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Facoltà del design | Politecnico di MilanoCorso di Metodi di Ricerca per il Progetto1°LS_3P/S1_anno accademico 2008.09
Creatività & designdott.sa Elena Giunta
« Se avessimo saputo che cosa stavamofacendo non l’avremmo chiamata ricerca,giusto? »
Albert Einstein
ovvero il problema dellagenerazione del nuovo
creatività:facoltà inventiva, capacità di produrre nuove idee.Derivato da “creare” (termine lat. dallamedesima radice di “crescere”)
2006. Dizionario etimologico Zingarelli.
vocaboli correlati
fantasia, invenzione, immaginazione
« La fantasia è una raccolta più libera dalle altre, essainfatti può anche non tener conto della realizzabilità odel funzionamento di ciò che ha pensato. E’ libera dipensare qualunque cosa, anche la più assurda,incredibile, impossibile. L’invenzione usa la stessatecnica della fantasia, cioè la relazione fra ciò che siconosce, ma finalizzandola ad uso pratico. […] Lacreatività è, anch’essa, un uso finalizzato della fantasia,anzi della fantasia e dell’invenzione in modo globale. »
Bruno Munari
2006. Dizionario etimologico Zingarelli.
indice
alcune definizioni di creatività
Teorie di riferimento
“tecniche di creatività”
+esempi applicati | modelli metaprogettuali
alcune definzioni di “creatività”
la creatività è il PROCESSO che porta al nuovo
Teorie della Creatività
focus sul processo:l’eredità Psicoanaliticadialettica tra Pensiero razionale e CreativitàTeorie del Cambiamentol’Arte di Ascoltareil comportamentismoil Pensiero Laterale
focus sulle risorse della persona:lo Spirito creativoTeoria del FLOWL’autopoiesiil Cognitivismo
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« La capacità di provare ancora stupore èessenziale al processo della creatività. »
Donald W.Winnicott
alcune definzioni di “creatività”
i “perché” e il “come” delle cose!?creatività come CRESCITA/SCOPERTA
Amadori e Piepoli sostengono che la curiosità sia l’agentemotore della creatività: senza di essa nessuna ricerca potrebbeessere fatta e nessun progresso potrebbe essere compiuto,poiché mancherebbero sia le motivazioni per cercare di capiresia quelle per creare, in ogni campo.
Amadori, Piepoli. 1993. Eureka! Manuale di creatività.
Teorie della Creatività
focus sul processo:L’eredità psicoanalitica 1/3
Creatività come funzione inconscia che tende asciogliere un conflitto intrapsichico tra pulsioni istintivefrustrate. Continuo processo di individuazione dellapersona (l’Io) tra l’Es e il Super-Io.Sigmund Freud
Processo creativo come dinamica riparatoria. In essa siindividuano forze distruttive e rigenerative, stadi diangoscia e di colpa insieme a tendenze ricreative.Melanie Klein
Creatività come prassi “lenitiva” funzionale allepratiche di separazione dalla madre.Donald Winnicott
Teorie della Creatività
focus sul processo:L’eredità psicoanalitica 2/3
Modello di funzionamento della psiche:
I meccanismi del pp ricompaiono anche nel processocreativo, in strane e complesse combinazioni con imeccanismi del ps e in sintesi che sono imprevedibili.
Arieti, S. 1976. Cretività: la sintesi magica. Roma: il Pensiero Scientifico ed.
