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Il VagaMondoPercorsi e strumenti del sapere geografico
B Il mio Portfolio
LOESCHER EDITORE© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5
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Ristampe
6 5 4 3 2 1 N
2009 2008 2007 2006 2005 2004
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Realizzazione editoriale: Capoverso S.r.l. - Torino
Cartografia: LS International Cartography - MilanoCopertina: Elio Vigna Design - Torino
Redattore responsabile: Paola Sanini
Fotolito: La Reprografica - Torino
Stampa: ??? - ??? (TO)
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Indice
Schede operative 1
UdA 1 Conoscere le popolazioni,
l’economia, la società 2
UdA 2 Il lavoro dell’uomo 4
UdA 3 Il settore primario 5
UdA 4 Il settore secondario 6
UdA 5 Il settore terziario 8
UdA 6 Stati e organismi internazionali 10
UdA 7 Economia e lavoro in Europa 11
UdA 8 Agricoltura, allevamento, pesca 13
UdA 9 Il settore secondario in Europa 15
UdA 10 Il settore terziario in Europa 17
UdA 11 L’Europa, divisioni e unioni 18
UdA 12 La penisola Iberica 19
UdA 13 La regione francese 21
UdA 14 Il Benelux 22
UdA 15 Le isole britanniche 23
UdA 16 Il Grande Nord 24
UdA 17 La Germania 25
UdA 18 L’area alpina 26
UdA 19 L’Europa centro-orientale 27
UdA 20 La regione balcanica 28
UdA 21 L’Europa sud-orientale 30
UdA 22 La Comunità di Stati
Indipendenti (CSI) 31
Autovalutazione degli obiettivi specifici di apprendimento (primo biennio) 33
Scheda 1 34
Scheda 2 35
Scheda 3 36
Scheda 4 38
Scheda 5 40
Scheda 6 42
Scheda 7 44
Scheda 8 45
Scheda 9 46
Scheda 10 47
Scheda 11 48
Scheda 12 49
Scheda 13 50
Scheda 14 51
Scheda 15 52
Scheda 16 53
Scheda 17 54
Scheda 18 55
Scheda 19 56
Soluzioni 57
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5
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Il mio PortfolioSchede operativeSchede operative
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CONOSCERE LE POPOLAZIONI , L’ECONOMIA, LA SOCIETÀ2 UDA 1
Elev
ati
Bass
i
Tasso dinatalità
Tasso dimortalità
Tass
i di n
atal
ità e
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orta
lità
(per
100
0 pe
rson
e pe
r ann
o)
Tempo
Popolazionetotale
Una radiografia della popolazione: numeri e calcoli per «misurare» le popolazioni
Scopo dell’attività: acquisire dimestichezza con tabelle, dati statistici, valori percentuali riferiti alla
demografia.
A Prima fase: ragionare sui grafici
Il grafico riportato descrive, in modo semplificato, il
ciclo di crescita ed evoluzione demografica di una
popolazione. Come vedi, è possibile suddividere il
grafico in quattro fasi: 1) forti oscillazioni, 2) prima
fase di crescita, 3) fase di crescita successiva, 4) cre-
scita interrotta e limitate oscillazioni.
Completa ora il grafico con l’indicazione delle quat-
tro fasi.
a. Quale delle quattro fasi considerate potrebbe
essere oggi attribuita ai paesi del Sud del
mondo?
b. A quale area del mondo può essere riferita, se-
condo te, la curva della situazione attuale della
popolazione?
■■ Corrisponde a quella attuale dell’Asia.
■■ Corrisponde a quella attuale dell’Europa centro-
occidentale.
B Seconda fase: calcolare valori percentuali
I principali fattori che sono alla base dei cambia-
menti in una popolazione sono la natalità, la mor-
talità, la sua crescita o la sua diminuzione naturali.
La variazione di ciascuno di questi fattori nell’arco
di un anno (cioè il rispettivo tasso di natalità, mor-
talità, crescita naturale) viene calcolata mediante i
semplici calcoli che riassumiamo qui di seguito.
Tasso di natalità
numero di nascite per anno su mille persone
Come si determina:
[nascite totali / popolazione a metà anno] x 1000
Tasso di mortalità
numero di decessi annui su mille persone
Come si determina:
[decessi totali / popolazione a metà anno] x 1000
Tasso di crescita naturale (o diminuzione)
tasso di natalità – tasso di mortalità
Crescita annua percentuale
tasso di crescita naturale / 100
a. Ti proponiamo i dati relativi alla popolazione
italiana del 2003: la popolazione totale era di
57 321 070 abitanti, i nati sono stati 544 063
e i morti 586 468. Sulla base di questi dati,
applicando correttamente le formule, calcola
il tasso di natalità, il tasso di mortalità, il tas-
so di crescita naturale e la crescita annua per-
centuale.
b. La tabella seguente mostra i valori dei tassi di na-
talità e di mortalità di due diversi immaginari
continenti.
Continente A Continente B
Natalità 4,63% 1,32%
Mortalità 1,98% 1,03%
1. Qual è il valore del tasso di crescita naturale di
ognuno dei due continenti?
2. Quale potrebbe essere il motivo per cui la nata-
lità è più bassa in B che in A?
3. Quali potrebbero essere le ragioni per cui la mor-
talità è più elevata in A che in B?
4. Secondo te oggi l’Europa assomiglia di più ad A
o a B?
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3U D A 1CONOSCERE LE POPOLAZIONI , L’ECONOMIA, LA SOCIETÀ
C Terza fase: fare confronti analizzando una tabella
Ti proponiamo una tabella con dati non recentissimi (risalenti al 1996) riferiti agli stati dell’Unione Europea.
Tasso di Tasso di Speranza di Popolazione PIL per
fecondità mortalità vita alla urbana abitante
‰* infantile ‰* nascita (anni) (%)° (dollari)
Austria 1,5 7 76,7 55 20 907
Belgio 1,6 6 76,8 96,9 20 852
Danimarca 1,7 8 75,2 85,1 21 502
Finlandia 1,8 5 76,3 62,8 17 188
Francia 1,7 7 78,7 72,7 19 955
Germania 1,3 6 76,3 86,3 20 370
Grecia 1,4 10 77,8 64,7 12 841
Irlanda 2,0 7 76,3 89,4 16 431
Italia 1,3 8 77,8 66,6 19 536
Lussemburgo 1,6 7 75,9 88,6 30 596
Paesi Bassi 1,6 7 77,3 88,9 19 341
Portogallo 1,5 10 74,6 35,1 12 841
Regno Unito 1,8 7 76,7 89,4 18 360
Spagna 1,2 7 77,6 76,2 14 216
Svezia 2,1 5 78,3 83,1 18 201
Unione Europea 1,6 7 78 79,8 19 780
Stati Uniti 2,1 9 76 76,3 25 572
* per mille° per cento
Fonte: Eurostat
a. Elenca i fattori demografici che vi sono riportati e, per ognuno di essi, scrivi sul tuo quaderno una defi-
nizione (se necessario, aiutati con un vocabolario).
b. Leggi ora i dati nelle varie colonne, individua i paesi che si trovano nelle condizioni più favorevoli (evi-
denziali con un colore a tua scelta) e quelli che si trovano nelle condizioni meno favorevoli per ciascuno
dei fattori considerati. Quali sono i paesi più fecondi e quali i più ricchi?
c. Leggi adesso i dati in ordine, da sinistra a destra, e confronta le caratteristiche demografiche delle due
seguenti coppie di aree: Germania/Portogallo e Unione Europea/Stati Uniti d’America.
Inoltre…
d. Confronta ora le caratteristiche demografiche dei paesi della parte meridionale dell’Unione Europea ri-
spetto a quelli localizzati nel nord del continente. Che cosa noti?
e. Abbiamo detto che la tabella non è recentissima: secondo te, in che cosa essenzialmente differirebbe
una tabella preparata oggi?
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IL LAVORO DELL’UOMO4 UDA 2
Che lavoro fai? Riconoscere le attuali richieste del mondo del lavoro
Scopo dell’attività: avviare il discorso dell’orien-
tamento, in vista della scelta degli studi da com-
piere dopo la fine della scuola secondaria di pri-
mo grado.
A Una previsione del XIX secolo
a. Che cosa illustra ciascuna delle quattro immagi-
ni? Prepara quattro brevi didascalie.
b. Ti sembra che le previsioni dell’autore sulle atti-
vità del futuro fossero realistiche?
B La situazione di oggi
Cerca su giornali e sulle riviste che vengono acquistate
dalla tua famiglia (chiedi anche a tuoi parenti e amici)
numerose immagini di attività lavorative particolar-
mente moderne e attuali; ritagliale, ordinale e classifi-
cale secondo il settore di attività. Evidenzia tra esse
quelle che ti sembrano avere un collegamento con le
quattro attività raffigurate nelle stampe antiche.
C Un cartogramma «lavorativo»
Formazione, flessibilità, mobilità: in queste tre
parole sono riassunte alcune delle principali caratte-
ristiche che oggi contraddistinguono il mondo del
lavoro.
a. Definiscile sul tuo quaderno con parole tue e
confronta le tue definizioni con quelle riportate
dal vocabolario.
b. Riordina ora le situazioni qui elencate disordina-
tamente, in modo da ottenere un semplice
schema che evidenzi, per ciascuna delle tre ca-
ratteristiche considerate (formazione, flessibilità
e mobilità), gli elementi che le sono propri.
1. Cambiamento di incarichi lavorativi
2. Formazione professionale
3. Trasferimento tra reparti diversi di un’azienda
4. Cambiamento d’orario lavorativo
5. Accrescimento della propria cultura personale
6. Trasferimento da un’azienda a un’altra
7. Aggiornamento professionale
8. Trasferimento tra località o stati diversi
9. Istruzione scolastica
Formazione: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Flessibilità: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Mobilità: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
c. Elabora sul tuo quaderno un sintetico com-
mento allo schema per evidenziare i cambia-
menti nelle attività lavorative e nella loro orga-
nizzazione.
In queste stampe inglesi dell’Ottocento sono rappresentate al-cune attività dell’uomo così come si immaginava potessero svol-gersi nell’anno Duemila.
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A Analisi di un documento
Leggi il testo seguente e poi svolgi le attività pro-
poste.
«Fu probabilmente nell’Europa dell’epoca tardo-
medievale che venne praticata per la prima volta
la fusione tra agricoltura e allevamento. Prima di
allora, infatti, il terreno era diviso in due settori
che venivano coltivati a cereali ad anni alterni: la
produzione era tuttavia inferiore al 50% della ca-
pacità massima, perché si doveva tenere a riposo
più di metà del terreno.
Il passo successivo fu quello di far pascolare gli
animali sui campi a riposo, per ottenere una pro-
duzione di carne e di latte mentre gli escremen-
ti fertilizzavano il suolo: la resa, pur maggiore,
non era ancora tuttavia sufficiente al sostenta-
mento delle famiglie contadine.
Un progresso decisivo si ebbe con la messa in
pratica di una nuova tecnica; il campo a riposo
venne seminato a foraggio tenendo il bestiame
in stalle: così le rese aumentarono in modo sod-
disfacente».
a. Quanto espresso nel brano che hai letto può es-
sere sintetizzato in tre parole: avvicendamento –
maggese – rotazione. Cerca il significato di que-
sti termini sul vocabolario e riporta sul tuo qua-
derno le relative definizioni.
b. Inserisci ora queste parole accanto alle frasi del
brano che ne esprimono il concetto. In alternati-
va, puoi usare ciascuna delle tre parole come ti-
tolo di ognuna delle sequenze del brano che a
essa fa riferimento.
5IL SETTORE PRIMARIOUDA 3
pascolo
villaggio
1° anno
2° anno
3° anno
a’ b’ c’ d’ e’ f’ g’
ab
cd
ef
ga’’b’’
c’’d’’
e’’f’’
g’’
frumento avena
Avvicendamenti e rotazioni agrarie: da uno schema al fenomeno descritto
Scopo dell’attività: capire, attraverso l’analisi e l’utilizzo di documenti e schemi, perché e come l’uo-
mo adatta i cicli della natura alle sue esigenze.
B Analisi di uno schema
Osserva lo schema, leggi la didascalia e spiega sul
tuo quaderno che cosa rappresenta. Dopo aver sta-
bilito un’adatta legenda-colori, colora nel modo più
corretto le frecce.
C Un caso… in pratica
Immagina di essere un contadino e di dover pianifica-
re un programma di rotazione agraria su quattro
campi confinanti, utilizzando le colture seguenti: tri-
foglio, mais, frumento. Traccia sul tuo quaderno uno
schema simile a questo, che faccia capire come pro-
cederesti, e spiega la tua strategia.
Campo 1 Campo 2 Campo 3 Campo 4
1° anno Mais Frumento . . . . . . . Frumento
2° anno Frumento Trifoglio Frumento . . . . . . .
3° anno . . . . . . . Frumento . . . . . . . Frumento
4° anno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Trifoglio
Lo schema delle rotazioni in un villaggio della fine del Medio-evo nell’Europa centrale: dopo le due colture a cereali (avenae frumento), un anno a pascolo forniva al terreno una opportu-na concimazione da parte degli animali, e le famiglie possede-vano un appezzamento in ciascun settore.
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IL SETTORE SECONDARIO6 UDA 4
I luoghi delle industrie: fattori (geografici e non) che favoriscono la localizzazione dell’industria
Scopo dell’attività: saper «trasformare» un’immagine satellitare in una carta mentale per visualizza-
re un fenomeno economico.
A Prima di fondare un’industria
La scelta del luogo nel quale aprire uno stabilimento produttivo è determinata da una serie di riflessioni eco-
nomiche e di ragionamenti sulle caratteristiche del territorio, che fanno capo a quattro fattori principali.
