dopo i furti nelle abitazioni, ora anche scippi in...

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INSEGNANTE RAPINATA NEL PARCHEGGIO DI UN SUPERMERCATO Redazione: ( 02.39.84.60.31 @ [email protected] / Pubblicità: ( 339.28.00.846 @ [email protected] / Annunci: 7 www.7annunci.it 7GIORNI: Peschiera, si preparano i fe- steggiamenti per il Carnevale All’interno a pagina 10 7 www.7giorni.info La bretella Cerca-Binasca supera lo stress test con 25 tir All’interno a pagina 7 All’interno a pagina 6 MERCOLEDÌ 27 GENNAIO 2016 WWW.7GIORNI.INFO Anno XIV - Numero 2 La coalizione di centrodestra firma “Un patto per Peschiera” All’interno a pagina 5 DOPO I FURTI NELLE ABITAZIONI, ORA ANCHE SCIPPI IN PIENO GIORNO PESCHIERA: RAPINE, FURTI, SCASSI, AGGRESSIONI IN TUTTE LE FRAZIONI, PAURA FRA LA GENTE

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INSEGNANTE RAPINATA NEL PARCHEGGIO DI UN SUPERMERCATO

Redazione: ( 02.39.84.60.31 @ [email protected]/ Pubblicità: ( 339.28.00.846 @ [email protected]/ Annunci: 7 www.7annunci.it7GIORNI:

Peschiera, si preparano i fe-steggiamenti per il Carnevale

All’interno a pagina 10

7 www.7giorni.info

La bretella Cerca-Binascasupera lo stress test con 25 tir

All’interno a pagina 7

All’interno a pagina 6

MERCOLEDÌ 27 GENNAIO 2016 WWW.7GIORNI.INFO Anno XIV - Numero 2

La coalizione di centrodestrafirma “Un patto per Peschiera”

All’interno a pagina 5

DOPO I FURTI NELLE ABITAZIONI, ORA ANCHESCIPPI IN PIENO GIORNO

PESCHIERA: RAPINE, FURTI, SCASSI, AGGRESSIONI IN TUTTE LE FRAZIONI, PAURA FRA LA GENTE

n. 2 - 27 gennaio 20162 Editoriali 7 GIORNI - [email protected]

Cesare Mannucci

Prima di licenziare i dipendentipubblici licenziamo la burocrazia Il premier Renzi vuol licenziare i dipendentipubblici assenteisti colti in flagrante in 48ore. Bene, anzi benissimo, da anni sostenia-mo questa e altre tesi sul pubblico impiego.Ovviamente, in “tempi di buona” inascoltatie non ci stupisce affatto che quando sono ivertici dello Stato a sollevare il problema,delle nostre considerazioni non si faccia al-cun cenno e al contrario i media che hannosnobbato il tema, pongano il caso in primopiano e in apertura di giornale. Dopo i fattidi Sanremo di ottobre e quelli più recenti delmuseo di Arti popolari di Roma, il tema ètornato caldo in seguito alle roboanti di-chiarazioni di Matteo Renzi, che hanno sca-tenato le reazioni delle organizzazioni sin-dacali, ma che finiranno in un nulla di fattoperchè modificare leggi e contratto nazio-nale è un passaggio che va oltre le “buoneintenzioni” del sindaco-premier. Per farcomprendere la nostra perplessità sull’an-nuncio del presidente del Consiglio ritenia-mo sia utile qui di seguito riproporre l’arti-colo di tre mesi fa. “Non si può fare di tuttaun’ erba un fascio, questo è il classico casodell’eccezione che conferma la regola, lemele marce ci sono dappertutto”. D’accordosarà anche vero, ma i casi che ogni giorno lamagistratura porta alla ribalta delle crona-che stanno assumendo proporzioni davveropreoccupanti. I clamorosi arresti dei 35 di-pendenti del comune di Sanremo che tim-bravano fuori orario o facevano timbrare iloro cartellini a colleghi e familiari e il vigileurbano che addirittura arriva a strisciare ilsuo badge in mutande hanno portato alloscoperto una delle grandi piaghe della Pub-blica amministrazione italiana: assentei-smo e mascalzoneria. L’elenco di questa set-timana è lungo: si va dalla direttrice del car-

cere minorile di Milano, arrestata per averfavorito la cooperativa sociale della figlianegli appalti di servizio ai tempi quando di-rigeva il carcere dei minori a Caltanissettaper finire alla dirigente dell’Anas arrestataper corruzione nella stessa inchiesta in cui èimplicato il sottosegretario Luigi Meduri giàpresidente della Regione Calabria. Da più divent’anni assistiamo alle continue ed este-nuanti indagini della magistratura che intutte le regioni e le città italiane hanno sco-perchiato la commistione tra la politica e gliaffari che hanno polverizzato la cosiddettaPrima Repubblica insediando una nuovagenerazione di politici che, a onor del vero,non ha risollevato le sorti del Paese ma anziassiste impotente e nel migliore dei casi conproclami e annunci di buone intenzioni chenon portano a nessun risultato apprezzabi-le. Da mesi sosteniamo (inascoltati) che ilmale di questa nazione è la sua burocraziae l’eccesso di personale negli uffici pubbliciutili solo a far girare la carta, ma facendolagirare soprattutto in modo che i passaggi difogli da una scrivania all’altra per arrivarealle fatidiche firme autorizzative, nasconda-no in realtà un flusso impressionante di de-naro che arriva direttamente nelle tasche diappone il timbro. Ancora una volta chiedia-mo al Governo di impegnarsi al più prestocon una vera e profonda riforma sullo snel-limento delle procedure burocratiche che sitolga dai piedi le vecchie procedure carta-cee e bizantine in linea invece con la civiltàinformatica 2.0. Meno carta e passaggi piùsemplici e controllabili da chiunque voglio-no dire più trasparenza e meno furberie…enon solo, anche meno personale inutile chetimbra in mutande il cartellino o va in ca-noa a vogare!

Fra Giuseppe Paparone

La vicenda di Colonia, può succedereancora? Sicuramente non deve!La brutta vicenda di Colonia non deve finire,come molto spesso accade, nel dimentica-toio. Perché è un fatto che va analizzato,per comprendere dove affondi la sua radicela pianta marcia che sta crescendo sotto inostri occhi, senza, magari, che ce ne ren-diamo conto. Può succedere ancora? Sicu-ramente non deve! E allora è bene esami-nare i motivi che sottostanno ad episodi diquesto genere e correre ai ripari prima didover dire "Non potevamo prevederlo". Lastampa ha parlato ampiamente dei fatti ac-caduti nella notte di Capodanno, quandomigliaia di immigrati si sono riuniti, apposi-tamente, in luoghi affollati per molestare ederubare le donne che erano in strada perfesteggiare il nuovo anno. Personalmenteho provato indignazione, ma, anche, moltapreoccupazione, con la spiacevole sensa-zione che stiamo entrando in una dimensio-ne sociale molto pericolosa e problematica.Se riflettiamo sul fatto che alcuni di questiimmigrati, clandestini o meno, fuggiti dailoro Paesi e in qualche modo accolti, si per-mettono di agire in modo così oltraggioso eprepotente verso coloro che li accolgono,non possiamo esimerci dal chiederci qualisiano i motivi che li hanno spinti a perpetra-re questo genere di violenze. Le rispostepossono essere tante, ma esaminiamonealcune. Prima di tutto molti di questi immi-grati vengono in Europa non per condivide-re il nostro stile di vita, ma semplicementeperché costretti dalla fame o perché pensa-no di poter trovare una facile soluzione ailoro problemi economici. Secondariamentemolti di questi nutrono, probabilmente, unforte risentimento, anche inconscio, versogli europei che in qualche modo li hannosfruttati e ancora approfittano della loro

