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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Luigi Einaudi” Via Vittorio Veneto – 89822 SERRA SAN BRUNO (VV)
Tel. Centralino - Fax 0963/71209 C.M.: VVIS003008 – C.F.: 96013710791 - web: www.iiseinaudi.gov.it - [email protected]
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno Scolastico 2017/2018
Indirizzo: IPSEOA Classe V sez. A
<<La scuola è un luogo di formazione e di educazione… è una comunità di dialogo>>
[Art.1, Statuto delle Studentesse e degli Studenti, D.P.R. n° 249 del 24/6/1998]
1
Il presente Documento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio della classe V sez. A nella seduta
dell’11 Maggio 2018.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE DISCIPLINA FIRMA
Rombolà Domenica Italiano-Storia
Clasadonte Angela Sonja Lingua inglese
Iennarella Teresa Alba Matematica
Vavala' Maria Teresa Scienze motorie
Vecchio Ilario Religione
Salerno Caterina Lingua francese
Reggio Vittoria Scienza degli alimenti
Russo Marco Diritto e tecniche amministrative
Giordano Luigi Lab. Serv. Enogastronomici- settore cucina
Angotti Francesco Lab. Serv. Enogastronomici- settore sala
Giamba Grazia IppolitaLingua tedesca
Serra San Bruno, 11 Maggio 2018
Il Dirigente Scolastico Prof. Antonino CERAVOLO
2
_________________________
INDICE
1. Storia e finalità generali dell’Istituto pag. 4
2. Analisi socio-economica e culturale del comprensorio serrese
2.1 Fenomeno dell’abbandono scolastico, fattori e conseguenze
3. Piano di studi
3.1 Composizione del Consiglio di classe
3.2 Flusso degli studenti nel triennio
4. Presentazione della classe e obiettivi raggiunti
4.1 Credito scolastico
5. Programmazioni del Consiglio di Classe
5.1 Metodi e strategie d’insegnamento
6. Verifica e valutazione
7. Attività programmate e realizzate
8. Attività di alternanza scuola-lavoro
8.1 Riferimenti normativi
8.2 Obiettivi e finalità generali
8.3 Esperienze significative
9. Griglie di valutazione
10. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico
11. Simulazione della terza prova
12. Programmi svolti:
Lingua e letteratura italiana
Storia
Scienza degli alimenti
Diritto e tecniche amministrative
Lingua tedesca
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione
pag. 5
pag. 7
pag. 9
pag. 11
pag. 12
pag. 13
pag. 15
pag. 16
pag. 17
pag. 18
pag. 20
pag. 21
pag. 22
pag. 24
pag. 25
pag. 26
pag. 31
pag. 33
pag. 42
pag. 43
pag. 45
pag. 47
pag. 48
pag. 50
pag. 52
pag. 55
pag. 57
3
Lingua francese
Lingua inglese
Laboratorio servizi enogastronomici- settore cucina
Laboratorio servizi enogastronomici- settore sala
pag. 58
pag. 60
pag. 62
pag. 64
4
1. Storia e finalità generali dell’Istituto
L’Istituto d’Istruzione Superiore “L. Einaudi” di Serra San Bruno legalmente sorge nell’Anno
Scolastico 1997-1998 dalla fusione di due istituzioni scolastiche preesistenti da alcuni decenni: il Liceo
Scientifico “N. Machiavelli” e l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “L. Einaudi”. Primo
preside dell’Istituto è stato il Prof. Francesco SCOPACASA. L’accorpamento tra i due Istituti dà vita, nel
territorio serrese, a un polo scolastico di secondaria di secondo grado di notevole rilevanza, con un bacino
d’utenza che abbraccia 14 comuni montani e collinari.
In seguito, nell’anno scolastico 2001/2002, viene inaugurato l’IPSSAR Istituto Professionale
Alberghiero e per la Ristorazione, che completa l’offerta formativa Liceale e Tecnica dell’Istituto “L.
Einaudi” con un indirizzo dell’ordine professionale.
La sede centrale di Serra San Bruno è dotata di tre edifici ubicati nella medesima area, uno tra
questi è il primo stabile di edilizia scolastica finanziato dalla (all’epoca neonata) provincia di Vibo
Valentia. Un altro plesso ospita la sezione staccata di Acquaro, originariamente sede di un Istituto Tecnico
Commerciale e dopo di un Istituto Alberghiero.
La facoltà di ottimizzare e razionalizzare le infrastrutture ha consentito al giovane Istituto di
progettare e realizzare, nel corso del tempo, un polo scolastico moderno e competitivo, dotato di
diversi laboratori e con una biblioteca (dedicata nel 2009 allo scrittore Sharo GAMBINO) che custodisce
una significativa dotazione libraria.
Oggi il complesso scolastico “Luigi Einaudi” è un vero baluardo del territorio, una scuola aperta
a tutti e, soprattutto, a chi vuole crescere come uomo e come cittadino proiettato verso la formazione
permanente (lifelong Learning). Formare e orientare i propri allievi attraverso la qualità, l’integrazione e
la varietà dei servizi, anche in relazione alle figure professionali richieste dal mercato del lavoro sempre
più esigente e competitivo, è stato sin dagli esordi il motto che ha fatto crescere l’Istituto, in particolare
per quanto attiene i corsi degli Indirizzi AFM - Tecnici Amministrazione Finanza e Marketing (ex Istituto
Tecnico Commerciale), CAT - Costruzione Ambiente e Territorio (ex Istituto Tecnico per Geometri) e
IPSEOA – Istituto Professionale per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (ex IPSSAR
Istituto Professionale Alberghiero e per la Ristorazione).
La Scuola continua a guardare verso queste finalità:
favorire la crescita della persona, secondo i principi della Costituzione;
fornire saperi diffusi in un’ottica trasversale;
educare all’alterità e all’intercultura;
promuovere il successo scolastico attraverso l’implementazione degli interessi e la valorizzazione delle doti.
5
2. Analisi socio-economica e culturale del comprensorio serrese
La popolazione studentesca che frequenta l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “L. Einaudi” di
Serra San Bruno proviene, in misura significativa, dai paesi del circondario.
Gli alunni pendolari, quotidianamente, raggiungono dai luoghi della loro abituale dimora la predetta
sede scolastica, fruendo dei pochi mezzi di trasporto pubblico impiegati a tale scopo, non disdegnando,
tuttavia, di servirsi, anche per motivi di natura economica, di vari mezzi di fortuna ed occasionali.
Il territorio serrese, sotto il profilo economico, è caratterizzato da una certa povertà, determinata
sia dall’assenza di un grande polmone industriale che provveda a dare lavoro alla stessa sia dal forte
calo produttivo subìto dall’agricoltura e dalla zootecnica, attività che, in un passato recente, sono state
piuttosto fiorenti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che le varie forme di artigianato tipico del
comprensorio, che spaziavano dalla lavorazione artistica del legno a quella della pietra e del ferro, sono
oggi pressoché scomparse e le stesse iniziative turistiche, legate al patrimonio storico e naturale del
territorio, sono limitate, al massimo, a un paio di mesi all’anno. A questo punto è d’obbligo, per una
più attenta lettura del territorio, porre l’accento su come questo sia contraddistinto da una particolare
conformazione morfologica ed orogenetica, che lo classificano come ambiente di media montagna, con
tutti i disagi che ne conseguono, senza sottacere, peraltro, come proprio da questa sua natura fisica
possa farsi anche discendere la sua arretratezza economica e sociale. Alla luce di un siffatto quadro
economico abbastanza preoccupante, emerge come sia alto, all’interno della sua popolazione, il tasso
di disoccupazione che colpisce le forze giovani di lavoro e come a queste, se vogliono assicurare a se
stesse e ai propri congiunti più dignitose condizioni di vita, non resti altro da fare che emigrare verso
altre regioni della Penisola o alla volta di Paesi europei e transoceanici, in cerca di una più redditizia
attività lavorativa. Tutto ciò contribuisce a caratterizzare il nostro comprensorio, dal punto di vista
abitativo, come luogo a bassa densità umana. Le rimesse inviate dagli emigrati alle rispettive famiglie non
compensano, in alcun modo, quelle gravi conseguenze che il fenomeno migratorio causa
inevitabilmente all’interno del nucleo familiare disgregato e che sono riscontrabili particolarmente nel
processo di formazione umana dei figli. La mancanza di biblioteche, circoli culturali, cinema, impianti
sportivi pubblici e di altre forme di attività fa sì che ogni onere e responsabilità ricada sulla scuola, che
resta l’unica agenzia educativa (fuori dalle mura domestiche) presente sul territorio. Alla presenza di un
così poco edificante contesto socio-economico, non può destare stupore se la preparazione culturale di non
pochi allievi raggiunge un livello inferiore rispetto a quello medio nazionale. Tali carenze appaiono in
tutta la loro gravità e nudità, allorquando i discenti rivelano diverse difficoltà nelle abilità di base. Si
nota, per esempio, in taluni allievi il forte condizionamento negativo esercitato dall’uso pressoché
6
esclusivo del dialetto, così come non sembrano sempre adeguati i prerequisiti logico-matematici necessari per
un proficuo inserimento nella scuola secondaria di secondo grado.
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2.1 Fenomeno dell’abbandono scolastico, fattori e conseguenze
I fattori che determinano l’insuccesso scolastico sono così complessi, numerosi e interdipendenti,
che risulta alquanto difficile presentarli in modo ordinato ed esauriente. Essi, comunque, si possono
ricondurre a tre grandi aree:
cause extrascolastiche, riconducibili ai forti condizionamenti socio-economici e culturali, che l’ambiente sociale o familiare di provenienza è capace di esercitare sugli allievi. Gli alunni, talvolta, non riescono a raggiungere il successo formativo e sono costretti ad abbandonare la scuola perché provengono da famiglie che versano in difficoltà finanziaria e che, oltre a non seguirli nella loro attività scolastica, intendono servirsene per impiegarli nell’esecuzione di lavori utili al nucleo familiare di appartenenza.
