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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Luigi Einaudi” Via Vittorio Veneto – 89822 SERRA SAN BRUNO (VV) Tel. Centralino - Fax 0963/71209 C.M.: VVIS003008 – C.F.: 96013710791 - web: www.iiseinaudi.gov.it - [email protected] DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Anno Scolastico 2017/2018 Indirizzo: IPSEOA Classe V sez. A <<La scuola è un luogo di formazione e di educazione… è una comunità di dialogo>> [Art.1, Statuto delle Studentesse e degli Studenti, D.P.R. n° 249 del 24/6/1998]

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Luigi Einaudi” Via Vittorio Veneto – 89822 SERRA SAN BRUNO (VV)

Tel. Centralino - Fax 0963/71209 C.M.: VVIS003008 – C.F.: 96013710791 - web: www.iiseinaudi.gov.it - [email protected]

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Anno Scolastico 2017/2018

Indirizzo: IPSEOA Classe V sez. A

<<La scuola è un luogo di formazione e di educazione… è una comunità di dialogo>>

[Art.1, Statuto delle Studentesse e degli Studenti, D.P.R. n° 249 del 24/6/1998]

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Il presente Documento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio della classe V sez. A nella seduta

dell’11 Maggio 2018.

IL CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTE DISCIPLINA FIRMA

Rombolà Domenica Italiano-Storia

Clasadonte Angela Sonja Lingua inglese

Iennarella Teresa Alba Matematica

Vavala' Maria Teresa Scienze motorie

Vecchio Ilario Religione

Salerno Caterina Lingua francese

Reggio Vittoria Scienza degli alimenti

Russo Marco Diritto e tecniche amministrative

Giordano Luigi Lab. Serv. Enogastronomici- settore cucina

Angotti Francesco Lab. Serv. Enogastronomici- settore sala

Giamba Grazia IppolitaLingua tedesca

Serra San Bruno, 11 Maggio 2018

Il Dirigente Scolastico Prof. Antonino CERAVOLO

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_________________________

INDICE

1. Storia e finalità generali dell’Istituto pag. 4

2. Analisi socio-economica e culturale del comprensorio serrese

2.1 Fenomeno dell’abbandono scolastico, fattori e conseguenze

3. Piano di studi

3.1 Composizione del Consiglio di classe

3.2 Flusso degli studenti nel triennio

4. Presentazione della classe e obiettivi raggiunti

4.1 Credito scolastico

5. Programmazioni del Consiglio di Classe

5.1 Metodi e strategie d’insegnamento

6. Verifica e valutazione

7. Attività programmate e realizzate

8. Attività di alternanza scuola-lavoro

8.1 Riferimenti normativi

8.2 Obiettivi e finalità generali

8.3 Esperienze significative

9. Griglie di valutazione

10. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico

11. Simulazione della terza prova

12. Programmi svolti:

Lingua e letteratura italiana

Storia

Scienza degli alimenti

Diritto e tecniche amministrative

Lingua tedesca

Matematica

Scienze motorie e sportive

Religione

pag. 5

pag. 7

pag. 9

pag. 11

pag. 12

pag. 13

pag. 15

pag. 16

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pag. 21

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pag. 48

pag. 50

pag. 52

pag. 55

pag. 57

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Lingua francese

Lingua inglese

Laboratorio servizi enogastronomici- settore cucina

Laboratorio servizi enogastronomici- settore sala

pag. 58

pag. 60

pag. 62

pag. 64

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1. Storia e finalità generali dell’Istituto

L’Istituto d’Istruzione Superiore “L. Einaudi” di Serra San Bruno legalmente sorge nell’Anno

Scolastico 1997-1998 dalla fusione di due istituzioni scolastiche preesistenti da alcuni decenni: il Liceo

Scientifico “N. Machiavelli” e l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “L. Einaudi”. Primo

preside dell’Istituto è stato il Prof. Francesco SCOPACASA. L’accorpamento tra i due Istituti dà vita, nel

territorio serrese, a un polo scolastico di secondaria di secondo grado di notevole rilevanza, con un bacino

d’utenza che abbraccia 14 comuni montani e collinari.

In seguito, nell’anno scolastico 2001/2002, viene inaugurato l’IPSSAR Istituto Professionale

Alberghiero e per la Ristorazione, che completa l’offerta formativa Liceale e Tecnica dell’Istituto “L.

Einaudi” con un indirizzo dell’ordine professionale.

La sede centrale di Serra San Bruno è dotata di tre edifici ubicati nella medesima area, uno tra

questi è il primo stabile di edilizia scolastica finanziato dalla (all’epoca neonata) provincia di Vibo

Valentia. Un altro plesso ospita la sezione staccata di Acquaro, originariamente sede di un Istituto Tecnico

Commerciale e dopo di un Istituto Alberghiero.

La facoltà di ottimizzare e razionalizzare le infrastrutture ha consentito al giovane Istituto di

progettare e realizzare, nel corso del tempo, un polo scolastico moderno e competitivo, dotato di

diversi laboratori e con una biblioteca (dedicata nel 2009 allo scrittore Sharo GAMBINO) che custodisce

una significativa dotazione libraria.

Oggi il complesso scolastico “Luigi Einaudi” è un vero baluardo del territorio, una scuola aperta

a tutti e, soprattutto, a chi vuole crescere come uomo e come cittadino proiettato verso la formazione

permanente (lifelong Learning). Formare e orientare i propri allievi attraverso la qualità, l’integrazione e

la varietà dei servizi, anche in relazione alle figure professionali richieste dal mercato del lavoro sempre

più esigente e competitivo, è stato sin dagli esordi il motto che ha fatto crescere l’Istituto, in particolare

per quanto attiene i corsi degli Indirizzi AFM - Tecnici Amministrazione Finanza e Marketing (ex Istituto

Tecnico Commerciale), CAT - Costruzione Ambiente e Territorio (ex Istituto Tecnico per Geometri) e

IPSEOA – Istituto Professionale per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (ex IPSSAR

Istituto Professionale Alberghiero e per la Ristorazione).

La Scuola continua a guardare verso queste finalità:

favorire la crescita della persona, secondo i principi della Costituzione;

fornire saperi diffusi in un’ottica trasversale;

educare all’alterità e all’intercultura;

promuovere il successo scolastico attraverso l’implementazione degli interessi e la valorizzazione delle doti.

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2. Analisi socio-economica e culturale del comprensorio serrese

La popolazione studentesca che frequenta l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “L. Einaudi” di

Serra San Bruno proviene, in misura significativa, dai paesi del circondario.

Gli alunni pendolari, quotidianamente, raggiungono dai luoghi della loro abituale dimora la predetta

sede scolastica, fruendo dei pochi mezzi di trasporto pubblico impiegati a tale scopo, non disdegnando,

tuttavia, di servirsi, anche per motivi di natura economica, di vari mezzi di fortuna ed occasionali.

Il territorio serrese, sotto il profilo economico, è caratterizzato da una certa povertà, determinata

sia dall’assenza di un grande polmone industriale che provveda a dare lavoro alla stessa sia dal forte

calo produttivo subìto dall’agricoltura e dalla zootecnica, attività che, in un passato recente, sono state

piuttosto fiorenti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che le varie forme di artigianato tipico del

comprensorio, che spaziavano dalla lavorazione artistica del legno a quella della pietra e del ferro, sono

oggi pressoché scomparse e le stesse iniziative turistiche, legate al patrimonio storico e naturale del

territorio, sono limitate, al massimo, a un paio di mesi all’anno. A questo punto è d’obbligo, per una

più attenta lettura del territorio, porre l’accento su come questo sia contraddistinto da una particolare

conformazione morfologica ed orogenetica, che lo classificano come ambiente di media montagna, con

tutti i disagi che ne conseguono, senza sottacere, peraltro, come proprio da questa sua natura fisica

possa farsi anche discendere la sua arretratezza economica e sociale. Alla luce di un siffatto quadro

economico abbastanza preoccupante, emerge come sia alto, all’interno della sua popolazione, il tasso

di disoccupazione che colpisce le forze giovani di lavoro e come a queste, se vogliono assicurare a se

stesse e ai propri congiunti più dignitose condizioni di vita, non resti altro da fare che emigrare verso

altre regioni della Penisola o alla volta di Paesi europei e transoceanici, in cerca di una più redditizia

attività lavorativa. Tutto ciò contribuisce a caratterizzare il nostro comprensorio, dal punto di vista

abitativo, come luogo a bassa densità umana. Le rimesse inviate dagli emigrati alle rispettive famiglie non

compensano, in alcun modo, quelle gravi conseguenze che il fenomeno migratorio causa

inevitabilmente all’interno del nucleo familiare disgregato e che sono riscontrabili particolarmente nel

processo di formazione umana dei figli. La mancanza di biblioteche, circoli culturali, cinema, impianti

sportivi pubblici e di altre forme di attività fa sì che ogni onere e responsabilità ricada sulla scuola, che

resta l’unica agenzia educativa (fuori dalle mura domestiche) presente sul territorio. Alla presenza di un

così poco edificante contesto socio-economico, non può destare stupore se la preparazione culturale di non

pochi allievi raggiunge un livello inferiore rispetto a quello medio nazionale. Tali carenze appaiono in

tutta la loro gravità e nudità, allorquando i discenti rivelano diverse difficoltà nelle abilità di base. Si

nota, per esempio, in taluni allievi il forte condizionamento negativo esercitato dall’uso pressoché

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esclusivo del dialetto, così come non sembrano sempre adeguati i prerequisiti logico-matematici necessari per

un proficuo inserimento nella scuola secondaria di secondo grado.