Per ciascuno dei fattori elencati trova almeno due esempi adeguati.
dove c’è manodopera, cioè:
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
una nuova industria:
dove?
dove c’è mercato, cioè:
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
dove c’è possibilità di energia,
cioè:
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
dove ci sono materie prime,
cioè:
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
B Quando l’industria c’è
Le due immagini riportate nella pagina a fianco si riferiscono ad altrettanti esempi di localizzazioni indu-
striali, uno europeo (immagine a sinistra: una parte della regione parigina) e uno italiano (immagine a de-
stra: una parte dell’area torinese). L’analisi di entrambe ci consentirà di comprendere in che misura i fatto-
ri elencati al punto A hanno influenzato la localizzazione delle industrie.
Procederai nel tuo lavoro di analisi dell’immagine considerando: il quadro ambientale; il quadro delle vie di
comunicazione; il quadro degli insediamenti industriali realizzati.
a. Il quadro ambientale: il territorio è pianeggiante? Collinare? Montuoso? Vi sono laghi, fiumi, canali, una
costa marina? Completa la tabella 1.
TABELLA 1 Immagine A Immagine B
Nome della città
Paese e regione di appartenenza
Eventuale presenza di rilievi
Elementi geografici evidenti 1. 1.(numerali su ogni immagine, 2. 2.se presenti) 3. 3.
4. 4.
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7U D A 4IL SETTORE SECONDARIO
b. Le vie di comunicazione: individuale e spiega di che tipo di comunicazioni si tratta, completando la Ta-
bella 2.
TABELLA 2 Immagine A Immagine B
Dove si trovano le condizioni più favorevoli per lo sviluppo delle vie di comunicazione (strade, autostrade, ferrovie)
Sono presenti fiumi navigabili e, se sì, dove
È presente un porto e, se sì, dove
Sono presenti valichi e, se sì, dove
c. Le industrie: dopo averle individuate, traccia una mappa mentale che metta in evidenza la loro localizza-
zione; commenterai poi sul tuo quaderno con una breve didascalia la carta che avrai realizzato.
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IL SETTORE TERZIARIO8 UDA 5
Pronti, partenza, via: una gita di istruzione, ma con quale mezzo?
Scopo dell’attività: applicare conoscenze e competenze geografiche (e non) a una situazione reale;
analizzare grafici e cartogrammi relativi ai tempi di percorrenza delle distanze.
A Come decidere i particolari del viaggio
a. Ogni volta che si organizza un viaggio, indipendentemente dal luogo prescelto, ci sono da svolgere del-
le «operazioni» preliminari. Qui di seguito ne abbiamo elencate alcune; completa tu l’elenco, chiedendo
eventualmente consiglio ai tuoi genitori o a una persona adulta di tua fiducia.
– Decidere lo scopo della gita di istruzione.
– Conoscere la distanza del luogo prescelto rispetto a quello di partenza.
– Cercare di capire qual è il mezzo di trasporto più conveniente per raggiungere il luogo prescelto.
– . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
– . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
b. Ora che hai individuato ciò che occorre sapere, sapresti dire chi o che cosa ti fornirà le informazioni ne-
cessarie alla pianificazione del viaggio?
C Signori, in carrozza (o in vettura? O a bordo?)
a. Osserva ora il grafico riportato sotto. Spiega sul
tuo quaderno che cosa rappresenta: quale gran-
dezza è riportata sull’asse delle x? Quale sull’as-
se delle y? Scrivi un tuo breve commento che
evidenzi il cambiamento verificatosi, nel corso
del periodo di tempo indicato, nel viaggio tra la
città di Londra e la città di Edimburgo (Regno
Unito). Prima, però, consulta il tuo atlante, per
capire dove si trovano queste due città e se lun-
go il percorso che le separa ci sono importanti
catene montuose da attraversare.
b. Secondo te, si potrebbe fare un discorso analo-
go anche per il tragitto Milano-Roma? Spiega le
ragioni della tua risposta.
B Pronti… via
a. Una volta scelto il luogo da visitare, occorre deci-
dere il mezzo più vantaggioso per raggiungerlo,
ad esempio il treno o il pullman, confrontando
tempi e costi e completando una tabella simile a
quella qui riprodotta.
In treno In pullman (Altri mezzi)
Località di partenza
Località di arrivo
Totale ore di viaggio
Costo del biglietto (ricordare lo sconto per gruppi)
Spese extra da prevedere
b. A questo punto ti chiediamo una ulteriore rifles-
sione: sapresti spiegare che cosa c’entra il setto-
re terziario con una gita di istruzione?
Ripensa a tutte le tappe preparatorie per la par-
tenza e in esse riconosci le attività che possono
essere classificate come appartenenti al terzia-
rio. Ad esempio: il lavoro dell’impiegato che ven-
de i biglietti, l’autista del mezzo prescelto…
Carrozza
Carrozza
FerroviaAuto
Aereo
20 000
10 000
8 000
6 000
4 000
2 000
1 000
800
600
400
200
100Anno 1658 1700 1750 1800 1850 1900 1950
Min
uti
Carrozza
Tempo di viaggiofra Edimburgo e Londra
dal 1658 al 1980
1980© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5
9U D A 5IL SETTORE TERZIARIO
D Il più lontano è più vicino
Il cartogramma al fondo di questa pagina evidenzia un altro aspetto tipico dell’attuale sistema dei traspor-
ti, cioè quello che i geografi definiscono «convergenza spazio-tempo». In altre parole la distanza tra Londra
e molte altre città europee e americane è diventata «minore», in termini di tempo necessario per percor-
rerla, di quella che separa la capitale inglese da alcuni centri minori e periferici del Regno Unito. Sapendo
che ogni cerchio tracciato sul cartogramma indica approssimativamente una distanza percorribile in un’ora,
rispondi sul tuo quaderno alle domande seguenti.
a. In termini di distanza-tempo, quali città britanniche distano da Londra un’ora in più rispetto a quanto
dista Amsterdam (la capitale dei Paesi Bassi)?
b. Sempre in termini di tempo, quali centri britannici distano da Londra quanto New York e Montréal?
Quali località britanniche distano più di 6 ore da Londra?
c. Secondo te, come mai alcune città britanniche, pur relativamente vicine a Londra, sono raggiungibili in
tempi decisamente superiori rispetto ad altre città anche non britanniche?
d. Quanto distano (in termini di tempo di percorrenza) Milano e Parigi da Londra?
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STATI E ORGANISMI INTERNAZIONALI1 0 UDA 6
Macroregioni, regioni, luoghi: una ricerca sull’atlante
Scopo dell’attività: imparare a consultare l’atlante a partire dall’indice dei toponimi.
A Dal locale al planetario
Anche per la Geografia, così come per altre scienze, è possibile riconoscere un’organizzazione della mate-
ria per livelli di grandezza (o, come si dice con termine più difficile, gerarchica) delle varie unità territoriali.
I livelli sono, secondo l’ordine alfabetico, i seguenti:
area metropolitana • casa • città • continente • elementi del paesaggio • macroregione • quartiere
cittadino • stato • Terra • villaggio
Prova a elencarli secondo l’ordine gerarchico, dal più piccolo al più grande.
B Alla ricerca dei toponimi
Al fondo degli atlanti geografi-
ci c’è una sezione in cui sono
raccolti ed elencati in ordine
alfabetico i nomi di tutti i luo-
ghi e le unità territoriali rap-
presentate dalle carte. Questo
elenco viene chiamato indice
dei toponimi (o indice dei no-
mi, o indice dei luoghi).
Dopo aver cercato sul vocabo-
lario il significato della parola
«toponimo» e averlo trascritto
sul tuo quaderno, ti proponia-
mo di costruire un esempio di
indice dei toponimi: osserva la
carta qui riprodotta e trascrivi,
in ordine alfabetico, tutti i no-
mi che vi compaiono.
Per ogni nome segnato, stabi-
lisci poi a quale livello gerarchi-
co va riferito (si tratta di una
città? Di un elemento del pae-
saggio? Di uno stato? Di un
continente?…).
C Verso una carta mentale
A questo punto applica il procedimento suggerito al punto A per realizzare una carta mentale che evidenzi
la posizione gerarchica del luogo in cui risiedi rispetto al continente Europa e scrivi su di essa qualche esem-
pio di toponimi da riferire a ciascuno dei livelli gerarchici sopra indicati.
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1 1ECONOMIA E LAVORO IN EUROPAUDA 7
Ogni cosa al suo posto: cartogrammi a confronto
Scopo dell’attività: costruire cartogrammi di realtà relative all’Italia e all’Europa.
A Prima tappa: i fattori di organizzazione spaziale
Tra gli obiettivi dello studio della Geografia ve ne sono due che hanno una grande importanza:
– saper riconoscere come è organizzato uno spazio;
– saper fare confronti tra ciò che conosciamo più da vicino e situazioni lontane.
Un modo per raggiungere più facilmente il primo obiettivo è quello di esaminare dei cartogrammi. Eccone
un esempio. I cinque cartogrammi che vedi riprodotti sotto si riferiscono ai Paesi Bassi.
a. Dove si trovano i Paesi Bassi?
b. I cartogrammi evidenziano gli elementi economici che hanno influenzato l’organizzazione dello spazio
nei Paesi Bassi. Ciascuno di essi si riferisce a uno dei seguenti elementi:
– i flussi e le reti delle relazioni;
– i poli urbani;
– le risorse naturali;
– la divisione degli spazi;
– la distribuzione della popolazione.
Associa a ciascun cartogramma il significato corrispondente e di ognuno scrivi un breve commento.
A
ELH
R AU
NB E
M
G
Città principali
Altre città importanti
Nord
Ovest Est
Sud
+ 1m
Gas naturale
Carbone
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1 2 U D A 7 ECONOMIA E LAVORO IN EUROPA
B Seconda tappa: il confronto tra realtà
a. Anche in Italia l’organizzazione dello spazio nel
corso dei tempi è stata guidata dagli stessi ele-
menti.
b. Dopo aver consultato il volume A del tuo corso
Il VagaMondo (in particolare da p. 190) e avere
preso nota delle informazioni corrispondenti a
quelle fornite dai cartogrammi dei Paesi Bassi,
costruisci altrettanti cartogrammi per l’Italia. Per
uno di essi, a tua scelta, scrivi una didascalia, in
cui metterai in evidenza analogie e differenze
con quanto riesci a comprendere osservando il
corrispondente cartogramma dei Paesi Bassi.
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5
1 3AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO, PESCAUDA 8
C’è campagna e campagna: le tre zone agricole europee
Scopo dell’attività: ricostruire con carte e foto realtà geografiche diverse.
A Una carta, molte informazioni
La cartina indica i limiti settentrionali di coltivazione di alcuni prodotti che rappresentano, in un certo sen-
so, il simbolo dell’agricoltura europea: gli agrumi, l’ulivo, la vite, il grano, i cereali. La cartina evidenzia an-
che la diffusione degli alberi da frutto, che – come vedi – crescono in un’area molto estesa.
a. Spiega la diversa distribuzione delle specie vegetali citate in funzione del clima delle regioni interessate.
b. Quale coltura ha maggiore diffusione? Quale ha diffusione più limitata? Motiva le tue risposte.
c. Come mai gli alberi da frutto hanno una diffusione così generalizzata in Europa?
d. Quali zone del continente si caratterizzano per l’assenza di vegetazione? In quali la vegetazione è pre-
sente in abbondanza e con varietà diffuse?
e. Quali delle colture citate sono più frequentemente associate all’allevamento del bestiame (con recipro-
co vantaggio)?
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5
U D A 8 AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO, PESCA
B Paesaggi e regioni agricole
Le fotografie che ti proponiamo sono disposte alla
rinfusa. A un’osservazione attenta è, però, possibile
individuare in esse degli elementi di analogia che ri-
guardano:
– le caratteristiche ambientali;
– il tipo di clima;
– il tipo di insediamenti agricoli.
Scrivi sul tuo quaderno, per ogni fotografia, un bre-
vissimo commento che dia l’idea del paesaggio raf-
figurato. Specifica anche quali criteri hai scelto per
trovare gli elementi di analogia.
C Molte carte, molte informazioni
Presso gli uffici della tua regione o della tua provincia sono disponibili pubblicazioni (riguardanti la difesa del
suolo, la stabilità dei versanti, le caratteristiche del clima, delle acque di superficie ecc.), che si possono ot-
tenere mediante una richiesta ufficiale della scuola. Tali pubblicazioni sono spesso accompagnate da carte
tematiche, la cui lettura e interpretazione può essere effettuata in classe con l’aiuto dell’insegnante.
Esamina alcune di queste carte. Sapresti precisare se le caratteristiche fisiche che esse mostrano hanno in-
fluito (e, se sì, in quale misura) sugli spazi agricoli e sui sistemi di coltivazione nella tua regione o nella tua
provincia?
Qual è il tipo di insediamento rurale dominante nella provincia in cui risiedi? Prepara un disegno che illustri
un insediamento nelle campagne più vicine a casa tua.
1 4 U D A 8 AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO, PESCA
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5
1 5IL SETTORE SECONDARIO IN EUROPAUDA 9
Discorsi sull’industria: mezzi e fonti per l’informazione geografica
Scopo dell’attività: lavorare su carte e grafici per comprendere gli effetti del fenomeno-industria a
livello sovranazionale.
A Dare un senso a una carta
La carta contiene diversi tipi di informazioni ma… manca di una didascalia che ne spieghi nel dettaglio il si-
gnificato.
a. Dopo aver esaminato la carta, precisa:
– quale informazione «temporale» fornisce la carta;
– quale informazione «spaziale» fornisce la carta;
– che cosa indicano le frecce.
b. A questo punto dovresti avere tutte le informazioni per scrivere una tua didascalia della carta.
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1 6 U D A 9 IL SETTORE SECONDARIO IN EUROPA
B Mettere a confronto due carte
La carta riportata sotto mostra i nuclei centrali dell’industrializzazione in Europa, evidenziando in particola-
re i principali distretti industriali del continente.
a. Dopo averla esaminata, rispondi alle domande seguenti.
– Quali stati costituiscono il nucleo centrale dell’Europa?
– Dove sono localizzati i principali distretti industriali europei?
– Quali fattori geografici ed economici hanno favorito lo sviluppo dei distretti industriali europei?
