n an do napoleon e trasportт in prussia - forgotten books

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PREFAZ IÒNE

n an do N apoleon e trasportò in Prussia , e inon ia la guerra con tin en tale

,tutta 1

’Europa

rivolse gli occhi a queste con trade, c fu desiderato di con oscere meglio la geografia on de giu

dicare ret tamen te le operazion i militari , che vi

si effet tuava n o . La Pollon ia in ispecie fedele al*

leeta della Fran cia otten n e cure, e diligen ze sin

golari . Fin o a quell’

epoca co testo paese legger-ì

men te percorso da viaggia tori pregiudica t i man -3

cava di fedele p it tore, e la sta t ist ica , e storia sue

giaceva n o den t ro un o scarso n umero di Opere incomplete . La curiosità fra n cese in vocava 1

’Opera

dell’

illus tre geografo Malte- Brun il quale racco

glien do i n sei mesi ilmaggiore n umero , possibiledi materiali , secon da to da alcun e n ote in sulfnoien ti

dei Sign ori N iemozewski , Skibilewicz, e Male

szew ski pubblicò n el 1 807 la sua Rela z ion e

della Pollon ia a n tica , e modern a . Ma questo

scrit tore ta n to scrupoloso , i n esperto della lin gua

polla cca , con obbe la difficoltà della impresa, e

con fessò n el suo libro avere in teso soltan to di

fare un a Opera prepara toria . La descrizion e

della Pollon ia fi n qui è sta ta in ut ilmen te desiderata . N o i abbiamo impreso alcun e ricerche

per supplire questo vuoto n ella geografia ;e: e la importan za dei casi presen ti ci con siglia

a pubblicarn e le con seguen ze quan tun que le

sappiamo imperfett issime. Sen za presumere

pertan to, o solo come pegn o di grat itudin e, edi stima pel popolo pollacco costan te alleato

della D an imarca ten ta in queste carte un D a

n ese di ren dere un poco p iù n ota la Pollon ia .

Si voglia con siderare l’opera n ostra come lin ee

t raccia te ai do tti Pollaccbi per in durli a riemp irn e i vuo ti median te n uove ricerche, ed in

favore di simili sen timen t i ci sien o perdon a tigli errori , che n on abbiamo potuto evi tare.

In fa tt i l’opera di Malte- Brun n on an dava scevra

d’in esa t tezze compen sa te abbastan za da molt is

simi pregi . N el 1 8 1 2 l’a tten zion e un iversale, e

p iù in ten samen te ,che mai si volse a cotes ta

parte della Europa ; all’epoca della guerra fa

mosa gli Specula tori levaron o da Parigi qua n teOpere poteron o trovare rela tive alla Pollouia , e

alla Russia forman don e un deposito immen so a

W iln a; speravan o che i soldat i con quistatori si

compiaeembbero a studiare la loro con quis ta ,

sperava n o , che al termin are della guerra quei

libri radd0pp ierebbero di valore;. la fortun a de

cise altramen te; e alle tan te sven ture, amarissimofrut to di co testa in vasion e, si vuole aggiun gere

quelle dei librai . La ri tira ta dei Fran cesi aven do

lascia to la Lituan ia aperta ai n ostri n emici , e n

traron o in W iln a , e n uovi Omar, arsero le Ope

re, che sdegn avan o leggere; fra queste la Rela

zion e della Pollon ia ,sicchè quasi tut ta d ispers a

n ell’i n cen dio diven n e rarissima

,e da molto tem

po esrgeva n uove edizion i .

fl-

I

R

R

S

Nelmio v i a g g io a Parigi visitai n elmese diAgosto 1 8 2 6 h la lte- Brun , e lo solled tai ad oc

cuparsi della n uo va edizion e, offren dogli n ot izie,emateria li p re z i o si; promise farlo , e lo avrebbefatto di ce r t o rifon den do la prima sua opera

dove la mo rt e n on lo avesse colto n el mese didecemb re d ello stesso an n o . Questa perdita fuoltremodo d o lorosa per la Pollon ia perchè il

celebre geo gra fo di cui il n ome aveva forza di

autorità , v o lev a , e poteva ren dere alfin e al miopaese la g ius t izia , che merita , e correggere gli

errori, ch e pure in questo proposito con t ien e il

resto volume della sua geografi a un iversa le. Le

mie osserv azio n i però n on eran o sta te in van o , e

gli eredi del dot to geografo , di con certo con

l’editore delle sue Opere completemi affidaron o

la revision e dell’opera .

Ma in vagh ito dal lavoro, e an imato dai moltima teria li , che da ogn i parte mi perven ivan o invece d i rivedere ho composto un n uovo libro .

E n ella p rima parte ho disposto tut ti i do

cumen t i , che mi spediva n o i dot ti pollaccb i iutorn o la geografia , sta t ist ica , e storia n aturale

della Pollo n ia , n ella secon da un ragguaglio sto

rico , leg islat ivo , e let terario . Renun zia n do n ella

seco n da parte all’ufficio di autore ho lascia to

luogo a lla pen n a dei miei compa triot ti , i qual1così effi ca cemen te han n o co n tribuito alla comp tlazioue dell

Opera .

Quin di mi corre l’obbligo di avvisare come

il Ragguaglio s torico posto n ella secon da p arte

spet ta ad un o dei n ostri giova n i pubblicist i or

mai basta n temen te celebre n ella let tera tura .

ll Saggio i n torn o l’

a n tica leg isla zion e polla c

‘V llf

ca s i deve agl’immen si studi di G iovacch in o Le

leWel. Un a buo n a avven tura mi fece capitare

tra ma n o questo prezioso man oscritto, e pub

blican dolo sosten go la mia debolezz a con la dot

trin a di quell’

illustre Professore.

Fin almen te la lettera tura a n t ica della Pol

lon ia ,che termin a 1’ Opera e composta di un a

serie di frammen ti , che Michele Podezazyn ski

con bella cortesia si comp iacque estrarre da un a

Opera molto più con siderevole all’un ico scopo

di farmi p iacere. Questo giovan e si è dedica to

con sin golare zelo a laboriose ricerche in torn o

l’

a n t ica Pollon ia , e malgrado gli ostacoli di ogn igen ere, che gli si at traversa n o spera un giorn o

di vederle lietamen te accolte dal pubblico .

Tale è la storia di ques ta n uova edizio n e.

Opera di coscien za , e di buon a fede compos tasopra gli elemen t i p iù complet i , che ci fu da to

raccogliere; ma se errori i n volon tari mi fosserotra scorsi io i n v ito i let tori ad emen darli , poichèlo scopo della mia v i ta con siste a rich iamarel’a t ten zion e di tut ta 1

Europa s0pra la mia infelice, ma gloriosissima p atria .

Gcn arbo Chub;hc.

4 RELAZIONE D ELLA POLLON !A

van taggio di commercio lucroso; ricopert a d'

armen ti di il "”specie in gombrata da immen si bosch i capaci di forn iremme meglio adat tato Per la costruzion e dei bast imen t ifiricca di min erali, di met alli e di marmi,

'

p iù d i qualuMaltro paese d

EurOpa abbon dan te di sale; tale era questa wra abitata fin o dal quarto secolo di Gesù Cristo dal p iùmwb ile, e valoroso ramo della st irpe Slava .

La crit ica - storica tien e per favolosi i raccon t i

t i all’in troduzion e del crist ia n esimo in Pollon ia .

il 965 , che M ieczyslao I. ricevuto il b a ttesimo si

alla Boemia , e v’

in troduceva i libri san t i . ll suo

Boleslao- ii-Gmn de (C/rrobq ) get tò n el 1 008 i fon damen t i da:mon asteri dei Ben edet t in i a Srecieclmw, ed Lysagora . l pa

'

£;îE;

tiri di questa ven erab ile con gregazion e possedevan o in appear…so con ven t i a Tyn iec Trzemeszn o e len drzei ow ed altaluogh i dove con molt a religion e custodiron o in deposito .

;

primi mon umen t i della civiltà pollacca .

Boleslao—il-Gran de w udicaudo le scorrerie fatte da Wla i:damiro- il-Gran de n ei paesi dei Slavi , e n ella Croh azia n ot a .

,

solo riprese le con trade rapite , ma n el 1 01 8 en trava vittorio.

in K iow . Per altra parte le sue armi sottopon eva n o la Boca

;mia , e la Moravia fi n o alla Saala , cd all’

Elba . I Prin cipiBussian i ( I) spin sero di nuovo le loro con quiste fin o alle rivn

i.

.

del Sa n , e formaron o il D uca to di Przemysl. Boleslao—l’—A"i

to giun se cacciarn eli, ma il suo successore \Vladisla o —Her"mfiman fu costret to lasciarli sign ori di quest i terren i sicchf”

la Pollon ia torn ava n ell’

a n t ico suo sta to cioè n ei paaw

in appresso dist in t i col n ome di Piccola e Gran de-Pol

i? îlouis , Slesia , Mazovia , e Pomeran ia . Boleslao -Krzyvmustf”(Bocca torta ) fece famoso il suo regn o colla con quist

in?:di molte provin cie. I Pomeran i i Lut icb i sparsi nulli

t a ‘ :

spon de del Baltico di là dall’

imbocca tura dell’

Oder aui

° il"1 ?b ivan o la legge del vin citore ; ma la stolta divis ion e ,

Boleslao Bocco - torta fece di questo paese n el 1 1 39 t

suoi qua t tro figliuoli in debolì t almen te la poten za pollaccn“ta

che ben furon o n ecessarie in seguito la sapien za , e l’

Openbìîif

fdi Wladislao-Lokyetek per riun ire le part i disgiun ta . Nellìfîiuguerra ost in ata ch

’egli ebbe a comba t tere con tro i

liari Teuton ici

Buest i s

’impadron iron o della Pomeran ia e

"—ag i

?”della citth di an tzig da tempo immemorabile possedute

°w j

Rot a bi li nn n u è la «Ifa en za tra Rout a n : e Ra ra ; ut acg ruto

daremo con ven i en te sp i eg a zion e.

8 RELAZIONE D ELLA POLLON IA

An n . 1 109. Gli Aleman n i disfa tti a Hun dsfeld, a Breslauu l

to il coman do dell’ Imperatore Arrigo V .

1 1 10. Tra t tato di pace di Bamberga offerto dal vino:

tore in virtù del quale Arrigo V . renun zia

sue preten sion i sopra la Pollouia .

1 1 1 9 . La Pomeran ia soggiogato.

1 1 21 . Conquista dei Ln t iki o dei Wiley.

1 1 24 . La Pomeran ia si fa crist ian a.

1 1 39 . La Pollon ia divise in D uchea .

La Pollon ia d ivisa . D a l 1 1 39 a l 1 333 .

(200 a n n i)

Il numero dei Palat in ati aumen ta .

Trattato di pace di Krisgovia umilian te per llPollon ia , riman e sen za esecuzion e.

Guerra in felice con tro i Prussian i.

Crist ian esimo in Livon ia .

Ducato di Pomeran ia sull’

Oder.

Sin 0do di Len czyca . Il sen a to pollacco è ist ituito

La cit tà d i D an tzig e la Pomeran ia saccheggi…dai D an esi. I Pruss ia n i devastan o Mazovia .

1225 . Swien t0pellt caccia i D a n esi ,1 228 . Il duca Corrado con duce i cavalieri Ten

ton ici in Mozavia .

Con gresso di Gon zawa ; Leszelt e il duca d

Breslau, Arrigo . Guerra per la tutela . Lo Sta

rosta Swien t0pelk assume il titolo di duca dPomeran ia .

In vasion e dei Mogolsi .

La Russ ia -Roma conquista Lublin o .

In coron azion e di D an iel un ico re ca ttolico dell

Russia -Rossa .

In coron azion e d i M in dowe un ico re cat tolico dell

Litua n ia median te un a bolla del papa lun e

cen zo IV . n el 1 25 1 . D ot azion i secon do le leg

gi tedesche.

Nuova in vasion e dei Mogolsi.

I Podlach ian i in teramen te disfat t i.La Russia -Rossa prostra ta a Pieta .

1 290. La Pollouia sen te gravissime perdite pe

la parte degli Aleman n i in Lusazia , in I.qin Gnmen n , e n ella Marca a dehurgha e.

l 0 RELAZ IONE D ELLA POLLON 1

An n . 1 348 . 8 Marzo, D ieta di Wislica , e promulgazion e - di

n uove leggi per la Pollon ia .

1 349. Guerra con Olgerdo gran duca di Litua n ia . La re

pubblica di Novogmod- la —

gran de divien e tri

butaria alla Lituan ia .

1 355. Con gresso di Buda in Un gheria . D an tzyg accet ta ta

per città a n seat ica .

Ta tars di Perekop si sot tomet ton o alla Litua n ia .

1 365 . 1n owmclavv, Dydgoscz, e G n iewkovr riun ite alla

Pollon ia .

1 366. Tra tto di pace con Olgerdo gran duca di Litua n ia .

13 73 . Spedizion e di Olgerdo a Mosca .

1 3 70. Cracovia accet ta ta dalle città a n seat iche.

1 386. VWadislao — Jagellon e gran duca di Lituan ia elet to

re di Pollon ia . Prima un ion e dei due p0p01i.1 387 . Crist ian esimo in Lituan ia . Le Colon ia tartare si

ferman o in questa provin cia .

1 396. La Moldavia vassalla della Pollon ia .

1 398 . Battaglia di Worskla tra i Litua n i, e i Ta ta rs .

1 4 10. V it tOria riportata da Wladislao - Jagellon e sopra i

cavalieri Teuton ici presso Grun ewald, e Ta nn eberg n ella Prussia ducale.

1 4 12. A isto della starost ia di Sp iz s ituata n ei Karpat i.

1 4 13 . 2Ét0bre, D ieta di Horodlo dove si con cedo n o

n uovi privilegi alla Lituan ia .

1 4 1 7 . Crist ia n esimo in Samogizia .

1 429 . Con gresso di Luck tra l’

impera tore Sigismon doe i duch i di Lituan ia ; le a rti del primo son o

deluse.

1 443 . D ucato di Severin un ito alla Pollon ia per compra .

1 447 . Casimiro regn a in Pollon ia , e in Litua n ia . Ques tas’

impadron isce di Brzesc ch iamata di poiBmsc—Litewski.

1 452. La

]

Lituan ia occupa Luck, e Wlodzmierz in Wo

ywa .

1 453 . La Pollon ia acquista il ducato di Oswiecim.

1 454. La Prussia si un isce, e si sottopon e alla Pollon ia .

Guerra con tro i cavalieri Teuton ici.1 45 7 . La Lituan ia occupa Braclaw in Podolia .

1 460. La Litua n ia perde Pskow.

1 462. I pala t in ati di Rawa, e di Belz torn an o alla Pollon ia .

Ottobre , t rat tato di pace di Thorn , che ra tifica la sommission e della Prussia .

1 2 RELAZ IOBE D ELLA PULLON IA

An n . 1 600. Guerra della Livon ia .

1 605 . 27 Set tembre, vit toria di K ircholm. Il falso Tzar

D emetrio a Mosca . Maria M n iszech sua mo

glie.

1 609 . Guerra con tro Mosca .

1 610. V it toria di Kluzyn . Il 27 Agosto Wladisim» li

glio del re Sigismon do Ill proclama to Tzar diMoscovia .

1 61 1 . I Moscovit i perdon o Smolen sko .

1 612. 1 6 16. Nuove spedizion i in Moldavia .

1 620. D al 1 7 Settembre fi n o al 7 Ottobre fa t t i d’

ar

me presso Cecora . Morte del celebre Zolkiewski .

Guerra colla Svezia .

1 621 La Pollon ia perde R iga . La Moldavia e la V al

lacch ia cessa n o d ipen dere dalla repubblica .

1 6330 4634 . Nuove vit torie a Smolen sk0 con tro i Mo

scovit i. 1 5 G iugn o pace di W iazma .

1637 . Lauen bourg e Butow torn a n o alla Pollon ia do

po la morte di Boguslao XIV ultimo duca diPomera n ia .

1 638 . I Cosacch i abba t tut i .

1 642. La buon a , ed Operosa con gregazion e dei Piarist i

1 11 5 1 1 1 1 1 1 1 8 .

Guerre con tro i Cosacch i.

1 652. Per la prima volta si fa sen t ire il deplorab ileliberum v eto .

1654. Nuova guerra con tro Mosca . 29 Set tembre Smolen sko perduto .

1 65 5 . Guerra con tro la Svezia .

1656. Guerra con tro l’

elet tore di Bra n debourg .

1657 . Guerra con tro il pala t in a to d i Tra n silva n ia .

1 657 . 1 9 Settembre, pace di Welau; la sovran ità dellaPrussia è dich iara ta .

1 658 . 1 6 Set tembre, tra t ta to di Hadziacz .

1 660. 3 Maggio , pace d i Olivva . Il re G iova n n i Ca simiro reuun zia alla Svezia . Perd it a della Livo

n ia , eccetto un p iccolo pala t in ato del medesimo n ome. Stefan o Cze rn iecki gen erale illus t re.

1667 . 30 Gen n aio . t ra t ta to di An druszow , per tred ici

a n n i. La Svezia , la Czern ieoovia , l’

Ukra n iatran s- boristan a , e la cit tà di K iow cedute a i

Moscovit i , i quali ren don o Poloch , W i tebsk, e

la Livon ia pollaccn .

c s r x r o t o la 1 7le ca vato traverso un a con trada pien a di e di lagh icom ica con la Dmin a l

’altro fiume è che s

in

gmssa delle riviere della Wolyn ia , e della come lobtu, lo Stoch od , l

Horyn , lo Slucz, ed altri ; egli comun icarolBug , e col N iemen per mezzo i can ali di Muchn viec, ed’

Ug in sk i e spesso an cora in primavera , e in autun n o con

le ino n dazion i , che riducon o tut ta la Polesia in un immen solago . Il Boristen e , p ien o di tut te queste acque, e delle altredella riva s in is tra si acrosta al Pon to -En sin o , passa tred icica tera t te Pa rog i , poco con siderevoli in vero , ma che puredimost ran o un

abbassamen to di livello del terren o .

Ques te in eguaglian ze di suolo sembran o derivare da un aprolun gaz io n e di cert a costa leggera , che separa i terren i ar

gillos i della W°

ol> n ia dalle ricche pian ure della Podolia , e che

verso L apo ] s i con verte in un a ca ten a di mon tagn e o p in t

tosto collin e emin en ti . Il Bob , Iyams , degli an t ich i h a sor

gen te tra queste mon ta gn e, e il D n iester ch iama to dagli aotich i , Tg ra s , deriva pure dalle medesime alle falde dei mon t iKarp a t i , e quin di ambedue si dn igon o verso il Pon to—En si

n o . Quest i rivi so n o profon damen te in cassa t i, e costeggia t i da

scogli calcari ten eri , mescola t i di gesso i quali faun o argin e

un o s t ra to den so di terra n era , e grassa

Sul pen dio set ten trion ale di questa medesima costa n a

sce il Bug con fuso comun emen te col Boh ; egli men a le sue

acque n erast re (2) e perde il n ome mescola n dosi con la

Narevv, che vien e dalle pia nure di Podlach ia , e di cui le

acque son o mortali a i serpen t i.

La V is tola scen de dai mon t i della Slesia superiore, men a seco un a cin quan t in a di riviere come il Sa n la Piliga

la N a rew , ec. Il Sa n pren de n ascimen to alle radici di un a

en orme quercia che ombreggia le sorgen ti del D n iester , e

della Teissa

La Wa ri o , scorren do, come la W istola den tro un let to

ma le a rg in a to s tra | ipa spesso n ei campi vicin i, e dopo avere

fa t tu semb ia n te di un gran fiume termin a col tributare le sue

acque a ll’

Oder.

Il M°

e'men l’ an t ico , Chron us , ch iamato M eme! dagli

abita n t i tedesch i della Prussia , e il fiume prin cipale della

li tua n ia; solo tra i fiumi pollacch i percorre pacifico un let

D'

n i : d c Slew ic’up . 298 , 306

(2) 0 10603 3 , ( tb . 1 p . 1 8 . Kcomer , p 61 .

( 3) [Hagen ,1 7 Swun ckt , 2 p . 4 .

8 anu zxox s D ELLA POLLONIA

to cilin drico le sue acque tran quille n on rodon o le spon

de, n on trasportan o alberi sradica t i. Il suo letto fu approfo n

deto da N iccolò-Tu la sotto il regn o di Sigismon do—Augusto

A mezzo giorn o il N iemen comun ica col Prypec median te il can ale Ogin ski, a set ten trion e riceve la W illa di

cui la sorgen te è prossima a quella della Berczyn a ; fi n al

men te a mezzo giorn o—

pon en te le riviere che scorron o n el

la N arcvv affluen te della V istola si trovan o vicin issime al

N iemen .

La D awin a in tedesco D un a uscen do in prossimitìdelle sorgen t i del D n ieper e traversan do il territorio pollac

co determin ava dopo il 1 772 i con fin i set ten trion ali della

repubblica di Pollon ia : tut te queste riviere metton o capo n el

Balt ico.

D a questa descrizion e del terren o pollacco, e delle ri

viere che lo bagn an o, apparisce come la Pollon ia con sidera

ta n el suo in sieme si es ten de a guisa di vasta p ianura t ra il

mar Balt ico e il N ero . Ma questa p ian ura s’in n alza n ella

parte meridion ale verso un a gran ca ten a di mon tagneproven ien te da un a serie d i terren i elevat i di cui un a est re

mità s i avvicin a alle bocche del Ren o , e l’altra a quelle del

D an ub io; abbraccian do cosi le alture della Wet taravia del

la Slesia della Turin gia ,i mon t i metallici della Sasson ia

le mon tag n e della Boemia , i mon t i dei G igan t i e dei Sudet i , i colli della Moravia , e fi n almen te i superb i K arpa t i

tra la Un gheria e la Pollouia di cui la ca ten a si sprolun gan ella Tra n silvan ia e n el paese di Temiswar.

Però n el sistema mon tagn oso della Europa i Karpa t i

superan o in larghezza le alpi in qua n to son o dalle medes imesuperati in altezza .

La ca ten a dei Karpat i, che si disten de tra la Tra n silt an ia la V allacch ia e la Moldavia si n omin a Lip so s e

Fog a ra sz . Quella che domin a la Pokucia è ch iamataBieszcza dy . Quella fi n almen te che si t rova tra le riviere

del Dun a iec, della Biala , a del Raab , è con osciut a sot to iln ome d i Bieskidy . La parte p iù a lta dei Karpa t i da tempoimmemorab ile va dist in ta col n ome di Ta tra che alcun ifa n n o derivare da

'

I‘

a t ars i quali ven ivan o in n umero i n fi n ito a rompersi con tro le legion i sarmato, d ifesa peren n e aglialtri popoli europei con tro le scorrerie dei barbari.

1 n omi di quest i mon t i furon o in diverse ma n iere cita t i

(1 ) D ia go n , p . 21 . c emlu, 1 91 .

RELÀZN“SE D ELLA POLLOFÎA

cipe Radziwil. Sulle rive del W ieprz scavaron o un’

osso di

tren ta piedi di lun ghezza , con servato n el castello dei prin ci

cipi Son gn szlso ; su quelle della V istola in vici n an za di

Warsovia scopersero delle ossa di M ammouth (a n imale dell’Oh io , Con ca ). Alla imbocca tura della Biala n ella “ fistola .

n ei din torn i di Siewerz, e Osw iecim d iso t terraron o n n’

iur

men sa foss ile dello stesso quadrupede. An che a l giorn o d’og

gi s i con serva la mascella di un ’

a n imale scon osciuto lun gt

tredici p ied i e set te pollici ( I) . Le salin e d i W'

ieliczl‘t a

con ten gon o den t i d i elefa n t i. N el 1 808 scava ron o un den tt

d i elefa n te a Praga borgo d i W'

a rsav ia e un altro a n cora

tra Olltusz, e D ombrowa . N el W…, e 1 8 1 5 a Kamien czylalla imbocca tura di Liwiec n el Bug scu0priro n o un a testa…un a mascella d i rin ocero n te ; trova ron o a n cora dei fra n tumdi rin ocero n te alla imbocca tura della N ida n ella “fis tola

tut ti quest i fossili furon o deposita t i n el G ab in et to della So

cietà degli Amici delle Scien ze a W a rsa via .

In fon do della terra pollaccn fu ravvisa ta l'

esisten za d

gran di foreste di pin i, o abet i, e po ichè quei tron ch i pen de

va n o verso set ten trion e -

pon en te n e dedussero , che l’azion

delle gran di acque fosse da mezzo -

giorn o-leva n te. D ai t rouch

di questi stessi alberi si raccoglie un a sorte di pece, la qua

le secon do l’

esperien ze dei ch imici Klapzoth e Wa n ueli:ai avv ic1 n a all

acido ossalico, o secon do il Sign ore Be

(

lametberic un allume mclla te0 .

In fin e ciò che prova apertamen te un gran de rifluaso d i acque si è che n ella Pollon ia occorron o i ma dre

p ara a ren a ria ,verrueoso , la b; rin th zjbrmi s Lun; fun g i tes

a n a n a s,a s troi tes LIN . filillep ora cellulosa ,

Iichen o id es Lu

le quali ma n can o in ogn i mare del set ten trion e , ed abbou

dan o in v icin an za di Algeri, e n elle p ia nure delMessico. D

s imili rivoluzion i della n a tura apparisce come le acque

allon tan in o , le riv iere d imin uisca n o . La Warta ; la W istolail Bog , il Wieprz , e la D zwin a ogn i giorn o p iù s

in gombran o di sabb ie, e camb ian o a poco a poco d i let to . E s i p ro

va an cora ad eviden za come la Tysmien ica , e il W ieprzun ivan o col Bug prima di scaricarsi separa tamen te n ella Wis tola . Molte riviere rimasero secche , altre s

’impoverisce…

d i acque. Il profon do Sielawiec formava un a larga b a rrieratra la Polloa ia , e la Litua n ia a va n t i la gloriosa riun io n e d

queste due prov in cie : adesso si scorgon o appen a le sue acqui

quas i s tag n a n t i .

(4) Sta tue. 57 .

22 RELAZ IONE D ELLA POLLONIA

di con glomerazion i . D alla sua sommità dist in se Cracovia ,San domir; n el giorn o 25 Luglio 1 804 gli si offriva un fen omen o meteorolog ico, che mutu a sen s ib ilmen te la posizionelocale deriva to dalla refrazion e dei raggi solari; n el l Agosto

1 805 gli se n e offerse a n che un altro: in questo giorn o il

termometro di Reamur segn ava il grado 34 di calore; il cielo era seren o con un ven t icello d i pon en te se n on che dalla

parte di mezzo—

giorn o due n uvolette in gombrava n o il picco

dei Ta tres: a sei ore scen den do la Ba ldo -G ora e soffermandosi al villa ggio di Spitkovvice il barometro calava a 26 il

Termometro al 1 9 : verso le o tto proruppe un furioriss imotemporale; villaggi in teri arsi, campi per lo spazio di quattro

leghe devastat i, grida dispera te si udiva n o un ite al tempestare del ven to , pioggia , e gra n din e a rovescio , e questa si fo r

te che qua ttro ore dopo la procella Stafzic vide un a ma ssadi gh i accio caduta dalle n uvole del peso di 52 libbre poli

t issima , e trasparen te: fen omen o , che deve at tribuirsi al rapi

do scon tro d i due n uvole n ell’

emisfero .

L’

osserva tore è percosso da un fa t to degn o di at ten zio

n e, voglio dire la brut tezza degli ab itan t i, la stupidità loro,

quelle teste en ormi , quei gozzi sch ifos i, che essi soli scou

t rafi'

an n o tra tut t i i pollacch i: e il best iame n on va afflit todi cotesta in fermità. In quel terren o scorron o molte sor

gen t i d i acqua acre n ella quale predomin a l’

idrogen e sul

furco .

Abb mdoua n do quella terra in gra ta il viaggia tore, che si

d irige alla riviera di Rash ,in con tra all

improvviso un a immen sa p ianura , e quivi in mezzo al verde, ed agli sparsi vil

la ggi scorge alcun e prese di terra fuman te, che si con suman el suo spazio sen za a t terrire gli ab ita n t i

, i quali san n o co

me la n atura rispa rmi il suolo n ecessario alla loro esisten za.

Essi vivon o n ell’

abbon dan za , e circon da t i da mon tagn e co

perte di etern a n eve con templan o commossi le Opere della

provviden za impen etrab ili a i mortali. (I) .In tern an dosi t ra le mon tagn e p iù, che ci appross imiamo

ai mon t i primit ivi , più gli uomin i son o fort i, belli, e in ge

gn osi. N ei din torn i di N owy-Carg, e d i Magora , s i parla la

lin gua pollacca assa i meglio , che da i mon ta n ari di Cracovia;Questi mon tan ari ricavan o il vivere n elle p ianure, ma si com

(4) Questofcn orn en o d : terrafuman w sembra esser sumle a lle fi amme,che « a la n o n eg lr A ppen n ia t sap ra un a ma n o a ssa t va sto tra E ren

se, e Bolog n a N el a ere ch i ama n o aol lao o M on to - d obbrov :auon o d i M on te difumo .

q l fO ,

2 4 n sn azroa'

s D ELLA pon .omagli arboscelli vegetan o all’ altezza di

i

l piedi, n ell.Alpi a quella di sui Kar

pa ti in tut ta la loro esten

sion e al grado 49 di lat itudin e, a quercia cessa di cresceu

a pied i e gli altri alberi come l’ acero , il faggio ,

I’abeto, il larice, il tasso ven gon o men o a pied i ao

pra il mare.

Le aquile reali, e gli stambecch i vivon o in gra n quamt ità in cima al G ra n de -Kolba ch alto |

,3 l8 tese sopra il

Balt ico.

L’aquila quan do caccia lo stambecco se arriva a fen

marlo gli s trappa gli occhi on de n on fugga pei dirupi, poi

gli divora le viscere.

Un o dei picch i piti alti n ei Karpat i il G ra n de-Kra

p a k , che i mon tan ari del luogo ch iaman o Wy solra , e i te

desch i Lomn izer-Sp i t ze, b agn a to alle falde dal lago Iezi omZa bie s

’in n alza tese s0pra il livello del mare ( I)

queste region i deserte dove il sole pen etra tre ore per gior

n o n ei mesi di G iugn o, e di Luglio in gombre da perpetuigh iacci, e da n evi presen t an o l

’aspet to della morte. La t ra

d izion e popolare ripon e t ra quei d irup i immen si tesori . I

superst iziosi mon tan ari credon o potersi scuoprire soltan to

mercè la in vocazion e di cert i spirit i, e a ques to effet to pos

seggon o libri stampa t i o ma n oscritt i che ten gon o n ascosti

con molto mistero , n ei quali speran o trovare il segreto e

segn i n ecessari per giun gere simile scoperta cosa deg n a

da n ot ars i si è come fra tali spirit i evocat i occo rmn o i n omidi .dmscha sp a n d s , e Ba ckma n , an geli custodi con osciuti sol

tan to n ella religion e dei Persian i.

Il lago V ert, o Z i elon a - V oda tra i tan t i lagh i di co

teste mon tagn e e il più sin golare imperciocchè la sua acqua

sembri del tutto verde men tre raccolta in un b icch iere èlimp idissima il quale effetto deriva sen za dubb io da un museo verde, che cuopre le circostan t i mon tagn e

Eppure tra questa n a tura selvaggia si scorgon o floridi pra

ticelli come a caso getta t i su cotest i pian i d i n eve , n ei prat i

celli crescon o la v iola tricolore, la g en t ia n a p a n eta ta , l’

a cn

m'

tumn ap ellus , I’

h iera ciuma lp in um, ted icula ris; la p omca ,

p oten t illa aurea , ramun culus g la cia li s; etc. , in somma questimon ti offron o gli stessi fen omen i delle Alpi ; come per esem

(4) {galle-Bran gli da va ta c; n ai n port t

'

amo la amara del « to

lame.

(2) Sta n co, p . t67 .

…e- m eo co oo n oo oo o. oo m n ° t

C A P ITO L O Il] .

Clima , qualiù dell’

aria , e delle acque ; produzio n i . in crali ,ed a n imali .

Con osciuta in gen erale la n a tura del terren o è cosa age

vole determin are l’ in dole del clima pollacco. Sebben e qoo

sta con trada giaccia dal al grado di la titudin e . Insosta n za della tempera tura è pres o a poco la medesima daper tutto , tran n e la Podolia ed un a parte della Ukra n ia.

Questi paesi riparat i dalla tramon tan a da vaste c lve colterren o alquan to in clin ato verso il mezzogiorn o godon o di

un a esta te più stabile, e d i stagion i più regolari della riman en te Pollo uia , sebben e il freddo vi pon ga acuto , e i fiumia i giorn i n ostri come a quelli d

Ovidio vi stien o lun gamen tegh iaccia t i.

I Kar-pa t i in gen erale da set ten trion e n on han n o riparo

a i ven t i freddi , men tre dalla rte Opposta verso ilmar- n eron e son o afi

'

a t to sicuri. Però in sieme della Pollon ia circo

scri tto da mezzo-

giorn o dalla ca ten a di queste mon t ag n e, e

da men o —

giorn o- 1evaute da quelle della Boemia , e della Slesia

n e avvien e, che il suo clima riesca p iù freddo di quello de

gli altri paesi s itua t i n ella medesima la t i tudin e. Le foreste

della Samogizia , della Prussia occiden tale . e della Pomera n iavarrebbernl a mit igare il clima pollacco , ma il taglio parz iale , 0 gen erale dei “

ost—h i lo ren derà tra poco molto più

rigoroso .

Un in vern o quasi perpetuo posa su i mon t i Ka rpa t i, e

il clima delle mon tagn e influisce n elle con trade più pru ni

me: così a Kn covia osservazion i meteorologiche d imost ra n ocome la tempera tura percorra 53 ° R. dal 24° d i freddo fi n oal 29

° di ca ldo Il freddo ordin ario, e d i 20 a 22 gra

di n el 1654 un a sub ita brin a ta distrusse le b iade n el con

( t ) G i a°. sI h -Jfi h -II. ma Geog rfi a… in , e [i n cul , terza d i .”'d a . t 8t '8 « H

Gum…( CL St .

c a r n o s o n r. ayndo di Cra co v ia il di della Pen tecos te. La gran din e devastareqmtiss ima il p a ese situato alle falde dei Karps t iOra co n s ideran do la riman en te Pollon ia possiamo assicu

tre, che i ve n t i di levan te vi a porta n o dei geli p iù in ten si,red o ven t o so ffi a dalla parte ella Moscovia , e da i mon t i’nn li, e R ife i . Il ven to setten trion ale è men o freddo, e più

nido A lmen o a Wu savia i ven ti occiden tali, che re

mo tre dell’

an no vi apportan o un’aria den sa , pio

sa , e n e . I ven ti di mezzo-

giorn o passan do al di

pra dei K a rpa ti vi acquistan o un grado maggiore di

L’in vern o pollacco pertan to e rigoroso quan to quello

:Ila Svezia cen t rale malgrado un a differen za di 1 0 gradi

ì lati tn din e . Secon do le osservazion i dell’

astron omo Byrq chi riport a te n el viaggio dei due Fran cesi i fred

Lpiti fort i d i Warsavia h an n o variato n ello spazio di 1 4(1 7 79 1 792) di 8

° a 25"li ; il termin emed io era 1 70

diciaset te an n i il massimo del freddo a Upsal fu di

1 ° 12° a 23 ° e il termin emedio di 1 8° 315 B. Ma n ot iamo,he n ella serie svedese (4) n on s

in con t ra n essun o a n n o

n ordista -ia come n ella serie pollaeca , perchè , se togli, l’su

n 179 1 che h a da to 8° ‘I: tutt i gli altri a’in n alzan o almen o

Ri guardo al caldo duran te quest i 1 4 an n i n el 1 785 giunal massimo d i 3 8° di Resumur.La veget azion e in dica forse meglio del termometro la

impera to re. A Warsavia, il n occiuolo, e il dap lme -mezeruna fioriscon o verso I

equin ozio di primavera cioè cinque

:ttimzme p iù tardi che a Parigi .

L’autore , che n oi seguit iamo n arra an cora come 1 pmp

i bian ch i met ta n o fiore n elmese di Marzo. In uesto mesefioriscon o il gin epro, l

on tan o, la betulla , il fass in o co

mun e; n el maggio il sambuco a grappoli, il faggio , il pero

« salva t ico , la spin a b ia n ca; n el giugn o il n oce, il sambucocomun e, il rovo comun e, lo sparagio , e la ca n apa; n el

luglio la d a tura stfa sn on ia .

Il clima della Pollouia , in costan t issimo . N el 974 saw

nando D lugosz le riviere rimasero gelato dalla fi n e di Otto

(l) R aon esrmlu'

p i 383 , 408 co e Sta n ic, Geolog i a dc: Karpa tt .

(2) Con t a ti D a s . da cfoca s . frtg . D e n t s tg 4670. Ern d t t l Warsa via

3 7lms . illustra . p(3) ia gg i0 d i due Fra n cesi in Germa n ia , D a n imarca , Svezi a , Rams

,

Pd loma n el 1 790- 92. 40.

(4) Geog rafi a d i tut te le p a rt: del Alon do J. 3 . p . 4 7 d t M a n tello e”alto Bra n .

28 aau z10n mu rou.omb re fi n o all

e quin ozio di rimavera . Un’altra volta il

t ico si gelo per modo da lasciare il passo da D an tzig a

becca sul gh iaccio Talora i mesi in vern ali presen til fenomen o d ’

un a secon da veget azion e cagion ata dalla 4

cezza della tempera tura .

Nel 1 568 verso la fin e di Ottobre furon o viste a D :

zig fiorire le rose; lo stesso acciden te avven n e n el 1 588 ve

il decembre; n el 1 659 la tepidezza dell’in vern o fece sc

rire sciami di api . Lo storico della Lituan ia (2) racer

come n ei vern i del 1 494 e del 1 492 sot to il grad«

la t itudin e i campi fiorissero in gen n a io; n ascessero cavoli

gra n o met tesse spighe; gli uccelli can tassero come in privera , o fabb ricassero i n idi: se non ch e in Marzo la stagi

d i sub ito mutava le ricchezze di questa est a te precoce

maser0 i n un a sola n ot te distrutte , e la n atura spossa t :

impoten te a produrre n uovi frutt i n el corso dell’

an n o.

Litua n ia si prova n o freddi rigid i , e pen osi la evaporazi

dei gran laghi di questa provin cia rin frescan do l’aria in

disce , che il caldo a scen da a \V iln a oltre il 26° ‘I; R; n :tre il freddo s i abbassa a 29

°e ‘l; di R . (3)

I globi di fuoco i pa reli, le stelle caden t i le 8 11 1

b oreali e gli altri fen omen i fosforici o elet trici accad

soven te in Pollon ia .

Quest i scherzi dei fluidi a tmosferici assumon o t alorasemb ian za sin golare, ed a n che s aven tosa : Fra le stran e

p arizi0n i citate da gli storici pol acch i , b ast i rammen t a nglobo d i fuoco , che parve staccars i dalla Lun a e l

’a

i n cui figura il re \Wadislao- lagellon e, per quan to poss iz

g iudica rn e da i raccon t i con fusi , e’

semb ra, ch e questo re

tut to il suo seguito riman esse in aperta compagn a circon dda un a nuvola elettrica siccome accadde n ei n ostri gin i a Saussure.

Gli alt ri fen omen i come i pareli , e i paraselen i, ch e appscon o in Pollon ia n elle g iorn a te di freddo in ten so product

n golarissimi cli'

et t i . cc Le osservazion i di molti a n n i, fat t o

cg Cracovia mi posero in ist a to, scrive il celebre G iovaSn iavecki ogn i qual volta il freddo passava il 1

grado R . sotto il gelo quan do l’aria era seren a, al lev

(i ) Rsa n asy n sks'

, Tra d . V I . « cz. 1 . art . 6.

( 1 ) Kowlown s . li u! [n ima /z. 2 p 6.

(3 ) Gm. Sma dmkc, G eogr .fi s ma tem. p . 363 .

(4 ) l lwwsks . t ca cur i osa , p 9 .

(5) a n er , fl’lctrorolog ca .

(o) Gcogra . ma te/n . es p lus . p . 3 4 4 .

Sa anu zxout D ELLA ron .ow

iamo già scrit to, a che dimostreremo parlan do della Widgsyka, e Bocbn ia.

L’Alta , 0 Piccola-Pollon ia, e la Russia -Bossa racch iudo

n o ott imo ferro , rame mescola to di oro, e di argen to alla

me, zin co . vetriolo , e zolfo . La Pokucia , la Podolia e i dia

torn i di Cracovia cave di marmo : l’ Alta -Pollon ia , comprentra la Wistola, e la Pilica min iere di p iombo a rgen t ifero ,

ferro mescola to col fan go , rame, giallamin a , e n umerose cava

di marmo: i Karpat i la Podolia e la Lituan ia n el con tado

di Pilica le crete , il gesso, ed altre terre utili, che servono

per le stoviglie, e per le fabbriche

Ma la prin cipale ricch ezza della Pollon ia con siste n elle

prod igiose raccolte di b iade. Crescon o in abbon dan za maravigliosa il gran o n ella Podolia n ella Ukran ia n ella Wolvn ia n ella &n domiria , il segale n ella Lituan ia ; quello , sopra

un terren o grasso, questo n ella sabbia . La Sam0gizia sembradestin a ta dalla n a tura alla colt ivazion e del lin o , e della ca

n apa . N ella Gran de—Pollon ia allign a ogn i specie di b iada seb

ben e con maggiori cure, che altrove; come pure n ell’

Alta

Pollon ia, e n ella Russia —Rossa ; appressa n doci alle mon t agn evediamo immen si giardin i dove fioriscon o meli, peri pron i,n occiuoli, e pesch i: ten taron o pian tarvi la v ign a , n on riuscì:

ed ora lo ten tan o di nuovo . N elle mon tagn e propriamen tedet te raccolgon o aven a , ed un poco d

’orzo .

Tan ta è la fert ilita della Pollon ia, che secon do ca lcoli

verosimili s i trasportan o fuori an n ualmen te 365mila Ia s t i d igra n o n ei tempi an t ich i fi n o all

’ult imo fia to della stir

pe degli Iagellon i si man ten n e floridissima l’ agricoltura e

tut tavia n e riman gon o t raccie n elle legg i, privilegi , don azio

n i, ed altri ragguagli sta t ist ici. N ei giorn i di Kramer quantun que la Pollon ia fosse devasta ta da i Ta rtari l

estrazion e

dei gran i sommò a 1 00mila la s t i per a n n o , on de a ragion e

poteva affermare Rzon czyn ski, che la Pollon ia fin o al secolo

1 8° fu il gra n a io dell’

Europ a , e la sua fert ilità da p ar»

gon arsi a quella dell’Egit to . (3) Si calcolavan o 5mila le b a t

ehe, che scen devan o la W istola per trasportare le b iade a

D an tzig, 2mila quelle, che scen devan o la D zwin a . Estraggo n ole b iade dalla Pollon ia a n che da i port i di Pillau Meme ]Liban , e R iga sul Balt ico di t rson e Odessa sul Mar

(5) V Elemen t: d i A rchi tet tura d i Ca lo Podcza sz_y n sl7 p rofer della

(lmveru tà d t W eln a 4828 . l L ;: 36,

(2) flln ura d i 2 ton n ella ta d i p eso d i 1 :66re

(3) òuruwtcsh ,D rew /en za della m:lustrm de.

'

lc ca lò p ella acf: t .

BELI Z'O“ D ELLA POÎI D SÎÀ

e da Ladov

lui i bll

polk a-hi Kluek,

quasi tn tte le p'

an te delle p ovi

Le q i brn licauo per tal modo , ehe in mddd la Rn sda—Bo- a n on aolo i tron ch i de

’vecch i alh a i , n

ed an che il ta ren o è mpa t o da i loro alvcn i fl) . lc l

ad ogn i altro albero

p in o p iceo, dei t igli ,son o

mata idron uele , è dcaso , cbe i pollaceh i con servat

den tro gran tin i, e

ql.

:l

lasd an o ered ità ai dh ceudeut

L’

idromele vecch io si dist in guo no n ome di…Prqyn s'

a

Gli an t ich i d orici Sca n diua vi raccon tan o con i - ili in…a ll

abbon dan za dell’idromele tra i D an i , e si trova acli !

pr…alunn i Autori greci come molte con trade situa te a la

n on…del D an ub io, fossero deserte a ca gime delle api, d

n e cacciavan o li ab itatori .

Un altro in set to depon e le ora sop a le foglie dell

quercia , e ri produce n n globo dal qn ale ed n ggn n ° n n lu

color vermiglio, o cremisi ch iama to hermes ; se n e fa la Ilcolta n el mese di Maggio. La Pollon ia abbon da di pesci ; vai pesa n o in tutte le riviere ; quella del Prypec n

'

è pupolli n modo sin golare. lagh i n on n e son o men o provvedn t i d'fiumi ; n ell

Alta-Pollon ia , n ella Russia -Rossa , e n ella Pod!lia scavarono in vece di lagh i, vast i st agn i o serbatoi. N ei ll

gh i ai pescan o lucci , pesci persieh i, romb i, n ue , t in che ,an guille N ei vivai specialmen te i a rpion i ; leviere dan n o trote, lamprede, barb i, salmon i, n orion i, ed altre specie di

Gli ucceilies

îiiu comun i l’ aquila , il falcon e, l’avvoltd

il cign o , la grue, la pern ice. la quaglia , lo storn o

rari i tord i. V a, e vien e colla n eve un’

uccellin os n iegula in pollacco ricercat iss imo per la sua squisiten a,flabbon dan te solo n el paese di Lowìez (S) . trovan o an d

( 4 ) Dl iu'lovr l is, Sa r—o t . M . 2. P al: : I

(2)…,Pt-l e ra El& p . 30.

(3 ) È; od om. l°‘ S. M p . C0 Ehm . It‘ .

(4 ) Ram:-

ag…. CGI . St a n vd d v,

‘0 K…, Pol. Ela . p .

(S) ld . p . 7 4 .

C A P I TO L O m.

serte quaglie colla gambe verdi cagion e di spasimo a ch i n e

Tra i quadrupedi devon o prin cipalmen te n otarsi in PolBevi i n ispecie quelli della Podolia, e della Ukran iasdapprima comprati n ella Moldavia e n ella V allao

n'

a, e d i ta n to si aumen taron o , che n el secolo dopo leterre sfortunm , la Pollon ia poteva veudern e fin o a 60milar an n o I cavalli pollacch i son o ben fatti , di mezzan aaura , forti, sicuri n elle zampe, spediti alla corsa : prova n o

I la cavalleria pollacca famosa per tutta l’Europa .

Le pecore n umerosissime producevan o un a volta lan adia ria , ma da an n i a questa parte le cure date a taleun d

in dus tria in ispecie n el regn o at tuale di Pollon ia , e

gran duca to di Posen han fatto si, che di quest a lan s ai pos

ao fabbrica re ot timi pan n i.Gli an imali selvat ici trovan o an cora am ricoveri nei bo

li di Pollouia part icolarmen te in quelli de la Lituan ia . Rari

cervi , gli alci, e i da in i : gli orsi , i cign ali, le volpi , le lin ci ,i scoiattoli, le lepri, i con igli , e i castori comun i; n esli pe

diven tan o cgn i giorn o più rari , e fabbrican o la

(

loro case

da te i lupi spessi, e n ocivi, dopo i lupi, i gh iotton i, che

uidauo numerosi n ei bosch i della Lituan ia .

L’Ukra n ia con t ien e armen t i di cavalli selvaggi facili ad

aman sirsi , lo sulta ]: an imale n aturale di quel paese rassomiia alla capra salvatica, e vollero sen za dubb io pa rlare d i lui

Iscri t tori, che afferman o trovarsi n ella Podolia di là dalBra

uv ecore un icorn i . llcammello un icorn o di cui test imon iaun o l’esisten za a Corrado Gesn er, è la Ska /n a Kug a dei pol

rcb i , quadrupede n aturale dei mon t i karpa t i Abbon dan o

lla Pollon ia i topi campagn oli ch iama ti n el paese sa lsy par

:o larmen te n el con tado di N esviez dove dan n eggian o le b iade.

a p rin cipe R adziwill n e con servava alcun i per curiosità.

G li ab i t a n t i si sforzan o del con t inuo , e sen za frutto a di

ruggerli . O ggidl con osciamo assa i ben e la storia n a turale del

orao ,e della lin ee. In alcun i paesi si fa mestiere di educare

orso ; lo con ducon o di ci ttà in cit tà, e a furia di b aston e lo

ustriug0n o a men are dan ze con ven ien ti a d ivert ire la plebe.

.

orso p reso da giovan e, e addomest ica to d iven ta docilissimo .

;l’ in seg n a n o a servire a tavola , e a portare le cose, che gli ac

:mn an o come i barbon i in Fra n cia , ma cogli an n i ripren de il

(1 ) Omlmskr, Pa loma defrma , 52.

(2) W ron er, p . 70.

(3) Gesa rr, cap dc Orf ge.

RELAZIONE DELLA. POLLONIA

suo umore selva tico sicchè presto riman dan o questo s in golare

valletto. I luogh i più rin omati per la educazion e degli ora'

son o due villaggi della Lituan ia Smorgon ie, e Grodek di Ga

limiski. Il primo otten n e in tut ta la Pollon ia gli on ori dalt itolo d i A cca demia d i Smorgon ie. I n a turalist i s i occupero

n o assai in torn o l’esisten za , e la n atura d

un gran de a n imaleselvatico della specie dei bovi ch iamato Bison te, in pollacco

zubr part icolare alla Pollon ia. N oi possiamo riferime un a esatta n ot izia

L’

immen sa foresta di Bialovviez giace in Lituan ia tra

52° e 52° di la titudin e set ten trion ale, e tra 4 1°

e 42° di lat itudin e secon do il meridian o dell’ isola del

Ferro: è lun ga settemiglia pollacche, larga sei; la superficie

t otale di circa tren ta miglia quadra te. An ticamen te faceva

parte del domin io n azion ale della repubblica , ma dopo I’in

vasion e di Caterin a Il. ella n e dispose in favore de’

suoi

cort igian i, tran n e quella porzion e che appart ien e alla famigliaTyszkiewicz, e l

’altra ch iama ta foresta imp eri a le che ap

part ien e al govern o. Il clima n

è freddo, 1’in tern o in colto,

e terre circostan t i dissoda te di poco . La traversa la N arew.

V i s’in con tran o tre soli villa ggi , n elmezzo, quello d i Bia

Iow iez . In vicin an za di questo il ré Augusto ll. fece fabbri

care un casin o da caccia ampliato in seguito da Stan islao-Ao

gusto , adesso in rovin a .

D odici guardabosch i la custodiscon o. D en tro di lei, ch e

ben può ch iamarsi foresta p rimi t iva tra le molte ra zze

d’an imali salvat ici si trova il Bison te: ossew iamolo min u

tamen te.

Gli a n t ich i Germa n i lo n omin avan o Wy sen t; i Greci,e i Roman i lo ch iamava n o Bison te , i Moldavi Z in br; i Pol

lacch i Zubr: ha il pelo corto, e molle, barba; e crin i prolun

ga t i p iù o men o folti secon do l’

età. La n a tura lo veste

n el vern o di un pelo, che abban don a n ella es ta te, di co

lor castagn o ch iaro; i crin i della sua testa n el vern o p iù,che in altra stagion e odoran di musch io; di testa grave, cur

vo di fron te: h a n ere le corn a, e rotte un a volta n on rin asco

n o più; di acuti occh i , che si riempion o di san gue qua n do

mon ta in furore, la pelle due volte p iù solida di quella del

Il Ba r G iuli o Brmlen in ten den te delle foreste d el reg n o Isa sculto

un a fllrmon a "llo r 1 t 0 la foresta d t Boa lows z ; n on a ven do presen teca ten a opera a bbi amo ricorso a lle n os tre n o te, e sul con to reso d i

ques to a n ima le n el G tor. ra en t . dc W arsow n , n on che a llamcrva zcom d t H erberstem, G ili bert . Flun nun g , Bijou, Bun iccu .

c a r rr o n o

bove ordin ario, e più del bove h a due costole. Le part i

mali dei due sessi si d ist in guon o o . L’esperien za dimo

tram e il suo peso prevalga a que o del Bison te american o:la esta te , e parte dell

’autun n o, in luoghi umidi e om

rui; n elle a ltre stagion i cerca gli aperti: volen tieri si frega

;li alberi , e qui n di si circon da d’un a crosta resin osa . I Bi

ati va n n o in greggi di tren ta o quaran ta; i p iù vecch i sdezan o la compa gn ia , e si un iscon o in tre, o qua ttro: il grido

un ion e si a ssomiglia al grugn ito .

Il Bison te scen de n ei fiumi qua n do è costret to a traver

rii, o lo st rin ge la sete. Il vecch io n on fugge l’

uomo , n è

molesta se n on offeso. N el vern o si posson o an icin are

ven ti passi ma è cosa p iù pruden te lasciarli passare

n on correre il risch io di cader vitt ima della loro

(oll Bison te si n udre di foglie, di scorza d

’albero e di alt re

unte : man gia volen tieri i bot ton i del t iglio , e dell’on tan o

a n on n e tocca la scorza . Si crede, che i b ison t i t rovi

in quest o bosco erbe, che in van o cercherebbero altrove,ch e però vi si man ten gan o; eppure queste p ian te son o dan

u'

s ime pel gmggie addomestica to, come la sp irea a lmara n un culus , a cris , en cen s

°

olera ceus, a n thox a n turn odo

tum, comun issimi in Pollon ia, ed in Lituan ia .

l)imagra n o in primavera , si con giun gon o in Set tembre,in questo tempo combat ton o a morte. La femmin a porta

mesi , s i n ascon de n ei cespugli per figliare, alla t ta il redo

to all’

autun n o . Il Bison te cresce fi n o a sei, o sette an n i; le

mn in e vivo n o 30, o 40 an n i ; i masch i spesso 50: in vec

isa do i den t i logori n on gli con cedon o mast icare; allora

magra : po i muore.

N egli a n n i della forza abba ttan o orsi, e gli altri an imali-

oei : sen ton o l’uomo, e le best ie, a 86, e 1 00 passi di

mt i : presi g iovan i si addomestican o, ma n on b isogn a fidar

si ab orre il rosso,e veden dolo s

’irrita ; la sua carn e e

zon a a ma n g iarsi .L’impera tore Alessan dro n el 1 802 con decreto in diriz

nto al govern a tore di G rodn o , Ben in gsen proib ì Ogn i caccia

al Bison te. N el 1 826 il sig . Brin ken trovò in questo bosco

u81 masch io vecch io, 258 femmin e 93 Bison ti giovan i in

otto 73 3 in dividui .

"Cap . Fra n klm n el suo wag gw dell’

I men ea setten t r i on a le n fe.

sec med ea /mfa t t: mtomo tor: at tua te: d t cola ta con trada .

42 n azazxon a DELLA pozzo…e: ot timi, quivi ella forma quei cittadin i pollacch i ch e ardisco

e: n o diven tare dott i.

Dopo la vittoria del 1 572. riporta ta con tro i Tatars tra

Wisn ovviec, e il villaggio di Lopuszn a dove coman daron o i

gran di gen erali N iccolò Kamen iecki, e Costan t in o prin cipe

Ostrogski i pollacchi mutaron o costumi , abban don aron o la cra

pula , ed imitan do il prin cipe in tesero alla coltura delle scien

ze, e delle arti.

Fon dan doci sapra l’ autorità degli Scrit tori con temporan ei, n oi citeremo lit teralmen te alcun i s i della storia del

presiden te di Thou. Parlan do della Po lon ia la ch iama:ce paese fert ile, p

ien o di città, e castelli, popoloso di prode

n ob iltà la qua e un isce all’amore delle lettere l’ esercizio

delle armi . E poco sot to esprime la suameraviglia all’

aspetto

dei gen t iluomin i pollacch i, che an daron o n el 1 573 a Parigi per

offrire la coron a ad En rico di V alois: N on è da descrive:-si

lo stupore del popolo quan do vide cotest i amb ascia tori aher b igliat i di vesti lun ghe, con berret te pelose, sciabole, frec

cie, e faretre ; ma ammirazion e crebbe quan do videro

il son tuoso corteggia i foderi delle sciab0le orn at i di gio

ie, le briglie, le selle, e le gualdrappe dei cavalli scin t illan

t i di pietre preziose , e p iù d’ogn i altra cosa la dign ità

del con tegn o , la facilità di parlare in latin o, fran cese, te

desco, e italian o. Queste qua ttro lin gue eran o per lorofamigliari come

quella del proprio paese. Appen a si tro

vat ouo in corte ue gen t iluomin i capaci di rispon dere ine: la tin o, il Baron e di M illau, e il Marchese di Casteln auer Maurissiere; e furon o scelti per sosten ere in questo punto 1

’on ore della n obiltà fran cese , che vergogno al

lora della sua ign oran za e per ei tem i la

gogn a era Favellavan o

(

llal

n ostra in gua

tan ta purezza da credersi p iuttosto educa ti sulle rive del

la Sen n a, e della Loira , che n on su quelle della Wistola ,e del D n ieper, cosa, che apportò disdoro n on poco a i n o

stri cort igian i, che n on san n o nulla; ign oran t i affat to d’

ogn i

gen t il disciplin a; sicchè quan do i n uovi ospiti 1’

in terroga

va n o rispon devan o co’

cen n i, ed arrossivan o. Il celebreMut eto n el secolo V l. paragon an do le n azion i in quel tempo riputa te p iù dotte, e in civilite (gli i talian i, e i Pollacch i)s' in terroga: « Quale è fra le due n azion i italian a , e pollacca

quella ch e merita ma ggiore lode relat ivamen te alle scien ze,e: ed alle arti? son o forse gli it alia n i fra i q uali si troverà

appen a la cen tesima parte che studi il lat in o ed, il greco,

C A PI TO L O IV .

e a che abbia il gusto delle scien ze, ovvero i polllcch‘

i, in. . no ai quali un gran numero possiede a perfezion ele due lin gue , e che han n o un trasportò talmen te decisoper le scien ze, e per le art i, che vi con sacran o la loromtera esisten za? a

Riferito queste test imon ian ze di autori stran ieri ag

giun geremo an cora la « guen te estratta dallo scrittore n a

zion ale Kromer n ella sua Opera pubblicata n el 1 5;4a Pollaccb i son o di carn agion e b ian ca di capelli b iondi , belli di forma , di sta tura mezzan a , dimostran o in

e volto la lealtà , d’

in dole fran ca ed aperta aman o p iuttosto che in ga n n are essere in gan n

'a ti più per la pa

c cc , che per la guerra ; magn an imi , e mit i n on ma isi ven dica n o n e ardiscon o troppo: Ospitalieri, ben eficen t i ,e collo st ran iero cortesi: si compiaccion o ad imitare le co

stuma n ze degli altri popoli on de avvien e, che la gioven tùe lascia ta a se stessa devierebbe. N ob ili , e popolari man dat i! n o i figli al collegio per impamrvi la lin gua lat in a; molt ia i maestri part icolari. Le fan ciulle n ob ili 0 po

e: po ame appren don on en con ven t i il pollacco e il la tin o;

cresciute un età ricama n o, e a t ten don o alle cure domest ic che. I pollaceh i aman o visitare i paesi stran ieri , sopportac uo lietamen te gl

’in comodi del viaggio spen don o poco

a in brevissimo tem imparan o la lin gua del paese, che visi

tan o ; imitan o fecimen te gli ab it i, e i costumi degli stra

uieri; capaci d’

imitare p iù che (l’in ven tare ama n o occu

pan i in molt i rami di studio, alle scien ze ada tta t i molt issimo, alle arti meccan iche poco. L

accademia di Cracoviain 1 70 an n i h a dato mat temat ici profon di ast ron omi, 0

n lolog i , e fi losofi . I medici aumen tan o in pmporzion e dellee mala t tie molt iplica te dai vizi, e dal lusso . Gessate le guer

re, prevalse l’

econ omia . (Sembra ten ersi proposito del

In guerra con tro i Ten ton i r la Pomeran ia e la Pruss ia

la quale durò 1 46 an n i.) li an t ich i pollacch i n ostri avi

I non tesorizzava n o; soddisfat t i i b isogn i primi; viveva n o lie

ti, e tranquilli n ei loro poderi . E in que’tempi men o asti,

e delit t i; affet to fratern o, e pei paren t i , ma ggiore; rare le

a di proprietà, e sempre dagli amici o paren t i fa

«fluen te composte.

