ecoarea magazine 16

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1 ECOAREA MAGAZINE16 ECOAREA è una testata giornalistica iscritta al nr. 9 del Reg. dei giornali e periodici del Tribunale di Rimini in data 31.03.2008. Direttore responsabile Gianni Cecchinato. ECOAREA srl - via Soleri Brancaleoni, 6 - 47900 Rimini RN p.iva 03654140403 - [email protected] - www.ecoarea.eu ECOAREA BETTER LIVING AVVICINA IL MONDO DELLE IMPRESE ALL’AMBIENTE

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In questo numero continua l'esplorazione di ExpoArea. Si parla di domotica, con Massimo Labbrozzi di Innovatec, che ha collaborato alla progettazione integrata degli impianti della struttura. L'editoriale di Gianni Cecchinato affronta il tema dell'advertising 'green' con alcuni esempi che hanno attirato l'attenzione internazionale. Abbiamo poi i risultati di un'indagine sui comportamenti ecologici degli italiani, confrontati con le loro posizioni verbali, e un articolo sull'importanza del 'green scouting'. Per il mondo della moda presentiamo Lanital, un tessuto ottenuto dal latte. Non mancano le rubriche di Klaus Weissbach e Cristiana Curreli. Buona navigazione.

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ECOAREAMAGAZINE16ECOAREA è una testata giornalistica iscritta al nr. 9 del Reg. dei giornali e periodici del Tribunale di Rimini in data 31.03.2008. Direttore responsabile Gianni Cecchinato.

ECOAREA srl - via Soleri Brancaleoni, 6 - 47900 Rimini RNp.iva 03654140403 - [email protected] - www.ecoarea.eu

ECOAREA bEttER living AvviCinA il mOndO dEllE impREsE All’AmbiEntE

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dimmi come comunichi

e ti dirò quanto sei green

Quello a cui tutti noi consumatori siamo più esposti nell’arco di una giornata è la pubblicità. ma la pubblicità ambientale o ecologica com’è? E’ veritiera o è una pseudo green?nella primavera scorsa una ricerca condotta dalla iEFE bocconi, Assorel, Assocomunicazione e nielsen su “Quali sono le caratteristiche fondamentali del messaggio pubblicitario ambientale e quel è la sua diffusione, in termini di investimenti pubblicitari, sui principali mezzi di comunicazione, nel periodo 2006-2010”, mostra che la comunicazione green è in crescita (+900% nei quattro anni analizzati e solo l’1% è a carattere ambientale,contro l’1 per mille del 2006). poco edificante è che nrl 50% dei casi il prodotto/servizio pubblicizzato non è strettamente green e solo nel 15% dei casi sono presenti dei marchi ambientali certificati. i settori che fanno pubblicità con annunci legati all’ambiente sono: le automobili con il 62,5%, seguite dall’edilizia (11,2%) e poi dalla grande distribuzione (6,7%). tra i mezzi di comunicazione utilizzati domina, ma non è la novità del panorama italiano, la tv con il 67% delle campagne, mentre radio e stampa sono rispettivamente al 20 e 17%.inoltre scopriamo che il 94% degli italiani ritiene la protezione dell’ambiente molto importante, contro il 58,8% della media europea. solo il 14% però traduce questo sentimento in azione, facendo acquisti biologici certificati. dei 4000 annunci pubblicitari selezionati, solamente 800 (2%) avevano presentato una o più caratteristiche green, nel periodo che va dal 2006 al 2010.Questa fotografia italiana ha due limiti: non prende in considerazione gli investimenti pubblicitari sul web ed un fattore determinante come il greenwashing.Un’indagine similare francese dice che addirittura l’11% dei messaggi analizzati è greenwashing.

vediamo alcuni esempi molto significativi di campagne outdoor (pubblicità esterna), caratterizzate da una chiave creativa, credibile e coerente, ma decisamente sostenibile.

