© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Corso di Formazione in Igiene e sicurezza del lavoro in conformità al
D.Lgs 81/08 .(Testo unico sulla Sicurezza D. Lgs. N. 81/2008 integr ato dal D.Lgs. N.106/2009 )
In collaborazione con
Edizione 2013
I° PARTE
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Agenda
1. Normativa e Sistema Organizzativo della Sicurezz a
2. Videoterminali
3. Ergonomia
4. Rischio Elettrico
5. Rischio Incendio
6. Rischio chimico ambienti indoor
7. La segnaletica di sicurezza e i Piani di emergen za
8. Rischio Stress lavoro correlato
9. Rischio lavori in quota
10. DPI
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Agenda
1. Normativa e Sistema Organizzativo della Sicurezz a
2. Videoterminali
3. Ergonomia
4. Rischio Elettrico
5. Rischio Incendio
6. Rischio chimico ambienti indoor
7. La segnaletica di sicurezza e i Piani di emergen za
8. Rischio Stress lavoro correlato
9. Rischio lavori in quota
10. DPI
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Normativa e sistema organizzativo della Sicurezza
Fonte : Relazione Annuale INAIL 2012
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Normativa e sistema organizzativo della Sicurezza
Fonte : Relazione Annuale INAIL 2012
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Normativa e sistema organizzativo della Sicurezza
Fonte : Relazione Annuale INAIL 2012
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
La Costituzione italiana
In alcuni articoli della Costituzione della Repubblica Italiana si trovano riferimenti specifici sulla sicurezza esalute dei lavoratori
Art. 32 – La Repubblica tutela la salute comefondamentale diritto dell’individuo e interessedella collettività
Art. 35 – La Repubblica tutela il lavoro intutte le sue forme ed applicazioni
Art. 41 – L’iniziativa economica privata èlibera, ma non può svolgersi in contrastocon l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza
La prevenzione degli infortuni è uncompito fondamentale dello Stato. Lasalute dei lavoratori è un dirittofondamentale ed è tutelato da norme didiritto pubblico
Le esigenze di sicurezza vengonoprivilegiate rispetto a quelle, puretutelate, della produzione
Normativa e sistema organizzativo della Sicurezza
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Art. 2087 “Tutela delle condizioni di lavoro”L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che,secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie per tutelarel’integrità fisica e morale dei prestatori di lavoro
Art. 2050 “Responsabilità per l’esercizio di attività perico lose”Chiunque cagiona danno ad altri nello sviluppo di una attività pericolosa, per sua natura, oper la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di aver adottatotutte le misure idonee ad evitare il danno
Art. 1176 “Diligenza nell’adempimento”Nell’adempimento delle obbligazioni inerenti l’esercizio di una attività professionale, ladiligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attività esercitata
Il Codice Civile
Normativa e sistema organizzativo della Sicurezza
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Art. 437 “Rimozione o omissione dolosa di cautela contro inf ortuni sul lavoro”Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero lirimuove o li danneggia, è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la penadella reclusione è da 3 a 5 anni
Art. 451 “Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro”Chiunque per colpa omette di collocare ovvero rimuove o rende inservibili apparecchi o latri mezzi destinatiall’estinzione di un incendio, al salvataggio o al soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro è punito con lareclusione fino ad un anno e con la multa da Lire 200.000 fino a 1.000.000
Il Codice Penale (1)
Normativa e sistema organizzativo della Sicurezza
Il Codice Penale (2)•ELEMENTI COSTITUTIVI DEL REATO
•Nesso di causalità: esiste un nesso di casualità tra il fatto (azione od omissione) e il danno, quando c’è una ragionevoleprobabilità che il fatto che si commette produca il danno
Concorso da parte dell’uomo: c’è una volontà colpevole se la persona, al momento del fatto, è capace di intendere e di volere
REATO
Presuppone la coscienza e la volontà dell’azione o omissione e può assumere le forme del dolo e della colpa
• Doloso o secondo l’intenzione: è la volontà di tenere un comportamento dannoso, finalizzato a danneggiare qualcuno
• Colposo o contro l’intenzione: a causa di negligenza, imprudenza, imperizia, che caratterizzano il comportamento di chicompie il reato
