Download - Navicelli News n° 19
ANNO V, N.19ANNO V, N.19ANNO V, N.19
TTTRIMESTRALERIMESTRALERIMESTRALE IIINFORMATIVONFORMATIVONFORMATIVO SUSUSU CCCANALEANALEANALE DEIDEIDEI NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI EEE NNNAUTICAAUTICAAUTICA PPPISANAISANAISANA
SETTEMBRE 2014SETTEMBRE 2014SETTEMBRE 2014
Reg
. Tri
buna
le d
i Pis
a N
umer
o 8
/09
NNNavicelliavicelliavicelli NNNewsewsews
IL CAVE “NAVICELLI”IL CAVE “NAVICELLI”
MISSIONEMISSIONE ININ CANADACANADA
INTERVISTA INTERVISTA AA JOSJOS TECHNOLOGYTECHNOLOGY
PORTO PORTO DIDI PISAPISA, , UNUN ANNOANNO DIDI SUCCESSISUCCESSI
RICERCA & SVILUPPO , AL VIA I NUOVI BANDIRICERCA & SVILUPPO , AL VIA I NUOVI BANDI
AALLLL’I’INTERNONTERNO
2
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
NNNAVICELLIAVICELLIAVICELLI NNNEWSEWSEWS --- SSSETTEMBREETTEMBREETTEMBRE 201420142014
SOMMARIOSOMMARIO UCINA: LA NAUTICA ITALIANA SEMPRE PIU’ ORIENTATA ALL’EXPORT
3 - 4
INTERNAZIONALIZZAZIONE: MISSIONE IN CANADA 5
54° SALONE NAUTICO DI GENOVA: SI PUNTA AL MADE IN ITALY
6
54° SALONE NAUTICO DI GENOVA: APPUNTAMENTO AL-LO STAND NAVICELLI
7
INCILE: DAL CANALE DEI NAVICELLI AL CENTRO DI PISA 8
CANALE DEI NAVICELLI: INAUGURAZIONE DEL CENTRO DI ADDESTRAMENTO CANOE E KAYAK
8
IL CAVE NAVICELLI 9
IL NUOVO PORTO DI PISA A BOCCADARNO: UN ANNO DI SUCCESSI PER BATTERE LA CRISI
10 - 11
INNOVAZIONE A SERVIZIO DEL TERRITORIO: INTERVISTA
A JOS TECHNOLOGY 12 - 14
RICERCA & SVILUPPO E INNOVAZIONE: AL VIA I NUOVI BANDI PER LE IMPRESE TOSCANE
15
IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO DELLA NAVICELLI SPA: UN PERCORSO VIRTUOSO VERSO LA QUALITÀ, L’AMBIENTE, LA SICUREZZA E LA RESPONSABILITÀ SO-CIALE
16 - 17
FORMAZIONE: COSTITUITO IL POLO TECNICO PROFESSIO-NALE “SUPER YACHT ACADEMY”
19
ALGERIA: SVILUPPO MULTISETTORIALE DEL GIGANTE NORDAFRICANO, POTENZIALE CONCORRENTE DEI MER-CATI DI MAROCCO E TUNISIA
20 - 22
IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI: LE NOVITA’ PER IL NO-STRO LITORALE
23
NAVICELLI SPA: MOSTRA DI F. PALAGANO E CANTINA JAZZ
24
RUBRICA CUCINARE A BORDO 25
NEWS IN RILIEVONEWS IN RILIEVO IL CAVE NAVICELLI
MISSIONE IN CANADA
INTERVISTA A JOS TE-
CHNOLOGY
RICERCA & SVILUPPO
AL VIA I NUOVI BANDI
PORTO DI PISA: UN AN-
NO DI SUCCESSI
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
UCINA
LA NAUTICA ITALIANA SEMPRE PIU’
ORIENTATA ALL’EXPORT
I l presidente di UCINA
C o n f i n d u s t r i a N a u t i c a ,
Massimo Perotti, in occasione
della presentazione a Milano
dell’ormai vicina 54ma edizione
del Salone Nautico di Genova,
ha ricordato alcuni dati relativi
al settore della nautica da
diporto; ne evidenziamo qui di
seguito tra i più significativi , in
a t tesa de l la pross ima
pubblicazione UCINA per l’anno
2014.
Il fatturato complessivo del
settore della nautica da diporto
per l’anno 2013 è pari a €
2.425.010.000, di cui l’85,3%
corrispondente alla produzione
nazionale e il restante 14,7%
alla vendita di prodotti di
importazione. La produzione
nazionale genera un fatturato
di € 479.060.000 per vendite
sul territorio nazionale (23,2%)
e da € 1.589.500.000
derivanti da esportazioni
(76,8%), di cui il 29,1 %
verso Paesi UE e il 70,9%
verso Paesi extra UE.
Dal grafico in alto è possibile
osservare la ripartizione del
fatturato globale prodotto
dall’industria nautica: essa è
notevolmente sbilanciata a
favore della cantieristica
(54%); segue con circa un
terzo del totale (31%) la
vendita di accessori; quindi il
segmento dei motori (9%) e
quello relativo all’erogazione di
servizi di refitting, riparazione e
rimessaggio (6%).
La tabella in basso ci riporta i
valori del fatturato, relativi agli
ultimi sette anni e ripartiti nei
settor i de l la produz ione
nazionale e delle importazioni.
Se analizziamo le variazioni dei
v a l o r i r i s p e t t o a l l ’ a nno
precedente (2012), evidenziate
dall’utlima riga, si osserva una
sostanziale stabilità (-0,6%); per
quanto riguarda la produzione
nazionale, ovvero pari a €
2.068.560.000. Le vendite sul
territorio nazionale subiscono
una contrazione importante (-
20,7%), controbilanciata dalla
crescita delle esportazioni
(+7,7%). Il valore del fatturato
complessivo è invece in calo di
quasi il 3% rispetto all’anno
precedente, soprattutto a causa
del calo dell’import (-14,4%),
sceso a € 356.450.000.
Una nota interessante emerge
dal sa ldo del la b i lanc ia
commerciale, in positivo ed in
crescita rispetto al 2012, pari a
€ 1.233.050.000.
(continua a pag. seguente)
3 Fonte Grafici e Tabelle: La Nautica in Cifre - Anno 2013 - UCINA
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
4
Se consideriamo il trend
dei dati dal 2007 ad oggi,
emerge che il fatturato
complessivo è sceso di
oltre il 60%, quasi 3,7
miliardi di euro in termini
assoluti, persi per la
maggior parte (oltre 2
miliardi di euro) nelle
vendite sul territorio
nazionale. L’andamento
decrescente dell’intero
settore della nautica da
d i p o r t o n e g l i a nn i
2007/2013, è evidenziato
in maniera ancora più
chiara dal grafico qui in
alto, in cui si osservano le
curve rappresentanti
i m p o r t , e x p o r t e
produzione nazionale.
L’ultimo grafico qui
in basso, risulta
part icolarmente
indicativo di come
la produzione delle
imprese nazionali, a
partire dal 2008, sia
sempre più destinata ai
mercati internazionali, e
sempre meno collocata
sul mercato interno. La
produzione venduta sul
mercato ital iano è
passata dal 47% del
2008 al 23 % nel 2013,
mentre la quota di
produz ione venduta
all’estero è salita fino al
77%.
Risulta quindi chiaro il
messagg io lanc ia to
recentemente a Milano da
Massimo Perotti: "Il
Salone di Genova deve
essere lo strumento per
far conoscere all'estero i
nostri valori, deve attirare
buyers e giornalisti da tutti
i continenti.” “Il governo –
ha infine sottolineato –
ora sta concretamente
aiutando la nautica, come
il registro telematico della
nautica e l'abbassamento
dell'Iva dal 22% al 15%
per le barche in transito
nei porti turistici. Inoltre il
S e n a t o d o v r e b b e
approvare il disegno di
legge sul nuovo codice
della nautica prima
dell'inizio del Salone”.
Marco Sammataro
Massimo Perotti,
Presidente di UCINA
Fonte Grafici e Tabelle: La Nautica in Cifre - Anno 2013 - UCINA
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
La crisi economica continua a
incidere sulle performance
economiche delle imprese
italiane. Le difficoltà e il calo di
fatturato sono aspetti comuni
a tutti i settori produttivi, in
particolare la nautica, negli
ultimi anni, ha registrato un
a n d a m e n t o n e g a t i v o
crescente. Nonostante ciò,
l’austerità della crisi è stata
mitigata dalla domanda estera,
c h e h a p e r m e s s o i l
raggiungimento di risultati
positivi.
L’internazionalizzazione delle
PMI risulta così la leva
strategica per il superamento
de l la cr is i economico -
finanziaria. Per questi motivi, la
SpA Navicelli di Pisa, tra le
attività in programma nel piano
d i m a r k e t i n g
internazionale, ha
o r g a n i z z a t o u na
missione di scouting in
Canada. Il paese
nordamericano, si
presenta, infatti, agli
investitori stranieri
come un mercato
pieno di opportunità
per investimenti e
business. Colpito in
maniera marginale
dalla crisi economico-
finanziaria del 2008-
2009, grazie a un
s o l i d o s i s t e m a
finanziario nazionale, registra una
crescita annuale, relativa al 2014,
che si attesta al 2,3%. In campo
commerciale, infatti, il governo ha
adottato misure per attrarre
investimenti mirati a rendere più
competitiva l’economia del paese
grazie a una politica fiscale
accorta, alla promozione di
programmi di innovazione e al
ra f forzamento d i accord i
commercia l i . Cons iderando
l’ottimo andamento generale
dell’economia (sia a livello federale
sia a livello provinciale) e i già solidi
rapporti commerciali con il nostro
paese, la nazione costituisce un
partner commerciale su cui poter
fare affidamento e in cui poter
investire a livello multisettoriale.