processoprimario
parte inconscia,prevale nel sognoe in alcune psicosi
processosecondario
parte conscia,logico stato di veglia
processoterziario
Teorie della Creatività
focus sul processo:L’eredità psicoanalitica 3/3
E’ dall’accoppiamento appropriato con i meccanismidel ps che queste forma primitive di cognizione (i pp)diventano forze innovatrici.Io ho proposto l’espressione processo terziario perindicare questa particolare combinazione dimeccanismi del pp e del ps.Silvano Arieti
Teorie della Creatività
focus sulle risorse della persona:
Lo spirito creativofasi: preparare la strada| incubazione | fantasticare | l’insight(o illuminazione)Goleman - PSICOLOGO [Università di Harvard]
Il FLOW of consciousness (o momento bianco)Csikszentmihalyi - PSICOLOGO [Chicago university]
Vite creative: l’autopoiesi + le teoriedell’Esperienza SoggettivaVygotskji, Csikszentmihalyi, Inghilleri
modelli e strumenti a confronto
ENZO MARI 1/2la spirale della ricerca
Relazioni tra ricerca e progetto:PARTIRE DA UN BISOGNO
RAMIFICARE LE SCELTE PROCEDENDO PER “GIRI DI ORIZZONTE”
MOLTIPLICARE LA DOMANDA
PRIORIZZARE OVVERO TRACCIARE LA SPIRALE DELLA RICERCA(TRAIETTORIA CHE INTERCETTA ALCUNE DOMANDE SELEZIONATE)tramite criteri evidenti e criteri inesplicabili > intuito
modelli e strumenti a confronto
ENZO MARI 2/2il disegno corsivo
Forma di pensiero sintetico: la pratica di disegno (loschizzo progettuale) è intesa come una forma dicostante integrazione/organizzazione delleparole/pensiero nel loro fluire.
comunicare | memorizzare | esprimere
2
« Ogni atto di creazione è, prima di tutto, unatto di distruzione. »
Pablo Picasso
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* * *
alcune definzioni di “creatività”
creatività come CAMBIAMENTO:allargare le cornici e/o cambiare PdV
Teorie della Creatività
focus sul processo:Produrre nuove idee in una dialettica trapensiero razionale e creatività.
De Masi - SOCIOLOGO [Università di Roma]
EMOTIVO RAZIONALE
interazioni tra razionalità e creatività
De Masi, D. 2003. La fantasia e la concretezza. Milano: RCS
Parte cosciente
Parte inconscia
Teorie della Creatività
focus sul processo:Teorie del cambiamentoBeatson - PSICOLOGO [Università di Roma]
Le Sette regole dell’Arte di ascoltareSclavi - SOCIOLOGA [Università di Roma]
Teorie della Creatività
focus sulle risorse della persona :Il cognitivismo 1/2
La creatività è un modo di ricevere, manipolare leassociazioni e combinare i dati: un insieme di abilitàoperative dell’individuo, combinate con il suo filtropercettivo (soggettivo).
Requisiti/natura dei costrutti mentali: flessibilità,fluiditò, capacità di sintesi e analisi.
L’azione creativa si sviluppa e si accresce attraversouna serie di momenti osservativi e auto-osservativi.Bruner - PSICOLOGO
Teorie della Creatività
focus sulle risorse della persona:Il cognitivismo 2/2
L’intelligenza creativa-teoria delle intelligenze multiple-
L’individuo creativo è una persona che (prevalente-mente in un campo di attività) risolve dei problemi,elabora dei prodotti o formula interrogativi.Alta competenza in un settore specifico = potenzialeelaborativo per innovare.
Occorre un riconoscimento sociale perché si possaparlare di creatività compiuta.
Gardner - PSICOLOGO [Università di Harvard]
“tecniche di creatività” (o tecniche formali)
problem FINDING | SETTING | SOLVING
Creative Problem Solving (CPS) modelfasi:Objective findingFact findingProblem findingIdea findingSolution findingAcceptance finding
Isaksen and Trefflinger - 1985
modelli e strumenti a confronto
BRUNO MUNARI: “guidare la curiosità”il prodotto come risultante di un processo
Munari evidenzia alcune costanti del pensiero creativo:le operazioni base che avvengono nella nostra memoriamettendo in relazione (con metodi matematici) i datinoti.COPPIE COMPLEMENTARIMOLTIPLICAZIONERELAZIONI PER AFFINITA’SPAESAMENTOCAMBIO CROMATICOCAMBIO DI MATERIACAMBIO DI FUNZIONE/D’USOCAMBIO DIMENSIONALE AFFINITA’ TRA PAROLECAMBIO DI PESO FUSIONE DI ELEMENTI DIVERSI
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« Un risultato nuovo ha valore, se ne ha, nel caso in cuistabilendo un legame tra elementi noti da tempo, mafino ad allora sparsi e in apparenza estranei gli uni aglialtri, mette ordine, immediatamente, là dove sembravaregnare il disordine... Inventare consiste proprio nelnon costruire le combinazioni inutili e nel costruireunicamente quelle utili, che sono un'esigua minoranza.Inventare è discernere, è scegliere. »
J.H. Poincaré
alcune definzioni di “creatività”
1 + 1 = 3creatività come ARTE DELLE RELAZIONI
Albert Einstein sosteneva che la conoscenza fossa la base di unbuon pensiero creativo ma che da sola non fosse sufficiente:tale conoscenza necessitava di una elaborazione per poteremergere in forme nuove: combinazioni originali e relazioni.Egli definiva tutto ciò intuizione.
