(2016) le istituzioni municipali: legislazione e prassi tra il i secolo a.c. e l'età flavia

48
1 Su tali misure si veda in particolare C. Moatti, Archives et partage de la terre dans le monde romain (II e siècle avant - I er siècle après J.-C.), Rome 1993, 92-97. Un utile censimento delle te- stimonianze è in Th. Elliott, Epigraphic evidence for boundary disputes in the Roman empire, Chapel Hill 2004. 2 CIL X, 3828. 3 CIL X, 1018. 4 AE 1945, 85. Cfr. lib. col. 261 L.: Quando terminavimus provinciam Apuliam et Cala- briam secundum constitutionem et legem divi Vespasiani (...). 5 CIL IX, 5420. LE ISTITUZIONI MUNICIPALI: LEGISLAZIONE E PRASSI TRA IL I SECOLO A.C. E L’ETÀ FLAVIA 1. ALLA FINE DI UN PROCESSO: LE ISTITUZIONI MUNICIPALI TRA L ETÀ AUGUSTEA E L ETÀ FLAVIA Chi volesse ricostruire un quadro globale della vita politica municipale nell’Ita- lia di età flavia, ricomponendo le informazioni trasmesse essenzialmente dalla per altro non avara documentazione epigrafica, farebbe forse fatica a distinguere il ri- sultato, almeno nelle linee generali, da quello ottenibile estendendo l’analisi ai de- cenni precedenti: la realtà amministrativa locale sembra infatti ancora funzionare, sullo scorcio del I sec. d.C., secondo gli stessi principi che in età augustea ne ave- vano guidato la definitiva strutturazione. Non che non emergano, dai documenti, situazioni peculiari, la cui ricorrenza spinge a considerare come un segno caratte- rizzante dell’epoca: è il caso dei ripetuti interventi statali finalizzati a sanare que- stioni legate agli interessi pubblici locali. Mi riferisco in particolare alle misure adottate dagli imperatori flavi – in Italia, ma anche in ambito provinciale – in me- rito alla ridefinizione dei confini e delle forme di sfruttamento dei territoria muni- cipali e coloniali 1 : ad esempio le nuove delimitazioni vespasianee dei praedia di pertinenza del santuario di Diana Tifatina 2 , dei loca publica extramuranei di Pom- peii 3 e degli agri publici di Canusium 4 , o l’intervento domizianeo volto a dirimere le dispute territoriali tra i centri piceni di Firmum e di Falerio 5 , fino ad atti di va- 9

Upload: univaq

Post on 16-Jan-2023

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

1 Su tali misure si veda in particolare C Moatti Archives et partage de la terre dans le monderomain (IIe siegravecle avant - Ier siegravecle apregraves J-C) Rome 1993 92-97 Un utile censimento delle te-stimonianze egrave in Th Elliott Epigraphic evidence for boundary disputes in the Roman empireChapel Hill 2004

2 CIL X 38283 CIL X 10184 AE 1945 85 Cfr lib col 261 L Quando terminavimus provinciam Apuliam et Cala-

briam secundum constitutionem et legem divi Vespasiani ()5 CIL IX 5420

LE ISTITUZIONI MUNICIPALI LEGISLAZIONE E PRASSI TRA IL I SECOLO AC E LrsquoETAgrave FLAVIA

1 ALLA FINE DI UN PROCESSO LE ISTITUZIONI MUNICIPALI TRA LrsquoETAgrave AUGUSTEA E LrsquoETAgrave

FLAVIA

Chi volesse ricostruire un quadro globale della vita politica municipale nellrsquoIta-lia di etagrave flavia ricomponendo le informazioni trasmesse essenzialmente dalla peraltro non avara documentazione epigrafica farebbe forse fatica a distinguere il ri-sultato almeno nelle linee generali da quello ottenibile estendendo lrsquoanalisi ai de-cenni precedenti la realtagrave amministrativa locale sembra infatti ancora funzionaresullo scorcio del I sec dC secondo gli stessi principi che in etagrave augustea ne ave-vano guidato la definitiva strutturazione Non che non emergano dai documentisituazioni peculiari la cui ricorrenza spinge a considerare come un segno caratte-rizzante dellrsquoepoca egrave il caso dei ripetuti interventi statali finalizzati a sanare que-stioni legate agli interessi pubblici locali Mi riferisco in particolare alle misureadottate dagli imperatori flavi ndash in Italia ma anche in ambito provinciale ndash in me-rito alla ridefinizione dei confini e delle forme di sfruttamento dei territoria muni-cipali e coloniali1 ad esempio le nuove delimitazioni vespasianee dei praedia dipertinenza del santuario di Diana Tifatina2 dei loca publica extramuranei di Pom-peii3 e degli agri publici di Canusium4 o lrsquointervento domizianeo volto a dirimerele dispute territoriali tra i centri piceni di Firmum e di Falerio5 fino ad atti di va-

9

6 Hygin 220 331 Sic Flacc 449 Svet Dom 97 M Humbert Municipium et civitas sine suffragio Lrsquoorganisation de la conquecircte jusqursquoagrave la

guerre sociale Rome 19788 U Laffi Sullrsquoorganizzazione amministrativa dellrsquoItalia dopo la guerra sociale in Studi di sto-

ria romana e di diritto Roma 2001 [1973] 113-1359 S Sisani Dalla praefectura al municipium lo sviluppo delle strutture amministrative roma-

ne in area medio-italica tra il I sec aC e lrsquoetagrave imperiale in RendLinc IX21 2010 173-226 IdIn pagis forisque et conciliabulis Le strutture amministrative dei distretti rurali in Italia tra lamedia repubblica e lrsquoetagrave municipale in MemLinc IX27 2011 541-780

10 Egrave il caso della res publica Camunnorum (G L Gregori Da civitas a res publica la comu-nitagrave camuna in etagrave romana in V Mariotti (a cura di) Il teatro e lrsquoanfiteatro di Cividate CamunoFirenze 2004 19-36) di Glemona (G L Gregori Sullrsquoautonomia amministrativa di Glemonain AquilNost 61 1990 213-232) e di Parentium (S Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della

lore piugrave generale quali quelli di cui vennero fatti oggetto i subseciva italici rivendi-cati allo stato da Vespasiano (e da Tito) e poi garantiti in via definitiva ai possessoressotto Domiziano6 Ma si tratta di misure promosse direttamente dal centro del po-tere che originano dal rinnovato interesse per le questioni finanziarie ndash statali e lo-cali ndash che connota in particolare la politica vespasianea le quali in se stesse pocoinformano sugli sviluppi dellrsquoautonomia municipale nel corso del primo secolodellrsquoetagrave imperiale ed egrave invece proprio su questo aspetto che vorrei incentrare lamia analisi

In etagrave flavia lrsquoistituto del municipium puograve ormai vantare in Italia una storialunga quasi cinque secoli A partire dalle prime sperimentazioni attuate nel corsodel IV sec aC7 la struttura municipale rappresenta la forma canonica di inqua-dramento di quelle comunitagrave italiche forzatamente incluse nella civitas Romana lequali pur dipendendo almeno inizialmente dalla potestas giurisdizionale dei rap-presentanti del pretore mantengono una propria autonomia amministrativa loca-le ereditagrave della fase sovrana Il processo di municipalizzazione della penisola ac-quista carattere generale come egrave noto allrsquoindomani della guerra sociale8 con la si-stematica promozione delle vecchie comunitagrave federate (ivi comprese le colonie didiritto latino) e puograve dirsi concluso entro lrsquoetagrave cesariano-augustea quando anchele realtagrave amministrative lsquominorirsquo ndash praefecturae fora conciliabula ndash che avevano fi-no ad allora conservato una loro propria veste istituzionale saranno esse stesse tra-sformate in municipia se non ridotte a semplici vici inclusi a pieno titolo nei ter-ritoria di pertinenza municipale o coloniale ed ormai privi di ogni forma di auto-nomia9

