fanghi di depurazione delle acque reflue - home-it...
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Piero SIRINI, Riccardo GORI, Francesco LOMBARDI Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università di Firenze
Dipartimento di Ingegneria Civile e Informatica, Università Tor Vergata di Roma
Termoutilizzazione
Roma, 9 Febbraio 2017
FANGHI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE
Modalità e limiti di recupero
riutilizzo e smaltimento
Le tecnologie di trattamento
SOSTANZA ORGANICA [%] UMIDITA’ [%]
SOLIDI TOTALI [%]
0.5 1 10 0.5
100
Trattamenti biologici convenzionali
Trattamenti biologici in fase solida
Scambio ionico…
…Elettrodialisi
2
10
30
100
1
1
10
100
Discarica controllata
Termoutilizzazione
Incenerimento su letto fluido
Trattamenti biologici in fase fangosa
Stabilizzazione/ Solidificazione
Termovalorizzazione: Europa vs Roma
Copenhagen
Vienna
Londra
Barcellona
Amsterdam Berlino
Parigi 1
Parigi 2
Parigi 3
Il Principio di prossimità
South East London Combined Heat and Power Limited SELCHP Energy Recovery Facility Landmann Way, Off Surrey Canal Road, London SE14 5RS www.selchp.com
Using waste to provide energy for the community Rising waste production, diminishing landfill capacity and increasing regulation are issues which affect everyone. In a city the size of London, logistical problems of moving waste to a disposal site add more pressure to find sensible waste management solutions that address the "proximity principle"; minimising unnecessary transportation and taking responsibility for local waste production
I Fanghi derivanti dal trattamento dei reflui civili
Cos’è sono i fanghi da trattamento dei reflui civili ?!? Da quali unità di processo originano ?!? Quali proprietà possiedono ?!? La loro combustione ha influenza sull’incremento in atmosfera dei gas clima – alteranti ?!?
Temperatura, T [°C]
100 200 300 400 500 600 700 800 9000
20
40
60
80
100
Pes
o/P
eso
iniz
iale
, P/P
0[%
]
Programma termico di scansione (10 [°C/min]) in azoto Isoterma (900 [°C]) in aria
Umidità
Sostanza volatile combustibile
Carbonio fisso
Ceneri
Temperatura, T [°C]
100 200 300 400 500 600 700 800 9000
20
40
60
80
100
Pes
o/P
eso
iniz
iale
, P/P
0[%
]
Programma termico di scansione (10 [°C/min]) in azoto Isoterma (900 [°C]) in aria
Umidità
Sostanza volatile combustibile
Carbonio fisso
Ceneri
Analisi immediata (Proximate Analysis) L’analisi immediata comprende dunque le seguenti determinazioni: - Umidità (Moisture content), U: perdita in peso di acqua per riscaldamento del rifiuto a 105 ± 5°C per 1 [h]. - Sostanza Volatile (Volatile Matter), SV: perdita in peso di un campione (preventivamente essiccato) per riscaldamento a circa 950°C per 7 [min] in cui è impedita la combustione a causa dell’assenza di ossigeno; è dunque la porzione della Frazione Combustibile che brucia allo stato gassoso.
- Carbonio Fisso (Fixed Carbon), CF: questo rappresenta, dal punto di vista concettuale, il materiale combustibile presente nel rifiuto dopo la perdita della Sostanza Volatile; il Carbonio Fisso rappresenta dunque la porzione combustibile che brucia allo stato solido.
- Ceneri (Ash), A: Le Ceneri, rappresentano il residuo inorganico che si ottiene dopo combustione a circa 600°C in presenza di ossigeno; durante la calcinazione, infatti, le sostanze organiche ed il carbonio libero bruciano mentre le sostanze minerali non combustibili rimangono come residuo.
