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dr.ssa Nadia Somàle
Tel 0171642035
Guarino A Fondamenti di educazione alla salute. Franco Angeli, Milano 2007
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COSA CONTRADDISTINGUE IL MODELLO BIOMEDICO?
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MODELLO BIOMEDICO
I processi biologici sono separati da quelli psicosociali e sono gli unici responsabili della genesi della malattia
Il corpo è come una macchina e la malattia è un suo guasto
Esistono semplici cause che hanno effetti patogeni
Al centro di tutto ci sono gli stati e gli agenti patogeni
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Modello lineare
Impermeabile all’ambiente
Meccanicistico
Quale spazio al ruolo personale per il cambiamento?
Comportamentista: S-R
MODELLO BIOMEDICO
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PUNTI DI FORZA
E
PUNTI DI DEBOLEZZA
DI QUESTO MODELLO
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LE PERSONE HANNO BISOGNO DI CERTEZZE
SOPRATTUTTO DI FRONTE ALLE COSE CHE RITENGONO MOLTO IMPORTANTI
La medicina è una scienza certa, potente
I curanti sono potenti
QUANTE DELLE PERSONE CON CUI ABBIAMO A CHE FARE CREDONO QUESTO?
COSA IMPLICA IL NOSTRO RAPPORTARCI A LORO?
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COSA CONTRADDISTINGUE L’APPROCCIO SOCIO ECOLOGICO?
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L’espressione “promozione della salute” viene ufficialmente coniata nel 1974 in quello che
viene citato come il Rapporto Lalonde
che segna la crisi dell’egemonia del modello biomedico
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La margherita di Lalonde
4 campi dalla cui reciproca influenza dipendono il persistere di salute o l’insorgenza della malattia.
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XX sec –Dopoguerra-modello biomedico: scoperte, potere, onnipotenza
Anni’60-modello ecologico: patologie croniche, lettura ambientale dei cambiamenti epidemiologici
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Dichiarazione Alma Ata WHO 1978
Carta di Ottawa WHO 1986
La cura non è solo legata alle tecnologie ma alla promozione della salute
L’educazione sanitaria deve occuparsi di incentivare la volontà di ridurre i rischi
Cambia l’orientamento WHO da biomedico a socio ecologico:
Obiettivi: equità e sviluppo sostenibile
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NASCE L’INFORMAZIONE SU CIO’ CHE E’ BENE PER LA SALUTE
I mass media
Gli stakeholders
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Da “lifestyle” a “living condition”, (Green e Kreuter, 1991)
atti “a libertà vincolata”
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EFFETTI DELLA COLPEVOLIZZAZIONE
caduta di autostima, senso di inadeguatezza
deresponsabilizzazione
perdita di fiducia
vergogna, disagio
rabbia, rassegnazione
Es svezzamento del bambino
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CONSIDERARE LA MALATTIA UNA COLPA E’ UN ERRORE PEDAGOGICO
PERCHE’ PARTE DALLA CONVINZIONE CHE SE CI SI AMMALA DEVE ESSERCI UNA CAUSA (regola implicita alla maggior parte delle culture)
DA QUESTA REGOLA E’ FACILE PASSARE AD ELENCARE TUTTE LE COSE CHE DOVREBBERO O NON DOVREBBERO ESSERE FATTE
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Entrambe attestano come le persone adulte dovrebbero vivere (Seedhouse, 1997).
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Tali messaggi sono spesso costruiti intorno alla nozione di obbligo e dovere verso gli altri. L’attenzione si focalizza allora sull’impatto che avrebbe un comportamento scorretto sul benessere degli altri.
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QUANTO LE PERSONE OGGI SONO SENSIBILI AL RICHIAMO ALLA RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE?
SE NON LI TOCCA DA VICINO?
Es donazione sangue e organi?
Es non fumare davanti ai bambini?
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COSA CONTRADDISTINGUE L’APPROCCIO EDUCATIVO?
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L’approccio educativo
Mira a elevare il senso di responsabilità individuale come obiettivo e non come strategia.
Come si colloca nell’attuale società liquida?
