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RELAZIONE PAESAGGISTICA

(DPCM 12.12.2005, DLgs 42/2004 art. 146) Interventi a carattere areale di grande impegno territoriale: IMPIANTI FOTOVOLTAICI Integrazione ai sensi del Parere della Direzione Centrale Risorse agricole, naturali e forestali, del 24.08.2010 prot. n. 61989 - numero pratica 542 Attività di IMPIANTO INDUSTRIALE Denominata IMPIANTO FOTOVOLTAICO 1 ,36MW A TERRA PRESSO LA CABINA PRIMARIA DI UDINE OVEST Ubicata nei Comuni di BASILIANO E PASIAN DI PRATO IN VIA DAMIANO CHIESA, 160 - in provincia di UDINE Ditta Proprietaria SOCIETA' TERNA S.p.A., con sede in Viale Egidio Galbani, 70 - 00156 Roma CARATTERISTICHE DELL'INTERVENTO

Il progetto in esame prevede la localizzazione di un impianto fotovoltaico all’interno della Stazione Elettrica “Udine Ovest” la cui superficie insiste nei Comuni di Basiliano e Pasian di Prato, provincia di Udine, in Via Damiano Chiesa, 161. L'intervento proposto viene eseguito all'interno delle particelle catastali n. 47 del foglio 7 del Comune di Pasian di Prato e n. 95, n. 175 del foglio 19 del Comune di Basiliano. Tutta l'area interessata dal Parco ricade al di fuori del centro abitato, come indicato nello strumento urbanistico vigente. (ESTRATTO PRG comunale - TAV. 3) In particolare secondo quanto riportato nel P.R.G. vigente del comune di Pasian di Prato il sito ricade in ZONA E 6 "di interesse agricolo, interessata da elettrodotto", è stata presentata una VARIANTE al PRG secondo la quale l'area interessata dall'impianto ricadrebbe in ZONA S "per servizi ed attrezzature collettive". La superficie totale coperta dai moduli fotovoltaici risulta pari a 4.961m², su una superficie di terreno disponibile di oltre 25.000m², suddiviso in due aree separate agli estremi del perimetro recintato della stazione elettrica; L’area della Stazione elettrica ricadente nel territorio comunale di Pasian di Prato ha una superficie di 17.700m², la porzione destinata all’impianto fotovoltaico occupa 12.000m², la superficie coperta dai moduli fotovoltaici risulta pari a 2.530m² I pannelli fotovoltaici verranno posizionati tenendo conto principalmente di una ottimale esposizione verso sud. Nel perimetro dell'impianto è stata prevista una adeguata fascia per la viabilità interna dei mezzi nell'intento di consentirne una agevole accessibilità e manutenzione. Entro tale fascia di fatto non utilizzabile si proietta dal lato SUD l’ombra della recinzione; sono rispettate le distanze previste dal piano regolatore vigente da confini, strade ed edifici.

La potenza elettrica installabile nella totalità dell’area è di 0,81MWp, applicando i modelli di calcolo della norma EN 8477-1 con i dati ambientali desunti dal database della Comunità Europea PVGIS, si stima preliminarmente una produzione di energia elettrica annuale di 890.000kWh.

CANALE LEDRA

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La realizzazione di quanto in progetto richiede il disboscamento della vegetazione forestale presente entro tali mappali. A tale proposito vale la pena ricordare che l'art. 45 della Legge regionale n. 9 del 23/04/2007 “Norme in materia di risorse forestali” prevede la possibilità di deroga all'intervento compensativo quando “l'autorizzazione per la trasformazione del bosco sia rilasciata nei seguenti casi: a) realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico.”

ANALISI DELLO STATO ATTUALE

1) DESCRIZIONE DEI CARATIERI GINTERVENTO E DAL PIÙ AMPIO CO Dal punto di vista paesaggistico, comagricola strutturata secondo appezzacampestri). Il sito confina a N con la viabilità comentre a S con la viabilità interpodera Elementi vegetali distintivi del paesinterpoderali di pioppi, carpini e frassin

Tav. 01 - ortofoto 2003

ALE E/O ORIGINARIO

ERI GEOMORFOLOGICI E PAESAGGISTICI ESPRESIO CONTESTO DI ZONA

, come osservabile nella foto aerea, l'area di intervenpezzamenti regolari, delimitati anche da elementi vege

ilità comunale, rappresentata da Via Damiano Chiesaoderale , costituita dal prolungarsi di Via Variano.

l paesaggio agrario entro cui ricade il Parco sonofrassini oltre che caratteristici filari di gelsi.

