health on line la rivista specializzata nella sanità integrativa
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La prima rivista italiana on line dedicata alla sanità integrativa, novità e approfondimenti nel settore medico sanitario. A cura di Roberto Anzanello, direttore editoriale Massimiliano Alfieri. Una produzione Health Holding SpaTRANSCRIPT
Periodico di Informazione sulla Sanità Integra6va
SOMMARIO
HEALTH ONLINE PERIODICO BIMESTRALE DI
INFORMAZIONE SULLA SANITA’ INTEGRATIVA !
ANNO 1° -‐ MAGGIO 2014 -‐ N° 1 !DIRETTORE RESPONSABILE
Ing. Roberto Anzanello !DIRETTORE EDITORIALE
Massimiliano Alfieri !COMITATO DI REDAZIONE
Manuela FabbreL Fabio Vitale
Luciano DragoneL !REDAZIONE E PRODUZIONE
Fabio Vitale !DIREZIONE E PROPRIETA’
Health Holding S.r.l. Via Cesare BaLsQ, 23
20122 -‐ Milano [email protected] !
TuL i diriL sono riservaQ. Nessuna parte può essere riprodoYa in alcun modo senza il permesso scriYo del direYore editoriale. ArQcoli, noQzie e recens ioni firmaQ o s ig laQ esprimono soltanto l’opinione dell’autore e comportano di conseguenza esclusivamente la sua responsabilità direYa. !Registrazione del Tribunale Civile di Roma
N° 29 del 10 Marzo 2014 !Impaginazione e grafica
Fabio Vitale !Copia inviata a 86.432 e-‐mail
La sfida di un nuovo organo di informazione
________________________________________ pag. 2 Ing. Roberto Anzanello
Società di Mutuo Soccorso e Mutualità
________________________________________ pag. 2 Pierfrancesco Marini
Il costo della salute oggi
________________________________________ pag. 3 Carmina San6llo
La salute come bene comuneIl ruolo delle Società di Mutuo Soccorso
________________________________________ pag. 4 Maria Cagnoni
Il Museo del Mutuo Soccorso -‐ sito in Via di Santa Cornelia, 9, 00060 Formello (RM) -‐ ha al suo interno più di
500 reperS di valore storico e mutualisSco. Aperto dal Lunedì al Venerdì solo su appuntamento contaVando il numero telefonico +39.331.6893067
Inserzione
Fumo, alcool e obesità: lo sguardo d’insieme
________________________________________ pag. 5 Manuela FabbreK
I n u n m o n d o d o v e l a comunicazione è un elemento ormai universale che permeYe a chiunque di essere sempre interconnesso, la po s s i b i l i t à d i rapp re senta re argomenQ di interesse comune in via immediata e direYa diviene uno strumento indispensabile.
Nel nostro paese. però, non esiste oggi nessuno strumento che consenta di ricevere, leggere,
analizzare informazioni inerenQ relaQvamente ad uno degli aspeL più importanQ della nostra vita quale è il benessere psicofisico cioè la nostra salute.
L’importanza dell’argomento richiede la necessaria aYenzione, ma aYualmente le uniche informazioni di cui possiamo disporre sono quelle di cronaca riportate dalla stampa, quelle scienQfiche pubblicate sulle riviste desQnate agli addeL ai lavori, quelle che emergono in modo non struYurato da internet.
Sembra quasi impossibile ma uno dei beni più preziosi che possediamo, la salute, non ha ancora ricevuto la dovuta aYenzione editoriale finalizzata a creare strumenQ che consentano una
diffusione conQnua di informazioni ind ispensabi l i , necessar ie ed imprescindibili per la nostra vita.
La “sfida” che Health Online vuole cogliere è proprio questa: realizzare un organo di informazione che sia uno strumento di ampia diffusione alla portata di chiunque per ricevere, leggere e comprendere argomenQ di interesse generale e personale rispeYo al bene più prezioso che tuL noi possediamo: la nostra salute.
L’impegno di tuYa la redazione della nuova testata sarà proprio quello di fornire a ciascun leYore una ch iave d i leYura imparz ia le , aggiornata e comprensibile.