Coca–Cola Company ha realizzato a manila, nelle Filippine, in collaborazione con il WWF, un cartellone pubblicitario (quadrato con lato di circa 18 m.), composto da circa 3.600 piante di una particolare varietà di tè, il Fukien, ciascuna delle quali è in grado di assorbire in media quasi 6 kg di CO2/anno.le piantine sono state messe a dimora in contenitori realizzati con bottiglie di Coca Cola riciclate, utilizzando come terriccio una miscela di prodotti bio industriali e fertilizzanti organici mentre il sistema di irrigazione, a bassissimo impatto

ambientale, è assicurato dall’irrigazione a goccia. il cartellone, volutamente posizionato in una delle strade più trafficate di manila, oltre ad avere una alta visibilità, contribuisce nel contempo a ridurre l’inquinamento durante l’esposizione.

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il cartellone della Ford, realizzato dall’agenzia JWt di buenos Aires, utilizza un claim piuttosto insolito: “gli alberi che nascondono questo cartellone sono un problema che non vogliamo risolvere“. la Ford non pub-blicizza alcuna autovettura ma attua un’azione di corporate image. in questo modo sottolinea, anzi richiama

l’attenzione degli automobilisti ad un corretto equilibrio tra sviluppo lo economico-commerciale e la con-servazione dell’ambiente e delle sue risorse. la campagna della nike Run propone un poster “invisibile” ma di enorme impatto visivo: a fronte di un alto tasso di memorizzazione ne con-trappone uno a basso inquinamento. viene sfruttato come “visual” quello che è stato creato dalla natura. il contenuto del messaggio pubblici-tario è immediato e cattura l’atten-zione coinvolgendo chi transita sulla strada, facendolo diventare il prota-gonista del messaggio stesso.

“Usa l’elettricità giudiziosamente”, questa è traduzione del claim di questo poster della campagna sull’uso intelligente dell’energia elettrica di una società neozelandese, in cui l’unica luce accesa è quella necessaria per leggere il messaggio.

di gianni Cecchinato

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di gianpaolo proni

Green Intelligence è una organizzazione indipendente da gruppi industriali e finanziari, pubblici e privati, con una specifica vocazione verso progetti a favore dell’ambiente.nel settembre 2012 ha presentato una delle prime ricerche che puntano a fotografare lo “stato dell’arte” del rapporto tra cittadini che vivono in italia ed i prodotti/servizi che sono loro offerti come “green”, “verdi”, “ecosostenibili”.Chi (imprese, enti) operi o voglia operare nell’offerta di prodotti e servizi verdi deve disporre di dati certi sugli orientamenti della domanda che consentano di rendere più efficaci e convincenti le scelte in termini di produzione, marketing, comunicazione.la ricerca è stata realizzata nel periodo giugno-luglio 2012 su un campione di 4.000 residenti in italia. ne proponiamo alcuni risultati.i comportamenti più “ambientalmente corretti” secondo gli italianisono stati proposti 13 comportamenti “ambientalmente corretti”, per verificare quali siano con-siderati i più importanti. Ai primi posti quelli più “accessibili” nella pratica quotidiana e più pro-pagandati. per ciascuno di questi comportamenti, chi rispondeva doveva dire se lo considerava importante oggi, per la salvaguardia dell’ambiente. Ecco alcuni risultati delle percentuali di “sì”:1. Evitare di sprecare acqua 90%2. Utilizzare lampadine a basso consumo 90%3. Effettuare la raccolta differenziata 87%4. Usare elettrodomestici a basso consumo 81%5. limitare l’uso dei sistemi di riscaldamento/raffreddamento 80%6. Ridurre l’uso dei prodotti “usa e getta” 68%7. Utilizzare prodotti biologici a km zero 50%gli italiani e l’ambiente: una segmentazione rispetto a dichiarazioni e comportamentila ricerca è poi passata a un punto più concreto, cercando cioè di capire quanto i comportamenti ‘virtuosi’ ambientalmente sono effettivamente messi in pratica, o almeno si dice che lo siano.il risultato si basava sulla combinazione di due aspetti: 1) le dichiarazioni (quanto gli italiani af-fermano, il modo in cui rappresentano se stessi agli altri rispetto alle tematiche ambientali); i comportamenti effettivi.si è tenuto conto di 13 comportamenti:1. Acquisire prodotti sfusi riutilizzando i contenitori2. Effettuare la raccolta differenziata3. Evitare di sprecare acqua4. installare pannelli solari/fotovoltaici5. limitare l’uso dei sistemi di riscaldamento/raffreddamento6. pianificare l’uso dell’auto in condivisione con più persone7. preferire l’uso dei mezzi di trasporto pubblici8. Ridurre l’uso dei prodotti “usa e getta”9. Usare elettrodomestici a basso consumo

