e1 la persona con problemi urologici - tumori della vescica
DESCRIPTION
Corso di Laurea in Infermieristica - 3° anno E1 Infermieristica specialisticaTRANSCRIPT
E1 INFERMIERISTICA CLINICA SPECIALISTICA La persona con problemi urologici
Tumori della Vescica
Mario ANTONINI (Infermiere Stomaterapista/Wound Care – Ambulatorio Stomie e Lesioni Cutanee – ASL11 Empoli
Tumori della Vescica: EPIDEMIOLOGIA
LA VESCICA
• La vescica è un organo cavo situato nella parte inferiore dell’addome che serve a conservare e rilasciare l’urina.
• E’ costituita da uno strato esterno muscolare che controlla la contrazione vescicale e da uno strato interno epiteliale che si definisce urotelio o epitelio di transizione.
Tumori della Vescica: EPIDEMIOLOGIA
2% Adenocarcinomi
(altamente invasivi)
Trattamento Follow-up Recidiva 50 –
80%
EPIDEMIOLOGIA
• 3 – 5% delle cause di morte per neoplasia
• 5 – 7% del totale di tutte le neoplasie
• 3 – 7 volte più frequente nel sesso maschile
• Paesi industrializzati
Tumori della Vescica: FATTORI DI RISCHIO
Età > 55 anni
Infezioni urinarie e vescicali
Calcoli renali e vescicali
Fumo di sigaretta
Dieta ricca di grassi
Esposizione a sostanze cancerogene sul posto di lavoro (parrucchieri, macchinisti,
tipografi, pittori, autisti di TIR, lavoratori di industrie della gomma, del ferro, della
plastica, del tessile, etc.)
Tumori della Vescica: SINTOMATOLOGIA
Sangue nelle urine (Ematuria 85% dei
casi)
Disuria, Pollacchiuria e Stranguria
Astenia e perdita di peso
Macroscopica (visibile a occhio nudo)
Microscopica (+ di 3-5 emazie per campo microscopico)
Tumori della Vescica: SINTOMATOLOGIA
NEFROLOGICHE
• Glomerulari, malattie cistiche del rene, necrosi papillare, infarto renale
UROLOGICHE
• Neoplasie, litiasi, IPB, UTI, traumi, corpi estranei
EMATOLOGICHE
• Mieloma, linfoma, drepanocitosi, coagulopatie, TAO
FACTIZIE
• Patologia vaginale e rettale
PSEUDO-EMATURIE
• Pigmenti e farmaci
IDIOPATICHE (10 – 20%)
“L’INDIVIDUAZIONE DI UN’EMATURIA NON CONCEDE ALCUNA LEGGEREZZA NELLA INTERPRETAZIONE, NESSUNA PIGRIZIA NELLE INDAGINI, NESSUNA
STUPIDAGGINE NELLE TERAPIE. L’EMATURIA NON SI TRATTA CON LA
DIETA, NE’ CON IL RIPOSO, NE’ CON GLI EMOSTATICI. ESSA ESIGE SOLO DI
ESSERE PRESA IN CONSIDERAZIONE.”
(Couvelaire)
Tumori della Vescica: SINTOMATOLOGIA
EMATURIA
INIZIALE Uretro-
Prostatica
TERMINALE Vescicale
TOTALE Renale
Ritenzione vescicale
Neoplasia vescicale o prostatica
Tamponamento vescicale
DISTURBI MINZIONALI IRRITATIVI
TBC, neoplasia vescicale
Adenoma e cancro prostatico, prostatiti
DOLORE GRAVATIVO O TIPO COLICA
Provenienza renale
Tumori della Vescica: DIAGNOSI
CITOLOGICO DELLE URINE (presenza di cellule
tumorali)
CISTOSCOPIA (Biopsia della lesione
tumorale)
Ecografia
RMN (infiltrazione)
TC (estensione linfonodale e organi
contigui)
D
I
A
G
N
O
S
I
Stadiazione del Tumore
Estensione del
Tumore
Prognosi
TERAPIA
G1 (Tumore ben
differenziato)
G2 (Tumore mediament
e differenziat
o)
G3 (Tumore scarsament
e differenziat
o)
G4 (Indifferenzi
ato)
pT1 (Non supera la
lamina propria)
pT2 (Infiltrazione superficiale
del muscolo)
pT3 (Infiltrazione profonda del
muscolo)
pT4 (Infiltrazione degli organi circostanti)
Tumori della Vescica: DIFFUSIONE
CANCRO (Vescica)
Linfonodi
Sangue
Contiguità
Organi bersaglio (Polmoni, Fegato, Ossa, Cervello)
Tumori della Vescica: TRATTAMENTO
Tumori dal 1° al 3° stadio CHIRURGIA (eventuali altri trattamenti)
Piccoli Tumori Tumori superficiali
TURBT (Transurethral
Resection of the Bladder Tumor)
CISTECTOMIA PARZIALE IMMUNOTERAPIA
Tumori della Vescica: TRATTAMENTO
Grossi Tumori
CISTECTOMIA RADICALE
RESERVOIR URINARIO CONTINENTE
NEOVESCICA URETEROCUTANEOSTOMIA
(UCS) URETEROILEOCUTANEOSTOMIA
(UICS)
CHEMIOTERAPIA RADIOTERAPIA
Tumori della Vescica: TRATTAMENTO
RADIOTERAPIA
Neoadiuvante (prima della Cistectomia)
Post-operatoria
Palliativa (neoplasie inoperabili)
Tumori della Vescica: TRATTAMENTO
CHEMIOTERAPIA
Instillazioni endovescicali post-TURV (Mitomicina, BCG)
Adiuvante (post cistectomia radicale)
Palliativa (neoplasie inoperabili)
IMMUNOTERAPIA ENDOVESCICALE CON BCG
Tumori della Vescica: INSTILLAZIONI ENDOVESCICALI CON BCG
INDICAZIONI
• A seguito di un intervento endoscopico di resezione di Neoplasia superficiale della vescica può rendersi necessaria l’instillazione vescicale con BCG (BACILLO DI CALMETTE-GUERIN) al fine di eradicare o rallentare la progressione della malattia.
AZIONE
• Il Bacillo di Calmette-Guerin agisce provocando una reazione infiammatoria della vescica. Le cellule tumorali vengono poi eliminate attraverso la desquamazione e le urine. Il BCG agisce anche stimolando il sistema immunitario.
SOMMINISTRAZIONE
• Dopo 30/40 giorni dall’intervento endoscopico.
• 6 instillazioni endovescicali settimanali.
• Dopo 30/40 giorni dall’ultima instillazione controllo endoscopico.
• Se negativa, ciclo di mantenimento mensile.
Tumori della Vescica: INSTILLAZIONI ENDOVESCICALI CON BCG
PRIMA DELL’INSTILLAZIONE
• Antibiotico terapia
• 4 ore prima dell’instillazione evitare alimenti contenenti CAFFEINA
• Non bere nelle 2 ore antecedenti l’instillazione
SOMMINISTRAZIONE
• Far urinare il paziente
• A paziente in posizione supina si instilla il medicinale attraverso un catetere
• Il farmaco deve essere trattenuto in vescica per 2 ore (non di più!)
