Ha seguito numerose lezioni proposte dal Conservatorio di Trieste con professori provenienti da istituti di musica stranieri. Si è esibito in sale da concerto del Nord Italia e all’estero a Trieste, Venezia, Vicenza, Treviso, Milano, Radovlijca (Slovenia) e Salisburgo. In qualità di solista con orchestra ha debuttato nel 2016 con l’Orchestra del Conservatorio di Trieste diretta da Romolo Gessi, suonando in cinque occasioni il concerto KV 414 di W. A. Mozart. Nel 2018 ha eseguito il Concerto n. 2 di Chopin con la Belgrade Symphony, diretta da Radan Jovanović, nella Sinagoga di Novi Sad. Ha partecipato a svariati concorsi pianistici, ottenendo il primo premio nella sua categoria al concorso internazionale “Accademia Musicale Romana” (2013), il primo premio ai concorsi “Maria Grazia Fabris” di Trieste (2015) e “Città di Palmanova” (2017). Nel 2018 è stato finalista all’“Isidor Bajic Piano Memorial Competition” di Novi Sad, ha conseguito

la borsa di studio “Sinclair Ravazzolo” del Rotary Club Portogruaro (che gli ha permesso di esibirsi nel Festival internazionale di musica di Portogruaro) e ha ottenuto il terzo premio al concorso internazionale “G. Rospigliosi – Premio Schumann 2018” e il “Premio Lamberto Brunelli”, riservato ai migliori diplomati italiani del 2017.

Page 15: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

6 marzo 2019 ore 20.30Sala Tartini

Aleš Lavrenčič(1998), nato a Doberdò del Lago (GO), ha iniziato gli studi al Conservatorio di Udine sotto la guida di Jurij Križnič. Nel 2017 vi ha conseguito il diploma accademico di primo livello con il massimo dei voti e menzione speciale sotto la guida dei maestri Stefano Furini, Lucio Degani e Diana Mustea, con la quale tuttora prosegue gli studi al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Ha inoltre partecipato a corsi di perfezionamento con Vasilij Meljnikov, Helfried Fister, Stefan Milenković, Enrico Gatti, Markus Wolf, Maria Grazia Bellocchio, Marco Rizzi, Marco Fiorini, Enrico Dindo. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il primo premio assoluto con punteggio massimo e menzione speciale al “Concorso Musicale Palmanova” (2013), i primi premi all’“International Music Competition Spincich” di Trieste (2008 e 2011) e al Concorso internazionale

musicale per giovani musicisti Euritmia di Povoletto (Udine, 2011), il secondo premio al “Premio Lilian Caraian” di Trieste (2015). Svolge attività concertistica in qualità di solista con numerose orchestre, tra le quali la formazione de “I Solisti Veneti” e le orchestre dell’Accademia di Lubiana e della Glasbena Matica di Trieste. Svolge inoltre regolare attività in duo con il padre Ilario Lavrenčič, affrontando un vasto repertorio di musica da camera per violino e pianoforte. Di recente è risultato idoneo nel ruolo di violino di spalla all’Orchestra Nazionale Sinfonica dei Conservatori Italiani e di violino di fila presso la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste. Ha collaborato nella sezione dei violini primi con l’orchestra della Fondazione Arena di Verona. Svolge regolare ruolo di spalla con l’Orchestra giovanile del Friuli “Filarmonici Friulani”.