« La creatività è l’arte che può far nascererapporti metaforici visionari in opposizioneai legami puramente psicologici. »
Carl Gustav Jung
Teorie della Creatività
focus sul processo:Il comportamentismo 1/2
E’ nella capacità associativa delle idee che risiede lacaratteristica del pensiero creativo. Creatività è attivarecorrelazioni inusuali tra stimoli e risposte.
Secondo questa logica vi sono tre situazioni chefavoriscono l’insorgere del pensiero creativo:serendipity - ovvero casualità e favorevolezzadell’ambientesomiglianza - analogia tra elementimediazione - A e Z si associano per il tramite di YSarnoff Mednik
Teorie della Creatività
focus sul processo:Il comportamentismo 2/2
Il neo-associazionismo considera fattori essenziali delpensiero: l’abitudine, l’esperienza passata e laripetizione.Il soggetto non subisce le associazioni ma le cercaattivamente attingendo alla proprie esperienza passata.Robert W.Weisberg
“tecniche di creatività” (o tecniche formali)
le MAPPE MENTALITony Buzan
Una mappa mentale è una forma di rappresentazionegrafica del pensiero teorizzata dal cognitivista Buzan;non van confuse con altri tipi di mappe come quelle“concettuali” o le “solution map” (dalle quali sidifferenziano sia per la strutturazione, sia per ilmodello realizzativo, sia per gli ambiti di utilizzo).
La mappa mentale è uno strumento votato allacreatività, alla memorizzazione, all'annotazione inchiave personale. Per questo il suo ideatore Buzan haformulato il suo modello incentrandolo sull'evocatività.Le mappe mentali hanno una struttura essenzialmentegerarchico-associativa.
Teorie della Creatività
focus sul processo:Il pensiero laterale 1/2
De Bono - PSICOLOGO e MEDICO[esperto internazionale in “management creativo”]
De Bono, E. 1998. Creatività e pensiero laterale. Milano: RCS
emisferoSX
pensiero razionale:sequenziale, verticale oconvergente
processo:analitico e logico,possibilistico
funzione:selettiva,valore intrinsecodell’informazione
obiettivo:soluzione
emisferoDX
pensiero artistico:discreto, laterale o
divergente
processo:libere associazioni,
probabilistico
funzione:generativa,
valore dell’informazionecome vettore
obiettivo:cambiamento
Teorie della Creatività
focus sul processo:Il pensiero laterale 2/2
Entrambi gli stili di pensiero sono indispensabili allaproduzione di idee, risultano complementari: il pvmoltiplica l’efficacia del pl facendo un uso corretto delleidee generate.
« Il pensiero laterale è in stretta relazione con l’intuizione, la creativitàe lo humor. Questi quattro processi hanno le medesime fondamenta.Ma mentre l’intuizione, la creatività e lo humor sono doti naturali, ilpensiero laterale è un processo più intenzionale […] un modo di fareuso della mente.»…un modo di trattare ed elaborare le informazioni.
Le definizioni di De Bono mettono a fuoco la centralità deiprocessi di ristrutturazione dei modelli di pensiero comedinamiche in grado di produrre “il nuovo”.