debolezza economica. Infine, ed è il motivopiù preoccupante perché più difficile e pro-blematico da rimuovere, la loro percezionedi impunibilità, di fronte ad una nostra inca-pacità di tenere sotto controllo situazionicomplesse. Così come siamo incapaci di tro-vare una soluzione adeguata al problemadei flussi immigratori o come siamo incapa-ci di far rispettare le leggi: in tal modo, ai lo-ro occhi, sembriamo incapaci di fronteggia-re la loro sfida. Io credo che la percezioneche queste persone hanno della nostra so-cietà sia quella che ognuno "si fa i fatti pro-pri" e che, alla fine, tutto viene sistematosempre in modo indolore. Non pensano divivere in una società dove leggi, regole, ri-spetto, tolleranza, accoglienza fanno partedi una cultura e di uno stile abituale di vita.E questo è imputabile anche a noi, che nonsiamo sempre osservanti delle regole e,spesso, le scavalchiamo per i nostri interes-si. Quale può essere il rimedio? Solo quellodi uniformare il nostro modo di vivere adun'Etica senza compromessi. Penso che sevogliamo che gli immigrati rispettino le no-stre leggi e la nostra cultura, se non voglia-mo sprofondare nel caos, dovremmo tuttiimpegnarci per essere a un tempo aperti eaccoglienti, ma, contemporaneamente, se-veri e intransigenti, sin da subito, verso ogniabuso e trasgressione. Mi riferisco a qual-siasi trasgressione, da chiunque commes-sa, perché lo Stato sia un'entità credibile.Questo perché la democrazia e il vivere fra-terno esigono un personale e libero rigoremorale e sociale. Noi credenti dobbiamo es-sere i primi a impegnarci in questo senso esperare di poter diventare un fecondo lievi-to per una convivenza libera, matura e re-sponsabile.

Una serie di articoli perconoscere il racket dellacontraffazione. Un giropari al traffico di droga edi esseri umani. Per vede-re quanto somiglia all’at-tuale mercato irregolaredi Melegnano

FABBRICARE UNA BOR-SA, un abito o una cinturain un laboratorio non au-torizzato e appiccicarcisopra il marchio falsifica-to di Louis Vuitton o diPrada. E poi venderla inmigliaia e migliaia di co-pie nei mercati rionali. Èun’attività che si dimostraessere un racket neo-ma-fioso, controllato da unacriminalità organizzata ditipo nuovo. Le neo-mafie

del contraffatto non sonostrutturate come la mafiatradizionale. L’organizza-zione mafiosa storica instile Il Padrino, fondata sulprincipio gerarchico-terri-toriale di autorità, ha in-contrato fenomeni piùpotenti di lei. Per veniresotto casa a vendercimerci taroccate è dovutacambiare.

ADDIO AL «PADRINO»La vecchia associazionedi tipo mafioso ha dovutoadattarsi alla nuova eco-nomia nata dal crollodell’Unione Sovietica, dal-la globalizzazione, dall’in-ternazionalizzazione. Trefenomeni che hanno resopossibile un rapidissimo

traffico di merci. In esso siimpongono gruppi im-prenditoriali che, di voltain volta, fabbricano e spe-discono prodotti falsi sullepiste della cocaina e dellavendita di esseri umani. Si presentano come reti.Costruite anche all’occa-sione, «sulla base diun’opportunità di profit-to».

PUERTO, X-PLOSION,INDIANAPOLISUna neo-mafia può diri-gere un racket dando im-piego a differenti gruppietnici. Lo scopre nel 2010l’operazione Puerto dellaPolizia Tributaria di Mila-no. Ha sequestrato600mila abiti contraffatti.

Li faceva e li smerciavauna rete «di produttori re-sidenti in Cina, con asso-ciati presenti in Italia eprocacciatori di clientiche erano di etnia norda-fricana». I nordafricani so-no procacciatori anche aMelegnano. L’operazioneX-plosion del 2007 (Mila-no e hinterland, PoliziaTributaria) ha smantellatoun racket milanese di40mila abiti contraffatti.Ha identificato nei fornito-ri delle merci «tre fratellinapoletani legati ad am-bienti camorristici».L’operazione Indianapo-lis, 2005, scoprì un sodali-zio neo-mafioso di indivi-dui «con precedenti di as-sociazione camorristica»e «di traffico di droga».Sdoganavano ad Anver-sa e Amburgo «mercicontraffatte prodotte inCina, Vietnam e Bangla-desh, per caricarle su ae-rei cargo destinati a Mila-no, Brescia e Roma».

Marco [email protected]

#MERCATONERO

Satira, propaganda, controinformazione

Incarico Bianchi,tutte le violazioni di legge

L’INCHIESTA SATIRICA

LE VIGNETTE DI RADAR E LE POLEMICHE IN RETE

www.radarblog.info

A cura di Marco Maccari 27 Gennaio 2016 RADAR - MELEGNANO

«Non mi piace, e questopotrebbe anche non im-portare a nessuno. Nontrovo nemmeno sia que-sto lo spazio per una...“cosa” simile». «A quan-do la prossima foto, diqualcuno con indossouna tuta arancione, ingi-nocchiato in via Zuavicon un coltello alla go-la?». «Parlate di serietà econcretezza e poi fateumorismo in questo mo-do senza pensare agliavvenimenti che stannoaccadendo». «Una man-

canza di rispetto chenon posso perdonarenemmeno alla “satira”.Poi ci si stupisce dei fe-nomeni di bullismo tra ibambini delle elementa-ri». Queste e altre le pro-teste di chi, alla pubbli-cazione delle vignette diRADAR sull’ispezione nelmercato ambulante didomenica 17 gennaio, èinorridito per un’esibizio-ne di buonumore e dibrillantezza giornalistica.Proteste numerosequanto i plausi e i gradi-

menti. Lo studio delmarketing ISIS permettedi individuare fotografieidentiche a quella di do-menica 17 davanti a viaZuavi 70. Per i milizianiISIS è abitudine posarein foto davanti alle sediistituzionali conquistate,ostentando bandiere ne-re dello Stato Islamicostese all’ingresso. Lostesso per gli ideologiISIS, in posa fotograficanelle moschee locali, in-dosso un copricapobianco. Un grafico bri-

tannico ha avuto un’in-tuizione simile ma moltomeno brillante. Ha riela-borato l’immagine del-l’ingresso di DowningStreet coperto con l’iscri-zione nera dell’ISIS. InDowning Street sorge lasede che il Regno Unitomette storicamente a di-sposizione del primo mi-nistro. Sia scritto non aspiegazione ma in rega-lo a lettrici e lettori chehanno la sapienza di di-vertirsi con lanostra sati-ra. Buona lettura.

NEL CONFERIRE L’IN-CARICO ad AngeloBianchi (l’ingegnereche nel 2011-2012 hascritto il progetto di fi-nanziamento del cimi-tero comunale),l’Am-ministrazione comuna-le di Melegnano hacommesso violazionidi due decreti legislati-vi. Prima. Per Bianchinel 2012 è stato previ-sto uno stipendio supe-riore ai limiti di legge.L’incarico al cimitero glifu rinnovato nel 2012 informa diretta: Bianchidoveva svolgere «attivi-tà di projectfinancingrelative alla gestione, ri-strutturazione ed am-pliamento del civico ci-mitero per un compen-so di 60mila euro». Ma,per legge, davanti a uncompenso superiore ai40mila euro l’incariconon dev’essere asse-gnato in forma diretta,bensì con gara pubbli-ca (v. Decreto Legislati-vo 163/2006 detto Co-dice degli Appalti, arti-colo 125, comma 11).Seconda. L’Ammini-strazione ha approvatoil progetto finanziario«di ristrutturazione eampliamento» predi-sposto da Bianchi, maha omesso un docu-mento richiesto perlegge: il «parere di re-golarità contabile» chepuò mancare solo mo-tivatamente (v. D.L.

