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ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

Sezione ProfessionaleArticolazione: Valorizzazione e Commercializzazione dei Prodotti Agricoli del Territorio

Tel. +39 049

ESAME DI STATO – A.S. 201

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

CLASSE 5A

Sezione Professionale: Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo RuraleArticolazione: Valorizzazione e Commercializzazione dei Prodotti Agricoli del Territorio

IL DIRIGENTE SCOLASTICOProf.ssa Anna Bottaro

Via delle Cave 172 -35136- Padova Tel. +39 049-620274 - Fax +39 049-620536

Cod. Mecc: PDRA00601R - email: [email protected]

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A.S. 2015/2016

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Articolazione: Valorizzazione e Commercializzazione dei Prodotti Agricoli del Territorio

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Anna Bottaro

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PARTE PRIMA - INFORMAZIONI GENERALI - 1. Sommario pag.1 2. Composizione del Consiglio di Classe a .s. 2014/2015

Foglio firme componenti pag.3

3. Storia dell’Istituto pag.4 4. Identità dell’Istituto oggi pag.5 5. Elenco nominativo dei candidati pag.9 6. Continuità didattica nei cinque anni pag.10 7. Materie assegnate ai Commissari interni pag.10

PARTE SECONDA - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

1. Presentazione della classe dati anagrafici degli alunni ed eventuali ripetenze

pag.10

2. Storia della classe variazioni relative alla composizione della classe nel quinquennio flusso degli studenti nel quinquennio prospetto dei crediti scolastici relativi al 3° e 4° anno risultati scrutinio finale classe 4a

pag.10

3. Profilo della classe aspetti relazionali frequenza rispondenza al dialogo educativo

pag.11

PARTE TERZA - ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE -

1. Obiettivi generali educativi e didattici trasversali pag.11 2. Metodi e strumenti didattici pag.12 3. Descrizione dei criteri e degli strumenti di verifica pag 12 4. Criteri di valutazione pag.13 5. Azioni di recupero pag.13 6. Criteri di attribuzione del credito scolastico e di valutazione dei crediti formativi pag.13 7. Partecipazione delle famiglie al dialogo educativo pag.14 8. Attività finalizzate all’Esame di Stato

Piano simulazione prove d’esame Simulazione della Prima prova Simulazione della Seconda prova Scheda informativa generale sulla programmazione della terza prova:

tipologia, criteri di valutazione, modalità di svolgimento Quesiti proposti nella simulazione della Terza prova

Orientamento per il colloquio

pag. 14

14. Attività integrative o progetti effettivamente svolti pag.18

15. Alternanza scuola-lavoro presentazione del Progetto fasi ed articolazione formativa del progetto modalità di accertamento e di valutazione del grado di acquisizione delle

conoscenze, abilità e capacità

pag.19

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ELENCO DEGLI ALLEGATI

ALL.N° DESCRIZIONE 1 Schede informative analitiche relative alle discipline dell’ultimo anno di corso

1. ITALIANO

2. STORIA

3. MATEMATICA

4. INGLESE

5. VALORIZZAZIONE PRODUZIONI AGRICOLE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIE

6. ECONOMIA AGRARIA

7. ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI

8. SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA

9. AGRONOMIA TERRITORIALE E ECOSISTEMI FORESTALI

10. TECNICHE DI ALLEVAMENTO ANIMALE E VEGETALE

11. EDUCAZIONE FISICA

12. RELIGIONE

2 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME SOMMINISTRATE IN CORSO D’ANNO

2.1 Testo simulazione prima prova scritta (solo in cartaceo) 2.1 Griglia di correzione e valutazione prima prova scritta 2.2 Testo simulazione seconda prova scritta 2.3 Griglia di correzione e valutazione seconda prova scritta 2.4 Griglia di correzione e valutazione Terza prova

DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE

• PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA • RELAZIONI RELATIVE AGLI ALLIEVI CERTIFICATI • PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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MATERIA DOCENTE FIRMA

Italiano Nadia FORTUNATI

Storia Nadia FORTUNATI

Inglese Franca MALAGOLI

Matematica e informatica Maria Grazia SICHER

Educazione fisica Paola GUARISE

Religione Beniamino CAODURO

Valorizzazione attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria Barbara ROSINA

Valorizzazione attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria Vito FERRACANE

Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Alvise DESTRO

Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Filippa URSO

Economia agraria e dello sviluppo territoriale Alvise DESTRO

Economia dei mercati, marketing agroalimentare ed elementi di logistica

Barbara ROSINA

Sociologia rurale e storia dell’agricoltura Barbara ROSINA Tecniche di allevamento Giacomo CORSO

Tecniche di allevamento Gabriele BALDAN

Sostegno Ester BRUN

Sostegno

Margherita PELUCCA

Il Consiglio di Classe della 5aA dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “San Benedetto da

Norcia” di Padova, nella seduta del 13 maggio 2016, formula e approva all'unanimità il presente Documento relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. Esso indica i contenuti, i metodi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti per l’anno scolastico 2015 – 2016, nonché gli altri elementi ritenuti significativi dal Consiglio di Classe ai fini dello svolgimento degli esami. Come previsto dalla normativa per gli Istituti Professionali, il presente documento reca inoltre indicazioni sul profilo e sulle caratteristiche dell’attività svolta di Alternanza Scuola-Lavoro e sugli obiettivi raggiunti.

IL DOCENTE COORDINATORE DI CLASSE IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Alvise Destro) (Prof.ssa Anna Bottaro)

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STORIA DELL’ISTITUTO L’Istituto di Istruzione Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (già IPSAA – Istituto

Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente) “San Benedetto da Norcia”di Padova, è stato istituito con DPR n°739 del 28.01.1953. Si tratta del primo Istituto italiano di questo genere riconosciuto e venne intitolato a San Benedetto da Norcia in omaggio al grande santo fondatore dell’ordine monastico che, prima di ogni altro, ebbe meriti nella bonifica e nella coltivazione della terra. In origine l’Istituto nacque con corsi biennali per formare delle maestranze qualificate nei settori tradizionali della realtà agricola limitrofa e della provincia.

Dai primi anni ’70 al Biennio iniziale (Qualifica di Esperto Floricoltore e Giardiniere, Meccanico Operatore Agricolo, Esperto Agricolo, Esperto in Avicoltura e Avifauna) si è aggiunto il triennio finale di Agrotecnico (diploma di maturità), frequentato da quasi tutti i qualificati. L’introduzione del triennio per il completamento degli studi fino al diploma di maturità (Legge 27 ottobre 1969 n°754) ha permesso di qualificare ulteriormente tecnici e operatori chiamati a operare in contesti aziendali ed extra-aziendali sempre più complessi e competitivi per i progressi delle tecnologie e per l’introduzione delle politiche comunitarie.

Il conseguimento del diploma di maturità professionale, inoltre, consentiva l’iscrizione a tutti i corsi di laurea. Dall’anno scolastico 1993/94 venne adottata la riforma della scuola professionale denominata “Progetto ‘92” con l’eliminazione della precedente qualifica e l’introduzione di una qualifica triennale di “Operatore agroambientale” e di un diploma di maturità quinquennale di “Agrotecnico”. Con l’attivazione del Progetto, l’Istituto si è rivolto anche al settore ambientale e il corso di studi è stato modificato, oltre che nell’impianto strutturale, anche nei contenuti disciplinari e nel diverso peso che sono venute ad assumere le materie dell’area comune rispetto all’area di indirizzo: furono abolite alcune materie obsolete, quali Stenografia e Dattilografia sostituite da Laboratorio Trattamento Testi, rinforzando le materie dell’area di base, con materie nuove quali Scienze della Terra e Diritto. Vennero istituite per le classi prime, seconde e terze, 4 ore di Area di Approfondimento, in aggiunta alle 36 ore curricolari. Furono, inoltre, attivati i Corsi di Terza Area, che si svolgevano durante gli ultimi due anni, parallelamente alle lezioni che seguivano i programmi ministeriali e che prevedevano lezioni teoriche e stage per complessive 600 ore annue.

Questi corsi permettevano agli studenti di acquisire conoscenze specifiche, anche grazie al contributo prezioso di esperti esterni. Gli allievi svolgevano 240 ore di tirocinio pratico durante il periodo di sospensione delle lezioni in modo da accostarsi realisticamente al mondo del lavoro, per comprendere meglio quali fossero le proprie potenzialità e per scegliere consapevolmente la strada da seguire una volta terminato il corso di studio.

L’Istituto, per molti anni, ha avuto varie sedi coordinate tra cui Piove di Sacco, Bagnoli di Sopra, Montagnana, Conselve, che in seguito sono state aggregate ad altri Istituti o chiuse per mancanza di iscritti.

Dal 1° settembre 1999, in ottemperanza al DPR n° 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni scolastiche, l’Istituto ha perso la propria autonomia ed è stato unito all’Istituto di Istruzione Superiore “Duca degli Abruzzi”. É divenuto quindi Sezione associata, dando origine all'Istituto d'Istruzione Superiore di Istruzione Agraria “ Duca degli Abruzzi”, che ha conservato i due indirizzi specifici e che con esso condivide l’amministrazione e la dirigenza, nonché gli orientamenti di carattere generale, quali il calendario scolastico, la distribuzione delle risorse, le opportunità per gli studenti, i servizi. Si sono così venute a fondere le due realtà formative più antiche e radicate del territorio nel settore agro-ambientale.

Dall’anno scolastico 2010/2011, l’Istituto ha adeguato i piani di studi in base al “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti Professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”ed ha assunto la denominazione di Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale.

L’Istituto, con la consapevolezza di essere depositario di una tradizione pluridecennale, è oggi orientato a formare diplomati con una sufficiente preparazione di base e un adeguato bagaglio di conoscenze e competenze nei settori dell’agricoltura con maggiori margini di sviluppo e redditività economica e occupazionale (settore orto-florovivaistico e dei servizi del “verde”).L’Istituto deve, quindi, assicurare un buon equilibrio fra acquisizione di conoscenze e di competenze metodologiche, deve cioè sviluppare conoscenze tecniche che garantiscano a tutti di identificarsi nel modo migliore possibile con un mestiere o un’occupazione, sviluppando altresì competenze di tipo relazionale come la capacità di cooperare, di lavorare in gruppo.

I progetti di stage aziendali che la scuola offre, così come i progetti sperimentali dell'alternanza tra scuola e mondo del lavoro,costituiscono un ponte tra scuola, società e mondo del lavoro. Questi progetti, oltre ad aiutare gli studenti nella formazione e nell'acquisizione di un valido profilo professionale, offrono l'opportunità di sperimentare un modo “diverso” di fare scuola, come già avviene nelle attività di laboratorio, che così grande importanza occupano nella didattica dell’Istituto.

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Ciò crea un rapporto sinergico e costruttivo con il territorio, interfaccia irrinunciabile del Progetto formativo e istruttivo di una scuola che vede nel sistema formativo integrato lo sfondo da cui e con cui progettare l’impianto curricolare dei propri corsi di studi. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO OGGI Un significativo numero di studenti che si iscrivono all’Istituto provengono dal settore agricolo e individuano qui il necessario percorso verso quello che sarà il loro futuro lavoro. Alcuni sono figli di imprenditori agricoli professionisti, altri dispongono di terreni che concorrono a coltivare; ciò conferisce loro sicuramente delle buone esperienze pratiche, ma contemporaneamente sottrae tempo allo studio. Parecchi sono semplicemente giovani che manifestano interesse per le materie scientifiche e, in particolare, per le scienze naturali, la botanica e la zoologia, per l’allevamento e la cura degli animali o per la coltivazione di piante e fiori, giovani che dimostrano sensibilità verso le problematiche dell’ambiente, che si sentono maggiormente portati a un approccio di tipo tecnico-operativo piuttosto che teorico. Non mancano, infine, studenti che si iscrivono al nostro Istituto perché cercano un concreto avviamento al lavoro; da ciò deriva, per molti di loro, l’aspettativa di apprendimenti limitati e concreti e la scarsa disponibilità ad un fattivo impegno nello studio; le soggettive demotivazioni possono essere espressione di fattori personali o di condizionamenti di natura socio-culturale ed economica o, ancora, della modesta preparazione conseguita al termine della scuola media.

Molti studenti optano, a conclusione del corso di studi, per un inserimento nel mondo del lavoro presso le proprie aziende, alcuni trovano impiego in qualità di tecnici nelle associazioni di categoria o presso ditte di produzione-assistenza e commercializzazione di prodotti agricoli, consorzi e cooperative agricole, o ancora nel settore della manutenzione del verde, prima come dipendenti e poi in proprio. Un certo numero di allievi trova occupazione anche nel settore terziario, alcuni, infine, intraprendono studi universitari o corsi di specializzazione post-diploma.

É doveroso precisare in questa sede che per parecchi studenti che si iscrivono all’Istituto il percorso scolastico

precedente non si è svolto in modo regolare e soddisfacente: molti provengono da altri Istituti dove hanno sperimentato insuccessi scolastici. Una percentuale molto elevata di allievi inoltre ha superato l’esame di terza media con una valutazione Sufficiente.

Si tratta, quindi, di una popolazione scolastica che bisogna motivare allo studio e all’approfondimento teorico, mettendo in atto tutta la strumentazione metodologica fatta di attenzione alla persona, al precedente vissuto scolastico, alle aspettative, con una sottolineatura sull’importanza del fare come strumento del conoscere e del sapere. È più che mai necessario soffermarsi sull’analisi dei bisogni degli alunni, da cui dovranno scaturire i percorsi formativi e le scelte metodologiche e didattiche. Essi si qualificano da un lato come interventi di recupero delle carenze culturali e delle difficoltà di ordine pratico e motivazionale, dall’altro come interventi di stimolo all’autoapprendimento e di strutturazione di percorsi costruiti in funzione delle caratteristiche e delle aspirazione dei soggetti. Si tratta quindi di operare una mediazione tra l’eterogeneità dei bisogni, delle situazioni, delle attese e la rigidità del sistema scuola (standard didattici, certificazioni, norme, risorse).

L’Istituto è frequentato da circa 400 allievi, provenienti da un esteso bacino di utenza. Diversi alunni sono pendolari e risiedono in comuni anche molto lontani: a tal proposito non si possono non considerare le difficoltà derivanti da un’insufficiente disponibilità e da un’organizzazione poco funzionale dei trasporti extraurbani. Tali problemi rendono particolarmente impegnativa la partecipazione alla vita scolastica e, in particolare, a quelle attività che per ragioni progettuali si svolgono in ore pomeridiane. Anche in ragione di ciò l’Istituto offre la possibilità di iscriversi al proprio Convitto maschile, che accoglie gli studenti fuori sede, con mensa e possibilità di assistenza allo studio anche solo pomeridiana (semiconvitto).

INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE ALUNNI L’integrazione scolastica degli studenti con disabilità costituisce un punto di forza del nostro Istituto che vuole

essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità e con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) è un obiettivo che la nostra scuola persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.

L'Istituto opera con particolare attenzione per l’integrazione degli alunni disabili, favorendo la socializzazione, l’acquisizione di autonomia rispetto alla gestione di sé e il miglioramento nella sfera cognitiva secondo le possibilità di ciascuno.

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La scuola, effettua attività di raccordo con le scuole secondarie di primo grado, stabilendo percorsi di accoglienza articolati in incontri con i docenti, la famiglia, l'alunno ed eventualmente operatori esterni. In questo modo i familiari hanno modo di visitare gli spazi dell'istituto e l'alunno può anche partecipare ad alcune attività. Dopo la scelta dell'indirizzo di studi da parte della famiglia, il Dirigente Scolastico individua il Consiglio di Classe ed il gruppo classe, idonei ad accogliere l'alunno con disabilità sotto il profilo qualitativo che quantitativo (es. numero di alunni, non troppi ripetenti, altri studenti con Bisogni Educativi Speciali ecc.) L'inserimento dell'alunno nella nuova classe e la formazione della medesima, tengono conto dell'eventuale presenza di compagni conosciuti e delle esperienze pregresse dei docenti curricolari che, insieme all'insegnante specializzato per le attività di sostegno didattico, possono garantire un'efficace integrazione dell’alunno. Gli studenti disabili, in base alla propria diagnosi clinica, potranno seguire due differenti percorsi didattici:

1) Programmazione riconducibile agli “obiettivi minimi previsti dai Programmi Ministeriali,” o comunque ad essi globalmente corrispondenti (art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90/2001)

2) Programmazione “differenziata” in vista di obiettivi didattici formativi non riconducibile ai programmi ministeriali ( art.15 comma 4 O.M. n.90/2001) ed esplicitati all’interno del PEI

Pensando ad un futuro inserimento dei degli alunni certificati nel mondo del lavoro, la scuola organizza tirocini lavorativi all'interno dell'Azienda agraria dell'Istituto, oppure presso aziende e cooperative sociali presenti nel territorio. I tirocini lavorativi sono organizzati anche con la collaborazione del S.I.L. (Servizio di Integrazione Lavorativa) della ULSS.

Da un punto di vista organizzativo in entrambe le sedi dell'Istituto è presente una figura Coordinatrice delle attività di sostegno, che svolge il ruolo di coordinamento generale delle attività e delle procedure relative all’integrazione degli alunni certificati. Questa figura, nell’ambito della più generale integrazione scolastica, cura i rapporti con le famiglie, con le altre scuole, con le istituzioni sanitarie e riabilitative. Coordina inoltre il dipartimento dei docenti di sostegno e gli operatori ULSS.

Particolare attenzione, infine, la scuola riserva alla tutela della privacy. A norma dell’art.22 della legge 675/96, le informazioni sugli alunni certificati sono considerati “dati sensibili” e per questo custoditi in luogo separato e controllato.

INTERVENTI SPECIFICI SU ALLIEVI CON DSA (DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO) Facendo proprie le indicazioni della Legge n. 170/ 2010 e successivi decreti attuativi, questo

Istituto, oltre a diffondere tra il personale docente la normativa di riferimento ed aumentare il livello di attenzione nell’individuare precocemente studenti con disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) prevede l’attuazione di strumenti compensativi e misure dispensative individuate nei singoli PDP predisposti da ogni consiglio di classe. il docente Coordinatore di classe è anche il Docente Referente, secondo le indicazioni ministeriali.

Per gli alunni che presentano uno o più disturbi specifici di apprendimento si attueranno strumenti compensativi e misure dispensative, attraverso interventi personalizzati ed individualizzati nonché attraverso l’utilizzo di strategie didattiche, metodologiche e forme di valutazione efficaci e significative.

INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI E INTEGRATIVI

MODALITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO ALLO STUDIO

Come previsto dall’Ordinanza Ministeriale n° 92 del 5/11/07 ( all.to N° 18), per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali”, l’istituto organizza azioni di sostegno e corsi di recupero. Per gli alunni che, nonostante gli interventi di recupero, alla fine dell’ a.s. presentino una o più discipline insufficienti, il giudizio di promozione viene sospeso fino a settembre, fino a quando si svolgeranno le verifiche di controllo per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi propri delle discipline interessate e, tramite scrutinio del Consiglio di classe, si procederà allo “scioglimento” della “sospensione del giudizio” e all’eventuale ammissione alla classe successiva. Le famiglie verranno informate tempestivamente e per iscritto di tutto ciò che viene stabilito dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale (voti, carenze, modalità e tempi degli interventi di recupero e verifiche). Visto che gli alunni sono tenuti a colmare le proprie lacune durante l’estate la scuola organizza, in ottemperanza alla normativa

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ministeriale, una serie di corsi di recupero estivi della durata da definire. Qualora le famiglie non intendessero avvalersi dei suddetti corsi offerti dalla scuola dovranno darne comunicazione formale all’istituto, restituendo il modulo inviato a casa. Sia che lo studente si avvalga, sia che non si avvalga delle iniziative promosse dalla scuola, ha l’obbligo di sottoporsi alle verifiche finali in programma.

Interventi durante l’anno scolastico

Al fine di evitare il consolidarsi di situazioni di difficoltà in una o più materie possono essere programmati: Altri corsi di recupero o di metodo di studio nel corso dell’anno scolastico durante i periodi di sospensione delle

lezioni o, eccezionalmente, con interventi pomeridiani. Sportelli, ovvero incontri individuali con il docente, su appuntamento preferibilmente in coda alle lezioni del

mattino. Recuperi in itinere attuati dal docente durante lo svolgimento del programma attraverso interventi (rallentamenti,

ripassi, assegnazione di compiti personalizzati ecc.)segnalati sul registro.

Diplomato di ISTRUZIONE PROFESSIONALE, NELL’INDIRIZZO “SERVIZI PER L’ AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE nell’opzione “VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI

DEL TERRITORIO” Lo studente diplomato possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.È in grado di: • Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agro-

industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità. • Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità

previsti dalle normative nazionali e comunitarie. • Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di

produzione e trasformazione. • Assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo

rurale. • Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali. • Rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento

ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche. • Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a

rischio. • Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il

recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici. • Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze: • Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte

tematiche. • Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio. • Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della

loro adozione. • Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze

previste per i processi adattativi e migliorativi. • Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della

trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. • Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing. • Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni

di rischio.

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• Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.

• Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini.

• Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.

Attraverso un apposito esame di Stato l’agrotecnico consegue l’abilitazione all’esercizio della libera professione previa iscrizione all’albo.

OPZIONE VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO Indirizzo - Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO Quadro orario

Discipline

ORE ANNUE

Primo biennio Secondo biennio 5° 1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 66 66

di cui in compresenza 66*

Scienze integrate (Chimica) 66 66

di cui in compresenza 66* Tecnologie dell’informazione e della

comunicazione 66

66

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99**

OPZIONE “VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL TERRITORIO”

Biologia applicata 99 - -

Chimica applicata e processi di trasformazione

99 66 -

Tecniche di allevamento vegetale ed animale

99 132 132

Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali

132

66

66

Economia agraria e dello sviluppo territoriale

66 132 99

Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria

66

99 132

Sociologia rurale e storia dell’agricoltura - - 66

Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica

- 66

66

Ore totali 396 396 561 561 561

5/C nel triennio di cui in compresenza

132* 198 396* 198

198*

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* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

ASSI CULTURALI E COMPETENZE L’ identità dell’ istituto è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’ Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’ approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità persegue l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso all’Università e all’istruzione e formazione tecnica superiore. Il percorso dell’ istituto è caratterizzato da: - un'area di istruzione generale (primo biennio) - aree di indirizzo (secondo biennio e quinto anno). L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo d’istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Il percorso formativo del biennio di tutti gli indirizzi dell’Istituto persegue il raggiungimento di un insieme di competenze, intendendo per competenza “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”. Le competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione saranno poi certificate al termine del secondo anno di frequenza (come da regolamento emanato con Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione n.139 del 22 agosto 2007). In tale percorso confluiscono:

le competenze chiave di cittadinanza le competenze di base degli Assi Culturali (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-

sociale).

Le competenze chiave di cittadinanza sono necessarie per la costruzione e il pieno sviluppo della persona e per impostare e vivere corrette e significative relazioni con gli altri; lo scopo finale è quello di aiutare a sviluppare una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria, sono le seguenti: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione. Esse sono in linea con le competenze chiave individuate dall'Unione Europea, vale a dire quelle competenze "di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione" (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio "Relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente", 2006) che dovrebbero essere acquisite durante il percorso dell'istruzione e fare da base al proseguimento dell'apprendimento nel quadro dell'educazione e della formazione permanente. Le competenze di base degli Assi culturali (Asse dei linguaggi, Asse matematico, Asse scientifico tecnologico, Asse storico – sociale) esprimono gli obiettivi da conseguire attraverso i percorsi formativi e la relazione tra un soggetto e l’assolvimento dei compiti associati ad un contesto, in particolare quello storico permette di acquisire consapevolezza del tempo, dimensione in cui gli uomini, organizzati in società, modificano il loro modo di vivere e di essere. Gli assi culturali costituiscono il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa.

ELENCO NOMINATIVO DEI CANDIDATI

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CONTINUITA’ DIDATTICA Lacontinuità didattica è stata complessivamente

assicurata in tutte le materie.

MATERIE ASSEGNATE AI COMMISSARI INTERNI Dopo aver considerate le discipline affidate ai Commissari esterni con comunicazione del Ministro della Pubblica Istruzione, il Consiglio di classe, il giorno 04 febbraio 2016, ha valutato le esigenze di nomina ricollegabili alla specificità del corso e ha quindi definito all’unanimità di designare quali componenti interni i docenti di seguito indicati, al fine di assicurare una equilibrata presenza delle materie attraverso l’indicazione del maggiore numero possibile di classi di concorso relative agli insegnamenti impartiti per garantire la coerenza della scelta con i contenuti della programmazione e del piano di lavoro del Consiglio di Classe: Prof. Destro Alvise Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Prof. Corso Giacomo Tecniche di allevamento animale e vegetale Prof.ssa Rosina Barbara Economia dei mercati, marketing agroalimentare ed elementi di logistica

Parte seconda PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe si compone di 11 alunni (9 maschi e 2 femmine ), alcuni dei quali hanno avuto un curriculum irregolare nella

scuola. Si tratta di un gruppo abbastanza eterogeneo sia nella preparazione di base, che nella motivazione all’apprendimento o nell’adozione e applicazione di un metodo efficace di studio.

Sono presenti attualmente due allievi certificati e un DSA. Qualunque altra informazione può essere reperita nelle relazioni che saranno consegnate alla commissione d’esame.

STORIA DELLA CLASSE Nel corso degli anni la composizione della classe è variata. All’inizio del Corso essa era composta da 17 allievi. Tra la prima e la seconda furono “persi”vari alunni o perché non ammessi alla classe successiva o perché decisero di cambiare corso di studi o sezione. Al terzo anno con l'inserimento di nuovi allievi la classe era composta da 18 studenti. La classe quarta vide l’abbandono di alcuni allievi, per cui il numero di alunni si stabilizzò in 12. Tra la quarta e la quinta una studentessa ha cambiato sezione e quindi il numero di allievi attuali è 11.

Cognome e nome BERTAZZO RICCARDO BODIN SIMONE CELEGATO DAVIDE FURLAN MICHELE GREGGIO DAVIDE MENIN NICOLÓ PERDONCIN ANDREAS POZZATO FRANCESCA SCALABRIN EMANUELE SCOTTO CATERINA TURATO LEONARDO

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PROSPETTO DEI CREDITI SCOLASTICI RELATIVI AL 3° E 4° ANNO Alunni 3° anno 4° anno totale BERTAZZO RICCARDO 4 4 8 BODIN SIMONE 6 7 13 CELEGATO DAVIDE 4 4 8 FURLAN MICHELE 5 6 11 GREGGIO DAVIDE 4 4 8 MENIN NICOLÓ 5 4 9 PERDONCIN ANDREAS 5 5 10 POZZATO FRANCESCA 6 7 13 SCALEBRIN EMANUELE 5 5 10 SCOTTO CATERINA 5 5 10 TURATO LEONARDO 6 6 12

PROFILO DELLA CLASSE Comportamento Il clima nella classe è stato in generale abbastanza positivo e collaborativo. Nel complesso la classe ha tenuto un comportamento sostanzialmente corretto , anche se si sono verificati alcuni episodi di atteggiamenti polemici nei confronti di alcuni insegnanti. Frequenza. La frequenza non è stata sempre regolare nel corso del triennio per gran parte degli alunni e si rileva un numero

consistente di entrate in ritardo e di uscite anticipate. Profitto: Per quanto riguarda il profitto si evidenziano differenziazioni, dovute alle diversità degli interessi, delle attitudini e dell’impegno di ogni allievo. Un metodo di studio serio e regolare si riscontra solo da un piccolo gruppo di studenti, i quali hanno dimostrato significative capacità e potenzialità personali. Essi si sono dimostrati in genere partecipi, responsabili, desiderosi di progredire nelle conoscenze di natura culturale e nelle competenze specifiche del settore tecnico-professionale. La restante parte di allievi ha affrontato lo studio in modo selettivo, ottenendo risultati alterni (sufficienti o buoni in alcune discipline e incerte in altre), per mancanza di volontà e impegno. Maggiore motivazione si è manifestata per le attività pratiche dove molti allievi hanno acquisito competenze di ottimo livello. Permane una certa difficoltà di espressione sia orale che scritta per diversi allievi.

PARTE TERZA ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE

OBIETTIVI GENERALI Il Consiglio di classe per ciò che concerne la programmazione delle attività educative e didattiche, tenuto conto delle valenze formative delle singole materie, dei contenuti disciplinari, dei prerequisiti socio-affettivi e cognitivi degli alunni, in coerenza con le abilità previste dal profilo professionale dell’indirizzo del corso di studio, ha individuato ed opportunamente perseguito durante il percorso formativo sia i comportamenti omogenei da tenere nei confronti della

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classe da parte degli insegnanti, sia le competenze trasversali (comportamentali e cognitive) che gli allievi devono perseguire.

COMPORTAMENTI OMOGENEI DA TENERE NEI CONFRONTI DELLA CLASSE • porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare un ambiente favorevole alla crescita integrale della

persona e un servizio educativo di qualità; • rispettare la privacy di alunni e famiglie, non divulgando informazioni sulla vita privata;

• trasmettere l’informazione su carenze formative e crediti relativi al rendimento degli alunni e ad attivare percorsi di recupero e potenziamento;

• attivarsi per controllare puntualmente il comportamento degli alunni, denunciando eventuali mancanze del rispetto dell’ambiente e delle strutture scolastiche;

• comunicare le valutazioni, debitamente motivate, immediatamente per le verifiche orali ed entro un tempo ragionevole, e comunque prima dell’effettuazione del compito successivo per le prove scritte;

• informare sulla progettazione didattica definita dal Consiglio di classe;

• garantire l’alternanza di lezioni frontali e lezioni interattive e laboratoriali;

COMPETENZE TRASVERSALI

Comportamentali Essere cittadini attenti e responsabili Comunicare Agire in modo autonomo Collaborare e partecipare Risolvere problemi Acquisire abitudine al rispetto delle scadenze Individuare collegamenti e relazioni Essere consapevoli dei propri punti forti e deboli

Cognitive

Imparare ad imparare Progettare Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare informazioni e dati sviluppando deduzione e ragionamenti Padroneggiare strumenti espressivi ed argomentativi Leggere , comprendere , interpretare e produrre testi di vario tipo Utilizzare una lingua straniera Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi Osservare descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti

costituzionali

METODI E STRUMENTI DIDATTICI Vari sono stati i metodi utilizzati a seconda delle materie, degli argomenti e delle occasioni: lezione frontale, lavori di gruppo discussione guidata ricerche e gli approfondimenti individuali

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lezioni tecnico pratiche. attività di laboratorio attività di lettura e comprensione di testi, attività di problem-solving simulazioni di prove d’esame. E’ stata sfruttata anche l’opportunità di avere la LIM, che ha consentito di vedere filmati, presentazioni power-point, o di fare semplici e veloci ricerche in internet, nonché di collegarsi ai siti del Quotidiano in classe e delle principali testate giornalistiche italiane.

DESCRIZIONE DEI CRITERI E DEGLI STRUMENTI DI VERIFICA L’andamento del percorso formativo di ciascun alunno e del processo di insegnamento-apprendimento è stato monitorato costantemente per permettere di organizzare interventi di rinforzo, recupero precoce e potenziamento, così da individuare le strategie più efficaci per migliorare il processo di apprendimento di ciascun alunno. Nel corso dell’anno la continua verifica degli obiettivi prefissati è stata fatta attraverso verifiche formative e sommative. Le prime sono state attuate mediante il controllo delle attività assegnate e brevi domande per valutare il grado di preparazione degli allievi. Le verifiche sommative sono state tese ad accertare le effettive conoscenze acquisite, i processi di apprendimento, i ritmi e gli stili di apprendimento, il grado di maturazione del senso critico acquisito. Esse sono state effettuata attraverso: -verifiche orali: interrogazioni brevi e dialogate con la classe su parti significative del programma, che sono servite a controllare competenze, capacità espositive, memoria e rigore logico -verifiche scritte: trattazioni sintetiche di argomenti con indicazioni del numero massimo di righe da compilare - prove oggettive con domande strutturate, quesiti a risposta multipla, prove di completamento, di scelta vero/falso. Tutte le verifiche hanno mirato ad accertare le conoscenze generali e specifiche della disciplina, le competenze intese anche come possesso di abilità di carattere applicativo e le capacità elaborative acquisite. CRITERI DI VALUTAZIONE Nella definizione del voto finale, il Consiglio di Classe ha tenuto conto di vari fattori:

Impegno e partecipazione al dialogo educativo Sforzi compiuti per colmare eventuali lacune Acquisizione delle conoscenze e delle competenze Capacità di elaborare le conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistiche espressive Coordinamento motorio.

AZIONI DI RECUPERO Il Collegio dei docenti ha deciso di ripartire l’anno scolastico in due quadrimestri: il primo dall’avvio delle lezioni al 24 gennaio 2016 e il secondo dal 25 gennaio al termine delle lezioni). All’inizio dell’anno, ogni docente ha dedicato alcune ore di lezione per richiamare i prerequisiti necessari allo svolgimento del programma dell’anno precedente. Alla fine del primo quadrimestre è stato effettuato un corso di recupero di italiano, mentre le altre discipline hanno attuato attività di recupero in itinere. Entro la metà di marzo sono state comunque effettuate le prove per verificare il recupero o meno delle insufficienze: l’esito delle stesse è stato comunicato alle famiglie tramite il libretto personale e/o il registro elettronico della scuola.

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24 GENNAIO 2016 Termine primo quadrimestre

08/06/16 Termine secondo quadrimestre Fine lezioni

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DI VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI

Il Consiglio di classe ha deliberato, all'interno dei criteri proposti dal collegio docenti, di applicare il seguente procedimento per la valutazione del credito scolastico:

credito scolastico:

media voti livello della media nell’ambito della banda di oscillazione esito anni precedenti assiduità alla frequenza scolastica impegno e partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari, e

integrative, orientamento, stage, corsi pomeridiani risultati desunti dai giudizi ottenuti nell’alternanza scuola lavoro Rappresentanza negli organi collegiali Eventuali crediti formativi

credito formativo Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi sono quelle maturate al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale. Esse devono avere:

• Rilevanza qualitativa; • Rilevanza quantitativa; • Attestazione proveniente dagli Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali lo

studente ha realizzato l'esperienza, e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.

Rientrano tra i crediti formativi: 1) attività sportive agonistiche; 2) attività continuative nel tempo, artistiche e culturali; 3) attività di volontariato; 4) attività lavorative 5) corsi di lingua straniera, certificati con l'indicazione del livello di competenza

linguistica previsto dall'ordinamento locale o da un sistema ufficiale di standardizzazione.

integrazione punteggio complessivo:

Per particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatisi negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno, che hanno determinato un minore rendimento

Il valore numerico dei singoli crediti verrà determinato in sede di scrutinio finale.

PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE AL DIALOGO EDUCATIVO

Come spesso accade, nel corso del quinto anno, la partecipazione delle famiglie al dialogo educativo è stata più carente, anche perché la gran parte degli allievi era ormai maggiorenne.

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Tuttavia è bene precisare che l’adozione del registro elettronico, ha consentito ai genitori di visionare quotidianamente, sia le valutazioni dei propri figli, che gli argomenti oggetto di spiegazione in classe o assegnati come studio domestico. Discreta è stata la partecipazione per incontrare gli insegnanti nei due ricevimenti generali, tenuti rispettivamente il 27 novembre 2015 e il 04 aprile 2016. In occasione del Consiglio di Classe di Novembre e di febbraio sono state inviate delle lettere alle famiglie degli allievi che destavano qualche preoccupazione, con invito a contattare i docenti delle materie interessate dall’insufficienza e/o il coordinatore.

ATTIVITA’ FINALIZZATE ALL’ESAME DI STATO PIANO SIMULAZIONE PROVE D’ESAME

L’attività di orientamento all’Esame di Stato, gestita da tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe, ha assolto allo scopo di fornire agli studenti una visione chiara dei meccanismi di attribuzione dei crediti formativi, dello svolgimento delle prove scritte e orali, dei criteri di valutazione dell’Esame di Stato, nonché delle variabile emozionali e relazionali che si attivano durante il suo svolgimento, in maniera tale che gli allievi possano avere elementi validi cui fare riferimento, sia in fase di preparazione che durante lo svolgimento delle prove. I docenti, preso atto della normativa ministeriale, in previsione delle prove d'esame, hanno predisposto delle verifiche riguardanti:

per la prima prova scritta, l'analisi e il commento di un testo letterario e non letterario, la forma di scrittura del saggio breve o dell’articolo di giornale, il tema di argomento storico e il tema di ordine generale;

per la seconda prova, soluzioni di casi pratici e professionali; per la terza prova scritta, quesiti a risposta singola.

Le prove sono state svolte tutte nel secondo quadrimestre secondo il seguente calendario: Prima prova scritta 6 maggio 2016 Seconda prova scritta 4 maggio 2016 Prima simulazione terza prova 4 marzo 2016 Seconda simulazione terza prova 28 aprile 2016

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA Si è tenuta il 6 maggio 2016 e sono state proposte sei tracce (vedi all. n. 2.1 solo in cartaceo). Tutte le prove scritte d’italiano in questo anno scolastico sono state costruite sulle tipologie delle tracce delle prove d’esame, in modo tale da consentire agli studenti di rafforzare le tecniche e le abilità di costruzione del testo. Durante le prove era possibile consultare il dizionario della lingua italiana. Nella correzione degli elaborati si è privilegiata l’aderenza alla traccia rispetto alla correttezza morfosintattica. Le Griglie di valutazione si trovano tra gli allegati (n. 2.1)

SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA Il 04 maggio 2016 si è tenuta la simulazione della durata di 6 ore della seconda prova di Tecniche di allevamento (vedi allegato n. 2.2) Le Griglie di valutazione si trovano tra gli allegati (n. 2.3)

SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

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Il Consiglio di classe, tenuto conto delle indicazioni ministeriali, ha deciso di somministrare durante la seconda parte dell’anno scolastico due simulazioni per la terza prova scritta. Sono stati proposti tre quesiti del tipo B (quesiti a risposta singola) per quattro discipline da sviluppare in massimo otto righe. Tale tipologia è sembrata prestarsi meglio a valutare le capacità raggiunte dagli allievi , consentendo loro di esprimere più agevolmente i concetti. Ogni materia è stata valutata in quindicesimi con 2 decimali, sulla base delle griglie predisposte appositamente (Allegato n. 2.4).

La prima simulazione è stata fatta il 04/03/2016 ed ha coinvolto le discipline di:Matematica, Valorizzazione, Economia agraria e dello sviluppo territoriale, Storia. La seconda simulazione si è svolta il 28/04/2016 ed ha incluso le seguenti materie: : Inglese, Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali, sociologia rurale e storia dell'agricoltura, Economia dei mercati marketing agroalimentare ed elementi di logistica.

Per lo svolgimento delle prove sono state concesse tre ore. I risultati delle simulazioni sono stati in genere in linea con quelli dell’anno scolastico.

ARGOMENTI OGGETTO DELLA PRIMA SIMULAZIONEDELLA TERZA PROVA • VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E

COMUNITARIA: Illustra che cos’è l’Organizzazione dei Produttori e spiega quali sono gli scopi e i vantaggi Descrivi il problema dello spargimento dei reflui zootecnici e spiega come viene affrontato dai Paesi dell’UE Che cosa si intende per Condizionalità nella PAC

• MATEMATICA:

Calcola i seguenti integrali indefiniti:

+ cos dx = 6 − 2 dx = dx =

Calcola i seguenti integrali definiti:

3 + 2 − 1 dx =dx =

Calcola l’ area evidenziata in figura:

=

= + 1

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• ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE Descrivi la procedura per calcolare l'Imposta sul reddito in agricoltura Descrivi la procedura di calcolo per trovare il costo di produzione di un chilogrammo di latte Nell'economia delle macchine, quali sono i costi fissi e come si calcolano

• STORIA Quali analogie caratterizzano i totalitarismi del ‘900? Vi sono differenze? Quale situazione storica caratterizzò l’Italia negli anni successivi al 1918? Weimar: spiega cosa s’intende con questo termine facendo qualche riferimento anche all’arte come

strumento di critica sociale.

ARGOMENTI OGGETTO DELLA SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

• ECONOMIA DEI MERCATI E MARKETING AGROALIMENTARE ED ELEMENTI DI LOGISTICA

Il commercio internazionale, importante per lo sviluppo economico, ha determinato la necessità di stabilire delle regole basate su tre principi fondamentali, ancora oggi presenti ed importanti, descrivi l’evoluzione di tali accordi.

piega che cos’è il sistema HACCP , a che cosa serve e a che cosa si collega Dopo aver chiarito il significato di filiera corta, elenca i vantaggi

• SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL'AGRICOLTURA Descrivi il significato e l’importanza della tracciabilità nel sistema agroalimentare

Il nuovo concetto di ruralità comprende il ruolo di multifunzionalità dell’agricoltura, spiega queste nuove

funzioni dell’agricoltura

Come vedi il domani della agricoltura

• INGLESE Importance of vitamins and fibres in human nutrition Advantages and disadvantages of sustainable agriculture Possible benefits for farmers from wind power development

• AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI

Elenca e descrivi brevemente quali sono i parametri pedoclimatici da prendere in considerazione nei terreni destinati all'arboricoltura da legno

L'allievo descriva come si utilizza il tomografo nella valutazione della stabilità degli alberi Descrivi lo schema operativo dei tagli successivi a gruppi e strisce

ORIENTAMENTI PER IL COLLOQUIO Gli studenti sono stati indirizzati anche nella scelta e nella stesura del lavoro finale (tesina o argomento a scelta del candidato) da presentare in apertura del colloquio. Gli insegnanti si sono resi disponibili a fornire indicazioni e suggerimenti, sottolineando comunque l’importanza di partire da un’esperienza individuale che sia stata per qualche aspetto significativa e che possibilmente abbia riguardato le materie professionalizzanti.