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2.1 Fenomeno dell’abbandono scolastico, fattori e conseguenze

I fattori che determinano l’insuccesso scolastico sono così complessi, numerosi e interdipendenti,

che risulta alquanto difficile presentarli in modo ordinato ed esauriente. Essi, comunque, si possono

ricondurre a tre grandi aree:

cause extrascolastiche, riconducibili ai forti condizionamenti socio-economici e culturali, che l’ambiente sociale o familiare di provenienza è capace di esercitare sugli allievi. Gli alunni, talvolta, non riescono a raggiungere il successo formativo e sono costretti ad abbandonare la scuola perché provengono da famiglie che versano in difficoltà finanziaria e che, oltre a non seguirli nella loro attività scolastica, intendono servirsene per impiegarli nell’esecuzione di lavori utili al nucleo familiare di appartenenza.

Cause connesse all’organizzazione scolastica, riconducibili a strutture edilizie carenti e alla mancanza di supporti di vario genere, come palestre, biblioteche, spazi da adibire ad attività integrative, ecc. hanno sicuramente un ruolo nel condizionare la frequenza scolastica e nel rendere difficoltoso l’inserimento degli alunni.

Cause legate alla particolare natura psicologica dell’allievo (delusione dell’aspettativa), al suo metodo di studio, alla sua area relazionale, ovvero ai rapporti che è capace di instaurare in famiglia, con gli amici, con lo sport o con altre attività sociali praticate nel tempo libero.

Le cause dell’insuccesso scolastico sono, dunque, molte e coinvolgono una miriade di fattori. Non c’è

dubbio che la scuola ha una sua precisa e diretta responsabilità nel contenere o attenuare questo fenomeno

e che deve svolgere un ruolo di decondizionamento, mettendo in atto opportune strategie con le quali

interrompere e non alimentare i meccanismi di emarginazione. Non si tratta di cercare soluzioni definitive,

che, certamente, non esistono, ma di elaborare progetti d’intervento immediato ed efficace contro quei

processi che tendono a emarginare chi è già svantaggiato. Ecco perché occorre applicare il principio

della discriminazione positiva, dando di più a chi ha di meno.

La scuola secondaria deve compiere un serio sforzo di riflessione sul proprio modo di porsi nei

confronti degli alunni svantaggiati, modificando la propria rigidità e introducendo misure compensative:

accertare le competenze in ingresso mediante la somministrazione di test agli allievi iscritti alle prime classi e, ove necessario, organizzare corsi di potenziamento delle competenze stesse;

prolungare il tempo scolastico, tenendo conto che gli alunni, che provengono da ambiente culturalmente svantaggiati, possono ricevere stimoli dalla frequenza più lunga della scuola di quanti ne ricevano dall’ambiente familiare;

prevedere tempi di lezione frontale e tempi di interventi individualizzati;

organizzare attività di gruppi di alunni;

organizzare iniziative integrative;

organizzare iniziative ricreative;

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organizzare visite guidate;

creare attività per gruppi anche di classi diverse;

attuare corsi di sostegno.

D’altra parte, un sistema scolastico che si limiti a espellere dal processo formativo gli alunni che

rimangono al di sotto di determinati livelli di profitto e che non preveda continui e mirati interventi di

recupero, non può considerarsi democratico e, in fondo, viene meno alle sue specifiche finalità educative.

La dispersione scolastica, che non consiste soltanto in abbandoni ed evasioni, ma che riguarda anche

altri aspetti che originano disagio nella scuola, come ripetenze, frequenze irregolari, interruzioni, ritardi rispetto

all’età, costituisce, nelle scuole secondarie di II grado, una piaga sociale dalle dimensioni più ampie e

drammatiche di quanto l’opinione pubblica possa pensare, con sviluppi considerevoli in termini di domanda

di lavoro non qualificato e con conseguente marginalità sociale, che, a sua volta, genera una serie di

pericoli.

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3. Piano di studi

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE Insegnamenti Generali

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno 1^

anno2^ anno

3^ anno 4^ anno

Lingua e letteratura Italiana

132 132 132 132 132

Storia 66 66 66 66 66

Lingua Inglese 99 99 99 99 99

Diritto ed economia 66 66 - - -

Matematica 132 132 99 99 99

Scienze integrate 66 66 - - -

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione (per chi si avvale) 33 33 33 33 33

Totale ore 660 660 495 495 495

Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

DISCIPLINE Discipline di indirizzo

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno 1^

anno2^ anno

3^ anno 4^ anno

Scienze integrate (Fisica) 66 - - - -

Scienze integrate (Chimica) - 66 - - -

Scienze degli Alimenti 66 66 - - -

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore sala e vendita

66 66 - - -

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina 66 66 - - -

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

66 66 - - -

Scienze motorie e sportive 66 66 - - -

2^ Lingua Straniera 66 66 99 99 99

Ore totali 462 462 99 99 99

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ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA”

DISCIPLINE Discipline di indirizzo

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno 1^

anno2^ anno

3^ anno 4^ anno

Scienze e cultura dell’alimentazione

- - 132 99 99

Di cui in compresenza - - 66

Diritto e tecnica della struttura ricettiva

- - 132 165 165

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore sala e vendita

- - - 66 66

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina - - 198 132 132

Ore totali - - 462 363 363

PRESENTAZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE

IL DIPLOMATO È IN GRADO D’INTERVENIRE NELLA VALORIZZAZIONE,

PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE, CONSERVAZIONE E PRESENTAZIONE DEI

PRODOTTI ENOGASTRONOMICI, DI OPERARE NEL SISTEMA PRODUTTIVO

PROMUOVENDO LE TRADIZIONI LOCALI, NAZIONALI ED INTERNAZIONALI, E

INDIVIDUANDO LE NUOVE TENDENZE ENOGASTRONOMICHE, DI CONTROLLARE E

UTILIZZARE GLI ALIMENTI E LE BEVANDE SOTTO IL PROFILO ORGANOLETTICO,

MERCEOLOGICO, CHIMICO-FISICO, NUTRIZIONALE E GASTRONOMICO, DI

PREDISPORRE MENÙ COERENTI CON IL CONTESTO E LE ESIGENZE DELLA

CLIENTELA, ANCHE IN RELAZIONE A SPECIFICHE NECESSITÀ DIETOLOGICHE.

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3.1 Composizione del Consiglio di classe

DOCENTI del C. di C. MATERIA D’INSEGNAMENTO CONTINUITA’

Rombolà Domenica LINGUA E LETTERATURA ITALIANA STORIA

NO

Clasadonte Angela Sonja LINGUA INGLESE SI

Iennarella Teresa Alba MATEMATICA SI

Vavala' Maria Teresa SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SI

Vecchio Ilario RELIGIONE NO

Salerno Caterina LINGUA COMUNITARIA – FRANCESE NO

Reggio Vittoria SCIENZE E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE

SI

Russo Marco DIRITTO E TECNICHE AMM. DELLA STRUTTURA RICETTIVA

NO

Giordano Luigi LABOR.SERV.ENOG.-SETTORE CUCINA NO

Angotti Francesco LABOR.SERV.ENOGASTR.-SETTORE

SALA E VENDITA

NO

Giamba Grazia Ippolita LINGUA COMUNITARIA – TEDESCO SI

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3.2 FLUSSO degli STUDENTI nel TRIENNIO

Nell’a.s. 2017/2018 risultavano iscritti 16 alunni, ma in data 14/10/2017 un’alunna si è trasferta in altra scuola, per cui il gruppo classe risulta composto da 15 alunni.

CLASSE ISCRITTIclasse

PROVENIENZAaltra classe/scuola

PROMOSSI giugno

PROMOSSISosp giudiz.

RESPINTI/RITIRATI

III 20 - 12 4 4

IV 19 3 7 9 3

V 16 1 1

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4. Presentazione della classe e obiettivi raggiunti

La classe risulta composta da 15 alunni, di cui 13 maschi e 2 femmine.

La struttura della classe è molto eterogenea, di conseguenza, i docenti hanno adoperato

metodi individualizzati, adeguati alle potenzialità di ciascun allievo ed alle specifiche

conoscenze pregresse per raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti. I risultati conseguiti,

soprattutto in vista del raggiungimento di un livello più uniforme di competenze

all’interno della classe, non sono sempre stati soddisfacenti: nel corso del triennio gli

alunni hanno continuato a manifestare differenti gradi di attenzione, di interesse e di

impegno sia per gli argomenti strettamente curriculari, sia per le problematiche varie, di

carattere sociale e ambientale, a cui di volta in volta si sono accostati.

Non tutti gli allievi sono riusciti ad acquisire una razionale capacità organizzativa dello

studio individuale, determinando un rallentamento nello svolgimento dei programmi di

tutte le materie.

Dal punto di vista disciplinare la quasi totalità della classe è sempre stata corretta e

rispettosa delle regole, se si eccettua qualche episodio di eccessiva esuberanza e di

immaturità nella gestione dei rapporti che è stato discusso con gli allievi stessi e gestito

nell’ottica di una necessità correttiva e non meramente punitiva.

Sotto l’aspetto prettamente didattico e culturale, il livello di preparazione raggiunto può

considerarsi positivo, anche se con sfumature alquanto diverse dovute al grado di

apprendimento e di interiorizzazione delle tematiche inerenti alle varie discipline

raggiunto dagli allievi. Un discreto numero di alunni ha raggiunto livelli di competenza

pienamente soddisfacenti; un gruppo più consistente ha conseguito risultati nel complesso

positivi, superando incertezze e carenze nella preparazione iniziale o insicurezze peculiari

relative al carattere.