267/2000 detto Testounico delle leggi suglienti locali, articolo 49).Inoltre il ProgrammaTriennale 2011-2013delle Opere Pubblichedel Comune (docu-mento obbligatorio ri-chiesto dall’articolo 128del Codice degli Appal-ti) non prevedeva ilprogetto di Bianchi.Prevedeva qualcosa didiverso: «Interventi diristrutturazione del ci-mitero e riqualificazio-ne del centro sportivo».Il Segretario Generaleha confermato la viola-zione. Terza. La leggenon permette di scrive-re un progetto per il ci-mitero e, contempora-neamente, di esserenella commissione chegiudicherà la garad’appalto del cimiterostesso (v. D.L. 163/2006detto Codice degli Ap-palti, art. 84 comma 4).A Bianchi è stato per-messo. Oltre che ese-cutore del progetto difinanziamento, Bianchiè stato «uno dei mem-bri della commissionegiudicatrice tecnicadella gara». È una dellecaratteristiche dell’Am-ministrazione comuna-le: essere tra i control-lati e tra i controllori.

Lo [email protected]

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Il racket del taroccato. Le reti neo-criminaliall’assalto nei mercati storici del milanese

n. 2 - 27 gennaio 20167 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794 Politica 5

quello di individuare una per-sona, una donna o un uomo,che guardi all'interesse deicittadini peschieresi e che siaautonoma nelle scelte. La ca-duta è arrivata perché c’eraun sindaco (Zambon ndr) in-capace di fare il Sindaco. Bi-sogna saper gestire la mag-gioranza, coalizzare e guarda-re agli interessi condivisi. Noi– continua- guardiamo allenostre proposte e ai cittadini,non a ciò che proporrà l’unoo l’altro partito in campagnaelettorale. È un grande tra-guardo poter annunciare conben sei mesi in anticipo, il fat-to che tutti i partiti di destracorreranno insieme». Vienecomunque rimarcata fre-quentemente l’apertura delprogetto a tutte le personesingole o associate «che con-dividano con noi valori e im-

pegno civico – spiega GiusyGersi vice segretario comu-nale di Forza Italia- siamoaperti a tutte le realtà e aiprogetti politici condivisi». Ilprogramma elettorale è an-cora in via di sviluppo ma sualcune questioni i rappresen-tanti di centrodestra si sonogià espressi: «Puntiamo mol-to sul fattore sicurezza – af-fermano Giusy Gersi e FrancoLucente- non solo per quan-to riguarda i furti e la crimi-nalità, ma anche sicurezzastradale. Il territorio è moltofrazionato e vi sono diverseesigenze da soddisfare, biso-gnerà stilare delle priorità esicuramente la questioneBellaria sarà tra queste».Continua Giusy «Purtroppoogni nostra proposta venivabloccata, basti pensare alprogetto scuole, ai campus

estivi non sviluppati qui a SanBovio, al fatto che a Peschie-ra siano totalmente assentiresidenze per anziani, c’èmolto su cui lavorare». Un’al-tra parola fondamentale è“sinergia”, non solo a livellocomunale ma, e soprattutto,a livello regionale: con Pe-schiera: «La sinergia che an-drà creata con la Regione èimportante – spiega RiccardoPase -, attingere ai bandi re-gionali, ai finanziamenti delleoperazioni riguardanti scuolee sicurezza, sarà fondamen-tale in un periodo in cui le ri-sorse a cui attingere sonosempre meno. Se poi doves-se vincere le elezioni a Mila-no la coalizione di centrode-stra, a quel punto la collabo-razione con il capoluogo di-verrebbe ancor più proficua estrategica».

Peschiera Borromeo, sa-bato 23 gennaio pres-so la frazione di San

Bovio, si sono riuniti i rappre-sentanti di Lega Nord, ForzaItalia e Fratelli d’Italia-AlleanzaNazionale, per firmare “Unpatto per Peschiera”. Un docu-mento con cui si impegnano«a lavorare uniti, per ridare di-gnità alla città, e nella stesuradi un programma di governochiaro e concreto, nell'interes-se dei cittadini, portato avantida una squadra di personepreparate e capaci». In princi-pio vi è stato un percorso diconfronto e di obiettivi condi-visi, che ha poi portato alla ste-sura di questo patto, comespiega Riccardo Pase segreta-rio provinciale della LegaNord: «Stiamo facendo un la-voro splendido per il territorio,ora guadiamo al futuro. Hotrovato persone disponibili ca-paci, che, come noi della Lega,vogliono andare incontro aicittadini. Questo percorso con-fluisce nella firma di questodocumento. Le risorse econo-miche non permetteranno difare tutto, ma i peschieresi de-vono essere consapevoli dellanostra voglia di cambiamento:ricostruire, risolvendo quelleproblematiche irrisolte».«Bisogna ritrovarsi in un pro-getto politico – ha dichiaratoLeonardo Grosso (Lega)-senza partire da un nome».Sull'argomento si esprimeanche Franco Lucente, cordi-natore provinciale di Fratellid’Italia: «L’alleanza nascedall'obiettivo numero uno,

Stefania Accosa

Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Itali «uniti nell'interesse dei cittadini»»

Da sinistra: Riccardo Pase e Leonoardo Grosso (Lega); Giusy Gersi (F.I.); Franco Lucente (FDI-AN)

La coalizione di centrodestra firma“Un patto per Peschiera”

PESCHIERA BORROMEO

Gatti abbandona il centrodestra e ufficia-lizza il suo ingresso in Peschiera Riparte

Si scaldano i motori, per laprossima campagna elet-torale, Chiara Gatti, 28 an-ni, residente nella frazio-ne di San Bovio, ha decisodi ufficializzare il suo in-gresso in Peschiera Ripar-te dando continuità al-l’azione politica condivisanegli ultimi mesi del Consi-glio comunale. «Fin dal pri-mo istante in cui PeschieraRiparte ha fatto la suacomparsa in Consiglio co-munale - ha dichiarato -grandissimi sono stati col-laborazione e dialogo. Hosubito riscontrato nei rap-presentanti di tale gruppole stesse motivazioni per lequali avevo deciso di can-didarmi nel 2014: il deside-rio di mettersi in gioco peril bene comune, risponden-

do ai bisogni concreti deicittadini senza dover sotto-stare alle ristrette logichedella politica fatta dai par-titi. In vista delle prossimeelezioni è per me quindinaturale oltre che motivodi orgoglio, entrare a farparte di questa squadra -conclude l’ex esponentedel centrodestra - dellaquale condivido in toto ilmodo pulito e trasparentedi operare». Dopo l’appoggio degli exassessori Danilo Perotti,Caterina Molinari e MarcoRighini, quella di Gatti èun’altra adesione impor-tante, per San Bovio e perPeschiera, in linea con ilrinnovamento e i valoriche caratterizzano questanuova compagine.

MELEGNANO

n. 2 - 27 gennaio 20166 Cronaca 7 GIORNI - [email protected]

Il parcheggio dove è avvenuto lo scippo

scendo a fuggire senzanemmeno che qualcunoprovasse a fermarli o rin-correrli. Ci si chiede comesia possibile che una donna,aggredita da due uomini allaluce del sole, gridando aiu-to, non sia riuscita a suscita-re un qualsiasi intervento daparte delle altre personeche si trovavano nel par-cheggio stesso o all'esternodel supermercato terminatala spesa. Nessuno, all'infuoridella vittima, ha visto o sen-tito nulla, ed è stata lei stes-sa a chiamare le Forze del-l’ordine dando l’allarme. Lericerche dei ladri in questio-ne sono tuttora in corso, e ladonna ha già provveduto a

sostituire la serratura dellapropria abitazione, ma lapreoccupazione risiede so-prattutto sul destino di queidocumenti importanti che sitrovavano nella borsa; perquesto ha già provveduto asetacciare tutti i cestini del-la zona qualora i malviventise ne fossero liberati e lan-cia un appello: chiunque do-vesse trovare documenti re-lativi all’I.C.S De André divia Goldoni 1, è pregato dicontattare il seguente nu-mero, 025470-527/172. Lasicurezza intanto a Peschie-ra è divenuta sempre piùutopia, sia all'interno dellapropria abitazione, sia tra levie della città e a qualsiasi

ora, persino in pieno giorno.Se poi si aggiunge al costan-te incremento della crimina-lità, un’altrettanta dilagantediminuzione della solida-rietà a favore dell’omertà edel disinteresse, la situazio-ne non potrà che aggravarsi.In quanto cittadini facciamoparte di una comunità, cheimplica una partecipazionecondivisa e un reciproco so-stegno in ogni situazionedella quotidianità: per que-sto si auspica che qualoradovesse ricapitare un atto didelinquenza simile, ogni cit-tadino potrà contare sul-l'aiuto e la protezione di co-lui che gli si troverà accanto.