Cause connesse all’organizzazione scolastica, riconducibili a strutture edilizie carenti e alla mancanza di supporti di vario genere, come palestre, biblioteche, spazi da adibire ad attività integrative, ecc. hanno sicuramente un ruolo nel condizionare la frequenza scolastica e nel rendere difficoltoso l’inserimento degli alunni.
Cause legate alla particolare natura psicologica dell’allievo (delusione dell’aspettativa), al suo metodo di studio, alla sua area relazionale, ovvero ai rapporti che è capace di instaurare in famiglia, con gli amici, con lo sport o con altre attività sociali praticate nel tempo libero.
Le cause dell’insuccesso scolastico sono, dunque, molte e coinvolgono una miriade di fattori. Non c’è
dubbio che la scuola ha una sua precisa e diretta responsabilità nel contenere o attenuare questo fenomeno
e che deve svolgere un ruolo di decondizionamento, mettendo in atto opportune strategie con le quali
interrompere e non alimentare i meccanismi di emarginazione. Non si tratta di cercare soluzioni definitive,
che, certamente, non esistono, ma di elaborare progetti d’intervento immediato ed efficace contro quei
processi che tendono a emarginare chi è già svantaggiato. Ecco perché occorre applicare il principio
della discriminazione positiva, dando di più a chi ha di meno.
La scuola secondaria deve compiere un serio sforzo di riflessione sul proprio modo di porsi nei
confronti degli alunni svantaggiati, modificando la propria rigidità e introducendo misure compensative:
accertare le competenze in ingresso mediante la somministrazione di test agli allievi iscritti alle prime classi e, ove necessario, organizzare corsi di potenziamento delle competenze stesse;
prolungare il tempo scolastico, tenendo conto che gli alunni, che provengono da ambiente culturalmente svantaggiati, possono ricevere stimoli dalla frequenza più lunga della scuola di quanti ne ricevano dall’ambiente familiare;
prevedere tempi di lezione frontale e tempi di interventi individualizzati;
organizzare attività di gruppi di alunni;
organizzare iniziative integrative;
organizzare iniziative ricreative;
8
organizzare visite guidate;
creare attività per gruppi anche di classi diverse;
attuare corsi di sostegno.
D’altra parte, un sistema scolastico che si limiti a espellere dal processo formativo gli alunni che
rimangono al di sotto di determinati livelli di profitto e che non preveda continui e mirati interventi di
recupero, non può considerarsi democratico e, in fondo, viene meno alle sue specifiche finalità educative.
La dispersione scolastica, che non consiste soltanto in abbandoni ed evasioni, ma che riguarda anche
altri aspetti che originano disagio nella scuola, come ripetenze, frequenze irregolari, interruzioni, ritardi rispetto
all’età, costituisce, nelle scuole secondarie di II grado, una piaga sociale dalle dimensioni più ampie e
drammatiche di quanto l’opinione pubblica possa pensare, con sviluppi considerevoli in termini di domanda
di lavoro non qualificato e con conseguente marginalità sociale, che, a sua volta, genera una serie di
pericoli.
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3. Piano di studi
QUADRO ORARIO
DISCIPLINE Insegnamenti Generali
Primo biennio Secondo biennio Quinto anno 1^
anno2^ anno
3^ anno 4^ anno
Lingua e letteratura Italiana
132 132 132 132 132
Storia 66 66 66 66 66
Lingua Inglese 99 99 99 99 99
Diritto ed economia 66 66 - - -
Matematica 132 132 99 99 99
Scienze integrate 66 66 - - -
Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66
Religione (per chi si avvale) 33 33 33 33 33
Totale ore 660 660 495 495 495
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561
Totale ore annue 1056 1056 1056 1056 1056
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
DISCIPLINE Discipline di indirizzo
Primo biennio Secondo biennio Quinto anno 1^
anno2^ anno
3^ anno 4^ anno
Scienze integrate (Fisica) 66 - - - -
Scienze integrate (Chimica) - 66 - - -
Scienze degli Alimenti 66 66 - - -
Laboratorio dei servizi enogastronomici settore sala e vendita
66 66 - - -
Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina 66 66 - - -
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
66 66 - - -
Scienze motorie e sportive 66 66 - - -
2^ Lingua Straniera 66 66 99 99 99
Ore totali 462 462 99 99 99
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ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA”
DISCIPLINE Discipline di indirizzo
Primo biennio Secondo biennio Quinto anno 1^
anno2^ anno
3^ anno 4^ anno
Scienze e cultura dell’alimentazione
- - 132 99 99
Di cui in compresenza - - 66
Diritto e tecnica della struttura ricettiva
- - 132 165 165
Laboratorio dei servizi enogastronomici settore sala e vendita
- - - 66 66
Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina - - 198 132 132
Ore totali - - 462 363 363
PRESENTAZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE
IL DIPLOMATO È IN GRADO D’INTERVENIRE NELLA VALORIZZAZIONE,
PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE, CONSERVAZIONE E PRESENTAZIONE DEI
PRODOTTI ENOGASTRONOMICI, DI OPERARE NEL SISTEMA PRODUTTIVO
PROMUOVENDO LE TRADIZIONI LOCALI, NAZIONALI ED INTERNAZIONALI, E
INDIVIDUANDO LE NUOVE TENDENZE ENOGASTRONOMICHE, DI CONTROLLARE E
UTILIZZARE GLI ALIMENTI E LE BEVANDE SOTTO IL PROFILO ORGANOLETTICO,
MERCEOLOGICO, CHIMICO-FISICO, NUTRIZIONALE E GASTRONOMICO, DI
PREDISPORRE MENÙ COERENTI CON IL CONTESTO E LE ESIGENZE DELLA
CLIENTELA, ANCHE IN RELAZIONE A SPECIFICHE NECESSITÀ DIETOLOGICHE.
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3.1 Composizione del Consiglio di classe
DOCENTI del C. di C. MATERIA D’INSEGNAMENTO CONTINUITA’
Rombolà Domenica LINGUA E LETTERATURA ITALIANA STORIA
NO
Clasadonte Angela Sonja LINGUA INGLESE SI
Iennarella Teresa Alba MATEMATICA SI
Vavala' Maria Teresa SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SI
Vecchio Ilario RELIGIONE NO
Salerno Caterina LINGUA COMUNITARIA – FRANCESE NO
Reggio Vittoria SCIENZE E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE
SI
Russo Marco DIRITTO E TECNICHE AMM. DELLA STRUTTURA RICETTIVA
NO
Giordano Luigi LABOR.SERV.ENOG.-SETTORE CUCINA NO
Angotti Francesco LABOR.SERV.ENOGASTR.-SETTORE
SALA E VENDITA
NO
Giamba Grazia Ippolita LINGUA COMUNITARIA – TEDESCO SI
12
3.2 FLUSSO degli STUDENTI nel TRIENNIO
Nell’a.s. 2017/2018 risultavano iscritti 16 alunni, ma in data 14/10/2017 un’alunna si è trasferta in altra scuola, per cui il gruppo classe risulta composto da 15 alunni.
CLASSE ISCRITTIclasse
PROVENIENZAaltra classe/scuola
PROMOSSI giugno
PROMOSSISosp giudiz.
RESPINTI/RITIRATI
III 20 - 12 4 4
IV 19 3 7 9 3
V 16 1 1
13
4. Presentazione della classe e obiettivi raggiunti
La classe risulta composta da 15 alunni, di cui 13 maschi e 2 femmine.
La struttura della classe è molto eterogenea, di conseguenza, i docenti hanno adoperato
metodi individualizzati, adeguati alle potenzialità di ciascun allievo ed alle specifiche
conoscenze pregresse per raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti. I risultati conseguiti,
soprattutto in vista del raggiungimento di un livello più uniforme di competenze
all’interno della classe, non sono sempre stati soddisfacenti: nel corso del triennio gli
alunni hanno continuato a manifestare differenti gradi di attenzione, di interesse e di
impegno sia per gli argomenti strettamente curriculari, sia per le problematiche varie, di
carattere sociale e ambientale, a cui di volta in volta si sono accostati.
Non tutti gli allievi sono riusciti ad acquisire una razionale capacità organizzativa dello
studio individuale, determinando un rallentamento nello svolgimento dei programmi di
tutte le materie.
Dal punto di vista disciplinare la quasi totalità della classe è sempre stata corretta e
rispettosa delle regole, se si eccettua qualche episodio di eccessiva esuberanza e di
immaturità nella gestione dei rapporti che è stato discusso con gli allievi stessi e gestito
nell’ottica di una necessità correttiva e non meramente punitiva.
Sotto l’aspetto prettamente didattico e culturale, il livello di preparazione raggiunto può
considerarsi positivo, anche se con sfumature alquanto diverse dovute al grado di
apprendimento e di interiorizzazione delle tematiche inerenti alle varie discipline
raggiunto dagli allievi. Un discreto numero di alunni ha raggiunto livelli di competenza
pienamente soddisfacenti; un gruppo più consistente ha conseguito risultati nel complesso
positivi, superando incertezze e carenze nella preparazione iniziale o insicurezze peculiari
relative al carattere.