In Italia di fatto non sembra potersi rintracciare nessun caso certo di munici-pium costituito ex novo successivamente alla fine del I sec aC le uniche possibilieccezioni appaiono infatti tutte concentrate alle estreme propaggini settentrionalidella Transpadana10 e si giustificano con il ritardo registrato in questrsquoarea di fron-

10

Simone Sisani

Gallia Togata (in margine a bg 8243) in A Giovannini (a cura di) Trieste e lrsquoIstria Triestein corso di stampa)

11 Plin nat 1462 Cfr da ultimo V Carella Lrsquoager Campanus dopo Cesare in G Franciosi(a cura di) La romanizzazione della Campania antica I Napoli 2002 302-304

12 M H Crawford (a cura di) Roman statutes London 1996 nr 24 355-39113 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 15 301-31214 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 25 393-454 (capp 61-134) A Caballos

Rufino El nuevo bronce de Osuna y la poliacutetica colonizadora romana Sevilla 2006 (capp 13-20) 15 Lex Salpensana (capp 21-29) FIRA I2 nr 23 202-208 lex Malacitana (capp 51-69)

tiera dal processo di strutturazione della conquista Il quadro amministrativo dellapenisola quale egrave restituito dal terzo libro della Naturalis Historia pliniana ndash che co-me egrave noto rispecchia fedelmente proprio la realtagrave augustea ndash resteragrave insomma vir-tualmente inalterato nel corso dellrsquoetagrave imperiale quando il numero di municipiaandragrave semmai restringendosi a seguito dei casi di contributio che interessaronocentri progressivamente decaduti sul piano socio-economico ed ormai incapaci disostenere adeguatamente il peso dellrsquoautonomia Un caso per tutti risalente forseproprio ad etagrave vespasianea egrave quello della colonia sillana di Urbana che Plinio di-chiara nuper Capuae contributa11

Ad una puntuale ricostruzione dellrsquoevoluzione degli istituti municipali dallelontane origini medio-repubblicane allrsquoetagrave imperiale si oppone la consueta insa-nabile reticenza delle fonti antiche Se i silenzi e le ambiguitagrave delle rade testimo-nianze letterarie lasciano nellrsquoombra aspetti cruciali delle prime fasi del processose le singole testimonianze epigrafiche senza dubbio meno avare almeno per la fa-se post guerra sociale non si lasciano in se stesse inquadrare in sistema quella chevorrei chiamare lrsquolsquoidea di municipiumrsquo ndash espressione con la quale alludo alla matri-ce comune dei singoli statuti municipali percepibile al di sotto delle peculiaritagravelocali ndash egrave accessibile essenzialmente attraverso i documenti legislativi che illumi-nano due momenti precisi della storia dellrsquoistituto posti significativamente agliestremi dellrsquoarco cronologico in cui intendo sviluppare la mia analisi da un lato ilperiodo immediatamente successivo alla promulgazione nel 90 aC della lex Iuliade civitate dallrsquoaltro lrsquoetagrave flavia

Al termine cronologico piugrave antico circoscrivibile ai decenni compresi tra la fi-ne della guerra sociale e lrsquoetagrave cesariana risalgono documenti cruciali quali la tabulaHeracleensis12 e la lex Tarentina13 noncheacute la lex della colonia Genetiva Iulia (Ur-so)14 che pur non essendo tecnicamente uno statuto municipale presenta ndash al di lagravedelle peculiaritagrave proprie del carattere coloniario del centro e della sua collocazionein ambito provinciale ndash struttura e contenuti comuni alle leges datae dei municipiaAllrsquoopposto capo del periodo in esame si collocano i frammenti di leges municipaliflavie restituiti da vari centri della Baetica e segnatamente la lex Irnitana15 il do-cumento largamente piugrave completo di questa classe di testimonianze

11

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

FIRA I2 nr 24 208-219 lex Irnitana (capp lt18-31gt lt39-50gt lt59-97gt) J Gonzaacutelez Thelex Irnitana a new copy of the Flavian municipal law in JRS 76 1986 147-243 (= Epigrafiacutea ju-riacutedica de la Beacutetica Roma 2008 11-124) A questrsquoultima edizione va affiancata almeno quellacon ampio commento di F Lamberti Tabulae Irnitanae Municipalitagrave e ius Romanorum Na-poli 1993 che integra la lacuna della lex Irnitana causata dalla perdita della tabula VI con icapp 51-59 della lex Malacitana ibid 377-388 una edizione degli altri frammenti di leggimunicipali iberiche Dalla edizione Lamberti mutuo la numerazione dei capp 39-50 della lexIrnitana (i cui capita come egrave noto non sono numerati sul bronzo) corrispondenti ai capp A-Ldella edizione Gonzaacutelez

16 Cfr E Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino Origen y desarrollo constitucional Madrid2001 165

17 Tab Xc ll 33-41 Conubia comprehensa quaedam lege Lati scio et postea aliqua sic uitsollicitudo vestra indicat parum considerate coisse () La lezione LATI ndash solitamente emendatanelle varie edizioni del documento in LATltAgt vel LATltEgt ndash egrave stata difesa per primo da W DLebek La Lex Lati di Domiziano (lex Irnitana) le strutture giuridiche dei capitoli 84 e 86 inZPE 97 1993 159-164

18 Plin nat 330 Cfr in questo senso G Mancini Cives Romani municipes Latini I Mila-no 1997 41-42

19 Seguo la proposta cronologica ribadita da G Zecchini Plinio il Vecchio e la lex Flaviamunicipalis in ZPE 84 1990 139-146 sullrsquoeditto vespasianeo si veda da ultimo M J BravoBosch Lrsquointegrazione degli Hispani nella comunitagrave romana in L Capogrossi Colognesi E TassiScandone (a cura di) Vespasiano e lrsquoimpero dei Flavi Atti del Convegno (Roma 18-20 novem-bre 2009) Acta Flaviana 2 Roma 2012 247-262

Si potragrave obiettare che queste ultime leges relative a comunitagrave provinciali di di-ritto latino costituiscono un termine di paragone assai lontano ndash in ottica sia geo-grafica che giuridica ndash dalla realtagrave dellrsquoItalia romana e tuttavia gli stretti e ripetu-tamente rilevati paralleli tra questi documenti e quelli piugrave antichi di pertinenzaitalica noncheacute la possibilitagrave di identificare nello ius civile la base normativa comu-ne anche ai municipia latini di ambito provinciale giustificano appieno lrsquoutilizzodi tali leges per ricostruire una sorta di forma ideale dellrsquoistituto del municipium ndashindipendente dalla collocazione geografica dei singoli centri e dalla condizionegiuridica dei loro abitanti ndash da postulare alla base degli esiti concreti di etagrave flaviala quale puograve offrire la misura dello sviluppo nel tempo dellrsquoistituto stesso Del re-sto egrave stata a piugrave riprese sottolineata16 la singolare reticenza della lex Irnitana nei ri-guardi proprio della natura giuridica lo ius Latii peculiare dei municipia iberici dietagrave flavia un aspetto che doveva essere regolamentato piuttosto che dalle leges da-tae alle singole comunitagrave da una legge specifica forse quella lex Latii direttamentechiamata in causa ndash giusta la lezione restituita dal bronzo ndash nellrsquoultimo caput deldocumento (la cosiddetta epistula di Domiziano)17 che non vedo ragione alcunaper non identificare con lo stesso provvedimento legislativo che dovette sostanzia-re sul piano normativo la concessione del diritto latino allrsquouniversa Hispania18 neiprimissimi anni di regno dellrsquoimperatore Vespasiano19 Questa circostanza porta a