In particolare, il settore nautico,
concentrato principalmente negli
ambiti lacustri e fluviali, è molto
sviluppato sia per il comparto legato
alla pesca sia per le attività offshore.
Nello specifico il Canada può essere
suddiviso in tre importanti centri per
la produzione di natanti da diporto:
Canada Atlantico, sulla costa
orientale, in cui la cantieristica
è un settore tradizionale che è
cresciuto paral lelamente
all’industria ittica nazionale.
Nella British Columbia, sulla
costa occidentale, ha sede il
mercato della cantieristica di
alto livello in cui vengono
prodotti imbarcazioni oltre i 70
piedi.
Nella regione dell’Ontario, nel
Canada Centrale, hanno sede
due importanti costruttori
nazionali (Doral e PDQ) e
numerosi cantieri più piccoli.
Viola Luti
5
INTERNAZIONALIZZAZIONE
MISSIONE IN CANADA
Toronto Marina (foto: mydestination.com)
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
6
Settembre è il mese che dà il
via alla stagione dei grandi
saloni nautici. Si parte con
Cannes, poi Montecarlo e in
fine Genova. Lo storico calen-
dario dei Saloni Nautici, però,
dall’anno prossimo (2015
n.r.d.) potrebbe subire uno
stravolgimento, visto che il
Salone di Genova, vetrina del-
la nautica italiana per eccel-
lenza, potrebbe essere posti-
cipato al mese di Maggio.
Ottobre o Maggio alla fin fine
cambia poco, l’importante è
che il Salone di Genova conti-
nui a figurare tra gli eventi di
spicco della Nautica mondia-
le, perché non è solo un even-
to di nicchia ma è il simbolo di
un settore, quello della nauti-
ca, che è stato, è, e sarà, uno
dei fiori all’occhiello del nostro
martoriato paese. L’edizione
2014 del Salone Nautico, in
programma dal primo al sei di
ottobre, rappresenta l’anno
zero di un nuovo piano trienna-
le che gli organizzatori hanno
elaborato per adeguare
l’evento espositivo alle esigen-
ze di un settore in difficoltà ma
che inizia a dare i primi, timidi
segnali di ripresa come con-
fermato dalle indiscrezioni e-
merse dal Salone di Cannes.
Questa edizione vedrà il Salo-
ne Nautico incentrato forte-
mente sul “Made In Italy”. Mas-
simo Perotti, (nuovo presiden-
te di UCINA) infatti ritiene fon-
damentale far leva sul valore
aggiunto del prodotto italiano,
la barca italiana, sull’appeal
che vantano all’estero, per
conquistare il fronte
dell’export. Del resto il logo
stesso della 54° edizione del
Salone, una vela tricolore con
il vento in poppa, ben rappre-
senta il concetto che l’evento
fieristico vuol dare. Di rilevan-
te importanza sarà l’area de-
dicata in esclusiva al mondo
dei superyacht che si chiame-
rà “Super Made in Italy” lungo
la banchina esterna del Mari-
na Grande 1, dove verranno
collocati i migliori yacht pro-
dotti in italia. Il Salone targato
made in italy non sarà solo
nautica, infatti saranno pre-
senze alcune eccellenze del
nostro paese: dalla presenza
della Jeep Renegade, il primo
Suv americano realizzato in
Italia da Fca, che sarà
«courtesy car»; ai gelati Grom,
al design di Renzo Piano, al
servizio di ristorazione di Ea-
taly.
Per quanto riguarda il layout,
un importante rilievo sarà da-
to al mondo della vela, al quale
è stata riservata gran parte
della darsena interna dove
saranno esposte fino a 120
barche, e a quello della
piccola/medio nautica, ovvero
quella dei gommoni e delle
imbarcazioni fino a 12 metri
ospitati nel padiglione B.
Piero Pagliaro
54° SALONE NAUTICO DI GENOVA
SI PUNTA AL MADE IN ITALY
(Foto: genova-
boatshow.com)
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
CCIAA di Pisa), Giovando-
menico Caridi (Amm. Unico
Spa Navicelli di Pisa), Simo-
ne Tempesti (Amm. Unico
Porto di Pisa), Ylenia Zam-
bito (Ass. all’Urbanistica del
Comune di Pisa), Maurizio
Bandecchi (Responsabile
Area Pisana – CNA), Fede-
rico Pieragnoli (Direttore
Confcommercio di Pisa), Luciano
Serra (Presidente ASSO.N.A.T.),
Gustavo Elmi (Presidente Asso-
ciazione ARNO di Pisa).
Andrea Pecori
rizzato l’area dei Navicelli, la Go-
lena d’Arno e il Porto di Pisa. Al
convegno prenderanno parte
Marco Filippeschi (Sindaco di
Pisa), Andrea Pieroni
(Presidente Provincia di Pisa),
Pierfrancesco Pacini (Presidente
Anche quest’anno, la Spa Navicelli di Pisa, in collabora-zione con Porto di Pisa S.r.l., sarà presente al Salone Nau-tico di Genova con un proprio stand (Banchina E – Stand E6). In particolare, venerdì 3 Otto-
bre, dalle ore 11.00 alle ore
13.00, la Spa Navicelli ha
organizzato un convegno presso il
Salone Nautico dal titolo “Porto di
Pisa, Golena d’Arno, Navicelli: il
sogno diventa realtà” , in cui ver-
ranno mostrati gli sviluppi proget-
tuali e infrastrutturali rispetto allo
scorso anno che hanno caratte-
7
54° SALONE NAUTICO DI GENOVA
APPUNTAMENTO ALLO STAND NAVICELLI
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
8
né per l'uomo né per l'ambiente e se durante i lavori sono possi-bili cattivi odori, questi ultimi sono di origine naturale, dovuti alla naturale degradazione della sostanza organica.
Nicola De Neri
Adesso è in corso la bonifica ambientale: in questi giorni è in corso la rimozione dei fanghi presenti sul fondo del canale, che prima della rimozione stes-sa, sono stati analizzati da un laboratorio accreditato dall' Arpat. Non sono risultati "pericolosi": non sono tossici
E' in corso la bonifica ambienta-le e a seguire partiranno i lavo-ri per collegare le vie d'acqua. Continuano meteo permetten-do, i lavori che porteranno all' apertura del canale Incile e quindi al ricollegamento tra il canale dei Navicelli e il fiume Arno: le due vie d'acqua furono separate dai bombardamenti effettuati durante la seconda guerra mondiale, nell' anno 1943, nella zona di Porta a Mare. Il progetto prevede la realizza-zione della conca di navigazio-ne e dello sbocco in Arno, con un intervento mirato al miglio-ramento della viabilità: demoli-zione e ricostruzione del ponte mobile di via Livornese, del pon-te sul viale D'Annunzio. Una nuova pista ciclabile, area a verde e realizzazione di due rotatorie: all’incrocio fra il Pon-te del Cep e viale D’Annunzio e le vie Livornese e Pertini.
INCILE DAL CANALE DEI NAVICELLI AL CENTRO DI PISA
sport del Co-mune di Livor-no), Salvatore Sanzo (Ass. allo sport del Comune di Pisa e Presi-dente del C.O.N.I. Tosca-na), Giovando-menico Caridi (Amm. Unico Spa Navicelli di Pisa), Luigi Fabozzi (Presidente Canottieri Arno), Antonio Giuntini (Vicepresidente Canottieri Arno), Roberto Volpi (Presidente Unio-ne Canoisti Livornesi).
A.P.
Unione Canoisti Livornesi. Il progetto prevede la destinazio-ne di un garage per il rimessag-gio delle canoe e kayak, e di uno spogliatoio per gli atleti che, gra-zie alla particolarità del Canale dei Navicelli, possono allenarsi 365 giorni l’anno. Un progetto che unisce Pisa e Livorno nello sport, per lo sport, e che rappre-senta un punto di partenza di altre idee e collaborazioni per lo sviluppo di questo settore. All’inaugurazione sono intervenu-ti Marco Filippeschi (Sindaco di Pisa), Andrea Pieroni (Presidente Provincia di Pisa), Valter Tambu-rini (Vicepresidente CCIAA di Pisa), Nicola Perullo (Ass. allo
Venerdì 19 Settembre alle ore 15.00, presso la casa di Tombolo (Loc. Tombolo), si è svolta la ceri-monia di inaugurazione del “Centro di addestramento per canoa e kayak”, promossa dalla Spa Navicelli di Pisa in collabora-zione con Canottieri Arno di Pisa e
CANALE DEI NAVICELLI
INAUGURAZIONE “CENTRO DI ADDESTRAMENTO PER CANOA E KAYAK”
Foto: Nicola De Neri
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
9
A. Pecori M. Sammataro
10
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Al primo giro di boa, dopo un
anno di attività, il porto di Pisa
festeggia l’avverarsi delle previ-
sioni che fin dal giorno della
inaugurazione, il 30 giugno
1913, lo avevano definito sen-
za esitazioni uno dei marina più
belli fra quelli in esercizio sulle
coste italiane.
