progetto civita · provincia di brescia - lombardia beni culturali

263
RegioneLombardia Direzione Generale Cultura Servizio biblioteche e sistemi culturali integrati LE ISTITUZIONI STORICHE DEL TERRITORIO LOMBARDO XIV-XIX secolo Brescia Milano Æ dicembre 1999 CIVITA progetto FRONTESPIZIO

Upload: khangminh22

Post on 11-Jan-2023

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

RegioneLombardiaDirezione Generale Cultura

Servizio biblioteche e sistemi culturali integrati

FRONTESPIZIO

LE ISTITUZIONI STORICHEDEL TERRITORIO LOMBARDO

XIV-XIX secolo

Brescia

Milano á dicembre 1999

CIVITAprogetto

I

progetto CIVITALe istituzioni storiche del territorio lombardo

direzione generaleRoberto Grassiconsulenza archivistica e revisione editorialeMario Signori

progettazione tecnica e direzione operativaMichele GiordanoorganizzazioneConsorzio Archidata · Milano

Le istituzioni della città e della provincia di Bresciaredazione dei profili istituzionaliGiovanni Zanolini

revisione dei profili e integrazioniValeria Leoni

© 1999 · Regione Lombardia

Si autorizza la riproduzione della presente operacon il vincolo della completa citazione della fonte

II

III

SOMMARIO

Il progetto

CIVITA

,

di Roberto Grassi

..........

V

Presentazione,

di Mario Signori

................ 1

Nota tecnica,

di Michele Giordano

.............. 8

Premessa ............................................................. 8

I profili istituzionali ........................................... 8

I riferimenti critici ........................................... 10

L’indice ............................................................. 11

Nota introduttiva,

di Valeria Leoni

........... 13

Profili istituzionali generali .................. 15

Il territorio di Brescia(sec. XIV - 1797) .............................................. 15

Comune di area bresciana(sec. XIV - 1797) .............................................. 19

Amministrazione provincialee comunale (1799-1800) ................................... 23

Dipartimento (1797-1816) ................................ 25

Amministrazione centrale dipartimentale(1797-1805)....................................................... 26

Prefettura (1802-1816)Viceprefettura (1802-1816)............................... 28

Distretto (1797-1816)Cantone (1805-1816) ........................................ 30

Cancelliere distrettuale (1797-1815) ................ 31

Comune (1797-1802)........................................ 32

Comune (1802-1805)........................................ 34

Comune (1805-1816)........................................ 35

Provincia (1816-1859) ...................................... 36

Delegazione provinciale (1816-1859)............... 37

Congregazione provinciale (1816-1859) .......... 38

Distretto (1816-1859) ....................................... 39

Cancelliere del censo (1815-1819)Commissario distrettuale (1819-1859) ............. 40

Comune (1816-1859)........................................ 41

Le istituzioni storichedel territorio lombardo.Brescia.....................................................44

Riferimenti generali ..............................215

Riferimenti archivistici .................................. 215

Riferimenti legislativi .................................... 215

Riferimenti bibliografici ................................ 216

Indice dei toponimie delle istituzioni...................................219

Sigle e abbreviazioni ............................257

SOMMARIO

IL PROGETTO CIVITA

Roberto Grassi

ae

ii aln-ia-

li-

er-a-laa e pro-f-a in-se-o-to

-

e-rcare

ol-me-n- esite

IL PROGETTO CIVITA

Il progetto di schedatura delle istituzioni storichenasce in origine come una esigenza da parte della co-munità archivistica lombarda di poter disporre di unostrumento di supporto per una compilazione metodo-logicamente omogenea degli inventari archivistici, inparticolare di quelli delle istituzioni. Tale esigenza,che l’utilizzo dell’informatica nel lavoro archivisticoaveva contribuito a evidenziare, venne resa esplicitaed affrontata all’interno di un seminario dal titoloStandard, vocabolari controllati, liste d’autorità chesi tenne a Milano nel maggio del 1994 e a cui segui-rono alcune giornate di approfondimento ed esercita-zione pratica sui temi delle liste controllate. Nel corsodi quelle giornate, in seguito anche ad un dibattitotutt’altro che rituale, venne formulata l’idea di darevita ad una iniziativa di respiro regionale volta ad ela-borare una sorta di lista controllata delle istituzionilombarde che fosse utilizzabile nella produzione deimezzi di corredo relativi ai complessi archivistici pro-dotti dalle istituzioni e conservati negli archivi. Si co-stituì pertanto una piccola task force (composta, oltreche da chi scrive, da Michele Giordano, Loris Rizzi,Maurizio Savoja e Mario Signori) che cercò di defini-re un modello per la raccolta e l’organizzazione deidati. Quel modello è stato poi adeguatamente svilup-pato, integrato e corretto da parte dei colleghi archivi-sti che hanno successivamente partecipato alla faseoperativa della raccolta dati. Parallelamente al model-lo è stata sviluppata altresì un'applicazione informati-ca studiata espressamente per la raccolta sistematicadelle informazioni.

Il risultato di questo lavoro di progetto e di ricercè stata la pubblicazione di due volumi in edizionprovvisoria – relativi alle istituzioni delle provincie dBergamo e di Brescia – che sono stati presentatpubblico nel giugno del 1997. La benevola accoglieza riservata a queste due pubblicazioni ha incoraggto il completamento dell’opera che viene ora pubbcata al completo e in una veste meno provvisoria.

La Presentazione e la Nota tecnica illustrano sia leprincipali caratteristiche dell’impianto concettualdel lavoro sia le modalità di esposizione delle infomazioni raccolte. Qui vorrei solo brevemente ricordre come l’obbiettivo del progetto non è limitato alproduzione di una mera lista – per quanto articolatcomplessa – ma intende abbinare ad essa succintifili delle varie istituzioni censite. Si è ritenuto utile afiancare agli elementi puramente identificativi unbreve nota sulle competenze, sulla organizzazioneterna e su altre informazioni ritenute interessanti gnalandone le fonti archivistiche, normative e bibligrafiche. Abbiamo cioè pensato ad uno strumeninformativo utile non solo agli archivisti (per la compilazione ed il controllo degli indici inventariali) maanche, e soprattutto, agli utenti degli archivi: una spcie di mappa per orientare chi si accosta alla ricenella complessa trama che istituzioni di vario genee natura hanno disegnato sul territorio regionale intre cinque secoli di storia. Per assecondare ancor glio questo bisogno di informazioni si è pensato ache di premettere al risultato del lavoro di ricercaschedatura relativo a ciascuna delle province cenun insieme di Profili istituzionali generali in grado di

V

Roberto Grassi

o, al-

e,an-he-

patto-

sion ella piùp-nino-

re-bi-

inquadrare sistematicamente le istituzioni che nellarealtà della Lombardia hanno avuto maggiore rilievoe continuità.

Va detto subito che le informazioni presenti nelvolume si riferiscono ai soli enti ed organi della am-ministrazione locale e di quella periferica statale. Sitratta di una messe di dati molto ricca, ma occorre an-che avvertire che le testimonianze spesso lacunose ela frammentarietà delle fonti consultate hanno fatto sìche le informazioni qui presentate si prestino a possi-bili arricchimenti, integrazioni e rettifiche. O almenoquesto è il nostro augurio: riteniamo infatti che, so-prattutto con il progredire degli interventi di riordinoe inventariazione delle fonti archivistiche locali, sipossa ampliare e approfondire la conoscenza sulla vi-cenda storica delle istituzioni lombarde.

Nulla è detto in questo lavoro, d'altra parte, riguar-do ad altre tipologie istituzionali, in primis alle istitu-zioni periferiche delle amministrazioni giudiziarie efinanziarie dall’epoca napoleonica in poi, agli enti as-sistenziali e a quelli religiosi. Questa è una delle ra-gioni che ci hanno indotto a parlare, qualche riga so-pra, di una veste meno provvisoria con cui vienepresentato il lavoro, e non certo di una veste definiti-va. Molte ricerche potrebbero – e dovranno, ci augu-riamo – essere avviate, infatti, per completare questa

mappa delle istituzioni lombarde che presentiamcosì ricca per molti versi ma così scarna per moltetre ragioni.

La provvisorietà di questo lavoro, d'altra partpoggia anche su altre ragioni, altrettanto valide quto le prime. Non è ragionevole pensare, infatti, ctutto il patrimonio di informazioni raccolto nello svolgimento del progetto CIVITA possa trovare la propriaunica destinazione in una pubblicazione a stamcome quella che presentiamo. Già quando il progemuoveva i suoi primi passi non era difficile intravvedere la possibilità di diffondere le informazioni che incominciavano a raccogliere tramite mezzi che nfossero solo la carta stampata, ovvero l’informaticala telematica. Oggi, a cinque anni di distanza, quepossibilità è diventata una realtà che nessuno puòignorare, e soprattutto la distribuzione telematica rapresenta un canale di diffusione delle informaziodel tutto complementare alla stampa, ma più ecomico, più flessibile e soprattutto rinnovabile.

Probabilmente dovremo abituarci a non pensapiù in termini di pubblicazione provvisoria o pubblicazione definitiva di un’opera, come siamo stati atuati a fare finora, ma semplicemente di pubblicazio-ne in corso. Il progetto CIVITA non fa eccezione aquesta tendenza.

VI

PRESENTAZIONE

Mario Signori

ei an-

ieit-ren-ta-eeeistopiton-

a le-e-

la-noma

cuiuali dei eo- sui

tti

PRESENTAZIONE

Nelle sue linee programmatiche il progetto CIVITA

è stato finalizzato fin dalle origini al raggiungimentodi due obiettivi: quello di condurre un censimento si-stematico di enti e dei loro organi che hanno esteso leloro competenze sul territorio lombardo, e quello diraccogliere una serie di notizie biografiche sui sogget-ti censiti presentandole in volumi corredati da indicistrutturati per facilitarne la consultazione. Punto foca-le del progetto sono stati l’elaborazione di un traccia-to informativo e la successiva realizzazione di un ap-plicativo che fosse utilizzabile dagli schedatori per laraccolta, la selezione e l’elaborazione dei dati, e che,al contempo, consentisse la produzione dei volumi ela generazione degli indici. Il progetto era nato ini-zialmente intorno all’idea di costituire uno strumentodi lavoro utilizzabile essenzialmente in ambito archi-vistico attraverso cui fossero reperibili informazionisulle istituzioni di antico regime in forma controllatada utilizzarsi prioritariamente come strumento di sup-porto per la realizzazione dei corredi archivistici.

Nella definizione progettuale di CIVITA hanno inparte influito anche le suggestioni emerse da temponell’ambito archivistico internazionale in relazioneall’applicazione delle tecnologie informatiche agli ar-chivi, che hanno dato luogo, come è noto, all’elabora-zione di vari modelli, aperti alla possibilità di applica-zione nella creazione di sistemi informativi automa-tizzati per la gestione dei corredi descrittivi degliarchivi. L’elaborazione di tali modelli, e il dibattitoche ne seguì, contribuirono ad imporre all’attenzionedella comunità archivistica internazionale l’esigenzainderogabile di presentare gli elementi che compon-

gono le descrizioni dei complessi documentari ncorredi archivistici seguendo particolari regole volteconferire una maggior chiarezza e uniformità alle iformazioni.

Tra le opzioni significative previste da alcuni dtali modelli vi era quella di adottare descrizioni dcomplessi documentari conservati negli archivi struturate su più livelli, che doveva consentire di collocain sedi diverse e autonome fra loro l’insieme delle iformazioni sul contesto della produzione documenria e sulla biografia degli enti produttori di archivi, l’insieme dalle informazioni riguardanti la struttura l’organizzazione fisica delle serie e il contenuto ddocumenti che ne fanno parte. Un modello di quegenere strutturato per aree funzionali è stato recenello International Standard of Archival Descriptio(ISAD-G) elaborato nell’ambito del Consiglio Internazionale degli Archivi1.

La necessità di rappresentare in sede autonominformazioni sugli enti produttori ha imposto all’attenzione l’esigenza di adottare degli authority file d

1. Si tratta di uno standard per la descrizione degli archivi eborato nell’ambito del Consiglio Internazionale degli Archivi icui è stata espressamente prevista una area informativa autondedicata in modo specifico al contesto della produzione in possono essere gestite le informazioni riguardanti elementi qla denominazione e una nota biografica dei soggetti produttoricomplessi archivistici. La consistenza, l’articolazione internal’illustrazione degli elementi che compongono gli archivi vengno invece descritti in altre aree funzionali. Su questi aspetti evari modelli riferisce ampiamente il saggio di S. Vitali, Il dibattitointernazionale sulla normalizzazione della descrizione: aspeteorici e prospettive in Italia, «Archivi & Computer», n. 4, 1994.

1

Mario Signori

-el-nioi-r-

reduatav-t-lle-an--

o-si-er-

eie-r-se-7

ellaar-ria--

de-nire-

oniuda-olti eattio-ni-

ti-leionzi-dii-le

ili

dicati che consentissero di stabilire un controllo suitermini utilizzati come chiavi d’accesso per la ricercadi informazioni sugli enti produttori di archivinell’ambito di un sistema informativo automatizzato2.Peraltro se la gestione informatizzata delle informa-zioni poneva con forza l’esigenza di una normalizza-zione, la mera applicazione degli authority file – elen-chi di termini controllati, già ampiamente utilizzatinei sistemi informativi attivati nel mondo biblioteca-rio per il controllo delle intestazioni dei record biblio-grafici – risultava del tutto inadeguata in ambito archi-vistico. Il problema non era infatti solo quello distabilire un elenco controllato di termini preferiti uti-lizzabili come chiavi di ricerca, quanto quello assaipiù complesso di predisporre degli strumenti informa-tivi più articolati nei quali fosse possibile far confluireun’insieme di notizie correlate che illustrassero com-petenze, attività organizzazione e articolazione fun-zionale dei soggetti istituzionali produttori.

La scelta di promuovere alla metà degli anni no-vanta un censimento sistematico delle istituzioni lom-barde è stata influenzata anche dalla concomitantediffusione di un ulteriore standard internazionale didescrizione emanato nel 1994 in edizione ancoraprovvisoria dal Consiglio Internazionale degli Archi-vi, le ISAAR-CPF, espressamente finalizzato alla for-mazione delle unità di accesso nelle liste autorizzaterelative ad enti, persone e famiglie che hanno prodot-to o gestito documentazioni archivistiche. Lo stan-dard ISAAR-CPF presenta notevoli punti di interessein quanto prevede una struttura informativa comples-sa e tale da consentire l’inserimento nella descrizionedelle unità di accesso di un insieme di notizie riguar-danti tanto la storia istituzionale di enti che la biogra-fia di persone e famiglie che hanno prodotto archivi.

Il progetto CIVITA si ricollega in parte all’esperien-za del progetto Archidata, un’iniziativa di ampio re-spiro promossa dalla stessa Regione Lombardia cheha consentito in passato di realizzare numerosi inter-venti di inventariazione su fondi di particolare interes-se conservati in vari archivi comunali delle diverseprovincie lombarde. Il progetto ha permesso di pro-durre degli inventari in forma sia informatizzata checartacea per i singoli archivi o fondi corredati da indi-ci per soggetti istituzionali, per località e per nomi dipersona. Nell’ambito di tale progetto vennero ancheraccolte e riportate nei profili introduttivi alle serienumerose informazioni su un numero considerevoleenti e organi di livello prevalentemente locale coin-volti a vario titolo nella produzione della documenta-zione inventariata.

Il progetto CIVITA ha inteso dare una risposta complessiva all’esigenza di avere un quadro organico dle presenze istituzionali che hanno svolto funzioamministrative nei territori della Regione, partendda un progetto informativo autonomo e del tutto indpendente dai fondi archivistici conservati nei vari achivi. Si era consapevoli che gli archivi, in particolaquelli comunali, conservassero solo una parte residell’intera documentazione effettivamente prodotdai soggetti istituzionali competenti: quella sopravissuta agli interventi più o meno organici di scarto atuati in passato, e alle dispersioni conseguenti amodifiche territoriali e alle dinamiche istituzionali interne o indotte da interventi esterni nei poteri che hno governato a livello locale o periferico i territori inclusi nell’attuale Lombardia.

I censimenti condotti in passato negli archivi cmunali hanno consentito di accertare la minore constenza della documentazione di antico regime consvata in quelli posti nei territori della Lombardiaaustriaca rispetto a quella reperibile negli archivi dcomuni dei territori ex veneti (Bergamo, Brescia, Crma) ed ex grigioni (Sondrio). Le dispersioni degli achivi delle comunità potrebbero essere una conguenza indotta dalla riforma comunitativa del 175che si era estesa sistematicamente ai territori dsola Lombardia austriaca. La conservazione degli chivi dei comuni venne allora affidata ai cancelliedistrettuali, l’organo dell’amministrazione perifericpreposto con funzioni di controllo sulle amministrazioni locali introdotto dalla stessa riforma. Sicuramente in precedenza si erano già avute dispersionigli archivi delle comunità, specialmente nei comupresenti nelle zone dove più intensa era stata la psenza del feudo nobiliare. In questi casi le dispersipotevano essere avvenute ad opera dello stesso fetario cui la concessione feudale assicurava in mcasi un pieno controllo sull’amministrazione localesulla sua gestione finanziaria, consentendogli nei fdi conservare nel proprio archivio privato anche la dcumentazione prodotta dall’esiguo apparato ammistrativo locale.

Il progetto di CIVITA si fonda sull’ipotesi suggesti-va di censire in modo sistematico l’insieme delle istuzioni che ai vari livelli – centrale, periferico e loca– hanno esercitato le proprie funzioni sul territorlombardo. La sua realizzazione consentirà innatutto di individuare le istituzioni effettivamente attivate, di segnalarne l’arco cronologico di attività, individuare eventuali vincoli di subordinazione o dcontrollo con altre istituzioni, di ricostruirne le competenze, individuandone l’articolazione funzionainterna.

Nei volumi del progetto CIVITA sono state censitesistematicamente le sole istituzioni pubbliche civ

2. H. Stibbe, Applicare il concetto di fondo: Punto di accessoprimario, descrizione a più livelli e controllo di autorità, «Archivi& Computer», n. 4, 1993.

2

Presentazione

tto

c-aleeitu-ti

eille

o-a- èire

arteo-m-

ea-i piùnitut-a

ea-sis- il

n---a-ece diza

piùo-aliri-seot-

,

-

-

che svolgevano funzioni di carattere politico-ammini-strativo, per le quali si poteva presumere l’esistenza diuna maggiore disponibilità di fonti accessibili. Sonoquindi presenti con descrizione autonoma a livello dischede sia gli enti e organi delle amministrazioni pe-riferiche, che quelli dell’amministrazione locale, ope-ranti con competenze differenziate nelle diverse arti-colazioni territoriali (“provinciali”, “distrettuali” ecomunali) interne alle varie dominazioni. Si è ritenutoopportuno censire anche le istituzioni riferibili alleamministrazioni feudali che, nel periodo considerato,si sono di fatto trovate investite di poteri e funzionicomplementari a quelli delle istituzioni pubbliche.Per organi delle istituzioni censite di più modesto li-vello, costituiti da ufficiali addetti a mansioni mera-mente esecutive e con scarsa autonomia funzionale, siè ritenuto sufficiente un accenno all’interno delleschede degli enti stessi da cui dipendevano, per nongravare il risultato del lavoro con informazioni che sa-rebbero inevitabilmente risultate ripetitive e di scarsointeresse.

Per il momento sono invece rimasti esclusi dalcensimento gli enti di massimo livello, per molti deiquali già esistono ricerche monografiche o notizie ri-cavabili da altre fonti che si possono in generale rite-nere esaurienti, mentre verrà dedicato un volume au-tonomo agli organi delle amministrazioni centralidelle varie dominazioni facenti capo a Milano.

Il censimento ha coperto un arco cronologico ine-vitabilmente non omogeneo, che almeno per una par-te delle istituzioni censite a livello centrale e periferi-co si avvia con la fine del XIV secolo e con la primametà del secolo successivo, nel periodo coincidentecon la prima affermazione sui territori lombardi delsistema di poteri articolato negli stati regionali mag-giori (ducato di Milano, stato di Terraferma della re-pubblica di Venezia) e nei potentati minori fra cuispicca il ducato di Mantova. Le schede si chiudono al1859, anno che segna l’unione temporanea dei territo-ri lombardi al regno di Sardegna, premessa all’immi-nente unificazione italiana; le sole schede riguardantila provincia di Mantova si chiudono invece al 1868,anno in cui la provincia stessa viene ricostituitanell’ambito del regno d’Italia. Per alcuni enti – adesempio i comuni che hanno avuto maggiore conti-nuità nelle proprie forme di autogoverno, testimoniatadall’esistenza di normative statutarie rimaste sostan-zialmente invariate anche nel passaggio attraversosuccessive dominazioni differenti – è stato possibilerisalire nelle schede anche ai periodi precedenti in cuile normative stesse erano state emanate. Nella mag-gior parte dei casi sono state sistematicamente esclusedal censimento sia le istituzioni del periodo medieva-le, per gli evidenti problemi che si ponevano nel repe-rimento delle fonti, che quelle post-unitarie, conside-

rate estranee ai limiti cronologici assegnati al progestesso.

In sede di presentazione dell’intero progetto ocorre fare alcune osservazioni di carattere genersulle fonti utilizzate per ricostruire la biografia, lcompetenze e la organizzazione interna delle istzioni censite; l’esposizione più dettagliata delle fonutilizzate in modo specifico per gli enti presenti nterritori delle diverse province viene rimandata apremesse dei singoli volumi.

Quando si è avviato un lavoro preventivo di apprfondimento sulla bibliografia esistente per selezionre quella più pertinente alle finalità del progetto,emerso chiaramente che le opere in grado di forninformazioni direttamente utilizzabili per le finalitàdel progetto erano poche, e che per una larga pdelle istituzioni da censire sarebbe risultato difficoltso reperire notizie puntuali e circostanziate sulle copetenze e sulla articolazione funzionale interna.

Per la regione Lombardia le difficoltà di definirdei quadri sufficientemente coerenti a livello informtivo erano accentuate anche dalla presenza su parto meno consistenti del suo territorio di dominaziodiverse, caratterizzate da assetti costituzionali del to difformi che hanno dato luogo allo sviluppo di unpluralità di enti e organi difficilmente comparabili classificabili. Un’ulteriore complicazione era datdall’alternarsi di lunghi periodi di continuità con periodi più convulsi, come quello napoleonico, in cui sono verificate incessanti modifiche a livello degli asetti territoriali e istituzionali. Si è presentato ancheproblema di individuare e di far emergere a livello iformativo nella loro specificità enti del tutto particolari quali i corpi territoriali, che non potrebbero trovare una collocazione nell’attuale struttura costituzionle dello stato contemporaneo, ma che svolsero invun ruolo sostanziale nel contesto politico degli statiantico regime, garantendo forme di rappresentanrelativamente funzionali al loro equilibrio interno.

Nell’ambito della produzione bibliografica, più omeno recente, non mancano opere di impianto complessivo, che sono risultate molto utili per ricstruire un quadro articolato degli apparati istituziondelle varie dominazioni che hanno governato il tertorio lombardo. Basta limitarsi a citare, senza pretedi completezza in questa sede, i classici lavori prodti all’inizio secolo di Visconti3 e Pugliese4 per lo statodi Milano, di Sandonà5, per il regno lombardo-veneto

3. A. Visconti, La pubblica amministrazione nello Stato milanese durante il predominio straniero (1541-1796), Roma, 1913,reprint Milano, 1972.

4. S. Pugliese, Condizioni economiche e finanziarie della Lombardia nella prima metà del secolo XVIII, Torino, 1924.

5. A. Sandonà, Il Regno Lombardo-Veneto. 1814-1859, Mila-no, 1912.

3

Mario Signori

cheli--

nir- in-

-on--ati-o-ati.i-

si

-

e-ttiap- le

al--ollen-

ro-di-on-vatota inri

-

te-re-mi-ttioa-lo

-

o a quello di Maranini6 per la repubblica di Venezia.Insieme a queste opere sono stati ampiamente utiliz-zati anche gli studi ben noti e più aggiornati di Bo-gnetti7, Chabod8, Chittolini9, Capra, Sella10, Cuccia11,Annoni12, Mozzarelli13, Mori14, per l’area milanese emantovana, Cozzi15, Knapton16, Rossini17, Pederza-ni18 per l’area veneta, Roberti19, Zaghi20, Meriggi21,Antonielli22, per i periodi napoleonico e lombardo-ve-neto; cui vanno aggiunti anche il lavoro di Rotelli23

sullo sviluppo delle amministrazioni locali nellaLombardia preunitaria e quello di Pagano24 sul breveperiodo della dominazione austro-russa. Va osservato,peraltro, che in prevalenza questi studi – ad eccezionedi quello di Rotelli e di pochi altri – hanno necessaria-mente privilegiato gli apparati centrali delle ammini-strazioni statali, che, oltre ad essere in genere megliodocumentati, apparivano inevitabilmente più funzio-nali all’esigenza di collocarne le vicende evolutive inuna prospettiva interpretativa unitaria.

La ricerca si è avvalsa anche di numerose ricerpiù circoscritte, riferite a settori e livelli specifici degapparati amministrativi o a particolari ambiti territoriali, per le quali si rimanda alle bibliografie dei singoli volumi. Da questi studi più mirati, tuttavia, nosempre è risultato facile reperire notizie puntuali e ccostanziate sulle competenze e sulla articolazioneterna delle istituzioni censite.

Un’altra fonte da ricordare per l’indubbio interesse delle premesse da cui muoveva e per i risultati cseguiti sotto il profilo informativo, è costituita dai volumi pubblicati nella collana “Acta Italica” promossdalla Fondazione Italiana per la Storia Amministrava con finalità direttamente attinenti proprio alla stria della pubblica amministrazione e dei suoi apparTra i volumi di tale collana, ciascuno dei quali è dedcato ad uno degli antichi stati preunitari italiani, sono di volta in volta utilizzati quelli riferiti alle do-minazioni competenti per i vari territori delle provincie lombarde25. Particolare interesse presenta lo schma classificatorio delle diverse tipologie di soggeistituzionali, che è stato in parte tenuto presente e plicato nell’ambito del censimento per classificareistituzioni schedate26.

Vanno senz’altro ricordati in questa sede anchecuni lavori molto affini ai propositi del progetto, anche per il taglio informativo prettamente archivisticche caratterizza i pregevoli profili sugli apparati deamministrazioni centrali e periferiche che vi sono iclusi: quelli di Manaresi27 e di Caterina Santoro28 perl’area milanese e lombarda, e quello di Da Mosto29

per l’area veneta.

Merita invece un discorso a parte la cospicua pduzione di opere monografiche di storia locale decate a singole località che registra, peraltro, una ctinua espansione. Si tratta, come è già stato osserin varie sedi, di una produzione molto diversificaper livello di qualità, e questo dato di fatto dipendelarga misura dalla formazione specifica degli auto

6. G. Maranini, La costituzione di Venezia, Firenze, 1927.7. G. Bognetti, Studi sull’origine del comune rurale, Milano,

1978.8. F. Chabod, Lo Stato e la vita religiosa a Milano nell’epoca

di Carlo V, Torino, 1971; Idem, Storia di Milano nell’epoca diCarlo V, Torino, 1961.

9. G. Chittolini, Città, comunità e feudi negli stati dell’Italiacentro-settentrionale (XIV-XVI secolo), Milano, 1988.

10. C. Capra, D. Sella, Il Ducato di Milano dal 1535 al 1796,Torino, 1984.

11. S. L. Cuccia, La Lombardia in età teresiana e giuseppina,Firenze, 1977; Idem, La Lombardia alla fine dell’Ancien Régime,Firenze, 1971.

12. A. Annoni, Stato di Milano. Lombardia austriaca, Milano,1966.

13. C. Mozzarelli, Mantova e i Gonzaga, Torino, 1984; Idem,Sovrano, società, e amministrazione locale nella Lombardia tere-siana (1749-1758), Bologna, 1982.

14. S. Mori, Il Ducato di Mantova nell’età delle riforme (1736-1784). Governo, amministrazione, finanze, Firenze, 1998.

15. G. Cozzi, M. Knapton, Storia della Repubblica di Venezia.Dalla guerra di Chioggia alla riconquista della Terraferma, Tori-no, 1986.

16. G. Cozzi, M. Knapton, G. Scarabello, La Repubblica di Ve-nezia nell’età moderna. Dal 1517 alla fine della Repubblica, To-rino, 1992.

17. A. Rossini, Le campagne bresciane nel cinquecento. Terri-torio, fisco, società, Milano, 1994.

18. I. Pederzani, Venezia e lo “Stado de Terraferma”. Il gover-no delle comunità nel territorio bergamasco (secc. XV-XVIII),Milano, 1995.

19. M. Roberti, Milano capitale napoleonica. La formazione diuno stato moderno. 1796-1814, Milano, 1947.

20. C. Zaghi, L’Italia di Napoleone dalla Cisalpina al Regno,Torino, 1989.

21. M. Meriggi, Il Regno Lombardo-Veneto, Torino 1987;Idem, Amministrazione e classi sociali nel Lombardo-Veneto, Bo-logna, 1983.

22. L. Antonielli, I prefetti dell'Italia napoleonica, Bologna,1983.

23. E. Rotelli, Gli ordinamenti locali della Lombardia preuni-taria (1755-1859), in «Archivio storico lombardo», (1974).

24. E. Pagano, Alle origini della Lombardia contemporanea. Ilgoverno delle province lombarde durante l’occupazione austro-russa 1799-1800, Milano, 1998.

25. Per l’area milanese risultano fondamentali: A. Annoni Statodi Milano e Lombardia austriaca, citato; N. Raponi, Atti dellaCommissione Giulini per l’ordinamento temporaneo della Lombardia (1859), Milano, 1962.

26. Per la classificazione delle diverse tipologie di enti si è nuto conto almeno in parte dello “Schema di classificazione” pdisposto nel 1964 dalla Fondazione Italiana per la Storia Amnistrativa per la pubblicazione nella serie “Acta Italica” degli aamministrativi dei poteri pubblici operanti in Italia dal Medioevalla fondazione dello Stato unitario, e di cui sono stati effettivmente pubblicati nella omonima collana dell'editore Giuffrè soi cosiddetti “piani di pubblicazione”.

27. C. Manaresi, Gli atti del Comune di Milano fino all’annoMCCXVI, Milano, 1919.

28. C. Santoro, Gli offici del comune di Milano e del dominiovisconteo-sforzesco (1216-1515), Milano, 1968; Idem, Gli officidel dominio visconteo sforzesco, Milano, 1968.

29. A. Da Mosto, L’Archivio di Stato di Venezia. Indice generale storico descrittivo e analitico, voll. 2, Roma, 1937-1940.

4

Presentazione

o-ro

enteti inri,

nti

niintu-

ire eetori- eo.ica-te--ouitiiononi

ta-eiSa-otu-llaiedellla. Sirauoe-leeg-o-eri.a-

i:

),

-

nella metodologia della ricerca storica e nell’uso dellefonti documentarie reperibili negli archivi.

Occorre peraltro sottolineare il fatto che per laquasi totalità delle opere prese in esame il valore in-formativo rispetto ai fini della ricerca connessa al pro-getto CIVITA è apparso relativamente basso rispettoalle aspettative. Sono effettivamente ancora molto po-che le storie locali pubblicate in cui gli autori hannoavvertito l’esigenza di affiancare le vicende narrate, odi collegare la ricostruzione delle dinamiche degli as-setti produttivi e insediativi che spesso costituisconol’elemento conduttore di tali opere, ad una autonomamessa a fuoco puntuale e circostanziata della strutturaistituzionale dell’amministrazione locale che ne illu-stri gli organi, e dia notizie attendibili sulle loro com-petenze e sulla rispettiva articolazione interna, rico-struendone gli sviluppi in relazione alle dinamichepolitico-istituzionali delle entità statali in cui sono in-serite. Come risultano quasi del tutto assenti riferi-menti alle circoscrizioni amministrative territoriali diappartenenza e alle stesse giurisdizioni civili, penali omilitari di livello superiore a cui le comunità stesseerano soggette. Si riscontra in molte opere la tendenzapiù o meno consapevole a colmare questi vuoti inse-rendo riferimenti più o meno ampi alle vicende poli-tiche di carattere generale in cui, peraltro, la singolacomunità spesso non risulta minimamente coinvolta.

L’indifferenza palese per il dato istituzionale chedi fatto caratterizza la stragrande maggioranza delleopere di storia locale, o meglio la difficoltà evidente acogliere l’importanza di questo piano e a darne unquadro compiuto e coerente, va ricondotta, almeno inparte, alla dispersione delle fonti d’archivio più diret-tamente utilizzabili per tali ricerche, e al fatto che lestesse, anche qualora si siano conservate, non sonosempre così accessibili – specie qualora siano conser-vate negli archivi comunali – né risultano facilmenteindividuabili per la carenza ancora sensibile di corre-di e inventari che consentano di effettuare ricerchemirate.

Molte notizie riguardanti gli organi dell’ammini-strazione locale, almeno per il periodo di antico regi-me, sono senz’altro presenti nei fondi notarili, chespesso hanno dimensioni talmente ampie da scorag-giare i ricercatori meno esperti, anche in considera-zione dell’assenza già accennata di corredi adeguati,quali potrebbero essere degli indici topografici cheraggruppino i notati per sede di attività. Ma in qualchemodo anche questa carenza può contribuire a dare unaspiegazione della relativa arretratezza che gli studisulla storia delle istituzioni del territorio lombardo an-cora presentano rispetto ad altre realtà territoriali ita-liane.

I limiti riscontrati nella bibliografia disponibilehanno indotto a superare le iniziali perplessità

sull’opportunità di estendere la ricerca alle fonti dcumentarie conservate negli archivi, che per la loampiezza e dispersione erano state deliberatamescluse nel progetto originario. Il ricorso a tali fonnon ha potuto, per evidenti ragioni, essere condottomodo sistematico se non per alcune fonti particolache verranno di volta in volta segnalate nei riferimearchivistici segnalati nei singoli volumi.

Un ambito essenziale per raccogliere informaziosono risultate le iniziative promosse dai governi particolari circostanze per conoscere l’assetto istizionale dei territori ad essi soggetti.

Fra le fonti utilizzate per le istituzioni dei territorlombardi dell’area veneta rivestono una particolaimportanza le corpose relazioni che il provveditorecapitano Da Lezze ha compilato per il Senato Vendurante i suoi reggimenti tenuti in epoche diverse, pma per il Bergamasco, alla fine del XVI secolo,quindi nel Bresciano, agli inizi del secolo successivQueste relazioni – che sono state entrambe pubblte30 – hanno consentito di ricostruire un quadro sismatico molto analitico dell’assetto politico-amministrativo dei due territori, in quanto fornisconinformazioni dirette molto dettagliate sugli enti e srispettivi apparati centrali periferici e locali operanalla fine cinquecento per il Bergamasco e all’inizdel seicento per il Bresciano. In misura minore sorisultate utili anche alcune delle numerose Relazioal Senato dei Rettori Veneti di Terraferma, di cui è sta pubblicata l’intera serie per i vari reggimenti nterritori di area veneta (Brescia, Bergamo, Crema, lò, Asola)31. Per lo stato di Milano e per il Mantovansi disponeva invece di una fonte straordinaria costiita dai risultati delle articolate inchieste condotte ametà del XVIII secolo in tutte le comunità dalle RegGiunte preposte nei due stati alla realizzazione censimento al fine di conoscere lo stato effettivo degestione del complesso sistema fiscale lombardotratta di una fonte già nota agli studiosi, ma che finonon era mai stata utilizzata in modo sistematico. Il sutilizzo mirato ha consentito di raccogliere un insime organico di informazioni sull’assetto istituzionae sull’articolazione dei poteri ai livelli comunale provinciale. A queste fonti principali se ne sono agiunte altre, più frammentarie, riferite alle singole cmunità che è stato possibile reperire negli archivi; ptutte si rimanda alle presentazioni dei singoli volum

Ovviamente sono state utilizzate anche le informzioni presenti nei corredi archivistici editi o inedit

30. G. Da Lezze, Catastico bresciano, Brescia 1969 (edizionea cura di C. Pasero); G. Da Lezze, Descrizione di Bergamo e suoterritorio. 1596. (edizione a cura di V. Marchetti e L. PaganoBergamo, 1988.

31. A. Tagliaferri (a cura di), Venezia e la Terraferma veneta attraverso le relazioni dei Rettori. Atti del convegno, Trieste, 23-24ottobre 1980”, Milano, 1981.

5

Mario Signori

seeta-

Oc-l-

oltoori

r ileri.d- –ia-

riooa-- eitàra-e.n-i--er--li

n-i’in--

ri-

ar-n-efi-daon-

con l’apporto fondamentale della banca dati del pro-getto Archidata, in cui la descrizione delle serie archi-vistiche censite è corredata da esaurienti introduzionisugli organi e sugli uffici. In linea di massima si puòdire che gli archivi comunali per i quali si dispone diinventari corredati da notizie sulle istituzioni utilizza-bili ai fini del censimento sono ancora relativamentepochi.

Un’altra fonte largamente utilizzata per il progettoCIVITA sono le raccolte delle leggi e degli atti di go-verno. L’uso di tale fonte ha potuto diventare sistema-tico solo a partire dal periodo napoleonico, quando lastruttura, le funzioni e le competenze degli enti e deiloro organi vengono definite con delle leggi e dei re-golamenti in modo uniforme per tutto lo stato, e sipubblicano raccolte legislative organiche dotate di in-dici tematici che facilitano enormemente il ritrova-mento delle disposizioni in materia.

La stessa fonte legislativa ha consentito anche diricostruire la complessa e articolata dinamica dellacompartimentazione dei territori lombardi nel perio-do compreso dalla metà del XVIII secolo all’unità incui si alternano dominazioni e assetti costituzionalidiversi. Attraverso le compartimentazioni si è cercatodi ricostruire la trama mutevole delle giurisdizioni de-gli enti e degli organi censiti, segnalando le circoscri-zioni ed elencando, dove necessario, le singole comu-nità che vi erano incluse. Si tratta di un risultato ingran parte inedito, che offre un apporto di notevole ri-levanza sul piano informativo in quanto consente diricostruire con maggiori certezze lo sviluppo com-plesso, e spesso contorto, dei contesti territoriali incui le istituzioni e i loro organi hanno svolto ai vari li-velli le proprie funzioni amministrative, rendendonela percezione meno evanescente di quanto poteva ri-sultare sulla base della stessa bibliografia consultatadove, occorre sottolinearlo, la dimensione territorialerisulta spesso quasi del tutto trascurata.

Per il successivo periodo della restaurazione, è sta-tea largamente utilizzata anche un’opera di diritto am-ministrativo quale quella di Lorenzoni32, che forniscedettagliate informazioni sugli organi e sul loro funzio-namento, inquadrandole nella dottrina giurispruden-ziale con circostanziati riferimenti alla legislazionevigente.

Una ulteriore fonte del progetto CIVITA per la suaintrinseca valenza istituzionale è costituita dagli statu-ti. Per quanto l’importanza degli statuti come fonte in-formativa sulla struttura istituzionale della comunitàpossa variare da caso a caso, la loro presenza è co-munque una conferma diretta del peso, della capacitàdi coesione interna e della autonomia nella gestione

delle funzioni amministrative che gli enti – si trattasdi città, di borghi maggiori, di comunità rurali o dellstesse comunità di valle presenti nelle zone di mongna – avevano saputo mantenere in età moderna.corre tuttavia precisare che l’impiego degli statuti nela compilazione dei profili particolari non ha potutessere sistematico in quanto tali fonti risultano modisperse. Lo spoglio sistematico di ben noti repertdi carattere generale quali quelli del Manzoni33, delFontana34, del Cavagna Sangiuliani35, o quello dellaBiblioteca del Senato36 ha permesso di individuaresolo un numero relativamente esiguo di statuti peterritorio lombardo, riferibili per la maggior parte allcittà capoluoghi dei contadi e alle comunità maggioQuesti statuti si sono rivelati particolarmente utili ladove – come nel caso di quelli di Como e Bergamoattraverso essi risultava delineata con sufficiente chrezza una prima compartimentazione del territosoggetto alla città in cui i centri rurali risultavanelencati e riferiti ai quartieri urbani da cui dipendevno. Altrettanto utili si sono rivelati gli statuti delle acque e delle strade esistenti per il ducato di Milanoper il Principato di Pavia, che elencavano le comune le terre minori disposte lungo le strade che si dimavano dalla città indicandone le relative distanzSono risultati assai utili anche i repertori di censimeti condotti sulle fonti statutarie riferite ad ambiti terrtoriali più circoscritti, per i quali si rimanda alle introduzioni dei singoli volumi; occorre rilevare che moltparti del territorio lombardo risultano ancora scopete37. Dove risultavano disponibili, sono state ovviamente utilizzate nella ricerca le edizioni critiche degstatuti di comunità lombarde già pubblicate.

I volumi del progetto CIVITA offrono senz’altrouna risposta positiva all’esigenza di rendere facilmete disponibili informazioni sui soggetti istituzionalche, come si è detto, possono trovarsi disperse allterno di fonti bibliografiche e archivistiche di non facile accesso o risultano del tutto mancanti. Comesulta spiegato più in dettaglio nella Nota tecnica, ognivolume risulta costituito dai seguenti elementi: unserie di profili generali intestati a enti o ai relativi ogani di particolare rilievo o presenti in più sedi o, acora, le cui attribuzioni e competenze sono state dnite da interventi di riforma di carattere generale o una normativa univoca emanata a partire dalla sec

32. A. Lorenzoni, Istituzioni del diritto pubblico interno pelRegno lombardo-veneto, Padova, 1835.

33. L. Manzoni, Bibliografia statutaria e storica italiana, se-conda parte, Bologna, 1879.

34. L. Fontana, Bibliografia degli statuti dei comuni dell’Italiasuperiore, voll. 3, Milano-Torino, 1907.

35. A. Cavagna Sangiuliani, Statuti italiani riuniti ed indicatidal conte Antonio Cavagna Sangiuliani, Pavia, 1907.

36. Biblioteca del Senato del Regno, Catalogo della raccoltadi statuti, Roma, 1943.

37. G. Chittolini, D. Willoweit (a cura di), Statuti città territoriin Italia e Germania tra Medioevo ed Età Moderna, Bologna,1991.

6

Presentazione

tivazaor-

u-n-a-o

ern-vidig-

nen-heere in-

e-n-ro

rsosaditi, Ilr leles-

r--a-anoie

te-ero,n-.

al-itào-so

stotti iInde-no

vo

da metà del secolo XVIII; una serie di profili partico-lari intestati a singoli enti e ai relativi organi di parti-colare rilievo, attraverso cui viene fornita per ciascunsoggetto istituzionale censito una nota informativasintetica destinata ad integrare le notizie già fornitenei profili generali; una lista indicizzata in cui figura-no sia le istituzioni per le quali cui sono stati compilatiprofili particolari, che anche tutti gli organi e ufficiprivi di un profilo autonomo, ma richiamati nel testodi un profilo già esistente.

Le schede particolari risultano avere una chiave diordinamento primaria costituita dal toponimo del co-mune in cui l’ente censito aveva la propria sede istitu-zionale, o a cui era riferito. Il toponimo adottato inprevalenza è quello segnalato nelle compartimenta-zioni conclusive rispetto all’arco cronologico asse-gnato al censimento, quella del 9 febbraio 1868 per lasola provincia di Mantova, e quella del 23 febbraio1859 per tutte le altre province lombarde; solo nelcaso di enti attivati e cessati rispettivamente in prece-denza a tali date si è adottato necessariamente un to-ponimo riferibile all’ultima compartimentazione vi-gente prima della loro scomparsa, o comunque coevoalla loro fase di attività. Nel caso di soggetti istituzio-nali aventi competenze estese ad un insieme territo-riale includente di più comuni, ad esempio una deter-minata circoscrizione sopra-comunale, o una valle,l’ente è stato descritto sotto il toponimo del comunein cui aveva sede l’ufficio.

L’intestazione secondaria riporta il nome propriodel soggetto istituzionale censito (ente o organo) a cuisono immediatamente riferiti gli estremi cronologicientro cui esso ha svolto la propria attività istituzionalesenza modifiche rilevanti che ne abbiano modificatole funzioni o l’organizzazione interna. Nel caso di ce-sure significative che abbiano comportato modifichesostanziali nelle competenze istituzionali di un ente,le informazioni che lo riguardano possono risultarearticolate sotto intestazioni distinte, a ciascuna dellequali sono riferiti gli estremi cronologici relativi ai di-versi periodi in cui si è ritenuto di poter dividere la suavicenda istituzionale. In linea generale nei profili par-ticolari riguardanti gli enti a livello locale sono stateadottate delle cesure cronologiche sia per le riformeamministrative che hanno interessato tali enti nei soliterritori della sola Lombardia austriaca, che per l’atti-vazione degli ordinamenti napoleonici e di quelli delregno lombardo-veneto per gli enti locali in tutti i ter-ritori lombardi.

In molti casi le informazioni contenute nelle sche-de particolari riferite a enti del medesimo tipo tendo-

no volutamente ad assumere una forma esposicontrollata, finalizzata ad una maggior chiarezespositiva. Le schede risultano integrate dagli opptuni riferimenti bibliografici, archivistici e normativi.Data la finalità del progetto, le informazioni contente nei profili sia particolari che generali non si propogono di fornire nuove visuali interpretative sulle dinmiche istituzionali che hanno in vario modinteressato il territorio lombardo.

L’indice costituisce lo strumento fondamentale pla consultazione e per l’accesso alle informazioni cotenute nel volume. L’elenco degli enti e dei rispettiorgani, strutturato in ordine di toponimi, consente effettuare una prima ricognizione sistematica dei sogetti istituzionali che sono stati investiti di funzioni iun determinato contesto territoriale; da esso si evidzia il legame contestuale con altri enti o organi cpossono essere riferiti al medesimo toponimo o essaccomunati dallo stesso nome identificativo che nedividua una particolare tipologia.

L’indagine, che col presente lavoro si può considrare avviata, ma non certo conclusa per i territori cosiderati, ha consentito di tracciare un primo quadd’insieme degli apparati in esso operanti, attravecui risulta più chiaramente individuabile la complestrama dei rapporti di controllo, coordinamento o subordinazione gerarchica riscontrabili tra i vari ene tra i medesimi e gli organi ad essi subordinati.quadro tracciato è ancora comunque parziale pescelte rese necessarie dall’ampiezza e dalla compsità del campo di indagine.

La pubblicazione dei risultati del censimento è aticolata per volumi riferiti alle attuali province lombarde. Nei vari volumi risultano incluse esclusivmente le istituzioni che avevano sede o che facevcapo ai comuni appartenenti alle singole provincnella configurazione territoriale attuale, indipendenmente dal fatto che gli stessi comuni appartenessnel periodo di attività delle istituzioni censite, a cotesti politico-amministrativi diversi da quello attuale

La descrizione offerta nelle schede presenta incuni casi evidenti disomogeneità a livello di densinformativa: si è tenuto conto della maggiore o minre importanza delle funzioni assolte e dal diverso peistituzionale degli stessi soggetti censiti. Ma, a queproposito, occorre tenere presente che non per tusoggetti censiti c’era la stessa disponibilità di fonti. ogni caso si è cercato di fornire nelle schede una scrizione sintetica dei soggetti censiti espressa in ustile facilmente accessibile e intenzionalmente pridi valutazioni interpretative.

7

NOTA TECNICA

Michele Giordano

NOTA TECNICA

i-o-

-ita

le

i

caga-ilio

an-

coem-so-riore

Premessa

Questo volume è stato realizzato riversando il con-tenuto di una base di dati in un documento diretta-mente interpretabile da un programma per il tratta-mento dei testi. Dal documento interpretato è statasuccessivamente ricavata la stampa che viene qui pre-sentata. L’intero processo si è svolto il maniera pres-soché automatica.

È stato possibile raggiungere questo risultato gra-zie alla messa a punto, concomitante al procedere dellavoro di ricerca, di una specifica applicazione miratain primo luogo a raccogliere ordinatamente le infor-mazioni necessarie alla ricerca e ad elaborarle ade-guatamente e in secondo luogo a presentarle automa-ticamente con dignità di stampa1.

Il volume raccoglie notizie di 2580 istituzioni civi-li sorte sul territorio dell’attuale provincia di Bresciadal XIV al XIX secolo. Per 1584 di esse viene presen-tato un profilo istituzionale specifico a cui si aggiunge– limitatamente a un limitato numero di soggetti isti-tuzionali particolarmente significativi – un profilo ge-nerale atto ad inquadrare l’istituzione in un ambitostorico e giuridico più ampio.

Il lavoro risulta dunque organizzato su tre piani dstinti, progressivamente dettagliati, a cui corrispondno altrettante parti del volume.

I profili istituzionali

Nella prima parte, infatti, compaiono i profili isti-tuzionali generali in grado di orientare adeguatamente la consultazione nella successiva parte, costitudai profili istituzionali particolari, cui fa seguito laparte finale costituita da un indice ricco di 5957 voci.Una quarta parte di riferimenti critici (che in realtàprecede l’indice) contiene lo scioglimento delle sigdi opere citate in numerosi punti del volume.

Della prima parte, ovvero dei profili generali, sdice diffusamente nella Nota introduttiva; questaNota tecnica, pertanto, si occupa in maniera specifidelle restanti parti e costituisce soprattutto la spiezione di certe soluzioni operative adottate e un ausalla consultazione del volume.

Fra i problemi principali affrontati nel corso dellricerca vi sono stati quello di inquadrare correttamete l’istituzione schedata nel proprio ambito specifie quello, connesso al primo, di ideare un sistema splice ma abbastanza rigoroso per etichettarla. La luzione proposta consiste in quattro elementi di vatipo che, nel loro insieme, consentono di identificaogni istituzioni in maniera univoca. Essi sono:

1. il toponimo nel quale l’istituzione ha sede;2. la denominazione propria dell’istituzione;3. gli estremi cronologici;4. il contesto all’interno del quale l’istituzione

esplica la propria attività.

1. L’applicazione (denominata CIVITA) è stata elaborata con ilsistema di sviluppo per basi di dati ACI 4th Dimension 6.0.5.L’applicazione genera documenti di testo in formato RTF (RichText Format) interpretabili dalla maggior parte dei programmi peril trattamento dei testi in circolazione. Per la stampa del volume,il documento originale ha subito ritocchi minori per migliorarnesoprattutto il livello estetico e la qualità tipografica ed è stato rie-laborato con il programma Adobe FrameMaker 5.1.1.

8

Nota tecnica

ro-nitoat-i

riz-icoedatati

r-r-e,io

-e i-p-ta

nti

o

La determinazione del toponimo ha sollevato,come è facile immaginare, numerose incertezze; allafine è stata fatta una scelta operativa molto precisa,privilegiando la chiarezza a scapito, qualche volta, delrigore. Si è deciso, infatti, di riferire tutte le istituzionicensite ai comuni identificati dai toponimi previstidalla legge 23 settembre 1859 sull’ordinamento co-munale e provinciale, tappa conclusiva della comples-sa dinamica territoriale considerata nella ricerca. Unadeguato numero di rimandi nell’indice consente tut-tavia di conservare il necessario collegamento con itoponimi scomparsi prima di quella data, oppure conquelli sorti più tardivamente.

I primi tre parametri sono indispensabili per unacorretta identificazione dell’istituzione, mentre ilquarto non è sempre necessario. Quest’ultimo para-metro identificativo merita qualche parola aggiuntivadi chiarificazione.

Per contesto, infatti, non si deve intendere quellafitta e spesso intricata rete di rapporti che ogni istitu-zione intrattiene a vario titolo e in varia misura colproprio ambiente circostante; più semplicemente, iltermine va inteso nel senso restrittivo di ambito nelquale può essere ricondotta una determinata istituzio-ne. In tal senso un cancelliere, per fare un esempio,può essere ricondotto al contesto del consiglio delquale registra gli atti, e quest’ultimo, verosimilmente,a quello del comune in cui opera, il quale – per finire– è collocabile entro un preciso toponimo. È evidenteche la natura di ciascuno di questi rapporti contestualifa caso a sé: il rapporto cancelliere-consiglio (un rap-porto fra un ufficio e un organo) è diverso infatti daquello consiglio-comune (rapporto organo-ente), pernon dire del rapporto comune-toponimo, che non èneppure un rapporto istituzionale.

Se non si dà peso a questi aspetti (beninteso, per ilparticolare scopo di presentare razionalmente il risul-tato della ricerca) è possibile allora costruire delle ca-tene contestuali di varia lunghezza che hanno l’ambi-zione, nell’insieme, di ricostruire la strutturaistituzionale propria di un particolare toponimo ilquale, perciò, può essere considerato – almeno ideal-mente – come l’anello iniziale di ciascuna di questecatene.

La Figura 1 mostra un caso elementare del model-lo in base al quale è stata ricostruita la struttura istitu-zionale dei toponimi presi in esame nella ricerca. Altoponimo (di pura fantasia) è ricondotto un comune(caso del tutto esemplare), mentre a quest’ultimo è ri-condotto un consiglio. La Figura 2 mostra un esempiopiù articolato nel quale sono riconoscibili due distintigruppi di istituzioni (relativi ad altrettanti periodi sto-rici) e tre catene contestuali (Piedelmonte – comunedi Piedelmonte – consiglio; Piedelmonte – comune diPiedelmonte – console; Piedelmonte – comune di Pie-

delmonte – consiglio – cancelliere). Tutta la struttura,come si può notare, assume l’aspetto di un alberovesciato in cui vanno a collocarsi le varie istituzioriconducibili ad un unico e preciso toponimo. Va detche non esiste alcun limite (almeno rispetto alla trtabilità informatica) all’ampiezza e alla profondità dtale albero. Tuttavia, mentre la sua estensione ozontale dipende dalla ricchezza dello sviluppo stordelle istituzioni legate ad un particolare toponimo è quindi pressoché intoccabile, la profondità è sttalvolta ridotta per ragioni di semplicità. Sono stapotati, in altre parole, i rami più estremi ai quali corispondono, in genere, istituzioni di importanza maginale, soprattutto se commisurata all’ambizionpropria di questo volume, di delineare il patrimonstorico-istituzionale di un’intera provincia.

Costruiti i vari alberi dei contesti – uno per ogni toponimo – l’applicazione è stata in grado di generarprofili particolari, ordinandoli e numerandoli in maniera tale da restituire, per quanto possibile, lo svilupo complessivo dell’albero. La Figura 3 rappresenla trasfigurazione testuale, arricchita delle pertine

Belsito

consiglio

1201-1300

comune diBelsito

1201-1300

Figura 1 · Elementare modello di struttura istituzionale riferita ad un toponimo (di pura fantasia)

Piedelmonte

consiglio

1201-1300

console

1301-1400

consiglio

1310-1400

cancelliere

1320-1400

comune diPiedelmonte

1201-1300

comune diPiedelmonte

1301-1400

Figura 2 · Una struttura istituzionale abbastanza articolata; sonriconoscibili due distinti periodi storici e tre catene contestuali

9

Michele Giordano

io-

i-er

delt-

n-filite

he,

ni aosen

ta-n-iù

aneri- si-

fi-del

onteali-e-i-io,i-dire-

ero

ei-e,.

sioni èas--

he-ntiar-

notizie storiche, dei due alberi raffigurati nelle figure1 e 2. In essa è contenuto, a scopo didascalico, il cen-simento completo del patrimonio istituzionale di unamicroscopica quanto improbabile provincia costituitadi due soli toponimi.

Ogni istituzione, come già detto sopra, è caratte-rizzata (una volta per tutte) dal toponimo al quale essasi riferisce, dalla propria denominazione e dagli estre-mi cronologici. Il quarto elemento identificativo (ov-vero il contesto) si può desumere dal fatto che la de-nominazione delle istituzioni di livello più basso vie-

ne puntualmente introdotta da una o più denominazni di livello più alto (ad esempio: comune di Belsito.consiglio.). Un quinto elemento (il numero progressvo), è stata introdotto, come è facile immaginare, pconsentire i rimandi dall’indice.

Si sarà notata, altresì, l’assenza della figura cancelliere. Pur essendo presente, infatti, nella strutura istituzionale del corrispondente toponimo, il cacelliere non viene espressamente nominato nei proparticolari. Si tratta di un caso abbastanza frequen2

di quel lavoro di potatura di cui si è già parlato e cva ricollegato alla marginalità di alcune istituzioni opiù semplicemente, alla scarsità di utili informaziodi inquadramento, il che ha indotto il compilatorenon dedicare espressamente un profilo a numeristituzioni, come nel caso in questione. Affinché none vada totalmente sottovalutata l’importanza, tutvia, la denominazione di queste istituzioni è comuque presente nell’indice, come si vedrà meglio pavanti.

L’ordine di presentazione dei profili particolari hposto diversi problemi. Sono stati scartati sia l’ordialfabetico sia quello cronologico perché giudicati spettivamente banale e astratto, e si è adottato unstema più articolato, in grado di tradurre con sufciente rispondenza l’originario schema ad albero modello.

Le istituzioni direttamente collegate al toponimsono disposte in ordine alfabetico e subordinatamecronologico; tuttavia, nel caso in cui al contesto di tistituzioni siano ricondotte altre istituzioni, tali istituzioni sono accodate all’istituzione di contesto supriore, nell’ordine già descritto. Il criterio appare evdente nell’esempio di Piedelmonte dove, per esemptra i due comuni, è inserito il consiglio collegato isttuzionalmente al primo. Il carattere subordinato questa istituzione è messo il rilievo anche da una psentazione grafica in corpo minore e con un leggrientro.

I riferimenti critici

Tre insiemi di riferimenti critici accompagnano lnotizie raccolte sulle varie istituzioni: note archivistche, legislative e bibliografiche. Tutte e tre, inoltrpossono essere di carattere generale o particolare

Le note generali riguardano informazioni che sono rivelate utili per buona parte del lavoro, se naddirittura per tutto il lavoro. Per questa ragione sgiudicato troppo gravoso e sostanzialmente inutile sociarle a ciascuno dei profili debitori di tali informa

BELSITO

comune di Belsito. 11201-1300

Citato per la prima volta in un atto del 1201 (ACBelsito) fu soppresso nel 1300. Era retto da un consiglio.

comune di Belsito. consiglio. 21201-1300

Era composto da dodici membri che si riunivano alme-no una volta al mese. Veniva eletto ogni anno.

arch. AC Belsito: “Carta vendicionis”, Archivio comuna-le di Belsito, fondo antico, cart. 59.

PIEDELMONTE

comune di Piedelmonte. 31201-1300

Di un “commune di Piedelmonte” si parla a partiredal 1201 (Storia 1950). Era retto da un consiglio.

comune di Piedelmonte. consiglio. 41201-1300

Il consiglio era composto da dieci membri che doveva-no avere un’età non inferiore ai cinquanta anni. Restava incarica due anni.

comune di Piedelmonte. 51301-1400

Vi sono testimonianze abbastanza certe di questocomune a partire dal 1301 (Agostini 1960). Era rettoda un console e da un consiglio.

comune di Piedelmonte. consiglio. 61310-1400

Il consiglio era composto da venti membri che dovevanoavere un’età non inferiore ai quarantacinque anni. Restavain carica un anno. Disponeva di un proprio cancelliere.

comune di Piedelmonte. console. 71301-1400

Eletto ogni anno era controllato da un consiglio.

bibl. Storia 1950: Storia di Piedelmonte, Milano, 1950.

Figura 3 · Trasfigurazione testuale, sotto forma di profili particolari, delle due strutture istituzionali illustrate nelle figure 1 e 2. Da notare anche i due riferimenti critici

2. Nel caso di Brescia, per esempio, delle 2580 istituzioni scdate, solo 1584 hanno un proprio profilo particolare; le resta996 sono rintracciabili – come si vedrà meglio oltre – solo a ptire dall’indice.

10

Nota tecnica

er-

idi-ti- si-la

ver-

te

na

le-

ne

ttoon-ità,

oma-or-tili

cre-o.

zioni. Esse, perciò, sono state radunate tutte insiemein coda ai profili particolari.

Per tutti gli altri riferimenti di raggio più limitato èparsa utile, invece, una collocazione specifica in calceai profili che fanno capo ai diversi toponimo.

Nell’esempio di Figura 3 si immagina il caso di unriferimento archivistico e di un riferimento bibliogra-fico. In entrambi i casi (AC Belsito e Storia 1950) il ri-ferimento è nominato con una apposita sigla nel corpodel profilo e successivamente sciolto in calce al grup-po di profili relativo a ciascun toponimo perché giudi-cato di esclusiva pertinenza di quel particolare toponi-mo.

Diversa destinazione spetta invece al riferimentoBelsito e Piedelmonte 1960. Quest’ultimo, infatti, èstato evidentemente giudicato di importanza generaleper tutto il lavoro e viene pertanto sciolto in coda aiprofili particolari, insieme con gli altri riferimenti ar-chivistici e legislativi.

L’indice

L’indice di quest’opera rappresenta una novità ab-bastanza radicale, e richiede dunque di essere detta-gliatamente illustrato.

Il principio su ci esso è basato è quell’idea di con-testo proposta già come soluzione al problemadell’identificazione e dell’ordinamento delle istitu-zioni. Una identificazione precisa e un criterio di or-dinamento efficace, tuttavia, non sono ancora suffi-cienti per far fronte alla necessità di ritrovare in modofecondo e tempestivo una certa istituzione inserita neltessuto di rapporti con altre istituzioni correlate. Vo-lendo indicizzare l’esempio della Figura 1, infatti,non è sufficiente creare tre ingressi distinti nell’indice(Belsito, comune di Belsito, consiglio) per restituire ilsignificato complessivo di quella terna di nomi. Nelcaso dell’esempio di Figura 2, inoltre, una voce comecancelliere – che non è stata inserita fra i profili parti-colari per i motivi già detti – dovrebbe trovare almenonell’indice una propria collocazione utile a restituirlaal proprio contesto istituzionale.

L’indice di questo lavoro si propone espressamen-te di consentire anzitutto il rimando ai profili partico-lari, ma intende offrire anche una sintetica ricostru-zione della struttura istituzionale propria di ciascuntoponimo. Non si tratta, dunque, solo di una utile ap-pendice ai profili particolari, ma esso costituisce unaparte integrante dello sforzo di restituire il giusto rilie-vo ad ogni istituzione presa in esame.

A questo scopo è stato mutuato, soprattuttodall’ambito della ricerca bibliografica, un sistemacomplesso di indicizzazione il quale, perfezionando ivari sistemi di indice a permutazione3 perviene ad uncriterio non astratto e meccanico di rotazione dei ter-

mini, bensì rispettoso del significato che ciascun tmine acquista in relazione ai termini adiacenti4.

L’idea di base è che la stringa Belsito – comune diBelsito – consiglio, per restare al primo dei nostrsemplici esempi, è certamente suddivisibile in tre stinte sottostringhe con significato proprio, ma costuisce altresì una entità a se stante, con un propriognificato che gli deriva dai rapporti che ogni singoparola intrattiene con le parole vicine.

Essa può venire letta da sinistra a destra e vicesa. Nel primo caso ogni parola costituirà una specifi-cazione di significato rispetto alla parola preceden(Belsito, il comune di Belsito, il consiglio del comunedi Belsito); nel secondo caso si tratterà invece di uqualificazione progressiva (il consiglio che fa parte

3. Per un inquadramento generale delle varie problematichegate all’indicizzazione si veda Rossella Caffo, Analisi e indicizza-zione dei documenti, Milano, Editrice Bibliografica, 1988.

4. Il lavoro di cui siamo ampiamente debitori per la concezioe la realizzazione dell’indice è Derek Austin, PRECIS. A manualof concept analysis and subject indexing, London, British LibraryBoard, 1984. Concepito allo scopo realizzare indici per soggeparticolarmente accurati e pertinenti, PRECIS (PREserved Ctext Index System) tradisce in molti casi una certa macchinossoprattutto perché concepito per essere solo parzialmente auttizzato. L’idea fondante del sistema, tuttavia, ci è parsa di stradinaria fecondità ed eleganza formale. Liberata da impacci inuper lo scopo in questione e totalmente automatizzata abbiamoduto perciò di poterla utilmente innestare in ambito archivistic

C B AD

B A

D

C

A

C D

B

B C D

A

Figura 4 · Diverse combinazioni di una medesima catena contestuale; si distinguono l’intestazione (in nero), il qualificatore (in bianco) e lo specificatore (in grigio)

11

Michele Giordano

ce-

urata. inaleo-

, iln-

on-n- –-e

en- Èrri- sitora-i-dimii-i-

i,te a

re-el die

ssa-rin- di tipo-te,

del comune che fa parte dell’unità territoriale di Bel-sito). Ma una lettura utile della stringa è possibile an-che a partire dal termine intermedio, in modo tale dasuddividere la catena contestuale in due spezzoni: unoqualificativo e uno specificativo (comune di Belsito;ma anche: comune nel quale operava un consiglio).Nel caso in cui i termini siano più di tre, possono giàconfigurarsi diverse combinazioni di spezzoni di varialunghezza ove ogni termine della stringa assume unaposizione centrale rispetto allo spezzone qualificativoe allo spezzone specificativo.

La Figura 4 mostra astrattamente questo procedi-mento. A turno, ogni parola di una ipotetica stringa ditermini contestuali A-B-C-D viene a trovarsi in unaposizione di testa (in nero); per ognuna di queste po-sizioni gli altri termini assumono la funzione di termi-ni progressivamente qualificativi (in bianco) e specifi-cativi (in grigio). Più concretamente, la Figura 5mostra invece l’applicazione di questo principio ri-portando l’indice delle istituzioni contenute nei dueesempi considerati, presentandolo in accordo ai criteriespressi.

È utile esaminarlo più in dettaglio. La stringa Bel-sito – comune di Belsito – consiglio, riflesso dellasemplice struttura istituzionale di quel toponimo,compare in tre modi diversi:

1. con l’intestazione Belsito in maiuscoletto, spe-cificata in corsivo dall’istituzione comune diBelsito e, più in dettaglio, consiglio5; va notatoche il rimando è all’ultimo termine della catena(consiglio);

2. con l’intestazione comune di Belsito in grasset-to, qualificata dal toponimo Belsito in tondo especificata dall’istituzione consiglio in corsivo;

3. con l’intestazione consiglio in grassetto, dop-piamente qualificata in primo luogo dal comunedi Belsito in tondo e in secondo luogo dal topo-nimo.

Per ogni intestazione, come si può vedere, l’indinon si limita ad offrire un rimando numerico al profilo, ma ricostruisce sinteticamente anche la struttistituzionale nella quale è inserita la voce indicizzaA colpo d’occhio, pertanto, l’utente è messo subitocondizione di farsi un’idea abbastanza chiara di tstruttura, prima ancora di passare ai profili istituzinali per la consultazione vera e propria.

Più complesso, come già messo in evidenzacaso della Figura 2 (toponimo di fantasia: Piedelmote). In questo caso, infatti, vi sono diverse catene ctestuali (Piedelmonte – comune di Piedelmonte – cosiglio; Piedelmonte – comune di Piedelmonteconsiglio – cancelliere; Piedelmonte – comune di Piedelmonte – console). Per ciascuna di queste catenl’indice offre gli appropriati e plurimi rimandi ai pro-fili particolari ma anche, come già nel caso precedte, una ricostruzione della struttura istituzionale.evidente che ad una struttura più complessa cospondono delle voci di indice più articolate. Comepuò notare, infatti, il toponimo Piedelmonte è dotadi tre linee di specificazione perché tante sono le mificazioni dell’albero istituzionale di questo toponmo. Si noterà, inoltre, che le istituzioni omonime Piedelmonte sono discriminate in base agli estrecronologici, allo scopo di evitare ogni possibile ambguità. Nel caso più semplice di Belsito tale discrimnazione appare superflua, e pertanto è assente.

Un discorso a parte, infine, merita il caso del can-celliere di Piedelmonte. Assente nei profili particolarper le ragioni già più volte spiegate, esso è presentutti gli effetti fra le voci dell’indice. Il rimando nu-merico, come è ragionevole immaginare, è quello lativo all’istituzione contestualmente superiore; ncaso in questione si tratta del consiglio del comunePiedelmonte, quello attivo fra il 1310 e il 1400, comappare evidente dalla Figura 2.

BELSITO

comune di Belsito. consiglio. ..................................................................2cancelliere. consiglio (1310-1400).

comune di Piedelmonte (1301-1400). Piedelmonte. ..................................6comune di Belsito. Belsito. ...........................................................................1

consiglio. .................................................................................................2comune di Piedelmonte (1201-1300). Piedelmonte. ...................................3

consiglio (1201-1300). ............................................................................4comune di Piedelmonte (1301-1400). Piedelmonte. ...................................5

consiglio (1310-1400). cancelliere. .........................................................6console. ....................................................................................................7

consiglio. comune di Belsito. Belsito. ...........................................................2consiglio (1201-1300). comune di Piedelmonte (1201-1300).

Piedelmonte. ...............................................................................................4consiglio (1310-1400). comune di Piedelmonte (1301-1400).

Piedelmonte. ...............................................................................................6cancelliere. ..............................................................................................6

console. comune di Piedelmonte (1301-1400). Piedelmonte. .......................7

PIEDELMONTE

comune di Piedelmonte (1201-1300). consiglio (1201-1300). ................4comune di Piedelmonte (1301-1400). consiglio (1310-1400).

cancelliere. ...........................................................................................6comune di Piedelmonte (1301-1400). console. .......................................7

Figura 5 · Trasfigurazione testuale, sotto forma di indice, delle due strutture istituzionali illustrate nelle figure 1 e 2

5. Può accadere che, per ragioni tipografiche, si renda necerio spezzare la stringa di qualificazione (in tondo) oppure la stga di specificazione (in corsivo), riportando a capo la partestringa che eccede la larghezza della colonna; questa cesuragrafica della stringa istituzionale non va confusa, naturalmencon la cesura funzionale.

12

NOTA INTRODUTTIVA

Valeria Leoni

ilne

m-ti-ze siri- sia-

u--u-laa-perreoli in-di-unillai-Laro-

olosto de-ne

NOTA INTRODUTTIVA

Il volume contiene i risultati del censimento siste-matico delle istituzioni storiche pubbliche civili chesvolsero funzioni di carattere politico-amministrativonell’ambito del territorio dell’attuale provincia bre-sciana nel periodo compreso tra il XV secolo e il1859, un arco di tempo che va dall’inclusione di Bre-scia e del suo territorio nella Repubblica di Venezia,avvenuta nel 1426, al 1859, data dell’annessione al re-gno sabaudo. Sono state fornite indicazioni per il pe-riodo precedente, quando esse fossero facilmente ac-cessibili e verificabili, per quelle istituzioni, come adesempio i comuni, che presentavano continuità nelpassaggio da una dominazione all’altra. I confini delterritorio bresciano si mantennero invariati per tutto ilperiodo della dominazione veneziana: all’epoca eranocompresi nella provincia bresciana anche Asola, checon alcuni dei comuni della sua quadra (circoscrizio-ne amministrativo-fiscale del territorio bresciano du-rante l’antico regime) venne unito dopo il 1797 al ter-ritorio mantovano, e Rogno, in Valcamonica, che fuinvece unito sempre in seguito all’avvento della domi-nazione napoleonica al territorio bergamasco. Le isti-tuzioni relative alle località indicate sono state perciòcensite nei volumi dedicati alle province in cui attual-mente si trovano.

La presente indagine offre una ricostruzione, ingran parte inedita, delle circoscrizioni in cui il territo-rio risultava articolato, elaborata ricorrendo alla con-sultazione di fonti sia bibliografiche sia archivistiche.Per il periodo dal 1797 in poi l’articolazione gerarchi-ca dei poteri amministrativi e i rapporti tra capoluogo,enti sovracomunali (distretti/cantoni) e comuni, rego-

lata da una legislazione uniformente valida su tuttoterritorio, è stata indagata attraverso la consultaziodelle leggi del periodo napoleonico e del regno lobardo veneto con le quali furono stabiliti i comparmenti territoriali e furono delineate le competenistituzionali. Per il periodo precedente la situazionepresenta molto più fluida e indefinita. Durante il peodo della dominazione veneta il territorio brescianopresenta infatti articolato in diversi organismi sovrcomunali, mi riferisco in particolare alle Valli e allaRiviera di Salò, che godevano di forme di spiccata atonomia dal capoluogo bresciano: il territorio di competenza di questi enti non subisce forti variazioni drante il periodo veneto, tuttavia attraverso consultazione di fonti sia archivistiche, sia bibliogrfiche, si è dato conto della composizione di essi tutto il periodo considerato. Più difficile è stato daindicazioni precise sull’articolazione del territoribresciano nelle circoscrizioni amministrativo-fiscadenominate quadre: la suddivisione in quadre, cheteressò non solo i comuni del territorio bresciano rettamente sottoposto alla città, ma anche i comdelle valli e della Riviera di Salò, è presente già afine del XIV secolo nel periodo della dominazione vscontea e permane per tutto il periodo veneto. composizione delle singole quadre subì però numesi mutamenti: risulta quindi molto difficile stabilirecon precisione a quale quadra appartenesse il singcomune in un determinato periodo. Anche in quecaso si è cercato attraverso fonti edite ed inedite discrivere permanenze e mutamenti nella composiziodi ciascuna circoscrizione.

13

Valeria Leoni

co-ineglia-ua

4- la-

u-en-

ti

le-u-t-to

r-a-ia

iti-cheo-se--iato etto es-sin-eo-

scìs-

e-e-

lta-

also

a-de, dille-r-llan-e.

Per la descrizione dei soggetti istituzionali sonostate utilizzate fonti diverse sia bibliografiche, sia ar-chivistiche.

Sono state consultate sistematicamente le fontistatutarie edite e quelle inedite, conservate nei fondidell’Archivio di Stato di Brescia, relative a enti sovra-comunali e comuni. Altre informazioni utili sullecompetenze, l’organizzazione e la storia dei soggettiistituzionali censiti sono state ricavate dalle introdu-zioni a inventari di archivi comunali editi e inediti, inparticolare quelli compilati nell’ambito del progettoArchidata. Parzialmente utili ai fini dell’elaborazionedella presente opera sono risultate le Relazioni deiRettori veneti in Terraferma, delle quali per il territo-rio bresciano sono state pubblicate in volumi autono-mi quelle riferite alla Podesteria e Capitanato di Bre-scia, al Provveditorato di Salò e ai Provveditorati diAsola e Orzinuovi. Quasi tutte le relazioni si soffer-mano sulla descrizione più o meno ampia delle risorseeconomiche e contengono riferimenti alla situazionepolitica del territorio soggetto alla competenza delrettore. Le relazioni dei provveditori inviati nelle for-tezze forniscono ragguagli sulla situazione degli ap-parati difensivi e sullo stato delle truppe, oggetto dellaloro competenza. Solo alcune relazioni dei podestàoffrono informazioni più dettagliate sull’articolazio-ne del territorio e degli apparati amministrativi: parti-colare interesse riveste, per la precisione e l’ampiezzadei dati forniti, la relazione redatta nel 1562 dal pode-stà di Brescia Paolo Correr. Una fonte largamente uti-lizzata per il presente lavoro è il noto Catastico Bre-sciano compilato nel 1610 dal capitano Giovanni DaLezze che offre un dettagliatissimo quadro di insiemedell’assetto amministrativo del territorio e delle suerisorse e riporta moltissime informazioni sugli enti esui rispettivi apparati.

Altri dati utili, relativi in particolare al Settecento,sono stati ricavati dalla consultazione delle fonti ar-chivistiche conservate nell’Archivio di Stato di Bre-scia. Ci si è limitati a prendere in considerazione lefonti che potessero offrire informazioni generali rela-tive all’articolazione amministrativa e giurisdizionaledel territorio quali gli estimi, le relazioni compilatedai magistrati inviati da Venezia, i regolamenti e le di-sposizioni emanati da essi relativi agli enti sovraco-munali e ad alcuni comuni del territorio. La Repubbli-ca di Venezia non promosse alcuna radicale riformadegli assetti amministrativi e istituzionali, paragona-bile a quelle attuate nella seconda metà del Settecentonella Lombardia teresiana e giuseppina, tuttavia nelcorso del Settecento i magistrati veneziani presentinel territorio bresciano emanarono con maggior fre-quenza norme per regolamentare in particolare l’as-setto fiscale dei comuni, mentre nel 1764 venne pub-blicata la Descrizione generale della provincia e delterritorio di Brescia, che contiene i dati frutto dell’in-

dagine sistematica sulla popolazione e le risorse enomiche dei comuni del bresciano, svolta per orddel capitano vicepodestà Francesco Grimani. Nestessi anni furono compilate le relazioni inviate al cpitano vicepodestà di Brescia in occasione della svisita alle valli bresciane compiuta negli anni 1761765: la consultazione di esse ha consentito, da unto, di descrivere in modo dettagliato l’assetto istitzionale di questi enti e dei comuni ad essi appartenti, dall’altro di accennare ai tentativi di riformadell’assetto amministrativo e istituzionale compiuda Venezia nella seconda metà del secolo.

È stato possibile reperire informazioni relative alistituzioni di alcuni fra i comuni di maggiore importanza del territorio bresciano dalla lettura dei docmenti conservati negli archivi di quei comuni, che atualmente sono depositati presso l’Archivio di Stadi Brescia.

Per quanto riguarda le fonti bibliografiche riguadanti le istituzioni del territorio bresciano, va precisto che, malgrado la disponibilità relativamente ampdi studi e ricerche su vari aspetti delle vicende polche occorse nel periodo preso in esame, solo poopere forniscono indicazioni sistematiche sull’articlazione degli assetti istituzionali. Tra di esse vanno gnalati i contributi riguardanti la storia politica reperibili all’interno della Storia di Brescia, alcuni saggrelativi agli assetti amministrativi della città e dellprovincia di Brescia di Maurizio Pegrari e RoberNavarrini e i più recenti saggi di Diego ParzaniAlessandra Rossini, utilizzati per delineare l’assegenerale della provincia bresciana, ai quali devonosere aggiunte le numerose altre opere riguardanti goli comuni o zone particolari del territorio indicatnella bibliografia in calce alle schede intestate al topnimo interessato.

La redazione originaria di questo volume, che uin veste provvisoria nel giugno del 1997, si deve esenzialmente alla fatica di Giovanni Zanolini. In sguito alla pubblicazione di quel lavoro (e di quello ddicato alla provincia di Bergamo) il progetto CIVITA

subì una profonda revisione del modello di raccodei dati, in vista della pubblicazione definitiva. Il nuovo volume dedicato a Brescia è stato riallineatonuovo modello a cura di chi scrive, ma il debito veril primo autore resta cospicuo.

Chi scrive, in particolare, oltre alle modifiche redzionali apportate nella presentazione di tutte le scheha rivisto e integrato, attraverso la consultazionefonti soprattutto archivistiche, le schede relative aistituzioni di Antico Regime, ha redatto i profili istituzionali generali riguardanti l’amministrazione del teritorio bresciano nel periodo veneto e nel periodo dedominazione austro-russa e ha integrato il profilo cocernente il comune di area bresciana in Antico Regim

14

PROFILI ISTITUZIONALIGENERALI

PROFILI ISTITUZIONALIGENERALI

nteta

i-re-ro-a-ni,ar-

e-sseinoer- ee-on

u-varo- treviu- a

dineta-al-

i di

IL TERRITORIO DI BRESCIA(SEC. XIV-1797)

Dopo essere stati soggetti al dominio visconteodalla seconda metà del Trecento, la città e il territoriodi Brescia furono conquistati da Pandolfo Malatestanel 1404, per ritornare nel 1416 sotto i Visconti ed es-sere inclusi quindi ancora per pochi anni nel ducato diMilano con Bergamo e la Val Camonica. Nel 1426 inseguito alla cacciata dei Visconti si ebbe la dedizionedi Brescia a Venezia. Il dominio veneto su Brescia e ilsuo territorio si protrasse fino al 1797, fatta eccezioneper gli anni tra il 1509 e il 1516 nel periodo delle guer-re d’Italia. Nel 1509 infatti in seguito alla sconfitta diAgnadello il territorio bresciano fu conquistato daLuigi XII, re di Francia e duca di Milano, che manten-ne il dominio su di esso fino al 1512. Nel gennaio del1512 vi fu un tentativo di Venezia di entrare nuova-mente in possesso di Brescia, che si concluse dram-maticamente nel febbraio con la riconquista da partedei Francesi e il devastante saccheggio della città (Ilsacco di Brescia 1990). Nell’ottobre del 1512 i Fran-cesi furono sconfitti dagli Spagnoli e nel novembredello stesso anno nella città si insediò il governatorespagnolo. Gli Spagnoli e successivamente gli ispanoimperiali mantennero il dominio sulla città di Bresciae sul suo territorio fino al 26 maggio 1516, quando,dopo la resa degli ispano-imperiali, Brescia fu conse-gnata alla Francia, che il giorno dopo la cedette a Ve-nezia.

Tra il XV e la fine del XVIII secolo la provinciabresciana non subisce cambiamenti significativi nel

suo assetto confinario che non è del tutto coincidecon quello odierno. Durante la dominazione veneinfatti il comune di Sirmione rientrava nell’area giursdizionale di Verona, mentre facevano parte del bsciano zone che attualmente sono inserite in altre pvincie lombarde: i comuni di Asola, Casalmoro e Csaloldo e la frazione di Casalpoglio, oggi mantovae i comuni di Rogno e Costa Volpino, che ora apptengono alla provincia di Bergamo1. La provincia erala più vasta e ricca del dominio della Terraferma vneta e occupava una posizione di grande interestrategico: essa confinava infatti a est con il Trente il Veronese, a sud con il ducato di Mantova e il tritorio di Cremona, compreso nello Stato di Milano,quello di Bergamo, anch’esso parte del dominio vento, a ovest con il Bergamasco e i Grisoni, a nord cil Trentino e i possedimenti dei conti di Lodrone, fedatari degli Absburgo (Navarrini 1982). Si estendeper una superficie di circa 488.206 ettari e in essa pcedendo da nord a sud, possono essere distintezone geomorfologiche: quella montana, con riliedai 700 metri in su, che occupa circa il 55 % della sperficie del distretto; l’area collinare corrispondentecirca il 16% del distretto e quella pianeggiante, alsotto dei 150 metri di altitudine, che comprende infiil 29% del medesimo (Rossini 1994). La zona monna era costituita, allora come oggi, dalle tre valli, VCamonica, Val Trompia e Val Sabbia, mentre all’in

1. Per le schede ad essi relativi si vedano, perciò, i volumCIVITA relativi alle provincie di Mantova e Bergamo.

15

Profili istituzionali generali

to,iu-nelor-

olo lee-vili

n-

ca-a,ri.62e-

erri,seitàti-ato ditàsi-nte

o oi-

ra dii

unlaano-94;4il

dino

leli- allleseestài-

olare

terno della parte collinare e pianeggiante si trovavanole zone del Pedemonte, sita tra Nave, Gavardo e Rez-zato; della Franciacorta, tra Gussago e Rovato;dell’Asolano e della Riviera di Salò (Navarrini 1982).

Alla suddivisione del territorio in diverse zone ge-omorfologiche corrispondevano differenze anche ne-gli assetti istituzionali; in particolare le tre valli e lazona della riviera del Garda, pur facendo parte dellaprovincia bresciana, godettero per tutto il periodo ve-neto di forme di particolare autonomia e le comunitàin esse situate diedero vita fin dal XIII secolo ad orga-nismi sovracomunali, denominati Val Sabbia, ValleCamonica, Valle Trompia e Magnifica Patria della Ri-viera di Salò.

L’organizzazione amministrativa ed istituzionaledella provincia bresciana nel periodo della domina-zione veneziana fu caratterizzata da un’estrema com-plessità e da situazioni giurisdizionali molto variega-te: intorno al capoluogo e alle sue immediate vicinan-ze denominati “borghi e chiusure”, si stendeva lapianura bresciana, suddivisa dal punto di vista fiscalein quadre, e dal punto di vista amministrativo giurisdi-zionale in vicariati e podesterie, controllati sostanzial-mente da ufficiali eletti da Brescia. Mentre le podeste-rie furono sempre sette fin dall’inizio della domina-zione veneta, la sede e il numero dei vicariati subìvariazioni nel XV secolo, stabilizzandosi nel corsodel XVI secolo: i 14 vicariati (7 maggiori e 7 minori)citati da Paolo Correr nel 1562 rimasero invariati finoalla fine del dominio veneto (Valentini 1898; Zanelli1912).

Le comunità che ricevevano ufficiali inviati daBrescia erano quindi 21 tra podesterie e vicariati. Ol-tre alla Val Camonica, sede di un podestà brescianocomunemente chiamato capitano, vi erano tre pode-sterie maggiori: la Riviera del Garda, Orzinuovi eAsola. Alla Val Camonica era stato riconosciuto nel1428 il diritto di utilizzare i propri statuti civili e cri-minali e l’autonomia amministrativa e giurisidiziona-le da Brescia, provvedimento revocato nel 1440 quan-do fu stabilito che il capitano dovesse essere un nobilebresciano, nominato con l’approvazione del consigliodella città: egli aveva giurisdizione nel civile e nel cri-minale, anche se nel caso di pene di sangue istruivasolamente le cause che erano poi giudicate dal pode-stà di Brescia.

Nel caso della Riviera le competenze giurisdizio-nali erano divise tra provveditore veneto e podestàbresciano, ad Orzinuovi dopo il 1440 il podestà giudi-cava in civile e criminale tranne nei casi comportantipena di sangue che rimasero di competenza dei rettoriveneti residenti a Brescia, ad Asola competenze giuri-sdizionali furono riconosciute anche al provveditoreveneto e nel caso di ricorso in appello le cause passa-

vano a Venezia. Le podesterie minori erano LonaChiari e Palazzolo: il giusdicente lonatese aveva grisdizione per qualunque somma nel civile, mentre criminale demandava a Brescia solo le cause comptanti pena di sangue; i podestà di Chiari e Palazzgiudicavano nel civile per qualsiasi somma, mentrecause criminali erano giudicate dai tribunali di Brscia, competenti anche in appello nelle cause ciper tutte e tre le podesterie.

I vicariati del distretto erano divisi anch’essi imaggiori e minori: Iseo, Montichiari, Rovato, Gottolengo, Calvisano, Quinzano e Pontevico erano viriati maggiori, Gavardo, Manerbio, Ghedi, GambarPontoglio, Castrezzato e Pompiano vicariati minoSecondo la relazione di Paolo Correr redatta nel 15i vicariati maggiori avevano competenza su un numro maggiore di terre e i magistrati erano retribuiti pintero dal comune sede del vicario. I vicari maggioe minori giudicavano le cause civili di lieve entitànon superiori alle cinque lire planette, mentre le caucivili di maggiore entità e quelle criminali erano dcompetenza dei tribunali bresciani. Altre comuniposte nelle immediate vicinanze di Brescia, in parcolare Travagliato, Gussago, Nave, Mairano, Rezze Bagnolo, non erano sottoposte alla giurisdizionealcun vicario. In esse i consoli eletti dalla comuniamministravano la giustizia solo per cause di lievisma entità, e si rivolgevano quasi sempre direttameai tribunali bresciani.

Alcune comunità e alcuni distretti del territoribresciano erano sede di ufficiali inviati da Veneziagodevano di particolari forme di autonomia amminstrativa e giurisdizionale. Tra i borghi della pianuAsola, Orzinuovi, Lonato, Salò e Anfo erano sedeprovveditori inviati da Venezia: si trattava di luoghsede di strutture fortificate dove Venezia mandavaproprio ufficiale per occuparsi del governo della sofortezza e dei soldati in essa presenti. Frequenti ertuttavia i conflitti giurisdizionali con il podestà bresciano (Pasero 1963; Parzani 1983; Rossini 19Parzani 1997; Mazzoldi 1963). Ad Asola nel 161Antonio Priuli stabilì che da quel momento in poi giudizio dei delitti, delle frodi e altri riguardanti l’in-teresse delle comunità e dei comuni del territorioAsola spettasse ai rettori unitamente, che potevagiudicarli e punirli; che i rettori potessero castigarecolpe commesse da cittadini eletti alle cariche pubbche; che l’istruttoria dei processi criminali spettassecancelliere del provveditore, mentre i processi decause civili e tutti gli atti e le sentenze delle stescause dovessero essere formati dal notaio del pode infine che il giudizio delle cause civili toccasse untamente al podestà e al provveditore (Ordini per As1614). A Lonato secondo il Da Lezze il provvedito

16

Profili istituzionali generali

llao-

sentisogioto unti,

ntol ea-n-

eroi aito).

-vi,o-tella

on-re-

ri-ti- è

unisisiu-

no-on--eideinnintoo-n-dizaiallasu

e97).

ioitoe-c-

aveva competenze in materia di giursdizione civile ecriminale non solo sui soldati della fortezza (Da Lez-ze 1610), mentre secondo gli Statuti del comune lagiurisdizione civile e criminale sugli abitanti spettavasolamente al podestà; gli ordini per il governo lonate-se emessi nel 1537 da Alvise Zorzi, provveditore ge-nerale in Terraferma, e gli statuti del comune ricono-scevano al provveditore alcune competenze nel go-verno della comunità (Statuti di Lonato, 1722). Nelcaso della riviera di Salò, costituita dal capoluogo e da34 comuni suddivisi in sei quadre, dopo lunghe con-troversie con la città, fu stabilito che il provveditoreinviato da Venezia amministrasse la giustizia crimina-le, mentre il podestà inviato da Brescia fosse compe-tente per la giustizia civile. La giurisidizione civile inVal Trompia era amministrata da un vicario e da giu-dici eletti dal consiglio generale di Valle, le cause ci-vili in terza istanza erano giudicate direttamente dalconsiglio di Valle. Nel caso della Val Sabbia le causecivili erano giudicate in prima istanza dai consoli ge-nerali, in appello dai giusdicenti generali e dai giudicidefinitori eletti dal consiglio di Valle. La giurisidizio-ne criminale era appannaggio dei tribunali bresciani.

I feudi presenti nell’area bresciana erano concen-trati, ad eccezione di Lumezzane, nella zona lungo ilfiume Oglio, al confine con il territorio cremonese equindi con lo Stato di Milano. Le infeudazioni con-cesse da Venezia risalgono tutte al periodo compresotra gli anni Venti e Quaranta del XV secolo e in molticasi confermarono i privilegi di cui già godevano sullestesse zone famiglie di antica nobiltà feudale. Questefamiglie esercitavano la loro giurisdizione su alcunecomunità rurali costituite in genere da un numero diabitanti piuttosto esiguo e non detenevano in genere lafacoltà di giudicare le cause criminali per le quali era-no competenti i giudici residenti a Brescia. Le terrefeudali erano amministrate da un vicario nominato dalfeudatario e che in genere doveva essere un cittadinobresciano. Le famiglie che avevano terre infeudateerano i Gambara, i Martinengo e gli Avogadro. I Gam-bara eleggevano vicari privati a Verola Alghise, Mil-zano e Pralboino; i Martinengo a Gabbiano, Pavone eUrago d’Oglio; gli Avogadro a Lumezzane (Rossini1994; Parzani 1997).

Si può quindi affermare che in età veneta nessunazona della provincia bresciana risultasse del tutto sot-tratta al controllo del capoluogo, anche se alcune en-claves feudali e alcune zone, come le valli, la Rivierae Asola godevano di forme di spiccata autonomia. Vacomunque precisato che il quadro amministrativo-giurisdizionale del territorio delineato è valido per ilperiodo successivo al 1440, quando circa quindicianni dopo la dedizione di Brescia a Venezia, avvenutanel 1426, la Dominante con privilegio del 9 aprile

1440 riconobbe la piena giurisdizione della città susua provincia, stabilendo tra l’altro che nessuna cmunità, quadra o “universitas” del territorio poteselaborare o mantenere in vigore statuti e ordinamenon approvati dal consiglio della città con il consendel podestà bresciano. La concessione del privilecostituì sicuramente un importante riconoscimenalla fedeltà della città che nel 1438 aveva sostenutoduro assedio contro le truppe milanesi dei Visconma indica anche un cambiamento nell’atteggiamepolitico della Dominante. Mentre nei primi anni desuo dominio Venezia aveva legittimato con privilegiconcessioni situazioni di privilegio e autonomia in vrie zone della provincia bresciana, dopo il 1440 cosiderazioni politiche e necessità di governo indussla Repubblica, non solo a Brescia, ad appoggiarsceti dirigenti cittadini e a riconoscere ad essi il diritad amministrare le province suddite (Rossini 1994

Nei primi anni del dominio tra il 1426 e il 1440, infatti, Venezia aveva riconosciuto a Chiari e Orzinuoalla Val Camonica e alla Riviera di Salò ampie autnomie giurisdizionali e il diritto a essere amministrada un podestà veneziano: il controllo della città supropria provincia fu quindi fortemente limitato. Inquesto contesto si inserì la formazione, in parte sptanea e in parte favorita da Venezia, di un ente rappsentativo dei comuni del territorio bresciano. La pma testimonianza dell’esistenza di un organismo istuzionalmente organizzato del distretto brescianodata dall’ambasciata compiuta a Venezia da alc“ambassiatores pro parte comunium tutius brixiendistrictus”. Venezia riconobbe tra l’altro il ruolo drappresentante dei rurali svolto dal Sindaco dei comni dell’agro bresciano eletto da tutti i comitatini. Ioccasione della revisione dell’estimo del 1430, nonstante non vi sia ancora traccia dell’esistenza del Csiglio generale e degli ufficiali del Territorio, sono nominati nelle commissioni d’estimo rappresentanti ddistrictuales in numero uguale ai rappresentanti cives. Questi dati lasciano supporre che nei primi adella dominazione veneta fosse giunto a compimeil processo di organizzazione dei distrettuali che dveva aver avuto inizio sotto le dominazioni precedeti. La documentazione disponibile non permette precisare quali fossero le terre allora di competendella magistratura del Territorio, è possibile tuttavaffermare che esso si contrappose fin dall’inizio acittà nell’amministrazione fiscale ed economica quella parte della provincia che non godeva di formdi separazione da esso (Parzani 1983; Parzani 19

Nella seconda metà del Quattrocento il Territorraggiunse la stabilità istituzionale ed era costitudalle terre sottoposte ai vicari cittadini e dalle podsterie di pianura, Chiari, Orzinuovi e Palazzolo, ad e

17

Profili istituzionali generali

o.n-dalrenteèa-o-

ai in- edidalseva

ia-e-donaaleco-a ire

c-zao adri edisie-o-i ani;se6n-

e-

ltrane- die-83;

llee- nelalateto- ei.

cezione di Asola e Lonato. Tra la fine del XV secolo el’inizio del XVI il Corpo territoriale conobbe un pro-gressivo rafforzamento e ampliamento delle propriecompetenze. Nel 1516, quando Venezia tornò defini-tivamente in possesso della provincia bresciana, persanel 1509 con la sconfitta di Agnadello, il Territorio eraamministrato da alcuni organismi istituzionali già for-matisi nel secolo precedente e da un certo numero diufficiali la cui nomina si era necessaria per sopperireall’ampliamento delle funzioni (Rossini 1994).

Prima di esaminare la struttura istituzionale delTerritorio è opportuno precisare che alla distrettuazio-ne amministrativo-giuridizionale della provincia bre-sciana in podesterie e vicariati descritta si sovrappo-neva senza coincidere perfettamente con essa la retedelle circoscrizioni fiscali dette “quadre”. Ciascuna diesse era costituita da alcuni comuni, uno dei quali det-to capoquadra: alcune quadre comprendevano un nu-mero elevato di comuni, come quelle di Gavardo,Iseo, Rovato, altre, come ad esempio Chiari, Gambarae Pontevico, tre o quattro comuni. Non si conoscel’origine di tale suddivisione che è tuttavia precedenteal periodo della dominazione veneta e risale probabil-mente alla seconda metà del XIV secolo. Essa carat-terizzava non solo la parte del distretto di competenzadel Territorio, ma tutta la provincia, comprese le valli,ad eccezione della Val Camonica. La Val Sabbia e laVal Trompia erano infatti quadre, la Riviera di Salòera suddivisa in sei quadre, mentre la Val Camonicaera composta da pievanati o pievatici. Il numero dellequadre non era fisso, ma continuò a variare, anche sedi poco fino alla fine del dominio veneto. Tra le qua-dre veniva divisa la cifra totale delle taglie, dei sussidio di qualunque altro contributo e la quota ottenuta erasuccessivamente ripartita tra gli abitanti in base agliestimi realizzati in ciascuna quadra. L’effettuazionedegli estimi era con ogni probabilità decisa dal consi-glio di quadra formato dai rappresentanti nominati daicomuni appartenenti alla quadra stessa (Rossini1994). L’esistenza del consiglio di quadra, data percerta da alcuni studiosi, è stata accertata sulla base ditestimonianze documentarie solo in alcuni casi, inparticolare Rovato, Rezzato e Gavardo.

Fra le terre di pianura risultavano sempre fiscal-mente separate dal Territorio Asola e Orzivecchi everso la fine del XV secolo le quadre del Pedemonte(Nave, Gavardo e Rezzato). Asola e la sua quadra go-deva di netta autonomia non solo giurisdizionale dalcapoluogo, ma anche fiscale dal resto della provincia.Tra il 1454 e il 1484 agli asolani fu riconosciuto tral’altro il privilegio di cittadinanza e tutti i vantaggi fi-scali che esso comportava; dopo il 1484, persa la cit-tadinanza, erano totalmente separati nel pagamentodelle imposte e solo occasionalmente erano sottoposti

alla volontà e alle decisioni dei sindaci del TerritoriOrzivecchi fu invece perlomeno nel Quattrocento anoverata tra le quadre cittadine, quindi separata Territorio, ed era infeudata ai Martinengo. Le quaddi Nave, Gavardo e Rezzato pagavano direttamealla Camera fiscale di Brescia una “limitazione” ciouna cifra annua definita. Forme di privilegio e di seprazione fiscale erano infine riconosciute anche a Lnato (Parzani 1983; Parzani 1997).

Il consiglio generale del Territorio era formato drappresentanti eletti dalle quadre e dai comuni nonclusi in quadra appartenenti al Territorio; comunitàquadre inviavano al consiglio un numero variabile deputati, sembra tuttavia che indipendentemente numero di consiglieri inviati, ciascuna quadra avesdiritto a dare un voto. Al consiglio generale spettal’elezione degli ufficiali del Territorio. Il vero governodella magistratura era nelle mani del consiglio specle eletto da un numero ristretto di consiglieri, rapprsentanti perlopiù delle comunità maggiori del contacome Rovato, Chiari e Orzinuovi, e costituito da uquindicina di membri. Il consiglio speciale si riunivvarie volte all’anno e approvava l’imposizione deltaglie, determinava la suddivisione di esse tra le munità e le modalità della loro riscossione, eleggevragionati, i nunzi e i deputati che dovevano trattacon la città o con le comunità e i corpi privilegiati acordi e composizioni. Le cariche di maggior rilevanerano quelle dei due sindaci e del massaro, accantessi vi erano un cancelliere, un servitore, gli esattogli scrivani alle biade. I compiti dei sindaci erano grandissima importanza: essi convocavano e predevano i consigli generali; ad essi si rivolgeva il rettre veneto della città per chiedere contributi e sussidnome del governo centrale o per altre comunicazioad essi infine spettava il compito di difendere le caue i diritti del Territorio a Brescia e Venezia; dal 154fu stabilito che i sindaci dovessero far redigere al cacelliere l’inventario di tutte le scritture, dei registri delle “ragioni” del Territorio, da collocarsi in due casse che dovevano essere custodire dai ministri. Acarica di grande rilevanza era quella di massaro gerale che, coadiuvato dai ragionati, aveva il compitoriscuotere dalle quadre i vari contributi fiscali e di tnere il conto delle entrate e delle uscite (Parzani 19Rossini 1994; Chittolini 1996; Rossini 1997).

Le tre valli e la Riviera di Salo, oltre a godere deforme di autonomia giurisdizionale a cui si è precdentemente accennato, erano privilegiate anchetrattamento fiscale. Dal punto di vista fiscale la VCamonica e la Riviera di Salò erano del tutto separdal resto della provincia e quindi procedevano aunomamente al rifacimento dei propri ruoli d’estimo,alla ripartizione e alla riscossione di oneri e fazion

18

Profili istituzionali generali

aliorealnsi-etti uf-titi).a-unhia

”treglion- il

laeap-dre,ntinof-i-

rii--r-atoi-rli-

el et

inie

ditoi,

n di

La Val Trompia fu fiscalmente unita al Territorio, no-nostante notevoli privilegi fiscali, fino al 1454; daquesta data in poi fu quasi completamente separatadal Territorio e sottoposta solamente all’autorità direttori veneti e bresciani. Dal 1463 anche la Val Sab-bia godette di condizioni analoghe. Il trattamento pri-vilegiato sia sotto il profilo amministrativo sia fiscaleriservato da Venezia a queste zone è sicuramente con-nesso alla posizione geografica delle aree poste aiconfini dello Stato veneto e quindi a motivi di caratte-re politico e strategico-militare, ma va anche spiegatocaso per caso considerando il rapporto che prima del-la dominazione veneziana il comune cittadino avevainstaurato con queste aree, nelle quali già nei secoliprecedenti si erano costituite forme di organizzazionesovracomunale che riunivano le comunità ad esse ap-partenenti (Parzani 1997).

Già Federico I nel 1167 aveva concesso alla ValCamonica, considerata un unico corpo, ampi privilegiconfermati successivamente; nel 1291 la Valle nel suoinsieme accettava di sottoporsi al potere di un podestànominato da Brescia che aveva il compito di “fare uf-ficiali e consigli” e di amministrare la giustizia civilee criminale. Per il Trecento vi sono testimonianzedell’esistenza degli statuti della Valle e di ufficiali del-la Valle (Valetti Bonini 1976). Tuttavia solo in periodoveneto l’organizzazione dell’entità sovracomunale diValle raggiunse un assetto definitivo. Come preceden-temente accennato il privilegio concesso il 1 luglio1428 dal doge Francesco Foscari che consentiva allaValle di utilizzare i propri statuti civili e criminali, furevocato nel 1440, quando si stabilì che il capitano,giudice solamente in civile e non in appello, dovevaessere un nobile bresciano. La Valle non era suddivisain quadre, ma nei pievatici o pievanatici di Rogno, Ci-vidate, Cemmo e Edolo; nel XVIII secolo è nominatoanche il pievatico di Dalegno e Borno. La quota com-plessiva dei contributi, costituita dalle “gravezze”(imposizioni dirette) statali assegnate alla Valle incorpo e dalle spese sostenute dalla Valle per il mante-nimento del proprio apparato amministrativo eranosuddivise in base all’estimo tra le singole comunità.

Gli organi istituzionali di maggior rilevanza eranoil consiglio generale formato dai rappresentanti elettidalle comunità e da quelli della famiglia Federici, ilconsiglio dei ragionati e il consiglio segreto, formatiin prevalenza dai rappresentanti di ciascun pievatico.Dal consiglio generale erano eletti gli ufficiali dellaValle tra i quali il più importante era il sindaco con ilcompito di convocare gli organi assembleari e diriger-ne le discussioni e di comparire in giudizio in qualitàdi procuratore della Valle (Statuti della Val Camonica,1750; Morosini 1916).

Non è nota la formazione degli enti sovracomundella Val Sabbia e della Val Trompia, citati nel’estimdel 1385. La loro struttura istituzionale risulta essesimile, sebbene più semplificata, a quella della VCamonica: anch’esse erano amministrate da un coglio generale cui partecipavano i rappresentanti eldalle comunità ad esse appartenenti, mentre tra glificiali di maggior rilievo vi erano i sindaci e i ragiona(Statuti della Val Sabbia 1573; Vaglia 1964; Statudella Val Trompia 1576; Sabatti 1979; Sabatti 1980

Infine la Riviera di Salò (denominata successivmente magnifica patria della Riviera di Salò) era ente sovracomunale che riuniva i comuni rivierascdel Garda bresciano. Già privilegi risalenti alla primmetà del XIV secolo fanno riferimento alla “riperiacome a qualcosa di istituzionalmente definito, mensi ha notizia che nel 1334 fu decisa la riforma destatuti della Riviera. Gli statuti più antichi risalgontuttavia al 1351, quando sotto la dominazione viscotea venivano inviati un capitano e un podestà concompito di amministrare la giustizia. In età venetaRiviera di Salò mantenne condizioni di privilegio separatezza dal resto del territorio. I comuni che partenevano ad essa erano suddivisi in sei quaognuna delle quali eleggeva i propri rappresentanel consiglio generale. Dal consiglio generale erapoi eletti i deputati, a cui spettava il disbrigo degli afari ordinari e l’esecuzione delle delibere del consglio, e tutti gli altri ufficiali della Riviera (Bettoni1880; Papa 1889; Scotti 1969).

arch. Ordini per Asola, 1614: “Ordini et capitoli da servarsiper l'illustrissimi signori proveditori et podestà, rettodella fortezza d'Asola per il governo di quella e loro dstinta giurisdittione stabiliti dall'illustrissimo et eccellentissimo signor Antonio Priuli proveditor generale in T(era) F(erma) giudice delegato dall'eccellentissimo Senl'Anno 1614, confirmati con ducali del medesimo 30 dcembre dell'anno stesso, In Brescia, per Policreto Tuno”, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico,1086.

bibl. Chittolini 1996: Giorgio Chittolini, Città, comunità efeudi negli stati dell’Italia centro-settentrionale, Milano,Unicopli, 1996, in particolare il capitolo XI L’afferma-zione di Contadi e Territori; Il Sacco di Brescia 1990: Ilsacco di Brescia. Testimonianze, cronache, diari, atti dprocesso e memorie storiche della “presa memorandacrudele della città nel 1512”, a cura di Vasco Frati, IdaGianfranceschi, Françoise Bonali Fiquet, Irene PerBianchi, Franco Robecchi, Rosa Zilioli Faden, volumsecondo, Comune di Brescia, Fondazione Banca CreAgrario Bresciano, Istituto di cultura Giovanni FolonarBrescia, 1990.

COMUNE DI AREA BRESCIANA(SEC. XIV-1797)

La mancanza di informazioni dirette e sicure nopermette di descrivere con precisione il processo

19

Profili istituzionali generali

i-rsiin ses-lee laalii.

alearion-noà diel

i-che

eregni

di-naheel

ntezzeliot-ro-chepiùritaioe-

eico-o

ar-de- in- eeroleol-a-

to--

formazione dei comuni rurali, anche se intorno allafine del XII secolo ed all’inizio del successivo comin-ciano a venire citati in atti pubblici consoli e vicinicon riferimenti specifici al comune di appartenenza.Ma è solo a partire dal secolo XIV che vengono redat-ti i più antichi statuti che ci sono pervenuti per il ter-ritorio bresciano, quelli di Bovegno, Cimmo ed Orzi-nuovi, all’interno dei quali vengono definiti ruoli efunzioni degli organi e degli uffici presenti in tali co-muni. La piena maturità dei comuni si può dire rag-giunta nel quattrocento, quando le istituzioni localisono delineate ed i loro rapporti con le realtà sovraco-munali, con Brescia e con Venezia possono dirsi con-solidati.

La fonte legislativa primaria per l’amministrazio-ne del comune di antico regime in area bresciana èrappresentata dagli statuti. Da tale fonte possono es-sere tratte informazioni circostanziate sulle compe-tenze dei vari organi e uffici e sui criteri di nomina esulla durata in carica dei vari ufficiali. Lo Statuto con-tiene norme destinate ad esaurirsi entro i confinidell'ambito territoriale su cui si afferma il potere dellacomunità, le quali avevano lo scopo di garantire l'at-tuazione di un sistema di controllo efficiente sulla vitagiuridica ed amministrativa, assicurare la prevenzionedei crimini, la riscossione dei tributi. Nel quadro dellagerarchia delle fonti, le norme statutarie di una comu-nità rurale esistevano solo in quanto approvate daglistatuti cittadini e dalla legge veneta. Con il consolida-mento delle strutture dello stato regionale e con ilconseguente progredire degli interessi veneziani ver-so la terraferma, l'amministrazione dei comuni verràregolamentata sempre di più da disposizioni generalie particolari emanate dai diversi Capitani di Brescia edai Sindaci Inquisitori di Terraferma.

Il perno della vita amministrativa comunale eracostituito dall’assemblea di tutti i capi famiglia resi-denti nel comune stesso di area bresciana denominatavicinia generale, o semplicemente vicinia; tale organoera composto da tutti i capi famiglia di età superioreai diciotto anni, deliberava validamente con la mag-gioranza semplice, ed ad ogni convocazione, per esse-re valida, dovevano essere presenti almeno i due terzidei capi famiglia, i cui nomi erano di solito elencatiper rendere ancora più esplicita, in quell'atto, l'obbli-gazione personale. Il cerimoniale di convocazioneprevedeva forme solenni secondo le quali il console,incaricato della convocazione e garante dell'adunan-za, provvedeva a chiamare ogni capo famiglia e face-va avvertire la comunità intera col suono della campa-na della chiesa parrocchiale, i verbali delle adunanzee le decisioni prese venivano redatti a cura di un nota-io o cancelliere comunale. L'assemblea generale eraanche il centro della vita politica della comunità, ed al

suo interno venivano eletti o confermati tutti i magstrati e gli organi comunali che poi dovevano attenealle decisioni che venivano deliberate. La vicinia pratica coincideva con il comune, concentrando intutte le prerogative dell’ente di cui costituiva la masima istanza rappresentativa: proprio in virtù di tacoincidenza, nel censimento si è scelto di segnalarpresenza di tale organo solo per i comuni per i quesso risultava espressamente segnalato dalle font

Per rendere più agevole il processo decisionesistevano però altri organi collegiali e assembleche spesso affiancavano la vicinia: si trattava di csigli, variamente denominati, che rappresentaval’organo cui veniva delegata in gran parte l’attivitamministrativa complessiva; la nomina dei membriquesti collegi avveniva generalmente a cavallo dprimo giorno dell’anno durante la riunione della vicnia che provvedeva in quella sede ad eleggere antutti gli altri magistrati o ufficiali comunali; tali nomi-ne seguivano a volte norme complesse per rispondalla necessità di assicurare la rappresentanza di osingola contrada del comune stesso; non bisognamenticare che l’unità “comune” era costituita da userie di piccoli aggregati e insediamenti a volte ancdistanti tra loro, che il capitano Giovanni da Lezze nCatastico bresciano del 1610 indica generalmecome terre (si veda ad esempio il caso di Polpenadove sia la vicinia ordinaria, una specie di consigallargato o di vicinia ristretta, che il consiglio, che tute le altre cariche dovevano rispettare complesse pcedure per rappresentare equamente le sei ville costituivano il comune). Spesso, dove esistevano di due organi deliberanti era il consiglio con il minonumero di membri a tenere in realtà le redini della vdel comune, data la difficoltà di convocare il consigldei capifamiglia di tutto il comune, soprattutto nei priodi stagionali in cui i lavori agricoli assorbivanoquasi completamente la disponibilità di tempo dsuoi membri (come sembra avvenire nel caso del mune di Bagolino, dove la vicinia, e il consiglio eranaffiancati da una “zonta” più ristretta).

A capo di tali consigli di solito era un console (volte affiancato da un collega) con il compito di coodinare, preparare e presiedere i lavori degli organi liberanti e di dare seguito alle decisioni adottate;molti comuni aveva compiti giurisdizionali, limitatamente alle infrazioni statutarie ed in casi più rariparticolari era giudice di primo grado (si veda pesempio Bagolino) ed assumeva il nome di consgiusdicente. Durata della carica e rotazione con i cleghi variavano da comune a comune, ma la contumcia dopo l’uscita di carica era praticamente obbligaria per i consoli come per gli altri ufficiali o magistrati, in ogni comune.

20

Profili istituzionali generali

-i-eer- ada-re-i daper ca-en- nee-

era-

e-icia-vi-co-er- cheo-

ae di-nie diol- e

caneefi-i

er-er--riealii-

Ia-a-r-e

tareetedai

Il compito del maneggio del denaro spettava ad untesoriere o cassiere, che in area bresciana prendeva ilnome di massaro, e aveva il compito di esigere e sbor-sare il denaro di spettanza comunale per titoli di cre-dito, tasse o imposte e per il pagamento delle spese co-munali, ma non aveva possibilità di decidere dell’uti-lizzo del denaro pubblico. La carica era generalmentemessa all’asta al miglior offerente che doveva presen-tare prima di entrare in carica “idonea sigurtà” cioè fi-dejussione come garanzia patrimoniale e penale delsuo operato. Oltre ai massari generali potevano essereeletti massari particolari, delegati alla gestione di par-ticolari e specificati servizi (massari ai forni, massaridella cantina, massari delle condanne ecc.).

Sul corretto operare dei massari e dei consoli, ed inpratica su tutta la gestione finanziaria e patrimonialedel comune e dei beni comunali, vigilavano ufficialicon compiti di revisione e controllo, generalmentechiamati ragionatori o calculatori, o (come nel caso diBagolino) sindici. Dopo avere ricevuto l’incarico dal-la vicinia o dal consiglio ed avere provveduto a con-trollare e saldare i conti dei tesorieri uscenti, conse-gnavano la nuova gestione finanziaria agli ufficiali en-tranti in carica.

I campari erano incaricati di custodire le terre, lepossessioni e le acque esistenti nel loro comune, cioèsorvegliare contro i danneggiamenti; dovevano pre-stare giuramento di esercitare legalmente il loro uffi-cio e di non accusare nessuno falsamente; al loro sa-lario, andava aggiunta una parte dei proventi derivantidalle multe comminate in seguito alle accuse di infra-zioni presentate ai consoli comunali.

Il compito di quantificare i danni dati o di stimarei pegni dei debitori spettava agli estimatori eletti innumero variabile a seconda delle necessità. Semprecon lo stesso nome ma con funzioni diverse eranoeletti gli estimatori deputati alla redazione dell’estimoche era una descrizione generale delle ricchezze deicittadini o degli enti (sia mobili che immobili) in basealle quali poi venivano proporzionalmente suddivisi icarichi fiscali costituiti da tasse ed imposte di varianatura, sia locali che imposti da Brescia o da Venezia.

Vi erano poi ufficiali che venivano nominati di vol-ta in volta in caso di necessità, e che generalmenteprendevano il nome di deputati; le loro attribuzioni,che talora possono avere anche durata temporanea le-gata all’insorgere di emergenze particolari, sono spes-so desumibili dal nome completo della rispettiva de-putazione: ad esempio per numerosi comuni si trova-no deputati alla sanità, deputati alle seriole o rogge,deputati alla carità. Il complesso dei beni patrimonialidi numerosi comuni costituito in genere da terre, bo-schi, mulini o forni, ma anche da altre risorse sfrutta-bili giustificavano la funzione di figure istituzionali

particolari come i bollatori o pesatori, incaricati di verificare le frodi commerciali nella transazioni tra prvati, oppure i massari, ufficiali delegati dal comunalla conservazione e gestione di porzioni del suo tritorio soggette a circostanze particolari (si vedanoesempio gli ufficiali del Venzago nel comune di Lonto). Nei comuni anche minori era quasi sempre psente un canevaro addetto agli approvvigionamentalcuni generi di prima necessità, quali vino e pane, la caneva comunale. Oltre ad essere un’osteria, laneva era una sorta di spaccio di questi generi alimtari, e veniva solitamente gestita dal comune cheappaltava la conduzione. Particolare rilievo assumvano nei comuni più grandi i conduttori di appalti pl’esazione dei dazi e i conduttori dei mulini e delle tverne.

Una funzione del tutto particolare, di grande rilvanza per il comune, era poi quella svolta dai sindo procuratori: negli statuti con tale nome si designvano spesso i rappresentanti legali nominati dalla cinia con la delega di rappresentare e difendere il mune in situazioni processuali originate da controvsie o cause di vario genere. Occorre però precisarein molti comuni con lo stesso nome di sindici vengno individuati ufficiali investiti di mansioni del tuttodiverse, per lo più gestionali. Il capitano Giovanni dLezze nel Catastico bresciano usa spesso il nomsindici per indicare gli ufficiali reggenti l’amministrazione comunale, senza dare ulteriori specificaziosulle loro effettive mansioni; negli statuti del comundi Bagolino vengono chiamati con lo stesso nomesindici due ufficiali espressamente preposti al contrlo della correttezza delle procedure amministrativealla revisione contabile della gestione economisvolta dai consoli. Bisogna quindi prestare attenzioalla possibilità che, con lo stesso nome, vengano dniti ufficiali addetti allo svolgimento di mansioncompletamente diverse.

Nella zona di pianura infine esistevano alcune tre esenti definite dal capitano Giovanni da Lezze “tre di giurisdizione”, generalmente assimilabili ai feudi, ma che corrispondono in realtà più a vere e propenclaves soggette a situazioni giurisdizionali e fiscdel tutto particolari, spesso derivanti da antichi privlegi, che ad entità territoriali o politico-istituzionali.

Nel corso del XVII secolo e ancor più nel XVIIsecolo si moltiplicarono gli interventi da parte di cpitani e sindaci inquisitori in Terraferma per regolmentare l’organizzazione interna dei comuni del teritorio bresciano soprattutto in materia di gestiondella finanza e delle spese locali, ma anche per tendi razionalizzare la vita politico-amministrativa dellcomunità rurali. Questa attività fu svolta inizialmendai capitani di Brescia e, in un secondo momento,

21

Profili istituzionali generali

vadela aati itri-ia- cheva4;

nitivaallae-ep.

èpi-ce- suna-

ro-a-

lò,ssit-oceti

Inn-seione

-u-,e

me764ili-a-ni

ra

toati).

sindaci inquisitori in Terraferma, magistratura che,nata con competenze di carattere giudiziario in parti-colare nella giurisdizione d’appello, prese nel ‘600 adoccuparsi con sempre maggiore incidenza di questio-ni amministrative (Knapton 1988).

La continua reiterazione degli interventi testimo-nia tuttavia la resistenza da parte degli enti locali allarecezione delle norme e quindi la sostanziale ineffica-cia degli interventi stessi. Gli ordini emessi nel Sei-cento affrontarono generalmente i problemi connessial mancato rinnovo delle cariche pubbliche che rende-va difficile il controllo della gestione finanziaria disindaci, consoli e massari, mentre dall’altro compor-tava il rafforzamento di “oligarchie rurali” simili aquelle cittadine (Montanari 1996). Tuttavia il nessoproblematico di maggiore importanza nella vita poli-tico-amministrativa delle comunità rurali, affrontatodai sindaci inquisitori e dai capitani veneti a partiredalla seconda metà del Seicento e con maggiore inci-sività nel Settecento, è rappresentato dalla distinzioneall’interno delle comunità tra originari e forestieri: so-lamente gli abitanti “originari” o “antichi originari”della comunità potevano infatti godere dei beni e deidiritti comunitari e partecipare alla vicinia e quindialla vita politica, i “forestieri” o “nuovi originari”, co-loro cioè che si erano trasferiti nella comunità prove-nienti da altre località, ne rimanevano invece esclusi.La condizione di “forestiero” tra l’altro non si tramu-tava in quella di originario anche dopo molti anni oaddirittura generazioni di permanenza di una famigliapresso la comunità. I “forestieri” non intervenivanonelle decisioni del comune in materia di spese, tagliee controllo contabile, perciò, oltre a non poter goderedelle risorse derivanti dai beni della comunità, dove-vano spesso pagare carichi maggiori di taglie. Nel1674 la conflittualità tra le due componenti dovevaavere raggiunto un carattere piuttosto generalizzato,se i sindaci inquisitori in Terraferma, con uno sforzoche risultò comunque vano, tentarono di risolvere leliti pendenti, ripetendo poco dopo interventi analoghianche nel Bergamasco (Knapton 1988, p. 79). Nel1720-21 i sindaci inquisitori in Terraferma aggiorna-rono le norme per l’amministrazione finanziaria deicomuni e affrontarono nuovamente il problema delladiscriminazione fiscale, che coincideva abbiamo vistocon una discriminazione politica, tra originari e fore-stieri, stabilendo che le taglie imposte agli uni e aglialtri dovessero essere uguali. Nel 1724 il capitanoGiorgio Pasqualigo promulgò un testo d’accordo, laTransazione ... stabilitta tra li originari, ossia spetta-bile Territorio bresciano dall’una, e li forastieri ocontribuenti originari co’ comuni dall’altra ..., datata13 gennaio 1724, che oltre a vari capitoli riguardantila più equa e trasparente distribuzioni di carichi ed en-

trate comunitarie tra i due gruppi di residenti, stabilinorme che allargavano la rappresentanza politica comune e garantivano la partecipazione alla viciniun certo numero di “forestieri”. L’accordo prevedevtuttavia che per poter godere dei vantaggi previs“forestieri” dovessero versare una tantum un conbuto pari a venti volte la porzione di entrate che in cscun comune sarebbe spettata ad essi: inutile direin questo modo la portata del provvedimento risultafortemente limitata (Relazione Pasqualigo 172Knapton 1988, pp. 95-96, citazione della Transazionea p. 96). Dopo alcuni decenni di stasi intorno agli ansessanta del Settecento ci fu una ripresa di iniziada parte dei capitani che tentarono di estendere vita amministrativa, con particolare riguardo alla gstione finanziaria, dei comuni delle Valli numerosnorme emanate per il Territorio (Knapton 1988, p94-95).

Il tentativo riformistico più coerente e deciso rappresentato dall’azione di Francesco Grimani, catano e vicepodestà di Brescia nel 1763-64. Egli prodette anzitutto ad un’indagine sistematica condottaogni comune del distretto sulla base di un questiorio che egli fece stampare e distribuire. Nella Descri-zione generale della popolazione e della città e pvincia di Brescia, frutto di questa raccolta sistematicdi dati, sono elencati tutti i comuni del territorio bresciano, ad esclusione di quelli della Riviera di Sasuddivisi per corpi e quadre, e per ciascuno di esono indicati il numero di originari, di forestieri, le atività professionali svolte dagli abitanti e il numercomplessivo delle anime; il quadro statistico fornisanche il numero degli animali e degli opifici presenin ciascun comune (Descrizione generale 1764).questo modo la questione originari–forestieri fu quatitativamente determinata e il Grimani potè sulla badelle conoscenze acquisite emanare una disposizdi carattere generale, la Terminazione generaledell’illustrissimo ed eccellentissimo signor Francesco Grimani ... per la polizia ed economia delli comni della provincia bresciana, datata 2 novembre 1764e disposizioni particolari per alcune comunità chpresentavano problemi di particolare urgenza, coad esempio la terminazione datata 9 novembre 1per il buon governo del comune di Rovato che stabsce la composizione di vicinia e consiglio e le modlità di elezione delle cariche (Terminazione Grimaper Rovato 1764). La Terminazione generale risolsedrasticamente il conflitto tra “originari” e “forestieri”e stabilì che vi fosse una completa parità di diritti tgli “originari” e i “forestieri” residenti da oltre cin-quant’anni se provenienti da altre località dello staveneziano e da più di vent’anni se oriundi di altri st(Knapton 1988, pp. 97-101; Montanari 1996, p. 28

22

Profili istituzionali generali

e-ni7-

dini,a,

er-io

ia

i- didio

di

io-li-io-po-e

orine

en-oe:

et-e-soDaria-trea-seioioial-iade-e-ac-tina,a-onea-siti

Secondo Knapton si può dubitare della reale inciden-za dell’azione riformistica del Grimani sull’assettopolitico amministrativo delle comunità rurali, ancheper la brevità del suo mandato; tuttavia, sempre Knap-ton ritiene sulla scorta di vari indizi che, anche grazieall’ammissione alle vicinie di nuovi elementi, la si-tuazione si fosse in qualche modo messa in movimen-to (Knapton 1988, pp. 101-102).

Nel 1765 Pietro Vittor Pisani, il capitano vicepo-destà che successe a Grimani, emanò la terminazione“per la regolazione del comune di Quinzano” (Termi-nazione Pisani per Quinzano 1765). Lo stesso Pisanicompì nello stesso anno la visita alle tre valli del Bre-sciano, richiedendo ai cancellieri delle Valli e dellesingole comunità la compilazione di relazioni sull’as-setto istituzionale di ciascuna Valle nel suo complessoe dei singoli comuni (i dati ricavati da quanto è perve-nuto della documentazione prodotta in quell’occasio-ne sono riportati nelle schede relative a ciascuna Vallee comune). In seguito alla visita emanò due termina-zioni per il governo della Val Trompia e della Val Sab-bia e dei loro comuni, nelle quali ribadì quanto stabi-lito dalla Terminazione generale dal Grimanisull’equiparazione dei diritti tra “originari” e “fore-stieri” e dettò alcune norme per l’amministrazione inparticolare economico-finanziaria dei comuni delledue valli (Terminazione Pisani per la Val Trompia1766; Terminazione Pisani per la Val Sabbia 1766).

Altro segno positivo può infine essere consideratal’attuazione nell’inverno del 1769 –70 di una nuovaraccolta di dati sulle entrate dei comuni del Bresciano(Knapton 1988, p. 102).

Montanari ritiene invece che, in particolare per gliaspetti della riforma legati al godimento dei beni co-muni anche da parte dei forestieri, vi sia stato da partedei successori del Grimani, in particolare del Pisani,una sostanziale regressione, e che i propositi di rifor-ma degli ordinamenti locali siano rimasti sostanzial-mente inattuati soprattutto per non scalfire un com-promesso istituzionale tra il governo veneziano e glistorici detentori del potere locale, fondato sì su privi-legi e iniquità, ma garante tuttavia della continuità delgettito erariale (Montanari 1996, p. 28).

arch. Terminazione generale 1764: Terminazione generaledell'illustrissimo ed eccellentissimo signor FrancescoGrimani per la serenissima Repubblica di Venezia etc.,capitanio e vicepodestà di Brescia etc. estesa coll'autori-tà impartitagli dalle ducali 27 settembre 1764 per l'og-getto che la polizia ed economia delli comuni della pro-vincia bresciana in ogni luogo debba procedere a tenoredella sovrana deliberazione dell'eccellentissimo Senato7 (sic) settembre suddetto, in Brescia MDCCLXIV, dallestampe di Giuseppe Pasini stampatore camerale, datata2 novembre 1764, Archivio di Stato di Brescia, Stampe,b. 18; Terminazione Grimani per Rovato 1764: Termi-nazione di Francesco Grimani, capitano vicepodestà diBrescia, riguardante il buon governo del comune di Ro-

vato, datata 9 novembre 1764, Archivio di Stato di Brscia, Comune di Rovato, reg. 8: Libro delle provvisiodelle vicinie delle quadre di Rovato 1764 - 1781, cc. 120; Terminazione Pisani per la Val Sabbia: Termina-zione di Pietro Vittor Pisani, capitano e vicepodestà Brescia, per il governo della Val Sabbia ed i suoi comudatata 16 febbraio 1766, Archivio di Stato di BresciCancelleria prefettizia superiore, b. 41; TerminazionePisani per la Val Trompia: Terminazione di Pietro Vit-tor Pisani, capitano e vicepodestà di Brescia, per il govno della Val Trompia ed i suoi comuni, datata 20 febbra1766, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizsuperiore, b. 41; Terminazione Pisani per Quinzano1765: Terminazione di Pietro Vittor Pisani, capitano e vcepodestà di Brescia, per la regolazione del comuneQuinzano, datata 4 maggio 1765, Archivio di Stato Brescia, Comuni vari - Quinzano, b. 15, reg. 1: “Librdelle vicinie di Quinzano” 1764-1791, c. 8.

bibl. Relazione Pasqualigo 1724: Relazione del capitano vi-cepodestà Giorgio Pasqualigo (1724), in Relazioni deirettori veneti di Terraferma, Podesteria e capitanato Brescia, con introduzione di A. Tagliaferri, XI, Milano,Giuffrè, 1978, pp. 541 e seguenti.

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALEE COMUNALE (1799-1800)

La Repubblica Cisalpina, formatasi su basi naznali il 29 giugno 1797 in seguito alle campagne mitari napoleoniche del 1796-1797, ebbe vita istituznale e politica intensa, ma breve: la partenza di Naleone per l’Egitto nel maggio 1798 e la formaziondella seconda coalizione antifrancese furono i fattche prepararono la sua fine. Un corpo di spedizioaustro-russo mosse nel marzo 1799 nell’Italia setttrionale, partendo dal territorio veneto e infliggenduna serie di sconfitte alle armate franco cisalpinSalò e Brescia furono occupate dagli Austriaci risptivamente l’8 e il 21 aprile, mentre la caduta della Rpubblica cisalpina coincise con la sconfitta presCassano d’Adda, determinatasi il 27 aprile 1799. questo momento in poi l’armata russa e quella austca si divisero: la prima andò verso la Svizzera, mengli Austriaci procedettero verso il Piemonte e occuprono la regione padana. Il territorio lombardo rimasaldamente nelle mani degli Austriaci dal magg1799 al 31 maggio 1800. Si trattava di un territormolto vasto e importante che coincideva sostanzmente con l’area corrispondente alla Lombardodierna: alla ex Lombardia austriaca che comprenva le sei province di Milano, Como, Pavia, Lodi, Crmona e Casalmaggiore, furono per la prima volta corpati sotto il dominio austriaco i territori ex veneche avevano fatto parte della Repubblica Cisalpicioè Bergamo, Brescia e Crema, oltre all’antico ducto di Mantova al quale era stato annessa una porzidi territorio veronese. Dal punto di vista amministrtivo e istituzionale l’occupazione austriaca ebbe e

23

Profili istituzionali generali

a-

el-nonoel--llehi

is- il, an-a-eroli

ivo,-n-ali

, il-

ngoe-

na-va

deldita-daiu-o-llane- iliaa

i-av-or-a-8;

lio-u- di-i

diversi per i territori che anteriormente all’istituzionedella Repubblica Cisalpina avevano fatto parte del do-minio asburgico e per quelli che invece erano statiparte della Repubblica di Venezia.

Le linee politiche generali del sistema di governoorganizzato dagli Austriaci in Lombardia nel 1799erano decise a Vienna, mentre al governo centrale del-le province lombarde stabilito a Milano, toccava unruolo puramente esecutivo. Il nuovo sistema di gover-no intendeva ripristinare nelle linee generali quelloche aveva retto la Lombardia austriaca fino al 1796 erisultò rispetto ad esso strutturalmente semplificato: alposto della Conferenza governativa, del Magistratopolitico camerale e della Camera dei conti agiva oraun’unica Commissione imperiale, che aveva princi-palmente il compito di trasmettere e mediare le volon-tà politiche di Vienna ed era a capo di un rinnovato erafforzato apparato giudiziario repressivo. Alla Com-missione spettava anche la riscossione delle impostedirette. L’Intendenza generale delle finanze, richiama-ta in vita secondo l’organizzazione che aveva nel1796, doveva occuparsi della gestione delle entratestatali. Le funzioni di ragioneria e controllo contabileerano svolte dalla Direzione generale di contabilità di-rettamente dipendente dalla Commissione imperiale.

Fu istituito un nuovo organismo chiamato Delega-zione generale delle provincie lombarde formata danove delegati, uno per ciascuna delle provincie lom-barde, Mantova esclusa, eletti dal corpo rappresenta-tivo della propria provincia a rappresentare a Milanoi bisogni locali, anche se solamente in ordine alle for-niture e alle contribuzioni militari.

Dagli organi centrali descritti, in particolare dalcommissario imperiale, dipendevano le cariche e gliuffici dell’amministrazione periferica e locale attivatinelle province. Ciascuna di esse era retta da una Con-gregazione delegata, che corrispondeva alla Congre-gazione municipale istituita da Giuseppe II nelle pro-vincie della ex Lombardia austriaca. La Congregazio-ne delegata aveva sede nella città capoluogo eamministrava la città e tutto il territorio provinciale daessa dipendente: eleggeva i componenti delle com-missioni provinciali di polizia, vigilava sull’operatodei cancellieri distrettuali del censo, che erano i rap-presentanti del governo di fronte alle comunità, con-trollava l’operato dell’amministrazione locale delFondo di religione, delle comunità locali e dei depu-tati dell’estimo.

A livello periferico agivano anche le Intendenzepolitiche provinciali: quelle stabilite nei territori dellavecchia Lombardia austriaca dipendevano diretta-mente dalla Direzione milanese, mentre le Intendenzedi Bergamo, di Brescia, di Crema e di Mantova furono

provvisoriamente sottoposte alle rispettive Congregzioni delegate.

Nel 1799 il governo locale tornò senza dubbio nle mani dei gruppi di potere e dei ceti che lo avevadetenuto fino al ’96. Precisa intenzione del goverasburgico era stabilire o rinnovare il legame con qule forze locali, sia ripristinando a livello locale l’organizzazione istituzionale precedente all’avvento dearmate francesi, sia richiamando in carica i veccamministratori.

Nelle provincie un tempo appartenute alla Serensima l’applicazione di questo criterio comportavaripristino degli organismi magistratuali veneti, equindi, di un assetto istituzionale non omogeneoquello della ex Lombardia austriaca. Il governo cetrale, tuttavia, intendeva riservarsi il controllo generle anche in quelle provincie: anche in esse vennperciò istituite le Congregazioni delegate provinciae i regi delegati, che detenevano il potere esecutmentre, d’altro canto, furono richiamati in vita gli antichi consigli cittadini per garantire una rappresentaza, se non più politica, perlomeno sociale, alle locfamiglie patrizie.

Se nelle provincie della ex Lombardia austriacapredominio della città capoluogo sul territorio provinciale era un fatto scontato ed accettato ormai da lutempo, diverso appariva il caso delle ex provincie vnete, e in particolare della provincia bresciana. La scita nel 1797 della repubblica giacobina, che avecomportato la fine del dominio veneto e la nascita governo provvisorio bresciano, preludio all’unione Brescia e del suo territorio alla Cisalpina, non era sto accolto ovunque con grande entusiasmo. Fin primi giorni infatti la Repubblica bresciana cercò aito nelle armi francesi per domare le rivolte antigiacbine scoppiate in Val Trompia, in Val Sabbia e neRiviera di Salò: le comunità di questi territori, e iparticolare i Salodiani tradizionalmente fedeli a Venzia, videro nell’avvento della Repubblica giacobinadefinitivo declino di ogni residua forma di autonomdelle comunità della riviera del Garda. La violenzdell’opposizione portò all’istituzione a Salò di un trbunale speciale per giudicare chi si era opposto all’vento del nuovo regime, che emanò sentenze di mte, di confisca dei beni e di esilio perpetuo contro precchi Salodiani (Bressan 1996; Bressan 199Pagano 1998).

Nell’aprile del 1799, con lo stabilirsi del dominiodegli Austriaci, il commissario imperiale Cocastelpensò in un primo tempo di unire Salò e il suo territrio a Brescia, di porre la riviera del Garda sotto l’atorità della Congregazione delegata di Brescia, enon ripristinare quindi le forme di autonomia sia amministrativa sia giurisdizionale di cui le comunità d

24

Profili istituzionali generali

o-no

7)o-

inin-llaeia-ui-tileli-o-

ioti:unia),

gocog-

go-ro),r-a-er-

lior-i-ro-ele- llao-o-ina

t- 15i-e

ar-di-

tolo),o

questa zona avevano goduto durante il dominio vene-to. L’iniziativa, tuttavia, incontrò una decisa opposi-zione in sede locale. Dall’agosto del 1799 quindil’amministrazione della riviera di Salò fu completa-mente separata da quella di Brescia e affidata a cinquesindaci provvisori. A Salò furono inoltre istituiti ilgiudice di prima istanza e il tribunale d’appello.

Nonostante le richieste presentate dai due ex sin-daci, non furono ripristinati, contrariamente a quantoavvenne invece a Bergamo, né il Territorio bresciano,né i suoi organi, che sotto la Repubblica di Veneziacostituivano la rappresentanza dei comuni della zonapianeggiante della provincia.

Il nuovo assetto istituzionale ebbe comunque vitabrevissima. Con il ritorno dei Francesi nel maggio del1800 e la successiva pace di Luneville, firmata il 16febbraio 1801, il territorio lombardo ritornò ad essereparte della Repubblica Cisalpina e furono completa-mente modificate le forme dell’amministrazione siacentrale, sia locale (Pagano 1998).

bibl. Bressan 1996: Edoardo Bressan, Marcheschi e giacobi-ni. Aspetti politico-sociali dall’età francese all’Unità, inBrescia e il suo territorio, Milano, Cariplo, 1998, pp. 65-103; Bressan 1998: Edoardo Bressan, La Lombardia ve-neta. Organizzazione sociale e governo del territorio, inLa formazione della Lombardia contemporanea, a curadi Giorgio Rumi, Milano-Roma-Bari, Cariplo-Laterza,pp- 15-58; Pagano 1998: Pagano, Alle origini dellaLombardia contemporanea. Il governo delle provincelombarde durante l’occupazione austro-russa 1799-1800, Milano, Franco Angeli.

DIPARTIMENTO (1797-1816)

La costituzione della repubblica cisalpina emanatail 20 messidoro anno V (8 luglio 1797) stabiliva la di-visione del territorio in undici dipartimenti. La costi-tuzione, redatta secondo le linee della costituzionedella repubblica francese promulgata il 5 fruttidoroanno III (22 agosto 1795) (Saitta 1952), ne ricalcavail modello di articolazione territoriale dei corpi ammi-nistrativi. Il territorio della cisalpina era ripartito tracircoscrizioni più ampie, i dipartimenti, corrispon-denti in parte alle circoscrizioni provinciali degli statipreesistenti; ciascun dipartimento risultava poi ulte-riormente diviso in circoscrizioni di minore entità, idistretti, comprendenti un certo numero di comuni.

Durante il periodo napoleonico i dipartimenti ven-nero sempre identificati da nomi geografici. La costi-tuzione dell’anno V della repubblica cisalpina preve-deva l’istituzione dei seguenti dipartimenti: Adda(con capoluoghi Lodi e Crema in alternanza per unperiodo biennale); Alpi Apuane (capoluogo Massa),Crostolo (capoluogo Reggio), Lario (capoluogo Co-mo), Montagna (capoluogo Lecco), Olona (capoluo-

go Milano), Panaro (capoluogo Modena), Po (capluogo Cremona), Serio (capoluogo Bergamo), Tici(capoluogo Pavia), Verbano (capoluogo Varese).

La legge 25 brumale anno VI (15 novembre 179stabiliva i confini della repubblica previsti dal trattatdi Campoformio, e sanciva l’unione definitiva alla repubblica cisalpina dei territori ad essa aggregatiprecedenza: fin dal 27 luglio 1797 erano già stati clusi quelli delle legazioni di Bologna, Ferrara e deRomagna, già appartenenti allo stato pontificio, dterritori di Modena e Reggio già appartenenti al ducto di Modena; dal 3 novembre 1797 erano stati acqsiti i territori di Bergamo e Brescia già appartenenalla repubblica di Venezia, il territorio già incluso neducato di Mantova, e quelli dei contadi di Bormio Chiavenna e della Valtellina già soggetti alla repubbca delle tre leghe. La legge 13 brumale anno VI (3 nvembre 1797 stabiliva la suddivisione del territordella stessa repubblica cisalpina in venti dipartimenAdda (capoluoghi Lodi e Crema in alternanza per periodo biennale), Olona (capoluogo Milano), AlpApuane (capoluoghi Massa e Carrara in alternanzAlta Padusa (capoluogo Cento), Alto Po (capoluoCremona), Basso Po (capoluogo Ferrara), Bena(capoluogo Desenzano), Crostolo (capoluogo Regio), Lamone (capoluogo Faenza), Lario (capoluoComo), Mella (capoluogo Brescia), Mincio (capoluogo Mantova), Montagna (capoluogo Lecco), Pana(capoluogo Modena), Reno (capoluogo BolognaRubicone (capoluogo Rimini), Serio (capoluogo Begamo), Ticino (capoluogo Pavia), Adda e Oglio (cpoluogo Sondrio, determinato successivamente), Vbano (capoluogo Varese).

In base alla legge 29 messidoro anno V (17 lug1797) sulla organizzazione delle municipalità i dipatimenti erano retti dalle amministrazioni centrali dpartimentali, composte da cinque membri, che ripducevano a livello periferico la struttura funzionale ddirettorio esecutivo, l’organo preposto con poteri escutivi all’amministrazione centrale della repubblica.

Contemporaneramente all’entrata in vigore denuova costituzione della repubblica cisalpina, impsta al corpo legislativo dall’ambasciatore del direttrio della repubblica francese presso la stessa cisalpTrouvé, e pubblicata il 15 fruttidoro anno VI (1 setembre 1798), si ebbe la promulgazione della leggefruttidoro anno VI (1 settembre 1798) sulla nuova dvisione della repubblica in dipartimenti. Tale leggstabiliva una drastica riduzione del numero dei diptimenti, che vennero accorpati e ridotti al numero undici: Olona (capoluogo Milano), Alto Po (capoluogo Cremona), Basso Po (capoluogo Ferrara), Cros(capoluogo Reggio), Mella (capoluogo BresciaMincio (capoluogo Mantova), Panaro (capoluog

25

Profili istituzionali generali

cihi

idel

ne

-l-

i

llao,

,

ex

r

b-

lla

29r-

li-,

ub--

entiiti:t-ei- ellei-

es-atoi-

Modena), Reno (capoluogo Bologna), Rubicone (ca-poluogo Forlì), Serio (capoluogo Bergamo), Adda eOglio (capoluogo Morbegno).

In seguito al breve periodo della invasione deglieserciti austro-russi, in base alla legge 21 vendemmia-le anno IX (13 ottobre 1800) si aggregarono alla re-pubblica cisalpina i territori già soggetti al Piemontesabaudo, e successivamente inclusi nella repubblicafrancese: Lomellina con Vigevano, Novarese, e Osso-la, che vengono riuniti nel dipartimento dell’ Agogna(con capoluogo Novara). Con la legge 25 fiorile annoIX (13 maggio 1801) venne stabilita la nuova compar-timentazione territoriale della repubblica con la ripar-tizione dei dipartimenti in distretti e in comuni. Inbase alla stessa legge il territorio già incluso nel dipar-timento dell’Adda e Oglio risultava aggregato al di-partimento del Lario.

Con la costituzione della repubblica italiana il nu-mero dei dipartimenti rimase invariato. Le novitàmaggiori furono introdotte sul piano dell’organizza-zione amministrativa dei dipartimenti dal decreto 6maggio 1802, che, in luogo delle preesistenti ammini-strazioni dipartimentali, istituiva le prefetture e le vi-ceprefetture. Le prefetture avevano sede nei capoluo-ghi dipartimentali, le viceprefetture vennero dappri-ma insediate in alcuni capoluoghi distrettuali concompetenze su circondari che vennero successiva-mente fatti coincidere con i distretti. I distretti eranoulteriormente suddivisi in cantoni, nel cui capoluogoaveva sede il cancelliere del censo.

In seguito alla costituzione del regno d’Italia, ven-ne pubblicata il decreto 8 giugno 1805 per la riparti-zione dei dipartimenti in distretti, in cantoni, e in co-muni. L’ordinamento amministrativo dei dipartimentigià esistenti venne in seguito gradualmente esteso ainuovi dipartimenti creati nei territori successivamenteannessi al regno stesso. Nel 1806, in applicazione deltrattato di Presburgo, si ebbe l’aggregazione al regnod’Italia dei territori ex veneti posti ad oriente del fiu-me Mincio, che dopo il 1796 erano stati brevementesoggetti all’Austria. Ai dodici dipartimenti già esi-stenti si unirono i seguenti: Adige (capoluogo Vero-na), Adriatico (capoluogo Venezia), Brenta (capoluo-go Padova), Bacchiglione (capoluogo Vicenza), Ta-gliamento (capoluogo Treviso), Piave (capoluogoBelluno), Passariano (capoluogo Udine), Istria (capo-luogo Capo d’Istria). La compartimentazione dei ter-ritori ex veneti venne definita con le leggi 22 dicem-bre 1807, e 27 gennaio 1808 per il dipartimentodell’Adige. Nel 1808, si ebbe l’aggregazione al regnod’Italia dei territori delle provincie ex pontificie di Ur-bino, Ancona e Macerata e Camerino che vennero riu-niti nei tre dipartimenti del Metauro (capoluogo Urbi-no), Musone (capoluogo Ancona), Tronto (capoluo-

go). La compartimentazione dei territori ex pontifivenne definita con la legge 21 aprile 1808 (Zag1989; Roberti 1947).

legisl. legge 9 termidoro anno V: legge 9 termidoro anno V (27luglio 1797) per l’inclusione nella Cisalpina dei territordelle legazioni di Bologna, Ferrara e della Romagna e ducato di Modena, Raccolta degli ordini, avvisi e procla-mi pubblicati in Milano nell’anno V repubblicano, Mila-no, 1797, III, p. 93; legge 13 brumale anno VI: legge 13brumale anno VI (3 novembre 1797) per la suddivisioin dipartimenti del territorio della Cisalpina, Raccoltadegli ordini, avvisi e proclami pubblicati in Milanonell’anno V repubblicano, Milano, 1797, IV, p. 4; legge25 brumale anno VI: legge 25 brumale anno VI (15 novembre 1797) per lo stabilimento dei confini della Cisapina, Raccolta degli ordini, avvisi e proclami pubblicatin Milano nell’anno V repubblicano, IV, Milano, 1797, p.26; legge 21 vendemmiale anno IX: legge 21 vendem-miale anno IX (13 ottobre 1800) sull’aggregazione aCisalpina dei territori già soggetti al Piemonte sabaudRaccolta delle leggi, ordini e avvisi pubblicati in MilanoMilano, 1800, p. 144; legge 22 dicembre 1807: legge 22dicembre 1807 per la compartimentazione dei territori veneti, Bollettino delle leggi del regno d’Italia, 1807, III,p. 90; legge 27 gennaio 1808: legge 27 gennaio 1808 pela compartimentazione del dipartimento dell’Adige, Bol-lettino delle leggi del regno d’Italia, Milano, 1808, I, p.85; legge 21 aprile 1808: legge 21 aprile 1808 per lacompartimentazione dei territori ex pontifici, Bollettinodelle leggi del regno d’Italia, Milano, 1808, I, p. 413.

bibl. Saitta 1952: A. Saitta, Costituenti e costituzioni dellaFrancia moderna, Torino, Einaudi, 1952, in cui viene ri-portato il testo integrale della costituzione della Republica francese citata.

AMMINISTRAZIONECENTRALE DIPARTIMENTALE(1797-1805)

In seguito alla emanazione della costituzione derepubblica cisalpina dell’anno V in data 8 luglio 1797,la legge sulla organizzazione delle municipalità messidoro anno V (17 luglio 1797) istituiva nei dipatimenti l’amministrazione centrale dipartimentalecomposta da cinque membri che riproducevano avello periferico la struttura del direttorio esecutivol’organo che deteneva il potere esecutivo della repblica. Le amministrazioni centrali dipartimentali erano però organi con competenze strettamente ineralla gestione amministrativa, e avevano vari compfissare le circoscrizioni dei distretti e dei comuni, atendere alla formazione dei comizi primari, vigilarsulle municipalità, verificarne e pubblicarne i rendconti, esaminare i reclami contro gli amministratorireprimerne gli abusi, sovrintendere al riparto decontribuzioni dirette tra le municipalità del dipartmento.

La legge prevedeva che i cinque membri eleggsero un presidente a rotazione che veniva rinnovogni tre mesi; i cinque membri componenti le amm

26

Profili istituzionali generali

-):e-ovate

-unae-ono-ellao,si

el-ein-alati-ei

iàalia-ile-a-el-

iva-tideie.fettii-n en-i. lle

lalleutoni-eo dissaele’ta-

io-zale

nistrazioni dipartimentali potevano durare in caricaper cinque anni; un quinto dei membri decadeva persorteggio dalla propria carica ed era rinnovabile an-nualmente, la loro nomina avveniva attraverso le ele-zioni che si tenevano nelle assemblee elettorali dipar-timentali costituite da cittadini dei distretti selezionatiin base al censo. I primi membri vennero nominatipersonalmente per decreto dal generale Bonaparte.

In seguito alla proclamazione della nuova costitu-zione dell’anno VI (1 settembre 1798), impostadall’ambasciatore del direttorio Trouvé, vennero in-trodotte alcune modifiche nell’organizzazione ammi-nistrativa dei dipartimenti intese a stabilire un mag-gior controllo del direttorio esecutivo sulle ammini-strazioni periferiche. L’amministrazione centraledipartimentale venne portata da cinque a soli tremembri, rinnovabili per un terzo ogni due anni; il con-trollo della stessa amministrazione dipartimentaleesercitato sulle amministrazioni municipali vennereso più incisivo estendendone le competenze anchealla vendita e alla gestione dei beni nazionali concessiin affitto, all’operato della guardia nazionale, al fun-zionamento degli istituti di assistenza e beneficenza edelle scuole, alla gestione dell’ordine pubblico, allaconservazione dei boschi, al mantenimento di strade,canali e altre opere di interesse pubblico. Le ammini-strazioni centrali emettevano gli ordini di pagamentoper i ricevitori dipartimentali riguardanti le spese del-le amministrazioni ad esse soggette sui fondi destinatidal ministero delle finanze. Al contempo esse eranoincaricate della diffusione delle normative emanatedal governo. L’amministrazione dipartimentale avevainoltre l’obbligo di riunirsi ogni giorno.

Nella costituzione dell’anno V era espressamenteprevista la nomina da parte del direttorio di un com-missario presso ciascuna amministrazione diparti-mentale con il compito esplicito di verificare e solle-citare la tempestiva e corretta applicazione delle leg-gi. In realtà il mandato affidato al commissarionell’ambito del dipartimento dal direttorio era più va-sto, in quanto si estendeva anche al controllo sulleamministrazioni municipali, sulla polizia e sulla guar-dia nazionale, e più in generale sullo “spirito pubbli-co”. Il commissario in pratica assicurava una funzioneprimaria di controllo politico diretto del direttorioesecutivo sull’operato delle stesse amministrazionicentrali dipartimentali oltre che su quelle municipali,in un periodo in cui le modalità di selezione dei mem-bri di tali amministrazioni non davano ancora garan-zie di una piena omologazione agli indirizzi del pote-re esecutivo, per l’ assenza di una struttura burocraticaaccentrata. I termini degli interventi di controllo deicommissari sulle amministrazioni dipartimentali ri-sultano meglio precisati nella legge sull’organizza-

zione e sulle funzioni dei corpi e amministrativi pubblicata il 15 fruttidoro anno VI (1 settembre 1798nella legge veniva rimarcata l’esigenza che le delibrazioni delle amministrazioni dipartimentali fossersempre sottoposte ai commissari per essere appropreventivamente alla loro emanazione.

Il periodo precedente all’istituzione della repubblica italiana, seguita nel gennaio 1802, presenta fase di evoluzione nella definizione degli organi prposti all’amministrazione dei dipartimenti e delle lorcompetenze. Con decreto 12 brumale anno IX (3 vembre 1800) venne disposta la soppressione damministrazione centrale dipartimentale del Renma in seguito provvedimenti analoghi vennero preanche per gli altri dipartimenti; alla soppressione dle ammistrazioni seguiva la contestuale nomina dcommissari straordinari, chiamati a surrogarne le fuzioni, e a svolgere una funzione non più limitata mero controllo, ma estesa alla gestione amministrva diretta, che in qualche modo prefigura il ruolo dprefetti (Antonielli 1983).

Lo svuotamento delle funzioni in precedenza gassegnate alle amministrazioni centrali dipartimentpreviste dalla costituzione cisalpina risulta confermto anche dal decreto 6 maggio 1802, nel quale si rvava che l’amministrazione dipartimentale era “notbilmente ineguale nei metodi e nelle competenze dle autorità che le presiedono”. Tale decreto stabill’istituzione delle prefetture e delle viceprefetture, introducendo nell’ordinamento della repubblica istitufunzionali ad una gestione fortemente accentrata poteri amministrativi ricalcati sul modello francesLo stesso decreto 6 maggio 1802 assegnava ai pree ai viceprefetti le funzioni di controllo sulle amminstrazioni municipali del dipartimento già svolte iprecedenza dalle amministrazioni dipartimentali,stabiliva che queste dovessero limitare le proprie fuzioni di controllo unicamente alle amministrazionmunicipali dei centri capoluogo in cui erano situate

Con la successiva legge sull’organizzazione deautorità amministrative 24 luglio 1802 l’amministra-zione dipartimentale venne invece riattivata, macontinuità nominativa non rispecchiava quella defunzioni assegnate a quello che di fatto era un istitdel tutto diverso dal precedente: alla nuova ammistrazione dipartimentale furono infatti attribuite lcompetenze assegnate in precedenza al consigliprefettura non più previsto dalla stessa legge; in eveniva concentrata la gestione di “tutti gli affari ddipartimento e della privativa amministrazione dfondi e spese che la legge ha dichiarate dipartimenli” (art. 39); in base alla stessa legge le amministrazni dipartimentali estendevano la propria competenanche ad altri importanti aspetti quali il riparto del

27

Profili istituzionali generali

-vie

nel unn-

l-

e-tta-lore-l--e-to:va-zio-urrerio

alesaitoi-

e-ni

-llassoan-ti

i- laret-o 6r-

e-t-enodi

ie- e

ellaecebo-el-

imposte tra i comuni, la gestione delle opere pubbli-che e il controllo contabile del ricevitore dipartimen-tale. L’amministrazione dipartimentale era compostada sette membri nei dipartimenti maggiori (Olona eReno), e da cinque membri nei rimanenti; i membrivenivano scelti su una doppia lista di candidati propo-sta dai consigli generali, ma dovevano essere iscrittinei collegi elettorali, di cui potevano fare parte solocittadini selezionati su base censitaria nei termini pre-visti dalla costituzione. Questi istituti concentravanouna doppia funzione di gestione amministrativa e dirappresentanza degli interessi locali, in quanto riceve-vano i ricorsi inoltrati da particolari, corpi e comunitàdel dipartimento per trasmetterli al prefetto. A diffe-renza della situazione vigente nella fase precedente,segnata dalla costituzione della repubblica cisalpina,il peso delle amministrazioni dipartimentali nellanuova situazione venutasi a creare dopo l’istituzionedelle prefetture era contemperato dal ruolo dello stes-so prefetto, il rappresentante del potere esecutivo insede periferica, a cui esse restavano comunque gerar-chicamente subordinate. Lo stesso prefetto poteva incasi eccezionali previsti dalla legge sciogliere le am-ministrazioni dipartimentali e sostituirle provvisoria-mente, come garanzia per una corretta amministrazio-ne. Certamente la reintroduzione delle amministra-zioni dipartimentali, vista dal governo come unascelta funzionale agli equilibri politici e al consensodei ceti in esse rappresentati, venne a creare una situa-zione di potenziale conflitto di poteri con il prefetto(Antonielli 1983). Tale situazione venne risolta defi-nitivamente con la soppressione delle amministrazio-ni dipartimentali disposta con il decreto sull’ammini-strazione pubblica e sul comparto territoriale del re-gno 8 giugno 1805, che accentrava le funzioni e ipoteri in precedenza commessi a tali istituti attribuen-doli al prefetto (Coraccini 1823; Roberti 1947; Ghi-salberti 1974; Zaghi 1989).

legisl. decreto 12 brumale anno IX: decreto 12 brumale annoIX (3 novembre 1800) per la soppressione dell’ammini-strazione centrale dipartimentale del Reno, Collezione diproclami, avvisi, editti, ordini pubblicati dal giorno 13pratile anno VIII, Milano, 1800, III, p. 99.

PREFETTURA (1802-1816)VICEPREFETTURA (1802-1816)

In seguito alla costituzione della repubblica italia-na nel gennaio 1802, con il successivo decreto 6 mag-gio 1802 vennero introdotte importanti modifiche de-stinate a rimodellare in profondità la struttura e le fun-zioni degli apparati dell’amministrazione perifericaesistenti a livelllo dipartimentale. Il decreto 6 maggio

1802 disponeva l’istituzione delle prefetture e delleviceprefetture, definendo una prima regolamentazione, ancora provvisoria, degli organi amministratipresenti a livello dei dipartimenti e delle rispettivcompetenze.

In base al decreto le prefetture avevano sede capoluogo di ogni dipartimento, ed erano dirette daprefetto, affiancato da due luogotenenti con voto cosultivo, uno deputato agli affari amministrativi e l’atro agli affari legali e di polizia; il prefetto era inoltreassistito nelle proprie funzioni da un consiglio genrale di prefettura composto da cinque o da sette cidini nei soli dipartimenti Reno e Olona, avente sovoto consultivo. Lo stesso decreto 6 maggio 1802 pvedeva anche l’istituzione delle viceprefetture in acuni capoluoghi distrettuali indicati in un’apposita tabella ad esso allegata. Nel rispettivo distretto il vicprefetto esercitava le medesime funzioni del prefetin questo modo venne di fatto introdotta una nuocircoscrizione, il circondario di giurisdizione del viceprefetto, del quale però non vi era espressa menne nella legge, ma la cui esistenza si poteva deddalle disposizioni della legge stessa. Tale circondaperò non coincideva col distretto, e la soluzione di tintricata situazione venne provvisoriamente rimesall’arbitrio del governo, che, in base a quanto stabilnella legge sull’organizzazione delle autorità amminstrative 24 luglio 1802 avrebbe determinato con prcisione la nuova ripartizione territoriale entro tre an(art. 27).

Le attribuzioni dei viceprefetti vennero mantenute, ma con carattere quasi provvisorio anche dastessa legge 24 luglio 1802, tanto più che nello stedecreto erano mantenuti anche i distretti con un ccelliere ed un consiglio distrettuale “organi immediadel governo” (art. 148).

L’incertezza normativa derivante dal fatto che i dstretti non compresi nei circondari con capoluogosede di residenza dei viceprefetti dipendessero ditamente dalla rispettiva prefettura in base al decretmaggio 1802, art. 3, vennero risolti attraverso inteventi legislativi più organici attuati nei due anni sguenti. L’istituzione delle viceprefetture non aveva otenuto i risultati politico-amministrativi sperati, comconfermava un’inchiesta interna condotta dal goverpresso i prefetti allo scopo di valutare l’opportunità mantenere in vita tali istituti; i risultati dell’inchiestaavevano ovviamente evidenziato i diffusi problemderivanti dai conflitti di competenza con gli stessi prfetti. Alla soppressione delle viceprefetture di Centodi Castelnuovo decretata il 16 agosto 1803, e di qudi Crema decretata il successivo 27 agosto 1803, fseguito il decreto 27 marzo 1804 che disponeva l’alizione di tutte le viceprefetture, ad eccezione di qu

28

Profili istituzionali generali

in- sie)lm-

a,ere-e di-e-, ae,po-lleue

e-ga-ne

de-ia-a--

la-

si-e-ri-o-

del-a-

iùri-

ega-di-

gli-ci-o-m-, i-b-ri-

le di Massa e Sondrio che proseguirono nelle propriefunzioni fino alla fine del regno d’Italia. Tutti i rima-nenti circondari già soggetti alle viceprefetture ven-nero così riuniti alla giurisdizione del prefetto in baseallo stesso decreto. Il decreto 8 giugno 1805, sull’am-ministrazione pubblica e sul comparto territoriale ac-cennava alle viceprefetture, e prevedeva la nomina delviceprefetto “delegato del prefetto per l’amministra-zione del distretto” (art. 13) con evidente riferimentoalle sole due viceprefetture ancora esistenti.

Lo stesso decreto per lo stabilimento delle prefet-ture e viceprefetture 6 maggio 1802 già citato istituivaanche un organo con eplicite funzioni di rappresen-tanza degli interessi locali, il consiglio generale di-partimentale, che doveva essere così formato: “ogniamministrazione comunale nomina(va) un cittadinofra i possidenti del dipartimento; una deputazione dinotabili da destinarsi dal governo sceglie(va) fra i no-minati fino al numero di ventuno. Il consiglio si rin-nova(va) per un terzo ogni anno” (art. 6).

Le attribuzioni del prefetto erano state delineatedal decreto 6 maggio 1802. Con la legge 24 luglio1802 gli organi dell’amministrazione dipartimentale ele rispettive funzioni vennero precisate e meglio defi-nite: il prefetto venne confermato nel ruolo di organodi trasmissione del potere esecutivo immediato delgoverno nei dipartimenti (art. 7); nelle proprie funzio-ni doveva essere coadiuvato da due luogotenenti e daun segretario generale che formavano il consiglio diprefettura e che erano nominati e potevano essere ri-mossi dal governo. In base alla legge 24 luglio 1802al prefetto e ai luogotenenti vennero assegnate nuovecompetenze fra cui quella di foro giudiziario nellecontroversie della pubblica amministrazione. Il votodel consiglio di prefettura era consultivo (art. 13), maquello dei luogotenenti era necessario (art. 19), ed incaso di difformità di opinioni tra prefetto e consigliodi prefettura la questione era sottoposta al giudizio delconsiglio legislativo (art. 14). In un primo tempo icomponenti del consiglio di prefettura non erano fun-zionari di carriera, ma vennero scelti fra i cittadini deldipartimento. Il consiglio di prefettura, già previstodal decreto 6 maggio 1802, venne ad assumere con lalegge 24 luglio 1802 la nuova denominazione di am-ministrazione dipartimentale, e vide definite inmodo più preciso le proprie attribuzioni: gli ammini-statori dipartimentali erano ”solidalmente incaricati(della gestione) di tutti gli affari del dipartimento edella privativa aministrazione dei fondi e spese dipar-timentali” (art. 39). Con lo stesso decreto venne inol-tre modificata la formazione dei consigli generali di-partimentali , organi di rappresentanza i cui membrivennero nominati dai singoli comuni in proporzioneal numero di abitanti (art. 53) e si rinnovavano par-

zialmente per sorte ogni anno e per intero ogni cque. Avevano competenze in materia finanziaria eradunavano solo due volte l’anno (aprile e ottobrper i bilanci preventivi e consuntivi; i loro poteri necorso dell’anno erano praticamente delegati alle aministrazioni dipartimentali (art. 42).

Le “Istruzioni per l’organizzazione interna degliuffici delle prefetture” pubblicate a stampa senza datma riferibili al 1802, ne definivano con precisionl’articolazione interna, prevedendo che ciascuna pfettura dovesse avere una segreteria generale e dustinte sezioni per il disbrigo degli affari con comptenze su materie differenziate. Alla prima sezionecui era preposto il luogotenente d’amministrazionrisultavano assegnati i seguenti oggetti: censo e imste; proprietà e debito comunali; manutenzione destrade; regolazione dei canali demaniali e delle acqin genere, controllo sugli enti assistenziali. Alla sconda sezione, a cui era preposto il luogotenente lele, erano attribuite le seguenti competenze: gestiodell’ordine pubblico, affari di polizia, impiego dellaguardia nazionale, funzionamento delle carceri e gli ospedali, funzionamento degli uffici giudiziarpresenti a livello periferico. I lugotenenti erano in prtica due collaboratori subalterni al prefetto direttmente impiegati nel disbrigo degli affari di loro competenza (Capra 1978).

Le mutate condizioni politiche conseguenti acambiamento costituzionale comportato dalla formzione del regno d’Italia determinarono mutamenti gnificativi anche negli organi di governo e di rapprsentanza presenti a livello dell’amministrazione peferica in ambito dipartimentale. Il decreto 8 giugn1805 sull’amministrazione pubblica stabiliva la nomina da parte dell’imperatore francese, sovrano regno d’Italia, di tutti i funzionari delle amministrazioni periferiche che in precedenza venivano nominti o eletti in modi diversi.

Per quanto riguarda le prefetture, le modifiche pconsistenti introdotte dal decreto 8 giugno 1805 guardavano il consiglio di prefettura, che subentravadefinitivamente all’amministrazione dipartimentalassorbendone le funzioni, e diventando però un orno collegiale, formato da un numero di funzionari carriera variabile dai tre, previsti nei dipartimenti Adda, Adige, Crostolo, Panaro, ai quattro previsti nealtri dipartimenti. Le funzioni dei consigli di prefettura vennero notevolmente allargate includendo le desioni in merito a controversie per esecuzioni dei reglamenti del censo, le controversie tra le pubblica aministrazione ed appaltatori di opere pubblichericorsi di privati contro gli appaltatori, i ricorsi dei privati per danni derivati dalla costruzione di opere publiche e le relative controversie derivate, e infine le

29

Profili istituzionali generali

ila

6et- ca--er-nel

oco lasa

e- di

i-llabi-i-nire- siungnie ee-);ggiot-e

v-ta-i-o-oriie-erea

i leno

ee-aer

a-àInti-ettiiati

chieste di autorizzazione a stare in giudizio da parte dicomuni, istituti pubblici di beneficenza e di istruzio-ne. Il prefetto poteva sospendere o approvare le deci-sioni dei consigli comunali e distrettuali, ma nonquelle dei consigli di prefettura che avevano anche laprerogativa di rivedere il bilancio consuntivo e fissa-vano quello preventivo delle prefetture.

In base allo stesso decreto 8 giugno 1805 risultaro-no notevolmente ristrette le funzioni dei consigli ge-nerali dei dipartimenti, ridotti ormai unicamente adesporre al ministro degli interni le esigenze e i reclamidel dipartimento (art. 10) (Roberti 1947; Ghisalberti1974; Antonielli 1983; Zaghi 1989).

legisl. decreto 16 agosto 1803: decreto 16 agosto 1803 perl’abolizione delle viceprefetture di Cento e Castelnuovo,Bollettino delle leggi della Repubblica Italiana, Milano,1803, II, p. 179; decreto 27 agosto 1803: decreto 27agosto 1803 per l’abolizione della viceprefettura di Cre-ma, Bollettino delle leggi della Repubblica Italiana,1803, II, p. 185; decreto 27 marzo 1804: decreto 27marzo 1804 per l’abolizione delle viceprefetture eccettoquelle di Massa nel Crostolo e di Sondrio nel Lario, Bol-lettino delle leggi della Repubblica Italiana, Milano,1804, I, p. 187.

bibl. Capra 1978: C. Capra, L’età rivoluzionaria e napoleo-nica in Italia 1796-1815, Torino 1978, in cui vengono ri-portati ampi stralci delle “Istruzioni per l’organizzazioneinterna degli uffici delle prefetture” citate.

DISTRETTO (1797-1816)CANTONE (1805-1816)

La costituzione della prima repubblica cisalpinadell’anno V emanata in data 20 messidoro (8 luglio1797) divideva il territorio in undici dipartimenti, cia-scun dipartimento veniva diviso in distretti e ogni di-stretto in comunità le quali mantenevano la loro pre-cedente circoscrizione. Le circoscrizioni distrettualiapparvero da subito poco aderenti alla realtà dei terri-tori, tanto che l’articolo 193 della stessa costituzione,accennando ai vincoli di subordinazione e di controllodelle varie circoscrizioni, non nominava i distretti.

In ciascun distretto doveva esserci almeno un’am-ministrazione municipale (art. 174); in caso di comu-ni con meno di tremila abitanti, retti da un agente e daun aggiunto, l’unione degli ufficiali municipali dei co-muni costituenti il distretto formava la municipalitàdel distretto, mentre i comuni che avevano più di tre-mila abitanti costituivano un distretto a sé.

Le modifiche introdotte nell’organizzazione am-ministrativa della repubblica cisalpina in seguito allaproclamazione della nuova costituzione dell’anno VI(1 settembre 1798) per quanto riguarda i distretticomportarono l’innalzamento del numero degli abi-tanti necessari perché un singolo comune potesse co-

stituire da sé solo un distretto da tremila a diecimunità.

Novità significative furono introdotte dal decretomaggio 1802, che istituiva le prefetture e viceprefture. La residenza dei viceprefetti venne fissata neipoluoghi di alcuni distretti indicati dalla tabella allegata alla stessa legge; nel “rispettivo circondario (tmine da intendersi solo nella accezione di confiterritoriale) il viceprefetto esercitava le funzioni deprefetto. I circondari di giurisdizione del viceprefettperò non coincidevano con i distretti, per cui potempo dopo in base alla legge del 24 luglio 1802,loro armonizzazione venne provvisoriamente rimesall’arbitrio del governo, che avrebbe dovuto provvdere a determinarli entro tre anni (art. 27), comefatto poi avvenne.

I distretti non compresi nei circondari di giurisdzione dei viceprefetti dipendevano direttamente darispettiva prefettura, ed in ognuno di essi venne stalito un cancelliere ed un consiglio distrettuale, il prmo con funzioni esecutive, il secondo con funziodeliberative. Tali decisioni vennero confermate e pcisate in seguito con la legge 24 luglio 1802 in cuistabiliva che ogni distretto fosse amministrato da cancelliere e da un consiglio distrettuale al quale ocomune mandava un proprio deputato; cancellierdeputati del consiglio distrettuale erano organi immdiati del governo nel rispettivo distretto (art. 148come delegati del governo dovevano diramare leregolamenti e proclami, trovandosi per certi versi stratti all’autorità dei viceprefetti, dipendenti invecdirettamente dal prefetto.

Il decreto 14 novembre 1802, riguardante la provisoria distrettuazione per la legge di coscrizione, sbiliva che, fino alla definitiva organizzazione dei dstretti, già prevista dalla legge di coscrizione 13 agsto 1802, si dovessero ritenere per distretti nei territdella Lombardia soggetti al sistema censuario l’insme dei comuni sottoposti ad un medesimo cancellidel censo; nei territori in cui non esisteva il sistemcensuario si dovevano invece ritenere per distrettaggregazioni di comuni che al momento aveval’amministrazione complessiva di molte comunità.

Il decreto 8 giugno 1805 sull’amministrazionpubblica e sul comparto territoriale pubblicato in sguito alla costituzione del regno d’Italia, stabilivl’esistenza del viceprefetto “delegato del prefetto pl’amministrazione del distretto” (art. 13), e confermva nelle proprie funzioni il consiglio distrettuale giesistente, composto di undici membri (art. 12). base alla compartimentazione territoriale dei diparmenti nel regno prevista con la stessa legge, i distrrisultavano ulteriormente divisi in circoscrizioni dminore ampiezza comprendenti più comuni chiam

30

Profili istituzionali generali

ei-co-o-al-

lli;del

di-g-ela-to

mego-e-

a-Ine-Ino 98,unt-

àte

o--rohee

-

ninilalio

inm-

ta-

i--el-e-aree a

cantoni. Nel capoluogo dei cantoni era fissata la resi-denza del cancelliere del censo.

La circoscrizione territoriale dei distretti e dei can-toni non cessò di subire anche nel periodo successivomodifiche che comportavano il passaggio dei cumunida un distretto o da un cantone all’altro, e la soppres-sione o lo spostamento dei cantoni in un dipartimentodiverso; tali cambiamenti avvennero attraverso inter-venti legislativi ad hoc, non coincidenti però con leleggi indicanti le attribuzioni amministrative di talienti (Roberti 1947; Zaghi 1989).

legisl. legge 13 agosto 1802: legge 13 agosto 1802 per la co-scrizione, Bollettino delle leggi della Repubblica Italia-na, Milano, 1802, II; decreto 14 novembre 1802: decre-to 14 novembre 1802 per la provvisoria distrettuazionedella legge di coscrizione, Bollettino delle leggi della Re-pubblica Italiana, Milano, 1802, II.

CANCELLIERE DISTRETTUALE(1797 - 1815)

La figura del cancelliere distrettuale, istituzioneche ha una precisa fisionomia in Età Teresiana, so-pravvive nel periodo della Prima e della Seconda Re-pubblica Cisalpina con fisionomia diversa nel territo-rio della Lombardia Austriaca e della Repubblica Ve-neta. Se è possibile ipotizzare un migliore continuitàdi funzioni e competenze nella prima, invece in areabergamasca, dato che l’applicazione della Legged’esecuzione dell’Atto Costituzionale del 9 luglio1797 lasciava ampio spazio ai Governi Provvisori dicontinuare nelle loro incombenze fino a che non sifossero definitivamente organizzate le amministrazio-ni dei dipartimenti, in area bergamasca il ruolo delCancelliere distrettuale venne rivestito dai sindaci ge-nerali di Quadra e dai tesorieri delle Valli. Questi siuniformavano al nuovo regime sulla base di singoledisposizioni emanate dal Ministero dell’Interno attra-verso l’amministrazione dipartimentale. Erano questifunzionari gli unici che potevano possedere la compe-tenza necessaria per gestire le funzioni del cancellieredistrettuale; in Antico Regime come i Cancellieri delCenso formavano i quinternetti delle esazioni. Un ul-teriore riscontro di tale avvicendamento può essererinvenuto nel decreto riguardante la provvisoria di-strettuazione per l’esecuzione della legge di coscri-zione del 14 novembre 1802 dove viene precisato che,fino a che non siano organizzati i distretti secondo lalegge del 24 luglio dell’anno, stesso si riterranno di-stretti quelli già esistenti definiti secondo il sistemacensuario della Lombardia sotto la direzione del Can-celliere de censo. Nei luoghi dove il sistema censuariopredetto non era esistito si ritengono Distretti le ag-gregazioni di comuni che ora hanno un’amministra-

zione complessiva di molte comunità.. Nei commi 34 dell’art I si continua a fare riferimento alle preesstenti Cancellerie del censo o ad aggregazioni di muni non meglio specificate, ma che per forza bisgna riferire in area bergamasca alle Quadre e alle Vli. All’art. II viene specificato che i Cancellieri decenso faranno le funzioni di Cancellieri distrettuadove questi non esistessero vi supplirà il Prefetto Dipartimento con la nomina di Delegati speciali.

Con la nuova organizzazione dipartimentale e strettuale portata dalla Repubblica Italiana, con la lege del 24 luglio 1802, si definisce meglio la figura dCancelliere distrettuale. Questo funzionario, nominto (e revocato) dal Governo era l’organo immediadel Governo stesso in ogni distretto (art. 148). Codelegato del Governo doveva diramare le leggi, i relamenti, i proclami e verificarne la pubblicazion(art.149). Custodiva i libri censuari dei comuni compresi nei rispettivi distretti facendo le dovute annotzioni relative ai cambiamenti di proprietà (art.150). materia di censo doveva effettuare le ispezioni dmandategli dal Ministero dell’Interno (art.151). Cancellieri, in questo nuovo ordinamento, fungevaanche da segretari nei comuni di terza classe (artt.123 e 152); conservavano il registro civico di ciasccomune (art.152); convocavano il consiglio distretuale (art.153). L’acquisizione delle funzioni giespletate dai Cancellieri del censo è ulteriormensancita dalla disposizione in cui si dichiara che il Gverno provvisoriamente determina la misura delle indennizzazioni che i Cancellieri ricevono dal TesoNazionale come suoi Delegati pel Censo; quella cdebbano conseguire dalle rispettive comuni comloro segretari è proposta dalla municipalità ed approvata dal Prefetto (art.156). Le funzioni del cancellieredistrettuale rispetto alle iscrizioni e alle cancellaziosul Registro Civico sono regolate dalle disposiziocontenute nel Titolo II artt. 9-29 della Legge sulTassa Personale in favore delle Comuni del 24 lug1802.

In questa fase le Vice Prefetture sono collocatecircondari sovrappongono, come circoscrizione aministrativa, a quella dei distretti (Decreto per lo sta-bilimento delle Prefetture e delle Vice Prefetture del 6maggio 1802). Con il passaggio dalla Repubblica Iliana al Regno d’Italia (Decreto sull’amministrazionepubblica e sul comparto territoriale del Regno del 8giugno 1805) e con la ripartizione del territorio in dpartimenti, distretti, cantoni e comuni (Titolo I) in ciascun distretto viene ripristinato, al posto del Cancliere distrettuale, il Vice Prefetto, strettamente collgato al Prefetto (da lui viene delegato e a lui deve dparere motivato su tutti gli oggetti amministrativi), viene istituito un Consiglio distrettuale competente

31

Profili istituzionali generali

i-

n-

i-lanei-i

ta--u-

ai-

non-

uia-

nege. ni-lau-ati-heli

6),e-tt.i--0-i-ete-a

t.atoel laici-rt.o-ni-io-

fissare la sovrimposta distrettuale e a dare il suo pare-re sullo stato e sui bisogni e reclami del Distretto (art.14). In ogni cantone (Titolo IV) viene collocato ilGiudice di pace con compiti giudiziari (art.16) e ilCancellieri del Censo per le materie amministrative;egli custodisce i libri censuari de’ comuni compresinel cantone e vi fa le opportune annotazioni in casodi traslazione di dominio. La regolamentazionedell’ufficio di questo Cancelliere del censo è contenu-ta nel decreto del 5 dicembre del 1805.