I n ob ili (szla chta ,) o possiden ti acquistaron o origi

u nariamen te in assoluta pr0prietà terre, e domin i da i prin ce

l’"Da tempo immemorabile posseggon o case disperse tra

(1) D g n ta Pa lomo gen te Poian a .

44 aanmos s n ann a mammabosch i, e tra campi. N ei loro castelli n essun a altra

che n on sia domestica , o di caccia; le don n e sob rie, a

don o alla cucin a tesson o la tela tran n e le n ob ilis

Gli uomin i viaggian o a cavallo, le don n e in vet tuu

perte. l p iù po ten t i ten gon o in torn o a se un a fan

d i n ob ili abbigliata di pa n n o del medesimo col

questa clien tela giova a farsi proteggere n ei tribu

n ei quali i gran di occupa n o le ca riche, e a guada;si la ben evolen za dei sen atori secolari ed eccles1

ci o de’

cit t t adin i accredita t i pei servigi resi alla p:

Cos i questa piccola n ob iltà in vece d i ten ersi avvilita s

pulava on ora ta n el circon da re i gra n di ; perchè sor

avven iva , che i figli dei gran di ven uti in fortun a don

ro sta to, e dovizie ai compagn i della loro fa n ciullezz:questo modo la n ob iltà più numerosa viveva in corte

M agn ati .

G iova n n i Krasin ski n ella sua Opera ded ica ta ad Enric

V alois ( I) riferisce pres o a poco lo stesso in torn o ai cos

pollacch i.

Qua n to afferma n o Starn vvoloski Levasseur di E

plan (3) in torn o i mutamen ti Opera ti n elle ab itudin i n

n ali dopo il tempo di l\ romer dimw tra la decaden zala qua le ten deva la Pollo n ia logora da un n uovo lusso

cess ivo a lle sn c en tra te.

E n on pert a n to i pollscch i con t in uavan o ad essere

mirab ili pel coraggio, r l’

in dole, per l’

a t t ività .

in fa tti quan do n ele

1695 il prin cipe Ma t tias di Ta

n a sped ì il suo ambascia tore Paolo .‘ Iin ucci alla c0rù

W'

arsavia per n egoziarvi la s uccession e della coron a pc

ea, ques to stess o blin ucci riporta n ella sua relazion e mscrit ta il colloquio seguen te.

Come p iaccion o a V . S. quest i paesi al che I:ca i . Sa cra Maestà, n elle rovin e ra gion ate dalle t an te .re s i ricon osce ben an c ora la fertilità del paese , e la

sin roltura de’

paesan i n el risa rcire il guasto . Sappiatesoggiun se), che la n a tura d i quest i ab ita tori , è di d:

del presen te sen za ricordarsi del pas s to , e sen za te'

dell’

avven ire, e per questo se il n emico oggi (list:or un a cit tà e si parte, i cit tadin i della medesima 10?

tv a rieditics rla come avete veduto , di “°

ra t islao rifatti

( 1 ) Comun a : (‘m un n Polo".

( l\ N ow a s uv statu: Bern : Pel u . “' la . 1 631 .

(l} lk s u t .*ne M ia [Tu n a IGQ)

RELAZ IONE D ELLA POLLON IA

a preferen za il pian o terren o ; la scuderia la cucin a ed altri

comodi son o fabbriche separate dal castello. I mob ili dell’in tern o orn at i d

oro. Le case situate alle fron t iere Tarta

re a cagion e delle frequen t i scorrerie un poco più trascura

te. In questo paese occorron o poch i giardin i, e se avessero

p ian ta to il pero, ed il melo si sarebbero avvan taggiat i sn ai

ris rmia n do il gran o da cui estraggon o la birra. In ogni

viliiiggio si trovan o bagn i. Le don n e si fan n o accompagn aresem re da matron e, più che per altro performa perch è sonofede iss ime a i loro marit i. Gli uomin i poi ama n o assai le

loro mogli, sebben e n on dien o loro ab ilità di con sumare ilpa trimon io in spese pazze. Le n ozze duran o t re g iorn i : i

paren ti, e gli amici accompagn an o a cavallo lo sposo alla

chicas ; le spose van n o in carrozza . Nelle cerimon ie fun erario seguon o la bara tre cavalieri di cui l

’un o porta la

spada , l’altro la lan cia , e il terzo un a freccia che verso

et il termin e della cerimon ia spezza sul catafalco del de

fuuto .

D altron de i costumi pollacch i piegavan o secon do la vo

lon tà dei prin ci i. Nel 1 596 cessaron o con la regin a An n a

ultimo fiato degli lagellon i le con suetudin i n azion ali. L’

amore dei costumi tedesch i prevalse in seguito, e si raccon ta che

Sigismon do lll. facesse cast igare il suo figliuolo Wladislaoperchè ricusava avvezzarsi alla tedesca .

Sotto G iovan n i—Casimiro, e Maria Luisa Gon zaga s nutro

dassoro i costumi fran cesi.Le an t iche man iere dei Sarma t i ven n ero men o e mal

grado lo voci di molti illustri cittadin i con tro questa corrut

tela (1 ) vin se la n ovità; i savi con sigli ai disprezzaron o; laPollon ia in clin ò alla sua decaden za . Sharga Piaseki Ln« ien ski, Fredro, Starowolski, opaliuski, e n ell

’ottavodecimo

secolo Zaluski predicaron o n el deserto. l due August i di Sasson ia ign oran t i perfin o della lin gua llacon Spin sero la Pollouis n el recipizi0 dal quale n on vaii

.

ero a trarla n é gli aforzi dei Po lacch i, n è il regn o di Stan islao—Augusto.

Eppure sotto questo deplorab ile regn o lo spirito dei

pollacchi riassumeva an tica en ergia . Queste con trade ripresero nuova vita dopo la soppression e dei gesuit i avvenutan el 1 763 . La commission e di pubblica educazion e primoesempio , e modello degli altri popoli operò salutevoli camb iamen ti. Famiglie doviziose e poten ti con tribuiron o coi

J . H a sumil.a n i F i ed m,Jragmen tu seu Brtfs D . Toga : nutri tion”.

RELAZIONE D ELLA POLLON1A

tuen te. ( 1 788 e i pubblicisti più illustri levaron o

cielo coteste fat iche. Se poi lo stran iero , e il tradiment i

aobb issaron o la Pollon ia la sua gloria n on riman e m…"bella, 0 men pura . Le rimembran ze della confederazione

Bar, quelle della guerra liberta n azion ale in fine“Ispettacolo mblime d

’un oppresso che n on disp…:

ma i n ei suoi destin i, ques ti son o i t itoli per cui dn rerh

tempi più remoti l’ on ore Pollacco. Pollacch i

istorico modern o, furon o un popolo an imoso, leale, magnan imo, capace di ogn i gra n sacrifizio. La loro istoria è pia

-r

n a di a tti coraggiosi in n essun a parte si videro n é più

belli, n é più spess i esempi di virtù cavalleresca per cui n

superba la Fran cia .

a Alle doti di spirito un iscon o i Pollacchi la leggiadria

e la forza del corpo. La casa del gen tiluomo fù semprel’

asilo delle domest iche virtù, e

l n ob ili con servaron o lun gamensobri, tem ra ti si man ten n eropopoli d

pa. E veramen te vi abb isogn ò molta coatan

c a perchè due secoli di a n archia, e la lun ga dimora deglistran ieri n on guastasse all

'

a tto quei semplici costumi ed

essen ziali a far vivere o man ten ere la liberta ( I).Pollacch i erraron o su tut te le con trade del globo og

giorn o in voca ndo l’

ombra della patria loro : amab ili e legg iadri giust ifica n o come in dividui quel det to che gli appelli

f ra n cesi del & t ten trr'

on e, e come guerrieri si affolla…a t torn o alla ban diera fra n ce-e, e rimasero fedeli fi n o all

n lt imo momen to all

in segn a tricolore dest in a ta a percorrere 5mon do in tero . Io me n e appello a voi , a: scrive un o deloro gen ern ai commiliton i il Cav. h n gier (2) : io mee a o a voi bravi compagn i d

arme , che avete

e stesa: file, che arete divisi gli stefi pericd i , : à

aimpa t iaaa ste con an imo dolce, e fratern o m i…voi avete reso giust izia al loro valore ; roi f… rot

timen t i, che i pollacclli v i han n o in spirato egualmen teche tut te le per

-son e da

loro ca ra t tere. a

l: valorosi: legion i videro n el 1 806 rigen era ta ln p tri:anne spun de della Wiatola. e dt-l .\ irmen . Sci n tillò la spa

( t : lr n : n u e, Res. -ué Pui gÙ aa S. ; — p . t à l

0- 6° C. .

C A PI T O L O V .

G li Ebrei in Pollon ia .

degli ebrei in Pollon ia, il numero crescen te, laloro da capi scon osciuti ed essi pure con dot t i

is ib ili questo popolo, che t ien e per patria esclust in a , che disprezza il luogo dove è n ato , che

to a gl’in teressi comun i, che in ten to al commer

l’

agricoltura, possiede immen se ricchezze. Tuticme di forza n ascosta , e per altri part icola ri meervazion e speciale in un paese d i cui diven n e

n a parte. Es trarremo le n ot izie seguen t i dall’opera

serva zron i sop ra g li ebrei della Pollon ia pub

1 1 1 8 , da V i n cen zo Corvin o, con te Kra sy n ki

div is ion e, ma rescia llo della D ieta . In questa ope

si fo n da su i ragguagli di quelli che lo ha n n o

specialmen te sopra un o scrit to del celebre Tad

lon ia divenuta crist ian a n el decimo secolo giun se’

altezza dei lumi dell’ epoca , e si riun ì alla Eu

n do le sue relazion i commerciali, e con verten dosi

ito comun e di mercan zie asia tiche, e di quelle del

europeo . Ques to paese era proprio al commerlovizia de

’suoi raccolt i r ogn i gen ere di pro

nascon o sapra il suo sunibe

abbon dan te di minergen to, e di sale.

al tempo la in tolleran za della vicin a Alemagn aalte famiglie ebree a ricovrarsi in questo n ostro

mlao Grabowslt i ( 1 ) n ella sua Opera in torn o

o vist i i primi ebrei in Pollo

an n o stesso ven n ero molt iasilo, e riposo.

RELAZIONE D ELLA POLLOM A

A giudicarn e però dall’idioma german ico con servi

l

piedin o n elle quot idian e loro p regh iere vuolsi dedurre r

n umero degli ebrei tedesch i prevalse d’

assai a quello

gli ebrei boemi.N ella Pollon ia meridion ale, e n ella Russia eran o cor

scin ti da temp i p iù remot i.I rah in i n arran o n elle loro storie di regn i israeli

1

esisten ti presso le rive del Mar-Casp io.

Il famoso geografo arabo Ebn haacul che scrisse

prin cipio del secolo decimo parla d’

un regn o giudeo b ags

dal fiume Atel ( I) sin on imo di V olga per agricoltura

moso , da n ove giudici supremi govern ato . Aggiun se il re

cotesto sta to ab itare n ella sua capitale ch iamata Bat at

un a guardia di 200 soldati . Masson dy alt ro geografo e

temporan eo al primo, dice trovarsi un regn o n ella Russia cl

mato Kossar di cui la iù parte degli ab itan t i erano el

il re e i prin cipali magistrati pra t icavan o la mligimosaica ; la capit ale del regn o n omin arsi Amoi. Il mosN estore scrittore Prussian o (3) riporta come i giudei delgn o di Koasar spedissero ambasciatori a “’ladimiro- il-G

de, duca Rn ssian o con ricch i don i, e gli propon essero di

eon eidersi; a i quali rispose: avere D io riprova ta la religi

mosaica poichè li avea privat i di Gerusalemme , n è cred

buon a poichè D io n on s i curava proteggerla .

Ora se gli ebrei n on fossero sta ti possessori di un a

sta con trada; se privi d’

ogn i riputazion e, n on avrebbero

to proporre cosa siffatta a tan to poten te sovran o . N el alo un decimo la letteratura degli ebrei russian i crebbe n ot :

men te Ben iamin o da Tudella men tre appen a rammen lsin agoghe

pollacehe, si dilun ga, e forse esageran do, sulle

chezae deg i ebrei russiaui .

Allorché Bolealao Il. re di Pollon ia conquistò n el 1R iiow capitale dei duch i rn ssian i , le milizie pollacehe s

ro quan te ease ebree trovaron o (5) La prima carta di

"osè Emon ed . di Walon 4733 . p . 3 55 . ch in n rn il fiume PE thel. Costa n tin o Pwfimg eruta de adm: n rslra n do impera p . 3 !

(2) «!n a n din a tn veller of then": cen tury tra n slatedfra. 0 m a

un Ina own pa n s : ron . Lo ndm in

(3) Eg . d t Leipug 4 7« «or.

(4 ) D el « M ago della el. V d iea n a 300. p . 288 a'

legge la jimop". d : A !fo d a: sp iega i Isbn d t M acrì , sen t“ rn

su l’

a n n o t094 ."“o stesso an no.

C A P I TO L O V .

Sot to Augusto Ill gli ebrei ora oppressori ora Oppres

termin aron o col soccombere depo aver data per un monto la legge alla Pollon ia .

Nel 1 7 50 un n eofito di Wallaccb ia ch iamato Fran ckad un a n uova setta . Si ten n e dest in a to a riun ire tutte le

gion i . Separò dalla sua dottrin a alcun i dogmi ebra icicura n don e la sostan za , e li un ì a i riti roman i.G iun to in Pollouia predicò pubblicamen te; si con citò

pubblica , e fù rin chiuso n ella fortezza di Cmn stocbown . lmit i lo liberaron o , ed egli si riparò prima a V ien n ain Mora via . G iuseppe Il lo de rtò. Egli si domiciliavaTembach e giun to a morte g i furon o resi on ori reali.

tre però Fra n ck riun iva in torn o di se tut t i i n eofi ti, Israel

ìrszovvicz rab in o di M iedzyborc fon dava un a n uova set ta

ndo la dot trin a di Moisè Ma imouidè ebreo alessan drin o.

Fran ck temen do l’ influen za della nuova setta in st itul

società di cui si creava capo ereditario , e predicava do

n n ebreo man ten ersi eb reo, ed osservare la legge moma purch è con servasse n ell

’in tern o i suoi rit i, potesse

ica re all’

estern o quelli della religion e domin an te.

Og n i matrimon io tra ebrei, e gen tili in terdet to per pau

die tmpelssse il segreto . Ordin ava educarsi i figli come

temen te al paese che ab it ava n o; t irarsi avan ti con ogn i

no, esercit a re tut te le profession i ; dividersi in classi sol

diverse per ricchezze. Avessero in ogn i capitale un de

il qua le scegliesse, e determi n asse lo sta to , che i figli

neofi t i dovessero seguitare. L’

ammin istrazion e, l’

arma ta ,L altri uffici pubblici si popolavan o d

in dividui di questa

Adesso govern at i dalla figlia di Fra n ck (i ) n on ma n

p iù s iccome per lo addietro pra t icavan o i figli e le

E: alla corte della sovran a Gli a n zia n i raccolgan o le

religiose , ch e man da n o con rapporto gen erale a i cap i

emi i qua li a posta loro le t rasmet ton o ad Appen h eimca

le di quest i sin golari crist ian i .

I fra n ces i s i ostin ava n o a scuoprire il segreto di questa

et a polit ico-mistica, spediron o uomin i apposta in molti

:i, e n ull

altro raccolsero se n on con get ture. N el regn o

Sta n isla o Pon iatowski fu soppresso il primo rab in o tra gli

si del paese.

(4) a k ten ev a gua rdi e, CM M ÒCUGN Î, pogg i . Pomp osissime furon o! lee sequie ; un a coron a duca le ama : a la ba…, la ma corte a n struu.

(2) Ij: glt meg lro educa ta o’

era n o Jp ! dtlt da ogma tta e v ; u nun c» a

n o [ma a ll'

età d t {9 a 20 « nm.

l'

. l .

RELAZXONE D ELLA DOLLONIA

memorab ile dieta costituen te (1 884 792) furon o

proposte diverse misure per ren derli ut ili alpaese; voleva n o

confon derli al terzo stato, ch iamarli a parte delle prerogative dei cit tadin i ; si dest in aron o per fin o ricompen se a coloro,che si fossero dedicat i all

’agricoltura . La guerra ch e ten n e

dietro al con gresso, e la secon da division e del 1 93 dist rug

geva ogn i ben efica riforma . I nuovi sign ori n on dist in guen dotra gli ebrei loro sudditi, e gli ebrei ollaccbi , li govern a

n o con le proprie loro leggi. Quan to gli ebrei pollacch i h ann o guadagn ato, o perduto in questa n uova forma di govern on on è n os tro scape di riferire; solo diremo, che triplica n do

di n umero in proporzion e dei crist ian i min accian o di con

vertire veramen te il n ostro paese in un a n uova ldumea .

Un it i , govern at i dagli an zian i e da capi n on ricon osciut i

dalla legge, gli ebrei n elle con dizion i a t tuali fa n n o la min ima con tesa tra ebreo, e cristian o , un affa re dell

’in tera n a

zion e, e tutta la comun ità vi partecipa .

ll Govern o è in variab ile; ogn i cit tà h a i suoi giudici;ogn i

;distret to un rab in o: ogn i provin cia un moren um(dot to

tra rabin i); ogn i parte di Pollon ia il suo sovran o o ra bbi

moren um) Sign ore dei dot t i.Tutt i i giudei dell

’a n t ica Pollon ia obbediscon o a un ca

po, il quale dipen de da altro capo dimora n te in Asia ch iamato prin cip e della schia v i tù per legge, e per polit ica costret

to a viaggiare con tin uamen te.

I giudici, o capi quan do sopraggiun ge b isog n o d i den a ro

coma n dan o un digiun o un iversale, e sotto pen a di scomun icaobbligan o le famiglie a versare n ella cassa ilprezzo del co n

sumo giorn aliero; così gli eb rei di Litua n ia n ei casi urgen t i

soccorrevan o gli ebrei di Posen , di Warsavia di Leopol cc. ,

e viceversa .

Le tre spaven tose seomn n iche son o N iddony , G herem,

Sckama tha ( I); e il giuramen to loro è pure un a specie di

an a tema con tro gli spergiuri, questo g iuramen to però n on

produce effetto alcun o quan do vi han n o da fare i crist ian i

perchè secon do le leggi un giuramen to prestato in favore, o

con tro, 0 per ordin e d’

un crist ian o diven ta n ullo , e comen on avvenuto .

G iova n et t i con ducon o moglie, s icche vedan o per tempon uove gen erazion i. Appen a i figli h a n n o sta to, i padri fal

liscon o dan do loro il carp ito dan aro , e po ich è n on posseggo

(l) Lex icon TIzamuh b camp . 828 . Th esaurus Ugoluu°

, p . 3 34 .

RELAZIONE D ELLA IOLLON ‘

Nella memorabile dieta cod tuen te (1 7proposte diverse misure per ren derli utili

con fon derli al terzo stato, ch iamarli a pave dei cittadin i ; si destin aron o per fin o

che si fossero dedicat i all’agricoltura.

dietro al con gresso, e la secon da divisi

geva ogn i ben efica riforma . nuovi s'

tra gli ebrei loro sudditi,n o con le proprie loro legn o guadagn ato, o perduto in ques

'

n on è n os tro sc0po di riferire; sf

di n umero in proporzion e dei c'

vertire veramen te il n ostro p‘

Un iti , govern at i dagli an zian i

dalla legge, gli ebrei n elle c,braccî

ma con tesa tra ebreo, e eli fesemp i

zion e, e tutta la comun itb0 del 1;

ll Govern o è in v. ri. l’o

,

)OìilZ lon (ogn i distretto un rubin o: in est ieritra i rahin i); ogn i partr tessa n dolo

i

,

maran om) .

Stgnore.dei

preferiscon on…;

Tutt : giudei dt

ln n ove decimiP°: tl

.ulen’ebreo come a t tore

pri n cipe eompl fîsce l

’ebreo , o

con t

“cc, con oscon o i n a scon dig

I giudici’ o

comen daao un d' diven gon o i soli n asce

mezzo r far dan aroOgm

dell)e

obbligan o le fa'

e e fighe motuo

:ggggggglw agg

‘1. s .. a .…

gi ama meo lio supporre,“mm

di cui parli: Marco Polodi

.,g iziosi.Ma si deve aggiun gere

“llcasion i fuggi

t ive od in cu tean a tcmo .

eu” ‘

b I' '

n W…no aperto

.

pestrto : arsau .

hè ltre Piùdist i n te ci

t ta .

pero “i l! no in ogm ci ttà un a speme dtlare gli allari crimin ali, giud i.

P“ le correzion i come si può

J ‘g‘

t n are della terra ch e la faceva

silisissi riservava il diritto di pun ivi

u dis razia .

:fl‘ofi0 nella

5 a a

mrus si: adesso m.…

nun ira n o l’autore de"…

. gere per corrut tela . l“.

turch i del media……a ren der ume il disegn o dci

(li riforma re gli ebrei, riuscitoessere per la Pollon ia un a p ia ga

degli ebrei pollacch i n oi dobb iamo

.o sapra gli eb rei camila ch e occor

/l

o

scrit tura; i ca rd i t i seguon o scmpoios i la.o il Talmud . Bartolocci li paragon a a i Sa

ebrei ra bi n z'

s t i li dicon o eret ici seguaci deiUaraiti prowan 0 avere coi Saducei soltan to di co

calendario , quan tun que com’

essi creda n o l’

immord‘î"’ an ima , e gli a n geli in corporei . I ral: in ist i , emolt icristian i n e fissan o l

’ul igin e all

a n n o 7 50 dell’era

t r:stxana; al con trario essi afferman o che quan do An am: e

San] suo figlio s i di\ isero a Bab ilon ia portava n o il n ome difigli d

’lehuda, che camb iaron o in seguito con quello d i ca

n iti.

Scaligero Triglaud e V ollio d iv idon o la loro is toria

in tre epoche: la prima comin cia da Simeon -Bcn -Sclxetaeb

l'

an n o |06ma n ti l’

era crist ia n a ; la secon da n ell’a n n o 750

dell'

era n ostra qua n do se n e fece capo Bab ilon ia An nu ;

la terza data dal quin to secolo allorch è Gedali - a - D on

Das id ,eb reo di Lisbon a ven n e a Costa n tin opo li per riun ire

questa set ta a quella dei rab in ist i, e n on riuscen dovi, si pre

Posealla prima .

Orob io eb reo dei Paesi—Bassi di cui parla Troyla n d p a g .

V , TWM? ! CM C,“ 0 le On cn 'a ziom In torn o a q'

l

E 'w'u d ella Po“0n i tl .

spromstn°

CiòS

.

a

li.

omon e Ma imon i ,memim

:uSt

îr

i

n e

Wam

RELAZÌONE D ELLA POLLON IA

Il den aro di tut to il paese è con den sato n elle loro man i, Ha n n o ipoteche sulla p iù parte dei terren i della n ob iltà.

in somma dopo i gen tiluomin i compon gon o il cor o p iù po

ten te dell’an t ica Pollon ia . D ove son o n umerosi fion dan o si

n agogbe , quivi ten gon o regolarmen te le assemblee; ma n da n tdeputa t i a Warsavia dove con vocan o il gran con siglio ; ogn i

an n i n omin a n o un maresciallo e il govern o lo con fer

ma . Ed a n ch e al giorn o d’oggi in Galizia forma n o un cor

po separa to con ammin istrazion e particolare govern a ta da unan zi an o.

Gli eb rei pollacch i h an n o fama di essere i p iù destri

usurai dell’

Europa , e se ciò è vero deve a t tribuirsen e la co ]

p a a coloro, che abb an don an o i n egozi , e la in dustria .

Liberi n ell’esercizio di tutt i i mestieri sen za ostacoli

di regolamen ti o spese di licen za essi abbraccian o men ot ravaglios i, e i men o in gegn osi , come per esempio ilmes t ie

re del mugn a io , del sarto del calzet taio del bertelliere e

dello stagn a io: pure l’aumen to della popolazion e e quin d i

i l bisogn o li costrin ge adesso a da rsi a mest ieri ch e es igo

n o cure maggiori come il falegn ame ,tessa n dolo spezia le

calzolaro, stampatore, lib ra io ec. ; preferiscon o n o n sen za mot ivo l

orificeria, e l

orologeria . ln n ove decimi di process iper frode s

’in con tra certo un

’ebreo come at tore, o come

prevenuto . In ogn i furto comparisce l’

ebreo , o come reo

prin cipale, o come complice, con oscon o i n a sco n digli d i quas i tut te le case e quin di diven gon o i soli n ascon ditori ditut ta la Pollon ia (1 ) Ogn i mezzo per far dan aro con sidera

to buon o, fan n o delle mogli, e delle figlie mot i…d i vergo

g n osa ricchezza ciò spiega le cortesie, ch e adopra n o verso

gli stran ieri, se pure n on si ama meglio supporre, che s imili agli abita n t i di Hamil di cui parla M arco Polo sien o d i

rett i da motivi superst iziosi . Ma si deve a ggiun gere, che n on

con ten ti di queste occasion i fuggith e od in certe del pa sso

degli stra n ieri han n o aperto postriboli in Warsmia VV

iln a ,Min sk , e n ell

altre più dist in te cit tà.

Gli ebrei ten eva n o in ogn i ci t tà un a specie di tribun ale,ed un capo per regolare gli affari crimin ali, g iud icare dellecause ci\ ili i giudizi, le correzion i come s i può supporre

dipen devan o dal Sign ore della terra , ch e la faceva da re n eisuo i piccoli s ta t i, e s i riservava il dirit to di pun ire l

ebreo,che era in corso n ella sua disn ia .

( 1 ) J Ru/t er,Ta blea u de la mon arch ie autrtch tcn n e,

C A P I T O L O V l.

REGRO D l P…IA (Q.

Il regn o di {Pollon ia n ella sua maggiore{prosperità , cioè

dal 1 386 fi n o al tra ttato d’

Oliv a del 1 660 ormava un a poten za prin cipale composta della Piccola e Gran de Pollon iadel gran duca to di Lituan ia e di molt i altri sta t i

della

LA PICCOLA O ALTA POLLON IA

comp ren dem i p a la t in a t i seguen t i .

1 . Cracovia con i ducat i d’

Oswiecim, Zator,compresa la starost ia di Spix (Zips)

2. San domir.3 . Lublin o.

4 . Podlach ia

5 . La Rus ia -Rossa con la terra di Chelm.

6. Belz.

7 . \V olin ia .

8 . Podolia .

9. Ch iovia .

1 0. Braclao.

1 1 . Czern iechow con lo stret to di Siewierz—Nowogrodielk

O BASSA POLLONIA

comp ren deva i p a la t in a t i seguen t i .

1 . Posn an ia, con la terra di \V schowa (Fran stadt).

(4) N oi seg rut ia rn o in questa descri zion e opera d i Tom n e Sovieticap;“léîg

ta ”' a sa vm n el t 8 t6 e l'

a ltro d i Lek e pubblic“t

c a r rr o r. o vx. 67Golem, presso Wisloka , con un castello.Chen ei ny , e Rabstzy n , presso Olkusz.

11°

Pek zyska distan te un miglio di Wislica con un a

c tesa .

Ba bi a - G om n ei Karpat i; di cui già parlammo n ella descrizion e geo logica di coteste mon tagn e.

Jaw orzn ik, e Skrzecmo, n el ducato di Osvviecim; coperte di foreste, e popolate di cervi, e di lin ci fin almen te,Sa dln ik, Suc/w , Sola , Zumowka , Osobi ta W elka —Pusz

cza - H’olcl . Tali son o le prin cipali mon tagn e della Picco

la-Pollon ia descritte da D lugosz.

Proceden do quin di alla descrizion e idrografica osserve

remo tra i fiumi prin cipali la W istola, in pollacco”Vi sta intedesco Weichsl un o dei più gran di fit tmi dell

Europa . N asce

alle falde dei Karpa t i n el duca to di Teschen in vicin an za

del borgo d i Skoczow , ed in grossa to da 50 altre riviere si

scarica n el Balt ico presso D an tzig . Le riviere prin cipali, che

gli apportan o il tributo delle loro acque son o a man dirtt t a .

[…a Biala , che met te foce a Z ebra n la quale co

me d icemmo determin a la fron tiera tra la Pollon ia e la

Slesia .

La Sa la ,la fia ba , che vi si scarican o resso U scie.

La Sha w n , la D u na iec, che h an n o a loro lyoce dirim

petto a Opa tovviec depo aver ricevuto Poperut e Bia la

uscen do da Gewultuw.

La îffi sloka , che vi en tra presso Polan iec.

La Ti slok, che dapprima si get ta n el San ma questoscorren do a Bieskidy n ei Karpat i dapo aver ricevuto la Ta n cw

port a le sue acque alla Wistola .

La”Gep rz , che sca turisce presso Tomaszovv riceve

la Yjsmien ica , e si getta n ella Wistola tra Pulawy e

Sten zyca .

Le ri\ iere del lato sin istro son o.

La Przemsza Cza rma la Smierz ion ca ; la Rudawa .

Quest’

ultima si un isce alla V istola den tro Cracovia .

La Pron d n ilt , la D lubm'

a ,la Srzen imva ,

la N idzica

quest’

ult ima un a volta formava la fron t iera tra il palat in a to

dl Cracovia , e quello di San domir.

l. .

La Sch od n ia di cui la imboccatura sta pres o a P0“mec.

La c rzy u*m

°

m, la Lukawa , la Kamion n a ,ia Rado

m.u za : ques t’

ultima vi si get ta presso Byczyvol.

C A P I TO L O V I .

ingolafi ssime fortun e: Malgrado le guerre gl’incen di e

: le rovin e, scrive il Con te Aug . D e La Garde (I), si scor

gono tut tav ia alcun e reliquie sparse di questo palazzo, checon ten do n o la poten za del tempo; vast issime volte sosten ute

da sot t ili colon n e e frammen t i di scultura meravigliatiquasi di so pravvivere a quan to giace d

in torn o alcun e

pitture d i cui il viaggiatore si sforza in dovin are il sen so

*

aflìgn ra t e sulle an t iche fi n estre got iche ; un a in fin ità di

i cch e r eliquie dimostran o la sua passa ta magn ificen za , manvan o tu cerch i la gran sala n ella quale lagelloue marafigliava 1

Europa col fasto della sua corte; n esta camerali Sen a tori di cui il soffi tto scolpito per ordin e, di Sigisn a n do Augusto presen tava l

’immagin e dei n ob ili in ter

ret i della p a tria . Pien o delle rimembran ze de’ Tarn owski,imita , Ten czyn ski, e di tan t

altri famosi, il pollacco inen

'

oga ques te mura in n an zi alle quali son o trapassate ta n

:e gen eraz io n i . In van o però si sforza raccogliere l’an ima ,

e il pen siero degli uomin i gran di di tan te età; e gli è pur

forza ritorn are agli avelli della cat tedrale per vedere i

n omi , e le armi come in test imon ian za che quelle gloriore cen eri furon o per alcun i momen t i agitate.

Cert i corridori prat ica ti n ell’

in tern o del mon te Wa

wel con duco n o a sot terran ei, che la superst izion e immaginava ab it a t i da un immen so dragon e divoratore degli uomin i. Gli ab ita tori n on sapen do come impedire siffat to fla

gello era n o sul pun to di abban don are Cracovia quan do

Kralms s i avvisò di riem ire la pelle d’

un gioven co eon

materie combust ib ili, e il)

drago essen doglisi git tato addos

so per divorarlo rimase in un subito con suma to. Le cro

uaehe agg iun gon o come questa azion e gli frut tò la coron a .

La tomba d i questo prin cipe occorre presso la città sopra‘un a collin a ch iamata Mog il ra kusa .

Il castello d i Cracovia fu prima orn ato da Casimiro- il

lvn n <le. Sigismon do I lo accrebbe. Wladisla0-lagellon e eon

buoad aumen tarlo; un’in cen dio del 1 536 lo distrusse. R i

cato più ta rdi fu di nuovo p reda alle fi amme sot to il

lgno di Sigismon do lll. N el 1 702 n ella guerra con tro Ca r

Xll an dò so tt 0posto alla medesima sorte; ma il re Augu“ll. lo ripose n el suo an tico splen dore fi n chè gli austriaci

lo tramutaron o in quartieri . Adesso parte d i

o edifizio è dest in ato alla società di ben eficen za , e serve

d’

asilo alla uman ità afflit ta .

l'; lfmmn lt d t Har la n /.e, porn m, n ole p . 4 7 .

C A P I TO L O vL 7 1

aorta ta tre person e della famiglia r e

ale di Fran cia cio è;I re d

Un gh eria figlio d i Carlo Roberto n i te di

Luig i , la sua virtuosa figlia Edvige d’

An gi£o

s

gelloue, e fi n almen te En rico 1 1 1 . fratello di Carlo [X.

l’

impera t ore della Russia n on si cin gera la testa con

1 0 d i que i diademi portat i da i capi del popolo cele

di cui s ta per dich iararsi

opo il ca s tello reale, visiteremo le ch iese di Cracovia,e un ich e dell

’an tico splen dore di questa città le

imaste i n tere sembran o sfidare il tempo , e le sue in

ocan to il castello reale s’in n alza un a magn ifica basi

ellissima , e pri n cipale tra le cat tedrali della Pollon iaulta tes t imon e della gloria dei re, in oggi tomb a . I re,

p afi issero per guerre lon ta n e, o torn assero vittoriosi,mcava n o di lasciarvi ricche memorie. D i ca p

ella , in

la ritrov iamo d ipin t a quasi tut ta l’istoria de la repub

pollacca .

taruszevvicz ,riferen dcsi alla tradizio n e di Bogufal, d ice,

re Wla d islao - llmma n ( 108 1 - 1 102) vi fon dò primiote un a ch iesa dedica ta a San V in c e

slao . Boleslao ° bocca

sul prin cip io del secolo XII. l’

ampliò n otab ilmeute.l’

in cen d io del 1 306 N aukier vescovo di Cracovia la

ricava co n p iù vasto disegn o. Quin di il cardin ale Ber

Ma cieî0vvslri , Pietro Tylicki, e Martin o Sulikovvski ve

li C racovia v i posero l’

ult ima man o . Re, prin cipi, e

della Pollon ia con corsero a gara per abb ellirla . L’

or

gn ifi camen te Ca simiro — il-Gran de. ll fuoco vi s i apprese

n o , ma G emb icki assun to alla ca ttedra vescovile di'ia n el 1665 le rese l

a n t ico splen dore. Gli altari sot

te in t a glia t i offro n o p itture di artisti quasi tutti pol

n o ta b ili tra gli altri quelli di Taddeo Gen iez ; l’

a l

naggiore va decoroso di un quadro rappresen tan te

lla croce opera di Tommaso D olabella pittore di Sigis

o lll. Pure più di ogn i altra cosa le sedici cappelle

li ren do n o ven erab ile, e augusto questo tempio, perchèson o i mo numen ti fun ebri dei re, e dei gra n di uomin iPollon ia ( 1

I re d i cui le cen eri r i rip osa n o son o Bolesla d - il-c omm, C a simi ro

tl—Gtuslo Lessa : tl BIG N LO W lad i sla o - Loktetek , lV lad t : luo l a gel

lour, Ca dmlm-Jagellon e, G tova nm Olbmchl, Si g ismon do Pun o,

&gmn on do Augusto, Ste/a n o Ba tor] , Sig i smon do lI Wladula o I V ,

Go vmmGen na ro, Ìltchelc t io;riecl. i , Gtovan n i l". Sabra “,

7 : amnzmua DELLA POLLOITIA

In mezzo della ch iesa sorge il sepolcro di San Sta

ucciso da Boleslao-l’Ardito; l

’uma è con dotta in arget

riman en te di bron zo, e di marmo . Il sepolcro fn costrn

di Martin o Szyszkowski e l’uma a quelle dimich en tramb i vescovi di Cracovia .

Accan to all’organ o si osserva la ca pella dove 1

Gaetan o Soltyk celebre per l’amor delliupatria e

sue sven ture; egli è colui , che i Moscovit i arrest arom1 797 a Warsavia , e tradussero in fon do della Siberia .

Le tombe di Sob ieski, di Pon iatowski e Kosci

stan n o den tro il sot terran eo all’

in gresso della cappella

dorme sepolto Wladislao-lagellon e. Tra i molt i pregievolaumen ti si dist in gue quello lavorato in marmo b iamMichele

.Skotn icki opera dello Scot ti scultore fioren tin

modello di questo sepolcro, è ricop iato a Firen ze n ella

di San ta Croce. La cat tedrale di Cracovia aspett a un altri

numen to , ed è la statua di marmo b ia n co in memorWladimiro-Potocki allogata al celebre Thorwaldsen . Al

n ere cure della sua a sa n ata prin cipessa Tecla San gan drà questa cat tedr e deb itrice d

’un capo d

Opera

scultore modern o.

D ovizioso di o re pellegrin o son o il capitolo, gli :

vi , e la biblioteca dellla basilica . I viaggiatori si fermcon siderare l

’immen sa campan a chiamata Sigismon do

n el 1 520, la più gran de, che esista in tutta la Pollon i

La ch iesa d i Sa n ta Ma ria fabbricata dal vescovo

won z n el 1 226 sulla piazza gran de di st ile got ico, sveli

elegan te con un campan ile alto 280 p iedi è la pmbellala cat tedrale. V i si ammiran o molti sepolcri, e i quadOrlowski pit tore cracoviese, e la deposizion e dalla ero.

D olabella; uan tn n que altri a ttribuiscan o questa p ili t

Simon e Czeìowicz llacca . In questa ch iesa il 24 n

1 794 sul rin cip io ella gloriosa guerra n azion ale, ilralissimo oscin szko circon da to da immen sa folla di pofere leggere , e giurare la cost ituzion e del 3 Maggio 1 :

La ch iesa dei Sa n t i Pietro, e Pa olo fu fon da ta dt

gismon do lll pei gesuit i . Il cardin ale G iorgio Radziwillsò la prima ietra n ell

’a n n o 1 596. V i si dist in guon

tombe della faimiglia Bra n icki di cui l’ ult imo fia to G io

Federigo A ugul V i g i a cci on o pun i corpi d t Grova n nnmlowskz, e d i Ta ddeo K ozetus zko . La ri con oscen za rt a uoa a lederam tra spmtarw le cen eri d t D omòrowslu, ma v t si op pose

za,

V I riposa n o a n cora lo neuen d i molte g lorio se l eb ln t'

.

c a e rrm…o vr. 73

aiQemeute Brauic1t i illustre per l’amore della pa tria , e per

h indefessa Opposizion e alla influen za della Russia fu in queto tem'

o sepolto n el 1 770.

Nella chiesa della Trin i tà o dei D omen ica n i fabbricata tullerovin e di un an t ico tempio pagan o si osserva la tomba li h aeko il—Nero morto n el 1 389; quella di F ilippo CallilascoBuonacorsi morto n el 1 496 maestro dei figli del rò

Cn imiro-hgallon e'

; quelle di Simon e Z imorovvicz poeta, e diPiotn h wez lt tipografo. Il govern o aus triaco la guastò stra

tamente '

ucendola in magazzin i e lazzeret ti dal 1 804al 1 809.

La chiesa dei Fra n cesca n i fon data da Boleslao il Castonal1237 si distin gue per le belle pitture della volta di An dreaRadwanali per le tombe di Petryc e di PietroAochnuovski porti pollacch i, e pei lavori delcoro in tarzia tilli madreperla, e di perle.

La Ct Sd di Sa n t’

A n n a fon da ta n el 1 789, con t ien e il

magnificomausoleo dove riposa il corpo di Sa n G iova n n ih an tymorto nel 1 473 .

Oltre chiese dedicate a Sa n to A lberto , a Sa n taBarbera, alla Ma don n a , a Sa n Tomma so, ed a lla Sa n taCmcc, siccome poco n otab ili b asterà rammen tarle.Bellini…la ch iesa della Tra sfigura zion e, o dei p ia rimantenuta da questa ven erab ile con gregazion e ist ituita

nel 1642.la chiesa di Sa n G iov a n n i fn fabbricata n el secolo XII

da PietroDun in con te di Skrzyn n o il quale secon do la cro

asca di Bielski fon dò in diverse parti di Pollon ia set tan ta

ln chiese, e mon asteri.le chiese d i Sa n fila rca , e d i Sa n Ca simiro di cui

le stazioni furon o n el 1 8 16 decora te colle pitture di Stachowiez Vuolsi pure osservare la ch iesa di Sa n to [dz]fabbricata nel secolo Xl] . da Wladislao Herman . Quella diSM Bern ardo è orn ata di belliss imi quadri di Fran cescoU l!“Bemardiuo da Cracovia .

La chiesa d i Sa n Sta n isla o ch iamata Skalka a Kazyl i!“ Si dice la p iù an t ica di Cracovia . In n esta ch iesa

“also-l’ Ardito uccise di propria man o l’o tto Iaggio 1 079

imcovo Stan islao can on izza to n el 1 254 da Papa l mocenzinN e sepolto l

an n o seguen te n ella ca ttedrale.

la somma , adesso si con ta n o a Cracovia tren t ot to ch iese, leill?! ven tisette furon o o distrutte, o ridotte in edilizi profa n i .

il castello dei vescovi di Cracovia , un a delle fabbriche

6

74 REDAZ IONE D ELLA POLLONIA

modern e più sin golari della città, specialmen te dopo i restauri,che vi fece G iovan -Paolo Woron icz . Questo prelato celebre

come let tera to, e come poeta , affidava n el 1 8 16 l’esecuzione

d’un disegn o da lui stesso immagin a to per abbellire il ca

stello a Stefan o Humbert arch itetto ed al pit tore M ichelaStachowicz. Qui den tro si trovan o in tavola o in freschi

raffigurate le vicen de della Pollon ia dai tempi più remotifi n o a i n ostri giorn i

Il palazzo del comun e rifabbricato dal vescovo GaetanoSoltylc, e l

’immen so edifizio Suluien n ice opera di Casimiro

il-Gran de che circon dan o la p iazza della cit tà dimostran oqual fosse la poten za di questa capitale.

I borgh i di Cracovia son o: Stra dom, Ka zimierz , popolato part icolarmen te di ebrei ; Pa dgorze , Ry

ba ki , SmolenZwierzy n iec, Pia sek, Klep a rz, n otab ili per le sue fie

re la Wesola ove si trova il giardin o bottan ico, e l’essere

vatore astron omico.

Sotto Sigismon do I la popolazion e di Cracovia sommava a 80mila an ime. D opo un a serie di sven ture n el 1 787sopra un n umero di 539 cose eccet tua ti i borgh i, la città

con ten eva ab it an t i. N el 1 8 1 8 se n e con tava

di cui israeliti .

Per ciò che spet ta alla storia della un iversità di Craco

t ia, siccome va strett amen te un ita a quella della letteratura

pallacea n oi ci riserveremo a parlarn e n el cap itolo dest in ato

a questa materia .

Le vicin an ze di Cracovia son o belle alla vista quan to

pien e di solen n i memorie.

iù n otab ili son o : Lobzow residen za da sta te deiLe

re di Pollon ia ftmdata da Casimiro il Gran de; n el giardi

no con t iguo si trova un a collin et ta in cui e fama che fes

se sepolta Ester ebrea d’

Opoczn o aman te famosa di Casi

m‘r0.

La mon tagn a di Bron islawa sulla cui cima la patria

ricon oscieute ha in alzato un monumen to all’

immortale Xcsciuszko.

s'

erzy n iec , n on lun gi dalla mon tagn a di Bron islawa .

Bien a ly . Sopra un mon te dirupato coperto di quercetisi trova la Ch iesa dei Camaldolesi venut i in questo luogol’

a n n o 1 809.

Tyuice, celebre per la prima fo n dazion e dei Ben edet t in i so t to Boleslau- ii-Gra n de,

(t ) V esime la descri zion efa tta d a Ambrog io Gmbt lu.

C A P I TO L O vr. 75Lan cloron a con un castello costruito da Casimiro— il

(in ode. I con federa ti di Bar n el 1 768 capitan a t i da Bemski, vi respin sero i Moscoviti. Nel 1 770 lo fort ificaron o

|Î Imciali del gen io fra n cesi.Prem io/t, memorab ile per la vit toria d i Zamo schi conl’arciduca Massimilian o, e per l

accoglien za t ta dallafli ltì pallacca al n uovo re elet t ivo di V alois.E '

zeszow ice, con bagn i min erali,Ten ezf n , don de trae l

’origin e la famiglia Ten czvn aki.

£ wern ia , Cu ri na , D embn iclr, c ow ,Preskovva ,Sind ia ,

Gmdzid o ec. situa te in posizion i deliziose.

Delle cit th, 0 villaggi del palatin a to di Cracovia n otere

l o i seguen t i, prima di termin are la descrizion e d i questo

ph tin a to per min iere, e per salin e celebre n ell’ un iverso .

Pilica , con un an t ico castello apparten en te una volta a i

hlpn

;ipi Z barazslt i; il fiume Pilica , n asce n on lun gi da questoo.

Kon ieep olé, castello ove trasse la sua origin e la famigliallon ìzpolski illus tre n egli an n ali pollacchi .

Olsztyn , Mstow, Lelow, Smolen , celebri an ch’

casi nella

m stochowa , con un forte, un a chiesa, ed un con ven to;famosa p er la immagin e della madon na alla

si rea le in pellegrin aggio. Ella memorabile…to in molte guedi Bar, Casimiro Polawski li

vi a'

dh in se n el 1 809 la

aki : i moscovit i n el 1 8 1 3dellIen drze iow distin ta morte o d orico pullman

V in c n zo K adlubelt .Per

Proszow ice. Il suo con tado fert ilissimo di b iade.

Ska lmierz . Nel 1 240 devastata dalle scorrerie dei Tata rs .

H og ila ,abbazzia dei Cistercien si fon da ta verso il

Siw erz , capitale dell’an t ica duchea di Soveria n el 1 44 5

pra ta da l duca diTeschen . Gaetan o So t tylt vi dimora…

del con t in uo .

Osw iecim, capitale della duchea di Oswiecim n el 1 456ompra t a dal re Casimiro« lagellon e dal duca la nus .

Za tor mp itale della ducbea di Zator ceduta in comp ranel 1 494 dal duca lauus al re G iovan n i Alberto .

@ w iec da Casimiro lagellon e don at a alla famiglia Ko

mwski.Pfi sn i ci é , H elszly n , castelli postu tn mon tagn a ; pre—

so

C A P I TO L O "I. 79Non solo la città è tut ta min a ta , ma le min e s i d iain cerch io con esten sion e uguale alla sua gran dezza .

lion Èfacile precisame lo spazio perchè il govern o h aImaca nascon derlo, sicch è n oi n on possiamo basarci che'Q

'

Qîlrapporto delmin is tro delle fin an ze del gran duca'°ÒWan avia presen tato al re di Sasson ia come gra n duca(…il-1812) il quale le afferma lun ghe 200 tese e larghe

il) ; equi si n oti , che il miglior sale trovan dosi infundo attendono piuttosto a scavarlo per lo lun go , che per lolargo, ; infatti voglion o , che la profon dità ascen da a 1000Fedi - lpan i di G ara Wodn a servon o a scaricare le acquewh it nei terren i superiori, poichè n ell

in tern o delle min e°°Il"è nessnna sorgen te d

acqua . N el pozzo Letzn o il re

APG“ ° fece fabbricare n el 1 744 un a scala a ch iocciola475!felini, a.. costò fiorin i pollacchi (23. 1 viag

ll calano nelle salin e dal pozzo D am'

elow iec ; giun t ii enl lll

'lmminiera ammiran o la vastità e la n et tezza dei

M M, ; delle volte a, e là cappelle , o altari scolpitiovvero n el sa

i

l: con le immagin i di Cristo, o din alcheSN O davan t i a i quali arde sempre un a lampada .

“l’mdi San to An ton io è alta 30 p iedi ; vi son o an d

M i llgazzin i alcun i destin at i a serbare le bot t i delaltn

'

fidata scuderie per 30, o 40 cavalli secon do il

M ulo trasport i. ln qualche parte dove v’è dell

’acqua .

il e le paret i son o in crosta te di cristalli salin iIn

.

ll nq0lltati a miglia ia gli un i su gli altri . Molt i di quest i€.

I'wul Pea no mezza libb ra , e p iù , ed oli

'

ron o un a vistaa lp quando s

illumin a n o con molte lampade; pure me‘

no ponentosa di quello , che h an d a to ad in ten dere. N ella°PPdlî di San ta Cun egon da vediamo la statua del re An d

{III ° scolpita n el sale ; trasporta ta a Wars avia, ed espo‘

Il lll’

aria soil'

erse assai on de fumest ieri ricollocarla n el suo

li tico luogo.

5: nis ima è l’aria sebben e traman di un g a z n itroso ,

tie s’in n alza verso la volta dei corridori, e al tocco del {

'

n o‘

n qnalcbe volta a’

in fiamma : a rde len tamen te di un a in ca

marcia. Malgrado i raccon ti dei viaggia tori n essun o c0n sn «

a: la vita n elle min iere. Le disgrazie vi accadon o rare. D i

(6) Ban kin g le con idera da leva n te a pon en te 6mr‘

la piedi , e da fi tc: t o°

o

an n o a tramon ta n a 2M rla . H a n sen e Z olln er la jiua n o « 1 400

oeh tu s d t p ied i d a IN CZSOg N MHO a t ramon ta n a , da 400 da l. r a n e

la a pon en te, d t 423 d i p r’

ryomltu’l.

p) Z olln er, Vmggso 4 . p . 284 .

80 RELAZlONE DELLA ramon :spazio in ispazio lascian o grossi p ilastri per sosten ere le vole

te; n on pertan to n el 1 745 avven n e n n o scrollamen to n otai

b ile. I pon t i di legn o son o stati rimossi a cagion e degl’in=

cen di.

N ei due primi pian i il sale occorre in grosse masse in“formi , che pot rebbero t agliarsi in blocch i di tre, qua t tro,

cin quecen to p iedi cub i. Le terre degli sca gli son o di tre

specie: la prima un a marga grigia e scura umida a me'carsi, talora mescola ta con gesso : in qn e5ta terra si trova

il sale Z ielon a 0 sale verde, che assume questo colore dalla

marga , che con t ien e e tra le varietà di questo sale si div

t in gue la sp isa di colore grigio il sale comun e , la lode

t va ta , 0 sale gelato con fuso colla creta ; fi n almen te la in fho sabb ia salin a : la secon da specie di terra è un a margasapon osa con ten en te molte con ch iglie: la terza un miscugliod i sale impuro di gesso , e di piriti : in questo miscuglioch iamato suber si trova il sal gemma , o i cristalli salin i in

forma di cub i, e prismi ret ta n golariD opo questi strati di sale vien e un a crosta d i marga

e di calce, e quin di la szy bikowa dove il pia n o regolare di

sal fossile è in fi n itamen te p iù bello della zzelon a ; queste

croste si altern a n o coll’

a rgilla , colla lavagn a , e col gesso; si

d irigon o in p ia n i in clin a t i da occiden te a orien te, e prin cie

palmen te a mezzo—

g iorn o , cioè verso i Karpa t i . Gli stra t i del

sale irregolarissimi in alto appa ion o pia n issimi in bassospesso in terrott i da certe sosta n ze, che i min a tori ch iamanoca n i : .

La terza , ed ult ima cresta si ch iama oc: kow a ta dove

il sale fossile purissimo , e compa t to h a forme sessan golari.

Un a volta n e facevan o commercio con l’In gh ilterra , e con

la Olan da che lo adoperava n o n elle man ifat ture , oggi ne

forman o orn amen ti d i ogn i man iera, che ven don o a ch i vi

s ita le min iere.

N el terren o, e n el corpo del sale occorron o dei a idi legn o n ero, ch e spesso s i assomiglian o a rami d i aib

e

ero

d i cui si pasce il best iame. Il s ign or Born cita un frammento di mascella di elefan te estrat to da questa min a , ed aggiun ge, ch e vi si trovan o den t i molari, ed altre ossa di ques to quadrupede. (2)

Il n umero degli opera i t a ria secon do i casi . N el 1 8 1 1

sommaron o a d i cui 400 occupat i alla sola scavazio

(4 ) Zollmr, p . 292.

(2) D e Bern , Cetol. t . 4 p a r . 163 .

82 anmzroms D ELLA POLLONIA

e: lomazia un a volta vorrà con sultare gl in teressi dei popoe: i. Uscen do dal palatin ato di Cracovia prima si presen ta

quello di San domir.

PALATINATO D I SANDOMIR

An t icamen te questo palatin ato si divideva in set te di

strett i: San domir, Wislica , Pilzn o, RadomOpoczn o , Chen ciny,e la terra di Sten zyca . Fin o all

’an n o 1 47 1 il pala t in ato di

Lublin o, e la terra di Lukow facevan o parte del pala t in ato

di San domir e fin o all’

an n o 1 564 il con tado di Sten zyca,e il distret to di Radom composero la terra di Siecrechovn

Nel 1 807 dopo la formazion e del gran duca to di Warsa

via , e n el 1 809 do o il ricupero della nuova Gallizia d i man o agli austriaci , (icaro di Radomun distret to a parte ; e

così h a con t inuato an che dopo il 1 8 1 5 sebben e mutan don ome in quello di San domir. Comin cian do dalla sua capita

le Sa n domierz diciamo ch’

ella è posta sulle spon de della

V istola , e che oggi an n overa appen a tre mila ab itan ti; due

volte la in cendiaron o i Tatars n el 1 240, e 1 259; la circon

dò di mora Casimir0- il-Gran de; molto sofferse dura n te la

guerra svedese n el 1 656 ( I) ; gli austriaci la fortificaron 0

n el 1 809 , i pollacch i la ripresero d’

assalto; quivi rimasemorto il giova n e Marcello Lubomirski sul fiore degli an n i;lascian do San domir percorreremo altri luogh i di cui i prin

cipali son o :

Ta rn ow con un’

an t ico castello, pa tria del celeb re G iovan n i Tamonrski con ta 8 mila ab itan ti ed appartien e alla famiglia dei prin cipi San guszk0.

Krzy slrtqfow castello degli 0ssolin ski.

Ba rmzow dimora del ré Stefan o Ba tory.

.di ielec origin e della famiglia M ielecki.Ossolin d

on de n asce la celebre famiglia Ossolin ski.Korczyn

-N owe-M'

a sto sull’

imboccatum della N ida n ella Wistola; città famosa per la d ieta del 1 468 . Ai tempi diSigismon do - Augusto aveva un a fabbrica d

armiPV islica s0pra la N ida memorabile per _

le leggi pro-v

mttlgate da Casimiro- il—G ran de n el 1 347 .

Z borow , an t ico domin io della famiglia Zborovvski.Pmczow , g ià apparten en te agli Olesn iki, po i a i Mysz

kowaki—Wie10polski. Questa città, è celebre per la riun ion e

(4 ) Storia della guerra dei Co sa cch i d t Groa d sh .

(2) l ti, D elle leg . l‘ a n n o, e p ollo n /ce, t .

C A P I T O L O vr. 85

a gara da poet i, e da art ist i pa tru o stran ieri. Pulavvy per

le rimemb ran ze dell’ a n t ica gloria è sacra a i pollacch i qua n tolo so n o la Mecca , e Medin a pei mussulman i . Apparten n e ai

Ten czyn sk i passò a Sien iavvski fin o al giorn o in cui questa

famiglia n ella person a di Sofia Sien iawska si un iva col prin

cipe Alessa n dro Czartoryski pala t in o della Russ ia-Rossa , i di

scen den t i del quale con t inua n o a possederla . Carlo Xll feceardere l

’a n t ico castello di Pn lavvy perchè Adamo Sien iawski

gra n-

gen erale della coron a aveva parteggia to per Augusto 1 1 .

Quest a n ob il d imora comin ciò ad essere abbellita fi n o dal1 730, ma fu dopo quel tempo che il prin cipe Adamo Czartoryski , e la sua con sorte n a ta Isabella Flemmin g vi riun i

ron o i mon umen t i preziosi della Pollon ia guerriera civile ,

letterari a, e vi ed ificaron o il castello, e i gia rdin i magn ifici.In mezzo del parco e sulle spon de della V is tola s

’in n alza il

temp io della Sibilla dove si con serva n o questi tesori n azio

n ali pa rte delle cen eri di Copern ico e quelle di Kocka

n ovrski con molti a t tribut i militari dei p iu celebri guerrieri

pollacch i d i cui la descrizion e fu con sacra ta n el poema delvescovo G . P. Woron icz adesso arcivescovo , e primate delreg n o . La b iblioteca di Pulawy, assa i n umerosa , dopo la riu

n ion e di quella del gra n de Czaclri diven n e la p iù ricca di

tut ta la Pollon ia , tran n e la b iblioteca della un ivers ità di

Warsavia . Czacki celeb re per amor di pa tria , e per dot trin a

aveva mooolto n ella sua terra di Poryck un a immen sa b iblio teca ; questo bel tesoro alla sua morte stava per traspor

tars i a Pietroburgo allorch è Adamo Czartoryslri pala t in o di

Pollon ia e cura tore dell’

un iversità di W iln a n on dubitò impiega re alla compra della medesima un a fortun a già disordin a t a per le pa tern e liberalità e riun en do questo deposito

n a z ion ale alla sua an t ica b iblioteca formò un’in sieme di

60mila volumi fon te in esauribile per la storia pollaccn . Nel

1 829 il prin cipe Adamo vi h a fon da to un a st amperia per

riprodurre gli an tich i man oscritti rela t ivi agli a n n ali pollac

ch i . Il prin io libro stampa to a Pulawy con siste n el ca talogo

delle cepie doppie della b iblioteca ven dute in Warsavia allo

in ca n to; questo libro fa on ore a lla n uova stamperia . Pulavvycon t a oggi 3mila ab itan ti. D elille ha can tato n el suo poemasu i gia rdin i la dimora di Pn lavvy n ei versi seguen ti .

cc N è io potrò ma i obliare l’

in can to della tua pompa ,n è la leggadrìa un ita alla dovizia , o fortun ato Pulaugy che

e: solo o t ten es t i dal cielo i don i divisi in molt i luogh i ! Bellias imo l’ aspet to delle tue campagn e! maravigliosa la tua

- D OQ QQ OO OÙ Q OO OW OS Q Q G

C A P IT O LO V il.

