fisica 1 termodinamica 2 a lezione. programma della lezione dilatazione termica leggi del gas ideale...
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Fisica 1 Termodinamica
2a lezione
Programma della lezione
• Dilatazione termica
• Leggi del gas ideale
• Scala termometrica Kelvin
• Equazione di stato del gas ideale
• Legge di Dalton
• Gas reali
Dilatazione termica lineare• Detto come misurare la temperatura, possiamo
descrivere le leggi della dilatazione dei corpi• Consideriamo un corpo solido a forma di
sbarra, all’aumentare della temperatura e mantenendo la pressione costante, si produce un allungamento proporzionale all’aumento di temperatura:
• Ove l’indice 0 si riferisce convenzionalmente alla temperatura di 0° e è il coefficiente di dilatazione lineare
l t l0 1 t
Coefficienti di dilatazione lineare
x 10-6 /°C
l t l0l0
1
tpiombo 28.9
alluminio 23.7
rame 16.2
ferro 12.3
platino 9.0
vetro 1.8-9.0
diamante 1.3
quarzo 0.6
Dilatazione termica volumica
• Per i corpi solidi isotropi a forma di parallelepipedo, la legge di dilatazione (a pressione costante) si trova notando che ciascuna dimensione aumenta secondo la legge lineare
• Il volume è dato dal prodotto dei tre binomi, in cui i termini in t di grado maggiore di 1 sono trascurabili, ne segue
• con =3, coefficiente di dilatazione volumica
V t V0 1t
Dilatazione termica volumica• Per i fluidi (liquidi e
gas) vale la stessa legge dei solidi isotropi
• Dilatazione a pressione costante
• Per i liquidi i coefficienti sono molto più grandi di quelli dei solidi
• L’acqua presenta un’anomalia per cui il coefficiente di dilatazione è negativo tra 0° e 4°
x 10-3 /°C
alcool 1.00
acetone 1.43
glicerina 0.50
etere 1.62
acqua 0.18
mercurio 0.18
Dilatazione termica dell’acqua
Dilatazione termica
• Tutte le formule di dilatazione date finora valgono entro intervalli di temperatura non troppo vasti
• Per calcoli precisi occorre usare formule contenenti potenze più elevate di t
Ancora sulla dilatazione termica dei gas
• Per i gas il coefficiente di dilatazione volumica a pressione costante è sensibilmente indipendente dalla natura dei gas e dalla temperatura
• Questo è tanto più vero quanto minore è la pressione cui sono sottoposti e alta la loro temperatura
• Quando la pressione diminuisce, il valore di tende, per tutti i gas ad un valore limite che è:
V100 V0V0
1
100
1
273.151
T0
Gas ideale
• Quindi per i gas scriveremo
• Questa espressione è valida a tutte le temperature solo per l’ipotetico gas ideale
• Ovvero, a parti scambiate, si definisce “gas ideale” quella sostanza immaginaria che segue questa equazione a tutte le temperature
V t V0 1t V0 1t
T0
Gas ideale• L’equazione può scriversi in modo ancora più semplice
cambiando lo zero della scala• Il vecchio zero corrisponde al ghiaccio fondente• Il nuovo zero corrisponde a t = -T0 • Indichiamo con T la temperatura relativa a questo
nuovo zero, risulta T = t+T0 e la legge dei gas ideali assume la forma:
• Quindi il volume del gas ideale è proporzionale alla nuova temperatura T, che chiameremo temperatura di gas ideale
V T V0 1t
T0
V0
T
T0K pT
Scala Kelvin
• Questa scala termometrica ha lo zero in corrispondenza di -273 °C e l’unità di misura coincidente col grado Celsius
• Il nome della nuova scala è, ne vedremo più avanti il motivo, Kelvin e quello dell’unità è kelvin (K)
Pressione del gas ideale
• Per il gas ideale, accanto alla legge di dilatazione volumica, vale una legge analoga (pure di Volta Gay-Lussac) per le variazioni di pressione a volume costante
• con lo stesso valore di T0
• Pertanto, usando la temperatura di gas ideale, possiamo scrivere:
p t p0 1t
T0
p T p0T
T0KVT
Legge di Avogadro
• Volumi uguali di gas diversi, alla stessa temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole
• Detta M la massa totale del gas e m la massa di ciascuna delle molecole che lo compongono, il numero di molecole è N=M/m
• La massa m è il prodotto della “massa” molecolare A per l’unità di massa atomica mu
mAmu A1.6610 24 g
Legge di Avogadro
• Quindi
• Considerando una massa M numericamente uguale ad A grammi di gas, si ottiene il numero di Avogadro:
• La quantità di materia corrispondente a questo numero si chiama mole
• Quindi N rappresenta il numero di molecole presenti in una mole di gas
• Nel SI la mole rappresenta la settima unità fondamentale, quella della quantità di materia