“tecniche di creatività” (o tecniche formali)
BRAINSTORMING 1/2
Questa tecnica si basa sul principio che le idee siinnescano l’una con l’altra. Il processo funziona comeuna sorta di “doppio imbuto” nel quale prima siproducono il maggior numero di idee possibili e poi le sipassa al setaccio.
Il brainstorming è una tecnica che costruisce uncontesto relazionale privilegiato, che incoraggial’applicazione del pensiero laterale determinando unasospensione nella rigidità del pensiero verticale econsentendo una stimolazione incrociata di idee.
Osborne - 1975
“tecniche di creatività” (o tecniche formali)
BRAINSTORMING 2/2
Il problem solving avviene, in questa particolare tecnicacreativa, attraverso il problem setting cioè attraversomodalità che consentono di re-inquadrare il problema,di vederlo in modo nuovo, di ridefinirlo entroconnessioni e “cornici di senso” diverse.
modelli e strumenti a confronto
IDEO:51 methods cards: learn, look, ask, try
Each card describes one method and includes a briefstory about how and when to use it.It's a design tool meant to help you explore newapproaches and develop your own. Use the deck to takea new view, to inspire creativity, to communicate withyour team, or to turn a corner.
Human Factors Team
“tecniche di creatività” (o tecniche formali)
SEI CAPPELLI 1/2
tecnica di creatività strutturata in modo da stimolareuna interazione tra singoli o gruppi, che hanno ragionedi esistere in rappresentanza di un ruolo o di un PdVspecifico. In questo modo si generano come dei filtripreferenziali nella lettura/discussione di unfenomeno/problema, che ne semplificano l’analisi e lapotenziale risoluzione.
Ogni gruppo chiamato a fare brainstorming èassimilabile, nella sua complessità, ad una mentepensante. Applicare il metodo significa semplificare eseparare i tipi di pensiero di cui questa mente è capacee che, generalmente, si producono in contemporanea.
De Bono - 1985
“tecniche di creatività” (o tecniche formali)
SEI CAPPELLI 2/2Ogni cappello rappresenta dunque una funzioneparticolare della nostra forma mentis:logica, emozione, aspettative, creatività, pensierocritico, informazioni, impressioni, intuizioni e così via.
Mettersi un cappello, nella descrizione del metodo chetrattiamo, è più che recitare: si tratta di istruire unprocesso intenzionale del pensiero, di tematizzare unPdV in funzione della produzione di un ragionamento.
“tecniche di creatività” (o tecniche formali)
la ricerca BLUE SKY
Pratica di ricerca volta all’individuazione di un “sistemadi opportunità” opposto a quello dei vincoli, che emergein fase analitica/raccolta briefing.
divagare | mappare | visualizzare
Surz+Visentin+Martin
Celaschi, F. con A.Deserti 2007. Design e innovazione. Roma: Carocci
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designer skills
Competenze analiticheelaborare un contro-briefing (analisi della domanda)
Competenze di ‘visioning’“scenario building” = prefigurare + rappresentare
Competenze strategicheconcezione sistemica del progetto
metaprogetto e ricerca+esempi applicativi
modelli e strumenti a confronto
TOTAL TOOL - Giulio Ceppi:un modello complesso di metadesign
attività di scenaristica SOFT e HARD+management of complexity & timeplanning
modelli e strumenti a confronto
QUALISTIC LAB method 1/2Clino Trini Castelli
La Qualistica è la nuova disciplina che tratta gli aspettidella percezione soggettiva della qualità derivatadall'eterogeneità delle esperienze sensoriali diciascuno in rapporto a oggetti e a prodotti.
E' una nuova dimensione della qualità che sfugge allegeneralizzazioni poichè è specifica, personale, nonmediabile nè misurabile, ma non per questo menoprogettabile. La descrizione di questi caratteri diqualità è di per sé complessa e impegnativa: laQualistica si pone l'obiettivo di rendere intersoggettivala loro valutazione fornendo quadri di riferimento,univoci e condivisibili.
modelli e strumenti a confronto
QUALISTIC LAB method 2/2
il Qualistic Diagram è oggi il più importante tra glistrumenti creati ad hoc dal Qualistic Lab per lagestione strategica di prodotti e immagini.