APeschiera Borromeoi malviventi non siaccontentano più, e

dopo i numerosi colpi messia segno in ville e apparta-menti, ora avvengono anchegli scippi. È quanto accadutosabato alle ore 12.30 aun’insegnante dell’I.C.S. DeAndré di Bettola, mentre sitrovava nel parcheggio sitotra via Aldo Moro e via dellaLiberazione. È stata avvici-nata da due uomini sullacinquantina, che le hannostrappato di dosso la borsacontenente soldi, chiavi dicasa, cellulare, e importantidocumenti relativi alle iscri-zioni alla scuole elementareFabrizio de André. Appenadopo essersi appropriati del-la borsa, i due scippatori so-no entrati in un auto, fug-gendo in direzione San Do-nato Milanese, proprio doverisulterebbe l’ultima traccia-tura del cellulare. Ad agiresarebbero state almeno trepersone, ovvero i due uomi-ni di mezza età e un altrocomplice che li attendeva inautomobile. A colpire è so-prattutto l’orario in cui si èverificato lo scippo, ovveroin pieno giorno, quando ilparcheggio è ampiamentefrequentato, e in una zonamolto trafficata. Le urla di al-larme dell’insegnante appe-na scippata, non sono peròriuscite a richiamare l’atten-zione dei presenti. I malvi-venti hanno così agito nel-l'indifferenza generale, riu-

Stefania Accosa

Un’insegnante è stata rapinata nel parcheggio davanti alla Coop

Peschiera: dopo i furti nelle abitazioni,ora anche gli scippi in pieno giorno

PESCHIERA BORROMEO

Banda di scassinatori fa razzia di attrezzature di lavoro in pieno giornoInsieme ai furti negli appar-tamenti, agli scippi e alletruffe agli anziani, un nuo-vo fenomeno criminalesembra interessare il terri-torio di Peschiera Borro-meo. Mercoledì 20 genna-io, verso le ore 12,30, aMezzate, ignoti criminalihanno asportato attrezza-ture di lavoro dal furgone diuna ditta di giardinaggio,durante la pausa pranzo.Il fatto è successo in viaMiglioli, una soffiatrice èstata rubata. L’attrezzo era

chiuso in cabina, i ladri han-no spaccato il finestrino esenza che nessuno se neaccorgesse hanno asporta-to lo strumento del valoredi circa 500 Euro. «Non è laprima volta che succede -dichiara uno dei giardinieriderubati - dal furgone cihanno già rubato una mo-tofalciatrice da 3.000 Euro,e numerosi attrezzi. Ormai– conclude l’artigiano – nonandiamo neanche più a de-nunciare i furti, ci siamorassegnati»

Si progettano i lavori per ridare luce all'ex bar-tabaccheria JollyMelegnano- A quasi due an-ni di distanza dall'incendioche devastò il bar tabacche-ria Jolly, si incomincia a pen-sare al rifacimento dell’edi-ficio. Il 20 Febbraio 2014 lapalazzina sita all'angolo traVia Castellini e Via XXIIIMarzo fu resa inagibile dallefiamme, in seguito ad alcuniindagini il fatto fu cataloga-to come doloso. A dovertrasferirsi furono, non solo iltabacchi, ma anche gli studimedici che si trovavano alsecondo piano e una mer-ceria il cui negozio si trova-va nell'edificio accanto. Perdue anni l’edificio è stato

quasi del tutto abbandona-to a sé stesso, nonostante lelamentele dei negoziantidella zona che dovevanoconvivere con quella visio-ne. Si è iniziato solamenteora a pensare ai lavori di ri-qualificazione dell’edificioche, oltretutto, si trova inuna delle vie che colleganoal centro della città. Perquesti motivi, ridare luce al-la palazzina in questione fa-rà in modo di eliminare quelsenso di degrado con cui,da anni, devono fare i contitutte quelle persone cheogni giorno transitano nellazona.

n. 2 - 27 gennaio 20168 Cronaca 7 GIORNI - [email protected]

La tanto attesa bretelladi collegamento tra laSp 39 Cerca e la Sp 40

Binasca, che figura tra leopere connesse alla realizza-zione della Tangenzialeesterna di Milano, compie unpasso fondamentale verso ilcompletamento e l’aperturadefinitiva al traffico. Nellamattinata di martedì 19 gen-naio, infatti, ben venticinquetir, complessivamente carichidi 100 tonnellate tra sabbia epietre, sono stati impegnatinel collaudo del viadotto asette campate che scavalca ilfiume Lambro e il canale Re-defossi nei pressi della ro-tonda sulla via Emilia, a Me-legnano. Il manufatto, ulti-mato in meno di un anno dilavori dal Consorzio LambroScarl, con i suoi 800 metri disviluppo costituisce di fatto ilfulcro del nuovo collegamen-to stradale (1,7 chilometri)tra Cerca e Binasca. Il futuri-stico ponte in acciaio Corten,progettato dall’ingegner Pie-rangelo Pistoletti, ha supera-to “a pieni voti” lo stress-testcui è stato sottoposto dalle9.00 alle 16.00 in vista del-l’ormai imminente aperturaal traffico dell’arteria a per-correnza gratuita che si pro-pone come taglia-code. Conquesto passaggio è iniziatoufficialmente il conto alla ro-vescia verso l’entrata in eser-cizio entro marzo della con-nessione tra le Provinciali 39e 40, attesa da decenni daipendolari e giudicata decisi-

Redazione

I mezzi carichi di ghiaia hanno collaudato il ponte sul Lambro e Redefossi

I tir impegnati nello stress-test Tutte le foto provengono dalla pagina Facebook istituzionale del Comune di Melegnano

Venticinque tir sul viadotto: la bretellaCerca-Binasca supera lo stress test

va per fluidificare la mobilitàordinaria nel quadrante piùcongestionato del territoriointeressato dalla Teem. Lostress-test, cui ha assistitoanche il sindaco di Melegna-no, Vito Bellomo, ha ricalca-to in tutto e per tutto le fasidi quello avvenuto per il Via-dotto Lambro, il ponte inge-gneristicamente più com-plesso da realizzare dell’inte-ro tracciato autostradale diA58-Teem. Coordinati dal re-sponsabile della produzionedi Lambro Scarl, MassimoZullo, gli autisti dei 25 tirhanno percorso varie volte ilviadotto Cerca-Binasca, or-mai interamente asfaltato,arrestando i mezzi pesanti in

postazioni di sosta all’altezzadi appositi sensori, conl’obiettivo di valutare l’effet-to esercitato sulle campateda un carico così imponente.Le rilevazioni sono poi stateanalizzate in diretta attraver-so i computer dell’equipe delprofessor Carmelo Gentiledel Politecnico di Milano. «Ilcollaudo statico deve con-templare situazioni-limite,come la concentrazione didieci-dodici autotreni nelraggio di pochi metri, prati-camente impossibili da ri-scontrare dopo l’entrata inesercizio della struttura mo-nitorata – ha spiegato il pro-fessor Gentile -. Considero leprime risultanze dell’odierna

prova di resistenza tanto po-sitive da poter essere defini-te superiori alle aspettativedella vigilia». «Con questocollaudo – ha commentato ilprimo cittadino melegnane-se, Vito Bellomo, - siamo fi-nalmente arrivati al countdown che ci porta verso l’im-minente apertura al trafficodel nuovo collegamento stra-dale che risolverà il proble-ma del traffico di attraversa-mento nella nostra città,un’opera che Melegnano staaspettando da almeno cin-quant’anni. Auspico che en-tro i primi quindici giorni dimarzo si possa arrivare al-l’inaugurazione di questa in-frastruttura».