COMUNE (1797-1802)

La prima riorganizzazione organica delle ammini-strazioni locali seguita all’instaurazione dei governiprovvisori dopo la campagna d’Italia del generale Na-poleone Bonaparte dell’aprile-maggio del 1796 vennedefinita nella costituzione della repubblica cisalpinadell’anno V emanata in data 20 messidoro (8 luglio1797); il funzionamento e l’articolazione delle fun-zioni delle stesse amministrazioni venne ulteriormen-te definito dalla successiva legge 17 luglio 1797 di or-ganizzazione delle municipalità.

Nel titolo I della medesima costituzione venivastabilita la suddivisione del territorio della repubblicain dipartimenti, distretti e comunità; gli organidell’amministrazione locale venivano invece descrittenel titolo VII dedicato ai “corpi amministrativi e mu-nicipali”.

La costituzione dell’anno V stabiliva una differen-ziazione delle amministrazioni municipali e dei ri-spettivi organi determinata in base al numero degliabitanti. Nei comuni con popolazione superiore a100.000 abitanti il circondario era diviso in almenotre amministrazioni municipali, in modo che il circon-dario di ogni municipalità venisse a comprendere unapopolazione non inferiore ai 30.000 e non superiore ai50.000 abitanti. La municipalità che amministravaquesti circondari doveva essere composta da 7 mem-bri (art. 183). Nei comuni divisi in diverse municipa-lità era comunque previsto un “dicasterio centrale”,composto da tre membri, con competenze in oggettidefiniti “indivisibili” dal corpo legislativo (art. 184).

Nei comuni con popolazione compresa tra 3.000 e100.000 abitanti vi era invece una sola amministrazio-ne municipale (art. 178), costituita da un diverso nu-mero di “uffiziali municipali” a seconda della popola-zione (art. 182). Nei comuni con popolazione inferio-re ai 3.000 erano invece previsti un agente municipalee un aggiunto (art. 179). L’unione degli agenti muni-cipali di ciascun comune del distretto avrebbe dovutoformare la “municipalità del distretto” (art. 180); “vi

era inoltre un presidente dell’amministrazione muncipale, scelto in tutto il distretto” (art. 181).

La stessa costituzione definiva in dettaglio le codizioni di eleggibilità dei membri della municipalità(art. 176), la durata della loro carica (art. 185), le limtazioni per la loro rielezione (artt. 186-187) o per loro surroga (art.188). Presso ogni amministraziomunicipale era previsto un “commissario”, che, nomnato dal “direttorio esecutivo” e scelto fra cittadindomiciliati nel dipartimento, “invigila e sollecita laesecuzione delle leggi” (artt.191-192). Era inoltre sbilita la gerarchia fra i diversi enti territoriali, stabilendo un rapporto organizzativo che comporta la sbordinazione delle amministrazioni municipali quelle dipartimentali (artt. 189, 193-197). Si determna infine che “ogni amministrazione deve ogni andare conto delle sue operazioni” (art. 200), imponedo che “tutti gli atti de’ Corpi Amministrativi sarannoresi pubblici mediante il deposito del registro in csono descritti”, definendone le modalità di compilzione (art. 201).

La struttura e le competenze dell’amministraziocomunale venivano ulteriormente definite nella legdi organizzazione delle municipalità 17 luglio 1797

La legge stabiliva la soppressione di tutte le mucipalità allora esistenti in tutte le città e borghi delrepubblica (art. 1) e la loro sostituzione con una mnicipalità per ogni distretto il cui luogo di residenzsarebbe stato fissato dall’amministrazione diparmentale (art. 2). Con la legge venivano stabilite ancle modalità di elezione assembleare degli “ufficiamunicipali” (artt. 3-4, 8-16), le condizioni per la loroeleggibilità (artt. 5, 41), la durata della carica (art. 2la surroga in caso di impedimento (art. 30) e il procdimento per entrare nell’esercizio delle funzioni (ar31-32). Veniva stabilita la divisione del corpo municpale in due organi: il consiglio e l’ “officio”, definendo per ciascuno di essi compiti e funzioni (artt. 225). Erano determinate inoltre le funzioni delle muncipalità, distinguendo in “oggetti propri del potermunicipale” (artt. 33-34), e competenze delegadall’amministrazione dipartimentale (artt. 35-36). Veniva ribadito il rapporto gerarchico che intercorrevfra amministrazioni municipali e dipartimentali (art37-40, 42-43), richiamando peraltro l’obbligo dellpubblicità dei conti delle municipalità, come previsdalla costituzione. Venivano definiti anche i ruoli dpersonale, prevedendo in ciascuna municipalitàpresenza di un segretario, nominato dal corpo munpale (art. 19), e di “quattro scrittori ed un usciere” (a47). Veniva infine stabilito che nei distretti con poplazione superiore ai diecimila abitanti vi fosse u“procuratore del comune”, nominato dal corpo muncipale, che “sarà incaricato della difesa e conservaz

32

Profili istituzionali generali

ri-gni

iler-el-e-t-n-

i-e-te e-

i-te

u- di che-onllareo-

itu-uine

e-u-ee-uei-sare

sireni--i trei-

a-er-ealen-e-li

ne degli interessi del distretto” (artt. 17-18) (Coracci-ni 1823; Roberti 1947; Rotelli 1974; Zaghi 1989; Me-riggi 1994).

La proclamazione della nuova costituzione dellarepubblica cisalpina dell’anno VI datata 1 settembre1798, imposta al corpo legislativo dall’ambasciatoredel direttorio della repubblica francese presso la stes-sa Cisalpina Trouvé, comportava la riforma dell’orga-nizzazione delle amministrazioni locali; tale organiz-zazione sarebbe stata successivamente precisata dalla“legge sull’organizzazione e sulle funzioni de’ corpiamministrativi” (legge 1 settembre 1798).

Confermata nel titolo I della costituzione la prece-dente divisione del territorio della repubblica in dipar-timenti, distretti e comunità, nel titolo VII venivanoridefinite le prerogative dei “corpi amministrativi emunicipali”.

La costituzione ribadiva innanzitutto la diversa or-ganizzazione tra i comuni a seconda del numero diabitanti. Nei comuni con popolazione superiore ai100.000 abitanti, si avevano almeno tre municipalità,in modo che la popolazione del circondario di ognunadi esse non fosse minore a 30.000 unità (art. 184). Inquesti comuni – divisi in più municipalità, composteda “sette ufficiali municipali contandovi il presidente”– vi doveva essere un “dicastero centrale”, compostoda tre membri nominati dall’amministrazione del di-partimento e confermati dal direttorio, che si occupa-va degli “oggetti giudicati indivisibili dai consigli le-gislativi” (art. 185).

I comuni con popolazione compresa tra i 10.000 ei 100.000, avevano una sola municipalità (art. 179),composta da “ sette ufficiali municipali, contandovi illoro presidente”; nel caso in cui un comune di 10.000o più abitanti aggreghi “qualche piccolo comune dellavicinanza” per formare il distretto, la municipalità “ècomposta dei sette ufficiali municipali del grande co-mune e dell’ufficiale municipale di ciascuno dei pic-coli comuni” (art. 183).

I comuni con meno di 10.000 abitanti avevano in-vece “un officiale municipale ed uno o due o tre ag-giunti” (art. 180). L’unione degli ufficiali municipalidei comuni del medesimo distretto “forma la munici-palità del distretto” (art. 181), per ognuna delle qualiviene scelto “un presidente della municipalità (art.182). I membri delle amministrazioni municipali du-rano in carica due anni, sono “rinnovati ogni anno permetà o per la parte più approssimante alla metà ed al-ternativamente per la frazione più grande e per la fra-zione più piccola” (art. 186) e possono essere rielettisolo per due mandati consecutivi (artt. 187-188). Incaso di decadenza di un amministratore per “morte,dimissione, destituzione o altrimenti” il direttorio no-

minava nuovi amministratori, che rimanevano in caca sino alle successive elezioni (art. 198). Presso oamministrazione municipale veniva confermatocommissario che, nominato dal direttorio, “invigila sollecita l’esecuzione delle leggi” (art. 192). Confomemente a quanto già previsto dalla costituzione dla repubblica cisalpina dell’anno V, venivano inoltrribaditi il rapporto gerarchico fra i diversi enti territoriali (art. 193), le forme di controllo cui dovevano sotostare le diverse amministrazioni (art. 199) e il pricipio di pubblicità di tutti gli atti dei “corpi ammini-strativi” (art. 200).

L’impianto organizzativo e funzionale delle ammnistrazioni locali delineato nella costituzione della rpubblica cisalpina dell’anno VI venne ulteriormenprecisato e definito nella “legge sull’organizzazionesulle funzioni de’ corpi amministrativi” (legge 1 settembre 1798).

La legge determinava la composizione delle ammnistrazioni municipali, che dovevano essere formada un numero variabile di agenti municipali, coadivati da aggiunti, con funzioni di supplenza in casoassenza degli agenti stessi. In essa veniva stabilito“le comuni di diecimila fino a centomila abitanti formano da sé sole altrettanti distretti” (artt. 24-28); cla definizione dei limiti in base alla consistenza depopolazione per consentire ai comuni di poter formada soli un distretto veniva pertanto introdotta una mdifica alla precedente normativa fissata dalla costzione 8 luglio 1797 e dalla legge 17 luglio 1797, in cera stabilita unicamente la possibilità per ogni comudi costituire un distretto senza fissare alcun limite.

Nella legge erano indicate le modalità e la frquenza delle convocazioni delle amministrazioni mnicipali. Le municipalità dei comuni con popolazionsuperiore ai 10.000 abitanti si dovevano riunire almno una volta ogni tre giorni, ed era stabilito comunqche “nei giorni nei quali non vi è unione della muncipalità, uno de’ membri rimane in servizio alla cadel comune ed accudisce agli affari di dettaglio, aple lettere ed invigila sopra l’ufficio”. A questo, nei castraordinari, veniva demandato il compito di avvertiil presidente della municipalità “e in sua assenza usce in di lui nome l’amministrazione straordinariamente” (art. 32). Le amministrazioni municipali dogni distretto si convocavano in assemblea almenovolte al mese, su indicazione dell’amministrazione dpartimentale, con la possibilità di “riunirsi anche strordinariamente, quando lo giudichi necessario al svigio” il presidente dell’amministrazione municipaldel distretto ovvero l’agente municipale nominato dcomune capoluogo, in caso di mancanza del presidte (artt. 29-31). Veniva stabilito infine che tutte le dterminazioni prese dalle amministrazioni municipa

33

Profili istituzionali generali

e-

ivi-n-

er iio- unità,in-llem-li,i,

24o-et-

alim-o

no--

lior-i ettinotoi0).u-n-t-ue

resa-e-el-di-à, co-lie-

bli-ivee- deleia-u-oveco-

dovessero essere “scritte sopra un registro particolare,nel quale si fa menzione dei membri presenti alla se-duta e questi sottoscrivono le determinazioni espostenel registro” (art. 33). Venivano in seguito descritte lefunzioni della municipalità “che sono loro proprie edaltre che sono loro delegate dall’amministrazione di-partimentale” (art. 35).

Fra le funzioni proprie erano contemplate l’orga-nizzazione della “polizia sopra il territorio” e dellaguardia nazionale, la manutenzione dei ponti e dellestrade comunali, l’illuminazione delle strade, il “re-golamento e il pagamento delle spese municipali”, lanomina del ricevitore municipale e degli altri salariati,le fazioni militari, gli alloggi, le “vittovaglie” e la sa-nità (art. 36). Fra le funzioni delegate vi erano inveceil “riparto e la percezione delle contribuzioni dirette”,la “soprintendenza all’istruzione pubblica, agli stabi-limenti ecclesiastici, ai travagli pubblici del rispettivocircondario, agli ospizi, ospedali e prigioni”, “la cir-colazione e l’approvvisionamento delle sussistenze” ein generale “tutti gli oggetti sopra i quali le ammini-strazioni dipartimentali chiamano la loro attenzione”(art. 37).

Erano quindi definite le funzioni del “commissa-rio”, che assisteva a tutte le deliberazioni delle ammi-nistrazioni municipali, senza “voce deliberativa”. Eglipoteva “chiedere la comunicazione di tutti gli attidell’amministrazione, di tutte le carte d’ogni corri-spondenza sia “attiva che passiva”, “invigila per l’ese-cuzione delle leggi e delle decisioni del direttorio ese-cutivo”, “corrisponde coi diversi ministri ed è tenutoa fornir loro quelle informazioni e schiarimenti chesecondo le rispettive loro attribuzioni, gli verranno ri-chieste” (art. 46). Doveva risiedere nel luogo doveesercita le sue funzioni e, in caso di impedimento, po-teva essere sostituito da un supplente, nominatodall’amministrazione (artt. 47-48). Infine veniva sta-bilito che in ogni municipalità vi fosse un segretario,nominato dall’amministrazione, il quale “ha la custo-dia delle carte, controfirma le spedizioni ed è obbliga-to a residenza”, ed “è responsabile dell’andamento ditutto l’ufficio” (artt. 49-50) (Coraccini 1823; Roberti1947; Rotelli 1974; Zaghi 1989; Meriggi 1994).

COMUNE (1802-1805)

La nuova organizzazione dei comuni, seguita allaproclamazione della repubblica italiana venne defini-ta dalla legge sull’organizzazione delle autorità am-ministrative 24 luglio 1802. Nel titolo I sulla “orga-nizzazione generale” dello stato la legge citata stabi-liva che “in ogni comune vi è una municipalità e un

consiglio comunale”, quindi dedicava alla definiziondella struttura dell’amministrazione comunale il titolo VI “delle municipalità” e il titolo VII “de’ consiglicomunali”.

La stessa legge introduceva una organica suddsione dei comuni in tre classi definite in base alla cosistenza della popolazione residente, stabilendo pcomuni di prima classe un numero di abitanti superre a 10.000 unità, per i comuni di seconda classenumero di abitanti compreso fra 10.000 e 3.000 unper i comuni di terza classe un numero di abitanti feriore a 3.000 unità; per i comuni appartenenti adiverse classi erano previste diverse modalità di coposizione delle municipalità e dei consigli comunae criteri differenti di eleggibilità dei loro component(artt. 74, 77-86).

Per quanto riguarda i consigli comunali la legge luglio 1802 stabiliva che il consiglio comunale nei cmuni di prima e seconda classe si componeva risptivamente di 40 o 30 cittadini (art. 112), metà dei qu“è necessariamente de’ possidenti” (art. 113); i mebri del consiglio si rinnovavano parzialmente di annin anno entro un quinquennio (art. 116), ed erano minati dal “Consiglio generale del Dipartimento sopra una lista tripla presentata dall’istesso Consigcomunale” (art. 117). Il consiglio di un comune di teza classe era costituito invece da “tutti gli estimattutti i capi famiglia non possidenti, ma però descrinel registro civico della stessa comune, che abbiacompiuta l’età di 35 anni ed abbiano uno stabilimendi agricoltura, di industria e di commercio, nel di lecircondario e vi paghino la tassa personale” (art. 12Il consiglio comunale, organo deliberativo del comne, veniva convocato ordinariamente due volte all’ano, nei mesi di gennaio o febbraio e in quelli di setembre o ottobre, e “straordinariamente a qualunqinvito del Prefetto, del Vice-prefetto o del Cancelliedistrettuale” (art. 128). Nella prima seduta esso eminava il rendiconto presentato dalla municipalità rlativo all’esercizio finanziario precedente, mentre nla seconda concorreva alla formazione dei consigli strettuali, nominava i componenti della municipalitdeterminava le spese e l’ammontare delle impostemunali per l’anno in corso (artt. 129-132). I consigcomunali deliberavano collegialmente a scrutinio sgreto (art. 135) e si tenevano sempre in luogo pubco (art. 126), alla presenza, oltre che delle rispettmunicipalità, di un membro della prefettura o vicprefettura nei comuni di prima e seconda classe, ecancelliere distrettuale, che ne registrava gli atti ncomuni di terza classe (art. 123). Il consiglio comunle eleggeva i componenti della municipalità, in un nmero variabile a seconda della classe (da sette a nnei comuni di prima classe, da cinque a sette nei

34

Profili istituzionali generali

4re-ivoni-

re,

gli

or-e-ne

eiva,va-

vo,ion-

-eili-in-di aihei00m-a

te dia-

m-onta-

ole”

aziam-

unse;

muni di seconda classe, di tre nei comuni di terza clas-se, art. 77); mentre “gli amministratori municipali neicomuni di prima e seconda classe sono proposti perschede segrete ... e sono eletti a maggiorità assoluta disuffragi” (art. 78), “nelle comuni di terza classe dueamministratori municipali sono eletti fra i possidentinella comune” (uno tra i primi sei maggiori estimati),il terzo tra i non possidenti (artt. 80-81).

Le municipalità esercitavano funzioni esecutive(artt. 87-91) e si convocano “quando il bisogno lo ri-chiede e necessariamente dietro domanda” del can-celliere distrettuale, del prefetto o viceprefetto (art.94), dal quale “dipendono immediatamente” (art. 92).

L’organigramma dei funzionari delle municipalitàdi prima e seconda classe era costituito da un segreta-rio e da un numero di impiegati “di cui abbisognano”(art. 97); nei comuni di terza classe invece le funzionidel segretario erano svolte dal cancelliere distrettuale(art. 98), mentre un agente comunale, eletto dalla mu-nicipalità, la “rappresenta come Procuratore degli af-fari della Comune” (art. 99). L’agente comunale, alledipendenze del comune dietro corresponsione di unemolumento, aveva la “diretta corrispondenza colCancelliere distrettuale”, da cui riceveva le leggi e gliordini da pubblicarsi (art. 103), e le intimazioni diret-te al comune (art. 104); inoltre “veglia sopra tutto ciòche ha rapporto all’entrata e alla spesa” (art. 105), “di-spone i mandati pei pagamenti liquidi e li presentaagli amministratori acciò˜ sieno firmati” (art. 106),non poteva assentarsi dal suo ufficio senza l’assensodella municipalità (art. 102). Alle dipendenze di ognicomune di terza classe, dietro corresponsione di unostipendio, vi era anche un cursore, che veniva nomi-nato, confermato e rimosso dagli amministratori mu-nicipali (art. 110). Egli è “incaricato di eseguire gli or-dini della municipalità, del cancelliere e dell’agentecomunale” (art. 108), “serve alla corrispondenza fradi loro, pubblica le leggi e i proclami, fa rapporto alleautorità di tutto ciò che può interessare la loro vigilan-za a vantaggio dei cittadini e della comune” (art. 109).

In ciascun comune, infine, svolgeva la propriaazione anche il ricevitore comunale, a cui veniva de-mandata la riscossione di “tutte le contribuzioni im-poste nel circondario del comune, tanto reali che per-sonali, e di qualunque altra specie, sia al tesoro nazio-nale, alla cassa dipartimentale, ovvero alla comunalesiano devolute”, come è specificato nell’art. 20 dellalegge sui ricevitori comunali e dipartimentali del1804 (legge 22 marzo 1804), in cui erano definite inmodo sistematico le sue competenze.

Precisato ulteriormente da altri provvedimentinormativi, l’uno relativo all’organizzazione dei con-sigli comunali di terza classe (decreto 20 ottobre1802), l’altro all’allargamento del numero di persone

che possono far parte dei consigli comunali (leggenovembre 1802), il sistema sopra delineato rappsenta la struttura portante del regime amministratper gli enti locali del periodo napoleonico (Coracci1823; Roberti 1947; Rotelli 1974; Zaghi 1989; Meriggi 1994).

legisl. decreto 20 ottobre 1802: decreto 20 ottobre 1802 pel’organizzazione dei consigli comunali di terza classBollettino delle leggi della Repubblica italiana, Milano,1802, p. 404; legge 4 novembre 1802: legge 4 novembre1802 per l’allargamento della partecipazione ai consicomunali, Bollettino delle leggi della Repubblica italia-na, Milano, 1802; legge 22 marzo 1804: legge 22 marzo1804 sui Ricevitori comunali e dipartimentali, Bollettinodelle leggi della Repubblica italiana, Milano, 1804, I, p.149.

COMUNE (1805-1816)

Il passaggio dalla repubblica italiana al regnd’Italia implicava una trasformazione anche degli odinamenti locali, che vennero riorganizzati con il dcreto 8 giugno 1805. Tale decreto riaffermava alcuprerogative delle amministrazioni municipali e dloro organi già previste dalla precedente normatima, al contempo ne introduceva altre, che accentuano il carattere accentrato del sistema amministratiper cui ad ogni livello della gerarchia un funzionargovernativo rappresentava l’autorità, mentre un cosiglio tutelava gli interessi collettivi (Rotelli 1974).

Dopo aver ribadito la divisione del territorio in dipartimenti, distretti, cantoni e comuni, in ognuno dquali “vi è un consiglio comunale ed una municipatà” (art. 19), nel decreto veniva confermata la distzione dei comuni in tre classi, definendo comuni prima classe quelli con popolazione superiore10.000 abitanti, comuni di seconda classe “quelli coltrepassano li tremila fino ai diecimila”, comuni dterza classe quelli con popolazione inferiore a 3.0abitanti (art. 18). Risultava confermata anche la coposizione del consiglio comunale nei comuni di prime seconda classe, che si componeva rispettivamen40 e 30 membri, mentre quella del consiglio comunle dei “comuni di terza classe sono al più di 15 mebri, fra i quali fino al numero di tre possono essere npossidenti, che abbiano però 35 anni compiti, uno sbilimento di agricoltura, d’industria o di commercinel loro comune e che paghino la tassa persona(art. 20).

Era stabilito che i consigli comunali – di nominreale quelli di prima e seconda classe e prefettiquelli di terza classe (artt. 46-47) – si tenessero sepre alla presenza del prefetto o del viceprefetto o diloro delegato, nei comuni di prima e seconda clas

35

Profili istituzionali generali

acoolu-lier-, ilva-

e-7;il aainti4eise alg-ntio-aivani- e

-lidi

ne

-ite

zaiva,

si-

iliate

a il er-

mentre quelli nei comuni di terza classe dovevano te-nersi alla presenza del cancelliere distrettuale, che neregistrava le deliberazioni e le trasmetteva al prefettoo al viceprefetto, insieme ad eventuali ricorsi (art. 21).Convocati sempre in luogo pubblico con almeno 15giorni di preavviso dalle municipalità, nei comuni diprima e seconda classe, e dal cancelliere del censo inquelli di terza classe (art. 22), “i consigli comunali siaduna(va)no ordinariamente due volte all’anno”, neimesi di gennaio o febbraio e in quelli di settembre oottobre, e “straordinariamente a qualunque invito delprefetto e del vice-prefetto” (art. 23) e deliberavanocollegialmente a scrutinio segreto (art. 27). Nella pri-ma seduta esaminavano il rendiconto presentato dallamunicipalità relativo all’esercizio finanziario prece-dente, mentre nella seconda nominavano o eleggeva-no i componenti della municipalità in scadenza, deter-minavano le spese e l’ammontare delle imposte co-munali per l’anno successivo e nominavano i revisoridei conti per l’anno precedente (artt. 24-25).

Le municipalità dei comuni di prima e secondaclasse erano composte da un podestà e rispettivamen-te da sei o quattro savi, mentre quelle dei comuni diterza classe erano invece costituite da un sindaco edue anziani. Le municipalità esercitavano “tutte leispezioni amministrative e rappresentative del lorocomune” (art. 35), predisponevano il conto consunti-vo dell’anno antecedente e il conto preventivo perl’anno successivo (art. 36), proponevano ai consiglicomunali deliberazioni su materie di particolare inte-resse per la comunità ed “eseguivano le determinazio-ni degli stessi consigli approvate dai prefetti o vice-prefetti” (art. 37). Ciascuna municipalità aveva un se-gretario; “quelle di prima e seconda classe avevanoinoltre gli impiegati di cui abbisognano”, mentrequelle di terza classe avevano un cursore (art. 38).

Il podestà, veniva scelto tra una terna di nomi pro-posti dal consiglio comunale e nominato dal re (art.46), durava in carica tre anni (art. 29). I savi, “propostied eletti dai consigli comunali a scrutinio segreto ed amaggiorità assoluta di voti fra i cento maggiori estima-ti ne’ comuni di prima classe e fra i cinquanta in quellidella seconda” (art. 30), si rinnovavano parzialmenteogni anno, “in modo che in capo al triennio ne sianorinnovati tutti i membri” (art. 33). Il sindaco, di nomi-na prefettizia (art. 47), durava in carica un anno (art.31). Gli anziani, “nominati fra i 25 più ricchi o notabilidel comune ed eletti dal consiglio a pluralità assolutadi voti” (art. 32), si rinnovavano ogni anno (art. 33).

Integrato da pochi altri provvedimenti, relativi allaesecutorietà della nomina dei savi e alla delega, loroattribuita, di supplire alle funzioni del podestà (decre-to 22 aprile 1806), “alla rinnovazione e completazio-ne dei consigli distrettuali e comunali” (decreto 4 di-

cembre 1806), al trasferimento al podestà e al sinddelle funzioni attribuite alle municipalità dal decret8 giugno 1805 (decreto 5 giugno 1807) e alla escsione dalle votazioni di membri dei consigli comuna“allorchè trattasi di cause in cui sono interessate psone di aderenza reciproca” (decreto 8 luglio 1810)sistema amministrativo sopra delineato costituil’ultima definizione dell’organismo comunale in epoca napoleonica, prima del ripristino degli istituti tersiani seguita nel 1816 (Coraccini 1823; Roberti 194Rotelli 1974; Zaghi 1989; Meriggi 1994). Durante regno d’Italia vennero emanate disposizioni voltepromuovere l’aggregazione dei comuni minori maggiori, che venne poi realizzata con provvedimeparticolari per i singoli dipartimenti. Con il decreto 1luglio 1807 veniva stabilito che “la popolazione dComuni di seconda e terza classe si approssimasmaximum della classe rispettiva per mezzo dell’agregazione dei vicini Comuni, i quali formeranno ucomune solo e individuo”. Anche ai comuni muraveniva dilatato il circondario esterno, inglobando i cmuni limitrofi con i quali dovevano formare un’unicmunicipalità. Con il decreto 18 settembre 1808 venstabilito che i comuni aggregati “benchè formino usolo ed individuo Comune per tutti gli oggetti ammnistrativi, dovevano conservare le rispettive attivitàpassività” separate (Roberti 1947).

legisl. decreto 22 aprile 1806: decreto 22 aprile 1806 che dichiara in attività i savi nominati dai consigli comunali e abilita a scegliere fra di loro chi sostenga le funzioni podestà, Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, Milano,1806, I, p. 363; decreto 4 dicembre 1806: decreto 4 di-cembre 1806 relativo alla rinnovazione e completaziodei consigli distretuali e comunali, Bollettino delle leggidel Regno d’Italia, Milano, 1806, II, p. 1037; decreto 5giugno 1807: decreto 5 giugno 1807 con cui sono concentrate nel podestà e nel sindaco le funzioni attribualle Municipalità dal decreto 8 giugno 1805, Bollettinodelle leggi del Regno d’Italia, Milano, 1807, I, p. 291; de-creto 14 luglio 1807: decreto 14 luglio 1807 per l’aggre-gazione dei comuni viciniori ai comuni di seconda e terclasse per raggiungere il maximum della classe rispettBollettino delle leggi del Regno d’Italia, Milano, 1807, II,p. 372; decreto 18 settembre 1808: decreto 18 settembre1808 per la conservazione delle rispettive attività e pasvità da parte dei comuni aggregati, Bollettino delle leggidel Regno d’Italia, Milano, 1808, II, p. 813; decreto 8 lu-glio 1810: decreto 8 luglio 1810 che determina i gradi dparentela ch’escludono i membri dei consigli comunadal votare, allorchè trattasi di cause in cui sono interesspersone di aderenza reciproca, Bollettino delle leggi delRegno d’Italia, Milano, 1810, II, p. 479.

PROVINCIA (1816-1859)

Con la sovrana patente 7 aprile 1815, pubblicatsuccessivo 20 aprile, nei territori della Lombardiadel Veneto assegnati all’Austria, venne stabilita la fo

36

Profili istituzionali generali

la-l-

ia

llede-u--e-cooo-

ellaan-o-rion

15,ivae altiro-

oniovestà,o-lle 24el,n-

n-ssallatoer-er

o,e-a ter-

u-

n-oo-alies-e-

mazione di un regno sotto la denominazione di regnolombardo-veneto; in essa erano contenute norme ge-nerali dedicate non solo all’organizzazione dell’am-ministrazione centrale dello stato, ma anche alla ripar-tizione territoriale ed amministrativa del regno. “Peragevolare l’amministrazione il regno si divide(va) indue territori governativi, separati dal fiume Mincio”, ilgoverno milanese e quello veneto (§ 6); ogni governoveniva suddiviso in provincie, ciascuna provincia indistretti, ed i distretti in comuni (§ 7); “l’amministra-zione di ciascuna provincia (era) affidata ad una regiadelegazione” dipendente dal governo (§ 9), mentrecome organo elettivo provinciale si stabiliva la crea-zione di una “congregazione provinciale con sede nelcapoluogo di residenza delle regie delegazioni” (§13). A conclusione delle trattative intercorse al riguar-do nel congresso di Vienna, l’aggregazione definitivaalla Lombardia austriaca dei territori della Valtellinaed ex contadi di Bormio e Chiavenna venne stabilitacon proclama 15 aprile 1815 del luogotenente del vi-cerè Enrico conte di Bellegarde. In esecuzione dellaregia patente 7 aprile 1815, la notificazione governati-va 24 aprile 1815 stabiliva la divisione del territoriodel governo di Milano nelle nove provincie di Milano,Mantova, Brescia, Cremona, Bergamo, Como, Pavia,Lodi e Crema, Valtellina con capoluogo Sondrio; inciascuno dei capoluoghi provinciali veniva costituitauna regia delegazione. La stessa notificazione gover-nativa stabiliva che in attesa della prossima pubblica-zione di un nuovo compartimento territoriale del re-gno, venisse per il momento conservato il confine deidipartimenti già esistente anche per le regie delegazio-ni; ad eccezione di quelli di Milano, da cui venivastaccato il territorio di Pavia, e di Cremona, da cui ve-niva staccato il territorio di Lodi. Alla regia delegazio-ne di Pavia veniva assegnato lo stesso territorio dellaprovicia esistente prima della costituzione della re-pubblica cisalpina. Il compartimento territoriale conla divisione del territorio in provincie, distretti e co-muni veniva pubblicato annesso alla notificazione go-vernativa 12 febbraio 1816 (Sandonà 1912).

Con la notificazione governativa 1 luglio 1844venne pubblicata una nuova compartimentazione deiterritori soggetti al governo lombardo rettificata conle variazioni seguite dopo la pubblicazione del com-partimento precedente. Un’ulteriore compartimenta-zione dei territori lombardi conforme alla nuova orga-nizzazione distrettuale prevista per il regno lombardo-veneto, approvata con la sovrana risoluzione 28 gen-naio 1853, venne pubblicata con la notificazione dellaluogotenenza lombarda 23 giugno 1853. Nelle duecompartimentazioni generali successive a quella del1816 e pubblicate nel 1844 e nel 1853 il territorio del-le nove provincie rimase inalterato nei suoi confini.

DELEGAZIONE PROVINCIALE(1816-1859)

La sovrana patente 7 aprile 1815, oltre a stabiliresuddivisione dei territori governativi del regno lombardo-veneto in provincie (§ 7) stabiliva contestuamente che “l’amministrazione di ciascuna provinc(fosse) affidata ad una regia delegazione” dipendentedal governo (§ 9). Le modalità di funzionamento deprovincie vennero chiarite nella seconda parte del creto 24 aprile 1815 (§§ 37-56). Definite come le atorità superiori politico-amministrative nell’estensione del territorio loro affidato, le delegazioni, che avvano sostituito le prefetture del periodo napoleoni(Fontana, I, 5), costituivano l’articolazione a livellprovinciale del potere esecutivo. Alla loro testa era psto il regio delegato, che era sempre il presidente dcongregazione provinciale (§ 37); quale rappresentte diretto del governo doveva vigliare sulle disposizini date dalle congregazioni provinciali ai cancelliedel censo ed alle municipalità, e controllare che neccedessero i limiti delle loro attribuzioni (§ 52).

In esecuzione della sovrana patente 7 aprile 18la notificazione governativa 24 gennaio 1816 stabilche le regie delegazioni dovessero entrare in vigorprimo febbraio 1816, giorno da cui le già esistenprefetture e viceprefetture avrebbero cessata la ppria attività. Si stabiliva anche che le regie delegazidovessero dipendere dal governo e che, fino a nudisposizioni, avessero corrispondenza con i podecon i sindaci e colle altre autorità della rispettiva prvincia nel modo già praticato dalle prefetture e daviceprefetture. La stessa notificazione governativagennaio 1816 stabiliva la divisione del territorio dgoverno di Milano nelle nove provincie di MilanoMantova, Brescia, Cremona, Bergamo, Como, Sodrio, Pavia e Lodi; in ciascuno dei capoluoghi proviciali venne costituita una regia delegazione. La stenotificazione governativa stabiliva che in attesa deprossima pubblicazione di un nuovo compartimenterritoriale del regno, venisse per il momento consvato il confine dei dipartimenti già esistente anche ple regie delegazioni; ad eccezione di quelli di Milanda cui veniva staccato il territorio di Pavia, e di Crmona, da cui veniva staccato il territorio di Lodi. Allregia delegazione di Pavia era assegnato lo stessoritorio della provincia esistente prima della costitzione della repubblica cisalpina (Sandonà 1912).

In base alla notificazione 12 aprile 1816 contenete le istruzioni per l’attivazione del nuovo metodd’amministrazione comunale il regio delegato cmandava direttamente i cancellieri del censo, i qudovevano segnalargli “tutto ciò che (potesse) intersare le viste del governo” (artt. 150-153). Il regio d

37

Profili istituzionali generali

a- eianvin-saa-i

c-lto

za di dile,§

ntatim-ere

era).t-

-ri-uitivii-or-r-io-enzaio-oael--re-to-ee-r latiti

-n-unla

u-llain-

legato esercitava dunque poteri di controllo moltoampi sia sulle rappresentanze attraverso la presidenzadelle congregazioni provinciali, che sulle amministra-zioni locali, direttamente nelle maggiori città, o indi-rettamente, attraverso i cancellieri del censo da lui di-pendenti, nei comuni. In seguito alle vicende politichedel 1848 i poteri di controllo dei delegati, si ampliaro-no ulteriormente usurpando diritti e competenze dellerappresentanze provinciali e delle amministrazionicomunali, e nel reclutamento dei funzionari elevati atale carica prevalsero le ragioni politiche, tanto che al-cuni di essi vennero scelti tra il personale tedesco(Rotelli 1974; Ghisalberti 1974; Meriggi 1987).

La delegazione provinciale era composta, oltre chedal regio delegato, da un vicedelegato, da alcuni ag-giunti, da un segretario e da altro personale subalter-no; nell’ambito della stessa delegazione operavano uncommissario di polizia, un censore e revisore dellestampe e dei libri, un protomedico col titolo di “medi-co provinciale” per gli affari sanitari, un ingegnere incapo coadiuvato da alcuni ingegneri ordinari e aspi-ranti ingegneri per gli affari delle acque e strade (San-donà 1912).

CONGREGAZIONE PROVINCIALE (1816-1859)

Nella sovrana patente 7 aprile 1815 l’ordinamentoamministrativo delle congregazioni provinciali erastato solo prefigurato, laddove si prevedeva la crea-zione di “collegi permanenti composti di varie classid’individui nazionali” con il compito di fare “cono-scere con esattezza i desideri ed i bisogni degli abitan-ti del regno” (§§ 12-13).

La sovrana patente 24 aprile 1815 definiva in det-taglio nella prima parte (§§ 1-36) la struttura, le fun-zioni e le competenze delle congregazioni centrali,istituite in ciascuna delle due capitali governative,Milano e Venezia, e, nella seconda parte (§§ 37-56),quelle delle congregazioni provinciali istituite inciascuno dei capoluoghi provinciali e residenti pressola sede delle regie delegazioni provinciali. Il presiden-te della congregazione provinciale era sempre il regiodelegato (§ 37), il numero dei membri delle congrega-zioni doveva essere proporzionato all’estensione delleprovincie; le stesse provincie sotto questo aspetto era-no divise in tre classi: quelle di prima classe (Milanoe Brescia) erano composte da otto membri, quelle diseconda classe (Mantova, Cremona, Bergamo, Como,Lodi e Crema) da sei membri, e quelle di terza classe(Sondrio) da quattro membri, non calcolati i rappre-sentanti delle città (§ 39). I membri di ogni congrega-

zione, che avevano il titolo di deputati della congregzione, erano scelti per metà tra gli estimati nobili,per metà tra quelli non nobili, mentre ogni città regappartenente al territorio aveva il diritto di inviare usuo rappresentante nella stessa congregazione prociale scelto fra i cittadini stabilmente residenti in es(§ 38); la prima nomina dei deputati delle congregzioni provinciali era fatta dal governo su liste di nomproposti dai consigli comunali; per le sostituzioni sucessive il deputato provinciale sarebbe stato scedalla stessa congregazione centrale, che, in asseneccezioni, avrebbe confermato il primo di una ternacandidati proposta dalla congregazione provinciasulla base delle indicazioni ricevute dai comuni (§45-46). L’eleggibilità dei deputati sia nobili che nonobili si basava essenzialmente sul censo: i depustessi dovevano avere la cittadinanza del regno lobardo-veneto, la residenza nella provincia ed essproprietari di beni immobili situati nella provinciastessa censiti per almeno 2000 scudi; per i nobili richiesto il riconoscimento della nobiltà (§§ 40-41Le congregazioni provinciali avevano le seguenti atribuzioni nell’ambito del territorio provinciale: sovrintendere al riparto dei tributi e degli oneri militatra gli enti locali, controllare l’andamento dell’amministrazione economica delle città e dei comuni di cdovevano esaminare ed approvare i bilanci prevene consuntivi, stabilire interventi sulle arginature e dsporre altri lavori riguardanti le acque e le strade, svegliare gli istituti assistenziali, gli ospedali e gli ofanotrofi (§ 50). La facoltà concessa alle congregazni provinciali di “accompagnare alla congregazioncentrale qualunque rappresentanza, voto ed istasopra qualunque oggetto di pubblica amministrazne” (§ 51), unita alla possibilità di “provvedere entri limiti delle loro facoltà, ad ogni ramo della pubblicamministrazione” le rendeva un luogo importante ddibattito politico istituzionale; i regi delegati erano incaricati di vigilare affinché tali limiti non fossero oltrepassati (§ 52). Oltre a questi compiti spettava altsì alla congregazione provinciale formare dai procolli dei consigli comunali della provincia le tabellcon l’indicazione dei candidati alla carica di rapprsentanti presso la congregazione centrale, sia peprima nomina sia per il rimpiazzo dei posti divenuvacanti (§§ 11-12). Per l’esecuzione di tali importancompiti di raccordo politico-istituzionale tra i differenti livelli gerarchici, venne accordato ad ogni cogregazione provinciale un “relatore, un cassiere, controllore, ed un ragioniere” mentre il protocollo, registratura e la spedizione del carteggio erano comni con quelli della regia delegazione (§ 53-56). Neloro attività politico amministrativa le congregazionerano sottoposte all’ispezione e controllo della co

38

Profili istituzionali generali

nzedie dieti-ata ala-i-

allauta

usaalr--i),tti,), ea-b-deiiz-

era-sa-va

iva le-

iln-

llam-alne ri-ar-elr-ti-piùuire eos-at-

ti,dauea

gregazione centrale e dovevano eseguire puntualmen-te le disposizioni da questa emanate. In realtà l’istitu-zione delle congregazioni aveva suscitato fin dall’ini-zio una viva ostilità del governo, e nel novembre del1815, a distanza già di alcuni mesi all’emanazionedella sovrana patente 24 aprile che ne aveva stabilitol’attivazione, una commissione governativa presiedu-ta voluta e scelta dal governatore Saurau, e presiedutadal referente di governo Paolo de Capitani, si eraespressa contro tale ipotesi, trovando eco favorevolepresso la stessa commissione centrale aulica di Vien-na. Nel gennaio 1816 l’imperatore aveva però solleci-tato il governo di Milano ad avviare le procedure perle elezioni dei membri delle congregazioni lombarde,anche in considerazione del fatto che quelle delle pro-vincie venete questi istituti erano già stati attivati(Sandonà 1912; Meriggi 1987).

Nel 1840 il governo dispose con la notificazione14 agosto 1840 delle nuove istruzioni sui criteri di no-mina dei deputati delle congregazioni volte a stabilireun maggior controllo sulle nomine stesse. In esse sistabiliva che le proposte dei consigli e dei convocatiper le nomine dei posti di deputati divenuti vacanti sidovessero formulare in pubbliche adunanze dispostedalle regie delegazioni, con assenso preventivo delgoverno necessario per quelle dei consigli (Sandonà1912). Alle stesse congregazioni veniva data la facoltàdi rappresentare al governo l’idoneità e le qualifichedelle persone proposte dai comuni. Dopo il 1848 lecongregazioni cessarono di fatto la propria attività ri-prendendola solo dal 1856. La storiografia anche re-cente ha sollevato parecchi dubbi sulla reale incidenzadi questi istituti che, nei propositi iniziali del governoaustriaco, avrebbero dovuto svolgere una funzione dirappresentanza politica dei ceti (Sandonà 1912; Me-riggi 1987).

DISTRETTO (1816-1859)

Nella sovrana patente 7 aprile 1815 in cui vennestabilita l’aggregazione della Lombardia e del Venetoall’impero absburgico, e la formazione di un regnocomprendente i due territori sotto la denominazione diregno lombardo-veneto, erano contenute alcune nor-me generali per la definizione della ripartizione terri-toriale ed amministrativa del regno stesso: la patentestabiliva infatti che il regno si divide(sse) in due terri-tori governativi, separati dal fiume Mincio”, il gover-no milanese e quello veneto (§ 6); che ogni governovenisse diviso in provincie, e ciascuna provincia in di-stretti (§ 7); che in ogni distretto venisse stabilita la

sede di un “cancelliere del censo sotto le dipendedella rispettiva regia delegazione” con i compiti ispezione sui comuni di seconda e terza classe, sorveglianza per l’adempimento delle leggi politich(§ 10). Il compartimento territoriale annesso alla noficazione 12 febbraio 1816, che ne prevedeva l’entrin vigore entro il successivo 1 maggio 1816, venivasurrogare quello ancora vigente fissato dalla legiszione del regno d’Italia napoleonico, riportando la stuazione al periodo immediatamente precedente dominazione napoleonica durante la quale si era avuna notevole riduzione del numero dei comuni a cadelle aggregazioni e delle concentrazioni stabilite ddecreto 14 luglio 1807. Il territorio soggetto al goveno di Milano venne ripartito in nove provincie: Milano (sedici distretti), Mantova (diciassette distrettBrescia (diciassette distretti), Cremona (nove distreBergamo (diciotto distretti), Como (ventisei distrettiSondrio (sette distretti), Pavia (otto distretti) e LodiCrema (nove distretti). Negli anni successivi all’entrta in vigore del nuovo compartimento territoriale ebero luogo aggregazioni di comuni e spostamenti comuni stessi da un distretto ad un altro per armonzare le nuove situazioni venutesi a creare, che non no state accettate di buon grado dai comuni interesti. Si pervenne così alla promulgazione di una nuocompartimentazione con la notificazione governatin data 1 luglio 1844, che risultava aggiornata conmodifiche avvenute dal 1816 in poi. La nuova compartimentazione lasciava quasi del tutto invariatonumero dei distretti; non si ebbero modifiche sostaziali alla loro ripartizione interna, all’infuori di alcunelimitate variazioni dei centri scelti per assolvere afunzione di capoluoghi distrettuali e sede delle comissarie distrettuali. Le ulteriori variazioni seguite 1844 vennero ridefinite nella nuova organizzaziodistrettuale approvata dall’imperatore con sovranasoluzione del 28 gennaio 1853 e dal relativo comptimento territoriale pubblicato con la notificazione d23 giugno 1853. Le variazioni nella ripartizione intena dei distretti politici prevista dalla nuova comparmentazione per le varie provincie fu in questo caso consistente, con una tendenza generale a costitcircoscrizioni distrettuali più ampie, più popolosecomprendenti un maggior numero di comuni: Milan(da sedici a quattordici distretti), Mantova (da diciasette a undici distretti), Brescia (da diciassette a qutordici distretti), Cremona (da nove a otto distretBergamo (diciotto a diciassette distretti), Como (ventisei a ventuno distretti), Sondrio (da sette a cinqdistretti), Pavia (da otto a sei distretti) e Lodi e Crem(da nove a sette distretti) (Sandonà 1912).

39

Profili istituzionali generali

o

olleta

ri-ia ile-

gioia--i- vi- i

er-tooit-noe-ilo-rtir-eranoos-1-atiӎ

eilti,);

ten-

lleo-l-ncivi,p-ettilauin-e- nel-llavia-

CANCELLIERE DEL CENSO (1815-1819)COMMISSARIO DISTRETTUALE(1819-1859)

Con la sovrana patente 7 aprile 1815 venne stabi-lita l’aggregazione della Lombardia col Veneto e laformazione di un regno sotto la denominazione di re-gno lombardo-veneto; in essa erano contenute normegenerali dedicate non solo all’organizzazionedell’amministrazione centrale dello stato, ma anchealla ripartizione territoriale ed amministrativa del re-gno, articolato in provincie, distretti e comuni. Lastessa legge prevedeva per ogni distretto un cancellie-re del censo, il quale sotto la dipendenza della rispet-tiva regia delegazione avrebbe esercitato la “superioreispezione sopra i comuni di seconda e terza classe,tutta l’ingerenza negli affari censuari e la sorveglianzagenerale sui comuni delle suddette classi per l’adem-pimento delle leggi politiche”.

L’ordinamento amministrativo del regno impostatocon l’atto costitutivo venne completato dalla patente24 aprile 1815, dalla risoluzione imperiale 12 febbraio1816 e dalla successiva notificazione 12 aprile 1816.

La definizione delle attribuzioni specifiche deicancellieri del censo venne inserita nelle istruzioni 12aprile 1816, il cui capitolo VI è espressamente ed in-teramente dedicato alle loro funzioni (artt. 150-256),e nelle successive istruzioni particolari ai regi cancel-lieri del censo datate 23 aprile dello stesso anno. Giàdurante il periodo napoleonico la tendenza ad un sem-pre maggiore accentramento delle funzioni ammini-strative aveva comportato un ampliammento delleprerogative del cancelliere, che, da ufficio prepostoalla conservazione del catasto, era diventato un rap-presentante del governo in sede locale, con funzionidi sorveglianza sulla corretta amministrazione dellefinanze comunitative.

Nell’ufficio distrettuale il cancelliere era coadiu-vato da un aggiunto nominato dal governo, in grado disupplirlo nelle sue funzioni; e da un inserviente di no-mina regia. Ai comuni compresi nel distretto era fattoobbligo di partecipare proporzionalmente alle spesedi mantenimento dell’ufficio stesso (artt. 254-256).

Il nome dell’ufficio del cancelliere del censo, cheera stato mantenuto inizialmente inalterato rispetto alperiodo napoleonico, venne modificato nel 1819; lacircolare 24 luglio 1819 n. 17327-1182 stabiliva la so-stituzione della denominazione “cancelliere del cen-so” con quella di “commissario distrettuale”, con ri-chiamo esplicito alla stessa circoscrizione ammini-strativa ad esso soggetta. Tutte le norme relativeall’attività dei cancellieri stabilite dalle istruzioni del1816 sono da considerarsi valide senza alcuna modi-fica anche per il commissario distrettuale, le cui fun-

zioni rimasero in vigore nelle provincie lombarde finall’annessione al regno di Sardegna nel 1859.

Ai sensi delle istruzioni per l’attivazione del nuovregolamento per l’amministrazione comunale coattribuzioni delle rispettive autorità, emanate in da12 aprile 1816 i cancellieri del censo erano “nel spettivo distretto sotto gli ordini immediati della regdelegazione della provincia” (art. 150) ed avevanocompito primario di dare “esecuzione a qualunque dterminazione venisse loro comunicata, sia dal redelegato sia dalla pubblica congregazione provincle, in ogni ramo del pubblico servizio” (art. 151); dovevano provvedere a riferire “tutto ciò che nel loro dstretto potesse interessare le viste del governo”, agilare affinché fossero “osservate le leggi edregolamenti di pubblica amministrazione” e ad escitare “una superiore vigilanza per l’adempimendelle leggi politiche” (art. 152-154). Incombeva lorla “diramazione di leggi, regolamenti e notificaziondelle autorità superiori a tutti i comuni del loro distreto” ed una volta seguita la pubblicazione doveva“ritirare i corrispondenti attestati, che (erano) in dovre di custodire negli atti” (art. 156). Avevano inoltre delicato compito di sovrintendere e vigilare alla reglare tenuta dei registri d’estimo, compresi i traspod’estimo (artt. 160-189), alla formazione dei quintenetti di esazione delle imposte prediali e dei ruoli pil pagamento della tassa personale, che provvedevpoi a consegnare agli esattori comunali per la riscsione, sulla quale similmente vigilavano (artt.19205). Il cancelliere partecipava ai lavori dei convoco dei consigli “nella qualità di assitenti del governo(art. 206) non aveva però “alcun voto deliberativo” ndoveva “immischiarsi nel determinare l’opinione dvotanti”, dovendo al contrario “soltanto vegliare abuon ordine, e far presenti le leggi ed i regolamenoltre a stendere il protocollo delle sedute” (art. 16nella corrente amministrazione costituiva il tramitra i comuni e le superiori istanze politiche, esercitado funzioni di controllo politico-amministrativo prati-camente su ogni aspetto della vita comunale, daaste per locazioni, vendite o appalti di lavori, alle nmine di impiegati, medici e parroci; dal controllo sule spese esercitato sia in fase di formazione dei bilapreventivi e che nella approvazione dei consuntiall’intervento nelle eventuali dispute tra comuni apartenenti al mesdesimo distretto ed anche a distrlimitrofi (artt. 206-239). Era incaricato pertanto delmera assistenza tecnico-giuridica ed era carente qdi di vero e proprio potere politico; le ampie comptenze assegnategli nella conservazione del censo,la riscossione dell’imposta prediale, nella leva e nestessa amministrazione dei comuni facevano tuttadel commissario una figura di primo piano nella am

40

Profili istituzionali generali

alirfe-oni-

ri-12tonieivaniio-a- sin- en-llan-iu-li-

aliti.oi-o-lea a

sini-re,in-rteinnto

i-zoertou-o-o-o-vaor-e

li-35o-i--

ministrazione periferica del regno lombardo-veneto(Rotelli 1974).

Dal momento che i cancellieri partecipavano inmodo così incisivo alla vita dei comuni, non stupisceil fatto che essi esercitassero anche il controllo sugliarchivi di queste istituzioni: “l’ufficio e l’archivio deicomuni immediatamente assistiti dal cancelliere”(quelli cioè privi di segretario e di ufficio proprio) era-no tenuti “presso il cancelliere medesimo”, “ad ecce-zione delle leggi dei regolamenti e delle altre notifica-zioni a stampa” conservate dall’agente “ad uso e perdirezione degli abitanti dopo la seguita pubblicazio-ne”; formalità precise per la tenuta dell’archivio delcommissario erano altresì indicate nelle istruzionimedesime (artt. 240-256). Ulteriori ed interessantiprecisazioni riguardanti soprattutto l’insediamentoeffettivo del cancelliere e l’impianto dell’ufficio dellacancelleria e dell’archivio distrettuale furono emanatecon le “Istruzioni particolari ai regi cancellieri delcenso per l’esecuzione degli articoli 241 e 252 del re-golamento generale”, emanate con circolare 23 aprile1816 n. 20526-2394 (Sandonà 1912; Rotelli 1974;Meriggi 1987).

legisl. circolare 23 aprile 1816: circolare 23 aprile 1816 chenotifica le “Istruzioni particolari ai regi cancellieri delcenso per l’esecuzione degli articoli 241 e 252 del rego-lamento generale portato alla notificazione dell’imperia-le regio governo del 12 aprile 1816”, Atti del governolombardo, 1816, I, Circolari, parte II, p. 52; circolare 24luglio 1819: circolare 24 luglio 1819 che notifica la so-vrana risoluzione dell’8 giugno 1819 per la quale i curso-ri esistenti presso i cancellieri del censo siano tramutatiin scrittori e la denominazione di cancelliere del censo siasostituita con quella di commissario distrettuale, Atti delgoverno lombardo, 1819, II, Circolari, parte II, p. 324.

COMUNE (1816-1859)

La sovrana patente 7 aprile 1815, vero e proprioatto costitutivo del regno lombardo-veneto, stabilivache l’organizzazione amministrativa dei comuni do-vesse rimanere per il momento conservata nelle formevigenti, mantenendo la suddivisione in tre classi giàpresente nell’ordinamento del regno d’Italia (§ 11); inomi ed i confini di distretti e provincie “come purel’indicazione dei comuni rispettivamente attenenti alleune o agli altri” sarebbero stati pubblicati successiva-mente (§ 7); l’amministrazione delle provincie sareb-be stata affidata ad una “regia delegazione” dipenden-te dal governo (§ 9). Altri accenni all’organizzazioneterritoriale presenti nella citata patente riguardavanole città regie, nelle quali era fissata la residenza di unaregia delegazione e i comuni di prima classe: questienti locali sarebbero direttamente dipesi “dalle regiedelegazioni e non dai cancellieri del censo” (§11).

Per una nuova regolamentazione degli enti locbisognò attendere la patente 12 febbraio 1816 pezionata e resa pienamente operativa dalle “istruziper l’attivazione del nuovo metodo d’amministrazione comunale colle attribuzioni delle rispettive autotà” contenute nella successiva notificazione del aprile 1816, in cui viene fornito un quadro articoladell’organizzazione e del funzionamento degli orgapreposti all’amministrazione dei comuni. L’insiemdi queste disposizioni, che costituivano una normatgenerale da applicarsi indistintamente a tutti i comudel regno lombardo-veneto, manteneva una distinzne fra i comuni, pur superando l’impianto classifictorio del periodo precedente. Una prima distinzioneaveva riguardo all’organo deliberativo di rappresetanza: nelle città regie, nei capoluoghi di provincianei comuni maggiori, elencati in numero di quarataquattro per tutto il regno nella tabella annessa acitata notificazione 12 aprile 1816, “ove per la quatità degli Estimati il Convocato generale fosse per rscire troppo numeroso ed incomodo alle regolari deberazioni” le funzioni deliberative erano svolte dconsiglio, mentre tutti gli altri comuni, non inclusnella tabella, avevano il convocato degli estimaUn’ulteriore distinzione si aveva riguardo all’organcollegiale incaricato dell’amministrazione del patrmonio, che, nelle città regie e nei capoluoghi di prvincia era costituito dalla congregazione municipacon a capo un podestà, mentre nei comuni fungevquesto scopo una deputazione comunale.

In base al regolamento del 1816 in Lombardiaavevano dunque il consiglio e la congregazione mucipale nelle tredici città regie (Crema, CasalmaggioMonza e Varese, oltre agli stessi capoluoghi di provcia), il convocato e la deputazione nella maggior padei comuni, e il consiglio e la deputazione solo quelli elencati nella tabella annessa al regolamestesso.

Con la circolare 19 marzo 1821 fu notificata l’attvazione, stabilita con decreto del vicerè del 5 mar1821, dei consigli comunali in luogo del convocato ptutti i comuni in cui fossero presenti più di trecenestimati, costituiti in applicazione della sovrana risolzione 20 giugno 1819, notificata con dispaccio circlare datato 15 luglio 1819 (il decreto del vicerè, la svrana risoluzione e il dispaccio sono citati nella circlare del 19 marzo 1821). La circolare del 1821 fornil’elenco dei comuni del regno ai quali era stato accdato il consiglio comunale. Un’ulteriore estensiondei comuni con consiglio si ebbe in seguito all’appcazione della circolare governativa 8 maggio 18che, nell’intento di favorire la concentrazione dei cmuni unendo i minori ai maggiori, stabiliva la possiblità di sostituire il convocato col consiglio “anche lad

41

Profili istituzionali generali

deleer”

neiotita

ellied cir-si-elloa-se- dii-i-o-orou-- i

ntiio diera-

a-

ereltri

o”nomeri-);

iù ledi-Dalb-iò

leco-erllaaii

reore

dove il numero degli estimati fosse al di sotto di tre-cento, sempreché sussistano delle circostanze chefacciano considerare necessario un tale mutamento aragione d’inconvenienti verificatesi in una data comu-ne per la sussistenza di un convocato, oppure allor-quando le Comuni ne spieghino di proprio impulso ildesiderio”.

In base al regolamento annesso alla citata notifica-zione 12 aprile 1816 il convocato generale degli esti-mati presente nei comuni minori era costituito dallatotalità dei possessori “aventi estimo in testa proprianei registri del censo” (art. 1); in esso era dunque“consolidata la facoltà di deliberare e disporre degliaffari riguardanti l’amministrazione del comune nelleforme prescritte dalle leggi e sotto l’approvazione delgoverno” (art. 2); modalità di convocazione, impedi-menti e incompatibilità dei partecipanti e modalità dideliberazione del convocato erano diffusamente trat-tate negli articoli 3-28 del regolamento.

Funzioni analoghe, nei centri dove era previsto inluogo del convocato, aveva il consiglio comunale, chepoteva essere formato da 60 membri nelle due sedigovernative di Milano e Venezia, da 40 membri nellecittà regie e nei capoluoghi di provincia, o da 30 mem-bri negli altri comuni; almeno due terzi dei membridel consiglio dovevano essere possidenti scelti tra iprimi cento estimati (art. 31). I consiglieri, dopo laprima nomina fatta dai rispettivi governi, venivano so-stituiti ogni triennio in quote uguali, secondo l’anzia-nità di nomina “sopra duple dei consigli da parte dellecongregazioni provinciali” (artt. 33-35); i consiglierano radunati di norma due volte l’anno ed ogni qualvolta ritenuto necessario (artt. 41-42); rigide normeregolavano convocazione e svolgimento delle sedute,cui partecipavano, con funzioni di controllo in rappre-sentanza del governo e senza diritto di voto, il regiodelegato nelle città regie o capoluoghi di provincia,oppure il cancelliere del censo o un suo sostituto neglialtri comuni (artt. 43-58). Sia il convocato sia il con-siglio erano di norma radunati due volte l’anno in ses-sione ordinaria e straordinariamente “a qualunque in-vito del delegato provinciale e del cancelliere del cen-so (solo per i comuni posti direttamente sotto la suadirezione)”: nella prima sessione (gennaio o febbraio)si esaminavano i conti dell’anno precedente e venivaapprovato il bilancio consuntivo, nella seconda (set-tembre o ottobre) si approntavano i bilanci di previ-sione, si nominavano i revisori dei conti e si eleggeva-no i nuovi membri delle congregazioni municipali edelle deputazioni.

Se nel consiglio e nel convocato risiedeva la facol-tà di disporre e di deliberare sugli affari riguardantil’amministrazione del comune, era alla deputazionecomunale in quanto “autorità pubblica permanente”

che spettava dare “esecuzione alle deliberazioni consiglio o del convocato”, gestire l’amministrazionordinaria del patrimonio del comune ed invigilare pl’osservanza delle leggi e degli ordini del governo(art. 71). Nei comuni con convocato la deputazio“composta da tre individui possessori nel territordel comune”, scelti dal convocato stesso, era assisimmediatamente dal cancelliere del censo; in qucon consiglio essa aveva invece un ufficio proprio era assistita da un segretario (art. 94). La già citatacolare 19 marzo 1821 modificò parzialmente tale tuazione in quanto, avendo abilitata l’istituzione dconsiglio in un numero di comuni maggiore di quelin cui già esistevano, diede facoltà ai governi di Milno e Venezia di stabilire quali comuni potessero esre dotati di un ufficio proprio in base anche a criteridisponibilità di mezzi e locali. Dei tre deputati prevsti per i comuni, il primo era scelto tra i tre primi estmati, gli altri “dal corpo indistintamente dei possessri (art. 60) mentre colui che aveva riportato il magginumero di voti tra i tre primi estimati era eletto primdeputato (art. 62). Oltre alla partecipazione dei deptati a quasi tutti gli atti ufficiali del comune (artt. 7281) ad essi spettava anche il compito di “liquidareconti coll’esattore e con l’agente municipale, presei nuovi deputati che devono entrare in eserciznell’anno successivo” e di predisporre sulla basetali conti “il conto preventivo delle entrate e spese pl’anno successivo da proporsi al consiglio o convocto” e di sottoscrivere almeno in due gli ordini di pagmento, unitamente al cancelliere (artt. 82-87).

Considerando il personale burocratico previsto pi comuni, in quelli aventi un consiglio la deputazionera assistita “da un segretario e ove occorra da aimpiegati, secondo il ruolo approvato dal govern(art. 94), mentre quelli aventi convocato doveva“necessariamente avere un agente” (art. 95) co“rappresentante i deputati amministratori (...) per cevere ed eseguire gli ordini dei superiori (art. 96l’agente veniva eletto alla fine di ogni anno “tra i pprobi e capaci abitanti del comune” (art. 97). Frasue prerogative più importanti era considerata la “retta corrispondenza col cancelliere del distretto. lui riceve(va) le leggi e gli ordini da pubblicarsi necomune, e gli trasmette(va) l’attestato della loro publicazione” (art. 102); immediata conseguenza di cera l’incombenza di “custodire gli esemplari delleggi e dei regolamenti, non meno che le scritture munali che a lui vengono rilasciate dal cancelliere ple giornaliere occorrenze” (art. 107), così come quedi “tenere un registro delle rendite provenienti dfondi o dai diritti comunali e delle relative spese” dcui rendeva conto a fine anno (art. 110). Oltall’agente doveva esserci in ogni comune un curs

42

Profili istituzionali generali

fi-53,m-on-ioie

-

nileto,

lu-n-u-

sottoposto all’agente per il disbrigo degli ordini di tut-ti i superiori (artt. 115-118); altri “stipendiati” poteva-no essere nominati da consiglio o convocato, con ap-provazione del governo, mentre risultava obbligatorial’elezione di due revisori dei conti di durata annuale(artt. 119-123).

Nelle città regie e nei capoluoghi di provincia lemedesime funzioni esecutive erano svolte dalla con-gregazione municipale composta da un podestà e daquattro “individui col titolo di Assessore”, che diven-tavano sei per Milano e Venezia; la maggior parte diquesti assessori (quattro a Milano e Venezia o tre nellealtre città) dovevano essere proprietari fondiari e i ri-manenti potevano essere scelti tra i commercianti; laloro nomina spettava al consiglio, mentre il podestàveniva eletto dall’imperatore su una lista tripla forma-ta dallo stesso consiglio (Sandonà, 1912; Rotelli1974; Meriggi 1987).

Dal compartimento territoriale annesso alla noticazione della luogotenenza lombarda 23 giugno 18risulta che su 2109 comuni soggetti al governo lobardo 1587 avessero il convocato generale, 445 il csiglio comunale senza ufficio proprio, 64 il consiglcomunale con ufficio proprio e solo le 13 città regavessero invece la congregazione municipale.

legisl. circolare 14 luglio 1819: circolare 14 luglio 1819 perl’istituzione del consiglio in luogo del convocato per i comuni con più di trecento estimati, Atti del governo lom-bardo, Milano, 1819, II; circolare 19 marzo 1821: cir-colare 19 marzo 1821 che comunica l’elenco dei comudel regno ai quali è stato accordato il consiglio comunaperchè aventi un numero di estimati superiore a trecenAtti del governo lombardo, 1821, I, Circolari, parte II, p.32; circolare 8 maggio 1835: circolare 8 maggio 1835che notifica le determinazioni emesse con sovrana risozione del 6 aprile 1835 “dirette a meglio regolare e cosolidare il sistema d’amministrazione comunale in alcne sue parti”, Atti del governo lombardo, Milano, 1835,I, Circolari, parte II, p. 56.

43

LE ISTITUZIONI STORICHEDEL TERRITORIO LOMBARDOBRESCIA

LE ISTITUZIONI STORICHEDEL TERRITORIO LOMBARDO á BRESCIA

r-toinialnee-unoo-

ano

ag-ellaia-no;

di-e

raos-60ata

o

ACQUAFREDDA

comune di Acquafredda. 1

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Montichiari e Castelgoffredo (Valen-tini 1898), durante il dominio veneto fece parte della qua-dra di Montichiari. Il comune, che nel 1493 contava 830anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 100 fuochie 600 anime, aveva 50 ducati d’entrata ricavati da una ruotadi mulino ed era retto da un console, un massaro ed unoscrivano (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 620 anime (Descrizione generale1764).

comune di Acquafredda. 2

1797 - 1809

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 maggio1797, venne incluso nel distretto del Chiese per effetto del-la legge del 1 marzo 1798, per passare a fare parte del di-stretto VII di Castiglione delle Stiviere, ai sensi della legge26 settembre 1798; con legge 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto IV di Castiglione delle Stiviere per farepoi parte del distretto III di Asola, unito però agli ex comu-ni di Casalmoro e Casalpoglio per effetto della legge 1803sulla nuova distrettuazione del dipartimento del Mincio.Venne inserito nel cantone III di Castelgoffredo, distretto IIdi Castiglione delle Stiviere con legge 8 giugno 1805 ed inseguito alle modifiche dei distretti conseguenti alle concen-trazioni dei comuni dal 1 gennaio 1810 rimase unita al co-mune di Casalmoro. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1000 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

ACQUALUNGA

comune di Acqualunga. 3sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra degli Orzi, durante il dominio venefece parte inizialmente della quadra di Orzinuovi (Valent1898) e poi di quella di Pompiano, almeno a partire d1493, quando aveva 350 abitanti (Medin 1886). Il comuall’inizio del ’600 contava 28 fuochi e 400 anime e non avva entrate (Da Lezze 1610). Nel 1641 e nel 1679 era dei comuni della quadra di Orzinuovi (Estimo, 1641; Cmunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Pompiano e vi er553 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Acqualunga. 41797- 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto delle Pnure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso ancon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantonIV di Orzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8giugno 1805. Venne concentrato nel comune di Villachiaa partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in servanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 5abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citlegge 8 giugno 1805.

comune di Acqualunga. 51816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

44

Aleno

a-

-inelnie-

irei-o-

evae-

le

gioggeensi dellò,tton-no02za

to53o al

ra80,nelo-rre

elo, Lé 2aio,

ADRO

cantone III del distretto II di Chiari. 61805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto II del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Adro; Borgonato con Monterotondo; Ca-lino con Torbiato; Bornato; Cazzago; Capriolo; Erbusco;Nigoline; Paratico e Rivatica; Passirano.

cantone II del distretto II di Chiari. 71810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni dal 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai se-guenti comuni: Adro; Cazzago; Capriolo; Passirano;Colombaro; Erbusco.

comune di Adro. 8sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Palazzolo come Adro con Torbiato(Valentini 1898), durante il dominio veneto fece parte dellastessa quadra. Il comune, che contava nel 1493 1100 anime(Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 100 fuochi e2000 anime, possedeva 4 ruote di mulino, terre, viti e bo-schi; il governo era assicurato da 12 consiglieri eletti in vi-cinia, e due sindici che “facevano i conti” al massaro (DaLezze 1610).

Nel 1764 vi erano 1316 anime (Descrizione generale1764).

comune di Adro. 91797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, entrando a fare parte del distrettodel Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone IIIdi Adro del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 1615 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Adro. 101810 - 1816

Nel comune denominativo di Adro venne concentrato, apartire dal 1 gennaio 1810, il comune di Torbiato; fu il ca-poluogo del cantone II di Adro del distretto II di Chiari.

comune di Adro. 111816 - 1859

Fu capoluogo del distretto IX di Adro per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853, quandoil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distret-to di Iseo, che prese il numero XIII.

distretto IX della provincia di Brescia. 121816 febbraio 12 - 1853 giugno 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il di-stretto era formato dai seguenti comuni: Adro, Borgonatocon Monterotondo, Bornato, Capriolo, Cazzago, Clusane,

Colombaro, Timoline, Erbusco, Nigoline, Paratico e Rivtica, Passirano, Torbiato, Calino.

Con decreto del 26 aprile 1816 i due comuni di Colombaro con Timoline e Torbiato con Calino vennero divisi quattro comuni autonomi. Nella nuova distrettuazione d23 giugno 1853 il distretto non compare più ed i comuvennero inseriti nel distretto di Iseo, individuato dal numro XIII.

AGNOSINE

comune di Agnosine. 13sec. XIV - 1797

Il comune fece parte della Valle Sabbia già a partdall’epoca del dominio visconteo (Valentini 1898); era dviso in quattro contrade: Trevio, Benzana, Benzago e Mnatio; contava 840 anime nel 1493 (Medin 1886) ed av300 fuochi e 1500 anime all’inizio del ’600, quando possdeva due mulini con quattro ruote (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 729 anime (Descrizione genera1764).

comune di Agnosine. 141797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798 e rimase nello stesso distretto ai sdella legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Saper fare poi parte del cantone III di Preseglie del distreIV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Venne concetrato nel comune di Bione dal 1 gennaio 1810. Sul piaistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 18ed in virtù dei 681 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Agnosine. 151816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVI di Preseglie per effetdella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto IX di Vestone.

ALENO

comune di Aleno. 16sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) edenominato “comune della castelanza di Lé” (Sabatti 19p. 81-82, nota 31 ) ed apparteneva alla Valle Trompia; 1493 contava 480 anime (Medin 1886); all’inizio del seclo XVII contava 100 fuochi e 550 anime, comprese le tedi Marché, la Galinazza e la Parte (Da Lezze 1610). N1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune di Marchennome che sembra avere sostituito quello più antico di(oggi località Aleno in comune di Marcheno) vi eranoconsoli giusdicenti, 2 sopraconsoli, un massaro, un notun ministrale (Sabatti 1979).

45

Alfianello

reli en ica-ti

co-

le

gioggeensi dellò,tton-le,

deiita-

o

toc-llotor66,a-;

i-rte-ce-ittosio-r-e-

do-el0ra ca-ciaseile,fo

ALFIANELLO

comune di Alfianello. 17sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Pontevico, durante il dominio venetofece parte prima della quadra di Manerbio (Valentini 1898),quindi della quadra di Pontevico, almeno dal 1493, quandocontava 1440 anime (Medin 1886). Il comune all’inizio del’600 contava 300 fuochi e 3000 anime, ricavava un’entratadi 1500 lire da terreni e da due mulini; vi si eleggevano unmassaro, sindici e consoli “che governa(va)no”; era inoltreattivo un tezzone del salnitro (Da Lezze 1610; Berenzi1888).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Pontevico e nellostesso anno vi erano 1523 anime (Descrizione generale1764).

comune di Alfianello. 181797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effettodella legge del 2 maggio 1798 e rimase nello stesso distret-to ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; conla legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distrettoIII, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantone I di Ve-rolanuova del distretto III di Verolanuova con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1517 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Alfianello. 191810-1816

Nel comune denominativo di Alfianello, a partire dal 1gennaio 1810 venne concentrato il comune di Milzano; ri-mase inserito nel cantone I di Verolanuova del distretto IIIdi Verolanuova.

comune di Alfianello. 201816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Berenzi 1888: Angelo Berenzi, Storia di Pontevico, Cre-mona, Marini, 1888.

ALONE

comune di Alone. 21sec. XVII - 1797

All’inizio del ’600 il comune di Alone (unitamente aquelli di Comero, Osico e Mura con alcune contrade chia-mate Posico, Malpaga, Auro, Fameglia, Casto e Usinago)apparteneva probabilmente al comune di Savallo (Da Lezze1610). Nel 1764 e nel 1766 è elencato tra i comuni appar-tenenti alla Valle Sabbia (Descrizione generale 1764; Co-munità della Valle Sabbia, 1766).

Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, capita-no e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brevemente de-scritta la struttura istituzionale del comune, costituita daiseguenti ufficiali, eletti in consiglio il 25 novembre di ogni

anno: un cancelliere; due sindaci con il compito di rivedei conti; un consigliere per il consiglio di Valle; due consoche amministravano le vicinie, governavano le milizieportavano le denunce criminali a Brescia; due giudici coloro confidenti che rendevano ragione ogni lunedì; due valieri o provisori per l’annona; due stimatori dei danni dae un ministrale (Governo della Valle Sabbia e dei suoi muni, 1765).

Nel 1764 vi erano 234 anime (Descrizione genera1764).

comune di Alone. 221797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798 e rimase nello stesso distretto ai sdella legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Saper fare poi parte del cantone III di Preseglie del distreIV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805; venne concetrato in Casto dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionain osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 182 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cta legge 8 giugno 1805.

comune di Alone. 231816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e amminstrativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa appanenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vipodestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrdalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occane della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Achivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 4.

ANFO

comune di Anfo. 24sec. XIV - 1797

Appartenente alla quadra di Valle Sabbia a partire dal minio visconteo (Valentini 1898), contava 460 anime n1493 (Medin 1886); all’inizio del ’600 contava circa 10fuochi e 600 anime, aveva la proprietà di un mulino, esede di una rocca con un capitano o provveditore ed unstellano nobile veneto, dipendenti dal capitano di Bres(Da Lezze 1610). Il comune si reggeva con la vicinia, consoli-consiglieri, un notaio, un massaro, un ministracampari (Vaglia 1945; Statuti rurali di Anfo, Darzo e Darsecc. XV-XVI).

46

Angolo

a,

le

l 1llao ain lattoel

n-na-ges-05.

l-

-l-

iseelzo

-

rte-0zzeno

dicio-

le

eg- il ca-legen-.eci-i-orreeie-n-o-

Nel 1764 vi erano 539 anime (Descrizione generale1764).

comune di Anfo. consiglio. 25sec. XVI - 1797

Era formato da sei consiglieri eletti in vicinia che a turno ri-coprivano la carica di console (mediante estrazione a sorte);aveva il compito tra l’altro di eleggere il ministrale (Vaglia1945; Vaglia 1964).

comune di Anfo. consoli. 26sec. XVI - 1797

I consoli erano estratti a sorte tra i sei consiglieri eletti in vi-cinia per ricoprire la carica che durava due mesi; i sei consiglie-ri eletti dell’anno formavano il consiglio. Le loro sentenze era-no appellabili solo oltre i 40 soldi al consiglio di Valle epraticamente durante il loro periodo di consolaria erano i capiquasi assoluti dell’amministrazione: eleggevano i due campari,davano licenza di tagliare i boschi, controllavano la presenta-zione delle sigurtà e riscuotevano i bandi o multe comminate(Vaglia 1945; Vaglia 1964).

comune di Anfo e Rocca. 271797 - 1816

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della leggedel 2 maggio 1798 e rimase nello stesso distretto ai sensidella legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Salò,per fare poi parte del cantone IV di Vestone del distretto IVdi Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzio-nale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtùdei 517 abitanti, venne classificato nella terza classe dallacitata legge 8 giugno 1805.

comune di Anfo con Rocca. 281816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

provveditore. 29sec. XV - 1797

Sul territorio di Anfo esisteva una rocca, importante stra-tegicamente perchè bloccava l’accesso alla valle Sabbia dalvicino Tirolo; sotto il dominio della Serenissima era co-mandata da un provveditore nobile veneto (Da Lezze1610).

bibl. Statuti rurali di Anfo, Darzo e Darfo secc. XV-XVI:Ugo Vaglia (a cura di), Statuti rurali di Anfo, Darzo eDarfo dei secoli XV-XVI, Brescia, Geroldi, 1969, Supple-mento ai Commentari dell’Ateneo di Brescia per l’anno1969; Vaglia 1945: Ugo Vaglia, I capitoli della vicinia diAnfo, Brescia, Geroldi, 1945, Quaderni della sezionebresciana della Deputazione di storia patria per la Lom-bardia. Quaderno n. 5.

ANFURRO

comune di Anfurro. 30sec. XV - 1797

Nel 1493 era abitato da 250 anime ed apparteneva allaValle Camonica (Medin 1886). Nel 1765 era uno dei comu-

ni del pievatico di Rogno (Comunità della Val Camonic1765).

Nel 1764 vi erano 231 anime (Descrizione genera1764).

comune di Anfurro. 311797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Darfo per effetto delegge del 24 febbraio 1798 e rimase nello stesso distrettsensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Breno, per fare poi parte del cantone I di Breno ddistretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805. Vene concentrato nel comune di Angolo a partire dal 1 genio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legdel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 226 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Anfurro. 321816- 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

ANGOLO

comune di Angolo. 33sec. XV - 1797

Il comune nel 1493 era abitato da 400 anime ed appaneva alla Valle Camonica (Medin 1886); all’inizio del ’60era costituito da due terre, Angolo e Capo di lago (Da Le1610). Nel 1765 era uno dei comuni del pievatico di Rog(Comunità della Val Camonica, 1765).

Gli organi amministrativi principali erano la vicinia, lareggenza o congregazione dei reggenti, formata da 5 sine un console, i ragionati, il cancelliere ed il massaro (Mrosini 1916).

Nel 1764 vi erano 553 anime (Descrizione genera1764).

comune di Angolo. congregazione dei reggenti. 34sec. XVI - 1797

La congregazione dei reggenti, definita altrimenti anche rgenza, era costituita dal console, che la presiedeva e ne erapo, e da cinque sindici, quattro eletti dalla vicinia più il consoantecessore, che diventava sindaco de iure nella nuova regza; i membri avevano l’obbligo della contumacia di un anno

Veniva congregata periodicamente per dare corso alle dsioni della vicinia, per svolgere le funzioni di normale amminstrazione del comune e per preparare le questioni da sottopalla vicinia stessa. Svolgeva inoltre il ruolo di supplenza nconfronti del console in caso di impedimenti, mentre nelle qustioni contabili era coadiuvata dai ragionati (definiti anche cosiglio dei ragionati a partire dal 1787) in numero di due (Morsini 1916).

47

Artogne

alla-ue

o-

utaatoiamu-su-olelitticu- ernoesi erae,

le

l 1llao ain lattoelulliolla

l-

-l-

iseelzo

-

o-n-tii-no di1,

comune di Angolo. console. 35sec. XV - 1797

La figura del console era obbligatoria in ogni comune comeprevisto dagli statuti civili della Valle Camonica del sec. XV(cap. 398). Eletto dalla vicinia, era il capo dell’amministrazio-ne; presiedeva la congregazione dei reggenti ed amministrava lagiustizia fino a lire 10; in caso di impedimento a svolgere leproprie funzioni poteva nominare un sostituto scegliendolo trai sindici, anch’egli aveva l’obbligo della contumacia per unanno (Morosini 1916).

comune di Angolo. vicinia. 36sec. XV - 1797

L’unione di tutti i capi famiglia di Angolo (che nel 1764 as-sommavano a 110) oltre al potere normativo e statutario prov-vedeva agli atti amministrativi ed economici più importanti delcomune, tra i quali vi era senz’altro l’elezione di tutti gli uffi-ciali del comune: il console, i sindici (che insieme formavanola congregazione dei reggenti), il massaro, il cancelliere ed i ra-gionati (Morosini 1916).

comune di Angolo. 371797 - 1805

Compreso nel cantone della Montagna dalla legge del 1maggio 1797, entrò a fare parte del distretto di Darfo istitu-ito dalla legge del 24 febbraio 1798 e confermato anchedalla legge del 12 ottobre dello stesso anno, per essere poiaggregato al distretto IV di Breno con la legge 13 maggio1801.

comune di Angolo con Mazzunno. 381805 - 1809

Venne inserito nel cantone I di Breno del distretto IV diBreno. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù degli 800 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Angolo. 391810 - 1816

Nel comune denominativo di Angolo vennero concentra-ti i comuni di Angolo con Mazzunno, Anfurro, Terzano,Gorzone con Sciano; rimase inserito nel cantone I di Brenodel distretto IV di Breno.

comune di Angolo con Mazzunno. 401816 - 1817

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816. Con decreto del 25 ottobre1817 n. 17983, il comune di Mazzuno venne separato daAngolo.

comune di Angolo. 411817 - 1859

Venne separato dal comune di Mazzunno restando a fareparte nel distretto XVII di Breno per effetto del decreto go-vernativo del 25 ottobre 1817 n. 27983. Nella notificazione1 luglio 1844 il comune è citato come Angolo con Bessimosuperiore.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

ARTOGNE

comune di Artogne. 42

sec. XV - 1797

Nel 1493 era abitato da 600 anime ed apparteneva Valle Camonica (Medin 1886); all’inizio del ’600 il comune era costituito da tre terre, Artogne, Piazze ed AcqBone (Da Lezze 1610).

Nel 1765 era uno dei comuni del pievatico di Rogno (Cmunità della Val Camonica, 1765).

Nella relazione redatta in occasione della visita compidal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 è delinel’assetto istituzionale del comune di Artogne. La vicingenerale deliberava su ogni affare di interesse della conità ed era costituita da un membro per famiglia, di età periore ai 25 anni. Ogni anno la vicinia eleggeva un consche aveva il compito di consegnare le denuncie dei decommessi al giudice dei malefici e di assistere alle esezioni degli atti giurisdizionali; tre sindaci, due a Artogneuno nella contrada di Piazze, ai quali spettava il govedella comunità. Le taglie erano imposte ogni quattro mdai tre sindaci e dal cancelliere. La massaria delle tagliemessa all’incanto (Relazione della comunità di Artogn1765).

Nel 1764 vi erano 985 anime (Descrizione genera1764).

comune di Artogne. 43

1797- 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Darfo per effetto delegge del 24 febbraio 1798 e rimase nello stesso distrettsensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Breno, per fare poi parte del cantone I di Breno ddistretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805. Spiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 1066 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Artogne. 44

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Relazione della comunità di Ar-togne, 1765: Relazione della comunità di Artogne in“Nota delle Comunità del Pievatico di Rogno con Pisgne”. Registro contenente le relazioni compilate dai cacellieri delle comunità e dai loro sostituti e riguardanl’assetto istituzionale e l’amministrazione delle comuntà, compilate su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitavicepodestà di Brescia, datata 1 agosto 1765, ArchivioStato di Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 4fasc. 18.

48

Azzano

toc-llotor66,a-;

i-rte-ce-ittosio-r-e-

r-ini die-

0ter-can-

erale

delnte del12lla

diar-

er-bi-gge

l-

ARZAGA

comune di Arzaga. 451797- 1798

Venne inserito nel cantone dei Colli dalla legge del 1maggio 1797.

ASPES

comune di Aspes. 461797 - 1798

Fu inserito nel cantone di Garza Orientale, nelle Chiusu-re a mattina della Garza, fuori di porta San Nazaro, non sisa se come comune autonomo o legato in qualche misura aBrescia, dalla legge del 1 maggio 1797; compare unito a S.Zeno nella legge 12 ottobre 1798, anche se già dal maggiodello stesso anno non risulta più citato come comune.

AVENONE

comune di Avenone. 47sec. XV - 1797

Il comune di Avenone risultava fare parte all’inizio del’600 della Pertica, indicata come “comune diviso in diecicomunelli” (Da Lezze 1610); nel 1493 era invece indicatacome “la Pertega cum le sue villette numero 8” (Medin1886). Nel 1766 è elencato tra i comuni appartenenti allaValle Sabbia (Comunità della Valle Sabbia, 1766). Per ulte-riori informazioni si veda il comune di Pertica.

Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, capita-no e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brevemente de-scritta la struttura istituzionale del comune, costituita daiseguenti ufficiali: un cancelliere; due ragionati; due conso-li; due giudici con i loro confidenti e due stimatori dei dannidati (Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 191 anime (Descrizione generale1764).

comune di Avenone. 481797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della leggedel 2 maggio 1798 e rimase nello stesso distretto ai sensidella legge del 12 ottobre dello stesso anno; fece poi partedel cantone IV di Vestone del distretto IV di Salò con la leg-ge dell’8 giugno 1805. Il nome del comune non comparenella legge del 13 maggio 1801, forse per dimenticanza operchè aggregato. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 232 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805. Dal 1 gennaio 1810 fu concentrato nel comunedi Livemmo.

comune di Avenone. 491816 -1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e amminstrativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa appanenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vipodestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrdalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occane della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Achivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 4.

AZZANO

comune di Azzano. 50

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Capriano con Mairano (Valent1898), durante il dominio veneto fece parte della quadraBagnolo. Il comune, che nel 1493 contava 380 anime (Mdin 1886), all’inizio del sec. XVII contava 90 fuochi e 30anime, possedeva 700 lire di entrata da affitti di alcune re, eleggeva due sindici, un console, un massaro e un celliere (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Bagnolonello stesso anno vi erano 518 anime (Descrizione gene1764).

comune di Azzano. 51

1797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale dalla legge 1 maggio 1797, venne compreso nel distretto del Modalla legge del 2 maggio 1798, per ritornare a fare partedistretto di Garza Occidentale, istituito dalla legge del ottobre 1798. Venne inserito nel distretto I di Brescia dalegge del 13 maggio 1801.

comune di Azzano con Pontegatello. 52

1805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Brescia del distretto I Brescia. Venne concentrato nel comune di Capriano a ptire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in ossvanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 538 atanti, venne classificato nella terza classe dalla citata le8 giugno 1805.

comune di Azzano con Pontegatello. 53

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

49

Bagnolo

i-on-onle,le,e,on

orono

se-opo

loo,te

ag-esilam-

noo-

neetta

o,on-el- unolian-go-

ni:ti-e-a-

itu-le,lo,on-e-

tte-lai dani

BAGNOLO

comune di Bagnolo. 54sec. XIII - 1797

La prima menzione del comune di Bagnolo risale al 14novembre 1272, giorno in cui i sindici della terra di Bagno-lo, eletti dalla vicinia vennero investiti dal vescovo di Bre-scia di un feudo (Guerrini 1926). Citato poi nell’estimo vi-sconteo del 1385 fra i comuni della quadra di Ghedi eCalvisano (Valentini 1898), durante il dominio veneto fucapoluogo della quadra di Bagnolo. Il comune, che nel1493 contava 1450 anime (Medin 1886), all’inizio del sec.XVII contava 420 fuochi e 2525 anime; una possessione di60 piò di proprietà comunale veniva affittata, così come i 4mulini, una segheria ed un frantoio da olio e per pestare ilriso, un’osteria ed un prestino per un’entrata totale di 1000ducati (Da Lezze 1610).

Per il governo del comune 10 consiglieri erano eletti invicinia, così come un andadore, due rasonati, ai quali ren-deva conto il massaro, il notaio, tre consoli e due campari;i consiglieri potevano comminare condanne su denunciadei campari. Esisteva un tezzone di salnitro utilizzato ognisette anni e mantenuto dalla quadra (Da Lezze 1610).

Gli statuti del comune del 1553 citano e descrivono com-piti e funzioni della vicinia (definita consiglio generale oarengo), del consiglio formato da 12 consiglieri, dei duesindici, dei quattro consoli, dei due ragionati, di uno o duenotai e di un massaro (Guerrini 1926).

I consiglieri avevano la libertà e l’autorità di deliberare edisporre dei negozi e cause occorrenti al comune, e le lorodelibere dovevano essere eseguite (cap. 3); i sindici elettidal consiglio avevano il compito di fare rispettare le normestatutarie soprattutto nel corso delle sedute del consiglio, alquale dovevano partecipare (cap. 9). I quattro consoli eletti(probabilmente dalla vicinia) esercitavano a turno, uno pertrimestre, la carica: fra i compiti specifici avevano il con-trollo delle spese sostenute dagli ufficiali comunali (cap.11); i due ragionati eletti in vicinia dovevano rivedere i con-ti del comune alla presenza del notaio (cap. 14), cui spetta-va il compito di registrare gli atti del comune e di conser-varli in ordine (capp. 16-20). Il massaro infine aveva ilcompito di riscuotere i crediti ed effettuare i pagamenti or-dinati dal comune (capp. 21-26).

Nel 1764 vi erano 2371 anime (Descrizione generale1764).

comune di Bagnolo. 551797- 1816

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, e fu compreso nel distretto delleSorgenti ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone II diBrescia del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 2653 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Bagnolo. 561816 - 1859

Fu capoluogo del distretto III di Bagnolo per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto III della provincia di Brescia. 57

1816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Azzano con Ptegatello, Bagnolo, Barbariga, Frontignano, Capriano cMovico, Castelnuovo con Colorne e Onzato, CorticelDello, Flero con Coller, Poncarale con Borgo PoncaraGhedi, Longhena, Mairano con Pievedizio, MontironOgnato con Brandico e Castelgonelle, Quinzanello cBoldeniga.

I comuni di Barbariga e Frontignano rimasero uniti final decreto del 16 luglio 1834 n. 22669; i comuni di Flecon Coller e Poncarale con Borgo Poncarale costituiroun solo comune fino al 24 febbraio 1817, quando furonoparati con decreto n. 767/24. Rimase invariato anche dla nuova distrettuazione del 23 giugno 1853.

quadra di Bagnolo. 58

sec. XIV - 1797

All’inizio della dominazione veneta la quadra di Bagnocomprendeva i comuni di Bagnolo, Dello, QuinzanellBoldeniga, Corticelle, Capriano, Azzano (Azonum) PonGattello (Pons Getem), Poncarale; furono in seguito giunti i comuni di S. Zeno e Flero in precedenza comprnella quadra di Mairano; nell’estimo visconteo invece quadra di Bagnolo non era citata ed i comuni erano copresi in altre quadre (Valentini 1898). Nel 1493 risultavafra i comuni soggetti alla quadra anche Borgo, Coler e Mnigo (forse Movico) per un totale di 5205 anime (situazionon confermata o contraddetta da altre fonti) ed era dreggersi “sotto Brescia” (Medin 1886).

All’inizio del ’600 la quadra era composta da BagnolDello, Ponte Gattello, Azzano, Poncarale con Borgo Pcarale, Boldeniga, Corticelle, Flero, Capriano, Quinzanlo, S. Zeno, per un totale di 1205 fuochi e 6337 anime:eletto per ogni terra componeva il consiglio e tre conseletti da Bagnolo governavano; veniva eletto anche un dadore per recapitare i mandati pubblici; la quadra non deva di privilegio alcuno (Da Lezze 1610).

Nel 1679 della quadra facevano parte i seguenti comuBagnolo, Dello, Quinzanello, Boldeniga, Capriano, Corcelle con Movico, Azzano, Flero, Coller, Ponte Gatello, Fnili Belasi, Poncarale con Borghi (Comunità soggette al dzio della macina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava costita da Bagnolo, Borgo Poncarale, Boldeniga, CorticelDello, Azzano, Capriano, Flero, Poncarale, QuinzanelSan Zeno, Ponte Gatello, Movico. Nel 1764 la quadra ctava complessivamente 7052 anime (Mazzoldi 1966; Dscrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

Sembra però da altre fonti che la quadra di Bagnolo onesse già nel 1452 i privilegi di “non avere il vicario, esenzione della spesa relativa e la facoltà di governarssé col solo consiglio di quadra” (Guerrini 1926; Parza1983, p. 56, nota 11).

bibl. Guerrini 1926: Paolo Guerrini, Bagnolo Mella. Storia edocumentazione, Brescia, 1926, Ristampa anastatica inMonografie di storia bresciana, III.

50

Bagolino

ioneratello

litàell suoero

diglia-riaiasire-vota,rilio at-ri

i-trati nei

entiallai e

.m-anoeldi-ree,ldo

en-cae di

ue e-to e

on-a-i-ioarin-

neta-ettie- dela-cheulla

BAGOLINO

comune di Bagolino. 59sec. XII - 1797

Le prime notizie intorno all’esistenza del comune di Ba-golino risalgono al XII secolo anche se solo a partire dalXIV secolo si ha notizia di una stuttura istituzionale piùevoluta e articolata. Le vicende politiche furono sempre le-gate alla sua posizione geografica che, data la distanza daBrescia, lo vide legato al territorio trentino: appartenne lun-gamente alla pieve di Condino, e passò alla diocesi di Bre-scia solo nel 1773. Infeudato dal principato di Trento dap-prima ai De Saliis e poi ai Lodroni, si ribellò al lorodominio nel 1312 (e poi mantenne un rapporto conflittuale,anche armato, con gli stessi sotto la dominazione visconteae poi sotto Venezia). Nel 1441 il comune venne infeudatodalla Serenissima ai Lodroni: ma tale decisione venne viavia svuotata di contenuti fino alla decisione del 1472 chesottoponeva Bagolino alla giurisdizione dei rettori di Bre-scia (Statuti di Bagolino 1473). Nel 1766 è elencato tra icomuni appartenenti alla Valle Sabbia (Comunità della Val-le Sabbia, 1766).

Non casualmente gli statuti più antichi risalgono proprioal 1473 e ci permettono di analizzare con attenzione lastruttura istituzionale del comune e le sue magistrature.Alla fine del XV secolo dunque le istituzioni comunali ap-parivano non regolate sistematicamente, caratterizzate dal-le rigide attribuzioni della vicinia e dalla prerogative vastis-sime dei consoli giusdicenti. L’inizio del secolo successivovide il raggiungimento di quell’equilibrio tra le varie istitu-zioni dell’ente che saranno poi mantenute fino alla finedell’antico regime.

Vicinia, consiglio, consoli e sindici costituivano i princi-pali organi di autogoverno del comune; le altre magistratu-re avevano funzioni limitate o comunque sottoposte gerar-chicamente alle prime: il notaio, i campari, gli estimatori, imassari particolari, gli anziani, il ministrale, i deputati dellacarità o dei defunti (Zanolini 1993).

All’inizio del sec. XVII il comune contava circa 4000anime e 500 fuochi, aveva la proprietà di due forni da ferro,manteneva due magazzini del vino, ed aveva circa 1000 du-cati di entrata, ricavate dai forni e dai boschi comunali (DaLezze 1610).

Nel 1764 vi erano 3131 anime (Descrizione generale1764).

comune di Bagolino. anziani. 60sec. XV - 1797

La figura degli anziani era menzionata dagli statuti del 1473,seppure indirettamente, laddove si affermava che un uomo perogni fuoco avesse l’obbligo di “ire ad vias et ad omnes alias fac-tiones” (Statuti di Bagolino 1473, cap. 5); tale compito infattiera tra quelli destinati agli anziani, così come decretato dal con-siglio nel 1565 (fare la guardia di notte ed acconzare le strade)ed ancora negli statuti successivi dove il loro compito è semprelegato alle fazioni (Statuti di Bagolino 1614).

Probabilmente residuo di forme di organizzazione socialepiù antiche, legate alle strutture familiari allargate (ogni anzia-no comandava infatti una “desena”, letteralmente decina, di uo-mini, in generale membri della stessa casata), tale istituzioneera peraltro tipica dei comuni montani, dove il pericolo di in-cendio era molto elevato e la coesione comunitaria molto senti-ta oltre che necessaria socialmente ed organizzativamente (sipensi solo alla manutenzione delle strade).

Il sistema di nomina e di reclutamento appare in crisi alla finedel secolo XVI (come testimoniato esplicitamente dai citati or-dini) e la loro presenza andò via via sfumando. Interessante no-tare come tali prestazioni erano compensate con la distribuzio-

ne di risorse comuni (distribuzione di castagne o assegnazdi prati da sfalcio), e spesso tali assegnazioni erano registdirettamente sui registri degli anziani a dimostrazione destretto legame tra diritti e doveri (Zanolini 1993, pp. 80-81).

comune di Bagolino. consiglio. 61sec. XV - 1797

Previsto dagli statuti del 1473, con organizzazione e modadi funzionamento ben definite, soltanto a partire dall’inizio dsecolo successivo le testimonianze concrete e specifiche deoperare si fissarono in serie documentarie omogenee. Il numdei consiglieri, eletti dalla vicinia mediante balottazione, era30 ed al loro interno venivano scelti i consoli (18 secondo statuti in realtà sempre in numero di 12). Il consiglio si occupva della gestione ordinaria e quotidiana della vita comunitaed in pratica vagliava, proponeva o decideva intorno a qualsargomento. A partire dal 1614 in seguito alla pratica che dectava la convocazione della vicinia solo in occasione del rinnodelle cariche, al consiglio vennero affiancati una zonta o giuncon finalità e compiti abbastanza indefiniti, ed i “consiglievecchi o recordatores”, scelti tra i membri del vecchio consigper agevolare uno svolgimento meno incerto della normaletività amministrativa in occasione del ricambio dei consiglie(Zanolini 1993, p. 79).

comune di Bagolino. consoli. 62sec. XIV - 1797

I consoli e giusdicenti, in virtù degli enormi poteri loro attrbuiti dagli statuti, possono essere considerati come i magissupremi del comune. Non è certa la loro funzione e presenzaprimi secoli di vita del comune, ma sicuramente erano presnei primi anni del XIV secolo anche se solamente a partire dfine del XV siamo in grado di valutarne pienamente funzionpoteri: gli statuti infatti attribuiscono loro molteplici funzioni etutti i documenti dell’archivio li descrivono minuziosamenteDiciotto secondo gli statuti più antichi, nella realtà furono sepre 12, in carica a coppie per la durata di un bimestre; ereletti in vicinia scelti tra i 30 consiglieri ed erano a capo dconsiglio stesso, del quale organizzavano l’attività ed agli orni del quale davano attuazione; erano inoltre incaricati di farispettare gli statuti ed avevano ampi poteri giurisdizionali, chvisti gli enormi privilegi in campo giurisdizionale goduti dacomune, ne fecero i padroni quasi assoluti dell’ente nel perioin cui duravano in carica.

Erano anche responsabili del maneggio del denaro, svolgdo le funzioni generalmente svolte nei comuni rurali dell’epodal massaro generale; contraltare a questa concentrazionpotere nelle loro mani era l’obbligo della contumacia di danni prevista per i consiglieri, nonché il controllo puntualepreciso svolto nei loro confronti dai sindici, incaricati di controllare non solo le questioni finaziarie ma altresì il corretcomportamento amministrativo ed istituzionale di consoliconsiglio (Zanolini 1993, pp. 79-80, 86).

comune di Bagolino. massari. 63sec. XV- 1797

Essendo il maneggio del denaro pubblico effettuato dai csoli giusdicenti, i massari eletti nel comune di Bagolino avevno solamente incarichi limitati a settori specifici dell’amminstrazione comunale; gli statuti ed i documenti d’archivraccolgono testimonianze e resoconti dell’attività dei massdei forni e dei mulini, dei massari del vino e massari delle codanne (Statuti di Bagolino 1614; Zanolini, 1993).

comune di Bagolino. massari della carità o dei defunti. 64sec. XV - 1797

I massari della carità o dei defunti erano ufficiali del comuincaricati di provvedere alla gestione dei beni che privati citdini avevano lasciato tramite testamento al comune (i così dlegati dei morti, citati anche dagli statuti del 1473), con la spcifica finalità di assistenza e beneficenza. Con deliberazioneconsiglio il 29 dicembre 1610 venne istituita la scuola della crità, amministrata sempre dal comune attraverso massari presero il nome di massari della scuola della carità, scuola s

51

Barbariga

toc-llotor66,a-

ai

i

r- ilo-6),e-

le

ag-lla

l di-re

or-

dien-tu- in

sse

l-rati

quale il comune continuò ad esercitare il suo controllo attraver-so i sindici ed il consiglio, che rimase incaricato di decidere lequestioni più rilevanti (Zanolini 1993).

comune di Bagolino. sindici. 65sec. XVI - 1797

I sindici erano gli ufficiali preposti al controllo della gestioneeconomica ed al maneggio del denaro del comune. Eletti dalconsiglio e confermati dalla vicinia avevano il compito di “esa-minare e calculare tutti li conti ed il maneggio fatto (dallo) spet-tabile consiglio” ovvero dai consoli incaricati di dare attuazionealle decisioni del consiglio stesso; secondo gli statuti erano innumero di due ed in generale il loro numero risulta confermato,anche se in alcuni casi potevano essere eletti in numero maggio-re (Statuti di Bagolino 1614, cap. VI, parte I).

Le prime testimonianze dell’attività dei sindici datano al1555, anche se è probabile che il controllo venisse effettuatoanche in epoca anteriore, seppure in forma diversa.

Dopo l’esame di tutte le scritture contabili e degli atti relativii sindici dovevano “mettere per iscritto il sindicato per loro fat-to, sopra il libro delli atti overo sopra uno libro secondo il soli-to”. Inizialmente molto attenti anche all’analisi della correttaprocedura amministrativa, l’atto del sindacato si trasformò apartire dal XVII secolo sempre più in una semplice revisionecontabile dell’operato dei consoli, configurandosi in praticacome un controllo interessante il trasferimento dei crediti e deidebiti dei consoli uscenti nei confronti dei loro successori.

Si segnala il fatto che il sindicato venne effettuato fino al1810 quando il nuovo sistema istituzionale (basato dal punto divista contabile sul bilancio preventivo e sul conto consuntivo)era già in atto da più di un decennio (Zanolini 1993, pp. 87-90).

comune di Bagolino. vicinia. 66sec. XII - 1797

L’assemblea dei capifamiglia originari sostenenti “onera etfactiones” per almeno 10 anni continui, era titolare dell’insiemedelle potestà comunitative; si riuniva generalmente alla fine diogni anno o all’inizio del successivo “pro ellectione conscilii etconsulum, massarii, notarii, ministralium et aliorum officia-lium”, nonché in occasione della ratifica di decisioni importantiproposte dal consiglio.

Si riuniva solitamente presso il cimitero della chiesa di S.Giorgio, ed i partecipanti variarono, nel corso del tempo, da unminimo di un centinaio di persone ad un massimo di 350.

Gli statuti del 1614 vietarono espressamente la convocazionedelle vicinie “fuori che l’ultimo giorno di ciascun anno” inquanto tali assemblee risultavano causa di disordini: in sua vecei consoli ed il consiglio potevano chiamare “due o più personeper anziano per farsi aiutare nelle decisioni più significative:tale organo nei documenti viene definito zonta o giunta (Statutidi Bagolino 1473; Statuti di Bagolino 1614; Zanolini 1993, pp.78-79).

comune di Bagolino. 671797 - 1816

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, secondo la legge del 2 maggio 1798 costituì distrettoa sé, mentre fu compreso nel distretto delle Fucine ai sensidella legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Salò,per fare poi parte del cantone IV di Vestone del distretto IVdi Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzio-nale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtùdei 3572 abitanti, venne classificato nella seconda classedalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Bagolino. 681816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3.

bibl. Statuti di Bagolino 1473: Ginevra Zanetti (a cura di),Statuti di Bagolino. Statuta primaeva et antiquissimcommunitatis Bagolini, primitus correcta anno DominMCDLXXIII, Brescia, Apollonio, 1935, Supplemento aiCommentari dell’Ateneo di Brescia per l’anno 1935;Statuti di Bagolino 1614: Statuti della comunità di Ba-golino, Brescia, 1796, Ristampa anastatica a curadell’amministrazione comunale; Zanolini 1993: Gio-vanni Zanolini, La sezione di antico regime dell’archiviostorico del comune di Bagolino: la storia delle istituziondi una comunità rurale alpina, “Commentari dell’Ate-neo di Brescia”, 1993.

BARBARIGA

comune di Barbariga. 69

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Quinzano (Valentini 1898), durantedominio veneto fece parte della quadra di Mairano. Il cmune, che nel 1493 contava 815 anime (Medin 188all’inizio del ’600 aveva 120 fuochi e 600 anime e possedva due mulini (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 511 anime (Descrizione genera1764).

comune di Barbariga. 70

1797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto dello Strone per effetto delegge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte destretto delle Pianure previsto dalla legge del 12 ottob1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incporato nel distretto III, di Verola Alghisi.

comune di Barbariga con Frontignano. 71

1805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Brescia del distretto I Brescia per effetto della legge 8 giugno 1805, e fu conctrato in Dello a partire dal 1 gennaio 1810; sul piano istizionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 edvirtù dei 958 abitanti, venne classificato nella terza cladalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Barbariga con Frontignano. 72

1816 - 1834

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816; i due comuni furono sepacon decreto 16 luglio 1834, n. 22669-3445.

52

Bassano

gioggepre- latto

delulliolla

to53o al

r-toel

imei

le

ag-ellaurel 13di

r-du- dii-dine sullei e

io

ssa

comune di Barbariga. 731834 - 1859

Rimase incluso nel distretto III di Bagnolo anche dopo laseparazione da Frontignano avvenuta con decreto del 16 lu-glio 1834, n. 22669-3445.

BARCO

comune di Barco. 74sec. XIV - 1797

Citato fra i comuni della quadra di Orzi nell’estimo vi-sconteo del 1385 (Valentini 1898), appartenne alla medesi-ma quadra anche all’inizio della dominazione veneta; nel1493 sembrava fare parte del vicariato di Pompiano, con250 anime (Medin 1886); all’inizio del ’600 era citatocome giurisdizione dei conti Martinengo, non costituivacomune ed i conti nominavano un podestà nobile brescianoche giudicava in civile e criminale “citra poenam sangui-nis”; era abitata da 350 anime, tutti lavoranti dei conti, edera esente da ogni dazio (Da Lezze 1610). Nel 1679 e nel1733 figura inserito nella quadra di Orzinuovi (Comunitàsoggette al dazio della macina, 1679; Mazzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiatee nello stesso anno vi erano 299 anime (Descrizione gene-rale 1764).

È citato tra le terre esenti del Territorio bresciano nel1766 (Comunità del Territorio, 1766).

comune di Barco. 751797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dellalegge del 2 maggio 1798 e rimase nello stesso distretto an-che ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; conla legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distretto II,di Chiari, per fare poi parte del cantone IV di Orzinuovi deldistretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Venneconcentrato nel comune di Orzinuovi a partire dal 1 genna-io 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della leggedel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 247 abitanti, venne clas-sificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Barco. 761816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

BARGHE

comune di Barghe. 77sec. XIV - 1797

Il comune faceva parte della Valle Sabbia già durante ladominazione viscontea (Valentini 1898) e nel 1493 risulta-va essere abitato da 380 anime (Medin 1886); all’inizio del’600 contava invece 100 fuochi e 700 anime, possedeva unmulino e numerosi boschi (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 435 anime (Descrizione generale1764).

comune di Barghe. 781797- 1816

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798, e rimase nel distretto stesso come visto dalla legge del 12 ottobre dello stesso anno; conlegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Salò, per fare poi parte del cantone II di Preseglie distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Spiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 520 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Barghe. 791816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVI di Preseglie per effetdella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto IX di Vestone.

BARGNANO

comune di Bargnano. 80sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venefece parte della quadra di Mairano (Valentini 1898); n1493 risultava unito a Castelgonelle, abitato da 370 an(Medin 1886); all’inizio del ’600 contava invece 46 fuoche 147 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 237 anime (Descrizione genera1764).

comune di Bargnano. 811797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798, rimase nel distretto delle Pianprevisto dalla legge del 12 ottobre 1798; con la legge demaggio 1801 venne infine incorporato nel distretto II, Chiari. Nel 1805 venne unito a Corzano.

BASSANO

comune di Bassano. 82sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Pontevico, unito a San Gervasio, rante il dominio veneto fece parte prima della quadraManerbio (Valentini 1898), quindi della quadra di Pontevco a partire dal 1493, quando contava 320 anime (Me1886). Il comune all’inizio del ’600 contava 200 fuochi 700 anime, era senza entrata e le gravezze si pagavanoteste; “il comune si governa(va) facendo massari, sindicaltri” (Da Lezze 1610).

Nel 1679 era uno dei comuni della quadra di Manerb(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Pontevico e in evi erano 1005 anime (Descrizione generale 1764).

53

Bedizzole

n-no-

ia,VIaioul

liolla

la

a di nelaleale

lavvi-

iodeleten lattoelneaio dela-

to

comune di Bassano. 83

1797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effettodella legge del 2 maggio 1798, e fece parte dello stesso di-stretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantoneI di Verolanuova del distretto III di Verolanuova con la leg-ge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservan-za della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1308 abi-tanti, venne classificato nella terza classe dalla citata legge8 giugno 1805.

comune di Bassano. 84

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Bassano venne concentratoil comune di S. Gervasio; rimase inserito nel cantone I diVerolanuova del distretto III di Verolanuova.

comune di Bassano. 85

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

BEDIZZOLE

comune di Bedizzole. 86

sec. XII - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, popo-lato da 2296 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appar-teneva alla quadra di Campagna ed era formato dalle terredi Castello, Maierina, Sedisina, S. Marco, Monte di Rus,Campaga, Valbiana, Masciaga, Ponte Nove, Adesina e Per-se (Da Lezze 1610). L’esistenza del comune è attestata giànel 1184, e i frequenti cambiamenti di dominazione subitifino alla dedizione a Venezia, avvenuta nel 1426, sono dacollegare alla presenza del castello ed all’importanza stra-tegica del comune. Per quanto concerne il governo del co-mune la vicinia generale era affiancata dal consiglio e daiconsoli; tra le altre magistrature testimoniate vi sono ilmassaro, i campari, i deputati, il notaio, i calcolatori. A par-tire dal 1576, alla fine di ogni anno la vicinia provvedevaalla nomina di sei elettori incaricati a loro volta dell’elezio-ne di trentasei consiglieri formanti il consiglio deputato algoverno ordinario della comunità. Da segnalare la presenzadi deputati alla carità, che nel 1699 lasciarono il posto alcostituito Monte di pietà (AC Bedizzole, Inventario, intro-duzioni generale e alle singole serie).

comune di Bedizzole. 87

1797- 1805

Inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1 maggio1797, costituì distretto a sé all’interno del dipartimento delBenaco, per effetto della legge 1 marzo 1798, entrò poi afare parte del distretto delle Vigne previsto dalla legge del12 ottobre 1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne in-

fine incorporato nel distretto IV, di Salò. Comprendeva ache la frazione di Drugolo, anche se in alcune leggi è deminato solo Bedizzole.

comune di Bedizzole. 88

1805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del distretto I di Brescdapprima nel cantone VII di Lonato quindi nel cantone di Lonato dopo la concentrazione dei comuni del 1 genn1810 e conseguenti modifiche della distrettuazione. Spiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 3532 abitanti, venne classificato neseconda classe dalla legge 8 giugno 1805.

comune di Bedizzole. 89

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

bibl. AC Bedizzole, Inventario: Mauro Chilovi, Marco Ga-lante, Giulia Merigo, Giovanni Zanolini (a cura di), Ar-chivio storico del comune di Bedizzole. Inventario, Mila-no, Progetto Archidata, 1990.

BERLINGO

comune di Berlingo. 90

sec. XVII - 1797

Il comune di Berlingo risulta citato per la prima voltnell’estimo del 1641 come uno dei comuni della quadraTravagliato, della quale faceva parte anche nel 1733 e1764 (Estimo, 1641; Mazzoldi 1966; Descrizione gener1764). Nel 1764 vi erano 383 anime (Descrizione gener1764).

Non si può dire quando il comune venne costituito masua esistenza venne confermata anche dal governo prosorio con la legge 1 maggio 1797.

comune di Berlingo con Berlinghetto. 91

1797- 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto Interno per effetto della legge 2 maggio 1798, ed entrò a fare parte del distretto delle Sai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreII, di Chiari, per fare poi parte del cantone III di Brescia ddistretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. Venconcentrato nel comune di Lograto a partire dal 1 genn1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 613 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Berlingo con Berlinghetto. 92

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

54

Bienno

ne

e-n-

l 1el-

l di-llocor-n-

’8o.en-eg-eno

l-

-l-

iseelzo

-

-

elra

latrail

le

l 1el- del8;

ato

BERZO DEMO

comune di Berzo Demo. 931797 - 1798

Fece parte del cantone di Montagna con la legge del 1maggio 1797; venne poi unito al comune di Demo, pren-dendo il nome di Demo con Berzo superiore.

comune di Demo con Berzo superiore. 941798 - 1809

Inserito nel distretto di Cedegolo per effetto della leggedel 24 febbraio 1798, venne incluso nel distretto di Capo diPonte ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone II di Edo-lo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805;venne concentrato in Grevo a partire dal 1 gennaio 1810.Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lu-glio 1802 ed in virtù dei 1803 abitanti, venne classificatonella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805. Il comu-ne in alcune leggi è denominato Berzo Demo o Berzo su-periore.

comune di Berzo Demo. 951816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

BERZO INFERIORE

comune di Berzo inferiore. 96sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, abitato da 300 anime (Medin 1886). Nel 1765 erauno dei comuni del pievatico di Cividate (Comunità dellaVal Camonica, 1765).

Gli statuti di Berzo inferiore del 1586 e del 1750 ci for-niscono interessanti informazioni sull’assetto istituzionaledel comune.

Esso era governato dalla vicinia che eleggeva il notaio,due consoli incaricati dell’amministrazione del comune eche potevano giudicare tra gli abitanti del comune fino allasomma di lire 4 (Statuti di Berzo, 1586, cc. 4-5r); sette sin-daci che avevano la competenza di giudicare insieme aiconsoli nelle vertenze e nelle cause tra gli abitanti del co-mune (Statuti di Berzo, 1586, c. 5r); il massaro, i ragionati,il cancelliere, i deputati “sopra il pane e vino et alla pagherae boschi ingazati”, i campari e gli stimatori dei boschi. Lariscossione dei dazi era assegnata all’incanto (Statuti diBerzo, 1586, cc. 5v-8v, 11r, 13r; Raffaglio 1914).

Nel 1764 vi erano 471 anime (Descrizione generale1764).

comune di Berzo inferiore. deputati “sopra il pane e vino et sopra alla paghera et boschi ingazati”. 97sec. XVI - 1797

Eletti in numero di due dalla vicinia dovevano esaminare ilpane e il vino prodotti e di controllare che il peso e la qualitàfossero adeguati al calmiere della Valcamonica, avevano inoltrela competenza di concedere la licenza di tagliare le paghere,cioè i boschi di aghifoglie, a chi ne avesse fatto richiesta e di so-

printendere allo sfruttamento dei boschi di proprietà comuassegnati in sorte (“ingazati”) (Statuti di Berzo, 1586, c. 7r).

comune di Berzo inferiore. notaio. 98sec. XVI - 1797

Eletto ogni anno nel giorno di Natale aveva il compito di rdigere tutte le scritture del comune: atti contabili, bandi, codanne e provvisioni (Statuti di Berzo, 1586, c. 3v).

comune di Berzo inferiore. 991797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto dla legge del 24 febbraio 1798, ed entrò a fare parte destretto di Breno ai sensi della legge del 12 ottobre destesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del catone I di Breno del distretto IV di Breno con la legge dellgiugno 1805. In alcune leggi è denominato solo BerzVenne concentrato nel comune di Esine a partire dal 1 gnaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della lge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 472 abitanti, vennclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Berzo inferiore. 1001816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Statuti di Berzo, 1586: Statuti diBerzo, 1586, Archivio di Stato di Brescia, Comuni variBerzo, b. 2, n.1.

bibl. Raffaglio 1914: Giovanni Raffaglio, Gli statuti rurali diBerzo inferiore, Brescia, Apollonio, 1914.

BIENNO

comune di Bienno. 101sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica n1493, abitato da 600 anime (Medin 1886). Nel 1765 euno dei comuni del pievatico di Cividate (Comunità delVal Camonica, 1765). Alla metà del ’700 sappiamo che i suoi organi istituzionali vi erano la vicinia, i consoli e cancelliere (Elezione del procuratore di Bienno, 1760).

Nel 1764 vi erano 1145 anime (Descrizione genera1764).

comune di Bienno. 1021797 -1805

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto dla legge del 24 febbraio1798, per entrare poi a fare partedistretto di Breno previsto dalla legge del 12 ottobre 179con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpornel distretto IV, di Breno.

55

Bione

l 13lò,ttoti- eds-

ilre-

to53o al

i-rte-ce-ittosio-r-e-

lla

di--

diioa-na-

r-ni die-

010).

comune di Bienno con Prestine. 1031805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del distretto IV di Breno,nel cantone I di Breno, sia prima sia dopo la concentrazionedei comuni del 1 gennaio 1810 e conseguenti modifichedella distrettuazione; sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1486 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla legge 8 giugno1805.

comune di Bienno con Prestine. 1041816 - 1818

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816; i due comuni furono separaticon decreto 1 agosto 1818.

comune di Bienno. 1051818 - 1859

Rimase incluso nel distretto XVII di Breno anche dopo laseparazione da Prestine avvenuta con decreto 1 agosto1818.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Bien-no, 1760: Elezione del procuratore della comunità diBienno in occasione dell’imposizione da parte della Val-le di L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 2 marzo1760, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettiziasuperiore, b. 41, fasc. 10.

BIONE

comune di Bione. 106sec. XIV - 1797

Facente parte della Valle Sabbia anche sotto la domina-zione viscontea (Valentini 1898), nel 1493 risultava essereabitato da 680 anime (Medin 1886); all’inizio del ’600 ilcomune era diviso in quattro contrade, Piazza, BercenigoNavezze e S. Faustino, contava 300 fuochi e 1500 anime; leentrate erano costituite da boschi, numerosi, e mulini (DaLezze 1610).

Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, capita-no e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brevemente de-scritta la struttura istituzionale del comune costituita da di-ciotto consiglieri; un cancelliere; due assistenti cheintervenivano alla revisione dei conti; un consigliere per ilconsiglio di Valle; quattro consoli; quattro giudici con i loroconfidenti; due cavalieri o provisori per l’annona (Governodella Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 932 anime (Descrizione generale1764).

comune di Bione. 1071797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della leggedel 2 maggio 1798, e ne fece parte anche ai sensi della leg-

ge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge demaggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Saper fare poi parte del cantone III di Preseglie del distreIV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istuzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802in virtù dei 947 abitanti, venne classificato nella terza clase dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Bione. 1081810 - 1816

Nel comune denominativo di Bione venne concentratocomune di Agnosine; rimase inserito nel cantone III di Pseglie del distretto IV di Salò.

comune di Bione. 1091816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVI di Preseglie per effetdella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto IX di Vestone.

arch. Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e amminstrativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa appanenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vipodestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrdalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occane della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Achivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 4.

BOGLIACO

comune di Bogliaco con Fornico. 1101798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto delegge del 1 marzo 1798.

comune di Bogliaco con Fornico, Zuino e Viavedro. 1111798 ottobre - 1805

Con la legge del 12 ottobre 1798 venne inserito nel stretto XII degli Ulivi, di cui fece parte anche dopo le modifiche stabilite dalla legge del 5 febbraio 1799; fu quininserito nel distretto IV, di Salò con la legge del 13 magg1801. Nella legge del 1805 il comune non è citato, probbilmente aggregato a Gargnano; oggi in comune di Gargno.

BOLDENIGA

comune di Boldeniga. 112sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Capriano con Mairano (Valenti1898), durante il dominio veneto fece parte della quadraBagnolo. Il comune, che contava nel 1493 225 anime (Mdin 1886), all’inizio del sec. XVII contava 40 fuochi e 15anime ed era retto da console e massaro (Da Lezze 16

56

Borgosatollo

ioellal di-98;ato

ino02za co-

adoet-

lape-dran-00sen- ret- un

o ene-

l 1tto98; di- dinoon-ti-

edza

lla

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Bagnolo e nello stes-so anno vi erano 204 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Boldeniga. 1131797 - 1805

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte del di-stretto dello Strone previsto dalla legge del 12 ottobre1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incor-porato nel distretto III di Verola Alghisi. Con la legge dell’8giugno 1805 venne unito al comune di Quinzanello.

BORGO PILE

comune di Borgo Pile. 1141797 - 1805

Venne inserito nel cantone di Garza Occidentale (nelleChiusure a sera della Garza, fuori di Porta Pile), per effettodella legge del 1 maggio 1797, non si capisce se come co-mune autonomo o dipendente in qualche misura da Bre-scia; passò poi nel distretto di Garza Orientale ai sensi dellalegge 2 maggio 1798, per essere quindi incluso nel distrettoCentrale con la legge del 12 ottobre 1798, e nel distretto I,sempre di Brescia con la legge del 13 maggio 1801. Nonpiù citato a partire dalla legge dell’8 giugno 1805.

BORGO PONCARALE

comune di Borgo Poncarale. 1151797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la leggedel 1 maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effettodella legge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare partedel distretto di Garza Occidentale previsto dalla legge del12 ottobre 1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne in-fine incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi. Con lalegge dell’8 giugno 1805 fu unito a Flero.

BORGONATO

comune di Borgonato. 116sec. XIV - 1797

Citato fra i comuni della quadra di Iseo nell’estimo vi-sconteo del 1385 (Valentini 1898), nel 1493 risultava inclu-so nella podesteria di Palazzolo, abitato da 225 anime (Me-din 1886); all’inizio del ’600 sembrava essere terra esente(“non faceva con alcuna di esse ed era tutta di gentiluominiLana”), con 30 fuochi e 200 anime (Da Lezze 1610). Nel1679 è elencato tra i comuni della quadra di Iseo con ilnome di Bornato (Comunità soggette al dazio della macina,1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 risultava compreso nellaquadra di Palazzolo (Mazzoldi 1966; Descrizione generale1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel 1764 vi erano 214 anime.

comune di Borgonato. 1171797 - 1805

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte destretto del Sebino previsto dalla legge del 12 ottobre 17con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpornel distretto I, di Brescia.

comune di Borgonato con Monterotondo. 1181805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Adro del distretto II dChiari ai sensi della legge dell’8 giugno 1805; sul piaistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 18ed in virtù dei 527 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805. Concentrato nelmune di Passirano a partire dal 1 gennaio 1810.

comune di Borgonato con Monterotondo. 1191816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto delllegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quanil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distrto di Iseo.

BORGOSATOLLO

comune di Borgosatollo. 120sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Capriano con Mairano, appartenne durante il riodo veneto dapprima alla quadra di Ghedi poi alla quadi Rezzato (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 cotava 360 anime (Medin 1886), intorno al 1610 contava 1fuochi e 700 anime, era esente da tutte le gravezze per ezione del principe (si pagavano solo su beni e teste); erato “come le altre terre della quadra” e possedeva solomulino (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Rezzatnello stesso anno vi erano 1000 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Borgosatollo. 1211797 - 1816

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, fu inserito nello stesso distretto per effedelle successive leggi del 2 maggio e 12 ottobre del 17con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone IVBrescia del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giug1805; lo troviamo nello stesso cantone anche dopo le ccentrazioni dei comuni del 1 gennaio 1810. Sul piano istuzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802in virtù dei 1265 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Borgosatollo. 1221816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

57

Bornato

le

alleu- era per

dio-i- ne-ioniti,

- del-ro

rem-re

al

l 1el- di-llocor-n-

’8llaneno

ilno

l-

e-,

l,

BORNATO

comune di Bornato. 123sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 890 anime, ed era unito a Montero-tondo (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 100 fuochie 800 anime, tra le entrate aveva un mulino e dazi per i qualipagava però la limitazione (Da Lezze 1610).

Nel 1764 Bornato e Monterotondo erano due comunidella quadra di Rovato, nello stesso anno in Bornato vi era-no 548 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Bornato. 1241797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, entrò poi a fare parte del distrettodel Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone IIIdi Adro del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno1805. Venne concentrato nel comune di Cazzago a partiredal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 883 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Bornato. 1251816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quandoil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distret-to di Iseo.

BORNO

comune di Borno. 126sec. XI - 1797

In un atto del 1018 ventiquattro boni homines interven-nero in rappresentanza della vicinia di Borno e poi ancoranel 1168 il comune risultava impegnato in una disputa colcomune di Esine (Valetti Bonini 1976): anche se in formeprimordiali il comune cominciò quindi a strutturarsi giànell’XI secolo. Citato fra i comuni appartenenti alla ValleCamonica nel 1493, risultava a quel tempo abitato da 1800anime (Medin 1886). Nel 1765 apparteneva al pievatico diDalegno e Borno (Comunità della Val Camonica, 1765).Era costituito dalle “squadre” di Rovetti, Baizoni, Banzoli-ni, Montinari, Viole, Borre e Rigali.

Alla metà del secolo XV è documentata l’esistenza dellavicinia generale del comune, del console, del massaro,dell’assistente alla manutenzione delle strade, del ragiona-to e del massaro alle taglie (Provvisioni e capitoli di Borno,secc. XV-XVIII), mentre nel XVI secolo sono citati i cam-pari (Capitoli sopra li campari, 1581) e il notaio del comu-ne (Capitolo sopra l’offitio del nodaro, 1581). Alla metà del’700 sappiamo che tra le figure istituzionali vi era anche ilcancelliere (Elezione del procuratore di Borno, 1759).

Nel 1764 vi erano 1257 anime (Descrizione genera1764).

comune di Borno. assistente alla manutenzione delle strade. 127sec. XV - 1797

Ogni anno la vicinia eleggeva il soprastante alle strade e fontane del comune di Borno con il compito di curare la mantenzione di esse. Prima di intraprendere opere di riparazionetenuto a comunicare le sue intenzioni al console (Provisioneil soprastante delle strade, 1591).

comune di Borno. console. 128sec. XV - 1797

I consoli, eletti ogni anno dalla vicinia, avevano il compito stabilire le imposizioni, sovraintendere a tutte le attività del cmune e dei suoi ufficiali, effettuare due volte all’anno il censmento delle pecore e in generale compiere ogni cosa fossecessaria per il bene pubblico e la conservazione delle ragdella comunità (Capitoli et obligationi de consoli o ragionasec. XVIII).

comune di Borno. massaro alle taglie. 129sec. XV - 1797

Aveva il compito di stimare i beni mobili e immobili del comune e versare alla Camera, ossia ai tesorieri e agli esattorila Val Camonica, i contributi dovuti (Capitolo sopra il massaalle taglie, 1581).

comune di Borno. notaio del comune. 130sec. XVI - 1797

Il notaio del comune aveva il compito di redigere le scrittuamministrative e contabili dell’ente, i banni e le condanne cominate dai campari e da altri ufficiali; era tenuto inoltre a rogagli istrumenti per il comune senza alcun emolumento oltresalario (Capitolo sopra l’offitio del nodaro, 1581).

comune di Borno. 1311797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto dla legge del 24 febbraio 1798, entrò poi a fare parte delstretto di Breno ai sensi della legge del 12 ottobre destesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del catone I di Breno del distretto IV di Breno con la legge dellgiugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza delegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1902 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Borno. 1321810 - 1816

Nel comune denominativo di Borno venne concentratocomune di Ossimo; rimase inserito nel cantone I di Bredel distretto IV di Breno.

comune di Borno. 1331816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

arch. Capitoli et obligationi de consoli o ragionati: “Capitoliet obligationi de consoli o ragionati cavati dalli libri delldeliberationi”, senza data, sec. XVIII, contenuto in “Capitoli ed ordini del comune di Borno, di me Bartolomeofiglio di Bertolino de Camozzi” (volume compilato neXIX secolo) alle cc. 71-72, Archivio di Stato di BresciaComune di Borno, reg. 2; Capitoli sopra li campari,1581: “Capitoli sopra li campari”, datato 27 maggio

58

Bottonaga

ot-io-irtùalla

lla

laeto

493II diu-ro;

le

l 1el- di-brennedelgezati,giu-

roi- di

lla

lle per

1581, contenuto in “Capitoli ed ordini del comune diBorno, di me Bartolomeo, figlio di Bertolino de Camoz-zi” (volume compilato nel XIX secolo) alla c. 34, Archi-vio di Stato di Brescia, Comune di Borno, reg. 2; Capi-tolo sopra il massaro alle taglie, 1581: “Capitolo soprail massaro alle taglie”, datato 27 maggio 1581, contenutoin “Capitoli ed ordini del comune di Borno, di me Barto-lomeo, figlio di Bertolino de Camozzi” (volume compi-lato nel XIX secolo) alle cc. 35-36, Archivio di Stato diBrescia, Comune di Borno, reg. 2; Capitolo sopra l’of-fitio del nodaro, 1581: “Capitolo sopra l’offitio del no-daro”, datato 27 maggio 1581, contenuto in “Capitoli edordini del comune di Borno, di me Bartolomeo, figlio diBertolino de Camozzi” (volume compilato nel XIX seco-lo) alle cc. 35-36, Archivio di Stato di Brescia, Comunedi Borno, reg. 2; Comunità della Val Camonica, 1765:“Ordine del consiglio generale della Val Camonica e nu-mero delli componenti il medesimo”. Relazione compi-lata dal cancelliere della Val Camonica, in cui sono elen-cate, suddivise per pievatico, le comunità che eleggono imembri del consiglio generale della Val Camonica, data-ta 2 marzo 1765, Archivio di Stato di Brescia, Archiviostorico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procura-tore di Borno, 1759: Elezione del procuratore della co-munità di Borno in occasione dell’imposizione da partedella Valle di L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 9dicembre 1759, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleriaprefettizia superiore, b. 41, fasc. 10; Provisione per il so-prastante delle strade, 1591: “Provisione per il sopra-stante delle strade del comune di Borno”, datata 5 mag-gio 1591, contenuta in “Capitoli ed ordini del comune diBorno, di me Bartolomeo, figlio di Bertolino de Camoz-zi” (volume compilato nel XIX secolo) alle cc. 41-43,Archivio di Stato di Brescia, Comune di Borno, reg. 5;Provvisioni e capitoli di Borno, secc. XV-XVIII: Prov-visioni, ordini e capitoli del comune di Borno datati tra ilXV e il XVIII secolo. Gli atti che contengono i riferimen-ti agli ufficiali citati sono datati 1451, 1459 e 1460 e sonoalle cc. 28-30, Archivio di Stato di Brescia, Comune diBorno, reg. 2.

BOTTICINO MATTINA

comune di Botticino Mattina. 134sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Rezzato, appartenne durante il periodo venetoalla stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, all’inizio delsec. XVII contava fuochi 60 ed anime 400, rispetto alle 340del 1493 (Medin 1886); tra le sue entrate, stimate intorno a150 ducati, figuravano le locazioni di due mulini di dueruote ciascuno, boschi e di una piccola osteria; il governodel comune era come quello di Botticino sera, ma senzal’andadore (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 685 anime (Descrizione generale1764).

comune di Botticino Mattina. 1351797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto del-la legge del 2 maggio 1798, entrò poi a fare parte del di-stretto di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobredello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venneincorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte delcantone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la legge

dell’8 giugno 1805. Venne concentrato nel comune di Bticino Sera a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituznale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in vdei 747 abitanti, venne classificato nella terza classe dcitata legge 8 giugno 1805.

comune di Botticino Mattina. 1361816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

BOTTICINO SERA

comune di Botticino Sera. 137sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Rezzato, appartenne durante il periodo venalla stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che nel 1contava 250 anime (Medin 1886), all’inizio del sec. XVcontava 80 fuochi e 600 anime, affittava quattro ruotemulino ed il bosco detto il Corno, con un’entrata di 100 dcati; il governo era assicurato da 7 sindici e dal massac’erano poi un notaio ed un andadore (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 1109 anime (Descrizione genera1764).

comune di Botticino Sera. 1381797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto dla legge del 2 maggio 1798, entrò poi a fare parte delstretto di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottodello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 veincorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte cantone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la legdell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservandella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1420 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805.

comune di Botticino Sera. 1391810 - 1816

Nel comune denominativo di Botticino Sera venneconcentrati i comuni di Botticino Mattina e Caionvico; rmase inserito nel cantone IV di Brescia del distretto IBrescia.

comune di Botticino Sera. 1401816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

BOTTONAGA

comune di Bottonaga. 1411797 - 1805

Venne inserito nel cantone di Garza Occidentale (neChiusure a sera della Garza, fuori di Porta S. Nazaro),

59

Bovegno

olie.

30, ci-eriicaBo-

-ltrie ra- ia-

6),do-

o-li la

giog-

di-8;

ato

ia,ne-

di-ano02za

53o al

eero

o;o;

i-

er-

effetto della legge del 1 maggio 1797, non si capisce secome comune autonomo o dipendente in qualche misura daBrescia; passò poi nel distretto di Garza Occidentale ai sen-si della legge 2 maggio 1798, per essere quindi incluso neldistretto Centrale con la legge del 12 ottobre 1798 e nel di-stretto I, di Brescia con la legge del 13 maggio 1801. Nonrisulta più citato a partire dalla legge dell’8 giugno 1805;oggi è una località di Brescia.

BOVEGNO

cantone VI del distretto I di Brescia. 1421805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto I del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Bovegno con Magno S. Lorenzo; Cesovocon Brozzo; Cimmo; Collio; Irma; Lodrino; Marmentino;Pezzaze; Pezzoro.

cantone VIII del distretto I di Brescia. 1431810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai se-guenti comuni: Brozzo; Cimmo in contrada Tavernole;Pezzaze in contrada Lavone; Bovegno; Collio.

comune di Bovegno. 144sec. XIII - 1797

Sede di una chiesa pievana segnalata già nell’XI secolo,la prima citazione ufficiale del comune e di un suo consolerisale al 1230 (Charta promissionis, 1230); intorno allametà del secolo XIV il comune risultava sviluppato e dota-to di organi caratterizzati da una certa complessità, comedimostrato dagli statuti approvati il 2 agosto 1341 (Statutidi Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV). In quell’epocal’organo più importante era il consiglio, che provvedeva adeleggere i consoli, il massaro, il notaio; dai consoli veniva-no poi eletti il vicario, gli esaminatori, i soprastanti ed icampari: non risultano però chiare le differenti attribuzionidi consoli e vicario spesso citati assieme e denominati an-che rettori (“rectores vel consules vel vicarii”).

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il co-mune risultava appartenere alla Valle Trompia (Sabatti1980, pp. 81-82, nota 31); nel 1493 contava 2240 anime(Medin 1886) e nel XVII secolo risultava composto da setteville: Graticelle, Ludizzo, Castello, Piano, Zigole, Magno ePredon, per un totale di fuochi 600 ed anime 3100 (Da Lez-ze 1610).

Nel 1764 vi erano 1302 anime (Descrizione generale1764).

comune di Bovegno. consiglio. 145sec. XIV - 1797

I consiglieri che componevano il consiglio, eletti probabil-mente dalla vicinia dei capifamiglia originari, erano 25 (Statutidi Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV, cap. 2). Tra i suoicompiti rivestiva notevole importanza l’elezione di molti uffi-ciali e magistrati comunali: i tre consoli che restavano in caricatre mesi erano eletti da consiglieri estratti a sorte in consiglio(cap. 3); allo stesso modo venivano eletti il massaro ed il notaio(cap. 6).

Il consiglio veniva convocato su richiesta scritta dei conso di privati cittadini (cap. 25) ed aveva l’obbligo di controllari conti del massaro, unitamente ai rettori o consoli (cap. 85)

comune di Bovegno. consoli. 146sec. XIII - 1797

La prima citazione del console del comune risale al 12(Charta promissionis, 1230); nel secolo successivo i consolitati questa volta collettivamente, erano eletti dai consigliestratti a sorte in consiglio, in numero di tre, duravano in cartre mesi, non si capisce se insieme o a rotazione (Statuti di vegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV, cap. 3).

I consoli avevano l’obbligo di eleggere sei uomini cui competeva la nomina di uno o più vicari (cap. 9), eleggevano asei uomini che durante tre mesi “esaminavano e tassavano lgioni degli ufficiali comunali” (cap. 12); eleggevano ancorasoprastanti di Castello e di Piano incaricati del controllo dei dzi, i campari, i sindici o procuratori del comune (capp. 13-1spettava loro l’incombenza di convocare il consiglio quannecessario e vigilavano sull’operato di tutti gli ufficiali comunali.

Non risulta purtroppo chiarissima la distinzione tra le funzini dei consoli, dei vicari e dei rettori, in quanto in molti capitoquesti tre magistrati vengono citati insieme quasi fosserostessa cosa.

comune di Bovegno. 1471797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Miniere per effetto della lege del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte delstretto delle Armi previsto dalla legge del 12 ottobre 179con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpornel distretto I, di Brescia.

comune di Bovegno con Magno e San Lorenzo. 1481805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del distretto I di Brescnel cantone VI di Bovegno, successivamente nel cantoVIII, sempre di Bovegno, dopo la concentrazione dei comuni del 1 gennaio 1810 e conseguenti modifiche dellastrettuazione; fu sempre capoluogo del cantone; sul piistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 18ed in virtù dei 1457 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla legge 8 giugno 1805.

comune di Bovegno con Magno e San Lorenzo. 1491816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto di Gardone (Val Trompia).

distretto delle Miniere. 1501798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal num16 e composto dai seguenti comuni: Bovegno; Collio; La-vone; Pezzaze; Irma; Magno d’Irma; Tavernole; CimmMarmentino; Livemmo; Odine (Odeno); Lavino e NavonPezzoro.

distretto VII della provincia di Brescia. 1511816 febbraio 12 - 1853 giugno 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Bovegno con Ma-gno e S. Lorenzo, Brozzo con Cesovo, Cimmo con Tav

60

Braone

le

ag-eg- di-re

or-

diatoulliolla

l-

elerallatrae0).le

l 1ffet-chen lattoel

ulliollaon-10.

l-

-l-

nole, Collio, Lodrino, Marmentino, Irma, Pezzaze,Pezzoro; con la nuova distrettuazione del 23 giugno 1823 ildistretto fu soppresso ed i comuni vennero incorporati daldistretto V di Gardone (Val Trompia).

arch. Charta promissionis, 1230: Charta promissionis, datata8 settembre 1230, Archivio di Stato di Brescia, Comunedi Bovegno, pergamena n. 7.

bibl. Statuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV: Bar-tolomeo Nogara, Roberto Cessi, Bartolomeo Bonelli,Statuti rurali bresciani del sec. XIV. Bovegno, Cimmo edOrzinuovi, Milano, Hoepli, 1927, Corpus statutorum ita-licorum, n. 10.

BOVEZZO

comune di Bovezzo. 152sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Nave, durante il dominio veneto fece dapprimaparte della quadra di Lumezzane quindi della quadra diNave (Valentini 1898); venne citato come Concesio conBovezzo nel 1493 quando risultava popolato da 450 anime(Medin 1886). Il comune, intorno al 1610 contava 86 fuo-chi e 400 anime ed aveva poca entrata “cavata da luoghi bo-schivi” (Da Lezze 1610).

Nel 1764 Concesio e Bovezzo erano due comuni dellaquadra di Nave, nello stesso anno in Bovezzo vi erano 433anime (Descrizione generale 1764).

comune di Bovezzo. 1531797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la leggedel 1 maggio 1797, passò nel distretto di Garza Occidentaleper effetto della legge del 2 maggio 1798, entrò poi a fareparte del distretto di Garza Orientale ai sensi della legge del12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per farepoi parte del cantone I di Brescia del distretto I di Bresciacon la legge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato nel co-mune di Nave a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano isti-tuzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 edin virtù dei 490 abitanti, venne classificato nella terza clas-se dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Bovezzo. 1541816- 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

BRANDICO

comune di Brandico. 155sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra degli Orzi, durante il dominio venetofece parte della quadra di Mairano (Valentini 1898). Il co-mune, che nel 1493 contava 250 anime (Medin 1886),all’inizio del ’600 contava 50 fuochi e 200 anime e posse-deva un mulino (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 257 anime (Descrizione genera1764).

comune di Brandico. 1561797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto della lge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte delstretto delle Pianure previsto dalla legge del 12 ottob1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incporato nel distretto II, di Chiari.

comune di Brandico con Ognato e Castelgonelle. 1571805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Brescia del distretto I Brescia per effetto della legge 8 giugno 1805 e concentrnel comune di Mairano a partire dal 1 gennaio 1810. Spiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 580 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Ognato con Brandico e Castegonelle. 1581816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

BRAONE

comune di Braone. 159sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica, n1493 era abitato da 200 anime (Medin 1886). Nel 1765 uno dei comuni del pievatico di Cemmo (Comunità deVal Camonica, 1765). Alla metà del ’700 sappiamo che i suoi organismi istituzionali vi erano la vicinia, il console il cancelliere (Elezione del procuratore di Braone, 176

Nel 1764 vi erano 278 anime (Descrizione genera1764).

comune di Braone. 1601797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Capo di Ponte per eto della legge del 24 febbraio 1798, di cui fece parte anai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Breno, per fare poi parte del cantone I di Breno ddistretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805; spiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 310 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805. Venne ccentrato nel comune di Niardo a partire dal 1 gennaio 18

comune di Braone. 1611816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal cance

61

Breda dei Maggi

icoova

ne-o;go;o;ni-o;a-no;el-

f- dai-o;

dro;ia-o;

ua-o-m-o;-n-

elelrzodel,

u-o di

le

liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Bra-one, 1760: Elezione del procuratore della comunità diBraone in occasione dell’imposizione da parte della Val-le di L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 9 gennaio1760, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettiziasuperiore, b. 41, fasc. 10.

BREDA DEI MAGGI

comune di Breda dei Maggi. 162

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra degli Orzi col nome di Bredio sive Bre-da nova, durante il dominio veneto fece parte della quadradi Pompiano (Valentini 1898); il comune, che nel 1493contava 125 anime ed era indicato come “Sablonera conRonchaiole e Breda di Maggi” (Medin 1886), all’inizio del’600 era costituito da cinque fienili “che da per loro fannoun communeto, non volendo essere uniti con la terra diPompiano” (Da Lezze 1610); altri lo dicono compreso nel-la quadra di Orzinuovi nel 1733 (Mazzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiatee nello stesso anno vi erano 62 anime (Descrizione genera-le 1764).

Nel 1766 è citato tra le terre esenti dal Territorio brescia-no (Comunità del Territorio, 1766).

BREDA FRANCA

comune di Breda Franca. 163

1797 - 1798

Fece parte del cantone delle Pianure; il nome antico eraBreda Maggia; fu unito a Pompiano con la legge del 2 mag-gio 1798.

BREDA GAMBARA

comune di Breda Gambara. 164

sec. XVII - 1797

Breda Gambara è citata nel 1679 tra i comuni della qua-dra di Quinzano (Comunità soggette al dazio della macina,1679) e nel 1766 tra le terre esenti del Territorio bresciano(Comunità del Territorio, 1766).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiatee nello stesso anno vi erano 273 anime (Descrizione gene-rale 1764).

BREDA LIBERA

comune di Breda libera. 1651797 - 1798

Fece parte del cantone del Basso Oglio; il nome antera Breda Gambara; venne unita al comune di Verolanucon la legge del 2 maggio 1798.

BRENO

cantone della Montagna. 1661797 maggio 1 - 1798 febbraio 24

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797 il cantoera costituito dai seguenti comuni: Anfurro; Angolo; Artogne; Berzo; Berzo Demo; Bienno; Borno; Braone; BrenCapo di Ponte; Ceto; Cerveno; Cevo; Cedegolo; CimberCividate; Cemmo; Corteno; Cortenedolo; Darfo; DemDo e Ono; Edolo; Esine; Erbanno; Gorzone; Grevo; Giaco; Incudine; Lozio; Loveno; Losine; Mazzunno; MalegnMalonno; Monno; Mù; Nardo; Niardo; Osimo; Paisco; Pspardo; Pisogne; Pezzo; Ponte di Legno; Prestine; piaPontagna; Rogno; Sciano; Saviore; Sonico; Santicolo; Slero; Temù; Terzano; Vezza; Villa; Vione.

cantone I del distretto IV di Breno. 1671805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto IV del dipartimento del Serio per efetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era compostoseguenti comuni: Anfurro; Angolo con Mazzunno; Artogne; Berzo Inferiore; Bienno con Prestine; Borno; BrenBraone; Cemmo e Capo di Ponte; Cerveno; Ceto e NaCividate; Darfo; Erbanno; Esine; Gianico; Gorzone e Scno; Losine; Lozio; Malegno; Niardo; Ono; Piano; OssimCimbergo con Paspardo; Pisogne; Rogno; Terzano.

cantone I del distretto IV di Breno. 1681810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni, a partire dal 1 gennaio 1810 il cantone risultò coposto dai seguenti comuni: Angolo; Artogne; BrenBorno; Cividate; Darfo; Erbanno; Gianico; Malegno; Piano; Pisogne; Rogno; Terzano; Lozio; Niardo; Esine; Bieno; Cerveno; Ceto; Capo di Ponte.

comune di Breno. 169sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica n1493, abitato da 800 anime (Medin 1886), all’inizio d’600 il comune era costituito da tre terre: Breno, Pescae Astrio (Da Lezze 1610). Nel 1765 era uno dei comuni pievatico di Cividate (Comunità della Val Camonica1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organi istitzionali vi erano la vicinia, il consiglio ristretto convocatdal console e il cancelliere (Elezione del procuratoreBreno, 1759).

Nel 1764 vi erano 1524 anime (Descrizione genera1764).

62

Breno

ardo

vanie-nea;allepo-re

d0io--

daltà eu-

totu-o-sco di

cata es-glio

t-ioei

o,n-m-

-tavaoc-va-a,),ea-e

Da300si-

a,chene,rieale

di-i-die,i-,

rdo,e e dio,

comune di Breno. 1701797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797 (come luogo centrale), passò nel distretto diCividate per effetto della legge del 24 febbraio 1798, fu ca-poluogo del distretto di Breno ai sensi della legge del 12 ot-tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801venne incorporato nel distretto IV, di Breno, per fare poiparte del cantone I di Breno del distretto IV di Breno con lalegge dell’8 giugno 1805 (sempre come capoluogo). Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 1868 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Breno. 1711816 - 1859

Fu capoluogo del distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

distretto di Breno. 1721798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Inserito nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellalegge 12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal nu-mero XI e composto dai seguenti comuni: Breno; Malonno;Lozio; Cividate; Bienno; Prestine; Brezo inferiore; Esine;Borno; Ossimo; Losine; Niardo.

distretto IV del dipartimento del Serio. 1731801 maggio 13 - 1805 giugno 8

Incluso nel dipartimento del Serio per effetto della legge13 maggio 1801 il distretto era composto dai seguenti co-muni: Breno; Malegno; Lozio; Cividate; Bienno; Prestine;Berzo inferiore; Esine; Borno; Ossimo; Losine; Niardo;Darfo; Erbanno; Gorzone; Terzano; Mazzunno; Angolo;Anfurro; Gianico; Artogne; Piano; Pisogne; Zone e Vello;Volpino; Rogno; Paspardo; Cimbergo; Cemmo con Capo diPonte; Ono; Ceto e Nardo; Cerveno; Braone; Loveno; Pai-sco; Demo con Berzo superiore; Cevo; Saviore; Grevo conCedegolo; Sellero; Ponte di Legno; Villa; Pontagna; Temù;Vione; Vezza; Incudine; Monno; Cortenedolo; Corteno;Santicolo; Edolo; Mù; Sonico; Malonno.

distretto IV del dipartimento del Serio. 1741805 giugno 8 - 1816 febbraio 12

Incluso nel dipartimento del Serio per effetto della legge8 giugno 1805 il distretto era costituito da due cantoni: can-tone I di Breno e cantone II di Edolo; né il distretto né i can-toni subirono variazioni di circoscrizione amministrativa inseguito alle concentrazioni dei comuni del 1 gennaio 1810.

distretto XVII della provincia di Bergamo. 1751816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il di-stretto era formato dai seguenti comuni: Angolo, Mazzun-no, Anfurro, Artogne, Borno, Berzo Inferiore, Bienno ePrestine, Braone, Breno, Capo di Ponte e Cemmo, Ceto conNardo, Cerveno, Cimbergo, Cividate, Darfo, Erbanno conAngone, Esine, Gianico, Gorzone con Sciano, Lozio, Losi-ne, Malegno, Niardo, Ono, Ossimo, Piano con Beata Solatae Vissone, Pisogne, Rogno, Terzano.

Con decreto del 10 marzo1836 Rogno venne accorpato alDistretto XVI di Lovere. I comuni di Angolo e Mazzuno fu-rono separati con decreto 15 ottobre 1817 n. 27983, Bienno

e Prestine con decreto 1 agosto 1818, Cimbergo e Paspcon decreto 12 ottobre 1816 n. 37473.

Val Camonica. 176sec. XII - 1797

Nel diploma imperiale col quale Federico I concedenel 1164 ampi privilegi alla valle Camonica (concessioconfermate nel 1311 da Arrigo VII), la valle nella sua intrezza era considerata come una terra unica ed omogeancora nel 1291 in occasione di accordi con Brescia la vappariva un’entità unitaria che accettava di sottoporsi al tere di un podestà nominato da Brescia col compito di “faufficiali e consigli” e di amministrare la giustizia civile eistruire i processi criminali (Valetti Bonini 1976). Nel 133la Valle venne dichiarata indipendente dall’imperatore Gvanni di Boemia; nel 1324-1325 gli statuti di Valle cominciarono ad essere citati in atti privati mentre a partire 1350 risulta certa la presenza in valle di notai del podesdel vicario, embrione di una futura organizzazione più dratura.

Solo dopo il passaggio sotto il dominio veneto, avvenucompletamente il 10 gennaio 1428, l’organizzazione istizionale della comunità della valle risulta indagabile in prfondità: con ducale del 1 luglio 1428 emanata da FranceFoscari la Serenissima concedeva alla Valle il privilegioutilizzare i propri statuti civili e criminali e l’indipendenzada Brescia e Bergamo, indipendenza che venne revonel 1440, quando venne stabilito che il capitano dovessesere nobile bresciano, con nomina approvata dal considella città.

Le principali magistrature e i più importanti organi eletivi della comunità erano il consiglio generale, il consiglsegreto o senato, il consiglio dei ragionati, il consiglio ddeputati, i ragionati aggiunti, l’avvocato di valle, il sindacil cancelliere, il vice cancelliere, il giusdicente, il presidete dell’ospedale ed il tesoriere. Era suddivisa per scopi aministrativi e religiosi in quattro pievatici: Rogno, Cividate, Cemmo ed Edolo; una parte delle magistrature spetdi diritto alla famiglia Federici, antichi feudatari del luog(Morosini 1916); nel 1765 i pievatici citati sono cinque: acanto ai quattro già menzionati è nominato anche il pietico di Dalegno e Borno (Comunità della Val Camonic1765). Nel 1493 contava 24760 abitanti (Medin 1886mentre all’inizio del ’600 erano 45000, “tra i quali ve n(erano) un’infinità di matti stupidi e insensati; i boschi (erno) quasi tutti proprii di communi parte antichissimi chnon vi è memoria a che modo siano stati acquistati” (Lezze 1610). Sempre in quell’epoca un ospedale con lire d’entrata era retto da un deputato nominato dal conglio generale. Negli Statuti (Statuti della Val Camonic1750) e in una relazione datata 1765 sono nominati andue deputati alla sanità, un deputato al mercato di Pisogdue calmedrari, gli stimatori al dazio, i bollatori, gli esattodella tassa ducale e quattro deputati sopra la strada r(Ufficiali della Val Camonica, 1765).

Nel 1765 i comuni della Val Camonica erano così sudvisi in pievatici: il pievatico di Dalegno e Borno era costtuito solamente dai due comuni nominati; il pievatico Edolo comprendeva i comuni di Vione, Vezza, IncudinMonno, Santicolo, Cortenedolo, Cortine, Edolo, Mù, Sonco e Malonno; il pievatico di Cemmo i comuni di LovenoPaisco, Demo, Cevo, Saviore, Grevo, Sellero, PaspaCimbergo, Cemmo, Ono, Cevo, Ceto con Nadro, BraonNiardo; al pievatico di Cividate appartenevano i comuniLosine, Breno, Bienno, Berzo, Esine, Cividate, Malegn

63

Breno

aleie-erasa-r-mi-

io

eri 19ai il

77;

eduni,de-si-iov-iceso-

rin-tatie-tuti

de-eio-toces-con-egli

765delicocolia

torieni-

rioduen-ni,sen-to ra-ntiini

Lozio e Ossimo e al pievatico di Rogno i comuni di Erban-no, Gorzone, Sciano, Terzano, Mazù, Angolo, Anfurro, Ro-gno, Darfo, Gianico, Artogne e Piano (Comunità della ValCamonica, 1765).

Secondo la “Descrizione generale della popolazione del-la città e provincia di Brescia” alla Valle Camonica appar-tenevano le seguenti comunità Breno, Pesso, Ponte di Le-gno, Villa, Pontagna, Temù, Vione, Vezza, Incudine,Monno, Mù, Cortenedolo, Cortine, Santicolo, Edolo, Soni-co, Malonno, Paisco, Lavino, Saviore, Cevo, Demo, Berzo,Grevo e Cedegolo, Cellero, Paspardo, Cimbergo, Cemmo eCapo di Ponte, Cerveno, Dò e Ono, Ceto e Nadro, Braone,Niardo, Losine, Prestine, Bienno, Eseno, Cividate, Male-gno, Lozio, Ossimo, Borno, Erbanno, Gorzone, Sciano,Terzano, Mazù, Angolo, Anfurro, Rogno, Darfo, Gianico,Artogne, Piano e Pisogne (Descrizione generale 1764).

Val Camonica. bollatori. 177sec. XV - 1797

Erano eletti in numero di due dal consiglio generale alla finedi ogni anno. Insieme a una persona eletta dal consiglio per cia-scun pievanato, a uno dei militi del capitano e a un ministraledoveva andare di pievanato in pievanato per bollare in ciascuncomune i vasi, i pesi e le misure con il bollo del capitano (Sta-tuti della Val Camonica, 1750, cap. 387).

Val Camonica. calmedrari. 178sec. XV - 1797

Erano eletti alla fine di ogni anno dal consiglio generale; ave-vano il compito di rilevare i prezzi del frumento, della farina,delle carni e del vino, riferirli al giusdicente e determinare in-sieme a questo il calmiere dei prezzi per queste merci, regolan-doli in base a quelli praticati sul mercato di Pisogne. Il sindacoaveva poi il compito di notificare i calmieri ai consoli delle co-munità (Statuti della Val Camonica, 1750, cap. 384).

Val Camonica. capitano di Val Camonica. 179sec. XIII - 1797

Già nel 1291, in occasione di accordi con Brescia, dopo unaserie di contrasti per il predominio politico, la valle accettava disottoporsi al potere di un podestà nominato da Brescia aventetra le proprie prerogative la possibilità di “fare ufficiali e consi-gli” e di amministrare la giustizia civile ed istruire i processicriminali (Valetti Bonini 1976); nel 1350 troviamo segnalata lapresenza in valle di notai del podestà e del vicario, embrione diuna futura organizzazione più duratura.

Dopo il passaggio sotto il dominio veneto, con ducale del 1luglio 1428 di Francesco Foscari veniva concesso il privilegioalla valle di utilizzare i propri statuti civili e criminali e ne ve-niva sancita l’indipendenza da Brescia e Bergamo, indipenden-za che venne revocata nel 1440, quando fu stabilito che il capi-tano dovesse essere nobile bresciano, con nomina approvata dalconsiglio della città (Valetti Bonini 1976; Zanelli 1912). Ancheall’inizio del ’600 il capitano veniva scelto da Brescia tra imembri del consiglio della città; eleggeva un vicario ed un can-celliere, nobili bresciani, ed il cancelliere eleggeva due coadiu-tori; il capitano o il vicario erano giudici in civile e le appella-zioni andavano a Brescia, mentre in criminale venivano formatii processi che oltre la pena di sangue erano giudicati a Brescia(Da Lezze 1610; Zanelli 1912).

Val Camonica. congregazione dei deputati. 180sec. XV - 1797

Composta dal sindaco attuale, dal sindaco dell’anno prece-dente, dall’avvocato e dai sette deputati eletti dal consiglio ge-nerale, era convocata su richiesta del sindaco e rivestiva funzio-ni consultive e si occupava delle questioni urgenti (Statuti dellaVal Camonica, 1750, cap. 375; Morosini 1916).

Val Camonica. consiglio dei ragionati. 181sec. XV - 1797

Composto da 11 membri, cinque eletti dal consiglio generuno per pievatico, cinque predecessori immediati uno per pvatico, e da uno in rappresentanza della famiglia Federici, presieduto dal capitano. Si radunava tre volte all’anno per eminare i conti della comunità; aveva poi l’incombenza impotantissima (assieme a sindaco, avvocato e giusdicente) di nonare gli 11 ragionati aggiunti ed i 19 membri del consiglsegreto oltre ai 96 membri elettivi del consiglio generale.

Gli 11 ragionati aggiunti erano scelti in numero di due pogni pievanato e uno dalla casa dei Federici: assieme amembri eletti del consiglio segreto, agli undici ragionati e dieci membri della congregazione dei deputati formavanoconsiglio segreto (Statuti della Val Camonica, 1750, cap. 3Consiglio degli additi e di segreto, 1765; Morosini 1916).

Val Camonica. consiglio generale. 182sec. XV - 1797

Era l’assemblea deliberativa (quasi legislativa) della valleera formato da 154 membri: 96 rappresentanti dei 48 comsuddivisi in pievanati, e due rappresentanti della famiglia Ferici, 19 componenti del consiglio segreto, 11 membri del conglio dei ragionati, 11 ragionati aggiunti, 7 membri del consigldei deputati; ne facevano poi parte il capitano, il vicario, l’avocato di valle, il sindaco predecessore, il cancelliere e il vcancelliere, il giusdicente, il presidente dell’ospedale ed il teriere.

Il consiglio si radunava 4 volte l’anno per trattare gli affapiù importanti della vita comunitaria, tra cui la nomina del sidaco, che era il capo della comunità, l’avvocato, i sette depue gli 11 ragionati (Morosini 1916). Eleggeva inoltre due calmdrari, due bollatori, due estimatori per ciascun pievatico (Stadella Val Camonica, 1750, capp. 384, 387, 389).

Val Camonica. consiglio segreto. 183sec. XV - 1797

Era composto dai dieci membri della congregazione dei putati, dagli undici ragionati, dagli undici ragionati aggiunti dai 19 membri nominati espressamente dal consiglio dei ragnati; ne facevano inoltre parte il capitano, il sindaco, l’avvocaed il giusdicente. Si radunava ogni volta che si rendesse nesario o per affari che non necessitavano di essere deferiti al siglio generale; era denominato anche senato (Consiglio dadditi e di segreto, 1765; Morosini 1916).

Secondo quanto risulta da una relazione compilata nel 1dal cancelliere della Valle, dei 19 membri eletti due erano pievatico o pievanato di Dalegno e Borno, quattro del pievatdi Edolo, quattro del pievatico di Cemmo, quattro del pievatidi Cividate, quattro del pievatico di Rogno e uno della famigFederici (Comunità della Val Camonica, 1765).

Val Camonica. estimatori. 184sec. XV - 1797

Ogni anno erano eletti dal consiglio generale due estimaper ciascun pievatico che avevano il compito di stimare i bmobili e immobili dovuti dai debitori (Statuti della Val Camonica, 1750, cap. 389).

Val Camonica. sindaco. 185sec. XV - 1797

Nominato dal consiglio generale, doveva essere originadella valle, avere compiuti i trent’anni ed essere da almeno anni uno dei pubblici deputati. Spettava loro l’incarico di covocare tutti gli organi assembleari e di dirigerne le discussiorappresentava la comunità verso l’esterno e ne era il rappretante politico istituzionale più significativo e potente; era tenuall’esazione delle somme dovute per le condanne o per altregioni e doveva garantire l’esecuzione delle revisioni dei co(Statuti della Val Camonica, 1750, capp. 370 e 371; Moros1916).

64

Brescia

r-e;

ua-o-se-e;

ua-o-se-to;

ua-o-se-o;

ua-o-se-o;

ri-na-

nti unae didel co-Per27,he ilo,reo-l

tut-u-no-lereie-el-liini-taitai

Val Camonica. tesoriere. 186sec. XV - 1797

Aveva il compito di esigere i contributi imposti dai ragionati(Statuti della Val Camonica, 1750, cap. 374).

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Consiglio degli additi e di segreto,1765: “Nota distinta di quanto costano alla Valle li Con-seglii di Additi, di Secreto”, relazione datata 21 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Bre-no, 1759: Elezione del procuratore della comunità diBreno per provvedere all’imposizione alla Valle di L1700 a ragione di lira d’estimo, datata 16 dicembre 1759,Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 10; Ufficiali della Val Camonica,1765: Relazione in cui sono elencati gli ufficiali ai qualil’ufficio della cancelleria pubblica della Valcamonicacorrisponde il salario, datata 3 aprile 1765, Archivio diStato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc.9.

BRESCIA

cantone I del distretto I di Brescia. 1871805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto I del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Brescia con il suo circondario (Fiumicel-lo, Folzano, Mompiano, Roncadelle, S. Alessandro, S. Bar-tolomeo, S. Nazaro, S. Zeno, Urago Mella) Bovezzo; Ca-stenuovo con Colorne ed Onzato; Caino; Collebeato conCampiani; Concesio; Nave e Cortine; S. Eufemia.

cantone II del distretto I di Brescia. 1881805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto I del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Bagnolo; Castegnato; Camignone conValenzano; Gussago con Ronco; Maclodio; Ome; Ospita-letto; Paderno; Rodengo; Saiano; S. Vigilio; Travagliato;Torbole con Casaglio; Trenzano; Montirone.

cantone III del distretto I di Brescia. 1891805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto I del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Azzano con Pontegatello; Brandico conOgnato e Castelgonelle; Barbariga con Frontignano; Corti-celle; Corsano con Bargnano e Meano; Capriano con Mo-vico; Dello; Flero con Coller, Poncarale e Borgo Poncarale;Lograto; Longhena; Mairano con Pievedizio; Quinzanellocon Boldeniga; Berlingo.

cantone IV del distretto I di Brescia. 1901805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto I del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto dai

seguenti comuni: Botticino Sera; Botticino Mattina; Bogosatollo; Castenedolo; Caionvico; Calcinato; CiliverghMazzano; Nuvolera; Nuvolento; Rezzato; Serle; Virle.

cantone I del distretto I di Brescia. 1911810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Brescia (col suo circondario); NavConcesio; Collebeato; Cellatica; Gussago.

cantone II del distretto I di Brescia. 1921810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Ome; Rodengo; Ospitaletto; TravagliaTorbole; Lograto; Trenzano; Corzano.

cantone III del distretto I di Brescia. 1931810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Flero; Capriano; Dello; Mairano; BagnolMontirone; Ghedi.

cantone IV del distretto I di Brescia. 1941810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Botticino Sera; Rezzato; MazzanCastenedolo; Borgosatollo; Nuvolera; Serle.

comune di Brescia. 195sec. XII - 1797

Le origini del comune di Brescia vanno ricercate nei pmi anni dell’XI secolo quando ancora il vescovo era udelle maggiori autorità politiche cittadine; nel 1038 il vescovo fece alcune concessioni ai “liberi homines” abitaa Brescia, e sebbene il documento avesse la forma diconcessione feudale, nella sostanza era la definizionuna controversia (Bosisio 1963, p. 570). Non si tratta comune autonomamente organizzato, ma questi uoministituivano senza dubbio l’embrione del nascente ente. la prima menzione dei consoli bisogna attendere il 11mentre dalla seconda metà del secolo compaiono ancconsoli di giustizia e dei mercanti, e sul finire del seconel 1189 il console maggiore (Bosisio 1963). Per aveun’idea dell’organizzazione interna delle magistrature cmunali si può fare riferimento agli statuti rinnovati de1313, che menzionano un consiglio dei 500, formato da ti i nobili ed elencano (al cap. CLX) le magistrature comnali: 16 notai del podestà (quattro per ogni quartiere), 4 tai al maleficio (uno per ogni quartiere), 4 notai delchiusure (uno per quartiere), 4 ministrali delle chiusu(uno per quartiere), 4 consoli di giustizia (uno per quartre), 4 notai del console di giustizia, un console delle applazioni, notaio del console delle appellazioni, 8 ministradel podestà (che duravano in carica un solo mese), 8 mstrali dei giudici delle gabelle (due per quartiere), 4 noper le copie delle note d’estimo (uno per quartiere), 4 no

65

Brescia

nne,di

on-stàse,

tie-si-utatinoe.

ti aie

sia,

lai S.S.i an-di lecita-i S.a-eni-vo

m-La-o”,

o-

neiu-tto,co-ni-

-ro,eo

one

ednel-

ettie leol

nee-eiti

delio-

di camera (uno per quartiere), un notaio del massaro, 4 mi-nistrali di camera (uno per quartiere).

Esistono anche statuti risalenti al 1277, ma si rivelanopoco utili per la comprensione delle relazioni fra le magi-strature ed organi in quanto risultano inorganici e disomo-genei, e sono considerati più come compilazioni successiveche come statuti revisionati veri e propri (Valentini 1898).

Le magistrature cittadine durante il dominio visconteo(ed anche malatestiano) benché attive non ebbero l’impor-tanza e l’autonomia istituzionale di cui avrebbero godutodurante il dominio veneto, anche a causa dei continui scon-tri per la supremazia territoriale (Lonati 1935).

La sottomissione formale di Brescia a Venezia avvenutadopo la cacciata dei Visconti nel marzo del 1426 e perfezio-nata nei mesi successivi in seguito alla pace (si tramanda ladata del 6 ottobre 1426), continuò a garantire alla città equindi al comune “il mantenimento di consuetudini, magi-strature e consigli” (Zanelli 1898); tali statuti magistraturee consigli, formatisi nei secoli precedenti in seguito allapace di Lodi permisero a Brescia ed al suo territorio di rag-giungere un equilibrio duraturo, dopo un trentennio dallainstaurazione del dominio veneto (Pasero 1963).

In base agli accordi ed agli statuti Venezia inviava a Bre-scia due rettori veneti, un podestà, suprema autorità civile,ed un capitano, suprema autorità militare, ognuno con unapropria familia o corte. La città manteneva le sue magistra-ture e quasi tutto il suo potere sul territorio escluse le treValli e la riviera di Salò, oltre ad alcune terre separate perprivilegi particolari.

Le alterne vicende delle guerre veneziane non modifica-rono quasi mai la natura e l’organizzazione del dominio ve-neziano sulla città tranne che per un breve periodo tra il 20maggio 1509, quando Brescia si consegnò a Luigi XII re diFrancia, ed il 26 maggio 1516, quando gli spagnoli furonocacciati, anche se ci volle più di un anno affinché le antichemagistrature tornassero pienamente in attività (Pasero1957; Pasero 1963).

La fine del dominio veneto sulla città e la nascita di nuo-ve forme organizzative dell’amministrazione comunale fu-rono ancora legate a vicende belliche, in quest’ultimo casole guerre napoleoniche; dopo molti mesi di presenza ditruppe sul territorio bresciano, il 18 marzo 1797 gli ultimirappresentanti veneti lasciarono la città e venne proclamatoil governo provvisorio bresciano che si organizzò territo-rialmente con la legge del 1 maggio 1797.

In epoca veneta oltre al consiglio generale, al consigliospeciale (o degli anziani) ed ai deputati pubblici, che costi-tuivano le magistrature più significative e prestigiose (edalle cui descrizioni specifiche si rimanda per ulteriori noti-zie istituzionali), l’amministrazione corrente della città eradelegata a deputati e magistrature aventi funzioni specifi-che; secondo alcune fonti nel 1644 erano solo sei: alle bia-de ed alla sanità, alla conservazione del monte vecchio dipietà, alla conservazione del monte Palosso, alle fabbrichedella città, alla fabbrica delle chiese, agli alloggiamenti mi-litari (Zanelli 1898, p. 198); per altri all’inizio del sec.XVII erano molte di più: avvocati in difesa delle ragionipubbliche, deputati all’osservanza degli statuti, deputatialle ragioni del fiume Oglio, deputati all’onestà dei mona-steri femminili, conservatori al monte di pietà, conservatoridei monti Palozzo e Denno, deputati alle fabbriche, deputa-ti alla sanità e biave, deputati agli alloggiamenti militari,presidenti alla conservazione delle ragioni del Naviglio,correttori degli statuti dei paratici, deputati al collegioLambertino, giudici sopra le vettovaglie, ragionati, provvi-

sori di comune, massaro generale, massaro delle condavicario del granarolo, vicario alla macina, massarolo consiglio, cancelliere, scrivani alla porte, massaro del mte di pietà, cancelliere della sanità, cancelliere all’onedei monasteri, cancelliere per la riscossione delle tancancelliere alla deputaria dei forestieri, deputati ai foresri (Da Lezze 1610). Alcune di queste erano importantisme come quella di cancelliere, massaro generale, depall’osservanza degli statuti, o avvocati; altre consistevain funzioni limitate spesso bene evidenziate dal loro nomAlcune informazioni relative alle magistrature più rilevanistituzionalmente sono contenute nelle schede relativevari consigli cittadini, mentre di altre si è potuto fornirsolo il nome.

Oltre a tali magistrati ed ufficiali vi erano poi numerogiudici o consoli che amministravano la giustizia minutessendo la giustizia alta appannaggio dei rettori veneti.

Amministrativamente la città risultava divisa in cittadelvecchia e nuova ed in quadre, sei di S. Giovanni, sette dFaustino (l’ottava comprendeva Mompiano), due di Alessandro (Pasero 1969), a capo delle quali stavano glziani eletti dai residenti ed aventi funzioni giudiziarie e controllo amministrativo e fiscale (Da Lezze 1610). Oltremura si estendevano invece le chiusure; nel 1775 sono te le seguenti quadre delle chiusure: di S. Nazaro, dAlessandro, di S. Bartolomeo, di Fiumicello e di Mompino (Quadre delle Chiusure, 1775). In base alle quadre vvano stilati gli estimi che costituivano la base del preliefiscale personale.

Nel 1493 le chiusure della città erano costituite da Mopiano, S. Gervasio, Roncadelle, Bottonaga, Verziano, spes, S. Bartolomeo, S. Paolo e S. Eustachio, “el BlochS. Giacomo al Mella, Fiumicello e “altre diverse habitatini” (Medin 1886).

Nel 1679 sembrano essere sottoposti alla giurisdiziodella città le seguenti località, citate come “borghi e chsure” di Brescia: Concesio, S. Zeno, S. Eufemia, LagheFolzano, Mandolossa, Conicchio, Fornaci, Borgo S. Giamo, Borgo S. Giovanni, Mompiano e Roncadelle (Comutà soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 i “luoghi suburbani o siano chiusure” di Brescia erano costituiti da Fiumicello, Roncadelle, S. NazaFolzano, Aspes, S. Alessandro, Mompiano, S. Bartolome contavano complessivamente 9764 anime (Descrizigenerale 1764).

comune di Brescia. abate. 196sec. XV - 1797

L’abate era il capo della banca o consiglio degli anziani era eletto probabilmente nel seno del consiglio generale (Zali 1898, p.198)

comune di Brescia. anziani. 197sec. XV - 1797

Erano quindici uno per ognuna delle quadre della città eldagli abitanti della quadra stessa; avevano il compito di dardenuncie criminali, con funzione di raccordo istituzionale ccomune (Da Lezze 1610).

comune di Brescia. avvocato. 198sec. XV - 1797

Durante il periodo veneto l’avvocato rivestiva una posiziodi primo piano tra le magistrature comunali; suo compito spcifico era quello di “opporre la negativa alle proposte fatte nconsigli”; l’avvocato unitamente ai sindaci deputati agli statued all’abate erano definiti deputati pubblici, che col passaretempo finirono per concentrare in sé quasi tutti i poteri decisnali (Zanelli 1898, pp. 19-23)

66

Brescia

uni”,non

or-e ali-ve XI-

ittàa-g-ve-cheai-nol-olo88 i

432

ne- aii-

80

iglioi 25ltaa-hen-

odel

et-ca-on-egiàle pp.

dia il

im-

el neliale

alri,

in-aliadra.taen--i-o,

te-ra,perse-natone,

ri-orelio

comune di Brescia. camera fiscale. 199sec. XV - 1797

Costituiva il centro finanziario del sistema fiscale veneto;provvedeva a raccogliere ed inviare a Venezia le tasse ed impo-ste esatte nella città e nel suo territorio, così come una parte del-le pene derivanti dalle condanne; a capo della camera era postoun camerlengo che coadiuvava il capitano nella gestione finan-ziaria.

comune di Brescia. capitano. 200sec. XV - 1797

Le dominazioni precedenti a quella di Venezia avevano prov-veduto ad inviare nella città propri rappresentanti e tra questiera compreso il capitano del distretto, da cui dipendevano gli al-tri capitani viscontei presenti sul territorio bresciano (Lonati1935) ed anche la Serenissima fin dall’inizio inviò in terrafermapropri rettori col titolo (nelle città più importanti) di podestà edi capitano.

Quest’ultimo aveva il compito di vigilare sulle questioni fi-scali (le gravezze) ordinarie e straordinarie e su quelle militaridi tutto il territorio ad eccezione delle fortezze che ricevevanoda Venezia specifici capitani o castellani (Asola, Lonato, Pon-tevico, Orzinuovi e rocca d’Anfo); era giudice in civile e in cri-minale per tutti i militari o stipendiari veneti che fossero partiin causa. Era il garante effettivo dell’apparato militare veneto,esercitava il controllo sull’amministrazione finanziaria dellevarie istituzioni locali presenti sul territorio bresciano ed era lamassima autorità in tema della sicurezza ed agibilità delle stra-de.

Nelle sue funzioni era coadiuvato da due camerlenghi per lequestioni fiscali e dal governatore d’armi e dal castellano per lequestioni militari (Fè d’Ostiani 1908); secondo altri l’unionedei due camerlenghi col capitano costituiva il consiglio finan-ziario ed aveva funzioni di controllo sulla camera fiscale, orga-no nel quale confluivano le imposte e le tasse esatte per contodi Venezia, comprese le multe comminate dai giusdicenti citta-dini e terrritoriali (Pegrari 1985).

Il capitano (o praefectus) era dunque preposto alle forze mi-litari, all’ordine pubblico, al rispetto delle leggi ed alla sicurez-za delle strade e per svolgere questi gravosi compiti era coadiu-vato da una corte composta da un vicario, un governatore dellearmi e da un capitano di campagna detto poi del divieto, da uncastellano e da un cancelliere (Pasero 1963). Alla fine del domi-nio, a partire dal 1726 esercitò le funzioni proprie del podestà ecumulò le due cariche venendo chiamato per questo capitanovicepodestà (Fè d’Ostiani 1908).

comune di Brescia. consiglio dei LXXII. 201sec. XV - 1475

Il consiglio dei LXXII, definito anche consiglio annuo, costi-tuì dall’inizio della dominazione veneta l’organo intermedio tral’assemblea plenaria dei nobili e gli organi esecutivi del comu-ne, quali i deputati o il consiglio speciale, ai quali spettaval’esercizio effettivo del potere.

L’importanza di tale organo consisteva principalmente nelfatto che i suoi membri, 12 per ogni bimestre, esercitavano lacarica di consiglieri speciali. Mentre a norma dello statuto ap-provato nel 1429 le decisioni non unanimi del consiglio specia-le o eccedenti una somma stabilita avrebbero dovuto essere ri-messe al giudizio del consiglio dei settantadue, a poco a poco ilconsiglio annuo venne marginalizzato ed esautorato dai suoipoteri da deputati e consiglio speciale, fino alla decisione del1475 quando venne in pratica abolito.

Si stabilì infatti che in caso di necessità i deputati o il consi-glio speciale avrebbero fatto ricorso direttamente al consigliomaggiore (Zanelli 1898, pp. 24-25). A partire da tale data i con-siglieri speciali venire nominati estraendoli direttamente dalconsiglio maggiore (Zanelli 1898, p. 25).

Per un brevissimo periodo, dal 3 settembre del 1644 al 7 apri-le del 1645 tornarono in vigore le antiche consuetudini perl’elezione del consiglio maggiore e per quello dei 72, che peròfurono presto abbandonate (Zanelli 1898; Mazzoldi 1963).

comune di Brescia. consiglio maggiore. 202sec. XIV - 1797

La presenza tra le istituzioni del comune di Brescia di consiglio di “500 qualche volta 300 e più tardi di 100 membrbenché sostenuta da alcuni anche per i tempi più antichi, trova però conferma tra le fonti (Valentini 1898).

La prima menzione di una certa rilevanza riguardante unganismo assembleare dotato di ampi poteri deliberativi risal1313: gli statuti riformati in quell’anno menzionano un consglio dei 500, che in caso di riforme e decisioni importanti decongregare almeno trecento membri (Statuti di Brescia sec.II).