Il Q-Diagram è dunque il tool per eccellenza del designstrategico che aiuta a definire emozionalmente lecaratteristiche formali dei prodotti, l'orientamentodelle campagne di comunicazione nonchè le strategiedi vendita. Ciò garantisce continuità al processo eassicura la coerenza del risultato finale ancheattraverso la formazione di una precisa terminologiaintersoggettiva, condivisibile dalle differenti funzioniaziendali.
modelli e strumenti a confronto
DESIGN CONTINUUM:struttura della filiera creativa per l’azienda
Utilizza un processo metaprogettuale definito adattivo,che si modella sulle esigenze specifiche delcommittente.
Si gioca sull’interazione tra sette principali metodologied’analizi/azione:BENCHTOP TO BETA - ovvero guidare i project managerSHELF APPEAL - abbondanza e sceltaINNOVATION ENGINESFUTURE MAPPINGDESIGN INFUSIONBRAND IMMERSIONDESIGN INTEGRATION - valutare il processo d’innovazione
modelli e strumenti a confronto
ricerca DESIGN DRIVEN (Deserti + Celaschi, 2007)
Celaschi, F. con A.Deserti 2007. Design e innovazione. Roma: Carocci
Schema del processo di innovazione “design driven”
Celaschi, F. con A.Deserti 2007. Design e innovazione. Roma: Carocci
Modello di “mapping visuale” degli scenari
Celaschi, F. con A.Deserti 2007. Design e innovazione. Roma: Carocci
Esempio di modello di “mapping visuale” applicato alloscenario: LIBERTA’ E SICUREZZA
esempi applicativi
un progetto di marketing territoriale(Casoni - Fanzini - Trocchianesi, 2005)Oltrepò mantovano
Fasi di lavoro:definizione di un unicuum identitario+brainstorming+“mondi possibili”
CONTESTO E AMBIENTE
CULTURAMATERIALE
INDIVIDUO ESOCIETA’
FORM
A
COLO
RE
MAT
ERIA
RITM
O ST
ORI
E
Si genera in questo modo una matrice (rappresentata dalla mappa icono-grafica allegata) che nasce come strumento per descrivere sia il continuum omogeneo, sia gli elementi di discontinuità.La mappa permette una lettura multidirezionale del territorio, poiché in esso si stratificano esperienze e storie, linguaggi e lavori, segni e parole.La nostra proposta è quella di leggere il territorio come un ipertesto , un sistema di informazioni suddivise in più blocchi di contenuti non collegati in modo sequenziale ma secondo gerarchie e connessioni logiche che il lettore può percorrere variamente.La lettura di un ipertesto è un’esperienza che simula quella sul territorio vero e proprio, è un “camminare” attraverso un’architettura delle informa-zioni e che non propone un sentiero precostituito, con un inizio e una fine.
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ATMOSFERA
FIUME / ACQUA
CAMPI / TERRA
ARCHITETTURA
INDIVIDUO / SOCIETA’
COSEENOGASTRONIMIA
nebbia
di terra e di acqua
ritmo
materia del paesaggio
oggi
ieri
utensili
materia delle cose
stati d’animo legame con la terra / fi ume abitare valori cultura del lavoro cultura del piacere
ATMOSFERA
FIUME / ACQUA
nebbia
FIUME / ACQUA
CAMPI / TERRA
nebbia
di terra e di acqua
ritmo
materia del paesaggio
materia delle cose
CAMPI / TERRA
ARCHITETTURA
materia del paesaggio
materia delle cose
ARCHITETTURA
oggi
ieri
COSE
ieri
utensili
ENOGASTRONIMIA
STRUTTURA SCHEMATICA DELLA MAPPALe macro aree rappresentano i fi ltri di classifi cazione. Ogni intersezione di insiemi genera nuovi gruppi di parole. La linea tratteggiata di sezione
determina sottogruppi del fi ltro “individuo”, riportati in basso.