• Alternare le posizioni (in piedi, supino, fianco destro, fianco sinistro, prono, variando ogni 15 minuti) per far entrare in contatto il farmaco con tutta la parete vescicale
PRECAUZIONI
• Evitare di urinare in luoghi pubblici
• Urinare stando seduti
• Per le prime 5/6 ore dopo il trattamento versare Candeggina nel water e lasciarla agire per 15 minuti
• Lavarsi area genitale e mani dopo la minzione
• Dopo 2 ore dalla somministrazione del farmaco e per 24 ore bere abbondantemente
• Non fare sforzi fisici per le 24/48 ore successive l’instillazione
Tumori della Vescica: INSTILLAZIONI ENDOVESCICALI CON BCG
• Irritazione data dal farmaco
BRUCIORE ALLA MINZIONE
• Compaiono dopo 2/3 instillazioni
FREQUENZA ED URGENZA ALLA
MINZIONE
• Azione del farmaco SANGUE O FRAMMENTI DI
TESSUTO NELLE URINE
• Compare dopo 4 ore e dura 24/48 ore MALESSERE
• 38°/39° nelle prime 24 ore
FEBBRE
C
O
M
P
L
I
C
A
N
Z
E
1
SE
TT
IM
AN
A Dopo 48
ore il paziente
può riprendere le proprie
attività
CHEMIOTERAPIA ENDOVESCICALE CON EPIRUBICINA
Tumori della Vescica: CHEMIOTERAPIA ENDOVESCICALE CON EPIRUBICINA
INDICAZIONI
• A seguito di un intervento endoscopico di resezione di Neoplasia superficiale della vescica può rendersi necessaria l’instillazione vescicale con un farmaco chemioterapico che è l’EPIRUBICINA al fine di eradicare o rallentare la progressione della malattia.
AZIONE
• L’Epirubicina ha una azione locale sulla vescica, distruggendo il tessuto e rallentando la crescita delle cellule tumorali.
SOMMINISTRAZIONE
• Dopo 30/40 giorni dall’intervento endoscopico.
• 8 instillazioni endovescicali settimanali.
• Dopo 30/40 giorni dall’ultima instillazione controllo endoscopico.
• Se negativa, ciclo di mantenimento mensile.
PRIMA DELL’INSTILLAZIONE
• Antibiotico terapia
• 4 ore prima dell’instillazione evitare alimenti contenenti CAFFEINA
• Non bere nelle 2 ore antecedenti l’instillazione
SOMMINISTRAZIONE
• Far urinare il paziente
• A paziente in posizione supina si instilla il medicinale attraverso un catetere
• Il farmaco deve essere trattenuto in vescica per 1 ora (non di più!)
• Alternare le posizioni (in piedi, supino, fianco destro, fianco sinistro, prono, variando ogni 15 minuti) per far entrare in contatto il farmaco con tutta la parete vescicale
PRECAUZIONI
• Evitare di urinare in luoghi pubblici
• Urinare stando seduto
• Lavarsi area genitale e mani dopo la minzione
• Dopo 2 ore dalla somministrazione del farmaco e per 24 ore bere abbondantemente
• Non fare sforzi fisici per le 24/48 ore successive l’instillazione
Tumori della Vescica: CHEMIOTERAPIA ENDOVESCICALE CON EPIRUBICINA
• Irritazione data dal farmaco
BRUCIORE ALLA MINZIONE
• Compaiono dopo 2/3 instillazioni FREQUENZA ED
URGENZA ALLA MINZIONE
• Il farmaco instillato è di colore rosso
URINE COLOR ROSSO
C
O
M
P
L
I
C
A
N
Z
E
1
SE
TT
IM
AN
A Dopo 48
ore il paziente
può riprendere le proprie
attività
Tumori della Vescica: CHEMIOTERAPIA ENDOVESCICALE CON EPIRUBICINA
LE UROSTOMIE
Tumori della Vescica: UROSTOMIE
La parola “UROSTOMIA” deriva dal termine greco “STOMATOS = bocca, apertura”
Con il termine urostomia si intende una condizione anatomica per la quale le urine
vengono derivate all’esterno attraverso operazioni chirurgiche che creano una continuità con l’esterno del bacinetto
renale (Nefrostomia), della vescica alla cute (Epicistostomia) delle vie escretrice,
uretere, direttamente all’esterno (Ureterocutaneostomia) o indirettamente
mediante interposizioni di un tratto intestinale (Ureteroileocutaneostomia).
Tumori della Vescica: UROSTOMIE
LE UROSTOMIE POSSONO ESSERE CLASSIFICATE IN
• Dirette (se un tratto delle vie urinarie è abboccato alla cute)
• Indirette (se viene interposto un segmento intestinale con o senza interruzione della continuità intestinale).
• Temporanee o Definitive (in base alla durata della stessa).
• Interne o esterne.
• Non continenti: Nefrostomia, epicistostomia, UreteroCutaneoStomia (UCS), UreteroIleoCutaneoStomia (UICS).
• Continenti: con svuotamento ortotopico (Neovescica o Vescica Ortotopica); con cateterizzazioni intermittenti (Neovescica Eterotopica).
Tumori della Vescica: UROSTOMIE
DERIVAZIONI URINARIE INCONTINENTI Rappresentano le prime e più eseguite derivazioni urinarie dimostrandosi facili e soddisfacenti sistemi di drenaggio urinario, pur comportando una profonda alterazione dell'immagine corporea e della qualità di vita del paziente.
• URETEROCUTANEOSTOMIA: Diretta bilaterale. Con anastomosi ureterale a “Y” ed unica stomia cutanea. Con anastomosi cutanea a “canna di fucile”.
• CONDOTTO ILEALE (BRICKER 1950): ureteroileostomia ed ileocutaneostomia (semplice esecuzione, alte pressioni all'interno dell'ansa).
• CONDOTTO COLICO (MOGG 1967): con utilizzo di sigma o di trasverso (semplice esecuzione, ampie urocutaneostomie, dislocamento da campo di possibile radioterapia).
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
ACCERTAMENTO PRE-OPERATORIO
• Valutazione della funzione
• Cardiopolmonare
• Valutazione dello stato nutrizionale
• Identificazione delle informazioni e delle istruzioni da dare al pz. e ai familiari
Percezione di se Autostima
Integrità fisica Stato mentale
Abilità manuale Capacità di coordinazione
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
“NIL BY MOUTH9”
• Prevenire nausea e vomito nel post-operatorio
• Protezione dell’anastomosi chirurgica
• Il digiuno diminuisce la quantità di Collagene presente nella ferita anastomotica
ALIMENTAZIONE PRECOCE
• Il piccolo intestino recupera le sue funzioni dopo 4-8 ore
• L’alimentazione entro le 24 ore è tollerata e gli alimenti vengono assorbiti
• L’alimentazione aumenta la forza ed il deposito di collagene nella ferita anastomotica
• L’alimentazione Enterale è associata ad un miglioramento della guarigione delle ferite
• L’alimentazione Enterale precoce riduce la frequenza delle setticemie
Lewis SJ, Egger M, Sylvester PA, Thomas S. “Early enteral feeding versus ‘Nil by mouth’ after gastrointestinal surgery: systematic
review and meta-analysis of controlled trials”. BMJ 2001; 323: 1-5.
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
L’Apparato Gastro-Intestinale è anche un organo
metabolico ed immunologico che serve come una
barriera contro gli organismi e gli antigeni che vivono
nel suo interno11.
La concentrazione batterica all’interno del cieco
raggiunge la cifra di 1012 organismi per millilitro di feci.
Sangue portale e linfonodi mesenterici sono solitamente
sterili e questo sottolinea l’efficacia della barriera
intestinale.
MACFIE J. “Current status of bacterial translocation as a cause of surgical sepsis”. British Medical Bullettin 2004; 71: 1-11.
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
Il confezionamento di una DIGIUNOSTOMIA in ambito
operatorio consente una ripresa precoce DELL’ALIMENTAZIONE
ENTERALE in pazienti che non saranno in grado di alimentarsi
per un lungo periodo dopo la Chirurgia addominale (es. HIPEC
CHEMIOIPERTERMIA INTRAPERITONEALE INTRAOPERATORIA).