Dopo la dedizione a Venezia, erano stati concessi alla campi privilegi, tra cui quello di conservare le proprie magistrture ed i propri statuti; in base a tali privilegi in consiglio magiore potevano sedere tutti i cittadini bresciani (quelli che avano cioè ottenuto precedentemente la cittadinanza, risiedevano in città e che contribuivano agli oneri) ritenuti drettori veneti degni di ricoprire l’incarico (Zanelli 1898). Il numero come si vede non era rigidamente predeterminato ed itre soggetto ad interpretazioni variabili (Pasero 1963); a titdi esempio si segnala che mentre e dopo la serrata del 14consiglieri erano 150 in tutto (Pasero 1963), nel 1608 erano (Pasero 1969), mentre nel 1644 erano 450 (Zanelli 1898).

Naturalmente le sedute non videro mai la partecipaziomassiccia degli aventi diritto; al contrario vi furono molti problemi di legittimità vista la sempre più scarsa partecipazionelavori delle assemblee: per il consiglio maggiore il numero mnimo di partecipanti affinché la seduta fosse valida era dimembri (Zanelli 1898, p. 25).

Nel 1454 s’era deliberato che non potesse sedere in consil cittadino che non abitasse in città e non avesse compiuto anni e nel 1473 con la riforma degli statuti, le modalità di scevennero modificate e limitate. Oltre al limite di 30 anni ed il pgamento degli oneri per trent’anni continui, venne stabilito ci nuovi consiglieri proposti dovessero venire ballotati dai cosiglieri già in carica, cioè in pratica cooptati.

Ulteriori restrizioni all’accesso di nuovi consiglieri vennerstabilite nel 1488 per quella che venne definita la serrata maggior consiglio: il 5 settembre il consiglio speciale e l’11 stembre il maggior consiglio decretarono che l’accesso alle riche era riservato a quelli che ininterrottamente avevano ctribuito agli oneri della città dal tempo della dedizion(personalmente o da parte degli antenati), fatti salvi quelli ammessi; il consiglio maggiore rese meno rigida l’originaproposta, ma la serrata era ormai cosa fatta (Zanelli 1898,29-30).

Nel 1644 ci fu un tentativo di rimettere in vigore le norme elezione e nomina dei consiglieri antecedenti alla serrata, mtentativo suscitò la reazione della nobiltà e le cose rimaseromutate (Zanelli 1898, p. 196-200; Mazzoldi 1963).

Il consiglio maggiore era il luogo supremo decisionale dcomune e tutte le nomine o le scelte importanti erano decisesuo seno, dopo le preventive discussioni del consiglio spece dei deputati.

Fra le incombenze istituzionalmente rilevanti in rapporto territorio o distretto bresciano va ricordata la nomina dei rettopodestà e vicari, che Brescia, per privilegio, provvedeva adviare nei vari “reggimenti” ad essa sottoposti, alcuni dei querano quadre, altri terre separate, altre terre sole senza quUna volta stabilizzatasi la supremazia sul territorio, modificadalla presenza della Serenissima, il numero di questi reggimti rimase stabilito in “XXI, divisi in quattro gradi: quattro podesterie maggiori (Valcamonica, Asola, Orzinuovi e Salò), tre mnori (Chiari, Lonato e Palazzolo), sette vicariati maggiori (IseMontichiari, Rovato, Gottolengo, Calvisano, Quinzano, Ponvico) e sette minori (Gavardo, Manerbio, Ghedi, GambaPontolio, Castrezzago e Pompiano); l’elezione avveniva ballottazione e chi otteneva più dei due terzi dei voti era asgnato alle podestarie maggiori, chi solo la metà era assegagli altri reggimenti che erano via via assegnati per estraziofino ad esaurimento degli eletti (Zanelli, 1898, p. 86).

Anche le altre cariche più prestigiose ed istituzionalmentelevanti erano appannaggio dei membri del consiglio magginonché stabilite e votate nel suo seno. All’interno del consig

67

Brescia

noiodi-pi-lle-in viensi-lie, inta-

i oti-ate,in

ag- delu-

ellelio

an-lio

gioe-ano

a; in diTe-

icio-lleurera-m,

ne-ne pa-ve-

as-

a ire-pi-si-li e sul

esercitavano una netta supremazia il collegio dei giudici (dettidottori di collegio) e quello dei notai. Da quest’ultimo peresempio erano estratti 26 membri che erano destinati a ricoprirei seguenti uffici: due notai del podestà, quattro del suo vicario,quattro dei giudici di ragione, quattro dei consoli della giusti-zia, quattro dei giudici delle chiusure, due del giudice dei dazi,e sei che servono all’ufficio del giudice del maleficio; vi eranopoi quattro notai definiti archiviani che erano incaricati di fareeseguire i processi inespediti (Zanelli 1912, pp. 88-89).

Merita di essere ricordato il fatto che durante l’occupazionefrancese e spagnola degli anni 1509-1516 i due principali con-sigli cittadini, benché non ufficialmente aboliti, risultaronomarginali nella vita politica e solo il 27 maggio 1516 il consi-glio maggiore venne di nuovo radunato recuperando le sue pre-rogative solo dopo il 26 luglio 1517 (Pasero 1963; Pasero1957).

comune di Brescia. consiglio speciale. 203sec. XV - 1797

Il consiglio speciale, definito altrimenti anche consiglio mi-nore o più tardi banca degli anziani (Pasero 1969), era costituitoall’inizio del dominio veneto da 12 membri. Ogni anno eranoestratti a sorte 72 consiglieri tra quelli ammessi a sedere nelconsiglio maggiore, i quali a turno, dodici ogni bimestre, com-ponevano il consiglio speciale detto anche degli anziani; talimodalità vennero modificate nel 1475 quando i consiglieri spe-ciali vennero direttamente scelti tra i membri del consigliomaggiore. Nella relazione redatta dal podestà Paolo Correr nel1562 si afferma che tra i membri del consiglio generale veniva-no eletti 16 individui che fossero “in esso di più nobili et quali-ficati… dottori di collegio [e] gentilhomeni”, “12 de qualis’adimandano abbati et quattro avvocati del consiglio”. I loronomi venivano imborsati: ogni mese tra di essi era sorteggiatoun abate e ogni sei mesi un avvocato. L’abate, l’avvocato, i duesindaci che rimanevano in carica due anni, i tre deputati all’os-servanza degli statuti di nomina annuale e i dodici consiglieri,estratti a sorte ogni bimestre tra 72 membri del consiglio prece-dentemente sorteggiati, formavano il consiglio speciale che eraquindi costituito da 19 membri (Zanelli 1912). Tale organo ave-va facoltà di provvedere a tutto quanto riteneva utile per il benedella città, secondo la relazione del Correr poteva deliberaresolo per somme inferiori alle dieci lire planette (Zanelli 1912);si stabilì anche che due anziani scelti dallo stesso consiglio spe-ciale fossero deputati all’osservanza degli statuti. Il numero ditali deputati venne portato a tre dopo la riforma degli statuti del1473 ed il loro potere fu aumentato (Zanelli 1898).

Le prerogative e l’esistenza stessa del consiglio speciale sifondono con la magistratura dei deputati o anziani, tanto che se-condo alcuni il consiglio speciale era formato da 5 o 6 consi-glieri più i sette anziani (Pasero 1969, p. 19).

Inoltre, mentre inizialmente il consiglio speciale aveva l’ob-bligo di riunirsi ogni venerdì per esaminare le questioni più ur-genti, col passare del tempo venne scavalcato dalle prerogativedei deputati che arrivarono a riunirsi anche come consiglio spe-ciale senza l’intervento alla seduta di nessun consigliere e per-fino a presentare al consiglio maggiore proposte di delibere nonvagliate dal consiglio speciale (Zanelli 1898, pp. 49-51).

Durante le vicende legate all’occupazione francese e spagno-la degli anni 1509-1516 i due principali consigli cittadini, ben-ché non ufficialmente aboliti, risultarono marginali nella vitapolitica e solo dopo il 26 luglio 1517 i due consigli vennero ri-costituiti. Fu attivo in quel periodo (dal 1513) tra gli altri unconsiglio dei XVI, in pratica un consiglio ristretto, operanteperò sotto la tutela spagnola (Pasero 1963; Pasero 1957).

comune di Brescia. consoli di giustizia dei quartieri. 204sec. XV - 1797

Nel 1562 risultavano essere due, membri del collegio dei dot-tori, eletti come i podestà minori, duravano in carica sei mesi egiudicavano in civile e “davano tutele cure e simili altri atti”(Zanelli 1912, p. 88).

comune di Brescia. deputati all’osservanza degli statuti. 205sec. XV - 1797

I deputati all’osservanza degli statuti erano eletti ogni andal consiglio generale, in numero di due all’inizio del dominveneto, di tre dopo il 1473. Dovevano fare in modo che i giuscenti e gli ufficiali del comune e i rettori veneti, podestà e catano, non commettessero nulla di contrario agli statuti e aprovvisioni del comune. Avevano inoltre il compito di verificare che gli edifici sia pubblici, sia privati fossero mantenuti buono stato e che nessuno elevasse costruzioni lungo lepubbliche o su terreno pubblico senza il permesso del coglio. Infine insieme ai giudici delle chiusure e delle vettovagerano tenuti a consegnare i calmieri dei generi commestibiliparticolare del pane, delle carni e dei pesci (Tedoldi 1997, Stuta potestatis, cap. LXII).

comune di Brescia. deputati pubblici. 206sec. XV - 1797

Deputati pubblici (denominati anche banca degli anzianconsulta) venivano definiti i sette consiglieri che erano in praca a capo del comune: tale organo era composto dall’abdall’avvocato, dai tre deputati all’osservanza degli statuti (origine solo due) e dai due sindici.

Dopo l’abolizione del consiglio dei LXXII avvenuta in ontaallo statuto del 1473, attraverso una delibera del consiglio mgiore in data 27 dicembre 1475, e dopo la così detta serratamaggior consiglio avvenuta nel 1488 il potere dei deputati amentò senza sosta e senza freni, e dall’analisi dei registri ddelibere si ricava che a volte essi si riunivano come consigspeciale anche senza la partecipazione o l’intervento degliziani, tanto che alcuni fanno coincidere i deputati col consigspeciale (Zanelli 1898; Pasero 1969; Pegrari 1985).

comune di Brescia. giudice competente nelle cause dei dazi. 207sec. XV - 1797

Il consiglio generale eleggeva a sorte un giurista del colledei giudici che giudicava presso l’ufficio dei dazi e era comptente nelle cause riguardanti i dazi. Le sue sentenze potevessere appellate dinanzi al podestà e al capitano di Brescicaso di discordia tra i due giusdicenti interveniva in qualitàterzo giudice il camerario della Camera ducale di Brescia (doldi 1997, Statuta potestatis, cap. XCIII).

comune di Brescia. giudici delle chiusure e delle vettovaglie. 208sec. XV - 1797

Erano, nel 1562, tre uno dei quali estratto a sorte tra i giuddi collegio e due eletti nel consiglio maggiore con le stesse mdalità usate per i podestà minori; avevano giurisdizione necause di danni dati, delle vettovaglie, delle strade, pesi, mise simili, e duravano in carica sei mesi (Zanelli 1912, p. 88). Eno coadiuvati uno o più notai (Tedoldi 1997, Statuta clausorucap. III).

comune di Brescia. massaro generale. 209sec. XV - 1797

Il massaro o esattore era eletto ogni anno dal consiglio gerale. Aveva il compito di riscuotere le somme dovute al comue di solvere i debiti del comune stesso secondo i mandati digamento emessi dai ragionati. Le partite attive e passive dovano essere registrate nei libri-giornali dei ragionati e del msaro (Tedoldi 1997, Statuta potestatis, cap. LXXVIII).

comune di Brescia. notai registratori. 210sec. XV - 1797

I registratori erano eletti ogni anno in numero di quattro trmembri del collegio dei notai dal podestà in consiglio, alla psenza dell’abate e degli anziani del collegio. Avevano il comto di registrare gli instrumenta che i notai erano obbligati ad ebire per la registrazione, in particolare gli atti di tutela, ginventari testamentari, i testamenti, gli atti di ultima volontàle doti. La registrazione di atti notarili poteva avvenire ancherichiesta delle parti per l’esibizione in giudizio. Al termine de

68

Brescia

elir-

ia-aro, inltri

titài I,

eg-neno

ra-ro,om-nelpo-i

lla

e-n lanedi-I di-unii-i,

elo,

e,o,o,

.

l-brea-el-ele,

l’in- diBe-ina

loro ufficio i notai registratori dovevano depositare i “libri” daessi compilati in un luogo scelto dal comune per la loro conser-vazione (Tedoldi 1997, Statuta civilia, cap. CLXXXIV).

comune di Brescia. podestà. 211sec. XV - 1797

Tutte le dominazioni precedenti a quella di Venezia avevanoprovveduto ad inviare nella città propri rappresentanti (Lonati1935) ed anche la Serenissima fin dall’inizio inviò in terrafermapropri rettori col titolo (nelle città più importanti) di podestà edi capitano.

Il podestà o praetor era il principale dei due rettori veneti no-minati da Venezia, era un patrizio e durava in carica sedici mesi;sul finire del dominio, a partire dal 1726 le sue funzioni venneroquasi sempre svolte da un capitano-vicepodestà.

Aveva il compito di vigilare sulla sicurezza pubblica, sulbuon costume e su tutto quanto avesse collegamenti con la vitapubblica della città, esercitava inoltre la giurisdizione sulle cau-se civili e criminali, ed era giudice di appello per le sentenzedelle podesterie del territorio. Portava con sé un vicario, duegiudici (uno detto di ragione e uno detto del maleficio con attri-buzioni rispettivamente civili e penali), due commilitoni per leinquisizioni, un connestabile ed un cancelliere (che insieme co-stituivano la corte pretoria); doveva rispettare gli statuti cittadi-ni, e presiedeva e convocava (pur non avendo diritto di voto) iconsigli cittadini. Svolgeva in pratica una sorta di tutela politicasul governo della città e del territorio per conto della dominan-te, di cui solitamente era un esponente di rilievo, essendo Bre-scia una delle città più importanti e ricche della terraferma ve-neta (Pasero 1963; Fè d’Ostiani 1908; Pegrari 1985)

comune di Brescia. quadre delle Chiusure. 212sec. XV - 1797

Negli Statuti di età veneta sembra che vi fossero diverse qua-dre delle Chiusure. In ciascuna di esse si riuniva la vicinia cheeleggeva due anziani i quali a loro volta nominavano i camparidelle Chiusure (Tedoldi 1997, Statuta clausorum, cap. XXXVI-II).

comune di Brescia. ragionati. 213sec. XV - 1797

I ragionati erano eletti dal Consiglio generale in numero nonprecisato per un biennio. Non erano eletti tutti insieme, ma inmodo tale che uno di essi fosse in carica dall’anno precedenteper informare i nuovi eletti della gestione finanziaria del comu-ne. Dovevano occuparsi della tenuta dei libri contabili e di cal-colare e saldare i debiti e i crediti del comune. Insieme al mas-saro dovevano registrare su un libro-giornale tutte le partiteattive e passive, mentre su un registro pergamenaceo dovevanoscrivere i nomi dei banditi per debiti (Tedoldi 1997, Statuta po-testatis, cap. XCV).

comune di Brescia. sindici. 214sec. XV - 1797

I due sindici unitamente all’abate, all’avvocato ed ai tre de-putati all’osservanza degli statuti (in origine solo due) costitui-vano l’organo definito deputati pubblici, che in pratica per qua-si tutto il periodo veneto risultò essere a capo del comune(Zanelli 1898); a partire dal 1473 la possibilità di opporre la ne-gativa alle proposte dei consigli venne estesa dall’avvocato aidue sindici ed il loro potere risultò aumentato.

comune di Brescia. 2151798 - 1805

Secondo le leggi emanate in data 2 maggio 1798 e 12 ot-tobre 1798 fu capoluogo dei distretti di Garza Orientale edi Garza Orientale del dipartimento del Mella e per la leggedel 12 ottobre fu capoluogo anche del distretto Centraledello stesso dipartimento.

Venne inserita nel distretto I del dipartimento del Mellaper effetto della legge del 13 maggio 1801 come capoluo-go.

comune di Brescia. 2161805 - 1809

La legge del 1805 cita il comune di Brescia (inserito ncantone I del distretto I di Brescia) unitamente al suo ccondario esterno formato da Fiumicello, Folzano, Mompno, Roncadelle, S. Alessandro, S. Bartolomeo, S. NazS. Zeno, Urago Mella. Alcuni di questi luoghi erano statiprecedenza e saranno in seguito comuni autonomi; asono citati per la prima volta in questa legge come enamministrative unite alla città. Fu capoluogo dei cantonII, III e IV del distretto I di Brescia (di cui fu ovviamentecapoluogo). Sul piano istituzionale, in osservanza della lge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 41972 abitanti, venclassificato nella prima classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Brescia. 2171810 - 1816

Nel comune denominativo di Brescia vennero concentti i comuni di S. Alessandro, Folzano, S. Zeno, S. NazaRoncadelle, Mompiano, Fiumicello, S. Bartolomeo, UragMella, Stocchetta, S. Eufemia. Alcune di queste entità aministrative (non meglio specificate) facevano già parte 1805 del circondario della città; rimase naturalmente caluogo dei cantoni I, II, III, IV, di Brescia, del distretto I dBrescia.

comune di Brescia. 2181816 - 1859

Fu capoluogo del distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

dipartimento del Mella. 2191798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Il dipartimento del Mella, avente come capoluogo Brscia e contrassegnato dal numero 10, venne istituito colegge 3 novembre 1797, la quale stabiliva la suddivisiodella Repubblica Cisalpina in 20 dipartimenti. I confini ei distretti del dipartimento furono però stabiliti con precsione solo successivamente, con legge 2 maggio 1798. stretti erano numerati da 1 a 17, vi erano inoltre 14 comche costituivano distretto a sé: i primi erano nell’ordine i dstretti di Garza orientale, di Garza occidentale, dei Marmdelle Vigne, del Monte, Interno, del Basso Sebino, dMonte Orfano, delle Pianure, dello Strone, di Gottolengdi Caccia Libera, del Naviglio, delle Fucine, delle Minierdell’Armi. I comuni a parte erano Brescia, Chiari, RovatVerolanuova, Pontevico, Manerbio, Canneto, CalvisanGhedi, Leno, Orzinuovi, Bagolino, Palazzolo, Quinzano

dipartimento del Mella. 2201798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Venne modificato nella sua composizione iniziale, risutando formato da 14 distretti ai sensi della legge 12 otto1798: i distretti erano nell’ordine di numerazione: Centrle, di Garza orientale, di Garza occidentale, del Sebino, dle Sete, delle Pianure, dello Strone, di Caccia Libera, dSorgenti, dei Colli, delle Vigne, degli Ulivi, delle Fucinedelle Armi.

Rispetto alla precedente distrettuazione va segnalato serimento dei comuni della sponda bresciana del lagoGarda precedentemente compresi nel dipartimento del naco, soppresso in seguito alla suddivisione della Cisalpin XI distretti (legge 5 settembre 1798).

69

Brescia

no;le;ale;

eeroo;i-u-to-o;

eco- dia;s;zo;o-o-

Ci-

go;rno;le;ler;o;a-o;;r-

o;Za-o-ri;

eni:-

ioo- I,

i-zo,,

Il distretto degli Ulivi venne in una fase successivasmembrato in due distretti, uno che conservò lo stessonome e capoluogo, e l’altro che venne denominato distrettodegli Aranci (nome che ebbe anche in una fase precedente)con sede a Gargnano, comprendente i comuni posti a norddel fiume Toscolano, fra il fiume ed il confine austriaco(legge 5 febbraio 1799).

dipartimento del Mella. 2211801 maggio 13 - 1805 giugno 8

In seguito alla suddivisione della Cisalpina in XII dipar-timenti, il dipartimento risultò costituito da solo quattro di-stretti ai sensi della legge del 13 maggio 1801: Brescia,Chiari, Verola Alghise e Salò.

dipartimento del Mella. 2221805 giugno 8 - 1816 febbraio 12

La principale novità apportata alla distrettuazione delRegno d’Italia fu costituita dall’articolazione dei distretti innumerosi cantoni; il dipartimento del Mella rimase divisoin quattro distretti, Brescia, Chiari, Verolanuova e Salò, chea loro volta risultarono costituiti da diversi cantoni (legge 8giugno 1805).

Le articolazioni interne ai distretti vennero poi modificatiin seguito alle concentrazioni dei comuni entrata in vigorea partire dal 1 gennaio 1810. Il caso più macroscopico fu ilcantone di Orzinuovi che, incluso nel distretto II di Chiarinel 1805, come cantone IV, passò a fare parte del distrettoIII di Verolanuova dal 1 gennaio 1810, come cantone II.

distretto di Garza Occidentale. 2231798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numero 2e composto dai seguenti comuni: Fornaci; Fiumicello;Stocchetta e S. Bartolomeo; Urago di Mella; Caino; Corti-ne; Bovezzo; Concesio; Collebeato; Roncadelle; Bottena-ga; S. Vigilio; Onzato; Castelnuovo; Verziano.

distretto di Garza Orientale. 2241798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numero 1e composto dai seguenti comuni: Borgo Pille; Nave; Mom-piano; Conicchio; S. Bernardo; S. Francesco di Paola; LaVolta; Folzano; Borgosatollo; S. Zeno; Flero.

distretto Centrale. 2251798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numero Ie composto dai seguenti comuni: Brescia; Mompiano; S.Bernardo; S. Francesco di Paola; La Volta; Folzano; Verzia-no; Fornaci; Bottonaga; Roncadelle; Fiumicello; Borgo Pi-le; S. Zeno con Aspes; Stocchetta e S. Bartolomeo; Urago.

distretto di Garza Occidentale. 2261798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numeroIII e composto dai seguenti comuni: San Vigilio; Collebea-to con Campiani; Cellatica; Gussago con Civine; Sale diGussago; Ronco; Rodengo e Padergnone; Mairano; Pieve-

dizio; Azzano; Capriano e Pontegatello; Saiano; PaderValenzano; Castegnato; Ospitaletto; Travagliato; TorboCasaglio; Castelnuovo, Ozato e Colorne; Borgo PoncarPoncarale; Flero con Coler.

distretto di Garza Orientale. 2271798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numII e composto dai seguenti comuni: Concesio; BovezzNave e Cortine; Caino; Sant’Eufemia; Caionvico; Botticno sera; Botticino mattina; Rezzato; Virle; Nuvolera; Nvolento; Serle; Goglione di sotto; Goglione di sopra; Paine Mezzano; Ciliverghe; Castenedolo; BorgosatollMontirone.

distretto I del dipartimento del Mella. 2281801 maggio 13 - 1805 giugno 8

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg13 maggio 1801 il distretto era composto dai seguenti muni: Brescia; Mompiano; S. Bernardo; S. FrancescoPaola; La Volta; Folzano; Verziano; Fornaci; BottonagRoncadelle; Fiumicello; Borgo Pille; S. Zeno con AspeStocchetta e S. Bartolomeo; Urago; Concesio; BovezNave e Cortine; Caino; S.Eufemia; Caionvico; BotticinSera; Botticino Mattina; Rezzato; Virle; Nuvolera; Nuvolento; Ghedi; Leno con Castelletto; Serle; Goglione di spra; Goglione di sotto; Paitone Mazzano (?); Mazzano; liverghe; Borgosatollo; S. Vigilio; Collebeato conCampiani; Cellatica; Gussago con Civine; Sale di GussaRonco; Rodengo e Padergnone; Azzano; Saiano; PadeValenzano; Castegnato; Ospitaletto; Travagliato; TorboCasaglio; Castelnuovo, Onzato e Colorne; Flero con CoProvaglio; Provezze e Fantecolo; Timoline; MonterotondCastenedolo; Colombaro; Bagnolo; Calcinato con Calcintello; Clusane; Borgonato; Camignone; PassiranMont’isola; Pilzone; Ome; Monticelli Brusati; GardoneCollio; Bovegno; Pezzaze; Lavone; Pezzoro; Irma; Mamentino; Magno S. Lorenzo; Cimmo; Tavernole; BrozzCesovo; Marcheno; Magno sopra Inzino; Sarezzo con nano; Lumezzane Pieve e S. Apollonio; Villa Cailina e Cgozzo; Carcina; Lodrino; Brione; Polaveno; MontechiaLonato con Esenta e Venzago; Carpenedolo.

distretto I del dipartimento del Mella. 2291805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg8 giugno 1805 il distretto era costituito da sette cantocantone I, II, III, e IV (tutti) di Brescia; cantone V di Gardone; cantone VI di Bovegno; cantone VII di Lonato.

distretto I del dipartimento del Mella. 2301810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In seguito alle concentrazioni dei comuni del 1 genna1810 i cantoni di cui si componeva il distretto vennero mdificati; il distretto risultò composto dai seguenti cantoni:II, III, IV (tutti) di Brescia, V di Montichiari, VI di Lonato,VII di Gardone (Valtrompia), VIII di Bovegno.

distretto I della provincia di Brescia. 2311816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Brescia, BovezBorgosatollo, Botticino Mattina, Botticino Sera, Brione

70

Brescia

ca-atoeva

aseni

et-oonar-delile

u-a-

4t-aeiag-o-, fu53il

i-

e-

on-cheera-e se eeneue

-se-r-,

alVa-laa

rsio e

Caino, Caionvico, Castenedolo, Cellatica, Ciliverghe, Col-lebeato, Concesio, Fiumicello, Folzano, Gussago, Mazza-no, Mompiano, Nave, Nuvolento, Nuvolera, Rezzato, Ron-cadelle, S. Alessandro, S. Bartolomeo, S. Eufemia, S.Nazzaro, S. Vigilio, S. Zeno, Serle, Urago Mella e Virle.

Formato da 33 comuni, rimase invariato per tutto il peri-odo nei suoi confini territoriali; le uniche variazioni furonolo spostamento del territorio di Stocchetta che già nell’apri-le del 1816 venne tolto ad Urago Mella ed accorpato partea Concesio e parte a S. Bartolomeo. Rimase invariato anchedopo la nuova distrettuazione del 23 giugno 1853.

governo provvisorio bresciano. 2321797 marzo - 1797 novembre

Il governo provvisorio bresciano, la cui nascita risultacollegata alla presenza militare francese nel territorio bre-sciano fra il 1796 ed il 1797, venne proclamato in seguitoalla cacciata dei veneziani il 18 marzo, e venne annunciatoufficialmente nella sua composizione il 24 marzo 1797 an-che se il primo atto ufficiale venne emanato appunto il 18marzo.

Il governo era composto da un comitato di vigilanza e dipolizia, da un comitato militare, da un comitato di finanza,da un comitato viveri e da un comitato di custodia dei pub-blici effetti (decreto n. 2 del governo provvisorio brescianodel 18 marzo 1797). Si insediò anche un comitato di pub-blica istruzione con il compito di preparare le proposte sul-le quali il governo si trovava poi a deliberare (Frugoni1947, pp. 77-79).

La riorganizzazione del governo provvisorio fu fatta dal-lo stesso governo e fu improntata all’improvvisazione: ilgoverno era costituito da 60 membri, 6 per ognuno dei diecicantoni in cui venne suddiviso il territorio bresciano (Garzaorientale, Garza occidentale, La Montagna, Il Mella, Il Be-naco, I Colli, Il Clisi, Il Basso Oglio, Le Pianure, L’AltoOglio); ogni capoluogo di cantone doveva avere un com-missario nazionale, una colonna mobile di guardia nazio-nale, un tribunale civile e uno militare. Il commissario na-zionale era il capo effettivo del cantone e concentrava in sépoteri politici finanziari e militari. Che l’operazione fossecaratterizzata dalla scarsa autonomia data agli enti locali ri-sulta evidente considerando il fatto che i sessanta membrinon erano nominati dai cantoni, ma erano delegati dal go-verno ad interessarsi ai cantoni (legge 1 maggio 1797; Fru-goni 1947 pp. 83-84).

A Brescia aveva sede inoltre il tribunale nazionale crimi-nale, di tre membri col compito di vigilare sui reati di lesapatria.

La discrepanza tra la data iniziale dell’entrata in funzionedel governo provvisorio bresciano e quella riguardante laprima distrettuazione e l’organizzazione delle amministra-zioni locali sottoposte alla sua autorità, fu dovuta al protrar-si delle vicende belliche ed alle resistenze più o meno tena-ci opposte dalle valli, soprattutto Trompia e Sabbia, e dallariviera del Garda fino ai primi giorni del mese di maggio1797.

L’esperienza del governo provvisorio durò solo lo spaziodi pochi mesi, e nel novembre del 1797 Brescia aderì spon-taneamente alla neo costituita Repubblica Cisalpina, pro-clamata il 27 giugno. Tuttavia l’organizzazione territorialeinterna dei dipartimenti che avevano sede sull’antico terri-torio o distretto bresciano, avvenne in più fasi: con legge 3novembre 1797 (13 brumale anno VI) la Cisalpina vennesuddivisa in 20 dipartimenti comprendenti quello del Bena-co, contrassegnato dal numero 6, con capoluogo Desenza-

no, quello del Mella, contrassegnato dal numero 10, conpoluogo Brescia, e quello di Adda e Oglio, contrassegndal numero 19, con capoluogo Bormio, che comprendanche i comuni della valle Camonica.

La situazione sancita dalla legge 1 maggio 1797, rimin vigore fino alla promulgazione delle nuove sistemaziointerne dei dipartimenti. Il primo ad essere definito nei dtagli fu quello dell’Adda e Oglio con legge 24 febbrai1798 (6 ventoso anno VI); quindi quello del Benaco clegge 1 marzo 1798 (11 ventoso anno VI), ed infine il diptimento del Mella che comprendeva la maggior parte territorio bresciano, con legge del 2 maggio 1798 (13 fioranno VI).

provincia di Brescia. 2331816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

La provincia di Brescia venne suddivisa in distretti, nmerati progressivamente: I Brescia, II Ospitaletto, III Bgnolo, IV Montichiari, V Lonato, VI Gardone, VII Bove-gno, VIII Chiari, IX Adro, X Iseo, XI Verolanuova, XIIOrzinuovi, XIII Leno, XIV Salò, XV Gargnano, XVI Pre-seglie, XVII Vestone (legge 12 febbraio 1816). Nel 184una notificazione fissò le modifiche intervenute nel fratempo nelle suddivisioni amministrative dei comuni, mmodificò in modo del tutto marginale la composizione ddistretti che rimasero diciassette, subendo solo piccoli giustamenti (notificazione 1 luglio 1844). Una modifica sstanziale, almeno per alcuni distretti che vennero abolitiapportata dalla nuova distrettuazione del 23 giugno 18che diminuì i distretti da 17 a 14; i distretti aboliti furono IX di Adro, il VII di Bovegno ed il XVI di Preseglie. I co-muni del distretto di Adro furono inseriti nel distretto dIseo, quelli di Bovegno nel distretto di Gardone (Val Trompia) e quelli di Preseglie nel distretto di Vestone.

La numerazione dei nuovi distretti fu modificata in qusto modo: I di Brescia, II di Ospitaletto, III di Bagnolo, IVdi Montichiari (tutti invariati), V di Leno (era il XIII), VI diGardone, VII di Salò (era il XIV), VIII di Lonato (era il V),IX di Vestone (era il XVII), X di Gargnano (era il XV), XIdi Chiari (era l’VIII), XII di Verolanuova (era l’XI), XIII diIseo (era il X) e XIV di Orzinuovi (era il XII).

Territorio. 234sec. XV - 1797

I limiti strutturali degli stati rinascimentali e l’incapacitàdi superare una mera sovrapposizione istituzionale nei cfronti dei centri di potere preesistenti, fecero sì che anVenezia dovette accontentarsi di conservare quasi inaltto il groviglio di privilegi e competenze particolari ereditatdalle dominazioni precedenti (Zamperetti 1987). Anchemancano studi sistematici sulla struttura amministrativagiurisdizionale del distretto di Brescia sotto i Visconti chgiustifichino e spieghino la precocità della organizzaziocomitatina (Parzani 1983, p. 53) alcuni dati sono comunqsignificativi.

Già alla fine del XIV secolo il territorio sottoposto al dominio visconteo era organizzato in quadre, diciannove condo l’estimo del 1385, e cioè Iseo, Palazzolo, Chiari, Ozinuovi , Quinzano, Pontevico, Ost iano, AsolaMontichiari, Ghedi, Gavardo, Rezzato, Val Sabbia, VTrompia, Nave, Gussago, Rovato, Mairano e Canneto (lentini 1898); diciotto secondo il Lonati, che non cita quadra di Canneto (Lonati 1935). Quest’ultimo afferminoltre che nel distretto bresciano erano installati divecapitani, e precisamente a “Lonato, Montichiari, Cannet

71

Brescia

le,ere,cali

ne:no.rte

ov-io.roa-o-nosoti

19el

ognifi-non-

-novi;g-,i,no

o-).s-o il vi-oin-li ri-

lo-ripar-

e- del se-omeco-e

bra ri-di

lanoto,-a-e-nter-ri-tte-le, dino,

Asola, oltre a quelli di Val Camonica e Riviera del Garda”;mentre per i vicari non sapeva darne la residenza “che nonera in tutti i paesi capi di quadra” (Lonati 1935): si nota lamancanza, per esempio, del podestà di Palazzolo, la cuipresenza è confermata invece da altre fonti piuttosto sicure(Chiappa 1990).

Fra i capitoli di sudditanza della città a Gian GaleazzoVisconti, approvati in data 15 giugno 1385, ve n’era uno se-condo il quale ogni comune del distretto sarebbe stato inperpetuo unito alla giurisdizione del comune urbano, colquale doveva inoltre sostenere gli oneri, salvo disposizionidiverse (Lonati 1935).

Come si vede la situazione amministrativo- giurisdizio-nale e fiscale del territorio non risulta fin dai suoi inizi isti-tuzionalmente chiara, organica, né facilmente decifrabile.

L’inizio della dominazione veneta è contrassegnato ap-punto dal riconoscimento di ampie autonomie giurisdizio-nali, amministrative, fiscali a comunità e territori quali co-munità di valle, comunità rurali, terre separate e terreinfeudate (Parzani 1983, p. 51).

Durante questi primi anni si evidenziarono spinte edazioni unitarie delle varie comunità del distretto brescianoche portarono alla creazione delle prime magistrature terri-toriali: in occasione del rifacimento dell’estimo del 1430non erano ancora presenti rappresentanti ufficiali del Terri-torio, mentre in occasione dell’estimo del 1442 si evidenziala presenza di un consiglio generale del Territorio: la datadi nascita del “Territorio” si situa dunque tra queste duedate (Parzani 1983, pp. 52-53).

Fin dall’inizio il Territorio si presenta come elemento chesi contrappone al controllo amministrativo ed economicodella città sulle parti non separate del proprio distretto, suquelle terre sottoposte ai vicari ed ai podestà inviati da Bre-scia, anche se tale opposizione si esprime a livello esclusi-vamente fiscale ed amministrativo e quasi mai giurisdizio-nale (Parzani 1983, p. 54).

Le terre costituenti il Territorio coincidevano in praticacon quelle appartenenti al districtus Brixie: erano peròesclusi o separati da esso tutti quegli enti o organismi cheper privilegio concesso dalla repubblica di Venezia avevanoottenuto il diritto ad una autonoma amministrazione più omeno accentuata e significativa, sia amministrativa sia fi-scale o giudiziaria. Tali terre separate erano Lonato, Asola,Orzivecchi, le quadre del pedemonte (Nave Rezzato e Ga-vardo), le valli Trompia, Sabbia e Camonica, la riviera diSalò e quelle terre sottoposte giurisdizionalmente a fami-glie nobili.

Ma tale situazione non è assolutamente omogenea: i pri-vilegi e le prerogative di ognuno di questi corpi separatierano diversi e variarono nel corso del tempo; risulta perciòoltremodo difficile sintetizzare la situazione. Intorno al1450 le terre soggette al Territorio erano circa la metà deldistretto di Brescia, ma con la separazione totale delle valliTrompia e Sabbia dal Territorio nel 1463 il Territorio si ri-dusse a circa un terzo del distretto, e diminuì ulteriormentenegli anni ottanta quando la zona pedemontana viene di fat-to separata (Parzani 1983, pp. 55 e segg.).

Le magistrature del Territorio intorno alla metà del XVsecolo raggiunsero competenze ben delineate: tali magi-strature erano il sindaco, il massaro, i ragionati, il cancel-liere ed il consiglio generale; viene messa in dubbio perquesti primi anni l’esistenza dei consigli di quadra o co-munque di “organismi formalmente costituiti e legati orga-nicamente al consiglio generale del Territorio (Parzani1983, pp. 62-65).

All’inizio del ’600 il Territorio aveva un consiglio di 70membri, che nominava due sindaci con incarico biennaun avvocato ed un massaro, coadiuvati da un cancelliscrivani e ufficiali subalterni diversi; sempre a quest’epoil Territorio risultava diviso in 19 quadre, alcune delle quafacevano direttamente capo alle magistrature cittadiRezzato, Nave, Gussago, Bagnolo, Travagliato, MairaOgni quadra aveva un consiglio, del quale facevano paquanti venivano eletti dai comuni in essa compresi, e prvedeva a nominare i partecipanti al consiglio del TerritorI comuni del Territorio erano quantificati in 142 (Pase1969, pp. 55-56). Tali numeri hanno tuttavia valore indictivo, perchè non sono indicati i criteri secondo i quali i cmuni sono stati contati; nel 1562 la relazione del capitaPaolo Correr parla di 274 comuni posti “nel piano di esterritorio” (Zanelli 1912). Nel 1766 i comuni appartenenal Territorio erano 170

Il Pasero a sua volta non nomina espressamente lequadre costituenti il Territorio, quadre che dalla lettura dcatastico risultano essere più numerose, anche se conprobabilità si riferisce a quelli che il capitano Correr deniva “reggimenti” (cioé podesterie e vicariati) e che era21 comprese Val Camonica e Riviera (Zanelli 1912), cosiderate invece terre separate dal Pasero.

I XXI “reggimenti” che nel 1562 la città di Brescia “eleggeva e mandava fuori” erano divisi in quattro gradi ed erapodesterie maggiori Valcamonica, Asola, Salò, Orzinuopodesterie minori Chiari, Lonato, Palazzolo; vicariati magiori Iseo, Montichiari, Rovato, Gottolengo, CalvisanoQuinzano, Pontevico; vicariati minori Gavardo, GhedManerbio, Gambara, Pontolio, Castrezzago e Pompia(Zanelli 1912) e rimasero invariati fino al termine della dminazione veneta (Officiali del distretto dal 1792 al 1797

Una conferma all’imprecisione dei dati in nostro posseso ci viene anche dal Parzani, che ammette che ” dop1440 ogni centro capoquadra avrebbe dovuto avere uncario o un podestà realizzandosi così una tendenziale ccidenza tra circoscrizioni fiscali (quadre) e giurisdiziona(vicariati e podesterie) sempre escluse val Camonica eviera di Salò (Parzani 1983, p. 64).

Le quadre erano unità di imposizione fiscale: la cifra gbale di ogni tassa assegnata al distretto doveva essere tita per quadre (Rossini 1994).

Il loro numero sembra variare nel corso del domino vneto e a fronte di 22 quadre citate dagli statuti della città1474 e 1557, un censimento demografico del 1590 negnala solo 19 (Rossini 1983, p. 81, nota 7) anche se cabbiamo visto tali unità coincidevano spesso con le cirscrizioni giurisdizionali del distretto bresciano (Da Lezz1610; Pasero 1969). Sul finire del dominio veneto semche il numero di quadre fosse modificato anche se nonsultano chiari i metodi di analisi e di conteggio (Mazzol1966; Fé d’Ostiani 1908).

Se dal punto di vista amministrativo e giurisdizionale situazione si stabilizzò ed i cambiamenti risultarono meimportanti per tutta la fase successiva del dominio venei privilegi fiscali al contrario costituirono elemento di contrattazione politica quasi ininterrotta tra le varie realtà locli e la dominante (senza dimenticare il peso politico di Brscia in questi contenziosi). Per farsene un’idea è sufficiescorrere l’elenco dei privilegi ottenuti dai comuni singolamente oppure dalle quadre nel corso del XVII secolo: il pmo febbraio 1612 con sentenza dei rettori di Brescia onennero riconferme o aggiustamenti di antichi privilegi valli Sabbia e Trompia, le quadre di Rovato e GussagoRezzato e Gavardo, di Nave, il comune di Ghedi, di Le

72

Brione

alncheionedeisi-heet-66-

o-rae si-ricae-re-

ave

le, elei del

ara- ociahi-;

no da-ureo

geno-o.,

I

i

el

o-tini

Pontevico, Coccaglio, Montichiari e Malpaga. Successiva-mente e singolarmente ottennero conferme il comune diBagnolo, le chiusure di Brescia, il comune di Ospitaletto,di Adro, di Chiari, di Bagolino, la quadra di Montagna dellariviera di Salò e Fiesse (Zulian 1935). Tali privilegi contri-buivano ad intaccare o modificare la compattezza e la forzadelle magistrature territoriali, ed anche il loro controllo ef-fettivo sulle comunità.

La commistione e la parziale sovrapposizione geograficatra le quadre, aventi natura quasi esclusivamente fiscale, ela natura giurisdizionale di vicariati e podesterie, nonché lapolitica di concessione delle autonomie da parte di Venezia,rende difficile stabilire con certezza per tutta la durata deldominio veneto, i confini e le prerogative delle diverse qua-dre e delle diverse circoscrizioni giurisdizionali.

Nella descrizione delle quadre si è cercato di dare contodelle diverse composizioni nel corso del tempo, ma come sivedrà talvolta le differenze risultano davvero macroscopi-che. Per delineare un quadro più preciso sarebbero neces-sari studi e saggi sulle fonti molto approfonditi, che pur-troppo mancano.

Alla fine del dominio veneto il Territorio come ente oltreal consiglio, ai sindici, al massaro ai ragionati al cancelliereed agli esattori, contava anche due deputati agli alloggi del-le milizie, quattro esaminatori alla creazione dei pubblicinotai, un archivista, due notai all’archivio notifiche, un de-putato alla decima dei fieni, un nunzio in Venezia e un can-celliere alla consegna delle biade (supplica dei Sindaci delTerritorio, 1799) . Come si vede con ogni probabilità le fi-gure istituzionali erano aumentate in seguito alle mutatefunzioni svolte dal Territorio che aveva visto i suoi compitiabbracciare quasi tutti i campi delle esazioni fiscali.

territorio. cancelliere. 235sec. XV - 1797

La carica di cancelliere agli inizi fu probabilmente saltuariae si consolidò a partire dal 1459 quando l’incarico viene rico-perto per più anni da un medesimo notaio, anche se non era in-frequente l’uso di notai pubblici. Aveva il compito di redigere econservare i libri del del territorio e redigeva tutti gli atti neces-sari all’espletamento delle funzioni delle magistrature territo-riali (Parzani 1983, p. 66; Pasero 1969).

territorio. consiglio generale. 236sec. XV - 1797

Il consiglio generale del territorio ancora nel 1430 in occa-sione del rifacimento degli estimi non compare ufficialmente;lo si vedrà comparire in occasione del rifacimento degli estimirurali del 1442. Veniva riunito su ordine del capitano di Brescia,che lo presiedeva (o delegava un suo sostituto per farlo). Inizial-mente il numero dei partecipanti alle riunioni non era fissato ri-gidamente e non tutti concordano sul fatto che ogni quadra in-viasse un numero preciso di propri rappresentanti (Parzani1983, pp. 63-64). Aveva facoltà di esprimere, per esigenze par-ticolari, commissioni specifiche di tipo operativo o normativo,e non sembra che ci fossero occasioni fisse di riunione annuale,oltre alle sessioni straordinarie convocate dai rettori di Brescia.

Tra le sue competenze vi erano l’elezione degli altri magi-strati territoriali, la preparazione di suppliche a Venezia, l’ela-borazione delle modalità di ripartizione dei carichi tributari delcontado, e soprattutto la nomina di rappresentanti preposti allastesura degli estimi (Parzani 1983).

All’inizio del XVII secolo, il consiglio generale sembra es-sere composto da 70 membri, formato dai membri inviati daciascuna quadra per proprio rappresentante. Spettava al consi-glio l’elezione dei due sindici biennali, un avvocato, un massa-ro, un cancelliere, scrivani, esattori e subalterni (Pasero 1969).

territorio. massaro generale. 237sec. XV - 1797

La notizia dell’esistenza di questi ufficiali risale almeno 1443, anche se con modalità diverse dovettero esistere anel secolo precedente, vista l’esistenza del sistema di esazfiscale basato sulle quadre. Doveva tenere aggiornati i libri conti e provvedere alla ripartizione tra le quadre delle impozioni. Nel suo compito il massaro era aiutato dai ragionati crivedevano periodicamente i conti e anche gli esattori distrtuali, citati da un documento del 1434 (Parzani 1983, pp. 67).

territorio. sindaci. 238sec. XV - 1797

Si tratta della prima magistratura del territorio citata dai dcumenti, già a partire dal 1431; in teoria il loro incarico ebiennale con la vacanza di cinque anni, ma tale regola vennstematicamente evasa, almeno nel Quattrocento. Era la capiù ambita fra le magistrature territoriali, ed i contrasti con Brscia, che chiedeva la possibilità di nominare anche cittadini bsciani a tale carica, dimostrano che svolse un ruolo chinell’organizzazione del territorio.

I due sindaci presiedevano le riunioni del consiglio generadifendevano gli interessi dei comitatini in tutti i campi fiscalifinanziari nei tribunali cittadini o veneziani, controllando che altre magistrature bresciane o venete non usurpassero dirittterritorio (Parzani 1983, p. 67).

arch. Officiali del distretto dal 1792 al 1797: “Officiali deldistretto dal 1792 al 1797”. Registro in forma di rubricalfabetica secondo i nomi di luogo contenente la registzione dei giuramenti prestati nel Consiglio generalespeciale da vicari e podestà eletti dal Consiglio di Bresper governare podesterie e vicariati del distretto, Arcvio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 208Quadre delle Chiusure, 1775: Capitoli emessi dai sin-daci delle quadre delle Chiusure per i pastori che fanpascolare le pecore sul tezzone per produrre salnitro,tati 14 settembre 1775 in “Stampa Quadre delle chiusdi Brescia per tesoni e salnitri”, p. 20, Archivio di Statdi Brescia, Archivio storico civico, 1078, n. 12; supplicadei Sindaci del Territorio, 1799: “Supplica delli dueSindaci del Territorio Bresciano che appogiati alla legdi Sua Maestà che ripristina il sistema 1796 imploral’esercizio del loro ministero col ripristino del corpo territoriale”; in allegato “Prospetto del Territorio Bresciandell’anno 1796”, Archivio di Stato di Milano, Censo p.ab. 648.

bibl. Chiappa 1990: Franco Chiappa, La podestaria e l’am-ministrazione comunale di Palazzolo nei secoli XV e XV,Palazzolo sull’Oglio, Masneri, 1990; Frugoni 1947: Ar-senio Frugoni, Breve storia della repubblica brescianadel 1797, Brescia, Vannini, 1947; Pasero 1957: CarloPasero, Francia Spagna Impero a Brescia, 1509-1516,Brescia, Geroldi, 1958, Supplemento ai Commentardell’Ateneo di Brescia per l’anno 1957; Zamperetti1987: Sergio Zamperetti (a cura di), I “sinedri dolosi”.La formazione e lo sviluppo dei corpi territoriali nellostato regionale veneto tra ’400 e ’600, “Rivista storicaitaliana”, XCIX (1987); Zanelli 1898: Agostino Zanelli,Delle condizioni interne a Brescia dal 1426 al 1644 e dmoto della borghesia contro la nobiltà nel 1644, Brescia,Tipografia editrice, 1898.

BRIONE

comune di Brione. 239sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, durante il dminio veneto fece parte della quadra di Gussago (Valen

73

Brozzo

atiito

53o al

o-a dio a

la

llallo

o-te-

gioel-gliaseraioato dioaio del

1898). Il comune, che nel 1493 contava 270 anime (Medin1886), intorno al 1610 contava 60 fuochi e 500 anime, pos-sedeva un bosco e nominava un console, 4 sindici ed unmassaro per governarsi (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 369 anime (Descrizione generale1764).

comune di Brione. 2401797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Vigne per effetto della leggedel 2 maggio 1798, per poi fare parte del distretto delleArmi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone V di Gar-done del distretto IV di Brescia con la legge dell’8 giugno1805. Venne concentrato in Gussago a partire dal 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 429 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Brione. 2411816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

BROZZO

comune di Brozzo. 242sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il co-mune non era citato tra i comuni della Valle Trompia, forseancora legato istituzionalmente a qualche comune più forte(Sabatti 1980, nota 31 p. 81-82); è tuttavia citato tra i co-muni della Val Trompia nell’estimo del 1557 (Sabatti,1980, p. 259). Nel 1493 contava 550 anime (Medin 1886),mentre all’inizio del secolo XVII contava 100 fuochi e 500anime (Da Lezze 1610). Nel 1645 tra i magistrati ed uffi-ciali del comune vi erano consoli, il massaro del comune edil massaro di valle (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 166 anime (Descrizione generale1764).

comune di Brozzo. 2431797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della leggedel 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte del distrettodelle Armi previsto dalla legge del 12 ottobre 1798; con lalegge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato nel di-stretto I, di Brescia; con legge 8 giugno 1805 il comunevenne unito a Cesovo.

comune di Cesovo con Brozzo. 2441805 - 1809

Venne inserito nel cantone VI di Bovegno del distretto Idi Brescia con legge 8 giugno 1805; venne concentrato inBrozzo dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in os-servanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 357abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citatalegge 8 giugno 1805.

comune di Brozzo. 2451810 - 1816

Nel comune denominativo di Brozzo vennero concentri comuni di Cesovo con Brozzo e di Lodrino; venne insernel cantone VIII di Bovegno del distretto I di Brescia.

comune di Brozzo. 2461816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto di Gardone (Val Trompia).

BURAGO

comune di Burago. 247sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 58 anime (Medin 1886), apparteneva alla quadrCampagna (Da Lezze 1610). In età napoleonica fu unitCastrezzone.

comune di Burago. 2481816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

CABIANA

comune di Cabiana. 2491798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto delegge del 1 marzo 1798 e fu unita a Gaino il 12 ottobre destesso anno.

CACCAVERO

comune di Caccavero. 250sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 1528 anime ed unito a Virle (Medin 1886), apparneva alla quadra di Salò (Da Lezze 1610).

comune di Caccavero. 2511797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto dla legge del 1 marzo 1798, fu poi inserito nel distretto deUlivi con la legge del 12 ottobre dello stesso anno, e rimnel medesimo distretto anche dopo la legge del 5 febb1799; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpornel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantone ISalò del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugn1805. Venne concentrato in Salò a partire dal 1 genn1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge

74

Caionvico

o-ava- co-ze

le

getalerte

12801oion dile,

deiita-

lla

laeto

493IIgra-a un

le

l 1el-tto

ellocor-an-eole,

deiita-

lla

24 luglio 1802 ed in virtù dei 342 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Caccavero. 2521816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

CADIGNANO

comune di Codignano. 253sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 250 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 180 fuochi e 500 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1641 era uno dei comuni della quadra di Quinzanoalla quale appartenne fino alla fine del dominio veneto(Estimo, 1641; Comunità soggette al dazio della macina,1679; Descrizione generale 1764; Comunità del Territorio,1766).

Nel 1764 vi erano 526 anime (Descrizione generale1764).

comune di Cadignano. 2541797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effettodella legge del 2 maggio 1798, di cui fece parte anche aisensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con lalegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distrettoIII, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantone I di Ve-rolanuova del distretto III di Verolanuova con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 556 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Cadignano. 2551810 - 1816

Nel comune denominativo di Cadignano venne concen-trato il comune di Faverzano; rimase incluso nel cantone Idi Verolanuova del distretto III di Verolanuova.

comune di Cadignano. 2561816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

CAINO

comune di Caino. 257sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Nave, durante il dominio veneto fece dapprimaparte della quadra di Lumezzane, quindi della quadra diNave (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 contava

480 anime (Medin 1886), intorno al 1610 contava 100 fuchi e 700 anime, non aveva entrate e le gravezze si pagno sopra le teste; un massaro e tre sindici governano ilmune, ballottati dalla vicinia, tutti senza salario (Da Lez1610).

Nel 1764 vi erano 515 anime (Descrizione genera1764).

comune di Caino. 2581797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto di Garza Occidenper effetto della legge del 2 maggio 1798, per poi fare padel distretto di Garza Orientale ai sensi della legge delottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per fare pparte del cantone I di Brescia del distretto I di Brescia cla legge dell’8 giugno 1805; concentrato nel comuneNave a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionain osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 622 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cta legge 8 giugno 1805.

comune di Caino. 2591816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

CAIONVICO

comune di Caionvico. 260sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Rezzato, appartenne durante il periodo venalla stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che nel 1contava 260 anime (Medin 1886), all’inizio del sec. XVcontava fuochi 70 ed anime 300, non aveva entrate e le vezze erano pagate solo sopra le teste; veniva retto dconsiglio, da sindici e da un massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 417 anime (Descrizione genera1764).

comune di Caionvico. 2611797 -1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto dla legge del 2 maggio 1798, per poi fare parte del distredi Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre dstesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del ctone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la leggdell’8 giugno 1805; fu concentrato nel comune di BotticinSera a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionain osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 409 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cta legge 8 giugno 1805.

comune di Caionvico. 2621816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

75

Calcinato

na-

le

iolla

l di-98;ato di

ifual 1ellaneno

e-rile fu

o-r-errello

g-

el ain lattoelo-geo lanonllane

CALCINATO

comune di Calcinato. 263sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Montichiari e Castelgoffredo, appartenne duranteil periodo veneto dapprima alla quadra di Ghedi, poi allaquadra di Rezzato, nella quale fu incluso a partire dal 1473(Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 contava 1150anime (Medin 1886), intorno al 1610 contava 300 fuochi e3000 anime, aveva entrate per circa 2000 ducati, ricavate da8 ruote di mulini, una segheria (rassega) e un frantoio daolio, tutti affittati, così come le osterie, due bettole e 50 piòdi terra; esisteva anche un tezzone di salnitro esercitatoogni tre anni. Il governo del comune era assicurato da 24consoli, due per ogni mese, eletti in vicinia; da due rasona-ti, un massaro che rendeva conto ai rasonati, un andadoreed il notaio. Il comune aveva inoltre il giuspatronato sullachiesa di S. Maria Elisabetta, e dispensava i benefici ad essapertinenti, possedeva un monte di pietà o monte Filippinodal nome del fondatore (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Rezzato enello stesso anno vi erano 2890 anime (Descrizione gene-rale 1764).

comune di Calcinato con Calcinatello. 2641797 - 1805

Inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1 maggio1797, costituì distretto a sé nel dipartimento del Benaco pereffetto della legge del 1 marzo 1798, per entrare poi a fareparte del distretto dei Colli previsto dalla legge del 12 otto-bre 1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine in-corporato nel distretto I, di Brescia. In quasi tutte le leggi èdenominato solo Calcinato; il nome di Calcinatello compa-re solo nella legge 13 maggio 1801.

comune di Calcinato. 2651805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del distretto I di Brescia,nel cantone IV di Brescia ai sensi della legge dell’8 giugno1805, nel cantone V di Montichiari dopo la concentrazionedei comuni del 1 gennaio1810 e conseguenti modifiche del-la distrettuazione. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 3076 abitanti,venne classificato nella seconda classe dalla citata legge 8giugno 1805.

comune di Calcinato. 2661816 - 1859

Venne incluso nel distretto IV di Montichiari per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

CALINO

comune di Calino. 267sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 450 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 90 fuochi e 500 anime, aveva 100 lire

d’entrata da terre (e dazi); sei sindici e un console govervano la terra assieme a un massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 457 anime (Descrizione genera1764).

comune di Calino. 2681797 - 1805

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto delegge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte destretto del Sebino previsto dalla legge del 12 ottobre 17con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpornel distretto II, di Chiari; venne concentrato nel comuneCazzago a partire dal 1 gennaio 1810.

comune di Calino con Torbiato. 2691805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Adro del distretto II dChiari per effetto della legge 8 giugno 1805; Torbiato concentrato con Adro e Calino con Cazzago a partire dgennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 727 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Calino. 2701816 aprile - 1859

Rimase incluso nel distretto IX di Adro anche dopo la sparazione da Torbiato stabilita con decreto del 26 ap1816 n. 20867, fino al 23 giugno 1853 quando il distrettosoppresso ed il comune venne unito al distretto di Iseo.

CALVAGESE

comune di Calvagese. 271sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 984 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Campagna, ed era formato dalle tdi Mocasina, S. Giorgio, Tezzago, Loco monte, Caste(Da Lezze 1610).

comune di Calvagese. 2721797 - 1798

Venne incluso nel cantone dei Colli per effetto della lege 1 maggio 1797.

comune di Calvagese con Mocasina. 2731798 - 1809

Inserito nel distretto dei Colli per effetto della legge d1 marzo 1798, fece poi parte del distretto delle Vignesensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Salò, per fare poi parte del cantone VII di Lonato ddistretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. I cmuni di Calvagese e Mocasina risultano uniti nella legdel 1 marzo 1798, e così fino alla legge del 1805 quanddenominazione è solo Calvasesio, mentre Mocasina viene citato. Sul piano istituzionale, in osservanza delegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 832 abitanti, ven

76

Calvisano

ve-no

rmeai

li

nimi-a diimomi-nta

po- loroperdar,0

esii

con deial-pa-

note etati-

do-o- vi-ue-

").

c-anniinin

-ito

classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Calvagese. 2741810 - 1816

Nel comune denominativo di Calvagese (con Mocasina)venne concentrato il comune di Carzago con Arzaga; venneinserito nel cantone VI di Lonato del distretto I di Brescia.

comune di Calvagese. 2751816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

CALVISANO

comune di Calvisano. 276sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Ghedi e Calvisano, fu successivamen-te capoluogo della quadra di Calvisano (Valentini 1898). Ilcomune, che nel 1493 contava 3900 anime (Medin 1886),all’inizio del ’600 contava 200 fuochi e 3645 anime, assie-me alla villetta detta le Mezzane; tra le sue entrate si trova-vano 100 piò di bosco comunale, 9 ruote di mulino per unasomma totale di 1000 ducati. Ogni tre anni veniva attivatoil tezzone del salnitro. Il massaro rendeva conto ai consi-glieri (in numero di 60); tre deputati, sei consoli, cinque ra-sonati e 10 campari (tutti eletti dai consiglio) completavanoil quadro delle cariche istituzionali (Da Lezze 1610). Se-condo gli ordini riformati del 1575 oltre agli ufficiali citativenivano eletti anche due consiglieri del comune, sei depu-tati alle ragioni delle acque, i notai del comune, quattro uf-ficiali al servizio del vicario e del comune, il massaro gene-rale, lo scrittore alla pesa delle biave, il deputato al mulinodi Reale, il massarolo dei pegni, l deputato alla “monitio-ne”, il custode della torre del campanile, i custodi alle portedel castello, tre seppellitori detti “sottrattori”, i guardiani alpericolo del fuoco, i presidenti ai confini, gli anziani dellestrade e gli estimatori ai danni dati. Venivano nominati an-che il massaro e i deputati della Misericordia con compitidi assistenza a poveri e bisognosi (Ordini riformati di Cal-visano, 1575).

Nel 1679 risulta essere uno dei comuni della quadra diGhedi (Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 Calvisano con Mezane era capoluogo dellaquadra omonima e nello stesso anno vi erano 1163 abitanti(Descrizione generale 1764).

comune di Calvisano. anziani delle strade. 277sec. XVI - 1797

Ogni anno erano eletti trenta anziani alle strade con il com-pito di occuparsi della manutenzione delle strade per tutto il ter-ritorio del comune (Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 40r-v, “Del eleggere gli aniciani alle strate").

comune di Calvisano. campari. 278sec. XVI - 1797

Ogni anno erano eletti otto campari principali a ciascuno deiquali era affidata la sorveglianza di una porzione del territoriodi Calvisano (custodia o camparia) (Ordini riformati di Calvi-sano, 1575, c. 40v, “Del fare et eleggere i campari con le loroobbligationi").

comune di Calvisano. consiglieri del comune. 279sec. XVI - 1797

I nove eletti nominavano ogni anno due consiglieri che avano il compito di procedere contro coloro che commettevafrodi nel pesare e misurare, far osservare i calmieri e le noannonarie ai pristinari, beccari, osti, magazzinieri e mugn(Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 23r, “Del eleggere consiglieri di Comune").

comune di Calvisano. consiglio. 280sec. XVI - 1797

Secondo gli ordini riformati del comune, datati 1575, oganno doveva essere eletto il consiglio del comune e degli uoni della terra di Calvisano, costituito da 40 uomini di buoncondizione e fama, che pagavano i contributi nel comuneCalvisano. Essi eleggevano nove uomini, tre per ciascun estmaggiore, mediocre e minore, chiamati nove eletti, che nonavano successivamente altri quaranta uomini. Questi ottauomini insieme con la generale vicinia di questa terra, comsta da una persona per ogni casa, venivano ballottati e tra dierano sorteggiate 40 persone che formavano il consiglio quell’anno e ai quali erano assegnati gli uffici del comune parte dei nove eletti (Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 21“Del creare i consilieri ed eleggere gli novi eletti"). Nel 161sembra che i consiglieri fossero 60 (Da Lezze 1610).

comune di Calvisano. consoli. 281sec. XVI - 1797

Ogni anno erano eletti sei individui che a turno per due mciascuno svolgevano l’ufficio di console (Ordini riformati dCalvisano, 1575, c. 27r, “Del eleggere e creare i consuli").

comune di Calvisano. custode della torre del campanile. 282sec. XVI - 1797

Ogni anno era eletto un custode della torre del campanile il compito di far suonare le campane secondo le richieste siasacerdoti sia del console e dei deputati (Ordini riformati di Cvisano, 1575, cc. 38v-39r: “Del custode della torre del camnile").

comune di Calvisano. custodi alle porte del castello. 283sec. XVI - 1797

Ogni anno erano eletti due custodi alle porte del castello, uper ciascuna porta, che sorvegliavano le porte giorno e notle aprivano e chiudevano su richiesta del vicario e dei depu(Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 39r, “Del eleggere li custodi alle porte del castello”).

comune di Calvisano. deputati. 284sec. XVI - 1797

Ogni anno venivano eletti tre sindaci, uno per estimo, che vevano far osservare le provisioni, gli ordini e gli statuti del Cmune. Erano inoltre obbligati a comparire alla presenza delcario di Calvisano per difendere il comune in qualunqcontroversia si trovasse coinvolto (Ordini riformati di Calvisano, 1575, cc. 26v-27r: “Del eleggere i sindici overo deputati

comune di Calvisano. deputati alle ragioni delle acque. 285sec. XVI - 1797

Ogni anno venivano eletti sei deputati alle ragioni delle aque che dovevano verificare che non venissero apportati da seriole, vasi e corsi d’acqua del comune di Calvisano (Ordriformati di Calvisano, 1575, c. 23r, “Delli deputati ale ragiodelle acque del comune").

comune di Calvisano. deputato al mulino di Reale. 286sec. XVI - 1797

Veniva nominato un deputato al mulino di Reale con il compito di vendere il grano macinato dal mulino al prezzo stabildal calmiere (Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 36r).

77

Calvisano

ellehe, c.

pa-, er-

noare pi-l

7,au-

el in-

diges-.

n- di

o

ei-

do-rael-o an-elauo-e di

comune di Calvisano. deputato alla monitione. 287sec. XVI - 1797

Ogni anno era eletto un deputato alla “monitione” con ilcompito di mantenere e custodire tutti i beni mobili del comu-ne, e di occuparsi della riparazione di case, mulini, del campa-nile e delle porte del castello e dell’alloggiamento dei soldati(Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 38v, “Del fare il depu-tato della monitione").

comune di Calvisano. estimatori ai danni dati. 288sec. XVI - 1797

Ogni anno erano nominati sedici estimatori con il compito distimare i danni riscontrati dai campari nelle loro custodie (Or-dini riformati di Calvisano, 1575, c. 44v, “Del fare et eleggeregli extimatori").

comune di Calvisano. guardiani al pericolo del fuoco. 289sec. XVI - 1797

Dovevano essere eletti ogni anno con il compito di sorveglia-re coloro che accendevano fuochi con pericolo di incendio,inoltre obbligavano coloro che guastavano le strade a ripararlee si occupavano della rimozione del letame e di altra immondi-zia dalla piazza e dalle strade (Ordini riformati di Calvisano,1575, cc. 39v-40r, “Delli guardiani al pericolo del fuoco”).

comune di Calvisano. massaro. 290sec. XVI - 1797

Ogni anno era eletto un massaro, tenuto a riscuotere le som-me che dovevano essere pagate da coloro che venivano condan-nati o a soddisfare i creditori nel caso in cui era condannato apagare il comune (Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 34r).

comune di Calvisano. massaro generale. 291sec. XVI - 1797

Ogni anno era nominato un massaro generale del comunecon il compito di riscuotere tutte le entrate del comune; dovevamostrare i suoi conti ai ragionati su richiesta e alla fine del suoincarico (Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 32v, “Del fareet elleggere il massaro generale con le sue obligationi").

comune di Calvisano. massarolo dei pegni. 292sec. XVI - 1797

Ogni anno era eletto un massarolo dei pegni con il compitodi custodire i pegni che gli venivano consegnati sia dagli uffi-ciali del comune, sia dagli ufficiali di Brescia (Ordini riformatidi Calvisano, 1575, c. 36r: “Del massarolo di pegni").

comune di Calvisano. notai. 293sec. XVI - 1797

Erano nominati due notai del comune uno dei quali si occu-pava della registrazione delle taglie e della tenuta delle scritturedi carattere contabile; l’altro della redazione dei registri delleaccuse, delle condanne, della verbalizzazione dei consigli e del-la scrittura delle provvisioni (Ordini riformati di Calvisano,1575, c. 29r, “Del eleggere i notai del comune").

comune di Calvisano. presidenti ai confini. 294sec. XVI - 1797

Ogni anno erano eletti dieci uomini con l’obbligo di esami-nare almeno due volte all’anno i confini del territorio del comu-ne (Ordini riformati del 1575, c. 40r, “Delli presidenti alli con-fini").

comune di Calvisano. rasonati. 295sec. XVI - 1797

Ogni anno erano nominati sei ragionati, due per ciascun esti-mo, con il compito di esaminare e calcolare i conti e le ragionidel comune; erano tenuti a presentarsi ogni giorno feriale nelpalazzo del comune per occuparsi degli affari del comune e do-vevano procedere in base alle accuse presentate da campari e al-tri (Ordini riformati, 1575, c. 28v, “Di eleggere li ragionati").

comune di Calvisano. scrittore alla pesa delle biave. 296sec. XVI - 1797

Ogni anno era eletto uno scrittore alla casa della pesa dbiave, con il compito di prender nota del peso di tutti i grani cvenivano pesati presso la pesa (Ordini riformati del 157535v, “Del scrittore alla pesa delle biave").

comune di Calvisano. sotrattori. 297sec. XVI - 1797

Ogni anno erano eletti tre sottrattori, due dei quali si occuvano delle sepolture nei cimiteri delle chiese di Calvisanouno nel cimitero della chiesa nel luogo di Mezani (Ordini rifomati di Calvisano, 1575, c. 39v: “Del fare i sotrattori").

comune di Calvisano. ufficiali del comune. 298sec. XVI - 1797

Ogni anno erano eletti quattro ufficiali del comune, che eraal servizio del vicario e del comune ed erano tenuti a notificordini, avvisi, gride, fare ambasciate, effettuare sequestri egnoramenti (Ordini riformati di Calvisano, 1575, c. 31v: “Defar ellectione delli officiali”)

comune di Calvisano. 2991797 - 1798

Incluso nel cantone del Clisi con legge 1 maggio 179per effetto della legge 2 maggio 1798 costituì comune tonomo all’interno del dipartimento del Mella.

comune di Calvisano con Mezzane. 3001798 - 1805

Inserito nel distretto dei Colli per effetto della legge d12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto III, di Verola Alghisi.

comune di Calvisano con Malpaga e Mezzane. 3011805 - 1809

Venne inserito nel cantone VII di Lonato del distretto I Brescia; sul piano istituzionale, in osservanza della legdel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 3283 abitanti, venne clasificato nella seconda classe dalla legge 8 giugno 1805

comune di Calvisano. 3021810 - 1816

Nel comune denominativo di Calvisano venne concetrato il comune di Visano; venne inserito nel cantone VMontichiari del distretto I di Brescia.

comune di Calvisano con Mezzane e Malpaga. 3031816 - 1859

Venne incluso nel distretto IV di Montichiari per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

quadra di Calvisano. 304sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di CalvisanoGhedi comprendeva i comuni di Ghedi, Calvisano con Ngrar, Malpaga, Porzano, Montirone, Bagnolo e Castenelo. La dominazione veneta portò alla divisione della quade con Calvisano rimasero in un primo momento solo Isorla e Malpaga, mentre successivamente venne aggregatche il comune di Visano (Valentini 1898). Tale situazionrisulta confermata anche per l’inizio del ’600, quando quadra contava 385 fuochi e 4165 anime (in realtà 405 fchi e 4245 anime per un errore nella somma). Era sed

78

Capriano

l 1 ot-

lla801oi laer-bi-gge

l-

la dalnte

o e

la nu-im-er-re;

r-o-inidin0ta-eva

erale

vicariato maggiore ed il vicario, nobile bresciano giudicavasolo in civile fino a lire 20 (solo 5 secondo altre fonti), edera pagato interamente dai comuni (Da Lezze 1610; Zanelli1912).

Nel 1493 la quadra era invece composta dai comuni diCalvisano, Isorella e Visano, per un totale di 5530 anime(Medin 1886).

Nel 1679 i comuni della quadra di Calvisano sono enu-merati tra quelli appartenenti alla quadra di Ghedi (Comu-nità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra era costituita daicomuni di Calvisano con Mezane, Isorella e Visano. Nel1764 contava complessivamente 4621 anime (Mazzoldi1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

arch. Ordini riformati di Calvisano, 1575: Ordini riformatidel comune di Calvisano, datati 1575, Archivio di Statodi Brescia, Comune di Calvisano, reg. 5.

CAMIGNONE

comune di Camignone con Fantecolo. 305

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 220 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 30 fuochi e 300, anime (Da Lezze 1610).

Nel 1679 e nel 1764 Camignone era uno dei comuni dellaquadra di Rovato, mentre Fantecolo era unito a Provezze efaceva parte della quadra di Gussago; nel 1764 in Cami-gnone vi erano 280 anime (Comunità soggette al dazio del-la macina, 1679; Descrizione generale 1764).

comune di Camignone. 306

1797 - 1805

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Vigne per effetto della leggedel 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte del distrettodel Sebino previsto dalla legge del 12 ottobre 1798; con lalegge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato nel di-stretto I, di Brescia.

comune di Camignone con Valenzano. 307

1805 - 1809

Venne inserito nel cantone II di Brescia del distretto I diBrescia; fu concentrato nel comune di Rodengo a partiredal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 409 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Camignone con Valenzano. 308

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816

CAPO DI PONTE

comune di Capo di Ponte. 3091797 - 1798

Venne inserito nel cantone di Montagna dalla legge demaggio 1797; venne unito a Cemmo con la legge del 12tobre 1798.

comune di Cemmo e Capo di Ponte. 3101798 - 1816

Incluso nel distretto di Capo di Ponte per effetto delegge del 12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1venne incorporato nel distretto IV, di Breno, per fare pparte del cantone I di Breno del distretto IV di Breno conlegge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in ossvanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 989 atanti, venne classificato nella terza classe dalla citata le8 giugno 1805.

comune di Capo di Ponte e Cemmo. 3111816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

distretto di Capo di Ponte. 3121798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellegge 24 febbraio 1798 il distretto era contrassegnatonumero 18 e composto dai seguenti comuni: Capo di Po(capoluogo); Paspardo; Cimbergo; Cemmo; Ono; CetNardo; Cerveno; Braone.

distretto di Capo di Ponte. 3131798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Inserito nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellegge 12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dalmero X e composto dai seguenti comuni: Paspardo; Cbergo; Cemmo con Capo di Ponte; Ono; Ceto e Nardo; Cveno; Braone; Loveno; Paisco; Demo con Berzo superioCevo; Saviore; Grevo con Cedegolo; Sellero.

CAPRIANO

comune di Capriano. 314sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Capriano con Mairano, durante il dminio veneto fece parte della quadra di Bagnolo (Valent1898). Il comune, che nel 1493 contava 410 anime (Me1886), all’inizio del sec. XVII contava 120 fuochi e 70anime; la vicinia eleggeva 4 sindici, un console (che porva le denuncie in città), il massaro che riscuoteva e rendconto ai sindici (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Bagnolonello stesso anno vi erano 688 anime (Descrizione gene1764).

79

Capriolo

delnno; di-dio delifi-.

tone

adoet-

delis,el

la di

atot-

-llava-l

re oari

le

giogeellal 13ia,o Itono02za

l-

comune di Capriano. 3151797 - 1798

Inserito nel cantone di Garza Occidentale dalla legge del1 maggio 1797, fu poi capoluogo del distretto del Monteper effetto della legge 2 maggio 1798.

comune di Capriano e Pontegatello. 3161798 - 1805

Inserito nel distretto di Garza Occidentale previsto dallalegge del 12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801venne incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi.

comune di Capriano con Movico. 3171805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Brescia del distretto I diBrescia con legge 8 giugno 1805; sul piano istituzionale, inosservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei939 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cita-ta legge 8 giugno 1805.

comune di Capriano. 3181810 - 1816

Nel comune denominativo di Capriano vennero concen-trati i comuni di Corticelle e di Azzano con Pontegatello;passò a fare parte del cantone II di Brescia del distretto I diBrescia.

comune di Capriano. 3191816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

distretto del Monte. 3201798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numero 5e composto dai seguenti comuni: Capriano; Poncarale;Borgo Poncarale; Montirone; Porzano; Bagnolo; Mairano;Pontegatello; Azzano; Pievedizio (Pié Giudizio); Longhe-na; Corticelle; Boldeniga; Quinzanello; Brandico; Ognato;Castelgonelle; Dello.

CAPRIOLO

comune di Capriolo. 321sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Palazzolo, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 1015 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 80 fuochi e 800 anime, possedeva 800 piòdi bosco e terre per 100 ducati di entrata, si reggeva me-diante un sindico, un massaro e consoli (Da Lezze 1610).Nel 1764 vi erano 982 abitanti (Descrizione generale1764).

comune di Capriolo. 3221797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto della

legge del 2 maggio 1798, per poi fare parte del distrettoSebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone III Adro del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugn1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 1615 abitanti, venne classcato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805

comune di Capriolo. 3231810 - 1816

Nel comune denominativo di Capriolo venne concentrail comune di Paratico e Rivatica; venne inserito nel cantoII di Adro del distretto II di Chiari.

comune di Capriolo. 3241816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto delllegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quanil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distrto di Iseo.

CARCINA

comune di Carcina. 325sec. XIV - 1797

Benché già nel 1226 si abbiano notizie dell’esistenza console e dei vicini dela terra di Carcina (Liber pothercol. 394) nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche n1389) il comune non risultava citato fra quelli costituentiValle Trompia, forse perché compreso nella castelanzaVilla (Sabatti 1980, pp. 81-82, n ota 31); è tuttavia elenctra i comuni della Val Trompia nell’estimo del 1557 (Sabati 1980, p. 259). All’inizio del secolo XVII contava 90 fuochi e 400 anime (Da Lezze 1610), mentre nel 1493 “Vicon Cailina, Carcina, Cogozzo e Pregno” uniti, contavano 860 anime (Medin 1886). Nel 1645 tra gli ufficiali decomune si segnalano il massaro generale, il cancellienotaio, 4 consoli, 2 giusdicenti, un ministrale e i camp(Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 417 anime (Descrizione genera1764).

comune di Carcina. 3261797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della legdel 2 maggio 1798, di cui fece parte anche ai sensi dlegge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge demaggio 1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescper fare poi parte del cantone V di Gardone del distrettdi Brescia con la legge dell’8 giugno 1805; fu concentranel comune di Villa a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piaistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 18ed in virtù dei 416 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Carcina con Pregno. 3271816 - 1859

Venne incluso nel distretto VI di Gardone per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

80

Carzano

o-r-733draar-

).

l 1

l 1nsi dellò, Ito

Sulliolla

la

lellazerreoreel, vi

gioellal di-98;ato 8le,

bibl. Liber potheris: Federico Bettoni Cazzago e Luigi Fèd’Ostiani (a cura di), Liber potheris comunis civitatisBrixiae, Torino, Bocca, 1899, Historiae Patriae Monu-menta, tomo XIX.

CARPENEDOLO

comune di Carpenedolo. 328

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Montichiari e Castelgoffredo, duranteil dominio veneto fece parte inizialmente della quadra diMontichiari; nello statuto 1429 viene considerato “subBrixia” e non nella quadra, ma in quello del 1473 sembre-rebbe sottoposto alla quadra di Montichiari (Valentini1898). Sembra poi essere sottoposto alla podesteria di Lo-nato nel 1493, quando contava 1860 anime (Medin 1886).Il comune all’inizio del ’600 contava 400 fuochi e 3000anime (e comprendeva anche Rovere, una villetta di fuochi20 ed anime 100, citata nello statuto del 1429 tra i comunidella quadra di Montichiari); possedeva due mulini e duerasseghe per complessivi 1500 ducati d’entrata ed era esen-te dai dazi “che pagava in limitazione in camera”. Tra i “45eletti, uno per casa”, venivano nominati tre sindici, tre ra-sonati, 12 consoli (che giudicavano fino a soldi 20, le cuisentenze erano appellabili a Lonato o Brescia) “il resto(erano) consiglieri”; il massaro rendeva conto ai sindici (DaLezze 1610).

Nel 1679 Carpenedolo con Raveri apparteneva alla qua-dra di Montichiari (Comunità soggette al dazio della maci-na, 1679).

Nel 1764 il comune faceva quadra a sè e aveva 808 anime(Descrizione generale 1764).

comune di Carpenedolo. 329

1797 - 1816

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 maggio1797, costituì distretto a sé (nel dipartimento del Benaco)per effetto della legge del 1 marzo 1798, per passare a fareparte del distretto VII di Castiglione delle Stiviere, diparti-mento del Mincio, ai sensi della legge 26 settembre 1798;passò a fare parte del distretto dei Colli nel dipartimento delMella con la legge del 25 febbraio 1799 e quindi inseritonel distretto I di Brescia per la legge del 13 maggio 1801,per fare poi parte del cantone VII di Lonato del distretto Idi Brescia con la legge dell’8 giugno 1805; venne compre-so nel cantone V di Montichiari del distretto I di Brescia inseguito alle modifiche dei distretti conseguenti alle concen-trazioni dei comuni del 1 gennaio 1810. Sul piano istituzio-nale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtùdei 4384 abitanti, venne classificato nella seconda classedalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Carpenedolo. 330

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto IV di Montichiari per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

CARZAGO

comune di Carzago. 331sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 497 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Campagna (Da Lezze 1610). Nel 1e nel 1796 un comune di Carzago viene citato nella quadi Iseo, ma si tratta quasi certamente di un errore per Czano o per Cazzago (Mazzoldi 1966; Fé d’Ostiani 1908

comune di Carzago. 3321797 - 1798

Venne incluso nel cantone dei Colli dalla legge demaggio 1797.

comune di Carzago con Arzaga. 3331798 - 1809

Incluso nel distretto dei Colli per effetto della legge demarzo 1798, fece poi parte del distretto delle Vigne ai sedella legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Saper fare poi parte del cantone VII di Lonato del distrettodi Brescia con la legge dell’8 giugno 1805; fu concentranel comune di Calvagese a partire dal 1 gennaio 1810.piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 508 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Carzago con Arzaga. 3341816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

CARZANO

comune di Carzano. 335sec. XIV - 1797

Viene citato all’inizio del ’600 fra le terre costituenti icomune di Montisola che in epoca veneta era incluso nquadra di Iseo, con fuochi 22 ed anime 100 (Da Lez1610); nel 1733, nel 1764 e nel 1796 viene citato fra le tedella quadra come comune autonomo, citato per errcome Carzago (Mazzoldi 1966; Fé d’Ostiani 1908). N1764, quando comprendeva anche la frazione di Novaleerano 248 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Carzano e Novale. 3361797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte destretto del Sebino previsto dalla legge del 12 ottobre 17con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpornel distretto II, di Chiari; venne unito a Siviano con leggegiugno 1805. Comprendeva anche la frazione di Novaanche se in alcune leggi è denominato solo Carzano.

81

Casaglio

co-avazzeici-Be-

le

gefet- di- ot-801oionta-le,deiita-

tounane16

porri-o.

r-ceo-6),g-0).

ari

era-

iogge di-

CASAGLIO

comune di Casaglio. 337sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venetofece parte della quadra di Travagliato (Valentini 1898). Ilcomune, che nel 1493 contava 180 anime (Medin 1886),all’inizio del ’600 contava 30 fuochi e 160 anime (Da Lez-ze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Travagliatoe nello stesso anno vi erano 265 anime (Descrizione gene-rale 1764).

comune di Casaglio. 3381797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la leggedel 1 maggio 1797, passò nel distretto Interno per effettodella legge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare partedel distretto delle Sete previsto dalla legge del 12 ottobre1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incor-porato nel distretto I, di Brescia, per essere unito a Torbolecon la legge dell’8 giugno 1805.

CASE D’IDRO

comune di Case d’Idro. 3391797 - 1798

Citato una sola volta come appartenente al cantone delBenaco dalla legge 1 maggio 1797; non risulta identificabi-le con precisione.

CASON VECCHIO

comune di Cason vecchio. 340sec. XIV - 1797

Forse citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuniappartenenti alla quadra degli Orzi (come Chasminicho, to-ponimo non altrimenti individuabile), durante il dominioveneto fece parte della quadra di Orzinuovi dal 1429 (Ca-sanicum) (Valentini 1898) e poi di quella di Pompiano nellaquale viene incluso dall’anonimo redattore della descrizio-ne delle terre bresciane del 1493, individuato come “Corza-no con Casavico” abitato da 250 anime (Medin 1886). Ilcomune all’inizio del ’600 contava 8 fuochi e 50 anime; tut-te le possessioni erano del conte Giuliano Calini (Da Lezze1610).

CASTEGNATO

comune di Castegnato. 341sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Rovato, durante il dominio veneto fece parte del-la quadra di Gussago (Valentini 1898). Il comune, che nel1493 contava 310 anime (Medin 1886), intorno al 1610

contava 120 fuochi e 800 anime; due ruote di mulino ne stituivano le sole entrate; tre sindici, un console che portle denuncie e uno scrivano governavano la terra (Da Le1610); nel 1681 però ad una riunione importante della vnia generale parteciparono solo quaranta capifamiglia (lotti 1989).

Nel 1764 vi erano 503 anime (Descrizione genera1764).

comune di Castegnato. 3421797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto delle Vigne per efto della legge del 2 maggio 1798, per poi fare parte delstretto di Garza Occidentale ai sensi della legge del 12tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per fare pparte del cantone II di Brescia del distretto I di Brescia cla legge dell’8 giugno 1805; venne concentrato in Ospiletto a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionain osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 675 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cta legge 8 giugno 1805.

comune di Castegnato con Borbone. 3431816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effetdella legge del 12 febbraio 1816; comprendeva anche parte del comune di Borbone. Il territorio di Borbone venunito al comune di Rodengo con decreto del 26 aprile 18n. 20867-2437.

comune di Castegnato. 3441816 aprile - 1859

Rimase incluso nel distretto II di Ospitaletto anche doil decreto del 26 aprile 1816 n. 20867 che scorporò il tetorio di Borbone, che venne unito al comune di Rodeng

bibl. Belotti 1989: Gianpietro Belotti, Castegnato. Storia eco-nomico-sociale di un paese del borgo bresciano, Brescia,Grafo, 1989.

CASTEL COVATI

comune di Castel Covati. 345sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto feparte della quadra di Castrezzago (Valentini 1898). Il cmune, che nel 1493 contava 425 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 200 fuochi e 1000 anime; elegeva 12 consoli, tre sindici e un massaro (Da Lezze 161

Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadra di Chi(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Castrezzago e vi no 812 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Castel Covati. 3461797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della ledel 2 maggio 1798, rimanendo a fare parte dello stesso

82

Castenedolo

gepiù

r-tro-tee

ado6),z-

a ira-

lla801oionnea-

rtùalla

geperto

l-

eloli ladu-enipe-

stretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone I diChiari del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno1805; concentrato in Castrezzato a partire dal 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù degli 880 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Castel Covati. 3471816 - 1859

Venne incluso nel distretto VIII di Chiari per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

CASTELGONELLE

comune di Castelgonelle. 348sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra degli Orzi, durante il dominio venetofece parte della quadra di Mairano (Valentini 1898). Il co-mune, che nel 1493 contava 620 anime e risultava unito aBargnano (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 30 fuo-chi e 300 anime; i preti erano pagati dal comune, non aven-do la chiesa dotazioni (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 140 anime (Descrizione generale1764).

comune di Castelgonelle. 3491797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte del di-stretto delle Pianure previsto dalla legge del 12 ottobre1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incor-porato nel distretto II, di Chiari, prima di essere unito al co-mune di Brandico con legge 8 giugno 1805.

CASTELLETTO DI LENO

comune di Castelletto di Leno. 3501797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Basso Oglio dalla leggedel 1 maggio 1797, non più citato a partire dal 2 maggio1798.

CASTELLETTO DI QUINZANO

comune di Castelletto di Quinzano. 351sec. XVIII - 1797

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiatee nello stesso anno vi erano 163 anime (Descrizione gene-rale 1764).

Risulta citato tra le terre esenti del Territorio brescianonel 1766 (Comunità del Territorio, 1766).

comune di Castelletto di Quinzano. 3521797 - 1798

Venne inserito nel cantone del basso Oglio dalla legdel 1 maggio 1797; a partire dal 2 maggio 1798 non è citato.

CASTELNUOVO

comune di Castelnuovo. 353sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Capriano con Mairano (come Casnovo ultra Mellam), durante il dominio veneto fece pardella quadra di Mairano (Valentini 1898). Il comune, chnel 1493 contava 280 anime ed era citato come “Onscon Castelnuovo, Colorne e la Fornace” (Medin 188all’inizio del ’600 contava 63 fuochi e 500 anime (Da Leze 1610).

Nel 1764 è elencato come “Castelnovo e Colorne” trcomuni della quadra di Mairano e nello stesso anno vi eno 413 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Castelnuovo con Colorne e Onzato. 3541798 - 1809

Inserito nel distretto di Garza Occidentale ai sensi delegge del 12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per fare pparte del cantone I di Brescia del distretto I di Brescia cla legge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato nel comudi Flero a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionle, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in videi 593 abitanti, venne classificato nella terza classe dcitata legge 8 giugno 1805.

comune di Castelnuovo. 3551797 - 1798

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, restò inserito nello stesso distretto effetto della legge del 2 maggio 1798. Nel 1797 è indicacome Castelnuovo di Pallade.

comune di Castelnuovo con Colorno e Onzato. 3561816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

CASTENEDOLO

comune di Castenedolo. 357sec. XIV - 1797

Risalgono al 28 ottobre 1196 l’investitura da parte dpodestà di Brescia del territorio di Castenedolo ai consdella “universitas Castenedulli”, ed al 12 dicembre 1287citazione di sindici del “comune et homines de Castenelo” (Liber potheris, colonne 925 e 926). Il comunnell’estimo visconteo del 1385 venne incluso fra i comudella quadra di Ghedi e di Calvisano, mentre durante il

83

Casto

i dio-dinaton-p-

64;

le

gioggeelleeg-et-

IVle,deiita-

nene

o

toc-llotor66,a-

r--tinidinensi-e-ede

riodo veneto appartenne prima alla quadra di Ghedi, quindialla quadra di Rezzato, dal 1473 (Valentini 1898).

Il comune, che nel 1493 contava 1560 anime (Medin1886), nel 1610 contava 800 fuochi e 2000 anime, era rettoda un consiglio di 12 sindici, e 12 consoli, tutti eletti da 5uomini (a loro volta eletti da tre uomini estratti a sorte in vi-cinia); vi erano poi tre notai, i consoli, che avevano l’obbli-go di riscuotere i crediti del comune e di pagare le gravezze.Il comune possedeva un maglio o fucina, tre mulini ed al-cune pezze di terra; altre entrate derivavano dai dazi di oste-rie macellerie e fornai, per un totale di 100 ducati (Da Lez-ze 1610). Dall’analisi delle due redazioni degli statutirisalenti al 1444 ed al 1623 (Guerrini 1944), si ricava l’esi-stenza dei seguenti organi e magistrature comunali: la vici-nia o consiglio depositaria del potere statutario e delibera-tivo; il console, tenuto a rendere giustizia e cui spettava ilcompito di convocare la vicinia, il conestabile (o ministra-le), il notaio, il ragioniere.

Il comune nel ’600 era anche proprietario “della macina,della rassega, della peschiera, dei molini, dell’osteria, dellapesa, delle bettole, del maglio, del torcolo, delle seriole, delprestino, della beccaria, e teneva sotto di sé la chiesa di cuiera patrono, la disciplina di S. Rocco, il monte di Pietà, laMisericordia” (Guerrini 1944).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Rezzato enello stesso anno vi erano 2250 anime (Descrizione gene-rale 1764).

comune di Castenedolo. 3581797 - 1816

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto del-la legge del 2 maggio 1798, per poi fare parte del distrettodi Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del can-tone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805, anche dopo le modifiche seguite con-centrazione dei comuni del 1 gennaio 1810. Sul piano isti-tuzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 edin virtù dei 2683 abitanti, venne classificato nella terzaclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Castenedolo. 3591816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

bibl. Guerrini 1944: Paolo Guerrini, Castenedolo, Brescia,Geroldi, 1944, Monografie di storia bresciana, XXVI; ri-stampa anastatica in Monografie di storia bresciana, X;Liber potheris: Federico Bettoni Cazzago e Luigi Fèd’Ostiani (a cura di), Liber potheris comunis civitatisBrixiae, Torino, Bocca, 1899, Historiae Patriae Monu-menta, tomo XIX.

CASTO

comune di Casto. 360sec. XVII - 1797

All’inizio del ’600 la terra di Casto sembrava appartenereal comune Mura con alcune contrade chiamate Posico,Malpaga, Auro, Fameglia e Usinago; a sua volta Mura fa-

ceva parte del comune di Savallo (unitamente a quellAlone, Comero, Osico) (Da Lezze 1610). Nel 1493 il cmune non risulta citato, comparendo solo Savallo, (Me1886), comune che nell’estimo visconteo era denominPiano Savalli per distinguerlo dalla Perticae Savalli (Valetini 1898). Nel 1764 e nel 1766 è elencato tra i comuni apartenenti alla Valle Sabbia (Descrizione generale 17Comunità della Valle Sabbia, 1766).

Nel 1764 vi erano 202 anime (Descrizione genera1764).

comune di Casto. 3611797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798, rimanendo nello stesso distretto dFucine previsto dalla legge del 12 ottobre 1798; con la lge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato nel distrto IV, di Salò.

comune di Casto con Malpaga. 3621805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Preseglie del distretto di Salò dalla legge 8 giugno 1805; sul piano istituzionain osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 353 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cta legge 8 giugno 1805.

comune di Casto. 3631810 - 1816

Nel comune denominativo di Casto (con Malpaga) venconcentrato il comune di Alone; venne inserito nel cantoIII di Preseglie del distretto IV di Salò.

comune di Casto con Malpaga. 3641816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3.

CASTREZZATO

comune di Castrezzago. 365sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, già all’inizio del dominio veneto fu capoluogo della quadra di Castrezzago (Valen1898). Il comune, che nel 1493 contava 1450 anime (Me1886), all’inizio del ’600 contava 80 fuochi e 1000 animed aveva entrate per 100 ducati e 240 piò di terra; 24 coglieri erano estratti a sorte in vicinia e a loro volta eleggvano tre sindici, due rasonati e un massaro; era inoltre sdel vicario (Da Lezze 1610).

84

Cazzago

va-

o-r-

iodel ain latto

di-97con

de-805l 1

nel

24to

o-

a-

la

r-tone,io).le

iolla

delnno; di-di

Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadra di Chiari(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era capoluogo della quadra omonima e in essovi erano 1382 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Castrezzato. 3661797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della leggedel 2 maggio 1798, per farne parte anche ai sensi della leg-ge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13maggio 1801 venne incorporato nel distretto II, di Chiari,per fare poi parte del cantone I di Chiari del distretto II diChiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzio-nale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtùdei 1807 abitanti, venne classificato nella terza classe dallacitata legge 8 giugno 1805.

comune di Castrezzato. 3671810 - 1816

Nel comune denominativo di Castrezzato venne concen-trato il comune di Castelcovati; venne inserito nel cantoneI di Chiari del distretto II di Chiari.

comune di Castrezzato. 3681816 - 1859

Venne incluso nel distretto VIII di Chiari per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

quadra di Castrezzago. 369sec. XIV - 1797

Durante la dominazione veneta, della quadra di Castrez-zago o Castrezzato fecero parte i comuni di Castrezzato,Comezzano, Cizzago, Ludriano, Castelcovati, Cossirano,Rudiano sera e mattina, Trenzano, Ragosa, mentre il castel-lo di Chiari faceva per sé; fu probabilmente in base a questodistacco che la quadra, al tempo dei Visconti denominata diChiari, venne ribattezzata di Castrezzago; successivamentevennero aggiunti i comuni di Lograto, Maclodio e Rocca-franca (dal 1473) che già erano stati con Chiari in epoca vi-scontea (Valentini 1898).

Nel 1493 Rudiano e Roccafranca sembravano appartene-vano al vicariato di Pontoglio, e la quadra di Castrezzatocontava 5475 anime (Medin 1886).

All’inizio del ’600 la quadra risultava invece compostadai comuni di Castrezzato, Comezzano, Cizzago, Ludria-no, Castelcovati, Cossirano, Lograto, Rudiano, Trenzano,più il fienile detto Ragosa, per un totale di 1180 fuochi e6310 anime; Maclodio apparteneva territorialmente allaquadra ma non ne faceva parte amministrativamente (“nonè però sotto alcune quadra et è tutta delli signori Chizzoli”).Era sede di vicariato minore ed il vicario, inviato da Bre-scia, rendeva ragione fino a lire 5, ed era pagato dai comunidella quadra (Da Lezze 1610; Zanelli 1912). Nel 1679 laquadra di Castrezzago non è nominata e i comuni di Ca-strezzago, Cizzago, Regosa, Marocchina, Cossirano, Co-mezzano, Rudiano facevano parte della quadra di Chiari,mentre Ludriano era uno dei comuni della quadra di Orzi-nuovi (Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava compo-sta dagli stessi comuni citati all’inizio del Seicento, tranneRudiano che sembrava appartenere alla quadra di Chiarinel 1796 (Descrizione generale 1764; Mazzoldi 1966; Fé

d’Ostiani 1908). Nel 1764 la quadra contava complessimente 6309 anime (Descrizione generale 1764).

CASTREZZONE

comune di Castrazzone. 370sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 312 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Campagna (Da Lezze 1610).

comune di Castrezzone con Burago e Bottonaga. 3711797 - 1809

Inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto dei Colli per effetto della legge 1 marzo 1798, per poi fare parte del distretto delle Vignesensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Salò, per fare poi parte del cantone I di Salò del stretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Nel 17è citato come Castrezzone, quindi come Castrezzone Burago e Bottonaga, nella legge del 13 maggio 1801 ènominato Burago e Bottonaga con Castrezzone e nel 1compare come Castrezzone con Burago. A partire dagennaio 1810 Castrezzone con Burago fu concentratocomune di Muscoline.

Sul piano istituzionale, in osservanza della legge delluglio 1802 ed in virtù dei 165 abitanti, venne classificanella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

Con la legge del 12 febbraio 1816 Burago divenne nuvamente comune autonomo.

Oggi Bottenago è frazione di Polpenazze, mentre Cstrezzone e Burago lo sono di Muscoline.

comune di Castrezzone. 3721816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

CAZZAGO

comune di Cazzago. 373sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venefece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comuche nel 1493 contava 300 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 60 fuochi e 800 anime (Da Lezze 1610

Nel 1764 vi erano 1014 anime (Descrizione genera1764).

comune di Cazzago. 3741797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto delegge del 2 maggio 1798, per poi fare parte del distrettoSebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone III

85

Cazzi

l 1tu-

larte

nel10 co-li,

ba-atira-zzeale

gefet-va-ggegioreiai-

delSulliolla

lla

50dinti-(Daico

Adro del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 1121 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Cazzago. 375

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Cazzago vennero concen-trati il comune di Bornato e la frazione di Calino già conTorbiato; venne inserito nel cantone II di Adro del distrettoII di Chiari.

comune di Cazzago. 376

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quandoil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distret-to di Iseo.

CAZZI

comune di Cazzi. 377

sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, popo-lato da 682 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appar-teneva alla quadra di Montagna ed era costituito dalle terredi Vico e Trebbio (Da Lezze 1610); oggi Treviso Bresciano.

CECINA E MEZZAGA

comune di Cecina e Mezzaga. 378

1798 - 1805

Inserito nel distretto degli Aranci dalla legge del 1 marzo1798, fece parte del distretto degli Ulivi stabilito dalla leg-ge 12 ottobre 1798; passò poi probabilmente nel distrettodegli Aranci sancito dalla legge del 5 febbraio 1799, mentrecon la legge del 13 maggio 1801 venne inserito nel distrettoIV di Salò. Non è citato dalla legge del 1805.

CECINO SAN MARTINO E CERESEGNO

comune di Cecino San Martino e Ceresegno. 379

1798 - 1805

Inserito nel distretto degli Ulivi con la legge del 12 otto-bre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 lo troviamocompreso nel distretto IV di Salò. Non citato dalla legge del1805.

CEDEGOLO

comune di Cedegolo. 3801797 - 1798

Inserito nel cantone della Montagna dalla legge demaggio 1797, fu capoluogo del distretto di Cedegolo istiito con la legge del 24 febbraio 1798.

Successivamente divenne frazione di Grevo.

CELLATICA

comune di Cellatica. 381sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece padella stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che 1493 contava 450 anime (Medin 1886), intorno al 16contava 120 fuochi e 600 anime e possedeva un boscomunale di circa 40 piò; il governo era affidato a 12 consoun sindico e un massaro eletti dalla vicinia a bossoli e lotte; tre deputati ed altri 12 uomini a richiesta dei deputsi “riduc(evano) per deliberare le cose del comune”; vi eno poi uno scrivano, un procuratore e campari (Da Le1610). Nel 1764 vi erano 893 anime (Descrizione gener1764).

comune di Cellatica. 3821797 - 1816

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto delle Vigne per efto della legge del 2 maggio 1798, per poi fare parte nuomente del distretto di Garza Occidentale ai sensi della ledel 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 mag1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per fapoi parte del cantone II di Brescia del distretto I di Bresccon la legge dell’8 giugno 1805; dopo le modifiche alla dstrettuazione in seguito alle concentrazioni dei comuni 1 gennaio 1810 venne incluso nel cantone I di Brescia. piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 1154 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Cellatica. 3831816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

CEMMO

comune di Cemmo. 384sec. XV - 1797

Nel 1493 apparteneva alla Valle Camonica, contava 4anime ed era denominato “Cem e cho de Ponte” (Me1886); all’inizio del ’600 il comune sembrava essere costuito da tre terre: Cemmo, Capo di Ponte e Pescarzo Lezze 1610). Nel 1765 era uno dei comuni del pievatomonimo (Comunità della Val Camonica, 1765).

86

Ceto

l-

elau-rtea-ni

p.tree

le

giogeetto ladi-o.

elelDa

ti-

m-

del

llates-ssoato dione

er-

Nel 1764 è citata la comunità di Cemmo e Capo di Ponteche nello stesso anno contava 1095 anime (Descrizione ge-nerale 1764).

comune di Cemmo. 3851797 - 1798

Inserito nel cantone della Montagna dalla legge del 1maggio 1797, passò a fare parte del distretto di Capo diPonte per effetto della legge del 24 febbraio 1798. Succes-sivamente fu unito a Capo di Ponte.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

CENTENARO

comune di Centenaro. 3861797 - 1798

È citato solamente dalla legge del 1 maggio 1797, com-preso nel cantone del Benaco; forse fece parte del comunedi Lonato. Il testo della legge riporta Centenovo ma devetrattarsi di un errore.

CERVENO

comune di Cerveno. 387sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, era abitato da 500 anime (Medin 1886).

Nel 1764 vi erano 425 anime (Descrizione generale1764).

comune di Cerveno. 3881797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Capo di Ponte per effet-to della legge del 24 febbraio 1798, in cui rimase anche aisensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con lalegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distrettoIV, di Breno, per fare poi parte del cantone I di Breno deldistretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805. Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 453 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Cerveno. 3891810 - 1816

Nel comune denominativo di Cerveno vennero concen-trati i comuni di Losine e di Ono; rimase inserito nel canto-ne I di Breno del distretto IV di Breno.

comune di Cerveno. 3901816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

CESOVO

comune di Cesovo. 391sec. XIV - 1797

All’epoca dell’estimo visconteo del 1385 (ed anche n1389) il comune probabilmente non si era ancora reso tonomo dal “comune della castelanza di Lé”, facente padella Valle Trompia (Sabatti 1979, pp. 79-80, nota 19; Sbatti 1980, p. 81-82, nota 31); è tuttavia citato tra i comudella Val Trompia nell’estimo del 1557 (Sabatti 1980, 259). Nel 1493 contava 320 anime (Medin 1886), menall’inizio del secolo XVII contava 60 fuochi e 500 anim(Da Lezze 1610); spesso citato col nome di Cisovo.

Nel 1764 vi erano 174 anime (Descrizione genera1764).

comune di Cesovo. 3921797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della legdel 2 maggio 1798, per entrare poi a fare parte del distrdelle Armi previsto dalla legge del 12 ottobre 1798; conlegge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato nel stretto I, di Brescia. In alcune leggi è denominato Sesov

CETO

comune di Ceto. 393sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica n1493, abitato da 300 anime (Medin 1886), all’inizio d’600 il comune era costituito da due terre: Ceto e Nadro (Lezze 1610).

Nel 1765 le due terre sono citate tra i comuni del pievaco di Cemmo (Comunità della Val Camonica, 1765).

Nel 1764 le due terre di Ceto e Nadro contavano coplessivamente 625 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Ceto. 3941797 - 1798

Venne incluso nel cantone della Montagna dalla legge1 maggio 1797.

comune di Ceto e Nardo. 3951798 - 1809

Inserito nel distretto di Capo di Ponte per effetto delegge del 24 febbraio 1798, rimase poi fare parte dello sso distretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpornel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone IBreno del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugn1805; comprendeva anche la frazione di Nadro, in alculeggi denominato Nardo. Sul piano istituzionale, in oss

87

Cevo

neo-ti;lo-n-

Pil-;

f- daiza-oc-o

ua-o-se-;a-

r-fuco-6),vac- di di

age-

one-nti

ro epri. Sinesuainia el- dintio-li-valla

vanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 704 abi-tanti, venne classificato nella terza classe dalla citata legge8 giugno 1805.

comune di Ceto. 396

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Ceto con Nardo venne con-centrato il comune di Cimbergo con Paspardo.

comune di Ceto con Nardo. 397

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

CEVO

comune di Cevo. 398

sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, abitato da 300 anime (Medin 1886), all’inizio del’600 il comune era costituito da due terre: Cevo e Anduista(Da Lezze 1610).

Nel 1765 era uno dei comuni del pievatico di Cemmo(Comunità della Val Camonica, 1765).

Nel 1764 vi erano 587 anime (Descrizione generale1764).

comune di Cevo. 399

1797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cedegolo per effettodella legge del 24 febbraio 1798, per poi fare parte del di-stretto di Capo di Ponte ai sensi della legge del 12 ottobredello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venneincorporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte delcantone II di Edolo del distretto IV di Breno con la leggedell’8 giugno 1805; venne concentrato nel comune di Sa-viore a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale,in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei908 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cita-ta legge 8 giugno 1805.

comune di Cevo. 400

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

CHIARI

cantone Alto Oglio. 4011797 maggio 1 - 1798 maggio 4

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797 il cantoera costituito dai seguenti comuni: Adro; Berlingo; Borgnato; Bornato; Calino; Camignone; Capriolo; CastelcovaCastrezzato; Cazzago; Chiari; Clusane; Coccaglio; Cogne; Colombaro; Erbusco; Iseo; Marocchina; Monterotodo; Nigoline; Paderno; Palazzolo; Paratico; Passirano; zone; Pontoglio; Provaglio; Rovato; Timoline; TorbiatoUrago d’Oglio.

cantone I del distretto II di Chiari. 4021805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto II del dipartimento del Mella per efetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era compostoseguenti comuni: Chiari; Castelcovati; Castrezzato; Cizgo e Marocchina; Cologne; Cossirano; Comezzano; Ccaglio; Palazzolo; Pontoglio; Rovato; Rudiano; Uragd’Oglio.

cantone I del distretto II di Chiari. 4031810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Chiari; Castrezzato; Urago d’OglioRudiano; Palzzolo; Pontoglio; Rovato; Cologne; Coccglio.

comune di Chiari. 404sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto sede di podesteria minore e castello (Valentini 1898). Il mune, che nel 1493 contava 6880 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 1500 fuochi e 5000 anime, ave5000 ducati di rendita da 16 ruote di mulino e diritti d’aqua, segheria e follo per linose, godeva del privilegiogiudicare in civile per ogni somma di denaro e la cittàBrescia provvedeva a inviare il podestà, nobile.

Il comune era retto da un consiglio di 40 uomini cheNatale ne eleggevano altrettanti: insieme questi 80 elegvano i 40 dell’anno successivo e nominavano 12 perstra le quali erano ballottati (dai 120 consiglieri riuniti in seduta plenaria) i 4 sindici che governavano, mentre i resta8 ricoprivano la carica di rasonati (Da Lezze 1610).

Gli statuti indicano che Chiari era suddiviso in quattquadre o quartieri chiamati Villatico, Zeveto, CortezzanoMalarengo o Marengo, ognuno dei quali eleggeva prosindaci (nel numero di tre), un cancelliere ed un esattoretrattava probabilmente di organismi deputati alla gestiodei lasciti che testatori facevano non al comune nella interezza ma al proprio quartiere di appartenenza; la vicdei capifamiglia del quartiere si riuniva una volta l’annotra i compiti della quadra troviamo soprattutto oneri di cuto e beneficienza. Nel 1817 la congregazione provincialeBrescia individuava le quadre, sulla scorta di documeoriginali e con lo scopo di dirimere controversie, come “scietà private” e non quindi come soggetti di diritto pubbco. Del resto la quadra di Malarengo già nel 1765 aveprovveduto a suddividere tra i vicini i beni in possesso de

88

Chiari

eni:ro

ioo-

i-a-

to-aneri-

ral-

no,ca,

delra dinci-inion-ra41,iuri-

ltrei-

ni:a-a,ella

ri,681

quadra stessa, imitata tra il 1773 ed il 1775 anche dalle altre(Rivetti 1924; Rocco 1962; Goffi 1962).

Nel 1764 era capoluogo della quadra omonima, nellostesso anno vi erano 6326 abitanti (Descrizione generale1764).

comune di Chiari. 405

1797 - 1816

Inserito nel cantone Alto Oglio come luogo centrale conla legge del 1 maggio 1797, fu capoluogo del distretto delleSete per effetto della legge del 2 maggio 1798 costituendocomune autonomo; rimase capoluogo dello stesso distrettoai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con lalegge del 13 maggio 1801 venne nominato capoluogodell’omonimo distretto II, per fare poi parte del cantone Idel distretto II (entrambi denominati di Chiari, dei quali eraanche capoluogo) con la legge dell’8 giugno 1805. Sul pia-no istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 6828 abitanti, venne classificato nellaseconda classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Chiari. 406

1816 - 1859

Fu capoluogo del distretto VIII di Chiari per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto delle Sete. 407

1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numero 9e composto dai seguenti comuni: Chiari; Cologne; Ponto-glio; Urago d’Oglio; Castrezzato; Castelcovati; Cizzago;Marocchina; Rudiano; Ludriano; Comezzano.

distretto delle Sete. 408

1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numeroV e composto dai seguenti comuni: Chiari; Rovato; Cocca-glio; Castrezzato; Cologne; Palazzolo; Pontoglio; Uragod’Oglio; Castelcovati; Rudiano; Cizzago e Marocchina;Comezzano; Berlingo.

distretto II del dipartimento del Mella. 409

1801 maggio 13 - 1805 giugno 8

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge13 maggio 1801 il distretto era composto dai seguenti co-muni: Chiari; Rovato; Coccaglio; Castrezzato; Paratico eRivatica; Capriolo; Bornato; Adro; Calino; Nigoline; Tor-biato; Erbusco; Cologne; Palazzolo; Pontoglio; Uragod’Oglio; Castelcovati; Rudiano; Cizzago e Marocchina;Comezzano; Berlingo; Orzinuovi con Pudiano e Ovanen-go; Coniolo e Rossa; Orzivecchi; Ludriano; Corzano; Pom-piano con Breda e Montegiardino; Cremezzano; Trenzano;Lograto; Cossirano; Roccafranca; Iseo; Sale con Marasino;Marone; Sulzano con Martignano; Peschiera; Siviano; Car-zano e Novale; Carzago; Mairano; Pievedizio; Meano; Bar-gnano; Gerola; Farfengo; Brandico; Ognato; Castelgonel-le; Barco; Maclodio.

distretto II del dipartimento del Mella. 410

1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg8 giugno 1805 il distretto era costituito da quattro cantocantone I di Chiari; cantone II di Iseo, cantone III di Ade cantone IV di Orzinuovi.

distretto II del dipartimento del Mella. 411

1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In seguito alle concentrazioni dei comuni del 1 genna1810 i cantoni di cui si componeva il distretto vennero mdificati: risultò composto dai cantoni I di Chiari, II di Adroe III di Iseo.

distretto VIII della provincia di Brescia. 412

1816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Castelcovati, Cstrezzato, Chiari, Coccaglio, Cologne, Palazzolo, Ponglio, Rovato, Rudiano, Urago d’Oglio. A partire dallnuova distrettuazione del 23 giugno 1853, il distretto venindividuato come distretto XI, senza subire modifiche tertoriali.

quadra di Chiari. 413

sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Chiari eformata dai comuni di Chiari, Pontoglio, Rudiano, Castecovati, Castrezzago, Cazzago, Comezzano, LudriaTrenzano ad figulinis, Regosa, Cossirano, RoccafranCoccaglio, Lograto e Maiolo (per Maclodio?); all’iniziodella dominazione veneta in seguito alla concessione privilegio al castello di Chiari di “essere per sé” la quadmutò il nome in “quadra di Castrezzato”, e la quadraChiari, che era sede di podesteria minore, venne a coidere con la circoscrizione territoriale del comune (Valent1898). Nel 1493 la quadra era composta da Chiari e “Mtasei con Lunera” (non identificato) (Medin 1886). Sembinoltre che Chiari ricevesse un podestà veneto fino al 14mentre dopo questa data il podestà mantenesse una gsdizione solo civile (Parzani 1983, p. 55), anche se afonti indicano per il podestà anche una giurisdizione crimnale citra penam sanguinis (Zanelli 1912).

Nel 1679 la quadra era costituita dai seguenti comuChiari, Rudiano, Urago d’Oglio, Roccafranca, Castelcovti, Castrezzago, L’Anello, Cizzago, Marocchina, RegozCossirano e Comezzano (Comunità soggette al dazio dmacina 1679).

Nel 1764 la quadra era costituita dai comuni di ChiaRudiano e Roccafranca e contava complessivamente 8anime (Descrizione generale 1764).

bibl. Goffi 1962: Lorenzo Goffi, Le quadre in La città di Chia-ri nel suo primo centenario, 1862-1962, Chiari, Comunedi Chiari, 1962; Rivetti 1924: Luigi Rivetti, Le quadre diChiari, “Commentari dell’Ateneo di Brescia”, 1924;Rocco 1962: Federico Rocco, Gli statuti di Chiari in Lacittà di Chiari nel suo primo centenario 1862-1962,Chiari, Comune di Chiari, 1962.

89

Chizzoline

hiuli-

no no-zze dia,

ap-66;

le

l 1ttoret-tes-ora-laco-isti- edza

a

co-cri-no

delre-

l 1el-l di-brenneel

geal

ellaneno

CHIZZOLINE

comune di Chizzoline. 4141797 - 1798

Venne inserito nel cantone dei Colli dalla legge del 1maggio 1797; con legge 1 marzo 1798 fu unito a Soiano.

CIGNANO

comune di Cignano. 415sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Pontevico, durante il dominio venetofece parte della quadra di Manerbio (Valentini 1898). Il co-mune, che nel 1493 contava 440 anime (Medin 1886),all’inizio del ’600 contava 25 fuochi e 263 anime; i nobilibresciani erano padroni di tutto il territorio (Da Lezze1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Manerbio enello stesso anno vi erano 319 anime (Descrizione generale1764).

comune di Cignano. 4161797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effettodella legge del 2 maggio 1798, del quale fece parte ancheai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con lalegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distrettoIII, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantone I di Ve-rolanuova del distretto III di Verolanuova con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 578 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Cignano. 4171810 - 1816

Nel comune denominativo di Cignano venne concentratoil comune di Offlaga; restò inserito nel cantone I di Verola-nuova del distretto III di Verolanuova.

comune di Cignano. 4181816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

CIGOLE

comune di Cigole. 419sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Ostiano e Gottolengo, durante il do-minio veneto fece parte della quadra di Gottolengo (Valen-tini 1898), anche se nel 1493 sembra assegnato al vicariatodi Gambara (Medin 1886); il comune, che a questa data

contava 660 anime, all’inizio del ’600 contava 300 fuoce 800 anime ed aveva 800 lire di entrata cavate da un mno e terreni; 12 consoli eletti in vicinia governavano uper mese; tre sindici saldavano il massaro; venivano poiminati due campari, un andadore e un notaio (Da Le1610). Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadraGottolengo (Comunità soggette al dazio della macin1679), mentre nel 1733, nel 1764 e nel 1796 risultava partenere invece alla quadra di Gambara (Mazzoldi 19Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1764 vi erano 758 anime (Descrizione genera1764).

comune di Cigole. 4201797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Gottolengo per effedella legge del 2 maggio 1798, per fare poi parte del distto dello Strone ai sensi della legge del 12 ottobre dello sso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpto nel distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte decantone I di Verolanuova del distretto III di Verolanuovcon la legge dell’8 giugno 1805; venne concentrato nel mune di Pavone a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano tuzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802in virtù dei 1253 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Cigole. 4211816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIII di Leno per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

CILIVERGHE

comune di Ciliverghe. 422sec. XVIII - 1797

Non citato precedentemente, Ciliverghe era uno dei muni della quadra di Rezzato nel 1764 e nel 1796 (Deszione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel 1764 vi era548 anime (Descrizione generale 1764).

Fu incluso nella quadra di Rezzato, prima della legge 1 maggio del 1797 emanata dal governo provvisorio bsciano.

comune di Ciliverghe. 4231797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto dla legge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nestretto di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottodello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 veincorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte dcantone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la legdell’8 giugno 1805; fu concentrato in Mazzano a partire d1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 680 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

90

Cimmo

ale

neldeo,

5 alla93loda

-roa-lti

ini-

le

2:e di ca- tra-ileivi enti di-

ra disem- un;ericareilesolechem-

22);rne

giog-lle

no; di-o-

no ag-onge

comune di Ciliverghe. 4241816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

CIMBERGO

comune di Cimbergo. 425sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, abitato da 150 anime (Medin 1886). Nel 1765 erauno dei comuni del pievatico di Cemmo (Comunità dellaVal Camonica, 1765). Alla metà del ’700 sappiamo che trai suoi organi istituzionali vi erano la vicinia, due consoli eil cancelliere (Elezione del procuratore di Cimbergo,1760).

Nel 1764 vi erano 478 anime (Descrizione generale1764).

comune di Cimbergo. 4261797 - 1805

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Capo di Ponte per effet-to della legge del 24 febbraio1798, per entrare poi a fareparte del distretto di Capo di Ponte previsto dalla legge del12 ottobre 1798; con la legge del 13 maggio 1801 venne in-fine incorporato nel distretto IV di Breno; con legge 8 giu-gno 1805 fu unito a Paspardo.

comune di Cimbergo con Paspardo. 4271805 - 1809

Venne inserito nel cantone I di Breno del distretto IV diBreno per effetto della legge 8 giugno 1805; fu concentratoin Ceto a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituziona-le, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtùdei 1103 abitanti, venne classificato nella terza classe dallacitata legge 8 giugno 1805.

comune di Cimbergo con Paspardo. 4281816 febbraio - 1816 ottobre

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816; il comune venne diviso condecreto 12 ottobre 1816 n. 37473.

comune di Cimbergo. 4291816 ottobre - 1859

Separato da Paspardo con decreto del 12 ottobre 1816 n.37473-4778, rimase incluso nel medesimo distretto XVIIdi Breno.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Cim-bergo, 1759: Elezione del procuratore della comunità diCimbergo per ricorrere al capitano vicepodestà di Bre-scia e proporre un nuovo metodo di governo per il Con-siglio di Valle, datata 19 marzo 1760, Archivio di Stato diBrescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc. 10.

CIMMO

comune di Cimmo. 430sec. XIV - 1797

Già intorno alla metà del secolo XIV il comune apparivdotato di autonomia amministrativa e struttura istituzionaben delineata, come testimoniano gli statuti approvati 1372, secondo i quali il comune, definito nel proemio “Cimmo et Tabernulis”, era composto dalle ville di CimmMizono, Tavernole e Grumeliis (Statuti di Bovegno, Cim-mo, Orzinuovi sec. XIV). Nell’estimo visconteo del 138(ed anche nel 1389) il comune risultava già appartenereValle Trompia (Sabatti 1980, pp. 81-82, n. 31), nel 14contava 950 anime (Medin 1886), all’inizio del secoXVII contava 180 fuochi e 1000 anime, ed era costituito tre terre Mizon, Grimel e Tavernole (Da Lezze 1610).

Nel XIV secolo i magistrati e gli organi principali del comune erano i consoli, i massari, i consiglieri, il campaspeciale ed i campari ordinari, i ministrali ed il notaio (Sttuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV), mentre ne1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune troviamo citainvece 12 consoli, 2 notai, 2 giudici, un massaro e 2 mstrali (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 464 anime (Descrizione genera1764).

comune di Cimmo. campari. 431sec. XIV - 1797

La figura dei campari era prevista già dagli statuti del 137oltre al camparo speciale la cui nomina spettava al consolaprile (cap. 16), ogni console poteva per la durata della suarica eleggere da 8 a 10 campari, con il compito di accusare isgressori delle leggi comunali (cap. 17). Appare inverosimche la figura del camparo sia scomparsa nei secoli successla mancata menzione nelle Ordinazioni del 1645 riguardaspecificatamente gli ufficiali comunali, potrebbe essere unamenticanza (Sabatti 1979).

comune di Cimmo. consoli. 432sec. XIV - 1797

Nella seconda metà del XIV secolo i consoli erano la figuistituzionale principale del comune: erano eletti in numero12 e duravano in carica per un bimestre, a coppie, anche se bra dai capitoli successivi, che ciascuno durasse in caricamese (Statuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV, cap. 1)alla fine dell’anno provvedevano ad eleggere i 12 consiglidell’anno seguente (cap. 3) e dovevano controllare e sindai conti del console uscito di carica (cap. 7); il console di apreleggeva il camparo speciale (cap. 16), mentre ciascun conpoteva farsi coadiuvare da 8 o 10 campari. Sembra inoltre spettasse ai consoli dell’anno in corso nominare consoli, capari e massari che dovevano subentrare nelle funzioni (cap. dovevano inoltre eleggere i gabellatori del vino per le tavecomunali (cap. 93).

comune di Cimmo. 4331797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Miniere per effetto della lege del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto deArmi creato con la legge del 12 ottobre dello stesso ancon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone VI di Bvegno del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giug1805. Pur mantenendo lo stesso nome, probabilmentegregò il comune di Tavernole, che nella legge del 1805 nè citato. Sul piano istituzionale, in osservanza della leg

91

Cisano

l-

la dalle-e-

-l-

iseelzo

-

ilai-ia

g-.

nirloceo-6),to0).ari

ago

ag-leg-

del in-

del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 312 abitanti, venne clas-sificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Cimmo. 4341810 - 1816

Nel comune denominativo di Cimmo venne concentratoil comune di Marmentino; venne inserito nel cantone VIIIdi Bovegno del distretto I di Brescia.

comune di Cimmo con Tavernole. 4351816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unito aldistretto di Gardone (Val Trompia).

bibl. Statuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV: Bar-tolomeo Nogara, Roberto Cessi, Bartolomeo Bonelli,Statuti rurali bresciani del sec. XIV. Bovegno, Cimmo edOrzinuovi, Milano, Hoepli, 1927, Corpus statutorum ita-licorum, n. 10.

CISANO

comune di Cisano. 4361797 - 1798

Venne inserito nel cantone del Benaco previsto dalla leg-ge del 1 maggio 1797; fu unito a S. Felice con la legge 1marzo 1798.

CIVIDATE

comune di Cividate. 437sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, abitato da 500 anime (Medin 1886). Nel 1765 erauno dei comuni del pievatico omonimo (Comunità dellaVal Camonica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organismi isti-tuzionali vi erano la vicinia e il cancelliere (Elezione delprocuratore di Cividate, 1759).

Nel 1764 vi erano 547 anime (Descrizione generale1764).

comune di Cividate. 4381797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, fu capoluogo del distretto di Cividate per ef-fetto della legge del 24 febbraio 1798, venendo compresonel distretto di Capo di Ponte ai sensi della legge del 12 ot-tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801venne incorporato nel distretto I, di Breno, per fare poi par-te del cantone I di Breno del distretto IV di Breno con lalegge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osser-vanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 550 abi-tanti, venne classificato nella terza classe dalla citata legge8 giugno 1805.

comune di Cividate. 4391816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

distretto di Cividate. 4401798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellegge 24 febbraio 1798 il distretto era contrassegnatonumero 19 e composto dai seguenti comuni: Breno; Magno; Cividate (capoluogo); Bienno; Prestine; Berzo infriore; Esine; Borno; Ossimo; Losine; Niardo.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Civi-date, 1760: Elezione del procuratore della comunità dCividate in occasione dell’imposizione da parte delValle di L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 21 dcembre 1759, Archivio di Stato di Brescia, Cancellerprefettizia superiore, b. 41, fasc. 10.

CIVINE

comune di Civine. 4411797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Mella dalla legge 1 magio 1797; fu unito a Gussago con legge 2 maggio 1798

CIZZAGO

comune di Cizzago. 442sec. XIV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuappartenenti alla quadra di Chiari (a meno di non voleidentificare con Cazzago), durante il dominio veneto feparte della quadra di Castrezzago (Valentini 1898). Il cmune, che nel 1493 contava 460 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 70 fuochi e 400 anime; era retda 2 sindici e 12 consoli, più uno scrivano (Da Lezze 161

Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadra di Chi(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Castrezze vi erano 367 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Cizzago. 4431797 - 1798

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della ge del 2 maggio 1798.

comune di Cizzago e Marocchina. 4441798 - 1809

Inserito nel distretto delle Sete per effetto della legge 12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 venne

92

Collebeato

r-cee,io une itto;aro

no

iollael-

nno; di-ari.

lu-to

a

lo

er-ità

4).

in-delire

lapri-

corporato nel distretto II, di Chiari, per fare poi parte delcantone I di Chiari del distretto II di Chiari con la leggedell’8 giugno 1805; fu concentrato in Trenzano a partire dal1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 465 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Cizzago con Marocchina. 4451816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

CLIBBIO

comune di Clibbio. 4461797 - 1805

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, non citato nelle leggi del 1 marzo e 2 maggio 1798,entra poi a fare parte del distretto degli Ulivi previsto dallalegge del 12 ottobre 1798 con il quale rimane anche dopola legge del 5 febbraio 1799; con la legge del 13 maggio1801 venne infine incorporato nel distretto IV, di Salò; uni-to a Sabbio con legge 1805 giugno 8.

CLUSANE

comune di Clusane. 447sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Iseo, durante il dominio veneto feceparte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, chenel 1493 contava 175 anime (Medin 1886), all’inizio del’600 contava 8 fuochi e 150 anime (Da Lezze 1610). Nel1764 vi erano 476 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Clusane. 4481797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, per poi essere compreso nel di-stretto del Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del can-tone II di Iseo del distretto II di Chiari con la legge dell’8giugno 1805; fu concentrato in Colombaro a partire dal 1gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 586 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Clusane. 4491816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quandoil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distret-to di Iseo.

COCCAGLIO

comune di Coccaglio. 450sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto feparte della quadra di Rovato (Valentini 1898). Il comunche nel 1493 contava 1400 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 400 fuochi e 1800 anime; possedevamulino (che rendeva 1000 lire nette), 14 ore d’acqua dazi (per cui pagava però la limitazione), ed un boscheil massaro generale si occupava del maneggio del den(Da Lezze 1610).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Rovato e vi era1483 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Coccaglio. 4511797 - 1816

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto delegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto dle Sete ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone I di Chidel distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù dei 1600 abitanti, venne classificanella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Coccaglio. 4521816 - 1859

Venne incluso nel distretto VIII di Chiari per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

COLER

comune di Coler. 453sec. XVII - 1797

Nel 1679 era uno dei comuni della quadra di Bagno(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 e nel 1766 è elencato tra le terre esenti del Tritorio bresciano (Descrizione generale 1764; Comundel Territorio, 1766).

Nel 1764 vi erano 45 anime (Descrizione generale 176

comune di Coler. 4541797 - 1798

Il comune è citato solo nella legge del 1 maggio 1797 cluso nel cantone di Garza Occidentale; nel maggio 1798 il nome non compare nell’elenco, per ricomparunito a Flero nell’ottobre dello stesso anno.

COLLEBEATO

comune di Collebeato. 455sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece dap

93

Collio

ti;5ra-

rnopiaol-

r- digliiam-co-rimototirti-de,

sta-o dado-ni digli iei

ol-

treheni-enti Ti-atari, il

bri,erein-o-ricave-aellaoripu-

nti.in-

nodae-a-euna-.

ia ai

erelen-

ila-

ma parte della quadra di Lumezzane (Valentini 1898),quindi della quadra di Nave, almeno dal 1493 quando risul-tava abitato da 300 anime (Medin 1886). Il comune, intornoal 1610 contava 130 fuochi e 650 anime e possedeva unmulino (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Nave, nellostesso anno vi erano 542 anime (Descrizione generale1764).

comune di Collebeato. 4561797 - 1816

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la leggedel 1 maggio 1797, restò nel Distretto avente lo stessonome per effetto della legge del 2 maggio 1798, e di quelladel 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per farepoi parte del cantone I di Brescia del distretto I di Bresciacon la legge dell’8 giugno 1805. In alcune leggi il comuneè denominato Collebeato con Campiani. Sul piano istitu-zionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed invirtù dei 615 abitanti, venne classificato nella terza classedalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Collebeato con Campiani. 4571816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

COLLIO

comune di Collio. 458sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il co-mune risultava appartenere alla Valle Trompia (Sabatti1980, p. 81-82, nota 31); nel 1493 contava 450 anime (Me-din 1886), mentre all’inizio del secolo XVII contava 500fuochi e 2000 anime ed era composto da quattro terre: Di-vino, Tizio, Memmo, la Piazza (Da Lezze 1610). Nel 1764vi erano 1555 anime (Descrizione generale 1764). Con so-vrano decreto del 3 maggio 1777 la contrada di Memmo fuseparata dal comune di Collio (Decreto sovrano del 3 mag-gio 1777), mentre il primo febbraio 1791 fu separato il co-mune di S. Colombano (Decreto sovrano del 1 febbraio1791), cosicchè il comune di Collio risultò composto da trecomunità separate: Piazza con Tizio, S. Colombano eMemmo.

Nel 1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune vi erano12 consiglieri o consoli, 30 capi di decima, 4 ragionati, ca-valieri sopra le vettovaglie, notai dei giudici diffinitori e no-tai dei consoli, un massaro (Sabatti 1979). Nelle relazionicompilate una in occasione della visita alla Valle del capi-tano vicepodestà Pietro Vittor Pisani, compiuta nel 1765, el’altra nel 1785 sono contenute interessanti informazionirelative all’assetto istituzionale della comunità regolamen-tato dagli “antichi statuti”. Da questi documenti apprendia-mo che la comunità di Collio era costituita da 300 fuochi,dieci fuochi formavano un collonello. Ogni collonello eleg-geva ogni tre anni un capo. I trenta capi così nominati si riu-nivano alla fine di ogni anno nella casa pubblica e nomina-vano tre ellezionarii, ai quali era affidato il compito dieleggere dodici consoli o reggenti, che costituivano il con-siglio speciale e che a turno due per bimestre governavano

la comunità; quattro ragionati; un cancelliere; i giusdicenil notaio del foro e un ministrale. Nella relazione del 178si afferma che non vi era il massaro, ma che i contributi eno esatti dai due consoli al momento incaricati del govee consegnati quindi al tesoriere (Governo della Val Trome dei suoi comuni, 1765; Relazione della comunità di Clio, 1785).

Nel 1786 il capitano e vicepodestà di Brescia Nicolò Babarigo emanò i regolamenti per il governo del comuneCollio, che riconfermano sostanzialmente la validità deantichi metodi di governo. In essi è citato oltre alla vicindei trenta anche il consiglio generale della comunità: sebra che questa istituzione esistesse fin dalle origini del mune, ma che fosse sostanzialmente inoperante: nel pcapitolo dei regolamenti si afferma infatti che era “riuscisempre difficile l’unire in un general consiglio li capi tudelle originarie famiglie che vi sono capaci, attese le pacolari circostanze del paese, diviso in disperse contracomposto di un popolo nomade e perlopiù errante” e si bilisce che esso, in osservanza anche a quanto stabilitun accordo non meglio specificato concluso nel 1721, vesse essere convocato solamente per prendere decisioparticolare importanza. I regolamenti citano anche tra ufficiali eletti dal consiglio dei trenta i due andadori, cioèrappresentanti al consiglio di Valle, mentre il numero dragionati è ridotto a tre (Regolamenti per il comune di Clio, 1786).

Nel 1796, stabilita la separazione del comune nelle contrade di Piazza e Tizio, S. Colombano e Memmo, cformarono ciascuna un comune autonomo, Alvise Mocego, capitano e vicepodestà di Brescia emise i regolamper il governo di ciascun comune. Il comune di Piazza ezio doveva essere governato dalla vicinia generale, formda tutti i capofamiglia che eleggeva quaranta consigliedue ragionati e sei consoli. La riunione di essi costituivaconsiglio generale, costituito perciò da quarantun memal quale era demandato il compito di eleggere il cancellie gli altri ufficiali del comune. Ogni anno doveva essere rnovata la metà dei consiglieri. L’amministrazione del cmune era affidata a due consoli, che rimanevano in caquattro mesi, e ai due ragionati. Il consiglio generale dova inoltre eleggere due giudici delle cause civili di primistanza e due di seconda, affiancati da uno o più notai dbanca; due andadori al consiglio di Valle, due estimatdella legna da carbone, due estimatori dei danni, un detato alle vettovaglie, uno o due campari, uno o due faL’ufficio del pubblico massaro doveva essere posto all’canto.

Il comune di S. Colombano doveva convocare ogni anentro il mese di dicembre la vicinia generale costituita tutti i capofamiglia di età superiore ai vent’anni per eleggre il console governatore del comune e il consiglio ordinrio, costituito da dodici consiglieri, confermabili per duanni. Il consiglio ordinario a sua volta doveva eleggere cancelliere, tre ragionati, i giusdicenti del comune, l’anddore per il consiglio di Valle e gli altri ufficiali del comuneLa massaria doveva essere posta all’incanto.

Infine il comune di Memmo doveva convocare la vicingenerale costituita da tutti i capofamiglia di età superiorevent’anni entro il mese di ottobre di ogni anno per eleggil console governatore della comunità, il consiglio speciacostituito da otto persone confermabili per due anni, il cacelliere, i giusdicenti, il massarolo, il “basso” console,ministrale, l’andadore per il consiglio di Valle e due stimtori. La massaria generale era posta all’incanto.

94

Colombaro

r-etone,ioa 4ntevi

ioggeo ain lattoeli-et-l 1

ellaneno

a

r-el

tiniteg-ine

Ti-et-

u-ano

ioellal di-ellofine

Questi regolamenti emanati il 10 giugno 1796 e succes-sivamente sottoposti all’approvazione del Senato rimaseroprobabilmente pressochè inapplicati per la cessazione po-chi mesi più tardi del dominio veneto (Regolamenti per i trecomuni, 1796).

comune di Collio. 459

1797 - 1816

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Miniere per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delleArmi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone VI di Bo-vegno del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno1805. Per effetto delle modifiche apportate dalla legge sullaconcentrazione dei comuni del 4 novembre 1809, venne in-cluso nel cantone VIII di Bovegno del distretto I di Brescia.Nel 1797 è citato come Collio S. Colombano e Memmo,poi sempre Collio. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1599 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Collio. 460

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unito aldistretto di Gardone (Val Trompia).

arch. Decreto sovrano del 1 febbraio 1791: Decreto sovranoche stabilisce la separazione della contrada di S. Colom-bano dal comune di Collio, citato nella terminazione delcapitano vicepodestà di Brescia Alvise Mocenigo riguar-dante il governo dei comuni di Piazza e Tizio, Memmo eS. Colombano, datata 10 giugno 1796, Archivio di Statodi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 25, fasc.39; Decreto sovrano del 3 maggio 1777: Decreto sovra-no che stabilisce la separazione della contrada di Mem-mo dal comune di Collio, citato nella terminazione delcapitano vicepodestà di Brescia Alvise Mocenigo riguar-dante il governo dei comuni di Piazza e Tizio, Memmo eS. Colombano, datata 10 giugno 1796, Archivio di Statodi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 25, fasc.39; Governo della Val Trompia e dei suoi comuni,1765: Relazione compilata in occasione della visita alletre valli compiuta dal capitano e vicepodestà Pietro VittorPisani nel 1765, senza data, ma 1765, Archivio di Statodi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc.4; Regolamenti per i tre comuni, 1796: Regolamentiper i tre comuni di Piazza e Tizio, S. Colombano e Mem-mo, prima contrade del comune di Collio, emessi da Al-vise Mocenigo, capitano e vicepodestà di Brescia, datati10 giugno 1796, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleriaprefettizia superiore, b. 25, fasc. 39; Regolamenti per ilcomune di Collio, 1786: Regolamenti emessi da NicolòBarbarigo, capitano e vicepodestà di Brescia, per il go-verno del comune di Collio, datati 10 aprile 1786, Archi-vio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia superiore,b. 25, fasc. 39; Relazione della comunità di Collio,1785: Relazione indirizza dai “revisori” del comune diCollio probabilmente al capitano vicepodestà ("eccellen-za"), datata 25 gennaio 1785, Archivio di Stato di Bre-scia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 25, fasc. 39.

COLOGNE

comune di Cologne. 461sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Palazzolo, durante il dominio venfece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comuche nel 1493 contava 935 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 100 fuochi e 2300 anime, possedevruote di mulino affittate a 300 scudi e una parte di moboschivo (circa 1500 piò) (Da Lezze 1610). Nel 1764 erano 1002 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Cologne. 4621797 - 1816

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della ledel 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stesso distrettsensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreII, di Chiari, per fare poi parte del cantone I di Chiari ddistretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805, dstretto in cui rimase anche dopo le modifiche della distrtuazione conseguenti alle concentrazioni dei comuni degennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1133 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Cologne. 4631816 - 1859

Venne incluso nel distretto VIII di Chiari per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

COLOMBARO

comune di Colombaro. 464sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Palazzolo, durante i primi secoli ddominio veneto fece parte della stessa quadra (Valen1898). Il comune, che nel 1493 contava 558 anime, congiate assieme ai comuni di Timoline e Nigoline (Med1886), all’inizio del ’600 contava 100 fuochi e 500 anim(Da Lezze 1610). Nel 1679 è elencato con Nigoline e moline tra i comuni della quadra di Iseo (Comunità soggte al dazio della macina, 1679). Nel 1764 era uno dei comni della quadra di Palazzolo e nello stesso anno vi er401 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Colombaro. 4651797 - 1805

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nestretto del Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dstesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inincorporato nel distretto II, di Chiari.

95

Colorne

97,arteno

IVatoio-irtùalla

o

toc-llotor66,a-

r-ceo-6),to lire

ari

ago

ag-leg-sen-gge dittoinio-irtùalla

comune di Colombaro con Timoline. 4661805 - 1809

Venne inserito nel cantone II di Adro del distretto II diChiari, mentre sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 602 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla legge 8 giugno 1805.

comune di Colombaro. 4671810 - 1816

Nel comune denominativo di Colombaro con Timolinevennero concentrati i comuni di Clusane e Nigoline; rimaseinserito nel cantone II di Adro del distretto II di Chiari.

comune di Colombaro con Timoline. 4681816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816; i due comuni furono separaticon decreto 26 aprile dello stesso anno, n. 20867-2477.

comune di Colombaro. 4691816 aprile - 1859

Venne separato da Timoline con decreto del 26 aprile1816 n. 20867 rimanendo incluso nel distretto IX di Adrofino al 23 giugno 1853 quando il distretto fu soppresso edil comune venne unito al distretto di Iseo.

COLORNE

comune di Colorne. 470sec. XIV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, né all’iniziodel dominio veneto, il comune risultò successivamente fareparte della quadra di Mairano a partire dal 1473 (Valentini1898) anche se non risulta nella quadra né nel 1733 né nel1796 (Mazzoldi 1966 e Fé d’Ostiani, 1908), e nel 1493 fucitato come “Onsado con Castelnuovo, Colorne e la Forna-ce”, per un totale di 280 anime (Medin 1886); all’inizio del’600 contava 10 fuochi e 50 anime (Da Lezze 1610).

COMERO

comune di Comero. 471sec. XVII - 1797

Indicato all’inizio del ’600 fra i comuni appartenente alcomune di Savallo, unitamente a quelli di Alone, Osico,Mura con alcune contrade chiamate Posico, Malpaga, Au-ro, Fameglia, Casto e Usinago (Da Lezze 1610), nel 1493non risulta citato: vi compare solo Savallo, che nell’estimovisconteo era denominato Piano Savalli per distinguerlodalla Perticae Savalli (Medin 1886; Valentini 1898). Nel1764 e nel 1766 è elencato tra i comuni appartenenti allaValle Sabbia (Descrizione generale 1764; Comunità dellaValle Sabbia, 1766).

Nel 1764 vi erano 345 anime (Descrizione generale1764).

comune di Comero. 4721797 - 1798

Incluso nel cantone del Mella con legge 1 maggio 17non è citato nelle leggi del 1798 e 1801, facendo forse pdel comune di Savallo; ricompare nella legge 8 giug1805.

comune di Comero. 4731805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Preseglie del distretto di Salò per efffetto della legge 8 giugno 1805; concentrin Posico a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituznale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in vdei 348 abitanti, venne classificato nella terza classe dcitata legge 8 giugno 1805.

comune di Comero. 4741816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3.

COMEZZANO

comune di Comezzano. 475sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto feparte della quadra di Castrezzago (Valentini 1898). Il cmune, che nel 1493 contava 450 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 70 fuochi e 400 anime, era retda 3 sindici, un console e un massaro e possedeva 200di entrata (Da Lezze 1610).

Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadra di Chi(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Castrezze vi erano 482 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Comezzano con Breda Franca. 4761797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della ge del 2 maggio 1798, nel quale venne incluso anche ai si della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la ledel 13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto II,Chiari, per fare poi parte del cantone I di Chiari del distreII di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805; concentrato Trenzano a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituznale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in vdei 460 abitanti, venne classificato nella terza classe dcitata legge 8 giugno 1805.

96

Cortenedolo

ag-8,

gre- ot-801la

ra-),r-o-ni-el.u-o-

le

l 1lla di-ssoato II-

gges-05.

n- II

-l-

iseelzo

-

à

comune di Comezzano. 4771816 - 1817

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

comune di Comezzano. 4781817 - 1859

Con decreto del 21 febbraio 1817 n. 767-134, venne ac-corpato il territorio di Breda Franca, fino ad allora unito alcomune di Pompiano; rimase incluso nel distretto II diOspitaletto.

CONCESIO

comune di Concesio. 479sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Nave, durante il dominio veneto fece dapprimaparte della quadra di Lumezzane (Valentini 1898), quindi,dal 1493, della quadra di Nave, citato come Concesio conBovezzo, e popolato da 450 anime (Medin 1886). Intornoal 1610 contava 96 fuochi e 850 anime e possedeva due mu-lini (Da Lezze 1610). Nel 1679 è elencato tra i borghi e lechiusure della città (Comunità soggette al dazio della ma-cina, 1679).

Nel 1764 Concesio e Bovezzo erano due comuni dellaquadra di Nave, nello stesso anno in Concesio vi erano 855anime (Descrizione generale 1764).

comune di Concesio. 4801797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto di Garza Occidentale per effettodella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distret-to del Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobredello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venneincorporato nel Distretto I, di Brescia, per fare poi parte delcantone I di Brescia del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 104 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Concesio. 4811810 - 1816

Nel comune denominativo di Concesio venne concentra-to il comune di S. Vigilio; rimase inserito nel cantone I diBrescia del distretto I di Brescia.

comune di Concesio. 4821816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

comune di Concesio. 4831816 aprile - 1859

Con decreto del 26 aprile 1816 venne aggregata al comu-ne una parte del territorio di Stocchetta, fino ad allora unitoal comune di Urago Mella; rimase a fare parte del distrettoI di Brescia.

CONIOLO E ROSSA

comune di Coniolo e Rossa. 4841797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, non risulta citato dalla legge del 2 maggio 179per essere poi compreso nel distretto delle Pianure (aggato al comune di Orzinuovi) ai sensi della legge del 12tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne infine incorporato nel distretto II, di Chiari; con legge dell’8 giugno 1805 venne unito a Orzinuovi.

CORTENEDOLO

comune di Cortenedolo. 485sec. XIII - 1797

Citato già nel 1233 assieme ai suoi consoli, nel giumento di fedeltà al vescovo Guala (Valetti Bonini 1976all’inizio del ’600 il comune era costituito da tre terre: Cotenedolo, Vico e Lombro, ed apparteneva alla Valle Camnica (Da Lezze 1610); nel 1493 risultava abitato da 110 ame (Medin 1886). Nel 1765 era uno dei comuni dpievatico di Edolo (Comunità della Val Camonica, 1765)

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organi istitzionali vi erano la vicinia e il cancelliere (Elezione del prcuratore di Cortenedolo, 1759).

Nel 1764 vi erano 657 anime (Descrizione genera1764).

comune di Cortenedolo. 4861797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto delegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stessostretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpornel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantonedi Edolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della ledel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 685 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Cortenedolo. 4871810 - 1816

Nel comune denominativo di Cortenedolo venne concetrato il comune di Santicolo; rimase inserito nel cantonedi Edolo del distretto IV di Breno.

comune di Cortenedolo. 4881816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Cor-tenedolo, 1759: Elezione del procuratore della comunit

97

Corteno

din0ezze

Co-

lano

getto nelel- in-ea-

dino

os-26ata

l-

ge loen-

a ri- dam- se-az-

tene-

di Cortenedolo per provvedere all’imposizione alla Valledi L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 8 dicembre1759, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettiziasuperiore, b. 41, fasc. 10.

CORTENO

comune di Corteno. 489sec. XIII - 1797

Citato nel 1233 assieme ai suoi consoli, nel giuramentodi fedeltà al vescovo Guala (Valetti Bonini 1976), all’iniziodel ’600 il comune risultava costituito da tre terre: Corteno,Galeno ed Alegno, ed apparteneva alla Valle Camonica (DaLezze 1610); nel 1493 risultava essere abitato da 1000 ani-me (Medin 1886). Nel 1765 era uno dei comuni del pieva-tico di Edolo (Comunità della Val Camonica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organismi isti-tuzionali vi erano la vicinia, tre consoli e il cancelliere (Ele-zione del procuratore di Corteno, 1759).

Nel 1764 vi erano 1277 anime (Descrizione generale1764).

comune di Corteno. 4901797- 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stesso di-stretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone IIdi Edolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giu-gno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della leggedel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1548 abitanti, venne clas-sificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Corteno. 4911816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Cor-teno, 1759: Elezione di procuratore della comunità diCorteno per provvedere all’imposizione alla Valle di L1700 a ragione di lira d’estimo, datata 9 dicembre 1759,Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 10.

CORTICELLE

comune di Corticelle. 492sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Capriano con Mairano, durante il do-minio veneto fece parte della quadra di Bagnolo (Valentini

1898). Il comune, che nel 1493 contava 620 anime (Me1886), all’inizio del sec. XVII contava 100 fuochi e 50anime; la vicinia eleggeva sei sindici, il console, “chda(va) le denuncie” e un andadore senza salario (Da Le1610). Alla fine del XVII secolo formava con Movico ununico comune, appartenente alla quadra di Bagnolo (munità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 Corticelle e Movico sono due comuni delquadra di Bagnolo, nello stesso anno in Corticelle vi era583 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Corticelle e Movico. 4931797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effedella legge del 2 maggio 1798, per essere poi compresodistretto dello Strone ai sensi della legge del 12 ottobre dlo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 vennefine incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi. La legg8 giugno 1805 divise il comune e Movico venne unito a Cpriano.

comune di Corticelle. 4941805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Brescia del distretto I Brescia con legge 1805 giugno 8; concentrato in Capriaa partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in servanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 6abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citlegge 8 giugno 1805.

comune di Corticelle. 4951816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

CORTINE

comune di Cortine. 4961797 - 1798

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, venne incluso nel distretto aventestesso nome per effetto della legge del 2 maggio 1798; vne quindi unito a Nave con legge 12 ottobre 1798.

CORVIONE

comune di Corvione. 497sec. XIV - 1797

Indicato all’inizio del ’600 come “luoco essente non hache fare col territorio” (Da Lezze 1610), anche nel 1493sultava assegnato alle “Terre di Gambareschi”, popolato130 anime (Medin 1886), mentre nel 1679 e nel 1733 sebrava appartenere alla quadra di Gottolengo come terraparata (Comuni soggetti al dazio della macina, 1679; Mzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 351 anime (Descrizione gerale 1764).

98

Cremezzano

r-ceo-6),tto).ari

ago

ag-geia-no;

di-ari;

aio dela-

to

r-tone,ioper un

le

ag-r ef-sonno; di-r-o10. lu-el-

È elencato tra le terre esenti del Territorio bresciano nel1766 (Comunità del Territorio, 1766).

Nel 1796 non risultava citato (Fé d’Ostiani 1908).

comune di Corvione. 498

1797 - 1798

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto di Caccia Libera con la legge del2 maggio 1798; venne unito a Gambara con legge 12 otto-bre 1798.

CORZANO

comune di Corzano. 499

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra degli Orzi, durante il dominio venetofece parte della quadra di Orzinuovi e poi di quella di Pom-piano (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 contava250 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 100fuochi e 300 anime; essendo senza entrate le gravezze si pa-gavano sopra le teste (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Pompiano evi erano 242 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Corzano. 500

1797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nel di-stretto delle Pianure ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne infineincorporato nel distretto II, di Chiari.

comune di Corzano con Bargnano e Meano. 501

1805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Brescia del distretto I diBrescia per effetto della legge 8 giugno 1805. Sul pianoistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802ed in virtù dei 785 abitanti, venne classificato nella terzaclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Corzano. 502

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Corzano venne concentratala frazione di Montegiardino, già con Pompiano; venne in-serito nel cantone II di Brescia del distretto I di Brescia.

comune di Corzano con Bargnano,Meano e Montegiardino. 503

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

COSSIRANO

comune di Cossirano. 504sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto feparte della quadra di Castrezzago (Valentini 1898). Il cmune, che nel 1493 contava 250 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 150 fuochi e 400 anime, era reda 12 consoli, tre sindici e un massaro (Da Lezze 1610

Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadra di Chi(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Castrezze vi erano 576 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Cossirano. 5051797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto Interno per effetto della legdel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delle Pnure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso ancon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone I di Chidel distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805venne concentrato in Trenzano a partire dal 1 genn1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 514 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Cossirano. 5061816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

CREMEZZANO

comune di Cremezzano. 507sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venefece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comuche nel 1493 contava 180 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 90 fuochi e 300 anime, aveva entrate 700 lire da 42 piò di pascoli e 72 di campagna, oltre admulino (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 306 anime (Descrizione genera1764).

comune di Cremezzano. 5081797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto avente lo stesso nome pefetto della legge del 2 maggio 1798, rimanendovi incluanche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del Cantone IV di Ozinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugn1805; concentrato in Oriano a partire dal 1 gennaio 18Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù dei 363 abitanti, venne classificato nla terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

99

Cuzaga

toi-tutii

urailor-evanerarenaa

65lla

utaul-tec-ar-el

ge-nitàrio-ellaec-no

fo,le-

à eni;g-po-).le

l 1et-to-en-

rtegezati,giu-

l-

la dalor-

comune di Cremezzano. 5091816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

CUZAGA

comune di Cuzaga. 5101798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto dellalegge del 1 marzo 1798; con legge 12 ottobre 1798 venneunito a Gaino.

DALEGNO

comune di Villa di Dalegno. 511sec. XVIII - 1797

Nel 1765 è citato come uno dei due comuni che costitui-vano il pievatico di Dalegno e Borno; nello stesso docu-mento si dice anche che Dalegno “oltre la propria è suddi-viso in quattro altre comunità e sono Ponte di Legno, Villa,Pontagna e Temù (Comunità della Val Camonica, 1765).Alla metà del ’700 sappiamo che tra gli organi istituzionalidi Villa di Dalegno vi erano la vicinia e il cancelliere (Ele-zione del procuratore di Villa di Dalegno, 1760).

Nel 1764 nella terra di Villa vi erano 280 anime; in quelladi Pontagna 184 e in Temù 264 (Descrizione generale1764).

comune di Dalegno. 5121797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stesso di-stretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto I, di Breno, per fare poi parte del cantone II diEdolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno1805. In alcune leggi il comune è citato come Villa; con-centrato in Ponte di Legno a partire dal 1 gennaio 1810. Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 795 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Villadi Dalegno, 1760: Elezione del procuratore della comu-nità di Villa di Dalegno per ricorrere al capitano vicepo-destà di Brescia e proporre un nuovo metodo di governoper il Consiglio di Valle, 9 marzo 1760, Archivio di Statodi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc.10.

DARFO

comune di Darfo. 513sec. XV - 1797

Alla fine del secolo XV il comune appare già organizzaattorno alle figure istituzionali solite ovvero vicinia, consglio, ragionati, campari, massaro, consoli e notaio (Starurali di Anfo, Darzo e Darfo secc. XV-XVI) anche se csfugge il percorso che portò alla formazione della struttistituzionale del comune (Sina 1938). All’inizio del ’600 comune era costituito da sei terre, Darfo, Montechio, Cna, Pelalepore, Losine o fosine e Gianico, ed appartenalla Valle Camonica; l’anonimo redattore della descriziodelle terre bresciane del 1493 sembra invece consideDarfo, Gianico, Pelalepre, Montegio e le Fosine, Corcome cinque comuni distinti, abitati rispettivamente d600, 300, 100, 200 e 140 anime (Medin 1886). Nel 17era uno dei comuni del pievatico di Rogno (Comunità deVal Camonica, 1765).

Nella relazione redatta in occasione della visita compidal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 Gianico rista essere un comune autonomo, mentre Corna, Monchio, Fucine e Pelalepre sono contrade del comune di Dfo; nello stesso documento l’assetto istituzionale dcomune è delineato con maggior precisione. La vicinia nerale deliberava su ogni affare di interesse della comued era costituita da un membro per famiglia, di età supere ai 20 anni. La vicinia eleggeva un console a capo dcomunità e due viceconsoli, uno per la contrada di Montchio e Corna, l’altro per Fucine e Pelalepre, che avevacompetenze giurisdizionali; tre reggenti, uno per Daruno per Montecchio e Corna, il terzo per Fucine e Pelapre, che sovrintendevano agli interessi della comunitproponevano alla vicinia gli argomenti per le deliberazioun cancelliere. Ogni quattro mesi il cancelliere e i tre regenti imponevano le taglie. La masseria delle taglie era sta all’incanto (Relazione della comunità di Darfo, 1765

Nel 1764 vi erano 912 anime (Descrizione genera1764).

comune di Darfo. 5141797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, fu capoluogo del distretto di Darfo per effto della legge del 24 febbraio 1798 e di quella del 12 otbre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 vne incorporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi padel cantone I di Breno del distretto IV di Breno con la legdell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservandella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1040 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805.

comune di Darfo. 5151816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

distretto di Darfo. 5161798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellegge 24 febbraio 1798 il distretto era contrassegnatonumero 20 e composto dai seguenti comuni: Erbanno; G

100

Dello

naente

a- 24to

atolò

la

lado-inidineinoter-ie”

erale

ag-eg-lle

an- nele

’8lla

neno

ti iondi-

zone; Terzano; Mazzunno; Angolo; Anfurro; Darfo (capo-luogo); Gianico; Artogne; Piano.

distretto di Darfo. 5171798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Inserito nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellalegge 12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal nu-mero XII e composto dai seguenti comuni: Erbanno; Gor-zone; Terzano; Mazzunno; Angolo; Anfurro; Darfo; Giani-co; Artogne; Piano; Pisogne; Volpino; Rogno.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Relazione della comunità di Dar-fo, 1765: Relazione della comunità di Darfo in “Notadelle Comunità del Pievatico di Rogno con Pisogne”. Re-gistro contenente le relazioni compilate dai cancellieridelle comunità e dai loro sostituti e riguardanti l’assettoistituzionale e l’amministrazione delle comunità, compi-late su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitano vicepo-destà di Brescia, datata 1 agosto 1765, Archivio di Statodi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc.18.

bibl. Sina 1938: Alessandro Sina, Il comune e la parrocchia diDarfo, Brescia, Ancora, 1936, Monografie di storia bre-sciana, XIII; ristampa anastatica in Memorie storichedella diocesi di Brescia, IX; Statuti rurali di Anfo, Dar-zo e Darfo secc. XV-XVI: Ugo Vaglia (a cura di), Statutirurali di Anfo, Darzo e Darfo dei secoli XV-XVI, Brescia,Geroldi, 1969, Supplemento ai Commentari dell’Ateneodi Brescia per l’anno 1969.

DEGAGNA

comune di Degagna. 518sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, popo-lato da 362 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appar-teneva alla quadra di Montagna ed era costituito dalle terredi Cicino, Carvano, Bisognone, Fostignano, Causigno edEno (Da Lezze 1610).

comune di Degagna e Carvana. 5191797 - 1798

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto del-la legge del 1 marzo 1798. Nel 1797 è citato solo Degagna;nel 1798 comprende anche Carvano (o Carvana) che nellalegge del 12 ottobre 1798 è comune assieme a Fustignanoe Savanico; probabilmente Degagna designava l’insiemedelle altre due piccole comunità.

comune di Carvana con Fustignano e Savanico. 5201798 - 1805

Inserito nel distretto degli Ulivi con legge del 12 ottobre1798, rimase nel medesimo distretto anche dopo le modifi-che apportate dalla legge del 5 febbraio 1799; con la leggedel 13 maggio 1801 fu infine incorporato nel distretto IV, diSalò. Nella legge del 1805 questo comune non compare,

molto probabilmente rimpiazzato dal comune di Degag(nome presente sia precedentemente che posteriormper designare i territori formanti il comune in oggetto).

comune di Degagna. 5211805 - 1809

Venne inserito nel cantone I di Salò del distretto IV di Slò; sul piano istituzionale, in osservanza della legge delluglio 1802 ed in virtù dei 321 abitanti, venne classificanella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Degagna. 5221810 - 1816

Nel comune denominativo di Degagna venne concentril comune di Treviso; venne inserito nel cantone I di Sadel distretto IV di Salò.

comune di Degagna. 5231816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

DELLO

comune di Dello. 524sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Quinzano (come comune de Ello), durante il minio veneto fece parte della quadra di Bagnolo (Valent1898). Il comune, che nel 1493 contava 420 anime (Me1886), all’inizio del sec. XVII contava fuochi 200 ed anim1000, disponeva di 700 lire di entrate ricavate da un mule terre; la vicinia eleggeva 8 sindici che governavano la ra, il “massaro scode(va) e il console porta(va) le denonc(Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Bagnolonello stesso anno vi erano 686 anime (Descrizione gene1764).

comune di Dello. 5251797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto della lge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto dePianure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantonIII di Brescia del distretto I di Brescia con la legge dellgiugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza delegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 888 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Dello. 5261810 - 1816

Nel comune denominativo di Dello vennero concentracomuni di Barbariga con Frontignano, e Quinzanello cBoldeniga; rimase inserito nel cantone III di Brescia del stretto I di Brescia.

101

Demo

l 1en- 24

-l-

iseelzo

-

o-vaimo

ioe- in- ot-801ar- latoaio

delifi-05.

la

i-fa-eni--,ie-le,

comune di Dello. 5271816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

DEMO

comune di Demo. 528sec. XV - 1797

All’inizio del secolo XVII era costituito da tre terre: De-mo, Berzo e Monte ed apparteneva alla Valle Camonica (DaLezze 1610); nel 1493 risultava essere abitato da 450 anime(Medin 1886), mentre il censimento Grimani del 1760 neindicava 788 (Statuti di Berzo Demo 1656, p. 57). Nel 1765era uno dei comuni del pievatico di Cemmo (Comunità del-la Val Camonica, 1765). Notizie di carattere amministrativoed istituzionale sono ricavabili dall’analisi di una redazionetarda degli statuti che ci fornisce utilissime informazioni.

Il territorio del comune, denominato “comune di Berzo,Demo e Monte”, era divisa in tre contrade Berzo, Demo eMonte, ognuna delle quali doveva essere equamente rap-presentata nell’amministrazione e nel governo del comune:venivano infatti eletti ogni anno in vicinia tre consoli, trecampari, tre estimatori dei danni, tre soprastanti alle licenze(uno per ogni terra).

Erano poi eletti il sindaco, uno o più massari e due cam-pari segreti. Interessante era il fatto che la vicinia venissecongregata in località Angolino, che era una località dicampagna, ove s’incrociavano tre strade equidistanti dalletre terre: Monte, Berzo e Demo (Statuti di Berzo Demo1656, p. 59).

Nel 1764 vi erano 788 anime (Descrizione generale1764).

comune di Demo. consoli. 529sec. XVII - 1797

I consoli erano tre, uno per ogni terra, eletti in vicinia, affian-cati da un console uscente (Statuti di Berzo Demo 1656, cap.1); dovevano avere una vacanza di un anno che la vicinia potevaperò modificare rieleggendo il candidato (cap. 7). I consoli do-vevano dirimere le controversie tra gli abitanti e giudicare le in-frazioni agli statuti (cap. 58), vigilare sullo svolgimento dellavita amministrativa e sociale, presiedere le assemblee, eseguirele delibere della vicinia e curare gli interessi del comune; fra icompiti specifici vi eran quelli di controllare le strade comunali(cap. 14) o il numero dei capi di bestiame posseduti dagli abi-tanti (cap. 30), nonché provvedere a riscuotere tutte le taglie omulte comminate durante la loro carica (cap. 31). Nel loro ope-rato i consoli erano coadiuvati da un sindaco eletto in vicinia(cap. 2).

comune di Demo. soprastanti alle licenze. 530sec. XVII - 1797

Fra gli ufficiali del comune vanno segnalati i soprastanti dellelicenze di pagera (cioè dei boschi di abete, pager in dialetto) chein una economia montana rivestivano notevole importanza.Eletti in vicinia ai primi di gennaio, sempre in numero di tre,uno per ogni terra, dovevano provvedere a concedere le licenzedi taglio per le esigenze personali dei singoli abitanti (per re-stauri o nuove costruzioni); oltre a concedere le licenze eranoincaricati di controllare che non venissero commesse infrazionia quanto da loro stabilito (Statuti di Berzo Demo 1656, cap. 8).

comune di Demo. 5311797 - 1798

Fu incluso nel cantone della Montagna dalla legge demaggio 1797. Venne unito al comune di Berzo Demo, prdendo il nome di Demo con Berzo superiore con leggefebbraio 1798.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

bibl. Statuti di Berzo Demo 1656: Statuti di Berzo Demo del1656, Berzo Demo, Amministrazione comunale, 1988.

DESENZANO

comune di Desenzano. 532sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 1246 anime, all’inizio del XVII secolo appartenealla quadra di Campagna, ed era sede di un importantissmercato granario (Da Lezze 1610).

comune di Desenzano. 5331797 - 1816

Inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1 magg1797, costituì comune autonomo nel dipartimento del Bnaco per effetto della legge del 1 marzo 1798, venendocluso nel distretto delle Vigne ai sensi della legge del 12tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne incorporato nel distretto IV, di Salò, per fare poi pte del cantone VII di Lonato del distretto I di Brescia conlegge dell’8 giugno 1805; rimase nel cantone VI di Lonaanche dopo la concentrazione dei comuni del 1 genn1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 3421 abitanti, venne classcato nella seconda classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Desenzano. 5341816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

dipartimento del Benaco. 5351798 marzo 6 - 1798 ottobre 12

Istituito ufficialmente con legge 3 novembre 1797, i dstretti del dipartimento furono fissati solo in seguito: ne cevano parte i distretti dell’Alto Adige, del Tiono, dellBocche del Mincio, dei Bassi colli, del Chiese, della Pesola di Catullo, dei Colli, dei Golfi del Benaco, degli Aranci, oltre ai comuni di Zerio, Villafranca, Valeggio, VoltaAcquanegra, Asola, Carpenedolo, Castiglione delle Stivre, Montichiari, Calcinato, Lonato, Desenzano, BedizzoSalò.

102

Eno

l-

la dalLe-n-o);

la nu-no;o;a-

i-e-

In-a,ù,

u-o a

-l-

iseelzo

-

i

9,e-

ele

gligioiù

o a

distretto della Penisola Catullo. 5361798 marzo 1 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Benaco per effetto della leg-ge 1 marzo 1798 il distretto era contrassegnato dal numero20 e composto dai seguenti comuni: Rivoltella; Padenghecon Maguzzano; Sirmione; Moniga.

EDOLO

cantone II del distretto IV di Breno. 5371805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto IV del dipartimento del Serio per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Berzo superiore; Cevo; Corteno; Corte-nedolo; Dalegno; Edolo e Mù; Incudine; Loveno; Malon-no; Monno; Grevo; Paisco; Pontagna; Ponte di Legno; San-ticolo; Saviore; Sellero; Sonico; Temù; Vezza; Vione.

cantone II del distretto IV di Breno. 5381810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai se-guenti comuni: Grevo; Saviore; Malonno; Paisco; Edolo;Sonico; Corteno; Cortenedolo; Monno; Vezza; Vione; Pon-te di Legno.

comune di Edolo. 539sec. XIII - 1797

La presenza di comune e consoli è attestata già nel 1233in un giuramento di fedeltà al vescovo Guala (Valetti Boni-ni 1976); appartenente alla Valle Camonica, nel 1493 eraabitato da 600 anime (Medin 1886). Nel 1765 era uno deicomuni del pievatico omonimo (Comunità della Val Camo-nica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organismi isti-tuzionali vi erano la vicinia, i consoli e il cancelliere (Ele-zione del procuratore di Edolo, 1759).

Nel 1764 vi erano 1060 anime (Descrizione generale1764).

comune di Edolo. 5401797 - 1805

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798, per essere poi compreso nel di-stretto di Edolo anche ai sensi della legge del 12 ottobredello stesso anno (come capoluogo); con la legge del 13maggio 1801 venne infine incorporato nel distretto IV, diBreno.

comune di Edolo e Mù. 5411805 - 1816

Venne inserito nel cantone II di Edolo del distretto IV diBreno. Mù venne concentrato in Sonico in data 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 1809 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Edolo. 5421816 - 1859

Fu capoluogo del distretto XVIII di Edolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

distretto di Edolo. 5431798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellegge 24 febbraio 1798 il distretto era contrassegnatonumero 16 e composto dai seguenti comuni: Ponte di gno; Villa; Pontagna; Temù, Vione; Vezza; Incudine; Mono; Cortenedolo; Corteno; Santicolo; Edolo (capoluogMu; Sonico; Malonno.

distretto di Edolo. 5441798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Inserito nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellegge 12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dalmero IX e composto dai seguenti comuni: Ponte di LegVilla; Pontagna; Temù; Vione; Vezza; Incudine; MonnCortenedolo; Corteno; Santicolo; Edolo; Mù; Sonico; Mlonno.

distretto XVIII della provincia di Bergamo. 5451816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Berzo Demo, Cvo, Cortenedolo, Corteno, Edolo, Grevo con Cedegolo, cudine, Loveno, Malonno, Monno, Mù, Paisco, PontagnPonte di Legno, Santicolo, Saviore, Sellero, Sonico, TemVezza, Villa d’Allegno, Vione.

Fino al decreto del 15 aprile 1818 esisteva anche il comne di Valli di Saviore che in tale data venne accorpatquello di Saviore.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Edo-lo, 1759: Elezione del procuratore della comunità dEdolo per provvedere all’imposizione alla Valle di L1700 a ragione di lira d’estimo, datata 17 dicembre 175Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 10.

ENO

comune di Eno. 5461798 - 1805

Inserito nel distretto dei Golfi del Benaco dalla legge d1 marzo 1798, fu compreso nel distretto degli Ulivi (legg12 ottobre 1798), e, probabilmente, nel distretto deAranci (legge 5 febbraio 1799); con la legge del 13 mag1801 venne inserito nel distretto IV di Salò. Non risulta pcitato con la legge dell’8 giugno 1805 (forse perchè unitVobarno di cui oggi è frazione).

103

Erbanno

r-e-iniva-

ni-a-eramu-rora-nte del

no

iolla

delnno; di-dionene

ges-05.

adoet-

1rzo

68-allabi-co-

ERBANNO

comune di Erbanno. 547sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, abitato da 300 anime (Medin 1886), all’inizio del’600 il comune era costituito da due terre, Erbanno ed An-gone (Da Lezze 1610). Nel 1765 era uno dei comuni delpievatico di Rogno (Comunità della Val Camonica, 1765).

Nella relazione redatta in occasione della visita compiutadal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 è delineatol’assetto istituzionale del comune. Esso era governato dauna vicinia che deliberava su ogni affare di interesse dellacomunità; era composta da un membro di ciascuna fami-glia, di età superiore ai 25 anni. La vicinia eleggeva dueconsoli che presiedevano sei mesi per ciascuno all’ammini-strazione della comunità; due sindaci con competenze si-mili a quelle dei consoli; tre ragionati e un cancelliere. Ilcancelliere, i tre ragionati e i due consoli dovevano unita-mente provvedere all’imposizione delle taglie alle comuni-tà. I consoli, i sindaci e i ragionati erano soggetti alla vacan-za di un anno. L’ufficio della massaria era posto al pubblicoincanto nel mese di dicembre. Tra gli altri ufficiali del co-mune vi erano i campanari per i temporali e i campari. Aquest’epoca vi erano circa 374 anime (Relazione della co-munità di Erbanno, 1765).

comune di Erbanno. 5481797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Darfo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798, in cui rimase anche ai sensi del-la legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Bre-no, per fare poi parte del cantone I di Breno del distretto IVdi Breno con la legge dell’8 giugno 1805, in cui rimase an-che dopo le modifiche della distrettuazione conseguentealle concentrazioni dei comuni del 1 gennaio 1810. Sul pia-no istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 444 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Erbanno con Angone. 5491816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Relazione della comunità di Er-banno, 1765: Relazione della comunità di Erbanno in“Nota delle Comunità del Pievatico di Rogno con Piso-gne”. Registro contenente le relazioni compilate dai can-cellieri delle comunità e dai loro sostituti e riguardantil’assetto istituzionale e l’amministrazione delle comuni-tà, compilate su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitanovicepodestà di Brescia, datata 1 agosto 1765, Archivio diStato di Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41,fasc. 18.

ERBUSCO

comune di Erbusco. 550sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Palazzolo, all’inizio del dominio vneto risultava inclusa nella quadra di Rovato (Valent1898), nel 1493 sembrava appartenere al vicariato di Roto, ed essere abitato da 1400 anime (Medin 1886). All’izio del ’600 era indicato tra i comuni della quadra di Rovto, con 150 fuochi e 1400 anime; un castello diroccato di ragione del comune, che possedeva inoltre 5 ruote di lino (che affittava per 1000 lire) e due torchi. Ventiquattuomini eletti dalla vicinia governavano la terra, con due sonati, un cancelliere e un massaro. Il massaro del Modi pietà rendeva conto ai rasonati così come il massaroconsorzio (dei poveri o della carità) (Da Lezze 1610).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Rovato e vi era1783 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Erbusco. 5511797 - 1816

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto delegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone III Adro del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugn1805; dopo le modifiche introdotte con la concentraziodei comuni del 1 gennaio 1810 venne incluso nel cantoII di Adro. Sul piano istituzionale, in osservanza della legdel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 2080 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Erbusco. 5521816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto delllegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quanil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distrto di Iseo.

ESENTA

comune di Esenta. 5531797 - 1798

Venne incluso nel cantone dei Colli dalla legge delmaggio 1797 per essere unito a Lonato con legge 1 ma1798.

ESINE

comune di Esine. 554sec. XIII - 1797

Citato in una disputa col comune di Borno già nel 11(Valetti Bonini 1976), all’inizio del ’600 il comune era costituito da due terre: Esine e Plemmo ed apparteneva Valle Camonica (Da Lezze 1610); nel 1493 era invece atato da 600 anime (Medin 1886). Nel 1765 era uno dei

104

Faverzano

r-tom-va0 af-

o e

ag-ella di-ssoatoIV

aioa-ges-05.

o

giotto nelllo ap-

l 13dior-chè

r-tone,ele lero e

muni del pievatico di Cividate (Comunità della Val Camo-nica, 1765).

Dai capitoli della vicinia generale stabiliti nel 1596 si ri-cava che i consoli erano eletti in numero di 3 e duravano incarica quattro mesi (divennnero successivamente due conincarico annuale).

Intorno al 1670 per i problemi connessi alla gestione del-le troppo numerose vicinie venne stabilito di eleggere setteelezionari in vicinia, col compito di nominare 50 membri“di vicinia”; nel 1763 tale numero venne ridotto a 40 (conun minimo di 30) scelti però tra originari appartenenti alletre classi d’estimo. Nel 1764 la vicinia generale venne infi-ne ricomposta nella sua forma originale ed aperta anche aiforestieri (cioè ai residenti di più recente immigrazione)fino ad allora quasi esclusi dal governo del comune. Tra lemagistrature comunali si segnalano inoltre i 4 sindici, checoadiuvavano i consoli (due nominati dalle famiglie Becca-gutti e Federici e due dalla vicinia), il cancelliere, il massa-ro, i soprastanti, delegati a questioni particolari (custodiadei boschi, delle strade, vigilanza antincendio) ed il campa-ro (Sina 1946).

Nel 1764 vi erano 725 anime (Descrizione generale1764).

comune di Esine. 555

1797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto del-la legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel distrettodi Breno ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone I diBreno del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 890 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Esine. 556

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Esine venne concentrato ilcomune di Berzo inferiore; rimase inserito nel cantone I diBreno del distretto IV di Breno.

comune di Esine. 557

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

bibl. Sina 1946: Alessandro Sina, Esine. Storia di una terracomune, Brescia, Queriniana, 1946.

FARFENGO

comune di Farfengo. 558sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra degli Orzi, durante il dominio venefece parte della quadra di Orzinuovi e poi di quella di Popiano (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 conta550 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 8fuochi e 500 anime, e disponeva di 300 lire d’entrata dafitti di terre (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Pompianvi erano 405 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Farfengo. 5591797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessostretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpornel distretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone di Orzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8giugno 1805; venne concentrato a partire dal 1 genn1810 nell’allora comune di Gabbiano (oggi Borgo S. Gicomo). Sul piano istituzionale, in osservanza della legdel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 451 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Farfengo. 5601816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

FASANO

comune di Fasano e Morgnaga. 5611797- 1805

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto dei Golfi del Benaco per effedella legge del 1 marzo 1798, per essere poi compresodistretto degli Ulivi ai sensi della legge del 12 ottobre destesso anno (e nel quale rimase anche dopo le modificheportate dalla legge del 5 febbraio 1799); con la legge demaggio 1801 venne infine incorporato nel distretto IV, Salò. In alcune leggi è denominato Fasano, in altre Mgnaga e dal 1805 non compare più nelle leggi forse perincorporato nel comune di Gardone Riviera.

FAVERZANO

comune di Faverzano. 562sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venefece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comuche nel 1493 contava 25 anime (Medin 1886), all’inizio d’600 contava 100 fuochi e 590 anime non aveva entrate gravezze si pagavano sopra teste e beni; sindici, massa

105

Fenili Belasi

llaa aer-50ata

a

lleper sea daen- nel di-on

lla

r-o-

no,).6),laa-

erale

fet-

llaettodel-

console erano eletti in vicinia per governo del comune (DaLezze 1610).

Nel 1764 vi erano 435 anime (Descrizione generale1764).

comune di Faverzano. 5631797- 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effettodella legge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessodistretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stes-so anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpora-to nel distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte delcantone I di Verolanuova del distretto IV di Verolanuovacon la legge dell’8 giugno 1805; venne concentrato in Ca-dignano a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituziona-le, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtùdei 555 abitanti, venne classificato nella terza classe dallacitata legge 8 giugno 1805.

comune di Faverzano. 5641816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816 ; oggi in comune di Offla-ga.

FENILI BELASI

comune di Fenili Belasi. 565sec. XVII - 1797

Nel 1679 era uno dei comuni della quadra di Bagnolo(Comunità soggette al dazio della macina, 1679). È citatotra le terre esenti del Territorio bresciano nel 1766 (Comu-nità del Territorio, 1766).