LA GRAN DE FOLLONIA

Le pian ure della Bassa o Gran de-Pollon ia apparte

al sistema della superficie sarma tica di cui deserivemrn a tura sul prin cipiare di quest

’Opera; da per

tutto e

stra to di argilla aren osa , che sembra comporre la sup

della Pollon ia in tera ( I). Cam di cui la n a turale‘

d ità ricompen sa l’

agricoltore in ustrioso,abbon dan te t

sture tra le paludi, lun go le rive. sulle collin e, e più

n o lagh i, e fiumi , palud i in accessib ili, desert i, fi n almenreste dove la quercie , l

’orn o , il frassin o comun e, il

b ian co con fon don o la lieta vemura alle cupe ma etern e

di dei p in i, dei larici , degli abet i, ed altri alberi con ii

La Gran -Pollon ia propriamen te det ta si compon ePozn an ia con la terra Uskowa , di quelle di Ka

lisz, G l

Sierad ia con la terra d i W ielun , in fi n e del p ala t in a

Len czyca . La starostia di Brah im, e gran parte della ]

M arca apparten n ero pure alla G ra n -Pollon ia , ma furonbedue occupa te n elmezzo del secolo da G iovan n

gtton e lll margravi di Bran debourg , sicché la Pollon i

eva 220miglia quadra te, e 260mila ab it a n t i circa

prode Wladisla0 - Lokietek riven dicò un a rte di

usurpazion i Bran deburghes i , e Casimiro - il ra n de cmin feudo i castelli di Son tok, e d i D riessen a D obrogos

suoi fratelli i quali solen n emen te in Cracovia giuraron ogio alla coron a di Pollon ia .

La città di Kustrin sull’Oder apparten eva pn r

ell:

Pollon ia N el 1 38 1 vi govern ava il castella n o Grz]a n ome della Grmde—Fellon ia . La provin cia è bagn at

molte riviere di cui le prin cipali son o.

Cercai , t . t . p . 1 30.

(2) Storia della Pollon ia , n ell‘

Alma n a ceo da Ba lm p el 1 795 .

(3) w uwwz, 2 p . 1 76.

C A P IT O L O IX.

MAZOV IA (4)

Il ducato di Mazovia formava n ei temp i an dat i un a pro

vin cia composta dei pala tin ati d i Mazovia , di Kawa , di Ploqk

e della terra di D obrzyn . Quello di Mazovia si d ivideva in

dieci terre, di Czersk di Warsavia , di Wysmgrod , Z akroczymCiecban ow, Wiz, Livv, Lomza, Z ambrovv , e Nur.

Bagn ato dalla V istola , e dal Bug , dove met ton o foce

Baum, Pilica , Biebrza , Pif/fra , Liwiec, Swider ec. ,il paese

di Mazovia va distin to r molte boscaglie le quali a i giorn id’oggi han n o mutato (fi

e

forma ; un a volta popola te di tori

selvaggi , che ora si son o dileguat i affat to.

L’istorico Sarn icki si limita a dire, che i Messaget i par

teciparon o il n ome a questa con trada sen za dare altre ragio

n i meutre il celebre N aruszevviez, con fron tate prima le opi

n ion i degli scrit tori preceden t i n e trae ques ta con seguen za .

Nel terzo secolo della n ostra era diverse tribù di Sarmati

abitavan o il paese; n ell’an n o 3 76 le ciurme degli U n n i rn

Vescian dosi n ella Europa strascin aron o seco quelle degli Ala

n i, dei Samoget i, degli Iadzvvin gi ch iama t i an cora M eta n asti,

e dei Massaget i dimoran t i tra il D on , e il D n ieper. I primicioè gli Alan i si fermaron o in Lituan ia , i secon di in Samogizia , i terzi in Podlachia , gli ult imi in Mazovia . M a n egli spa

triamen t i degli Slavi in V allecch ia, Un gh eria , e Pollon ia quest i

popoli sub iron o diversemutazion i tran n e i Massaget i, 0 Ma

zoviti i quali fedeli alla origin e loro con serva n o pur sempreil proel

-io n ome. Poco tempo dopo la in troduzion e del cn

atian esrmo Mazovia diven n e provin cia pollacea perch è Bole

Ill o- il-Gran de fon dava a Ploglc il capitolo di un vescovato

Osserv . et iliche . D e

ud"Alma n acco polrtrco

RELAZ ION E D ELLA POLI.ON IA

regn o . Bon a, moglie di Sigismon do assa i vi si t ra ttene".Nella dieta di un ion e di Lublin o n el 1 569 fu scelta 1V arsa

V ia per luogo di con gresso . Si gismon do lll, era p rimo a tra

sportare solen n emen te da Cracovia a \V arsa via la sedia del go‘

vern o , e l’

ult imo rò Sta n islao -Augusto ot ten n e dagli stati il

permesso di coron arsi in questa cit tà; cerimon ia , che fu riano

va ta il 24 Maggio 1 8° da N iccolò I impera tore d i Russia.Composta della ci t tà a n t ica , e modern a i suoi quart ieri con

t in ua n o a ch iamarsi cos ì ; N ow a /[p ie, ÎPÎ eIop o/c, Lesmo,G rzjbow , fila rszn lkow skie, N ow; swia t , Salce, Kra kowsluc

Przedmiescie , fila rier ille.

L’esten sion e d i questa città progredi al pun to che la

circon feren za delle sue mura occupa in Ogg i lo spa zio di

tesa lun go la spon da sin istra della W istola men tre ilborgo di Praga forma un altro semicerch io d i 1653 tese.

La sua popolazion e differiva in proporzion e dell’

aumen o

to successivo : n el 1 780 ascen deva a set ta n tamila a n ime ; nel1 784 a n ovan taw imila qua t trocen to n ova n ta tre; n el 1 787 a

n ov:mtot tomila n el epoca memorab ile della d ieta co

stituen te giun se a een toven t imila . Quan do la Prussia nel

1 805 devastò ‘V arsavia la sua popola zion e dimin uì aan ime. D opo la rigen erazion e della Pollon ia n el 1 807 il po

pulo va di giorn o in giorn o aumen tan do d i modo , che oggi

con ta n elle sue mura cen totren tamila in d ividui, eccet tua t i la

gua rn igion e ord in ariamen te d i ven t icin quemila uomin i , e i

fores t ieri : la proporzion e degli ebrei è spaven tosa , dal 1 807al 1 802, di n ovemila crebbero fin o a ven tiset temila cen to

quin dici a n ime.

La cit tà di ‘V arsavia compreso Praga si d ivide in otto

circoli : \ i si co n t a n o duecen t ua t tordici st rade millequattm0en todue case in p iet ra , mi le5et tecen totren ta d i legn o

e en tododici castelli, sessa n ta gran di pa lazzi del govern o , cin

qucmila ot tocen to fabbriche e man ifa t ture. La Compamdella Fen ice vi assicura per fiorin i di Pol

1 06 RELAZ IONE uuu romosuStan islao Potocki. Prezioso il museo di libri di man oscritti,di quadri di tut te le scuole.

V olgen do gli sguardi ai din torn i setten trion ali di Waavia in con triamo Ta rchomin , e W acky belle ten ute

min istro dell’ in tern o Taddeo Mostowski di cui il n omen a molte pagine dell

istoria modern a di Pollate] o , e giardin o di Iabloa n a già apparten en te a Po

aki primate, quin di al prin cipe Giuseppe, fin almen te veni

in potere del govern o.

I paesi più dist in ti di questo palat in ato son o.

Wa rka sulla Pilica città popolosa con set te chie.

Quella dei D omen ican i con serva i sepolcri di Tro dea

Ziemov it duch i di Mazovia , e di An n a sorella di itoltk

Nel 1 656, il celebre capita n o Stefan o Czarn iecki vi : con

gli Svedesi.

Czersk un a volta mstellan ia , e capitale del d

v ia fu popolosa, ricca di vign e; oggi all'

a tto

Gmice n ota pel n ascimen to del dot to predica toretro Skarga

—P1men zki con fessore di Sigismon do III.G omoli n , possedeva n ei tempi passa ti un a grande

brina di b irra .M a sk, oggi capoluogo del dipartimen to sopra la

rua , con un a vetrata .

Sta n islawow cit tà edificata da Sta n islao ult imodi Mazovia adesso decaduta dalla sua prima prosperità.

Liw sopra il Liwiec già capoluogo della terra

medesimo n ome.Ra szy n , tre miglia distan te da W arsavia terra

ua memoria per la battaglia quivi combattuta n el 1

8mila pollacch i capitan ati dal prin cipe G iuseppe Pon ia te 40mila tedeschi agli ordin i di Ferdin an do (I

Este.

LA TERRA D I NUR

Com a altre volte dei con tadi di KamiOstrow, opo il 1 8 1 5 fa parte del palatin ato di

min an done i luogh i più importan t i osserviamo

N ur sul Bug con un an t ico castello ; era floridaora è compresa n el circon dario di Ostrolen ka

Îcn draeiow. fon data da An drea Krzycki n ipote

mono can celliera Tomieki. Le sue vicinan ze n ei tempilppuivan o coperta di bosca lie.

M me. con un castelli situato sopra la Bieh zra,

1 1 2 REBAZION I DELLA FOLLON A

un o tra loro; Paolo, si dist in se per la sua amb asciatagbilterra alla corte di Elisabetta i suoi discen é

man ten n ero on orat i n egli ultimi fat t i dell’

istoria p t

Giun t i così al termin e della n ostra descrizion e

fica del ducato di Mazovia giovi rammen tare a n cora

d i Tomszow osservabile per la sua ripida situazion .

data n el 1 822 tra i camp i, e le foreste dal sen ator oa

An ton io Ostrowslt i adesso ella an n overa 4 mila ab it

dustriosi. La sua fabbrica dei pan n i, ven de per 5 mifiorin i; le altre in dustrie crescon o in pmporzion e.

perpetui, scuole elemen tari, bellissime case, son o i 1che la nuova cit tà deve alla mun ificen za del castellan o AQuesto gen eroso cittadin o, è figlio di Tommaso Oscelebre n ella n ostra storia con temporan ea , e per il suodi patria.

(4) Storia del regn o di Sig irmon do III di N umerwwk

RELAZIONE D ELLI POLLON IA

tuissero aggiun giamo , che il trattato d’ Oliva n e con sumò

alla Pollon ia il pacifico possesso. Ora del 1 290 fi n o al 1 7 72

cioè per cin que secoli in teri n è duca di Stet t in o , n è elet tore

di Bran debourg mosse preten sion i sul palat in ato di Pomeran ia , e con testo i dirit t i della Pollon ia , e n on dimen o Fede

rigo Il 1’usurpava n el primo smembramen to della repub

blica .

Dei con tadi di Lawembourg , e Butow part i della P0

meran ia pollacca , è da sapersi come n el 1 455 dura n te la

guerra coi cavalieri Teuton ici Casimiro figlio d’lagellon e, o

Casimiro IV li trasferisse ad fi deles ma n us d i En rico Il

duca di Stett in o affi n ché q uest i n e godesse a ben eplacit o del

re (1Nel 1 490 Boguslao X. figlio un ico di En rico II. aven

do sposato An n a d i Pollon ia fi glia di Casimiro IV , ot ten n e

dal suocero la con tin uazion e del possesso n ei con tadi mentovati.

Nel 1 526 Sigismon do I fi glio di Casimiro IV , a n dan do

debitore ai figli di sua sorella An n a di 1 4mila'

duca ti per

resto di dote, cedeva in estin zion e del debito a i duch i G iot

gio 1 , e Bamin o IX suoi n ipoti figli di Baguslao X e di

An n a le città di Lavvembourg e d i Butow con loro d ipen

den ae, il feudo della coron a di Pollon ia per possedersi da

quest i prin cipi , e dai discen den t i in lin ea mascolin a .

I duch i di Stet tin o serbaron o quest i feudi fi n o all’ ulti

mo fia to della famiglia , Boguslao XIV b isn ipote di G iorgio

I per la morte del quale avven uta n el 1 637 il 1 0 M a rzo

ritorn aron o alla Pollon ia . W ladislao IV alla dieta di

cavia del 1 637 riun ì queste terre al palat in a to d i Pomeran iadal quale siccome vedemmo eran o smembrate n el 1 4 55e n é la coron a di Svezia allora domin a n te sopra Stet t in o, _n è

l’elet tore di Bran debourg G iorgio Guglielmo successore di

Boguslao IV che fece valere i suoi diritt i al ducato d i Stet

t in o con tro la Svezia pen saron o ma i d i apporsi alla riu

n ion e di quest i smembramen t i al p alat in ato di Pomeran ia .

Lawembourg, e Butow fin o al 1 657 furon o possedute

I Toulon…occupa ro n o questa Gullit n el tm, con tut to qua n t o ecmp on eva fi n o n el 1 7 72 i l p a lutma lb d i Pomera n i a co n t i n ua ron o

n el p o s sesso fi n o a lla “ 9 0 102 1 006 d ella PI‘

USSlG n el 4 4 35 . La guerratra t Pal la re/u , e Teulwucz durò 1 3 a n…; n el s ec o n d o

a n n o d ella g uen a Ch u/n iro I V confi da va la gua rd ia d t ques t a ccl

t 4'

r a E n r i co I I .

(2) Hub…"s 'mg a n n uva oje/ma n do La umlmurg ,e Ba lme essere slot :

ced a“: m p ten a sow amlà a F ed erigo Gugli elmo n el 4 567.

I 1 8 irru zion e n anza rou .mun avigazione del Baltico; n on dimen o fu Sigismon do Augus to,

che primo comin ciò a porre men te alle arma te n avali . N elle

( tra re sosten ute con tro gli Svedesi per la Livon ia e n elle

altre con tro lo Tzar G iovan n i W asilevich il qua le d igia

m a occupata la N am la flot ta pollacca con do t ta dal ca

pitan o Szerpin k offese fran camen te, e predo malte n ari Sve

dei . La regin a d’In gh ilterra Elisa bet ta , ed il re d i D a n i

marca ausiliari della Svezia n on furon o meglio risparmiat ie malgrado le loro lettere, Sigismon do n on p ersis te men on el suo disegn o. I n emici della Pollon ia in capaci a reaist erci

. Il mare aemin amn o la discord ia in terra ferma, e i n dusseroalla ribellion e i prin cipali cit tadin i n ella cit tà d i D a n tzigcon tro il cap itan o Szerpin lt di cui i giorn i corsero pericolo.

D a n esi colto il tempo distrussero la flot ta pollacua .

Elet to En rico di V alois al tron o d i Pollon ia fn guarco

tito n ei p a cla con ven cta l’

armamen to d i un a flot ta sul Bal

t ico. Il re Stefan o Ba tory occupato n ella guerra di terra

ferma n on [mtc-va dar men te alla marin a . Sigismon do Ill ,

pe da li i an oi diritt i supra la Svezia, ordin a a per riven d im li

un a flot ta di n ove va cci“, che disfece gli Svedes i con dot t i da lI’ammiraglio Hern as cb il. Wladislao IV part eu

'

pava n uova

att ivita alla marin a pd laccn , oltre molt i ars en ali abbon da n ti

di u n aon i costrn sse n n porto a l’n ek , cd a u se n ella p n i

sola di H ei a le fortezze di \V lad islavroar , e Rn simierz ; n el

1 63 5 ristorò l’

ammiraglia to di D an tzig fon dato n el 1626, e

afi dò la direzion e a D on kofl'

. Per altra parte G iova n n i

furùficavan o la testa del pon te soll-a la \Î s tola vers o all

imboccatura n el mare, a s icurn n dd ' il dalle scorre rie n o

i l! » da ques ta riva . N on dimen o “ e d i “'

lad is iaolv m uta n el 164n n…a . Il regn o

dn d’

in fin ite sven ture precipitò n on —lo alla la

G n ei tn tù n n o n lcn p & i fl n o alln desu ì a iu e…defla cilù dì lìan taig .

C A P I T O L O X. 1 1 9tomet tere, o per man ten ere la in dipen den za di questa cit tà.

la de t te n ascimen to al geografo Cluvierio, accolse l’astron o

Evelio , e molt i altri scen ziati . D an tzig fi n o dal 997 per

ello , ch e scrive Busch in g , si era d i villaggio con vert ita in

lrida città. Secon do D e—Submle guerre di Wlademaro re

D an imarca con dussero un a colon ia di D an esi a domiciliarin questo luogo tra gli an n o 1 160 e 1 1 70 on de il n ome>dern o di D a n tzig comun emen te si spiega per D an tsvikrto, e golfo dan ese ; n egli an t ich i diplomi vien e ch iama tazn sk o G da n sk. cavalieri Teuton ici la fortificaron o edi pliaron o. Qua n do n el 1 454 si sot toposero alla prote

me della Pollon ia le furon o guaran tit i gran dissimi privigi , fra gli altri la n avigazion e esclusiva della Wistola , che lase padron a del commercio marit timo dei Pollacch i; possedevacon il d iritto di sedere, e di votare alla dieta di Pollon is , di

eggere il ré, di ba t termon eta , e raccoglieva l’ambra g ialla .

re Casimiro n el 1 657 con ferì la n ob iltà ai magistra ti, ai

1daci, ed a i con siglieri dei cen to.

I D a n zicbesi, siccome origin ari di German ia desidera

n o sul tron o di Pollon ia un prin cipe tedesco, però fuggito

re En rico di V alois votaron o in favore dell’Arciduca

assimilia n o e con ost in ata impruden za vi rsisteron o.

ven do rifiutato di restare omaggio al re Ste an o Ba tory1 posta al ban do delregn o, ed assedia ta n el 1 557 . Comxsta fi n almen te la con tesa il re accolse in grazia questa cit tà

che gli ebbe doma n dato perdon o ; con fermò i suoi di

tti , quello in ispecie d i professare l’esercizio della reli

on e evan gelica; fu gravata soltan to in certa somma di da

N el 1 734 D an tzig det te asilo a Stan islao Leszczyn slt i, e

protesse . cn ammirab ile costan za . l Moscovit i, e i Sasso

a bombardaron o, e la Fran cia govern a ta allora dal debo

Fleury dimostrò min ore en ergia di questa piccolarepub

o

Occupa to n el 1 772 dal ré di Prussia il paese circostan

a D a n tzig era facil cosa prevedere, che i suoi privilegi

rebbero sta ti distrut ti, ed in fat t i n on era da stupire se

M a n i p reten devan o n avigare liberamen te sopra un fiume,scorreva sul proprio terren o, e formavaloro possessi; pure D an tzig si appose in

—.

slo In fede dei trat ta t i, e la protezione della Russia.

la cosa man tenendo la città del commercio

BELAZIOSB DELLA POLDOM A

D a n tzig giace un meglio distan te dall’imbocca tura della

W istola: la sua popolazion e ascen de"un a volta a ottan ta

mila adesso a cinquan ta mila an ime. Gli art i, i g iardin i, le

ville, i magazzin i, il moto dei carri,:delle vet ture, delle bar

che, e delle n avi accen n a n o da lon tan o un a cit tà ricca , po

la ta, e in dustries ; è solidamen te fabbrica ta , ma poco belÈallo sguardo. I vest iboli molto ava n za t i n elle strade le

m dan 0 stret te, e sfigura n o le case. D elle sue ven tun a chie

sa parrocchiale, dodici apparten gon o ai luteran i, due a i a l

vin ist i , sette a i ca t tolici. l lutera n i dun que pm n umerosi , icalvin isti più ricch i; vi si ammira un osserva torio astron omico, un vast issimo gabin etto di storia n aturale, g in n asio, col

leg i , ed accademie; è circon da ta da fort ilizi, sosten n e diversi

assedi, adesso n on si ha p iù in con to di buon a fortezza per

chè domin a ta dalle collin e. L’

imbocca tura della W istola forma il porto d i D an tzig; lo difen da n o i forti d i Weichsel

m d , e di Wester Scha n ze . Il golfo di D an tzig con siste

n ella costa dalla parte del mare riparata da i ven t i setten trio

n ali median te quclla lin gua di terra in cui è pos ta la p iccola

città di Held . D an tzig domin ava an cora sopra un Werder,

o isola fert ile, e bassa fra la W istola , e Mo tlau.

V i si trovan o n umerose fabbriche di vet riolo, di pan n i,stofi

'

e di lan a , gallon i d’

oro, e di argen to, d i marrocchin id i po tassa di saln itro, raffin erie d i zuccheri, qua t t ro ca n n e

ri da costruzion e. Fabbrica la acquavite rin oma ta per tutta

l’

Europa . Un autore assicura , che n ella sua compos izio neen tra n o 3l4 di segale, e un quarto d

’orzo abbrus tolxto. ( I).

La prin cipale occupazion e dei D an tziches i, è il commercio. R icevon o dalla Prussia , e dalla Pollon ia ogn i sorta di

b iade, gran i, legn ame potassa sal di guado li n o can apa ,

cera , ed altri prodot ti del suolo , che ven don o agli In glesi ,Olan des i, Fran cesi, D an esi , Svedesi; coi propri bast imen ti netrasportan o p iccole porzion i ricevon o in camb io vin i spe

—v

a ierie sale, pesci, ferro seterie ed altri ogget t i di lusso .

N el 1 798 i trasport i sommaron o a scudo

fu valutato l’

importo di scudi. D a n tzig vi gua

a i n oleggi.

fran ces i, pollac

3 2 a n a s :ox s D ELLA roma n ail lusso d ivien e cosi van taggioso al ben e pubblico b isogna

sapere che i D an zichesi aman o la Pa tria e dispon gon o da

padron i in casa : le don n e n on si assumon o il dirit to di re

vin are le famiglie, e quin di son o più st imab ili, e p iù amate.Per loro l

p briacbezza si vide ban dita da i fes t in i di D a n zica,e fu sost ituita un a gioia paca ta on de riescon o d ilet tevoli

oltremodo le riun ion i de’

giovan i di ambedue i sess i per eseguire dei pezzi di musica . Questo divert imen to a D a n z ica sic

come a Copen ague si preferisce al tea tro di cui però la città

e p rovveduta . Esiste tut tavia un a scarsa classe d i vecch i cit

tadin i i quali ch iudon o per avarizia la porta a lle belle arti ,e al talen to ; e questi si riun iscon o a fest in i di famiglia doveogn un o porta la sua parte in n a tura .

Tra i lun gh i, che s’

in con tran o n ella vicin a n za di D an

zica n o i in con triamo la pen isola di N ehrin g , don a ta da Ca

s imiro—Jagellon t: ai D a n zichesi .

M a le -Zrda n gy , pia nure di stupen da fecon di tà d ove pasturan o armen t i di rara bellezza .

Held pen isola don ata da Sigismondo 1 , alla cit tà di

Dan zica .

W?a d_yslawo w e Ka zimierz an t ich i castelli sulla

spon da del mare a i quali fu muta to n ome, e ch e tut tavia si

trova n o sulla gra n carta di Fellon ia dello Z an n on i.

N on lun gi da D a n zica si t rova Oliv a con ven to , e ch iesadei Cis tercien si fon data n el 1 1 78 dal govern a tore d i Pomeran ia Sambor ( I). N el 1 454 a n n o della sommission e deiPruss ia n i alla Pollon ia , Cas imiro- lagellon e v isitò il co n ven

to d’

Olivva . Questo luogo è famoso pel tratta to fun esto allaPollon ia , con cluso n el 1 660 dal re G iova n n i—Casimiro .

Tos ewo , di già capo luogo del con t ado del medesimon ome sopra la W istola fon da to verso il 1 209 memorab ileper la ba t ta glia del 1 626 tra Gustavo Adolfo, e il Gra n -

gc

uerale Ko n iecpolski in cui il re di Svezia rimase ferito . Il‘

n eralc D ombronrski vi si distin se n el 1 807 alla ta ta deiPollacch i .

G n iew , a n t ico capo luogo del con tado di G n iew.

In fin e Sta rogrod Swiec, Pep eh'

a , Tuchola , G ho_ym'

ce

Com'

t z sepru la Breda di poco momen to; Sluc/now , Sa nern o della

la pt ima

RELAZKONE DELLA POLLON ÌA

Christburg , sopra la Sergen n a con un an tico castello.

Elb in g , cit tà cospicua con un castello fabbrica to n el1 1 37; altre volte città an seat iea , cin t a d i muraglie , e di ri

pari; oggi con tien e cinque ch iese luteran e, un a ca ttolica , un:

calvin ista , 20mila an ime di popolazion e di cui 250 ebrei

soltan to secon do il geografo Pollacco S. Pla ter. V i è un a li

}:reria, e due stamperie. Fin o dal 1 554 apparten n e alla l’ol

on ta .

Presso questo palat in ato s’in con tra la terra di W……

già dist in ta col n ome di duca to vescovile. Un a volta i suoi

vescov i poten t iss imi, e govern on tiai con leggi pr0prie; l’ulti

mo di uest i il celebre let tera to Ign azio Krasicki. Capo

luogo diilla provin cia era la città di

Krilsberg ,con un castello fabbricato n el 1 320. Il pa

lazzo vescovile magn ifico ed illustra to dalla dimora di Damt isco let tera to, del ca rdin ale Stan islao Osio, dall

’istorico Mur*

t in o Kromer, e fi n almen te del men tova to Krasicki.Bischofîstein R ese! Seebourg Wa rten bourg borghi

assai n otab ili.

A llen esteim, sopra la riviera di Alla .

Wormid t , sulla Passargia con un an t ico castello fon dato

n el 1 3 16.

Braun sberg costruita n el 1 255 dal vescovo Brun o ; Il

Cardin ale Osio fon dò in questa cit tà il primo collegio dei

gesuit i . La copiosa b iblioteca quivi esisten te fu trasporta ta in

vezi a.

Frauen burg sopra il Half, borgo fon da to n el 1297 con

un a ch iesa cat tedrale. Sul campan ile di questa ch iesa 1’im

mortale Copern ico fece le sue osservazion i , compose le opere

e morì il 24 maggio 1 543 : lo seppelliron o n ella ca t tedrale.

Lo storico pollacco K romer fece in cidere su la tomba dei

suo compatriot ta la seguen te in scrizion e.

D . 0. M .

B. D . N icolao COPERN ICO, Thorunen si,Art ium, et medicin a: doctori;

Ca n on ico W a rmien s i ,Prmstan ti astrologo, et eius disciplin a

In stauratori ,Mart inus Cromems, episc0pus W armien sisHon oris et ad posterit 3 ten 1 memoria

Causa posuiAn n o Ch rist i MDLXXXI

CA PIT0L0 X] .

PODLACBÌA (t).

esta prov in cia si dist in se col t itolo di pala t in ato dalfi n o all

’ult ima division e della Pollon ia del 1 795 . La

mpava la Prussia, ma pel tra ttato di Tilsit del 1 807 la

deva alla Russ ia , che tut tavia la domin a col n ome di proneia d i B ia ly s tolt .

Il pala t in a to di Podlach ia n ella sua in tegrità primit ivapon en te a levan te tra la Mazovia e la Lituan ia a set

n trion e della Prussia - Ducale , ed a mezzo —

giorn o del pala

:a to d i Lublin o ; n ella division e polit ica apparten eva allaincola —Pollon ia .

Gl'

ladzwin gi discen den ti da Sarma ti appella t i a n cora

dziglri ab itaro n o la Podlach ia an t icamen te in gombra di foste, p ien a di pasture , bagn a ta dalla Biebrza, dalla Cotyil , e da alt re min ori riviere.

Gl’istorici pollacch i K adlubek , e Bogufal ch iama n o gli

litan ti di queste con trade Polesza n i cioè abita n t i delle fo

n te. Non man ten n ero relazion e n essun a coi Lituan i, coi Sa

togizi, e n eppure coi Mazovian i. Boleslao- ilG ran de riun ì la'

odlach ìa a i suoi sta ti. N ei tempi posteriori i duch i Russ iauil rovin aron o ; sotto Casimiro — il G ius to torn ò in possesso dei‘o]lacch i. I Lituan i la usurparon o n el 1 24 1 , e quin di feceroansa comun e con tro la Pollo n ia ma Boleslau— il-Casto n el"154 a forza d

'

arme s’impadron iva della terra di Lukovv.

Sotto il regn o d i Leszek- il-N ero scomparse per sempre il n o

le degli ladzwin gi. D a quell’epoca in poi la Podlach ia pas

Ùdal domin io dei Litua n i in quello dei duch i di Mazovia ,‘ti Pollacch i, e dei cavalieri Teuton ici riman en do per magP?r tempo in potestà dei primi cioè fi n o alla un ion e della

htnan ia co n la coron a n el 1386.

Sotto gl’lagellon i la Podlach ia crebbe in prosperità.

\0WSM ut .

Summit» , p . 403 . N a n a-etwas , 4 . M ; 220.

t 3a anu zron s D ELLA ron …omaNumerosissimi, e valorosissimi i n ob ili. Per ciò che n arrano

gl’istorici pollacch i le due sole terre di D roh iczyn e di

Bielslr forn iva n o, un a riserva d i 20mila gen t iluomin i. Moltidi loro si dist in sero n ella guerra con tro i Moscoviti sotto

il re Stefa n o Batory. Ap arten gon o a questa con trada i no‘

mi gloriosi dei Lesuiowlsîi del Woiewodzlt i dei Ian n e…ed altri illustri cit tadin i.

Le terre di D rolu'

czy n , di Bielsk, e di M°

eln ik com‘

pon evan o questo pala t in ato.

N ella guerra sven tura ta del 1 655 con tro gli Svedesi la

Podlach ia come la riman en te Pollouia sofferse dan n i gra

vissimi .Percorren do le diverse cit tà, e borgh i di questa provin

'

cia n oi primieramen te in con triamo D roh iczyn sul Bug an ti;

ca capitale della Podlach ia , come era appun to secon do Nr

ruszcwicz quella degli Iadzwin gi. N el 1 241 i Litua n i capita‘

n ati da Erdziwill la occuparon o; n el 1 3 8 1 i cavalieri Teu

ton ici la devastaron o; n el 1 382 i Mazoviaui la conquistero

n o, n ell’

an n o seguen te il duca di Lituan ia lagellon e la ri

cuperava . D Op0 le guerre Svedesi avvenute sot to il regno di

Casimiro n on ha potuto rilevarsi dal suo abb a t timen to .

M ieln ilr, già capo lu0go della terra dal medesimo nomeborgo situato sul Bug con un castello in rovin a .

Bielsko, sopra la Biala .

Surus , sopra la N arew borgo circon da to da collin e.

Ty kocin , piccola cit tà fabbrica ta sulle spon de della Nat

rew, la sua fortezza fu costruita da Sig ismon do- Augusto

custodia de’

suoi tesori. Ofl'

erse un pun to importa n t issimile Operazion i militari s cialmen te n ella guerra svedese.

Ber

celebre gen erale Czarn iecîi al quale la repubblica donò la

atarost ia di Tykocin in st ituiva in questa città un’

ospedale

per dodici solda t i in validi . L’

illustre pa triotta G iovan n i Cle

men te Brauicki verso l’ a n n o 1 760 in n alzò sulla piazza una

sta tua di pietra in on ore del suo celebre an ten a to Car

Quest e l’

in scrrzron : su

fll;<yfa ccm p ri n ci p ale del mom en to .

plum) in Czarn ka GZ A IEGKI p ala tmo Kuma r , duci copiarli.

n gm ommum, quot ?a : aeta te a rran t Polonme, hostium

vt n dur, pa triae lt era tort temm: mBra n n » ct Rusaeza Blu“

ICKI, p ala tmus Cra coummr suprema dux cx en i taumrega: q“

e: fi lm n apo: p oma .

Cumjmn tem, valiumlaurosque tropha ea eum tamn obel: parten za : M

v tdcbts opus, qutd d lM .’ Posmt sta tuammon umen t i clara h eros hemi

de6t ta , dux quc duct duct! quod cm si! g loria summa proba re la vdun que sun leg i bus et p a t :ma prwa te « lea n : laude: crda n tqu:

qua nta inge ntemcelebre“: peu-cc rea

-

que vira n o.

RELAZ !ONK DELLA POLLONIA

Amezzo il cammin o tra Augustovr e D roh isczyn si trova

la cit tà di Bia ly stok. Oppressa la Pollon ia n el 1 795 , questa

città n el 1 796 passò in domin io della Prussia, e d iven n e ca'

po luogo di un d ipartimen to; dopo il 1 807 essen do, mediant e il trat tato di Tilsit ceduta alla Russia , l

’impera tore la

in corporò n el circolo di cui la cap itale è Bialystok. Fu ab

bellita dal gran gen erale della coron a, e dal castellan o di

Cracovia G iovan n i Clemen te Bran icki gen ero dell’ult imo re di

Pollon ia Stan islao-Augmto .Quest’illustre cit tadin o ult imo di sua

famiglia la decorava per modo , che n on dub itaron o chiamarla il V ersa illes della Podlach ia . Bran icki n ato verso il 1 688

morto a Bialystok il n ove o ttobre 1 761 è quel desso, che

tan ta parte presen ta n ell’istoria dell

’an arch ia d i Pollon ia de

scrit ta da Bulh iere. Adesso stan n o in Bialyslolr un governa

tore, e i tribun ali crimin ale, e civile. L’

ab itan o 6 mila an i

me. D opo Bialystolt vogliousi rammen tare i luogh i seguen ti.G on ion dz , sopra la Biebrza .

Bra n d t, Losice. M en z] rzecz , quest’

ult ima con un os

stello d ist in to.

M ardy ,memorab ile per la riun ion e di un sin odo prote

stan te, ch e vi ebbe luogo n el 1 563 .

Sul cammin o di Grodn o a W arsavia sorge la piccola

cit tà di Sokolow dove n el 1 778 i delega ti di R iga giuraro

n o di osservare gli statut i promulgat i a D roh iczyuf, e segnati

dal can celliere Z amoyseki, da Solikowski, e Agrippa segreta

ri del re. Ques ta p iccola cit tà apparten eva al tesoriere della

Litua n ia M ichele Cleofe Ogin ski . N el 1 791 pubblica ta la

costi tuzion e pollacca , molt i stran ieri con corsero in quel luo

go on de Ogin ski fon dò la colon ia di Isa belsbourg , che in

poco tempo si accrebbe, e cadde quan do la fazion e liberti-t

cida , di'

l'

argowica operò la con tro rivoluzion e, che produsse

la rovin a della Pollon ia .

Alla estremità della n ostra provin cia citeremo Wen grow,

piccola cit tà altre volte doviziosa di ma n ifa t tureten n e a i prin cipi Radzivvill. Un o di loro N iccola0-CzarnyRadzivvill vi accoglieva gen erosamen te i protesta n t i, e vi apri

un a stamperia . Molt i sin odi vi si riun iron o , e n el 1 676 Gio

va n n i Bon aven tura Crasin ski palatin o di Mazovia vi fon dò una

ch iesa , ed un con ven to di riforma t i.fified s n a con un a n t ico castello , oggi d irocca to . Got tar

do Butt 1er di origin e Irlan dese, la famiglia del quale s i dt

Wyrtue t , Geq raplue.

8 annu rca : D ELLA ror.nonu

repubblica di Pskovv n el1 346, quella di N owogorod n el 1 349

lo dich iararon o sign ore. Gli s i fecero vassalli n el 1 363 i

Tatars d i Crimea . A levan te parteggian do pel duca di Twer

spezzò per ben tre volte la sciabola n el 1 368 , 1 370, 1 3 73 ,

con t ro i b aluardi della cit tà di Mosca dove in rocesso di

tem i gran di gen erali della Pollon ia, e della Lituan ia , e

fi n a men te n el 1 8 12 le lan cie gallo-

pollacco- lituan e an daron o

ad in crociarsi in faccia al superbo K remlin o l Il fratello K iaysta to secon dava le sue con quiste. Moriva t ra ta n ta gloria

Olgerdo lascian do a lagellon e un o de’suoi tredici fi gli lr

splen dido retaggio. lagellon e asceso al t ron o gra n ducale n d

1 38 1 , lo cedeva al cugin o W itoldo n el 1 386, per cin gere la

coron a dei Piast i con durre a sposa Edwige , e riun ire per

sempre la Lituan ia alla Pollon ia . N el 1 38 il govern o del

duca to di Severia -N ovvogrodien ,e la repubb ica di N ov ogorod

la—G ran de a due suoi fratelli sfi dava ,men tre il cugin oW itoldoassalito da i Ta tars li percuoteva , di là dal D on li ributt ava, e

i prigion ieri d isperdeva n elle diverse con trade di Lituan ia,dove in vece di ridurli in servaggio dava loro terren i, e per

messo d i esercitare liberamen te la propria relig ion e. I discen

den t i di quest i Ta tars si mostraro n o degn i della pat ria adot

t iva , n ella guerra del 1 794, e n ell’altra del 1 8 12. Così W i

toldo acquistava il domin io n on pure dei esi russian i libe

rati dal g iogo dei Ta tars dal padre, e dal 0 zio, ma a n cora

quelli che depen devan o da i p iccoli tzar tran sboristan i . Quini volgen do le armi vit toriose a set ten t rion e costrin geva le

repubbliche sospet te a p iegare davan t i la sua potes tà . la

somma la Pollon ia e la Lituan ia giun sero in q uell’

epo

ca a tal grado di potere che i duch i di Mazovia , e di

Russia , gl: tzar di Mosca , Basilio , di Twer Borys , l’al

tro d i lliezan , Olegh , i piccoli tzar di Crimea , e del V olga,i cavalieri Teuton ici, i Prussian i , i Livon icsi, in fi n e lo stesso

imperatore di German ia Sigismon do accompagn a to dalla con

sorte, e da molt i prin cipi, Eryk ré di D an imarca , e di Svezia, e gli ambasciatori di Paleologo imperatore d

Orien te sicon dussero a visitare \V ladislao — la gellon e Luck in \V olin ia .

e vi ten n ero il con gresso del 1 428 , dove la guerra co n tro gl

O ttoma n n i fu deliberata , e dme l'

impera tore di G erman iacercò in van o semin are la d iscordia tra lagellon e, e \V itcldo.

W itoldo moriva n el 1 430. Ca simiro lagellon e successore dWladislao reg n a t a splen didamen te ; ma si a vvicin ava n o i tempii n cui gli Ot toma n n i da un a pa rte stava n o per impadron irsidella Tauride, men tre dall’ altra un a n uova poten za moscovita

1 2 BELL8 101 8 DELLA POLLONIA

demie, e dalla celebre un iversità di Wilma , in stituita n el 1 579;or son o cch i an n i ripararon o l

in terno di questa vastissimachiesa . I suo campan ile è il p iù alto della cit tà. L

’altre

due ch iese dei SS. Ig n a zio e “ i n im furon o nfi ciata

dai Gesuit i ; la secon da di vaga affi nitettn ra appart ien e aden

se ai mission ari , che posseggon o un’

altra cin eca n ella perta

alta della cit tà.

I D omen ica n i , e i Bern a rd in i , vi h an n o ch iese, e con ‘

ven t i; riposan o n ella prima le cen eri del rè Alessa ndro al

fian co della secon da sorge la ch iesa di S. A n n a di archi

tettura go tica ; piccola di dimen sion e, ma di ta n to sot tile lao

voro, che d ifficilmen te può occorrere un a simile altrove.

l Ba silia n i i Ca rmeli ta n i che n fliciauo la ca ppella

della S. V erg in e mira colosa d’

Ostra brama gli A gusti°

n in n i , i Pia rist i , han n o ch iese, e con ven t i. La ch iesa di S.

Ca terin a è in sign e pei dipin ti del celebre Simon e Cecche

wiez. In somma W iln a con ta quara n ta ch iese in p iede a

t ren ta abban don ate N essun a cit tà p iù tolleran te di questa

perchè vi a’in con tran o min aret ti, sin agoghe, ch iese per tutti

i culti . N ei temp i passat i esisteva l’immen so ca stello degli

lag ellon i un ito alla cattedrale, e agli ed ifizi della filon tagna

del Ca stello . I re Sigismon do e Sigismon do Augusto loin gran diron o, e lo adorn aron o; n egli an n i 1 797 e seguen ti

la man o sacrilega degli stran ieri distrusse questa magn ifiumemoria dell’ a n t ica gran dezza lituan a .

N ob iliss im0 il Pa la zzo della comun e fabbrica to in menzo d i W iln a per le cure dell

arch itet to G n cewicz . Fa n no

decorosa la cit tà i palazzi dei Pag, ()gin ski , Radziwill, Ch edlt iewicz, oggi Poslovvslt i W

'

a n kovviez , del govern o, e moltialtri a n cora .

Nel 1 506 fu circon da ta di mura ; a t testan o l’a n t ich i“

della sua origin e le strade stret te, e tortuose; dupo l’in cen

dio del 1610 era un poco migliora ta ; dal 1 820 in poi vi

furon o opera t i n o tab ilissimi abbellimen t i in tern i , ed estern i.

L’osserva torio a stron omico celebre pei lavori di Poe

Zobut Odla n icki e di G iovan n i Sn iadecki : il g ab in etto di

fisica , e storia n a turale istituit i a d iligen za d l St n b ilewicz, e

di lun dzill, il labora torio ch imico illustra to dal dot to Alt

drea Sn iadecki, a rch itet ta to da! pollacco Schultz; la b ibliote

ca dell’

un iversita, il giardin o delle p ia n te merita n o l’

osser

vazion e del viaggia tore. Gli asili aperti alla frag ilità o alla

i n fa n zia come gli spedali gli orfan otrofi , le con sorterie di

ben eficen za situate n ell’

a n t ico cas tello dei Radziwill a que

C A P I TO L O x n . 2 1

e ilNiemen . Samogizi han n o comun e l’ origin e coi Lituub

n i. La parola Smma i te in lin gua lituan a sign ifica Pa ese»

Basso Coperto di boschi , bagn ato di riviere, e di laghi,il suolo di Sam0gizia composto di terra grassa , produce ab

bendan t i raccolte di lin o , e di can apa che vi crevcon o a

stupen da nltezza : trasportan o quest i raccolt i a KouishcrgMemel

'

, Liban , e Riga . Le api i n fi n ite n ei bosch i dan n o ot

timo miele, e cera bian ch issima .

Un a volta erravan o a tor

me le linci e gli nm: ; adesso n on s’

in con tra n o pm uma

in vece molti orsi , lupi, ed altri an imali selva t ici : i gran di

en ti n ei bosch i eran o adora t i dagli an t ich i Sa

mogizi La civilizzazion e del paese comin cia dal regn o

di Sigismon do -Augusto 0548 G iacomo Laskovvslt i vi'

n trotln n c l’uso del calendario, tagliò i boschi sacri , con ve rt i

il lo al cristian esimo. V eramente fin o da Wladislao I ageflî, e dal suo cugin o W itoldo , ( 1 4 1 3) avean o ten ta to

di far pen et rare la luce della fede in es to paese, ed a n zi

Wladislao in questo scopo vi fon dava i vescovato di Mied

n iski ma i poli an davan o len t i ed oggi an cora seb

ben e buo n i cs t tu ici, e quan tun que tali li a ttest i la immen saquan t it h di croci sot tilmen te lavorate in legn o pian tate n ei

villaggi , sui pubblici cammin i, pure è il paese dove s’

in con

trin a ma ggiori traccie dell’an t ica superstizion e; questo

però

s'uten de degli agricoltori , perchè la n ob iltb v

’è quan to al

trove is truita , e n on man cò di sosten ere la Pollon ia n ell’ora

del ,b isog n o con ammirab ile zelo. Piccoli i bovi, c

.i cavalli

samog izi , ma n umerosi, e robusti . I con tadin i s i ost in an o ad

u n un an tro all'

atto composto di legn o, e temon o , che il

deb ba produrre sven tura alla terra Adesso cominsia a vi n cersi il pregiudizio ; semen tan o tre sett iman e dopo

la Pen tecoste, e n on pert an to i calori in ten si della esta te

fa n n o ma turare il gran o in sei, o set te set t ima n e.

Il fa bbricato delle case di questa provin cia comecchen on sia dappertut to uguale offre comodo, e n et tezza maggio redi quello de

’Lituan i . cos tumi della con trada tut tavia con

serva t i presen tan o un in dole speciale. Le cerimon ie n uziali

usitate in Sam0gizia, Curlan dia , Lituan ia , e presso gli auti

rhi Pruss ian i assai si assomiglian o a quelle dei Roman i , e

dei Greci . La fidan zata in apparen za è rapita dalla casa ps

(4) Blu-chown p resso M a llet crt . :la Suucn kc.

(2) C ia o. Lauern s D e D n s Smn og ;ta snm.

Kounb wu l , b tu. 95 .

(t ) G n a gnmt , Scrip t . rar. Pol.

anu znos a D ELLA ronmmsprin cipi G iedroyoc asi che tutta la domin vn n o ; sta a

tren t asei miglia da iln a , qua ttro da Telese.

Kic_yd a n scprs la N iewiaza . Citti fabbrica ta dal prua

°cipe Radzivyilfper accogliervi la colon ia degli Scozzesi fog

g it ivi dall’ln hilterrs per le persecuzion i . relig iose avvenuta

a i tempi di Giacomo Un a volta era florida , ed ,an che i dee.

so man t ien e qualche traccia dell’a n t ico splen dore; muta una

popolazion e di tre mila a n ime la più rte protes tan ti.

Rossicn ia , 1 3 miglia , emezzo da m o capo luogo del

dist ret to del medesimo n ome. In questo paese è posta la V il

la di Bond :: ie apparten en te al cit tadino D ion isio Paskiewics

famosa per l'en orme sua quercia , n el lin guaggio del paese

ch iamata Baublt'

s . An t ica di molti secoli, rispigan i, sottrat ta al fuoco che si era appreso alle sue radiche

questa n eroic fit abba t tuta n el 1 8 12, e trasport a ta n el giar

d in o dàmen tovato Sign ore; segata che fu si riscon tra »

re la sua età, che fu valuta ta a circa 1 0seco i; il d iametrodi questo N es tore degli alberi samogizi somma a 1 4 piedi

pa rig in i; la circo: :feren za a p iedi tren totto, e mezzo. Truferita n ei g iard in i il proprietario fece scavare n el suo in ternoun a sta n za di 26 p ied i , e mezzo di circuito , e l

ndornò di

ritra t ti di celebri Pollacch i , e d i molte a n tiche arms ture del paese. Questa rarità det te argomen to di molta marmigli a a l decimo corpo

°

della gran de arma ta con dotto dal

M aresciallo Macdon ald duca di Taran to n el 1 8 12.

A setten trion e di queste con trade in con triamo Kro n e con

un colleg io fon da to dal celebre gen erale G iovan n i Carlo Chedkiewioz. Apparten eva a i prin cipi di Radzivvill. Adesso vi sio sser\ a un gin n as io ot t imamen te in st ituto. In quest a cit ti n ell’

a n n o 1 8 12 avven n e il caso degli scolari, che si travmt iron oda la n cieri Pollacch i, e ca cciaron o col terrore il p res id iosu. La pa tria ricon oscen te con sacrò la memoria del fa t to med ian te un dramma rappresen ta to con in fin ito applauno dist in to(‘

t il n ome d i, Scola ri fi oze.

It'

re9*

n g a , sulle spo n de delmare con un a ch iesa magn ifica fo n da ta da G . C . Chodlt ievvicz.

F a la n g a , in tedesco Pola n gen a n t ico porto d i mare delreg n o pollacco colmn to n el lylll dagli Svedes i .

&ozer—H eiligen , altro a n t ico porto sulle fron t iere dellaUn a compagn ia in glese ai temp i d i G iova n n i So

hicslulll, ot ten n e d

in st i tn irvi un a colon ia t erso l’

a n n o 1 685d ire t ta da un

'

in glese ch iama to “orsi".Tp rn n do n ell’ in tern o della Samogizia in co n t riamo la

città 'del distullo delmedesimo n omu.

C A P l T O L O n r. 25

Szawle, capo luogo del distret to del medesimo n ome,volta Regalia ; . vi si trovan o le traccie dell

ammin istra .

un e del tesoriere An ton io Tyzen hauz. Nel 1 95 fu don ataCaterin a Il al suo favorito Pla ton e Zon ho

“.

Szhndy , b orgo commercian te sulle fron tiere della Cat‘

ta .

M ov . n ota per le scuole dei Bern ardin i . Appart iaa eAn ton in C

hrapowicki an tico colon n ello dell’

esercito Litua

n el 18 1?

F‘

ulen a , con un an tico castello sul N iemen memorabi'

par In morte di Gedymin o quivi avvenuta n el 1 340.[M a g , 0 G sorgen burg che pure possiede un an tico

l ello d i . cui la fondazion e rimon ta fi n o ai tempi dei ca

lieri Teuton ici.,R ot ow , s0pra la

“ Jura an t ico capo lu0go del distret to e

iro n ia , oggi apparten en te alla famiglia Ogin ski. In ques ta

in tradn occorron o famiglie di n ome roman o.

NM mia sto , o Wla dwlawow posto in bel sito sul

nfln en te della Szyrvn n ta , e delle Szeszuppa .

Ckwa loy n ie con scuole dei Padri Carmelitan i. la nciamoa l i p aetn marit t imi, e torn iamo a visitare den tro terra al

p li tin ali , prima di ogn i altro il

PALATINATO D I NOWOGRODEK

Compose n ei tempi scorsi la Russia —N era propriamen tel ta , govern ata da i starosti o luogoten en t i dei gran duch i

Lit n n n ia . D 0po il 1 500 assun se il t itolo di palatin ato, e fu

Ìvi. in tre distrett i Nowogrodek, Wolkowy ù e Slon in .

istrn t ta la Pollon ia n el 1 795 ,'meta di questo palatin ato ap

urt ima col n ome di Nowogrodek al govern o di . Grodn o, e

ultra met h col n ome di Slug]: al govern o di Min sk.

In ques ta con trada p iù elevata di ogn i altra di Lituan ia, la

ima a fissare lo sguardo è la città di N ovmgrodek già capi.le del t in ato , oggi capo lungo del distret to delmedesimoome. suo an t ico castello costruito s0pra un a mon tagn at saccheggiato dai Ta tari n el secolo tredicesimo, e poco

:mpo dopo conquistato da i Lituan i . Quivi com aron o Men

og n el 1 253 come t è di Lituan ia . I cavalieri Teuton ici la

tcen dia ron o n el 1 3 1 4. Oggi possiede sei chiese, e tre con

en t i, un a moschea , e due sin agoghe. La popolazion e somna a due mila abitan ti. D 0po questa cit tin vien e Sluc—lt . gih

limors dei duch i di Sluck di cui primo fu Olellmfiglio di

C A PI T O L O m. agil3 l0 Poslomlt i, e possiede un a fabbrica di pen n i che nell8 l5 n e

.

ven deva'

per la quan t ità di arscbin e, misuraequivalen te. a due piedi, due pollici, e dueq uin t i di lin ea

-di

PALATINATO DI -MINSK .

Prima della secon da division e avvenuta nel 1 793 abbrac:iava tre distret ti. Minsk, Mos ir, e

_

Ba ecz Nello"

stato at

n ale il govern o di M in sk comprende mo te part i dell’an ti

tin ato di Polocb, Wiln a , Nowogrodek , .e

Dopo Wiln'

a t ra le città p iù n otab ili è

ben fabbricata, posta sopra la riviera di

popolaz.ion e ò ascen dere forse a

ndcss0 è capitale del’“

govern o come lo fu.ra volta vi si ammiravan o certi castelli

con tan o dieci ch iese cattoliche tra le quali in sig n e la cat te

irele ristorata dopo il 1 796 dal primo vescovo della diocesi

i i Minsk, Giacomo D ederko . Nel mese di Man o 1 8 1 8 epo

:a“

di riun ione dei cit tadin i p r discutere gli affari, vi cale.

bravano con -pom stra ordin aria un a cerimon ia fun ebre in

more di Kosciusz 0 morto milla Svizzera n el 1 8 1 7 ; il preiden te Hsrabutdà recitava l

orazione ammirabile di gravi

=on cet ti. Son ovi an cora chiese greche ed una sin agoga . Il

n el 17 73 s i man t ien e in fiore. Ilmaresciallol’ otto luglio allora i cittadin i fecero

prove‘

0n orate, e pietose di patriott ismo in stituiron o un giorn h , ,

Iq ga zzetta di M in sk, diretto dal prefet to del gin n a

lio Brodowski; soppresso dopo la ritirata dell’esercito france

te. Corre il costume tra i n obili di sistemare, i mutui n egoziM in sk n el g iorn o di San G iuseppe; però il concorso v

’è

grande. La sala del teatro“

vasta , ed elegan te.

A mezzo giorn o da Min sk esiste il borgo q da n ow,

per la disfat ta dei .Tata ri n el 1221 0pera ta dal duca

di Li tuan ia Skirmn ndo. Tredici miglia lon tan o da M in sk il

viaggia tore traversa la piccola città d i Bov ssow sOpra la

Bern in a dove si vedevan o due castelli; oggi vi si distin gue

un .…ta di pon te. La fabbrico Borys Ginwillowics duca di

Pologk. Sotto il regn o di Sigismon do l, fu pun to di riun ione per la impresa moscovita del 1 5 13 . 1 Moscoviti n el 1 655

n’es gn aron o i fortin i. Più terrib ili casi vi accaddero n el

181 3 , poiché n on lun gi di'la presso i villaggi Studzin n lca

Za n iwlu'

ebbe luogo il terribile passo dell’

esercito fran cese

52 RELAZIONE DEBLA POLLON 1A

cadde n ella domin azion e lituan a. Nel 1 500, assun se il d itelo

di palatin ato, e lo con servò fin o al 1 772, epoca in cui Csterin a II, lo usurpava, e il n ome di governo a quello di p.

.

latin a to sost ituiva . Come an t ico palat in ato si componeva di

due distrett i , Witebsk e Orsza . Comin cian do a percorrere il

mimo distretto in con triamo"la città di °Î7 i tebsk, pelosa

di quin dici mila an ime giace sulle spon de della Evviva

che n ivi raccoglie il tributo della W itch s . V i si con ta n o

quit:'

ci chiese, tre ca ttoliche, dieci di greci un it i, di greci

orien tali due. Il suo'

gin n as io dist in to.

N el . 1 396, Swidrigello fratello di Wladislao lagellone

confederato a i cavalieri Portaspada espugn ò la citta e la for

tezza, ma il prode 'W itoldo la ricupero ben tosto

pri gion iero Swidrigello. Nel 1624 l

arcivescovo di Polock

il martire Giosafa t Kon cewicz vi fu trucidato da i . D isun iti

Nel 1 8 12, vi , accadde un o dei molti casi di cotesta memorabile impresa .

Sta a setten trion e levan te di Witebslt ma x: , capo loogo del distretto di Wieliz con 5 mila ab itan t i. Il grande

Zamoyski sotto Stefan o Batory ritolse questa città a i Mosco

vit i median te alcun e ardite Operazion i militari'

pra t ica te da

W itebsk per _aspri sen t ieri.

N è voglion si lasciare dimen t icat i‘

i luoghi seguen ti .

Uswia ta ,

°

con un an t ico castello diroccato, ritolta a i Mo

scoviti n el 1 580.

Ostrown o, s0pra la D awin a con un a ch iesa fon da ta dal

re Sigismon do-Augusto in memoria della sua impresa infelice con tro i Moscoviti. I Fran cesi vi acquistaron o gloria immortale n el 1 8 12.

Surus , supra la D zvvin a attualmen te capo luogo del di

stretto delmedesimo n ome.Ieziersy szcze, con un castello sul lago del medes imo

n ome (i’on de esce la riviera di Obola . N el 1 566 Sta n islao

Pa t; vi dette un a gran rotta a i Moscmit i. Sulla strada di

Smolen slw a Min sk occorre D ubrown a , p iccola cit ta si tua ta

sul D n ieper memorabile per un a gran de vit toria riporta ta li

o t to settembre 1 574 con tro quaran ta mila Moscovit i con dot t i

dallo Tzar Ivan o V as ilievitsch degli esercit i di Sigismon dc lcoman da t i dal gran -

gen erale di Litua n ia Costan t in o Og in ski .

V icen de n on men o gravi. ma in felici per la causa gallo-

pol

laccn vi accaddero n el

Scen den do il corso del D n ieper il viaggia tore vede 0:

s: o città ragguard evole, adesso capo luogo del dis tretto del

C A P I T O L O x n . 55

medesimo n ome n el govern o di Moh ilew. Quin di Szklow , e

By e/ww con gli an tichi castelli fort ifica t i dal celebre G iovan n i Carlo Chodkiewim. D0po la prima division e dellaPollon ia n el 1 772 Ca terin a Il, don ò queste terre al suo favorito Potemlt in e.

Rammen teremo a n cora i borgh i di Bobre, G n reia ,

Kowa, H orky , e Bia lym'

cze, un a volta compresi in questo

Wa t in a to , oggi facen ti parte dei govern i di Mob ilevv, e diiteb sk. In Bialyn icze esisteva n ei tempi passa t i un a stam

pen a .

L’importan za della cit tà di Mohik w fa si , che ci trat

ten gh iamo p iù part icolarmen te intorn o di lei; giace sul D n ie

per, dis tan te 50miglia da Wiln a , fu capo luogo del distretto;dopo il 1 772 diven n e capitale del govern o del medesimonome, e sede dell

arcivescovo cattolico, e greco; con ta quindici ch iese, delle quali due ca ttoliche, e molte belle esse; lasua popolazion e somma a quin dici mila ab itan ti, traflica con

Riga, Koen isberg, D an zica , e Odessa . Alessan dro Gosievrski pala tin o di Smolen ako vi fon dava il collegio dei Gesui t i, ri

cuperavala di ma n o dai Moscovit i n el 1654 , vi riman evaleggiermen te ferito Carlo Xll. Caterin a Il n ella prima divi

sion e pollacca del 1 772 la usurpava , G iuseppe Pon ia towskin el 1 8 12 al domin io moscovita la ritoglieva , ma travolto

nella in felice ri t ira ta n on po tè man ten ervisi : oggi Moh ilevr

accoglie il quart iere gen erale dell’esercito russo detto Amm

ta d i occiden te. Reput at ia imo è il suo gin n asio che, dopo

il 1 824 , come quello di W itebsk, con tut te le altre scuolecomprese in

quel govern o fu separato dalla depen den za

dell’

un iversità di W iln a , e sot toposto a quella di Pietrobur

go. D0po il 1 828 le scuole di quest i due govern i era n o alli

date alla cura di un ufficiale part icolare

PALATINATO D I MSCISLAW

N oto col t itolo di duchea , e govern ato da Simon e Lin

guen ien fra tello di Wladislao-.legellme. M ichele e G iorgio

Lin guen ics succederon o al padre : essi morti . la duchea fuconvert ita in pala t in a to sot to il t itolo di Mscislaw con servato

fino al 1 772. Non fu ma i d iviso in distret t i. Secon do Bielski,citato da Swien cki, n el 1 763 con ten eva 1 323 case. Ques te

Scusi d'm St atistaaa gs:m« leldell

ra sso

3

ds H . Schmtslsr.

f a "o

’…9 9 0 00 î D - Q. CO QQ 8 - 0- 0- Ò. 0. 0

C A P IT O L O XIII.

D ella Liagn a Lituan a , e particolarmen te del dialet to Sam0gizia .

