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artisti
annemarie matzakow
maria cr ist ina tangorra
curatela
susanne meier-faust m.a.
c o n t a t t i
maria cristina tangorra, 0049 (0) 761 7079432, [email protected]
ingohmes
horti conclusila mistica al centro
della
ricerca artistica
Avvicinarsi in arte al concetto di mistica e alle esperienze dei mistici
significa intraprendere un processo creativo ad alto rischio. Tre artiste e una storica dell'arte si sono riunite a seguire la traccia
di questo incerto percorso in un progetto interdisciplinare dal titolo
“horti conclusi - la mistica al centro della ricerca artistica”.
Già il significato originario della parola “mistica”, che indica un
fenomeno connotato di mistero, inspiegabile e nascosto, rivela il
quesito specifico da cui nasce il progetto, che s'impegna ad andare
oltre i confini di una semplice mostra d'arte: è possibile, in assoluto,
rendere visibili fenomeni extrasensoriali come l'illuminazione o
l'incontro estatico con il divino? Il mondo della mistica con le sue implicazioni metafisiche è
riscontrabile in quasi tutte le religioni del mondo. Lo scopo del
progetto è la ricerca di questa comune essenza, la sua analisi critica
e la sua trasposizione visiva tramite i codici e le metafore più
consoni alla sensibilità di ogni singolo artista. Un particolare
interesse è dedicato all'interpretazione mistica delle origini
dell'uomo, al concetto di una sfera spirituale, di un “grembo”
universale da cui ogni vita ha avuto origine.Lasciandosi guidare dall'intuizione - ma anche dal dubbio - e in
continuità con la propria ricerca, le autrici si sono prefisse lo scopo
di trasferire nei diversi modi e forme espressive in opere
specificamente realizzate, l'incomprensibile e l'intangibile,
l'ineffabile e l'invisibile; e se da un lato rendono omaggio alla
mistica in quanto fenomeno importante e radicato nella tradizione
storica,dall'altro si interrogano su quale possa essere la funzione
di un simile strumento di conoscenza all'interno della società
moderna, il cui diffuso metro di giudizio pare spesso essere
esclusivamente economico. Le artiste partecipanti presentano la loro visione personale ma non
si sentono portatrici di alcuna missione: prestare orecchio alle
diverse esperienze e accettare la testimonianza dei mistici, degli
sciamani, dei guaritori e degli illuminati provenienti dai più diversi
ambiti culturali presuppone l'apertura mentale e stimola la sensibilità di
ognuno. Confrontarsi con questo tema esige sia dagli artisti sia dal
pubblico la disponibilità ad avventurarsi su un terreno sconosciuto e ad
allargare i propri orizzonti di esperienza.Una sfida che richiede coraggio, ma che in cambio può essere l'occasione
di un dialogo fruttuoso avvicinandosi al tema al di là delle professioni di
fede e superando i preconcetti verso l'ignoto . In una parola, di realizzare
quel transfer così importante per la società che da sempre è prerogativa
dell'arte.
Il progetto espositivo comprende attività collaterali quali conferenze sul
tema e conversazioni con gli artisti. Si prevede anche la partecipazione di relatori ed artisti esterni al gruppo,
provenienti da diversi ambiti disciplinari e culturali quali musica, danza,
performance e letteratura.
Il lavoro di trova ispirazione sia nel cantico dei
cantici di Salomone sia nelle opere di calligrafia araba contestualizzando
così i legami e le corrispondenze fra le religioni abramitiche, fra la cultura
religiosa d'oriente e d'occidente, nella convinzione che l'anelito mistico
sia espressione in ogni ambito e situazione storica di un esigenza
intrinseca dello spirito. Le sue frecce preganti vogliono essere metafore
del procedere in ascesa verso il divino: penetrando il tempo e lo spazio
danno forma visibile alla progressione verso Dio tramite la preghiera nel
senso della via illuminata.
Annemarie Matzakow
IngOhmesL'approccio alla mistica di è di carattere razionale sia nel
confronto con le figure storiche della mistica femminile del medioevo
(Santa Teresa d'Ávila) che spesso trovarono nella mistica un mezzo per
dare voce e sfogo ad un' intellettualità e religiosità altrimenti negate; sia
con le forme naturali, di piante o di edifici realmente esistenti, resi
irriconoscibili e immateriali attraverso l'intervento artistico. L'approccio
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di carattere scientifico si realizza in fotografie e opere
grafiche che per mezzo della ripetizione e dell'immagine
riflessa trasformano le forme naturali in visioni
concentriche e dalla connotazione simbolica, nell'intento,
in questo passaggio dalla natura all'astrazione, di
r ipercorrere i l fenomeno mister ioso e ce lato
dell'esperienza mistica.