Un giudizio confermato già lo
scorso ottobre, dopo la prima
estate di attività, dagli operato-
ri del settore e dagli armatori
al salone di Genova, dove quel
porto turistico sorto all’ombra
della Torre Pendente sembra-
va voler sfidare la congiuntura
sfavorevole che ormai da tem-
po attanaglia l’intero settore
della nautica da diporto. E che
oggi si appresta a ripresentar-
si alla grande ribalta della ras-
segna genovese forte dei risul-
tati raggiunti in poco più di un
anno di attività, dopo il perio-
do di rodaggio superato bril-
lantemente.
Un porto, quello che sorge
nell’abitato di Marina di Pisa,
proprio alla foce dell’Arno,
sulla riva sinistra, che ha delle
caratteristiche che lo rendo-
no davvero unico.
In primo luogo la posizione:
inserito in un paese vivo e abi-
tato tutto l’anno, a pochi mi-
nuti d’auto dal centro di Pisa,
dalla Versilia, dall’aeroporto
internazionale e all’interno dei
confini del più grande parco
naturale della Toscana. Cosa
c’è in giro di meglio? La rispo-
sta è difficile, se non addirittu-
ra impossibile. E il gradimento
degli utenti del mare si è visto
subito. Già pochi mesi dopo
l’apertura oltre un terzo dei
posti disponibili erano già oc-
cupati stabilimento, in proprie-
tà o in affitto a medio e lungo
termine, e quest’estate le ban-
chine si sono riempite di im-
barcazioni per soste più o me-
no lungo durante le loro cro-
ciere nel Mediterraneo. E par-
ticolare attenzione è stata de-
dicata al mondo della vela, tan-
to che il porto pisano ha già
ospitato c on successo lo
scorso anno un evento di
grande valore sportivo come
la regata delle “151 miglia”. A
questo si aggiunga che il porto
di Pisa a Boccadarno, dove al
centro del bacino è stato alle-
stito un accogliente ristorante
con annesso bar, è presto di-
venuto un centro vivo e fre-
quentato della costa tirrenica.
Spettacoli, presentazioni di
libri, musica ed eventi culturali
hanno trovato nell’area portu-
ale una location ideale, grazie
anche a un’accorta promozio-
ne avviata dal nuovo ammini-
stratore della società di ge-
stione della struttura, il dottor
Simone Tempesti che negli
ultimi mesi ha raccolto il testi-
mone da Stefano Bottai che
ha gestito l’intera fase della
progettazione e della realizza-
zione del porto.
(continua a pag. seguente)
IL NUOVO PORTO DI PISA A BOCCADARNO UN ANNO DI SUCCESSI PER BATTERE LA CRISI
Maturano le prospettive per un completamento dell’opera con la parte residenziale
11
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
A tutto questo si deve aggiun-
gere che il nuovo Porto di Pisa
non è una infrastruttura isola-
ta in un contesto estraneo o
caratterizzato da vocazioni di-
verse. Niente affatto. Il porto è
il fiore all’occhiello di un com-
prensorio nautico che ha or-
mai raggiunto una valenza na-
zionale ed è articolato
sull’intero corso dell’Arno, dalla
città al mare, dove si trovano
decine e decine di rimessaggi
e servizi di assistenza alle im-
barcazioni, oltre a quasi tremi-
la posti barca sul fiume. Un
fiume – l’Arno – che presto
sarà collegato direttamente
con l’altra grande infrastruttu-
ra del comprensorio nautico
pisano: il canale dei Navicelli
che dalle porte della città si
spinge verso sud fino a rag-
giungere il porto di Livorno e il
mare. I lavori del collegamento,
che ripristina l’antico incile di-
strutto dai bombardamenti
dell’ultima guerra, sono già in
corso e dovrebbero terminare
entro il prossimo anno. E che
cosa sia il canale dei Navicelli
nel panorama della nautica
italiana di qualità lo dicono i
grandi cantieri che vi sono in-
stallati, dai Cantieri di Pisa, ai
Fratelli Rossi, fino alle recentis-
sime installazioni di Codecasa,
Overmarine e Sevenstars.
Un’area nautica integrata e in
crescita, gestita da una socie-
tà pubblica – la Navicelli spa –
all’avanguardia per le capacità
gestionali della via d’acqua e
per l’innovazione applicata alla
cantieristica.
Prossimo obbiettivo dell’area
portuale di Boccadarno, è il
completamento dell’altra par-
te del progetto, quella relativa
all’area residenziale di pregio
prevista alle spalle del bacino
portuale, in una zona di alto
valore paesaggistico.
L’obbiettivo della società for-
mata da capitali pisani, la Boc-
cadarno Porto di Pisa spa,
guidata anch’essa da Simone
Tempesti, ormai è quello al-
largare la base societaria per
completare l’opera. Un obbiet-
tivo per il cui raggiungimento
sono in corso contatti con
gruppi interessati a investire
in una delle località più sugge-
stive della costa toscana dove
già esiste un porto turistico
giudicato fra i migliori e meglio
collegati d’Italia.
Giuseppe Meucci
Simone Tempesti, Amm. Unico di Boccadarno Porto di Pisa Spa
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
12
INTERVISTA A JOS TECHNOLOGY
JOS, una realtà aziendale in-
novativa presente sul territo-
rio. Come nasce e qual è
l’attività/prodotto sviluppato
dall’azienda?
Pensata per ideare sistemi di
gestione semplificata dei devi-
ce, JOS Technology nasce nel
2009 con lo sviluppo di un pri-
mo prototipo funzionale.
L’esperienza imprenditoriale
vera e propria si forma attra-
verso la partecipazione al pro-
gramma PhD+ dell’Università
di Pisa (di cui è SpinOff), cui
segue l’incubazione presso il
Cerfitt di Pontedera.
Risultata vincitrice della Start
Cup Toscana 2013 con la pre-
sentazione della prima versio-
ne di JOS, l’azienda ha esposto
a SMAU Milano 2013 e ha
partecipato come finalista al
PNI 2013
di Genova.
Ha pre-
sentato gli
ultimi pro-
totipi in
m a r z o
presso la
fiera FLCG
M i l a n o
2014 de-
dicata agli
stili di vita
sostenibili,
ottenendo
molti feed-
back positivi. L’azienda ha il
proprio core nella tecnologia
JOS (Just One System), la pri-
ma Energy Surface ad alta po-
tenza. Una piattaforma per
l’alimentazione e la ricarica di
device estremamente innovati-
va, nata con lo scopo di offrire
la soluzione più semplice ai
problemi legati all’uso dei di-
spositivi tecnologici. Dagli inizi
la tecnologia è stata progressi-
vamente migliorata e resa
sempre più efficiente. Contem-
poraneamente, si è molto am-
pliato il ventaglio di tipologie di
utenze coinvolte nel sistema.
L’azienda ha voluto puntare la
propria attenzione anche e
soprattutto all’ottica del consu-
matore, ai suoi reali bisogni,
creando un prodotto persona-
lizzabile in base alle proprie
esigenze.
Potrebbe spiegarci meglio
come funziona il sistema?
JOS (Just One System) è il
risultato di un’attenta e accu-
rata fase di ricerca, sviluppo
e prototipazione.
Il sistema, brevettato, consi-
ste in un pannello elettrificato
a bassa tensione, su cui è
possibile posizionare qualun-
que tipo di dispositivo elettri-
co o elettronico, in numero
praticamente illimitato, in
qualunque posizione si prefe-
risca o sia necessario, in mo-
dalità on od off, senza neces-
sità di alcun cavo.
L’ideatore di JOS, l’architetto
Marco Ariani, è partito da
una constatazione non bana-
le: la tecnologia è oramai il
nostro habitat reale, il driver
privilegiato di ogni emozione,
ricordo o relazione. Tutto ciò
non può essere né continua-
re a essere senza energia. Il
problema individuato, che ha
condotto ai risultati attuali,
riguarda l’evidente dicotomia
tra l’ingegnerizzazione sem-
pre più spinta dei dispositivi
d’uso quotidiano e le metodo-
logie tuttora in atto per la
loro alimentazione e ricarica,
per lo più similari nel concet-
to a quelli in uso da più di un
secolo.
(continua a pag. seguente)
IINNOVAZIONENNOVAZIONE AA SSERVIZIOERVIZIO DELDEL TTERRITORIOERRITORIO
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
13
Parallelamente a tale gap si è ag-
giunta negli ultimi anni una cresci-
ta sempre più massiva di utenze
elettroniche, con prestazioni sem-
pre più elevate, divenute indispen-
sabili nel quotidiano domestico e
lavorativo. JOS nasce dunque con
lo scopo di ridurre sensibilmente
le problematiche legate a tale di-
mensione: invasiva presenza di
cavi elettrici, difficoltà di accesso
alle fonti elettriche (come le pre-
se), necessità di dotarsi di un nu-
mero plurimo di caricatori.