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Le tematiche, oggetto di approfondimento individuale, sono state liberamente scelte dagli alunni sia all’interno degli argomenti studiati in quest’ultimo anno scolastico sia in altri ambiti culturali vicini ai loro interessi. Non si sono fornite indicazioni quantitative, sottolineando piuttosto la necessità di misurare l’ampiezza del proprio lavoro in relazione alla quindicina di minuti dedicati abitualmente, nel contesto del colloquio d’esame, all’esposizione della tesina, che resta, soprattutto il punto di partenza del colloquio stesso. Il lavoro svolto potrà essere presentato in formato cartaceo e/o potrà essere esposto utilizzando un supporto elettronico (power point ecc.). Gli studenti sono stati informati sulle norme relative agli esami, sulle modalità di svolgimento, sulla tipologia degli scritti, sul colloquio. In particolare essi sanno che sarà lasciato uno spazio congruo per esporre e/o discutere il lavoro realizzato sull'argomento scelto.

ATTIVITA’ INTEGRATIVE O PROGETTI Nel corso del triennio molte sono state le uscite didattiche e/o le attività integrative e i progetti cui la classe ha partecipato.

Anno scolastico 2013-2014 • Educazione alla salute

2 ore sulle Malattie Sessualmente Trasmissibili

• Viaggio d’istruzione a Sappada (dal 26 al 28/02/2014) • Dal 24/03/2014 al 05/04/2014 STAGE

Anno scolastico 2014-2015 • Visita all'EIMA Bologna 14 novembre 2014

• Esercitazione pratica potatura vigneto Costigliola

• STAGE (dal 2 al 14 marzo)

• Educazione alla legalità 9:02 alle 10:56 il 17 Marzo 2015

• Visita d'istruzione (dal 24 al 27) Firenze- Maremma Siena

• Gruppo di lavoro per EXPO 2015 (Bodin-Pozzato-Scotto – N.B gli alunni hanno ricevuto attestato di partecipazione)

• La classe ha collaborato con il progetto Comenius (in particolare alunni: Pozzato e Turato)

• La classe ha partecipato ad una serie di incontri-lezioni all’interno dei laboratori aziendali (Stalla e Caseificio, presso azienda agricola Duca degli Abruzzi) in correlazione ai programmi didattici svolti in classe

• Educazione alla salute: prevenzione al tabagismo prevenzione all’alcolismo

Anno scolastico 2015-2016 • Attività per la Giornata della Memoria

• Partecipazione alle attività di Orientamento, con visita ad Agripolis;

• Partecipazione alle attività di Prevenzione andrologica.

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• Viaggio di istruzione a Praga (5 giorni)

• Educazione alla salute: incontro sulla prevenzione del doping e sull’uso scorretto degli integratori.

• Incontro con il presidente degli agrotecnici 14 aprile 2016.

• Partecipazione alle attività di Scuola aperta (allievi: Furlan, Bertazzo, Scotto, Greggio)

• Partecipazione ad Expo scuola ( allievi : Scotto, Perdoncin, Greggio, Celegato, Pozzato)

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

PREMESSA Nel corso dell’ultimo triennio è stato proposto agli allievi un progetto di alternanza scuola lavoro.

IL PROGETTO CURRICULARE L’Alternanza Scuola/Lavoro, introdotta dall’art.4 della legge n.53 del 28/03/2003 e successivamente disciplinata dal

Dlgs n.77 del 2005 e dai regolamenti attuativi della riforma degli Istituti Professionali, si configura come una metodologia innovativa di apprendimento che offre agli studenti la possibilità di fare scuola in situazione lavorativa, di “apprendere facendo”e di ampliare il processo e i luoghi di apprendimento, coinvolgendo anche l’azienda che ospiterà gli alunni e le loro famiglie. In tal senso l’esperienza diventa un sostegno alla motivazione allo studio e all’orientamento alle scelte future, elementi fondamentali del successo scolastico. L’alternanza scuola-lavoro si configura, inoltre, come una modalità didattica capace di far assumere agli studenti adolescenti una responsabilità adulta: entrare in un’azienda e mettere in gioco le proprie capacità ed atteggiamenti nello svolgere una mansione lavorativa. I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in moduli di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, che le istituzioni scolastiche e formative (aziende private o statali) progettano e attuano sulla base delle convenzioni di cui all'articolo 3: i primi sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze generali, i secondi si tengono in collaborazione con l’azienda ed hanno l’obiettivo di far acquisire conoscenze e competenze di base e professionali e di comprendere le dinamiche relazionali all’interno di realtà produttive locali. Anche gli alunni disabili partecipano alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro con progetti personalizzati che vengono elaborati nell’ambito del piano educativo individualizzato, anche sulla base di specifici accordi con la Provincia o con l’ASL di riferimento.

FINALITÀ DEL PROGETTO La modalità di apprendimento in alternanza prevede di perseguire le seguenti finalità:

favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

innalzare il numero dei giovani che conseguono il diploma creare un confronto tra le teorie apprese nelle discipline scolastiche e l’esperienza lavorativa (teoria/lavoro) sviluppare la capacità di trasformare in teoria quanto appreso nell’esperienza lavorativa (lavoro/teoria) approfondire la conoscenza dei percorsi formativi attuati a scuola da parte dell’azienda realizzare un organico collegamento dell’istituzione scolastica con il mondo del lavoro correlare l’offerta formativa allo sviluppo sociale ed economico del territorio rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è legata anche alle conoscenze,

alle competenze e alle capacità acquisite durante il percorso scolastico

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI • rafforzare l’autostima attraverso un processo di arricchimento individuale

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• sviluppare e favorire la socializzazione in un ambiente nuovo

• sviluppare un atteggiamento critico e autocritico rispetto alle diverse situazioni di apprendimento

• promuovere il senso di responsabilità e di solidarietà nell’esperienza lavorativa

• rafforzare il rispetto delle regole

• favorire la motivazione allo studio e sviluppare i processi di apprendimento

• sviluppare le principali caratteristiche e le dinamiche che sono alla base del lavoro in azienda (fare squadra, relazioni interpersonali, rapporti gerarchici, fattori che determinano il successo)

• potenziare conoscenze, competenze e capacità mediante esperienze concrete spendibili nel mondo del lavoro

• migliorare la comunicazione verbale e non verbale potenziando la capacità di ascolto e di relazione interpersonale

FASI E ARTICOLAZIONE FORMATIVA DEL PROGETTO

Per la programmazione delle attività di Alternanza Scuola/Lavoro sono state tenute presenti, prioritariamente, le indicazioni presenti nel Piano dell’Offerta Formativa, in funzione del rinnovo dei profili formativi di uscita. Le ore previste per l’area di professionalizzazione (ai sensi del D.P.R. 87/2010) sono state 200 ed hanno costituito un monte ore complessivo obbligatorio per gli studenti frequentanti. Tutti gli studenti hanno frequentato più del 70% del monte ore previsto.

Durante il suo svolgimento l’attività di formazione e di orientamento è stata seguita e monitorata da un responsabile aziendale designato dalla struttura ospitante e dai professori Emanuele Fasolato e Luciano Galliolo che, in veste di responsabili didattico-organizzativi, hanno seguito gli alunni durante tutto il periodo, mantenendo i contatti con le aziende e le famiglie per assicurare la migliore riuscita dell’esperienza.

Gli alunni sono stati inseriti in aziende del territorio e affiancati da un Tutor aziendale. Particolare attenzione è stata posta, da parte dell'Istituto, nell’ individuazione delle aziende presso le quali gli allievi hanno realizzato il percorso formativo di stage.

I ragazzi sono stati coinvolti già nella fase organizzativa con la ricerca e scelta delle aziende che sono state spesso suggerite da loro stessi e/o dalle loro famiglie, in base al loro comune di residenza e/o in base alle loro inclinazioni, interessi specifici, esperienze pregresse.

In sintesi le fasi della realizzazione del percorso

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Percorso in azienda: periodo 24 marzo- 05 aprile 2014 Di seguito sono indicate, per ogni alunno, le strutture ospitanti:

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ALUNNO/A ENTE - AZIENDA OSPITANTE

1 Bertazzo Riccardo Rigoni Flavio Via Casolina, 129 Maserà

Colture estensive e vivaismo

2 Bodin Simone Floricoltura Zocca Via Per Mestrino, 2

Saccolongo

Azienda florovivaistica

3 Celegato Davide

Coldiretti Impresa verde Via Matteotti, 181 Conselve

Servizi per l'agricoltura

4 Furlan Michele Fioreria Zaggia Via Euganea, 128

Selvazzano D.

Azienda florovivaistica

5 Greggio Davide Vivai Piante Borella Via Roma, 2/B Cadoneghe

Azienda florovivaistica

6 Menin Nicolò Az. Agr. La Campanella Via Campanella, 3 Cervarese S.

Croce

Azienda florovivaistica

7 Perdoncin Andreas Soc. Agr. Agrigross Via Mestrina, 150 Arlesega

Mestrino

Azienda zootecnica

8 Pozzato Francesca Floricoltura Bassan Walter Via Guizza, 451 Albignasego

Azienda florovivaistica

9 Scalabrin Emanuele Vivaio Pinato Daniele Via Galilei, 28 Saletto di

Vigodarzere

Azienda florovivaistica

10 Scotto Caterina

Linea Verde Tapparello Via Coltura del Tesina, 91

Vicenza

Azienda florovivaistica

11 Turato Leonardo Floricoltura Zocca Via Per Mestrino, 2

Azienda florovivaistica

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ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Percorso in azienda: periodo da lunedì 10 marzo a sabato 22 marzo 2014

SCOLASTICO 2015/2016

Per l'anno scolastico 2015/16 l'attività di Alternanza Scuola Lavoro si è svolta attraverso la partecipazione a visite d'istruzione, fiere, convegni e varie attività organizzate dall'Istituto, per un totale di 40 ore. Tutti gli allievi hanno raggiunto e superato il monte ore richiesto.

ATTIVITÀ SVOLTE:

Visita guidata presso cantina Mezzocorona e Melinda in Val di Non (martedì 27 ottobre 2015 dalle 7.00 alle 19.30; ha partecipato tutta la classe tranne Pozzato.

Festa dell'albero a Padova (venerdì 20 e sabato 21 novembre 2015 dalle ore 15.30 alle 18.30); hanno partecipato: Bertazzo, Bodin, Furlan, Greggio, Pozzato (venerdì e sabato) e Turato.

ALUNNO/A ENTE - AZIENDA OSPITANTE

1 Bertazzo Riccardo Rigoni Flavio Via Casolina, 129 Maserà

Colture estensive e vivaismo

2 Bodin Simone Floricoltura Zocca Via Per Mestrino, 2

Saccolongo

Azienda florovivaistica

3 Celegato Davide

La Regina srl Via Ca' Bianca, 45 Cartura

Macello

4 Furlan Michele Fioreria Zaggia Via Euganea, 128 Selvazzano D.

Azienda florovivaistica

5 Greggio Davide Il giardino in città Via Chiesanuova, 40 Padova

Azienda florovivaistica

6 Menin Nicolò Az. Agr. Giovanni Parpaiola Via Albettoniera 12/A Rovolon

Azienda orticola

7 Perdoncin Andreas Soc. Agr. Agrigross Via Mestrina, 150 Arlesega Mestrino

Azienda zootecnica

8 Pozzato Francesca Az. Agr. Garbo Pietro Via Roma, 272 Albignasego

Azienda florovivaistica

9 Scalabri Emanuele Az. Agr. Michelotto Mauro Via Garibaldi, 45/B Cadoneghe

Azienda florovivaistica

10 Scotto Caterina

Il magazzino di Cavallini Valerio Località Magazzino, 273 Bolgheri Toscana

Azienda vitivinicola

11 Turato Leonardo Vivai Busatta sas Via Vanzo nuovo, 88 Camisano Vicentino

Azienda florovivaistica

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Visita al birrificio Pilsner a Praga (15.00-18.30); ha partecipato tutta la classe tranne Perdoncin.

Fiera florovivaistica “Ghetto in fiore” Padova (Domenica dalle ore 7.00 alle ore 19.00); hanno partecipato Bertazzo e Furlan.

Fiera Expo Scuola Padova (giovedì-venerdì-sabato dalle ore 8.30 alle ore 19.00); hanno partecipato Celegato, Greggio, Perdoncin, Pozzato e Scotto.

Visita al centro per la biodiversità forestale di Peri (VR), (venerdì 20 novembre 2015, dalle 8.30 alle 15.00); hanno partecipato Furlan, Greggio, Menin, Scalabrin e Scotto.

Visita a San Giorgio della Rinchivelda ( giovedì 19 novembre 2015 dalle 9.30 alle 17.00); ha partecipato tutta la classe tranne Furlan, Perdoncin, Pozzato e Scotto.

Scuola aperta per attività di orientamento scolastico (sabato dalle 14.00 alle 17.00); hanno partecipato Bertazzo, Furlan, Greggio, Pozzato e Scotto.

Manifestazione Porte Aperte al San Benedetto (domenica 8 e 15 maggio 2016 dalle 8.30 alle 19.00); hanno partecipato: Bertazzo, Furlan, Greggio, Pozzato, Scalabrin e Scotto.

Gestione colturale (vite) San Benedetto (giovedì 24 marzo 2016 dalle 8.00 alle 13.00); ha partecipato Menin.

Gusto in scena a Venezia ( lunedì 29 febbraio 2016 dalle 10.00 alle 19.00); hanno partecipato Perdoncin e Pozzato.

Incontro con il presidente degli Agrotecnici di Padova (giovedì 14 aprile 2016 dalle 12.00 alle 14.00); ha partecipato tutta la classe.

Concorso Bacco e Minerva a Todi Perugia (20-21-22 aprile 2016 Bodin e Pozzato.

Turato ha partecipato al corso per Perito Grandine.

Bodin e Turato hanno partecipato al corso per il patentino fitofarmaci.

Convegno sulla coltivazione della canapa (venerdì 29 aprile 2016 dalle 10.00 alle 12.30); ha partecipato tutta la classe.

Convegno sulla coltivazione sostenibile del pomodoro da industria presso l'aula magna del duca degli Abruzzi (mercoledì 13 aprile 2016 dalle 8.30 alle 11.30); ha partecipato tutta la classe tranne Greggio.

MODALITÀ DI ACCERTAMENTO E DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE:

L’intero percorso è stato oggetto di verifica e valutazione congiunta da parte dell’Istituzione scolastica e dell’Azienda secondo i seguenti descrittori:

• il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni;

• il grado di possesso delle competenze acquisite (in base agli obiettivi concordati del percorso formativo);

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• lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento delle competenze relazionali e cognitive rispetto alla fase d’aula ed alle esperienze maturate in azienda;

• le competenze acquisite e la ricaduta sul “gruppo classe” dell’esperienza condotta in ambiente lavorativo; • l’autovalutazione dell’allievo.

Il processo di valutazione dell’intero percorso è così articolato: • Valutazione di tipo formativo, connessa con il percorso di lavoro dello studente, basata sul monitoraggio

continuo delle attività svolte dal singolo studente • Valutazione di tipo formativo, connessa con il percorso di studio dello studente

• Valutazione finale, di tipo sommativo, connessa alla prova finale svolta dallo studente. L’esperienza svolta è stata sviluppata e formalizzata con una relazione scritta, consistente nella rielaborazione dell’esperienza personale presso l'azienda ospitante.

Tutti gli studenti hanno mostrato interesse e impegno nello svolgimento delle attività proposte dall’azienda, acquisendo una discreta esperienza lavorativa; essi hanno svolto gli incarichi assegnati con diligenza, perizia e competenza, dimostrando di avere raggiunto un discreto grado di conoscenze e una buona manualità, che hanno loro consentito di accrescere il proprio bagaglio culturale. I risultati conseguiti da tutti gli studenti, rilevati sulla base delle conoscenze e competenze acquisite e valutate in particolar modo dai docenti dell’area di indirizzo, nonché sulla base delle indicazioni di ciascun tutor aziendale, evidenziano un buon livello di competenze non solo professionali, ma anche personali e relazionali. La valutazione più che positiva fatta dai Tutor Aziendali costituisce la conferma che questa esperienza permette agli allievi di verificare le conoscenze acquisite e di approfondirne delle altre, di perfezionare le abilità professionali, di migliorare la loro disponibilità nei rapporti con i colleghi e i referenti. Il Tutor scolastico ha valutato l’intero percorso anche con visite in azienda, raccogliendo su apposita modulistica tutte le osservazioni su comportamenti, processi operativi, dinamiche comunicative attuate dagli studenti. La ricaduta positiva del progetto è emersa a un triplice livello: dal controllo effettuato sull’attività degli alunni durante lo stage, dai giudizi positivi espressi dalle aziende e/o enti ospitanti e, infine, dalle relazioni prodotte dagli stessi studenti sull’esperienza vissuta. Si ritiene pertanto che gran parte degli obiettivi previsti siano stati raggiunti con risultati che, globalmente, si attestano su livelli più che discreti, in alcuni casi ottimi.

Allegato n°1 SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

MATERIA: ITALIANO

DOCENTE: FORTUNATI NADIA

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

Marta Sambugar, Gabriella Salà, Letteratura +, 3,

Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea, La Nuova Italia, 2011, Milano.

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:

Computer, Lim, Fotocopie

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Come già rilevato nella parte introduttiva del Documento, gli alunni che frequentano la classe V A, sono 11, due femmine e 9 maschi.

Per gli alunni con difficoltà di apprendimento faccio riferimento ad una parte del Documento a carattere riservato.

Conosco i componenti della classe dallo scorso anno scolastico e il cambiamento di metodo nella didattica li ha inizialmente disorientati. Devo osservare che è stato alquanto difficile per me programmare argomenti o verifiche data la continua altalena di assenze, ritardi, uscite anticipate. Solamente alcuni alunni si sono dimostrati diligenti nello studio e molto spesso ho dovuto procrastinare le valutazioni

Ritengo che il livello di preparazione raggiunta sia mediamente sufficiente, per alcuni soddisfacente. Non tutti hanno saputo migliorare il loro atteggiamento nei confronti dello studio, ma altri hanno dimostrato tenacia e forza di volontà. In tutti però, ho visto un cambiamento positivo e sono fiduciosa delle loro qualità. Particolarmente attenti durante alcune lezioni, hanno saputo cogliere il messaggio di diversi autori in modo autonomo.

Il comportamento in classe è stato quasi sempre tranquillo e nel complesso rispettoso. OBIETTIVI: Gli obiettivi concordati in sede di Dipartimento umanistico e che mi ero proposta nel corso del

presente anno scolastico, in relazione alla materia, dovevano essere in base alle: CONOSCENZE:

4. Consapevolezza della complessità dei fenomeni intellettuali differenti nel tempo e nello spazio. 5. Conoscenza delle linee generali entro le quali inquadrare i fenomeni letterari studiati. 6. Conoscenza dei principali indirizzi letterari compresi tra la fine dell'Ottocento e i primi cinquanta anni

del Novecento, dei relativi autori di cui sono stati trattati il pensiero e le opere. 7. Possesso di un lessico adeguato. 8. Autonomia di lettura dei testi compresi nel programma.

COMPETENZE:

9. Esposizione orale di un argomento culturale o professionale documentato. 10. Formulazione coerente e corretta di testi a carattere descrittivo, argomentativo, di commento personale. 11. Parziale sintesi a partire da più testi storico-letterari.

CAPACITÀ:

12. Essere in grado di sostenere con apporti culturali la propria preparazione tecnica. 13. Saper derivare dallo studio una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità con cui orientare le

scelte future. Tali obiettivi sono stati raggiunti solo in parte. In particolare ho riscontrato notevoli difficoltà nei collegamenti tra

i temi letterari e il periodo storico contemporaneo. Con rammarico mi sono trovata di fronte ad allievi che non riuscivano a sintetizzare argomenti sia nella produzione scritta che orale perché il testo di riferimento era per loro troppo difficile. Solo alcuni hanno raggiunto una capacità critica autonoma. Per gli altri la preparazione è per lo più mnemonica o addirittura frammentaria e settoriale.