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
I REATI POSSONO ESSERE COMMESSI PER AVER VIOLATO UNA NORMA, UNA LEGGE, UN ORDINE SCRITTO, PERDOLO O PER VER TENUT0 UN COMPORTAMENTO CARATTERIZZATO DA:
IMPRUDENZAChi agisce senza cautela, senzauna valutazione preventiva deirischi e dei pericoli in cui puòincorrere e dei danni che puòcausare agli altri
NEGLIGENZAAtteggiamento psichico ditrascuratezza, consistente in uncomportamento negativo checontrasta con le norme cheimpongono al contrario unacondotta attenta e sollecita
IMPERIZIA
E’ una insufficientepreparazione o nonabilità in undeterminato lavoro
Il Codice Penale (3)
Normativa e sistema organizzativo della Sicurezza
LA VIOLAZIONE DI UNA NORMA ANTINFORTUNISTICA E’ REATO PENALE E COMPORTA SEMPRE L’APPLICAZIZONE DI UNACONDANNA PENALE
IN RELAZIONE AL GRADO DI RESPONSABILITA’ ACCERTATA LE CONDANNE SI CARATTERIZZANO IN:
SANZIONI PECUNIARIE (ammenda, risarcimento del danno)
PENE DETENTIVE O RESTRITTIVE DELLA LIBERTA’ PERSONALE (reclusione, stato di fermo)
LA RESPONSABILITA’ PENALE E PERSONALE:
Si applica alle PERSONA FISICHE e non alle PERSOSNE GIURIDICHENON SCATTA AUTOMATICAMENTE a causa di unSOSPETTO, ma DEVE ESSERE DIMOSTRATA
Il Codice Penale (4)
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Il nuovo “Unico Testo Normativo”•Il 15 Maggio 2008 è entrato in vigore il D. Lgs.81/2008 (noto anche come “Testo Unico sullasicurezza ”) che coordina ed integra in un’unicalegge la maggior parte della precedentenormativa italiana in materia di sicurezza sullavoro (es. D.Lgs. 626/94 e D.Lgs. 494/96)
•Il 20 Agosto 2009 sono entrate in vigore lemodifiche apportate al D.Lgs. 81/2008 dalD.Lgs. 106 del 3 agosto 2009
Attualmente il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i è articolato su:
13 titoli
51 allegati
Normativa e sistema organizzativo della Sicurezza
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Le principali novità introdotte dal D.Lgs. n.106/20 09
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
D.Lgs. 81/08: Organizzazione e figure
Il sistema organizzativo della sicurezza
Rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza(RLS)
Medico competente
(MdL)
Responsabile Serv. Prevenzione e
Protezione (RSPP)Datore di Lavoro
Preposti
Dirigenti
Lavoratori
Incaricati alle
misure di primo
soccorso
Addetti al Servizio PP (ASPP)
Incaricati Sistema Gestione Sicurezza •Eleggono
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Il D.Lgs 81/2008 e s.m.i. - I compiti del Datore di Lavoro
Il D.Lgs 81/2008 e s.m.i.I compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione – RSPP
Il D.Lgs 81/2008 e s.m.i. - I compiti del Medico Competente
Il D.Lgs 81/2008 e s.m.i. –
I compiti del RLS
D.Lgs. 81/08: Organizzazione e figure
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Valutazione e prevenzione dei rischi
IL VERIFICARSI DI UN INCIDENTE/INFORTUNIO COMPORTA LE SEGUENTI CONSEGUENZE
LEGALE
ECONOMICO
IMMAGINE AZIENDALE
APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA VIGENTE INMATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE PPERSONALE
RESPONSBAILITA’ CIVLE PERSONE GIURIDICHE
SANZIONI AMM.VE
COSTI DI RIPRISTINO
DIMINUZIONE VALORE IMMOBILI
DECREMENTO RICAVI
DECREMENTO LOYALTY
MAGGIORI COSTI DI MKTG
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
•RISCHI D’AMBIENTE
•(SEDI DI LAVORO)
RISCHI D’ATTIVITA’
• Valutazione rischi
• Macchine
• Impianti
• Gestione emergenze
• ………...
• Valutazione rischi
• Metodi di lavoro
• Attrezzature
• DPI
• Formazione
… PERTANTO E’ NECESSARIO TENERE SEMPRE PRESENTE LA NATURA DE I RISCHI
Valutazione e prevenzione dei rischi
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
•16/54
Principali tipologie di rischio
RISCHI PER LA SICUREZZA
Strutture, macchine e apparecchiature, ambienti di lavoro, sostanze pericolose
RISCHI IGIENICO AMBIENTALI
agenti chimici (polveri, fumi e gas ), agenti fisici (rumore, vibrazioni e radiazioni), agenti biologici (virus e batteri), ergonomia, etc.
RISCHI ORGANIZZATIVI
posizioni di lavoro disagevole, procedure, etc.
RISCHI PSICO SOCIALI
Ripetitività, compiti non adeguati, stress lavoro correlato, etc.
Valutazione e prevenzione dei rischi
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Significato del termine “rischio”
Con il termine pericolo si indica la qualità/proprietà di un fattore di potercausare danni alle persone o all’ambiente (presenza di “fonti di pericolo”).Con il termine rischio si indica il caso venga riscontrata l’esposizione deilavoratori alle fonti di pericolo (effettiva esposizione a fonti di pericolo).
