gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa · economici e d’ordine, alla...
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Gli aspetti contabili della
liquidazione volontaria d’impresa
Giuseppe MolinaroDottore commercialista e Revisore legaleDottore commercialista e Revisore legale
Dottore di ricerca in diritto tributario e dellDottore di ricerca in diritto tributario e dell’’impresa impresa –– UniversitUniversitàà di Roma di Roma ««Tor VergataTor Vergata»»Professore a contratto di diritto tributario comparato Professore a contratto di diritto tributario comparato –– UniversitUniversitàà degli studi internazionali di Romadegli studi internazionali di Roma
Responsabile fiscale della Federazione Italiana delle Banche di Responsabile fiscale della Federazione Italiana delle Banche di Credito CooperativoCredito Cooperativo 1
La liquidazione volontaria
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 2
La liquidazione
dell’impresa è
articolata in tre
momenti distinti
1) Accertamento della causa di
scioglimento e relativa pubblicità: fase
pre-liquidatoria che dura fino alla data di
iscrizione della nomina dei liquidatori (in
questa fase gli amministratori
conservano il potere di gestione limitato
ai fini della salvaguardia del patrimonio
sociale);
2) Procedimento di liquidazione: dalla
pubblicazione della nomina dei
liquidatori fino al deposito del bilancio
finale di liquidazione ed all’esecuzione
del piano di riparto;
3) Estinzione della società: a seguito della
relativa cancellazione dal registro delle
imprese e deposito dei libri contabili e
sociali.
Fasi contabili del procedimento di liquidazione/1
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 3
PRIMA FASE
Consegne
dagli amministratori
ai liquidatori e
redazione del
bilancio iniziale di
liquidazione
Subito dopo la nomina dei liquidatori, gli
amministratori devono consegnare:
-i libri contabili e sociali;
-i documenti amministrativi e contabili;
-i valori sociali (danaro, titoli, etc.) e
(«giuridicamente») l’intero patrimonio della
società;
-una situazione dei conti patrimoniali,
economici e d’ordine, alla data di effetto dello
scioglimento;
-il rendiconto sulla gestione del periodo che
intercorre tra la data di inizio dell’esercizio e
quella della pubblicazione della nomina dei
liquidatori.
I liquidatori redigono il bilancio iniziale di
liquidazione.
Fasi contabili del procedimento di liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 4
SECONDA FASE
Redazione da parte
del liquidatore del
primo bilancio della
fase di liquidazione
(nel presupposto che
la procedura
liquidatoria duri oltre
l’esercizio)
Si tratta di un bilancio straordinario,
composto da stato patrimoniale, conto
economico e nota integrativa.
Deve essere posto al vaglio del collegio
sindacale e del revisore contabile, deve
essere approvato dall’assemblea dei soci e
deve essere pubblicato nel registro delle
imprese al pari del bilancio ordinario.
Nella nota integrativa del primo bilancio di
liquidazione, si deve includere anche il
bilancio iniziale di liquidazione, indicando i
criteri di valutazione adottati. A tale bilancio
devono essere allegati i verbali delle
consegne ricevute dagli amministratori, la
situazione contabile alla data di effetto
dello scioglimento ed il rendiconto di
gestione degli amministratori.
Fasi contabili del procedimento di liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 5
SECONDA FASE
Redazione da parte
dei liquidatori del
primo bilancio della
fase di liquidazione
(nel presupposto che
la procedura
liquidatoria duri oltre
l’esercizio)
Il primo bilancio di liquidazione riflette la
gestione di tutto l’esercizio nel quale ha avuto
inizio la fase di liquidazione, ma il conto
economico deve essere diviso in due distinti
periodi:
-il primo, in cui la società è stata gestita dagli
amministratori;
-il secondo, in cui la società è stata gestita dai
liquidatori.
I componenti reddituali ed il risultato
economico dei due diversi periodi devono
essere distinti nella nota integrativa ed
adeguatamente commentati ed illustrati.
Fasi contabili del procedimento di liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 6
TERZA FASE
Redazione, per ogni
esercizio di
liquidazione, del
relativo bilancio
annuale
I bilanci successivi al primo riflettono i
risultati della gestione liquidatoria e possono
portare all’accertamento di nuove attività e
passività o alla modifica dei valori di quelle
accertate nei precedenti esercizi.