OBIETTIVI MINIMI (stabiliti dal Dipartimento Asse dei Linguaggi)

CONOSCENZE

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9. Conoscenza della poetica e delle opere di alcuni autori fondamentali della letteratura italiana nel periodo preso in

esame

COMPETENZE

10. Esposizione in modo coerente e formalmente corretto dei contenuti appresi

11. Saper operare analisi contenutistiche e formali, scritte e orali, esaurienti pur in presenza di qualche lacuna, delle

opere esaminate

12. Saper contestualizzare e confrontare le opere esaminate cogliendone le principali peculiarità stilistiche

13. Saper elaborare in forma scritta testi ricchi di contenuto, coerenti e globalmente corretti, secondo le tipologie della

prima prova dell’Esame di Stato affrontate durante l’anno

ABILITÀ

14. Comprendere testi complessi e saperli utilizzare correttamente come fonte di informazioni

15. Saper argomentare una propria tesi in modo efficace

16. Saper utilizzare le informazioni in proprio possesso per formulare giudizi critici

17. Riuscire ad esprimere un giudizio critico

Come risulta dalla presentazione della classe, gli obiettivi minimi in Italiano sono stati raggiunti quasi da tutti gli

alunni. CONTENUTI DELLA DISCIPLINA M O D U L I P E R I O D O

Verismo, Decadentismo

Pascoli

D’Annunzio, Avanguardie

Pirandello, I. Svevo

Ungaretti, Ermetismo, Montale, Saba

Settembre - Ottobre Ottobre – Novembre-Dicembre Gennaio –Febbraio Marzo-Aprile Maggio

La programmazione è stata rallentata in particolare nella seconda parte dell’anno scolastico da uscite aziendali,

conferenze, festività. METODOLOGIE: È' stata privilegiata la lezione frontale cercando di coinvolgere nella discussione gli alunni per una maggiore

partecipazione al dialogo educativo, ma anche per abituarli al confronto con altre opinioni. Non essendo favorevole alle interrogazioni programmate, ho lasciato la gestione alla classe per avere ogni

lezione due alunni da interrogare MATERIALI DIDATTICI:

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È stato utilizzato principalmente il manuale; in particolare, per la produzione scritta e l’esposizione orale, il fascicolo Guida allo studio, facente parte integrante del manuale di Letteratura, ma anche video come ad esempio quelli sui Protocolli dei Savi di Sion e sulla figura di Gabriele D’Annunzio, ed anche materiali documentari come I poeti e la guerra, La sporca guerra di Mussolini. In occasione della Giornata della memoria 2014 il regista C. Bechis ha pubblicato sul Corriere della Sera on-line dei “corti” che mettevano in relazione la shoah con i desaparesidos e le mamme di Plaza de Majo. Anche per la Giornata del ricordo la visione di documentari sugli esuli Giuliano-Dalmati sono stati occasione di approfondimento.

TIPOLOGIE DELLE PROVE: Le prove sono state sia scritte che orali. Prove scritte: sono state tre, nel primo periodo e tre nel secondo; sono state assegnate anche esercitazioni scritte a

casa, ma non tutti le hanno svolte diligentemente: il lavoro a casa non è stato molto proficuo. Le interrogazioni programmate hanno dato maggiori soddisfazioni.

Delle diverse tipologie, quindi, sono state privilegiate la Tipologia A e D, ma la preparazione raggiunta e nel complesso, la lettura non sempre critica degli eventi, non permettono loro di affrontare con sicurezza le varie tematiche proposte. Le difficoltà maggiori si sono riscontrate nella comprensione degli enunciati e nell’interpretazione dei documenti della tipologia B.

A disposizione della commissione sono depositati esempi delle prove effettuate. CRITERI DI VALUTAZIONE: Per le prove orali e scritte ho utilizzato le griglie di valutazione che sono riportate nel Documento della classe.

Gli alunni ne hanno preso visione. Sono stati considerati, l’impegno, la partecipazione, lo svolgimento delle prove assegnate per casa, lo studio

produttivo e non mnemonico. Ho cercato di sviluppare in loro l’amore per la lettura proponendo libri di narrativa che fossero di loro gradimento e che sono stati oggetto di valutazione

PROGRAMMA DI ITALIANO UNITÀ 1 L’età del Positivismo: il Naturalismo e il Verismo UNITÀ 2 Giovanni Verga e il mondo dei Vinti. Vita e opere. Il pensiero e la poetica Vita dei campi: La Lupa, Fantasticheria UNITÀ 4 Simbolismo, Estetismo e Decadentismo C. Baudelaire: Spleen, Corrispondenze UNITÀ 5 Giovanni Pascoli:Vita e opere. Il pensiero e la poetica. Il fanciullino Myricae: Lavandare, Novembre, X Agosto, L’assiuolo Canti di Castelvecchio: La mia sera UNITÀ 6 Gabriele D’Annunzio, Vita, opere. Il pensiero e la poetica Il piacere: Il ritratto di un poeta Alcyone: La pioggia nel pineto UNITÀ 9 Le Avanguardie. Parigi la capitale delle Avanguardie

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F. T. Marinetti: Manifesto del Futurismo Crepuscolarismo: Temi e stile Sergio Corazzini: Desolazione del povero poeta sentimentale Guido Gozzano: La signorina Felicita ovvero la felicità UNITÀ 10 Italo Svevo e la figura dell’inetto. Vita, opere La coscienza di Zeno: Prefazione e Preambolo, Un rapporto conflittuale UNITÀ 11 LUIGI PIRANDELLO La vita e le opere. Il pensiero e la poetica L’umorismo, Il sentimento del contrario La patente, Il treno ha fischiato, Cambio treno UNITÀ 12 Giuseppe Ungaretti e L’allegria. Vita, opere, pensiero e poetica Veglia, Il porto sepolto, Sono una creatura, I fiumi, Mattina, Soldati, Fratelli UNITÀ13 Eugenio Montale: La vita e le opere. Il pensiero e la poetica Ossi di seppia: I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Non chiederci la

parola Le occasioni: Non recidere, forbice, quel volto UNITÀ 14 U Saba, Vita, opere La capra, A mia moglie UNITÀ 15 La poesia italiana tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta

La docente F.to Nadia Fortunati

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

MATERIA: STORIA

DOCENTE: FORTUNATI NADIA

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

Paolo di Sacco, Passato e futuro, 3, Dal Novecento ai

giorni nostri, Sei, 2012, Torino.

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI Computer, Lim, Fotocopie

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Come rilevato nella relazione di "Italiano" anche in questa disciplina i risultati ottenuti sono nella norma. La storia non è molto amata dagli studenti anche perché necessita di uno studio continuo, ma nel complesso sembrano sapersi destreggiare tra gli eventi del Novecento anche se non tutti sono riusciti a raggiungere con sicurezza gli obiettivi prefissati all'inizio dell'anno scolastico. L’esposizione dei contenuti risulta difficoltosa, il linguaggio specifico della materia è approssimativo. Ampio spazio è stato dato alle vicende che caratterizzano la politica sia interna che estera visti i continui riferimenti a fatti ampiamente trattati dai mass-media.

OBIETTIVI Gli obiettivi dovevano essere in base alle:

CONOSCENZE: 14. Linee evolutive generali del periodo storico che va dallo Stato liberale allo Stato democratico 15. Fatti economico-sociali e culturali più rilevanti del periodo storico considerato. 16. Elementi di continuità e mutamento, l'intreccio di molteplici fattori esplicativi dei fenomeni storici

studiati. COMPETENZE:

17. Saper utilizzare fonti diverse (documenti, tabelle, carte tematiche e geografiche) 18. Relazionare sui fenomeni storici studiati con riferimento a elementi precisi di oggettività (fonti e

storiografia). CAPACITÀ:

19. Consapevolezza della dimensione storica della propria identità civile e professionale. 20. Capacità di esprimere una valutazione sul presente alla luce della comprensione del passato.

18. OBIETTIVI MINIMI

CONOSCENZE

Conoscere , nelle linee generali, i più importanti avvenimenti del periodo storico affrontato

COMPETENZE

analizzare ed interpretare documenti storici di media difficoltà

utilizzare correttamente il lessico storico

orientarsi nel tempo per eventi principali

esporre con chiarezza e con sufficiente proprietà lessicale i contenuti appresi

ABILITÀ

adoperare il manuale sfruttando anche carte geografiche, schemi e immagini

utilizzare semplici tecnologie digitali per migliorare le capacità espressive e supportare la ricerca, la

documentazione e quindi lo studio personale

produrre schemi e mappe concettuali

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adottare un metodo di studio che non si basa sulla ripetizione puramente mnemonica

CONTENUTI DELLA DISCIPLINA L’età delle masse La società di massa, consumi e mezzi di

comunicazione. L’Italia fra ‘800 e ‘900 Giolitti

Settembre- ottobre

La grande guerra come svolta storica La Rivoluzione russa

Novembre

Verso i totalitarismi, fascismo La 2^ guerra m.

Dicembre

Il Giappone –La shoah Il secondo dopoguerra

Gennaio-febbraio

Foibe-Conferenza di Yalta Decolonizzazione Crescita economica

Marzo-aprile

La ricostruzione

Maggio

METODOLOGIE: La lezione frontale è stata utilizzata sia come spiegazione dei contenuti, ma anche come lettura in classe di

argomenti che gli alunni hanno trovato difficoltosi. Spesso è stato possibile coinvolgere gli allievi in discussioni su argomenti di studio e sui fatti di attualità sia italiani che internazionali.

MATERIALI DIDATTICI: Il testo in adozione e visione di vari documenti filmati tratti da Rai Storia. TIPOLOGIE DELLE PROVE: Le verifiche sono state per lo più orali. CRITERI DI VALUTAZIONE: E' stata utilizzata la griglia di valutazione predisposta dal Dipartimento umanistico. PROGRAMMA DI STORIA UNITÀ 1 Le illusioni della Belle époque-Grammatica della Storia: Femminismo UNITÀ 2 L’est del mondo UNITÀ 3 L’età giolittiana in Italia

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Grammatica della Storia- Riformismo UNITÀ 4 I nazionalismi e il riarmo UNITÀ 5 L’Europa in fiamme Gli artisti-soldato e l’orrore della guerra. Le donne e la guerra UNITÀ 6 Una guerra mondiale- Gli scrittori e la guerra UNITÀ 7 Vincitori e vinti UNITÀ 8 La Rivoluzione russa UNITÀ 9 La crisi del dopoguerra e il nuovo ruolo delle masse UNITÀ 10 La Germania di Weimar e il fascismo al potere in Italia UNITÀ 11 L’Italia di Mussolini UNITÀ 12 Le democrazie alla prova UNITÀ 13 L’Urss di Stalin e la Germania di Hitler UNITÀ 14 L’aggressione nazista all’Europa UNITÀ 15 L’Asse all’offensiva UNITÀ 16 La svolta nel conflitto e l’Italia della Resistenza UNITÀ 17 La fine della guerra: Auschwitz e Hiroshima UNITÀ 18 Europa, Usa, Urss UNITÀ 19 Il lento cammino della distensione Le Unità dal 20 al 28 sono state trattate in sintesi La docente F.to Nadia Fortunati

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

MATERIA: INGLESE

DOCENTE: MALAGOLI FRANCA

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

V. Bianco, A. Gentile, Sow and Reap

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI Computer, Lim, Fotocopie

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe 5A è composta da 11 studenti, di cui 2 femmine. Sono presenti al suo interno uno studente che segue una programmazione differenziata, uno studente che segue una programmazione ad obiettivi minimi e una studentessa con DSA. L'esiguo numero dei componenti della classe favorisce un'interazione più diretta e personalizzata nel rapporto scolastico, ed è possibile instaurare nella classe un clima di sufficiente disponibilità e partecipazione alle attività didattiche, grazie anche alla presenza di un terzetto di studenti diligenti e regolari nell'applicazione anche domestica. Loro segnano il passo dell'apprendimento e sulla scia segue e si adatta il resto della classe, peraltro dotato di discrete potenzialità cognitive, seppure non sempre corredate da adeguato impegno e concentrazione.

Situazione di partenza Il livello di padronanza delle competenze relative alla lingua straniera evidenzia le seguenti fasce di livello:

Avanzato: 2 studenti Intermedio: 2 studenti Base: 6 studenti Conoscenze Le conoscenze riguardano i contenuti professionali relativi agli argomenti affrontati durante l'anno e il lessico

specifico corrispondente, oltre alle strutture grammaticali e funzioni comunicative fondamentali. Quanto ai contenuti, sono stati scelti percorsi didattici relativi alla nutrizione e ai suoi elementi base, alle pratiche agricole sostenibili e biologiche, e alle energie rinnovabili.

Capacità Il lavoro in classe è stato predisposto al fine di sviluppare o potenziare negli studenti la capacità di comprendere

in modo selettivo o globale testi di media estensione e difficoltà su argomenti di carattere professionale. Inoltre gli studenti sono stati preparati ad utilizzare il lessico specifico e le strutture grammaticali fondamentali per la produzione di testi scritti brevi, ma coerenti e pertinenti e per l'esposizione semplice, ma minimamente articolata e, su temi di indirizzo.

Competenze Le competenze raggiunte riguardano la comprensione del senso complessivo e di singole informazioni da testi di

interesse professionale relativi agli argomenti svolti, la loro comprensibile esposizione e la produzione di testi non complessi, ma pertinenti, relativi ad essi.

Obiettivi Minimi Comprendere i punti essenziali di testi scritti su argomenti professionali. Esporre in modo semplice, ma pertinente e comprensibile, i contenuti professionali. Produrre testi semplici su argomenti professionali. Utilizzare il lessico professionale base in modo adeguato. Comprendere quesiti orali espressi in modo lento e chiaro.

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Criteri metodologici Nello studio della microlingua e degli argomenti connessi all'indirizzo agrario, si è proceduto in genere con la

lettura partecipata di brani dal libro di testo, la loro comprensione o traduzione, la sintesi dei conteunti, e infine la rielaborazione scritta oppure orale di quanto appreso. Gli studenti sono stati inoltre seguiti nella pratica dell'uso del dizionario bilingue per esercizi di traduzione. Allo studio della lingua di indirizzo sono stati affiancati momenti di revisione di strutture grammaticali, di visione di materiale didattico e non online tramite lavagna interattiva, di approfondimenti in lingua straniera sui monumenti e luoghi cittadini in occasione dello scambio culturale realizzato dalla scuola.

Strumenti di lavoro Ci si è avvalsi delle seguenti strategie: − lezione frontale

− lezione partecipata

− lavori a coppie/gruppi

− testi cartacei o digitali − visione di materiale online Sono stati utilizzati i seguenti mezzi di lavoro: − Libro di testo: Sow and Reap

− Lim

− Dizionario bilingue Modalita’ di verifica e valutazione La valutazione del profitto si è avvalsa di verifiche sommative scritte svolte a conclusione di una unità o di un

percorso didattico. Esse hanno incluso domande aperte sugli argomenti trattati per valutare le competenze raggiunte nelle abilità scritte nello specifico dei contenuti professionali. A queste si sono talvolta affiancate verifiche di recupero per gli studenti insufficienti e di consolidamento dei contenuti per gli altri.Nel secondo periodo è stata poi svolta la simulazione di terza prova che prevedeva la materia.

Le verifiche orali sono state svolte come esposizione sintetica degli argomenti sviluppati e risposta a quesiti sugli stessi. Ha contribuito alla valutazione l'osservazione dei progressi dei singoli studenti durante le attività in classe, nonché l'mpegno in classe e a casa.

Contenuti disciplinari Nutrition Organic and chemical compounds

− Calories

− Carbohydrates

− Protein

− Fibres

− Vitamins Sustainable, organic and industrial agriculture Sustainable agriculture − The ecological footprint of farming

− Methods for sustainable agriculture

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Organic agriculture

− Differences between organic and sustainable Energy in agriculture Bioenergy − Biomass

− Biogas Renewable energy sources − Wind power

− Solar energy Padova, Maggio 2016

FIRMATO L’insegnante prof.ssa Franca Malagoli

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, che conosco fin dalla prima, è formata da undici alunni (due dei quali seguiti dall’insegnante di sostegno). Gli allievi, fin dall’inizio dell’anno, presentavano una certa eterogeneita` circa capacita` e preparazione e faticavano a utilizzare in modo appropriato i termini specifici della materia. Seguivano le lezioni con sufficiente attenzione, ma alcuni dimostravano un impegno discontinuo nello studio e nello svolgimento dei compiti assegnati per casa. Per dare a tutti la possibilita` di seguire il programma in maniera proficua ho deciso, quindi, di recuperare gli elementi fondamentali di quegli argomenti degli anni precedenti essenziali per la comprensione dei temi previsti per la quinta. Nel corso dell’anno gli allievi hanno prestato sufficiente attenzione alle spiegazioni dei temi trattati, ma hanno dimostrato in media un impegno discontinuo nei momenti in cui venivano svolti esercizi in classe e soprattutto nell’ esecuzione del lavoro assegnato per casa. A causa di cio` il programma ha subito dei rallentamenti, ma è stato completamente trattato e corredato da numerosi esercizi svolti in classe o assegnati per casa. Poiché permangono ancora molte difficoltà sull’utilizzo del linguaggio specifico appropriato gli allievi, durante le interrogazioni, tendono a svolgere gli esercizi senza spiegare le procedure utilizzate.

MATERIA: MATEMATICA

DOCENTE: Sicher Maria Grazia

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

Dodero-Baroncini-Manfredi Nuova formazione alla

matematica (moduli F e S) Ghisetti-Corvi

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:

Computer, Lim

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La preparazione finale, nonostante abbia dedicato alcune lezioni allo svolgimento di esercizi di recupero, e`, a tutt’oggi, non del tutto soddisfacente. Da rilevare, però, che deve essere ancora proposta una verifica scritta dopo la quale, in caso di necessità, sarà data agli alunni una ulteriore possibilità per rimediare. Segnalo infine che tre elementi, grazie ad un impegno costante, si sono sempre mantenuti su buoni livelli. Per i ragazzi seguiti dall’insegnante di sostegno posso dire che:

• Furlan ha svolto con impegno gli argomenti previsti dal P.E.I. differenziato,

• Scalabrin ha trattato per obiettivi minimi il programma della classe. OBIETTIVI GENERALI: − utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo algebrico rappresentandole anche in forma grafica, − utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per

interpretare dati,

− utilizzare strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare, − utilizzare il linguaggio e i metodi della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni

qualitative e quantitative. OBIETTIVI SPECIFICI: − Saper calcolare l’integrale di funzioni elementari, − Saper calcolare aree in casi molto semplici,

− Saper analizzare e classificare dati,

− Saper analizzare distribuzioni doppie di frequenza,

− Saper classificare dati secondo due caratteri, rappresentarli graficamente e riconoscere le diverse componenti delle distribuzioni doppie,

− Conoscere e saper calcolare gli indici di posizione e di variabilità in semplici casi,

− Conoscere e saper calcolare la probabilità di semplici eventi, − Saper utilizzare i teoremi sulla probabilità nella risoluzione dei problemi,

− Saper applicare la formula di Bayes nei problemi di probabilità condizionata,

− Conoscere la distribuzione di una variabile casuale discreta e saperne calcolare valor medio, moda, mediana, varianza e scarto quadratico medio in semplici casi,

− Conoscere la funzione di ripartizione in casi semplici. COMPETENZE E/O ABILITA’ MINIME

• Conoscere il concetto di integrale indefinito e definito e saperlo calcolare in casi semplici,

• Saper calcolare l’area di una regione piana in semplici casi,

• Conoscere le fasi della statistica e semplici distribuzioni di frequenze,

• Saper calcolare gli indici di posizione e di variabilità in semplici casi,

• Conoscere i concetti di probabilità e frequenza di un evento,

• Saper applicare i teoremi sulla probabilità in semplici casi,

• Conoscere la distribuzione di una variabile casuale discreta. METODOLOGIA E VALUTAZIONE: I contenuti trattati sono stati presentati attraverso lezioni frontali e, dove e` stato possibile, introdotti per

problemi al fine di stimolare l'impegno e la partecipazione di tutti. Inizialmente, poiché gli alunni faticavano molto a comprendere ed utilizzare i termini matematici, ho introdotto i concetti esprimendomi, per quanto possibile, in un linguaggio comune, partendo da esempi pratici e giustificando le affermazioni a livello intuitivo. Solo in seguito ho cercato di inserire termini specifici, formulando in modo preciso almeno le definizioni più semplici che, però, i ragazzi faticano a ripetere in modo corretto. Poiché non è stato possibile accedere all’aula di informatica, ho utilizzato la LIM della classe per la risoluzione degli esercizi per i quali

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era possibile l’uso di Excel. Nonostante il gran numero di problemi svolti in classe, gli allievi hanno incontrato molte difficoltà ad acquisire gli argomenti proposti anche perché il loro impegno è stato e mediamente discontinuo specie per quanto riguarda lo svolgimento del lavoro assegnato per casa. Sono stata costretta, quindi, a dedicare alcune ore curricolari ad un recupero dei concetti più complicati. La valutazione e` stata fatta tramite tre verifiche scritte ed almeno due interrogazioni orali per ogni quadrimestre.

Nella preparazione di tali verifiche ho privilegiato molto la parte pratica, visto che gli allievi faticavano spesso a ripetere in modo corretto definizioni, regole e proprietà. Sono state inoltre proposte alla classe due simulazioni di terza prova, una delle quali conteneva i quesiti di matematica allegati al documento. Il livello di sufficienza corrisponde all’ acquisizione degli elementi fondamentali degli argomenti svolti.

L’insegnante Sicher Maria Grazia

PROGRAMMA Classe V° A a.s 2015-2016

MATERIA: matematica

Il calcolo integrale: − Integrale indefinito e integrale definito,

− Il calcolo integrale nella determinazione di aree in casi molto semplici.

Statistica descrittiva: − Concetti fondamentali, distribuzioni statistiche, valori di sintesi e indici di variabilità.

Calcolo delle probabilità: − Eventi elementari ed operazioni con essi, − Definizione di probabilità,

− Frequenza di un evento,

− Teoremi sulla probabilità: probabilità totale, contraria e condizionata,

− Dipendenza stocastica e probabilità composta,

− Formula di Bayes. Variabili casuali discrete: • Distribuzione di una variabile casuale,

• Valor medio, moda, mediana, varianza e scarto quadratico medio.

