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La presidente della Camera, daqualche dì fatta mortuaria, LauraBoldrini, è scesa in Calabria e ha postopiede a Riace, Rosarno, LameziaTerme. Luoghi simboli rispettivamente- per la Presidente - dell'accoglienza,della lotta contro il razzismo e dellaguerra contro la mafia. EMonasterace, la Stalingrado delMezzogiorno?

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Straticala sua Maesta:

Antica gelateria

“Antica Gelateria Strati”, tempodi granite. La storica patria delgelato sul corso di Siderno si colo-ra di frutta di stagione. E alle tantebontà che già conosciamo (tortaSicilia; torta Cappuccino;Cheesecake, gelati di tutti i gusti,antichi e moderni) EnricoCusenza, il nuovo proprietario,che ricopre il ruolo di consiglierenella società italiana gelatieri arti-giani (SIGA), ha deciso di aggiun-gere ulteriore e gustosa freschezzaalla sua attività. Quindi, dopo aver fatto riviverenei pozzetti la miscela antica didon Enzo, la grande tradizionemade in Locride, quella di ungelato unico che ha permesso aquei 60 metri quadri sul corso di

Siderno di divenire unodei principali punti diritrovo per i reggini e peri turisti in vacanza nelnostro territorio, dopoaver proposto anche mis-cele moderne, gusti ricer-cati, ogni giorno nuovi, alti,strutturati, oggi “l'AnticaGelateria Strati” cala la regi-na dell'estate: sua maestà la grani-taA guidare il plotone quella al pis-tacchio di Bronte, the original,unico e inimitabile. All'oro verde di Sicilia faranno dacompagne di viaggio, lungo l'in-tera stagione, le granite alla frutta.Tutta la frutta della Locride in unbicchiere. In un'oasi del gusto.

la granita

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CONTROCOPERTINA

Sono giorni che si rincorrono le voci ditrasferimento di tre istituti superiorinella Locride. Il turistico di Marina

di Gioiosa dovrebbe trasferirsi aRoccella, l’artistico di Siderno andrebbe aLocri e il professionale di Locri passereb-be a Siderno.Uno scambio di strutture scolastiche tra itre paesi che lascia perplessi. Il motivoalla base di questo gioco di scambi sareb-be la spending review. Per le scuole diMarina di Gioiosa e di Locri lo sposta-mento previsto sarebbe vantaggiosoessendo in degli stabili in affitto.Ma nel caso dell’Artistico la musica ècompletamente diversa, infatti la struttu-ra che ospita la scuola è l’unica statale.E i maligni hanno dato libero sfogo alleloro congetture. In questa confusione ditraslochi e trasferimenti una delle tre cit-tadine rimarrà senza l’istituto superiore.Quale sarà la fortunata prescelta?

Foto: Majida Zobida Nasro Allah

SIDERNO, LOCRI, ROCCELLA

Il gioco delle tre carte

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Parlandodi...

LA SETTIMANA

La crisi economica, il fiacco cicloimmobiliare, il surplus edilizio esi-stente, la decrescita demografica,l’emigrazione e lo spopolamentohanno determinato l’abbandonodella generalizzata deregulation edell’attacco spasmodico al territorio.L’abusivismo si è auto-ridimensiona-to, ma cessando l’emergenza non siè determinata una nuova tensioneculturale e politica verso i temi urba-nistici .Sembra che nessuno creda che sianecessario e utile un Nuovo Piano diGoverno del Territorio. Alla fine sipensa che il vecchio Piano regolato-re si debba solo aggiornare e chebastino interventi e piani settorialicome il Piano Casa. La nostra opinione è diversa: pen-

siamo che l’urbanistica non incenti-va solo la filiera della produzioneedile e del settore immobiliare, ma èlo strumento base della programma-zione economica. Senza piani dellacittà, del territorio, del paesaggio, sirende impossibile qualsiasi attività divalorizzazione e incentivazionedelle risorse e della attività produtti-ve, da quelle industriali a quelleagrarie a quelle dei servizi. In controtendenza la nuova ammini-strazione comunale di Locri, appenainsediata ha fatto una scelta stru-mentalmente opportuna è uscita dalPSA e ha avviato il PSC, e si è messasubito all’opera. A Siderno gruppidi opinione e il Laboratorio diUrbanistica Partecipata spingono iCommissari Straordinari e il gruppo

di Progettazione coordinato daImbesi a riprendere le attività e por-tare a termine il Piano. Questo riavvio è l’occasione perdiscutere del progetto del“Polo urbano di Locri-Siderno”. Il progetto non puo essere che par-tecipato, i soggetti forti (imprendito-ri, tecnici, ecc.) e i soggetti deboli siincontrano e discutono.La ragione della nostra iniziativa diredazione aperta, risiede appuntonella volontà di Costruire la nuovacittà di Locri- Siderno con gli abitan-ti. Vogliamo sollecitare i soggettiportatori di interessi diffusi, associa-zioni, cittadini, famiglie, piccoli pro-prietari fondiari e immobiliari, pic-coli e medi operatori economici incampo agricolo, artigianale com-

merciale, industriale e terziario ope-ranti nel nostro territorio a propor-re alle amministrazione pubblicheidee utili alla formazione del nuovostrumento urbanistico nella prospet-tiva della Nuova Città e del modellodell’“urbanizzazione debole”.L’obiettivo generale si articolerà neisingoli temi che si propone di discu-tere nell’Open Space Technology(OST) Con quali strumenti questo Pianourbanistico della Nuova città puoprodurre sviluppo ?Quali sono le tendenze, le trasfor-mazioni e i nuovi bisogni che il Pianodovrà considerare oggi? Quale sarà l’impatto economicodella nuova 106, quali saranno le tra-sformazioni del comportamento

urbano? Come si affronterà la questioneenergetica con lo sviluppo dellagreen economy?Come si relazionano i problemidella mobilità sostenibile con le solu-zioni delle smart city?Come si coniugherà lo sviluppo turi-stico con le risorse ambientali e cul-turali delle polarità archeologiche edel centro storico?Come i waterfront delle due città e ilprogramma della portualità proiet-terà sull’economia del turismo mari-no? Come si affronterà in termini terri-toriali la questione della produzionemanifatturiera delocalizzata e fon-data sul sapere e sulla creatività?

Redazione Aperta

Ops, il proprietario di questaReanult ha scambiato una zonapedonale per un parcheggio. Senon fosse stato per un ultimoscampolo di senso del pudoreavrebbe posteggiato tutta l’autosul marciapiede, ma non ha volu-to esagerare. Magari una voltasceso dall’auto sarà anche statoinfastidito dal non aver potutoentrare nel negozio, tabacchi obar che doveva raggiungeredirettamente con la macchina. Edei vigili nel frattempo neanchel’ombra.

El. Ar.

Parcheggiuaundi

vogghiu, mindi futtu !!!

SIDERNO

A margine dell’assemblea diConfindustria nei corridoi capitadi incontrare Giuseppe Raffa,Pdl, e Demetrio Battaglia, depu-tato Pd, che come al solito parla-no del loro comune nemico poli-tico, il governatore Scopelliti.

Ma anche altri due cospiratori sisono incontrati fuori dal palazzodi Confindustri a Reggio. AncheAldo Varano e Demetrio NaccariCarlizzi erano intenti a tramarecontro Scopelliti. Il governatore èaccerchiato, ma ancora resiste.

LOC

RID

E Incontrireggini

La redazione aperta de “laRiviera” propone un TownMeeting dei comuni di Siderno e Locri. Vi aspettiamo aLocri alla Corte del Palazzo municipale il 22 luglio alle 21.00

“La costruzione del polourbano di Locri e Siderno”

I DUE COMUNI PIÙ GRANDI DEL TERRITORIO DELLA LOCRIDE SONO PRIVI DI PIANO STRUTTURALE. 10 ANNI DIINERZIA SENZA ALCUNA PROTESTA, TRANNE QUELLE RITUALI. COSTRUIAMO INSIEME LE NOSTRE CITTÀ.

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la Riviera

3) CHI È IL SIDERNESE ROBERTOPANNUNZI . DETTO BEBÈ

1) SIDERNO, “PARCHEGGIU AUNDIVOGGHIU, MI NDI FUTTU I CAZZI!!!”

2) ATTIVATO SERVIZIO NAVETTALOCRIDE-AEROPORTO DI LAMEZIA

5) ROMA ARRESTI PERNARCOTRAFFICO: CI SAREBBE ANCHEUN SIDERNESE LEGATO A PANNUNZI

6) IL PASTORE SE NE VA, LE PECOREBELANO

8) TRASFERIMENTO PANNUNZI INSARDEGNA E RIAPERTURA DELL’ASINARA

Dati Google.com

Le notizie più lettedella settimana sularivieraonline.com

4) PROCESSO RECUPERO: A DIFESA DIFIGLIOMENI PARLANO IL VESCOVOMOROSINI E SCARANO

IL DIAVOLO NERO

Ogni tanto anche il Diavolo nero, aDio spiacente e a' nemici sui, puòprendersi il lusso di dare ragione aun intellettuale di destra, comeMarcello Veneziani la cui intelli-genza è fuori discussione. Il punto,che mi trova concorde, è la baldoria,che viene sollevata nell'Italia tutta,ogni qualvolta il Governo tocca lanota, più eterna che dolente, dell'a-bolizione delle Province. ScriveMarcello Veneziani: “Ogni voltache vuoi abolire una provincia […]scende furiosa in piazza la partelesa, la Provincia condannata amorte. Compatta. Presidenti, sinda-ci, prefetti, partiti e sindacati curiae Pro loco, perfino il maresciallo e ilparroco. E i dipendenti, tutti casiumani […], il parlamentare localeche trascina un pezzo del suo parti-

to”. Il problema, come è chiaro, nonè di democrazia, ma di potere, dipiccolo potere.Il comune di Taurianova, ilpaese della pasionariaAngela Napoli e delcoordinatore provin-ciale del Pdl, RoyBiasi - ma che cistanno a fare? - èstato sciolto permafia. È un proble-ma di che cosa sia lademocrazia nei comu-ni del Mezzogiorno,non solo di potere local-clientelare. Lap r o t e s t adovrebbee s s e r ec o r a l e .

Non dico: il maresciallo, che ha for-nito al prefetto la relazione ad sol-vendum, ma almeno il parroco con

l'aspersorio, i partiti e i sinda-cati, animatori dell'umanaprotesta, il consigliereprovinciale, il deputato,avrebbero dovuto scen-dere in piazza. Pernulla. Contro lo Stato,ovverosia il marescialloda tenere da bono, il

prefetto da non irritare,il ministro degli interni da

riverire, tutto tace. Fattosalvo il singhiozzo del sin-

daco, che è un atto dovu-to. E, come tutti gli

atti dovuti, inutile.

7) A SIDERNO L’ESTATE NON ARRIVA, ILLUNGOMARE RIMANE APERTO ALTRAFFICO

CCARARTOLINE MERIDIONALI TOLINE MERIDIONALI Antonio Calabrò

I megaliti di NardodipaceEchi lontani di danzePelasgiche compiute attornoal simulacro divino.Antichissimi popoli scompar-si nel buio del tempo.Dall’oblio emergono rocceincasellate come in un domi-no strambo, dai significatioscuri per noi pagani, e cosìevidentemente chiari perquegli antichi mistici. Tra iboschi, sul limite estremodella montagna, sul suopunto più alto, una scalaverso il cielo e una firma diroccia. Siamo stati qui, eabbiamo cercato gli dei.Pelasgi, in Calabria.

Nel paese di Angela e Roy

RODERIGO DI CASTIGLIA

La degenerazione politica è ormai un fatto con-solidato, anzi irreversibile. Riguarda la Destra eriguarda la Sinistra. Ed ha a protagonisti i primidei non eletti o al Parlamento o al Consiglioregionale e persino nel consiglio comunale diSchindilifà. Sono veri e propri cani da caccia, chein genere addentano i sassi che non possonodivorare. Una razza immortale senza estinzione.Razza temibile davvero se i Partiti di cui fan partenon osano mettere loro la museruola. Un esem-plare indubbio della detta razza a noi appare l’exassessore comunale Michele Raso, già candidatoal Consiglio regionale per la Lista Scopelliti e oradivenuto primo dei non eletti dopo le dimissionidi Bilardi e l’ingresso a Palazzo Campanella deldr. Pietro Crinò. E la voglia d’azzannarlo gli èvenuta subito. Ha preso carta, penna e calamaioe ha denunciato, ovviamente in omaggio, in esclu-sivo omaggio, alla santità del Consiglio regionale,al presidente Talarico che il dr. Pietro Crinò nonha le carte in regola per sedere sugli scranni diPalazzo Campanella, recando i segni infetti del-l’incompatibilità. Dimostrata dal fatto che “ lo stesso risulta essere socio di maggioranzadello studio radiologico Fischer Francesco e Co[…], ed è convenzionato con la RegioneCalabria”. E, invece, quel che risulta è il contra-rio. Risulta , insomma, per come dichiara il diret-tore generale dello Studio radiologico di Siderno,Francesco Fiscer, che “Pietro Crinò non riveste laqualifica di amministratore o dipendente conpoteri di rappresentanza o di coordinamento inseno allo studio medesimo. Precisando, infine, ascanso di equivoci, che lo studio radiologico sas èrappresentato legalmente dal dottore FrancescoFiscer, socio accomandatario”.Beh, il riferimento è indecente. Ma non resistia-

mo alla tentazione. Virgilio non ebbe bisogno ched’una gridata per sgonfiare Cerbero, che pureaveva tre gole. Ci sembra occorra molto di menoper tacitare Michele Raso. Del quale qui ci siamointeressati perché, azzannando il consigliereregionale Pietro Crinò, di fatto azzanna laLocride, che dovrebbe tornare deserta di rappre-sentanti, come non dovrebbe essere nei voti deisinceri democratici, che pure albergano nel Pdl. Eil Pdl locrideo che ne pensa?

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Cani da caccianella LocrideL’operazione contro Pietro Crinò

IL DITO NELL’OCCHIO

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Polaroid

SOCIETÀ

Il presidente diConfindustria, Andrea

Cuzzocrea s’è attenuto allarealtà effettuale delle cose

La relazionedi Confindustria

Il dr. Andrea Cuzzocrea ha sterzato la sua poderosa Relazione verso la prospettiva ilcui proprio è che la rinascita dei territori meridionali dipende dalla capacità d’agitarela leva simultanea di tutti i comparti dell’economia: dall’industria al turismo.

PASQUINO CRUPI

Il tema era, senza dubbio, appas-sionante e accattivante. Il temaera: “Un percorso etico per il rilan-cio economico della nostra provin-cia”. Ma c'era il rischio d'un suoannuvolamento nella retorica, chenon manca mai, quando si vuolel'etica compagna della politica e,nel nostro caso, del mondo degliaffari dove il denaro, secondo isantissimi romiti, porta l'odoredello sterco del diavolo. Il presi-dente di Confindustria, AndreaCuzzocrea, che ha i piedi ben pian-tati per terra e una testa, acumina-ta da studi economici e giuridiciprofondi, questo rischio di cui sidiceva l'ha evitato. Come uscitodalla scuola di Niccolò Machiavelli,egli s'è attenuto alla realtà effettua-le delle cose. Ha registrato, con laforza dissuasiva delle cifre, unasituazione economica al limite delbaratro e dentro il baratro. Maquel che conta di più è che non s'èfatto soffocare dalla realtà effet-tuale delle cose, provocando unmiracolo culturale. Poiché è notoche chi parte dalla realtà, rimane

nella realtà.Alla quale, però, il presidenteAndrea Cuzzocrea non s'è arresta-to, limitandosi a fare geometriadescrittiva. Si è sollevato dal pre-sente stato di cose, che qualificauna situazione economica in ago-nia, dimostrando concretamenteche la possibilità d'una ripresa ed'un rilancio dell'imprenditoria

reggina e della sua provincia. Conuna visione meridionalista chepone come chiave di volta dellaripresa del territorio reggino - daReggio alla Piana alla Locride - laagitazione delle leve simultanee ditutti i comparti dell'economia: dal-l'industria al turismo. Insomma,egli ha parlato senza il monocolo.E lo ha fatto anche quando ha toc-

cato, e non di striscio, il tema dellalegalità, legandola fortementeall'esigenza di uno Stato, che sia “Stato di diritto e non Stato di poli-zia” e all' istruzione e al lavoro. Ein questo noi abbiamo sentitocome l'eco del pensiero delMaestro di tutti i meridionalisti,Pasquale Villari. Una bella novità.Un ottimo Presidente.

Senza fronzoli l’Assemblea annuale della Confindustria

Il Presidente senza monocolo

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Parlandodi...

COPERTINA

PASQUINO CRUPI

Mentre il giallo, color del sangue del martiriodella sindaca Maria Lanzetta, s’accresce d’unaltro capitolo, io voglio manifestare senzaambagi e senza ambiguità, senza dire e nondire, senza voli sperticati e atterraggi scivolosi,la mia piena solidarietà alla dott.ssa AntonellaRaspa, amministratrice proba e disinteressata,per la quale il socialismo dei mastri di virtù nonè una pallida reminiscenza o, addirittura, l’ulti-mo salto della quaglia per restare primi. Ella èstata tolta a pretesto - dico io - a ragione - e chipuò giudicare la sindaca antimafia diMonasterace? - dice la dott.ssa MariaLanzetta delle sue dimissioni-bis, che hanno lalodevole continuità di spuntare sempre conl’indice accusatore. Fin qui, s’è salvato solo ilPapa. Infatti, pensando la sindaca antimafia lagiunta di Monasterace come la giunta di SuaMaestà al tempo delle monarchie assolute, haconsiderato – stavo per scrivere bollato - comeun delitto di lesa maestà il voto contrario del-l’assessora Antonella Raspa alla delibera diestensione della costituzione di parte civileper l’affaire Village. Totalmente rovesciato neisuoi sinistri bagliori, visto che il Tribunale delRiesame il 5 luglio 2013 ha sentenziato chenon si individua assolutamente il metodomafioso nelle condotte contestate agli indaga-ti. La lotta giudiziaria alla mafia, almeno nelladetta costituzione di parte civile, non c’entra,poiché di mafia non c‘è neppure l’odore nel-l’operazione Village. Dove non solo l’odore,ma anche la sostanza della mafia c’era, comenel processo Faida dei Boschi, l’assessoraAntonella Raspa non ha esitato un solomomento per esprimere voto favorevole allacostituzione di parte civile. Tali la fede demo-cratica e il coraggio civile non strombazzatodell’assessora Antonella Raspa. Che per nullaintimidita dal rogo della sua macchina l’1luglio 2012, non s’è leoninamente dimessa e hacontinuato a fare il suo dovere nell’interessedel popolo di Monasterace. Né a me risultache sull’episodio criminale si siano fatti viviallora i solidarizzatori di professione.