ha ideato il progetto e presenta
l'installazione al suolo dal titolo I dodici giardini , che trova
ispirazione nell'opera mistica di Santa Caterina Vigri. La
disposizione degli affreschi vuole essere un rimando al
giardino al centro del convento, l'hortus conclusus, luogo
metafora del paradiso e dell'incontro mistico. Il giardino –
paradiso da ritrovare e ricostruire in natura e nelle nostre
anime è un concetto fondante della cultura occidentale e
orientale e il filo conduttore della sua ricerca artistica.Mossa da una profonda religiosità cristiana e convinta del
persistere e del la val idità nel contemporaneo
dell'esperienza mistica, fa un uso sapiente di un linguaggio
di segni celesti e di simboli legati ai doni della natura
parlandoci della purezza sacrale dell'acqua o mettendo in
scena lo sguardo rivolto al cielo in un rimando di riflessi e
simulacri. Altrove è la luce stessa ad essere traccia dello
splendore del divino nel suo perdersi nelle costruzioni
geometriche del cosmo, o dei semplici segni e gesti ci
indicano la via dell'ascesa e ci esortano a intraprendere il
cammino della visione.© 2014 susanne meier-faust
trad. italiana di m.c.tangorra
Maria Cristina Tangorra
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Legenda delle pagine seguenti: P - mostra personaleC - mostra collettivaCG - mostra collettiva con giuriaCat- mostra con catalogo
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Annemarie Matzakow
Nasce a a Dortmund nel1959.Dal 1979 al1984 Studio dell'arte alla scuola RWTH di Aachendal 1984 libera professione con particolare attenzione all'arte su tessuto dal 2006 crea si dedica alla creazione di gioielli nel 2011 soggiorno in Turchia, a Istanbul
vive e lavora a Friburgo
membro dell'associazione federale tedesca di artigiani d'arte e della associazione federale delle artiste GEDOK Freiburg
sito web: www.matzakow.de
Mostre (estratto)2016 umschlossene Orte, GEDOK Karlsruhe (C)2015 Eunique, Fiera intern. arti applicate e design,Karlsruhe Transparenz, Galleria della GEDOK, Heidelberg (C) Museo dell'arte tessile di Augsburg ZeichenSpracheSchmuck, Galleria Möller, Warnemünde (C) 2014 Mystik heute.Sensucht-Wagnis-Ungewissheit,Georg-Scholz-Haus,Waldkirch(C) Eunique, Fiera intern. arti applicate e design, Karlsruhe
Museo dell'arte tessile di Augsburg2013 German Contemporary Arts and Crafts, Cheongju Intern.Craft Biennale, Korea (CG) GEDOK FormART, Handwerksforum Hannover(CG)
Agora, Miniartextil, Montrouge, Frankreich (CG)2012 Artdesign,fiera Design.Kunst.Mode,Feldkirch, A (CG) Mostra arte applicata del Land Baden-Württemberg, Museum Ulm (CG)
Agora, Miniartextil, Como (CG)voll:kunst, Amtsgericht, Friburgo (GEDOK) (C)
Eunique, Designmesse, Karlsruhe (CG)2011 Bundesgartenschau, Koblenz (C) Mostra natalizia di arte applicata, Karlsruhe (CG)2009 Kunstmesse, Frauenmuseum, Bonn (CG) Museo del pizzo, Oberhundem (CG)2008 Musée de la Chemise, Argenton sur Creuse, F (CG)2007 Museo del pizzo, Oberhundem (CG)2002 National Art Gallery, Colombo, Sri Lanka (C)2001 El Arte de las Vidrieras, Valencia, Spagna (C)2000 Galleria Krämer, Friiburgo (C)1999 Schauraum, Vienna, Austria(C)
Il punto di partenza dei miei quadri e dei miei oggetti in merito al tema della mistica sono i testi dei mistici cristiani, ebrei e islamici del secolo scorso. Centro delle loro riflessioni è il potenziale rappresentato dall'umana consapevolezza. Vedo nelle intuizioni di fondo di costoro il senso di un grande dialogo evolutivo, che riesce a penetrare l'attualità e a stimolarla nel profondo. Nel mio lavoro, mi riallaccio proprio a tale dialogo evolutivo. Attraverso il mezzo artistico, nasce una scultura della consapevolezza, che mette in stretta relazione culture e religioni diverse.