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SVILUPPO SCRIPTOGRAFICO DELLA MAPPAL’immagine rappresenta la mappa riportata in allegato. All’interno degli insiemi le parole sono state disposte generando nuovi sottogruppi.Le parole che seguono la linea del cerchio indicano colori e percezioni.
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ALCUNI MONDI POSSIBILI - Raffaella Trocchinesi - Anna Cavalleri
O Ma
riserva
del ‘900
*
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palcoscenico cinematografi co
luogo della scena
terr
itorio
che
des
criv
e il
‘900
“bolla” dove il tempo si è fermato
lettore tra le nuvole - lettura del potenziale narrativo delle cose
narratTore - interpretazione, rappresentazione, improvvisazione
come veicolo di comunicazione culturale
piccolo mondo antico
collezionigeologo del tempo - esplorazioni delle tracce del passato
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La metafora nasce a partire dalla mappa di parole elaborata per la prima fase. Risultava una zona densa di parole denominata “piccolo mondo antico”, per identifi care la
tendenza del territorio a descriversi come un ambiente del tutto simile a 50 anni fa. La ”bassa” è da sempre riferimento del ‘900 e sfondo privilegiato
per metterlo in scena. Il mondo di campi e cascine, i valori che lo identifi cano non rappresentano solo l’identità territoriale, ma
anche il valore aggiunto che diversifi ca il luogo di riferimento a livello nazionale. Si tratta di un enclave in cui è confi nata la percezione del ‘900.
Non c’è differenza tra le diverse esperienze che si possono fare su questo territorio: da Gianni Celati ( “ È arrivato un altro signore con cappelluccio di stoffa impermeabile, guance rosse, in bicicletta, e adesso i due assieme a Luciano parlano delle industrie più a monte, verso Castelmaggiore, Pomponesco, Viada-
na. Un nuovo arrivato brontola: “A loro l’agricoltura non gli interessa mica, può andare a rotoli e non ci rimettono.” - Verso la foce)
a Francesco Guccini ( “Piccola città, bastardo posto, | appena nato ti compresi o fu il fato che in tre mesi mi spinse via; | piccola città io ti conosco, | nebbia e fumo non so darvi il profumo del ricordo
che cambia in meglio, | ma sono qui nei pensieri le strade di ieri, e tornano | visi e dolori e stagioni, amori e mattoni che parlano...”) , la “Bassa” si racconta e fa percepire valori antichi , lavori e linguaggi
immutati. L’Oltrepò può quindi essere letto come riserva di valori del nostro secolo.
La riserva diventa un luogo “esotico”, lontano dal quotidiano, collocato diversamente su un’ipotetica linea temporale, un luogo che è altro rispetto alle nostre città. È un utero nel quale tornare per
ritrovare la calma malinconica d’altri tempi, è una “bolla” in cui il tempo si ferma permettendoci di risco-prire la voglia di fare e la genuinità delle cose.
La riserva può indirizzarsi i due modi: per educare o per riscoprire. Può diventare luogo di collezioni del nostro secolo, dove collezioniamo in
particolar modo “saperi”, per tramandarli, per esporli, per contemplarli o semplicemente per archiviarli. È una collezione di cose e persone che
narrano, una sorta di documentario vivente e vissuto.Il ‘900 è un secolo che ha scoperto gli strumenti e i linguaggi per
raccontarsi; di collezioni del 900, di scatti, di immagini in movimento che narrano il nostro secolo, di documenti cinematografi ci e televisivi ne abbiamo tante. Ma non abbiamo ancora un’esperienza del ‘900
che è ormai fi nito.