La Ciaccona bachiana, scritta nel 1720 come tempo conclusivo della Seconda Partita per violino solo, prende avvio da un tema di otto battute e prosegue con un corale di trentadue variazioni, in una entusiasmante progressione ritmica. È una delle pagine più universalmente esaltate della musica strumentale, ricca delle più ardite figurazioni del virtuosismo violinistico. Va ricordato che della Ciaccona per violino solo esistono trascrizioni per pianoforte fatte da Brahms e da Busoni, il quale impresse alla sua rivisitazione bachiana un respiro possente e di grande tensione tra-scendentale.La Sonata in la maggiore di Franck per violino e pianoforte fu composta nel 1886 e dedicata al violinista belga Eugène Ysaÿe, che la eseguì per la prima volta a Bruxelles l’anno successivo con grande successo. Frutto di un lungo e accurato lavoro che investe soprattutto l’elemento temati-co, questa pagina sembra invece, per la sua grande fluidità e scorrevolezza e per la nitidezza di alcune delle sue idee, scritta di getto, seguendo l’estro di una felice ispirazione. Anche l’impegno formale, come del resto accade sempre nelle composizioni di Franck, è in realtà estremo.La Tzigane di Ravel, composta nel 1924, si rifà all’area boema-ungherese, quella degli zigani appunto, e non è lontana da alcune suggestioni spagnole di ambiente gitano: un sotterraneo legame unisce questi due gruppi etnici in una fonte comune di ispirazione. È caratterizzante la lunga cadenza iniziale per violino; nella parte successiva non mancano espressioni di stile zinga-resco – mordenti, gruppetti di piccole note, pizzicati e trilli – che raggiungono nella stretta finale gli scoppiettanti fuochi d’artificio di un moto perpetuo di irresistibile e travolgente musicalità.

Aleš Lavrenčič – violinoSebastiano Gubian – pianoforte

Johann Sebastian Bach dalla II Partita in re minore per violino solo BWV 1004:1685 – 1750 Ciaccona

César Franck Sonata per violino e pianoforte in la maggiore1822 – 1890 Allegretto ben moderato Allegro Recitativo – Fantasia Allegretto poco mosso

Maurice Ravel Tzigane “Rapsodie de Concert”1875 - 1937

Page 16: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Sebastiano Gubian(1997) ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 6 anni. Nel 2017 ha conseguito il Diploma accademico di I livello con il massimo dei voti e la lode nella classe di Giuseppe Albanese presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, dove attualmente frequenta il Biennio specialistico interpretativo. Si è perfezionato con D. Rivera, I. Russo, S. Gadjiev e ha seguito masterclass con A. Lucchesini, R. Cappello e altri docenti. Premiato in numerosi concorsi, ha vinto il Primo premio nelle edizioni 2013 e 2014 del Concorso “J. S. Bach” di Sestri Levante e nel Concorso “Crescendo” di Firenze, nel quale la giuria era presieduta da Maria Tipo. A 12 anni ha conseguito un Primo premio al primo Concorso Internazionale di Teoria e Solfeggio di Lubiana. Ha debuttato come solista nel settembre 2016 con l’Orchestra giovanile “Filarmonici Friulani” nel terzo Concerto di Beethoven. Ha tenuto recital e partecipato a varie rassegne concertistiche sia all’estero (Slovenia, Croazia, Lussemburgo) che in Italia. Opera anche nell’ambito della musica contemporanea e ha al suo attivo alcune prime esecuzioni assolute, tra cui I dieci Tropi aporetici di Alberto Patron e altre prime italiane, tra cui Morphè di Fabrizio Fontanot. Suona regolarmente con diverse realtà corali del territorio e in formazioni di musica da camera. È stato vincitore, in Duo con la flautista Milica Tomić, di una borsa di studio nell’ambito del premio “G. Novello” di Trieste. Come pianista e alla celesta, ha fatto parte dell’Orchestra giovanile “Città di Codroipo”, dell’Orchestra Sinfonica giovanile regionale “Musicainrete” e dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani. Ha frequentato il Laboratorio di Composizione e arrangiamento M.T.V.

Labs tenuto da Valter Sivilotti. Dal 2013 al 2016 ha diretto l’Orchestra del Liceo Classico “J. Stellini” di Udine, che ha condotto in concerto nella regione e all’estero e per la quale ha prodotto diversi arrangiamenti e orchestrazioni.