E io solidarizzo con la dottoressaAntonella Raspa

Mentre continua il giallo di Monasterce

Ciao!L'era Lanzetta non lascerà niente,non tramanderà niente. Durante ilsuo governo è peggiorato il tenoredi vita, le abitudini, i rapportipersonali e familiari, la vitasociale. La fiducia deimonasteracesi in se stessi.

LEDIMISSIONI

Pistoleri e miserabili, parole d'ordine etuguri: Monasterace è sola, è un rifiuto delmondo che espelle, ferito a morte, un pus

dello stesso colore della mela di Adamo. Questo è il paese che ci lascia Maria Lanzetta,sindaco poco missionario e molto vade retro.Gestione senza indirizzo, drappi tristi senza unsolo kilowatt d'energia o un filo d'entusiasmo,ecco il consuntivo di un sindaco sempre in gri-gio, mai in giallo. Nessun fucsia. Solo denuncealtrove, mai una relazione in loco. Nelle periferie del mondo bisogna creare nuovicomportamenti, spingere, sbandare per ritrova-

re la strada, oltre la regola, le carte d'identità, il730 e ben oltre le vanità, le prefetture e le fedi-ne penali. Lungi dal dito contro. Un sindacodeve puntare alla testa, con fatica sudore, avan-zare con centimetri e in silenzio. Non devepuntare alla pancia con chilometri e fuochi d'ar-tificio. L'era Lanzetta non lascerà niente, nontramanderà niente. Durante il suo governo èpeggiorato il tenore di vita, le abitudini, i rap-porti personali e familiari, la vita sociale. Lafiducia dei monasteracesi in se stessi.Solo pistoleri e miserabili. Ancor più forti diprima che comandano con parole d'ordine, e

oggi urlano e si vantano: “Noi ve l'avevamodetto che questa non era all'altezza” rispondo-no nei loro circoli a banda larga. MariaLanzetta ha perso contro i peggiori, senzaarmare tutti gli altri, senza dotarli di alcunadifesa, ma semplicemente lasciandoli nudidavanti al disonore.La comunità di Monasterace ha subito undanno, dovrebbe essere risarcita, dovrebbecostituirsi parte civile contro la strategia di unsindaco e contro il diluvio universale. Ciao Maria, non tornare sui tuoi passi.

Ercole Macrì

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la Riviera

CARMELO CARABETTA

Roberto Pannunzi detto Bebè è astu-to, intelligente, prevede le mosse,conosce i suoi polli. Roberto

Pannunzi è - secondo gli inquirenti- la figu-ra criminale che ha imposto che il prezzodella droga e di tutte le sostanze illegalidipenda più dai rischi che si corrono perfarle arrivare nelle piazze d'Europa ed'America che non dai costi di produzione.E ancora, questo boss è la figura che ha per-messo a molte figure del mondo pulito digiocare sul sicuro, a carte scoperte e con lagalera degli altri. Come mai allora costui,che con le carte di credito farebbe cappottoa tressette, dopo essere fuggito da una pri-gione italiana si è dato latitante in un terri-torio pieno di manette e catene. No.Aveva mille opzioni, ma ha scelto il luogopiù minato del pianeta, la sua Colombia. Ilprincipe con l'indole della mangusta, ha uti-lizzato il mea culpa di quel granchio cheoramai stanco si abbandona alle bassemaree per spegnersi nelle spiagge nere deiCaraibi.Bogotà non è più l'Impero del Crimine eRoberto Pannunzi non è più Cesare, se mai

lo fosse stato. Lo spostamento della capita-le del regno nero, pilotato dalle grosse mul-tinazionali americane, è avvenuto. Mexico caput mundi: da quasi un decennioil baricentro del narcotraffico mondiale sialimenta all'ombra di Baja California. È lì

che siede chi traffica, non chi comanda.Senza sosta e sieste i nuovi top player dellacoca si muovano con i loro broker lungo eattorno quel territorio. Oramai le sfruttateMedellin, Bogotà e Calì, dove tutti tradi-scono tutti, dove Caino e Abele hanno tro-

vato patria per poi moltiplicare i tradimen-ti, sono fuori dal giro grosso, portanodisgrazie, non attraggono. Serie B.Il fenomeno malavitoso in Sud America,con le dovute proporzioni, è come quellonel Sud Italia. Colombia, Messico e Bolivia

si dividono particolari primati comeCalabria, Sicilia e Campania. Nelle coloniedel mondo la mafia è itinerante. La simuove con il telecomando e succede spes-so che a conti fatti (e disponibili) gli antinar-cos guadagnano più dei narcos. Succede. Ma torniamo a oggi.Bebè ha sentito il richiamo della suaColombia, di una figlia che ha lì, dei nipoti-ni. Profumo di borotalco e di tempi miglio-ri. Oggi, a quasi una settimana dall'arresto,la sua anima è rimasta in oltreaceno, le suechele al 41 bis di Rebibbia. E le pesetas?Le immagini trasmesse dai media mondia-li, le riprese di lunedì scorso, che hannoregistrato dall'arresto fino allo sbarco aFiumicino del signore della droga, in poloRalph Lauren, sciarpa di seta e Tod's, archi-viano, con effetti speciali da Cinecittà, unfine carriera palese, a tratti comico. The end: il dialogo tra Roberto Pannunzi eil procuratore Nicola Gratteri, dopo losbarco, è un dopocena tra due persone chesembrano non riuscire a fare a meno l'unadell'altra. Quasi come Lupin e Zenigata. Quasiamore, realizzazione, passione, fusione: untutt'uno, ammantato dal mito.

LOVE STORY Bogotà non è più l'Impero del Crimine e Roberto Pannunzi non è piùCesare, se mai lo fosse stato. Lo spostamento della capitale del regnonero, pilotato dalle grosse multinazionali americane, è avvenuto.

Pannunzi e Gratteri come Lupin e Zenigata: si amano!

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DANIELE MANGIOLA

Il fatto: in data 13 maggio l’ammini-strazione comunale di Locri determi-na un impegno di spesa di 5.890 euroa favore della Diocesi di Locri-Gerace nella persona del sac.Giuseppe Alfano (Determinazione n.49 del 13 maggio 2013). Per le spesedi vitto e alloggio dei profughi sbarca-ti sulla costa locrese e ospitati nellanotte tra il 18 e il 19 aprile presso lachiesa di S. Nicola di SidernoSuperiore di cui il suddetto sacerdoteè rappresentante legale. Nello specifi-co la Chiesa ha quantificato il rimbor-so in 55 euro per ciascuna personaospitata quella notte. L’impegno dispesa parla di “alcuni profughi”, altrefonti di circa 70, massimo 80 persone.Però 5.890 diviso 55 fa più o meno107, dunque molti di più. Prezzi dahotel 4 stelle.Una sistemazione dignitosa maessenziale, quella offerta dalla struttu-ra dell’Arciconfraternita, in linea coni valori di sobrietà e frugalità cattolici.Però gomito a gomito col santo, micacotica…Si parla di esperienze mistiche e mira-bolanti visioni nel cuore della notte.Quando si dice la rete della solida-rietà.Secondo il dettato evangelico che livoleva pescatori d’uomini, i funziona-ri della Santa Madre CattolicaRomana Chiesa se ne intendono direti.Quali che siano i motivi per i quali lacommissaria straordinaria a Locri,dott.ssa Crea, abbia stipulato la con-

venzione con la leadership diocesana,abbia essa o no voluto o potuto valu-tare ipotesi alternative, di sicuro hascelto il meglio. Per 55 euro a persona un buon hotelavrebbe fornito al manipolo di sfortu-nati, magari in tripla con letto aggiun-to, un buon alloggio e un ottimopasto, doccia, tv in camera, avrebbeanche emesso regolare fattura da cuirecuperare una bella fetta di IVA,cosa che con la Chiesa non è possibi-le. Ma il comfort dell’anima? In que-sto solo la famiglia spirituale pastura-ta da mons. Morosini, il vescovo deicento crocifissi e dei cento anelli pote-va essere d’aiuto. E i sogni misticicostano.Quei soldi avrebbero alimentato l’avi-dità di qualche becero commerciante,anche per questo la commissaria hapensato di contribuire alla purifica-zione del mondo facendoli sparirenella borsa della Santa CattolicaRomana Madre, immune alla tenta-zione del denaro.Niente paura, paga la Prefettura, ladott.ssa Crea non ha toccato le mar-toriate casse comunali.Certo, c’è il fatto dell’incongruenza dialmeno 1500 euro tra il costo procapite dichiarato e la cifra totale infi-ne richiesta, ma si tratta di un erroredi calcolo, con ogni probabilità.Persi con la mente nei pressi del para-diso i soldi contano poco e si contanomale.La rete. È una struttura solidissima,che non lascia sfuggire nulla di quelloche capita tra le sue maglie. Neancheun centesimo.

SIDERNO SUPERIORE

Il commissario Crea e lamoltiplicazione dei profughi

ILARIO AMMENDOLIA

Papa Francesco ha scelto come suoprimo viaggio da romano pontefice,Lampedusa. Ha pronunciato paroleforte e dure che non possono lascia-re insensibili e che dovrebbero tro-vare orecchie attente in Calabria esoprattutto nella Locride.La Calabria è terra di accoglienza ein nessun posto d’Italia la naturalesolidarietà umana si è trasformata inprogetto politico organico come danoi..IL 4 agosto del 2008 fu la Locridead accogliere.La parte peggiore di noi alzò ungrido: arrivano i barbari! Non c’era-no più le porte ed i bastioni ma c’erala corazza di egoismo e di indiffe-renza verso i deboli, verso ciò chenoi stesi siamo e che eravamo stati.Ero sindaco quando decisi di acco-gliere i migranti provenientidall’Africa nera.Non sapevo nulla di accoglienza, nèdei progetti ad essa collegati. Erainnanzitutto un moto spontaneo del-l’anima che mi spingeva nel luogo incui ero sempre stato. Nell’unicoposto dove la mia anima ribelletrova quiete, dove ci sono gli umili egli indifesi.Dinanzi a queste scelte di vita non sipossono essere ne dubbi di sorta, nécalcoli.Era calda quella giornata di estate,ma indossai la giacca scura e mi misela cravatta. Gli ospiti che dovevoricevere erano di assoluto riguardo.Infatti arrivarono portando unnumero sul petto. Un inquietantemarcatura che riportava alla memo-ria drammatiche esperienze di unpassato mai definitivamente scom-parso dai nostri orizzonti. Tolsi quelnumero e diedi a tutte le donne unarosa.Mi passarono davanti, avevano losguardo spento, la tristezza , lapaura, lo sconforto negli occhi.Venivano da lontano, avevano vissu-to cose inenarrabili. Avevano cono-sciuto stupri, visto sgozzare gente,portavano negli occhi le umiliazioni,la violenza e le lacrime.

Non erano né angeli né demoni.Erano persone umane esattamentecome noi!Mi passarono dinanzi ad una ad una.Erano soprattutto ragazze che pro-venivano dalla Nigeria, dallaEtiopia, dalla Somalia. Porgevo lorouna rosa rossa..La mente mi andava a quando daragazzo ricevevo la comunione. Ilsacerdote mi avvicinava l’Ostia allelabbra, sussurrando “Corpus domininostri Iesu Christi custodiat animatuam in vitam aeternam Amen.”Da tempo, da molto tempo non sen-tivo più quelle parole.Ora sembrava che una improvvisascossa tettonica le avesse riportatein superficie.Io porgevo le rose ma il sacerdoteera ognuna di loro. Quella manonera che incontrava la mia mi porge-va l’Ostia.Io mi riconsacravo con un “Corpo diCristo” vivente.La sala del municipio, tante voltearena di stupidi ed insensati scontrisul niente, assumeva l’aspetto di unChiesa senza Santi e senza affreschi.Una Chiesa in cui si divideva il pane.Dietro quel gesto c’era una tradizio-ne antica. C’era la civiltà millenariadei nostri contadini . Chiara Sasso eMimmo Lucano avevano intitolatoun libro “trasite, favorite”, entrate ,sedetevi alla nostra mensa, mange-

remo insieme un po’ di pane nero, diolive, mezzo bicchiere di vino. Noisiamo gli eredi di quella civiltà!Noi eravamo “Cristiani.”. Per essereCristiani come lo sono stati i nostrinonni ed i nostri genitori più che leesteriorità pagane contava la capa-cità di vedere in ogni uomo il pro-prio fratello.In un paese con tracce evidenti dipaganesimo , molti avevano dato unsignificato concreto alla divisionedel pane e del vino.Quel giorno di agosto mi ritornava-no alla memoria tutti i poveri delmio paese..Il mondo si era dilatato equesta volta dovevamo dividere ilpane non con gli ultimi del paese macon gli ultimi del mondo.Ritornavano le parole solo apparen-temente misteriose “Corpus Domininostri….”Un paese, tante persone,una sola Comunione. “Comunisti eCristiani” contemporaneamente..Questo era il cuore del “ProgettoCaulonia”, intorno a cui costruire ilPaese della solidarietà! Intorno a cuiricostruire noi stessi sgombrando ilnostro animo dalle macerie del pas-sato. Riformare la politica dal bassoin un processo che rinnova ognigiorno!E’ difficile ovunque accogliere ed ègiusto che si lavori affinché ognunopossa scegliere se restare nel pro-prio Paese o partire ! Dovrebbeessere una scelta e non una fugadalla morte.E’ più difficile accogliere in paesi incui esistono sacche di cinismo, diignoranza, di avidità. In paesi in cuinon si può credere all’altrui genero-sità perché si è internamente aridi.Il Papa ha detto che Dio ci giudi-cherà per come ci siamo comportativerso gli ultimi.Aspettando il giudizio Divino, vorreiringraziare quelle ragazze e quantisono arrivati dopo di loro per averrisvegliato una parte di me che si eraaddormentata. Ringraziare il Papa per aver volto losguardo a coloro che qualcuno harespinto in mare, senza essere pro-cessato per crimine contro l’uma-nità!

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IMMIGRATI

Il viaggio del Papa a LampedusaIN EVIDENZA

Il 4 agosto del 2008 fu la Locridead accogliere. Quel giorno diagosto mi ritornavano allamemoria tutti i poveri del miopaese, tutti gli emarginati dellaTerra, la Comunione. Il mondosi era dilatato e questa voltadovevamo dividere il pane noncon gli ultimi del paese ma congli ultimi del mondo.

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“Focu randi chi ‘ndi mbattìu!” – dissi Cavourquando nu jornu si misu u controlla i cunti duPiemonti. “I cunti non tornanu,‘ndi mancacocchi scrontrinu pemmu detraìmu cocchicosa, comu facimu u pagamu tutti sti debiti chindavimu?” Poverettu, a Cavour ‘nci vinnu nufriddu quandu seppi ca ‘nte cassi piemontesi‘nci restavanu 20 milioni di carta straccia (eh sì,pecchì a moneta du nord, prima du 1861 eracarta, chi non valìa nenti)! E vistu ca ìgliu eranu randi statista (e randi daveru!) si fici atti duicunti e vorzi mu sapi quanti sordi ndavìa l’allo-ra Regno delle due Sicilie, e ‘nci vinni quasin’attaccu i cori! Scopriu ca ‘nte cassi du Bancoi Napoli (quando era u nostru… non comu moca si chiama accussì ma passau ò gruppuIntesa, e diventau puru chigliu du nord!) ‘nda-via 443 milioni in oro, sì propriu ORO, e dicia-mu ca l’oru non è carta straccia! AlloraCavour, ca fissa non era, escogitau nu metoduveloci veloci e assolutamenti “regolari”pemmu si tornanu i cunti: “i sordi ‘ndi duna uRegnu delle due Sicilie, e pemmu i ripagàmunci regalàmu l’unità d’Itaglia!” Ah! Quali affa-ri cari compatrioti! Nui cca ‘nta terra nostra‘ndavìamu nu poteri economicu 60 voti cchiùforti du nord, e chi facimma? ‘Nci regalammatutti i sordi dù nord pemmu riunìmu l’Itaglia?Haha non simu fessi. E dicimu puru ca ndavìacerti affari internazionali chi ‘ndi riguardavanoa nui comu popolo i navigaturi. Già ieu uscrivìa ‘nta nu vecchiu articulu ca nui ‘ndavìa-mu na flotta militari ca era terza dopuInghilterra e Francia, e ‘nto 1856 vincimma nupremiu ‘nta l’esposizioni internazionali i Parigicomu terzi ‘nto sviluppu industriali mondiali.Ndaviti u sapiti ca l’Inghilterra ndavìa nu pocudi interessi u commercia cu nui pecchì ndavìa-mu (ca cu sapi si ndavimu ancora ca su futtirututtu!) u zolfo, e nci servìa i l’inglesi pemmucostruìsciunu armi, ca ‘nci piacìanu i guerri.‘Nta chigliu periodo u rre Ferdinando II diBorbone decidìu u commercia puru cu aFrancia e cu a Russia e l’inglesi sà “stricaru” nupocu e armaru na scerrìja, ma accussi randi caancora mo stamu pagandu i spisi. Cavour, ca fissa non era, ‘nci mandau na e-mail a Clarendon, inviatu speciali i lordPalmerston (capu dà massoneria mondiali) e