FIESSE

comune di Fiesse. 566sec. XIV - 1797

Citato all’inizio del ’600 assieme a Cà de Marco come“due villette che fanno comune, terra parzialmente esente,con fuochi 35 ed anime 200” (Da Lezze 1610), nel 1493 ri-sultava sottoposto alla podestaria di Asola denominato “elFlesso cum Gromo, lochi esenti, livellari della comunità diBressa” abitato da 450 anime (Medin 1886). Nel 1679 erauno dei comuni della quadra di Gottolengo (Comunità sog-gette al dazio della macina, 1679), mentre nel 1733, nel1764 e nel 1796 apparteneva alla quadra di Gambara (Maz-zoldi 1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1764 vi erano 491 anime (Descrizione generale1764).

comune di Fiesse. 5671797 - 1809

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto di Caccia Libera per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, rimanendo incluso nel medesimodistretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stes-so anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpora-

to nel distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte decantone II di Leno del distretto III di Verolanuova con legge dell’8 giugno 1805; venne concentrato in Gambarpartire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in ossvanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 11abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citlegge 8 giugno 1805.

comune di Fiesse. 5681816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIII di Leno per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

FIUMICELLO

comune di Fiumicello. 5691797 - 1805

Venne inserito nel cantone di Garza Orientale (neChiusure a sera della Garza, fuori di Porta S. Giovanni), effetto della legge del 1 maggio 1797, non si capiscecome comune autonomo o dipendente in qualche misurBrescia; passò poi nel distretto di Garza Occidentale ai ssi della legge 2 maggio 1798, per essere quindi inclusodistretto Centrale con la legge del 12 ottobre 1798 e nelstretto I, di Brescia con la legge del 13 maggio 1801; clegge 8 giugno 1805 venne unito a Brescia.

comune di Fiumicello. 5701816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

FLERO

comune di Flero. 571sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Capriano con Mairano, durante il dminio veneto fece parte dapprima della quadra di Mairaquindi dal 1473 della quadra di Bagnolo (Valentini 1898Il comune, che nel 1493 contava 520 anime (Medin 188all’inizio del sec. XVII contava 100 fuochi e 500 anime ; vicinia eleggeva un console per tutto l’anno, sindici, scrivno e massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Bagnolonello stesso anno vi erano 581 anime (Descrizione gene1764).

comune di Flero. 5721797 - 1798

Venne incluso nel cantone di Garza occidentale per efto della legge del 1 maggio 1797.

comune di Flero con Coller. 5731798 - 1805

Inserito nel distretto di Garza Orientale per effetto delegge del 2 maggio 1798, venne poi compreso nel distrdi Garza Occidentale ai sensi della legge del 12 ottobre

106

Forno d’Ono

llaato

to-ar-ellallaar-sere 12soia

inor-aa-rte-a,

ita- de-ai

ntebia

4).

gioggeinenno;atoo

toc-llotor66,a-;

lo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne in-fine incorporato nel distretto I, di Brescia; comprendeva an-che la frazione di Coller, anche se in alcune leggi èdenominato solo Flero.

comune di Flero con Coller e Poncarale con Borgo Poncarale. 5741805 - 1809

Venne inserito nel cantone III del distretto I di Brescia;sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lu-glio 1802 ed in virtù dei 1615 abitanti, venne classificatonella terza classe dalla legge 8 giugno 1805.

comune di Flero con Coller, Poncarale e Borgo Poncarale. 5751810 - 1816

Nel comune denominativo di Flero (con Coller, Poncara-le e Borgo Poncarale) venne concentrato il comune di Ca-stelnuovo con Colorne e Onzato; venne inserito nel cantoneIII di Brescia del distretto I di Brescia.

comune di Flero con Coller e Poncarale con Borgo Poncarale. 5761816 - 1817

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816 comprendeva anche la frazio-ne di Coller e era unito al comune di Poncarale con la fra-zione di Borgo Poncarale; i comuni di Flero con Coller equello di Poncarale con Borgo Poncarale vennero istituiticon decreto del 24 febbraio 1817 n. 767-24.

comune di Flero con Coller. 5771817 - 1859

Istituito con decreto del 24 febbraio 1817 n. 767-24, ri-mase incluso nel distretto III di Bagnolo.

FOLINO

comune di Folino. 5781798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto dellalegge del 1 marzo 1798; con legge 12 ottobre dello stessoanno venne forse unito a Gaino.

FOLZANO

comune di Folzano. 5791797 - 1805

Venne inserito nel cantone di Garza Orientale (nelleChiusure a mattina della Garza, fuori di Porta S. Alessan-dro), per effetto della legge del 1 maggio 1797, non si capi-sce se come comune autonomo o dipendente in qualche mi-sura da Brescia; passò poi nel distretto di Garza Orientaleai sensi della legge 2 maggio 1798, per essere quindi inclu-so nel distretto Centrale con la legge del 12 ottobre 1798;la legge del 13 maggio 1801 lo incluse nel distretto I, diBrescia; con la legge 8 giugno 1805 venne unito a Brescia.

comune di Folzano. 5801816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816 (il comune venne aggregsuccessivamente a Brescia, non si sa in quale anno).

FORNACI

comune di Fornaci. 5811798 - 1805

Citato per la prima volta separato in due parti, nel canne di Garza Orientale (nelle Chiusure a mattina della Gza, fuori di Porta S. Nazaro e nelle Chiusure a Sera dGarza, sempre fuori di Porta S. Nazaro), per effetto delegge del 1 maggio 1797, venne incluso nel distretto di Gza Orientale ai sensi della legge 2 maggio 1798, per esquindi compreso nel distretto Centrale con la legge delottobre 1798. La legge del 13 maggio 1801 lo vede inclunel distretto I, di Brescia; fu probabilmente unito a Bresccon legge 1805 giugno 8. Oggi frazione di Brescia.

FORNO D’ONO

comune di Forno d’Ono. 582sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385 (Valentin1898) e nel 1493 (Medin 1886), il comune di Forno di O(o Hone) all’inizio del secolo XVII faceva parte della Petica, definita come “comune diviso in dieci comunelli” (DLezze 1610), ed al quale si rimanda per ulteriori informzioni. Nel 1765 e nel 1766 è elencato tra i comuni appanenti alla Valle Sabbia (Comunità della Valle Sabbi1766).

Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, capno e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brevementescritta la struttura istituzionale del comune, costituita dseguenti ufficiali: un cancelliere; due consoli; un assistee due stimatori dei danni dati (Governo della Valle Sabe dei suoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 79 anime (Descrizione generale 176

comune di Forno d’Ono. 5831797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798, per rimanere nel distretto delle Fucanche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpornel distretto IV, di Salò; unito a Ono con legge 8 giugn1805.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:

107

Frontignano

niet-

tene-

ag-ellaimotes-ora-l-n-

bi-gge

tra- di

o

lla

lconllane

utaI-

o-neeini

Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

FRONTIGNANO

comune di Frontignano. 584sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venetofece parte della quadra di Mairano (Valentini 1898). Il co-mune, che nel 1493 contava 260 anime (Medin 1886),all’inizio del ’600 contava 37 fuochi e 290 anime (Da Lez-ze 1610).

Nel 1764 vi erano 232 anime (Descrizione generale1764).

comune di Frontignano. 5851797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto delle Pia-nure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorporatonel distretto III, di Verola Alghisi; unito a Barbariga conlegge 8 giugno 1805.

comune di Frontignano. 5861834 - 1859

Venne separato da Barbariga con decreto del 16 luglio1834, n. 22669-3445 e rimase incluso nel distretto III diBagnolo.

GABBIANO

comune di Gabbiano. 587sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra degli Orzi, durante il dominio venetofece parte dal 1429 della quadra di Orzinuovi, poi, dal 1473di quella di Quinzano (Valentini 1898), quindi di quella diPompiano (Da Lezze 1610). Nel 1493 risultava incluso nel-le “Terre di Martinengi” (Medin 1886). Il comune all’iniziodel ’600 contava 300 fuochi e 3000 anime ed aveva entrateper 1000 lire derivanti da terre affittate; la giurisdizione ci-vile e criminale (assegnata loro anticamente in feudo) eraesercitata dai conti Martinengo, che provvedevano a man-tenere un vicario in loco, così come confermato per il XVIsecolo dal capitano di Brescia Paolo Correr (Zanelli 1912).Per quanto riguarda il comune,12 consoli (nominati daivecchi consoli, uno ogni mese) governavano ed eleggevanoun massaro che rendeva loro conto del maneggio del dena-ro (Da Lezze 1610).

Nel 1641, nel 1679 e nel 1733 viene citato fra i comudella quadra di Orzinuovi (Estimo, 1641; Comunità soggte al dazio della macina, 1679; Mazzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 1544 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Gabbiano. 5881797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798, rimanendo incluso nel medesdistretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello sso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpto nel distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte decantone IV di Orzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservaza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1717 atanti, venne classificato nella terza classe dalla citata le8 giugno 1805.

comune di Gabbiano. 5891810 - 1816

Nel comune denominativo di Gabbiano venne concento il comune di Farfengo; venne inserito nel cantone IIOrzinuovi del distretto III di Verolanuova.

comune di Gabbiano. 5901816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

GAINO

comune di Gaino. 5911798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto delegge del 1 marzo 1798.

comune di Gaino con Polzano, Folino, Cabbiana e Cuzzaga. 5921798 ottobre - 1805

Venne inserito nel distretto XII degli Ulivi dalla legge de12 ottobre 1798, per poi passare nel distretto IV, di Salò la legge del 13 maggio 1801. Il comune non è citato nelegge dell’8 giugno 1805 forse perchè già unito al comudi Toscolano (oggi Toscolano-Maderno).

GAMBARA

comune di Gambara. 593sec. XIV - 1797

La prima citazione del comune di Gambara è contennegli statuti di Brescia del 1313 (Statuti di Brescia sec. XII, col. 1630); l’estimo visconteo del 1385 lo pone fra i cmuni appartenenti alla quadra di Pontevico (come comu“illorum de Gambara”), e durante il dominio veneto fecparte prima della quadra di Gottolengo dal 1429 (Valent

108

Gardone

teo473 alrior ciò 11). di60

o-o-50

oPa-ta ego

po-Nelimeni

neca;eo- e-ra;-;

iera;ovo;a-a;

f- daione

ua-o-se-e;

1898), per poi diventare capo di quadra, almeno a partiredal 1493, quando contava 1050 anime (Medin 1886). Il co-mune all’inizio del ’600 contava 150 fuochi e 900 anime,possedeva un mulino con 4 ruote che unitamente a dirittid’acqua procuravano un’entrata di 150 scudi. Dodici con-siglieri eletti in vicinia, 4 sindici per saldare i conti del mas-saro governavano il comune: era giurisdizione dei contiGambara in criminale ed in civile “citram poenam sangui-nis”; il podestà era inviato dalla città e giudicava fino a lire5 (Da Lezze 1610).

Nel 1679 Gambara è elencato tra i comuni della quadradi Gottolengo (Comunità soggette al dazio della macina,1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 era capoluogo della quadraomonima (Mazzoldi 1966; Descrizione generale 1764; Féd’Ostiani 1908). Nel 1764 vi erano 806 anime (Descrizionegenerale 1764).

comune di Gambara. 5941797 - 1798

Inserito nel cantone del Clisi dalla legge del 1 maggio1797, fu capoluogo del distretto di Caccia Libera a dataredal 2 maggio 1798.

comune di Gambara con Corvione. 5951798 - 1809

Capoluogo del distretto di Caccia Libera con legge del 12ottobre 1798, fece parte del distretto III di Verola Alghisi adatare dal 13 maggio 1801; con la legge dell’8 giugno 1805fu inserito nel cantone II di Leno del distretto III di Verola-nuova. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 2154 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Gambara. 5961810 - 1816

Nel comune denominativo di Gambara (con Corvione)venne concentrato il comune di Fiesse; venne inserito nelcantone III di Leno del distretto III di Verolanuova.

comune di Gambara con Corvione. 5971816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIII di Leno per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto di Caccia libera. 5981798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numero13 e composto dai seguenti comuni: Gambara; Corvione;Pralboino; Ostiano; Fiesse; Fontanella; Casalromano; Vo-longo; Remedello di sotto; Vighizzolo.

distretto di Caccia libera. 5991798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numeroVIII e composto dai seguenti comuni: Gambara e Corvio-ne; Ostiano; Canneto e Carzagheto; Volongo; Casalroma-no; Fontanella; Fiesse; Pralboino; Remedello di sopra; Re-medello di sotto; Isorella con San Nazaro.

quadra di Gambara. 600sec. XV - 1797

La quadra non esisteva al tempo dell’estimo viscondel 1385, né risulta essere citata dagli statuti 1429 e 1(Valentini 1898); sappiamo tuttavia che Brescia intorno1440 provvedeva sicuramente ad inviare un proprio vicaa Gambara, che risultava dunque sede di vicariato e pestesso comune capo quadra (Parzani 1983, p. 56, notaNel 1493 il vicariato di Gambara comprendeva i comuniCigole e di Pavone “dei Martinengi” ed era abitata da 26anime (Medin 1886).

Nel 1562 era sicuramente annoverata tra i vicariati minri (Zanelli 1912) e nel 1610 risultava costituita dal solo cmune di Cigole, oltre al capoluogo, per un totale di 4fuochi e 1700 anime (Da Lezze 1610). Secondo l’estimdel 1641 comprendeva i comuni di Gambara, Cigole e vone (Estimo, 1641), nel 1679 la quadra non è nominagli stessi comuni facevano parte della quadra di Gottolen(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava comsta invece dai comuni di Gambara, Fiesse e Cigole. 1764 la quadra contava complessivamente 3909 an(Mazzoldi 1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostia1908)

GARDONE

cantone del Mella. 6011797 maggio 1 - 1798 maggio 4

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797 il cantoera costituito dai seguenti comuni: Avenone; Anfo e RocAlone; Bovegno; Brione; Brozzo; Collio S. Colombano Memmo; Cimmo; Casto; Comero; Civine; Carzano e Nvale; Carcina; Concesio; Forno d’Ono; Gardone; IrmaMagno; Inzino; Lodrino; Livemmo; Lavino; Lavenone; Levrange; Lumezzane S. Apollonio; Lumezzane Pieve; MuMarasino; Marmentino; Marcheno; Magno d’Inzino; Monticelli Brusati; Marone; Monte d’Isola; Malpaga; NavonoNozza; Ono; Ome; Pezzoro; Pezzaze; Posico; PeschProvezze e Fantecolo; Polaveno; Prato; Presegno; CesSiviano; Sulzano; S. Vigilio; Sale Marasino; Sarezzo; Tvernole; Odeno; Vestone e Promo; Vello; Villa e CailinZone.

cantone V del distretto I di Brescia. 6021805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto I del dipartimento del Mella per efetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era compostoseguenti comuni: Brione; Carcina; Gardone; Inzino cMagno d’Inzino; Lumezzane S. Apollonio; LumezzanPieve; Marcheno; Polaveno; Sarezzo; Villa.

cantone VII del distretto I di Brescia. 6031810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Villa; Sarezzo; Lumezzane PievLumezzane S. Apollonio; Gardone; Inzino.

109

Gardone Riviera

eeroo;no;o;na-o-

i-re-neilla

n-el

par-

gati-o,ar-

s-

al-a- di4.

van-za-

daosni-eva

797 deloneglilladi del

gnohe

indei

comune di Gardone. 604sec. XV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il co-mune di Gardone non risulta citato tra quelli appartenentialla Valle Trompia (Sabatti 1980, pp. 81-82, nota 31); è tut-tavia citato tra i comuni della Val Trompia a partiredall’estimo del 1557 (Sabatti 1980, p. 259). Nel 1493 con-tava 940 anime (Medin 1886), mentre all’inizio del secoloXVII contava 150 fuochi e 1390 anime; possedeva moltiboschi (1000 piò) ed un mulino da 5 ruote e osterie per untotale di 14000 lire d’entrata. La vicinia di 100 membri(“poiché vi vanno se non i capi di famiglia”) eleggeva unconsiglio di 20 membri, 2 consoli e governatori del comu-ne, 2 notai , 3 consiglieri di valle ed un massaro che rendevaconto ai ragionati (Da Lezze 1610). Nel 1645 tra i magi-strati ed ufficiali del comune vi erano 12 consiglieri, 12consoli, 30 capi di decima, 4 ragionati, cavalieri sopra levettovaglie, notai dei giudici diffinitori e notai dei consoli,un massaro (Sabatti 1979). Nella relazione redatta in occa-sione della visita alla Val Trompia, compiuta nel 1765 dalcapitano e vicepodestà di Brescia, si afferma che il 26 di-cembre la vicinia generale si radunava ed eleggeva tre ra-gionati, che riunitisi nella sala della comunità, a scrutiniosegreto, eleggevano sei persone che sostituivano altrettantidei dodici consiglieri che avevano governato durante l’an-no. I dodici consiglieri dovevano essere quattro per ciascunestimo, maggiore, minore e medio. Successivamente i do-dici consiglieri si riunivano in consiglio ed estraevano asorte sette tra loro, ai quali spettava il compito di nominaregli ufficiali del comune (Governo della Val Trompia e deisuoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 1227 anime (Descrizione generale1764).

comune di Gardone. 6051797 - 1816

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797 (come luogo centrale), passò nel distretto delle Armiper effetto della legge del 2 maggio 1798, rimanendo inclu-so nel medesimo distretto anche ai sensi della legge del 12ottobre dello stesso anno (e dei quali fu sempre capoluogo);con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone V di Gar-done del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno1805, di cui fu capoluogo anche dopo le modifiche appor-tate dalla legge sulla concentrazione dei comuni del 1809(mentre il cantone fu contrassegnato dal numero VII). Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 1372 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Gardone. 6061816 - 1859

Fu capoluogo del distretto VI di Gardone per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto delle Armi. 6071798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numero17 e composto dai seguenti comuni: Gardone; Carcina; Vil-la, Cailina e Cogozzo; Sarezzo; Lumezzane; S. Apollonio;Inzino; Brozzo; Polaveno; Marcheno; Lodrino; Magnod’Inzino; Cesovo.

distretto delle Armi. 6081798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numXIV e composto dai seguenti comuni: Gardone; ColliBovegno; Pezzaze; Lavone; Pezzoro; Irma; MarmentiMagno S. Lorenzo; Cimmo; Tavernole; Brozzo; CesovMarcheno; Magno sopra Inzino; Inzino; Sarezzo con Zano; Lumezzane, Pieve e S. Apollonio; Villa Cailina e Cgozzo; Carcina; Lodrino; Brione; Polaveno.

distretto VI della provincia di Brescia. 6091816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Carcina con Pgno, Gardone Valtrompia, Inzino con Magno, LumezaPieve, Lumezzane S. Apollonio, Marcheno, Sarezzo, Vdi Cogozzo Valtrompia.

Con decreto del 26 aprile 1816 n. 20867 i comuni di Izino e Magno, prima uniti, vennero separati, mentre n1817 il comune di Polaveno, precedentemente facente te del distretto II, venne accorpato al distretto VI.

Dal 23 giugno 1853 al distretto risultano essere aggreanche i comuni di Bovegno con Magno e S. Lorenzo, Brozzo con Cesovo, Cimmo con Tavernole, Collio, LodrinMarmentino, Irma, Pezzaze, Pezzoro, fino ad allora apptenenti al distretto VII di Bovegno che venne così soppreso.

arch. Governo della Val Trompia e dei suoi comuni, 1765:Relazione compilata in occasione della visita alle tre vli compiuta dal capitano e vicepodestà Pietro Vittor Pisni nel 1765, senza data, ma 1765, Archivio di StatoBrescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc.

GARDONE RIVIERA

comune di Gardone Riviera. 610sec. XIV - 1797

La più antica citazione del comune di Gardone la si troin un atto del 30 marzo 1353 in cui vengono nominati i cosoli del comune, a riprova di una seppur minima organizzione istituzionale (Bettoni 1880, III, doc. LXXXXV); ci-tato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, popolato 1528 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 era formatdalle terre di Fasano, Morgnaga, Schierne, Carove, Trego, Case del lago, Cargnago, Moncucolo, ed appartenalla quadra di Maderno (Da Lezze 1610).

comune di Gardone Riviera. 6111797 - 1816

Inserito nel cantone del Benaco con legge 1 maggio 1(col nome di Gardone del Benaco), passò a fare partedistretto dei Golfi di Benaco con legge 1 marzo 1798; clegge 12 ottobre 1798 venne compreso nel distretto dUlivi, in cui rimase anche dopo le modifiche apportate dalegge 5 febbraio 1799; fu inserito poi nel distretto IV Salò per effetto della legge 13 maggio 1801, e fece partecantone I di Salò del medesimo distretto con legge 8 giu1805. Forse nel 1805 incorporò il comune di Morgnaga cnon compare più negli elenchi. Sul piano istituzionale,osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù

110

Gargnano

tra- II

to

ga-ttoar-

g-ero

a eo-o eessio, gli

i-co-la-a;u-ga;o; Co-

i-o-e-, ilua-tto

0le,re-ella

774 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cita-ta legge 8 giugno 1805.

comune di Gardone Riviera. 6121816 - 1859

Venne incluso nel Distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816; il nome Riviera appare nellanotificazione del 1844 n. 9733.

GARGNANO

cantone II del distretto IV di Salò. 6131805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto IV del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Gargnano; Limone; Maderno; Muslone;Tignale; Toscolano; Tremosine.

cantone II del distretto IV di Salò. 6141810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni del 1 gennaio 1810, il cantone risultò composto daiseguenti comuni: Gargnano; Tignale; Toscolano; Maderno;Tremosine.

comune di Gargnano. 615sec. XIV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, popo-lato da 3453 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 il co-mune apparteneva alla quadra di Gargnano ed aveva sottodi sé le seguenti terre: Villa, Bogliaco, Sasso, Mussaga,Zuino, Navazzo, Formaga, Liano e Costa (Da Lezze 1610).

comune di Gargnano. 6161797 - 1801

Inserito nel cantone del Benaco dalla legge del 1 maggio1797, entrò a fare parte come capoluogo del distretto degliAranci con la legge del 1 marzo 1798; dopo la soppressionedel distretto (e del dipartimento del Benaco) sancito dallalegge del 12 ottobre 1798, il comune passò a fare parte deldistretto degli Ulivi, per ritornare a ricoprire il ruolo di ca-poluogo del ripristinato distretto degli Aranci stabilito conla legge del 5 febbraio 1799. Il comune è citato come Gar-gnano con Villa e Muslone nella legge del 1 marzo 1798,nomi che non compaiono invece nelle leggi precedenti.

comune di Gargnano. 6171801 - 1809

Con la legge del 13 maggio 1801 entrò a fare parte del di-stretto IV, di Salò, mentre a partire dall’8 giugno 1805 lo ri-troviamo nuovamente capoluogo del cantone II di Gargna-no del distretto IV di Salò; forse a partire da questomomento incorpora il comune di Bogliaco, che non vienepiù menzionato dalle leggi. Sul piano istituzionale, in os-servanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 3716abitanti, venne classificato nella seconda classe dalla citatalegge 8 giugno 1805.

comune di Gargnano. 6181810 - 1816

Nel comune denominativo di Gargnano venne concento il comune di Muslone; rimase capoluogo del cantonedi Gargnano del distretto IV di Salò.

comune di Gargnano. 6191816 - 1817

Fu capoluogo del distretto XV di Gargnano per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

comune di Gargnano e Muslone. 6201817 - 1859

Con decreto 21 febbraio 1817 n. 767-134 venne aggreto il comune di Muslone; rimase capoluogo del distreXV; nella notificazione del 1844 il nome risulta essere Ggnano con Bogliaco e Muslone.

distretto degli Aranci. 6211798 marzo 1 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Benaco per effetto della lege 1 marzo 1798 il distretto era contrassegnato dal num23 e composto dai seguenti comuni: Gargnano con VillMuslone; Bogliaco con Fornico; Zuino con Viavedro; Sstaga; Roina e Mornaga; Navazzo con Formaga; LianSasso; Muzzaga e Costa; Piovera con Gradola e gli annformanti il comune di Tignale; Gaino con Polzano, FolinCabiana, Cuzaga; Cecino con Mezzaga; Maderno conannessi formanti il Monte Maderno e Besuglio.

distretto degli Aranci. 6221799 febbraio 5 - 1801 maggio 13

Con la legge del 5 febbraio 1799 venne costituito il dstretto degli Aranci composto da “Gargnano con tutte le muni comprese tra il confine austriaco ed il fiume Toscono”; i comuni dovrebbero essere quindi: MorgnagToscolano; Cecino con Mezzaga; Gargnano con Villa; Mslone, Gaino con Polzano, Tolino, Gabbiano e CuzzaRuina e Morniga; Bogliaco con Viavedro, Fornico e ZuinNavazzo con Liano e Formaga; Sasso con Mussaga esta; Piovera e Gradola.

distretto XV della provincia di Brescia. 6231816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Gargnano, Limne, Maderno, Tignale, Toscolano, Tremosine. Fino al dcreto di unione a Gargnano del 21 febbraio 1817 n. 767comune di Muslone era autonomo. Con la nuova distrettzione del 23 giugno 1853 venne individuato come distreX, senza subire modifiche territoriali.

quadra di Gargnano. 624sec. XV - 1797

Faceva parte della Riviera di Salò e, all’inizio del ’60era costituita dai comuni di Limone, Tremosine, TignaMuslone e Gargnano (Da Lezze 1610). Solo Limone Tmosine e Gargnano eleggevano però i rappresentanti dquadra (Papa 1889).

111

Gavardo

eeroto;ne

o),le,tato,ra--alem-).az-

en-00c-i- il-a

ltrioatio diu-

r-tooitodinl-

o e

ag-ellaret- an-

GAVARDO

comune di Gavardo. 625sec. XIV - 1797

Il comune di Gavardo entrò a fare parte della Serenissimanel 1427, avendo subito in precedenza le dominazioni degliScaligeri (nel 1330), del re Giovanni di Lussemburgo(1331), dei Castelbarco, per tornare agli Scaligeri nel 1362,quindi dei Visconti; sotto questi ultimi Gavardo fu a capodella quadra cui erano assoggettati gran parte dei comunifacenti parte della bassa valle Sabbia. Dopo la dedizione aVenezia fu capoluogo della quadra di Gavardo e sede dellemagistrature ad essa collegate. Il comune, che contava nel1493 1640 anime (Medin 1886), contava all’inizio del ’600circa 500 fuochi e 2000 anime, con le entrate che ammon-tavano a 1000 ducati annui, ricavate dalla locazione di unasegheria, una fucina con tre fuochi, cinque ruote di mulinoe altri immobili (Da Lezze 1610).

Organo principale di autogoverno era la vicinia generaleche eleggeva la vicinia dei quaranta, che a sua volta prov-vedeva ad eleggere il consiglio dei dodici o speciale (i cuimembri a turno ricoprivano la carica, mensile, di console),il cancelliere, il massaro, i 48 campari (quattro per ogni me-se), l’estimatore ed i sindici. Era poi, in quanto capo di qua-dra sede di un vicario, gentil uomo bresciano, giudice in ci-vile (Da Lezze 1610; AC Gavardo, Inventario).

Nel 1764 vi erano 1433 anime (Descrizione generale1764).

comune di Gavardo. vicinia dei quaranta. 626sec. XIV - 1797

La vicinia dei quaranta (denominata nei documenti d’archi-vio consiglio dei 24 e talora vicinia dei cinquanta, e poi ancoraconsiglio dei quaranta o consiglio generale) era nominata dallavicinia generale e si occupava principalmente dell’amministra-zione del patrimonio comunale. Questa assemblea sceglieva alproprio interno dodici membri che formavano il consiglio spe-ciale e che ricoprivano a turno la carica di console della duratadi un mese (AC Gavardo, Inventario).

comune di Gavardo. 6271797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Naviglio per effetto della leggedel 2 maggio 1798, entrando poi a fare parte del distrettodegli Ulivi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantone I diSalò del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 1843 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Gavardo. 6281810 - 1816

Nel comune denominativo di Gavardo vennero concen-trati i comuni di Soprazocco e di Villanuova; rimase inseri-to nel cantone I di Salò del distretto IV di Salò.

comune di Gavardo. 6291816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto del Naviglio. 6301798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal num14 e composto dai seguenti comuni: Gavardo; NuvolenSopraponte; Vobarno; Sabbio; Goglione di sotto; Gogliodi sopra; Paitone; Vallio; Serle; Prandaglio.

quadra di Gavardo. 631sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Gavardcomprendeva i comuni di Gavardo, Valsabiis (forse VallioPrandalio, Soiano, Paitone, Nuvolento, Nuvolera, SerMazzano, Virle e Molina; durante la dominazione venedella quadra fecero parte Gavardo, Nuvolera, NuvolenSopraponte, Paitone, Goglione, Prandaglio, Serle, Sopzocco, Villanuova, Vallio (Valentini 1898; Comunità soggette al dazio della macina, 1679; Descrizione gener1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel 1764 la quadra contava coplessivamente 7538 anime (Descrizione generale 1764

Nel 1733 sembra non comprendesse Prandaglio (Mzoldi 1966).

Nel 1493 era abitata da 6000 anime (Medin 1886), mtre all’inizio del ’600 la quadra contava 1800 fuochi e 98anime. Il consiglio della quadra si riuniva in Gavardo in ocasione di decisioni riguardanti l’imposizione o la ripartzione dei carichi fiscali; all’adunanza partecipava anchevicario, che aveva giurisdizione in civile fino a lire 5; Gavardo era infatti sede di vicariato minore (Zanelli 1912; DLezze 1610; AC Gavardo, Inventario).

La quadra ottenne la separazione dal territorio ed aprivilegi fiscali sul finire degli anni ottanta del XV secol(Parzani 1983, p. 60), privilegi che vennero riconfermnel 1612 quando la quadra venne equiparata dal puntvista delle esenzioni fiscali alle Valli Trompia e Sabbia (Zlian 1935).

bibl. AC Gavardo, Inventario: Archivio storico del comunedi Gavardo. Inventario, Milano, Progetto Archidata,1990.

GEROLA

comune di Gerola. 632sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra degli Orzi, durante il dominio venefece parte della quadra di Orzinuovi (Valentini 1898) e pdi quella di Pompiano (Da Lezze 1610). Il comune, citaspesso come Girola, nel 1493 contava 660 anime (Me1886), e all’inizio del ’600 80 fuochi e 440 anime, senz’atre proprietà che un mulino (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Pompianvi erano 264 anime (Descrizione generale 1764)

comune di Gerola. 6331797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798, rimanendo nel medesimo distto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso

112

Gianico

l-

al-Ni-do-iatalci-ondieln-

35

lo-di- altre, p.

eroZu-

ul-il-es-6;

dio,

na,

p-o-

utaatoe-nitàrio-chessi e

ra-re.lie

le

no; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpo-rato nel distretto II, di Chiari.

comune di Gerola con Zurlengo. 6341805 - 1809

Venne inserito nel cantone IV di Orzinuovi del distrettoII di Chiari; fu concentrato in Orzivecchi a partire dal 1gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 643 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Gerola con Zurlengo. 6351816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

GHEDI

comune di Ghedi. 636sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Ghedi e Calvisano, durante il dominioveneto fu capoluogo della quadra di Ghedi (Valentini1898). Il comune, che nel 1493 contava 2900 anime (Medin1886), all’inizio del ’600 contava 500 fuochi e 3500 anime,aveva 12 mila lire di entrate da possessioni e 12 ruote dimulini; 4000 piò di terra erano divisi tra gli originari ogni10 anni; vi si nominavano un sindico per agitar le liti del co-mune, un massaro generale e tre rasonati, un cavalier delcomune, tre notai (che avevano tra i propri compiti quellodi “tenere in ordine il registro degli ordini dei capitani diBrescia”), sei campari. Tra i 24 consiglieri ne erano sceltidue ogni mese, con la carica di consoli; venivano inoltrenominati due deputati agli alloggiamenti.

Esistevano poi sotto la tutela del comune un consorzioper le maritande governato da 4 deputati ed un massaroeletti dalla vicinia; un Monte di pietà retto da 4 deputatieletti in vicinia e da un massaro; il comune aveva poi giu-spatronato sulla chiesa parrocchiale (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 3193 anime (Descrizione generale1764).

comune di Ghedi. 6371797 - 1816

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, costituì comune autonomo del dipartimentodel Mella per effetto della legge del 2 maggio 1798, venen-do incluso nel distretto delle Sorgenti ai sensi della leggedel 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per farepoi parte del cantone II di Leno del distretto III di Verola-nuova con la legge dell’8 giugno 1805; infine venne inseri-to nel cantone III di Brescia del distretto I di Brescia in se-guito alle modifiche della distrettuazione conseguente alleconcentrazioni dei comuni del 1 gennaio 1810. Sul pianoistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802ed in virtù dei 3010 abitanti, venne classificato nella secon-da classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Ghedi. 638

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

quadra di Ghedi. 639

sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Ghedi e Cvisano era formata dai comuni di Ghedi, Calvisano, con grar, Malpaga, Porzano, Montirone, Bagnolo e Castenelo; sotto la dominazione veneta la quadra venne sdoppe dal 1429 con Ghedi rimasero Leno, Castenedolo, Canato e Borgosatollo; la situazione venne modificata cl’inclusione di Calcinato e Borgosatollo nella quadra Rezzato a partire dal 1473 (Valentini 1898), mentre n1493 risultavano farne parte Ghedi, Malpaga, Leno, Motirone e S. Vetor (non identificato) con un totale di 65anime (Medin 1886).

Sede di vicariato minore (Zanelli 1912), all’inizio de’600 nella quadra di Ghedi rimasero solo Leno e Montirne: riceveva dalla città un vicario e un capitano delle ornanze, e sembra godesse di esenzione dei dazi come lequadre del Pedemonte (Da Lezze 1610; Parzani 198360). Altri ritengono invece che tali esenzioni competesssolamente al comune di Ghedi e non a tutta la quadra (lian 1935).

Nel 1641, nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra ristava composta dai comuni di Ghedi, Leno, Malpaga, Mzanello e Montirone. Nel 1764 la quadra contava complsivamente 6953 anime (Estimo, 1641; Mazzoldi 196Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1679 sono enumerati tra i comuni della quadraGhedi anche quelli della quadra di Calvisano: CalvisanVisano e Isorella (Comunità soggette al dazio della maci1679).

GIANICO

comune di Gianico. 640

sec. XVIII - 1797

Nel 1765 era uno dei comuni della Val Camonica e aparteneva al pievatico di Rogno (Comunità della Val Camnica, 1765).

Nella relazione redatta in occasione della visita compidal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 è delinel’assetto istituzionale del comune di Gianico. La vicinia gnerale deliberava su ogni affare di interesse della comued era costituita da un membro per famiglia, di età supere ai 25 anni. La vicinia eleggeva ogni anno un console aveva il compito di assistere alle esecuzioni e agli “interecriminali”, due reggenti che governavano la comunitàavevano il compito di proporre le materie per le delibezioni, due ragionati, il massaro delle taglie e il cancellieI ragionati unitamente al cancelliere stabilivano le tag(Relazione della comunità di Gianico, 1765).

Nel 1764 vi erano 442 anime (Descrizione genera1764).

113

Goglione

in-dell’8l 1

ellaneno

la

l 1ttoret-el- in-

dell’8l 1

ellan-gno

la

:allael-intintenoe,del-

utaatoiamu-su-in-aci co-cu-rto

comune di Gianico. 6411797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Darfo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798, rimanendo incluso nel medesi-mo distretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del can-tone I di Breno del distretto IV di Breno con la legge dell’8giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 536 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Gianico. 6421816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Relazione della comunità di Gia-nico, 1765: Relazione della comunità di Gianico in “No-ta delle Comunità del Pievatico di Rogno con Pisogne”.Registro contenente le relazioni compilate dai cancellieridelle comunità e dai loro sostituti e riguardanti l’assettoistituzionale e l’amministrazione delle comunità, compi-late su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitano vicepo-destà di Brescia, datata 1 agosto 1765, Archivio di Statodi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc.18.

GOGLIONE

comune di Goglione. 643sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, durante il do-minio veneto fu soggetto alla quadra di Gavardo (Valentini1898). Il comune, che nel 1493 contava 560 anime (Medin1886), intorno al 1610 contava 200 fuochi ed 1300 anime,possedeva due mulini comunali, una segheria ed un fran-toio per olio, che affittati (unitamente ad alcune terre) dava-no una rendita di 1000 lire d’entrata, maneggiata dal mas-saro che rendeva conto ai consoli (12) eletti in vicinia (DaLezze 1610).

Nel 1764 vi erano 1344 anime (Descrizione generale1764).

GOGLIONE DI SOPRA

comune di Goglione di sopra. 6441797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto del Naviglio per effettodella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distret-to di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre del-

lo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte cantone I di Salò del distretto IV di Salò con la legge delgiugno 1805. Fu poi concentrato in Paitone a partire dagennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 631 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Goglione di sopra. 6451816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

GOGLIONE DI SOTTO

comune di Goglione di sotto. 6461797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, passò nel distretto del Naviglio per effedella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distto di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre dlo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte cantone I di Salò del distretto IV di Salò con la legge delgiugno 1805. Venne concentrato in Paitone a partire dagennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù degli 800 abitanti, vene classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu1805.

comune di Goglione di sotto. 6471816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

GORZONE

comune di Gorzone. 648sec. XV - 1797

All’inizio del ’600 il comune era costituito da due terreGorzone e Becemo (Da Lezze 1610) ed apparteneva Valle Camonica; l’anonimo redattore della descrizione dle terre bresciane del 1493 considera due comuni distGorzone con Siano e Terzano, e Bessimo, rispettivameabitati da 600 e 200 anime (Medin 1886). Nel 1765 era udei comuni del pievatico di Rogno e i comuni di GorzonSciano e Terzano risultano essere autonomi (Comunità la Val Camonica, 1765).

Nella relazione redatta in occasione della visita compidal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 è delinel’assetto istituzionale del comune di Gorzone. La vicingenerale deliberava su ogni affare di interesse della conità ed era costituita da un membro per famiglia, di età periore ai 25 anni. La vicinia eleggeva un console, due sdaci, un cancelliere e un massaro. Il console e i sindavevano la stessa facoltà di agire per gli interessi dellamunità e avevano libertà di spesa fino a quattro lire ciasno per il mantenimento delle strade, per spese di impo

114

Gottolengo

ionati

-uevi-); ilzzera-

ioo-

in-l 12801r

e-n-

di-atollaneno

a

eeroo;

al-

era,ve-go,Pa-elli3toro,

taa), e

resi

or-e:

cheà em-

superiore era necessaria l’approvazione del consiglio gene-rale. I sindaci avevano competenza nel civile, i consoli nelcriminale. Il console, i sindaci e il cancelliere unitamenteprovvedevano all’imposizione delle taglie (Relazione dellacomunità di Gorzone, 1765).

Nel 1764 vi erano 240 anime (Descrizione generale1764).

comune di Gorzone. 6491797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Darfo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798, rimanendo incluso nello stessodistretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stes-so anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpora-to nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantoneI di Breno del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giu-gno 1805. In alcune leggi il comune è denominato Gorzonee Sciano, mentre Sciano è citato da solo unicamente nel1797, per poi riapparire nel 1805 unito a Gorzone. Vennequindi concentrato in Angolo a partire dal 1 gennaio 1810.Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lu-glio 1802 ed in virtù dei 310 abitanti, venne classificato nel-la terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Gorzone con Sciano. 6501816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Relazione della comunità di Gor-zone, 1765: Relazione della comunità di Gorzone in“Nota delle Comunità del Pievatico di Rogno con Piso-gne”. Registro contenente le relazioni compilate dai can-cellieri delle comunità e dai loro sostituti e riguardantil’assetto istituzionale e l’amministrazione delle comuni-tà, compilate su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitanovicepodestà di Brescia, datata 1 agosto 1765, Archivio diStato di Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41,fasc. 18.

GOTTOLENGO

comune di Gottolengo. 651sec. XIV - 1797

La prima citazione del comune di Gottolengo è contenutanegli statuti di Brescia del 1313 (Statuti di Brescia sec. XI-II, col. 1630); citato poi nell’estimo visconteo del 1385 frai comuni appartenenti alla quadra di Ostiano e Gottolengo,durante il dominio veneto fu capoluogo della quadra diGottolengo e sede di vicariato (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 2800 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 342 fuochi e 1650 anime; possedeva seiruote di mulini (tra cui una segheria una masandora e unapestadora da risi) per un’entrata di 1600 lire (Da Lezze1610).

Nel secolo XVI è testimoniata l’esistenza del consigldei sessanta, di un console, un sindaco e tre ragio(Charta affrancationis, 1526).

All’inizio del ’600 era governato dalla vicinia che eleggeva 28 uomini tra i quali venivano scelti due sindici, drasonati e 24 consiglieri; un cancelliere serviva anche il cario mandato da Brescia (e che giudicava fino a 5 liremassaro rendeva conto a sindici e rasonati (Da Le1610). Nel 1764 vi erano 1081 anime (Descrizione genele 1764).

comune di Gottolengo. 6521797 - 1816

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto di Gottolengo (di cui fu capolugo) per effetto della legge del 2 maggio 1798, venendocluso nel distretto delle Sorgenti ai sensi della legge deottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi, pefare poi parte del cantone II di Leno del distretto III di Vrolanuova con la legge dell’8 giugno 1805. Con la concetrazione dei comuni del 1 gennaio 1810 fu modificata la strettuazione ed il cantone di Leno venne contrassegndal numero III. Sul piano istituzionale, in osservanza delegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 2354 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Gottolengo. 6531816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIII di Leno per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

distretto di Gottolengo. 6541798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal num12 e composto dai seguenti comuni: Gottolengo; MilzanCigole; Pavone; Isorella; Remedello di sopra; Visano; Mpaga; Milzanello.

quadra di Gottolengo. 655sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di OstianoGottolengo era formata dai comuni di Pralboino, GambaPavone, Leno, Cigole e Isorella; sotto la dominazione neta venne modificata e divenne quadra di Gottolencomprendente dapprima i comuni Pralboino, Gambara, vone e Cigole, secondo gli statuti del 1429, poi anche qudi Milzano e Verola Alghisi, secondo gli statuti del 147(Valentini 1898); nel 1493 risultava assegnata al vicaria(maggiore) di Gottolengo solamente la terra di S. Nazacon un totale di 2870 anime (Medin 1886).

Altre fonti segnalano però che intorno agli anni quarandel sec. XV la città provvedeva all’invio di un vicario sia Gottolengo sia a Gambara (Parzani 1983, p. 56, nota 11ciò in contrasto con le precedenti testimonianze, compgli statuti del 1429.

All’inizio del secolo XVII la quadra risultava invececomposta da Gottolengo, Pralboino, Verola Alghise, Cvione e Milzano, per un totale di 1392 fuochi e 9650 animrisiedeva nella quadra un vicario mandato da Brescia, giudicava fino a 5 lire, ma Verola aveva un suo podestPralboino era sottoposto alla giurisdizione dei conti Ga

115

Grevo

la dal(ca-e-

-l-

iseelzo

-

lapri-tinie-

ani-o-i dii S.S.0si-de-zze36,sa-li

nso-le e

le

tto

gene poiellal 13di il

bara, ed anche gli abitanti di Milzano vi andavano a ragione(Da Lezze 1610). Tale notizia è confermata da altre fontiche aggiungono però alle terre soggette alla giurisdizionedei Gambara anche il comune o la terra Gambara stessa(Zulian 1935). Secondo l’estimo del 1641 la quadra era co-stituita dai comuni di Gottolengo, Corvione e Fiesse (Esti-mo, 1641), mentre nel 1679 la quadra comprendeva oltre aquesti anche i comuni di Gambara, Cigole, Pavone, Pral-boino, Milzano e Seniga (Comunità soggette al dazio dellamacina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava compo-sta dal solo comune di Gottolengo, in quanto Pralboino,Milzano, Verola Alghise, Pavone e Corvione erano consi-derate terre privilegiate (Mazzoldi 1966; Descrizione gene-rale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

arch. Charta affrancationis, 1526: Charta affrancationis, da-tata 7 settembre 1526, Archivio di Stato di Brescia, Co-muni vari - Gottolengo, b. 9.

GREVO

comune di Grevo. 656sec. XV - 1797

All’inizio del ’600 il comune era costituito da due terre:Grevo e Cedegolo ed apparteneva alla Valle Camonica (DaLezze 1610); l’anonimo redattore della descrizione delleterre bresciane del 1493 lo diceva abitato da 300 anime(Medin 1886). Nel 1765 era uno dei comuni del pievaticodi Cemmo (Comunità della Val Camonica, 1765).

Nel 1764 è citata la comunità di Grevo e Cedegolo chenello stesso anno contava 634 anime (Descrizione generale1764).

comune di Grevo. 6571797 - 1798

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cedegolo per effettodella legge del 24 febbraio 1798.

comune di Grevo con Cedegolo. 6581798 - 1809

Inserito distretto di Capo di Ponte ai sensi della legge del12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 venne in-corporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte delcantone II di Edolo del distretto IV di Breno con la leggedell’8 giugno 1805. Comprendeva anche la frazione di Ce-degolo anche se in alcune leggi è denominato solo Grevo.Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lu-glio 1802 ed in virtù dei 637 abitanti, venne classificato nel-la terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Grevo. 6591810 - 1816

Nel comune denominativo di Grevo (con Cedegolo) ven-nero concentrati i comuni di Sellero e Berzo Demo (o Ber-zo Superiore); rimase inserito nel cantone II di Edolo deldistretto IV di Breno.

comune di Grevo con Cedegolo. 6601816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

distretto di Cedegolo. 6611798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellegge 24 febbraio 1798 il distretto era contrassegnatonumero 17 e composto dai seguenti comuni: Cedegolo poluogo); Loveno; Paisco; Demo con Berzo superiore; Cvo; Saviore; Grevo; Sellero.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

GUSSAGO

comune di Gussago. 662sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece dapma parte della quadra di Gussago e Franciacorta (Valen1898), quindi fu capoluogo della quadra di Gussago almno a partire dal 1493, quando risultava abitato da 2560 me (Medin 1886). Il comune intorno al 1610 contava fuchi 150, ed anime 2300, aveva 200 lire d’entrata da affittboschi e terre, pagava salario al prete del santuario dMaria della Stella unitamente ai comuni di Cellatica e Vigilio; 60 piò di boschi erano affittati dal comune ogni 1anni; per quanto riguarda il governo della terra 36 conglieri erano eletti dalla vicinia, da questi si estraevano 3 putati; vi erano poi sindico, scrivano e massaro (Da Le1610). Nel 1765 i consiglieri risultavano essere ancora dodici per ogni colonia o contrada: Villa, Navezze e Caglio; il consiglio eleggeva poi i tre reggenti, scegliendosempre uno per ogni colonia, cancelliere andadore e cole (Annibale Marchina 1989). Probabilmente il consocoincideva con il sindico, mentre sicuramente scrivanocancelliere costituivano la stessa carica.

Nel 1764 vi erano 2332 anime (Descrizione genera1764).

comune di Gussago. 6631797 - 1798

Fu incluso nel cantone di Garza Occidentale per effedella legge del 1 maggio 1797.

comune di Gussago con Civine. 6641798 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, fu capoluogo del distretto delle Vigper effetto della legge del 2 maggio 1798, per esserecompreso nel distretto di Garza Occidentale ai sensi dlegge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge demaggio 1801 venne infine incorporato nel distretto I, Brescia. Comprendeva la frazione di Civine: in realtà

116

Idro

ni nelno-

ia-piaianoldati

ratare

97,el-oiofare aiar-di-nd al-g-enol 1

o

o-r-rre

giove-

nome Civine compare solo nell’ottobre 1798, ma probabil-mente era già in precedenza aggregato a Gussago.

comune di Gussago con Ronco. 6651805 - 1809

Fece parte del distretto I di Brescia, cantone II di Brescia,per effetto della legge 8 giugno 1805; sul piano istituziona-le, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtùdei 3185 abitanti, venne classificato nella seconda classedalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Gussago. 6661810 - 1816

Nel comune denominativo di Gussago (con Ronco) ven-nero concentrati i comuni di Padergnone e Brione; venneinserito nel cantone I del distretto I di Brescia.

comune di Gussago con Ronco. 6671816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto delle Vigne. 6681798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numero 4e composto dai seguenti comuni: Gussago; Sale di Gussa-go; Rodengo; Ronco; Padergnone; Cellatica; Castegnato;Brione; Ome; Saiano; Valenzano; Paderno; Monticelli Bru-sati; Camignone.

quadra di Gussago. 669sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Gussago eraformata da Gussago, Cellatica, Sale, Ronco, Saiano cumRotingo, Omis, Monticelli Brusati, Polaveno, Valenzano,Pranzii (Provezze?), Provaglio d’Iseo, Mompiano, Cobiato(Collebeato) ed Urago; all’inizio della dominazione venetala quadra comprendeva Gussago, Cellatica, Sale, Castegna-to, Ronco, Rodengo, Saiano, Ome, Brione, Polaveno, Mon-ticelli, Valenzano, Provezze, Provaglio (Valentini 1898).All’inizio del ’600 era composta da Gussago, Saiano, Pola-veno, Valenzano, Provezze, Ome (Hommi), Cellatica, Ca-stegnato, Ronco, Rodengo, Monticelli, Provaglio, Brione,per un totale di 1480 fuochi e 8450 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1429 alla quadra apparteneva anche il comune Sale,oggi in comune di Gussago (Valentini 1898), mentre nel1493 aveva 9360 abitanti (Medin 1886).

Circa la presenza o meno di un vicario nella quadra pareche nel 1441-1442 Venezia intimasse al consiglio generaledi Brescia di non inviare vicari a Gussago, ordine contrad-detto nel 1448 (Parzani 1983, p. 56, nota 11); nel 1562 Gus-sago non figura però fra le quadre sede di vicariato (Zanelli1912).

Nel 1679 appartenevano alla quadra i seguenti comuni:Gussago, Cellatica, Ronco, Rodengo, Saiano, Ome, Brio-ne, Monticelli Brusati, Valenzano, Provezze, Fantecolo,Provaglio, Polaveno e Castegnato (Comunità soggette aldazio della macina, 1679; Annibale Marchina 1989, p. 31;Belotti 1989, p. 91).

Altre fonti coeve non citano Fantecolo o lo consideranounito a Provezze, rispettivamente per gli anni 1733 e 1796.Nel 1764 la quadra contava complessivamente 9385 anime

(Descrizione generale 1764; Mazzoldi 1966; Fé d’Ostia1908). Non essendo citato autonomamente nemmenosecolo XIX, non è stato da noi considerato comune automo.

Le quadre di Rovato e Gussago costituivano la Franccorta, che godeva delle stesse esenzioni delle Valli Trome Sabbia, pur non essendo separata dal Territorio bresce contribuendo perciò al pagamento delle tasse dei so(Da Lezze 1610; Zulian 1935).

bibl. Annibale Marchina 1989: Mariella Annibale Marchina,Gussago negli archivi storici, Brescia, Grafo, 1989; Be-lotti 1989: Gianpietro Belotti, Castegnato. Storia econo-mico-sociale di un paese del borgo bresciano, Brescia,Grafo, 1989.

HANO

comune di Hano. 670sec. XIV - 1797

Il comune fece parte fin dal tardo medioevo della riviedi Salò, quadra di Montagna, e nel 1493 era detto con496 anime (Medin 1886).

comune di Hano. 6711797 - 1809

Incluso nel cantone del Benaco con legge 1 maggio 17non risulta più citato fino alla legge del 12 ottobre 1798 nla quale risulta inserito nel distretto degli Ulivi (indicatcome Hano con Zumie Vie e Vico); con legge 13 magg1801 è compreso nel distretto IV di Salò, per passare a parte del cantone IV di Vestone del distretto IV di Salòsensi della legge 8 giugno 1805. Nelle leggi del 1798 (mzo 1 e maggio 2), che stabiliscono rispettivamente le sudvisioni dei dipartimenti del Benaco e del Mella, Hano noviene citato non si sa se per errore o perchè aggregato atri comuni. Sul piano istituzionale, in osservanza della lege del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 635 abitanti, vennclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805. Fu concentrato nel comune di Idro a partire dagennaio 1810.

comune di Hano. 6721816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

IDRO

comune di Idro. 673sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 753 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Montagna ed era formato dalle tedi Crone e Lemprato (Da Lezze 1610).

comune di Idro. 6741797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, non risulta citato nella legge del 2 maggio 1798,

117

Incudine

zo-

ilai-ia

i-el

no”o-0,tre,45

a-no,ro,etto

le

l 1nsial-o a 8

),r-

bi-gge

ean-

l- dil 26tto

nendo incluso nel distretto delle Fucine ai sensi della leggedel 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio1801 venne incorporato nel distretto IV, di Salò, per farepoi parte del cantone IV di Vestone del distretto IV di Salòcon la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, inosservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei498 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cita-ta legge 8 giugno 1805.

comune di Idro. 6751810 - 1816

Nel comune denominativo di Idro venne concentrato ilcomune di Hano (oggi Capovalle); venne inserito nel can-tone IV di Vestone del distretto IV di Salò.

comune di Idro. 6761816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

INCUDINE

comune di Incudine. 677sec. XIII - 1797

Citato già nel 1233 rappresentato dai consoli, nel giura-mento di fedeltà al vescovo Guala (Valetti Bonini 1976), ilcomune apparteneva alla Valle Camonica e nel 1493 risul-tava abitato da 400 anime (Medin 1886).

Nel 1765 apparteneva al pievatico di Edolo (Comunitàdella Val Camonica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organi istitu-zionali vi erano la vicinia e il cancelliere (Elezione del pro-curatore di Incudine, 1759).

Nel 1764 vi erano 434 anime (Descrizione generale1764).

comune di Incudine. 6781797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798, rimanendovi incluso anche aisensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con lalegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distrettoIV, di Breno, per fare poi parte del cantone II di Edolo deldistretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805. Ven-ne concentrato nel comune di Vezza a partire dal 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 509 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Incudine. 6791816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri del

consiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Incu-dine, 1759: Elezione del procuratore della comunità dIncudine in occasione dell’imposizione da parte delValle di L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 21 dcembre 1759, Archivio di Stato di Brescia, Cancellerprefettizia superiore, b. 41, fasc. 10.

INZINO

comune di Inzino. 680sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 il comune non risulta ctato tra quelli appartenenti alla Valle Trompia, mentre n1389 vi compare come “comune de castelanza de Inzi(Sabatti 1980, pp. 81-82, nota 31); è inoltre citato tra i cmuni della Val Trompia nell’estimo del 1557 (Sabatti 198p. 259). Nel 1493 contava 280 anime (Medin 1886), menall’inizio del secolo XVII contava 120 fuochi e 610 animecompresa la terra di Malpasso (Da Lezze 1610). Nel 16tra i magistrati ed ufficiali del comune vi erano il governtore, un giusdicente, il notaio del giusdicente, uno scrivaun andadore per il consiglio di valle, i ragionati, il massail console delle denuncie e un camparo. Il comune era rda un consiglio (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 350 anime (Descrizione genera1764).

comune di Inzino. 6811797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Mella dalla legge demaggio 1797, fece poi perte del distretto delle Armi ai sedelle leggi del 2 maggio e 12 ottobre 1798. Non è citato dla legge del 13 maggio 1801, per riapparire aggregatMagno d’Inzino cui forse era già stato unito, con leggegiugno 1805.

comune di Inzino con Magno d’Inzino. 6821805 - 1809

Venne inserito nel cantone V di Gardone (Valtrompiadel distretto I di Brescia; sul piano istituzionale, in ossevanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 541 atanti, venne classificato nella terza classe dalla citata le8 giugno 1805.

comune di Inzino. 6831810 - 1816

Nel comune denominativo di Inzino (con Magno) vennconcentrato il comune di Marcheno; venne inserito nel ctone VII di Gardone del distretto I di Brescia.

comune di Inzino con Magno. 6841816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto VI di Gardone per effetto dela legge del 12 febbraio 1816. Comprendeva la frazioneMagno che venne separata da Inzino con decreto deaprile 1816 n. 20867-2477, rimanendo incluso nel distreVI di Gardone.

118

Iseo

ua-o-se-o;

r-ca-ne,ioudi12 ra- di

no

ioinogo ot-

g-o-reg-o adseoo02za

nen-

ef-zo-

6 n.

ero 7

comune di Inzino. 6851816 aprile - 1859

Fu separato da Magno con decreto del 26 aprile 1816 n.20867, rimanendo incluso nel distretto VI di Gardone.

IRMA

comune di Irma. 686sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il co-mune risultava appartenere alla Valle Trompia (Sabatti1980, pp. 81-82, nota 31); nel 1493 contava 430 anime(Medin 1886), mentre all’inizio del secolo XVII contava 90fuochi e 470 anime (Da Lezze 1610). Nel 1645 tra i magi-strati ed ufficiali del comune vi erano 12 consoli, 3 ragio-nati, notaio, giusdicenti, ministrale, squadradori, camparo,massaro (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 280 anime (Descrizione generale1764).

comune di Irma e Magno. 6871797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Mella per effetto della leg-ge del 1 maggio 1797. Con legge 2 maggio 1798 il comunefu diviso in due comuni autonomi: Irma e Magno S. Loren-zo.

comune di Irma. 6881798 - 1809

Inserito nel distretto delle Miniere per effetto della leggedel 2 maggio 1798, venne incluso nel distretto delle Armiai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con lalegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto I,di Brescia, per fare poi parte del cantone VI di Bovegno deldistretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. Venneconcentrato in Pezzaze a partire dal 1 gennaio 1810. Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 213 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Irma. 6891816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unito aldistretto di Gardone (Val Trompia).

ISEO

cantone II del distretto II di Chiari. 6901805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto II del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Clusane; Colombaro con Timoline; Iseocon Pilzone; Marone; Monticelli Brusati; Peschiera; Pro-vezze e Fantecolo; Provaglio; Sale con Marasino; Sivianocon Carzano, Novale e Monte d’Isola; Sulzano e Martigna-no; Vello; Zone.

cantone III del distretto II di Chiari. 6911810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Iseo; Sale; Marone; Zone; SivianMonticelli Brusati.

comune di Iseo. 692sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Iseo, durante il dominio veneto fu poluogo della stessa quadra (Valentini 1898). Il comuche nel 1493 contava 1400 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 300 fuochi e 2000 anime ed aveva scmille di entrata derivanti da boschi. Era governato da consoli, uno per ogni mese; eleggeva tre sindici ed altrisonati, era sede del vicario e vi si esercitava il tezzonesalnitro ogni tre anni (Da Lezze 1610). Nel 1764 vi era1299 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Iseo. 6931797 - 1801

Inserito nel cantone Alto Oglio dalla legge del 1 magg1797, lo troviamo capoluogo del distretto del Basso Sebcreato dalla legge del 2 maggio 1798; rimane capoluoanche del distretto del Sebino stabilito dalla legge del 12tobre 1798.

comune di Iseo con Pilzone. 6941801 - 1809

Inserito nel distretto II, di Chiari dalla legge del 13 magio 1801, con la legge dell’8 giugno 1805 diviene capolugo del cantone II di Iseo del distretto II di Chiari; da notache nella distrettuazione amministrativa stabilita dalla lege del 1801 non compare Pilzone, né solo né aggregataltri comuni; probabilmente era già stato aggregato ad I(col quale risulta ufficialmente unito dal 1805). Sul pianistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 18ed in virtù dei 1690 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Iseo. 6951810 - 1816

Nel comune denominativo di Iseo (con Pilzone) venconcentrato il comune di Provaglio; venne inserito nel catone III di Iseo del distretto II di Chiari.

comune di Iseo con Pilzone. 6961816 febbraio - 1816 aprile

Fu incluso nel distretto X di Iseo come capoluogo per fetto della legge del 12 febbraio 1816; fu separato da Pilne con decreto del 26 aprile 1816 n. 20867-2437.

comune di Iseo. 6971816 aprile - 1859

Fu separato da Pilzone con decreto del 26 aprile 18120867, restando capoluogo del distretto X di Iseo.

distretto del Basso Sebino. 6981798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal nume

119

Isorella

lu-

nio ea vi

r-iva-inidine; da-raDa

di.

o erale

ioeg-ac- an- nele

ezati,giu-a-

a

nsi di-esogio5;

e composto dai seguenti comuni: Iseo; Pilzone; Sulzano;Peschiera; Siviano; Carzano; Provaglio; Timoline; Monte-rotondo; Nigoline; Colombaro; Clusane; Marone; Sale Ma-rasino; Borgonato; Monte Isola; Zone; Vello; Provezze.

distretto del Sebino. 6991798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numeroIV e composto dai seguenti comuni: Iseo; Paratico e Riva-tica; Salemarasino; Marone; Capriolo; Zone; Vello; Sulza-no con Martignano; Peschiera; Siviano; Carzano e Novale;Bornato; Adro; Carzago; Calino; Provaglio; Provezze eFantecolo; Timoline; Monterotondo; Nigoline; Colomba-ro; Clusane; Borgonato; Camignone; Torbiato; Passirano;Mont’Isola; Erbusco; Pilzone; Ome; Monticelli Brusati.

distretto X della provincia di Brescia. 7001816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il di-stretto era formato dai seguenti comuni: Iseo, Pilzone, Ma-rone, Monticello Brusati, Peschiera d’Iseo, Provezze e Fan-tecolo, Provaglio, Sale con Marasino, Sulzano eMartignano, Siviano con Carzano Novale e Monte d’Iso-la,Vello, Zone. I comuni di Iseo e Pilzone vennero separaticon decreto del 26 aprile 1816 n. 20867.

Con la nuova distrettuazione del 23 giugno 1853 il di-stretto di Adro venne soppresso ed i comuni che lo costitu-ivano (Adro, Borgonato con Monterotondo, Bornato, Ca-priolo, Cazzago, Clusane, Colombaro, Timoline, Erbusco,Nigoline, Paratico e Rivatica, Passirano, Torbiato, Calino)vennero aggregati al distretto di Iseo che venne individuatodal numero XIII.

quadra di Iseo. 701sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Iseo com-prendeva i comuni di Iseo, Marasino, Pilzone, Montisola,Vello, Peschiera, Pegiasi, Martigniago, Pisogne, Zone, Clu-sane, Borgonato; all’inizio della dominazione veneta dellaquadra fecero parte Iseo, Marasino, Pilzone, Montisola,Vello, Peschiera, Pegatium, Martigniano, Pisogne, Zone eClusane, mentre nel 1473 al comune di Pregatium venneaggiunta la dicitura “con Marone” (Valentini 1898). Nel1493 risultava comprendere il comune di Sale mentre nonvi compariva più quello di Pisogne, compreso invece nellaValle Camonica (Medin 1886). Sede di vicariato maggiore(Zanelli 1912), all’inizio del ’600 la quadra era invece cosìcomposta: Iseo, Montisola, Marone, Pilzone, Martignano,Sulzano, Marasino, Peschiera e Clusane, per un totale di809 fuochi e 5800 anime (rispetto alle 4975 del 1493). Il vi-cario mandato dalla città rendeva ragione alle terre dellaquadra fino a lire 5 (Da Lezze 1610). Secondo l’estimo del1641 la quadra comprendeva i comuni di Iseo, Clusane,Martignago, Marone, Sale Marasino, Sulzano, Montisola,Peschiera, e Zone (Estimo, 1641), mentre nel 1679 era co-stituita dai seguenti comuni: Iseo, Pilzone, Martignago conSulzano, Sale con Marasino, Pregazzo con Marone, Zone,Montisola, Siviano, Peschiera, Vello, Clusane, Nigoline,Timoline e Colomber, Bornato e Torbiato (Comunità sog-gette al dazio della macina, 1679).

Nel 1733 e nel 1796 la quadra risultava composta dai co-muni di Iseo, Pilzone, Sulzano, Marasino, Sale, Vello, Ma-

rone, Mont’isola, Carzago, Siviano, Peschiera, Zone, Csane (Mazzoldi 1966; Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1764 la quadra era costituita dagli stessi comu(Sulzano è però denominata Sulzano con MartignagCarzago è indicata come Carzago con Novale) e in esserano 6805 anime (Descrizione generale 1764).

ISORELLA

comune di Isorella. 702sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Ostiano e Gottolengo, successmente fece parte della quadra di Calvisano (Valent1898). Il comune, che nel 1493 contava 1360 anime (Me1886), all’inizio del ’600 contava 150 fuochi e 500 animun bosco comunale di sei piò, un mulino e una segheriavano un’entrata di 200 ducati; il governo del comune eesercitato da 12 consiglieri, tre sindici e un massaro (Lezze 1610).

Nel 1679 risulta essere uno dei comuni della quadraGhedi (Comunità soggette al dazio della macina, 1679)

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Calvisannello stesso anno vi erano 568 anime (Descrizione gene1764).

comune di Isorella. 7031797 - 1816

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto di Gottolengo per effetto della lge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto di Ccia Libera ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantonII di Leno del distretto III di Verolanuova con la leggdell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservandella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1286 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805. In alcune leggi è denominata Isorella con S. Nzaro.

comune di Isorella con San Nazzaro. 7041816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIII di Leno per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

LA VOLTA

comune di La Volta. 7051798 - 1805

Venne inserito nel distretto di Garza Orientale ai sedella legge 2 maggio 1798, per essere poi incluso nelstretto Centrale con la legge del 12 ottobre 1798; comprnel distretto I, di Brescia ai sensi della legge del 13 mag1801, non risulta più citato a partire dalla legge del 180oggi in comune di Brescia.

120

Leno

le

g-o a

toc-llotor66,a-;

i-rte-ce-ittosio-r-e-

f- daidi;

tto,e-

ua-u-se-e;

z-sari

i- dirtea-00i

ettec-a

ni-lo

a-

LAVENONE

comune di Lavenone. 706sec. XIV - 1797

Facente parte della quadra di Valle Sabbia già sotto il do-minio visconteo, nel 1493 contava 480 anime (Medin1886), e all’inizio del ’600 800 anime e 200 fuochi; aquell’epoca il comune si “governava come gli altri” dellavalle ed aveva di entrata 1000 scudi (Da Lezze 1610).

Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, capita-no e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brevemente de-scritta la struttura istituzionale del comune, costituita daiseguenti ufficiali: un cancelliere; due sindaci; un consiglie-re per il consiglio di Valle; quattro consoli; due giudici coni loro confidenti; due cavalieri o provisori per l’annona; duestimatori dei danni dati e un ministrale (Governo della ValleSabbia e dei suoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 604 anime (Descrizione generale1764).

comune di Lavenone. 7071797 - 1816

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della leggedel 2 maggio 1798, rimanendovi incluso anche ai sensi del-la legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Salò,per fare poi parte del cantone IV di Vestone del distretto IVdi Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzio-nale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtùdei 714 abitanti, venne classificato nella terza classe dallacitata legge 8 giugno 1805.

comune di Lavenone. 7081816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

LAVINO

comune di Lavino. 709sec. XVIII - 1797

Nel 1764, nel 1765 e nel 1766 è elencato tra i comuni ap-partenenti alla Valle Sabbia (Descrizione generale 1764;Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765; Co-munità della Valle Sabbia, 1766). La sua struttura istituzio-nale è brevemente descritta nella relazione consegnata aPietro Vittor Pisani, capitano e vicepodestà di Brescia, checita i seguenti ufficiali del comune: due consoli, due giudi-ci, un confidente, un cancelliere e due estimatori, senza tut-tavia specificare le modalità di elezione e le competenze diciascuno di essi (Governo della Valle Sabbia e dei suoi co-muni, 1765).

Nel 1764 vi erano 153 anime (Descrizione genera1764).

comune di Lavino. 7101797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Mella per effetto della lege del 1 maggio 1797. Con legge 2 maggio 1798 fu unitNavono.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e amminstrativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa appanenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vipodestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrdalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occane della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Achivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 4.

LENO

cantone II del distretto III di Verolanuova. 7111805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto III del dipartimento del Mella per efetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era compostoseguenti comuni: Fiesse; Gambara con Corvione; GheGottolengo; Isorella con S. Nazaro; Leno con CastellePorzano e Milzanello; Manerbio; Pavone; Pralboino; Rmedello di sopra; Remedello di sotto; Visano.

cantone III del distretto III di Verolanuova. 7121810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti seguiti alle concentrazioni dei comni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Leno; Manerbio; Gottolengo; PavonPralboino; Gambara; Isorella.

comune di Leno. 713sec. XIII - 1797

L’università degli uomini di Leno si presenta già organizata nel 1224, con un podestà, due consoli, due mas(AC Leno, Inventario, introduzione). Citato nell’estimo vsconteo del 1385 fra i comuni appartenenti alla quadraOstiano e Gottolengo, durante il dominio veneto fece padella quadra di Ghedi (Valentini 1898; AC Leno, Inventrio, introduzione). Il comune, che nel 1493 contava 32anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 700 fuoche 2000 anime, aveva 5000 lire d’entrata ricavate da smulini, una segheria, una pistadora da risi e da diritti d’aqua; il tezzone del salnitro era utilizzato ogni tre anni (DLezze 1610).

Durante la dominazione veneta il governo della comutà, oltre che dalla vicinia, era costituito (sul finire del secoXVI) dal consiglio speciale formato da 12 membri nomin

121

Levrange

i-se,za-io,

daile di-nella

elcitainlla

dueilliuoi

le

gioggeel-

dellò, IVato indeiita-

o

toc-llotor66,a-;

ti da sei elezionari eletti in vicinia e poi votati nuovamentein vicinia, da 3 sindici generali e 3 ragionati, massari, cam-pari, notaio. Tutte le cariche erano equamente ripartite tragli estimati maggiori medi e minori. I sindici erano in pra-tica a capo del comune e predisponevano le decisioni dasottoporre al consiglio, oltre a gestire economicamente ilcomune; il denaro era maneggiato dai massari controllatida sindici e ragionati. Notevole importanza anche econo-mica rivestiva anche il consorzio dei poveri se i tre sindiciincaricati della gestione erano eletti dalla vicinia ed eranosottoposti a severi vincoli (AC Leno, Inventario, introdu-zione).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Ghedi e nello stessoanno vi erano 2625 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Leno. 7141797 - 1805

Venne inserito nel cantone del Basso Oglio per effettodella legge 1 maggio 1797, mentre secondo la legge del 2maggio 1798 non era compreso in nessun distretto.

Inserito nel distretto delle Sorgenti ai sensi della leggedel 12 ottobre del 1798, con la legge del 13 maggio 1801venne infine incorporato nel distretto I, di Brescia. Proba-bilmente già da maggio 1798 Castelletto venne unito a Le-no, non essendo citato dalla legge del 2 maggio 1798.

comune di Leno con Castelletto, Porzano e Milzanello. 7151805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del distretto III di Verola-nuova, dapprima nel cantone II di Leno, quindi nel cantoneIII di Leno dopo le modifiche della distrettuazione connes-se alle concentrazioni dei comuni del 1 gennaio 1810 (colnome di Leno); fu sempre capoluogo del cantone. Sul pianoistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802ed in virtù dei 3822 abitanti, venne classificato nella secon-da classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Leno con Castelletto, Milzanello e Porzano. 7161816 febbraio - 1816 aprile

Il territorio di Milzanello venne costituito in comune au-tonomo con decreto del 26 aprile 1816 n. 20867-2437 stac-candolo da Leno.

comune di Leno con Castelletto e Porzano. 7171816 aprile - 1817

Con decreto 21 febbraio 1817 n. 767-134 venne costitui-to il comune di Porzano, staccandolo da Leno.

comune di Leno con Castelletto. 7181817 - 1859

Dal comune di Leno venne staccato il territorio di Porza-no che venne costituito in comune autonomo con decreto21 febbraio 1817 n. 767-134.

distretto delle Sorgenti. 7191798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numeroIX e composto dai seguenti comuni: Leno con Castelletto;Pavone; Gottolengo; Bagnolo; Porzano; Manerbio; Milza-nello; Ghedi.

distretto XIII della provincia di Brescia. 7201816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Cigole, FiesGambara con Corvione, Gottolengo, Isorella con S. Naro, Leno con Castelletto, Milzanello, Porzano, ManerbPavone, Pralboino.

I comuni di Milzanello e di Porzano vennero staccati quello di Leno con decreti rispettivamente del 26 apr1816 n. 20867 e 21 febbraio 1817 n. 767. Con la nuovastrettuazione del 23 giugno 1853 il distretto di Leno venidentificato come distretto V, senza subire modifiche necomposizione territoriale.

bibl. AC Leno, Inventario: Licia Anelli, Renato Donati (acura di), Archivio storico del comune di Leno. Inventario,Milano, Progetto Archidata, 1990.

LEVRANGE

comune di Levrange. 721sec. XIV - 1797

Il comune di Levrange risultava fare parte all’inizio d’600 della Pertica, indicata come “comune diviso in diecomunelli” (Da Lezze 1610); nel 1493 era invece indicacome “la Pertega cum le sue villette numero 8” (Med1886). Nel 1766 è elencato tra i comuni appartenenti aValle Sabbia (Comunità della Valle Sabbia, 1766).

Era retto da 2 consoli, due assistenti, un cancelliere, sindaci, un confidente, due stimatori un curatore di pupe quattro consiglieri (Governo della Valle Sabbia e dei scomuni, 1765; Vaglia 1960).

Nel 1764 vi erano 476 anime (Descrizione genera1764).

comune di Levrange. 7221797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798, rimanendovi incluso anche ai sensi dla legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Saper fare poi parte del cantone IV di Vestone del distrettodi Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Venne concentrin Vestone dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale,osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 422 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cta legge 8 giugno 1805.

comune di Levrange. 7231816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:

122

Livemmo

giotto

ci-inezati,giu-

to dineireatadelrno

n-

lcitainr-

rte-a,

ita- de-ai

ie-elle

le

giog-lle

nno; di-e-o

dela-

Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

bibl. Vaglia 1960: Ugo Vaglia, Appunti di storia di Levrange,“Commentari dell’Ateneo di Brescia”, 1960.

LIANO E SASSO

comune di Liano e Sasso. 7241798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto dellalegge del 1 marzo 1798; con la legge del 12 ottobre 1798Sasso fu unito a Mussaga e Costa, mentre Liano fu unito aNavazzo; oggi in comune di Gargnano.

LIMONE

comune di Limone. 725sec. XVI - 1797

Il comune all’inizio del ’600 figurava appartenere alla ri-viera di Salò, quadra di Gargnano (Da Lezze 1610). All’ini-zio del ’700 possedeva la casa comunale, un mulino e fondiboschivi e prativi; fra gli organi principali di governo vierano la vicinia, il consiglio generale, il consiglio, la bancadei consoli, il massaro ed il cancelliere. Dal 1731 interven-nero modifiche nella composizione dei suddetti organi, e siimpose in maniera decisa la figura del sindaco che, unita-mente ai consiglieri ed ai consoli, formava il consiglio deisedici (in pratica il consiglio generale rinnovato): questoorgano, composto inizialmente da un numero variabile dicomponenti, da 8 a 15, e che a partire dal 1731 venne fissa-to in 16 (ovvero 9 consiglieri del consiglio, più i 6 consoli,più il sindaco) gestiva praticamente tutte le questioni ordi-narie del comune. La banca dei consoli era composta ini-zialmente da 6 elementi, che rimasero immutati anche dopole modifiche del 1731; fra i compiti principali vi era quellodi rivedere i conti della massaria alla presenza del notaiocancelliere.

Il consiglio all’inizio del secolo XVIII contava 4 o 6 con-siglieri, ma nel 1731 venne modificato portando il numerodei suoi membri a 9 (AC Limone, Inventario).

comune di Limone. vicinia. 726sec. XVIII - 1797

Non abbiamo notizie sul funzionamento della vicinia finoall’inizio del secolo XVIII quando modificò le proprie modalitàdi elezione e le proprie attribuzioni, divenute ormai ingestibili:convocata presso il provveditore di Salò il 21 aprile 1731, ven-ne stabilito di modificare la composizione del consiglio genera-le, del consiglio e della banca dei consoli.

La vicinia si sarebbe riunita solo per le questioni più impor-tanti tra cui il rinnovo dei consiglieri ogni tre anni; già nel 1750decise però di convocarsi almeno ogni sei mesi per controllarel’operato degli organi comunali (AC Limone, Inventario).

comune di Limone. 7271797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, fece poi parte del cantone II di Gargnano del distreIV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Non appare tato nelle leggi del 1798 e 1801. Concentrato in Tremosdal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservandella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 554 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805.

comune di Limone. 7281816 - 1859

Venne incluso nel distretto XV di Gargnano per effetdella legge del 12 febbraio 1816 e, sempre per effettoquella legge veniva retto dal convocato; con deliberaziodel convocato del 21 ottobre 1835 si stabiliva di sostituil consiglio al convocato, ma tale scelta venne annulldopo varie discussioni (e conseguenti deliberazioni convocato medesimo) con una decisione presa dal govedi Milano in data 5 gennaio 1837.

bibl. AC Limone, Inventario: Mario Trebeschi (a cura di),Archivio storico del comune di Limone del Garda. Invetario 1993, Inventario analitico inedito.

LIVEMMO

comune di Livemmo. 729sec. XIV - 1797

Il comune di Livemmo risultava fare parte all’inizio de’600 della Pertica, indicata come “comune diviso in diecomunelli” (Da Lezze 1610); nel 1493 era invece indicacome “la Pertega cum le sue villette numero 8” (Med1886). Per ulteriori invormazioni si veda il comune di Petica. Nel 1765 e nel 1766 è elencato tra i comuni appanenti alla Valle Sabbia (Comunità della Valle Sabbi1766).

Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, capno e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brevementescritta la struttura istituzionale del comune, costituita dseguenti ufficiali: un cancelliere; due sindaci; un consiglre per il consiglio di Valle; due consoli; due ragionati; dustimatori dei danni dati e un esattore (Governo della VaSabbia e dei suoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 196 anime (Descrizione genera1764).

comune di Livemmo. 7301797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Miniere per effetto della lege del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto deFucine ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantone IV di Vstone del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugn1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 258 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

123

Lodrino

53o al

r-ce diheado0vi-

a- ago

ag-geia-no;

di-e-o

delfi-.

n-l

to

neal-De-nti-o;

comune di Livemmo. 731

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Livemmo vennero concen-trati i comuni di Avenone e di Lavino con Navono e Odeno;rimase inserito nel cantone IV di Vestone del distretto IV diSalò.

comune di Livemmo. 732

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separatodella provincia bresciana con il confronto delle parroc-chie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso dallospettabile signor sindaco di detta Valle ed approvatodall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettorPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 1766,per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camera-li”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3;Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

LODRINO

comune di Lodrino. 733

sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 il comune risultava ap-partenere alla Valle Trompia, e nel 1389 veniva citato come“comune de castelanza de Lodrino” (Sabatti 1980, pp. 81-82, nota 31); nel 1493 contava 825 anime (Medin 1886),all’inizio del secolo XVII contava 180 fuochi e 900 animeed era formato da tre ville Dosso, Villa, Invico (Da Lezze1610). Nel 1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune vierano 2 consoli, il notaio, un massaro, 2 campari, e mini-strali (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 353 anime (Descrizione generale1764).

comune di Lodrino. 734

1797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della leggedel 2 maggio 1798, rimanendovi incluso anche ai sensi del-la legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto I, di Bre-scia, per fare poi parte del cantone VI di Bovegno del di-stretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. Venneconcentrato in Brozzo dal 1 gennaio 1810. Sul piano istitu-zionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed invirtù dei 462 abitanti, venne classificato nella terza classedalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Lodrino. 7351816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto di Gardone (Val Trompia).

LOGRATO

comune di Lograto. 736sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto feparte della quadra di Travagliato (dal 1429) poi di quellaCastrezzago (dal 1473) (Valentini 1898). Il comune, cnel 1493 contava 840 anime ed era citato come Logrcon Navado (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 15fuochi e 500 anime; 2 consoli e tre sindici erano eletti in cinia per il governo del comune (Da Lezze 1610).

Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadra di Travgliato (Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Castrezze vi erano 901 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Lograto. 7371797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto Interno per effetto della legdel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delle Pnure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso ancon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone III di Brscia del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugn1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù degli 808 abitanti, venne classicato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805

comune di Lograto. 7381810 - 1816

Nel comune denominativo di Lograto vennero concetrati i comuni di Maclodio e Berlingo; venne inserito necantone II di Brescia del distretto I di Brescia.

comune di Lograto. 7391816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

LONATO

cantone dei Colli. 7401797 maggio 1 - 1798 marzo 1

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797 il cantoera costituito dai seguenti comuni: Arzago; Bedizzole; Ccinato; Calvagese; Carzago; Castrezzone; Chizzoline; senzano; Esenta; Lonato; Mocasina; Maguzzano; Mochiari; Moniga; Padenghe; Pozzolengo; Rivoltella; SoianVenzago.

124

Lonato

a-

stevani;este-o-o-ra

col

eva

sii po-o-le-

po,i di fa-

ta,orteitente.i-

perdiele-stitri-

go)- leri-ut-

area-se-herie

n-eli-era-rmeatoo-

duetaledu-

e-a-ano

io-et-ta-le

i-bre-a-

cantone VII del distretto I di Brescia. 7411805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto I del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Carpenedolo; Calvagese; Carzago conArzaga; Bedizzole; Desenzano; Lonato con Esenta e Ven-zago; Calvisano con Malpaga e Mezzane; Montichiari;Moniga; Padenghe con Maguzzano; Pozzolengo; Rivoltel-la; Sirmione; Soiano.

cantone VI del distretto I di Brescia. 7421810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai se-guenti comuni: Lonato; Desenzano; Rivoltella; Sirmione;Pozzolengo; Padenghe; Calvagese; Bedizzole.

comune di Lonato. 743sec. XI- 1797

La notizia più antica relativa al comune di Lonato risaleal 997, e prima di passare definitivamente sotto il dominioveneziano nel 1441, il comune fu sottomesso ai conti diMontichiari, al comune di Brescia, al vescovo di Verona,agli Scaligeri, ad Ezzelino da Romano (sec. XI-XIII). Nel1330 entrò nei possessi dei Visconti, che nel 1404 lo cedet-tero ai Gonzaga, che già in passato avevano esercitato suLonato la loro influenza. La conferma del dominio manto-vano approvata da Venezia venne revocata nel 1441, sottola cui bandiera resterà fino al 1797 tranne una breve pausanel 1512-1516 (AC Lonato, Inventario, introduzione).

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, lo statuto del1473 lo include nella quadra di Montichiari (Valentini1898), mentre nel 1493 contava 3400 anime e risultavasede di podesteria con giurisdizione anche su Carpenedolo(Medin 1886).

L’organo principale di autogoverno era naturalmente lavicinia che eleggeva un consiglio generale ed un consigliospeciale; completavano poi la struttura istituzionale del co-mune i consoli, gli estimatori dei danni, i deputati alle se-riole ed alla spezieria; altre cariche erano poste all’incantoed assegnate al migliore offerente: campari, massari e da-zieri (AC Lonato, Inventario, introduzione). Al principio diogni anno nelle vicinia generale del comune erano elette seipersone che nominavano 24 ministrali con l’incaricio di pi-gnorare i beni su mandato del podestà (Statuti di Lonato,1722, p. 32, cap. CIII, CVI). La vicinia eleggeva inoltre do-dici ufficiali preposti alle strade (Statuti di Lonato, 1722, p.71, cap. CCXXXIX).

Esistevano figure istituzionali specifiche deputate allagestione ed al controllo dei beni del Venzago (un’estensio-ne di circa 2000 ettari comprata all’inizio del XV secolo dalcomune e goduta dai soli originari tramite assegnazioni,fino al 1643, e mediante locazione successivamente, dienorme importanza per la vita economica del comune: esti-matori, campari e massari detti appunto del Venzago per di-stinguerli da quelli generali (AC Lonato, Inventario, intro-duzione).

Il comune contava al principio del secolo XVII 1500 fuo-chi e 6000 anime circa; poteva contare su 5000 ducati direndita derivanti da tre mulini di 9 ruote, terreni, boschi e,soprattutto dalla possessione del Venzago (o Castel Venza-go) di proprietà del comune, ma facente parte fiscalmentedella riviera di Salò (ed infatti lo troviamo citato nell’esti-

mo visconteo del 1385 fra i comuni appartenenti alla qudra di Montichiari e Castelgoffredo).

Possedeva inoltre una macina ed una segheria ed esiil tezzone del salnitro che veniva esercitato ogni tre angodeva dello status di terra separata ed era sede di podria minore e di fortezza, con un provveditore veneto al cmando della rocca, giudice in civile e criminale, ed un pdestà, nobile bresciano, che giudicava in criminale. Eesente da dazi ma pagava la limitazione, partecipandoTerritorio per gli altri carichi fiscali (Da Lezze 1610).

Nel 1764 il comune di Lonato faceva quadra a sè e av4318 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Lonato. consiglio generale. 744sec. XVI - 1797

In considerazione del fatto che la vicinia si riuniva quaesclusivamente per le nomine, a fine anno e in occasione dche altre occasioni politicamente importanti, il governo del cmune era nelle mani del consiglio generale. Le modalità di ezione e di funzionamento di quest’organo variarono nel temsubendo modifiche anche sostanziali, con epiloghi giudiziarfronte alle competenti autorità venete cui facevano ricorso lezioni politicamente minoritarie.

Il numero dei consiglieri oscillò tra i cinquanta ed i sessanballottati tra i cento/centoventi estratti precedentemente a sin vicinia; non infrequente fu anche il caso di nomine esegudal consiglio uscente oppure da elettori scelti appositameFra le carte dell’archivio rimangono tracce delle frequenti dspute per la nomina dei consiglieri, fra le quali si segnalano l’impatto istituzionale quelle del 1673-1674 e quelle, ormai poca utilità, del 1793-1794, che prevedevano un sistema di zione basato su 5 classi d’estimo degli originari. Tali contrasono da mettere in relazione con l’estrema ricchezza del pamonio comunale (si pensi soprattutto alle terre del Venzaamministrato in pratica dal consiglio, tramite gli appositi ufficiali. Così come alla gestione del patrimonio vanno riportatedispute tra originari e forestieri (oppure tra antichi e nuovi oginari), dispute frequentissime in territorio bresciano soprattto nel Settecento.

Appena eletto il consiglio generale provvedeva a sorteggitre membri che nominavano a loro volta i consoli e gli estimtori dei danni alle campagne; eleggeva inoltre i deputati alle riole, alla spezieria e gli altri deputati a questioni specific(AC Lonato, Inventario, introduzione serie 2 Provvisioni e se7 Venzago).

comune di Lonato. consiglio speciale. 745sec. XVI - 1797

Il consiglio speciale, formato da 16 membri ed eletto dal cosiglio generale aveva funzione principalmente esecutiva e dberava solo relativamente a questioni ordinarie e del suo opto restano pochissime tracce fino al 1794. Con le nuove nodi funzionamento del governo del comune approvate dal senveneto in data 15 maggio 1794 il consiglio speciale venne mdificato e si trovò ad essere costituito da nove deputati e daiconsoli (con carica trimestrale): le sue delibere a partire da data vennero registrate a parte (AC Lonato, Inventario, introzione serie 2 Provvisioni).

comune di Lonato. consoli. 746sec. XVI - 1797

I consoli, nominati da tre elezionari eletti dal consiglio genrale, erano inizialmente in numero di 24 poi ridotti a 12, durvano in carica un mese, diventati in seguito due, ed esercitavla carica sempre in coppia.

Avevano il compito di presiedere ed ordinare la convocazne del consiglio e della vicinia, così come dovevano fare risptare gli stauti ed esercitare le funzioni di bassa giustizia, limitamente ai danni al le campagne oppure alle piccocontravvenzioni agli statuti. Per compiti di giustizia infatti rsiedevano a Lonato un provveditore veneto ed un podestà sciano per il quale i consoli svolgevano compiti ausiliari (cit

125

Lonato

eeroa ee-

le eina

u-

i-va- Lo-iga Inltre

i-u-

Dao- di

vu-helataLo-nne unatoccantin-z-i-

bili aC

e aa ito,se-),ea ilar-e- alde-

zioni, pegni ecc.) (AC Lonato, Inventario, introduzione serie 2Provvisioni).

comune di Lonato. deputati alle strade. 747sec. XVI - 1797

Erano eletti dalla vicinia generale ogni anno in numero di do-dici e dovevano provvedere alla manutenzione e alla puliziadelle strade del territorio di Lonato, a far scavare i dugali e porrele chiaviche. Potevano inoltre presentare denunce al podestà, aiconsoli e al notaio di Lonato contro coloro che danneggiavanostrade e fossati (Statuti di Lonato, 1722, p. 71, cap.CCXXXIX).

comune di Lonato. ragionati. 748sec. XVIII - 1797

Ogni anno il podestà e i consoli eleggevano sei ragionati cherimanevano in carica sei mesi. Uno almeno di essi doveva esse-re notaio e avevano il compito di tenere conto al termine di ognimese delle entrate e delle spese del comune (Statuti di Lonato,1722, p. 77, cap. CCLXII).

comune di Lonato. vicinia. 749sec. XIII - 1797

Costituita dai capifamiglia originari con più di 24 anni, si riu-niva generalmente solo l’ultimo giorno dell’anno per l’elezionedei membri del consiglio generale per l’anno successivo (ACLonato, Inventario, introduzione serie 2 Provvisioni).

comune di Lonato. 7501797 - 1798

Venne incluso nel cantone dei Colli, di cui fu luogo cen-trale, per effetto della legge 1 maggio 1797.

comune di Lonato con Esenta e Venzago. 7511798 - 1816

Incluso come comune autonomo nel dipartimento delBenaco per effetto della legge 1 marzo 1798, venne inseritonel distretto delle Vigne come capoluogo ai sensi della leg-ge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13maggio 1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescia,per fare poi parte del cantone VII di Lonato (come capoluo-go) del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 5417 abitanti, venne classifi-cato nella seconda classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Lonato. 7521810 - 1816

Nel comune denominativo di Lonato vennero concentra-te la frazione Maguzzano, già con Padenghe, e la frazioneDrugolo di cui non si sa il comune di appartenenza nel1805; fu capoluogo del cantone VI di Lonato del distretto Idi Brescia.

comune di Lonato con Esenta, Venzago, Drugolo e Maguzzano. 7531816 - 1859

In questo periodo il comune di Lonato comprendeva lefrazioni di Venzago, Esenta, Drugolo e Maguzzano.

Maguzzano venne unito a Lonato con decreto del 26aprile 1816 n. 20867, mentre fino a quella data si trovavaunito al comune di Padenghe; fu capoluogo del distretto Vdi Lonato per effetto della legge dell’8 giugno 1816; secon-do alcune tabelle Drugolo sembra essere unito a Bedizzole.

distretto delle Vigne. 7541798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numXI e composto dai seguenti comuni: Lonato con EsentVenzago; Sirmione con Bettola e Sanzeno; Rivoltella; Dsenzano; Padenghe e Maguzzano; Moniga; BedizzoDrugolo; Burago e Bottonago con Castrazzone; Mocase Calvagese; Soiano e Chizzoline; Carzago e Arzaga; Mscoline; Manerba.

distretto V della provincia di Brescia. 7551816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Bedizzole, Calgese con Mocasina, Carzago con Arzaga, Desenzano,nato con Esenta Venzago Drugolo e Maguzzano, Mondel Lago, Padenghe, Pozzolengo, Rivoltella, Sirmione.una tabella ufficiale il territorio di Drugolo risulta unito acomune di Bedizzole (nel 1816): non vi sono però alconferme.

Con la nuova distrettuazione del 23 giugno 1853, il dstretto venne individuato come distretto VIII, pur senza sbire modifiche territoriali.

podesteria di Lonato. 7561426 - 1797

Lonato pur non essendo sede di quadra (benché ilLezze individui ugualmente una quadra di Lonato compsta dal solo comune) durante il dominio veneto fu sedepodesteria minore (Zanelli 1912); tale situazione era dota probabilmente alla posizione di frontiera del comune cnella rocca ospitava anche un provveditore. Già segnadurante il periodo visconteo la presenza di un capitano (nati 1935), con la dominazione veneta la situazione vemodificata e vide la presenza simultanea di due rettori:podestà nominato da Brescia ed un provveditore, nominda Venezia. Il provveditore era a capo della fortezza o rodi Lonato e aveva giurisdizione solo sui soldati presenella fortezza (AC Lonato, Inventario, introduzione), metre per il Da Lezze giudicava in civile e criminale (Da Leze 1610). Il podestà invece giudicava in civile ed in crimnale citra penam sanguinis e le sentenze erano appellaBrescia (Zanelli 1912); riceveva dal comune il notaio (ALonato, Inventario, introduzione).

provveditore. 757sec. XV - 1797

Come in tutte le fortezze della terraferma veneta anchLonato la Serenissima inviava un provveditore scelto frnobili veneti; era a capo della fortezza o rocca di Lonacon giurisdizione solo sui soldati presenti nella fortezza condo alcune fonti (AC Lonato, Inventario, introduzionecon giurisdizione civile e criminale per altri (Da Lezz1610). Conduceva con sè un “comandadore” e avevcompito di sorvegliare le porte e organizzare i turni di gudia notturni. Quando gli veniva richiesto dai deputati, dovva dare il permesso di convocare il consiglio specialequale era tenuto a intervenire da solo o unitamente al postà (Statuti di Lonato, 1722, pp. 41-42).

bibl. AC Lonato, Inventario: Mauro Chilovi, Marco Galante,Giovanni Zanolini (a cura di), Archivio storico del comu-ne di Lonato. Inventario, Milano, Progetto Archidata,1990.

126

Lozio

l-

-l-

iseelzo

-

-del5).4).

l 1ttodi-brenneele

en-eg-eno

-l-

iseelzo

-

elelci- era

LONGHENA

comune di Longhena. 758sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venetofece parte della quadra di Mairano (Valentini 1898). Il co-mune, che nel 1493 contava 225 anime (Medin 1886),all’inizio del ’600 contava 60 fuochi e 370 anime (Da Lez-ze 1610).

Nel 1764 vi erano 385 anime (Descrizione generale1764).

comune di Longhena. 7591797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto dellePianure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantoneIII di Brescia del distretto I di Brescia con la legge dell’8giugno 1805. Venne concentrato in Mairano dal 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 301 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Longhena. 7601816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

LOSINE

comune di Losine. 761sec. XV - 1797

Citato (spesso col nome di Loseno) fra i comuni apparte-nenti alla Valle Camonica nel 1493, risultava essere abitatoda 110 anime (Medin 1886). Nel 1765 era uno dei comunidel pievatico di Cividate (Comunità della Val Camonica,1765).

Nel 1764 vi erano 385 anime (Descrizione generale1764).

comune di Losine. 7621797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto del-la legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel distrettodi Breno ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone I diBreno del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno1805. Concentrato in Cerveno dal 1 gennaio 1810. Sul pia-no istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 390 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805; oggi in comu-ne di Breno.

comune di Losine. 7631816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

LOVENO

comune di Loveno. 764sec. XVII - 1797

All’inizio del ’600 il comune apparteneva alla Valle Camonica (Da Lezze 1610). Nel 1765 era uno dei comuni pievatico di Cemmo (Comunità della Val Camonica, 176

Nel 1764 vi erano 89 anime (Descrizione generale 176

comune di Loveno. 7651797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Cedegolo per effedella legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel stretto di Capo di Ponte ai sensi della legge del 12 ottodello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 veincorporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte dcantone II di Edolo del distretto IV di Breno con la leggdell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Paisco dal 1 gnaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della lge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 238 abitanti, vennclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Loveno. 7661816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

LOZIO

comune di Lozio. 767sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica n1493, abitato da 400 anime (Medin 1886), all’inizio d’600 il comune era costituito da quattro terre: Lozio, Sona, Summaprada e Laveno (Da Lezze 1610). Nel 1765

127

Ludriano

r-artee,io0). o-

dirale

ag-leg-lle

an- neldi-na-ges-05.

o

i- nel

ndoe

-i-a-ne neli ei dipiannino-rlati

gi a

al-llechen-

uno dei comuni del pievatico di Cividate (Comunità dellaVal Camonica, 1765).

Nella relazione redatta in occasione della visita compiutadal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 si afferma chela comunità di Lozio era costituita dalle quattro terre primanominate. Ciascuna terra aveva una vicinia che deliberavaper gli affari particolari della vicinia e eleggeva ogni announ console che rimaneva in carica anche l’anno successivocome sindaco. I quattro sindaci e il cancelliere si radunava-no per deliberare riguardo alle questioni generali della co-munità. Una volta all’anno, il lunedì di Pasqua, si riuniva lavicinia generale delle quattro terre che eleggeva il cancel-liere, i campari e altri ufficiali minori. Ogni terra incantavaseparatamente la masseria delle taglie, che erano imposteogni quattro mesi dai consoli, dai sindaci e dal cancelliere(Elezione del procuratore di Lozio, 1760; Relazione dellacomunità di Lozio, 1765).

Nel 1764 vi erano 561 anime (Descrizione generale1764).

comune di Lozio. 768

1797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto del-la legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel distrettodi Breno ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone I diBreno del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 768 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Lozio. 769

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Lozio,1760: Elezione del procuratore della comunità di Lozioper ricorrere al capitano vicepodestà di Brescia e propor-re un nuovo metodo di governo per il Consiglio di Valle,datata 2 marzo 1760, Archivio di Stato di Brescia, Can-celleria prefettizia superiore, b. 41, fasc. 10; Relazionedella comunità di Lozio, 1765: Relazione della comuni-tà di Lozio in “Nota delle Comunità del Pievatico di Ro-gno con Pisogne”. Registro contenente le relazioni com-pilate dai cancellieri delle comunità e dai loro sostituti eriguardanti l’assetto istituzionale e l’amministrazionedelle comunità, compilate su richiesta di Pietro Vittor Pi-sani, capitano vicepodestà di Brescia, datata 1 agosto1765, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettiziasuperiore, b. 41, fasc. 18.

LUDRIANO

comune di Ludriano. 770sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, successivamente fece pdella quadra di Castrezzago (Valentini 1898). Il comunche nel 1493 contava 650 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 100 fuochi e 550 anime (Da Lezze 161

Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadra di Orzinuvi (Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era uno dei comuni dei comuni della quadraCastrezzato e vi erano 833 anime (Descrizione gene1764).

comune di Ludriano. 7711797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della ge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto dePianure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone IV Orzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Rocca Franca dal 1 genio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legdel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 528 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Ludriano. 7721816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

LUMEZZANE

feudo di Lumezzane. 773sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della quadra di Nave nell’estimo vsconteo del 1385, fu capo di quadra a partire dal 1429, e1493 sembrava fare parte della Val Trompia pur essedefinita feudo degli Avogadro; contava inoltre 760 anim(Medin 1886). All’inizio del ’600 è citata come giurisdizione dei conti Avogadro, in civile per ogni somma, in crimnale “citra poenam sanguinis”, e i suddetti conti nominavno un vicario; in precedenza i conti avevano giurisdiziosu Polaveno (loro accordata dal Malatesta nel 1409) ma1424 la Repubblica assegnò loro la valle con “ville dazgiurisdizione in tutto come nelle precedenti concessionPandolfo”; era dunque “terra esente come le valli Trome Sabbia” ed era formata dai comuni di Pieve S. Giovae S. Apollonio (Da Lezze 1610) anche se la ducale 27 vembre 1427 di investitura feudale a Pietro Avogadro padella “villam et curiam nostram de le Mesanis” (Glissen1891). Godette inoltre in quanto feudo di notevoli privilefiscali come dimostra una petizione dei feudatari inviataVenezia nel 1781 (Lucchini 1978)

Dalla documentazione archivistica si desume che “la vle di Lumezzane era amministrativamente formata dadue comunità di Pieve e San Apollonio”, anche se pare fino all’inizio del ’500 la comunità fosse una sola, in qua

128

Lumezzane Sant’Apollonio

ia,, en-

o-s-10ata

l-

12fineno

dipoartea-li-i-n-robli-t-

un-erao,onDave-u-

al-llechen-ini,

to Lumezzane risulta sempre citato al singolare (Lucchini1978), mentre all’inizio del secolo successivo la presenzadi due comuni sembra consolidata (Da Lezze 1610).

bibl. Glissenti 1891: Fabio Glissenti, Il feudo di Lumezzane,Pisa, 1891; Lucchini 1978: Lino Lucchini, Lumezzanenei secoli XVII e XVIII. Notizie storiche e documenti, nonindicato, Piero Polesini, 1978.

LUMEZZANE PIEVE

comune di Pieve di Lumezzane. 774

sec. XVII - 1797

Lumezzane risulta citato fra i comuni della quadra diNave nell’estimo visconteo del 1385, e come capo di qua-dra a partire dal 1429; nel 1493 sembrava fare parte dellaVal Trompia pur essendo definito feudo degli Avogadro;contava inoltre 760 anime (Medin 1886). All’inizio del’600 è citata come giurisdizione dei conti Avogadro, in ci-vile per ogni somma, in criminale “citra poenam sangui-nis”, e i suddetti conti nominavano un vicario; in preceden-za i conti avevano giurisdizione su Polaveno (loroaccordata dal Malatesta nel 1409) ma nel 1424 la Repubbli-ca gli assegnò la valle con “ville dazi e giurisdizione in tut-to come nelle precedenti concessioni di Pandolfo”; era dun-que “terra esente come le valli Trompia e Sabbia”.

Era formata dai comuni di Pieve S. Giovanni, costituito asua volta dalle terre di Pieve, Renzo, Fontana, Piatù, Dosso,Gazzolo e la Valle, per un totale di 200 fuochi e 1500 animee S. Apollonio (Da Lezze 1610), anche se la ducale 27 no-vembre 1427 di investitura feudale a Pietro Avogadro parladella “villam et curiam nostram de le Mesanis” (Glissenti1891)

Dalla documentazione archivistica si desume che “la val-le di Lumezzane era amministrativamente formata dalledue comunità di Pieve e San Apollonio”, anche se pare che,fino all’inizio del ’500 la comunità fosse una sola, in quan-to Lumezzane risulta sempre citato al singolare (Lucchini,1978). Sempre dai documenti risulta che a metà del sec.XVII la struttura istituzionale del comune era composta daun consiglio generale, da un consiglio speciale, che a voltesi riuniva con “aggiunti”, convocati dal console su mandatodei cinque sindici o reggenti che oltre a gestire le questioniordinarie del comune rendevano anche giustizia; esistevanoinoltre un massaro, campari e un cancelliere.

Dall’unico registro di delibere rimasto (1668-1708) sidesume che il consiglio speciale era eletto per occasioni odispute particolari su base territoriale e cioè otto membri (avolte solo cinque) per ogni frazione ovvero Renzo, Fonta-na, Gazzolo e Valle e Dosso; in altre occasioni compare an-che Piatucco con Pieve (Lucchini 1978).

Nel 1764 vi erano 1095 anime (Descrizione generale1764).

comune di Lumezzane Pieve. 775

1797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Mella per effetto dela leg-ge del 1 maggio 1797, per poi fare parte del distretto delleArmi previsto dalla legge del 2 maggio 1798.

comune di Lumezzane Pieve. 7761805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del distretto I di Brescnel cantone V di Gardone (Valtrompia) dal 1805 al 1810nel cantone VII di Gardone (Valtrompia) dopo la concetrazione dei comuni del 1 gennaio 1810 e conseguenti mdifiche della distrettuazione. Sul piano istituzionale, in oservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 13abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citlegge 8 giugno 1805.

comune di Lumezzane Pieve. 7771816 - 1859

Venne incluso nel distretto VI di Gardone per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Glissenti 1891: Fabio Glissenti, Il feudo di Lumezzane,Pisa, 1891; Lucchini 1978: Lino Lucchini, Lumezzanenei secoli XVII e XVIII. Notizie storiche e documenti, nonindicato, Piero Polesini, 1978.

LUMEZZANE PIEVE E SANT’APOLLONIO

comune di Lumezzane Pieve e Sant’Apollonio. 7781798 - 1805

Inserito nel distretto delle Armi ai sensi della legge del ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 venne inincorporato nel distretto I, di Brescia; con la legge 8 giug1805 i comuni vennero nuovamente separati.

LUMEZZANE SANT’APOLLONIO

comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. 779sec. XVII - 1797

Lumezzane venne citato fra i comuni della quadraNave nell’estimo visconteo del 1385, e risultò essere cadi quadra a partire dal 1429, e nel 1493 sembrava fare pdella Val Trompia pur essendo definita feudo degli Avogdro; contava inoltre 760 anime (Medin 1886). All’inizio de’600 è citato come giurisdizione dei conti Avogadro, in cvile per ogni somma, in criminale “citra poenam sangunis”, e i suddetti conti nominavano un vicario; in precedeza i conti avevano giurisdizione su Polaveno (loaccordata dal Malatesta nel 1409) ma nel 1424 la Repubca gli assegnò la valle con “ville dazi e giurisdizione in tuto come nelle precedenti concessioni di Pandolfo”; era dque “terra esente come le valli Trompia e Sabbia” ed formata dai comuni di “Pieve S. Giovanni e S. Apolloniformato dalle terre di Mosniga, Prigna, Sonigo, Montagne Piubego per un totale di 300 fuochi e 1500 anime (Lezze 1610) anche se la ducale 27 novembre 1427 di institura feudale a Pietro Avogadro parla della “villam et criam nostram de le Mesanis” (Glissenti 1891).

Dalla documentazione archivistica si desume che “la vle di Lumezzane era amministrativamente formata dadue comunità di Pieve e San Apollonio”, anche se pare fino all’inizio del ’500 la comunità fosse una sola, in quato Lumezzane risulta sempre citato al singolare (Lucch

129

Maclodio

ag-geia-no;

di-e-oaio

dela-

to

rao-e alnti

nito-

r-

li-adelm-, i

--deli

ne in

ra-

llario

an-di-a-

ilale,

lataa-

glie

1978), mentre all’inizio del secolo successivo la presenzadi due comuni sembra consolidata (Da Lezze 1610).

Dall’unico libro delle terminazioni (1724-1795) il comu-ne di Santo Apollonio di Lumezzane all’inizio del sec.XVIII risultava essere costituito dai seguenti organi: unconsiglio o vicinia generale, convocato solitamente dalconsole su mandato dei cinque sindici; massari, campari eun cancelliere. Tali organi e magistrature esistevano sicura-mente anche per il secolo precedente come risulta dalle de-libere del comune di Pieve di Lumezzane, in occasione del-le riunioni comuni (Lucchini 1978).

Nel 1764 vi erano 1144 anime (Descrizione generale1764).

comune di Lumezzane Sant’Apollonio. 7801797 - 1798

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della leggedel 2 maggio 1798.

comune di Lumezzane Sant’Apollonio. 7811805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del distretto I di Brescia,nel cantone V di Gardone (Valtrompia) dal 1805 al 1810, enel cantone VII di Gardone (Valtrompia) dopo la concen-trazione dei comuni del 1 gennaio 1810 e conseguenti mo-difiche della distrettuazione. Sul piano istituzionale, in os-servanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1486abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citatalegge 8 giugno 1805.

comune di Lumezzane Sant’Apollonio. 7821816 - 1859

Venne incluso nel distretto VI di Gardone per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Glissenti 1891: Fabio Glissenti, Il feudo di Lumezzane,Pisa, 1891; Lucchini 1978: Lino Lucchini, Lumezzanenei secoli XVII e XVIII. Notizie storiche e documenti, nonindicato, Piero Polesini, 1978.

MACLODIO

comune di Maclodio. 783sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Chiari (da identificare probabilmentecon Moiolo, non altrimenti identificabile), durante il domi-nio veneto fece parte della quadra di Castrezzago (Valentini1898). Il comune, che nel 1493 contava 200 anime, ed eradenominato Maclodio con Labinto (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 6 fuochi e 60 anime; non “era però sottonessuna quadra” essendo di proprietà dei signori Chizzoli,e per ciò esente dai dazi (Da Lezze 1610).

Nel 1679 e nel 1764 era uno dei comuni della quadra diTravagliato e nel 1764 vi erano 510 abitanti (Comunità sog-gette al dazio della macina, 1679; Descrizione generale1764).

comune di Maclodio. 7841797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto Interno per effetto della legdel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delle Pnure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso ancon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone II di Brscia del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugn1805. Venne concentrato in Lograto a partire dal 1 genn1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 422 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Maclodio. 7851816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

MADERNO

comune di Maderno. 786sec. XIV - 1797

La “schola de Materno” citata in un atto del 1041 sembcostituire un embrione del futuro comune di Maderno (Lnati 1933, p. 69), mentre Federico II nel 1232 concess“comune et universitas Materni” la conferma di precedeprivilegi imperiali (Lonati 1933, p. 72).

Fu uno dei comuni più importanti della riviera di Salò fidal suo inizio e già nel 1381 il comune risultava costitudalle ville di Buzeglio, Stine, Marclini, Vigle e Senici (Bettoni 1880, III, doc. LXXXXIX); nel 1493 contava 1483anime (Medin 1886); all’inizio del ’600 risultava formatoinvece dalle terre di Mertino, Stina, Viglie, Sonego, Buzono (Da Lezze 1610).

L’organizzazione del comune (desunta dall’analisi dei bri delle provvisioni, il più antico risalente al 1462) vedeva capo del comune il console, scelto tra i componenti consiglio speciale (composto prima da 24 poi da 36 mebri), un sindaco con funzioni strettamente giudiziariecampari, i contraddittori, i rationatores, il massaro, il commilitone, il notaio, ed i ministrali (Lonati 1933, pp. 115124). L’importanza in epoca medievale del comune e territorio di Maderno in rapporto alla riviera di Salò, di cufu uno dei centri più importanti, anche politicamente, vietestimoniata in modo chiaro e preciso dalla residenzaloco del vicario.

Fino a quando anche il podestà o il capitano della rivierisiedette a Maderno “la figura del vicario rimase in ombra”, ma a partire dal 1426 col trasferimento di fatto desede del governo della comunità a Salò la figura del vicaassunse notevole rilievo (Lonati 1933, pp. 102-103); durte la dominazione veneta il vicario aveva potere di giuriszione su tutta la quadra di Maderno ed influenzava in mniera decisiva, almeno per i tempi più antichi, anchefunzionamento del comune, seguendo gli statuti del quesso veniva eletto.

Una sua progressiva perdita di peso politico è segnaverso la fine del sec. XVI, testimoniata dal fatto che la crica cominciò ad essere appannaggio delle potenti familocali (Lonati 1933, pp. 102-114).

130

Magno

ilo e

tto in

gioge de-n-g-01e

ot-rzoi di

noe

ll’8ser-75ata

to

ci-a laati34

7). es-

Ma-iu-

,unere

o-llehe

comune di Maderno. campari. 787sec. XV - 1797

Eletti dapprima mensilmente, quindi di anno in anno, il loroufficio era disciplinato da numerose norme che ne regolavano ilnumero secondo il bisogno, le stagioni e il particolare scopo (aimonti, all’uva ecc.). L’ufficio dal 1553 diventò mercenario me-diante pubblico incanto, al quale erano ammessi anche i fore-stieri (Lonati 1933).

comune di Maderno. consiglio speciale. 788sec. XV - 1797

Emanazione della vicinia, il consiglio speciale era compostoda 24 o 36 membri, tra i quali veniva scelto il console; non po-tevano farne parte più di due membri della stessa famiglia e, apartire dal 1549, quelli con estimo inferiore a lire 8 planette.Poteva prendere qualsiasi decisione salvo l’approvazione dellavicinia, che non era necessaria però per l’elezione agli uffici diconsole, contraddittore, rationatores ed altre magistrature mi-nori (Lonati 1933).

comune di Maderno. console. 789sec. XV - 1797

Di origine antica, intorno alla metà del XV secolo il consolesi configurava come il capo del comune madernese: scelto tra imembri del consiglio speciale durava in carica un anno ed ave-va l’obbligo di rendere giustizia, oltre naturalmente ad interes-sarsi ad ogni tipo di questione attinente il rispetto delle normestatutarie e l’amministrazione comunale in genere, compresa lapossibilità di spesa fino a 20 soldi (Lonati 1933).

comune di Maderno. contraddittore. 790sec. XV - 1797

Dapprima eletto saltuariamente quindi con carattere di stabi-lità, aveva il compito di sostenere l’interesse del comune duran-te ogni proposta di deliberazione (Lonati 1933).

comune di Maderno. massaro. 791sec. XV - 1797

In origine carica elettiva, successivamente venne affidato me-diante incanto e dietro presentazione di garanzie; durava in ca-rica un anno e doveva provvedere a riscuotere i crediti del co-mune ed a liquidarne le spese; dal 1613 anche i forestieripotevano ricoprire la carica. Né lui né suoi famigliari potevanoappartenere al consiglio speciale (Lonati 1933).

comune di Maderno. ragionati. 792sec. XV - 1797

Erano eletti al di fuori del consiglio in numero di tre, uno inrappresentanza del monte, uno del borgo ed uno della piazza, edavevano una vacanza di due anni: il loro compito era di control-lare la contabilità del massaro in particolare e del comune in ge-nerale; rendevano conto periodicamente al consiglio speciale(Lonati 1933).

comune di Maderno. sindico. 7931479 - 1797

L’ufficio, con le caratteristiche che diremo, venne istituitosolo nel 1479, essendo fino ad allora i sindici eletti in caso dibisogno dalla vicinia. Aveva il compito di difendere il comunein tutte le cause in cui si trovasse implicato ed a partire dal 1551ne vennero eletti due uno presso Maderno e l’altro dimorante inSalò (Lonati 1933).

comune di Maderno. vicario. 794sec. XIV - 1797

Il vicario di Maderno venne sempre nominato secondo leconsuetudini stabilite dagli statuti comunali, benché la sua fun-zione variasse anche notevolmente nel corso delle diverse do-minazioni succedutesi.

Nei secolo XIV la figura del vicario rimase in ombra in quan-to Maderno era sede del podestà di nomina viscontea o scalige-ra in rappresentanza del potere centrale con ampi poteri giuri-sdizionali; successivamente, quando Venezia finì col trasferirein Salò la sede del provveditore o capitano veneto (1448), il vi-

cario di Maderno mantenne le funzioni di giustizia solo perprimo grado, ed ebbe giurisdizione sulle quadre di MadernGargnano.

Durante il periodo veneto durava in carica due anni, era eledalla vicinia e confermato dal provveditore, ed era dottoreambo le leggi (Lonati 1933, pp. 102-114).

comune di Maderno. 7951797 - 1805

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto degli Aranci per effetto della legdel 1 marzo 1798, per essere poi compreso nel distrettogli Ulivi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso ano; entrato a fare parte del distretto degli Aranci con la lege del 5 febbraio 1799, con la legge del 13 maggio 18venne infine incorporato nel distretto IV, di Salò. Il comunviene citato come Maderno nelle leggi del 1797, del 12 tobre 1798, del 1801 e del 1805; nella legge del 1 ma1798 è denominato “Maderno con annessi i componentMonte Maderno e Beruglio”.

comune di Maderno. 7961805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del cantone II di Gargnadel distretto IV di Salò. Probabilmente incorporò il comundi Monte Maderno che non compare più nella legge degiugno 1805 e successive. Sul piano istituzionale, in osvanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 11abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citlegge 8 giugno 1805.

comune di Maderno. 7971816 - 1859

Venne incluso nel distretto XV di Gargnano per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

quadra di Maderno. 798sec. XV - 1797

Alcuni autori consideravano già all’inizio del XIII secoloMaderno come capoluogo della riviera superiore (senzatare dati e senza definire le competenze della riviera), mnotizia venne sempre considerata poco attendibile (Lon1933, p. 72); pare accettato invece il fatto che già del 13Maderno fosse capoluogo della riviera (Lonati 1933, p. 7

Dopo le dispute per la nomina del podestà (se dovessesere veneto o bresciano) decisa a favore di Brescia, a derno rimase la consolazione di mantenere un vicario gdice per la propria quadra.

All’inizio del ’600 era costituita dai comuni di RoinaMorgnaga, Toscolano, Maderno e Gardone secondo alcfonti (Da Lezze 1610), solo dagli ultimi tre secondo alt(Papa 1889).

bibl. Lonati 1933: Guido Lonati, La pieve e il comune di Ma-derno, Toscolano, A. Giovannelli, 1933.

MAGNO

comune di Magno. 799sec. XV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il cmune non risultava compreso tra i comuni della VaTrompia, forse ancora legato istituzionalmente a qualc

131

Magno San Lorenzo

r-o-

fun-a af-

onlie-onto

io

llano

getto nel ot-801

dino02za

o)a-

III

l-

oo,-to,

o eanoeln-

a- e la00

comune più forte (Sabatti 1980, pp. 81-82, nota 31); risultatuttavia citato tra i comuni della Val Trompia nell’estimodel 1557 (Sabatti 1980, p. 259). Nel 1493 contava 360 ani-me (Medin 1886), e all’inizio del secolo XVII contava 120fuochi e 450 anime (Da Lezze 1610). Nel 1645 tra i magi-strati ed ufficiali del comune vi erano 12 consiglieri, 3 ra-gionati, un notaio, un ministrale, un camparo, un massaro(Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 147 anime (Descrizione generale1764).

comune di Magno di Inzino. 8001797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della leggedel 2 maggio 1798, rimanendo compreso nel distretto delleArmi anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incor-porato nel distretto I, di Brescia; venne concentrato in Inzi-no con la legge 8 giugno 1805.

comune di Magno. 8011816 aprile - 1859

Venne separato da Inzino con decreto del 26 aprile 1816n. 20867, rimanendo incluso nel distretto VI di Gardone.

MAGNO SAN LORENZO

comune di Magno San Lorenzo. 8021798 - 1805

Inserito nel distretto delle Miniere per effetto della leggedel 2 maggio 1798, venne poi compreso nel distretto delleArmi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorporatonel distretto I, di Brescia. In alcune leggi è denominato soloMagno; con la legge dell’8 giugno 1805 venne unito a Bo-vegno.

MAGUZZANO

comune di Maguzzano. 803sec. XIV - 1797

Il comune di Maguzzano è sicuramente testimoniato dadocumenti almeno a partire dal 1298, in quanto entità dota-ta di una certa struttura istituzionale ed amministrativa (No-dari 1991); di certo il territorio di Maguzzano appartennedurante il dominio veneziano ai monaci benedettini del mo-nastero esistente in quella contrada, e dal punto di vista fi-scale fece parte della riviera di Salò, quadra di Campagna,seppure con una posizione particolare (Da Lezze 1610).

comune di Maguzzano. 8041797 - 1798

Venne incluso nel cantone dei Colli per effetto della leg-ge del 1 maggio 1797, per essere unito a Padenghe con leg-ge 1798 marzo 1.

bibl. Nodari 1991: Andrea Nodari, L’abbazia di Maguzzano.Storia di costruttori e ricostruttori, Montichiari, Zanetti,1991.

MAIRANO

comune di Mairano. 805sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Capriano con Mairano, durante il dminio veneto fece parte della quadra di Mairano, di cuicapoluogo (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 cotava 550 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 contav118 fuochi e 690 anime; possedeva 700 lire di entrata dafitti di terre e pascoli “che (erano) propri del comune. Nvi (erano) beni comunali”. Console, massaro, sei consigri (eletti dai sindici ballottati in vicinia) e due sindici, erandeputati al governo del comune; il massaro rendeva coai consiglieri (Da Lezze 1610).

Nel 1679 è citato come unico comune con Pievediz(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 Mairano e Pievedizio erano due comuni dequadra di Mariano e nello stesso anno in Mairano vi era557 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Mairano. 8061797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effedella legge del 2 maggio 1798, per essere poi compresodistretto di Garza Occidentale ai sensi della legge del 12tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne infine incorporato nel distretto II, di Chiari.

comune di Mairano con Pievedizio. 8071805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Brescia del distretto I Brescia ai sensi della legge dell’8 giugno 1805; sul piaistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 18ed in virtù dei 1021 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Mairano. 8081810 - 1816

Nel comune denominativo di Mairano (con Pievedizivennero concentrati i comuni di Brandico con Ognato e Cstelgonelle, e di Longhena; rimase inserito nel cantonedi Brescia del distretto I di Brescia.

comune di Mairano con Pievedizio. 8091816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

quadra di Mairano. 810sec. XIV - 1797

All’inizio della dominazione veneta la quadra di Mairancomprendeva i comuni di Mairano, Brandico, OgnatAmvidum (?), Pievedizio, Frontignano, Barbariga, Longhena, Bargnano, Castelgonelle, Castelnuovo, OnzaVerziano, S. Zeno e Flero; nel 1473 i comuni di S. ZenFlero passarono nella quadra di Bagnolo, mentre Verzinon risulta citato (Valentini 1898). Nella descrizione d1493 oltre a Mairano, Longhena, Brandico, Ognato, Frotignano e Pievedizio, risultavano citati i comuni di Bargnno con Castelgonelle, Onzato con Castelnuovo ColorneFornace, Barbariga con la Feroldina, per un totale di 32

132

Malpaga

elelvaperz- di

u--

le

l 1lla dino;

di-o-5. lu-to

-l-

iseelzo

-

ilai-ia

r-nioellaodelsiieriaro

anime (Medin 1886); all’inizio del ’600 la quadra era inve-ce composta da Mairano, Pievedizio (Pividizze), Longhe-na, Bargnano, Frontignano, Brandico, Castelgonelle (Ca-stel delle Gonelle), Ognato, Castelnuovo, Onzato,Barbariga, Colorne, Movico, per un totale di 697 fuochi e3838 anime, e non si fa cenno alla presenza di un vicariocittadino o nobile (Da Lezze 1610).

Nel 1679 la quadra era costituita dai seguenti comuni:Mairano con Pievedizio, Brandico, Longhena, Ognato,Frontignano, Bargnano, Barbariga, Castelnuovo, Colorne,Castelgonelle (Comunità soggette al dazio della macina,1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava compo-sta dagli stessi comuni citati all’inizio del Seicento, tranneColorne (non citato nel 1733 e nel 1796, citato insieme aCastelnuovo nel 1764) e Movico che apparteneva alla qua-dra di Bagnolo sul finire del dominio veneto (Mazzoldi1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel1764 nella quadra vi erano complessivamente 3490 anime(Descrizione generale 1764).

Da fonte certa risulta invece che nel 1562 la quadra nonricevesse dalla città né vicario né podestà (Zanelli 1912),benché negli anni 1440-1448 Venezia avesse prima negatoe poi concesso alla città la facoltà di inviare un vicario an-che a Mairano (Parzani 1983, p. 56, nota 11).

MALEGNO

comune di Malegno. 811sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, era abitato da 600 anime (Medin 1886). Nel 1765 erauno dei comuni del pievatico di Cividate (Comunità dellaVal Camonica, 1765).

Nel 1764 vi erano 512 anime (Descrizione generale1764).

comune di Malegno. 8121797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto del-la legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel distrettodi Breno ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone I diBreno del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 635 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Malegno. 8131816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

MALONNO

comune di Malonno. 814sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica n1493, abitato da 350 anime (Medin 1886), all’inizio d’600 il comune era costituito da due terre: Malonno e Laed era probabilmente proprietario di un forno comunale fondere la vena di ferro di cui il territorio era ricco (Da Leze 1610). Nel 1765 era uno dei comuni del pievaticoEdolo (Comunità della Val Camonica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organi istitzionali vi erano la vicinia, i consoli e il cancelliere (Elezione del procuratore di Malonno, 1759).

Nel 1764 vi erano 1497 anime (Descrizione genera1764).

comune di Malonno. 8151797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto delegge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel distrettoEdolo ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso ancon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone II di Edlo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 180Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù dei 1692 abitanti, venne classificanella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Malonno. 8161816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Ma-lonno, 1759: Elezione del procuratore della comunità dMalonno in occasione dell’imposizione da parte delValle di L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 16 dcembre 1759, Archivio di Stato di Brescia, Cancellerprefettizia superiore, b. 41, fasc. 10.

MALPAGA

comune di Malpaga. 817sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Ghedi e Calvisano, durante il domiveneto secondo la maggior parte delle fonti fece parte dquadra di Calvisano (Valentini 1898). Il comune all’inizidel ’600 contava 35 fuochi e 200 anime; la sola entrata comune era costituita dall’affitto di un mulino, da cui cavavano150 lire; il governo era esercitato da 12 consigl“che si mutano ogni mese”, rasonati, camparo e mass(Da Lezze 1610).

133

Malpaga (Val Sabbia)

e-

-o-rbain

oze

o-o-re-stosti-saroertori

giodel ain latto

di-a-liolla

la

-

r-to

ine;dici,gliodici

La descrizione delle terre bresciane redatta da un anoni-mo nel 1493 assegna invece la terra di Malpaga al vicariatodi Ghedi, popolato da 260 anime (Medin 1886). Nel 1679,nel 1733, nel 1764 e fino alla fine del dominio veneto ap-partenne alla quadra di Ghedi (Comunità soggette al daziodella macina, 1679; Mazzoldi 1966; Descrizione generale1764; Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1764 vi erano 238 anime (Descrizione generale1764).

comune di Malpaga. 8181797 - 1805

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto di Gottolengo per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nel distrettodei Colli ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpo-rato nel distretto III, di Verola Alghisi; con legge 8 giugno1805 venne unito a Calvisano.

MALPAGA (VAL SABBIA)

comune di Malpaga. 819sec. XVIII - 1797

Nel 1764, nel 1765 e nel 1766 è elencato tra i comuni ap-partenenti alla Valle Sabbia (Descrizione generale 1764;Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765; Co-munità della Valle Sabbia, 1766). La sua struttura istituzio-nale è brevemente descritta nella relazione consegnata aPietro Vittor Pisani, capitano e vicepodestà di Brescia, checita i seguenti ufficiali del comune: un cancelliere, due con-soli, due sindaci, due giudici, due cavalieri all’estimo e dueestimatori, senza tuttavia specificare le modalità di elezionee le competenze di ciascuno di essi (Governo della ValleSabbia e dei suoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 125 anime (Descrizione generale1764).

comune di Malpaga. 8201797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della leggedel 2 maggio 1798, rimanendo nello stesso distretto delleFucine previsto dalla legge del 12 ottobre 1798; con la leg-ge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato nel distret-to IV, di Salò; nel 1805 venne unito a Casto.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separatodella provincia bresciana con il confronto delle parroc-chie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso dallospettabile signor sindaco di detta Valle ed approvatodall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettorPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 1766,per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camera-li”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3;Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-

chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 4.

MANERBA

comune di Manerba. 821sec. XIV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò, quadra di Val Tenese, era costituito dalle ville di Gardone, Montinelle, Slarolo, Balbiana e Plebe (Statuti di Polpenazze e Manesecolo XV); nel 1493 era popolato da 2646 anime (Med1886), mentre all’inizio del ’600 altre fonti lo dicevancomposto dalle terre di Solarolo e Gardone (Da Lez1610).

Secondo gli statuti approvati nel 1489, ogni mese il cmune aveva l’obbligo di nominare almeno il console, il ntaio, il massaro, il ministrale e i campari (cap. 1). Era pvisto un consiglio, non si sa da quanti membri compo(cap. 34) mentre consoli e ufficiali dovevano rendere giuzia (cap. 41) e potevano pignorare ad istanza del mas(cap. 56); la vicinia eleggeva inoltre i giudici d’appello ple cause giudicate dai consoli (cap. 46) e degli estimadei danni (cap. 104).

comune di Manerba. 8221797 - 1816

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto dei Colli per effetto della legge 1 marzo 1798, venendo incluso nel distretto delle Vignesensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Salò, per fare poi parte del cantone I di Salò del stretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Sul pino istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 1240 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Manerba. 8231816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

bibl. Statuti di Polpenazze e Manerba secolo XV: Gian Pie-tro Brogiolo (a cura di), Statuti comunali di Polpenazze eManerba, secolo XV, Brescia, Geroldi, 1974, MonumentaBrixiae Historica, fontes, III (supplemento ai Commentari dell’Ateneo per l’anno 1973).

MANERBIO

comune di Manerbio. 824sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Pontevico, durante il dominio venefu capoluogo della quadra di Manerbio (Valentini 1898).

Il comune, che nel 1493 contava 2500 anime (Med1886), all’inizio del ’600 contava 300 fuochi e 3000 animla vicinia eleggeva un andadore ed un massaro, tre sindodici consoli (uno per mese) che assistevano al consispeciale (formato da 12 consoli di rengo) assieme a sin

134

Marmentino

checoniDane

l 1en-le-

elneu-

giogeel-

delre-ret-n-ulliolla

l-

al-a- di4.

o-tti

me-ia-erootaa-

e massaro e andadore; venivano poi eletti due campari. Erasede di vicario, mandato da Brescia con giurisdizione comegli altri vicari bresciani (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era capoluogo della quadra omonima e nellostesso anno vi erano 1454 abitanti (Descrizione generale1764).

comune di Manerbio. 8251797 - 1816

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, fu comune autonomo all’interno del diparti-mento del Mella per effetto della legge 2 maggio 1798, ve-nendo incluso nel distretto delle Sorgenti ai sensi della leg-ge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13maggio 1801 venne incorporato nel distretto III, di VerolaAlghisi, per fare poi parte del cantone II di Leno del distret-to III di Verolanuova con la legge dell’8 giugno 1805; ilCantone di Leno fu contrassegnato dal numero III dopo leconcentrazioni dei comuni e modifiche della distrettuazio-ne del 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservan-za della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 3195 abi-tanti, venne classificato nella seconda classe dalla citatalegge 8 giugno 1805.

comune di Manerbio. 8261816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIII di Leno per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

quadra di Manerbio. 827sec. XIV - 1797

All’inizio della dominazione veneta la quadra di Maner-bio comprendeva i comuni di Manerbio, Bassano, S. Ger-vasio, Seniga, Milzano, Alfianello, Cignano, Offlaga, Pon-tevico, Verola Alghisi e Porzano; nel 1473 il comune diVerola Alghisi venne trasferito ad altra quadra e la quadravenne ridimensionata (Valentini 1898), tanto che nella de-scrizione delle terre bresciane del 1493 risultava costituitadai comuni di Manerbio, Cignano, Offlaga, Porzano, Mil-zanello, per un totale di 3780 abitanti (Medin 1886).

All’inizio del ’600 la quadra risultava ulteriormente mo-dificata non comprendendo che Manerbio, Offlaga, Cigna-no e Porzano, per un totale di 380 fuochi e 3616 anime (DaLezze 1610).

Nel 1679 la quadra di Manerbio era costituita dagli stessicomuni più Bassano e Milzanello (Comunità soggette aldazio della macina, 1679), mentre nel 1733, nel 1764 e nel1796 la composizione della quadra è uguale a quelladell’inizio del ’600 (Mazzoldi 1966; Descrizione generale1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel 1764 la quadra contava com-plessivamente 4588 anime (Descrizione generale 1764).

Era sede di vicariato minore (Zanelli 1912) ed il vicario,mandato da Brescia, aveva giurisdizione “come gli altri”(Da Lezze 1610).

MARASINO

comune di Marasino. 828sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Iseo, durante il dominio veneto fece

parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, nel 1493 contava 340 anime ed era nominato Marasino Maspia (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 6 fuoche 60 anime e “si governa(va) unitamente a Sulzano” (Lezze 1610). Nel 1764 vi erano 409 anime (Descriziogenerale 1764).

comune di Marazzino. 8291797 - 1798

Venne inserito nel cantone del Mella con la legge demaggio 1797; la legge del 2 maggio 1798 non lo cita, mtre con legge 12 ottobre 1798 è unito nel comune di Samarazzino.

MARCHENO

comune di Marcheno. 830sec. XVIII - 1797

È elencato tra i comuni appartenenti alla Val Trompia n1764 e nel 1765; nel 1764 vi erano 381 anime (Descriziogenerale 1764; Governo della Val Trompia e dei suoi comni, 1765)

comune di Marcheno. 8311797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della legdel 2 maggio 1798, rimanendovi incluso anche ai sensi dla legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto I, di Bscia, per fare poi parte del cantone V di Gardone del distto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. Venne cocentrato nel comune di Inzino dal 1 gennaio 1810. Spiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 409 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Marcheno. 8321816 - 1859

Venne incluso nel distretto VI di Gardone per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

arch. Governo della Val Trompia e dei suoi comuni, 1765:Relazione compilata in occasione della visita alle tre vli compiuta dal capitano e vicepodestà Pietro Vittor Pisni nel 1765, senza data, ma 1765, Archivio di StatoBrescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc.

MARMENTINO

comune di Marmentino. 833sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il cmune risultava appartenere alla Valle Trompia (Saba1980, pp. 81-82, nota 31); nel 1493 contava 760 ani(Medin 1886), e all’inizio del secolo XVII contava 135 fuochi e 600 anime e risultava costituito dalle terre di Ombrno Dosso e le Ville (Da Lezze 1610) che nella realtà fecsempre parte di Marmentino (Sabatti 1979, p. 77-78, n10). Nel 1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune vi er

135

Marocchina

rteel0he tienvazeale

gioelladelnno; di-eo.

lu-to

too

g-

r-cenelul-g-ale0

bo-ia

ta ci-

iz- vi-al

no 12 consoli, un cavaler, un ministrale, un notaio un mas-saro, un camparo ed estimatori (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 446 anime (Descrizione generale1764).

comune di Marmentino. 8341797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Miniere per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delleArmi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone VI di Bo-vegno del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno1805. Fu concentrato in Cimmo dal 1 gennaio 1810. Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 526 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Marmentino. 8351816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unito aldistretto di Gardone (Val Trompia).

MAROCCHINA

comune di Marocchina. 836sec. XVII - 1797

Nel 1679 Marocchina è citato tra i comuni della quadradi Chiari (Comunità soggette al dazio della macina, 1679),secondo l’estimo del 1733 apparteneva alla quadra di Orzi-nuovi (Mazzoldi 1966), mentre sul finire del dominio vene-to era considerata come terra privilegiata (Fé d’Ostiani1908).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiatee nello stesso anno vi erano 94 anime (Descrizione genera-le 1764).

È citato tra le terre esenti del Territorio bresciano nel1766 (Comunità del Territorio, 1766). Non si può direquando il comune venne costituito ma la sua esistenza ven-ne confermata anche dal governo provvisorio con la legge1 maggio 1797.

comune di Marocchina. 8371797 - 1798

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della leggedel 2 maggio 1798; fu unito a Cizzago con legge 12 ottobre1798.

MARONE

comune di Marone. 838sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuniappartenenti alla quadra di Iseo, non citato dagli statuti del1429 e citato come Pregatium cum Marono da quello del

1473, per il restante periodo del dominio veneto fece padella quadra di Iseo (Valentini 1898). Il comune, che n1493 contava 575 anime (Medin 1886), all’inizio del ’60contava 60 fuochi e 700 anime; era retto da “tre sindici cgovernano, massaro che scode e paga, et il notaio, checonto ballottati in vicinia, e così anco un console”; avecirca 100 ducati di entrata, ricavata da boschi (Da Lez1610). Nel 1764 vi erano 778 anime (Descrizione gener1764).

comune di Marone. 8391797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone II di Isdel distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù degli 831 abitanti, venne classificanella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Marone. 8401810 - 1816

Nel comune denominativo di Marone venne concentrail comune di Vello; rimase inserito nel cantone III di Isedel distretto II di Chiari.

comune di Marone. 8411816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della lege del 12 febbraio 1816.

MARTIGNAGO

comune di Martignago. 842sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Iseo, durante il dominio veneto feparte della stessa quadra (Valentini 1898); nel 1493, 1679 e nel 1764 viene indicato come “Martignago con Szano”, abitato da 270 anime (Medin 1886; Comunità sogette al dazio della macina, 1679; Descrizione gener1764). Il comune all’inizio del ’600 contava 8 fuochi e 10anime; le entrate ammontavano a 200 scudi cavati daschi; “massaro sindaci e consoli (erano) eletti dalla vicincome di sopra” (Da Lezze 1610).

MAZZANO

comune di Mazzano. 843sec. XIII - 1797

Sul territorio di Mazzano già nell’XI secolo era segnalala presenza di un castello, ma è solo nel 1218 che risultatato per la prima volta il comune di Mazzano, già organzato attorno alla figura dei sindici e del podestà eletti daicini; i consoli compaiono invece più tardi, a partire d1285 in atti ufficiali (Navarrini 1992).

136

Meano

le

l 1llanelbrenne-

25olo;

-l-

iseelzo

-

illaleia

5o-l vi-i-itto

tene-

ia-

ag-perdi-tto-en-

a

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Gavardo, appartenne durante tutto il periodo ve-neto alla quadra di Rezzato (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 450 anime (Medin 1886), intorno al1610 contava 100 fuochi e 400 anime, possedeva un mulinocon due ruote e un follo per il lino (masnadora). Si gover-nava come gli altri della quadra, con massaro e sindaci (DaLezze 1610).

Stando agli ordini del 1605 invece gli organi del comuneerano costituiti dalla vicinia, da un consiglio ordinato dalconsole su mandato dei sindaci, un cancelliere, un massaroe i campari (Pegrari 1992).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Rezzato enello stesso anno vi erano 921 anime (Descrizione generale1764).

comune di Mazzano. 8441797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto del-la legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto diGarza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del can-tone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1009 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Mazzano. 8451810 - 1816

Nel comune denominativo di Mazzano vennero concen-trati i comuni di Virle e Ciliverghe; rimase inserito nel can-tone IV di Brescia del distretto III di Brescia.

comune di Mazzano. 8461816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

bibl. Navarrini 1992: Roberto Navarrini, Domini e paysani.Dal feudo al comune rurale in Mazzano in Mazzano. Sto-ria di una comunità, Mazzano, Comune di Mazzano,1992; Pegrari 1992: Maurizio Pegrari, Sotto il segno delleone in Mazzano. Storia di una comunità, Mazzano, Co-mune di Mazzano, 1992.

MAZZUNO

comune di Mazzuno. 847sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, abitato da 200 anime (Medin 1886). Nel 1765 erauno dei comuni del pievatico di Rogno (Comunità della ValCamonica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organi istitu-zionali vi erano la vicinia e il cancelliere (Elezione del pro-curatore di Mazzuno, 1760).

Nel 1764 vi erano 264 anime (Descrizione genera1764).

comune di Mazzuno. 848

1797 - 1805

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Darfo per effetto delegge del 24 febbraio 1798, rimanendo poi compreso distretto di Darfo anche ai sensi della legge del 12 ottodello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 veinfine incorporato nel distretto IV, di Breno; fu unito ad Angolo con la legge dell’8 giugno 1805.

comune di Mazzuno. 849

1817 - 1859

Venne ricostituito in comune autonomo con decreto ottobre 1817 n. 17983, che lo separò dal comune di Angrimase incluso nel distretto XVII di Breno.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Maz-zuno, 1760: Elezione del procuratore della comunità dMazzunno in occasione dell’imposizione da parte deValle di L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 2 apri1760, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizsuperiore, b. 41, fasc. 10.

MEANO

comune di Meano. 850

sec. XIV - 1797

Indicato dall’inizio del ’600 come terra esente, con 2fuochi e 600 anime, sotto la giurisdizione dei signori Avgadro (Da Lezze 1610), nel 1493 risultava assegnato acariato di Pompiano, di ragione di Luigi Avogadro, ed abtato da 200 anime (Medin 1886); nel 1733 sembra ascralla quadra di Orzinuovi (Mazzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 192 anime (Descrizione gerale 1764).

Nel 1766 è citato tra le terre esenti del Territorio brescno (Comunità del Territorio, 1766).

comune di Meano. 851

1797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, entrò a fare parte del distretto delle Pianure effetto della legge del 2 maggio 1798, rimanendo nel stretto delle Pianure anche ai sensi della legge del 12 obre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 vne infine incorporato nel distretto II, di Chiari; fu unito Corzano con legge 8 giugno 1805.

137

Mezzane

brennee

elno,

tae

-e-u- di),

ellem-n-di-lianeteto),go33go

796.

tene-

l 1tto

ret-tes-ora-lal-a-

rtùalla

to

MEZZANE

comune di Mezzane. 8521797 - 1798

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 maggio1797, nella legge del 2 maggio 1798 Mezzane non compa-re; è citata invece con Calvisano con legge 12 ottobre 1798.

MEZZULLO

comune di Mezzullo. 853sec. XVII - 1797

Nel 1679 è citato tra i comuni della quadra di Quinzano(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Il comune di Mezzullo risulta citato successivamente inun estimo del 1733, appartenente alla quadra di Orzinuovi(Mazzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiatee nello stesso anno vi erano 60 anime (Descrizione genera-le 1764).

Nel 1766 è elencato tra le terre esenti o privilegiate delTerritorio bresciano (Comunità del Territorio Bresciano,1766). Sul finire del dominio veneto era considerato cometerra privilegiata (Fé d’Ostiani 1908).

Non si può dire quando il comune venne costituito ma lasua esistenza venne confermata anche dal governo provvi-sorio con la legge 1 maggio 1797.

comune di Mezzullo. 8541797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Basso Oglio; non è più ci-tato nella legge del 2 maggio 1798, mentre con legge 12 ot-tobre 1798 venne unito a Quinzano.

MILZANELLO

comune di Milzanello. 855sec. XIV - 1797

All’inizio del ’600 la terra di Milzanello non risultavasottoposta ad alcuna quadra per essere “terra esente dallidazi, di proprietà tutta dei signori Ugoni”, con anime 150 efuochi 24 (Da Lezze 1610).

Nel 1493 e nel 1679 figurava inclusa invece nel vicariatodi Manerbio, abitata da 70 anime (Medin 1886; Comunitàsoggette al dazio della macina, 1679), mentre nell’estimodel 1641, nel 1733 nel 1764 e nel 1796 il comune era com-preso nella quadra di Ghedi (Estimo, 1641; Mazzoldi 1966;Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1764 vi erano 303 anime (Descrizione generale1764).

comune di Milzanello. 8561797 - 1805

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Gottolengo per effettodella legge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nel

distretto delle Sorgenti ai sensi della legge del 12 ottodello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 veinfine incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi; vennunito a Leno con legge 8 giugno 1805.

comune di Milzanello. 8571816 aprile - 1859

Venne ricostituito in comune autonomo con decreto d26 aprile 1816 n. 20867, staccandolo dal comune di Lecui era unito.

MILZANO

comune di Milzano. 858sec. XIV - 1797

La prima citazione del comune di Milzano è contenunegli statuti di Brescia del 1313, dove risulta il “comunMilzani Leni” (Statuti di Brescia sec. XIII, col. 1630); citato poi nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appartnenti alla quadra di Pontevico (col nome di Mulzano), drante il dominio veneto fece parte dapprima della quadraManerbio poi della quadra di Gottolengo (Valentini 1898mentre secondo l’anonimo redattore della descrizione dterre bresciane del 1493 faceva parte delle “Terre di Gabareschi” e contava 800 anime (Medin 1886), notizia cofermata da altre fonti, che ascrivono ai Gambara la giuriszione senza specificare da chi fosse esercitata (Zu1935). Il comune all’inizio del ’600 contava 100 fuochi 1000 anime; gli abitanti erano soggetti giurisdizionalmena Pralboino (Da Lezze 1610). Nell’estimo del 1641 è citatra i comuni della quadra di Pontevico (Estimo, 1641mentre nel 1679 apparteneva alla quadra di Gottolen(Comunità soggette al dazio della macina, 1679). Nel 17il comune sembrava compreso nella quadra di Gottolenma come terra separata (Mazzoldi 1966), mentre nel 1non risulta citato in nessuna quadra (Fé d’Ostiani 1908)

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 1102 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Milzano. 8591797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Gottolengo per effedella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distto dello Strone ai sensi della legge del 12 ottobre dello sso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpto nel distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte decantone I di Verolanuova del distretto III di Verolanuovcon la legge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Afianello a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionle, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in videi 1110 abitanti, venne classificato nella terza classe dcitata legge 8 giugno 1805.

comune di Milzano. 8601816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

138

Monte Maderno

elap-o-

u--

le

l 1lla di-sso

neldiodi-sti- edas-

-l-

iseelzo

-

i

9,e-

-e-

poi lea-

MOCASINA

comune di Mocasina. 8611797 - 1798

Venne incluso nel cantone dei Colli per effetto della leg-ge 1 maggio 1797, per essere unito a Calvagese con legge1 marzo 1798.

MOMPIANO

comune di Mompiano. 8621797 - 1805

Venne inserito nel cantone di Garza Orientale (nelleChiusure a mattina della Garza, fuori di porta Pile), per ef-fetto della legge del 1 maggio 1797, non si capisce se comecomune autonomo o dipendente in qualche misura da Bre-scia; passò poi nel distretto di Garza Orientale ai sensi dellalegge 2 maggio 1798, per essere quindi incluso nel distrettoCentrale con la legge del 12 ottobre 1798 e nel distretto I,di Brescia con la legge del 13 maggio 1801; con legge 8giugno 1805 venne unito a Brescia.

comune di Mompiano con Costalunga. 8631816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

MONIGA

comune di Moniga. 864sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493 popolatoda 816 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appartenevaquadra di Val di Tenese (Da Lezze 1610).

comune di Moniga. 8651797 - 1809

Inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto della Penisola di Catullo per effet-to della legge del 1 marzo 1798, venendo incluso nel di-stretto delle Vigne ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del canto-ne VII di Lonato del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Padenghe dal 1gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 546 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Moniga del Lago. 8661816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

MONNO

comune di Monno. 867sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica n1493, era abitato da 400 anime (Medin 1886). Nel 1765 parteneva al pievatico di Edolo (Comunità della Val Camnica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organi istitzionali vi erano la vicinia, i consoli e il cancelliere (Elezione del procuratore di Monno, 1759).

Nel 1764 vi erano 595 anime (Descrizione genera1764).

comune di Monno. 8681797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto delegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stessostretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato distretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone II Edolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugn1805, nella cui circoscrizione rimase anche dopo le mofiche alla distrettuazione del 1 gennaio 1810. Sul piano ituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802in virtù dei 676 abitanti, venne classificato nella terza clse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Monno. 8691816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Mon-no, 1759: Elezione del procuratore della comunità dMonno per provvedere all’imposizione alla Valle di L1700 a ragione di lira d’estimo, datata 14 dicembre 175Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 10.

MONTE MADERNO

comune di Monte Maderno (Marellino, Vignole, Stina, Senico e Besuglio). 8701798 - 1805

Inserito nel distretto degli Ulivi con la legge del 12 ottobre 1798, passò probabilmente nel distretto degli Ulivi dcretato con la legge del 5 febbraio 1799, per fare partedel distretto IV, di Salò a datare dal 13 maggio 1801; conlegge dell’8 giugno 1805 venne probabilmente unito a Mderno, non risultando Monte Maderno più citato.

139

Montegiardino

l 1tto

ret-ellocor-evaco-che daa-llilla

neno

inli

toaio

larte

nel10ato; lahede-

le

giogebi- conttodi-a-liolla

MONTEGIARDINO

comune di Montegiardino. 871sec. XIV - 1797

Terra esente, non soggetta ad alcuna quadra per essere digentiluomini che pagano le gravezze, aveva all’inizio del’600 fuochi 18 ed anime 80 (Da Lezze 1610). Nell’estimodel 1641 apparteneva alla quadra di Orzinuovi (Estimo,1641), mentre nel 1679 e nel 1764 era uno dei comuni dellaquadra di Pompiano (Comunità soggette al dazio della ma-cina, 1679; Descrizione generale 1764).

Nel 1764 vi erano 69 anime (Descrizione generale 1764).

MONTEROTONDO

comune di Monterotondo. 872sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, né dallo statu-to 1429, figurava unito a Passirano nello statuto 1473 (Va-lentini 1898), ed unito a Bornato nella descrizione delle ter-re bresciane del 1493, popolato da 890 anime (Medin1886); all’inizio del ’600 contava 50 fuochi e 400 anime, esembrava invece compreso nella quadra di Rovato (Da Lez-ze 1610).

Nel 1679 e nel 1764 era uno dei comuni della quadra diRovato e nel 1764 vi erano 210 anime (Comunità soggetteal dazio della macina, 1679; Descrizione generale 1764).

comune di Monterotondo. 8731797 - 1805

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nel di-stretto del Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne infineincorporato nel distretto I, di Brescia; con legge 8 giugno1805 fu unito a Borgonato.

MONTICELLI

comune di Monticelli. 874sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Pontevico (Valentini 1898), l’anoni-mo redattore della descrizione delle terre bresciane del1493 lo includeva invece nel vicariato di Quinzano (colnome di Monteselli de’ Griffi), dicendolo abitato da 300anime (Medin 1886). All’inizio del ’600 il comune era qua-lificato come terra esente, formato da “due ville che fannoun comun”, di proprietà l’una dei signori Provagli, l’altradei fratelli Porcellaga e Martinengo, con anime 100 e fuo-chi 20 (Da Lezze 1610).

Nel 1679 e nel 1764 era uno dei comuni della quadra diQuinzano (Comunità soggette al dazio della macina, 1679;Descrizione generale 1764).

Nel 1764 in Monticelli de Griffi vi erano 500 anime (De-scrizione generale 1764).

comune di Monticelli con Villanuova. 8751797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge demaggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effedella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distto medesimo anche ai sensi della legge del 12 ottobre dstesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inporato nel distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi partdel cantone I di Verolanuova del distretto III di Verolanuocon la legge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato nel mune di Pontevico dal 1 gennaio 1810, ma è possibile tale divisione fosse già attiva nel 1808, quando sembraalcune fonti che il comune sia stato diviso unendo Villnuova a Quinzano e Monticelli a Pontevico (Locate1989, p. 138). Sul piano istituzionale, in osservanza delegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 551 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

Comprendeva anche la frazione di Villanuova anche sealcune leggi è denominato solo Monticelli o Monticeld’Oglio.

comune di Monticelli d’Oglio. 8761816 - 1841

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effetdella legge del 12 febbraio 1816; con decreto 10 genn1841 n. 43743-7159 venne unito a Verolavecchia.

bibl. Locatelli 1989: Angelo Locatelli, Monticelli d’Oglio.Una storia sul fiume, Verolavecchia, Comune di Verola-vecchia, 1989.

MONTICELLI BRUSATI

comune di Monticelli Brusati. 877sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece padella stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che 1493 contava 950 anime (Medin 1886), intorno al 16contava 120 fuochi e 700 anime; un bosco di 200 piò usdai comunisti come pascolo ne costituiva la sola entratavicinia nominava 4 sindici, due consoli, un massaro crendeva conto ogni 4 mesi ai sindici del maneggio del naro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 617 anime (Descrizione genera1764).

comune di Monticelli Brusati. 8781797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Vigne per effetto della legdel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto del Seno ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreI, di Brescia, per fare poi parte del cantone II di Iseo del stretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sul pino istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 901 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

140

Montichiari

u-li eCl-

erepova-re

oeni-

are-

a

alerinei”,i-ti-di

a-e,vi-

te-o-gliio-

io,

cieos-i ere-otaiolo-

lao-a- delariae inno

ullecui

comune di Monticelli Brusati. 8791810 - 1816

Nel comune denominativo di Monticello Brusati venneconcentrato il comune di Provezze e Fantecolo; venne inse-rito nel cantone III di Iseo del distretto II di Chiari.

comune di Monticelli Brusati. 8801816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della leg-ge del 12 febbraio 1816.

MONTICHIARI

comune di Montichiari. 881sec. XIV - 1797

Antico feudo dei Casaloldo, il comune fu conquistato daPandolfo Malatesta nel 1404, per essere poi ceduto ai Vi-sconti; citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuniappartenenti alla quadra di Montichiari e Castelgoffredo,durante il dominio veneto fu capoluogo della quadra diMontichiari, dapprima vicariato minore e quindi maggiore(Valentini 1898). Nel 1493 contava 2250 anime (Medin1886), e all’inizio del sec. XVII il comune risultava averefuochi 700, anime 4500, e quel che più conta, la proprietàdi quasi tutta la campagna (circa 5000 piò) suddivisa ognisei anni tra gli originari. Era inoltre esente da dazi e tagliaducale, pagando in loro vece la limitazione e tenendo in or-dine due ponti sul Chiese (Da Lezze 1610).

La general vicinia provvedeva a nominare un consigliospeciale, successivamente denominato generale; venivanopoi eletti i consoli, il massaro, i ragionati, il cancelliere, ilnotaio dei ragionati, il notaio alla banca, il sindico generale,gli estimatori. Il consorzio dei poveri era retto da due depu-tati eletti in vicinia e l’ospedale da due deputati similmentenominati (Da Lezze 1610; AC Montichiari, Inventario, in-troduzione alla serie 1 Provvisioni).

Nel 1764 vi erano 5643 anime (Descrizione generale1764).

comune di Montichiari. cancelliere o notaio dei ragionati. 882sec. XVI - 1797

Il cancelliere o notaio dei ragionati era nominato per ballot-tazione tra i nomi dei notai locali che intendevano concorrereall’assegnazione dell’ufficio. Al cancelliere entrante venivanoconsegnate tutte le scritture del comune; doveva redigere i librie gli atti contabili, registrare le deliberazioni sia del consigliogenerale, sia del consiglio speciale, rogare gli istrumenti di ne-cessità del comune (AC Montichiari, Inventario, introduzioneserie 1 Provvisioni).

comune di Montichiari. consiglio generale. 8831616 - 1797

Era un’assemblea ristretta della general vicinia, che divenneattiva dal 1616. Era costituta da quaranta o più consiglieri. Ilnumero di quaranta divenne definitivo nel 1749. Si occupavadell’attività amministrativa del comune, sostituendosi, per gliaffari correnti e per la nomina degli ufficiali alla general vicinia(AC Montichiari, Inventario, introduzione serie 3 Consigli).

comune di Montichiari. consiglio speciale. 884sec. XV - 1797

Il consiglio speciale era composto in origine da un numerovariabile di persone, che nel 1616 venne fissato in ventiquattro;due di essi a turno svolgevano per un mese l’ufficio di console.

Sovraintendeva all’esecuzione di opere pubbliche, alla formlazione dei capitoli per gli incanti delle possessioni comunain generale al disbrigo degli affari ordinari del comune (AMontichiari, Inventario, introduzione serie 3 Consigli; Mazzodi 1992).

comune di Montichiari. consoli. 885sec. XV - 1797

I consoli del mese erano incaricati di convocare e presiedle sedute dei consigli e di coadiuvare il capitano, sostituito doil 1421 dal vicario, rappresentanti del potere centrale. Doveno occuparsi dell’esecuzione delle deliberazioni, controllal’attività degli ufficiali del comune e l’ordine pubblico; avevaninoltre diverse altre mansioni legate alla conservazione dei be del patrimonio del comune (AC Montichiari, Inventario, introduzione serie 3 Consigli).

comune di Montichiari. deputati sopra alle vettovaglie. 886sec. XVI - 1797

Dovevano controllare la taratura delle bilance e consegnai rivenditori di pane, vino e altri alimenti i calmieri loro consegnati dai consoli (AC Montichiari, Inventario, introduzione allserie 1 Provvisioni).

comune di Montichiari. general vicinia. 887sec. XIV - 1797

Denominata fino al 1421 general arengo, la vicinia genernominava per ballottazione gli ufficiali ordinari e straordinadel comune; trattava le questioni più importanti per il comue le sue deliberazioni erano chiamate “statuti e provvisionformulava i capitoli per l’incanto le proprietà comunali; nomnava al suo interno i membri del consiglio speciale (AC Monchiari, Inventario, introduzione alla serie 3 Consigli; Mazzol1992, p. 64).

comune di Montichiari. massaro. 888sec. XV - 1797

Il massaro riscuoteva i crediti, provenienti in particolare dgli affitti delle proprietà comunali, e saldava i conti del comunriceveva i quantitativi dei cereali che erano forniti dai paesi cini (AC Montichiari, Inventario, introduzione alla serie 1Provvisioni; Mazzoldi 1992, pp. 87-88).

comune di Montichiari. massaro delle tessere. 889sec. XVI -1797

Il massaro delle tessere registrava i nomi di coloro che povano far pascolare gli animali nelle proprietà comunali e svraintendeva, coadiuvato dai campagnaroli alla regolarità deaccordi per il pascolo. Ogni anno si occupava della compilazne del censimento delle pecore. (AC Montichiari, Inventarintroduzione alla serie 1 Provvisioni).

comune di Montichiari. notari della “bancha”. 890sec. XVI - 1797

I due notari della “bancha” dovevano registrare le denunpresentate dai campari e dai privati per i danni arrecati alle psessioni; compilare il registro delle taglie annotando debitcrediti dei contribuenti; assistere al “banco della ragione” e digere denuncie, accuse e gli atti relativi ai processi. I due npotevano rogare e apporre il proprio segno di tabellionato scon licenza dei consoli (AC Montichiari, Inventario, introduzione alla serie 1 Provvisioni).

comune di Montichiari. ragionati. 891sec. XVI - 1797

I sei ragionati erano eletti tra i ventiquattro consiglieri dalgeneral vicinia. Erano incaricati di difendere le ragioni del cmune per le materie attinenti al loro ufficio sia davanti al vicrio, sia altrove. Tre dovevano essere del borgo di sotto e traborgo di sopra. Sovraintendevano al maneggio della massdelle entrate e delle angarie, alle spese mensili dei consoli generale a tutte le attività finanziarie del comune; accoglievale denuncie dei campari; calcolavano la taglia sui beni e steste e controllavano il libro della massaria delle angarie in

141

Montirone

eria

hi e

a-og-

dael

imeni

n-it-i,

r-niool-. Il6),raunte perdi

le

l 1ella dillo

cor-eg-IIIl 1ellaneno

l-

erano annotati i debiti e i crediti dei contribuenti e gli altri libricontabili (AC Montichiari, Inventario, introduzione alla serie 1Provvisioni).

comune di Montichiari. sindaco speciale. 892sec. XV - 1797

Era procuratore a Brescia nelle controversie intentate da econtro il comune e presentava all’ufficio le denuncie a nome deiconsoli. (AC Montichiari, Inventario, introduzione alla serie 1Provvisioni; Mazzoldi 1992, p. 73).

comune di Montichiari. 8931797 - 1816

Inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1 maggio1797, fu comune autonomo nel dipartimento del Benacoper effetto della legge del 1 marzo 1798, venendo inclusonel distretto dei Colli ai sensi della legge del 12 ottobre del-lo stesso anno (come capoluogo); con la legge del 13 mag-gio 1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescia, perfare poi parte del cantone VII di Lonato del distretto I diBrescia con la legge dell’8 giugno 1805. La nuova distret-tuazione del 1 gennaio 1810 vide nuovamente Montichiaricapoluogo del cantone V del distretto I di Brescia. Sul pia-no istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 5976 abitanti, venne classificato nellaseconda classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Montichiari. 8941816 - 1859

Fu capoluogo del distretto IV di Montichiari per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

distretto dei Colli. 8951798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numeroX e composto dai seguenti comuni: Montichiari; Calvisanocon Mezzane; Calcinato; Visano; Malpaga.

Con legge 25 febbraio 1799 venne modificato aggiun-gendovi il comune di Carpenedolo con Novale, S. Bartolo-meo e Pieve.

distretto IV della provincia di Brescia. 8961816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il di-stretto era formato dai seguenti comuni: Calcinato, Calvi-sano, Carpenedolo, Montechiari, Remedello di sopra, Re-medello di sotto, Visano. Rimase invariato anche dopo lanuova distrettuazione del 23 giugno 1853.

quadra di Montichiari. 897sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Montichiarie Castelgoffredo comprendeva oltre ai due comuni predettianche Calcinato, Carpenedolo, Castiglione delle Stiviere,Acquafredda, Ravera (Rauciis), Guidizzolo, Medole, Sol-ferino, Venzago. L’inizio della dominazione veneta vide laquadra di Montichiari composta dai soli comuni di Monti-chiari, Acquafredda e Ravera, come appare dagli statuti diBrescia del 1429. Sulla scorta degli statuti del 1473 vennepure ipotizzata, peraltro senza alcuna dimostrazione, l’ag-giunta dei comuni di Lonato con Venzago e Carpenedolo(Valentini 1898); nel 1493 pare che alla quadra appartenes-sero solo Montichiari ed Acquafredda, popolata da 3080

anime, con Carpenedolo sottoposto invece nella podestdi Lonato (Medin 1886).

All’inizio del ’600 con Montichiari troviamo nuovamen-te solo Acquafredda e Rovere, per un totale di 820 fuoc5200 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1679 la quadra comprendeva i comuni di Montichiri, Acquafredda e Carpenedolo con Raveri (Comunità sgette al dazio della macina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra era costituitaMontichiari e Acquafredda e Ravera non risulta citato; n1764 la quadra contava complessivamente 6263 an(Mazzoldi 1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostia1908).

La quadra costituiva vicariato minore fino al 1440, quado divenne vicariato maggiore, ed il vicario era nobile ctadino con giurisdizione fino a cinque lire (AC MontichiarInventario, introduzione; Zanelli 1912).

bibl. AC Montichiari, Inventario: Giuseppina Caldera, Giu-lia Merigo (a cura di), Archivio storico del comune diMontichiari. Inventario, Milano, Archidata, 1990; Maz-zoldi 1992: Leonardo Mazzoldi, L’avvento della domi-nazione veneta in un comune bresciano, “Commentaridell’Ateneo di Brescia”, 1992.

MONTIRONE

comune di Montirone. 898sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Ghedi e Calvisano, durante il domiveneto fece della quadra di Ghedi (Valentini 1898; Mazzdi 1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908)comune, che nel 1493 contava 100 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 40 fuochi e 80 anime; sembper altro che “non vi (fosse) comune facendosi solo massaro che scuode e paga le gravezze”, ed era esenprivilegi in quanto costituito da beni feudali del vescovo Brescia (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 594 anime (Descrizione genera1764).

comune di Montirone. 8991797 - 1816

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto dlegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distrettoGarza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre destesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inporato nel distretto III di Verola Alghisi, per fare poi partdel cantone II di Brescia del distretto I di Brescia con la lege dell’8 giugno 1805. Venne infine inserito nel cantone di Brescia dopo le modifiche della distrettuazione degennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 673 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Montirone. 9001816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

142

Movico

gioellal di-ellofinen

o-zellerti-

llaa-

ella

tene-

el

ag-lla

l di-ellofineo

orittu-

ori0).lladelna,

laime

MONTISOLA

comune di Solzole. 901sec. XIV - 1797

Viene citato all’inizio del ’600 fra le terre costituenti ilcomune di Montisola e contava fuochi 6 e anime 30 (DaLezze 1610).

comune di Senzano. 902sec. XIV - 1797

Viene citato all’inizio del ’600 fra le terre costituenti ilcomune di Montisola con fuochi 9 ed anime 50 (Da Lezze1610).

comune di Senchigna. 903sec. XIV - 1797

Viene citato all’inizio del ’600 fra le terre costituenti ilcomune di Montisola con fuochi 4 ed anime 25 (Da Lezze1610).

comune di Olzano. 904sec. XIV - 1797

Viene citato all’inizio del ’600 fra le terre costituenti ilcomune di Montisola con fuochi 18 ed anime 60 (Da Lezze1610).

comune di Montisola. 905sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Iseo, rimase nella stessa quadra anche sotto la do-minazione veneta (Valentini 1898); nel 1493 contava 655anime ed era “composta da villette” (Medin 1886); all’ini-zio del ’600 era invece abitata da 1040 anime divise in 240fuochi. A quel tempo il comune era retto da tre sindici,massaro e console; alcune terre la componevano, ma non siriesce a comprendere se queste terre costituissero comuniautonomi oppure no: erano nell’ordine Peschiera, Solzole,Minzi, Senchigna, Siviano, Carzano, Olzano, Mazzi, Curee Senzano (Da Lezze 1610).

Può darsi che il comune di Montisola avesse natura quasiesclusivamente fiscale, come la Pertica o Savallo, mentre lerestanti funzioni fossero prerogativa delle terre. Nel 1764apparteneva alla quadra di Iseo e nello stesso vi erano 361anime (Descrizione generale 1764).

comune di Minzi. 906sec. XIV - 1797

Viene citato all’inizio del ’600 fra le terre costituenti ilcomune di Montisola con fuochi 8 ed anime 40 (Da Lezze1610).

comune di Mazzi. 907sec. XIV - 1797

Viene citato all’inizio del ’600 fra le terre costituenti ilcomune di Montisola con fuochi 10 ed anime 45 (Da Lezze1610).

comune di Cure. 908sec. XIV - 1797

Citato all’inizio del ’600 fra le terre costituenti il comunedi Montisola, che in epoca veneta era incluso nella quadradi Iseo, contava fuochi 8 ed anime 40 (Da Lezze 1610).

comune di Monte d’Isola. 909

1797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nestretto del Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dstesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inincorporato nel distretto I di Brescia; unito a Siviano colegge 1805 giugno 8.

MOTTELLA

comune di Mottella. 910

sec. XV - 1797

Indicato all’inizio del ’600 come terra esente, con 28 fuchi e 100 anime, di ragione dei Martinengo (Da Lez1610), anche l’anonimo redattore della descrizione deterre bresciane del 1493 lo assegnava alle “terre di Manengi” (Medin 1886). Nel 1679 era uno dei comuni dequadra di Quinzano (Comunità soggette al dazio della mcina, 1679), mentre nel 1733 sembra fosse compreso nquadra di Orzinuovi nel 1733 (Mazzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 425 anime (Descrizione gerale 1764).

È citato tra le terre esenti dal Territorio bresciano n1766 (Comunità del Territorio, 1766 ).

comune di Mottella. 911

1797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto dello Strone per effetto delegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nestretto delle Pianure ai sensi della legge del 12 ottobre dstesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inincorporato nel distretto III, di Verola Alghisi; venne unita Padernello con legge 8 giugno 1805.

MOVICO

comune di Movico. 912

sec. XV - 1797

Nel 1493 nella quadra di Bagnolo risultava un Monigabitato da 150 anime che potrebbe essere una errata scra per Movigo o Movico (Medin 1886); all’inizio del ’600risultava essere “luoco di un fienile di proprietà dei signCalini”, assegnato alla quadra di Mairano (Da Lezze 161Nel 1679 formava con Corticelle un unico comune dequadra di Bagnolo alla quale appartenne fino alla fine dominio veneto (Comunità soggette al dazio della maci1679; Mazzoldi 1966; Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1764 Corticelle e Movico erano due comuni delquadra di Bagnolo e nello stesso anno vi erano 49 an(Descrizione generale 1764).

143

me

IVges-ar-

o n.

ato

toc-llotor66,a-

o-r-errea-

giodel ain latto

di-a-liolla

n-rito

la

comune di Mu e Capo di Ponte. 913sec. XIII - 1797

Il comune di Mù risulta citato già nel 1233 rappresentatodai consoli, nel giuramento di fedeltà al vescovo Guala, an-cora nel 1316 erano citati i consoli e la vicinia risultava es-sere “congregata more solito” (Valetti Bonini 1976); nel1493 risultava abitato da 230 anime (Medin 1886), mentreall’inizio del ’600 sembrava essere costituito da due terre:Mù e Capo di Ponte, ed apparteneva alla Valle Camonica(Da Lezze 1610). Nel 1765 era uno dei comuni del pievati-co di Edolo (Comunità della Val Camonica, 1765).

Nel 1764 Mu è citato da solo, mentre Capo di Ponte èenumerato con Cemmo, nello stesso anno in Mu vi erano510 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Mu. 9141797 - 1805

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798, rimanendo nel distretto di Edo-lo anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpo-rato nel distretto IV, di Breno; venne unito a Edolo conlegge 8 giugno 1805.

comune di Mu. 9151816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

MURA

comune di Mura. 916sec. XVII - 1797

Il comune di Mura con alcune contrade chiamate Posico,Malpaga, Auro, Fameglia, Casto e Usinago era indicatoall’inizio del ’600 come facente parte del comune di Saval-lo (Da Lezze 1610).

Nel 1764 e nel 1766 era uno dei comuni della Valle Sab-bia e nello stesso anno vi erano 308 anime (Descrizione ge-nerale 1764; Comunità della Valle Sabbia, 1766).

comune di Mura o Savallo. 9171797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della leggedel 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto delle Fucine an-che ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; conla legge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato neldistretto IV, di Salò. La legge del 13 maggio 1801 lo inserìnel distretto IV, di Salò; venne denominato Mura con Posi-

co con legge 8 giugno 1805. In alcune leggi è citato co“Savallo ossia Mura e terre pertinenti”.

comune di Mura con Posico. 9181805 - 1809

Venne inserito nel cantone IV di Vestone del distretto di Salò; sul piano istituzionale, in osservanza della legdel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 549 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla legge 8 giugno 1805. A ptire dal 1 gennaio 1810 fu denominato Posico.

comune di Mura con Posico. 9191816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettdella legge del 12 febbraio 1816. Fino al 2 febbraio 18202579 il nome del comune fu Posico con Mura, poi cambiper decreto.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3.

MUSCOLINE

comune di Muscoline. 920sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 1282 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Campagna, ed era formato dalle tdi Castello, Moniga, S. Querino, Morzone, Longavina, Cbianco (Da Lezze 1610).

comune di Muscoline. 9211797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto dei Colli per effetto della legge 1 marzo 1798, venendo incluso nel distretto delle Vignesensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Salò, per fare poi parte del cantone I di Salò del stretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Sul pino istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 669 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Muscoline. 9221810 - 1816

Nel comune denominativo di Moscoline venne concetrato il comune di Castrezzone con Burago; rimase insenel cantone I di Salò del distretto IV di Salò.

comune di Muscoline. 9231816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

144

Nave

toaio

llanne

lla 24

lla

redel01

’8no

sa-i-nteu-a-750i e

quadra di Campagna. 924sec. XIV - 1797 maggio 1

Alla quadra di Campagna, che costituiva suddivisioneamministrativa della riviera di Salò appartenevano solo icomuni di Desenzano, Calvagese, Rivoltella, Muscoline,Pozzolengo, Carzago, Padenghe e Bedizzole: Maguzzano,Drugolo, Venzago, Arzaga, Burago e Bolenago (errore for-se per Bottenago) non avevano parte nel governo della ri-viera (Papa 1889).

All’inizio del ’600 era costituita dai comuni (o megliodalle terre) di Moscoline, Burago, Castrazzone, Calvagese,Carzago, Bedizzole, Padenghe, Maguzzano, Desenzano,Rivoltella, Pozzolengo e Venzago (Da Lezze 1610). La ter-ra di Maguzzano era tutta di proprietà del monastero omo-nimo, mentre le terre del Venzago, benchè contribuisseroassieme alla riviera erano di proprietà del comune di Lona-to (Da Lezze 1610).

MUSLONE

comune di Muslone. 925sec. XIV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò, nel 1493 contava3200 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 il comune ap-parteneva alla quadra di Gargnano (Da Lezze 1610); sem-bra però non avesse parte nel governo della comunità: noninviava i propri rappresentanti al consiglio (Papa 1889).Eleggeva un proprio vicario: tale prerogativa risaliva al1421 quando il comune di Muslone venne infeudato ai Me-dalli per passare poi ai conti di Lodrone (Lonati 1932; Fos-sati 1889). Purtroppo non è dato di conoscere più a fondo ilrapporto tra Muslone e la riviera di Salò, di cui fece comun-que parte ai fini fiscali, né l’organizzazione del comune(Lonati 1932).

comune di Muslone. vicario. 926sec. XV - 1797

Muslone venne infeudato a Maffeo Medalli o da Medaglia daparte di Filippo Maria Visconti nel 1421; tale privilegio preve-deva una parziale separazione fiscale rispetto alla riviera e pre-rogative particolari per il vicario, che durava in carica tre anni,era giudice di prima istanza, doveva presenziare alle sedute del-la vicinia e poteva essere scelto tra i nativi del luogo.

Ai conti di Lodrone, titolari originali del feudo, poi passatodi mano più volte, restava il diritto di giudicare le cause contro-verse e gli appelli, mentre il podestà di Salò giudicava le cause“interessanti le vie regali” (Lonati 1932).

comune di Muslone. 9271797 - 1809

Inserito nel distretto degli Ulivi ai sensi della legge del 12ottobre 1798, fece parte del distretto degli Aranci istituitocon legge 5 febbraio 1799; con la legge del 13 maggio 1801venne incorporato nel distretto IV, di Salò, per fare poi par-te del cantone I di Gargnano del distretto IV di Salò con lalegge dell’8 giugno 1805. Fu concentrato in Gargnano apartire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osser-vanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 164 abi-tanti, venne classificato nella terza classe dalla citata legge8 giugno 1805.

comune di Muslone. 9281816 - 1817

Venne incluso nel distretto XV di Gargnano per effetdella legge del 12 febbraio 1816. Con decreto 21 febbr1817 n. 767-134 venne unito al comune di Gargnano.

bibl. Fossati 1889: Claudio Fossati, Il feudo di Muslone. Ri-cerche e ricordi, Salò, Cortesi, 1889; Lonati 1932: Gui-do Lonati, I conti di Lodrone e comune di Tignale, “Com-mentari dell’Ateneo di Brescia”, 1932.

MUSSAGA E COSTA

comune di Mussaga e Costa. 9291798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto delegge del 1 marzo 1798; con legge 12 ottobre 1798 veunito a Sasso.

NARDO

comune di Nardo. 9301797 - 1798

Venne incluso nel cantone di Montagna per effetto delegge del 1 maggio 1797, venne unito a Ceto con leggefebbraio 1798.

NAVAZZO

comune di Navazzo con Formaga. 9311798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto delegge del 1 marzo 1798.

comune di Navazzo con Liano e Formaga. 9321798 ottobre - 1805

Inserito nel distretto degli Ulivi dalla legge del 12 ottob1798, fu compreso nel distretto degli Aranci dalla legge 5 febbraio 1799, mentre con la legge del 13 maggio 18venne inserito nel distretto IV di Salò. Nella legge dellgiugno 1805 non è citato, probabilmente unito a Gargnadi cui ancora oggi sono frazioni i tre abitati.

NAVE

comune di Nave. 933sec. XIII - 1797

Consoli e comune di Nave sono citati da documenti rilenti al 1226 (Liber potheris, col 394); citato nell’estimo vsconteo del 1385 fra i comuni della quadra di Nave, durail dominio veneto fece dapprima parte della quadra di Lmezzane (Valentini 1898), quindi fu capoluogo della qudra di Nave, almeno a partire dal 1493, quando contava anime (Medin 1886). Intorno al 1610 contava 618 fuoch

145

Nave

az- rin-ba- iareXI-ri

ap.

rio

elle

alei,

-uololi e

meno

ra-ona

sab-

cari-anni

el in-

delgezati,giu-

geale

e-ito

1600 anime, possedeva due mulini e boschi per un’entratadi 500 lire; tre sindici, tre consiglieri governavano la terra,con un nodaro (che teneva i conti) e un console mensile,tutti eletti dal consiglio (Da Lezze 1610).

Gli statuti del 1555, che sembrano essere una traduzionedi quelli del secolo precedente, regolavano tra l’altro moda-lità di nomina e di funzionamento delle cariche istituzionalie degli organi del comune: fra i principali si segnalano iconsoli, i sindici, i consiglieri del consiglio speciale, il no-taio, il massaro, i campari di ventura ed i tre consiglieri dainviare al consiglio di quadra, detto anche di valle (Guerrini1940; Guerrini 1950).