Il sistema si pone anche come
ottima alterativa o integrazione ai
sistemi d’impiantistica tradiziona-
le. Con JOS è possibile progettare
e allestire contesti in interni per
quanto riguarda illuminazione, si-
stemi audio-video, controller e di
sicurezza, sensori e attuatori. U-
na superficie libera dove ogni pun-
to è una presa, un sistema sicuro,
flessibile, semplice da utilizzare,
che risolverà e alleggerirà le pro-
blematiche legate ai metodi tradi-
zionali, come tracce e cablaggi.
Dato che i vari contesti potranno
essere modificati facilmente solo
attraverso lo spostamento fisico
delle utenze, agganciate al pan-
nello tramite un attacco magneti-
co, saranno drasticamente ridot-
ti i tempi e i costi delle varie fasi
di allestimento, disallestimento e
modifiche in corso d’opera.
Qual è il target dei clienti poten-
zialmente interessati al vostro
prodotto? Avete mai lavorato
nel settore nautico?
JOS è un sistema dalla duplice
value proposition: per il B2C si è
individuato un prodotto rechar-
ger dedicato principalmente alla
telefonia e all'informatica, per il
B2B un sistema per interni, vali-
da alternativa all'impiantistica
tradizionale. Il
target dunque
può essere
individuato sia
nel consuma-
tore finale, a-
mante della
tecnologia ed
early adopter,
sia in quelle
aziende, ad es.
di trasporti,
accoglienza e
r istoraz ione,
che se ne vo-
gliano dotare
come servizio
(sempre più ricercato) alla pro-
pria clientela.
Per quanto riguarda il B2B sia-
mo convinti che molteplici setto-
ri, tra cui il lighting, lo stuff for
school, lo yacht design e il setto-
re stand/vetrinistica, potranno
trovare in JOS la risposta a mol-
teplici problematiche e necessi-
tà di flessibilità, efficienza e ri-
sparmio.
JOS vuole proporsi azienda por-
tatrice dell'eccellenza produttiva
e qualitativa Made in Italy. Se gli
aspetti progettuali e divendi-
ta verranno seguiti dall'azienda,
così come la produzione dei pan-
nelli e l'assemblaggio finale, la
restante componentistica, in
particolar modo elettronica, sa-
rà affidata ad aziende terze pre-
senti su territorio nazionale. A
tale scopo si prevedono accordi
mirati di partnership con azien-
de del territorio creando una
rete di eccellenze.
Con gli ultimi risultati JOS si pro-
pone come first-mover nel mon-
do dell’IoT e della domotica con
una tecnologia adattabile ai più
vari contesti, non solo appetibile
ad un mercato internazionale e
globalizzato ma anche easy-use
da parte del mondo del-
la disabilità, rendendo la vita
facile a tutti, senza alcuna distin-
zione, con forte facilitazione del-
le prestazioni sociali e lavorative.
(continua a pag. seguente)
IINNOVAZIONENNOVAZIONE AA SSERVIZIOERVIZIO DELDEL TTERRITORIOERRITORIO
Giuseppe Fusco (CNR ISTI) insieme all’architetto Marco Ariani
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
14
(continua da pag. precedente)
JOS Technology è un’azienda Star-
tup, e molte partnership sono anco-
ra in fase di valutazione. Uno dei set-
tori più interessanti sembra essere
quello nautico, dove le tecnologie più
innovative del momento sono sem-
pre state ben accette. Le possibilità
che JOS offrirà al cliente sotto
l’aspetto del design sono molteplici,
pensare di utilizzare i pannelli JOS
come rivestimenti da interni e che
questi possano funzionare come
punti di aggancio per l’alimentazione
di tutte le utenze elettriche è sicura-
mente un vantaggio, eliminare conte-
stualmente anche molti dei fili pre-
senti nelle imbarcazioni potrà rende-
re molto più veloce e flessibile le fasi
impiantistiche e di allestimento. JOS
si propone come soluzione di rapida
attuazione per tutto quello che è il
mercato del refitting in ambito nava-
le e proporrà la propria tecnologia
per il settore nautico al SEATEC il
prossimo febbraio presso il polo fieri-
stico Carrarafiere.
Quanto conta per la vostra azienda
essere aggiornati sulle nuove tec-
n o l o g i e , o v v e r o p u n t a r e
all’innovazione?
JOS Technology rientra nella deno-
minazione speciale di Startup innova-
tiva, ed è SpinOff dell’università di
Pisa, dunque dichiara già nella sua
forma costitutiva un legame impre-
scindibile con la r icerca e
l’affiliazione di nuove tecnologie. Se la
tecnologia di base offre già vari plus
interessanti, si è contemporanea-
mente molto ampliato il ventaglio di
possibili generazioni successive del
sistema. Il team JOS Technology sta
mettendo a punto nuovi prototipi e
promette sviluppi sorprendenti, con
soluzioni dedicate ai settori dell’IoT
(Internet of Things), della domotica
e dell’aerospazio. Superfici intelli-
genti, dispositivi connessi ad
Internet, supporti ultraleggeri e fles-
sibili saranno i protagonisti delle
prossime versioni.
Potrebbe indicarmi tre motivi per
cui conviene installare JOS?
JOS offre una tecnologia molto di-
versa da quelle presenti sul merca-
to come l’induzione e l’impiantistica
tradizionale, JOS è:
INTEGRAZIONE di numerose ti-
pologie di dispositivi sul medesi-
mo supporto (non è dedicato ad
una sola classe di dispositivi).
ALTA POTENZA ed efficienza
(100 watt per punto di connes-
sione.
FLESSIBILITÀ di posizionamen-
to (l’attacco magnetico per-
mette la collocazione di tutti i
dispositivi sia a tavolo, a pare-
te, e anche a soffitto).
PERSONALIZZAZIONI presso-
ché infinite a livello funzionale
ed estetico (colori, texture,
finiture superficiali rendono il
pannello un prodotto estrema-
mente personalizzabile e bran-
dizzabile)
JOS Technology vuol essere in
assoluto la prima Energy Surface
ad alta efficienza, vuole liberare i
nostri ambienti dai cavi, ridurre
l'inquinamento elettro-magnetico,
trasformare l'approccio all'energi-
a semplificando e moltiplicando il
suo utilizzo, rendendo il rapporto
con la tecnologia un'esperienza
touch wireless, divertente, sempli-
ce, flessibile, personalizzabile, si-
cura.
Andrea Bruscoli
IINNOVAZIONENNOVAZIONE AA SSERVIZIOERVIZIO DELDEL TTERRITORIOERRITORIO
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
15
in base alla dimensione
dell’impresa.
I Bandi 1 e 2 finanzieranno
progetti strategici di ricerca
industriale e sviluppo speri-
mentale mentre il Bando 3
finanzierà aiuti all'innovazione
delle pmi. Il Bando 1 è dedica-
to alle grandi imprese associa-
te con altre di diverse dimen-
sioni, mentre i Bandi 2 e 3
sono rivolti esclusivamente
alle pmi.
In linea con la “Strategia di
Ricerca e Innovazione per la
Smart Specialisation in Tosca-
na” saranno finanziati priorita-
riamente progetti legati alle
priorità tecnologiche orizzon-
tali indicate dalla stessa
Smart Specialisation, ovvero
ICT e fotonica, fabbrica intelli-
gente e chimica e nanotecno-
logia.
Allo scopo di favorire le impre-
se i bandi saranno strutturati
con un modello "a due fasi". Vi
sarà una prima fase di presen-
La Regione Toscana, attraverso
una gestione anticipata dei fondi
del programma operativo Fesr
2014-2020, con decreto dirigen-
ziale n. 3389 del 30 luglio
(pubblicato sul Burt del 13 agosto
2014) ha approvato tre nuovi ban-
di per un impegno finanziario com-
plessivo di 8 milioni.
Attraverso questi bandi la Regione
vuol dare un aiuto concreto alle
imprese toscane, micro, piccole,
medie e grandi, che intendono rea-
lizzare investimenti in attività di ri-
cerca, sviluppo e innovazione e cre-
are così le condizioni per reagire
alla crisi.
I progetti potranno essere presen-
tati dalle imprese sia in forma sin-
gola che associata, anche con gli
organismi di ricerca, ed avere una
dimensione finanziaria che varia da
50 mila euro a 10 milioni di euro.
Gli aiuti per la realizzazione dei pro-
getti di investimento saranno con-
cessi sotto forma del contributo in
conto capitale e l’intensità
dell’agevolazioni varierà soprattutto
tazione delle idee progettuali
che poi saranno valutate da
soggetti esperti sulla base di
una griglia di criteri prefissati.
Per le migliori idee progettuali
che verranno selezionate ed
ammesse alla seconda fase, le
imprese saranno invitate a pre-
sentare i progetti esecutivi che
concorreranno quindi nella gra-
duatoria di merito, che verrà
pubblicata entro giugno 2015.
La domanda di prima fase do-
vrà essere redatta esclusiva-
mente on-line accedendo al
sistema informatico di Sviluppo
Toscana a partire dal 1 otto-
bre e fino al 31 dello stesso
mese. Entro fine anno uscirà la
relativa graduatoria.
Affinché la domanda sia am-
missibile, sarà necessario che
l’impresa dimostri di essere
“dinamica”, ovvero di aver man-
tenuto o incrementato il pro-
prio fatturato come risulta con-
frontando il bilancio 2009 con
il bilancio 2013. Nel caso di
aggregazioni di più soggetti
almeno la metà di essi devono
dimostrare di soddisfare tale
requisito.