10. Utilizzare lampadine a basso consumo11. Utilizzare prodotti biologici a km zero12. Utilizzare un’auto ibrida/elettri-ca13. preferire l’acqua del rubinetto a quella confezionatadalla combinazione di questi due aspetti (dichiarazioni e comporta-menti) sono emersi 5 gruppi omo-genei di italiani. (vedi grafico)nel complesso gli italiani si mo-strano come una popolazione che non vuole ancora ammettere che solo cambiando qualcosa nel pro-prio modo di fare si può vedere un risultato complessivo. pigrizia, ri-nuncia, mancanza di fiducia sono probabilmente all’origine di questi atteggiamenti.

G li italian i ed E LE VI RTU ECO LO G I CH E‘

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le più recenti r icerche in ambito interna-zionale test imoniano come i percorsi di qual i f icazione ambientale intrapresi dalle aziende hanno portato nella maggior par-te dei casi ad un accrescimento di valore delle stesse ed ad un apprezzamento cre-scente da parte dei cl ient i .i l 62% degl i i tal iani , ad esempio, s i dice disponibi le addir i t tura a pagare un pre-mium price (prezzo maggiorato) per pro-dott i e serviz i ‘green’ , una tendenza par-t icolarmente svi luppata tra i p iù giovani .gl i invest imenti in eco-eff ic ienza quindi contribuiscono a svi luppare la reddit iv i tà e la capacità di competere sia su merca-t i internazional i che in quell i local i , fanno decrescere l ’ impronta ecologica migl io-rando le performance ambiental i e con-sentono spesso di ott imizzare i cost i .Questo processo, quando ben sostenuto da una comunicazione trasparente ed eff icace che consenta di dare v is ibi l i tà al la propria strategia ambientale, consente inoltre di svi luppare consapevolezza crescente nei consumatori e nei cl ient i in genere.Questa dinamica circolare ha svi luppato in molte aziende la coscienza che l ’orienta-mento verso prodott i o serviz i green non sia una moda passeggera anzi tenderà a svi lupparsi nel corso del tempo.del resto ognuno di noi può notare quoti-dianamente come persino le grandi cate-ne di distr ibuzione siano state indotte ad offr ire l inee di prodott i ecologicamente compatibi l i ed allo stesso tempo svi lup-pino sempre di più iniz iat ive green-orien-ted, ad esempio implementando l ’ut i l izzo di font i r innovabil i , che ne facciano ac-crescere la reputazione e l ’apprezzamen-to per venire incontro a quella sensibi l i tà che porta i l pubbl ico ad essere attento sia ai prodott i o serviz i f inal i s ia al loro pro-cesso di distr ibuzione.se questo t ipo di impegno genera perciò una maggiore competit iv i tà, nascono, an-che nel nostro paese, serviz i di assisten-za alle aziende per condurle passo dopo passo in un percorso in grado di rendere ‘verdi ’ prodott i e serviz i , una condizione che si real izza quando la loro produzione, acquisto, erogazione e ut i l izzo permetto-no lo svi luppo economico pur conservan-do, per le generazioni future, la diversità