Nel 1764 era capoluogo della quadra omonima e nellostesso anno vi erano 1345 anime (Descrizione generale1764).

comune di Nave. consiglio speciale. 934sec. XVI - 1797

Risultano abbastanza oscure le modalità di elezione del con-siglio speciale, in quanto nessun capitolo degli statuti ne fa spe-cifica menzione: si può però ipotizzare che vista la frequenzacon la quale “consoli sindici e consiglieri” sono citati insieme,il consiglio fosse formato da proprio dalla riunione congiuntadi questi ufficiali del comune, oppure dai 36 consoli. Tra i suoicompiti più significativi vi erano senza dubbio le numerose no-mine o elezioni, che avvenivano quasi sempre per balottazione:eleggeva il notaio generale del comune (cap. XXIII), nominavai tre consiglieri che dovevano partecipare al consiglio di quadra(detto anche di valle), uno dei quali doveva “avere litteri” (cap.XXV); eleggevano inoltre due uomini per contrada tra i qualipoi venivano scelti tre estimatori incaricati di formare l’estimo,che veniva materialmente scritto da un notaio appositamenteeletto (cap. XXVIII); nominava due estimatori dei danni (ibi-dem) ed il massaro della carità cap. XXXIV (Guerrini 1940).

comune di Nave. consoli. 935sec. XVI - 1797

Eletti in numero di 36, tra gli uomini “più pratici esperti”, iloro numerosi compiti erano minuziosamente regolati dagli sta-tuti: erano tenuti ad esercitare il loro ufficio secondo “il consue-to” (cap. XXI), congregavano il consiglio speciale e la viciniamediante i ministrali, davano corso alle querele, mettevanoall’incanto i beni comunali, facevano riformare l’estimo gene-rale, ed sovrintendevano in pratica a tutta l’attività amministra-tiva del comune (cap. XXVIII). Spesso queste funzioni eranoincombenza non dei soli consoli, ma di “consoli sindici e con-siglieri” unitamente, che forse costituivano, congregati insie-me, il consiglio speciale (Guerrini 1940).

comune di Nave. estimatori. 936sec. XVI - 1797

Erano in numero di tre eletti dal consiglio speciale (partendoda tre coppie di nomi, una per ogni contrada del comune) con ilcompito di formare l’estimo generale del comune in base alquale venivano ripartiti i carichi fiscali, coadiuvati da un notaioanch’esso appositamente designato dal consiglio speciale (cap.XXVIII) (Guerrini 1940).

comune di Nave. estimatori dei danni. 937sec. XVI - 1797

Avevano il compito di recarsi su richiesta dei cittadini a sti-mare i pegni o i danni dati a beni e possessioni dei privati o delcomune; erano eletti in numero di due dal consiglio speciale(cap. XXVIII) (Guerrini 1940).

comune di Nave. massaro della carità. 938sec. XVI - 1797

Era eletto dal consiglio speciale con il compito di distribuirei proventi dei lasciti aventi fini assistenziali fra i residenti, se-condo le consuetudini (cap. XXXIV) (Guerrini 1940).

comune di Nave. massaro generale. 939sec. XVI - 1797

Il massaro generale era eletto in vicinia mediante balottzione partendo da una terna di nomi; era prevista anche lanovazione dell’incarico per un ulteriore anno, sempre con lottazione in vicinia: suo compito principale era riscuoterecrediti del comune e dare ordine ai pagamenti; prima di entrin carica era obbligato a presentare una fidejussione (cap. XII) ed alla fine del suo mandato consoli sindici e consiglieprovvedevano a saldare (cioé a verificare) i suoi conti (cXXVIII) (Guerrini 1940).

comune di Nave. notaio. 940sec. XVI - 1797

Era eletto dal consiglio speciale e riceveva come sala“quanto stabilito dal consiglio” (cap. XXIII). Aveva l’incom-benza di tenere in ordine le scritture del comune anche qucontabili, con giustizia (Guerrini 1940).

comune di Nave. notaio degli estimatori. 941sec. XVI - 1797

Era eletto dal consiglio speciale per redigere l’estimo genrformato dagli estimatori, come stabilito dagli statuti (Guerrin1940).

comune di Nave. sindici. 942sec. XVI - 1797

Non risulta molto chiara la funzione dei sindici nell’organizzazione comunale, anche se sicuramente rivestivano un rimportante, visto che erano sempre citati assieme a consoconsiglieri; sicuramente assieme a questi ufficiali (che insiecostituivano probabilmente il consiglio speciale) provvedevaa saldare i conti dei massari (cap. 22) (Guerrini 1940).

comune di Nave. vicinia. 943sec. XVI - 1797

Denominata anche consiglio negli statuti, era congregatadunado una persona per ogni casa “de legitima età et de bcognizione” (cap. XXII) e provvedeva al governo della copubblica; eleggeva tre sindici e tre consiglieri con modalità abastanza complesse; per potere ricoprire le magistratute e che comunali era necessaria una residenza di almeno 15 (cap. XXVI) (Guerrini 1940).

comune di Nave e Cortine. 9441798 - 1809

Inserito nel distretto di Garza Orientale con la legge d12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte cantone I di Brescia del distretto I di Brescia con la legdell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservandella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1768 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805.

comune di Nave. 9451797 - 1798

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto di Garza Orientper effetto della legge del 2 maggio 1798.

comune di Nave. 9461810 - 1816

Nel comune denominativo di Nave (con Cortine) vennro concentrati i comuni di Bovezzo e Caino; rimase insernel cantone I di Brescia del distretto I di Brescia.

146

Navono

l-el-il co-lleab-sa-eve-e,li;

er unuoi

le

delag-

eellenno;ato

IVon-u- in

sseme

o

toc-llotor66,a-;

i-rte-ce-ittosio-r-

comune di Nave con Cortine. 947

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

quadra di Nave. 948

sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Nave com-prendeva i comuni di Nave, Caino, Lumezzane, Concesio,San Vigilio, Bovezzo; all’inizio della dominazione veneta icomuni di Nave, Caino, Lumezzane, Concesio, San Vigilio,Bovezzo, Urago e Torbiadum (errore per Cobiadum oraCollebeato) erano compresi nella quadra di Lumezzane(Valentini 1898); nella descrizione delle terre bresciane del1493 Lumezzane era compreso nella Valle Trompia (anchese veniva indicato come feudo degli Avogadro), mentre del-la quadra di Nave facevano parte i restanti comuni, e Con-cesio (considerato unito a Bovezzo) e contava 2480 anime(Medin 1886).

All’inizio del ’600 la quadra era composta da Nave, Cai-no, Bovezzo, Concesio, S. Vigilio, Collebeato, Urago Mel-la, per un totale di 720 fuochi e 5050 anime (Da Lezze1610). Gli abitanti della quadra si rendevano “a ragione aBrescia et perciò non (tenevano) alcun giusdicente”; la qua-dra pagava la limitazione dei dazi in camera fiscale con iproventi del’incanto dei dazi di ciascuna terra (osterie eprestini); era esente da altre gravezze per privilegio risalen-te al 1428. Era governata da 10 uomini (tre Nave, due Cainoe gli altri uno ciascuno); questi eleggevano a Natale un can-celliere che tra l’altro provvedeva ad inviare nei comuni ilcalmiere dei prezzi; un massaro (detto anche sindico) perriscossioni e pagamenti, che doveva rendere conto ogni 4mesi ai predetti 10 uomini (Da Lezze 1610).

Benché sede di quadra, Nave non riceveva da Brescia al-cun vicario, contrariamente a quanto previsto dalle conces-sioni fatte a Brescia da Venezia nel 1440, che prevedevanoin ogni quadra un vicario; intorno al 1441-1442 Veneziaproibì al consiglio di Brescia di inviare il vicario a Nave,Gussago, Travagliato e Mairano: mentre in altri casi modi-ficò tale decisione, per quanto concerne Nave sembra inve-ce che la sua esenzione venisse mantenuta (Zanelli 1912;Parzani 1983, p. 56, nota 11). Nel 1679 la quadra risultavacomposta da Nave, Caino, Bovezzo, S. Vigilio, Cobiato(odierna Collebeato) e Urago Mella (Comunità soggette aldazio della macina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava compo-sta dagli stessi comuni citati all’inizio del Seicento, tranneCortine che compare nel 1796 citato come comune (Maz-zoldi 1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).Nel 1764 la quadra contava complessivamente 4359 anime(Descrizione generale 1764).

bibl. Guerrini 1940: Paolo Guerrini, Statuti comunali di Navedel secolo XVI, Brescia, Morcelliana, 1940; Guerrini1950: Paolo Guerrini, Storia di Nave, Brescia, Querinia-na, 1950, Ristampa in Monografie di storia bresciana,XII; Liber potheris: Federico Bettoni Cazzago e LuigiFè d’Ostiani (a cura di), Liber potheris comunis civitatisBrixiae, Torino, Bocca, 1899, Historiae Patriae Monu-menta, tomo XIX.

NAVONO

comune di Navono. 949sec. XIV - 1797

All’inizio del ’600 il comune di Navono faceva parte dela Pertica, indicata come “Comune diviso in dieci comunli” (Da Lezze 1610). Per ulteriori informazioni si veda comune di Pertica. Nel 1765 e nel 1766 è elencato tra imuni appartenenti alla Valle Sabbia (Governo della VaSabbia e dei suoi comuni, 1765; Comunità della Valle Sbia, 1766). Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pini, capitano e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brmente descritta la struttura istituzionale del comuncostituita dai seguenti ufficiali: un cancelliere; due consodue giudici; un confidente; due cavalieri o provisori pl’annona; due stimatori dei danni dati, due assistenti eservitore del comune (Governo della Valle Sabbia e dei scomuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 107 anime (Descrizione genera1764).

comune di Navono. 9501797 - 1798

Fece parte del cantone del Mella previsto dalla legge 1 maggio 1797, per essere unito a Lavino con legge 2 mgio 1798.

comune di Lavino con Navono. 9511798 - 1805

Inserito nel distretto delle Miniere per effetto della leggdel 2 maggio 1798, venne poi compreso nel distretto dFucine ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpornel distretto IV, di Salò.

comune di Lavino con Navono e Odeno. 9521805 - 1809

Venne inserito nel cantone IV di Vestone del distretto di Salò per effetto della legge 8 giugno 1805; venne ccentrato in Livemmo dal 1 gennaio 1810. Sul piano istitzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 edvirtù dei 363 abitanti, venne classificato nella terza cladalla citata legge 8 giugno 1805; dal 1816 è citato coNavono con Odeno e Lavino.

comune di Navono con Odeno e Lavino. 9531816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e amminstrativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa appanenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vipodestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrdalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occane della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, A

147

Niardo

ioelladelnno; di-dio10. lu-el-

adoet-

sti-930u-

zze

le

gio perllo

del-or-to-’8 dalellaneno

o

eerone; e

chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

NIARDO

comune di Niardo. 954sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, era abitato da 300 anime (Medin 1886). Nel 1765 erauno dei comuni del pievatico di Cemmo (Comunità dellaVal Camonica, 1765).

Nel 1764 vi erano 595 anime (Descrizione generale1764).

comune di Niardo. 9551797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto del-la legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel distrettodi Breno ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone I diBreno del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 664 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Niardo. 9561810 - 1816

Nel comune denominativo di Niardo venne concentrato ilcomune di Braone; rimase inserito nel cantone I di Brenodel distretto IV di Breno.

comune di Niardo. 9571816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

NIGOLINE

comune di Nigoline. 958sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Palazzolo, durante i primi secoli deldominio veneto fece parte della stessa quadra (Valentini1898). Il comune all’inizio del ’600 contava 60 fuochi e300 anime (Da Lezze 1610). Nel 1679 Nigoline è elencatacon Timoline e Colomber tra i comuni della quadra di Iseo(Comunità soggette al dazio della macina, 1679). Nel 1764era uno dei comuni della quadra di Palazzolo e nello stessoanno vi erano 268 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Nigoline. 9591797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone III Adro del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugn1805; venne concentrato in Colombaro dal 1 gennaio 18Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù dei 356 abitanti, venne classificato nla terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Nigoline. 9601816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto delllegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quanil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distrto di Iseo.

NOZZA

comune di Nozza. 961sec. XIV - 1797

Appartenente alla quadra di Valle Sabbia secondo l’emo visconteo del 1385 (Valentini 1898), contava nel 14circa 200 anime (Medin 1886), mentre all’inizio del ’60contava 100 fuochi e 400 anime ed era ricco di beni comnali (soprattutto boschi) e possedeva un mulino (Da Le1610).

Nel 1764 vi erano 320 anime (Descrizione genera1764).

comune di Nozza. 9621797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine come capoluogoeffetto della legge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nestesso distretto anche ai sensi della legge del 12 ottobrelo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incporato nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del canne IV di Vestone del distretto IV di Salò con la legge dellgiugno 1805. Venne concentrato nel comune di Vestone1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 297 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Nozza. 9631816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

distretto delle Fucine. 9641798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal num15 e composto dai seguenti comuni: Nozza; Barghe; BioAgnosine; Savallo; Possico; Preseglie; Lavenone; Anfo

148

Nuvolento

en-ri-lio

a-3,

n-he cuii 10ro esì di

toc-llotor

66,a-;

i-rte-ce-ittosio-r-e-

latto

550hiera-

le

l 1ttoret-el- in-

delgen-eg-eno

Rocca; Presegno; Levrange; Avenone; Ono; Forno d’Ono;Odeno; Vestone; Malpaga; Casto; Alone; Prato; Odolo.

Val Sabbia. 965sec. XIV - 1797

Non si conosce con esattezza il processo di formazionedi questo ente territoriale sovraccomunale ma l’estimo vi-sconteo del 1385 individua la Valle come composta dai se-guenti comuni: Bagolino, Pertica Savalli, Plano Savalli,Promo e Vestone, Lavenone, Anfo, Preseglie, Odolo, Bar-ghe (Bansis è probabilmente un’errata lettura), Agnosine,Bione, Nozza; anche nel 1429 e nel 1473 la composizionedella Valle, ormai sottoposta a Venezia non risulta mutata(Valentini 1898). All’inizio del ’600 la Valle era costituitadai medesimi comuni, e contava 3460 fuochi e 22000 ani-me (Da Lezze 1610).

Nel 1766 la Valle era costituita dai seguenti comuni:Agnosine, Alone, Anfo, Avenone, Bagolino, Barghe, Bio-ne, Binzago, Casto, Comero, Fornono, Lavenone, Lavino,Levrange, Livemmo, Malpaga, Mura di Savallo, Navone,Nozza, Odolo, Onno, Prato, Gazane di Preseglie, Presegno,Udine, Vestone (Comunità della Valle Sabbia, 1766). NellaDescrizione generale del 1764 sono elencati gli stessi co-muni, ma non compare Binzago; alla stessa data la Vallecontava complessivamente 12822 anime (Descrizione ge-nerale 1764). Godeva dello statuto di terra separata dal Ter-ritorio per privilegio risalente al 1453; dal punto di vistaistituzionale era governata dal consiglio generale, formatodai rappresentanti di ciascun comune, che provvedeva adeleggere un sindico col carico di governare la Valle e di ren-dere giustizia in appello, e le cui sentenze erano inappella-bili, privilegio non goduto da altri enti nello stato veneto(Da Lezze 1610). Venivano eletti due consoli generali cheerano giudici in prima istanza tra comune e comune o tracomune e privati, che potevano essere coadiuvati da uno dei10 confidenti eletti in consiglio in caso di discordia tra iconsoli; altre cariche previste dagli statuti erano il massarogenerale di valle, il notaio (Statuti della Val Sabbia 1573;Vaglia 1964). Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pi-sani, capitano e vicepodestà di Brescia, datata 1765, chedescrive l’assetto istituzionale della Valle, fornendoci in-formazioni riferibili anche al periodo precedente, sono ci-tati anche i seguenti ufficiali eletti annualmente dal consi-glio: un cancelliere generale; due assistenti che avevano ilcompito di rivedere le polizze d’estimo e sovraintenderealle strade regali; tre ragionati che assistevano “alla sindi-cazione delle spese al tempo delli due saldi”; un esattore;un nunzio in Brescia e uno a Venezia; tre giusdicenti gene-rali giudici in seconda istanza; due assistenti al sindico nelcaso in cui costui dovesse giudicare; cinque definitori, giu-dici in terza istanza; due ministrali che servivano per le in-combenze della Valle e assistevano i giudici in Nozza neigiorni di udienze.

La Valle non aveva nessun entrata e possedeva solo il Pa-lazzo di Valle a Nozza, dove avvenivano le riunioni delConsiglio e dove avevano sede i tribunali dei giudici. Gliaggravi pubblici, assegnati in corpo alla Valle, erano ripar-titi tra i comuni in proporzione all’estimo di ciascuno, cosìcome le spese annuali per i salariati, per le riparazione dellestrade, dei ponti, delle rive dei fiumi e dei torrenti che eranoassegnate in appalto al minor offerente. I conti erano liqui-dati e rivisti ogni sei mesi, a Natale e a giugno dal sindaco,dai due assistenti, dai tre ragionati e dal cancelliere oppuredal pubblico consiglio (Governo della Valle Sabbia e deisuoi comuni, 1765).

Val Sabbia. consiglio generale. 966sec. XVI - 1797

Il consiglio generale di Val Sabbia era formato dai rapprestanti di ciascun comune costituente la Valle, nominati dai spettivi comuni in numero non rigidamente fissato; il consigaveva fra i compiti più importanti l’elezione di tutti gli ufficialidi Valle secondo regole particolari, culminanti con l’approvzione mediante ballottazione (Statuti della Val Sabbia 157cap. 4).

Fra gli ufficiali da eleggere (che dovevano avere più di 25 ani, secondo il capitolo 23) si ricordano i consoli generali, cdovevano giudicare i contenziosi tra comune e comune, lesentenze erano appellate dai confidenti, eletti in numero d(capp. 10-14). Erano poi presenti un cancelliere, un massaministrali, sulle cui funzioni gli statuti non si soffermano, cocome non risulta molto definita la figura del sindico generaleValle che rivestiva il compito di capo della Valle.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e amminstrativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa appanenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vipodestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrdalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occane della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Achivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 4.

NUVOLENTO

comune di Nuvolento. 967sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gavardo, durante il dominio veneto fu soggealla stessa quadra (Valentini 1898); nel 1493 contava anime (Medin 1886), e intorno al 1610 contava 300 fuoce 800 anime; gli uffici erano fatti “a bussole e ballotte pmezo della vicinia”; fra le proprietà del comune era segnlato solo un mulino con tre ruote (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 632 anime (Descrizione genera1764).

comune di Nuvolento. 9681797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, passò nel distretto del Naviglio per effedella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distto di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre dlo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte cantone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la legdell’8 giugno 1805. Fu concentrato in Nuvolera dal 1 genaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della lge del 24 luglio 1802 ed in virtù degli 838 abitanti, vennclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805. Spesso viene citato come Nigolento.

149

Nuvolera

lle

ita- de-airena

le

gioggetto

nno;tto

delo dela-

to53o al

i-rte-ce-ittosio-r-e-

r-to

o-6),-

o erale

l 1ttossotes- nel

comune di Nuvolento. 9691816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

NUVOLERA

comune di Nuvolera. 970sec. XIII - 1797

Consoli del comune di Nuvolera sono citati in un atto del1285 (Navarrini 1992), mentre nell’estimo visconteo del1385 il comune risultava compreso fra quelli della quadradi Gavardo e durante il dominio veneto fu soggetto allastessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493contava 570 anime (Medin 1886), intorno al 1610 contava150 fuochi e 800 anime, possedeva un mulino e boschi chedavano un’entrata di 100 ducati; il governo del comune eranelle mani di tre sindici, un nodaro, un massaro e 12 con-soli (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 959 anime (Descrizione generale1764).

comune di Nuvolera. 9711797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto del-la legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto diGarza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del can-tone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1089 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805. Spesso viene citato come Nigolera.

comune di Nuvolera. 9721810 - 1816

Nel comune denominativo di Nuvolera vene concentratoil comune di Nuvolento; rimase inserito nel cantone IV diBrescia del distretto I di Brescia.

comune di Nuvolera. 9731816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

bibl. Navarrini 1992: Roberto Navarrini, Domini e paysani.Dal feudo al comune rurale in Mazzano in Mazzano. Sto-ria di una comunità, Mazzano, Comune di Mazzano,1992.

ODOLO

comune di Odolo. 974sec. XIV - 1797

Fece parte della Valle Sabbia già sotto il dominio viscon-teo (Valentini 1898), e all’inizio del ’600 era diviso in cin-que contrade Cagnadego, Fustine, Vico e Ceretto, e conta-

va, 160 fuochi e 1200 anime (Da Lezze 1610), rispetto a580 del 1493 (Medin 1886).

Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, capno e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brevementescritta la struttura istituzionale del comune, costituita dseguenti ufficiali: un cancelliere; tre sindaci; un consiglieper il consiglio di Valle; quattro consoli; quattro giudici coi loro confidenti; due cavalieri o provisori per l’annon(Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 957 anime (Descrizione genera1764).

comune di Odolo. 9751797 - 1816

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stesso distreanche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distreIV, di Salò, per fare poi parte del cantone III di Preseglie distretto IV di Salò per effetto della legge dell’8 giugn1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 962 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Odolo. 9761816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVI di Preseglie per effetdella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto IX di Vestone.

arch. Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e amminstrativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa appanenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vipodestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrdalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occane della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Achivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 4.

OFFLAGA

comune di Offlaga. 977sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Pontevico, durante il dominio venefece parte della quadra di Manerbio (Valentini 1898). Il cmune, che nel 1493 contava 260 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 25 fuochi e 203 anime e “si governa(va) come Manerbio” (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Manerbinello stesso anno vi erano 280 anime (Descrizione gene1764).

comune di Offlaga. 9781797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge demaggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effedella legge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stedistretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello sso anno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato

150

Ono (Pertica Bassa)

liolla

ilre-

to

eu-trallave-ttorenti

uei-

cifi-o di5).

le

gioggean- connel

IV ingliita-or-

ra-ato

neas-ne

distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantoneI di Verolanuova del distretto III di Verolanuova con la leg-ge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Cignano dal 1gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 740 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Offlaga. 9791816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

OGNATO

comune di Ognato. 980sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra degli Orzi, come Onsado (errore di let-tura in quanto Onzato, località di Flero, era compreso nellaquadra di Capriano con Mairano), durante il dominio vene-to fece parte della quadra di Mairano (Valentini 1898). Ilcomune, che nel 1493 contava 210 anime (Medin 1886),all’inizio del ’600 contava 34 fuochi e 150 anime (Da Lez-ze 1610).

Nel 1764 vi erano 274 anime (Descrizione generale1764).

comune di Ognato. 9811797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nel distrettodelle Pianure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incor-porato nel distretto II, di Chiari; venne unito a Brandico conlegge 8 giugno 1805.

OME

comune di Ome. 982sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece partedella stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che nel1493 contava 1100 anime (Medin 1886), intorno al 1610contava 100 fuochi e 1400 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 740 anime (Descrizione generale1764).

comune di Ome. 9831797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Vigne per effetto della leggedel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto del Sebi-no ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; conla legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distrettoI, di Brescia, per fare poi parte del cantone II di Brescia deldistretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. Sul

piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 790 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Ome. 9841810 - 1816

Nel comune denominativo di Ome venne concentratocomune di Polaveno; rimase inserito nel cantone II di Bscia del distretto I di Brescia.

comune di Ome. 9851816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

ONO (PERTICA BASSA)

comune di Ono. 986sec. XIV - 1797

Il comune di Ono o Hono all’inizio del ’600 faceva partdella Pertica indicata come “Comune diviso in dieci comnelli” (Da Lezze 1610). Nel 1765 e nel 1766 è elencato i comuni appartenenti alla Valle Sabbia (Comunità deValle Sabbia, 1766). La sua struttura istituzionale è bremente descritta nella relazione consegnata a Pietro ViPisani, capitano e vicepodestà di Brescia, che cita i seguufficiali del comune: un cancelliere, quattro consoli, dgiudici, due confidenti, due cavalieri all’estimo, due consglieri, un andadore e due estimatori, senza tuttavia specare le modalità di elezione e le competenze di ciascunessi (Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 176Per ulteriori informazioni si veda il comune di Pertica.

Nel 1764 vi erano 481 anime (Descrizione genera1764).

comune di Ono. 9871797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto delle Fucine che ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato distretto IV, di Salò.

comune di Ono e Prato. 9881805 - 1809

Venne inserito nel cantone IV di Vestone del distretto di Salò con legge 8 giugno 1805; sul piano istituzionale,osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù de815 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cta legge 8 giugno 1805; Ono era denominato Ono con Fno d’Ono. Dal 1 gennaio 1810 ( in seguito alla concentzione di comuni) il comune tornò ad essere denominsolo Ono.

comune di Ono. 9891810 - 1816

Nel comune denominativo di Ono (e Forno d’Ono) venconcentrato il comune di Presegno; la frazione di Prato psò con Vestone; rimase inserito nel cantone IV di Vestodel distretto IV di Salò.

151

Ono (San Pietro)

ntiore nelil-totoor-

nez-

none-

getaleCa-

r-to

mo93n-

le;odo

dinoli e

u-

ag-lla

l di-ellofine

to

comune di Ono con Forno d’Ono. 9901816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separatodella provincia bresciana con il confronto delle parroc-chie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso dallospettabile signor sindaco di detta Valle ed approvatodall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettorPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 1766,per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camera-li”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3;Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

ONO (SAN PIETRO)

comune di Ono. 991sec. XV - 1797

Il comune di Ono o Hono, risulta citato fra i comuni ap-partenenti alla Valle Camonica nel 1493, abitato da 250 ani-me (Medin 1886); all’inizio del ’600 il comune era costitu-ito da due terre: Hono e Cricolo (Da Lezze 1610). Nel 1765era uno dei comuni della Val Camonica e apparteneva alpievatico di Cemmo (Comunità della Val Camonica, 1765).

Nel 1764 è citata la comunità di Dò e Ono che nello stes-so anno contava 296 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Ono. 9921797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Capo di Ponte per effet-to della legge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nellostesso distretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre del-lo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incor-porato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del can-tone I di Breno del distretto IV di Breno con la legge dell’8giugno 1805. Venne concentrato in Cerveno a partire dal 1gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 341 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805. Nel 1797 il comune è denominato Do e Ono.

comune di Ono. 9931816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

ONZATO

comune di Onzato. 994sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appartenealla quadra degli Orzi compare un Onsado, probabile errper Ognado; Onzato infatti dovrebbe essere compresocomune di Floro cum Vallis suis (doppio errore: Flero e Vlis), di cui anche oggi è frazione; durante il dominio venefece parte della quadra di Mairano (Valentini 1898). Citanel 1493 come Onsado con Castelnuovo, Colorne e la Fnace, per un totale di 280 anime (Medin 1886), il comuall’inizio del ’600 contava 23 fuochi e 119 anime (Da Leze 1610).

Nel 1764 è elencato tra i comuni della quadra di Mairae nello stesso anno vi erano 175 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Onzato. 9951797 - 1798

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto di Garza Occidenper effetto della legge del 2 maggio 1798; venne unito a stelnuovo con legge 12 ottobre 1798.

ORIANO

comune di Oriano. 996sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venefece parte della stessa quadra (Valentini 1898); l’anoniautore della descrizione delle terre bresciane del 14ascrive il comune al vicariato di Pompiano, con 350 abitati, e lo dice di proprietà “di Martinengi” (Medin 1886). Icomune all’inizio del ’600 contava 100 fuochi e 600 animpossedeva un mulino di due ruote e si governava “nel mche fa la quadra” (Da Lezze 1610).

Nel 1764 Oriano “non esente” apparteneva alla quadraQuinzano ed era costituito da 41 anime, mentre Oria“esente” con 537 anime era una delle comunità feudaprivilegiate (Descrizione generale 1764).

È citato tra le terre esenti del Territorio nel 1766 (Comnità del Territorio, 1766).

comune di Oriano. 9971797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto dello Strone per effetto delegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nestretto delle Pianure ai sensi della legge del 12 ottobre dstesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inincorporato nel distretto III, di Verola Alghisi.

comune di Oriano con Pedergnaga e Trignano. 9981805 - 1809

Venne inserito nel cantone IV di Orzinuovi del distretII di Chiari con legge 8 giugno 1805.

152

Orzinuovi

rteo

uni-visso ungiu-ica-tà, inu-no,eri;el60

ilin-ee-pa-

AC

llorale

leasi at-o-

al, ile-

l se-d il

o en-t-lio.onti-cheehe. di an-uf--

radainiia

pieasi ve-se.

comune di Oriano. 9991810 - 1816

Nel comune denominativo di Oriano (con Pedergnaga eTrignano) vennero concentrati i comuni di Cremezzano,Scarpizzolo e di Padernello con Mottella; venne inseritonel cantone II di Orzinuovi del distretto III di Verolanuova.

comune di Oriano con Pedergnaga e Trignano. 10001816 - 1817

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettodella legge del 12 febbraio 1816. Con decreto 26 aprile1817 n. 10822 il comune di Pedergnaga con Trignano di-venne autonomo.

comune di Oriano. 10011817 - 1859

Venne staccato da Pedergnaga e Trignano con decreto 26aprile 1817 n. 10822-1881, restando incluso nel distrettoXII di Orzinuovi.

ORZINUOVI

cantone delle Pianure. 10021797 maggio 1 - 1798 maggio 4

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797 il cantoneera costituito dai seguenti comuni: Acqualunga; Barco;Barbariga; Bargnano; Brandico; Breda Franca (prima Bre-da Maggia); Castelgonelle; Cizzago; Comezzano; Conioloe Rossa; Cosirano; Corzano; Cremezzano; Dello; Farfen-go; Frontignano; Gabbiano; Gerola; Lograto; Longhena;Ludriano; Maclodio; Meano; Mottella; Ognato; Ovanengo;Oriano; Orzinuovi; Orzivecchi; Padernello; Pedergnaga;Pudiano; Pompiano; Roccafranca; Rudiano; Scarpizzolo;Zurlengo; Trenzano; Trignano; Villachiara; Villagana.

cantone IV del distretto II di Chiari. 10031805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto III del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Acqualunga; Barco; Cremezzano; Far-fengo; Gabbiano; Gerola con Zurlengo; Ludriano; Orzi-nuovi con Pudiano Ovanengo, Coniolo e Rossa; Orzivec-chi; Orano con Pedergnaga e Trignano; Padernello conMottella; Pompiano con Breda Franca e Montegiardino;Roccafranca; Scarpizzolo; Villa Chiara.

cantone II del distretto III di Verolanuova. 10041810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai se-guenti comuni: Orzinuovi; Gabbiano; Villachiara; Oriano;Orzivecchi; Roccafranca.

comune di Orzinuovi. 1005sec. XII - 1797

Le origini del comune di Orzinuovi sono legate alla co-struzione di una nuova fortezza alla fine del sec. XII da par-te del comune di Brescia su richiesta della comunità “deUrceis” (AC Orzinuovi, Inventario, introduzione). Citatonell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appartenenti

alla quadra degli Orzi, durante il dominio veneto fece padella quadra di Orzinuovi, che gli statuti 1429 definivan“terra separata a Brixia”, e che successivamente venne ta alla città (Valentini 1898). Il 2 febbraio 1427 Orzinuogiurò fedeltà al dominio veneto, al quale resterà sottomefino al 1797: sede di fortezza con rocca governata daprovveditore veneto, sede di podesteria maggiore (con risdizione separata da Brescia e con giurisdizione sui vriati minori di Pontoglio e Pompiano) riceveva un podesnobile bresciano, inviato dalla città: questo giudicavaogni somma “citra poenam sanguinis.”Del territorio comnale facevano parte anche quattro villette e cioé PudiaConiolo, Rossa e Ovanengo, amministrate come quartigli abitanti variarono a seconda dei periodi dai 4222 d1558 (Lanaro Sartori 1979, p. 368), ai circa 3000 (e 7fuochi) del 1610 (Da Lezze 1610).

I principali organi del comune, oltre alla vicinia, eranoconsiglio generale, il consiglio speciale (che comparve torno al 1600) e gli ufficiali preposti alle varie branchdell’amministrazione generalmente eletti dal consiglio gnerale: consoli, ragionati, massaro, notai, deputati, camri, ministrali. Il comune aveva inoltre il controllo di unospedale governato da 5 deputati eletti dalla comunità (Orzinuovi, Inventario, introduzione; Statuti di Bovegno,Cimmo, Orzinuovi sec. XIV).

Nel 1764 Orzinuovi “e corte” faceva quadra a sè e nestesso anno vi erano 3918 anime (Descrizione gene1764).

comune di Orzinuovi. consiglio generale. 1006sec. XIV - 1797

Come sancito già dagli statuti del 1341 il consiglio generain epoca veneta era composto da 48 consiglieri (in alcuni csolo da 40) e si occupava dell’organizzazione del comune,traverso la nomina degli ufficiali, la gestione delle risorse cmuni e la imposizione e riscossione di carichi fiscali. Fino1599, anno in cui fece la sua comparsa il consiglio specialeconsiglio sovrintendeva anche agli aspetti finanziari della gstione comunale, approvando il maneggio dei massari.

Fra i consiglieri venivano scelti (con modalità variabili netempo) i consoli, con il compito di preparare e presiedere ledute del consiglio, cui partecipavano anche il provveditore epodestà, due ragionati ed uno dei due cancellieri.

L’accesso al consiglio generale era rigidamente regolattendenzialmente oligarchico, in quanto i consiglieri non ricofermati in vicinia (o morti o rinunciatari) venivano sostituti atraverso la nomina fatta da quattro elezionari eletti in consigTale sistema scompare già nel 1551 anche se le modalità cnuarono a non favorire un ricambio accettabile: sia nel 1490 nel 1588 i popolani di Orzinuovi inviarono le loro rimostranza Venezia, che non ritenne però di dovere apportare modific

Al consiglio generale spettava in epoca veneta l’elezionecinque deputati pubblici, del massaro generale, del deputatoziano alle denuncie, di quattro tesorieri, oltre a quella di altri ficiali minori o con mansioni specifiche (AC Orzinuovi, Inventario, introduzione serie 1 Statuti e serie 4 Provvisioni).

comune di Orzinuovi. consiglio speciale. 1007sec. XVII - 1797

Il consiglio speciale, citato per la prima volta nel 1599, ecomposto dai quattro consoli in carica, dai quattro ragionati, cinque deputati pubblici e dai due cancellieri: le sue funzioerano soprattutto di controllo dell’amministrazione finanziar(AC Orzinuovi, Inventario, introduzione serie 4 Provvisioni).

comune di Orzinuovi. consoli. 1008sec. XIV - 1797

La figura dei consoli del comune era già presente, con amprerogative, negli statuti del 1341; citati in quella sede qusempre unitamente al podestà ed al vicario erano quattro enivano eletti dal consiglio generale, durando in carica un me

153

Orzinuovi

nel-

eeroza-a;Pa-

eeroia-er-ab-n

o;e-a-o;

i-ar-en-vi,a-

rato; ilac-ettou-23

cae-e-lletro-vi,

eluea,

oreai-

-Ac-neltini

Fra i compiti più significativi vi era la registrazione delle spesedei massari, e l’esazione delle condanne comminate dal podestà(Statuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV) .

In epoca veneta i consoli erano eletti tra i 48 consiglieri delconsiglio maggiore e quattro per mese, a turno, ricoprivano lacarica. Dopo il 1593 e fino al 1691 si instaurò la pratica diestrarre i dodici consoli “capi rotolo” e successivamente i nomidei consoli loro affiancati; dal 1692 al 1730 i consoli furonosolo 12 e a gruppi di tre duravano in carica per un trimestre. Dal1731 infine la carica divenne annuale, appannaggio di due, poitre consoli.

I consoli presiedevano, con il podestà ed il provveditore, leconvocazioni del consiglio generale, preparandone l’ordine delgiorno; dal 1599 essi formano, unitamente ai ragionati, ai depu-tati pubblici ed ai due cancellieri il consiglio speciale, che si af-ferma come secondo organo decisionale del comune (AC Orzi-nuovi, Inventario, introduzione serie 4 Provvisioni).

comune di Orzinuovi. ragionati. 1009sec. XIV - 1797

Già gli statuti del 1341 prevedevano l’elezione da parte delconsiglio di sei rationatores con l’incarico di sindacare l’opera-to dei massari, e tale magistratura rimase in funzione durantetutto il periodo veneto con notevoli poteri di controllo (Statutidi Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV; AC Orzinuovi, Inven-tario, introduzione serie 1 Statuti).

comune di Orzinuovi. 10101797 - 1798

Luogo centrale del cantone delle Pianure con la legge del1 maggio 1797, fu comune autonomo del dipartimento delMella per effetto della legge del 2 maggio 1798.

comune di Orzinuovi con Pudiano, Ovanengo, Coniolo e Rossa. 10111798 - 1801

Fu capoluogo del distretto delle Pianure, formato ai sensidella legge del 12 ottobre 1798.

comune di Orzinuovi con Pudiano e Ovanengo. 10121801 - 1805

Con la legge del 13 maggio 1801 venne inserito nel di-stretto II di Chiari.

comune di Orzinuovi con Pudiano, Ovanengo, Coniolo e Rossa. 10131805 - 1809

Venne inserito nel cantone IV di Orzinuovi del distrettoII di Chiari; sul piano istituzionale, in osservanza della leg-ge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 4514 abitanti, venneclassificato nella seconda classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Orzinuovi. 10141810 - 1816

Nel comune denominativo di Orzinuovi (con Pudiano,Ovanengo, Coniolo e Rossa) venne concentrato il comunedi Barco; venne inserito nel cantone II di Orzinuovi del di-stretto III di Verolanuova.

comune di Orzinuovi. 10151816 - 1859

Fu capoluogo del distretto XII di Orzinuovi per effettodella legge del 12 febbraio 1816. Nella notificazione 1 lu-glio 1844 il comune ha come nome completo Orzinuovi

con Coniolo, Rossa, Ovanengo e Pudiano, frazioni che la distrettuazione territoriale del 1816 non compaiono.

distretto delle Pianure. 10161798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal num10 e composto dai seguenti comuni: Roccafranca; Corno; Pompiano; Orzivecchi; Villachiara; Zurlengo; GerolCremezzano; Farfengo; Gabbiano; Acqualunga; Barco; dernedello; Bargnano; Frontignano; Meano.

distretto delle Pianure. 10171798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numVI e composto dai seguenti comuni: Orzinuovi con Pudno, Ovanengo Coniolo e Rossa; Ludriano; Oriano; Pedgnaga; Scarpizzolo; Barbariga; Trignano; Padernello; Gbiano; Mottella; Acqualunga; Corzano; Pompiano coBreda e Montegiardino; Orzivecchi; Meano; BargnanFrontignano; Villachiara; Zurlengo; Gerola; Farfengo; Crmezzano; Trenzano; Lograto; Maclodio; Brandico; Ognto; Castelgonelle; Cossirano; Dello; Longhena; BarcRoccafranca.

distretto XII della provincia di Brescia. 10181816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Acqualunga, Bco, Cremezzano, Farfengo, Gabbiano, Gerola con Zurlgo, Ludriano, Oriano, Pedergnaga con Trignano, OrzinoOrzivecchi, Padernello con Mottella, Pompiano con Bredfranca, Roccafranca, Scarpizzolo, Villachiara.

Il comune di Pedergnaga (con Trignano) venne sepada quello di Oriano con decreto 26 aprile 1817 n. 10822territorio di Breda Franca (già unito a Pompiano) venne corpato al comune di Comezzano, appartenente al distrII, con decreto 21 febbraio 1817 n. 767. Il distretto, immtato territorialmente, dopo la nuova distrettuazione del giugno 1853 venne individuato come distretto XIV.

provveditore. 1019sec. XV - 1797

A capo della fortezza degli Orzi, di importanza strateginotevole, Venezia nominava un provveditore, nobile vento, sottoposto agli ordini del capitano del castello di Brscia; la sua giurisdizione era limitata alla fortezza ed acause sottostanti al diritto di spada, mentre le altre conversie erano deferite al podestà bresciano (AC OrzinuoInventario, introduzione).

quadra di Orzinuovi. 1020sec. XIV - 1797

La quadra degli Orzi citata nell’estimo visconteo d1385 comprendeva i seguenti comuni: gli Orzi con le sville, Farfengo, Gabiano, Pompiano, Gerola, AcqualongVillagana, Barco, Corzano, Casminico (?), Onsado (errforse per Ognato), Amindo (?), Breandico, Sablonera, Mrano, Breda nuova, Castelgonnelle.

Nel 1429 oltre ad Orzinuovi vi erano i comuni di Pompiano, Corzano, Casanico, Gerola, Pudiano, Farfengo, qualunga, Villagana, Villachiara, Barco, Urago (omesso 1473), mancava invece Pavone, inserito nel 1473 (Valen

154

Ospitaletto

draa,

0chios- nonantier-a tez-oli

aia-va

tene-

ag-ella di-sso

neldi-gges-05.

n-ane-

o

r-to Il6),o-

1898), mentre nel 1493 la podesteria di Orzinuovi sembra-va comprendere solo il comune e le sue ville di Coniolo,Rossa, Pudiano, Ovanengo e Terra verda (Medin 1886).

La podesteria maggiore di Orzinuovi comprendeva nellasua giurisdizione anche i vicariati minori di Pontoglio,Pompiano ed Orzivecchi.

Il podestà, che dal 1426 al 1440 era stato nominato da Ve-nezia, a partire da questa data venne inviato da Brescia,scelto tra i nobili cittadini; tranne un breve periodo tra il1440 ed il 1447, il podestà di Orzinuovi aveva competenzain materia civile e criminale, citra penam sanguinis (Parza-ni 1983, pp. 55-56) ed oltre alla giurisdizione, vigilava sullavita amministrativa, coadiuvato da un suo cancelliere e daun connestabile (o cavaliere) (Zanelli 1912); la fortezza diOrzinuovi era invece sotto il governo di un provveditore ve-neto (AC Orzinuovi, Inventario, introduzione).

All’inizio del Seicento sembrava costituire quadra a sé(Da Lezze 1610).

Nel 1679 la quadra era costituita dai seguenti comuni:Orzinuovi, Orzivecchi, Ludriano, Barco, Villachiara, Ac-qualunga e Gabbiano (Comunità soggette al dazio dellamacina, 1679).

Nel 1764 Orzinuovi “e Corte” costituiva quadra a sè econtava 3918 anime (Descrizione generale 1764).

Nel 1796 la quadra risultava composta dai comuni di Or-zinuovi, Coniolo e Rossa, Pudiano e Ovanengo forse a queltempo costituiti ufficialmente in comuni (Fé d’Ostiani1908).

Da altre fonti di tipo fiscale risulta però che nel 1733 del-la quadra facevano parte Orzinuovi, Orzivecchi, Padernel-lo, Mottella, Barco, Zurlengo, Marocchina, Meano, Mez-zullo, Castelletto, Breda Gambara, Breda Maggia, Coler(errore per Colorno ?) Gabbiano (Mazzoldi 1966), anche seciò è in aperto contrasto per esempio con quanto affermatodal Da Lezze che dice che gli abitanti di Orzivecchi erano“cittadini, né fa(cevano) alcuna cosa con il territorio” (DaLezze 1610).

bibl. AC Orzinuovi, Inventario: Giulia Merigo (a cura di),Archivio storico del comune di Orzinuovi. Inventario,Milano, Progetto Archidata, 1990; Statuti di Bovegno,Cimmo, Orzinuovi sec. XIV: Bartolomeo Nogara, Ro-berto Cessi, Bartolomeo Bonelli, Statuti rurali brescianidel sec. XIV. Bovegno, Cimmo ed Orzinuovi, Milano,Hoepli, 1927, Corpus statutorum italicorum, n. 10.

ORZIVECCHI

comune di Orzivecchi. 1021sec. XIII - 1797

Documentato per la prima volta in un atto del 24 maggio1286, in cui compaiono sindici del comune, ed in un giura-mento di fedeltà eseguito da rappresentanti del comune di“Urceis Veteris” verso il comune di Brescia in data 16 set-tembre 1286 (Liber potheris, colonne 911 e 1132), il comu-ne nell’estimo visconteo del 1385 venne incluso fra i co-muni appartenenti alla quadra degli Orzi (comune de Urciiscum villis suis); successivamente fece parte della quadra diQuinzano, con la specificazione che “Urcee veteres sunt ci-ves” (Valentini 1898); nella descrizione delle terre brescia-ne di un anonimo del 1493 Orzivecchi venne indicato comesede di vicariato, composto dal solo comune ed abitato da1400 anime (Medin 1886) notizia confermata da altri (Za-

nelli 1912). Nel 1679 e nel 1733 era compreso nella quadi Orzinuovi (Comunità soggette al dazio della macin1679; Mazzoldi 1966).

Il comune all’inizio del ’600 contava 400 fuochi e 200anime; la giurisdizione civile spettava ai conti Cesaresche nominavano un vicario gentiluomo bresciano; essi psedevano anche i dazi; la terra era connessa con la cittàpagando né galeotti né guastatori né grevezze; gli abiterano cittadini bresciani né fa(ceva)no alcuna cosa col Tritorio. Il mulino della comunità, di tre ruote, non procuraventrata; si pagavano le gravezze sopra li beni e teste; unzone del salnitro era esercitato ogni 5 anni. Gli otto conseletti governavano la terra, tre sindici facevano i conticonsoli; esistevano poi un consiglio, non meglio specificto, composto “tra tutti (di) 32”, ed il massaro che rendeconto ai sindici (Da Lezze 1610).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 1250 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Orzivecchi. 10221797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessostretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato distretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone IV Orzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della ledel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1015 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Orzivecchi. 10231810 - 1816

Nel comune denominativo di Orzivecchi vennero cocentrati i comuni di Pompiano (tranne le frazioni di BredFranca e Montegiadino), e di Gerola con Zurlengo; veninserito nel cantone II di Orzinuovi del distretto III di Verolanuova.

comune di Orzivecchi. 10241816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Liber potheris: Federico Bettoni Cazzago e Luigi Fèd’Ostiani (a cura di), Liber potheris comunis civitatisBrixiae, Torino, Bocca, 1899, Historiae Patriae Monu-menta, tomo XIX.

OSPITALETTO

comune di Ospitaletto. 1025sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venefece parte della quadra di Travagliato (Valentini 1898).comune, che nel 1493 contava 530 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 300 fuochi e 1500 anime e si gvernava “come Travaiato” (Da Lezze 1610).

155

Ossimo

e-

le unvaso- ca-go-. An-ici

6 lerciò

rraoroio so-lleio,s-

le

l 1el-tto

an- neldio10. lu-el-

l-

-l-

iseelzo

-

ae-ritoi-o-atosc.

,

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Travagliatoe nello stesso anno vi erano 987 anime (Descrizione gene-rale 1764).

comune di Ospitaletto. 10261797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la leggedel 1 maggio 1797, passò nel distretto Interno per effettodella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distret-to di Garza Occidentale ai sensi della legge del 12 ottobredello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venneincorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte delcantone II di Brescia del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1223 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Ospitaletto. 10271810 - 1816

Nel comune denominativo di Ospitaletto vennero con-centrati i comuni di Paderno e Castegnato con la contradadi Borbone (già con Rodengo); rimase inserito nel cantoneII di Brescia del distretto I di Brescia.

comune di Ospitaletto. 10281816 - 1859

Fu capoluogo del distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

distretto II della provincia di Brescia. 10291816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il di-stretto era formato dai seguenti comuni: Berlingo con Ber-linghetto, Camignone con Valenzano, Castegnato con por-zione di Borbone, Cizzago con Marocchina, Comezzano,Corzano con Bargnano Meano e Monte Giardino, Cossira-no, Lograto, Maclodio, Ome, Ospitaletto, Paderno, Polave-no, Rodengo, Saiano, Torbole con Casaglio, Travagliatocon Pianera, Trenzano.

Il comune di Polaveno venne aggregato al distretto VI diGardone con decreto del 1817. Rimase invariato anchedopo la nuova distrettuazione del 23 giugno 1853.

OSSIMO

comune di Ossimo. 1030sec. XV - 1797

Il comune, appartenente durante la dominazione venetaalla Valle Camonica, era suddiviso in due terre, Ossimo disopra e di sotto; l’anonimo redattore della descrizione delleterre bresciane del 1493 lo diceva abitato da 700 anime(Medin 1886). Nel 1765 era uno dei comuni del pievaticodi Cividate (Comunità della Val Camonica, 1765).

La documentazione dell’archivio del comune e la rela-zione redatta in occasione della visita compiuta dal capita-no vicepodestà di Brescia nel 1765 consentono di delineare

l’assetto istituzionale della comunità in modo piuttosto prciso.

La vicinia generale aveva potere deliberativo su tuttequestioni di interesse della comunità e era composta damembro per famiglia, di età superiore ai 25 anni; eleggeogni anno tre sindaci, due per la contrada di Ossimo di pra e uno per quella di Ossimo di sotto, che duravano inrica due anni, alternandosi in modo tale che ogni anno vernavano tre sindaci nuovi e tre dell’anno precedenteturno ogni sindaco ricopriva per due mesi la carica di cosole. I sei sindaci formavano la congregazione dei sindche aveva funzioni esecutive. Sappiamo che fino al 169cariche di console e sindaci erano divise e avevamo pela congregazione del console e dei sindaci.

Sempre la vicinia eleggeva due ragionati (uno per la tedi sopra e uno per quella di sotto) che esercitavano il lufficio insieme ai ragionati dell’anno precedente, il notaed i massari, il camparo generale e quello dei boschi, iprastanti alle strade, e quello ai legnami, i sindaci dechiese e gli estimatori del comune (AC Ossimo, Inventarintroduzione serie 2-Diari; Relazione della comunità di Osimo, 1765).

Nel 1764 vi erano 539 anime (Descrizione genera1764).

comune di Ossimo. 1031

1797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto dla legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel distredi Breno ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone I Breno del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugn1805. Fu concentrato in Borno a partire dal 1 gennaio 18Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù dei 589 abitanti, venne classificato nla terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Ossimo. 1032

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Relazione della comunità di Ossi-mo, 1765: Relazione della comunità di Ossimo in “Notdelle Comunità del Pievatico di Rogno con Pisogne”. Rgistro contenente le relazioni compilate dai cancelliedelle comunità e dai loro sostituti e riguardanti l’assetistituzionale e l’amministrazione delle comunità, complate su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitano vicepdestà di Brescia, datata 1 agosto 1765, Archivio di Stdi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fa18.

bibl. AC Ossimo, Inventario: Giuseppina Caldera (a cura di)Archivio storico del comune di Ossimo. Inventario, Mila-no, Archidata, 1990.

156

Paderno

bre

r-c-zellerti-lla

a-ua-

tene-

el

ag-ellaia-ssoor-

toio delfi-.

o

r- ilzzedine;in-ze

le

OVANENGO

comune di Ovanengo. 10331797 - 1798

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, non risulta più citato fino alla legge del 12 ottobre1798, in cui risulta unito al comune di Orzinuovi.

PADENGHE

comune di Padenghe. 1034sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, popo-lato da 1843 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appar-teneva alla quadra di Campagna ed era formato dalle terredi Monte e Castello (Da Lezze 1610).

comune di Padenghe. 10351797 - 1798

Venne inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1maggio 1797.

comune di Padenghe con Maguzzano. 10361798 - 1809

Inserito nel distretto della Penisola di Catullo per effettodella legge del 1 marzo 1798, venne incluso nel distrettodelle Vigne ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantone VIIdi Lonato del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giu-gno 1805, mentre in seguito alle concentrazioni dei comuniin vigore dal 1 gennaio 1810 tornò ad essere denominatosolo Padenghe. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1330 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Padenghe. 10371810 - 1816

Nel comune denominativo di Padenghe (che perse la fra-zione di Maguzzano concentrata in Lonato) venne concen-trato il comune di Moniga; venne inserito nel cantone VI diLonato del distretto di Brescia.

comune di Padenghe. 10381816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816. Fino al decreto 26 aprile 1816n. 20867 anche il territorio di Maguzzano fece parte del co-mune, per essere poi unito a Lonato.

PADERGNONE

comune di Padergnone. 10391798 maggio - 1798 ottobre

Venne inserito nel distretto delle Vigne per effetto dellalegge del 2 maggio 1798; non citato nella legge del 1 mag-

gio 1797; venne unito a Rodengo con legge 12 otto1798.

PADERNELLO

comune di Padernello. 1040sec. XV - 1797

All’inizio del ’600 sembrava essere “di ragione dei Matinengo”, con fuochi 30 ed anime 500 e gli abitanti nelle ocorrenze andavano a “Gabbiano dal vicario” (Da Lez1610); anche l’anonimo redattore della descrizione deterre bresciane del 1493 lo assegnava allle “terre di Manengi” (Medin 1886). Nel 1679 era uno dei comuni dequadra di Quinzano (Comunità soggette al dazio della mcina, 1679), mentre nel 1733 sembra compreso nella qdra di Orzinuovi (Mazzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 377 anime (Descrizione gerale 1764).

È citato tra le terre esenti dal Territorio bresciano n1766 (Comunità del Territorio, 1766).

comune di Padernello. 10411797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto delle Pnure anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incporato nel distretto III, di Verola Alghisi.

comune di Padernello con Mottella. 10421805 - 1809

Venne inserito nel cantone IV di Orzinuovi del distretII di Chiari; fu concentrato in Oriano in data 1 genna1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù degli 857 abitanti, venne classicato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805

comune di Padernello con Mottella. 10431816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

PADERNO

comune di Paderno. 1044sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Rovato (Valentini 1898), durantedominio veneto fece parte della stessa quadra (Da Le1610). Il comune, che nel 1493 contava 580 anime (Me1886), all’inizio del ’600 contava 200 fuochi e 700 animper governare il comune venivano eletti un console, tre sdici ed un massaro che rendeva loro conto (Da Lez1610).

Nel 1764 vi erano 499 anime (Descrizione genera1764).

157

Paisco

-

elelar-ua-10i e“uno-esa

le

l 1ttoret-el- in-ell’8lla

neno

ra-se

la

,

r-etou-ne-;

comune di Paderno. 10451797 - 1809

Inserito nel cantone di Alto Oglio con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto delle Vigne per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto diGarza Occidentale ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del can-tone II di Brescia del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Ospitaletto a par-tire dal 1 gennaio 1810; sul piano istituzionale, in osservan-za della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 516 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Paderno. 10461816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

PAISCO

comune di Paisco. 1047sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, era abitato da 440 anime (Medin 1886). Nel 1765 erauno dei comuni del pievatico di Cemmo (Comunità dellaVal Camonica, 1765).

Nel 1764 vi erano 468 anime (Descrizione generale1764).

comune di Paisco. 10481797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cedegolo per effettodella legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel di-stretto di Capo di Ponte ai sensi della legge del 12 ottobredello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venneincorporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte delcantone II di Edolo del distretto IV di Breno con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 376 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Paisco. 10491810 - 1816

Nel comune denominativo di Paisco venne concentrato ilcomune di Loveno; rimase inserito nel cantone II di Edolodel distretto IV di Breno.

comune di Paisco. 10501816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo

1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

PAITONE

comune di Paitone. 1051sec. XIII - 1797

Consoli del comune di Paitone sono citati in un atto d1285 (Navarrini 1992), mentre nell’estimo visconteo d1385 risultava compreso fra i quelli della quadra di Gavdo, e durante il dominio veneto fu soggetto alla stessa qdra (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 contava 4anime (Medin 1886), intorno al 1610 contava 150 fuoch400 anime; la sola entrata del comune era fornita da puoco di bosco”, corrispondente a 100 lire; il comune dveva provvedere inoltre a pagare il prete in quanto la chiera sprovvista di entrate (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 392 anime (Descrizione genera1764).

comune di Paitone. 10521797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, passò nel distretto del Naviglio per effedella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distto di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre dlo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte dcantone I di Salò del distretto IV di Salò con la legge delgiugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza delegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 442 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Paitone. 10531810 - 1816

Nel comune denominativo di Paitone vennero concentti i comuni di Goglione di sopra e Goglione di sotto; rimainserito nel cantone I di Salò del distretto IV di Salò.

comune di Paitone. 10541816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

bibl. Navarrini 1992: Roberto Navarrini, Domini e paysani.Dal feudo al comune rurale in Mazzano in Mazzano. Sto-ria di una comunità, Mazzano, Comune di Mazzano1992.

PALAZZOLO

comune di Palazzolo. 1055sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Palazzolo, durante il dominio venfu capoluogo della stessa quadra (Valentini 1898). Il comne, incorporato nel dominio veneto in modo ufficiale coducale 29 aprile 1428, nel 1493 contava 1920 anime (Mdin 1886), e all’inizio del ’600 500 fuochi e 3000 anime

158

Palazzolo

eraistri.einniro

del ve-re-due perse.

ap-5;

chichefarion-reoputepa

dra,cari,ua-predittoppa

ioernelellocor-n--

ndeialla

a

loon

aveva tra le proprie entrate 10 ruote di mulino da cui cavava400 scudi, un frantoio da olio affittato per 50 ducati. Le al-tre entrate provenivano dal transito sul ponte sull’Oglio (dacui i bresciani erano esentati) per un totale di 600 ducati cir-ca. Nel 1764 vi erano 2438 anime (Descrizione generale1764).

Il comune era retto da 36 consiglieri balottati in vicinia,tra questi venivano scelti 3 deputati, e tre consoli (probabil-mente sempre in rapporto alle tre contrade di Piazza Riva eMura); il massaro rendeva conto ai consiglieri; completavail quadro un andadore. Palazzolo era inoltre sede di pode-steria, ed il podestà, nobile bresciano, giudicava in civile ecriminale per ogni somma; vi si trovava anche un tezzonedel salnitro esercitato ogni cinque anni (Da Lezze 1610;Chiappa 1990).

comune di Palazzolo. andadore. 1056sec. XV - 1797

L’andadore, altrimenti definito anche ministrale, costituivauno dei più antichi offici del comune; il suo compito di esecu-tore degli interventi forzosi e di messo comunale andò via viamodificandosi col passare del tempo trasformandosi in un sem-plice banditore e porta ordini. Nominati dal podestà o dai con-soli erano tre, uno per ogni quadra (Chiappa 1990).

comune di Palazzolo. cancelliere. 1057sec. XV - 1797

Il notaio del comune era menzionato già dagli statuti del1425, mentre la figura del cancelliere è testimoniata a partiredal 1458; in precedenza le scritture e gli atti erano registrati danotai aventi la semplice funzione di scriba, o dai notai alla ban-ca (Statuti di Palazzolo 1425; Chiappa 1990).

comune di Palazzolo. consiglio generale. 1058sec. XV - 1797

Gli statuti del 1425 menzionano un consiglio generale ed unconsiglio degli anziani o dei sapienti, senza ulteriori specifica-zioni, anche se in altri capitoli fanno riferimento a 15 consiglie-ri eletti in carica per due soli mesi (Statuti di Palazzolo 1425);nel corso del secolo il consiglio sembrava invece essere normal-mente composto da 18 consiglieri, che potevano però diventare15 o anche 24 (rispettando sempre le proporzioni tra le quadredel comune): venivano nominati da elettori scelti dal consigliouscente, in numero variabile. A questi consiglieri se ne affian-cavano altri denominati “aggiunti”, il cui numero in generale ri-calcava quello dei consiglieri effettivi, portando il numero deiconsiglieri a trentasei, come sarà poi prassi nel secolo XVII(Chiappa 1990).

All’inizio del ’600 i consiglieri erano infatti 36, scelti per ba-lottazione tra 72 candidati (24 per ogni quadra); al loro internovenivano eletti i tre consoli.

comune di Palazzolo. consoli. 1059sec. XIV - 1797

I consoli erano gli ufficiali principali del comune; sempre innumero di tre, uno per ogni quadra, fino alla fine del secolo XVIebbero durata bimestrale (portando il totale a 18 consoli perogni anno), divenuta poi annuale. Avevano il compito svolgeregli incarichi loro assegnati dal podestà, di essere presenti alleassemble consigliari, potevano sostenere spese di importo limi-tato (Statuti di Palazzolo 1425; Chiappa 1990).

comune di Palazzolo. estimatori. 1060sec. XV - 1797

Incaricati di compilare l’estimo dei beni ubicati in Palazzolo,erano tre per ogni quadra scelti tra i membri del consiglio. Conl’ausilio del notaio comunale provvedevano a redigere mate-rialmente l’estimo in base al quale venivano ripartiti onera efactiones comunali (Chiappa 1990).

comune di Palazzolo. estimatori dei danni. 1061sec. XV - 1797

Erano nominati dal consiglio generale in numero di due pogni quadra, col compito di quantificare i danni riscontrati dcampari o per valutare beni in caso di contenziosi o sequeDal 1472 all’incarico di estimatore venne cumulato quello ddeputati alle strade, incaricati di sorvegliare e valutare i daarrecati alle strade, mentre nel ’700 i due incarichi vennenuovamente sdoppiati (Chiappa 1990).

comune di Palazzolo. massaro. 1062sec. XV - 1797

La carica di massaro ebbe una durata variabile nel corsotempo, variando dai due mesi all’anno intero. Generalmenteniva incantata al migliore offerente, ed il prescelto doveva psentare un fidejussore; non infrequente era pure il caso di massari distinti, uno per le spese ed entrate ordinarie, l’altrole taglie ducali, oppure uno per le entrate e l’altro per le speSull’operato dei massari vigilavano i ragionati che avevano punto il compito di revisori dei conti (Statuti di Palazzolo 142Chiappa 1990).

comune di Palazzolo. notai alla banca. 1063sec. XV - 1797

Erano i notai incaricati di prestare servizio presso i bandove veniva esercitata la giustizia, per assistere i cittadini ne avessero bisogno, ed erano compensati secondo un tarifdegli atti da redigere. L’affidamento dell’incarico variò a secoda del tempo: era posto all’incanto al miglior offerente oppui notai erano nominati dal consiglio; tali modalità variaronperò abbastanza frequentemente anche per le notevoli dische provocava l’esercizio della notaria “ad banca” (Chiap1990).

comune di Palazzolo. ragionati. 1064sec. XV - 1797

All’inizio del XV secolo i rationatores o ragionati venivanoestratti a sorte dal console o dal podestà, uno per ogni quatra i membri del consiglio; durante il dominio veneto la caridivenne annuale ed i ragionati furono nominati dagli elettoanche se la prassi che li voleva membri del consiglio venne qsi sempre rispettata: il loro numero variò da tre a nove (semfatte salve le proporzioni fra le quadre). Il loro compito era controllare e verificare tutta la contabilità comune, soprattumassari e consoli, incaricati del maneggio del denaro (Chia1990).

comune di Palazzolo. 10651797 - 1816

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, fu comune autonomo del dipartimento del Mella peffetto della legge del 2 maggio 1798, venendo incluso distretto delle Sete ai sensi della legge del 12 ottobre dstesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inporato nel distretto II, di Chiari, per fare poi parte del catone I di Chiari del distretto II di Chiari per effetto della legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, iosservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 3034 abitanti, venne classificato nella seconda classe dcitata legge 8 giugno 1805.

comune di Palazzolo. 10661816 - 1859

Venne incluso nel distretto VIII di Chiari per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

quadra di Palazzolo. 1067sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Palazzocomprendeva i comuni di Palazzolo, Capriolo, Adro c

159

Pallade in Brescia

la;

r-etone,iomu-ati64

nno

iolla

delnno; di-dioia-liollaeva

de-

adoet-

elerallatrail).le

l 1ffet-ttobre

Torbiato, Erbusco, Cologne, Nigoline, Timoline, Colomba-ro e Paratico; durante la dominazione veneta della quadrafecero parte Palazzolo, Timoline, Colombaro, Nigoline,Adro, Cologne, Capriolo, Paratico (nel 1429); nel 1473 ilcomune di Torbiato venne aggiunto alla quadra (Valentini1898), e nel 1493 della podesteria di Palazzolo risultavafare parte anche Borgonato (Medin 1886); analogamente aquanto testimoniato per gli anni 1733 e 1796 (Mazzoldi1966; Fé d’Ostiani 1908).

All’inizio del ’600 la quadra risultava invece così compo-sta: Palazzolo, Timoline, Colombaro, Nigoline, Torbiato,Adro, Cologne, Capriolo, Paratico, per un totale di 1085fuochi e 10000 anime (rispetto alle 6330 del 1493); Borgo-nato era indicato come staccato da ogni quadra in quanto“tutto di alcuni gentiluomini Lana”. La città inviava un po-destà, nobile bresciano, che giudicava in civile e criminaleper ogni somma (Da Lezze 1610).

Nel 1679 la quadra era costituita dai seguenti comuni:Palazzolo, Adro, Capriolo, Cologne, Paratico e Pontoglio,mentre Borgonato non è citato (Comunità soggette al daziodella macina, 1679).

Nel 1764 la quadra era costituita dai comuni di Palazzo-lo, Adro, Capriolo, Paratico e Rivatica, Cologne, Nigoline,Timoline, Colombaro, Torbiato e Borgonato e contavacomplessivamente 7503 anime (Descrizione generale1764).

Non è chiaro quando abbia avuto inizio la podesteria diPalazzolo anche se la concessione in tale senso fatta da Lu-dovico il Bavaro nel 1329 sanciva forse una realtà di fatto;a partire da tale data il podestà fu dapprima di nomina im-periale, quindi scaligera, viscontea ed infine definitivamen-te veneziano soltanto a partire dal 1454 (in seguito alla pacedi Lodi), e fino al 1797 (Chiappa 1990, p. 28). Il podestà inepoca veneta era nominato tra i nobili bresciani e dovevaessere confermato da Venezia ed era coadiuvato da un ca-valiere; giudicava solo in civile, a differenza del secoloXIV quando godeva del misto imperio: le dispute sul poteregiurisdizionale del podestà furono però sempre numeroseed il comune di Palazzolo dovette faticare per mantenere leantiche prerogative (Zanelli 1912; Parzani 1983, p. 56, nota11; Chiappa 1990, pp. 32-40).

bibl. Chiappa 1990: Franco Chiappa, La podestaria e l’am-ministrazione comunale di Palazzolo nei secoli XV e XVI,Palazzolo sull’Oglio, Masneri, 1990; Statuti di Palazzo-lo 1425: Francesco Ghidotti (a cura di), Statuta comunisPalatioli 1425, Brescia, Sintesi, 1975.

PALLADE IN BRESCIA

cantone di Garza Occidentale. 10681797 maggio 1 - 1798 maggio 2

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797, il cantonedi Garza Occidentale era costituito dai seguenti comuni:Chiusure a sera della Garza (Borgo S. Giovanni; Borgo S.Giacomo; Fiumicello; Mandolossa; parte di Urago; partedel quartiere Violino; parte delle Fornaci; Roncadelle e Ca-selle; Bottonaga; Fontanelle e Serpente; Borgo Pile; S. Bar-tolomeo; Casa d’Esimo); Azzano; Borgo Poncarale; Bo-vezzo; Caino; Capriano; Castelnuovo di Pallade; Casaglio;Castegnato; Cellatica; Collebeato; Coler; Cortine; Corti-celle; Flero; Gussago; Mairano; Nave; Onzato; Ospitaletto;Pontegatello; Poncarale; Pievedizio; Rodengo; Ronco; Sale

di Gussago; Saiano; Torbole; Travagliato; Urago di MelValenzano.

PARATICO

comune di Paratico. 1069sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Palazzolo, durante il dominio venfece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comuche nel 1493 contava 320 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 80 fuochi e 500 anime; possedeva due lini comunali, e l’entrata ammontava a 200 scudi (ricavda boschi ed alcuni piò di terra) (Da Lezze 1610). Nel 17è citato con il nome di Paratico e Rivatica; nello stesso avi erano 430 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Paratico e Rivatica. 10701797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto delegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone III Adro del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugn1805. Concentrato in Capriolo dal 1 gennaio 1810; sul pno istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 551 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805. Comprendanche la frazione di Rivatica, anche se in alcune leggi ènominato solo Paratico.

comune di Paratico e Rivatica. 10711816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto delllegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quanil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distrto di Iseo.

PASPARDO

comune di Paspardo. 1072sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica n1493, era abitato da 300 anime (Medin 1886). Nel 1765 uno dei comuni del pievatico di Cemmo (Comunità deVal Camonica, 1765). Alla metà del ’700 sappiamo che i suoi organi istituzionali vi erano la vicinia, i consoli e cancelliere (Elezione del procuratore di Paspardo, 1760

Nel 1764 vi erano 335 anime (Descrizione genera1764).

comune di Paspardo. 10731797- 1805

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Capo di Ponte per eto della legge del 24 febbraio 1798, rimanendo nel distredi Capo di Ponte anche ai sensi della legge del 12 otto

160

Pavone

ne-II,o-du-n-

ntira

rreelel

dive-unnnoa le daa-ri-

rti- un-ogniunizio

tene-

l 1tto

ret-llocor-tens-99ata

atoo

a

dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venneinfine incorporato nel distretto IV, di Breno; venne unito aCimbergo con legge 8 giugno 1805.

comune di Paspardo. 10741816 ottobre - 1859

Venne separato da Cimbergo con decreto del 12 ottobre1816 n. 37473 e rimase incluso nel distretto XVII di Breno.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Pa-spardo, 1760: Elezione del procuratore della comunitàdi Paspardo per ricorrere al capitano vicepodestà di Bre-scia e proporre un nuovo metodo di governo per il Con-siglio di Valle, datata 6 marzo 1760, Archivio di Stato diBrescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc. 10.

PASSIRANO

comune di Passirano. 1075sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 1140 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 200 fuochi e 1000 anime; “il comune sigoverna(va) come quello di Rovato” (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 757 anime (Descrizione generale1764).

comune di Passirano. 10761797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delSebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone III diAdro del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù degli 871 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Passirano. 10771810 - 1816

Nel comune denominativo di Passirano vennero concen-trato il comune di Borgonato con Monterotondo; venne in-serito nel cantone II di Adro del distretto II di Chiari.

comune di Passirano. 10781816 - 1859

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quandoil distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distret-to di Iseo.

PAVONE

comune di Pavone. 1079

sec. XIV - 1797

La prima citazione del comune di Pavone è contenutagli statuti di Brescia del 1313 (Statuti di Brescia sec. XIcol. 1630); citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i cmuni appartenenti alla quadra di Ostiano e Gottolengo, rante il dominio veneto fece parte della quadra di Gottolego (Valentini 1898), costituendo tuttavia secondo altre foterra separata (Mazzoldi 1966), del vicariato di Gambasecondo l’anonimo redattore della descrizione delle tebresciane del 1493 (Medin 1886). Il comune all’inizio d’600 contava 200 fuochi e 1100 anime (erano 950 n1493); aveva 900 lire d’entrata (da due mulini e affitti case e del ponte sul Mella). Per il governo del comune nivano nominati 12 consoli (che duravano in carica mese ciascuno); 3 a sorte restavano in carica anche l’asuccessivo mentre gli altri nove erano estratti a sorte trpersone nominate dai nove uscenti; un andadore elettoconsoli novi e vecchi, un nodaro, due campari, due stimtori, due rasonati completavano le cariche comunali. Giusdizione civile e criminale erano esercitate dai conti Manengo (titolari dei dazi) che provvedevano a nominarevicario “dottore di collegio” che poteva giudicare “citra poenam sanguinis” fino a lire 10 (Zanelli 1912). Il territoricomunale ospitava anche un tezzone di salnitro (attivo otre anni) (Da Lezze 1610). Nel 1679 era uno dei comdella quadra di Gottolengo (Comunità soggette al dadella macina, 1679).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 1481 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Pavone. 1080

1797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Gottolengo per effedella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distto delle Sorgenti ai sensi della legge del 12 ottobre destesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inporato nel distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi pardel cantone II di Leno del distretto III di Verolanuova cola legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in oservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 13abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citlegge 8 giugno 1805.

comune di Pavone. 1081

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Pavone venne concentril comune di Cigole; venne inserito nel cantone III di Lendel distretto III di Verolanuova.

comune di Pavone. 1082

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIII di Leno per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

161

Pedergnaga

r-ce

cheel ci-o-

4 èo vi

gioelladelnno; di-eo.

10. lu-el-

g-

o-ttierero-iution-II se-vi-el2

di-(Sa-ita65,allere

ni,

le

PEDERGNAGA

comune di Pedergnaga. 1083

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Nel 1679 ri-sulta essere un unico comune con Trignano (Comunità sog-gette al dazio della macina, 1679). Il comune, che nel 1493contava 220 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 conta-va 80 fuochi e 350 anime; aveva entrate per 200 ducati dallacampagna e da un mulino di due ruote (Da Lezze 1610).

Nel 1764 Pedergnaga e Trignano sono due comuni dellaquadra di Pompiano e nello stesso anno in Pedergnaga vierano 478 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Pedergnaga. 1084

1797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto dello Strone per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nel di-stretto delle Pianure ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne infineincorporato nel distretto III, di Verola Alghisi; venne unitoa Oriano con legge 8 giugno 1805.

comune di Pedergnaga con Trignano. 1085

1817 - 1859

Con decreto del 26 aprile 1817 n. 10822-1881 venne co-stituito il comune di Pedergnaga con Trignano staccando iterritori dal comune di Oriano, cui erano uniti; rimase in-cluso nel distretto XII di Orzinuovi.

PERTICA

comune di Pertica. 1086

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 come Pertica Sa-valli (per distinguerla dal Plano Savalli) inclusa nella qua-dra di Valle Sabbia (Valentini 1898; Vaglia 1964), secondol’anonimo redattore della descrizione delle terre brescianedel 1493 era popolata da 2400 anime, e composta da 8 vil-lette (Medin 1886). All’inizio del ’600 la Pertica era costi-tuita da 10 comunelli: Levrange, Hone, Presegno, Forno diHone, Avenone, Prato, Livemmo, Udine, Hono (forse erro-re per Lavino?) e Navono (Da Lezze 1610). Probabilmentela Pertica costituiva una sopravvivenza di forme di insedia-mento e convivenza politica molto antiche, raccolte intornoalla pieve di Barbaine; quello che appare sicuro è la sua va-lenza di tipo quasi eslusivamente fiscale in quanto comparein ogni estimo (anche in quelli dell’epoca veneta); i comuniche la formano sembravano godere infatti dal canto loro dipiena autonomia amministrativa e politica, ma erano fiscal-mente uniti nei confronti delle superiori istanze politiche.Era popolato da 500 fuochi e 5000 anime (Da Lezze 1610),numeri che resero la Pertica una entità economica moltoimportante nei secoli XV- XVIII (Vaglia 1964).

PESCHIERA D’ISEO

comune di Peschiera. 1087sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Iseo, durante il dominio veneto feparte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, nel 1493 contava 150 anime (Medin 1886), all’inizio d’600 contava 25 fuochi e 400 anime (Da Lezze 1610). Ètato anche nel 1679 tra i comuni della quadra di Iseo (Cmunità soggette al dazio della macina, 1679). Nel 176uno dei comuni della quadra di Iseo e nello stesso annerano 365 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Peschiera. 10881797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone II di Isdel distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805Venne concentrato in Siviano a partire dal 1 gennaio 18Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù dei 269 abitanti, venne classificato nla terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Peschiera d’Iseo. 10891816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della lege del 12 febbraio 1816.

PEZZAZE

comune di Pezzaze. 1090sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il cmune risultava appartenere alla Valle Trompia (Saba1980, pp. 81-82, nota 31), ma già nel 1318 doveva avuna configurazione istituzionale articolata, visto che pmulgò statuti che risultano essere i più antichi conoscper tutta la valle (Sabatti 1980, p. 75, nota 3). Nel 1493 ctava 1040 anime (Medin 1886), e all’inizio del secolo XVcontava 300 fuochi e 1900 anime, ed era costituito dallaguenti terre: Davano, Monder, Trivignino, Pezzazole, Cenon, Lavon, Eto, Aiale e Rebech (Da Lezze 1610). N1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune vi erano 1consoli, 2 cavalieri sopra le vettovaglie, 2 notai, 2 giuscenti, 2 estimatori, un camparo, un massaro generale batti 1979). Nella relazione redatta in occasione della visalla valle del capitano vicepodestà di Brescia, datata 17si afferma che la vicinia generale nominava 21 persone quali erano affidati la facoltà di creare il governo e il potedeliberativo (Governo della Val Trompia e dei suoi comu1765).

Nel 1764 vi erano 1144 anime (Descrizione genera1764).

162

Pezzoro

uf-as-

le

leri,

nidan-

ttidolie

m-do-a-on

s-staSa-

oniitata

o-p.

giog-lle

no; di-o-

no Sulliolla

53o al

comune di Pezzaze. 10911797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Miniere per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delleArmi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone VI di Bo-vegno del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 1347 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Pezzaze. 10921810 - 1816

Nel comune denominativo di Pezzaze vennero concen-trati i comuni di Pezzoro e Irma; venne inserito nel cantoneVIII di B ovegno del distretto I di Brescia.

comune di Pezzaze. 10931816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unito aldistretto di Gardone (Val Trompia).

arch. Governo della Val Trompia e dei suoi comuni, 1765:Relazione compilata in occasione della visita alle tre val-li compiuta dal capitano e vicepodestà Pietro Vittor Pisa-ni nel 1765, senza data, ma 1765, Archivio di Stato diBrescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc. 4.

PEZZO

comune di Pezzo. 10941797 - 1798

È citato solo dalla legge del 1 maggio 1797 incluso nelcantone della Montagna; oggi in comune di Ponte di Le-gno.

PEZZORO

comune di Pezzoro. 1095sec. XV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il co-mune non risultava compreso fra i comuni della ValleTrompia, forse per non avere ancora conquistato la propriaautonomia istituzionale (Sabatti 1980, pp. 15-17 e pp. 8-82,nota 31); è tuttavia elencato tra i comuni della Val Trompianell’estimo del 1557 (Sabatti 1980, p. 259). Nel 1493 con-tava 280 anime (Medin 1886), e all’inizio del secolo XVIIcontava 60 fuochi e 300 anime (Da Lezze 1610). Intornoalla metà del XV secolo il console giusdicente era la figuraistituzionalmente più importante del comune concentrandoin sè quasi tutte le funzioni dell’ente (Sabatti 1980, pp. 21-33); completavano il quadro estimatori dei danni, ministra-

le e camparo (Sabatti 1980, pp. 33-42); nel 1645 tra gli ficiali del comune erano segnalati solo il console ed il msaro (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 191 anime (Descrizione genera1764).

comune di Pezzoro. camparo. 1096sec. XV - 1797

La carica era incantata ogni anno dalla vicinia e l’ufficiaaveva il compito di custodire i beni del comune e dei particolacosì terrieri come forestieri; aveva l’obbligo di rifondere ogdanno in duplo se non fosse riuscito a denunciare chi aveva neggiato la proprietà d’altri (Sabatti 1980, pp. 33-38).

comune di Pezzoro. console. 1097sec. XV - 1797

Alla metà del ’400 le funzioni del console riguardavano tugli ambiti di intervento del comune: rendeva giustizia seconla forma dello statuto, convocava la vicinia, riscuoteva le taged i crediti del comune, si recava al consiglio della Valle Tropia per riferirne le decisioni adottate e alla fine del mandato veva sottoporre il proprio “maneggio” alla revisione; va segnlata inoltre la possibilità di cumulare la carica di console cquella di notaio (Sabatti 1980, pp. 21-33).

comune di Pezzoro. giudici confidenti. 1098sec. XV - 1797

I giudici confidenti giudicavano in appello le sentenze emese dal console; la possibilità di ricorrere in appello era previper le cause che superassero il valore di tre lire di planeti (batti 1980, p. 40).

comune di Pezzoro. massaro. 1099sec. XVII - 1797

Non prevista dallo statuto del 1442, quando le sue funzierano esercitate dal console, la figura del massaro viene cnella terminazione Grimani del 1645 (Sabatti 1979).

comune di Pezzoro. notaio. 1100sec. XV - 1797

Il notaio era incaricato della redazione delle scritture del cmune e degli atti riferentisi alla notaria civile (Sabatti 1980, p39-40).

comune di Pezzoro. 11011797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Miniere per effetto della lege del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto deArmi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso ancon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto I, di Brescia, per fare poi parte delcantone VI di Bvegno del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giug1805. Fu concentrato in Pezzaze dal 1 gennaio 1810.piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 223 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Pezzoro. 11021816 - 1859

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effettodella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto di Gardone (Val Trompia).

163

Piano

atosc.

r-o-

inidin2me

o-

llaime

getto nel ot-801ei è

r-ce

cheelcu-ren-no

ioella

ettoare01;

6 n.

PIANO

comune di Piano. 1103sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica nel1493, abitato da 350 anime (Medin 1886), all’inizio del’600 il comune era costituito da quattro terre, Plano, Visso-ne, Gratacasolo e Solato (Da Lezze 1610). Nel 1765 erauno dei comuni del pievatico di Rogno (Comunità della ValCamonica, 1765).

Nella relazioni redatte nel 1759 e in occasione della visi-ta compiuta dal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 siafferma che il comune era costituito da tre terre, Piano, Vis-sone e Solato, che formavano tuttavia un’unica vicinia eviene delineato l’assetto istituzionale del comune. La vici-nia generale deliberava su ogni affare di interesse della co-munità, era costituita dagli originari di età superiore ai 25anni e si radunava nella casa del comune, posta nella terradi Piano. Ogni anno la vicinia generale eleggeva un consoleche consegnava le denuncie dei delitti al giudice dei male-fici e assisteva all’esecuzione degli atti di giurisdizione cri-minale, tre sindaci, due per la terra di Piano e uno per la ter-ra di Vissone, ai quali spettava il governo della comunità eil compito di proporre gli argomenti per le deliberazioni, ilcancelliere. Ogni tre anni la massaria delle taglie era postaall’incanto (Elezione del procuratore di Piano, 1759; Rela-zione della comunità di Piano, 1765).

Nel 1764 vi erano 1130 anime (Descrizione generale1764).

comune di Piano. 11041797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Darfo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stesso di-stretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone I diBreno del distretto I di Breno con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 722 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Piano con Beata, Solato e Vissone. 11051816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Pia-no, 1759: Elezione del procuratore della comunità di Pia-no in occasione dell’imposizione da parte della Valle diL 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 8 dicembre1759, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettiziasuperiore, b. 41, fasc. 10; Relazione della comunità diPiano, 1765: Relazione della comunità di Piano in “Notadelle Comunità del Pievatico di Rogno con Pisogne”. Re-gistro contenente le relazioni compilate dai cancellieridelle comunità e dai loro sostituti e riguardanti l’assettoistituzionale e l’amministrazione delle comunità, compi-late su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitano vicepo-

destà di Brescia, datata 1 agosto 1765, Archivio di Stdi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fa4.

PIEVEDIZIO

comune di Pievedizio. 1106sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Capriano con Mairano, durante il dminio veneto fece parte della quadra di Mairano (Valent1898). Il comune, che nel 1493 contava 240 anime (Me1886), all’inizio del sec. XVII contava 100 fuochi e 40anime; esisteva un mulino comunale e “si governava coMairano” (Da Lezze 1610).

Nel 1679 è citato come unico comune con Mairano (Cmunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 Mairano e Pievedizio sono due comuni dequadra di Mairano e nello stesso anno vi erano 309 an(Descrizione generale 1764).

comune di Pievedizio. 11071797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effedella legge del 2 maggio 1798, per essere poi compresodistretto di Garza Occidentale ai sensi della legge del 12tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne infine incorporato nel distretto II, di Chiari; vennunito a Mairano con legge 8 giugno 1805. In alcune leggdenominato Pié Giudizio.

PILZONE

comune di Pilzone. 1108sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Iseo, durante il dominio veneto feparte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, nel 1493 contava 90 anime (Medin 1886), all’inizio d’600 contava 12 fuochi e 150 anime; aveva entrate (per sdi 250 da prati e boschi) maneggiate dal massaro che deva conto ai sindici (Da Lezze 1610). Nel 1764 vi era193 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Pilzone. 11091797 - 1805

Inserito nel cantone Alto Oglio con legge del 1 magg1797, fece parte del distretto del Basso Sebino ai sensi dlegge 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stesso distranche ai sensi della legge 12 ottobre 1798; non compnella distrettuazione prevista dalla legge 13 maggio 18con legge 8 giugno 1805 venne unito a Iseo.

comune di Pilzone. 11101816 aprile - 1859

Venne separato da Iseo con decreto del 26 aprile 18120867, rimanendo incluso nel distretto X di Iseo.

164

Polpenazze

ol-

el leai-dia-el-

larte

nel10 co-ia-

10).le

giogetto

nno; di-ar-noano02za col

to del

- po-p-i ezaeliocri-o-

PISOGNE

comune di Pisogne. 1111sec. XV - 1797

Nel 1428 il Senato concesse al comune di Pisogne cheall’epoca si trovava nel territorio della quadra di Iseo di es-sere invece unito alla Valcamonica (Statuti della Val Camo-nica, 1750, privilegi pubblicati in appendice al testo statu-tario).

L’anonimo redattore della descrizione delle terre brescia-ne del 1493 indicava come tre comuni distinti Pisogne conToline, Fraine, Grignaghe e Zenzeze, abitati da 1400, 260 e250 anime (Medin 1886). All’inizio del ’600 il comune eracostituito da sette terre, Pisogne, Grignaghe, Fraine, Sonvi-co, Tinzese, Pontaso e Toline ed apparteneva alla Valle Ca-monica (Da Lezze 1610).

Nella relazione redatta in occasione della visita compiutadal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 si afferma chela comunità di Pisogne era composta da tre terre: Pisognecon Toline; Grignaghe con Sonvico e Gratacarolo; Fraine.Ogni terra formava la sua vicinia della quale facevano partetutti gli originarii di età superiore ai trent’anni. Ogni viciniaprocedeva quindi all’elezione di un console con il compitodi assistere all’esecuzione dei provvedimenti di giustiziacriminale e consegnare le denuncie, di un reggente, che no-minava a sua volta un vicereggente approvato dalla viciniae quattro consiglieri o additi. Il governo della comunitàspettava ai reggenti che si ritrovavano una volta alla setti-mana per conferire riguardo agli interessi della comunità. Itre reggenti, i tre vicereggenti e i dodici consiglieri forma-vano il consiglio della comunità che era costituito da diciot-to membri ai quali vanno aggiunti i tre consoli che interve-nivano al consiglio senza diritto di voto; il consiglioincantava i dazi della comunità e la masseria delle taglie edeleggeva il cancelliere. Le taglie erano imposte dai tre reg-genti e dal cancelliere (Relazione della comunità di Piso-gne, 1765).

Nel 1764 vi erano 2291 anime (Descrizione generale1764).

comune di Pisogne. 11121797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, fu capoluogo dell’omonimo distretto per ef-fetto della legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso neldistretto di Darfo ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte del can-tone I di Breno del distretto IV di Breno con la legge dell’8giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza dellalegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 2755 abitanti, venneclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Pisogne. 11131816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

distretto di Pisogne. 11141798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento di Adda e Oglio per effetto dellalegge 24 febbraio 1798 il distretto era contrassegnato dal

numero 21 e composto dai seguenti comuni: Pisogne; Vpino; Rogno.

arch. Relazione della comunità di Pisogne, 1765: Relazionedella comunità di Pisogne in “Nota delle Comunità dPievatico di Rogno con Pisogne”. Registro contenenterelazioni compilate dai cancellieri delle comunità e dloro sostituti e riguardanti l’assetto istituzionale e l’amministrazione delle comunità, compilate su richiesta Pietro Vittor Pisani, capitano vicepodestà di Brescia, dtata 1 agosto 1765, Archivio di Stato di Brescia, Cancleria prefettizia superiore, b. 41, fasc. 4.

POLAVENO

comune di Polaveno. 1115sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece padella stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che 1493 contava 450 anime (Medin 1886), intorno al 16contava 100 fuochi e 1000 anime; possedeva due mulinimunali, entrate di 200 scudi ricavati dai boschi e maneggti da massaro che rendeva conto ai sindici (Da Lezze 16

Nel 1764 vi erano 811 anime (Descrizione genera1764).

comune di Polaveno. 11161797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della legdel 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stesso distreanche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone V di Gdone del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giug1805. Fu concentrato in Ome dal 1 gennaio 1810. Sul piistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 18ed in virtù dei 906 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805. Spesso è citatonome di Polavine.

comune di Polaveno. 11171816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effetdella legge del 12 febbraio 1816, passando a fare partedistretto VI di Gardone con decreto del 1817.

POLPENAZZE

comune di Polpenazze. 1118sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò dall’anonimo redattore della descrizione delle terre bresciane del 1493,polato da 1813 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 aparteneva alla quadra di Val di Tenese. Gli statutl’archivio comunale permettono di delineare con certezle principali caratteristiche e compiti dell’amministrazioncomunale: la vicinia provvedeva ad eleggere il consigspeciale che era formato da 12 membri eletti in base al terio di rappresentanza delle sei ville che costituivano il c

165

Polpenazze

oli

inopre

a-staal-ua-e-llaavae-ti

iniadi-i la-

de-

sse-si-ca-

-e-eva-n-

tten-

col-bbee-

le,e-ro-ar-

ci-si-diroen-un-co- par-

giodel aiettora-ra-e Io

dela-

mune: Fontanelle e Vedrine (1 consigliere ciascuna), Montee Pozzolo (2 consiglieri ciascuna), Castello e Picedo (3consiglieri ciascuna); questi dodici, insieme ad altre 36 per-sone elette in vicinia (rispettando le medesime proporzioni)formavano la vicinia ordinaria.

I magistrati più importanti erano naturalmente i consoli-giusdicenti; erano poi nominati un massaro, i calcolatori,un notaio, un camparo, un ministrale e un misuratore delvino e dell’olio. Tra le particolarità del comune di Polpe-nazze va segnalata la presenza di un ospedale fondato nel1439 (ed amministrato dal comune tramite un hospitalario,un rettore, un console e due calcolatori eletti in vicinia) edelle vicinie delle ville (o frazioni) che formavano il comu-ne.

Ognuna delle singole ville infatti amministrava e gestivain proprio i lasciti testamentari aventi finalità devozionali,assistenziali e benefiche; tale gestione sovrintesa dalla vici-nia di ciascuna villa, si concretizzava nell’elezione di unmassaro e di un sindico che provvedevano materialmentealla gestione di obblighi e patrimonio (AC Polpenazze, In-ventario; Statuti di Polpenazze e Manerba secolo XV; Boc-chio 1986).

comune di Polpenazze. calcolatori. 1119sec. XV - 1797

Il controllo sull’operato dei massari, incaricati del maneggiodel denaro pubblico, era espressamente previsto dagli statuti,ma tale compito all’inizio dell’epoca moderna era probabil-mente svolto da funzionari o ufficiali eletti o nominati secondole necessità. Solo a partire dal 1628 i documenti testimonianocon una buona continuità la figura e l’operato concreto dei cal-colatori, eletti dal consiglio o dalla vicinia con il compito diesaminare i conti ed il maneggio del denaro fatto dal massaro(AC Polpenazze, Inventario).

comune di Polpenazze. consiglio speciale. 1120sec. XV - 1797

Molti compiti dei consiglieri erano stabiliti dagli statuti del1454, ma soltanto a partire dall’inizio del secolo successivo èpossibile osservare le concrete norme di funzionamento delconsiglio speciale, così come si deducono dai libri degli ordini.I 12 consiglieri del consiglio, erano eletti dalla vicinia mediantebalottazione, rispettando i criteri di rappresentanza delle sei vil-le componenti il comune: 1 consigliere ciascuno per le ville diVedrine e Fontanelle, due per Monte e Pozzolo, tre per Castelloe Picedo. I 12 consiglieri inoltre ricoprivano a turno, mensil-mente, la carica di consoli.

Il consiglio si occupava della gestione ordinaria e quotidianadella vita comunale ed i suoi membri, unitamente ad altri con-siglieri (in numero variabile nel tempo) formavano la così dettavicinia ordinaria (AC Polpenazze, Inventario).

comune di Polpenazze. consoli. 1121sec. XV - 1797

I dodici consiglieri del consiglio speciale ricoprivano mensil-mente a turno la carica di console, ovvero di capo del consiglioe di tutta la macchina istituzionale del comune; obbligati a farerispettare gli statuti ed a punire i contravventori, potevano giu-dicare fino alla somma di lire cinque.

Erano a capo del consiglio e ne predisponevano l’attività,(come anche quella della vicinia), controllando poi l’esecuzio-ne delle decisioni prese dagli organi deliberanti (AC Polpenaz-ze, Inventario).

comune di Polpenazze. massari. 1122sec. XV - 1797

Figura prevista dagli statuti col compito di maneggiare il de-naro del comune, le loro funzioni e l’organizzazione del loro uf-ficio subirono le modifiche dovute all’evoluzione dei tempi. Lacarica veniva assegnata mettendola all’asta (o all’incanto, comesi diceva allora) al migliore offerente, dietro presentazione di

garanzia, ed i loro obblighi venivano fissati mediante capitstabiliti in sede di asta (AC Polpenazze, Inventario).

comune di Polpenazze. ospedale. 11231439 - 1797

Fondato nel 1439 con un lascito da parte di Giovanni Coma favore del comune, l’ospedale di Polpenazze venne semamministrato da ufficiali eletti o nominati dalla vicinia (generle o ordinaria). Con i capitoli emanati nel 1558 venne previl’elezione di un ospitalario, di un rettore, un console e due ccolatori; la regola del 1624 praticamente confermava tale sitzione prevedendo un ospitalario col compito di gestire l’ospdale e di occuparsi della sistemazione degli ospiti e dedispensa degli aiuti (in generale pasti); il massaro si occupdella gestione contabile; i sindici o rettori avevano funzioni dcisionali con limiti di spesa in quanto le decisioni importan(locazioni di beni o spese consistenti) erano decise dalla vicordinaria. Vi era inoltre un notaio ed i calcolatori incaricati revisionare la contabilità, entrambi eletti in vicinia. All’ospedale nel corso del tempo venne delegata anche la gestione desciti a fine assistenziale provenienti da legati testamentari enominati “Eredità”; con l ’avvento delle repubblichenapoleoniche i beni dell’ospedale e delle eredità vennero agnati alle varie istituzioni incaricate di gestire la pubblica asstenza per confluire definitivamente nella congregazione di rità istituita nel 1807 (AC Polpenazze, Inventario).

comune di Polpenazze. vicinia. 1124sec. XV - 1797

L’assemblea dei capifamiglia originari, era titolare dell’insieme delle potestà comunitative; si riuniva solitamente di domnica nella casa del comune “super resettum castri” ed eleggi principali organi e ufficiali incaricati della gestione del comune e degli interessi della comunità: la vicinia ordinaria ed il cosiglio speciale.

Essendo però il comune composto da sei ville o frazioni tule elezioni o nomine degli ufficiali comunali erano fatte seguedo un metodo di rappresentanza proporzionale (per carichelettive), oppure per estrazione a sorte della frazione cui sareappartenuto l’eletto, in caso di cariche individuali (AC Polpnazze, Inventario).

comune di Polpenazze. vicinia ordinaria. 1125sec. XVI - 1797

La vicinia ordinaria, denominata anche consiglio generanon era prevista dagli statuti del 1454, ma già all’inizio del scolo successivo la troviamo attiva e formata, con tutte le pregative e le caratteristiche che, salvo pochi aggiustamenti, rimranno invariati fino alla fine dell’epoca di antico regime.

Costituiva in pratica una sorta di organo intermedio tra vinia e consiglio, inizialmente era formata dai 12 consoli-conglieri più 36 membri, eletti in vicinia generale, detti appunto “vicinia ordinaria”; in seguito alla peste del 1630 il loro numevariò tra i 12 ed i 24 sempre rispettando i criteri di rapprestanza delle sei ville. Convocata per affrontare decisioni di certo rilievo politico ed istituzionale, tra i suoi compiti particolari troviamo la sovrintendenza sulla gestione dell’ospedale munale, le cui relative delibere dovevano essere registrate ate in apposito registro (AC Polpenazze, Inventario).

comune di Polpenazze. 11261797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto dei Colli per effetto della legge 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto degli Ulivisensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno, distrin cui rimase anche dopo le modifiche della legge 5 febbio 1799; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpoto nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantondi Salò del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugn1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 903 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

166

Pompiano

ge in-el-

8,ra-no02zaen-o e

o

die dilu-

a-erosiani

ligli ilnti da

diggi,igi-

a-e

ra-use

-ra,la,95

ni:on-o-

po-en-;

comune di Polpenazze. 11271810 - 1816

Nel comune denominativo di Polpenazze vennero con-centrati i comuni di Puegnago e Soiano; rimase inserito nelcantone I di Salò del distretto IV di Salò.

comune di Polpenazze. 11281816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto dei Colli. 11291798 marzo 1 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Benaco per effetto della leg-ge 1 marzo 1798 il distretto era contrassegnato dal numero20 e composto dai seguenti comuni: Polpenazze; Burago eBottenago con Castrazzone; Mocasina con Calvagese; So-iano con Chizzoline; Carzago con Arzaga; Muscoline; Pue-gnago; Manerba.

bibl. AC Polpenazze, Inventario: Archivio storico del comu-ne di Polpenazze. Inventario, Inventario d’archivio inedi-to; Bocchio 1986: Gabriele Bocchio, Gli statuti del co-mune di Polpenazze, Polpenazze del Garda, Comune diPolpenazze del Garda, 1986, Si tratta della traduzione initaliano degli statuti del 1454 già pubblicati da Brogiolo;Statuti di Polpenazze e Manerba secolo XV: Gian Pie-tro Brogiolo (a cura di), Statuti comunali di Polpenazze eManerba, secolo XV, Brescia, Geroldi, 1974, MonumentaBrixiae Historica, fontes, III (supplemento ai Commen-tari dell’Ateneo per l’anno 1973).

POLZANO

comune di Polzano. 11301798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto dellalegge del 1 marzo 1798; fu unito a Gaino con legge 12 ot-tobre 1798.

POMPIANO

comune di Pompiano. 1131sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venetofece parte dal 1429 della quadra degli Orzi (Valentini1898), mentre nel 1493 risultava a capo del vicariato por-tante il suo nome, popolato da 860 abitanti (Medin 1886).Il comune all’inizio del ’600 contava 140 fuochi e 650 ani-me, ed era sede del vicario mandato dalla città per rendereragione fino a lire 5 (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era capoluogo della quadra omonima e vi erano606 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Pompiano. 11321797 - 1798

Venne incluso nel cantone delle Pianure per effetto dellalegge 1 maggio 1797, per fare parte poi del distretto dellePianure ai sensi della legge 2 maggio 1798.

comune di Pompiano con Breda Franca e Montegiardino. 11331798 - 1809

Inserito nel distretto delle Pianure per effetto della leg12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto II, di Chiari, per fare poi parte dcantone IV di Orzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805.

Il comune è citato in questo modo nell’ottobre del 179ma forse già da maggio Breda Franca e Montegiardino eno stati aggregati, non comparendo nelle leggi. Sul piaistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 18ed in virtù dei 758 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805. Montegiardino vne concentrato in Corzano, Breda Franca in TrenzanPompiano in Orzivecchi a partire dal 1 gennaio 1810.

comune di Pompiano con Breda Franca. 11341816 - 1817

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

comune di Pompiano. 11351817 - 1859

Con decreto 21 febbraio 1817 n. 767-134 il territorio Breda Franca venne staccato e venne unito al comunComezzano, del distretto II, mentre il comune rimase incso nel distretto XII di Orzinuovi.

quadra di Pompiano. 1136sec. XV - 1797

All’inizio della dominazione veneta la quadra di Pompino non risulta citata, essendo i comuni che poi ne fecparte compresi quasi tutti nella quadra degli Orzi Nuovi, negli statuti del 1429 che in quelli del 1473 (Valenti1898).

Da altre fonti si ricavano però notizie contrastanti: fra gelenchi dei vicariati appannaggio dei nobili bresciani neanni 1440-1441, Pompiano risulta citato, così come tra1445 ed il 1448 Brescia malgrado le proteste degli abitaprovvede ad inviare a Pompiano un vicario, supportataVenezia (Parzani 1983, p. 56, nota 11).

La quadra risulta citata nel 1493, costituita dai comuniPompiano, Sablonera con Ronchaiole e Breda dei MaFarfengo, Corzano con Casavico, Meano del conte LuAvogadro, Gerola, Acqualonga, Villachiara dei Martinenghi, Villagana, Barco e Martinenga dei Martinenghi, Orino dei Martinenghi, Zurlengo, per un totale di 4455 anim(Medin 1886); ed ancora nel 1562 Pompiano era sicumente sede di vicariato minore con competenza su cainferiori a cinque lire (Zanelli 1912).

All’inizio del ’600 la quadra, indicata come sede di vicariato minore, risultava composta da Pompiano, VillachiaBarco e Villagana (feudi), Acqualunga, Farfengo, GiroCorzano, Gabbiano, Cason vecchio, per un totale di 8fuochi e 6690 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1679 la quadra era costituita dai seguenti comuPompiano, Corzano, Farfengo, Gerola, Sabbionera, Mtegiardino, Meano, Zurlengo, S. Pietro de’ Fogolini (Cmunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava comsta dai comuni di Pompiano, Acqualunga, Corzano, Farfgo, Gerola, Montegiardino, Villachiara (Mazzoldi 1966Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

167

Poncarale

re- ap-ra

nedooelloù,

li:e,iclanon. Al-as-

quili-

liglioani,no

le

- perimari

care,ta-

inntetocaire-

cuiato in sul se-

Sia-

ani

di-m-ello;e-ù,

oli

PONCARALE

comune di Poncarale e Borgo. 1137

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Capriano con Mairano, durante il do-minio veneto fece parte della quadra di Bagnolo (Valentini1898), mentre l’anonimo del 1493 cita separatamente Bor-go e Poncarale rispettivamente con 200 e 220 anime (Me-din 1886). Il comune all’inizio del sec. XVII contava 70fuochi e 400 anime; eleggeva un console e un massaro (DaLezze 1610). Nel 1679 Poncarale con Borghi costituivanoun unico comune appartenente alla quadra di Bagnolo (Co-munità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 Borgo Poncarale e Pontecarale sono citati comedue comuni della quadra di Bagnolo e in essi vi erano ri-spettivamente 473 e 272 anime (Descrizione generale1764).

comune di Poncarale. 1138

1797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la leggedel 1 maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effettodella legge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso neldistretto di Garza Occidentale ai sensi della legge del 12 ot-tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801venne infine incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi.Venne unito a Flero con legge 8 giugno 1805.

comune di Poncarale con Borgo Poncarale. 1139

1817 - 1859

Venne staccato da Flero con decreto del 24 febbraio 1817n. 767, rimanendo incluso nel distretto III di Bagnolo.

PONTAGNA

comune di Pontagna. 1140

1797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stesso di-stretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato neldistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone II diEdolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno1805. Fu concentrato in Ponte di Legno in data 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 147 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Pontagna. 1141

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

PONTE DI LEGNO

comune di Ponte di Legno. 1142sec. XIV - 1797

Per l’anonimo redattore della descrizione delle terre bsciane del 1493 il comune era abitato da 760 anime, edparteneva alla Valle Camonica (Medin 1886). Nel 1765 euna delle quattro comunità nelle quali si divideva il comudi Dalegno (Comunità della Val Camonica, 1765). Secongli statuti, del secolo XVI, il territorio comunale era divisin dieci quadre: Pezzo e Zoanno, Precasaglio, Sancampe Nino, Ponte, Cosicla, Poia e Ville, Villa, Pontagna, TemLicanù e Molina.

Tali quadre avevano finalità amministrative ed elettorail villaggio di Ponte era divisa infatti in tre diverse quadrSancampello e Nino la prima, Ponte la seconda, e Cosla terza, mentre inversamente Pezzo e Zoanno terre contigue fisicamente, appartenevano alla stessa quadracune cariche pubbliche, come consolato, camparia e msaria erano assegnate a turno alle diverse quadre per ebrare la gestione amministrativa (cap. 133).

Oltre alla vicinia le istituzioni comunali previste dagstatuti erano numerose e rigidamente regolate: consi(dei trenta), reggenti, consoli, massaro, camparo, regolnotaio, estimatori, decani, sindici (Statuti di Ponte di Legsecoli XVI - XVII).

Nel 1764 vi erano 957 anime (Descrizione genera1764).

comune di Ponte di Legno. consiglio. 1143sec. XVI - 1797

Formato da 30 consiglieri eletti in vicinia, costituiva l’assemblea rappresentativa della comunità: convocata dai reggenticasi di carattere generale, il suo parere era obbligatorio prdi ogni decisione importante. Secondo gli statuti i consigliedovevano deliberare, sentenziare, condannare, vendere, loconsigliare in temporale e spirituale i consoli ed i reggenti (Stuti di Ponte di Legno secoli XVI - XVII).

comune di Ponte di Legno. consoli. 1144sec. XVI - 1797

I due consoli, uno residente ed uno forestiero, duravanocarica quattro mesi; dotati di potere giurisdizionale (unitameai reggenti) avevano il compito di custodire e porre all’incani pegni, ordinare la convocazione del consiglio e vigilare ciril rispetto degli statuti, dare esecuzioni ai proclami ed esegugli ordini dei reggenti (Statuti di Ponte di Legno secoli XVI XVII).

comune di Ponte di Legno. decani. 1145sec. XVI - 1797

Ogni degagna provvedeva ad eleggere 2 o 3 decani, ilcompito principale era quello di fare mantenere in buono stle strade comunali e pubbliche comandando tutti gli uominietà da lavoro della rispettiva degagna (cap. 67), e di vigilarepericolo di incendi (cap. 59), anche se potevano per esempioquestrare i pegni al pari di altri ufficiali comunali (cap. 65). tratta probabilmente di residui di forme di convivenza ed orgnizzazione sociale antiche mantenutesi solo in territori mont(si vedano ad esempio gli anziani del comune di Bagolino).

Le degagne del comune, i cui confini erano rigidamente inviduati dagli statuti (capp. 60-64) erano cinque: la prima coposta dalle terre di Pezzo Zoanno e Precasaglio e SancampPonte, Nino, Cosicla e Poia “con li Meraldi” costituivano la sconda; Villa la terza, Pontagna con li Baraldini la quarta, TemCanù e la Molina la quinta (Statuti di Ponte di Legno secXVI - XVII).

168

Pontevico

roe-IV

-l-

iseelzo

-

-

-

o-inidini-leaf-va

le

getto

con

r-toa-o-93-er-i,

comune di Ponte di Legno. estimatori. 1146sec. XVI - 1797

Quattro estimatori e due notai, delli più abili, dovevano esse-re eletti per rinnovare ogni cinque anni l’estimo del comune, inbase al quale erano poi suddivise le fazioni e le taglie impostedal comune: i notai avevano probabilmente il compito di redi-gere materialmente le denuncie (cap. 53) (Statuti di Ponte diLegno secoli XVI - XVII).

comune di Ponte di Legno. massaro. 1147sec. XVI - 1797

Eletto dai reggenti, doveva riscuotere le entrate “a suo rischioe pericolo, e doveva dare idonea sigurtà”; era espressamenteprevista la facoltà di ciascuna quadra di eleggere un massaroparticolare col compito di riscuotere all’interno della sola qua-dra (cap. 49) (Statuti di Ponte di Legno secoli XVI - XVII).

comune di Ponte di Legno. massaro delle condanne. 1148sec. XVI - 1797

Eletto dalle quadre o dalla vicinia, aveva il compito di coa-diuvare il notaio nella riscossione delle condanne comminatedai reggenti e consoli (cap. 122) (Statuti di Ponte di Legno se-coli XVI - XVII).

comune di Ponte di Legno. notaio. 1149sec. XVI - 1797

Era eletto dai reggenti e durava in carica sei mesi (Statuti diPonte di Legno secoli XVI - XVII).

comune di Ponte di Legno. reggenti. 1150sec. XVI - 1797

Eletti in numero di dieci, uno per ogni quadra, a novembre eda giugno dalla vicinia, duravano in carica sei mesi, ed assiemeai consoli erano depositari del potere esecutivo, compresa la fa-coltà di emettere taglie ordinarie e straordinarie per il bisognodel comune; dovevano riunirsi ogni sabato ed in caso di neces-sità potevano convocare i trenta consiglieri per farsi aiutare nel-le decisioni di interesse più generale. Eleggevano campari, re-golani, massari, notai ed estimatori, anche se probabilmentealcune nomine dovevano essere confermate dalla vicinia (p.11). Avevano potere di giurisdizione unitamente ai consoli ederano detti anche consiglieri (Statuti di Ponte di Legno secoliXVI - XVII).

comune di Ponte di Legno. regolani. 1151sec. XVI - 1797

Avevano il compito di denunciare i contravventori degli sta-tuti, unitamente ai campari (Statuti di Ponte di Legno secoliXVI - XVII).

comune di Ponte di Legno. vicinia. 1152sec. XVI - 1797

Formata da tutti i capifamiglia residenti veniva convocata al-meno due volte all’anno in occasione dell’elezione dei reggenti.Probabilmente a causa della vasta estensione del comune il luo-go di riunione non era mai fissato rigidamente (Statuti di Pontedi Legno secoli XVI - XVII).

comune di Ponte di Legno. 11531797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stesso di-stretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessoanno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato neldistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone II diEdolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 270 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Ponte di Legno. 11541810 - 1816

Nel comune denominativo di Ponte di Legno venneconcentrati i comuni di Temù, Pontagna e Villa (o Dalgno); rimase inserito nel cantone II di Edolo del distretto di Breno.

comune di Ponte di Legno. 11551816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

bibl. Statuti di Ponte di Legno secoli XVI - XVII: GiancarloMaculotti (a cura di), Statuti del comune di Ponte di Legno, secc. XVI-XVII, Brescia, Geroldi, 1993, MonumentaBrixiae Historica. Fontes, XIV (supplemento ai Commentari dell’Ateneo per l’anno 1993).

PONTEGATELLO

comune di Pontegatello. 1156sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, durante il dminio veneto fece parte della quadra di Bagnolo (Valent1898). Il comune, che nel 1493 contava 120 anime (Me1886), all’inizio del sec. XVII contava 15 fuochi e 60 anme; tutto il territorio era costituito da beni dell’Ospedamaggiore di Brescia, e gli abitanti ne erano in pratica gli fittuali; il comune non aveva entrate e la vicinia eleggedue sindici, un console e un massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 151 anime (Descrizione genera1764).

comune di Pontegatello. 11571797 - 1798

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effedella legge del 2 maggio 1798; venne unito a Capriano legge 12 ottobre 1798.

PONTEVICO

comune di Pontevico. 1158sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Pontevico, durante il dominio venefece parte prima della quadra di Manerbio, dal 1429 (Vlentini 1898), quindi della quadra di Pontevico (come capluogo) dal 1493 (Berenzi 1888). Il comune, che nel 14contava 1700 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 950 fuochi e 3000 anime, comprese terre o fienili ptinenti, e cioè Bosigno, Barchi, Villa, Campazzo, Vidos

169

Pontoglio

nelco,lla

po--

iva-ale

r-cetiniio-atodin

ao anelu-

o-tti

icoo elle

lo

ani-

ioggetto

nno;ttoi-

a-liolla

a

- en-

Guazza, Torchiera, Chiesiola, Cassano, Sabionera e S. Ger-vaso; aveva un’entrata di 2000 lire da dazi e mulini e 1500piò di beni comunali (oltre ad 8 o 9 piò di “propri di comu-ne”).

La vicinia nominava un consiglio speciale (di 12 mem-bri), i quali, tre ogni trimestre ricoprivano la carica di sin-dici; eleggeva anche un console generale per le denunciecriminali, con un sottoconsole come aiutante, un andadore,tre rasonati per saldare il massaro, 4 campari. Il monte dipietà era retto da due deputati nominati dal consiglio spe-ciale (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 4014 anime (Descrizione generale1764).

comune di Pontevico. 11591797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, costituì comune autonomo del dipartimentodel Mella per effetto della legge del 2 maggio 1798, venen-do incluso nel distretto dello Strone ai sensi della legge del12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio1801 venne incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi,per fare poi parte del cantone I di Verolanuova del distrettoIII di Verolanuova con la legge dell’8 giugno 1805. Sul pia-no istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 4675 abitanti, venne classificato nellaseconda classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Pontevico. 11601810 - 1816

Nel comune denominativo di Pontevico venne concentra-to il comune di Monticelli tranne la frazione Villanuova; ri-mase inserito nel cantone I di Verolanuova del distretto IIIdi Verolanuova.

comune di Pontevico. 11611816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

quadra di Pontevico. 1162sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Pontevicoera composta dai comuni di Pontevico, Verola Alghisi, “il-lorum de Gambara”, Alfianello, Seniga, Milzano, Bassanocon S. Gervasio, Manerbio, Cinziano (forse per Cignano),Offlaga, Regona, Licurtibus e Monticelli (d’Oglio). Nonvenne citata negli statuti del 1429 né da quelli del 1473 (Va-lentini 1898), mentre da altre fonti si desume invece che ne-gli anni 1440-1441 Brescia provvedeva ad inviare a Ponte-vico un vicario (Parzani 1983, p. 56, nota 11) e nel 1562 erasicuramente sede di vicariato maggiore (Zanelli 1912).

Nel 1493 risultava essere composta da Pontevico, Alfia-nello, Seniga, S. Gervasio e Bassano con Casanova, per untotale di 4700 anime (Medin 1886) e all’inizio del ’600 eraformata da Seniga e terre pertinenti di Pontevico, Alfianel-lo, S. Gervasio; non si comprende invece se Bassano fosseo meno compreso perché nel Catastico viene annotato dopoil totale dei fuochi della quadra (ammontanti a 1650 per10800 anime, esclusi i 200 fuochi e 700 anime di Bassano);era sede di vicariato minore ed il vicario era mandato dallacittà e giudicava “come gli altri”, cioé fino a 5 lire (Da Lez-ze 1610). Nell’estimo del 1641 la quadra era costituita daicomuni di Pontevico, Alfianello, Bassano, Milzano, Pral-

boino, San Gervasio e Seniga (Estimo, 1641), mentre1679 della quadra facevano parte i comuni di PonteviAlfianello e S. Gervasio (Comunità soggette al dazio demacina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava comsta dagli stessi comuni citati all’inizio del Seicento, compreso Bassano. Nel 1764 la quadra contava complessmente 9492 anime. (Mazzoldi 1966; Descrizione gener1764; Fé d’Ostiani 1908)

bibl. Berenzi 1888: Angelo Berenzi, Storia di Pontevico, Cre-mona, Marini, 1888.

PONTOGLIO

comune di Pontoglio. 1163sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto feprima parte della quadra di Castrezzago dal 1429 (Valen1898), quindi nel 1493 l’anonimo redattore della descrizne delle terre bresciane lo indica come sede di vicaricomprendente anche Rudiano e Roccafranca (Me1886).

Il comune all’inizio del ’600 costituiva terra sola senzquadra, la città vi mandava un vicario che giudicava finlire 5; popolato da 200 fuochi e 1000 anime (erano 850 1493), aveva 2000 lire di entrata da beni, una ruota di mlino e dall’affitto del ponte che pagavano per transito i frestieri e tre torchi da uva. Due sindici e 10 consiglieri elealla presenza del vicario, governavano la terra; il sindproponeva le parti in consiglio; vi erano poi un massarun cancelliere; tre rasonati; due deputati per danni acampagne (Da Lezze 1610).

Nel 1679 è citato tra i comuni della quadra di Palazzo(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 il comune faceva quadra a sè e aveva 1162 me (Descrizione generale 1764).

comune di Pontoglio. 11641797 - 1816

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della ledel 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stesso distreanche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distreI, di Chiari, per fare poi parte del cantone I di Chiari del dstretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sul pino istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 1318 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Pontoglio. 11651816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Chiari per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

vicario. 1166sec. XV - 1797

Non citato fino al 1493, in quell’anno viene citato il vicariato di Pontoglio, formato anche dai comuni di RudianoRoccafranca (Medin 1886); nel 1562 Pontoglio risulta a

170

Pozzolengo

in-e

21no,

entilla

ita- de-ain-tro undei

g-elle 12

elo-

di-

i-rte-ce-ittosio-r-e-

di ila”;or-I,l

cora sede di vicariato minore (Tagliaferri 1978, p. 70),mentre all’inizio del ’600 la quadra sembra non esistere piùin quanto Pontoglio è detta “terra sola, (che) non ha qua-dra”, ma riceve un vicario nobile bresciano giudice in civilefino a lire 5 (Da Lezze 1610).

PORTESE

comune di Portese. 1167sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, popo-lato da 986 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appar-teneva alla quadra di Val di Tenese, ed era formato dalle ter-re di Villa, Pravignano (Da Lezze 1610).

comune di Portese. 11681797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto del-la legge del 1 marzo 1798, venendo incluso nel distretto de-gli Ulivi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no, nel quale distretto fu inserito anche dalla legge del 5febbraio 1799; con la legge del 13 maggio 1801 venne in-corporato nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte delcantone I di Salò del distretto IV di Salò con la legge dell’8giugno 1805. Venne concentrato in S. Felice dal 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 639 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Portese. 11691816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

PORZANO

comune di Porzano. 1170sec. XIV - 1797

La prima citazione del comune di Porzano è contenutanegli statuti di Brescia del 1313 (Statuti di Brescia sec. XI-II, col. 1752); citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i co-muni appartenenti alla quadra di Ghedi e Calvisano (comePozzano), durante il dominio veneto fece parte della quadradi Manerbio (Valentini 1898). Il comune, che nel 1493 con-tava 510 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava30 fuochi e 150 anime; “si governa(va) come Manerbio”,mentre tutte le possessioni erano “de gentiloumini brescia-ni” (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Manerbio enello stesso anno vi erano 226 anime (Descrizione generale1764).

comune di Porzano. 11711797 - 1805

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nel di-stretto delle Sorgenti ai sensi della legge del 12 ottobre del-

lo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 vennefine incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi; vennunito a Leno con legge 8 giugno 1805.

comune di Porzano. 11721817 - 1859

Venne costituito in comune autonomo con decreto febbraio 1817 n. 767-134, staccandolo dal comune di Lecui era unito; rimase incluso nel distretto XIII di Leno.

POSICO

comune di Posico. 1173sec. XVIII - 1797

Nel 1764 e nel 1765 è elencato tra i comuni appartenalla Val Sabbia (Descrizione generale 1764; Governo deVal Sabbia e dei suoi comuni, 1765).

Nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, capno e vicepodestà di Brescia, datata 1765, è brevementescritta la struttura istituzionale del comune, costituita dseguenti ufficiali: un cancelliere, un consigliere per il cosiglio di Valle, due sindaci per rivedere le spese, quatconsoli, due giudici che davano udienza ogni sabato,esattore, un ministrale (Governo della Valle Sabbia e suoi comuni, 1765).

comune di Posico. 11741797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Mella per effetto della lege del 1 maggio 1797, per fare poi parte del distretto dFucine ai sensi della legge 2 maggio 1798; nella leggeottobre 1798 non è citato forse unito a Mura.

comune di Posico. 11751810 - 1816

Nel comune denominativo di Posico (denominato n1805 Mura con Posico) venne concentrato il comune di Cmero; rimase inserito nel cantone III di Preseglie del stretto IV di Salò.

arch. Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e amminstrativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa appanenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vipodestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrdalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occane della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Achivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 4.

POZZOLENGO

comune di Pozzolengo. 1176sec. XIII - 1797

Il 23 dicembre del 1253 Brescia concesse al comunePozzolengo alcune immunità: in quell’atto erano citaticonsole del comune e la vicinia “more solito congragatgià a quel tempo quindi il comune aveva prerogative e fme istituzionali codificate e normate (Bettoni 1880, IIdoc. XXIV); citato fra i comuni della riviera di Salò ne

171

Prabello

79;ci-

tene-

iolla di-sso

nele

ea-a-rtùalla

a

latto493vara-

de-Da ri-

ldi

le

giogeli-

o, eel 5 in-ell’8 dalellaneno

1493, popolato da 1288 anime (Medin 1886), all’inizio del’600 apparteneva alla quadra di Campagna (Da Lezze1610).

comune di Pozzolengo. 11771797 - 1816

Inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Bocche del Mincio per effet-to della legge del 1 marzo 1798, per essere poi compresonel distretto VII di Castiglione delle Stiviere dalla legge del26 settembre 1798, mentre la legge del 13 maggio 1801 loincluse nel distretto IV sempre di Castiglione; fece poi par-te del cantone VII di Lonato del distretto I di Brescia con lalegge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osser-vanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1793abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citatalegge 8 giugno 1805.

comune di Pozzolengo. 11781816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

PRABELLO

comune di Prabello. 11791797 - 1798

Venne incluso nel cantone di Benaco con la legge del 1maggio 1797; non più citato dalle leggi successive, nonidentificato.

PRALBOINO

comune di Pralboino. 1180sec. XIV - 1797

La prima citazione del comune di Pralboino è contenutanegli statuti di Brescia del 1313 (Statuti di Brescia sec. XI-II, col. 1630); citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i co-muni appartenenti alla quadra di Ostiano e Gottolengo, du-rante il dominio veneto fece parte della quadra diGottolengo, secondo gli statuti 1429 e 1473 (Valentini1898), mentre secondo l’anonimo redattore della descrizio-ne delle terre bresciane del 1493 faceva parte delle “terre diGambareschi” e contava 2300 anime (Medin 1886). Il co-mune all’inizio del ’600 contava 600 fuochi e 3000 anime,ed era soggetto alla giurisdizione dei conti Gambara. Pos-sedeva un bosco comunale di 9 piò; ed aveva un’entrata di200 scudi da 160 piò di campi affittati; 24 consiglieri estrat-ti tra i 40 più “buoni et intelligenti della terra” eleggevanoil massaro, che rendeva conto a due sindici. Il comune erainoltre obbligato a pagare il podestà, bresciano, nominatodai Gambara anche nel secolo XVI, che giudicava in civilee criminale citra penam sanguinis (Zanelli 1912). Sul terri-torio comunale si esercitava il tezzone di salnitro ogni 4anni (Da Lezze 1610).

Nell’estimo del 1641 è citato tra i comuni della quadra diPontevico (Estimo, 1641); nel 1679 e nel 1733 il comunesembrava compreso nella quadra di Gottolengo come terra

separata (Comunità soggette al dazio della macina, 16Mazzoldi 1966) mentre nel 1796 non risulta nemmeno tato (Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 2318 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Pralboino. 11811797 - 1816

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto di Caccia Libera per effetto delegge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessostretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato distretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantonII di Leno del distretto III di Verolanuova con la leggdell’8 giugno 1805, divenuto cantone III dopo le concentrzioni dei comuni del 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionle, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in videi 2438 abitanti, venne classificato nella terza classe dcitata legge 8 giugno 1805.

comune di Pralboino. 11821816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIII di Leno per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

PRANDAGLIO

comune di Prandaglio. 1183sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gavardo, durante il dominio veneto fu soggealla stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che nel 1contava 240 anime (Medin 1886), intorno al 1610 conta600 fuochi e 400 anime, si governava “come le terre sopdette” della quadra, e possedeva un’entrata di 500 lire,rivanti da un mulino con tre ruote e da una segheria (Lezze 1610); nel 1733, forse per una dimenticanza, nonsulta invece più citato fra i comuni della quadra (Mazzo1966); a volte risulta citato come Prendaglio.

Nel 1764 vi erano 200 anime (Descrizione genera1764).

comune di Prandaglio. 11841797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto del Naviglio per effetto della legdel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto degli Uvi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso annnello stesso distretto venne incluso anche dalla legge dfebbraio 1799; con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte dcantone I di Salò del distretto IV di Salò con la legge delgiugno 1805. Venne concentrato in Sopraponte a partire1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 193 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

172

Presegno

sti-el0

aga,ro-hira ial-

le

giogge fu an-

nelre-oer-bi-gge

to53o al

i-he, dio-ileno aldi-

toc-llotor66,a-

0u-

comune di Prandaglio. 11851816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

PRATO

comune di Prato. 1186sec. XIV - 1797

Il comune di Prato apparteneva all’inizio del ’600 alla“Pertica” indicata come “comune diviso in dieci comunel-li” (Da Lezze 1610), ed al quale si rimanda per ulteriori in-formazioni. Nel 1766 è elencato tra i comuni appartenentialla Valle Sabbia (Comunità della Valle Sabbia, 1766).

Nel 1764 vi erano 205 anime (Descrizione generale1764).

comune di Prato. 11871797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della leggedel 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto delle Fucine an-che ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; conla legge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato neldistretto IV, di Salò; venne unito a Ono con legge 8 giugno1805.

comune di Prato. 11881816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separatodella provincia bresciana con il confronto delle parroc-chie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso dallospettabile signor sindaco di detta Valle ed approvatodall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettorPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 1766,per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camera-li”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3.

PRESEGLIE

cantone III del distretto IV di Salò. 11891805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto IV del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Agnosine; Alone; Casto con Malpaga;Comero; Barghe; Bione; Nozza; Odolo; Preseglie; Prova-glio di sopra e di sotto; Sabbio con Clibbio.

cantone III del distretto IV di Salò. 11901810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai se-guenti comuni: Preseglie; Bione; Odolo; Barghe; Provagliodi sopra; Sabbio.

comune di Preseglie. 1191sec. XIV - 1797

Appartenente alla quadra di Valle Sabbia secondo l’emo visconteo del 1385 (Valentini 1898), il comune n1493 contava 240 anime (Medin 1886), e all’inizio del ’60era composto da sei contrade: Sottocastello, MazzanDosso, La Piazza, Ardellino, Ardezzano, Gazani; era pprietario di un mulino di sei ruote e popolato di 300 fuoce 1500 anime (Da Lezze 1610). Nel 1766 è elencato tcomuni appartenenti alla Valle Sabbia (Comunità della Vle Sabbia, 1766).

Nel 1764 vi erano 320 anime (Descrizione genera1764).

comune di Preseglie. 11921797 - 1816

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798, l’appartenenza a questo distrettoconfermato anche dalla legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantone III di Pseglie del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugn1805 (come capoluogo). Sul piano istituzionale, in ossvanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 915 atanti, venne classificato nella terza classe dalla citata le8 giugno 1805.

comune di Preseglie. 11931816 - 1859

Fu capoluogo del distretto XVI di Preseglie per effetdella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto IX di Vestone.

distretto XVI della provincia di Brescia. 11941816 febbraio 12 - 1853 giugno 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Agnosine, BargBione, Odolo, Preseglie, Provaglio di sopra, Provagliosotto, Sabbio con Clibbio. I due comuni di Provaglio di spra e di sotto rimasero uniti fino al decreto del 26 apr1816 n. 20867. Con la nuova distrettuazione del 23 giug1853 il distretto fu abolito ed i comuni vennero aggregatidistretto di Vestone, che da allora fu individuato come stretto IX (invece di XVII).

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separadella provincia bresciana con il confronto delle parrochie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso daspettabile signor sindaco di detta Valle ed approvadall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettoPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 17per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camerli”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3.

PRESEGNO

comune di Presegno. 1195sec. XIV - 1797

Il comune di Presegno apparteneva all’inizio del ’60alla “Pertica” indicata come “comune diviso in dieci com

173

Prestine

l 1el- nelllofine

no

818,

larte

nel10200ciez-

le

ioelladelnno; di-eo.

pia-liolla

g-

lò,6);ozze

nelli” (Da Lezze 1610), ed al quale si rimanda per ulterioriinformazioni. Nel 1765 e nel 1766 è elencato tra i comuniappartenenti alla Valle Sabbia (Comunità della Valle Sab-bia, 1766). La sua struttura istituzionale è brevemente de-scritta nella relazione consegnata a Pietro Vittor Pisani, ca-pitano e vicepodestà di Brescia, che cita i seguenti ufficialidel comune: un cancelliere, quattro consoli, otto consiglie-ri, due confidenti, due giudici e due estimatori, senza tutta-via specificare le modalità di elezione e le competenze diciascuno di essi (Governo della Valle Sabbia e dei suoi co-muni, 1765).

Nel 1764 vi erano 265 anime (Descrizione generale1764).

comune di Presegno. 11961797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della leggedel 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stesso distrettoanche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distrettoIV, di Salò, per fare poi parte del cantone IV di Vestone deldistretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805. Venneconcentrato in Ono in data 1 gennaio 1810. Sul piano isti-tuzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 edin virtù dei 278 abitanti, venne classificato nella terza clas-se dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Presegno. 11971816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separatodella provincia bresciana con il confronto delle parroc-chie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso dallospettabile signor sindaco di detta Valle ed approvatodall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettorPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 1766,per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camera-li”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3;Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

PRESTINE

comune di Prestine. 1198sec. XV - 1797

All’inizio del ’600 il comune sembrava essere separatodalla Valle Camonica ai fini fiscali in quanto, godendo diprivilegi, pagava gli aggravi fiscali direttamente alla came-ra fiscale di Brescia (Da Lezze 1610); l’anonimo redattoredella descrizione delle terre bresciane del 1493 lo dicevaabitato da 200 anime (Medin 1886).

Nel 1764 vi erano 298 anime (Descrizione generale1764).

comune di Prestine. 11991797 - 1805

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Cividate per effetto dla legge del 24 febbraio 1798, per essere poi compresodistretto di Breno ai sensi della legge del 12 ottobre destesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inincorporato nel distretto IV, di Breno; venne unito a Biencon legge 8 giugno 1805.

comune di Prestine. 12001818 - 1859

Venne separato da Bienno con decreto del 1 agosto 1restando incluso nel distretto XVII di Breno.

PROVAGLIO D’ISEO

comune di Provaglio d’Iseo. 1201sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece padella stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che 1493 contava 1080 anime (Medin 1886), intorno al 16contava 100 fuochi e 800 anime; aveva d’entrata ducati “dalli datii di ostaria e pristinaro”; un console, tre sindieletti in vicinia e un massaro governavano la terra (Da Lze 1610).

Nel 1764 vi erano 988 anime (Descrizione genera1764).

comune di Provaglio d’Iseo. 12021797 - 1809

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone II di Isdel distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805Venne concentrato in Iseo in data 1 gennaio 1810. Sul no istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 1111 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Provaglio d’Iseo. 12031816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della lege del 12 febbraio 1816.

PROVAGLIO DI SOPRA

comune di Provaglio di sopra. 1204sec. XIV - 1797

Appartenente fin dal tardo medioevo alla riviera di Sanel 1493 il comune contava nel 188 anime (Medin 188all’inizio del ’600 risultava composto dalle terre di Arviace Livrio ed apparteneva alla quadra di Montagna (Da Le1610).

174

Puegnago

lave-co-nato10on-zze

onata

gioelladelnno; di-eo.

io dela-om-une

g-

llani-

o-r- ter-

giodel

comune di Provaglio di sopra. 12051797 - 1805

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, non risulta citato dalle leggi 1 marzo e 2 maggio1798; passò nel distretto delle Fucine ai sensi della leggedel 12 ottobre 1798 e con la legge del 13 maggio 1801 ven-ne infine incorporato nel distretto IV, di Salò.

comune di Provaglio di sopra e di sotto. 12061805 - 1816

Fece parte per tutto il periodo del cantone III di Presegliedel distretto IV di Salò. Dal 1 gennaio 1810 il comune fudenominato solo Provaglio di sopra, mantenendo però in-variata la circoscrizione territoriale. Sul piano istituzionale,in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei631 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla leg-ge 8 giugno 1805.

comune di Provaglio di sopra con Provaglio di sotto. 12071816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto XVI di Preseglie per effettodella legge del 12 febbraio 1816; i due comuni furono se-parati con decreto 26 aprile 1816 n. 20867.

comune di Provaglio di sopra. 12081816 aprile - 1859

Venne separato da Provaglio di sotto con decreto del 26aprile 1816 n. 20867, restando incluso nel distretto XVI diPreseglie fino al 23 giugno 1853 quando il distretto fu sop-presso ed il comune venne unito al distretto IX di Vestone.

PROVAGLIO DI SOTTO

comune di Provaglio di sotto. 1209sec. XIV - 1797

Appartenente fin dal tardo medioevo alla riviera di Salò,nel 1493 il comune contava 325 anime (Medin 1886) edall’inizio del ’600 risultava fare parte della quadra di Mon-tagna (Da Lezze 1610).

comune di Provaglio di sotto. 12101797 - 1805

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Fucine ai sensi della leggedel 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio1801 venne infine incorporato nel distretto IV, di Salò. Nonè citato nelle leggi del 1 marzo e 2 maggio 1798. Nella leg-ge dell’8 giugno 1805 compare aggregato a Provaglio disopra.

comune di Provaglio di sotto. 12111816 aprile - 1859

Venne separato da Provaglio di sopra con decreto del 26aprile 1816 n. 20867, restando incluso nel distretto XVI diPreseglie fino al 23 giugno 1853 quando il distretto fu sop-presso ed il comune venne unito al distretto IX di Vestone.

PROVEZZE

comune di Provezze. 1212sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago (come Pranzii), durante il dominio neto fece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il mune, che nel 1493 contava 620 anime ed era denomi“Provezze con Padergnone” (Medin 1886), intorno al 16contava fuochi 200 ed anime 750; era retto da dodici csoli, tre sindici, un massaro ed un andadore (Da Le1610).

Nel 1764 è elencato tra i comuni della quadra di Iseo cla denominazione di “Provese e Fantecolo”; alla stessa dvi erano 573 anime (Descrizione generale 1764):

comune di Provezze. 12131797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dlegge del 1 marzo 1798, venendo incluso nel distretto Sebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone II di Isdel distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805Venne concentrato in Monticelli Brusati dal 1 genna1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 672 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805. Cprendeva anche la frazione di Fantecolo, anche se in alcleggi il comune è citato solo come Provezze.

comune di Provezze e Fantecolo. 12141816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della lege del 12 febbraio 1816.

PUDIANO

comune di Pudiano. 12151797 - 1798

Venne inserito nel cantone delle Pianure per effetto delegge del 1 maggio 1797; con legge 12 ottobre 1798 fu uto ad Orzinuovi; non citato dalla legge 2 maggio 1798.

PUEGNAGO

comune di Puegnago. 1216sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 640 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Val di Tenese, ed era formato dallere di Mura e Pavi (Da Lezze 1610).

comune di Puegnago. 12171797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto dei Colli per effetto della legge

175

Quinzanello

r-to

o-6),o-va-g-unva-sa- ra-300eret-iun-utta

nogniuitaco-a-n-neia.ita

mi-,o-noo

evantir

Per delaci,ili-o,

le

ttoi delnsi

del in-i

o-giài aul

1 marzo 1798, venendo incluso nel distretto degli Ulivi aisensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno, e fu in-cluso nello stesso distretto anche dalla legge del 5 febbraio1799; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatonel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantone I diSalò del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno1805. Fu concentrato in Polpenazze a partire dal 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 589 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Puegnago. 12181816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

quadra di Val di Tenese. 1219sec. XV - 1797

Faceva parte della Riviera di Salò ed all’inizio del ’600era costituita dai comuni di Puegnago, Portese, S. Felice,Raffa, Manerba, Moniga, Soiano, Polpenazze (Da Lezze1610).

QUINZANELLO

comune di Quinzanello. 1220sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Capriano con Mairano, durante il do-minio veneto fece parte della quadra di Bagnolo (Valentini1898). Il comune, che nel 1493 contava 300 anime (Medin1886), all’inizio del sec. XVII contava 50 fuochi e 200 ani-me; possedeva solo 200 lire di entrata, era retto da consoli,sindici e massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 erauno dei comuni della quadra di Bagnolo enello stesso anno vi erano 289 anime (Descrizione generale1764).

comune di Quinzanello. 12211797 - 1805

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto del Monte per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, per essere poi compreso nel di-stretto dello Strone ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne infineincorporato nel distretto III, di Verola Alghisi.

comune di Quinzanello con Boldeniga. 12221805 - 1809

Venne inserito nel cantone III di Brescia del distretto I diBrescia con legge 8 giugno 1805; fu concentrato in Dellodal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 543 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla legge 8 giugno1805.

comune di Quinzanello con Boldeniga. 12231816 - 1859

Venne incluso nel distretto III di Bagnolo per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

QUINZANO

comune di Quinzano. 1224sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venefu capoluogo della quadra omonima (Valentini 1898). Il cmune, che nel 1493 contava 2050 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 500 fuochi e 3600 anime; era gvernato da 24 consiglieri, due al mese; questi ne nominano altri 24 “appresso loro per gionta””, insieme i 48 elegevano tre sindici e 5 ragionati, un andadore e procuratore; erano poi nominati due uomini che assisteno al consiglio generale e speciale del Territorio; un masro generale e un cancelliere; 4 campari. Il castello era digione comunale, le entrate comunali ammontavano a lire, ricavate da mulini e livelli; una disciplina di ragioncomunale aveva entrata di lire 600; il monte di pietà era to da un massaro nominato dal consiglio assieme alla gta. La città mandava un vicario che rendeva ragione a tla quadra fino a lire 5 (Da Lezze 1610).

Secondo la terminazione di Francesco Grimani, capitae vicepodestà di Brescia, datata 2 novembre 1764, in ocomune doveva essere eletta la vicinia generale costitda 80 persone, che a sua volta eleggeva gli ufficiali del mune membri del consiglio speciale (Terminazione Grimni, 1764). Nel maggio 1765 il governo del comune di Quizano fu specificamente regolamentato dalla terminaziodi Pietro Vittor Pisani, capitano e vicepodestà di BrescEgli stabilì che la vicinia generale doveva essere costituda cento persone, metà dell’estimo maggiore e metà delnore, tra le quali venivano eletti gli ufficiali del comunecioè tre sindaci, due dell’estimo maggiore e uno del minre, tre ragionati, anch’essi due dell’estimo maggiore e udel minore, sei consoli, per la maggior parte dell’estimmaggiore, il cancelliere e il sindaco andadore che potessere nominato anche tra gli originari non appartenealla vicinia, quattro deputati consiglieri, tutti del maggioestimo e tre deputati per la raccolta delle elemosine. tutte le cariche, ad eccezione del sindaco andadore ecancelliere, era prevista la contumacia di un anno. I sindi ragionati, i consoli e i deputati consiglieri formavano consiglio speciale incaricato di provvedere agli affari ordnari e più urgenti (Terminazione Pisani per Quinzan1765).

Nel 1764 vi erano 2456 anime (Descrizione genera1764).

comune di Quinzano. 12251797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Basso Oglio per effedella legge del 1 maggio 1797, passando a fare parte podipartimento del Mella come comune autonomo, ai sedella legge del 2 maggio 1798.

comune di Quinzano con Mezzullo e Castelletto. 12261798 - 1809

Inserito nel distretto dello Strone ai sensi della legge 12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 vennecorporato nel distretto III, di Verola Alghisi, per fare poparte del cantone I di Verolanuova del distretto III di Verlanuova con la legge dell’8 giugno 1805. Probabilmente dal maggio 1798 Castelletto e Mezzullo vennero unitQuinzano, i loro nomi non comparendo nell’elenco. S

176

Regosa

oc.,ori-g-o-oreto

letatae,

-

lagio,-

o-r-

gioel-l di-loag-

lò.ice in-

atotto

r-artee,os-e

piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 3137 abitanti, venne classificato nellaseconda classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Quinzano. 12271810 - 1816

Nel comune denominativo di Quinzano (con Mezzullo eCastelletto) venne concentrata la frazione di Villanuova,già con Monticelli; rimase inserito nel cantone I di Verola-nuova del distretto III di Verolanuova. (È possibile che taledivisione fosse già attiva nel 1808, quando sembra che ilcomune sia stato diviso unendo Villanuova a Quinzano eMonticielli a Pontevico (Locatelli 1989, p. 138).

comune di Quinzano con Villanuova e Mezzullo. 12281816 - 1841

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816. Probabilmente Villanuovavenne aggregata a Verolavecchia col medesimo decreto del10 gennaio 1841 n. 43743-7159 con il quale anche Monti-celli d’Oglio venne aggregato a Verolavecchia.

comune di Quinzano con Mezzullo. 12291841 - 1859

Dopo la separazione da Villanuova (aggregata a Verola-vecchia con decreto del 10 gennaio 1841 n. 43743-7159,col quale anche Monticelli d’Oglio venne unito a Verola-vecchia) rimase nel distretto XI di Verolanuova.

quadra di Quinzano. 1230sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Quinzanoera formata dai comuni di Quinzano, Verola Vecchia, Cadi-gnano, Scarpizzolo, Oriano, Pedergnaga, Fagiano (proba-bile errore per Gabbiano), Cremezzano, Dello (Ello), Bar-bariga, Frontignano, Bargnano, Faverzano, Scorzarolo,Longhena; all’inizio della dominazione veneta, nel 1429, laquadra comprendeva Quinzano, Gabbiano, Verola Vecchia,Cadignano, Scarpizzolo, Oriano, Scorzarolo, Faverzano,Pedergnaga, Cremezzano e Trignano; il comune di Gabbia-no venne posto successivamente nella quadra di Orzinuovi(Valentini 1898), mentre secondo la descrizione delle terrebresciane del 1493 al posto di Oriano (incluso nella quadradi Pompiano) troviamo “Monticelli di Griffi” e la popola-zione ammontava a 4295 anime (Medin 1886). All’iniziodel ’600 la quadra era composta da Quinzano, Cremezzano,Verolavecchia, Scorzarolo, Codignano, Scarpizzolo, Oria-no, Faverzano, Pedergnaga, Trignano, per un totale di 1377fuochi e 8450 anime; la città mandava un vicario che ren-deva ragione a tutta la quadra fino a lire 5 (Da Lezze 1610;Zanelli 1912).

Nel 1679 la quadra era costituita dai seguenti comuni:Quinzano, Mezzullo, Verola vecchia, Verola Alghise, Bre-da Gambara, Pedernello, Mottella, Scarpizzolo, Scorzaro-lo, Cadignano, Faverzano, Pedergnaga con Trignano, Oria-no, Monticelli, Cremezzano (Comunità soggette al daziodella macina, 1679).

Nel 1733 e nel 1796 la quadra risultava composta daglistessi comuni citati all’inizio del Seicento, più, rispettiva-mente Monticelli de Griffi e Villanuova ripa d’Oglio; nel1764 la quadra comprendeva sia Monticelli de’ Griffi, siaVillanuova Ripa d’Oglio e contava complessivamente 6897anime (Mazzoldi 1966; Fé d’Ostiani 1908; Descrizione ge-nerale 1764).

arch. Terminazione Grimani, 1764: “Terminazione generaledell’illustrissimo ed eccellentissimo signor FrancescGrimani per la serenissima Repubblica di Venezia etcapitanio e vicepodestà di Brescia etc. estesa coll’auttà impartitagli dalle ducali 27 settembre 1764 per l’ogetto che la polizia ed economia delli comuni della prvincia bresciana in ogni luogo debba procedere a tendella sovrana deliberazione dell’eccellentissimo Sena7 (sic) settembre suddetto, in Brescia MDCCLXIV, dalstampe di Giuseppe Pasini stampatore camerale”, da2 novembre 1764, Archivio di Stato di Brescia, Stampb. 18, altra copia manoscritta in Archivio di Stato di Brescia, Comuni vari - Quinzano, b. 15, reg. 1: “Libro dellevicinie di Quinzano”, 1764 - 1791, cc. 5r-7v; Termina-zione Pisani per Quinzano, 1765: Terminazione di Pie-tro Vittor Pisani, capitano e vicepodestà di Brescia, perregolazione del comune di Quinzano, datata 4 mag1765, in “Libro delle vicinie di Quinzano”, 1764 - 1791c. 8, Archivio di Stato di Brescia, Comuni vari - Quinzano, b. 15, reg. 1.

bibl. Locatelli 1989: Angelo Locatelli, Monticelli d’Oglio.Una storia sul fiume, Verolavecchia, Comune di Verola-vecchia, 1989.

RAFFA

comune di Raffa. 1231sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 186 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Val di Tenese (Da Lezze 1610).

comune di Raffa. 12321797 - 1805

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto dla legge del 1 marzo 1798, per essere poi compreso nestretto degli Ulivi ai sensi delle leggi del 12 ottobre delstesso anno e del 5 febbraio 1799; con la legge del 13 mgio 1801 venne infine incorporato nel distretto IV, di SaNella legge del 1 marzo 1798 Raffa risulta unito a S. Felcon Cisano, ma nell’ottobre dello stesso anno è di nuovodicato come comune autonomo.

Dall’8 giugno 1805 fu unito a S. Felice.

comune di Raffa. 12331816 aprile - 1859

Con decreto datato 26 aprile 1816 n. 20897 fu staccdal comune di San Felice, rimanendo incluso nel distreXIV di Salò per effetto della legge del 12 febbraio 1816.

REGOSA

comune di Regosa. 1234sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, successivamente fece pdella quadra di Castrezzago (Valentini 1898). Il comunche nel 1493 contava 250 anime ed era citato unito a Csirano (Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 4 fuochi

177

Remedello di sopra

di-nno;ttoi8 innzati,giu-

o

lanchee,iorioro-ro-o-

ne

noca-

le

l 1f-

di-brenneel

gezati,giu-

lla

ero 3; S.

50 anime, era “delli signori Maggi e delle monache di S.Giulia di Brescia” (Da Lezze 1610).

Nel 1679 è citato tra i comuni della quadra di Chiari (Co-munità soggette al dazio della macina, 1679).

REMEDELLO DI SOPRA

comune di Remedello di sopra. 1235sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Asola, durante il dominio veneto feceparte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, chenel 1493 contava 1050 anime (Medin 1886), all’inizio del’600 contava 30 fuochi e 350 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 1080 anime (Descrizione generale1764).

comune di Remedello di sopra. 12361797 - 1809

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto di Gottolengo per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto di Cac-cia Libera ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantoneII di Leno del distretto III di Verolanuova con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1215 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Remedello di sopra. 12371810 - 1816

Nel comune denominativo di Remedello di sopra venneconcentrato il comune di Remedello di sotto; venne inseritonel cantone V di Montichiari del distretto I di Brescia.

comune di Remedello di sopra. 12381816 - 1859

Venne incluso nel distretto IV di Montichiari per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

REMEDELLO DI SOTTO

comune di Remedello di sotto. 1239sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Asola, durante il dominio veneto feceparte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, chenel 1493 contava 460 anime (Medin 1886), all’inizio del’600 contava 30 fuochi e 350 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 529 anime (Descrizione generale1764).

comune di Remedello di sotto. 12401797 - 1809

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto di Caccia Libera per effetto della

legge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessostretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distreIII, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantone II dLeno del distretto III di Verolanuova con la legge dell’giugno 1805. Venne concentrato in Remedello di sopradata 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 567 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805.

comune di Remedello di sotto. 12411816 - 1859

Venne incluso nel distretto IV di Montichiari per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

REZZATO

comune di Rezzato. 1242sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Rezzato, fu capoluogo della stessa quadra adurante la dominazione veneta (Valentini 1898); il comunche nel 1493 contava 1240 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 200 fuochi e 1400 anime, era proprietadei medulli o cave di pietra, che assieme alle montagne pcuravano al comune circa 1000 scudi di entrate; era pprietario anche di una osteria e di un mulino di quattro rute che venivano affittati, così come di un frantoio; il tezzodi salnitro poteva essere utilizzato ogni tre anni.

Il comune si governava con tre consiglieri che duravain carica un anno; 12 consoli che a turno ricoprivano la rica di massaro e un cancelliere (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 1609 anime (Descrizione genera1764).

comune di Rezzato. 12431797 - 1816

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, fu capoluogo del Distretto dei Marmi per efetto della legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nelstretto di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottodello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 veincorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte dcantone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la legdell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservandella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1711 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805.

comune di Rezzato. 12441816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

distretto dei Marmi. 12451798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numee composto dai seguenti comuni: Rezzato; Castenedolo

178

Roccafranca

ifi-.

la ilu-

ag-ella di-sso

neldi-gges-05.

on-ne

o

r-o8);rreen-).

ara)zeap-zioe-

le

Eufemia; Ciliverghe; Mazzano; Caionvico; Botticino mat-tina; Botticino sera; Virle; Nuvolera.

quadra di Rezzato. 1246

sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Rezzatocomprendeva i comuni di Rezzato, Sant’Eufemia, Caionvi-co, Botticino sera e Botticino mattina; durante la domina-zione veneta della quadra fecero parte Rezzato, Sant’Eufe-mia, Caionvico, Botticino sera e Botticino mattina, Virle eMazzano dal 1429; Calcinato e Borgosatollo vi furono ag-giunti nel 1473 (Valentini 1898), mentre anche Castenedo-lo risulta farne parte a partire dal 1493 (Medin 1886), perun totale di 6500 abitanti. All’inizio del ’600 la quadra eracosì composta: Rezzato, S. Eufemia, Castenedolo, Caion-vico, Botticino sera, Botticino mattina, Calcinato, Virle,Borgosatollo, Mazzano, per un totale di 1280 fuochi e10190 anime (Da Lezze 1610). Nel 1679 S. Eufemia non èelencato tra i comuni della quadra, ma è citato tra i borghie le chiusure della città (Comunità soggette al dazio dellamacina, 1679).

Nel 1733 la quadra risultava composta dagli stessi comu-ni citati all’inizio del Seicento, mentre nel 1764 e nel 1796compare anche il comune di Ciliverghe (Mazzoldi 1966;Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel 1764la quadra contava complessivamente 13317 anime (Descri-zione generale 1764).

Come le altre quadre del pedemonte la quadra di Rezzatogodette di ampi privilegi ed esenzioni raggiungendo infinela separazione dal Territorio (Parzani 1983, p. 60); tali pri-vilegi vennero riconfermati nel 1612 quando la quadra ot-tenne l’equiparazione, dal punto di vista delle esenzioni fi-scali, alle valli Trompia e Sabbia (Zulian 1935).

All’inizio della dominazione la quadra probabilmente ri-cevette per i primi anni (1440-1441) un vicario dalla città(Parzani 1983), mentre nel 1562 non risultava essere piùsede di vicario (Zanelli 1912).

RIVOLTELLA

comune di Rivoltella. 1247

sec. XIV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, popo-lato da 1813 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appar-teneva alla quadra di Campagna (Da Lezze 1610).

comune di Rivoltella. 1248

1797 - 1816

Inserito nel cantone dei Colli con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto della Penisola di Catullo per effet-to della legge del 1 marzo 1798, venendo incluso nel di-stretto delle Vigne ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del canto-ne VII di Lonato del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805 (divenuto cantone VI dopo le modificheintrodotte con la concentrazione dei comuni del 1 gennaio1810). Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del

24 luglio 1802 ed in virtù dei 1327 abitanti, venne classcato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805

comune di Rivoltella. 12491816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellegge del 12 febbraio 1816; fino al 1835 rimase in attivitàconvocato, che a tale data fu sostituito dal consiglio comnale (AC Rivoltella, Inventario).

bibl. AC Rivoltella, Inventario: Giuseppina Caldera (a curadi), Archivio storico del comune di Rivoltella. Inventario,Inventario d’archivio inedito.

ROCCAFRANCA

comune di Roccafranca. 12501797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessostretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato distretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone IV Orzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della ledel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1215 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Roccafranca. 12511810 - 1816

Nel comune denominativo di Rocca Franca venne ccentrato il comune di Ludriano; venne inserito nel cantoII di Orzinuovi del distretto III di Verolanuova.

comune di Roccafranca. 12521816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

feudo di Roccafranca. 1253sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Chiari, all’inizio del dominio venetfaceva parte della quadra di Castrezzago (Valentini 189nel 1493 l’anonimo redattore della descrizione delle tebresciane lo assegna al vicariato di Pontoglio, comprendte anche Rudiano, popolato da 635 anime (Medin 1886

All’inizio del ’600 contava 10 fuochi e 500 anime, mnon c’era “riduzione di comune perché quella terra (egiurisdizione dei conti Martinengo Cesaresco” (Da Lez1610), mentre nel 1679, nel 1733, nel 1764 e nel 1796 parteneva alla quadra di Chiari (Comunità soggette al dadella macina 1679; Mazzoldi 1966; Fé d’Ostiani 1908; Dscrizione generale 1764).

Nel 1764 vi erano 1101 anime (Descrizione genera1764).

179

Rodengo

zo12l 5 in- è

a ène

lle perca-omo nelgion la la

gge

lla

larte

nel10 néun

le

gefet-esol 12801ne

RODENGO

comune di Rodengo. 1254

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Gussago unito a Saiano, durante il dominio vene-to fece parte della quadra di Gussago (Valentini 1898). Ilcomune, che nel 1493 contava 520 anime (Medin 1886), in-torno al 1610 contava 100 fuochi e 800 anime; affittaval’osteria e per governarsi eleggeva tre sindici, un console eun massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 Rodengo e Saiano risultano essere due comunidella quadra di Gussago; alla stessa data nel comune di Ro-dengo vi erano 823 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Rodengo. 1255

1797 - 1798

Incluso nel cantone di Garza Occidentale per effetto dellalegge del 1 maggio 1797, venne compreso nel distretto del-le Vigne con la legge del 2 maggio 1798.

comune di Rodengo e Padergnone. 1256

1798 - 1805

Inserito nel Distretto di Garza Occidentale per effettodella legge del 12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescia.

comune di Rodengo. 1257

1805 - 1809

Venne inserito nel cantone II di Brescia del distretto I diBrescia con legge 8 giugno 1805; sul piano istituzionale, inosservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei990 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cita-ta legge 8 giugno 1805.

comune di Rodengo. 1258

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Rodengo vennero concen-trati i comuni di Saiano, Camignone e Valenzano; vennetolta, per aggregarla ad Ospitaletto, la contrada di Borbonegià di Rodengo; venne inserito nel cantone I di Brescia deldistretto I di Brescia.

comune di Rodengo. 1259

1816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

comune di Rodengo con Borbone. 1260

1816 aprile - 1859

Con decreto del 26 aprile 1816 n. 20867 accorpò il terri-torio di Borbone, in precedenza aggregato al comune di Ca-stegnato; rimase compreso nel distretto II di Ospitaletto.

ROINA E MORNAGA

comune di Roina e Mornaga. 12611798 - 1805

Inserito nel distretto degli Aranci dalla legge del 1 mar1798, fece parte dapprima del distretto degli Ulivi (legge ottobre 1798) e poi del distretto degli Aranci (legge defebbraio 1799); con la legge del 13 maggio 1801 venneserito nel distretto IV di Salò. Nella legge del 1805 nonpiù citato, forse aggregato ad altri comuni; oggi Mornagin comune di Gardone Riviera, mentre Roina è in comudi Gargnano.

RONCADELLE

comune di Roncadelle. 12621797 - 1805

Venne inserito nel cantone di Garza Orientale (neChiusure a sera della Garza, fuori di Porta S. Nazaro),effetto della legge del 1 maggio 1797 (citato come Rondelle e Caselle), non si capisce se come comune autono dipendente in qualche misura da Brescia; passò poidistretto di Garza Occidentale ai sensi della legge 2 mag1798, per essere quindi incluso nel distretto Centrale colegge del 12 ottobre 1798 e nel distretto I, di Brescia conlegge del 13 maggio 1801; venne unito a Brescia con le8 giugno 1805.

comune di Roncadelle. 12631816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

RONCO

comune di Ronco. 1264sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece padella stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che 1493 contava 360 anime (Medin 1886), intorno al 16contava 100 fuochi e 400 anime; “senza beni in communcommunali”; il governo era esercitato da un console, sindico e un massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 154 anime (Descrizione genera1764).

comune di Ronco. 12651797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto delle Vigne per efto della legge del 2 maggio 1798, per essere poi comprnel distretto di Garza Occidentale ai sensi della legge deottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne infine incorporato nel distretto I, di Brescia; venunito a Gussago con legge 8 giugno 1805.

180

Rovato

ero 8ro;o;

m-no,Tra-o-cca-to, co-dradelnean-6).

a:o-

Pa-ez-ldi

a dio,

Pa-ua-

tava da-

liorra le

a- 5ua-an-valliorioa-5).

heparteeli

heCi èlio glidoia-u-

pre-icocadra

ii

ROVATO

comune di Rovato. 1266sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 4350 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 1000 fuochi e 6000 anime, aveva entrateper 1500/2000 ducati ricavate da terre, mulini, e dazi per iquali veniva però pagata la limitazione in camera fiscale.

Il comune era costituito da quattro quartieri: Dublado,Trizio, Visnardo e Braida (Libro delle provvisioni di Rova-to, 1524-1529).

Per quanto concerne il governo del comune tre consolierano estratti alla presenza del vicario e del consiglio di 72(18 per quartiere); i tre consoli nominavano quattro uomini(uno per ciascun quartiere di Rovato), che alla vigilia di S.Tommaso erano incaricati dell’elezione del nuovo consi-glio.

Il massaro generale eletto dal consiglio rendeva conto a4 esaminatori eletti dalla vicinia; cancelliere, vice cancel-liere, campari, andadori e 8 uomini sopra le frodi alle vet-tovaglie completavano la struttura istituzionale del comu-ne. Un monte di pietà era amministrato dal massaro elettodal consiglio, il cui operato era controllato da altri eletti dalconsiglio (Da Lezze 1610).

Nel 1764 l’amministrazione del comune venne in parteriformata secondo le terminazioni emesse da FrancescoGrimani, capitano e vicepodestà di Brescia. Egli stabilì chealla presenza del vicario e dei sindaci del Territorio doves-sero essere convocati gli originari del comune e che tra diessi dovessero essere estratti i nomi di duecento persone,cento del maggior estimo e cento del minore, che dovevanocostituire la vicinia generale. Dal corpo della vicinia dove-vano essere eletti sei sindaci, due deputati della quadra, tredeputati alla seriola, dodici consoli, due deputati alla chie-sa, un sindaco andadore per il consiglio del Territorio, uncancelliere e un vice cancelliere. I trentaquattro ufficialielencati dovevano costituire il consiglio speciale della vici-nia del comune di Rovato (Terminazione Grimani per Ro-vato, 1764).

Nel 1764 vi erano 4209 anime (Descrizione generale1764).

comune di Rovato. 12671797 - 1816

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, fu comune autonomo del dipartimento del Mella pereffetto della legge del 2 maggio 1798 (e capoluogo del di-stretto del Monte Orfano), venendo incluso nel distrettodelle Sete ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato neldistretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone I diChiari del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 4667 abitanti, venne classifi-cato nella seconda classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Rovato. 12681816 - 1859

Venne incluso nel distretto VIII di Chiari per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto del Monte Orfano. 12691798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numee composto dai seguenti comuni: Paratico e Rivatica; AdCapriolo; Erbusco; Coccaglio; Torbiato; Cazzago; CalinPassirano; Bornato.

quadra di Rovato. 1270sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 la quadra di Rovato coprendeva i comuni di Rovato, Ospitaletto, Cazzago, CaliBornato, Passirano, Paterno, Camignone, Castegnato, vagliato, Torbole, Casaglio, Roncadelle; all’inizio della dminazione veneta della quadra fecero parte Rovato, Coglio, Erbusco, Calino, Cazzago, Camignone, BornaPassirano e Paderno, dal 1429; negli statuti del 1473 ilmune di Cazzago non risulta più fare parte della qua(Valentini 1898), ma essendo citato nella descrizione 1493 dovrebbe trattarsi di una svista; in tale descrizioBornato è citato con Monterotondo, e Camignone con Ftecolo e la quadra aveva allora 10730 anime (Medin 188

All’inizio del ’600 la quadra era invece così compostRovato, Coccaglio, Bornato, Calino, Passirano, Camignne con Fantecolo, Monterotondo, Cazzago, Erbusco, derno, per un totale di 2280 fuochi e 13700 anime (Da Lze 1610), come confermato anche nel 1733 (Mazzo1966). Nel 1679 e nel 1764 appartenevano alla quadrRovato i seguenti comuni: Rovato, Coccaglio, ErbuscCazzago, Calino, Bornato, Monterotondo, Passirano, derno e Camignone, mentre Fantecolo era citato nella qdra di Gussago unitamente a Provezze. Nel 1764 concomplessivamente 11240 anime (Comunità soggette alzio della macina, 1679; Descrizione generale 1764).

Nel 1796 risultava comprendere anche Urago d’Og(Fé d’Ostiani 1908), dal Da Lezze considerato come tedi giurisdizione dei Martinengo e nel 1764 enumerato traterre esenti (Descrizione generale 1764).

Era sede di vicariato maggiore (Zanelli 1912) ed il vicrio, mandato dalla città, giudicava fino alla somma di lireed era pagato parte dalla città e parte dai comuni della qdra. Le quadre di Rovato e di Gussago formavano la Frciacorta, la quale godeva delle stesse esenzioni delle Trompia e Sabbia, pur non essendo separate dal territbresciano (per il quale motivo doveva contribuire al pagmento delle tasse de soldati) (Da Lezze 1610; Zulian 193

Da una raccolta di privilegi si è portati ad ipotizzare canticamente, sempre però in epoca veneta, facessero della quadra anche Cologne, Adro e Torbiato (Rach1894).

La quadra aveva un consiglio formato dai deputati crappresentavano i comuni costituenti la quadra stessa. pervenuto un unico registro di deliberazioni del consigdella quadra, datate 1654. I comuni rappresentati sonostessi citati dal Da Lezze ad esclusione di Monterotonche non compare mai. Il numero dei deputati inviato da cscun comune al consiglio di quadra varia da comune comne: Passirano, Coccaglio e Erbusco sono in genere rapsentati da due deputati, Rovato da dieci, gli altri da un unconsigliere. Dallo stesso registro sappiamo che all’epoesistevano anche il massaro e il cancelliere della qua(Libro delle provvisioni della quadra di Rovato, 1654).

arch. Libro delle provvisioni della quadra di Rovato: “Va-rius provisionum quadre Rovati”. Libro delle provvisiondel consiglio della quadra di Rovato, 1654, Archivio d

181

Rovere

a

lò,ni-);

ne

giolla

798re

dios-17ata

to53o al4

vo-el

genne

g-01

Stato di Brescia, Comune di Rovato, reg. 6; Libro delleprovvisioni di Rovato, 1524-1529: Libro delle provvi-sioni del consiglio del comune, 1524 - 1529, Archivio diStato di Brescia, Comune di Rovato, reg. 5; Terminazio-ne Grimani per Rovato, 1764: Terminazione di France-sco Grimani, capitano vicepodestà di Brescia, riguardan-te il buon governo del comune di Rovato, datata 9novembre 1764 in Libro delle provvisioni delle viciniedelle quadre di Rovato, 1764 - 1781, cc. 17-20, Archiviodi Stato di Brescia, Comune di Rovato, reg. 8.

bibl. Racheli 1894: Antonio Racheli, Memorie storiche di Ro-vato, Rovato, Filopatridi, 1894, Ristampa anastatica Bo-logna, Atesa, 1894.

ROVERE

comune di Rovere. 1271sec. XIV - 1797

Citato probabilmente tra i comuni della quadra di Monti-chiari e Castelgoffredo nell’estimo visconteo del 1385 (co-me Rauciis, errore per Raveris?), all’inizio della domina-zione veneta venne compreso nella quadra di Montichiari(Valentini 1898), mentre non risulta citato nella descrizionedelle terre bresciane del 1493 (Medin 1886). All’inizio del’600 era definita villetta composta da 20 fuochi ed anime100 senza comune perché si governava “sotto Carpenedo-lo” (Da Lezze 1610).

RUDIANO

comune di Rudiano. 1272sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto fecedapprima parte della quadra di Castrezzago e nel 1429 ri-sultava diviso in due comuni, “a sero” e “a mane” (Valenti-ni 1898). Il comune all’inizio del ’600 contava 200 fuochie 1200 anime; possedeva due mulini affittati per 800 lire e200 lire erano ricavate da pascoli affittati; era governato da12 consiglieri e un massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1679, nel 1733, nel 1764 e nel 1796 risultava appar-tenere invece alla quadra di Chiari (Comunità soggette aldazio della macina, 1679; Descrizione generale 1764; Maz-zoldi 1966; Fé d’Ostiani 1908).

Nel 1764 vi erano 1254 anime (Descrizione generale1764).

comune di Rudiano. 12731797 - 1816

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della leg-ge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stesso distrettoanche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distrettoII, per fare poi parte del cantone I di Chiari del distretto IIdi Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istitu-zionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed invirtù dei 1350 abitanti, venne classificato nella terza classedalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Rudiano. 12741816 - 1859

Venne incluso nel distretto VIII di Chiari per effetto delllegge del 12 febbraio 1816.

SABBIO

comune di Sabbio. 1275sec. XIV - 1797

Appartenente fin dal tardo medioevo alla riviera di Saquadra di Montagna, il comune contava nel 1493 898 ame ed era nominato Sabbio con Clibbio (Medin 1886all’inizio del ’600 sembrava composto dalle terre di Pavoe Clibbio (Da Lezze 1610).

comune di Sabbio. 12761797 - 1798

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, venne incluso nel distretto del Naviglio ai sensi delegge del 2 maggio 1798. Con la legge del 12 ottobre 1fu diviso nei comuni di Sabbio inferiore e Sabbio superio

comune di Sabbio con Clibbio. 12771805 - 1816

Fu incluso nel cantone III di Preseglie del distretto IV Salò con legge 8 giugno 1805; sul piano istituzionale, in servanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù degli 8abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citlegge 8 giugno 1805.

comune di Sabbio con Clibbio. 12781816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVI di Preseglie per effetdella legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 18quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unitdistretto IX di Vestone; nella notificazione del 1 luglio 184il comune compare col nome di Sabbio con Clibbio e Pane; quest’ultimo non compare nella distrettuazione d1816.

SABBIO INFERIORE

comune di Sabbio inferiore. 12791798 - 1805

Inserito nel distretto delle Fucine per effetto della legdel 12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 veinfine incorporato nel distretto IV, di Salò.

SABBIO SUPERIORE

comune di Sabbio superiore. 12801798 - 1805

Inserito nel nel distretto delle Fucine per effetto della lege del 12 ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 18venne incorporato nel distretto IV, di Salò.

182

Salò

gioellaeg-

giodel di, di; la dii- Sulliolla

ne in-

g-

neo-o;ar-no;-e-ffa;

ine;;

f- daiDe- dize;az-e;

SAIANO

comune di Saiano. 1281sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Gussago assieme a Rodengo, durante il dominioveneto fece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Ilcomune, che nel 1493 contava 870 anime (Medin 1886), in-torno al 1610 contava 100 fuochi e 800 anime; era retto daun console, un sindico e massaro che maneggiava le entrate(di circa 200 lire, ricavate da boschi comunali), e che “ren-de(va) conto alli sindici et così anco tutte le terre della qua-dra si governano allo stesso modo” (Da Lezze 1610). Nel1764 Rodengo e Saiano erano due comuni della quadra diGussago; alla stessa data nel comune di Saiano vi erano522 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Saiano. 12821797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la leggedel 1 maggio 1797, passò nel distretto delle Vigne per effet-to della legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel di-stretto di Garza Occidentale ai sensi della legge del 12 ot-tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poiparte del cantone II di Brescia del distretto I di Brescia conla legge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Rodengoin data 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservan-za della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 518 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Saiano. 12831816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

SALE

comune di Sale. 1284sec. XV - 1797

Citato nel 1493 come appartenente alla quadra di Iseo(Medin 1886), è elencato tra i comuni della stessa quadranel 1641, nel 1679 e nel 1764 (Estimo, 1641; Comunitàsoggette al dazio della macina, 1679; Descrizione generale1764).

SALE DI GUSSAGO

comune di Sale di Gussago. 12851797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la leggedel 1 maggio 1797, passò nel distretto delle Vigne per effet-to della legge del 2 maggio 1798, per essere poi compresonel distretto di Garza Occidentale ai sensi della legge del 12ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801venne infine incorporato nel distretto I, di Brescia; fu pro-babilmente unito a Gussago con legge 8 giugno 1805.

SALE MARASINO

comune di Sale Marasino. 12861797 - 1798

Venne inserito nel cantone del Mella con legge 1 mag1797, nel quale era compreso anche Marazino, che nlegge 2 maggio 1798 non è citato, per ricomparire nella lge 12 ottobre 1798 col nome di Salemarazzino.

comune di Sale con Marazzino. 12871798 - 1809

Incluso nel cantone del Basso Sebino con legge 2 mag1798 (col nome di Sale Marasino), passò nel distretto Sebino per effetto della legge 12 ottobre 1798 (col nomeSalemarazzino), per essere compreso nel distretto IIChiari con legge 13 maggio 1801 (Sale con Marazzino)legge 8 giugno 1805 incluse il comune nel cantone IIIseo del distretto II di Chiari. Il comune di Marazzino è ctato da solo unicamente nella legge del 1 maggio 1797.piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 lug1802 ed in virtù dei 1414 abitanti, venne classificato neterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Sale con Marazino. 12881810 - 1816

Nel comune denominativo di Sale (con Marazino) venconcentrato il comune di Sulzano e Martignano; rimaseserito nel cantone III di Iseo del distretto II di Chiari.

comune di Sale con Marazzino. 12891816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della lege del 12 febbraio 1816.

SALÒ

cantone del Benaco. 12901797 maggio 1 - 1798 marzo 1

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797 il cantoera costituito dai seguenti comuni: Agnosine; Bione; Baglino; Benaco; Barghe; Bogliaco; Cacavero; Casa d’IdrCentenaro; Cisano; Clibbio; Degagna; Fasano; Gaino; Ggnano; Gardone del Benaco; Gazzane; Gavardo; HaIdro; Limone; Maderno; Manerba; Muscoline; Odolo; Provaglio di sopra; Provaglio di sotto; Portese; Pieve; Polpnazze; Preseglie; Prandaglio; Prabello; Puegnago; RaSoprazzocco; Sabbio; S. Felice; Sopraponte; TremosToscolano; Treviso; Teglie; Tignale; Volciano; VobarnoVilla; Villanuova; Vallio.

cantone I del distretto IV di Salò. 12911805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto IV del dipartimento del Mella per efetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era compostoseguenti comuni: Caccavero; Castrezzone con Burago; gagna; Gardone; Gavardo; Goglione di sopra; Goglionesotto; Manerba; Muscoline; Paitone; Portese; PolpenazPrandaglio; Puegnago; S. Felice con Raffa; Salò; Soprzocco; Sopraponte; Vallio; Villanuova; Vobarno con TegliVolciano.

183

Salò

va di

ettirelei aie-trenea-ali.tàna-

ltatava-

n- dalitoreere

ttetael-

cus-o ilie

8).

ei,re-eiina allaa-.

io- por-io-p.

colu-

heen-n-gge di IVca-il-

sti- edda

cantone I del distretto IV di Salò. 12921810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni del 1 gennaio 1810, il cantone risultò composto daiseguenti comuni: Salò; Gavardo; Sopraponte; Paitone; Mu-scoline; Volciano; S. Felice; Gardone; Manerba; Polpenaz-ze; Degagna; Vobarno.

comune di Salò. 1293sec. XIV - 1797

Si può affermare con sicurezza che verso la fine del seco-lo XIII e l’inizio del XIV il comune di Salò, appartenenteamministrativamente alla riviera di Salò, di cui fu sempreuno dei centri principali, poteva dirsi completamente for-mato nei suoi organi più importanti: gli statuti più antichirisalgono infatti al 1397, ma si può ragionevolmente sup-porre che fossero una revisione di statuti più antichi: a queltempo gli organi e le magistrature principali erano la vici-nia ed il consiglio che interveniva in quasi tutte le questioniinteressanti l’amministrazione; i consoli i campari ed ilmassaro erano invece eletti e duravano in carica per un solomese, così come il notaio che però era estratto a sorte; com-pletavano le magistrature i ministrali e gli estimatori.

Negli statuti non risulta nitidissima la divisione dei poteritra alcuni magistrati tant’é che spesso consoli, vicari e ret-tori vengono assimilati fra di loro: ciascuno di loro avevaper esempio la possibilità di rendere ragione, fino alla som-ma di 100 lire (Bettoni 1880).

Nel XVI secolo il comune era invece retto da un consi-glio generale di 80 membri, rinnovantesi per cooptazioneogni 5 anni; questo eleggeva un consiglio speciale di 18componenti, i quali a turno esercitavano per un mese cia-scuno la carica di console; compiti particolari avevano purei deputati partecipanti alle diverse deputazioni, sia duratureche temporanee, aventi il compito di coadiuvare i consiglinell’esercizio dell’amministrazione. Fra i funzionari si se-gnalano invece il cancelliere, il massaro, il razionatore, edue ministrali. Va segnalata come anomalia significatival’assenza in età moderna della vicinia generale che non ri-sulta mai convocata (l’ultima volta fu nel 1490), ed i cuicompiti si può dire fossero inglobati dal consiglio generale:ciò dovette essere provocato dalla difficoltà di gestireun’assemblea plenaria di grosse dimensioni in presenza diconsorterie nobilari consolidate (AC Salò, Inventario, I, p.3).

Dal punto di vista territoriale il comune era formato dalleterre di Muro, Villa, Renzano, Baceniga, S. Bartolomeo,Sarniga (Da Lezze 1610), e nel 1493 risultava popolato da3696 anime (Medin 1886).

comune di Salò. consiglio generale. 1294sec. XIV - 1797

Già sul finire del XIV secolo, la revisione degli statuti comu-nali confermava l’esistenza di un consiglio generale aventecompiti decisionali in quasi tutte le questioni comunali; finoalla fine del secolo XV però l’organo più importante era la vi-cinia, cioè l’unione di tutti i capi famiglia.

L’utima riunione della vicinia sembra essere stata effettuatanel 1490 e da quella data in poi il potere deliberativo vennesempre esercitato dai due consigli, quello generale e quello spe-ciale. Il primo era composto da ottanta membri e si rinnovavaper cooptazione ogni cinque anni e provvedeva alla gestione delcomune ed alla nomina di tutti gli ufficiali incaricati di reggerei vari settori di attività comunali. Nominava innanzi tutto il con-siglio speciale di diciotto membri, ciascuno dei quali esercitavala carica di console per un mese, che presiedeva il consiglio e

ne convocava le sedute. Sempre all’inizio del ’500 provvedepoi ad eleggere tre deputati alle cose pubbliche, col compitooccuparsi di vie, piazze e porto; quattro (poi sei) erano gli elal culto divino; tre deputati al pulpito col compito di procurail predicatore; cinque alle vettovaglie incaricati di vigilare sulforniture e sulla vendita di generi alimentari; due soprastantmulini; tre eletti alla scuola dei poveri; cinque provveditori (dfiniti poi deputati) alla sanità; due governatori all’ospedale; eletti alla nomina dei campari; tre revisori degli estimi ed infidue eletti sopra la milizia, incaricati del reclutamento l’armmento ed adestramento delle cernide, cioè le milizie territori

Va ricordato inoltre che a Salò era attivo un Monte di piefondato dal comune che sovrintendeva inoltre sul suo funziomento (AC Salò, Inventario, I, introduzione, pp. 3-4).

comune di Salò. console. 1295sec. XIV - 1797

Già citata dagli statuti del 1396, la figura del console risudefinita con precisione all’inizio del XVI secolo; a quasta daoltre alla presidenza dei consigli comunali il console svolgele funzioni di giudice civile per le cause inferiori alle lire 5 planette (AC Salò, Inventario, I, introduzione, p. 4).

comune di Salò. deputati alla sanità. 1296sec. XVI - 1797

L’ufficio della sanità era un organo collegiale eletto dal cosiglio generale. Abbiamo testimonianza della sua esistenza1505, anche se già nel 1479 era stato emanato dal provvedun proclama che imponeva ai comuni della Riviera di eleggdue deputati in occasione di un’epidemia di peste.