Dal punto di vista del profitto, la maggior parte degli alunni ha dimostrato un ritmo di
apprendimento lento e discontinuo, per cui nel complesso si è raggiunto un livello medio-
basso, anche se qualche alunno si è distinto, partecipando con impegno alle attività di
ASL organizzate dalla Scuola. Si è cercato durante l’intero corso dell’anno di potenziare
l’attenzione attiva e partecipe in classe, mirante soprattutto al raggiungimento di un livello
di autonomia e di metodologie di approccio disciplinare. Il lavoro in classe ha mirato
all’implemento delle abilità di base degli alunni quanto a comprensione, analisi e
14
individuazione dei nessi concettuali portanti delle varie discipline di studio, ritenendolo
uno strumento categoriale per raggiungere delle finalità più ampie, che escano dal
contesto disciplinare e scolastico propriamente inteso.
La classe ha partecipato regolarmente alle attività laboratoriali previste, nonché alle ore
di stage come si evince dalla relazione redatta dal Prof. responsabile Francesco Angotti.
COGNOME E NOME LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA
COMUNE DI RESIDENZA
Bardari Lorenzo SORIANO 19/02/1998 PIZZONI
Callà Vincenzo Bruno SERRA SAN BRUNO 12/10/1998 SERRA SAN BRUNO
Campese Espedito SERRA SAN BRUNO 01/12/1999 SERRA SAN BRUNO
Cirillo Giuseppe SERRA SAN BRUNO 24/11/1999 FABRIZIA
De Raffele Diego SERRA SAN BRUNO 17/04/1999 SERRA SAN BRUNO
Malvaso Cosimo SERRA SAN BRUNO 16/12/1999 SERRA SAN BRUNO
Mamone Maria Stella SERRA SAN BRUNO 09/05/1999 FABRIZIA
Pisano Simone SORIANO CALABRO 30/09/1999 GEROCARNE
Potrino Giuseppe SERRA SAN BRUNO 15/09/1999 SERRA SAN BRUNO
Pupo Andrea SERRA SAN BRUNO 09/07/1998 SERRA SAN BRUNO
Rachiele Mario Cosmo SERRA SAN BRUNO 28/04/1999 SERRA SAN BRUNO
Tucci Cosimo Nicola CHIARAVALLE CENTRALE 23/11/1999 SPADOLA
Valente Vincenzo SERRA SAN BRUNO 30/11/1999 SERRA SAN BRUNO
Zaffino Francesca SORIANO CALABRO 02/01/2000 SIMBARIO
Zaffino Iacopo Francesco SERRA SAN BRUNO 27/05/1998 SERRA SAN BRUNO
15
4
7
0
0
4.1 Credito scolastico
COGNOME E NOME TERZO ANNO QUARTO ANNO
QUINTO ANNO
Bardari Lorenzo 4 4Callà Vincenzo Bruno 5 4Campese Espedito 4 4Cirillo Giuseppe 4 4De Raffele Diego 7 7Malvaso Cosimo 5 6Mamone Maria Stella 4 4Pisano Simone 4 4Potrino Giuseppe 4 4Pupo Andrea 5 6Rachiele Mario Cosmo 4 4Tucci Cosimo Nicola 4 4Valente Vincenzo 5 5
Zaffino Francesca 4 4
Zaffino Iacopo Francesco 5 4
16
5. Programmazioni del Consiglio di classe
17
5.1 Metodologie e strategie d’insegnamento
METODOLOGIE It
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Lezione frontale X X X X X X
X X
X X X X
Lezione partecipata X X X X X X X X X X X X
Lavoro di gruppo X X X X X X X X X X X X
Discussione guidata X X X X X X X X X X X X
Problem solving X X X X X X X X X X X X
Esercitazioni X X X X X X X X X X X X
SPAZI
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Aula X X X X X X X X X X X X
Lab. Multimediale
Lab. Linguistico
Biblioteca X X
Aula audiovisivi
Palestra X
Laboratorio X X
18
6. Verifiche e valutazione
STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA It
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Interrogazione lunga X X X X X X X X X X X X
Interrogazione breve X X X X X X X X X X X X
Tema o problema X X X
Prod. scritta di testi espositivi o argomentativi
X X X
X X
X X X X
Quesiti a risposta multipla
X X X
X X
X X X X
Quesiti a risposta singola
X X X X
X X
X X
Trattazione sintetica X X X X X X X X X
Progetto X X X
Esercizi X X X X X
nalisi e casi pratici X X X
FATTORI 1 2 3 4 5
Metodo di studio X
Partecipazione all’attività didattica X
Motivazione e impegno rispetto all’attività didattica X
Progressione nell’apprendimento X
Apprendimento obiettivi socio-affettivi trasversali X
19
MEZZI Itali
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Libro di testo X X X X X X X X X X X X
Manuali e codici X
Articoli di giornale X X X X
Fotocopie/dispense X X X X X X X X X X
Sussidi audiovisivi e informatizzati
X X
CD Rom ed altro X X X X X
FATTORI CHE HANNO CONCORSO ALLA VALUTAZIONE (ad ogni fattore è stato attribuito un peso: 1 = minimo,
5 = massimo)
Raggiungimento obiettivi cognitivi trasversali X
Conoscenze, competenze, capacità acquisite X
Raggiungimento obiettivi minimi disciplinari X
Frequenza alle lezioni X
Risultati conseguiti negli IDEI X
Eventuale abbandono di una o più discipline X
20
7. Attività programmate e realizzate
STAGE
Nel profilo professionalizzante dell’indirizzo di studi, è prevista l'effettuazione di un periodo di
stage operativo aziendale da svolgere nel biennio post-qualifica. Si tratta di inserire l'allievo in
realtà lavorativo/produttivo, al fine di verificarne l'attitudine, il portamento, l'interesse, le
capacità.
Nel corso di ciascun periodo di addestramento pratico, lo studente è stato inserito in pieno
nell'attività tipica aziendale, lavorando, con l'assistenza dei tutor (interno ed esterno) su casi
concreti, interfacciandosi altresì con il personale interno all'ambiente di lavoro, conseguendo i
seguenti obiettivi formativi:
Acquisizione di un'immagine reale del mondo produttivo;
Comprensione dell'attività lavorativa dell'azienda;
Verifica della congruenza tra apprendimento scolastico e realtà aziendale;
Sperimentazione ed ampliamento delle conoscenze e abilità acquisite durante il corso;
Stimolo a svolgere le mansioni operative con tranquillità e sicurezza relazionandosi in
modo attivo con i colleghi, con i superiori e con la clientela.
Le strutture di inserimento sono state: laboratori di produzione di tipo artigianale ed industriale
presenti sul territorio, ristoranti, alberghi, villaggi turistici. Le attività svolte durante il periodo di
stage sono state preliminarmente illustrate agli allievi dai docenti dell’area professionalizzante,
responsabili del corso, mentre le modalità di svolgimento sono state definite di concerto con le
aziende coinvolte. Gli alunni hanno dovuto attenersi scrupolosamente alle regole aziendali ed al
regolamento di stage predisposto dal nostro Istituto, consegnato anticipatamente agli interessati e
per conoscenza anche ai loro genitori.
I tutor hanno curato il buon andamento dell'attività, vigilando sul corretto svolgimento di essa.
21
8. ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
8.1 Riferimenti normativi
Il potenziamento dell’offerta formativa in materia di alternanza scuola-lavoro (di seguito ASL)
trova riscontro nella legge 13 luglio 2015, n.107 recante “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Tale
Legge ha pienamente inserito questa strategia didattica all’interno dell’offerta formativa di tutti gli
indirizzi di studio della Scuola secondaria di secondo grado quale elemento sostanziale dei percorsi
di istruzione, “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli
studenti”(Legge n.107/2015, art.1, comma 33).
L’ ASL è entrata nel nostro sistema educativo con il D.L. 77 del 2005, riferito all’art.4 della Legge
n.53 del 28 Marzo 2003, che la definisce come modalità di apprendimento “oltre l’aula” nella
forma di:
- stages
- impresa simulata
- esercitazioni esterne
- progetti esterni
- stages all’estero
- lezioni con esterni
- visite guidate
- orientamento in uscita
- rapporti con ordini professionali
- collaborazione con associazioni culturali e di categoria
La suddetta Legge, e il DL che ne è seguito, prevedono l’ASL come possibilità per consentire ai
giovani, che hanno compiuto il 15° anno di età, di svolgere attività di formazione dai 15 ai 18 anni
“attraverso l’alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione
scolastica, sulla base di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di
rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con enti,
pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per
periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro”. Il ruolo dell’ASL è
22
stato poi rafforzato dai Regolamenti emanati con i DD.PP.RR. nn. 87, 88 e 89 del 2010,
riguardanti i nuovi ordinamenti degli Istituti professionali, degli Istituti tecnici e dei Licei, nelle
successive “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, secondo biennio e quinto anno”
degli Istituti tecnici e Istituti professionali e nelle “Indicazioni nazionali” dei percorsi liceali. Un
ruolo importante è inoltre rivestito dal D.L. n. 104 del 12 settembre 2013 che rafforza la
collaborazione formativa tra scuola e mondo del lavoro. La legge 107/2015, infine, nei commi dal
33 al 43 dell’art. 1, sistematizza l’alternanza scuola lavoro dall’a.s.2015-2016 nel secondo ciclo di
istruzione, attraverso:
la previsione di percorsi obbligatori di alternanza nel secondo biennio e nell’ultimo anno
della scuola secondaria di secondo grado, con una differente durata complessiva rispetto
agli ordinamenti: almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei
licei, da inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa;
la possibilità di stipulare convenzioni per lo svolgimento di percorsi in alternanza anche con
gli ordini professionali e con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio artistico,
culturale e ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI;
la possibilità di realizzare le attività di alternanza durante la sospensione delle attività
didattiche e all’estero, nonché con la modalità dell’impresa formativa simulata;
l’emanazione di un regolamento con cui è definita la “Carta dei diritti e dei doveri degli
studenti in alternanza scuola lavoro”, con la possibilità, per lo studente, di esprimere una
valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo di studio;
l’affidamento alle scuole secondarie di secondo grado del compito di organizzare corsi di
formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolti agli
studenti inseriti nei percorsi di alternanza e svolti secondo quanto disposto dal d.lgs.