biologica della terra, i processi ecologici e le r isorse natural i .di questo si occupa i l green scouting: ana-l izzare tutt i gl i aspett i v i tal i d i una azien-da, come i cost i interni della produzione, gl i acquist i , la gest ione energetica e delle r isorse, i trasport i , la gest ione dei r i f iut i , per suggerire azioni graduali di migl io-ramento delle performance ambiental i in ognuno degl i ambit i d i anal is i , azioni in grado di r idurne l ’ impatto ambientale così come i cost i , d i svi luppare una tensione all ’obiett ivo al l ’ interno dell ’azienda e nei rapport i con gl i stakeholder, di def inire strategie di comunicazione coerenti nei confronti del proprio pubblico.del resto sono notevol issimi i margini di r isparmio che possono essere conseguit i , ad esempio, r iducendo i consumi energe-t ic i qual i f icando i propri impianti termici , valutando i l rapporto cost i-benefici per in-terventi di bioqual i f icazione degl i edif ic i , oppure, più semplicemente indiv iduando quei fornitori di ‘energia green’ più con-venienti ed in grado di abbattere drast i-camente e con semplici azioni concrete le emissioni inquinanti emesse in atmosfera.i l sostegno di un esperto, consulente di green scouting, può inoltre supportare l ’azienda nella scelta di sost i tuire i beni acquistat i con prodott i green e material i r ic iclabil i , nella valutazione di soluzioni più economiche ed ecologiche per i propri trasport i e nella gest ione dei r ifiut i pro-dott i , nei percorsi di cert ificazione am-bientale, nell ’anal is i del c iclo di v i ta dei prodott i (li fe Cycle Assestment) .intraprendere un percorso green è oggi , per qualsiasi t ipo di azienda, non solo una strategia v incente ma spesso r isulta la strategia centrale per uscire da momenti di di fficoltà, per consentire un r iposizio-namento nel proprio mercato di r i ferimen-to, per svi luppare una maggiore coesione e soddisfazione dei propri dipendenti , per offr ire ai cl ient i prodott i o serviz i che sap-piano essere non solo ‘beni ’ ma ‘beni co-muni’ .

Green Scouting: il green che convienedi Andrea Zanzini

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5|6dicembre 2012MilanoPalazzo delle StellineV

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incontri one to oneconvegni workshop formativipremi e iniziative specialiarea espositiva

in contemporanea conIL SALONE DEI LAVORI VERDI

La più importante mostra-convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurementpubblico e privato

www.forumcompraverde.it

Segreteria scientifica e Relazioni istituzionaliEcosistemi srl • tel. 06 68301407

Segreteria organizzativaAdescoop-Agenzia dell’Economia Sociale s.c.

tel. 049 8726599

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Latte da indossare: incontri ravvicinati tra moda e biomimeticadi sonia Zanfi

si def inisce biomimetica quella scienza che adotta come suo principale modello proprio la natura che, da serbatoio (ahimè, esauribi le…) di materie prime diventa piuttosto un ar-chivio di modell i da emulare per ottenere la massima eff ic ienza energetica e minimizzare gl i scart i produtt iv i . Anche nella moda la biomimetica ha da tempo dato r isultat i straor-dinari , oggi sempre più consol idat i ed entrat i a far parte anche delle logiche produtt ive su larga scala. Un esempio è quello del f i lo di latte di cui c i parla la dott .ssa sonia Zanfi nella sua tesi di laurea (laurea in Culture e tecniche della moda, Università di bologna, polo di Rimini) , “tessuti intell igenti : la biomimetica”, della quale r iport iamo un estratto.