Scelta volontaria e partecipazione dei soggetti al processo di cambiamento
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BISOGNO DI CONOSCERE E CONSAPEVOLEZZA
CONCETTO DI SE’ E AUTONOMIA
RUOLO DELL’ESPERIENZA PRECEDENTE
DISPONIBILITA’ AD APPRENDERE E SELETTIVITA’
FUNZIONALITA’ DI QUANTO PROPOSTO
MOTIVAZIONE
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Rispetto alle Convinzioni in materia di Salute
Teoria della Motivazione alla Protezione
Teoria del Comportamento Pianificato
Teoria dell'Azione Ragionata
Modello degli Stadi di Cambiamento (o Modello Transteorico)..
Modello PRECEDE PROCEED
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COSA CONTRADDISTINGUE IL MODELLO DELLE CREDENZE SULLA
SALUTE?
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MODELLO DELLE CREDENZE SULLA SALUTE
COMPONENTI
VULNERABILITA’ PERCEPITA
Penso che potrebbe toccare a me?
GRAVITA’ PERCEPITA
Penso che potrebbe essere per me grave?
MINACCIA PERCEPITA= stima di vulnerabilità + gravità
Health Belief Model, anni ‘70
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MODELLO DELLE CREDENZE SULLA SALUTE
COMPONENTI
BENEFICI PERCEPITI
Il gioco vale per me la candela?
BARRIERE PERCEPITE
Quanto sarà difficile? Mi costerà fatica?
AUTOEFFICACIA Bandura, 1977
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MODELLO DELLE CREDENZE SULLA SALUTE
CAMBIARE UN COMPORTAMENTO
E’ PIU’ DIFFICILE
CHE ADOTTARNE UNO NUOVO
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HBM, Glanz et al 2002
CONCETTI DEFINIZIONE APPLICAZIONI
VULNERABILITA’ PERCEPITA
Può toccare a me? Individuare livello di rischio di un target, aumentare percezione di vulnerabilità dei singoli
GRAVITA’ PERCEPITA
Quanto sarebbe grave per me?
Rendere evidenti le conseguenze
BENEFICI PERCEPITI
Vale la pena?Pianificare obtv concreti
BARRIERE PERCEPITE
Quanto sarà difficile?
Identificare le difficoltà e programmare strategie di superamento
AUTOEFFICACIA Ce la posso fare? Fornire informazioni pratiche in tutti i momenti del programma
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TEORIA DELLA MOTIVAZIONE A PROTEGGERSI
Kaplan, Sallins & Patterson, 1994
Rogers, 1983: la motivazione a proteggersi dipende da:
PERCEZIONE DI GRAVITA’ DELL’EVENTO
STIMA PERSONALE CHE LA PROBABILITA’ DELL’EVENTO CAPITI PROPRIO A SE STESSI (percezione di suscettibilità)
EFFICACIA EFFETTIVA DELL’AZIONE DI RISPOSTA CONSIGLIATA PER PREVENIRE IL RISCHIO
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La Teoria dell'Azione RagionataLa Teoria dell'Azione Ragionata di Fishbein e di Ajzen (1975) prevede che il comportamento derivi dalle intenzioni e che le intenzioni siano frutto dell'atteggiamento positivo o negativo verso quella determinata condotta.
studi condotti sulla persuasionestudi condotti sulla persuasione
Es. i testimonials
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TEORIA DELL’AZIONE RAGIONATA
Fishbein & Ajzen, 1975
Necessità di analizzare bene tutte le singole componenti
Es seguire dieta a zona
L’atteggiamento verso il comportamento si riferisce alla valutazione favorevole/sfavorevole della persona riguardo al comportamento, basata sulle conseguenze attese (esiti) del comportamento e il valore o l’importanza d queste conseguenze.