Durante l’anno scolastico gli alunni hanno:

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− Calcolato semplici integrali indefiniti utilizzando le formule di integrazione di xn, senx, cosx, ex, lnx e per i quali non si utilizzano i metodi di integrazione per sostituzione e per parti,

− Calcolato integrali definiti e aree in casi molto semplici, − Determinato i valori di sintesi e gli indici di variabilità in facili situazioni,

− Calcolato la probabilità di un evento applicando, se necessario, i teoremi sulla probabilità o la formula di Bayes in casi in cui non si utilizza il calcolo combinatorio,

− Determinato la distribuzione di una variabile casuale,

− Calcolato valor medio, moda, mediana, varianza e scarto quadratico medio di una variabile casuale discreta, .

Dopo la data di consegna de documento del 15 maggio verrà trattato il seguente argomento:

• Funzione di ripartizione.

L’insegnante Maria Grazia Sicher

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe,composta da 11alunni 2 femmine e 9 maschi si presenta abbastanza interessata ed impegnata; per diversi alunni si è avuta una partecipazione piuttosto attiva.

PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE

Situazione di partenza: le capacità motorie di base sono mediamente discrete. Temi e progetti pluridisciplinari: attività in ambiente naturale. Mezzi spazi e tempi della didattica: il Programma é stato applicato concretamente e scandito nel tempo in

relazione ai problemi della classe, dei singoli alunni ed alla graduale evoluzione delle motivazioni nell'arco dell'anno, attraverso una progettazione per unità didattiche nell'ambito dei vari argomenti proposti, utilizzando sia la palestra sia gli spazi esterni dell’Istituto. Ad ogni unità didattica sono state dedicate da 2 a 6 lezioni, in base al contenuto della stessa e alla velocità di apprendimento della classe.

MATERIA: EDUCAZIONE FISICA

DOCENTE: PAOLA GUARISE

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:

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Criteri e strumenti di misurazione e valutazione: La verifica ha seguito, via via, il grado di maturazione dell'alunno, correlandolo alle prove oggettive, ai dati ambientali, relazionali e somatici, valutando -quindi- all'interno di ogni singolo obiettivo, il significativo miglioramento conseguito dagli studenti; nelle prove si è tenuto conto sia degli aspetti quantitativi sia di quelli qualitativi o soltanto di questi ultimi per quegli obiettivi dove non é stato possibile quantificare con tempi e misurazioni.

Attività integrative ed extracurricolari svolte: Giudizio complessivo sulla preparazione raggiunta: molto buona .

RELAZIONE FINALE E PROGRAMMI SVOLTI

Situazione di partenza: le capacità rilevate con i test d’ingresso sono risultate mediamente discrete (con punte buone per alcuni alunni e sufficienti o appena sufficienti per altri).

Finalità/obiettivi (conoscenze, capacità, competenze, obiettivi minimi): lo svolgimento del programma è stato regolare. Conoscenze: gli allievi conoscono diverse discipline sportive individuali e di squadra sia nei loro aspetti tecnici, sia nei regolamenti. Conoscono, inoltre gli aspetti principali relativi al doping e all’uso corretto degli integratori. Competenze: gli allievi sanno eseguire correttamente i gesti tecnici delle varie attività sportive praticate e per gli sport di squadra sanno trasferirli correttamente nelle attività di gioco. In questo ambito alcuni hanno raggiunto livelli buoni, altri sufficienti. Abilità: gli allievi sono in grado di trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate e di realizzare movimenti complessi adeguati alle varie situazioni spazio temporali

Contenuti disciplinari: esercizi ai grandi attrezzi (palco di salita, scala orizzontale, spalliera, quadro svedese); ginnastica artistica (volteggio alla cavallina e verticale al muro); pallavolo (palleggio, bagher, battuta, schiacciata, e tattica di gioco); attività differenziata in 3 gruppi (tennis, arrampicata, fitness); pattinaggio (percorso con slalom, giri, salto affondo e piegamento); badminton; pallacanestro (regole di base e gioco); atletica leggera (velocità, ostacoli, salto in alto, lanci); mountain bike; gioco baseball; doping e uso corretto degli integratori (progetto ed. alla salute).

Criteri metodologici: Si é cercato di rendere l'alunno, con le sue esigenze psicofisiche, protagonista del suo processo educativo tenendo conto della possibilità di trarre giovamento dall'attività motoria e dalla partecipazione alla vita di gruppo. I mezzi di insegnamento usati sono stati: la spiegazione, attraverso l'uso dell'appropriata terminologia, e l'attuazione di percorsi didattici pratici, in progressione di difficoltà, per arrivare all'obiettivo finale.

Strumenti di lavoro (metodi, mezzi e strumenti dell’insegnamento): spiegazione, attraverso l'uso dell'appropriata terminologia, e attuazione di percorsi didattici pratici, in progressione di difficoltà, per arrivare all'obiettivo finale.

Valutazione degli esiti (numero e scansione delle prove, con criteri, tempi e strumenti di rilevazione): il numero delle prove è stato di 4 per il primo quadrimestre e di 4 per il secondo quadrimestre e sono state effettuate al termine di ogni unità didattica (1 volta al mese, circa) tenendo conto sia dei risultati ottenuti sia degli aspetti tecnici. Firmato Paola Guarise Padova li, 05/06/2016

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SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da alunni con un buon livello di impegno sia scolastico, sia riferito alla crescita umana. Si è creato un clima di reciproco rispetto e ascolto che ha permesso a tutti di partecipare attivamente al dialogo

educativo. L’interesse e la curiosità per le problematiche esistenziali generalmente sempre presente ha permesso di

sviluppare un proficuo scambio di esperienze e riflessioni all’interno del gruppo classe. L’atteggiamento nei confronti dell’insegnante è stato caratterizzato sostanzialmente da rispetto e buona

collaborazione. NUCLEI TEMATICI ACCOSTATI Il senso della vita e la risposta religiosa

I bisogni fondamentali dell’uomo: appartenenza, intimità, autorealizzazione, infinito. Il senso della vita dal punto di vista religioso. Il messaggio di Gesù.

Vita sociale e comunità: 8. L’odio come germe della discordia. 9. Uno sguardo sul terzo mondo. 10. Le cose che contano: relazione, rispetto. L’amore:

il corpo come segno dell’amore il concetto di fedeltà come scelta libera di amore solidarietà e attenzione alla prossimità. Convivenza, matrimonio civile e religioso. Etica, bioetica.

DIDATTICA Lezioni frontali, schede filmiche, articoli di giornale, brani della Bibbia, lavori di gruppo.

MATERIA: RELIGIONE

DOCENTE: CAODURO BENIAMINO

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

La Bibbia

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:

Lim

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CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: Partecipazione, interesse, conoscenza dei contenuti, capacità di riconoscere i valori, uso del linguaggio specifico, rielaborazione. OBIETTIVI RAGGIUNTI-COMPETENZE Sa interpretare la morale cristiana come centrata sui valori e non sulle norme. Sa distinguere tra arbitrio e libertà, spontaneismo e coscienza, formalismo e moralità. Sa interpretare l'esistenza umana come responsabilità. Sa distinguere tra dignità della vita della persona in sé e comportamento dell'individuo, efficienza e

produttività, significatività sociale. Sa apprezzare il dono della vita come un bene inestimabile e unico da valorizzare a livello personale e

comunitario, e non solo da fruire. Conosce il pensiero cristiano sulla famiglia. Conosce la posizione antropologica della Chiesa riguardo alla sessualità umana.

Lezione : prove simulate Lezione : torneo pallavolo 5a vs 5b

Lezione : coltan Lezione : la coscienza- l'io

Lezione : ripasso Lezione : il tao della fisica

Lezione : la società del benessere Lezione : religione e persona

Lezione : essere e tempo Lezione : assemblea di classe

Lezione : never let me down again Lezione : essere e tempo

Lezione : le cose possibili Lezione : genesi 1

Lezione : la ricerca della felicità Lezione : il corpo delle donne

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Lezione : sessualità e vita amorosa

Lezione : antropologia culturale

Lezione : il potere della parola

Lezione : le parole che contano

Lezione : lezione frontale

Lezione : clerks

Lezione : ripasso

Padova 09 maggio 2016

FIRMATO prof. Caoduro Beniamino

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

MATERIA: VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E

COMUNITARIA

DOCENTE: Prof.ssa ROSINA BARBARA Prof. FERRACANE VITO

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

“Gestione e valorizzazione agroterritoriale” - Autori:

M.N. Forgiarini, L. Damiani, G. Puglisi - REDA

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:

LIM, materiale didattico integrativo tratto da testi

aggiuntivi e da riviste specializzate riprodotto in

fotocopia, audiovisivi, appunti elaborati dalla docente;

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Gli alunni hanno manifestato un comportamento abbastanza corretto per quanto riguarda il rapporto con l’insegnante e tra di loro ma non una particolare motivazione allo studio, anche se, nell’ultima parte dell’anno, l’interesse per la disciplina si è dimostrato accettabile. La maggior parte degli alunni ha finalizzato lo studio al raggiungimento di obiettivi minimi, evidenziando modeste esigenze di approfondimento e debole propensione alla creazione di percorsi di lavoro autonomo e personali. Ne è conseguito un impegno non particolarmente intenso e convinto, anche se non si può negare che, col procedere dell’anno scolastico, alcuni studenti sono stati in grado di recuperare capacità di concentrazione e impegno. Il livello di preparazione raggiunto è mediamente sulla sufficienza anche se si manifestano alcune fragilità; alcuni alunni, più motivati ed interessati, hanno dimostrato partecipazione all’attività educativa ed impegno costante ottenendo risultati soddisfacenti, con un livello di autonomia comunque limitato nella rielaborazione personale.

19. FINALITA’/ OBIETTIVI

La disciplina, nell'ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al

raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all'indirizzo, espressi in termini di competenze:

interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi;

favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico;

collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica;

organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica;

proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie;

applicare metodologie per il controllo di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie;

applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità;

definire le caratteristiche territoriali, ambientali e agroproduttive di una zona attraverso l'utilizzazione delle carte tematiche;

utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.

Si esprimono gli obiettivi raggiunti in termini di:

conoscenze: gli obiettivi minimi di conoscenza rispetto ai contenuti proposti sono stati mediamente raggiunti sia pure con

differenze in termini quantitativi riconducibili a predisposizioni individuali diverse. Una parte della classe ha conseguito esiti di profitto sulla sufficienza, un'altra più che sufficiente con alcune punte di profitto buono per gli alunni che si sono distinti per partecipazione, impegno ed interesse anche all'approfondimento personale degli argomenti trattati;

_ competenze:

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la maggior parte della classe è in grado di organizzare le informazioni, di riconoscere le relazioni significative, di interpretare il testo pur presentando delle difficoltà nell'esposizione orale e nella produzione scritta. Alcuni alunni, inoltre, sanno esporre adeguatamente le conoscenze acquisite con un linguaggio abbastanza corretto sotto l'aspetto lessicale e puntuale sotto l'aspetto tecnico, per altri permangono difficoltà di comunicare oralmente con scioltezza, chiarezza e proprietà di linguaggio specifico;

_ capacità: la maggior parte della classe ha dimostrato di possedere una minima capacità di collegamento degli argomenti

riguardanti le varie tematiche trattate. Effettua semplici analisi ma sempre con la guida dell'insegnante. Riesce, con alcune difficoltà, a sintetizzare le conoscenze acquisite e, in un certo qual modo, a rielaborarle molto semplicemente ma, nei collegamenti interdisciplinari, deve essere guidata.

Obiettivi didattici specifici espressi in termini di conoscenze ed abilità specifiche della disciplina sono riassunti

nella seguente tabella: Conoscenze Abilità 1.Pubblica amministrazione, Enti territoriali e

figure giuridiche in agricoltura. -La Pubblica amministrazione. -Gli organi amministrativi territoriali ( regioni,

Provincie, Comuni, Unioni di Comuni le Comunità Montane e Isolane.

-Figure giuridiche nelle attività agricole Organizzazione dei Produttori ,Distretti Produttivi, il sistema agroalimentare con l’integrazione verticale ed orizzontale

-distingue le funzioni delle diverse istituzioni

-riconosce gli elementi del sistema agroalimentare

-possiede il lessico di base e riconosce la differenza tra Direttiva e Regolamento e tra i diversi tipi di leggi nazionali e regionali

2.Regime di responsabilità in materia di difesa e interventi sull’ambiente.

- Responsabilità e danno ambientale. - Direttiva CEE 2004/35/CE. - Decreto legislativo 152/2006. - Interventi a difesa dell’ambiente.

-Conosce le principali normative al riguardo

-Collega le diverse situazioni alla specifica fonte normativa

-valuta casi pratici di danno ambientale

3.Le normative nel settore agroambientale. -Relazione tra agricoltura, ambiente e alimentazione. -Normative sulla tutela del paesaggio ( Legge Galasso

n. 431/85 ) -Normative ambientali , tutela delle acque e dei suoli (

D. lgs n. 152/2006, Direttiva Nitrati 91/676/CE ). -Normativa ambientale e gestione dei rifiuti, liquami e

reflui. -Normativa sulle produzioni biologiche (

Regolamento CE 834/2007, DM 220/95, DM 8 febbraio 2010 ).

-Conversione azienda tradizionale in azienda biologica.

Significato e importanza del bilancio umico.

Comprende il legame tra paesaggio, territorio e beni culturali.

-conosce le principali normative al riguardo - sa individuare la fonte normativa a cui

riferirsi caso per caso

4.La valorizzazione del territorio rurale. -Politica Agricola Comune ( PAC ), la storia, i

principi e le norme.

-illustra l’evoluzione storica della PAC con i suoi cambiamenti

-capisce l’importanza della

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-La riforma Mac Sharry e Agenda 2000. -La riforma delle OCM. -La riforma PAC 2014-2020. -Significato e importanza della multifunzionalità

dell’agricoltura. -Le attività multifunzionali: turismo rurale, Gruppi di

Azione Locale GAL, ecoturismo, agriturismo, fattorie didattiche e sociali.

-Le aree montane nella legislazione

multifunzionalità in agricoltura e ne sa descrivere i diversi aspetti

-conosce le problematiche delle aree montane e le principali leggi corrispondenti

Obiettivi minimi di apprendimento

-conoscere l’amministrazione centrale e gli organi amministrativi territoriali, le OP, le filiere

-individuare le linee applicative nella normativa ambientale e di settore

-riconoscere gli interventi a difesa dell’ambiente

-conoscere la normativa riguardante il paesaggio, la tutela delle acque e dei suoli, dei liquami e dei reflui,

-conoscere la PAC e le riforme, punti salienti della nuova PAC

CRITERIO DI SUFFICIENZA ADOTTATO

Fermi restando i criteri generali adottati dal Consiglio di Classe, gli obiettivi inizialmente fissati, si è ritenuto di adottare il seguente criterio per il raggiungimento della sufficienza considerando anche l'impegno e la costanza nello studio nel caso in cui l'allievo, pure evidenziando difficoltà nel raggiungere gli obiettivi minimi fissati, li abbia comunque raggiunti nella maggior parte di essi.

20. CRITERI METODOLOGICI

L'intervento didattico è stato improntato su: lezione frontale, lezione per problemi, lezione dialogata, lavoro di

gruppo, lavoro di ricerca personale. 21. STRUMENTI DI LAVORO

Libro di testo appunti, fotocopie, libri e riviste, consultazione di siti internet. 22. VALUTAZIONE DEGLI ESITI

Prove formative in itinere: attraverso costanti interventi degli alunni, interrogazioni brevi, lavori domestici.

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Sommative: verifiche scritte in forma di prova semistrutturata, oppure secondo la tipologia B della terza prova dell'esame di Stato. Una verifica orale di ascolto, esposizione orale degli argomenti con domande aperte. Numero di prove: tre scritte e due orali per quadrimestre.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI COGNITIVI

GIUDIZIO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

Conoscenze dei contenuti teorici e loro pertinenza rispetto ai quesiti.

Applicazione di formule chimiche, di procedimenti e di calcoli per la risoluzione di esercizi.

-Ordine e chiarezza espositivi;

- Correttezza nell'uso del linguaggio specifico;

Capacità nell'operare collegamenti.

- Utilizzo delle conoscenza anche in relazione ad aspetti della realtà quotidiana;

- Valutazione delle informazioni provenienti anche dai media;

- Sviluppo di una mentalità scientifica.

Del tutto negativo

1 - 3

Non conosce i contenuti.

Negli esercizi non applica formule e procedimenti.

Non sa utilizzare in concreto le abilità.

Non individua i concetti chiave e non dimostra capacità di organizzazione e di collegamento.

Gravemente insufficiente

4

Conosce pochissimi contenuti.

Applica, molto parzialmente, formule e procedimenti.

Anche se guidato, incontra difficoltà nel gestire le poche conoscenze acquisite; si esprime in modo scorretto e improprio.

Coglie forme ed elementi vicini alla sua esperienza personale ed esegue le attività nell'ambito delle preferenze.

Insufficiente 5

Possiede conoscenze molto parziali dei contenuti, lacunose e incerte, non del tutto pertinenti.

Applica, in parte, formule e procedimenti.

Se guidato, riesce ad esporre le conoscenze, ma si mostra incerto nell'operare collegamenti; il lessico è modesto e non sempre appropriato.

Coglie forme ed elementi vicini alla sua esperienza personale ed esegue le attività in modo corretto su istruzione dell'insegnante.

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Sufficiente 6

Possiede conoscenze essenziali, ma superficiali e/o parziali dei contenuti, con qualche imprecisione.

Conosce parte delle formule e i procedimenti, e li applica in modo non sempre preciso.

Espone in modo accettabile, ma si mostra poco preciso nell'analisi dei fenomeni e nell'operare collegamenti.

Comprende semplici messaggi scientifici ed è in grado, se guidato, di fornire spiegazioni.

Discreto 7

Possiede conoscenze ancora parziali dei contenuti, nel complesso corrette e coerenti con la traccia, anche se non approfondite.

Applica in modo abbastanza corretto formule e procedimenti, commettendo qualche errore.

Espone in modo semplice, ma corretto le conoscenze acquisite a sa operare qualche collegamento disciplinare.

E' in grado di fornire spiegazioni scientifiche e di mettere in relazione i fenomeni basandosi su semplici indagini.

Buono 8

Possiede conoscenze sicure, corrette, con qualche approfondimento e complete in relazione alla maggior parte dei contenuti.

Applica in corretto e autonomo le conoscenze acquisite.

Analizza le varie tematiche che espone in modo corretto e appropriato operando gli opportuni collegamenti. Conosce la terminologia in modo completo.

Comprende ed utilizza modelli e strategie di ricerca per risolvere questioni scientifiche in contesti diversi.

Distinto/ Ottimo 9-10

Possiede una completa e sicura conoscenza dei contenuti, che può anche essere ampia e approfondita.

Applica le conoscenze utilizzando procedimenti completi, corretti e rigorosi, mostrando autonomia e consapevolezza.

Evidenzia un'esposizione fluida, disinvolta, appropriata e varia, argomenta le tematiche operando collegamenti e documentando il proprio lavoro. Sa anche individuare soluzioni originali.

Utilizzando diverse fonti d'informazione, mette a confronto ipotesi ed elabora criticamente una propria opinione per effettuare scelte autonome, consapevoli e responsabili.

Padova, lì 15 maggio 2016

FIRMATO

Gli insegnanti Prof.ssa ROSINA BARBARA

Prof. VITO FERRACANE

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SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe si compone di 11 alunni (9 maschi e 2 femmine). Tra gli iscritti è presente un allievo diversamente

abile, affiancato da un insegnante di sostegno e ha seguito un suo percorso individualizzato organizzato per aree. Inoltre è presente uno studente con obiettivi minimi. Dopo una prima analisi relativa agli argomenti propedeutici fondamentali per affrontare questa materia, sono emerse alcune lacune che abbiamo sanato.

Durante questa attività di ripasso il gruppo ha manifestato una sostanziale omogeneità per quanto riguarda l'interesse verso la disciplina, partecipando con curiosità alle varie attività. Per alcuni studenti ho osservato difficoltà di esposizione, elaborazione e organizzazione del lavoro.

Buona la disciplina. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

RISULTATI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE in termini di Competenze Conoscenze Abilità

21. Definire le caratteristiche

Ecologia ed

ecosistemi

o Analizzare le relazioni

fra i diversi sistemi

MATERIA: AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI

DOCENTE: DESTRO ALVISE

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

Gestione e Valorizzazione Agroterritoriale – Forgiarini-Damiani-Puglisi – Casa Editrice Reda.

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI Computer, Lim, Fotocopie, Laboratorio di Dendrologia

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territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche.

22. Interpretare gli

aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie

ed articolare le provvidenze

previste per i processi adattativi e migliorativi. 23. Collaborare con gli Enti

locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori,

per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari

ed agrari e di protezione idrogeologica 24. Favorire attività

integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.