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PRESSI DALL'AREA DI

tervento interessa una zona ti vegetali (alberature e siepi

Chiesa e dal Canale Ledra,

sono siepi, radi boschetti

Tav. 02 - ortofoto 2004

Tav. 03 - ortofoto 2007 Come si può osservare dalle foto inseseminativi, (soia, mais), prati, e bosch La stazione elettrica è contornata attrezzature elettriche, in queste arstazione, e nella costruzione della sstazione stessa, negli anni di esercizio

to inserite nel presente documento il territorio circostaboschetti a Robinia, Frassino, Pioppo, Acero campestr

nata da una ampia area dove non sono posizionate aree sono posizionare i sostegni delle linee enella stazione sono state ricomprese in previsione di ercizio queste aree di contorno sono state lasciate allo

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rcostante è caratterizzato da pestre e Sambuco.

izionate apparecchiature o ee entranti e uscenti dalla ne di possibili sviluppi della te allo stato naturale.

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Foto 1 – Accesso esistente, area Pasian di Prato

Foto 2 – Area Pasian di Prato

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Foto 3 – Area Pasian di Prato

Foto 4 – Area Pasian di Prato

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Foto 5 – Strada di accesso dalla vicinale Via Variano

Riferimenti fotografici

I

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ll bosco che si prevede di eliminare è caratterizzato per lo più da soggetti di Robinia a cui si associano Acero campestre, Pioppo nero, Orniello, Olmo campestre e qualche Gelso, mentre nello strato arbustivo sono presenti Rovi, Clematide, Sambuco, Sanguinella, Ligustrello e Biancospino. Si tratta di popolamenti molto eterogenei, a copertura forestale ridotta, interrotti da lacune prative, insediatisi su ex superfici agricole, a seguito dell’abbandono di pratiche colturali, di scarso valore paesaggistico.

Tipo di Contesto dove ricade l’intervento

Naturale Agricolo tradizionale Agricolo industrializzato X Insediamento diffuso o sparso Periurbano

Tipologia morfologica dove ricade l’intervento

Costiero Alta Pianura X Bassa Pianura Montano Bassa montagna / collina

Media montagna Alta montagna

Parametri di lettura di qualità e criticità paesaggistica del Contesto Diversità Il paesaggio agrario caratterizzante il territorio e più in generale il comprensorio, entro cui ricade il sito in esame, è rappresentato da arativo erbaceo, seminativo (colture intensive), superfici a prato e da siepi campestri, che ove presenti, delimitano capezzagne o canali di irrigazione. Sono altresì presenti piccoli boschetti, costituiti per lo più, tra le specie arboree, da Robinia, Salice, Acero campestre, Pioppo nero, Gelso, Platano alternate a mosaico tra loro e con vegetazioni erbacee arbustive, tra cui risulta diffuso Sambuco, Ligustro, Rosa di macchia, Evonimo, Rovi, Sanguinella e Biancospino. Si tratta di formazioni che presentano una notevole semplificazione strutturale e compositiva determinata da tagli irregolari che hanno favorito il diffondersi di specie eliofile e meno esigenti, quali Robinia. Integrità degli elementi di valore paesaggistico espressi dal sito, permanenza di caratteri distintivi di sistemi naturali e di sistemi antropici storici. La presenza di siepi campestri, alberate e filari costituisce l'elemento paesaggistico di maggiore impatto in quanto permette una lettura strutturale del territorio al tempo stesso risulta essere ecologicamente determinante per mantenere un equilibrio e un collegamento biologico tra le macchie boscate (di limitata estensione) e il sistema idrografico principale. Le sistemazioni fondiarie e le stesse innovazioni tecnologiche, pur facilitando notevolmente il pesante lavoro agricolo, hanno contribuito alla distruzione di un ricco e fitto reticolo di siepi ed alberate campestri che un tempo fiancheggiavano rogge e capezzagne.