SAN DONATO MILANESE

Ritrovato vivo il cane dell'escursionista sandonatese deceduto sulla PresolanaNello stesso giorno in cui aSan Donato venivano cele-brati i funerali del suo pa-drone, l’ingegnere Eni di 56anni P.B., è stato ritrovatoTexas, il cane scomparso as-sieme all’uomo sulla Preso-lana (Bg). Nella tragica gior-nata di domenica 17 genna-io, assieme a un gruppo diamici e al fido compagno aquattro zampe, P.B. era par-tito per una escursione sullevette bergamasche quando,

a causa di un lastrone ghiac-ciato, è scivolato inesorabil-mente in un canalone, preci-pitando per diverse decinedi metri. In quello stessoistante era scomparso conlui anche Texas, l’affezionatopastore tedesco femmina dicinque anni, e per 48 ore si ètemuto anche per la sua sor-te. Nella giornata di martedì19 gennaio, però, una squa-dra della VI delegazioneOrobica del Soccorso Alpino

è riuscita a rintracciare l’ani-male, proprio mentre nellaparrocchia di Sant’Enrico aSan Donato la città tributaval’ultimo saluto al suo padro-ne. In base ad alcune testi-monianze, pare che Texasfosse rimasto a vegliare sulcorpo del padrone sino al-l’arrivo dei soccorsi ma,quando l’elicottero del 118si è avvicinato per recupera-re il corpo del 56enne ormaisenza vita, era fuggito senza

che nessuno fosse in gradodi prenderlo. L’animale è so-pravvissuto per due giornipraticamente senza cibo,riuscendo a resistere a tem-perature estremamente rigi-de, finché una squadra di re-cupero è riuscita a indivi-duarlo e ad avvicinarlo. Conil delegato della VI Orobica,Elia Ranza, erano presentianche il comandante dellaForestale di Gromo, LucaGiudici, sua figlia Silvia e il

loro cane Hiro che, essendomaschio, aveva buone pro-babilità di attirare Texas. Einfatti i soccorritori sono riu-

sciti a ottenere la fiducia del-l'animale e a riportarlo allasua famiglia.

MEDIGLIA

Scarichi fognari fuorilegge: finalmente a norma grazie ai lavori di Cap Holding

Dopo Melegnano, San Giu-liano e San Donato, un altroComune del Sudmilano siaggiunge alla lista di quelliche possono godere di scari-chi fognari perfettamente anorma. a Mediglia, infatti, sisono conclusi i lavori delgruppo Cap Holding, il colos-so che si occupa della reteidrica e fognaria per la mag-gior parte dei Comuni delterritorio, che ha investitoben 2,5mln di euro per risol-vere tutte le criticità ancoraesistenti. Nello specifico, gliinterventi hanno permessodi collegare alla fognaturatutto il territorio, facendo inmodo di convogliare verso ildepuratore San Giuliano Esttutti quegli scarichi che an-cora si riversavano nei corsid’acqua. Una volta ripulite,le acque vengono poi resti-tuite ai fiumi. «Grazie all’im-pegno di Cap e alla proficuacollaborazione con il nostroufficio tecnico – hanno com-mentato Paolo Bianchi eGianni Fabiano, rispettiva-mente sindaco e assessoreai Lavori Pubblici – è stata

evitata la maxi sanzionedell’Unione Europea. Siamoorgogliosi di aver assicuratoa Mediglia e ai suoi cittadiniun’opera all’avanguardia,che inciderà notevolmentein termini di salute ambien-tale. Un ringraziamento par-ticolare va anche ai medi-gliesi che, compresa l’impor-tanza dei lavori in corso,hanno accettato senza pro-blemi qualche piccolo disa-gio che si è venuto a crea-re». L’intervento più com-plesso nell’ambito degli in-terventi appena conclusi èconsistito nella creazione diuna conduttura della lun-ghezza di circa 700 metriche, partendo dal terminalefognario di cascina Resega,attraversa il Lambro per con-vogliare i liquami verso il de-puratore, garantendo un mi-glioramento delle acque del-la roggia Balbura. Tale collet-tore è stato realizzato con latecnologia del microtunne-ling, che permette di inter-venire in profondità senzabisogno di rompere il mantostradale.

n. 2 - 27 gennaio 201610 Attualità 7 GIORNI - [email protected]

la pentola per la risottata da Guinnes dei Primati

romeo, con iniziative a tema.Nel pomeriggio l’esibizionedei Kartunia, una rock bandmilanese che coinvolgerà ipresenti a cantare e ballarele favolose sigle dei cartonianimati anni 80, farà dasfondo al Concorso per lamaschera più originale. Lagrande attrazione della gior-nata sarà la grande risottatada guinness dei primati. Incollaborazione con la Pro Lo-co di Gallarate. In una maxipadella in acciaio dal diame-

tro di mt. 3,30 e del peso diKg. 520 saranno preparati120 kg di risotto con la luga-niga, il tradizionale piatto diGallarate. Una pentola en-trata il 18 giugno 1998 nelGuinness Mondiale dei Pri-mati quando furono cucina-te cinquemila razioni (tuttemangiate). Alle ore 18.00presso il Piccolo Circo deiSogni di Paride Orfei andràin scena il tradizionale spet-tacolo di Carnevale, chechiude la giornata dedicata

alla festa più irriverentedell’anno. Per sostenere l’ini-ziativa, il comitato ha lancia-to una sottoscrizione a pre-mi; con solo un euro è possi-bile contribuire alla riuscitadella giornata di festa. Il rica-vato della manifestazioneverrà devoluto alla Pro Locodi Peschiera Borromeo a so-stegno dei suoi innumerevoliprogetti. per informazioniTel. 328.03.60.429.

Al Comitato del Car-nevale di PeschieraBorromeo è in via di

definizione il programma perla giornata di sabato13 feb-braio. Non cambia il titolodella manifestazione “Gran-de show di Carnevale”, gran-de spettacolo sarà anchequest’anno. La tradizionalesfilata dei carri allegorici la-scia il posto al “Villaggio delCarnevale”, allestito per l’oc-casione presso il Circolo Aclial Laghetto Azzurro di viaCarducci. Attrazioni, gonfia-bili e giochi per bambini. Adaprire la giornata di festa delsabato grasso ambrosiano,alle ore 11, sarà la corsa noncompetitiva di beneficienzain maschera, “Marcia Allegrain mascherà”, a sostegno deiprogetti di “Charity in TheWorld”, l’Associazione fonda-ta dal runner peschiereseRaffaele Brattoli. La cammi-nata si svolegrà in un circuitoche attraverserà la frazionedi Zeloforamagno. Per infor-mazioni e iscrizioni RaffaeleBrattoli Tel. 348.711.81.52.Durante tutta la giornata disabato, nel parcheggio delRistorante del Laghetto Az-zurro, si svolgerà il mercati-no degli artigiani e dei sapo-ri, organizzato dall’Associa-zione Hobby Idea, informa-zioni per gli espositori: tel.345 5247458 – 3385605475.Nel parco del Laghetto Az-zurro verrà allestita ancheun’area espositiva per le As-sociazioni di Peschiera Bor-

Giulio Carnevale

Al "Villaggio del Carnevale", divertimenti per grandi e piccini

Peschiera, si preparano i festeggiamenti per il Carnevale

PESCHIERA BORROMEO

Uno spettacolo per ricordare le vittimedelle Foibe

Peschiera Borromeo, sabato6 febbraio alle ore 21.00 an-drà in scena uno spettacoloemozionante, dedicato allevittime delle Foibe. “In fon-do a quella fossa” si svolge-rà presso il salone delle con-ferenze al Centro Civico Ca-lipari, in via Rimembranze18. Lo spettacolo teatrale èstato scritto e diretto da Ire-ne Carossia, e a esibirsi saràla Compagnia Stabile, chevedrà la partecipazione del-la stessa Carossia accompa-gnata da Silvano Ilardo.L’appuntamento avrà luogoproprio pochi giorni prima il“giorno del ricordo” dedica-to ai morti nelle foibe, ovve-ro Il 10 febbraio. Dal 1943 al1947 vennero gettati nellecavità carsiche dell’Istriaquasi 10mila italiani, dovetrovarono una morte terri-bile, per ordine del Mare-sciallo Tito. A cadere dentrole foibe ci sono fascisti, cat-tolici, liberaldemocratici,socialisti, uomini di chiesa,donne, anziani e bambini.