Analiticamente il rischio è riconducibile ad una formula matematica data dalseguente prodotto:
R = F x M > ZEROF = frequenza, ovvero le probabilità che si verifichi l’incidente
M =magnitudo o entità del danno conseguente ad un incidente
IL PRODOTTO OTTENUTO È SEMPRE MAGGIORE DI ZERO POICHÉ ILPERICOLO È CONNATURATO IN OGNI AZIONE CONDOTTADALL’UOMO.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI “PREVENZIONE”
E’ concepita dal legislatore come un processo che interessa l’intera attività aziendale e che coinvolge tutti coloro che si trovano ad operare in azienda.
Si attua attraverso:� Individuazione delle fonti di pericolo�Valutazione dei rischi �Redazione del documento �Costituzione del servizio di prevenzione e protezione d ai rischi.
Le misure di prevenzione e protezione
Le misure di prevenzione sono tutti gli interventi di caratte re tecnico, organizzativo,procedurale e igienico e di tipo oggettivo-collettivo che p ossono essere attuati in fase diorganizzazione aziendale.
Qualora tali interventi non dovessero consentire un adegua to livello di sicurezza, ènecessario intervenire con le misure di protezione (da prefe rire quelle collettive a quelleindividuali - D.P.I.) .
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Principali tipologie di rischio
RISCHI PER LA SICUREZZA
Strutture, macchine e apparecchiature, ambienti di lavoro, sostanze pericolose
RISCHI IGIENICO AMBIENTALI
agenti chimici (polveri, fumi e gas ), agenti fisici (rumore, vibrazioni e radiazioni), agenti biologici (virus e batteri), ergonomia, etc.
RISCHI ORGANIZZATIVI
posizioni di lavoro disagevole, procedure, etc.
RISCHI PSICO SOCIALI
Ripetitività, compiti non adeguati, stress lavoro correlato, etc.
Valutazione del rischio
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Agenda
1. Normativa e Sistema Organizzativo della Sicurezz a
2. Videoterminali
3. Ergonomia
4. Rischio Elettrico
5. Rischio Incendio
6. Rischio chimico ambienti indoor
7. La segnaletica di sicurezza e i Piani di emergen za
8. Rischio Stress lavoro correlato
9. Rischio lavori in quota
10. DPI
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Videoterminali (VDT)
Definizioni
VIDEOTERMINALEuno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo procedimento di visualizzazione utilizzato;
POSTO DI LAVOROl'insieme che comprende le attrezzature munite di videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero altro sistema diimmissione dati, incluso il mouse, il software per l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, leapparecchiature connesse, comprendenti l'unita' a dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto per idocumenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l'ambiente di lavoro immediatamente circostante;
LAVORATOREil lavoratore che utilizza un'attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali,dedotte le interruzioni di cui all'articolo 175.
RIFERIMENTI NORMATIVI
�Decreto legislativo 2008 n.81: Titolo VII e Allegato XXXIV
�Decreto Ministeriale 2.10.2000 – Linee guida d’uso dei Videoterminali
�UNI EN ISO 6385 “Principi ergonomici nella progettazione dei sistemi di lavoro
”
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
FATTORI DI RISCHIO PER LA SALUTE
Gli effetti scientificamente dimostrati sono:
• Disturbi oculo-visivi
• Disturbi muscolo-scheletrici (sindrome del tunnel carpale; tendiniti della mano e del polso; mialgia cervico brachiale)
• In minore misura, le reazioni da stress ed i disturbi cutanei.
• Sono da escludere associazioni con vere patologie oculo-visive, gli effetti sulla gravidanza ed effetti delle radiazioni ionizzanti e non
Gli effetti sulla salute causati dal lavoro con videoterminali sono correlati:
• Alla durata dell’esposizione:
• Alle caratteristiche del lavoro svolto
• Alle caratteristiche dell’hardware e del software
• Alle caratteristiche del posto di lavoro e dell’ambiente
Videoterminali (VDT)
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Il lavoratore, ha diritto ad una interruzione della sua attivitàmediante pause ovvero cambiamento di attività.
Le modalità e la durata delleinterruzioni possono essere stabilitetemporaneamente a livelloindividuale ove il medicocompetente ne evidenzi la necessità.
È esclusa la cumulabilità delle interruzioni all'inizio ed altermine dell'orario di lavoro.
La pausa non è riassorbibile all'interno di accordi cheprevedono la riduzione dell'orario complessivo di lavoro, inquanto è considerata a tutti gli effetti parte integrantedell'orario di lavoro
I lavoratori hanno diritto ad una interruzione di 15 minuti
ogni 120 di applicazione continuativa al VDT salvo diversedisposizioni definite in sede di contrattazione collettiva.