La composizione di quest’organo variava da due a semembri (denominati anche provveditori) con incarico di duraannuale, fra i quali veniva scelto un presidente. Alle sedute dla deputazione era presente un notaio che verbalizzava la disione e le delibere, registrate su appositi registri. Avevancompito di tutelare la salute pubblica ed in periodi di epidemassumevano poteri molto ampi (AC Salò, Inventario, II, p. 13

comune di Salò. eletti al culto divino. 12971544 - 1797

Eletti dal consiglio generale, generalmente in numero di sper la prima volta nel 1544, sovrintendevano alle questioni ligiose in cui il comune risultava coivolto, come la nomina drettori delle cappelle di giuspatronato del comune, la nomdel sagrestano ed anche del curato; provvedevano anchemanutenzione degli edifici religiosi ed all’acquisto e conservzione degli arredi (AC Salò, Inventario, I, introduzione, p. 3)

comune di Salò. soprastanti ai mulini. 12981566 - 1797

Inizialmente saltuaria la carica di soprastante venne istituznalizzata nel 1566 e successivamente venne raddoppiata,tando a due il numero degli incaricati del controllo sulla gestne die mulini comunali (AC Salò, Inventario, I, introduzione, 4).

comune di Salò. 12991797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco (come luogo centralenome di Benaco) con la legge del 1 maggio 1797, fu comne autonomo del dipartimento del Benaco (di cui fu anccapoluogo) per effetto della legge del 1 marzo 1798, vendo incluso nel distretto degli Ulivi come capoluogo, ai sesi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la ledel 13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV,Salò, per fare poi parte del cantone I di Salò del distrettodi Salò con la legge dell’8 giugno 1805 (sempre come poluogo). Il comune a volte è citato come Salò con con Vla Muro S. Bartolomeo, Renzago e Serniga. Sul piano ituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802in virtù dei 4603 abitanti, venne classificato nella seconclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

184

Salò

no; econina-sta;

Ti-o

ia;rti-anoa-fa;e-o;onz-e;

re;l-zo-ca-aga;

eni: dito-, in10

i-ve-e die,

Feli-re-

re-isoel

neli.

raa

ia-lò)vie-iti-IV,

comune di Salò. 13001810 - 1816

Nel comune denominativo di Salò venne concentrato ilcomune di Cacavero; restò capoluogo del cantone I di Salòdel distretto IV di Salò.

comune di Salò. 13011816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

distretto dei Golfi di Benaco. 13021798 marzo 1 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Benaco per effetto della leg-ge 1 marzo 1798 il distretto era contrassegnato dal numero22 e composto dai seguenti comuni: Volciano; Trobiolo;Gazzane e Liano; Bovarno e Collio e Pompegnino; Eno;Carvano e Degagna; Teglie e Moia; S. Felice con Cisano eRaffa; Portese; Cacavero; Villanuova; Soprazzocco; Gar-done; Morgnaga e Fasano ed uniti.

distretto degli Ulivi. 13031798 ottobre 12 - 1799 febbraio 5

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numero12 e composto dai seguenti comuni: Salò con Villa Muro S.Bartolomeo Renzano e Serniga; Gardone; Morgnaga; Cac-cavero; Portese; Maderno; Monte Maderno cioè Marellino,Vignolle, Stina, Senico e Besuglio; Toscolano; Cecino conMezzaga; Gargnano con Villa; Gaino con Polzano, Tolino,Gabbiano e Cuzzaga; Ruina e Morniga; Bogliaco con Via-vedro Fornico e Zuino; Navazzo con Liano e Formaga; Sas-so con Mussaga e Costa; Piovera e Gradola con gli annessiformanti il comune di Tignale; Muslone; Vobarno, Collio ePompegnino; Liano con Gazzane, Trobiolo, Agneto e Ruc-co; Teglie con Moia; Clibbio; Polpenazze; Puegnago; Eno;Cecino con S. Martino e Ceresegno; Carvana con Fustigna-no e Savanico; Hano con Zumie Vie e Vico; Gavardo; So-praponte; Vallio; Prandaglio; Villanuova; Soprazzocco; S.Felice con Cisano; Raffa.

distretto degli Ulivi. 13041799 febbraio 5 - 1801 maggio 13

Per effetto della legge 5 febbraio 1799 al nuovo distrettovennero assegnati i comuni di “Salò con tutte le comunidella legge 12 ottobre 1798 meno quelle destinate al di-stretto degli Aranci”; il nuovo distretto degli Ulivi risultòdunque composto dai seguenti comuni: Salò con VillaMuro S. Bartolomeo Renzano e Serniga; Gardone; Mor-gnaga; Caccavero; Portese; Maderno; Monte Maderno cioèMarellino, Vignolle, Strina, Senico e Besuglio; Vobarno,Collio e Pompegnino; Liano con Gazzane, Trobiolo, Agne-to e Rucco; Teglie con Moia; Clibbio; Polpenazze; Puegna-go; Eno; Cecino con S. Martino e Ceresegno; Carvana conFustignano e Savanico; Hano con Zumie Vie e Vico ??; Ga-vardo; Sopraponte; Vallio; Prandaglio; Villanuova; Sopraz-zocco; S. Felice con Cisano; Raffa.

distretto IV del dipartimento del Mella. 13051801 maggio 13 - 1805 giugno 8

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge13 maggio 1801 il distretto era composto dai seguenti co-muni: Salò con Villa, Muro, S. Bartolomeo, Renzano e Sar-

niga; Gardone; Morgnaga; Caccavero; Portese; MaderMonte Maderno cioé Marellino, Vignole, Stina, SenicoBesuglio; Toscolano; Cecino con Mezzaga; Gargnano Villa; Gaino con Polzano, Folino, Cabiana, Cuzaga; Rue Morniga; Bogliaco con Viavedro, Fornico e Zuino; Navazzo con Liano e Formaga; Sasso con Muzzaga e CoPiovera con Gradola e gli annessi formanti il comune di gnale; Muslone; Vobarno con Collio e Pompegnino; Luincon Gazzane, Trobiolo, Agneto e Rucco; Teglie con MoClibbio; Polpenazze; Puegnago; Eno; Cecino con S. Mano e Ceresegno; Carvana con Fustignano e Savanico; Hcon Zumie vie Vico; Gavardo; Sopraponte; Vallio; Prandglio; Villanuova; Soprazzocco; S. Felice con Cisano; RafVestone con Promo; Bagolino; Idro; Anfo e Rocca; Lavnone; Levrange; Ono; Forno d’Ono; Presegno; LivemmLavino con Navono; Odeno; Prato; Savallo ossia Mura cS. Silvestro e terre pertinenti; Casto; Alone; Malpaga; Noza; Bione; Agnosine; Odolo; Preseglie; Barghe; PaitonProvaglio di sopra; Provaglio di sotto; Sabbio superioSabbio inferiore; Sirmione con Bettola e S. Zeno; Rivoltela; Desenzano; Padenghe e Maguzzano; Moniga; Bedizle e Drugolo; Burago e Bottonago con Castrazzone; Mosina e Calvagese; Soiano e Chizzoline; Carzago ed ArzMuscoline; Manerba.

distretto IV del dipartimento del Mella. 13061805 giugno 8 - 1816 febbraio 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg8 giugno 1805 il distretto era costituito da quattro cantocantone I di Salò; cantone II di Gargnano; cantone IIIPreseglie e cantone IV di Vestone; la circoscrizione terririale del distretto rimase la medesima mentre i cantoniseguito alla concentrazioni dei comuni del 1 gennaio 18subirono alcune modifiche.

distretto XIV della provincia di Brescia. 13071816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Burago, Caccaro, Castrezzone, Degagna, Gardone, Gavardo, Goglionsopra, Goglione di sotto, Manerba, Moscoline, PaitonPolpenazze, Portese, Prandaglio, Puegnago, Salò, S. ce, Raffa, Soiano del Lago, Sopraponte, Soprazocco, Tviso, Vallio, Vilanuova, Vobarno, Volciano.

I comuni di S. Felice e Raffa vennero separati con decto del 26 aprile 1816 n. 20867, mentre il comune di Trevvenne accorpato al distretto XVII di Vestone (forse n1841).

Con la nuova distrettuazione del 23 giugno 1853 venindividuato come distretto VII, senza modifiche territoria

quadra di Salò. 1308sec. XV - 1797

Faceva parte della riviera di Salò e all’inizio del ’600 ecostituita dai comuni di Salò, Caccavero, Volciano (DLezze 1610).

riviera di Salò. 1309sec. XIV - 1797

La riviera di Salò (detta anche riviera del Garda brescno e denominata poi magnifica patria della riviera di Saera un ente sovraccomunale comprendente i comuni riraschi del Garda bresciano. Entità ammministrativo-polca giuridicamente definita almeno a partire dal secolo X

185

Salò

e,mi-

o-r-

600

ti elioa-ero

cheo ae

e unar-

dal in

tra-

tti

oco

tioniigi-te-tri-o

i-rica av-o,0,

evadade-m-i

ve- di al

ita-6;

deien-

e-vere

le sue origini e le sue attribuzioni per i secoli precedenti ri-sultano essere molto incerte: va detto però che i documentipiù antichi, come i vari privilegi, frequenti intorno alla pri-ma metà del XIV secolo, fanno riferimento alla riviera (“ri-peria” nei documenti) come qualcosa di istituzionalmentestabilito ed identificabile senza bisogno di specificazioniulteriori, titolare tra l’altro di prerogative e privilegi note-volmente importanti rispetto al resto del territorio brescia-no, sia sul piano amministrativo, sia su quello fiscale e giu-risdizionale.

All’inizio del secolo XIV la struttura istituzionale dovevaavere raggiunto un discreto livello di complessità e di orga-nicità se si decise, nel 1334, di porre mano alla riforma de-gli statuti della riviera: nel documento che riporta tale noti-zia si accenna infatti anche ad un consiglio, consiglio chenel 1343 si rifiutò di ricevere per esempio il podestà inviatoda Venezia (Bettoni 1880, III, docc. XXXIII, XXXIV eLII).

Si trattava quindi di una realtà avente già allora normescritte e modalità di funzionamento e di rappresentanza fis-sate rigidamente. Già in un paragrafo degli statuti angioinidi Brescia del 1272 si faceva poi riferimento a “castelli go-vernati dal podestà nella riviera del Garda”, senza però de-finire il valore di tale comunità a quel tempo (Lonati 1933,p. 74, n. 1). Gli statuti più antichi della riviera a noi notisono però quelli del 1351, al tempo della dominazione vi-scontea, dominazione che si concretizzava dal punto di vi-sta istituzionale nell’invio di capitano e podestà (le cui ca-riche erano a volte unite in un solo ufficiale) cheamministravano giustizia coadiuvati da un vicario e da ungiudice ai malefici; cancelliere tesoriere e massaro comple-tavano il quadro degli organi comunitari (Bettoni 1880, II,p. 65).

A partire dal 1426 la comunità fu soggetta alla Repubbli-ca di Venezia ed in occasione dell’accettazione della sotto-missione vennero concessi privilegi ed esenzioni con duca-le del 13 maggio 1426 (Bettoni 1880, III, doc. CIX), primofra tutti il mantenimento della separazione dal Territoriobresciano per il pagamento delle fazioni pubbliche e la pro-pria autonomia giurisdizionale, costituita dal mero e mistoimperio, cioé dall’amministrazione della giustizia civile ecriminale.

Nell’età della piena autonomia amministrativa, intornoalla metà del XV secolo, la riviera era costituita da 34 co-muni (il cui numero ricorre in molti privilegi con la garan-zia e l’obbligo di indivisibilità rispetto alla comunità nelsuo insieme) che erano suddivisi in sei quadre (Gargnano,Maderno, Salò, Montagna, Valtenese e Campagna); “vierano poi altri otto piccoli villaggi che non avevano parte aigoverni pubblici della riviera: Tignale, Muslone, Bottena-go, Burago, Arzaga, il castello di Drugolo, Venzago e Ma-guzzano”; la signoria veneta mandava a Salò un provvedi-tore in sua rappresentanza coadiuvato da un giudice deimalefici; Brescia provvedeva invece ad inviare un podestà,nobile bresciano, per le cause civili, coadiuvato da un vica-rio; per privilegio la quadra di Maderno eleggeva un pro-prio vicario, così come Muslone e Tignale. Il potere delibe-rativo della comunità della riviera risiedeva nel consigliogenerale, composto di 36 membri, sei per ognuna dellequadre nelle quali era diviso il territorio della comunità,eletti dai rispettivi consigli comunali; il potere esecutivoera diviso tra moltissimi magistrati eletti dal consiglio: ilsindaco, deputati della riviera (in numero di sei, che costi-tuivano il banco dei deputati); il sopraintendente, il cancel-liere generale, il coadiutore della cancelleria criminale, ag-giunti o conservatori, deputati dell’ufficio di sanità,

provvisori al collegio delle biade, commilitone, ragioniertesorieri, esattore criminale, sindaci generali, massaro, nistrali (Papa 1889; Scotti 1969).

All’inizio del ’600 sembrava essere costituita da 42 cmuni suddivisi in 174 ville, ed abitata da circa 50000 pesone (10000 fuochi), mentre nel 1493 era abitata da 32anime (Medin 1886).

riviera di Salò. aggiunti o conservatori. 1310sec. XV - 1797

Erano magistrati incaricati della conservazione degli statuprivilegi della riviera; intervenivano alle adunanze del consige consigliavano i vari magistrati per difenderne privilegi. Durvano in carica un anno ed erano eletti dal consiglio in numdi sei, uno per ogni quadra (Bettoni 1880, II, p. 145).

Non si sa con esattezza la data della loro istituzione anperché gli statuti non ne parlano, ma dal 1457 cominciaronpartecipare alle riunioni del consiglio, contraddistinti col nomdi “additi”. Col tempo modificarono il loro nome in deputati le loro funzioni si ampliarono; accanto ad essi venne creatonuovo organismo denominato conservatori degli statuti, a ptire dal 1558. In numero di sei, uno per quadra, erano eletticonsiglio “tre ogni sei mesi, in modo che ogni anno, fosserocarica tre conservatori nuovi e tre vecchi”. Tale commistionei compiti e le funzioni di additi e conservatori provocò con l’andare del tempo alcuni problemi politico-amministrativi (Sco1969).

riviera di Salò. banco dei deputati. 1311sec. XV - 1797

I deputati della riviera erano sei, scelti tra i consiglieri, unper ogni quadra e si rinnovavano di tre mesi in tre mesi; il bandei deputati si radunava ogni settimana per discutere quesordinarie e per dare esecuzione alle delibere del consiglio, vlava sulle finanze della comunità controllando l’operato dei sorieri e del massaro; sul finire del XV secolo venne loro atbuito inoltre il compito di vigilare sul mercato di Desenzan(Bettoni 1880, II, p. 143; Scotti 1969).

riviera di Salò. cancelliere generale. 1312sec. XV - 1797

Aveva l’obbligo di redigere e custodire tutti gli atti del consglio dei deputati e della comunità in genere, e durava in catre anni: essendo eletti sei cancellieri (uno per quadra) comeveniva per il sindaco, e svolgendo il proprio incarico a turnl’elezione veniva svolta una volta ogni 18 anni (Bettoni 188II, p. 144).

riviera di Salò. coadiutore della cancelleria criminale. 1313sec. XV - 1797

Veniva scelto tra sei candidati proposti dalle quadre ed avil compito di controllare che la giustizia fosse amministrata provveditore e podestà, secondo gli statuti locali e riferire ai putati sull’andamento dei processi; durava in carica tutto il tepo della carica del provveditore (Bettoni 1880, II, p. 144; DGiovine 1965).

riviera di Salò. commilitone. 1314sec. XV - 1797

Scelto di anno in anno dai sei eletti dalle singole quadre, ava l’obbligo di fare rispettare leggi e regolamenti in materiaannona, pesi e misure e viabilità pubblica; doveva una voltamese girare per la riviera allo scopo di eseguire controlli unmente ai consoli dei rispettivi comuni (Bettoni 1880, II, p. 14Di Giovine, 1965)

riviera di Salò. consiglio generale. 1315sec. XV - 1797

Un consiglio, organo supremo deliberante della comunità comuni benacensi, risulta citato dalle fonti a partire sicuramte dal 1334 (Bettoni 1880, III, docc. XXXIII e XXXIV). I tren-tasei consiglieri che lo componevano durante il dominio vento, scelti in rappresentanza delle sei quadre, dovevano a

186

Salò

;nena-faredi- une lee-80,deva

rnoce.

a-5),po-altrie

meo il

to ie).ta-iu-limi-icare

u-sulol-eròu-darie,

erio-o ileri-lla

ata-ia-ro-lo ili-

tti

re,r- edl- edotti

-ve-

almeno 25 anni e sapere leggere e scrivere, duravano in caricaun anno ed ogni sei mesi se ne rinnovavano la metà: il consiglioaveva facoltà di fare regolamenti o statuti, imporre balzelli o ta-glie, eleggere e cassare tutti i magistrati addetti al servizio dellacomunità e aveva l’obblgo di provvedere agli interessi generalidella comunità.

Si riuniva il quindicesimo giorno di ogni mese, oppure quan-do se ne vedeva l’urgenza; alle sue adunanze interveniva ilprovveditore veneto, il sindaco ed il capo del banco dei deputa-ti, che lo presiedeva e che avevano l’obbligo di contraddire ogniproposta presentata affinché la scelta fosse ben valutata (Betto-ni 1880; Papa 1889).

riviera di Salò. deputati all’ufficio di sanità. 1316sec. XV - 1797

Eletti dal consiglio, uno per ogni quadra, i sei deputati adot-tavano tutti i provvedimenti ritenuti necessari in tema di sanitàe igiene pubblica (Bettoni 1880, II, p. 145).

riviera di Salò. nunzio. 13171554 - 1797

Per la propria rappresentanza a Venezia, la riviera inviava ge-neralmente un avvocato nella capitale, con mansioni particola-ri; solo a partire dal 23 maggio 1554 compare la figura del nun-zio, che poi resterà in carica fino alla fine della Serenissima.Svolgeva la funzione di rappresentante ufficiale, e mentre la du-rata iniziale del mandato era variabile, dal 1571 la sua durata fudi tre anni, rinnovabili dopo una vacanza di uguale durata. Dal1580 sembra che le cariche di nunzio ed avvocato fossero cu-mulate da una sola persona (Scotti 1969).

riviera di Salò. podestà. 1318sec. XV - 1797

Nel corso del XIV secolo, dal 1336 al 1349, la riviera ospita-va un podestà veneto, che in pratica costituiva il supremo magi-strato della confederazione di comuni benacensi (Bettoni 1880,II, p. 29). Sotto il dominio dei Visconti, secondo gli statuti del1351, i signori inviavano in riviera un podestà e un capitano,che a volte, col nome di milite, erano la stessa persona. Fu solocol dominio veneto che le funzioni del podestà vennero regolatecon precisione rimanendo in vigore fino al 1797: inizialmenteil rettore inviato da Venezia era scelto tra i nobili veneziani, edaveva il titolo di capitano (Bettoni 1880, III, doc. CIX); nel1440 venne stabilito che fosse inviato dalla città di Brescia, manel 1443 per compensare i benacensi di quella che sentivanocome una limitazione di autonomia, la sua giurisdizione vennelimitata al solo campo civile, e venne affiancato da un provve-ditore veneto col titolo di provveditore di Salò e capitano dellariviera (Bettoni 1880, II, p. 117).

Il podestà, nobile bresciano, era coadiuvato da un vicario,aveva la propria residenza in Salò ed era giudice in civile di tut-ta la riviera, escluse le quadre di Madeno e Gargnano, ed i feudidi Tignale e Muslone; le sue sentenze di primo grado erano ap-pellabili presso il provveditore. Sia Brescia sia la riviera tenta-rono più volte di forzare a loro favore la situazione, la città perottenere anche la nomina del provveditore, la riviera per ottene-re che anche il podestà fosse veneto e non bresciano, ma la si-tuazione rimase invariata fino alla caduta della repubblica vene-ta (Bettoni 1880, II, p. 138).

riviera di Salò. provveditore di Salò e capitano della riviera. 13191438 - 1797

La repubblica di Venezia già nel XIV secolo aveva esercitatola sua influenza sulla comunità della riviera di Salò inviando unproprio podestà dal 1336 al 1349, e quando la riviera ritornòsotto l’influenza dei Visconti, continuò ad essere sede di un po-destà o capitano.

Passata definitivamente sotto il dominio veneto nel 1426,venne affrontato il problema di organizzazione istituzionaledella riviera: inizialmente il podestà (in realtà definito capita-neus nella ducale del 13 maggio 1426) venne inviato sceglien-dolo tra i nobili veneziani, come era stato per il secolo prece-dente, e con parte del senato veneto del 16 giugno 1438 venne

deciso l’invio di un provveditore (Bettoni 1880, III, doc. CXIDi Giovine 1965); nel 1440 poi, su richiesta della città, venstabilito che fosse nobile bresciano. Le rimostranze dei becensi ottennero soddisfazione nel 1443 quando, per soddisle richieste della riviera, Venezia acconsentì a che il provvetore, che aveva il titolo anche di capitano della riviera, fossenobile veneto e contemporaneamente vennero modificatcompetenze giurisdizionali dei due rettori e l’autorità del podstà bresciano venne limitata alle sole cause civili (Bettoni 18II, p. 117; Mazzoldi 1969). Da allora la Serenissima provvifino al 1797 ad inviare un provveditore, che inizialmente poterisiedere alternativamente a Salò o a Maderno.

Dal 1448 invece la sede venne stabilità in Salò, ed a Madefu concesso il diritto di conservare un proprio vicario, giudiin civile, indipendente dal provveditore (Bettoni 1880, II, p123). Il provveditore nell’amministrazione della giustizia penle era coadiuvato da un giudice dei malefici (Di Giovine 196ed era giudice d’appello per le sentenze di primo grado del destà di Salò, che era invece un nobile bresciano, e degli giusdicenti aventi diritto in riviera: quelli di Maderno, Muslone Tignale (Bettoni 1880).

riviera di Salò. provvisori al collegio delle biade. 1320sec. XV - 1797

I sei provvisori erano eletti dal consiglio generale, ed insieal provveditore ed ai sei deputati ed al sindaco costituivancollegio delle biade (Bettoni 1880, II, p. 145)

riviera di Salò. ragioniere. 13211572 - 1797

Fino al 1572 non esisteva la carica vera e propria in quancompiti di contabile erano svolti dal cancelliere (e razionator

Eletto in consiglio, durava in carica due anni (secondo gli stuti), e sei mesi prima del termine veniva affiancato dal coadtore; nella realtà la situazione era spesso meno chiara e detata come dimostra il fatto che il coadiutore diventò una carspecifica, abolita solo nel 1572 con l’elezione del ragionie(Scotti 1969).

Questo doveva provvedere alla tenuta dei conti della comnità presentando all’inizio del mandato una fidejussione; suo operato vigilavano tre ispettori, incaricati anche di contrlare l’operato del cancelliere. Al ragioniere non competeva pl’esazione dei tributi imposti da Venezia o i crediti della comnità, compiti svolti rispettivamente dal tesoriere ordinario e quello straordinario, e per la parte relativa alle pene pecuniadall’esattore criminale, o alle condanne (Scotti 1969).

riviera di Salò. sindaco. 1322sec. XV - 1797

La figura del sindaco era segnalata anche per epoche antri con funzioni di procuratore o legale rappresentante; sottdominio veneto la figura assume sicuramente quelle carattstiche e compiti specifici e durevoli che ne fecero il capo decomunità.

I consiglieri di ognuna delle sei quadre eleggevano separmente sei sindici che a turno ricoprivano la carica un anno cscuno. Convocava il consiglio ed interveniva alle adunanze pponendo le deliberazioni da adottare; aveva sopra di sé soprovveditore veneto e coordinava in pratica l’attività amminstrativa e politica della riviera (Bettoni 1880, II, p. 142; Sco1969).

riviera di Salò. sindici generali. 1323sec. XV - 1797

Erano incaricati di sindicare, ovvero di controllare e rivedel’operato di tutti gli ufficiali della comunità, con attenzione paticolare al maneggio del denaro. Erano tre eletti in consiglioal consiglio dovevano riferire le loro inchieste ed i loro controli; erano scelti rispettando il sistema paritetico fra le quadre,uno di essi rimaneva in carica per aiutare i successori (Sc1969).

Il loro compito risulta per molti versi simile a quello dei provisori, che eletti saltuariamente nel corso del XVI secolo, do

187

San Bartolomeo

esog-

ché

o-r-i Ci-

lla

llaeglino,lle la

ttono

a-98,a-rtùcon

neto-

6 n.

lae n.

vano provvedere a rivedere i conti della riviera; la loro caricanon divenne mai fissa e regolare (Scotti 1969).

riviera di Salò. tabellari. 13241558 - 1797

Istituiti con delibera del consiglio in data 28 giugno 1558, itabellari, due o tre, svolgevano le funzioni di corrieri tra il ca-poluogo e Venezia, per soddisfare le esigenze amministrativedella riviera; inizialmente i viaggi erano fissati in ragione delleesigenze per divenire in seguito regolari e regolamentati (Scotti1969).

bibl. AC Salò, Inventario: Giuseppe Scarazzini (a cura di),Comune di Salò, Archivio di antico regime, 1431-1805.Inventario, Milano, Regione Lombardia - Comune di Sa-lò, 1997; Di Giovine 1965: Giuseppe Di Giovine, Le ma-gistrature giudiziarie nella Magnifica Patria della rivie-ra del Garda in XII congresso nazionale dei magistratiitaliani. Brescia-Gardone Riviera-Salò, 25-28 settembre1965, Brescia, Geroldi, 1965; Lonati 1933: Guido Lona-ti, La pieve e il comune di Maderno, Toscolano, A. Gio-vannelli, 1933; Mazzoldi 1969: Leonardo Mazzoldi,Storia della comunità lacuale in Il lago di Garda. Storiadi una comunità lacuale. Atti del congresso internazio-nale, Salò, Ateneo di Salò, 1969, 2 volumi.

SAN BARTOLOMEO

comune di Stocchetta e San Bartolomeo. 13251798 - 1805

Venne inserito nel distretto di Garza Occidentale ai sensidella legge 2 maggio 1798, per essere quindi incluso nel di-stretto Centrale con la legge del 12 ottobre 1798 e nel di-stretto I, di Brescia per effetto della legge 13 maggio 1801.Nella legge del 1 maggio 1797 S. Bartolomeo è compresonel cantone di Garza Occidentale (nelle Chiusure a seradella Garza, fuori di Porta Pile) non si capisce se come co-mune autonomo o dipendente in qualche misura da Bre-scia; comprendeva anche la frazione di Stocchetta. Con lalegge dell’8 giugno 1805 S. Bartolomeo sarà aggregato aBrescia mentre Stocchetta non è citato.

comune di San Bartolomeo. 13261816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

comune di San Bartolomeo. 13271816 aprile - 1859

Con decreto 26 aprile 1816 n. 20867 venne aggregata alcomune una parte del territorio di Stocchetta, fino ad alloraunito al comune di Urago Mella; rimase nel distretto I diBrescia.

SAN BERNARDO

comune di San Bernardo. 13281798 - 1805

Venne inserito nel distretto di Garza Orientale ai sensidella legge 2 maggio 1798, per essere poi incluso nel di-

stretto Centrale con la legge del 12 ottobre 1798; comprnel distretto I, di Brescia per effetto della legge del 13 magio 1801, nella legge del 1805 non è più citato forse peraccorpato a Brescia; non identificato.

SAN FELICE

comune di San Felice. 1329sec. XIV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 2448 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Val di Tenese, assieme alla terra dsano (Da Lezze 1610).

comune di San Felice. 13301797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Benaco per effetto delegge del 1 maggio 1797.

comune di San Felice con Cisano. 13311798 - 1805

Inserito nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto delegge del 1 marzo 1798, venne compreso nel distretto dUlivi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anrimanendo nel medesimo distretto anche in seguito amodifiche apportate dalla legge del 5 febbraio 1799; conlegge del 13 maggio 1801 fu infine incorporato nel distreIV, di Salò; dal 1 marzo 1798 all’ottobre dello stesso anal comune risulta unito anche Raffa.

comune di San Felice con Raffa. 13321805 - 1809

Venne inserito nel cantone I di Salò del distretto IV di Slò. Per un breve periodo, dal 1 marzo al 12 ottobre del 17i due comuni erano già risultati uniti. Sul piano istituzionle, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in videi 1193 abitanti, venne classificato nella terza classe la legge 8 giugno 1805.

comune di San Felice. 13331810 - 1816

Nel comune denominativo di S. Felice (con Raffa) venconcentrato il comune di Portese; rimase inserito nel canne I di Salò del distretto IV di Salò.

comune di San Felice. 13341816 - 1859

Venne staccato da Raffa con decreto del 26 aprile 18120867, restando incluso nel distretto XIV di Salò.

comune di San Felice con Raffa. 13351816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816. Con decreto datato 26 april20867 fu staccato il comune di Raffa.

188

San Zeno

o-Dalletto-

sob-

lamalla93vau-

del-

llorale

giottosso an-di-re-oaio

dela-

lla

r-o-

no,

SAN FRANCESCO DI PAOLA

comune di San Francesco di Paola. 1336

1797 - 1805

Venne inserito nel cantone di Garza Orientale (nelleChiusure a mattina della Garza, fuori di Porta Torre Lun-ga), per effetto della legge del 1 maggio 1797, non si capi-sce se come comune autonomo o dipendente in qualche mi-sura da Brescia; passò poi nel distretto di Garza Orientaleai sensi della legge 2 maggio 1798, per essere quindi inclu-so nel distretto Centrale con la legge del 12 ottobre 1798;compreso nel distretto I, di Brescia ai sensi della legge del13 maggio 1801, non risulta più citato a partire dalla leggedel 1805; oggi in comune di Brescia.

SAN GERVASIO

comune di San Gervasio. 1337

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Pontevico (unito a quello di Bassano),durante il dominio veneto fece parte prima della quadra diManerbio dal 1429 (Valentini 1898), quindi della quadra diPontevico almeno dal 1493 (Medin 1886). Il comuneall’inizio del ’600 contava 200 fuochi e 2000 anime (erano480 nel 1493); possedeva un mulino ed aveva 1000 lired’entrata; il governo della terra era retto da 4 sindici, unmassaro e un console (Da Lezze 1610; Berenzi 1888).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Pontevico e nellostesso anno vi erano 1237 anime (Descrizione generale1764).

comune di San Gervasio. 1338

1797 - 1809

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effettodella legge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessodistretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello stes-so anno; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato neldistretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantoneI di Verolanuova del distretto III di Verolanuova con la leg-ge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Bassano a par-tire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osser-vanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1256abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citatalegge 8 giugno 1805.

comune di San Gervasio. 1339

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Berenzi 1888: Angelo Berenzi, Storia di Pontevico, Cre-mona, Marini, 1888.

SAN NAZARO

comune di San Nazaro. 1340sec. XV - 1797

Indicato all’inizio del ’600 come terra esente, con 8 fuchi e 50 anime, di ragione delle monache di S. Croce (Lezze 1610), l’anonimo redattore della descrizione deterre bresciane del 1493 lo assegnava al vicariato di Golengo, dicendolo abitato da 70 anime (Medin 1886)

comune di San Nazaro. 13411816 - 1859

Non citato durante il periodo napoleonico, venne inclunel distretto I di Brescia per effetto della legge del 12 febraio 1816.

SAN VIGILIO

comune di San Vigilio. 1342sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Nave, durante il dominio veneto fece dappriparte della quadra di Lumezzane dal 1429, quindi dequadra di Nave (Valentini 1898). Il comune, che nel 14contava 350 anime (Medin 1886), intorno al 1610 conta50 fuochi e 600 anime; possedeva tre ruote di mulini comnali; un massaro e un sindico erano deputati al governo la terra (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Nave, nestesso anno vi erano 473 anime (Descrizione gene1764).

comune di San Vigilio. 13431797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto di Garza Occidentale per effedella legge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stedistretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel stretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone II di Bscia del distretto III di Brescia con la legge dell’8 giugn1805. Fu concentrato in Concesio a partire dal 1 genn1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 548 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di San Vigilio. 13441816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

SAN ZENO

comune di San Zeno. 1345sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Capriano con Mairano, durante il dminio veneto fece parte dal 1429 della quadra di Maira

189

Sant’Alessandro

l 1el- dillo

cor-an-l’810. lu-to

lla

eleraal

u--

le

l 1lla di-

nno;ttoeln-10. lu-el-

-l-

iseelzo

-

illa

-

quindi della quadra di Bagnolo dal 1473 (Valentini 1898).Il comune, che nel 1493 contava 100 anime (Medin 1886),all’inizio del sec. XVII contava 60 fuochi e 200 anime; pos-sedeva due mulini ed una segheria; “si governava nel modoche fanno gli altri della quadra” (Da Lezze 1610). Nel 1679è citato tra i borghi e le chiusure della città (Comunità sog-gette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Bagnolo enello stesso anno vi erano 187 anime (Descrizione generale1764).

comune di San Zeno. 13461797 - 1798

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, rimase incluso nello stesso distretto ai sensidella legge del 2 maggio 1798.

comune di San Zeno con Aspes. 13471798 - 1805

Inserito nel distretto Centrale per effetto della legge 12ottobre 1798, con la legge del 13 maggio 1801 venne infineincorporato nel distretto I, di Brescia; venne unito a Bresciacon legge 8 giugno 1805.

comune di San Zeno con Aspes. 13481816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

SANT’ALESSANDRO

comune di Sant’Alessandro. 13491816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

SANT’EUFEMIA

comune di Sant’Eufemia. 1350sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Rezzato, fece parte della stessa quadra anche du-rante i primi secoli della dominazione veneta (Valentini1898); il comune, che nel 1493 contava 350 anime (Medin1886), all’inizio del ’600 contava 200 fuochi e 890 anime,si governava con due sindici, un massaro (salariato) ed unconsole, tutti eletti in vicinia; le entrate del comune am-montavano a 500 lire planette circa, ricavate dalla locazio-ne dell’osteria, del prestino e di alcuni boschi (Da Lezze1610). Nel 1679 è elencato tra i borghi e le chiusure dellacittà di Brescia (Comunità soggette al dazio della macina,1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 era uno dei comuni dellaquadra di Rezzato e nel 1764 vi erano 1144 anime (Mazzol-di 1966; Descrizione generale 1764; Fè d’Ostiani 1908).

comune di Sant’Eufemia. 13511797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge demaggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto dla legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distrettoGarza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre destesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del ctone I di Brescia del distretto I di Brescia con la legge delgiugno 1805. Fu concentrato in Brescia dal 1 gennaio 18Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù dei 1360 abitanti, venne classificanella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Sant’Eufemia. 13521816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816.

SANTICOLO

comune di Santicolo. 1353sec. XV - 1797

Citato fra i comuni appartenenti alla Valle Camonica n1493, era abitato da 200 anime (Medin 1886). Nel 1765 uno dei comuni del pievatico di Edolo (Comunità della VCamonica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organi istitzionali vi erano la vicinia, il console e il cancelliere (Elezione del procuratore di Santicolo, 1759).

Nel 1764 vi erano 250 anime (Descrizione genera1764).

comune di Santicolo. 13541797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto delegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stessostretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distreIV, di Breno, per fare poi parte del cantone II di Edolo ddistretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805. Vene concentrato in Cortenedolo a partire dal 1 gennaio 18Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24glio 1802 ed in virtù dei 248 abitanti, venne classificato nla terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Santicolo. 13551816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di San-ticolo, 1759: Elezione del procuratore della comunità dSanticolo in occasione dell’imposizione da parte deValle di L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 8 dicem

190

Saviore

nten-no “lere- lare

at-g-

giogeo ain la di di-u-l 1ellaneno

l-

.

7

redel01

lla

-Val-llaas-in

m-

u--

bre 1759, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria pre-fettizia superiore, b. 41, fasc. 10.

SAREZZO

comune di Sarezzo. 1356sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il co-mune risultava appartenere alla Valle Trompia (Sabatti,1980, pp. 81-82, nota 31); all’inizio del secolo XVII conta-va 300 fuochi e 1800 anime (erano 780 nel 1493); era for-mato dalle terre di Zenano e Noboli (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 1087 anime (Descrizione generale1764).

comune di Sarezzo. cancelliere. 1357sec. XVI - 1797

Era incaricato di redigere tutte le scritture del comune, sia gliatti amministrativi, sia gli atti giudiziari emanati dai consolipresso la banca (Soggetti 1995).

comune di Sarezzo. consiglio ordinario. 1358sec. XVI - 1797

Formato da 25 consiglieri eletti dalla vicinia generale, si riu-niva con cadenza mensile, e amministrava il comune con il di-vieto però di alienare beni comunali e di eleggere ufficiali ofunzionari, compiti specifici questi della vicinia (Soggetti1995).

comune di Sarezzo. consoli dei mesi. 1359sec. XVI - 1797

Erano tre, scelti tra i sei eletti dalla vicinia, e restavano in ca-rica per quattro mesi: avevano compiti simili ai ministrali, par-tecipavano ai consigli ed alle vicinie ed avevano il compito didenunciare chi disturbasse le riunioni (che tra l’altro contribui-vano a convocare) dovevano inoltre “andare con gli ufficiali divalle alle case dei debitori” (Soggetti 1995).

comune di Sarezzo. consoli giusdicenti. 1360sec. XVI - 1797

Eletti mediante ballottazione fra quattro nomi proposti allavicinia generale, dei due consoli uno almeno doveva essere diSarezzo; rendevano giustizia secondo la forma degli statuti diValtrompia e le loro sentenze potevano essere appellate pressoi sopraconsoli; svolgevano inoltre le funzioni di calmedrari(Soggetti 1995).

comune di Sarezzo. estimatori dei danni. 1361sec. XVI - 1797

Eletti in numero di 4 al principio i gennaio dovevano provve-dere ad estimare i danni dati o i beni dei particolari e del comu-ne (Soggetti 1995).

comune di Sarezzo. massaro generale. 1362sec. XVI - 1797

Il massaro generale aveva il compito di maneggiare il denarodel comune, riscuotendo i crediti e pagando i debiti; alla fine delsuo mandato era sindacato dai sindici che verificavano la suacontabilità (Soggetti 1995).

comune di Sarezzo. ministrali. 1363sec. XVI - 1797

Erano eletti in numero di due e loro compito principale eraquello di coadiuvare i consoli giusdicenti nell’esercizio dellagiurisdizione (Soggetti 1995).

comune di Sarezzo. sindici. 1364sec. XVI - 1797

Erano cinque ed erano eletti dalla vicinia generale mediala balottazione di dieci nomi proposti da sindici uscenti e cosiglieri: presiedevano le sedute del consiglio, che dovevaprovvedere a convocare; ogni tre mesi erano obbligati a fareragioni ed i conti del comune” e toccava a loro riscuotere i cditi del comune; alla fine del loro mandato veniva verificataloro attività: prima però di uscire di carica dovevano provvedea fare rinnovare tutte le cariche istituzionali del comune. Si trtava della carica più significativa dell’organico comunale (Sogetti 1995).

comune di Sarezzo. 13651797 - 1816

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della legdel 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stesso distrettsensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distretto I,Brescia, per fare poi parte del cantone V di Gardone delstretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805 (divento cantone VII dopo le modifiche alla distrettuazione degennaio 1810). Sul piano istituzionale, in osservanza dlegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1204 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Sarezzo. 13661816 - 1859

Venne incluso nel distretto VI di Gardone per effetto dela legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Soggetti 1995: Stefano Soggetti, Gli antichi statuti delcomune di Sarezzo, Sarezzo, Comune di Sarezzo, 1995

SASSO

comune di Sasso con Mussaga e Costa. 1361798 - 1805

Inserito nel distretto degli Ulivi dalla legge del 12 ottob1798, fu compreso nel distretto degli Aranci dalla legge 5 febbraio 1799, mentre con la legge del 13 maggio 18venne inserito nel distretto IV di Salò. Non è citato dalegge dell’8 giugno 1805; oggi in comune di Gargnano.

SAVIORE

comune di Saviore. 1368sec. XV - 1797

All’inizio del ’600 il comune era costituito da quattro terre (Saviore, Ponte, la Valle e Isola) ed apparteneva alla le Camonica (Da Lezze 1610); l’anonimo redattore dedescrizione delle terre bresciane del 1493 lo nomina “Ssioro e el Ponte” e lo dice abitato da 800 anime (Med1886). Nel 1765 era uno dei comuni del pievatico di Cemo (Comunità della Val Camonica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organi istitzionali vi erano la vicinia, i consoli e il cancelliere (Elezione del procuratore di Saviore, 1759).

191

Scarpizzolo

ag-llael- an-

nele

na-ges-05.

o

ia-nei da010).ar-ni-

utaatoe-nitàrio-evaitàel-

li, iel-

le

tto a

-l-

iseelzo

-

ae-rito

Nel 1764 vi erano 594 anime (Descrizione generale1764).

comune di Saviore. 13691797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cedegolo per effettodella legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel di-stretto di Capo di Ponte ai sensi della legge del 12 ottobredello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venneincorporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte delcantone II di Edolo del distretto IV di Breno con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 584 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Saviore. 13701810 - 1816

Nel comune denominativo di Saviore venne concentratoil comune di Cevo; rimase inserito nel cantone II di Edolodel distretto IV di Breno.

comune di Saviore. 13711816 - 1818

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

comune di Saviore con Valli di Saviore. 13721818 - 1859

Con decreto 15 aprile 1818 a Saviore venne aggregatoValli di Saviore; rimase incluso nel distretto XVIII di Edo-lo.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Savio-re, 1759: Elezione del procuratore della comunità di Sa-viore in occasione dell’imposizione da parte della Valledi L 1700 a ragione di lira d’estimo, datata 21 dicembre1759, Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettiziasuperiore, b. 41, fasc. 10.

SCARPIZZOLO

comune di Scarpizzolo. 1373sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 260 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 110 fuochi e 450 anime; possedeva duemulini comunali e per governarsi eleggeva consoli, sindicie massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 253 anime (Descrizione generale1764).

comune di Scarpizzolo. 13741797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto dello Strone per effetto delegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto dle Pianure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto III, di Verola Alghisi per fare poi parte del cantonIV di Orzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8giugno 1805. Venne concentrato in Oriano in data 1 genio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legdel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 276 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Scarpizzolo. 13751816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

SCIANO

comune di Sciano. 1376sec. XV - 1797

L’anonimo redattore della descrizione delle terre brescne del 1493 descrive come due comuni distinti Gorzocon Siano e Terzano, e Bessimo, rispettivamente abitat600 e 200 anime (Medin 1886), mentre all’inizio del ’60Siano era considerato comune autonomo (Da Lezze 16Nel 1765 era uno dei comuni della Val Camonica e appteneva al pievatico di Rogno (Comunità della Val Camoca, 1765).

Nella relazione redatta in occasione della visita compidal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 è delinel’assetto istituzionale del comune di Sciano. La vicinia gnerale deliberava su ogni affare di interesse della comued era costituita da un membro per famiglia, di età supere ai 25 anni. La vicinia eleggeva un console che rimanin carica un anno, a cui spettava il governo della comuncon libertà di spesa fino a dieci lire, due sindaci, un cancliere e il massaro delle taglie. Ogni quattro mesi i consosindaci e il cancelliere imponevano le taglie (Relazione dla comunità di Sciano, 1765).

Nel 1764 vi erano 167 anime (Descrizione genera1764).

comune di Sciano. 13771797 - 1798

Venne incluso nel cantone della Montagna per effedella legge del 1 maggio 1797; viene citato come unitoGorzone dalla legge 8 giugno 1805.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9; Relazione della comunità di Scia-no, 1765: Relazione della comunità di Sciano in “Notdelle Comunità del Pievatico di Rogno con Pisogne”. Rgistro contenente le relazioni compilate dai cancelliedelle comunità e dai loro sostituti e riguardanti l’asset

192

Seniga

neno

-l-

iseelzo

-

r- ilio,e-me0liren un

go

o ene-

l 1ttosso an-di-e-n-

bi-gge

to

istituzionale e l’amministrazione delle comunità, compi-late su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitano vicepo-destà di Brescia, datata 1 agosto 1765, Archivio di Statodi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc.18.

SCORZAROLO

comune di Scorzarolo. 1378

sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 180 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 27 fuochi e 200 anime; non aveva entrataperché tutto dei frati di S. Domenico e di altri signori; eleg-geva un console “per scodere e metter taglie” (Da Lezze1610).

Nel 1764 vi erano 236 anime (Descrizione generale1764).

comune di Scorzarolo. 1379

1797 - 1805

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effettodella legge del 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto del-lo Strone anche ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne infineincorporato nel distretto III, di Verola Alghisi; fu unito aVerolavecchia con legge 8 giugno 1805.

SELLERO

comune di Sellero. 1380

sec. XIII - 1797

Citato già nel 1233 nel giuramento di fedeltà al vescovoGuala (Valetti Bonini 1976), il comune era costituito da dueterre: Sellero e Novelle; nel 1493 risultava appartenere allaValle Camonica ed era abitato da 400 anime (Medin 1886).Nel 1765 era uno dei comuni del pievatico di Cemmo (Co-munità della Val Camonica, 1765).

Nel 1764 vi erano 573 anime (Descrizione generale1764).

comune di Sellero. 1381

1797- 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Cedegolo per effettodella legge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nel di-stretto di Capo di Ponte ai sensi della legge del 12 ottobredello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venneincorporato nel distretto IV, di Breno, per fare poi parte delcantone I di Breno del distretto IV di Breno con la leggedell’8 giugno 1805. Fu concentrato in Grevo a partire dal 1gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della

legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 558 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Sellero. 13821816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

SENIGA

comune di Seniga. 1383sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Pontevico (Valentini 1898), durantedominio veneto fece parte prima della quadra di Manerbdal 1429, quindi della quadra di Pontevico dal 1493 (Brenzi 1888). Il comune, che nel 1493 contava 760 ani(Medin 1886), all’inizio del ’600 contava 200 fuochi e 80anime; possedeva tre mulini comunali e terreni per 200 d’entrata; la vicinia eleggeva 12 consiglieri, tre sindici, uandadore, un massaro che rendeva conto ai sindici ednotaio (Da Lezze 1610).

Nel 1679 è citato tra i comuni della quadra di Gottolen(Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Pontevicnello stesso anno vi erano 1713 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Seniga. 13841797 - 1816

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge demaggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effedella legge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stedistretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel stretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantonI di Verolanuova del distretto III di Verolanuova con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservaza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1830 atanti, venne classificato nella terza classe dalla citata le8 giugno 1805.

comune di Seniga. 13851816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Berenzi 1888: Angelo Berenzi, Storia di Pontevico, Cre-mona, Marini, 1888.

193

Serle

no-e

o-lauri-giu-Dave-mi-del-diti

in-si-l

o-tto

Da la

con5,aliFe- 1n-

neleree-

a ao-

tto del-

nsi dellò, I

to-ioonzati,giu-

la

e

i-l-

r-)

SERLE

comune di Serle. 1386sec. XII - 1797

Sede di un antichissimo e potentissimo monastero, S.Pietro in monte Ursino, di probabile fondazione longobar-da, le prime vicende del comune si intrecciarono con quelledel cenobio. Già sul finire del XII secolo è documentata lapresenza di consoli e massari del comune (Vezzoli 1979;Navarrini 1992), comune di cui restano però pochissime te-stimonianze scritte. Citato nell’estimo visconteo del 1385tra i comuni della quadra di Gavardo, anche durante il do-minio veneto fece parte della medesima quadra (Valentini1898); nel 1493 contava 580 anime (Medin 1886), e all’ini-zio del ’600 220 fuochi e 1800 anime e possedeva entrateper 1000 lire che ricavava da un mulino e dai boschi; 12consiglieri, notaio e massaro eletti dalla vicinia a bossoli ebalotte si occupavano del governo del comune (Da Lezze1610).

Nel 1764 vi erano 976 anime (Descrizione generale1764).

comune di Serle. 13871797 - 1816

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto del Naviglio per effettodella legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distret-to di Garza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre del-lo stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne in-corporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte delcantone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1233 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Serle. 13881816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

bibl. Navarrini 1992: Roberto Navarrini, Domini e paysani.Dal feudo al comune rurale in Mazzano in Mazzano. Sto-ria di una comunità, Mazzano, Comune di Mazzano,1992; Vezzoli 1979: Giovanni Vezzoli, Serle e la suagente, Brescia, Vannini, 1979.

SIRMIONE

comune di Sirmione. 1389sec. XII - 1797

Già nel 765, come testimoniano documenti del periodolongobardo, Sirmione era sede di un castrum. Nel 774 inSirmione oltre al castello vi era anche il monastero regio diS. Salvatore e a questa data Carlo Magno cedette i dirittisull’intera penisola al monastero francese di S. Martino diTours. Alla metà del IX secolo il monastero di S. Salvatoredi Sirmione, con atto degli imperatori Lotario e LodovicoII, venne assegnato all’imperatrice Ermengarda e alla ba-dessa Gisla tra i beni sottoposti alla giurisdizione del mo-nastero di S. Salvatore-S. Giulia di Brescia. Sotto Berenga-rio I Sirmione sembra perdere la sua funzione militare edamministrativa, mentre con Federico I pare accentuarsi

sempre più la condizione di diretta dipendenza almeno minale dall’Impero: nel 1158 infatti l’imperatore concesso riconfermò alla comunità di Sirmione un’ampia autonmia nell’ambito di una soggezione diretta all’Impero. Alfine del XII secolo il comune veronese estese la sua gisdizione anche su Sirmione e nel 1197 il podestà locale rò per la comunità obbedienza al comune di Verona. quella data perciò Sirmione divenne parte del distretto ronese, del quale seguì le vicende fino alla fine della donazione veneta (Castagnetti 1983). Con la costituzione la signoria scaligera in Verona fu coinvolto dalla politica controllo e rafforzamento dei castelli e dei luoghi fortificaperseguita dai signori: negli statuti veronesi del 1276 èfatti nominato insieme a Illasi, Soave, Peschiera, Malcene, Garda, Marano e Villafranca, altri luoghi fortificati deterritorio veronese. Gli Scaligeri con privilegio del 12 agsto 1324 e successivamente i Visconti, signori del distreveronese dal 1387, con privilegio del 9 marzo 1397, i Carrara, signori di Verona, con atto del 20 giugno 1404 eRepubblica Veneta, cui Verona si assoggettò nel 1405, privilegio del doge Michel Steno del 14 dicembre 140confermarono alla comunità di Sirmione i vantaggi fisce le antiche concessioni fatte al comune di Sirmione da derico II in data 8 luglio 1220 e da Corradino di Svevia ilnovembre 1267. Durante il periodo veneto Sirmione matenne la sua funzione di avamposto militare, anche seprogramma di generale riorganizzazione dello scacchifortificato del Basso Garda, attuato dalla Repubblica di Vnezia nel XVI secolo, perse probabilmente di importanzvantaggio di Peschiera (Guerrini 1957; Boschi 1996; Bschi 1997; Arduino 1998).

comune di Sirmione. 13901797 - 1816

Inserito nel distretto della Penisola di Catullo per effedella legge del 1 marzo 1798, passò quindi a fare partedistretto VI di Villafranca per effetto della legge 26 settembre 1798 e venne incluso nel distretto delle Vigne ai sedella legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto IV, di Saper fare poi parte del cantone VII di Lonato del distrettodi Brescia con la legge dell’8 giugno 1805 (divenuto canne VI dopo le modifiche alla distrettuazione del 1 genna1810). Dal 1798 compare citato a volte come Sirmione cBettola e S. Zeno. Sul piano istituzionale, in osservandella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 796 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805.

comune di Sirmione. 13911816 - 1859

Venne incluso nel distretto V di Lonato per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

bibl. Arduino 1998: Mario Arduino, Sirmione scaligera inNicola Criniti (a cura di), Commune Sermioni. Società cultura della “Cisalpina” dopo l’anno Mille, Brescia,Grafo, 1998; Boschi 1996: Ruggero Boschi, Sirmionedall’alto al basso medioevo: il Castello Scaligero in Ncola Criniti, Catrum Sermionense. Società e cultura dela “Cisalpina” nel primo medioevo, Brescia, Grafo,1996; Boschi 1997: Ruggero Boschi, Sirmione medieva-le in Nicola Criniti (a cura di), Insula Sirmiae. Società ecultura della Cisalpina verso l’anno Mille, Brescia, Gra-fo, 1997; Castagnetti 1983: Andrea Castagnetti, Le co-munità della regione gardense fra potere centrale, goveni cittadini e autonomie nel medioevo (secoli VIII - XIV

194

Soiano

ze Il3 dio-o-36icit- il re-ee-

netipiù

ia-nole).

ioria

e oi-riatiz-

ino-a-lla

g-

el ain lattoelelne,tareol-gges-05. di

in Giorgio Borelli (a cura di), Un lago, una civiltà: ilGarda, Verona, Banca popolare di Verona, 1983; Guer-rini 1957: Paolo Guerrini, Sirmione. Appunti critici e do-cumenti per la sua storia, Brescia, Scuola tipograficaOpera Pavoniana, 1957, Monografie di storia bresciana,L, ristampa in Monografie di Storia bresciana, XI; allepp. 114-120 vi sono i regesti dei privilegi citati.

SIVIANO

comune di Siviano. 1392sec. XIV - 1797

Viene citata all’inizio del ’600 fra le terre costituenti ilcomune di Montisola con fuochi 25 ed anime 250 (Da Lez-ze 1610), mentre nel 1733, nel 1764 e nel 1796 viene con-siderato comune della quadra (Mazzoldi 1966; Descrizionegenerale 1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel 1764 vi erano 281anime (Descrizione generale 1764).

comune di Siviano. 13931797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto del Sebi-no ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; conla legge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato neldistretto II, di Chiari.

comune di Siviano con Carzano, Novale e Monte d’Isola. 13941805 - 1809

Venne inserito nel cantone II di Iseo del distretto II diChiari con legge 8 giugno 1805; sul piano istituzionale, inosservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei929 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cita-ta legge 8 giugno 1805.

comune di Siviano. 13951810 - 1816

Nel comune denominativo di Siviano (con Carzano, No-vale e Monte d’Isola) venne concentrato il comune di Pe-schiera; venne inserito nel cantone III di Iseo del distrettoII di Chiari.

comune di Siviano con Carzano, Novale e Monte d’Isola. 13961816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della leg-ge del 12 febbraio 1816.

SOIANO

comune di Soiano. 1397sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò dall’anonimo re-dattore della descrizione delle terre bresciane del 1493, po-polato da 622 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 ap-parteneva alla quadra di Val di Tenese ed era composto

dalle ville denominate Chizzoline e S. Rocco (Da Lez1610); per altri da Soiano e Chizzoline (Vantini 1935).comune di Soiano sembra avere avuto statuti del 141cui però non rimane traccia, mentre quelli conosciuti furno approvati nel 1552: accanto alla vicinia, l’organo di gverno effettivo era costituito dal consiglio generale (di consiglieri eletti in vicinia) che a sua volta eleggeva i dodconsiglieri formanti il consiglio speciale; venivano poi eleti il console, cui spettava il compito di rendere giustizia,notaio, il massaro ed il camparo. È nota l’esistenza di ungistro della “villa di Chizzoline": non si tratta di deliberdella comunità sunnominata ma, probabilmente, di delibre dei vicini residenti nella frazione, riguardanti la gestiodei lasciti benefici riservati ai soli residenti (si confroncon la situazione di Polpenazze dove il fenomeno è di chiara comprensione).

comune di Soiano. consiglio generale. 1398sec. XVI - 1797

Era composto da trentasei membri, parte per la villa di Sono, parte per quella di Chizzoline, e fra i consiglieri venivaeletti dalla vicinia i 12 destinati a formare il consiglio speciacui spettava la gestione ordinaria del comune (Vantini 1935

comune di Soiano. consiglio speciale. 1399sec. XVI - 1797

Costituito da 12 consiglieri scelti fra i trentasei del consiglgenerale aveva il compito di gestire le questioni di ordinaamministrazione (Vantini 1935).

comune di Soiano. console. 1400sec. XVI - 1797

Eletto dal consiglio (non si capisce se da quello generalspeciale) aveva probabilmente funzioni di capo dell’amminstrazione ed esercitava anche funzioni giurisdizionali in matecivile; non si conosce la durata della carica, anche se è ipozabile un incarico annuale (Vantini 1935).

comune di Soiano. vicinia. 1401sec. XV - 1797

La vicinia del comune di Soiano si riuniva solitamente “domo castri” e fra le incombenze principali vi era quella di nminare il consiglio dei 36 ed il consiglio speciale, organi ai quli toccava nella pratica la gestione ordinaria degli affari decomuntà (Vantini 1935).

comune di Soiano. 14021797 - 1798

Venne incluso nel cantone dei Colli per effetto della lege del 1 maggio 1797.

comune di Soiano e Chizzoline. 14031798- 1809

Inserito nel distretto dei Colli per effetto della legge d1 marzo 1798, venne incluso nel distretto delle Vignesensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Salò, per fare poi parte del cantone VII di Lonato ddistretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. N1805 il comune è citato come Soiano, mentre Chizzolipur non comparendo nella distrettuazione, dovrebbe resa far parte verosimilmente del comune. concentrato in Ppenazze. Sul piano istituzionale, in osservanza della ledel 24 luglio 1802 ed in virtù dei 349 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18A partire dal 1 gennaio 1810 fu concentrato nel comunePolpenazze.

195

Sonico

e-

la40i eateri-ra un

le

giogeli-, ri-aioato dio

dela-

n-to

la

netinidine,lereti

g-ina-

le

comune di Soiano del lago. 14041816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

bibl. Vantini 1935: Giuseppe Vantini, Soiano del Lago. Cennistorici e monografici, Toscolano, Giovannelli, 1935, Ri-stampa anastatica a cura dell’amministrazione comuna-le, 1991.

SONICO

comune di Sonico. 1405sec. XIII - 1797

Citato già nel 1233 rappresentato dai suoi consoli, nelgiuramento di fedeltà al vescovo Guala (Valetti Bonini1976), il comune era costituito da tre terre: Sonico, Re eGarda, ed apparteneva alla Valle Camonica (Da Lezze1610); nel 1493 risultava abitato da 450 anime (Medin1886).

Nel 1765 era uno dei comuni del pievatico di Edolo (Co-munità della Val Camonica, 1765).

Alla metà del ’700 sappiamo che tra i suoi organismi isti-tuzionali vi erano la vicinia, due consoli e il cancelliere(Elezione del procuratore di Sonico, 1760).

Nel 1764 vi erano 1116 anime (Descrizione generale1764).

comune di Sonico. 14061797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto dellalegge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stesso di-stretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distrettoIV, di Breno, per fare poi parte del cantone II di Edolo deldistretto I di Breno con la legge dell’8 giugno 1805. Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 641 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Sonico. 14071810 - 1816

Nel comune denominativo di Sonico venne concentrato ilcomune di Mù già con Edolo; rimase inserito nel cantone IIdi Edolo del distretto IV di Breno.

comune di Sonico. 14081816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Elezione del procuratore di Soni-co, 1760: Elezione del procuratore della comunità di So-nico con Rino e Garda per ricorrere al capitanovicepodestà di Brescia e proporre un nuovo metodo digoverno per il Consiglio di Valle, datata 9 marzo 1760,

Archivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supriore, b. 41, fasc. 10.

SOPRAPONTE

comune di Sopraponte. 1409sec. XIV - 1797

Durante il dominio veneto il comune fu soggetto alquadra di Gavardo (Valentini 1898); nel 1493 contava 3anime (Medin 1886), intorno al 1610 contava 100 fuoch600 anime, sparse “in monte con molte contrade chiamVillette”; le entrate ammontavano a circa 200 scudi, devanti dall’affitto del mulino a due ruote e dai boschi; eretto da 12 consoli, uno per ogni mese, un massaro ednodaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 435 anime (Descrizione genera1764).

comune di Sopraponte. 14101797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto del Naviglio per effetto della legdel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto degli Uvi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso annomanendovi anche dopo le modifiche della legge 5 febbr1799; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpornel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantone ISalò del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugn1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 564 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Sopraponte. 14111810 - 1816

Nel comune denominativo di Sopraponte vennero cocentrati i comuni di Vallio e di Prandaglio; rimase inserinel cantone I di Salò del distretto IV di Salò.

comune di Sopraponte. 14121816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

SOPRAZOCCO

comune di Soprazocco. 1413sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, appartendurante il periodo veneto alla quadra di Gavardo (Valen1898). Il comune, che nel 1493 contava 360 anime (Me1886), intorno al 1610 contava 120 fuochi e 600 animmentre l’unico reddito proveniva da un mulino, con il quail comune doveva provvedere anche a salariare due pper le due chiese.

Dal punto di vista istituzionale la vicinia generale elegeva la vicinia dei 40 che a sua volta provvedeva a nomre consoli, massaro e notaio (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 422 anime (Descrizione genera1764).

196

Tavernole

deiita-

g-

ioge

l di- a

ll’8

onemoa-ni:nzaa-”,n ri- e

en-

nin-ze)ne

iro,- danece-a

o- ella nelri-uoin-

a- inio-ap-geree-ri-

tti

comune di Soprazzocco. 14141797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto del-la legge del 1 marzo 1798, e fu incluso nel distretto degliUlivi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno,rimanendovi anche dopo le modifiche della legge 5 febbra-io 1799; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorpora-to nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte del cantone Idi Salò del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno1805. Fu concentrato in Gavardo a partire dal 1 gennaio1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 439 abitanti, fu classificatonella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Soprazzocco. 14151816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

SOSTAGA

comune di Sostaga. 14161798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto dellalegge del 1 marzo 1798; citato solo in questa legge; oggi incomune di Gargnano.

SULZANO

comune di Sulzano. 1417sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuniappartenenti alla quadra di Iseo, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra medesima, non citato perònello statuto 1429 (Valentini 1898); nella descrizione delleterre bresciane redatta da un anonimo nel 1493 viene indi-cato come “Martignago con Sulzano”, abitato da 270 ani-me (Medin 1886). Il comune all’inizio del ’600 contava 50fuochi e 200 anime; “si governa(va) come gli altri” (DaLezze 1610).

Nel 1679 è indicato come “Martignago con Sulzano”(Comunità soggette al dazio della macina, 1679). Nel 1764è indicato con il nome di “Sulzano con Martignano”; nellostesso anno vi erano 409 anime (Descrizione generale1764).

comune di Sulzano e Martignano. 14181797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delSebino ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone II di Iseodel distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805.Comprendeva le frazione di Martignano, anche se in alcuneleggi è denominato solo Sulzano. Venne concentrato inSale a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in

osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 611 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla cta legge 8 giugno 1805.

comune di Sulzano e Martignano. 14191816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della lege del 12 febbraio 1816.

TAVERNOLE

comune di Tavernole. 14201797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con legge del 1 magg1797, entrò a fare parte del distretto delle Miniere con leg2 maggio 1798; nell’ottobre dello stesso anno passa nestretto delle Armi, per fare parte del distretto I, di Bresciapartire dal 13 maggio 1801. Non è citato nella legge degiugno 1805, forse perchè già unito a Cimmo.

Val Trompia. 1421sec. XIV - 1797

Non si conosce con esattezza il processo di formazidi questo ente territoriale sovraccomunale, ma sia l’estivisconteo del 1385 sia quello del 1389 individuano la “qudra di Valtrompia” come composta dai seguenti comu“comune de castelanza de Inzino”, “comune de castelade Lé”, Lodrino, Cimmo e Tavernole, Marmentino, Pezzze, Irma, Bovegno, Collio, “comune de castelanza di VillaSarezzo (Sabatti 1980, pp. 81-82, nota 31); nel 1429 nosultava più compreso il comune di Irma, mentre CimmoTavernole risultavano comuni separati ed autonomi (Valtini 1898).

Nel 1473 ricompare il comune di Irma oltre ad un noidentificato Fecium o Tecium, mentre nel 1493 venne cluso anche il comune di Lavone (ora frazione di Pezzae Villa e Carcina risultavano costituire un solo comu(Medin 1886).

All’inizio del ’600 la valle risultava costituita dai comundi Collio, Bovegno, Irma, Marmentino, Pezzaze, PezzoCimmo, Lodrino, Brozzo, Cisovo, Aleno (Lé), Magno, Inzino, Gardone, Sarezzo, Villa, Carcina, ed era popolata18900 anime (Da Lezze 1610). Nel 1764 e nella relazioredatta nel 1765 in occasione della visita del capitano vipodestà di Brescia Pietro Vittor Pisani la Valle risultavcomposta dalle comunità di Bovegno, Collio, Pezzaze, Ir-ma, Pezzoro, Marmentino, Cimmo, Lodrino, Brozzo, Cisvo, Marcheno, Magno, Inzino, Gardone, Sarezzo, VillaCarcina oltre alle comunità di Pieve e di S. Apollonio devalle di Lumezzane, che erano parte della Valle anche segiurisdizionale erano soggette ai conti Avogadro (Desczione generale 1764; Governo della Val Trompia e dei scomuni, 1765). Nel 1764 la Valle contava complessivamete 12581 anime (Descrizione generale 1764).

La Valle costituiva terra separata dal Territorio con il qule contribuiva solo per i carichi imposti anche agli esenti,base ad un privilegio del 1453; dal punto di vista istituznale era governata dal consiglio generale, formato dai rpresentanti di ciascun comune, che provvedeva ad elegun sindico per un anno (rinnovabile per balottazione il scondo), un cancelliere, un vicario generale scelto tra gli oginari della Valle, con l’obbligo di rendere ragione a tu

197

Tavernole

e-i ri-ze;en- deinontuto

rea di-itàsi-

ssoap.

n-i di-

l-te diiu-rtentiicoeste Val

u-noro).

adod- co-itella

”,cisean-

on-,

o,ear-

noer-

do-e e

gli abitanti della Valle, residente a Tavernole, e due notai albanco del vicario.

Sempre il consiglio eleggeva il massaro generale di Valle,sette ragionati col compito di saldare e calcolare i conti delmassaro, quattro ministrali, due cavalieri sopra le vettova-glie e ogni dieci anni gli estimatori di Valtrompia (in nume-ro di tre o cinque), col compito di riformare l’estimo.

Essendo andato perduto l’archivio della Valle per averenotizie circa le sue istituzioni è necessario analizzare glistatuti del 1576 che ripropongono sostanzialmente gli sta-tuti del 1436 con alcune aggiunte e modifiche intervenutesuccessivamente (Statuto della Val Trompia 1576).

Altre notizie interessanti sull’assetto istituzionale dellaValle si ricavano dalla lettura della relazione del 1765. Daessa apprendiamo che nel consiglio generale le quattro ter-re di Bovegno, Collio, Pezzaze e Gardone, in considerazio-ne del loro estimo, avevano due voti per ciascuna, mentrele altre terre avevano un solo voto. Il consiglio generaleeleggeva inoltre due nunzi, uno residente a Brescia, l’altroa Venezia. La cognizione e la decisione della cause civilispettava in prima istanza al vicario, che dava udienza nelpalazzo pubblico della Valle, situato al confine tra la vallesuperiore e inferiore, nella terra detta di Tavernole. Potevaessere sostituito da un luogotenente vicario ed era assistitoda quattro notai attuari, due per la valle superiore e due perla valle inferiore. In seconda istanza giudicavano i giudiciconfidenti, eletti in numero di quattro, due per la valle su-periore e due per la inferiore. In successiva istanza le causeerano trasmesse al consiglio generale che le sottoponeva algiudizio di uno o due giudici correttori, eletti dal consigliostesso (Governo della Val Trompia e dei suoi comuni,1765).

Val Trompia. cancelliere. 1422sec. XVI - 1797

Era eletto per un anno, rinnovabile dal consiglio generale edaveva il compito di registrare e conservare tutti gli atti della val-le, registrare i conti del massaro e scrivere ogni altro atto ad uti-lità della valle; durante le sedute del consiglio doveva ricordarele disposizioni degli statuti qualora le decisioni apparissero incontrasto con gli stessi (Statuto della Val Trompia 1576, parte I,cap. 3).

Val Trompia. cavaglieri sopra le vettovaglie. 1423sec. XIV - 1797

Erano estratti a sorte tra i candidati approvati dal consiglio edesercitavano il loro incarico uno “dal cingolo battuto in sù” ’l’altro dal cingolo in giù (si trattava di un limite geografico); do-vevano controllare l’esistenza e la corrispondenza dei pesi edelle misure utilizzate nelle transazioni, così come potevanocontrollare la qualità delle derrate alimentari vendute, nonchéla corrispondenza con i prezzi dei calmieri. Consegnavano ledenuncie al cancelliere che inoltrava per le sentenze al vicario(Statuto della Val Trompia 1576, parte I, cap. 41).

Val Trompia. confidenti di valle. 1424sec. XVI - 1797

Le sentenze del giusdicente di valle potevano essere appella-te da una delle parti facendo ricorso a confidenti nominati dalleparti e quindi scelti come giudici d’appello (Statuto della ValTrompia 1576, parte II, cap. 25). La nomina di detti confidentidi valle avveniva da parte probabilmente del consiglio, erano aloro volta appellabili direttamente al consiglio generale, supre-ma istanza civile della Val Trompia, e le cui sentenze eranoinappellabili se non intervenivano elementi nuovi (Statuto dellaVal Trompia 1576, parte II, capp. 25 e 26). Da notare che lostesso capitolo prevede la creazione di confidenti nei singoli co-muni, giudici di primo appello per le sentenze dei consoli co-munali.

Val Trompia. consiglio generale. 1425sec. XIV - 1797

Il consiglio generale di Valtrompia era formato dai rapprsentanti di ciascun comune costituente la valle, nominati daspettivi comuni in numero variabile a seconda delle esigentutte le sue decisioni (fra cui spiccano le elezioni dei rapprestanti della valle) dovevano essere approvate con i due terzivoti pena la nullità e pene erano previste per i comuni che avessero provveduto ad inviare i propri rappresentanti (Stadella Val Trompia 1576, parte I, cap. 1).

Le proposte sulle quali il consiglio era chiamato a deliberaerano approntate dal sindico, che solo poteva dare licenzmodifica dell’ordine del giorno stabilito; doveva inoltre verificare che le decisioni fossero registrate sui libri della comunda parte del cancelliere. Altra prerogativa importante del conglio era la possibilità di intervenire nelle cause appellate preil consiglio stesso (Statuto della Val Trompia 1576, parte I, c13).

Tutte le nomine degli ufficiali della valle erano fatte dal cosiglio, e per ottenere tali incarichi bisognava essere “originarValtrompia dell’anno 1404”, anno del dominio di Pandolfo Malatesta (Statuto della Val Trompia 1576, parte I, cap. 6).

Fra i compiti più delicati del consiglio vi era quello di appelo: potevano essere appellate cause giudicate dal giusdicenvalle o dei comuni e già appellate ai confidenti, che erano gdici di seconda istanza (Statuto della Val Trompia 1576, paII, cap. 25); inoltre le condanne comminate dai vari giusdicedella valle o dei singoli comuni ogni sei mesi erano dal sindpresentate al consiglio o a deputati eletti specificamente: qupotevano essere confermate oppure annullate (Statuto dellaTrompia 1576, parte II, cap. 286)

Val Trompia. deputati alla osservazione degli statuti. 1426sec. XIV - 1797

Erano due, eletti dal consiglio generale con il compito di pnire chiunque infrangesse gli statuti, in ogni loro parte; avevadiritto alla metà delle pene comminate per violazioni da lodenunciate (Statuto della Val Trompia 1576, parte I, cap. 41

Val Trompia. estimatori. 1427sec. XIV - 1797

Ogni dieci anni il consiglio generale doveva provvedere eleggere tre o cinque estimatori incaricati di redigere l’estimdella valle, secondo i capitoli stabiliti; se non si riusciva aeleggerli per l’impossibilità di accordarsi sui nomi, gli estimatori dovevano essere estratti a sorte. Nella loro opera eranoadiuvati da un notaio incaricato di annotare tutte le partd’estimo; tutti avevano l’obbligo della segretezza (Statuto deVal Trompia 1576, parte I, cap. 21)

Val Trompia. massaro generale. 1428sec. XIV - 1797

Eletto a gennaio dal consiglio generale, “come il sindicoaveva il compito di riscuotere le entrate e pagare le spese dedal consiglio o dal sindico, registrando ogni spesa e consegndo le ricevute ai ragionati che avevano anche il compito di ctrollare tutti i conti della valle (Statuto della Val Trompia 1576parte I, capp. 10 e 11).

Val Trompia. notai al banco del vicario. 1429sec. XIV - 1797

Eletti, in numero di due, con il compito di assistere il vicariavevano l’obbligo di scrivere tutti gli atti giudiziari e sentenze processi “volgarmente e non latinamente” (Statuto 1576, pte I, cap. 5).

Secondo la relazione compilata nel 1765 i notai attuari eraquattro, due per la valle superiore e due per la inferiore (Govno della Val Trompia e dei suoi comuni, 1765).

Val Trompia. ragionati. 1430sec. XIV - 1797

Una volta o due volte all’anno, a seconda delle esigenze vevano essere eletti sette ragionati con il compito di “saldar

198

Terzano

el 5 in-o-

l 1lla

sso an- neldioaio

dela-

ia- Si-ni-(Da di

utaato daellami-ni ri-nooleta

ueione va- lano,

le

l 1lla

calcolare” i conti della valle; i sette (che in realtà dall’elenco ri-sultano essere otto) dovevano essere scelti con un criterio dirappresentanza territoriale: uno ciascuno per i comuni di Col-lio, Bovegno, Pezzaze, Gardone, uno per i comuni di Irma Pez-zoro Marmentino e Cimmo, uno per i comuni di Lodrino, Broz-zo, Cesovo, Aleno, Magno e Inzino; uno nei comuni di Sarezzo,Carcina e Villa e uno “nel comune delle Mesane” cioè in rap-presentanza di Lumezzane. I controlli contabili erano eseguitida un solo ragionato per volta che, compiuto il proprio dovere,vacava nel suo ufficio fino a che tutti i ragionati avessero prati-cato il loro controllo. Il consiglio si riservava però il diritto diverificare ulteriormente i conti (Statuto della Val Trompia 1576,parte I, cap. 11). I ragionati risultano essere otto anche nella re-lazione compilata nel 1765 in occasione della visita del capita-no vicepodestà di Brescia e erano eletti con modalità simili aquelle prima descritte: quindi ciascuno dei comuni di Collio,Bovegno, Pezzaze e Gardone eleggeva un ragionato; i comunidi Irma, Pezzoro, Marmentino e Cimmo nominavano a turno unsolo ragionato e sempre a turno eleggevano un solo ragionato icomuni di Lodrino, Brozzo, Cisovo, Marcheno, Magno e Inzi-no e quelli di Sarezzo, Carcina e Villa; infine era nominato unragionato particolare per i due comuni della valle di Lumezzane(Governo della Val Trompia e dei suoi comuni, 1765).

Val Trompia. sindico. 1431sec. XIV - 1797

Era eletto all’inizio dell’anno dal consiglio generale e potevaessere riconfermato, sempre per elezione, per l’anno successi-vo, mentre ne era vietata l’elezione il terzo anno.

Doveva naturalmente giurare di osservare gli statuti di vallee nel suo operato doveva procurare maggior vantaggio alla vallestessa (Statuto della Val Trompia 1576, parte I, cap. 2).

Poteva disporre spese di importo limitato senza licenza delconsiglio, e se contravveniva rispondeva con le proprie sostan-ze (Statuto della Val Trompia 1576, parte I, cap. 27).

Val Trompia. vicario. 1432sec. XIV - 1797

Il vicario generale della valle, in esecuzione del privilegiodella valle era eletto in gennaio dal consiglio generale, col com-pito di rendere ragione (cioè amministrare la giustizia) a tutti gliabitanti della valle che lo richiedessero. Aveva sede nella terradi Tavernole, luogo geograficamente centrale della valle, e do-veva avere compiuti i trent’anni ed essere antico originario didetta valle (Statuto della Val Trompia 1576, parte I, cap. 4). Lesue sentenze erano inappellabili fino alla somma di lire tre (Sta-tuto della Val Trompia 1576, parte II, cap. 28).

arch. Governo della Val Trompia e dei suoi comuni, 1765:Relazione compilata in occasione della visita alle tre val-li compiuta dal capitano e vicepodestà Pietro Vittor Pisa-ni nel 1765, senza data, ma 1765, Archivio di Stato diBrescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc. 4.

TEGLIE

comune di Teglie. 1433sec. XIV - 1797

Appartenente alla riviera di Salò già dalla fine del medio-evo, quadra di Montagna, nel 1493 doveva contare 264 ani-me (Medin 1886), all’inizio del ’600 era indicato come ter-ra sola (Da Lezze 1610).

comune di Teglie e Moia. 14341797 - 1805

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco con la leggedel 1 marzo 1798; fece poi parte del distretto degli Ulivi aisensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno (nel quale

rimase anche dopo le modifiche apportate dalla legge dfebbraio 1799; con la legge del 13 maggio 1801 vennefine incorporato nel distretto IV, di Salò; venne unito a Vbarno con legge 8 giugno 1805.

TEMÙ

comune di Temù. 14351797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto delegge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nello stedistretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto IV, di Breno per fare poi parte del cantone II Edolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugn1805. Fu concentrato in Ponte di Legno in data 1 genn1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù dei 227 abitanti, venne classificto nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Temù. 14361816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

TERZANO

comune di Terzano. 1437sec. XV - 1797

L’anonimo redattore della descrizione delle terre brescne del 1493 descrive come comune unico Gorzone conano e Terzano, abitato da 600 anime (Medin 1886); all’izio del ’600 invece il comune sembra essere autonomo Lezze 1610). Nel 1765 era uno dei comuni del pievaticoRogno (Comunità della Valle Camonica, 1765).

Nella relazione redatta in occasione della visita compidal capitano vicepodestà di Brescia nel 1765 è delinel’assetto istituzionale del comune. Esso era governatouna vicinia che deliberava su ogni affare di interesse dcomunità ed era composta da un membro di ciascuna faglia, di età superiore ai 25 anni. La vicinia eleggeva oganno un console, un sindaco e il cancelliere. Il consolemaneva in carica un anno, quindi era confermato l’ansuccessivo come viceconsole. Al console e al viceconsera affidato il governo della comunità, e era riconosciuloro libertà di spesa fino alla somma di undici lire e cinqsoldi; per spese più elevate era necessaria l’approvazdella comunità. La carica di console era sottoposta allacanza di due anni. In dicembre veniva messa all’incantomasseria delle taglie (Relazione della comunità di Terza1765).

Nel 1764 vi erano 158 anime (Descrizione genera1764).

comune di Terzano. 14381797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Darfo per effetto de

199

Tignale

ne-io,; èioniglio

iolorolla

ereà delllaoale

iu-deli-me

dale-li sot-ali

serezea

rica2).aria-

hine di

giogeivir ri-r-

13er dia-rtùallassoco-

legge del 24 febbraio 1798 e rimase incluso nello stesso di-stretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone I di Brenodel distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugno 1805.Venne concentrato in Angolo in data 1 gennaio 1810. Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 225 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Terzano. 1439

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVII di Breno per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9; Relazione della comunità di Ter-zano, 1765: Relazione della comunità di Terzano in “No-ta delle Comunità del Pievatico di Rogno con Pisogne”.Registro contenente le relazioni compilate dai cancellieridelle comunità e dai loro sostituti e riguardanti l’assettoistituzionale e l’amministrazione delle comunità, compi-late su richiesta di Pietro Vittor Pisani, capitano vicepo-destà di Brescia, datata 1 agosto 1765, Archivio di Statodi Brescia, Cancelleria prefettizia superiore, b. 41, fasc.18.

TIGNALE

comune di Tignale. 1440

sec. XIV - 1797

Il primo accenno ad un vicario residente a Tignale è da-tato al 1332 e nello stesso atto intervengono estimatori delcomune di Tignale, che dunque doveva già essersi dotato diorgani abbastanza sviluppati e non estemporanei. Ma fusotto il dominio dei Visconti che il comune ottenne queiprivilegi giurisdizionali che perdurarono anche per tutto ildominio veneto (Lonati 1932). Benché facesse parte dellariviera di Salò, il comune non venne citato fra i comuni chela costituivano dall’anonimo redattore della descrizionedelle terre bresciane del 1493 (Medin 1886), mentre all’ini-zio del ’600 il comune risultava apparteneva alla quadra diGargnano, costituito dalle seguenti terre: Gardola, Oldesio,Prebione, Olzano, Aer e Piovere (Da Lezze 1610).

Il comune pur facendo parte della riviera, godette di par-ticolari privilegi che lo resero praticamente autonomo sulpiano giurisdizionale e fiscale, i più importanti dei quali ri-salgono alla dominazione malatestiana (1407), poi confer-mati dai Visconti e da Venezia nel 1426 (Bettoni 1880, II,p. 89 e III, doc. CVIII; Lonati 1932; Lonati 1933; Papa1889). Gli statuti del 1467 ci informano sull’organizzazio-ne del comune: il vicario eletto in vicinia doveva renderegiustizia sulla piazza di Gardola, villa principale del comu-ne; consiglio, massaro, console, notaio, ministrale, estima-tori e campari completavano il quadro delle magistrature edorgani comunali (Statuti di Tignale 1467).

comune di Tignale. consiglio. 1441sec. XIV - 1797

Gli statuti non determinano numero e modalità di eleziodei consiglieri; fra i compiti principali del consiglio va segnalata la funzione di giudice d’appello per le sentenze del vicarnonché la possibilità di dirimere le controversie tra le partiquasi assente dagli statuti la normativa riguardante le questamministrative che pur dovevano essere svolte dal consi(Statuti di Tignale 1467).

comune di Tignale. consoli. 1442sec. XIV - 1797

Fra i compiti dei consoli vi era quello di andare col vicar“per le vie a condannare coloro che non avranno riparato la parte di strada” (cap. 12), e quello di aiutare i ministrali neloro attività di ufficiali giudiziari (Statuti di Tignale 1467).

comune di Tignale. massaro. 1443sec. XIV - 1797

Il massaro aveva il compito di riscuotere le taglie, sostenle spese del comune e ricevere le entrate, e intorno alla metsecolo XV era pagato per il suo servizio; i suoi conti erano afine del mandato verificati dal vicario; all’inizio del mandatdoveva presentare una garanzia al comune (Statuti di Tign1467, capp. 12 e 54).

comune di Tignale. vicario. 1444sec. XIV - 1797

La più antica attestazione circa l’esistenza di un vicario gsdicente avente sede a Tignale è del 1332, non è possibile neare le competenze del vicario per quest’epoca: forse coagli inizi del secolo successivo dipendeva in qualche misurapodestà di Riva del Garda (Lonati 1932). Sotto il dominio vneto il comune di Tignale mantenne i privilegi giurisdizionaconcessi a suo tempo dal Malatesta che consistevano nellatomissione al provveditore di Salò per le sole cause crimin(Bettoni 1880, II, p. 89).

La figura istituzionalmente più rilevante del comune rimail vicario, eletto fra i residenti, ed avente il compito di rendegiustizia tanto agli abitanti quanto ai forestieri; le sue sentenerano inappellabili fino a dieci soldi, mentre oltre tale sommpotevano esserlo di fronte al consiglio e la durata della caera di tre mesi continui (Statuti di Tignale 1467, capp. 9 e 1Altri compiti erano quello di fare esaminare i conti dei massuna volta terminato il loro mandato, di ricevere le sigurtà o granzie dei residenti (Statuti di Tignale 1467, capp. 54 e 56).

comune di Tignale. vicinia. 1445sec. XIV - 1797

L’assemblea dei capi famiglia era formata da tutti i mascaventi almeno 14 anni (almeno nel caso della promulgaziodegli statuti) e si riuniva generalmente sulla piazza della villaGardola (Statuti di Tignale, 1467).

comune di Tignale. 14461797 - 1816

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto degli Aranci per effetto della legdel 1 marzo 1798, venendo incluso nel distretto degli Ulai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno, petornare nel distretto degli Aranci dopo le modifiche appotate dalla legge del 5 febbraio 1799; con la legge delmaggio 1801 fu incorporato nel distretto IV, di Salò, pfare poi parte del cantone II di Gargnano del distretto IVSalò con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionle, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in videi 1037 abitanti, venne classificato nella terza classe dcitata legge 8 giugno 1805. Il comune di Tignale è specitato assieme alle frazioni di Piovera e Gardola, che anra oggi fanno parte del comune.

200

Torbole

ano

iollainon ladi-u-

arile

n.3ne

o-erletreva-e-i-

S.

tone-

getto di

ellofine

e-or-

no-zati,giu-

comune di Tignale. 14471816 - 1859

Venne incluso nel distretto XV di Gargnano per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Lonati 1932: Guido Lonati, I conti di Lodrone e comunedi Tignale, “Commentari dell’Ateneo di Brescia”, 1932;Lonati 1933: Guido Lonati, La pieve e il comune di Ma-derno, Toscolano, A. Giovannelli, 1933; Statuti di Ti-gnale 1467: Antonio Masetti Zannini (a cura di), Statutidel comune di Tignale, Brescia, Grafo, 1989.

TIMOLINE

comune di Timoline. 1448sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Palazzolo, anche durante il dominioveneto fece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Ilcomune all’inizio del ’600 contava 50 fuochi e 400 anime;era governato “come Palazzolo”, ma con poca entrata (DaLezze 1610). Nel 1679 Timoline è elencato con Nigoline eColomber tra i comuni della quadra di Iseo (Comunità sog-gette al dazio della macina, 1679). Nel 1764 appartenevaalla quadra di Palazzolo e nello stesso anno vi erano 180anime (Descrizione generale 1764).

comune di Timoline. 14491797 - 1805

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Basso Sebino per effetto dellalegge del 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto del Sebi-no ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; conla legge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato neldistretto I, di Brescia; venne unito a Colombaro con legge8 giugno 1805.

comune di Timoline. 14501816 aprile - 1859

Venne separato dal comune di Colombaro con decreto 26aprile 1816 n. 20867, rimanendo nel distretto IX di Adrofino al 23 giugno 1853 quando il distretto fu soppresso edil comune venne unito al distretto di Iseo.

TORBIATO

comune di Torbiato. 1451sec. XIV - 1797 maggio 1

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Palazzolo (come “Adro con Torbia-to”), anche durante il dominio veneto fece parte della stessaquadra. Non risultava citato tuttavia tra i comuni della qua-dra dallo statuto 1429, mentre è citato nello statuto del1473 (Valentini 1898), e incluso nella quadra anche secon-do l’anonimo redattore della descrizione delle terre bre-sciane del 1493 (Medin 1886).

Il comune all’inizio del ’600 contava 15 fuochi e 200 ani-me, che erano 107 nel 1493 (Da Lezze 1610). Nel 1679 èelencato tra i comuni della quadra di Iseo (Comunità sog-gette al dazio della macina, 1679). Nel 1764 era uno dei co-

muni della quadra di Palazzolo e nello stesso anno vi er272 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Torbiato. 14521797 - 1805

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto del Monte Orfano per effetto delegge del 2 maggio 1798, passando nel distretto del Sebai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; colegge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato nel stretto II, di Chiari; venne unito a Calino con legge 8 gigno 1805.

comune di Torbiato con Calino. 14531816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto IX di Adro per effetto delllegge del 12 febbraio 1816. Con decreto datato 26 ap1816 n. 20867 il comune di Calino fu separato.

comune di Torbiato. 14541816 aprile - 1859

Fu separato da Calino con decreto 26 aprile 181620867; rimase incluso nel distretto IX di Adro fino al 2giugno 1853 quando il distretto fu soppresso ed il comuvenne unito al distretto di Iseo.

TORBOLE

comune di Torbole. 1455sec. XIII - 1797

Consoli, nunzi e sindici del comune di Torbole sono dcumentati per la prima volta in un atto del 1224 (Libpotheris, col. 309); nell’estimo visconteo del 1385 Torboè fra i comuni appartenenti alla quadra di Rovato, mendurante il dominio veneto fece parte della quadra di Tragliato (Valentini 1898). Nel 1493 contava 225 anime (Mdin 1886), e all’inizio del ’600 contava 30 fuochi e 500 anme e tutto il territorio era di ragione dei padri o preti di Faustino e del signor A. Palazzo.

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Travagliae nello stesso anno vi erano 531 anime (Descrizione gerale 1764).

comune di Torbole. 14561797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto Interno per effedella legge del 2 maggio 1798, passando nel distrettoGarza Occidentale ai sensi della legge del 12 ottobre dstesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inincorporato nel distretto I, di Brescia.

comune di Torbole con Casaglio. 14571805 - 1816

Fu incluso nel cantone II di Brescia del distretto I di Brscia con legge 8 giugno 1805 con la denominazione di Tbole con Casaglio. Dal 1 gennaio 1810 il comune fu deminato solo Torbole. Sul piano istituzionale, in osservandella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 686 abitanvenne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 gno 1805.

201

Torrelunga in Brescia

to

r- fu Il6),

e-a- li-on

pere,mi-gni

dareDa

llorale

ge fu

ve-nsi del

re-ttoti- edza

n-se-

to

ero 6

comune di Torbole con Casaglio. 14581816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Liber potheris: Federico Bettoni Cazzago e Luigi Fèd’Ostiani (a cura di), Liber potheris comunis civitatisBrixiae, Torino, Bocca, 1899, Historiae Patriae Monu-menta, tomo XIX.

TORRELUNGA IN BRESCIA

cantone di Garza Orientale. 14591797 maggio 1 - 1798 maggio 2

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797 il cantoneera costituito dai seguenti comuni: Chiusure a mattina dellaGarza (parte delle Fornaci; Verziano; Aspes; Folzano;Chiaviche; Pontevica; Mompiano; Conicchio; S. Francescodi Paola; S.Polo); Bagnolo; Borgosatollo; Botticino sera;Botticino mattina; Castenedolo; Caionvico; Ciliverghe;Goglione di sopra; Goglione di sotto; Mazzano; Montiro-ne; Nuvolento; Nuvolera; Paitone; Rezzato; Serle; S. Zeno;S. Eufemia; Virle.

TOSCOLANO

comune di Toscolano. 1460sec. XIV - 1797

Il comune fece parte già in epoca viscontea della rivieradi Salò, quadra di Maderno; le menzioni più antica del co-mune in documenti ufficiali risale al secolo XIV: nel 1336beni vescovili vennero concessi al comune (Lonati 1933)ed il 17 ottobre 1381 venne stipulato un accordo col comu-ne di Maderno per l’utilizzo delle acque del fiume Toscola-no (Bettoni 1880, III, doc. C). Descritto dall’anonimo re-dattore della descrizione delle terre bresciane del 1493popolato da 2028 anime (Medin 1886), all’inizio del secoloXVII era formato dalle terre di Polzano, Cabiana, Mezza-ga, Folino, Gaino, Cicina (Da Lezze 1610), mentre eracomposto anche dalle terre di Carvano, Cuzzaga, Camera-te, Ruina e Mornaga secondo altri (Lonati 1933; Bettoni1880; Fossati 1941).

comune di Toscolano. 14611797 - 1816

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto degli Aranci per effetto della leggedel 1 marzo 1798, venendo incluso nel distretto degli Uliviai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno, per tor-nare nel distretto degli Aranci ricostituito con la legge del 5febbraio 1799; con la legge del 13 maggio 1801 venne in-corporato nel distretto IV, di Salò, per fare poi parte delcantone II di Gargnano del distretto IV di Salò con la leggedell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù degli 844 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Toscolano. 14621816 - 1859

Venne incluso nel distretto XV di Gargnano per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

bibl. Fossati 1941: Donato Fossati, Storia di Toscolano,“Commentari dell’Ateneo di Salò”, 1938-1941; Lonati1933: Guido Lonati, La pieve e il comune di Maderno,Toscolano, A. Giovannelli, 1933.

TRAVAGLIATO

comune di Travagliato. 1463sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Rovato, durante il dominio venetocapoluogo della quadra di Travagliato (Valentini 1898).comune, che nel 1493 contava 2250 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 600 fuochi e 3000 anime, godva di privilegi di esenzione dei dazi dell’imbottato, del pne, del vino, della carne, in luogo dei quali pagava unamitazione; possedeva un mulino e circa 200 piò di terra ncomunale ma acquistata dal comune; aveva entrate3000 lire ricavate dall’affitto di osteria, dazio beccheridue caneve, dui pistori e altro. Per governarsi erano nonati un massaro, che maneggiava il denaro, 2 consoli omese, 9 consiglieri, tre rasonati che provvedevano a salil massaro, un andadore, un sindico, un cancelliere (Lezze 1610).

Nel 1764 era capoluogo della quadra omonima e nestesso anno vi erano 2219 anime (Descrizione gene1764).

comune di Travagliato. 14641797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto Interno del qualecapoluogo, per effetto della legge del 2 maggio 1798, nendo incluso nel distretto di Garza Occidentale ai sedella legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto I, di Bscia, per fare poi parte del cantone II di Brescia del distreI di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istuzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802in virtù dei 2535 abitanti, venne classificato nella terclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Travagliato. 14651810 - 1816

Nel comune denominativo di Travagliato venne concetrata la contrada di Pianera già con Rodengo; rimase inrito nel cantone II di Brescia del distretto I di Brescia.

comune di Travagliato con Pianera. 14661816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effetdella legge del 12 febbraio 1816 .

distretto Interno. 14671798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal nume

202

Tremosine

Pie-n-

eval-u-

ar-toausam-o,u- trauto-lla un4)se- il

II,lettio-n-nta pri-

lla06.ana

lla98

IV indeialla

n- di

to

e composto dai seguenti comuni: Travagliato; Berlingo;Trenzano; Lograto; Ospitaletto; Torbole; Casaglio; Maclo-dio; Cossirano.

quadra di Travagliato. 1468

sec. XIV - 1797

All’inizio della dominazione veneta, nel 1429 la quadradi Travagliato comprendeva i comuni di Travagliato, Lo-grato, Ospitaletto, Torbole, Casale; a partire dal 1473 il co-mune di Lograto venne compreso nella quadra di Castrez-zato (Valentini 1898); nel 1493 contava 3185 anime(Medin 1886) e all’inizio del ’600 era composta da Trava-gliato, Ospitaletto, Torbole, Casale, per un totale di 960fuochi e 5160 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1641 la quadra era costiutita dai comuni di Trava-gliato, Berlingo, Casaglia, Ospitaletto e Maclodio (Estimo,1641).

Nel 1679 alla quadra appartenevano i comuni di Trava-gliato, Ospitaletto, Casaglia, Torbole, Lograto, Maclodio,Berlingo e Trenzano (Comunità soggette al dazio della ma-cina, 1679).

Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 la quadra risultava compo-sta dagli stessi comuni citati all’inizio del Seicento, piùMaclodio e Berlingo; nel 1764 la quadra contava comples-sivamente 4795 anime (Mazzoldi 1966; Descrizione gene-rale 1764; Fé d’Ostiani 1908).

Da altre fonti però Travagliato, nel 1562, non risultavacompreso tra le terre che ospitavano un vicario inviato dallacittà (Zanelli 1912); questo dato contrasta in parte con le in-dicazioni relative agli anni 1440-1448 che in un primo tem-po confermano la presenza di un vicario bresciano a Trava-gliato, quindi ci segnalano il divieto fatto da Venezia aBrescia di inviare il vicario; infine nel 1448 sembra che neprevedano nuovamente l’invio (Parzani 1983, p. 56, nota11).

TREMOSINE

comune di Tremosine. 1469

sec. XIII - 1797

La più antica testimonianza dell’esistenza del comune ècostituita da un atto stipulato il 12 maggio 1268 che vide lapartecipazione del capitano e podestà del comune di Tre-mosine (Bettoni 1880, III, doc. XXVI). Citato fra i comunidella riviera di Salò dall’anonimo redattore della descrizio-ne delle terre bresciane del 1493, popolato da 788 anime(Medin 1886), all’inizio del ’600 il comune appartenevaalla quadra di Gargnano ed era composto dalle seguenti ter-re: Pieve, Vosandese, Cadignano, Pries, Vese, Progas, Nus,Voltino, Mesema, Somans, Vitevo, Alarias, Secastello, Sar-ner (Da Lezze 1610).

Altre fonti descrivevano, intorno alla metà del XVI seco-lo, il comune composto dalle terre di Pieve, Pries (oggiPriezzo), Mus (Musio), Sumpries, Secastello, Voiandes,Oltì (Voltino), Iusteg (Ustecchio), Sarmer (Sermerio), Ca-dignà, Pregas (Pregasio), Mesema, Alarias e popolato da1693 anime (AC Tremosine, Inventario, p. 3). Dalla docu-mentazione dell’archivio, i cui atti più antichi risalgono al

1500 si desume che il comune era suddiviso in quadre (ve, Sermerio, Vesio e Voltino) ognuna delle quali aveva ache la propria vicinia diretta da un podestà che svolgfunzioni di intermediazione tra le quadre ed il comune. Otre alla vicinia, chiamata anche pubblico e generale comne, erano eletti un consiglio di dodici membri, a cui a ptire dal 1586 venne affiancata una “adiuncta” di otpersone, organo che però non sopravvisse a lungo, a cdi frequenti mutamenti nelle modalità di elezione e di copetenze di vicinia e consiglio (AC Tremosine, Inventaripp. 9-10). Fra le cariche più importanti, elettive o distribite mediante incanto troviamo il console, estratto a sortei 12 consiglieri e la cui carica durava un mese, avente arità di rendere giustizia e di convocare la vicinia, oltre atutela degli interessi generali del comune, coadiuvato daviceconsole; un sindaco (citato per la prima volta nel 166col compito di presiedere le assemblee e controllare l’ecuzione delle deliberazioni; i campari, gli estimatori edcancelliere (AC Tremosine, Inventario, p. 11).

comune di Tremosine. consiglio. 1470sec. XVI - 1797

Il consiglio, detto anche general consiglio e, dal secolo XVanche banco dei consoli, era composto da 12 consiglieri edalla vicinia, 3 per ognuna delle quadre in cui era diviso il cmune. A partire dal 1586 i consiglieri erano surrogati dal cosiglio stesso, ed accanto al consiglio viene nominata una giu(adiuncta) di 8 persone, che però scompare rapidamente giàma della fine del secolo.

Anche la norma che prevedeva l’elezione dei consiglieri ametà dell’anno, applicata dal 1595, entra in disuso già nel 16Altri tentativi di porre argine a tumulti istituzionali vedranno lluce fino alla fine del dominio veneto senza mai acquisire ucerta stabilità (AC Tremosine, Inventario, p. 10).

comune di Tremosine. 14711797 - 1798

Venne incluso nel cantone del Benaco per effetto delegge 1 maggio 1797. Non è più citato nelle leggi del 17e del 1801.

comune di Tremosine. 14721805 - 1809

Venne inserito nel cantone II di Gargnano del distretto di Salò con legge 8 giugno 1805; sul piano istituzionale,osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù 3006 abitanti, venne classificato nella seconda classe dcitata legge 8 giugno 1805.

comune di Tremosine. 14731810 - 1816

Nel comune denominativo di Tremosine venne concetrato il comune di Limone; rimase inserito nel cantone IIGargnano del distretto IV di Salò.

comune di Tremosine. 14741816 - 1859

Venne incluso nel distretto XV di Gargnano per effetdella legge del 12 febbraio 1816.

bibl. AC Tremosine, Inventario: Mario Trebeschi (a cura di),Archivio storico del comune di Tremosine. Inventario,Milano, Progetto Archidata, 1990.

203

Trenzano

sa-

o-ti-

Pe-79).6),tili

ellara-

ag-et- delbrennee

0u-trallave-ttorentia-si-

le-ella

4).

gioggean- connelito

TRENZANO

comune di Trenzano. 1475sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Chiari, durante il dominio veneto feceparte della quadra di Castrezzago (Valentini 1898). Il co-mune, che nel 1493 contava 750 anime (Medin 1886),all’inizio del ’600 contava 150 fuochi e 800 anime; due sin-daci, un massaro e due consoli eletti in vicinia reggevano ilcomune (Da Lezze 1610).

Nel 1679 è elencato tra i comuni della quadra di Trava-gliato (Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Castrezzagoe vi erano 956 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Trenzano. 14761797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mag-gio 1797, passò nel distretto Interno per effetto della leggedel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto delle Pia-nure ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto II, di Chiari, per fare poi parte del cantone II di Bre-scia del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù dei 946 abitanti, venne classifica-to nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Trenzano. 14771810 - 1816

Nel comune denominativo di Trenzano vennero concen-trati i comuni di Cossirano, Cizzago e Marocchina, Comez-zano, e la frazione di Breda Franca, già con Pompiano; ri-mase inserito nel cantone II di Brescia del distretto I diBrescia.

comune di Trenzano. 14781816 - 1859

Venne incluso nel distretto II di Ospitaletto per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

TREVISO

comune di Treviso. 14791797 - 1801

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, venne incluso nel distretto delle Fucine ai sensi dellalegge del 12 ottobre 1798. Non risulta citato nelle altre leg-gi (1798 e 1801), forse per dimenticanza o forse perché ag-gregato ad altri comuni.

comune di Treviso. 14801805 - 1809

Venne inserito nel cantone IV di Vestone del distretto IVdi Salò con legge 8 giugno 1805; fu concentrato in Dega-gna in data 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in os-servanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 510abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citatalegge 8 giugno 1805.

comune di Treviso. 14811816 - 1859

Fece parte dapprima del distretto XIV di Salò, per pasre poi al distretto XVII di Vestone.

TRIGNANO

comune di Trignano. 1482sec. XIV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, durante il dminio veneto fece parte della quadra di Quinzano (Valenni 1898). Nel 1679 risulta essere un unico comune con dergnaga (Comunità soggette al dazio della macina, 16Il comune, che nel 1493 contava 70 anime (Medin 188all’inizio del ’600 contava 10 fuochi e 60 anime; gli abitanerano tutti “lavorenti e malghesi di detti signori” (Fenaroe Martinengo) (Da Lezze 1610).

Nel 1764 Pedergnaga e Trignano sono due comuni dquadra di Quinzano e nello stesso anno in Trignano vi eno 88 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Trignano. 14831797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, venne incluso nel distretto dello Strone per effto della legge del 2 maggio 1798, passando a far partedistretto delle Pianure ai sensi della legge del 12 ottodello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 veinfine incorporato nel distretto III, di Verola Alghisi; vennunito a Oriano con legge 8 giugno 1805.

UDINE

comune di Udine. 1484sec. XVII - 1797

Il comune di Udine risultava fare parte all’inizio del ’60della Pertica, indicata come “comune diviso in dieci comnelli” (Da Lezze 1610). Nel 1765 e nel 1766 è elencato i comuni appartenenti alla Valle Sabbia (Comunità deValle Sabbia, 1766). La sua struttura istituzionale è bremente descritta nella relazione consegnata a Pietro ViPisani, capitano e vicepodestà di Brescia, che cita i seguufficiali del comune: un cancelliere, due consoli, un sindco, due giudici, due estimatori e un andadore osia congliere di Valle, senza tuttavia specificare le modalità di ezione e le competenze di ciascuno di essi (Governo dValle Sabbia e dei suoi comuni, 1765).

Nel 1764 vi erano 85 anime (Descrizione generale 176

comune di Odeno. 14851797 - 1805

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto delle Fucine che ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorporato distretto IV, di Salò; con legge 8 giugno 1805 venne una Lavino. In alcune leggi è denominato Udine.

204

Valenzano

lapri-tinian-n-

llorale

getale delllofineciago.

llatta

esio,

di- S.

larte 9000

4).

gefet-l di- ot-801ne

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separatodella provincia bresciana con il confronto delle parroc-chie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso dallospettabile signor sindaco di detta Valle ed approvatodall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettorPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 1766,per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camera-li”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3;Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

URAGO D’OGLIO

comune di Urago d’Oglio. 1486sec. XIV - 1797

La prima citazione del comune di Urago (Urado de ripe-ria Olei) è contenuta negli statuti di Brescia del 1313 (Sta-tuti di Brescia sec. XIII, col. 1752); durante il dominio ve-neto appartenne alla quadra di Orzinuovi, come risultadagli statuti cittadini del 1429, mentre è assente da quellidel 1473 (Valentini 1898).

Descritto all’inizio del ’600 come terra esente “di ragio-ne dei Martinengo”, con fuochi 35 ed anime 150 (Da Lezze1610), anche l’anonimo redattore della descrizione delleterre bresciane del 1493 lo assegnava alle “terre di Marti-nengi” (Medin 1886), così come confermato nel XVI seco-lo dal capitano di Brescia Paolo Correr (Zanelli 1912). Nel1679 è elencato tra i comuni della quadra di Chiari (Comu-nità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiatee nello stesso anno vi erano 1160 anime (Descrizione gene-rale 1764).

E’ citato tra i luoghi esenti del Territorio bresciano nel1766 con il nome di Urago de’ Presosti (Comunità del Ter-ritorio, 1766).

comune di Urago d’Oglio. 14871797 - 1816

Inserito nel cantone Alto Oglio con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Sete per effetto della leggedel 2 maggio 1798, venendo incluso nello stesso distretto aisensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con lalegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distrettoII, di Chiari, per fare poi parte del cantone I di Chiari deldistretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sulpiano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 1331 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Urago d’Oglio. 14881816 - 1859

Venne incluso nel distretto VIII di Chiari per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

URAGO MELLA

comune di Urago Mella. 1489sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece dapma parte della quadra di Lumezzane dal 1429 (Valen1898), quindi della quadra di Nave, a partire dal 1493 qudo contava 150 abitanti (Medin 1886); intorno al 1610 cotava invece 40 fuochi e 250 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1764 era uno dei comuni della quadra di Nave, nestesso anno vi erano 196 anime (Descrizione gene1764).

comune di Urago Mella. 14901797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, restò nel distretto di Garza Occidenper effetto della legge del 2 maggio 1798, e fece partedistretto Centrale ai sensi della legge del 12 ottobre destesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne inincorporato nel distretto I, di Brescia; venne unito a Brescon legge 8 giugno 1805. A volte è citato solo come Ura

comune di Urago Mella. 14911816 febbraio - 1816 aprile

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto delegge del 12 febbraio 1816 con la frazione di Stocchesuccessivamente aggregata parte al comune di Concparte al comune di San Bartolomeo.

comune di Urago Mella. 14921816 aprile - 1859

Venne staccato dal territorio di Stocchetta (che venneviso in due parti ed aggregato ai comuni di Concesio eBartolomeo) con decreto 26 aprile 1816 n. 20867.

VALENZANO

comune di Valenzano. 1493sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni delquadra di Gussago, durante il dominio veneto fece padella stessa quadra (Valentini 1898); nel 1493 contavaanime (Medin 1886), ed intorno al 1610 15 fuochi e 1anime (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 60 anime (Descrizione generale 176

comune di Valenzano. 14941797 - 1805

Inserito nel cantone di Garza Occidentale con la legdel 1 maggio 1797, passò nel distretto delle Vigne per efto della legge del 2 maggio 1798, mentre fece parte destretto di Garza Occidentale ai sensi della legge del 12tobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1venne infine incorporato nel distretto I, di Brescia; venunito a Camignone con legge 8 giugno 1805.

205

Valli di Saviore

io dalne

con

di in 93atal 1

g-

g-rzo

r-to

poi380ada,Purdinolla-nonbeningontignie e

tene-

VALLI DI SAVIORE

comune di Valli di Saviore. 1495

1816 - 1818

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816, fu unito a Saviore con de-creto 15 aprile 1818.

VALLIO

comune di Vallio. 1496

sec. XIV - 1797

Forse citato nell’estimo visconteo del 1385 (come Valsa-biis, toponimo non altrimenti identificabile) fra i comunidella quadra di Gavardo, durante il dominio veneto fu sog-getto alla stessa quadra (Valentini 1898). Il comune, che nel1493 contava 460 anime (Medin 1886), intorno al 1610contava 70 fuochi e 600 anime, e si governava “come gli al-tri della quadra”; era proprietario di parecchi boschi (DaLezze 1610).

Nel 1764 vi erano 448 anime (Descrizione generale1764).

comune di Vallio. 1497

1797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto del Naviglio per effetto della leggedel 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto degli Uli-vi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno, di-stretto in cui restò anche dopo le modifiche apportate dallalegge del 5 febbraio 1799; con la legge del 13 maggio 1801venne incorporato nel distretto IV, di Salò, per fare poi par-te del cantone I di Salò del distretto IV di Salò con la leggedell’8 giugno 1805. Fu concentrato in Sopraponte a partiredal 1 gennaio 1810.

comune di Vallio. 1498

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

VELLO

comune di Vello. 1499

sec. XVII - 1797

Nel 1679 è citato tra i comuni della quadra di Iseo (Co-munità soggette al dazio della macina, 1679), mentre nel1766 è compreso nell’elenco delle comunità del Territorio(Comunità del Territorio, 1766). Nel 1764 è citato tra i co-muni della quadra di Iseo; nello stesso anno vi erano 122anime (Descrizione generale 1764).

comune di Vello. 15001797 - 1801

Inserito nel cantone del Mella dalla legge del 1 magg1797, fece parte del distretto del Basso Sebino a partire2 maggio 1798; con la legge del 12 ottobre 1798 vencompreso nel distretto del Sebino; venne unito a Zone legge 13 maggio 1801.

comune di Vello. 15011805 - 1809

Venne inserito nel cantone II di Iseo del distretto II Chiari con legge 8 giugno 1805; sul piano istituzionale,osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù deiabitanti, venne classificato nella terza classe dalla citlegge 8 giugno 1805. Venne concentrato in Marone dagennaio 1810.

comune di Vello. 15021816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della lege del 12 febbraio 1816.

VENZAGO

comune di Venzago. 15031797 - 1798

Venne incluso nel cantone dei Colli per effetto della lege 1 maggio 1797; venne unito a Lonato con legge 1 ma1798.

VEROLA ALGHISE

comune di Verola Alghise. 1504sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Pontevico, durante il dominio venefece parte prima della quadra di Manerbio, dal 1429 e di quella di Gottolengo dal 1473 (Valentini 1898); nel 149faceva parte delle “terre di Gambareschi” e contava 21anime (Medin 1886). Il comune all’inizio del ’600 contav350 fuochi e 4000 anime. Comprendeva anche la Bretutta di proprietà dei conti Gambara e per ciò esente. non essendo capo di quadra era sede di podestà, cittabresciano nominato però dai conti Gambara titolari degiurisdizione (Zanelli 1912). Giudicava in civile e criminale citra penam sanguinis ed i dazi spettavano ai conti e avendo il comune entrate, le gravezze si pagavano su e teste. In pratica apparteneva alla quadra di Gottolesolo per le contribuzioni dei soldati delle ordinanze. I coprovvedevano anche a nominare 12 consoli (due per obimestre); la vicinia eleggeva invece massaro tesoriercamparo (Da Lezze 1610).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 2903 anime (Descrizione gerale 1764).

Oggi è denominata Verolanuova.

206

Verolanuova

Pe-ro-;

eerore-

i-ia;;

n-

eco-nio;c--o;e-llo;llo;e;ne;no;e-

go;or-

en-

ioo-: I

i-sa-llie li-el-e-

oo

VEROLANUOVA

cantone del Basso Oglio. 15051797 maggio 1 - 1798 maggio 4

Istituito per effetto della legge 1 maggio 1797 il cantoneera costituito dai seguenti comuni: Alfianello; Bassano;Breda Libera (era detta Breda Maggia); Boldeniga; Cigole;Cignano; Cadignano; Castelletto di Leno; Castelletto diQuinzano; Faverzano; Ghedi; Leno; Milzanello; Milzano;Manerbio; Mezzullo; Monticelli; Oflaga; Pavone; Pontevi-co; Porzano; Quinzano; Quinzanello; Seniga; San Gerva-sio; Scorzarolo; Verolanuova; Verolavecchia.

cantone I del distretto III di Verolanuova. 15061805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto III del dipartimento del Mella per ef-fetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era composto daiseguenti comuni: Alfianello; Bassano; Cadignano; Cigna-no; Cigole; Faverzano; Milzano; Monticelli con Villa nuo-va d’Oglio; Offlaga;Pontevico; Quinzano con Mezzullo eCastelletto; Seniga; S. Gervasio; Verolavecchia con Scor-zarolo; Verolanuova con Breda libera.

cantone I del distretto III di Verolanuova. 15071810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettua-zione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei co-muni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai se-guenti comuni: Verolanuova; Verolavecchia; Alfianello;Bassano; Cignano; Cadignano; Pontevico; Quinzano; Seni-ga.

comune di Verolanuova. 15081797 - 1798

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797 (come luogo centrale), costituì comune auto-nomo del Dipartimento del Mella, per effetto della leggedel 2 maggio 1798 (e fu contestualmente capoluogo del di-stretto dello Strone). Era detta Verola Alghise.

comune di Verolanuova. 15091798 - 1816

Incluso nel distretto dello Strone ai sensi della legge del12 ottobre 1798 (come capoluogo), con la legge del 13maggio 1801 venne incorporato nel distretto III, di VerolaAlghisi, per fare poi parte del cantone I di Verolanuova deldistretto III di Verolanuova con la legge dell’8 giugno 1805.Probabilmente già dal 2 maggio 1798 Breda libera venneunita a Verolanuova (o Verola Alghisi), in quanto non citatanelle leggi. Sul piano istituzionale, in osservanza della leg-ge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 3671 abitanti, venneclassificato nella seconda classe dalla citata legge 8 giugno1805.

comune di Verolanuova con Breda libera. 15101816 - 1859

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

distretto dello Strone. 15111798 maggio 2 - 1798 ottobre 12

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge2 maggio 1798 il distretto era contrassegnato dal numero

11 e composto dai seguenti comuni: Barbariga; Oriano; dergnaga; Scarpizzolo; Cignano; Offlaga; Trignano; Velavecchia; Monticelli; Scorzarolo; Mottella; CadignanoFaverzano; S. Gervasio; Bassano; Alfianello; Seniga.

distretto dello Strone. 15121798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numVII e composto dai seguenti comuni: Verolanuova con Bda libera; Pontevico; Seniga; Alfianello; San Gervasio; Cgole; Quinzano con Mezzullo e Castelletto; VerolavecchBassano; Monticelli con Villa Ripa d’Oglio; CadignanoCorticelle e Movico; Cignano; Offlaga; Faverzano; Quizanello; Boldeniga; Milzano; Scorzarolo.

distretto III del dipartimento del Mella. 15131801 maggio 13 - 1805 giugno 8

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg13 maggio 1801 il distretto era composto dai seguenti muni: Verola Alghisi (antico nome di Verolanuova) coBreda libera; Pontevico; Seniga; Alfianello; S. GervasCigole; Quinzano con Mezzullo e Castelletto; Verolavechia; Bassano; Monticelli con Villa Ripa d’Oglio; Cadignano; Corticelle e Movico; Cignano; Offlaga; FaverzanQuinzanello; Boldeniga; Milzano; Scorzarolo; Oriano; Pdergnaga; Scapizzolo; Barbariga; Triganano; PaderneGabbiano; Mottella; Acqualunga; Capriano e PontegateFrontignano; Villachiara; Zurlengo; Poncarale; MontironDello; Longhena; Borgo Poncarale; Gambara e CorvioOstiano; Canneto e Cazzagheto; Volongo; CasalromaFontanella; Fiesse; Pralboino; Remedello di sopra; Remdello di sotto; Isorella con S. Nazzaro; Pavone; GottolenManerbio; Calvisano con Mezzane; Visano; Malpaga; Pzano; Milzanello.

distretto III del dipartimento del Mella. 15141805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legg8 giugno 1805 il distretto era costituito da due cantoni: catone I di Verolanuova e cantone II di Leno.

distretto III del dipartimento del Mella. 15151810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In seguito alle concentrazioni dei comuni del 1 genna1810 i cantoni di cui si componeva il distretto vennero mdificati; il distretto risultò composto dai seguenti cantonidi Verolanuova, II di Orzinuovi e III di Leno.

distretto XI della provincia di Brescia. 15161816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il dstretto era formato dai seguenti comuni: Alfianello, Basno, Cadignano, Cignano, Faverzano, Milzano, Monticed’Oglio, Offlaga, Pontevico, Quinzano con Villanuova Mezzullo, S. Gervasio, Seniga, Verolanuova con Bredabera, Verolavecchia con Scorzarolo. Il comune di Monticli d’Oglio venne unito al comune di Verolavecchia con dcreto 10 gennaio 1841 n. 43743.

Il distretto rimase invariato territorialmente anche dople modifiche alla distrettuazione apportate il 23 giugn1853, venendo individuato però come distretto XII.

207

Verolavecchia

f- daio;e;

to;

ua-o-se-fo;

llachee

elde-

una5 elle

rut-neà diel-n-e,e-tut-e dico-

le

gioggeret- conttoele

eg-eno eneco-

tra-to,

VEROLAVECCHIA

comune di Verolavecchia. 1517sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appar-tenenti alla quadra di Quinzano, durante il dominio venetofece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comune,che nel 1493 contava 560 anime (Medin 1886), all’iniziodel ’600 contava 180 fuochi e 1800 anime, aveva entrate1500 lire da mulini e 20 piò di terra; per governare veniva-no eletti 12 consoli e un massaro (Da Lezze 1610).

Nel 1764 vi erano 1419 anime (Descrizione generale1764).

comune di Verolavecchia. 15181797 - 1805

Inserito nel cantone del Basso Oglio con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dello Strone per effettodella legge del 2 maggio 1798, rimanendo nel distretto del-lo Strone ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no; con la legge del 13 maggio 1801 venne infine incorpo-rato nel distretto III, di Verola Alghisi.

comune di Verolavecchia con Scorzarolo. 15191805 - 1816

Fece parte del cantone I di Verolanuova del distretto IIIdi Verolanuova ai sensi della legge 8 giugno 1805; sul pianoistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802ed in virtù dei 1986 abitanti, venne classificato nella terzaclasse dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Verolavecchia con Scorzarolo. 15201816 - 1841

Venne incluso nel distretto XI di Verolanuova per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

comune di Verolavecchia con Monticelli d’Oglio, Villanuova e Scorzarolo. 15211841- 1859

Con decreto del 10 gennaio 1841 n. 43743-7159 furonoaggregati a Verolavecchia il comune di Monticelli d’Oglioe, (probabilmente con lo stesso decreto), il territorio di Vil-lanuova, fino ad allora unito al comune di Quinzano; rima-se nel distretto XI di Verolanuova.

VERZIANO

comune di Verziano. 15221797 - 1805

Venne inserito nel cantone di Garza Orientale (nelleChiusure a mattina della Garza, fuori di Porta S. Nazaro),per effetto della legge del 1 maggio 1797, non si capisce secome comune autonomo o dipendente in qualche misura daBrescia; passò poi nel distretto di Garza Occidentale ai sen-si della legge 2 maggio 1798, per essere quindi incluso neldistretto Centrale con la legge del 12 ottobre 1798; passòpoi a fare parte del distretto I, di Brescia, mentre non risultapiù citato a partire dalla legge del 1805.

VESTONE

cantone IV del distretto IV di Salò. 15231805 giugno 8 - 1810 gennaio 1

Incluso nel distretto IV del dipartimento del Mella per efetto della legge 8 giugno 1805 il cantone era compostoseguenti comuni: Anfo e Rocca; Avenone; Bagolino; HanIdro; Lavino con Navono ed Odeno; Lavenone; LevrangLivemmo; Mura con Posico; Ono con Forno d’Ono e PraPresegno; Treviso; Vestone.

cantone IV del distretto IV di Salò. 15241810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12

In conseguenza delle modifiche apportate alla distrettzione dei dipartimenti in seguito alle concentrazioni dei cmuni del 1 gennaio 1810 il cantone risultò composto dai guenti comuni: Vestone; Lavenone; Casto; Posico; AnIdro; Bagolino; Ono; Livemmo.

comune di Vestone. 1525sec. XIV - 1797

Appartenente alla quadra di Valle Sabbia al tempo dedominazione viscontea, appartenne alla Valle Sabbia andurante il dominio veneto (Valentini 1898); il comune, chnel 1493 contava 200 anime (Medin 1886), all’inizio d’600 era popolato da 300 fuochi e da 1000 anime; posseva due osterie, due mulini, boschi ed una segheria, perentrata totale di 2000 ducati (Da Lezze 1610). Nel 176nel 1766 è elencato tra i comuni appartenenti alla VaSabbia (Comunità della Valle Sabbia, 1766). La sua sttura istituzionale è brevemente descritta nella relazioconsegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vicepodestBrescia, che cita i seguenti ufficiali del comune: un cancliere, due consoli, tre ragionati, quattro giudici, cinque cofidenti, un consigliere di Valle, un procuratore del comunun procuratore delle vedove e dei pupilli, dodici consigliri, due cavalieri alle vettovaglie e due estimatori, senza tavia specificare le modalità di elezione e le competenzciascuno di essi (Governo della Valle Sabbia e dei suoi muni, 1765).

Nel 1764 vi erano 747 anime (Descrizione genera1764).

comune di Vestone. 15261797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto delle Fucine per effetto della ledel 2 maggio 1798, divenne capoluogo dello stesso distto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno;la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distreIV, di Salò, per fare poi parte del cantone IV di Vestone ddistretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805 (comcapoluogo). Sul piano istituzionale, in osservanza della lge del 24 luglio 1802 ed in virtù degli 818 abitanti, vennclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805. In alcuni leggi il comune è denominato VestonePromo, in altre solo Vestone; in ogni caso la circoscrizioterritoriale rimase invariata, non essendo mai esistito il mune di Promo.

comune di Vestone. 15271810 - 1816

Nel comune denominativo di Vestone vennero concenti i comuni di Nozza e di Levrange, e la frazione di Pra

208

Vighizzolo

-allael-ime

ità

le

l 1lla

sso an- neldio

o illo

-l-

iseelzo

-

llaot-

già con Ono e Forno d’Ono; rimase capoluogo del cantoneIV di Vestone del distretto IV di Salò.

comune di Vestone. 1528

1816 - 1859

Fu capoluogo del distretto XVII di Vestone per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

distretto delle Fucine. 1529

1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13

Incluso nel dipartimento del Mella per effetto della legge12 ottobre 1798 il distretto era contrassegnato dal numeroXIII e composto dai seguenti comuni: Vestone con Promo;Bagolino; Idro; Anfo e Rocca; Lavenone; Treviso; Aveno-ne; Levrange; Ono; Forno d’Ono; Presegno; Livemmo; La-vino con Navono; Odeno; Prato; Savallo ossia Mura con S.Silvestro e terre pertinenti; Casto; Alone; Malpaga; Nozza;Bione; Agnosine; Odolo; Preseglie; Barghe; Pavone; Pro-vaglio di sopra; Provaglio di sotto; Sabbio superiore; Sab-bio inferiore.

distretto XVII della provincia di Brescia. 1530

1816 febbraio 12 - 1859 ottobre 23

Istituito per effetto della legge del 12 febbraio 1816 il di-stretto era formato dai seguenti comuni: Alone, Anfo conRocca, Avenone, Bagolino, Casto con Malpaga, Comero,Hano, Idro, Lavenone, Levrange, Livemmo, Navono conOdeno e Lavino, Nozza, Ono e Forno d’Ono, Mura, Prato,Presegno, Vestone.

Il comune di Mura con Posico fino al decreto del 2 feb-braio 1820 n. 2579 era denominato Posico con Mura; il co-mune di Treviso venne accorpato al distretto (nel 1841?),staccandolo dal distretto XIV.

Con la nuova distrettuazione del 23 giugno 1853 il di-stretto venne modificato ed aggregò i comuni di Agnosine,Barghe, Bione, Odolo, Preseglie, Provaglio di sopra, Pro-vaglio di sotto, Sabbio con Clibbio, prima compresi nel di-stretto XVI di Preseglie; da allora venne individuato comedistretto IX.

arch. Comunità della Valle Sabbia, 1766: “Repertorio dellecomunità della Valle Sabbia corpo privilegiato e separatodella provincia bresciana con il confronto delle parroc-chie dalle quali nello spirituale dipendono, esteso dallospettabile signor sindaco di detta Valle ed approvatodall’’llustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettorPisani capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia 1766,per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressori camera-li”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A, n. 3;Governo della Valle Sabbia e dei suoi comuni, 1765:Relazione riguardante l’assetto istituzionale e ammini-strativo della Valle Sabbia e dei comuni ad essa apparte-nenti, consegnata a Pietro Vittor Pisani, capitano e vice-podestà di Brescia, in esecuzione a quanto prescrittodalla lettera del Pisani datata 25 marzo 1765 e in occasio-ne della visita alle tre valli del capitano vicepodestà, Ar-chivio di Stato di Brescia, Cancelleria prefettizia supe-riore, b. 41, fasc. 4.

VEZZA

comune di Vezza. 1531

sec. XV - 1797

All’inizio del ’600 il comune era costituito da quattro terre: Vezza, Davena, Gra e Cormigna, ed apparteneva Valle Camonica; l’anonimo redattore della descrizione dle terre bresciane del 1493 lo diceva abitato da 800 an(Medin 1886).

Nel 1765 apparteneva al pievatico di Edolo (Comundella Val Camonica, 1765).

Nel 1764 vi erano 993 anime (Descrizione genera1764).

comune di Vezza. 1532

1797 - 1809

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto delegge del 24 febbraio 1798, venendo incluso nello stedistretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone II Edolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugn1805.

comune di Vezza. 1533

1810 - 1816

Nel comune denominativo di Vezza venne concentratcomune di Incudine; rimase inserito nel cantone II di Edodel distretto IV di Breno.

comune di Vezza. 1534

1816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli componenti il medesimo”. Relazione compilata dal canceliere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddivper pievatico, le comunità che eleggono i membri dconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 mar1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 185, 318, fasc. 9.

VIGHIZZOLO

comune di Vighizzolo. 1535

1798 maggio - 1798 ottobre

Compreso nel distretto di Caccia libera per effetto delegge 2 maggio 1798, non risulta più citato a partire dall’tobre dello stesso anno.

209

Villa

o-29i-i-0te

er- era1;

ano

ag-ella di-nno;ttoi-gges-05.

n-ne

o

o,iossen-

netinidin

VILLA

comune di Villa. 15361797 - 1798

Fu inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1maggio 1797; dovrebbe coincidere con la frazione Villa checompare nella legge del 1 marzo 1798 unita a Gargnano.

VILLA (VALTROMPIA)

comune di Villa. 1537sec. XIV - 1797

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il co-mune risultava appartenere alla Valle Trompia, col nome di“comune de castelanza de Villa” (Sabatti 1980, pp. 81-82,nota 31); nel 1493 contava 860 anime ed era identificatocome “Villa con Cailina, Carcina, Cogozzo e Pregno” (Me-din 1886), all’inizio del secolo XVII contava 200 fuochi e1050 anime (comprese le terre di Cogozzo e Cailina) (DaLezze 1610). Nel 1645 tra gli ufficiali del comune sono se-gnalati 2 vicari o giusdicenti, un notaio, un ministrale, 12consoli e un massaro (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 658 anime (Descrizione generale1764).

comune di Villa. 15381797 - 1809

Inserito nel cantone del Mella con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto delle Armi per effetto della leggedel 2 maggio 1798, venendo incluso nello stesso distretto aisensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con lalegge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto I,di Brescia, per fare poi parte del cantone V di Gardone deldistretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805; nelleleggi viene citato sempre come comune di Villa. Sul pianoistituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802ed in virtù degli 800 abitanti, venne classificato nella terzaclasse dalla citata legge 8 giugno 1805. In alcune leggi è de-nominata Villa e Cailina (o Villa Cailina e Cogozzo).

comune di Villa. 15391810 - 1816

Nel comune denominativo di Villa venne concentrato ilcomune di Carcina; rimase inserito nel cantone VII di Gar-done del distretto I di Brescia.

comune di Villa. 15401816 - 1859

Venne incluso nel distretto VI di Gardone per effetto del-la legge del 12 febbraio 1816.

VILLA D’ALLEGNO

comune di Villa d’Allegno. 15411816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

VILLACHIARA

comune di Villachiara. 1542sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, durante il dminio veneto fece parte della quadra di Orzinuovi dal 14(Valentini 1898), poi di quella di Pompiano, dal 1493 indcato come “Villachiara di Martinengi”, abitato da 560 anme (Medin 1886). Il comune all’inizio del ’600 contava 9fuochi e 850 anime, tutti li beni della terra erano del conAntonio Martinengo; consoli e deputati governavano la tra, senza entrate (Da Lezze 1610). Nel 1641 e nel 1679uno dei comuni della quadra di Orzinuovi (Estimo, 164Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Pompiano e vi er976 anime (Descrizione generale 1764).

comune di Villachiara. 15431797 - 1809

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessostretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso acon la legge del 13 maggio 1801 fu incorporato nel distreIII, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantone IV dOrzinuovi del distretto II di Chiari con la legge dell’8 giugno 1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della ledel 24 luglio 1802 ed in virtù degli 857 abitanti, venne clasificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 18

comune di Villachiara. 15441810 - 1816

Nel comune denominativo di Villachiara venne concetrato il comune di Acqualunga; venne inserito nel cantoII di Orzinuovi del distretto III di Verolanuova.

comune di Villachiara. 15451816 - 1859

Venne incluso nel distretto XII di Orzinuovi per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

VILLAGANA

feudo di Villagana. 1546sec. XV - 1797

Posto sul territorio di Villachiara, quadra di Pompianera abitata nel 1493 da 150 anime (Medin 1886); all’inizdel ’600 contava 30 fuochi e 150 anime e non risulta aveun comune in quanto era “di ragione dei conti Martineghi” (Da Lezze 1610).

VILLANUOVA

comune di Villanuova. 1547sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, appartendurante il periodo veneto alla quadra di Gavardo (Valen1898). Il comune, che nel 1493 contava 290 anime (Me

210

Vione

oriac-bran-

co-n-o-

-re-

ano din-

Ilmareu-

mi- di-tti

vaa-

rllo or-

ri, 3delce- del

l 1lla

sso an- neldio delfi-.

1886), intorno al 1610 contava 50 fuochi e 500 anime, pos-sedeva una fucina ed un mulino ed aveva il giuspatronatosulla chiesa; si governava “come gli altri della quadra” (DaLezze 1610).

Nel 1764 v erano 297 anime (Descrizione generale1764).

comune di Villanuova. 15481797 - 1809

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto del-la legge del 1 marzo 1798, venendo incluso nel distretto de-gli Ulivi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso an-no, restandovi incluso anche dopo la legge 5 febbraio 1799;con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel di-stretto IV, di Brescia, per fare poi parte del cantone I di Salòdel distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno 1805.Venne concentrato in Gavardo dal 1 gennaio 1810. Sul pia-no istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio1802 ed in virtù dei 357 abitanti, venne classificato nellaterza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

comune di Villanuova. 15491816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

VILLANUOVA RIPA D’OGLIO

comune di Villanuova Ripa d’Oglio. 1550sec. XVIII - 1797

Nel 1733, 1764 e 1796 risulta essere uno dei comuni del-la quadra di Quinzano (Mazzoldi 1966; Descrizione gene-rale 1764; Fè d’Ostiani 1908).

Nel 1764 vi erano 159 anime (Descrizione generale1764).

VIONE

comune di Vione. 1551sec. XV - 1797

Il comune era costituito da diverse terre: Vione, Stadolinae Canè secondo alcune fonti (Da Lezze 1610), quattro qua-dre (Stadolina, Collo, Seragosa e Cané) secondo altre (Tre-beschi 1968); apparteneva alla Valle Camonica e nel 1493era abitato da 400 anime (Medin 1886). Le notizie sull’or-ganizzazione istituzionale del comune sono ricavate da unaredazione molto tarda degli statuti del comune di Vione, del1787 (Trebeschi 1968): nella vicinia di giugno veniva elettala vicinia particolare (3 uomini per ogni quadra), ogni quat-tro mesi erano eletti 4 consoli (1 per quadra), dodici accu-satori, il massaro, il camparo, deputati alle strade, agli ac-quedotti ed ai fuochi.

Nel 1765 apparteneva al pievatico di Edolo (Comunitàdella Val Camonica, 1765).

Nel 1764 vi erano 771 anime (Descrizione generale1764).

comune di Vione. accusatori. 1552sec. XVIII - 1797

Eletti dalle tre vicinie, tre per ogni quadra, i 12 accusatavevano il compito di fare registrare davanti al cancelliere le cuse contro chiunque avesse contravvenuto agli statuti; semdurassero in carica per il solo intervallo di tempo tra una covocazione e l’altra della vicinia (Trebeschi 1968).

comune di Vione. camparo. 1553sec. XVIII - 1797

Gli statuti assegnavano al camparo le funzioni di messo munale incaricato di notificare gli avvisi e di fare le grida, redendo la sua carica simile a quella del ministrale negli altri cmuni (Trebeschi 1968).

comune di Vione. consoli. 1554sec. XVIII - 1797

Esistenti sicuramente già all’inizio dell’organizzazione comunale, a partire dal 1787 vennero nominati e godettero di progative con caratteristiche specifiche: ogni quattro mesi ereletti dalla vicinia in numero di 4, uno per ogni quadra; usciticarica due dei consoli avevano il compito di aiutare i nuovi cosoli nelle loro funzioni (e prendevano il nome di consiglieri).parere di almeno tre consoli su quattro era obbligatorio pridi ogni votazione della vicinia. Avevano compito di rendegiustizia, di concedere le licenze per il taglio di legname comnale e dovevano eleggere quattro deputati (definiti solo “uoni” dagli statuti) sopra le strade comuni, quattro sopra quellevise, quattro sopra i fuochi e quattro sopra gli acquedo(sempre uno per quadra) (Trebeschi 1968).

comune di Vione. massaro delle taglie. 1555sec. XVIII - 1797

La carica era incantata in vicinia, e come dice il nome aveil compito di riscuotere le taglie imposte dal comune per il pgamento delle gravezze (Trebeschi 1968).

comune di Vione. vicinia. 1556sec. XV - 1797

A partire dal 1787 le riunioni della vicinia furono solo tre peogni anno, in date prestabilite; il compito principale era quedi eleggere la vicinia particolare cui era deputata la gestionedinaria del comune (Trebeschi 1968).

comune di Vione. vicinia particolare. 1557sec. XVIII - 1797

Prevista dagli statuti del 1787 era composta da 12 membper ogni quadra e aveva il compito della gestione ordinaria comune; la sua formazione potrebbe risalire al secolo predente, analogamente a quanto avvenne per molti comunibresciano (Trebeschi 1968).

comune di Vione. 15581797 - 1816

Inserito nel cantone della Montagna con la legge demaggio 1797, passò nel distretto di Edolo per effetto delegge del 24 febbraio 1798, rimanendo incluso nello stedistretto ai sensi della legge del 12 ottobre dello stessono; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporatodistretto IV, di Breno, per fare poi parte del cantone II Edolo del distretto IV di Breno con la legge dell’8 giugn1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge24 luglio 1802 ed in virtù degli 832 abitanti, venne classicato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805

comune di Vione. 15591816 - 1859

Venne incluso nel distretto XVIII di Edolo per effettodella legge del 12 febbraio 1816.

211

Virle

ioeg-deino; di-e

en-

eg-eno

o

o-r-, edze

giogeaiò nelor- 13dini-Bo-

lòatollaneno

laeto

arch. Comunità della Val Camonica, 1765: “Ordine del con-siglio generale della Val Camonica e numero delli com-ponenti il medesimo”. Relazione compilata dal cancel-liere della Val Camonica, in cui sono elencate, suddiviseper pievatico, le comunità che eleggono i membri delconsiglio generale della Val Camonica, datata 2 marzo1765, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civi-co, 185, 318, fasc. 9.

bibl. Trebeschi 1968: Cesare Trebeschi, Statuto del comunedi Vione, “Commentari dell’Ateneo di Brescia”, 1968.

VIRLE

comune di Virle. 1560sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni dellaquadra di Gavardo, appartenne durante il periodo venetoalla quadra di Rezzato (Valentini 1898). Il comune, intorno,che nel 1493 contava 540 anime (Medin 1886), intorno al1610 contava 70 fuochi e 500 anime, possedeva un mulinodi quattro ruote, alcuni boschi e due osterie, per un totale dicirca 1000 ducati di rendita; si governava “come le altre ter-re della quadra”, con sindici, massaro ed andadore (DaLezze 1610).

Nel 1764 vi erano 744 anime (Descrizione generale1764).

comune di Virle. 15611797 - 1809

Inserito nel cantone di Garza Orientale con la legge del 1maggio 1797, passò nel distretto dei Marmi per effetto del-la legge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto diGarza Orientale ai sensi della legge del 12 ottobre dellostesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incor-porato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del can-tone IV di Brescia del distretto I di Brescia con la leggedell’8 giugno 1805. Fu concentrato in Mazzano a partiredal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanzadella legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 759 abitanti,venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giu-gno 1805.

comune di Virle. 15621816 - 1859

Venne incluso nel distretto I di Brescia per effetto dellalegge del 12 febbraio 1816.

VISANO

comune di Visano. 1563sec. XV - 1797

Non citato nell’estimo visconteo del 1385, dal 1473 feceparte della quadra di Calvisano (Valentini 1898). Il comu-ne, che nel 1493 contava 270 anime (Medin 1886), all’ini-zio del ’600 contava 20 fuochi e 80 anime (Da Lezze 1610).

Nel 1679 risulta essere uno dei comuni della quadra diGhedi (Comunità soggette al dazio della macina, 1679).

Nel 1764 apparteneva alla quadra di Calvisano e nellostesso anno vi erano 341 anime (Descrizione generale1764).

comune di Visano. 15641797 - 1809

Inserito nel cantone del Clisi con la legge del 1 magg1797, passò nel distretto di Gottolengo per effetto della lge del 2 maggio 1798, venendo incluso nel distretto Colli ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso ancon la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nelstretto III, di Verola Alghisi, per fare poi parte del cantonII di Leno del distretto III di Verolanuova con la leggdell’8 giugno 1805. Fu concentrato in Calvisano dal 1 genaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della lge del 24 luglio 1802 ed in virtù degli 819 abitanti, vennclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Visano. 15651816 - 1859

Venne incluso nel distretto IV di Montichiari per effettdella legge del 12 febbraio 1816.

VOBARNO

comune di Vobarno. 1566sec. XV - 1797

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493, poplato da 1204 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 appateneva alla quadra di Montagna, costituiva terra grossaera formato dalle terre di Pompegnino e Collio (Da Lez1610).

comune di Vobarno. 15671797 - 1805

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 mag1797, passò nel distretto del Naviglio per effetto della legdel 2 maggio 1798. Fu incluso nel distretto degli Ulivi sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno e restmedesimo distretto anche in seguito alle modifiche apptate dalla legge del 5 febbraio 1799; con la legge delmaggio 1801 venne infine incorporato nel distretto IV, Salò. Comprendeva anche le frazioni di Collio e Pompegno, anche se in alcuni casi è citato solo come Vobarno o varno.

comune di Vobarno con Teglie. 15681805 - 1816

Fece parte del cantone I di Salò del distretto IV di Sacon legge 8 giugno 1805. Dal 1 gennaio 1810 è denominsolo Vobarno. Sul piano istituzionale, in osservanza delegge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 1399 abitanti, venclassificato nella terza classe dalla citata legge 8 giug1805.

comune di Vobarno. 15691816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816. Dal 12 febbraio 1816 il nomdel comune fu Teglie con Vobarno, modificato con decredel 26 aprile 1816.

212

Zone

tto 12

liviceio

no

la

di

r-etone,iori ea dani-

giotto

g-

eo lase-o-irtùalla

quadra di Montagna. 1570sec. XV - 1797

Faceva parte della riviera di Salò ed all’inizio del ’600era costituita dai comuni di Boarno (Vobarno), Degagna,Hano, Cazzi (o Treviso), Idro, Sabbio, Provaglio di sopra edi sotto, Teglie (Da Lezze 1610; Papa 1889).

VOLCIANO

comune di Volciano. 1571sec. XIV - 1797

Citato per la prima volta in un atto del 1300 (Venturini1994), il comune di Volciano già nel 1344 annoverava tra isuoi ufficiali consoli e rettori (Bettoni 1880, III, doc. LVI):risale infatti a quella data un processo del comune contro lapieve di Salò, per la difesa dei propri diritti.

Citato fra i comuni della riviera di Salò nel 1493 (Medin1886), popolato da 1332 anime, all’inizio del ’600 apparte-neva alla quadra di Salò, ed era formato dalle terre di Tro-biolo, Navone, Gazzane, Liano, Ruca o Rucco e Agneto(Da Lezze 1610).

Secondo gli ordini del comune risalenti al secolo XV ilcomune era governato da una vicinia costituita da 36 uomi-ni; tra di essi erano elette dodici persone che costituivano ilconsiglio speciale, ciascuna delle quali svolgeva per unmese le funzioni di console del comune. Gli ufficiali del co-mune di maggior importanza erano, oltre al console, i ra-gionati, il notaio, il ministrale, il massaro e i campari (Or-dini di Volciano, sec. XV, cc. 4-8). La vicinia eleggevaanche due giusdicenti detti giudici delle appellazioni cheduravano in carica un mese e avevano il compito di giudi-care in seconda istanza (Ordini di Volciano, c. 13v).

Va segnalata una particolarità nell’organizzazione del co-mune: all’inizio del XVII secolo il comune di Volciano eraformato da “comunelli” (così come risulta per la Pertica)come testimoniato dalle deliberazioni delle vicinie di Tro-biolo Agneto e Rucco (Venturini 1994). Si tratta con ogniprobabilità di qualcosa di simile alle “ville” di Polpenazze(le cui testimonianze sono più complete) relative soprattut-to alla gestione economica di beni comuni.

comune di Volciano. 15721797 - 1816

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto del-la legge del 1 marzo 1798; fece poi parte del cantone I diSalò del distretto IV di Salò con la legge dell’8 giugno1805. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del24 luglio 1802 ed in virtù degli 828 abitanti, venne classifi-cato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805. Nonrisulta invece citato nelle leggi del 12 ottobre 1798 e del1801; forse è da ritenersi coincidente col comune di Lianocon Gazzane, Trobiolo, Agneto e Rucco, che scompare nel1805, quando ricompare il nome di Volciano; ancora oggiqueste località fanno parte del comune di Roé Volciano.

comune di Gazzane. 15731797 - 1798 ottobre

Inserito nel cantone del Benaco con la legge del 1 maggio1797, passò nel distretto dei Golfi di Benaco per effetto del-la legge del 1 marzo 1798. Nel 1797 è citato solo comeGazzane; dal 12 ottobre 1798 venne unito a Liano.

comune di Trobiolo. 15741798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto dei Golfi di Benaco per effedella legge 1 marzo 1798; venne unito a Liano con leggeottobre 1798.

comune di Liano con Gazzane, Trobiolo, Agneto e Rucco. 15751798 ottobre - 1805

Inserito nel distretto XII degli Ulivi con la legge del 12ottobre 1798, passò probabilmente nel distretto degli Uridefinito per effetto della legge del 5 febbraio 1799; feparte poi del distretto IV, di Salò a datare dal 13 magg1801. Forse venne unito a Volciano a partire dall’8 giug1805.

comune di Volciano. 15761816 - 1859

Venne incluso nel distretto XIV di Salò per effetto dellegge del 12 febbraio 1816.

arch. Ordini di Volciano, sec. XV: Ordini del comune di Vol-ciano, senza data, ma risalenti al secolo XV, Archivio Stato di Brescia, Comuni vari - Volciano, b. 17, n. 2.

bibl. Venturini 1994: D. Venturini, Roè Volciano nella storia,Roè Volciano, 1994.

ZONE

comune di Zone. 1577sec. XIV - 1797

Citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appatenenti alla quadra di Iseo, anche durante il dominio venfece parte della stessa quadra (Valentini 1898). Il comuche nel 1493 contava 620 anime (Medin 1886), all’inizdel ’600 contava 80 fuochi e 1000 anime; sindico massaconsoli reggevano la terra, che aveva 100 scudi di entratcampi e livelli (Da Lezze 1610). Nel 1764 vi erano 634 ame (Descrizione generale 1764).

comune di Zone. 15781797 - 1801

Compreso nel cantone del Mella dalla legge del 1 mag1797, la legge del 12 ottobre 1798 lo include nel distredel Sebino.

comune di Zone e Vello. 15791801 - 1805

Venne inserito nel distretto IV di Breno ai sensi della lege 13 maggio 1801.

comune di Zone. 15801805 - 1816

Fece parte del distretto II di Chiari, nel cantone II di Iscon legge 8 giugno 1805, e nel cantone III di Iseo dopoconcentrazione dei comuni del 1 gennaio 1810 e conguenti modifiche della distrettuazione. Sul piano istituzinale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in vdei 578 abitanti, venne classificato nella terza classe dcitata legge 8 giugno 1805.

213

Zuino con Viavedro

eldaso

tene-

el

ag-ella di-sso

aton

comune di Zone. 15811816 - 1859

Venne incluso nel distretto X di Iseo per effetto della leg-ge del 12 febbraio 1816.

ZUINO CON VIAVEDRO

comune di Zuino con Viavedro. 15821798 marzo - 1798 ottobre

Venne incluso nel distretto degli Aranci per effetto dellalegge del 1 marzo 1798; venne unito a Bogliaco con legge12 ottobre 1798.

ZURLENGO

comune di Zurlengo. 1583sec. XIV - 1797

Indicato all’inizio del ’600 come “terra esente, compostada 30 fuochi e 140 anime”, tutto il territorio era di proprietà

dei nobili Martinengo e Avogadro (Da Lezze 1610); n1493 risultava ascritto al vicariato di Pompiano, abitato 150 anime (Medin 1886), mentre nel 1733 era compreforse nella quadra di Orzinuovi (Mazzoldi 1966).

Nel 1764 è elencata tra le comunità feudali e privilegiae nello stesso anno vi erano 239 anime (Descrizione gerale 1764).

È citato tra le terre esenti del Territorio bresciano n1766 (Comunità del Territorio, 1766).

comune di Zurlengo. 1584

1797 - 1805

Inserito nel cantone delle Pianure con la legge del 1 mgio 1797, passò nel distretto delle Pianure per effetto dlegge del 2 maggio 1798 e rimase incluso nello stessostretto anche ai sensi della legge del 12 ottobre dello steanno; con la legge del 13 maggio 1801 fu infine incorpornel distretto III, di Verola Alghisi; venne unito a Gerola colegge 8 giugno 1805.

214

RIFERIMENTI GENERALI

RIFERIMENTI GENERALI

ptoili-ta

obonc

an-ec-.

--

iao

a-

-v-

c-n.

ri-

ele-

mi,

RIFERIMENTI ARCHIVISTICI

Comunità del Territorio, 1766: “Repertorio delle comu-nità soggette al Territorio di Brescia col confronto delleparrocchie dalle quali nello spirituale dipendono estesodalli spettabili signori sindici del Territorio ed approvatodall’illustrissimo ed eccellentissimo signor Pietro VettorPisani, capitanio vicepodestà di Brescia, In Brescia,1766, Per li figliuoli del q. Giuseppe Pasini impressoricamerali”, Archivio di Stato di Brescia, Stampe, b. 19/A,n. 1.

Comunità soggette al dazio della macina, 1679: “Ragio-ne delli pubblici dazi generali vecchi, e novi di Brescia,e Bresciano compresovi tutte le aggionte, ed aggi di mo-neta, e ridotti li pagamenti a moneta corrente di cameracompilata per ordine degl’illustrissimi ed eccellentissi-mi signori Alvise Dolfin podestà e Leonardo Donato ca-pitanio rettori clementissimi di Brescia dedicata agl’illu-strissimi signori deputati pubblici della città di Brescia ealli molto illustri signori sindaci del Territorio da AndreaZambelli, ristampata in Brescia MDCCLXI, nella stam-peria di Pietro Pianta stampator ducale”, Archivio diStato di Brescia, Archivio storico civico, 1078, 19, Il vo-lumetto fu stampato nel 1761, ma il decreto di AlviseDolfin e Leonardo Donato è del 1679. L’elenco dei co-muni tenuti al pagamento del dazio della macina è allepagine 66-68.

Estimo, 1641: “Libro delle terre. Estimo 1641”, Archiviodi Stato di Brescia, Archivio storico civico, 193, I comu-ni sono elencati suddivisi per quadre.

Statuti della Val Camonica, 1750: “Statuta Vallis Camo-nicae nuper ex deliberatione consilii generali ipsius val-lis multis de novo additis reformata et a serenissimoprincipe Venetiarum confirmata, Brescia, ex typographiaJoseph Pasini impressoris ducalis, 1750”, Archivio diStato di Brescia, Archivio storico civico, 1068.

Statuti di Lonato, 1722: “Statuta civilia et criminalia com-munitatis Leonati cum privilegiis, pactis datiorum, alii-

sque additamentis ex antiquissimo gothico manoscricodice et ab aliis publicis monumentis transumpta, dgenter revisa, cum prototypis collata, iisque conformaa J.U.D.D. Antonio Savoldo deputato et Johanne JacZambello syndico ab ipsa communitate ad primam haimpressionem et a publica veneta auctoritate impetrdam et praescripto ordine perficiendam de nomine eltis, adjectis indicibus rubricarum, capitulorum et rerumBrixiae, MDCCXXII, apud Johannem Mariam Ricciardum superiorum permissu”, Archivio di Stato di Brescia, Archivio storico civico, 1073.

Tavola del compartimento territoriale post 1816: Tavoladel compartimento territoriale della Provincia di Brescregolata sulle variazioni approvate dall’I.R. Governdopo la notificazione 12 febbraio 1816, Archivio di Stto di Milano, Uffici regi parte moderna, b. 779.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI

Legge 1 maggio 1797: Organizzazione del governo provvisorio bresciano, Raccolta dei decreti del governo provisorio bresciano, Brescia, 1804, II.

Costituzione della Cisalpina 8 luglio 1797: Costituzione20 messidoro anno V della Repubblica Cisalpina, Racolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisi pubblicati iMilano nell’anno VI repubblicano, Milano, 1797, IV, pI-XX.

Legge 17 luglio 1797: Legge 29 messidoro anno V pel’organizzazione delle municipalità, Raccolta degli ordni, avvisi e proclami pubblicati in Milano nell’anno Vrepubblicano francese, Milano, 1797, III, p. 72.

Legge 3 novembre 1797: Legge 13 brumale anno VI di ri-parto dei dipartimenti della Repubblica Cisalpina e dnumero dei rappresentanti nel corpo legislativo comptente a ciascuno di essi, Raccolta delle leggi, procla

215

Riferimenti generali

o

ier

ti-.

l

tia-i-

en-,

i-

-

-à,

aio.

o-o-,

e-

ordini ed avvisi pubblicati in Milano nell’anno VI re-pubblicano, Milano, 1797, IV, p. 4.

Legge 24 febbraio 1798: Legge 6 ventoso anno VI per ilriparto particolare del dipartimento di Adda e Oglio,Raccolta degli ordini, avvisi e proclami pubblicati inMilano nell’anno VI repubblicano francese, Milano,1798, IV.

Legge 1 marzo 1798: Legge 11 ventoso anno VI per la ri-partizione in distretti e comuni del Dipartimento del Be-naco, Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisipubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano france-se, Milano, Veladini, IV, p. 201.

Legge 2 maggio 1798: Legge 13 fiorile anno VI per la ri-partizione dei distretti e dei comuni del Dipartimento delMella, Raccolta delle leggi, proclami, ordini ed avvisipubblicati in Milano nell’anno VI repubblicano, Milano,1798, V, p. 61.

Costituzione della Cisalpina 1 settembre 1798: Costitu-zione 15 fruttidoro anno VI della Repubblica Cisalpina,Raccolta degli ordini, avvisi e proclami pubblicati inMilano nell’anno V repubblicano, Milano, 1797, III, p.282.

Legge 1 settembre 1798: Legge 15 fruttidoro anno VI sul-le funzioni dei corpi amministrativi, Raccolta delle leg-gi, proclami, ordini ed avvisi pubblicati in Milanonell’anno VI repubblicano, Milano, 1798, V, p. 308.

Legge 5 settembre 1798: Legge 19 fruttidoro anno VI (5settembre 1798) sulla divisione della repubblica in di-partimenti, Raccolta degli ordini, avvisi e proclami pub-blicati in Milano nell’anno V repubblicano, III, Milano,1797, p. 229.

Legge 26 settembre 1798: Legge 5 vendemmiale anno VIIper il riparto in circondari e distretti dei dipartimentid’Olona, Alto Po, Serio e Mincio, Raccolta delle leggi,proclami, ordini ed avvisi pubblicati in Milano nell’an-no VII repubblicano francese, Milano, 1798, VI, p. 11.

Legge 12 ottobre 1798: Legge 21 vendemmiale anno VIIper la ripartizione dei distretti, comuni e circondari delDipartimento del Mella, Raccolta delle leggi, proclami,ordini ed avvisi pubblicati in Milano nell’anno VII re-pubblicano, Milano, 1798, VI, p. 39.

Legge 5 febbraio 1799: Legge 17 piovoso anno VII per lariforma della distrettuazione del Dipartimento del Mel-la, Raccolta delle leggi, proclami, ordini eds avvisi pub-blicati in Milano nell’anno VI repubblicano francese,Milano, 1798, VI, p. 226.

Legge 25 febbraio 1799: Legge 7 ventoso anno VI per lariforma della distrettuazione del Dipartimento del Mel-la, Raccolta degli ordini, avvisi e proclami pubblicati inMilano nell’anno VI repubblicano francese, Milano,1799.

Legge 13 maggio 1801: Legge 23 fiorile anno IX per la di-visione in dipartimenti, distretti e comuni del territoriodella Repubblica cisalpina, Raccolta delle leggi, procla-mi, ordini e avvisi pubblicati in Milano, Milano, 1801,II, p. 148.

Decreto 6 maggio 1802: Decreto per lo stabilimento delleprefetture e viceprefetture, Bollettino delle leggi dellaRepubblica italiana, 1802, p. 68.

Legge 24 luglio 1802: Legge sull’organizzazione delle au-torità amministrative, Bollettino delle leggi della Re-pubblica Italiana, Milano, 1802, p. 184.

Legge 8 giugno 1805: Decreto sull’amministrazione pub-blica e sul comparto territoriale del Regno, Bollettindelle leggi del Regno d’Italia, Milano, 1805, I, p. 141.

Decreto 14 luglio 1807: Decreto per l’aggregazione decomuni viciniori ai comuni di seconda e terza classe praggiungere il maximum della classe rispettiva, Bolletno delle leggi del Regno d’Italia, Milano, 1807, II, p372.

Decreto 4 novembre 1809: Decreto per la concentrazionedei comuni del Regno d’Italia, Bollettino delle leggi deRegno d’Italia, Milano, 1809, II, La concentrazione deicomuni avvenne con decorrenza dal 1 gennaio 1810.

Patente 7 aprile 1815: Patente sovrana che crea degli staaustriaci in Italia un Regno Lombardo-veneto pubblicta in data 20 aprile 1815, Atti del governo lombardo, Mlano, 1815, I, p. 47.

Patente 24 aprile 1815: Patente sovrana che stabiliscl’organizzazione delle congregazioni centrali e proviciali del regno, Atti del governo lombardo, Milano1815, I, p. 67.

Notificazione 24 gennaio 1816: Notificazione della divi-sione in nove provincie del territorio del governo di Mlano, Atti del governo lombardo, 1816, I, p. 33.

Legge 12 febbraio 1816: Notificazione governativa delcompartimento territoriale della Lombardia, Atti del governo lombardo, 1816, I, p. 62.

Notificazione 12 aprile 1816: Notificazione delle istruzio-ni per l’attivazione del nuovo metodo d’amministrazione comunale colle attribuzioni delle rispettive autoritAtti del governo lombardo, Milano, 1816, I, p. 236.

Notificazione 1 luglio 1844: Notificazione del comparti-mento territoriale delle provincie lombarde rettificatoseconda delle variazioni sopravvenute dopo il febbra1816, Atti del governo lombardo, Milano, 1844, II, p83.

Notificazione 23 giugno 1853: Notificazione del compar-timento territoriale della Lombardia approvato con svrana risoluzione del 28 gennaio 1853, Bollettino prvinciale degli atti di governo per la Lombardia, Milano1853, II, p. 207.

Legge 23 ottobre 1859: Legge per gli ordinamenti comu-nali e provinciali, Raccolta delle leggi, regolamenti e dcreti, Milano, 1860, I.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Antonielli 1983: Livio Antonielli, I prefetti dell’Italia na-poleonica. Repubblica e Regno d’Italia, Bologna, Il Mu-lino, 1983.

Bettoni 1880: Federico Bettoni, Storia della riviera di Sa-lò, Brescia, Stefano Malaguzzi, 1880, Ristampa anasta-tica, 1968, Forni, Bologna.

Bosisio 1963: Alfredo Bosisio, Il comune in Storia di Bre-scia, vol. I, Brescia, Morcelliana, 1963, promossa e di-retta da G. Treccani degli Alfieri.

Coraccini 1823: F. Coraccini, Storia dell’amministrazionedel Regno d’Italia durante la dominazione francese, Lu-gano, 1823.

Da Lezze 1610: Giovanni Da Lezze, Il catastico bresciano(1609-1610), Brescia, Apollonio, 1969-1973, La ristam-

216

Riferimenti generali

a

- dio0)

a

-

ca

9,1roe-

idi

pa anastatica in tre volumi del manoscritto originalevenne curata da Carlo Pasero, cui si deve anche la pre-fazione.

Descrizione generale 1764: Descrizione generale dellapopolazione della città e provincia di Brescia compresele valli e salodiano nella quale relativamente alle Duca-li 30 maggio 1760 dell’eccellentissimo Senato si desumeil numero delle famiglie, ed anime, il sesso, qualità, or-dini, classi ed occupazioni loro; il numero degl’edifiziinservienti ad arti e mestieri ed il numero e qualitàd’animali occorrenti all’agricoltura ed industria, rile-vata dalli particolari piedelisti firmati con giuramentodalli respettivi parrochi e reggenti d’ogni comune delTerritorio e Valli per ordine di sua eccellenza FrancescoGrimani capitanio e vicepodestà MDCCLXIV, Brescia,dalle stampe di Giuseppe Pasini impressor camerale,1764.

Fè d’Ostiani 1908: Luigi Francesco Fè d’Ostiani, Brescianel 1796 ultimo della veneta signoria, Brescia, Geroldi,1908.

Ghisalberti 1974: Carlo Ghisalberti, Dall’antico regime al1848, Roma, 1974.

Knapton 1988: Michael Knapton, Cenni sulle strutture fi-scali nel Bresciano nella prima metà del Settecento inMaurizio Pegrari (a cura di), La società bresciana el’opera di Giacomo Ceruti. Atti del convegno Brescia25-26 settembre 1987, Brescia, Comune di Brescia Co-mitato Giacomo Ceruti, 1988.

Lanaro Sartori 1979: Paola Lanaro Sartori (a cura di), Re-lazioni dei rettori veneti in Terraferma in vol. XIII: Po-desteria e capitanato di Crema, provveditorato di Orzi-nuovi, provveditorato di Asola, Milano, Giuffrè, 1979.

Lonati 1935: Guido Lonati, Lo stato totalitario alla finedel secolo XIV, Toscolano, Giovannelli, 1936, Supple-mento ai Commentari dell’Ateneo di Brescia per il1935.

Mazzoldi 1963: Leonardo Mazzoldi, Gli ultimi secoli deldominio veneto in Storia di Brescia, vol. II, Brescia,Morcelliana, 1963, promossa e diretta da G. Treccanidegli Alfieri.

Mazzoldi 1966: Leonardo Mazzoldi, L’estimo mercantiledel territorio 1750. Introduzione-testo-tabelle, Brescia,Geroldi, 1966, Supplemento ai Commentari dell’Ateneodi Brescia per l’anno 1966.

Medin 1886: Antonio Medin, Descrizione della città e ter-re bresciane nel 1493, “Archivio storico lombardo”,XIII (1886).

Meriggi 1987: Marco Meriggi, Il Regno Lombardo-veneto,Torino, Utet, 1987.

Meriggi 1994: Marco Meriggi, Una regione di comuni. Leistituzioni locali lombarde dall’età napoleonica all’uni-ficazione nazionale in Atti del seminario “Amministra-zione e archivi comunali nel sec. XIX”, Milano, RegioneLombardia, 1994.

Montanari 1996: Daniele Montanari, Il rapporto capoluo-go-territorio nel declino veneto in Brescia e il suo terri-torio, Milano, Cariplo, 1996.

Morosini 1916: Stefano Morosini, Vita amministrativa diAngolo in valle Camonica sotto il dominio della Serenis-sima repubblica veneta 1428-1797, Parma, Unione tipo-grafica parmense, 1916, Ristampa anastatica in Oliviero

Franzoni, Le carte della roba, Boario Terme, tipografiLa Cittadiana, 1990.

Navarrini 1982: Roberto Navarrini, L’amministrazionecomunale settecentesca nel territorio bresciano in Cul-tura Religione e Politica nell’età di Angelo Maria Querini. Atti del Convegno di studi promosso dal ComuneBrescia in collaborazione con la Fondazione GiorgiCini di Venezia (Venezia-Brescia, 2-5 dicembre 198,Brescia, Morcelliana, 1982.

Papa 1889: Ulisse Papa, La magnifica patria benacense,“Archivio veneto”, XXXVIII (1889).

Parzani 1983: Diego Parzani, Il territorio di Brescia intor-no alla metà del quattrocento, “Studi bresciani”, n. 12(1983).

Parzani 1997: Diego Parzani, Istituzioni nel Bresciano du-rante la dominazione veneziana, “Civiltà Bresciana”,anno VI, n. 4 (dicembre 1997).

Pasero 1963: Carlo Pasero, Il dominio veneto fino all’in-cendio della Loggia (1426-1575) in Storia di Brescia,vol. II, Brescia, Morcelliana, 1963, promossa e direttada G. Treccani degli Alfieri.

Pasero 1969: Carlo Pasero, Brescia e il bresciano nei primianni del secolo XVII in Il Catastico bresciano di Gio-vanni da Lezze (1609-1610), Brescia, Apollonio, 1969,Si tratta della prefazione alla ristampa anastaticdell’opera.

Pegrari 1985: Maurizio Pegrari, Istituzioni e società nellaBrescia del Settecento in Ida Gianfranceschi Vettori (acura di), Brescia nel Settecento, Brescia, Magalini,1985, Atti del IV seminario sulla didattica dei beni culturali gennaio-aprile 1981.

Roberti 1947: M. Roberti, Milano capitale napoleonica.La formazione di uno stato moderno 1796-1814, II, Mi-lano, 1947.

Rossini 1983: Alessandra Rossini, Il territorio brescianodopo la riconquista veneziana del 1516, “Studi Brescia-ni”, n. 12 (1983).

Rossini 1994: Alessandra Rossini, Le campagne brescianenel Cinquecento. Territorio, fisco, società, Milano,Franco Angeli, 1994.

Rossini 1997: Alessandra Rossini, Continuità e trasforma-zioni nei rapporti tra la città di Brescia e il Contado,“Civiltà Bresciana”, anno VI, n. 4 (dicembre 1997).

Rotelli 1974: Ettore Rotelli, Gli ordinamenti locali nellaLombardia preunitaria, “Archivio storico lombardo”, C(1974), pp. 171-234.

Sabatti 1979: Carlo Sabatti, Brescia e la Valtrompia nellaprima metà del sec. XVII, con riproduzione anastatidelle Ordinazioni di Girolamo Venier, Gardone ValTrompia, Comunità montana della Valle Trompia, 197Le ordinazioni del capitano di Brescia, emanate il 2marzo 1645 per il buon governo dei comuni, vennestampate a Brescia dai fratelli Sabbio, stampatori camrali .

Sabatti 1980: Carlo Sabatti, Lo statuto di Pezzoro (secolXV-XVI), Gardone Val Trompia, Comunità montana Valle Trompia, 1980.

Sandonà 1912: A. Sandonà, Il Regno Lombardo-veneto1814-1859, Milano, 1912.

Scotti 1969: Giovanni Scotti, La magnifica patria nel ’500(disegno storico delle istituzioni), “Studi veneziani”, XI(1969).

217

Riferimenti generali

a

i

dicc.

ica

e-

Statuti della Val Sabbia 1573: Statuti di val di sabbio,Bressa, Giacomo Britannico, 1573, Ristampa anastaticaa cura della Comunità montana di Valle Sabbia, 1974.

Statuti di Brescia sec. XIII: Federico Odorici (a cura di),Statuti di Brescia del sec. XIII in Leges municipales,tomo II, Torino, Bocca, 1876, Historiae patriae monu-menta, tomo XVI.Sotto il titolo prinicipale di Statuti delXIII secolo sono editi anche gli Statuti del 1313.

Statuto della Val Trompia 1576: Statuto di Val Trompia,Brescia, Giacomo Britannico, 1576, Ristampa anastati-ca a cura della Comunità montana di Valle Trompia.

Tagliaferri 1978: Amelio Tagliaferri (a cura di), Relazionidei rettori veneti in Terraferma. in vol. XI: Podesteria ecapitanato di Brescia, Milano, Giuffrè, 1978.

Tedoldi 1997: Leonida Tedoldi, Diritto di “terra”. Statuti,istituzioni e società a Brescia in epoca veneta. (con la ri-produzione anastatica dell’edizione statutaria del1722), Brescia, Club-Cooperativa libraria bresciana edi-trice, 1997, In appendice è pubblicata in ristampa ana-statica la copia degli Statuta Magnificae Civitatis Brixi-ae cum reformatione novissima MDCXXI, editi a Bre-scia nel 1722 per i tipi di Giovanni Maria Ricciardi,conservata nell’Archivio Storico Civico, depositato

presso l’Archivio di Stato di Brescia con la segnatur1077 1/2.

Vaglia 1964: Ugo Vaglia, Storia della Valle Sabbia, Bre-scia, Geroldi, 1964, Supplemento ai Commentardell’Ateneo per l’anno 1963.

Valentini 1898: Andrea Valentini, Gli statuti di Brescia deisecoli XII al XV illustrati e documenti inediti, Venezia,Visentini, 1898.

Valetti Bonini 1976: Irma Valetti Bonini, Le comunità divalle in epoca signorile. L’evoluzione della comunità Valcamonica durante la dominazione viscontea (seXIII-XV), Milano, Vita e pensiero, 1976.

Zaghi 1989: C. Zaghi, L’Italia di Napoleone dalla Cisalpi-na al Regno, Torino, Utet, 1989.

Zanelli 1912: Agostino Zanelli, La devozione di Brescia aVenezia ed il principio della sua decadenza economnel secolo XVI, “Archivio storico lombardo”, XXXIX(1912), In appendice all’articolo è riportata la relazioneinviata al Senato veneto nel 1562 dal capitano di Brscia Paolo Correr.

Zulian 1935: Giovanni Zulian, Privilegi e privilegiati inBrescia al principio del Seicento, “Commentaridell’Ateneo di Brescia”, 1935.

218

INDICE DEI TOPONIMIE DELLE ISTITUZIONI

54

. 1376319922407958212243836306629864840866

242526244

249242728

012

7

9

160197

2127

234

INDICE DEI TOPONIMIE DELLE ISTITUZIONI

abate. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .......................................... 196accusatori. comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. .................................... 1552ACQUAFREDDA

comune di Acquafredda (sec. XIV - 1797). console. ............................................ 1comune di Acquafredda (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................... 1comune di Acquafredda (sec. XIV - 1797). scrivano. .......................................... 1comune di Acquafredda (1797 - 1809). ............................................................... 2

ACQUALUNGAcomune di Acqualunga (sec. XIV - 1797). ........................................................... 3comune di Acqualunga (1797- 1809). ................................................................. 4comune di Acqualunga (1816 - 1859). ................................................................ 5

ADROcomune di Adro (sec. XIV - 1797). consiglio. ...................................................... 8comune di Adro (sec. XIV - 1797). massaro. ....................................................... 8comune di Adro (sec. XIV - 1797). sindici. .......................................................... 8comune di Adro (sec. XIV - 1797). vicinia. .......................................................... 8comune di Adro (1797 - 1809). ............................................................................ 9cantone III del distretto II di Chiari. ................................................................... 6cantone II del distretto II di Chiari. ..................................................................... 7comune di Adro (1810 - 1816). .......................................................................... 10comune di Adro (1816 - 1859). .......................................................................... 11distretto IX della provincia di Brescia. .............................................................. 12

aggiunti o conservatori. riviera di Salò. Salò. ................................................. 1310AGNOSINE

comune di Agnosine (sec. XIV - 1797). .............................................................. 13comune di Agnosine (1797 - 1809). ................................................................... 14comune di Agnosine (1816 - 1859). ................................................................... 15

ALENOcomune di Aleno. consoli giusdicenti. ............................................................... 16comune di Aleno. massaro. ................................................................................ 16comune di Aleno. ministrale. ............................................................................. 16comune di Aleno. notaio. ................................................................................... 16comune di Aleno. sopraconsoli. ......................................................................... 16

ALFIANELLOcomune di Alfianello (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................... 17comune di Alfianello (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 17comune di Alfianello (sec. XIV - 1797). sindici. ................................................ 17comune di Alfianello (1797 - 1809). .................................................................. 18comune di Alfianello (1810-1816). .................................................................... 19comune di Alfianello (1816 - 1859). .................................................................. 20

ALONEcomune di Alone (sec. XVII - 1797). cancelliere. .............................................. 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). cavalieri dell’annona. ............................. 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). consigliere di Valle. ................................. 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). consiglio. ................................................. 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). console. .................................................... 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). estimatori dei danni. ................................ 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). giudici. ..................................................... 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). giudici confidenti. .................................... 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). ministrale. ................................................ 21comune di Alone (sec. XVII - 1797). sindaci. .................................................... 21comune di Alone (1797 - 1809). ........................................................................ 22comune di Alone (1816 - 1859). ........................................................................ 23

andadore. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. ........................ 1056

andadore. comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. ................................andadore. comune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). Botticino Sera. ..................................................................................................

andadore. comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). Calcinato. ........................... 2andadore. comune di Cigole (sec. XIV - 1797). Cigole. .................................... 4andadore. comune di Corticelle (sec. XIV - 1797). Corticelle. .......................... 4andadore. comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). Manerbio. .......................... 8andadore. comune di Pavone (sec. XIV - 1797). Pavone. ................................ 1andadore. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. ........................ 11andadore. comune di Provezze (sec. XIV - 1797). Provezze. .......................... 1andadore. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ........................ 12andadore. comune di Seniga (sec. XIV - 1797). Seniga. .................................. 1andadore. comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). Travagliato. ................... 14andadore. comune di Virle (sec. XIV - 1797). Virle. ........................................ 156andadore. comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. ..............................andadore. comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). ...................andadore. comune di Udine. Udine. ................................................................. 1andadore di valle. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ........................ 68andadori. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ...................................... 45andadori. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ................................. 12ANFO

comune di Anfo. campari. ..................................................................................comune di Anfo. consiglio. .................................................................................comune di Anfo. consoli. ....................................................................................comune di Anfo. massaro. ..................................................................................comune di Anfo. ministrale. ............................................................................... 2comune di Anfo. notaio. .....................................................................................comune di Anfo. provveditore. ........................................................................... 2comune di Anfo. vicinia. .....................................................................................comune di Anfo e Rocca. ....................................................................................comune di Anfo con Rocca. ................................................................................

ANFURROcomune di Anfurro (sec. XV - 1797). .................................................................. 3comune di Anfurro (1797 - 1809). ...................................................................... 3comune di Anfurro (1816- 1859). ....................................................................... 3

ANGOLOcomune di Angolo (sec. XV - 1797). cancelliere. ............................................... 33comune di Angolo (sec. XV - 1797). congregazione dei reggenti. ..................... 34comune di Angolo (sec. XV - 1797). console. .................................................... 35comune di Angolo (sec. XV - 1797). massaro. ................................................... 33comune di Angolo (sec. XV - 1797). ragionati. .................................................. 33comune di Angolo (sec. XV - 1797). sindici. ...................................................... 33comune di Angolo (sec. XV - 1797). vicinia. ...................................................... 36comune di Angolo (1797 - 1805). ...................................................................... 3comune di Angolo con Mazzunno (1805 - 1809). .............................................. 38comune di Angolo (1810 - 1816). ...................................................................... 3comune di Angolo con Mazzunno (1816 - 1817). .............................................. 40comune di Angolo (1817 - 1859). ...................................................................... 4

anziani. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. ...................................anziani. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .......................................anziani delle Chiusure. quadre delle Chiusure. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

anziani delle strade. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ........ 27archivista. territorio. Brescia. ..............................................................................