C Scoprire gli effettidell’industrializzazione
a. Come mostra il grafico a destra, a partire dagli
inizi del XIX secolo si è assistito a un notevole au-
mento della popolazione urbana. Come spieghi
questo fatto?
b. Rappresenta in uno schema le idee-chiave che
hai potuto cogliere da questa attività. I nodi del
tuo schema saranno:
– la rivoluzione industriale dall’Inghilterra al resto
d’Europa (quando e come);
– il centro dell’Europa industriale (dove, come e
perché);
– gli effetti dell’industrializzazione (come e per-
ché).
Accrescimento demograficodi alcune grandi città dal 1800
Londra
Parigi
Milano
Berlino
Madrid
Roma
Varsavia
Amsterdam
1800 1850 1900 1950 2000
10
8
6
4
2
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1 7IL SETTORE TERZIARIO IN EUROPAUDA 10
Da Lubecca a Novgorod: mercanti e mercanzie attraverso il mar Baltico
Scopo dell’attività: utilizzare fonti storiche per programmare un viaggio.
Di solito, la progettazione di un viaggio viene fatta con le informazioni e i suggerimenti che ci vengono da-
ti da amici, conoscenti e soprattutto dagli esperti di un’agenzia turistica.
Un’idea nuova potrebbe essere quella di programmare un viaggio seguendo l’itinerario di uno dei tanti mer-
canti che, negli anni ’70 del XV secolo, solcavano il mar Baltico con navi cariche di merci di ogni tipo.
A Il percorso antico
La partenza era a Lubecca, l’arrivo a Novgorod; durante il tragitto le fermate «fisse» erano Danzica, Riga, Pskov.
La mappa mostra l’itinerario; qui di seguito, di ogni città forniamo alcuni dati e notizie utili.
B Il percorso di oggi
a. Dovendo organizzare un tour che ripercorra via terra l’itinerario delle quattrocentesche navi baltiche,
quale percorso seguiresti?
b. Quali mezzi di trasporto useresti?
c. Quali regioni e centri vorresti visitare per non trascurare i principali aspetti naturali e storico-culturali di
quest’area europea? Prepara sul tuo quaderno una breve relazione, specificando quanto tempo ritieni ne-
cessario per sostare a ogni tappa.
Lubecca, città portuale tedesca, non èsul mare ma a una ventina di chilometridalla riva, alla confluenza del Wakenitznella Trave. Era sede di un grande mer-cato dei tessuti, di un mercato del car-bone, di un mercato del fieno e di ingentidepositi di sale.Danzica, in origine insediamento slavo,era situata tra Mottlau e Vistola che, al-lora, aprendosi verso il mare nel cordo-ne di dune, metteva in comunicazionela città con il Baltico. Negli affari del gra-no e dei cereali Danzica era il mercatoprincipale.Riga sorgeva in un punto del larghissi-mo estuario della Daugava (o DvinaOccidentale), dove un affluente di destradello stesso nome della città avevaconsentito la realizzazione di un porto.Anche Riga ferveva di commerci, so-prattutto riguardanti pelli e pellicce.Pskov era la prima città russa collega-ta al golfo di Finlandia da fiumi, laghi ecanali.Novgorod era sul più importante siste-ma fluviale che unisce il settentrione rus-so con le terre meridionali. Ospitava mer-canti non solo di ambra, cere, pellicce,legnami pregiati, ma anche di seta e spe-zie (provenienti da Baghdad e dalla lon-tanissima Cina).
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L’EUROPA, DIVIS IONI E UNIONI1 8 UDA 11
La geografia delle bandiere e degli inni
Scopo dell’attività: riconoscere i simboli di appartenenza nazionale e comprenderne il significato.
A In una bandiera, quattro significati
L’etimologia (cioè l’origine) della parola «bandiera» è molto semplice. Nell’antica lingua germanica, infatti,
ban era la «striscia di panno» che distingueva i diversi gruppi di guerrieri. Il termine veniva dunque usato per
identificare un gruppo e l’appartenenza a tale gruppo.
Oggi la bandiera ha un significato più ampio. Gli studiosi identificano addirittura quattro significati, come
documenta il breve brano seguente.
«La bandiera ha vari significati:
– totemico, in quanto rappresenta l’esistenza, l’originalità e l’unità di un gruppo;
– funzionale, come segnale o strumento di comunicazione;
– politico, come simbolo di appartenenza, dominio, distinzione e comando;
– araldico, che, attraverso un linguaggio figurato e convenzionale, può riassumere la storia, i possedi-
menti, i titoli e i valori fondamentali di una casata, di una comunità di una relazione.»
B La bandiera dell’Unione Europea
Dal 1993, anno in cui nacque l’Unione Europea, questo organismo si è dotato di una sua bandiera. A di-
stanza di più di 10 anni, essa sventola sui pennoni di molti edifici sedi di istituzioni ufficiali e compare an-
che in molte altre situazioni che, in una qualche misura, intendono evidenziare appartenenza e/o collega-
menti con l’UE.
a. Qual è l’aspetto della bandiera della UE?
b. Descrivi alcune situazioni in cui hai avuto o hai occasione di vederla.
c. Riproduci ora sul tuo quaderno la bandiera della UE e scrivi un tuo breve commento per ciascuno dei
quattro significati (totemico, funzionale, politico, araldico) di cui si è parlato al punto A (se ritieni che
tutti siano presenti nella bandiera della UE).
C Un altro simbolo di appartenenza: l’inno nazionale
Insieme alla bandiera, l’inno è l’altro segno di identificazione di una nazione.
a. Probabilmente conosci l’inno italiano, Fratelli d’Italia: chi l’ha composto e quando? Raccogli sul tuo qua-
derno alcune notizie riguardanti l’inno italiano.
b. Quali altri inni ti è capitato di ascoltare? In quali occasioni?
c. Sai che esiste anche un inno per l’Unione Europea? Raccogli informazioni attraverso la consultazione del-
le fonti che ritieni più utili (libri, riviste, Internet…) e aggiungile sul tuo quaderno a quelle relative all’in-
no italiano.
d. Prova, insieme con i tuoi compagni e compagne, a raccogliere alcuni degli inni nazionali europei su un’au-
diocassetta.
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1 9LA PENISOLA IBERICAUDA 12
Penisole a confronto: una ricerca tra Storia e Geografia
Scopo dell’attività: impostare una ricerca monotematica tra Storia e Geografia, al fine di preparare
una relazione.
A Prima tappa: istmi e penisole
L’insolita rappresentazione dell’Europa che ti proponiamo ha lo scopo di evidenziare l’articolato profilo del
nostro continente e, in particolare, le numerose penisole che si distaccano dalla sua parte più continentale:
riconosci quest’ultima ed evidenziane il profilo.
In questa rappresentazione sono indicate con tratteggio i principali istmi europei.
Dopo aver definito con parole tue e spiegato sul tuo quaderno che cosa si intende per «istmo», colloca nel-
l’esatta posizione il nome dei seguenti istmi europei:
istmo russo; istmo caucasico; istmo tedesco; istmo scandinavo; istmo francese.
A questo punto riesci a riconoscere le quattro principali penisole europee?
Aiutandoti con una carta dell’Europa fisica, colorane la superficie.
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U D A 1 2 LA PENISOLA IBERICA
B Seconda tappa: penisole e mari
Ciascuna delle quattro grandi penisole europee deve ai mari che la circondano sui suoi tre lati molta parte
della sua storia economica.
a. I testi seguenti si riferiscono appunto a questa relazione tra terra e mare delle quattro penisole europee.
Attribuiscine ciascuno alla penisola di sua pertinenza.
1. L’appendice della penisola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . costituisce un’area particolare perché, insieme al
mar Egeo e all’Anatolia, forma una specie di filtro verso il mar Nero. E il mar Nero mette in relazione il
Mediterraneo con i grandi spazi della pianura russa, dell’Ucraina, della steppa. Da qui raggiungevano
il Mediterraneo le direttrici di traffico provenienti dai deserti freddi dell’Asia. Da qui raggiungono ora il
Mediterraneo le navi russe.
2. […] Questa parte d’Europa fa da ponte tra l’Atlantico e il Mediterraneo. Il canale del Mezzogiorno met-
te direttamente in comunicazione il golfo di Biscaglia con il golfo del Leone.
3. La penisola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ., che di tutte è quella di maggiori dimensioni, è a sua volta ar-
ticolata in numerose penisole.
4. […] Al centro di questo crocevia, la penisola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è un ponte tra oriente e occi-
dente, tra nord e sud, tra aree industriali e paesi produttori di petrolio.
b. Rispondi ora alle domande.
1. Quale penisola ha la forma di un gigantesco pentagono?
2. Quali sono le due penisole europee che hanno disposizione tra loro parallela?
3. Qual è la penisola europea bagnata da cinque mari?
4. Qual è la penisola europea bagnata da un oceano?
5. Che cosa chiameresti Europenisola?
C Un caso… in pratica
La storia degli stati appartenenti alla penisola Iberica (che comprende essenzialmente . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .) è strettamente legata alla sua posizione geografica.
Con quali tra i popoli del Mediterraneo le genti iberiche ebbero relazioni culturali e commerciali?
Quali vantaggi derivarono agli stati appartenenti alla penisola iberica dalla loro apertura sull’oceano
Atlantico?
Dopo aver consultato il tuo libro di storia, prepara una serie di appunti che ti serviranno da traccia per una
relazione dal titolo: Un mare e un oceano aperti sul mondo. Procedi poi alla stesura della relazione, che de-
ve essere di tre pagine al massimo, e alla sua presentazione orale ai tuoi compagni di classe.
2 0 U D A 1 2 LA PENISOLA IBERICA
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2 1LA REGIONE FRANCESEUDA 13
Trasformazioni economiche e territoriali: un modello del territorio francese
Scopo dell’attività: utilizzare diagrammi e carte tematiche per esaminare un fenomeno.
B Seconda tappa: dal diagramma alla cartatematica e alla fotografia
Lo schema evidenzia con colori diversi tutta l’area
francese, che in questi ultimi decenni è stata pal-
coscenico di profondi mutamenti: i francesi par-
lano di «rimodellamento» degli spazi industriali a
favore di una loro nuova destinazione. L’esigenza
che ha prodotto questi cambiamenti è stata quel-
la di ospitare:
– insediamenti destinati alla messa a punto di tec-
nologie produttive altamente specifiche e sofisti-
cate;
– sedi per incontri, convegni, scambi di idee tra
esperti internazionali su argomenti di interesse
mondiale;
– sedi destinate alla cultura e al divertimento, che
contribuiscano a richiamare turisti.
a. Definisci sul tuo quaderno, con l’aiuto dell’inse-
gnante, che cosa si intende per «parco tecnolo-
gico». Cerca nello schema gli elementi e i riferi-
menti che possono aiutarci a spiegare lo svilup-
po di parchi tecnologici di grandissima impor-
tanza.
b. Secondo te, che cosa intendono dire i francesi
quando con riferimento ai parchi tecnologici par-
lano di «rivincita del Sud»? Quali tra le seguenti
sono le città coinvolte in questa «rivincita»? Do-
po avere consultato la carta della Francia pubbli-
cata sul tuo libro o su un atlante, evidenziale in
colore.
Parigi • Lione • Nantes • Nizza • Tolosa •
Bordeaux • Rennes • Marsiglia • Rouen •
Annecy • Montpellier • Le Havre
c. Secondo te, che cosa si intende con l’espressio-
ne «dinamiche forti», presente nella legenda qui
sotto?
Nantes-Rennes
Bordeaux
Tolosa MontpellierNizza
Strasburgo
LillaRouen-Le Havre
Lione-Grenoble
Nancy-Metz
Marsiglia-Aix
Parigi
dorsale europea
Arco delle nuovetecnologieFlussi e attrezzaturein crescitaAsse principale:Manica - Parigi -Lione - MediterraneoDorsale europea
Dinamiche forti
Nuove attività
Crisi, problemi di lavoroe di formazione
Sviluppo anticoFuturi spazi di sviluppo
A Prima tappa: analisi e preparazione di un diagramma a blocchi
Uno schema o diagramma a blocchi è un artificio
grafico per rappresentare con efficacia una o più
idee (di solito specificate nella didascalia che l’ac-
compagna). In ogni diagramma sono solitamente
presenti alcuni elementi fissi e ricorrenti, che vengo-
no spiegati da una legenda. Ecco i principali:
– le forme geometriche regolari (come quadrati,
poligoni, cerchi), o anche irregolari, che rappre-
sentano gli spazi (città, paesi, regioni, stati);
– le frecce, che rappresentano i flussi di uomini,
merci, denaro o di altri fenomeni;
– i tratti, che rappresentano collegamenti reali
(strade, ferrovie, vie di comunicazione aeree e/o
marittime).
a. Cerca nel testo la pagina in cui si parla della ca-
pitale francese e, in particolare, della sua grande
importanza economica e funzionale.
b. Osserva e commenta, con l’aiuto del tuo inse-
gnante, il seguente diagramma a blocchi. Che
cosa puoi dedurre a proposito del ruolo di Pari-
gi nell’economia francese? Quali aree presenta-
no uno sviluppo industriale più antico e quali co-
stituiscono futuri spazi di sviluppo?
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IL BENELUX2 2 UDA 14
Primati in una macroregione: una ricerca specifica
Scopo dell’attività: utilizzare la rete Internet e altre fonti di dati statistici per ricavare informazioni e
operare confronti.
A Prima tappa: le fonti di informazione
Per i loro studi e le loro ricerche tutti i geografi, e tu con loro, hanno bisogno di documentazione aggior-
nata, esauriente, attendibile e precisa. Devono cioè disporre di adeguate «fonti di informazione». Molte di
queste informazioni si trovano in pubblicazioni specializzate.
– Sai citarne qualcuna?
– Ne hai già consultate?
– Le hai utilizzate e, se sì, in quali occasioni?
– Hai trovato facilmente le informazioni che cercavi?
– Conosci pubblicazioni contenenti dati statistici?
Oggi, oltre al repertorio di pubblicazioni che puoi trovare in libreria, nella biblioteca scolastica o in edicola,
puoi disporre facilmente delle informazioni fornite dalla rete Internet.