SCENARIO MODELLO DI FRUITORE PARADIGMA DI FRUIZIONE
Lettura del potenziale narrativo delle cose
Esplorazione delle tracce del passato
Interpretazione, rappresentazio-ne, improvvisazione come veicolo di comunicazione culturale
Lettore tra le nuvole
Geologo del tempo
Narr-attore
Piccolo mondo antico
Collezioni
Luogo della scena
O Ma
serra
di fertilità
*
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1 3 1
intelligenza creativa
cOltura del piacere
metropolitano confi nato - riscoperta della ritualità
emili
andi
anuovi modi di produrre
il tempo delle stagioni
laboratorio / osservatorio della fertilità
sperimentazione / tecnologieproduttività
espl
orat
ore
del g
usto
- r
icer
ca d
el p
rodo
tto
e de
l pro
cess
o
earth’s resercher - sperimentazionecome processo di conoscenza
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intelligenza creativa
L’idea di fertilità si riferisce direttamente alla componente principale del territorio: la terra.
Quando parliamo di “terra” non ci riferiamo unicamente alla materia: è suffi ciente sollevare lo sguardo e ci rendiamo conto che è la terra dei
campi. E non si tratta solo della terra terra dei campi, ma anche della passione, della tradizione, della sapienza che deriva da questo elemento.
Il legame con la terra ce lo raccontano i fi lm di Pupi Avati e di Bernardo Bertolucci:
Un paesano si rivolge al restauratore a proposito dell’artista, autore dell’opera che è stato chiamato a re-staurare: “Era affezionato a questo pezzo di terra... Adesso la lavorano dei braccianti di passaggio, senza
documenti, gente che, se anche sparisse, non gliene frega niente a nessuno.“ (La casa delle fi nestre che ridono)
Il padrone si rivolge ai contadini: “Alla tua età, io per controllare la stalla mi svegliavo alle quattro del mattino, e voi ve lo dovreste bene rammentare... Per la trebbiatura io ero sempre il primo ad alzarmi e
l’ultimo ad andare a letto, provate a dire di no! (…) Questi non sono più ideali ormai... La rispettabilità, la devozione alla Chiesa, l’amore per la terra,
la lealtà alla famiglia...” (Novecento)
La terra è fertile perchè la gente della “Bassa” sa come renderla produttiva, forse perchè siamo vicini al Veneto e si è abituati a lavorare. Il saper produrre è anche dovuto alla componente lombarda , i con-tadini si sanno organizzare al meglio, ma sanno anche godere dei frutti del lavoro, perchè la “Bassa” è
anche un po’ emiliana. Forse è proprio da questi confi ni regionali e dai valori che Lombardia, Veneto ed Emilia rappresentano che si può delineare un luogo di
sperimentazione sulla produttività. L’Oltrepò è una serra perchè non è una terra che produce da sola, c’è il lavoro, quello sistematizzato per
ottenere come, quando e quanto voglio. La serra a ben guardare è un laboratorio e il nostro territorio è così fertile di idee (oltre che di prodotti) da inventare nuovi modi di produrre. La serra diventa quindi un osservatorio della fertilità. La serra è un laboratorio che sperimenta sulle proprie risorse e lo fa a partire
dalle tecnologie e grazie alla conoscenza. Una conoscenza che si compone di un’intelligenza del tutto particolare, fatta da componenti come la creatività, la collettività e la
passione. Oltrepò come luogo dove imparo meglio a ottenere frutti dalla terra.
SCENARIO MODELLO DI FRUITORE PARADIGMA DI FRUIZIONE
Ricerca del prodotto e del processo
Riscoperta della ritualità
Sperimentazione come processo di conoscenza
Esploratore del gusto
Metropolitano confi nato
“ Earth’s resercher “
cOltura del piacere
Il tempo delle stagioni
Laboratorio di fertilità
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O Maporto
di terraferma
*
mercante dell’esperienza - scambio di culture
mercato
logi
stic
aterra e prodotti
esploratore di terraferma - l’esperienza dai prodotti del territorio
scam
bi e
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azio
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prom
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l loc
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ualifi
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del
terr
itorio
nodo di una rete
fi ume come segno
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L’esperienza del camminare e prendere possesso del territorio ci fa cogliere la materia che lo compone, ma sopratutto ci fa percepire
l’estensione degli elementi che lo costituiscono. “Al mattino presto in queste pianure la luce è tutta assorbita dai colori del suolo. C’è un vapore azzurrino che
fa svanire le distanze, e oltre un certo raggio si capisce soltanto che le cose sono là, disperse nello spazio.”