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
• TRASLOCAZIONE BATTERICA: è definita come il passaggio di BATTERI dal
tratto GASTROINTESTINALE verso siti EXTRA-INTESTINALI STERILI, come ad
esempio il COMPLESSO DEI LINFONODI MESENTERICI, Fegato, Milza, Reni e
Torrente Ematico2.
Berg RD, Garlington AW. “Translocation of certain indigenous bacteria from the gastrointestinal tract to the mesenteric lymph
nodes and other organs in a gnotobiotic mouse model”. Infect Immun 1979; 23:403-11.
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
1. La Traslocazione Batterica si verifica negli umani.
2. Prevalenza del 15% nella chirurgia d’elezione; più frequentemente nei pazienti con occlusione intestinale e immunocompromessi
3. La Traslocazione Batterica è associata con un incremento dell’incidenza delle complicanze settiche.
4. Associazione tra flora batterica intestinale e infezioni nosocomiali (Apparato Gastro-Intestinale come riserva di batteri ed endotossine).
3Sedman PC, MacFie J, Sagar P et al.
(1994) “The prevalence of gut
translocation in humans”.
Gastroenterology, 107, 643-649.
4MacFie J, O’Boyle CJ, Mitchell CJ et al. (1999)
“Gut origin of sepsis: a prospective study
investigating associations between
bacterial translocation, gastric microflora
and septic morbidity”. Gut, 45, 223-228.
5Emori TG, Gaynes RP (1993) “An overview of nosocomial
infections, including the role of the microbiology laboratory” Clin
Microbiol Rev, 6, 428-444.
6Marschall JC, Christou NV, Meakins JL (1993) “The gastrointestinal tract; the undrained abscess of multiple
organ failure”. Ann Surg, 218, 111.119.
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
E’ un sistema di regolazione trascrizionale dipendente dalla densità cellulare, ovvero un meccanismo che molte
cellule batteriche della stessa specie utilizzano per comunicare tra di loro. Questo meccanismo viene attivato
quanto la concentrazione di molecola segnale all'interno di cellule della popolazione batterica è alta. In questo modo la molecola si legherà all'attivatore trascrizionale, che a
sua volta attiverà o reprimerà una serie di geni, determinando l'attivazione o lo spegnimento di vie
metaboliche o processi cellulari specifici13.
QUORUM SENSING
Spoering AL, Gilmore MS “Quorum Sensing and DNA release in bacterial biofilms”. Current opinion in microbiology, Elsevier 2006, 9: 133-
137
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
• Il BIOFILM è meglio descritto come un derivato
microbico, caratterizzato da una comunità sessile di
cellule irreversibilmente attaccate ad un substrato, ad
una interfaccia oppure tra loro, immerse in una matrice
di Sostanza Polimerica Extracellulare (EPS) che loro
stessi hanno prodotto. Le cellule del Biofilm esibiscono
un fenotipo alterato con riguardo al tasso di crescita ed
al gene trascrizionale quando si confronta con le loro
libere controparti15.
• I Biofilms proteggono i microrganismi dalle
perturbazioni esterne, permettendo la comunicazione
tra microbi e maggiore virulenza.
BIOFILM
Rodney MD, Costerton JW “Biofilms: survival mechanism of clinically relevant microrganisms”. Clinical Microbiology Reviews, April 2002.
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
• L’INFEZIONE è stata definita come l’acquisizione di un microbo da parte di un
ospite, per distinguerla dalla malattia, che è la manifestazione clinica di un danno
derivante dall’interazione ospite-patogeno.
PATOGENICITA’: capacità del microrganismo di provocare una malattia
VIRULENZA: capacità del microrganismo di provocare effetti nocivi nell’ospite
• Trovare un ospite suscettibile
• Accesso a un tessuto bersaglio idoneo
• Evadere i meccanismi di difesa
L’INFEZIONE
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA PRE-OPERATORIO
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Ansia motivata dalla conoscenza anticipata della perdita dell’integrità fisica
Deficit nutrizionale
(Carenze nutrizionali, Enterite da radiazioni, Cachessia tumorale)
Carenza di informazioni, sull’intervento e sull’assistenza
Mantenimento autonomia, mantenimento abitudini di vita.
Esprimere preoccupazioni e paure
Incontro con Stomaterapista e pz. stomizzati
Dietista.
Nutrizione enterale e parenterale.
Idratazione.
Consulenza Enterostomista.
Disegno pre-operatorio.
Sessualità.
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
1. Ansia correlata a mancanza di conoscenze sulla cura della stomia e percezione dei suoi effetti negativi sullo stile di vita.
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
RACCOMANDAZIONE 3
Consultare il team interdisciplinare per la valutazione e gli interventi necessari per i clienti o perchi è già portatore di stomie.
Livello dell’evidenza IV
RACCOMANDAZIONE 4
Disegnare un piano di cura accettabile tra il cliente/famiglia e operatori sanitari, nel quale si ottimizzi la salute e l’auto efficacia nella gestione della stomia.
Livello dell’evidenza III
RACCOMANDAZIONE 5
A tutti i pazienti che richiedono l’intervento chirurgico è necessario effettuare una formazione pre-operatoria, anche alla famiglie.
Livello dell’evidenza Ib
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Il Disegno pre-operatorio
(Stoma-siting) OBIETTIVI
• Individuare il punto ideale in cui verra’ confezionata la stomia
• Favorire la gestione autonoma dello stoma-care
• Prevenire le complicanze da mal posizionamento
• Favorire l’adesione e il mantenimento in situ del sistema di raccolta
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
RACCOMANDAZIONE 6
Dovrebbe essere compiuto un segno sul sito in cui viene effettuata la stomia a tutti i clienti chedevono sottoporsi alla chirurgia.
Livello dell’evidenza IIa
DISEGNO PREOPERATORIO
Si applica nelle persone candidate a interventi chirurgici di
cistectomia radicale con deviazione urinarie (ureterocutaneostomie, ureteroiloestomia), resezione intestina ( Ileostomia,
colostomie ) sia temporanea che definitiva.
Materiale occorrente
• Penna dermografica
• Pennarello indelebili
• Bollino adesivo
• Placca e sacchetto
• Acqua e sapone
• Asciugamano
• Cintura
• Sacchetto per rifiuti
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Invitare il paziente a distendersi sul lettino con un cuscino sotto la testa e le braccia distese lungo i fianchi del corpo (TENERE LE BRACCIA SOTTO LA TESTA PORTA L’ADDOME IN UNA POSIZIONE PIÙ ELEVATA PROVOCANDO UN ERRORE NEL POSIZIONAMENTO DELLO STOMA)
Esaminare l’addome
Localizzare il Muscolo Retto Addominale (È IL MUSCOLO CHE AIUTA AD ALZARE LA TESTA DAL CUSCINO. QUINDI, INVITARE IL PAZIENTE A FARE QUESTA PROCEDURA)
Localizzare il sito più appropriato per lo stoma
Invitare il paziente a svolgere alcuni movimenti (in piedi, seduto, piegato, ecc.)
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
2 1
3 4
5 6 7
Collocamento della stomia la corretta posizione sarà lontana da:
Margine costale
Ombelico
Cicatrici pregresse
Pieghe adipose
Linea della vita
Ferita chirurgica
Cresta iliaca
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Si dovra’ inoltre tener conto di:
Un errato posizionamento puo’ diventare un grave impedimento per le attivita’ lavorative, sportive, e di
relazione del paziente
Abitudini di vita
Abbigliamento
Religione
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
• In queste culture, tradizionalmente, la mano sinistra viene utilizzata per le operazioni di igiene/pulizia, mentre la mano destra viene utilizzata per mangiare e afferrare gli oggetti.