La violenza delle truppe titi-ne ha raggiunto il proprioapice nel 1945, quando laJugoslavia occupò Gorizia,Trieste e l’Istria, fu una car-neficina. Il terrore continue-rà dopo il 1947, quandoIstria e Dalmazia vennerocedute alla Jugoslavia comerettificava il trattato di pace:saranno ben 350mila gli ita-liani a ritrovarsi “senza pa-tria” fuggendo da Tito versola nuova linea di confine.Solo una persona riuscirà asopravvivere dopo esserestato gettata in una cavitàcarsica, ed è Graziano Udo-visi, una testimonianza fon-damentale per ricostruirequesta storia di pulizia etni-ca. I ricordi delle foibe stan-no riaffiorando dopo decen-ni di imbarazzante silenzionegazionista, una tragediache merita di essere cono-sciuta e raccontata, perquesto lo spettacolo teatra-le “in fondo a quella fossa”è vivamente consigliato pernon dimenticare.

n. 2 - 27 gennaio 20167 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794 Attualità 11

Fa discutere la propostashock del consigliere deiRadicali Marco Cappato,

che avrebbe proposto la crea-zione di stanze da destinareagli eroinomani. Un’aperturaalla “libertà di drogarsi in am-biente controllato” che stridecon l’incremento preoccu-pante del consumo di eroina,che invece dovrebbe esserecontrastato. In un’intervistaandata in onda su Repubbli-caTv, Marco Cappato ha di-chiarato: «Purtroppo la gentesi droga. Sicuramente non sia-mo più alla situazione di mas-sa degli anni '70, ma i numerida molti anni non diminuisco-no più». La situazione che ve-de un’ampia diffusione dieroinomani si può constatareanche in città quali Melegna-no, che ormai da più di un an-no fa i conti con costanti ritro-vamenti di siringhe, dai parchigiochi ai parcheggi. L’idea deiRadicali è semplice: dato che

Stefania Accosa Milano, torna la proposta scioccantedei Radicali per gli eroinomani

MILANO

Un importante riconosci-mento a livello internaziona-le arriva per la moderna li-nea 5 della metropolitanamilanese, valutata comeesempio vincente da un pun-to di vista degli investimentie del progetto d’impresa. LaLilla è infatti stata eletta"Transport Deal of the Year2015" nell'ambito del PFIAward, il prestigioso eventopromosso dalla rivista spe-cialistica "Project Finance In-ternational Magazine" chepremia le eccellenze mon-diali in ambito finanziario. «Ilriconoscimento – ha com-mentato Pierfrancesco Ma-ran, assessore milanese allaMobilità - valorizza il grandelavoro di squadra del Comu-ne di Milano e delle imprese(Astaldi, Ansaldo STS, HitachiRail Italy -già Ansaldo Breda,ATM S.p.A. e Alstom Ferro-viaria) che ha portato allarealizzazione di un'infrastrut-tura strategica per la mobili-tà sostenibile di Milano. Unrisultato garantito dall'affida-bilità delle imprese che vihanno lavorato e che voglia-mo replicare con la M4,un'altra linea che rivoluzio-

nerà il modo di muoversi incittà per moltissimi milane-si». La metro Lilla, realizzatatra il 2007 e il 2015 su untracciato di 12,8 km e 19 sta-zioni, collega Bignami ParcoNord a San Siro Stadio Me-diaset Premium, garantendo4 interscambi con le lineeesistenti (Lotto M1, GaribaldiM2, Zara M3, DomodossolaFerrovie Nord) e il collega-mento diretto allo stadio. LaM5, su cui oggi viaggianoquotidianamente oltre130.000 passeggeri, consen-te di evitare 15 milioni dispostamenti automobilisticiprivati all'anno. La linea è ge-stita da Atm mentre la Socie-tà concessionaria è Metro 5S.p.A. fino al 2040. «Il rag-giungimento di questo im-portante obiettivo – ha sot-tolineato l'amministratoredelegato di M5, GiovanniD'Alò - è stato reso possibileanche grazie a un finanzia-mento a cui hanno parteci-pato primarie banche italia-ne ed internazionali, nonchéinvestitori istituzionali, attra-verso l'emissione di un pro-ject bond».

osteggiare i tossicodipenden-ti, facendoli desistere dal con-sumo di eroina è difficile, aquesto punto forniamo lorodelle “stanze del buco” dota-te di infermiere e siringhesterilizzate volte ad evitare dicontrattare diverse malattie,tra cui l’Hiv. La paura è che lesuddette stanze protette inco-raggerebbero il consumo didroga invece di contrastarlo.

Una sorta di “incentivazionead assumere eroina” facendoaffidamento sulla legalitàdelle stanze e sulla pulizia del-le stesse, per «ridurre i perico-li per loro e per tutta la popo-lazione». Come per le “casechiuse”, non basta però na-scondere un problema per farsì che questo scompaia, an-che se sono già 74 le “stanzedel buco” in Europa. Marco

Cappato però rassicura:«L'obiettivo è recuperarequeste persone alla società,non certo quello di renderepiù facile la loro dipendenzadalle droghe. I drogati ci sonocomunque, con le stanze delbuco -conclude - non farem-mo altro che toglierli dallastrada, da zone pericolose perloro e non solo, e provare areinserirli».

Importante riconoscimento internazio-nale per la linea 5 della metropolitana

MEDIGLIA

Niente circo per problemi di compatibilità, i circensi pronti a chiedere i danniIl Circo Kodanty minaccia dichiedere i danni al Comunedi Mediglia, dopo lo stop aglispettacoli che dovevano an-dare in scena da oggi a finemese. Volantini pubblicitarigià stampati, manifesti, allac-ciamenti elettrici già effet-tuati, poi la doccia fredda:tutto saltato a pochi giornidall'inaugurazione. Da Bet-tolino di Mediglia ora il circosi è spostato a Carpiano, in

una spazio ben inferiore ri-spetto al precedente. GabrielLombardo, il responsabiledella tournée, a fronte dellespese sostenute e degli spet-tacoli saltati, è pronto a chie-dere i danni al Comune per ilmancato guadagno. A far di-scutere sono le motivazioniche hanno condotto alla ne-gazione delle esibizioni.Quelle ufficiali parlano diquestioni igienico sanitarie

ritenute carenti a seguito deisopralluoghi, eseguiti dallaPolizia locale e dagli organi-smi competenti. Come peròha dichiarato Gabriel Lom-bardo a “Il Cittadino”, il Co-mune avrebbe invece ricevu-to delle “pressioni” esterne:«Il nostro sospetto è che ilComune si sia piegato allepressioni delle associazionianimaliste». Il Sindaco PaoloBianchi ha però negato che

alla base del diniego vi sianole associazioni animaliste,semplicemente l’area delparcheggio a Bettolino non èstata definita “idonea” adospitare il circo. Sicuramentequesta è una fase storica dif-ficile per i circensi, che af-frontano costantemente stope divieti da diversi Comuni,l’ultimo in ordine di tempo èstato Melegnano due setti-mane fa.