Fasi contabili del procedimento di liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 7
QUARTA FASE
Eventuale
ripartizione, in corso
di liquidazione, di
acconti sulle quote
finali
Sotto la responsabilità dei liquidatori e sempre
che nei bilanci «risulti che la ripartizione non
incide sulla disponibilità di somme idonee alla
integrale e tempestiva soddisfazione dei
creditori sociali» (non è richiesto alcun
accantonamento di un importo pari alle
somme necessarie per pagare i creditori, ma la
ripartizione può essere condizionata alla
prestazione da parte del socio di idonee
garanzie).
Fasi contabili del procedimento di liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 8
QUINTA FASE
Redazione e deposito
del bilancio finale
liquidazione e
relativo piano di
riparto
Il bilancio finale di liquidazione, si compone di
uno stato patrimoniale estremamente
semplificato, di un conto economico relativo al
periodo che intercorre fra l’inizio dell’ultimo
esercizio e la data di conclusione della
liquidazione e di una nota integrativa. Deve
essere corredato della relazione del liquidatore
e delle relazioni del collegio sindacale e del
revisore legale incaricato del controllo
contabile.
Si suggerisce la redazione di un conto
economico dell’intero periodo di liquidazione.
Il bilancio finale non deve essere approvato dai
soci, ma deve essere depositato presso il
registro delle imprese.
Fasi contabili del procedimento di liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 9
QUINTA FASE
Redazione e
deposito del
bilancio finale
liquidazione e
relativo piano di
riparto
A seguito del deposito, i liquidatori
possono provvedere alla distribuzione
delle quote finali di riparto.
L’approvazione dei soci si intende
tacitamente avvenuta decorsi 90 giorni
dal deposito nel registro delle imprese
senza che siano stati presentati dei
reclami dai soci (oppure, a prescindere
dal decorso del termine, se le quote di
riparto finali siano state incassate dai soci
senza alcuna riserva).
Documenti contabili della liquidazione
11 dicembre 2013 – Gli aspetti contabili delle liqui dazioni volontarie 10
Documenti contabili da redigere
in caso di liquidazione volontaria
Situazione dei conti
(art. 2487 bis, c. 3, c.c.)
Rendiconto sulla gestione ante
apertura della liquidazione
(art. 2487 bis, c. 3, c.c.)
Bilancio iniziale di liquidazione
(art. 2490, c. 4, c.c.)
Bilancio annuale di liquidazione
(art. 2490, c. 1, c.c.)
Bilancio finale di liquidazione
(art. 2492 c.c.)
Documenti contabili della liquidazione
11 dicembre 2013 – Gli aspetti contabili delle liqui dazioni volontarie 11
Situazione dei conti
Situazione contabile redatta dagli
amministratori.
Riporta i saldi dei conti patrimoniali ed
economici, nonché i conti d’ordine, alla data in
cui ha effetto lo scioglimento.
Di fatto è un bilancio di verifica dettagliato per
singola voce del piano dei conti, senza alcuna
scrittura di assestamento, rettifica e chiusura.
Situazione che “fotografa” i saldi patrimoniali
ed economici alla data in cui ha effetto la
liquidazione.
Consente al liquidatore di conoscere le
consistenze patrimoniali ed economiche del
soggetto liquidato.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 12
Rendiconto
della gestione
E’ il documento, redatto dagli amministratori, con
il quale, sotto un profilo contabile, inizia la fase di
liquidazione e si completa il passaggio di consegne
dagli amministratori ai liquidatori (redatto in
tempi ragionevoli).
Tale documento è relativo alla gestione che
intercorre tra l’ultimo bilancio d’esercizio e la data
di pubblicazione della nomina del liquidatore.
Si tratta di un bilancio intermedio, predisposto
mediante l’annotazione delle scritture di
assestamento, rettifica e chiusura, per il quale non
sussiste obbligo di approvazione assembleare né di
deposito presso il registro delle imprese.
Si applicano criteri di funzionamento, anche se la
gestione del periodo è stata di tipo conservativo.
Documenti contabili della liquidazione
11 dicembre 2013 – Gli aspetti contabili delle liqui dazioni volontarie 13
Bilancio iniziale di
liquidazione
(finalità)
Accerta la situazione del patrimonio aziendale
all’apertura della liquidazione.
Attesta la qualità ed il valore dei componenti
patrimoniali che i liquidatori prendono in
carico dagli amministratori.
Stabilisce se, presumibilmente, i fondi liquidi
esistenti all’apertura della liquidazione e gli
incassi derivanti dal realizzo delle attività
saranno sufficienti ad estinguere le passività
ed a coprire gli oneri della procedura
liquidatoria.