SUD ASIATICI E
MUSULMANI
• Lo stoma posizionato al di sotto dell’ombelico può causare distress. Se posizionato al di sopra diventa accettabile.
MUSULMANI
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
1. Dai punti di repere, da tenere presenti nel posizionamento della stomia, seguendo la linea alba, si tracciano delle linee di congiunzione dall’apofisi xyfoidea al pube
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
2. TRA APOFISI XIFOIDEA E MARGINE COSTALE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
3. TRA MARGINI COSTALI E OMBELICO
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
4. TRA OMBELICO E CRESTE ILIACHE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
5. TRA CRESTE ILIACHE E PUBE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
INDIVIDUAZIONE DEL PUNTO DI REPERE TENENDO CONTO DEL MUSCOLO RETTO ADDOMINALE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
UN ERRATO POSIZIONAMENTO PUÒ DIVENTARE UN GRAVE IMPEDIMENTO PER LE ATTIVITÀ LAVORATIVE, SPORTIVE, E DI RELAZIONE DEL PAZIENTE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
RISULTATI ATTESI
È meno ansioso per l’intervento e per la perdita
dell’integrità corporea?
• Comunica i suoi timori ai sanitari e ai familiari
• Mantiene un atteggiamento positivo riguardo l’intervento e i suoi risultati
Mostra un adeguato stato nutrizionale
• Si nutre a sufficienza prima dell’intervento
• Mantiene un peso stabile
• Spiega il razionale della nutrizione enterale o parenterale totale
• Mostra un normale turgore cutaneo, membrane mucose ben idratate, una produzione urinaria adeguata e assenza di sete eccessiva
Mostra di essere informato sulla procedura chirurgica e sul decorso post-operatorio
• Sa quali limitazioni deriveranno dall’intervento
• Descrive l’ambiente in cui si troverà nell’immediato post-operatorio (SNG, drenaggi, strumentazione, sorveglianza infermieristica
• Effettua esercizi respiratori (respiri profondi, colpi di tosse) ed esercizi con i piedi
Tumori della Vescica: PIANO DI ASSISTENZA POST-OPERATORIO
ACCERTAMENTO POST-OPERATORIO
• Controllo cateteri ureterali
• Controllo dei drenaggi
• Controllo del dolore
• Controllo della ferita chirurgica
• Controllo della stomia urinaria
Pervietà Misurazione del volume urinario Valutazione del liquido drenato
(quantità/qualità) Terapia antalgica
Misurazione attraverso utilizzo di scale apposite (NRS, VRS, VAS)
Terapia antalgica
Valutazione attraverso scale apposite (Southampton Wound
Assessment Scale, ASEPSIS score)
Medicazione (medicazioni avanzate, TPN, tempo di cambio)
Valutazione delle complicanze stomali e peristomali attraverso l’utilizzo di scale apposite (SACS)
Eventuali trattamenti
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POST-OPERATORIE
SCALE DI VALUTAZIONE PER LE INFEZIONE DEL SITO CHIRURGICO
SCALA PER LA VALUTAZIONE DELLE FERITE IN CHIRURGIA CARDIOTORACICA
SCALA PER LA VALUTAZIONE DELLE FERITE A SEGUITO DI INTERVENTI CHIRURGICI SULLE ERNIE
“Non esiste una singola medicazione adatta a tutti i tipi di ferita né
tantomeno a tutte le fasi di una ferita stessa…”
T.D. Turner, 1984
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Dry
Wet
Necrotic Slough
y Ephiteliasing Granulating
Moist Debride
Absorbe Protect & hydrate
timing della lesione
Idrogel + Alginato Alginato + Ag
Idrofibra + Ag
Alginato + Ag
Idrofibra + Ag
Idrocolloide
Medicazioni ogni 24/48h (essudato +++/++)
Medicazioni ogni 48/72h
(essudato ++/+)
Medicazioni ogni 72h/7gg (essudato +/-)
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
DEISCENZA FERITA CHIRURGICA LAPAROTOMICA POST-INTERVENTO DI CISTECTOMIA RADICALE
GESTIONE DEISCENZA CON MEDICAZIONI AVANZATE
GESTIONE DEISCENZA CON TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA
DEISCENZA CHIRURGICA DOPO IL TRATTAMENTO CON TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Identificazione delle condizioni della cute peristomale
RACCOMANDAZIONE n.9
Valutare lo stoma immediatamente dopo l’intervento e le condizioni della cute stomale/peristomale con ogni
misuratore utilizzando uno strumento per la classificazione validato per monitorare le complicanze.
Livello dell’evidenza IV
Studio Alterazioni Cutanee Stomali (SACS)
Gestione delle Alterazioni Cutanee Peristomali
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Fattori di rischio
RACCOMANDAZIONE n.10
Identificare i fattori di rischio che influenzano le complicazioni stomali e peristomali .
Livello dell’evidenza III
• Malattie di base e Co-Morbidità
• Farmaci
• Conoscere/Identificare i meccanismi/segni e sintomi dell’Infezione
Gestione delle Alterazioni Cutanee Peristomali
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Gestione delle Alterazioni Cutanee Peristomali
Terapia per l’Alterazione Cutanea Peristomale
RACCOMANDAZIONE n.3
Consultare il team interdisciplinare per la valutazione e gli interventi necessari per i nuovi pazienti o per chi è già
portatore di stomia.
Livello dell’evidenza IV
• Dermatologo
• Esperto in Wound Care
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
ERITEMA
• Un eritema di grado severo può essere definito come un arrossamento doloroso diffuso intorno ad una ferita
DISCOLORAZIONE CUTANEA
• I disordini della pigmentazione cutanea sono condizioni in cui la pelle appre più chiara o più scura del normale, a chiazze oppure discolorata
TERMINOLOGIA
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
EROSIONE
• L’erosione è la perdita di alcuni o di tutti gli strati dell’epidermide (deriva dal termine latino “Erodere”, che significa corrodere, consumare).
TERMINOLOGIA
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
ULCERAZIONE
• L’Ulcera è una piaga della cute oppure di una membrana mucosa, accompagnata dalla disintegrazione del tessuto. L’ulcera può risultare come una completa perdita di tessuto dell’epidermide e spesso porzioni del derma fino al grasso sottocutaneo.
TERMINOLOGIA
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
TESSUTO DI GRANULAZIONE
• A volte il tessuto di granulazione “cresce troppo” al di sopra della superficie della lesione. Questo tessuto viene definito con i termini inglesi di “Hypergranulation tissue” oppure di “Overgranulation tissue”.
• Il tessuto di Ipergranulazione è definito come un eccesso di tessuto di granulazione rispetto a quello richiesto per la guarigione della lesione.