Costituisce a tutti gli effetti tempo di lavoro il tempo diattesa della risposta da parte del sistema elettronico
SVOLGIMENTO QUOTIDIANO DEL LAVORO
Videoterminali (VDT)
D.Lgs. 81/2008 – titolo VII
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Utilizzo improprio dei PC portatili
Il PC portatile, usato in modo continuativo, non può sostituire il normalevideoterminale perché non consente di rispettare le norme vigenti (distanze, posture,separazione schermo-tastiera).
Videoterminali
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Agenda
1. Normativa e Sistema Organizzativo della Sicurezz a
2. Videoterminali
3. Ergonomia
4. Rischio Elettrico
5. Rischio Incendio
6. Rischio chimico ambienti indoor
7. La segnaletica di sicurezza e i Piani di emergen za
8. Rischio Stress lavoro correlato
9. Rischio lavori in quota
10. DPI
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
ERGONOMIA
Ingegneria
Scienze biologiche
Antropologia
Scienze
cognitive
Biomeccanica
Definizione e obiettivi
Ergonomia
Obiettivo dell’ergonomia (ergon → lavoro, forzae nomos → legge, diritto) è studiare e prevenireforme di patologie dovute alla fatica o legate alcattivo uso della forza. La normativa di sicurezzaprevede tra le misure generali di tutela il “rispettodei principi ergonomici nella concezione dellepostazioni di lavoro”.
L’ergonomia studia il rapporto uomo-macchina-ambiente per ottenerne il migliore mutuoadattamento e per la migliore progettazione diprodotti e ambienti di lavoro rispondenti allenecessità del lavoratore nonché per migliorarnela sicurezza, la salute, il confort e il benessere.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Antropometria
Ergonomia
Si occupa delle dimensioni e delle forme del corpo umano
Antropometria
È utilizzata nella progettazione di qualsiasi artefatto
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
•28/54
ERGONOMIA
In particolare per i videoterminali l’art.174 del D.Lgs. 81/2008 prevede Chenella valutazione del rischio il datore dilavoro analizzi, tra l’altro, i posti dilavoro con particolare riguardo allecondizioni ergonomiche e di igieneambientale e adotti le misureappropriate per ovviare ai rischiriscontrati
Ergonomia e VDT
•schienale
•regolabile e orientabile
•seduta
•regolabile
•Girevole
•a cinque ruote
Il sedile deve essere stabile, deveavere altezza regolabile in manieraindipendente dallo schienale. Lo
schienale deve fornire un adeguatosupporto lombare, altezza e
inclinazione regolabile. Nell’ambitodi tali regolazioni l’utilizzatore dovràpoter fissare lo schienale nellaposizione selezionata. Il sedile deveessere dotato di un meccanismo
girevole per facilitare i cambi diposizione e deve poter essere spostatoagevolmente secondo le necessità. Unpoggiapiedi sarà messo a disposizionedi coloro che lo desiderino
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
SCHERMO, TASTIERA e MOUSE
Lo schermo è inadeguato se:
� ha immagini non definite ed instabili;
� non ha regolazioni di contrasto e luminosità;
� non consente orientazione;
� riceve riflessi ed abbagliamenti;
� é posto frontalmente alle finestre.
Lo schermo non deve essere sistemato sopra il case del PC, ma deve essere in
posizione ortogonale rispetto alle finestre.
La distanza dello schermo dagli occhi dell'operatore deve essere circa 50-70 cm
D.Lgs. 81/2008 - allegato XXXIV (attrezzature)
Ergonomia e VDT
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
SCHERMO, TASTIERA e MOUSE
LA TASTIERA deve essere separata dalloschermo e facilmente regolabile e dotata dimeccanismo di variazione della pendenza. Lospazio sul piano di lavoro deve consentire unappoggio degli avambracci davanti alla tastieranel corso della digitazione
Il MOUSE o qualsiasi dispositivo di puntamentoin dotazione alla postazione di lavoro deveessere posto sullo stesso piano della tastiera, inposizione facilmente raggiungibile e disporre diuno spazio adeguato per il suo uso.
Ergonomia e VDT
D.Lgs. 81/2008 - allegato XXXIV (attrezzature)
L’impiego prolungato dei computer portatilinecessita della fornitura di una tastiera e diun mouse o altro dispositivo di puntamentoesterni nonché di un idoneo supporto checonsenta il corretto posizionamento delloschermo.
PC PORTATILE
Il PC portatile, usato in modo continuativo, non puòsostituire il normale videoterminale perché non consentedi rispettare le norme vigenti (distanze, posture,separazione schermo-tastiera).