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Fraz
ione
no
n co
mbu
stib
ile
Fraz
ione
co
mbu
stib
ile
Fraz
ione
co
mbu
stib
ile
Um
idità
Ceneri Ceneri
Um
idità
So
stan
za
Vola
tile
Carbonio Fisso
Analisi termogravimetrica
Frazioni del fango determinabili a mezzo dell’analisi immediata
0 0
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
10
20
30
40
50
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70
80
90
100
Frazione Combustibile FC = (SV + CF) [%]
Umidità, (U), [%] Ceneri, A [%]
Rappresentazione sintetica
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
FC
FNC
FC
A A
U U
SV
CF
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Analisi Elementale (Elemental Analysis)
FC
FNC
FC
A A
U U
SV
CF
FNC
Carbonio
Idrogeno Ossigeno Azoto Zolfo
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
A
U
O
C
H
N S
A
O
C
H
N S O
C
H
N
S
As received, ar Dry-basis, db Dry ash-free basis, dafb
Unità di misura
(tal quale) (su base secca) (su base secca combustibile)
Rappresentazioni equivalenti
0 0
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Frazione Combustibile FC = (SV + CF) [%]
Umidità, (U), [%] Ceneri, A [%]
As received, ar
Dry basis, db
Dry ash-free basis, dafb
0
0
0 10
10
10
20
20
20
30
30
30
40
40
40
50
50 50
60
60
60
Frazione Combustibile FC = (SV + CF) [%]
70
70
70
80
80
80
90
90
90 100
100
100
Umidità, (U), [%] Ceneri, A [%]
Campo di
autocombustione
U < 50 [%]
A < 60 [%]
FC > 25 [%]
Diagramma di Turner
Potere Calorifico Superiore Unitario
La relazione più largamente utilizzata per la determinazione del potere calorifico di un rifiuto è quella di Dulong modificata, che, nota l’analisi elementale del rifiuto, fornisce il valore del PCSU a mezzo della:
S40N10 O81H610C145PCSU 22 ⋅+⋅+
−⋅+⋅=
dove: PCSU = potere calorifico superiore unitario, [Btu/lb]; C, H, O, N ed S = quantità dei diverse elementi espresse come percentuali in peso, [%].
1 [Btu/lb] = 0,5556 [kcal/kg] = 2.326,00 [J/kg]
Si osserva che 1 mole di O2 reagisce con 2 moli di H2, ovvero 32 [g] di O2 sottraggono 4 [g] di H2, e dunque per ogni 8 [g] di Ossigeno presente viene sottratto 1 [g] di Idrogeno dalla combustione.
Potere Calorifico Inferiore Unitario
L’acqua prodotta dall’ossidazione del combustibile si troverà sempre allo stato vapore, dunque, il quantitativo di calore rilasciato durante il processo di combustione risulterà inferiore al PCSU: - di una quantità pari al prodotto della massa d’acqua derivante
dall’ossidazione (pari a 9×H, con H espresso in decimali) e
- di quella presente come umidità nel solido (pari a U, con U espresso in decimali) per il calore latente di condensazione, λ (pari 583,71 [kcal/kg] @ 25 [°C]).
( )H9UPCSUPCIU ⋅+×λ−=
Potere Calorifico Superiore e Inferiore
O2HO2H 222 →+ 2 moli di H2 vengono sottratte dalla combustione da 1 mole di O2
4 [g] di H vengono sottratti dalla combustione da 32 [g] O
1 [g] di H viene sottratto dalla combustione da 8 [g] O
2 moli di H2 producono 2 moli di H2O
4 [g] di H producono 36 [g] di H2O
1 [g] di H produce 9 [g] di H2O
S40N10 O81H610C145PCSU 22 ⋅+⋅+
−⋅+⋅=
dove: PCSU = potere calorifico superiore unitario, [Btu/lb]; 1 [Btu/lb] = 0,5556 [kcal/kg] = 2.326,00 [J/kg] C, H, O, N ed S = contenuti nei diverse elementi espressi come percentuali in peso, [%].