TERMINOLOGIA
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POST-OPERATORIE
SCALE DI VALUTAZIONE PER LE COMPLICANZE PERISTOMALI
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
L1
LESIONE IPEREMICA
(arrossamento peristomale senza perdita di sostanza)
CLASSIFICAZIONE SACS
• L1 LESIONE IPEREMICA - ARROSSAMENTO PERISTOMALE SENZA PERDITA DI SOSTANZA
• L2 LESIONE EROSIVA - perdita di sostanza sino e non oltre il derma
• L3 LESIONE ULCERATIVA - Oltre il derma
• L4 LESIONE ULCERATIVA - Fibrinosa/necrotica
• LX LESIONE PROLIFERATIVA - granulomi, depositi di ossalati, neoplasie
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
L2
LESIONE EROSIVA
Con perdita di sostanza sino e non oltre il derma
CLASSIFICAZIONE SACS
• L1 LESIONE IPEREMICA - arrossamento peristomale senza perdita di sostanza
• L2 LESIONE EROSIVA - PERDITA DI SOSTANZA SINO E NON OLTRE IL DERMA
• L3 LESIONE ULCERATIVA - Oltre il derma
• L4 LESIONE ULCERATIVA - Fibrinosa/necrotica
• LX LESIONE PROLIFERATIVA - granulomi, depositi di ossalati, neoplasie
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
L3
LESIONE ULCERATIVA
Oltre il derma
CLASSIFICAZIONE SACS
• L1 LESIONE IPEREMICA - arrossamento peristomale senza perdita di sostanza
• L2 LESIONE EROSIVA - perdita di sostanza sino e non oltre il derma
• L3 LESIONE ULCERATIVA - OLTRE IL DERMA
• L4 LESIONE ULCERATIVA - Fibrinosa/necrotica
• LX LESIONE PROLIFERATIVA - granulomi, depositi di ossalati, neoplasie
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
L4
LESIONE ULCERATIVA
Fibrinosa/necrotica
CLASSIFICAZIONE SACS
• L1 LESIONE IPEREMICA - arrossamento peristomale senza perdita di sostanza
• L2 LESIONE EROSIVA - perdita di sostanza sino e non oltre il derma
• L3 LESIONE ULCERATIVA - Oltre il derma
• L4 LESIONE ULCERATIVA - FIBRINOSA/NECROTICA
• LX LESIONE PROLIFERATIVA - granulomi, depositi di ossalati, neoplasie
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
LX
LESIONE PROLIFERATIVA
(granulomi, depositi di ossalati, neoplasie)
CLASSIFICAZIONE SACS
• L1 LESIONE IPEREMICA - arrossamento peristomale senza perdita di sostanza
• L2 LESIONE EROSIVA - perdita di sostanza sino e non oltre il derma
• L3 LESIONE ULCERATIVA - Oltre il derma
• L4 LESIONE ULCERATIVA - Fibrinosa/necrotica
• LX LESIONE PROLIFERATIVA - GRANULOMI, DEPOSITI DI OSSALATI, NEOPLASIE
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE PRE-OPERATORIE
TOPOGRAFIA (T)
Prospettiva dell’operatore
- I = Superiore sinistro
- II = Superiore destro
- III = Inferiore destro
- IV = Inferiore sinistro
- V = Tutti i quadranti
Paziente in piedi davanti all’operatore
L’ordine di lettura dei quadranti intorno alla stomia parte dal quadrante
superiore sinistro (TI) e termina con il quadrante inferiore sinistro (TIV), in senso
orario.
CLASSIFICAZIONE
L3 Lesione ulcerativa oltre il derma
TIII - IV
CLASSIFICAZIONE
LX Lesione proliferative (granulomi, depositi di ossalati, neoplasie)
TV
CLASSIFICAZIONE
L1 Lesione iperemica (arrossamento peristomale senza perdita di sostanza)
TV
CLASSIFICAZIONE
LX Lesione proliferative (granulomi, depositi di ossalati, neoplasie)
TII - III
CLASSIFICAZIONE
L4 Lesione ulcerativa fibrinosa/necrotica
TI - III - IV
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POST-OPERATORIE
Rischio di perdita dell’integrità cutanea peristomale
Dolore dovuto all’incisione chirurgica
Disagio psicologico dovuto al cambiamento dell’immagine corporea dovuto alla presenza della stomia
Possibili problemi sessuali dovuti ad alterazioni anatomiche e fisiologiche
Disponibilità di presidi di raccolta e accessori idonei. Valutazione dello Stomaterapista. Adeguato stoma-care.
Somministrazione di antidolorifici. Utilizzo di scale di valutazione del dolore per il monitoraggio.
Educazione alla gestione della stomia (stoma-care).
Scambio di emozioni tra paziente e coniuge. Coinvolgimento di altri pazienti stomizzati. Eventuale aiuto farmacologico/urologico.
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POST-OPERATORIE
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
1. Rischio elevato di alterazione del modello di sessualità, correlato a disfunzione erettile (uomo) o ad inadeguata lubrificazione vaginale (donna).
2. Rischio elevato di isolamento sociale, correlato ad ansia per possibile presenza di odore e perdite di urine dal sacchetto di raccolta.
3. Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico, correlato a insufficiente conoscenza della procedura per l’applicazione del sacchetto di raccolta, dell’irrigazione della stomia, della cura della cute peristomale, della cura della ferita e dell’inclusione della cura della stomia nelle attività di vita quotidiane.
Tumori della Vescica: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POST-OPERATORIE
RISULTATI ATTESI
Mantiene l’integrità cutanea
• Preserva l’integrità della cute attraverso un corretto stoma-care
• Non accusa bruciore o dolore nell’area peristomale
• Descrive gli interventi da attuare in grado di alterazione cutanea peristomale
Mostra una maggiore conoscenza del presidio di raccolta da stomia
• Partecipa allo stoma-care ed alla sostituzione/gestione del presidio di raccolta
• Descrive le alterazioni anatomiche dovute all’intervento chirurgico
• Identifica i possibili problemi, segni e sintomi da riferire al medico e all’infermiere
Dimostra di non sentirsi menomato
• Esprime l’accettazione della stomia
• Dimostra una accresciuta autonomia nello stoma-care
• Mostra di accettare aiuto da parte del personale sanitario, dei familiari e di altri pazienti stomizzati.
Affronta i problemi relativi alla sfera sessuale
• Esprime i problemi dovuti all’alterazione della sessualità e della funzione sessuale
• Discute dei problemi relativi alla sessualità con un coniuge o con lo specialista
È sufficientemente informato per occuparsi
dell’autoassistenza
• Provvede efficacemente all’autoassistenza
• Pone domande relative all’autoassistenza e alla prevenzione delle complicanze
Tumori della Vescica: URETEROCUTANEOSTOMIA (UCS)
URETEROCUTANEOSTOMIA (UCS)
• Diretta bilaterale. Con anastomosi ureterale a “Y” ed unica stomia cutanea.
Consiste nell’abboccamento diretto dell’uretere alla cute, la via urinaria viene derivata all’esterno
mediante anastomosi (collegamento) diretta o permanente dei due ureteri alla parete
addominale (su ciascun lato o bilateralmente). Nel lume dei due ureteri saranno posizionati due sottili
cateteri al fine di mantenere la pervietà della stomia.