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
PIANO DI LAVORO e SEDUTA
Il piano di lavoro deve avere unasuperficie a basso indice di riflessione,essere stabile, di dimensioni sufficientia permettere una disposizione flessibiledello schermo, della tastiera, deidocumenti e del materiale accessorio.L’altezza (fissa o regolabile) deve essereindicativamente compresa fra 70 e 80 cm.Lo spazio a disposizione deve permetterel’alloggiamento e il movimento degliarti inferiori e l’ingresso del sedile e deibraccioli se presenti.
Ergonomia e Postazione di lavoro
D.Lgs. 81/2008 - allegato XXXIV (attrezzature)
Lo studio delle problematiche ergonomiche all’internodell’organizzazione del lavoro consente una serie di benefici• miglioramento delle condizioni di lavoro generali per i lavoratori;• diminuzione dei disturbi e delle patologie dovuti a fatica o cattivouso della forza fisica;• migliori condizioni per i lavoratori con problemi ortopedici o ridottatolleranza allo sforzo.
Benefici
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Agenda
1. Normativa e Sistema Organizzativo della Sicurezz a
2. Videoterminali
3. Ergonomia
4. Rischio Elettrico
5. Rischio Incendio
6. Rischio chimico ambienti indoor
7. La segnaletica di sicurezza e i Piani di emergen za
8. Rischio Stress lavoro correlato
9. Rischio lavori in quota
10. DPI
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettrico Introduzione – Quadro normativo di riferimento
In tutti gli ambienti di lavoro esiste il rischio
elettrico
In tutti gli ambienti di lavoro esistono
macchinari elettrici, impianti elettrici ed
elettroniciLeggi
Normetecniche
DPR 37 22/01/2008 Norme per la sicurezzadegli impianti
Norme CEI
Legge 186/68 Disposizioni concernenti laproduzione di materiali, apparecchiature,installazioni ed impianti elettrici ed elettronici
DPR 462/01 Regolamento di semplificazione delprocedimento per la denuncia di installazioni edispositivi di protezione contro le scaricheatmosferiche, di dispositivi di messa a terra diimpianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
• Il Marchio CE certifica la rispondenza ai requisiti essenzi ali della
Direttiva di riferimento.
• L’Istituto Marchio di Qualità (IMQ) rilascia il marchio di s icurezza
che attesta la conformità dei prodotti elettrici ai requisi ti delle norme
CEI.
Rischio elettricoMarcatura materiali
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettricoCause e rimedi di infortuni elettrici
Fattori umaniImprudenza e ignoranza nell’utilizzazione delle
apparecchiature elettriche
Cattivo stato di conservazione o bassa
qualità dei materiali, mancato rispetto delle
norme di sicurezza.
Fattori materiali e tecnici
CauseCause
Scelte di carattere tecnico
Formazione e Informazione
RimediRimedi
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettricoPericolosità della corrente elettrica
Effetti sulla
salute
Percorso della corrente
Durata del contatto
Intensità e frequenza della corrente
Superficie e pressione del contatto
Condizione psico-fisica
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettrico
Gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano
TETANIZZAZIONE
FIBRILLAZIONE CARDIACA
Irrigidimento dei muscoli attraversati dalla corrente. A volte non consente il distacco dalle parti in tensione.
ARRESTO RESPIRATORIO
USTIONI
È generato dalla contrazione dei muscoli respiratori che impedisce la respirazione con successiva asfissia (mancanza di O2) perdita di coscienza e possibile morte.
La contrazione caotica delle fibre muscolari produce la fibrillazione che impedisce al cuore di svolgere la propria funzione sino a provocarne l’arresto.
Il corpo percorso da corrente si riscalda (Effetto Joule). Se la quantità di calore è notevole possono bruciarsi i tessuti attraversati dalla stessa.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettrico
Gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano
Nel diagramma sono evidenziate lezone di pericolosità della correnteelettrica in funzione del tempo (sec)e del valore (mega ampere):
• zona 1 (verde): La corrente è cosìbassa da non essere percepita;
• zona 2 (giallo): La corrente èpercepita ma non provoca danni;
• zona 3 (arancione): Possibili effettifisiologici (tetanizzazione, asfissia,disturbi cardiaci);
• zona 4 (rosso): Arresto cardiaco odella respirazione, ustioni.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettrico
Rischio elettrico: contatto diretto e indiretto
Il contatto diretto avviene quando sientra in contatto con conduttori, "nudi" odirettamente accessibili, in tensione.Può anche avvenire per contatto tramiteinterposizione di oggetti metallici.
Il contatto indiretto avviene quando sientra in contatto con parti metallichenormalmente non in tensione che, perun guasto o perdita di isolamento dialcuni componenti, risultano in tensione.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettricoMisure di prevenzione contro il contatto diretto
Le parti in tensione delle apparecchiature elettriche sono generalmente protettedagli agenti esterni mediante involucri e barriere.
Il grado di protezione (IP – International Protection) di un componente elettricoesprime il suo livello di protezione contro l'ingresso di corpi solidi e liquidi.