Simone Pistolesi
RICERCA & SVILUPPO E INNOVAZIONE
AL VIA I NUOVI BANDI
PER LE IMPRESE TOSCANE
16
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Il Sistema di Gestione Integrato rappresenta per un’organizzazione
uno dei requisiti base per ridurre
gli effetti della concorrenza, affron-tare con maggiore fiducia le diffi-
coltà attuali e rafforzare la propria posizione sul mercato.
Le nuove disposizioni legali e socia-
li in materia di qualità, ambiente, sicurezza, igiene ed etica, compor-
tano un maggiore impegno da parte degli operatori economici
che intendono valorizzare e coin-
volgere il proprio capitale umano e le proprie responsabilità nella ge-
stione del business aziendale. Da qui l’importanza e la necessità di
adoperare un modello di
“governance” che evidenzi una visione unitaria della gestione a-
ziendale con visibilità di obiettivi, unicità e controllo della documen-
tazione, ottimizzazione e integra-
zione delle risorse, tutti fattori indispensabili per la crescita e lo
sviluppo della competitività. A tale proposito ed a distanza di
poco tempo dell’ottenimento della
certificazione del sistema Qualità e Ambiente in conformità alle norme
internazionali ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004, la Spa Navicelli
di Pisa ha ottenuto la certificazio-
ne del Sistema di Gestione sulla Sicurezza e la Responsabilità So-
ciale adottando gli standard inter-nazionali OHSAS 18001:2007 e
SA 8000:2008.
Il Sistema di Gestione Integrato (QAS-SA8000) DELLA Spa Navi-
celli è stato valutato dall’Ente di Certificazione Det Norske Veritas
– DNV, leader mondiale di certifi-
cazione riconosciuto e accreditato dai più importanti Enti ed Organi-
smi internazionali nonché uno dei primi Enti a certificare secondo la
norma OHSAS 18001, la quale è
stata sviluppata utilizzando come riferimento il documento Safe-
tyCert® di Bureau Veritas - DNV
L’adozione volontaria del Sistema di Gestione Integrato della Spa Navicelli
è stata una scelta voluta dalla dire-
zione della Società con l’obiettivo di guidare lo sviluppo aziendale e di
migliorare la qualità del lavoro, ricer-cando contestualmente la massima
efficienza ambientale, la tutela della
sicurezza sui luoghi di lavoro e il be-nessere dei lavoratori secondo uno
schema organizzativo che unisce le specificità di ciascuna delle quattro
norme in un unico sistema di regole
e procedure, creando all’interno dell’impresa una vera e propria
“cultura organizzativa”.
Sistema di Gestione della Sicurezza
- OHSAS 18001.
Secondo le stime dell’Organizzazione
Internazionale del
Lavoro, ogni anno nel mondo, circa
270 milioni di per-sone sono coinvol-
te in incidenti sul
lavoro, mentre 160 milioni sono
affette di malattie professionali, il
tutto con riflessi
economici stimati interno al 4 % del
PIL mondiale. La lotta contro gli in-
fortuni sul lavoro
impone una co-stante ricerca di
nuove strategie e politiche condivise
con tutti i soggetti
della prevenzione per l’individuazione
e pianificazione di interventi e struttu-
rati e mirati. In
Italia, ogni anno si verificano oltre
1.000.000 di inci-denti sul lavoro con
conseguenze che provocano quasi 25.000 invalidità permanenti e più di
1.200 morti. Per eliminare o ridurre
i rischi da lavoro ed impedire il verifi-carsi di infortuni e malattie professio-
nali, le aziende di tutte le dimensioni e in tutti i settori devono mettere in
atto un solido sistema di gestione per
la salute e la sicurezza dell'ambiente lavorativo. In Italia la salute e la sicu-
rezza sul lavoro sono regolamentate dal Decreto Legislativo n. 81 del 9
aprile 2008 (Testo Unico sulla salute
e sicurezza sul lavoro) entrato in vigo-re il 15 maggio 2008, e dalle relative
disposizioni correttive, ovvero dal Decreto legislativo 3 agosto
2009 n. 106 e dai successivi ulterio-
ri decreti.
(continua a pag seguente)
IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO DELLA NAVICELLI SPA
UN PERCORSO VIRTUOSO VERSO LA QUALITÀ, L’AMBIENTE, LA SICUREZZA E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
Un sistema di gestione struttu-rato come quello indicato dalla
OHSAS 18001, evidenzia un
modello gestionale idoneo ed in piena conformità con le prescri-
zioni del D.lgs 81/08. Da qui la scelta della Spa Navicelli di adot-
tare e certificare un sistema di
gestione della sicurezza secon-do lo standard internazionale
BS OHSAS 18001:2007 con l’obiettivo di valutare e controlla-
re i rischi sulla sicurezza dei
lavoratori e sui luoghi di lavoro mediante l’introduzione e attua-
zione di politiche, programmi e procedure per un miglioramen-
to continuo delle prestazioni
aziendali. Sempre mirando al migliora-
mento della sicurezza sul lavoro, la Spa Navicelli ha messo in
campo diverse misure e proget-
ti per l’adeguamento strutturale delle infrastrutture di competen-
za, tra questi possiamo citare: la messa in sicurezza delle va-
sche di stoccaggio temporaneo
dei fanghi di dragaggio prove-niente dai fondali del canale dei
Navicelli recintando tutto il peri-metro dell’area e predisponen-
do sensori di movimento che
captano la presenza di persona-le non autorizzato ed inviano i
segnali d’allarme agli organi competenti. E’ stato sviluppato
un progetto La Logistica e Sicu-
rezza del trasporto merci (Progetto Lose) con il finanzia-
mento dei Fondi Europei nell’ambito del Programma di
Cooperazione Transfrontaliera
Italia – Francia Marittimo 2007 – 2013, con l’installazione di un
impianto a infrarossi e videoca-mere dislocate per la videosor-
veglianza del canale; il progetto
ha rilevanza anche dal punto di vista ambientale, in particolare
viene realizzato il monitoraggio delle qualità dell’acqua del cana-
le con sonde parametriche e di
sistema di telecontrollo. Inoltre sono in corso le opere per il
miglioramento della messa in sicurezza delle porte vinciane
localizzate nel tratto del Canale
dei Navicelli compresso fra lo Scolmatore dell’Arno e la Darse-
na Toscana, ciò comporterebbe
anche una riduzione dell’impatto ambien-
tale evitando
l’insabbiamento del-la Darsena Toscana.
SA 8000. Respon-
sabilità Sociale
d’Impresa Nell’attuale mercato
la qualità dei prodot-
ti e dei servizi è or-mai considerata
acquisita e l’attenzione dei con-
sumatori, utenti e
clienti, si rivolge sempre più spesso
alla qualità del pro-cesso, inteso come
filiera produttiva con
cui prodotti e servizi sono ottenuti, pre-
stando grande at-tenzione alle performance eti-
ca e il modo di operare delle
aziende con cui si interagisce. La prosperità e competitività di
un’impresa dipende in primis della valorizzazione del capita-
le umano, tanto in termini for-
mativi quanto sotto l’aspetto dell’etica del lavoro. Sempre
più aziende, dunque, decidono di affermare la propria respon-
sabilità sociale adeguando il
proprio sistema gestionale allo standard internazionale
SA8000 ( Social Accountabi-lity).
La Spa Navicelli ha sempre
riconosciuto la propria respon-sabilità sociale verso i propri i
dipendenti e, più in generale, verso il benessere lavorativo e
rispetto delle condizioni di lavo-
ro, nonché idonee condizioni di salute e sicurezza con il coin-
volgimento di tutti gli stakehol-ders.
Tale consapevolezza, in linea
con i valori e principi dell’Organizzazione, ha spinto
la direzione a formalizzare le sue strategie e politiche azien-
dali con il percorso già intra-
preso per il conseguimento delle certificazioni sulla qualità,
tutela dell’ambiente e la sicu-rezza, a conseguire altresì, la
Certificazione Etica secondo la Norma Internazionale SA8000:
2008.
Tramite l’implementazione e certifi-cazione del Sistema di Gestione
della Responsabilità Sociale, la Spa Navicelli si impegna a rispettare gli
standard più rigorosi di condotta
etica e professionale nei confronti dei dipendenti, dei collaboratori e di
tutti gli interlocutori aziendali: clien-ti, fornitori, partner, istituzioni, co-
munità locale, relativi a sicurezza,
salute, lavoro infantile, discrimina-zione, retribuzione e orario di lavo-
ro, etc. attestando che l’impresa è in linea con i requisiti della norma
ed assicurando lo sviluppo della
cultura della responsabilità sociale d’impresa
L’adozione di un sistema gestione
di responsabilità sociale basato
sullo standard internazionale SA8000 avvalora l’impegno della
Spa Navicelli di incanalare le per-formance aziendali sui principi del
rispetto dei diritti umani, il rispetto
dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e
le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro per un migliora-
mento del clima aziendale.