I Radicali vorrebbero creare in città delle apposite stanze “del buco”

n. 2 - 27 gennaio 201612 Attualità 7 GIORNI - [email protected]

Profughi in Stazione Centrale

quelli già seguiti da tempo dalComune. Delle famiglie, tutteresidenti a Milano, si sa chesono composte da personetra i 30 e i 50 anni, per lo piùcon figli in età scolare, resi-denti in varie zone della città.Tra loro tre famiglie sono diorigine straniera. Ciascun nu-cleo riceverà un contributo di350 euro al mese per le spesedi vitto e alloggio dell’ospite(un costo giornaliero di circa11 euro al giorno, contro i 35per l’accoglienza in struttura).Si partirà con i primi 5 rifugiati

all’inizio del mese di febbraio.A breve lo stesso modello sa-rà realizzato dal Comune an-che nel caso di sfrattati percui si individueranno famigliedisposte all’accoglienza. «Peranni i rappresentanti della Le-ga Nord, di fronte alle richie-ste d’accoglienza poste dal-l’emergenza profughi alla cit-tà, hanno risposto “ospitatelia casa vostra” - ha dichiaratol’assessore alle Politiche so-ciali, Pierfrancesco Majorino -. Oggi siamo felici di annun-ciare che ci sono già quaranta

famiglie milanesi davvero di-sposte ad ospitare i rifugiati acasa propria». Ma proprio laLega, per bocca del presiden-te di Regione Lombardia, Ro-berto Maroni, ha definito “unflop” questa iniziativa del Co-mune di Milano. «Quante fa-miglie ci sono a Milano – hacommentato Maroni - ? Dicia-mo 400.000, per fare cifratonda. Sarebbe stato un flopanche se a rispondere fosserostate 4.000, ma addiritturasono state solo 40. Il risultatoè evidente».

Quaranta famiglie mi-lanesi hanno conse-gnato la candidatura

ad ospitare nella propria casaun rifugiato, titolare di prote-zione internazionale, per unperiodo di circa sei mesi. Èquesto l’esito del bando,aperto dal Comune di Milanoil 30 dicembre 2015 e chiusonei giorni scorsi, per la realiz-zazione di una rete di famigliedisponibili a partecipare alnuovo progetto di ospitalitàapprovato e finanziato dal Mi-nistero dell’Interno, attraver-so il Fondo nazionale per lepolitiche e i servizi dell’asilo. Ilpiano di accoglienza si svolgecon risorse statali vincolatenell’ambito del Sistema diprotezione per richiedenti asi-lo e rifugiati (Sprar) cui il Co-mune aderisce dal 2001. Neiprossimi giorni avverrà l’aper-tura delle buste e la valutazio-ne delle candidature da partedi una commissione specialeche indicherà i beneficiari tra

Redazione

Chiuso il bando di palazzo Marino, prevede un rimborso per vitto e alloggio

Milano: sono 40 le famiglie prontead ospitare a casa un rifugiato

PAULLO

Con una fotocamera la Polizia locale“pizzica” i cittadini incivili

A Paullo la Polizia localepuò affidarsi a due occhi inpiù, quelli di una fotocame-ra nascosta, che ha per-messo di cogliere in fla-grante i cittadini “incivili”.Sono cinque infatti i paulle-si scoperti mentre buttava-no i propri rifiuti domesticinei cestini pubblici della cit-tà, che venivano così riem-piti a dismisura di sacchetti.La sanzione è di 50 euro,ma qualora dovessero es-sere ripresi nuovamente,sarebbero costretti a paga-re l’importo massimo dellamulta, pari a 500 euro, do-vuta alla recidività del fat-to. La fotocamera distribui-ta a rotazione in zone stra-tegiche, riprendeva alcunicestini che da tempo eranostati presi di mira dai “fur-betti”. La fotocamera, cheha un’autonomia di ben unmese, si attiva automatica-mente grazie al sensore di

movimento, scattando dueimmagini al secondo, sia digiorno che di notte. Grazieal supporto tecnologico gliagenti hanno potuto sco-prire chi si liberava dei rifiu-ti casalinghi di ogni genere,spesso abbandonandoli al-la base dei cestini qualoraquesti risultassero già stra-colmi. Il prossimo passo po-trebbe essere quello di uti-lizzare questa fotocameraper i casi più gravi, ovveroper individuare chi crea ve-re e proprie discariche abu-sive in campagna. Paullo faintendere di pensare moltoalla salvaguardia dell’am-biente, anche per questomotivo sono state inaspritele sanzioni nei confrontidell’inquinatore, fino a mil-le euro, i quali si aggiungo-no all’impegno da parte diquest’ultimo, di ripulirel’area danneggiata dal pat-tume.

MELEGNANO

La nutria spaventa i bambini dell’Asilo comunaleA Melegnano i genitori deibambini che frequentano laScuola dell’Infanzia di viaCampania sono preoccupati.Da un mese infatti si aggiranel giardino dell’asilo una nu-tria che impedisce ai propri fi-gli di uscire a giocare, e chepotrebbe entrare nella strut-tura. I 200 bambini possonoattraversare il vialetto solo incompagnia delle educatrici o

dei propri genitori, per la lorosicurezza. Il motivo è da ri-condurre ad alcuni incontriravvicinati tra l’animale e al-cuni dipendenti. Nei dintornidi Melegnano, lungo le stradeè solito scorgere nutrie inve-stite, ma questi animali ulti-mamente si stanno spingen-do fin dentro la città, concen-trandosi principalmente inzona Giardino. Nel frattempo,

nessuno è ancora intervenu-to per catturare finalmente lanutria, che sta costringendo ibambini a rimanere serrati al-l'interno dell’asilo, dove sitengono accuratamente chiu-se tutte le porte che dannosul giardino e sull'esterno. Igenitori, stanchi dell’attesa acui sono sottoposti, si sono ri-volti all’Asl comunicando l’av-vistamento, nonostante la se-

gnalazione sia già stata fatta aPalazzo Broletto un mese fa.Allora furono i responsabilidell’asilo a comunicarlo, mala risposta da parte dell’asses-sore all'ambiente è giunta so-lo recentemente. LorenzoPontiggia avrebbe rassicuratole persone coinvolte, annun-ciando di aver fatto installareuna trappola per catturarel’animale.

Mi è capitato spesso,durante i miei giridi perlustrazione

del territorio a scopo natura-listico, di vedere animali e in-setti che, prima inesistenti,oggi invece invadono le no-stre campagne e i nostri corsid’acqua. Sono le specie alloc-tone o, come spesso vengonochiamate, aliene. Animali evegetali provenienti da altriPaesi anche molto lontani,che vengono introdotti volon-tariamente o involontaria-mente, nei nostri ambienti,causando spesso gravi danniall’ecosistema sostituendosialle specie locali. L’introduzio-ne di specie aliene invasive(cioè con effetto negativo sulterritorio in cui vengono in-trodotte), è considerata la se-conda causa della perdita dibiodiversità su scala mondia-le con gravi ricadute sull’am-biente, sull’agricoltura e sullasalute umana. Spesso infattile specie alloctone invasivecomportano la distruzione,spesso fino alla scomparsa,delle specie autoctone deter-minando dunque un significa-tivo cambiamento nell’ecosi-stema. In origine, lo sposta-mento delle specie era inqualche modo impedito dabarriere naturali quali oceani,catene montuose, deserti ograndi fiumi. Ciò garantivaun’importante difesa dellabiodiversità di interi territori,assicurando così la presenzadi una grande varietà di spe-