Tumori della Vescica: URETEROCUTANEOSTOMIA (UCS)
INDICAZIONI
• Dopo interventi di cistectomia radicale per tumori avanzati
• Derivazione palliativa
• Necessità di derivazione rapida intraoperatoriamente
Tumori della Vescica: URETEROCUTANEOSTOMIA (UCS)
CATETERI URETERALI
PROCEDURA
UCS
UICS
1. Lavaggio sociale delle mani si si
2. Far assumere alla persona la posizione supina si si
3. Indossare i guanti si si
4. Predisporre il contenitore dei rifiuti si si
5. Rimuovere il presidio in situ staccando la placca dall’alto verso il basso tendendo e umidificando la cute si si
6. Chiudere i tutori stomali con pinze Klemmer a circa dalla stomia si si
7. Inserire nel lume o appoggiare sulla stomia un tampone di garza si
8. Detergere la cute peristomale con movimenti circolari partendo dall’esterno verso la stomia si
9. Detergere la cute peristomale a raggera partendo dalla giunzione muco-cutanea della stomia verso l’esterno si
10. Asciugare la cute tamponando con garza o panno carta si si
11. Misurare il diametro della stomia con il calibratore si
12. Ritagliare il foro della placca per adattarlo al diametro della stomia si
13. Applicare pasta barriera sulla giunzione muco-cutanea si si
14. Lasciare asciugare per 30 secondi si si
15. Modellare la pasta con garza umidificata con acqua si si
16. Rimuovere il tampone di garza si
17. Togliere le Klemmer si si
18. Introdurre i tutori all’interno del foro della placca si si
19. Rimettere le Klemmer si si
20. Rimuovere la pellicola che protegge l’adesivo si si
21. Chiudere con l’apposito morsetto il fondo della sacca aperta
22. Chiudere il rubinetto di scarico o agganciarlo ad una sacca di raccolta graduata si si
23. Piegare a metà la superficie adesiva della sacca monopezzo si
24. Appoggiare il margine inferiore del foro pretagliato al margine inferiore del bordo della stomia si
25. Completare l’adesione della sacca dal basso verso l’alto si
26. Accostare il bordo inferiore della placca al margine inferiore del bordo della stomia si si
27. Completare l’adesione della placca dal basso verso l’alto si si
28. Introdurre i tutori nella sacca al di sopra della valvola antireflusso rimovendo le pinze Klemmer si si
29. Agganciare la sacca di raccolta alla placca si si
30. Togliere i guanti si si
31. Lavaggio sociale delle mani si si
PROTOCOLLO 1
Tempi
Per l’applicazione della procedura: 15 minuti Durata complessiva del trattamento 24 giorni, rilevazioni ogni 6 giorni
Sostituzione del presidio
In assenza di indicazioni specifiche di ordine diagnostico o terapeutico, la sostituzione va effettuata come segue
UCS
UICS
Sistema 2 pezzi si si
Sostituzione della placca ogni 48 ore si si
Sostituzione della placca ogni 72 ore
Sostituzione della sacca ogni 24 ore si si
Sostituzione della sacca 2 volte al giorno
Sistema monopezzo si
Sostituzione ogni 24 ore si
Sostituzione 2 volte al giorno
Tumori della Vescica: PROTOCOLLO DI GESTIONE URETEROCUTANEOSTOMIA (UCS)
COSA PREPARARE…
• Sacchetto per rifiuti
• Placca e sacca di raccolta
• 2 pinze Klemmer o 2 mollette
• Acqua tiepida potabile
• Sapone neutro
• Panno carta o garza non sterile
• Pasta barriera
• Asciugamano piccolo morbido
COME PROCEDERE…
• Lavarsi le mani
• Staccare la sacca dall’alto verso il basso tendendo ed umidificando la cute
• Chiudere i tutori stomali con le pinze o con le mollette a circa 2 centimetri dalla stomia
• Detergere la cute attorno alla stomia con movimenti circolari partendo dall’esterno verso la stomia
• Asciugare la zona detersa tamponando con panno di carta o asciugamano piccolo
• Applicare pasta barriera attorno alla stomia
• Lasciare asciugare la pasta per almeno 30 secondi
• Modellare la pasta con garza umidificata con acqua
• Rimuovere le pinze o le mollette
• Inserire i tutori nel foro della placca
• Chiudere i tutori con le pinze o le mollette
• Chiudere il rubinetto di scarico della sacca
• Accostare il bordo inferiore della placca al di sotto del bordo della stomia
• Infilare i tutori nella sacca
• Rimuovere le pinze o le mollette
• Completare l’adesione della sacca dal basso verso l’alto
• Agganciare la sacca di raccolta alla placca
• Sostituire la sacca 1 volta al giorno
• Sostituire la placca ogni 48 ore
• Svuotare la sacca al bisogno aprendo il rubinetto (la sacca non deve mai essere piena oltre la metà del sacchetto)
• Lavarsi le mani
Tumori della Vescica: URETEROCUTANEOSTOMIA (UCS)
COMPLICANZE PERISTOMALI
Complicanze Stomali
MALPOSIZIONAMENTO
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
Scorretto posizionamento dello stoma situato in una sede tale da rendere
difficoltose o impossibili le manovre di
gestione
Plica cutanea
Plica cutanea
Stomie ravvicinate
Drenaggio
Drenaggio
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
CAUSE
• Errata o mancata valutazione pre-operatoria (Disegno pre-operatorio)
• Posizionamento dello stoma in sede di ferita laparotomica, in prossimità di salienze ossee oppure su pliche cutanee
POSSIBILI ESITI
• Alterazioni Cutanee Peristomali
• Infezioni della ferita chirurgica
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
Adattamento dei vari sistemi di raccolta con l'ausilio di pasta e polveri, anelli idrocolloidali (anche convessi), film protettivi, cintura.
Interventi Infermieristici
Trattamento Chirurgico
Reintervento con riconfezionamento dello stoma in una sede più idonea
Alterazioni Cutanee Peristomali
DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO (DIC)
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO( DIC)
Cute eritemato-edematosa
Aree di erosione superficiale
Localizzate nelle aree a contatto con la sostanza
Eziologia: secrezioni gastriche, feci, muco,
urine, placche
Alterazioni Cutanee Peristomali
DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC)
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC)
lesioni eritemato-vescicolose, papulose o
francamente bollose
Sensibilizzazione verso allergeni: coloranti, profumi, sostanze
adesive, saponi, lozioni, conservanti
Margini non definiti, prurito, rischio di sovrainfezione
Alterazioni Cutanee Peristomali
CANDIDOSI
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
CANDIDOSI
lesioni eritematose con bordi irregolari
Pustolosi satellite
Eziologia: Candida albicans
Fattori predisponenti: umidità, calore, trattamenti antibiotici, chemioterapia
Alterazioni Cutanee Peristomali
LESIONI
PSEUDO-VERRUCOSE
(TESSUTO DI GRANULAZIONE)
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
LESIONI PSEUDOVERRUCOSE
Iperplasia epidermica,
Ispessimento simil-verrucoso con papule e noduli
Urostomie
Colorazione grigio-bluastra
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
DEFINIZIONE
Formazioni fibroproduttive a carattere benigno che compaiono
sulla superficie dello stoma
GRANULOMI DA
CORPO ESTRANEO
NODULI
FIBROPRODUTTIVI
ASPECIFICI
Sulla giunzione muco-
cutanea
Sulla semicirconferenza
inferiore della giunzione
muco-cutanea
PSEUDOPOLIPI
INFIAMMATORI Sulla superficie stomale
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
CAUSE
• Flogosi cronica
• Traumatismi
• Corpi estranei (spec. filo da sutura)
POSSIBILI ESITI
• Emorragie ripetute
• Dolore e bruciore al passaggio delle deiezioni
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
Interventi Infermieristici
Trattamento Chirurgico
Escissione (spec. in caso di sanguinamento)
Toccature con Nitrato d'argento
Emostasi in attesa di intervento chirurgico (in caso di sanguinamento massivo)
Adattamento del diametro nei presidi di raccolta
Alterazioni Cutanee Peristomali
LESIONI
PSEUDO-VERRUCOSE
(DEPOSITI DI OSSALATI)
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
DEPOSITI DI OSSALATI
Formazione di cristalli facilitata da urine alcaline, concentrate o in presenza di infezione tratto urinario
Depositi cristallini biancastri sullo stoma e cute
peristomale
Alterazioni Cutanee Peristomali
LESIONI
PSEUDO-VERRUCOSE
(NEOPLASIA)
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
NEOPLASIE
Massa neoplastica alla base dello stoma o su regione peristomale
Facilità al sanguinamento
Fattori predisponenti: resezione inadeguata
Alterazioni Cutanee Peristomali
PERDITA DI SOSTANZA
(DISTACCO MUCO-CUTANEO/SUPPURAZIONI ED ASCESSI)
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
CAUSE
• Tecnica chirurgica (problemi nella suturazione con i fili da sutura)
• Contaminazione intraoperatoria per scolo di materiale da un intestino mal preparato
• Cute a rischio per fattori concomitanti (diabete, steroidi, irradiazione)
POSSIBILI ESITI
• Separazione della giunzione mucocutanea (parziale o totale)
• Drenaggio non completo
• Stenosi della stomia
• Fistole
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
Irrigazione eseguita precocemente (nelle colostomie)
Palpazione/osservazione dell’area, esplorazione digitale dello stoma per escludere/confermare la presenza di un tramite fistoloso
Rimozione precoce di alcuni punti di sutura peristomali
Utilizzo di medicazioni avanzate
Interventi Infermieristici
Trattamento Chirurgico
Reintervento con riconfezionamento dello stoma (difficile!)