Page 17: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

13 marzo 2019 ore 20.30Sala Tartini

Kristi Hifzi ha iniziato a soli quattro anni lo studio del pianoforte, proseguendo il suo percorso professionale al Liceu Artistik “J. Misja” di Tirana, sotto la guida di Nadjezhda Porodini. Successivamente è stata ammessa al Triennio universitario nella classe di Kristina Laco, presso l’ARTEVE – Università delle Arti di Tirana (Albania). Nel 2016, grazie al progetto Erasmus, ha studiato per un semestre al Conservatorio “G. Tartini” e l’anno successivo vi è stata ammessa come allieva regolare. Nel 2018 ha conseguito la laurea di primo livello a pieni voti con lode ed è attualmente iscritta al primo anno del biennio interpretativo di Pianoforte, nella classe di Teresa Trevisan. Kristi ha ottenuto riconoscimenti in numerosi concorsi: Epta 2007, 2008, 2010, 2011-2012 (Four hands klavier competition), 2014, Pjeter Gaci (Albania,

2015), Kenget e Tokes (Earth Songs, Albania), Pianisti i RI (Kosovo), Ohrid Pearls (Macedonia), Dinu Lipatti (Roma), Macedonia Kavadarci Chamber Music Competition. Numerosi i concerti: recital nel 2014 e nel 2016; recital al Pianodrom Festival Albania nel dicembre 2017; concerti per Pomeriggi Musicali di Trieste, Progetto Debussy di Trieste (2018), Pomeriggi Musicali di Tirana e Kosovo. Kristi è stata premiata in vari concorsi: Primo premio EPTA 2014 e EPTA 2015 Tirana; Primo premio e Premio Johannes Brahms (assegnato da Heribert Koch) EPTA 2015 Gjakova (Kosovo); Primo premio Kavadarci International Chamber Music Competition e EPTA (pianoforte a 4 mani); Premio Chopin Festival, Earth’s songs competitons (Best Chopin Ballade). Ha seguito numerose masterclass con docenti di fama internazionale.Nel giudizio del biografo ed esegeta ottocentesco di Beethoven Wilhelm Lenz, la Sonata ‘Wald-

stein’ op. 53 è descritta come «una sinfonia eroica per pianoforte», mentre per lo studioso e pianista Charles Rosen «mai più nella sua carriera Beethoven tenterà di ritrovare per il pianista tanti effetti timbrici e invenzioni tecniche in un solo lavoro». Vi è in effetti, ancor più che nelle altre opere che compongono l’ampio corpus dedicato al genere della Sonata, ampliato nella forma e nel progetto e arricchito nell’invenzione e nel linguaggio, un modo quasi sinfonico di espressione. La Sonata venne significativamente dedicata al Conte Waldstein, il mecenate che favorì il giovanile trasferimento (1792) di Beethoven da Bonn a Vienna accompagnandolo con un profetico e solenne augurio («Sia Lei a ricevere, in grazia di un lavoro ininterrotto, lo spirito di Mozart dalle mani di Haydn»). La Sonata venne composta subito dopo la Sinfonia “Eroica” negli ultimi mesi del 1803, subì modifiche e tagli nel corso della composizione e fa ricorso a una grande gamma di effetti timbrici, richiedendo inoltre grande dominio della tecnica. Esempi di singolarità di scrittura emergono già nel pulsante esordio, e giungono sino alle ottave in glissando e ai trilli infiniti del Prestissimo finale.Il compositore Samuil Feinberg, di origine ebrea, nacque ad Odessa e crebbe a Mosca, dove svolse gli studi nel Conservatorio cittadino. Fu interprete originale e convincente del repertorio più classico, dalle Sonate pianistiche di Beethoven alle pagine più celebrate di Bach, Chopin e Schumann. Nello stile compositivo subì evidenti influenze dall’opera di Skrjabin, che lodò le sue composizioni; la sua opera pianistica richiama l’analoga produzione di Sergei Rachmaninov. La celebre pianista russa Tat’jana Nikolaeva affermò che ogni sua Sonata rappresenta una «poesia della vita». Bela Bartók dedicò al pianoforte la Sonata Sz 80 e il ciclo Im Freien Sz 81 a partire dal giugno del 1926, che il compositore stesso definì «l’anno pianistico». Il linguaggio armonico della sonata è politonale e spesso molto dissonante. La struttura è leggibile con chiarezza, i ritmi vari e netti, la scrittura pianistica percussiva e aspra, mentre il materiale motivico attinge alle strutture ripetitive della musica popolare, riflettendo l’interesse di Bartók per la musica della tradizione ungherese e rumena.