Ue province, che descriverumo n el capitolo preceden te so

ita te da un popolo , di cui i Let tom'

di Livon ia

o Curla n desi, i Li tua n i , gli Zama i t i , o

Tribù della Pruss ia Orien tale compon!I o i rami collaterali. Le ricerche dei dotti dimostreran n o”ji l’ sfi n iti di molt issimi vocaboli greci o roman i“Mui-Samogia i. Spesso occorron o an cora in questa lia

I l n elle parole gotiche o scan din ave.

Or come avvien e, che le favelle greca e scan din ava, ro

s scita si trovin o in sieme con fuse sulle labbra di taliM ati si poco n ot i n ei fa sti del mon do 1A noi sembra , che n elle colon ie asiatiche di Europa sia

una lin gua un iversa le, un a li n gua jajet ica ,la quale

cedesi n elle diverse n azion i europee si con vert isse ini n n i dialet ti, che po i diven n ero lin guemadri, come il grelo slavo, il got ico, e il celt ico . D a questo rin cip io con

fi ‘ llo dai archeologi, e filologi set ten tri0ndli n e derivafacilmen te in con trare in due dialettijaifctici, n el Laper esempio, e n el Lituan o , dei segn i di somiglia n za s ia

F l! parole , sia per la sin tassi , sen za argomen tare per ciò

mun icazion e diret ta tra i popoli che gli adopran o . Que“ lomiglian ze sara n n o memorie della lin gua primit iva pa r

(lli primi discen den t i di Ja il'

et , la quale per certo n on

nè greca , n è got ica .

.

Comunqn'

e ciò sia , prima che gli scrittori Litua n i , Sa'?8"h e Pollacch i ci scort in o n elle ricerche da ess i fa t tei luoghi trascriveremo un piccolo d izion ario di parole Liha: , e prin cipalmen te Samogizie : egli fu compila to da ZacNiemczcwski professore dell

Un iv ersità di Wiln a .

ln persian o D io, e in la t in o D aus .

40 RELAZ IONE D ELLA ronuonu

tore assicura , che i sostan t ivi latin i a er, ras , aurora , semen ,Iinmn , a ven a , p esos , av is , ram, carbis , cd li : , ec; gli ad

diet t ivi levis ten n is jama i s , sen is (da sen ex ) ; i participitra ctus, versus , sutus , e merctus , o men us, con i loro cont

post i, e i numerici p rimus , un us, duo, tres, qua ter, qui n qu ,

sex , sep tem, s ign ifican o la stessa cosa in lituan o Adesso

n oi presen teremo ai dotti un saggio della grammatica li

tuan a .

Con iug a zion e del verbo Bour ne, Essere.

Pres. In d . A ch essan , io son o ; ta n essi ,tu sei anca

ir, egli è ( is, quello in lat in o ; er è in dan ese) ;sam, n o i siamo ; ion s assa t , voi siete (you, voi, in inglese);a n i ira , essi son o ; a n os ira , esse son o.

Imp erfetta , e p reteri ta p erfet to.— Bauma n , io fui; ban

va : bawva . Plurale, baumme, baw a te bouw! ( D eriva evi

den temen te da fui , fuimos , ec. La tin i).Perfet to .

— Essa : bauvis n elmescalin a ; esso:: bow ami,n el femmin in o . V edasi il suddet to part icipio.

Imp erfet to frequen ta t iva . Bauda va an , io era soven te;

ba n da ./m, bauda va . Plurale baud a vame baudamte ban

da vd .

Futuro .— Borusiou io sarò; bomsi , bonu . Plurale, bon :

sem, bous sa i s , bausse'

.

In tut t i i tempi dell In dicat ivo osserviamo un a certa

somiglia n za coi verbi la t in i e greci, Specialmen te n ella prima,e secon da person a del plura le, e n ella secon da del s in gola:

-I,

la terza del sin golare e del plurale del presen te partecipa

n o del puro got ico a n tico .

Imp era tw o. Bouk, sia; le'

g a n i bouss, ch’egli s ia; bou

kieme, s iamo; ba n kiers , tég aul boussc.

Presen te del s oggumt iva .— K n d boussu, che io sia; kad

boussie'

ka d bous se . Plurale ka d baussmi ka d boussu'

é.

ka d bousse . Il ka d rassembra in questo modo al quad con

giun t ivo dei La t in i.

Futuro d el sa gg iun two .-Bauciau, io sarò; e s ia dist or

ren do come il preceden te.

Pa rt ict'

p tZ— Essa s , colui che è; escut i colei che è ;

bauvi ss quei che è stato ; bauvaussi colei che è sta ta ;

(4 ) M icha l Fmgmma p . 23 . del:'

edu . d t Gr… o n ella Pollame.Elseur

, p . 263 .

C A P I T O LO am. 4 1assis ,

.quello che sarà; boussen t i, quella che sarà. Quanti

t icipx son o ben issimo formati , e dan n o alla lin gua samoio—li tua n a un sicuro van taggio . Noi n on daremo tutta la

niugazion e del verbo toari ét ie'

, avere; osserveremo soltan to

questo verbo è perfet tamen te regolare, e più corn pleto

verbo essere.

V i è un imperfetto, tourieda va ou, io aveva , cc; e un

terito perfet to o se vogliamo un secon do a oriste grev

t ouriéy a ou, io ebb i; touriey èté, touriey e'

: plur. touris

m,touri ole, touriey o . V i è p ure un altro perfet to, esso::

urieis , ioîo avuto, 0 litteralmen te io son o a ven do a vuto;

icbè tourieis fem. tourieioussi è un part icipio at tivo di

esto medesimo verbo, e sign ifica , che ha avuto. Questorticipio ha il suo correlativo al

'

vo, tourieta ss , fem.

vi eta , che si è avuto, 0 avuta . men te, ecco due par

ip'

utilissimi alla con cision e, ed alla elegan za dello st ile, dii ma n co n o le lin gue più colte, e più celebri.

La lin gua sam0gizia possiede un altro van taggio. Quatut ti i verbi median te un a cert a inflession e fin ale assumon ocara t tere somiglievole a quello, che i g nmms t ici la t in i diaguon o col termin e verba p ra g n a n t ia . Citeremo due

emlS

i

ka z‘

t it i leggere, ska ì‘

t id in n ti far leggere.

V a lguit i ma n giare, va lguid in n t i far man giare.

Ques ta lin gua somiglia in sin golare man iera n elle sue de

mazion i a l greco dorico, ed eolio: ecco due esempi, o p a

ld :g n u ,in cui l

art icolo , il n ome, e un addiettivo son o de

mal: ln s len le .

D acumzms s D EL Ma ncu so.

Sin gola re

Ta ssjmogouss guia ra ss , quest ’ uomo bra vo .

Téjmog ou: s guia ra .

Tamjmog ou guia rd rn .

Ta n jmog ou guia ra .

U [mog ouss gu: a ra ss .Tomn ijmog oumi guia rou.

Tamejmog ouy è guza ramè , cioè a dire in que

sto bravo uomo.

Plura le

lomìn at ivo. Tce'jmon ess g a iari , questi uomin i bravi .

44 BELAZIONE D ELLA POLLOFIA

G reco Lat in a Lituan o Russo Gotico

Bimi , io son o. Sum. J oh Assou. Ia iàsme. lag er.

E is , tu sei. Es . Ton essi. Toui es i . D u esta

Est i , egli è . Est . Jis ir. Un’

iest . Ha n er.

Egli è eviden te che il sum dei lat in i compmdia i’su

tico presen te esum a essum, don de n a turalmen te deri va

l’in fin ito esse latin o il presen te esou lituano , e il futuro

esoma i greca .

Il verbo essere compren de in samogizio come in molte altre lin gue gli avan zi riun iti di due verbi in completi. L

’in fin ito bouti , quasi pronun ziato mut i , occorre nel

russo bout’

, essere; in tedesco bin io son o ed in in glese

be pronun zia to bi essere. Per altra parte gl’imperfet ti , o

a meglio dire gli aoristi, di questo verbo n mogiaio n ella

prima e secon da person a del plurale bouvam bouva ts

n mmen tan o ilfuimus, fuiste del latin o. Ed ecco un nuovo

an ello di fra tellan za tra gl’

idiomi greco e gotico lingue

madri delmezzogiorn o , e del setten trion e

N oi n on sapremmo dire se la lin gua samogizia presen tirassomiglian za delle poche, ed oscure reliquie dell

idioma parlato delle tribù celtiche erran ti e selvagge, sp in te a poco

a poco verso l’estremità occiden tali ed appresse in gran

parte della Gallia da i Belg i o Walola°

di razza got ico—

ger

man ica. Per un a stran a esagerazion e, con un empirismo man ifesto e preten sion i un iversali, in degn e all

'

a tto della men tedei savi, Pellout ier, Court , Gebelin , e gli oscuri loro copisti,

giun sero a g it tare il disprezzo sulle an tich ità celtiche. Ml

abba n don an do l’assurda ipotesi della preesisten ze d

’un a lin

gua celtica , immagin aria i n tut ta l'

Europ a , o secondo

un da t to Brettan e : in tutto l’

emisfero boreale limitan dosi modestamen te a in ves tigare, dist in guere, e riun ire gli

ava n zi con fusi degli idiomi celt ici della Brettagn a, della Aver°n ia , del paese di Galles , e dell

Irla n da gli a n tiquari bretto

n i potran n o per certo trovare qualche an alogia fra la dilet

ta lor lin gua e quella dei Lituan i. N oi a li'

viamo di buonafede alla d iscussion e degli a n t iquari i n ostri frammen ti sopra l

’idioma , e costumi, di questi popoli, desideran do, piut

tosto che sparan do n e derivin o con clusion i ragion evoli.

D ifficilissima tra le quest ion i dell’istoria eura pea è co

n ascere l’orig in e della st irpe alla quale apparten gon o i l.et

ton i, i Lituan i, i Curlan desi, i Samagizì, e gli an t ich i Prus

C A P I T O L O x :v .

ri ten uto per t re an n i prigion iero , i paesi si riven dicaron o

lla pris t in a libertà, e ciò avven n e verso l’

a n n o 1230. Non

rt a n to i D an esi con servaron o il possesso di alcun e d i que

con trade : rimasero loro fedeli le cit tà degli Estom. I

rte che abban don aron o l’ult ima, fu l

isola di Ocse! da lo

ceduta n el 1 645 alla Svezia ( l).A lt ri conquist a tori con t inua ron o la crociata comin cia ta

i D a n esi. Fin o dal 1 202 fu in s t ituito l’

ord in e dei Ca va lie

di Cri sto, ordin a to co i medesimi statut i dei Templari,pen den te dal vescovo di Riga . Fin chè la fortun a arrise

lademaro gli furon o ausiliari : n el l206 il vescovo di R i

con cedeva loro il terzo della Livon ia , sul quale egli n on

eva dirit ta n essun o , e il Papa co n fermò in seguito questa

ugolare don azion e. Primo gran maestro dell’

on lin e fu “’ indi Rosbach , che impose loro il n ome d i en sgferi , 0 por

-spada . Nell’a n n o 1238 s i riun iron o solen n emen te all

or

ne teuton ico , e n e abbracciaron a gli statut i .

Ques t i cavalieri soggiogaron o la Livon ia , e la Curla n diaI il l230, e il 1 240. Un secolo di bat taglie, e vittorie,tese la fama , n on con solidò la poten za loro. Nel l546mpraron o l

Es ton ia da Wlademaro re di D a n imarca . Nel

21 il gran maestro Gualt ieri di Pletten berg comprò dalan maes tro teuton ico di Prussia la sovran ità. Cosi l

’ordin e

i ca va lieri Porta - sp a da diven n e in dipen den te, e fu socet

to n el numero degli sta t i dell’

impero. V erso q uell’epoca

min cio pen etrare in Livon ia la riforma di Lutero. Laten za d i quest i cavalieri s

’in deboliva per la discordia ca

mata dalle n uove Opin ion i relig iose. Lo tzar Ivan o Wasi

!lli tsch si prevalse del tempo. Quei di N arva, e d i,Rw el

retti da i Moscovit i, si on evan o sotto la protezion e della

il gran maest ro (Èa t tardo Kettler la Livon ia a i pol

schi cedeva, al t itolo di gra n maestro rcuun ziava , e presta ta

di :, ed omaggio a lla Pollon ia n el 28 n ovembre 1 56l, pri

o duca d i Curla n dia d iven iva . Così termin ò la poten za deivalieri porta

- spada dopo la durat a di tre secoli. Quest i caliet i avevan o in civ ilit0 i Let ton i, e gli Es tan i, se pure è ciltà l’ in st ituzion e di un a classe privilegiata , e il servaggio d i

I la libera .P$ n on da tan o dalla est in z ion e dei cavalieri p orta

» sp 0da

molte sciagure, che si aggravar0n o su questo paese. Le

(4) Stan d tft D ui ltlllOf“ .

f a "e

50 RELAZ IOIW‘

. D ELLA POLLOM A

spoglie loro diven n ero un pomo di discordia tra la Mosco

vi a, la c zia, e la Pollon ia .

D opo cen t’an n i di guerre con t inue, in c ui si distinsero

Talvvosz , Giovan n i Carlo Chodkiewicz, Giovan n i Zam ski,molt i altri guerrieri pollacch i, il tra ttato d

’Oliv a n el I con

fermava la Svezia n el possesso della Livon ia , e della Eston ia. La

Curlan dia rimaneva sot toposta alla sovran ità della Pollon ia

Nuovi orrori di guerra a'

taron o queste vincia

n el secolo XV III : i Moscoviti e devastaron o e usur

ph a n o n el 1 7 10, e le ten n ero fin o alla pace di Nystsdt nel

1 721 . Il ripo so di cui goderon o dopo quest’epoca n on valse

a san are le piaghe cagion a ta dalla guerra , dalla peste, e dal

la fame. Qua n tunque poste in mi lior clima di ogn i altra

rovi n cia della Russia set ten trion aie, quan tun que strette

a German ia per sfi n ita di favella , e di co stumi, questetrade n on son o le p iù K

apolose, n è le meglio colt iva te del

l'

impero. La servitù ci con tadin i impedì lun gamen te ilprogresso della civiltà politica , ed econ omica . Le fran ch igie

con cesse dall’imperatore Alessan dro dapo il 1 8 16 h an n o pro

dot to buon frut to, e la prosperità degli ab itan t i si è moltomigliorata in proporzion e delle fran ch igie con cesse. ( 1 )Quando il ducato di Livon ia apparten eva alla Pollon ia

fu diviso n el 1 588 in tre alat in at i , Dorpat ,Wen den , ePt rnsn;ma dopo il trattato d

’ o ivva la Polla n ia con servò soltan to il

distret to di Dun aburg che assun se fi n dal l772 il t itolodi ala tin s to di Livon ia -Pollacca , compren den do le starostia

di Bun aburg , Rzerzyca , a yn , e Marien h an s . N on pertan to ,

siccome an che dopo la prima division e, la Pollon ia con t inuò

I possedere un a parte di suolo dal lato sin istro della Durin a , la repubblica pollacca accoglieva n elle diete i suoi rap

'

presen ta n t i ch iamati n un zi della Livon ia . Fin o al

poca della secon da division e, si con vocaron o a Poswole in. ituan ia , e gli ult imi, che in terven n ero alla dieta cost ituen te

n ellaqu

alità di nun zi di Livon ia si ch iamaron o N iemcmia .

e Wei ssen hofl‘

.

D un a burg , già capo luogo della Livon ia pollacca , siccoma oggi del distret to del medesimo n ome

, n el g…vcrn o diW itebsk, fu fon da ta n el 1278 il suo castello fu peròedificato n el 1 582, allorch è Stefan o Batory ricuperava lsPa llo n ia d i man o de’ Moscoviti . Sot to il regno di W ladi

(4 ) Qn s d e r i forme [ura n o solleci ta te d a un'

opera tedesca d t"a ka! t .M ola ra D n Lot ta :

D ssmt . della Lu oma .

C A P I T O L H \ Iv . 5 1

also [V a cagione della sua vicin a n za alla Dzwin a diven tò

floridiss ima in commercio: or n on son o molt i an n i ha n n oridotta a fortezza di primo ordin e.

h a Guar.u a n giace tra il e il 58° grado di lat ita

dine set ten trion ale , di clima san o , ma aspro sottoposto a

mbit i mut amen t i di caldo in freddo , spesso in gambmta dinebbia: gli uomin i robust i, e lo n gevi. La campagn a graziosamen te variat a ofl

'

rc a vicen da collin e e pianure , foreste d i

pin i , e di querc ie. ( I)Il suolo è , tran n e il circon dario di Windau, e Ga n din ga ,

grasso, e cretoso . La coltura del lin a vi .riesce meglio di, oguialtra . V i semin an o il gran o nel mese di g iugn o e bastan o

sette o ot to sett iman e perchè ven ga a ma turazion e. (2) La

. _

l terie son o, la più pa rte, allagate n el vern o, o le torba di

queste acque giavt volt ad in grasssrle. Gli abitan ti per tre an n i

M an o a semin are lo paludi disseccs te , e per altri tre an n .

t i lascia n o stare le acque , e vi getta n o dei pesci. Le selveabbon d a n o di cacciagion e; il mare, e le riviere di pesci. Lacave di marmo, le min iere di ferro , e di carbon foss ile vi

sono frequen ti, ma a in tatte, o poco dissodate. Sopra la ao

I .c si trova molta ambra.La Curla n dia pon e in commercio gran o orzo , aven a,

bgn i d a costruzion e, ca n apa , lin o , potesse, cuoio, pelliccerie,e, carn i salate, e affumica te, cera , mele, regia , sevo, emb irrs, acquavite di gran o, ed an che pata te: osserveremo

'

sperd ch e molt i di quest i gen eri son o pro dot t i dalle provinÙ circost a n ti , come per esempio la po tesse di Lituan ia il

-. oia d i Pslw n r, le pelliccierie di Siberia .

Qua n tun que le man ifa tture n on occorrin a n umerose in”0 p m si mostran o gli ab ita n t i s t t ivissimi , i villagg i di

aspet to gli albergh i più comodi di quelli d i Lituan i a , e d i Pallon ia . I ducat i di Curla n dia , e d i Semigallia ,h ifi -d efin i t ivamen te nel l56l alla coron :v di Pollo n ia le

m a…fin o alla totale est in zion e della repubblica .

Ll costituzione politico della Curlan dia assa i somigliavaalla pollaccs : repubb

'

lica aristocratica presieduta da un duos.

Nel l736 le brighe della Russ ia, cessata la casa di Gottar

lo Ket tler , riusciron o a fare eleggere e duca l’avven turiero

Ìiron dei Pollacch i , e dei Curlaudesi n on valuta accettare

i ncome semplice gen t iluomo.

(4) Cor e, Secon do v ia g g io m D ammuruon ; H erma , Tap cs‘ rqfi L. ou.

cu n r o t o mv. 55

n el 1653 , oltre il suo con t in gen te di vassallo , soccorse la

allon ia con 1 000 uomin i d’ in fan teria .

N ella guerra dell’in dipen den za n azion ale i Curlan desi

mostraron o degn i della fiducia riposta in loro dal gen e

:lissimo Kosciuszko. N arrarà la storia come eglin o si difen

emero fi n o all’

estremo e come partecipassero il comun eufortun io allorchè spossat i di forza , e privi di tutto . Si di

tin ae fra i primi Federigo Mirbac.

H i t ta u in Let ton io Ielg awa , in pollacco N ztawa, città

list in ts posta 50pra l’

Aa , a n t ica dimora dei duch i, fon da tanel 1267 , adesso con ta 1 3mila ab itan t i di cui Gmila tede

chi, 3mila let ton i . 4mila ebrei : le strade larghe, molte case

tellin ime. Possiede tre ch iese In tero- tedesche, un a In tero—let

lmia, un a calvin ista , un a ca t tolica , un a greca , e due sin ago

;lte. ll suo gin n asio è n otabile, la b iblioteca copiosa di 1 8mivolumi , 1 ’ osserva torio astron omico degn o di osservazion emeritan o an cora di essere visita t i dallo stran iero , il gab in et to

li rarità n a turali depen den te da un a società let terari a ed

l a stello modern o . La famiglia dei Borbon i esule vi ripa

su alcun i a n n i, di po i fu dest in ato alle diverse can cellerie

le] govern o di Curlan dia .

Libera con 5000 abitan ti possiede un a spiaggia e un

o poco profon do ; un a n no per l’altro v

’en tran o 300

'

men t i ; è ben fabbricata , ed assai commercian te.

ÌV Ìn da u, adesso capo luogo del distret to con un an t ico

N ello dei cavalieri Teuton ici.

G old in g n , bastan temen te cosp icua,mal costruita , ades

capo luogo del distret to , possiede pesche import an ti n ellaiv’n ra d i W in dau.

Tulum: , capo luogo del distret to.

Ba ldon a , frequen ta ta dai forest ieri a cagion e delle acque

Ba sic, borgo fon dato n ell’a n n o 1 442 con un castello

emolito n ella guerra con tro Ca rlo XII.

Schen barg in Semigalh a , appart ien e alla fami gli a da

Illukszta , appart ien e alla famiglia Zieber, famosa per l‘

e

ubblicbe scuole.

R 1°

ederi ch sta d t sopra la D zwin a, d’on de comin cia la

:migallia superiore.

h kobs ta d t , borgo sopra la DzWin a , dove si riun iscon o

i educa tori degli orsi e vi ten gon o un’

accademia emula

quella d i Smorgon ie.

C A P l'

I‘

O L O x rv . 5 7>rgh i , 0 villaggi ; i vescovi col clero secolaren i religiosi villaggi ; di modo che, re il con toregn o di Pollon ia compren de 250mila cit tà o vil

ppn re altra volta era molto p iù esteso, perchè le sua

furon o in vase da ogn i parte: i Turch i han n o occu

kran ia , la Podolia , la Moldavia , e la V a llacch ia , gran

t ili provin cie; i Moscoviti, i paesi di Smolen sko, e diol ducato di Severin ; gli Svedesi la Livon ia ; l

Elet

Bra n deburgo la Prussia ducale; la casa d’Austria, la

a M oravia , ec. Malgrado queste perdite la sola n o

a , e bassa è in istato di mettere in carnpo 100mila

rev is ion e della rr. Utrecht ,

”mm .

C A PITO LO XV .

a n s suu a o s va

D agli a n tich i possessi setten trionali della Pollon ia noi

volgiamo sub itamen te a i meridion ali. Qui percorreremouure h mmse tramezzate da lagh i , qui sa liremo sopra e

l!

men se coron a te dai Karpat i, che varian o leggiadn menteogn i ista n te l

orizzon te al via ggiatore.

mon t i Karpa t i, e le loro ca ten e occupan o la parte

ridion ale della Rus ia —Rosa ; allon tan an dosi da queste

sarmate esse ded ica n o in su ribilmen te in collin e, e a poi :

poco si perdon o n elle pianure della V olin ia e della Ul

n ia . La terra aren osa della piccola Pollon ia si estende

n ella Russia . Queste sabb ie comin cian o sopra Cracovia, e

t inuan o fi no a Z amosc di lì da Lezaysh , verso Leopol.

con trada d i Pokucie, che giace t ra il Prn th , e il D ries“

ien a di cave di lavagn a , e in torn o il secon do fiume si

un gan o vaste paludi M a in gen erale per ciò che rig…la coltura può dividersi il mo lo del regn o di G alliziu

part i quasi ugua li. Le mon tagn e e le paludi compongprima , dove è impossibile farvi passare 1

a n tro le pil

re di sabb ia moven te, dove d i raro germoglia il gran overn o , forman o la secon da ; la terza è buon a terra , cheduce dal 5 al 6 per un o ; vi si raccolgon o b iade d i 4

legumi , in ispecie frumen to , aven a e gra n…» n eroLe migliori terre son o quelle a leva n te d i Leopol

In alcun e part i del pala t in ato di Belz. Gli ot t imi raet

(‘l"d lr Brin p opon pel p r . . o di scr i vere il n ome di Gull eit

M "r mmn ea‘m ‘ me

gli o « un al ng n pd l. et e dr Halt?""te «l r-B ue e seguiro n o rl eum h o o urauto ..a M eu Gon

gr'q t

'

d .

62 asr. szms e uer.u ror.mnu

alaf occupa n el 1067 Novgorod e se n e d ich iara sovrano.

Il cast igo ten n e diet ro a simile audacia , l’

usurpatore cadde

p igion iero dopo un a micidiale battaglia e fu getta to nelle

carceri di K iioW. Ben tosto era soccorso da un impmeduto

acciden te. Polucia n i si apersero un cammin o fi n o alle fron

tiere della Russia , e dirigen dosi sopra Kiiovv mettono ogn i

cosa a san gue, ed a fuoco . I Kiiovian i stret t i dalla necessità,

sfiduciat i del coraggio del proprio sovran o eleggon o re il°

gion iero . Ysiaslaf profugo implora il soccorso del cugino

leslao Il, che accorren do a combat tere i paren te lo ri

pzn eva in tron o n el 1068 , e ripren deva a Crobazia Rom.

cit ta di Przemysl volle sola resistere , Boleslao la a pn

guava d’

assalto, e la sceglieva per sua residen za .

Succedeva brevissima ce. i suddit i d’

Ysiaslaf lo cac

ci avan o per la secon da vo ta n el 107 1 da K iio n . Boleslau

riprese le armi, v in se Igor govern atore di Wlodzimierz, e li :Luck; en trò in K n ow, e vi con dusse d i nuovo lo sve nturato

Ysiaslaf ta n te gloriose gesto eran o con tamin a te dall’

esen

pio pessimo di licen za , che det te Boleslau a i suoi soldati.

Boleslao di ritorn o n ei suoi sta t i n’era di li a poco ;

ban dito a cagion e della scomun ica fulmin ata con tro di lui . :

e per l’assassin io di S. Stan islao , che volle aott0porre ls

propria pa tria alla Boemia , e più an cora per le con tese col

papa Gregorio V II a cagion e della n omin a dei vescovat i, di .cui la sa n ta sede pretese appr0priami il diritto n ella Pollo

n ia, siccome aveva di già fa t to in Gemon io, e men tre oscu

ro termin ava i suoi giorn i il suo protetto Ysiaslafmoriva pure egli a K iiow ucciso da V s evolod.

\r'

a ssil Rost ialavitsch asceso appen a Wladislao Hermanal tron o d i Pollon ia , in sieme coi Polucian i occupò n el 108 1 l‘

mass ima pa rte della Crobazia Rosse. D opo quell’epoca furono

su uesto terren o comb at tute con tinue guerre tra i successori

di gassil, e i Pollacch i , che ma i si acquietar0n o a simile umpozion e. N el 1 100, qua n do i duch i russian i si divisero quv

ste con trade, sopravven n e un a b reve tra n quillità. Per siffatto

spart imen to M ichele Sviatopollt ebbe K iiow, Wlodzimia nHalicz; D avid lgorovitsch , Ostrog , D n bn o , e Buak; W ai ll0.

e V olodaro , Pn emysl; ma ques to spart imen to , in vece di so"disfare l’ ambizion e di costoro , valse soltan to a n ascon do!

nuovi disegn i scorsi appen a dodici mesi questi duch i conc?

piron o il

vpen siero di più vasta con quista . Nel 1 101 valica

ron o la istoia e pen etraron o n el cuore della Pollon ia.

valor n azion ale si ravviva alla nuova dell’in giusto aggreuiw

C A P I T O I. O x v . 67li dei p rincip i russi . boiard i gli ofiersero oro , argen to

urt i preziosi, e'

i cittodin i presero le armi . Ogn i ten tat iriusciva van o i Pollacch i sovven nero Roman o r ri

rio a l tron o di Balice. Allora esto prin cipe ingrocitontro i gran di per l

’odio, che g i avean o dimostrato co

n ciò, un nuovo Busiria. a tormen tarli con ogn i gen ere divizio. Secondo quello, che raccon ta il vescovo Kadlubek,omauo nuota to del san gue dei boiardi, li faceva seppellireti, suorfi carrn n et tare; in ven tò perfino mpplizi in auditi.alt i di loro fuggon o in paesi stran ieri, egli li lusinga a

orn are in patria prometten do grazie, e favori; dapprimame il pat to, poi in ven tò calun n ie, accusò quei creduli di

stese con giure, e con eh iuse uccidmdoli, e dei ben i spo

an doli cit an do il proverb io , p er ma n g iare tra n qui lla

orto il nu'

ele doversi sch ia ccia re le ap i . (1 )Dapo la morte di Mst islaf, il ducato di Halicz passò sotdomin azion e di Dan iello Boman ovitmh . Quest i , nutrencuore asprissimo odio con tro la Pollon ia , per la morteman o ucciso n ella ba ttaglia di Zawichost, sparse primolumino n el 1 244 alle ciurme Ta tare d i cui le scorrerie

n ero tan to fun este alla Pollon ia . La città di Lublin o fu

a devasta ta da i Tataro—Russian i .Non con ten to del tron o ducale, D an iele giun se ad ot te

i dal Papa il t itolo di re n el 1246, e fu coron a to a D ro

=ya capita le della Podlach ia .

ippocrita profon dissimo, deluse la religion e d’

ln n oceuzio

dandogli a credere, che si opporrebbe alle scorrerie dei

{l i,men tre li secon dava n elle loro imprese con tro la Polche abbmccerebbe la religion e cattolica , dove gli con

h e licen za di coron arsi re. Cosi diven tato uguale a i re

'Ptllon ia, si reputava libero dalla loro prepon deran za e

% a il disegn o di soggiogare i paesi circosta n ti . I Li

distolti n elle guerre civili, e presi alla sprovvista soc

‘ M ao alla poten za di D an iele che n el 1 252 usurpava

eit tl di Slomin , Wolkowyslr, e Mscibow. Quindi os

N o la Pollon ia oppressa rivolse a questa le sue mireH ole, e stret ta allean za coi Tatari, commise n el 1 260

“ ma eccidio n el sacco di San domir. N è di ciò con

indusse i Lituan i a parteggiare per lui; in on dola Ma

nel 1 262,mozzo la testa al suo duca Ziemmysl, e inl la colpiva la morte n el 1266.

“)M ù‘

ds l am zsm, 3 . p . 1 25 ° 1 26.

c a r n o s o x v. 69con dagolnre costan za tut te le religion i, in trodusse nel pace

Tedeschi, ed Armen i. In ell’epoca questa provin cia con .

tmotto soli castelli, tan to?Paveauo devasta ta le guerre ci

vili, equando ven n e in potere dell’

Austria n el 1 772, vi sim eravauo 40 cit tà reali , sen za compren dervi quelle , che

W an o a i sign ori, ed al clero. Si gran de mutamen tolp eniva nella Russia -Bossa median te la sua un ione alla cc

n on della Pollon ia, e per la savia ammin istrazione fon datalllgnure Casimiro.

i'

a-ò di vivere sen za prole questo prin cipe il suo n ic

flflaigi re d’

Un gheria cin se la coron a di Pollon ia. Egli

M mdcsi n el ducato di V olin ia posseduto dai duch i Li—l

°

tributari alla Pollon ia vide la Russia Bossa cosi dòvi«"U, e di tan ta importan za , che reputo buon causi lio di‘ da dalla Pollon in e allidarla al govern o di Wladislaol a: Opolo. D is cen do suo talen to dello n omièlo stesso Wladis ao Govern atore di D obn y, e della Kuia

chiamò gli st arosti Un gheresi in Russia , e gl’in vestì di

d a castella n ie. D i poi lo sciagura to Luigi di con cession e

an nession e procedendo lrrgiva molt i privilegi alla n obil

ella di\euue in solen te e strascino la Pollon iadell

’an arch ia . Morto Luigi n el 1 382 la coron a

ÌPollon ia passò sul capo della sua figlia Edwige. QuestaU re prin cipessa , della pa tria aman t issima si pon e n ell

’eth

. ann i dician n ove a capo dell’esercito, ban disce gli starosti

Igheresi dalle provin cie di Gallizia di c ui sflida il govern oPollacch i, e rien tra n el pacifico sso di queste con trade.

Pel tra t ta to del 1 403 l’Un gînîiiî sempre più con fero

Ila la Pollon ia in siffatto possesso. Nel 1 443 il re Wladislaol iu to ilV a rn en ia n o con cedeva tali privilegi agli in dividui

religion i greca , e ca t tolica riman en do così sempre piùMutato l

amore di queste terre

!.per la Pollon ia .

Tale è l’istoria della Russia ossa; n essun paese fù più

Mpasto alle in vasion i stran iere; il n umero dellemedesimein un a stran a combin azion e. Ecco in qual guisa un o scrit

ePollacco classa le n ovan tun a in vasion e sofferta dall’in

ice paese da i Tatari-Turch i o Cosacch i D ue. sotto

Hac- il—Pudieo ; due, sot to Leszek- il-Nero

qua t tro, sotto

l'

piro-il—Gran de ; due, so tto Wladislao -Jagel on e cin que,Alessandro; d iciotto, sotto Sigismon do l sei , sotto Si

gw…“ D escri zione delle con tra d a Tram- Dmeshmu

,dwn

'

en

l . 2.

70 RELAZ IONE D ELLA POLLONIA

gismon do Augusto ; tre, sot to Stefan o Batory ;sotto Sigismon do Ill; qua t tro , sotto W ladislaosot to G iovan n i Casimiro ; due, sot to M ichele K orybut

ovvierh i; qua ttro , sot to G iovan n i Sobieski; e due, sot to An go

sto Il.

Si aggiun gan o le in vasion i dei V allecch i e dei'

lh rù i

avvenute so tto i regn i di Giovan n i Alberto Alessan dro e

Sigismon do 1 . An cora, dopo la perdita della V allacch ia soto

to Sigismon do lll,caddero in potere degli Ot toman ui fino

all’

an n o 1 699, in cui ebbero pel tratta to di K arlowitz tutelare

sicurezza; e da quell'

epoca in poi an dò sempre aumen tandola p0polazicn e della Russia

-Rossa . Terrib ilissime o

paese, le ribellion i dei Cosacch i con dott i da Chmieln icki. Leguerre della con federazion e di Bar, di cui le milizie armateper la difesa della patria e della religion e, comb atteronocon tro i Moscoviti, le costaron o molto san gue e dan aro.

L’Austria l

’occupò n ell

1 72 e quin di ebbe pace. lla

qua n t i uomin i strappat i dioGallizia rimasero mort i n elle sue

guerre con tro la Turch ia , e più tardi n ella tremen da lotta,che comin ciò sui campi d

’It alia n el 1 796 e terminò solo

tan to n el 1 8 1 4 ! I prodi ab it an ti di Gallizia speraron o nel

1 809, dovessero aver fin e le lun ghe sciagure quan do le fa

lan gi del prin cipe G iuseppe Pon ia towski p ian t areuo la band iera n azion ale so ra le an t iche torri di Leopol altrimen tidisposero i fati. l con gresso di V ien n a del 1 8 1 5 fu mutoin torn o la sorte di questa provin cia .

L’

a t tuale regn o di Gallizia fu compos to n el 1 7 72 allorch è 1

Austria sten den do le fron t iere occupava la Slesia Pollacca i due pala t in a t i della Russia

—Bossa quello d i Belz, idistrett i della Piccola Pollon ia circoscrit t i tra la W istola, eilSa n , come puremolt i frammen t i della V olin ia e della Podolia.

Questo cumulo di provin cie smembra te ebbe t i tolo d i regn odiG allizia, eLodomeria; i paesi che dovevan o comp ren derà sotto

l’

un o, e l’altro dei due n omi n on furon o design a t i; i n uovi

possessi eran o ten ut i, ed ordin ati come un solo st a to distin tocon due t itoli per la ragion e un ica , ch e i re d i Un gheriaavean o così stipulato n egli an tich i documen t i .

Il n ome di Lodomert'

a è dunque un vocab olo d iplomat ico appen a rammen tato n ei vecch i diplomi, e dopo il 1 809caduto affat to in disuso .

Bella di vagh i paesi, bagn a ta da molt i fiumi fra qualiprimario, e il D n iester dai G reci, e da i Roma n i det tom, dai Moldavi Turk ; nuce la 3 ("sen te a D embowia

- e- b - 3 i v ’ O . 3 9 !

C A P IT O L O

WOLYSIA.

Prima del 1 793 . epoa della aeconda division e della P

n ia. il palatin a to di Wolyn ia con tpren deva tre distret ti,

zimierz, Luck e Krzemien iec con fin a a setten tri on e

Lituan ia , a levan te con la Ukran ia , a mezzo -

giorno

Podolia e a pon en te colla Russia -Rossa . Fert ilissima tl

vin cie della Pollon ia, ilmo terren o argilloso

E: dan temeute miglio, segale, gran o il più fariuoso , t

di quan ti si con oscan o . ( 1 ) V i si trovan o min ierferro limaccioao e presa Duboo ambra gialla . N elle

nume di Xuemiao, e in quelle di W isn iovvien esisteva

volta traccia di min iere d’ argen to. (2) D alle !

della olesia la cu0prom vaste foreste e n elle foreste

scarno sparagi, rosmarin o ed altre pian te, le quali sen za

con servan o le quali tà. di quelle ch e si educan o 1

I suoi lagh i son o pien i di pesa'

. Questo bel paese fivolte devzsta to dalle scorrerie dei Ta tari specialmen te n el 1

N aruszevvicl celebre storico Pollaccn , il quale prin

fece con oscere questo paese, sost ien e, che n el e

dell’

era cristian a , i popoli slavi dalle con trade d i la dal

ga spatriazsero (dal n ome del fiume ch iama t i V alan ianîverso questo paese si d irigessero. D lugosz n umera n do i ‘

della Pollouia scrive,mme l‘a dove l’ Uczevr sbocca n el

;es o il borgo di Grodek esistesse un castello ch ia

ol_

dal quale tolse il n ome tut ta la prov in eia

Cost cammin avan o le cose, quan do n el 12 '

secolo Igo

figliuol suo Svi4 0zlaf, duch i Rus ian i di N ovgoccd . con cqil disegn o di soggiogare i popoli slavi della riva d irit ta del

pes-.N aruazevricz dietro la scort a ddl

'

istorico…n o Po

C A P I T O L O n n. 8 .

t in i a n t ich i, che secon do la tavola delle riduzion i d i Cmclniequivalgo n o a dieci million i d i fi orin i modern i, 0 sei million i cin ecen tomila fran ch i. ll duca G ian o Ostr0gski, n el 1609vi fon ò un ma iorasca tn . Questa famiglia si est in se n el 3 ,e l

immen so ducato di Ostrog passò a i prin cipi Za slows i ,

quin di a G irolamo Lubomirski, e fin almen te ai prin ci pi Sa n

gu- ko . Quivi fu impressa la prima Bibb ia slava. Oggi co

tes ta ci ttà è capo luogo del distret to , e con ta cin quemilaab it an ti.

Ba zolia , Kra silow Kon sta n tyn aw già parte del du

ca to di Ost rog .

Korzec, p iccola cit tà un a volta posseduta da i prin cipi

Komclt i; D emetrio Olgerdowicz s t ipite di questa famiglia ,

che morì n el 1 399 in battaglia con tro i Ta tari, vi fabbricavaun cestello. È famosa

ger la sua fabbrica di ma iolica , e d i

gprcellan a . Il prin cipe in seppe Czartoryski gran creden zicre

Litua n ia , vi chiamò i p iù abili ma n ifa ttori di Sasson ia .

Z a slaw , p iccola cit tà situa ta sul Borya a cui det te n o

me la famiglia dei prin cipi Zaslmvski adesso est in ta . Ora è

capo luogo del d istret to n el govern o di W olin ia , e con ta

cinque mila cittadin i la più parte commercian t i; a i g iorn i di

ogg i appart ien e al prin cipe Carlo San guszk0.

a n , proprietà dei prin cipi C mrtoryski, pn ssk de uncastello , e le scuole del distret to .

M iedzy rzeez , un a volta cit tà fort ificata . N ella magn ificach iesa dei Fra n cescan i riposan o le cen eri del celebre guer

riero G iova n n i Ca rlo Ch odkiewicz pala tin o di W iln a , e gran

gen erale di Lituan ia morto sul campo presso Chocimil 24settembre 1 621 ( I).

Cl; /ta , p iccola cit tà di tre mila an ime circon da ta‘

da an

tiche fortificazion i, majorasca to dei prin cipi Radziwill.piccola cit tà, che det te n ome alla famiglia

dei prin cipi W isn icvvieclci deriva ti da i duch i d i Litua n ia . M i

chele K o but W isn iowiecki fu eletto re di Pollon ia e gli

successe (giova n n i Sob ieski.Z ba ra z, cit ta, che pure partecipò il n ome alla famiglia

dei prin cip i Zbarazsk i , deriva ta dal medesimo st ip ite dei

Wimiovviecki. Ambedue queste famiglie or son o est in te.

D ubn o , cit tà di sei mila ab it an t i è capo luogo del di

stretto n ell’a t tuale govern o di W olin ia , famosa per le riu

n ion i, ch e ora si ten gon o a K iiow. Il gran de Czacki n ell’

o t to

(t) V ”(OH G d t J . Ch . Chod luewuz, scritta da N amszeu no : .

To

”oo oo oo ao os a oo mo oo e—e eo s o ce ce s e s

C A PlTO L O XV III.

uaaama

Con sidera ta come un a delle provin cie dell’an tica Pollon is ,

l’Ukran ia ( in pollacco Oukrama ) si compo n eva dei pala

lin a t i di K iiovv, e di Czern iechovv.

Il viaggiatore che abb an don a la mon tagn osa Podoliae la V olin ia, dal terren o tramezza to quan do arriva sulle

fron t iere dell’Ukran ia si maraviglia all

aspet to di quelle immen se lan de, con osciute sot to il n ome di stepp es . Traversate dal maestoso Boristen e, in cui dalla parte di levan te si

riun iscon o la D iesn a , la Sula , la Worskla , la Samara , dalla

parte di pon en te il Teterevv, la Piern a, il Ros , la Tasmin a ,con molte altre piccole riviere questo paese dovizioso di

ogn i ma n iera di prodot ti , biade fro t te , e best iami fu in

ogn i tempo malgrado le calamità sofferte n elle guerre coi

Prussian i, co i Ta la t i, coi Turch i, e coi Moscovit i , ch iamatoil gran aio della Pollon ia . ll popolo prospero più che n elle

riman en t i provin cie pollacche e il gra n n umero d i castelli

o palazzi baro n ali , fa n n o dell’

Ukra n ia un paese sin golare.

Burron i d i profo n dità immen sa ch iama ti ia :y molte vaste

tombe di popoli distrutt i dal ferro e dalla peste in dican o

all’

osserva tore quan te e quali sien o sta te le rivoluzion i di

questa con trada . Un a specie d i argin e elevato in queste pia

nure ha n ome di Zmiia; (Wa l Zmuowy ) . Un altro , che co

min cia da Biala —Cerkiew ,e termin a verso il D n ieper, si ch ia

ma a rg in e d i Tra iun o, per un a tradizion e popolare, che

disapprova la s toria .

E volen do pen etrare n ell’

età remote si con osce comei Cimmeri ab itassero le con trade , che giaccion o dal fiumeRuben fin o all

imbocca tura del D n iester verso il Ma r Nero.

(1 ) : le/l Uk mm d i Bea n /Jimi , ec .

C A P 1 TO L O XV…. 95

le con seguen ze loro son o con osciute. L’Ukran ia tran abo

ist a n a median te il trat tato illegale del 1 688 , con la città diîi iow , passò sotto la domin azion e degli tzar di Moscovia , e

il p reludio dell’usurpamen to della Cisboristan a opera to n el

79 3 , n ella secon da division e della Pollon ia .

Prima di comin ciare la con sueta descrizion e geografi

a g iovi alcun a cosa discorrere in torn o a i Cosacch i , di cui

a s toria va strettamen te un ita a quella dell’Ukran ia ,

1 cosmo…L

’in fest a vicin an za dei Tatari , e dei Turch i da mezzo

giorn o leva n te degli stat i della repubblica, esigeva con tinua

at ten zion e, e però sotto il regn o di Sigismon do I ( 1 5061 548 fu composta la vigilan te milizia . n ota 001 n ome diCosacchi; Eustach io D aszlnivricz starosta di Czerkassy, difen

deva Ie fron t iere pollacche da levan te, e il passo del D n ie

per con tro i Tatari. Przeslao Lan ckor0n ski, starosta di ChmicIn icn , elle di pon en te dal D n iester, fi n

o a ( Iczaltow, con

tro gli ttoman n i. Il primo , otten n e da Sigismon do in mercede delle guerre con tro i Tatari le starostie di Czerkassy,e di K an iovv. Questi distret ti an davan o da lun go tempoespost i alle frequen t i scorrerie degli in quieti vicin i, e gli abita n t i all

avvicin arsi loro avean o per costume di pren dere ri

coverc n ell’isole del D n ieper, e n elle paludi formate dal

fiume, don de spiavan o il momen to di cadere all’

immovvisosopra i drappelli isolat i dei Tatari. D aszkievricz, questa specie di caccia tori in corp i regolari, riun iva , e a militare disciplin a li sot topon eva . Li divise in reggimen t i, e compagn ie,det te loro ufficiali di gradi diversi, e li vesti di un a stessa

L’

isola di Chorcyca dava mezzo ai Tatari di traversareil fiume comodamen te sen za pericolo; ella diven n e il pun todi parten za delle imprese con tro di loro. D aszkievricz in duròi suoi compagn i n elle fat iche, n elle privazion i di ogn i man iera , in sp iro loro il gen io delle ardite avven ture, il disprezzo

della morte, la cieca obbedien za agli ordin i dei capitan i .Egli distribuiva i gradi, la preda si divideva in parte ugualitra loro.

Ques te milizie tolsero il n ome di Cosacch i da un n o

me ta taro, che sign ifica scorridori viven ti di rapina.

(l) G on da/xi di Grandi .

C A P 1‘

I‘

O L O xml. 95

nue malcon ten to e ribelle. I regn i turbolen ti dio e di Giovan n i Casimiro det tero occasion e ai

di rompere un giogo abomto : con veun e armardi loro . Gian o Ostrogski 1 593 , vin se Ko

be si era posto a capo di alcun e migliaia di Conel 1 595 il gran generale Zollriewslri foce strage

popoli coman dati da N ale« ayko ; fin almen te nelan islao K on icc lski li pmstrò col capo loro Paulùìn za di Kumeyiiîsi n el sepolcro quest i prodi guerrieri, i Cosacch i prei delle n uove discordie in sorte tra i uobili pollacchi,:i t i n el 1 638 per l

abolizion e di ogn i lor privilegio

sfren at i in ogn i più audace impresa . In tan to WÎ d isegn an do guerre giare coi Turch i e trovan do

posizion e n egli stati della repubblica volle in durremi a secon darlo , promet ten do la restituzion e d

’ogn i

legio. Per con seguire più agevolmen te lo sco il

celliere G iorgio Ossolin ski, uomo di pien a condilo

'

»ovran o, pose men te sopra Bogdan Cbmicln icki n a togli un i in Mazovia , e secon do gli altri in Lisian la1 ia : gli con erdex auo il t itolo di Hetma n . W ladislaoel 1 648 , n el pun to in cui pen sava raccogliere il frot

o i disegn i; Cbmieln icki separa la sua causa da quel

ollacch i, e si dich iara con tro di loro. L’ira con cet

a perdita di un a causa al tribun ale di W arsavia lo

a collegarsi coi Turch i, e quin di il suo n ome divenome di terrore pei Pollacch i . Per colmo di sven turariti strin sero lega coi Cosacch i, e uest i papoli guer

sot toposero allo scet tro del tza r.qLa guerra tra la

e la Moscovia , altra n el tem stesso dich iarata

mia , la men aron o sull’

orlo del ab isso , e la sepa

nfl'

a t t0 da i Cosacch i. Poche le tregue, e quasi sempredla Pollon ia . Morto Cbmie1n icki n el 1 657 , il suo fiargio di sedici an n i fu ch iama to a succedergli sotto laì Giova n n i W'

ybomki.Qn esfultimo ien o d

’amb izion e

dai Moscox itu e si accosta a i Pol acch i colla proli un a duchea russ ian a da comporsi dei palat in at i diCacruiecbovv , e Braclaw dipen den te dalla repubblica .

4lopo questo accordo Wybowslri a capo dei Cosacchillo dai solda ti di Polon ia rompe guerra ai Moscoviti,

dela vittoria, vin ce da per tutto . Adesso le part i belli'a fi nche della con tesa l

un a devastata dai Tatarilù acriata di guerra dalla Porta , concludono n el 30

98 neu zuoas h ann a mmomsso di tempo sotto Mieczyslao 11 . i Boemi le trasportarono

Pra a .

li: temp i diversi circondaron o K n ow di baluardi e di

mura . Eravi un a ch iesa di rito ca ttolico , alcun e altre di ree

ligioui diverse, la p iù parte di rito greco ; sopra t tutte distin

ta la ch iesa di San ta Sofia , con sacrata n el 1037 , posta n ella

parte alta della citta, ch iamata Pecw rsk, dove s’

in con tra no i

“ lemmi, o catacombe. Sot to i ruderi dell’

an t ica ch iesa di

San to Basilio si scavan o tavole di alabastro con iscrizion i

greche dell'

an n o 260, della n ostra era . Sul comin ciare deldecimo secolo il duca Olevv conquistò primo questa città

con tro gli Slavon i. ll patriarca di Costan tin 0poli, n el 988,dava a K iiovv il suo primo metropolitan o n ella person a del

vescovo Michele. Wladimiro-il—Gran de, n el998, vi fermò ilsuodomicilio ; dipoi con dotta a sposa An n a, 0 An astasia sorella

di Basilio, e Costan t in o impera tore d’Orien te, si rese cristis

n o. Gli abitan ti seguen do l’

esempio del sovran o si batte:

aaron o a migliaia , e videro sen za dolore Peroun , e gli altri

Idoli lan ciat i n elle acque del D n ieper. Boleslao— il-Gra n de n el

101 8, Boleslao l’Ardito n el 1 077 l

espugn aron o . I Tatari

nel 1 225 , la devastaron o. N el 1 325 l’

occupò Gedymiuo granduca di Lituan ia . Edygs capo dei Ta tari n el 1 4 16 la gn a

sto in modo, che di li in poi n on è più risorta . Chmieln ickin el 1 650 se n e impadron ì co

suoi Cosacchi , ma n ell’

anno

seguen te n’era cacciato dal vice gran gen erale d i Litua n ia il

prin cipe Gian o Radzivvill. l Moscovit i, n el 1660, l’

occuparo

n o, e dopo il 1 686 rimase n ella domin azion e loro. K iiow

ha gin n asio, e accademia ; le sue scuole lun go tempo dipesero dalla un iversità di W iln a adesso da quella di K har

Ruff, I. A . Zaluski vescovo di K n ow, è dist in to n egli a n n ali

pollacch i per la sua b iblioteca composta di duecen to milavolumi, di cui fece presen te alla repubblica , e che n el 1 759lo tzar trasportò da W arsavia a Pietroburgo.

Abban don ata K iiow, n oteremo i luogh i seguen t i.

Loiawygrod , o Loiow , iccolo borgo a set ten trion e di

Kn ow sulla spon da dirit ta de D n ieper, memorab ile per lav ittoria riportata n el 3 1 Luglio 1 694, dal Prin cipe G ian o

Radziwill, gra n gen erale d i Lituan ia, con tro tren ta mila Ccsacchi cap itan at i da Krayczowski.

Wa s illto w, e Motow idlowkd , un a volta fortezze situata

n ell’an t ica fron t iera della Polas ia .

O wrucs , piccola città sulla N aryn s , già capo luogo deldistretto siccome con tinua ad esserlo, ma compresa n el gover

L

c a r n o s o Xv1u. un

al re, o si dipart irono « legn osi a cagion e di un singolare ad!

riden te. Cet to servo del castello ruppe per caso il dito aduno di quest i duch i men tre stava per aprire la porta, e tan !

to ne furon o irat i che sen za a t ten dern e scusa abban don aro t

no V iln a , ai ridussero alle part i Moscovite, e vi rimaserono al 1 634 , epoca in cui le vit torie dei Pollacch i con tro lota r Mikha il Fedorovitsch mot ivaron o la pace con clusa a

Wiama . Per uesto trat tato, ritorn aron o sotto la legge dellamadre pa tria molen sko , la Severin e la Czemiaekovia . llPala tin ato di Cl emecbowia n el l63 5 , fu diviso in tre distret *

ti, Czemiecbow, N ovmgrod , e Siewicra , a i quali imposero im=

mediatamen te i Palatin i , e Castella n i (I). Le guerre sv« n t n c

n te coi Cosacch i, e coi Moscovit i det tero luogo n el 1 667alla tregua di Audrn n ovv, per cui Caern cch ovv, e le altrecon trade tra n sboristan e furon o perdute per la Pollon ia .

Citeremo tra le cit tà, e borgh i n o tab ili dell’an tico pac

latin a d i Cumicckovia i seguen t i.Czern icchow 0 Tschcrn ig ove, grossa cit tà sopra la D ic

o

ma, adesso capo luogo del govern o n ell’impero russo.

N ow og rod-Siewierslri , già residen za dei duch i adesad

capo luOg0 del distretto.

Bra n d t . cit ta famosa per la vittoria dei Pollat:clti n el

l664, coman dat i dal gra n gen erale M ichele Pag, con tro i Mot

mvit i co n dott i da Boriatin akoi. L'

illustre famiglia pollaccd

dei Tryzutr vi possedeva immen si terren i.G li n sk, an tico domin io della famiglia Glin ski un mem

bro della quale, Michele, si rese sven tura tamen tc celeb re n elregn i di Alessandro, e Sigismon do I.Kon otop , memorab ile per la vit toria dei Pollacch i con !

ho i Moscovit i n el 1 664.Puty wel, an tica fortezza circon da ta da vaste foreste.

Noi n on sapremmo come meglio descrivere l’

importafl‘a delle provin cie meridion ali dell

a n t ica Pollon ia , riguardo

Fran cia , e all’

Impero ot tom a n o, che riferen do le pa‘

di Pietro Maleazevvrski. Queste osservazion i furon o stami

n el g iorn a le dei d iba t timen t i del mese frut tidoro un :

la decimo, e n el sa gg io in torn o il commercio d el marWo, del Sign or An tboin e. Sebben e da quell

’epoca in poi la

fi don e polit ica del passe abb ia camb ia to , piace a n oi l'i d

Mmdc; sarà come un omaggio reso alla Memoria d i quell'

.

h o dot to troppo p resto rapito alla Francia sua patria adot *

ed alle cure della sua famiglia .

V oln nuua lcg nm,

C A P I TO L O xvm. 1 03che i mercan ti ahstriacl le fan n o trasportare per terra 6

ta n o in Galizia dohdo le carreggian o di nuovo per terra

p er la Moldavia e 1’Austria fin o a Trieste ; e quivi

&algn do le speae di viaggio le vendon o con grosso gn a

o

n o.

Ott imo il tabacco di Ukran ia n el 1 757 n e fecerosaggio in Fran cia , e lo trovaron o della bon tà di quello di

tt V irgin ia.

La

potesse o il sale di guado che si un rtan o

dalla Po lon ia media n te D an ta icn , Kon iaberga , El in g , siraccolgan o in Ukran ia ; agevol cosa è compren dere qualsa rebbe la differen za n ei prezzi dove si iraaport assero dalM ar-Nero.

Queste con trade tan to fertili in derrate n on posseggo n o alcun a man ifattura e il govern o fran cese trarrebbeben efizi immen si,median te il Mar-N ero, camb ian do in pann i , seterie, vin i, oli fin i, liquori, zucchero , caffè , spezierie,medicin ali e legn i da t in tori ec. Le prove fa tte primadella rivoluzion e dan n o misura dell

’utile che n e ver

rebbe alla Fran cia ; specialmen te a i paesi situati sul

Med iterran eo .

I bast imen ti fran cesi potrebbero portarvi le mercanzie di Levan te traffico che esercitan o adesso gli ebrei

e gli Armen i, traverso la Moldavia via lun ga e dispen

diosa .

La quan tità dei trasport i da queste con trademediante il Mar—N ero, diven terebbe maggiore assai di quella , che

gl’In glesi, ed Olan desi ot ten gon o median te ilBalt ico, come

pure si farebbe più agevole il viaggio da quella parte perchè

il D n ieper, il Boh , e il D n iester resi in ticramen te n avigab ili,s’

in oltrerebbero den tro terra più delN iemen ,e della V istola .

Il can ale della Mn chan rs , che riun isce la V istola al Prypec,e l

’altro di Ogin ski, che confi n a e il Boristen e alN iemen

perteciperebbero il commercio è Mar-Nero , a quasi tut

ta l’an tica Pollon ia e agli ut ili immen si del commercio

del Mar-Nero, aggiun gereb gli altri del mar Baltico.

Né i Fran cesi in con trerebbero da quella parte oo

me sul Mar Balt ico e altrove il popolo che ten

ta impadron irsi di ogn i commercio e che fin o ad ora sia

per i suoi capitali, sia per le sue man ifa tture sia per la

politica , del tutto basa ta sul commercio , oppon e osta

lt coli ta n to difi cili a sormon tarsi.La Francia poi per le sue relazion i, credito, vicin an «

< n mr o a n x xx . roySt efano sovven uto dal re di Pollon ia , sosten n e la guer

Îco n t ro Ma ttia re di Un gheria il

quale accorse in aiuto

Beren dey con quaran ta mila uomin i .M a tt ia, supera to e distrutto appen a trovava asilo nel

ro p n o regn o.

N el 1 476, gli Ottoma n n i sempre vi t toriosi, posero i quero

er i so pra le spon de del D n iester. Stefan o , con rara oo

a n n ten n e fermo, e malgrado in fin ite perdite erbava il

g n o .

N el 1 484, Bajaset , cupido di ven dicare la patern a me:o r ia raccolse nuove forze con tro i Polon i V allecch i ; ma ild i Pollon ia res is te all

’assalitore. Più sfavorevoli auspici

res i edemn o all’

an n o 1 497 . 1 ] re G iovan n i Alberto , e il suout ello Wladislao re d

’Un gheria , con cep iron o il disegn o di

ucc iare l’Ospodaro Stefan o di V allacch ia , e mat ituirgli Sie

ism0n do duca di Glogau. La memorab ile disfa t ta dei Polnoch i, n el bosco della Bukovin a , pose termin e a questa imo

rea : sven tura ta , e camb iò all’improvviso la polit ica della

kp oda ro Stefan o, il quale oppon en do perfidia a perfidia, si

i t tò dalla parte dei Turch i, e dei Tatari devastan do con

m riun ite, la Podolia, e la Russia -Rossa . Alfin a fn comost a la guerra, I

’Ospodaro Stefan o prestò omaggio, e come

eguo di guaren t igia ot ten n e la Pol.ucia paese vicin o alla

b ukovin a .

Stefan o morì n el 1 504 , gli successe Bogdan , det to il

;uerct'

o, il quale desideran do la man o di Elisabet ta , sorellaLi Alessan dro re di Pollon ia , n e poten dola con seguire, di

b ia rò guerra a i Pollacch i, dove i due fratelli Felice, e C ior

gio Stura operaron o fatti d’armi bellissimi Asceso al trono

Sig ismondo I, Bogdan comin ciava di nuovo le ost ili“, mafin to n el 1 509 da i Pollacch i capitan at i dal gran Gen erale

lella coron a N iccolò Kamien iecki, si ridusse al vassallaggio

lella repubblica .