81/2008;
lo stanziamento di 100 milioni di euro annui per sviluppare l’alternanza scuola lavoro nelle
scuole secondarie di secondo grado a decorrere dall’anno 2016. Tali risorse finanziano
l’organizzazione delle attività di alternanza, l’assistenza tecnica e il monitoraggio dei
percorsi;
l’affidamento al Dirigente scolastico del compito di individuare le imprese e gli enti pubblici
e privati disponibili per l’attivazione di percorsi di alternanza scuola lavoro e di stipulare
convenzioni finalizzate anche a favorire l’orientamento dello studente. Analoghe
23
convenzioni possono essere stipulate con musei e altri luoghi della cultura, nonché con gli
uffici centrali e periferici del Ministero per i beni e le attività culturali;
la stesura di una scheda di valutazione finale sulle strutture convenzionate, redatta dal
dirigente scolastico al termine di ogni anno scolastico, in cui sono evidenziate le specificità
del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione;
la costituzione presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, a
decorrere dall’ a. s. 2015/16, del Registro nazionale per l’alternanza scuola lavoro, in cui
sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili ad accogliere studenti per
percorsi di alternanza (quanti giovani e per quali periodi).
Pertanto, dall’A. S. corrente, l’ASL è entrata a pieno regime, con il coinvolgimento di tutte le
studentesse e di tutti gli studenti delle classi terze, quarte e quinte dei licei, degli istituti tecnici e
degli istituti professionali.
24
8.2 Obiettivi e finalità generali
Le finalità dell’alternanza scuola lavoro sono rivolte a:
a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo,
rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che leghino la formazione in aula con l'esperienza
pratica;
b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con l'acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro;
c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili
di apprendimento individuali;
d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del
lavoro e la società civile;
e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Attraverso l’ASL, il mondo della scuola e quello dell’impresa non sono più considerati realtà
separate ma integrate tra loro per favorire uno sviluppo consapevole e globale della persona, in una
pluralità di luoghi, modalità e tempi dell’apprendimento. Il modello dell’ASL vuole superare l'idea
di un distacco esistente tra momento formativo ed operativo e, ancor più, si pone l’obiettivo di
sviluppare la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta “sul campo” dei propri
interessi e di stili di apprendimento individuali, offrendo nuovi stimoli all’apprendimento e valore
aggiunto alla formazione della persona.
25
8.3 Esperienze significative
La classe ha svolto nell’arco del secondo biennio e ultimo monoennio complessive ore di
Alternanza scuola-lavoro:
- n. 57 ore durante il terzo anno di studi
- n. 173 ore durante il quarto anno di studi
- n. 136 ore durante l’ultimo anno di studi
- n. 366 ore in media per alunno
le attività svolte hanno tenuto conte delle direttive ministeriali e delle Linee guida emanate
prediligendo, tra le modalità consentite per Legge, le seguenti:
- stage presso Enti pubblici e/o privati (Strutture turistiche e ristorative sul territorio
locale che regionale, Polo Elaia, …);
- impresa simulata” di azienda specializzata nell’organizzazione eventi (Ristoranti
Didattici, Attività di Banqueting e Catering, Coffee Break, Organizzazione Convegni,
Organizzazione di Orientamento, Open Days, …);
- ore di formazione con esperti esterni (Sicurezza sul Lavoro, Incontri con
Professionisti del Settore Alberghiero e delle Associazioni, Uscite Didattiche e Visite
in Aziende Ristorative e Agroalimentari, …).
Gli studenti, in generale, hanno seguito con attenzione e impegno i percorsi proposti raggiungendo
maggiori competenze su quanto loro richiesto dal mondo del lavoro e riuscendo a confrontarsi con
realtà formative differenti. In particolare, hanno potenziato le loro capacità relazionali e operative,
la cooperazione e il lavoro in team, e le proprie competenze nella professione (realizzazione degli
eventi e non solo).
26
9. GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO TIPOLOGIA
A: ANALISI DI UN TESTO LETTERARIO E NON, IN PROSA O POESIA
Obiettivo Valutazione 10/10
Comprensione del testo, capacità di
analisi e interpretazione dei nodi
concettuali e delle strutture formali
Gravem. insufficiente 1,50 - 2,00
Insufficiente 2,25 - 2,75
Mediocre 3,00 - 3,25
Sufficiente 3,50
Discreto 3,75
Buona 4,00
Ottima 4,50
Efficacia argomentativa
(capacità di formulare una tesi e/o
sviluppare le proprie
argomentazioni)
Insufficiente 0
Mediocre 0,25
Sufficiente 0,50
Discreto 0,75
Buona 1,00
Ottima 1,25
Rielaborazione, collegamenti e
riferimenti, contestualizzazione
Insufficiente 0
Mediocre 0,25
Sufficiente 0,50
Discreto 0,75
Buona 1,00
Ottima 1,25
Competenze linguistiche ed
espressive
(correttezza ortografica, lessicale e
morfosintattica; espressione
organica e consequenziale)
Gravem. insufficiente 0,50 – 0,75
Insufficiente 1,00
Mediocre 1,25
Sufficiente 1,50
Discreto 1,75 – 2,00
Buona 2,25 - 2,50
Ottima 2,75 - 3,00
Valutazione complessiva della prova ... ... ... /10
27
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
Obiettivo Valutazione 10/10
Correttezza ortografica, lessicale e
sintattica
Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75
Insufficiente 1,00
Mediocre 1,50
Sufficiente 1,75
Discreto 2,00
Buona 2,25
Ottima 2,50 - 3,00
Correttezza dell’informazione e
coerenza espositivo -
argomentativa
Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75
Insufficiente 1,00
Mediocre 1,25
Sufficiente 1,50
Discreto 1,75
Buona 2,00
Ottima 2,25 - 2,50
Pertinenza, capacità di avvalersi
dei documenti proposti e di
analizzare i dati
Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75
Insufficiente 1,00
Mediocre 1,25
Sufficiente 1,50
Discreto 1,75
Buona 2,00
Ottima 2,25 - 2,50
Pertinenza del titolo e destinazione
editoriale
Insufficiente 0,25
Mediocre / Sufficiente 0,50
Discreto 0,75
Buona / Ottima 1
Originalità e creatività Insufficiente 0,25
Mediocre 0,50
Sufficiente / Discreto 0,75
Buona / Ottima 1
Valutazione complessiva della prova ... ... ... /10
28
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Obiettivo Valutazione 10/10
Esposizione ordinata e organica
degli eventi storici considerati
Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75
Insufficiente 1,00 - 1,25
Mediocre 1,50
Sufficiente 1,75
Buona 2,00
Discreta 2,25 - 2,50
Ottima 2,75 - 3,00
Conoscenza storica dell’evento,
capacità critico-rielaborativa
Gravemente insufficiente 1,00 – 1,50
Insufficiente 1,75 – 2,00
Mediocre 2,00 - 2,25
Sufficiente 2,50
Discreta 2,75 - 3,00
Buona 3,25
Ottima 3,50 - 4,00
Correttezza ortografica, lessicale e
sintattica
Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75
Insufficiente 1,00 - 1,25
Mediocre 1,50
Sufficiente 1,75
Discreta 2,00
Buona 2,50
Ottima 2,75 - 3,00
Valutazione complessiva della prova ... ... ... /10
29
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO
TIPOLOGIA D:TEMA DI CARATTERE GENERALE
Obiettivo Valutazione 10/10
Pertinenza e conoscenza
dell’argomento
Gravemente insufficiente 1,00 -1,25
Insufficiente 1,50
Mediocre 1,75 - 2,00
Sufficiente 2,25
Discreta 2,50
Buona 2,75 - 3,00
Ottima 3,25 - 3,50
Correttezza dell’informazione e
livello di
approfondimento/originalità
(valutabile solo se la pertinenza è
almeno sufficiente)
Gravemente insufficiente 0,00 - 0,50
Scarsa 0,75
Sufficiente 1,00 – 1,25
Discreta 1,50
Buona 1,75
Ottima 2,00
Espressione organica e coerenza
espositivo– argomentativa
Insufficiente 0
Mediocre 0,25
Sufficiente 0,50
Discreta 0,75
Buona 1,00
Ottima 1,25 -1,50
Correttezza ortografica, lessicale e
sintattica
Gravemente insufficiente 1,00 -1,25
Insufficiente 1,50
Mediocre 1,75
Sufficiente 2,00
Discreta 2,25
Buona 2,50
Ottima 2,75 - 3,00
Valutazione complessiva della prova ... ... ... /10
30
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
POSSESSO DELLE CONOSCENZE SPECIFICHE
Punti 0-3
PRECISIONE, COMPLETEZZA, ORIGINALITA’ NELLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI PROPOSTI; RIFERIMENTI A DISCIPLINE AFFINI
Punti 0-3
CAPACITA’ DI ANALISI, SINTESI, CHIAREZZA ESPOSITIVA. COMPETENZA NELLA UTILIZZAZIONE DI METODI E TECNICHE
Punti 0-4
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PROVA
Punti
. . ./10
CORRISPONDENZA VOTO/ GIUDIZIO
DECIMI GIUDIZIO SINTETICO
2-3 Gravemente insufficiente
4-5 Insufficiente
6 Sufficiente
7 Discreto
8 Buono
9-10 Ottimo
31
10. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico.