– Sai utilizzarla?
– Quando vi fai ricorso?
B Un caso… in pratica
Come sai, il Benelux costituisce un esempio di integrazione economica e commerciale fra tre paesi diversi
(il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ., i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ., il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .), che si sono pro-
posti un programma unitario e sono accomunati da obiettivi simili.
a. Ciascuno dei tre paesi vanta almeno un primato nei confronti di tutti gli altri stati europei: uno è ai ver-
tici della ricchezza pro capite in Europa; uno è sede del più grande scalo marittimo del mondo; uno ha
la più alta percentuale di ministri donne nel governo nazionale. A te il compito di scoprire a quale pae-
se appartiene ciascuno dei primati citati.
b. Utilizzando Internet e altre fonti completa ora la scheda con i dati richiesti.
Belgio Paesi Bassi Lussemburgo Italia UE
Superficie (km2)
Popolazione (ab.)
Speranza media di vita (uomini - donne) (anni)
Medici ogni 1000 abitanti
Posti letto in ospedale ogni 1000 abitanti
Autoveicoli ogni 1000 abitanti
Telefoni ogni 1000 abitanti
Composizione della popolazione attiva (primario - secondario - terziario)
Disoccupati (%)
Numero di computer collegati a Internet
Percentuale di immigrati sulla popolazione totale
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2 3LE ISOLE BRITANNICHEUDA 15
Do you speak English?: l’inglese e Internet per la Geografia
Scopo dell’attività: riconoscere e capire l’uso di termini geografici inglesi; fare ricerche in Internet
con i motori di ricerca.
A L’inglese, un lingua senza confini
Delle migliaia di lingue esistenti al mondo, l’inglese può considerarsi la più… universale: oltre a essere par-
lata o almeno compresa da più di 3 miliardi di persone in tutto il mondo, è la lingua ufficialmente utilizza-
ta in molti settori delle attività umane. Così, ad esempio, si parla inglese tra gli scienziati, i medici, i politi-
ci, gli industriali, gli operatori finanziari, quelli turistici…
In altri campi ancora si parla molto l’inglese: sai definire in quali? (Pensa al mondo dello sport, del cinema,
della canzone!).
B Internet e musica
Se ti chiedessero qual è la capitale mondiale della musica, che cosa risponderesti? Probabilmente «Londra». Ef-
fettivamente la capitale del Regno Unito è la meta di numerosi musicisti, che da tutto il mondo vi giungono per
farsi conoscere. E allora ti proponiamo una ricerca geografico-musicale utilizzando la rete Internet per saperne
di più sulla programmazione degli avvenimenti musicali londinesi.
Dapprima qualche istruzione:
a. acceso il computer e lanciato il programma (browser) di navigazione in Internet, scegli un motore di ricerca:
ad esempio Google (www.google.it), oppure Altavista (www.it.altavista.com), oppure Yahoo! (www.it.
yahoo.com);
b. digita quindi nello spazio riservato alla Ricerca le parole chiave utili al tuo scopo: ad esempio Londra, con-
certi, eventi musicali, artisti, canzoni;
c. puoi anche specificare il tipo di musica che ti interessa: ad esempio rock, pop, country, heavy metal;
d. inizialmente, clicca sul pulsante che ti fornisce solo pagine in italiano;
e. cerca di scoprire dove potresti recarti per ascoltare i tuoi beniamini o per acquistare i loro CD (esistono
numerosi negozi specializzati che vendono anche CD e audiocassette di seconda mano a prezzi molto
abbordabili!).
Ricorda che scaricare (to download) gratuitamente musica e filmati da alcuni siti specializzati in questo ti-
po di servizi è una pratica illegale!
C Anche Internet parla soprattutto inglese
A questo punto entrano in gioco la geografia e l’inglese.
Applica ora la stessa procedura di ricerca utilizzando motori di ricerca in inglese (ad esempio: www.
google.com; www.yahoo.com; www.uk.altavista.com) e digitando le parole chiave in questa lingua (aiutati
con il vocabolario per le parole di cui non conosci la traduzione!). Noterai che ti verrà presentato un numero
di siti molto più elevato. Non appena avrai scoperto ciò che ti interessa, prova a organizzare una gita a Lon-
dra e a studiare un percorso virtuale che ti guidi dall’aeroporto o dalla stazione ferroviaria ove giungerai fi-
no ai luoghi in cui si svolgeranno le manifestazioni che ti interessano. Usa in questo tuo lavoro la lingua in-
glese per indicare gli elementi geografici di riferimento e per descrivere sul tuo quaderno percorsi e mezzi
di trasporto utilizzati.
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IL GRANDE NORD2 4 UDA 16
A proposito di euro: bilancio della moneta dopo i primi anni di vita
Scopo dell’attività: predisporre un sondaggio su vantaggi e svantaggi della moneta unica ed elabo-
rare un articolo di giornale su questo tema.
A Prima tappa: euro sì, euro no
Prepara sul tuo quaderno una carta che evidenzi con un colore i paesi dell’Unione Europea e, con un altro
colore, quelli tra essi che dall’inizio del 2002 hanno adottato l’euro, la moneta unica europea. Completala
scrivendo su due colonne distinte il nome dei paesi UE-euro e dei paesi UE-non euro.
B Seconda tappa: sondaggio in famiglia
a. Dell’euro si parla molto in famiglia, nei negozi, alla televisione e sui giornali. Può essere interessante fa-
re un’indagine per scoprire come la gente abbia vissuto questo cambiamento della moneta. Per aiutarti
nel lavoro ti forniamo alcuni esempi di domande da sottoporre ai tuoi familiari. Naturalmente, potrai in-
tegrare l’elenco con altre domande che ti verranno in mente.
– Perché molti paesi europei hanno adottato l’euro, ma alcuni altri no?
– Avevamo bisogno dell’euro o potevamo continuare a far parte dell’Europa anche con la lira?
– Quali vantaggi pratici offre l’euro rispetto alla lira?
– Quali svantaggi pratici ha l’euro rispetto alla lira?
b. E tu che cosa pensi al riguardo? Ritieni più utile l’adozione dell’euro o pensi che sarebbe stato meglio
mantenere le vecchie valute nazionali? Motiva la tua risposta.
C Un caso… in pratica
Hai studiato che i paesi del Norden (come viene talora indicata la macroregione comprendente gli stati del-
l’Europa settentrionale) hanno avuto nei confronti dell’adesione alla UE e all’euro un comportamento non
uniforme.
Elenca questi paesi e di ognuno indica se fa parte o meno della UE e, in quest’ultimo caso, se fa parte o me-
no dell’Unione economica e monetaria (anche qualche altro paese europeo, pur appartenendo alla UE, non
ha ancora adottato l’euro: ricordi quale?).
Se dovessi scrivere un breve articolo per il giornale della scuola sul perché di questa scelta, come organiz-
zeresti la ricerca di informazioni al riguardo?
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2 5LA GERMANIAUDA 17
Risorse, sviluppo industriale e comunicazioni: quale rapporto?
Scopo dell’attività: confrontare carte geografiche diverse: l’esame di carte tematiche.
La carta A rappresenta una delle più importanti aree industriali della Germania e dell’Europa intera.
La carta B evidenzia la localizzazione dei principali giacimenti minerari e di approvvigionamento di idrocar-
buri della medesima area.
a. Fai di ciascuna una fotocopia ingrandita che ritaglierai e incollerai su un foglio di cartone bianco (con cui
realizzerai un cartellone da appendere al muro della tua classe).
b. Confronta ora le due carte e, sul tuo quaderno, annota le tue osservazioni circa la localizzazione rispet-
to alle fonti di risorse minerarie ed energetiche di:
– raffinerie e industrie chimiche
– industrie metalmeccaniche e automobilistiche.
c. Dopo avere letto il breve brano riportato sotto le due carte, indica anche l’importanza delle vie di co-
municazione dell’area, realizzando un cartogramma che completerà il tuo cartellone.
«Alla base della potenza economica della Germania sta l’efficienza delle vie di comunicazione, in particolar
modo quella della navigazione interna e quella stradale e autostradale, alle quali sono stati destinati note-
voli investimenti con grande anticipo rispetto agli altri stati europei».
A B
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L’AREA ALPINA2 6 UDA 18
Il sito di Vienna: dalla Geografia alla Storia in una mappa concettuale
Scopo dell’attività: saper riconoscere, con l’aiuto dell’atlante, l’importanza della posizione geografi-
ca (a grande e a piccola scala) di una città ai fini di comprenderne lo sviluppo storico-politico.
A Prima di cominciare
Prima di svolgere questa attività apri il tuo atlante al-
la pagina in cui vi è una carta fisico-politica dell’Au-
stria. Procurati poi un foglio di carta da lucido, sul
quale ricalcherai il profilo di questo stato, comple-
tandone i confini con i nomi dei paesi limitrofi.
B Durante la lettura
Leggi ora il brano seguente ed evidenzia in colore, su
questa pagina e sulla tua carta geografica, tutti i nomi
di stati, regioni o città e gli elementi geografici citati.
«È la posizione che sta all’origine dello sviluppo
e del ruolo che la città di Vienna ha avuto nel
corso della storia. La barriera obliqua delle Alpi
e dei Carpazi, che separa le due aree climatiche
ed etniche dell’Europa, è interrotta nel suo cen-
tro dal bacino di Vienna, che si apre verso occi-
dente con la Porta Viennese e verso oriente ver-
so la Porta Hungarica. Al centro di questa stes-
sa conca la direttrice danubiana si incrocia con
la “strada dell’ambra” che scende dalla Germa-
nia verso il Mediterraneo. Più oltre, la strada at-
traverso la piana della March si biforca verso il
mare del Nord e il mar Baltico. (…) Anche dal
punto di vista climatico e paesaggistico Vienna è
punto di incontro: le alture del Bosco Viennese,
con i loro venti carichi di pioggia e le loro estati
fresche hanno il clima di Monaco, mentre le sec-
che colline del Burgenland, coperte di messi e di
vigneti, passano, come Budapest, dall’afa estiva
gravida di temporali al rigore degli inverni spaz-
zati dalla tramontana nordica».
(da P. Gabert e P. Guichonnet, Les Alpes et les
états alpins, PUF, Parigi)
C Lavoro sulla carta
Sovrapponi ora il foglio di carta da lucido alla carta
fisica dell’Austria e, rintracciati sulla cartina i nomi
dei luoghi che hai evidenziato nel brano, riportali sul
lucido.
D Realizzazione di una mappa concettuale
Per concludere il lavoro, elabora, nel riquadro di-
segnato qui sotto, una mappa concettuale, che in-
titolerai: Vienna, dove l’ovest e l’est si incontrano.
Vienna, dove l’ovest e l’est si incontrano
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5
2 7L’EUROPA CENTRO-ORIENTALEUDA 19
La Geografia dei confini: che cosa raccontano le carte geopolitiche
Scopo dell’attività: saper localizzare e spiegare situazioni geopolitiche attuali, visualizzandole in una
carta.
A I confini segnati dall’uomo
Le due cartine ripropongono la situazione dei confini degli stati europei fino all’inizio degli anni Novanta e
ai giorni nostri. Dopo averle esaminate con attenzione, scrivi sul tuo quaderno, per i due periodi storici qui
elencati, i principali mutamenti politici che hanno interessato l’Europa.
a. Dal 1945 all’inizio degli anni Novanta
b. Dal 1991 a oggi
B I confini segnati dalla natura
Scrivi nella seconda carta muta i nomi degli stati dell’Europa centro-orientale.
Per ognuno di questi stati è possibile riconoscere elementi fisici che fungano da «confine»? Se sì, prepara
sul tuo quaderno una tabella simile a quella qui proposta, con gli stati segnati in ordine da nord a sud, e per
ciascuno il nome degli eventuali elementi fisici presenti, che descriverai brevemente.
Stato Elementi fisici
Estonia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Lettonia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Lituania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
A B
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LA REGIONE BALCANICA2 8 UDA 20
La strategia dei «corridoi» per ricomporre la regione balcanica: come la geopolitica aiuta l’economia
Scopo dell’attività: riconoscere come posizione e conformazione del territorio influenzino le vicen-
de storiche e politiche di una regione.
A Conoscere gli antefatti
L’estrema frammentazione antropica ed economica della penisola Balcanica, soprattutto delle terre occu-
pate dalla ex Iugoslavia, hanno la loro origine innanzitutto nella posizione del territorio e nella mancanza di
quegli imponenti sistemi montuosi periferici che hanno contribuito a definire l’individualità delle altre gran-
di penisole mediterranee europee (cioè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .: completa
tu, indicando anche per ogni penisola il sistema montuoso che ne costituisce il baluardo e il confine).
B La situazione attuale
Ricalca ora su carta da lucido dal tuo libro di testo il profilo attuale di questa regione, individuando anche i
confini degli stati in cui è suddiviso il territorio. Elenca il nome di questi stati, specificando anche la capita-
le di ognuno.
C Analisi delle carte
a. Qui sotto ti proponiamo due semplici cartine. Quali stati attuali vi sono raffigurati?
A B
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2 9U D A 2 0LA REGIONE BALCANICA
1. La cartina A rappresenta la situazione delle vie di
comunicazione ferroviaria delle terre dell’ex Iu-
goslavia alla metà degli anni Novanta. Specifica
quali erano le principali direttrici del traffico fer-
roviario all’epoca considerata.
2. La cartina B illustra le direttrici sulle quali si era
progettato, nello stesso periodo, di dare un nuo-
vo assetto a tali vie di comunicazione. Precisa
quali erano i nuovi assi di sviluppo della rete fer-
roviaria e specifica in un brevissimo commento
se questi assi tenevano conto anche della possi-
bilità di potenziare il traffico marittimo e su qua-
le (o quali) mari.
b. La carta C, riportata qui sotto, si riferisce invece
ai cosiddetti «corridoi paneuropei», un progetto
molto ambizioso per la realizzazione e/o la ri-
strutturazione di porti, gasdotti, oleodotti e vie
di comunicazione, in genere con lo scopo di ri-
attivare collegamenti tra le terre balcaniche e
quelle circostanti.
c. Colora con diverso colore i corridoi che dovreb-
bero svilupparsi lungo gli assi nord-sud (cioè con
i seguenti stati: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .) e lungo l’asse
est-ovest (cioè con i seguenti stati: . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .).