Buona leYura a tuL
La sfida di un nuovo organo di Informazionedell’Ing. Roberto Anzanello -‐ DireNore Responsabile
La comparsa delle Società di Mutuo Soccorso risale al XIX secolo circa quando in seguito allo sviluppo industriale nasce
l’esigenza di tutela dei diriL previdenziali . L’assistenza sociale di ogni individuo, sia essa economica che sanitaria, era in quei tempi preYamente oligarchica ovvero era un beneficio per coloro che avevano un certo reddito o patrimonio, tale da garanQre una pensione dignitosa, ma sopraYuYo l’esistenza di una vita sana aYraverso l’aLvità di prevenzione e cure delle malaLe. Gruppi di lavoratori,
spesso della stessa categoria, così decidono di organizzarsi per meYere
insieme parte dei loro risparmi dai quali poter aLngere nei momenQ di necessità per fronteggiare quegli evenQ patologici che spesso conducevano alla morte di intere famiglie. La forma di aggregazione sociale e la solidarietà, appare da subito una soluzione efficace alla carenza totale dello Stato nel campo previdenziale. I lavoratori e le associazioni di categoria iniziano a cosQtuire fondi dedicaQ a determinaQ evenQ, permeYendo così ad ogni lavoratore aderente e ai loro familiari di poter ricevere i sussidi necessari per sostenere le spese mediche necessarie. AYraverso questo sistema di aggregazione sociale, che si basa sulla
Società di Mutuo Soccorso e Mutualitàdi Pierfrancesco Marini
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forma associaQva, di faYo ogni lavoratore aiuta l’altro, ogni contribuente versa una quota parte che potrà servire ad un suo collega o ad un suo familiare ponendo i n e s se re un s i s tema MutualisQco puro, che oggi chiameremo a Mutualità prevalente, essendo i soli iscriL al fondo comune cosQtuito i soli beneficiari.
Parlare di assicurazione in tale ambito è sbagliato per vari moQvi. La logica assicuraQva ha di base un profiYo, prevede limitazioni e restrizioni alla garanzia di essere tutelaQ, come l’età, patologie pregresse e stato di salute. Diversa è la logica della mutualità prevalente, propria delle Società Generali di Mutuo Soccorso, le quali intervengo tramite l’erogazione di sussidi in favore dei lavoratori aderenQ al “fondo” e dei loro familiari, ponendo in essere un grande forma di solidarietà sociale, fronteggiando momenQ di crisi del
welfare che oggi purtroppo grava in diversi Paesi d’europa e del mondo.
Le società operaie di mutuo soccorso sono state le prime forme di aggregazione che hanno saputo reagire contro i rischi dell’esistenzialismo, come la salute, la vecchiaia e la morte, aYraverso la cosQtuzione delle Società di Mutuo Soccorso. Ad oggi sono ancora diverse le Mutue aLve in Italia, circa due mila, che erogano contribuQ in favore dei propri assisQQ, venendo a svolgere anche oggi un ruolo di notevole importanza nel campo del welfare. Sembra quasi essere tornaQ al passato, sembra quasi essere tornaQ in quei tempi in cui lo Stato non era vicino alle famiglie più deboli e la logica mutualisQca sembra essere più che mai aYuale. Le odierne Mutuo soccorso italiane ed europee sono più che mai aLve nel campo sanitario integraQvo, nel campo ricreaQvo e culturale a favore dei propri associaQ. Pertanto possiamo dire
che le “nuove” Mutue sono al passo con i tempi offrendo sempre più servizi in favore esclusivo dei propri assisQQ, aumentando sempre più il vero senso della Mutualità restando fuori da ogni logica speculaQva ed elitaria. L’aYuale crisi del sistema sanitario nazionale ha portato al risorgimento delle società di mutuo soccorso, dando ad esse l’opportunità di intervenire sussidiariamente in favore dei ciYadini che necessitano di cure e prevenzione, trovando il più delle volte convenienza per gli associaQ a rivolgersi a cliniche sanitarie altamente specializzate e moderne, convenzionate con le diverse società di mutuo soccorso di appartenenza. Nell’ulQmo quinquennio sempre più persone hanno riscoperto il vantaggio della mutualità, capendo che la solidarietà, di fronte alla malaLa e alla perdita di autosufficienza, è la formula vincente per vivere serenamente il
È ben noto che, ad oggi, la crisi e c o n om i c a c h e i n c om b e , s Q a minacciando fortemente le tasche degli italiani… ma che le persone debbano rinunciare a curarsi perché “CURARSI E’ SEMPRE PIÙ CARO” è un altro discorso! Il
problema alla base, purtroppo, non è solo la riduzione delle disponibilità economiche, ma sono anche cosQ che bisogna affrontare per le prestazioni sanitarie. I ciYadini italiani, nel momento in cui devono soYoporsi a visite
specialisQche, intervenQ o quant’altro, sono costreL a combaYere con i prezzi che si presentano sul “mercato sanitario italiano”. OltretuYo, oggi, il ricorso al Sistema Sanitario Nazionale, non è sempre più conveniente rispeYo al privato e, quando si presentano situazioni di urgenza per cui il tempo è elemento vitale, la strada verso il privato diventa a direzione obbligatoria.