Silvia Léon
17
(Immagine: ser-
vizi-associati.it)
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
18
19
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
IIS Buontalenti Cappellini Orlando di Livorno in rete con tutti i nautici to-
scani e altri istituti superiori connes-
si al settore, ricoprendo le provincie di Livorno Pisa Lucca Massa e Gros-
seto su bando della Regione Tosca-na, ha firmato a luglio un importan-
te passo per la formazione dei giova-
ni nel mondo del diporto: un polo tecnico professionale dedicato allo
yachting. " Super Yact Academy” che come si deduce dal nome stesso si
focalizza maggiormente sul segmen-
to dei super yacht. Le scuole con il distretto nautico
toscano, in testa il Polo d’innovazione Penta, le associazioni di categoria e
alcune prime agenzie formative dei
territori costieri, hanno siglato for-malmente una rete per agire su pro-
grammi, corsi, stage e formazione on the job.
Obiettivi:
qualificare nell’apprendimento in
situazione gli obiettivi specifici dei singoli percorsi,
favorire la continuità dei percorsi
formativi contrastando il rischio
di abbandono e dispersione
accompagnare i giovani per il
rientro nel sistema educativo di
istruzione e formazione
Azioni: Laboratori per lotta alla dispersione
scolastica. Le attività promosse pre-vedono l’offerta di Servizi individuali
diffusi e articolati di orientamento /
riorientamento e accompagnamento
svolti da counselor, tutor e orientato-ri, nonché azioni rivolte al gruppo
classe che prevedono l’invito di testi-
moni provenienti dal mondo del lavo-ro.
Le visite in azienda hanno l’obiettivo d i d i m o s t r a r e a l l ’ a l l i e v o
l’organizzazione di un’impresa, le
risorse umane, le attrezzature e le strumentazioni. L’allievo che si accin-
ge ad entrare per la prima volta a contatto con una nuova realtà può
assorbire la “cultura” che contraddi-
stingue i membri del gruppo e svilup-pare comportamenti socialmente
accettabili e forme di convivenza adatte alla situazione.
I laboratori aziendali sono finalizzati a far conoscere all’allievo le moderne
tecnologie utilizzate in azienda, favo-rire la qualità dell’apprendimento e
l’acquisizione della cultura d’impresa.
L’attività vede la collaborazione attiva dell’impresa che, di concerto con
scuole e agenzie, definirà le modalità di svolgimento del laboratorio, i tem-
pi e metterà a disposizione esperti
che affiancheranno gli allievi durante lo svolgimento delle attività.
Laboratori sulle competenze di base
con particolare riferimento alle com-
petenze digitali, alle lingue straniere e alle competenze trasversali e di
cittadinanza. Si sottolinea l’utilizzo di metodologie laboratoriali ed espe-
rienziali e la contestualizzazione delle
competenze al settore professiona-le.
Corsi i forma-
zione per drop
out che si svol-geranno in
collaborazione con le imprese
sia per quanto
riguarda l’uso di laboratori
attrezzati, la realizzazione di
stage e pro-
ject work e la presenza di
docenti esper-ti .
Rafforzare il rapporto tra
s i s t e m a
dell’istruzione, quello della
formazione e i sistemi della
ricerca tecno-
logica, per fa-vorire il trasfe-
rimento della ricerca indu-
striale alle im-
prese; L’idea che sta dietro alla proposta di
attivazione del polo punta alla ridefinizio-ne di parte dei percorsi di orientamento,
istruzione e formazione per far si che ci
possa essere una migliore sovrapposi-zione con quelle che sono le richieste, in
continua evoluzione, del mercato del lavoro. Se pensiamo, per esempio, alle
tecnologie, si evidenzia una forte “non
sincronia” fra quello che viene offerto dal sistema della formazione, con le
necessità delle aziende impegnate quoti-dianamente in percorsi di innovazione e
miglioramento delle professionalità in-
terne. Il percorso di innovazione previsto con l ’attivazione del polo mira
all’adeguamento didattico ed al migliora-mento dei contenuti dei diversi percorsi
di istruzione e formazione, siano essi
presenti o da attivare presso le scuole aderenti alla rete, con utilizzo pieno delle
quote di autonomia e flessibilità che l’ordinamento scolastico consente ai
diversi indirizzi.
Il coinvolgimenti degli enti di ricerca co-me, ad esempio, ISTI-CNR, deve far pen-
sare non tanto alla ricerca di base, ma, soprattutto, alla possibilità di sfruttare le
innovazioni prodotte, e disponibili sul
mercato, come strumento professiona-lizzante in grado, se opportunamente
gestito, di accorciare i tempi necessari alla formazione, attenuando le differenze
che, attualmente esistono, fra la forma-
zione erogata e la professionalità richie-sta dal mercato.
Tutto questo ha maggior valore se riferi-
to, come in questo caso, ad un settore,
quello della nautica da diporto, conside-rato prioritario e strategico dalla Regio-
ne Toscana.
FORMAZIONE
COSTITUITO IL POLO TECNICO PROFESSIONALE “SUPER YACHT ACADEMY”
20
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
ALGERIA
SVILUPPO MULTISETTORIALE DEL GIGANTE NORDAFRICANO, POTENZIALE CONCORRENTE DEI
MERCATI DI MAROCCO E TUNISIA
Nel mese di febbraio dello scorso anno, nell’ambito di “Seatec”, la SpA
Navicelli di Pisa ha organizzato pres-
so la propria sede un’attività di inco-ming a cui hanno partecipato due
delegazioni di professionisti e impren-ditori del settore nautico e rappre-
sentanti di enti locali, provenienti da
Marocco e Tunisia, per fornire un supporto a tutte le imprese interes-
sate all’internazionalizzazione, sia italiane sia marocchine e tunisine. Al
buon esito della visita è seguita una
missione nei due Paesi nordafricani da parte di una nostra delegazione e
gli incontri, concentrati principalmen-te sui settori della nautica da diporto
e delle infrastrutture portuali, hanno
evidenziato un forte interesse da par-te delle imprese dell’area e, consen-
tendo la creazione di una rete di con-tatti con potenziali partner commer-
ciali e l’individuazione di una serie di
opportunità di business in loco. Tuttavia, se consideriamo la regione
geografica del Maghreb in generale, e in particolare quella del cosiddetto
“Piccolo Maghreb”, negli ultimi anni
anche l’Algeria sta attirando investi-menti esteri provenienti da diversi Paesi del mondo. Come i suoi vicini,
tanto simili quanto diversi sia sul pia-
no storico-culturale che su quello politico-economico, anche questo
gigante nordafricano di 2.381.740 kmq (attualmente il più grande Stato
africano per estensione geografica)
si sta infatti affacciando al mercato globale, offrendo ai Paesi esteri op-
portunità di investimenti e scambi commerciali a livello plurisettoriale e
con una prospettiva a 360 gradi,
specchio di una politica estera che riflette un Paese in cui si incontrano
(e talvolta si scontrano) varie identità, da quelle “storiche”, la mediterraneo-
europea e quella arabo-islamica, pas-
sando attraverso la più “regionalizzata” maghrebina, la
“minoritaria” berbera e, ultima ma non di minore importanza, quella
“continentale” africana. L’attenzione
del Paese, in ambito di politica este-ra così come in ambito commercia-
le, si rivolge sia al Mediterraneo e
all’Europa sia al Maghreb, al Sahel e all’intero continente africano, così
come ai Paesi mediorientali, ma anche ad altri Paesi come Cina,
Canada e Stati Uniti (quest’ultimo,
infatti, è il principale acquirente del petrolio algerino). Essendo l’Algeria
un importante produttore di petro-lio (già membro dell’OPEC) e gas
naturale (di cui Algeri è il terzo Pae-
se esportatore verso il mercato UE e di cui l’Italia è il principale acqui-
rente nel mercato algerino), l’economia del Paese si fonda prin-
cipalmente sul settore degli idro-
carburi, che, secondo i dati forniti dal nostro Ministero degli Affari
Esteri, rappresenta circa un terzo del PIL nazionale (198 miliardi di
Euro), il 60% delle entrate statali e
corrisponde a circa il 98% delle esportazioni algerine. Tuttavia, no-
nostante il ruolo cruciale che il set-tore degli idrocarburi ha
sull’andamento dell’economia nazio-
nale e il fatto che l’economia “hors hydrocarbures” sia ancora relativa-
mente debole e dominata
dall’intervento statale, l’Algeria guarda ad un progresso futuro che sia multi-
settoriale e sta investendo molto a tal proposito, anche attraverso il finanzia-
mento di ambiziosi programmi infra-
strutturali, su settori innovativi quali
quello delle energie rinnovabili. Uno dei principali esempi di questo nuovo
ed ambizioso orientamento di sviluppo
sostenibile è stata l’adozione, tre anni fa, di un programma per le energie
rinnovabili e l’efficacia energetica che ha come obiettivo quello di rendere di
origine rinnovabile, entro il 2030, il
40% della produzione elettrica desti-nata al consumo nazionale. Anche il
settore terziario, comunque, e in parti-colare quello del turismo e delle varie
attività commerciali e imprenditoriali
ad esso connesse, sta conoscendo un graduale sviluppo e settori come quel-
lo nautico si stanno progressivamente affermando sul mercato internaziona-
le.