Completa poi il tuo lavoro preparando sul qua-
derno una tabella che riassuma i diversi collega-
menti.
C
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L’EUROPA SUD -ORIENTALE3 0 UDA 21
Geografia alla televisione e alla radio: informazione in diretta
Scopo dell’attività: saper cogliere informazioni dai più popolari tra i mass media.
A La comunicazione di massa
La radio e la televisione consentono di entrare in contatto con il mondo intero, permettono di seguire av-
venimenti che si verificano in luoghi lontani, fanno conoscere culture, paesaggi e modi di vivere diversi dai
nostri. Questi moderni mezzi di comunicazione possono trasmettere messaggi anche in luoghi lontanissimi
e raggiungere le persone in «tempo reale».
Prima di tutto formula una tua spiegazione riguardo alle affermazioni seguenti.
a. Spesso la radio, la televisione, i giornali e il cinema vengono anche definiti «mezzi di comunicazione di
massa» perché…
b. La comunicazione di massa viene spesso detta «a senso unico» perché…
B Mass media e Geografia
Forse non ti è mai venuto in mente, ma… perché non utilizzare radio, televisione, giornali, libri e persino
film per conoscere realtà geografiche lontane o poco note?
a. Considera, ad esempio, alcuni stati di questa UdA, cioè la Grecia, Malta e Cipro, e formando un gruppo
con 4-6 tuoi compagni o compagne progetta di avviare una ricerca di informazioni utilizzando i mezzi
di comunicazione che abbiamo qui sopra citato.
b. Per prima cosa suggeriamo di rivolgervi al consolato o all’ufficio turistico specifico di ciascuno degli sta-
ti per procurarvi un po’ di documentazione «ufficiale» (che servirà come punto di partenza per cono-
scere meglio gli stati oggetto della vostra ricerca); anche in Internet, con un po’ di pazienza e di abilità,
si possono ricavare informazioni interessanti e attendibili.
c. Quindi vi procurerete le riviste che presentano giorno per giorno le trasmissioni radiofoniche e televisi-
ve italiane e consulterete i programmi cercando di capire se esistono trasmissioni di argomento geogra-
fico. Qualcuno di voi ricercherà in biblioteca o in edicola anche riviste settimanali o mensili che conten-
gano articoli sui paesi citati.
d. Ciascuno di voi si incaricherà di seguire almeno per un mese una o più trasmissioni radio-televisive e an-
noterà con cura sul proprio quaderno le informazioni che hanno a che fare con i tre paesi in questione.
Non dimenticatevi di tener conto anche di:
– musiche e/o canzoni ed eventi musicali;
– eventi culturali (rappresentazioni teatrali, mostre d’arte, fotografiche o altro);
– eventi sportivi;
– fiere internazionali o specializzate;
– feste e tradizioni locali;
– artigianato e specialità culinarie.
e. Alla fine del mese raccoglierete tutti gli appunti, che rielaborerete e utilizzerete per preparare una inedi-
ta guida alla conoscenza di ciascuno dei tre paesi.
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3 1LA COMUNITÀ DI STATI INDIPENDENTI (CSI)UDA 22
Un impero impossibile: dal documento alla mappa concettuale
Scopo dell’attività: rappresentare la Geografia con mappe concettuali e carte.
A Dal documento: estrapolare dati
Leggi il testo seguente, tenendo a portata di mano anche la carta geografica pubblicata alle pagine 276-
277 de Il VagaMondo vol. B, ed evidenzia con un colore a tua scelta gli elementi che, secondo te, hanno
costituito un freno all’espansionismo dell’Unione Sovietica e ne hanno favorito, sui tempi lunghi, la fram-
mentazione.
«Sino a che è esistita, l’Unione Sovietica era lo stato più grande del mondo. I suoi confini, che si al-
lungavano per 16 000 km, la univano a 12 stati, dalla Norvegia a ovest alla Corea a est. Con una
superficie pari a quella di Canada, Stati Uniti e Messico messi insieme, l’Unione Sovietica copriva 22,3
milioni di km2, un sesto di tutte le terre emerse del pianeta. Si estendeva per 16 000 km da est a
ovest, descrivendo approssimativamente un semicerchio attorno al globo, e per circa 4800 km da
nord a sud. Le immense distanze, insieme con gli ostacoli creati dalla configurazione fisica – la tun-
dra, le paludi e le foreste di conifere a nord, deserti e montagne a sud e a est –, hanno frenato l’in-
sediamento umano, lo sfruttamento delle risorse e le comunicazioni. Ancora oggi esistono poche stra-
de nel settore asiatico e i treni impiegano una settimana ad attraversare il paese.
A causa dell’orientamento est-ovest il territorio comprendeva 11 diversi fusi orari, così che quando i
russi dell’est cominciavano la giornata lavorativa, i connazionali europei si preparavano per andare
a dormire. Si trattava di un problema enorme per un’economia centralizzata, le cui decisioni veniva-
no prese a Mosca (fra gli altri problemi, l’attuale Russia, la repubblica euroasiatica che costituisce la
maggior parte dell’ex Unione Sovietica, ha ereditato anche questo).
Uno dei maggiori problemi dell’ex Unione Sovietica è rappresentato dalle comunicazioni fra le varie
parti del suo territorio. Il problema dei trasporti è di primaria importanza in un paese tanto vasto.
La direzione sud-nord della maggior parte dei grandi fiumi, le enormi distanze e le difficili condizioni
ambientali hanno reso ancora più ardue le comunicazioni fra est e ovest».
(adattato da Il pianeta uomo, Istituto Geografico De Agostini, Novara)
B Con i dati: stabilire confronti
Sulla base delle informazioni presentate nel documento considera la situazione attuale della Russia, per sta-
bilire se gli elementi negativi descritti nel testo sono stati superati a seguito della frammentazione dell’U-
nione Sovietica.
Schematizza quindi sul quaderno le tue conclusioni in una mappa concettuale che intitolerai L’area sovieti-
ca: prima e dopo.
C Con lo schema: fare previsioni
Lo schema nella pagina seguente in alto evidenzia i collegamenti consentiti dal landbridge transiberiano. Do-
po aver cercato sul vocabolario inglese-italiano il significato della parola landbridge, scrivi sul tuo quaderno
un commento personale allo schema e spiega perché l’immensa ferrovia transiberiana può a ragione esse-
re considerata un grande «ponte».
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3 2 U D A 2 2 LA COMUNITÀ DI STATI INDIPENDENTI (CSI)
Osserva il planisfero riportato sotto, traccia som-
mariamente il percorso della linea ferroviaria Transi-
beriana e rispondi alle domande seguenti.
a. Quali sono i «versanti» che essa collega?
b. Per quali rotte marittime il landbridge transibe-
riano può costituire un’alternativa?
c. Con quali stati europei viene collegata la Russia
attraverso il landbridge transiberiano? E con qua-
li terre extraeuropee (stati, macroregioni)?
d. Quali vantaggi economici potranno derivare alla
Russia?
Bulgaria
Collegamenti consentiti dalla ferrovia Transiberiana
Norvegia Svezia Finlandia
San PietroburgoRegno Unito Tallinn
RigaDanimarca
Benelux Germania Polonia BrestSvizzera Austria
Francia
Italia ex Iugoslavia Ungheria
Spagna
Portogallo
Chop
Ungeny Odessa
Romania
Grecia
Mosca
Mariupol
Inskaja Vladivostok
Djulfa
Iraq
Iran
Siria
Nahodka
Hong Kong
Giappone
Manila
Corea del Sud
Taiwan
Singapore
Australia
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Il mio PortfolioAutovalutazione degli obiettivispecifici di apprendimento(primo biennio)
Autovalutazione degli obiettivispecifici di apprendimento(primo biennio)
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SCHEDA 13 4
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 57 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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Abilità
■ Orientarsi con i punti cardinali.
■ Riconoscere e utilizzare punti di riferimento.
■ Utilizzare la lingua straniera.
Sullo schema, segna anche le posizioni dei se-
guenti punti intermedi: nord-est, nord-ovest,
sud-est, sud-ovest.
b. Completa ora la tabella seguente con il sinonimo
di ciascuno dei punti cardinali e il termine corri-
spondente di una delle due lingue straniere che
studi a scuola (aiutati, se vuoi, con un dizionario).
Italiano Sinonimi Lingua straniera
(indicare quale)
Nord Settentrione . . . . . . . . . . . . . . . . .
Nord-est . . . . . . . . . . . . . . . . .
Est . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sud-est . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sud . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sud-ovest . . . . . . . . . . . . . . . . .
Ovest . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Nord-ovest . . . . . . . . . . . . . . . . .
c. I punti cardinali sono punti di riferimento univer-
salmente validi. Sapresti dire perché?
d. Nella vita di tutti i giorni per i tuoi spostamenti
abituali utilizzi punti di riferimento «personali».
Così è ad esempio nel percorso che compi tutti i
giorni dalla tua abitazione a scuola. Disegnalo sul
tuo quaderno, creando una semplice mappa
mentale in cui evidenzierai i «tuoi» punti di riferi-
mento, che rappresenterai con simboli di tua in-
venzione, indicandoli nella legenda.
ore 9,00
a. Completa lo schema scrivendo in ciascuno dei
quattro rettangoli il nome dei punti cardinali.
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3 5SCHEDA 2
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 57 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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a. Scegli tra le seguenti la definizione corretta di
«portata» di un fiume.
■■ 1 Il numero di imbarcazioni che possono tran-
sitare sul fiume in un anno.
■■ 2 La quantità di acqua che scorre in un certo
momento in un certo punto del fiume.
■■ 3 Il periodo dell’anno in cui il fiume è in piena.
b. Sulla carta millimetrata evidenzia con colori di-
versi la portata mensile di ciascun fiume.
c. Definisci ora sul tuo quaderno che cosa si inten-
de per «regime» di un fiume.
d. Rispondi alle domande seguenti, motivando la
tua risposta.
1. Quale dei tre fiumi ha regime più costante?
2. Quale dei tre fiumi potrebbe scorrere nelle re-
gioni meridionali italiane?
3. Quale dei tre fiumi è alimentato da ghiacciai?
Abilità
■ Lavorare sui dati delle tabelle.
■ Costruire grafici interpretandone il significato.
La quantità d’acqua presente in un corso d’acqua varia nel corso delle quattro stagioni. Ecco la portata men-
sile di tre fiumi ipotetici (A, B, C).
Mese Fiume A (m3/s) Fiume B (m3/s) Fiume C (m3/s)
Gennaio 2000 120 300
Febbraio 1600 60 150
Marzo 1300 120 400
Aprile 1000 1100 1800
Maggio 1850 220 2500
Giugno 1750 100 1200
Luglio 850 50 900
Agosto 3500 0 800
Settembre 5200 180 900
Ottobre 4200 700 1000
Novembre 3000 200 800
Dicembre 3500 120 600
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SCHEDA 33 6
Abilità
■ Riconoscere i tipi di carte geografiche.
■ Individuare l’orientamento con l’uso di carte geografiche.
■ Calcolare distanze utilizzando la scala numerica.
■ Progettare percorsi.
a. Hai studiato che ci sono carte geografiche per ogni uso. Per le tue esplorazioni, a piedi o in bicicletta,
le più adatte sono le carte topografiche, che comprendono carte turistiche e carte automobilistiche.
La carta qui riprodotta raffigura Bologna e dintorni.
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AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 57 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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3 7SCHEDA 3
Si tratta di:
■■ 1 una carta topografica.
■■ 2 una carta corografica.
■■ 3 una pianta o mappa.
b. Osserva la carta con attenzione, poi indica:
1. un luogo posto a sud della Stazione Centrale;
2. un luogo posto a sud-est della città di Bologna.
c. Individua ora le direzioni delle seguenti autostra-
de rispetto alla città di Bologna:
1. autostrada per Milano.
2. autostrada per Padova-Venezia.
3. autostrada per Ancona-Taranto.
d. Immagina ora di vivere nella città di cui abbiamo
riportato qui sotto uno stralcio di pianta e che la
tua abitazione si trovi nel punto indicato con la
crocetta (X). Disegna sulla carta il tragitto più
breve per compiere i seguenti percorsi:
1. casa - supermercato - parco Belvedere - piazza
Bellapizza;
2. duomo - piazza del Mercato - parco dei diverti-
menti - casa (senza passare da piazza Bellapiz-
za).
Indica poi per ciascuno dei percorsi le direzioni
che dovrai prendere rispetto alla posizione della
tua abitazione.
X
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SCHEDA 43 8
Nei paesaggi delle fotografie e del disegno presentati qui sotto e alla pagina che segue sono evidenti i se-
gni degli interventi di fattori interni ed esterni che hanno contribuito a modellare la superficie terrestre. Ab-
biamo elencato in disordine tali fattori:
messa a coltura del terreno • erosione a opera del vento • inquinamento delle acque • sollevamento del-
la superficie terrestre • azione di deposito • sbalzi di temperatura
Individua per ciascun paesaggio il fattore endogeno, il fattore esogeno o quello dovuto all’azione dell’uomo
che l’ha originato e trascrivili in una tabella simile a quella riprodotta nella pagina seguente.
Abilità
■ Leggere e interpretare documenti fotografici.
1
2
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3 9SCHEDA 4
Paesaggi Fattore endogeno Fattore esogeno Azione dell’uomo
Immagine 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Immagine 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Immagine 3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Immagine 4 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Immagine 5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. ??? e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 57 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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SCHEDA 54 0
Due geografi italiani, Renato Biasutti e Lucio Gambi,
circa trent’anni fa si scontrarono in un dibattito di
grande interesse.