Documenti contabili della liquidazione
11 dicembre 2013 – Gli aspetti contabili delle liqui dazioni volontarie 14
Bilancio iniziale di
liquidazione
(struttura)
E’ costituito da una situazione patrimoniale
priva di conto economico.
Si può utilizzare lo schema di situazione
patrimoniale ex art. 2424 del codice civile.
Il documento può essere esposto in forma
tabellare, riportando per ciascuna attività e
passività, in colonne affiancate gli importi: i)
dello stato patrimoniale che fa parte del
rendiconto degli amministratori e ii) del
bilancio iniziale di liquidazione stesso (i relativi
importi differiranno, a causa di alcuni
elementi che potrebbero essere stati
stralciati/inseriti e dei criteri di valutazione
che differiscono).
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 15
Bilancio iniziale di
liquidazione
(contenuto)
Contenuto del bilancio iniziale e valutazione delle
attività e delle passività strettamente legati:
-alle modalità con le quali sarà condotta la liquidazione
(vendita in blocco, per rami, singoli beni, etc.);
-alla prosecuzione o meno delle attività di impresa
attraverso l’esercizio provvisorio o l’affitto d’azienda.
Poste da eliminare o potenzialmente eliminabili (se
non vi è prosecuzione dell’attività d’impresa): costi di
impianto e di ampliamento ed altri costi capitalizzabili;
immobilizzazioni immateriali; avviamento; crediti
inesigibili; debiti prescritti, etc.
Poste da integrare: fondi rischi ed oneri, debiti per
«garanzie ed impegni», etc.
Vengono operate le rettifiche di liquidazione:
differenze tra valori di funzionamento e di
liquidazione delle attività e delle passività ed iscrizione
di un fondo per oneri netti della liquidazione.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 16
Bilancio iniziale di
liquidazione
(contenuto)
Attività risultanti nel bilancio da stralciare:
-i costi pluriennali e le immobilizzazioni
immateriali per la parte non ammortizzata
vengono stralciati se non cedibili a terzi (es.
brevetti o marchi cedibili individualmente);
-l’avviamento deve essere stralciato, salvo il
caso che non riguardi un ramo d’azienda per il
quale sia prevista la cessione ad un prezzo
superiore rispetto ai valori netti di libro;
-I crediti devono essere stralciati se inesigibili;
Attività iscrivibili nel bilancio di liquidazione
che non risultano nel bilancio ordinario:
-I beni materiali o immateriali già
completamente ammortizzati per i quali
sussista la possibilità di ritrarre un ricavo.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 17
Bilancio iniziale di
liquidazione
(contenuto)
Passività risultanti nel bilancio da stralciare:
-I debiti che risultino prescritti;
Passività risultanti nel bilancio da rivalutare:
-Fondo TFR;
-Fondi rischi ed oneri;
Passività iscrivibili nel bilancio di liquidazione
che non risultano nel bilancio ordinario:
-I debiti non considerati dagli amministratori
nel rendiconto sulla gestione (es. derivanti da
garanzie ed impegni iscritti nei conti d’ordine).
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 18
Bilancio iniziale di
liquidazione
(Fondo per oneri
della liquidazione)
La funzione del fondo è quella di indicare
l’ammontare degli oneri attinenti la gestione
della fase liquidatoria, che maturano dalla data
di inizio alla data di chiusura della liquidazione.
Non si tiene conto delle operazioni compiute
prima della data di inizio della liquidazione che
dovrebbero figurare nel rendiconto degli
amministratori.
Si tratta di costi diversi da quelli correlati ad
attività e passività del bilancio iniziale di
liquidazione.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 19
Bilancio intermedio
(annuale)
di liquidazione
(senza prosecuzione
dell’attività)
I principi generali del bilancio subiscono
rilevanti variazioni:
-Scopo del bilancio intermedio è quello di
monitorare l’andamento del patrimonio sociale
per informare ed orientare i vari interlocutori;
-non è più valido il principio del going concern
ed il principio di rilevazione per competenza
risulta attenuato;
-tutti i costi da sostenere ed i proventi da
conseguire dovrebbero essere stati iscritti nel
bilancio iniziale di liquidazione nel «fondo di
liquidazione» e quindi si dovrebbe procedere al
relativo utilizzo;
-si continuano ad iscrivere gli accantonamenti
relativi al TFR ed altri FRO, i costi relativi
all’utilizzo dei servizi necessari alla liquidazione
e gli oneri ed i proventi finanziari.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 20
Bilancio intermedio
(annuale)
di liquidazione
(senza prosecuzione
dell’attività)
Il risultato economico positivo o negativo
emerge tenendo conto:
-di eventuali ricavi di vendita di prodotti;
-di costi di materie e lavorazioni sostenuti per
realizzare i ricavi ed altri costi necessari per
l’attività liquidatoria;
-proventi ed oneri finanziari;
-imposte e tasse;
-rivalutazioni e svalutazioni di beni iscritti
nell’inventario iniziale di liquidazione;
-plusvalenze e minusvalenze derivanti da
cessione di beni;
-sopravvenienze attive e passive.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 21
Bilancio intermedio
(annuale)
di liquidazione
(con prosecuzione
dell’attività)
Non si applicano i criteri di liquidazione ma
quelli ordinari di funzionamento. Il postulato
del going concern conserva la propria validità
per tutta la durata dell’esercizio provvisorio.