nci dissi: “ndi pigghiamu nu cafè a Parigi candavimu u parramu i nu fattu i cosa nostra”.(E Clarendon sà penzàu nu pocu pecchì u cafèa Parigi è acqua, ma s’arricordau ca puru aLondra è acqua lorda, e jìu cu a speranza caCavour ‘nci portava nu pocu i cafè calabrisi).Cavour non ‘ndavìa sordi ma ‘ndavìa pe’ maninu certu Caribbardu (pirata, scerrijatùri, ricer-catu pe’ rapina e cchiù voti espulsu du Brasili,mercenariu pagatu dà massoneria inglesi,commercianti i schiavi ‘nta l’America e ladru icavalli , stupratori - ‘nci sciuppàu na ricchia chìdenti na povera figghiola chi si difendia ì d’il-lu!- ), quali megghiu pedina pemmu ‘ndi cac-ciàmu dì pedi i Borbone e ‘nci futtimu (ops!ndipigghiamu in prestito…) l’oru? L’inghilterradissi ca finanziava tuttu e ‘nci mandava numilioni i piastre oro-turche ( ca era a monetacchiù accettata ‘nte porti mediterranei d’allo-ra) pemmu corrompi all’esercitu borbonicu eai picciotti malavitosi dà zona pemmu i ìùtanuu tràsunu ‘nto regno borbonico, a nostra terra.E accussì si decidìu a famosa spedizione dìmille cornuti, i quali si cogghìru a Genova a

sira prima e ‘nci ficiru registrari l’over bookingdì casi chiusi, bordelli allora legali. Chilli chi partiru letteralmente sa fujìanu pecocchi motivu, e non eranu tutti gentlemen, camolti eranu furfanti raccattati ‘nte strati dunord, senza fissa dimora chi s’arruolaru cù for-tunatu esercitu i Caribbardu. A disposizioni‘nvavìanu 100 fucili e 3 cannoni. E comu ficiru u combattunu n’interu esercituaccussì? Cu l’aiutu di sordi inglesi ovviamenti epuru da flotta inglesi ca i spettava nte costi sici-liani pemmu i juta u sbarcanu. A situazionieconomica delle due Sicilie ‘nto 1860 eraaccussì florida ca jìa fermata a tutti i costi! ‘NtaCalabria ‘ndavìamu u chiù randi complessusiderurgicu e metalmeccanicu i l’Itaglia:Mongiana e Ferdinandea; ‘nta Campaniacostruimma a prima locomotiva a vapore ‘nto1845 e prima, ‘nto 1839 costruimma a primaferrovia chi unìa Napoli a Portici e chi a usaupuru Caribbardu quandu ‘nci dolìanu i pedidoppu chi u spararu ‘nta l’Aspromonte!Ancora ‘nta Calabria ‘ndavìamu 36 minieri iminerali, a Napoli ‘nto 1818 costruimma aprima navi a vapori e scrivimma u primu codi-ci marittimu. Potarrìa jìri avanti tantu e tantu tempu, scri-vendu quanti cosi facìamu ccà na vota, ca tuttilavuràvamu, e quasi tutti ‘ndavìamu a casa iproprietà e potìamu lavorari a terra! Prima il’unità non esistìa l’emigrazioni, e mo chiediti-vi comu mai comunciàu sulu doppu du 1861.Ieu na para i domandi ‘ncignai u mi fazzu. (PS:ma Caribbardu era l’eroe dei due mondi pecchìs’affidìu nommu si faci pigghiari né ‘ntal’America, né ccà nui? Sulu ‘nta l’Itaglia potìadiventari eroe!)

Rubrica volutamente pubblicata in dialetto calabrese

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Negli anni Settanta Giorgio Almirante propose chemafia e brigate rosse venissero combattute sospen-dendo le garanzie costituzionali, dichiarando lo statodi guerra interno e applicando il codice penale mili-tare di guerra. La proposta aveva una sua seria moti-vazione: imporre tasse sotto forma di pizzo, avere unesercito e tribunali propri, adottare norme sul terri-torio, equivale ad esercitare funzioni proprie delloStato e metterne in discussione la sovranità. La dot-trina cui si ispirava (“ tutto nello Stato, nulla controlo Stato, niente al di fuori dello Stato”) non ammet-teva cose del genere sicchè la sua richiesta di unaggiornato senatoconsulto ultimo e di una replicadell’ operazione Mori aveva una sua coerenza.Naturalmente, grande strarnazzare di democratichecornacchie a difesa di libertà e Costituzione, dimen-tiche, però, dell’operazione Marzano, che negli anniCinquanta aveva militarizzato il territorio e irrogatomisure anche estreme di pubblica sicurezza senza lagaranzia del processo; ma, essendo avvenuta inepoca democratica, era da considerarsi per questosolo fatto legittima. Successivamente, poiché il pro-blema era lì e non si poteva negarlo, lo Stato con-sentì che la democrazia andasse a letto con l’ autori-tarismo purchè non si svestisse, in modo da potere,al caso, affermare che non stava fornicando, ma soloschiacciando un pisolino. Così, il confino ed altremisure furono irrogati non più dalle autorità di pub-blica sicurezza, ma dai tribunali, l’ esercito fu inviatoma solo per controllare il territorio coi posti di bloc-co, le perquisizioni dichiarate legittime ma solo dopoessere state effettuate : la sostanza incostituzionalefu rivestita di forme legali, le leggi furono definitespeciali e così si riconobbe in certo modo cheAlmirante aveva ragione quando affermava che lamafia non poteva essere vinta per le vie costituziona-li ordinarie, ma ci si fermò lì.Oggi si va avanti: diritto di voto a tutti, sopprimendo-ne però gli effetti con lo scioglimento del consigliocomunale ed il commissariamento per infiltrazionedi mafiosi, inevitabile perchè costoro possano votarema sono ineleggibili solo se abbiano praticato ilbunga bunga ; e invenzione da parte della magistra-tura del reato di concorso esterno in associazionemafiosa, non previsto da alcuna norma penale, cherichiama, in punto di logica, le convergenze paralle-le inventate da Moro. Queste, che per definizioneavrebbero dovuto scorrere senza mai convergere, adun certo punto convergevano, alla faccia della geo-metria. Allo stesso modo, alla faccia della logica,pare che si possa far parte di un’ associazione, cheper definizione richiede un vincolo partecipativocostante, pur restandone fuori. In realtà, non sononecessarie simili acrobazie, che negano una principiodi libertà fondamentale: è reato ciò che la legge – enon la magistratura – definisce tale. Sarebbe suffi-ciente perseguire, magari applicando delle aggravan-ti, i singoli reati commessi a pro’ della mafia, conse-guendo un identico, se non più congruo, risultatopratico. E invece basta che un consigliere sia indaga-to per concorso esterno in associazione mafiosa per-chè il ministro dell’Interno mandi a casa tutti gli altrie commissari un Comune. Abbiamo, insomma, ildiritto di votare inutilmente; e allora perchè non rie-sumare il podestà dell’epoca littoria, che almeno eradel posto, rispondeva direttamente al prefetto,rischiava il confino se colludeva con organizzazioniillegali e costava meno di un sindaco e di quegli inu-tili sconosciuti che due o tre volte l’anno si pavoneg-giano su una sedia promossa a seggio ? Perchè poi,infiltrato o meno, diciamocelo francamente, a checavolo serve oggi un consiglio comunale ?

Francesco E. Nirta

Democraziae comuni

BRIGANTIRUBRICA* Le frasi fatte

COMPRA SUD!Comprator d’ogni paese,che hai a cuore le tue spese,tu massaia che in gran parte,dei tuoi acquisti hai fattoun’arte,la prudenza non è troppa, se ti trovi sulla groppaalla fine di ogni mese poco frutto e tante spese!Ed allora stai attento, non pensare che al momentoc’é qualcuno che ti aiuta, al contrario “ti sdirrupa” perché tutti ,credi a me, stan “magnando” su di te!fatti furbo e “non mollare”da “mbrugghijuni” nonandare,vai da chi è invece onesto, non tardare fallo presto,non mangiare nei “fast-food, “mangia bene “compra-sud”.Troverai di tutto e quello, che tra i cibi é un gioiellotutta roba originale, saporita naturaledalla frutta alla verdura, come crea madre naturainsaccati e conservati, come colti e preparatimiele,dolci e torroncini… la delizia dei bambinitutto a prezzi controllati, basta poco e l’hai acquistatima la cosa più importante, è che oltre ad il contantetu guadagni anche in salute, ché le merci lì venduteson di grande qualità, e di grande varietàdivorate dai piccini, senza danni ai lor pancini!ma che aspetti, ancora qua?...presto, sud vai a “cumprá”!!!!

Briganti

BRIGANTESSA SERENA IANNOPOLLO

Il Piemonte, il lombardo ei mille cornutiL’attu risorgimentu quandu nui èramu u nord.

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PROVINCIA

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Lo scorso 2 giugno a San Lucain molti avevano definitoLiberi Di Ricominciare come“antistato”. Quest’armoniosastretta di mano tra me e SuaEccellenza il Prefetto di ReggioCalabria Vittorio Piscitelli“consacra” quanto di bello stia-mo regalando al nostro territo-rio. Grazie di cuore a tutti colo-ro che hanno reso possibile l’i-nizio di questa meravigliosafavola.

Paolo Ferrara

Grande soddisfazione per Telemia, dopola pubblicazione dei dati Auditel del mesedi Giugno 2013. L’emittente dei due marisi è posizionata al primo posto in provin-cia di Reggio Calabria d è salita sul secon-do gradino del podio a livello regionalenella speciale graduatoria auditel per l’au-dience medio più alto.A differenza delle altre calabresi Telemiariesce, sempre secondo l’Auditel, a man-tenere incollati allo schermo i propri tele-spettatori, che permangono all’ascolto ealla visione dei programmi della rete. Nonsono semplici passaggi dovuti allo zap-ping, ma veri e propri conttati che alzanola media dei telespettatori presenti inogni minuto a seguire la programmazionedel canale.Un primo posto provinciale in cui si spe-rava, mentre il secondo posto regionale èstata una sorpresa assoluta e a dir pocoincredibile.Telemia dunque supera di gran lunga inaudience media giornaliera nel mese digiugno 2013 emittenti come Calabria TV,Telespazio Calabria , Calabria news24 ,RTI di Crotone, TEN di Cosenza.Confermando quindi il valore della pro-duzione locale 24 su 24 e ottenendo anche

un importante riconoscimento comeorgano informativo. L’emittente aveva anche lo svantaggio dinon essere ben posizionata come LCN, ilcanale che le spetta è infatti l’85, e avendoanche una copertura regionale limitata e

ancora incompleta. Ma nonostante tutto èriuscita a competere con colossi storicidella televisione calabrese arrivandoanche a doppiarli.

C.r.

Seconda tv calabrese

Al buio dal 5 giugno

Ferrara incontra il prefetto Piscitelli

Lo stato di abbandono e degrado della nostraComunità ormai ha raggiunto livelli insopporta-bili, per come denunciato, tra l’altro, da molticittadini, di cui oggi sono umile e modesto por-tavoce.La Frazione Bagni di Antonimina che, cometutti sanno, ospita la stazione termale, è ostaggioormai dal 5 giugno u.s. della totale oscurità.Infatti, in seguito all’incendio di alcuni cassonet-ti, i cui resti, con annessa spazzatura, ancoraoggi non sono stati rimossi, si è verificato, altre-sì, il danneggiamento di alcuni cavi della illumi-nazione pubblica che ha determinato l’oscuritàsia lungo la via principale che conduce alla sta-

zione termale sia nel centro storico. Non può sottacersi, neanche, che lungo larichiamata via principale insistono alcuneimportanti strutture economiche e di assistenzasanitaria che, nell’ambito dell’amministrazionecomunale dovrebbero avere ben altra conside-razione vista la visibilità e l’apporto economicoche offrono alla Frazione ed al Comune diAntonimina. Così come bisogna denunciareche l’area verde del centro storico della stessaFrazione, ormai, conserva solo il nome, essendocompletamente abbandonata ed a rischio dialtro incendio. La cosa desta profonda amarez-za considerato che il piccolo polmone verde esi-

steva da oltre trent’anni grazie all’impegnocostante degli operai dell’Afor e del Consorziodi Bonifica, in convenzione con il Comune diAntonimina. Tale stato di abbandono, vista laricaduta economica e d’immagine, non è piùsopportabile dalla Comunità che, certamente,non merita questa grave, immeritata ed inspie-gabile disattenzione. Siamo sicuri chel’Amministrazione Comunale di Antonimina,avvertirà la sensibilità, dopo questa denuncia, diripristinare il decoro che la Frazione Bagni cer-tamente merita!

Giuseppe Pietroburgo, consigliere di minoranza di Antonimina.

Antonimina

Telemia premiata dall’Auditel

È un’estate insolita quella che stiamovivendo. Temperature al di sotto dellamedia, strade deserte e lidi tirati alucido ma ancora in attesa di turisti.Anche il lungomare di Siderno anco-ra aperto al traffico la sera ci fa sentireche l’estate non è ancora arrivata.Nessun bambino la sera ci sorpassacorrendo mentre noi passeggiamotranquilli per strada tra i bar e i lidi. Disolito dal 1 di luglio alle 21 fino allanotte del 31 agosto il lungomare dellePalme diventava zona pedonale eluogo d'incontro di famiglie e gruppidi sidernesi e turisti, quest'anno ci staportando via anche questa tradizione.Nessuna estate per Siderno.

In attesa dell’estate

L’esultanza dei politici calabresi perogni nuovo tratto dell’Autostradadel Sole ricostruito nella regionedopo molti anni di lavori a singhioz-zo, fa venire alla mente il sussiegodei gerarchi taglia-nastri nelle inau-gurazioni fasciste (che però rispet-

tavano i tempi prefissati delle costruzioni pubbli-che, fatte per resistere a lungo,come si vede ancora nei solidi viadot-ti montani degli anni Trenta).

Tra tanto parlare di retate, di legi-slazione antimafia, di confische dibeni, di faide, di summit, di pro-cessi e di commissariamenti deicomuni, ossia nel discorrere dipatologie, ci si è dimenticati dellafisiologia dei conterranei incensura-ti, in buona salute, ossia della loronormalità che assomma almeno duecondizioni naturali: la mediocrità ela passività (l’accomodamento),senza le quali sarebbero tutti votatialla genialità, alla intraprendenza ealla santità, che sono fattori di ribel-lione allo status quo.

Nastrisciacquoni

eFABRIZIO SPINELLA

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Spostare il poggia testa di tessuto prima diaccomodarsi, sedersi e slittare in avantiperché la poltrona è rotta, pulire il tavoli-netto con una salviettina umida prima dipoggiarci qualsiasi cosa, andare in bagno ècapire che prima di partire è già sporco enon funzionante, prese di corrente e ariacondizionata che funzionano ad intermit-tenza. Tutto questo Trenitalia lo offre aicalabresi che, da Rosarno si spostano nellaCapitale, alla modica cifra di 70,50 euro,solo andata, per essere precisi. E menomale che “chi parte con le Frecce viaggiaad alta qualità”.Ma lo slogan comprenderà anche laFreccia Bianca? A quanto sembra no!Forse sarà vero per gli altri treni e daRoma in su, non certo per il resto dellaPenisola.Per quella cifra i servizi dovrebbero essereben altri rispetto agli effettivi. Infatti sulsito di Trenitalia alla voce “Frecciabianca”tra i servizi a bordo annovera, oltre a per-sonale specializzato che “garantisce l’igie-ne delle toilette e il decoro degli ambientidurante il corso del viaggio”, anche: “pol-trone spaziose e reclinabili con ampiaseduta, tavolini apribili, impianto di clima-tizzazione, presa di corrente al posto perpoter ricaricare la batteria del tuo cellula-re, oppure lavorare con il pc, vedere film,ascoltare la tua musica”, eccetera eccete-ra.Anzi se dobbiamo dircela tutta quello di

cui si parla nel sito e fa bella mostra di se,attraverso le foto, è un treno che ha benpoco della Frecciabianca che percorre latratta Rosarno/ Roma, andata e ritorno.Indipendentemente dal prezzo del bigliet-to è forse troppo chiedere che i bagnisiano in condizioni decenti, tali da poteressere utilizzati in modo normale?! Oltread essere sporchi, sono privi del necessa-rio anche solo per lavarsi le mani e il rife-rimento non è al sapone, ma all’acqua.E allora viene facile domandarsi perchéuna persona debba pagare 70,50 euro peressere trattata così?La politica di Trenitalia la si conosce

anche fin troppo bene, ma quando si parladi mancanza di senso civico ci si riferisceanche a questo.E non ci venissero a raccontare la solitabarzelletta che lo stato della linea nonconsente l’utilizzo delle nuove carrozzeperché, se così è, non si capisce la richiestadi un prezzo così alto per usufruire di zeroservizi. Questo non è il solito articolo far-cito di vittimismo da meridionale incom-preso, ma la realtà di ciò che accade, chetutti constatano, ma che nessuno alla finedenuncia. Ma poi denunciare a chi?

Emanuela Alvaro

Dimissioni del segretario del Pd Gioiosa

L’Assemblea degli iscritti del CircoloPD di Gioiosa Jonica, nella riunionedi mercoledì 5 Luglio, ha accolto ledimissioni del segretario RiccardoModafferi e – con il compito digestire le attività del circolo fino alcongresso del prossimo autunno –ha indicato il nuovo comitato prov-visorio di reggenza.Le dimissioni dell’ex segretarioModafferri e del comitato direttivoeletto al congresso del Settembrescorso, resesi necessarie in seguitoalla sconfitta elettorale delle ultimeamministrative e all’ingresso in con-siglio comunale di Modafferi stesso,hanno l’obiettivo dichiarato di apri-re una pagina nuova per il circolo,

una fase di cambiamento guidatadalla massima compattezza possi-bile del PD di Gioiosa Jonica. Lostesso comitato provvisorio direggenza, promosso dall’exsegretario Modafferi, vuole rap-presentare le pluralità e le sensi-bilità presenti all’interno del cir-colo, come dimostrano ampia-mente gli iscritti chiamati afarne parte: Felice Agostino,Antonio Cotrona, MarisaFemia, Antonio Larosa,

Roberto Minasi, Felice Murdocca,Enrico Tarzia. La riunione, conclusasi con il ringra-ziamento per il lavoro e l’impegnoprofusi nella sua attività di segreta-rio da Riccardo Modafferi (che saràinvitato permanente alle riunionidel comitato di reggenza) e con l’im-

pegno a rilanciare il circolo per imolteplici impegni del prossimofuturo, ha visto la partecipazione diSeby Romeo – componente deldirettivo regionale PD ed autorevo-le rappresentante della federazioneprovinciale.