la biomimetica negl i ult imissimi anni s i è spinta a tal punto da ottenere, con tec-niche bio-ingegnerist iche, un f i lo partendo dal latte scremato adatto al la tessitura per l ’abbigl iamento. in commercio sono presenti la f ibra, i l tops, i l f i lato e i l f i la-mento. i l f i lo di latte ha ottenuto la cert i f icazione Oeko-tex standard 1003 per le f ibre ecologiche (n.d.r . : cert i f icazione che def inisce che i l prodotto su non contie-ne residui di sostanze nocive in quantità superiore ai requisit i def init i ) . si presen-ta part icolarmente piacevole e confortevole sulla pelle, infatt i i capi real izzat i s i dist inguono per leggerezza, morbidezza, permeabil i tà, freschezza e luminosità. È una f ibra altamente ecologica, r icavata dallo scarto della lavorazione del lat-te, r iduce quindi tanto le emissioni di anidride carbonica quanto l ’uso di combu-stibi l i fossi l i ed è, inf ine, una f ibra biodegradabile. la f ibra possiede anche buo-ne proprietà di t intura, consentendo quindi la v i tal i tà e la persistenza dei colori . i capi prodott i conservano la freschezza nel tempo, anche dopo numerosi lavaggi . tal i caratterist iche la rendono una f ibra molto versati le, impiegata tanto per l ’abbigl iamento int imo quanto per abit i eleganti e al la moda. i l f i lo di latte si presenta con f ibre molto re-golari : la proteina r invenuta casearia è l ’elemento che caratterizza i l f i lato di latte ed è stata messa a punto in Cina negl i ult imi decenni , anche se già presente durante i l periodo dell ’ i tal ia autarchica negl i anni ‘30 del secolo scorso con i l nome lanital , una f ibra così chiamata per la sua struttura molecolare molto simile a quella della lana e “la scoperta è di un r icercatore, Ferrett i , nel 1935, i l quale trasse una f ibra dalla caseina, la proteina r invenuta del latte, e commercial izzata fra i l 1937 e la f ine della guerra da snia viscosa”.1

“tutto è nato come una sf ida – così commenta daniele Fiesol i , uno dei t i tolari , parlando degl i iniz i dell ’azienda Wool & C. che ha sede a Firenze signa dove è stata fondata nel 1990 – e con un sogno: real izzare una maglieria di ott ima qual i tà con un occhio di r iguardo alle esigenze del mercato, lanciando una l inea di maglieria interamente real izzata con f i lat i ottenuti dal latte, denominata ‘milky wear’ , i l latte da indossare. Oggi – continua l ’ imprenditore – lo stesso t ipo di f ibra lo producono in Cina, dove lo abbiamo riscoper-to con un concetto nuovo esaltando gl i aspett i ecologici , la comodità, la freschezza”2. per produrre questa f ibra innovativa i l latte bovino v iene prima disidrata-to, scremato e poi , estratta la proteina r invenuta, f luidi f icato f ino ad ottene-re i l f i lo stesso. “È una f ibra salutare per la pelle – insiste Fiesol i – poiché la f i-bra del latte ha una maggiore capacità di assorbire l ’umidità r ispetto al le f ibre sintet iche oltre al fatto che r ispetto al la lana è anche un isolante migl iore”. nel 2008 la Wool group produce 150.000 capi d’abbigl iamento, i l 90% dei qual i real izza-to in toscana, nonostante la tendenza del settore a delocal izzare le produzioni . 3

1 l. barbafiera – bardini , Elementi di merciologia e tecnologia, trevisini Editore, (anno non r iportato sul testo) milano. 2 dal comunicato stampa di Wool & C. , [http://www.woolgroup. i t ] . 3 Agenzia AnsA in collaborazione con intoscana, [http://www. intoscana. i t ] .