Formula di Dulong modificata
O2HO2H 222 →+
( )H9UPCSUPCIU ⋅+×λ−=
dove: PCIU = potere calorifico inferiore unitario, [Btu/lb] U = contenuto d’acqua, [decimale] H = contenuto in idrogeno, [decimale] λ = calore latente di condensazione dell’acqua (@[25°C]), 1.050,68 [Btu/lb] = 583,71 [kcal/kg] = 2.443,89 [kJ/kg]
Composizione del fango
Composizione del fango
Composizione vs U
0
0
0 10
10
10
20
20
20
30
30
30
40
40
40
50
50 50
60
60
60
Frazione Combustibile FC [%]
70
70
70
80
80
80
90
90
90 100
100
100
Umidità, (U), [%]
Ceneri, A [%]
Composizione – U - PCIU
0
0
0 10
10
10
20
20
20
30
30
30
40
40
40
50
50 50
60
60
60
Frazione Combustibile FC [%]
70
70
70
80
80
80
90
90
90 100
100
100
Umidità, (U), [%]
Ceneri, A [%]
100 [kcal/kg]
500 575
1.000
1.500 1.722
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
Grafico basato su: 1,42 [gCOD/gFC] e 3,26 [kcal/gCOD]
Il Trattamento a Fanghi Attivati
GRIGLIATURA GROSSOLANA
SOLLEVAMENTOEQUALIZZAZIONE
GRIGLIATURAFINE
SEDIMENTAZIONEPRIMARIA
PREDENITRIFICAZIONE
OSSIDAZIONENITRIFICAZIONE
SEDIMENTAZIONESECONDARIA
FILTRAZIONE
DISINFEZIONE
DISSABBIATURADISOLEATURA
VASCHEA PIOGGIA
PREISPESSIMENTO
DIGESTIONEANAEROBICA
POSTISPESSIMENTO
DISIDRATAZIONEMECCANICA
RICETTOREFINALE
LINEA LIQUAMILINEA FANGHIBY-PASS
PARTITORE
SCOLMATORE
ARRIVO LIQUAMI
GRIGLIATURA GROSSOLANA
SOLLEVAMENTOEQUALIZZAZIONE
GRIGLIATURAFINE
SEDIMENTAZIONEPRIMARIA
PREDENITRIFICAZIONE
OSSIDAZIONENITRIFICAZIONE
SEDIMENTAZIONESECONDARIA
FILTRAZIONE
DISINFEZIONE
DISSABBIATURADISOLEATURA
VASCHEA PIOGGIA
PREISPESSIMENTO
DIGESTIONEANAEROBICA
POSTISPESSIMENTO
DISIDRATAZIONEMECCANICA
RICETTOREFINALE
LINEA LIQUAMILINEA FANGHIBY-PASS
PARTITORE
SCOLMATORE
ARRIVO LIQUAMI
DIGESTIONE AEROBICA/
ANAEROBICA
Sedimentatore primario
QF
Fanghi Primari
QF
Reattore anossico Rattore aerobico Aria
Ricircolo fanghi
Ricircolo miscela aerata Sedimentatore II Effluente finale
Spurgo fanghi
QF, SF, MF 1 2 3
Digestione Anaerobica
Digestione Aerobica
Sedimentazione I: Effluente
Sedimentatore primario
QF
Fanghi Primari
QF
Concentrazioni nell’effluente dalla sedimentazione primaria
Sedimentazione I: Abbattimenti
Sedimentatore primario
QF
Fanghi Primari
QF
Efficienze di abbattimento in sedimentazione primaria
Fanghi Primari Sedimentatore primario
QF
Fanghi Primari
QF
Principali caratteristiche del fango primario
Il Reattore Biologico
Reattore anossico Reattore aerobico
Aria
Ricircolo fanghi
Ricircolo miscela aerata
Influente
Sedimentatore