Il comitato di reggenza

la Riviera

ROCCELLA

Il Conai ha premiato l’Aquila eRoccella Jonica per il riciclo I due comuni sono tra i vincitoridell’iniziativa “Ricicloni” delConai, Consorzio NazionaleImballaggi che, nell’ambito dellaXX edizione del Concorso ComuniRicicloni di Legambiente, ha pre-miato le realtà locali che hannoottenuto i migliori risultati nellaraccolta di qualità dei rifiuti diimballaggio.La cerimonia di premiazione si èsvolta a Roma e il direttore generale del Conai,Walter Facciotto, ha sottolineato:“Ci piace che, per una volta, emer-gano le buone notizie, gli esempi dichi amministra con responsabilità”.

Roccella Jonica (RC) ha vinto ilpremio “Start Up”per l’ottimorisultato ottenuto passando in unanno dal 14% al 74% di raccoltadifferenziata dei rifiuti.

Insediata la commissione straordinariaARDORE

Ardore: Insediata la Commissionestraordinaria per la gestione provvi-soria del Comune.Si è ufficialmente insediata qualchegiorno fa a capo del comune di viaV. Emanuele II, dopo lo scioglimen-to avvenuto il 26 giugno 2013.Dell’organo collegiale fanno parte:Il vice prefetto Francesco Maugeri;

il viceprefetto aggiunto GaetanoTufariello e il funzionario economi-co-finanziario Maria Leopardi. LaCommissione d’accesso ha esami-nato per circa sei mesi l’operato delsindaco Campisi e della sua giunta esottoposto ad analisi accurate gliatti pubblici a partire dal 2011.

Qualcosa non quadra nell’equili-brio politico, per cui s’invocano le riforme istituzio-nali, in realtà per sancire nuovi rapporti di forza trapoteri e contropoteri. Lo Stato non nasce da unsentimento compassionevole, né da un afflato diamicizia, ma da un contrasto tra forze, tra Apollo eDioniso, e dall’accordo bilanciato delle rispettiveconvenienze. È triste dirlo, ma la Natura non siaddomestica facilmente, se non al costo di violazio-ni, e non servono i moralisti a far cambiare idea aidionisiaci: magari li eccitano.

Ci sono in Calabria fatti che fanno disperare edeventi che suscitano buonumore. Gli uni e glialtri attengono alla strabiliante recitazione deicalabresi, i quali un tempo per una pretesa ere-dità ellenica cercarono di attaccarsi al mito apol-lineo (ordine, equilibrio, creatività e bellezza)sperando di eguagliarne le attrazioni, ma nonriuscendovi si aggrovigliarono nel tortuoso mitodionisiaco (marasma, energia dissipata, devian-ze), precipitando nel grottesco e nel tragico, cheoggi sembrano essere le componenti demonichedella politica, degli affari, della famiglia, dell’ali-mentazione, perfino del culto (ovviamente nonsolo in Calabria: infatti, crocianamente, tutti iconnazionali potrebbero recitare “perché nonpossiamo non dirci calabresi”)

Chi invoca un programma per cambiarel’Italia, prima dovrebbe far i conti con iltrialismo atavico degli Italiani, oggi di quadomani di là, posdomani chissà. Furonotutti risorgimentali, poi tutti fascisti, poitutti democristiani, poi tutti comunisti, poitutti berlusconiani, adesso quasi tutti grilli-ni, tempo verrà che nessuno ricorderà piùchi fosse stato, non per ipocrisia, semplice-mente per spossatezza di memoria. GliItaliani son sempre posteri di se stessi, per-ciò sopravvivono ai sifoni (sifoni, nontifoni, stiamo parlan-do di deflussi),rimuovendo ilpassato, la cuicoazione a ripe-tere è dimostra-ta dal canonevichiano e dalrumore deglisciacquoni.

Una nuova pagina per il circolo politico cittadino?

La differenziata premiaTrenitalia: Rosarno-Roma solo andata 70 euro e zero servizi

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SVILUPPO

ILARIO AMMENDOLIA

Ci sono misure di cui si sta discutendo inquesti giorni, che apparentemente inte-ressano l’intero territorio nazionale ma inverità escludono, o quasi, il Sud.Per esempio l’esenzione dell’IMU per icapannoni industriali, l’ecobonus per l’in-dustria del mobile, estesa ai “grandi elet-trodomestici”, sono destinate ad avere unimpatto positivo soprattutto sul centronord. La stessa discussione sull’acquistodegli F35, spesa prevista 13 miliardi dieuro (con questa cifra si costruirebbero 2Ponti sullo Stretto), è destinata ad avereuna ricaduta importante su alcune indu-strie della Lombardia.Così la misura “sblocca cantieri” inseritanel “decreto del fare” avrà un effetto radi-calmente diverso sulle regioni del Nordrispetto a quelle meridionali.In compenso il Mezzogiorno sarà interes-sato dal decreto sulle “misure urgenti perl’occupazione giovanile e contro lapovertà nel Mezzogiorno” e quindi allariprogrammazione dei fondi strutturali2007-2013.Una serena riflessione sui dati ci porta alleconclusioni che il Nord avrà molti piùbenefici dall’attività finora svolta dall’at-tuale governo rispetto alle regioni meri-dionali. Tuttavia non è questo il principaleproblema, anche perché qualsiasi misurache tenda a far ripartire la “locomotivaItalia” non può che essere salutare perl’intero territorio nazionale.C’è comunque una differenza sostanzialetra le misure a favore del Nord rispetto aquelle concepite a favore delMezzogiorno e che coniugano una visio-ne burocratica della realtà meridionaleche si coniuga perfettamente con la sba-dataggine e la superficialità dei “nostri”gruppi dirigenti . Infatti le misure rivolte al Nord hanno uncarattere strategico e sono destinate a

lasciare il segno rilanciando la produzioneindustriale, e soprattutto ad avere conti-nuità nel tempo. Sono misure tese, adaumentare la ricchezza prodotta e a dareossigeno alle imprese che lavorano in quelterritorio.Sono insufficienti ma hanno una loro logi-ca!Nel Sud c’è il rischio concreto che non sicreino nuovo posti di lavoro ma avremouna impercettibile boccata di assistenzadestinata a svanire appena finite le risorse.La legge che dovrebbe essere approvatadal Parlamento prevede per ilMezzogiorno un intervento articolato su“quattro assi”. La principale misura (500milioni) del primo asse dovrebbe incenti-vare direttamente la creazione di nuovi

posti di lavoro a tempo indeterminato, peri giovani fino a 29 anni di età, attraversouna riduzione del relativo costo per leimprese. La riduzione è pari al 33% dellaretribuzione lorda complessiva per unperiodo di 18 mesi.Sorvoliamo sul dato relativo all’età chederiva da una prescrizione dell’UnioneEuropea e domandiamoci: quale impresameridionale è in condizione di assumere!Quale impresa calabrese è in grado dirilanciare la propria produzione e conqui-stare nuovi mercati?Guardatevi intorno? Le imprese calabresilicenziano gli operai di fiducia, non hannomercato e non l’avranno con una riduzio-ne dei costi del lavoro per nuovi assuntidel 33% !La seconda misura ci sembra una ripropo-sizione della legge 185 sull’autoimpiego oautoimprenditoralità. Non mi pare chequesta legge abbia portato alcun effettoduraturo nella nostra economia.Molte leggi che hanno interessato il Sud sisono rivelate buchi nell’acqua, il limite èsempre stata una visione burocratica dellanostra realtà. Leggi redatte in un gioco adue tra Roma e Bruxelles e poi calate inCalabria. Qui, gestite da una burocraziasonnacchiosa e lenta e da una politicaincapace di vasti orizzonti.Le conseguenze sono sotto gli occhi ditutti.Bisognerebbe scrivere un trattato sul falli-mento della 488 e sui gravi limiti dellealtre leggi in favore del Sud.In questo caso i fondi sono pochi, anzipochissimi, ma almeno si spendano bene.Così com’è la legge servirà soltanto a crea-re posti fittizi che svaniranno il giornodopo la fine dei fondi. Qualche avvocato assumerà la cuginadisoccupata per 18 mesi, e così farà qual-che studio notarile, qualche medico, qual-che supermercato.Consumati i fondi ci guarderemo intorno

e scopriremo di essere più poveri di prima.Noi abbiamo bisogno di entrare in unsupermercato e vedere con i nostri occhiche non tutto arriva da fuori. Potremmofinanché dire, vanno bene i fichi secchi, ibroccoli calabresi o la carne del maialenero di Calabria o il latte di asina. Va benela ricerca o la produzione di energia elet-trica. Va bene tutto ciò che ci farà dire:“questi sono prodotti calabresi.”Noi dobbiamo scuotere dalla rassegnazio-ne la nostra gioventù.Noi abbiamo bisogno di contagiare i gio-vani con uno stato d’animo positivo, dob-biamo dire loro che si può osare e checambiare è possibile!Mezzo secolo fa i “magliari” hanno dato ilvia al miracolo economico del Nord.Noi abbiamo bisogno che mille “maglia-ri”, singoli o associati, corrano in Calabria.Per fare questo bisogna abbattere la buro-crazia e la grettezza delle classi dirigentimeridionali. Chi vuole fare impresa deveavere le autorizzazioni in una settimana, ifondi in un mese.Di questa legge così com’è possiamo farea meno.Lo capiscano i parlamentari calabresi, lofaccia rilevare il governo regionale.Si presentino emendamenti seri primache il decreto venga trasformato in legge.Dobbiamo pretendere che non si dica perl’ennesima volta: avete sprecato soldi manon avete realizzato niente.Se non fosse possibile cambiare questalegge già vecchia ancor prima di essereapprovata utilizziamo questi fondi per iprecari, per dare un sollievo alle fasce dipovertà estrema con i vecchi “cantieriscuola” impegnati a rendere verdi i nostricolli, e migliori i nostri paesi, ed aumen-tando i fondi per le fasce di emarginazio-ne e miseria. Non cambierà la Calabria ma almeno nonsprecheremo del tutto le modestissimesomme a favore del Sud.

DECRETO DEL FARE: OSSI PER IL MERIDIONE E POLPA PER IL SETTENTRIONE

Nord strategia-Sud assistenzaIL BASSO ORIZZONTE RIMANE LA PRIORITÀ PER LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE

IN EVIDENZA

Le misure rivolte al Nordhanno un carattere strategi-co e sono destinate a lascia-re il segno rilanciando laproduzione industriale.Nel Sud c’è il rischio con-creto che non si creinonuovo posti di lavoro maavremo una impercettibileboccata di assistenza desti-nata a svanire appena finitele risorse.

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LaGerenza...

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la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

RUBRICHE

Loqui e sproloqui di Filomena CataldoMessagi nel tempo di Daniela Ferraro

COLLABORATORIAnna Laura Tringali, Franco Crinò,Nicodemo Barillaro, GiuseppeGangemi, Mimmo Romeo, GiuseppeFiorenza, Franco Parrello, FrancoBlefari, Daniele Mangiola.

Direttore responsabile: PASQUINO CRUPIIn redazione: ELEONORA ARAGONA, DOMENICO MACRÌ, ILARIA AMMENDOLIA, MASSIMO PETRUNGARO, KATIA CANDIDO, NINO SIGILLI.Editorialista: ILARIO AMMENDOLIAResponsabile sport: ANTONIO TASSONEArt Director: PAOLA D’ORSA

Grafica: EUGENIO FIMOGNARI

NOTE E SCHERMAGLIE

Tra i tratti salienti del Secolo breve ( XXsec.), espressione da noi presa in prestito daEric J. Hobsbawm, ne ricorderemo sicura-mente due: il trionfo della democrazia e l'e-mancipazione della donna. Eppure se per unmomento fosse consentito di ritornare indie-tro, nel Primo dopoguerra, possiamo concertezza sostenere che solo pochi avrebberoscommesso sulla vittoria finale della demo-crazia. Durante quel periodo erano in tanti acelebrare la sua inattualità e persino la suamorte dimostrando con seri riferimenti teo-rici, ricercati presso autori loro congruenti,che il sistema politico democratico ed i valo-ri portanti di essa facessero parte della storiapassata. Tuttavia furono proprio i regimi poli-tici che avrebbero voluto abbatterla ad esse-re da essa abbattuti, Fascismo e Nazismo allafine della Seconda guerra, mentre l'altro regi-me , il Comunismo, che avrebbe dovuto rap-presentare la migliore espressione di demo-crazia diretta, cadde invece per auto-implo-sione. Il verdetto che è venuto fuori è dun-que, almeno dopo il 1989, è che i sistemi libe-ral - democratici piuttosto che essere abbat-tuti si sono alla prova dei fatti dimostrati i piùvalidi. Di certo se avessero vinto i regimi tota-litari non saremmo qui a discutere dei valorie dell'ethos della democrazia e dei suoi padriteorici come Protagora oppure Socrate oPericle, l'avremmo piuttosto consideratacome un mero sistema politico le cui caratte-ristiche sono la partecipazione al governo deimolti e piuttosto che studiare A De

Toccqueville J. Locke, oppure C. DeMontesquieu, avremmo fatto dei corsimonografici sul Principe di N. Machiavelli,l'evoluzionismo di H. Spencer ed al contem-po i testi di A. Gobineau e H. S. Chamberlainsarebbero stati insegnamenti obbligatori..Ma la realtà storica ha espresso un altro ver-detto ed in attesa che il possibile divenga esostituisca la realtà noi restiamo fedeli alreale e lasciamo in pace il possibile. Ed esso(il reale) dice che i sistemi democratici, in pri-mis Stati uniti ed in secundis Inghilterra eFrancia hanno vinto sui regimi totalitari:Germania ed Italia per quanto riguarda ilVecchi Continente (ll Franchismo e gli altrisistemi Caudillistici meriterebbero un discor-so a parte). Detto ciò, è evidente che la

democrazia, come ha notato di recente E.Kuchenoff, a causa di un uso intensivo edestensivo è divenuto persino un concettoidolatrico ed onnicomprensivo(Allumfassender-Idolbegriff). E noi sulla suascia ed anche su quella del nostro classico,che è A. De Tocqueville, andiamo a coglie-re qualche aspetto del suo l'ethos piuttostoche ribadire che è un mero sistema politicoche come abbiamo visto, almeno presso i duemassimi teorici del mondo antico, Platone edAristotele, fisiologicamente approda allatirannia ed all'affermarsi di demagoghi diturno. In alcune pagine della Democrazia inAmerica avevamo appreso altresì che essa ,la democrazia, affinché potesse affermarsi etrovare un proprio humus naturale presup-poneva una società mediamente istruita edun' opinione pubblica sviluppata. Questi dueelementi costituiscono pertanto la sua condi-tio sine qua non. Va da sé a questo puntoquanto sia importante il ruolo della scuolanello sviluppo e nell'affermarsi della demo-crazia ed al contempo il ruolo del linguaggio.Esso nella democrazia deve avere un ruolo diprim'ordine: “ comanda - dicevano i sofisti -chi conosce più parole e solo la lingua rendeuguali.”. Abbiamo dimenticato quanta gentenel nostro panorama nazionale sino a ierinon sapeva né leggere né scrivere ed hadovuto fare sempre ricorso ad altri, ovvia-mente istruiti? È consequenziale dunque chesolo una scuola egualitaria in cui sono garan-titi i presupposti di partenza può creare ed

affermare la democrazia. Ed in quest'otticaleggerei sia gli esami di stato in corso sia ilruolo della scuola pubblica. Sulla primopunto, almeno nel nostro contesto, il discor-so che bisogna evitare è quello d una realeinflazione dei nostri titoli che si sa sono unpochino sopra la media nazionale. La fortu-na però è che i nostri studenti superano leprove d'ingresso nei più prestigiosi Ateneiitaliani. Sul secondo punto è da ribadire inve-ce che, da diversi lustri, politiche serie neiconfronti della scuola non sono stati messe incampo e quel poco di riforma che abbiamovisto, sa più di controriforma che di riformavera e propria. Ma su questo punto è nostraintenzione ritornarci magari spendendo uncapitolo a parte. Sul secondo tratto, vale diresul concetto di opinione pubblica è doverosoinvece fare ricorso a qualche nostro autoreper cercare di delineare meglio il concetto.Apparentemente opinione pubblica significal'opinione dei più, l'opinione dei molti, delpubblico. Questa storia del pubblico assomi-glia molto a quanto dice Aristotele a propo-sito della moltitudine: “ può darsi che i molti,anche se singolarmente non eccellenti sianosuperiori (ai singoli geni a.n.). In realtà cia-scuno ha una parte di virtù e di saggezza , ècome quando si raccolgono in massa edhanno molti piedi , molte mani, molti sensi :essi divengono uno con molte eccellentidoti.” In realtà i molti non sempre hannoragione ed appunto il fatto che i regimi tota-litari proprio perché legittimati dal voto di

massa alla prova storica si sono dimostratitutt'altro che saggi e giusti. Il concetto di opi-nione pubblica è da ricercarsi dunque altro-ve. E per quanto esso rimandi sempre ecomunque alla doxa greca, alla opinio lati-na, o alla meinung tedesca il suo significatooriginario rimanda sempre e comunque allafama , alla reputazione ed alla considerazio-ne che gli a altri hanno di noi. Non bisognapertanto dimenticare, da quanto ci insegna J.Habermas, che per noi è l'attività razionaledi un pubblico capace di giudizio. È sempreil filosofo e saggista tedesco che ci insegnache questo termine , nell'ultima accezione, èstato coniato alla fine del XVIII nella realtàstorica francese. Esso sintetizzava il concettodi opinion che a quel tempo significava anco-ra opinione del popolo basata sul bon sens esulla tradizione, e questa sintesi operata daiFisiocraticii elevava il concetto ad indicare unpubblico éclairé( illuminato,rischiarato) valea dire il significato rigoroso di un'opinioneche mediante la discussione critica e nell'am-bito della sfera pubblica si depura sino adiventare autentica opinione critica. È evi-dente che affinché si raggiungano tali tra-guardi è d'obbligo la lettura dei giornali, libriecc. e si dia ampio spazio ad un'eventualescambio di opinioni e di dibattito comune.Sono irraggiungibili tali traguardi nellanostra realtà?