Il credito scolastico è attribuito anche osservando, oltre alla media finale dei voti la
Partecipazione, l’impegno, la frequenza assidua degli alunni alle lezioni, sulla base della griglia
di valutazione di cui al P.O.F. e acclusa al presente documento.
Sarà, simultaneamente, attribuito il punteggio minimo della banda di oscillazione (individuata
mediante la media dei voti nello scrutinio finale) qualora l’alunno abbia maturato anche una
sola delle tre seguenti condizioni, fatti salvi casi eccezionali e debitamente documentati,
valutati dal Consiglio di classe:
40 assenze individuali;
3 assenze collettive;
15 ingressi in ritardo e/o uscite anticipate
32
33
11. SIMULAZIONE TERZA PROVA
34
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “LUIGI EINAUDI”
VVIS003008 – C.F. 96013710791
Distr. Sc. N.9 - Via V.Veneto – 89822 SERRA SAN BRUNO (VV)
Tel 0963/378509 e Tel. e Fax 0963/371209
SIMULAZIONE TERZA
PROVA ANNO SCOLASTICO
2017-2018
Classe V A
Indirizzo : IPSEOA Articolazione: Cucina
DISCIPLINE COINVOLTE:
Storia
DTAIR
Lingua Inglese
Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore Sala
Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore Cucina
Tipologia della prova: Quattro quesiti a risposta multipla e due quesiti a risposta aperta. Inglese, Francese, Tedesco: Tre quesiti a risposta aperta. Tempo di esecuzione: 90 minuti
CANDIDATO
Cognome ______________ Nome ____________________
Classe____
Data Inizio ore Consegna ore
35
STORIA
1. Cosa proponeva Lenin nelle Tesi di Aprile?
a. Di rompere con il governo provvisorio, di dare tutto il potere ai Soviet e di porre fine
alla guerra.
b. Di rompere con il governo provvisorio, di dare tutto il potere ai Soviet e di continuare la
guerra.
c. Di rompere con il governo provvisorio, di continuare la guerra e di togliere il potere ai
Soviet.
d. Di formare un governo di coalizione, di togliere il potere ai Soviet e di continuare la
guerra.
2. Cos’è il «Patto di Londra»?
a. Un accordo tra il presidente americano Wilson e la Gran Bretagna
b. Il trattato di armistizio con il quale la Russia si ritirò anzitempo dalla guerra
c. Un patto segreto tra il governo italiano e i governi dell’Intesa
d. Il trattato di pace al termine della Prima Guerra Mondiale
3. Quale è l’anno di fondazione dei Fasci di Combattimento? a. 1919 b. 1924 c. 1929 d. 1936
4. Quando si verificò il cosiddetto “biennio rosso”?
a. Tra il 1914 e il 1915
b. Tra il 1919 e il 1920
c. Tra il 1922 e il 1923
d. Tra il 1933 e il 1934
5. Per quali ragioni l’Italia entrò nella Prima Guerra Mondiale?
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
6. Perché scoppiò la crisi del 1929? Rispondi distinguendo tra cause economiche e cause
finanziarie.
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
36
Diritto e Tecniche Amministrative
1. Si definisce quota di mercato potenziale (o fair share):
a. Il rapporto tra le vendite dell’impresa e la capacità produttiva del settore
b. Il prodotto tra le vendite dell’impresa e il totale delle vendite del settore
c. Il rapporto tra la capacità produttiva dell’impresa e la capacità produttiva del settore
d. Il prodotto tra la capacità produttiva dell’impresa e il totale delle vendite del settore
2. Il contratto ristorativo:
a. Poiché si tratta di un contratto deve essere necessariamente in forma scritta
b. Anche se si tratta di un contratto può essere anche in forma verbale
c. Non prevede mai la somministrazione di superalcolici, neanche a persone di maggiore
età
d. È un contratto tipico perché le norme che lo disciplinano sono contenute nel Codice
Civile
3. Nel contratto ristorativo:
a. Il cliente non può, per nessun motivo, contestare il conto
b. Se il cliente non consuma il pasto può andare via senza pagare
c. È un obbligo del cliente pagare il pasto anche se non completamente consumato
d. È un obbligo del cliente effettuare con congruo anticipo la prenotazione del tavolo
4. La rintracciabilità dei prodotti alimentari
a. È prevista solo su una fase del processo produttivo
b. È un sistema di autocontrollo atto a prevenire contaminazioni alimentari
c. Ripercorre tutta la filiera produttiva
d. Serve ad assicurare una adeguata informazione ai consumatori
5. In cosa consiste il piano di marketing ed in quali fasi si articola (max 10 righi).
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
6. Indica le norme obbligatorie per l’imprenditore commerciale, soffermandoti in particolare sugli
adempimenti previsti in fase di apertura e sulle scritture obbligatorie (max 10 righi).
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
37
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Answer the following questions (max five lines)
1. Explain briefly what HACCP is.
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
2. What are GMOs?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
3. What is the Mediterranean diet and which foods are typical of it?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
38
Lab. Serv. Enogastronomia sett. Sala e Vendita
1) Il MAÎTRE nella ristorazione è una figura professionale importante. A lui sono affidate mansioni particolari che può svolgere solo grazie a capacità, conoscenze e competenze acquisite con anni di esperienza e duro lavoro. Dai una definizione sintetica alla figura del Maître □ Responsabile amministrativo e gestionale della struttura alberghiera □ Responsabile organizzativo della sala ristorante □ Responsabile operativo del rango □ Responsabile del servizio di mescita (vini in particolare)
2) Il "menù" nella terminologia tecnica della ristorazione rappresenta una lista di proposte, vivande e bevande, con, a volte, il rispettivo prezzo dal quale il cliente/ospite gli è permesso scegliere. In quale tipologia di menù sono presenti le parti: committente e ristoratore?
□ Menù a scelta libera
□ Menù a scelta vincolata
□ Menù a scelta concordata
□ Menù a la cart
3) Cosa ottengo se opero la “SGRONDATURA” durante il processo di vinificazione? □ Vini bianchi da uve nere □ Vini rossi da uve bianche □ Vini spumanti da metodo Champenoise □ Vini passiti
4) Per quale vino, tra i seguenti, si consiglia di effettuare il “DECANTAGE”? □ Valdobbiadene Prosecco superiore millesimato 2016 nera dry □ Valentini – Trebbiano d’Abruzzo d.o.c. 2014 □ Barolo riserva speciale 1969 □ Chablis 1er cru mont. Tonnerre 2015
5) Il vino è il risultato alcolico affinato della fermentazione naturale del mosto d’uva. Da questa definizione possiamo dedurre le tre fasi principali. - Fase biologica - Fase di produzione - Fase di affinamento Definisci la fase di “AFFINAMENTO” e determinane i sentori acquisibili. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
6) Con l’evolversi del settore alberghiero e con l’effetto della concorrenza gli operatori hanno cercato di diversificare con strutture polivalenti dove possibile oppure ad applicare i servizi conosciuti a soluzioni e attività alternative. Il banqueting e il catering sono sicuramente una delle soluzioni che ha riscontrato maggiori consensi. Quali sono le principali competenze che deve possedere una azienda di catering e banqueting?
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
39
ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA
1. Nella progettazione del menu la prima operazione da fare è : definire il tipo di cucina definire l’elenco dei piatti che si vogliono proporre acquistare l’attrezzatura preoccuparsi di assumere il personale adatto.
2. I termini “menu” e “carta” : sono sinonimi hanno significati diversi hanno significati diversi, ma il termine “menu” viene usato anche in senso generico. hanno significati identici, ma possono indicare anche cose diverse.
3. Per esigenza della clientela si intendono: L’età, lo stato di salute, le attività fisiche svolte, il luogo dove ci si trova; Le richieste dei clienti anche quelle più assurde, la classificazione del locale; I vari gusti dei clienti di cui tenere conto, la provenienza dei vari turisti; L’età, lo stato di salute, le diete speciali.
4. La procedura di sicurezza prevede di prendere in analisi tutta la vita del prodotto attraverso le fasi: L’analisi dei potenziali rischi, l’individuazione dei punti critici, la definizione delle soglie critiche,
l’individuazione e l’applicazione di procedure di controllo; L’individuazione dei punti critici, la definizione delle soglie critiche, il riesame periodico dei rischi; La definizione delle soglie critiche, l’individuazione e l’applicazione di procedure di controllo; il
riesame periodico dei rischi; L’analisi dei potenziali rischi, l’individuazione dei punti critici, la definizione delle soglie critiche,
l’individuazione e l’applicazione di procedure di controllo, il riesame periodico dei rischi.
5. Dai la definizione della ristorazione industriale.
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
6. Descrivi che cosa è il food coast.
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
40
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
RISPOSTA APERTA
TERZA PROVA CANDIDATO: CLASSE 5A
INDICATORI PUNTEG
GIO
STORIA DTAIR LINGIA
INGLESE
LAB.SERV
. ENOG–
SALA
LAB.SERV
. ENOG–
CUCINA
1.Pertinenza rispetto alla richiesta
0-0,20
2.Conoscenza e completezza dei contenuti
0-0,20
3.Correttezza espositiva, efficacia espressiva nel rispetto delle norme grammaticali e nell’uso del lessico specifico
0-0,20
4. Individuazione degli aspetti nodali
0-0,20
5. Capacità progettuali nel rielaborare, applicare e saper collegare conoscenze e competenze
0-0,20
TOTALE
41
NON SONO AMMESSE CORREZIONI LA RISPOSTA CON CORREZIONI AVRA’ PUNTEGGIO ZERO
Valutazione
Disciplina Punti Disponibili
Punti Attribuiti Firma Insegnante
Storia 0-3
DTAIR 0-3
Lingua Inglese 0-3
Laboratorio dei servizi enogast-settore Sala 0-3
Laboratorio dei servizi enogast- settore Cucina 0-3
Arrotondamento
Voto
Legenda: Ogni disciplina ha a disposizione un punteggio massimo di 3 punti che sarà così ripartito:
0.25 punti per ogni risposta esatta per i quesiti a risposta multipla Da 0 ad 1 punto per i quesiti a risposta aperta 0 punti per ogni risposta non data 0 punti per ogni risposta errata
In caso di punteggio decimale questo sarà arrotondato per eccesso da 0.50 compreso in su e da 0.49 in giù.