Effluente finale
Spurgo fanghi
QF, SF, MF
S1, M1, N1, XE1, XN1 S2, M2, N2, XE2, XN2
Rb.QF
Ra.QF
S2, M2, N2,
(QF–Qw)
S2, M2, N2,
XR, Qw
1 2 3
Frazionamento del COD, del BOD5 e dei SST nell’influente al comparto biologico
Frazionamento del TKN nell’influente al comparto biologico
Il Reattore Biologico: Verifica
Reattore anossico Rattore aerobico Aria
Ricircolo fanghi
Ricircolo miscela aerata Sedimentatore II Effluente finale
Spurgo fanghi
QF, SF, MF 1 2 3
Caratteristiche dell’influente e parametri di calcolo
Il Reattore Biologico: Effluente
Reattore anossico Rattore aerobico Aria
Ricircolo fanghi
Ricircolo miscela aerata Sedimentatore II Effluente finale
Spurgo fanghi
QF, SF, MF 1 2 3
Risultati di verifica del comparto biologico
Fanghi secondari
Reattore anossico Rattore aerobico Aria
Ricircolo fanghi
Ricircolo miscela aerata Sedimentatore II Effluente finale
Spurgo fanghi
QF, SF, MF 1 2 3
Principali caratteristiche del fango di spurgo
CFSTR con ricircolo: CS
Reattore aerobico
Aria
Ricircolo fanghi
Influente
Sedimentatore
Effluente finale
Spurgo fanghi
QF, SF, XF ≈ 0
(1+Rb)•QF, S, X Rb
.QF
(QF–Qw), S, XU
QW, S, XR
[ ] Vr)t(SQ)t(S)QQ(SQdt
)t(dSV suWWFFF ⋅−⋅+⋅−−⋅=
[ ] V)t(X'XQX)QQ(XQdt
)t(dXV RWUWFFF ⋅⋅µ+⋅+⋅−−⋅=
Bilancio Biomassa
Bilancio Substrato
[ ] 0VXkSKSXQX)QQ( d
s
mRWUWF =⋅⋅
−
+⋅µ
+⋅+⋅−−
[ ] 0VSKSXkSQS)QQ(SQ
sWWFFF =⋅
+⋅⋅
−⋅+⋅−−⋅
In condizioni stazionarie si ha:
[1]
[2] FIGURA A-1 Reattore CFSTR con ricircolo: rimozione substrato carbonioso.
Caratteristiche dell’influente e costanti cinetiche
Equazioni di base In condizioni di stato stazionario, valgono le seguenti relazioni che legano tutte le grandezze al tempo medio di residenza cellulare, θc, tenendo presente che i dati di Tabella A-1 sono espressi in termini di COD:
( ) ( )( ) 1k
k1KScdmax
cdsc −ϑ⋅−µ
ϑ⋅+⋅=ϑ[3] ( )
cdcobs k1
YYϑ⋅+
=ϑ[4] ( ) ( )SSY,X FobsH
cHc −⋅⋅
ϑϑ
=ϑϑ[5]
( ) ( )000.1
SSYQP Fobscx
−⋅⋅=ϑ[6’] ( ) ( )
xF
c2O Pf000.1
SSQR ⋅−−⋅
=ϑ[7] ( ) ( )r000.1
SSYQP Fobscx ⋅
−⋅⋅=ϑ
[mgCOD/L] [mgVSS/mgCOD] [mgVSS/L]
[6”] [kgTSS/d] [kgVSS/d] [kgO2/d]
Sulla base delle relazioni da [3] a [7], è possibile strutturare la seguente Tabella A-2, in cui i valori delle diverse grandezze vengono fatte variare in funzione del θc. Le stesse vengono amplificate per il corrispondente fattore moltiplicativo esposto, al fine di rappresentarle tutte in un unico diagramma. Per la X vengono rappresentate curve corrispondenti a diversi valori del θH.