Dal punto di vista del profitto, la maggior parte degli alunni ha dimostrato un ritmo di

apprendimento lento e discontinuo, per cui nel complesso si è raggiunto un livello medio-

basso, anche se qualche alunno si è distinto, partecipando con impegno alle attività di

ASL organizzate dalla Scuola. Si è cercato durante l’intero corso dell’anno di potenziare

l’attenzione attiva e partecipe in classe, mirante soprattutto al raggiungimento di un livello

di autonomia e di metodologie di approccio disciplinare. Il lavoro in classe ha mirato

all’implemento delle abilità di base degli alunni quanto a comprensione, analisi e

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individuazione dei nessi concettuali portanti delle varie discipline di studio, ritenendolo

uno strumento categoriale per raggiungere delle finalità più ampie, che escano dal

contesto disciplinare e scolastico propriamente inteso.

La classe ha partecipato regolarmente alle attività laboratoriali previste, nonché alle ore

di stage come si evince dalla relazione redatta dal Prof. responsabile Francesco Angotti.

COGNOME E NOME LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA

COMUNE DI RESIDENZA

Bardari Lorenzo SORIANO 19/02/1998 PIZZONI

Callà Vincenzo Bruno SERRA SAN BRUNO 12/10/1998 SERRA SAN BRUNO

Campese Espedito SERRA SAN BRUNO 01/12/1999 SERRA SAN BRUNO

Cirillo Giuseppe SERRA SAN BRUNO 24/11/1999 FABRIZIA

De Raffele Diego SERRA SAN BRUNO 17/04/1999 SERRA SAN BRUNO

Malvaso Cosimo SERRA SAN BRUNO 16/12/1999 SERRA SAN BRUNO

Mamone Maria Stella SERRA SAN BRUNO 09/05/1999 FABRIZIA

Pisano Simone SORIANO CALABRO 30/09/1999 GEROCARNE

Potrino Giuseppe SERRA SAN BRUNO 15/09/1999 SERRA SAN BRUNO

Pupo Andrea SERRA SAN BRUNO 09/07/1998 SERRA SAN BRUNO

Rachiele Mario Cosmo SERRA SAN BRUNO 28/04/1999 SERRA SAN BRUNO

Tucci Cosimo Nicola CHIARAVALLE CENTRALE 23/11/1999 SPADOLA

Valente Vincenzo SERRA SAN BRUNO 30/11/1999 SERRA SAN BRUNO

Zaffino Francesca SORIANO CALABRO 02/01/2000 SIMBARIO

Zaffino Iacopo Francesco SERRA SAN BRUNO 27/05/1998 SERRA SAN BRUNO

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4

7

0

0

4.1 Credito scolastico

COGNOME E NOME TERZO ANNO QUARTO ANNO

QUINTO ANNO

Bardari Lorenzo 4 4Callà Vincenzo Bruno 5 4Campese Espedito 4 4Cirillo Giuseppe 4 4De Raffele Diego 7 7Malvaso Cosimo 5 6Mamone Maria Stella 4 4Pisano Simone 4 4Potrino Giuseppe 4 4Pupo Andrea 5 6Rachiele Mario Cosmo 4 4Tucci Cosimo Nicola 4 4Valente Vincenzo 5 5

Zaffino Francesca 4 4

Zaffino Iacopo Francesco 5 4

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5. Programmazioni del Consiglio di classe

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5.1 Metodologie e strategie d’insegnamento

METODOLOGIE It

ali

an

o

Sto

ria

Mate

mat

ica

Dir

itto

e te

c. A

mm

.

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cin

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Lab

. S

ala

e

ven

dit

a

Ali

men

ti

Rel

igio

ne

Lezione frontale X X X X X X

X X

X X X X

Lezione partecipata X X X X X X X X X X X X

Lavoro di gruppo X X X X X X X X X X X X

Discussione guidata X X X X X X X X X X X X

Problem solving X X X X X X X X X X X X

Esercitazioni X X X X X X X X X X X X

SPAZI

Itali

an

o

Sto

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Mate

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Am

m.

Ingle

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Lab

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ala

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a

Ali

men

ti

Rel

igio

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Aula X X X X X X X X X X X X

Lab. Multimediale

Lab. Linguistico

Biblioteca X X

Aula audiovisivi

Palestra X

Laboratorio X X

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6. Verifiche e valutazione

STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA It

ali

an

o

Sto

ria

Mate

mat

ica

Dir

itto

e te

c.

Am

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Lin

gu

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ngl

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Ali

men

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Lab

. S

ala

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ven

dit

a

Lab

. E

no

gast

on

om

ia

Rel

igio

ne

Interrogazione lunga X X X X X X X X X X X X

Interrogazione breve X X X X X X X X X X X X

Tema o problema X X X

Prod. scritta di testi espositivi o argomentativi

X X X

X X

X X X X

Quesiti a risposta multipla

X X X

X X

X X X X

Quesiti a risposta singola

X X X X

X X

X X

Trattazione sintetica X X X X X X X X X

Progetto X X X

Esercizi X X X X X

nalisi e casi pratici X X X

FATTORI 1 2 3 4 5

Metodo di studio X

Partecipazione all’attività didattica X

Motivazione e impegno rispetto all’attività didattica X

Progressione nell’apprendimento X

Apprendimento obiettivi socio-affettivi trasversali X

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19

MEZZI Itali

an

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Ingle

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Lab

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Lab

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ven

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men

ti

Rel

igio

ne

Libro di testo X X X X X X X X X X X X

Manuali e codici X

Articoli di giornale X X X X

Fotocopie/dispense X X X X X X X X X X

Sussidi audiovisivi e informatizzati

X X

CD Rom ed altro X X X X X

FATTORI CHE HANNO CONCORSO ALLA VALUTAZIONE (ad ogni fattore è stato attribuito un peso: 1 = minimo,

5 = massimo)

Raggiungimento obiettivi cognitivi trasversali X

Conoscenze, competenze, capacità acquisite X

Raggiungimento obiettivi minimi disciplinari X

Frequenza alle lezioni X

Risultati conseguiti negli IDEI X

Eventuale abbandono di una o più discipline X

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7. Attività programmate e realizzate

STAGE

Nel profilo professionalizzante dell’indirizzo di studi, è prevista l'effettuazione di un periodo di

stage operativo aziendale da svolgere nel biennio post-qualifica. Si tratta di inserire l'allievo in

realtà lavorativo/produttivo, al fine di verificarne l'attitudine, il portamento, l'interesse, le

capacità.

Nel corso di ciascun periodo di addestramento pratico, lo studente è stato inserito in pieno

nell'attività tipica aziendale, lavorando, con l'assistenza dei tutor (interno ed esterno) su casi

concreti, interfacciandosi altresì con il personale interno all'ambiente di lavoro, conseguendo i

seguenti obiettivi formativi:

Acquisizione di un'immagine reale del mondo produttivo;

Comprensione dell'attività lavorativa dell'azienda;

Verifica della congruenza tra apprendimento scolastico e realtà aziendale;

Sperimentazione ed ampliamento delle conoscenze e abilità acquisite durante il corso;

Stimolo a svolgere le mansioni operative con tranquillità e sicurezza relazionandosi in

modo attivo con i colleghi, con i superiori e con la clientela.

Le strutture di inserimento sono state: laboratori di produzione di tipo artigianale ed industriale

presenti sul territorio, ristoranti, alberghi, villaggi turistici. Le attività svolte durante il periodo di

stage sono state preliminarmente illustrate agli allievi dai docenti dell’area professionalizzante,

responsabili del corso, mentre le modalità di svolgimento sono state definite di concerto con le

aziende coinvolte. Gli alunni hanno dovuto attenersi scrupolosamente alle regole aziendali ed al

regolamento di stage predisposto dal nostro Istituto, consegnato anticipatamente agli interessati e

per conoscenza anche ai loro genitori.

I tutor hanno curato il buon andamento dell'attività, vigilando sul corretto svolgimento di essa.

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8. ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

8.1 Riferimenti normativi

Il potenziamento dell’offerta formativa in materia di alternanza scuola-lavoro (di seguito ASL)

trova riscontro nella legge 13 luglio 2015, n.107 recante “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Tale

Legge ha pienamente inserito questa strategia didattica all’interno dell’offerta formativa di tutti gli

indirizzi di studio della Scuola secondaria di secondo grado quale elemento sostanziale dei percorsi

di istruzione, “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli

studenti”(Legge n.107/2015, art.1, comma 33).

L’ ASL è entrata nel nostro sistema educativo con il D.L. 77 del 2005, riferito all’art.4 della Legge

n.53 del 28 Marzo 2003, che la definisce come modalità di apprendimento “oltre l’aula” nella

forma di:

- stages

- impresa simulata

- esercitazioni esterne

- progetti esterni

- stages all’estero

- lezioni con esterni

- visite guidate

- orientamento in uscita

- rapporti con ordini professionali

- collaborazione con associazioni culturali e di categoria

La suddetta Legge, e il DL che ne è seguito, prevedono l’ASL come possibilità per consentire ai

giovani, che hanno compiuto il 15° anno di età, di svolgere attività di formazione dai 15 ai 18 anni

“attraverso l’alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione

scolastica, sulla base di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di

rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con enti,

pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per

periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro”. Il ruolo dell’ASL è

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stato poi rafforzato dai Regolamenti emanati con i DD.PP.RR. nn. 87, 88 e 89 del 2010,

riguardanti i nuovi ordinamenti degli Istituti professionali, degli Istituti tecnici e dei Licei, nelle

successive “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, secondo biennio e quinto anno”

degli Istituti tecnici e Istituti professionali e nelle “Indicazioni nazionali” dei percorsi liceali. Un

ruolo importante è inoltre rivestito dal D.L. n. 104 del 12 settembre 2013 che rafforza la

collaborazione formativa tra scuola e mondo del lavoro. La legge 107/2015, infine, nei commi dal

33 al 43 dell’art. 1, sistematizza l’alternanza scuola lavoro dall’a.s.2015-2016 nel secondo ciclo di

istruzione, attraverso:

la previsione di percorsi obbligatori di alternanza nel secondo biennio e nell’ultimo anno

della scuola secondaria di secondo grado, con una differente durata complessiva rispetto

agli ordinamenti: almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei

licei, da inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa;

la possibilità di stipulare convenzioni per lo svolgimento di percorsi in alternanza anche con

gli ordini professionali e con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio artistico,

culturale e ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI;

la possibilità di realizzare le attività di alternanza durante la sospensione delle attività

didattiche e all’estero, nonché con la modalità dell’impresa formativa simulata;

l’emanazione di un regolamento con cui è definita la “Carta dei diritti e dei doveri degli

studenti in alternanza scuola lavoro”, con la possibilità, per lo studente, di esprimere una

valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo di studio;

l’affidamento alle scuole secondarie di secondo grado del compito di organizzare corsi di

formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolti agli

studenti inseriti nei percorsi di alternanza e svolti secondo quanto disposto dal d.lgs.