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Qualità visiva Gli elementi del territorio che qualificano dal punto visivo il contesto in esame sono (foto da n. 1 a n. 6):

• i nuclei boscati; • i filari di siepi campestri; • le superfici a seminativo e a prato; • i centri storici dei principali nuclei abitati

Rarità Relativamente all'area in cui è localizzato l'intervento si può dire che non vi siano elementi particolari o rari che la caratterizzino in modo esclusivo. Degrado L'area oggetto di intervento è attualmente perimetrata da una recinzione in rete metallica con pilastrini e muretto alla base in calcestruzzo, ed ospita una sottostazione di distribuzione elettrica di Alta Tensione. Si prevedono eventuali manutenzioni su porzioni di recinzione, oltre alla creazione di una recinzione interna di separazione tra la Stazione Elettrica e l'area di impianto fotovoltaico. Parametri di lettura del rischio paesaggistico antropico e ambientale Sensibilità e capacità di assorbimento visuale - Vulnerabilità/fragilità - Stabilità Come già esposto sopra il sito di intervento è inserito in un contesto di pianura delineato da una tessitura agraria di tipo estensivo. L'avvicendamento colturale caratteristico è rappresentato da: mais, soia, orzo e erba medica, a cui si associano siepi, filari di gelsi nonché qualche boschetto residuo di Robinia. A tale proposito si allega, alla presente relazione, la scheda AP19 del Piano territoriale Regionale, nella quale vengono riportati gli elementi caratterizzanti il territorio ed il paesaggio dell'alta pianura Friulana.

identificazione ambito paesaggistico

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I fattori di rischio paesaggistico individuabili, in generale, nell'Alta pianura Friulana ,sono i seguenti: - presenza di cave e discariche ad elevato impatto paesaggistico; - espansione di aree industriali e commerciali con scarsa considerazione del contesto paesaggistico; - inquinamento derivante dalle acque di scarico di provenienza puntuale (da allevamenti, attività industriali) e diffusa (da attività agricole, irrigazione);

In questo ambito territoriale, oggetto di studio, tuttavia non sono presenti situazioni di fragilità o instabilità a carico delle componenti fisiche, biologiche o antropiche che ne rendano difficile, a fine lavori, la riqualificazione ambientale e paesaggistica ovvero il ripristino della coltura agraria. Le opere di mitigazione che sono messe in atto, consistono nella messa a dimora di siepi di specie arbustive, opportunamente scelte tra quelle a lenta crescita e a sviluppo contenuto, lungo il perimetro dell'area di intervento, finalizzate anche al contenimento dell'impatto visivo sul parco fotovoltaico (si rimanda alla tavola di progetto dell' impianto di siepi schermanti) .

Appartenenza del contesto paesaggistico dell'Alta pianura Friulana

- sistemi naturalistici �SI �NO

SISTEMA degli elementi di interesse naturalistico - nel paesaggio naturale dell'Alta Pianura prevale in maniera generalizzata la morfologia pianeggiante. L'uniformità morfologica è interrotta da modesti rilievi isolati, quale il suggestivo affioramento della roccia calcarea del Colle di Medea. - Il reticolo idrografico è quello tipico di pianura, formato, oltre che da un fitto sistema di canali e rogge artificiali, da corsi fluviali incisi nei conglomerati (fiume Natisone) o abbondantemente alluvionati, quali il fiume Tagliamento e l'lsonzo. - in piccole aree marginali è diffusa la presenza di macchie arboree, filari, siepi o boschetti a prevalenza di Robinia, mentre la presenza del prato stabile si riscontra nelle pertinenze fluviali (fiumi Torre, Natisone, Cormor).

- sistemi insediativi storici �SI �NO

SISTEMA insediativo storico All'interno dell'Ambito sono identificabili due grandi conurbazioni: a nord-est l'insediamento di Udine, a sud-est quello di Gorizia. Tra i principali aspetti caratterizzanti la conurbazione goriziana vi sono la localizzazione sul confine tra Italia e Slovenia, oltre il quale la città si estende e salda a Nova Gorica . Ad ovest del capoluogo udinese permangono i tracciati dell'antica centuriazione romana imperniata sul "cardo" di Aquileia, nonché manufatti rurali dalla tipologia tradizionale. A testimonianza della tradizione insediativa locale vi sono villaggi compatti di piccole e medie dimensioni, molto distanziati gli uni dagli altri e collegati da una fitta rete stradale. In tali villaggi è ancora parzialmente leggibile l'assetto insediativo storico, caratterizzato dall'emergenza della torre campanaria e dal permanere della tipologia tradizionale della casa a corte. Sul Colle di Medea, infine, collocato in posizione panoramica, si trova un monumento sacrario ai caduti della Seconda Guerra mondiale