Non tiene conto della potenza delle abitudini e dei fattori non puramente razionali
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Limiti di influenza
Diverse caratteristiche personali dei riceventi
Ambiente e contesto
Orientamento preferenziale alla sorgente o al messaggio
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MECCANISMI CHE AGISCONO SUL PROCESSO DI CAMBIAMENTO
Valutazione del messaggio
interiorizzazione
identificazione
sottomissione
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ATTENZIONE
COMPRENSIONE
ACCETTAZIONE
RITENZIONE
RICEZIONE
CAMBIAMENTO
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CREDIBILITA’COMPETENZA
FIDUCIA
VOLONTA’ DI PERSUASIONE
ATTRAZIONE ESERCITATA coerenza cognitiva
PRESENZA
PERSONALIZZAZIONE
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TEORIA DEL COMPORTAMENTO PIANIFICATO
Madden & Ajzen, 1980
La credenza della persona di quanto facile o difficile è probabile che sia la performance del comportamento
SOMIGLIANZE TRA I COMPORTAMENTI DI SALUTE
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Modello di Prochaska e DiClemente o Transteorico :
costruito su tre dimensioni fondamentalitre dimensioni fondamentali:
gli stadi del cambiamento,
i processi che vengono messi in atto
i livelli coinvolti dal problema (DiClemente 1994).
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Gli stadi del cambiamento
Gli stadi del cambiamento riflettono l’aspetto temporale e riflettono l’aspetto temporale e motivazionale del cambiamentomotivazionale del cambiamento.
Il cambiamento non è un fenomeno del tipo "tutto o niente" ma un processo graduale che attraversa specifici stadi, seguendo un percorso ciclico e progressivo.
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Il tempo della persona
Il tempo del curante
Il tempo dei sistemi
Quale tempo per il progetto?
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processi di cambiamento
Un processo di cambiamento è un tipo di attività intrapresa o vissuta da una persona quando cambia modo di pensare, di sentire o di comportarsi riguardo ad un problema particolare.
Sebbene le attività possibili siano infinite, sono stati identificati dieci dieci principali processi indipendentiprincipali processi indipendenti.
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Aumento della consapevolezza
Rivalutazione di sé
Attivazione emozionale
Rivalutazione dell’ambiente
Liberazione sociale
ASPETTI COGNITIVO-ESPERIENZIALI
Liberazione personale
Controcondizionamento
Controllo dello stimolo
Gestione ricompense
Relazione d’aiuto
ASPETTI COMPORTAMENTALI
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COME COLTIVARE LA CURIOSITA’?
OSSERVAZIONE
COSA RENDE POSSIBILE A QUELLA PERSONA DI COMPORTARSI COSI’?
MAD OR BAD?
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NON C’E’ ACCORDO SU QUALE SIA IL MODELLO PIU’ EFFICACE
NON C’E’ ACCORDO SU QUALE SIA IL MODELLO PIU’ EFFICACE
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ModelloModello PRECEDE/PROCEEDPRECEDE/PROCEED (L.W.Green)PRECEDEPRECEDE
PROCEEDPROCEED
V FASEDIAGNOSI
AMMINISTRATIVA E POLITICA
IV FASEDIAGNOSI EDUCATIVA
E ORGANIZZATIVA
III FASEDIAGNOSI DEI
COMPORTAMENTIE DELL’AMBIENTE
II FASEDIAGNOSI
EPIDEMIOLOGICA
I FASEDIAGNOSI SOCIALE
VI FASEIMPLEMENTAZIONEDELL’INTERVENTO
VII FASEVALUTAZIONEDI PROCESSO
VIII FASEVALUTAZIONE
DI IMPATTO
IX FASEVALUTAZIONEDI RISULTATO
PROMOZIONEDELLA SALUTE
Educazionealla salute
Definizionedel
piano e dellepolitiche
di intervento
DeterminatiPredisponenti
DeterminatiRinforzanti
FattoriAbilitanti
Comportamentie stilidi vita
Ambiente
SaluteQualità
dellavita
impattosui fattori
impattosui comp. e amb outcome
outputesiti
intermedi
impattosu fattori
impattosu comp.-amb.
outcome
processo
dors
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Se è dato che una persona abbia le necessarie abilità per impegnarsi in un comportamento e l’ambiente favorisce un’opportunità per la sua messa in atto (nessuna barriera insormontabile) allora i maggiori fattori psicologici che influenzano il cambiamento di comportamento sono:
PIETRE MILIARI PER UN MODELLO INTEGRATO
L’ASPETTATIVA DEI RISULTATI
IL VALORE DEI RISULTATI
L’INTENZIONE
L’ASPETTATIVA DI AUTOEFFICACIA
LE RISPOSTE ABITUALI BASATE SUI SUGGERIMENTI