Drenaggio della raccolta
Sutura muco-cutanea dopo o nel corso della guarigione
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
Cistectomia radicale con UCS bilaterale.
15.03.2010 UCS dx, necrosi peristomale, tessuto di necrosi nella sede del pregresso drenaggio
29.03.2010 Fistolizzazione della zona peristomale con la zona del pregresso drenaggio
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
29.03.2010 Medicazione a zaffo della lesione con KENDALL KERLIX (tre volte a settimana)
06.04.2010 Recupero dell’uretere rimasto beante, tramite apposizione di nuovi punti di sutura
Tumori della Vescica: COMPLICANZE PERISTOMALI E CLASSIFICAZIONE
15.04.2011 Medicazione con AQUACEL AG (due volte a settimana)
04.05.2010 Chiusura della lesione
Tumori della Vescica: URETEROILEOCUTANEOSTOMIA (UICS)
URETEROILEOCUTANEOSTOMIA (UICS)
• Ureteroileocutaneostomia: consiste nell’abboccamento degli ureteri ad un ansa intestinale (ileo o colon) opportunamente isolata e tramite quest’ultima alla cute (condotto enterico). Il condotto ileale U.I.C.S. URETEROILEOCUTANEOSTOMIA (Sec. Bricker 1950) è la tecnica descritta e più utilizzata.
Tumori della Vescica: URETEROILEOCUTANEOSTOMIA (UICS)
La via urinaria viene derivata all’esterno mediante anastomosi (collegamento) dei due ureteri ad una estremità di un ansa intestinale( Ileo), in precedenza isolata e preparata chirurgicamente a formare un cilindro che ha funzione di condotto enterico, dove da un capo viene chiuso, mentre l’altra estremità della parete intestinale viene abboccata alla cute. Al termine della procedura operatoria, sull’addome (generalmente lato destro) rimarrà permanente un‘ unica apertura (stomia) protetta da un adeguato presidio di raccolta (sacca) per le urine.
INDICAZIONI
• Dopo cistectomia radicale in pazienti non adatti ad una derivazione continente.
• Per patologie vescicali che compromettano la funzione di serbatoio e/o condizionino un deterioramento della funzione renale.
Tumori della Vescica: URETEROILEOCUTANEOSTOMIA (UICS)
GESTIONE
•2 cateteri di Bracci 6ch ureterali (10 – 12 giorni)
•1 catetere di Pezzer 27ch in ansa ileale (12 - 14 giorni)
Tumori della Vescica: URETEROILEOCUTANEOSTOMIA (UICS)
Tumori della Vescica: PROTOCOLLO DI GESTIONE URETEROILEOCUTANOESTOMIA (UICS)
COSA PREPARARE…
• Sacchetto per rifiuti
• Placca e sacca di raccolta
• Tamponi di garza
• Acqua tiepida potabile
• Sapone neutro
• Panno carta o garza non sterile
• Pasta barriera
• Asciugamano piccolo morbido
COME PROCEDERE…
• Lavarsi le mani
• Staccare la sacca dall’alto verso il basso tendendo ed umidificando la cute
• Inserire o appoggiare un tampone di garza nella stomia
• Detergere la cute attorno alla stomia con movimenti circolari partendo dall’esterno verso la stomia
• Asciugare la zona detersa tamponando con panno di carta o asciugamano piccolo
• Applicare pasta barriera attorno alla stomia
• Lasciare asciugare la pasta per almeno 30 secondi
• Modellare la pasta con garza umidificata con acqua
• Chiudere il rubinetto di scarico della sacca
• Accostare il bordo inferiore della placca al di sotto del bordo della stomia
• Completare l’adesione della sacca dal basso verso l’alto
• Rimuovere il tampone
• Agganciare la sacca di raccolta alla placca
• Sostituire la sacca 1 volta al giorno
• Sostituire la placca ogni 48 ore
• Svuotare la sacca al bisogno aprendo il rubinetto (la sacca non deve mai essere piena oltre la metà del sacchetto)
• Lavarsi le mani
Tumori della Vescica: EPICISTOSTOMIA
EPICISTOSTOMIA
• Derivazione d’emergenza e rappresenta un alternativa di necessità al cateterismo (patologie tumorali o stenosi uretrali). Viene effettuata con una puntura sovra pubica della vescica e si esegue per via transcutanea tramite l’uso di un kit sterile per epicistostomia (peel awaj o one step) permettendo lo svuotamento, intervento eseguito in anestesia locale sotto guida ecografica.
Cistostomia Cateteri per Cistostomia
Tumori della Vescica: EPICISTOSTOMIA
INDICAZIONI
• Impossibilità al cateterismo retrogrado (stenosi serrate, sclerosi del collo vescicale).
• Traumi uretrali (anche false strade).
• Prostatite acuta, ascesso prostatico.
• Ritenzione cronica completa d’urina con distensione vescicale.
• Fistole uretro-intestinali.
Tumori della Vescica: EPICISTOSTOMIA
GESTIONE
• Medicazione (Quando? Come? )
• Cambio della cistostomia
• Corretto posizionamento (Bagna intorno? E’ piegata?)
• Lavaggi (Come?)
NEFROSTOMIA
• Derivazione diretta delle urine dal bacinetto renale che viene effettuata attraverso una puntura delle cavità renali attraverso la cute della regione lombare, mettendo in comunicazione il calice o la pelvi renale con l’esterno tramite un catetere autostatico e serve per convogliare l’urina all’esterno. Si esegue per via chirurgica o percutanea in anestesia locale, con l’aiuto di un ecografo si introduce nel rene una sottile sonda flessibile che una volta raggiunto il rene drenerà fuori l’urina e poi si applicherà un sacchetto raccoglitore delle urine.
Tumori della Vescica: NEFROSTOMIA
Nefrostomia Cateteri per Nefrostomia
Tumori della Vescica: NEFROSTOMIA
DERIVATIVA
• In tutte le situazioni in cui si renda necessaria la derivazione temporanea o definitiva delle urine (es.:IRA ostruttiva; ostruzioni neoplastiche)
DIAGNOSTICA
• Complementare ad altre procedure diagnostiche in situazioni in cui sia necessaria la derivazione urinaria (es.:rene escluso)
TERAPEUTICA
• Drenaggio di raccolte, infusione di farmaci, preludio a trattamenti endourologici
INDICAZIONI
Tumori della Vescica: NEFROSTOMIA
GESTIONE
• Medicazione (Quando? Come? )
• Cambio della Nefrostomia
• Corretto posizionamento (Bagna intorno? E’ piegata?)
• Lavaggi (Come?)
LA NEOVESCICA ORTOTOPICA
Tumori della Vescica: DERIVAZIONE ORTOTOPICA
DERIVAZIONE ORTOTOPICA
• E’ una derivazione urinaria continente ed è definita neovescica ortotopica perché il serbatoio può essere realizzato con un tratto di intestino tenue,in cui il serbatoio è posto nella sede originale della vescica e viene anastomizzato direttamente all’uretra. In tal modo il paziente è in grado di urinare per via naturale(per uretram). Nella vescica ortotopica lo stimolo minzionale è assente e il paziente per urinare deve mingere con scadenza temporali e regolari, mentre la funzione di svuotamento è affidata al torchio addominale.