Si tratta comunque di una gestione
conservativa, limitata nelle scelte strategiche.
La vita utile delle immobilizzazioni è limitata al
periodo di «esercizio provvisorio».
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 22
Bilancio intermedio
(annuale)
di liquidazione
In ogni caso i liquidatori devono illustrare
l’andamento della liquidazione e le relative
prospettive (anche temporali), nonché i principi
ed i criteri adottati per realizzare la liquidazione
stessa.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 23
Bilancio finale
di liquidazione
Al termine della liquidazione è necessario
redigere un bilancio finale in cui i liquidatori
devono indicare la parte di attivo spettante a
ciascun socio.
Tale documento (avente funzione informativa,
dimostrativa e di rendicontazione) si compone
di due parti distinte:
-il bilancio finale in senso stretto;
-il piano di riparto.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 24
Bilancio finale
(in senso stretto)
Il bilancio finale è composto dallo stato
patrimoniale (elementare o complesso) e dal
conto economico relativo al periodo che
intercorre tra la data d’inizio dell’esercizio e
quella di chiusura della liquidazione.
E’ anche consigliato aggiungere un conto
economico relativo all’intero periodo di
liquidazione, a titolo di rendicontazione
dell’attività liquidatoria.
Non è obbligatoria ma opportuna la redazione
della nota integrativa e della relazione sulla
gestione.
Consigliabile l’utilizzo di un raffronto tabellare
degli importi del bilancio iniziale, dei bilanci
intermedi e del bilancio finale.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 25
Bilancio finale
(in senso stretto)
Si possono utilizzare gli schemi degli artt.
2424 e 2425 del codice civile, seppur con
i necessari adempimenti e
semplificazioni.
Lo stato patrimoniale (i) può essere in
forma semplice con l’indicazione delle
voci inerenti le disponibilità liquide
nell’attivo e l’importo da distribuire ai
soci del passivo ovvero (ii) può essere in
forma complessa quando permangano
degli elementi attivi e/o passivi da
liquidare.
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 26
Il piano di riparto
Il piano di riparto è parte inscindibile ed integrante del
bilancio finale di liquidazione, atteso che questo deve
indicare la parte di attivo spettante a ciascun socio.
Il piano di riparto può essere un allegato al bilancio
finale o può essere inserito nella nota integrativa.
Può essere ripartito tra i soci l’attivo netto di
liquidazione, depurato di eventuali acconti già
corrisposti.
Non possono rientrare nel piano di riparto le
disponibilità vincolate all’estinzione di debiti ancora
esistenti (es. compensi ai liquidatori, oneri per la
chiusura della procedura e per la cancellazione della
società, etc.).
Documenti contabili della liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 27
Criteri di riparto
Secondo la dottrina prevalente, il riparto
non può avvenire se non dopo
l’approvazione, espressa o tacita, da parte
di tutti i soci del bilancio finale di
liquidazione.
E’ opportuno far decidere all’assemblea la
determinazione dei criteri di ripartizione
nonché delle quote di riparto stesso.
Vi possono essere dei casi particolari di
riparto:
-accollo;
-postergazione;
-socio d’opera.
Bilanci nella liquidazione
tavola riepilogativa
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 28
Documento Articoli
Codice civile
Struttura Criteri
di valutazione
App.ne
Assemblea
Conto della gestione
degli amministratori
Artt. 2277 e
2487 bis c.c.
Bilancio con relazione
amministratori e sindaci
Funzionamento No
Bilancio iniziale
di liquidazione
Artt. 2277 e
2487 bis c.c.