VOTO /15
DATA
FIRMA DELLA COMMISSIONE
____________________________ _______________________________
____________________________ _______________________________
____________________________ _______________________________
42
12. Programmi svolti
43
ITALIANO
INSEGNANTE: DOMENICA ROMBOLA’
LIBRO DI TESTO: Paolo di Sacco, CHIARE LETTERE .EDIZIONE BASE volume 3- Scolastiche Bruno Mondadori
PROGRAMMA SVOLTO AL 10/05/2018
Naturalismo e Verismo Il Naturalismo francese
Il Verismo italiano
Giovanni Verga: vita, opere, poetica
I Malavoglia, Novelle Rusticane (Libertà), Mastro Don Gesualdo
Il Decadentismo e le Avanguardie letterarie
Il Decadentismo
Gabriele D’Annunzio: vita, opere, pensiero, poetica
Il piacere, Le Vergini delle rocce, Alcyone (La pioggia nel pineto)
Giovanni Pascoli: vita, opere, poetica
Il fanciullino, Myricae (Arano, Novembre, Il lampo, X agosto), I Canti di Castelvecchio (Il gelsomino notturno)
Crepuscolarismo
Guido Gozzano: La Signorina Felicita
Futurismo
I Vociani
Il romanzo del 900
Caratteristiche del romanzo in Europa e in Italia
Italo Svevo: vita, idee e poetica, opere
La coscienza di Zeno
Luigi Pirandello: vita, idee e poetica, opere
L’Umorismo, Il fu Mattai Pascal, Uno, nessuno e centomila
La poesia del Novecento: scuole e protagonisti
44
Giuseppe Ungaretti: vita e poetica; L’Allegria (I Fiumi, Veglia, Fratelli, Soldati, S. Martino del Carso)
Umberto Saba: vita e poetica; Il Canzoniere (La capra, A mia moglie)
La poesia italiana dalla crisi del 29 al secondo dopoguerra
L’Ermetismo
Salvatore Quasimodo: vita e poetica; Ed è subito sera, Alle fronde dei salici
Eugenio Montale: vita, idee e poetica, opere
Ossi di seppia (Non chiederci la parola, Meriggiare pallido ed assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato)
PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE DAL 10/5/2018 Caratteri generali del Neorealismo
Alberto Moravia: vita e poetica; Gli indifferenti
Primo Levi: vita e poetica; Se questo è un uomo
OBIETTIVI DISCIPLINARI INDIVIDUARE LE CARATTERISTICHE GENERALI DEI MOVIMENTI
COLLEGANDOLI AL CONTESTO STORICO E CULTURALE
CONOSCERE GLI AUTORI E LE OPERE FONDAMENTALI DEL PERIODO
INQUADRARE LA VITA DELL’AUTORE NELCONTESTO STORICO
SAPER ANALIZZARE I TESTI PRESI IN ESAME
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, in generale ha raggiunto gli obiettivi prefissati, anche se solo un piccolo gruppo ha raggiunto livelli di preparazione superiori alla sufficienza. Un gruppo più esiguo non ha raggiunto nemmeno gli obiettivi minimi a causa di uno scarso impegno, numerose assenze e difficoltà di approccio alla materia. I rimanenti alunni hanno raggiunto gli obiettivi minimi e si attestano intorno alla sufficienza.
TIPOLOGIE DI PROVE DI VERIFICA Prove scritte
Prove orali
Per valutare le prove scritte è stata utilizzata la griglia di valutazione approvata dal collegio dei docenti.
Nella valutazione delle verifiche orali si è tenuto conto dei seguenti elementi: possesso della terminologia specifica e dei contenuti disciplinari, competenze disciplinari specifiche, forma dell’esposizione, capacità di stabilire relazioni tra argomenti diversi, capacità critiche.
Il docente
Domenica Rombolà
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STORIA
INSEGNANTE: DOMENICA ROMBOLA’
LIBRO DI TESTO: Nanni Cristino-Giulia Di Rienzo, Nuovo i fatti e le interpretazioni vol.3 - Petrini
PROGRAMMA SVOLTO AL 10/05/2018
La “Grande Guerra” e la Rivoluzione Russa
Il sistema economico internazionale e la nuova industria
L’età giolittiana in Italia
La Rivoluzione russa
La Prima Guerra mondiale
La crisi del dopoguerra
Le conseguenze della “Grande Guerra”
Le grandi potenze nel dopoguerra
La disintegrazione dell’economia internazionale
I regimi totalitari
Lo Stato totalitario
Il fascismo
Il nazismo
Lo stalinismo
I regimi autoritari in Spagna, Giappone e America Latina
La seconda Guerra Mondiale e il nuovo sistema internazionale
La Seconda Guerra Mondiale
Dopoguerra e ricostruzione
Il sistema internazionale dei blocchi contrapposti: la “guerra fredda”
La decolonizzazione
L’età del bipolarismo
La società dei consumi
USA e URSS tra coesistenza e competizione
PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE DAL 10/5/2018
L’Italia repubblicana
La Terza rivoluzione industriale e la globalizzazione
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OBIETTIVI DISCIPLINARILa “Grande Guerra” e la Rivoluzione Russa
INDIVIDUARE I CARATTERI GENERALI DELL’ ETA’ GIOLITTIANA
CONOSCERE CAUSE, ANDAMENTO E CONSEGUENZE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE E DELLA RIVOLUZIONE RUSSA
La crisi del dopoguerra
CONOSCERE LE CONSEGUENZE POLITICHE, SOCIALI ED ECONOMICHE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
I regimi totalitari CONOSCERE CAUSE, ASPETTI, PROTAGONISTI, CONSEGUENZE DEI
TOTALITARISMI IN EUROPA
DISTINGUERE UN PAESE DEMOCRATICO DA UN PAESE AUTORITARIO O TOTALITARI
La seconda Guerra Mondiale e il nuovo sistema internazionale CONOSCERE CAUSE, ANDAMENTO E CONSEGUENZE DELLA SECONDA
GUERRA MONDIALE
CONOSCERE IL PERIODO DELLA RESISTENZA
CONOSCERE I MECCANISMI DEL NUOVO SISTEMA INTERNAZIONALE DEI BLOCCHI CONTRAPPOSTI
CONOSCERE CAUSE, CARATTERISTICHE E LIMITI DELLA DECOLONIZZAZIONE
L’età del bipolarismo CONOSCERE L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA INTERNAZIONALE
Globalizzazione, multipolarismo e XXI secolo CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA TERZA RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE
CONOSCERE GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA “GLOBALIZZAZIONE
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, in generale ha raggiunto gli obiettivi prefissati, anche se solo un piccolo gruppo ha raggiunto livelli di preparazione superiori alla sufficienza. Un gruppo più esiguo non ha raggiunto nemmeno gli obiettivi minimi a causa di uno scarso impegno, numerose assenze e difficoltà di approccio alla materia. I rimanenti alunni hanno raggiunto gli obiettivi minimi e si attestano intorno alla sufficienza.
TIPOLOGIE DI PROVE DI VERIFICA Prove orali
Nella valutazione delle verifiche orali si è tenuto conto dei seguenti elementi: possesso della terminologia specifica e dei contenuti disciplinari, competenze disciplinari specifiche, forma dell’esposizione, capacità di stabilire relazioni tra argomenti diversi, capacità critiche.
Il docente
Domenica Rombolà
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SCIENZE DEGLI ALIMENTI
INSEGNANTE : VITTORIA REGGIO
LIBRO DI TESTO: A.Machado Scienza e Cultura dell’Alimentazione Poseidonia
L’alimentazione nell’era della globalizzazione: Cibo e religioni.
Nuovi prodotti alimentari
La dieta in condizioni fisiologiche.
Condizioni fisiologiche.
La dieta nelle principali patologie. Cardiovascolari. Metaboliche. Allergie. Tumori
Contaminazione fisico-chimica. Contaminazione biologica.
Sistema HACCP.
Conservazione degli alimenti
Cottura degli alimenti
PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE DAL 10/5/2018
Stile alimentare e ristorazione collettiva.
Il rischio e la sicurezza nella filiera alimentare.
Obiettivi disciplinari
L’alimentazione nell’era della globalizzazione: Cibo e religioni.
Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico Saper riconoscere negli alimenti i principi nutritivi e la loro funzione. Saper creare un menu adatto alle varie circostanze
Nuovi prodotti alimentari
Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane.
La dieta in condizioni fisiologiche. Condizioni fisiologiche.
Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane.
La dieta nelle principali patologie. Cardiovascolari. Metaboliche. Allergie. Tumori
Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico
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Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari Saper applicare semplici conoscenze relative alla dietoterapia
Contaminazione fisico-chimica. Contaminazione biologica. Additivi alimentari e
coadiuvanti tecnologici e sistema HACCP
Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico Descrivere i principali metodi di conservazione degli alimenti Saper proporre tecniche di conservazione adeguate per ogni tipo di alimento
Conservazione degli alimenti. Cottura degli alimenti
Descrivere i punti fondamentali sui quali si basa la sicurezza alimentare Sapere le cause di alterazione degli alimenti Descrivere l’importanza di una corretta conservazione degli alimenti ai fini della sicurezza alimentare
METODOLOGIA E DIDATTICA
L’itinerario didattico è stato di tipo modulare, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi disciplinari relativi alla dietologia e alla sicurezza alimentare. Ogni modulo, scandito in unità didattiche, è stato collegato a tutti i vari aspetti coinvolti ottenendo gli obiettivi disciplinari programmati. Ho privilegiato l’aspetto qualitativo della formazione offrendo le opportune motivazioni tanto alla conoscenza quanto all’applicazione. Sono state incoraggiate tutte le occasioni che hanno consentito di esercitare le capacità espressive e comunicative sia scritte che orali. Con la maggior parte degli allievi è stato utilizzato un lessico semplice che, pur mantenendo una rigorosa correttezza tecnica, è stato sempre aderente alla realtà professionale.