12

Simone Sisani

20 Con ciograve non intendo in ogni caso avallare lrsquoipotesi che lo ius Latii sia da considerare unmero Personenrecht (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 19-25) sulla questione si vedano tra glialtri M Humbert Le droit latin impeacuterial citeacutes latines ou citoyenneteacute latine in Ktegravema 6 1981207-226 G Mancini Ius Latii e ius adipiscendae civitatis Romanae per magistratum nella lexIrnitana in Index 18 1990 367-390 D Kremer Ius Latinum Le concept de droit latin sous laReacutepublique et lrsquoEmpire Paris 2006 119-121 Al di lagrave di tutto lrsquoesistenza di comunitagrave di dirittolatino ndash concepibili solo intendendo lo ius Latii quale Gemeinderecht ndash egrave assicurata dalla locuzio-ne municipium Latinum attestata dalla stessa lex Irnitana (cap 30) noncheacute dal ricorso plinianoalla definizione di oppidum Latinum (Plin nat 315 18 35 36 77 519 29) atta a ricom-prendere in forma neutra tutti i centri latini di ambito provinciale indipendentemente dal lorospecifico assetto istituzionale sia esso di marca coloniale o municipale (cfr Garciacutea Fernaacutendez Elmunicipio latino cit 104-124) Egrave a mio avviso probabile (ed in questo mi discosto dallrsquoopinio-ne della Garciacutea Fernaacutendez) che Plinio abbia tratto la definizione direttamente dalle formulaeprovinciarum di etagrave augustea redatte nella stessa epoca in cui la concessione dello ius Latii allecomunitagrave provinciali non egrave piugrave effettuata ndash come ancora in etagrave cesariana cfr ora in relazione al-la Gallia Narbonensis Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 31-71 ndash tramite il ricorso a de-duzioni coloniarie fittizie ma attraverso la piugrave consona chiave municipale grazie allrsquoinvenzionedella categoria dei municipia Latina (introdotta per la prima volta nelle province iberiche Gar-ciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 73-104) una soluzione coerente con il coevo processo disublimazione ideologica cui vennero sottoposte le realtagrave propriamente coloniali ormai compiu-tamente pensate quali effigies parvae simulacraque urbis (Gell 16138-9) e come tali inscindibil-mente saldate al concetto stesso di civitas Romana (sulla questione rimando ora a S Sisani Quaaratrum ductum est la colonizzazione romana come chiave interpretativa della Roma delle originiin TD Stek J Pelgrom (edd) Roman colonization under the Republic towards a new interpreta-tive framework Atti del Convegno (Ravenstein 2010) Roma 2014 357-404)

21 P Le Roux Municipium Latinum et municipium Italiae agrave propos de la lex Irnitana inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 565-582

22 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 86 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 231

collocare su due piani distinti struttura costituzionale della comunitagrave e condizionegiuridica dei suoi abitanti20 essendo la prima per quanto attiene in particolareagli aspetti di diritto pubblico largamente indipendente dalla seconda e aderentead uno schema tendenzialmente uniforme ancora improntato al modello offertodai municipia italici optimo iure21

Si tratta inoltre di un modello decisamente piugrave antico dellrsquoetagrave flavia ed egravequesto un aspetto cruciale percheacute dagrave la misura esatta del grado di sviluppo rag-giunto dallrsquoesperienza municipale sullo scorcio del I sec dC Leggendo la lex Ir-nitana egrave forte infatti lrsquoimpressione di trovarsi di fronte ad un documento che ri-propone pur con tutti gli adattamenti del caso una struttura normativa elaboratandash almeno nelle linee generali e fondanti ndash giagrave nel corso del I sec aC al momen-to cioegrave della piena maturazione dellrsquoistituto stesso del municipium Prescindendodai generici richiami quali fonti normative aventi valore in ambito locale a edic-ta decreta iussa di Vespasiano Tito e Domiziano (Irn 19-20)22 e dal mero ade-guamento del calendario festivo attraverso lrsquointroduzione dei dies festi propter ve-

13

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

23 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 122 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 232 Si considerianche di riflesso lrsquoadeguamento delle formule di giuramento dei magistrati (Irn 25-26 59)dei legati (Irn 45) dei decurioni (Irn 69 79) e degli scribi (Irn 73)

24 C 921 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 230 25 Gai 1157 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 229-23026 Tac ann 1328 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 87 Lamberti Tabulae Irnitanae

cit 23127 D 50756 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 98 Lamberti Tabulae Irnitanae cit

13028 D 40154 40161 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 152-15329 Vat fragm 197-198 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti Tabulae Irnita-

nae cit 171-17230 Gai 178-79 Tit Ulp 58 Egrave quanto sembrerebbe doversi ricavare dalla cosiddetta epi-

stula di Domiziano inserita in calce al documento relativa ai conubia comprehensa lege Lati cfrMancini Cives Romani municipes Latini cit 31-42 che attribuisce la lex Minicia ad etagrave tibe-riana

31 Per la cronologia della legge si veda G Luraschi Sulla data e sui destinatari della lex Mi-nicia de liberis in SDHI 42 1976 431-443 (cfr Id Foedus ius Latii civitas Aspetti costitu-zionali della romanizzazione in Transpadana Padova 1979 242-254) che pur avendo ricon-dotto il provvedimento ad epoca successiva alla guerra sociale non esclude una sua datazioneancora in etagrave repubblicana

nerationem domus Augustae (Irn 31 90 92)23 le norme che tradiscono una ela-borazione in epoca successiva allrsquoetagrave augustea sono di fatto piuttosto rare e posso-no essere rapidamente enumerate il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoassunzione diuna carica magistratuale (Mal 54) verosimilmente introdotto dalla lex Viselliadel 24 dC24 le norme regolanti la tutoris datio (Irn 29) riformulate sulla basedella lex Claudia de tutela25 i limiti di valore imposti alla coercitio degli aediles(Irn 19) stabiliti da un editto neroniano26 la disposizione limitante ad un mas-simo di tre membri la composizione delle legationes (Irn 44) che applica uneditto di Vespasiano27 lrsquoesclusione dalla iurisdictio dei magistrati locali dei praeiu-dicia de capite libero (Irn 84) che parrebbe risentire degli interventi sulle contro-versie de libertate operati da Claudio e soprattutto da Domiziano28 lrsquoassenza del-lo ius liberorum tra le cause di esenzione dal munus iudicandi (Irn 86) presenteinvece nelle leggi giudiziarie augustee29 infine le norme regolanti lrsquoacquisto dellacittadinanza romana cum parentibus coniugibusque ac liberis (Irn 21-23 e 97) lequali potrebbero presupporre le limitazioni introdotte dalla lex Minicia de libe-ris30 sempre che questrsquoultimo provvedimento risalga effettivamente ad etagrave post-augustea e non piuttosto ad etagrave repubblicana31

Al di lagrave di questi casi tutti per altro riconducibili a questioni di dettaglio egrave evi-dente come il documento dipenda ancora in gran parte dalla normativa augu-stea ed egrave anzi indicativo che in alcune circostanze la lex Irnitana dimostri addirit-tura di ignorare innovazioni introdotte in epoca successiva egrave il caso dellrsquoetagrave mini-

14

Simone Sisani

32 FIRA I2 nr 44 285-287 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti TabulaeIrnitanae cit 170-171

33 Gai 118-20 Tit Ulp 113 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 56-5734 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 64 801-809 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnita-

na cit 96 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 228-22935 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 121 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 140-14736 D 2254 FIRA I2 nr 685 412 (ll 117-118) Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 107

Lamberti Tabulae Irnitanae cit 123-12437 Plin epist 1079-80 Lrsquoetagrave minima egrave ancora fissata a 30 anni nella tabula Heracleensis (ll

89-90) e nella lex provinciae Bithyniae redatta da Pompeo nel 63 aC (Plin loc cit)38 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 22939 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10940 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10541 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10942 La fattispecie era oggetto delle previsioni anche della rogatio Servilia agraria del 64 aC

(Cic leg agr 259) cfr D Mantovani Il iudicium pecuniae communis Per lrsquointerpretazionedei capitoli 67-71 della lex Irnitana in L Capogrossi Colognesi E Gabba (a cura di) Gli sta-tuti municipali Pavia 2006 270-272

ma per assolvere al munus iudicandi (Irn 86) ancora fissata a venticinque anni enon a ventiquattro come previsto da una disposizione di etagrave claudia32