Segue.Domenico Angilletta

Nuova vita al ruderedell'ex Pastificio Cataldo

VINCENZO PAPA

Tristissima la foto dell'ex pastificioCataldo fatiscente: più di 50 anni diabbandono e altrettanti di indifferenza diprivati ed Enti pubblici, segno di undegrado fisico e di un'incuria che mortifi-cano la tradizione culturale del Sud.Anno dopo anno s'è visto sbriciolarsi unedificio robusto, di facile riutilizzo, chenessuno ha mai preso in considerazione. Un po' di anni fa avevo voluto tracciareuna dozzina di ipotesi di riuso a costimodestissimi. Invio due simulazioni perusi alberghieri o, più in generale, ricettivi.Restaurate le parti edilizie necessarie al

risanamento (la struttura in c.s. armato èancora sufficientemente valida), rein-tonacato e dipinto, dico dipinto da manodi buon decoratore, come nelle illus-trazioni allegate (l'illusoria architetturaesterna è, appunto, a trompe-l'oeil), ilrisultato sarebbe quel che le figuremostrano. La copertura del terrazzo, atettoia, riparerebbe dal sole cocente edalle intemperie invernali. L'interno, ridistribuito, fornirebbe unastruttura di accoglienza moderna, in unpunto felicissimo a fronte mare. E' unsuggerimento per qualche volenteroso,imprenditore, architetto, costruttore chevoglia profittare dell'opportunità.

Con la scomparsa di Franco Froio viene a mancareun autentico socialista riformista da sempre legatoalla sua terra di origine, la Calabria.Franco era un autonomista convinto. Aderente allacorrente del suo corregionale Giacomo Mancini,lasciò questa per aderire fin da subito al progettocraxiano del Midas. Eletto per ben due volteDeputato della Repubblica in Piemonte, Francolasciò deliberatamente l'attività parlamentare, purnon distaccandosi mai dal seguire le vicende del Psiprima e della diaspora socialista poi, per dedicarsi almondo economico ricoprendo incarichi manageri-ali di primo piano nel mondo produttivo e nel set-tore delle grandi infrastrutture. Alla famiglia, va ilmio pensiero ed il mio cordoglio.

Saverio Zavettieri

CERIMONIA DEGLI ADII

E così, dopo quasi un mese diricovero presso la strutturaospedaliera di Montescano-Paviaper una serie di controlli al cuore,eccomi di nuovo con i miei lettori.

Certo, stare in ospedale non è maipiacevole. All'improvviso ti trovi inuna stanza con persone che non haimai visto, conosciuto e ognuna colproprio carattere. Una mattina

rientrando dalla palestra doveavevo fatto esercizi per l'“apparatorespiratorio”, trovo il compagno distanza coricato nel mio lettino.Aveva scambiato il suo letto con ilmio. La Caposala, allora, non soloridiede ad ognuno il proprio lettoma ordinò immediatamente dicambiare le lenzuola. Il giornodopo sempre il mio vicino di lettoindossò, per errore, il mio nuovopigiama e passeggiava allegra-

mente nella stanza. Mi sembrògiusto non dire niente. Un giorno lovidi piangere vicino al letto. “Cos'hai Giuseppe - gli chiesi subito- ti senti male?” “No - rispose-piango perché domani torno a casae devo lasciarvi”. “Non ti preoccu-pare Giuseppe, ci scriveremo tantelettere.” Ah quant'è bello passeg-giare sul lungomare di Siderno,accanto al nostro amato mare….

Franco Parrello

Franco Froioun socialista autentico

L’ANGOL O DI PARRELLO

Ritorno da voi

Democrazia ed opinione pubblicaIN EVIDENZA

Non bisogna pertantodimenticare, da quan-

to ci insegna J.Habermas, che per noiè l'attività razionale diun pubblico capace di

giudizio

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Giuseppe Patamia, ,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta,

Le COLLABORAZIONI non precedute dallasottoscrizione di preventivi accordi tral’editore e gli autori sono da intendersigratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati allaredazione, anche se non pubblicati, nonverranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright dirittoesclusivo di “la Riviera Editore” per tutto ilterritorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui siesprimono giudizi o riflessioni personali, sonoda ritenersi direttamente responsabili.

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COPERTINE

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Siderno: Una serata in compagnia “Degli Alleluia”È l'anno della fede amici.Un periodo in cui la Chiesa cichiama a riflettere su cosa signi-fichi per noi avere fede, fidarsi diqualcuno che non possiamovedere, toccare e la cui esistenzanon è possibile spiegare con lasemplice ragione.Quanto riusciamo ad avere fidu-cia in Lui, lasciarci guidare nellanostra via, avere la consapevolez-za che con il suo amore il mondopossa cambiare in meglio, nonperdere la speranza poiché nonsaremo mai soli se apriremo ilnostro cuore a Dio che è amore.Proprio per festeggiare questomomento così importante per noicristiani, il coro “Gli Alleluia” hadeciso, attraverso la rappresen-tazione del musical “Caino eAbele”, di coinvolgervi in unatmosfera magica dove l'amoresotto forme diverse è la forza chevince il male. Si parte dallaGenesi dove la creazione dell'uni-verso e dell'uomo scaturisconodal profondo gesto d'amore diDio Padre per poi passare

all'amore fraterno che diventagelosia vendicativa nell'uccisionedi Abele da parte di Caino.Amore puro e dolce nella vita diFrancesco e Chiara, umano, sen-suale ma limpido in Romeo eGiulietta, capace però di trasfor-mare i cuori induriti dall'odiodelle loro famiglie; amore sub-

lime quello di Giovanna d'Arcoverso Dio e la Chiesa che laporterà a immolarsi; l'amore diAnna Frank per la vita che non hapotuto apprezzare pienamente, ilsuo desiderio di pace tra gli uomi-ni che la condurrà lontano daisuoi affetti, a spegnersi in uncampo di concentramento.

Sono tutte facce dell'amore che èla forza trainante della nostravita, senza il quale essa sarebbearida, spenta. Amore che puòvenire soltanto da colui che è lapura essenza dell'amore. GliAlleluia vi aspettano numerosi,quindi in piazza Portosalvo il 27luglio alle ore 21.00.Trascorreremo un po' di tempoinsieme lasciandoci cullare dalleparole intense e piene di significa-to dei canti. Vogliate accettare amici un picco-lo dono da un gruppo che da tantianni è al servizio della Parrocchiae che nella musica trova il mododi parlare alle persone dell'amoredi Dio.Un enorme grazie va ai commer-cianti che hanno contribuito eco-nomicamente per la realizzazionedel musical. Senza di loro la nos-tra missione sarebbe stata impos-sibile. Grazie di cuore a tuttiquelli che hanno avuto fede in noie ci hanno supportato con leparole e i fatti.

LR

Visto che al Comune non trovano i soldi perfare la delibera sulla chiusura del lungoma-re, come ogni anno, da sessant’anni, con lesolite obbrobriose catene, antiestetiche eincivili è arrivata l’ora di liberarcene comple-tamente.I cittadini non rispettano le leggi, il Comune

non ha la forzaper farle rispetta-re, basterebberosolo semplici ecivili segnali didivieto, non civuole molto perabituarsi a que-sto metodo chefa parte in tuttaItalia dell’educa-zione stradale.Spero che conl’aiuto deiCommissari oPrefetti (datevi

da fare) arriveremo a chiamarlo“Lungomare della Libertà e Civiltà “!Scusate se sono presuntuoso, come hodetto, consiglio che per togliere la “bruttu-ra” delle catene basta apporre appositi car-telli di divieto come tutte le città civili, sonoconvinto che i cittadini si abituerebbero aciò senza trasgredire, se questo non dovesse

succedere : la prima volta una multa salata,alla seconda il ritiro del mezzo, chiunquesia!!!Per questo ci vorrà una attenta collabora-zione delle Istituzioni! Non sarebbe male, itrasgressori incivili, incrementerebbero lecasse del Comune ,con le multe, risparmian-do di pagare l’incaricato a mettere le catenecome un guardiano del gregge.Ognuno fa quello che vuole, non capisconoche camminando avanti e indietro con lemacchine, oltre a consumare benzina (allafaccia della crisi...) avvelena l’aria con gli sca-richi, avvelenando anche le persone chefanno la passeggiata per respirare aria frescae sentire l’odore del mare, non per ultima emeno importante l’incolumità della gente,bambini, anziani e non, che hanno tutto ildiritto di passeggiare in tutta tranquillità.È ora di prendere in mano la situazione conserietà, dimostrando che si può migliorare ecambiare, spetterà ai cittadini osservare leregole con serenità, migliorando così la lorocultura, che in questa città sta morendo!!!

P.S. Ripeto che oltre al lungomare al buio, cisono parecchie via della città nella stessasituazione. Continuerò finchè non vedròsegnali di miglioramento, scusate...

Giuseppe Belligerante

KATIA CANDIDO

Angelo Laganà onora la Calabriacon i ringraziamenti del SantoPadre per avergli inviato una let-tera in cui esprimeva il suo entu-siasmo e i suoi più sinceri auguriin occasione della Sua elezionenella Cattedra di Pietro, unendoil dono di una pubblicazione e diun dvd. Laganà, cantautore econcertista calabrese di RoccellaJonica è l'autore di molte colonnesonore e sigle televisive. Hainoltre collaborato con la“Coopcalabria” Film, associ-azione no profit operante nel reg-gino con lo scopo di far conoscerei paesaggi della Locride e faremergere i giovani che ambis-cono a fare gli attori. Moltoconosciuto è anche a Cuba e inAmerica Latina. Ciò che dis-tingue quest'artista nello stile pro-fessionale e di vita è il grandeamore per la propria terra e perl'arte. Numerosi sono i riconosci-menti da lui ricevuti, come ilPremio 2008 "Una Vita per laCultura" assegnatoglidall'Università dei Popoli diAgnone (la città delle campane,

in Molise). Questo prestigiosoriconoscimento è consideratoaddirittura il “Premio NobelAlternativo” ed è, comunque unvero e proprio “oscar alla carri-era”; il quindicesimo PremioMuseo per la “sezione Musica”,consistente in una cornucopiad'argento nell'anno 2009; il pre-mio “Giganti della Calabria”venuto dall'Università dei Popolidi Badolato; il Premio “CubaCultura” ricevuto a La Havanadal governo cubano per il ponteculturale che Laganà realizza daparecchi anni tra Italia e Cuba.Insomma la nostra Calabria hatutte le carte in tavola per ritener-si fortunata e soddisfatta.

È Arrivata l’ora di liberarci dalle catene!(NON SIAMO MICA UN GREGGE !!! )

Il Papa ringraziaAngelo Laganà

Tecnica del congelamento contro gli infarti usata per la prima volta in ItaliaZia Gabryella RealeBuon giorno, sono Gabriella Reale,locre-se, ma da 11 anni mantengo vive le mie tra-dizioni calabresi a Bologna.Avrei molto piacere a condividere con imiei conterranei questo articolo. Mi fareb-be molto piacere che quanto accaduto aBologna occupasse una pagina del vostrosettimanale.Cordiali Saluti,Gabriella Reale,Infermiera allo Stroke Unitdell'Ospedale Maggiore, in passatoInfermiera in Neurochirurgia all'OspedaleBellaria, e speriamo che un giorno saròdipendente presso l'Asp di Reggio Calabria oLocri.

Prima volta in Italia: 27enne sal-vato dall'infarto con la tecnica delcongelamento

27 anni, troppo giovane per una attaccocardiaco, ma tant'è che è stata proprio l'i-potermia a salvarlo: un gel utilizzato per laprima volta in Italia ha rallentato il suometabolismo, "mettendo il cervello a ripo-so" così da evitare danniUn arresto cardiaco improvviso, ma senzadanni neurologici, grazie al pronto inter-vento del 118 Bologna Soccorso. Per laprima volta in Italia uno strumento di raf-freddamento del corpo, utilizzabile giàdurante il trasporto in ospedale, non inva-sivo e più rapido di ogni altro strumentoanalogo. Lo sfortunato protagonista, ungiovane di 27 anni, colpito la scorsa setti-

mana (ma la notizia è stata resa nota ieri daAuls Bologna) da arresto cardiaco mentresosteneva un esame professionale in uncomune della provincia bolognese.LE FASI. Alle 9.30 il 118 riceve una chia-mata di soccorso e invia un'ambulanza.Alle 9.36, una seconda chiamata fornisceulteriori particolari sulla possibile causa delmalore, viene così inviata anche un'auto-medica. Contemporaneamente, all'uomoviene praticato il massaggio cardiaco daparte di una persona presente.Ambulanza e automedica, alle 9.48, prov-vedono a defibrillate e quindi a stabilizzaree intubare il giovane per la ventilazionemeccanica. Al termine delle manovre ria-nimatorie, prima del trasporto all'ospedaleMaggiore, si avvia la procedura di ipoter-mia per portare la temperatura corporea a33°. L'ipotermia, rallentando il metaboli-smo, protegge il cervello da possibili dannisubiti a seguito di arresto cardiaco. Il 118ha utilizzato, primo in Italia, uno strumen-to di raffreddamento, un kit adesivo spe-ciale da posizionare sul corpo del paziente,ovvero un gel in grado di ridurre la tempe-ratura 15 volte più rapidamente del ghiac-cio, non è invasivo e può essere applicatoprima del trasporto in ospedale.Alle ore 10.47, l'uomo è accolto nella unitàdi Emodinamica dell'Ospedale Maggiore.La tua temperatura corporea è già scesa a33°. La coronarografia, eseguita immedia-tamente, non evidenzia danni o alterazionialle coronarie. L'uomo viene quindi ricove-rato presso la Rianimazione e mantenutoin ipotermia per 24 ore attraverso sedazio-

ne farmacologica.IL RISVEGLIO. Al risveglio, il giornodopo, è accolto nella UTIC dell'OspedaleMaggiore, dove sono attualmente in corsogli esami necessari per approfondire lanatura dell'arresto cardiaco e predisporrele azioni utili a prevenire futuri episodi.IPOTERMIA. L'arresto cardiaco colpiscein Italia, ogni anno, 1 persona su 1000 abi-tanti. Le persone colpite, nella maggiorparte dei casi, soffrono già di malattie car-diache. L'utilizzo di alcuni farmaci o l'abu-so di alcool e droghe aumentano le proba-bilità di un arresto cardiaco.Il trattamentocon ipotermia consiste nel raffreddamentodell'organismo a 32-34 gradi centigradi,con l'obiettivo di mettere a riposo il cervel-lo, salvaguardandolo per un tempo prolun-gato dai danni da mancanza di afflusso disangue. Inoltre, grazie ad esso i cardiologipossono intervenire immediatamente sullecoronarie, responsabili di oltre il 50% degliarresti cardiaci, con procedure di emodina-mica. OSPEDALE MAGGIORE. NellaRianimazione del Maggiore, dal 2004 adoggi sono stati oltre 130 i pazienti con arre-sto cardiaco trattati con ipotermia, 30 deiquali nel 2012. L'80% di essi, appena arri-vato in ospedale, ha effettuato una corona-rografia con angioplastica, migliorando lepossibilità di sopravvivenza. Oggi la casisti-ca dell'ospedale Maggiore fa registrare peri pazienti trattati con defibrillazione angio-plastica e ipotermia una sopravvivenza del50% dei casi Fonte: Ausl Bologna).

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Si apre il sipario a Siderno per ladecima edizione del Premio lettera-rio “Giomo Trichilo”che si svolgeràdomenica 4 agosto, dalle 21,00 in poinella tradizionale cornice di PiazzaVittorio Veneto. Una manifestazionedi grande spessore culturale dedicataa Giomo Trichilo (poeta analfabetaoriginario di Siderno Superiore) nataproprio con la finalità di tutelare,valorizzare e promuovere l’uso deldialetto. Il Premio alla Carriera saràassegnato al direttore de la RivieraPasquino Crupi. Pasquino Crupi ènato a Bova Marina, ReggioCalabria, il 24 marzo 1940).Intellettuale militante, meridionali-sta senza conversione, è autore dinumerosi saggi, tutti centrati sullaciviltà nello stato d'assedio, ossia ilMezzogiorno e la Calabria. E traquesti i più rappresentativi: a) sulversante della battaglia di idee, I fattidi Melissa- in collaborazione conVisconte Frontera- (Calabriaoggieditrice, Catanzaro 1976; Falzea,Reggio Calabria 1999 ); Processo amezzo stampa. Il 7 aprile (Com2,Venezia 1982); Stragi di Stato nelMezzogiorno contadino (Pellegrini,Cosenza 1985); Il giallo colore delsangue di Luino (CalabriaoggiEditrice, Reggio Calabria 1990); b)

sul versante della critica letteraria,Letteratura calabrese contempora-nea ( D'Anna, Messina- Firenze1972) ; Un popolo in fuga (Pellegrini,Cosenza 1982); L'uomo, la donna, illetterato ( IVI 1984); L'anomaliaselvaggia- Camorra, mafia, picciotte-ria e 'ndrangheta nella letteraturacalabrese del Novecento ( Sellerio,Palermo 1992); Benedetto Croce egli studi di letteraturacalabrese(Pellegrini, Cosenza 2003);La letteratura calabrese per la scuolamedia, Voll. 3 ( IVI 2008- 2009).Svetta per originalità, completezza,recupero della civiltà letteraria cala-brese la monumentale Storia dellaLetteratura calabrese, voll. 4 (Periferia, Cosenza 1992- 1997). Ed'assoluto valore per la ripresa dellabattaglia di idee sul Mezzogiornocriminalizzato è il suo saggio Laquestione meridionale al tempodella diffamazione calcolata del Sud(Ferrari Editore, Rossano, Cosenza,2013). Concluso da un convincimen-to destinato a fare discutere: “Piacciao non piaccia, il meridionalismocreativo si apre e si chiude con lagenerazione dei meridionalisti libe-raldemocratici, autoritari, riformisti,rivoluzionari”.