Kristi Hifzi – pianoforte

Ludwig van Beethoven Sonata n. 21 in do maggiore op. 53 “Waldstein”1770 – 1827 Allegro con brio Introduzione: Adagio molto Rondò. Allegretto moderato – Prestissimo

Samuil Feinberg Sonata n. 2 op. 2 1890 – 1962

Bela Bartók Sonata per pianoforte BB 88 SZ 801881 – 1945 Allegro moderato Sostenuto e pesante Allegro molto

Page 18: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

20 marzo 2019 ore 20.30Sala Tartini

Proiezione del film muto

“La memoria dell’altro” regia di Alberto Degli Abbati (1913)con Lyda Barelli e Mario Bonnard

In collaborazione con Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone e con Cineteca Nazionale della Fondazione CSC di Roma

Musica originale realizzata dalle classi di Composizione e Jazz del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste

compositori: Davide Coppola - Silvio Bartoli - Lorenzo Visintin - Riccardo Pitacco

Ensemble del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste

Snežana Aćimović – Dragana Gajić – violiniLiubov Zuraeva – viola

Kezia Andrejcsik – violoncelloSara Brumat – flauto

Andrea Corazza – clarinettoMarco Risolino – pianoforte

Direttore Biagio Micciulla

L’idea della collaborazione del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste con le Giornate del Cinema Muto di Pordenone si inserisce in una rinnovata ottica di progettazione multi-artistica, formativa e di produzione. Il progetto, coordinato dal prof. Matteo Alfonso, responsabile del corso di com-posizione per la musica applicata alle immagini, è stato realizzato con il coinvolgimento delle Scuole di Composizione e di quella di Jazz per la scrittura di una partitura originale a commento del film muto. LA MEMORIA DELL’ALTRO rappresenta la seconda collaborazione posta in atto, dopo il successo, nel 2017, di EINE VENEZIANISCHE NACHT, una pantomima cinematografica del grande rinnovatore teatrale Max Reinhardt del 1914, anche quella ambientata a Venezia.La realizzazione musicale ha tratto ispirazione dall’atmosfera espressionista che pervade l’intera pellicola, ma anche dal suo carattere decadente, proprio di un’età che prelude ai tragici fatti del primo conflitto mondiale. Nelle musiche si coglieranno suggestioni e riferimenti musicali alla Venezia del tempo, attraverso citazioni di danze e brani popolari coevi.La partitura è eseguita dall’Ensemble del Conservatorio di musica “G. Tartini”, a coronamento di un progetto didattico e professionale che ha coinvolto in modo coordinato diverse scuole del Conservatorio sia nella fase creativa e progettuale, sia in quella esecutiva.

La proiezione della copia digitale de LA MEMORIA DELL’ALTRO, restaurata nel 2018 dalla Cine-teca Nazionale con la cura di Daniela Currò Conservatore dell’archivio, è stata concessa dalla Fondazione Centro Sperimentale della Cinematografia.

Page 19: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Biagio Micciullasi è diplomato nel 2010 con il massimo dei voti presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina e ha in seguito ottenuto a pieni voti la Laurea di Secondo Livello in Trombone presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “R. Franci” di Siena sotto la guida di Fabiano Fiorenzani. Nel 2014 si è perfezionato a Berlino sotto la guida dei maestri Christhard Goessling, primo trombone dei Berliner Philarmoniker, e Andreas Klein, primo trombone della Deutsches Symphonie-Orchester Berlin. Nel luglio del 2014 ha vinto l’audizione per trombone nell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini di Ravenna e Piacenza fondata e diretta dal maestro Riccardo Muti per il triennio 2014/2017, per poi esibirsi in numerosi teatri esteri in tutta Europa, in alcuni paesi asiatici, in India e nei più importanti teatri italiani. È stato diretto da musicisti di fama internazionale tra i quali Muti, Mehta, Luisi, Conlon, Rustioni, Renzetti. Ha ottenuto idoneità e segnalazioni presso diverse orchestre italiane ed estere ed ha avviato collaborazioni con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra dell’Opera di Roma, l’Orchestra Regionale Toscana, la Junges Sinfonieorchester Berlin, la Symphony Orchestra of India ed altre. Nel giugno 2015 ha partecipato al concorso solistico “A.GI.MUS” di Firenze vincendo il primo premio con votazione 95/100 e aggiudicandosi il premio speciale come miglior ottone assoluto di ogni categoria del concorso. Nel dicembre 2015 ha intrapreso lo studio della direzione d’orchestra conseguendo il diploma accademico di primo livello nell’ottobre 2018 presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Nello stesso periodo ha diretto la colonna sonora del film muto “La memoria dell’altro” in occasione della