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ExpoArea: la domoticadi massimo labbrozzi

innOvAtEC, partecipando al progetto ECOAREA, ha appor-tato idee, fornito soluzioni, collaborato alla progettazione integrata degli impianti della struttura. l’obiettivo ambizioso consisteva nel voler realizzare un impianto che esaltasse da un lato la sostenibilità dell’edificio e dall’altro fornisse agli utenti servizi e soluzioni di alto livello.si è cercata una soluzione lEAn ossia semplice, economi-ca, focalizzata su ciò che serve e crea valore, ma che fornisse prestazioni ben dimensionate ed all’altezza di una struttura destinata al terziario del 3° mil-lenio. Ad esempio ,fin da subito ci si è resi conto che l’edificio non è stAtiCO come un nor-male edificio di uffici, ma rap-presentando per sua vocazione un laboratorio dove nel tempo sarà naturale introdurre tec-nologie e soluzioni nuove, do-veva avere una valenza didatti-ca nel far toccare l’innovazione oggi disponibile. Quindi è stato necessario pensare a dotazio-ni FlEssibili e modificabili, a sistemi di controllo e monito-raggio sofisticati con funzione da sistema di misura e veri-fica delle soluzioni adottate.Una palestra ideale per la divisione di Energy Ef-ficiency di innOvAtEC. il gruppo di lavoro di innOvA-tEC ha in effetti tenuto le fila di tutti questi temi, in stretta collaborazione con la proprie-tà. Attraverso questa sorve-glianza tecnologica il team è giunto ad una soluzione coe-rente con i fondamentali del progetto. semplicità, poco spazio alle frivolezze inessen-ziali, ma completezza delle funzionalità e costi contenuti.la soluzionel’ossatura tecnologica è ba-sata su tre sistemi: il sistema energetico, il sistema di sicu-

rezza ed il sistema informatico. Ognuno di questi dispone di un proprio cablaggio e propri spa-zi impiantistici, ma alla fine tut-ti e tre convergono in un unico sistema integrato di gestione.il sistema energeticol’obiettivo lEAn di fare tutto con il minimo delle risorse ci ha portato a realizzare anche qui un impianto molto inte-grato. il sistema di sicurezza è realizzato con sistemi ca-blati, ma con sensori partico-larmente efficienti che copro-no ampie aree, sia all’interno che all’esterno. per esempio i contatti sugli infissi servono a più funzioni: per il clima, per la sicurezza delle vie di fuga, per la gestione delle telecamere. inoltre le telecamere, per con-tenere i costi, nOn dispongono di un proprio cablaggio dedi-cato, ma utilizzano il cablaggio della rete lAn, utilizzando te-lecamere ad alta risoluzione. il sistema di registrazione è integrato in un unico dispositi-vo che svolge anche altre fun-zioni come il controllo remoto, la manutenzione remota, l’in-tegrazione delle informazioni dei vari impianti e la memo-rizzazione continua dei dati energetici e di climatizzazione.il sistema delle comunicazioniECOAREA è un posto di incon-tro e divulgazione. la con-nettività interna ed esterna è un aspetto fondamentale; per questo è stato realizzato un sistema di connettività di rete molto capillare, che ar-riva ad ogni stand, e prevede da subito una connettività Wi-RElEss ad alte prestazioni.la rete lAn di edificio è senz’altro l’infrastruttura più importante, perché serve an-che a livello impiantistico per lo scambio dei dati tra i vari si-stemi. il sistema di supervisio-ne scambia infatti i dati con il