La dipendenza dal vasto bagaglio legislativo augusteo egrave in particolare evidenteper tutto quanto attiene al diritto privato ndash virtualmente certa egrave ad esempio in te-ma di manumissio (Irn 28) e ius liberorum (Irn 40 Mal 56-57) la ricezione del-la lex Aelia Sentia33 e della lex Iulia de maritandis ordinibus34 ndash e alla connessa sferaprocessuale la cui principale fonte procedurale ad Irni egrave per altro esplicitamenteidentificata (Irn 91) proprio con la lex Iulia de iudiciis privatis35 Significativesempre in tema di procedura sono le norme regolanti la denuntiatio di testimoninei iudicia pecuniae communis (Irn 71) dove il limite imposto alla coercitio duovi-rale sembrerebbe rinviare alla lex Iulia iudiciorum publicorum36 La legislazione au-gustea egrave presupposta anche da alcune norme di diritto pubblico oltre allrsquoabbassa-mento da 30 a 25 anni dellrsquoetagrave minima per lrsquoaccesso alle magistrature locali (Mal54) promosso da Augusto tramite edictum37 si possono cogliere echi delle leges Iu-liae de annona de residuis e de collegiis38 nei capita regolanti il divieto di fare incettadi beni a scopo speculativo (Irn 75)39 lrsquoappropriazione indebita della pecuniacommunis (Irn 60 67-69)40 e il divieto di partecipare a riunioni illegali (Irn 74)41sebbene queste ultime fattispecie risultino giagrave prese in considerazione rispettiva-mente dalla lex Tarentina (ll 7-25)42 e dalla lex Coloniae Genetivae (cap 106)

Proprio il parallelo istituibile tra il caput 106 purtroppo gravemente mutilodella legge della colonia cesariana di Urso e il caput 74 della lex Irnitana egrave partico-larmente indicativo del modo di procedere per adattamenti e aggiornamenti delredattore della normativa flavia i due capita come si egrave detto trattano la stessa

15

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

43 Svet Aug 424 Sulla legislazione augustea in materia si veda in particolare J M SanteroSanturino Aspectos de la poliacutetica Julio-Claudia en materia asociativa in J Gonzaacutelez J Arce (acura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis Atti del Convegno (Sevilla 1986) Madrid 1988169-184 Il dettato della lex Iulia de collegiis (22 aC) appare riflesso dalle iscrizioni CIL VI4416 (Dis Manibus | Collegio symphonia|corum qui sacris publi|cis praestu sunt quibus | senatusc(oire) c(onvenire) c(olligi) permisit e | lege Iulia ex auctoritate | Aug(usti) ludorum causa) e CILXIV 2112 (ll I10-11 Kaput ex s(enatus) c(onsulto) p(opuli) R(omani) | quib[us coire co]nvenirecollegiumq(ue) habere liceat ()) e risulta significativamente prossimo a quello adottato dallalex Irnitana (cap 74 Ne quis i[n] eo municipio coetum facito neve sodalicium conlegiumve eiusrei causam habeto neve vi habeatur coniurato neve facito quo quid earum rerum fiat ())

44 Irn 29 accenna ad una distinzione tra pupillus-a e mulier in caso di nomina del tutoreapparentemente ignorata da Gen 109 e da far risalire alla lex Claudia de tutela (Gai 1157)cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 57-60 229-230 La normativa originaria che giagrave con-templa lrsquoattribuzione ai magistrati locali dello ius tutoris dandi potrebbe fondarsi sulle previ-sioni delle leges Iulia e Titia recentemente ricondotte la prima ad etagrave cesariana la seconda adetagrave triumvirale F Grelle La datio tutoris dei magistrati municipali in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 411-441

45 Cic nat deor 33074 off 31546 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 159 Giagrave il testo legislativo trasmesso dal fragmen-

tum Atestinum (risalente a mio avviso al 48 aC cfr infra sect 3) parrebbe non piugrave contemplaretale actio sul punto si veda U Laffi Osservazioni sul contenuto e sul testo del fragmentum Ate-stinum in Studi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1999] 304-305

47 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 227-228

fattispecie che ad Urso egrave apparentemente limitata ai casi di riunioni illegali (coe-tus conventus coniuratio) laddove ad Irni si affianca ad essi il caso di collegia e so-dalicia costituiti a fini sovversivi una aggiunta che puograve ben riflettere le misure re-strittive applicate nuovamente da Augusto allrsquoattivitagrave associativa43 Ugualmentesignificativa egrave lrsquointerpolazione rintracciabile nel caput 29 relativo alla tutoris da-tio dove egrave palese lrsquointento del redattore della lex di aggiornare il proprio modellondash anche in questo caso certamente di etagrave repubblicana ndash alla luce della normativapiugrave recente in materia risalente ad etagrave claudia44 In entrambi i casi siamo dun-que di fronte a semplici adeguamenti chiaramente operati su una base normativaancora di etagrave repubblicana la quale emerge in piugrave punti dello statuto irnitano an-che in forma non aggiornata egrave il caso della menzione tra le controversie escluseratione materiae dalla iurisdictio locale (segnatamente le actiones famosae) dellrsquoac-tio ex lege Laetoria (Irn 84) ancora contemplata dalla tabula Heracleensis (ll 111-112) ndash oltre che da Cicerone45 ndash ma caduta ormai in disuso giagrave in etagrave augustea senon prima46

I capita della lex Irnitana che mostrano di dipendere per forma e contenuti daun modello di etagrave repubblicana sono piuttosto numerosi47 come indicano i paral-leli non solo con la lex Coloniae Genetivae ma anche con la lex Tarentina Signifi-cativi sono in particolare i casi di norme riproposte quasi alla lettera nei vari docu-

16

Simone Sisani

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

6 Hygin 220 331 Sic Flacc 449 Svet Dom 97 M Humbert Municipium et civitas sine suffragio Lrsquoorganisation de la conquecircte jusqursquoagrave la

guerre sociale Rome 19788 U Laffi Sullrsquoorganizzazione amministrativa dellrsquoItalia dopo la guerra sociale in Studi di sto-

ria romana e di diritto Roma 2001 [1973] 113-1359 S Sisani Dalla praefectura al municipium lo sviluppo delle strutture amministrative roma-

ne in area medio-italica tra il I sec aC e lrsquoetagrave imperiale in RendLinc IX21 2010 173-226 IdIn pagis forisque et conciliabulis Le strutture amministrative dei distretti rurali in Italia tra lamedia repubblica e lrsquoetagrave municipale in MemLinc IX27 2011 541-780

10 Egrave il caso della res publica Camunnorum (G L Gregori Da civitas a res publica la comu-nitagrave camuna in etagrave romana in V Mariotti (a cura di) Il teatro e lrsquoanfiteatro di Cividate CamunoFirenze 2004 19-36) di Glemona (G L Gregori Sullrsquoautonomia amministrativa di Glemonain AquilNost 61 1990 213-232) e di Parentium (S Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della

lore piugrave generale quali quelli di cui vennero fatti oggetto i subseciva italici rivendi-cati allo stato da Vespasiano (e da Tito) e poi garantiti in via definitiva ai possessoressotto Domiziano6 Ma si tratta di misure promosse direttamente dal centro del po-tere che originano dal rinnovato interesse per le questioni finanziarie ndash statali e lo-cali ndash che connota in particolare la politica vespasianea le quali in se stesse pocoinformano sugli sviluppi dellrsquoautonomia municipale nel corso del primo secolodellrsquoetagrave imperiale ed egrave invece proprio su questo aspetto che vorrei incentrare lamia analisi

In etagrave flavia lrsquoistituto del municipium puograve ormai vantare in Italia una storialunga quasi cinque secoli A partire dalle prime sperimentazioni attuate nel corsodel IV sec aC7 la struttura municipale rappresenta la forma canonica di inqua-dramento di quelle comunitagrave italiche forzatamente incluse nella civitas Romana lequali pur dipendendo almeno inizialmente dalla potestas giurisdizionale dei rap-presentanti del pretore mantengono una propria autonomia amministrativa loca-le ereditagrave della fase sovrana Il processo di municipalizzazione della penisola ac-quista carattere generale come egrave noto allrsquoindomani della guerra sociale8 con la si-stematica promozione delle vecchie comunitagrave federate (ivi comprese le colonie didiritto latino) e puograve dirsi concluso entro lrsquoetagrave cesariano-augustea quando anchele realtagrave amministrative lsquominorirsquo ndash praefecturae fora conciliabula ndash che avevano fi-no ad allora conservato una loro propria veste istituzionale saranno esse stesse tra-sformate in municipia se non ridotte a semplici vici inclusi a pieno titolo nei ter-ritoria di pertinenza municipale o coloniale ed ormai privi di ogni forma di auto-nomia9