81/2008;

lo stanziamento di 100 milioni di euro annui per sviluppare l’alternanza scuola lavoro nelle

scuole secondarie di secondo grado a decorrere dall’anno 2016. Tali risorse finanziano

l’organizzazione delle attività di alternanza, l’assistenza tecnica e il monitoraggio dei

percorsi;

l’affidamento al Dirigente scolastico del compito di individuare le imprese e gli enti pubblici

e privati disponibili per l’attivazione di percorsi di alternanza scuola lavoro e di stipulare

convenzioni finalizzate anche a favorire l’orientamento dello studente. Analoghe

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convenzioni possono essere stipulate con musei e altri luoghi della cultura, nonché con gli

uffici centrali e periferici del Ministero per i beni e le attività culturali;

la stesura di una scheda di valutazione finale sulle strutture convenzionate, redatta dal

dirigente scolastico al termine di ogni anno scolastico, in cui sono evidenziate le specificità

del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione;

la costituzione presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, a

decorrere dall’ a. s. 2015/16, del Registro nazionale per l’alternanza scuola lavoro, in cui

sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili ad accogliere studenti per

percorsi di alternanza (quanti giovani e per quali periodi).

Pertanto, dall’A. S. corrente, l’ASL è entrata a pieno regime, con il coinvolgimento di tutte le

studentesse e di tutti gli studenti delle classi terze, quarte e quinte dei licei, degli istituti tecnici e

degli istituti professionali.

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8.2 Obiettivi e finalità generali

Le finalità dell’alternanza scuola lavoro sono rivolte a:

a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo,

rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che leghino la formazione in aula con l'esperienza

pratica;

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con l'acquisizione di competenze

spendibili nel mercato del lavoro;

c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili

di apprendimento individuali;

d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del

lavoro e la società civile;

e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Attraverso l’ASL, il mondo della scuola e quello dell’impresa non sono più considerati realtà

separate ma integrate tra loro per favorire uno sviluppo consapevole e globale della persona, in una

pluralità di luoghi, modalità e tempi dell’apprendimento. Il modello dell’ASL vuole superare l'idea

di un distacco esistente tra momento formativo ed operativo e, ancor più, si pone l’obiettivo di

sviluppare la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta “sul campo” dei propri

interessi e di stili di apprendimento individuali, offrendo nuovi stimoli all’apprendimento e valore

aggiunto alla formazione della persona.

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8.3 Esperienze significative

La classe ha svolto nell’arco del secondo biennio e ultimo monoennio complessive ore di

Alternanza scuola-lavoro:

- n. 57 ore durante il terzo anno di studi

- n. 173 ore durante il quarto anno di studi

- n. 136 ore durante l’ultimo anno di studi

- n. 366 ore in media per alunno

le attività svolte hanno tenuto conte delle direttive ministeriali e delle Linee guida emanate

prediligendo, tra le modalità consentite per Legge, le seguenti:

- stage presso Enti pubblici e/o privati (Strutture turistiche e ristorative sul territorio

locale che regionale, Polo Elaia, …);

- impresa simulata” di azienda specializzata nell’organizzazione eventi (Ristoranti

Didattici, Attività di Banqueting e Catering, Coffee Break, Organizzazione Convegni,

Organizzazione di Orientamento, Open Days, …);

- ore di formazione con esperti esterni (Sicurezza sul Lavoro, Incontri con

Professionisti del Settore Alberghiero e delle Associazioni, Uscite Didattiche e Visite

in Aziende Ristorative e Agroalimentari, …).

Gli studenti, in generale, hanno seguito con attenzione e impegno i percorsi proposti raggiungendo

maggiori competenze su quanto loro richiesto dal mondo del lavoro e riuscendo a confrontarsi con

realtà formative differenti. In particolare, hanno potenziato le loro capacità relazionali e operative,

la cooperazione e il lavoro in team, e le proprie competenze nella professione (realizzazione degli

eventi e non solo).

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9. GRIGLIE DI VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO TIPOLOGIA

A: ANALISI DI UN TESTO LETTERARIO E NON, IN PROSA O POESIA

Obiettivo Valutazione 10/10

Comprensione del testo, capacità di

analisi e interpretazione dei nodi

concettuali e delle strutture formali

Gravem. insufficiente 1,50 - 2,00

Insufficiente 2,25 - 2,75

Mediocre 3,00 - 3,25

Sufficiente 3,50

Discreto 3,75

Buona 4,00

Ottima 4,50

Efficacia argomentativa

(capacità di formulare una tesi e/o

sviluppare le proprie

argomentazioni)

Insufficiente 0

Mediocre 0,25

Sufficiente 0,50

Discreto 0,75

Buona 1,00

Ottima 1,25

Rielaborazione, collegamenti e

riferimenti, contestualizzazione

Insufficiente 0

Mediocre 0,25

Sufficiente 0,50

Discreto 0,75

Buona 1,00

Ottima 1,25

Competenze linguistiche ed

espressive

(correttezza ortografica, lessicale e

morfosintattica; espressione

organica e consequenziale)

Gravem. insufficiente 0,50 – 0,75

Insufficiente 1,00

Mediocre 1,25

Sufficiente 1,50

Discreto 1,75 – 2,00

Buona 2,25 - 2,50

Ottima 2,75 - 3,00

Valutazione complessiva della prova ... ... ... /10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO

TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE

Obiettivo Valutazione 10/10

Correttezza ortografica, lessicale e

sintattica

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00

Mediocre 1,50

Sufficiente 1,75

Discreto 2,00

Buona 2,25

Ottima 2,50 - 3,00

Correttezza dell’informazione e

coerenza espositivo -

argomentativa

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00

Mediocre 1,25

Sufficiente 1,50

Discreto 1,75

Buona 2,00

Ottima 2,25 - 2,50

Pertinenza, capacità di avvalersi

dei documenti proposti e di

analizzare i dati

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00

Mediocre 1,25

Sufficiente 1,50

Discreto 1,75

Buona 2,00

Ottima 2,25 - 2,50

Pertinenza del titolo e destinazione

editoriale

Insufficiente 0,25

Mediocre / Sufficiente 0,50

Discreto 0,75

Buona / Ottima 1

Originalità e creatività Insufficiente 0,25

Mediocre 0,50

Sufficiente / Discreto 0,75

Buona / Ottima 1

Valutazione complessiva della prova ... ... ... /10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO

TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Obiettivo Valutazione 10/10

Esposizione ordinata e organica

degli eventi storici considerati

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00 - 1,25

Mediocre 1,50

Sufficiente 1,75

Buona 2,00

Discreta 2,25 - 2,50

Ottima 2,75 - 3,00

Conoscenza storica dell’evento,

capacità critico-rielaborativa

Gravemente insufficiente 1,00 – 1,50

Insufficiente 1,75 – 2,00

Mediocre 2,00 - 2,25

Sufficiente 2,50

Discreta 2,75 - 3,00

Buona 3,25

Ottima 3,50 - 4,00

Correttezza ortografica, lessicale e

sintattica

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00 - 1,25

Mediocre 1,50

Sufficiente 1,75

Discreta 2,00

Buona 2,50

Ottima 2,75 - 3,00

Valutazione complessiva della prova ... ... ... /10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO

TIPOLOGIA D:TEMA DI CARATTERE GENERALE

Obiettivo Valutazione 10/10

Pertinenza e conoscenza

dell’argomento

Gravemente insufficiente 1,00 -1,25

Insufficiente 1,50

Mediocre 1,75 - 2,00

Sufficiente 2,25

Discreta 2,50

Buona 2,75 - 3,00

Ottima 3,25 - 3,50

Correttezza dell’informazione e

livello di

approfondimento/originalità

(valutabile solo se la pertinenza è

almeno sufficiente)

Gravemente insufficiente 0,00 - 0,50

Scarsa 0,75

Sufficiente 1,00 – 1,25

Discreta 1,50

Buona 1,75

Ottima 2,00

Espressione organica e coerenza

espositivo– argomentativa

Insufficiente 0

Mediocre 0,25

Sufficiente 0,50

Discreta 0,75

Buona 1,00

Ottima 1,25 -1,50

Correttezza ortografica, lessicale e

sintattica

Gravemente insufficiente 1,00 -1,25

Insufficiente 1,50

Mediocre 1,75

Sufficiente 2,00

Discreta 2,25

Buona 2,50

Ottima 2,75 - 3,00

Valutazione complessiva della prova ... ... ... /10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

POSSESSO DELLE CONOSCENZE SPECIFICHE

Punti 0-3

PRECISIONE, COMPLETEZZA, ORIGINALITA’ NELLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI PROPOSTI; RIFERIMENTI A DISCIPLINE AFFINI

Punti 0-3

CAPACITA’ DI ANALISI, SINTESI, CHIAREZZA ESPOSITIVA. COMPETENZA NELLA UTILIZZAZIONE DI METODI E TECNICHE

Punti 0-4

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PROVA

Punti

. . ./10

CORRISPONDENZA VOTO/ GIUDIZIO

DECIMI GIUDIZIO SINTETICO

2-3 Gravemente insufficiente

4-5 Insufficiente

6 Sufficiente

7 Discreto

8 Buono

9-10 Ottimo

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10. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico.