(continua a pag. seguente)
Fonte immagine: lonleyplanet.com
21
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
Il comparto dei trasporti marittimi è quello che traina maggiormente
l’economia del settore, in quanto può fare affidamento su una rete di colle-
gamenti via mare ben consolidata tra diverse città algerine e i principali
porti europei nel Mediterraneo: Mar-
siglia e Alicante sono i porti che offro-no maggiori collegamenti con diverse
città algerine, ma anche città italiane come Genova (collegata con Skikda)
e Civitavecchia (collegata nei mesi
estivi con Annaba) offrono tratte ver-so il paese africano mediante le com-
pagnie Algérie Ferries e SNCM Italia Srl. Queste rappresentano inoltre,
soprattutto per i circa 40.000 algeri-
ni residenti nel nostro Paese (imprenditori, studenti, operai, lavora-
tori stagionali e familiari al seguito), un’alternativa ai collegamenti aerei di
Air Algérie e Alitalia da Roma e Mila-
no. Sempre riguardo ai trasporti ma-rittimi, è da ricordare che il 14 no-
vembre 2012 l’Algeria ha stipulato con il nostro Paese un accordo bila-
terale di cooperazione, accordo che
ha permesso di intensificare anche i collegamenti aerei con la capitale
algerina e la città di Orano. Ad Algeri, infatti, il Ministro dei Trasporti algeri-
no Amar Tou e l’allora Vice Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Ciaccia hanno ribadito e con-
fermato le eccellenti relazioni ami-chevoli tra i due Paesi, incrementan-
do la sinergia economica tra le due
sponde del Mediterraneo, dal mo-mento che l’accordo si è inserito
nel quadro di una serie di intese
bilaterali, stipulate negli anni prece-denti con altre realtà come la Tuni-
sia (2006) e l’Egitto (2008), volte a potenziare la presenza italiana
nell’area.
La nautica da diporto algerina, invece, resta ad oggi un settore
ancora molto di nicchia sia per
quanto riguarda il numero di dipor-tisti presenti nel Paese sia per la
sua ancora debole affermazione sul mercato mondiale, ma presen-
ta a livello nazionale uno sviluppo
tale che offre varie opportunità agli investitori e, allo stesso tempo,
lascia ben sperare in un’internazionalizzazione analoga a
quella che sta avvenendo nel vicino
Marocco. Per quanto concerne le infrastrut-
ture portuali dedicate, sebbene la maggior parte di esse siano anco-
ra di dimensioni relativamente con-
tenute o comunque dedicate princi-palmente ad attività economiche
come la pesca, piccoli ports de plaisance si possono trovare pres-
soché in tutte le medie e grandi
città costiere. Algeri si conferma senza dubbio la città che offre mag-
giori attrazioni per il settore, con i porti turistici nelle vicine località di
Sidi Fredj e Bab El Oued, ma anche
la regione di Orano ospita stabili-menti balneari e infrastrutture al-
berghiere molto ben attrezzati ri-
guardo alle attività nautiche. Anna-ba, la terza più grande città costie-
ra algerina, nonostante un porto commerciale piuttosto sviluppato,
non ha attualmente
un’infrastruttura portuale dedicata al diportismo, anche se vi è comun-
que l’intenzione di realizzare un ampliamento con la costruzione
un’infrastruttura dedicata esclusi-
vamente alla pesca e al diportismo in tempi brevi che vada così ad in-
crementare l’attività turistica nella regione. Inoltre, porti turistici sono
riscontrabili anche presso altre
città costiere, alcune relativamente piccole, come Skikda, Tizi Ouzou,
Béjaia (con il porto turistico e di pesca di Tala-Ilef), il porto ad attività
multiple (commercio, pesca e nauti-
ca da diporto) di Ténès, i porti turi-stici di Mostaganem e Arzew (sulla
costa occidentale), Ghazaouet (con il porto Marsa Ben M’hidi, non lon-
tano dal confine marocchino) e, in
corso di realizzazione e che verrà prossimamente inaugurato dopo
oltre sei anni di lavori, il porto di El Aouana, località vicino alla città di
Jijel (nella regione orientale della
Cabilia).
(continua a pag. seguente)
Le marine di Algeri e Sidi-Fredj
Fonte : nationalgeographic.com e photo2ville.com
22
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
(continua da pag. precedente) L’Algeria Boat Show, salone inter-
nazionale delle attrezzature e dei
servizi per la nautica e la nautica da diporto che dal 2009 si tiene an-
nualmente presso Port El Djamila (già La Madrague), nella località di
Ain Bénian, sobborgo di Algeri si-
tuato a 15 km a ovest della capitale algerina e non lontano da località
turistiche altrettanto rinomate a livello nazionale come la già ricorda-
ta Sidi Fredj, Le Club des Pins e la
foresta di Bainem, dal 13 al 17 maggio del prossimo anno terrà la
sua quinta edizione e, come nelle precedenti, ospiterà espositori pro-
venienti principalmente dall’Algeria,
ma in parte anche dalla vicina Tuni-sia. Se comparata al Salone Nauti-
co Internazionale di Genova o ad altre fiere di settore internazionali
come quelle di Amburgo, Fort Lau-
derdale o Dubai, la fiera di Algeri ha ovviamente dimensioni irrisorie,
nonostante sia visitata annualmen-te da imprenditori algerini, tunisini,
ma anche europei (provenienti prin-
cipalmente da Francia, Italia, Spa-gna e Grecia). Tuttavia, pur avendo
ancora dimensioni prevalentemen-te nazionali e di nicchia, il settore
nautico algerino beneficerà sicura-
mente dello sviluppo economico multisettoriale che il Paese sta in-
traprendendo (a partire, come già accennato, dal settore delle energie
rinnovabili, considerate dal governo
una priorità su cui investire) e avrà modo di internazionalizzarsi facen-
do dell’Algeria, in tempi relativa-mente brevi, un potenziale concor-
rente dei Paesi vicini, in primis il
Marocco e la Tunisia. Quanto ai rapporti economici e
commerciali tra Italia e Algeria in
generale, le relazioni bilaterali tra i due paesi rimangono dunque molto
solide, dal momento che Roma ha consolidato ormai da diverso tempo
una posizione di preminenza tra i
principali partner commerciali di Algeri, con un costante sforzo da
parte dell’Italia di creare in quel Paese condizioni tali che favorisca-
no la crescita della presenza delle
nostre imprese, incrementando così gli investimenti e l’import-
export. La riprova è data dalla pre-
senza di padiglioni italiani presso le varie fiere locali, una partecipa-
zione che si rivela fondamentale
per incrementare l’interesse del mercato italiano per quello algeri-
no e che rispecchia pienamente l’evoluzione dell’export italiano
registrata negli ultimi anni e
l’importante posizione che l’Italia, malgrado le politiche di conteni-
mento delle importazioni attuate dagli ultimi anni dal Governo di
Algeri, continua ad avere sul mer-
cato del Paese nordafricano. Il quadro macroeconomico
dell’Algeria presenta dunque indi-catori sostanzialmente positivi, e
la partecipazione dell’Algeria,
insieme a Marocco, Tunisia, Libia e Mauritania, all’organizzazione
economica e politica dell’UMA (Unione del Maghreb Arabo) non fa
che consolidare ormai da diversi
anni, seppur con non poche difficol-tà dovute anche all’attuale situazio-
ne geopolitica di alcuni di essi (Libia e Mauritania), i rapporti economici
con i vicini e a mantenere buone
relazioni diplomatiche. A favorire ulteriormente tutto ciò, da parte
algerina, oltre ai buoni rapporti con l’Estero (sia arabo che europeo) e
nello specifico con il nostro Paese,
contribuisce una situazione politica interna che, nonostante alcuni inevi-
tabili elementi di incertezza, è co-munque stabile.