In Italia di fatto non sembra potersi rintracciare nessun caso certo di munici-pium costituito ex novo successivamente alla fine del I sec aC le uniche possibilieccezioni appaiono infatti tutte concentrate alle estreme propaggini settentrionalidella Transpadana10 e si giustificano con il ritardo registrato in questrsquoarea di fron-

10

Simone Sisani

Gallia Togata (in margine a bg 8243) in A Giovannini (a cura di) Trieste e lrsquoIstria Triestein corso di stampa)

11 Plin nat 1462 Cfr da ultimo V Carella Lrsquoager Campanus dopo Cesare in G Franciosi(a cura di) La romanizzazione della Campania antica I Napoli 2002 302-304

12 M H Crawford (a cura di) Roman statutes London 1996 nr 24 355-39113 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 15 301-31214 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 25 393-454 (capp 61-134) A Caballos

Rufino El nuevo bronce de Osuna y la poliacutetica colonizadora romana Sevilla 2006 (capp 13-20) 15 Lex Salpensana (capp 21-29) FIRA I2 nr 23 202-208 lex Malacitana (capp 51-69)

tiera dal processo di strutturazione della conquista Il quadro amministrativo dellapenisola quale egrave restituito dal terzo libro della Naturalis Historia pliniana ndash che co-me egrave noto rispecchia fedelmente proprio la realtagrave augustea ndash resteragrave insomma vir-tualmente inalterato nel corso dellrsquoetagrave imperiale quando il numero di municipiaandragrave semmai restringendosi a seguito dei casi di contributio che interessaronocentri progressivamente decaduti sul piano socio-economico ed ormai incapaci disostenere adeguatamente il peso dellrsquoautonomia Un caso per tutti risalente forseproprio ad etagrave vespasianea egrave quello della colonia sillana di Urbana che Plinio di-chiara nuper Capuae contributa11

Ad una puntuale ricostruzione dellrsquoevoluzione degli istituti municipali dallelontane origini medio-repubblicane allrsquoetagrave imperiale si oppone la consueta insa-nabile reticenza delle fonti antiche Se i silenzi e le ambiguitagrave delle rade testimo-nianze letterarie lasciano nellrsquoombra aspetti cruciali delle prime fasi del processose le singole testimonianze epigrafiche senza dubbio meno avare almeno per la fa-se post guerra sociale non si lasciano in se stesse inquadrare in sistema quella chevorrei chiamare lrsquolsquoidea di municipiumrsquo ndash espressione con la quale alludo alla matri-ce comune dei singoli statuti municipali percepibile al di sotto delle peculiaritagravelocali ndash egrave accessibile essenzialmente attraverso i documenti legislativi che illumi-nano due momenti precisi della storia dellrsquoistituto posti significativamente agliestremi dellrsquoarco cronologico in cui intendo sviluppare la mia analisi da un lato ilperiodo immediatamente successivo alla promulgazione nel 90 aC della lex Iuliade civitate dallrsquoaltro lrsquoetagrave flavia

Al termine cronologico piugrave antico circoscrivibile ai decenni compresi tra la fi-ne della guerra sociale e lrsquoetagrave cesariana risalgono documenti cruciali quali la tabulaHeracleensis12 e la lex Tarentina13 noncheacute la lex della colonia Genetiva Iulia (Ur-so)14 che pur non essendo tecnicamente uno statuto municipale presenta ndash al di lagravedelle peculiaritagrave proprie del carattere coloniario del centro e della sua collocazionein ambito provinciale ndash struttura e contenuti comuni alle leges datae dei municipiaAllrsquoopposto capo del periodo in esame si collocano i frammenti di leges municipaliflavie restituiti da vari centri della Baetica e segnatamente la lex Irnitana15 il do-cumento largamente piugrave completo di questa classe di testimonianze

11

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

FIRA I2 nr 24 208-219 lex Irnitana (capp lt18-31gt lt39-50gt lt59-97gt) J Gonzaacutelez Thelex Irnitana a new copy of the Flavian municipal law in JRS 76 1986 147-243 (= Epigrafiacutea ju-riacutedica de la Beacutetica Roma 2008 11-124) A questrsquoultima edizione va affiancata almeno quellacon ampio commento di F Lamberti Tabulae Irnitanae Municipalitagrave e ius Romanorum Na-poli 1993 che integra la lacuna della lex Irnitana causata dalla perdita della tabula VI con icapp 51-59 della lex Malacitana ibid 377-388 una edizione degli altri frammenti di leggimunicipali iberiche Dalla edizione Lamberti mutuo la numerazione dei capp 39-50 della lexIrnitana (i cui capita come egrave noto non sono numerati sul bronzo) corrispondenti ai capp A-Ldella edizione Gonzaacutelez

16 Cfr E Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino Origen y desarrollo constitucional Madrid2001 165

17 Tab Xc ll 33-41 Conubia comprehensa quaedam lege Lati scio et postea aliqua sic uitsollicitudo vestra indicat parum considerate coisse () La lezione LATI ndash solitamente emendatanelle varie edizioni del documento in LATltAgt vel LATltEgt ndash egrave stata difesa per primo da W DLebek La Lex Lati di Domiziano (lex Irnitana) le strutture giuridiche dei capitoli 84 e 86 inZPE 97 1993 159-164

18 Plin nat 330 Cfr in questo senso G Mancini Cives Romani municipes Latini I Mila-no 1997 41-42

19 Seguo la proposta cronologica ribadita da G Zecchini Plinio il Vecchio e la lex Flaviamunicipalis in ZPE 84 1990 139-146 sullrsquoeditto vespasianeo si veda da ultimo M J BravoBosch Lrsquointegrazione degli Hispani nella comunitagrave romana in L Capogrossi Colognesi E TassiScandone (a cura di) Vespasiano e lrsquoimpero dei Flavi Atti del Convegno (Roma 18-20 novem-bre 2009) Acta Flaviana 2 Roma 2012 247-262

Si potragrave obiettare che queste ultime leges relative a comunitagrave provinciali di di-ritto latino costituiscono un termine di paragone assai lontano ndash in ottica sia geo-grafica che giuridica ndash dalla realtagrave dellrsquoItalia romana e tuttavia gli stretti e ripetu-tamente rilevati paralleli tra questi documenti e quelli piugrave antichi di pertinenzaitalica noncheacute la possibilitagrave di identificare nello ius civile la base normativa comu-ne anche ai municipia latini di ambito provinciale giustificano appieno lrsquoutilizzodi tali leges per ricostruire una sorta di forma ideale dellrsquoistituto del municipium ndashindipendente dalla collocazione geografica dei singoli centri e dalla condizionegiuridica dei loro abitanti ndash da postulare alla base degli esiti concreti di etagrave flaviala quale puograve offrire la misura dello sviluppo nel tempo dellrsquoistituto stesso Del re-sto egrave stata a piugrave riprese sottolineata16 la singolare reticenza della lex Irnitana nei ri-guardi proprio della natura giuridica lo ius Latii peculiare dei municipia iberici dietagrave flavia un aspetto che doveva essere regolamentato piuttosto che dalle leges da-tae alle singole comunitagrave da una legge specifica forse quella lex Latii direttamentechiamata in causa ndash giusta la lezione restituita dal bronzo ndash nellrsquoultimo caput deldocumento (la cosiddetta epistula di Domiziano)17 che non vedo ragione alcunaper non identificare con lo stesso provvedimento legislativo che dovette sostanzia-re sul piano normativo la concessione del diritto latino allrsquouniversa Hispania18 neiprimissimi anni di regno dellrsquoimperatore Vespasiano19 Questa circostanza porta a