Black sea, 2012
Montage, 50 x 30 x 3,5 cm
Foto: copyright Hartmut W. Schmidt
IngOhmes
1947 nasce a Mariahof nello Steiermark/Austria1970 - 1980 Studio della storia dell'arte, Studium Generale dell'università di Friburgo1982 - 1993 studio dell'incisione e della stampa calcografica da Burkhard Vogel e Hans-Jürgen Wolfsturm, Stoccarda
1993 – 1996 Scuola d'arte di Filderstadt corso di grafica 1994 – 2000 direttrice sezione arti visive, GEDOK Reutlingen1997 - 2000 direttrice sezione arti visive, GEDOK Friburgo2000 – 2006 2a direttrice della GEDOK FriburgoDal 2005 docente di tecniche di stampa,scuola d'arte Filderstadt
Vive e lavora a Friburgo e a Reutlingen
Membro della GEDOK Freiburg, della Künstlergilde Esslingen e del Künstlerhaus di Stoccarda
sito web: www.ingohmes.de
Mostre (estratto)2016 umschlossene Orte, GEDOK Karlsruhe 2015 1001 colori dell'architettura, Amtsgericht, Friburgo (GEDOK) (CG) hauptsacheROT, Morat-Institut, Friburgo (C)2014 Mystik heute.Sensucht -Wagnis -Ungewissheit, Georg-Scholz-Haus,Waldkirch (C) Archikektur bewegt,Haus Salmen,Offenburg GEDOK(CG) 2012 Message in a bag, Galerie Rey, Madrid, (CCat.) Achtung Spannung, LV B.-W. EU, Brüssel,GEDOK (CGCat.)2011 Stadt grün – der Mensch bebaue, Karl-Rahner-Haus, Friburgo GEDOK (CG) Auf.Wind, St. Georgen, Wismar GEDOK (CGCat.)2010 Galleria di Filderstadt, Bernhausen Funkenflug, Goethe-Institut, Friburgo (P) NeueHeimat, Frickmühle, Müllheim GEDOK (CG)
Energie, Kunstverein, Jesteburg (CGCat.)2009 Innere Welten,Museum Ostdeutsche Galerie,Regensburg(Künstlergilde Esslingen)(CG)2007 Galleria della Künstlergilde Esslingen, Esslingen (P) Schwerelos – losgelöst – in der Schwebe, Kunsthaus L6,Friburgo GEDOK(CG)2006 Funkenflug, Kunstforum Clinica die tumori ,Friburgo(PCat.)2002 Dessin–free line, Musée des Beaux Arts, Mulhouse, Francia GEDOK (CGCat.)
senza titolo, 2011, fotografia digitalizzata, 40 x 60 cm
Nel medioevo, l'uomo non operava una distinzione netta fra il pensiero razionale e quello emotivo, come, invece, avviene in epoca moderna. Meditazione e riflessione sono oggi forme di ricerca complementari, ma inequivocabilmente separate. Quando le donne impiegavano la propria intelligenza per riflettere sul mondo e sulle sue pecche, come, da una parte, le malattie, l'ignoranza e la miseria nelle sfere più basse, e, dall'altra, l'arroganza, l'avidità e l'ipocrisia dell'autorità, venivano prontamente additate.Posso immaginare che forse per questo motivo, consapevolmente o meno, fosse una mentalità strategica a indurre, in particolare, le mistiche del tempo a interpretare, dunque a sostenere le proprie illuminate riflessioni e decisioni come fossero “elargizioni di Dio”. Ciò che, nel mio lavoro, riguarda l'argomento mistico verte sul confronto fra ciò che è razionale e ciò che è emotivo. Così, le litografie in bianco e nero di sezioni botaniche trasversali di fiori riflessi nello specchio vengono a scostarsi dalla realtà. Le fotografie di foglie e di rami vengono modificate al computer, affinché da ciò che più è familiare, emerga un modello razionale e simmetrico, il cui motivo originario risulti difficilmente riconoscibile.
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I Dodici Giardini, n° 6: affresco e pigmenti, 30 x 30 x 6 cm
garofani della conscenza di sé,
Maria Cristina Tangorra1961 nasce a Milano 1980 - 1984 Studio dell'architettura a Roma e Milano dal 1984 libera professionista in arti visive, pittura murale e su commissione2005 - 2009 Accademia di Belle Arti di Brera, Diploma 110 e lode assistente del Prof. Gian Carlo Venuto
vive e lavora a Friburgo e Milano
membro direttivo dell'associazione federale degli artisti tedeschi BBK Südbadenmembro della GEDOK Freiburg e dell'Associazione Artisti Cristiani della Diocesi di Friburgo.