N M
mM
AmuM
A6.0221023
N 6.0221023
Legge di Avogadro
• Come conseguenza una mole di gas qualunque, ad una data pressione e temperatura, occupa sempre lo stesso volume
• Si trova che in condizioni normali (cioè t=0°C, p=1 Atm) il volume vale v=22.414 litri
• Questo volume è detto volume molare• n moli di gas occupano, sempre in condizioni
normali, il volume nv
Leggi del gas ideale
• Legge di Boyle - temperatura costante
• Legge di Volta Gay-Lussac - pressione costante
• Legge di Volta Gay-Lussac - volume costante
• Legge di Avogadro - per n moli
• Queste leggi possono essere sintetizzate in un’unica legge
pKVT
V K pT
pV KT
nvV
Gas ideale
• Prendiamo n moli di gas in condizioni normali, con pressione, temperatura e volume p0, T0, V0 e cambiamo due di queste variabili, per esempio pressione e volume, facendo loro assumerei valori finali p e V
p0
V0
p
V
I
F
• Questa trasformazione si
può fare in infiniti modi diversi; scegliamo il seguente:
• a volume costante passiamo dal punto I al punto M Applicando le leggi di Volta troviamo:
• Poi a pressione costante passiamo da M a F Applicando di nuovo le leggi di Volta:
p0
V0
p
V
I
MF
VM V0
pM p0TMT0
ppM
V VMT
TM
Gas ideale
Equazione di stato del gas ideale
• Moltiplicando membro a membro le due ultime equazioni e tenendo conto delle due precedenti, otteniamo:
• ovvero:
• Ove R e` una costante (relativa ad una mole):
• Vediamo ora di precisare il valore della costante R
TT
Vp
T
T
T
TVp
T
TVppV
M
M
MMM
0
00
000
nRT
vpn
T
Vp
T
pvn
T
pV
0
00
0
00
0
00
T
vp
T
pvR
Costante dei gas R
• Alla temperatura del ghiaccio fondente, T=273 K, e alla pressione di un’atmosfera, p=1.0136x105 N/m2, ogni mole gassosa occupa un volume v=22.414 dm3
• La costante R vale dunque
moleK
J
T
vpR
31.8
16.273
414.22100136.1 5
0
00
Equazione di stato del gas ideale
• La legge risulta in tutta generalità:
• A temperatura costante, nel piano p,V questa legge è rappresentata da un’iperbole
• Per gas che non siano in condizioni di idealità, o per sostanze fluide omogenee ed isotrope, sussistono relazioni analoghe ma più complicate
pV nRT
Legge di Dalton
• Immaginiamo di mescolare m gas diversi, che non interagiscano chimicamente fra loro, in un contenitore di volume V
• Sia pk la pressione parziale del gas k-esimo, cioè la pressione che il gas eserciterebbe in assenza degli altri gas
• La legge stabilisce che la pressione risultante del miscuglio è la somma delle pressioni parziali:
p pkk1
m
Legge di Dalton
• Questa legge può essere dimostrata semplicemente nel caso del gas ideale, partendo dal dato sperimentale che la pressione risulta uguale a:
• Ricordando la definizione di pressione parziale, abbiamo:
pRT
Vnk
k1
m
pRT
Vnk
k1
m
pkk1
m
Gas reali
• I gas reali si discostano dal comportamento ideale tanto più, quanto più elevata è la pressione e bassa la temperatura
• Nel piano p,V, le isoterme reali non sono iperboli, ma assumono una forma più complessa
• Percorrendo l’isoterma più bassa partendo da destra troviamo nell’ordine: il punto R, un segmento rettilineo, il punto L
v
p
RL
Gas reali
v
p
RL
• Il segmento rappresenta il fenomeno della liquefazione, cioè la presenza contemporanea di due fasi: gassosa e liquida
• R è detto punto di rugiada, ove il gas inizia a liquefare
• L è il punto di liquefazione totale: tutto il gas è trasformato in liquido
• Il fatto che il segmento sia parallelo all’asse V significa che durante la liquefazione su un’isoterma, la pressione rimane costante
• Quando il gas è completamente liquefatto, l’isoterma cresce molto rapidamente: ciò corrisponde al fatto che un liquido è pochissimo compressibile
Gas reali• Durante la liquefazione il gas è in
equilibrio con il liquido e prende il nome di vapore saturo
• Maggiore è la temperatura dell’isoterma, più corto è il segmento di liquefazione
• Ad una certa temperatura, specifica per ogni gas, il segmento si annulla
• Questa è la temperatura critica TC; la corrispondente isoterma critica è rappresentata in rosso in figura
• Al di sopra di questa temperatura non è possibile liquefare il gas, qualunque sia la pressione applicata
v
p
Gas reali
v
p
gas
vapore
vapore +liquido
liquido
• Nella figura, il piano p,V è stato suddiviso in diverse regioni a seconda delle fasi presenti
• Al di sotto dell’isoterma critica, il gas è detto, più propriamente, vapore invece che gas