Enrico Becuzzi
IL PUNTO DI RENZO MOSCHINI
LE NOVITA’ PER IL NOSTRO LITORALE ma cruciale non soltanto per le politiche di tutela ambientale. Ci troviamo nel santuario dei ceta-cei che anche recenti e drammati-che vicende hanno riportato alla ribalta delle cronache. Già prima dell’inchino di Schettino il governo francese aveva richiesto –è bene ricordarlo-il passaggio delle sua gestione dalla sede di Genova a quella di Montecarlo perchè il no-stro governo finora non ha fatto e
non fa una mazza. E questo nel momento in cui il ministro Orlan-do dopo un lunghissimo letargo ministeriale aveva riavviato proprio sui temi del mare una sua iniziati-va per istituire, ad esempio, un Osservatorio nazionale sul mare presso il parco di San Rossore d’intesa con la regione Toscana. Intanto al senato non avendo evi-dentemente da fare di meglio stanno cercando di cancellare dalla legge quadro sui parchi la norma che stabilisce per le regioni un competenza ‘sui brevi tratti di costa ( a loro ) prospicienti’. Intan-to è stato avviato il progetto Live Your Tour, che mira a ridurre la pressione turistica sulle aree co-stiere e a indicare itinerari alterna-tivi nell’area del Mediterraneo un bacino che rappresenta un terzo del turismo mondiale. L’unione europea già da anni promuove inoltre una cooperazione cross-border con il suo Mediterranean Sea Basin Programme per raffor-zare la cooperazione tra i dician-
L’inaugurazione del porto ha sicura-mente stimolato e favorito una inte-sa e una collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali e associativi che operano sul litorale ma anche e non di meno sui collegamenti delle vie d’acqua dall’Arno ai Navicelli nel loro rapporto anche con Livorno. Su tutta una serie di problemi emer-ge con rinnovato vigore il ruolo del nostra parco ma anche di realtà finora ignorate e restate tuttavia ai margini di un dibattito tutto preso da un turismo quasi esclusivamente incentrato sulle sdraio e gli ombrello-ni. Il quadro ora è decisamen-te cambiato come abbiamo potuto vedere in estate soprattutto a Marina di Pisa e sul Porto grazie in particolare all’iniziativa di Marina Slow, il Fuori Onda e anche il Gruppo di San Rossore impegnato con la regione Toscana nella isti-tuzione di un Osservatorio sul Mare. Il Futuro del Mare è stato infatti il tema di varie iniziative dove oltre alle sdraio e agli ombrelloni di è di-scusso di pesca, di tutela del mare, del paesaggio, di politiche comunita-rie che condizionano sempre più anche le nostre politiche nazionali, regionali e locali. Temi che ritroviamo anche in due leggi toscane molto importanti at-tualmente in discussione quella sul paesaggio e quella sulle aree protet-te e che dovrebbero tagliare il tra-guardo entro l’anno. E tra le iniziative previste e in prepa-razione sui problemi dell’ambiente in particolare merita di essere segnalata quella del 14-15 novem-bre promossa dal ministero dell’ambiente d’intesa con altri mini-steri che si terrà a Livorno. L’incontro ha lo scopo di definire La Carta di Livorno un documento in cui mettere a punto impegni e obiet-tivi che istituzioni e soggetti europei, nazionali, regionali e locali dovranno perseguire in questa area maritti-
nove paesi bagnati dal Mediterra-neo. Solo a noi può venire in mente in un momento in cui si sta cercan-do sul piano europeo di attuare progetti focalizzati su interventi innovativi in settori strategici per lo sviluppo dalle risorse idriche , l’ambiente, le energie rinnovabili e il turismo, la tutela della biodiversità e molto altro di estromettere le regioni da qualsiasi ruolo nell’ambito delle aree protette ma-
rine. In questo quadro fra l’altro è prevista anche la creazione di una rete trans-nazionale per la crescita del turismo sostenibile e responsabile in alcune aree selezionate di quattro paesi come l’Italia, Libano, Spagna e Tunisia. Come si vede a Livorno non saranno poche né di poco conto le questio-ni da affrontare tanto più che su molte di esse noi finora non abbiamo fatto nulla o ben poco. Ecco per-
ché sarà per tutti una occasione da non perdere a cui per quanto ci riguarda come Gruppo di San Ros-sore non mancheremo di dare co-me stiamo già facendo per l’Osservatorio un nostro contribu-to. Intendiamo insomma onorare l’impegno a suo tempo assunto con Orlando e che confermiamo al nuovo ministro. E siccome proprio grazie ad alcuni appuntamenti dello scorso estate sia al Fuori Onda che al Fortino a Marina abbiamo -diciamo così- ri-scoperto il valore dei libri che non si mangiano ma che si leggono e fanno discutere stiamo lavorando perché questo tipo di iniziative si possano promuovere non soltanto in estate. Ciò richiederà naturalmente il coin-volgimento del Porto, del Parco, dei Navicelli, di Marina Slow, del Grup-po di San Rossore e di altri che hanno già confermato la loro dispo-nibilità.
Renzo Moschini- Presidente del
Gruppo di San Rossore
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
23
24
NAVICELLI SPA MOSTRA DI F. PALAGANO E CANTINA JAZZ
Si è tenuto venerdì 5 Settem-
bre presso la sede della Spa
Navicelli di Pisa, l’ appuntamen-
to con Cantina Jazz, la rasse-
gna enomusicale.
Il gradito appuntamento, che
anche questa volta ha riscosso
i favori del numeroso pubblico
presente, ha fatto da cornice
all’ inaugurazione di “ Antologi-
ca”, personale dell’ artista Fer-
nando Palagano. Originario del-
la Provincia di Foggia, vive or-
mai a Pisa dal 1961 dove si è
laureato in
lettere.
La modella-
zione dell’
argilla e la
pittura sono
le sue pas-
sioni, che
r i s a l g o n o
agli anni del-
la prima gio-
ventù. Dal
2008 avvia l’ attività esposi-
tiva, partecipando a nume-
rose rassegne e mostre
collettive.
Come sempre l’ Ing. Giovan-
domenico Caridi, Ammini-
stratore Unico della Spa
Navicelli, dopo aver salutato
gli ospiti presenti, ha dato il
via alla serata: prima presen-
tando l’ artista e le sue ope-
re; dopo lasciando spazio alla
musica del Trio Musicale for-
mato da Emiliano Loconsolo
(voce), Andrea Garibaldi
(piano) e Nino Pellegrini
(contrabbasso) ed alle poesie
di Michele Cristiano Aulicino.
Musica e poesia si sono mi-
scelate, accompagnando il
gustoso buffet conclusivo,
che per l’occasione era innaf-
fiato dai vini della cantina Vil-
la Saletta.
Nicola De Neri
NNAVICELLIAVICELLI NNEWSEWS
Foto sopra: l’Ing. Caridi presenta la mostra dell’artista F. Palagano insieme
all’organizzatore di Cantina Jazz, il Sig, Marangoni.
Foto sotto: l’artista Fernando Palagano con dietro una sua opera. Affianco: la
mostra allestita presso la sede della Navicelli di Pisa
Foto: Nicola De Neri
Foto: Nicola De Neri Foto: Nicola De Neri
RRUBRICAUBRICA -- CCUCINAREUCINARE AA BBORDOORDO
LE RICETTELE RICETTE
PPOLPETTEOLPETTE DIDI BBIANCHETTIIANCHETTI
Ingredienti (4 persone)
300 g di Bianchetti 3 Uova 1 Spicchio d’aglio ½ Bicchiere d’acqua Prezzemolo Pepe a piacimento 150 g di Farina Olio di oliva Sale q.b. 100 g Parmigiano reggiano ½ Cucchiaio di lievito in polvere
Preparazione:
Mettete i bianchetti in una scodella e lavateli delicata-
mente con acqua fredda, cercando di eliminare le
eventuali impurità, quindi accertarsi che siano ben
sgocciolati. In un contenitore sgusciate le uova, sbat-
tetele e poi, sempre mescolando, aggiungete la fari-
na, il mezzo bicchiere d’acqua, il formaggio grattugia-
to, il prezzemolo tritato, il sale, il pepe, l’aglio schiac-
ciato, e infine il lievito in polvere. Il risultato ottenuto
dovrà essere una pastella densa, se l'impasto risulte-
rà troppo liquido aggiungete un po' di farina, in caso
contrario, un po' d’acqua. Lasciate riposare l’impasto
ottenuto per mezz’ora a temperatura ambiente e poi
unite i bianchetti, mischiando delicatamente con un
mestolo di legno. Versate dell’olio in una padella e,
quando sarà ben caldo, prendete l’impasto di bian-
chetti e versatelo a cucchiaiate nell’olio; fate dorare le
frittelle da ambo i lati e poi mettetele a scolare su
della carta assorbente da cucina. Servite le frittelle di
bianchetti calde, anche se sono altrettanto buone
servite a temperatura ambiente.
PPACCHERIACCHERI ALLAALLA RRUCOLAUCOLA EE
CCAALLAAMMAARRII
Ingredienti (4 persone)
320 g di Paccheri 800 g di Calamari 100 g di Rucola, 8 Cucchiai di olio d'oliva ½ Bicchiere di brodo di pesce 2 Spicchi d'aglio tritati 1 Noce di burro Sale e pepe q.b. 40 g di Pinoli Formaggio Grana grattugiato q.b.
Preparazione:
Far soffriggere l'aglio nell’olio d’oliva; appena co-
mincia a imbiondire mettere i calamari e 80g di
rucola, salare, pepare, aggiungere il brodo di pe-
sce e lasciar cuocere per pochi attimi. Scolate la
pasta, preferibilmente al dente e mettetela nella
padella assieme al sugo. Unite il burro, la rucola
rimasta e i pinoli, aggiungete il grana grattugiato
e saltate il tutto in padella fino a che il sugo si sia
amalgamato con la pasta infine servite.
25
A.B.
AANNONNO V, NV, NUMEROUMERO 1919
NAVICELLI NEWS
Chiuso in redazione il 29/09/2014
Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 26
Tel.: 050-26158
Fax: 050-46478
E-mail: [email protected]
Editore
Navicelli Di Pisa SpA
Presidente
Giovandomenico Caridi
Direttore Responsabile
Andrea Bruscoli
Grafica ed Impaginazione
Marco Sammataro
Redattori
Enrico Becuzzi
Marilena Branchina
Andrea Bruscoli
Nicola D’Andretta
Daniela Gennusa
Silvia Leon
Viola Luti
Marco Magnarosa
Patrizia Mammini
Piero Pagliaro
Andrea Pecori
Gaetano Petrizzo
Simone Pistolesi
Marco Sammataro
Online: www.navicelli.itwww.navicelli.it
Social Networks:
Hanno collaborato a questo numero:
Nicola De Neri
Giuseppe Fusco
Giuseppe Meucci
Renzo Moschini
Indirizzo: Via della Darsena, 3
56121, PISA