Il credito scolastico è attribuito anche osservando, oltre alla media finale dei voti la

Partecipazione, l’impegno, la frequenza assidua degli alunni alle lezioni, sulla base della griglia

di valutazione di cui al P.O.F. e acclusa al presente documento.

Sarà, simultaneamente, attribuito il punteggio minimo della banda di oscillazione (individuata

mediante la media dei voti nello scrutinio finale) qualora l’alunno abbia maturato anche una

sola delle tre seguenti condizioni, fatti salvi casi eccezionali e debitamente documentati,

valutati dal Consiglio di classe:

40 assenze individuali;

3 assenze collettive;

15 ingressi in ritardo e/o uscite anticipate

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11. SIMULAZIONE TERZA PROVA

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34

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “LUIGI EINAUDI”

VVIS003008 – C.F. 96013710791

Distr. Sc. N.9 - Via V.Veneto – 89822 SERRA SAN BRUNO (VV)

Tel 0963/378509 e Tel. e Fax 0963/371209

SIMULAZIONE TERZA

PROVA ANNO SCOLASTICO

2017-2018

Classe V A

Indirizzo : IPSEOA Articolazione: Cucina

DISCIPLINE COINVOLTE:

Storia

DTAIR

Lingua Inglese

Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore Sala

Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore Cucina

Tipologia della prova: Quattro quesiti a risposta multipla e due quesiti a risposta aperta. Inglese, Francese, Tedesco: Tre quesiti a risposta aperta. Tempo di esecuzione: 90 minuti

CANDIDATO

Cognome ______________ Nome ____________________

Classe____

Data Inizio ore Consegna ore

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STORIA

1. Cosa proponeva Lenin nelle Tesi di Aprile?

a. Di rompere con il governo provvisorio, di dare tutto il potere ai Soviet e di porre fine

alla guerra.

b. Di rompere con il governo provvisorio, di dare tutto il potere ai Soviet e di continuare la

guerra.

c. Di rompere con il governo provvisorio, di continuare la guerra e di togliere il potere ai

Soviet.

d. Di formare un governo di coalizione, di togliere il potere ai Soviet e di continuare la

guerra.

2. Cos’è il «Patto di Londra»?

a. Un accordo tra il presidente americano Wilson e la Gran Bretagna

b. Il trattato di armistizio con il quale la Russia si ritirò anzitempo dalla guerra

c. Un patto segreto tra il governo italiano e i governi dell’Intesa

d. Il trattato di pace al termine della Prima Guerra Mondiale

3. Quale è l’anno di fondazione dei Fasci di Combattimento? a. 1919 b. 1924 c. 1929 d. 1936

4. Quando si verificò il cosiddetto “biennio rosso”?

a. Tra il 1914 e il 1915

b. Tra il 1919 e il 1920

c. Tra il 1922 e il 1923

d. Tra il 1933 e il 1934

5. Per quali ragioni l’Italia entrò nella Prima Guerra Mondiale?

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

6. Perché scoppiò la crisi del 1929? Rispondi distinguendo tra cause economiche e cause

finanziarie.

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

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Diritto e Tecniche Amministrative

1. Si definisce quota di mercato potenziale (o fair share):

a. Il rapporto tra le vendite dell’impresa e la capacità produttiva del settore

b. Il prodotto tra le vendite dell’impresa e il totale delle vendite del settore

c. Il rapporto tra la capacità produttiva dell’impresa e la capacità produttiva del settore

d. Il prodotto tra la capacità produttiva dell’impresa e il totale delle vendite del settore

2. Il contratto ristorativo:

a. Poiché si tratta di un contratto deve essere necessariamente in forma scritta

b. Anche se si tratta di un contratto può essere anche in forma verbale

c. Non prevede mai la somministrazione di superalcolici, neanche a persone di maggiore

età

d. È un contratto tipico perché le norme che lo disciplinano sono contenute nel Codice

Civile

3. Nel contratto ristorativo:

a. Il cliente non può, per nessun motivo, contestare il conto

b. Se il cliente non consuma il pasto può andare via senza pagare

c. È un obbligo del cliente pagare il pasto anche se non completamente consumato

d. È un obbligo del cliente effettuare con congruo anticipo la prenotazione del tavolo

4. La rintracciabilità dei prodotti alimentari

a. È prevista solo su una fase del processo produttivo

b. È un sistema di autocontrollo atto a prevenire contaminazioni alimentari

c. Ripercorre tutta la filiera produttiva

d. Serve ad assicurare una adeguata informazione ai consumatori

5. In cosa consiste il piano di marketing ed in quali fasi si articola (max 10 righi).

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

6. Indica le norme obbligatorie per l’imprenditore commerciale, soffermandoti in particolare sugli

adempimenti previsti in fase di apertura e sulle scritture obbligatorie (max 10 righi).

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Answer the following questions (max five lines)

1. Explain briefly what HACCP is.

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

2. What are GMOs?

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

3. What is the Mediterranean diet and which foods are typical of it?

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

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Lab. Serv. Enogastronomia sett. Sala e Vendita

1) Il MAÎTRE nella ristorazione è una figura professionale importante. A lui sono affidate mansioni particolari che può svolgere solo grazie a capacità, conoscenze e competenze acquisite con anni di esperienza e duro lavoro. Dai una definizione sintetica alla figura del Maître □ Responsabile amministrativo e gestionale della struttura alberghiera □ Responsabile organizzativo della sala ristorante □ Responsabile operativo del rango □ Responsabile del servizio di mescita (vini in particolare)

2) Il "menù" nella terminologia tecnica della ristorazione rappresenta una lista di proposte, vivande e bevande, con, a volte, il rispettivo prezzo dal quale il cliente/ospite gli è permesso scegliere. In quale tipologia di menù sono presenti le parti: committente e ristoratore?

□ Menù a scelta libera

□ Menù a scelta vincolata

□ Menù a scelta concordata

□ Menù a la cart

3) Cosa ottengo se opero la “SGRONDATURA” durante il processo di vinificazione? □ Vini bianchi da uve nere □ Vini rossi da uve bianche □ Vini spumanti da metodo Champenoise □ Vini passiti

4) Per quale vino, tra i seguenti, si consiglia di effettuare il “DECANTAGE”? □ Valdobbiadene Prosecco superiore millesimato 2016 nera dry □ Valentini – Trebbiano d’Abruzzo d.o.c. 2014 □ Barolo riserva speciale 1969 □ Chablis 1er cru mont. Tonnerre 2015

5) Il vino è il risultato alcolico affinato della fermentazione naturale del mosto d’uva. Da questa definizione possiamo dedurre le tre fasi principali. - Fase biologica - Fase di produzione - Fase di affinamento Definisci la fase di “AFFINAMENTO” e determinane i sentori acquisibili. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

6) Con l’evolversi del settore alberghiero e con l’effetto della concorrenza gli operatori hanno cercato di diversificare con strutture polivalenti dove possibile oppure ad applicare i servizi conosciuti a soluzioni e attività alternative. Il banqueting e il catering sono sicuramente una delle soluzioni che ha riscontrato maggiori consensi. Quali sono le principali competenze che deve possedere una azienda di catering e banqueting?

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ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA

1. Nella progettazione del menu la prima operazione da fare è : definire il tipo di cucina definire l’elenco dei piatti che si vogliono proporre acquistare l’attrezzatura preoccuparsi di assumere il personale adatto.

2. I termini “menu” e “carta” : sono sinonimi hanno significati diversi hanno significati diversi, ma il termine “menu” viene usato anche in senso generico. hanno significati identici, ma possono indicare anche cose diverse.

3. Per esigenza della clientela si intendono: L’età, lo stato di salute, le attività fisiche svolte, il luogo dove ci si trova; Le richieste dei clienti anche quelle più assurde, la classificazione del locale; I vari gusti dei clienti di cui tenere conto, la provenienza dei vari turisti; L’età, lo stato di salute, le diete speciali.

4. La procedura di sicurezza prevede di prendere in analisi tutta la vita del prodotto attraverso le fasi: L’analisi dei potenziali rischi, l’individuazione dei punti critici, la definizione delle soglie critiche,

l’individuazione e l’applicazione di procedure di controllo; L’individuazione dei punti critici, la definizione delle soglie critiche, il riesame periodico dei rischi; La definizione delle soglie critiche, l’individuazione e l’applicazione di procedure di controllo; il

riesame periodico dei rischi; L’analisi dei potenziali rischi, l’individuazione dei punti critici, la definizione delle soglie critiche,

l’individuazione e l’applicazione di procedure di controllo, il riesame periodico dei rischi.

5. Dai la definizione della ristorazione industriale.

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___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

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6. Descrivi che cosa è il food coast.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

RISPOSTA APERTA

TERZA PROVA CANDIDATO: CLASSE 5A

INDICATORI PUNTEG

GIO

STORIA DTAIR LINGIA

INGLESE

LAB.SERV

. ENOG–

SALA

LAB.SERV

. ENOG–

CUCINA

1.Pertinenza rispetto alla richiesta

0-0,20

2.Conoscenza e completezza dei contenuti

0-0,20

3.Correttezza espositiva, efficacia espressiva nel rispetto delle norme grammaticali e nell’uso del lessico specifico

0-0,20

4. Individuazione degli aspetti nodali

0-0,20

5. Capacità progettuali nel rielaborare, applicare e saper collegare conoscenze e competenze

0-0,20

TOTALE

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NON SONO AMMESSE CORREZIONI LA RISPOSTA CON CORREZIONI AVRA’ PUNTEGGIO ZERO

Valutazione

Disciplina Punti Disponibili

Punti Attribuiti Firma Insegnante

Storia 0-3

DTAIR 0-3

Lingua Inglese 0-3

Laboratorio dei servizi enogast-settore Sala 0-3

Laboratorio dei servizi enogast- settore Cucina 0-3

Arrotondamento

Voto

Legenda: Ogni disciplina ha a disposizione un punteggio massimo di 3 punti che sarà così ripartito:

0.25 punti per ogni risposta esatta per i quesiti a risposta multipla Da 0 ad 1 punto per i quesiti a risposta aperta 0 punti per ogni risposta non data 0 punti per ogni risposta errata

In caso di punteggio decimale questo sarà arrotondato per eccesso da 0.50 compreso in su e da 0.49 in giù.