MEZZI
Fondamentale per l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità è la scelta degli strumenti di lavoro e degli spazi da utilizzare. Oltre agli strumenti didattici tradizionali, quali il libro di testo, sono state le schede da me elaborate per rendere piu’ efficace la registrazione dei dati relativi agli argomenti.
INDICATORI DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
Uso di linguaggio specifico
conoscenza dei contenuti
capacità di analisi
La Docente
Prof.ssa Reggio Vittoria
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Diritto e Tecniche Amministrative
Libro di testo: M.T. Fantozzi, C. De Luca i - Le imprese ricettive – Ed. LIVIANA
DOCENTE: Prof. MARCO RUSSO
U.d.A. 1: Il Turismo e le fonti del diritto
Obiettivi: Conoscere il mercato di riferimento del settore turistico e le fonti del diritto nazionale e
comunitario.
• Il fenomeno turistico
• Le fonti del diritto comunitario ed internazionale
• Le norme obbligatorie per l’impresa
• Le normative sulla sicurezza alimentare
• I contratti di settore
• La qualità, i marchi e i prodotti km zero
• I presidi slow food
U.d.A 2: Le politiche di vendita nella ristorazione
Obiettivi: Conoscere i principali concetti e strumenti legati al marketing ed alla promozione turistica
• Concetti generali di marketing
• Le principali tecniche del marketing
U.d.A 3: La programmazione Aziendale
Obiettivi: conoscere i motivi e per cui si ricorre alla programmazione aziendale e gli strumenti utilizzati
• La programmazione e il controllo di gestione
• Il Business Plan
Il Docente
(Prof. Marco Russo)
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LINGUA TEDESCA
Libri di testo: Paprika NEU - Deutschkurs für Chefkoch, Barmann, Restaurantfachmann und Bankettleiter di C. Brigliano, F. Doni e G. Venturini, Hoepli
Docente: prof.ssa Giamba Grazia Ippolita
Modulo 1: Alkoholfreie Getränke
Kalte Getränke
- Wasser
- Saft , Nektar, Limonade
Warme Getränke
- Kaffee
- Tee
- Kakao
Modulo 2: Ernährung
Inhaltsstoffe von Lebensmitteln
Kohlenhydrate – Fette – Eiweiβ – Mineralstoffe – Vitamine – Wasser – Ballaststoffe
Sonstige natϋrliche nhaltsstoffe
Die Verdauung der Nährstoffe
Ernährungsformen
Energiebedarf - Kostformen
Modulo 3 : Lebensmittelkunde
Produktion
Schadstoffe in der Nahrung
Konservierung
Hygiene
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Grundlagen de Hygiene - HACCP –
Modulo 4: Die Karriere Das Personal Das Servicepersonal - das Küchenpersonal Die Stellensuche Die Anzeigen - die Bewerbung - der Lebenslauf Gute Gründe für eine Ausbildung im Gastgewerbe
Il Docente
Grazia Ippolita Giamba
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MATEMATICA
DOCENTE: TERESA ALBA IENNARELLA
PROGRAMMA SVOLTO AL 10/5/2018
LE FUNZIONI: definizione di funzione, classificazione delle funzioni; definizione di dominio e codominio. Dominio delle funzioni razionali intere e fratte. Dominio delle funzioni irrazionali intere e fratte. Dominio delle funzioni trascendenti. Segno di una funzione. Incontro di una funzione con gli assi cartesiani.
I LIMITI: definizione di limite finito per x che tende ad un valore finito ed infinito. Definizione di limite infinito per x che tende ad un valore finito ed infinito. Operazioni con i limiti. Forme
di indecisione e calcolo degli asintoti verticali, orizzontali ed obliqui.
LE DERIVATE: concetto di derivata. Derivata di una costante, derivata immediate, della somma, del prodotto, del quoziente, derivata del logaritmo, derivata della funzione composta, derivate successive. Regola di De L’Hopital. Calcolo dei punti Stazionari. Studio del segno della derivata prima. Punti di massimo e di minimo.
GLI INTEGRALI: primitive ed integrale indefinito. Definizione di integrale indefinito. Integrali immediati. Dalle aree all’integrale definito. Le proprietà dell’integrale definito e il suo calcolo. Il calcolo delle aree: area della parte di piano compresa tra una funzione e l’asse x; area della parte di piano compresa tra due funzioni.
PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE DAL 10/5/2018
GLI ALGORITMI: definizione di algoritmo; il linguaggio di progetto; le strutture degli algoritmi; la rappresentazione degli algoritmi.
OBIETTIVI DISCIPLINARI.
FUNZIONI:
- Saper riconoscere e classificare una funzione;
- Saper determinare il dominio di una funzione;
- Saper stabilire il segno di una funzione al variare della variabile indipendente nel suo dominio;
- Saper determinare gli asintoti di una funzione;
- Saper determinare l’incontro di una funzione con gli assi cartesiani.
I LIMITI:
- Saper dare la definizione di limite;
- Saper calcolare limiti che si presentano anche in forma indeterminata;
- Saper riconoscere infinitesimi ed infiniti;
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LE DERIVATE:
- Saper trovare la derivata di una funzione applicando le regole opportune;
- Saper risolvere limiti utilizzando la regola di De L’Hopital;
- Saper determinare i punti di massimo e di minimo utilizzando la derivata prima.
GLI INTEGRALI:
- Saper determinare la primitiva di una funzione;
- Saper risolvere integrali definiti;
- Saper calcolare l’area di una parte di piano.
GLI ALGORITMI:
-Saper descrivere un algoritmo;
-Saper realizzare un diagramma a blocchi
- OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, in generale ha raggiunto gli obiettivi prefissati. In particolare 2 allievi hanno raggiunto una ottima preparazione, 2 allievi hanno raggiunto una discreta preparazione, un piccolo gruppo non ha raggiunto nemmeno gli obiettivi minimi a causa di uno scarso impegno, numerose assenze e difficoltà di approccio alla materia. I rimanenti hanno raggiunto gli obiettivi minimi e si attestano intorno alla sufficienza.
TIPOLOGIA PROVA SCRITTA
-Trattazione sintetica di argomenti;
-Quesiti a risposta singola.
Per valutare le prove scritte è stata utilizzata la griglia di valutazione approvata dal collegio dei docenti.
INDICATORI DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE
1) Uso di linguaggio specifico:
a) non sempre corretto e appropriato
b) corretto ed adeguato
c) adeguato, ricco e fluido;
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2) conoscenza dei contenuti:
a) parziale;
b) sufficiente;
c) appropriata;
3) capacità di analisi:
a) parziale;
b) sufficiente;
c) adeguata;
4) capacità di sintesi
a) parziale;
b) sufficiente;
d) adeguata.
CRITERI DI SUFFICIENZA
- è stato valutato “sufficiente” lo studente che ha dimostrato di possedere un’accettabile conoscenza degli argomenti e chi ha fornito prova di sapere applicare le conoscenze acquisite.
CRITERI DI VALUTAZIONE
- conoscenza dei contenuti;
- uso di terminologia e simbologia adeguata;
- capacità di operare sintesi ed analisi adeguate.
Serra San Bruno 11/05/2018
L’ Insegnante
Teresa Alba Iennarella
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Gli alunni della classe VB si sono impegnati , nel corso dell’intero quinquennio, ottenendo
risultati piu’ che soddisfacenti. Negli anni passati, grazie all’utilizzo della palestra comunale ,le
ore di lezione hanno avuto una prevalenza pratica e mirata, in modo particolare, ai giochi di
squadra pallavolo e pallacanestro,mentre negli ultimi anni scolastici si e’ proceduto ad
un’esame teorico delle attivita’ sportive e sono stati trattati temi di particolare rilievo per
l’educazione alla salute, la sicurezza , prevenzione,primo soccorso e traumatologia
Obiettivi:
Inserimento nella societa’ civile coscienti anche di una cultura motoria mirata al benessere psicofisico.
Contenuti :
Le Scienze Motorie Sportive Nella Pratica Scolastica ;
Il Movimento E I Suoi Benefici ;
Nozioni Fondamentali Di Anatomia E Fisiologia ;
L’atletica Leggera E Le Sue Specialita’ ;
Le Capacita’ Condizionali E Coordinative ;
Caratteristiche Regolamentari Dei Principali Sport Di Squadra Studiati ;
Salute Dinamica Ed Attivita’ Fisica ;
Salute E Benessere;
Sicurezza E Prevenzione ;
Primo Soccorso E Traumatologia ;
L’educazione Alimentare;
Doping;
Linguaggio Del Corpo;
Schede Di Verifica ;
Metodologia
Lezioni Frontali
Gruppi Di Lavoro
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Processi Individualizzati
Verifica e valutazione
La valutazione degli apprendimenti e’ scaturita da verifiche effettuate in itinere e dalla valutazione finale. Si e’ fatto uso di prove strutturate (di tipologia mista a risposta aperta e a risposta multipla ) il tutto suffragato dall’osservazione inerente le situazione di partenza, la partecipazione alle lezioni, l’impegno, la progressione dell’apprendimento, la condotta.