Le norme CEI 64-8 fissano il grado di protezione minimo che devono avere gliinvolucri e barriere dei dispositivi elettrici in funzione del luogo di installazione.
IP 44
Protetto contro i corpi solidi superiori a 1mm (arnesi fini, fili sottili)
Esempio:
Protetto contro gli spruzzi d'acqua da tutte le direzioni
1 Cifra 2 Cifra
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettricoMisure di prevenzione contro il contatto indiretto
Gli impianti elettrici devono essere dotati di impianto di messaa terra al fine di collegare allo stesso potenziale tutte le massemetalliche.
Il conduttore di protezione collega la carcassa metallica,tramite il conduttore di terra, ad un picchetto zincatoconficcato nel terreno.
Le prese a spina di tipo piatto utilizzano il polo centrale mentrequelle di tipo rotondo utilizzano una lamella laterale. Oltreall'impianto di messa a terra, per protezione dai contatti ènecessario installare a monte degli apparecchi un dispositivoche rileva la dispersione di corrente verso terra (interruttoredifferenziale) e che interrompe il flusso di corrente elettricarapidamente, prima che questa assuma valori pericolosi.Anche l'impianto di messa a terra deve essere installato everificato da personale qualificato.Tale impianto è soggetto a denuncia obbligatoria e verificaperiodica dell'autorità competente.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettrico negli uffici
Controllare che non visiano cavi, spine,prese, interruttori oaltri componentilesionati, con partiesposte non protette
Se la presa è corredata di interruttore, prima di togliere la spina aprire l’interruttore.
Disinserire la spina afferrandone correttamente l’involucro esterno.
Nel togliere mai la spina dalla presa tirandola per il cavo.
Non toccare maiapparecchi elettrici ointerruttori, con manibagnate o sudate, ostando su unpavimento bagnato.
Misure di prevenzione
Evitare che i cavi siano posti disordinatamente
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettrico negli uffici
Se una spina non entra in una presa, non tentare collegamenti di fortuna.
Non compiere maiinterventi su quadrielettrici o altre partiin tensione.
Misure di prevenzione
Nonsovraccaricaremai una lineaelettrica, usandomultiprese eciabatte concollegamenti acascata.Non eseguire mai
riparazioni di fortuna di prese, spine e cavi con nastro isolante o adesivo.
Adeguare sempre l'impianto con il numero di prese necessarie.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettrico negli uffici
Evitare che i cavi siano posti disordinatamente e comunque non in zone di passaggio
Non lasciare maiportalampade prividella lampadina.
Misure di prevenzione
Non utilizzare fornelli, stufe elettriche e qualunque altro dispositivo elettrico non autorizzato.
Adoperare cavi di lunghezza adatta.
Il cavo non deve giungere alla presa restando teso, né sospeso in una via di passaggio.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Non lasciare accesiapparecchi, es.lampade adincandescenza, chepossono provocareun incendio durantela vostra assenza odi notte.
Non usare maiacqua sugliapparecchielettrici.Non utilizzarel’acqua perestinguere incendisu apparecchielettrici.
L'interruttore degliapparati ON/OFFnon separa l'unitàdalla tensione direte.
Disalimentareogni macchinadopo l’uso e inogni caso alla fine dellagiornatalavorativa.
Rischio elettrico negli uffici
Misure di prevenzione
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Valutazione del rischio elettrico
Componenti dell’impianto e sistemi di protezione: il quadro elettrico
L‘interruttore differenziale , se presente nelquadro elettrico, è facilmente riconoscibile perla presenza di un pulsante contrassegnatodalla lettera T (scatta a 30 ma).
L’interruttore differenziale se ben coordinatocon l’impianto di terra assicura un’ottimaprotezione
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Nel quadro elettrico :
• ogni interruttore deve avere un’etichetta cheidentifica il circuito elettrico a cui corrisponde (salaaudiovisivi, atrio, ecc.)
• deve esserci il relativo schema, con quadro chiuso.
In generale gli impianti elettrici devono essererealizzati da un elettricista iscritto alla CCIAA ed averedichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore.
Tutti gli apparecchi elettrici devono:
• indicare la tensione, l’intensità e il tipo di corrente;
• essere dotati di documentazione sulle caratteristichetecniche d’uso e di certificatio di conformità alle normedi sicurezza.
Componenti dell’impianto e sistemi di protezione
Rischio elettrico
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Rischio elettricoComponenti dell’impianto e sistemi di protezione: l’interruttore differenziale
• L'interruttore differenziale (salvavita)confronta continuamente la correnteentrante con quella uscente e scattaquando avverte una differenza.
• Se la differenza è superiore alla sogliadi sensibilità interviene il differenziale.