12

Simone Sisani

20 Con ciograve non intendo in ogni caso avallare lrsquoipotesi che lo ius Latii sia da considerare unmero Personenrecht (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 19-25) sulla questione si vedano tra glialtri M Humbert Le droit latin impeacuterial citeacutes latines ou citoyenneteacute latine in Ktegravema 6 1981207-226 G Mancini Ius Latii e ius adipiscendae civitatis Romanae per magistratum nella lexIrnitana in Index 18 1990 367-390 D Kremer Ius Latinum Le concept de droit latin sous laReacutepublique et lrsquoEmpire Paris 2006 119-121 Al di lagrave di tutto lrsquoesistenza di comunitagrave di dirittolatino ndash concepibili solo intendendo lo ius Latii quale Gemeinderecht ndash egrave assicurata dalla locuzio-ne municipium Latinum attestata dalla stessa lex Irnitana (cap 30) noncheacute dal ricorso plinianoalla definizione di oppidum Latinum (Plin nat 315 18 35 36 77 519 29) atta a ricom-prendere in forma neutra tutti i centri latini di ambito provinciale indipendentemente dal lorospecifico assetto istituzionale sia esso di marca coloniale o municipale (cfr Garciacutea Fernaacutendez Elmunicipio latino cit 104-124) Egrave a mio avviso probabile (ed in questo mi discosto dallrsquoopinio-ne della Garciacutea Fernaacutendez) che Plinio abbia tratto la definizione direttamente dalle formulaeprovinciarum di etagrave augustea redatte nella stessa epoca in cui la concessione dello ius Latii allecomunitagrave provinciali non egrave piugrave effettuata ndash come ancora in etagrave cesariana cfr ora in relazione al-la Gallia Narbonensis Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 31-71 ndash tramite il ricorso a de-duzioni coloniarie fittizie ma attraverso la piugrave consona chiave municipale grazie allrsquoinvenzionedella categoria dei municipia Latina (introdotta per la prima volta nelle province iberiche Gar-ciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 73-104) una soluzione coerente con il coevo processo disublimazione ideologica cui vennero sottoposte le realtagrave propriamente coloniali ormai compiu-tamente pensate quali effigies parvae simulacraque urbis (Gell 16138-9) e come tali inscindibil-mente saldate al concetto stesso di civitas Romana (sulla questione rimando ora a S Sisani Quaaratrum ductum est la colonizzazione romana come chiave interpretativa della Roma delle originiin TD Stek J Pelgrom (edd) Roman colonization under the Republic towards a new interpreta-tive framework Atti del Convegno (Ravenstein 2010) Roma 2014 357-404)

21 P Le Roux Municipium Latinum et municipium Italiae agrave propos de la lex Irnitana inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 565-582

22 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 86 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 231

collocare su due piani distinti struttura costituzionale della comunitagrave e condizionegiuridica dei suoi abitanti20 essendo la prima per quanto attiene in particolareagli aspetti di diritto pubblico largamente indipendente dalla seconda e aderentead uno schema tendenzialmente uniforme ancora improntato al modello offertodai municipia italici optimo iure21

Si tratta inoltre di un modello decisamente piugrave antico dellrsquoetagrave flavia ed egravequesto un aspetto cruciale percheacute dagrave la misura esatta del grado di sviluppo rag-giunto dallrsquoesperienza municipale sullo scorcio del I sec dC Leggendo la lex Ir-nitana egrave forte infatti lrsquoimpressione di trovarsi di fronte ad un documento che ri-propone pur con tutti gli adattamenti del caso una struttura normativa elaboratandash almeno nelle linee generali e fondanti ndash giagrave nel corso del I sec aC al momen-to cioegrave della piena maturazione dellrsquoistituto stesso del municipium Prescindendodai generici richiami quali fonti normative aventi valore in ambito locale a edic-ta decreta iussa di Vespasiano Tito e Domiziano (Irn 19-20)22 e dal mero ade-guamento del calendario festivo attraverso lrsquointroduzione dei dies festi propter ve-

13

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

23 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 122 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 232 Si considerianche di riflesso lrsquoadeguamento delle formule di giuramento dei magistrati (Irn 25-26 59)dei legati (Irn 45) dei decurioni (Irn 69 79) e degli scribi (Irn 73)

24 C 921 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 230 25 Gai 1157 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 229-23026 Tac ann 1328 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 87 Lamberti Tabulae Irnitanae

cit 23127 D 50756 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 98 Lamberti Tabulae Irnitanae cit

13028 D 40154 40161 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 152-15329 Vat fragm 197-198 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti Tabulae Irnita-

nae cit 171-17230 Gai 178-79 Tit Ulp 58 Egrave quanto sembrerebbe doversi ricavare dalla cosiddetta epi-

stula di Domiziano inserita in calce al documento relativa ai conubia comprehensa lege Lati cfrMancini Cives Romani municipes Latini cit 31-42 che attribuisce la lex Minicia ad etagrave tibe-riana

31 Per la cronologia della legge si veda G Luraschi Sulla data e sui destinatari della lex Mi-nicia de liberis in SDHI 42 1976 431-443 (cfr Id Foedus ius Latii civitas Aspetti costitu-zionali della romanizzazione in Transpadana Padova 1979 242-254) che pur avendo ricon-dotto il provvedimento ad epoca successiva alla guerra sociale non esclude una sua datazioneancora in etagrave repubblicana

nerationem domus Augustae (Irn 31 90 92)23 le norme che tradiscono una ela-borazione in epoca successiva allrsquoetagrave augustea sono di fatto piuttosto rare e posso-no essere rapidamente enumerate il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoassunzione diuna carica magistratuale (Mal 54) verosimilmente introdotto dalla lex Viselliadel 24 dC24 le norme regolanti la tutoris datio (Irn 29) riformulate sulla basedella lex Claudia de tutela25 i limiti di valore imposti alla coercitio degli aediles(Irn 19) stabiliti da un editto neroniano26 la disposizione limitante ad un mas-simo di tre membri la composizione delle legationes (Irn 44) che applica uneditto di Vespasiano27 lrsquoesclusione dalla iurisdictio dei magistrati locali dei praeiu-dicia de capite libero (Irn 84) che parrebbe risentire degli interventi sulle contro-versie de libertate operati da Claudio e soprattutto da Domiziano28 lrsquoassenza del-lo ius liberorum tra le cause di esenzione dal munus iudicandi (Irn 86) presenteinvece nelle leggi giudiziarie augustee29 infine le norme regolanti lrsquoacquisto dellacittadinanza romana cum parentibus coniugibusque ac liberis (Irn 21-23 e 97) lequali potrebbero presupporre le limitazioni introdotte dalla lex Minicia de libe-ris30 sempre che questrsquoultimo provvedimento risalga effettivamente ad etagrave post-augustea e non piuttosto ad etagrave repubblicana31

Al di lagrave di questi casi tutti per altro riconducibili a questioni di dettaglio egrave evi-dente come il documento dipenda ancora in gran parte dalla normativa augu-stea ed egrave anzi indicativo che in alcune circostanze la lex Irnitana dimostri addirit-tura di ignorare innovazioni introdotte in epoca successiva egrave il caso dellrsquoetagrave mini-

14

Simone Sisani

32 FIRA I2 nr 44 285-287 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti TabulaeIrnitanae cit 170-171

33 Gai 118-20 Tit Ulp 113 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 56-5734 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 64 801-809 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnita-

na cit 96 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 228-22935 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 121 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 140-14736 D 2254 FIRA I2 nr 685 412 (ll 117-118) Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 107

Lamberti Tabulae Irnitanae cit 123-12437 Plin epist 1079-80 Lrsquoetagrave minima egrave ancora fissata a 30 anni nella tabula Heracleensis (ll

89-90) e nella lex provinciae Bithyniae redatta da Pompeo nel 63 aC (Plin loc cit)38 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 22939 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10940 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10541 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10942 La fattispecie era oggetto delle previsioni anche della rogatio Servilia agraria del 64 aC