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Il premio “Trichilo” alla carriera a Pasquino Crupi

Sempre il prossimo 4 agosto, nell’ambi-to della decima edizione del premioGiomo Trichilo, ci sarà la consueta rap-presentazione teatrale, una commediain tre atti "L'eredità do zzù previta" ispi-rato ad un classico della commediapopolare siciliana come "L'eredità dellozio canonico" scritto da Antonio RussoGiusti. Lo speciale riadattamento in ver-nacolo catanzarese verrà diretto daPiero Procopio esarà proposto in PiazzaVittorio Veneto. "L'eredità do zzù previ-ta" rappresenta la tipica commedia degliequivoci con una vena grottesca in gradodi dare nuova linfa al meccanismo dellegag assumendo a tratti i toni della farsa.Protagonista della storia è AntonioFavazza che, dopo aver dedicato la vitaallo zio canonico, si ritrova senza unalira, perché l'eredità milionaria è contesada due famiglie che, dopo una serie di

peripezie, riusciranno a trovare unaccordo per accaparrarsi gli averi deldefunto. Un triplice matrimonio, infatti,rimetterà in sesto la situazione. Unacommedia, dunque, in cui la caratteriz-zazione dei personaggi diventa chiavebasilare della messinscena mettendo inrisalto la figura del protagonista che, bat-tuta dopo battuta, troverà modo peresaltarsi assurgendo ad autentico para-digma della mediocrità, dell'attaccamen-toal denaro e di una bonaria ignoranza.A salire sul palco saranno: PieroProcopio, Biagio Bianco, ValentinaRames, Gori Mirarchi, AlessandroMangiacasale, Teresa Barbagallo,Maurizio Corrado, Stella Surace, DarioCosta e Franco Procopio. Costumi acura di Elisa Procopio, scenografie diGori Mirarchi e luci e fonica di MattiaProcopio. a.t.

Piero Procopio in scena con "L'eredità do zzù previta"

Questo il bando ufficiale del PremioLetterario ”GIOMOTRICHILO”- XEdizione 2013Art. 1 – L’ associazione culturale L’Eco diSiderno, indice la decima edizione delPremio Letterario ”Giomo Trichilo” Cittàdi Siderno.

Art. 2 Il concorso comprende:a) Una sezione di poesia in lingua cal-abrese inedita- Premio Giomo Trichilob) Premio alla Carriera

Art. 3 Ogni partecipante al concorso dellapoesia inedita in lingua calabrese deveinviare fino a n. 3 poesie in sei copie dat-tiloscritte.

Art. 4 I lavori rigorosamente anonimidevono pervenire in busta chiusa, conte-nente un’altra busta chiusa, con i dati ana-grafici del concorrente, l’indirizzo, ilnumero di telefono . Inoltre unadichiarazione in cui l’autore se ne assumela paternità sotto la propria responsabilità.

Art. 5 I lavori inviati devono giungereentro e non oltre il 28 luglio p.v a mezzoservizio postale al seguente indirizzo.

Premio Letterario”Giomo Trichilo- Città di Siderno”c/o Edicola Bonavita – Piazza VittorioVeneto - 89048 Siderno (Rc)

Art. 6- I lavori saranno giudicati da unagiuria tecnica composta da autorevoliesponenti del mondo della cultura cal-abrese e sarà presieduta dal presidentedell’Associazione Culturale L’Eco diSiderno, Avv. Antonio Tassone.

Art. 7- Il giudizio della giuria è insindaca-bile

Art. 8 Tutti i lavori pervenuti , inediti,restano di proprietà dell’organizzazione.

Art. 9- Il concorso prevede la consegna ditre premi per i primi tre classificati perquanto concerne la sezione relativa allapoesia inedita ”Giomo Trichilo”. UnPremio alla Carriera.

Art. 10- Il Premio alla Carriera, è determi-nato a giudizio insindacabile della giuria.

Art. 11- La Giuria conferirà, inoltre, men-zioni speciali.

Art. 12 I premi verranno consegnati aivincitori che verranno a ritirarli personal-mente nella manifestazione finale del 4agosto 2013

Per ulteriori informazioni rivolgersi alnumero 347-9940108 oppure 0964-383478oppure inviare una e.mail al seguente ind-irizzo di posta [email protected], [email protected]

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Parlandodi...

SPORT

Un altro traguardo raggiunto per loSporting Locri. Questa volta non sulcampo ma nell'organizzazione soci-etaria che ha, fortemente, voluto con ilsuo presidente Domenico Stilo e ildirettore generale FerdinandoArmeni, regalare al club, ai tifosi,nonché alla città, una sede sportivadella squadra amaranto. Una cerimo-nia di inaugurazione in grande stile,curando tutto nei minimi dettagli. Alleore 19,30 di domenica il presidenteStilo e il presidente onorarioFrancesco Diano, seguiti daIstituzioni, dalle famiglie, atlete e cit-tadini comuni, hanno tagliato il nastroe aperto le porte della nuova casadello Sporting. Il colore amaranto pre-domina sulle pareti, lasciando spazioalla parte “ricordi” con centinaia difoto che immortalano i momenti piùbelli vissuti sotto il nome SportingLocri. Testimonianza di un club impor-tante sono le maglie da gioco come imolteplici trofei esibiti. Prima deltaglio della torta da parte delle atlete edalla neo allenatrice NicolettaSergiano, compiaciuta per la manifes-tazione, è stato il presidente onorarioFrancesco Diano ad augurare alleragazze di raggiungere obiettivi impor-tanti sul campo e nella vita, sempresostenuti dai tifosi. Il presidente Stiloha voluto ringraziare i presenti, ma inparticolare il dg Armeni e le atlete chehanno contribuito alla realizzazioneed allestimento della sede, lavorandosodo per completare tutti i lavori..Ora, visti gli ambiziosi obiettivi dellasocietà e del mister, è necessario uncambio di passo con attività mirate alfine di eliminare alcune possibili critic-ità e permettere alle atlete il per-fezionamento del proprio corpo attra-verso piani nutrizionali specifici perognuna in funzione all'attività diallenamento. Grande entusiasmo è stato registratodalle ragazze che hanno salutato confavore questo nuovo approccio,mostrando la loro massima disponibil-ità alla dottoressa affinché insieme sipossano raggiungere gli obiettivi des-ignati. Lo Sporting sta cercando direalizzare con i giusti passi un'organiz-zazione importante per il futuro, lasocietà guarda lontano e mettere legiuste basi è importante.Soddisfazione del mister Sergiano perl'allenamento svolto. Durante la seduta sono stati effettuatidiversi test tecnico-coordinativi e tatti-ci di elevata qualità, il lavoro quest'an-no sarà totalmente diverso e vedremosicuramente una squadra davveroentusiasmante.lr

La dirigenza del Marina di GioiosaJonica ha provveduto alla regolarizzazio-ne dell'iscrizione della squadra al prossi-mo campionato di promozione. Ora siavrà, quindi, più tempo per trovare nuovefigure, con un progetto sano e praticabile,guardando con fiducia alla programma-zione per quanto riguarda la squadra chedovrà affrontare la prossima stagione cal-cistica . Il presidente Vincenzo Tavernesesubito dopo l'avvenuta iscrizione afferma: “ Come promesso e con grandi sacrificil'iscrizione del Marina di Gioiosa è oggiuna certezza, si materializza e si conferma

una promessa che questa dirigenza si eradata. La promessa è stata mantenutaadesso guardiamo con fiducia al futurodella squadra del nostra città ”. Il primonodo da sciogliere per la società gialloros-sa adesso riguarda lo stadio ComunaleLombardo che necessità di lavori urgen-ti di manutenzione e di messa in sicurez-za . Tutto questo è emerso dopo l'incon-tro con la triade commissariale . Lasocietà si augura che la triade risolva ilproblema per evitare che il Marina diGioiosa debba emigrare in altri impiantisportivi. Il dirigente Carmelo Carbone

sulla questione dichiara: “ Noi comesocietà non siamo nelle condizioni dipotere affrontare delle spese per la messain sicurezza dell'impianto sportivo ciappelliamo alla sensibilità della triadecommissariale affinché possa interveniretempestivamente alla risoluzione del pro-blema. Mi auguro che la nostra squadragiochi ancora a Marina evitando di tra-slocare in altre strutture sportive ciopporremo a questa eventuale ipotesi,che creerebbe un grande danno economi-co alla nostra societa in un momento digrande crisi”. Sul fronte mercato Matteo

Carbone continua ad essere richiesto dadiverse squadre : Roccella Jonica,Palmese, Guardavalle e Bianco. Il fantasi-sta telefonicamente ha affermato :” Adoggi il mio futuro è decisamente lontanoda Marina di Gioiosa , anche se di defini-tivo ancora non c'è nulla. Se cosi dovesseessere, auguro sin da ora le migliori fortu-ne alla società, alla squadra ed all'interacittà, consapevole che i colori giallorossirimarranno sempre nel mio cuore. Nonposso negare di avere ricevuto già qual-che offerta, e qualcuna mi intriga parec-chio”.( Nicodemo Barillaro)

INAUGURATA LASEDE DELLOSPORTING LOCRI

Marina di Gioiosa: iscrizione ok

ROCCELLA in mano a trecommissari

Come anticipato nelle scorse setti-mane l’A.S.D. SIDERNO 1911 siiscrive regolarmente al prossimocampionato di promozione. Partecosì ufficialmente la nuova stagionecalcistica 2013/14. Il dirigente EnzoCommisso afferma che non è statosemplice ripartire dopo la retroces-sione dovendo anche fare i conti conuna crisi sempre più nera. In più c’erada risolvere la vertenza di non pococonto dell’ex allenatore FilippoLaface, quale passaggio fondamen-tale per poter procedere all’iscrizionesenza intoppi. Tutto ciò è stato evita-to prima di tutto grazie alla serietà ealla disponibilità del sig. Laface ilquale è pervenuto ad un accordo conla società per il pagamento delle spet-tenze che ha soddisfatto entrambi leparti e poi grazie al lavoro serio eintenso del Direttore GeneraleFrancesco Vumbaca che è riuscito adare via in maniera efficace ad unprogetto di azionariato popolare, unidea vincente, che ha coinvolto attra-verso il passa parola numerosi cittadi-

ni che hanno partecipato con un con-tributo volontario a loro piacere.Ovviamente anche i soci hanno datoil loro apporto. Merita, altresì, diessere citato l’impegno e l’entusias-mo dei f.lli Racco, titolari delRistorante “Il Tempio”, di cuiFrancesco Racco è stato eletto nuovo

Presidente e Alessandro RaccoConsigliere della società. La parola passa al direttoreVumbaca. Intanto mi premeringraziare tutte le persone chehanno dato il loro contributo, si devesoprattutto a loro la continuità dellatradizione calcistica a Siderno. Farecalcio non è facile come all’apparen-za può sembrare ma anche a questibassi livelli le difficoltà e le insidiesono sempre dietro l’angolo ad atten-derti. Oggi noi Italiani non stiamoattraversando un momento felice siaa livello economico, sia sociale, siaculturale. Lo sport ritengo debbaessere sempre incentivato ed in parti-colare il gioco del calcio il quale faparte della cultura di un paese oltre aservire a tenere impegnati i giovani inun’attività sana e spensierata.L’iscrizione della squadra e il paga-mento della vertenza è stata possibilegrazie all’apporto, oltre che dei soci,di numerosi cittadini e commerciantiche hanno voluto sostenere lasquadra anche in un momento stori-

co di crisi che stiamo attraversando.La documentazione è tutta in regolaed è stata spedita nei tempi e neimodi previsti dalla F.I.G.C.. L’unicadifficoltà che ancora non abbiamorisolto è quella legata all’utilizzo del-l’impianto sportivo “F. Raciti” diSiderno. La L.N.D. richiede il nullaosta all’utilizzo rilasciato dall’Ente.Da quest’anno il Comune per con-cedere il predetto nulla osta richiededi attenersi ad un regolamentocomunale che prevede tutta una faseistruttoria la quale se si dovesse pro-trarre per molto tempo ci vedràcostretti, purtroppo, a giocare leprime partite lontano da Siderno. Lalegge quando c’è va rispettata speri-amo solo che l’assegnazione siacelere, senza eccedere troppo neltempo, e possiamo inziare il nostrocampionato a Siderno. Ora ci conce-tremo sul parco giocatori che saràesclusivamente locale, vogliamo val-orizzare e far crescere i nostri giovani.Da quest’anno parteciperemo ancheal campionato regionale allievi.

Tracciate le linee guida del nuovo corso del Roccella. A conclusione dell'Assemblea pubblica tenutasi questa sera nella sala consiliare del Comune di Roccella è finita ufficial-mente l'era Giannitti. L'ex patron amaranto ha confermato la scelta di cedere il passo, pur rimanendo a sostegno della società che si andrà a creare. Nel frattempo sono stati indi-viduati tre commissari, nelle persone di Cecco Curtale, Boccucci Ernesto e Vincenzo Circosta, che avranno il compito di creare una nuova struttura societaria che al momentorisulta azzerata in ogni ruolo. Per quel che concerne la guida tecnica della squadra la priorità eè la riconferma di mister Ferraro, che a breve sarà contattato, spetterà poi a luisposare o no il progetto che gli verrà presentato.( fonte stadio radio)

Il Siderno riparte dalla promozione

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la Rivieradi...

Le iscrizioni sono continue e iltetto dei 500 pettorali potrebbeessere sfondato. Cresce l'interesseattorno al 1° Roccella Fitwalkingby Puma, che si svolgerà a RoccellaJonica (R.C.), domenica 21 luglioalle ore 18:30. Genny Di Napoli,due volte Campione del mondo dei3000mt. Indoor, nonché primatistaitaliano dei 1500mt, 2000mt,miglio e 3000mt; e oggi responsabi-le di Puma Running, marchio chesponsorizza l'evento roccellese, sidichiara particolarmente felice diciò e fa il suo invito ad una parteci-pazione ancor più massiccia.“Voglio invitarVi ad un eventounico, al 1° Roccella Fitwalking byPuma, che si svolgerà il 21 luglioprossimo a Roccella Jonica (R.C.);evento interamente sponsorizzatoda Puma, brand che rappresentooramai da tre anni. Iscrivetevi,dunque a questo evento, che vedecome organizzatore il miticoRaffaello Ducceschi olimpionicodei 50km di marcia. Tutto l'ufficiostampa è seguito dal mio amico ecollaboratore, Giovanni Certomà.È un evento che, sicuramente, si

porrà al top nel panorama nazio-nale dell'atletica leggera. Dunque -conclude Di Napoli - Vi ricordo, il21 luglio, a Roccella Jonica, di nonmancare al 1° Roccella Fitwalkingby Puma”. L'evento è organizzatodall'Escuela del Caminar di Canetde Mar (Barcellona), fondata dal-l'olimpionico dei 50 km di marcia,RaffaelloDucceschi, insieme alCampione Europeo di Praga 1978,nonché medaglia di argento aMosca 1980 sui 50 km di Marcia,Jordi Llopart. Il patrocinio è delComune di Roccella Jonica, del-l'assessorato alle Politiche per laqualità della vita, presieduto daldott. Gabriele Alvaro. Vi saranno due percorsi, uno da5km, interamente sul lungomare el'altro di 10km, che si snoderà tralungomare e poi attraverserà le viedella cittadina, toccando dei puntistorico - artistici di rilievo. IlRoccella Fitwalking by Pumasosterrà, con una parte delle iscri-zioni, “CommaTre”, associazionedi volontariato di Gioiosa Ionica,che si occupa di sostegno e assi-stenza ai ragazzi e alle persone

disabili. Madrina dell'evento saràla messinese, Campionessa delMondo dei 10 km di marcia,Annarita Sidoti. Le iscrizioni, il cuicosto è di 5 euro, sono già aperte esi possono effettuare on - line, neipunti iscrizioni e nei giorni 20 e 21luglio presso Largo Colonne, sullungomare, zona di partenza edarrivo.