trentasettesima edizione de Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone. Nel dicembre dello stesso anno ha diretto la prima esecuzione slovena del brano “La morte e gli orologi” (2018) di Davide Coppola in occasione della Biennale di Musica Contemporanea di Koper (SLO). Dal 2017 collabora con il Teatro Fraschini di Pavia in qualità di maestro collaboratore per la realizzazione di opere liriche nel circuito OperaLombardia. Attualmente sta frequentando il corso triennale in direzione d’orchestra presso

l’Accademia Musicale Pescarese nella classe del maestro Donato Renzetti. È docente di “Tecnica ed elementi di base della direzione di ensemble musicali” presso la Scuola 55 di Trieste. Si sta inoltre perfezionando in direzione d’orchestra con il maestro Marco Angius e in composizione e contrappunto con il maestro Stefano Bellon.

Page 20: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

27 marzo 2019 ore 20.30Sala Tartini

Nicola Losito – pianoforte

Ludwig van Beethoven Sonata op. 27 n. 1 in mi bemolle maggiore 1770 – 1827 Andante Allegro molto e vivace Adagio con espressione Allegro vivace

Sonata op. 27 n. 2 in do diesis minore “Al Chiaro di Luna” Adagio sostenuto Allegretto Presto agitato

Franz Liszt da Années de pèlérinage. 1811 - 1886 Deuxième Année. Italie S 161: Après une lecture du Dante. Fantasia quasi Sonata

* * *

Fryderyk Chopin 12 Studi op. 25: 1810 – 1849 n. 1 in la bemolle maggiore: Allegro sostenuto n. 2 in fa minore: Presto n. 3 in fa maggiore: Allegro n. 4 in la minore: Agitato n. 5 in mi minore: Vivace n. 6 in sol diesis minore: Allegro n. 7 in do diesis minore: Lento n. 8 in re bemolle maggiore: Vivace n. 9 in sol bemolle maggiore: Allegro assai n. 10 in si minore: Allegro con fuoco n. 11 in la minore: Lento. Allegro con brio n. 12 in do minore: Molto allegro con fuoco