• Per una buona manutenzionedell’interruttore differenziale èconsigliabile effettuare periodicamente untest di prova premendo il pulsante T.
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Agenda
1. Normativa e Sistema Organizzativo della Sicurezz a
2. Videoterminali
3. Ergonomia
4. Rischio Elettrico
5. Rischio Incendio
6. Rischio chimico ambienti indoor
7. La segnaletica di sicurezza e i Piani di emergen za
8. Rischio Stress lavoro correlato
9. Rischio lavori in quota
10. DPI
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Principi sulla «Combustione»
Con il termine “combustione” si intende la reazione chimica di una sostanzacombustibile con un comburente , che da luogo allo sviluppo di calore,fiamma,gas fumo e luce (prodotti della combustione)
COMBURENTE COMBUSTIBILE+ = Prodotti combustione
Ossigeno (O2)Sostanza
infiammabileCalore, fiamma,gas,fumo, luce
Stato : Solido , Liquido , Gassoso
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Combustione Ossigeno
(O2)Vapori combustibili
Combustibile liquido
Temperatura di evaporazione oDi infiammabilità
+ =
Poiché il comburente solitamente è un gas, saranno i vaporicombustibili a generare la combustione
Combustibili Liquidi
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Combustibili Solidi
• Incombustibili (non possono bruciare)• Difficilmente combustibili (bruciano solo in costante presenza di innesco)• Combustibili (una volta accesi bruciano per autocatalisi• Facilmente accendibili (bruciano con deboli energie di innesco)• Difficilmente accendibili (bruciano con elevata energia di innesco)
Prodotti della Combustione
I prodotti dei processi di combustione dei più comuni combustibili:
Ossido di carbonio + vapore acqueo (se la combustione è incompleta per mancanza di ossigeno)Anidride carbonica + vapore acqueo (se la combustione è completa per abbondanza di ossigeno)
Una combustione completa può dar luogo alla formazione di composti intermedi della reazione dicombustione, talvolta molto tossici
Alcuni combustibili contenenti zolfo possono dar luogo alla formazione di ANIDRIDE SOLFOROSA oANIDRIDE SOLFORICA
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Temperatura
D’INFIAMMABILITA’Temperatura minima alla quale un combustibile liquido o solido sviluppa vapori in quantità tale da formare con l’aria una miscela
infiammabileOgni combustibile ha la propria temperatura di infiammabilitàAlcuni combustibili sono infiammabili a temperatura ambiente altri devono essere riscaldatiDI ACCENSIONELa temperatura minima alla quale il combustibile ,in miscela con l’aria, inizia spontaneamente a bruciare senza bisogno di innescoOgni combustibile ha la sua temperatura d’ accensioneAlcune sostanze si riscaldano spontaneamente e possono accendersi,altre si determina un’auto combustione in seguito a un
processo di fermentazione
ESEMPISe Il combustibile liquido è:A temperatura inferiore a quella di infiammabilità non si accende, poichè non emette vapori in quantità sufficiente a formare con l’aria
una miscela infiammabileA temperatura superiore a quella d’infiammabilità si accende in presenza di un innesco, poiché emette vapori a sufficienza da
formare con l’aria una miscela infiammabileA temperatura di autoaccensione la combustione avviene spontaneamente con violenza senza bisogno di innesco
Affinchè una sostanza combustibile sia infiammabile è necessario che la
composizione (espressa in % in volume) della miscela aria-gas sia
compresa nel campo di infiammabilità
I valori estremi che limitano tale campo sono detti limite superiore e
inferiore di infiammabilità
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Sorgenti di Innesco
Fiamme libere
Apparecchiatureelettriche
non installatecorrettamente
Macchine che sviluppano calore E sorgenti di calore
SUPERFICI CALDE
SCINTTILLE
FIAMME
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Estinzione dell’incendio
• Per RAFFREDDAMENTO
• Per SOTTRAZIONE DEL COMBUSTIBILE
• Per SOFFOCAMENTO
ogni azione agisce su un elemento del triangolo del fuoco
soffocamento
SottrazioneDel
combustibile
raffreddamento
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
CLASSI D’INCENDIO E CLASSIFICAZIONE DEI FUOCHI
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Le Sostanze Estinguenti
Gli agenti estinguenti agiscono sul sistema di combustione, mediante interazione di natura fisica o chimica, dirette all’arresto di
tale processo per modificazione delle condizioni limite oltre le quali non può aver luogo lo svolgimento di questo le sostanze
usate per estinguere un incendio sono commisurate alla natura e all’entità dell’incendio
ACQUAQuando un getto d’ acqua colpisce un focolaio , esplica un’az ione meccanica e raffreddante. Se la quantità d’ acquaè notevole rispetto alla sostanza infiammata,si ha un’azio ne di soffocamento.