- paesaggi agrari �SI �NO

SISTEMA - Le aree più vicine ai centri urbani conservano ancora l'originario frazionamento dei campi a formare appezzamenti di limitata estensione, mentre le aree più distanti sono caratterizzate da una tessitura agraria di tipo estensivo. Caratteristico è l'avvicendamento colturale di mais, soia, orzo ed erba medica. Assumono localmente importanza quali elementi di connotazione del paesaggio i vigneti specializzati ed i frutteti, mentre particolarmente caratteristica è la campagna tra Palmanova e Trivignano Udinese. Questa appare strutturalmente connotata dalla netta separazione tra spazi urbani e agricoli; è inoltre caratterizzata da modalità di avvicendamento colturale che vedono associati prato, siepi, filari di gelsi e qualche boschetto residuo di robinia a configurare un paesaggio dal disegno regolare e vario.

- tessiture territoriali storiche �SI �NO

SISTEMA - Ville padronali, loro pertinenze e strutture murarie; - presenza di rogge medievali e moderne; - sistema dei campi chiusi, che un tempo circondavano i centri abitati; - resti di civiltà pre-romane (tombe a tumulo, castellieri) e romane (cippi, ville e pavimentazioni di strade).

- sistemi tipologici a forte caratterizzazione

�SI �NO

- percorsi panoramici o ambiti di percezione da percorsi o punti panoramici;

�SI �NO

- ambiti a forte valenza simbolica

�SI �NO

SISTEMA - borghi storici, - castelli; - chiese di campagna; - capitelli.

Sintesi delle principali vicende storiche Il paesaggio rurale dell'Alta pianura Friulana è il risultato di un'evoluzione durata più di duemila anni che si caratterizza da diverse fasi di espansione e contrazione delle terre coltivate. Durante la fase preromana l'area era popolata da civiltà di origine carnico-celtica e paleo veneta dedite all'agricoltura e alla pastorizia. Il

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territorio è prevalentemente occupato dal sistema bosco-prateria e l'impatto delle attività umane era molto limitato. Nella fase romana avvennero le prime grosse trasformazioni antropiche del paesaggio: vennero dissodati di boschi per fare spazio alle coltivazioni, vennero arginati i fiumi, si crearono i primi insediamenti di una certa consistenza e con essi le vie di comunicazione. La fase postromana (periodo che va dal 476 d.C., corrispondente alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, fino a 1077, corrispondente alla nascita del Patriarcato di Aquileia) coincise con il progressivo abbandono della campagna e con una nuova espansione del sistema bosco-radura. Durante il Patriarcato di Aquileia (1077 - 1420) le campagne registrarono un nuovo ripopolamento e assunsero alcune caratteristiche del paesaggio friulano in parte ancora visibili: - struttura a "cerchi concentrici", avente come centro il borgo e, verso l'esterno, i campi chiusi (orti, frutteti, e coltivazioni intensive di tipo familiare recintate), i campi aperti (colture cerealicole semplici o alternate a filari di alberi spesso maritati con la vite) e le terre comuni (pascoli, boschi o terreni improduttivi di proprietà o uso della comunità); - elevata frammentazione delle proprietà fondiarie, determinata soprattutto dalle successioni ereditarie. La fase post medievale registra un'ulteriore accentuazione della frammentazione fondiaria e la diffusione di due colture che divennero fondamentali per il sostentamento della popolazione contadina: il mais e il gelso. Con il ventesimo secolo l'ammodernamento dell'agricoltura portò allo sviluppo di un'agricoltura di tipo intensivo ed alla progressiva perdita d'importanza delle colture promiscue. I filari di gelso, pur avendo perso la loro funzione principale (bachicoltura) vennero in parte mantenuti per la produzione di legna da ardere e come elementi di riconoscimento del territorio. In questo secolo nacquero e si diffusero anche le colture arboree specializzate, quali frutteti e vigneti. INDICAZIONE E ANALISI DEI LIVELLI DI TUTELA OPERANTI NEL CONTESTO PAESAGGISTICO E NELL'AREA DI INTERVENTO CONSIDERATA

• Da strumenti di pianificazione paesaggistica, urbanistica, territoriale ovvero da fonte normativa, regolamentare e prvvedimentale (es. P.T.R.C., P.R.G., Piani d'Area, Altri piani, Parchi normativamente istituiti, D.Lgs. 42/2004, R.D. 3267/1923, ecc.)