Neovescica Ortotopica Vescica Ileale Padovana
(V.I.P.)
INDICAZIONI
• Dopo cistectomia radicale
• Per patologie vescicali che compromettano la funzione di serbatoio e/o condizionino un deterioramento della funzione renale
• Paziente fortemente motivato!
Tumori della Vescica: DERIVAZIONE ORTOTOPICA
GESTIONE
• 2 cateteri di Bracci 6ch ureterali (12 – 14 giorni)
• 1 catetere Foley transuretrale ch22 (20 giorni)
• Lavaggi del serbatoio a partire dalla 4° giornata post-operatoria
Tumori della Vescica: DERIVAZIONE ORTOTOPICA
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
Paziente
Rieducazione Minzionale
Gestione del serbatoio
continente
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
RIEDUCAZIONE MINZIONALE
Comprensione degli aspetti funzionali del
serbatoio (Neovescica)
Collaborazione attiva (↑ capacità serbatoio)
(svuotamento “ad horas” per ponzamento ripetuto durante
rilassamento sfinterico in posizione seduta; eventuale iniziale
autocateterismo)
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
Fase Diurna
Fase Notturna
GESTIONE DEL SERBATOIO
CONTINENTE
Pomeriggio
Eventuale riduzione dei
liquidi
3-4 ore asciutto
(sveglia ogni 3 ore)
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
INFORMARE IL PAZIENTE
• Follow-up
• Rieducazione minzionale
• Testare la compliance alla riabilitazione
• Frequenza e intervallo minzionale
• Potenziali complicanze
INIZIARE IL PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE PRIMA DELL’INTERVENTO
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
OBIETTIVI DELLA RIABILITAZIONE
Tecnica di svuotamento del serbatoio
Completo svuotamento correlato a:
• Tecnica chirurgica
• Training del paziente
> Volume serbatoio
Training dello sfintere
Riconoscere le complicanze più gravi
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
Assistenza
Inf.re esperto
Paziente
Partner
Chirurgo
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
RIMOZIONE CATETERE
Esercizi di contrazione/rilassamento
del Pavimento pelvico
Educazione alla minzione in posizione seduta
↑ Capacità vescicale
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
ESERCIZI RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO
10 contrazioni consecutive (6 secondi) 10 volte al dì
• CONTRAZIONE: “aria fuori”
• RILASSAMENTO: “aria dentro”
• Miglioramento del tono a riposo
• Capacità di automatizzare il movimento prima di ogni manovra che può provocare stress incontinence
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
MINZIONE
Posizione seduta
• Rilasciamento del Pavimento più importante del Torchio addominale
• Incrociare le mani sull’addome
• Pressione sull’addome con le mani
• Busto piegato in avanti
• Alzarsi in piedi quando si pensa che il reservoir sia vuoto e riprovare
Tumori della Vescica: RIABILITAZIONE
COMPLICANZE
Iperammoniemia
• Difficoltà di concentrazione
• Astenia
• Difficoltà nell’eloquio
• Automatismi ripetitivi
• Atassia
• Confusione
• Comportamento schizoide – catatonico
• Coma
Acidosi Metabolica
• Contatto prolungato delle urine con la mucosa ileale
• Urina ipo-osmolare dal rene – perdita di Sali che vengono riassorbiti nel reservoir – urina iso-osmolare nel reservoir
• Astenia
• Anoressia
• Fastidio/dolore epigastrico
• Nausea
• Vomito
• Debolezza o letargia
Tumori della Vescica: DERIVAZIONE ETEROTOPICA
DERIVAZIONE ETEROTOPICA
• E’ una derivazione urinaria continente ed è definita neovescica eterotopica perché il serbatoio può essere realizzato con un tratto di colon, colon e ileo o solo ileo. Nella derivazione eterotopica solitamente la sede è sovra ombelicale o in fossa iliaca destra. In questo caso il serbatoio intestinale viene anastomizzato alla cute e grazie alla presenza di strutture valvolari (esempio valvola ileocecale) risulta continente e può essere svuotato tramite cateterizzazione intermittente attraverso la stomia addominale.
BIBLIOGRAFIA
•Dubernard JM, Abbou C. “Chirurgia Urologica: Chirurgia a cielo aperto”. Masson Editore, Volume 1, 2003.
•Dionigi R. “Chirurgia: Chirurgia specialistica”. Masson Editore, Terza edizione, Volume 2, 2002.
•AA.VV. “Ostomy care and management”. RNAO, Agosto 2009.
•Gottrup F. “An overview of surgical site infections: aetiology, incidence and risk factors”. EWMA Journal, Volume 5, n.2, 2005.
•Bosio G, Pisani F, Lucibello L, Fonti A, Scrocca A, Morandell C, Anselmi L, Antonini M, Militello G, Mastronicola D, Gasperini S. “A proposal for classifying peristomal skin disorders: results of a multicenter observational study”. Ostomy Wound Management, 2007 Sep;53(9):38-43.
•Lewis SJ, Egger M, Sylvester PA, Thomas S. “Early enteral feeding versus ‘Nil by mouth’ after gastrointestinal surgery: systematic review and meta-analysis of controlled trials”. BMJ 2001; 323: 1-5.
•MACFIE J. “Current status of bacterial translocation as a cause of surgical sepsis”. British Medical Bullettin 2004; 71: 1-11.
•Berg RD, Garlington AW. “Translocation of certain indigenous bacteria from the gastrointestinal tract to the mesenteric lymph nodes and other organs in a gnotobiotic mouse model”. Infect Immun 1979; 23:403-11.
•Sedman PC, MacFie J, Sagar P et al. (1994) “The prevalence of gut translocation in humans”. Gastroenterology, 107, 643-649.
•MacFie J, O’Boyle CJ, Mitchell CJ et al. (1999) “Gut origin of sepsis: a prospective study investigating associations between bacterial translocation, gastric microflora and septic morbidity”. Gut, 45, 223-228.
•Emori TG, Gaynes RP (1993) “An overview of nosocomial infections, including the role of the microbiology laboratory” Clin Microbiol Rev, 6, 428-444.
•Marschall JC, Christou NV, Meakins JL (1993) “The gastrointestinal tract; the undrained abscess of multiple organ failure”. Ann Surg, 218, 111.119.
• Spoering AL, Gilmore MS “Quorum Sensing and DNA release in bacterial biofilms”. Current opinion in microbiology, Elsevier 2006, 9: 133-137.
• Rodney MD, Costerton JW “Biofilms: survival mechanism of clinically relevant microrganisms”. Clinical Microbiology Reviews, April 2002.
•Smeltzer SC, Bare BG. “Nursing Medico-Chirurgico”. Casa Editrice Ambrosiana. Seconda edizione, volume 1.
•Carpenito LJ. “Piani di assistenza infermieristica e documentazione. Diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi”. Casa Editrice Ambrosiana.
https://www.facebook.com/mario.antonini.12
https://www.researchgate.net/profile/Mario_Antonini
http://www.linkedin.com/profile/view?id=105540603&trk=nav_responsive_tab_profile_pic
http://www.slideshare.net/empoliunited
E1 INFERMIERISTICA CLINICA SPECIALISTICA La persona con problemi urologici
Tumori della Vescica Mario ANTONINI (Infermiere Stomaterapista/Wound Care – Ambulatorio Stomie e Lesioni Cutanee – ASL11 Empoli