Petrylo, successore di Bogdan , fece n uovi sforzi per ri

bellan i con tro Sigismon do. D isfat to n el I532 dal gran Generl le Giovan n i Taruovvaki , n on perde coraggio.

N el 1 54 1 si ribella di nuovo, e questa volta I’ esercito

pollacco con dot to dal vice-

gra n Gen erale dalla corona . N ic

cola Sien iawski, e Andrea Ten czyn sko st arosta di Bohatyn ,prostra to sulle spon de del Seret è costret to a rit irarsi.

Elia , n el 1 547 succede alpadrePetrylo, n ella sovran ità dellaV allecch ia , e presta omaggio alla repubblica . Le comm inan d o,e le art i di Alberto Laah i palatin o di Sieradia, che bisogn a

… o oo ao s o s o oo a- o. ém o «u p a 9

C A PITO LO XX .

Statistica a ttuale dell i n tero territorio dell'

an tica Pa ll onu .

Pcrcorsa coal la descrizion e istorica , e geografica degi

dell’

an t ica repubblica di Pollon ia, ci sembra cosa van t

a con siderare la popolazion e at tuale semin at a in d iversvin cie, do i vari spartimen t i degli an n i 1 772, 1 793 ,e 1 8 1 5 . trarremo questa stat istica dalla G eografi a1’

Europa orien ta le, pubblicata n el 1 825 da St an nsla«

ter, il quale raccolse in sieme, gli elemen t i d ivisi , che

tuiscon o adesso la Pollon ia . Pla ter trascuran do le fu

differisce alquan to dai calcoli fa tt i da Adrian o Balb i

Bila n cia p oli tica del globo, e n el prospet to sin ott ico

Russo pa ra g on a to a lle a ltre p oten ze d el un

tri di M . I. ll. Sch n itzler riferite n el sa gg io

la sta tist ica della Russia . Tut tavolta osserviamo Pla tercomposto la sua opera sui luogh i, e deriva t i i fa t t i d

gin i auten t iche. D’

altron de essen do primi a t radurre

es trat to in lin gua italian a ci facciamo un dovere d i riprvl’

origin ale.

I. Comin ciando dalla PRUSSIA OCCIDENTALE, conall’ epoca del

'

mo smembrameto della Pollon ia so t to

rigo 11 . re di russia , sopra un territorio di qua t trocen

glia pollacche, quadrate a quin dici il grado, si trova un

polazione di set tecen to mila abitan t i cioè

Relig ion e

La Prussia occiden tale è divisa in due circon dari.sica, e Marienwerder (Kwidzyn ) ; il primo comprend

1 2 RELAZ IONE DELLA POLLONIA

liu sot to le mura di D an zica. Per huqna ven t

lura menu'

tra

ron o un uomo rode, che si oppose a ogn i oro impresa,riven dicò la Podieran ia e questi fu Swieatopelk. Salito pel

suo valore al coman do dei Pomeran i, amb isce la indipenden za della Lech ia . Lcszek per ricon durlo al dovere con vo

ca un con gresso a Gouzan a . Swieutopelk vi si rende da tra

ditore, coglie Leszek n el bagn o e vuole rap irlo ; an dan do

fallito il col lo trucida e conferma la ’

sua in dipen denza.come duca i Pomeran ia , a D an zica .

V erso quel torno Corrado duca di Mazovia , fratello diLeszelt , ma da lui diverso per indole feroce, uccide il palat in o Crist ian o, guerriero valoroso, e terrore dei Prun iaur tut

tavia gen t ili. D a quel pun to in poi, in sufi cien te a resistere

alle scorrerie dei barbari , implora il soccorso dei cavalieri

teuton ici , n on a guarì ban diti di Terra San ta , i quali aveanofatto voto di combattere gl

infedeli. Il gran maestro Erman o Saltas promise a Corrado di conquistargli la Pollon ia ,esigen do in cambio la prome di possedere il territorio di

Colmcon le sue dipen den ze. Invan o il pruden te Swien topell

avverte Corrado del pericolo d’in trodurre n ella Lech ia questi

in triga n t i. N on è ascoltato. I cavalieri accolti conquistano

ben tosto la Prusaia per se stessi, ed atten don o ad usurpare

le Podlachia, e'

la Lituan ia .

Bozzan o V . det to il Pudico , o il Casto ( 1227 - l24l°1270) vide da fan ciullo la strage del padre Leszek. Tra due

preten den t i al govern o, Corrado , suo zio, vin se En rico il bar

buto duca d i Slesia , il n ale pen sava avervi dirit to , comemaggiore della famiglia dei Piast i. Il regn o di Boleslao fitlun go . Prin cipe in dolen te, giudice in iquo, e soldato codardo.Nessun a sx ca tura si rima se dall’ aggravarsi sopra la Lechia inquesto regn o calamitoso .

I Ta tari sign ori della Russia verso il 1 240 comin cia .

a scorrere 1’

Un gheria , e la Lech ia . N on in con tra n do impadimen t0 per la parte del vile Boleslao, che scampa fuggendoin Moravia , portan o le armi fin o sull

’ Oder. En rico il Pio,duca di Slesia , muore n ella bat taglia di Liegn iz, con tro di

loro comba t tuta n ei campi stessi dove, sei secoli dopo, Blucher,comba tten do i Fra n cesi , acquistava il t itolo di duca di

Wablstadt . l Ta tari , costrett i a rit irarsi, in cen dian 0 CN OOVÌÌ ,

gran parte del paese devastan o, quan to put posson o si por

tan

ù

o via, e gli ab itan t i stessi fa tti prigion i riducon o in ser

V II

Alle sven ture estern e si aggiun gon o le discordie civili

e p o c a s e c o s n a 1 5

l dneh i di Slesia di Pollon ia e di Kn iavitt , e part icolar

men te Bolealao il Calvo ,ldn ca di Liegn iz, il inquieto di

tutt i, s i combat ton o in frequen t i bat taglie( I gran di di

questo discordie facevan o profi tto. L’astio tra i prelati, c i

baron i, di cui gli un i possedevan o privilegi maggiori degli

tltri, aumen tavan o il disordin e. prin cipi, con ceden do alt i

privilegi, diminuivan o le ren dite dell’erario e costret ti a

pen dere ito ipotecavnn o soven te ampi terren i. Cosie campa Oder presso la sorgen te della W arta

[Album e quan t’

altro la Lech ia possedeva in

Lusazia cadde in potere dell’Alemagn a . Un pericolo più

gran de min acciava il ese. Per ch iamare gli artefici tedeid li e gli uomin i in ustriosi a

oàu'

en dere quivi domiciliotermettevì n o loro avessero giuri mun e aleman n a leggi

.en toutche, ed in secon da istan za appella…a Magdcbourg .

Zitti , e v illaggi si popolan o affat to di tedesch i , i costumi,le usa n ze aleman n e si dilatan o pel paese. Ben tosto al

mi prin cipi si circon dan o di tedeschi n e seguon o l’

ab ito ,

min cian o a favellarn e la lin gua . I gran di , studian dosi an

lare dist in t i dal lo , seguon o l’

esem io della corte o

le prin cipeli cit thpod:lla con t rada , come osen e Cracovia,

tdupra n 0 la lin gua tedesca . ll disprezzo dei costumi n ezion li stava cag ion are la pe

rdita dell’

in dipen den za politi

ta, e la S asia n e ofl'

erse tn st issimit prova . Per buon a ven

tura il clero, in

quei tempi sopra ogn i altra classe della n a

tion e ist ruito, veg iava sopra di lei , e partecipan do a i poteri

politici n on era disposto a perdere la sua posizion e n ello

lato ; usò pertan to di ogn i sua influen za n elle scuole per

l lvare la lin gua n azion ale la lin gua tedesca proib iva la

storia del paese scritta in latin o fu in segn ata agli alun n i in

bagua pollacca , e cosi, per le cure dei vescovi, la Lech ia fu…un dal diven ire tedesca .

La fin e del regn o di Boleslao è distin ta con la con qui

la della Podlach ia ( l264). Ella ebbe luogo per le guerre

sce se in ques ta con trade dei cavalieri teutomci imperc1octhè eglino avessero predicato un a crociata , on de gli aiutas

(1 ) Ecco i na n i dei diversi ducali che con ten eva la Loc/osa . Sles ia mtu b Aesse e alto ; i ducat: d i Liegmtz d i Schwmdn itz d i

M rs ds Giogo“, d t Segou d’

E ls , d’

Oppeln ds Svein , d i

Trae“. d’

0sv t'

eewt , di Severus, di Z adar ec. ; il duca to ds Pallon i.o Gen i e Pollon ia , den ti di Pern umia , e D en a ro , il Ju n to d i…il“; Greene“ , quella di”n ew. , dt fi niamo , d t Len czyu , di

ud s'

e d’I n owocla vv di Bmse— Knù waki d i D obrzy n , di

M…. di Plesk, di Cursi , ds Waru m.

e v o c a s e c o n n a 1 5

desco d i n ascita , suscitò un a rivolta nella capitale. t islao,ed ardire rien va a man o a man o i suoilmen te quan do a morte di En rico di Glogau

lo ebbe posto in domin io della Poll0n ia.Fin almen te W ladislao, signore della Lech ia, disegn an do

seguitare l’esempio di Boleslao il G ra n de, si fa coron are re

di Pollouia in Cracovia , n ell’an n o 1 3 19. Le cerimon ie ado

perate img-ista solen n ith si con tinuaron o n ei tempi succes

i vi e l’

'

vescovo di Gn ezn e; che pose il diadema sopra

in fron te di Wladislao acquistò'il diritto di coron are i… t i e l

’aquila b ian ca n ello scudo rosso da quel

pun to in poi diven n e la divisa n azion ale.

Un caso fun esto pel paese turbò questi giorn i di

feste. La Slesia n emica a W ladislao ai sottopose , a i re di

Boemia , come preten den ti al tron o di Pollon ia: i duch i stessi di Mazovia se n e dich iararon o vassalli. Augusto era dun

e il regn o di Wladislao ma il suo alto in gegn o lo fece

god-men to di un o vast issimo, e poten tissimo. W ladislao inten to ad in terrompere le fun este con seguen ze derivate dalla

division e della Lech ia tra i diversi figli di Boleslao la ri

compose in regn o di Pollon ia e gettò primo le basi dello

splen dore per cui questo regn o an dò distin to n ei secoli suc

cessivi . Per con seguire il con cetto disegn o ebbe mestieriabbassare la poten za dei gran di, già trasformata , median tepart icolari privilegi , in oligarch ia aristocrat ica; e ciò cosegul

chiama n do tut ta la n ob iltà (cioè tut ta la milizia , perchè solda to , e n obile suon avan o sin on imi) a parte delle prerogat ivedei gran d i; la iù parte dei privilegi soppresse, obbligò tut

ti, tran n e il ero, a pagare uguali im ste , e per compire

l’

opera n el 1 33 1 con vocò un a asaemh ea gen erale a Chen

ciny. Questa fu la prima dieta legislat iva della Pollon ia . .I

n ob ili, i prelat i, i b aron i, di cui otto pala t in i, si riun i ron o

den tro un a camera presieduti dal re. l n ob ili, comt e nuo

vamen te accettat i, essen do n umerosissimi , dimin uiron o la potenza dei gran d i, perocche n on esistessero, come in In gh ilterra, due camere, un a delle quali è ab ilita ta ad opporre il c

'

ero

di qui I’influen za della n obiltà. Ella compon eva allora il

corpo della n azion e. V eramen te occorrevan o due altre classi

di popolo mapruden za voleva a n on ch iamarle al reggi

men to, dacchè un a era composta di ab itan t i della cit tà, i

quali, sebben e per dovizie poten t i, con sistevan o in forest ieri , la

più parte tedesch i govern ati da leggi teuton iche, e l’altra di

con tadin i che, quan tunque liberi vivevan o dipen den ti dei

E PO C A T E R Z A 1 9— ‘ lflclle n ome della

- Ùelehrate a Cracovia n el e’in tperatore , i

'

la. di D an imarca , e di Cipro, e molti altri prin cipi, e ai

p o n stran ieri.L G.& morì n el 1 370. Luigi e

’Un gheria (1 370- 1 382)

P vo di figli, desidera confermare le fi glie n el tron o della“mia , radun a pertan to un a dieta a Kouyce n el 1 3 4 . e

Ple man tenere la Pollouia in dipen den te dalla Un gìefi a

nd niltb, e il clero dal can to loro promet ton o pagare cer

lan e prediali, purchè n on sien o aumen ta te sen za il con

. l‘

lo di tut ti . Lungi rompe i patt i, e preten de un ire la .Haalla U ber

_

ia. Gia stava per sorgeru

e un a guerra, quanmore ndo a scio la coron a dl Foliou s alla figlia Edv ige.

g lua n cipeasa, coron ata regina n el 1 384, ad armata man o

fi d aKUn gheresi dalla Halicia ; giovane, e bella sopprimealam che aen t iva per Guglielmo prin cipe d

’Austria , e,

con sacrata alla pros riti della Pollouia , con duce a apo

1 3 gran duca di Lituan ia , ch iamatoranducato -riun isce alla coron a

d i Pollo

‘ l . Il 1 2 Febbraio del 1 386 lace il solen n e in gresso a Cra‘ . l ia, e l

’un ion e dei due p0poli

— fu celebrata .

lagellon e “ perido come i dirit ti alla coron a della PolL n ia ai fon da—ero sul capo della sua sposa , allorchè questa

Y en -e a morte voleva rit irarsi in Lituan ia . I Pollacch i però,

quan to gran de utile fosse alle cose loro la

due paesi, la prima scelta con fermaron o, e

l tron o man ten n ero . L’

impera tore Sigismonteuton ici mal aopportahdo la lega dei due

tra loro, si sforzan o guastar

o, dacch è lagellon e con serva t

uan ia n e prepon e al

dichiaran o la guerra , ma ca

|4 10 alla battaglia di Grun ewald. lagel

disegn o di sperderli all'

atto, con voca n el

1 4 1 3 — i due popoli in dieta gen erale a Horodlo, n ella Picco

L Pollon ia ; quivi reggia i Bojardi n ei privilegi ai n obili

F inocch i, con t inua lp: guerra con tro i Ten ton i, che termin ò nel

‘I…con la cessione fat ta da quest i ult imi della Sam0gizia .

Ma l’Imperatore n on iametteva le sue trame in Um

n ia . Pmtestn n do occuparsi dei mezzi per liberare l’

g reco dagli Ot toman n i ch iama Witoldo a colloquio i

n el Sigismon do lusiix a Witoldo mostran dogli la posi b ilitb di mutare il t itolo con to in quello di re di Li

EPOCA QUARTA

Dall'…1 587 al 1 795 .

(208 a n n i)

Be elettivi di ùmigBa diversa . dal

Stefan o Batory termi n arono per la l’ollon ia i giorni

di poten za , e di gloria . Ben racch iude l’ isteria dell’epd :

seguen te alcun e pagin e on orate da alcun e gran di vit torie, ansi

quelle che di più gran de splen dore illustraron o questa con

trada apparten gon o alla n uova epoca, ma la Pollon ia trava«

gliata dalla crescen te an arch ia n on potè trarn e va n taggio.

Batory fu l’ultimo re che osasse mostrare en ergia n ell

’eser

cizio della sua autorità i suoi successori di man o in manoabb an don aron o I privilegi della coron a sen za badare a ao

s tituirvi il fren o delle leggi; così lo stato, in debolito , ù1fran

to dalle fazion i precipitò alla rovirta . La fun esta v icen da ,

che tolse la Polon ia dal n overo dei popoli n on fu prepa rata

soltan to dall’

in debolimen to del potere reale : altre cause in

fin iron o su questo miserissimo os so n oi le raccoglieremoden tro un rapido ragguaglio.

La casa d’Austria on n ipoten te in q

uei tempi flceva

sen t ire la sua autorità a tut ta l’ un o dei suoi rami

govern ava la Germa n ia , Boemia, herin ; strin geva

tro lo scet tro di Spagn a , e dei paesi depen den t i: volle quin

d i occupare a n cora il t ron o di Pollon ia . Tre princ ip i austriaci

g ià si era n o offert i alla scelta dei Pollacch i: l’

impera toreMass imilia n o ll. Ern esto , e M assimilian o figlio , e n ipote suoi.

Qua t tro arciduchessa eran o sta te con dot te moglie dai so

vran i pollacchi. Ma il popolo vigilan te per le sue libertà

z r o c a Q U A R T A 35

l esen t iva i disegn i dell imperatore di German ia. Infa tt i con'oca ta la dieta di elezion e do la morte di Ba tory od

'

on e

cu cina a Sigismon do lll. asa 0587 prin cipesale di Svezia, n ato per la parte,

di madre dal sa n gue degliage]lon i, la rimembran za dei quali n on poteva est in guersiel cuore dei Pollacch i: sosten n e del suo credito la scelta ilran da gen erale Zamoyaki.

La famiglia Zborowski partegava per Massimilian o

_

di Austria ma G iovan n i Zamoyskica cciò di Cracovia , ( 1 588 ) lo vin se a Bietschen n ella

es ia , e lo fece prigion iero di guerra . Imprigion a to a Krasnyuvr o t ten ne libecta rinun zian do solen n emen te alla coron a di

questo l’

Austria si rimn .ic. Sigismon doarciduchessa , e con lei fu aperto l

ad ito

man eggi. gesuit i favorivan o 1”Austria , e la corte di Si

m ndo i gombravan o: Golyn aki, suo con fessore, l’ammini

.a rga . ia tore della cappella reale, la secon davan o. Suun a vedere adesso come tutt i quest i part icolari influisao sopra le sven ture del regn o .

D apprima il fan atismo religioso dai gesuit i partecipato

&gismon do gli fecero perdere la coron a di Svezia . Carlo

I lo . z io , accostan dosi ai luteran i svedesi, l’

usurpava . Per

a to c. so si ruppe un a guerrh ,lunga, e san guin osa tra i due

poli fia£l amici. In van o il gran gen erale di Lituan ia

Chodltiewicz vin ce gloriosamen te a K ircholm1 605 : la guerra con t inua , gran parte di Livon ia occu

ao g li Svedesi. La stessa influen za dei gesuit i semin a la

cor-d ia . n elmezzo degli s ta ti : a tutt i gl

istituti di pubbli

d uca zion e;n on depen den ti dalla compagn i a loro, mosserom D i lì a poco i fratelli si armarono con tro i fratelli,un p am dove fin o a quei giorn i la tolleran za degli Ja

llon i aveva protetto la libertà di coscien za con tro le per

l ll ion i dell’

Europa. protestan ti eran o cacciat i dagl’im

:gh i pu bblici. Quan do Sig ismon do ven n e in Pollon ia , la

tg p'

orith del Sen a to et a protesta n te alla sua morte dueli membri n on eran o cat tolici. I gesuit i eagion aron o nu

ra ln con tesa_tra le due ch iese greca, e roman a , lin ll dal

sapien za degli lagellon i repressa . Ben tosto arsero di sde

lo tutt i i palat in at i, e tan ta fu la commozion e degli spirieh e, 1 tel 1 605 , quan do Sigismon do sposò in secon de n ozze

la a rciduchessa sorella della prima sua moglie cen to milawalieri accorsero per deporlo dal t ron o. Zebrzydowslt i e

ian o R adziwill li con duceva n o . con federat i Però si arcor

t o come i capitan i si ag itassero piuttosto per oli

'

ese partu'

z. m 3

4a au. szzoaz D ELLA POLLOS I

maggiore sven tura n el tempo stesso la Svez ia le ruppe ll

guerra

Casimiro , seguen do l’

esempio de’

suoi an t…, non

depon en il t itolo di re di Svezia. Carlo Gust avo re di Sw

zia , pre n den dosi delle a n gust ie della repub bliq , sollecitate

da d zeiowshi, il qual offeso dal ma scamp ava a Stockolmn el 1653 , per la parte di St ezia en trò n ella G n ok -Pollockche gli ven n e in ms n per le trame del t ra dim , sen za

colpo ferire. V arsavia e la P:ccoia -Pollon ia furon o ompte dagli Sx edesi . G ra n part e della Litua n ia . sed otta dal tra

d .men to di G . an e d zimîl. e…m i : della an a in dipew

den za . s i am n de a C s rlo G

st i s su. pres a e S: :

reca ;ua o riman ern e .i t

abìn : -è on at n «ìa

n e s . lta n : : :'

séei x - L cea p z. a : zn au pra3s ian i, e la

fortu na t . . Cree Aci lia .

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. e ÌÉ priore delcon

a ss i

Su : siae la fan s -'u P. t o-cl . . ed altri bandi

: v r î.r x ee . la lib ertfa e ll ì

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n“ a.t : “ I…att—n k

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e vo c a Q U A R T A 45come can dida ti alla coron a . L

elettore di Sasson ia Augusto[I. ( 1696- 1 733) giun se primo , e Con t i, debolmen te sovven u

.o dalla Fran cia , smza pure sbarcare a D an zica, fece ritorn o

Il patria . ! suoi part igian i promossero un a guerra civile, com>ressa n el 1 70Q dalla con federazion e d i Olkicn n iclri.

Augusto, amico della casa d’Aus tria , ricupero da lei le

ll lilt 8 di W ieliczlta. Nel 1699. col trat tato gen erale di Car

ov itz, rien an cora alla Pollon ia la fortezza di Kamien iec,Sub ì i, con tut te le sue vittorie, n on ven n e a capo di

aquistare. Con fidan do n ella fortun a , Augusto deliberò strap. re…la Livon ia alla Svezia . Lo in ducevan o a ben e sperare

giovaneaza, ed in esperien za di Carlo X", nuovamen te as

n n to al tron o : con clude pertan to un’allean za con Mosca , e

Marin a…. Ma Carlo, dispersi con sin golare velocità i D an ei, e Moscovit i, assalta i Sasson i supra la D zwin a n el 1 701 ,

occupa n el tempo stesso la Lituan ia , e la Pollon ia . La

w p a /ita non era an che adun ata per a iutarlo, pemcchè Anavesse impreso la guerra con i soli Sasson i , sen za ch ie

la n e l’assenso alla dieta . Carlo X"giun ge a V arsavia

b ccn pa , vin ce Augusto Kliss0w, ed espugn a Cracovia . A

lesso due confederazion i si forman o : l’ un a a San domiroar d ifen dere Augusto , l

altra n'

ella Gran de-Pollon ia . n el

704, con dot ta dal primate Radaieiowaki, per combat terlo.

la rio Xii, sovvenuto da i Sapieba di Litua n ia ; con voca un a

n ova ammblea , e fa eleggere a re S namu o Laszczrasar

1 704) palat in o di Posn an ia . Augusto rsegut o in Saa d

Îl . n el 1 706 col trat ta to di Altran stsdt.e

renurizia la coron a

li Pollon ia , e ricon osce l’emulo Stan islao . Carlo parte di

is sson ia per combat tere i Moscoviti gih padron i di Gmdn o.

rotta di Poltava n el 1 709 gn astò ogn i suo propon imen to .

Avr-usm ll. ( ly'lg) torn a al tron o di Pollon ia , abba ndolato da Stan islao, che si ripara in Francia . Questa vicen da

trin ge l’amicizia di Augus to con Pietro I , e di: prin cipio

I". d eplorabile influen za esercitata dagli tzar sopra i desti

ti dellai…”con trada .

Gli eserd t i Sasson i, e Moscoviti con t inuan o a sta n ziare

in Pollei n , i n ob ili si con federaron o a Tamogrod per ri

l'

fl l li i . Pietro in terven n e come media tore tra la n obil

Ù} Nel 1 7 1 7 alla d ieta muto , così cb iama tmperclnèm. . di brevissima durat a messe d’accordo le part i.

Si.

— l i abban don aron o la Pollon ia i Moscoviti gl’

imita nna nd e n el 1 721 si termin aron o i trat tati con la

E PO C A Q U A R T A 5 1

ven d icars i con tro i suoi avversari. G abriele l’odoslzi gra n dereferen da rio della coron a

,1 t0me aborrito sempre dalla Pol

lon ia , secon domaravigliosamen te Repn in . G iun to Radzivvill,e co n federazion i parziali si accolsero a Radom, so t to il con vn d0 ° di lui , e di Stan isiao Brzostovvrski, in con federazion e

gen erale si cost ituiron o , accet tan do gli a iut i della Russ ia . AI'

e co n ven n e piegare, quan do i Russi ca itan at i da Soltylwll'

,

Î nmu s, e Kretschetn ikofl‘

occuparon o i terren o della repub|liC 8 . D i qui comin cia la servitù d i Pon ia towski , l

’esi ta n z.

lella sua indole prevalse sulle buon e volon tà.

La dieta, cosi confedera ta. si aperse a V arsavia nel) t t ob re 1

767 , n è a quest

’epoca di rigen erazion e potevan o

n a n cswe . g i an imosi cittadin i. Gaetan o Soltyk, vescovo diira covia ,

’ il dot t o A. Zaluslt i vescovo di Kn ow; il palatin o -di2ra covia, V en ceslao Rzevvuski, e il suo figlio Severin o, starosta. i D olin , si dist in sero con eroica res isten za , e caddero vitima dell

’amore di pa tria . Nella n ot te del 1 3 al 1 4 ;Otto

ma furon o . arrest at i, e sotto la scort a dei Cosacch i trasferit iell

’estremo della Moscovia . L

’Europa in tera stette

'

in orri

it a a tan ta violen za e Repn in mostrò di che sapesse la

ro tezione della tzarin a . L’illustre An drea Zamoyski prote

ta con tro, e depon e n elle 1 n an i di Stan islao Augusto , i s i

illi della coron a . Repn in , libero da og n i 0 sizion e, fa n o

mi n are un n umero di deputati presieduti da prima te Podo .

Li , caro all’amb ascia tore per in fin ita bassezza . Un a costita .

io n e ch iama ta leggi ca rd in a li e ma terie d i Sta to fn com.ila t a

,e promulga ta n el 21 Febbraio 1 768 . Quivi den tro

ido t t : in legge tut t i gli abusi—fin lì prat icat i, fon te peren ne

li licen za , specialmen te il liberum va to posto-di nuovo in

igore, ta n to premeva man tenerlo ai n emici della Pollon ia :3erto i protest an ti otten n ero i diritt i che doman davan o, malove n on avessero con siffa tto pretesto n ascosto il vero sco

)0 delle lun ghe trame, sarebbero [ Russi s tat i ma] destri .In a influen za si aperta , e funesta alle cose del paese con

:itò lo sdegn o ,

dei pa triot ti Pollacch i . Adamo Co rvin o K ra

in slri, vescovo di 'Kamien ioc, scampa to alla sorte d i Soltylr,li Zaluski, e d i altri cit tadin i, deporta ti in Moldavia , mediava il vasto disegn o della rivoluzion e n azion ale : ten tò le>o teuze stra n iere amiche della Pollon ia a sovven ire il moto.

vescovo Kras in slt i comin ciava appen a i suoi lavori n ella

Purch ia , e n ella Fran cia, quan do , il 29 Febbraio 1 768, G iueppe Polawaki, s taros ta di W arka , tre figli , e due n ipoti,"ran cesco Potocki pala t in o di R n ovia M ichele K rasin ski

RELAZ IONE D ELL POLLOSlA

Certo rc queste era no buon e ragion i, scrive un isterico,

l ta che voglion o le ragion i con tro i soldat i?si

Sta n isla o per ordin e dei min istri stran ieri con vocò un a

dieta per l’

otto febbra io 1 773 , dove scarso n umero di rsppresen tan t i si accolse: la precederon o le diet in e tempestose ,

s icchè n on potè aprirsi a V arsavia prima del. 1 9. Aprile

1 3 .77

Questa giorn a ta etern amen te memorabile n ei fasti della

Pollon ia, mostrò da va n ti 1’ Europa un a lot ta ben disuguale.

n un zi, educati per lo scopo un ico di conferma re la servitù

della pa tria con ten evan o tra loro alcun i uomin i de n i di

rappresen tare un a n obile n azion e. Soma tut t i si rat in se

Taddeo Reyten , on ora to da i posteri col n ome .di Caton ePolla cca .

Reyten n acque di an t ica stirpe Lituan a n el palatin ato

di N owogrodelt n el 1 742, stud iò a V arsavia e quando la

voce della”patria in pericolo s i fece sen t ire al suo giovane

cuore, — posta ogn i altra cura in disparte, n elle lin ee dei con

federa t i d i Bar, guerreggio con tro i Moscovit i. La divisione

della pa tria offese mortalmen te l’ a n imo d i quest’

ot timo cit

ladin o . Nel 1 773 N owogrodelt ma n dò ' alla d ieta Taddeo

Raylen , e Samuele Korsak. Qua n do Samuele abba n donò la

casa n a tale, il padre gl’

in dirizzo queste parole: « figlio mioecco io t i faccio accompagn are a V arsavia dai miei pw.

fida ti servitori, pen sa , amare io p iut tosto ch e mi riporti

n o la tua testa che la n uova di aver approva to qua n to

a si t rama con tro la tua pa tria . Per costrin gere la n azio

n e pollacca alla des idera ta ra t ifica , .b isogn ava co n federate

la d ieta; n on essen do probab ile la un a n imità, rifug io un ico dei

patriot ti era impedire la con federazion e.

N ella prima seduta del 1 9 Aprile, Leutowsk i n un zio di

Cracovia osa n omin are alla pres iden za Adamo Lozio Po n in si iven duto allo stra n iero . Quel traditore col baston e d i rmresciallo in man o , sorge an dacemen te per occu re il seggio,n on aspettan do altra elezion e della dieta . Mo t i deputati si

leva n o a protestare con tro s iffa t ta usurpa zion e. Reyten strap

pan do il baston e ad un usciere esclama : sign ori il maresciallo della diet a n on si n omin a da un solo , s i elegge da

tut t i, io pro tes to con tro la n omin a di Pon imki, e vo i in di

ca te ch i deve guidarvi . » l n un zi gridaron o: viva il vero

figlio della pa tria il maresciallo Reyten N c segue un a

gra n de agitazion e, il popolo accusa Pon im.ki d i modo che

egli ch iude la seduta e accompagn a to da alcun i complici

a p n e a Q U A R T A

i para n elle stan ze reali. Reyten , rimasto parla ai cit tadin i

li riman da alla seduta del giorn o appresso.

Tut ta la n ot te fn adoprata in pessime art i. Staclelberg,ìen oit , e Revitzky, compra n o i suffragi della maggiori“, manon riesce loro a gevole il trion fo come pen savan o. I n un zi

leyten , Korsalt , Oracmwslri, Zammha, Penezkowski, Tymovvsk i, é Ierzman ovvaki protest an o altamen te con tro questa vio

en za . Pon in ski s i mostra —d i nuovo col bastone di marescialo, ma pron un ziate appen a le parole, la seduta è aggior

|nu doman i » , sparisce, e torn a di n uovo resso del re

roi n un zi Len towslt i, Stan iszevvslri, e W ilczevvs i . Per questan eve a t imon e n uovi rumori si levano dalle d iverse part ilella aaliiî

a

grida n o al trad imen to, domandan o il processo di’o n in aki. Beyten ,

Korsak con ferman o l’ a n imo dei compagn i ,Beyten raccoglien do quan to gli riman e di forza grida

ch iun que ama D io , e la pa tria perseveri nella difesa dell’

un o, e dell’altra , perchè, 0 sign ori, adesso è proposi

°

to d i

mpprimere affa t to le leggi , e libertà n ostre.

Pon in ski, n el 21 Aprile, difeso da 25 ussari prmfi a n i9 36 gran atieri moscovit i occupate fi n o dall

’alba le porte

lella sala , vieta in trodursi il popolo . l nun zi Reyten Kor

a k , Bob in zevvicz, Bulharyn , Kun en iecki, D un in , Kozuebovr

k i, lerzman ovvski arrivan o primi a l posto. Bohuszevvicz t eca

mmla veste il baston e di maresciallo. Reyten osserva n do,ome rima n davan o addietro il popolo si volge ed esclamaSign ori seguitemi se Pon ia ski oggi d iven ta maresciallo

della dieta , io sarò morto! Korsak ch iede di porre in

i t t i la protes ta con tro Pon in ski , ma n on è ascoltato. ll po

molo prot òmpe, ed in on da la sala .

A n ove ore di mat t in a Reyten fu avvisa to , che un de

:reto lo dich iarava infame. Io vi era'

appneochiato ri

lpose tranquillamen te. In tan to Pon ia ski, ca pestat tut te le’orme, oolrn ò la misura de’ suoi delit t i, scriven do n ella pro

aria casa I’

at to della confederazion e; di poi, un en do al da n

1 0 lo schern o lo ma n da al re perchè lo firmi. Sta n islaoAugusto rispon de la

' farebbe, con sulta ta prima la volon tà dei

min istri, e degli amba sciatori delle tre potenze.

V erso mezzogiorn o comin cian o a comparire i n un zi corrot t i

, n on a n che Po n iaaki. ll p0polo d’

ora in ora , gridava

rt dep uta ti n on tradite la pa tria , n on abban don ata i vostri

Seggi perch è tradirete n o i, e vo i stessi ! Reyten n on cessa

lal ch iedere che si elegga un maresciallo. Martin o Labo

mirski si presen ta come delegato di Pen in ski per levar la

e vo c a Q U A R T A 5 7ch iun que a grilica la vi ta , disprezza i don i, e la persecut

n zion €_13. L

'ambascia tore, cruccia to da al n ob ile resisten za ,

li min aiicia con la con fisca dei ben i. Korsak allora si . leva ,e dichiara , che se avevan o cupidigia delle sue terre fran ca

men te le ren dessero , avrebbe an che agg iun to mobili, dan aro, vmllame, e la vita , purchè la patria man ten emru libei-a : e così dicendo con segn a all

’ambasciatore l’ inven tarlo

delle sue terre dei dan ari e dei mobili. Ecco io n on

posseggo più nulla , che i n emici del mio paese possa n o rapirmi, mi riman e la vita , pren dan o an che questa

ma sappia n o , che n on vive sopra la terra tira n n o ricco

abbasta n za per corrompermi, n è

poten te per a tterrirmi

I quattro nun zi ritorn aron o al a sala della dieta , la tro

vat ouo ch iusa , e den tro l’

in domab ile Beyten : essi si diste

aaro f t erra al di fuori e così passaron o tutta la n ot te.

el 22 Aprile un nuovo apparecchio di forza militarecircon da lin sala , n e respin gon o il popolo , ed, appen a aperta,i quat tro collegh i di Beyten s i un iscon o a lui. A un

’ora i

min istri delle tre po ten ze giun sero, e si con dussero dal re

per sem re più con fermare la con federazion e lo in t iman o ad

appmvar a . Il re, volen do usare del ben efizio del tempo , ch iede due g iorn i a deliberare. I tre min istri si sdegn an o

'

, il

russo min accia , che dove n el g iorn o stesso n on si decida ,

ciasch ed n n a delle tre poten ze man derebbe cinquan tamila uo

min i per met tere a fuoco, ed a sa n gue V arsavia la dieta ,

i min istri, e i sen a tori . Stan islao Augusto si volge per con

s iglio al gran can celliere, quest i tacqn e , ed egli prese il si

len zio per co n sen so : allora , avvilito dalle min accie , osa la

grima n do approvare la con federazion e. Le due camere si

riun iron o tosto , e ten n ero seduta fuori della sala con sueta

perch è Beyten con tin uava ad occuparla ost i n atamen te. ll gior

n o a ppresso quan do il sed icen te maresciallo . e la pretesa con

federazio n e a n daron o a seders i su i seggi, raccolsero Reyten,ch e da 36 ore privo di co n oscen za giaceva supra il terren o

rich iama to a lla vita fuggiva dopo di aver difeso fin o all’

ul

t imo momen to la libertà della pa tria .

Il 323 Apri'c, Pon in ski per ordin e di Stackelberg ebbe

l’ impuden za di an n un ziare a lleyton , essere sta to revoca to

il decreto, che lo d ich i a rava in fame , e offrirgli duemila duca t i per t orn arsen e a casa . lo, rispose l

illustre repubbli

ca n o , ho qui meco cin quemila duca t i , te li don o , a pa tto

ch e tu depon ga il baston e di maresciallo, e con lui la tua

es in famia Len tulus gen erale prossimo presen te a questo

E PO C A Q U A R T A 61

il ten tat ivo operato da un a don n a Ougroumoll'

di uccidere

il re , e il prin cipe Adamo Czartoryski, quan do giun se la mememorab ile dieta del 1 788 .

Questa dieta ; aperta il 6 Ottobre 1 788, fu ch iamate.la

gran de dieta , dieta'

dei quat tr’

a n n i, perchè tut to ques to tempo _dn rata , e più comun emen te d ieta cost ituen te. La presie

deron o r la coron a Stan islao N aleucz Malarhòwslri, e Ca

rimiro estone Sapieha per la Litua n ia si con federo fin o da

prin ci io, e'

si con solidò dich iaran dosi in violab ile.

progresso dello spirito n azion ale a ch iara prova si

ma n ifesta n elle con tese dell’

assemblea, e quan do paragon ia

mo F i e sa differen za tra la dieta del . l780 in cui le

legg i din

£m,

oyslt i furon o vilmen te ribut tate e questa , dove

i b isogn i, e i desideri dei popoli si preeorreva n o, dobbiamo

ren dere un tributo di lode alla deputazione di pubblica edu

cazione gen eratrice di al stupen di effet ti. 1 membri delladiet a del 1 780, n elle scuole gesn idche educati, in gomb ri dierrori n aturalmen te aborrivan o i gen erosi con cett i che la

gloria del paese si propon eva n o a scopo. In vece i'

nun zi

della d ieta del 1 788 sin ceramen te deposero gli an tich i pre

giud izi: educa ti dalla con gregazion e dei piaristi, o n elle scuole

secolari, si posero tran quilli a‘

discutere le numerose leggi. 0con s ideraron o bome dovere chiamare a parte dei privilegiloro le altre classi

,di cit tadin i .

In'

questo tem la Russia combat teva contro la Tur

,

la Svezia. In gh ilterra , e la ,.

Prussia in vidiavauo il

suo in cremen to, e sollecitavan o la Pollon ia a rom re l’

,in

licen za di Pietroburgo, e co n fermare la propria li rtà, med ia n te un a riforma completa .

n ell’

ordin amen io polit ico. Ca

teri n a si a ppon eva ad ogn i n ovità, t imorosa , che la Pollon ia,ordin an dos i, ripren desse il suo grado tra i pc li; a pp0g

gia n dosi sul tra tta to di division e con cluso con e tre poten

ze, e quello a suo modo in terpretan do, sosten eva quivi esser

compreso ogn i mutamen to n el govern o. La Prussia in vece

favoriva i Pollacchi , e poich è i suoi in teressi adesso a quelli

della Russia s i appon ev:uuo affermava quel trat ta to obbli

garla solta n to a con servare la Pollouia n ella in tegrità del suoterritorio .

Con questi umori si aperse la dieta del 1 788 . Stan islao

n on si sen t iva oten te abbas tan za per sottrarre la patria dal

1’

influen za di terios : a n zi ten uto,seco lei un collo

qpio a

Kan iow, per istigare la Fellon ia ad allearsi . con la uss ia

con tro la a t:h ia in n alzò un monumen to a G iovan n i So

62 REL azm.ve num POLLONM

b icaki, presen ta n dolo in a tto di calpestare gli O t toman n i. ì laesitan te sempre, ed in certo n ei suoi

pmpon imen t i, abbandon a tosto , o fin ge abban don are la fazion e russa per un irsi

alle art i della Prussia allora patriot t ica .

(ipera importan t issima per la dieta fu l’

abolizione delcon

siglio perman en te n el 1 789. L’an n o appresso il re di Prussia

propon e alla Pollon ia un a lega offen siva, e difen siva che vo

en terosamen te si accetta . Per questa ven n e assicurata la Pol

lon ia con t ro la Russia quan d’

ella pur volesse in terven ire

n elle sue bisogn e in tern e. Qua n do fu proposito di mutare lacost ituzion e dello stato tan to cautamen te procederon o che

un n umero doppio di deputa ti con precise istruzion i delle

dietin e, furon o riun it i per questo un ico scc . S’in teae a for

mare un a dieta costituen te n el iù stretto sign ifica to della

parola . L’

el n en za dei pa triott i lìollon tay, dei fra telli Ign azio, e Stan is ao Potocki, Wyb icki, Staszic, N iemcevvicz, Mostowaki , W eyssen bofl

'

ed altri produceva ot timi frutti. Nelgiorn o

1 8 Aprile 1 79 1 con voci un an imi approvarono la

legge memorabile in favore della cit tì , e dei cittadin i, leg

ge a cui ten n e immediatamen te diet ro la cost ituzion e del 3

maggio dell’an n o medesimo.

Questa cost ituzion e era pur trappo meritevole di riun ire fatt i i suffragi : i vizi delle a n tiche i3t ituzion i riformava ,a i cit tad in i, ed a i con tadin i offriva un a n uova esisten za , con

fòrt an doli n el presen te , ed a n iman doli di migliori 5 ran ze

pel futuro . Il liberum veto , le con federazion i , e e diete

con federate abolite, il potere legisla t ivo giudiciale ed ese

cut ivo sayiarh en tc ord in ato, in li n e l

eredità del tro n o n elia

person a di Federigo Augusto elettore di Sasson ia , figlio del

ult imo re di Pollon ia ist ituita . La dieta otferse a n cora al

govern o la tassa di un decimo di ren dita per capo ,e

l’autorizzò di crescere l

’esercito fi n o a cen to mila uo

mm: .Per impedire og ni querela dell

’opposizion e, dacchè , ar

claman dola tut t i , fu vota ta la legge, n el 5 ma ggio la so tto

posero un a seconda volt a a i suffragi della dieta , e n ove mes i dopo ogn i d ietin a, o colleg io elettorale, l

a ccet ta va sep:ra tamen te, e giurava difen derla .

Il gab in et to d i Berlin o dette commissio n e al suo ambascia tore di ma n ifes tare a i Pollacch i, avere con lieto an imoud i to l

avven turosa rivoluzio n e, che partecipava a lla Pollon ia sapien t i . e regola ri ist ituti: rc io mi rallegro meco sh :sso

scriveva Fedmigo Guglielmo a Stan islao Augus to , di ave

E P O C A Q U A R T A 65

a re con tribuito al man ten imen to della libertà, e della in dipen den za pollacca , . e mi sarà caro confermare i vin coli chect un i scon o .

Pareva a llora che la cost ituzion e dovesse con solidarsi.

La Pollon ia stava per riassumere il suo grado tra le prin ci

pali poten ze, sperava godere in pace il frutto'

dei sum sfor

zi, ma si oppon eva alla sua prosperità l’

ambizion e di Ceterin a . Termin a ta la guerra Turca, e Svedese, colse occasion e

d i accostarsi a Federigo, protestan do la lega con tro la rivo

luz io n e di Fra n cia; sapeva a n cora, come da gran tempo desiderssse

,la Prussia Thorn e D a n zica . Tan to le bastò per

con t inuare n elle sue trame. Ca terin a trae dalle sue part iBra n icki, an t ico con fiden te de

suoi amori con Stan islao, Stan islao Felice Potocki, e Severin o Rzewslt i, uomin i audaci, cbnd isperati. orma i di avvan taggiarsi n ell

an arch ia si on gpn o .

capo di un a con giura riun ita a Targowica dell’ fikrauia .

Appen a rin ven n ero t redici complici al delit to, ma li sovvenn ero le migliori milizie russe agguerrite n ell

’ult ime bat ta

glie. Quest i esercit i occuparon o il suolo pollacco . Il re, e lan azion e sembran o con cordi n ell

’ap

'

gliarsi a partit i estre

mi fu con cessa al re potestà illimitata per difen dere la

Pl tl'

1 3 .

Il prin cipe Giuseppe Pon iatowski, già celebre come a iu

ta n te di campo dell’

Imperatore G iuseppe II, n ella . guerra

della Turch ia con segue il coma n do supremo dell’

esercito .

M ilita sotto i suoi ordin i I’illustre Kosciuszko d iscepolo

ed a iutan te di campo di Wa sh in gton . Kosciuszlto fece provad

in gegn o militare n ella b attaglia di Z ielen ce combattutail 1 8 giugn o 1 792, ed acquistò gloria immortale a D ubienka .

R iusciron o però i n van o sl n obili sforzi, che la patria costret

t a p iega di n uovo il capo al giogo stran iero. ln darn o la

Pollon ia in voca i sussidi di Prussia assicura t i col tratta to

n el leale Guglielmo già si appa recch iava ad occupare

p arte della preda dest in a tagli da Caterin a . Era dun que for

za soccombere . Malgrado le molte spera n ze fon date sulla

perfet ta sma n ia dei Pollacch i saremmo sta t i ri'

dot t i a questa

sciagura in evitab ile ma la viltà del re servì n on poco. ad

a ll'

ret t arla . Questo in degn o prin cipe in vece di met tersi a capo

della n azion e che gli aveva dato ampissimi poteri, poichèebbe con forta ti i popoli a comba ttere lo stran iero , perfida

men te cede alla con giura di Targovvica n el 23 Luglio 1 792.

Ordino pert an to all’esercito «li ri tirarsi , allora i

'

p on giura t i

con ducen do le armi di Russ ia , la sua autorità stab ilira nno,

00 0

EPOCA QUIN TA

Dal 1 796fino ai nostri giorn i

Legion i Pollu cho no tt i le ba n d iere fra n ces i . - 4 Granducato

d i V arsavia . Regn o d i Pollo n ia .

D i tutte le ten ze cumpeo tre furon o rin ci men te of?fese per la d iv

li:ion e della Pollon ia , la Frtii:cia, 3v ezia , e

la Turchia.. A queste contrade portan to volsero la speran za

gli esuli Pollacch i. I prin cipali eran o Pietro Potoglt i, Michele Ogin slri, Stan islao bolt k Francesco Dm00hovvski, CarloProzor i due fratelli yszkovvslri Taddeo Wyn ogiet

‘dGoetan o N agorski, i gen erali Lazn in ski, Kolysko, , ed altri che

si con dussero a V en ezia . Il gen erale Stan islao Moh on oslri, A

loisio Sulistrowski con altri compagn i, si ripararon o a Fi

ren ze. Ben tosto furon o : ist itn ite due riun ion i patriottiche:

a V en ezia, la quale molto agevolmen te man ten eva la_ corri

spo n den za con l’

in tern o della Pollon ia ; la secon da a Parigi ,dove, per le cure di Fran cesco Baras, in viato dalla dieta co

st i tuen te, ot ten n e la protezion e del comitato di salute pub

blica , poi quella del D iret torio. A questi in breve si a ggiun

sero altri pa triott i distin t i, come G iuse peWybigki, G iuse pcLipski, D ion isio Mn iewski Giovan n i mbowski , Romus doG iedroye, G iuseppe Wielhorslri, Casimiro D e la Roche, Elia

Tremo, G iuseppe Zablocki Tommaso Maruszewlt i Ign azio

Jasin alri , Kociell, Woyczyn ski, Kochanovrslt i e molti altri.La Fran cia comb a t teva con tro la lega delle corti con di

viden t i siechè la Pollon ia poneva in lei ogn i sua fidan za .

Nel pun to però, che i Pollacch i trovavan o asilo i n ogn i par

te, dove un’

a gen te della re n bblica fran cese dimorava e a

darsi cura per la libertà elle pa tois eran o con forta t i la

7O RELAZION E D ELLA POLLO!"Aign ari della lin gua , e delle strade del paese ch e percorreva

n o, volava n o p ien i d i en tusiasmo alla ch iama ta della —

patria .

An cora, quelli assolda t i dall’ Austria disertavauo le bandie

re per aggiun gersi alle nuove legion i, g ii accresciute da quan

t i dimoravan o in Fra n cia prigion ieri di guerra. Nel mesedi Aprile D ombrovvski g ih coman dava oltre a cinque milauomin i: . allora si ten n e forte abbasta n za per ch iedere licen

za a Bon aparte di penetrare, median te la Croazia , la

silva n ia e 1’Un gh eria , n ella Pollon ia , ed iùalzan ri l

an tica

ban diera della in dipen den za . La deputazion e polla nca stan

ziata a Parigi propose al D irettorio un p ian o di rivoluzione

da fars i n ella Croazia n ella Sch iavon ia, D almazia Un ghe

ria Galicia ed altri paesi venuti in potestà dell’ Austria.

Agevolava il d isegn o un caso fortun ato . Brulicavauo n ella

Molda t ia , e n ella V alleccb ia soldati Pollacch i sovven uti da

Costan t in o Stamaty ,

con sole di Fran cia in coteste provin cie ,si eran o dat i a capi K o] siro, Liberadzki, D omeyko ed al

tri ufliciali d ist in t i. Bymi iewicz Wladislao lab lon owslti e

Michelle Ogin ski, i primi deputati dalla Galicia i secondi

del con siglio di Parigi, a Costa n tin opoli, sostenut i da V ern in ac

ed Aubert - de—Bayet agen te di Fran cia, ot ten n ero la pro te

zion e della Porta . Cosi disposti aspettan o l’occasion e favore

vole per rien trare armat i n ella patria . D en isk'

n strascin a to

dall’im to o coman dato dal gen erale Aubert-de—Bayet

come a cun i preten don o, il quale t elle ten tare quan to fosse

la forza austriaca n ella Galicia Scorre con poch e cen t in aia

d i uomin i questa provin cia; imiluppat i dagli austriaci , parte

di quest i a n imosi muoion o sul campo , dodici cadut i prigio

n ieri son o appicca t i, i riman en ti co gen erale scampan o n el

la Moldavia . Molt i ab itan t i della Galicia partecip i del tuo

to, carich i di caten e son o trasport at i in V ien n a dove per

molti a n n i pat iscon o duriss ima prigion ia .

Bo n aparte e il D iret torio fra n cese stavan o per appro

vare i d isegn i di D ombrowslt i. l Pollacch i a spettan o a n elan

t i il segn ale per correre alla volta della pa tria quan do i

prelimin ari della pace di Leoben abba t ton o le con cepite speren ze.

Con la spera n za n on cadde la fermezza loro, e in que

.

sto pun to di somma sx cn tura h a n n o il coraggio d i con voca

re l’a n t ica d ieta cost ituen te, e is t ituirla a M ila n o, per rap

presen tare la p atria n ella p ace di Campo Formia , e n el con

gresso di Ras tadt . Cosi con s iglia t a W'

ybiclt i. La Fra n cia

garan te del t rat ta to di Otma , del 1 660, avrebbe po tuto al

74 n au z101vz D ELLA POLDONIA

fin e pe’

Pollacch i un a guerra che da prin

ci io li lus in gava di bella speran za dacch è, per la primavo ta dopo la composizion e delle legion i pollacche, combattevan o con la faccia diretta verso la patria . V olle il destino,che an che questa vicen da riuscisse loro fa tale.

‘ In tan to la repubblica Cisalpin a , che aveva pluo a soldo

le leg ion i pollacche dispon e in con seguen za dell’ ultimguerra , e n on dimen o i legion ari , in ca paci di perdersi d

’an i

mo , s ta tuiron o creare n uovi b at taglion i. Mon umen to sin go

lare di amore d i patria è la lettera che gli ufi ciali dei cor

p i Pollacchi scrissero in da ta del D ecembre 1 799 al ge

n erale D ombrovn k i: lo pregavan o di recarsi a Parigi solle

citare gli a iut i di Bon aparte, e gli ofi'

emero pel viaggio quelpoco che possedevan o. Part ite , scrivevan o, gen erale, partite

pel ben e della patria vos tra .

In questa epoca accadde in Fran cia la rivoluzion e del

9 N ovembre 1 799. Bon aparte torn a dall’

Egit to , e quivi pu

re ebbe prova dell’

amore dei Pollacch i. Sulkovvab i, suo

t an te di cam e membro dell’ ist ituto del G ran Cairo

morto n ella amosa rivolta di cotesta citt ir o rdin an dolo il

gen erale, con segui on orato mon umen to . E quan do eon ven ne

abban don are 1’

Egit to un a lt ro pollacco , il gen erale Zaion

czelr, si oppose con rara costan za n el con s iglio d i guerra alla

vergogn osa capitolazion e.

D ombrovvski quin di lascian do gli avan zi delle sue le

g ion i alla con dot ta del gen erale lablon owski , doveva essemben e accolto dal primo Con sole , ed in vero lo fù. Abolitala legge che vietava al govern o di Fran cia di a ssoldare milizie s tra n iere, D ombrowski ot ten n e licen za d i formare sette

n uovi ba t taglion i di fa n teria ed un o d i art iglieria , sotto il

n ome di prima legion e pollacca . La cavalleria fu ma n dataall

esercito del Ren o per farvi parte della legion e detta

d el D a n ubio , affida ta a i coman di del gen erale K n iaziewicz.

Fin almen te tutt i i Pollacch i in abili al servizio era n o accel

ta ti n ella casa degl’in validi.

A Ma rs iglia la prima legion e si vestiva e s i arma .

A misura che i n uovi b a t taglion i en trava n o inba t teva n o sen za posa gli Austriaci , i barbett i n eg li"i , e gl

’In glesi sopra le coste , seguitan do i prog

l'

arma ta d’ Italia , ricon dot ta da Bon aparte alla vit toria su

le p ia n ure d t Maren go. Il gen erale D ombrowski t rasportò,n el 3 1 800 il suo qua rtier gen erale a M ila n o a

capo d i meglio cin quemila uomin i già radun a t i so tto le

E PO C A q ux a r s 7 7Siccome le leg ion i, finchè duraron o, n on con obbero altra

fran cese così presen

storia . Adesso ci rimana discernere in torn o a i casi avvenuti

trame questo periodo n ella Polldn ia.Mon a Caterin a I] , n el 1 796 , le dure persecuzion i dei

vllacch i b ella Pollon ia Russa ebbero fin e. Paolo rese latertb a Kosoiuszkc e a suoi compagn i d

’infortun io . La

ossia aneb’essa si mit igo quan d

ebbe con clusa la pace dile , per

'

cn i le ven n e assicurato il tran quillo possesso delleovin cie occupate. L

Austria sola con t inuava a ten ere pri

mi gl'

illustri patriotti, e il vice can celliere Kollan tay an

obbliga to di sua libertà alle istan ze dell’imperatore Alet

ldmassun to al tron o di Russia .

ten ze imposero la propria ammin istrazion e al

Russ ia in trodusse n ella sua parte i govern a

i reggen t i, l’Austria i trauptman n s ; man ten

e alla patria dalla d ieta cost ituen te,

i tut t i gli altri a t t i. Un a commiss ion ettu delle tre cort i fu ist ituita

'

a V arsavia sotto la presiden

del maresciallo Casimiro Kaczyn ski per accomodare i

n ti, e spedire gli affari comun i agli ab itan ti delle provin

r dell’an tica Pollon fi , cagion ati dai fallimen ti avvenuti perrecen t i calamita del paese.

La Prussia, e l’Austria si proposero lo scopo di ridur

la Pollon ia a i costumi german ici. Quin di un a legirlazio

ed un a giurisdizion e tedesca ist ituiron o, gli at t i in lin gua

lesca pubblicaron o n elle pubbliche scuole‘la medesima

Igea si ado rasse ordin aron o. Tutt i gl’

imp iegat i del gorn o tedesc La Prussia per con seguire piut tosto lo sco

n sò un sa n tissimo mezzo . Pru slen dosi della pubblica

propose ai possiden t i un

imprest ito a usura . La n o

ti pol acca pmclive alle grosse spese, tolse ad usura imgn an do i terren i. Lo J ust it iummora torum, ed altri mezzipiegati dai govern i successivi in questa parte della Pollo

rovin aron o del tut to i possiden t i, in gan n ati dall’

impreto in sidioso.

D iversamen te la Russia , come quella che n udrivz

un giorn o la riman en te Pollon ia , lasciò

crimin ale di Lituan ia , man ten n e un a cer

infln en za n ell’ammin istrazion e a i marescialli elett i n elle

stin e della n ob iltà, a i supremi uffici promosse i Pollacch i,uservò la lin gua n azion ale n ella più par

te dei pubblici all'

a

E PO C A Q U l N T A 8 .

o d i allean za offen siva , e difen siva col re di Sasson ia,ro t te dal 1 8 al 1 9 giun ge a V arsavia . Con quan tofosse accolto n oi n on diremo. Nel 1 4 Gen n aio demmm'

ssion e sup rema del govern o composta dilao M alacbomki, gilt maresciallo della cost ituen te, Lui

t alrovvaki, Stan islao Kostka Potoclri, G iuseppe Wybickio D zialyn slri, Pietro Bielin ski, e V alen t in o Sobolevrslt i.ho vvak i, deliberan doja commission e, fu n omin atC in que diret tori avevan o cura dei min isteri

per la giust izia , Stan islao lima per l’in tern o ,

prin cipe Pon iatowski per _la guerra, G iovan n i Ma

per la fin an za , Alessan dro Potoi;lni per la polizia . Le

mie tolte alla Prussia furon o divise in sei dipart imen ti ,ria , Posen , K alisz, Plock , Bromberg, e Bialystok . V in

rio rappresen ta 1’imgratompresso il govern o

Polloai a . Commissario della cilca in presso l’impera

il n omin ato Alessandro Batowaki, an tico nun zio di Li

nuovi soldat i Pollacch i n on tardan o a combattere. Fi

n ezzo Decembre, capitan a ti dal en erale Kosin skì

vicin an ze di Bromberg in festavan o i nemico. Il gen e

icion czek agli ordin i d i Fran cia , accorre da Magon za

set ten trion ale e si aggiun ge alla gran de ar

n i delle legion i italian e volan o alla ch iamatapa tria . D ombrowski si affret ta di en trare in campo con

un a d ivision e, parte del secon do corpo della gra n de ar

con dot ta dal gen erale Lefebvre. I cam i di D imd i Men o, Grauden tz D an zica videro l

a gloria d i

p ovan i guerrieri. G ielgud suben tra a . D ombmwaki,gravi ferite ricexute n ella ba t taglia d i D irschau, impehl coman dare p iù oltre 1

esercito. In tan to G iuseppe

ovvsk i d irige i raccolt i, organ izza , ed accresce i nuovi

nen t i. L’imperatore ordin an do, si adun a un reggimen

cavalleria leggiera a pren der parte n ella sua guardia

sto fa quel desso , che si acquistò tan ta fama n el fa t to

ti di Scuro—Sierra n ella Spagn a , e con la sua cost a n za

gram. Il baron e Pietro D autan court ebbe il coman

quest o fiore della gioven tù pollacca .

ln icin a n doai l’

an n iversario della costituzion e del 3

o, si preparavan o a celebrarlo con magn ifica pompa .0 giorn o fu scelto per ben edire solen n emen te le aquile

sulle b a n diere dell’

esercito n azion ale: la man o del velo vecch io N alcn cz Malachosuski vi ficcò il primo ch io

T. I“. 6

82 RELAZ IONE D ELLA POLLOM A

do, un a guardi a n azion ale per la cit tà di V arsavia fu in sti

tuita n ell’

occasione di questa fes ta . prosperi even ti del

gra n de esercito levaron o al cielo l’ en tusiasmoch i, sicchè sarebbe cosa del tut to impossib iledora, la pert iuacia in sisten te, con la quale con dussero le for

t ificazion i di Praga , borgo di V amvxa, diret

Francesi. Spet tacolo pien o d i ten erezza era vedere cittadini

di tut te le con dizion i, uomin i, don ne, fan ciulle, sacerdoti, neligiosi, provett i, corpi di mestieri, scolari, e fino an che ebrei

correre a stormo con la pala , e la za pa , con sumare il giorn o ia dure opere sotto un rigido cie o, turn are la sera alle

"compagn a ti da musica guerriera , abban don arsi a i

'

trasporti diun a gio ia rumorosa , segn o di pubblica soddisfinziona

V in ti gli eserciti di Russia , e di Prussia , n el 1 807,sa n guin osa battaglia di Friedlan d, ebbe fi n e la guerra. lPol

laccbi coman da t i da D ombrovvàki, agli ordin i del generale

Mortier, combat teron o come uomin i, che pen savan o dove re

n ascere dall’

esito di questa bat taglia la salute della con tn

n o lor patria; un breve armistizio precede la pace di Tilsit,con clusa il 7 Luglio co n la Russia , due g iorn : dopo con la

Prussia . In conseguen za di questo trat ta to Federigo Gugliel

mo renun zia per sempre a tut te le provin cie che apparte:n en t i prima al regn o di Pollouia, era n o dopo il primo genn a io 1 772, in diverse epoche tra5p0rt ate sot to il domin io diPrussia tran n e V armia e i paesi s itua t i a pon en te della

V ccclt ia v l’russ ia a levan te della Pomera n ia , e della Nuova

Marea , a setten trion e del circolo d i Culu1 , con ten en do la li

n ea , che dalla V istola a n dava a Sclxueidemuhle per W alden,seguen do i limiti del cerch io di Bromberga e dell

’argine

di Scltueidemuhle a D riesen , i qua li con la cit tà e citta

della di G raud« n tz dovean o con ten ere n el domin io dellaPrussia (A n . h ill.) Ques to paese sotto il t itolo d i ducato

di V arsavia , era con cesso a Federigo Augus to ( 1 807- 1 8 14)re di Sasson ia n

el desse dalla cost ituzion e del 3 Maggio

1 791 assun to a

l

l’ tron o di Pollouia . Un a via militare perle comun icazion i tra il regn o di Sasson ia , e il n uovo ducato traverso la Pruss ia fu traccia ta . La cit tà di D a n zica, conun co n ta do di due leghe, sot to la protezion e dei re di Pruss ia . e di Sasson ia , dichiara ta libera , un govern a tore francesei s tituito per vegliare all

adempimen to del blocco di terra

ft ' l‘ma con tro l’

In gh ilterra . N el 1 7 Set tembre a vven n e :

Berlin o la con segn a forma le del duca to di V a rsavia al re di

Sas son ia . in terven en do D am per l’impera tore N apoleon e ,

Ll.llgl GutakoWski , pel re d i Sasson ia .