Alcune ricerche effeYuate nel corso degli ulQmi anni, dimostrano la crescita e l’esuberanza dei cosQ sanitari, sia pubblici che privaQ e una delle ulQme (“Altroconsumo”-‐ 2012) conferma, per alcune prestazioni, il raggiungimento a veYe molto elevate. La gastroscopia, ad esempio, esame complesso per cui spesso i risultaQ richiesQ devono essere imminenQ, richiede cosQ in media alQssimi. Ma un ciYadino italiano, che mediamente guadagna € 1.300 al mese, per soYoporsi ad un gastroscopia può
Il costo della salute oggidi Carmina San6llo
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affrontare una spesa che raggiunge quasi i € 600? L’alternaQva potrebbe essere il Sistema Sanitario Nazionale che, per una simile prestazione, richiederebbe in media € 50; ma quanto bisognerebbe aspeNare?
Prestazioni come l’ecografia all’addome e la vis ita ortopedica s i aggirano, mediamente, sui € 120,00: ma, per visite così frequenQ, in un “nucleo familiare” a che l ivel lo di spesa sanitaria s i arriverebbe? Per entrambe, il SSN si presenta ancora in veste compeQQva, anche se non per tuYe le province
oggeYo di studio; Bari, ad esempio, per un’ecografia all’addome praQca prezzi poco superiori al pubblico.
La compeQzione, invece, è del tuYo filtrata dai prezzi esercitaQ dal privato per eseguire una semplice panoramica ai denQ: tranne qualche caso eccezionale, il costo medio pubblico è pressoché simile, se non inferiore, ai € 30 di Qcket sanitario.
Come venire in aiuto a tuL coloro che non possono aspeYare i tempi deYaQ dal Sistema Sanitario Nazionale e non
riescono a sostenere i cosQ elevaQ del privato?
L’aiuto delle Mutue potrebbe divenire fondamentale per tuL i ciYadini che si trovano o potrebbero trovarsi in situazioni di disagio simili. Il supporto si concreQzza, quindi, nell’offrire sostegno economico aYraverso formule di assistenza sanitaria che vanno dai rimborsi delle prestazioni effeYuate in struYure private all’assistenza sanitaria pubblica.