Dice Biasutti: «Il paesaggio terrestre è composto di
molti elementi, dal suolo al cielo, dall’acqua alle roc-
ce, sino all’uomo; l’uomo non sta accanto alla natu-
ra, ma ne fa parte, sta sulla Terra e nel paesaggio, è
semplicemente una delle tante componenti del
quadro generale della vita. Il paesaggio naturale è
solo modificato dall’uomo, non è un prodotto del-
l’uomo».
Risponde Gambi: «Nella natura esiste l’uomo con la
sua storia, la sua abilità, i suoi bisogni. Noi vediamo
un paesaggio, e lo crediamo immobile: invece l’uo-
mo lo ha totalmente modificato: con le sue creden-
ze religiose, con le sue conoscenze agricole, con le
sue possibilità di viaggiare e di stabilirsi. Per questo
possiamo dire che tutto ciò che vediamo è frutto
della storia dell’uomo, e non è invece un quadro na-
turale».
a. Prepara sul tuo quaderno una tabella come quel-
la sottostante, precisando quali tra i seguenti
elementi vanno riferiti alla teoria del paesaggio
naturale, sostenuta da Biasutti, e quali alla teoria
del paesaggio umano, propria di Gambi.
calanchi appenninici • falesie della Francia • campi
coltivati • valle glaciale • area paludosa bonificata •
porto di nuova costruzione • pampa argentina • va-
lico montuoso • strada di montagna • alpeggio
Paesaggio naturale Paesaggio umano
b. Osserva ora le tre fotografie e stabilisci una gra-
duatoria sul livello di intervento dell’uomo sul
paesaggio naturale: nullo (–); medio (±); massi-
mo (+). Inserisci ciascuno dei tre simboli nel ri-
quadro corretto.
Abilità
■ Estrapolare informazioni da testi scritti.
■ Collegare concetti a documenti fotografici.
■ Confrontare realtà geografiche con situazioni di cui si ha esperienza diretta.
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AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 58 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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4 1SCHEDA 5
c. Nel luogo in cui abiti sono ancora riconoscibili
paesaggi naturali? Se sì, descrivine almeno uno,
precisando dove si trova e quali sono le ragioni
per cui, secondo te, ha potuto conservarsi così
nel corso del tempo.
d. Quale delle due idee sostenute dai geografi ti
senti di condividere?
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La piramide dell’età è un tipo particolare di istogram-
ma che serve a rappresentare la struttura della popo-
lazione sulla base delle varie fasce di età. Sull’asse del-
le ascisse, diviso in due parti, l’una destinata ai maschi
e l’altra alle femmine, viene riportato il numero degli
appartenenti a ciascuna fascia d’età, espresso in valo-
re assoluto o in percentuale sulla popolazione totale.
Sull’asse delle ordinate sono trascritte le fasce d’età:
0-5 anni, 6-10, 11-15, …, oltre 65 anni. Ciascuna co-
lonnina orizzontale è riferita a una fascia d’età e do-
vrà avere una lunghezza proporzionale all’entità della
popolazione di questa fascia.
a. Analizza il grafico a fondo pagina osservando la
forma della figura e rispondi alle domande.
1. Che cosa indica secondo te una base ristretta?
■■ Un boom di nascite.
■■ Una diminuzione di nascite.
2. Che cosa indica un rapido restringimento verso
l’alto?
■■ Un elevato tasso di mortalità.
■■ Un elevato tasso di natalità.
3. Che cosa indicano le improvvise rientranze dei
bordi della piramide?
■■ L’effetto di un boom di nascite.
■■ L’effetto di una guerra o di ampie migrazioni.
4. Perché la piramide raffigurata non è perfetta-
mente simmetrica?
■■ Perché i maschi sono più numerosi delle fem-
mine.
■■ Perché le femmine sono più numerose dei
maschi.
Abilità
■ Estrapolare informazioni dai grafici.
■ Confrontare situazioni locali con altre più lontane.
SCHEDA 64 2
Maschi Femmineetà
Milioni
100+95-9990-9485-8980-8475-7970-7465-6960-6455-5950-5445-4940-4435-3930-3425-2920-2415-1910-145-90-4
3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 3,532,521,510,50
Maschi Femmine
Milioni
70+
60-69
50-59
40-49
30-39
20-29
10-19
-9
2 1 0 210
Popolazione residente per sessoed età negli anni ........................
Maschi Femmine
Milioni
70+
60-69
50-59
40-49
30-39
20-29
10-19
-9
2 1 0 210
Popolazione residente per sessoed età negli anni ........................
b. I grafici riprodotti di seguito registrano la suddi-
visione in fasce d’età della popolazione italiana
negli anni Cinquanta e negli anni Novanta. Asso-
cia la data corretta a ciascuna piramide, scriven-
dola al posto dei puntini sopra ogni grafico, do-
po aver indicato quali elementi hai considerato
nel compiere la scelta:
■■ la percentuale di popolazione nella fascia inferio-
re ai 9 anni.
■■ la percentuale di popolazione nella fascia oltre i
70 anni.
■■ la simmetria della figura rispetto all’asse delle or-
dinate.
■■ la percentuale di popolazione nelle fasce centra-
li di età.
■■ il profilo delle figure in corrispondenza della fa-
scia 50-69 anni.
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4 3SCHEDA 6
c. Con i dati elencati nella tabella seguente, co-
struisci la piramide dell’età della Lombardia.
Popolazione residente in Lombardia per sesso, classe
e stato civile (1° gennaio 2000)
Fascia d’età Maschi Femmine
Fino a 9 anni 408 382 385 628
Da 10 a 19 417 102 394 220
Da 20 a 29 645 667 614 039
Da 30 a 39 797 617 753 391
Da 40 a 49 637 471 629 414
Da 50 a 59 603 179 620 018
Da 60 a 69 505 137 573 191
Da 70 a 79 294 029 452 098
Da 80 a 89 80 810 200 763
90 anni e oltre 10 444 42 840
Totale 4 399 838 4 665 602
Fonte: ISTAT
Il grafico a sinistra mostra invece la
percentuale di italiani emigrati negli
anni 1876-1940 suddivisi per paesi di
destinazione. Quali sono state le mete
preferite? Stabilisci una graduatoria e
poi scrivi un breve commento che per-
metta di confrontare tale situazione
passata con l’attuale.
d. L’Italia (come quasi tutti i paesi dell’Europa occi-
dentale) è diventata terra di forte immigrazione,
come documentano i dati presenti nella tabella
seguente.
Stranieri presenti in Italia (2001)
Provenienza Numero permessi
Europa 586 161
Africa 462 975
Asia 273 946
America 137 708
Oceania 3241
Apolidi* 558
Totale 1 464 589
* Si definiscono «apolidi» le persone emigrate all’estero che non hanno alcuna cittadinanza,
essendo prive di quella d’origine e non avendo ottenuto quella del paese
in cui si sono trasferite.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 58 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
Altri paesi
Argentina
Brasile
Stati Uniti
Altri paesi europeio non indicati
Austria
Francia
Svizzera
Germania
1876-80 1881-90 1891-1900 1901-10 1911-20 1921-30 1931-40Belgio
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SCHEDA 74 4
a. Osserva il grafico riprodotto a lato, che rappre-
senta l’aumento della popolazione in alcune cit-
tà europee dal 1800 alla fine del XX secolo. Do-
po avere precisato in quali nazioni si trovano le
città considerate, analizza il grafico e rispondi al-
le domande seguenti.
1. Quanti erano, approssimativamente, gli abitanti
di Londra nel 1925?
2. Qual è stata la crescita di Madrid? Scrivi a quanto
ammontava la sua popolazione nel 1850, nel
1900, nel 1950 e all’inizio del XXI secolo.
3. Quale città, tra quelle rappresentate nel grafico,
ha avuto un’inversione di tendenza nella crescita
della popolazione?
4. A quali altre città europee può essere paragona-
to l’aumento della popolazione di Roma?
5. In quale città si è verificata la maggiore crescita
di popolazione tra il 1950 e l’inizio del XXI seco-
lo? Di quanto è aumentata la sua popolazione in
tale periodo?
b. Osserva ora la piccola carta che mostra il sito e
la posizione della città di Aosta. Leggi il breve te-
sto che la commenta, riportato qui sotto, e sot-
tolinea, tra quelle proposte in corsivo, le caratte-
ristiche che sono state all’origine della sua nasci-
ta e del suo successivo sviluppo.
Il sito e la posizione in cui sorge Aosta hanno tutte le caratteri-stiche perché vi si dovesse affermare un centro importante: unallargamento del fondovalle a una quota relativamente elevata/ bassa; la presenza di due bacini idrografici distinti / confluen-za di due corsi d’acqua; lo sbocco di una valle secondaria al va-
lico transalpino del monte Bianco / Gran San Bernardo; la po-sizione sulla via naturale di comunicazione tra l’Italia e i paesidell’Europa mediterranea / continentale.
Abilità
■ Leggere e interpretare grafici e carte.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 58 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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Popolazione (milioni)
Parigi (9,6)
Londra (7,1)
Berlino (3,4)Atene (3,1)Madrid (3,0)Roma (2,6)
Varsavia (1,6)
Amsterdam (1,1)
1800 1825 1850 1875 1900 1925 1950 2001 Anni
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
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4 5SCHEDA 8
I dati della tabella si riferiscono a due significative
caratteristiche demografiche dei diversi continenti.
a. Segna con una crocetta le definizioni corrette.
1. Tasso di fecondità:
■■ numero medio di bambini nati vivi per
donna.
■■ numero medio di figli per donna.
2. Speranza di vita alla nascita:
■■ durata media della vita.
■■ percentuale di incremento naturale della po-
polazione.
b. Rispondi ora sul tuo quaderno alle domande se-
guenti.
1. Qual è il continente con il più alto tasso di fe-
condità?
2. Come spieghi la maggiore durata della vita me-
dia in Europa, America settentrionale e Oceania?
c. Costruisci ora nel riquadro qui a fianco il grafico
che ti pare più adatto per rappresentare la dura-
ta media della vita nei diversi continenti.
Continente Numero di figli Durata media
per donna della vita
Europa 1,7 74
Africa 6,3 51
Asia 3,4 64
America settentrionale 1,9 75
America latina 3,4 66
Oceania 2,5 71
Abilità
■ Analizzare e interpretare dati.
■ Stilare statistiche.
■ Collegare dati a situazioni.
■ Costruire grafici.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 58 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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SCHEDA 94 6
Nella seconda metà del XIX secolo circa 60 mi-
lioni di europei si trasferirono in altri continen-
ti, soprattutto nell’America settentrionale e
meridionale.
Il grafico mostra il «contributo» dato a tale fe-
nomeno da parte di alcuni paesi europei.
a. Si tratta di paesi appartenenti soprattutto:
■■ all’area orientale europea.
■■ all’area centro-occidentale europea.
■■ all’area meridionale europea.
(Attenzione: vi potrebbe anche essere più di una
risposta corretta)
b. Tra i paesi delle aree nominate uno si è divi-
so in due stati negli anni Novanta: quale? E
come si chiamano oggi i due paesi che ne
sono derivati?
c. Quale pensi possano essere stati gli effetti di
questo massiccio fenomeno migratorio sulle
terre d’origine? Segnali con una crocetta,
scegliendoli tra quelli elencati, e provando a
dare una spiegazione per ciascuno di essi.
■■ 1 Peggioramento delle condizioni econo-
miche.
■■ 2 Invecchiamento della popolazione.
■■ 3 Miglioramento delle condizioni econo-
miche.
■■ 4 Aumento della forza lavoro locale.
■■ 5 Diminuzione della forza lavoro locale.
Abilità
■ Estrapolare informazioni dai grafici.
■ Confrontare realtà geografiche diverse.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 58 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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0 20 40 60 80 100 120
Svezia, Danimarca,Norvegia
Francia, Svizzera,Paesi Bassi
Russia, Polonia,Finlandia
Austria, Ungheria,Cecoslovacchia
Germania
Italia
Isole britanniche
Spagna, Portogallo
Medie annuali in migliaia di emigrati
160
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4 7SCHEDA 10
La tabella riporta i principali indicatori sociali ed economici in alcuni paesi europei alla metà degli anni No-
vanta del XX secolo, per valutarne la qualità della vita.
Svezia Germania Francia Italia Regno Spagna Grecia Russia Romania Polonia
Unito
PNL pro capite 17 470 19 270 19 400 18 500 18 000 13 790 8360 5240 2900 5000(dollari)
Alfabetizz. (%) 99 99 99 98 99 97 92 99 96 98
Vita media 75 m 73 m 74 m 74 m 73 m 75 m 75 m 63 m 68 m 68 m(anni) 81 f 79 f 82 f 81 f 79 f 82 f 80 f 74 f 74 f 76 f(m = maschi; f = femmine)
Pop. urbana (%) 85 86 74 68 90 79 63 74 55 62
Posti letto 1 ogni 1 ogni 1 ogni 1 ogni 1 ogni 1 ogni 1 ogni 1 ogni 1 ogni 1 ogni ospedalieri 148 ab. 95 ab. 80 ab. 135 ab. 138 ab. 198 ab. 193 ab. 77 ab. 107 ab. 154 ab.
Consumo giorn. 2976 3522 3593 3498 3270 3472 3775 3380 3081 3426di calorie
Mortalità 6 7 7 8 8 6 10 31 22 14infantile (‰)
a. Dopo aver attentamente considerato i dati, ri-
spondi sul tuo quaderno alle domande seguenti.
1. Perché, oltre al reddito pro capite, vengono con-
siderati come indicatori il grado di istruzione e il
numero di posti letto in ospedale?
2. Quale paese offriva nel complesso le migliori
condizioni di vita?
3. Quali paesi offrivano nel complesso le condizio-
ni di vita meno favorevoli?
b. Utilizza ora i dati relativi al PNL e al consumo gior-
naliero di calorie per costruire sul tuo quaderno dei
grafici che li illustrino correttamente; confronta poi
tali grafici e rispondi alle domande seguenti.
1. Quali sono i tre paesi europei che risultavano
avere il PNL maggiore?
2. Secondo te il consumo giornaliero medio di ca-
lorie è in qualche misura correlato al PNL?