La Sonata op. 26 e le due Sonate op. 27, composte fra il 1800 e il 1801, appartengono al momen-to in cui Beethoven esce dagli schemi consueti per sperimentare forme nuove di organizzazione della Sonata. Lo shock che questa avventura poteva rappresentare per il pubblico era tale da indurre Beethoven a intitolare Sonata quasi una fantasia l’op. 27 n. 1 e la sua sorellina, l’op. 27 n. 2. Il titolo insolito si addice in verità più alla prima che alla seconda delle due Sonate. Nell’op. 27 n. 2 manca in pratica il tradizionale primo movimento in tempo mosso, ma i tre movimenti restanti sono normali e indipendenti. Nell’op. 27 n. 1 i quattro movimenti sono collegati e il primo è un tema con variazioni in tempo moderato, che comprende due intermezzi, il secondo dei quali in tempo mosso (si tratta cioè, in pratica, di un Rondò un po’ anomalo). Il tema, semplicissimo, popolaresco, è seguito dal primo intermezzo e da una variazione. Il secondo intermezzo, più ampio e in una tonalità inattesa, irrompe come una ventata d’aria impetuosa, interrompendo l’andamento un po’ cantilenante del tema principale. Seguono un’altra variazione ed una bre-vissima coda. Il secondo movimento è uno Scherzo, misterioso, sfuggente, con il suo bravo “Trio”, la parte di mezzo, bizzarro ed umoristico. Il terzo movimento, lento e molto ornato, serve da in-troduzione al finale e verrà ripreso prima della conclusione. E il finale, sebbene in forma di primo movimento di Sonata, è nettamente neobarocco, con giochetti tecnici ispirati alle caratteristiche del clavicembalo con due tastiere. Sperimentazione del nuovo? Sì, ma nel senso di Verdi: “Tornia-mo all’antico, e sarà un progresso”.“Après une lecture du Dante”, prende il motivo ispiratore dalla Divina Commedia, un testo molto amato da Liszt, per una raffigurazione sonora di tre momenti tipici del poema: l’inferno, l’ango-sciosa supplica dei dannati e l’episodio di Paolo e Francesca. L’intero movimento, che si articola in più tempi, ha l’ampiezza e il respiro di una vera e propria Sonata e sul piano formale ha molti punti di contatto con la ben più celebre Sonata in si minore del 1852-’53. Il tritono, un tempo de-finito dagli articoli teorici del contrappunto, il "diabolus in musica", caratterizza il tema principale su ottave discendenti, quasi ad indicare il significato dei versi danteschi dell’inizio del terzo canto dell’Inferno (“Per me si va nella città dolente, / Per me si va nell’eterno dolore, / … / Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. Una frase cromaticamente vivace e dai colori accesi evoca la supplica dei dannati e la terribile pena che ognuno di essi reca nel corpo e nella mente. L’atmosfera si schiarisce e diventa liricamente appassionata nella scena d’amore tra Paolo e Francesca, con-cepita come una variazione dei temi già ascoltati. Ritornano i temi dell’inferno e dell’amore di Francesca, quest’ultimo in forma sincopata, e alla fine, dopo un’esplosione sonora in cui sono ricapitolati i vari motivi, tutto s’acqueta su accordi gravi e solenni: la porta dell’inferno si chiude definitivamente alle spalle delle “genti dolorose c’hanno perduto il ben dell’intelletto”, come reci-ta Dante, mentre sta per entrare nel girone degli ignavi e dei vigliacchi.Negli Studi di Chopin, pagine chiave nella storia dell’evoluzione del linguaggio pianistico, la dif-ficoltà tecnica e lo sforzo e la fatica necessari al suo superamento diventano manifestazione esteriore di una tensione e una sofferenza interiori. Ma al di là della tecnica e del virtuosismo puri, questi Studi si rivelano, anche grazie a diteggiature spesso ardite e sempre originali, straordinari saggi di ricerca sul timbro (massime l’op. 25 n. 1 e n. 6), sul tocco (op. 25 n. 4 e n. 5), sull’indipen-denza ritmica (op. 25 n. 2). La struttura tipica di questi Studi è quella basata su un’unica idea tematica o figurazione musicale, e quindi su un’unica difficoltà tecnica (arpeggi, op. 25 n. 1; terze, op. 25 n. 6; seste, op. 25 n. 8...), che viene esposta inizialmente nella tonalità principale, poi trasportata in altre tonalità e infine ripresa nella tonalità d’impianto, ma in forma abbreviata e con un’eventuale coda. Nell’op. 25 Chopin abbandona questa struttura solamente in due casi, costruiti nella tipica forma tripartita di canzone A-B-A’, in cui nella parte centrale si assiste alla comparsa di nuovo materiale tematico e a un cambiamento di tempo: ciò avviene nello Studio n. 5 in mi minore e nello Studio n. 10 in si minore che, non a caso, sono i due brani più ampi della raccolta, gli unici a superare le 100 battute. Comunque tutti e dodici sono pezzi brevi e talvolta brevissimi, con delle durate oscillanti fra il minuto circa dello Studio n. 8 in re bemolle maggiore, che conta appena 36 battute, e i quattro minuti e mezzo-cinque dello Studio n. 7 in do diesis minore.