90 RELAZIONE DELLA POLLONIA

satc le sue fun zion i di lomaticlm. Schwartzen berg abbandoc

n a Pietroburgo il 23 ggio, e il 25 l’esercito run e en tra

in Gallicia . In tan to i Russi , sen za col ferire, ten gono dice

tro a i Pollacch i, osten tan do t alora qua che en ergia, come allorche vollero occup

are Cracovia , aven do prima il presidio

into col rin cipe G iuseppe.

Ferd in an o, in seguito vigorosamen te n ella ri tirata dal

gen erale Zajon czek, volta faccia il 9 Giugn o a Indlinù o, e

con tien e i Pollacch i. D omb rowski accorre alla risco-|a e

caccia il gen erale austriaco Moudet da N ov e-Misato. Zainn ezek, sovvenuto il 1 2 dal gen erale Hauke. riconduce la sua

d ivision e alla ba ttaglia, e vin ce a Ian kovvice. Già stan no per

con giun gersi le tre division i Pon iatowski, Za ion czeh, e Dombrovvski. Strin ge gli austriaci il b isogn o di ripararsi n ell

‘Un

gheria. Ferdin an do raccolte le forze delibera impadron irsidi Smdomiro. Il gen erale Sch auroth ten ta avvicin arsi il 5

G iugn o, ed è ributta to . ll 7 , Ferdin an do in person a 1’

assal

ta in van o, di n uovo il gen erale Mehr, n el giorn o 1 6, tre

volte prese, e lasciò le trin ciere, fin almen te gli Austriaci furon o respin ti con grave offesa . Ma era forza superare San

den iro. Gli Austriaci radun an o la gen te del con tado, e sot

to il fuoco dei fratelli la costrin gon o a riempire i fossi. Sicomin cia con tro n ove pun ti l

assalto , vi perdon o gli Austria

ci duemila tra mort i, e ferit i. ll presidio però, stremo all'

at

to di mun izion i, e d i polvere, capitola , ed abba n don a la for

tezza con gli on ori militari , e coi bagagli ; promet te soltan to

riman ersi in operoso per quamn tott'

ore. Il prin cipe G iusepp‘

,

n el 20 G iugn o, gettato un en te sulla V istola , a Pulawy ,

riun isce a Radom i corp i diSokoln iqki, Zylin , e D ombron '

ski.

Cosi in grossa to res in ge il n emico da Sa n domiro , il quale

rifugge a Leopol, on de lo caccia di n uovo il gen erale M°

min ski.Men tre i Pollacch i valorosamen te comba t teva n o gli Atl‘

striaei, fumest ieri al govern o di V a rsavia procedere con ri

gore con tro alcun i stran ieri, i quali segretamen te corrispon

devan o con l’arciduca Ferdin an do . Il gen erale maggior

e

Brodovsky, il commission ato di all'

ari d’Aust ria D u Cache: ,

con molti altri impiega t i prussian i arrestat i , e t rado tti davan t i alle tre cort i militari , resiedute da i gen erali Amilca°re Kosiuaki Paolo Skon ews i Sta n isla o \V oyczyn ski , ehbero la deportazion e per pen n gli a n t ich i it'l\ 3 li tll Prussian iban diron o di la delle fron t iere, agl

imp iega t i stra n ieri delle

poste, n el termin e di sei set t iman e, ordin aron o lasciassero il

EPO C A Qui n i a i n t

i senatori per la nuova cost ituzion e elett i a vita . Ladei deputat i, composta di membri scelti dalle comu

d…, raccoglie tutt i gli Ordin i dello stato n ob ili

n i, con tadin i. Per eleggere bastava possedere per es

letto pagare 60 fran ch i di tas3a prediale. La tassa di

fran ch i n ecessaria pe’

sen atori . La malleveria la in

len za dei magistrati, le libertà della stem dell'

in di

la sicurezza delle proprieta gn aren titc. l voto duaale

Ele spese, il giudizio dei giura t i, negletti in que

rta . proposizione diret ta , o in diret ta delle leggi ri‘

alle comet e , quella delle ammende con cessa solta n t o

amen .vota n te il primo(progetto di legge. In fin e le

bien n ali, la durata loro i qua t tro Sett imane, la facolt ìpetizion i oltremodo limitate. Tali furon o i benefizi e

ret i della carta costituzionale da Alessandro I con ces

Pollacch i. Cernot esule dalla Francia , in quei tempi aria , la lease can sommo diletto , e disse, che come dd puccaaa poco lasciava a desiderare. In vero le ma n ca vaM aaion e morale, l

alfet ta di un popolo di quat t ro

li, il quale ch iuso n ell’

immenso impero di Russia n on

l rimanersi «sicuro. Questo è lo scoglio dove si ranma

M uze pollacche.

Nel 1 8 16 ordin aron o una nuova ammin istrazione piùin te alla carta. I min istri tolsero il t itolo di con ìmisdel govern o . Le commission i composte di un min istro ,

consiglieri‘di stato in sieme opera n t i, ma sotto il con

i, e la malleveria delmin istro presiden te. I dipart imen t ibiaron o il n ome in quello di pala t in ati restituit i a gli

lli privilegi . Le commission i palatin ali ten gon o lu0g0

prefet ture. Questo ordin amen to vuolsi con siderare co

imulatzro degl’

istituti promessi alla Pollon ia dalla mebile cost ituzion e del 3 Maggio 1 791 pareva che po

ro studio a ran n odat'e i tempi passat i coi tempi presen’er compire l

ed ifizio della pubblic‘

a ammin istrazion elrdin amen to liberale delle comun i è promesso. Guarendi con servazion e, i Con sigli palat in ali istituit i dalla car

'r in vigilarc l’ammin istrazion e, ed eletti dalle diet in e.

Un nuovo ordin amen to in torn o ai giudizi con forme al

rta cost ituzion ale doveva tener dietro a duello di pub-f

ammin ist razione.11 potere legislat ivo ebbe gli statuti organ ici appen an iga ta la carta . Pollacch i dovevan o per essi di legeomprenderc quan to fosse van a la concessa costi tuzio

RELAZ IONE D ELLA POLLON IA

n e, perocche sopprimessero la mallevefi a min isteriale qua

reut igia un ica di libertà , ed in vece romet tessero a: min istrin on sarebbero mai processat i sen za i con sen so della corona.

Nei primi tre an n i del nuovo regn o , poche le oll'

ese

con tro la costituzion e dello sta to ; da alcun e lievi infrazioni

in fuori , il riman en te in tatto ; come per esemp io I’« din an za

arb itraria che vietò la fabbrica delle case d i legno a V ar

savia , alcun e tasse imposte sen za l’

in terven to delle camerelegislat ive, come quella sopra i liquori, e l

’altra sopra i n ti

e strade n ot a col n ome di Sw wa rk. Tale pur an che,

lSll°

tuzion e degli auditori del con siglio di sta to , con traria alla

eguaglian za guaren t ita dalla carta . Ma il buon o i n imo delleautorità stab ilite n on poteva b iasimarsi : l’ educazion e pnl)blica migliorata , l

un iversità di V arsavia con la scuola di

agricoltura, le fattorie di Marie-Mon te ist ituite. Le ut ili im

prese per ravvivare l’in dustria d istin sero i primi momen ti

del nuovo regn o. Così n ella prima d ieta cost ituzion ale con

v ocata n el 1 8 1 8 a V arsavia , maresciallo il gen erale V incenzo K rasin ski , occorse poch issima apposizion e, daccbè le cpc

re gen erose del govern o avessero placato la. elos ia dei rap

p resen ta n t i del popolo. Merita con siderazion e discorso pro

ferito dall’

Impera tore il 1 5 Marzo .

Gli ordin amen t i g ià pra t icat i n el vost ro p aese ci

det tero modo ad istituire gli altri che io vi preparat a

po n en do in pra t ica i prin cipi di quelle forme liberali, prrcc C npuo scopo d i Ogn i n ostra cura e che n oi, con l

a iuto

d i D io speriamo diffon dere su tutte le con t rade dalla

Provviden za affida te al n ostro domin io . V o i cosi ci ollo

a ste comodo per mostra re alla n ostra patria quel ch e da

e: lun go tempo discgn amo per lei e che pur deve otte

n ere.

N oi godiamo n el credere, che produrrete legg i caps

ci ad assncurare i vostri ben i p iù preziosi. La libertà del

le p erson e, delle pr0prietà, delle Opin io n i

D a quello che fa rete po tremo con oscere, se dovremoesten dere qua n to abb iamo g ià fa t to in vost ro fa vore. »

Frut t i d i ques ta prima d ieta era n o un codice crimin ale, per la sua severità poco con forme a i b isogn i del secolo,ed un a legge in torn o a i con fin i dei campi . Ques ta d ieta far .

u epoca n ella leg islazion e politica del paese per l’abuso

dell’

autorità del maresciallo, la quale, n on essen do determin a ta da n essun regolamen to , sembra n on o(li ire difesa con tro

l'

arb i trio.

1 06 aerazione nem rozzo…avesse preferito leggi gmerali, e con formi alle san edella econ omia polit ica .

Nel 1 Decembre 1 825 la morte colse l’ imperatoreAlessan dro . Lo seguito poco dapo n el sepolcro il gen erale

Zaion czek , suo luogoten en te in Pollon ia . Costui di superbo

era diven tato cort igian a di repubblican o t ira n n o, ed in vece

di essere appoggio delle leggi , in tercessore de’

an ni compatriott i, sagrificò la sua coscien za, e la prospa itì loro alla

lib idin e di regn o.

Morto Alessan dro, n el 26 Decembre 1 825 , prmuppe a

Pietroburgo un a rivolta dist in ta col n ome di con giura ms n ,di cui pen saron o trovare le fila estese fin o a V arsavia. Oltre

cen to person e eran o arrestate n ella Pollon ia e'

n ella Litua

n ia . Malgrado che la dieta fosse sola competen te n ei delitti

di stato, un a commission e composta di Pollacchi , e di But

si , elet ta n el Febbraio 1 826, a t ten de alle ricerche volute

dai casi presen t i. commissari furon o Stan islao Zamcyslai,Presiden te del sen ato pollacco, N ovossiltzofl

'

, commissariomuso,Fran cesco, e Stan islao Grabovvslt i, sen atori pala t in i, il con siglie

re di stato gen erale Hauke , i luogoten en t i gen erali K ourouts ,

e Rauten straucb , il baron e di Mohren hein , e i gen erali russi

K rivtzofl'

I, e K olzakofl'

. Con sumato un an n o i n sottili per

31 isizion i, la commission e presen ta il suo rapporto n el 3

en n a io 1 827 . Sebben e n on avessero potuto scuoprire n es

sun a traccia d i con giura , suppon evan o dovere esistere in Pol

lon ia un a com agn ia segreta : n e dava pretesto, ed argomen topen siero de l

’illustre D ombrovvski. Questo gen erale, pri

ma che la morte gli ch iudesse le labbra , sfogava il suo do

lore n el vedere a quali duri dest in i fosse ridotto il popolo

lacco ; quel popolo che median te i suoi sagrifici meufama immort ale illustra ti i suoi capi, ma che per lui ers

n o riuscit i tan to fun esti . Ed oggi pure l’

esisten za , e la for

ma costituzion ale del n ostro govern o , diceva quel valoroso

uomo , in van o cercherebbe n ello stato a t tuale d i Europa si

curezza basta n te di durata . Cosa spera re, o cosa n on p iutto

s to temere? Ogn i oggi n on dobb iamo tremare per ogn i

d iman i ? I vin coli, che g ià facevan o la forza della Pol

lon ia son o ro t t i, e divisi ta n to che ma l po t rebbero ra n n o

dars i sulle v icen de in certe dei ca si futuri . Se N apoleon e

fuggito dall’

Elba avesse rico n dot to le aquile trion fa n t i sullespon de della V is tola , qual ben e sa rebbe rido n da to alla Pollon ia ? Nuovi fiumi d i san gue, e guerre in termin ab ili, e vit

t ime, ma in dipen den za , ma lib ertà g iamma i. Per ch iunque

E p o c a Q U I N T A 1 07abbia n o i Pollacch i rotto le lan cio, n on fu la vit toria migliore della scon fi t ta . Deboli perchè divisi qual pa ttoavra n n o dal vin citore,?Quello che meglio con verrà agli interessi d i lm Perch è n on mi e da to suscitare l

’an t ica

forza dei Pollacch i , i ali per d iven tare fort i , e poten t i,come i loro avi, di nul

’altro abbisogn an o , se n on che di

fede n ella propria forza, ed an imo delibera to ad agire ! Qualun que sien o gli uomin i che li dirigon o, il govern o che lireg ge , le opin ion i, i vo ti , e i desideri raccolgan o , la n azion e

d iv iaia ridiven ti n azion e.

Tali eran o i sen t imen t i del gen eroso D omb rovvski . D iIl poco un a specie di liberi mura tori at tese ad eseguire

i l con ce t to Il rapporto della commission e dimostra comed al 1 82 l sull

a lta idea comin ciasse ad ag itars i n ella men te dia lcun i p atriot ti , cioè un

an n o dopo che il govern o avesse

d ich ia ra to guerra agli ist itut i liberali.

L’

imperatore N iccolò , asceso al tron o pel rifiut o di

C os ta n t in o , giura di man ten ere la cos tituzion e dello s ta to, edopera on oratamen te , dich iaran do illegale il rapporto dellacommiss ion e. Ot to dei prin cipali furo n o riman da t i davan ti al

tri bun ale della dieta , composta dal sen a to del regno , e pre

s ieduta dall’

illustre pala t in o Pietro Bialin ski . Qua n tun que imod i di procedere fossero arb it rariamen te determin a t i gli

accusa t i rin ven n ero sufficien te guaren tn sulla coscien za di

ques to corpo ven erab ile. Un a n uova commiss ion e ord in a ta

s : ven n ero a con oscere i vergogn osi mezzi posti in prat ica

dall"a n tica .

D opo tre an n i di carcere, un decreto proferito all n n a

n imilà, men o il voto del gen erale V in a n zo K ras imlti , liberòg li accusa ti i quali furon o: il sen a to re cas tellan o Stan islao

Soltyk , An drea Plich ta Alberto G rzymola e Roma n o Zalask i , membri del con s iglio di stato , l

aba te D embek, e i tre

ufficiali dell’esercito Severi:…K rzyzan ovvaki, Fran cesco Ma

lew sk i , e Sta n islao Z abloeLi . Questo g iud ica to spiacqu

pertan to al potere , e un a ordin an za del C o n siglio dei min i

stri, segua ta dal sotto segreta rio di s ta to della g iust izia Woz

n iki, n e impedì la pubblicazion e. Sei mesi dopo la religionedi S. M . sch iarita

,media n te un rapporto del con siglio dei

min istri, e del pres iden te del tribun ale, con cesse la promulgazion e del decreto n el g iorn o 1 8 Maggio 1 829 ( I)

I a uun degl: a ltn in dmdmcompra : n ell'

u ccn sa sum [o C,, lmw .

air, D obl ogo; alu, l\.u ola «Lt , Jv ia lt , B; un o D ec “l iu, G….

L e c t s n s z n o ua q't srcisn a Ogn i uomo poteva acquistare siii

'

at ta proprie

o si don ava al govern o, o al prin cipe. Non pertan to ogn i

'Oprieth in dividuale con servava semp e un segno di prieth

n erale, e quin di gli ab ita n t i, allorchè la salute pu blica lo

àìedeva, era no in tima t i portar l’armi , a gare imposte,

ld esercitare ufi ei, salva sempre la libertà. costumi e le

1 31 con cedevan o il domin io del podere al proprietario e

facoltavan o il figlio a godere supra le terre i diritt i medelitl i del padre, perchè il padre ed il figlio stavan o un iti in

ma medesimo luogo . La cerimon ia della ton sura, eeemitatanopra coloro che uscivan o dall

infan zia , era un simbolo dil‘azion e per figli, ed eredi.Ma queste leggi ed usan ze n on bastavan o ad assicurare

la trasmissione dei domin i di man o in man o per via d i ereun padre n on aveva figli, o un uomo qua

quando la fortun a o i casi la proprietà

separavan o, tutto questo retaggio con siderato

acme puscizn a , o per meglio dire domin io sen za padron e

sen za erede, ven iva in potere del primo occupan te. D i qui

I pi-imo che trovasse cose get tate sulmare, o sulle spon de

lei fiumi le faceva sn c : di qui, morto un con tadino senza

sede, il padron e pren deva la puscizn a : di qui, ist ituita che'

n la religione cristian a , morto un prete, il suo vicin o s’im

n dron iva della puscizn a . Il n epote, estin to lo zio, parteci

lava al retaggio, n on come succession e, ma come puscizn a ,:d in ques to modo molte difficoltà eran o ovviate. L

’in te

ease delle poten t i famiglie mutò le puscizn a in succession i,reta gg i dopo la morte dei rossimi paren ti , ma rispet to

e disposizion i fat te prima della morte relativamen te alle

pmprieta. Le famiglie povere, e dimesse n on trovaron o molo di praticare questo n uovo costume, il quale perpetua i

domin i n elle gen erazion i , e qua n tun que la civiltà, l’

in

la dei cos tumi occiden tlli. e l’ in cremen to del crist ia n esimonella Poll0n ia cagion aaaero un a riforma la puscizn a e il

modo di acquistare i domin i median te la puscizn a rimasero,e da n n o argomen to di ben e approfondire la ma teria.

L’agricoltura e la difesa del paese apparten evan o agli

uomin i però le don n e, del tutto prive dal possesso delle

terre, provvedevan o all’

esisten za loro median te la dote e

le don azion i degli sposi. (2) N el tempo stesso potevan o li

N egi ; st a tuti della Grande Pollon ia troviamo d i' articolo 49 che

frulla delle saceruwn i dopo la morte degli zii,queste parole: inha s

ra fi t a tobus qumPuscts n a dicttur vulga n ter.

(2) la vocabolo n a zion ale, questa spea e d i do nazione n'

ch iamava Ww w.

L E G ! S L A Z I O N E

La don azion e dei priv: le I ai proprietari (,un ha : edaa o

rio) 0 del d iritto i

p;in cipa to (iure duccio)

tolgon o credito a e leggi n azion ali .

D al “ 30al 4 230

(400 a n n i)

[uan tn nque la procedura fosse spedita e di poca du

ure la pen a n on si applicava se n on dopo proll

erito il

n e il decreto n on su profi'

eriva se prima n on eran o

ti i testimon i. Le violen ze usate con tro di Pietro fu

:rudelth sen za esempio in giuriose a tutta la n azion e.

tempo do furon o mosse lagn an ze di altro gen ere pera dei tri a n ali, sebben e per lo scompartimen to del

le giurisdizion i diven tassero più numerose, e sot to

li diversi. D opo la morte d i Boleslao i suoi quat

;li avevan o quattro palatin i; e quan do la Lech ia si di

I piccoli prin cipati , i numero dei la tin i

Marca di D an zica in difetto di atin o.

fu n omin atorematore. Per questo mezzo riusciron o facili gli apn secon da istan za. D alle sen ten ze del g iudice an h alter

la caatellan ia o del castellan o medesimo, appellavan on ino. n egli all

'

a ri più gravi alla corte. I giudizi avve

apertamen te al cospet to di molti cittadin i don de le

nze, in lin gua volgare ch iamate FV ieca , in latin o Col

Con ven ttu, per cui la procedura apparve più solen n e, e

gusta . D i dd'

atta specie eran o i giudizi tenuti dei palat in i,a corte. Certo per questo aumen to di tribun ali , e per

sviluppo di procedura giudiciale, gli an tich i tribun ali

comun i caddero in oblio ma il nuovo ordin e gin di

wcque, e n on poco, ai poveri, e ai con tadin i i quali

men te potevano ricorrervi, e tan to più difi cflmen te inche, per abuso confermato dal costume, o dall’ arbi

>vran o , gravosiasime eran o la sportnle dei giudici. Ta

un giudizio ordin ario la sportula sommo a tredici

i. L’ammen da si ch iamava czesn e. Mieczyslec lll or

>agasse la set ta n tesima colui che uccidesse un’orso,

cuotesse un ebreo. L’ammenda pel delitto di lesa

o di sacrilegio costava quat tordici marchi . Le spese

bun ali diven n ero an cora piti gravi delle gravissime an

Se i paren t i d’

un n obile prendevan o tredici march i

n z a : s z s z 1 0 n n 27'

vvoca t i procuratori, can cellieri e n'

otari. Quindi incerteze, e con te-dizion i in fin ite, quand

’ropot ito determin are

co n fi n i della legge

pollacca, e della reggeL

’influenza della legge tedesca ‘ difi

'

usa poteva guastare,d el tutto distruggere la legge n azionale. Però difi ciliszim0

tì mezzo a tan ta qua n t ith di privilegi afl'

ermue se l’an tica

eg ge n azion ale, o quella derivata dal privilegi fosse legge

gen era le, sia la legge n azio n ale riman esse in vigore, se pon i .…n ien eflflsIn breve si man ifesta ilmale. Le

leggi irregolari cheavevan o turba to l’ ord ine della legge pollacca, con fu

res'

ur aucpra la legge tedeitca . ln suilicien ti a. provvedere le

leggi teuton icbe o tedesche. Per la .

qual cosa comparve l’jus

jòri quod Schredzkie amlga riter dicitur, e poco dopoE legge di Magdeburgo e l

’altra di Colm. Le cittì, e i”n ori privilegiati, in vece di appellare al sovran o

", ricorron o

alle citt) tedesche di Magdeburgo, o di Halle per procurarsi nen te_

n ae di alta giustizia . ll. pemimo etem '

o infesta tutte

clon i degli abitan ti sottoposteall’ an tica egge n azion ale.

colpevoli la legge n azion ale fuggivan o come tmppo severa,ev‘sot to

'

la legge stran iera si fi paravauo. Gl’ in cen diari sopu

fi li e i violaiòri amavan o ricovrarsi rotto la legge tede

abitudin i‘

d‘

imitazîon '

e presero ad in sinuarsi n e1dizi pollacchi,

e i costumi stran ieri cominciaron o ogn i gior

p iù a corrompere la legge n azionale. Noi abb iamo privi=lrgi con cessi da Wlad islao il Pudico, l

’an n o 1252 ( I) n e

abb iamo di Wladislao duca di Opole n ella Slesia compartiti1 258 , e di Przemyslao -duca della Gran de Pollon ia scrit

É'

n el 1 284, i n ali dimostran o, come i giudizi di D io ap°

p_

ariasero’

n ei tribun ali pollacch i. Con sistevan o questi giudizi‘

i n tre sort i di prova : I. acqua bollen te 2. ferro roven te :

duello c on baston i, o con spada, e con targa . Scon osciut i'

l i aoli apparvero n ella secon da metà delXIII secolo Non‘mai “

però furon o scritt i n elle leggi n azion ali, li con sideraron o

n eo od abuso, di cui raramen te si famenzi0n e, che prende vigore in tempi di rovin a per gl

' istituti n azion ali, e che si

ipa quan do le leggi furon o n ell’

an tica forza ristaurate. La

legge n azion ale si ten n e offesa da queste in degn e pratich e

Pnpmch'

A n n i della n obiltà poll. M ieli , Pa 3 4 .

(2) A lleea vauo per p rova dell’

a n twln tà det g iud tzt di Dmut allen ta

un d iploma del 4208 presso Somn srsberg . S‘flpl . Sila . tom. M ‘.questo diploma referisce soltan to un a OGI“ specie d i stipula zion e n et

con traw e n egli m modamsnfl per HaustnmAquae, lo che e altra

n e c t s n a z t o n e 5 1

lun go tempo le turbavan o, specialmen te nei primi an n i del

regn o di Lokietek,fcomin ciaron o di man o in man o .

ca re, e rimettere in vigore la legge n azionale , ;

prin cipa t i, terre, e distrett i promossero vari miglioramen ti.Le leggi in

-ogn i provin cia si fon daron o sul medesimo spiri

to, ma queste provin cie soll'

rlron o differenze n otab ili , e , per

lun gh i an n i n on poteron o affran carsi da tut te le discordan

ze d i cui p arte wpravvissero nel secolo,srgtren te lo pro

veremo n el periodo successivo. Bastava in tan to, che sul prin

cip io del secolo Xlv la riforma si decidesse , e la bilan cia

verso i l reflauramen to in clin aue.

SV .

llestzurarn suto della legislazion e n azion ale.

D al 1 330 al 1 430

000 a n n i).

Tutto il regn o di Wladislao Lokietelt esercitò in fluen za

massima sopra la legislazion e pollacca . L‘an n o della sua in

coro n ìi‘

zion e l3 l9; l’altro del 1 33 1 , celebre per la dieta di

Chen rin y ,

'

an daron o distin t i

(pe’ molti studi su esto ar

gomen tq. Lokietelt , sovvenuto al con siglio dei re ati , e dei

baron i, pubblicava editt i, proll'

eriva leggi. Pro amò un osere il regno, e quin di un a dovete essere la legge , ordin ò

il corso della giust izia , prescrisse il—modo di citare per com

rire in giust izia , gli abusi degli uscieri su uesto part ico

are preven n e. Le corti di giust izia tutelo da furore delle

part i. N otò gli an ni della prescrizione I’ crediti ; I

’evi

zion i, ,e per le don n e maritate, e la v ove. Assicuro, ed al'

fra n cò da ogn i in certezza le donazion i, . e i testzmen t i , qugutunque nun cupa t ivi. Provv

*

edendo alla prosperità dei n obili ,i n ali al suo fian co sagrificarouo san gue, e sostan ze in

_pro

della pa tria, descrisse in qual modo dovesse provarsi la propria

«n obilth . La Gran de, e la Piccola-Pollon ia accettarono

quest i, ed altri istituti N oi possiamo vedere per queste

legg i sempre più îsan ziouata , e protetta la libera disposizion e

della proprieta'

,e posta in sicuro dalle con tese, e

groten sion i

dei figli, dei paren t i, e delle famiglie. L’

uso, e’

in…Si vog lion o prove a conferma re qua n to ho scritto, e queste prove la’Io ra ccolte n ella n on d tssfl tafl

°

0l t miltole d n aùu critics il““sta to“ d t l

'

ultgst .

L E G I SL A Z I O N E 37ancore, come, dopo la morte di Casimiro ilGran de, sotregn o di Luigi e n el aueceisivo

‘in terregn o, n on solo

med ia, e il disordin e , la violen za la confuzioue gli

i delitti scon volsero il nese, ma per somma sven ture

lo ztatn to di Viiliqa . Allora oruppero i

e le usan ze con trarie alle leggi. La udc Pollon ia ,afetto alle en tiche istituzion i, o in vidiose della prefe

con cesss alla legislazion e dalla Piccola Pollon in , tornòa"an tich i statuti, e gli man ten ne ost in ata: impedimen to

Eve allo svilup delle leggi, an che i costumi dellala Pollen ia di erissero afi

ztto a quelli della Gran desu. Gli a n n i della G…d. l’ollon ia accol| ero più se

p‘bvvedimen ti per allon tan are lo - don n e dalla successio

flla linea mascolin a, con cessero ai figli il diritto, mor

madrc , di cui ere del padre codeste loro le materneInc. e parte de le tern e; in dicaron o un numero d ’ annltomaggiore perì: prescrizion i ; n on accet tarono dif

lg tra i n obili, ordin zn do zi pagasse per la morte di unidu

'

o qualunque tren ta march i del pari in torn o le amle le fon te , e percosse. I sei march i paga ti per laa un con tadin o t i dividevan o iu

' due part i. eguali

alle parte ofi'

csa, l’altra al sign ore; dic pen e, più, o

g ’p v: mut ato; le mercedi, e le tasse delle giurisdizion i

p i ù ;‘la ocedura ten eva altri costumi . Ecco quali leg

m'

ro la rando Pollon ia quan do fu soppresso lo statuto

i|lira L. Fellon ia con trappouolli preposti dalla Gran de: fi lon i: . Le provin cie i d'i , e le terre seguon o esempio e fan n o lo stesso.

si presen tava con delle eccezion i , ed impediva riu

lo le legg i gen erali, e con formi. D ello statuto di V isligu

pochi esemplari , n oti appen a di n ome agli uo

di stato scon osciuti e n on pertan to cen tro e base

legislazion e e‘

compren sivo n ei suoi articoli il fon

l to zu cui doveva poserai un regn o sottoposto ad

eg‘

ge sola.Nondimen o sot to il regn o di Luigi, n el success ivo in ter

i , nel -regn o di Edvige n el prin cipio di quello d’

la

to;, numù osi cambiamen t i avven nero n ella giurisdizion e

p vin cie riun ite alla Pollon ia. Gravissima poi era l’as

del re, an tonqne da un luogoten en te gen erale rappre

o. Billi e in vocare decret i supremi dalla corte lon t a

.lo w icca , od assemblee provin ciali si riun ivan o , e s ie

o, ama presiden te, a cagion e del re lon tano. D a lun go

L E G I SL A Z I O N E 59]u

'eten devan o la Gran de Pollon ia, le tasse, e le impo

mutan o con quelle della Piccola Pollon ia. Ogn i provin cia

dm di govern arsi per via di eccezion i. Gli ch itan ti

i l Gran dePollon ia man ten evan o l’ammen da da pagarsi

ignore, quan do uccidevan o qualchedn n 0 dei suoi con tadi'

H olte istituzion i, che ripetevan o le leggi di V islict |n

riforme, e ten devan o alla con cordia delle prpl°

o. Coni fu riformata la legge della Grande Pollon ia . cheh u il figlio,morta le madre, a prender parte dei ben ien i . L

’i n sieme di. tutt a la legizh zion e poteva n el suo

la progr…avvan taggiarti , dove non fosse caduto in di

.

* an za . lo statuto di V islica , fondamen to d i ogn i legi

ilegio con cesso da J gelloue, l’an n o 1 430, n ell

'u

Czervvin sk, ai n obili, set tan tacin e an n i dopo lala di V ialica solen nemen te gn aren t iva conservazion e

lo statuto di V ialiga . Nei an n i successivi si moltiplican in olt issimi articoli, i ali n on pure lo statuto d| V i

ma ed sue e lo rifomavan o, omutavmo. Arh , quando n el 1 423 lagellon e discusse le leggi in modiam e completi, zi potedi leggieri compren dere essere

nc Eggi un es tratto modifia t_

o dello statuto di V isiica .

rivilegio di Czen vin zk n el 1 430 domen da con servate le

;i'

djV ialica , egli volle reprimere e -guuen t ire questo

n to da qualsivoglia offesa, salvare dal pericolo'

le basi

a legislazion e, e la legge, che pur doveva esser un ica per

o il regn o. Inutili riusciron o i suoi sforzi e comunque…t i in processo, ed in molt issimi casi, furon o promule leggi tran sitorid i e rvo esser dimen ticato lo statuto

Vislica . Ma a Curwin s ed in altre diete n ell’an tico vi

e lo ristoraron o , se n e molt

n

'

g>licaron o le ccpie. Gli av

uti accan to agli statut i di arta posero quello di V iali

e del con tinuo lo citaron o davan t i i n ob ili, ed i gin di

Ma questo sta tuto n on era quel desso un secolo in n an zi

blicn to a V ialica. I copiat i n on avevan o trovato il testo

scevro da tut te le mod ificazion i , sicchè poch i g iudici

=on oww an o n ella purezza sua prima : avven ne quin di che

fi tuto di V isli9a riuscisse in sufficien te per i costumi ed

me del luogo. I copisti, e la pratica com sero un altro

tal poco diverso da quello di V is iga che tutti

della Gran de Pollon ia aggiun se a quelli della

louis , 0 Vari mutamen t i in troducen do n elle p icco

me n on mutò lo statuto, ma n e produsse c0pie discordi

46 ammore D ELLA poLLOE|A

Va n nen te la condizion e della a eia in qnel trupdifferiva di poco dalla Pollon ia

_ma almen o rinvenin

conforto n ei progressi letterari.'

mi an n i del secolo XV II i viaggi-tori plÈPollon ia, e per n ostra sven tura i vizggi

bero in rzione della n ostra deu den zz. Nel 1646. Gif

va n n i l’

gn colo commen dava la civilta del paese. Nel

Jouvin di] Rochefort celebrava le bellezze di moltissimed .

e castelli della Piccola Pollon ia. Sot to Sobieski le rdfl

tra la Fran cia , e la Pollon ia si strin sero, ai tempi di SUalzo Les: czyn slri diven taron o maggiori. Ma la Franch

lava allora d’in gegn i, la Pollon ia

post iamo giudicare dei pepoli, sesta e tunque le altra n azion i

n ia, n secolo XV I, n on se ne

infin itamen te superiori n ei . secoli XV IItemudpll n dola n ei suoi giorn i di sq

cl eva n o essere mai sempre virsuta in

Errori gravi in torno l’istoria politica, e la civilù lli

popolo si'

con vert iron o in dogmi e tra

in bocca ad in gan n are il in on do , tran n e

sicchè la Pollòn ia ebbe il n ome di barbera.V eìso la mett del secolo XV III la . Pollon il

spirito n azion ale, la lin gua , e i costumi sveglian

go letargo. L’ordin e dei iti abolito n uove melt

da te la gioven tù cerca…Si:n rimembranze ddsato la luce per risch ian re il futuro . È con vocata ll

cost ituen te ( n el 1 788 I n ob ili abbatton o l’“

mostruoso del govern o la memorabile cost ituzione

Maggio 1 79 1 compilan o, e sopra le rovin e della civilti fi'

gen era ta , la civiltà moderna riedifican o . Quest ’ epoca di ‘in uova poteva svelare allo stran iero la misteriosa esiti.

della Pollon ia in mezzo agli s ta ti di Europa , piacqueIl?

s tin o n on favorire le crise ollarche: percossa a morte tisuo i figli la pian gon o , e so a un a speran za lan guido le

Il”n e, l

’a iuto della libertà fran cese.

Gli scrit tori stran ieri ig n ari dei fa tti st imaronomfl l'Pollon ia d i quello che meritasse , n on seppero distinti"quan to a lei in d ividualmen te apparten eva , e qua n to rll lk

ra ta in rela zion e alla polit ica dell’

Europa , e quan to di

mun e serbava con tutto il gen ere umzoo . Ma n essuno?…ra

piirle l

’on ore di rappresen tare sola n egli ult imi cimp°"

co la stirpe slava come n on potranufltoglierlo allzFf*

L z r r z a a r n n a 43cis , di rappresen tare i popoli latin i. ,

Ncl eccolo in che viviamo le fortun a dei popoli, e la.

'

sta -ia delle sven ture lorodevon o occu re la parte altre volte tenuta da e

dalla b iogra dei sovran i. N on dimmtich iamo dovgli an n ali dei popoli giudicati siccome Sin n on di Guizotc V illemzin giudican o. Bisogn a com’

cati h an fatto trasportarsi n el prese, e cercarvi la verità. Bisogn a ben con…I’ is toria delle tre sti dominan ti l’ Enr0pa , d la cadutadell

impero roman o, atin a, germ n ica, slava. beneavvert ire l

opcon in cui cotesto razze furono gen tili n on

men o che l’

altra in cui diven taron o cristian e; segn are un a

lin ea tra i popoli conquistati dai Roman i e i loro con qui”tori; tra gli Aleman n i, e i Latin i, tra gli Aleman n i e gliSlavi,

'

tra gh Slavi, e le ciurme di Attila ; paragonare tra

loro i costumi. primitivi e gl

’istituti , la vita pagan a , e la

v ita cristian a : tutte queste cose deve con ziderarc“

prin cipalmen te lo scrittore il quale cerca n el passato gli elemen t i delpreacute ordin amen to.

Si ten gan o purei Latin i degn i n ella lor vita. crist ian a

g li altri dt osservazion e, che gli Aleman n i n e con teo

d an o loro on ore; gli Slavi, che quan to possederooo comep agan i perderon o in grembo al cristia n esimo, t ep“t in o la'causa loro come la più crist ian a, e più sacra ; n on —

per que

sto l’

istorico lascierà svolgersi dai clamori dei primi n è

sgomen tarsi dei secon di, n è disprezzare i terzi; la‘

sua dot

tri n a e la morale, il suo dogma la verità ,. il suo popolo gli

uomin i. G iudice dei secoli, e dei popoli deve amar tutti di

peri amore. Libero e in dipen den te col lib ro del passato

t ra ma n o saprà ad ognun a di queste tre st irpi ren dere la

g ius tizia che merita mostrerà ciò che v’è di sociale e di

a n t isociale n ella vita loro , e dirà forse essere la civiltà cri

a t ia n a dei popoli la tin i in tellettuale quella degli aleman n i

p olitica, l’altra degli slavi morale.

Ma quale immen so studio abbisogn a per giungere a aif

fat te con seguen ze! Quan ti casi materiali van n o tut tavia scon o

scin ti l Quan t i altri ci si offron o sot to in gan n evole as tto !

N è io sarò da tan to di rompere il velo, che n azeme g i Slav i agli occh i dei Lat in i. Esporre tut to di

un polo del

quale nulla è n oto, o mal n oto daràma teria al n turo semp re giusto, ed argomen to a mille Opere da compilarsi . lo mi

p ropon go alcun e cose d iscorrere in torn o la letteratura an t ica

della Pollon ia . Questa let teratura fu nicrà parte un giorn o

dell’istoria della civiltà in tellettuale del paeze. Questa civil

50 aamzxon n anna rou.oamesta hon t) , con la quale gli stran ieri acco lim i

cc Le:uzo Sttrovvicli, la prob itì , con la quale alla rimloro vigilavan o, le in giurie fat te ven dimvmo dimostmi

deri delusi: talora per dimostrare zelo reli

gli Slavi ardevan o gli idoli mest-invan o

di mon tare in furore, e ven dicare la olfesepativan o o con molto riso li burlavan o.occasion e l

’in dole slava

lieta . Tutt i i monumen tsuon atori

”di asmp0gn a dissero all

’ I

h erperti n elle armi, n oi si ppiamoliuto. Ign oto il ferro n elle n ostre con tradeign oran ti, della musica in n amorati, men iamoe tranquilla .

Sin golarissima poi la religion e degli SlavD ittmar, ed Ermoldo riferiscon o credon o in

in cielo, a tut to impera n te . lui solom a . Sopra la foce dell

’ Odor fabbricata

gelo giaceva Retra la loro citth sacra .

V ediamo come Lelevvel favelli in torn o la religione

gli Slavi. Nessun’

altra dign ith oltreD io con oscevano. lln atore Procopio Cesarian o, vissuto verso la metà delV I, che vide gli Slavi, c seco loro con verso in torn o all!

pria mliglion e c’

in segn a , come con oscessero il solomotore delfulmi n e, s ign ore dell

un iverso in tero glisacravan o bovi, ed altri an imali , lui pregavan o, aln on credevan o . Il medesimo autore aggiun ge che adan cora i fiumi e che t iravan o le sort i a secondicorso di quello. Forse queste divin ità avevan o qualche

Stgn or dell'

Un iverso si ehmnscw a Swia towid po ohda due a ltre : Sviat in d ialetto pd ln eo mon do : v id Jet"“verbo wid-t vedere. I German i pen saron o trova re in qun toquello d i Sa n to wu, perch è m lin ua slava traduca Suna!con f ettura a n o etan olo « a , e a ma te o r

'

uta la I 0"Tre /in nu d£a Pollame fa n n o n om! dc D ::Pun o

vllug ,dio tl

letto altro Boh ran o tm Bou k,ptacub dio li ‘

(“lo polla aw .

L E TT E R A T U R A 5 .

sion e a lle diverse eman azion i della n atura e il culto deifiumi di cui parla , sembra essere piuttosto un a espression e

xo la tin a, che un a parola acconcia a rappresen tare un a

Nel n on o secolo il patriarca Fozio sapeva come gli Slavi, allora sottomessi ai Russi Scan dimvi, n on fossero n è

,a tei

n è cristian i . Troviamo presso gli Slavi delle spon de dell’O

der vari n omi di D ii men tovati n ell’ Opere german e o n on

con osciamo anche i loro idoli : ma forse il con versare lun gocui vicin i German i le primit ive idee aveva alterato. Le

chiti'

poi (an t ico n ome dei Pollacchi) dai po li stran ieri di

pa rtit i, circon dati da paese slavo furon o di oro meglio av

ven turosi in questa parte. Almen o n ulla sa piam0 in torno ledivin i tà loro : taccion o su uesto D ittmar, allo, Mat teo

lev a Come di Praga , e gouf'

al. Primo tra gli altri il do:to D lugosz , sul prin cipiare del secolo XV , scrih e delle divi

n i tà roman e tra gli Slavi Pollacch i, e dalla sua.tes timouiauaa

n acquero gl’in fin it i errori, di cui van n o in gombre le aperg

acl secolo XV I.Perciò che spetta all

’ordin amen to politico de li an tichi

Slavi , in util cosa è provare con test imoriian ze storicgbe quello

che ilmon do con osce, vivere essi divisi in repubbliche ru

aticbe, ed obbedire a magistrati elett ivi detti zup a n s , dan s,o p a n s . ( I) Sifl

'

atto ordin amen to differiva del tutto dal govern o assoluto, e dai campi german ici, o tatari.

Se la vita degli Slavi era in gen erale semplice, ed agri.

cola , n on possiamo affermare an dasse ai tempi del pagan es imo scevra del lusso, e dei comodi delle. altre n azion i. Con

sideriamo la Pollouia, e la Russia alla fine del secolo X,

cioè nell’

epoca in cui en tran o n ella comun ion e cristian a

l’ un a sotto Boleslao il Gran de, l’

altra sot to Waldemiro o

W aldamiro il GrandeBoleslao tra i sovran i d

’Europa doviziosissimo n elle

guerre che sosten n e con tro l’imperatore En rico II man dò

da n aro in Italia suscitargli n emici in quel paese, e a prea

Igo d’

oro . vin se i margravi orien tali suoi vicin i, e la più partedei vescovi, e delle persone della corte dell

’impera tore. C iò

a t testa il vescovo D ittmar. Gallo che visse 60 an n i dopo la

(i ) Pan mpollacco sig n ifica s ign ora, gen tiluomo sen…, un…e pad ron e.

(2) I letters n on d evon o confon dono la p arola d i lius n a , da n ei ad opt e

u , ad m a dal presen te un p uo russo, d isti n to nfa tta d alla can ci a

Russ ie .

n a r r s a s r n a s 6.

E sorto appen a dalla trista con dizion e dei secoli Xll eKmagli altri popoli partecipa la civiltù, i diritt i le leggi,a cos tumi suoi. L’

an t ica Russia , lacerata dalle discordie deiella stirpe con n istatrice Rum-Scan dinava , cede alTatari e derilin a verso la barbarie, a lei ign ota

n ei temp i del suo pagan esimo e della sua in dipenden za. Ilt u o degli an t ich i prin cipi di K iioW, tras rtato in Galligiasol n ome di regn o di Russia, dalla famig ia dei Rn rik pasper suoceraiope in quella dei Piasti di Masovia . Il nuovo

n !, morto sen za figli lasciare, Casimiro il Grande, come capo'

di una famiglia, e prin cipe di Mazovia il reame di Russiaalla Pollouia riun isce caccia i Tatari dalla V olin ia dallaPodolia o dalla K n ovia la tollera n za pien issima del rito

greco proclama; x

c i Russi privi di leggi di civiltà, di diritt i,uguaglia in tutto ai Pollacch i. Riman evan o an cora gli an tich i

p in cipa ti della Russia cen trale, e set ten trion ale. La Lituan ia

alfran ca dalla domin azion e tatara . N ovogorod la Gra n de,PsÈovr Smolen sko, Min sk ven gon o in potere dei liberatori,di cui l

’origin e dill

°

efisce quan to quella dei Russi-Sca n dinmi

dagli Slavi ma che pure n e assumon o la lin gua . Ella in

re un a co nquista ma quale diversità tra i ladron i scan

in avi del secolo IX, che cppressem gli Slavi setten trion ali,e i Litua n i i quali valorosamen te resistono soli al dest in o

dei loro fratelli Prussia n i, e Liw n iesi disfat ti da i feroci mon aci arma ti della German ia !

Adesso in sorge d iscordia tra la Pollouia , e la Lituan ia

pel possesso di K iiow V olin ia, e Podolia si fonda la pri

ma sul digitto di succession e, e su quello di con quista , l

’al

tra libera trice degli Slavi si crede in dirit to di rivendicare

il gran de prin cipato di Kn ow. Le discordie cessan o ,mediante I

’un ion e memorabile, completamen te con clusa n ell

’an n o

1 569, tra i due pepoli ta n to diversi tra loro. Il duca to di

Moscovia, colon ia a mezzo slava dell’

an tica Russia, sorta n el

secolo XII, stran iera ai Russi e n emica loro ferocissima intut t i i seooli, riman e solo sotto il domin io tataro tutt i gli

altri prin cipat i dell’an tica Russ ia deferiscon o all

autorità dei

p i n cipi di Cracovia . Quest i prin cipi, siccome i n obili‘

e cit

tadin i lituan i, favellan o la lin gua russa , perchè dit la loro lin

gua n azion ale fin o al secolo XV II.Quan t i ben efici dun que procurava alla civilta queste

Pollouia , tan to mal n ota agli stran ieri.

L’u n iversità di Cracovia ordin ata guisa di quella dis

Parigi rese n a turali sulle sponde della V istola tutte le sdau

s e r r t a s r ua a 65

svn .

dalh let teratura . D ecaden za della civilt'

a in tellettuale. Funestainfluenza delle opin ion i tedesche.

0550

Fin, qui espon emmo i progressi in tellettuali, e letterari

Pollouia , ma poichè n elle epoche posteriori scompariambedue, a secon da delle vicen de, così I

istoria della'a decaden za let teraria sta in tera n ella n ostra storia po

Sigismon do Augusto, ult imo fin to della st irpe Iagellcn a.

pinta appen a la gran de opera dell’un ion e della Pollouia ,

mia, due Prussic , e Livon ia muore n el 1 572. Allora

ln n ò la prima dieta di elezione, dove con corse tut ta la

la , rappresen tan te i diversi po li federati, n è g ià tur

ate omicida come n el secolo XVPIÎ. V i domin ava lo spirito

h ertà, i cit tadin i era no alteri della gran dezza del proprio

a, e degn i di rappresen tarla . Test imon e oculare il cardi

flommen don i raccon ta nulla aver veduto ma i di ta n to

n ifico. la un’

assemblea di oltre cen to mila uomin i ar

n on un a rissa , n on un lit igio , ogn i cosa ordin ato , e

orde. Questa illustre assemblea proclamò la legge mean da della tollera n za ai riti, e religion i diverse. D i ciò

sogn ava in 3uei tempi la Pollouia p iù della riman en te

spa . In ceci en te esistevan o due sette, la cattolica , e la

fi ala ; in Pollouia poi, oltre quelle, più che un terzo dei

ì , ;e iù della metà dei con tadin i professava n o il rito‘

, ePercais di Fozio del secolo IX. Cracovia per cual

g a cen tro di tutta la crist ian ità. La riforma n on pote

@plicarsi che al cat tolicismo , cioè al ca ttolicismo dege,b , men tre sulle spon de della V istola uesto culto si

a purezza. D’altronde il buon sen so

i dogmi, e n on an n etteva importanalla moralità.

a del 1 573 , proclaman do tolleran za pien a ,'

all’ Eur0pa esempio memorabile e tr0pp0, poco imi

La Pollouia proceduta d i pari passo coi popoli lati n i

civiltà in tellettuale imitatrice degli an tich i modellimossa da con t inue guerre , cade sot to l

influen za in n —l

lule d’Ita lia ,

e di German ia , e la sua lettera tura , assu

a'. tv. 5

66 azzazmms D ELLA P0u omsmon do questa dopp ia in dole diven ta or n azion ale

giosa . La prima splen dida pur sem ammirab ilii poet i, gli oratori, e i prosatori po lacch i, e lat in i,tatori degl

’Italian i, gih degradat i dall

an tica

L’

altra nulla produsse di n otab ile tra n

men to della purezza della lin gua pollacca ; e

tese d

fin ite

però, dott i di molte cogn izion i, di

coloro, che si limitan o allo studio

teologi rotestaa t i. Sola un a parte

tien e al a vera let tera tura n azion ale.

ma dei posteri. Qua n ta fosse 1’att i

co possiamo con cepirlo dal numefon date stamperie quell

’epoca e questo

ad ottan ta ma di li a poco dimostrandella let teratura , impercioccbè parte cadon o

za dei gesuiti e parte sopravvivon o per

tardi.

Certo n ell’epoca preceden te occorren n o

ri , men o in gegn osi, men o stamperie, men o graogn i gen ere : e n on pertan to ella era cen tro

pollacca, e superava la secon da epoca , quan to ]

vece alla stupida vecch iezza . Quan to abb iamogran de dal 1 550, al 1650 deriva da quest

’epoca an tecedù

te. Allora ogn i uomo istruito n elle gen t ili discipline ,eîl

con tagio tedesco con s iderato come van itì di spirito e ln

p ien za volta al van taggio dello stato lo splen dore estan

abort in n ei modesti con fin i dell’

ut ile pubblico si lim'

lr

vn . Adesso la iù parte degli scrit tori per ren dersi [i l»

si partecipan o al e con tese di religion e, in altri tempi , t lbuon diritto spregia tc.

Il solo regn o dell’in dolen te Sigismon do III (1 587- 1635

con ta mille cen to quaran tan ove uomin i dist in t i , setta n taqufl°

t ro scrittori fra buo n i tristi cen to dieci guerrieri i“?

stri e pure da questo regn o prin cipia la decadenza dell

Pollouia .

L’

un iversità di Cracovia con trasta ai gesuit i che vogli°

n o impadron irsen e, alla fin e soccombe: un solo bene le a\‘

l'

za , la in dipen den za .

(1 ) n om: delle ci t tà trova n o reg istra t i n el rug g a n h o

lflt ' ra tma p ollu ru raòòlwa to da Ja n ] D a WW

C’IUdZ—IW, Pa l i g t 1 829 .

L E TT E R A T U R A 67Tra tan te sven ture politiche ed in tellet tuali lo spirito

cce, rappresen tato sot to le forme del cattolicismo n on

acquist a forza a misura che la barbarie lo in veste man a an cora so ra la federazion e. n obili del regn o d i

a , (Gallicia , Volin ia, Podolia , e il gran ducato di Chio

della Lituan ia , i quali, siccome gli abitan ti delle città,lavan o russo n ell

epoca an teceden te, adopran o il

liven tan o cattolici. Le leggi gli att i della can

quelli dei pubblici ullici i tribun ali abban don an o

uso , e diven tan o pollacch i

Per altra parte le due Prunaie, fedeli al proprio dogma

ioao, ai un iscon o piuttosto alla German ia, a quale provloro

rdioa tori , e teologi, e molt i pollacch i adopran oquest a n azion e

$ lunque sieno i van taggi della verità, qualn n l’

ut i

)li tico n egli stat i german ici e protestan ti n e secolo

n oi n on possiamo attribuire alla riforma religiosa n es

influen za salutare per la Pollouia , dacchè talvolta n elle

tte teologiche suscitò l’opposizion e del cat to

licismo e

i to greco lo spirito let terario n e rimase offeso e un

campo si aperse al fan at ismo dei tre dogmi religiosi .

5 a

La Pollouia s i avvicina all'ultimo grado di ign oran za . Le

sue relazion i con la Francia la salvan o dalle tenebre.

Ogn i giorn o cresce la prepon deran za usurpa ta dall’

Aun el govern o di Pollouia sotto il regn o dell

in doleh te

mon do lll. \V ladislso IV , onesto, e valoroso sovran o, n on

mezzo per tutelare la diletta sua patria se n on che

ta ndo i con sigli di V ien n a .

il celebre M alte-Brun a vesse con ossiulb questo fa tto a ven a

con osciuto la isteria dal regn o n a so, e sem oss sa puto come n eamn oaten eo o geografo dense nome d i Russia d le”omn ia pa use d i

Pretec a m n on avreste scri tto n atìa n ce geografia t. 6, 605 .

a La Russi a occupan do la Pollouia n on w…ma "pv—cadevaa gli a n t ichi d iri tti . i man ifesti mai, n el ( 772, aves sero ia cirtcto

a n el dumatra n questo gra n fi tto isaurico, si u n…mi tig a ta n ous

peso te…n e dall'

E…per la Pelican .

M a lgaM o quest t emu fa v…nuo'

n ta adesso n e

ved iamo con seguen ze M in ori d i p elle e potevan o spera va . La

Prussia dt Kon isk rge con ta mila Tedeschi e q…en to

tren tenn io tre Pollacch i a Li tuan i ; quella d i D a n zi ca trecen to

tren tamila Tedeschi e trecen tM t'

n quen tamle Pallarehs. Pla ter

G eogr. d dt”Europ . (h un t .

RFJ. AI lONE DELLA POS!

avevan o compite: sorse lo spirito b ibliografico , e con piacere

indicare le circostan ze omesse n ell’opera di

D opo lui comparve l’

illustre Ossolin sk i , con sigliere pi

vato dell’imperatore d

’Austria . Quest ’ uomo dabbene, m

in G allizia, immagino n on potere in migliore man iera gionre alla pa tria , che vigila n do alla prosperi tà ed alla edmzion e dei Gallizia n i . Alien o dagli affari polit ici dimora ilan n i a V ien n a, in ten to a raccogliere un a gran de bibliaru

n azion ale e ad occuparsi della storia e let tera tura palla

che. N el 1 8 1 9- 1 821 ubblicava rtauto le sue b io-bili t

grafie in torn o alcun i liat tera ti defe

secolo XV I in … In n

lumi, due dei quali di critica sopra le Opere del m a :

pollacco, Stan islao Orzechowski. La sua opera , d i en i pubhli l

poch issima parte, compren de tutt i i meriti del buono aul in ,erudizion e profon da , giudizio ret to, reciaion e severa . F d »

levò lo sp irito della n azion e svelan o in pa rte e vero la tinlet teratura , ma n ella sua dign ità, e gra n dezza . Ch i vo

lesse o case scrivere imitazion e sua premi

dei materi i da lui raccolti si campo:-rebbe un a piccola iblioteca .

La Pollouia pian ge la perdita di questo ven erabile h

terato, che moren do lasciò tut ta la sua b iblioteca aich i d i Gallizia , ed ebbe il con forto di ot ten ere dall

’in p

ra tore d’Austria 1

’approvazion e del lega to ch e in tendo!

fare per ma n ten erla n ella cit tà di Leopol. D a alcun i en°

questa biblioteca è aperta al pubblico.

In seguito G iorgio Samuele Ban tkie, p rofessore dell'

versità di Cracovia , e suo b ibliotecario pubblica I. Istwdella biblioteca dell

un iversi tà d i Cra covia in un vob

me 2. quella delle stamperie di Cracovia in un volan ;

3 . quella delle stamperie di Pollouia in tre volumi. Ti lqueste O

pere son o importa n t issime per l

emd iz ion e n on n ei

Che per a forma , n ella quale procedon o ord in a te.

L’

aba te G irolamo luszyn s i , can on ico di K ielce ,il

prease in due volumi un D izion a rio dei p oet i p oliti ci.-lui.6

cui stese le vite , con un giudizio crit ico i n t orn o la li ‘

opere : man can do di ma teriali, si limita a ripo rt are i anni

delle opere. Questo libro frutto di tren ta a n n i di cuvt . ‘i

dà n otizia di milleduecmtosessmtaqua ttro poet i della Poll?n ia, di cui le opere comparvero fi n o al 1 750. Buon i, o car

tivi, latin i, o pollacch i ei li cita tut t i in ord in e alfabetica

e rende alla patria un officio ricompen sato dalla a ss

titudinm

z r r r z n s r ua s 79Eusebio Slon schi professore di let tera tura pollacca

li ’ un iversità di \ iln a stampa in due volumi il corso diesta lettera tura , dove occorre il giudizio in tern o i miglioautori n azion ali del secolo XV I.G iovacch i n o Lelouch an t ico professore di storia e di

Mist ica un iversale n ella medesima un iversità pubblica ine grossi volumi le sue osservazion i in torn o la b iografiat ica della Pollouia , e in questo modo descrive la storia

lle b iblioteche del

direttore della b iblioteca n azio

imprime in due volumi il suodon ario degli uomin i celebri viven ti a i tempi di SigimdoLuca Golembiovvski, membro della societa pe

libri ele

:n ta ri a V arsavia aovven uto dal dotto Lelevvel man daa luce un trat tato in torno gli an tichi storici della Pol

L’abate Luigi Olin ski, del capitolo di V iln a

to D zialyn slui, Raczyn ski, Sobolevvski, e T. Chien

vaki, con servatore della gra n de biblioteca di V arsaviaC a n t ico Swydziaski, G iovan n i V incen zo Ban dtkie, profeste dall

un ivers ità di Cracovia, Matteo Koalovvski N iccola

|len ovvslti, (Eyliczkon ski, Beha tltievvica, Sebast ian o CiampiToscan a

, e molti altri scrit tori dis tin t i pubblicano ricer

e b ib liografiche sopra 1’an tica letteratura pollacca in o

scoli separati , o in diverse raccolte periodiche.