3. È sempre vero che maggiore è la quantità di ca-
lorie a disposizione di una popolazione e miglio-
re è il suo stato di salute?
c. La tabella si riferisce a una situazione non recen-
tissima. Sulla base di ciò che hai studiato, pensi
che questi dati siano validi ancora oggi o ritieni
che possano avere subìto qualche cambiamento
significativo?
Abilità
■ Riconoscere parametri e indici di misurazione.
■ Classificare e descrivere fenomeni sociali ed economici.
■ Costruire grafici per favorire il confronto fra situazioni diverse.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 58 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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SCHEDA 114 8
Un dato molto importante per valutare l’estensione della rete ferroviaria di un paese è ciò che i geografi de-
finiscono «indice di densità ferroviaria».
a. Sapresti proporre una tua definizione per il concetto di «indice di densità ferroviaria»?
b. Osserva ora la tabella e, sulla base delle informazioni che fornisce, valuta se la tua definizione è esatta
oppure no.
c. Completa poi la tabella con i dati relativi:
– agli indici di densità ferroviaria rispetto alla superficie;
– agli indici di densità ferroviaria per abitante.
(L’esercizio è già avviato)
Indici della densità delle linee ferroviarie in alcuni paesi europei
Paesi Ferrovie Abitanti Superficie km per km per(km) (milioni) (migliaia 100 km2 10 000 ab.
di km2)
Germania 41 639 77,7 357,0
Francia 34 640 55,4 543,9
Polonia 27 070 37,4 312,7
Italia 19 726 57,2 301,3 6,5
Regno Unito 17 002 56,7 244,1–
Spagna 14 218 37,1 497,5
Ungheria 43 133 10,6 93,0
Svezia 11 715 8,3 449,9
Abilità
■ Eseguire calcoli e confrontare realtà geografiche.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 58 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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4 9SCHEDA 12
Abilità
■ Leggere e interpretare carte topografiche.
■ Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio, utilizzando carte e immagini.
■ Collegare processi economici e realtà geografiche.
■ Stabilire confronti tra situazioni geoeconomiche diverse.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 59 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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La carta evidenzia la principale regione industriale europea.
Osservala con attenzione e rispondi alle domande seguenti.
a. Quali paesi coinvolge? Quali aree o regioni di tali paesi?
b. Tutti i paesi che appartengono a questa regione fanno parte dell’Unione Europea? In caso di risposta ne-
gativa, quali ne sono esclusi?
c. È esatto affermare che tutti i paesi che appartengono a questa grande regione hanno il più alto livello
di vita, almeno dal punto di vista economico?
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SCHEDA 135 0
La tabella evidenzia le riserve di petrolio greggio
stimate per alcuni paesi europei all’inizio del XXI
secolo.
Riserve di greggio
Paese Riserve Durata
(mil. di barili) (anni)
Albania 165 55
Austria 95 11
Bulgaria 15 38
Croazia 151 10
Danimarca 780 13
Francia 177 9
Germania 449 20
Grecia 41 10
Italia 621 20
Norvegia 9284 11
Paesi Bassi 132 8
Polonia 37 31
Regno Unito 4554 7
Repubblica Ceca 15 21
Slovacchia 7 14
Romania 1569 31
Spagna 23 3
a. Costruisci un grafico adatto a visualizzare i cin-
que paesi dotati delle riserve più cospicue (ritie-
ni più appropriato tener conto dei dati della pri-
ma o della seconda colonna? Perché?).
b. Qual è la situazione di Albania e Bulgaria?
c. Osserva ora i grafici, che evidenziano quanto
l’Europa sia in minoranza rispetto al resto del
mondo sia per la produzione di petrolio, sia per
la produzione di energia elettrica, e rappresenta
questa situazione con una mappa mentale.
Abilità
■ Utilizzare dati per formulare previsioni.
■ Individuare aspetti e problemi di realtà geografiche attuali.
■ Leggere e interpretare grafici.
■ Disegnare carte mentali.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 59 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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Produzione di petrolio
Europa orientaleEuropa occidentale
ex URSS
resto del mondo
Produzione di energia elettrica
resto del mondo
Europa orientale
Europa occidentaleex URSS
resto del mondo
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5 1SCHEDA 14
Il paesaggio agrario europeo presenta forme diver-
se, che hanno conferito una loro marcata impronta
alle diverse zone del continente.
a. Collega con delle linee o frecce ciascun tipo di
paesaggio agrario elencato a sinistra con l’area in
cui ha avuto maggiore diffusione.
campi aperti regioni centro-europee
terrazzamenti regioni europee atlantiche
polder regioni europee
campi chiusi mediterranee collinari
latifondi regioni europee orientali
Paesi Bassi
b. Osserva ora le due fotografie e riconosci il tipo
di paesaggio raffigurato da ciascuna.
c. Gli insediamenti che caratterizzano i due pae-
saggi delle fotografie sono sparsi o accentrati?
d. Prova ora a raffigurare sul tuo quaderno me-
diante una semplice carta mentale la distribuzio-
ne di questi paesaggi agrari sul territorio euro-
peo.
Abilità
■ Collegare e confrontare interventi dell’uomo nell’ambiente in realtà vicine e lontane.
■ Leggere e visualizzare documenti fotografici.
■ Disegnare schizzi di carte mentali, utilizzando una simbologia convenzionale.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 59 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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A B
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SCHEDA 155 2
a. Le vicissitudini dei porti europei riflettono quelle
dell’economia del continente. Originariamente
incentrato sul Mediterraneo, il centro gravitazio-
nale dei commerci marittimi si è infatti progres-
sivamente spostato sull’Atlantico, e ciò ha deter-
minato la progressiva decadenza dei porti meri-
dionali / orientali.
Dopo aver evidenziato il termine adatto al cor-
retto completamento del testo, tra i due agget-
tivi in corsivo scritti alla fine della frase prece-
dente, specifica la causa e l’epoca dello sposta-
mento dei traffici marittimi dal Mediterraneo al-
l’Atlantico.
b. Osserva la tabella a destra e, sulla base dei dati
in essa riportati, spiega lo sviluppo dei porti del-
l’area centro-settentrionale europea.
c. Costruisci un grafico atto a rappresentare il traf-
fico dei primi cinque porti europei.
d. Sapresti dire per quale ragione l’importanza di
Calais e Dover per il trasporto di merci e pas-
seggeri è destinata a ridursi notevolmente?
Traffico dei principali porti
(in migliaia di tonnellate di merci, 1999)
Rotterdam 293 794
Anversa 108 494
Marsiglia 91 062
Amburgo 68 439
Le Havre 54 376
Londra 51 293
Amsterdam 48 070
Genova 42 406
Trieste 37 841
Dunkerque 37 168
Brema 30 928
Liverpool 29 264
Göteborg 28 755
Bilbao 25 465
Calais 25 419
Venezia 22 869
Danzica 21 114
Livorno 19 338
Napoli 12 804
Abilità
■ Utilizzare fonti documentali e collegarne le informazioni a dati statistici.
■ Rappresentare dati con grafici.
■ Spiegare gli effetti geografici su fenomeni economici.
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p. 59 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
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5 3SCHEDA 16
Le cartine si riferiscono a due importanti regioni
economiche europee, ovvero il bacino della Ruhr in
Germania (acciaierie; A) e la Sunrise Strip della We-
stern Crescent in Inghilterra, nel sud della Gran Bre-
tagna (componenti elettronici; computer; B).
a. Analizzale con attenzione e spiegale, evidenziando
la presenza di centri abitati e vie di comunicazione.
Abilità
■ Analizzare territori, per individuare aspetti dell’interazione uomo-ambiente.
■ Operare confronti fra realtà territoriali diverse.
■ Avanzare delle ipotesi.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 59 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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OSSERVAZIONI E NOTE DELL’INSEGNANTE
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A
B
b. Copia sul tuo quaderno la tabella seguente e
completala sulla base dei dati ricavabili dalle car-
tine e consultando anche un atlante.
Bacino Sunrise
della Ruhr Strip
Stato di appartenenza
Morfologia del territorio
Vicinanza al mare (se sì, indicare quale)
Vicinanza a un fiume (se sì, indicarlo)
Risorse naturali
Altro
c. I due insediamenti hanno una diversa storia.
1. Secondo te, quale dei due è più vecchio? Motiva
la tua risposta.
2. Quale dei due può essere considerato un inse-
diamento destinato all’industria pesante?
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SCHEDA 175 4
a. Stabilisci a quale delle aree indicate nella colon-
na di destra appartengono i paesi elencati nella
colonna di sinistra.
Norvegia Europa occidentale
Portogallo Europa settentrionale
Serbia e Montenegro Europa alpina
Austria Europa centro-orientale
Francia Europa sud-orientale
Grecia Europa orientale
Paesi Bassi Europa meridionale
Russia
Slovacchia
Regno Unito
Estonia
Svizzera
Ungheria
Malta
Ucraina
Romania
Islanda
b. Secondo te, è esatto dire che in Europa nell’ulti-
mo decennio del XX secolo sono cambiati i con-
fini nazionali di alcuni stati? Evidenzia in colore
tali confini sulla carta muta.
c. Quali sono questi stati?
d. Quali di questi stati sono entrati a far parte del-
l’UE nel 2004?
e. Quali altri stati europei fanno pure parte dei 10
ultimi entrati nell’Unione Europea? Indica di cia-
scuno la capitale.
Abilità
■ Stabilire collegamenti spaziali.
■ Riconoscere l’importanza del tempo nei fenomeni geografici.
■ Essere aggiornati sugli eventi recenti.
■ Lavorare sulle carte.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 59 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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5 5SCHEDA 18
I grafici si riferiscono a un argomento particolare: gli
europei e gli animali da compagnia.
a. Di quali animali si tratta?
b. Che cosa ci dicono i grafici? La prima coppia di
grafici considera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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La seconda coppia di grafici considera . . . . . . . .
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c. Dall’esame dei grafici qual è, secondo te, l’ani-
male da compagnia «più gettonato» in Europa, e
dove? Quale quello che più volentieri gli europei
tengono nelle loro case?
d. Considera ora due paesi a tua scelta e, sulla ba-
se dei dati relativi all’indice di gradimento per gli
animali nominati, scrivi un breve commento.
Legenda:
Pets: animali da compagnia.
Owner: proprietario.
People: persone.
Lovers: amanti (di).
Abilità
■ Leggere e interpretare grafici.
■ Comprendere informazioni in inglese.
■ Commentare dati e informazioni.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 59-60 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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Cats And DogsCats and dogs owners
RussiaFrance
UKItaly
GermanyPoland
SpainNetherlands
AustriaBelgium
Switzerland
Cats
DogsFrancePoland
UKItaly
GermanySpain
BelgiumNetherlands
SwedenSwitzerland
Cats
Dogs
Cat And Dog loversPeople per cat and dog
NetherlandsNorwayBelgium
PolandSweden
UKItaly
DenmarkFinland
GermanySpain
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0 5 4 6 8 10 12 14 16
0 5 10 15 20 25
Pets
PolandBelgium
FranceUK
ItalyNetherlands
SpainSweden
GermanySwitzerland
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SCHEDA 195 6
a. Il territorio europeo è ripartito in . . . . . . . . . .
stati che, a loro volta, possono venire raggrup-
pati in aree con caratteristiche climatiche simili.
Quali sono queste aree? Per ognuna di esse spe-
cifica i paesi che ne fanno parte. Quali delle aree
e/o dei paesi considerati hanno avuto riconosci-
mento ufficiale della loro indipendenza negli an-
ni Novanta del XX secolo?
b. Ricerca sul manuale, nelle pagine in cui si pre-
sentano i dati sulla Spagna (p. 127) e sulla Gre-
cia (p. 269) e in quelle dedicate al lavoro in Eu-
ropa (in particolare p. 67), i dati richiesti nella ta-
bella seguente. Quali affinità puoi riscontrare nei
tre paesi considerati?
Alcuni indicatori statistici
Indicatori Spagna Italia Grecia
superficie (km2)
popolazione (milioni di abitanti)
densità di popolazione (abitanti/km2)
popolazione attiva (%)
PNL pro capite (dollari)
c. Rispondi ora alle domande seguenti.
1. Fino al primo dopoguerra, l’economia di Spagna,
Italia e Grecia era di tipo prevalentemente agri-
colo. Dopo quel periodo, tuttavia, si è assistito a
un notevole impulso delle attività industriali, con
conseguente forte dinamismo demografico, che
ha portato allo sviluppo di conurbazioni. Questa
affermazione è valida per tutti e tre i paesi con-
siderati?
2. In Grecia vasti tratti del territorio sono ancora in-
colti. Le colture hanno infatti una distribuzione di
tipo zonale. Questo fatto vale anche per Spagna
e Italia? Motiva la tua risposta.
3. Quali sono le principali risorse agricole dei tre
paesi considerati?
4. Per quale motivo, secondo te, la Grecia ha cer-
cato di incentivare maggiormente le colture di
agrumi, vite e olivo più di quelle cerealicole?
5. L’attività turistica rappresenta per tutti e tre i
paesi un importante settore dell’economia?
Quali sono gli elementi che possono favorire il ri-
chiamo di turisti in terra greca? E in Spagna? E
in Italia? Quali sono le conseguenze economiche
di questo tipo di attività?
Abilità
■ Stabilire confronti tra realtà vicine e meno vicine.
■ Analizzare informazioni e utilizzarle per individuare aspetti problematici di realtà geografiche vicine
e non.
AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE
Confronta le tue risposte con le soluzioni di
p. 60 e prova a valutare il tuo lavoro.
Ho svolto correttamente:
■■ tutto o quasi tutto l’esercizio.
■■ circa metà dell’esercizio.
■■ meno di metà dell’esercizio.
Se non ti senti soddisfatto di come hai svolto l’e-
sercizio, prova a scrivere come potresti migliorare:
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5 7SCHEDE PER LA VERIFICA E L’AUTOVALUTAZIONESOLUZIONI
1 a. Inserire: in alto est, a destra sud, in basso ovest, a sinistra nord.
b. Si veda la tabella completata.