È un dato oramai certo la crisi nel nostro sistema sanitario nazionale, che sembra ormai un vecchio e stanco funambolo che faQca a mantenere l'equilibrio a causa delle molteplici spallate che da anni conQnuano a colpirlo e della lenta e progressiva erosione della base su cui cammina. Le minacce provengono da più fronQ e sono sempre più forQ, tanto da meYere in discussione la "sostenibilità" stessa del Servizio Sanitario Nazionale, ovvero la tutela della salute aYraverso quelli che sono i p r inc ip i d i un iversa l i tà , uguaglianza e globalità delle cure che ne hanno faYo negli anni uno dei sistemi sanitari migliori al mondo. Corollario di questo scenario sono gli ulQmi decenni caraYerizzaQ da poliQche di riduzione dell'intervento pubblico, di a r re t ramento de l l o S t a to e d i compressione delle tutele sociali. La crisi economica, infaL, ha trasformato il p o l i Q c amen t e i m p o s s i b i l e n e l poliQcamente inevitabile e offerto strade per nuove opportunità per sopperire alle cogenQ mancanze di un sistema sanitario nazionale sino ad ora fulcro del substrato
sociale nazionale. La nostra CosQtuzione all’art. 32 sancisce che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diriYo dell'individuo e interesse della colleLvità, e garanQsce cure gratuite agli indigenQ. Nessuno può essere obbligato a un determinato traYamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiQ imposQ dal rispeYo della persona umana.” DeYo arQcolo sancisce il principio secondo il quale la salute sia un bene comune, ovvero inteso come un “bene” di cui tuL hanno d i r iYo d i usufru i re , indipendentemente da ogni condizione di reddito, di radici etniche e di opzioni ideologiche, l’idea e l’esigenza, dunque, che la salute, intesa come bene essenziale per la vita dell’uomo debba sfuggire alla logica della proprietà privata, del mercato e del profiYo e vadano comunque tutelaQ dalla legge come beni colleLvamente controllaQ e potenzialmente disponibili “per tuL”, di interesse di tuL. Nel nostro Paese, dotato di un sistema sanitario pubblico, anche il diriYo
egualitario di tuL gli uomini alla difesa della propria salute appare ufficialmente riconosciuto. TuYavia esso appare manifestamente limitato ad un gran numero di diseguaglianze sociali di vario ordine, che pesano fortemente sia in relazione ai faYori di rischio sia in relazione all’accesso e ai benefici dei servizi sanitari. È ben chiaro che la promozione della salute investe quasi ogni seYore della programmazione socio-‐poliQca. E tuYavia , anche in questo orizzonte sembra importante d o m a n d a r s i s e , p e r q u a n t o specificatamente le concerne, la gesQone della sanità possa essere in grado, nelle sue forme aYuali e nelle aYuali condizioni, di affrontare gli odierni compiQ della difesa e della promozione della salute per tuL i ciYadini. Come tuYe le crisi oltre i cosQ economici e
La salute come bene comuneIl ruolo delle Società di Mutuo Soccorso
di Maria Cagnoni
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sociali da pagare, spesso si aprono anche nuove opportunità. Ed infaL, la proposta della salute e della sanità come “beni comuni” non può non comportare, inevitabilmente, qualcosa di più di una generica gesQone pubblica della sanità e, comunque, il superamento dell’aYuale modello economiciQsco aziendalisQco di sistema sanitario pubblico. Pertanto la proposta di un passaggio della gesQone del seYore sanitario dal “pubblico” al “comune” comporta una forte enfasi sul la soggeLvità sociale e, in parQcolar modo, sull’aLva partecipazione colleLva ai vari processi decisionali e operaQvi concernenQ la salute. Da ciò ne consegue l’uQlizzazione e la messa in campo della soggeLvità dei ciYadini, delle loro varie forme di organizzazione colleLva e di rappresentanza locale e seYoriale, delle aLvità e dei movimenQ per la riduzione delle disuguaglianze di opportunità e per la costruzione di contesQ ambientali più vivibili, l’uQlizzazione e la messa in campo, dunque, delle allargate risorse che ne possono risultare e che vengono oggi complessivamente definite con il termine di “capitale sociale”. In questo quadro, pertanto, trovano il loro spazio e la loro forza le Società di Mutuo soccorso, isQtuite con la legge n. 3818 del 1886, ulQmamente modificata dal D.Lgs. n. 179 del 18 OYobre 2012, converQto in Legge il 13 Dicembre 2012. Que s te u l Qme co sQ tu i s cono l a
rappresentazione del ruolo della mutualità in risposta alla crisi del welfare. AYualmente in Italia sono aLve circa 2.000 società di mutuo soccorso che svolgono principalmente fornitura di assicurazione sanitaria integraQva e di sostegno in caso di fabbisogno. Il mutuo soccorso nasce principalmente come risposta colleLva alle conseguenze d r ammaQ c h e d e l p r o c e s s o d i industrializzazione e segna l’affermazione concreta della rivendicazione di dignità e di autonomia di interi gruppi sociali che affermano concretamente la volontà di difendersi colleLvamente dai rischi del mercato AYualmente le Società di Mutuo So c co r s o ( SOMS ) co sQ tu i s cono organizzazioni non lucraQve tenute a reinvesQre i propri uQli secondo i fini statutari. Coloro che vi aderiscono d i v e n t a n o s o c i c o n d i r i Y o d i partecipazione agli organismi di governo. Non discriminano all’accesso e non praQcano il diriYo di recesso. PraQcano tariffe inferiori a quelle di altre organizzazioni grazie alla loro capacità di realizzare economie di gesQone, di av va l e r s i , a lmeno i n p a r te , d i
volontariato, di sQpulare convenzioni v a n t a g g i o s e s o p r a Y u Y o c o n organizzazioni che fanno parte del sistema cooperaQvo, di godere di una fiscalità agevolata.