Page 21: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

i Concerti del Conservatorio | inverno_primavera 2019

Nicola LositoNato nel 1995, si è imposto quale uno dei giovani talenti della sua generazione di pianisti. A soli 21 anni la rivista “Amadeus” ha pubblicato un suo CD inedito interamente dedicato a Robert Schumann, dedicandogli la copertina. Nel 2017 ha ricevuto la Medaglia della Camera conferita dalla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini come riconoscimento al talento. Tiene numerosi recital in Italia, in tutta Europa e negli Stati Uniti. In veste di solista, si è esibito con numerose orchestre italiane e straniere. Dal 2017 è un artista sostenuto dal CIDIM. Nel 2018 ha debuttato a Istanbul, Budapest, Lugano, Oslo e Londra nella Steinway Hall per la Fondazione Keyboard Trust. Ha vinto numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali, tra cui il XXVIII Concorso pianistico “Muzio Clementi” di Firenze, il “6th Isidor Bajic Piano Memorial Competition” di Novi Sad (Serbia), il Premio pianistico Internazionale “Silvio Bengalli” di Pianello Val Tidone, il Concorso pianistico internazionale di Osimo, l’International Piano Competition “Dinu Lipatti” di Bucarest. Sta perfezionando gli studi con Leonid Margarius presso l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola e con Massimo Gon presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Ha all’attivo incisioni per la rivista “Amadeus” e l’etichetta discografica Movimento Classical. È stato ospite in trasmissioni di Rai Radio 1, Radio Classica, Radio Vaticana e Sky. Dal 2017 è presidente e direttore artistico dell’Associazione Filarmonica Italiana.

Page 22: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

OrganigrammaDIRETTORE Roberto Turrin

DIRETTORE VICARIOTeresa Trevisan

CONSIGLIO ACCADEMICO

Componenti designati dal Collegio dei professoriMassimo BelliNicola BusoMargherita Canale Pier Luigi CoronaCristina FedrigoMassimo GonGiuseppina MascherettiWladimir Matesic

COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI

Canto, coralità e teatro musicaleRita Susovsky

Didattica della musica e dello strumentoCristina Fedrigo

Direzione d'orchestra, musica da camera e d'insiemeRomolo Gessi

Strumenti a fiatoMassimiliano Morosini

Strumenti ad arcoSinead Nava

Strumenti armoniciDimitri Romano

Nuovi linguaggi, percussioni e tecnologie musicaliPietro Polotti

Teoria della musica, armonia, analisi, musicologiaEnrico Perrini

DELEGATI DALLA DIREZIONE PER LE ATTIVITÀ DEL CONSERVATORIO

Coordinamento della didattica e servizi agli studentiPierluigi Maestri

Coordinamento e programmazione delle attività di produzione artisticaAndrea Amendola

Realizzazione e organizzazione delle attività di produzione artisticaPaolo Da Col

Coordinamento e realizzazione del programma "Erasmus+" e relazioni internazionaliNicoletta Sanzin

Coordinamento, aggiornamento e sviluppo dei servizi informatici d'istitutoMassimo Parovel

PRESIDENTE Lorenzo Capaldo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Direttore amministrativoFrancesco Gabrielli

Componenti del Consilgio di AmministrazioneBenito Torretta esperto designato dal Ministero

Marco Maria Tosolini componente designato dal Consiglio Accademico

Serena Arnò componente designato dalla Consulta degli studenti

Direttore di ragioneriaFrancesca Salvo

Comitato Unico di GaranziaRossella LucchiniSerena TroccaMartina MarinFrancesco GabrielliPietro PolottiKatia Salvato RotaFabrizio Del BiancoWladimir MatesicElisabetta Tigani SavaMichela Urdido

CollaboratoriRossella Lucchini Serena Trocca

AssistentiMassimo BiancoGiovanna Bordin Federica CecottiMartina Furlanich Nausicaa Peric Katia Salvato Rota Paola TrevisanAlessio Vanzelli

Personale tecnicoAnnunziatina Carbone, Isabella Cecotti, Cristina Costanzo, Filomena Mangiafave, Martina Marin, Salvatore Napolano, Marzia Opassich, Sabrina Penzo, Lucia Prato, Claudia Radivo, Vittorio Rizzian, Fulvio Salvetat, Boris Suspize, Maurizio Wallner

Collegio dei revisori Antonella ConiPaolo Musacchio

Consulta degli studentiSerena ArnòIvan BoaroMatteo BragagnoloMichela SabadinNiccolò Zampiron

RSUMassimiliano MorosiniAlessandro PaparoMichela Urdido

Page 23: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

* a contratto

DOCENTI PER SETTORE ARTISTICO-DISCIPLINARE (al 10 gennaio 2019)