La n azion e riman e abbagliata dalla gloria della sua an .

a let teratura , la quale ogn i giorn o compariaoa p iù splen

da agli occhi suoi. La b ibliografia , scien za sopra tut te le

le fastidiosa ed in grata, adesso è con vertita in scien za pa

ot tica e molto on orevole per quelli che vi a t ten don o .

teste ricerche però n ella Pollouia comin cian o soltan to e

aspet tare la cpare di molti scrit tori per volere

vivere eccon eiamen te il prospet to della sua an tica lette

N è meglio a conosciuta la storia politica tan to vin

la ta alla letteraria e per sin istro avven imen to trascura

troppo dai scrittori modern i. Non ricco cittadin o n on

l ta societ! produssero'

an cora scritti su tale argomen to e

'

le la Pollouia n e abb isogn a molto e forse la sua storia

nò in segn are esperien za meglio di quella di alcun altro

nto: e s i che ab biamo man oscritti di miglia ia di memorie ,

protocolli di diete , e disoorsi di rc . e di cittadin i , °

L E T T E R A T U R A 8 |

Facilis imo a «descriversi il regn o d’

En rico (I’An giò,

nue quello che durava appen a cinque mes i : ebbe tre o

ra t tro scri t tori .

Quello di Stefa n o Batory, composto dal vescovo Alberan dy, e pubblica to da Ign azio Oua0ewicz comunque piùat to della prima sua Opera , difetta n on poco di esattezza:i ragguagli storici.

N iemcuvicz e Siarczyuski si occuparon o del regno' di

gismon do lll, gravinsimo per le sven ture, e per lo splen do

esterao della gloria n azion ale: ambedue queste opere peròtto in suflicicn t i a soddisfare il pubblico .

Meglio avrebbe fa tto Gaeta n o Kwiatowski del regn o

Wlad islao IV se la censura n on gli avesse soppresso gran

srte dell’opera.

Il regn o di Giovan n i Casimiro l’ altro di'

M ichele e

nello dei prin cipi mccessivi sen za memorie. La sòla opera

si Sign ore di Salvaudy in tern o la storia di Sob ieski g ih

morden te-men te n arrata dall’

abate Coyer,merita essere ramlen ta ta . N on dico g ià questo del ragguaglio dell

’a n t ica Pol

mia fin o al secolo XV II che la precede ma della storia

:la di Sobieski, alla quale il ragguaglio serve come d ’ iarodnzion e ; e se 1

autore volesse n ella sua n uova edizione

lgliere quan to precede quel regn o , e rett ificare molte ideemorali , gih con futa te in due giorn ali d i Parigi la sua“

p ra n on puremeriterebbe at ten zion e, e fiducia , ma la Poll i! ancora an drebbe grata verso 1

autore s iccome adesso

i n vilith dal ragguaglio s torico an teceden te al secolo XV II…In questo modo dobbiamo ten erci con ten t i all

opere de’

n o

tri an t ich i, i quali scrivevan o prima che si con oscesse la crit ica

tus-ica , il riman en te n oi lo ricaviamo da i sommari di G iorg ioiamuelo Ben thic, G iovacch in o Lelcvvel, G iuseppeM ikla szmvs ik,:I l'lo M ilevn ki, la Prin cipessa Isabella Czn rtoryska , madamitells Clemen t in a Tan aka , di po i madama Koll

'

man ,madamigel[ Regin a Korzeuiowska, e molt i altri scrit tori, d i cui i primilupen damen te chiarirono molt i fa tt i importan t i. Il compenlio di Leone Th iesse è il p iù on esta ed il migliore d iM i n e abb ia n o scrit t i gli stra n ieri . Queste scrit tore fece

o è dato a un o‘

stran iero d i fare , che n on con osce la

gua pollacca, e il giudizio presen te sopra le an t iche storie

Pilac scritte in la t ino , le quali comultava n ella sua ope

(1 ) [jun o Herbeb t n ella R iv . em: 481 0 A gosto e n ella Rev . dei

due M on d i 0829 Agosto 4 8 Teodoro M a zen sh .

'l . "o

n a r r s a a r ua a 83

men te dall’

altrui op in ion e in vece di discutere espon goamplia men te il mio con cett o.

Nulla scrivo in torn o la n ostra letteratura dopo il 1 750,:a n can do lo spazio . E poi ella era più len dida n ei

usa t i, che dapo lo smembramen to, e la'

division e dellmia

, e ciò per diverse cause : adesso i Pollacch i van nodisersi di ven t idue milion i che furon o or quattro appen aun pon gon o il regn o presen te di Pollouia cioe il ducato di

lcw via sen za la Gran de Pollouia,'

che appart ien e alla Prussia ,sen za la più parte della Piccola Pollouia aggiun ta alla

.a lliais. lu uesto preteso regn o soltan to e n el simulacroella repubbma di Cracovia, cen tro dell

’un ion e geografica

all’

a n data San ta Allean za l’

educazion e man tien e indolenzion ale. In oltre la triste cen sura guasta l

gopere con le

la barbarie. La fa tale sapien za che vien e di Prussia , o

mha le idee della Gran de Pollon ia, o percuote d’in capacith

in tellet to de’suoi ab itan t i, e ch iara n e apparisce la rova.

govern o di Prussia tra tutti gli altri avversi alla ollo

ia, si dimostra i n civilito più equo, e più mite fon da daer se tut te le scuole sch iude a i Pollacch i i tesori della

qt ta German ia e pure per tutto il ducato di Posen n on

liste un a libreria pollacca tran n e un giorn ale. p olitico per

forme del dire bruttissimo, n ulla vi si pubblica in pollack

ar

fiu’

-

ora n on si con ta un Posn an ia tra i dot t i, e letterat i

ostri . N on occorre un a sola opera di questa parte dei n o

mi compatriott i che c’istruisca almen o di quan to h a di

elle la letteratura german ica . N oi leggiamo n ei giorn ali te

fisch i , la gioven tù distin guesi n elle un iversità di questo

lese, sappiamo quivi essere poco severa la cen sura e n on

ertah to‘

rdiamo iù n el govern o di Prussia , che n ella Gal

zia , e arsavia sola adesso è cen tro del n ostro sapere

ccomc dieci an n i addietro era V iln a .

Per altra parte, le relazion i con la Fran cia guastan o le

lee dei n ostri scrit tori . In vece di prevalersi con quan to ne

aglie la gloriosa let teratura fran cese di accon ciamen te cplicab ile allo spirito degli abitan t i di tut ti i paesi tolseroe[rasi della sua lin gua , e le forme della sua

'

poesia

'per

M ello , e poi si meraviglian o come n essun a tragedia e as

ca , 0 roman tica esca da pen n a pollacca , se n on mediorissi

'

ùna .

D i qui avvien e, che n essun gen io letterario esista oggi

Pollouia , e se tuttora vi è l’illust re N ien iccvricz, e se

:lehm pocu lirico W0muicz, arcivescovo primate del re…

ERAMMEM E

SOPRA M

LETTERATUR A AN TICA

uuu—ma enumera

FR A M M EN TO PR IMO

L’

istoria in gen erale.

Xi i . ° sacox.o .

GALLO , pn mo di quan ti scrissero supra l’istoria pollac

na di n azion e stran iero , come egli stesso scrive (9q a

trice dela tus est i n Pollom'

am. Moderne ricer'

cbe lo c€iarisco n o fran cese. Scrisse le sue storie dal 1 1 10 al “3 5 ,

compren don o un periodo di quasi tre secoli dall’ 825 fin oal 1 1 1 8 . Quasi tutte le fa vel

qe , di cui an dava in gombra la

Ila ria di Pollouia rigetta è della storia e n ella geografi.

perit issimo, n è la sua dot trin a offen de la ch iarezza , e la pre

cision e del raccon to. Sarebbe stato prima tra gli storici pol

lacch i se il suo in gegn o , superiore al secolo in che V isse ,

non lo avesse con do t to a giudicare con tan ta severità , per

cui i suoi con temporan ei lo t rascuraron o, e lo fecero sfidarein d imen t ican za . Riusciva difficile a G allo man ten ersi in favore in un tempo , dove i raccon t i mitologici eran o sos t i

tuit i all’moria . D apprima lo lessero , fu tradotto | n pollacco,

proposto per l’educazion e dei giovan i ben presto però

gli preferiron o scrit tori men o veràci e il merito di Gallo

wu fu con osciuto che epoche posteriori, le quali fecero

giustizia al suo | et to sehuo, e all’

esattezza dei raccon ti.

n a r r a n a r un a 95

A Strasburgo pubblicaron"o i suoi D iscorsi dal tempo,

d ei Sa n ti , n el 1484 , 1 486, 1488 .

Mart in o è n otissimo per la sua Cron aca dei PGP! 8

li imp era tori , da lui composta per commission e della

Soli ta Sede (1 Quan tunque 1’op in ion e, che in essa occorre

il _lb rn o ll papessa , con osciuta col n ome di G iova n n i V III ,

zion fosse con siderata come scan dalosa n el secolo XIII, p'

ore

lui n on appartien e del tutto. D i questa papessa parlavan o

n ei normon i e nell’opere dedica te an che a i papi

ooh n ei secoli XIV e XV , quan do gli Usciti citaron o il

fa t to come prova con traria alla perman en za dei papi , Bt av

v ioò con da n n arla n el Con cilio di Costan za . Il dotto Ossolin ski,b io grafo di Martin o, ci assicura , n on essere st ato 1

autore te

n ace di sov'

erch io a siffa t ta Opin ion e , e cita diversi man oq

'

crit ti, dove n on fu riportata . Sopra ogn i altra dell’

epoca

la ma om olog ia è pr e

cisa . Fa n n o quest’autore dist in to, la

scelta dell&materie, l’ordin e, e la severità dello st ile. La

prima edizione della Cron a ca dei p ap i e d t'gli im ora tori

comparve n el 1 5 59 a Basilea , l’altra in An versa n e 1 5 4.

Prima di Stamparla la traduceva n o in varie lin gue. Nel I 88,

Ben edet to fl0dzowie la pubblicava in lin gua boema , a Pragan el |504 . e 1 505 . V ern eron la tradusse in fran cese ,

e la

pubblicò a Parigi. Esiste Firen ze ilmanoscritto d’un

'

: tra .

duzion e italian a .Reputaron o Martin o

'

autorc dell’

opera Su qua ttro gra n

imp ari d i Ba bilon ia , d i Ca rta g in e, d i fila ccdon ir»

d i Roma . Pan vin io ass icura questo scritto guasto da i capist i,

( 1 V ed i ma u« sc . ttto della Biblioteca di San ta Gen i -icon Pa rig i cit .

d a a

(2) da Ouolmala .

varie cariche eccles iast iche. N icco

all’aroivescovato di Gnezue.

n i n el 1278 , secon do gli altri

An dò famoso prima per un a rac

compen difla e da ui ch iamatale prime impressa

Tre volte la pubblicaron o a

1 492, ed un a a'Parigi n el 1 500,

1 560, coi decreti di Grazian o ,

L E TT E R A T U R A 97o ì tan to della storia di —D lugosz : ella compren de i sei p rimiì b ri soltan to della sua opera . La prima edizion e di questotu tore comparve n el 1 7 1 1 , e 1 7 12, in tredici libri, cioè tutla la storia della Pollon ia fin o al 1 480, epoca della morte‘ Ell

’autore vi aggiun sero in oltre le storie di K adlubek Sar

‘ ieki , e molt i altri an n alist i. Questa ediz ion e è in t itola ta cosi:

I. Joa n n is D lug ossi seu Lon g in i h i storia p olon ice* iiòri 1 3 , etc. , a n ota mG a brielis G roddcclt i i , in folio , tom.

a Fran cfort , 1 7 1 1 ; tom. II, a Lipsia , 1 7 12. La secon da

edizion e occorre n ella raccolta di M itzler.

Altre opere dell’autore.

Il. V i ta : Ep iswp orum Posn a n ien sium, stampate perTreter a Brun sberg , 1 624 , in quarto, 1 vol.

III. Epucop orumSmogorsovien szs, et Pit si n en si : , quaen un c V ra tzsla vien sis ecclesia rum h istoria ct a cta , Bresla

via , 1 7 30, 1 732, secon da edizion e, n ella Ra ccolta d i Son a

mersberg .

IV . V i ta S. Sta n isla i ep is . Cmc. Cracovia 1 5 1 1 : ed

è un estratto dell’

Opera scritt a dal. nedesimo D lugosz in torn ola vi ta dei Pollacch i , e degli Slavi dist in t i per san tità, n on

ma i pubblicato.

V . Liber ben eficia rum, man oscritto.

V I. Commen ta rio in torn o la Storia Polla cca manoscri t to esisten te a Roma n ella biblioteca dei Padri dell

’Ora to

rio , dal quale apprese n on poco il celebre Baron io scrit tore

d ella Storia eccles ia st ica . (V edi En rico Spon dan o A n n a les

eccles ia s t ici sub a n n o

V II. La V i ta di tut t i i v escovi p olla cchi , man o.crmo,

XV I su ono

MIECHOVVITA (Mam o), n ato a M iechow n el 1 456;acclaro dell

’un iversità di Cracovia , n el 1 479 dot tore , n el

1 501 , e 1 505 di questa medes ima un iversità rettore , medico, isterico , e fi la n tropo illustre. In torn o la sua vita let tera .

mi a , e sociale n on ispen do parola , e mi restrin go a dire, co.

m’egli tutte le un iversità ed accademie dell’ Eumpa visitas.

se, ed on orate rimembran ze del suo sapere vi lasciasse. M ie.

cbovvits , qua n tun que dot t issimo, credeva n ell’

eurolegia , n on

poche pagin e dei suoi scrit t i b rut tò di questa va n a sc:en z. .

Morì a Cracovia n el 1 523 . Queste furon o le principali sue

1 . D escrip t io Sa rma tia rumA s ia n ae et Ew '

ap ia n ae'

r. xv. 7

1 00 RELAZ ICWR D ELLA POLLONIA

alcun poco la sua storia: n ascon de o mit iga , ciò che pd

n uocere alla gloria della Pollouia , ed esagera fuor di n s

do quan to può ridon darle in on ore. (Soligmc Storia dàla Pollouia In troduzion e) .Il. Polon ia , sive de s i tu, p opulìs, moribus , ma gistratih ,

et republica reg n i Polon i lib . duo . Bas ilea 1 568 , in fa;;la seconda edizion e a Colon ia , 1 577 , in o t tavo la teru

o

în .

1 578 , in quarto la quarta a Basilea , 1 5 82, n ella collezione

di Pistorio; la quin ta a Colon ia, n el 1 589 ,in fog . , coll

op't

an teceden te ; la sesta n ella collezion e di M itzler, a V arsavia.

1 761 , in fog. Il ma n oscritto dedicato al re En rico lll di

Fra n cia ed En rico I di Pollouia esiste n ella b iblioteca dcl

re, numero 7059 del ca talogo la tin o . Fo rse quest’en ll

nuova edizion e che 1’autore si propon eva d i pubblicare

gnomo.

Secon do quello che n e pen sa Lelewel quest’

open st

Pera la prima : magn ifica la descrizion e della Pollouia ele

gan te lo stile ch ia re , e giuste le idee ; n è troppo

cisa n è troppo d iffusa la locuzion e ; con b revita cul

forme all’argomen to esposizion e semplice eviden te il vt

8tQ sta to della Pollouia qual era n el secolo

re da mezzo di esamin are don de questa a vven turosa culli

zion e derivi, ed in dica la via , che può rico n durre il lettore

alla cogn izion e dello stato an teceden te della Pollouia . Leg

gen do adesso quest’Opera des ideriamo alcun i p a rt icolari p

esa t t i però egli a tten de a descrivere lo s t a to geogra fico,lit ico, e morale del paese, saviamen te d iscorre su questemtrrie e leggen dolo ravusuamo di sub ito l’ uomo n on 010

famili a re n elle cose pa trie, ma ed an che il sav io filosofo.

Quest ’ opera t radot ta per la prima volt a in pollaccodi

An ton io Malen icuslu St pubblicava di rece n te a V arsavia , 9

i saggi che il gima n e let tera to fece pubblici , or n on sono

molti an n i, ass icura n o dovere la t raduzion e del Tito Livio

pollacco esser degn a dell’

autore, e del tradut tore.

III Gra t ia i n fun ebre Sig ismun di I . Pol. reg is. Cra

povia , 1 548 , in ot tavo . Quest ’ opera occorre in quasi tuttel:

edizion i della storia di questo autore : egli con clude i sua

an n a li alla morte del re Alessa n dro ( l506) ma in questa

N az ion e fun ebre raccoglie tut t i i fa tt i rela t ivi al re

gno ci.

Sig ismo n do I, successore di Alessan dro sicch è, parere11:

Solign ac, può con s idera rsi come la co n t in uaz ion e della smprima "pena fin o a l 1 548 . Qua n do terrò proposito di Omehovvski csamiuero Il suo merito ora torio.

1 03 RELAZIONE DELLA POH D RIA

1 5y3 , in uarto. Quivi leggiamo n ella prefazion e le seguenti

parole: eramen te per ciò che spet ta alla storia ha segai

ta to fedelmen te, e se volete tradot to Erburto ec. For:

Meusel volle pa rlare dell’opera di V igcn ere.

Quest’0pera in sostan za è il compen dio d i quella

Kramer e racch iude la storia della Pollon ia fin o 1 548 , efa impresa dall

’autore per piacere agli sch ivi delle opes

volummose. Con un merito sin golare racco lse den tro limitia n gust i il completo ragguaglio della storia che u n a , non

dimen t ica fa t to , a caso importan te, e l’

a t ten zion e del letto

re n on è svolta con la storia degli altri p aesi. Lo st ile ede

gan te, ed esa tta sicchè vuolsi con sidera re come un a da'

migliori compen di della storia pollacca .

NEUGEBAUER (Su on oa s), n asce n ella Prussia Damir,e muore n el 161 5 : scrisse H i storia e rerum p alom

'

enmlibri quin que, quibus etc. s te. Fran cfort , 16 1 1 in quarta.

L’autore n on man tien e quan to promet te n el vano , e

lun go suo t itolo, e scrive semplicemen te un a storia poll-cel.di cui il primo libro si occupa della descrizion e fisica , e

lit ica del regn o , la sua n arrazion e n on oltrepassa l’sono

e con t ien emolt issimi errori in torn o a i primi tempi isvolasi ; quin di con t inua la sua storia fin o alla morte di St:fan o Ba tory sot to il t itolo di H istoria rerum p olon icarnn

con fl'

n n a ta et a d Sig ismun dum Ill etc. , usque M W

lib . 10. Han n ovcr 1 61 8 , in quarto.

Questo libro ot ten n e tra gli stran ieri celeb rit ì maggiore

di quella che meritasse e lo citaron o come Opera origi

n ale , quan tun que sia un a cop ia li t tera le d i K ramer, trann e alcun i part icolari poco importan t i . N eugeb auer, vero plagiaria , tace degli storici copia t i, e si dimost ra impuden te slpun to di scrivere: .Ma rt in o Kramer è d i ques t a op in ione

(pag . come se la sua Opera n on fosse il n udo testo di

quella di K romer. N egli an n i da K ramer n on descrit ti egli

capia Wapowski per modo tale, che un a pa g in a omessa nel

l’edizion e di Colon ia , (pa gin a 61 5) è parimen te t ralasciata

n ella storia d i N eugebauer (pagin a Termin a to W apow

ski N eugebauer si fa a tradurre un a parte della C ron aca di

G iovacch in o Bielski , il rima n en te sacch eggia n elle opere diOmchowslt i, e di Heiden stein .

GUAGN INO (Con n Ars sssun aa) , n acque in Italia n el

1 538 , morì in Pollouia n el 1 6 14 , militò n egli esercit i comeufliriale superiore , poi fu gen t iluomo pollacco . La sua apracampan e col t i tolo di Sammt imEurop ee descrip t io, Cm

t a r r a n a r n a a 1 03

E nvia n el 1 578, in fog. ; la secon da edizione Spira n el] s terza ridot ta a i soli casi rela t ivi all

’istoria della Pollon

n ia fa parte della raccolta di Pistorio, blicata a Baai4

le. n el 1 582; la quarta a Leyda n el 1 6 n ella collezione

di Elzevira ; la quin ta nella raccolta di Mit i ler, a V amvia,nel 1 761 . La traduzione pollacca di Pmtovvski fu stampataa Cracovia nel 1 61 l; la secon da ed izion e a V arsavia nel 1678,n ella collezion e del gesuita Bahomoleo.

Stryilt ovvslt i istorico pollacco sostiene il mnmcritto diquesta storia essergli stato in Valato da Guagn a sotto gli

ord in i del quale militava n ell’

esercito pollacco}, e uesto

it : lia n o , ign oran te perfin o dell’

arte di scrivere , aver a poi

pubb lica ta in suo n ome. L’

an dsee accusa , con tro di cui Gua

g n in o n on masse parola, fece credern e autore Stryikotn ltiH itzler stesso era t an to con vin to di questo fatto , che pub

b licrmdola n on fece pure men zion e delGuagn in o : adesso però si leva la voce di [.elevsel in favore del Guagn in o, e neiamiamo meglio accostarci alla sua op in ion e, che vagare i n

men o ad in certezze, che forse n on potran n o ch in rirs i giamn a i. Guagn in o, egli dice, era abbastan za istruito da scrivere

in la t in o, ed esporre i fat t i da lui con osciut i. Forse ebbe tra

man o le n ote, a il manoscritto di Stryilt ovvski, e se n e gio

vò compon en do la sua opera , e forse questo caso in dusse

Stryikotvù i a dare maggiore sviluppo alla sua storia , per

i n perare l’0pcra del Guaguin a . M a tra quest i due scrittori

n otiamo difibren za si gran de da poter dub itare assa i dell’ac

cusa del pollacco. Guagn in o scrisse in lat in o, Stryikdvvslri in

pa llaccn ; il prima trascuro in serire dei versi n ella sua sto

si a , il secon do invece, pessimoGpoeta , la in gombrò di molt is

l imc b izzarre poesie; in oltre uagn in o tracciò un d isegn o,dove i fa tti sta n n o in ordin e perfet to, men tre l

’opera di Stry

«

i…-

procede sen za disegn o, e sen za merito , la n arra zio

n e difun , e pien a di favole , di ripetizion i e di an acro

Guaguin a in tese descrivere n ella sua apera la storiacaccia ta delle sin gole provin cie dell

an tica repubblica di

Pollouia. Quan tun que n on abbia merito prin cipale riportò

p art icolari importa n t issimi sopra certe cerimon ie storiche che

i n van o cercheremmo altrove: tale per esempio la descrizion edell

’in coron amen to dei re di Pollouia.

STRYIKOWSKI (Man zo) , n acque a 0asoatovv n el 1 547,a ttese agli studi in Cracovia , visitò poi tutte le un iversi“ di

German ia e di Italia . Reduce in patria militava sotto gli

RELAZ IONE DELLA POLLO…come destro polit ico lo bissiman a come partigiano Mkt iran n ide ed in capace di con cepire l

’un ione dell

’ord!

colla libertà.

La sua opera importa n tissima pe’

pollacch i rima i

ui man oscrit ta n ella b iblio teca di Cracovia ed è li tidel celebre Gregorio di San ok, di cui n armremo in hmL’altra opera n on men o importan te è la H istoria inpaii

et n ecis a d V arn am carsi Wladi sla i l agellon i : Polmilet Uh goria : reg is pubblicata in : Pollouia n el 1 589 rolli

storia di K ramer. Paolo G iovio la loda smoderah mrstez'

n

parte merita lode specialmen te perciò che riguards i fltti

del re, suo eroe.

DECK) (Jon oco Lonon co), segretario del re Sigi“I, autore dell

opera D e V etusta t ibus Polon orum liber 1.

compresa n ella raccolta di Pistorio . Il suo st ile mea bell!di quello del suo emula W apuvvski. D

’in gegn o felice, s ro

verchiamen te lusin ghiero scrisse la storia dei n ove p in i an'

n i di Sigismon do fin o all’an n o 1 5 16.

REY (c ozò), t ra i primi poet i pollacch i delmmparleremo in seguito più dilfussmen te di lui . Scrisse u

0p'

ra in Pollacca col n ome di Sp ecch io d i tut t i gli “ad ,“

pata a Cracovia n el 1 566.

L’aba te Juszyn ski celebra quest

’apera come qù

fedele delle costuma n ze pollacche del secolo XV I e dit

n on esistere libro dove possa ta n to precisamen te conosce

n on solo i costumi degli a n t ich i pollacch i ma ed anela

modi della loro favella . In leggen dolo ci pa re di essere !

sporta t i n elle case, e n elle adun ate pollacche del secolo X

con osciamo qual fosse la vita domest ica le occupazion i

commercio i sollazzi, il vest ire le feste gli spon sali ,

visite, i mob ili loro . Tesoro storico di prezzo in estimabGORN ]CKI Parleremo in seguito d i queste

lastre scri t tore.

ORZECHOWSK I (Su s asn a). N e terremo propositol’

ult ima parte del n ostro scritto.

RESZKA (Sramsu o) , in la t in o R escius o R esi .

n ato n ella Gran de Pollouia morto n el 1600 a N a poli

ma dottissimo, e autore di molt i scrit ti in ma teria teal

ca . Qui si rammen ta come autore dell’opera D e electic

pmfect ion e et coron a tion e Hen rici reg i s i n G a llia

Polon ia g es t is , Roma 1 57 4 in quarta , opera ra ra

molto valore.

STACIO (Aema n) , autore d i un opera st ima t a sul 1

desimo argomen to fa t ta di pubblica ragion e n el 1 5 74 .

1 08 anmz:oua n anna roman zaopere seguen ti : I. H istoria de in gressu p ola n orum in fels

clu'

am etc. a n n o 1 572, compresa n ella raccolta di l’ isteria:II. D a n t isca n orumcla des , a n n o 1 5 77 , n ella medesima «lizion e; III. D e D zis Somog ita rum e tc. , n ella collezione di

Elzevira , dove occorron o a n cora le a pere preceden t i.

Quest ’ autore, tran n e ciò che riguarda la guerra contro

i D a n zichesi , merita p ien a fiducia .

GORECKI (Mon san o), con t in ua tore dell’

opera di Li

sicki in torn o la guerra di V allacch ia sc ri t tore poco importa n te. Lo comprese Pistori0 n ella sua ra ccolta .

XV II ascona :

KHZYSTYANOWICZ (Srmsu o), g iureco n sulto nato si

dotti per un’opera in titolata : Sta tus reg n i Polon ia: com

pen d iosa descrip tio , stampa ta a M agon za n el.1 696, in quar

to , ristampata n ella collezion e di Elzevira . Tra dot ta in tede

eco fu pubblica ta a Lipsia n el 1 697, in o t tavo .

SZEMBERG (Tcomo), autore d ist in to d ell’opera pol

lacca , in titolata : Rela zion e della guerra d i V allecchia

n el 1 620, pubblicata a Cracovia n el 1621 , in quarto.

SOBIESKI (Gn cox o), padre del re G iova n n i III. Pre

de soldato destro min istro ed on es to cit tad in o virtuoso,scrit tore celebre, n ella sua bella vita ebbe luo go di mostrareI’alto in gegn o , e le virtù della sua a n ima . Elet to a primo

sen a tore col t itolo di castellan o d i Cracovia p er ben qust

tro volte lo elessero maresciallo della d iet a , e a molte smbascerie in Germa n ia , in Fra n cia , e in It a lia lo preposero.

Con sap ien za , e costa n za sin golare giun se a so p ire le ribel

lion i dell’Ukran ia, e della Livon ia . V a lorosame n te si con

portò alla ba t taglia di Chocim, vin ta con t ro i Turchi nel1 621 , n ella quale sosten n e da eroe gli sforzi del celebre Gio

va n Carlo Cbodkiewicz. Morto questo gra n ca p ita n o , Sobie

ski con cluse un tra t ta to con Osmen t ) II, per 50 a n n i fede] .

men te osservato da i Turch i. Morì n el 164 5 . Scrisse Commen ta riorum Ch a t imien si s belli li bri 2 D a n zica n el1 646, in quarta . Quest ’ opera merita d i esser le t t a : l

’autore

vi sviluppa molto saviamen te le cause , e i d ivers i in teressi .che la guerra memora n da d i Chocim gen era ro n o , e n ella

quale prese parte, come deputa to dei n ob ili. In tut te le sue

osservazion i e giusto , e imparzia le, siccome fu in ogn i altroa t to della sua t ita .

PETRYCY (Gra n um: In uocen zw ) , figlio del celebre

1 t o asut zn0s s. DELLA m a

ce. Dan zica 1 643, in quarto. ll. Sera Iohan n is Ca simir.lon ia rumSn ecùeque prin cip i : ca reer gallien s, D anzi:

1 644, in quarto.

Questa storia si divide in due parti: descri: e la

l’in fa n zia , e la gioven tù di Wladislao la secon da i

an n i del suo regn o. Wassemberg dich iara riferire soll:

fat ti estern i della vita di questo sovran o. Forest iero, e

to n on ten ta ricercare le cause delle vicen de 0 pmil velo polit ico che le cuopre giudica i fatt i n auile

quin di quest’Opera di st ile piuttosto dimesso non

molta importan za . N ella secon da Opera occorron o molit icolari in torn o la prigion ia di G iovan n i Casimiro in

eia , e sebben e di poca gravità vuolsi n on pertan to po

alla prima .

PIASECKI (Psom), vescovo di Przemysl, n a to nel

morto n el 1649, uomo nelle memorie storiche sin golari

la sua vita pubblica , e part icolare presen ta un a serie!su di virtù. Gran cittadin o, sen atore illustre, pietoso ,lern n te ecclesiastico accorto diplomat ico i suoi con!

ra n ei gli dettero lodi dalla gra titudin e dei posteri

ma te. V isse in tempi in felici l’an tico Splen dore p

l

d igradava ogn i giorn o, i gesuiti riparat i sot to il mastla religion e turb uan o lo stato e lo in ducevan o a

pericolose per con vertire i moscovit i gli svedesi c i

sia n i. Così per ogn i dove si gen eravan o gli elemen tiscordia , e di sven tura , i quali un giorn o doveva n o opre la Pollouia , e disarma ta abban don arla alle tre pole

gran dite delle sue rovin e e Piasecki prevedeva tutti

in fortun i, e n ella gloriosa sua vita , e n elle sue 0pere

n ò d i fiori il prossimo sepolcro della pa tria . No i qui

mo proposito di un solo dei suoi libri in titola to : Ch

g estorum in Europ a etc. ; s tampa to a Cracovia n el 1

fog. dipoi n el 1 648 accresciut a degli ult imi tre an n

v i den tro n on occorre lus in ga a perto parla a i re, a

din i, al clero , a i gesuit i, e n on trema davan t i a qual

Ron do mon diri tti wpm la Slesia , la Pon :0ra nm a ilRu n a sot to la sua d amn at ion e riun iva e quin d i si dustesso Ca s t /n uo Rtgua d o a”'la d csla0 emmdrra ron ocome p rimo d i qua t to n ome lag ellon e, suo fig li o , comeW ladtsla o i l F o rma n o come il terzo, Wlad isla o V a sa

B‘…fu det to W la d i sla o l V . Bet ts i Boln ln t n on sicon to d i re degli Slan confi den t : a lla Pollen a : patm a pa rte solta n to d i ques to popolo , s[mon o da (cm aj‘M a mau, li tuan a.

RELAZIONE D ELLA POLLO…

quest’uomo

costumi n az

dizio, e gli

Tra le

in quarto. Le lodi

tien e proposito, tan to apcho — difi cil…”può scorgersi la verità tra le

del panegirico n on data n on citazion i esa tte

disordin e.

Il. D e cloris Ora toribus Sa rma t ica : la priin Firen ze, 1 628 , in quarto ; la secon da n ella r

ler in titolata : A cta li ctera ria , 1 756; la te

1 7 58 , in quarto . Quest ’ opera quan to la prima

giova in pro dell’

autore referira essers i egli

Pollouia occupa to di simili imprese, e però a v

cere in fin iti ostacoli.

lll. Mon umen to Sa rma ta rumin gressaram, Cracovia 1 655, in foglio .

ta di quan t i epitalli occormva ao nelle

l’ollon ia , adesso la p iù parte distrut te,IV . D e rebus Si .-;i srn u nd i libri

quarto , Opera rarissima in Pollouia , pe

n e fece sequestrare tut te le copie,sa , che possa recare offesa a i gesa i

pen dio della cron aca di Bielski.V . D e p ea u h istoricum, seu

L E T T E R A T U R A “ 5l

n umjuri p olon ico subjectarum n ovissima descrz t io

s terdam,1 659, in ottavo , con 21 carta , o vedut‘a

'

del e cit

x iucipali. Opera pregievole, quantunque-n on all

a t to sce

di errori. Fu tradot ta in Olan dese n el 1660. M itzler laurtò n ella sua collezion e.

DELABIZARD lERE (M icaela: D um), autore d i un li

fra n cese in t itolato H istoires d es d ictes de Polog n eì ‘ les electi on s des ra is , dal 1 572

'

al 1 574, Parigi n el

7 , in ot tavo; 13 traduzion e tedesca comparve a Stockholm1733…L

’altra Opera del medesimo autore è ch iama ta ,

@mre'

de la scissi art 1 699, che rigua rda l’

elezion e d ill. Fu tradotta .in ln glese, cd Olan dese

, ripota te am

CONNOR (Bruman o), autore in glese, medico del re

v an n i Sobieski, pubblicò l’opera in titolata

: TIte hi storyPola n d tradott a in tedesco e pubblicata a Lipsia n el

0 po i in lat in o ed occorre n ella raccolta di t zler.

more si occupa specialmen te’

dell’

istoria del re G iova n n iì eslri, ma anche quella dei suo i p redecessori raccon ta e

un a descrizion e geografica e sta tist ica delle provin cie

i oche. Quest ’ opera vuolsi con sidera re come eccellen te .

DALERAC, autore st ima to n egli A n n edot i della Pol

ia , o memorie segrete del reg n o d i G iova n n i Sobie1200, vol. 2, in ottavo.

I

C0YER , autore reputat issimo ed imparziale dell’I storia

Giova n n i Solgieski . Jousar; pubblicò a Lipsia , n el'

1 774 , inrta ,

un a s ie di con tinuazion e di quest’autore.

PART AY, FASMANN , autori d’

un a bella Storia

reg n o d’

A ugusto II .

autori men o imporian t i n on favelliamo

CAPITOLO III.

Autori da con sultarsi in torn o la otoria .

is torici delle provin cie pollacche.

S“”ENCKI scrisse una topografia del duca to di Mazo

pubb lica ta n el 1634.LASYCKI (Gran ma ), di cui già abbiamo parla to, lasciòtoria della religion e pagan a in Sam0giz ia .

MICHAI A'

)NE LITUANO, autore dell’

Opera gravissi

n a r r a a s r ua s n 7durch ei n e Gesd sclmft von G elel:rten i n Teutseltla n d un d

En g la n d a usgefertig a Hall n el 1 785 , in qua rto .

Taceremo dei cron ist i russi . perchè la Moscovia , in vir

tù dei decret i imperiali , da qualche an n o si reput a Russ ia , e

assume l’ ufficio di ,farli'

con oscere a i fran ces i. Il govern o de

gli tzari, forza di men zogn e n on sa come l’ istoria delan t ica russiamen o di ogn i altra gli appart ien e pe

rap

port i geografici,>

politici e nazion ali e come i . lih ssi , adessoe sempre, si mostraron o della liberta aman t issimi, ed os t in a

t i odia tori dell’ autorità Ost iaca, di Souzdale di quella de

gli Ospedari ta tari di Moscovia , degli tza ri tataro-moscovit i,e

deì pretesi autocrat i di tutte le Russ ie.

Il. Storia della Chiesa .

Koialovvicz, D amalewicz, Starovvolslt i, Stan islao Lubienski Sh ob iszevvski Giovan n i D lugosz Tommaso TreterPiccbovvslt i, Ilzepn icki, G iovan n i Argen to; Rostovvslt i, N okiel

lhi, Szczygielslsi, Biagio Palacios, Okolslri, Cizemski, G iòva nn l Ercole Matuszevvicz, Adamo della San ta Trin ità Stebcl

ali , ec. ec: ec. trattaron o ora dell’istoria un iversale della

ch iesa pollaéca , ora degli ord in i reli giosi in. part icolare.

Numerosi pure son o gl'

istorici della ch iesi riformatae tra loro van n o dist in ti Lasicki,

‘ Lauterbach , An drea Wen

g ièrski, Regen volscius, Lub ien icki, Frisc, ee. ec. ec.

III. Blason e.

La storia eraldica, fon te largh issima di n o tizie storiche

in tai paese, in cui tan ta parte eran o i n ob ili , ebbe molt i ,e gran di scrittori , come Bartolommtso Pn aoctu, autore pol

»

lacco, morto n el 1 61 4 Simeone Can n on , autore latin o del

secolo XV II Ko’m.ovvrcz , V en ceslao Porom , ed

altri

più degli altr: celebre il gesuita’

Gasparo N i s sim ,"citon el 1 43 .

n este Opere son o immen se e da n on potersi con

sultare , tran n e da quelli che perfet tamen te con oscon o la

s toria del paese. Se l’Eur0pa rag io n e disprezza Opere sif

fat te, in Pollouia a n che oggi la n uova edizion e di , Ni eseclt i,

purgata dagli errori del secolo è oltremodo gradita dal pubblico.

- GQ OQ OQ OO OQ OG G° O° 09 6 9 99 0

FRAMMENTO SECONDO

“ ’W '

Seten ze cas t le.

XIII. ancon a .

V ITELLIO, celebre fisico , e mat temat ico del secolo XIII.Nei tempi in cui i n omi di famigli a n on es istevan o , spesso

i n omi delle armi adoperavan o , come per esempio n el n o

stro s torico Ma t teo Cholewa . La parola V i tellio è la tra“

da zion e lat in a del n ome delle armi pollacche, ciolek, 0 gio

ven co. Molte famiglie pollacche ebberoi

queste armi, a n che

quella d i Pon ia towski: così l’ult imo re di questo popolo . si

chiama va Sta n isla o V i tellio Pon ia tow ski . Tra gli altri ab

b iamo un celebre ora tore del secolo XV I, il vescovo di Ploek ,ch e si ch iamava V i telli o. Fin almen te n el secolo XV II oc

corron o due poeti lat in i mediocrissimi ch iama ti V i tellio , osaiflvero Ciolek. r

L’Opera di questo fisico apparve molto tempo dopo la

in a morte col t itolo : V t tellion is ersp ect iva3 lzbri decem.

N orimberga, 1 533 , in foglio. L’allira edizion e comparve in

questa stessa città n el 1 55 l.

Mon tncla, e‘ Brisson preten dòn o n on apparten ere a V i

tellio la gloria di avere scoperto , ed an n un zia to all’

Europa

i primi .elemen ti dell’ ot t ica , ed avere soltan to tradotto in

la t in o. quello che l

’ arabo Al-Hazen , due secoli avan ti, aveva

cccpcrto, e pubblica to n ella sua'

y ita . I due fis ici fran cesi

n on h vrebbero siffatta opin ion e avtren tn rata , dove avessero

h tm, e confron ta to tra loro Al-Hazen , e V itellio n è sareb

be loro riuscito arduo il paragon e, dove s i fossero tolti la

pen a di cercare la terza ristampa di V itellio , fa tta a Basilea

n el 1 572, dove fu compreso il tra t ta to di Al-Hazen . Ecco il

t itolo dell’

opera : Op t icae thesaurus J llza zen i A ra bis li bri

.scp tetn , ,

n un c primum ed i t i . Ejusdem liber de crepusculis

ct’

n tlBium a sccn t ion ibus. Item: V i tellion ix Tlmrin g o-Polo

n i , libri decem, a Fr. R isn ero . Bale, 1 572.

1 : o aau znòx z n a…mammaEisner, n ella dedica alla regin a Maria de Medici,dicnabmus ed -io da lun go tempo ce

men te trova i d

a: a pubblicarli. Questo dotto arabo mm d i tuttele1fl'

n i dell’ot t ica , ma dill

'

nmmen te, e in con fuso; ichona to tut t i i teoremi,

'

r,qn ali occorron o an cora nell’util

di V itellio, affi n chè questo con fron to sovven ga il ittita

e: in tan to ardua materia . Q uin di 1‘

Opera di V itellio

è la stessa d i quella di Al-Hazen : soven te egli cit,

autore, ma si prevale eziand io dei Greci, e li parla. .

loro con ammirabile cura . Con lun ga, ed assidua fnin nr

colse, ed ordin ò gli assiomi , i teoremi , le ipoteli tli ll

clide, e Tolomeo, basan dole sopra citazion i di Apultù .

Teodoro, Men elao , Teon e, Appio, Proelo, ed altri filon i pci. Nessun o gli con ten de l

’on ore di esser na to pollam

n elle sue opere stampa te troviamo l’epiteto Thann o

-hla n us . e l

editore della terza edizion e della sua opera E

n ella prefazion e, avere egli dedica to l’

opera al suo

Guglielmo di Morbela, il quale, del 1 269, fugun p ih

zin e alla corte di Roma» Questa difi colth può risohui fi

pon en do che il padre fosse pollacco, e la madre tutit|i i'che la sua fratern ità con Morbela fosse un titolo

,(li d

leria , dacchè sappiamo come in dividui stran ieri , stretutl '

cizi.t, media n te con ven

zion i part icolari, soven te si oblfi#sero a con sidera rsi come veri . fra telli.

V itellio poi cita soven te vari luogh i d’Italia , ma IM

a lli rma ma i che fosse sua pa tria men tre n el libro decina

teorema 74 della sua opera , troviamo queste pa role : Qntmom n on est p ossibile soli s vel lun a cen tra i n havi…ex is ten s n isi i n orien te vel occid en te i n n ostra tent

Polon ia ha bita bili,quae es t circa la t i tud i n em 50gradi : !Soven te parla n elle sue osservazion i , di tut tavia villt1

get to posto in vicin a n za di Cracovia , precisamen te alla latodin e segn ata di 50 gradi.

V itellio scrisse in torn o la filosofia , gli ord in i degli enle con clusion i vl«mmta t°i , la scien za ‘ dei mot i celesti. Udei ma n oscrit t i della sua o t t ica es is te a Parig i n ella biiteca reale so t to il n umero 7248 del ca talogo la t in o.

XV . ss cm…o

WÎROCLAW1ANHV o Ma n n a mBas sam, n at-

que l

1 450, i n quest’

an tica cit tà pollacca . Fu scolaro , poi prof

B E TT E R ÀTU R A 1 0 1

Il’un iversita di Cracovia , fi no alla sua morte, che av

n el D el-

numero dei suoi allievi ebbe Alberto'W8ltîma ttemat ico V alen t in o Eek poeta e Rodolfo

la . Le sue Opere filosofiche e teolog iche omett iamosoltan to relat ive alle scien ze esatte citiamo. La primampo fn in t itolata In troduct ib n um a stron omia : Crase elucida n s a lma n a ch , Cracovia , 1 567 , ristampa to inmolte volte. L

’altra è: Ep i toma W a rumi n libros

n rum, et de A n ima A ristotelis Cracovia , 1 503; tit te : N a tura lis sci en t ia: dubia di —

cui con osciamo ilsoltan to .

ilOVANN I D I GLOGOW , del quale parleremo un’al»

lta , h a pubblicato: In terp reta t io eorumquae a lmaverorummotuum p la n eta /

'un : mgr. Ioa n n is de M on

gio i n seribun tur, Cracovia , 1 5 1 4: Il. Tra cta tus in i aa strorum, de muta t ion ibus a eris cceterisque

a cciden

sin gula ris a n n is ven ien t ibus p er. Cracovia , 1 5 1 4ntroduct ion um a stron omica ep hern erides per.

return , Cracovi a, 1 5 1 4. Fin almen te pubblicò un t rat

otto volumi sopra la Fisica d’Aristotele, i n seguito

elo, del med imo autore, e molti altri di cui n on co

mo i t itoli.lBUDZEWSKI, o Azzurro mBn n nzzvm, n acque n ella

le Pollon ia nel 1 445 , studiò a Cracovia fu diret tore,

476 del colleg io d’Un gheria ,

fondato a Cracovia per

»ven tù di n esta n azion e, occupa n el 1 483 la ca ttedra di

mat ich e all’ un iversità, n el 1 494 promosso il segretario

Alessa ndro, allora gran duca di Lituan ia ren n azia al

rimo ufficio e muore n el 1 497 .'

ll suo n ome rimarràrtale n ella storia delle scien ze esat te, perchè un ito a

d i Copern ico suo discepolo . Pubblicò Commen ta ria inrt ici s p la n eta rum in stud io gen era li Cra co

'vi a si

via , Un dotto italian o ch iamato Giovan n i on e

no,di V alle Uracen 8e ristampa quest

’opera ad uso

scuole del suo paese, e n ella prefazion e dichiara esser

ato Bmdzewslti suo maestro n ell’un iversità di Cracovia .

re sue opere, note'

pel titolo soltan to , son o: I. In trodu

tm a stron omòrum Cra cov. ll. Ta bulte resolut to a stro

2 pmmpputa n d is mot ibus corporum cqlest ium: lll.m.: truct ion e a strola bi i .3isogn a dire in on ore dell

’un iversita di Cracovia , come

»fessore di mattemat icbe fosse obbligato ogn i 3 1100 I

orre un nuovo calendario ad uso del pubblico, e come

L’ E TT E R A T U R A 1 25

el‘

g iudicare le sue Opere. La società degli Amici delle Smena a V arsavia , volen do ret tificare coteste idee propose, nel

80 1 , il con corso seguen te:a D an do la lode meritata a

'Co

p ern ico dimostrare quan to gli devan o le scien ze mattemat i ch e, specialmen te l

’astron omia n el secolo in che visse ;

q ua l profi tto trasse dall’opera de

’suoi predecessori , come

I l! profittò, da quali sorgen ti a t tin se ; valutare fi n almen tel’influen za della sua dot trin a sopra lo stato at tuale di que

: le scienze in Europa n .

‘ Giovan n i Sn iadecki ebbe il pie

io , la sua traduzion e fu dapprima s tampa ta in pollacco n el

303 ; la prima edizion e della sua traduzion e francese, fatta'

Ten goborslt i, comparve a V arsavia n el medesimo a n n o,

t i tolo di D iscorso sop ra Cop ern ico; la secon da a Pari

1 822, per le cure di Adrian o K rzyzan ovtslri professo

n n iversità di V arsavia un altra traduzion e in glese

a Dublin o sot to il seguen te t itolo . Prize essay on .

li t era ry a nd scien t ific la bors of Cop ern icus, etc. Tra n'

a t ed by J_

ustm Bas sam. In seguito il con sigliere d i stato

es ilio An astazewiez pubblicò a Pietroburgo un a traduzione

n'

aa

( 1 ) V incenzoKa rmw : lu, g iova n e scolaro, a l quale qflidanon o la an ti"d i conreggere le prove, occorre « ta to n ella pre/«mon a come a lcun

,

(2) Recen temen te ven n e i n luce la traduzwn e tta loa n a a F iren ze fa ttad a Z a ydler pollacco , con ques to t i tolo D 1 N iccolò Copern ico u t ron omo pollacco rag io n amen to del cav . v . Sn taderki ret tore dell'

Umvera1 tà d i V 1 ln a trado tto dalla l1 n gt1 a pollacca n ell’

Itali a n adel D . Be 1 n ardo Z aydler, corri 1pon den te d ell

'

1 . e R. A ten t o I talcan o

,socto d

a ltre a ccadem1é lettera ri e; g ià a lùevo premi a to della1 1 Un ivers i tà d i V a rsa vi a , con agg iun te, .

e ri tra tto d i Copern ico .

Peli gn i/t a Fa sola n ‘ .

a lema n n o, ema«ma con cap 1 re tl

Pollame .

dei figli'

delln

mtronon aJ deve

REL\Z lONE DELLA POLLO‘SIA

Questo scritto fi n qui è il migliore di quan ti…in torn o

'

sifl'

atto argomen to . Cosi molt i scrit tori stranin i a'

valsero delle idee di Sn iadechi , sen za pure citarlo. Emirstrut to d

un giorn ale s cien tifico,.di V arsavia : Noiuppi1.

per certo , come il celebre D elambre fu con discepoln tlifi

decki a Parigi, e che quest i due don i con servaronoptt

di trent’

an n i relazion i in t ime. Sn iadecki mandò il1 110« in torn o a Copern ico a D elambre alcun i an n i primch

'1fi

pubblicasse l’

Istoria dell’

a stron omi a modern a .Quiritb'viamo tutte le idee, e le caservazion i di Sn iadeckiMeln

c te ripetute senza far motto del n ome dell’autore. Nella.di coteat

’opera si t rova scrit to, come 8 n iadeeki abhitfl

blicato un elogio di Copern ico per provare che n q!

pollacco cosa n on p oco i n certa

N oi n on osiamo , n è possiamo affermare , se un

illustre abbia commesso un plagio comun que sia lo tti.

di Sn iadecki com arve in fran cese n el 1 803 , più di

avan t i quello di elambre : può cofi n a larli il lettort . ll!

diciamo soltan to n on avere Sn iadecki, n è a lcun altro

pollacco, scritto giammai l’

Elog i o'

di Copern ico , e “P‘

mala fede del celebre astron omo fran cese s i dimostra !“

quan do ch iama lo scrit to di Sn iadecki dissertazione ted?

te a provare C0permco di n azion e pollacco . In fatti SMelci a mala pen a rammen ta questa circostan za in una

b revissima di appen a quaran ta lin ee, men tre l'

in tero sct

va composto di cen to tre pagin e.

Il vero plagiario fu il professore ldeler. Ecco qui!“

n e scrisse lo stesso Sn iadecki n ella n uova ed iz ion e delle !

opere complete, V iln a 1 8 1 I, pag. 1 5 1 , tom. 1 . Nel 181

leSs i n ei giorn ali tedesch i avere il prof—s ore ldelermddato, n el 4 Aprile 1 8 l0, alla società filoma t ica di Beda

cc un o scritto dove le pretese n uove idee , ed osservarli

in torno l’opera di Copern ico riferiva . g iorn ali co

pen diaron o queste n uove pretese idee, ed io rin ven n i

ser le mie e n ulla aver detto ideler , che n on ceco

cc n el mio scrit to

Il secon do plagiari0 è il dottore G iovan n i En rico We

ph al. La sua opera n ota col t itolo : N icola us Kop crmlD a rg estelt von D r. Joha n n H ei n rich Wes tp ha l Costo

per Wallis , 1 822 , in 1 2 , cen to pag. E qui s i vede qu

in teramen te tradot ta in tedesco l’

opera di Sn iadecki.

Siccome la Germa n ia è paese fecon dissimo in libri, cesiston o forse a nche dieci plagiari di Sn iadecki, che ci è i

L e r'

r r a s'

r n a a 1 3 1

st ra n iera , n on pure tutte le bellezze dell’

origin ale maurlo lin ea per lin ea parola per pa rola . Lo stesso puòi della traduzion e di alcun i drammi d i Corn eille, e V olfa t ta da Luigi Osin ski , o di tut te le opere d i MuliereFra n cesco Howalslt i.

Se D’

Alambert diceva la verità che un a lin gua lale con cede l

’in version e, secon da meglio l

’a rmon ia che

ltra , dove n on è permessa questo privilegio app…t ien emllacc0, che spin ge la libertà al ma ssimo grado ed ofmezzi ma ggiori al vero in gegn o . Fin almen te n on con osce

coli, poss iede declin azion i, ha dn n in ut ivi, ed accrescit ivt

un a cosa tran n e il gus to dello scrit tore limita la sua lalin e. Così quan to questa lin g ua apparisce bella sot to lala di Gorn ieki, Skarga , Sn iadecki , tan to si fa mostruosasecolo XV II ta n to si man t ien e tut tavia tra gli oscurilto ri delle let tere fran cesi, o tedesche, i qtiali n on comdon o il valore di quelle, e di queste.

I popoli russ i parimen te apparten gon o alla st irpe sla va .

ndole delle loro favelle co n s tate n ella division e in d iverelet t i sicché il n ome della lin gua russa accen n a un a

gen erale, qua n to quella dello slavo, che n on es is te. G li'b i ( ilirivicln p D regovit i, D revlien i Lut icl1 i, Polan i, Croce. parlaron o un giorn o i propri d ialett i ma vin t i da i

sca n d in avi tolsero il n ome gen erale da conquista tori

e le lin gue che adopra n o s i dist in guon o adesso co’n o

lei d ialet t i delle Russie Bia n ca , N era , e Rossa , della V o

cc . La lin gua ogg idl ch iama ta russa è moscovita da ta

a n n o “ 1 4 n e compren de diverse, come quella degli

gri—Os t iacki, dei l

’ucòrn, Mouromian i, Ta tari , cc, . alle qua

agg iun sero quelle dei colon i slavi, come afferma Karamt . 1 . p . 42, e n on con osce origin e comun e con i d ia

tuss i . Ella differisce ta n to dal pollacco , qua n to ques to

boemo, e dal taurovo , men tre i d ialet ti russi con ten go

ppen a alcun e parole part icolari, estran ee al

pollacco e

pure a lui meglio che al moscovita assomig ian o.

La st irp e ern ia . La Lituan ia , la Sam0gizia , la Prussia.oen isberga, la Podlach ia, la Curlandia , la Semigallia , e

1 della Livon ia compon evan o un giorn o un sol paese

t o da popoli di origin e comun e cogli Eruli . Per lun ghi

ign oraron o la paren tela loro col popolo di Odoacre

10 pm è qua s i certo avere composto gli Eruli un a sola

me con quest i popoli . Durò il vin colo loro fin o al reco

LIII, dove la pn t gra n parte di mi ven n e in po testà dei

1 52 aar. .1 zmae D ELLA ron .can

tedesch i , in Prussia dei crvalieri Teuton ici in Livon ia

cavalieri Portaspada. In questa medesima epoca i latari

cero molte c'

tmqn iate sopra le Russie. La sola,

man ten n e in dipen den te, un ita r in teress i coi Slavi

Ru‘

ssia Bian ca a levan te, e del a Russia N era a 1 11

N el pun to in che sorge dalla sua nullità è slava, per

che n on pure i prin cipi (certo di origin e russi—scauri

come per esempio Rin goldo Scomon do Svan o ec.

n obili, e popolan i favellan o questalin gua , e le ci ttà, a

mi della con trada mutan o n ome V iln a in Ern ie si

N éri;W ilia , N éra , Ai n ostri giorn i in Sam0g izia sola nto,

volta depen den te dalla Lituan ia , e poi per molt i anni

posta al giomtedesco, in Prussia, e in Curla n dia il

parla Erulo. Nella vera Litua n ia questa lin gua non

a lcun i villaggi solta n to l’

,

adopran o il dialetto della

Bian ca vi prevale e già mostrai come cedeaae al

tra i ach il1 , e'

i popolan i .

La st irpe g erman ica . La repubblica Lituan o-

pol…strin ge in lega coi tedesch i vin citori degli Eruli. La P

dal 1 453 la Livon ia , dal 1 564 , data n o la accouda

Ern la , e Slava . Però i tedesch i di questa con trada sono

laccbi per diritto politico e quin di occorron o tan ti

tedesch t in mezzo alla vera n ob iltà pollaccs , s tra

alla germa n ica . Tali per esempio i D en hofl'

i Platt:

Romer, W eissen hofl'

, e altri molt i degn i figli della PollD ove n oi volessimo favellare dei costumi di queste

st irpi , dovremmo pur dire essere in para gon e dei poll

p iù o men o barbari, ed esten dere lo spirito, e i costumiloro fra telli di g iorn o in g iorn o la loro domin azione.

s tami pollacch i eran o puraman te slavi: ma in che maisisteva n o? Ecco un a cosa degn a di osservazio n e.

Prova 1 10 penso, b asta n temen te, essere la civiltà

Pollouia morale. F11 dun que la morale fo n damen to deiatumi presso i suoi ab ita n t i, con seguen za la libertà. Se

della morale io la vedo n elle relazion i degli uomin idon n e, dei figli coi gen itori, dei vicin i coi vicin i, dellacolle poten ze con fin an t i. Questa t rovan o tut ti gli storidmedio evo in mezzo degli slavi paga n i ques ta i v

'

modern i ammiran o sempre, in mezzo al magg iore dn ella Pollouia crist ian a . Nessun test imon io smen t isceopin ion e. E se alcun i esempi di barbarie occorrcn

gran di sign ori , rammen t iamoci, com’essi il popolo

n on rappresen tassero e sot tomet terlo all’Austria a

L E T T E R A T U R A I CI .?

t it o li feudali voles sero . Le n ostre don n e , esempio sea .

d i modest ia , e forse in n essun’

altro -

paese com: n ei uoebbero ossequio meri ta to, e rispet to . La corruzit e dei

.umi ci ven n e d’Italia , n el sed ices imo seco lo , con Buo…a

m moglie di Sig ismon do e n el secolo dic iasset tesimola co rte deprava ta di Luigi XIV . Il celeb re G o : n ichilucen do Il Cort i o ia n o del Castiglion e, ca n didamen te t e

s ce n ella sua pre azion e: Cas t iglion e scrisse per Itai a n i dalle guaste costuman ze, uin di ta n to proromt o le male femmin e: per n o i Dio ci h a salva ti da quqo n t a gio , n o i I

'

ign oriamo , e le madri,le sorelle , le spose

o atre n o n han n o idea di simili scan dali però h o tolto

utto quello che riguardava un sl tristo argomen to .

La cagion e di quest o fa tto si mostra eviden te. N elle

ha sede la corruzion e dei costumi. Pra ao di n oi le

furon o per lun go tempo stran iere alla lin gua n a zion a le,in o al 16 Aprile 1 79 1 si govern aron o con leggi te.

- la f li -‘r.

Da ri padri ab itaron o i villaggi, colà vivevan o in sen deila

pria famiglia ; ques ta vita,e le do n n e , più lon tan e degli a . t . i

tumulto , cousen s va n o presso d i n o i la lin gua , e

i fra le tribolazion i dei secoli XV II e XV III. In oltre

i ca stello di vescovo , d i sen a tore , o person a gg io quale :.

ofi‘

riva esercizio d i educazion e alla gioven tù, la quale,i p rima i suoi studi n elle cit tà

50 pub blico, se per alcun i a n n i

e d i un poten te sign ore. Quivipub b lici affari, quivi la purità dei ctut nmi si m uore: ,

:b è il sen a tore, padre di famiglia , era egli pr imo mi r:

i dare buon esempio a i figli e a questi giovan i , i c

;

o poco o molto forn it i di sosta nze , dava n o pure te

i vescovat i, e gli alti ufi ci della « pubblica quiv i ia .

iva a rispet tare gli an n i, e le imprese operate in pro dcl

1atria , quivi fin almen te, n ot te, e giorn o ,alm pa

udin , che di pa tria , e di pubblico ben e n on fa

D ifi cile sarebbe n e un esa t to ragguaglio della Ii

L E TT l R A T U R A 1 3 3Il mio lettore sarà certamen te curioso di con oscere quall’

opin ion e che avean o i Fra n cesi in quel tempo deiscelt i n e veda le parole dirette da un

autore fran cesee En rico lll.