La struYura organizzaQva delle società di mutuo soccorso mostra concretamente la possibilità di coniugare efficienza e democrazia, salvaguardando i valori di giusQzia sociale.Pertanto sulla base di quanto sino ad ora esposto si può concretamente affermare che le Società di Mutuo Soccorso possono cosQtuire un modello di sanità privata che non intenda entrare nelle logiche di mercato p r o p o s t e d a l l e c om p a g n i e d i assicurazione.
Ed infaL per chi si interroga sul futuro del welfare e sulle sue mancate promesse, l’interesse scaturisce dalla r i c e r c a d i f o nQ a l t e r n aQ ve d i finanziamento della sanità e dalla constatazione che il ricorso al mercato aYraverso le compagnie di assicurazione ha dato finora risultaQ modesQ.
Quale sarà il futuro percorso delle Società di Mutuo Soccorso, non ci è dato saperlo ma ciò che conta in questo scenario di profonda insoddisfazione nel Servizio Sanitario Nazionale non può che far sperare e desiderare uno sviluppo sempre maggiore di queste nuove forme di mutualità, che vedono come punto centra le de l la propr ia st ruYura l’individuo e la colleLvità.
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Molte delle malaLe croniche, tra le principali cause di morte, si possono prevenire adoYando sQli di vita salutari fin dall’età giovanile. Il programma “Guadagnare salute” della Regione
europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stato adoYato anche in Italia dal 2007. Esso sosQene gli intervenQ dei vari seYori economici, sanitari e di comunicazione, aL a
contrastare la diffusione dei principali faYori di rischio, quali fumo, alcol, sQli alimentari non salutari e sedentarietà, quesQ ulQmi streYamente connessi all’obesità. In Italia, nel 2012, con
Fumo, alcool e obesità: lo sguardo d’insiemedi Manuela FabbreK
riferimento alla popolazione di 14 anni e più, i fumatori rappresentano il 21,9 per cento, i consumatori di alcol a rischio il 14,1 per cento, mentre la prevalenza delle persone obese ammonta al 10,4 per cento della popolazione adulta di 18 anni e più. Nel complesso, fumo, alcol e obesità interessano sopraYuYo gli uomini, con differenze rispeYo alle fasce di età: i fumatori raggiungono le percentuali più elevate nelle fasce di età centrali (35,9 tra gli uomini di 25-‐34 anni e 23,4 tra le donne di 45-‐54 anni), mentre il consumo di alcol a rischio è più diffuso tra gli anziani di 65-‐74 anni (42,9 contro l'11,6 delle donne) e tra i giovani di 18-‐24 anni (21,0 contro il 9,5 delle donne). Infine, l’obesità aumenta dopo i 35 anni, con differenze di genere a svantaggio degli uomini che si riducono tra le persone anziane.
La promozione e la prevenzione della salute è un faYore determinante per il benessere della persona, per la qualità della vita ma anche per la sostenibilità del sistema sanitario. E’ importante quindi, intervenire alla radice, cercando
di istruire e costruire un sistema autoregolato dai ciYadini, volto ad influire sulla percezione e le abitudini in termini di salute per noi stessi ed i nostri cari.
Fonte da6 sta6s6ci “Istat -‐ Ministero della Salute”
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