Giovanni Certomà

L'INVITO DI GENNY DI NAPOLI AL1° ROCCELLA FITWALKING BY PUMA

Marco Sorgiovanni nell'Olimpo dei professionisti

La dirigenza della PallavoloCinquefrondi prosegue la pro-pria attività di allestimento dellanuova squadra che disputerà ilsecondo campionato consecuti-vo in serie B2 nazionale di palla-volo stagione 2013/2014. Dopol'arrivo del palleggiatore AndreaNeri e degli schiacciatoriMercurio e Sterminio, accordochiuso anche per posto 4. SaràDionisio Dipasquale ad occupa-re la casella. La notizia arrivadopo un periodo di trattative esoddisfa pienamente coachPolimeni che è stato molto vici-no ad allenarlo a Paola (accordosfumato per rinuncia al campio-nato da parte della società di B1)ed a Giarratana dove parevaessere diretto il coach la scorsastagione prima di approdare aCinquefrondi. Queste le dichia-razioni di Polimeni sull'acquistodi Dipasquale e sull'andamentodella campagna acquisti: “Sono

molto contento dell'operatodella società e del ds VincenzoBelcastro che in fase di mercatosta cercando di adempiere intutto e per tutto a quelle chesono le richieste del quadro tec-nico. Con il direttore sportivo ed

il direttore generale BillyGurnari il confronto è quotidia-no e credo che questo fattorealla distanza rappresenterà unnostro punto di forza in questafase. Dionisio Dipasquale erasicuramente in cima alle miepreferenze ed è inutile dire chesono felicissimo del suo arrivo.Ho avuto modo e fortuna diconoscere Dionisio anche fuorida un campo di pallavolo e oltreagli indiscussi valori tecnici misento di dire che Cinquefrondiha ingaggiato un'atleta che haanche grossi valori umani”.Dionisio Dipasquale, schiaccia-tore posto 4, altezza 198 cm, clas-se 1988, ultima stagione con lamaglia della Giarratana Volley(Ragusa) in serie B1, dove è tor-nato dopo diverse esperienzeesterne in serie B2 (Gela ePerugia) B1 (Bastia UmbraPaola, Corigliano e Cortona) edA2 (Corigliano).lr

Pallavolo arriva a Cinquefrondi Dionisio Dipasquale

Questo il nuovo organigramma delBrancaleone, versione 2013/14. E’ giàalle spalle l’amara retrocessione subi-ta due mesi fa, che ne ha sancito ilritorno in Promozione dopo due anninel massimo campionato regionale.E’ stato il ds Cuppari, ad esporre ilnuovo programma che “è quello ditornare subito in Eccellenza, ripar-tendo da mister Pippo la Face”,aggiungendo che “non è stato faciletrovare gli stimoli dopo la retrocessio-ne, e solo la passione ci fa essere quipresenti al via. Società che riparte dalseguente organigramma societario:Carlo Galletta presidente, StefanoBenavoli il vice. Oltre al già citato ds,il ruolo di segretario toccherà adAntonio Santacaterina, mentre il cas-siere sarà Caracciolo Bruno.Consiglieri saranno Armonio,Ciancia, Cosmano, Ferraro,Palamara, Palumbo, Roccamo,Vadala e Galletta Giovanni, “da que-st’anno nel doppio ruolo di dirigente-giocatore”. Mentre tocca a La Facepresentare il suo staff tecnico che ècomposto da Santo Scambia allena-tore dei portieri, “rimasto dopo un’o-pera di convincimento in cui ho dovu-to fare molto perché rimanesse – diceil tecnico”. Rodà il preparatore atleti-co e Danilo Nobile collaboratore eFranco Paviglianiti allenatore junio-res. “Per prima cosa ci tengo a ricor-dare il compianto presidente EnzoGalletta, grande amico anche se incampo tra di noi erano scintille. Se

vinceremo sarà dedicato a lui. Lostaff tecnico: Santo Scambia, La Face,Nobile e Paviglianiti. Non sappiamoche avversarie avremo – dichiara l’exSiderno – ma noi lotteremo sempreper il primo posto.” Il mister successi-vamente presenta i nuovi arrivi,uomini di fiducia come Marino,“attaccante da tanti gol” Luciano,centrocampista di vecchi tempi che“quando arrivai a Siderno due anni fa– afferma La Face – non lo conosce-vo, ma dai primi allenamenti capiifosse uno dei migliori che abbia alle-nato”. Il miglior arrivo può ritenersi,però, Enzo De Leo, anche lui exSiderno, “giocatore che farà la diffe-renza”. A questi si aggiungono i ritor-ni da Bovalino di Romeo, classe 96 eSchimizzi, portiere che si andrà a gio-care il posto con Ciccio Ferraro.“Vogliamo giocatori seri, che onorinola maglia ogni domenica, perché cisarà da lottare. Abbiamo un campio-nato difficile, con la presenza di tantiderby che renderanno tante partitecalde”. “La rosa sarà questa - conclu-de l’allenatore - non ci saranno altriinnesti, se non ci saranno defezioni oqualcuno non si dimostrerà all’altez-za”. Giocatori che andranno ad inte-grare l’organico composto dai variFerraro, Macrì, Tringali, Borrello e iGalletta.

tratto da www.stadioradio.it

Obiettivi ambiziosi peril nuovo Brancaleone

Pedullà-Macrì, hanno dato spetta-colo mettendo in mostra le indub-bie qualità personali, lapreparazione atletica, tecnica e tat-tica, spesso dominando gli avver-sari con moduli di gioco, fair play, espirito di abnegazione che hadeliziato anche le tifoserie avver-sarie. Le soddisfazioni non sono man-cate, infatti, gli Esordienti sonoriusciti a battere i forti di pari etàdella Russia ai calci di rigore in unafinale al cardiopalmo per il terzo

posto, stesso podio per i giovanissi-mi che hanno ceduto solo nellasemifinale contro la formazionedel Cesena.Ma l'exploit è stato dei ragazzidella categoria Allievi che controogni previsione si sono aggiudicatiil gradino più alto del podio batten-do la forte rappresentante dellaSvizzera in una finale tirata ma bel-lissima. La vittoria del torneo acquistamaggior valore se si pensa che iragazzi della Presidente Elisa

Il “Mirabilandia Football Cup” èuno degli appuntamenti tra i piùimportanti a livello nazionale per ilcalcio giovanile ed è una manifes-tazione facente parte dei “ Tornei 5stelle”, circuito che racchiude imigliori tornei italiani ed europeiper organizzazione, parteci-pazione, tradizione, storia e qual-ità. Al suddetto evento quest'annohanno partecipato ben 48 squadredi calcio in rappresentanza di tuttele regioni d'Italia, della Svizzera edella Russia. Quest'anno a rappresentare laCalabria con un nutrito e qualifica-to staff tecnico e sanitario c'era laJuventina Siderno con tre diversecategorie, Esordienti,Giovanissimi e Allievi. In una tre giorni estenuante siasotto il profilo fisico (tre partite algiorno per categoria) che sottoquello logistico, i giovani calciatorisidernesi, sotto la guida del duo

Gargiulo, hanno mantenuto invio-lata la propria porta incassando 0reti e mettendo a segno 7 magnifi-ci e bellissimi goal. Grande soddisfazione quindi perla Scuola Calcio di Siderno cheancora una volta ha dimostratoche con sacrificio e abnegazione ecrescendo in modo sano i propriragazzi si possono raggiungere tra-guardi ambiziosi, con l'orgoglio diaver scritto il proprio nome negliannali di un evento sportivo fra ipiù prestigiosi del calcio giovanile.

La Juventina Siderno trionfa in Emilia

Marco Sorgiovanni, miglior under del campionato di Eccellenza, è stato subito oggetto di attenzione di molte società a conclusione di sta-gione. Il talentuoso calciatore del Roccella, vincitore del Premio StadioRadio come miglior under del torneo, finisce nell'Olimpo deiProfessionisti, il calciatore infatti ha colto al volo l'opportunità arrivatagli da Chievo Verona che lo andrebbe a schierare nella formazionePrimavera. A Marco Sorgiovanni vanno le congratulazioni per il prestigioso traguardo, che diventa subito punto di partenza per nuovi oriz-zonti. (fonte stadioradio)

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BIBLIOTECA MERIDIONALISTA

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Nel 1871 il mineralogista e geologoGerhard vom Rath visita la Calabria e cilascia un volume dal tiolo Una escursionein Calabria nel quale sono molto belle esuggestive le descrizioni del paesaggio.Non manca peraltro lo spirito di osserva-zione del professore di Bonn nel richiama-re il grande passato storico e archeologicodella regione e neppure di segnalare, comeun contrappunto musicale, le condizioni divita del popolo calabrese, con ampie eapprofondite escursioni sulla natura, fattie misfatti del brigantaggio.L’orografia e la geografia del territorio, la

configurazione delle coste e l’aspetto dellaterra sono le cose che interessano mag-giormente il geologo, tuttavia riportiamoaltri aspetti che ci sembrano meritevolidell’attenzione, anche in considerazioneche quello era il periodo della nuova Italiariunificata dieci anni prima.Sotto questo punto di vista, non manca

qualche escursione sulla condizione fem-minile:La natura dei rapporti fra i sessi sfugge,

come è ovvio, al viaggiatore di passaggio. Intutto il nostro viaggio in Calabria, però, vadetto, non abbiamo mai visto alcunché cheoffendesse minimamente la morale e ladecenza, né in campagna, né in città, né neipaesi. Merita anche che venga riportata l’os-servazione di un uomo che conosce bene ilpaese: «Guai a rivolgere una parola a doppiosenso a una donna calabrese: potresti bec-carti per tutta risposta una pugnalata!». -

E neppure qualche notazione di caratte-re sociale sulle miserevoli condizioni in cuivive la gente:A giudicare dal numero delle case Bivongidovrebbe contare sulle 500 anime per cui fuisorpreso quando sentii dai miei accompa-gnatori che invece erano sulle 3500. In ognicasa abitano più famiglie, spesso tante fami-glie. Da noi l’idea di paese è legata a una pre-senza di luce e di aria maggiore di quantonon ce ne sia in città. Bivongi, un tipicopaese calabrese, ha strade strette, scure,piene di spigoli, dove due cavalli riescono ascansarsi solo a fatica, case alte le cui finestresono per lo più sprovviste di vetri. I vicolilastricati sono orribilmente sporchi con unliquame fluido spesso alcuni pollici. Uominie donne vi sguazzano dentro a piedi nudifino al ginocchio, indifferenti. I maiali sirotolano nello sporco dei vicoli grugnendomentre entrano ed escono dalle case.Corrono a frotte e ti si intrufolano fra legambe e, se non fai attenzione, ti fanno cade-re a terra. Con una certa riluttanza entrai inuna di queste case dove era possibile avereun bicchiere di vino di cattiva qualità, maniente pane. La stanza dove bambini emaiali neri scorazzavano senza problemi eraal buio e piena di fumo. Ecco come son fattele spelonche dove abitano i calabresi poveri.E sul passato grandioso confrontato con lecondizioni di oggi dei siti religiosi e la mae-stosità e grandezza del paesaggio:Da sotto il conglomerato di granito, su cui sitrovano le rovine della chiesa di SanGiovanni, spunta dello scisto scuro chedigrada anch’esso ripido dalla montagna digranito. Ma in che orribile stato si trovavaquella chiesa antichissima! Si era conservatosolo il coro. Piena di immondizia, la chiesaserviva da stalla per il bestiame mentre sullepareti erano ancora visibili tracce di sacrerappresentazioni. Le rovine della chiesafanno pensare allo stile bizantino. Al disopra delle rovine si erge, nel punto in cui lanavata distrutta si collegava all’abside, una

costruzione bassa a forma di torre, quadratanella sua metà inferiore, cilindrica in quellasuperiore. Mezze colonnine graziose su cui siergono degli archi adornano sia la base qua-drata che la sovrastruttura cilindrica. Lostesso vale per l’abside. Un tempo era annes-so alla chiesa un convento che, abbandona-to da tempo, è ora in rovina. Singolare il pae-saggio circostante: verso ovest l’alta monta-gna dell’Appennino di granito dal quale par-tono verso sudest valli profonde; in lonta-nanza il mare il cui orizzonte con quel tempopiovoso si fondeva col cielo. Dappertutto unsenso di grandezza, di vastità, di selvaggio.Il brigantaggio è visto con gli occhi dellostudioso, che va a cercare le cause delfenomeno anche se, nella visione già allo-ra stereotipata del calabrese selvaggio,indipendente e nullafacente, cerca di farlorientrare nelle logica pseudopolitica diquegli anni:Il brigantaggio è un fenomeno sociale chetrova le sue origini nell’arbitrio feudale. Conl’aiuto della loro guardia del corpo armata,gli sbirri, i baroni sino alla fine del secoloscorso opprimevano spesso in modo crudeleil popolo che di tanto in tanto si vendicavadelle molte angherie subite uccidendo e com-mettendo azioni violente. I boschi vicinioffrivano loro un rifugio sicuro. Fu così chenelle zone di montagna i calabresi già di persé selvaggi e indipendenti e con poca vogliadi lavorare sono diventati una popolazioneostile ad ogni forma di ordine statale. Adogni cambio di regime una delle parti in lottaha finito con l’allearsi coi briganti. Quandoa Napoli regnavano i francesi e Murat, gliinglesi dalla Sicilia intrattenevano rapporticoi briganti della Sila e del bosco diSant’Eufemia. Anche negli ultimi rivolgi-menti politici i briganti compirono i loro peg-giori attentati col pretesto di servire la causadi re Franceschiello.Molto colorite sono le descrizioni sullamimica e la gestualità dei calabresi, nonsenza qualche risvolto comico:Ma anche noi, che pure parlavamo l’italia-no, non sempre afferravamo tutto.L’arciprete, infatti, in questo simile agli altricalabresi, esprimeva a parole solo una picco-la parte del suo pensiero e il resto, che era poila parte più consistente, a gesti o, per megliodire, a gestacci di cui ci sfuggiva per lo più ilsenso. Per esercitarsi nell’uso dei muscolifacciali e delle distorsioni incredibili masignificative del volto, un attore sarebbepotuto andare tranquillamente a scuola dalnostro arciprete. I calabresi riescono a intrat-tenersi fra di loro per ore e ore senza pronun-ciare una sola parola. Ovviamente, chi non èdel posto non capisce nulla. E così l’arcipre-te si intratteneva con la sua governante senzaaprir bocca. Queste pantomime sono davve-ro bizzarre, indescrivibili: ora muovono ilviso e le mani singolarmente ora simultanea-mente; ora portano un dito sulle labbra, orase lo cacciano in bocca, ora se lo ficcano inun orecchio, ora se lo portano su un occhio;ora fanno dei gargarismi; ora chiudono unocchio, ora li chiudono tutt’e due. In complesso, un giudizio positivo dellaCalabria, con l’avvertenza che il geologotedesco, al pari degli altri colleghi viaggia-tori di fine 800 e inizio 900, parla di unarealtà forse mediata dai racconti dei fun-zionari o persone in vista del luogo, medi-ci, sindaci, intellettuali o proprietari, e nonvissuta direttamente a contatto col popolo.

Giuseppe Fiorenza © 2013(33 – continua)

Una (croni)storia della Calabria attraverso i “forestieri” di Giuseppe Fiorenza

Uno scienziato in terra di CalabriaGERARD VON RATH

Gerhard von Rath ((Duisburg 1830 - Coblenza 1888),geologo e mineralogista tedesco, professore pressol’Università di Bonn, è autore oltre che di numerose pub-blicazioni scientifiche di libri di viaggio che fondono l’in-

teresse scientifico-naturalistico con la nota di costume, la nota storica erudita conl’informazione sull’attualità politica e sociale. Fra le sue pubblicazioni non-specialisti-che: Ein Ausflug nach Kalabrien (Un’escursione in Calabria), 1871; Siebenbürgen(Transilvania), 1880; Durch Italien und Griechenland nach dem Heiligen Land.Reisebriefe (Attraverso l’Italia e la Grecia verso la Terra Santa. Lettere di viaggio),1882; Arizona, das alte Land der Indianer, Studien und Wahrnehmungen (Arizona, l’an-tico paese degli indiani. Studi e percezioni), 1888

CHI É

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DOMENICA 14 LUGLIO 2013 LA RIVIERA 28

Parlandodi...

CULTURA E SOCIETÀ

GIOSOFATTO PANGALLO

Molto bello, interessante ed esaustivo è il libroNòstos. Viaggio a Seminara di Domenico MariaManagò, intellettuale poliedrico, musicista e culto-re di storia patria.Si tratta di un romanzo storico, abbastanza volumi-noso, ambientato nel 1784, un anno dopo il terre-moto, nel territorio di quella che è stata la distrut-ta città di Seminara.L'autore, seminarese di nascita e ligure d'adozione,ricordando avvenimenti e circostanze tramandateoralmente e con un lungo e intelligente lavoro diricerca, di studio e di elaborazione, ricostruisce,con puntigliosa meticolosità, la realtà tremenda-mente disastrata dal sisma del 1783, rivivendo, conamore filiale, momenti ed episodi, chissà quantoautobiografici, di vita vissuta.Dal racconto emergono i sani rapporti umani traquei cittadini superstiti, legati alla propria terrad'origine, e il civile e rispettoso contesto sociale,affatto abbrutito dagli effetti nefasti di quella cata-strofe.Figura centrale dell'opera è il giureconsulto napo-letano Alfonso Maria Campomarino, che, spintoquasi da un ancestrale desiderio, intraprende unviaggio verso la Calabria Ultra Prima, recandosi aSeminara, dove rimane alcuni mesi: dalla secondametà di giugno alla prima metà di novembre del1784. La permanenza nella città, patria di sua madre, èalquanto fruttuosa, perché Alfonso vi scopre le sueradici. Il viaggio si rivela, così, un ritorno alle origi-ni: apprende, infatti, che è nato proprio in quelcentro, in una casa “solarata”, sita in contradaCalamona, dove è custodita ancora la Bibbia dellamamma, con impresse le sole iniziali di DonnaGiulia Clemente.Tra le macerie, le baracche di tavole, le strade dis-sestate, il paesaggio scombussolato dalle violentescosse telluriche e i lavori per la ricostruzione più amonte della città, di cui il sisma ha “ridimensiona-to potenza economica e prestigio intellettuale ereligioso”, nasce un tenero sentimento tra Alfonsoe Adalgisa, donzella appartenente alla nobile fami-glia Longo, che li porterà ad unirsi in matrimonioe a vivere un amore duraturo.Il ritorno di Alfonso a Seminara è, ovviamente,anche un ritorno per Mimmo Managò, che rivisitacosì mentalmente i luoghi a lui tanto cari della suainfanzia e adolescenza e che rivive momenti di vitapaesana, ricordando la festa d'agosto dellaMadonna dei Poveri, i moltissimi tamburi, con illoro rullio martellante, i giganti e il Palio che gira-no per le vie del Paese.Il libro, che ha evidenti intenti didattico-pedagogi-ci, merita, sicuramente, di essere letto, e metabo-lizzato adeguatamente, in particolare daiSeminaresi, magari da tutti, non solo da una mini-ma parte. È questa, infatti, una buona occasione,per apprendere qualcosa di colto, di retto, cheriguarda la genuina solidale convivenza, la sanasolidarietà sociale, i riguardosi reciproci rapportiumani e per avere contezza dell'importanza stori-ca del Paese, che affonda le proprie propaggini inun illustre e nobile passato, dimenticato o scono-sciuto; spesso, purtroppo, a volte, con molta legge-rezza vilipeso.Il volume di 546 pagine comprende quattordicicapitoli, con un utilissimo glossario dei termini dia-lettali, un consistente corpo di note esplicative, latraduzione in italiano dei termini dialettali e unadoverosa avvertenza dell'autore.L'opera suscita interesse e la sua chiarezza consen-te una lettura attenta, piacevole e veloce.

non ha confini. Supera ogni aspettativail suo sound Anfisa Letyago

Il suo cammino non si placama si estende da una regioneall'altra e prossimamente dinuovo all' estero, il sound della“Regina del Nord” riecheggianell'aria come un dolce sognoche inizia con la notte esvanisce con il risveglio. Ma ilsuo operato non è solo unsogno ma un progetto, realtàben diversa, frutto di unimpegno duraturo e determi-nato nel tempo, costoso di sac-rifici ma proficuo di frutti chedall'amore sconsiderato per lamusica costruisce una donnaarrivata da molto lontano unamacchina perfetta per il soundnotturno. La voglia di miglio-rarsi non dà mai segni di cedi-mento, il suo talento unito aprofessionalità di tutto rispet-to la rendono unica nel suoambito. Se l'apparenzapotrebbe portare in ingannodate le circostanze che ogni

giorno ci portano a giudicaretutto quello che ruota nelmondo del gossip tv musica equalunque altra cosa abbia ache fare con i media socialcompresi; Miss Anfisa non fauna piega, semplice e disponi-bile come sempre al dialogocon la gente che condivide e simuove al ritmo della sua musi-ca, altro fattore determinanteper arrivare ai vertici delGlobal Sound come un cele-bre aforismo di un film cherecita “Conquista la folla econquisterai la libertà”, credoproprio che la libertà del suosuono la porterà a conquistaremete ambite, come qualunqueoperatore del settore vorrebbemettersi alla prova ma cometutti i successi c'è un prezzocaro da pagare: sarà prontaAnfisa a lanciare la suascommessa?...Non ci poteva essere terra

migliore dell'Italia, dove met-tere tutto in gioco. DallaCalabria terra di adozione allabaia di Napoli sfondo delle sueperformance, credo che comelegge di natura ce ne sarannomutazioni come d'altronde ègiusto; ma i suoi modi e il suosound free sarà indelebile neltempo, come antiche scrittureincise nella pietra farannobreccia negli interessi di tutti.Concludiamo dicendo che abreve ci sarà uno dei massimieventi musicali in Europa e delmondo “Tomorrowland 2013”che dopo un anno si ripro-pone, chissà se qualche occhiovigile del settore capterà il tal-ento della Letyago? Quando isogni molte volte si traduconoin realtà ne potrebbero fareuno scoop sensazionale ma dabuon auspicio l'importante ècrederci.