VOTO /15

DATA

FIRMA DELLA COMMISSIONE

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____________________________ _______________________________

____________________________ _______________________________

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12. Programmi svolti

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ITALIANO

INSEGNANTE: DOMENICA ROMBOLA’

LIBRO DI TESTO: Paolo di Sacco, CHIARE LETTERE .EDIZIONE BASE volume 3- Scolastiche Bruno Mondadori

PROGRAMMA SVOLTO AL 10/05/2018

Naturalismo e Verismo Il Naturalismo francese

Il Verismo italiano

Giovanni Verga: vita, opere, poetica

I Malavoglia, Novelle Rusticane (Libertà), Mastro Don Gesualdo

Il Decadentismo e le Avanguardie letterarie

Il Decadentismo

Gabriele D’Annunzio: vita, opere, pensiero, poetica

Il piacere, Le Vergini delle rocce, Alcyone (La pioggia nel pineto)

Giovanni Pascoli: vita, opere, poetica

Il fanciullino, Myricae (Arano, Novembre, Il lampo, X agosto), I Canti di Castelvecchio (Il gelsomino notturno)

Crepuscolarismo

Guido Gozzano: La Signorina Felicita

Futurismo

I Vociani

Il romanzo del 900

Caratteristiche del romanzo in Europa e in Italia

Italo Svevo: vita, idee e poetica, opere

La coscienza di Zeno

Luigi Pirandello: vita, idee e poetica, opere

L’Umorismo, Il fu Mattai Pascal, Uno, nessuno e centomila

La poesia del Novecento: scuole e protagonisti

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Giuseppe Ungaretti: vita e poetica; L’Allegria (I Fiumi, Veglia, Fratelli, Soldati, S. Martino del Carso)

Umberto Saba: vita e poetica; Il Canzoniere (La capra, A mia moglie)

La poesia italiana dalla crisi del 29 al secondo dopoguerra

L’Ermetismo

Salvatore Quasimodo: vita e poetica; Ed è subito sera, Alle fronde dei salici

Eugenio Montale: vita, idee e poetica, opere

Ossi di seppia (Non chiederci la parola, Meriggiare pallido ed assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato)

PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE DAL 10/5/2018 Caratteri generali del Neorealismo

Alberto Moravia: vita e poetica; Gli indifferenti

Primo Levi: vita e poetica; Se questo è un uomo

OBIETTIVI DISCIPLINARI INDIVIDUARE LE CARATTERISTICHE GENERALI DEI MOVIMENTI

COLLEGANDOLI AL CONTESTO STORICO E CULTURALE

CONOSCERE GLI AUTORI E LE OPERE FONDAMENTALI DEL PERIODO

INQUADRARE LA VITA DELL’AUTORE NELCONTESTO STORICO

SAPER ANALIZZARE I TESTI PRESI IN ESAME

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe, in generale ha raggiunto gli obiettivi prefissati, anche se solo un piccolo gruppo ha raggiunto livelli di preparazione superiori alla sufficienza. Un gruppo più esiguo non ha raggiunto nemmeno gli obiettivi minimi a causa di uno scarso impegno, numerose assenze e difficoltà di approccio alla materia. I rimanenti alunni hanno raggiunto gli obiettivi minimi e si attestano intorno alla sufficienza.

TIPOLOGIE DI PROVE DI VERIFICA Prove scritte

Prove orali

Per valutare le prove scritte è stata utilizzata la griglia di valutazione approvata dal collegio dei docenti.

Nella valutazione delle verifiche orali si è tenuto conto dei seguenti elementi: possesso della terminologia specifica e dei contenuti disciplinari, competenze disciplinari specifiche, forma dell’esposizione, capacità di stabilire relazioni tra argomenti diversi, capacità critiche.

Il docente

Domenica Rombolà

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STORIA

INSEGNANTE: DOMENICA ROMBOLA’

LIBRO DI TESTO: Nanni Cristino-Giulia Di Rienzo, Nuovo i fatti e le interpretazioni vol.3 - Petrini

PROGRAMMA SVOLTO AL 10/05/2018

La “Grande Guerra” e la Rivoluzione Russa

Il sistema economico internazionale e la nuova industria

L’età giolittiana in Italia

La Rivoluzione russa

La Prima Guerra mondiale

La crisi del dopoguerra

Le conseguenze della “Grande Guerra”

Le grandi potenze nel dopoguerra

La disintegrazione dell’economia internazionale

I regimi totalitari

Lo Stato totalitario

Il fascismo

Il nazismo

Lo stalinismo

I regimi autoritari in Spagna, Giappone e America Latina

La seconda Guerra Mondiale e il nuovo sistema internazionale

La Seconda Guerra Mondiale

Dopoguerra e ricostruzione

Il sistema internazionale dei blocchi contrapposti: la “guerra fredda”

La decolonizzazione

L’età del bipolarismo

La società dei consumi

USA e URSS tra coesistenza e competizione

PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE DAL 10/5/2018

L’Italia repubblicana

La Terza rivoluzione industriale e la globalizzazione

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OBIETTIVI DISCIPLINARILa “Grande Guerra” e la Rivoluzione Russa

INDIVIDUARE I CARATTERI GENERALI DELL’ ETA’ GIOLITTIANA

CONOSCERE CAUSE, ANDAMENTO E CONSEGUENZE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE E DELLA RIVOLUZIONE RUSSA

La crisi del dopoguerra

CONOSCERE LE CONSEGUENZE POLITICHE, SOCIALI ED ECONOMICHE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

I regimi totalitari CONOSCERE CAUSE, ASPETTI, PROTAGONISTI, CONSEGUENZE DEI

TOTALITARISMI IN EUROPA

DISTINGUERE UN PAESE DEMOCRATICO DA UN PAESE AUTORITARIO O TOTALITARI

La seconda Guerra Mondiale e il nuovo sistema internazionale CONOSCERE CAUSE, ANDAMENTO E CONSEGUENZE DELLA SECONDA

GUERRA MONDIALE

CONOSCERE IL PERIODO DELLA RESISTENZA

CONOSCERE I MECCANISMI DEL NUOVO SISTEMA INTERNAZIONALE DEI BLOCCHI CONTRAPPOSTI

CONOSCERE CAUSE, CARATTERISTICHE E LIMITI DELLA DECOLONIZZAZIONE

L’età del bipolarismo CONOSCERE L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA INTERNAZIONALE

Globalizzazione, multipolarismo e XXI secolo CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA TERZA RIVOLUZIONE

INDUSTRIALE

CONOSCERE GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA “GLOBALIZZAZIONE

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe, in generale ha raggiunto gli obiettivi prefissati, anche se solo un piccolo gruppo ha raggiunto livelli di preparazione superiori alla sufficienza. Un gruppo più esiguo non ha raggiunto nemmeno gli obiettivi minimi a causa di uno scarso impegno, numerose assenze e difficoltà di approccio alla materia. I rimanenti alunni hanno raggiunto gli obiettivi minimi e si attestano intorno alla sufficienza.

TIPOLOGIE DI PROVE DI VERIFICA Prove orali

Nella valutazione delle verifiche orali si è tenuto conto dei seguenti elementi: possesso della terminologia specifica e dei contenuti disciplinari, competenze disciplinari specifiche, forma dell’esposizione, capacità di stabilire relazioni tra argomenti diversi, capacità critiche.

Il docente

Domenica Rombolà

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SCIENZE DEGLI ALIMENTI

INSEGNANTE : VITTORIA REGGIO

LIBRO DI TESTO: A.Machado Scienza e Cultura dell’Alimentazione Poseidonia

L’alimentazione nell’era della globalizzazione: Cibo e religioni.

Nuovi prodotti alimentari

La dieta in condizioni fisiologiche.

Condizioni fisiologiche.

La dieta nelle principali patologie. Cardiovascolari. Metaboliche. Allergie. Tumori

Contaminazione fisico-chimica. Contaminazione biologica.

Sistema HACCP.

Conservazione degli alimenti

Cottura degli alimenti

PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE DAL 10/5/2018

Stile alimentare e ristorazione collettiva.

Il rischio e la sicurezza nella filiera alimentare.

Obiettivi disciplinari

L’alimentazione nell’era della globalizzazione: Cibo e religioni.

Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico Saper riconoscere negli alimenti i principi nutritivi e la loro funzione. Saper creare un menu adatto alle varie circostanze

Nuovi prodotti alimentari

Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane.

La dieta in condizioni fisiologiche. Condizioni fisiologiche.

Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane.