sistema energetico, di sicurez-za e di telecamere e quant’al-tro attraverso la rete lAn.la sala convegni è predispo-sta per una connettività di-retta, a banda larga verso internet, sfruttando la pre-senza di un importante nodo ip della rete pubblica di tE-lECOm italia che si trova pro-prio vicini all’edificio stesso.il sistema è stato ampiamente predisposto per applicazioni fu-ture, sia a livello di cablaggi che di apparati di comunicazione.interfaccia Utente: pochi ma buoniinnOvAtEC, grazie all’espe-rienza maturata sul campo nei suoi 20 anni di attività, ha sempre considerato la sem-plicità l’argomento principe dei propri interventi. la logica lEAn diventa una logica fon-damentale quando si conside-rano le cose che l’utente finale tocca e gestisce direttamente.due touch screen, pochissimi pulsanti e software ben stu-diati sono tutto ciò che serve per gestire migliaia di metri quadrati in modo efficiente e flessibile, secondo politi-che intelligenti e preordinate.lo strumento principale è il QtOUCH, pluripremiato touch screen di innOvAtEC per la building automation e domo-tica, attraverso cui persone diverse, in momenti diversi, possono effettuare molto sem-plicemente tutte le operazio-ni che servono. Che si tratti della proprietà, del personale di gestione, degli ingegneri energetici, dei manutentori o dell’impresa di pulizie, ognuno troverà solo i propri coman-di e le proprie informazioni di interesse. la complessità è totalmente delegata al sof-tware, che traduce i desideri in azioni concrete sulla molte-plicità di impianti e dispositivi.

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in una struttura così gran-de, gest i ta in modo f les-sibi le, i comandi s i pos-sono impart ire anche su uno smartphone o un ta-blet , localmente o da re-moto v ia internet, sempre allo stesso modo. Ciò che faccio dal touch incassa-to a muro vic ino alla re-ception, posso farlo dalla spiaggia di Rimini o dal brasile. Che si tratt i d i accendere una situazio-ne di luci , regolare i l cl i-ma, att ivare l ’ant i furto o controllare le telecamere.Futuro da toccare“pensiamo di aver rag-giunto l ’obiett ivo, e non ci teniamo affatto a tener-lo per noi - afferma l ’ ing. massimo labbrozzi , a.d. di innOvAtEC - mett ia-mo a disposizione questa

esperienza per tutt i colo-ro che vogl iano svi luppare appl icazioni real i e condi-videre le esperienze. ve-nite a vedere, inventatene di nuove e raccontatecele, ECOAREA vuole essere an-che e soprattutto un mol-t ipl icatore di conoscenza”.innOvAtEC, Energy per-formanceinnovatec affronta i temi dell ’energia a 360 gradi , con un approccio di tecno-logia avanzata; per questo aziende diverse con pro-fessional i tà diverse si sono unite in un team capace di gest ire in modo integrato i temi del consumo energe-t ico, della distr ibuzione e gest ione energetica e del-la produzione di energia.innOvAtEC ha ist i tuito tre div is ioni: Home Automa-

tion, per gest ire gl i ut i-l izzi di energia al l ’ inter-no degl i ambienti edi l iz i ed i l comfort degl i edif ic i residenzial i o del terzia-rio; Energy Eff ic iency, per gest ire la distr ibuzione e l ’uso di energia a l ivello di building, ut i l izzando la bu-i lding Automation e l ’ inte-grazione dei s istemi come elemento principale di ef-f ic ienza; inf ine la Renew-ables, che è special izzata nella produzione virtuosa di energia, con part icola-re attenzione al r iut i l izzo degl i scart i nei processi produtt iv i ed agro-indu-strial i . (maggiori informa-zioni su www.innovatec. i t ) .

QtOUCH screen per la gestione della sicurezza

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[email protected]

il conto di energia elettr i-ca e gas diventa sempre più alto.Ciò non dev’essere consi-derato “destino“! non sia-mo obbl igat i a subire que-sta spesa senza reagire.Con alcuni piccol i accorgi-menti s i possono abbassa-re i cost i del r iscaldamen-to della casa.le misure di r isparmio nOn devono avere neces-sariamente i l sapore della r inuncia. È suff ic iente sfruttare me-gl io l ’energia e el iminare i veri divoratori dell ’ener-gia elettr ica. Un fr igori fe-ro di nuova generazione o una altrettanto moderna lavastovigl ie, consumano almeno i l 40% in meno di un elettrodomestico che ha vent’anni di v i ta.Con i seguenti consigl i s i real izza una maggiore economia e si contribuisce anche alla coscienza (pul i-ta) verde. vediamo come si può r i-sparmiare energia elettr i-ca.

sapete quanta corren-te consuma i l vostro te-

levisore acceso o in modo “stand-by”? sempre nuove apparec-chiature si aggiungono, seppure con maggiore ef-f ic ienza energetica e i l consumo aumenta. Con un solo Kilowatt/ora si r iesce fare molto p.e. st irare per un ora, r iscal-dare 10 l i tr i d’acqua.