““(…) il profi lo del suolo si dilata sempre uguale fi no all’orizzonte basso sul fondo “ ( Gianni Celati)
Per comprendere questo scenario, questo porto di terraferma, sarebbe necessario saperci volare sopra: dall’alto tutta l’estensione che può cogliere il visitatore a piedi è marcata da un
segno più forte, il segno del fi ume. Proviamo a volare più in alto ancora , così in alto da non riuscire più a
delineare i confi ni tra i campi. Se guardiamo l’Europa quello stesso luogo non è semplicemente a ridosso di un fi ume. È un nodo di una rete
molto ampia che è tesa da Lisbona alla Russia, dal Mediterraneo ai paesi scandinavi.Se con questa nuova cosapevolezza “atterriamo” sulla terra della bassa possiamo fare esperienza di uno spazio
di scambi e relazioni. È un luogo suggestivo, esteso come il mare. È un porto e come ogni porto è malinconico e lento, ma è anche
terra, la terra dei campi e dei loro prodotti. L’Oltrepò è come un grande mercato, dove scambiamo prodotti ed esperienze, dove vendiamo non solo i frutti della terra ma anche i saperi.E come scambiare tradizioni se non vicino al segno più forte? Vicino al Po?
“Non è affermazione patetica dire che le genti padane sono innamorate del Po. | Effettivamente un alone di simpatia, potremo dire d’amore, circonda questo fi ume che, in un certo senso, è come il despota della sua vallata. La gente padana – quasi una gens in senso latino – sente il Po. In che cosa si concreti questo sentire
non sappiamo; sappiamo che sta diffuso nell’aria e che vien subito come sottile malia. E’, del resto, fenomeno comune a molti luoghi solcati da grandi corsi d’acqua. Pare che il destino di quelle terre si raccolga nel fi ume
(…) “(Ermanno Rea)
SCENARIO MODELLO DI FRUITORE PARADIGMA DI FRUIZIONE
Scambio di culture
L’esperienza dai prodotti del territorio
Riqualifi cazione del territorio
Mercante dell’esperienza
Esploratore di terraferma
Promotore del locale
Nodo di una rete
Mercato
Fiera
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esempi applicativi
Riconversione urbana(Vidari+Marras+Trocchianesi+Premoli, 2007)la FABBRICA BORRONI comeCentro per l’Arte Contemporaneaex edificio industriale in Bollate
esempi applicativi
valorizzazione del CCN urbano (Celaschi, 2006)il caso di San Leopoldo
SWOT analysis
esempi applicativi
ricerca EMUDE (Meroni, 2007)Creative communities.People inventing sustainable ways of living.
grazie
BIBLIOGRAFIA
Arieti, S. 1979. Creatività: la sintesimagica. Roma: il Pensiero Scientifco ed.
Bettiol, M. con S.Micelli. 2005. Design ecreatività nel made in Italy. Milano: BrunoMondadori
Bertola, P., e Manzini, E., Designmultiverso. Polidesign Editore, Milano 2004
Celasci, F. con A.Deserti. 2007. Design einnovazione. Roma: Carocci ed.
Csikszentmihalyi M. and Eugene Rochberg-Halton. 1981. The meaning of things.Dometic symbos and the self. Cambridgeuniversity press
De Bono, E. 1998. Creatività e pensierolaterale. Milano: RCS
De Masi, D. 2000. Ozio creativo. Milano:BUR.De Masi, D. 2003. La fantasia e laconcretezza. Milano: RCS.
Gardner, H. 2006. Cinque chiavi per ilfuturo. Milano: Feltr inelli.
Giunta, E.E. "Sostenibilità come premessa.Creatività come metodo. Innovazione comeobiettivo." in 2008. The hospitable city.Milano: Maggioli ed.
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