NON DEVE ESSERE MAI ADOPERATA� Per spegnere incendi di sostanze liquide più leggere di ques ta e su apparecchiature elettriche.� Contro fusti di carburo� Contro sodio e potassio
ACQUA NEBULIZZATAquando l’acqua viene a contatto con temperature superiori a 1600° avviene una dissociazione dove l’ ossigeno sidivide dall’ idrogeno. Questa divisa(nebulizzata) esce da lle lance esplicando una forte azione raffreddante esoffocante
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
SABBIA
La sabbia isola il combustibile dalcomburente ,salvo per gli incendidi classe D dove va usata sabbiaumida, spargendola con stratocontinuo. Questa ha poca efficacianel caso dei liquidi, perché sideposita sul fondo. La sabbiaviene usata essenzialmente percircoscrivere l’ incendio
SCHIUMASi impiega per spegnere liquidi più leggeri dell’acqua. Esplica un’azione di soffocamento, e può essere di due tipi:
� MECCANICA� CHIMICA
Principali sostanze estinguenti
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Agenda
1. Normativa e Sistema Organizzativo della Sicurezz a
2. Videoterminali
3. Ergonomia
4. Rischio Elettrico
5. Rischio Incendio
6. Rischio chimico ambienti indoor
7. La segnaletica di sicurezza e i Piani di emergen za
8. Rischio Stress lavoro correlato
9. Rischio lavori in quota
10. DPI
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Inquinamento indoor
DefinizioniAMBIENTI INDOOR
ambienti confinati di vita e di lavoronon industriali , ed in particolare, tutti iluoghi confinati adibiti a dimora, svago,lavoro e trasporto:
–abitazioni–uffici–strutture comunitarie (ospedali,scuole, caserme, ...)
–strutture ricreative (cinema, bar,ristoranti, negozi, strutturesportive,…)
–mezzi di trasporto
IL Problema
Negli ambienti confinati agli inquinanti provenienti dall’esterno siaggiungono un’ampia gamma di agenti inquinanti le cui fontisono all’interno degli edifici.
L’uomo trascorre la quasi totalità del proprio tempo (90%)all’interno di edifici.
Il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità perm3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente).
•La diffusione
•del radon
•Negli ambienti
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Inquinamento indoor
Inquinanti indoor
Gli inquinanti che possono essere presenti negli ambienti confinati non-industriali sono molto numerosi. In particolare si possono individuare tre
categorie inquinanti:
� ossidi di azoto, monossido di carbonio, ozono,particolato, composti organici volatili (VOC),benzene, formaldeide
� radon, campi elettromagnetici
� acari, muffe e funghi, allergeni da animalidomestici
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Inquinamento indoor
Fonti di inquinamento indoor in ufficio
Le fonti principali di contaminanti indoor negli uffici sono:
• i materiali da costruzione
• gli impianti di riscaldamento e condizionamento
• gli arredamenti e le finiture interne
• i detergenti utilizzati per la pulizia
Effetti sulla salute
MALATTIE DA ALLERGENI INDOOR dovuta alla risposta anomala di una quotadi popolazione che si sensibilizza nei confronti di sostanze allergizzanti
INCREMENTO DEL RISCHIO di contrarre:
» Malattie respiratorie
» Malattie da infezioni di origine indoor (influenza, varicella, morbillo, polmoniti pneumococciche, etc.) per contaminazione microbica dell’aria
EFFETTI CANCEROGENI causati, se non adeguatamente controllati, soprattutto da:
» fumo» radon» amianto
© Tutti i diritti riservati Doceo Consulting S.r.l.
• Riservato aziendale
Fumo
•Il fumo di tabacco
Il fumo di tabacco ambientale (Environmental Tobacco Smoke – ETS) consiste nell’esposizione ad agenti tossici generatidalla combustione del tabacco . È una combinazione di oltre 4000 sostanze, di cui molte sono tossiche, irritanti ocancerogene :
• nicotina
• catrame
• idrocarburiaromatici
• benzopirene
• monossido diazoto
• monossido dicarbonio
• acidocianidrico
• acetaldeide
• formaldeide
Effetti sulla salute
Gli effetti più immediati dell’esposizione al fumo passivo sono:irritazione agli occhi e al naso
» mal di testa
» secchezza della gola
» vertigini e nausea
» tosse e altri problemi respiratori
Il fumo di sigaretta costituisce la prima
causa di tumore al polmone
Provoca un aumento del rischio di malattie ischemiche e
cardiovascolari.
Il fumo delle donne in gravidanza, o l’esposizione a fumopassivo, provoca una significativa riduzione del peso allanascita, è associato alle morti improvvise del neonato(SIDS, Sudden Infant Death Syndrome) ed ha graviconseguenze per lo sviluppo della funzione respiratoria deibambini.