La docente
Maria Teresa Vavalà
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Religione LIBRO DI TESTO: Tutti i colori della vita (Luigi Solinas)Docente: Ilario Vecchio
Argomenti trattatiU.A. 1: La questione sociale e la verità umanaLa responsabilità verso gli altriL’impegno politico (La politica è un problema morale) La pace e la guerra La pena di morte La giustizia sociale e la dottrina sociale della Chiesa Il lavoro: condanna o realizzazione? Un’economia dal volto umano (la globalizzazione e le sue problematiche) Lo sviluppo sostenibile (condivisione e solidarietà) La convivenza sociale (la questione dell’immigrazione) La comunicazione nel mondo globale (i mass-media nel tempo di internet) La responsabilità verso la terraLa crisi ambientale La terra casa da custodire L’acqua un bene da salvaguardare (etica ecologica) L’ingegneria genetica nell’ambiente (OGM)
U.A. 2: L’educazione all’amore e alla vita di relazione-Responsabilità e bioetica Che cos’è la bioetica? (Dilemmi sollevati dal progresso scientifico) Non tutto ciò che è possibile fare è lecito? Ricerca e rispetto della vita L’etica difronte al problema della vita Le manipolazioni genetiche La clonazione La fecondazione assistita L’aborto L’eutanasia -Progetto famiglia L’amore nella coppia La violazione contro le donne e i bambini La contraccezione I rapporti prematrimoniali U.A. 3: La Chiesa e i tempi nuoviLa Chiesa Tra Ottocento e Novecento (tempo di rivoluzioni) La Chiesa del XX (Dottrina Sociale, la Chiesa di fronte ai totalitarismi) Il Concilio Vaticano II (Una Chiesa che si mette in ascolto del mondo: personaggi, lavori e situazioni che cambieranno per sempre il volto della Chiesa quale sacramento di salvezza) Il ruolo dei laici * Nuovi fermenti all’interno della Chiesa* La voce dello Spirito nei Papi della Nuova Evangelizzazione: da S. Giovanni Paolo II a Papa*
Gli argomenti contraddistinti con * si intende che saranno trattati nel periodo dall' 11 maggio 2018 al termine delle attività didattiche.
FIRMA DEL DOCENTE PROF. VECCHIO ILARIO
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LINGUA FRANCESE
LIBRO DI TESTO Profession oenogastronomie di Arcangela De Carlo casa editrice Hoepli DOCENTE PROF. C. Salerno ALIMENTATION BIOLOGIQUE ET DIETETIQUE
Les produits bio
Les OGM en alimentation: une clé pour l’avenir
Alimentation diététique
Découvrez la France : Paris entre passé et avenir
LA CUISINE FAIT LE TOUR DU MONDE Découvrez un pays par sa cuisine
Les Usa, les Mexique
L’Asie, l’Afrique, l’Europe
LE VIN. HISTOIRE ET TRADITION DANS UN VERRE
L’histoire du vin
Les régions vinicoles françaises
Les cépages français
Découvrez la France: La Champagne
EMPLOI. DE L’ECOLE AU MONDE DU TRAVAIL Stage en entreprise
La méthode HACCP
Le droit du travail
Lettre de demande d’emploi
Curriculum vitae
Entretien d’embauche
Découvrez la France: La V République
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Programma ancora da svolgere
HISTOIRE DE LA CUISINE FRANCAISE
La gastronoie régionale
La gastronomie moléculaire
La docente
Caterina Salerno
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LINGUA INGLESE
LIBRO DI TESTO: Caminada, Girotto, Hogg, Meo, Peretto - “LET’S COOK!” Skills, Duties and Culture in the Kitchen – HOEPLI
Docente: Prof.ssa ANGELA SONJA CLASADONTE
Module 1: “Health and Safety”
HACCP;
HACCP principles;
Critical control points and critical limits;
Food transmitted infections and food poisoning;
Risks and preventive measures to combat food contamination.
Vocabulary: Health and safety. Culinary Culture: British cuisine: traditions and festivities.
American cuisine: traditions and festivities. Module 2: “Diet and Nutrition”
The eatwell plate;
Organic food and Genetically Modified Organisms (GMOs);
The Mediterranean diet;
Food intolerances and allergies;
Alternative diets: macrobiotics and vegetarianism;
Alternative diets: row food, fruitarian and dissociated diets.
Vocabulary: Nutrition. Culinary Culture: British food blogs.
American food blogs. Module 3: “Service and drinks”
Service:
Different types of service;
Buffet service and finger food.
Drinks: Wine;
Beer;
Spirits;
Coktails.
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Vocabulary: Verbs and useful expressions. Module 4: “Career Paths”
How to write a Curriculum Vitae;*
How to write a covering letter;*
Job advertisements and interviews.*
Vocabulary: Personal qualityies and responsibilities. Geography and Civilization: UK Institutions - American Institutions - EU Institution* * I suddetti argomenti verrano trattati durante le lezioni che si svolgeranno dal 12/05/2018 al
09/06/2018.
La docente Angela Sonja Clasodonte
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Laboratorio servizi enogastronomici settore Cucina Docente: Prof. Luigi Giordano
Il magazzino: gestione delle scorte, scorte minime, specifiche d’acquisto, canali approvvigionamento, suddivisione del magazzino.
Le gamme dei prodotti, i marchi europei di qualità
Prodotti a km 0.
La progettazione dell’impianto di cucina
La cucina francese e quella tedesca.
La ristorazione: commerciale ed industriale, classificazione e specifiche.
Es. Pratiche: involtini di iceberg con stocco, gnocchi di patate con stocco e olive, frittelle con pomodori secchi, frittelle con stocco e olive, krapfen di castagne con crema ganache.
I grandi gastronomi del passato e del presente: Apicio, Cristoforo Di Messinburgo, Bartolomeo Scappi, Antoine Careme, Pellegrino Artusi, Paul Bocuse, Freddy Girardet, Gualtiero Marchesi, Joel Robuchon, Ferran Adria'.
Gastronomia e società (da pag.19 a pag. 22). Pratica. Spaghetti alla chitarra con tonno, focaccia, crostata con ricotta e cocco grattugiato. Verifiche
Alimentazione tra golosità e benessere fisico, la destrutturazione del pasto, il bere, il consumo dei pasti fuori casa.
Es. Pratiche. Spaghetti alla chitarra alla montanara, krapfen al cioccolato. Verifiche
Il mercato Enogastronomico: le tipologie di servizio, la ristorazione sui mezzi di trasporto, catering, ristorazione industriale e commerciale.
Es. pratiche. Tagliolini al forno, bavarese al cioccolato, crostata di castagne al cocco grattugiato
La gastronomia regionale italiana
Es. Pratica: tagliatelle ai funghi, gulasch, panna cotta al cioccolato.
L'organizzazione dell'impianto di cucina, tipologia di impianto, cucina tradizionale de evoluta, centro preparazione pasta, la distribuzione con i legami, il Cook & chill, cucina sottovuoto, conservazione sottovuoto.
Grande attrezzatura. Roner, forno a bassa densità di calore, criteri per l'acquisto delle attrezzature.
La cucina innovativa; di ricerca; la Nouvelle cuisine; creativa; rivisitata; molecolare; destrutturata; salutistica;
Esempi di come si fa una richiesta al magazzino, il food cost. La ristorazione industriale e commerciale
Es. pratiche. Pane: di mais, con le olive, con le noci, con farina integrale, con farina di castagne, pitta chijna alla serrese, grissini al sesamo. Amaretti, baci di dama, nzudj. Biscotti: alle mandorle, alle castagne, alle nocciole, di kamut, panciok, cantucci, all'ammoniaca.
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La cucina salutistica: dieta equilibrata ed intolleranze alimentari
L'organizzazione del lavoro di cucina, programmazione della produzione, le cotture degli alimenti, il menù è la politica dei prezzi.
Il Docente Luigi Giordano
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Laboratorio servizi enogastronomici Enogastronomia- Sala Docente Francesco Angotti
Libro di testo: Oscar Galeazzi-Esercitazioni di sala e bar- Ed. Hoepli Vol.2
PROGRAMMA DI ATTIVITA' PRATICA SVOLTO Alternanza Scuola Lavoro: Pianificazione, progettazione e sviluppo delle attività di ASL Stage, tirocinio e formazione Ristorante didattico: Pianificazione, progettazione e sviluppo di un evento a tema Ristorante didattico 8^ edizione Ristorante didattico 9^ edizione Ristorante didattico 10^ edizione Ristorante didattico 11^ edizione Pianificazione, progettazione e sviluppo delle giornate di orientamento
PROGRAMMA DI ENOLOGIA SVOLTO Il vino: Definizione Fase biologica e i sentori acquisibili [sentori varietali] Fase di produzione e i sentori acquisibili [sentori pre e post fermentativi] Fase di affinamento ei sentori acquisibili [sentori di invecchiamento o bouquet] Fase della commercializzazione del vino: Imbottigliamento e tappatura; Etichettatura;
Packaging; Il Marketing del vino (promozione) Servizio di mescita e Consumo Le cultivar regionali: bacca nera, bacca bianca, bacca rosata Le produzioni regionali Le tipologie dei vini: Classificazione per nazione/regione di produzione; Denominazione d'origine; Annata; Vitigno; Prezzo; Vini ordinari e vini speciali.
PROGRAMMA TEORICO SVOLTO La brigata di cucina e di sala Banqueting e catering Il menu: l'origine e la sua evoluzione Tipologia di menù: scelta libera; scelta vincolata; scelta concordata Servizio a buffet: libero e assistito Stili di servizio e le tecniche di servizio
Il Docente Francesco Angotti