cie. Con i forti e prepotentiprocessi globali quali il com-mercio e la mobilità interna-zionale, queste barriere sonostate infrante, aprendo lastrada all’introduzione, spes-so volontaria e altre volte ac-cidentale, di nuove speciecon conseguenti problemati-che non facilmente gestibili.Anche in Italia sono molte lespecie aliene introdotte.Qualche esempio: la nutria(Myocastor coypus), speciealloctona, “simbolo” dellapresenza aliena in centro enord Italia, è oggetto di eradi-cazione e controllo con gab-bie e caccia serale/notturna.Una soluzione che non ha da-to finora grandi risultati. Peraltre specie l’attenzione èpiuttosto scarsa, come adesempio l’invasione dei no-stri corsi d’acqua da parte delgambero rosso della Louisia-na (Procambarus clarkii). Ori-ginario degli Stati Uniti cen-tro-meridionali e del Messiconord-occidentale, fu introdot-to nel 1989 in Piemonte e inToscana. La sua presenza stacausando non pochi danni,poiché colonizza facilmentequalsiasi tipo di ambiente ac-quatico e avendo un’alimen-tazione generalista, preda ditutto (invertebrati, anfibi epesci). E’ dannoso anche perla salute di coloro che se nealimentano, poiché accumulanell’organismo metalli pesan-ti e tossine presenti nelle rog-ge non propriamente pulite,

ed è veicolo di malattie infet-tive. Lo scoiattolo grigio(Sciurus carolinensis), prove-niente dall’America del Nord(Carolina), inizialmente in In-ghilterra, si è espanso rapida-mente in tutta Europa. Trovasimpatia nelle persone, so-prattutto tra i bambini. Stamettendo a rischio la vita delnostro scoiattolo rosso. Ilpunteruolo rosso (Rhyncho-phorus ferrugineus), coleotte-ro originario dell’Asia, mici-diale parassita di molte spe-cie di palme, ne determina lamoria, specialmente in Sicilia.Il tarlo asiatico (Anoplophorachinensis), coleottero xilofagocon lunghe antenne, origina-rio della Cina, Korea e Giap-pone, la cui larva bucherellala base di molte piante latifo-glie, fino a farle schiantare. LaZanzara tigre (Aedes albopic-tus) originaria del sud-estasiatico, che tutti conosciamoper la sua puntura, vistosa-mente tigrata di bianco e ne-ro; a differenza di altre specieindigene europee, la zanzaratigre è attiva durante il gior-no. Il cinipide o vespa del ca-stagno (Drycosmus kuriphi-lus), imenottero fitofago ori-ginario dell’est asiatico, stafalcidiando i castagni di mez-za Europa. La vongola giap-ponese (Anodonta woodia-na) grossa bivalve di cm20x15x8 originaria dell’Asiaorientale, vive in acque dolcied è predata dagli aironi. LaFalena orientale (Samia cyn-

thia) o Bombice dell’ailanto,grossa farfalla originaria dell’estremo oriente, importata inEuropa per la produzione del-la seta, poi dimostratasi discarso valore commerciale;ha avuto un forte impatto conl’introduzione dell’Ailanto,pianta nutrice del bruco chesi ciba delle sue foglie. E poi cisono le piante, spesso cosìbelle nei nostri giardini di ca-sa o in ambiente naturale, co-sì invasive da occupare tuttolo spazio e soffocare le altrespecie; ogni anno gli studi e lericerche per cercare di porrerimedio a tale invasione au-mentano, grazie a pochi vo-lonterosi ricercatori, anche senon ancora a sufficienza. Al-cuni esempi: la quercia rossaamericana; il ciliegio tardivo;la zucchina americana; il lup-polo giapponese; l’ailanto lecui radici causano ingentidanni ai manufatti antropici;l’ambrosia il cui polline è al-lergenico; la buddleia che co-lonizza le aree dismesse; laPalma cinese; la robinia or-mai naturalizzata; lo stramo-nio che è velenoso; il fior diloto invasivo sui laghi; la vitecanadese; il caprifoglio giap-ponese; il Gelso da carta;l’Olmo cigliato; il Luppolo delGiappone; il Noce nero.L’elenco è lungo, in Italia, di-ventata ormai terra di conqui-sta, sono più di 1500 le speciealiene tra animali e vegetali, epurtroppo il numero è in au-mento.

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Specie alloctone, un serio pericolo nei nostri territori

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ca Torna al De Sica “Un paio d’ali”, la commediamusicale con numeri da record

A quasi sessant’anni dalla prima messa in scena, ilteatro De Sica ripropone a grande richiesta, dopo i“sold out” di dicembre, una replica della comme-dia musicale “Un paio d’ali”. Sabato 30 Gennaio2016, ore 21. «Un successo strepitoso – commentaAntonio Ricchiuti, attore e regista - che alla vigiliadegli spettacoli di dicembre, non ci aspettavamo.Lo spettacolo piace e diverte. Abbiamo così messoin scena una nuova replica per accontentare le nu-merose richieste». Sabato sono attese come ospitianche le figlie di Gorni Kramer autore apprezzatodi molti motivi diventati famosi come “Pippo nonlo sa”, “Crapa Pelada”, “Il Tango delle Capinere” emolti altri. 125 persone sul palco, tra professionistie appassionati delle scuole di Teatro di Peschiera eOpera, racconteranno una storia romantica, in cuiun timido professore vessato dalla quotidianità euna ragazza che sogna di fare l’attrice, si aiuteran-no a lasciare da parte le proprie convinzioni e a vo-lare verso la felicità. Perché “ogni uomo ha le sueali” ed “è fatto per volar”, come dice una delle can-zoni dello spettacolo firmato da Garinei e Giovan-nini alla fine degli anni ’50, quando “poveri mabelli” era il leitmotive delle storie a lieto fine. I dueautori si incontrarono lavorando come giornalisti alCorriere dello Sport e divennero una delle coppiepiù prolifiche della commedia leggera italiana, scri-vendo 49 opere, tra cui “Attanasio cavallo vanesio”(1952), “Alleluja brava gente” (1970), “Aggiungi unposto a tavola” (1974) e “Se il tempo fosse un gam-bero” (1986). Negli anni scorsi, quest’ultimo copio-ne è stato portato in scena da Antonio Ricchiutiche ha anche lavorato per diversi anni proprio conPietro Garinei. Per questa edizione di “Un paiod’ali”, il De Sica ha ricevuto gli spartiti originali di-rettamente dalla biblioteca di Mantova dove sonoconservate le opere del compositore della musica,Gorni Kramer, le cui figlie hanno annunciato la loropartecipazione all’evento peschierese. MaurizioMicheli, protagonista dell’edizione di “Un paiod’Ali” del 1997 (assieme a Sabrina Ferilli e MaurizioMattioli) e in scena al Teatro Franco Parenti di Mi-lano con il “Mi voleva Strehler”, parteciperà allaprova generale del De Sica, per dare gli ultimi con-sigli. Appuntamento quindi al fine settima, quando“ognuno appena si risveglierà, felice sarà e spen-derà sti quattro soldi de felicità” [Canzone “Do-menica è sempre domenica” tratta da “Un paiod’ali”]

Sabato 30 Gennaio ore 21, Antonio Ricchiuti e Sara Campana protagonisti del recital

“Stasera sono fico”, Max Caval-lari in scena al Teatro De Sica

Arriva un altro appuntamento da non perdere al Cinema tea-tro De Sica, sabato 13 Febbraio alle ore 21 è in programmaStasera sono fico, spettacolo di cabaret di Max Cavallariscritto in collaborazione con Vincenzo Savino e Marco DelConte, con la regia di Dino Pecorella. Stasera sono fico è ilprimo spettacolo che Max Cavallari porta in scena, dopotanti anni, senza il collega Bruno Arena. Max ripropone i per-sonaggi più apprezzati dal pubblico: la signora Olga, Orfeo, ilcow-boy Jeff , il pescivendolo, il venditore porta a porta.

Lo spettacolo è in programma per sabato13 Febbraio, aperte le prevendite