La dieta nelle principali patologie. Cardiovascolari. Metaboliche. Allergie. Tumori

Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico

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Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari Saper applicare semplici conoscenze relative alla dietoterapia

Contaminazione fisico-chimica. Contaminazione biologica. Additivi alimentari e

coadiuvanti tecnologici e sistema HACCP

Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico Descrivere i principali metodi di conservazione degli alimenti Saper proporre tecniche di conservazione adeguate per ogni tipo di alimento

Conservazione degli alimenti. Cottura degli alimenti

Descrivere i punti fondamentali sui quali si basa la sicurezza alimentare Sapere le cause di alterazione degli alimenti Descrivere l’importanza di una corretta conservazione degli alimenti ai fini della sicurezza alimentare

METODOLOGIA E DIDATTICA

L’itinerario didattico è stato di tipo modulare, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi disciplinari relativi alla dietologia e alla sicurezza alimentare. Ogni modulo, scandito in unità didattiche, è stato collegato a tutti i vari aspetti coinvolti ottenendo gli obiettivi disciplinari programmati. Ho privilegiato l’aspetto qualitativo della formazione offrendo le opportune motivazioni tanto alla conoscenza quanto all’applicazione. Sono state incoraggiate tutte le occasioni che hanno consentito di esercitare le capacità espressive e comunicative sia scritte che orali. Con la maggior parte degli allievi è stato utilizzato un lessico semplice che, pur mantenendo una rigorosa correttezza tecnica, è stato sempre aderente alla realtà professionale.

MEZZI

Fondamentale per l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità è la scelta degli strumenti di lavoro e degli spazi da utilizzare. Oltre agli strumenti didattici tradizionali, quali il libro di testo, sono state le schede da me elaborate per rendere piu’ efficace la registrazione dei dati relativi agli argomenti.

INDICATORI DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE

Uso di linguaggio specifico

conoscenza dei contenuti

capacità di analisi

La Docente

Prof.ssa Reggio Vittoria

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Diritto e Tecniche Amministrative

Libro di testo: M.T. Fantozzi, C. De Luca i - Le imprese ricettive – Ed. LIVIANA

DOCENTE: Prof. MARCO RUSSO

U.d.A. 1: Il Turismo e le fonti del diritto

Obiettivi: Conoscere il mercato di riferimento del settore turistico e le fonti del diritto nazionale e

comunitario.

• Il fenomeno turistico

• Le fonti del diritto comunitario ed internazionale

• Le norme obbligatorie per l’impresa

• Le normative sulla sicurezza alimentare

• I contratti di settore

• La qualità, i marchi e i prodotti km zero

• I presidi slow food

U.d.A 2: Le politiche di vendita nella ristorazione

Obiettivi: Conoscere i principali concetti e strumenti legati al marketing ed alla promozione turistica

• Concetti generali di marketing

• Le principali tecniche del marketing

U.d.A 3: La programmazione Aziendale

Obiettivi: conoscere i motivi e per cui si ricorre alla programmazione aziendale e gli strumenti utilizzati

• La programmazione e il controllo di gestione

• Il Business Plan

Il Docente

(Prof. Marco Russo)

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LINGUA TEDESCA

Libri di testo: Paprika NEU - Deutschkurs für Chefkoch, Barmann, Restaurantfachmann und Bankettleiter di C. Brigliano, F. Doni e G. Venturini, Hoepli

Docente: prof.ssa Giamba Grazia Ippolita

Modulo 1: Alkoholfreie Getränke

Kalte Getränke

- Wasser

- Saft , Nektar, Limonade

Warme Getränke

- Kaffee

- Tee

- Kakao

Modulo 2: Ernährung

Inhaltsstoffe von Lebensmitteln

Kohlenhydrate – Fette – Eiweiβ – Mineralstoffe – Vitamine – Wasser – Ballaststoffe

Sonstige natϋrliche nhaltsstoffe

Die Verdauung der Nährstoffe

Ernährungsformen

Energiebedarf - Kostformen

Modulo 3 : Lebensmittelkunde

Produktion

Schadstoffe in der Nahrung

Konservierung

Hygiene

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Grundlagen de Hygiene - HACCP –

Modulo 4: Die Karriere Das Personal Das Servicepersonal - das Küchenpersonal Die Stellensuche Die Anzeigen - die Bewerbung - der Lebenslauf Gute Gründe für eine Ausbildung im Gastgewerbe

Il Docente

Grazia Ippolita Giamba

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MATEMATICA

DOCENTE: TERESA ALBA IENNARELLA

PROGRAMMA SVOLTO AL 10/5/2018

LE FUNZIONI: definizione di funzione, classificazione delle funzioni; definizione di dominio e codominio. Dominio delle funzioni razionali intere e fratte. Dominio delle funzioni irrazionali intere e fratte. Dominio delle funzioni trascendenti. Segno di una funzione. Incontro di una funzione con gli assi cartesiani.

I LIMITI: definizione di limite finito per x che tende ad un valore finito ed infinito. Definizione di limite infinito per x che tende ad un valore finito ed infinito. Operazioni con i limiti. Forme

di indecisione e calcolo degli asintoti verticali, orizzontali ed obliqui.

LE DERIVATE: concetto di derivata. Derivata di una costante, derivata immediate, della somma, del prodotto, del quoziente, derivata del logaritmo, derivata della funzione composta, derivate successive. Regola di De L’Hopital. Calcolo dei punti Stazionari. Studio del segno della derivata prima. Punti di massimo e di minimo.

GLI INTEGRALI: primitive ed integrale indefinito. Definizione di integrale indefinito. Integrali immediati. Dalle aree all’integrale definito. Le proprietà dell’integrale definito e il suo calcolo. Il calcolo delle aree: area della parte di piano compresa tra una funzione e l’asse x; area della parte di piano compresa tra due funzioni.

PROGRAMMA CHE SI PREVEDE DI SVOLGERE DAL 10/5/2018

GLI ALGORITMI: definizione di algoritmo; il linguaggio di progetto; le strutture degli algoritmi; la rappresentazione degli algoritmi.

OBIETTIVI DISCIPLINARI.

FUNZIONI:

- Saper riconoscere e classificare una funzione;

- Saper determinare il dominio di una funzione;

- Saper stabilire il segno di una funzione al variare della variabile indipendente nel suo dominio;

- Saper determinare gli asintoti di una funzione;

- Saper determinare l’incontro di una funzione con gli assi cartesiani.

I LIMITI:

- Saper dare la definizione di limite;

- Saper calcolare limiti che si presentano anche in forma indeterminata;

- Saper riconoscere infinitesimi ed infiniti;

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LE DERIVATE:

- Saper trovare la derivata di una funzione applicando le regole opportune;

- Saper risolvere limiti utilizzando la regola di De L’Hopital;

- Saper determinare i punti di massimo e di minimo utilizzando la derivata prima.

GLI INTEGRALI:

- Saper determinare la primitiva di una funzione;

- Saper risolvere integrali definiti;

- Saper calcolare l’area di una parte di piano.

GLI ALGORITMI:

-Saper descrivere un algoritmo;

-Saper realizzare un diagramma a blocchi

- OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe, in generale ha raggiunto gli obiettivi prefissati. In particolare 2 allievi hanno raggiunto una ottima preparazione, 2 allievi hanno raggiunto una discreta preparazione, un piccolo gruppo non ha raggiunto nemmeno gli obiettivi minimi a causa di uno scarso impegno, numerose assenze e difficoltà di approccio alla materia. I rimanenti hanno raggiunto gli obiettivi minimi e si attestano intorno alla sufficienza.

TIPOLOGIA PROVA SCRITTA

-Trattazione sintetica di argomenti;

-Quesiti a risposta singola.

Per valutare le prove scritte è stata utilizzata la griglia di valutazione approvata dal collegio dei docenti.

INDICATORI DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE

1) Uso di linguaggio specifico:

a) non sempre corretto e appropriato

b) corretto ed adeguato

c) adeguato, ricco e fluido;

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2) conoscenza dei contenuti:

a) parziale;

b) sufficiente;

c) appropriata;

3) capacità di analisi:

a) parziale;

b) sufficiente;

c) adeguata;

4) capacità di sintesi

a) parziale;

b) sufficiente;

d) adeguata.

CRITERI DI SUFFICIENZA

- è stato valutato “sufficiente” lo studente che ha dimostrato di possedere un’accettabile conoscenza degli argomenti e chi ha fornito prova di sapere applicare le conoscenze acquisite.

CRITERI DI VALUTAZIONE

- conoscenza dei contenuti;

- uso di terminologia e simbologia adeguata;

- capacità di operare sintesi ed analisi adeguate.

Serra San Bruno 11/05/2018

L’ Insegnante

Teresa Alba Iennarella

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Gli alunni della classe VB si sono impegnati , nel corso dell’intero quinquennio, ottenendo

risultati piu’ che soddisfacenti. Negli anni passati, grazie all’utilizzo della palestra comunale ,le

ore di lezione hanno avuto una prevalenza pratica e mirata, in modo particolare, ai giochi di

squadra pallavolo e pallacanestro,mentre negli ultimi anni scolastici si e’ proceduto ad

un’esame teorico delle attivita’ sportive e sono stati trattati temi di particolare rilievo per

l’educazione alla salute, la sicurezza , prevenzione,primo soccorso e traumatologia

Obiettivi:

Inserimento nella societa’ civile coscienti anche di una cultura motoria mirata al benessere psicofisico.

Contenuti :

Le Scienze Motorie Sportive Nella Pratica Scolastica ;

Il Movimento E I Suoi Benefici ;

Nozioni Fondamentali Di Anatomia E Fisiologia ;

L’atletica Leggera E Le Sue Specialita’ ;

Le Capacita’ Condizionali E Coordinative ;

Caratteristiche Regolamentari Dei Principali Sport Di Squadra Studiati ;

Salute Dinamica Ed Attivita’ Fisica ;

Salute E Benessere;

Sicurezza E Prevenzione ;

Primo Soccorso E Traumatologia ;

L’educazione Alimentare;

Doping;

Linguaggio Del Corpo;

Schede Di Verifica ;

Metodologia

Lezioni Frontali

Gruppi Di Lavoro

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Processi Individualizzati

Verifica e valutazione

La valutazione degli apprendimenti e’ scaturita da verifiche effettuate in itinere e dalla valutazione finale. Si e’ fatto uso di prove strutturate (di tipologia mista a risposta aperta e a risposta multipla ) il tutto suffragato dall’osservazione inerente le situazione di partenza, la partecipazione alle lezioni, l’impegno, la progressione dell’apprendimento, la condotta.