25. Proporre soluzioni

tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie.

forestali.

Principi di assetto del territorio.

Tecniche di

agricoltura collinare e montana

Tecniche di

arboricoltura da legno.

Tecniche di

aridocoltura.

Interventi di recupero di aree degradate e marginali.

Interventi nel

verde pubblico e privato.

Fattori ambientali

agenti sulle associazioni vegetali.

Produttività delle

associazioni vegetali.

Ruolo dei boschi

nella regimazione idrica.

Norme di

prevenzione e protezione relative alla gestione delle operazioni colturali manuali e meccaniche.

agro-forestali.

o Identificare le condizioni di stabilità ambientale ed ecologica dei sistemi territoriali.

o Definire i fattori che

regolano gli equilibri idrogeologici.

o Progettare e realizzare

interventi di recupero in aree degradate e marginali.

o Progettare e realizzare

interventi di recupero di verde pubblico e privato.

o Operare nel rispetto

delle norme relative alla sicurezza ambientale e della tutela della salute.

o Individuare e applicare

procedure operative preventive e i DPI specifici per ciascuna attività.

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Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.

Competenze

di livello base (cosiddetti obiettivi minimi)

Conoscere il concetto di territorio e paesaggio.

Conoscere le finalità e le funzioni del governo del territorio.

Conoscere il concetto di bosco e di zone climatico-forestali.

Conoscere gli elementi che caratterizzano il governo del bosco.

Conoscere il concetto dentrometria.

Conoscere l'importanza del bosco nel controllo del dissesto idrogeologico.

Conoscere le diverse tecniche di arboricoltura da legno.

Riuscire a rilevare lo stato di fatto di un bosco o parte di esso.

Conoscere le modalità di scelta delle specie e delle varietà per la realizzazione

del verde urbano.

Conoscere l’importanza delle siepi nel recupero ambientale in ambito rurale.

Conoscere le funzioni del verde urbano.

di livello intermedio Rilevare i benefici e le funzioni del bosco e approntare una sua classificazione. Essere in grado di organizzare l'impianto di un bosco.

Organizzare un possibile intervento finalizzato alla valutazione della stabilità degli alberi. Individuare e analizzare le linee operative più appropriate per il governo del bosco. Essere in grado di individuare i rischi relativi al dissesto idrogeologico e incendi boschivi. Essere i grado di valutare le specie più idonee per l'arboricoltura da legno attraverso l'analisi pedo-climatica

della zona. Essere in grado di realizzare l’impianto delle siepi a seconda finalità aziendali. Essere in grado di scegliere le specie e le varietà che meglio si adattano alle finalità richieste nella

progettazione del verde urbano.

di livello avanzato Individuare le scelte appropriate per migliorare i benefici del bosco.

Eseguire e gestire l'impianto di un bosco. Uso degli strumenti appropriati per valutare la stabilità degli alberi. Utilizzare la tipologia migliore di governo del bosco ed essere in grado di riconvertire, ricostituire e

trasformare un bosco. Essere in grado di adottare le opportune tecniche per prevenire dissesti idrogeologici e incendi, sfruttando

al meglio l'ingegneria naturalistica. Realizzazione di un impianto di un arboreto da legno e gestione integrale dello stesso. Realizzazione di un un sistema verde dalla progettazione all’esecuzione.

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Conoscenze

MODULO 1°: ECOLOGIA FORESTALE • Gli ecosistemi • Gli agroecosistemi • L’ecosistema bosco • L’ecologia e i fattori biologici (cenni) • L’azione del bosco sul clima e sul terreno • Elementi di botanica e schede delle principali

specie arboree.

Azienda Agraria dell’Istituto per osservare,

riconoscere le specie e le principali sementi

Sussidi audiovisivi

settembre ottobre

MODULO 2°: SELVICOLTURA • La selvicoltura e l’ecosistema bosco • La conoscenza del bosco • La vivaistica • Il governo del bosco • Il trattamento del bosco • Il miglioramento del bosco • La formazione del bosco (rimboschimento) • I lavori e la pianificazione forestale (cenni) • I boschi nel territorio italiano

Azienda Agraria Sussidi audiovisivi e informatici

novembre dicembre gennaio

MODULO 3°: PREVENZIONE E PROTEZIONE RELATIVE ALLE OPERAZIONI COLTURALI IN BOSCO U.d. 1: I Dispositivi di Protezione Individuale in

azienda • Lavorazioni manuali • Lavorazioni con attrezzature meccaniche

Azienda Agraria Sussidi audiovisivi e informatici

Svolto in

contemporanea con il

Modulo 2

MODULO 4°: ASSETTO DEL TERRITORIO

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• Il bacino idrografico • Il trasporto solido, il versante, gli

alvei. • La funzione del bosco e della

vegetazione riparia. • Gli interventi di riassetto

idrogeologico, sui versanti e sul reticolo idrografico.

Sussidi

audiovisivi e informatici

gennaio febbraio

MODULO 5°: LE COLTIVAZIONI LEGNOSE • L’arboricoltura da legno

Sussidi audiovisivi e informatici

marzo

MODULO 6°: IL RECUPERO AMBIENTALE E DELLE CONNESSIONI ECOLOGICHE • Sistemi verdi in ambiti rurali • I sistemi verdi lineari

Azienda Agraria Sussidi audiovisivi e informatici

marzo aprile

MODULO 7°: IL VERDE ORNAMENTALE PUBBLICO E PRIVATO • Valutazione della stabilità degli alberi • (uso del Tomografo e Resistografo)

Azienda Agraria Sussidi audiovisivi e informatici

maggio giugno

CRITERI METODOLOGICI

Il progetto didattico è stato sviluppato per nodi tematici in cui, lo sviluppo dell’apprendimento è avvenuto per

fasi:

• ricognizione dei saperi naturali con la ricerca e recupero di cognizioni esistenti

(apprese negli anni precedenti e/o acquisite in altri contesti) grazie alla

discussione di gruppo nel quale ogni alunno ha messo in campo ciò che già

conosceva sull’argomento allo scopo di creare motivazione e interesse ad

approfondire la tematica in questione. Tale attività è andata a beneficio di quegli

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alunni che non avevano a tal proposito esperienze extra scolastiche e di chi

tendeva a isolarsi o comunque a non essere coinvolto;

• presentazione dei nuovi concetti con lezione frontale (con ausilio di strumenti diversi) tramite la descrizione

dei processi e dei fenomeni per percorsi generali ed intuitivi nonché l’analisi in chiave tecnica degli stessi

utilizzando linguaggi specifici;

• discussione per l'applicazione e il trasferimento dei concetti in contesti diversi grazie a regole pratiche di

quantificazione, esempi di calcolo, dimensionamenti e scelte operative. Gli argomenti sono stati trattati

tramite lezione frontale con realizzazione di mappe tematiche alla lavagna, e in alcuni casi tramite lettura e

interpretazione del libro di testo o di altri documenti di integrazione contenenti immagini presentati tramite

LIM;

• per alcuni argomenti sono stati realizzati, durante le ore di lezione e in parte a casa, lavori di gruppo e si è

fatto ricorso alla ricerca sul web per la predisposizione di schede di approfondimento.

STRUMENTI DI LAVORO

Oltre al libro di testo vengono utilizzati: Riviste specializzate. Internet. Appunti del docente. Immagini.

Riproduzioni. Computer.

MODALITÀ DI VERIFICA

Per la classe quinta la parte prevalente di valutazione ha fatto riferimento alle capacità di applicazione e di

comprensione dei concetti fondamentali afferenti alla disciplina.

È stato considerato nella valutazione, con le modalità di seguito riportate, la partecipazione, l’interesse degli

studenti e la puntualità nell’assolvimento degli impegni. La valutazione si è basata su una serie integrata di

interventi che sono stati registrati con valenza diversa sull’esito del giudizio finale: lezione dialogata,

interrogazione, approfondimenti in coppia/gruppo con relazione alla classe, elaborazioni grafiche relazione

dell’esercitazione svolta, esercizi di varie tipologie, lavori di gruppo.

VALUTAZIONE

Accertamento dei contenuti mediante colloqui e prove scritte con domande aperte.

Fino a questo momento sono state svolte 6 verifiche e conto di farne altre due prima della fine dell'anno.

TABELLA DI VALUTAZIONE

Criteri di valutazione per le prove scritte e le prove orali

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ VOTO

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Frammentarie e

gravemente lacunose

Applica le conoscenze minime, se guidato e con gravi errori

Comunica in modo scorretto e improprio

3

Superficiali e lacunose

Applica le conoscenze

minime, se guidato, ma con errori anche nell’esecuzione di compiti semplici

Comunica in modo inadeguato, non compie operazioni di analisi

4

Superficiali ed incerte

Applica le conoscenze con

imprecisione nell’esecuzione di compiti semplici

Comunica in modo non sempre coerente. Ha difficoltà a cogliere i nessi logici; compie analisi lacunose

5

Essenziali, ma non approfondite

Esegue compiti semplici

senza errori sostanziali, ma con alcune incertezze

Comunica in modo semplice, ma

adeguato. Incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e di sintesi, pur individuando i principali nessi logici

6

Essenziali con eventuali approfondimenti guidati

Esegue correttamente

compiti semplici e applica le conoscenze anche a problemi complessi, ma con qualche imprecisione

Comunica in modo abbastanza efficace e corretto. Effettua analisi, coglie gli aspetti fondamentali, incontra qualche difficoltà nella sintesi

7

Sostanzialmente complete con qualche approfondimento autonomo

Applica autonomamente le

conoscenze a problemi complessi in modo globalmente corretto

Comunica in modo efficace ed appropriato, compie analisi corrette ed individua collegamenti. Rielabora autonomamente e gestisce situazioni nuove non complesse

8

Complete, organiche articolate e con approfondimenti autonomi

Applica le conoscenze in

modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi

Comunica in modo efficace ed articolato. Rielabora in modo personale e critico, documenta il proprio lavoro. Gestisce situazioni nuove e complesse

9

Organiche, approfondite e ampliate in modo autonomo e

Applica le conoscenze in

modo corretto, autonomo e creativo a problemi complessi

Comunica in modo efficace ed

articolato. Legge criticamente fatti e d eventi, documenta adeguatamente il proprio

10

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55

personale lavoro. Gestisce nuove situazioni individuando soluzioni originali

Padova, Maggio 2016

F.to Prof. Alvise Destro

F.to Prof.ssa Urso Filippa

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe si compone di 11 alunni (9 maschi e 2 femmine). Tra gli iscritti è presente un allievo diversamente abile, affiancato da un insegnante di sostegno e ha seguito un suo percorso individualizzato organizzato per aree. Inoltre è presente uno studente con obiettivi minimi, con gravi problemi di udito. Dopo una prima analisi relativa agli argomenti propedeutici fondamentali per affrontare questa materia, sono emerse lacune significative che abbiamo dovuto sanare.

MATERIA: ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE

DOCENTE: DESTRO ALVISE

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

Economia Agraria e dello sviluppo territoriale – Stefano Amicabile – Casa Editrice Hoepli.

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI Computer, Lim, Fotocopie

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Durante questa attività di ripasso il gruppo ha manifestato una sostanziale omogeneità per quanto riguarda l'interesse verso la disciplina, partecipando con curiosità alle varie attività. Per alcuni studenti ho osservato difficoltà di esposizione, elaborazione e organizzazione del lavoro.

Buona la disciplina.

FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

Competenze Conoscenze Abilità

Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze

previste per i processi adattativi e migliorativi. Organizzare attività di

valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing, proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica.

Favorire attività integrative

delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.

Promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori,

Elementi di matematica

finanziaria e di statistica.

Principi di economia delle produzioni e delle trasformazioni.

Bilanci aziendali, conti

colturali e indici di efficienza.

Gestione dei bilanci di

trasformazione.

Miglioramenti fondiari e agrari, giudizi di convenienza.

Pianificazione e gestione

con il metodo del business plan.

Valutazione delle colture

arboree.

Valutazione dei danni e delle anticipazioni colturali.

Gestione del territorio,

piani territoriali, bonifica riordino fondiario.

Analisi costi- benefici e

Utilizzare strumenti

analitici per elaborare bilanci di previsione, riscontrare bilanci parziali e finali, emettendo giudizi di

convenienza.

Pianificare interventi di miglioramento aziendale in riferimento alla produzione e alla qualità dei prodotti e dell’ambiente.

Definire criteri per la

determinazione dell’efficienza aziendale.

Prevedere ed

organizzare la gestione dei rapporti impresa-entità amministrative territoriali.

Interpretare i dati conoscitivi delle caratteristiche territoriali.

Collaborare nella

formulazione di progetti di sviluppo compatibile con gli equilibri ambientali.

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per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica. Valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione. Utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e servizi.

valutazione di impatto ambientale.

Funzioni dell’Ufficio del

territorio, documenti e servizi catastali, catasti settoriali.

COMPETENZE di livello base (minime)

conoscere i vari tipi di azienda conoscere i capitali dell’azienda agraria saper individuare i rispettivi redditi aziendali possedere autonomia nell’impostazione di semplici bilanci parziali conoscere gli indici di efficienza aziendale conoscere i miglioramenti fondiari e le finalità dei giudizi di convenienza. conoscere il significato di trasformazione in ambito economico e saper ricavare elementari valori di

trasformazione conoscere il significato di estimo e gli aspetti economici conoscere l’importanza della matematica finanziaria in ambito economico ed estimativo utilizzare le formule di matematica finanziaria per risolvere semplici calcoli e saper trasferire i dati

di un esercizio su grafico risolvere semplici quesiti estimativi (capitalizzazione dei redditi, redditi transitori e permanenti,

arboreti ecc.) conoscere i principali danni in agricoltura e il significato di frutti pendenti e anticipazioni colturali conoscere l’importanza della pianificazione del territorio conoscere i criteri di stima dei beni ambientali, finalità e caratteristiche dell’analisi costi e benefici e

il significato di VIA catasto dei terreni: conoscere gli scopi e l’utilizzo, le fasi del catasto e conoscere

i principali documenti catastali di livello intermedio

saper redigere un bilancio aziendale: identificare i dati, calcolare produzioni e costi. sviluppare il bilancio d’esercizio saper confrontare e leggere gli indici di efficienza per attuale scelte opportune

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saper esprimere adeguati giudizi di convenienza per orientare opportunamente le scelte dell’imprenditore

saper decidere vendere il prodotto: prima della trasformazione o dopo la trasformazione essere in grado di risolvere semplici perizie di stima saper svolgere calcoli finanziari a fini economici ed estimativi, servendosi delle formule utilizzabili

dal perito estimatore saper determinare i danni in agricoltura e la stima dei prodotti in corso di maturazione saper identificare e conoscere le principali metodologie dei beni ambientali saper applicare l’analisi costi e benefici e la VIA saper svolger semplici operazioni catastali in ambito fondiario.

di livello avanzato

gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza

Utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e servizi.

CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI PARTE 0°: RECUPERO GESTIONE DEL BILANCIO ECONOMICO

I fattori produttivi dell'azienda agraria Determinazione dei fattori produttivi Calcolo del bilancio economico aziendale

PARTE 1°: ANALISI DELL'AZIENDA AGRARIA

I bilanci di settore (conto colturale di un ettaro di vigneto; costo di produzione di un chilogrammo di latte e di un chilogrammo di carne; valore di trasformazione dei foraggi in latte; valore di trasformazione dell'uva in vino;

L’economia delle macchine (calcolo dei costi fissi e dei costi variabili) Giudizi di convenienza (analisi costi benefici, valore attuale netto, saggio di rendimento interno; giudizi

di convenienza dei miglioramenti fondiari eseguiti dal proprietario o dall'affittuario). PARTE 2° MATEMATICA FINANZIARIA • L'interesse semplice e composto

• Le annualità (Quote di reintegrazione e ammortamento) PARTE 3° ESTIMO • I principi dell’estimo (cos'è l'estimo, gli aspetti economici di stima, la comparazione, il principio

dell'ordinarietà, comodi aggiunte e detrazioni)

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• Stima arboreti (valore della nuda terra; valore di un anno intermedio col metodo dei redditi passati e futuri; valore del soprassuolo)

• Stima dei prodotti in corso di maturazione (frutti pendenti e anticipazioni colturali). Attualmente stiamo affrontando l'ultimo modulo che tratta i seguenti argomenti: PARTE 4° • Il Catasto dei terreni.

CRITERI METODOLOGICI

Il progetto didattico è stato sviluppato per nodi tematici in cui, lo sviluppo dell’apprendimento è avvenuto per

fasi:

• ricognizione dei saperi naturali con la ricerca e recupero di cognizioni esistenti

(apprese negli anni precedenti e/o acquisite in altri contesti) grazie alla

discussione di gruppo nel quale ogni alunno ha messo in campo ciò che già

conosceva sull’argomento allo scopo di creare motivazione e interesse ad

approfondire la tematica in questione. Tale attività è andata a beneficio di quegli

alunni che non avevano a tal proposito esperienze extra scolastiche e di chi

tendeva a isolarsi o comunque a non essere coinvolto;

• presentazione dei nuovi concetti con lezione frontale (con ausilio di strumenti diversi) tramite la descrizione

dei processi e dei fenomeni per percorsi generali ed intuitivi nonché l’analisi in chiave tecnica degli stessi

utilizzando linguaggi specifici;

• discussione per l'applicazione e il trasferimento dei concetti in contesti diversi grazie a regole pratiche di

quantificazione, esempi di calcolo, dimensionamenti e scelte operative. Gli argomenti sono stati trattati

tramite lezione frontale con realizzazione di mappe tematiche alla lavagna, e in alcuni casi tramite lettura e

interpretazione del libro di testo o di altri documenti di integrazione contenenti immagini presentati tramite

LIM;

• per alcuni argomenti sono stati realizzati, durante le ore di lezione e in parte a casa, lavori di gruppo e si è

fatto ricorso alla ricerca sul web per la predisposizione di schede di approfondimento.

STRUMENTI DI LAVORO

Oltre al libro di testo vengono utilizzati: Riviste specializzate. Internet. Appunti del docente. Immagini.

Riproduzioni. Computer.

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MODALITÀ DI VERIFICA

Per la classe quinta la parte prevalente di valutazione ha fatto riferimento alle capacità di applicazione e di

comprensione dei concetti fondamentali afferenti alla disciplina.

È stato considerato nella valutazione, con le modalità di seguito riportate, la partecipazione, l’interesse degli

studenti e la puntualità nell’assolvimento degli impegni. La valutazione si è basata su una serie integrata di

interventi che sono stati registrati con valenza diversa sull’esito del giudizio finale: lezione dialogata,

interrogazione, approfondimenti in coppia/gruppo con relazione alla classe, elaborazioni grafiche relazione

dell’esercitazione svolta, esercizi di varie tipologie, lavori di gruppo.

VALUTAZIONE

Accertamento dei contenuti mediante colloqui e prove scritte con domande aperte.

Fino a questo momento sono state svolte 6 verifiche e conto di farne altre due prima della fine dell'anno.

TABELLA DI VALUTAZIONE

Criteri di valutazione per le prove scritte e le prove orali

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ VOTO

Frammentarie e

gravemente lacunose

Applica le conoscenze minime, se guidato e con gravi errori

Comunica in modo scorretto e improprio

3

Superficiali e lacunose

Applica le conoscenze

minime, se guidato, ma con errori anche nell’esecuzione di

Comunica in modo inadeguato, non compie operazioni di analisi

4

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61

compiti semplici

Superficiali ed incerte

Applica le conoscenze

con imprecisione nell’esecuzione di compiti semplici

Comunica in modo non sempre coerente. Ha difficoltà a cogliere i nessi logici; compie analisi lacunose

5

Essenziali, ma non approfondite

Esegue compiti semplici

senza errori sostanziali, ma con alcune incertezze

Comunica in modo semplice, ma

adeguato. Incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e di sintesi, pur individuando i principali nessi logici

6

Essenziali con eventuali approfondimenti guidati

Esegue correttamente

compiti semplici e applica le conoscenze anche a problemi complessi, ma con qualche imprecisione

Comunica in modo abbastanza efficace e corretto. Effettua analisi, coglie gli aspetti fondamentali, incontra qualche difficoltà nella sintesi

7

Sostanzialmente complete con qualche approfondimento autonomo

Applica autonomamente

le conoscenze a problemi complessi in modo globalmente corretto

Comunica in modo efficace ed appropriato, compie analisi corrette ed individua collegamenti. Rielabora autonomamente e gestisce situazioni nuove non complesse

8

Complete, organiche articolate e con approfondimenti autonomi

Applica le conoscenze in

modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi

Comunica in modo efficace ed articolato. Rielabora in modo personale e critico, documenta il proprio lavoro. Gestisce situazioni nuove e complesse

9

Organiche, approfondite e ampliate in modo autonomo e personale

Applica le conoscenze in

modo corretto, autonomo e creativo a problemi complessi

Comunica in modo efficace ed

articolato. Legge criticamente fatti e d eventi, documenta adeguatamente il proprio lavoro. Gestisce nuove situazioni individuando soluzioni originali

10

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Padova, Maggio 2016 F.to Prof. Destro Alvise

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Gli alunni hanno manifestato un comportamento abbastanza corretto per quanto riguarda il rapporto con l’insegnante e tra di loro ma non una particolare motivazione allo studio, anche se, nell’ultima parte dell’anno, l’interesse per la disciplina si è dimostrato accettabile. La maggior parte degli alunni ha finalizzato lo studio al raggiungimento di obiettivi minimi, evidenziando modeste esigenze di approfondimento e debole propensione alla creazione di percorsi di lavoro autonomo e personali. Ne è conseguito un impegno non particolarmente intenso e convinto, anche se non si può negare che, col procedere dell’anno scolastico, alcuni studenti sono stati in grado di recuperare capacità di concentrazione e impegno. Il livello di preparazione raggiunto è mediamente sulla sufficienza anche se si manifestano alcune fragilità; alcuni alunni, più motivati ed interessati, hanno dimostrato partecipazione all’attività educativa ed impegno costante ottenendo risultati soddisfacenti, con un livello di autonomia comunque limitato nella rielaborazione personale.