Giuseppe Ierace

MAGNA GRECIA TEATRO FESTIVAL

Calabria del Mito pronta adaccogliere l’evento artistico

La Calabria del Mito si sta preparandoanche quest’anno, per la decima volta, adaccogliere l’evento culturale e artistico piùimportante della nostra Regione: ilMagna Graecia Teatro Festival. Dal 13luglio al 29 agosto tra le rovine degli anfi-teatri sparsi per la Calabria sono stati pro-grammati per la decima edizione dell’e-vento spettacoli degni dei migliori palco-scenici internazionali. Massimo Ranierinella doppia veste di regista e protagonistadel Riccardo III di Shakespeare, prodottodal Magna Graecia Teatro Festival con ilFestival del Teatro Shakespeariano diVerona, che ha la colonna sonora diEnnio Morricone; Michele Placido con lospettacolo Amor ch’a nullo amato amarperdona; Enrico Montesano ha aperto ilfestival con la serata del 13 luglio a ReggioCalabria intitolata Agorà; Elisabetta Pozziche interpreterà la Giovanna D’Arco diMaria Luisa Spaziani; MariangelaD’Abbraccio nello spettacolo Pathos incui accompagnata dalla pianista Vicky

Schaetzinger presenta un repertorio cheincrocia le profonde assonanze tra lemusiche popolari del mondo; il RomanzoMitologico del duo comico Battaglia &Miseferi che sarà affiancato, tra gli altri, da

Angelica Artemisia Pedatella; la Medeacon Caterina Costantini, LorenzaGuerrieri e Riccardo Polizzy Carbonelli.Oltre ai nomi sacri del teatro e dello spet-tacolo italiano sono stati selezionati anchealcuni tra i migliori giovani drammaturghi,registi, musicisti e attori con produzionioriginali. Ad esempio lo spettacolo propo-sto dalla Banda Borbonica, composta daimportanti artisti delle scene nazionali ecalabresi: Salvatore Esposito (voce reci-tante), Patrizio Trampetti (voce e chitar-ra), Alfio Antico (tammorre e voce)Marina Mulopulos (voce) e l’orchestra diPaolo del Vecchio.Infine, spazio anche alle più interessantiproposte delle compagnie indipendentidel teatro calabrese, come le OfficineJonike delle Arti con La lunga notte diMedea di Corrado Alvaro, il PortaCenere ne Il piccolo Ulisse e il VaporettoAllegro ne Il medico per forza di Moliere.Dodici gli spettacoli proposti che hannocome filo conduttore la passione e per un

totale di 51 rappresentazioni, che andran-no in scena nei siti archeologici calabresimessi a disposizione dalla Soprintendenzaai beni archeologici e culturali e dallaSoprintendenza ai beni storici e artisticidella Regione Calabria: il ParcoArcheologico Scolacium a Borgia (Cz), laVilla Romana di Casignana (Rc), il ParcoArcheologico di Sibari a Cassano alloIonio (Cs), il Parco Archeologico di CapoColonna a Crotone (Cz), l’Anfiteatro deiRuderi di Cirella a Diamante (Cs),l’Abbazia Benedettina di Lamezia Terme(Cz), Il Parco Archeologico di LocriEpizefiri a Locri (Rc), il ParcoArcheologico di Kaulon a Monasterace(Rc), il Parco Archeologico dei Tauriani aPalmi (Rc), Reggio Calabria, la TorreMarrana di Ricadi (Vv), l’AreaArcheologica dell’antica Medma diRosarno (Rc), il Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia.

Eleonora Aragona

Ricordo sempre vivo della Seminara che funella memoria diDomenico Maria Managò

IN EVIDENZA

Dal 13 luglio al 29agosto tra le rovinedegli anfiteatri sparsiper la Calabria sonostati programmatiper la decima edizio-ne dell’evento spetta-coli degni dei miglio-ri palcoscenici inter-nazionali.

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DOMENICA 14 LUGLIO 2013 LA RIVIERA 29

la Riviera

MEMORIA E IDENTITÀ

L'UNLA ha scelto gli otto cittadini diBovalino ai quali verrà consegnata unatarga ricordo per la Memoria el'Identità. La data della manifestazioneè stata fissata per il venerdì 2 agosto. Sitratta di 3 benemeriti della scuola chehanno contribuito a debellare l'analfa-betismo, offrendo, da volontari, il pro-prio contributo all'UNLA negli anni '50e '60: Giuseppe Racco, DomenicoGelonese (viventi) e Giovanni Audino(alla memoria); il poeta contadinoRosario Dattilo; il panettiere Cav.Francesco “Ciccio” Saffioti; Sig. RoccoSacco invalido del lavoro; Comm. PietroDe Domenico sindaco di Bovalino econsigliere provinciale; Sig.ra ElviraVerzaro Marzano, commerciante (allamemoria).Il progetto culturale del “Festival”, èstato e continua ad essere quello di con-segnare ai giovani: maschi e femmine,“profili” di bovalinesi che rappresen-tano la “Memoria” storica di un passatonobile incentrato sul duro ed onestolavoro, la famiglia, l'impegno, il sacrifi-cio, il rispetto delle regole. Tanti cittadi-ni artefici della ricostruzione di borghi,paesi e città intere, dalle macerie dellaguerra e delle calamità naturali chia-mando al sacrificio ciascuno dei famil-iari per poter garantire loro la possibilitàdi continuare a far parte della societàcivile assicurando così un avvenire aifigli, aprirsi al mondo ed affermarsi intutti i campi, in tutti i mestieri e le pro-fessioni, a testa alta, nel nostro e in ogniPaese del mondo. L'incontro con i nativi diventa quindi un“Festival-dedica” della riconoscenza,non come nostalgico “ricordo” bensìinsieme dinamico di appartenenza e diprofonda e consapevole identità. Unagrande e sincera “festa” che va nelladirezione della riscoperta delle radici edei valori autentici di quanti hannoaccompagnato la nostra vita con la loropresenza preziosa, affettuosa, laboriosae rigorosa.L'UNLA attraverso il Centro di Culturaper l'Educazione Permanente noto aquelli della mia generazione comeCentro di Cultura Popolare, istituito

nella frazione Pozzo di Bovalino nel1954, soppresso nel 1971 per esseretrasferito a Marina d'Ardore e nel 1997riaperto a Bovalino per volontà dell'at-tuale Dirigente, oggi Vice Presidente

Nazionale dell'Ente, con il “Festival”vuole continuare a rendere memoriasoprattutto gli umili: contadini, casal-inghe, maestri dell'argilla (argagnari),ciabattini, panettieri, commercianti, ris-toratori, meccanici, fabbri, sarti, mura-tori, pescatori, barbieri, carbonai, man-iscalchi, ma anche imprenditori, artisti,intellettuali, docenti della scuola dell'ob-bligo e delle Superiori che hanno con-tribuito a debellare l'analfabetismo,dipendenti comunali, provinciali, statali,rappresentanti delle Forze dell'Ordine,tutti coloro insomma che hanno perme-sso alla nostra società di crescere, in unperiodo storico di grande povertà mache hanno avuto il coraggio di restaresaldamente legati al territorio, anche seemigrati. Riteniamo questo incontro-festa della riconoscenza un dovere eduna necessità per quest'epoca segnatadall'individualismo dove l'apparireprevale sull'essere e i valori polverizzatidal dilagare del raggiungimento di

“bisogni” artatamente confezionati daimass media, primo tra tutti la televi-sione, dispensatrice di sogni per traguar-di difficilmente raggiungibili e chefavoriscono divisioni e povertà. Bovalino, ma anche tutto il Paese, devereimparare a “chiamarsi per nome”,guardarsi, riconoscersi e non rinchiu-dendosi nel proprio ambiente o addirit-tura fuggire dalla propria terra diventa-ta troppo “aspra”, troppo matrigna. Iltentativo è quello di recuperare il tempoperduto e di farlo in fretta. Lo sta facen-do la Chiesa di Papa Francesco chia-mando a raccolta la famiglia e tanti gio-vani, lo fanno le Associazioni culturalionlus e quelle di volontariato, lo stiamofacendo noi, Ente Morale, con questoFestival giunto alla seconda edizioneche servirà a cementare sentimenti diamore e di convivenza civile in uncrescendo di laboriosità e legalità nelsegno fondamentale della famiglia.

Mai pace ha il ventoné lo stormir di fronde-Vaghi fantasmisussurrano d'attese-Soffia la nottesopra romite stelle,su giacigli di nubi

l'ombra tua stanca.

-Rammenti ancoralo scalpiccio dei passi,amene risae lumi alle finestre,la parca mensa

che ringraziava il cielo,garrulo amoredentro dirotti sguardi?-

Su sue sbiadite ormeansima il tempo-fremito al labbro

è il logorio di assenze-ma dei ricordicomprimi pena cruentacome una madreche ai figliocculta il pianto.© Daniela Ferraro

Paesi abbandonati della Locride che aspettano ancora, all'internodella propria dignitosa solitudine, un aiuto per poter rivivere!A FERRUZZANO SUPERIORE

Mammola e la sua associazionebandistica

Otto bovalinesi premiati dall’UnlaUna iniziativa importante è stata ufficializzata aMammola. È nata infatti “l'associazione bandisticaMusicale”. Nei giorni scorsi è stato eletto il nuovodirettivo: Presidente Veronica Romeo, vice presi-dente Giuseppe Longo, segretaria Rita Agostino,tesoriere Loredana Murruni, consigliere SalvatoreMacrì e il M° Prof. Antonio Salaris, emerito diret-tore artistico che, amante e profondo conoscitoredella banda di Cinquesfrondi avrà il compito di fon-dare il gruppo bandistico città di Mammola. Una iniziativa fortemente voluta dalla localeamministrazione Comunale in particolar modo dal-l'assessore alla cultura Pino Agostino che staseguendo tutte le sere passo passo le prove dellanascente banda musicale. L'assessore Agostino sullainiziativa dichiara: “La musica è passione, ispi-razione, divertimento, ma è anche e soprattuttoun'arte, quella di emozionare coloro che la vivono estupire quelli che l'ascoltano. Con grande gioia cheannunciamo la rinascita dell'associazione bandisticadi Mammola; ebbene sì, “rinascita”, perché in pas-sato nel nostro paese vi era una piccola banda cheperò, purtroppo, non riscosse molto successo,invece noi soci fondatori e partecipanti della nuovaassociazione musicale ci auspichiamo di ottenereampi consensi in modo da diffondere maggior-mente l'amore per la musica anche nella nostra cit-tadina. Infatti, uno dei principali obiettivi che l'asso-ciazione persegue è quello di “promuovere efavorire nel territorio comunale e nelle varie localitàin cui partecipa la diffusione della cultura musicalee bandistica”, così come recita l'Art. n. 2 del nostrostatuto. Attualmente sono 27 gli allievi mi auguroche in estate ci sia per tutti loro la prima esibizioneufficiale davanti ai nostri cittadini che gioiosiapplaudiranno l'iniziativa”. La sede temporanea incui vengono svolte le lezioni è la biblioteca comu-nale di via stazione gentilmente messa a dispo-sizione dalla locale amministrazione comunale. Leiscrizione per la nascente banda musicale città diMammola sono sempre aperte per chi vuole incimentarsi in questo nuovo progetto che nelleambizioni della nuova associazione vuole coinvol-gere tutta la comunità mammolese.

Nicodemo Barillaro

I FANTASMI DELLA LOCRIDE

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Confederation Colosimo

Marco Leonardi, dal “Paradiso”del cinema ad “Una vacanzaall’inferno” perchè “Tutti voglio-no i suoi soldi”

Parlandodi...

One man alone

x

DOMENICA 14 LUGLIO 2013 LA RIVIERA 30

I benzinai più belli della costa jonica: Antonio e Giuseppe

Auguri a Giancarlo e Lina per il loro sessantesimo anno divita insieme!!!

L’oro di Napoli

Occhio Antonio,Sarino ti spia !!!

One man show

You are so sexy

ATTUALITÀ

One man???

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la Riviera

DOMENICA 14 LUGLIO 2013 LA RIVIERA 31

Una bella compagnia

L’astro nascente Anita Pedullà Viste le tante richieste

che giungono alla redazione perla pubblicazione di foto

di auguri,non riuscendo adaccontentare tutti, ricordiamo ai

nostri lettori che le fotosono a pagamento

L’oro di Napoli

I belli in via TassoOcchio Antonio,Sarino ti spia !!!

Così può andare bene!!!

Sguardi al fulmicotone!!!

Piccola Benedetta l'8 luglio hai festeg-giato il tuo primo anno di vita e lo stes-so giorno hai ricevuto il battesimo.Mamma e papà augurano che questigiorni di festa, ricchi di serenità, ti por-tino tanta pace e fortuna

Attualmente si trova a Terrasini (PA) presso il centrosportivo dove la Federazione Italiana Tennis tiene icorsi estivi di perfezionamento e dove di recente è stataanche intervistata dalla troupe dell'emittente tv“SuperTennis” assieme tante altre giovani promessedel tennis italiano che stanno osservando gli allenamen-ti della campionessa italiana Flavia Pennetta . Stiamo parlando di Anita Pedulla, sidernese, undicianni, ed un futuro da grande tennista. Proprio come ilpadre, l'avvocato Umberto Pedullà, Anita è innamora-ta del gioco tennis e tre anni fa ha iniziato a praticarequesta disciplina sportiva. Solo dal marzo dello scorsoanno ha iniziato però una vera e propria attività agonis-tica. Nel 2012 ha partecipato ai quattro tornei del "TrofeoKinder" che si sono svolti in Calabria, a Siderno, GioiaTauro, Reggio e Rende, ed ha sempre disputato lafinale della propria categoria, vincendo due volte. Quest'anno ha vinto tutte e tre le edizioni calabresi deltrofeo, a Siderno, a Gioia Tauro ed al Circolo Polimenidi Reggio Calabria. E' arrivata seconda al campionato individuale Under 11svoltosi a maggio al circolo di Lamezia. Ha partecipa-to alla "Coppa delle Province", campionato giovanileriservato agli atleti di 10 ed 11 anni (8 ragazzini persquadra) e la provincia di Reggio Calabria è risultatavincitrice della fase regionale. Da quest'anno è iscritta allo "Sport Village" di Catona,e proprio venerdì scorso ha vinto, con la sua compagnadi squadra India Barbaro, il campionato regionaleUnder 12 a squadre. In camera sua ha allestito una parete con mensole perconservare i trofei le foto ed i suoi ricordi di ogni parti-ta, campionato e torneo disputato. Gioca in media 5giorni a settimana, ed ora che la scuola è finita inizia lamattina presto con la preparazione atletica. A Siderno si allena con il maestro Stefano Loschiavo ed

a Catona con Pasquale e Giovanni Giordano, TecnicoNazionale FIT, tutti appartenenti alla Accademia delTennis di Reggio Calabria. Il fitto programma di impeg-ni non si arresta neppure in estate, visto che oltre ainumerosi tornei "open" di 3° e 4° categoria ai quali è

iscritta, (Gallico, Villa S. Giovanni, Catania, GioiaTauro, Roccella, Rende e Catona) dovrà pure allenarsiper affrontare ad agosto le fasi di macroarea enazionale delle competizioni per le quali ha ottenuto laqualificazione. Anita è una bambina davvero speciale,prossimamente la intervisteremo per conoscerlameglio. Intanto, i nostri complimenti per i brillanti risultatiottenuti da Anita che è conosciuta e benvoluta da tutticoloro che frequentano il circuito del tennis giovanile inCalabria; a dispetto dell'età, è (quasi) indipendente edormai nessuno si sorprende più a vederla arrivare sorri-dente con il suo trolley carico di completini di tutti i col-ori per stare in un posto diverso ogni settimana (spessoospitata a casa di qualche sua amica-avversaria). ForzaAnita, continua così.

Antonio Tassone

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