(Cic leg agr 259) cfr D Mantovani Il iudicium pecuniae communis Per lrsquointerpretazionedei capitoli 67-71 della lex Irnitana in L Capogrossi Colognesi E Gabba (a cura di) Gli sta-tuti municipali Pavia 2006 270-272

ma per assolvere al munus iudicandi (Irn 86) ancora fissata a venticinque anni enon a ventiquattro come previsto da una disposizione di etagrave claudia32

La dipendenza dal vasto bagaglio legislativo augusteo egrave in particolare evidenteper tutto quanto attiene al diritto privato ndash virtualmente certa egrave ad esempio in te-ma di manumissio (Irn 28) e ius liberorum (Irn 40 Mal 56-57) la ricezione del-la lex Aelia Sentia33 e della lex Iulia de maritandis ordinibus34 ndash e alla connessa sferaprocessuale la cui principale fonte procedurale ad Irni egrave per altro esplicitamenteidentificata (Irn 91) proprio con la lex Iulia de iudiciis privatis35 Significativesempre in tema di procedura sono le norme regolanti la denuntiatio di testimoninei iudicia pecuniae communis (Irn 71) dove il limite imposto alla coercitio duovi-rale sembrerebbe rinviare alla lex Iulia iudiciorum publicorum36 La legislazione au-gustea egrave presupposta anche da alcune norme di diritto pubblico oltre allrsquoabbassa-mento da 30 a 25 anni dellrsquoetagrave minima per lrsquoaccesso alle magistrature locali (Mal54) promosso da Augusto tramite edictum37 si possono cogliere echi delle leges Iu-liae de annona de residuis e de collegiis38 nei capita regolanti il divieto di fare incettadi beni a scopo speculativo (Irn 75)39 lrsquoappropriazione indebita della pecuniacommunis (Irn 60 67-69)40 e il divieto di partecipare a riunioni illegali (Irn 74)41sebbene queste ultime fattispecie risultino giagrave prese in considerazione rispettiva-mente dalla lex Tarentina (ll 7-25)42 e dalla lex Coloniae Genetivae (cap 106)

Proprio il parallelo istituibile tra il caput 106 purtroppo gravemente mutilodella legge della colonia cesariana di Urso e il caput 74 della lex Irnitana egrave partico-larmente indicativo del modo di procedere per adattamenti e aggiornamenti delredattore della normativa flavia i due capita come si egrave detto trattano la stessa

15

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

43 Svet Aug 424 Sulla legislazione augustea in materia si veda in particolare J M SanteroSanturino Aspectos de la poliacutetica Julio-Claudia en materia asociativa in J Gonzaacutelez J Arce (acura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis Atti del Convegno (Sevilla 1986) Madrid 1988169-184 Il dettato della lex Iulia de collegiis (22 aC) appare riflesso dalle iscrizioni CIL VI4416 (Dis Manibus | Collegio symphonia|corum qui sacris publi|cis praestu sunt quibus | senatusc(oire) c(onvenire) c(olligi) permisit e | lege Iulia ex auctoritate | Aug(usti) ludorum causa) e CILXIV 2112 (ll I10-11 Kaput ex s(enatus) c(onsulto) p(opuli) R(omani) | quib[us coire co]nvenirecollegiumq(ue) habere liceat ()) e risulta significativamente prossimo a quello adottato dallalex Irnitana (cap 74 Ne quis i[n] eo municipio coetum facito neve sodalicium conlegiumve eiusrei causam habeto neve vi habeatur coniurato neve facito quo quid earum rerum fiat ())

44 Irn 29 accenna ad una distinzione tra pupillus-a e mulier in caso di nomina del tutoreapparentemente ignorata da Gen 109 e da far risalire alla lex Claudia de tutela (Gai 1157)cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 57-60 229-230 La normativa originaria che giagrave con-templa lrsquoattribuzione ai magistrati locali dello ius tutoris dandi potrebbe fondarsi sulle previ-sioni delle leges Iulia e Titia recentemente ricondotte la prima ad etagrave cesariana la seconda adetagrave triumvirale F Grelle La datio tutoris dei magistrati municipali in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 411-441

45 Cic nat deor 33074 off 31546 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 159 Giagrave il testo legislativo trasmesso dal fragmen-

tum Atestinum (risalente a mio avviso al 48 aC cfr infra sect 3) parrebbe non piugrave contemplaretale actio sul punto si veda U Laffi Osservazioni sul contenuto e sul testo del fragmentum Ate-stinum in Studi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1999] 304-305

47 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 227-228

fattispecie che ad Urso egrave apparentemente limitata ai casi di riunioni illegali (coe-tus conventus coniuratio) laddove ad Irni si affianca ad essi il caso di collegia e so-dalicia costituiti a fini sovversivi una aggiunta che puograve ben riflettere le misure re-strittive applicate nuovamente da Augusto allrsquoattivitagrave associativa43 Ugualmentesignificativa egrave lrsquointerpolazione rintracciabile nel caput 29 relativo alla tutoris da-tio dove egrave palese lrsquointento del redattore della lex di aggiornare il proprio modellondash anche in questo caso certamente di etagrave repubblicana ndash alla luce della normativapiugrave recente in materia risalente ad etagrave claudia44 In entrambi i casi siamo dun-que di fronte a semplici adeguamenti chiaramente operati su una base normativaancora di etagrave repubblicana la quale emerge in piugrave punti dello statuto irnitano an-che in forma non aggiornata egrave il caso della menzione tra le controversie escluseratione materiae dalla iurisdictio locale (segnatamente le actiones famosae) dellrsquoac-tio ex lege Laetoria (Irn 84) ancora contemplata dalla tabula Heracleensis (ll 111-112) ndash oltre che da Cicerone45 ndash ma caduta ormai in disuso giagrave in etagrave augustea senon prima46

I capita della lex Irnitana che mostrano di dipendere per forma e contenuti daun modello di etagrave repubblicana sono piuttosto numerosi47 come indicano i paral-leli non solo con la lex Coloniae Genetivae ma anche con la lex Tarentina Signifi-cativi sono in particolare i casi di norme riproposte quasi alla lettera nei vari docu-

16

Simone Sisani

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

Gallia Togata (in margine a bg 8243) in A Giovannini (a cura di) Trieste e lrsquoIstria Triestein corso di stampa)

11 Plin nat 1462 Cfr da ultimo V Carella Lrsquoager Campanus dopo Cesare in G Franciosi(a cura di) La romanizzazione della Campania antica I Napoli 2002 302-304

12 M H Crawford (a cura di) Roman statutes London 1996 nr 24 355-39113 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 15 301-31214 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 25 393-454 (capp 61-134) A Caballos

Rufino El nuevo bronce de Osuna y la poliacutetica colonizadora romana Sevilla 2006 (capp 13-20) 15 Lex Salpensana (capp 21-29) FIRA I2 nr 23 202-208 lex Malacitana (capp 51-69)

tiera dal processo di strutturazione della conquista Il quadro amministrativo dellapenisola quale egrave restituito dal terzo libro della Naturalis Historia pliniana ndash che co-me egrave noto rispecchia fedelmente proprio la realtagrave augustea ndash resteragrave insomma vir-tualmente inalterato nel corso dellrsquoetagrave imperiale quando il numero di municipiaandragrave semmai restringendosi a seguito dei casi di contributio che interessaronocentri progressivamente decaduti sul piano socio-economico ed ormai incapaci disostenere adeguatamente il peso dellrsquoautonomia Un caso per tutti risalente forseproprio ad etagrave vespasianea egrave quello della colonia sillana di Urbana che Plinio di-chiara nuper Capuae contributa11

Ad una puntuale ricostruzione dellrsquoevoluzione degli istituti municipali dallelontane origini medio-repubblicane allrsquoetagrave imperiale si oppone la consueta insa-nabile reticenza delle fonti antiche Se i silenzi e le ambiguitagrave delle rade testimo-nianze letterarie lasciano nellrsquoombra aspetti cruciali delle prime fasi del processose le singole testimonianze epigrafiche senza dubbio meno avare almeno per la fa-se post guerra sociale non si lasciano in se stesse inquadrare in sistema quella chevorrei chiamare lrsquolsquoidea di municipiumrsquo ndash espressione con la quale alludo alla matri-ce comune dei singoli statuti municipali percepibile al di sotto delle peculiaritagravelocali ndash egrave accessibile essenzialmente attraverso i documenti legislativi che illumi-nano due momenti precisi della storia dellrsquoistituto posti significativamente agliestremi dellrsquoarco cronologico in cui intendo sviluppare la mia analisi da un lato ilperiodo immediatamente successivo alla promulgazione nel 90 aC della lex Iuliade civitate dallrsquoaltro lrsquoetagrave flavia