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0
Diagramma di stato stazionario
θc, [d]
P x(θ
c), [k
gVSS
/d] ×
1
S(θ c
), [m
gCO
D/L]
× 1
0 X(θ c
, θH)
, [m
gVSS
/L] ×
1
R O2(θ c
), [k
gO2/
d] ×
1
Px(θc)
S(θc)
X(θc, θH = 8 [h])
RO2(θc)
X(θc, θH = 9 [h]) X(θc, θH = 10 [h])
θc, min = 0,29 [d]
θc(PX,max) = 0,93 [d]
SF = 480 [mgCOD/L]
θc(SLIM) = 0,38 [d]
SLIM = 125 [mgCOD/L]
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
0 5 10 15 20 25 30
Diagramma di stato stazionario P x
(θc),
[kgV
SS/d
] × 1
S(θ c
), [m
gCO
D/L]
× 1
0 M
(θc)=
X·θ H
, [kg
MLV
SS/L
] × 0
,10
R O2(θ c
), [k
gO2/
d] ×
1
SF = 480 [mgCOD/L]
M(θc)
θc, [d]
S(θc)
Px(θc)
RO2(θc)
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0
Variazione della produzione fanghi
θc, [d]
P x(θ
c), [k
gVSS
/d] ×
1
S(θ c
), [m
gCO
D/L]
× 1
0 X(θ c
, θH)
, [m
gVSS
/L] ×
1
R O2(θ c
), [k
gO2/
d] ×
1
Px(θc)
S(θc)
X(θc, θH = 8 [h])
RO2(θc)
X(θc, θH = 9 [h]) X(θc, θH = 10 [h])
θc, min = 0,29 [d]
θc(PX,max) = 0,93 [d]
SF = 480 [mgCOD/L]
θc(SLIM) = 0,38 [d]
PX,max = 3.817 [kgVSS/d]
PX = 1.266 [kgVSS/d]
SLIM = 125 [mgCOD/L]
ΔPX = - 2.551 [kgVSS/d] PX = 0,33·PX,max
3222275 NHOHCOONOHC ⋅δ+⋅γ+⋅β→⋅α+
5a ==β1d ==δ
( ) 5c25,0 =−γ+β⋅⋅=α( ) 23b5,0 =δ⋅−⋅=γ
3222275 NH1OH2CO5O5NOHC ⋅+⋅+⋅→⋅+113 [g] 160 [g] 220 [g] 36 [g] 17 [g]
1.000 [kg VSS] 1.416 [kg O2] 1.947 [kg] 319 [kg] 150 [kg]
1,42 [g COD/g VSS]
La ragione che il calore rilasciato per unità di COD rimosso risulti relativamente costante, risiede nel fatto che il COD rappresenta una misura degli elettroni trasferiti
Durante l’ossidazione aerobica del substrato organico, devono essere trasferite 4 [mol] di elettroni per ciascuna mole di substrato (espresso come Chemical Oxygen Demand), ovvero:
22 O
21e1O
41 −− =⋅+
In tal modo, il COD del substrato viene ad essere proporzionale al numero di elettroni trasferiti durante l’ossidazione aerobica dello stesso
Ossidazione del carbonio
26,05 [kcal/mol e- trasf.]
Poiché, inoltre, il Calore di combustione per elettrone trasferito è relativamente costante e pari a circa:
Nei processi di ossidazione aerobica, dunque, il COD si rileva essere una misura dell’energia rilasciata e risulta relativamente costante per una larga varietà di substrati proprio perché connessa al trasferimento di elettroni
In tal modo, il COD del substrato viene ad essere proporzionale al numero di elettroni trasferiti durante l’ossidazione aerobica dello stesso
giacché per 1 [mol] O2 vengono trasferiti 4 elettroni, si ha (4 x 26,05):
104,2 [kcal/ mol O2] = 104,2/32 [kcal/g O] = 3,26 [kcal/g COD]
OH2COO2CH 2224 ⋅+→⋅+
[ ]2
.trasf
O mol]e[ 4
−
]e[ 8 .trasf−
( )]CH kg[
]MJ[53,54]CH g[
]kcal[03,1316
05,26844
==×
[ ]−.trasfe]kcal[ 05,262
2 O21e1O
41 −− =⋅+
Ossidazione e produzione di energia
1,42 [kg COD/kg VSSdafb] Nel caso dei fanghi secondari:
(1,42 x 3.26) = 4.610,62 [kcal/kg VSSdafb] = 19,30 [MJ/kg VSSdafb]
Fattori di equivalenza
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0
Variazione del consumo d’ossigeno
θc, [d]
P x(θ
c), [k
gVSS
/d] ×
1
S(θ c
), [m
gCO
D/L]
× 1
0 X(θ c
, θH)
, [m
gVSS
/L] ×
1
R O2(θ c
), [k
gO2/
d] ×
1
Px(θc)
S(θc)
X(θc, θH = 8 [h])
RO2(θc)
X(θc, θH = 10 [h])
θc, min = 0,29 [d]
θc(PX,max) = 0,93 [d]
SF = 480 [mgCOD/L]
θc(SLIM) = 0,38 [d]
PX,max = 3.817 [kgVSS/d]
PX = 1.266 [kgVSS/d]
SLIM = 125 [mgCOD/L]
RO2M = 3.711 [kgO2/d]
RO2 = 7.773 [kgO2/d]
ΔPX = - 2.551 [kgVSS/d]
PX = 0,33·PX,max
X(θc, θH = 9 [h])
ΔRO2 = + 4.062 [kgO2/d] RO2 = 2,09·RO2M
Rapporto (ASStech./RO2) = 4,31 Rapporto (ASFornita/RO2) = 28,44
Richiesta reale d’aria secca
Richiesta reale d’aria secca
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 5 10 15 20 25 30
P x(θ
c), [M
Wh/
d]
R O2(θ c
), [M
Wh/
d]
Px(θc)
RO2(θc) E(PX,max ) = 20,47 [MWh/d]
E(PX,30 ) = 6,79 [MWh/d]
θc, [d]
S(θ c
), [M
Wh/
d]
E(RO2 ) = 14,05 [MWh/d]
E(S ) = 1,84 [MWh/d]
E(RO2 ) = 29,43 [MWh/d]
E(S ) = 0,13 [MWh/d]
ΔE(PX ) = -13,68 [MWh]
S(θc) ΔE(S ) = +1,70 [MWh]
ΔE(RO2 ) = +15,38 [MWh]
Diagramma energetico di SS
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 5 10 15 20 25 30
Px(θc)
RO2(θc) E(PX,max ) = 20,47 [MWh/d]
E(PX,30 ) = 6,79 [MWh/d]
θc, [d]
E(RO2 ) = 14,05 [MWh/d]
E(S ) = 1,84 [MWh/d]
E(RO2 ) = 29,43 [MWh/d]
E(S ) = 0,13 [MWh/d]
S(θc)
P x(θ
c), [M
Wh/
d]
R O2(θ c
), [M
Wh/
d]
S(θ c
), [M
Wh/
d]
Energia perduta con la richiesta d’aria
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 5 10 15 20 25 30
Px(θc)
RO2(θc) E(PX,max ) = 20,47 [MWh/d]
E(PX,30 ) = 6,79 [MWh/d]
θc, [d]
E(RO2 ) = 14,05 [MWh/d]
E(S ) = 1,84 [MWh/d]
E(RO2 ) = 29,43 [MWh/d]
E(S ) = 0,13 [MWh/d]
S(θc)
P x(θ
c), [M
Wh/
d]
R O2(θ c
), [M
Wh/
d]
S(θ c
), [M
Wh/
d]
Energia perduta per la rimozione del COD
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 5 10 15 20 25 30
Px(θc)
RO2(θc) E(PX,max ) = 20,47 [MWh/d]
E(PX,30 ) = 6,79 [MWh/d]
θc, [d]
E(RO2 ) = 14,05 [MWh/d]
E(S ) = 1,84 [MWh/d]
E(RO2 ) = 29,43 [MWh/d]
E(S ) = 0,13 [MWh/d]
S(θc)
P x(θ
c), [M
Wh/
d]
R O2(θ c
), [M
Wh/
d]
S(θ c
), [M
Wh/
d]
Energia perduta per l’ossidazione dei VSS
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 5 10 15 20 25 30
Px(θc)
RO2(θc)
θc, [d]
S(θc)
P x(θ
c), [M
Wh/
d]
R O2(θ c
), [M
Wh/
d]
S(θ c
), [M
Wh/
d]
Recupero energetico totale
ETOT = 17,71 [MWh/d] CE = 0,17 [€/kWh] R = 3.01058 [€/d] = 1.098.86319 [€/y]
0
5
10
15
20
25
30
35
40
0 5 10 15 20 25 30
Px(θc)
RO2(θc)
θc, [d]
S(θc)
CO2 evitata
1 [kWhe Prod.] = 2,5 [kWh Comb. Fossili] = 0,50 [kg CO2 eq.]
P x(θ
c), [M
Wh/
d]
R O2(θ c
), [M
Wh/
d]
S(θ c
), [M
Wh/
d]
Piero Sirini – Università di Firenze Riccardo Gori – Università di Firenze Francesco Lombardi – Università Tor Vergata - Roma