219

Artogne

789

90

345

2

5

789

0

3177

14

5

7

12

345

123

ARTOGNEcomune di Artogne (sec. XV - 1797). cancelliere. ..............................................42comune di Artogne (sec. XV - 1797). console. ...................................................42comune di Artogne (sec. XV - 1797). massaro delle taglie. ...............................42comune di Artogne (sec. XV - 1797). sindaci. ....................................................42comune di Artogne (sec. XV - 1797). vicinia generale. ......................................42comune di Artogne (1797- 1816). .......................................................................43comune di Artogne (1816 - 1859). ......................................................................44

ARZAGAcomune di Arzaga. ..............................................................................................45

ASPEScomune di Aspes. ................................................................................................46

assistente. comune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). Forno d’Ono. ..................582assistente alla manutenzione delle strade. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. .........................................................127

assistenti. Val Sabbia. Nozza. ..............................................................................965assistenti. comune di Levrange (sec. XIV - 1797). Levrange. ............................721assistenti. comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. .................................949assistenti al sindaco. Val Sabbia. Nozza. ............................................................965assistenti alla revisione dei conti. comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. .......................................................106

AVENONEcomune di Avenone (sec. XV - 1797). .................................................................47comune di Avenone (1797 - 1809). .....................................................................48comune di Avenone (1816 -1859). ......................................................................49

avvocati in difesa delle ragioni pubbliche. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ....................................................195

avvocato. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .....................................198avvocato di valle. Val Camonica. Breno. .............................................................176AZZANO

comune di Azzano (sec. XIV - 1797). cancelliere. ..............................................50comune di Azzano (sec. XIV - 1797). console. ...................................................50comune di Azzano (sec. XIV - 1797). massaro. ..................................................50comune di Azzano (sec. XIV - 1797). sindici. .....................................................50comune di Azzano (1797 - 1805). .......................................................................51comune di Azzano con Pontegatello (1805 - 1809). ...........................................52comune di Azzano con Pontegatello (1816 - 1859). ...........................................53

BAGNOLOcomune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). andadore. ..............................................54comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). campari. ................................................54comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). consiglio (sec. XVI - 1797). ..................54comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). consoli. ..................................................54comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). massaro. ................................................54comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). notaio. ...................................................54comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). ragionati. ...............................................54comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). sindici. ...................................................54comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). vicinia. ..................................................54quadra di Bagnolo. consiglio (sec. XV - 1797). .................................................58comune di Bagnolo (1797- 1816). ......................................................................55comune di Bagnolo (1816 - 1859). .....................................................................56distretto III della provincia di Brescia. ..............................................................57

BAGOLINOcomune di Bagolino (sec. XII - 1797). anziani. ..................................................60comune di Bagolino (sec. XII - 1797). campari. ................................................59comune di Bagolino (sec. XII - 1797). consiglio. ...............................................61comune di Bagolino (sec. XII - 1797). consoli. ..................................................62comune di Bagolino (sec. XII - 1797). estimatori. .............................................59comune di Bagolino (sec. XII - 1797). massari. .................................................63comune di Bagolino (sec. XII - 1797). massari della carità o dei defunti. ....................................................................64

comune di Bagolino (sec. XII - 1797). ministrale. .............................................59comune di Bagolino (sec. XII - 1797). notaio. ...................................................59comune di Bagolino (sec. XII - 1797). sindici. ...................................................65comune di Bagolino (sec. XII - 1797). vicinia. ...................................................66comune di Bagolino (1797 - 1816). ....................................................................67comune di Bagolino (1816 - 1859). ....................................................................68

banca dei consoli. comune di Limone (sec. XVI - 1797). Limone. ....................725banco dei deputati. riviera di Salò. Salò. ..........................................................1311BARBARIGA

comune di Barbariga (sec. XIV - 1797). ............................................................69comune di Barbariga (1797 - 1805). ..................................................................70comune di Barbariga con Frontignano (1805 - 1809). ......................................71comune di Barbariga con Frontignano (1816 - 1834). ......................................72comune di Barbariga (1834 - 1859). ..................................................................73

BARCOcomune di Barco (sec. XIV - 1797). ...................................................................74comune di Barco (1797 - 1809). .........................................................................75comune di Barco (1816 - 1859). .........................................................................76

BARGHEcomune di Barghe (sec. XIV - 1797). .................................................................77comune di Barghe (1797- 1816). ........................................................................78comune di Barghe (1816 - 1859). .......................................................................79

BARGNANOcomune di Bargnano (sec. XIV - 1797). .............................................................80comune di Bargnano (1797 - 1805). ...................................................................81

BASSANOcomune di Bassano (sec. XIV - 1797). massari. .................................................82comune di Bassano (sec. XIV - 1797). sindici. ...................................................82comune di Bassano (1797 - 1809). .....................................................................83comune di Bassano (1810 - 1816). .....................................................................84comune di Bassano (1816 - 1859). .....................................................................85

BEDIZZOLEcomune di Bedizzole (sec. XII - 1797). calcolatori. ...........................................86comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). campari. ................................................86

comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). consiglio. ............................................. 86comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). consoli. ................................................. 86comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). deputati alla carità. ............................. 86comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). massaro. ............................................... 86comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). notaio. .................................................. 86comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). vicinia. ................................................. 86comune di Bedizzole (1797- 1805). ................................................................... 8comune di Bedizzole (1805 - 1816). .................................................................. 8comune di Bedizzole (1816 - 1859). .................................................................. 8

BERLINGOcomune di Berlingo. ...........................................................................................comune di Berlingo con Berlinghetto (1797- 1809). ......................................... 91comune di Berlingo con Berlinghetto (1816 - 1859). ........................................ 92

BERZO DEMOcomune di Berzo Demo (1797 - 1798). .............................................................. 9comune di Demo con Berzo superiore. .............................................................. 9comune di Berzo Demo (1816 - 1859). .............................................................. 9

BERZO INFERIOREcomune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). consoli. ........................................ 96comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). deputati “sopra il pane e vino et sopra alla paghera et boschi ingazati”. ..... 97

comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). massaro. ...................................... 96comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). notaio. ......................................... 98comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). ragionati. ..................................... 96comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). sindaci. ........................................ 96comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). stimatori dei boschi. .................... 96comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). vicinia. ......................................... 96comune di Berzo inferiore (1797 - 1809). ......................................................... 99comune di Berzo inferiore (1816 - 1859). ....................................................... 100

BIENNOcomune di Bienno (sec. XV - 1797). cancelliere. ............................................. 101comune di Bienno (sec. XV - 1797). consoli. ................................................... 101comune di Bienno (sec. XV - 1797). vicinia. ................................................... 101comune di Bienno (1797 -1805). ..................................................................... 10comune di Bienno con Prestine (1805 - 1816). ............................................... 103comune di Bienno con Prestine (1816 - 1818). ............................................... 104comune di Bienno (1818 - 1859). .................................................................... 10

BIONEcomune di Bione (sec. XIV - 1797). assistenti alla revisione dei conti. ........... 106comune di Bione (sec. XIV - 1797). cancelliere. ............................................. 106comune di Bione (sec. XIV - 1797). cavalieri per l’annona. ........................... 106comune di Bione (sec. XIV - 1797). consigliere di Valle. ................................ 106comune di Bione (sec. XIV - 1797). consiglieri. .............................................. 106comune di Bione (sec. XIV - 1797). consoli. ................................................... 106comune di Bione (sec. XIV - 1797). giudici. .................................................... 106comune di Bione (sec. XIV - 1797). giudici confidenti. ................................... 106comune di Bione (1797 - 1809). ...................................................................... 10comune di Bione (1810 - 1816). ...................................................................... 10comune di Bione (1816 - 1859). ...................................................................... 10

BOGLIACOcomune di Bogliaco con Fornico. .................................................................... 11comune di Bogliaco con Fornico, Zuino e Viavedro. ....................................... 111

BOLDENIGAcomune di Boldeniga (sec. XIV - 1797). console. ............................................ 112comune di Boldeniga (sec. XIV - 1797). massaro. .......................................... 112comune di Boldeniga (1797 - 1805). ............................................................... 11

bollatori. Val Camonica. Breno. .........................................................................BORGO PILE

comune di Borgo Pile. ..................................................................................... 1BORGO PONCARALE

comune di Borgo Poncarale. ............................................................................ 11BORGONATO

comune di Borgonato (sec. XIV - 1797). ......................................................... 116comune di Borgonato (1797 - 1805). ............................................................... 11comune di Borgonato con Monterotondo (1805 - 1809). ................................ 118comune di Borgonato con Monterotondo (1816 - 1859). ................................ 119

BORGOSATOLLOcomune di Borgosatollo (sec. XIV - 1797). ...................................................... 120comune di Borgosatollo (1797 - 1816). ........................................................... 12comune di Borgosatollo (1816 - 1859). ........................................................... 12

BORNATOcomune di Bornato (sec. XIV - 1797). ............................................................. 12comune di Bornato (1797 - 1809). ................................................................... 12comune di Bornato (1816 - 1859). ................................................................... 12

BORNOcomune di Borno (sec. XI - 1797). assistente alla manutenzione delle strade. ..................................................... 127

comune di Borno (sec. XI - 1797). campari. ................................................... 126comune di Borno (sec. XI - 1797). cancelliere. ............................................... 126comune di Borno (sec. XI - 1797). console. ..................................................... 128comune di Borno (sec. XI - 1797). massaro. ................................................... 126comune di Borno (sec. XI - 1797). massaro alle taglie. .................................. 129comune di Borno (sec. XI - 1797). notaio del comune. ................................... 130comune di Borno (sec. XI - 1797). ragionato. ................................................. 126comune di Borno (sec. XI - 1797). vicinia. ...................................................... 126comune di Borno (1797 - 1809). ...................................................................... 13comune di Borno (1810 - 1816). ...................................................................... 13comune di Borno (1816 - 1859). ...................................................................... 13

BOTTICINO MATTINAcomune di Botticino Mattina (sec. XIV - 1797). .............................................. 134comune di Botticino Mattina (1797 - 1809). ................................................... 135comune di Botticino Mattina (1816 - 1859). ................................................... 136

BOTTICINO SERAcomune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). andadore. .................................. 137

220

Brescia

5

0

4

5

5

5

5

5

5

5

12

12

345

6

34

44

438

comune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). massaro. .................................... 137comune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). notaio. ....................................... 137comune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). sindici. ....................................... 137comune di Botticino Sera (1797 - 1809). ......................................................... 138comune di Botticino Sera (1810 - 1816). ......................................................... 139comune di Botticino Sera (1816 - 1859). ......................................................... 140

BOTTONAGAcomune di Bottonaga. ...................................................................................... 141

BOVEGNOcomune di Bovegno (sec. XIII - 1797). campari. ............................................. 144comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). consiglio. ............................................ 145comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). consoli. ............................................... 146comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). esaminatori. ....................................... 144comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). massaro. ............................................. 144comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). notaio. ................................................ 144comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). soprastanti. ........................................ 144comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). vicario. ............................................... 144comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). vicinia. ............................................... 144comune di Bovegno (1797 - 1805). .................................................................. 147distretto delle Miniere. ..................................................................................... 150comune di Bovegno con Magno e San Lorenzo (1805 - 1816). ....................... 148cantone VI del distretto I di Brescia. ............................................................... 142cantone VIII del distretto I di Brescia. ............................................................. 143comune di Bovegno con Magno e San Lorenzo (1816 - 1859). ....................... 149distretto VII della provincia di Brescia. ........................................................... 151

BOVEZZOcomune di Bovezzo (sec. XIV - 1797). ............................................................. 152comune di Bovezzo (1797 - 1809). ................................................................... 153comune di Bovezzo (1816- 1859). .................................................................... 154

BRANDICOcomune di Brandico (sec. XIV - 1797). ............................................................ 155comune di Brandico (1797 - 1805). ................................................................. 156comune di Brandico con Ognato e Castelgonelle. .......................................... 157comune di Ognato con Brandico e Castegonelle. ............................................ 158

BRAONEcomune di Braone (sec. XV - 1797). cancelliere. ............................................ 159comune di Braone (sec. XV - 1797). console. .................................................. 159comune di Braone (sec. XV - 1797). vicinia. ................................................... 159comune di Braone (1797 - 1809). .................................................................... 160comune di Braone (1816 - 1859). .................................................................... 161

BREDA DEI MAGGIcomune di Breda dei Maggi. ............................................................................ 162

BREDA FRANCAcomune di Breda Franca. ................................................................................. 163

BREDA GAMBARAcomune di Breda Gambara. ............................................................................. 164

BREDA LIBERAcomune di Breda libera. ................................................................................... 165

BRENOVal Camonica. avvocato di valle. .................................................................... 176Val Camonica. bollatori. .................................................................................. 177Val Camonica. calmedrari. .............................................................................. 178Val Camonica. cancelliere (sec. XV - 1797). ................................................... 176Val Camonica. capitano di Val Camonica. cancelliere (sec. XV - 1797). ........ 179Val Camonica. capitano di Val Camonica. coadiutori del cancelliere. ........... 179Val Camonica. capitano di Val Camonica. vicario. ......................................... 179Val Camonica. congregazione dei deputati. .................................................... 180Val Camonica. consiglio dei ragionati. ........................................................... 181Val Camonica. consiglio generale. .................................................................. 182Val Camonica. consiglio segreto. ..................................................................... 183Val Camonica. deputati alla sanità. ................................................................. 176Val Camonica. deputato al mercato di Pisogne. .............................................. 176Val Camonica. esattori della tassa ducale. ...................................................... 176Val Camonica. estimatori. ............................................................................... 184Val Camonica. giusdicente. ............................................................................. 176Val Camonica. ispettori sopra la strada reale. ................................................ 176Val Camonica. presidente dell’Ospedale. ........................................................ 176Val Camonica. ragionati aggiunti. ................................................................... 176Val Camonica. sindaco. ................................................................................... 185Val Camonica. stimatori al dazio. ................................................................... 176Val Camonica. tesoriere. .................................................................................. 186Val Camonica. vice cancelliere. ....................................................................... 176comune di Breno (sec. XV - 1797). cancelliere (sec. XVIII - 1797). ............... 169comune di Breno (sec. XV - 1797). consiglio ristretto. .................................... 169comune di Breno (sec. XV - 1797). console. .................................................... 169comune di Breno (sec. XV - 1797). vicinia. ..................................................... 169comune di Breno (1797 - 1816). ...................................................................... 170cantone della Montagna. ................................................................................. 166distretto di Breno. ............................................................................................ 172distretto IV del dipartimento del Serio (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). ............................................................... 173

cantone I del distretto IV di Breno (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ........... 167distretto IV del dipartimento del Serio (1805 giugno 8 - 1816 febbraio 12). .............................................................. 174

cantone I del distretto IV di Breno (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). ...... 168comune di Breno (1816 - 1859). ...................................................................... 171distretto XVII della provincia di Bergamo. ...................................................... 175

BRESCIAcomune di Brescia (sec. XII - 1797). abate. ..................................................... 196comune di Brescia (sec. XII - 1797). anziani. .................................................. 197comune di Brescia (sec. XII - 1797). avvocati in difesa delle ragioni pubbliche. .................................................... 195

comune di Brescia (sec. XII - 1797). avvocato. ............................................... 198comune di Brescia (sec. XII - 1797). camera fiscale. ...................................... 199comune di Brescia (sec. XII - 1797). cancelliere (sec. XV - 1797). ................. 195

comune di Brescia (sec. XII - 1797). cancelliere all’onestà dei monasteri. ............................................................. 19

comune di Brescia (sec. XII - 1797). cancelliere alla deputaria dei forestieri. ........................................................ 195

comune di Brescia (sec. XII - 1797). cancelliere della sanità. ........................ 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). cancelliere per la riscossione delle tanse. ..................................................... 195

comune di Brescia (sec. XII - 1797). capitano. camerlenghi. .......................... 200comune di Brescia (sec. XII - 1797). capitano. cancelliere (sec. XV - 1797). .......................................................................... 20

comune di Brescia (sec. XII - 1797). capitano. capitano del divieto. .............. 200comune di Brescia (sec. XII - 1797). capitano. castellano. ............................. 200comune di Brescia (sec. XII - 1797). capitano. governatore delle armi. ......... 200comune di Brescia (sec. XII - 1797). capitano. vicario del capitano. ............. 200comune di Brescia (sec. XII - 1797). conservatori al monte di pietà. ............. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). conservatori dei monti Palozzo e Denno. ...................................................... 195

comune di Brescia (sec. XII - 1797). consiglio dei LXXII. .............................. 201comune di Brescia (sec. XII - 1797). consiglio maggiore. ............................... 202comune di Brescia (sec. XII - 1797). consiglio speciale. ................................. 203comune di Brescia (sec. XII - 1797). console delle appellazioni. .................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). consoli di giustizia. ............................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). consoli di giustizia dei quartieri. ................................................................... 20

comune di Brescia (sec. XII - 1797). correttori degli statuti dei paratici. ................................................................ 19

comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati agli alloggiamenti militari. .............................................................. 19

comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati ai forestieri. ............................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati al collegio Lambertino. ........... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati all’onestà dei monasteri femminili. ................................................. 195

comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati all’osservanza degli statuti. ............................................................. 20

comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati alla sanità e biave. .................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati alle fabbriche. ......................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati alle ragioni del fiume Oglio. ............................................................ 19

comune di Brescia (sec. XII - 1797). deputati pubblici. .................................. 206comune di Brescia (sec. XII - 1797). giudice competente nelle cause dei dazi. ....................................................... 207

comune di Brescia (sec. XII - 1797). giudici delle chiusure e delle vettovaglie. notai dei giudici delle chiusure e delle vettovaglie. ....................................... 208

comune di Brescia (sec. XII - 1797). giudici sopra le vettovaglie. .................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). massaro del monte di pietà. .................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). massaro delle condanne. ....................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). massaro generale (sec. XV - 1797). ...... 209comune di Brescia (sec. XII - 1797). massarolo di consiglio. ......................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). ministrali dei giudici delle gabelle. ............................................................... 19

comune di Brescia (sec. XII - 1797). ministrali del podestà. ........................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). ministrali delle chiusure. ....................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). ministrali di camera. ............................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). notai al maleficio. .................................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). notai del console di giustizia. ................ 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). notai del podestà. .................................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). notai delle chiusure. .............................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). notai di camera. .................................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). notai per le copie delle note d’estimo. ........................................................... 19

comune di Brescia (sec. XII - 1797). notai registratori. .................................. 210comune di Brescia (sec. XII - 1797). notaio del console delle appellazioni. ............................................................ 19

comune di Brescia (sec. XII - 1797). notaio del massaro. ............................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). podestà. cancelliere del podestà. .......... 211comune di Brescia (sec. XII - 1797). podestà. connestabile del podestà. ........ 211comune di Brescia (sec. XII - 1797). podestà. giudice del maleficio. .............. 211comune di Brescia (sec. XII - 1797). podestà. giudice delle ragioni. .............. 211comune di Brescia (sec. XII - 1797). presidenti alla conservazione delle ragioni del Naviglio. ............................. 195

comune di Brescia (sec. XII - 1797). provvisori di comune. ............................ 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). quadre delle Chiusure. anziani delle Chiusure. .................................................................................. 2

comune di Brescia (sec. XII - 1797). quadre delle Chiusure. campari delle Chiusure. ................................................................................. 2

comune di Brescia (sec. XII - 1797). ragionati (sec. XV - 1797). .................... 213comune di Brescia (sec. XII - 1797). scrivani alla porte. ................................ 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). sindici. ................................................... 214comune di Brescia (sec. XII - 1797). vicario alla macina. .............................. 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). vicario del granarolo. ........................... 195comune di Brescia (sec. XII - 1797). vicario del podestà. ............................... 195territorio. archivista. ........................................................................................ 2territorio. cancelliere (sec. XV - 1797). ........................................................... 23territorio. cancelliere alla consegna delle biade. ............................................ 234territorio. consiglio generale. .......................................................................... 23territorio. deputati agli alloggi delle milizie. ................................................... 234territorio. deputato alla decima dei fieni. ........................................................ 234territorio. esaminatori alla creazione dei pubblici notai. ................................ 234territorio. esattori. ........................................................................................... 2territorio. massaro generale (sec. XV - 1797). ................................................ 237territorio. notai all’archivio notifiche. ............................................................. 23territorio. nunzio in Venezia. ............................................................................ 23territorio. ragionati (sec. XV - 1797). .............................................................. 23territorio. sindaci. ............................................................................................ 2governo provvisorio bresciano. comitato di custodia dei pubblici effetti. ........................................................ 232

governo provvisorio bresciano. comitato di finanza. ....................................... 232

221

Brione

2345

2

5

490

2

9900

506

7

312540591387215

7124862678134333

1142356695425192836

332443079774582466

779547673

212302809654

39780869917

33

governo provvisorio bresciano. comitato di pubblica istruzione. ....................232governo provvisorio bresciano. comitato di vigilanza e di polizia. .................232governo provvisorio bresciano. comitato militare. ...........................................232governo provvisorio bresciano. comitato viveri. ..............................................232comune di Brescia (1798 - 1805). ....................................................................215dipartimento del Mella (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). ............................219distretto di Garza Occidentale (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). ................223distretto di Garza Orientale (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). ....................224dipartimento del Mella (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). ..........................220distretto Centrale. .............................................................................................225distretto di Garza Occidentale (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). ..............226distretto di Garza Orientale (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). ..................227dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). ............................221distretto I del dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). ......228comune di Brescia (1805 - 1809). ....................................................................216cantone I del distretto I di Brescia (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ...........187cantone II del distretto I di Brescia (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ..........188cantone III del distretto I di Brescia (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). .........189cantone IV del distretto I di Brescia (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). .........190dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1816 febbraio 12). ..........................222distretto I del dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). .......229cantone I del distretto I di Brescia (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). .......191cantone II del distretto I di Brescia (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). ......192cantone III del distretto I di Brescia (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). ....193cantone IV del distretto I di Brescia (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). .....194comune di Brescia (1810 - 1816). ....................................................................217distretto I del dipartimento del Mella (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). .............................................................230

comune di Brescia (1816 - 1859). ....................................................................218distretto I della provincia di Brescia. ...............................................................231provincia di Brescia. .........................................................................................233

BRIONEcomune di Brione (sec. XV - 1797). console. ...................................................239comune di Brione (sec. XV - 1797). massaro. ..................................................239comune di Brione (sec. XV - 1797). sindici. .....................................................239comune di Brione (1797 - 1809). .....................................................................240comune di Brione (1816 - 1859). .....................................................................241

BROZZOcomune di Brozzo (sec. XIV - 1797). consoli. ...................................................242comune di Brozzo (sec. XIV - 1797). massaro. .................................................242comune di Brozzo (1797 - 1805). .....................................................................243comune di Cesovo con Brozzo. .........................................................................244comune di Brozzo (1810 - 1816). ....................................................................245comune di Brozzo (1816 - 1859). .....................................................................246

BURAGOcomune di Burago (sec. XV - 1797). ................................................................247comune di Burago (1816 - 1859). ....................................................................248

CABIANAcomune di Cabiana. ..........................................................................................249

CACCAVEROcomune di Caccavero (sec. XV - 1797). ...........................................................250comune di Caccavero (1797 - 1809). ...............................................................251comune di Caccavero (1816 - 1859). ...............................................................252

CADIGNANOcomune di Codignano. ......................................................................................253comune di Cadignano (1797 - 1809). ...............................................................254comune di Cadignano (1810 - 1816). ...............................................................255comune di Cadignano (1816 - 1859). ...............................................................256

CAINOcomune di Caino (sec. XIV - 1797). massaro. ..................................................257comune di Caino (sec. XIV - 1797). sindici. .....................................................257comune di Caino (sec. XIV - 1797). vicinia. ....................................................257comune di Caino (1797 - 1809). .......................................................................258comune di Caino (1816 - 1859). .......................................................................259

CAIONVICOcomune di Caionvico (sec. XIV - 1797). consiglio. ..........................................260comune di Caionvico (sec. XIV - 1797). massaro. ...........................................260comune di Caionvico (sec. XIV - 1797). sindici. ..............................................260comune di Caionvico (1797 -1809). .................................................................261comune di Caionvico (1816 - 1859). ................................................................262

CALCINATOcomune di Calcinato (sec. XIV - 1797). andadore. ..........................................263comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). consoli. ..............................................263comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................263comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). notaio. ...............................................263comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). rasonati. ............................................263comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). vicinia. ..............................................263comune di Calcinato con Calcinatello. ............................................................264comune di Calcinato (1805 - 1816). .................................................................265comune di Calcinato (1816 - 1859). .................................................................266

calcolatori (sec. XV - 1797). comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. .......................................................................................................1119

calcolatori. comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. ............................86calcolatori (1558 - 1797). ospedale. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. .......................................................................................................1123

CALINOcomune di Calino (sec. XIV - 1797). console. ..................................................267comune di Calino (sec. XIV - 1797). massaro. .................................................267comune di Calino (sec. XIV - 1797). sindici. ...................................................267comune di Calino (1797 - 1805). .....................................................................268comune di Calino con Torbiato. .......................................................................269comune di Calino (1816 aprile - 1859). ...........................................................270

calmedrari. Val Camonica. Breno. ......................................................................178CALVAGESE

comune di Calvagese (sec. XV - 1797). ............................................................271

comune di Calvagese (1797 - 1798). ............................................................... 27comune di Calvagese con Mocasina. ............................................................... 27comune di Calvagese (1810 - 1816). ............................................................... 27comune di Calvagese (1816 - 1859). ............................................................... 27

CALVISANOcomune di Calvisano (sec. XIV - 1797). anziani delle strade. ......................... 277comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). campari. ........................................... 278comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). consiglieri del comune. .................... 279comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). consiglio. ......................................... 280comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................. 281comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). custode della torre del campanile. ................................................................. 28

comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). custodi alle porte del castello. ......... 283comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). deputati. ........................................... 284comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). deputati alle ragioni delle acque. .................................................................. 28

comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). deputato al mulino di Reale. ............ 286comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). deputato alla monitione. .................. 287comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). estimatori ai danni dati. .................. 288comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). guardiani al pericolo del fuoco. ...... 289comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................... 290comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). massaro generale. ............................ 291comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). massarolo dei pegni. ........................ 292comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). notai. ................................................ 293comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). presidenti ai confini. ........................ 294comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). rasonati. ........................................... 295comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). scrittore alla pesa delle biave. ......... 296comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). sotrattori. ......................................... 297comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). ufficiali del comune. ......................... 298quadra di Calvisano. vicario. .......................................................................... 30comune di Calvisano (1797 - 1798). ............................................................... 29comune di Calvisano con Mezzane. ................................................................. 30comune di Calvisano con Malpaga e Mezzane. ............................................... 301comune di Calvisano (1810 - 1816). ............................................................... 30comune di Calvisano con Mezzane e Malpaga. .............................................. 303

camera fiscale. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ........................... 1camerlenghi. capitano. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .............. 2CAMIGNONE

comune di Camignone con Fantecolo. ............................................................ 30comune di Camignone. .................................................................................... 3comune di Camignone con Valenzano (1805 - 1809). ..................................... 307comune di Camignone con Valenzano (1816 - 1859). ..................................... 308

campanari per i temporali. comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. .. 54campari. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. ............................... 144campari. comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). Cimmo. ................................... 4campari. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. ................................ 6campari. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. ................................. 14campari. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. .................................campari. comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. .......................................... 5campari. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. .............................. 7campari. comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. ............................... 8campari. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. .......................... 100campari. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. ............................. 15campari. comune di Anfo. Anfo. ..........................................................................campari. comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. ...............................campari. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. .......................................... 1campari. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ........................... 2campari. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. ........................................... 7campari. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ........................................ 7campari. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ........................................... 9campari. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................

campari. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. ................................ 1campari. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ....................... 14campari. comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. ..................................campari. comune di Carcina (sec. XIV - 1797). Carcina. .................................. 3campari. comune di Cigole (sec. XIV - 1797). Cigole. ...................................... 4campari. comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. ......................................... 5campari. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. ....................................... 6campari. comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). Lodrino. ................................. 7campari. comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). Manerbio. ............................ 8campari. comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). Mazzano. .............................. 8campari. comune di Pavone (sec. XIV - 1797). Pavone. .................................. 1campari. comune di Pieve di Lumezzane. Lumezzane Pieve. ............................campari. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. ......................... 11campari. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. .......................... 12campari. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. .................................. 12campari. comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. Lumezzane Sant’Apollonio. ..............................................................................

campari. comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. .................................campari. comune di Lozio (sec. XV - 1797). Lozio. .......................................... 7campari del Venzago. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ................... 74campari delle Chiusure. quadre delle Chiusure. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

campari particolari. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. ............... 10campari segreti. comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. ............................. 5camparo. comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). Pezzoro. ................................ 1camparo. comune di Esine (sec. XIII - 1797). Esine. ......................................... 5camparo. comune di Soiano (sec. XV - 1797). Soiano. ................................... 1camparo. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ...................................... 6camparo. comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. ........................................... 6camparo. comune di Magno (sec. XV - 1797). Magno. ..................................... 7camparo. comune di Malpaga (sec. XIV - 1797). Malpaga. .............................. 8camparo. comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). Marmentino. ................... 8

222

Capo di Ponte

82

1950140

059001

660289

.. 187

.. 191

. 402

. 403

6

7

. 167

. 168

1291

1292

.. 188

.. 19207

. 537

. 538

.. 613

.. 614

.. 189

.. 193

1

1189

1190

.. 190

.. 194

1523

152422213300

2000002000000

.. 2003999

79179

1469

090

camparo. comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. .............................. 1090camparo. comune di Verola Alghise. Verola Alghise. ....................................... 1504camparo. comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). Gianico. .............................. 640camparo. comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. ....................................... 1553camparo generale. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. .................. 1030cancelliere. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. ............................ 625cancelliere (sec. XV - 1797). capitano. comune di Brescia (sec. XII - 1797).Brescia. .................................................... 200

cancelliere (sec. XV - 1797). capitano di Val Camonica. Val Camonica. Breno. ................................................................................................................ 179

cancelliere (sec. XV - 1797). comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ..... 195cancelliere. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ................. 881cancelliere. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. ...................... 1005cancelliere. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. ...................... 1057cancelliere (sec. XV - 1797). territorio. Brescia. ................................................ 235cancelliere (sec. XV - 1797). Val Camonica. Breno. .......................................... 176cancelliere. comune di Angolo (sec. XV - 1797). Angolo. ................................... 33cancelliere. comune di Esine (sec. XIII - 1797). Esine. ...................................... 554cancelliere. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. ............................ 1357cancelliere. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. .................... 1469cancelliere. Val Sabbia. Nozza. ........................................................................... 965cancelliere. Val Trompia. Tavernole. ................................................................. 1422cancelliere. comune di Azzano (sec. XIV - 1797). Azzano. ................................. 50cancelliere. comune di Carcina (sec. XIV - 1797). Carcina. .............................. 325cancelliere. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ................................... 458cancelliere. comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). Erbusco. ............................. 550cancelliere. comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). Gottolengo. ................... 651cancelliere. comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). Mazzano. .......................... 843cancelliere. comune di Pieve di Lumezzane. Lumezzane Pieve. ........................ 774cancelliere. comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). Pontoglio. ...................... 1163cancelliere. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ...................... 1224cancelliere. comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). Rezzato. ........................... 1242cancelliere. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. .............................. 1266cancelliere. comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. Lumezzane Sant’Apollonio. .............................................................................. 779

cancelliere. comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). Travagliato. ................. 1463cancelliere. quadra di Nave. Nave. ...................................................................... 948cancelliere. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ..................................... 21cancelliere. comune di Artogne (sec. XV - 1797). Artogne. ................................. 42cancelliere. comune di Bienno (sec. XV - 1797). Bienno. ................................. 101cancelliere. comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. .................................... 106cancelliere. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. ...................................... 126cancelliere. comune di Braone (sec. XV - 1797). Braone. ................................. 159cancelliere (sec. XVIII - 1797). comune di Breno (sec. XV - 1797). Breno. ....................................................... 169

cancelliere. comune di Cimbergo (sec. XV - 1797). Cimbergo. ......................... 425cancelliere. comune di Cividate (sec. XV - 1797). Cividate. .............................. 437cancelliere. comune di Cortenedolo (sec. XIII - 1797). Cortenedolo. ................ 485cancelliere. comune di Corteno (sec. XIII - 1797). Corteno. .............................. 489cancelliere. comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. ...................................... 513cancelliere. comune di Edolo (sec. XIII - 1797). Edolo. .................................... 539cancelliere. comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. ............................. 547cancelliere. comune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). Forno d’Ono. ............... 582cancelliere. comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). Gianico. ........................... 640cancelliere. comune di Gorzone (sec. XV - 1797). Gorzone. ............................. 648cancelliere. comune di Incudine (sec. XIII - 1797). Incudine. ........................... 677cancelliere. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. ........................ 706cancelliere. comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). Lavino. .............................. 709cancelliere. comune di Levrange (sec. XIV - 1797). Levrange. ......................... 721cancelliere. comune di Limone (sec. XVI - 1797). Limone. .............................. 725cancelliere. comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). Livemmo. ........................ 729cancelliere. comune di Lozio (sec. XV - 1797). Lozio. ...................................... 767cancelliere. comune di Malonno (sec. XV - 1797). Malonno. ............................ 814cancelliere. comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). Malpaga (Val Sabbia). ....................................................................................... 819

cancelliere. comune di Mazzuno (sec. XV - 1797). Mazzuno. ........................... 847cancelliere. comune di Monno (sec. XV - 1797). Monno. ................................. 867cancelliere. comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. .............................. 949cancelliere. comune di Odolo (sec. XIV - 1797). Odolo. ................................... 974cancelliere. comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). ................ 986cancelliere. comune di Paspardo (sec. XV - 1797). Paspardo. ......................... 1072cancelliere. comune di Piano (sec. XV - 1797). Piano. .................................... 1103cancelliere. comune di Pisogne (sec. XV - 1797). Pisogne. ............................. 1111cancelliere. comune di Posico (sec. XVIII - 1797). Posico. ............................. 1173cancelliere. comune di Presegno (sec. XIV - 1797). Presegno. ........................ 1195cancelliere. comune di Santicolo (sec. XV - 1797). Santicolo. ........................ 1353cancelliere. comune di Saviore (sec. XV - 1797). Saviore. .............................. 1368cancelliere. comune di Sciano (sec. XV - 1797). Sciano. ................................. 1376cancelliere. comune di Sonico (sec. XIII - 1797). Sonico. ............................... 1405cancelliere. comune di Terzano (sec. XV - 1797). Terzano. ............................. 1437cancelliere. comune di Udine. Udine. ............................................................... 1484cancelliere. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ............................ 1525cancelliere. comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. .................................... 1551cancelliere all’onestà dei monasteri. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................................................... 195

cancelliere alla consegna delle biade. territorio. Brescia. ................................. 234cancelliere alla deputaria dei forestieri. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................................................... 195

cancelliere del podestà. podestà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .............................................................................................................. 211

cancelliere della sanità. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ............ 195cancelliere generale. riviera di Salò. Salò. ....................................................... 1312

cancelliere o notaio dei ragionati. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. .................................... 8

cancelliere per la riscossione delle tanse. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

cantone Alto Oglio. Chiari. ................................................................................. 4cantone dei Colli. Lonato. ................................................................................... 7cantone del Basso Oglio. Verolanuova. ............................................................ 15cantone del Benaco. Salò. ................................................................................. 12cantone del Mella. Gardone. ............................................................................... 6cantone della Montagna. Breno. ........................................................................ 1cantone delle Pianure. Orzinuovi. .................................................................... 10cantone di Garza Occidentale. Pallade in Brescia. ......................................... 106cantone di Garza Orientale. Torrelunga in Brescia. ........................................ 145cantone I del distretto I di Brescia (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Brescia. ............................................................................................................

cantone I del distretto I di Brescia (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Brescia. ............................................................................................................

cantone I del distretto II di Chiari (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Chiari. ...............................................................................................................

cantone I del distretto II di Chiari (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Chiari. ...............................................................................................................

cantone I del distretto III di Verolanuova (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Verolanuova. ............................................ 150

cantone I del distretto III di Verolanuova (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Verolanuova. ....................................... 150

cantone I del distretto IV di Breno (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Breno. ................................................................................................................

cantone I del distretto IV di Breno (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Breno. ................................................................................................................

cantone I del distretto IV di Salò (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Salò. .................................................................................................................

cantone I del distretto IV di Salò (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Salò. .................................................................................................................

cantone II del distretto I di Brescia (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Brescia. ............................................................................................................

cantone II del distretto I di Brescia (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Brescia. ............................................................................................................

cantone II del distretto II di Chiari. Iseo. ........................................................ 69cantone II del distretto II di Chiari. Adro. ...........................................................cantone II del distretto III di Verolanuova. Leno. ........................................... 711cantone II del distretto III di Verolanuova. Orzinuovi. ................................. 1004cantone II del distretto IV di Breno (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Edolo. ................................................................................................................

cantone II del distretto IV di Breno (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Edolo. ................................................................................................................

cantone II del distretto IV di Salò (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Gargnano. .........................................................................................................

cantone II del distretto IV di Salò (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Gargnano. .........................................................................................................

cantone III del distretto I di Brescia (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Brescia. ............................................................................................................

cantone III del distretto I di Brescia (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Brescia. ............................................................................................................

cantone III del distretto II di Chiari. Adro. ......................................................... 6cantone III del distretto II di Chiari. Iseo. ....................................................... 69cantone III del distretto III di Verolanuova. Leno. .......................................... 712cantone III del distretto IV di Salò (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Preseglie. ..........................................................................................................

cantone III del distretto IV di Salò (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Preseglie. ..........................................................................................................

cantone IV del distretto I di Brescia (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Brescia. ............................................................................................................

cantone IV del distretto I di Brescia (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Brescia. ............................................................................................................

cantone IV del distretto II di Chiari. Orzinuovi. ............................................ 1003cantone IV del distretto IV di Salò (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Vestone. ............................................................................................................

cantone IV del distretto IV di Salò (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Vestone. ............................................................................................................

cantone V del distretto I di Brescia. Gardone. .................................................. 60cantone VI del distretto I di Brescia. Bovegno. ................................................ 14cantone VI del distretto I di Brescia. Lonato. ................................................... 74cantone VII del distretto I di Brescia. Lonato. ................................................. 74cantone VII del distretto I di Brescia. Gardone. ............................................... 60cantone VIII del distretto I di Brescia. Bovegno. ............................................. 14capitano. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .................................... 2

camerlenghi. ....................................................................................................cancelliere (sec. XV - 1797). ............................................................................ 20capitano del divieto. ......................................................................................... 2castellano. ........................................................................................................governatore delle armi. .................................................................................... 2vicario del capitano. ........................................................................................ 2

capitano del divieto. capitano. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...........................................................................................................

capitano delle ordinanze. quadra di Ghedi. Ghedi. ........................................... 6capitano di Val Camonica. Val Camonica. Breno. ............................................. 17

cancelliere (sec. XV - 1797). ............................................................................ 17coadiutori del cancelliere. ............................................................................... 1vicario. .............................................................................................................

capitano e podestà. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ........................................................................................................

CAPO DI PONTEcomune di Capo di Ponte. ................................................................................ 3comune di Cemmo e Capo di Ponte. ................................................................ 31distretto di Capo di Ponte (1798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12). ................... 312

223

Capriano

55559

678

70

72320067369

1090

. 819

.. 986

152516

. 7064

58

. 604

3456

77

8

80

23

45

86

7890

12

34

9567

890

13501

1

distretto di Capo di Ponte (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). ......................313comune di Capo di Ponte e Cemmo. .................................................................311

CAPRIANOcomune di Capriano (sec. XIV - 1797). console. ..............................................314comune di Capriano (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................314comune di Capriano (sec. XIV - 1797). sindici. ...............................................314comune di Capriano (sec. XIV - 1797). vicinia. ...............................................314comune di Capriano (1797 - 1798). .................................................................315comune di Capriano e Pontegatello. ................................................................316distretto del Monte. ...........................................................................................320comune di Capriano con Movico. ....................................................................317comune di Capriano (1810 - 1816). .................................................................318comune di Capriano (1816 - 1859). .................................................................319

CAPRIOLOcomune di Capriolo (sec. XIV - 1797). consoli. ...............................................321comune di Capriolo (sec. XIV - 1797). massaro. .............................................321comune di Capriolo (sec. XIV - 1797). sindico. ...............................................321comune di Capriolo (1797 - 1809). ..................................................................322comune di Capriolo (1810 - 1816). ..................................................................323comune di Capriolo (1816 - 1859). ..................................................................324

CARCINAcomune di Carcina (sec. XIV - 1797). campari. ...............................................325comune di Carcina (sec. XIV - 1797). cancelliere. ...........................................325comune di Carcina (sec. XIV - 1797). consoli. .................................................325comune di Carcina (sec. XIV - 1797). giusdicenti. ...........................................325comune di Carcina (sec. XIV - 1797). massaro. ...............................................325comune di Carcina (sec. XIV - 1797). ministrale. ............................................325comune di Carcina (1797 - 1809). ...................................................................326comune di Carcina con Pregno. .......................................................................327

CARPENEDOLOcomune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). consiglio. .....................................328comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). consoli. .........................................328comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). massaro. .......................................328comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). rasonati. .......................................328comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). sindici. .........................................328comune di Carpenedolo (1797 - 1816). ...........................................................329comune di Carpenedolo (1816 - 1859). ...........................................................330

CARZAGOcomune di Carzago (sec. XV - 1797). ...............................................................331comune di Carzago (1797 - 1798). ...................................................................332comune di Carzago con Arzaga (1798 - 1809). ...............................................333comune di Carzago con Arzaga (1816 - 1859). ...............................................334

CARZANOcomune di Carzano. ..........................................................................................335comune di Carzano e Novale. ...........................................................................336

CASAGLIOcomune di Casaglio (sec. XIV - 1797). .............................................................337comune di Casaglio (1797 - 1805). ..................................................................338

CASE D’IDROcomune di Case d’Idro. ....................................................................................339

CASON VECCHIOcomune di Cason vecchio. ................................................................................340

CASTEGNATOcomune di Castegnato (sec. XIV - 1797). console. ...........................................341comune di Castegnato (sec. XIV - 1797). scrivano. .........................................341comune di Castegnato (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................341comune di Castegnato (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................341comune di Castegnato (1797 - 1809). ..............................................................342comune di Castegnato con Borbone. ................................................................343comune di Castegnato (1816 aprile - 1859). ....................................................344

CASTEL COVATIcomune di Castel Covati (sec. XIV - 1797). consoli. ........................................345comune di Castel Covati (sec. XIV - 1797). massaro. ......................................345comune di Castel Covati (sec. XIV - 1797). sindici. .........................................345comune di Castel Covati (1797 - 1809). ...........................................................346comune di Castel Covati (1816 - 1859). ...........................................................347

Castel Mella v. CastelnuovoCASTELGONELLE

comune di Castelgonelle (sec. XIV - 1797). .....................................................348comune di Castelgonelle (1797 - 1805). ..........................................................349

castellano. capitano. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................200CASTELLETTO DI LENO

comune di Castelletto di Leno. .........................................................................350CASTELLETTO DI QUINZANO

comune di Castelletto di Quinzano (sec. XVIII - 1797). ..................................351comune di Castelletto di Quinzano (1797 - 1798). ..........................................352

CASTELNUOVOcomune di Castelnuovo (sec. XIV - 1797). .......................................................353comune di Castelnuovo (1797 - 1798). ............................................................355comune di Castelnuovo con Colorne e Onzato. ...............................................354comune di Castelnuovo con Colorno e Onzato. ...............................................356

CASTENEDOLOcomune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). consiglio. ......................................357comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). consoli. .........................................357comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). ministrale. .....................................357comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). notai. .............................................357comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). ragioniere. ....................................357comune di Castenedolo (1797 - 1816). ............................................................358comune di Castenedolo (1816 - 1859). ............................................................359

CASTOcomune di Casto (sec. XVII - 1797). ................................................................360comune di Casto (1797 - 1805). .......................................................................361comune di Casto con Malpaga (1805 - 1809). .................................................362comune di Casto (1810 - 1816). .......................................................................363

comune di Casto con Malpaga (1816 - 1859). ................................................ 364CASTREZZATO

comune di Castrezzago. massaro. .................................................................... 36comune di Castrezzago. rasonati. .................................................................... 36comune di Castrezzago. sindici. ...................................................................... 36comune di Castrezzago. vicinia. ...................................................................... 36quadra di Castrezzago. vicario. ....................................................................... 36comune di Castrezzato (1797 - 1809). ............................................................. 36comune di Castrezzato (1810 - 1816). ............................................................. 36comune di Castrezzato (1816 - 1859). ............................................................. 36

CASTREZZONEcomune di Castrazzone. ................................................................................... 3comune di Castrezzone con Burago e Bottonaga. ........................................... 371comune di Castrezzone. ................................................................................... 3

cavaglieri sopra le vettovaglie. Val Trompia. Tavernole. ................................. 142cavaliere. podestà. quadra di Orzinuovi. Orzinuovi. ......................................... 10cavaliere. quadra di Palazzolo. Palazzolo. ........................................................ 1cavaliere. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. ....................................... 6cavaliere per l’annona. comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. .......... 94cavaliere sopra le vettovaglie. comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. .............................................

cavalieri all’estimo. comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). Malpaga (Val Sabbia). ......................................................................................

cavalieri all’estimo. comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). ........................................................................................

cavalieri alle vettovaglie. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ............................................................................................................

cavalieri dell’annona. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ................... 2cavalieri per l’annona. comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. ................. 10cavalieri per l’annona. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. ..........................................................................................................

cavalieri per l’annona. comune di Odolo (sec. XIV - 1797). Odolo. ................ 97cavalieri sopra le vettovaglie. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ..................................................... 4

cavalieri sopra le vettovaglie. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. ..............................................

CAZZAGOcomune di Cazzago (sec. XIV - 1797). ............................................................. 37comune di Cazzago (1797 - 1809). .................................................................. 37comune di Cazzago (1810 - 1816). .................................................................. 37comune di Cazzago (1816 - 1859). .................................................................. 37

CAZZIcomune di Cazzi. .............................................................................................. 3

CECINA E MEZZAGAcomune di Cecina e Mezzaga. ......................................................................... 37

CECINO SAN MARTINO E CERESEGNOcomune di Cecino San Martino e Ceresegno. .................................................. 379

CEDEGOLOcomune di Cedegolo. ....................................................................................... 3

CELLATICAcomune di Cellatica (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................. 381comune di Cellatica (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................ 381comune di Cellatica (sec. XIV - 1797). sindico. .............................................. 381comune di Cellatica (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................... 381comune di Cellatica (1797 - 1816). ................................................................. 38comune di Cellatica (1816 - 1859). ................................................................. 38

CEMMOcomune di Cemmo (sec. XV - 1797). ............................................................... 38comune di Cemmo (1797 - 1798). ................................................................... 38

CENTENAROcomune di Centenaro. ...................................................................................... 3

CERVENOcomune di Cerveno (sec. XV - 1797). .............................................................. 38comune di Cerveno (1797 - 1809). .................................................................. 38comune di Cerveno (1810 - 1816). .................................................................. 38comune di Cerveno (1816 - 1859). .................................................................. 39

CESOVOcomune di Cesovo (sec. XIV - 1797). ............................................................... 39comune di Cesovo (1797 - 1805). .................................................................... 39

CETOcomune di Ceto (sec. XV - 1797). .................................................................... 39comune di Ceto (1797 - 1798). ........................................................................ 39comune di Ceto e Nardo. ................................................................................. 3comune di Ceto (1810 - 1816). ........................................................................ 39comune di Ceto con Nardo. ............................................................................. 39

CEVOcomune di Cevo (sec. XV - 1797). ................................................................... 39comune di Cevo (1797 - 1809). ....................................................................... 39comune di Cevo (1816 - 1859). ....................................................................... 40

CHIARIcomune di Chiari (sec. XIV - 1797). consiglio. ............................................... 404comune di Chiari (sec. XIV - 1797). rasonati. ................................................. 404comune di Chiari (sec. XIV - 1797). sindici. ................................................... 404quadra di Chiari. podestà. ............................................................................... 4comune di Chiari (1797 - 1816). ..................................................................... 40cantone Alto Oglio. .......................................................................................... 4distretto delle Sete (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). .................................. 407distretto delle Sete (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). ................................ 408distretto II del dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). .... 409cantone I del distretto II di Chiari (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ........... 402distretto II del dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ..... 410cantone I del distretto II di Chiari (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). ....... 403distretto II del dipartimento del Mella (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). ............................................................ 41

224

Comezzano

90

123

5

7

70

1234

8

. 23232

. 232

. 23232328614

.... 1

.... 1

.... 12

458.... 8.... 8.... 8.... 89013451616.. 16.. 16.. 16. 16

.. 17

.. 17.. 17

1. 212121.. 21.. 2121.. 2121

.. 21.. 212324.. 24.. 25.. 26.. 24.. 24.. 24. 29.. 248

comune di Chiari (1816 - 1859). ..................................................................... 406distretto VIII della provincia di Brescia. ......................................................... 412

CHIZZOLINEcomune di Chizzoline. ...................................................................................... 414

CIGNANOcomune di Cignano (sec. XIV - 1797). ............................................................. 415comune di Cignano (1797 - 1809). .................................................................. 416comune di Cignano (1810 - 1816). .................................................................. 417comune di Cignano (1816 - 1859). .................................................................. 418

CIGOLEcomune di Cigole (sec. XIV - 1797). andadore. ............................................... 419comune di Cigole (sec. XIV - 1797). campari. ................................................ 419comune di Cigole (sec. XIV - 1797). consoli. .................................................. 419comune di Cigole (sec. XIV - 1797). massaro. ................................................ 419comune di Cigole (sec. XIV - 1797). notaio. ................................................... 419comune di Cigole (sec. XIV - 1797). sindici. ................................................... 419comune di Cigole (sec. XIV - 1797). vicinia. ................................................... 419comune di Cigole (1797 - 1809). ..................................................................... 420comune di Cigole (1816 - 1859). ..................................................................... 421

CILIVERGHEcomune di Ciliverghe (sec. XVIII - 1797). ....................................................... 422comune di Ciliverghe (1797 - 1809). ............................................................... 423comune di Ciliverghe (1816 - 1859). ............................................................... 424

CIMBERGOcomune di Cimbergo (sec. XV - 1797). cancelliere. ........................................ 425comune di Cimbergo (sec. XV - 1797). consoli. .............................................. 425comune di Cimbergo (sec. XV - 1797). vicinia. ............................................... 425comune di Cimbergo (1797 - 1805). ................................................................ 426comune di Cimbergo con Paspardo (1805 - 1809). ......................................... 427comune di Cimbergo con Paspardo (1816 febbraio - 1816 ottobre). .............. 428comune di Cimbergo (1816 ottobre - 1859). ................................................... 429

CIMMOcomune di Cimmo (sec. XIV - 1797). campari. ............................................... 431comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). consoli. ................................................. 432comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). giudici. .................................................. 430comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................... 430comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). ministrali. ............................................. 430comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). notai. ..................................................... 430comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). vicinia. .................................................. 430comune di Cimmo (1797 - 1809). .................................................................... 433comune di Cimmo (1810 - 1816). .................................................................... 434comune di Cimmo con Tavernole. .................................................................... 435

CISANOcomune di Cisano. ........................................................................................... 436

CIVIDATEcomune di Cividate (sec. XV - 1797). cancelliere. ........................................... 437comune di Cividate (sec. XV - 1797). vicinia. ................................................. 437comune di Cividate (1797 - 1816). .................................................................. 438distretto di Cividate. ........................................................................................ 440comune di Cividate (1816 - 1859). .................................................................. 439

CIVINEcomune di Civine. ............................................................................................ 441

CIZZAGOcomune di Cizzago (sec. XIV - 1797). consoli. ................................................ 442comune di Cizzago (sec. XIV - 1797). scrivano. .............................................. 442comune di Cizzago (sec. XIV - 1797). sindici. ................................................. 442comune di Cizzago (1797 - 1798). ................................................................... 443comune di Cizzago e Marocchina. ................................................................... 444comune di Cizzago con Marocchina. ............................................................... 445

CLIBBIOcomune di Clibbio. ........................................................................................... 446

CLUSANEcomune di Clusane (sec. XIV - 1797). ............................................................. 447comune di Clusane (1797 - 1809). ................................................................... 448comune di Clusane (1816 - 1859). ................................................................... 449

coadiutore della cancelleria criminale. riviera di Salò. Salò. ......................................................................................... 1313

coadiutori del cancelliere. capitano di Val Camonica. Val Camonica. Breno. .. 179COCCAGLIO

comune di Coccaglio (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................... 450comune di Coccaglio (1797 - 1816). ............................................................... 451comune di Coccaglio (1816 - 1859). ............................................................... 452

COLERcomune di Coler (sec. XVII - 1797). ................................................................ 453comune di Coler (1797 - 1798). ....................................................................... 454

COLLEBEATOcomune di Collebeato (sec. XIV - 1797). ......................................................... 455comune di Collebeato (1797 - 1816). .............................................................. 456comune di Collebeato con Campiani. .............................................................. 457

COLLIOcomune di Collio (sec. XIV - 1797). andadori. ................................................ 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). cancelliere. ............................................. 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). cavalieri sopra le vettovaglie. ................ 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). consiglio dei trenta. ............................... 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). consiglio generale. ................................. 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). consiglio speciale. .................................. 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). consoli. notai (sec. XVII - 1797). ........... 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). elezionari. .............................................. 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). giudici diffinitori. notai (sec. XVII - 1797). ................................................................................ 458

comune di Collio (sec. XIV - 1797). giudici generali. ..................................... 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). massaro. ................................................. 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). notaio. .................................................... 458comune di Collio (sec. XIV - 1797). ragionati. ................................................ 458

comune di Collio (sec. XIV - 1797). tesoriere. ................................................. 458comune di Collio (1797 - 1816). ...................................................................... 45comune di Collio (1816 - 1859). ...................................................................... 46

COLOGNEcomune di Cologne (sec. XIV - 1797). ............................................................. 46comune di Cologne (1797 - 1816). .................................................................. 46comune di Cologne (1816 - 1859). .................................................................. 46

COLOMBAROcomune di Colombaro (sec. XIV - 1797). ......................................................... 464comune di Colombaro (1797 - 1805). .............................................................. 46comune di Colombaro con Timoline (1805 - 1809). ........................................ 466comune di Colombaro (1810 - 1816). .............................................................. 46comune di Colombaro con Timoline (1816 febbraio - 1816 aprile). ............... 468comune di Colombaro (1816 aprile - 1859). ................................................... 469

COLORNEcomune di Colorne. .......................................................................................... 4

COMEROcomune di Comero (sec. XVII - 1797). ............................................................. 47comune di Comero (1797 - 1798). ................................................................... 47comune di Comero (1805 - 1809). ................................................................... 47comune di Comero (1816 - 1859). ................................................................... 47

COMEZZANOcomune di Comezzano (sec. XIV - 1797). console. .......................................... 475comune di Comezzano (sec. XIV - 1797). massaro. ......................................... 475comune di Comezzano (sec. XIV - 1797). sindici. ........................................... 475comune di Comezzano con Breda Franca. ....................................................... 476comune di Comezzano (1816 febbraio - 1817 febbraio). ................................ 477comune di Comezzano (1817 - 1859). ............................................................. 47

comitato di custodia dei pubblici effetti. governo provvisorio bresciano. Brescia. ...........................................................

comitato di finanza. governo provvisorio bresciano. Brescia. ........................... 2comitato di pubblica istruzione. governo provvisorio bresciano. Brescia. ...........................................................

comitato di vigilanza e di polizia. governo provvisorio bresciano. Brescia. ...........................................................

comitato militare. governo provvisorio bresciano. Brescia. .............................. 2comitato viveri. governo provvisorio bresciano. Brescia. .................................. 2commilitone. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. ........................ 7commilitone. riviera di Salò. Salò. .................................................................... 13comune di Acquafredda (sec. XIV - 1797). Acquafredda. .................................... 1

console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................scrivano. ...........................................................................................................

comune di Acquafredda (1797 - 1809). Acquafredda. ..........................................comune di Acqualunga (sec. XIV - 1797). Acqualunga. ....................................... 3comune di Acqualunga (1797- 1809). Acqualunga. ..............................................comune di Acqualunga (1816 - 1859). Acqualunga. .............................................comune di Adro (sec. XIV - 1797). Adro. ..............................................................

consiglio. ..........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Adro (1797 - 1809). Adro. ....................................................................comune di Adro (1810 - 1816). Adro. .................................................................. 1comune di Adro (1816 - 1859). Adro. .................................................................. 1comune di Agnosine (sec. XIV - 1797). Agnosine. .............................................. 1comune di Agnosine (1797 - 1809). Agnosine. .................................................... 1comune di Agnosine (1816 - 1859). Agnosine. .................................................... 1comune di Aleno. Aleno. .......................................................................................

consoli giusdicenti. ............................................................................................massaro. ...........................................................................................................ministrale. ........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................sopraconsoli. .....................................................................................................

comune di Alfianello (sec. XIV - 1797). Alfianello. ............................................ 17consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................

comune di Alfianello (1797 - 1809). Alfianello. ................................................... 18comune di Alfianello (1810-1816). Alfianello. ..................................................... 19comune di Alfianello (1816 - 1859). Alfianello. ................................................... 20comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ........................................................ 2

cancelliere. ........................................................................................................cavalieri dell’annona. ........................................................................................consigliere di Valle. ............................................................................................consiglio. ..........................................................................................................console. ............................................................................................................estimatori dei danni. ..........................................................................................giudici. .............................................................................................................giudici confidenti. ...............................................................................................ministrale. ........................................................................................................sindaci. .............................................................................................................

comune di Alone (1797 - 1809). Alone. ................................................................ 2comune di Alone (1816 - 1859). Alone. ................................................................ 2comune di Anfo. Anfo. ..........................................................................................

campari. ...........................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................ministrale. ........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................provveditore. .....................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Anfo con Rocca. Anfo. ....................................................................... 2

225

Comezzano

78990

... 91

... 9235

.. 96.. 96

.. 96.. 98. 96.. 9696.. 96

110110110125

661060606106106106067890

. 111

1121123145

7

. 118

. 119

3456

1261261281262930126126123

134

135

136

. 137137137137137

414144145

comune di Anfo e Rocca. Anfo. ............................................................................27comune di Anfurro (sec. XV - 1797). Anfurro. ....................................................30comune di Anfurro (1797 - 1809). Anfurro. .........................................................31comune di Anfurro (1816- 1859). Anfurro. ..........................................................32comune di Angolo (sec. XV - 1797). Angolo. .......................................................33

cancelliere. .........................................................................................................33congregazione dei reggenti. ................................................................................34console. ...............................................................................................................35massaro. ..............................................................................................................33ragionati. ............................................................................................................33sindici. ................................................................................................................33vicinia. ................................................................................................................36

comune di Angolo (1797 - 1805). Angolo. ............................................................37comune di Angolo (1810 - 1816). Angolo. ............................................................39comune di Angolo (1817 - 1859). Angolo. ............................................................41comune di Angolo con Mazzunno (1805 - 1809). Angolo. ..................................38comune di Angolo con Mazzunno (1816 - 1817). Angolo. ..................................40comune di Artogne (sec. XV - 1797). Artogne. ....................................................42

cancelliere. .........................................................................................................42console. ...............................................................................................................42massaro delle taglie. ...........................................................................................42sindaci. ...............................................................................................................42vicinia generale. .................................................................................................42

comune di Artogne (1797- 1816). Artogne. ..........................................................43comune di Artogne (1816 - 1859). Artogne. .........................................................44comune di Arzaga. Arzaga. ...................................................................................45comune di Aspes. Aspes. .......................................................................................46comune di Avenone (sec. XV - 1797). Avenone. ..................................................47comune di Avenone (1797 - 1809). Avenone. .......................................................48comune di Avenone (1816 -1859). Avenone. ........................................................49comune di Azzano (sec. XIV - 1797). Azzano. ....................................................50

cancelliere. .........................................................................................................50console. ...............................................................................................................50massaro. ..............................................................................................................50sindici. ................................................................................................................50

comune di Azzano (1797 - 1805). Azzano. ...........................................................51comune di Azzano con Pontegatello (1805 - 1809). Azzano. ..............................52comune di Azzano con Pontegatello (1816 - 1859). Azzano. ..............................53comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. .................................................54

andadore. ............................................................................................................54campari. ..............................................................................................................54consiglio (sec. XVI - 1797). ................................................................................54consoli. ...............................................................................................................54massaro. ..............................................................................................................54notaio. .................................................................................................................54ragionati. ............................................................................................................54sindici. ................................................................................................................54vicinia. ................................................................................................................54

comune di Bagnolo (1797- 1816). Bagnolo. .........................................................55comune di Bagnolo (1816 - 1859). Bagnolo. ........................................................56comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. ................................................59

anziani. ...............................................................................................................60campari. ..............................................................................................................59consiglio. ............................................................................................................61consoli. ...............................................................................................................62estimatori. ...........................................................................................................59massari. ..............................................................................................................63massari della carità o dei defunti. ......................................................................64ministrale. ...........................................................................................................59notaio. .................................................................................................................59sindici. ................................................................................................................65vicinia. ................................................................................................................66

comune di Bagolino (1797 - 1816). Bagolino. ......................................................67comune di Bagolino (1816 - 1859). Bagolino. ......................................................68comune di Barbariga (sec. XIV - 1797). Barbariga. ............................................69comune di Barbariga (1797 - 1805). Barbariga. ..................................................70comune di Barbariga (1834 - 1859). Barbariga. ..................................................73comune di Barbariga con Frontignano (1805 - 1809). Barbariga. .............................................................................................................71

comune di Barbariga con Frontignano (1816 - 1834). Barbariga. .............................................................................................................72

comune di Barco (sec. XIV - 1797). Barco. .........................................................74comune di Barco (1797 - 1809). Barco. ................................................................75comune di Barco (1816 - 1859). Barco. ................................................................76comune di Barghe (sec. XIV - 1797). Barghe. .....................................................77comune di Barghe (1797- 1816). Barghe. ............................................................78comune di Barghe (1816 - 1859). Barghe. ...........................................................79comune di Bargnano (sec. XIV - 1797). Bargnano. .............................................80comune di Bargnano (1797 - 1805). Bargnano. ...................................................81comune di Bassano (sec. XIV - 1797). Bassano. ..................................................82

massari. ..............................................................................................................82sindici. ................................................................................................................82

comune di Bassano (1797 - 1809). Bassano. ........................................................83comune di Bassano (1810 - 1816). Bassano. ........................................................84comune di Bassano (1816 - 1859). Bassano. ........................................................85comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. ..............................................86

calcolatori. .........................................................................................................86campari. ..............................................................................................................86consiglio. ............................................................................................................86consoli. ...............................................................................................................86deputati alla carità. ............................................................................................86massaro. ..............................................................................................................86notaio. .................................................................................................................86vicinia. ................................................................................................................86

comune di Bedizzole (1797- 1805). Bedizzole. ................................................... 8comune di Bedizzole (1805 - 1816). Bedizzole. .................................................. 8comune di Bedizzole (1816 - 1859). Bedizzole. .................................................. 8comune di Berlingo. Berlingo. .............................................................................comune di Berlingo con Berlinghetto (1797- 1809). Berlingo. ...........................................................................................................

comune di Berlingo con Berlinghetto (1816 - 1859). Berlingo. ...........................................................................................................

comune di Berzo Demo (1797 - 1798). Berzo Demo. ......................................... 9comune di Berzo Demo (1816 - 1859). Berzo Demo. ......................................... 9comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. ..................................................................................................consoli. .............................................................................................................deputati “sopra il pane e vino et sopra alla paghera et boschi ingazati”. ....... 97massaro. ...........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................ragionati. ..........................................................................................................sindaci. .............................................................................................................stimatori dei boschi. ..........................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Berzo inferiore (1797 - 1809). Berzo inferiore. ................................ 99comune di Berzo inferiore (1816 - 1859). Berzo inferiore. .............................. 100comune di Bienno (sec. XV - 1797). Bienno. .................................................... 10

cancelliere. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Bienno (1797 -1805). Bienno. .......................................................... 10comune di Bienno (1818 - 1859). Bienno. ......................................................... 10comune di Bienno con Prestine (1805 - 1816). Bienno. ................................... 103comune di Bienno con Prestine (1816 - 1818). Bienno. ................................... 104comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. ....................................................... 10

assistenti alla revisione dei conti. .................................................................... 10cancelliere. .......................................................................................................cavalieri per l’annona. .................................................................................... 1consigliere di Valle. .......................................................................................... 1consiglieri. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................giudici. .............................................................................................................giudici confidenti. ............................................................................................ 1

comune di Bione (1797 - 1809). Bione. ............................................................. 10comune di Bione (1810 - 1816). Bione. ............................................................. 10comune di Bione (1816 - 1859). Bione. ............................................................. 10comune di Bogliaco con Fornico. Bogliaco. ..................................................... 11comune di Bogliaco con Fornico, Zuino e Viavedro. Bogliaco. ...........................................................................................................

comune di Boldeniga (sec. XIV - 1797). Boldeniga. ......................................... 112console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................

comune di Boldeniga (1797 - 1805). Boldeniga. ............................................... 11comune di Borgo Pile. Borgo Pile. ..................................................................... 1comune di Borgo Poncarale. Borgo Poncarale. ................................................ 11comune di Borgonato (sec. XIV - 1797). Borgonato. ....................................... 116comune di Borgonato (1797 - 1805). Borgonato. .............................................. 11comune di Borgonato con Monterotondo (1805 - 1809). Borgonato. ........................................................................................................

comune di Borgonato con Monterotondo (1816 - 1859). Borgonato. ........................................................................................................

comune di Borgosatollo (sec. XIV - 1797). Borgosatollo. ................................ 120comune di Borgosatollo (1797 - 1816). Borgosatollo. ...................................... 121comune di Borgosatollo (1816 - 1859). Borgosatollo. ...................................... 122comune di Bornato (sec. XIV - 1797). Bornato. ............................................... 12comune di Bornato (1797 - 1809). Bornato. ...................................................... 12comune di Bornato (1816 - 1859). Bornato. ...................................................... 12comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. ........................................................ 12

assistente alla manutenzione delle strade. ....................................................... 127campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................massaro alle taglie. .......................................................................................... 1notaio del comune. ........................................................................................... 1ragionato. .........................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Borno (1797 - 1809). Borno. ............................................................ 13comune di Borno (1810 - 1816). Borno. ............................................................ 13comune di Borno (1816 - 1859). Borno. ............................................................ 13comune di Botticino Mattina (sec. XIV - 1797). Botticino Mattina. ..............................................................................................

comune di Botticino Mattina (1797 - 1809). Botticino Mattina. ..............................................................................................

comune di Botticino Mattina (1816 - 1859). Botticino Mattina. ..............................................................................................

comune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). Botticino Sera. ..................................................................................................andadore. .........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................sindici. ..............................................................................................................

comune di Botticino Sera (1797 - 1809). Botticino Sera. ................................. 138comune di Botticino Sera (1810 - 1816). Botticino Sera. ................................. 139comune di Botticino Sera (1816 - 1859). Botticino Sera. ................................. 140comune di Bottonaga. Bottonaga. ...................................................................... 1comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. ............................................. 14

campari. ...........................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................

226

Comezzano

95

1395214959595567892392392390122422423567849

012456725725725789

26026026012

26326326326326326356472672672678

912453

677278792802812328456

8788929091922939429562979892

consoli. ............................................................................................................. 146esaminatori. ..................................................................................................... 144massaro. ........................................................................................................... 144notaio. .............................................................................................................. 144soprastanti. ...................................................................................................... 144vicario. ............................................................................................................. 144vicinia. ............................................................................................................. 144

comune di Bovegno (1797 - 1805). Bovegno. .................................................... 147comune di Bovegno con Magno e San Lorenzo (1805 - 1816). Bovegno. ............................................................................................................ 148

comune di Bovegno con Magno e San Lorenzo (1816 - 1859). Bovegno. ............................................................................................................ 149

comune di Bovezzo (sec. XIV - 1797). Bovezzo. .............................................. 152comune di Bovezzo (1797 - 1809). Bovezzo. ..................................................... 153comune di Bovezzo (1816- 1859). Bovezzo. ...................................................... 154comune di Brandico (sec. XIV - 1797). Brandico. ............................................ 155comune di Brandico (1797 - 1805). Brandico. .................................................. 156comune di Brandico con Ognato e Castelgonelle. Brandico. .......................... 157comune di Braone (sec. XV - 1797). Braone. .................................................... 159

cancelliere. ....................................................................................................... 159console. ............................................................................................................ 159vicinia. ............................................................................................................. 159

comune di Braone (1797 - 1809). Braone. ......................................................... 160comune di Braone (1816 - 1859). Braone. ......................................................... 161comune di Breda dei Maggi. Breda dei Maggi. ................................................ 162comune di Breda Franca. Breda franca. ........................................................... 163comune di Breda Gambara. Breda Gambara. ................................................... 164comune di Breda libera. Breda libera. ............................................................... 165comune di Breno (sec. XV - 1797). Breno. ........................................................ 169

cancelliere (sec. XVIII - 1797). ........................................................................ 169consiglio ristretto. ............................................................................................ 169console. ............................................................................................................ 169vicinia. ............................................................................................................. 169

comune di Breno (1797 - 1816). Breno. ............................................................ 170comune di Breno (1816 - 1859). Breno. ............................................................ 171comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................................................... 195

abate. ............................................................................................................... 196anziani. ............................................................................................................ 197avvocati in difesa delle ragioni pubbliche. ...................................................... 195avvocato. .......................................................................................................... 198camera fiscale. ................................................................................................. 199cancelliere (sec. XV - 1797). ............................................................................ 195cancelliere all’onestà dei monasteri. ............................................................... 195cancelliere alla deputaria dei forestieri. ......................................................... 195cancelliere della sanità. ................................................................................... 195cancelliere per la riscossione delle tanse. ....................................................... 195capitano. camerlenghi. .................................................................................... 200capitano. cancelliere (sec. XV - 1797). ............................................................ 200capitano. capitano del divieto. ........................................................................ 200capitano. castellano. ........................................................................................ 200capitano. governatore delle armi. .................................................................... 200capitano. vicario del capitano. ........................................................................ 200conservatori al monte di pietà. ........................................................................ 195conservatori dei monti Palozzo e Denno. ........................................................ 195consiglio dei LXXII. ......................................................................................... 201consiglio maggiore. ......................................................................................... 202consiglio speciale. ........................................................................................... 203console delle appellazioni. .............................................................................. 195consoli di giustizia. .......................................................................................... 195consoli di giustizia dei quartieri. ..................................................................... 204correttori degli statuti dei paratici. ................................................................. 195deputati agli alloggiamenti militari. ................................................................ 195deputati ai forestieri. ....................................................................................... 195deputati al collegio Lambertino. ...................................................................... 195deputati all’onestà dei monasteri femminili. ................................................... 195deputati all’osservanza degli statuti. ............................................................... 205deputati alla sanità e biave. ............................................................................. 195deputati alle fabbriche. .................................................................................... 195deputati alle ragioni del fiume Oglio. .............................................................. 195deputati pubblici. ............................................................................................. 206giudice competente nelle cause dei dazi. ......................................................... 207giudici delle chiusure e delle vettovaglie. notai dei giudici delle chiusure e delle vettovaglie. ....................................... 208

giudici sopra le vettovaglie. ............................................................................. 195massaro del monte di pietà. ............................................................................. 195massaro delle condanne. .................................................................................. 195massaro generale (sec. XV - 1797). ................................................................. 209massarolo di consiglio. .................................................................................... 195ministrali dei giudici delle gabelle. ................................................................. 195ministrali del podestà. ..................................................................................... 195ministrali delle chiusure. ................................................................................. 195ministrali di camera. ........................................................................................ 195notai al maleficio. ............................................................................................ 195notai del console di giustizia. .......................................................................... 195notai del podestà. ............................................................................................. 195notai delle chiusure. ......................................................................................... 195notai di camera. ............................................................................................... 195notai per le copie delle note d’estimo. ............................................................. 195notai registratori. ............................................................................................. 210notaio del console delle appellazioni. ............................................................. 195notaio del massaro. .......................................................................................... 195podestà. cancelliere del podestà. ..................................................................... 211podestà. connestabile del podestà. .................................................................. 211podestà. giudice del maleficio. ........................................................................ 211podestà. giudice delle ragioni. ......................................................................... 211presidenti alla conservazione delle ragioni del Naviglio. ............................... 195

provvisori di comune. ....................................................................................... 1quadre delle Chiusure. anziani delle Chiusure. ............................................... 212quadre delle Chiusure. campari delle Chiusure. ............................................. 212ragionati (sec. XV - 1797). ............................................................................... 2scrivani alla porte. ........................................................................................... 1sindici. ..............................................................................................................vicario alla macina. ......................................................................................... 1vicario del granarolo. ...................................................................................... 1vicario del podestà. .......................................................................................... 1

comune di Brescia (1798 - 1805). Brescia. ........................................................ 21comune di Brescia (1805 - 1809). Brescia. ........................................................ 21comune di Brescia (1810 - 1816). Brescia. ........................................................ 21comune di Brescia (1816 - 1859). Brescia. ........................................................ 21comune di Brione (sec. XV - 1797). Brione. ...................................................... 23

console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................

comune di Brione (1797 - 1809). Brione. .......................................................... 24comune di Brione (1816 - 1859). Brione. .......................................................... 24comune di Brozzo (sec. XIV - 1797). Brozzo. ................................................... 24

consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................

comune di Brozzo (1797 - 1805). Brozzo. ......................................................... 24comune di Brozzo (1810 - 1816). Brozzo. ........................................................ 24comune di Brozzo (1816 - 1859). Brozzo. ......................................................... 24comune di Burago (sec. XV - 1797). Burago. .................................................... 24comune di Burago (1816 - 1859). Burago. ........................................................ 24comune di Cabiana. Cabiana. ............................................................................ 2comune di Caccavero (sec. XV - 1797). Caccavero. ......................................... 25comune di Caccavero (1797 - 1809). Caccavero. .............................................. 25comune di Caccavero (1816 - 1859). Caccavero. .............................................. 25comune di Cadignano (1797 - 1809). Cadignano. ............................................. 25comune di Cadignano (1810 - 1816). Cadignano. ............................................. 25comune di Cadignano (1816 - 1859). Cadignano. ............................................. 25comune di Caino (sec. XIV - 1797). Caino. ....................................................... 25

massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Caino (1797 - 1809). Caino. ............................................................. 25comune di Caino (1816 - 1859). Caino. ............................................................. 25comune di Caionvico (sec. XIV - 1797). Caionvico. ......................................... 260

consiglio. ..........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................

comune di Caionvico (1797 -1809). Caionvico. ................................................. 26comune di Caionvico (1816 - 1859). Caionvico. ................................................ 26comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). Calcinato. ........................................... 263

andadore. .........................................................................................................consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................rasonati. ...........................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Calcinato (1805 - 1816). Calcinato. ................................................. 26comune di Calcinato (1816 - 1859). Calcinato. ................................................. 26comune di Calcinato con Calcinatello. Calcinato. ............................................ 26comune di Calino (sec. XIV - 1797). Calino. .................................................... 26

console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................

comune di Calino (1797 - 1805). Calino. ........................................................... 26comune di Calino (1816 aprile - 1859). Calino. ................................................ 270comune di Calino con Torbiato. Calino. ........................................................... 26comune di Calvagese (sec. XV - 1797). Calvagese. ........................................... 27comune di Calvagese (1797 - 1798). Calvagese. ............................................... 27comune di Calvagese (1810 - 1816). Calvagese. ............................................... 27comune di Calvagese (1816 - 1859). Calvagese. ............................................... 27comune di Calvagese con Mocasina. Calvagese. .............................................. 27comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. .......................................... 27

anziani delle strade. ......................................................................................... 2campari. ...........................................................................................................consiglieri del comune. .................................................................................... 2consiglio. ..........................................................................................................consoli. .............................................................................................................custode della torre del campanile. ................................................................... 28custodi alle porte del castello. ......................................................................... 28deputati. ...........................................................................................................deputati alle ragioni delle acque. .................................................................... 28deputato al mulino di Reale. ............................................................................ 28deputato alla monitione. .................................................................................. 2estimatori ai danni dati. ................................................................................... 2guardiani al pericolo del fuoco. ....................................................................... 28massaro. ...........................................................................................................massaro generale. ............................................................................................ 2massarolo dei pegni. ........................................................................................ 2notai. ................................................................................................................presidenti ai confini. ......................................................................................... 2rasonati. ...........................................................................................................scrittore alla pesa delle biave. ......................................................................... 29sotrattori. .........................................................................................................ufficiali del comune. ......................................................................................... 2

comune di Calvisano (1797 - 1798). Calvisano. ................................................ 29comune di Calvisano (1810 - 1816). Calvisano. ................................................ 30comune di Calvisano con Malpaga e Mezzane. Calvisano. ............................. 301

227

Comezzano

706536536536536567872

345677

78

.. 37980

38138138138123450867890124346

9795890

440440440456145678941941941941941941941901

4254254256

. 428

43143243043043043043034536

7437

comune di Calvisano con Mezzane. Calvisano. ................................................300comune di Calvisano con Mezzane e Malpaga. Calvisano. .............................303comune di Camignone. Camignone. ..................................................................306comune di Camignone con Fantecolo. Camignone. ..........................................305comune di Camignone con Valenzano (1805 - 1809). Camignone. ........................................................................................................307

comune di Camignone con Valenzano (1816 - 1859). Camignone. ........................................................................................................308

comune di Capo di Ponte. Capo di Ponte. .........................................................309comune di Capo di Ponte e Cemmo. Capo di Ponte. ........................................311comune di Capriano (sec. XIV - 1797). Capriano. ............................................314

console. .............................................................................................................314massaro. ............................................................................................................314sindici. ..............................................................................................................314vicinia. ..............................................................................................................314

comune di Capriano (1797 - 1798). Capriano. ..................................................315comune di Capriano (1810 - 1816). Capriano. ..................................................318comune di Capriano (1816 - 1859). Capriano. ..................................................319comune di Capriano con Movico. Capriano. .....................................................317comune di Capriano e Pontegatello. Capriano. .................................................316comune di Capriolo (sec. XIV - 1797). Capriolo. ..............................................321

consoli. .............................................................................................................321massaro. ............................................................................................................321sindico. .............................................................................................................321

comune di Capriolo (1797 - 1809). Capriolo. ....................................................322comune di Capriolo (1810 - 1816). Capriolo. ....................................................323comune di Capriolo (1816 - 1859). Capriolo. ....................................................324comune di Carcina (sec. XIV - 1797). Carcina. .................................................325

campari. ............................................................................................................325cancelliere. .......................................................................................................325consoli. .............................................................................................................325giusdicenti. .......................................................................................................325massaro. ............................................................................................................325ministrale. .........................................................................................................325

comune di Carcina (1797 - 1809). Carcina. .......................................................326comune di Carcina con Pregno. Carcina. ..........................................................327comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). Carpenedolo. ................................328

consiglio. ..........................................................................................................328consoli. .............................................................................................................328massaro. ............................................................................................................328rasonati. ............................................................................................................328sindici. ..............................................................................................................328

comune di Carpenedolo (1797 - 1816). Carpenedolo. .......................................329comune di Carpenedolo (1816 - 1859). Carpenedolo. .......................................330comune di Carvana con Fustignano e Savanico. Degagna. .............................520comune di Carzago (sec. XV - 1797). Carzago. .................................................331comune di Carzago (1797 - 1798). Carzago. ......................................................332comune di Carzago con Arzaga (1798 - 1809). Carzago. .................................333comune di Carzago con Arzaga (1816 - 1859). Carzago. .................................334comune di Carzano. Carzano. ............................................................................335comune di Carzano e Novale. Carzano. .............................................................336comune di Casaglio (sec. XIV - 1797). Casaglio. ..............................................337comune di Casaglio (1797 - 1805). Casaglio. .....................................................338comune di Case d’Idro. Case d’Idro. .................................................................339comune di Cason vecchio. Cason vecchio. .........................................................340comune di Castegnato (sec. XIV - 1797). Castegnato. ......................................341

console. .............................................................................................................341scrivano. ...........................................................................................................341sindici. ..............................................................................................................341vicinia. ..............................................................................................................341

comune di Castegnato (1797 - 1809). Castegnato. ............................................342comune di Castegnato (1816 aprile - 1859). Castegnato. .................................344comune di Castegnato con Borbone. Castegnato. .............................................343comune di Castel Covati (sec. XIV - 1797). Castel Covati. ..............................345

consoli. .............................................................................................................345massaro. ............................................................................................................345sindici. ..............................................................................................................345

comune di Castel Covati (1797 - 1809). Castel Covati. .....................................346comune di Castel Covati (1816 - 1859). Castel Covati. .....................................347comune di Castelgonelle (sec. XIV - 1797). Castelgonelle. ..............................348comune di Castelgonelle (1797 - 1805). Castelgonelle. .....................................349comune di Castelletto di Leno. Castelletto di Leno. ..........................................350comune di Castelletto di Quinzano (sec. XVIII - 1797). Castelletto di Quinzano. .....................................................................................351

comune di Castelletto di Quinzano (1797 - 1798). Castelletto di Quinzano. .....................................................................................352

comune di Castelnuovo (sec. XIV - 1797). Castelnuovo. ..................................353comune di Castelnuovo (1797 - 1798). Castelnuovo. ........................................355comune di Castelnuovo con Colorne e Onzato. Castelnuovo. .........................354comune di Castelnuovo con Colorno e Onzato. Castelnuovo. .........................356comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). Castenedolo. ..................................357

consiglio. ..........................................................................................................357consoli. .............................................................................................................357ministrale. .........................................................................................................357notai. .................................................................................................................357ragioniere. ........................................................................................................357

comune di Castenedolo (1797 - 1816). Castenedolo. .........................................358comune di Castenedolo (1816 - 1859). Castenedolo. .........................................359comune di Casto (sec. XVII - 1797). Casto. ......................................................360comune di Casto (1797 - 1805). Casto. ..............................................................361comune di Casto (1810 - 1816). Casto. ..............................................................363comune di Casto con Malpaga (1805 - 1809). Casto. .......................................362comune di Casto con Malpaga (1816 - 1859). Casto. .......................................364

comune di Castrazzone. Castrezzone. ............................................................... 3comune di Castrezzago. Castrezzato. ................................................................ 3

massaro. ...........................................................................................................rasonati. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Castrezzato (1797 - 1809). Castrezzato. .......................................... 36comune di Castrezzato (1810 - 1816). Castrezzato. .......................................... 36comune di Castrezzato (1816 - 1859). Castrezzato. .......................................... 36comune di Castrezzone. Castrezzone. ............................................................... 3comune di Castrezzone con Burago e Bottonaga. Castrezzone. ..................... 371comune di Cazzago (sec. XIV - 1797). Cazzago. .............................................. 37comune di Cazzago (1797 - 1809). Cazzago. .................................................... 37comune di Cazzago (1810 - 1816). Cazzago. .................................................... 37comune di Cazzago (1816 - 1859). Cazzago. .................................................... 37comune di Cazzi. Cazzi. ..................................................................................... 3comune di Cecina e Mezzaga. Cecina e Mezzaga. ............................................ 3comune di Cecino San Martino e Ceresegno. Cecino San Martino e Ceresegno. ...................................................................

comune di Cedegolo. Cedegolo. ......................................................................... 3comune di Cellatica (sec. XIV - 1797). Cellatica. ............................................. 381

consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindico. .............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Cellatica (1797 - 1816). Cellatica. ................................................... 38comune di Cellatica (1816 - 1859). Cellatica. ................................................... 38comune di Cemmo (sec. XV - 1797). Cemmo. .................................................. 38comune di Cemmo (1797 - 1798). Cemmo. ....................................................... 38comune di Cemmo e Capo di Ponte. Capo di Ponte. ........................................ 31comune di Centenaro. Centenaro. ..................................................................... 3comune di Cerveno (sec. XV - 1797). Cerveno. ................................................ 38comune di Cerveno (1797 - 1809). Cerveno. ..................................................... 38comune di Cerveno (1810 - 1816). Cerveno. ..................................................... 38comune di Cerveno (1816 - 1859). Cerveno. ..................................................... 39comune di Cesovo (sec. XIV - 1797). Cesovo. .................................................. 39comune di Cesovo (1797 - 1805). Cesovo. ......................................................... 39comune di Cesovo con Brozzo. Brozzo. ............................................................ 24comune di Ceto (sec. XV - 1797). Ceto. ............................................................ 39comune di Ceto (1797 - 1798). Ceto. ................................................................. 39comune di Ceto (1810 - 1816). Ceto. ................................................................. 39comune di Ceto con Nardo. Ceto. ..................................................................... 3comune di Ceto e Nardo. Ceto. ......................................................................... 3comune di Cevo (sec. XV - 1797). Cevo. ........................................................... 39comune di Cevo (1797 - 1809). Cevo. ................................................................ 39comune di Cevo (1816 - 1859). Cevo. ................................................................ 40comune di Chiari (sec. XIV - 1797). Chiari. ..................................................... 40

consiglio. ..........................................................................................................rasonati. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................

comune di Chiari (1797 - 1816). Chiari. ........................................................... 40comune di Chiari (1816 - 1859). Chiari. ........................................................... 40comune di Chizzoline. Chizzoline. .................................................................... 4comune di Cignano (sec. XIV - 1797). Cignano. .............................................. 41comune di Cignano (1797 - 1809). Cignano. ..................................................... 41comune di Cignano (1810 - 1816). Cignano. ..................................................... 41comune di Cignano (1816 - 1859). Cignano. ..................................................... 41comune di Cigole (sec. XIV - 1797). Cigole. ..................................................... 41

andadore. .........................................................................................................campari. ...........................................................................................................consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Cigole (1797 - 1809). Cigole. ........................................................... 42comune di Cigole (1816 - 1859). Cigole. ........................................................... 42comune di Ciliverghe (sec. XVIII - 1797). Ciliverghe. ..................................... 422comune di Ciliverghe (1797 - 1809). Ciliverghe. .............................................. 423comune di Ciliverghe (1816 - 1859). Ciliverghe. .............................................. 424comune di Cimbergo (sec. XV - 1797). Cimbergo. ........................................... 425

cancelliere. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Cimbergo (1797 - 1805). Cimbergo. ................................................ 42comune di Cimbergo (1816 ottobre - 1859). Cimbergo. .................................. 429comune di Cimbergo con Paspardo (1805 - 1809). Cimbergo. ....................... 427comune di Cimbergo con Paspardo (1816 febbraio - 1816 ottobre). Cimbergo. .........................................................................................................

comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). Cimmo. ................................................. 430campari. ...........................................................................................................consoli. .............................................................................................................giudici. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................ministrali. .........................................................................................................notai. ................................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Cimmo (1797 - 1809). Cimmo. ........................................................ 43comune di Cimmo (1810 - 1816). Cimmo. ........................................................ 43comune di Cimmo con Tavernole. Cimmo. ...................................................... 43comune di Cisano. Cisano. ................................................................................. 4comune di Cividate (sec. XV - 1797). Cividate. ................................................ 43

cancelliere. .......................................................................................................

228

Comezzano

8902

.. 503450450450456789081012351351351351313513135134581239

452452452452456785282852928528528305281

23495395395390241546747547547547475475474789055055055055055012553455455455455455455454

vicinia. ............................................................................................................. 437comune di Cividate (1797 - 1816). Cividate. ..................................................... 438comune di Cividate (1816 - 1859). Cividate. ..................................................... 439comune di Civine. Civine. .................................................................................. 441comune di Cizzago (sec. XIV - 1797). Cizzago. ............................................... 442

consoli. ............................................................................................................. 442scrivano. .......................................................................................................... 442sindici. .............................................................................................................. 442

comune di Cizzago (1797 - 1798). Cizzago. ...................................................... 443comune di Cizzago con Marocchina. Cizzago. ................................................ 445comune di Cizzago e Marocchina. Cizzago. ..................................................... 444comune di Clibbio. Clibbio. ............................................................................... 446comune di Clusane (sec. XIV - 1797). Clusane. ............................................... 447comune di Clusane (1797 - 1809). Clusane. ...................................................... 448comune di Clusane (1816 - 1859). Clusane. ...................................................... 449comune di Coccaglio (sec. XIV - 1797). Coccaglio. ......................................... 450

massaro. ........................................................................................................... 450comune di Coccaglio (1797 - 1816). Coccaglio. ................................................ 451comune di Coccaglio (1816 - 1859). Coccaglio. ................................................ 452comune di Codignano. Cadignano. .................................................................... 253comune di Coler (sec. XVII - 1797). Coler. ...................................................... 453comune di Coler (1797 - 1798). Coler. .............................................................. 454comune di Collebeato (sec. XIV - 1797). Collebeato. ....................................... 455comune di Collebeato (1797 - 1816). Collebeato. ............................................. 456comune di Collebeato con Campiani. Collebeato. ........................................... 457comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ...................................................... 458

andadori. .......................................................................................................... 458cancelliere. ....................................................................................................... 458cavalieri sopra le vettovaglie. .......................................................................... 458consiglio dei trenta. ......................................................................................... 458consiglio generale. ........................................................................................... 458consiglio speciale. ........................................................................................... 458consoli. notai (sec. XVII - 1797). ..................................................................... 458elezionari. ........................................................................................................ 458giudici diffinitori. notai (sec. XVII - 1797). ..................................................... 458giudici generali. ............................................................................................... 458massaro. ........................................................................................................... 458notaio. .............................................................................................................. 458ragionati. ......................................................................................................... 458tesoriere. .......................................................................................................... 458

comune di Collio (1797 - 1816). Collio. ............................................................ 459comune di Collio (1816 - 1859). Collio. ............................................................ 460comune di Cologne (sec. XIV - 1797). Cologne. ............................................... 461comune di Cologne (1797 - 1816). Cologne. ..................................................... 462comune di Cologne (1816 - 1859). Cologne. ..................................................... 463comune di Colombaro (sec. XIV - 1797). Colombaro. ..................................... 464comune di Colombaro (1797 - 1805). Colombaro. ........................................... 465comune di Colombaro (1810 - 1816). Colombaro. ........................................... 467comune di Colombaro (1816 aprile - 1859). Colombaro. ................................ 469comune di Colombaro con Timoline (1805 - 1809). Colombaro. .................... 466comune di Colombaro con Timoline (1816 febbraio - 1816 aprile). Colombaro. ........................................................................................................ 468

comune di Colorne. Colorne. ............................................................................. 470comune di Comero (sec. XVII - 1797). Comero. .............................................. 471comune di Comero (1797 - 1798). Comero. ...................................................... 472comune di Comero (1805 - 1809). Comero. ...................................................... 473comune di Comero (1816 - 1859). Comero. ...................................................... 474comune di Comezzano (sec. XIV - 1797). Comezzano. .................................... 475

console. ............................................................................................................ 475massaro. ........................................................................................................... 475sindici. .............................................................................................................. 475

comune di Comezzano (1816 febbraio - 1817 febbraio). Comezzano. ....................................................................................................... 477

comune di Comezzano (1817 - 1859). Comezzano. .......................................... 478comune di Comezzano con Breda Franca. Comezzano. ................................. 476comune di Concesio (sec. XIV - 1797). Concesio. ............................................ 479comune di Concesio (1797 - 1809). Concesio. .................................................. 480comune di Concesio (1810 - 1816). Concesio. .................................................. 481comune di Concesio (1816 febbraio - 1816 aprile). Concesio. ........................................................................................................... 482

comune di Concesio (1816 aprile - 1859). Concesio. ....................................... 483comune di Coniolo e Rossa. Coniolo e Rossa. .................................................. 484comune di Cortenedolo (sec. XIII - 1797). Cortenedolo. ................................. 485

cancelliere. ....................................................................................................... 485vicinia. ............................................................................................................. 485

comune di Cortenedolo (1797 - 1809). Cortenedolo. ........................................ 486comune di Cortenedolo (1810 - 1816). Cortenedolo. ........................................ 487comune di Cortenedolo (1816 - 1859). Cortenedolo. ........................................ 488comune di Corteno (sec. XIII - 1797). Corteno. ............................................... 489

cancelliere. ....................................................................................................... 489consoli. ............................................................................................................. 489vicinia. ............................................................................................................. 489

comune di Corteno (1797- 1816). Corteno. ....................................................... 490comune di Corteno (1816 - 1859). Corteno. ...................................................... 491comune di Corticelle (sec. XIV - 1797). Corticelle. .......................................... 492

andadore. ......................................................................................................... 492console. ............................................................................................................ 492sindici. .............................................................................................................. 492vicinia. ............................................................................................................. 492

comune di Corticelle (1805 - 1809). Corticelle. ................................................ 494comune di Corticelle (1816 - 1859). Corticelle. ................................................ 495comune di Corticelle e Movico. Corticelle. ....................................................... 493comune di Cortine. Cortine. .............................................................................. 496

comune di Corvione (sec. XIV - 1797). Corvione. ............................................ 497comune di Corvione (1797 - 1798). Corvione. .................................................. 49comune di Corzano (sec. XIV - 1797). Corzano. .............................................. 49comune di Corzano (1797 - 1805). Corzano. ..................................................... 50comune di Corzano (1810 - 1816). Corzano. ..................................................... 50comune di Corzano con Bargnano e Meano. Corzano. ................................... 501comune di Corzano con Bargnano, Meano e Montegiardino. Corzano. ...........................................................................................................

comune di Cossirano (sec. XIV - 1797). Cossirano. ......................................... 50consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................

comune di Cossirano (1797 - 1809). Cossirano. ................................................ 50comune di Cossirano (1816 - 1859). Cossirano. ................................................ 50comune di Cremezzano (sec. XIV - 1797). Cremezzano. ................................. 50comune di Cremezzano (1797 - 1809). Cremezzano. ........................................ 50comune di Cremezzano (1816 - 1859). Cremezzano. ........................................ 50comune di Cure. Montisola. ............................................................................... 9comune di Cuzaga. Cuzaga. ............................................................................... 5comune di Dalegno. Dalegno. ............................................................................ 5comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. ......................................................... 51

campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................consoli. .............................................................................................................massaro delle taglie. ........................................................................................ 5notaio. ..............................................................................................................ragionati o reggenti. ......................................................................................... 5vicinia. ..............................................................................................................

comune di Darfo (1797 - 1816). Darfo. .............................................................. 51comune di Darfo (1816 - 1859). Darfo. .............................................................. 51comune di Degagna (sec. XV - 1797). Degagna. ............................................... 51comune di Degagna (1805 - 1809). Degagna. .................................................... 52comune di Degagna (1810 - 1816). Degagna. .................................................... 52comune di Degagna (1816 - 1859). Degagna. .................................................... 52comune di Degagna e Carvana. Degagna. ........................................................ 51comune di Dello (sec. XIV - 1797). Dello. ......................................................... 52

console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Dello (1797 - 1809). Dello. ............................................................... 52comune di Dello (1810 - 1816). Dello. ............................................................... 52comune di Dello (1816 - 1859). Dello. ............................................................... 52comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. ........................................................ 52

campari. ...........................................................................................................campari segreti. ................................................................................................ 5consoli. .............................................................................................................estimatori dei danni. ........................................................................................ 5massari. ............................................................................................................sindico. .............................................................................................................soprastanti alle licenze. ................................................................................... 5vicinia. ..............................................................................................................

comune di Demo (1797 - 1798). Demo. ............................................................. 53comune di Demo con Berzo superiore. Berzo Demo. ........................................ 94comune di Desenzano (sec. XV - 1797). Desenzano. ........................................ 53comune di Desenzano (1797 - 1816). Desenzano. ............................................. 53comune di Desenzano (1816 - 1859). Desenzano. ............................................. 53comune di Edolo (sec. XIII - 1797). Edolo. ....................................................... 53

cancelliere. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Edolo (1797 - 1805). Edolo. ............................................................. 54comune di Edolo (1816 - 1859). Edolo. ............................................................. 54comune di Edolo e Mù. Edolo. ........................................................................... 5comune di Eno. Eno. ...........................................................................................comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. ............................................... 54

campanari per i temporali. .............................................................................. 5campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................massaro delle taglie. ........................................................................................ 5ragionati. ..........................................................................................................sindaci. .............................................................................................................vicinia generale. ............................................................................................... 5

comune di Erbanno (1797 - 1816). Erbanno. .................................................... 54comune di Erbanno con Angone. Erbanno. ...................................................... 54comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). Erbusco. ............................................... 55

cancelliere. .......................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................rasonati. ...........................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Erbusco (1797 - 1816). Erbusco. ...................................................... 55comune di Erbusco (1816 - 1859). Erbusco. ...................................................... 55comune di Esenta. Esenta. ..................................................................................comune di Esine (sec. XIII - 1797). Esine. ........................................................ 55

camparo. ..........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................soprastanti. .......................................................................................................vicinia generale. ............................................................................................... 5

229

Comezzano

62562562526257897323

663663663663666366366363678

640640640406406406401243643643643

. 644

. 645

. 646

. 64786486486486484890

65165165165165165165123679

26626626626626626266266236

64

0123456

677677

comune di Esine (1797 - 1809). Esine. ...............................................................555comune di Esine (1810 - 1816). Esine. ...............................................................556comune di Esine (1816 - 1859). Esine. ...............................................................557comune di Farfengo (sec. XIV - 1797). Farfengo. .............................................558comune di Farfengo (1797 - 1809). Farfengo. ...................................................559comune di Farfengo (1816 - 1859). Farfengo. ...................................................560comune di Fasano e Morgnaga. Fasano. ...........................................................561comune di Faverzano (sec. XIV - 1797). Faverzano. .........................................562

console. .............................................................................................................562massaro. ............................................................................................................562sindici. ..............................................................................................................562vicinia. ..............................................................................................................562

comune di Faverzano (1797- 1809). Faverzano. ................................................563comune di Faverzano (1816 - 1859). Faverzano. ...............................................564comune di Fenili Belasi. Fenili Belasi. ...............................................................565comune di Fiesse (sec. XIV - 1797). Fiesse. .......................................................566comune di Fiesse (1797 - 1809). Fiesse. .............................................................567comune di Fiesse (1816 - 1859). Fiesse. .............................................................568comune di Fiumicello (1797 - 1805). Fiumicello. ..............................................569comune di Fiumicello (1816 - 1859). Fiumicello. ..............................................570comune di Flero (sec. XIV - 1797). Flero. .........................................................571

console. .............................................................................................................571massaro. ............................................................................................................571scrivano. ...........................................................................................................571sindici. ..............................................................................................................571vicinia. ..............................................................................................................571

comune di Flero (1797 - 1798). Flero. ................................................................572comune di Flero con Coller (1798 - 1805). Flero. .............................................573comune di Flero con Coller (1817 - 1859). Flero. .............................................577comune di Flero con Coller e Poncarale con Borgo Poncarale (1805 - 1809). Flero. ...........................................................................................574

comune di Flero con Coller e Poncarale con Borgo Poncarale (1816 - 1817). Flero. ...........................................................................................576

comune di Flero con Coller, Poncarale e Borgo Poncarale. Flero. ..................................................................................................................575

comune di Folino. Folino. ...................................................................................578comune di Folzano (1797 - 1805). Folzano. .......................................................579comune di Folzano (1816 - 1859). Folzano. .......................................................580comune di Fornaci. Fornaci. ...............................................................................581comune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). Forno d’Ono. ..................................582

assistente. .........................................................................................................582cancelliere. .......................................................................................................582consoli. .............................................................................................................582stimatori dei danni dati. ...................................................................................582

comune di Forno d’Ono (1797 - 1805). Forno d’Ono. ......................................583comune di Frontignano (sec. XIV - 1797). Frontignano. ..................................584comune di Frontignano (1797 - 1805). Frontignano. ........................................585comune di Frontignano (1834 - 1859). Frontignano. ........................................586comune di Gabbiano (sec. XIV - 1797). Gabbiano. ..........................................587

consoli. .............................................................................................................587massaro. ............................................................................................................587vicario. ..............................................................................................................587

comune di Gabbiano (1797 - 1809). Gabbiano. .................................................588comune di Gabbiano (1810 - 1816). Gabbiano. .................................................589comune di Gabbiano (1816 - 1859). Gabbiano. .................................................590comune di Gaino. Gaino. ....................................................................................591comune di Gaino con Polzano, Folino, Cabbiana e Cuzzaga. Gaino. .................................................................................................................592

comune di Gambara (sec. XIV - 1797). Gambara. ............................................593consiglio. ..........................................................................................................593massaro. ............................................................................................................593sindici. ..............................................................................................................593vicinia. ..............................................................................................................593

comune di Gambara (1797 - 1798). Gambara. ..................................................594comune di Gambara (1810 - 1816). Gambara. ..................................................596comune di Gambara con Corvione (1798 - 1809). Gambara. ..........................595comune di Gambara con Corvione (1816 - 1859). Gambara. ..........................597comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. ................................................604

cavalieri sopra le vettovaglie. ..........................................................................604consiglieri di valle. ...........................................................................................604consiglio. ..........................................................................................................604consoli. .............................................................................................................604giudici diffinitori. ..............................................................................................604massaro. ............................................................................................................604notai. .................................................................................................................604ragionati. ..........................................................................................................604vicinia. ..............................................................................................................604

comune di Gardone (1797 - 1816). Gardone. ....................................................605comune di Gardone (1816 - 1859). Gardone. ....................................................606comune di Gardone Riviera (sec. XIV - 1797). Gardone Riviera. ................................................................................................610

comune di Gardone Riviera (1797 - 1816). Gardone Riviera. ..........................611comune di Gardone Riviera (1816 - 1859). Gardone Riviera. ..........................612comune di Gargnano (sec. XIV - 1797). Gargnano. ..........................................615comune di Gargnano (1797 - 1801). Gargnano. ................................................616comune di Gargnano (1801 - 1809). Gargnano. ................................................617comune di Gargnano (1810 - 1816). Gargnano. ................................................618comune di Gargnano (1816 - 1817). Gargnano. ................................................619comune di Gargnano e Muslone. Gargnano. .....................................................620comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. ..............................................625

campari. ............................................................................................................625cancelliere. .......................................................................................................625consiglio speciale. ............................................................................................625consoli. .............................................................................................................625

estimatore. ........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia dei quaranta. ........................................................................................ 6vicinia generale. .............................................................................................. 6

comune di Gavardo (1797 - 1809). Gavardo. .................................................... 62comune di Gavardo (1810 - 1816). Gavardo. .................................................... 62comune di Gavardo (1816 - 1859). Gavardo. .................................................... 62comune di Gazzane. Volciano. ......................................................................... 15comune di Gerola (sec. XIV - 1797). Gerola. .................................................... 63comune di Gerola (1797 - 1805). Gerola. .......................................................... 63comune di Gerola con Zurlengo (1805 - 1809). Gerola. .................................. 634comune di Gerola con Zurlengo (1816 - 1859). Gerola. .................................. 635comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. ...................................................... 63

campari. ...........................................................................................................cavaliere. ..........................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................consoli. .............................................................................................................deputati agli alloggiamenti. ............................................................................. 63massaro. ...........................................................................................................notai. ................................................................................................................ragionati. .........................................................................................................sindico alle liti. ................................................................................................ 6

comune di Ghedi (1797 - 1816). Ghedi. ............................................................ 63comune di Ghedi (1816 - 1859). Ghedi. ............................................................ 63comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). Gianico. ............................................. 640

camparo. ..........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................console. ............................................................................................................massaro delle taglie. ........................................................................................ 6ragionati. .........................................................................................................reggenti. ...........................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Gianico (1797 - 1816). Gianico. ....................................................... 64comune di Gianico (1816 - 1859). Gianico. ....................................................... 64comune di Goglione. Goglione. ......................................................................... 6

consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Goglione di sopra (1797 - 1809). Goglione di sopra. .............................................................................................

comune di Goglione di sopra (1816 - 1859). Goglione di sopra. .............................................................................................

comune di Goglione di sotto (1797 - 1809). Goglione di sotto. .............................................................................................

comune di Goglione di sotto (1816 - 1859). Goglione di sotto. .............................................................................................

comune di Gorzone (sec. XV - 1797). Gorzone. ............................................... 64cancelliere. .......................................................................................................console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindaci. .............................................................................................................vicinia generale. .............................................................................................. 6

comune di Gorzone (1797 - 1809). Gorzone. .................................................... 64comune di Gorzone con Sciano. Gorzone. ........................................................ 65comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). Gottolengo. ..................................... 651

cancelliere. .......................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................rasonati. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Gottolengo (1797 - 1816). Gottolengo. ............................................ 65comune di Gottolengo (1816 - 1859). Gottolengo. ............................................ 65comune di Grevo (sec. XV - 1797). Grevo. ....................................................... 65comune di Grevo (1797 - 1798). Grevo. ............................................................ 65comune di Grevo (1810 - 1816). Grevo. ............................................................ 65comune di Grevo con Cedegolo (1798 - 1809). Grevo. .................................... 658comune di Grevo con Cedegolo (1816 - 1859). Grevo. .................................... 660comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. .............................................. 66

andadore. .........................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................console. ............................................................................................................deputati. ...........................................................................................................massaro. ...........................................................................................................scrivano cancelliere. ........................................................................................ 6sindico. .............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Gussago (1797 - 1798). Gussago. .................................................... 66comune di Gussago (1810 - 1816). Gussago. .................................................... 66comune di Gussago con Civine. Gussago. ........................................................ 6comune di Gussago con Ronco (1805 - 1809). Gussago. ................................. 665comune di Gussago con Ronco (1816 - 1859). Gussago. ................................. 667comune di Hano (sec. XIV - 1797). Hano. ........................................................ 67comune di Hano (1797 - 1809). Hano. ............................................................... 67comune di Hano (1816 - 1859). Hano. ............................................................... 67comune di Idro (sec. XV - 1797). Idro. .............................................................. 67comune di Idro (1797 - 1809). Idro. .................................................................. 67comune di Idro (1810 - 1816). Idro. .................................................................. 67comune di Idro (1816 - 1859). Idro. .................................................................. 67comune di Incudine (sec. XIII - 1797). Incudine. ............................................. 677

cancelliere. .......................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

230

Comezzano

3

57524

257257252572572678

7292972972972972929

7337337337337334567367367367893743434445746434743437434374374874902

. 753890123

45677677677677676776789

12

. 778

780

781

782

45

comune di Incudine (1797 - 1809). Incudine. ................................................... 678comune di Incudine (1816 - 1859). Incudine. ................................................... 679comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ..................................................... 680

andadore di valle. ............................................................................................ 680camparo. .......................................................................................................... 680consiglio. .......................................................................................................... 680console delle denuncie. .................................................................................... 680giusdicente. ...................................................................................................... 680governatore. ..................................................................................................... 680massaro. ........................................................................................................... 680notaio del giusdicente. ..................................................................................... 680ragionati. ......................................................................................................... 680scrivano. .......................................................................................................... 680

comune di Inzino (1797 - 1798). Inzino. ........................................................... 681comune di Inzino (1810 - 1816). Inzino. ........................................................... 683comune di Inzino (1816 aprile - 1859). Inzino. ................................................ 685comune di Inzino con Magno. Inzino. .............................................................. 684comune di Inzino con Magno d’Inzino. Inzino. ............................................... 682comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. .......................................................... 686

camparo. .......................................................................................................... 686consoli. ............................................................................................................. 686giusdicenti. ....................................................................................................... 686massaro. ........................................................................................................... 686ministrale. ........................................................................................................ 686notaio. .............................................................................................................. 686ragionati. ......................................................................................................... 686squadradori. .................................................................................................... 686

comune di Irma (1798 - 1809). Irma. ................................................................ 688comune di Irma (1816 - 1859). Irma. ................................................................ 689comune di Irma e Magno. Irma. ........................................................................ 687comune di Iseo (sec. XIV - 1797). Iseo. ............................................................. 692

consoli. ............................................................................................................. 692ragionati. ......................................................................................................... 692sindici. .............................................................................................................. 692

comune di Iseo (1797 - 1801). Iseo. ................................................................... 693comune di Iseo (1810 - 1816). Iseo. ................................................................... 695comune di Iseo (1816 aprile - 1859). Iseo. ........................................................ 697comune di Iseo con Pilzone (1801 - 1809). Iseo. ............................................... 694comune di Iseo con Pilzone (1816 febbraio - 1816 aprile). Iseo. .................................................................................................................... 696

comune di Isorella (sec. XIV - 1797). Isorella. ................................................. 702consiglio. .......................................................................................................... 702massaro. ........................................................................................................... 702sindici. .............................................................................................................. 702

comune di Isorella (1797 - 1816). Isorella. ........................................................ 703comune di Isorella con San Nazzaro. Isorella. ................................................. 704comune di La Volta. La Volta. ............................................................................ 705comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. .......................................... 706

cancelliere. ....................................................................................................... 706cavalieri per l’annona. .................................................................................... 706consigliere di valle. .......................................................................................... 706consoli. ............................................................................................................. 706giudici. ............................................................................................................. 706giudici confidenti. ............................................................................................ 706ministrale. ........................................................................................................ 706sindaci. ............................................................................................................. 706stimatori dei danni dati. ................................................................................... 706

comune di Lavenone (1797 - 1816). Lavenone. ................................................ 707comune di Lavenone (1816 - 1859). Lavenone. ................................................ 708comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). Lavino. ................................................ 709

cancelliere. ....................................................................................................... 709consoli. ............................................................................................................. 709giudice confidente. ........................................................................................... 709giudici. ............................................................................................................. 709stimatori. .......................................................................................................... 709

comune di Lavino (1797 - 1798). Lavino. ......................................................... 710comune di Lavino con Navono. Navono. .......................................................... 951comune di Lavino con Navono e Odeno. Navono. ........................................... 952comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. ......................................................... 713

campari. ........................................................................................................... 713consiglio speciale. ........................................................................................... 713consoli. ............................................................................................................. 713massari. ............................................................................................................ 713notaio. .............................................................................................................. 713podestà. ............................................................................................................ 713ragionati. ......................................................................................................... 713sindici. .............................................................................................................. 713sindici del consorzio dei poveri. ...................................................................... 713vicinia. ............................................................................................................. 713

comune di Leno (1798 - 1805). Leno. ................................................................ 714comune di Leno con Castelletto. Leno. ............................................................ 718comune di Leno con Castelletto e Porzano. Leno. ........................................... 717comune di Leno con Castelletto, Milzanello e Porzano. Leno. .................................................................................................................. 716

comune di Leno con Castelletto, Porzano e Milzanello. Leno. .................................................................................................................. 715

comune di Levrange (sec. XIV - 1797). Levrange. ........................................... 721assistenti. ......................................................................................................... 721cancelliere. ....................................................................................................... 721consiglieri. ....................................................................................................... 721consoli. ............................................................................................................. 721giudice confidente. ........................................................................................... 721sindaci. ............................................................................................................. 721stimatori. .......................................................................................................... 721

comune di Levrange (1797 - 1809). Levrange. ................................................. 722

comune di Levrange (1816 - 1859). Levrange. .................................................. 72comune di Liano con Gazzane, Trobiolo, Agneto e Rucco. Volciano. .......................................................................................................... 1

comune di Liano e Sasso. Liano e Sasso. ........................................................... 7comune di Limone (sec. XVI - 1797). Limone. ................................................. 725

banca dei consoli. ............................................................................................ 7cancelliere. .......................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................consiglio generale. ........................................................................................... 7massaro. ...........................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Limone (1797 - 1809). Limone. ....................................................... 72comune di Limone (1816 - 1859). Limone. ....................................................... 72comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). Livemmo. ........................................... 729

cancelliere. .......................................................................................................consigliere di valle. .......................................................................................... 7consoli. .............................................................................................................esattore. ............................................................................................................ragionati. ..........................................................................................................sindaci. .............................................................................................................stimatori dei danni dati. ................................................................................... 7

comune di Livemmo (1797 - 1809). Livemmo. ................................................. 730comune di Livemmo (1810 - 1816). Livemmo. ................................................. 731comune di Livemmo (1816 - 1859). Livemmo. ................................................. 732comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). Lodrino. ................................................ 733

campari. ...........................................................................................................consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................ministrali. .........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................

comune di Lodrino (1797 - 1809). Lodrino. ...................................................... 73comune di Lodrino (1816 - 1859). Lodrino. ...................................................... 73comune di Lograto (sec. XIV - 1797). Lograto. ................................................ 73

consoli. .............................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Lograto (1797 - 1809). Lograto. ...................................................... 73comune di Lograto (1810 - 1816). Lograto. ...................................................... 73comune di Lograto (1816 - 1859). Lograto. ...................................................... 73comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ....................................................... 74

campari. ...........................................................................................................campari del Venzago. ....................................................................................... 7consiglio generale. ........................................................................................... 7consiglio speciale. ............................................................................................ 7consoli. .............................................................................................................deputati alle seriole. ......................................................................................... 7deputati alle strade. ......................................................................................... 7estimatori dei danni. ........................................................................................ 7estimatori del Venzago. .................................................................................... 7massari. ............................................................................................................massari del Venzago. ........................................................................................ 7ministrali. .........................................................................................................ragionati. ..........................................................................................................vicinia. ..............................................................................................................

comune di Lonato (1797 - 1798). Lonato. ......................................................... 75comune di Lonato (1810 - 1816). Lonato. ......................................................... 75comune di Lonato con Esenta e Venzago. Lonato. ........................................... 751comune di Lonato con Esenta, Venzago, Drugolo e Maguzzano. Lonato. ..............................................................................................................

comune di Longhena (sec. XIV - 1797). Longhena. ......................................... 75comune di Longhena (1797 - 1809). Longhena. ................................................ 75comune di Longhena (1816 - 1859). Longhena. ................................................ 76comune di Losine (sec. XV - 1797). Losine. ...................................................... 76comune di Losine (1797 - 1809). Losine. ........................................................... 76comune di Losine (1816 - 1859). Losine. ........................................................... 76comune di Loveno (sec. XVII - 1797). Loveno. ................................................ 76comune di Loveno (1797 - 1809). Loveno. ........................................................ 76comune di Loveno (1816 - 1859). Loveno. ........................................................ 76comune di Lozio (sec. XV - 1797). Lozio. ......................................................... 76

campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................sindaci. .............................................................................................................vicinia generale. ............................................................................................... 7vicinie. ..............................................................................................................

comune di Lozio (1797 - 1816). Lozio. .............................................................. 76comune di Lozio (1816 - 1859). Lozio. .............................................................. 76comune di Ludriano (sec. XIV - 1797). Ludriano. ............................................ 770comune di Ludriano (1797 - 1809). Ludriano. .................................................. 77comune di Ludriano (1816 - 1859). Ludriano. .................................................. 77comune di Lumezzane Pieve (1797 - 1798). Lumezzane Pieve. ....................... 775comune di Lumezzane Pieve (1805 - 1816). Lumezzane Pieve. ....................... 776comune di Lumezzane Pieve (1816 - 1859). Lumezzane Pieve. ....................... 777comune di Lumezzane Pieve e Sant’Apollonio. Lumezzane Pieve e Sant’Apollonio. .................................................................

comune di Lumezzane Sant’Apollonio (1797 - 1798). Lumezzane Sant’Apollonio. ..............................................................................

comune di Lumezzane Sant’Apollonio (1805 - 1816). Lumezzane Sant’Apollonio. ..............................................................................

comune di Lumezzane Sant’Apollonio (1816 - 1859). Lumezzane Sant’Apollonio. ..............................................................................

comune di Maclodio (sec. XIV - 1797). Maclodio. ........................................... 783comune di Maclodio (1797 - 1809). Maclodio. .................................................. 78comune di Maclodio (1816 - 1859). Maclodio. .................................................. 78

231

Comezzano

8838838838838838901428428428428423843843843843843843843456077847847890152

4

90066162

456

7867867867899

. 8701

4

877877877877877

878

879

880

6

8812838488568818788889908919281

comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. .............................................786campari. ............................................................................................................787commilitone. .....................................................................................................786consiglio speciale. ............................................................................................788console. .............................................................................................................789contraddittore. ..................................................................................................790massaro. ............................................................................................................791ministrali. .........................................................................................................786notaio. ...............................................................................................................786ragionati. ..........................................................................................................792sindico. .............................................................................................................793vicario. ..............................................................................................................794vicinia. ..............................................................................................................786

comune di Maderno (1797 - 1805). Maderno. ...................................................795comune di Maderno (1805 - 1816). Maderno. ...................................................796comune di Maderno (1816 - 1859). Maderno. ...................................................797comune di Magno (sec. XV - 1797). Magno. .....................................................799

camparo. ...........................................................................................................799consiglio. ..........................................................................................................799massaro. ............................................................................................................799ministrale. .........................................................................................................799notaio. ...............................................................................................................799ragionati. ..........................................................................................................799

comune di Magno (1816 aprile - 1859). Magno. ..............................................801comune di Magno di Inzino. Magno. .................................................................800comune di Magno San Lorenzo. Magno San Lorenzo. .....................................802comune di Maguzzano (sec. XIV - 1797). Maguzzano. ....................................803comune di Maguzzano (1797 - 1798). Maguzzano. ...........................................804comune di Mairano (sec. XIV - 1797). Mairano. ..............................................805

consiglio. ..........................................................................................................805console. .............................................................................................................805massaro. ............................................................................................................805sindici. ..............................................................................................................805

comune di Mairano (1797 - 1805). Mairano. .....................................................806comune di Mairano (1810 - 1816). Mairano. .....................................................808comune di Mairano con Pievedizio (1805 - 1809). Mairano. ............................807comune di Mairano con Pievedizio (1816 - 1859). Mairano. ............................809comune di Malegno (sec. XV - 1797). Malegno. ...............................................811comune di Malegno (1797 - 1816). Malegno. ....................................................812comune di Malegno (1816 - 1859). Malegno. ....................................................813comune di Malonno (sec. XV - 1797). Malonno. ...............................................814

cancelliere. .......................................................................................................814consoli. .............................................................................................................814vicinia. ..............................................................................................................814

comune di Malonno (1797 - 1816). Malonno. ....................................................815comune di Malonno (1816 - 1859). Malonno. ....................................................816comune di Malpaga (sec. XIV - 1797). Malpaga. ..............................................817

camparo. ...........................................................................................................817consiglio. ..........................................................................................................817massaro. ............................................................................................................817ragionati. ..........................................................................................................817

comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). Malpaga (Val Sabbia). ........................................................................................819cancelliere. .......................................................................................................819cavalieri all’estimo. ..........................................................................................819consoli. .............................................................................................................819estimatori. .........................................................................................................819giudici. ..............................................................................................................819sindaci. .............................................................................................................819

comune di Malpaga (1797 - 1805). Malpaga (Val Sabbia). ...............................820comune di Malpaga (1797 - 1805). Malpaga. ....................................................818comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. .............................................821

campari. ............................................................................................................821consiglio. ..........................................................................................................821console. .............................................................................................................821estimatori dei danni. .........................................................................................821massaro. ............................................................................................................821ministrale. .........................................................................................................821notaio. ...............................................................................................................821vicinia. ..............................................................................................................821

comune di Manerba (1797 - 1816). Manerba. ...................................................822comune di Manerba (1816 - 1859). Manerba. ...................................................823comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). Manerbio. ..........................................824

andadore. ..........................................................................................................824campari. ............................................................................................................824consiglio. ..........................................................................................................824consoli. .............................................................................................................824massaro. ............................................................................................................824sindici. ..............................................................................................................824vicinia. ..............................................................................................................824

comune di Manerbio (1797 - 1816). Manerbio. .................................................825comune di Manerbio (1816 - 1859). Manerbio. .................................................826comune di Marasino. Marasino. .........................................................................828comune di Marazzino. Marasino. .......................................................................829comune di Marcheno (sec. XVIII - 1797). Marcheno. ......................................830comune di Marcheno (1797 - 1809). Marcheno. ................................................831comune di Marcheno (1816 - 1859). Marcheno. ................................................832comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). Marmentino. ..................................833

camparo. ...........................................................................................................833consoli. .............................................................................................................833estimatori. .........................................................................................................833massaro. ............................................................................................................833ministrale. .........................................................................................................833notaio. ...............................................................................................................833

comune di Marmentino (1797 - 1809). Marmentino. ........................................834

comune di Marmentino (1816 - 1859). Marmentino. ....................................... 835comune di Marocchina (sec. XVII - 1797). Marocchina. ................................. 836comune di Marocchina (1797 - 1798). Marocchina. ......................................... 837comune di Marone (sec. XV - 1797). Marone. .................................................. 83

console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Marone (1797 - 1809). Marone. ....................................................... 83comune di Marone (1810 - 1816). Marone. ....................................................... 84comune di Marone (1816 - 1859). Marone. ....................................................... 84comune di Martignago. Martignago. ................................................................. 8

consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). Mazzano. ............................................ 84campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................consiglio. ..........................................................................................................consoli. .............................................................................................................podestà. ............................................................................................................sindaci. .............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Mazzano (1797 - 1809). Mazzano. .................................................. 84comune di Mazzano (1810 - 1816). Mazzano. .................................................. 84comune di Mazzano (1816 - 1859). Mazzano. .................................................. 84comune di Mazzi. Montisola. ............................................................................. 9comune di Mazzuno (sec. XV - 1797). Mazzuno. ............................................. 84

cancelliere. .......................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Mazzuno (1797 - 1805). Mazzuno. .................................................. 84comune di Mazzuno (1817 - 1859). Mazzuno. .................................................. 84comune di Meano (sec. XIV - 1797). Meano. ................................................... 85comune di Meano (1797 - 1805). Meano. .......................................................... 85comune di Mezzane. Mezzane. .......................................................................... 8comune di Mezzullo (sec. XVII - 1797). Mezzullo. .......................................... 853comune di Mezzullo (1797 - 1798). Mezzullo. .................................................. 85comune di Milzanello (sec. XIV - 1797). Milzanello. ....................................... 855comune di Milzanello (1797 - 1805). Milzanello. ............................................. 856comune di Milzanello (1816 aprile - 1859). Milzanello. ................................. 857comune di Milzano (sec. XIV - 1797). Milzano. ............................................... 858comune di Milzano (1797 - 1809). Milzano. ..................................................... 85comune di Milzano (1816 - 1859). Milzano. ..................................................... 86comune di Minzi. Montisola. ............................................................................. 9comune di Mocasina. Mocasina. ........................................................................ 8comune di Mompiano. Mompiano. ................................................................... 8comune di Mompiano con Costalunga. Mompiano. ........................................ 863comune di Moniga (sec. XV - 1797). Moniga. .................................................. 86comune di Moniga (1797 - 1809). Moniga. ....................................................... 86comune di Moniga del Lago. Moniga. .............................................................. 86comune di Monno (sec. XV - 1797). Monno. .................................................... 86

cancelliere. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Monno (1797 - 1816). Monno. ......................................................... 86comune di Monno (1816 - 1859). Monno. ......................................................... 86comune di Monte d’Isola. Montisola. ............................................................... 90comune di Monte Maderno (Marellino, Vignole, Stina, Senico e Besuglio). Monte Maderno. ...............................................................................................

comune di Montegiardino. Montegiardino. ...................................................... 87comune di Monterotondo (sec. XV - 1797). Monterotondo. ............................ 872comune di Monterotondo (1797 - 1805). Monterotondo. ................................. 873comune di Monticelli. Monticelli. ...................................................................... 87comune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). Monticelli Brusati. .............................................................................................consoli. .............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................vicinia. .............................................................................................................

comune di Monticelli Brusati (1797 - 1809). Monticelli Brusati. .............................................................................................

comune di Monticelli Brusati (1810 - 1816). Monticelli Brusati. .............................................................................................

comune di Monticelli Brusati (1816 - 1859). Monticelli Brusati. .............................................................................................

comune di Monticelli con Villanuova. Monticelli. ........................................... 875comune di Monticelli d’Oglio. Monticelli. ........................................................ 87comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ................................... 881

cancelliere. .......................................................................................................cancelliere o notaio dei ragionati. ................................................................... 88consiglio generale. ........................................................................................... 8consiglio speciale. ........................................................................................... 8consoli. .............................................................................................................deputati sopra alle vettovaglie. ........................................................................ 88estimatori. ........................................................................................................general vicinia. ................................................................................................ 8massaro. ...........................................................................................................massaro delle tessere. ...................................................................................... 8notari della “bancha”. .................................................................................... 8ragionati. .........................................................................................................sindaco speciale. .............................................................................................. 8sindico generale. .............................................................................................. 8

232

Comezzano

901

042345698698686986986986986861872

89308845

6791

. 998

1000

005005060700800505005005005009005005

11

13

021021021021021021

67803030

0303003003003030030303003012334578639

comune di Montichiari (1797 - 1816). Montichiari. ......................................... 893comune di Montichiari (1816 - 1859). Montichiari. ......................................... 894comune di Montirone (sec. XIV - 1797). Montirone. ....................................... 898comune di Montirone (1797 - 1816). Montirone. .............................................. 899comune di Montirone (1816 - 1859). Montirone. .............................................. 900comune di Montisola. Montisola. ...................................................................... 905

console. ............................................................................................................ 905massaro. ........................................................................................................... 905sindici. .............................................................................................................. 905

comune di Mottella (sec. XV - 1797). Mottella. ................................................ 910comune di Mottella (1797 - 1805). Mottella. ..................................................... 911comune di Movico. Movico. ............................................................................... 912comune di Mu (1797 - 1805). Mù. ..................................................................... 914comune di Mu (1816 - 1859). Mù. ..................................................................... 915comune di Mu e Capo di Ponte. Mù. ................................................................ 913comune di Mura. Mura. ..................................................................................... 916comune di Mura con Posico (1805 - 1809). Mura. ........................................... 918comune di Mura con Posico (1816 - 1859). Mura. ........................................... 919comune di Mura o Savallo. Mura. ..................................................................... 917comune di Muscoline (sec. XV - 1797). Muscoline. ......................................... 920comune di Muscoline (1797 - 1809). Muscoline. .............................................. 921comune di Muscoline (1810 - 1816). Muscoline. .............................................. 922comune di Muscoline (1816 - 1859). Muscoline. .............................................. 923comune di Muslone (sec. XIV - 1797). Muslone. ............................................. 925

vicario. ............................................................................................................. 926comune di Muslone (1797 - 1809). Muslone. .................................................... 927comune di Muslone (1816 - 1817). Muslone. .................................................... 928comune di Mussaga e Costa. Mussaga e Costa. ................................................ 929comune di Nardo. Nardo. ................................................................................... 930comune di Navazzo con Formaga. Navazzo. .................................................... 931comune di Navazzo con Liano e Formaga. Navazzo. ...................................... 932comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ......................................................... 933

campari. ........................................................................................................... 933consiglieri di valle. .......................................................................................... 933consiglio speciale. ........................................................................................... 934consoli. ............................................................................................................. 935estimatori. ........................................................................................................ 936estimatori dei danni. ........................................................................................ 937massaro della carità. ....................................................................................... 938massaro generale. ............................................................................................ 939notaio. .............................................................................................................. 940notaio degli estimatori. .................................................................................... 941sindici. .............................................................................................................. 942vicinia. ............................................................................................................. 943

comune di Nave (1797 - 1798). Nave. ................................................................ 945comune di Nave (1810 - 1816). Nave. ................................................................ 946comune di Nave con Cortine. Nave. .................................................................. 947comune di Nave e Cortine. Nave. ...................................................................... 944comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. ................................................. 949

assistenti. ......................................................................................................... 949cancelliere. ....................................................................................................... 949cavaliere per l’annona. .................................................................................... 949consoli. ............................................................................................................. 949estimatori dei danni dati. ................................................................................. 949giudice confidente. ........................................................................................... 949giudici. ............................................................................................................. 949servitore. .......................................................................................................... 949

comune di Navono (1797 - 1798). Navono. ....................................................... 950comune di Navono con Odeno e Lavino. Navono. ........................................... 953comune di Niardo (sec. XV - 1797). Niardo. ..................................................... 954comune di Niardo (1797 - 1809). Niardo. ......................................................... 955comune di Niardo (1810 - 1816). Niardo. ......................................................... 956comune di Niardo (1816 - 1859). Niardo. ......................................................... 957comune di Nigoline (sec. XIV - 1797). Nigoline. .............................................. 958comune di Nigoline (1797 - 1809). Nigoline. .................................................... 959comune di Nigoline (1816 - 1859). Nigoline. .................................................... 960comune di Nozza (sec. XIV - 1797). Nozza. ..................................................... 961comune di Nozza (1797 - 1809). Nozza. ............................................................ 962comune di Nozza (1816 - 1859). Nozza. ............................................................ 963comune di Nuvolento (sec. XIV - 1797). Nuvolento. ........................................ 967

vicinia. ............................................................................................................. 967comune di Nuvolento (1797 - 1809). Nuvolento. .............................................. 968comune di Nuvolento (1816 - 1859). Nuvolento. .............................................. 969comune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). Nuvolera. ........................................... 970

consoli. ............................................................................................................. 970massaro. ........................................................................................................... 970notaio. .............................................................................................................. 970sindici. .............................................................................................................. 970

comune di Nuvolera (1797 - 1809). Nuvolera. .................................................. 971comune di Nuvolera (1810 - 1816). Nuvolera. .................................................. 972comune di Nuvolera (1816 - 1859). Nuvolera. .................................................. 973comune di Odeno. Udine. ................................................................................ 1485comune di Odolo (sec. XIV - 1797). Odolo. ...................................................... 974

cancelliere. ....................................................................................................... 974cavalieri per l’annona. .................................................................................... 974consigliere di valle. .......................................................................................... 974giudici. ............................................................................................................. 974giudici confidenti. ............................................................................................ 974sindaci. ............................................................................................................. 974

comune di Odolo (1797 - 1816). Odolo. ............................................................ 975comune di Odolo (1816 - 1859). Odolo. ............................................................ 976comune di Offlaga (sec. XIV - 1797). Offlaga. .................................................. 977comune di Offlaga (1797 - 1809). Offlaga. ........................................................ 978

comune di Offlaga (1816 - 1859). Offlaga. ........................................................ 97comune di Ognato (sec. XIV - 1797). Ognato. .................................................. 98comune di Ognato (1797 - 1805). Ognato. ........................................................ 98comune di Ognato con Brandico e Castegonelle. Brandico. ........................... 158comune di Olzano. Montisola. ........................................................................... 9comune di Ome (sec. XIV - 1797). Ome. .......................................................... 98comune di Ome (1797 - 1809). Ome. ................................................................. 98comune di Ome (1810 - 1816). Ome. ................................................................. 98comune di Ome (1816 - 1859). Ome. ................................................................. 98comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). ................................... 98

andadore. .........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................cavalieri all’estimo. ......................................................................................... 9consiglieri. .......................................................................................................consoli. .............................................................................................................estimatori. ........................................................................................................giudici. .............................................................................................................giudici confidenti. ............................................................................................. 9

comune di Ono (sec. XV - 1797). Ono (San Pietro). .......................................... 99comune di Ono (1797 - 1805). Ono (Pertica Bassa). .......................................... 9comune di Ono (1797 - 1809). Ono (San Pietro). .............................................. 99comune di Ono (1810 - 1816). Ono (Pertica Bassa). .......................................... 9comune di Ono (1816 - 1859). Ono (San Pietro). .............................................. 99comune di Ono con Forno d’Ono. Ono (Pertica Bassa). .................................. 99comune di Ono e Prato. Ono (Pertica Bassa). ................................................... 9comune di Onzato (sec. XIV - 1797). Onzato. .................................................. 99comune di Onzato (1797 - 1798). Onzato. ......................................................... 99comune di Oriano (sec. XIV - 1797). Oriano. ................................................... 99comune di Oriano (1797 - 1805). Oriano. .......................................................... 99comune di Oriano (1810 - 1816). Oriano. .......................................................... 99comune di Oriano (1817 - 1859). Oriano. ........................................................ 100comune di Oriano con Pedergnaga e Trignano (1805 - 1809). Oriano. ..............................................................................................................

comune di Oriano con Pedergnaga e Trignano (1816 - 1817). Oriano. .............................................................................................................

comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. ........................................ 1005campari. ......................................................................................................... 1cancelliere. ..................................................................................................... 1consiglio generale. ......................................................................................... 10consiglio speciale. .......................................................................................... 10consoli. ........................................................................................................... 1deputati. ......................................................................................................... 1deputati all’Ospedale. .................................................................................... 10massaro. ......................................................................................................... 1ministrali. ....................................................................................................... 1notai. .............................................................................................................. 1ragionati. ........................................................................................................ 1tesoriere. ........................................................................................................ 1vicinia. ............................................................................................................ 1

comune di Orzinuovi (1797 - 1798). Orzinuovi. ............................................. 1010comune di Orzinuovi (1810 - 1816). Orzinuovi. ............................................. 1014comune di Orzinuovi (1816 - 1859). Orzinuovi. ............................................. 1015comune di Orzinuovi con Pudiano e Ovanengo. Orzinuovi. ......................... 1012comune di Orzinuovi con Pudiano, Ovanengo, Coniolo e Rossa (1798 - 1801). Orzinuovi. ................................................................................ 10

comune di Orzinuovi con Pudiano, Ovanengo, Coniolo e Rossa (1805 - 1809). Orzinuovi. ............................................................................... 10

comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). Orzivecchi. .................................... 1021consiglio. ........................................................................................................ 1consoli. ........................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1vicario. ........................................................................................................... 1vicinia. ............................................................................................................ 1

comune di Orzivecchi (1797 - 1809). Orzivecchi. ........................................... 1022comune di Orzivecchi (1810 - 1816). Orzivecchi. ........................................... 1023comune di Orzivecchi (1816 - 1859). Orzivecchi. ........................................... 1024comune di Ospitaletto (sec. XIV - 1797). Ospitaletto. .................................... 1025comune di Ospitaletto (1797 - 1809). Ospitaletto. .......................................... 102comune di Ospitaletto (1810 - 1816). Ospitaletto. .......................................... 102comune di Ospitaletto (1816 - 1859). Ospitaletto. .......................................... 102comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. ................................................. 103

campari particolari. ....................................................................................... 10camparo generale. .......................................................................................... 10congregazione del console e dei sindici poi dei sindaci. ............................... 1030consoli. ........................................................................................................... 1estimatori del Comune. .................................................................................. 10massari. .......................................................................................................... 1notaio. ............................................................................................................ 1ragionati. ........................................................................................................ 1sindaci alle chiese. ......................................................................................... 10sindici. ............................................................................................................ 1soprastante ai legnami. .................................................................................. 10soprastante alle strade. .................................................................................. 10vicinia. ............................................................................................................ 1

comune di Ossimo (1797 - 1809). Ossimo. ...................................................... 103comune di Ossimo (1816 - 1859). Ossimo. ...................................................... 103comune di Ovanengo. Ovanengo. .................................................................... 10comune di Padenghe (sec. XV - 1797). Padenghe. .......................................... 103comune di Padenghe (1797 - 1798). Padenghe. ............................................... 103comune di Padenghe (1810 - 1816). Padenghe. ............................................... 103comune di Padenghe (1816 - 1859). Padenghe. ............................................... 103comune di Padenghe con Maguzzano. Padenghe. .......................................... 103comune di Padergnone. Padergnone. ............................................................... 10

233

Comezzano

47747747474774774774

781081089

111111111111111111123

5115115678920121122118818323323231242567830

125

113338

3713713701

11421421431441451464214748149150151142152

156156156156781581585858158158158

158

comune di Padernello (sec. XV - 1797). Padernello. .......................................1040comune di Padernello (1797 - 1805). Padernello. ............................................1041comune di Padernello con Mottella (1805 - 1809). Padernello. ........................................................................................................1042

comune di Padernello con Mottella (1816 - 1859). Padernello. ........................................................................................................1043

comune di Paderno (sec. XIV - 1797). Paderno. .............................................1044console. ...........................................................................................................1044massaro. ..........................................................................................................1044sindici. ............................................................................................................1044

comune di Paderno (1797 - 1809). Paderno. ....................................................1045comune di Paderno (1816 - 1859). Paderno. ....................................................1046comune di Paisco (sec. XV - 1797). Paisco. .....................................................1047comune di Paisco (1797 - 1809). Paisco. ..........................................................1048comune di Paisco (1810 - 1816). Paisco. ..........................................................1049comune di Paisco (1816 - 1859). Paisco. ..........................................................1050comune di Paitone (sec. XIII - 1797). Paitone. ................................................1051comune di Paitone (1797 - 1809). Paitone. .......................................................1052comune di Paitone (1810 - 1816). Paitone. .......................................................1053comune di Paitone (1816 - 1859). Paitone. .......................................................1054comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. .........................................1055

andadore. ........................................................................................................1056cancelliere. .....................................................................................................1057consiglio generale. .........................................................................................1058consoli. ...........................................................................................................1059deputati. ..........................................................................................................1055estimatori. .......................................................................................................1060estimatori dei danni. .......................................................................................1061massaro. ..........................................................................................................1062notai alla banca. .............................................................................................1063ragionati. ........................................................................................................1064vicinia. ............................................................................................................1055

comune di Palazzolo (1797 - 1816). Palazzolo. ................................................1065comune di Palazzolo (1816 - 1859). Palazzolo. ................................................1066comune di Paratico. Paratico. ...........................................................................1069comune di Paratico e Rivatica (1797 - 1809). Paratico. ..................................1070comune di Paratico e Rivatica (1816 - 1859). Paratico. ..................................1071comune di Paspardo (sec. XV - 1797). Paspardo. ............................................1072

cancelliere. .....................................................................................................1072consoli. ...........................................................................................................1072vicinia. ............................................................................................................1072

comune di Paspardo (1797- 1805). Paspardo. ..................................................1073comune di Paspardo (1816 ottobre - 1859). Paspardo. ...................................1074comune di Passirano (sec. XIV - 1797). Passirano. .........................................1075comune di Passirano (1797 - 1809). Passirano. ...............................................1076comune di Passirano (1810 - 1816). Passirano. ...............................................1077comune di Passirano (1816 - 1859). Passirano. ...............................................1078comune di Pavone (sec. XIV - 1797). Pavone. .................................................1079

andadore. ........................................................................................................1079campari. ..........................................................................................................1079consoli. ...........................................................................................................1079notaio. .............................................................................................................1079ragionati. ........................................................................................................1079stimatori. ........................................................................................................1079vicario. ............................................................................................................1079

comune di Pavone (1797 - 1809). Pavone. .......................................................1080comune di Pavone (1810 - 1816). Pavone. .......................................................1081comune di Pavone (1816 - 1859). Pavone. .......................................................1082comune di Pedergnaga (sec. XIV - 1797). Pedergnaga. ..................................1083comune di Pedergnaga (1797 - 1805). Pedergnaga. .........................................1084comune di Pedergnaga con Trignano. Pedergnaga. ........................................1085comune di Pertica. Pertica. ...............................................................................1086comune di Peschiera (sec. XIV - 1797). Peschiera d’Iseo. ..............................1087comune di Peschiera (1797 - 1809). Peschiera d’Iseo. .....................................1088comune di Peschiera d’Iseo. Peschiera d’Iseo. ................................................1089comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. ...............................................1090

camparo. .........................................................................................................1090cavaliere sopra le vettovaglie. ........................................................................1090consoli. ...........................................................................................................1090estimatori. .......................................................................................................1090giusdicenti. .....................................................................................................1090massaro. ..........................................................................................................1090notai. ...............................................................................................................1090vicinia. ............................................................................................................1090

comune di Pezzaze (1797 - 1809). Pezzaze. .....................................................1091comune di Pezzaze (1810 - 1816). Pezzaze. .....................................................1092comune di Pezzaze (1816 - 1859). Pezzaze. .....................................................1093comune di Pezzo. Pezzo. ...................................................................................1094comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). Pezzoro. ................................................1095

camparo. .........................................................................................................1096console. ...........................................................................................................1097estimatori dei danni. .......................................................................................1095giudici confidenti. ...........................................................................................1098massaro. ..........................................................................................................1099ministrale. .......................................................................................................1095notaio. .............................................................................................................1100

comune di Pezzoro (1797 - 1809). Pezzoro. .....................................................1101comune di Pezzoro (1816 - 1859). Pezzoro. .....................................................1102comune di Piano (sec. XV - 1797). Piano. ........................................................1103

cancelliere. .....................................................................................................1103console. ...........................................................................................................1103sindaci. ...........................................................................................................1103vicinia generale. .............................................................................................1103

comune di Piano (1797 - 1816). Piano. ............................................................1104

comune di Piano con Beata, Solato e Vissone. Piano. .................................... 1105comune di Pieve di Lumezzane. Lumezzane Pieve. .......................................... 77

campari. ...........................................................................................................cancelliere. .......................................................................................................consiglio generale. ........................................................................................... 7consiglio speciale. ........................................................................................... 7console. ............................................................................................................massaro. ...........................................................................................................sindici. ..............................................................................................................

comune di Pievedizio (sec. XIV - 1797). Pievedizio. ...................................... 1106comune di Pievedizio (1797 - 1805). Pievedizio. ............................................. 110comune di Pilzone (sec. XIV - 1797). Pilzone. ................................................ 110

massaro. ......................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1

comune di Pilzone (1797 - 1805). Pilzone. ...................................................... 110comune di Pilzone (1816 aprile - 1859). Pilzone. ........................................... 1110comune di Pisogne (sec. XV - 1797). Pisogne. ................................................ 111

cancelliere. ..................................................................................................... 1consiglio. ........................................................................................................ 1consoli. ........................................................................................................... 1reggenti. ......................................................................................................... 1vicereggenti. ................................................................................................... 1vicinie. ............................................................................................................ 1

comune di Pisogne (1797 - 1816). Pisogne. ..................................................... 111comune di Pisogne (1816 - 1859). Pisogne. ..................................................... 111comune di Polaveno (sec. XIV - 1797). Polaveno. .......................................... 111

massaro. ......................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1

comune di Polaveno (1797 - 1809). Polaveno. ................................................ 111comune di Polaveno (1816 - 1859). Polaveno. ................................................ 111comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. .................................... 111

calcolatori (sec. XV - 1797). .......................................................................... 111consiglio speciale. ......................................................................................... 11consoli. ........................................................................................................... 1massari. .......................................................................................................... 1ministrale. ...................................................................................................... 1misuratore del vino e dell’olio. ...................................................................... 111notaio (sec. XV-1797). ................................................................................... 11ospedale. calcolatori (1558 - 1797). ............................................................. 112ospedale. massaro. ......................................................................................... 11ospedale. notaio (1558 - 1797). ..................................................................... 112ospedale. ospitalario. .................................................................................... 11ospedale. rettori. ............................................................................................ 11vicinia. ........................................................................................................... 1vicinia ordinaria. ........................................................................................... 11

comune di Polpenazze (1797 - 1809). Polpenazze. ......................................... 112comune di Polpenazze (1810 - 1816). Polpenazze. ......................................... 112comune di Polpenazze (1816 - 1859). Polpenazze. ......................................... 112comune di Polzano. Polzano. ........................................................................... 11comune di Pompiano (sec. XIV - 1797). Pompiano. ....................................... 113comune di Pompiano (1797 - 1798). Pompiano. ............................................. 113comune di Pompiano (1817 - 1859). Pompiano. ............................................. 113comune di Pompiano con Breda Franca. Pompiano. ..................................... 1134comune di Pompiano con Breda Franca e Montegiardino. Pompiano. ........................................................................................................

comune di Poncarale. Poncarale. ..................................................................... 11comune di Poncarale con Borgo Poncarale. Poncarale. ................................ 1139comune di Poncarale e Borgo. Poncarale. ....................................................... 11

console. .......................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1

comune di Pontagna (1797 - 1809). Pontagna. ................................................ 114comune di Pontagna (1816 - 1859). Pontagna. ................................................ 114comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................campari. ......................................................................................................... 1consiglio. ........................................................................................................ 1consoli. ........................................................................................................... 1decani. ............................................................................................................ 1estimatori. ...................................................................................................... 1estimatori dei danni. ...................................................................................... 11massaro. ......................................................................................................... 1massaro delle condanne. ................................................................................ 11notaio. ............................................................................................................ 1reggenti. ......................................................................................................... 1regolani. ......................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Ponte di Legno (1797 - 1809). Ponte di Legno. ............................ 1153comune di Ponte di Legno (1810 - 1816). Ponte di Legno. ............................ 1154comune di Ponte di Legno (1816 - 1859). Ponte di Legno. ............................ 1155comune di Pontegatello (sec. XV - 1797). Pontegatello. ................................. 1156

console. .......................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Pontegatello (1797 - 1798). Pontegatello. ...................................... 115comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. ........................................ 115

andadore. ....................................................................................................... 1campari. ......................................................................................................... 1consiglio speciale. ......................................................................................... 11console generale. ........................................................................................... 11massaro. ......................................................................................................... 1ragionati. ....................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1sottoconsole. .................................................................................................. 1

234

Comezzano

3415678

220220

1222

1223422422422422424224242422422422422424579

12

3234

1235

1236

1237

1238

1239

1240

1241224224224224234

0124254254254578

061

23426426426456266266266266266666666266266266

vicinia. ........................................................................................................... 1158comune di Pontevico (1797 - 1809). Pontevico. .............................................. 1159comune di Pontevico (1810 - 1816). Pontevico. .............................................. 1160comune di Pontevico (1816 - 1859). Pontevico. .............................................. 1161comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). Pontoglio. ........................................ 1163

cancelliere. ..................................................................................................... 1163consiglio. ........................................................................................................ 1163deputati per danni alle campagne. ................................................................ 1163massaro. ......................................................................................................... 1163ragionati. ....................................................................................................... 1163sindici. ............................................................................................................ 1163

comune di Pontoglio (1797 - 1816). Pontoglio. ............................................... 1164comune di Pontoglio (1816 - 1859). Pontoglio. ............................................... 1165comune di Portese (sec. XV - 1797). Portese. ................................................. 1167comune di Portese (1797 - 1809). Portese. ...................................................... 1168comune di Portese (1816 - 1859). Portese. ...................................................... 1169comune di Porzano (sec. XIV - 1797). Porzano. ............................................. 1170comune di Porzano (1797 - 1805). Porzano. ................................................... 1171comune di Porzano (1817 - 1859). Porzano. ................................................... 1172comune di Posico (sec. XVIII - 1797). Posico. ................................................ 1173

cancelliere. ..................................................................................................... 1173consigliere di valle. ........................................................................................ 1173consoli. ........................................................................................................... 1173esattore. .......................................................................................................... 1173giudici. ........................................................................................................... 1173ministrale. ...................................................................................................... 1173sindaci. ........................................................................................................... 1173

comune di Posico (1797 - 1798). Posico. ......................................................... 1174comune di Posico (1810 - 1816). Posico. ......................................................... 1175comune di Pozzolengo (sec. XIII - 1797). Pozzolengo. .................................. 1176

console. .......................................................................................................... 1176vicinia. ........................................................................................................... 1176

comune di Pozzolengo (1797 - 1816). Pozzolengo. ......................................... 1177comune di Pozzolengo (1816 - 1859). Pozzolengo. ......................................... 1178comune di Prabello. Prabello. .......................................................................... 1179comune di Pralboino (sec. XIV - 1797). Pralboino. ........................................ 1180

consiglio. ........................................................................................................ 1180massaro. ......................................................................................................... 1180podestà. .......................................................................................................... 1180sindici. ............................................................................................................ 1180

comune di Pralboino (1797 - 1816). Pralboino. .............................................. 1181comune di Pralboino (1816 - 1859). Pralboino. .............................................. 1182comune di Prandaglio (sec. XIV - 1797). Prandaglio. .................................... 1183comune di Prandaglio (1797 - 1809). Prandaglio. .......................................... 1184comune di Prandaglio (1816 - 1859). Prandaglio. .......................................... 1185comune di Prato (sec. XIV - 1797). Prato. ...................................................... 1186comune di Prato (1797 - 1805). Prato. ............................................................. 1187comune di Prato (1816 - 1859). Prato. ............................................................. 1188comune di Preseglie (sec. XIV - 1797). Preseglie. .......................................... 1191comune di Preseglie (1797 - 1816). Preseglie. ................................................. 1192comune di Preseglie (1816 - 1859). Preseglie. ................................................. 1193comune di Presegno (sec. XIV - 1797). Presegno. .......................................... 1195

cancelliere. ..................................................................................................... 1195confidenti. ...................................................................................................... 1195consiglio. ........................................................................................................ 1195consoli. ........................................................................................................... 1195estimatori. ...................................................................................................... 1195giudici. ........................................................................................................... 1195

comune di Presegno (1797 - 1809). Presegno. ................................................. 1196comune di Presegno (1816 - 1859). Presegno. ................................................. 1197comune di Prestine (sec. XV - 1797). Prestine. ............................................... 1198comune di Prestine (1797 - 1805). Prestine. .................................................... 1199comune di Prestine (1818 - 1859). Prestine. .................................................... 1200comune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). Provaglio d’Iseo. .............................................................................................. 1201console. .......................................................................................................... 1201massaro. ......................................................................................................... 1201sindici. ............................................................................................................ 1201vicinia. ........................................................................................................... 1201

comune di Provaglio d’Iseo (1797 - 1809). Provaglio d’Iseo. .............................................................................................. 1202

comune di Provaglio d’Iseo (1816 - 1859). Provaglio d’Iseo. .............................................................................................. 1203

comune di Provaglio di sopra (sec. XIV - 1797). Provaglio di sopra. ........................................................................................... 1204

comune di Provaglio di sopra (1797 - 1805). Provaglio di sopra. ........................................................................................... 1205

comune di Provaglio di sopra (1816 aprile - 1859). Provaglio di sopra. ........................................................................................... 1208

comune di Provaglio di sopra con Provaglio di sotto. Provaglio di sopra. ........................................................................................... 1207

comune di Provaglio di sopra e di sotto. Provaglio di sopra. ........................................................................................... 1206

comune di Provaglio di sotto (sec. XIV - 1797). Provaglio di sotto. ............................................................................................ 1209

comune di Provaglio di sotto (1797 - 1805). Provaglio di sotto. ............................................................................................ 1210

comune di Provaglio di sotto (1816 aprile - 1859). Provaglio di sotto. ............................................................................................ 1211

comune di Provezze (sec. XIV - 1797). Provezze. .......................................... 1212andadore. ....................................................................................................... 1212consoli. ........................................................................................................... 1212massaro. ......................................................................................................... 1212sindici. ............................................................................................................ 1212

comune di Provezze (1797 - 1809). Provezze. ................................................. 121comune di Provezze e Fantecolo. Provezze. .................................................... 121comune di Pudiano. Pudiano. ........................................................................... 12comune di Puegnago (sec. XV - 1797). Puegnago. .......................................... 121comune di Puegnago (1797 - 1809). Puegnago. .............................................. 121comune di Puegnago (1816 - 1859). Puegnago. .............................................. 121comune di Quinzanello (sec. XIV - 1797). Quinzanello. ................................ 1220

consoli. ........................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1

comune di Quinzanello (1797 - 1805). Quinzanello. ....................................... 1221comune di Quinzanello con Boldeniga (1805 - 1809). Quinzanello. .....................................................................................................

comune di Quinzanello con Boldeniga (1816 - 1859). Quinzanello. .....................................................................................................

comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ........................................ 122andadore. ....................................................................................................... 1campari. ......................................................................................................... 1cancelliere. ..................................................................................................... 1consiglio. ........................................................................................................ 1consiglio speciale. .......................................................................................... 12consoli. ........................................................................................................... 1deputati alle elemosine. ................................................................................. 12deputati consiglieri. ....................................................................................... 12giunta. ............................................................................................................ 1massaro. ......................................................................................................... 1ragionati. ........................................................................................................ 1sindici. ............................................................................................................ 1vicinia generale. ............................................................................................. 12

comune di Quinzano (1797 - 1798). Quinzano. ............................................... 122comune di Quinzano (1810 - 1816). Quinzano. ............................................... 122comune di Quinzano con Mezzullo. Quinzano. .............................................. 122comune di Quinzano con Mezzullo e Castelletto. Quinzano. ........................ 1226comune di Quinzano con Villanuova e Mezzullo. Quinzano. ........................ 1228comune di Raffa (sec. XV - 1797). Raffa. ........................................................ 123comune di Raffa (1797 - 1805). Raffa. ............................................................. 123comune di Raffa (1816 aprile - 1859). Raffa. .................................................. 123comune di Regosa. Regosa. .............................................................................. 1comune di Remedello di sopra (sec. XIV - 1797). Remedello di sopra. .........................................................................................

comune di Remedello di sopra (1797 - 1809). Remedello di sopra. .........................................................................................

comune di Remedello di sopra (1810 - 1816). Remedello di sopra. .........................................................................................

comune di Remedello di sopra (1816 - 1859). Remedello di sopra. .........................................................................................

comune di Remedello di sotto (sec. XIV - 1797). Remedello di sotto. ..........................................................................................

comune di Remedello di sotto (1797 - 1809). Remedello di sotto. ..........................................................................................

comune di Remedello di sotto (1816 - 1859). Remedello di sotto. ..........................................................................................

comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). Rezzato. .............................................. 124cancelliere. ..................................................................................................... 1consiglio. ........................................................................................................ 1consoli. ........................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1

comune di Rezzato (1797 - 1816). Rezzato. .................................................... 124comune di Rezzato (1816 - 1859). Rezzato. .................................................... 124comune di Rivoltella (sec. XIV - 1797). Rivoltella. ........................................ 1247comune di Rivoltella (1797 - 1816). Rivoltella. ............................................... 1248comune di Rivoltella (1816 - 1859). Rivoltella. ............................................... 1249comune di Roccafranca (1797 - 1809). Roccafranca. ..................................... 125comune di Roccafranca (1810 - 1816). Roccafranca. ..................................... 125comune di Roccafranca (1816 - 1859). Roccafranca. ..................................... 125comune di Rodengo (sec. XIV - 1797). Rodengo. ........................................... 125

console. .......................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1

comune di Rodengo (1797 - 1798). Rodengo. ................................................. 125comune di Rodengo (1805 - 1809). Rodengo. ................................................. 125comune di Rodengo (1810 - 1816). Rodengo. ................................................. 125comune di Rodengo (1816 febbraio - 1816 aprile). Rodengo. ....................... 1259comune di Rodengo con Borbone. Rodengo. .................................................. 126comune di Rodengo e Padergnone. Rodengo. ................................................ 125comune di Roina e Mornaga. Roina e Mornaga. ............................................ 126comune di Roncadelle (1797 - 1805). Roncadelle. .......................................... 126comune di Roncadelle (1816 - 1859). Roncadelle. .......................................... 126comune di Ronco (sec. XIV - 1797). Ronco. ................................................... 126

console. .......................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1sindico. ........................................................................................................... 1

comune di Ronco (1797 - 1805). Ronco. .......................................................... 126comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ................................................. 126

andadori. ........................................................................................................ 1campari. ......................................................................................................... 1cancelliere. ..................................................................................................... 1consiglio. ........................................................................................................ 1consoli. ........................................................................................................... 1deputati alla chiesa. ....................................................................................... 12deputati della quadra. .................................................................................... 12deputati della seriola. .................................................................................... 12esaminatori. ................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1sindaci. ........................................................................................................... 1

235

Comezzano

350350350

335335335345635635758596061623633643565678368368368901

2

37337337345637637676376767

3789012

03338338338338338338345

02638638638638678

01235

1394

1396739798994003973974012

043015405

sindaco andadore. ..........................................................................................1266vice cancelliere. ..............................................................................................1266vicecancelliere. ...............................................................................................1266vicinia. consiglio speciale. .............................................................................1266

comune di Rovato (1797 - 1816). Rovato. ........................................................1267comune di Rovato (1816 - 1859). Rovato. ........................................................1268comune di Rovere. Rovere. ...............................................................................1271comune di Rudiano (sec. XIV - 1797). Rudiano. .............................................1272

consiglio. ........................................................................................................1272massaro. ..........................................................................................................1272

comune di Rudiano (1797 - 1816). Rudiano. ...................................................1273comune di Rudiano (1816 - 1859). Rudiano. ...................................................1274comune di Sabbio (sec. XIV - 1797). Sabbio. ..................................................1275comune di Sabbio (1797 - 1798). Sabbio. ........................................................1276comune di Sabbio con Clibbio (1805 - 1816). Sabbio. ....................................1277comune di Sabbio con Clibbio (1816 - 1859). Sabbio. ....................................1278comune di Sabbio inferiore. Sabbio inferiore. .................................................1279comune di Sabbio superiore. Sabbio superiore. ..............................................1280comune di Saiano (sec. XIV - 1797). Saiano. ..................................................1281

console. ...........................................................................................................1281massaro. ..........................................................................................................1281sindico. ...........................................................................................................1281

comune di Saiano (1797 - 1809). Saiano. .........................................................1282comune di Saiano (1816 - 1859). Saiano. .........................................................1283comune di Sale. Sale. ........................................................................................1284comune di Sale con Marazino. Sale Marasino. ................................................1288comune di Sale con Marazzino (1798 - 1809). Sale Marasino. .......................1287comune di Sale con Marazzino (1816 - 1859). Sale Marasino. .......................1289comune di Sale di Gussago. Sale di Gussago. ..................................................1285comune di Sale Marasino. Sale Marasino. .......................................................1286comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ..........................................................1293

consiglio generale (sec. XIV - 1797). .............................................................1294consiglio speciale. ..........................................................................................1293console. ...........................................................................................................1295deputati alla sanità. ........................................................................................1296eletti al culto divino. .......................................................................................1297eletti al pulpito. ..............................................................................................1293eletti alla nomina dei campari. ......................................................................1293eletti alla scuola dei poveri. ...........................................................................1293eletti alle cose pubbliche. ...............................................................................1293eletti alle vettovaglie. ......................................................................................1293eletti sopra la milizia. .....................................................................................1293governatori dell’ospedale. ..............................................................................1293massaro. ..........................................................................................................1293ministrali (sec. XVI - 1797). ...........................................................................1293notaio. .............................................................................................................1293razionatore ordinario. ....................................................................................1293revisori degli estimi. .......................................................................................1293soprastanti ai mulini. ......................................................................................1298

comune di Salò (1797 - 1809). Salò. .................................................................1299comune di Salò (1810 - 1816). Salò. .................................................................1300comune di Salò (1816 - 1859). Salò. .................................................................1301comune di San Bartolomeo (1816 febbraio - 1816 aprile). San Bartolomeo. ...............................................................................................1326

comune di San Bartolomeo (1816 aprile - 1859). San Bartolomeo. ...............................................................................................1327

comune di San Bernardo. San Bernardo. .........................................................1328comune di San Felice (sec. XIV - 1797). San Felice. .......................................1329comune di San Felice (1797 - 1798). San Felice. .............................................1330comune di San Felice (1810 - 1816). San Felice. .............................................1333comune di San Felice (1816 - 1859). San Felice. .............................................1334comune di San Felice con Cisano. San Felice. ................................................1331comune di San Felice con Raffa (1805 - 1809). San Felice. ............................1332comune di San Felice con Raffa (1816 febbraio - 1816 aprile). San Felice. ........................................................................................................1335

comune di San Francesco di Paola. San Francesco di Paola. ..........................1336comune di San Gervasio (sec. XIV - 1797). San Gervasio. .............................1337

console. ...........................................................................................................1337massaro. ..........................................................................................................1337sindici. ............................................................................................................1337

comune di San Gervasio (1797 - 1809). San Gervasio. ...................................1338comune di San Gervasio (1816 - 1859). San Gervasio. ...................................1339comune di San Nazaro (sec. XV - 1797). San Nazaro. ....................................1340comune di San Nazaro (1816 - 1859). San Nazaro. .........................................1341comune di San Vigilio (sec. XIV - 1797). San Vigilio. .....................................1342

massaro. ..........................................................................................................1342sindico. ...........................................................................................................1342

comune di San Vigilio (1797 - 1809). San Vigilio. ...........................................1343comune di San Vigilio (1816 - 1859). San Vigilio. ...........................................1344comune di San Zeno (sec. XIV - 1797). San Zeno. ..........................................1345comune di San Zeno (1797 - 1798). San Zeno. ................................................1346comune di San Zeno con Aspes (1798 - 1805). San Zeno. ..............................1347comune di San Zeno con Aspes (1816 - 1859). San Zeno. ..............................1348comune di Sant’Alessandro. Sant’Alessandro. ................................................1349comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. Lumezzane Sant’Apollonio. ...............................................................................779campari. ............................................................................................................779cancelliere. .......................................................................................................779consiglio generale. ...........................................................................................779console. .............................................................................................................779massaro. ............................................................................................................779sindici. ..............................................................................................................779

comune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). Sant’Eufemia. ...........................1350console. ...........................................................................................................1350

massaro. ......................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Sant’Eufemia (1797 - 1809). Sant’Eufemia. ................................. 1351comune di Sant’Eufemia (1816 - 1859). Sant’Eufemia. ................................. 1352comune di Santicolo (sec. XV - 1797). Santicolo. ........................................... 135

cancelliere. ..................................................................................................... 1console. .......................................................................................................... 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Santicolo (1797 - 1809). Santicolo. ................................................ 135comune di Santicolo (1816 - 1859). Santicolo. ................................................ 135comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. .............................................. 135

campari. ......................................................................................................... 1cancelliere. ..................................................................................................... 1consiglio ordinario. ....................................................................................... 13consoli dei mesi. ............................................................................................ 13consoli giusdicenti. ........................................................................................ 13estimatori dei danni. ...................................................................................... 13massaro generale. .......................................................................................... 13ministrali. ....................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Sarezzo (1797 - 1816). Sarezzo. ..................................................... 136comune di Sarezzo (1816 - 1859). Sarezzo. ..................................................... 136comune di Sasso con Mussaga e Costa. Sasso. .............................................. 136comune di Saviore (sec. XV - 1797). Saviore. ................................................. 136

cancelliere. ..................................................................................................... 1consoli. ........................................................................................................... 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Saviore (1797 - 1809). Saviore. ...................................................... 136comune di Saviore (1810 - 1816). Saviore. ...................................................... 137comune di Saviore (1816 - 1818). Saviore. ...................................................... 137comune di Saviore con Valli di Saviore. Saviore. ........................................... 137comune di Scarpizzolo (sec. XIV - 1797). Scarpizzolo. .................................. 1373

consoli. ........................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1sindici. ............................................................................................................ 1

comune di Scarpizzolo (1797 - 1809). Scarpizzolo. ........................................ 137comune di Scarpizzolo (1816 - 1859). Scarpizzolo. ........................................ 137comune di Sciano (sec. XV - 1797). Sciano. ................................................... 137

cancelliere. ..................................................................................................... 1console. .......................................................................................................... 1massaro delle taglie. ...................................................................................... 13sindaci. ........................................................................................................... 1vicinia generale. ............................................................................................ 13

comune di Sciano (1797 - 1798). Sciano. ........................................................ 137comune di Scorzarolo (sec. XIV - 1797). Scorzarolo. .................................... 1378

console. .......................................................................................................... 1comune di Scorzarolo (1797 - 1805). Scorzarolo. ........................................... 137comune di Sellero (sec. XIII - 1797). Sellero. ................................................. 138comune di Sellero (1797- 1809). Sellero. ......................................................... 138comune di Sellero (1816 - 1859). Sellero. ........................................................ 138comune di Senchigna. Montisola. ...................................................................... 9comune di Seniga (sec. XIV - 1797). Seniga. .................................................. 138

andadore. ....................................................................................................... 1consiglio. ........................................................................................................ 1massaro. ......................................................................................................... 1notaio. ............................................................................................................ 1sindici. ............................................................................................................ 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Seniga (1797 - 1816). Seniga. ........................................................ 138comune di Seniga (1816 - 1859). Seniga. ........................................................ 138comune di Senzano. Montisola. ......................................................................... 9comune di Serle (sec. XII - 1797). Serle. ......................................................... 138

consiglio. ........................................................................................................ 1massaro. ......................................................................................................... 1notaio. ............................................................................................................ 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Serle (1797 - 1816). Serle. .............................................................. 138comune di Serle (1816 - 1859). Serle. .............................................................. 138comune di Sirmione (sec. XII - 1797). Sirmione. ........................................... 1389comune di Sirmione (1797 - 1816). Sirmione. ................................................ 139comune di Sirmione (1816 - 1859). Sirmione. ................................................ 139comune di Siviano (sec. XIV - 1797). Siviano. ............................................... 139comune di Siviano (1797 - 1805). Siviano. ...................................................... 139comune di Siviano (1810 - 1816). Siviano. ...................................................... 139comune di Siviano con Carzano, Novale e Monte d’Isola (1805 - 1809). Siviano. ............................................................................................................

comune di Siviano con Carzano, Novale e Monte d’Isola (1816 - 1859). Siviano. ............................................................................................................

comune di Soiano (sec. XV - 1797). Soiano. ................................................... 139camparo. ........................................................................................................ 1consiglio generale. ......................................................................................... 13consiglio speciale. ......................................................................................... 13console. .......................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1notaio. ............................................................................................................ 1vicinia. ........................................................................................................... 1

comune di Soiano (1797 - 1798). Soiano. ........................................................ 140comune di Soiano del lago. Soiano. ................................................................. 14comune di Soiano e Chizzoline. Soiano. ......................................................... 140comune di Solzole. Montisola. ........................................................................... 9comune di Sonico (sec. XIII - 1797). Sonico. ................................................. 140

cancelliere. ..................................................................................................... 1

236

Comezzano

475475678901

37484484484484484484484

486

491

345

789012034504504504504504

89

517517

1521

1519

1520225525252552552552552525

525552567812345

537537537537537

36

1

542542

consoli. ........................................................................................................... 1405vicinia. ........................................................................................................... 1405

comune di Sonico (1797 - 1809). Sonico. ........................................................ 1406comune di Sonico (1810 - 1816). Sonico. ........................................................ 1407comune di Sonico (1816 - 1859). Sonico. ........................................................ 1408comune di Sopraponte (sec. XIV - 1797). Sopraponte. .................................. 1409

consoli. ........................................................................................................... 1409massaro. ......................................................................................................... 1409notaio. ............................................................................................................ 1409

comune di Sopraponte (1797 - 1809). Sopraponte. ......................................... 1410comune di Sopraponte (1810 - 1816). Sopraponte. ......................................... 1411comune di Sopraponte (1816 - 1859). Sopraponte. ......................................... 1412comune di Soprazocco. Soprazocco. ............................................................... 1413

consoli. ........................................................................................................... 1413massaro. ......................................................................................................... 1413notaio. ............................................................................................................ 1413vicinia. ........................................................................................................... 1413vicinia dei quaranta. ...................................................................................... 1413

comune di Soprazzocco (1797 - 1809). Soprazocco. ....................................... 1414comune di Soprazzocco (1816 - 1859). Soprazocco. ....................................... 1415comune di Sostaga. Sostaga. ............................................................................ 1416comune di Stocchetta e San Bartolomeo. San Bartolomeo. ........................... 1325comune di Sulzano. Sulzano. ........................................................................... 1417comune di Sulzano e Martignano (1797 - 1809). Sulzano. ............................ 1418comune di Sulzano e Martignano (1816 - 1859). Sulzano. ............................ 1419comune di Tavernole. Tavernole. ..................................................................... 1420comune di Teglie. Teglie. .................................................................................. 1433comune di Teglie e Moia. Teglie. ..................................................................... 1434comune di Temù (1797 - 1809). Temù. ............................................................ 1435comune di Temù (1816 - 1859). Temù. ............................................................ 1436comune di Terzano (sec. XV - 1797). Terzano. ............................................... 1437

cancelliere. ..................................................................................................... 1437console. .......................................................................................................... 1437massaro delle taglie. ...................................................................................... 1437sindaco. .......................................................................................................... 1437viceconsole. .................................................................................................... 1437vicinia generale. ............................................................................................ 1437

comune di Terzano (1797 - 1809). Terzano. .................................................... 1438comune di Terzano (1816 - 1859). Terzano. .................................................... 1439comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. ............................................... 1440

campari. ......................................................................................................... 1440consiglio. ........................................................................................................ 1441consoli. ........................................................................................................... 1442estimatori. ...................................................................................................... 1440massaro. ......................................................................................................... 1443ministrale. ...................................................................................................... 1440notaio. ............................................................................................................ 1440vicario. ........................................................................................................... 1444vicinia. ........................................................................................................... 1445

comune di Tignale (1797 - 1816). Tignale. ...................................................... 1446comune di Tignale (1816 - 1859). Tignale. ...................................................... 1447comune di Timoline (sec. XIV - 1797). Timoline. ........................................... 1448comune di Timoline (1797 - 1805). Timoline. ................................................. 1449comune di Timoline (1816 aprile - 1859). Timoline. ...................................... 1450comune di Torbiato (sec. XIV - 1797 maggio 1). Torbiato. ............................ 1451comune di Torbiato (1797 - 1805). Torbiato. ................................................... 1452comune di Torbiato (1816 aprile - 1859). Torbiato. ........................................ 1454comune di Torbiato con Calino. Torbiato. ...................................................... 1453comune di Torbole (sec. XIII - 1797). Torbole. ............................................... 1455comune di Torbole (1797 - 1805). Torbole. ..................................................... 1456comune di Torbole con Casaglio (1805 - 1816). Torbole. ............................... 1457comune di Torbole con Casaglio (1816 - 1859). Torbole. ............................... 1458comune di Toscolano (sec. XIV - 1797). Toscolano. ....................................... 1460comune di Toscolano (1797 - 1816). Toscolano. ............................................. 1461comune di Toscolano (1816 - 1859). Toscolano. ............................................. 1462comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). Travagliato. ................................... 1463

andadore. ....................................................................................................... 1463cancelliere. ..................................................................................................... 1463consiglio. ........................................................................................................ 1463consoli. ........................................................................................................... 1463massaro. ......................................................................................................... 1463ragionati. ....................................................................................................... 1463sindico. ........................................................................................................... 1463

comune di Travagliato (1797 - 1809). Travagliato. ......................................... 1464comune di Travagliato (1810 - 1816). Travagliato. ......................................... 1465comune di Travagliato con Pianera. Travagliato. ........................................... 1466comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ..................................... 1469

campari. ......................................................................................................... 1469cancelliere. ..................................................................................................... 1469capitano e podestà. ........................................................................................ 1469consiglio. ........................................................................................................ 1470console. .......................................................................................................... 1469estimatori. ...................................................................................................... 1469sindaco. .......................................................................................................... 1469viceconsole. .................................................................................................... 1469vicinia generale. ............................................................................................ 1469vicinie. ............................................................................................................ 1469

comune di Tremosine (1797 - 1798). Tremosine. ............................................ 1471comune di Tremosine (1805 - 1809). Tremosine. ............................................ 1472comune di Tremosine (1810 - 1816). Tremosine. ............................................ 1473comune di Tremosine (1816 - 1859). Tremosine. ............................................ 1474comune di Trenzano (sec. XIV - 1797). Trenzano. ......................................... 1475

consoli. ........................................................................................................... 1475massaro. ......................................................................................................... 1475

sindici. ............................................................................................................ 1vicinia. ............................................................................................................ 1

comune di Trenzano (1797 - 1809). Trenzano. ................................................ 147comune di Trenzano (1810 - 1816). Trenzano. ................................................ 147comune di Trenzano (1816 - 1859). Trenzano. ................................................ 147comune di Treviso (1797 - 1801). Treviso. ....................................................... 147comune di Treviso (1805 - 1809). Treviso. ....................................................... 148comune di Treviso (1816 - 1859). Treviso. ....................................................... 148comune di Trignano (sec. XIV - 1797). Trignano. .......................................... 1482comune di Trignano (1797 - 1805). Trignano. ................................................. 148comune di Trobiolo. Volciano. .......................................................................... 15comune di Udine. Udine. .................................................................................. 14

andadore. ....................................................................................................... 1cancelliere. ..................................................................................................... 1consoli. ........................................................................................................... 1estimatori. ...................................................................................................... 1giudici. ........................................................................................................... 1sindaco. .......................................................................................................... 1

comune di Urago d’Oglio (sec. XIV - 1797). Urago d’Oglio. ........................ 1486vicario. ........................................................................................................... 1

comune di Urago d’Oglio (1797 - 1816). Urago d’Oglio. ............................... 1487comune di Urago d’Oglio (1816 - 1859). Urago d’Oglio. ............................... 1488comune di Urago Mella (sec. XIV - 1797). Urago Mella. ............................... 1489comune di Urago Mella (1797 - 1805). Urago Mella. ..................................... 1490comune di Urago Mella (1816 febbraio - 1816 aprile). Urago Mella. .................................................................................................... 1

comune di Urago Mella (1816 aprile - 1859). Urago Mella. ......................... 1492comune di Valenzano (sec. XIV - 1797). Valenzano. ....................................... 149comune di Valenzano (1797 - 1805). Valenzano. ............................................. 149comune di Valli di Saviore. Valli di Saviore. .................................................... 149comune di Vallio (sec. XIV - 1797). Vallio. ..................................................... 1496comune di Vallio (1797 - 1809). Vallio. ............................................................ 149comune di Vallio (1816 - 1859). Vallio. ............................................................ 149comune di Vello (sec. XVII - 1797). Vello. ...................................................... 149comune di Vello (1797 - 1801). Vello. .............................................................. 150comune di Vello (1805 - 1809). Vello. .............................................................. 150comune di Vello (1816 - 1859). Vello. .............................................................. 150comune di Venzago. Venzago. .......................................................................... 15comune di Verola Alghise. Verola Alghise. ...................................................... 150

camparo. ........................................................................................................ 1consoli. ........................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1podestà. .......................................................................................................... 1vicinia. ............................................................................................................ 1

comune di Verolanuova (1797 - 1798). Verolanuova. ...................................... 150comune di Verolanuova (1798 - 1816). Verolanuova. ...................................... 150comune di Verolanuova con Breda libera. Verolanuova. ............................... 1510comune di Verolavecchia (sec. XIV - 1797). Verolavecchia. ........................... 1517

consoli. ........................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1

comune di Verolavecchia (1797 - 1805). Verolavecchia. ................................. 1518comune di Verolavecchia con Monticelli d’Oglio, Villanuova e Scorzarolo. Verolavecchia. ..................................................................................................

comune di Verolavecchia con Scorzarolo (1805 - 1816). Verolavecchia. ..................................................................................................

comune di Verolavecchia con Scorzarolo (1816 - 1841). Verolavecchia. ..................................................................................................

comune di Verziano. Verziano. ......................................................................... 15comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ............................................... 152

cancelliere. ..................................................................................................... 1cavalieri alle vettovaglie. ............................................................................... 15consigliere di valle. ........................................................................................ 15consiglieri. ..................................................................................................... 1consoli. ........................................................................................................... 1estimatori. ...................................................................................................... 1giudici. ........................................................................................................... 1giudici confidenti. ........................................................................................... 15procuratore. .................................................................................................... 1procuratore delle vedove e dei pupilli. ........................................................... 152ragionati. ........................................................................................................ 1

comune di Vestone (1797 - 1809). Vestone. ..................................................... 152comune di Vestone (1810 - 1816). Vestone. ..................................................... 152comune di Vestone (1816 - 1859). Vestone. ..................................................... 152comune di Vezza (sec. XV - 1797). Vezza. ....................................................... 153comune di Vezza (1797 - 1809). Vezza. ............................................................ 153comune di Vezza (1810 - 1816). Vezza. ............................................................ 153comune di Vezza (1816 - 1859). Vezza. ............................................................ 153comune di Vighizzolo. Vighizzolo. ................................................................... 153comune di Villa (sec. XIV - 1797). Villa (Valtrompia). .................................... 1537

consoli. ........................................................................................................... 1massaro. ......................................................................................................... 1ministrale. ...................................................................................................... 1notaio. ............................................................................................................ 1vicari. ............................................................................................................. 1

comune di Villa (1797 - 1809). Villa (Valtrompia). .......................................... 1538comune di Villa. Villa. ...................................................................................... 15comune di Villa (1810 - 1816). Villa (Valtrompia). .......................................... 1539comune di Villa (1816 - 1859). Villa (Valtrompia). .......................................... 1540comune di Villa d’Allegno. Villa d’Allegno. .................................................... 1541comune di Villa di Dalegno. Dalegno. ............................................................... 51comune di Villachiara (sec. XV - 1797). Villachiara. ...................................... 1542

consoli. ........................................................................................................... 1deputati. ......................................................................................................... 1

comune di Villachiara (1797 - 1809). Villachiara. ........................................... 1543

237

Concesio

613571321825

8051

11437086. 8603280450

5936043666280029905172443

21638024

2426672383386632125111195

0181831706

294255853682449866

874

779

88350258698325038

88420

13

4534939987748

12662417629535

comune di Villachiara (1810 - 1816). Villachiara. ...........................................1544comune di Villachiara (1816 - 1859). Villachiara. ...........................................1545comune di Villanuova (sec. XV - 1797). Villanuova. .......................................1547comune di Villanuova (1797 - 1809). Villanuova. ............................................1548comune di Villanuova (1816 - 1859). Villanuova. ............................................1549comune di Villanuova Ripa d’Oglio. Villanuova Ripa d’Oglio. ..................................................................................1550

comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. .......................................................1551accusatori. ......................................................................................................1552camparo. .........................................................................................................1553cancelliere. .....................................................................................................1551consoli. ...........................................................................................................1554deputati alle strade, agli acquedotti e ai fuochi. ............................................1551massaro delle taglie. .......................................................................................1555vicinia. ............................................................................................................1556vicinia particolare. .........................................................................................1557

comune di Vione (1797 - 1816). Vione. ............................................................1558comune di Vione (1816 - 1859). Vione. ............................................................1559comune di Virle (sec. XIV - 1797). Virle. .........................................................1560

andadore. ........................................................................................................1560massaro. ..........................................................................................................1560sindici. ............................................................................................................1560

comune di Virle (1797 - 1809). Virle. ...............................................................1561comune di Virle (1816 - 1859). Virle. ...............................................................1562comune di Visano (sec. XV - 1797). Visano. ....................................................1563comune di Visano (1797 - 1809). Visano. .........................................................1564comune di Visano (1816 - 1859). Visano. .........................................................1565comune di Vobarno (sec. XV - 1797). Vobarno. ...............................................1566comune di Vobarno (1797 - 1805). Vobarno. ....................................................1567comune di Vobarno (1816 - 1859). Vobarno. ....................................................1569comune di Vobarno con Teglie. Vobarno. .........................................................1568comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. ............................................1571

campari. ..........................................................................................................1571consiglio speciale. ..........................................................................................1571consoli. ...........................................................................................................1571giudici delle appellazioni. ..............................................................................1571massaro. ..........................................................................................................1571ministrale. .......................................................................................................1571notaio. .............................................................................................................1571ragionati. ........................................................................................................1571vicinia. ............................................................................................................1571

comune di Volciano (1797 - 1816). Volciano. ...................................................1572comune di Volciano (1816 - 1859). Volciano. ...................................................1576comune di Zone (sec. XIV - 1797). Zone. ........................................................1577

consoli. ...........................................................................................................1577massari. ..........................................................................................................1577sindico. ...........................................................................................................1577

comune di Zone (1797 - 1801). Zone. ..............................................................1578comune di Zone (1805 - 1816). Zone. ..............................................................1580comune di Zone (1816 - 1859). Zone. ..............................................................1581comune di Zone e Vello. Zone. .........................................................................1579comune di Zuino con Viavedro. Zuino con Viavedro. .....................................1582comune di Zurlengo (sec. XIV - 1797). Zurlengo. ..........................................1583comune di Zurlengo (1797 - 1805). Zurlengo. .................................................1584CONCESIO

comune di Concesio (sec. XIV - 1797). ............................................................479comune di Concesio (1797 - 1809). .................................................................480comune di Concesio (1810 - 1816). .................................................................481comune di Concesio (1816 febbraio - 1816 aprile). ........................................482comune di Concesio (1816 aprile - 1859). .......................................................483

confidenti. Val Sabbia. Nozza. .............................................................................965confidenti. comune di Presegno (sec. XIV - 1797). Presegno. ..........................1195confidenti di valle. Val Trompia. Tavernole. .....................................................1424congregazione dei deputati. Val Camonica. Breno. ...........................................180congregazione dei reggenti. comune di Angolo (sec. XV - 1797). Angolo. .................................................................................................................34

congregazione del console e dei sindici poi dei sindaci. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. .................................................1030

CONIOLO E ROSSAcomune di Coniolo e Rossa. .............................................................................484

connestabile del podestà. podestà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...............................................................................................................211

conservatori al monte di pietà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ....................................................195

conservatori dei monti Palozzo e Denno. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ....................................................195

consigliere di Valle. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ........................21consigliere di Valle. comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. .......................106consigliere di valle. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. ...........706consigliere di valle. comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). Livemmo. ............729consigliere di valle. comune di Odolo (sec. XIV - 1797). Odolo. .......................974consigliere di valle. comune di Posico (sec. XVIII - 1797). Posico. .................1173consigliere di valle. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ................1525consiglieri. comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. .....................................106consiglieri. comune di Levrange (sec. XIV - 1797). Levrange. ..........................721consiglieri. comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). ..................986consiglieri. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ..............................1525consiglieri del comune. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ...........................................................................................................279

consiglieri di valle. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ...........................933consiglieri di valle. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. .................604consiglio. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. ...............................145consiglio. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. .................................1441

consiglio. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. .................................consiglio. comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). Castenedolo. ...................consiglio. comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. ......................................... 5consiglio. comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. .............................. 8consiglio (sec. XV - 1797). quadra di Bagnolo. Bagnolo. .................................... 5consiglio. comune di Anfo. Anfo. ..........................................................................consiglio (sec. XVI - 1797). comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. .... 54consiglio. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. .......................... 2consiglio. comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). Gottolengo. ...................... 6consiglio. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................

consiglio. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ....................... 14consiglio. comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. ..............................consiglio. comune di Adro (sec. XIV - 1797). Adro. .............................................consiglio. comune di Caionvico (sec. XIV - 1797). Caionvico. .......................... 2consiglio. comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). Carpenedolo. .................consiglio. comune di Chiari (sec. XIV - 1797). Chiari. ...................................... 4consiglio. comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). Erbusco. ................................ 5consiglio. comune di Gambara (sec. XIV - 1797). Gambara. .............................consiglio. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. ................................consiglio. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. ....................................... 6consiglio. comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. ...............................consiglio. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ...................................... 6consiglio. comune di Isorella (sec. XIV - 1797). Isorella. .................................. 7consiglio. comune di Magno (sec. XV - 1797). Magno. ..................................... 7consiglio. comune di Mairano (sec. XIV - 1797). Mairano. ............................... 8consiglio. comune di Malpaga (sec. XIV - 1797). Malpaga. .............................. 8consiglio. comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). Manerbio. ........................... 8consiglio. comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). Mazzano. ............................. 8consiglio. comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). Orzivecchi. ...................... 10consiglio. comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). Pontoglio. ......................... 11consiglio. comune di Pralboino (sec. XIV - 1797). Pralboino. ......................... 11consiglio. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ......................... 12consiglio. comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). Rezzato. ............................... 1consiglio. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. .................................. 12consiglio. comune di Rudiano (sec. XIV - 1797). Rudiano. ............................. 12consiglio. comune di Seniga (sec. XIV - 1797). Seniga. ................................... 1consiglio. comune di Serle (sec. XII - 1797). Serle. ......................................... 1consiglio. comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). Travagliato. .................... 14consiglio. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ........................................consiglio. comune di Limone (sec. XVI - 1797). Limone. ................................. 7consiglio. comune di Pisogne (sec. XV - 1797). Pisogne. ................................ 1consiglio. comune di Presegno (sec. XIV - 1797). Presegno. ........................... 1consiglio dei LXXII. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................. 2consiglio dei ragionati. Val Camonica. Breno. ................................................... 1consiglio dei trenta. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ..................... 45consiglio di quadra. quadra di Gavardo. Gavardo. ............................................ 6consiglio di quadra. quadra di Rovato. Rovato. ............................................... 12consiglio generale. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. .......... 100consiglio generale (sec. XIV - 1797). comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ......................................................... 1

consiglio generale. Val Trompia. Tavernole. ..................................................... 14consiglio generale. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. .......... 10consiglio generale (sec. XV - 1797). riviera di Salò. Salò. .............................. 131consiglio generale. territorio. Brescia. ................................................................ 2consiglio generale. Val Camonica. Breno. .......................................................... 1consiglio generale. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ........................ 7consiglio generale. comune di Soiano (sec. XV - 1797). Soiano. .................... 13consiglio generale. Val Sabbia. Nozza. ............................................................... 9consiglio generale. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ....................... 45consiglio generale. comune di Pieve di Lumezzane. Lumezzane Pieve. ............ 7consiglio generale. comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. Lumezzane Sant’Apollonio. ..............................................................................

consiglio generale. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. .......................................................................................................

consiglio generale. comune di Limone (sec. XVI - 1797). Limone. .................. 72consiglio maggiore. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................... 2consiglio ordinario. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. .............. 13consiglio ristretto. comune di Breno (sec. XV - 1797). Breno. ......................... 1consiglio segreto. Val Camonica. Breno. ............................................................ 1consiglio speciale. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. ................. 6consiglio speciale. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................... 2consiglio speciale. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. ............... 78consiglio speciale. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. .......................................................................................................

consiglio speciale. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ....... 11consiglio speciale. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. .............. 157consiglio speciale. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. ............................ 71consiglio speciale. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ......................... 7consiglio speciale. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ............................ 9consiglio speciale. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ............................ 12consiglio speciale. comune di Soiano (sec. XV - 1797). Soiano. ..................... 13consiglio speciale. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ........................ 45consiglio speciale. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. ........... 100consiglio speciale. comune di Pieve di Lumezzane. Lumezzane Pieve. ............. 7consiglio speciale. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. .......... 115consiglio speciale. vicinia. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. .............................................................................................................

consiglio speciale. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ........... 12console. comune di Pozzolengo (sec. XIII - 1797). Pozzolengo. ...................... 1console. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ............................................. 1console. comune di Angolo (sec. XV - 1797). Angolo. .........................................