Sito web: www.tangorra.de
Premi2010 sel. Biennale Arte e Sport, Accademia Olimpica Nazionale Italiana, Roma 2010 3. premio ConneXion, Maikammer 2008 1. Premio Il Grande Vetro, Brera Fine Arts Hotel, Milano2005 sel. Premio Nazionale delle Arti , Roma
Pubblicazioni2012 Il Giardino e la Pittura, Pontecorboli editore, Firenze 2015 Il giardino nella rappresentazione artistica: utopia e fede nel colore,
in: Arte sacra, Kunstverein della diocesi di Rottenburg-Stoccarda
Mostre (estratto)2016 umschlossene Orte, GEDOK Karlsruhe(C) Der Stille eine Stimme. Dem Dunkel ein Gesicht, Regierungspräsidium Freiburg(CG)
Pinacoteca Montopoli di Sabina, Rieti (P)2015 Kunst im Fauler Bad, Friburgo(CCat)
Historisches Kaufhaus Freiburg, Festa della Repubblica Italiana (P)2014 Mystik heute. Sehnsucht-Wagnis -Ungewissheit,Georg-Scholz-Haus, Waldkirch (C) 2013 Auferstehung, Kloster Hegne, Allensbach-Hegne (C ) I Dodici Giardini, Corpus Domini, Bologna (P)2012 Universo Dentro, Neues Rathaus, Denzlingen (P) Cattivi Maestri,Torre del Vino Perusini, Udine (CGCat) voll:kunst, Amtsgericht, Friburgo GEDOK (C)2011 Zwölf Gärten, Chiostro di San Martino, Friburgo (P) Zwölf Gärten, Kappel im Albis, Albis, Svizzera (P)2010 Connexion, Camera industria materie prime e chimiche Maikammer (CGCat) Biennale Arte e Sport, Accademia Olimpica Nazionale Italiana, Roma (CGCat) Denkzeichen für Georg Elser, Browse Gallery, Berlino (CG)2009 L'Universo Dentro, San Carpoforo, Milano (CG) Maggio Fiorito, Rocca di Cento, Ferrara (CG )2008 Tessere Arte, Agheiro Arte Contemporanea, Lavagna (C) Il grande vetro, San Carpoforo, Milano (CG) Le accademie per il Beato Angelico,S. Maria s.Minerva, Roma (CG )
Cat
Cat
Cat
È da qualche anno che mi occupo del fenomeno della mistica da un punto di vista storico e simbolico. Quello che più mi affascina sono i luoghi fisici e ideali in cui l'esperienza del sovrannaturale avviene e il ritornare dell'immagine di un percorso di iniziazione ritmato da simboli, forme e figure che permetta la catarsi. Uno di questi luoghi per eccellenza è il giardino, in particolare il giardino conventuale ma anche l'hortus conclusus che alcuni fra noi hanno saputo coltivare nell'anima. Il rapporto degli uomini con i loro giardini reali, dal semplice tracciare una demarcazione sul suolo, alle complesse creazioni di un'arte rappresentativa, ai giardini dei nostri tempi, rubati all'urbanizzazione, e con i giardini più celati, creati dall'immaginazione, ci indica quanto essenziale e magico sia il genio di questo luogo nella nostra storia.L'idea del giardino fra arte, letteratura e religioni ha come comune denominatore la ricerca del possibile, del luogo felice da cui tutti siamo nati. La sua storia è la storia di un'utopia. Nello scegliere un giardino quale teatro del loro viaggio, molti mistici si sono avvalsi di simboli legati alla natura, radicati nella coscienza storica dell'uomo. Il giardino della mente e del cuore di cui essi ci parlano è il luogo felice dove eravamo, il perduto Paradiso, un paradiso da ricoltivare, in cui è sempre viva, insieme all'anelito spirituale, una componente tutta terrena, vitale e feconda. Così mi avvalgo nel mio lavoro di forme simboliche della tradizione e della natura per ricercare le tracce di un'esperienza la cui ineffabilità, in molti casi raccontata in un modo semplice e umile, ci fa intravedere la splendente soglia del divino.
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Annemarie Matzakow
Gebetspfeile - Titel: Am Anfang war das Wort, und das Wort war bei Gott, und Gott war das Wort.Neues Testament, Johannes 1.1
IngOhmes
"..dass alles mit allem zusammen-hängt.." (Hildegard von Bingen), 2009/14, Installazione con litografie e specchi
senza
tito
lo, 2012/1
3, fo
togra
fie s
u A
lu-D
ibond
Omaggio a Teresa d‘Avila, 2014, fotografie su Alu-Dibond
Maria Cristina Tangorra
Anástasis , 2013 e Mysetrion, 2014, tecnica mista su lino, 100 x 70 cm
Dittico Helles Licht, Dunkle Nacht, 2014 olio su lino, 195 x 60 cm
Installazioni, da sin. a destra: noverim te, noverim me, 2014 e proventus | il buon raccolto,
2014
dimensioni variabili
Inst
alla
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