Stato patrimoniale Liquidazione No
Bilancio annuale
di liquidazione
Art. 2490 c.c. Bilancio con relazione
liquidatori e sindaci
Liquidazione o
Funzionamento
Si
Bilancio finale
di liquidazione
Art. 2492 c.c. Bilancio con piano di riparto
e relazione liquidatori e
sindaci
Solo valori numerari Si
Esempio
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 29
Attività Conto della gestione
1/1 – 30/4
Bilancio iniziale
di liquidazione
Imm.ni Immateriali
- Spese impianto 1.000 0
- Avviamento 2.000 0
Imm.ni Materiali
- Impianti
(C.S. 40.000 / F.A.10.000)
30.000 5.000
- Attrezzature e macchinari
(C.S. 15.000 / F.A. 5.000)
10.000 6.000
- Fabbricati
(C.S. 90.000 / F.A. 30.000)
60.000 110.000
Attivo circolante
- Materie prime 5.000 3.000
- Prodotti finiti 6.000 5.000
- Crediti v/clienti 20.000 15.000
- Depositi bancari 1.000 1.000
Esempio
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 30
Patrimonio e netto Conto della gestione
1/1 – 30/4
Bilancio iniziale
di liquidazione
Patrimonio netto
- Capitale sociale 40.000
- Riserve 3.000
- Utile del periodo 3.000
C.N. di liquidazione 46.000 50.000
Debiti per TFR 4.000 6.000
Debiti
- Verso banche 30.000 32.000
- Mutui passivi 20.000 20.000
- Fornitori 30.000 28.000
- Tributari 5.000 6.000
- Da liquidare 0 3.000
Esempio
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 31
Conto economico Conto della gestione
1/1 – 30/4
Vendite di prodotti 10.000
Acquisti di prodotti (4.000)
Altri costi (3.000)
Utile di periodo 1/1-
30/4
3.000
Annullamento di poste che non si giustificano nella fase di liquAnnullamento di poste che non si giustificano nella fase di liqu idazioneidazione
EsempioScritture contabili dal 1 maggio al 31 dicembre 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 32
Rettifiche di
liquidazione
a Diversi 3.000 3.000
Spese
d’impianto
1.000
Avviamento 2.000
Minor valore attribuito a poste dellMinor valore attribuito a poste dell ’’attivo e maggior valore di poste del passivoattivo e maggior valore di poste del passivo
EsempioScritture contabili dal 1 maggio al 31 dicembre 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 33
Rettifiche di
liquidazione
a Diversi 60.000 60.000
Impianti 35.000
Attrezzature e
macchinari
9.000
TFR 2.000
Debiti v/banche 2.000
Debiti tributari 1.000
Debiti da
liquidare
3.000
Magazzino 2.000
Prodotti finiti 1.000
Crediti v/clienti 5.000
Annullamento di fondi rettificativiAnnullamento di fondi rettificativi
EsempioScritture contabili dal 1 maggio al 31 dicembre 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 34
Diversi a Rettifiche di
liquidazione
15.000 15.000
Fondo
ammortamento
impianti
10.000
Fondo
ammortamento
attrezzature e
macchinari
5.000
Maggior valore attribuito ad attivitMaggior valore attribuito ad attivit àà e minor valore attribuito a passivite minor valore attribuito a passivit àà
EsempioScritture contabili dal 1 maggio al 31 dicembre 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 35
Diversi a Rettifiche di liquidazione 52.000 52.000
Fondo
ammortamen
to fabbricati
30.000
Fabbricati 20.000
Fornitori 2.000
Determinazione del capitale netto iniziale di liqui dazioneDeterminazione del capitale netto iniziale di liqui dazione
EsempioScritture contabili dal 1 maggio al 31 dicembre 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 36
Diversi a Capitale netto
iniziale di liquidazione
47.000 47.000
Capitale
sociale
40.000
Riserve 3.000
Rettifiche di
liquidazione
4.000
Realizzo di crediti Realizzo di crediti
EsempioScritture contabili dal 1 maggio al 31 dicembre 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 37
Diversi a Crediti v/clienti 15.000 15.000
Banca C/C 14.000
Perdite su
crediti
1.000
Vendita delle materie prime in magazzinoVendita delle materie prime in magazzino
Diversi a Magazzino materie
prime
3.000 3.000
Banca C/C 2.000
Minor realizzo 1.000
Vendita degli impiantiVendita degli impianti