• Indicazione presenza di beni culturali tutelati (parte" D.Lgs. 42/2004) Secondo quanto riportato nel Piano Territoriale Regionale emerge quanto segue: - secondo la Tav. 1 del P.T.R.C. l'area di interesse non ricade in alcun ambito tutelato o interessato a vincolo;

- secondo la Tav. 2 del P.T.R.C. l'area di interesse è individuata dalla scheda AP 19 e appartiene all'ambito di paesaggio dell’Alta pianura friulana.

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- secondo la Tav. 3 del P.T.R.C. l'area di interesse non ricade in ambiti di pregio paesaggistico naturalistico.

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- secondo la Tav. 3a del P.T.R.C. l'area di interesse ricade in un habitat di “seminativi intensivi continui”

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- secondo la Carta Natura: l'area di interesse non ricade in alcuna specifica area di tutela

- l'intervento ricade , in comune di Basiliano , in zona S per servizi ed attrezzature collettive.

Estratto dai PRG dei comuni di Pasian di Prato e Basiliano

Pasian di Prato

Basiliano

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Comune di Pasian di Prato

Comune di Basiliano

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Secondo la Variante proposta per il PRG del comune di Pasian di Prato, anche questa area verrebbe a ricadere in zona S per servizi ed attrezzature collettive. Di seguito si riporta la tavola e relativa legenda della Variante al PRG.

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A. ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA' 1) SIMULAZIONE DETTAGLIATA Si inserisce la simulazione dello stato dei luoghi dopo l'intervento.

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2) PREVISIONE DEGLI EFFETTI Sulla base delle caratteristiche del progetto e del contesto paesaggistico e ambientale di inserimento del progetto sono stati evidenziati gli effetti delle trasformazioni paesaggistiche sull'area di intervento. In particolare l'attuazione del parco fotovoltaico comporta il disboscamento delle particelle interessate dall'intervento e la realizzazione di quanto previsto in progetto. Tali opere determinano modifiche del disegno paesaggistico dei luoghi, che potranno essere in parte mitigate dalla messa a dimora lungo i confini dell'area, siepi schermanti. 3) OPERE DI MITIGAZIONE • Gli unici interventi di mitigazione che possono essere messi in atto consistono nella realizzazione di una serie di siepi costituite da specie arbustive autoctone, le quali saranno sottoposte a periodici interventi di potatura (una volta ogni 5-7 anni) in modo da contenerne lo sviluppo ed evitare pertanto un pericoloso ombreggiamento dei pannelli. La scelta stessa della collocazione della siepe lungo i confini dell'area sarà tale da assicurare la massima insolazione sulle superfici dei pannelli fotovoltaici. • La normalizzazione dei caratteri ambientali dell'area viene perseguita, quindi, mediante l'impianto di siepi arboreo - arbustive oltre che con la semina del prato stabile su tutta la superficie ospitante i pannelli. Grado di capacità di contrastare gli effetti negativi dell'intervento (in fase di esercizio).

Annullamento Riduzione X Riqualificazione

4) EFFETTI NEGATIVI CHE NON POSSONO ESSERE EVITATI O MITIGATI

Tipi di modificazioni IN FASE DI COSTRUZIONE

IN FASE DI ESERCIZIO

Morfologica (sbancamenti, movimenti terra significativi)

no no

(eliminazione tracciati caratterizzanti, ecc)

no no

Compagine vegetale(abbattimento di alberi, eliminazione di formazioni riparali)

si no

Skyline naturale o antropico (profilo dei crinali)

si si

Funzionalità ecologica, idraulica e dell'equilibrio idrogeologico (incidenza sull'assetto paesaggistico)