238

Corvione

60436

64386

69233362433842

87721079090

21220242667340914136347504177425770106258939547827060921

296714

. 8196749

98607211173195

36805

484525542459

95

2046560

1690

195

678

01

345

96

78

console. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. ............................................ 128console. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. ................................ 789console. comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. ................................ 821console. comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). Pezzoro. .................................. 1097console. comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). Gottolengo. ......................... 651console. comune di Soiano (sec. XV - 1797). Soiano. ...................................... 1400console. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ......................... 1469console. comune di Acquafredda (sec. XIV - 1797). Acquafredda. ........................ 1console. comune di Azzano (sec. XIV - 1797). Azzano. ....................................... 50console. comune di Boldeniga (sec. XIV - 1797). Boldeniga. ............................ 112console. comune di Brione (sec. XV - 1797). Brione. ........................................ 239console. comune di Calino (sec. XIV - 1797). Calino. ....................................... 267console. comune di Capriano (sec. XIV - 1797). Capriano. ................................ 314console. comune di Castegnato (sec. XIV - 1797). Castegnato. ......................... 341console. comune di Comezzano (sec. XIV - 1797). Comezzano. ....................... 475console. comune di Corticelle (sec. XIV - 1797). Corticelle. ............................. 492console. comune di Dello (sec. XIV - 1797). Dello. ........................................... 524console. comune di Faverzano (sec. XIV - 1797). Faverzano. ............................ 562console. comune di Flero (sec. XIV - 1797). Flero. ............................................ 571console. comune di Mairano (sec. XIV - 1797). Mairano. .................................. 805console. comune di Marone (sec. XV - 1797). Marone. ..................................... 838console. comune di Montisola. Montisola. .......................................................... 905console. comune di Paderno (sec. XIV - 1797). Paderno. ................................. 1044console. comune di Pieve di Lumezzane. Lumezzane Pieve. .............................. 774console. comune di Poncarale e Borgo. Poncarale. ........................................... 1137console. comune di Pontegatello (sec. XV - 1797). Pontegatello. .................... 1156console. comune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). Provaglio d’Iseo. .............................................................................................. 1201

console. comune di Rodengo (sec. XIV - 1797). Rodengo. .............................. 1254console. comune di Ronco (sec. XIV - 1797). Ronco. ...................................... 1264console. comune di Saiano (sec. XIV - 1797). Saiano. ..................................... 1281console. comune di San Gervasio (sec. XIV - 1797). San Gervasio. ................ 1337console. comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. Lumezzane Sant’Apollonio. .............................................................................. 779

console. comune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). Sant’Eufemia. ............... 1350console. comune di Scorzarolo (sec. XIV - 1797). Scorzarolo. ........................ 1378console. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. .......................................... 21console. comune di Artogne (sec. XV - 1797). Artogne. ...................................... 42console. comune di Braone (sec. XV - 1797). Braone. ....................................... 159console. comune di Breno (sec. XV - 1797). Breno. ........................................... 169console. comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). Gianico. ................................. 640console. comune di Gorzone (sec. XV - 1797). Gorzone. ................................... 648console. comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. ................................. 662console. comune di Piano (sec. XV - 1797). Piano. .......................................... 1103console. comune di Santicolo (sec. XV - 1797). Santicolo. .............................. 1353console. comune di Sciano (sec. XV - 1797). Sciano. ...................................... 1376console. comune di Terzano (sec. XV - 1797). Terzano. ................................... 1437console delle appellazioni. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ........ 195console delle denuncie. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ............... 680console generale. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. ............ 1158consoli. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. ................................. 146consoli. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. ............................................. 713consoli. comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). Mazzano. ................................ 843consoli. comune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). Nuvolera. ................................ 970consoli. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. .................................... 62consoli. comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. ................................. 86consoli. comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). Cimmo. ..................................... 432consoli. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. .................................. 625consoli. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. ............................. 1008consoli. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. ............................. 1059consoli. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. ................................... 1442consoli. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. ................................ 1571consoli. comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). Castenedolo. ...................... 357consoli. comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. ............................................ 513consoli. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ........................ 885consoli. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ........................ 1121consoli. comune di Anfo. Anfo. ............................................................................. 26consoli. comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. ..................................... 54consoli. comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. .................................................................................................... 96

consoli. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ............................. 281consoli. comune di Esine (sec. XIII - 1797). Esine. ............................................ 554consoli. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ........................................... 746consoli. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ............................................. 935consoli. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. .................................... 1030consoli. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................ 1144

consoli. comune di Alfianello (sec. XIV - 1797). Alfianello. ................................ 17consoli. comune di Brozzo (sec. XIV - 1797). Brozzo. ...................................... 242consoli. comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). Calcinato. ............................... 263consoli. comune di Capriolo (sec. XIV - 1797). Capriolo. ................................. 321consoli. comune di Carcina (sec. XIV - 1797). Carcina. ..................................... 325consoli. comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). Carpenedolo. ..................... 328consoli. comune di Castel Covati (sec. XIV - 1797). Castel Covati. .................. 345consoli. comune di Cellatica (sec. XIV - 1797). Cellatica. ................................. 381consoli. comune di Cigole (sec. XIV - 1797). Cigole. ........................................ 419consoli. comune di Cizzago (sec. XIV - 1797). Cizzago. ................................... 442consoli. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ......................................... 458

notai (sec. XVII - 1797). .................................................................................. 458consoli. comune di Cossirano (sec. XIV - 1797). Cossirano. ............................. 504consoli. comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. ........................................... 529consoli. comune di Gabbiano (sec. XIV - 1797). Gabbiano. .............................. 587

consoli. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. ....................................consoli. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. .......................................... 6consoli. comune di Goglione. Goglione. .............................................................consoli. comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. ............................................... 6consoli. comune di Iseo (sec. XIV - 1797). Iseo. ................................................consoli. comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). Lodrino. .................................... 7consoli. comune di Lograto (sec. XIV - 1797). Lograto. .................................... 7consoli. comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). Manerbio. ............................... 8consoli. comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). Marmentino. ...................... 8consoli. comune di Martignago. Martignago. ......................................................consoli. comune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). Monticelli Brusati. .............................................................................................

consoli. comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). Orzivecchi. ......................... 10consoli. comune di Pavone (sec. XIV - 1797). Pavone. ..................................... 1consoli. comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. .................................. 1consoli. comune di Provezze (sec. XIV - 1797). Provezze. ............................... 1consoli. comune di Quinzanello (sec. XIV - 1797). Quinzanello. ..................... 12consoli. comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). Rezzato. .................................. 1consoli. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ..................................... 12consoli. comune di Scarpizzolo (sec. XIV - 1797). Scarpizzolo. ...................... 13consoli. comune di Sopraponte (sec. XIV - 1797). Sopraponte. ....................... 1consoli. comune di Soprazocco. Soprazocco. ....................................................consoli. comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). Travagliato. ........................ 14consoli. comune di Trenzano (sec. XIV - 1797). Trenzano. .............................. 1consoli. comune di Verola Alghise. Verola Alghise. .......................................... 15consoli. comune di Verolavecchia (sec. XIV - 1797). Verolavecchia. ............... 15consoli. comune di Villa (sec. XIV - 1797). Villa (Valtrompia). ....................... 153consoli. comune di Villachiara (sec. XV - 1797). Villachiara. .......................... 15consoli. comune di Zone (sec. XIV - 1797). Zone. ........................................... 1consoli. comune di Bienno (sec. XV - 1797). Bienno. ........................................ 1consoli. comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. ........................................... 1consoli. comune di Cimbergo (sec. XV - 1797). Cimbergo. ............................... 4consoli. comune di Corteno (sec. XIII - 1797). Corteno. .................................... 4consoli. comune di Edolo (sec. XIII - 1797). Edolo. ........................................... 5consoli. comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. ....................................consoli. comune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). Forno d’Ono. ...................... 5consoli. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. ..............................consoli. comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). Lavino. ..................................... 7consoli. comune di Levrange (sec. XIV - 1797). Levrange. ................................ 7consoli. comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). Livemmo. ............................... 7consoli. comune di Lozio (sec. XV - 1797). Lozio. ............................................ 7consoli. comune di Malonno (sec. XV - 1797). Malonno. .................................. 8consoli. comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). Malpaga (Val Sabbia). .......................................................................................

consoli. comune di Monno (sec. XV - 1797). Monno. ........................................ 8consoli. comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. ..................................... 9consoli. comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). .......................consoli. comune di Paspardo (sec. XV - 1797). Paspardo. ................................ 1consoli. comune di Pisogne (sec. XV - 1797). Pisogne. .................................... 1consoli. comune di Posico (sec. XVIII - 1797). Posico. .................................... 11consoli. comune di Presegno (sec. XIV - 1797). Presegno. ............................... 1consoli. comune di Saviore (sec. XV - 1797). Saviore. ..................................... 1consoli. comune di Sonico (sec. XIII - 1797). Sonico. ...................................... 14consoli. comune di Udine. Udine. ..................................................................... 1consoli. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ................................... 1consoli. comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. .......................................... 15consoli. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ............................. 12consoli dei mesi. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. .................... 13consoli di giustizia. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .................... 1consoli di giustizia dei quartieri. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

consoli generali. Val Sabbia. Nozza. ................................................................... 9consoli giusdicenti. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. ............... 13consoli giusdicenti. comune di Aleno. Aleno. ......................................................contraddittore. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. .................... 7correttori degli statuti dei paratici. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

CORTENEDOLOcomune di Cortenedolo (sec. XIII - 1797). cancelliere. ................................... 485comune di Cortenedolo (sec. XIII - 1797). vicinia. ......................................... 485comune di Cortenedolo (1797 - 1809). ............................................................ 48comune di Cortenedolo (1810 - 1816). ............................................................ 48comune di Cortenedolo (1816 - 1859). ............................................................ 48

CORTENOcomune di Corteno (sec. XIII - 1797). cancelliere. .......................................... 489comune di Corteno (sec. XIII - 1797). consoli. ................................................ 489comune di Corteno (sec. XIII - 1797). vicinia. ................................................ 489comune di Corteno (1797- 1816). .................................................................... 49comune di Corteno (1816 - 1859). ................................................................... 49

CORTICELLEcomune di Corticelle (sec. XIV - 1797). andadore. ......................................... 492comune di Corticelle (sec. XIV - 1797). console. ............................................ 492comune di Corticelle (sec. XIV - 1797). sindici. .............................................. 492comune di Corticelle (sec. XIV - 1797). vicinia. .............................................. 492comune di Corticelle e Movico. ....................................................................... 49comune di Corticelle (1805 - 1809). ................................................................ 49comune di Corticelle (1816 - 1859). ................................................................ 49

CORTINEcomune di Cortine. ........................................................................................... 4

CORVIONEcomune di Corvione (sec. XIV - 1797). ............................................................ 49comune di Corvione (1797 - 1798). ................................................................. 49

239

Corzano

5

195

28537

55146648

16306

866

. 28647

23635435

. 219

. 220

. 221

. 22225

.. 621

.. 622

1303

130412995245

982093099

36

.. 607

.. 608642950

016

017

. 407

. 408196854

1511

151272

.. 598

.. 599

.. 312

.. 3136140

. 516

. 517

CORZANOcomune di Corzano (sec. XIV - 1797). .............................................................499comune di Corzano (1797 - 1805). ...................................................................500comune di Corzano con Bargnano e Meano. ...................................................501comune di Corzano (1810 - 1816). ...................................................................502comune di Corzano con Bargnano, Meano e Montegiardino. .........................503

COSSIRANOcomune di Cossirano (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................504comune di Cossirano (sec. XIV - 1797). massaro. ...........................................504comune di Cossirano (sec. XIV - 1797). sindici. ..............................................504comune di Cossirano (1797 - 1809). ................................................................505comune di Cossirano (1816 - 1859). ................................................................506

CREMEZZANOcomune di Cremezzano (sec. XIV - 1797). .......................................................507comune di Cremezzano (1797 - 1809). .............................................................508comune di Cremezzano (1816 - 1859). .............................................................509

custode della torre del campanile. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ..........................................282

custodi alle porte del castello. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ..........................................283

CUZAGAcomune di Cuzaga. ...........................................................................................510

DALEGNOcomune di Villa di Dalegno. .............................................................................511comune di Dalegno. ..........................................................................................512

DARFOcomune di Darfo (sec. XV - 1797). campari. ...................................................513comune di Darfo (sec. XV - 1797). cancelliere. ...............................................513comune di Darfo (sec. XV - 1797). consiglio. ..................................................513comune di Darfo (sec. XV - 1797). consoli. .....................................................513comune di Darfo (sec. XV - 1797). massaro delle taglie. .................................513comune di Darfo (sec. XV - 1797). notaio. .......................................................513comune di Darfo (sec. XV - 1797). ragionati o reggenti. .................................513comune di Darfo (sec. XV - 1797). vicinia. ......................................................513comune di Darfo (1797 - 1816). .......................................................................514distretto di Darfo (1798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12). .................................516distretto di Darfo (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). ...................................517comune di Darfo (1816 - 1859). .......................................................................515

decani. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. .................................................................................................1145

definitori. Val Sabbia. Nozza. ..............................................................................965DEGAGNA

comune di Degagna (sec. XV - 1797). ..............................................................518comune di Degagna e Carvana. .......................................................................519comune di Carvana con Fustignano e Savanico. .............................................520comune di Degagna (1805 - 1809). ..................................................................521comune di Degagna (1810 - 1816). ..................................................................522comune di Degagna (1816 - 1859). ..................................................................523

DELLOcomune di Dello (sec. XIV - 1797). console. ....................................................524comune di Dello (sec. XIV - 1797). massaro. ...................................................524comune di Dello (sec. XIV - 1797). sindici. .....................................................524comune di Dello (sec. XIV - 1797). vicinia. .....................................................524comune di Dello (1797 - 1809). .......................................................................525comune di Dello (1810 - 1816). .......................................................................526comune di Dello (1816 - 1859). .......................................................................527

DEMOcomune di Demo (sec. XV - 1797). campari. ...................................................528comune di Demo (sec. XV - 1797). campari segreti. ........................................528comune di Demo (sec. XV - 1797). consoli. .....................................................529comune di Demo (sec. XV - 1797). estimatori dei danni. .................................528comune di Demo (sec. XV - 1797). massari. ....................................................528comune di Demo (sec. XV - 1797). sindico. .....................................................528comune di Demo (sec. XV - 1797). soprastanti alle licenze. ............................530comune di Demo (sec. XV - 1797). vicinia. ......................................................528comune di Demo (1797 - 1798). .......................................................................531

deputati “sopra il pane e vino et sopra alla paghera et boschi ingazati”. comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. .............................97

deputati. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ............................284deputati. comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. ................................662deputati. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. ...........................1005deputati. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. ...........................1055deputati. comune di Villachiara (sec. XV - 1797). Villachiara. ........................1542deputati agli alloggi delle milizie. territorio. Brescia. ........................................234deputati agli alloggiamenti. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. .........636deputati agli alloggiamenti militari. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ....................................................195

deputati ai forestieri. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .................195deputati al collegio Lambertino. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ....................................................195

deputati all’onestà dei monasteri femminili. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ....................................................195

deputati all’Ospedale. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. .....1005deputati all’osservanza degli statuti. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ....................................................205

deputati all’ufficio di sanità. riviera di Salò. Salò. ..........................................1316deputati alla carità. comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. .............86deputati alla chiesa. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ................1266deputati alla osservazione degli statuti. Val Trompia. Tavernole. ...................................................................................1426

deputati alla sanità. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. .........................1296deputati alla sanità. Val Camonica. Breno. ........................................................176deputati alla sanità e biave. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ......195deputati alle elemosine. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ..1224

deputati alle fabbriche. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ............ 19deputati alle ragioni del fiume Oglio. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

deputati alle ragioni delle acque. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. .........................................

deputati alle seriole. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ..................... 74deputati alle strade. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ...................... 74deputati alle strade, agli acquedotti e ai fuochi. comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. ...................................................... 1

deputati consiglieri. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ....... 122deputati della quadra. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ............ 126deputati della seriola. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ............. 126deputati di quadra. quadra di Nave. Nave. ........................................................ 9deputati per danni alle campagne. comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). Pontoglio. ........................................ 1

deputati pubblici. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................... 2deputati sopra alle vettovaglie. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ................................... 8

deputato al mercato di Pisogne. Val Camonica. Breno. .................................... 17deputato al mulino di Reale. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. .........................................................................................................

deputato alla decima dei fieni. territorio. Brescia. ............................................ 23deputato alla monitione. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. . 28DESENZANO

comune di Desenzano (sec. XV - 1797). .......................................................... 53comune di Desenzano (1797 - 1816). .............................................................. 53distretto della Penisola Catullo. ...................................................................... 53dipartimento del Benaco. ................................................................................. 5comune di Desenzano (1816 - 1859). .............................................................. 53

dipartimento del Benaco. Desenzano. ............................................................... 5dipartimento del Mella (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). Brescia. .............................................................................................................

dipartimento del Mella (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Brescia. .............................................................................................................

dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). Brescia. .............................................................................................................

dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1816 febbraio 12). Brescia. .............................................................................................................

distretto Centrale. Brescia. ................................................................................ 2distretto degli Aranci (1798 marzo 1 - 1798 ottobre 12). Gargnano. .........................................................................................................

distretto degli Aranci (1799 febbraio 5 - 1801 maggio 13). Gargnano. .........................................................................................................

distretto degli Ulivi (1798 ottobre 12 - 1799 febbraio 5). Salò. .................................................................................................................

distretto degli Ulivi (1799 febbraio 5 - 1801 maggio 13). Salò. .................................................................................................................

distretto dei Colli. Polpenazze. ........................................................................ 1distretto dei Colli. Montichiari. .......................................................................... 8distretto dei Golfi di Benaco. Salò. ................................................................. 130distretto dei Marmi. Rezzato. .......................................................................... 12distretto del Basso Sebino. Iseo. ........................................................................ 6distretto del Monte. Capriano. ........................................................................... 3distretto del Monte Orfano. Rovato. ............................................................... 126distretto del Naviglio. Gavardo. ......................................................................... 6distretto del Sebino. Iseo. ................................................................................... 6distretto della Penisola Catullo. Desenzano. .................................................... 5distretto delle Armi (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). Gardone. ..........................................................................................................

distretto delle Armi (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Gardone. ..........................................................................................................

distretto delle Fucine. Nozza. ............................................................................ 9distretto delle Fucine. Vestone. ........................................................................ 15distretto delle Miniere. Bovegno. ...................................................................... 1distretto delle Pianure (1798 maggio 4 - 1798 ottobre 12). Orzinuovi. ........................................................................................................ 1

distretto delle Pianure (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Orzinuovi. ........................................................................................................ 1

distretto delle Sete (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). Chiari. ...............................................................................................................

distretto delle Sete (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Chiari. ...............................................................................................................

distretto delle Sorgenti. Leno. ........................................................................... 7distretto delle Vigne. Gussago. .......................................................................... 6distretto delle Vigne. Lonato. ............................................................................. 7distretto dello Strone (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). Verolanuova. ....................................................................................................

distretto dello Strone (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Verolanuova. ....................................................................................................

distretto di Breno. Breno. .................................................................................. 1distretto di Caccia libera (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). Gambara. ..........................................................................................................

distretto di Caccia libera (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Gambara. ..........................................................................................................

distretto di Capo di Ponte (1798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12). Capo di Ponte. ..................................................................................................

distretto di Capo di Ponte (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Capo di Ponte. ..................................................................................................

distretto di Cedegolo. Grevo. ............................................................................. 6distretto di Cividate. Cividate. ........................................................................... 4distretto di Darfo (1798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12). Darfo. ................................................................................................................

distretto di Darfo (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Darfo. ................................................................................................................

240

Fiumicello

9

12

66

. 234965

2973092346

53

567254027

5960

18436

114669

331090

. 81986195

48425

. 2881

10619537

1142618

1

. 94903

890

1

34

65735346

678

90

distretto di Edolo (1798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12). Edolo. ................................................................................................................. 543

distretto di Edolo (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Edolo. ................................................................................................................. 544

distretto di Garza Occidentale (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). Brescia. .............................................................................................................. 223

distretto di Garza Occidentale (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Brescia. .............................................................................................................. 226

distretto di Garza Orientale (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). Brescia. .............................................................................................................. 224

distretto di Garza Orientale (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). Brescia. .............................................................................................................. 227

distretto di Gottolengo. Gottolengo. .................................................................. 654distretto di Pisogne. Pisogne. ........................................................................... 1114distretto I del dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). Brescia. .............................................................................................................. 228

distretto I del dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Brescia. .............................................................................................................. 229

distretto I del dipartimento del Mella (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Brescia. .............................................................................................................. 230

distretto I della provincia di Brescia. Brescia. ................................................. 231distretto II del dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). Chiari. ................................................................................................................ 409

distretto II del dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Chiari. ................................................................................................................ 410

distretto II del dipartimento del Mella (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Chiari. .................................................. 411

distretto II della provincia di Brescia. Ospitaletto. ........................................ 1029distretto III del dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). Verolanuova. .......................................... 1513

distretto III del dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). Verolanuova. ........................................... 1514

distretto III del dipartimento del Mella (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). Verolanuova. ....................................... 1515

distretto III della provincia di Brescia. Bagnolo. .............................................. 57distretto Interno. Travagliato. .......................................................................... 1467distretto IV del dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). Salò. ....................................................... 1305

distretto IV del dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1816 febbraio 12). Salò. ..................................................... 1306

distretto IV del dipartimento del Serio (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). Breno. ...................................................... 173

distretto IV del dipartimento del Serio (1805 giugno 8 - 1816 febbraio 12). Breno. .................................................... 174

distretto IV della provincia di Brescia. Montichiari. ....................................... 896distretto IX della provincia di Brescia. Adro. .................................................... 12distretto V della provincia di Brescia. Lonato. ................................................. 755distretto VI della provincia di Brescia. Gardone. ............................................. 609distretto VII della provincia di Brescia. Bovegno. ........................................... 151distretto VIII della provincia di Brescia. Chiari. ............................................. 412distretto X della provincia di Brescia. Iseo. ..................................................... 700distretto XI della provincia di Brescia. Verolanuova. .................................... 1516distretto XII della provincia di Brescia. Orzinuovi. ...................................... 1018distretto XIII della provincia di Brescia. Leno. ............................................... 720distretto XIV della provincia di Brescia. Salò. .............................................. 1307distretto XV della provincia di Brescia. Gargnano. ......................................... 623distretto XVI della provincia di Brescia. Preseglie. ....................................... 1194distretto XVII della provincia di Bergamo. Breno. ......................................... 175distretto XVII della provincia di Brescia. Vestone. ....................................... 1530distretto XVIII della provincia di Bergamo. Edolo. ........................................ 545EDOLO

comune di Edolo (sec. XIII - 1797). cancelliere. ............................................. 539comune di Edolo (sec. XIII - 1797). consoli. ................................................... 539comune di Edolo (sec. XIII - 1797). vicinia. .................................................... 539comune di Edolo (1797 - 1805). ...................................................................... 540distretto di Edolo (1798 febbraio 24 - 1798 ottobre 12). ................................ 543distretto di Edolo (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). .................................. 544comune di Edolo e Mù. .................................................................................... 541cantone II del distretto IV di Breno (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ......... 537cantone II del distretto IV di Breno (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). ..... 538comune di Edolo (1816 - 1859). ...................................................................... 542distretto XVIII della provincia di Bergamo. .................................................... 545

eletti al culto divino. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ....................... 1297eletti al pulpito. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ............................... 1293eletti alla nomina dei campari. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ......................................................... 1293

eletti alla scuola dei poveri. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ......................................................... 1293

eletti alle cose pubbliche. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ................ 1293eletti alle vettovaglie. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ...................... 1293eletti sopra la milizia. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ..................... 1293elezionari. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ..................................... 458ENO

comune di Eno. ................................................................................................ 546ERBANNO

comune di Erbanno (sec. XV - 1797). campanari per i temporali. ................. 547comune di Erbanno (sec. XV - 1797). campari. .............................................. 547comune di Erbanno (sec. XV - 1797). cancelliere. .......................................... 547comune di Erbanno (sec. XV - 1797). consoli. ................................................ 547comune di Erbanno (sec. XV - 1797). massaro delle taglie. ............................ 547comune di Erbanno (sec. XV - 1797). ragionati. ............................................. 547comune di Erbanno (sec. XV - 1797). sindaci. ................................................ 547comune di Erbanno (sec. XV - 1797). vicinia generale. .................................. 547comune di Erbanno (1797 - 1816). .................................................................. 548

comune di Erbanno con Angone. ..................................................................... 54ERBUSCO

comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). cancelliere. .......................................... 550comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). consiglio. ............................................. 550comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). massaro. .............................................. 550comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). rasonati. .............................................. 550comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). vicinia. ................................................ 550comune di Erbusco (1797 - 1816). ................................................................... 55comune di Erbusco (1816 - 1859). ................................................................... 55

esaminatori. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. ......................... 144esaminatori. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ............................. 12esaminatori alla creazione dei pubblici notai. territorio. Brescia. .............................................................................................

esattore. Val Sabbia. Nozza. ................................................................................esattore. comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). Livemmo. ............................. 7esattore. comune di Posico (sec. XVIII - 1797). Posico. .................................. 11esattore criminale. riviera di Salò. Salò. .......................................................... 13esattori. territorio. Brescia. .................................................................................esattori della tassa ducale. Val Camonica. Breno. ............................................. 17ESENTA

comune di Esenta. ............................................................................................ 5ESINE

comune di Esine (sec. XIII - 1797). camparo. ................................................. 554comune di Esine (sec. XIII - 1797). cancelliere. .............................................. 554comune di Esine (sec. XIII - 1797). consoli. .................................................... 554comune di Esine (sec. XIII - 1797). massaro. .................................................. 554comune di Esine (sec. XIII - 1797). sindici. ..................................................... 554comune di Esine (sec. XIII - 1797). soprastanti. .............................................. 554comune di Esine (sec. XIII - 1797). vicinia generale. ...................................... 554comune di Esine (1797 - 1809). ....................................................................... 55comune di Esine (1810 - 1816). ....................................................................... 55comune di Esine (1816 - 1859). ....................................................................... 55

estimatore. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. ............................ 6estimatori. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. .............................. 14estimatori. Val Trompia. Tavernole. .................................................................. 14estimatori. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. ..............................estimatori. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. ....................... 10estimatori. Val Camonica. Breno. .......................................................................estimatori. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ........................................ 9estimatori. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................

estimatori. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ..................... 14estimatori. comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). Marmentino. ................. 8estimatori. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. .................. 88estimatori. comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. ............................ 1estimatori. comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). Malpaga (Val Sabbia). .......................................................................................

estimatori. comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). ................. 9estimatori. comune di Presegno (sec. XIV - 1797). Presegno. ......................... 1estimatori. comune di Udine. Udine. ................................................................ 1estimatori. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ............................. 15estimatori ai danni dati. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. .........................................................................................................

estimatori dei danni. comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. ........... 82estimatori dei danni. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. .........................................................................................................

estimatori dei danni. comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). Pezzoro. ............. 10estimatori dei danni. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ..................... 74estimatori dei danni. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ....................... 93estimatori dei danni. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................

estimatori dei danni. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. ............ 13estimatori dei danni. comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. ..................... 52estimatori dei danni. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ..................... 2estimatori dei danni dati. comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. .............................................................................................................

estimatori del Comune. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. .......... 103estimatori del Venzago. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ................ 74FARFENGO

comune di Farfengo (sec. XIV - 1797). ............................................................ 55comune di Farfengo (1797 - 1809). ................................................................. 55comune di Farfengo (1816 - 1859). ................................................................. 56

FASANOcomune di Fasano e Morgnaga. ....................................................................... 56

FAVERZANOcomune di Faverzano (sec. XIV - 1797). console. ............................................ 562comune di Faverzano (sec. XIV - 1797). massaro. .......................................... 562comune di Faverzano (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................. 562comune di Faverzano (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................. 562comune di Faverzano (1797- 1809). ................................................................ 56comune di Faverzano (1816 - 1859). ............................................................... 56

FENILI BELASIcomune di Fenili Belasi. ................................................................................... 5

feudo di Lumezzane. Lumezzane. ...................................................................... 7feudo di Roccafranca. Roccafranca. ................................................................ 12feudo di Villagana. Villagana. .......................................................................... 15FIESSE

comune di Fiesse (sec. XIV - 1797). ................................................................. 56comune di Fiesse (1797 - 1809). ...................................................................... 56comune di Fiesse (1816 - 1859). ...................................................................... 56

FIUMICELLOcomune di Fiumicello (1797 - 1805). ............................................................... 56comune di Fiumicello (1816 - 1859). ............................................................... 57

241

Flero

173089

23

3978

12

207919

091111302106

70609

. 819497498673195

4845259816

064

.. 98625

208

858048

. 19524

17680258609065

333

FLEROcomune di Flero (sec. XIV - 1797). console. ....................................................571comune di Flero (sec. XIV - 1797). massaro. ...................................................571comune di Flero (sec. XIV - 1797). scrivano. ...................................................571comune di Flero (sec. XIV - 1797). sindici. ......................................................571comune di Flero (sec. XIV - 1797). vicinia. .....................................................571comune di Flero (1797 - 1798). ........................................................................572comune di Flero con Coller (1798 - 1805). ......................................................573comune di Flero con Coller e Poncarale con Borgo Poncarale (1805 - 1809).

.........................................................................................................................574comune di Flero con Coller, Poncarale e Borgo Poncarale. ............................575comune di Flero con Coller e Poncarale con Borgo Poncarale (1816 - 1817). ..............................................................576

comune di Flero con Coller (1817 - 1859). ......................................................577FOLINO

comune di Folino. .............................................................................................578FOLZANO

comune di Folzano (1797 - 1805). ....................................................................579comune di Folzano (1816 - 1859). ....................................................................580

FORNACIcomune di Fornaci. ...........................................................................................581

FORNO D’ONOcomune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). assistente. ......................................582comune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). cancelliere. ....................................582comune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). consoli. ..........................................582comune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). stimatori dei danni dati. ................582comune di Forno d’Ono (1797 - 1805). ............................................................583

FRONTIGNANOcomune di Frontignano (sec. XIV - 1797). .......................................................584comune di Frontignano (1797 - 1805). .............................................................585comune di Frontignano (1834 - 1859). .............................................................586

GABBIANOcomune di Gabbiano (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................587comune di Gabbiano (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................587comune di Gabbiano (sec. XIV - 1797). vicario. ..............................................587comune di Gabbiano (1797 - 1809). ................................................................588comune di Gabbiano (1810 - 1816). ................................................................589comune di Gabbiano (1816 - 1859). ................................................................590

GAINOcomune di Gaino. .............................................................................................591comune di Gaino con Polzano, Folino, Cabbiana e Cuzzaga. .........................592

GAMBARAcomune di Gambara (sec. XIV - 1797). consiglio. ...........................................593comune di Gambara (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................593comune di Gambara (sec. XIV - 1797). sindici. ...............................................593comune di Gambara (sec. XIV - 1797). vicinia. ...............................................593quadra di Gambara. vicario. ............................................................................600comune di Gambara (1797 - 1798). .................................................................594comune di Gambara con Corvione (1798 - 1809). ..........................................595distretto di Caccia libera (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). ........................598distretto di Caccia libera (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). ......................599comune di Gambara (1810 - 1816). .................................................................596comune di Gambara con Corvione (1816 - 1859). ..........................................597

GARDONEcomune di Gardone (sec. XV - 1797). cavalieri sopra le vettovaglie. ..............604comune di Gardone (sec. XV - 1797). consiglieri di valle. ..............................604comune di Gardone (sec. XV - 1797). consiglio. ..............................................604comune di Gardone (sec. XV - 1797). consoli. .................................................604comune di Gardone (sec. XV - 1797). giudici diffinitori. .................................604comune di Gardone (sec. XV - 1797). massaro. ...............................................604comune di Gardone (sec. XV - 1797). notai. ....................................................604comune di Gardone (sec. XV - 1797). ragionati. ..............................................604comune di Gardone (sec. XV - 1797). vicinia. .................................................604comune di Gardone (1797 - 1816). ..................................................................605cantone del Mella. ............................................................................................601distretto delle Armi (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). ..................................607distretto delle Armi (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). ................................608cantone V del distretto I di Brescia. .................................................................602cantone VII del distretto I di Brescia. ...............................................................603comune di Gardone (1816 - 1859). ..................................................................606distretto VI della provincia di Brescia. .............................................................609

GARDONE RIVIERAcomune di Gardone Riviera (sec. XIV - 1797). ................................................610comune di Gardone Riviera (1797 - 1816). ......................................................611comune di Gardone Riviera (1816 - 1859). ......................................................612

Gardone Valtrompia v. GardoneGARGNANO

comune di Gargnano (sec. XIV - 1797). ...........................................................615quadra di Gargnano. ........................................................................................624comune di Gargnano (1797 - 1801). ................................................................616distretto degli Aranci (1798 marzo 1 - 1798 ottobre 12). .................................621distretto degli Aranci (1799 febbraio 5 - 1801 maggio 13). .............................622comune di Gargnano (1801 - 1809). ................................................................617cantone II del distretto IV di Salò (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). .............613cantone II del distretto IV di Salò (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). ........614comune di Gargnano (1810 - 1816). ................................................................618comune di Gargnano (1816 - 1817). ................................................................619distretto XV della provincia di Brescia. ............................................................623comune di Gargnano e Muslone. ......................................................................620

GAVARDOcomune di Gavardo (sec. XIV - 1797). campari. ..............................................625comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). cancelliere. .........................................625comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). consiglio speciale. ..............................625comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). consoli. ...............................................625comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). estimatore. ..........................................625

comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 625comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). sindici. ................................................ 625comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). vicinia dei quaranta. .......................... 626comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). vicinia generale. ................................. 625quadra di Gavardo. consiglio di quadra. ........................................................ 631quadra di Gavardo. vicario. ............................................................................ 63comune di Gavardo (1797 - 1809). .................................................................. 62distretto del Naviglio. ...................................................................................... 6comune di Gavardo (1810 - 1816). .................................................................. 62comune di Gavardo (1816 - 1859). .................................................................. 62

general vicinia. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. .......... 887GEROLA

comune di Gerola (sec. XIV - 1797). ............................................................... 63comune di Gerola (1797 - 1805). .................................................................... 63comune di Gerola con Zurlengo (1805 - 1809). .............................................. 634comune di Gerola con Zurlengo (1816 - 1859). .............................................. 635

GHEDIcomune di Ghedi (sec. XIV - 1797). campari. ................................................. 636comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). cavaliere. ................................................ 636comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). consiglio. ................................................ 636comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). consoli. ................................................... 636comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). deputati agli alloggiamenti. ................... 636comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). massaro. ................................................. 636comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). notai. ...................................................... 636comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). ragionati. ................................................ 636comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). sindico alle liti. ....................................... 636quadra di Ghedi. capitano delle ordinanze. .................................................... 639quadra di Ghedi. vicario. ................................................................................ 6comune di Ghedi (1797 - 1816). ...................................................................... 63comune di Ghedi (1816 - 1859). ...................................................................... 63

GIANICOcomune di Gianico (sec. XVIII - 1797). camparo. ........................................... 640comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). cancelliere. ....................................... 640comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). console. ............................................. 640comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). massaro delle taglie. ......................... 640comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). ragionati. .......................................... 640comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). reggenti. ............................................ 640comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). vicinia. .............................................. 640comune di Gianico (1797 - 1816). ................................................................... 64comune di Gianico (1816 - 1859). ................................................................... 64

giudice competente nelle cause dei dazi. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

giudice confidente. comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). Lavino. ................. 70giudice confidente. comune di Levrange (sec. XIV - 1797). Levrange. ............ 72giudice confidente. comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. ................. 94giudice dei malefici. riviera di Salò. Salò. ........................................................ 13giudice del maleficio. podestà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .. 2giudice delle ragioni. podestà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .. 2giudici. comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). Cimmo. ...................................... 4giudici. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ...........................................giudici. comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. ........................................... 1giudici. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. ..............................giudici. comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). Lavino. ..................................... 7giudici. comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). Malpaga (Val Sabbia). ......................................................................................

giudici. comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. ..................................... 9giudici. comune di Odolo (sec. XIV - 1797). Odolo. .......................................... 9giudici. comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). .......................giudici. comune di Posico (sec. XVIII - 1797). Posico. .................................... 11giudici. comune di Presegno (sec. XIV - 1797). Presegno. .............................. 1giudici. comune di Udine. Udine. ..................................................................... 1giudici. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ................................... 1giudici confidenti. comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). Pezzoro. ................. 10giudici confidenti. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ......................... 2giudici confidenti. comune di Bione (sec. XIV - 1797). Bione. ......................... 10giudici confidenti. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. ............. 7giudici confidenti. comune di Odolo (sec. XIV - 1797). Odolo. ........................ 97giudici confidenti. comune di Ono (sec. XIV - 1797). Ono (Pertica Bassa). ........................................................................................

giudici confidenti. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ................. 15giudici delle appellazioni. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. . 1571giudici delle chiusure e delle vettovaglie. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................notai dei giudici delle chiusure e delle vettovaglie. ......................................... 208

giudici diffinitori. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ........................ 45notai (sec. XVII - 1797). .................................................................................. 4

giudici diffinitori. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. .................. 6giudici generali. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ........................... 45giudici sopra le vettovaglie. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .............................................................................................................

giunta. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ............................. 12giusdicente. Val Camonica. Breno. .....................................................................giusdicente. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. .................................. 6giusdicenti. comune di Carcina (sec. XIV - 1797). Carcina. .............................. 3giusdicenti. comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. ........................................ 6giusdicenti. comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. ........................... 1giusdicenti generali. Val Sabbia. Nozza. ............................................................ 9GOGLIONE

comune di Goglione. consoli. .......................................................................... 64comune di Goglione. massaro. ........................................................................ 64comune di Goglione. vicinia. ........................................................................... 64

GOGLIONE DI SOPRAcomune di Goglione di sopra (1797 - 1809). ................................................... 644comune di Goglione di sopra (1816 - 1859). ................................................... 645

242

Livemmo

8789

013

9899

015

07

346

05

78

0

419

0

8

23

24

78

GOGLIONE DI SOTTOcomune di Goglione di sotto (1797 - 1809). .................................................... 646comune di Goglione di sotto (1816 - 1859). .................................................... 647

GORZONEcomune di Gorzone (sec. XV - 1797). cancelliere. .......................................... 648comune di Gorzone (sec. XV - 1797). console. ................................................ 648comune di Gorzone (sec. XV - 1797). massaro. ............................................... 648comune di Gorzone (sec. XV - 1797). sindaci. ................................................ 648comune di Gorzone (sec. XV - 1797). vicinia generale. .................................. 648comune di Gorzone (1797 - 1809). .................................................................. 649comune di Gorzone con Sciano. ...................................................................... 650

GOTTOLENGOcomune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). cancelliere. ..................................... 651comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). consiglio. ........................................ 651comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). console. .......................................... 651comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). massaro. ......................................... 651comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). rasonati. ......................................... 651comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................ 651comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). vicinia. ........................................... 651quadra di Gottolengo. vicario. ........................................................................ 655comune di Gottolengo (1797 - 1816). .............................................................. 652distretto di Gottolengo. .................................................................................... 654comune di Gottolengo (1816 - 1859). .............................................................. 653

governatore. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ................................ 680governatore delle armi. capitano. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .............................................................................................................. 200

governatori dell’ospedale. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. .............. 1293governo provvisorio bresciano. Brescia. ........................................................... 232

comitato di custodia dei pubblici effetti. .......................................................... 232comitato di finanza. .......................................................................................... 232comitato di pubblica istruzione. ...................................................................... 232comitato di vigilanza e di polizia. .................................................................... 232comitato militare. ............................................................................................. 232comitato viveri. ................................................................................................ 232

GREVOcomune di Grevo (sec. XV - 1797). .................................................................. 656comune di Grevo (1797 - 1798). ...................................................................... 657comune di Grevo con Cedegolo (1798 - 1809). ............................................... 658distretto di Cedegolo. ....................................................................................... 661comune di Grevo (1810 - 1816). ...................................................................... 659comune di Grevo con Cedegolo (1816 - 1859). ............................................... 660

guardiani al pericolo del fuoco. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ......................................... 289

GUSSAGOcomune di Gussago (sec. XIV - 1797). andadore. ........................................... 662comune di Gussago (sec. XIV - 1797). consiglio. ............................................ 662comune di Gussago (sec. XIV - 1797). console. .............................................. 662comune di Gussago (sec. XIV - 1797). deputati. ............................................. 662comune di Gussago (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 662comune di Gussago (sec. XIV - 1797). scrivano cancelliere. .......................... 662comune di Gussago (sec. XIV - 1797). sindico. ............................................... 662comune di Gussago (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................... 662quadra di Gussago. .......................................................................................... 669comune di Gussago (1797 - 1798). .................................................................. 663comune di Gussago con Civine. ....................................................................... 664distretto delle Vigne. ........................................................................................ 668comune di Gussago con Ronco (1805 - 1809). ................................................ 665comune di Gussago (1810 - 1816). .................................................................. 666comune di Gussago con Ronco (1816 - 1859). ................................................ 667

HANOcomune di Hano (sec. XIV - 1797). ................................................................. 670comune di Hano (1797 - 1809). ....................................................................... 671comune di Hano (1816 - 1859). ....................................................................... 672

IDROcomune di Idro (sec. XV - 1797). ..................................................................... 673comune di Idro (1797 - 1809). ......................................................................... 674comune di Idro (1810 - 1816). ......................................................................... 675comune di Idro (1816 - 1859). ......................................................................... 676

INCUDINEcomune di Incudine (sec. XIII - 1797). cancelliere. ......................................... 677comune di Incudine (sec. XIII - 1797). vicinia. ............................................... 677comune di Incudine (1797 - 1809). .................................................................. 678comune di Incudine (1816 - 1859). .................................................................. 679

INZINOcomune di Inzino (sec. XIV - 1797). andadore di valle. .................................. 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). camparo. ................................................ 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). consiglio. ................................................ 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). console delle denuncie. .......................... 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). giusdicente. ............................................ 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). governatore. ........................................... 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). massaro. ................................................. 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). notaio del giusdicente. ........................... 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). ragionati. ................................................ 680comune di Inzino (sec. XIV - 1797). scrivano. ................................................. 680comune di Inzino (1797 - 1798). ...................................................................... 681comune di Inzino con Magno d’Inzino. ........................................................... 682comune di Inzino (1810 - 1816). ...................................................................... 683comune di Inzino con Magno. .......................................................................... 684comune di Inzino (1816 aprile - 1859). ........................................................... 685

IRMAcomune di Irma (sec. XIV - 1797). camparo. ................................................... 686comune di Irma (sec. XIV - 1797). consoli. ..................................................... 686comune di Irma (sec. XIV - 1797). giusdicenti. ............................................... 686comune di Irma (sec. XIV - 1797). massaro. ................................................... 686comune di Irma (sec. XIV - 1797). ministrale. ................................................ 686

comune di Irma (sec. XIV - 1797). notaio. ....................................................... 686comune di Irma (sec. XIV - 1797). ragionati. .................................................. 686comune di Irma (sec. XIV - 1797). squadradori. ............................................. 686comune di Irma e Magno. ................................................................................ 6comune di Irma (1798 - 1809). ........................................................................ 68comune di Irma (1816 - 1859). ........................................................................ 68

ISEOcomune di Iseo (sec. XIV - 1797). consoli. ...................................................... 692comune di Iseo (sec. XIV - 1797). ragionati. ................................................... 692comune di Iseo (sec. XIV - 1797). sindici. ....................................................... 692quadra di Iseo. vicario. .................................................................................... 7comune di Iseo (1797 - 1801). ......................................................................... 69distretto del Basso Sebino. ............................................................................... 6distretto del Sebino. .......................................................................................... 6comune di Iseo con Pilzone (1801 - 1809). ..................................................... 694cantone II del distretto II di Chiari. ................................................................. 69cantone III del distretto II di Chiari. ................................................................ 69comune di Iseo (1810 - 1816). ......................................................................... 69comune di Iseo con Pilzone (1816 febbraio - 1816 aprile). ............................ 696distretto X della provincia di Brescia. .............................................................. 70comune di Iseo (1816 aprile - 1859). ............................................................... 69

ISORELLAcomune di Isorella (sec. XIV - 1797). consiglio. .............................................. 702comune di Isorella (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................... 702comune di Isorella (sec. XIV - 1797). sindici. .................................................. 702comune di Isorella (1797 - 1816). .................................................................... 70comune di Isorella con San Nazzaro. ............................................................... 70

ispettori sopra la strada reale. Val Camonica. Breno. ...................................... 17LA VOLTA

comune di La Volta. .......................................................................................... 7LAVENONE

comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). cancelliere. ....................................... 706comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). cavalieri per l’annona. ..................... 706comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). consigliere di valle. ........................... 706comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................. 706comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). giudici. .............................................. 706comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). giudici confidenti. ............................. 706comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). ministrale. ......................................... 706comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). sindaci. ............................................. 706comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). stimatori dei danni dati. ................... 706comune di Lavenone (1797 - 1816). ................................................................ 70comune di Lavenone (1816 - 1859). ................................................................ 70

LAVINOcomune di Lavino (sec. XVIII - 1797). cancelliere. ......................................... 709comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). consoli. ............................................... 709comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). giudice confidente. .............................. 709comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). giudici. ................................................ 709comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). stimatori. ............................................ 709comune di Lavino (1797 - 1798). ..................................................................... 71

LENOcomune di Leno (sec. XIII - 1797). campari. ................................................... 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). consiglio speciale. .................................... 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). consoli. ..................................................... 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). massari. .................................................... 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). notaio. ...................................................... 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). podestà. .................................................... 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). ragionati. .................................................. 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). sindici. ...................................................... 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). sindici del consorzio dei poveri. .............. 713comune di Leno (sec. XIII - 1797). vicinia. ..................................................... 713comune di Leno (1798 - 1805). ........................................................................ 71distretto delle Sorgenti. .................................................................................... 7comune di Leno con Castelletto, Porzano e Milzanello. .................................. 715cantone II del distretto III di Verolanuova. ...................................................... 711cantone III del distretto III di Verolanuova. ..................................................... 712comune di Leno con Castelletto, Milzanello e Porzano. .................................. 716distretto XIII della provincia di Brescia. .......................................................... 72comune di Leno con Castelletto e Porzano. ..................................................... 717comune di Leno con Castelletto. ...................................................................... 71

LEVRANGEcomune di Levrange (sec. XIV - 1797). assistenti. ........................................... 721comune di Levrange (sec. XIV - 1797). cancelliere. ........................................ 721comune di Levrange (sec. XIV - 1797). consiglieri. ......................................... 721comune di Levrange (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................. 721comune di Levrange (sec. XIV - 1797). giudice confidente. ............................. 721comune di Levrange (sec. XIV - 1797). sindaci. .............................................. 721comune di Levrange (sec. XIV - 1797). stimatori. ........................................... 721comune di Levrange (1797 - 1809). ................................................................. 72comune di Levrange (1816 - 1859). ................................................................. 72

LIANO E SASSOcomune di Liano e Sasso. ................................................................................. 7

LIMONEcomune di Limone (sec. XVI - 1797). banca dei consoli. ................................ 725comune di Limone (sec. XVI - 1797). cancelliere. ........................................... 725comune di Limone (sec. XVI - 1797). consiglio. .............................................. 725comune di Limone (sec. XVI - 1797). consiglio generale. ............................... 725comune di Limone (sec. XVI - 1797). massaro. ............................................... 725comune di Limone (sec. XVI - 1797). vicinia. .................................................. 726comune di Limone (1797 - 1809). .................................................................... 72comune di Limone (1816 - 1859). .................................................................... 72

LIVEMMOcomune di Livemmo (sec. XIV - 1797). cancelliere. ........................................ 729comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). consigliere di valle. ........................... 729comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................. 729comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). esattore. ............................................. 729

243

Lodrino

1

345

98567

0

2

4

106

8

123

56

0

8

23

756

comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). ragionati. ............................................729comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). sindaci. ...............................................729comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). stimatori dei danni dati. .....................729comune di Livemmo (1797 - 1809). ..................................................................730comune di Livemmo (1810 - 1816). ..................................................................731comune di Livemmo (1816 - 1859). ..................................................................732

LODRINOcomune di Lodrino (sec. XIV - 1797). campari. ...............................................733comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). consoli. .................................................733comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). massaro. ...............................................733comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). ministrali. .............................................733comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). notaio. ..................................................733comune di Lodrino (1797 - 1809). ...................................................................734comune di Lodrino (1816 - 1859). ...................................................................735

LOGRATOcomune di Lograto (sec. XIV - 1797). consoli. .................................................736comune di Lograto (sec. XIV - 1797). sindici. ..................................................736comune di Lograto (sec. XIV - 1797). vicinia. .................................................736comune di Lograto (1797 - 1809). ....................................................................737comune di Lograto (1810 - 1816). ....................................................................738comune di Lograto (1816 - 1859). ....................................................................739

LONATOcomune di Lonato (sec. XI- 1797). campari. ....................................................743comune di Lonato (sec. XI- 1797). campari del Venzago. ................................743comune di Lonato (sec. XI- 1797). consiglio generale. ....................................744comune di Lonato (sec. XI- 1797). consiglio speciale. ....................................745comune di Lonato (sec. XI- 1797). consoli. ......................................................746comune di Lonato (sec. XI- 1797). deputati alle seriole. .................................743comune di Lonato (sec. XI- 1797). deputati alle strade. ..................................747comune di Lonato (sec. XI- 1797). estimatori dei danni. .................................743comune di Lonato (sec. XI- 1797). estimatori del Venzago. .............................743comune di Lonato (sec. XI- 1797). massari. ....................................................743comune di Lonato (sec. XI- 1797). massari del Venzago. ................................743comune di Lonato (sec. XI- 1797). ministrali. ..................................................743comune di Lonato (sec. XI- 1797). ragionati. ..................................................748comune di Lonato (sec. XI- 1797). vicinia. ......................................................749provveditore. .....................................................................................................757podesteria di Lonato. notaio. ...........................................................................756comune di Lonato (1797 - 1798). .....................................................................750cantone dei Colli. .............................................................................................740comune di Lonato con Esenta e Venzago. ........................................................751distretto delle Vigne. .........................................................................................754cantone VII del distretto I di Brescia. ...............................................................741cantone VI del distretto I di Brescia. ................................................................742comune di Lonato (1810 - 1816). .....................................................................752comune di Lonato con Esenta, Venzago, Drugolo e Maguzzano. ....................753distretto V della provincia di Brescia. ..............................................................755

LONGHENAcomune di Longhena (sec. XIV - 1797). ...........................................................758comune di Longhena (1797 - 1809). ................................................................759comune di Longhena (1816 - 1859). ................................................................760

LOSINEcomune di Losine (sec. XV - 1797). ..................................................................761comune di Losine (1797 - 1809). ......................................................................762comune di Losine (1816 - 1859). ......................................................................763

LOVENOcomune di Loveno (sec. XVII - 1797). ..............................................................764comune di Loveno (1797 - 1809). .....................................................................765comune di Loveno (1816 - 1859). .....................................................................766

LOZIOcomune di Lozio (sec. XV - 1797). campari. ....................................................767comune di Lozio (sec. XV - 1797). cancelliere. ................................................767comune di Lozio (sec. XV - 1797). consoli. ......................................................767comune di Lozio (sec. XV - 1797). sindaci. ......................................................767comune di Lozio (sec. XV - 1797). vicinia generale. ........................................767comune di Lozio (sec. XV - 1797). vicinie. .......................................................767comune di Lozio (1797 - 1816). .......................................................................768comune di Lozio (1816 - 1859). .......................................................................769

LUDRIANOcomune di Ludriano (sec. XIV - 1797). ............................................................770comune di Ludriano (1797 - 1809). .................................................................771comune di Ludriano (1816 - 1859). .................................................................772

LUMEZZANEfeudo di Lumezzane. .........................................................................................773

LUMEZZANE PIEVEcomune di Pieve di Lumezzane. campari. ........................................................774comune di Pieve di Lumezzane. cancelliere. ....................................................774comune di Pieve di Lumezzane. consiglio generale. ........................................774comune di Pieve di Lumezzane. consiglio speciale. .........................................774comune di Pieve di Lumezzane. console. ..........................................................774comune di Pieve di Lumezzane. massaro. ........................................................774comune di Pieve di Lumezzane. sindici. ...........................................................774comune di Lumezzane Pieve (1797 - 1798). .....................................................775comune di Lumezzane Pieve (1805 - 1816). .....................................................776comune di Lumezzane Pieve (1816 - 1859). .....................................................777

LUMEZZANE PIEVE E SANT’APOLLONIOcomune di Lumezzane Pieve e Sant’Apollonio. ................................................778

LUMEZZANE SANT’APOLLONIOcomune di Sant’Apollonio di Lumezzane. campari. .........................................779comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. cancelliere. .....................................779comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. consiglio generale. .........................779comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. console. ..........................................779comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. massaro. .........................................779comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. sindici. ............................................779comune di Lumezzane Sant’Apollonio (1797 - 1798). .....................................780

comune di Lumezzane Sant’Apollonio (1805 - 1816). ..................................... 781comune di Lumezzane Sant’Apollonio (1816 - 1859). ..................................... 782

luogotenente vicario. Val Trompia. Tavernole. ................................................ 142MACLODIO

comune di Maclodio (sec. XIV - 1797). ........................................................... 78comune di Maclodio (1797 - 1809). ................................................................ 78comune di Maclodio (1816 - 1859). ................................................................ 78

MADERNOcomune di Maderno (sec. XIV - 1797). campari. ............................................ 787comune di Maderno (sec. XIV - 1797). commilitone. ...................................... 786comune di Maderno (sec. XIV - 1797). consiglio speciale. ............................. 788comune di Maderno (sec. XIV - 1797). console. ............................................. 789comune di Maderno (sec. XIV - 1797). contraddittore. ................................... 790comune di Maderno (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................ 791comune di Maderno (sec. XIV - 1797). ministrali. .......................................... 786comune di Maderno (sec. XIV - 1797). notaio. ............................................... 786comune di Maderno (sec. XIV - 1797). ragionati. ........................................... 792comune di Maderno (sec. XIV - 1797). sindico. .............................................. 793comune di Maderno (sec. XIV - 1797). vicario. .............................................. 794comune di Maderno (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................... 786quadra di Maderno. ......................................................................................... 7comune di Maderno (1797 - 1805). ................................................................. 79comune di Maderno (1805 - 1816). ................................................................. 79comune di Maderno (1816 - 1859). ................................................................. 79

MAGNOcomune di Magno (sec. XV - 1797). camparo. ................................................ 799comune di Magno (sec. XV - 1797). consiglio. ................................................ 799comune di Magno (sec. XV - 1797). massaro. ................................................. 799comune di Magno (sec. XV - 1797). ministrale. .............................................. 799comune di Magno (sec. XV - 1797). notaio. .................................................... 799comune di Magno (sec. XV - 1797). ragionati. ................................................ 799comune di Magno di Inzino. ............................................................................ 80comune di Magno (1816 aprile - 1859). ......................................................... 801

MAGNO SAN LORENZOcomune di Magno San Lorenzo. ...................................................................... 80

MAGUZZANOcomune di Maguzzano (sec. XIV - 1797). ........................................................ 803comune di Maguzzano (1797 - 1798). ............................................................. 80

MAIRANOcomune di Mairano (sec. XIV - 1797). consiglio. ............................................ 805comune di Mairano (sec. XIV - 1797). console. .............................................. 805comune di Mairano (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 805comune di Mairano (sec. XIV - 1797). sindici. ................................................ 805quadra di Mairano. .......................................................................................... 8comune di Mairano (1797 - 1805). .................................................................. 80comune di Mairano con Pievedizio (1805 - 1809). ......................................... 807comune di Mairano (1810 - 1816). .................................................................. 80comune di Mairano con Pievedizio (1816 - 1859). ......................................... 809

MALEGNOcomune di Malegno (sec. XV - 1797). .............................................................. 81comune di Malegno (1797 - 1816). .................................................................. 81comune di Malegno (1816 - 1859). .................................................................. 81

MALONNOcomune di Malonno (sec. XV - 1797). cancelliere. .......................................... 814comune di Malonno (sec. XV - 1797). consoli. ................................................ 814comune di Malonno (sec. XV - 1797). vicinia. ................................................ 814comune di Malonno (1797 - 1816). ................................................................. 81comune di Malonno (1816 - 1859). ................................................................. 81

MALPAGA (VAL SABBIA)comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). cancelliere. ...................................... 819comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). cavalieri all’estimo. ........................ 819comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). consoli. ............................................ 819comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). estimatori. ....................................... 819comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). giudici. ............................................ 819comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). sindaci. ............................................ 819comune di Malpaga (1797 - 1805). ................................................................. 82

MALPAGAcomune di Malpaga (sec. XIV - 1797). camparo. ............................................ 817comune di Malpaga (sec. XIV - 1797). consiglio. ........................................... 817comune di Malpaga (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 817comune di Malpaga (sec. XIV - 1797). ragionati. ........................................... 817comune di Malpaga (1797 - 1805). ................................................................. 81

MANERBAcomune di Manerba (sec. XIV - 1797). campari. ............................................ 821comune di Manerba (sec. XIV - 1797). consiglio. ........................................... 821comune di Manerba (sec. XIV - 1797). console. ............................................. 821comune di Manerba (sec. XIV - 1797). estimatori dei danni. ......................... 821comune di Manerba (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................ 821comune di Manerba (sec. XIV - 1797). ministrale. .......................................... 821comune di Manerba (sec. XIV - 1797). notaio. ............................................... 821comune di Manerba (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................... 821comune di Manerba (1797 - 1816). ................................................................. 82comune di Manerba (1816 - 1859). ................................................................. 82

MANERBIOcomune di Manerbio (sec. XIV - 1797). andadore. ......................................... 824comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). campari. ........................................... 824comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). consiglio. .......................................... 824comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................. 824comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................... 824comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). sindici. .............................................. 824comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). vicinia. .............................................. 824quadra di Manerbio. vicario. .......................................................................... 82comune di Manerbio (1797 - 1816). ................................................................ 82comune di Manerbio (1816 - 1859). ................................................................ 82

244

Martignago

475504245505627187

59360436

643516628086023399051724333842

87705702104409009977408

115137

156586380

2012122024

24225464667228133725073383386409413

6347504177094864825

7799

.. 19585

11483247076375

88928

209

139

MARASINOcomune di Marasino. ....................................................................................... 828comune di Marazzino. ...................................................................................... 829

MARCHENOcomune di Marcheno (sec. XVIII - 1797). ....................................................... 830comune di Marcheno (1797 - 1809). ............................................................... 831comune di Marcheno (1816 - 1859). ............................................................... 832

MARMENTINOcomune di Marmentino (sec. XIV - 1797). camparo. ....................................... 833comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). consoli. ......................................... 833comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). estimatori. .................................... 833comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). massaro. ....................................... 833comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). ministrale. .................................... 833comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). notaio. .......................................... 833comune di Marmentino (1797 - 1809). ............................................................ 834comune di Marmentino (1816 - 1859). ............................................................ 835

MAROCCHINAcomune di Marocchina (sec. XVII - 1797). ...................................................... 836comune di Marocchina (1797 - 1798). ............................................................ 837

MARONEcomune di Marone (sec. XV - 1797). console. ................................................. 838comune di Marone (sec. XV - 1797). massaro. ................................................ 838comune di Marone (sec. XV - 1797). notaio. ................................................... 838comune di Marone (sec. XV - 1797). sindici. ................................................... 838comune di Marone (sec. XV - 1797). vicinia. .................................................. 838comune di Marone (1797 - 1809). ................................................................... 839comune di Marone (1810 - 1816). ................................................................... 840comune di Marone (1816 - 1859). ................................................................... 841

MARTIGNAGOcomune di Martignago. consoli. ...................................................................... 842comune di Martignago. massaro. .................................................................... 842comune di Martignago. sindici. ....................................................................... 842comune di Martignago. vicinia. ....................................................................... 842

massari. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. ............................................ 713massari. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. .................................. 63massari. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ....................... 1122massari. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ......................................... 743massari. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. ................................... 1030massari. comune di Bassano (sec. XIV - 1797). Bassano. ................................... 82massari. comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. .......................................... 528massari. comune di Zone (sec. XIV - 1797). Zone. ......................................... 1577massari del Venzago. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. .................... 743massari della carità o dei defunti. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. ............................................... 64

massaro. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. ............................... 144massaro. comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). Cimmo. ................................... 430massaro. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. ................................ 625massaro. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. ................................. 1443massaro. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. .......................................... 126massaro. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. .............................. 791massaro. comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. ............................... 821massaro. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ..................... 888massaro. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. .......................... 1005massaro. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. .......................... 1062massaro. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. ............................. 1571massaro. comune di Anfo. Anfo. .......................................................................... 24massaro. comune di Angolo (sec. XV - 1797). Angolo. ....................................... 33massaro. comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. .................................. 54massaro. comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. ............................... 86massaro. comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. .................................................................................................... 96

massaro. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ........................... 290massaro. comune di Esine (sec. XIII - 1797). Esine. .......................................... 554massaro. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................ 1147

massaro. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ........................................... 1293massaro. comune di Soiano (sec. XV - 1797). Soiano. .................................... 1397massaro. ospedale. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ...................................................................................................... 1123

massaro. comune di Acquafredda (sec. XIV - 1797). Acquafredda. ...................... 1massaro. comune di Adro (sec. XIV - 1797). Adro. ............................................... 8massaro. comune di Aleno. Aleno. ....................................................................... 16massaro. comune di Alfianello (sec. XIV - 1797). Alfianello. .............................. 17massaro. comune di Azzano (sec. XIV - 1797). Azzano. ..................................... 50massaro. comune di Boldeniga (sec. XIV - 1797). Boldeniga. .......................... 112massaro. comune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). Botticino Sera. ................................................................................................... 137

massaro. comune di Brione (sec. XV - 1797). Brione. ....................................... 239massaro. comune di Brozzo (sec. XIV - 1797). Brozzo. .................................... 242massaro. comune di Caino (sec. XIV - 1797). Caino. ........................................ 257massaro. comune di Caionvico (sec. XIV - 1797). Caionvico. ........................... 260massaro. comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). Calcinato. ............................ 263massaro. comune di Calino (sec. XIV - 1797). Calino. ...................................... 267massaro. comune di Capriano (sec. XIV - 1797). Capriano. .............................. 314massaro. comune di Capriolo (sec. XIV - 1797). Capriolo. ............................... 321massaro. comune di Carcina (sec. XIV - 1797). Carcina. .................................. 325massaro. comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). Carpenedolo. .................. 328massaro. comune di Castel Covati (sec. XIV - 1797). Castel Covati. ................ 345massaro. comune di Castrezzago. Castrezzato. .................................................. 365massaro. comune di Cellatica (sec. XIV - 1797). Cellatica. ............................... 381massaro. comune di Cigole (sec. XIV - 1797). Cigole. ...................................... 419massaro. comune di Coccaglio (sec. XIV - 1797). Coccaglio. ........................... 450massaro. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ....................................... 458

massaro. comune di Comezzano (sec. XIV - 1797). Comezzano. ......................massaro. comune di Cossirano (sec. XIV - 1797). Cossirano. ...........................massaro. comune di Dello (sec. XIV - 1797). Dello. .......................................... 5massaro. comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). Erbusco. .................................massaro. comune di Faverzano (sec. XIV - 1797). Faverzano. ..........................massaro. comune di Flero (sec. XIV - 1797). Flero. ........................................... 5massaro. comune di Gabbiano (sec. XIV - 1797). Gabbiano. ............................ 5massaro. comune di Gambara (sec. XIV - 1797). Gambara. ..............................massaro. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. .................................massaro. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. ........................................ 6massaro. comune di Goglione. Goglione. ...........................................................massaro. comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). Gottolengo. ....................... 6massaro. comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. ................................massaro. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ....................................... 6massaro. comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. ............................................ 6massaro. comune di Isorella (sec. XIV - 1797). Isorella. ................................... 7massaro. comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). Lodrino. .................................. 7massaro. comune di Magno (sec. XV - 1797). Magno. ...................................... 7massaro. comune di Mairano (sec. XIV - 1797). Mairano. ................................ 8massaro. comune di Malpaga (sec. XIV - 1797). Malpaga. ............................... 8massaro. comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). Manerbio. ............................ 8massaro. comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). Marmentino. .................... 8massaro. comune di Marone (sec. XV - 1797). Marone. .................................... 8massaro. comune di Martignago. Martignago. ................................................... 8massaro. comune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). Monticelli Brusati. .............................................................................................

massaro. comune di Montisola. Montisola. ........................................................ 9massaro. comune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). Nuvolera. .............................. 9massaro. comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). Orzivecchi. ....................... 10massaro. comune di Paderno (sec. XIV - 1797). Paderno. ............................... 1massaro. comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. ................................ 1massaro. comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). Pezzoro. ................................. 1massaro. comune di Pieve di Lumezzane. Lumezzane Pieve. ............................massaro. comune di Pilzone (sec. XIV - 1797). Pilzone. ................................. 11massaro. comune di Polaveno (sec. XIV - 1797). Polaveno. ............................ 1massaro. comune di Poncarale e Borgo. Poncarale. ......................................... 1massaro. comune di Pontegatello (sec. XV - 1797). Pontegatello. ................... 1massaro. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. .......................... 11massaro. comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). Pontoglio. .......................... 11massaro. comune di Pralboino (sec. XIV - 1797). Pralboino. .......................... 11massaro. comune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). Provaglio d’Iseo. .............................................................................................. 1

massaro. comune di Provezze (sec. XIV - 1797). Provezze. ............................ 1massaro. comune di Quinzanello (sec. XIV - 1797). Quinzanello. .................. 12massaro. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. .......................... 12massaro. comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). Rezzato. ................................ 1massaro. comune di Rodengo (sec. XIV - 1797). Rodengo. ............................. 1massaro. comune di Ronco (sec. XIV - 1797). Ronco. ..................................... 12massaro. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ................................... 12massaro. comune di Rudiano (sec. XIV - 1797). Rudiano. .............................. 12massaro. comune di Saiano (sec. XIV - 1797). Saiano. .................................... 1massaro. comune di San Gervasio (sec. XIV - 1797). San Gervasio. ............... 1massaro. comune di San Vigilio (sec. XIV - 1797). San Vigilio. ...................... 134massaro. comune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). Sant’Eufemia. ............. 13massaro. comune di Scarpizzolo (sec. XIV - 1797). Scarpizzolo. .................... 13massaro. comune di Seniga (sec. XIV - 1797). Seniga. .................................... 1massaro. comune di Serle (sec. XII - 1797). Serle. ........................................... 1massaro. comune di Sopraponte (sec. XIV - 1797). Sopraponte. ..................... 1massaro. comune di Soprazocco. Soprazocco. ................................................. 1massaro. comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). Travagliato. ..................... 14massaro. comune di Trenzano (sec. XIV - 1797). Trenzano. ............................ 1massaro. comune di Verola Alghise. Verola Alghise. ........................................ 15massaro. comune di Verolavecchia (sec. XIV - 1797). Verolavecchia. ............. 15massaro. comune di Villa (sec. XIV - 1797). Villa (Valtrompia). ..................... 153massaro. comune di Virle (sec. XIV - 1797). Virle. .......................................... 156massaro. quadra di Nave. Nave. ..........................................................................massaro. comune di Gorzone (sec. XV - 1797). Gorzone. .................................massaro. comune di Limone (sec. XVI - 1797). Limone. ................................... 7massaro. comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. Lumezzane Sant’Apollonio. ..............................................................................

massaro alle taglie. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. ......................... 12massaro del monte di pietà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ............................................................................................................

massaro della carità. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ....................... 93massaro delle condanne. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ........... 19massaro delle condanne. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................

massaro delle taglie. comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. ....................... 51massaro delle taglie. comune di Artogne (sec. XV - 1797). Artogne. .................. 4massaro delle taglie. comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. .............. 5massaro delle taglie. comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). Gianico. ............ 64massaro delle taglie. comune di Sciano (sec. XV - 1797). Sciano. .................. 13massaro delle taglie. comune di Terzano (sec. XV - 1797). Terzano. .............. 14massaro delle taglie. comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. ..................... 155massaro delle tessere. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ........................................................................................................

massaro generale. Val Trompia. Tavernole. ...................................................... 14massaro generale (sec. XV - 1797). comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

massaro generale (sec. XV - 1797). territorio. Brescia. ..................................... 237massaro generale. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ............ 29massaro generale. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ............................ 9

245

Mazzano

7456

2

6

7395

46

890

08070655504030201

09

01

12

345

1617

240123

78

9

30

1

8

massaro generale. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. .................1362massaro generale. Val Sabbia. Nozza. ................................................................965massarolo dei pegni. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ........292massarolo di consiglio. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ..............195MAZZANO

comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). campari. .............................................843comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). cancelliere. .........................................843comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). consiglio. ............................................843comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). consoli. ...............................................843comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). podestà. ..............................................843comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). sindaci. ...............................................843comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). vicinia. ................................................843comune di Mazzano (1797 - 1809). ..................................................................844comune di Mazzano (1810 - 1816). ..................................................................845comune di Mazzano (1816 - 1859). ..................................................................846

MAZZUNOcomune di Mazzuno (sec. XV - 1797). cancelliere. ..........................................847comune di Mazzuno (sec. XV - 1797). vicinia. .................................................847comune di Mazzuno (1797 - 1805). ..................................................................848comune di Mazzuno (1817 - 1859). ..................................................................849

MEANOcomune di Meano (sec. XIV - 1797). ................................................................850comune di Meano (1797 - 1805). .....................................................................851

MEZZANEcomune di Mezzane. .........................................................................................852

MEZZULLOcomune di Mezzullo (sec. XVII - 1797). ...........................................................853comune di Mezzullo (1797 - 1798). ..................................................................854

MILZANELLOcomune di Milzanello (sec. XIV - 1797). ..........................................................855comune di Milzanello (1797 - 1805). ...............................................................856comune di Milzanello (1816 aprile - 1859). ....................................................857

MILZANOcomune di Milzano (sec. XIV - 1797). ..............................................................858comune di Milzano (1797 - 1809). ...................................................................859comune di Milzano (1816 - 1859). ...................................................................860

ministrale. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. ...............................1440ministrale. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. ...............................59ministrale. comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). Castenedolo. .................357ministrale. comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. ............................821ministrale. comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). Pezzoro. ..............................1095ministrale. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ....................1118ministrale. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. ...........................1571ministrale. comune di Anfo. Anfo. ........................................................................24ministrale. comune di Aleno. Aleno. .....................................................................16ministrale. comune di Carcina (sec. XIV - 1797). Carcina. ................................325ministrale. comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. ..........................................686ministrale. comune di Magno (sec. XV - 1797). Magno. ...................................799ministrale. comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). Marmentino. .................833ministrale. comune di Villa (sec. XIV - 1797). Villa (Valtrompia). ..................1537ministrale. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ......................................21ministrale. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. .........................706ministrale. comune di Posico (sec. XVIII - 1797). Posico. ...............................1173ministrali. comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). Cimmo. .................................430ministrali. Val Trompia. Tavernole. ...................................................................1421ministrali. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. ............................786ministrali. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. .........................1005ministrali (sec. XV - 1797). riviera di Salò. Salò. .............................................1309ministrali. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. .......................................743ministrali (sec. XVI - 1797). comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ............1293ministrali. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. ..............................1363ministrali. Val Sabbia. Nozza. .............................................................................965ministrali. comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). Lodrino. ................................733ministrali dei giudici delle gabelle. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ....................................................195

ministrali del podestà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...............195ministrali delle chiusure. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ..........195ministrali di camera. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .................195misuratore del vino e dell’olio. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. .....................................1118

MOCASINAcomune di Mocasina. ........................................................................................861

MOMPIANOcomune di Mompiano. ......................................................................................862comune di Mompiano con Costalunga. ............................................................863

MONIGAcomune di Moniga (sec. XV - 1797). ................................................................864comune di Moniga (1797 - 1809). ....................................................................865comune di Moniga del Lago. ............................................................................866

MONNOcomune di Monno (sec. XV - 1797). cancelliere. .............................................867comune di Monno (sec. XV - 1797). consoli. ...................................................867comune di Monno (sec. XV - 1797). vicinia. ....................................................867comune di Monno (1797 - 1816). .....................................................................868comune di Monno (1816 - 1859). .....................................................................869

MONTE MADERNOcomune di Monte Maderno (Marellino, Vignole, Stina, Senico e Besuglio). ...870

MONTEGIARDINOcomune di Montegiardino. ................................................................................871

MONTEROTONDOcomune di Monterotondo (sec. XV - 1797). ......................................................872comune di Monterotondo (1797 - 1805). ..........................................................873

MONTICELLIcomune di Monticelli. ...................................................................................... 8comune di Monticelli con Villanuova. ............................................................. 87comune di Monticelli d’Oglio. ......................................................................... 87

MONTICELLI BRUSATIcomune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). consoli. ................................ 877comune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). massaro. .............................. 877comune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). sindici. ................................ 877comune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). vicinia. ................................ 877comune di Monticelli Brusati (1797 - 1809). .................................................. 878comune di Monticelli Brusati (1810 - 1816). .................................................. 879comune di Monticelli Brusati (1816 - 1859). .................................................. 880

MONTICHIARIcomune di Montichiari (sec. XIV - 1797). cancelliere. .................................... 881comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). cancelliere o notaio dei ragionati. ................................................................. 88

comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). consiglio generale. ........................ 883comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). consiglio speciale. ......................... 884comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). consoli. .......................................... 885comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). deputati sopra alle vettovaglie. ...................................................................... 88

comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). estimatori. ..................................... 881comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). general vicinia. ............................. 887comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................ 888comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). massaro delle tessere. ................... 889comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). notari della “bancha”. ................. 890comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). ragionati. ...................................... 891comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). sindaco speciale. ........................... 892comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). sindico generale. ........................... 881quadra di Montichiari. vicario. ....................................................................... 89comune di Montichiari (1797 - 1816). ............................................................. 89distretto dei Colli. ............................................................................................ 8comune di Montichiari (1816 - 1859). ............................................................. 89distretto IV della provincia di Brescia. ............................................................ 89

MONTIRONEcomune di Montirone (sec. XIV - 1797). .......................................................... 89comune di Montirone (1797 - 1816). ............................................................... 89comune di Montirone (1816 - 1859). ............................................................... 90

MONTISOLAcomune di Cure. ............................................................................................... 9comune di Mazzi. ............................................................................................. 9comune di Minzi. .............................................................................................. 9comune di Montisola. console. ........................................................................ 90comune di Montisola. massaro. ....................................................................... 90comune di Montisola. sindici. .......................................................................... 90comune di Olzano. ........................................................................................... 9comune di Senchigna. ...................................................................................... 9comune di Senzano. ......................................................................................... 9comune di Solzole. ........................................................................................... 9comune di Monte d’Isola. ................................................................................ 9

MOTTELLAcomune di Mottella (sec. XV - 1797). .............................................................. 91comune di Mottella (1797 - 1805). .................................................................. 91

MOVICOcomune di Movico. ........................................................................................... 9

MÙcomune di Mu e Capo di Ponte. ....................................................................... 91comune di Mu (1797 - 1805). .......................................................................... 91comune di Mu (1816 - 1859). .......................................................................... 91

MURAcomune di Mura. .............................................................................................. 9comune di Mura o Savallo. .............................................................................. 9comune di Mura con Posico (1805 - 1809). .................................................... 918comune di Mura con Posico (1816 - 1859). .................................................... 919

MUSCOLINEquadra di Campagna. ...................................................................................... 9comune di Muscoline (sec. XV - 1797). ........................................................... 92comune di Muscoline (1797 - 1809). ............................................................... 92comune di Muscoline (1810 - 1816). ............................................................... 92comune di Muscoline (1816 - 1859). ............................................................... 92

MUSLONEcomune di Muslone (sec. XIV - 1797). vicario. ............................................... 926comune di Muslone (1797 - 1809). .................................................................. 92comune di Muslone (1816 - 1817). .................................................................. 92

MUSSAGA E COSTAcomune di Mussaga e Costa. ........................................................................... 92

NARDOcomune di Nardo. ............................................................................................. 9

NAVAZZOcomune di Navazzo con Formaga. ................................................................... 93comune di Navazzo con Liano e Formaga. ...................................................... 932

NAVEcomune di Nave (sec. XIII - 1797). campari. ................................................... 933comune di Nave (sec. XIII - 1797). consiglieri di valle. .................................. 933comune di Nave (sec. XIII - 1797). consiglio speciale. ................................... 934comune di Nave (sec. XIII - 1797). consoli. .................................................... 935comune di Nave (sec. XIII - 1797). estimatori. ................................................ 936comune di Nave (sec. XIII - 1797). estimatori dei danni. ................................ 937comune di Nave (sec. XIII - 1797). massaro della carità. ............................... 938comune di Nave (sec. XIII - 1797). massaro generale. .................................... 939comune di Nave (sec. XIII - 1797). notaio. ...................................................... 940comune di Nave (sec. XIII - 1797). notaio degli estimatori. ............................ 941comune di Nave (sec. XIII - 1797). sindici. ..................................................... 942comune di Nave (sec. XIII - 1797). vicinia. ..................................................... 943quadra di Nave. cancelliere. ............................................................................ 94

246

Oriano

40914137110

195095

890

1655656565656555656555656526433176565

34

89

123

56

789

01

2345

78890

123

45

67

quadra di Nave. deputati di quadra. ................................................................ 948quadra di Nave. massaro. ................................................................................ 948comune di Nave (1797 - 1798). ....................................................................... 945comune di Nave e Cortine. .............................................................................. 944comune di Nave (1810 - 1816). ....................................................................... 946comune di Nave con Cortine. .......................................................................... 947

NAVONOcomune di Navono (sec. XIV - 1797). assistenti. ............................................. 949comune di Navono (sec. XIV - 1797). cancelliere. .......................................... 949comune di Navono (sec. XIV - 1797). cavaliere per l’annona. ....................... 949comune di Navono (sec. XIV - 1797). consoli. ................................................ 949comune di Navono (sec. XIV - 1797). estimatori dei danni dati. .................... 949comune di Navono (sec. XIV - 1797). giudice confidente. ............................... 949comune di Navono (sec. XIV - 1797). giudici. ................................................. 949comune di Navono (sec. XIV - 1797). servitore. .............................................. 949comune di Navono (1797 - 1798). ................................................................... 950comune di Lavino con Navono. ....................................................................... 951comune di Lavino con Navono e Odeno. ......................................................... 952comune di Navono con Odeno e Lavino. ......................................................... 953

NIARDOcomune di Niardo (sec. XV - 1797). ................................................................ 954comune di Niardo (1797 - 1809). .................................................................... 955comune di Niardo (1810 - 1816). .................................................................... 956comune di Niardo (1816 - 1859). .................................................................... 957

NIGOLINEcomune di Nigoline (sec. XIV - 1797). ............................................................. 958comune di Nigoline (1797 - 1809). .................................................................. 959comune di Nigoline (1816 - 1859). .................................................................. 960

notai. comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). Cimmo. ......................................... 430notai. comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). Castenedolo. ......................... 357notai. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. ................................ 1005notai. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ................................. 293notai. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. ...................................... 604notai. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. ............................................. 636notai. comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. ..................................... 1090notai (sec. XVII - 1797). consoli. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. 458notai (sec. XVII - 1797). giudici diffinitori. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ..................................................... 458

notai al banco del vicario. Val Trompia. Tavernole. ........................................ 1429notai al maleficio. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................... 195notai all’archivio notifiche. territorio. Brescia. ................................................. 234notai alla banca. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. ............. 1063notai dei giudici delle chiusure e delle vettovaglie. giudici delle chiusure e delle vettovaglie. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................................................... 208

notai del console di giustizia. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................................................... 195

notai del podestà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................... 195notai delle chiusure. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .................. 195notai di camera. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ........................ 195notai per le copie delle note d’estimo. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................................................... 195

notai registratori. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................... 210notaio. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. .................................. 144notaio. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. ..................................... 1440notaio. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. ..................................... 59notaio. comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. ............................................. 513notaio. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. .................................. 786notaio. comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. .................................. 821notaio. comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). Pezzoro. .................................... 1100notaio (sec. XV-1797). comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. 1118notaio. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. ................................. 1571notaio. podesteria di Lonato. Lonato. ................................................................. 756notaio. comune di Anfo. Anfo. .............................................................................. 24notaio. comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. ...................................... 54notaio. comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. .................................. 86notaio. comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. .................................................................................................... 98

notaio. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. .............................................. 713notaio. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. .............................................. 940notaio. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. ..................................... 1030notaio. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................ 1149

notaio. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. .............................................. 1293notaio. comune di Soiano (sec. XV - 1797). Soiano. ........................................ 1397notaio. Val Sabbia. Nozza. .................................................................................. 965notaio (1558 - 1797). ospedale. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ...................................................................................................... 1123

notaio. comune di Aleno. Aleno. ........................................................................... 16notaio. comune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). Botticino Sera. ................................................................................................... 137

notaio. comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). Calcinato. ................................ 263notaio. comune di Cigole (sec. XIV - 1797). Cigole. ......................................... 419notaio. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ........................................... 458notaio. comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. ................................................ 686notaio. comune di Lodrino (sec. XIV - 1797). Lodrino. ..................................... 733notaio. comune di Magno (sec. XV - 1797). Magno. ......................................... 799notaio. comune di Marmentino (sec. XIV - 1797). Marmentino. ....................... 833notaio. comune di Marone (sec. XV - 1797). Marone. ....................................... 838notaio. comune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). Nuvolera. ................................. 970notaio. comune di Pavone (sec. XIV - 1797). Pavone. ..................................... 1079notaio. comune di Seniga (sec. XIV - 1797). Seniga. ....................................... 1383notaio. comune di Serle (sec. XII - 1797). Serle. .............................................. 1386

notaio. comune di Sopraponte (sec. XIV - 1797). Sopraponte. ........................ 1notaio. comune di Soprazocco. Soprazocco. .....................................................notaio. comune di Villa (sec. XIV - 1797). Villa (Valtrompia). ........................ 153notaio degli estimatori. Val Trompia. Tavernole. ............................................. 142notaio degli estimatori. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. ................... 94notaio del comune. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. ......................... 13notaio del console delle appellazioni. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

notaio del giusdicente. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ................ 68notaio del massaro. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................... 1notari della “bancha”. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ........................................................................................................

NOZZAcomune di Nozza (sec. XIV - 1797). ................................................................. 96Val Sabbia. assistenti. ...................................................................................... 9Val Sabbia. assistenti al sindaco. ..................................................................... 96Val Sabbia. cancelliere. .................................................................................... 9Val Sabbia. confidenti. ..................................................................................... 9Val Sabbia. consiglio generale. ........................................................................ 96Val Sabbia. consoli generali. ........................................................................... 96Val Sabbia. definitori. ....................................................................................... 9Val Sabbia. esattore. ......................................................................................... 9Val Sabbia. giusdicenti generali. ..................................................................... 96Val Sabbia. massaro generale. ......................................................................... 96Val Sabbia. ministrali. ...................................................................................... 9Val Sabbia. notaio. ........................................................................................... 9Val Sabbia. nunzio a Brescia. ........................................................................... 96Val Sabbia. nunzio a Venezia. .......................................................................... 96Val Sabbia. ragionati. ...................................................................................... 9Val Sabbia. sindico. .......................................................................................... 9comune di Nozza (1797 - 1809). ...................................................................... 96distretto delle Fucine. ...................................................................................... 9comune di Nozza (1816 - 1859). ...................................................................... 96

nunzio. riviera di Salò. Salò. ............................................................................. 1nunzio a Brescia. Val Sabbia. Nozza. ................................................................. 9nunzio a Venezia. Val Sabbia. Nozza. ................................................................. 9nunzio in Venezia. territorio. Brescia. ................................................................ 2NUVOLENTO

comune di Nuvolento (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................. 967comune di Nuvolento (1797 - 1809). ............................................................... 96comune di Nuvolento (1816 - 1859). ............................................................... 96

NUVOLERAcomune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). consoli. .............................................. 970comune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). massaro. ............................................ 970comune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). notaio. ............................................... 970comune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). sindici. ............................................... 970comune di Nuvolera (1797 - 1809). ................................................................. 97comune di Nuvolera (1810 - 1816). ................................................................. 97comune di Nuvolera (1816 - 1859). ................................................................. 97

ODOLOcomune di Odolo (sec. XIV - 1797). cancelliere. ............................................. 974comune di Odolo (sec. XIV - 1797). cavalieri per l’annona. ........................... 974comune di Odolo (sec. XIV - 1797). consigliere di valle. ................................ 974comune di Odolo (sec. XIV - 1797). giudici. ................................................... 974comune di Odolo (sec. XIV - 1797). giudici confidenti. ................................... 974comune di Odolo (sec. XIV - 1797). sindaci. ................................................... 974comune di Odolo (1797 - 1816). ...................................................................... 97comune di Odolo (1816 - 1859). ...................................................................... 97

OFFLAGAcomune di Offlaga (sec. XIV - 1797). ............................................................... 97comune di Offlaga (1797 - 1809). .................................................................... 97comune di Offlaga (1816 - 1859). .................................................................... 97

OGNATOcomune di Ognato (sec. XIV - 1797). ............................................................... 98comune di Ognato (1797 - 1805). .................................................................... 98

OMEcomune di Ome (sec. XIV - 1797). ................................................................... 98comune di Ome (1797 - 1809). ........................................................................ 98comune di Ome (1810 - 1816). ........................................................................ 98comune di Ome (1816 - 1859). ........................................................................ 98

ONO (PERTICA BASSA)comune di Ono (sec. XIV - 1797). andadore. ................................................... 986comune di Ono (sec. XIV - 1797). cancelliere. ................................................ 986comune di Ono (sec. XIV - 1797). cavalieri all’estimo. .................................. 986comune di Ono (sec. XIV - 1797). consiglieri. ................................................. 986comune di Ono (sec. XIV - 1797). consoli. ...................................................... 986comune di Ono (sec. XIV - 1797). estimatori. ................................................. 986comune di Ono (sec. XIV - 1797). giudici. ....................................................... 986comune di Ono (sec. XIV - 1797). giudici confidenti. ...................................... 986comune di Ono (1797 - 1805). ......................................................................... 98comune di Ono e Prato. ................................................................................... 9comune di Ono (1810 - 1816). ......................................................................... 98comune di Ono con Forno d’Ono. ................................................................... 99

ONO (SAN PIETRO)comune di Ono (sec. XV - 1797). ..................................................................... 99comune di Ono (1797 - 1809). ......................................................................... 99comune di Ono (1816 - 1859). ......................................................................... 99

ONZATOcomune di Onzato (sec. XIV - 1797). ............................................................... 99comune di Onzato (1797 - 1798). .................................................................... 99

ORIANOcomune di Oriano (sec. XIV - 1797). ............................................................... 99comune di Oriano (1797 - 1805). .................................................................... 99comune di Oriano con Pedergnaga e Trignano (1805 - 1809). ....................... 998

247

Orzinuovi

7890

1234

77

56

8

69

3

5678

012

45

86

789

123

94

12

4

comune di Oriano (1810 - 1816). .....................................................................999comune di Oriano con Pedergnaga e Trignano (1816 - 1817). ......................1000comune di Oriano (1817 - 1859). ...................................................................1001

ORZINUOVIcomune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). campari. ...........................................1005comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). cancelliere. .......................................1005comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). consiglio generale. ...........................1006comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). consiglio speciale. ...........................1007comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). consoli. .............................................1008comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). deputati. ...........................................1005comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). deputati all’Ospedale. .....................1005comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). massaro. ...........................................1005comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). ministrali. .........................................1005comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). notai. ................................................1005comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). ragionati. .........................................1009comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). tesoriere. ..........................................1005comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). vicinia. .............................................1005quadra di Orzinuovi. podestà. cavaliere. .......................................................1020provveditore. ...................................................................................................1019comune di Orzinuovi (1797 - 1798). ..............................................................1010cantone delle Pianure. ....................................................................................1002comune di Orzinuovi con Pudiano, Ovanengo, Coniolo e Rossa (1798 - 1801). ...............................................................................................1011

distretto delle Pianure (1798 maggio 4 - 1798 ottobre 12). ...........................1016distretto delle Pianure (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). .........................1017comune di Orzinuovi con Pudiano e Ovanengo. ............................................1012comune di Orzinuovi con Pudiano, Ovanengo, Coniolo e Rossa (1805 - 1809). ..............................................................................................1013

cantone IV del distretto II di Chiari. ..............................................................1003cantone II del distretto III di Verolanuova. .....................................................1004comune di Orzinuovi (1810 - 1816). ..............................................................1014comune di Orzinuovi (1816 - 1859). ..............................................................1015distretto XII della provincia di Brescia. .........................................................1018

ORZIVECCHIcomune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). consiglio. .......................................1021comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). consoli. ..........................................1021comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). massaro. ........................................1021comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). sindici. ...........................................1021comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). vicario. ..........................................1021comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). vicinia. ...........................................1021comune di Orzivecchi (1797 - 1809). .............................................................1022comune di Orzivecchi (1810 - 1816). .............................................................1023comune di Orzivecchi (1816 - 1859). .............................................................1024

ospedale. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ......................1123calcolatori (1558 - 1797). ..............................................................................1123massaro. ..........................................................................................................1123notaio (1558 - 1797). ......................................................................................1123ospitalario. .....................................................................................................1123rettori. .............................................................................................................1123

ospitalario. ospedale. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. .......................................................................................................1123

OSPITALETTOcomune di Ospitaletto (sec. XIV - 1797). .......................................................1025comune di Ospitaletto (1797 - 1809). .............................................................1026comune di Ospitaletto (1810 - 1816). .............................................................1027comune di Ospitaletto (1816 - 1859). .............................................................1028distretto II della provincia di Brescia. ............................................................1029

OSSIMOcomune di Ossimo (sec. XV - 1797). campari particolari. .............................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). camparo generale. ................................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). congregazione del console e dei sindici poi dei sindaci. ..............................1030

comune di Ossimo (sec. XV - 1797). consoli. .................................................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). estimatori del Comune. ........................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). massari. ................................................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). notaio. ..................................................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). ragionati. ..............................................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). sindaci alle chiese. ...............................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). sindici. ..................................................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). soprastante ai legnami. ........................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). soprastante alle strade. ........................1030comune di Ossimo (sec. XV - 1797). vicinia. .................................................1030comune di Ossimo (1797 - 1809). ..................................................................1031comune di Ossimo (1816 - 1859). ..................................................................1032

OVANENGOcomune di Ovanengo. .....................................................................................1033

PADENGHEcomune di Padenghe (sec. XV - 1797). ...........................................................1034comune di Padenghe (1797 - 1798). ...............................................................1035comune di Padenghe con Maguzzano. ............................................................1036comune di Padenghe (1810 - 1816). ...............................................................1037comune di Padenghe (1816 - 1859). ...............................................................1038

PADERGNONEcomune di Padergnone. ..................................................................................1039

PADERNELLOcomune di Padernello (sec. XV - 1797). .........................................................1040comune di Padernello (1797 - 1805). .............................................................1041comune di Padernello con Mottella (1805 - 1809). ........................................1042comune di Padernello con Mottella (1816 - 1859). ........................................1043

PADERNOcomune di Paderno (sec. XIV - 1797). console. .............................................1044comune di Paderno (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................1044comune di Paderno (sec. XIV - 1797). sindici. ...............................................1044comune di Paderno (1797 - 1809). .................................................................1045comune di Paderno (1816 - 1859). .................................................................1046

PAISCOcomune di Paisco (sec. XV - 1797). ............................................................... 104comune di Paisco (1797 - 1809). ................................................................... 104comune di Paisco (1810 - 1816). ................................................................... 104comune di Paisco (1816 - 1859). ................................................................... 105

PAITONEcomune di Paitone (sec. XIII - 1797). ............................................................ 105comune di Paitone (1797 - 1809). .................................................................. 105comune di Paitone (1810 - 1816). .................................................................. 105comune di Paitone (1816 - 1859). .................................................................. 105

PALAZZOLOcomune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). andadore. ........................................ 1056comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). cancelliere. ..................................... 1057comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). consiglio generale. ......................... 1058comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). consoli. ........................................... 1059comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). deputati. .......................................... 1055comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). estimatori. ....................................... 1060comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). estimatori dei danni. ....................... 1061comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). massaro. ......................................... 1062comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). notai alla banca. ............................. 1063comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). ragionati. ........................................ 1064comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................ 1055quadra di Palazzolo. cavaliere. ..................................................................... 106quadra di Palazzolo. podestà. ........................................................................ 106comune di Palazzolo (1797 - 1816). .............................................................. 106comune di Palazzolo (1816 - 1859). .............................................................. 106

PALLADE IN BRESCIAcantone di Garza Occidentale. ...................................................................... 106

PARATICOcomune di Paratico. ....................................................................................... 10comune di Paratico e Rivatica (1797 - 1809). ............................................... 1070comune di Paratico e Rivatica (1816 - 1859). ............................................... 1071

PASPARDOcomune di Paspardo (sec. XV - 1797). cancelliere. ....................................... 1072comune di Paspardo (sec. XV - 1797). consoli. ............................................. 1072comune di Paspardo (sec. XV - 1797). vicinia. .............................................. 1072comune di Paspardo (1797- 1805). ................................................................ 107comune di Paspardo (1816 ottobre - 1859). .................................................. 1074

PASSIRANOcomune di Passirano (sec. XIV - 1797). ........................................................ 107comune di Passirano (1797 - 1809). .............................................................. 107comune di Passirano (1810 - 1816). .............................................................. 107comune di Passirano (1816 - 1859). .............................................................. 107

PAVONEcomune di Pavone (sec. XIV - 1797). andadore. ............................................ 1079comune di Pavone (sec. XIV - 1797). campari. ............................................. 1079comune di Pavone (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................... 1079comune di Pavone (sec. XIV - 1797). notaio. ................................................ 1079comune di Pavone (sec. XIV - 1797). ragionati. ............................................ 1079comune di Pavone (sec. XIV - 1797). stimatori. ............................................ 1079comune di Pavone (sec. XIV - 1797). vicario. ............................................... 1079comune di Pavone (1797 - 1809). .................................................................. 108comune di Pavone (1810 - 1816). .................................................................. 108comune di Pavone (1816 - 1859). .................................................................. 108

PEDERGNAGAcomune di Pedergnaga (sec. XIV - 1797). ..................................................... 1083comune di Pedergnaga (1797 - 1805). ........................................................... 108comune di Pedergnaga con Trignano. ........................................................... 108

PERTICAcomune di Pertica. ......................................................................................... 10

PESCHIERA D’ISEOcomune di Peschiera (sec. XIV - 1797). ......................................................... 108comune di Peschiera (1797 - 1809). .............................................................. 108comune di Peschiera d’Iseo. .......................................................................... 108

PEZZAZEcomune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). camparo. ............................................ 1090comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). cavaliere sopra le vettovaglie. ........... 1090comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................. 1090comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). estimatori. .......................................... 1090comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). giusdicenti. ........................................ 1090comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 1090comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). notai. .................................................. 1090comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................... 1090comune di Pezzaze (1797 - 1809). ................................................................. 109comune di Pezzaze (1810 - 1816). ................................................................. 109comune di Pezzaze (1816 - 1859). ................................................................. 109

PEZZOcomune di Pezzo. ............................................................................................ 10

PEZZOROcomune di Pezzoro (sec. XV - 1797). camparo. ............................................. 1096comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). console. ............................................... 1097comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). estimatori dei danni. ........................... 1095comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). giudici confidenti. ............................... 1098comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). massaro. .............................................. 1099comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). ministrale. ........................................... 1095comune di Pezzoro (sec. XV - 1797). notaio. ................................................. 1100comune di Pezzoro (1797 - 1809). ................................................................. 110comune di Pezzoro (1816 - 1859). ................................................................. 110

PIANOcomune di Piano (sec. XV - 1797). cancelliere. ............................................. 1103comune di Piano (sec. XV - 1797). console. .................................................. 1103comune di Piano (sec. XV - 1797). sindaci. ................................................... 1103comune di Piano (sec. XV - 1797). vicinia generale. .................................... 1103comune di Piano (1797 - 1816). .................................................................... 110

248

Prestine

7

2901

3

16645

789

012

45

78

79

12

45

678

12

34

6764

195

890

comune di Piano con Beata, Solato e Vissone. .............................................. 1105PIEVEDIZIO

comune di Pievedizio (sec. XIV - 1797). ........................................................ 1106comune di Pievedizio (1797 - 1805). ............................................................. 1107

PILZONEcomune di Pilzone (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 1108comune di Pilzone (sec. XIV - 1797). sindici. ................................................ 1108comune di Pilzone (1797 - 1805). .................................................................. 1109comune di Pilzone (1816 aprile - 1859). ....................................................... 1110

PISOGNEcomune di Pisogne (sec. XV - 1797). cancelliere. ......................................... 1111comune di Pisogne (sec. XV - 1797). consiglio. ............................................ 1111comune di Pisogne (sec. XV - 1797). consoli. ............................................... 1111comune di Pisogne (sec. XV - 1797). reggenti. .............................................. 1111comune di Pisogne (sec. XV - 1797). vicereggenti. ....................................... 1111comune di Pisogne (sec. XV - 1797). vicinie. ................................................ 1111comune di Pisogne (1797 - 1816). ................................................................. 1112distretto di Pisogne. ....................................................................................... 1114comune di Pisogne (1816 - 1859). ................................................................. 1113

podestà. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. ............................................ 713podestà. comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). Mazzano. ............................... 843podestà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................... 211

cancelliere del podestà. ................................................................................... 211connestabile del podestà. ................................................................................. 211giudice del maleficio. ....................................................................................... 211giudice delle ragioni. ....................................................................................... 211

podestà. quadra di Chiari. Chiari. ....................................................................... 413podestà. quadra di Orzinuovi. Orzinuovi. ......................................................... 1020

cavaliere. ........................................................................................................ 1020podestà. quadra di Palazzolo. Palazzolo. .......................................................... 1067podestà. riviera di Salò. Salò. ........................................................................... 1318podestà. comune di Pralboino (sec. XIV - 1797). Pralboino. ........................... 1180podestà. comune di Verola Alghise. Verola Alghise. ........................................ 1504podesteria di Lonato. Lonato. ............................................................................ 756

notaio. .............................................................................................................. 756POLAVENO

comune di Polaveno (sec. XIV - 1797). massaro. .......................................... 1115comune di Polaveno (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................. 1115comune di Polaveno (1797 - 1809). ............................................................... 1116comune di Polaveno (1816 - 1859). ............................................................... 1117

POLPENAZZEcomune di Polpenazze (sec. XV - 1797). calcolatori (sec. XV - 1797). ......... 1119comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). consiglio speciale. ......................... 1120comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). consoli. .......................................... 1121comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). massari. ......................................... 1122comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). ministrale. ...................................... 1118comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). misuratore del vino e dell’olio. ..... 1118comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). notaio (sec. XV-1797). ................... 1118comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). ospedale. calcolatori (1558 - 1797). ............................................................................ 1123

comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). ospedale. massaro. ........................ 1123comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). ospedale. notaio (1558 - 1797). .... 1123comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). ospedale. ospitalario. .................... 1123comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). ospedale. rettori. ............................ 1123comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). vicinia. ........................................... 1124comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). vicinia ordinaria. ........................... 1125comune di Polpenazze (1797 - 1809). ............................................................ 1126distretto dei Colli. .......................................................................................... 1129comune di Polpenazze (1810 - 1816). ............................................................ 1127comune di Polpenazze (1816 - 1859). ............................................................ 1128

POLZANOcomune di Polzano. ........................................................................................ 1130

POMPIANOcomune di Pompiano (sec. XIV - 1797). ........................................................ 1131quadra di Pompiano. vicario. ........................................................................ 1136comune di Pompiano (1797 - 1798). .............................................................. 1132comune di Pompiano con Breda Franca e Montegiardino. ........................... 1133comune di Pompiano con Breda Franca. ....................................................... 1134comune di Pompiano (1817 - 1859). .............................................................. 1135

PONCARALEcomune di Poncarale e Borgo. console. ......................................................... 1137comune di Poncarale e Borgo. massaro. ....................................................... 1137comune di Poncarale. .................................................................................... 1138comune di Poncarale con Borgo Poncarale. .................................................. 1139

PONTAGNAcomune di Pontagna (1797 - 1809). .............................................................. 1140comune di Pontagna (1816 - 1859). .............................................................. 1141

PONTE DI LEGNOcomune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). campari. ................................. 1142comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). consiglio. ................................ 1143comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). consoli. ................................... 1144comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). decani. .................................... 1145comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). estimatori. .............................. 1146comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). estimatori dei danni. .............. 1142comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). massaro. ................................. 1147comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). massaro delle condanne. ........ 1148comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). notaio. .................................... 1149comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). reggenti. ................................. 1150comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). regolani. ................................. 1151comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). sindici. .................................... 1142comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). vicinia. ................................... 1152comune di Ponte di Legno (1797 - 1809). ...................................................... 1153comune di Ponte di Legno (1810 - 1816). ...................................................... 1154comune di Ponte di Legno (1816 - 1859). ...................................................... 1155

PONTEGATELLOcomune di Pontegatello (sec. XV - 1797). console. ........................................ 1156comune di Pontegatello (sec. XV - 1797). massaro. ....................................... 1156comune di Pontegatello (sec. XV - 1797). sindici. ......................................... 1156comune di Pontegatello (sec. XV - 1797). vicinia. ......................................... 1156comune di Pontegatello (1797 - 1798). .......................................................... 115

PONTEVICOcomune di Pontevico (sec. XIV - 1797). andadore. ........................................ 1158comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). campari. .......................................... 1158comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). consiglio speciale. .......................... 1158comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). console generale. ............................ 1158comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). massaro. .......................................... 1158comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). ragionati. ........................................ 1158comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................ 1158comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). sottoconsole. ................................... 1158comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). vicinia. ............................................ 1158quadra di Pontevico. vicario. ......................................................................... 116comune di Pontevico (1797 - 1809). .............................................................. 115comune di Pontevico (1810 - 1816). .............................................................. 116comune di Pontevico (1816 - 1859). .............................................................. 116

PONTOGLIOcomune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). cancelliere. ...................................... 1163comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). consiglio. ......................................... 1163comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). deputati per danni alle campagne. ............................................................... 116

comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). massaro. .......................................... 1163comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). ragionati. ........................................ 1163comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................. 1163vicario. ........................................................................................................... 1comune di Pontoglio (1797 - 1816). ............................................................... 116comune di Pontoglio (1816 - 1859). ............................................................... 116

PORTESEcomune di Portese (sec. XV - 1797). .............................................................. 116comune di Portese (1797 - 1809). .................................................................. 116comune di Portese (1816 - 1859). .................................................................. 116

PORZANOcomune di Porzano (sec. XIV - 1797). ........................................................... 117comune di Porzano (1797 - 1805). ................................................................. 117comune di Porzano (1817 - 1859). ................................................................. 117

POSICOcomune di Posico (sec. XVIII - 1797). cancelliere. ........................................ 1173comune di Posico (sec. XVIII - 1797). consigliere di valle. ........................... 1173comune di Posico (sec. XVIII - 1797). consoli. .............................................. 1173comune di Posico (sec. XVIII - 1797). esattore. ............................................. 1173comune di Posico (sec. XVIII - 1797). giudici. .............................................. 1173comune di Posico (sec. XVIII - 1797). ministrale. ......................................... 1173comune di Posico (sec. XVIII - 1797). sindaci. .............................................. 1173comune di Posico (1797 - 1798). ................................................................... 117comune di Posico (1810 - 1816). ................................................................... 117

POZZOLENGOcomune di Pozzolengo (sec. XIII - 1797). console. ........................................ 1176comune di Pozzolengo (sec. XIII - 1797). vicinia. ......................................... 1176comune di Pozzolengo (1797 - 1816). ............................................................ 117comune di Pozzolengo (1816 - 1859). ............................................................ 117

PRABELLOcomune di Prabello. ....................................................................................... 11

PRALBOINOcomune di Pralboino (sec. XIV - 1797). consiglio. ........................................ 1180comune di Pralboino (sec. XIV - 1797). massaro. ......................................... 1180comune di Pralboino (sec. XIV - 1797). podestà. .......................................... 1180comune di Pralboino (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................ 1180comune di Pralboino (1797 - 1816). .............................................................. 118comune di Pralboino (1816 - 1859). .............................................................. 118

PRANDAGLIOcomune di Prandaglio (sec. XIV - 1797). ...................................................... 1183comune di Prandaglio (1797 - 1809). ............................................................ 118comune di Prandaglio (1816 - 1859). ............................................................ 118

PRATOcomune di Prato (sec. XIV - 1797). ................................................................ 118comune di Prato (1797 - 1805). ..................................................................... 118comune di Prato (1816 - 1859). ..................................................................... 118

PRESEGLIEcomune di Preseglie (sec. XIV - 1797). .......................................................... 119comune di Preseglie (1797 - 1816). ............................................................... 119cantone III del distretto IV di Salò (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ......... 1189cantone III del distretto IV di Salò (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). .... 1190comune di Preseglie (1816 - 1859). ............................................................... 119distretto XVI della provincia di Brescia. ........................................................ 119

PRESEGNOcomune di Presegno (sec. XIV - 1797). cancelliere. ...................................... 1195comune di Presegno (sec. XIV - 1797). confidenti. ........................................ 1195comune di Presegno (sec. XIV - 1797). consiglio. ......................................... 1195comune di Presegno (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................ 1195comune di Presegno (sec. XIV - 1797). estimatori. ........................................ 1195comune di Presegno (sec. XIV - 1797). giudici. ............................................. 1195comune di Presegno (1797 - 1809). ............................................................... 119comune di Presegno (1816 - 1859). ............................................................... 119

presidente dell’Ospedale. Val Camonica. Breno. .............................................. 17presidenti ai confini. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ........ 29presidenti alla conservazione delle ragioni del Naviglio. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...................................................

PRESTINEcomune di Prestine (sec. XV - 1797). ............................................................. 119comune di Prestine (1797 - 1805). ................................................................. 119comune di Prestine (1818 - 1859). ................................................................. 120

249

Provaglio d’Iseo

21212

1

05

7

9

12

3930

. 2139264

7143354

.. 961310309658

6043680869299170795863246354740948

52576326357321955163

328. 365045503

115040111

1151

34

procuratore. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ...........................1525procuratore delle vedove e dei pupilli. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ...............................................1525

PROVAGLIO D’ISEOcomune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). console. ................................1201comune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). massaro. ...............................1201comune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). sindici. ..................................1201comune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). vicinia. .................................1201comune di Provaglio d’Iseo (1797 - 1809). ....................................................1202comune di Provaglio d’Iseo (1816 - 1859). ....................................................1203

PROVAGLIO DI SOPRAcomune di Provaglio di sopra (sec. XIV - 1797). ...........................................1204comune di Provaglio di sopra (1797 - 1805). ................................................1205comune di Provaglio di sopra e di sotto. ........................................................1206comune di Provaglio di sopra con Provaglio di sotto. ...................................1207comune di Provaglio di sopra (1816 aprile - 1859). .....................................1208

PROVAGLIO DI SOTTOcomune di Provaglio di sotto (sec. XIV - 1797). ............................................1209comune di Provaglio di sotto (1797 - 1805). ..................................................1210comune di Provaglio di sotto (1816 aprile - 1859). .......................................1211

PROVEZZEcomune di Provezze (sec. XIV - 1797). andadore. ..........................................1212comune di Provezze (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................1212comune di Provezze (sec. XIV - 1797). massaro. ...........................................1212comune di Provezze (sec. XIV - 1797). sindici. ..............................................1212comune di Provezze (1797 - 1809). ................................................................1213comune di Provezze e Fantecolo. ...................................................................1214

provincia di Brescia. Brescia. .............................................................................233provisores. riviera di Salò. Salò. ........................................................................1309provveditore. comune di Anfo. Anfo. ...................................................................29provveditore. Lonato. ..........................................................................................757provveditore. Orzinuovi. ...................................................................................1019provveditore di Salò e capitano della riviera. riviera di Salò. Salò. .........................................................................................1319

provvisori al collegio delle biade. riviera di Salò. Salò. ...................................1320provvisori di comune. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ...............195PUDIANO

comune di Pudiano. ........................................................................................1215PUEGNAGO

comune di Puegnago (sec. XV - 1797). ..........................................................1216quadra di Val di Tenese. ..................................................................................1219comune di Puegnago (1797 - 1809). ..............................................................1217comune di Puegnago (1816 - 1859). ..............................................................1218

quadra di Bagnolo. Bagnolo. ................................................................................58consiglio (sec. XV - 1797). .................................................................................58

quadra di Calvisano. Calvisano. ........................................................................304vicario. ..............................................................................................................304

quadra di Campagna. Muscoline. ......................................................................924quadra di Castrezzago. Castrezzato. ..................................................................369

vicario. ..............................................................................................................369quadra di Chiari. Chiari. ....................................................................................413

podestà. ............................................................................................................413quadra di Gambara. Gambara. ..........................................................................600

vicario. ..............................................................................................................600quadra di Gargnano. Gargnano. ........................................................................624quadra di Gavardo. Gavardo. .............................................................................631

consiglio di quadra. ..........................................................................................631vicario. ..............................................................................................................631

quadra di Ghedi. Ghedi. .....................................................................................639capitano delle ordinanze. .................................................................................639vicario. ..............................................................................................................639

quadra di Gottolengo. Gottolengo. ....................................................................655vicario. ..............................................................................................................655

quadra di Gussago. Gussago. .............................................................................669quadra di Iseo. Iseo. ............................................................................................701

vicario. ..............................................................................................................701quadra di Maderno. Maderno. ...........................................................................798quadra di Mairano. Mairano. .............................................................................810quadra di Manerbio. Manerbio. .........................................................................827

vicario. ..............................................................................................................827quadra di Montagna. Vobarno. ........................................................................1570quadra di Montichiari. Montichiari. ..................................................................897

vicario. ..............................................................................................................897quadra di Nave. Nave. ........................................................................................948

cancelliere. .......................................................................................................948deputati di quadra. ...........................................................................................948massaro. ............................................................................................................948

quadra di Orzinuovi. Orzinuovi. ......................................................................1020podestà. cavaliere. ..........................................................................................1020

quadra di Palazzolo. Palazzolo. ........................................................................1067cavaliere. ........................................................................................................1067podestà. ..........................................................................................................1067

quadra di Pompiano. Pompiano. ......................................................................1136vicario. ............................................................................................................1136

quadra di Pontevico. Pontevico. .......................................................................1162vicario. ............................................................................................................1162

quadra di Quinzano. Quinzano. .......................................................................1230vicario. ............................................................................................................1230

quadra di Rezzato. Rezzato. .............................................................................1246quadra di Rovato. Rovato. ................................................................................1270

consiglio di quadra. ........................................................................................1270quadra di Salò. Salò. .........................................................................................1308quadra di Travagliato. Travagliato. ..................................................................1468quadra di Val di Tenese. Puegnago. .................................................................1219

quadre delle Chiusure. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ............. 21anziani delle Chiusure. .................................................................................... 2campari delle Chiusure. ................................................................................... 2

QUINZANELLOcomune di Quinzanello (sec. XIV - 1797). consoli. ....................................... 1220comune di Quinzanello (sec. XIV - 1797). massaro. ..................................... 1220comune di Quinzanello (1797 - 1805). .......................................................... 122comune di Quinzanello con Boldeniga (1805 - 1809). .................................. 1222comune di Quinzanello con Boldeniga (1816 - 1859). .................................. 1223

QUINZANOcomune di Quinzano (sec. XIV - 1797). andadore. ........................................ 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). campari. ......................................... 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). cancelliere. ..................................... 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). consiglio. ........................................ 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). consiglio speciale. .......................... 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). consoli. ........................................... 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). deputati alle elemosine. .................. 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). deputati consiglieri. ........................ 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). giunta. ............................................. 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). massaro. ......................................... 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). ragionati. ........................................ 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................ 1224comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). vicinia generale. ............................. 1224quadra di Quinzano. vicario. ......................................................................... 123comune di Quinzano (1797 - 1798). .............................................................. 122comune di Quinzano con Mezzullo e Castelletto. .......................................... 1226comune di Quinzano (1810 - 1816). .............................................................. 122comune di Quinzano con Villanuova e Mezzullo. .......................................... 1228comune di Quinzano con Mezzullo. ............................................................... 122

RAFFAcomune di Raffa (sec. XV - 1797). ................................................................. 123comune di Raffa (1797 - 1805). ..................................................................... 123comune di Raffa (1816 aprile - 1859). .......................................................... 123

ragionati. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. ......................... 100ragionati. Val Trompia. Tavernole. ................................................................... 14ragionati (sec. XV - 1797). comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .............................................................................................................

ragionati. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. ............................. 7ragionati. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. ......................... 10ragionati. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. ............................ 15ragionati (sec. XV - 1797). territorio. Brescia. ................................................... 23ragionati. comune di Angolo (sec. XV - 1797). Angolo. .....................................ragionati. comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. .................................ragionati. comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. ..................................................................................................

ragionati. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. ......................................... 7ragionati. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. .................... 89ragionati. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. ................................. 1ragionati. Val Sabbia. Nozza. .............................................................................ragionati. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ...................................... 45ragionati. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. ...............................ragionati. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. ...................................... 6ragionati. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. ..................................... 6ragionati. comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. ........................................... 6ragionati. comune di Iseo (sec. XIV - 1797). Iseo. ............................................ 6ragionati. comune di Magno (sec. XV - 1797). Magno. .................................... 7ragionati. comune di Malpaga (sec. XIV - 1797). Malpaga. .............................. 8ragionati. comune di Pavone (sec. XIV - 1797). Pavone. ................................. 1ragionati. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. ........................ 11ragionati. comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). Pontoglio. ......................... 11ragionati. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ......................... 12ragionati. comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). Travagliato. .................... 14ragionati. comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. ................................ragionati. comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). Gianico. .............................. 6ragionati. comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). Livemmo. ........................... 72ragionati. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ....................................... 7ragionati. comune di Vestone (sec. XIV - 1797). Vestone. ............................... 1ragionati aggiunti. Val Camonica. Breno. .......................................................... 1ragionati o reggenti. comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. ...................... 51ragionato. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. ........................................ 1ragioniere. comune di Castenedolo (sec. XIV - 1797). Castenedolo. ................ragioniere. riviera di Salò. Salò. ....................................................................... 1rasonati. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ........................... 2rasonati. comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). Gottolengo. ....................... 6rasonati. comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). Calcinato. ............................. 2rasonati. comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). Carpenedolo. ..................rasonati. comune di Castrezzago. Castrezzato. .................................................rasonati. comune di Chiari (sec. XIV - 1797). Chiari. ....................................... 4rasonati. comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). Erbusco. .................................razionatore ordinario. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. .................... 129reggenti. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................

reggenti. comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). Gianico. ............................... 6reggenti. comune di Pisogne (sec. XV - 1797). Pisogne. ................................. 1regolani. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................

REGOSAcomune di Regosa. ......................................................................................... 12

REMEDELLO DI SOPRAcomune di Remedello di sopra (sec. XIV - 1797). ......................................... 1235comune di Remedello di sopra (1797 - 1809). ............................................... 1236comune di Remedello di sopra (1810 - 1816). ............................................... 1237comune di Remedello di sopra (1816 - 1859). ............................................... 1238

250

San Felice

56

9

0

23

84

5

86

8

012

4

99

171809

21223924099089902

5

6

01

7

28

901

34

REMEDELLO DI SOTTOcomune di Remedello di sotto (sec. XIV - 1797). ........................................... 1239comune di Remedello di sotto (1797 - 1809). ................................................ 1240comune di Remedello di sotto (1816 - 1859). ................................................ 1241

rettori. ospedale. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ...................................................................................................... 1123

revisori degli estimi. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ........................ 1293REZZATO

comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). cancelliere. ........................................ 1242comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). consiglio. ........................................... 1242comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................. 1242comune di Rezzato (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 1242quadra di Rezzato. ......................................................................................... 1246comune di Rezzato (1797 - 1816). ................................................................. 1243distretto dei Marmi. ....................................................................................... 1245comune di Rezzato (1816 - 1859). ................................................................. 1244

riviera di Salò. Salò. ......................................................................................... 1309aggiunti o conservatori. ................................................................................. 1310banco dei deputati. ........................................................................................ 1311cancelliere generale. ...................................................................................... 1312coadiutore della cancelleria criminale. ......................................................... 1313commilitone. .................................................................................................. 1314consiglio generale (sec. XV - 1797). .............................................................. 1315deputati all’ufficio di sanità. .......................................................................... 1316esattore criminale. ......................................................................................... 1309giudice dei malefici. ....................................................................................... 1309ministrali (sec. XV - 1797). ............................................................................ 1309nunzio. ............................................................................................................ 1317podestà. .......................................................................................................... 1318provisores. ...................................................................................................... 1309provveditore di Salò e capitano della riviera. ............................................... 1319provvisori al collegio delle biade. .................................................................. 1320ragioniere. ...................................................................................................... 1321sindaco. .......................................................................................................... 1322sindici generali. ............................................................................................. 1323sopraintendente. ............................................................................................. 1309tabellari. ........................................................................................................ 1324tesorieri. ......................................................................................................... 1309vicario del podestà. ........................................................................................ 1309

RIVOLTELLAcomune di Rivoltella (sec. XIV - 1797). ......................................................... 1247comune di Rivoltella (1797 - 1816). .............................................................. 1248comune di Rivoltella (1816 - 1859). .............................................................. 1249

ROCCAFRANCAfeudo di Roccafranca. .................................................................................... 1253comune di Roccafranca (1797 - 1809). ......................................................... 1250comune di Roccafranca (1810 - 1816). ......................................................... 1251comune di Roccafranca (1816 - 1859). ......................................................... 1252

RODENGOcomune di Rodengo (sec. XIV - 1797). console. ............................................ 1254comune di Rodengo (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................... 1254comune di Rodengo (sec. XIV - 1797). sindici. ............................................. 1254comune di Rodengo (1797 - 1798). ............................................................... 1255comune di Rodengo e Padergnone. ................................................................ 1256comune di Rodengo (1805 - 1809). ............................................................... 1257comune di Rodengo (1810 - 1816). ............................................................... 1258comune di Rodengo (1816 febbraio - 1816 aprile). ...................................... 1259comune di Rodengo con Borbone. ................................................................. 1260

ROINA E MORNAGAcomune di Roina e Mornaga. ........................................................................ 1261

RONCADELLEcomune di Roncadelle (1797 - 1805). ............................................................ 1262comune di Roncadelle (1816 - 1859). ............................................................ 1263

RONCOcomune di Ronco (sec. XIV - 1797). console. ................................................ 1264comune di Ronco (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................... 1264comune di Ronco (sec. XIV - 1797). sindico. ................................................. 1264comune di Ronco (1797 - 1805). ................................................................... 1265

ROVATOcomune di Rovato (sec. XIV - 1797). andadori. ............................................ 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). campari. .............................................. 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). cancelliere. ......................................... 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). consiglio. ............................................ 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................... 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). deputati alla chiesa. ............................ 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). deputati della quadra. ........................ 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). deputati della seriola. ......................... 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). esaminatori. ........................................ 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). massaro. .............................................. 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). sindaci. ............................................... 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). sindaco andadore. .............................. 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). vice cancelliere. .................................. 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). vicecancelliere. ................................... 1266comune di Rovato (sec. XIV - 1797). vicinia. consiglio speciale. ................. 1266quadra di Rovato. consiglio di quadra. ......................................................... 1270comune di Rovato (1797 - 1816). .................................................................. 1267distretto del Monte Orfano. ........................................................................... 1269comune di Rovato (1816 - 1859). .................................................................. 1268

ROVEREcomune di Rovere. .......................................................................................... 1271

RUDIANOcomune di Rudiano (sec. XIV - 1797). consiglio. .......................................... 1272comune di Rudiano (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................... 1272comune di Rudiano (1797 - 1816). ................................................................ 1273comune di Rudiano (1816 - 1859). ................................................................ 1274

SABBIOcomune di Sabbio (sec. XIV - 1797). ............................................................. 127comune di Sabbio (1797 - 1798). ................................................................... 127comune di Sabbio con Clibbio (1805 - 1816). ............................................... 1277comune di Sabbio con Clibbio (1816 - 1859). ............................................... 1278

SABBIO INFERIOREcomune di Sabbio inferiore. ........................................................................... 127

SABBIO SUPERIOREcomune di Sabbio superiore. .......................................................................... 128

SAIANOcomune di Saiano (sec. XIV - 1797). console. ............................................... 1281comune di Saiano (sec. XIV - 1797). massaro. .............................................. 1281comune di Saiano (sec. XIV - 1797). sindico. ................................................ 1281comune di Saiano (1797 - 1809). ................................................................... 128comune di Saiano (1816 - 1859). ................................................................... 128

SALEcomune di Sale. .............................................................................................. 12

SALE DI GUSSAGOcomune di Sale di Gussago. ........................................................................... 128

SALE MARASINOcomune di Sale Marasino. .............................................................................. 12comune di Sale con Marazzino (1798 - 1809). .............................................. 1287comune di Sale con Marazino. ....................................................................... 128comune di Sale con Marazzino (1816 - 1859). .............................................. 1289

SALÒcomune di Salò (sec. XIV - 1797). consiglio generale (sec. XIV - 1797). ...... 1294comune di Salò (sec. XIV - 1797). consiglio speciale. ................................... 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). console. ................................................... 1295comune di Salò (sec. XIV - 1797). deputati alla sanità. ................................ 1296comune di Salò (sec. XIV - 1797). eletti al culto divino. ............................... 1297comune di Salò (sec. XIV - 1797). eletti al pulpito. ....................................... 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). eletti alla nomina dei campari. ............... 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). eletti alla scuola dei poveri. .................... 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). eletti alle cose pubbliche. ........................ 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). eletti alle vettovaglie. .............................. 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). eletti sopra la milizia. ............................. 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). governatori dell’ospedale. ...................... 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). massaro. .................................................. 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). ministrali (sec. XVI - 1797). .................... 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). notaio. ..................................................... 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). razionatore ordinario. ............................. 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). revisori degli estimi. ................................ 1293comune di Salò (sec. XIV - 1797). soprastanti ai mulini. .............................. 1298riviera di Salò. aggiunti o conservatori. ........................................................ 131riviera di Salò. banco dei deputati. ................................................................ 131riviera di Salò. cancelliere generale. ............................................................. 131riviera di Salò. coadiutore della cancelleria criminale. ................................ 1313riviera di Salò. commilitone. .......................................................................... 131riviera di Salò. consiglio generale (sec. XV - 1797). ..................................... 1315riviera di Salò. deputati all’ufficio di sanità. ................................................. 1316riviera di Salò. esattore criminale. ................................................................ 130riviera di Salò. giudice dei malefici. .............................................................. 130riviera di Salò. ministrali (sec. XV - 1797). ................................................... 1309riviera di Salò. nunzio. ................................................................................... 13riviera di Salò. podestà. ................................................................................. 13riviera di Salò. provisores. ............................................................................. 13riviera di Salò. provveditore di Salò e capitano della riviera. ....................... 1319riviera di Salò. provvisori al collegio delle biade. ......................................... 1320riviera di Salò. ragioniere. ............................................................................. 13riviera di Salò. sindaco. ................................................................................. 13riviera di Salò. sindici generali. ..................................................................... 132riviera di Salò. sopraintendente. .................................................................... 130riviera di Salò. tabellari. ................................................................................ 13riviera di Salò. tesorieri. ................................................................................ 13riviera di Salò. vicario del podestà. ............................................................... 130quadra di Salò. ............................................................................................... 13comune di Salò (1797 - 1809). ....................................................................... 129cantone del Benaco. ....................................................................................... 12distretto dei Golfi di Benaco. ......................................................................... 130distretto degli Ulivi (1798 ottobre 12 - 1799 febbraio 5). .............................. 1303distretto degli Ulivi (1799 febbraio 5 - 1801 maggio 13). ............................. 1304distretto IV del dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). ............................................................. 130

cantone I del distretto IV di Salò (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ........... 1291distretto IV del dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1816 febbraio 12). ............................................................ 130

cantone I del distretto IV di Salò (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). ....... 1292comune di Salò (1810 - 1816). ....................................................................... 130comune di Salò (1816 - 1859). ....................................................................... 130distretto XIV della provincia di Brescia. ........................................................ 130

SAN BARTOLOMEOcomune di Stocchetta e San Bartolomeo. ....................................................... 1325comune di San Bartolomeo (1816 febbraio - 1816 aprile). ........................... 1326comune di San Bartolomeo (1816 aprile - 1859). ......................................... 1327

SAN BERNARDOcomune di San Bernardo. ............................................................................... 13

SAN FELICEcomune di San Felice (sec. XIV - 1797). ........................................................ 132comune di San Felice (1797 - 1798). ............................................................. 133comune di San Felice con Cisano. ................................................................. 133comune di San Felice con Raffa (1805 - 1809). ............................................. 1332comune di San Felice (1810 - 1816). ............................................................. 133comune di San Felice (1816 - 1859). ............................................................. 133comune di San Felice con Raffa (1816 febbraio - 1816 aprile). .................... 1335

251

San Francesco di Paola

45

78494321

238

.. 9621425476487062967

. 819741037366

3763032218569

4374846

546252143365554511342

030

1142364

.. 8750

.. 82

. 13739576067

31432834145. 365041942

47592504245627159369202360524

838842

87705702104477408

115

SAN FRANCESCO DI PAOLAcomune di San Francesco di Paola. ...............................................................1336

SAN GERVASIOcomune di San Gervasio (sec. XIV - 1797). console. .....................................1337comune di San Gervasio (sec. XIV - 1797). massaro. ....................................1337comune di San Gervasio (sec. XIV - 1797). sindici. .......................................1337comune di San Gervasio (1797 - 1809). .........................................................1338comune di San Gervasio (1816 - 1859). .........................................................1339

SAN NAZAROcomune di San Nazaro (sec. XV - 1797). ........................................................1340comune di San Nazaro (1816 - 1859). ............................................................1341

SAN VIGILIOcomune di San Vigilio (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................1342comune di San Vigilio (sec. XIV - 1797). sindico. ..........................................1342comune di San Vigilio (1797 - 1809). .............................................................1343comune di San Vigilio (1816 - 1859). .............................................................1344

SAN ZENOcomune di San Zeno (sec. XIV - 1797). ..........................................................1345comune di San Zeno (1797 - 1798). ...............................................................1346comune di San Zeno con Aspes (1798 - 1805). ..............................................1347comune di San Zeno con Aspes (1816 - 1859). ..............................................1348

SANT’ALESSANDROcomune di Sant’Alessandro. ...........................................................................1349

SANT’EUFEMIAcomune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). console. .....................................1350comune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). massaro. ....................................1350comune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). sindici. .......................................1350comune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). vicinia. ......................................1350comune di Sant’Eufemia (1797 - 1809). .........................................................1351comune di Sant’Eufemia (1816 - 1859). .........................................................1352

SANTICOLOcomune di Santicolo (sec. XV - 1797). cancelliere. ........................................1353comune di Santicolo (sec. XV - 1797). console. .............................................1353comune di Santicolo (sec. XV - 1797). vicinia. ..............................................1353comune di Santicolo (1797 - 1809). ...............................................................1354comune di Santicolo (1816 - 1859). ...............................................................1355

SAREZZOcomune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). campari. .............................................1356comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). cancelliere. .........................................1357comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). consiglio ordinario. ............................1358comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). consoli dei mesi. .................................1359comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). consoli giusdicenti. .............................1360comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). estimatori dei danni. ...........................1361comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). massaro generale. ...............................1362comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). ministrali. ...........................................1363comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). sindici. ................................................1364comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). vicinia. ................................................1356comune di Sarezzo (1797 - 1816). ..................................................................1365comune di Sarezzo (1816 - 1859). ..................................................................1366

SASSOcomune di Sasso con Mussaga e Costa. .........................................................1367

SAVIOREcomune di Saviore (sec. XV - 1797). cancelliere. ...........................................1368comune di Saviore (sec. XV - 1797). consoli. .................................................1368comune di Saviore (sec. XV - 1797). vicinia. .................................................1368comune di Saviore (1797 - 1809). ..................................................................1369comune di Saviore (1810 - 1816). ..................................................................1370comune di Saviore (1816 - 1818). ..................................................................1371comune di Saviore con Valli di Saviore. .........................................................1372

SCARPIZZOLOcomune di Scarpizzolo (sec. XIV - 1797). consoli. .........................................1373comune di Scarpizzolo (sec. XIV - 1797). massaro. .......................................1373comune di Scarpizzolo (sec. XIV - 1797). sindici. ..........................................1373comune di Scarpizzolo (1797 - 1809). ............................................................1374comune di Scarpizzolo (1816 - 1859). ............................................................1375

SCIANOcomune di Sciano (sec. XV - 1797). cancelliere. ............................................1376comune di Sciano (sec. XV - 1797). console. .................................................1376comune di Sciano (sec. XV - 1797). massaro delle taglie. .............................1376comune di Sciano (sec. XV - 1797). sindaci. ..................................................1376comune di Sciano (sec. XV - 1797). vicinia generale. ....................................1376comune di Sciano (1797 - 1798). ...................................................................1377

SCORZAROLOcomune di Scorzarolo (sec. XIV - 1797). console. ..........................................1378comune di Scorzarolo (1797 - 1805). .............................................................1379

scrittore alla pesa delle biave. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ..........................................296

scrivani alla porte. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .....................195scrivano. comune di Acquafredda (sec. XIV - 1797). Acquafredda. .......................1scrivano. comune di Castegnato (sec. XIV - 1797). Castegnato. ........................341scrivano. comune di Cizzago (sec. XIV - 1797). Cizzago. .................................442scrivano. comune di Flero (sec. XIV - 1797). Flero. ...........................................571scrivano. comune di Inzino (sec. XIV - 1797). Inzino. .......................................680scrivano cancelliere. comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. .............662SELLERO

comune di Sellero (sec. XIII - 1797). ..............................................................1380comune di Sellero (1797- 1809). ....................................................................1381comune di Sellero (1816 - 1859). ...................................................................1382

SENIGAcomune di Seniga (sec. XIV - 1797). andadore. .............................................1383comune di Seniga (sec. XIV - 1797). consiglio. .............................................1383comune di Seniga (sec. XIV - 1797). massaro. ...............................................1383comune di Seniga (sec. XIV - 1797). notaio. ..................................................1383comune di Seniga (sec. XIV - 1797). sindici. .................................................1383

comune di Seniga (sec. XIV - 1797). vicinia. ................................................. 1383comune di Seniga (1797 - 1816). ................................................................... 138comune di Seniga (1816 - 1859). ................................................................... 138

SERLEcomune di Serle (sec. XII - 1797). consiglio. ................................................. 1386comune di Serle (sec. XII - 1797). massaro. .................................................. 1386comune di Serle (sec. XII - 1797). notaio. ..................................................... 1386comune di Serle (sec. XII - 1797). vicinia. .................................................... 1386comune di Serle (1797 - 1816). ..................................................................... 138comune di Serle (1816 - 1859). ..................................................................... 138

servitore. comune di Navono (sec. XIV - 1797). Navono. ................................. 9sindaci. comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). Mazzano. ................................ 8sindaci. comune di Levrange (sec. XIV - 1797). Levrange. ............................... 7sindaci. territorio. Brescia. ..................................................................................sindaci. comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. ..................................................................................................

sindaci. comune di Alone (sec. XVII - 1797). Alone. ...........................................sindaci. comune di Artogne (sec. XV - 1797). Artogne. .......................................sindaci. comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. ...................................sindaci. comune di Gorzone (sec. XV - 1797). Gorzone. ...................................sindaci. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. ..............................sindaci. comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). Livemmo. .............................. 7sindaci. comune di Lozio (sec. XV - 1797). Lozio. ............................................ 7sindaci. comune di Malpaga (sec. XVIII - 1797). Malpaga (Val Sabbia). ......................................................................................

sindaci. comune di Odolo (sec. XIV - 1797). Odolo. ......................................... 9sindaci. comune di Piano (sec. XV - 1797). Piano. .......................................... 1sindaci. comune di Posico (sec. XVIII - 1797). Posico. ................................... 11sindaci. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. .................................... 12sindaci. comune di Sciano (sec. XV - 1797). Sciano. ....................................... 1sindaci alle chiese. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. .................. 10sindaco. riviera di Salò. Salò. ............................................................................ 1sindaco. Val Camonica. Breno. ...........................................................................sindaco. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ......................... 14sindaco. comune di Terzano (sec. XV - 1797). Terzano. .................................. 1sindaco. comune di Udine. Udine. .................................................................... 1sindaco andadore. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. .................. 126sindaco speciale. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ........ 892sindici. comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. .....................................sindici. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. ...................................sindici. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ........................................sindici. comune di Angolo (sec. XV - 1797). Angolo. ..........................................sindici. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. ....................................sindici. comune di Esine (sec. XIII - 1797). Esine. .............................................sindici. comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). Gottolengo. .......................... 6sindici. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. .............................................. 7sindici. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. .............................................. 9sindici. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. ..................................... 1sindici. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................

sindici. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. ................................... 1sindici. comune di Adro (sec. XIV - 1797). Adro. ................................................sindici. comune di Alfianello (sec. XIV - 1797). Alfianello. ................................. 1sindici. comune di Azzano (sec. XIV - 1797). Azzano. ........................................sindici. comune di Bassano (sec. XIV - 1797). Bassano. ...................................sindici. comune di Botticino Sera (sec. XIV - 1797). Botticino Sera. ..................................................................................................

sindici. comune di Brione (sec. XV - 1797). Brione. .......................................... 2sindici. comune di Caino (sec. XIV - 1797). Caino. ........................................... 2sindici. comune di Caionvico (sec. XIV - 1797). Caionvico. .............................. 2sindici. comune di Calino (sec. XIV - 1797). Calino. ......................................... 2sindici. comune di Capriano (sec. XIV - 1797). Capriano. .................................sindici. comune di Carpenedolo (sec. XIV - 1797). Carpenedolo. .....................sindici. comune di Castegnato (sec. XIV - 1797). Castegnato. ...........................sindici. comune di Castel Covati (sec. XIV - 1797). Castel Covati. ................... 3sindici. comune di Castrezzago. Castrezzato. ....................................................sindici. comune di Chiari (sec. XIV - 1797). Chiari. .......................................... 4sindici. comune di Cigole (sec. XIV - 1797). Cigole. ......................................... 4sindici. comune di Cizzago (sec. XIV - 1797). Cizzago. .................................... 4sindici. comune di Comezzano (sec. XIV - 1797). Comezzano. ........................sindici. comune di Corticelle (sec. XIV - 1797). Corticelle. ............................... 4sindici. comune di Cossirano (sec. XIV - 1797). Cossirano. ..............................sindici. comune di Dello (sec. XIV - 1797). Dello. ............................................ 5sindici. comune di Faverzano (sec. XIV - 1797). Faverzano. .............................sindici. comune di Flero (sec. XIV - 1797). Flero. ............................................. 5sindici. comune di Gambara (sec. XIV - 1797). Gambara. .................................sindici. comune di Iseo (sec. XIV - 1797). Iseo. .................................................sindici. comune di Isorella (sec. XIV - 1797). Isorella. ...................................... 7sindici. comune di Lograto (sec. XIV - 1797). Lograto. ..................................... 7sindici. comune di Mairano (sec. XIV - 1797). Mairano. ................................... 8sindici. comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). Manerbio. ............................... 8sindici. comune di Marone (sec. XV - 1797). Marone. .......................................sindici. comune di Martignago. Martignago. ......................................................sindici. comune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). Monticelli Brusati. .............................................................................................

sindici. comune di Montisola. Montisola. ........................................................... 9sindici. comune di Nuvolera (sec. XIII - 1797). Nuvolera. ................................. 9sindici. comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). Orzivecchi. .......................... 10sindici. comune di Paderno (sec. XIV - 1797). Paderno. .................................. 1sindici. comune di Pieve di Lumezzane. Lumezzane Pieve. ...............................sindici. comune di Pilzone (sec. XIV - 1797). Pilzone. .................................... 11sindici. comune di Polaveno (sec. XIV - 1797). Polaveno. ............................... 1

252

Toscolano

76

... 96

. 582

.. 706

. 729

17

324

22

45

2718219130313220

3334

562342345

43644

23473434

34238

895

1868

309

67

89

23

56

9

01

sindici. comune di Pontegatello (sec. XV - 1797). Pontegatello. ...................... 1156sindici. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. ............................ 1158sindici. comune di Pontoglio (sec. XIV - 1797). Pontoglio. ............................. 1163sindici. comune di Pralboino (sec. XIV - 1797). Pralboino. ............................. 1180sindici. comune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). Provaglio d’Iseo. .............................................................................................. 1201

sindici. comune di Provezze (sec. XIV - 1797). Provezze. ............................... 1212sindici. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. ............................. 1224sindici. comune di Rodengo (sec. XIV - 1797). Rodengo. ............................... 1254sindici. comune di San Gervasio (sec. XIV - 1797). San Gervasio. ................. 1337sindici. comune di Sant’Apollonio di Lumezzane. Lumezzane Sant’Apollonio. .............................................................................. 779

sindici. comune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). Sant’Eufemia. ................ 1350sindici. comune di Scarpizzolo (sec. XIV - 1797). Scarpizzolo. ...................... 1373sindici. comune di Seniga (sec. XIV - 1797). Seniga. ...................................... 1383sindici. comune di Trenzano (sec. XIV - 1797). Trenzano. .............................. 1475sindici. comune di Virle (sec. XIV - 1797). Virle. ............................................. 1560sindici del consorzio dei poveri. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. ......................................................... 713

sindici generali. riviera di Salò. Salò. ............................................................... 1323sindico. Val Trompia. Tavernole. ....................................................................... 1431sindico. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. ................................ 793sindico. Val Sabbia. Nozza. ................................................................................. 965sindico. comune di Capriolo (sec. XIV - 1797). Capriolo. ................................. 321sindico. comune di Cellatica (sec. XIV - 1797). Cellatica. ................................. 381sindico. comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. ........................................... 528sindico. comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. .................................. 662sindico. comune di Ronco (sec. XIV - 1797). Ronco. ...................................... 1264sindico. comune di Saiano (sec. XIV - 1797). Saiano. ..................................... 1281sindico. comune di San Vigilio (sec. XIV - 1797). San Vigilio. ....................... 1342sindico. comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). Travagliato. ....................... 1463sindico. comune di Zone (sec. XIV - 1797). Zone. ........................................... 1577sindico alle liti. comune di Ghedi (sec. XIV - 1797). Ghedi. ............................. 636sindico generale. comune di Montichiari (sec. XIV - 1797). Montichiari. ........ 881SIRMIONE

comune di Sirmione (sec. XII - 1797). ........................................................... 1389comune di Sirmione (1797 - 1816). ............................................................... 1390comune di Sirmione (1816 - 1859). ............................................................... 1391

SIVIANOcomune di Siviano (sec. XIV - 1797). ............................................................ 1392comune di Siviano (1797 - 1805). .................................................................. 1393comune di Siviano con Carzano, Novale e Monte d’Isola (1805 - 1809). .... 1394comune di Siviano (1810 - 1816). .................................................................. 1395comune di Siviano con Carzano, Novale e Monte d’Isola (1816 - 1859). .... 1396

SOIANOcomune di Soiano (sec. XV - 1797). camparo. ............................................... 1397comune di Soiano (sec. XV - 1797). consiglio generale. ............................... 1398comune di Soiano (sec. XV - 1797). consiglio speciale. ................................ 1399comune di Soiano (sec. XV - 1797). console. ................................................ 1400comune di Soiano (sec. XV - 1797). massaro. ............................................... 1397comune di Soiano (sec. XV - 1797). notaio. .................................................. 1397comune di Soiano (sec. XV - 1797). vicinia. .................................................. 1401comune di Soiano (1797 - 1798). ................................................................... 1402comune di Soiano e Chizzoline. ..................................................................... 1403comune di Soiano del lago. ............................................................................ 1404

SONICOcomune di Sonico (sec. XIII - 1797). cancelliere. .......................................... 1405comune di Sonico (sec. XIII - 1797). consoli. ................................................ 1405comune di Sonico (sec. XIII - 1797). vicinia. ................................................ 1405comune di Sonico (1797 - 1809). ................................................................... 1406comune di Sonico (1810 - 1816). ................................................................... 1407comune di Sonico (1816 - 1859). ................................................................... 1408

sopraconsoli. comune di Aleno. Aleno. ................................................................ 16sopraintendente. riviera di Salò. Salò. ............................................................. 1309SOPRAPONTE

comune di Sopraponte (sec. XIV - 1797). consoli. ........................................ 1409comune di Sopraponte (sec. XIV - 1797). massaro. ....................................... 1409comune di Sopraponte (sec. XIV - 1797). notaio. .......................................... 1409comune di Sopraponte (1797 - 1809). ........................................................... 1410comune di Sopraponte (1810 - 1816). ........................................................... 1411comune di Sopraponte (1816 - 1859). ........................................................... 1412

soprastante ai legnami. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. .......... 1030soprastante alle strade. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. .......... 1030soprastanti. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. .......................... 144soprastanti. comune di Esine (sec. XIII - 1797). Esine. ..................................... 554soprastanti ai mulini. comune di Salò (sec. XIV - 1797). Salò. ...................... 1298soprastanti alle licenze. comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. ................ 530SOPRAZOCCO

comune di Soprazocco. consoli. .................................................................... 1413comune di Soprazocco. massaro. ................................................................... 1413comune di Soprazocco. notaio. ...................................................................... 1413comune di Soprazocco. vicinia. ..................................................................... 1413comune di Soprazocco. vicinia dei quaranta. ................................................ 1413comune di Soprazzocco (1797 - 1809). ......................................................... 1414comune di Soprazzocco (1816 - 1859). ......................................................... 1415

SOSTAGAcomune di Sostaga. ........................................................................................ 1416

sotrattori. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. ......................... 297sottoconsole. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. ................... 1158squadradori. comune di Irma (sec. XIV - 1797). Irma. ..................................... 686stimatori. comune di Pavone (sec. XIV - 1797). Pavone. ................................. 1079stimatori. comune di Lavino (sec. XVIII - 1797). Lavino. ................................. 709stimatori. comune di Levrange (sec. XIV - 1797). Levrange. ............................ 721

stimatori al dazio. Val Camonica. Breno. ........................................................... 1stimatori dei boschi. comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. .................................................................................................

stimatori dei danni dati. comune di Forno d’Ono (sec. XV - 1797). Forno d’Ono. .....................................................................................................

stimatori dei danni dati. comune di Lavenone (sec. XIV - 1797). Lavenone. .........................................................................................................

stimatori dei danni dati. comune di Livemmo (sec. XIV - 1797). Livemmo. ..........................................................................................................

SULZANOcomune di Sulzano. ........................................................................................ 14comune di Sulzano e Martignano (1797 - 1809). .......................................... 1418comune di Sulzano e Martignano (1816 - 1859). .......................................... 1419

tabellari. riviera di Salò. Salò. .......................................................................... 1TAVERNOLE

Val Trompia. cancelliere. ............................................................................... 14Val Trompia. cavaglieri sopra le vettovaglie. ................................................. 1423Val Trompia. confidenti di valle. .................................................................... 142Val Trompia. consiglio generale. .................................................................... 142Val Trompia. deputati alla osservazione degli statuti. ................................... 1426Val Trompia. estimatori. ................................................................................. 14Val Trompia. luogotenente vicario. ................................................................ 142Val Trompia. massaro generale. ..................................................................... 142Val Trompia. ministrali. .................................................................................. 14Val Trompia. notai al banco del vicario. ........................................................ 142Val Trompia. notaio degli estimatori. ............................................................. 142Val Trompia. ragionati. .................................................................................. 14Val Trompia. sindico. ..................................................................................... 14Val Trompia. vicario. ...................................................................................... 14comune di Tavernole. ..................................................................................... 14

TEGLIEcomune di Teglie. ............................................................................................ 14comune di Teglie e Moia. ............................................................................... 14

TEMÙcomune di Temù (1797 - 1809). ..................................................................... 143comune di Temù (1816 - 1859). ..................................................................... 143

Territorio. Brescia. ..............................................................................................archivista. .........................................................................................................cancelliere (sec. XV - 1797). ............................................................................ 23cancelliere alla consegna delle biade. ............................................................. 23consiglio generale. ........................................................................................... 2deputati agli alloggi delle milizie. .................................................................... 23deputato alla decima dei fieni. ......................................................................... 23esaminatori alla creazione dei pubblici notai. ................................................. 234esattori. ............................................................................................................massaro generale (sec. XV - 1797). ................................................................. 23notai all’archivio notifiche. .............................................................................. 2nunzio in Venezia. ............................................................................................. 2ragionati (sec. XV - 1797). ............................................................................... 2sindaci. .............................................................................................................

TERZANOcomune di Terzano (sec. XV - 1797). cancelliere. .......................................... 1437comune di Terzano (sec. XV - 1797). console. ............................................... 1437comune di Terzano (sec. XV - 1797). massaro delle taglie. ........................... 1437comune di Terzano (sec. XV - 1797). sindaco. ............................................... 1437comune di Terzano (sec. XV - 1797). viceconsole. ......................................... 1437comune di Terzano (sec. XV - 1797). vicinia generale. .................................. 1437comune di Terzano (1797 - 1809). ................................................................. 143comune di Terzano (1816 - 1859). ................................................................. 143

tesoriere. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. .......................... 100tesoriere. Val Camonica. Breno. ..........................................................................tesoriere. comune di Collio (sec. XIV - 1797). Collio. ....................................... 45tesorieri. riviera di Salò. Salò. ........................................................................... 1TIGNALE

comune di Tignale (sec. XIV - 1797). campari. ............................................. 1440comune di Tignale (sec. XIV - 1797). consiglio. ............................................ 1441comune di Tignale (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................... 1442comune di Tignale (sec. XIV - 1797). estimatori. .......................................... 1440comune di Tignale (sec. XIV - 1797). massaro. ............................................. 1443comune di Tignale (sec. XIV - 1797). ministrale. ........................................... 1440comune di Tignale (sec. XIV - 1797). notaio. ................................................ 1440comune di Tignale (sec. XIV - 1797). vicario. ............................................... 1444comune di Tignale (sec. XIV - 1797). vicinia. ................................................ 1445comune di Tignale (1797 - 1816). .................................................................. 144comune di Tignale (1816 - 1859). .................................................................. 144

TIMOLINEcomune di Timoline (sec. XIV - 1797). ........................................................... 144comune di Timoline (1797 - 1805). ................................................................ 144comune di Timoline (1816 aprile - 1859). ..................................................... 1450

TORBIATOcomune di Torbiato (sec. XIV - 1797 maggio 1). ........................................... 1451comune di Torbiato (1797 - 1805). ................................................................ 145comune di Torbiato con Calino. ..................................................................... 145comune di Torbiato (1816 aprile - 1859). ...................................................... 1454

TORBOLEcomune di Torbole (sec. XIII - 1797). ............................................................ 145comune di Torbole (1797 - 1805). .................................................................. 145comune di Torbole con Casaglio (1805 - 1816). ............................................ 1457comune di Torbole con Casaglio (1816 - 1859). ............................................ 1458

TORRELUNGA IN BRESCIAcantone di Garza Orientale. .......................................................................... 145

TOSCOLANOcomune di Toscolano (sec. XIV - 1797). ........................................................ 146comune di Toscolano (1797 - 1816). .............................................................. 146

253

Travagliato

6565965965656596596542142232425

642721284212921430431432

34

95

678

9012

03

44444

8059

3

6

4

7

5

6

21

22

5

629

78

1

comune di Toscolano (1816 - 1859). ..............................................................1462TRAVAGLIATO

comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). andadore. .....................................1463comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). cancelliere. ...................................1463comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). consiglio. ......................................1463comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). consoli. .........................................1463comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). massaro. .......................................1463comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). ragionati. ......................................1463comune di Travagliato (sec. XIV - 1797). sindico. .........................................1463quadra di Travagliato. ....................................................................................1468comune di Travagliato (1797 - 1809). ............................................................1464distretto Interno. .............................................................................................1467comune di Travagliato (1810 - 1816). ............................................................1465comune di Travagliato con Pianera. ..............................................................1466

TREMOSINEcomune di Tremosine (sec. XIII - 1797). campari. .........................................1469comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). cancelliere. .....................................1469comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). capitano e podestà. ........................1469comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). consiglio. ........................................1470comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). console. ..........................................1469comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). estimatori. ......................................1469comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). sindaco. ..........................................1469comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). viceconsole. ....................................1469comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). vicinia generale. .............................1469comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). vicinie. ............................................1469comune di Tremosine (1797 - 1798). ..............................................................1471comune di Tremosine (1805 - 1809). ..............................................................1472comune di Tremosine (1810 - 1816). ..............................................................1473comune di Tremosine (1816 - 1859). ..............................................................1474

TRENZANOcomune di Trenzano (sec. XIV - 1797). consoli. .............................................1475comune di Trenzano (sec. XIV - 1797). massaro. ...........................................1475comune di Trenzano (sec. XIV - 1797). sindici. ..............................................1475comune di Trenzano (sec. XIV - 1797). vicinia. .............................................1475comune di Trenzano (1797 - 1809). ................................................................1476comune di Trenzano (1810 - 1816). ................................................................1477comune di Trenzano (1816 - 1859). ................................................................1478

TREVISOcomune di Treviso (1797 - 1801). ...................................................................1479comune di Treviso (1805 - 1809). ...................................................................1480comune di Treviso (1816 - 1859). ...................................................................1481

TRIGNANOcomune di Trignano (sec. XIV - 1797). ..........................................................1482comune di Trignano (1797 - 1805). ................................................................1483

UDINEcomune di Udine. andadore. ...........................................................................1484comune di Udine. cancelliere. ........................................................................1484comune di Udine. consoli. ..............................................................................1484comune di Udine. estimatori. .........................................................................1484comune di Udine. giudici. ...............................................................................1484comune di Udine. sindaco. .............................................................................1484comune di Odeno. ...........................................................................................1485

ufficiali del comune. comune di Calvisano (sec. XIV - 1797). Calvisano. .........298URAGO D’OGLIO

comune di Urago d’Oglio (sec. XIV - 1797). vicario. ....................................1486comune di Urago d’Oglio (1797 - 1816). .......................................................1487comune di Urago d’Oglio (1816 - 1859). .......................................................1488

URAGO MELLAcomune di Urago Mella (sec. XIV - 1797). ....................................................1489comune di Urago Mella (1797 - 1805). ..........................................................1490comune di Urago Mella (1816 febbraio - 1816 aprile). .................................1491comune di Urago Mella (1816 aprile - 1859). ..............................................1492

Val Camonica. Breno. .........................................................................................176avvocato di valle. ..............................................................................................176bollatori. ...........................................................................................................177calmedrari. .......................................................................................................178cancelliere (sec. XV - 1797). ............................................................................176capitano di Val Camonica. cancelliere (sec. XV - 1797). .................................179capitano di Val Camonica. coadiutori del cancelliere. ....................................179capitano di Val Camonica. vicario. ..................................................................179congregazione dei deputati. ..............................................................................180consiglio dei ragionati. .....................................................................................181consiglio generale. ...........................................................................................182consiglio segreto. ..............................................................................................183deputati alla sanità. ..........................................................................................176deputato al mercato di Pisogne. .......................................................................176esattori della tassa ducale. ...............................................................................176estimatori. .........................................................................................................184giusdicente. .......................................................................................................176ispettori sopra la strada reale. .........................................................................176presidente dell’Ospedale. .................................................................................176ragionati aggiunti. ............................................................................................176sindaco. ............................................................................................................185stimatori al dazio. .............................................................................................176tesoriere. ...........................................................................................................186vice cancelliere. ................................................................................................176

Val Sabbia. Nozza. ..............................................................................................965assistenti. ..........................................................................................................965assistenti al sindaco. ........................................................................................965cancelliere. .......................................................................................................965confidenti. .........................................................................................................965consiglio generale. ...........................................................................................966consoli generali. ...............................................................................................965definitori. ..........................................................................................................965esattore. ............................................................................................................965

giusdicenti generali. ........................................................................................ 9massaro generale. ............................................................................................ 9ministrali. .........................................................................................................notaio. ..............................................................................................................nunzio a Brescia. ............................................................................................. 9nunzio a Venezia. ............................................................................................. 9ragionati. .........................................................................................................sindico. .............................................................................................................

Val Trompia. Tavernole. ................................................................................... 1cancelliere. ..................................................................................................... 1cavaglieri sopra le vettovaglie. ...................................................................... 142confidenti di valle. .......................................................................................... 14consiglio generale. ......................................................................................... 14deputati alla osservazione degli statuti. ........................................................ 142estimatori. ...................................................................................................... 1luogotenente vicario. ..................................................................................... 14massaro generale. .......................................................................................... 14ministrali. ....................................................................................................... 1notai al banco del vicario. ............................................................................. 14notaio degli estimatori. .................................................................................. 14ragionati. ....................................................................................................... 1sindico. ........................................................................................................... 1vicario. ........................................................................................................... 1

VALENZANOcomune di Valenzano (sec. XIV - 1797). ........................................................ 149comune di Valenzano (1797 - 1805). ............................................................. 149

VALLI DI SAVIOREcomune di Valli di Saviore. ............................................................................ 14

VALLIOcomune di Vallio (sec. XIV - 1797). ............................................................... 149comune di Vallio (1797 - 1809). .................................................................... 149comune di Vallio (1816 - 1859). .................................................................... 149

VELLOcomune di Vello (sec. XVII - 1797). ............................................................... 149comune di Vello (1797 - 1801). ...................................................................... 150comune di Vello (1805 - 1809). ...................................................................... 150comune di Vello (1816 - 1859). ...................................................................... 150

VENZAGOcomune di Venzago. ....................................................................................... 15

VEROLA ALGHISEcomune di Verola Alghise. camparo. .............................................................. 150comune di Verola Alghise. consoli. ................................................................ 150comune di Verola Alghise. massaro. .............................................................. 150comune di Verola Alghise. podestà. ............................................................... 150comune di Verola Alghise. vicinia. ................................................................. 150

VEROLANUOVAcomune di Verolanuova (1797 - 1798). .......................................................... 150cantone del Basso Oglio. ............................................................................... 15comune di Verolanuova (1798 - 1816). .......................................................... 150distretto dello Strone (1798 maggio 2 - 1798 ottobre 12). ............................ 1511distretto dello Strone (1798 ottobre 12 - 1801 maggio 13). .......................... 1512distretto III del dipartimento del Mella (1801 maggio 13 - 1805 giugno 8). ............................................................. 151

cantone I del distretto III di Verolanuova (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). .............................................................. 150

distretto III del dipartimento del Mella (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). .............................................................. 151

cantone I del distretto III di Verolanuova (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). .......................................................... 150

distretto III del dipartimento del Mella (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). .......................................................... 151

comune di Verolanuova con Breda libera. ..................................................... 1510distretto XI della provincia di Brescia. .......................................................... 151

VEROLAVECCHIAcomune di Verolavecchia (sec. XIV - 1797). consoli. .................................... 1517comune di Verolavecchia (sec. XIV - 1797). massaro. ................................... 1517comune di Verolavecchia (1797 - 1805). ....................................................... 1518comune di Verolavecchia con Scorzarolo (1805 - 1816). .............................. 1519comune di Verolavecchia con Scorzarolo (1816 - 1841). .............................. 1520comune di Verolavecchia con Monticelli d’Oglio, Villanuova e Scorzarolo. .............................................................................. 15

VERZIANOcomune di Verziano. ....................................................................................... 15

VESTONEcomune di Vestone (sec. XIV - 1797). cancelliere. ......................................... 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). cavalieri alle vettovaglie. ................... 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). consigliere di valle. ............................ 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). consiglieri. ......................................... 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). consoli. ............................................... 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). estimatori. .......................................... 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). giudici. ............................................... 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). giudici confidenti. .............................. 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). procuratore. ....................................... 1525comune di Vestone (sec. XIV - 1797). procuratore delle vedove e dei pupilli. ........................................................ 152

comune di Vestone (sec. XIV - 1797). ragionati. ........................................... 1525comune di Vestone (1797 - 1809). .................................................................. 152distretto delle Fucine. .................................................................................... 15cantone IV del distretto IV di Salò (1805 giugno 8 - 1810 gennaio 1). ......... 1523cantone IV del distretto IV di Salò (1810 gennaio 1 - 1816 febbraio 12). .... 1524comune di Vestone (1810 - 1816). .................................................................. 152comune di Vestone (1816 - 1859). .................................................................. 152distretto XVII della provincia di Brescia. ...................................................... 1530

VEZZAcomune di Vezza (sec. XV - 1797). ................................................................. 153

254

Vione

71604643516623624

838

8776738338647501

159169253785893940772614476707209053

36805613

542569247487037637242576967111

35

890

36

41

345

46

789

0

8

comune di Vezza (1797 - 1809). ..................................................................... 1532comune di Vezza (1810 - 1816). ..................................................................... 1533comune di Vezza (1816 - 1859). ..................................................................... 1534

vicari. comune di Villa (sec. XIV - 1797). Villa (Valtrompia). ......................... 1537vicario. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. ................................. 144vicario. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. ................................. 794vicario. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. ................................... 1444vicario. Val Trompia. Tavernole. ....................................................................... 1432vicario. capitano di Val Camonica. Val Camonica. Breno. ................................. 179vicario. comune di Muslone (sec. XIV - 1797). Muslone. ................................. 926vicario. Pontoglio. ............................................................................................. 1166vicario. quadra di Calvisano. Calvisano. ............................................................ 304vicario. quadra di Castrezzago. Castrezzato. ...................................................... 369vicario. quadra di Gambara. Gambara. ............................................................... 600vicario. quadra di Gavardo. Gavardo. ................................................................. 631vicario. quadra di Ghedi. Ghedi. ......................................................................... 639vicario. quadra di Gottolengo. Gottolengo. ........................................................ 655vicario. quadra di Iseo. Iseo. ............................................................................... 701vicario. quadra di Manerbio. Manerbio. ............................................................. 827vicario. quadra di Montichiari. Montichiari. ....................................................... 897vicario. quadra di Pompiano. Pompiano. .......................................................... 1136vicario. quadra di Pontevico. Pontevico. ........................................................... 1162vicario. quadra di Quinzano. Quinzano. ........................................................... 1230vicario. comune di Gabbiano (sec. XIV - 1797). Gabbiano. .............................. 587vicario. comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). Orzivecchi. ......................... 1021vicario. comune di Pavone (sec. XIV - 1797). Pavone. .................................... 1079vicario. comune di Urago d’Oglio (sec. XIV - 1797). Urago d’Oglio. ............. 1486vicario alla macina. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .................. 195vicario del capitano. capitano. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. .. 200vicario del granarolo. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ............... 195vicario del podestà. comune di Brescia (sec. XII - 1797). Brescia. ................... 195vicario del podestà. riviera di Salò. Salò. ......................................................... 1309vice cancelliere. Val Camonica. Breno. .............................................................. 176vice cancelliere. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ....................... 1266vicecancelliere. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ........................ 1266viceconsole. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ................... 1469viceconsole. comune di Terzano (sec. XV - 1797). Terzano. ............................ 1437vicereggenti. comune di Pisogne (sec. XV - 1797). Pisogne. ........................... 1111vicinia. comune di Bagolino (sec. XII - 1797). Bagolino. .................................... 66vicinia. comune di Bagnolo (sec. XIII - 1797). Bagnolo. ..................................... 54vicinia. comune di Bovegno (sec. XIII - 1797). Bovegno. .................................. 144vicinia. comune di Leno (sec. XIII - 1797). Leno. .............................................. 713vicinia. comune di Lonato (sec. XI- 1797). Lonato. ........................................... 749vicinia. comune di Mazzano (sec. XIII - 1797). Mazzano. ................................. 843vicinia. comune di Orzinuovi (sec. XII - 1797). Orzinuovi. ............................. 1005vicinia. comune di Orzivecchi (sec. XIII - 1797). Orzivecchi. ......................... 1021vicinia. comune di Pozzolengo (sec. XIII - 1797). Pozzolengo. ....................... 1176vicinia. comune di Bedizzole (sec. XII - 1797). Bedizzole. .................................. 86vicinia. comune di Capriano (sec. XIV - 1797). Capriano. ................................. 314vicinia. comune di Castegnato (sec. XIV - 1797). Castegnato. ........................... 341vicinia. comune di Cellatica (sec. XIV - 1797). Cellatica. .................................. 381vicinia. comune di Cimmo (sec. XIV - 1797). Cimmo. ...................................... 430vicinia. comune di Gambara (sec. XIV - 1797). Gambara. ................................. 593vicinia. comune di Maderno (sec. XIV - 1797). Maderno. ................................. 786vicinia. comune di Manerba (sec. XIV - 1797). Manerba. .................................. 821vicinia. comune di Martignago. Martignago. ...................................................... 842vicinia. comune di Palazzolo (sec. XIV - 1797). Palazzolo. ............................. 1055vicinia. comune di Pontevico (sec. XIV - 1797). Pontevico. ............................ 1158vicinia. comune di Provaglio d’Iseo (sec. XIV - 1797). Provaglio d’Iseo. .............................................................................................. 1201

vicinia. comune di Rovato (sec. XIV - 1797). Rovato. ..................................... 1266consiglio speciale. ......................................................................................... 1266

vicinia. comune di Sant’Eufemia (sec. XIV - 1797). Sant’Eufemia. ................ 1350vicinia. comune di Tignale (sec. XIV - 1797). Tignale. .................................... 1445vicinia. comune di Angolo (sec. XV - 1797). Angolo. .......................................... 36vicinia. comune di Berzo inferiore (sec. XV - 1797). Berzo inferiore. .................................................................................................... 96

vicinia. comune di Borno (sec. XI - 1797). Borno. ............................................. 126vicinia. comune di Darfo (sec. XV - 1797). Darfo. ............................................. 513vicinia. comune di Demo (sec. XV - 1797). Demo. ............................................ 528vicinia. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ......................... 1124vicinia. comune di Pontegatello (sec. XV - 1797). Pontegatello. ..................... 1156vicinia. comune di Soiano (sec. XV - 1797). Soiano. ....................................... 1401vicinia. comune di Soprazocco. Soprazocco. .................................................... 1413vicinia. comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. ........................................... 1556vicinia. comune di Volciano (sec. XIV - 1797). Volciano. ................................ 1571vicinia. comune di Nave (sec. XIII - 1797). Nave. .............................................. 943vicinia. comune di Ossimo (sec. XV - 1797). Ossimo. ..................................... 1030vicinia. comune di Ponte di Legno (sec. XIV - 1797). Ponte di Legno. ................................................................................................ 1152

vicinia. comune di Sarezzo (sec. XIV - 1797). Sarezzo. ................................... 1356vicinia. comune di Verola Alghise. Verola Alghise. .......................................... 1504vicinia. comune di Adro (sec. XIV - 1797). Adro. .................................................. 8vicinia. comune di Anfo. Anfo. ............................................................................. 24vicinia. comune di Caino (sec. XIV - 1797). Caino. ........................................... 257vicinia. comune di Calcinato (sec. XIV - 1797). Calcinato. ............................... 263vicinia. comune di Castrezzago. Castrezzato. ..................................................... 365vicinia. comune di Cigole (sec. XIV - 1797). Cigole. ......................................... 419vicinia. comune di Corticelle (sec. XIV - 1797). Corticelle. .............................. 492vicinia. comune di Dello (sec. XIV - 1797). Dello. ............................................ 524vicinia. comune di Erbusco (sec. XIV - 1797). Erbusco. .................................... 550vicinia. comune di Faverzano (sec. XIV - 1797). Faverzano. ............................. 562

vicinia. comune di Flero (sec. XIV - 1797). Flero. ............................................. 5vicinia. comune di Gardone (sec. XV - 1797). Gardone. ....................................vicinia. comune di Goglione. Goglione. ..............................................................vicinia. comune di Gottolengo (sec. XIV - 1797). Gottolengo. .......................... 6vicinia. comune di Gussago (sec. XIV - 1797). Gussago. ...................................vicinia. comune di Lograto (sec. XIV - 1797). Lograto. ..................................... 7vicinia. comune di Manerbio (sec. XIV - 1797). Manerbio. ............................... 8vicinia. comune di Marone (sec. XV - 1797). Marone. .......................................vicinia. comune di Monticelli Brusati (sec. XIV - 1797). Monticelli Brusati. .............................................................................................

vicinia. comune di Nuvolento (sec. XIV - 1797). Nuvolento. ............................. 9vicinia. comune di Seniga (sec. XIV - 1797). Seniga. ...................................... 1vicinia. comune di Serle (sec. XII - 1797). Serle. ............................................. 1vicinia. comune di Trenzano (sec. XIV - 1797). Trenzano. .............................. 1vicinia. comune di Bienno (sec. XV - 1797). Bienno. ........................................ 1vicinia. comune di Braone (sec. XV - 1797). Braone. ........................................vicinia. comune di Breno (sec. XV - 1797). Breno. ............................................vicinia. comune di Cimbergo (sec. XV - 1797). Cimbergo. ................................ 4vicinia. comune di Cividate (sec. XV - 1797). Cividate. ..................................... 4vicinia. comune di Cortenedolo (sec. XIII - 1797). Cortenedolo. ....................... 4vicinia. comune di Corteno (sec. XIII - 1797). Corteno. ..................................... 4vicinia. comune di Edolo (sec. XIII - 1797). Edolo. ........................................... 5vicinia. comune di Gianico (sec. XVIII - 1797). Gianico. .................................. 6vicinia. comune di Incudine (sec. XIII - 1797). Incudine. .................................. 6vicinia. comune di Limone (sec. XVI - 1797). Limone. ..................................... 7vicinia. comune di Malonno (sec. XV - 1797). Malonno. ................................... 8vicinia. comune di Mazzuno (sec. XV - 1797). Mazzuno. .................................. 8vicinia. comune di Monno (sec. XV - 1797). Monno. ........................................ 8vicinia. comune di Paspardo (sec. XV - 1797). Paspardo. ................................ 1vicinia. comune di Pezzaze (sec. XIV - 1797). Pezzaze. .................................. 1vicinia. comune di Santicolo (sec. XV - 1797). Santicolo. ............................... 13vicinia. comune di Saviore (sec. XV - 1797). Saviore. ..................................... 1vicinia. comune di Sonico (sec. XIII - 1797). Sonico. ...................................... 14vicinia dei quaranta. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. ............ 62vicinia dei quaranta. comune di Soprazocco. Soprazocco. ............................. 14vicinia generale. comune di Esine (sec. XIII - 1797). Esine. ............................. 5vicinia generale. comune di Gavardo (sec. XIV - 1797). Gavardo. .................... 6vicinia generale. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ........... 14vicinia generale. comune di Artogne (sec. XV - 1797). Artogne. ........................ 4vicinia generale. comune di Erbanno (sec. XV - 1797). Erbanno. ..................... 5vicinia generale. comune di Gorzone (sec. XV - 1797). Gorzone. ..................... 6vicinia generale. comune di Lozio (sec. XV - 1797). Lozio. ............................. 76vicinia generale. comune di Piano (sec. XV - 1797). Piano. ............................ 11vicinia generale. comune di Sciano (sec. XV - 1797). Sciano. ........................ 13vicinia generale. comune di Terzano (sec. XV - 1797). Terzano. ..................... 14vicinia generale. comune di Quinzano (sec. XIV - 1797). Quinzano. .............. 12vicinia ordinaria. comune di Polpenazze (sec. XV - 1797). Polpenazze. ........ 11vicinia particolare. comune di Vione (sec. XV - 1797). Vione. ....................... 155vicinie. comune di Tremosine (sec. XIII - 1797). Tremosine. ........................... 14vicinie. comune di Lozio (sec. XV - 1797). Lozio. ............................................. 7vicinie. comune di Pisogne (sec. XV - 1797). Pisogne. .................................... 1VIGHIZZOLO

comune di Vighizzolo. .................................................................................... 15VILLA (VALTROMPIA)

comune di Villa (sec. XIV - 1797). consoli. .................................................... 1537comune di Villa (sec. XIV - 1797). massaro. .................................................. 1537comune di Villa (sec. XIV - 1797). ministrale. ............................................... 1537comune di Villa (sec. XIV - 1797). notaio. ..................................................... 1537comune di Villa (sec. XIV - 1797). vicari. ...................................................... 1537comune di Villa (1797 - 1809). ....................................................................... 153comune di Villa (1810 - 1816). ....................................................................... 153comune di Villa (1816 - 1859). ....................................................................... 154

VILLAcomune di Villa. .............................................................................................. 15

Villa Carcina v. Villa (Valtrompia)VILLA D’ALLEGNO

comune di Villa d’Allegno. ............................................................................. 15VILLACHIARA

comune di Villachiara (sec. XV - 1797). consoli. ........................................... 1542comune di Villachiara (sec. XV - 1797). deputati. ......................................... 1542comune di Villachiara (1797 - 1809). ............................................................ 154comune di Villachiara (1810 - 1816). ............................................................ 154comune di Villachiara (1816 - 1859). ............................................................ 154

VILLAGANAfeudo di Villagana. ......................................................................................... 15

VILLANUOVAcomune di Villanuova (sec. XV - 1797). ......................................................... 154comune di Villanuova (1797 - 1809). ............................................................. 154comune di Villanuova (1816 - 1859). ............................................................. 154

VILLANUOVA RIPA D’OGLIOcomune di Villanuova Ripa d’Oglio. .............................................................. 155

VIONEcomune di Vione (sec. XV - 1797). accusatori. .............................................. 1552comune di Vione (sec. XV - 1797). camparo. ................................................. 1553comune di Vione (sec. XV - 1797). cancelliere. ............................................. 1551comune di Vione (sec. XV - 1797). consoli. ................................................... 1554comune di Vione (sec. XV - 1797). deputati alle strade, agli acquedotti e ai fuochi. .......................................... 1551

comune di Vione (sec. XV - 1797). massaro delle taglie. ............................... 1555comune di Vione (sec. XV - 1797). vicinia. .................................................... 1556comune di Vione (sec. XV - 1797). vicinia particolare. ................................. 1557comune di Vione (1797 - 1816). ..................................................................... 155

255

Virle

73274

6

87901

2

34

comune di Vione (1816 - 1859). .....................................................................1559VIRLE

comune di Virle (sec. XIV - 1797). andadore. ................................................1560comune di Virle (sec. XIV - 1797). massaro. ..................................................1560comune di Virle (sec. XIV - 1797). sindici. .....................................................1560comune di Virle (1797 - 1809). .......................................................................1561comune di Virle (1816 - 1859). .......................................................................1562

VISANOcomune di Visano (sec. XV - 1797). ................................................................1563comune di Visano (1797 - 1809). ....................................................................1564comune di Visano (1816 - 1859). ....................................................................1565

VOBARNOcomune di Vobarno (sec. XV - 1797). .............................................................1566quadra di Montagna. ......................................................................................1570comune di Vobarno (1797 - 1805). .................................................................1567comune di Vobarno con Teglie. .......................................................................1568comune di Vobarno (1816 - 1859). .................................................................1569

VOLCIANOcomune di Volciano (sec. XIV - 1797). campari. ............................................1571comune di Volciano (sec. XIV - 1797). consiglio speciale. ............................1571comune di Volciano (sec. XIV - 1797). consoli. ..............................................1571comune di Volciano (sec. XIV - 1797). giudici delle appellazioni. .................1571

comune di Volciano (sec. XIV - 1797). massaro. ........................................... 1571comune di Volciano (sec. XIV - 1797). ministrale. ........................................ 1571comune di Volciano (sec. XIV - 1797). notaio. .............................................. 1571comune di Volciano (sec. XIV - 1797). ragionati. .......................................... 1571comune di Volciano (sec. XIV - 1797). vicinia. .............................................. 1571comune di Gazzane. ....................................................................................... 15comune di Volciano (1797 - 1816). ................................................................ 157comune di Trobiolo. ....................................................................................... 15comune di Liano con Gazzane, Trobiolo, Agneto e Rucco. ........................... 1575comune di Volciano (1816 - 1859). ................................................................ 157

ZONEcomune di Zone (sec. XIV - 1797). consoli. ................................................... 1577comune di Zone (sec. XIV - 1797). massari. .................................................. 1577comune di Zone (sec. XIV - 1797). sindico. ................................................... 1577comune di Zone (1797 - 1801). ...................................................................... 157comune di Zone e Vello. ................................................................................. 15comune di Zone (1805 - 1816). ...................................................................... 158comune di Zone (1816 - 1859). ...................................................................... 158

ZUINO CON VIAVEDROcomune di Zuino con Viavedro. ..................................................................... 158

ZURLENGOcomune di Zurlengo (sec. XIV - 1797). .......................................................... 158comune di Zurlengo (1797 - 1805). ............................................................... 158

256

SIGLE E ABBREVIAZIONI

SIGLE E ABBREVIAZIONI

Sigle

AC = Archivio Comunale

Abbreviazioni

b. = bustac. = cartacc. = cartefasc. = fascicolon. = numeroreg. = registrosec. = secolo

257