Italiano Sinonimi Lingua straniera
(Inglese) (Francese) (Tedesco)
Nord Settentrione North Nord Norden
Nord-est North-East Nord-est Nordost(en)
Est Oriente East Est Ost(en)
Sud-est South-East Sud-est Südost(en)
Sud Meridione South Sud Süden
Sud-ovest South-West Sud-ouest Südwest(en)
Ovest Occidente West Ouest Westen
Nord-ovest North-West Nord-ouest Nordost(en)
c. Perché sono visibili e riconoscibili ovunque, essendo riferiti al percorso apparente del Sole in cielo (di
giorno) e alla direzione della Stella Polare (di notte).
d. Risposta libera.
2 a. La portata di un fiume è la quantità di acqua che scorre in un certo momento in un certo punto del
fiume (risposta 2).
b. Tracciare un grafico cartesiano.
c. Regime è la variazione della portata di un fiume nel corso dell’anno (o di un dato periodo).
d. 1. Il fiume A, perché non presenta grandi oscillazioni nella portata d’acqua.
2. Il fiume B, che ha regime torrentizio e si gonfia solo nella stagione delle piogge.
3. Il fiume C, che ha maggiore portata nel periodo dello scioglimento delle nevi.
3 a. Una carta topografica.
b. Ad esempio: a sud: San Petronio, Torri pendenti; a sud-est: Chiesanuova, San Lazzaro di Savena.
c. Per Milano: ovest; per Padova-Venezia: nord-est; per Ancona-Taranto: est.
d. Percorso 1: casa - supermercato: nord-est
Supermercato - parco Belvedere: est
parco Belvedere - piazza Bellapizza: sud-ovest
Percorso 2: duomo - piazza del Mercato: sud-est
piazza del Mercato - parco dei divertimenti: sud-ovest
parco dei divertimenti - casa: nord-est.
4
Paesaggi Fattore endogeno Fattore esogeno Azione dell’uomo
Immagine 1 messa a coltura del terreno
Immagine 2 erosione ad opera del vento e sbalzi di temperatura
Immagine 3 azione di deposito (da acque fluviali)
Immagine 4 inquinamento delle acque (per scarico di rifiuti industriali)
Immagine 5 sollevamento della superficie terrestre (con orogenesi)
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5 8 SOLUZIONI
5 a.
Paesaggio naturale Paesaggio umano
calanchi appenninici campi coltivati
falesie della Francia area paludosa bonificata
valle glaciale porto di nuova costruzione
pampa argentina strada di montagna
valico montuoso alpeggio
b. Foto 1: ±; foto 2: –; foto 3: +.
c. Risposta libera.
d. Risposta libera.
6 a. 1. Una diminuzione di nascite.
2. Un elevato tasso di mortalità.
3. L’effetto di una guerra o di ampie migrazioni.
4. Perché le femmine sono più numerose dei
maschi.
b. La prima piramide si riferisce agli anni Cinquan-
ta, la seconda agli anni Novanta. Si evidenzia l’al-
lungamento della durata media della vita, quin-
di l’invecchiamento della popolazione, nonché la
diminuzione delle nascite. Dunque gli elementi
da considerare sono soprattutto la % di popola-
zione nella fascia inferiore ai 9 anni e la % di po-
polazione nella fascia oltre i 70 anni.
c. Eseguire la piramide dell’età richiesta.
d. Le mete preferite dagli italiani emigrati all’este-
ro furono Stati Uniti e Francia, quindi Argenti-
na, Brasile, Svizzera, Austria, Germania. Attual-
mente non vi è praticamente più emigrazione
italiana verso l’estero, ma immigrazione so-
prattutto da paesi e continenti extraeuropei.
7 a. 1. Circa 7 milioni, più o meno come oggi.
2. Abbastanza costante e continua nel tempo. Cir-
ca 500000; 1100000; 2300000; 3000000.
3. Berlino (anche Londra, ma molto meno netta).
4. Madrid e in parte Atene.
5. Parigi, di circa 3 milioni di abitanti.
b. Evidenziare nell’ordine: bassa; confluenza di
due corsi d’acqua; Gran San Bernardo; conti-
nentale.
8 a. 1. Numero medio di figli per donna. 2. Dura-
ta media della vita.
b. 1. L’Africa. 2. Alimentazione abbondante e va-
riata; buona situazione sanitaria e assistenza
medica; situazione sociale più stabile e miglio-
re qualità generale della vita.
c. Si suggerisce di tracciare un istogramma o un
diagramma a barre.
9 a. All’area centro-occidentale e all’area meridio-
nale europea.
b. La Cecoslovacchia, che il 1° gennaio 1993 si è
divisa in Repubblica Ceca e Slovacchia.
c. Evidenziare: 2 (a migrare sono di solito le per-
sone più giovani in età lavorativa); 3 (grazie alle
rimesse dei lavoratori emigrati); 5 (migrano so-
prattutto le persone in grado di lavorare).
10 a. 1. Un grado di istruzione più elevato e una mi-
gliore assistenza sanitaria sono generalmente
conseguenza e causa di un più elevato tenore
di vita; 2. La Francia; 3. La Romania e la Rus-
sia (e, in parte, la Polonia).
b. Si suggerisce di tracciare degli istogrammi. 1.
Francia, Germania e Italia. 2. Il benessere eco-
nomico consente di spendere di più per l’ali-
mentazione (talora anche eccessivamente…).
3. No, un eccessivo apporto calorico può cau-
sare danni alla salute (ad esempio malattie
cardio-circolatorie, obesità).
c. A grandi linee la situazione non è cambiata in
misura significativa, ma si può immaginare un
leggero miglioramento generale per tutti i pae-
si europei, più accentuato per qualche paese
dell’Est europeo.
11 a. Per indice di densità ferroviaria si intende il
rapporto tra estensione della rete e superficie
del territorio considerato.
b. Risposta libera.
c. Si veda la tabella completata qui sotto.
Indici della densità delle linee ferroviarie in alcuni paesi europei
Paesi Ferrovie (km) Abitanti (milioni) Superficie km per 100 km2 km per 10 000 ab.(migliaia di km2)
Germania 41 639 77,7 357,0 11,6 5,3
Francia 34 640 55,4 543,9 6,3 6,2
Polonia 27 070 37,4 312,7 8,6 7,2
Italia 19 726 57,2 301,3 6,5 3,4
Regno Unito 17 002 56,7 244,1 6,9 3,0
Spagna 14 218 37,1 497,5 2,8 3,8
Ungheria 43 133 10,6 93,0 16,3 40,7
Svezia 11 715 8,3 449,9 2,6 14,1
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5 9SOLUZIONI
12 a. Regno Unito (Inghilterra centro-meridiona-
le), Francia (regione nord-orientale), Belgio
(in particolare sono interessate la fascia set-
tentrionale fiamminga e la zona di Charleroi
e Liegi), Lussemburgo, Paesi Bassi (soprat-
tutto la Randstat Holland e le regioni peri-
feriche nord-orientali e sud-occidentali),
Germania (tutto il settore occidentale, in
particolare la zona della Ruhr e della Saar),
Italia (parte settentrionale), Svizzera (so-
prattutto zona centro-settentrionale), Au-
stria (settore occidentale).
b. La Svizzera non fa parte dell’UE.
c. Il livello di vita è mediamente buono od otti-
mo ovunque, ma l’Italia e il Regno Unito si col-
locano un gradino al di sotto dei paesi a mag-
gior reddito.
13 a. Si suggerisce di costruire un istogramma, da
cui si potrà evincere a colpo d’occhio che i 5
paesi dotati di riserve più cospicue sono Nor-
vegia, Regno Unito, Romania, Danimarca, Ita-
lia. I dati della seconda colonna: la durata è in-
fatti legata al consumo energetico.
b. Riserve non particolarmente consistenti ma di
lunga durata a causa dei bassi consumi ener-
getici.
c. Risposta libera. Costruzione di una carta men-
tale corretta.
14 a. Campi aperti - regioni europee atlantiche; ter-
razzamenti - regioni europee mediterranee
collinari; polder - Paesi Bassi; campi chiusi -
regioni centro-europee; latifondi - regioni eu-
ropee orientali.
b. Foto A: campi aperti; foto B: campi chiusi.
c. Foto A: insediamento accentrato; foto B: in-
sediamento sparso.
15 a. Evidenziare meridionali. Lo spostamento dei
grandi traffici marittimi sull’Atlantico è legato
alle esigenze delle superpetroliere nel corso
del XX secolo.
b. Sono adatti all’utilizzo di container, quindi al-
l’intermodalità, con riduzione dei costi.
c. Si suggerisce di tracciare un istogramma.
d. A causa del collegamento tra continente euro-
peo e Gran Bretagna attraverso l’Eurotunnel,
inaugurato nel 1994.
16 a. Mettere in evidenza la notevole densità di
grandi centri abitati (soprattutto in A), la pre-
senza di grandi vie di comunicazione (stradali
e ferroviarie), il numero e l’estensione delle
zone industriali.
b.
Bacino Sunrisedella Ruhr Strip
Stato di Germania Regnoappartenenza Unito
Morfologia pianeggiante pianeggiantedel territorio
Vicinanza al mare no mare del Nord(se sì, indicare quale) e oc. Atlantico
Vicinanza a un fiume Reno Tamigi(se sì, indicarlo)
Risorse naturali giacimenti nodi carbone
Altro posizione vicinanza acentrale Londra e adrispetto al altre città;continente; vicinanzagrandi vie di a uncomunicazione aeroportoe infrastrutture
c. 1. Il bacino della Ruhr, i cui insediamenti indu-
striali sono sorti in prossimità dei giacimenti di
carbone. 2. Il bacino della Ruhr è destinato al-
l’industria pesante.
17 a. Europa occidentale: Francia, Paesi Bassi, Re-
gno Unito; Europa del nord: Norvegia, Estonia,
Islanda; Europa alpina: Austria, Svizzera; Euro-
pa centro-orientale: Serbia e Montenegro, Slo-
vacchia, Ungheria; Europa orientale: Russia,
Ucraina; Europa sud-orientale: Romania; Euro-
pa meridionale: Portogallo, Grecia, Malta,.
b.-c. Sì, all’inizio degli anni Novanta. Si è trattato di
Repubblica Federale Tedesca e Repubblica
Democratica Tedesca (unitesi nella Germania),
stati di ex Cecoslovacchia (Repubblica Ceca,
Slovacchia), ex Iugoslavia (Slovenia, Croazia,
Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro, Ma-
cedonia), parte europea dell’ex URSS (Estonia,
Lettonia, Lituania, Bielorussia, Ucraina, Russia).
Evidenziare in colore i confini attuali di Germania,
Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Croazia,
Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Serbia e Monte-
negro, stati europei della CSI e paesi baltici.
d. Repubblica Ceca (Praga), Slovacchia (Bratisla-
va), Slovenia (Lubiana), Estonia (Tallinn), Let-
tonia (Riga), Lituania (Vilnius), Polonia (Varsa-
via), Ungheria (Budapest).
e. Cipro (Nicosia); Malta (La Valletta).
18 a. Cani (dogs) e gatti (cats).
b. La prima coppia di grafici considera, di ciascun
gruppo di animali, quanti hanno un proprieta-
rio. La seconda coppia di grafici considera,
sempre per ciascun tipo di animale, quante
persone ne sono amanti.
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6 0 SOLUZIONI
c. Il gatto, che è l’animale più diffuso nelle case
in Russia e, in genere, è l’animale più amato in
Spagna.
d. Risposta libera.
19 a. 43 stati (più la Turchia europea).
Area occidentale: Regno Unito, Irlanda, Belgio,
Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania, Francia,
Principato di Monaco. Area nordica: Danimar-
ca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda. Area al-
pina: Svizzera, Austria, Liechtenstein. Area cen-
tro-orientale: Polonia, Repubblica Ceca, Slo-
vacchia, Ungheria, Romania. Area sud-orienta-
le: Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia
e Montenegro, Macedonia, Albania, Grecia,
Bulgaria, Turchia europea. Area meridionale:
Spagna, Andorra, Portogallo, Italia, Repubblica
di San Marino, Città del Vaticano, Malta. Area
euroasiatica: Russia, Estonia, Lettonia, Litua-
nia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia.
Russia, Estonia, Lituania, Lettonia, Bielorussia,
Ucraina, Moldavia, Croazia, Slovenia, Bosnia-
Erzegovina, Serbia e Montenegro, Macedonia,
Repubblica Ceca, Slovacchia.
b.
Alcuni indicatori statistici
Indicatori Spagna Italia Grecia
superficie 505 957 301 338 131 957(km2)
popolazione 40,8 57,0 11,0(milioni di abitanti)
densità di popolazione 91 189 84(abitanti/km2)
popolazione attiva 88,6 90,8 89,7(%)
PNL pro capite 16 593 20 399 12 021(dollari)
Spagna e Grecia hanno una densità di popola-
zione relativamente bassa, molto inferiore a
quello dell’Italia; il loro PNL pro capite è infe-
riore a quello italiano.
c. 1. Vale in particolare per l’Italia, a partire dagli
anni Cinquanta e sino alla fine degli anni
Settanta; per la Spagna e per la Grecia da-
gli anni Settanta in poi.
2. No, in Italia e Spagna le colture hanno una
distribuzione più omogenea sul territorio: in
particolare in Spagna è molto produttiva la
zona orientale (huertas); in Italia le zone di
pianura (pianura Padana, Tavoliere delle Pu-
glie, Campidano) e le zone collinari del cen-
tro-nord.
3. Spagna: colture mediterranee, cereali, vite,
frutta; Italia: cereali, ortaggi, frutta, colture
mediterranee, vite; Grecia: colture mediter-
ranee, tabacco.
4. Perché i cereali non prosperano su terreni
montuosi, poco fertili e spesso siccitosi.
5. Sì. In tutti e tre i paesi soprattutto le bel-
lezze naturali e le attrattive culturali. So-
prattutto un forte contributo alle entrate in
valuta straniera.
© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2772-5