E certo sen za i Pollacch i, i Turch i, e i Tartari, e iloscovit i avrebbero date gran rot te alla Cris tian ità , edvrebbero occupa to di molto paese. Ma essi furon o seme vero , ed un ico riparo, che con ten ue le scorrerie , a

rprese loro, e come un poten te, e forte argin e arrestaro

l’

in on dazion e d i cotesti arrabb ia t i , e crudeli n emici, ill li avrebbero altrimen ti in ondato un a buon a parte della

dunque, valorosissimo , ed in vin cibile sc

sn o, sceso dal san gue più illustre, che ma i sia sta to n el

n do, coman derete ad un p0polo così n obile, buon o, fe

le , e valen te

La dieta scelse En rico , e man dò ambascia tori a Parigi.elfet to produsse sullo spirito dei Parigin i fedelmen te”bon raccon ta .

V ediamo adesso lo spet tacolo che si presen tò al re Eu

quan do giun to in Pollouia migliaia di n obili gli si

i n con tro.

ns Alcun i,dice il vescovo Grazian i, vestiva n o all

’usa n za

loro paese, altri all’

un gherese , tali altri alla turca

vlt i all’

italian a , qualchedun o alla fran cese , t an to si comme questo p0polo imi tare gli s tran ieri. N è men o varie

armi . Alcun i armat i alla turca d’

un arco , di un tur

ao, e di un a sciabola , altri d i lun gh i scudi, e d i lancia ,un i coperti di corazza , e di casco, poch i adopravan o

n i pesan t i, ama n do il comodo quan to la varietà . Quellin an o ca pelli cort i, altri del tut to rapat i, ques ti lascia

no crescere lun gh i i capelli, spesso s’in con travan o lun

e barbe, spes so uomin i con semplici b alfi , ognun o si

:omodava secon do il costume del vicin o . Un a compaia vest iva di verde, un

’altra di rosso, o di celeste, pel

a dovizia , ricami d’ oro, e d’

argen to, splg dida e sin

arc varieù

Il re si compiscqn e n el con templare tan t i valorosi>rrieri, e questo gra n de apparecch io accompagn a to da

,le t rombe, e da gridi di gioia, che a lui d imostravan o

piacere della propria venuta gli fecero, siccome egli

sso confessò, sen t ire veramen te ch’

egli era sovran o

D d 8 cf t 5 !0”‘ del reg n o d t Polloumd i Bu gie, lli V i go-nò m.

1 56 n su znus s n am m a

Forse il tempo verà in cui un nuovo…di

ri parole u lla spon da della

completare qn d o…to en d

a ne altre citazion i che n on riguardan o più regD‘di îa

s icom.

a In Pollouia, dice Starovvolski, o s'

V. ! en

a me gli torn a, e'

nn lls f èfldi fiu0 sopll. Gli aH

c d ran ieri piaccion o specialmen te ai . n i , e .ti"aoldn l

generale pro ducon o tutti i camb iamen tsquan do facemmo guerra alla Moscovia , qnd ,

“che

ron o, in trodussero il costume dei, bèrret ta, pclod all'

—'

ie delle toghe lun ghe fodera te, della peli preziu ,

aibellin i, delle pan tera , eo. Dopo la gtz rra r…mi Tar

e: ch i, e i Tatari si u d iron o al a

e: po quella di Svezia , in Prussia, costumaron o tutti e“e: stret ti , e st ivali amplifi mi di modo che , cot to il regal

a di Sigismon do III. , n el solo spazio di d ieci a n n i un vob

s: rin nuovaron o la moda . Fecero lo stesso . le

In torn o le don n e Carlo Ogero cod riferiva .

e: Le donne i

l

n arit

î.te e le fanciulle era n o ven i a il

os io ie diverse: a so pittura potrebbe rappreaeu“recs ch

‘e

8oll

'

riva cotesto spettacolo, dacchè n on occorron o pi ù

o: n elle lin gue fra ncese. e lat in a, che va glia n o a de c in a

la diversità degli ab it i loro

Così n o i n on abbiamo nulla che ci sia proprio, e qd i

che con oscon o le n ostre don n e, e i n ostri giova n i. che spu

ao van n o a Parigi a perdere tempo, dan ari, e costumi, facilmen te con oscera n n o, essere l

’in costan za delle forme esteta:

in dole domin a n te dei Pollacch i. Mot ivo un ico è la liberti.

V ed iamo adesso se ella si trovi n elle relazion i degli n on n i

nolle don n e, e se n e sia fon damen to la morale. lo veglia

parlare delle dan ze, e delle can zon i n azion ali .

Tut te le n ostre dan ze son o veramen te n a zion ali,usate dal castello reale, fi mall

osteria di villa gg io .

meglio appao°

sce la compa gn ia costumata ma gg iore digiti

tà rappresen ta n o; pun ella è oscura, e piti quest’in dole si al'

lon ta n a . Ma tra le person e distin te la dan za n o n si aggina

ge alla can zon e, men tre ella in separabile fra i con tadin i.

Così b isogn a con templarle n elle classi diverse per ben con

pren dern e la n a tura , e il dest in o .

N o i abbiamo t re specie d i da n ze accomp agn a te tutta

da ca n zo n e° la Polla cca , la 1l! a zourcl: , e la K ra kowia lf.

La Pollacca oggidl stà ris tre tta fra i n ob ili i aim

l

i

n zv 1 a a A Tua a 1 3 7l in i tra i con tadin i rarissima con siste *

a passeggiare con

ma ggiore, omin ore elegan za in compagn ia delle don n e.

b ilo dign itosa , e bella è la sua musica . Ecco il giudizio cheda di lei un viaggia tore in glese.

Nella serata il overn atore di Mosca fece un a fa tad i ballo . In Rusiia ilballo a

’apre sempre con la Pollac

0 ca , in sipidissima tra le dan ze, alla quale partecipan o giovan i, e Vecch i, Con siste propriamen te n el passeggiare con

es un a don n a in tutta l’esten sion e dell

’appartamen to con

e: grave in comodo dei giuoca tori di Wh ist e di Ecarté

e degli altri che quivi con ven gon o come semplici spatos ta torn

Questo viaggia tore n on ha compreso la n atura della‘

d an za , ed io gli oppon ga il g iudizio di un viaggiatore fran

La vigilia della mia p arten za da V arsavia fu da toa : un pubblico ballo al quale potei pren der parte pagan doil bigliet to. Pur fin almen te con templai le faccie pollacche:qual dolcezza n ello sguardo ! qual voluttuosa agilità n ella

cs person a quale leggiadria don n esca ed an che n egligen za ,e n on perta n to vagh issimal Qua n to questo passeggiare iatomo della sala con versan do con la propria dan za trice

vuolsi preferire alle n ostre fredde con tradds n n ,l Quan tomeglio v

’in sinuan o n ell

’an ima della femmin a che avd .

scelta !

Bisogna sapere che in Pollouia dan zan o tutt i giovan i

fa n ciulli, vecch i, il re, i sen atori, i magistra ti meglio distint i si confon don o alla folla e questo lo devon o alla gra vePollacca . Questa dan za , con sisten te in un Semplice passag

g io con vien e a tut ti gli stati, ed a tutta 1’età, e quivi lo

s t a to e l’

età ricevon o gli on ori p iù gran di. La Polla ccmd eve comin cian i dalla person a p iù a t tempa ta , o dist in ta della compagn ia , scelta dalla compagn ia medesima . D opo alcun i

g iri vien e un’

altra person a pren de la man o della donn a

che da n zò n ella prima , e l’an tico passa alla secon da coppia ,

quello della secon da alla terza, e cod di seguito fino all’

ult imo che deve uscir dalla caten a . Poi vien e un terzo vecch io

po i un quarto, ec. , fin almen te i giovan i pren don o il posto deivecch i

, e ilmoto della ca ten a ricomin cia riman endo le donn e sempre le sicsac. Quin di l

uomo passan do del con t inuo

da un a coppia all’

altra , e ten en do per man o un a cinquan t i

n a d t don n e è obbligato a con versare con Ognun a di loro,cosa che assa i lo diletta e agevola le con oscen ze C ilegami più in t imi.

L E TT E R A TU R A ; 39In il n ome, ma quin di n on può prat icarsi sen za l

’accompa

gun turs di strofe gih composte e improvvisate. La musicadi questa dan za , con servan do il tema , muta di soven te melod ia . Un o dei n ostri celebri maestri, Mireclri, pubblicò a V arsa v ia , n el 1 82 o 1 828 , un

opera in titolata : M ille M amure k , dove di: a ch iave per comorre queste dan ze in q….lun qtne tema , che vogliamo scegliere, di modo che possiamoscr ivere quan te Ma zourek vogliamo sen za toglier ma i l

in

da le particolare, e n azion ale. D opo la pubblicazion e di quest

’Opera cessaron o an dare rammen ta t i tra n oi quelli, che an

da ro n o rammen ta ti per avere composto un a n uova M azoom/rn el carn evale.

La Kra kow iult , usita ta tra i popoli della piccola Pollon ia , qua

'

n tun que n on men o liet a della M a zoom/r , h a un a

mus ica a parte, e parole part icolari. D i mm la b alla n o le

perso n e dist in te, sebben e n e corresse il costume sot to il re

g n o d i Stan islao An gus to . Nel giorn ale d i V a rsavia leggiamo ,come , promulga ta la costituzion e del 3 Maggio 1 79 1 un

g iova n e olliciale in vita to al ballo del re, si pose a capo del

la K ralwvviak , e diresse al re alcun e strofe pien e di grazia ,rela t ive a celesta memorab ile solen n ità.

Tal’ è la nostra poesia popolare : il di pm è acquisto

s t ra n iero, che ci siamo appropria t i collo s tudio . I labbri dei

n o st ri con tadin i n on can ta n o ma i balla te , e ca n zon i lamenlo se : allegro tutto e scherzoso . N essun a ca n zon e rimon ta al

d i là dei ven t i an n i . Spesso le cambia n o, e un lieto improvv isa tore da tavern a opera in questo part icolare un a p ien a

ri voluzion e. Ripeton o le strofe, le sfiguran o , le correggon o ,le corrompon o , fin chè un nuovo ogget to le faccia dimen t ic a re del tut to. La musica tea trale si modella sulle melodied el popolo, e men tre le parole ci muovon o al pian ta , si

ma n t ien e vivace , e soltan to più len ta del con sueto. Mi bast i

c it a re le strofe di Alberto Bogn slavn ki n ell’Opera I Croco

w'

am'

, e i M on ta n a ri , e l’altre di Dmn szevvski n el dramma

i n t itolato Il re Wla d isla o Lokietelt . Ma per ben comprendere tutto questo b isogn erebbe esser pì>llacco, n è quan to pot rci dire basterebbe al sogget to .

Le roman ze can ta te dalle n ostre don n e furon o la più

p a rte composte sopra la musica delle arie popolari.

Quello che riferiva fin qui, in torn o la poesia lare,e n azion ale, con vien e agli ab itan ti delle tre vere Po Ion ie, la

g ra n de , la p iccola , e la Mazovia, n on che a i n obili, e ai cit

t adin i della n ostra federazion e. l n ostri con tadin i russi iguo-

o

RELAZ tONE D ELLA POM M A

rano siEat ta letizia argomen to delle can zon i loro la malircdn ia, il dolore, l

'amore disperato; le p a le, e la m

an tiche di n tolti secoli, e quin di dan n o larga materia a i nostri

h i roman t ici, che aborron o la frivolezza e la vivee'

li

ei Cracovian i, e dei Mazovian i. V eramente di rado occorre

cosa più bella tra gli altri po li di Europa . Md czesli , e

Bohdan Zaleski in pollacco , e infelice Ryleiei ( con dannato a morte n el 1 826 a Pietroburgo) in moacovi to ripetuti-o

in bei versi molte can zon i dei poli dell'Ukran ia . Quanto

più ci avvicin iamo alla vera Pol on ia, min ore tristezza inab

trian o n ei can ti dei con tadin i : tali specialmen te quelli dellaV olin ia, della Podolia, della presen te G aliz ia . Ma un fuoco

sacro arde etern amen te tra i con tadin i dell’Ukran ia , e il

dotto Brodzin ski, professore di let teratura n a zion alè n ell’

un i

ven itì di V arsavia, afferma , che raccolte, e corret te in pol

lacco coteste poesie offriran n o qualche cosa di somiglievole

Per ciò chemet ta alla st ir

pe En d a i con tadin i dells

oen isberga, quelli ella Sam0g izia della Ùrlan dia e di altri luogh i della vera Lituan ia h an n o m‘ habelle can zon i tradotte in parte da Emerigo Suuiewiu , Leo

n e Rogalski, e Gaetan o N imbitowalt i. Un p art icolare nuts

bile a che molte can zon i in sostan za assomiglin ò a quelledegli Scozzesi, e il celebre Czacki trovò in un a d i loro noa

solamen te la cerimon ia di con vocare le tribù per ladella pa tria , che n oi vedemmo molt i an n i p iù ta rd i si ac

con ciamen te rappresen ta ta n ella D on n a del la g o da Gnalt iero Scot t

,ma ed an che la parola di Cla n , qua n tun que stre

n iera alla lin gua erula , vi si trova , e sign ifica tribù.

Alcun i fat t i da me raccolt i bastan o, io pen so , a provare

quan to più n n p01)010 è barbaro , e separato dal mondo .

tan to meglio ricorda le cose an t iche, sorgen te in esausta pri

poeti roma n t ici .l con tadin i delle tre Pollon ie son o i più in civilit i di

quan t i si trovin o n el riman en te della n ostra federazion e. Lospirito loro n azion ale è proprio il n ostro : n on con osco un a

sola ca n zon e n azion ale, la quale n on abbia orig in e in tera

men te modern a, e che vada composta di alt ri met ri che lastrofa de

balli. D lugosz raccon ta , correre n el XV secolo trail popolo un a can zon e sopra la morte della reg in a Ludegarda , e Byelslt i poi, scrit tore del secolo XV I, rico rda, come ilpopolo molte can zon i di ques to gen ere con serva sse , ma n es

sun o storico posteriore n e fece p iù men zio n e n è alcun di

z a r r e a a r un a 1 43un ivers i ta di Cracovia . V II. C a rmen de Silmia , et N ice

“b ro (Nowydwor) V III. Ca rmen de Ap ollin e et n oven a

aWus i s . IX. Con geries ca rmin wn a liorum quae p ort im:ip eribus, a li i s , p a rt im elia delici i s p oeta ram germa n oram qua s Ia n a : Cra tera s colleg i t, et p er N ic. Hofma n umed . , a cfort sul Men o, 1 6 12. X. Id ioma la t in um id est

pu ri /[um colloquiorum liber, etc.

KROSNIAN IN , o PAOLO D I KROSNO, n acque verso

la metà del XV . secolo a Krosn o , n ell’

an t ico regn o di Russia

(G allizia attuale). D opo Gregorio di San ok egli prima in segnòpoes ia n ell

’un iversità di Cracovia . I can t i lirici son o maestosi ,

n è in degn i di lode i suoi epigrammi. N el 1 508 , fuggen do la pe‘ate, la scia Cracovia , si con duce in Un gheria, e per alcun tempo si ferma alla corte di Gabriele Perca . Krosn ian in celebra

spesso n ei suo i versi la propria ricon oscen za verso questo si

guere . D oduo le sue poesie a Sig ismon do per le vittorie

d a lui riporta te con tro i moscoviti, tutte la altre sue Operelo d imos tran o per uomo d

in gegn o , ott imo ed on esto cuta

d in o . Lasciò scritto: Pa n egyri ci in laudemd i vi Lad isla iPolo n ia : reg is, et i n hon orem S. Sta n isla i Pol. ma re is,V ien n a , 1 509, in quarto . Questa è un a raccolta delle diver

se poesie dell’autore. ll. Ep itholamion hoc est ca rmen

con nubia le i n n up t ia s Sig is . I reg . Pol. et Ba rba ra

lia Slep hd n i (de Zap ole) . Cracovia , 1 5 12 , in quarto.

Ioa n n is Pa n n on i i Pa n ag s in IaudemBap t iste Gua rin i V e

ron en si s , V ien n a 1 5 12,in quarto. IV . V ictoria Sig ismon d i

I , a n n o 1 5 1 4, e M oscis rela ta aleg ia , Cracovia , 1 5 1 4 in

quarto . V . Eleg ia de n up ti is Sig . 1 . et Bon ne D uci : Ma

d s'

òld n i filius, Cracovia 1 5 1 8 in quartu. Molte altre poes ie

d i questo autore rimasero fin o al giorn o d’ogg iman oscritte.

XV I sn ow .

KRZYCK I (An n an ) Cri tius , prin cipe arcivescovo di

G n ezn e, e prima te del regn o, n acque n el 1 483 a K izyck. Se

plicc povero , e gen t iluomo lo trasse avan t i il suo in gegn o .

Studiò a Cracovia , e v’ebbe il grado di dottore in filosofia .

Sovven uto dal celebre vicecan celliere Pietro Tomichi a n dò

a Parigi , poi a Bologn a , dove ot ten n e la laurea di dot tore

in dirit to . Torn a to in patria a 23 an n i si dist in se per le sue

poesie leggiere, e specialmen te per alcun e sa t ire mordaci , cheg li frut taron o n on pochi n emici. Fermato in corte del vescovo

d i Posen , lo seguitò n ell’

ambasciata spedita in Un gheri.

1 44 numan a D ELLA POLLOM A

ger accompa gn are in Pollouia la reg in a Barbara di Zapole.

ra questo il prin cipio di sua futura g ra n dezza . Il suo in

gegn o ora torio, e poet ico, dim ra te in questa occasione, gii

frut tò il favore del gra n re Sig ismo n do e molta l'

ama ra!

paese. Eletto can celliere della reg in a a s sis teva il re alcon

gresso di V ien n a n el 1 5 1 5 , che decise le cose dell’

onean

di Europa . In seguito un n egozio d i molta importanza a:

pò la Pollouia , cioè la composizion e del ducato protesta

te di Prussia fa t ta da Sigismon do I. Pollacchi biasimava:la con dotta del re, come quella che ten deva a soddidn t

p iuttosto l’ambizion e person ale che la felicità dallo smo,

essen do l’

ult imo gra n maes tro dei cavalieri teutoa ici auonipote dal ramo la tera le di Bra n deburgo ; il p apa e ilduo

n azion ale forte lo ripren deva n o perch è il primo dur: liPrussia diven tava il primo dei pri n cip i pro testa n ti in Bw

n on aven do prima d i lui la riforma occupato il tmrzyelni , per ch iarire la dieta , ed il clero , scrisse un

opln

s in gularissn n a in t i tola ta : R a tion es Sig i smw zd i regis Pdo

n ue , injìscto a bolet ion is et ex t in ctron i s i n Prussia cdr

a is Teuton i ci , et colla t ion is feud i : p a rt i s Prussia

clu'

on i Bra n d r:burg iro . Quest opera , ch iama ta dal cleropii

polit ica che ca ttolica apparve in Cracovia nel 1525.

in 4 . può rivelare alla posterità le « g ion i della gnr

dezza della Prussia presen te, e della deca den za'

della

louis d i faccia a lla Pruss ia . Poco d0p0 K rzycki fa mi'

t o vescovo d i Prrrm_vsl qui n di d t Pluck , li . :almenleptt'

ripe

a rci vescovo d i G n ezue .. dove stet te due soli migli ult imi d t llil sua vita . Mo rì n el 1 5 5 7 . Egli rsppffl

i

la PullU l‘lh ì , t n to a llo ra po ten te , n el pun to in che i

d i Bre n n a , e di v,;beria da lla famigli a lagelluna trap

va n o que lla d i H v: burgo . d o ve il t ro n o deil’

imperofit o d a l p =pa a St

,; s:n on do I. era ri fiuta to da Iui. .lla lfl!

pvr: c. si fon da s t .-pra le poesie, d

i fl

ti . : qui sc.. n is ima pa rte , e il n astro g:dili

a s u c. .ebn scri t tori poi : aecb i, e stran ieri chele“:

R N . c‘ ie ama n n m.uL t ua cop ia delle snc puù

l

tw v x P. : ia vvv , l'

a itra n piron o ”m iti era ti ll i

1 48 RELAZ IONE D ELLA POLLON IA

pollacch i dice: N oi ci lamen t iamo del dest ino

n ostri scrittori, tra i quali vuolsi an n overare Ian i

pen a ci perven n ero le sue poesie e n on siamofossero tutte con serva te. Le primediamo delle successive deb itori a i

con sumaron o grosse sommere immeritevoli d i vedere ln uova edizion e delle poesie

ga te a i posteri , come o n ore etern o

L’autore arse pa rte delle sue poes

scritte, o v an n o smarrite, le riman en t iraccolta : Clem. Ia n ici i Polon i p a etae

un um libellum collecta , Lipsia , n el 1

v a n o le opere seguen t i separatamen ted iverse I. Trist ium liber

Ep igram. liber I , Cracovia

d a A ugusto , Cracovia 1 543 , in 4 . III. V i ta :

n orwn eleg ia ca ca rmin e, An versa , 1 653 , in 8 .

ch iep iscop orum G n esn en sium, Cracovia , 1 574 .t ime furon o soven te ristampate.

SAMBORITANO (GREGOR IO) , o V ig ila n t

in pollacco Samborczy k, n acque a Sambor,d i Russia (Gallizia presen te) sul prin cipia re

Radymin slvi, b iografo dei professori dell’

un i

d ice il regn o di Russia , e specialmen tepol, e d i Sambor esser quelle che meglio delle l l“?

dussero uomin i d ist in t i n elle let tere, ed a con ferma dellasen ten za cita i n omi di cin quan ta Samborian i a capo

quali Gregorio V igila n zio .

Studiò a Cracovia , don de fu man da to a Przemyslfessore del collegio , po i a Leopol, capitale della Russo .

so I’

an n o 1 560, fon data un a scuola n el pala t in ato di

zyca , se n e an dò a Posen per farvi un corso di rett

e d i let tera tura al Colleg io d i Lubra n ski . Quin dia lcun tempo alla corte di molt i vescovi, e d

altri

g i d is t in ti si fermò a Cracovia, prese l’ab ito ecclesia!

e d iven tò professore d i Teologia in cotesta un iversiti

D imormdu n el pala t in a to di Len czyca il casteK ostka gli commise l’ educazion e dei suo i fi gli PaoltSta n islao , l

ult imo dei quali è n oto n elmon do cristian!

n ome d i Sa n to St an islao K ostlva , gesuita e protettore

coron a d i Pollouia . G regorio , maes tro del Sa n to nelli

p rima g ioven tù pubblicava alcun i part icolari in torno

parte della sua vita affida ta alla di lui direzion e.

L E T T E R A T U R A W9.G regorio oltre aver ben efica to il mon do let terario col

la.

egn amen to pubblico, primo dei pollacch i ardi comporrelate pastorali in versi la t in i. Primo an cora ed ult imo tra

d lacch i, che ad esempio di G ioven cio prete spagn olo delalo IV , di Pietro di Riga e di G il, dottore della Sorbo

n n omin ato D elfo scrit tore del secolo XII, tradusseh

.

Bibb ia in versi la t in i ma la man can za di sommeuman e per stampare quest

’Opera , da i dot t i vescovi n on

utata n ecessaria , lo costrin se a lasciare l’

opera manuscritn orl n el 1 572.

Le sue opere poetiche, pien e di vaghezza e d i n gegn on on pertan to inferiori a quelle di K rzych i , D a n t isco ,

kwekn : le più dis tin te : I. Eclog a Eleg ia : IX , Ep i

W C , Sylvula , Ep i tap bia Cracovia, 1 566, in o ttavo .

et ep igramma ta quaedam; Cracovia , 1 567 in 8 .

lasciamo quin dici delle sue Opere poetiche pubblica te a

annua , viven do l’autore.

MALINSKI ( GAsraao V en cesla o Schamotbulinma dire SZAMOTULSK I) , G iorg io Ticzin cn si s (TYC’

NSKI). Seba sti a n o MARSZEWSK I, Eusta ch io J lliop aSimon e G ori t io , (GORYCK I) , CriA damo Schrreterus (SZRETER)

(SZEEN) , e molti altri scrittori si a n n o

p o tra i poeti latin i, che illstrar0n o l’età dell

oro dellaM atura pollacca .

NE GOSZEWSKI (Sn msu o) , cavaliere dell’ordin e del

,

tepubblica ven ezian a, improvvisatore e poeta la t in o lau

3° del secolo XV I ebbe in gegn o straordin ario i suoil emporan ei lo con sidera n o prodigioso. Il dot to italia n o

Ma nuzio , n ella dedica del secon do volume delle opere

fi iovan n i Zama ski , n on trovò lodi sufficien t i per lui.’

Ma era la sua lìcilità di comporre in versi che rispose.

Finemen te alle doman de, che gli furon diret te in un pub

esame. Il programma , col quale in vita va il pubblico ,

l ptecedn to da un quadro allegorico colla seguen te iscril} , a Come un a prova etern a di rispet to al n ome ven e

'inno dalla parte di Stan islao N iegoszcvuki Pollacco ; co

..

e segn o di amicizia per Aldo Manuzio, come ce. giu

to degn o dai suoi amici di esporre tut t i i prob lemieologiei , e tut ta la dot trin a d

’Aristotele trat terà : I. della

=lilog ia domma t ica , e scolastica ; II. della filosofia gen e

'le d’Aristo tele; della filosofia n a turale, morale, e divi

.l. ; lll. delle ,

ma ttema tiche. Egli rispon derà in versi esa

@ E T T E B A T U R A 1 5 1

celebri del tempo, come Raliet , Ren a to Rapin , 0lao Doi o, Morhof, Balla n do, Puteau, ed altri molt i.Il papa Urban o V III tan to aveva in pregio Sarb ievvsk i,Io in dusse a correggere il suo breviario, e alla parten

d i pose un a coron a sul capo e un a ca ten a d’oro al

la.Torn a to in pa tria Sarb iewski in segn ò la

'

ret torica per

B an n i, e all’un iversità di V iln a la teologia per qua t tro .

Wladislao IV . lo ch iamava in corte in qualità di pre

l tore, e di teologo.

Tan ta gloria , ta n t i en comi, ed on ori n on lascian o dub

sul merito del poeta; bisogn a avvert ire però, che i ge

lì al suo tempo comin ciavan o a govern are la Pollon ia , ed

I re egli stesso gesuita . L’on ore dunque della n azion e

“cea , e la gloria della sua let teratura , n on si dirà offesa

Indo n oi citeremo 1’ Opin ion e di uomin i men o parziali ri

lrdo al merito di questo scrit tore.

In torn o alle sue poesie corron o diversi giudizi. I tede

sosten gon o superar qualche volta Orazio, i fran cesi con”un o avere uguagliato col suo gen io i maggiori poet i anma gli rimproveran o essere spesso oscuro n elle sue

n . ed avere soven te adoperato parole n on la tin e. An geloIlia Durin i con te di Moden za arcivescovo n un zio del

alla corte di Pollouia , n ell’edizion e pubblica ta a V a r

1 l, n el 1 772, delle poesie la tine di Szymouovvicz di cui

deremo in seguito, severamen te, e forse giustamen te, rim"era i van ta tori smoda ti di Sarb iewski Io n on posso

°°n cepire, egli dice, come Ren ato Rapin , poeta eccellen te,

capace d i giudicare le opere altrui, abbia potuto crede

e tre soli perfetti tra i poet i la t in i lirici del meolo XV II,toe: due fra n cesi

,e il pollacco Sarb ievvski. Po teva ign o

l re le poes ie di Sim0n 0wicz dal celebre G iusto Lips io ,

h parziale critico dei dot ti, tan to commen da to , e da C]

ne n te V III coron ato poeta Ma Rapin , simile al pavon e

rgoglioso dello splen dore delle sue pen n e , leva al cielo

a rb ievvski, perch è gesuita come lui. Quin di questo stesso

c rit tore a ggiun ge: Ludovicus A uberiu: in ter a lia Hu

O nis G rot t i hoc de Sa rbieviojud icium rrfert : n on 5

In : z on av : r SED ETIAM surr:u vrr Ron n um. Credut lu

e us J p ella ! et quicumque n on n o 'vit in ter un seren : et

foram q1ud in tersi t, n on e o . Tes tudo a quilom i t

Ît ius . Qual sarà dunque ilgiudizio del severo D amma rdo a Sarbi: :vvsl. it Le sue Opere pien e di bellezze

LE TTE R A TU R A 1 53…n ien te, verso l’an n o 1 555 . G iova n n i Kocnuwvvslu, di cui

“p rleremo .ben tosto, fu ilmigliore traduttore dei Salmi . Com

Eve la sua Opera per la prima volta , n el 1 578 , a Cracovia

traduzion e posteriore di Seba stia n o v cv n on fumaipub blicata . Ma tteo a smmesse in luce la sua, n el 1 61 7,a Thom; Sa lomon e a m a Lubecz, n el 1 61 4 . Lo tradus

. ro an cora Gamn sn e R arpinski poeta del secolo XV III

d i cui la vita si trova n ella Biografia Porta t ile dei con temlh n uei, in un volume, Parigi, 1 826- 30.

1 ORAZIO. La più an t ica traduzion e di alcune sue poe

aia appart ien e a G iovan n i K och an ovvski. D o lui Sebastian o

Potrycy pubblicò il volgarizzamen to comp s to dalla odi di

Orazio, 1 609, a Cracovia , ma egli è piuttosto un a imitazione,e d i poco merito . Samuele Twanrovvsn tradusse parte di

es te poesie, pubblica te a V arsavia n el 1 682. Giovan n i Li°

clvi pubblicò un a traduzion e di quasi tut te le Opere di

Orazio, n el 1647, a Cracovia , quasi nulla stimata .

Prova man ifesta della decaden za della lettera tura pol

lacca n el secolo XV II e questa che tut ti i tradut tori d’

0o

n zio degradaron o sempre dopo K ochan ovvslvi ; dopo Libiclri

d et tero un secolo in tero sen za pure toccare Orazio , e n ella

meti del secolo XV III soltan to pubblicaron o un a raccolta

d i traduzion i di alcun i scrit tori viven t i. L’

epoca presen te va

on ora ta della vers ion e di Dmochovvski.OV ID IO. La più a n t ica , e migliore traduzion e delle Me

tamorfosi in versi pollacch i appart ien e a G ia como Zaaaowsn ,

pubblicata a Cracovia, n el 1 636, a i giorn i n ostri reputa ta de

gn a di essere stampa ta a V iln a , n el 1 822. La secon da era

quella di V a leria n o Orrmovvsx r, pubblica ta a Cracovia, n el

1 638 . La terza ed ult ima fu eseguita ai n ostri giorn i da

Brun on e K 1cuvsx t, e pubblicata a V arsavia , n el 1 825 . Omett iamo le traduzion i parziali di questo autore.

PINDARO fu imitato soven te da Giovan n i Koch an owsh i, ma n è egli, n è altri si occuparon o a tradurlo : ciò fece

a i giorn i n os tri Wran nmowsm professwre all’un iversità di

Mosca , e pose in luce la sua Opera , n el 1 824, a V iln a .

SAFFO. Alcun e delle sue poesie tradum *

Kow auowm,

e quest i è il solo autore, che, n ell’

epoca , dell’

an tica lettere

ra tura pollsceo, volgesse lo sguardo verso questa poetessa .

Poet i n azion ali .

REY (N tocot.A On u ), di N a glovicé, n acque, n el 1 51 5,

a Zuravvuo, n ell’

an t ico regn o di Russia, di famiglia

L E TT E R A T U R A 1 55

KOCHANOW'

SKI (Gra n um) , sopran n omin a to il prin

dei p oet i p olla cch i n acque, n el 1 532, n el villaggio

o . La min n t issima descrizion e della sua vita fu tradot

II i n fran cese n ella R a ccolta dei cap i d’

op era del tea tro

stra n iero, Parigi, 1 823 , n el volume che tratta della Pollouia .

lla per somma n ostra sven tura all’esa t ta sua vita n on ag

giun sero n otizia verun a in torn o alle sue Opere. Stan islao

lh cvmaki, scolaro dell’

un iversità di Parigi, per supplire al

difet to imprese a far conoscere a i fran cesi il merito delle

poesie di questo illustre scrittore. N oi raccoman diamo la sua

opera a ch iunque è vago di con oscere ben e adden tro le cose

della

]pa tria n ostra .

ocban owski, con clusi i suoi studi in Pollouia , an dò a

Parig i, e vi rimase sette an n i ; poi in Italia , e per alcun i an

n i d imorò a Roma, ed a Padova . La precedeva in pa tria la

mput azion e acquistata . Il re Sigismon do Augusto lo accolse

n e n umero dei suoi segretari. Il vescovo di Cracovia, Padn ievvslti, ed il suo successore, Myszkowski, lo con sigliaron o

ren derai prete. Il gran de G iova n n i Z amoyski gli man dava ildiploma di sen a tore castella n o , ma egli , tut te queste riechen

t e, ed on ori rifiutan do, preferì la libertà, la con dizion e modest a , e la fortun a mediocre venutagli dai suoi padri. Tolse

a moglie Aun a Podladowaka , e si con dusse ad ab itare il suo

V illaggio Czarn olesie, n el pala t in a to di Lublin o, dove passò il

rima n en te degli an n i n el sen o di sua famiglia . D ifen den do la

causa del suocero , trucida to dai Turch i, n el calore dell’ora

zion e lo percosse l’ap0plesia n ella sala della dieta , n el 1 586.

M ostran o tuttavia la sua casa a Czarn olesie , ed il suo era

n io tolto al sepolcro è depositato n el tempio della Sib illa a

Pulavvy, come un a delle p iù care rimembran ze n azion ali. ln

t orn o all’urn a che lo racch iude in cisero questo suo verso :

E il figlio della bella La ton a con ten derà che i p osteri re

ch in o oltragg io a lle n ue cen eri .

K ocban ovvski primo si aperse fran co la via tra milleostacoli, e dimostrò all

’Europa la lin gua pollanca doviziosa

di forza , e di leggiadria . Nessun o avan t i, e dopo d i lui, li n o

alla metà del secolo XV III, fu capace di emularlo . Semplice,e p ia n o è il suo s tile, e di certa grazia elegan te, sicchè sempre t

in vita a rileggerlo . Le sue poesie lat in e n on vaglion o

gra n cosa . Poco scrisse di prose. D ividero i suoi scrit t i let

tera ri in tre parti distin te : prima , poesie origin ali ; secon da ,

traduzion e dei poeti stran ieri in versi pollacch i; terza , poesie

lat in e.

L E TT E R A T U R A 1 59Juan a : sin golare traduzion e di queste poesie soven te sublimiquan t o quelle di Pin daro . V . Ca n to n uz ia le p er le n ozze

della tza r D emetrio colla fa n ciulla illa ria filn iszech . V l.Poes ie in d ia n o, tradotte secon do la version e lat in a dei gaan i

ti . V II. Traduzion e in v ersi de’

p rimi tre libri dell’imi

ta zi on e di G . Cristo d i Tomma so da Kcmp is , ec.

MIASKOVVSKI (GA3PARO) gen tiluomo della Gran dePollouia . La raccolta delle sue poesie apparve prima nell6 l2. pOi n el 1 61 3 , e 1622. La secon da ed izion e è in tito'a ta : Ercole Sla vo. Per giudicare il merito delle sue opere

poet iche io citerò l’

opin ion e di vari scrit tori. Felice Berburt ,crit tore uotab ilissimo , amico di lui, ed editore delle sue Ope‘

e, così n e favella sul prin cipio del secolo XV II: se la amoRey, van to K achan ovvski, ma te ammiro. Con osco quan to

d i bello si racch iude n ell’Op

ere di D an te di Petrarca

d’Ariosto, di Ron sard , e di Medin a, e, come tut t i quelli

ch e gli han n o lett i, gli ammiro, ma n on posso dimen ticarei fiori delle tue poesie progreden do e posan do, ma i n onoccorre semplice verdura, son sempre fiori. a Questa giu

dizio, troppo per avven tura poet ico, fu con fermata dai poiteri . L

a ba te Woron icz, arcivescovo primate e prima tra

i poeti del n ostro secolo, favellan do di Grachourski Bielo

bocki , e Kacban an aki , assicura superarli tut ti Miaskovvski, per

essere le sue poesie religiose monumen to sommo dell’ epocain che visse. Ben tkav nki, n ella sua storia della letteratura

polla nca , e l’aba te In sayuaki , n el dizion ario dei poet i della

Pollouia , citan o, ed approvan o codesta autorità.

XV II ascom.

KOCHOWSKI (V asu suua) di cui già ten emmo prapos ito n el frammen to in torn o agli storici, scrisse verso il fi

n ire del.

secolo XV II. Came poeta , in gioven tù compose dibelle opere, avan zando n egli an n i diven tò mediocre. Ecco le

une migliori opere poet iche: l. Cin que libri d i p oesie liri

che, o l’

ozio n on ozioso. Il. Ep igrammi , e a:ers i g iocon

dt . N ella prefazion e degli epigrammi l’autore scrive: rr L

’a

tt bate rettore lesse, e rilesse, cessò il terzo e poi permisea la stampa : Malgrado ta n ta severa censura , i gesuit i n on

si ten n ero con ten t i , ed accusaron o lo stampatore e cen sore

d’eresia n on già per zelo religioso ma per offesa van ità.

Il dotta G . S. Ban dtkie ci con servò n ella storia delle starn

perie di Pollon ia tutti i part icolari di questo curioso proces

so, che si conclusa in fa ore del poeta accusato .

L ETTE R A T E R A 1 6:sere didattica ; volgarizzò i dist ici di Ca tone , e un

’apera

Erasmo in torn o a i costumi , ec; c0mpase in lat in a 1’

apemeglio importan te in t itola ta V i ctoria D eorum,

1600, in 8 ,'e loro . Egli è un poema ero ico vi spese at torn o dieciai e, secon do 1

aba te Iusyn ski, inalzo per la sua gloriamomen to peren n e. Quivi espose i mezzi per educare glimin i, che vogliamo un giorpo vedere gloriosi e degn i delmc di eroi. Ecco il giudizio che di quest

opera scrisse un…taQuid praemu veraibn s tamdign is?

N isi carn ifa et ign ir.

E ciò spiega la ragion e per cui siffat to poema diven nea ra rità b ibliografica .

Z IMOROW1CZ (BARTOLOW EO) n acque' n el regn o di

ss ia , fu s in daco della mun icipalità di Leopol, capitale del

se, e pubblicò, n el 1 623 , le memorie della guerra di Turin del 1621 . Ben tkowski, n ella sua storia della letteratura ,erma essere i versi di quest

Opera puri, e perfett i, le idee

bili, ma le espression i spessa gonfie.

XV II ex eozo.

TWARDOWSKI (Su mma) , n a to verso il 1 600, mortorsa il 1 660, autore di d ieci opere , separa tamen te pubblite, in gegn o rara spirito sublime, poeta vera , ma i tempisuit ici in che visse n on gli con cessero spazio a svilupperà .

ra gli altri ci rima n gon o di lui i seguen ti poemi: I. La

ga zion e a Costa n tin op oli n el 1 621 . Il. W ad isla o IV

d i Pollouia , p oema d ida tt ico in cin que can t i . III. La

terra dei Cosa cchi . IV . L’

impresa con tro i Alascovi ti'l 1624 , cc. Il difet to che occorre soven te nelle sue poesie

l’esagerazion e, e la gan fiezza.

Omett iamo alcun e cen t in aia di poeti di siffatto gen ere,

arti n ella mediocrità e favelleremo di un solo , il quale

n clude gloriosamen te l’

epoca dell’a n t ica let tera tura pollac

e vin se i suoi predecessori n el gen ere della poesia de

ri t tiva , e questa poeta è un a don n a .

XV III SECOLO.

D RUZBACKA (Eusn s'

rn ) n ata Kowalska sposa di

ruzb acki, tesoriere del distret to di Z idaczow , morta n el

T. tv.

I l

n a r r a n a r ua a 1 67fi n qui n ex un o ardl emulare Koch n n osvaki, del quale il

n a g g ior merito con siste n ell’

aver con serva to l’

in dole e lonp îri to del poeta.

C ompiuta appen a la Gerusa lemme libera ta , si accin se a

tu'-d urre un altro capo d’Opera italia n o, I

Orla n do furiosoh ll

’A rioeto, preposto da molt i all’Odissea d

Omero ; giun sefi n ire l

opera , ma n on poté pubblicarla , e ciò ebbe luogo

due secoli dopo a Cracovia , n el 1 799, sopra il man oscrittoI n t ogn fo deposita to n ella b iblioteca dell

’un iversità. La morte

inh ped i di dare le ult ime cure alla sua opéra , sicch è ap ri

n e in feriore all’altro da lui pubblicate; però, se togli a duci

falli n on gravi, la traduzion e può dirsi perfet ta qua n to quella

della Gerusalemme libera ta .

ZEBROWSKI, e OTFINOWSKI tradut tori di Ovidio.

V ed i poet i lirici .

CHROSCINSK I (An n uo), segretario del prin cipe G ia

como Sob ies i, figlio del re G iovan n i [II, volgarizzò in versi,

e pubblicò, el 1 690, la Fa rsa lia di Lucan o.

BARDZINSKl (q mu Au ro) domen ican o, uomodott iaaimo , amico della gloria della pa tria ,

che ogn i di più

fi len gn id iva so t to i suoi occh i. Egli vide con dolore il

b rut to lat in o dei gesuiti oscurare lo splen dore della lettera

tura n azion ale, ed impiegò ogn i sforzo per ricon durre la lin

se a ll

an t ico suo lustro ; tradusse i classici an t ich i, ed oltre

Tra g ed ie di Sen eca , i D ia logh i di Lucia n o , le Con so

la n'

a n i di Boezio , pubblicò la Fa rsa lia di Lucan o , n el 1 69 1 ,

plimen t i di Sulpizio Severo, e gli altri di Petron io.

a t’ultima opera supera di molto la version e di Ch ro

l cin ski, dist in ta soltan to per facile locuzion e ; però n on è tale

ch e meriti un a ristampa , ella è fedele, ma lo st ile spesso

0, un iforme, diffuso.

Altre Epo

pee classiche, di cui possediamo le t raduzion i,

apparten gon o a a n uova lettera tura : tali, per esempio , la vcr

aion e di Milton , di Dmocbowaki, e le tre dell’

En riade di

( ibndon i, Slov aclt i , e D embowski .

Poesia drammat ica .

Sarebbe erron eo voler giud icare lo st ato delle lettere, e

dalla civiltà d’un popolo, a secon da della lettera tura dram

- tica , e la Pollouia n e da prova ma n ifesta . Un paese d i »

d il lo per lettera tura al grave, e si bella nulla produsse n el

dramma tico, uè riesce difi cile spiegare s ilfalto fen o

|. a 1'

r r n a r ua it | 69Il dramma in t itola to Il con gedo degli amba scia tori

g reci , o piut tosto le scen e ep isodiche alle quali at tribui

moo cotesto n ome, può con s iderarsi un capo d’

opera ,unen do men te ai tempi in che fu composto , cioè n el 1 554 .

l !a’arte dramma t ica in Europa era fa n ciulla , e, n el 1 540,

e misteri formavan o tut te le delizie del popolo di Parigi,e della corte di Fran cesco I.

I E per questa buon’

opera da’

ca ttolici facemmo sapere co n pub

b liehe grida che s i apparecch ia un austero den tro Pan gi rappresen

lan te gli att i apostoli“ . Il n ostro buon re, che D io con seru san o , n e

d'

a ben za, e vi pren de parte, cc.

ci Grida p er l’

imp resa del mistero degli a t t i deg‘i

ap os toli volta a gli a bi ta n t i d i Pa rig i , G ioved ì 1 6 D e

cembrea Le rappresen tazion i di siffa t t i spettacoli si ten evan o

e: per casi importan t issimi e si an nun ziavan ò dagli autorie: co n temporan ei con molta solen n ità. Il let tore, che avrà

e: preso vaghezza di esamin are i primi saggi dei n ostrigoe

8 ti . vedrà di leggieri quan to li superasse l’Opera di io

sa van n i Koch n n ovi slri.

Se nel Con gedo degli amba scia tori greci l’azion e

e: è n ulla , con bella semplicità vi si trovan o d ipin t i i ritrat

ar ti storici : io d irò pm, il person aggio di Cassan dra vera

a men te appass ion a , le sue parole poetiche svelan o l’in tern a

e: commozion e che l’

agita . V ivacissimo il dialogo n ella scen a

di An ten ore, e di Paride, dove in bella man iera son o svi

a: luppa ti i due cara tteri oppost i, ed in gegn osamen te si espo

e n e il disegn o dell’opera : quin di può argomen tarsi lo spi

ri to dell’

autore di buon ora nudrito n ella let tura dei poe

u t i greci, e la t in i.

Quan tun que gli editori fran cesi a ragion e all‘

crmin o in

parte meritevole questo dramma , con siderato il secolo , in che

fu scrit to, dobb iamo aggiun gere come 1’ autore s tesso , perito

n ei p rin cipi dell’

arte dramma t ica presso gli a n t ich i, compose

questo dramma ad istan za di G iova n n i Zamoyski e n ella

le t t era d’in vio fran camen te con fessa essere un a frera stol

t ez za . Cosi sebben e gli ma n ch i il talen to drammat ico è degn od i alcun a lode a n cora a i tempi n ostri , poichè n on è p iccolo

merito con oscere qua n to vagha n o le proprie produzion i.

In oltre dopo la traged ia di Kocban owski n ulla di meglio a pparve in tutta la let teratura an t ica della Pollouia .

Ai tempi di Sigismon do lll. rappresen tavan o soven te

medie alla corte e n ei collegi. Alcun i uomi oscuri di

n a r r s a a r ua a 1 79n on aveva veduto un a simile epera, ed essere meritevole chefosse tradotta in tut te le lin gue. Pietro Martire, o V ermiliod i F iren ze, n el suo commen ta rio sop ra il libro dei re, profferisce tale giudicio in torn o il n ostro autore. Ma reri n el D izi on a rio istorico ripete la voce un iversale dell

’En r0pa . Sta

rowelaki, n ell’

Heca ton , comun que poco g iusto verso d i luin on può ricusarsi dall

’ammirarlo. Bayle, n el suo D izion a rio

s torico - cri t ico, così scrive di lui : I libri de R epublica

emen da n d n han n o molt issimo pregio , e fan reput are 1’

eu

tore di quelli come prin cipale tra quan ti tra ttaron o di poli t ica .

Modrzevvski n on fu come ora tore men o famoso : vedeten e il parallelo tra lui ed 0rzechowski ist ituito dal n ostroceleb re dotto del secolo XV I. G iacomo Gorski.

Ell’è cosa ardua resistere all

’impeto di Orzechow

ski : rompe, travolge, precipita tut to con lui, men tre Modr

zewski procede len to , e con pruden za . Es on e con dea : s trezza le sue idee, ed è sempre s icuro del a vit toria . Orcc zechowski s

’ in n alza sulla cima delle Alpi, e n on v’

è alec tezza che ei n on vaglia a superare; Modrzewski lavora con

e: in dustria, e raccoglie frut ti utili, e belli. La sua cloqueocs za scorre a guisa di fiume maestoso sen za spume, san za

ci strepito, che allet ta con dolce mormorio ; egli persuade lae: ragion e, lascian dola libera , e n on ten ta ma i domin arla . Ora zeehovvski smuove gli scogli rovescia gli ostacoli sorge

a rapidissimo, e aggiun ge i luoghi più sublimi. Md rzcwaki

poi evita questi ostacoli con leggieri deviamen t i , e arriva

er al suo sen po n on già per forza, ma così n a turale che semcr bra avvicin arsi a lui, e l

’orazion e si con clude sen za fa

t ica

Parte dei discorsi di Modrzemki occorre n ell’

edizione

di Basilea , 1 559. Mori verso l’a n n o 1 590.

GORN ICK I (LUCA) n ato verso il 1 520, morto n el 1 590,studiò a Cracovia , fu segretario del re Sig ismon do Augusto,e fi n o al giorn o d

’oggi primo t ra i prosatori pollacch i. N on

un’

opera scrisse in lin gua la t in a , ma tutto n el ma tern o linguaggio. Ci riman gon o di lui: I. Storia della Pollouia da l

1 538 fi n o a ll’

a n n o 1 572 , pubblica ta dopo la sua morten el 1 637: II. Il cammin o d ella p erfetta libertà , 1 590: III.D ia logh i tra un p olla cco ed un i ta lia n o in torn o la liber

tà , le legg i, e le costuma n ze, 1 616. C. G . Friese n e pub

b licò a Breslavia un a traduzion e tedesca, n el 1 762, in 8 : [V .

D emon io d i Socra te, 1 624: V . Sagg io in torn o ortogra:

L E TT E R A T U R A 1 83

ambascia tore in Sasso n ia , e n ella Si ezia ec. , con seguì «la

r tut to alt iss ima s tima . Nell’

elezion e d i Sig ismon do llla d ieta commossa dalla sua n ob ile con do t ta gli dava il n o

me di p a dre della p a tria . N ei gravi n egoz i cso: cilò semp i tinfluen za salutevole , difese al cospet to d i Sisto V la causa

dell’un iversità di Cracovia con tro i gesuit i . $i maravigliam

n o gli stran ieri della sua eloquen za, sicchè il cardin ale G ae

tan o , torn an do in Italia , diceva n on avrebbe creduto mai potessero trovarsi in Pollouia tan t i sublimi in gegn i, e tan ta sa

pien za . ll ven erab ile istorico Piasecki così defin isce la sua

eloquen za : La n a tura gli fu cortese di facmdia rariss ima ,d i spirito lieto , d i percezio n e vivace; con buon

’ord in e le

idee dell’

avversario espon eva , n e presen t ava il sommario ,

e con le sue rag ion i vin ceva (Cron . p . Oltre

molt i man oscrit t i lasciò l’opera : D c op t ima sen a tore, li bri

duo , pubblica ta a V en ezia n el 1 586, in quarto ; la secon da

edizion e in V en ezia , 1 588 ; la terza a Bas ilea , 1 593 , in ot ta

vo . N el secolo XV III tradussero in in glese quest’opera col

t itolo : La uren ce G rzma ld G ozlzski . Th e G (‘

COÌHIJIlA/1 8 d S:

n a tor in two boo/fs . D on e i n to en g lish from the edi t i o n

p ri n ted a t V en ice 1 588 by M . Oldwworth . Lon dra , 1 733 ,in quarto . In oltre molti estra t ti della medesima opera lu

ro n o t radott i ia in glese sot to il regn o di Elisabet ta, e quel

lo d i Cromwell. L’

autore vi descri ve le qualità del perfet

to sen atore ,sviluppa le cagion i , i d isegn i, i con cet t i, le so

cietà uman e ; tratta della n a tura , e delle forme del govern o,degli a ttribut i dei magistrat i n ecessari, dei lavori, e delle re

laz io n i dei magistra ti tra loro , fi n almen te delle cause della

gra n dezza, e decaden za delle repubbliche. La sua opera , qua n

tun que di soxercb io parziale ai n ob ili, rima n i: pur , sen npre

come mon umen to degn o della memoria del p a dre della p atri a . Ci riman gon o di lui molt i discors i, tra gli alt ri que lo

p roferito n ell’

elezion e d i Sig ismon do lll, pubblica to a Cra

co via n el 1 587 . Alcun e sen ten ze di quest’

opera dimostrora n n o meglio a i let tori lo spirito del clero pollacco , e le

idee che a quei temp i correvan o n ella Pollouia . Sire n on

lo splen dore dell’

oro, 0 dell’

argen to ci ch iamò verso di

a voi. I n ostri gen erosi sen t imen ti, e i n ostri labbri, che n e

a son o in terpret i , n on furon o guast i , con tamin a t i , o v iola t i

da person ale in teresse. Pure le man i e i cuori dava n t i

Iddio , ed alle repubbliche , n omin i in colpevoli possiamo

guardarci con n obile alterezzz. Lo sp irito della t i\ in a i i

bertà , n on quello del mon do, ha presieduto alla n est…

z a r r a n a r ua s 1 85

Eckh ard sosten n ero i torbidi in quel tempo suscitati in Pollouis fossero compost i da

N el 1612 imprese un viaggio a Roma . V irgin iodi Braccian o, e il cardin ale Scipion e Borghese lo sov

ven n ero a com '

lare un compen dio dell’

Istoria eccles ia st ico

del cardin ale ron i0. Quest’0pera gli a rse il sen t iero ad

omn pazion i più gravi. Posta da Baron io l: prima pietra dell’edifizio n essun ebbe ardimen to di con t inuulo . Paolo V ,

dopo lun ghe deliberazion i, scelse Bzovvski, il quale, sen za perre tempo tra mezzo, si accin se all

’impresa . ] volumi simene

devon o ra idamen te, e il ubblico plaudiva al sin golare in

p guo del o scrit tore, ma la corte di Baviera , adeguata peril ragguaglio dato del regno di Luigi IV , commesse al can

celliere G iovan n i G iorgio Bern art la difesa della propriacausa. Quest i pertan to pubblicò, n el 1 61 8, uu

’0pera n ella

quale in sorge con tro Bzowski, e gli altri scrittori n e imitaron o l

’esempio.

In oltre il con tinuatore di Baron io ofl'

ese i mon aci chereputavan o il famoso teologo Giovan n i Dun zio Scoto come unmiracolo, e lo chiamavan o Ten ebricosus . An cora oli

'

ese i ge

suit i applican do loro la profezia di San ta Ildegarda . Per

con seguen za, n el 1 627 , pubblicaron o la D ifesa dei fra n cesi,e molte altre opere violen tissime con tro Bzovvski. Teofilo

d giun se ad acousarlo di eresia . Egli tacque a tan te

ese , solo N iccolò Gian sen io di Colon ia e po: V

Baron e tolsero a difen derlo.Ofl

°

esa la corte di Baviera , in un o dei seguen ti volumidella ma opera la soddisfece, riport an do il diploma sul qui

le Hm art fon dò la difesa . Qualche an n o dopo quel Teofi

lo Rayn aud che tan to si era mostrato avverso a Bzovn ki

trovan do n egli arch ivi di Roma un documen to con trarioall

’ '

n i0n e d’

Bern art , pubblicò un opera ove rese giuli i

.

zia a suo an tico avversario.

la gen erale rimproveran o, e con giustizia , il n ostro au

tore di essersi perduto in minuzie in sign ifican ti, ma I’

su di Bayle, ch’

ci si appropiasse gli Opuscoli degli altri sen t

tori, e ch’ci n ella sua Opera li riportasse è p

riva all'

atto di

veritù dacchè Bzowski aveva per costume di citare religio

samen te gli autori da cui derivava n ot izie. I suoi con tempo

ra n ei lo commen dan o come il solo capace a con t inuare I o

pera di Baron io e di vero egli era teologo sapien t ia imon è la cedeva in n ulla al suo predecessore, Ma n on tutto e

oro in Baron io, ne in Bzowaki: ambedue pien i d’errori.

n s r r a a s r ua a 1 87riport a re il ca talogo delle sue 0 re, perchè ch i n e fosse va

go po trà trovarlo in Bayle Suetif Eckhard ed altriauto n .

PSZONKA g iudice al tribun ale di Lublin o ,morto verso l

’an n o 1 590.

N on possiamo meglio con cludere la n ostra opera, cher iportan do quest

’articolo, il ale proverà a i n ostri lettori,

qual fosse la civiltà della Polon ia n el secolo XV I.Pazon ka, sign ore d

un villaggio ch iama to Ba bin , poston el palat in a to di Lublin o, compose un a società sat irica e

let t era ria d i dot t i amici dist in ti per onesti e per in dole

g iocon da tra quest i n otab ili il fon da tore, e Pietro K i nson

su altro g iudice del tribun ale di Lublin o. Tan to eran o emat i questi due amici , che n essun a festa o sollazzcvole compaguia si riun isse, dpve n on fossero comitat i. Il solo n ome delì illaggio di Bab in , dice l

’istorico Sa rn ickt

'

, aveva poten za

da cacciare la malin con ia , rammen tan do Pszoulrn e il lietoin gegn o che gli procurava amici . Questa società raccolta a

Bab in aveva per scapo la sat ira di tutte le azion i vitupere

voli dei gran di person aggi Per darlemaggior lustro Pazonkacon cepì il disegn o , da tutt i approvato , di assumere il n omedi R epubblica d i Ba bin , e modellarla su quella di Pollouia,sceglien do re, pala t in i, castellan i, arcivescovi, vescovi, starost i,h etma n i, o gran di gen erali, can cellieri in ffi e tutti i magistrat i della vera repubblica . D apprima gli amici di Pesouhaoccuparon o quest i diversi impiegh i per convali lare il govern o . Il fo n da tore si ten n e con ten to del t itolo di prefetto , e

K a szoavski di quello di gran can celliere. Il numero degli imp iega ti illimitato e così eran o tra loro quest i r

ìubblicaui

liberali di cariche, che n essun o an dasse privo di u cio. Ou

de la critica riuscisse p iù amara con ferivan o cariche t itolari

a raon a estran ee alla società. A quest’

oggetto riguardavano

i alli degl’in dividui ed avevan o cura di conferir loro un

t itolo affa t to opposto all’indole ed alle qualità n ecessarie

n ella vera repubblica . Se alcun o n ell’

assemblea n azion ale

p arlava di cose superiori al suo in gegn o, e in tempest ive, ri

cevcva il t itolo d’arcivescovo della repubblica di Bah ia per

d iploma segn ato , e auten t ica to coi suggelli del giocon do go

vern o. Se un in dividuo affermava n ella camera dei deputat iun fa tto straordin ario , e difllcile a credersi gli ma n davan oil d iploma di ora tore, o d i can celliere di Rob in . Ch i dimos trava coraggio fuor di stagion e era elet to cavaliere di Ba

b in , 0 gran gen erale della repubblica. Se alcun o parlava in

DELLA

splen didamen te governòtristezza , liberale, istrui

mpubblica diBabin , ed essen do un giorno circon dato da molt i suoi membri, tra i quali Pszon ka, diman dò loro se a vessero un re.

sz No Sire, gli ris se il prefet to, fin ché tu vivi, n o n

e: remo a sceglier regn a sulla repubblica d i Ba b in , con:

cr tu regn i in quella di Pollouia . Il re accolse la risposta

riden do, ed in vece di ofl'

en dersen e man ifestò a Pszon ka es

sern e con ten to, lacan do così I’ira di molti perso n aggi of.

fa i dal cast igo l‘oro inflitto dalla repubblica d i Ba b in .

A me parve dovere in sistere in torn o questa società ,

cagion e deila molta influen za che esercitò sopra lo spirito

n azion ale, e sapra i costumi del secolo XV I. I giova n i appen a pon evan o il piede n ella pubblica carriera t remavanodavan t i questo tribun ale, e la sua cen sura , e però ogn i studio pon eva n o a n on meritarn e le cariche. Così questa repubblica a primo a spetto puerile giovo allo sta to ripren den do ivizi, e promuoven do la con dotta on orevole dei membri delsen ato, del con s iglio, e della camera dei deputat i.

Pszonka mori verso l’ an n o 1 570. I suoi successori sosten

portante a in un col dalhPullofl

'

e»utlersi

men o rupetta'

b ile ne

a di Bab in , e perchè lt