26. FINALITA’/ OBIETTIVI

La disciplina, nell'ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al

raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all'indirizzo, espressi in termini di competenze:

MATERIA: ECONOMIA DEI MERCATI E MARKETING AGROALIMENTARE ED ELEMENTI DI

LOGISTICA

DOCENTE: ROSINA BARBARA

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

F. Borghi, S. Oggioni, G. Viva, P. Belli “Mercati Agroalimentari, Marketing e Sviluppo Territoriale” REDA

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI Computer, Lim, Fotocopie

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Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza , della tracciabilità e rintracciabilità.

Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari e agrari e di protezione idrogeologica.

Valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione.

Promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti.

Organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing proponendo ed adottando soluzioni per i problemi di logistica.

Si esprimono gli obiettivi raggiunti in termini di: conoscenze:

gli obiettivi minimi di conoscenza rispetto ai contenuti proposti sono stati mediamente raggiunti sia pure con differenze in termini quantitativi riconducibili a predisposizioni individuali diverse. Una parte della classe ha conseguito esiti di profitto sulla sufficienza, un'altra più che sufficiente con alcune punte di profitto buono per gli alunni che si sono distinti per partecipazione, impegno ed interesse anche all'approfondimento personale degli argomenti trattati;

_ competenze: la maggior parte della classe è in grado di organizzare le informazioni, di riconoscere le relazioni significative, di

interpretare il testo pur presentando delle difficoltà nell'esposizione orale e nella produzione scritta. Alcuni alunni, inoltre, sanno esporre adeguatamente le conoscenze acquisite con un linguaggio abbastanza corretto sotto l'aspetto lessicale e puntuale sotto l'aspetto tecnico, per altri permangono difficoltà di comunicare oralmente con scioltezza, chiarezza e proprietà di linguaggio specifico;

_ capacità: la maggior parte della classe ha dimostrato di possedere una minima capacità di collegamento degli argomenti

riguardanti le varie tematiche trattate. Effettua semplici analisi ma sempre con la guida dell'insegnante. Riesce, con alcune difficoltà, a sintetizzare le conoscenze acquisite e, in un certo qual modo, a rielaborarle molto semplicemente ma, nei collegamenti interdisciplinari, deve essere guidata.

Obiettivi didattici specifici espressi in termini di conoscenze ed abilità specifiche della disciplina sono riassunti

nella seguente tabella:

Conoscenze Abilità 1.Organizzazione economica e

competitività di settore 2.Mercato e politiche di

sostegno al settore agricolo

-capisce le caratteristiche dei mercati agricoli -descrive le funzioni, l’importanza e i vantaggi delle cooperative -illustra in generale le c. di trasformazione e commercializzazione - descrive le APA -conosce i vari tipi di integrazione fra imprese -descrive il significato di contratto di produzione e di filiera -capisce in modo semplice il funzionamento e le problematiche

del mercato internazionale -conosce la PAC e le politiche comunitarie -conosce i meccanismi d’intervento dell’UE sui mercati agricoli -conosce a grandi linee l’evoluzione dell’OCM -illustra i punti più importanti della riforma della PAC 2014-20

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3.Agroalimentare :

valorizzazione e garanzia di qualità

-comprende il percorso che compie un prodotto dalla produzione alla vendita

-conosce il significato di valorizzazione, promozione, differenziazione, qualità in ambito alimentare

-comprende il nuovo concetto di qualità. controllo e tutela della qualità

-riconosce i diversi tipi di certificazione e li sa collocare -capisce l’importanza del marchio e dell’etichettatura -conosce il sistema di controllo della sicurezza alimentare -conosce le problematiche della conservazione e imballaggio dei

prodotti -sa individuare le tendenze innovative nel settore del packaging

4.Commercio e vendita dei prodotti agroalimentari. Tecniche innovative di commercializzazione dei prodotti agroalimentari e commercio elettronico

-conosce le forme di distribuzione e le reti di vendita -conosce la gestione dei trasporti nel comparto alimentare - capisce le caratteristiche dell’E-commerce

5.I comparti produttivi agroalimentari

-comprende i meccanismi della filiera -descrive i punti essenziali delle principali filiere agroalimentari

Obiettivi minimi di apprendimento

-conoscere il mercato e le caratteristiche dei prodotti agricoli

-conoscere la PAC: funzione e orientamento

-conoscere le OCM, le OP, le filiere, i distretti produttivi

-conoscere le forme di controllo di qualità, la certificazione di qualità e del sistema HACCP

-individuare le funzioni delle organizzazioni di categoria

-conoscere le fasi di condizionamento e preparazione del prodotto

-conoscere le norme sulla trasparenza e tracciabilità

-conoscere i marchi e le etichette

CRITERIO DI SUFFICIENZA ADOTTATO

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Fermi restando i criteri generali adottati dal Consiglio di Classe, gli obiettivi inizialmente fissati, si è ritenuto di adottare il seguente criterio per il raggiungimento della sufficienza considerando anche l'impegno e la costanza nello studio nel caso in cui l'allievo, pure evidenziando difficoltà nel raggiungere gli obiettivi minimi fissati, li abbia comunque raggiunti nella maggior parte di essi.

CRITERI METODOLOGICI

L'intervento didattico è stato improntato su: lezione frontale, lezione per problemi, lezione dialogata, lavoro di

gruppo, lavoro di ricerca personale.

STRUMENTI DI LAVORO

Libro di testo, appunti, fotocopie, libri e riviste, consultazione di siti internet.

VALUTAZIONE DEGLI ESITI

Prove formative in itinere: attraverso costanti interventi degli alunni, interrogazioni brevi, lavori domestici. Sommative: verifiche scritte in forma di prova semistrutturata, oppure secondo la tipologia B della terza prova dell'esame di Stato. Una verifica orale di ascolto, esposizione orale degli argomenti con domande aperte. Numero di prove: tre scritte e due orali per quadrimestre.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI COGNITIVI

GIUDIZIO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

Conoscenze

dei contenuti teorici e loro pertinenza rispetto ai quesiti.

Applicazione di formule chimiche, di procedimenti e di calcoli per la risoluzione di esercizi.

-Ordine e chiarezza espositivi;

- Correttezza nell'uso del linguaggio specifico;

Capacità nell'operare collegamenti.

- Utilizzo delle conoscenza anche in relazione ad aspetti della realtà quotidiana;

- Valutazione delle informazioni provenienti anche dai media;

- Sviluppo di una mentalità scientifica.

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66

Del tutto negativo

1 - 3

Non conosce i contenuti.

Negli esercizi non applica formule e procedimenti.

Non sa utilizzare in concreto le abilità.

Non individua i concetti chiave e non dimostra capacità di organizzazione e di collegamento.

Gravemente insufficiente

4

Conosce pochissimi contenuti.

Applica, molto parzialmente, formule e procedimenti.

Anche se guidato, incontra difficoltà nel gestire le poche conoscenze acquisite; si esprime in modo scorretto e improprio.

Coglie forme ed elementi vicini alla sua esperienza personale ed esegue le attività nell'ambito delle preferenze.

Insufficiente 5

Possiede conoscenze molto parziali dei contenuti, lacunose e incerte, non del tutto pertinenti.

Applica, in parte, formule e procedimenti.

Se guidato, riesce ad esporre le conoscenze, ma si mostra incerto nell'operare collegamenti; il lessico è modesto e non sempre appropriato.

Coglie forme ed elementi vicini alla sua esperienza personale ed esegue le attività in modo corretto su istruzione dell'insegnante.

Sufficiente 6

Possiede conoscenze essenziali, ma superficiali e/o parziali dei contenuti, con qualche imprecisione.

Conosce parte delle formule e i procedimenti, e li applica in modo non sempre preciso.

Espone in modo accettabile, ma si mostra poco preciso nell'analisi dei fenomeni e nell'operare collegamenti.

Comprende semplici messaggi scientifici ed è in grado, se guidato, di fornire spiegazioni.

Discreto 7

Possiede conoscenze ancora parziali dei contenuti, nel complesso corrette e coerenti con la traccia, anche se non approfondite.

Applica in modo abbastanza corretto formule e procedimenti, commettendo qualche errore.

Espone in modo semplice, ma corretto le conoscenze acquisite a sa operare qualche collegamento disciplinare.

E' in grado di fornire spiegazioni scientifiche e di mettere in relazione i fenomeni basandosi su semplici indagini.

Buono 8

Possiede conoscenze sicure, corrette, con qualche approfondimento e complete in relazione alla maggior parte dei contenuti.

Applica in corretto e autonomo le conoscenze acquisite.

Analizza le varie tematiche che espone in modo corretto e appropriato operando gli opportuni collegamenti. Conosce la terminologia in modo completo.

Comprende ed utilizza modelli e strategie di ricerca per risolvere questioni scientifiche in contesti diversi.

Distinto/ Possiede una Applica le Evidenzia Utilizzando diverse

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67

Ottimo 9-10

completa e sicura conoscenza dei contenuti, che può anche essere ampia e approfondita.

conoscenze utilizzando procedimenti completi, corretti e rigorosi, mostrando autonomia e consapevolezza.

un'esposizione fluida, disinvolta, appropriata e varia, argomenta le tematiche operando collegamenti e documentando il proprio lavoro. Sa anche individuare soluzioni originali.

fonti d'informazione, mette a confronto ipotesi ed elabora criticamente una propria opinione per effettuare scelte autonome, consapevoli e responsabili.

Padova, lì 15 maggio 2016

FIRMATO

L’insegnante Prof.ssa ROSINA BARBARA

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Gli alunni hanno manifestato un comportamento abbastanza corretto per quanto riguarda il rapporto con l’insegnante e tra di loro ma non una particolare motivazione allo studio, anche se, nell’ultima parte dell’anno, l’interesse per la disciplina si è dimostrato accettabile. La maggior parte degli alunni ha finalizzato lo studio al raggiungimento di obiettivi minimi, evidenziando modeste esigenze di approfondimento e debole propensione alla creazione di percorsi di lavoro autonomo e personali. Ne è conseguito un impegno non particolarmente intenso e convinto, anche se non si può negare che, col procedere dell’anno scolastico, alcuni studenti sono stati in grado di recuperare capacità di concentrazione e impegno. Il livello di preparazione raggiunto è mediamente sulla sufficienza anche se si manifestano alcune fragilità; alcuni alunni, più motivati ed interessati, hanno dimostrato partecipazione all’attività educativa ed impegno costante ottenendo risultati soddisfacenti, con un livello di autonomia comunque limitato nella rielaborazione personale.

27. FINALITA’/ OBIETTIVI

MATERIA: SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA

DOCENTE: ROSINA BARBARA

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

“Elementi di Sociologia e Storia dell’agricoltura” - Autori: G. Murolo, L. Scarcella - REDA

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:

Computer, Lim, Fotocopie

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La disciplina, nell'ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al

raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all'indirizzo, espressi in termini di competenze:

interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi;

organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica;

favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico;

collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica;

assistere le attività produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

Si esprimono gli obiettivi raggiunti in termini di:

conoscenze: gli obiettivi minimi di conoscenza rispetto ai contenuti proposti sono stati mediamente raggiunti sia pure con

differenze in termini quantitativi riconducibili a predisposizioni individuali diverse. Una parte della classe ha conseguito esiti di profitto sulla sufficienza, un'altra più che sufficiente con alcune punte di profitto buono per gli alunni che si sono distinti per partecipazione, impegno ed interesse anche all'approfondimento personale degli argomenti trattati;

_ competenze: la maggior parte della classe è in grado di organizzare le informazioni, di riconoscere le relazioni significative, di

interpretare il testo pur presentando delle difficoltà nell'esposizione orale e nella produzione scritta. Alcuni alunni, inoltre, sanno esporre adeguatamente le conoscenze acquisite con un linguaggio abbastanza corretto sotto l'aspetto lessicale e puntuale sotto l'aspetto tecnico, per altri permangono difficoltà di comunicare oralmente con scioltezza, chiarezza e proprietà di linguaggio specifico;

_ capacità: la maggior parte della classe ha dimostrato di possedere una minima capacità di collegamento degli argomenti

riguardanti le varie tematiche trattate. Effettua semplici analisi ma sempre con la guida dell'insegnante. Riesce, con alcune difficoltà, a sintetizzare le conoscenze acquisite e, in un certo qual modo, a rielaborarle molto semplicemente ma, nei collegamenti interdisciplinari, deve essere guidata.

Obiettivi didattici specifici espressi in termini di conoscenze ed abilità specifiche della disciplina sono riassunti

nella seguente tabella:

Conoscenze 1. Nascita e sviluppo della sociologia rurale -Società, concetto di ruralità e la sua evoluzione

-Contrapposizione tra campagna e città 2.Metodologia d’indagine in ambito sociologico

-I metodi di ricerca scientifica 3.Evoluzione della società contadina e della

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società rurale

-Aspetti generali del mondo rurale

-Le variazioni demografiche e la ruralità

-I fenomeni di esodo e spopolamento

-Il tramonto di un modo di vivere

-Evoluzione del concetto di spazio rurale e sue

connessioni

- Il paesaggio, tutela, conservazione e

valorizzazione

4.Le politiche di sviluppo rurale -La bonifica e la sua evoluzione storica: centuriazioni, corti benedettine, bonifica integrale, funzione dell’idrovora

5.Aspetti sociologici delle questioni ambientali e territoriali

-Sociologia dell’ambiente, del territorio -I problemi della società attuale come

l’inquinamento, i rifiuti, le energie rinnovabili, gli OGM, ecc.

-I tentativi e le probabili soluzioni dei problemi della società

-Gli indicatori per lo sviluppo sostenibile (ambiente, economia e società )

6.Nuove configurazioni della ruralità -Aspetti generali e classificazioni tecnologiche (

suddivisioni dei prodotti in gamme ) -La diversificazione aziendale e produttiva Qualità, trasparenza e tracciabilità -Il concetto di filiera -Le produzioni protette -I prodotti di nicchia

-Sistemi alternativi di relazione con il mercato 7.Territorio e ambiente : dalla gestione nazionale

alle politiche comunitarie -Organizzazione amministrativa nazionale e

multifunzionalità agraria -Il funzionamento tecnico- amministrativo

nazionale del settore agricolo -Agricoltura e politiche comunitarie

8.Nuovi agricoltori per una nuova agricoltura -Quadro generale e sviluppo tecnico -Progresso e assistenza tecnica

-La nuova agricoltura 9.Il domani dell’agricoltura 10.Cenni sulla storia dell’agricoltura 11.Colture antiche nel Veneto: il luppolo e la canapa

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70

Abilità Rilevare le caratteristiche sociologiche degli

ambienti rurali e delle situazioni territoriali. Individuare le tendenze di sviluppo e le possibili azioni di stimolo e di sostegno. Esaminare ed interpretare l’evoluzione storica delle produzioni agricole territoriali, i motivi delle loro variazioni, le genesi delle realtà attuali. Individuare le tappe significative dei processi produttivi. Individuare modalità di interventi territoriali atti a valorizzare le risorse esistenti. Interpretare i sistemi conoscitivi delle caratteristiche territoriali. Collaborare nella formulazione di progetti di sviluppo compatibile con gli equilibri ambientali. Assistere le entità produttive nella soluzione di problematiche aziendali.

Obiettivi minimi di apprendimento

-conoscere la società rurale e la sua evoluzione

-conoscere aspetti sociologici dell’ambiente e del territorio

-commercio dei prodotti agroalimentari

-collegare sviluppo economico e sviluppo sostenibile

-conoscere l’evoluzione storica dei vari aspetti agricoli

CRITERIO DI SUFFICIENZA ADOTTATO

Fermi restando i criteri generali adottati dal Consiglio di Classe, gli obiettivi inizialmente fissati, si è ritenuto di adottare il seguente criterio per il raggiungimento della sufficienza considerando anche l'impegno e la costanza nello studio nel caso in cui l'allievo, pure evidenziando difficoltà nel raggiungere gli obiettivi minimi fissati, li abbia comunque raggiunti nella maggior parte di essi.

CRITERI METODOLOGICI

L'intervento didattico è stato improntato su: lezione frontale, lezione per problemi, lezione dialogata, lavoro di

gruppo, lavoro di ricerca personale.

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71

STRUMENTI DI LAVORO

Libro di testo, appunti, fotocopie, libri e riviste, consultazione di siti internet.

VALUTAZIONE DEGLI ESITI

Prove formative in itinere: attraverso costanti interventi degli alunni, interrogazioni brevi, lavori domestici. Sommative: verifiche scritte in forma di prova semistrutturata, oppure secondo la tipologia B della terza prova dell'esame di Stato. Una verifica orale di ascolto, esposizione orale degli argomenti con domande aperte. Numero di prove: due scritte e due orali nel primo quadrimestre; tre scritte e due orali nel secondo quadrimestre.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI COGNITIVI

GIUDIZIO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

Conoscenze dei contenuti teorici e loro pertinenza rispetto ai quesiti.

Applicazione di formule chimiche, di procedimenti e di calcoli per la risoluzione di esercizi.

-Ordine e chiarezza espositivi;

- Correttezza nell'uso del linguaggio specifico;

Capacità nell'operare collegamenti.

- Utilizzo delle conoscenza anche in relazione ad aspetti della realtà quotidiana;

- Valutazione delle informazioni provenienti anche dai media;

- Sviluppo di una mentalità scientifica.

Del tutto negativo

1 - 3

Non conosce i contenuti.

Negli esercizi non applica formule e procedimenti.

Non sa utilizzare in concreto le abilità.

Non individua i concetti chiave e non dimostra capacità di organizzazione e di collegamento.

Gravemente Conosce pochissimi Applica, molto Anche se guidato, Coglie forme ed

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72

insufficiente 4

contenuti. parzialmente, formule e procedimenti.

incontra difficoltà nel gestire le poche conoscenze acquisite; si esprime in modo scorretto e improprio.

elementi vicini alla sua esperienza personale ed esegue le attività nell'ambito delle preferenze.

Insufficiente 5

Possiede conoscenze molto parziali dei contenuti, lacunose e incerte, non del tutto pertinenti.

Applica, in parte, formule e procedimenti.

Se guidato, riesce ad esporre le conoscenze, ma si mostra incerto nell'operare collegamenti; il lessico è modesto e non sempre appropriato.

Coglie forme ed elementi vicini alla sua esperienza personale ed esegue le attività in modo corretto su istruzione dell'insegnante.

Sufficiente 6

Possiede conoscenze essenziali, ma superficiali e/o parziali dei contenuti, con qualche imprecisione.

Conosce parte delle formule e i procedimenti, e li applica in modo non sempre preciso.

Espone in modo accettabile, ma si mostra poco preciso nell'analisi dei fenomeni e nell'operare collegamenti.

Comprende semplici messaggi scientifici ed è in grado, se guidato, di fornire spiegazioni.

Discreto 7

Possiede conoscenze ancora parziali dei contenuti, nel complesso corrette e coerenti con la traccia, anche se non approfondite.

Applica in modo abbastanza corretto formule e procedimenti, commettendo qualche errore.

Espone in modo semplice, ma corretto le conoscenze acquisite a sa operare qualche collegamento disciplinare.

E' in grado di fornire spiegazioni scientifiche e di mettere in relazione i fenomeni basandosi su semplici indagini.

Buono 8

Possiede conoscenze sicure, corrette, con qualche approfondimento e complete in relazione alla maggior parte dei contenuti.

Applica in corretto e autonomo le conoscenze acquisite.

Analizza le varie tematiche che espone in modo corretto e appropriato operando gli opportuni collegamenti. Conosce la terminologia in modo completo.

Comprende ed utilizza modelli e strategie di ricerca per risolvere questioni scientifiche in contesti diversi.

Distinto/ Ottimo 9-10

Possiede una completa e sicura conoscenza dei contenuti, che può anche essere ampia e approfondita.

Applica le conoscenze utilizzando procedimenti completi, corretti e rigorosi, mostrando autonomia e consapevolezza.

Evidenzia un'esposizione fluida, disinvolta, appropriata e varia, argomenta le tematiche operando collegamenti e documentando il proprio lavoro.