Cucinare pre-riscaldate i l forno solo, se r ichiesto dalla r i-cetta, altr imenti posate la torta nel forno freddo - c iò aiuta r isparmiare f ino al 20 % d’energia. si può sfruttare i l calore r imanente spegnendo i l forno dai 5-10 minuti pri-ma del tempo di cottura previsto.Fare attenzione che la di-mensione della pentola sia di un diametro simile al fornello/raggio del fuoco; usare sempre i l coperchio; una pentola priva di co-perchio consuma tre volte l ’energia di una coperta. si r isparmia energia cu-cinando con poco l iquido; in caso di cucina a vapore serve solamente 1/8 di ac-qua per chilogrammo.

Altri elettrodomesticimolti elettrodomestici con-sumano anche quando sem-brano spenti.nella cosidetta funzione stand-by il trasformatore è alimentato 24 ore su 24. tale modo consente la fa-ci le accensione p.e. con un telecomando. molt i d i-sposit iv i però consuma-no un’ inuti le ed eccessivo quantitat ivo di corrente

elettr ica. se non vengono ut i l izzat i per lungo tempo, si dovrebbero spegnere def init ivamente. nel caso non fossero munit i d i un interruttore, bisogna ut i-l izzare una presa mult i-pla (detta ciabatta) muni-ta di interruttore; questo vale per lettori dvd, Cd, ma anche i l monitor del computer ed alcuni com-puter stessi (desktop). Al-tr i consumatori sono gl i al imentatori di pC porta-t i l i che consumano anche quando i l laptop non è più attaccato. Come riconoscere i l mo-dus “stand-by“?Fate attenzione a lampa-dine di controllo, orologi digital i , controllate se i l d isposit ivo resta caldo o se si sente una vibrazione – tutto questo prova che consuma corrente.

CosI r i uscite ad ab bassar e le spese d i r iscaldam ento e en erg ia elettr i cadi Klaus Weissbach

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[email protected]

Cosa mi serve? Anzi , cosa ho… Un maglione Rosso, infeltr i to, improponi-bi le. no, non lo metto più! però che bello questo f iore st i l izzato dorato sul davanti , come stanno bene i l rosso e i l dorato in-sieme. deciso: non diventerai i l letto del gatto, manterrai la tua eleganza.Eleganza? Organza! Ho un pezzo di organ-za rosso, un rosso molto simile al maglio-ne f iorato dorato.Rosso, rosso come quel reggiseno che non ho mai usato, i l momento è arrivato caro reggiseno, anche tu potrai pavoneggiart i . E come? sezioniamo un reggiseno. Cosa ottengo? gancett i , elast ico, coppe, ferret-t i , p izzo, merlett i… bretelle!Allora facciamo le presentazioni: “Caro maglione Fiorato dorato, lei è Or-ganza Eleganza; genti le Organza Elegan-za, lui è maglione Fiorato dorato.”“Reggiseno bretelle, lui è maglione Fio-rato dorato, maglione Fiorato dorato lui è Reggiseno bretelle.”“Organza Eleganza lui è Reggiseno bre-telle, Reggiseno bretelle lei è Organza Eleganza.”maglione Fiorato dorato si apre a str isce per la fel ic i tà, Organza Eleganza si ver-gogna un po’ e si nasconde sotto di lui ma sull ’alto crea un motivo origami simpatico a cui s i unisce Reggiseno bretelle che con la sua forza t iene su un fantast ico abito per un eco-aperit ivo.

STORIA DI 3 PERFETTI ESTRANEIdi Cristiana Curreli

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