no no

Assetto percettivo, scenico o panoramico si si Assetto insediativo-storico no no Caratteri tipologici, cromatici si no Assetto fondiario, agricolo e colturale si si Caratteri strutturanti il territorio agricolo (per il solo arredo vegetale)

si no

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Note Secondo quanto riportato in tabella risulta evidente come alcuni effetti negativi non possano essere evitati in fase di esecuzione dei lavori come pure in fase di esercizio dell'impianto, tuttavia, si tratta di alterazioni dello stato dei luoghi che potranno essere parzialmente mitigate a seguito della messa a dimora di siepi con la funzione di ricostituire ambienti naturali di rifugio, riproduzione ed alimentazione oltre che di schermo sull'area occupata dai pannelli fotovoltaici. Tipi di alterazione dei sistemi paesaggistici (in cui sia riconoscibile integrità e coerenza di relazioni funzionali, storiche, visive, culturali, simboliche, ecologiche ecc.) che possono avere effetti totalmente o parzialmente distruttivi, reversibili o non reversibili.

IN FASE DI ESERCIZIO

Intrusione: inserimento in un sistema paesaggistico elementi estranei ed incongrui ai suoi caratteri peculiari compositivi, percettivi o simbolici (es: sistemazione ambientale non congrua o con !'inserimento di elementi atipici).

�SI �NO

NOTE Possono essere messe a dimora delle siepi costituite da specie autoctone tipiche di questa zona della alta pianura friulana.

Suddivisione, frammentazione, riduzione e destrutturazione (es. nuova viabilità che attraversa un sistema agricolo; progressivo inserimento di elementi estranei in un'area agricola, dividendola in parti non più comunicanti; progressiva diminuzione, eliminazione, alterazione, sostituzioni di parti o elementi strutturanti di un sistema, per esempio di una rete di canalizzazioni agricole; riduzione degli elementi costitutivi; eliminazione di relazioni strutturali, percettive e simboliche ecc. ).

�SI �NO

NOTE l'intervento non elimina elementi costitutivi del sistema agricolo, quali le canalizzazioni o gli scoli che delimitano i campi, anche se viene eliminata la vegetazione ivi presente. Non viene suddiviso, né frammentato l'ambito agricolo in cui si inserisce l'intervento

Eliminazione progressiva delle relazioni visive, storico-culturali, simboliche di elementi con il contesto paesaggistico e con l'area e altri elementi del sistema.

�SI �NO

Concentrazione (eccessiva densità di interventi a particolare incidenza paesaggistica in un ambito territoriale ristretto) �SI �NO

NOTE L'area oggetto di intervento è attualmente perimetrata da una recinzione in rete metallica con pilastrini e muretto alla base in calcestruzzo, ed ospita una sottostazione di distribuzione elettrica di Alta Tensione

Interruzione di processi ecologici e ambientali di scala vasta o di scala locale

�SI �NO

Deconnotazione �SI �NO

B. COMPATIBILITA’ RISPETTO ACONGRUITA' E COERENZA CON GL La soluzione progettuale è, tra queadeguatezza paesaggistica.

DICHIARAZIONE DI COMPA Si dichiara che l'intervento proposto,danni al funzionamento territoriale, no Si ritiene l'intervento compatibile con i Vicenza, 30/09/2010 Elaborati di riferimento

1) Relazione Generale 2) Relazione Tecnica 3) Relazione Valutazione Campi4) Relazione preliminare ambien5) Tavole di Progetto (tav 01 ~ta6) Progetto di impianto siepi sch7) Piano territoriale di coordinam8) Carta Natura FVG 9) Piano regolatore di Pasian di10) Piano regolatore di Basiliano11) Documentazione fotografica

TO AI VALORI PAESAGGIGISTICI RICONOSCIUGLI OBIETTIVI DI QUALITAI PAESAGGISTICA

a quelle possibili, la miglio re dal punto di vista d

MPATIBILITA'

posto, pur nelle trasformazioni è adatto ai caratteri dele, non abbassa sostanzialmente la qualità paesaggist

con i valori paesaggistici espressi dal sito e dal più am

ampi Elettromagnetici mbientale ~tav. 1 O)

pi schermanti dinamento Regione FVG

ian di Prato vigente e proposta di Variante iliano afica

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SCIUTI DAL VINCOLO -

ista della congruità e della

teri dei luoghi, non produce aggistica.

ampio contesto di zona.