Utilizzando diverse fonti d'informazione, mette a confronto ipotesi ed elabora criticamente una propria opinione per effettuare scelte autonome, consapevoli e

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73

Sa anche individuare soluzioni originali.

responsabili.

Padova, lì 15 maggio 2016

FIRMATO

Prof.ssa ROSINA BARBARA

SCHEDA INFORMATIVA DOCENTEa.s. 2015/2016

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe presenta un livello di preparazione non omogeneo: ad un gruppo di studenti che ha raggiunto, durante il

corso dell'anno, un livello di preparazione più che sufficiente, si affianca un altro che presenta tuttora lacune e che

non riesce a raggiungere risultati adeguati. In merito all’impegno e all’interesse verso la disciplina, la maggior parte

degli allievi hanno studiato costantemente, eseguendo le consegne richieste e partecipando in modo attivo alle attività

didattiche. Di questi, soltanto pochi allievi sono apparsi costantemente motivati all’apprendimento, dimostrando di

avere la tenacia e la pazienza necessarie per studiare e conoscere in profondità gli argomenti affrontati. Altri, invece,

si sono limitati ad uno studio piuttosto superficiale e mnemonico, rivolto soprattutto ad affrontare le verifiche fissate.

Le attività didattiche si sono svolte con regolarità, benché molte nel corso dell’anno siano state le interruzioni per

visite d’istruzione e adesione a progetti. Non altrettanto regolare è stata la frequenza di alcuni alunni alle lezioni.

FINALITA’/OBIETTIVI (conoscenze, capacità, competenze, obiettivi minimi)

In relazione alla programmazione curricolare, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO ANIMALE E VEGETALE

DOCENTE: CORSO GIACOMO/BALDAN GABRIELE(ITP)

CLASSE: VªA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

R.VALLI-C.Corradi-FerdinandoBattini- Coltivazioni erbacee

e arboree -Edagricole .

ALTRI TESTI ADOTTATI:

ALTRI SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI:

LIM, materiale didattico integrativo tratto da testi

aggiuntivi e da riviste specializzate riprodotto in fotocopia,

audiovisivi, appunti elaborati dalla docente; presentazioni in

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Conoscenza

- Aspetti fondamentali di biologia e morfofisiologia

- Propagazione

- Portinnesti

- Impianto del frutteto

- Concimazione d'impianto e di produzione

- Gestione del suolo (lavorazione, irrigazione, pacciamatura, diserbo)

- Potatura e principali forme di allevamento

- Raccolta e conservazione del prodotto

Colture trattate:

- vite

- melo

- pesco

- ciliegio

Delle diverse colture trattate i discenti posseggono le conoscenze di:

- morfobiologia

- principali sistemi di propagazione

- scelta del portinnesto, dei sistemi di allevamento e delle varietà

- Operazioni di impianto

- Tecnica colturale

-Tecniche di produzione integrata

- Modalità di raccolta e utilizzazione

Abilità e competenze

Riconoscimento delle principali specie frutticole ed i loro organi

Organizzare tipologie produttive compatibili sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica e

della sostenibilità.

Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la qualità dei prodotti.

Saper determinare le giuste operazioni di impianto e la corretta gestione del terreno

Determinare il momento opportuno ed il relativo fabbisogno idrico delle piante

Impostare adeguati piani di concimazione per le diverse colture

Individuare i momenti ottimali per la raccolta dei prodotti

Costruire opportuni ordinamenti colturali secondo le finalità aziendali

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75

Individuare le principali destinazioni di mercato del prodotto ottenuto

Adottare le giuste tecniche per una corretta conservazione dei prodotti

Applicare adeguate tecniche colturali alle diverse produzioni arboree.

Adottare tecniche agronomiche in grado di limitare l’impatto ambientale delle coltivazioni.

Effettuare scelte produttive e gestionali in base alle indicazioni di mercato.

CRITERI DI SUFFICIENZA ADOTTATI

Fermi restando i criteri generali adottati dal Consiglio di Classe, si è ritenuto di adottare i seguenti criterio per il

raggiungimento della sufficienza:

28. Conoscenza essenziale degli argomenti svolti .

29. Correttezza nella descrizione essenziale di ogni fase

30. Utilizzo di un linguaggio tecnico appropriato nella descrizione

CONTENUTI DISCIPLINARI GENERALI E SPECIFICI (unità di apprendimento)

Primo periodo: settembre, ottobre, novembre.

Morfologia e fisiologia delle piante arboree da frutto (apparato radicale, apparato aereo, dormienza, alternanza di

produzione, formazioni fruttifere, fecondazione, cascola, ecc.).

Secondo periodo: dicembre, gennaio.

Propagazione delle piante arboree, impianto arboreto, lavorazioni e gestione del suolo inerbimento, irrigazione,

concimazione, potatura, raccolta e conservazione.

Terzo periodo: febbraio, marzo, aprile.

Vite, pesco.

Quarto periodo: aprile, maggio, giugno.

ciliegio, melo.

Le singole specie arboree affrontate nel terzo e nel quarto periodo sono state sviluppate secondo il seguente schema:

- importanza e diffusione

- descrizione botanica

- cultivar e portinnesti

- propagazione

- ambiente pedoclimatico

-tecniche di produzione integrata

- forme di allevamento e sesti d'impianto

- cure colturali (potatura di produzione, concimazione, irrigazione, diserbo, inerbimento, raccolta e produzione).

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L'obiettivo principale dell'ultimo anno di corso è la conoscenza delle principali colture frutticole della zona (intesa

come Italia settentrionale) e dei loro problemi colturali, rispetto anche alla sempre più accentuata gestione

ecocompatibile dei sistemi agricoli.

SCANSIONE ORARIA

a) Morfologia delle piante arboree ore 4

b) Ciclo annuale e vitale delle piante ore 3

c) Fisiologia della pianta fitoregolatori, sviluppo vegetativo e riproduttivo delle gemme; (fattori che interferiscono sul

processo di fruttificazione); anatomia della pianta (apparato radicale ed aereo;gemme; formazioni fruttifere

ore 15

d) Propagazione (riproduzione; moltiplicazione per talea, margotta, propaggine, micropropagazione, innesti)

ore 5

e) Impianto del frutteto e cure all'arboreto ore 10

f) Potatura (classificazione e modalità della potatura; forme di allevamento); la raccolta (modalità di raccolta, indici

di maturazione) ore 10

g) La vite (caratteri botanici; ciclo biologico; esigenze pedoclimatiche; propagazione e portinnesti; principali vitigni;

forme di allevamento; impianto; potatura; concimazione; irrigazione; raccolta, in funzione del terrori e della

produzione integrata. ore 20

h) Il melo (caratteri botanici; ciclo biologico; esigenze pedoclimatiche; propagazione e portinnesti; principali cultivar;

forme di allevamento; impianto; potatura; concimazione;; raccolta)

ore 10

i) Il ciliegio (caratteri botanici; ciclo biologico; esigenze pedoclimatiche; propagazione e portinnesti; principali

cultivar; forme di allevamento; impianto; potatura; concimazione; irrigazione; raccolta)

ore 10

Il pesco (caratteri botanici; ciclo biologico; esigenze pedoclimatiche; propagazione e portinnesti; principali cultivar;

forme di allevamento; impianto; potatura; concimazione; irrigazione; raccolta)

ore 10

Programma di esercitazione.

Il programma svolto durante le esercitazioni di Tecniche di allevamento risulta essere il seguente:

Sopralluogo e rilievo frutteto istituto Duca degli Abruzzi.

Riconoscimento forme di allevamento.

Riconoscimento formazioni fruttifere.

Rilievo e individuazione dei vitigni presenti in Avifauna.

Tipi d’innesto e prove d’innesto con innestatrici da banco per la vite.

Raccolta e potatura vite.

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77

-Manutenzione degli spazi verdi della scuola.

METODOLOGIA DIDATTICA

La strategia didattica ha tenuto conto della situazione dei singoli alunni, in particolare della capacità e velocità di

apprendimento, dell'interesse suscitato nei ragazzi dai singoli argomenti proposti, dalla provenienza ambientale degli

studenti, della preparazione ottenuta in altre discipline curricolari per tecniche di allevamento come la ecologia

applicata, la chimica agraria, ecc.

Lezione frontale dialogata

Lavoro di gruppo e apprendimento cooperativo

Lavoro individualizzato

Risoluzione di problemi

Studio di casi in occasione delle visite aziendali

Svolgimento di autonome ricerche individuali o di gruppo.

STRUMENTI UTILIZZATI

Libro di testo, mappe concettuali, lavagna, appunti e fotocopie ad integrazione del libro,

strumenti, audiovisivi, azienda agraria.

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE PER LA VALUTAZIONE

Prove orali

Questionari con domande aperte o semi-strutturate;

Redazione relazioni

NUMERO DI PROVE SVOLTE

Primo quadrimestre : 3prove scritte, 2 orali, 1 pratica

Secondo quadrimestre : 4 prove scritte, 2 orali ,

ATTIVITÁ DI RECUPERO: Le attività di recupero sono state svolte in itinere fornendo occasioni di ripasso e inserendo nelle interrogazioni

orali apposite domande di richiamo.

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78

GRIG

LIE

UTIL

IZZA

TE

PER

LA

VAL

UTA

ZION

E

GRIGLIA DI VALUTAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI COGNITIVI

GIUDIZIO CONOSCENZA ABILITÀ COMPETENZA

Del tutto negativo

1 – 3

Non conosce i

contenuti.

Non sa utilizzare in

concreto le abilità.

Non individua i concetti chiave e non

dimostra capacità di organizzazione e di

collegamento

Gravemente

insufficiente

4

Conosce pochissimi

contenuti

Utilizza in modo

molto scorretto le

conoscenze.

Individua parzialmente pochi contenuti

Insufficiente

5

Possiede una

conoscenza molto

parziale dei contenuti,

lacunosa e incerta.

Utilizza in modo

molto

approssimativo le

conoscenze.

Individua pochi concetti chiave che

organizza, collega ed esprime con molta

difficoltà e/o i modo incompleto e

scorretto.

Sufficiente

6

Possiede solo una

superficiale e/o

parziale conoscenza

dei contenuti.

Utilizza in modo

parziale e/o talora

scorretto le

conoscenze.

Individua quasi tutti i concetti chiave che

tuttavia organizza, collega ed esprime in

modo approssimativo e/o parzialmente

incompleto.

Discreto

7

Possiede una parziale,

ma essenziale

conoscenza dei

contenuti.

Utilizza in modo

generalmente

corretto le

conoscenze.

Individua quasi tutti i concetti chiave che

organizza, collega ed esprime in modo

semplice, ma coretto.

Buono

8

Possiede conoscenze

sicure in relazione

alla maggior parte dei

contenuti.

Sa utilizzare in modo

corretto le

conoscenze.

Individua tutti i concetti chiave che

organizza, collega ed esprime in modo

corretto e sicuro.

Distinto/

Ottimo

9-10

Possiede una

completa e sicura

conoscenza dei

contenuti, che può

anche essere ampia e

approfondita.

Sa utilizzare le

conoscenze in modo

corretto e sicuro

potendo dimostrare

precisione e

consapevolezza.

Individua, collega e organizza in modo

completo, sicuro e/o autonomo

conoscenze e abilità, che può anche

rielaborare e utilizzare in contesti nuovi.

Si esprime con scioltezza fino anche a

gestire con disinvoltura il linguaggio. È

in grado di sviluppare argomentazioni

efficaci e valutazioni appropriate,

potendo anche apportare osservazioni e

interpretazioni critiche.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE ADOTTATA PER LE DOMANDE A RISPOSTA APERTA

Le domande a risposta aperta dei test verranno valutate utilizzando una scala di attribuzione dei punteggi da 0 a 100

e un indice di conversione in voto pari a 1/100 del punteggio totalizzato per ogni singola risposta.

Risposta Intervallo di punteggi Indice di conversione Voto 0 a 100 1/100 Per l’attribuzione del punteggio nelle domande a risposta aperta e verifiche orali verranno presi in considerazioni i

seguenti criteri :

Conoscenza dell’argomento.

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80

Completezza della risposta .

Capacità di sintesi.

Utilizzo di linguaggio tecnico specifico

Capacità di analisi.

Agli indicatori sopra riportati si attribuisce la stessa importanza al fine della correzione e dell’attribuzione del

punteggio alle domande a risposta aperta; per ogni singolo indicatore il punteggio è compreso in un intervallo di

variazione da 0 a 20.

Padova lì 14/05/2016 IL DOCENTE f.to Giacomo Corso f.to Grabriele Baldan Allegato n° 2.1

GRIGLIE VALUTAZIONE

VALUTAZIONE 1^ PROVA SCRITTA Tipologia: analisi del testo letterario

INDICATORI LIVELLO Punteggio assegnato

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COMPRENSIONE COMPLESSIVA scarsa sufficiente adeguata buona

COMPRENSIONE ANALITICA: COMPETENZA NELL’USO DELLE CATEGORIE LETTERARIE

(INDIVIDUAZIONE DELLE STRUTTURE FORMALI DEL TESTO)

scarsa sufficiente adeguata buona

CONTESTUALIZZAZIONE – INQUADRAMENTO NELL’AMBITO STORICO – CULTURALE

scarsa sufficiente adeguata buona

CAPACITÀ CRITICA scarsa sufficiente adeguata buona

CAPACITÀ’ ESPOSITIVA / CORRETTEZZA GRAMMATICALE E PROPRIETÀ LINGUISTICA

scarsa sufficiente adeguata buona

Punteggio complessivo

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: tenuto conto che la sufficienza corrisponde a 10, si propone la seguente valutazione:

SCARSA: 1 SUFFICIENTE: 2 ADEGUATA: 2,5 BUONA: 3

Suggerimenti per il candidato: 1 – Necessario costruirsi una traccia, un percorso da seguire nella trattazione dell’argomento. 2 – Curare anche l’impaginazione e la calligrafia

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VALUTAZIONE 1^ PROVA SCRITTA Tipologia: saggio breve – articolo di giornale – tema

INDICATORI LIVELLO Punteggio assegnato

CORRETTEZZA GRAMMATICALE E PROPRIETÀ LINGUISTICA

Ortografia (scrittura delle parole) Sintassi (costruzione del discorso) Lessico (l’insieme dei vocaboli usati)

scarsa sufficiente adeguata buona

EFFICACIA ESPOSITIVA – STILE – ABILITÀ COMUNICATIVA scarsa sufficiente adeguata buona

PERTINENZA ALLA TRACCIA E CONOSCENZA DEI CONTENUTI scarsa sufficiente adeguata buona

ARTICOLAZIONE, COESIONE E COERENZA DELL’ARGOMENTAZIONE

scarsa sufficiente adeguata buona

CAPACITÀ’ DI APPROFONDIMENTO E SPUNTI DI ORIGINALITÀ NELLE OPINIONI ESPRESSE

scarsa sufficiente adeguata buona

Punteggio complessivo

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: tenuto conto che la sufficienza corrisponde a 10, si propone la seguente valutazione:

SCARSA: 1 SUFFICIENTE: 2 ADEGUATA: 2,5 BUONA: 3

Suggerimenti per il candidato: 1 – Necessario costruirsi una traccia, un percorso da seguire nella trattazione dell’argomento. 2 – Curare anche l’impaginazione e la calligrafia

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Allegato n° 2.2

SIMULAZIONE SECONDA PROVA MATERIA: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE ALUNNO__________________________________Classe_________ DATA_______________ Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. Il candidato, dopo aver descritto le caratteristiche pedoclimatiche di una zona di propria conoscenza, identificata

una coltura arborea o arbustiva di rilevante importanza economica, ne descriva la forma di allevamento più idonea e la tecnica colturale, con particolare riferimento alla gestione della chioma anche in vista di una produzione ecocompatibile e di qualità.

SECONDA PARTE 1) Con riferimento alla specie prescelta, indicare le principali malattie fungine e il relativo controllo. 2) In riferimento alla coltura scelta, riportare le operazioni per la realizzazione dell’impianto della coltura. 3) Con riferimento alla specie prescelta, indicare il portainnesto più rispondente alle caratteristiche

pedoclimatiche della zona 4) Modalità e criteri per impostare una corretta concimazione nell'arboreto preso a riferimento. _____________________________________________________________ Durata massima della prova: 6 ore E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano e di calcolatrici non programmabili.

Non è consentito l’uso di manuali tecnici e/o prontuari e altri dispositivi elettronici.

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Allegato n° 2.3

Griglia per la valutazione della seconda prova scritta Candidato: _______________________ Indicatori Descrittori Punti Prima

parte Q2 Q1

Conoscenza dei contenuti

Completi argomentati in modo critico (lo studente dimostra ottima padronanza dell’argomento e/o capacità critiche personali)

9

Pertinenti e completi (aderenti al testo, esposti in modo coerente e chiaro)

8

Buoni (aderenti al testo, esposti in modo sufficientemente chiaro)

7

Accettabili (vengono fornite le informazioni più importanti)

6

Incompleti (mancano informazioni importanti) 5 Generici (non “c’entrano” con l’argomento)

ripetitivi e/o parzialmente errati) 4

Superficiali o errati 3 Accennati 2 Quasi nulli (o incomprensione della domanda) 1

Correttezza formale

Corretto o complessivamente corretto 3 Errori non gravi (che non pregiudicano la

comunicazione) 2

Errori gravi (che pregiudicano la comunicazione) 1

Completezza lessicale

Appropriata e ampia 3 Adeguata 2 Limitata 1

TOTALE

Punteggio in quindicesimi

:100

Voto complessivo

Prima parte 15 x 70 Q1 15 x 15 Q2 15 x 15 Totale /15 /15

Alla prima parte ed a ogni quesito si attribuisce una valutazione in quindicesimi.

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Ogni voto si inserisce in tabella per effettuare la media ponderata (prima parte 70%, ogni quesito 15%) per ottenere il punteggio finale in quindicesimi.

Allegato n° 2.4

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA PER TUTTE LE

MATERIE TRANNE INGLESE

Tipologia B : quesiti a risposta aperta QUESITI

DESCRITTORI INDICATORI DI LIVELLO PUNTI 1° 2° 3° Prova in

bianco 1

Prova fuori traccia

2

Conoscenza dei contenuti disciplinari

Estremamente vaga e frammentaria: contenuti scorretti

1

Lacunosa e limitata: contenuti limitati e non sempre corretti

2

Parziale: contenuti corretti ma limitati 3 Essenziale e sufficiente: contenuti corretti ma riferiti a concetti essenziali

4

Completa: contenuti corretti e talvolta approfonditi

5

Esaustiva e approfondita: contenuti corretti, approfonditi ed esaurienti

6

Pertinenza e adesione alla traccia

Parziale: la trattazione non è sempre aderente 1

Sufficiente: la trattazione è aderente nei contenuti essenziali

2

Pienamente aderente: la trattazione è sempre pertinente

3

Esposizione e padronanza del linguaggio specifico

Insufficiente:esposizioneincoerente/confusa, lessico specifico inadeguato

1

Sufficiente: esposizione complessivamente corretta anche se non sempre rigorosa, lessico specifico adeguato

2

Efficace: esposizione efficace e buona padronanza del lessico specifico

3

Rielaborazione personale

Superficiale: sono riferiti contenuti memorizzati in maniera acritica

1

Adeguata: i contenuti sono rielaborati in 2

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maniera personale ma semplice

Approfondita: i contenuti sono resi in maniera critica attingendo a varie fonti

3

15

PUNTEGGIO TOTALE …../15

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI INGLESE

Tipologia B : quesiti a risposta aperta QUESITI

DESCRITTORI INDICATORI DI LIVELLO PUNTI 1° 2° 3°

Prova in bianco 1

Prova fuori traccia 2

Conoscenza dei contenuti disciplinari

Estremamente vaga e frammentaria: contenuti scorretti

1

Lacunosa e limitata: contenuti limitati e non sempre corretti

2

Parziale: contenuti corretti ma limitati 3

Essenziale e sufficiente: contenuti corretti ma riferiti a concetti essenziali 4

Completa: contenuti corretti e talvolta approfonditi

5

Esaustiva e approfondita: contenuti corretti, approfonditi ed esaurienti

6

Pertinenza e adesione alla traccia

Parziale: la trattazione non è sempre aderente 1

Sufficiente: la trattazione è complessivamente aderente

2

Esposizione e padronanza del linguaggio specifico

Insufficiente:esposizione incoerente/ confusa, lessico specifico inadeguato; uso non corretto dei formalismi

1

Esposizione elementare e non sempre corretta; lessico specifico e uso dei formalismi parziali e non sempre adeguati

2

Sufficiente: esposizione complessivamente corretta anche se non sempre rigorosa, lessico specifico adeguato; formalismi efficaci nelle situazioni più comuni

3

Efficace: esposizione efficace e buona padronanza del lessico specifico; uso dei formalismi efficace anche in situazioni complesse

4

Rielaborazione personale

Superficiale: sono riferiti contenuti memorizzati in maniera acritica

1

Adeguata: i contenuti sono rielaborati in maniera

2

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personale ma semplice

Approfondita: i contenuti sono resi in maniera critica attingendo a varie fonti

3

15

PUNTEGGIO TOTALE …../15