La docente

Maria Teresa Vavalà

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Religione LIBRO DI TESTO: Tutti i colori della vita (Luigi Solinas)Docente: Ilario Vecchio

Argomenti trattatiU.A. 1: La questione sociale e la verità umanaLa responsabilità verso gli altriL’impegno politico (La politica è un problema morale) La pace e la guerra La pena di morte La giustizia sociale e la dottrina sociale della Chiesa Il lavoro: condanna o realizzazione? Un’economia dal volto umano (la globalizzazione e le sue problematiche) Lo sviluppo sostenibile (condivisione e solidarietà) La convivenza sociale (la questione dell’immigrazione) La comunicazione nel mondo globale (i mass-media nel tempo di internet) La responsabilità verso la terraLa crisi ambientale La terra casa da custodire L’acqua un bene da salvaguardare (etica ecologica) L’ingegneria genetica nell’ambiente (OGM)

U.A. 2: L’educazione all’amore e alla vita di relazione-Responsabilità e bioetica Che cos’è la bioetica? (Dilemmi sollevati dal progresso scientifico) Non tutto ciò che è possibile fare è lecito? Ricerca e rispetto della vita L’etica difronte al problema della vita Le manipolazioni genetiche La clonazione La fecondazione assistita L’aborto L’eutanasia -Progetto famiglia L’amore nella coppia La violazione contro le donne e i bambini La contraccezione I rapporti prematrimoniali U.A. 3: La Chiesa e i tempi nuoviLa Chiesa Tra Ottocento e Novecento (tempo di rivoluzioni) La Chiesa del XX (Dottrina Sociale, la Chiesa di fronte ai totalitarismi) Il Concilio Vaticano II (Una Chiesa che si mette in ascolto del mondo: personaggi, lavori e situazioni che cambieranno per sempre il volto della Chiesa quale sacramento di salvezza) Il ruolo dei laici * Nuovi fermenti all’interno della Chiesa* La voce dello Spirito nei Papi della Nuova Evangelizzazione: da S. Giovanni Paolo II a Papa*

Gli argomenti contraddistinti con * si intende che saranno trattati nel periodo dall' 11 maggio 2018 al termine delle attività didattiche.

FIRMA DEL DOCENTE PROF. VECCHIO ILARIO

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LINGUA FRANCESE

LIBRO DI TESTO Profession oenogastronomie di Arcangela De Carlo casa editrice Hoepli DOCENTE PROF. C. Salerno ALIMENTATION BIOLOGIQUE ET DIETETIQUE

Les produits bio

Les OGM en alimentation: une clé pour l’avenir

Alimentation diététique

Découvrez la France : Paris entre passé et avenir

LA CUISINE FAIT LE TOUR DU MONDE Découvrez un pays par sa cuisine

Les Usa, les Mexique

L’Asie, l’Afrique, l’Europe

LE VIN. HISTOIRE ET TRADITION DANS UN VERRE

L’histoire du vin

Les régions vinicoles françaises

Les cépages français

Découvrez la France: La Champagne

EMPLOI. DE L’ECOLE AU MONDE DU TRAVAIL Stage en entreprise

La méthode HACCP

Le droit du travail

Lettre de demande d’emploi

Curriculum vitae

Entretien d’embauche

Découvrez la France: La V République

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Programma ancora da svolgere

HISTOIRE DE LA CUISINE FRANCAISE

La gastronoie régionale

La gastronomie moléculaire

La docente

Caterina Salerno

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LINGUA INGLESE

LIBRO DI TESTO: Caminada, Girotto, Hogg, Meo, Peretto - “LET’S COOK!” Skills, Duties and Culture in the Kitchen – HOEPLI

Docente: Prof.ssa ANGELA SONJA CLASADONTE

Module 1: “Health and Safety”

HACCP;

HACCP principles;

Critical control points and critical limits;

Food transmitted infections and food poisoning;

Risks and preventive measures to combat food contamination.

Vocabulary: Health and safety. Culinary Culture: British cuisine: traditions and festivities.

American cuisine: traditions and festivities. Module 2: “Diet and Nutrition”

The eatwell plate;

Organic food and Genetically Modified Organisms (GMOs);

The Mediterranean diet;

Food intolerances and allergies;

Alternative diets: macrobiotics and vegetarianism;

Alternative diets: row food, fruitarian and dissociated diets.

Vocabulary: Nutrition. Culinary Culture: British food blogs.

American food blogs. Module 3: “Service and drinks”

Service:

Different types of service;

Buffet service and finger food.

Drinks: Wine;

Beer;

Spirits;

Coktails.

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Vocabulary: Verbs and useful expressions. Module 4: “Career Paths”

How to write a Curriculum Vitae;*

How to write a covering letter;*

Job advertisements and interviews.*

Vocabulary: Personal qualityies and responsibilities. Geography and Civilization: UK Institutions - American Institutions - EU Institution* * I suddetti argomenti verrano trattati durante le lezioni che si svolgeranno dal 12/05/2018 al

09/06/2018.

La docente Angela Sonja Clasodonte

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Laboratorio servizi enogastronomici settore Cucina Docente: Prof. Luigi Giordano

Il magazzino: gestione delle scorte, scorte minime, specifiche d’acquisto, canali approvvigionamento, suddivisione del magazzino.

Le gamme dei prodotti, i marchi europei di qualità

Prodotti a km 0.

La progettazione dell’impianto di cucina

La cucina francese e quella tedesca.

La ristorazione: commerciale ed industriale, classificazione e specifiche.

Es. Pratiche: involtini di iceberg con stocco, gnocchi di patate con stocco e olive, frittelle con pomodori secchi, frittelle con stocco e olive, krapfen di castagne con crema ganache.

I grandi gastronomi del passato e del presente: Apicio, Cristoforo Di Messinburgo, Bartolomeo Scappi, Antoine Careme, Pellegrino Artusi, Paul Bocuse, Freddy Girardet, Gualtiero Marchesi, Joel Robuchon, Ferran Adria'.

Gastronomia e società (da pag.19 a pag. 22). Pratica. Spaghetti alla chitarra con tonno, focaccia, crostata con ricotta e cocco grattugiato. Verifiche

Alimentazione tra golosità e benessere fisico, la destrutturazione del pasto, il bere, il consumo dei pasti fuori casa.

Es. Pratiche. Spaghetti alla chitarra alla montanara, krapfen al cioccolato. Verifiche

Il mercato Enogastronomico: le tipologie di servizio, la ristorazione sui mezzi di trasporto, catering, ristorazione industriale e commerciale.

Es. pratiche. Tagliolini al forno, bavarese al cioccolato, crostata di castagne al cocco grattugiato

La gastronomia regionale italiana

Es. Pratica: tagliatelle ai funghi, gulasch, panna cotta al cioccolato.

L'organizzazione dell'impianto di cucina, tipologia di impianto, cucina tradizionale de evoluta, centro preparazione pasta, la distribuzione con i legami, il Cook & chill, cucina sottovuoto, conservazione sottovuoto.

Grande attrezzatura. Roner, forno a bassa densità di calore, criteri per l'acquisto delle attrezzature.

La cucina innovativa; di ricerca; la Nouvelle cuisine; creativa; rivisitata; molecolare; destrutturata; salutistica;

Esempi di come si fa una richiesta al magazzino, il food cost. La ristorazione industriale e commerciale

Es. pratiche. Pane: di mais, con le olive, con le noci, con farina integrale, con farina di castagne, pitta chijna alla serrese, grissini al sesamo. Amaretti, baci di dama, nzudj. Biscotti: alle mandorle, alle castagne, alle nocciole, di kamut, panciok, cantucci, all'ammoniaca.

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La cucina salutistica: dieta equilibrata ed intolleranze alimentari

L'organizzazione del lavoro di cucina, programmazione della produzione, le cotture degli alimenti, il menù è la politica dei prezzi.

Il Docente Luigi Giordano

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Laboratorio servizi enogastronomici Enogastronomia- Sala Docente Francesco Angotti

Libro di testo: Oscar Galeazzi-Esercitazioni di sala e bar- Ed. Hoepli Vol.2

PROGRAMMA DI ATTIVITA' PRATICA SVOLTO Alternanza Scuola Lavoro: Pianificazione, progettazione e sviluppo delle attività di ASL Stage, tirocinio e formazione Ristorante didattico: Pianificazione, progettazione e sviluppo di un evento a tema Ristorante didattico 8^ edizione Ristorante didattico 9^ edizione Ristorante didattico 10^ edizione Ristorante didattico 11^ edizione Pianificazione, progettazione e sviluppo delle giornate di orientamento

PROGRAMMA DI ENOLOGIA SVOLTO Il vino: Definizione Fase biologica e i sentori acquisibili [sentori varietali] Fase di produzione e i sentori acquisibili [sentori pre e post fermentativi] Fase di affinamento ei sentori acquisibili [sentori di invecchiamento o bouquet] Fase della commercializzazione del vino: Imbottigliamento e tappatura; Etichettatura;

Packaging; Il Marketing del vino (promozione) Servizio di mescita e Consumo Le cultivar regionali: bacca nera, bacca bianca, bacca rosata Le produzioni regionali Le tipologie dei vini: Classificazione per nazione/regione di produzione; Denominazione d'origine; Annata; Vitigno; Prezzo; Vini ordinari e vini speciali.

PROGRAMMA TEORICO SVOLTO La brigata di cucina e di sala Banqueting e catering Il menu: l'origine e la sua evoluzione Tipologia di menù: scelta libera; scelta vincolata; scelta concordata Servizio a buffet: libero e assistito Stili di servizio e le tecniche di servizio

Il Docente Francesco Angotti