EsempioScritture contabili dal 1 maggio al 31 dicembre 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 38
Diversi a Impianti 5.000 5.000
Banca C/C 3.000
Minus su
impianti
2.000
Accantonamento TFRAccantonamento TFR
Accantonamento a Debiti TFR 500 500
Spese per il personaleSpese per il personale
Spese per il
personale
a Banca C/C 1.000 1.000
EsempioBilancio 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 39
Attività Passività e netto
Immobilizzazioni
immateriali
Capitale netto di liquidazione
iniziale
47.000
Immobilizzazioni materiali Utile periodo ante liquidazione 3.000
- Attrezzature e macchinari 6.000 Perdita primo periodo
liquidazione
(5.500)
- Fabbricati 110.000 Capitale netto di liquidazione 1°periodo
44.500
Attivo circolante Debiti TFR 6.500
- Prodotti finiti 5.000 Debiti v/banche 32.000
- Crediti v/clienti 0 Mutui passivi 20.000
- Depositi bancari 19.000 Fornitori 28.000
Totale attività 140.000 Debiti tributari 6.000
Debiti da liquidare 3.000
Totale passività e netto 140.000
EsempioBilancio 2011
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 40
1/1-30/4 1/5-31/12 1/1-31/12
Spese per il personale 0 1.000 1.000
Acquisto prodotti ante
liquidazione
4.000 0 4.000
Altri costi ante liquidazione 3.000 0 3.000
Perdite su crediti 0 1.000 1.000
Minore realizzo materie prime 0 1.000 1.000
Minusvalenza su cessione
impianti
0 2.000 2.000
Accantonamento TFR 0 500 500
Utile periodo ante liquidazione
(1/1-30/4)
3.000 0 3.000
Vendite prodotti ante
liquidazione
10.000 0 10.000
Perdita 1° periodo liquidazione
(1/5-31/12)
0 5.500 5.500
Vendita dei fabbricatiVendita dei fabbricati
EsempioScritture contabili del 2012
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 41
Diversi a Fabbricati 110.000 110.000
Banca C/C 90.000
Minus su
fabbricati
20.000
Vendita delle attrezzatureVendita delle attrezzature
Banca C/C a Diversi 7.000 7.000
Attrezzature e
macchinari
6.000
Plusvalenza 1.000
EsempioScritture contabili del 2012
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 42
Pagamento dei fornitori con scontoPagamento dei fornitori con sconto
Fornitori a Diversi 28.000 28.000
Banca C/C 26.000
Sconti attivi 2.000
Cessione dei prodotti finitiCessione dei prodotti finiti
Banca C/C a Vendite prodotti finiti 5.500 5.500
Rimanenze
iniziali
a Prodotti finiti 5.000 5.000
EsempioScritture contabili del 2012
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 43
Pagamento spettanze e TFR ai dipendentiPagamento spettanze e TFR ai dipendenti
Debiti per TFR a Banca C/C 6.500 6.500
Spese per il
personale
a Banca C/C 1.000 1.000
Diversi a Banca C/C 61.000 61.000
Debiti
v/banche
32.000
Mutui passivi 20.000
Debiti tributari 6.000
Debiti da
liquidare
3.000
Estinzione debitiEstinzione debiti
EsempioScritture contabili del 2012
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 44
Pagamento spese di liquidazionePagamento spese di liquidazione
Spese di
liquidazione
a Banca C/C 3.000 3.000
Esempio
Stato patrimoniale finale di liquidazione 2012
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 45
Attività Passività e netto
Banca C/C 24.000 Capitale netto di
liquidazione iniziale
47.000
Utile periodo ante
liquidazione
3.000
Perdita primo periodo
liquidazione
(5.500)
Perdita secondo periodo
liquidazione
(20.500)
Capitale netto di
liquidazione finale
24.000
Esempio
Conto Economico di liquidazione
Gli aspetti contabili della liquidazione volontaria d’impresa 46
1° periodo
liquidazione
2° periodo
liquidazione
Totale
Accantonamento TFR 500 0 500
Minusvalenze da cessione 2.000 20.000 22.000
Rimanenze iniziali 0 5.000 5.000
Spese per il personale 1.000 1.000 2.000
Spese di liquidazione 0 3.000 3.000
Perdite su crediti 1.000 0 1.000
Minor realizzo materie prime 1.000 0 1.000
Plusvalenze da cessione 0 1.000 1.000
Sconti attivi 0 2.000 2.000
Vendite prodotti finiti 0 5.500 5.500
Perdita 5.500 20.500 26.000