Accompagnamento pianistico Fabrizio Del BiancoSilvio SirsenSilvano ZabeoArpaNicoletta Sanzin

Batteria e percussioni jazz Stefano Peretto

Bibliografia e biblioteconomia musicale Paolo Da Col

CantoCinzia De Mola Rita Susovsky

Canto jazzSabina Meyer *

Chitarra Pier Luigi Corona Lucio DossoSandro Torlontano

Chitarra jazz Riccardo Chiarion

ClarinettoElena FerrofinoDomenico Foschini

Clavicembalo e tastiere storichePaola Erdas *

ComposizioneFabio Nieder

Composizione musicale elettroacusticaPaolo Pachini

Contrabbasso Stefano Sciascia

Contrabbasso jazz Giovanni Maier

CornoNilo Caracristi

Direzione di coro e composizione corale Adriano Martinolli

Direzione d'orchestra Marco Angius

Direzione di coro e repertorio corale per Didattica della musicaRomano Vettori

Elementi di composizione per Didattica della musicaStefano Bellon

Esecuzione e interpretazione della musica elettroacusticaNicola Buso

Esercitazioni corali Gualtiero Lo Nigro

Esercitazioni orchestrali Stojan Kuret

Fagotto Sergio Lazzeri

FisarmonicaCorrado RojacMassimo Signorini *

FlautoPierluigi MaestriGiuseppina MascherettiLuisa Sello

Flauto dolce Manuel Staropoli

Informatica musicalePietro Polotti

Lettura della partitura Daniele Proni

Multimedialità Stefano Bonetti

Musica d'insieme per strumenti a fiatoGiuseppe Falco

Musica d'insieme per strumenti ad arco Fabio Pirona

Musica da cameraAlessandra CaraniFedra FloritRomolo GessiPaola La Raja

OboePietro Milella

OrganoWladimir Matesic Manuel Tomadin

Pedagogia musicale per Didattica della musica Cristina Fedrigo

PianoforteGiuseppe AlbanesePaolo BidoliTiziana BortolinClaudio Crismani Elisa D'AuriaMassimo GonAlessandro PaparoAndrea Rucli Teresa Maria TrevisanMaria Rita VerardiFlavio Zaccaria

Pianoforte jazz Matteo Alfonso

Pratica della lettura vocale e pianistica per Didattica della musica Patrizia Tirindelli

Pratica e lettura pianisticaDimitri RomanoMichela UrdidoRoberto Radassao

SaxofonoMassimiliano Donninelli

Saxofono jazz Klaus Gesing

Storia della musicaGiulio Aldo D'AngeloMarco Maria Tosolini

Storia della musica per Didattica della musica Margherita Canale

Strumenti a percussioneIvan MancinelliGiorgio ZiraldoAndres Fabián Tedesco

Tecniche di consapevolezzaed espressione corporeaDomenica Di Vittorio *

Teoria dell'armonia e analisi Massimo ParovelFilippo PeroccoDario Regattin

Teoria e tecnica dell'interpretazione scenicaRosalba Trevisan

Teoria, ritmica e percezione musicaleRoberto De NicolòMarco FeruglioEnrico PerriniVittoriano Vinciguerra

TrombaMassimiliano Morosini

Tromba jazzMassimo Greco *

Trombone Mauro Ferrari

ViolaAndrea AmendolaMaurizio Malaridotti

ViolinoMassimo BelliDiana MusteaGiancarlo NadaiSinead NavaPaolo Rodda

VioloncelloPietro Serafin

Page 24: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

Accesso ai concerti

La serie di manifestazioni di cui al presente programma, rientra nell'attività didattica del Conservatorio e costituisce parte integrante del Progetto d'Istituto.

Alle manifestazioni possono accedere, con ingresso libero, docenti e allievi del Conservatorio, e contestualmente anche il pubblico esterno, previa prenotazione dal giorno precedente il concerto presso la portineria del Conservatorio.

T. +39 040 6724911 Info: www.conts.it

Le registrazioni dei concerti sono effettuate per uso didattico e di documentazione dagli studenti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio.

Page 25: i Concerti del Conservatorio...i Concerti del Conservatorio. Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969