Al termine cronologico piugrave antico circoscrivibile ai decenni compresi tra la fi-ne della guerra sociale e lrsquoetagrave cesariana risalgono documenti cruciali quali la tabulaHeracleensis12 e la lex Tarentina13 noncheacute la lex della colonia Genetiva Iulia (Ur-so)14 che pur non essendo tecnicamente uno statuto municipale presenta ndash al di lagravedelle peculiaritagrave proprie del carattere coloniario del centro e della sua collocazionein ambito provinciale ndash struttura e contenuti comuni alle leges datae dei municipiaAllrsquoopposto capo del periodo in esame si collocano i frammenti di leges municipaliflavie restituiti da vari centri della Baetica e segnatamente la lex Irnitana15 il do-cumento largamente piugrave completo di questa classe di testimonianze

11

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

FIRA I2 nr 24 208-219 lex Irnitana (capp lt18-31gt lt39-50gt lt59-97gt) J Gonzaacutelez Thelex Irnitana a new copy of the Flavian municipal law in JRS 76 1986 147-243 (= Epigrafiacutea ju-riacutedica de la Beacutetica Roma 2008 11-124) A questrsquoultima edizione va affiancata almeno quellacon ampio commento di F Lamberti Tabulae Irnitanae Municipalitagrave e ius Romanorum Na-poli 1993 che integra la lacuna della lex Irnitana causata dalla perdita della tabula VI con icapp 51-59 della lex Malacitana ibid 377-388 una edizione degli altri frammenti di leggimunicipali iberiche Dalla edizione Lamberti mutuo la numerazione dei capp 39-50 della lexIrnitana (i cui capita come egrave noto non sono numerati sul bronzo) corrispondenti ai capp A-Ldella edizione Gonzaacutelez

16 Cfr E Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino Origen y desarrollo constitucional Madrid2001 165

17 Tab Xc ll 33-41 Conubia comprehensa quaedam lege Lati scio et postea aliqua sic uitsollicitudo vestra indicat parum considerate coisse () La lezione LATI ndash solitamente emendatanelle varie edizioni del documento in LATltAgt vel LATltEgt ndash egrave stata difesa per primo da W DLebek La Lex Lati di Domiziano (lex Irnitana) le strutture giuridiche dei capitoli 84 e 86 inZPE 97 1993 159-164

18 Plin nat 330 Cfr in questo senso G Mancini Cives Romani municipes Latini I Mila-no 1997 41-42

19 Seguo la proposta cronologica ribadita da G Zecchini Plinio il Vecchio e la lex Flaviamunicipalis in ZPE 84 1990 139-146 sullrsquoeditto vespasianeo si veda da ultimo M J BravoBosch Lrsquointegrazione degli Hispani nella comunitagrave romana in L Capogrossi Colognesi E TassiScandone (a cura di) Vespasiano e lrsquoimpero dei Flavi Atti del Convegno (Roma 18-20 novem-bre 2009) Acta Flaviana 2 Roma 2012 247-262

Si potragrave obiettare che queste ultime leges relative a comunitagrave provinciali di di-ritto latino costituiscono un termine di paragone assai lontano ndash in ottica sia geo-grafica che giuridica ndash dalla realtagrave dellrsquoItalia romana e tuttavia gli stretti e ripetu-tamente rilevati paralleli tra questi documenti e quelli piugrave antichi di pertinenzaitalica noncheacute la possibilitagrave di identificare nello ius civile la base normativa comu-ne anche ai municipia latini di ambito provinciale giustificano appieno lrsquoutilizzodi tali leges per ricostruire una sorta di forma ideale dellrsquoistituto del municipium ndashindipendente dalla collocazione geografica dei singoli centri e dalla condizionegiuridica dei loro abitanti ndash da postulare alla base degli esiti concreti di etagrave flaviala quale puograve offrire la misura dello sviluppo nel tempo dellrsquoistituto stesso Del re-sto egrave stata a piugrave riprese sottolineata16 la singolare reticenza della lex Irnitana nei ri-guardi proprio della natura giuridica lo ius Latii peculiare dei municipia iberici dietagrave flavia un aspetto che doveva essere regolamentato piuttosto che dalle leges da-tae alle singole comunitagrave da una legge specifica forse quella lex Latii direttamentechiamata in causa ndash giusta la lezione restituita dal bronzo ndash nellrsquoultimo caput deldocumento (la cosiddetta epistula di Domiziano)17 che non vedo ragione alcunaper non identificare con lo stesso provvedimento legislativo che dovette sostanzia-re sul piano normativo la concessione del diritto latino allrsquouniversa Hispania18 neiprimissimi anni di regno dellrsquoimperatore Vespasiano19 Questa circostanza porta a

12

Simone Sisani

20 Con ciograve non intendo in ogni caso avallare lrsquoipotesi che lo ius Latii sia da considerare unmero Personenrecht (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 19-25) sulla questione si vedano tra glialtri M Humbert Le droit latin impeacuterial citeacutes latines ou citoyenneteacute latine in Ktegravema 6 1981207-226 G Mancini Ius Latii e ius adipiscendae civitatis Romanae per magistratum nella lexIrnitana in Index 18 1990 367-390 D Kremer Ius Latinum Le concept de droit latin sous laReacutepublique et lrsquoEmpire Paris 2006 119-121 Al di lagrave di tutto lrsquoesistenza di comunitagrave di dirittolatino ndash concepibili solo intendendo lo ius Latii quale Gemeinderecht ndash egrave assicurata dalla locuzio-ne municipium Latinum attestata dalla stessa lex Irnitana (cap 30) noncheacute dal ricorso plinianoalla definizione di oppidum Latinum (Plin nat 315 18 35 36 77 519 29) atta a ricom-prendere in forma neutra tutti i centri latini di ambito provinciale indipendentemente dal lorospecifico assetto istituzionale sia esso di marca coloniale o municipale (cfr Garciacutea Fernaacutendez Elmunicipio latino cit 104-124) Egrave a mio avviso probabile (ed in questo mi discosto dallrsquoopinio-ne della Garciacutea Fernaacutendez) che Plinio abbia tratto la definizione direttamente dalle formulaeprovinciarum di etagrave augustea redatte nella stessa epoca in cui la concessione dello ius Latii allecomunitagrave provinciali non egrave piugrave effettuata ndash come ancora in etagrave cesariana cfr ora in relazione al-la Gallia Narbonensis Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 31-71 ndash tramite il ricorso a de-duzioni coloniarie fittizie ma attraverso la piugrave consona chiave municipale grazie allrsquoinvenzionedella categoria dei municipia Latina (introdotta per la prima volta nelle province iberiche Gar-ciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 73-104) una soluzione coerente con il coevo processo disublimazione ideologica cui vennero sottoposte le realtagrave propriamente coloniali ormai compiu-tamente pensate quali effigies parvae simulacraque urbis (Gell 16138-9) e come tali inscindibil-mente saldate al concetto stesso di civitas Romana (sulla questione rimando ora a S Sisani Quaaratrum ductum est la colonizzazione romana come chiave interpretativa della Roma delle originiin TD Stek J Pelgrom (edd) Roman colonization under the Republic towards a new interpreta-tive framework Atti del Convegno (Ravenstein 2010) Roma 2014 357-404)

21 P Le Roux Municipium Latinum et municipium Italiae agrave propos de la lex Irnitana inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 565-582

22 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 86 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 231

collocare su due piani distinti struttura costituzionale della comunitagrave e condizionegiuridica dei suoi abitanti20 essendo la prima per quanto attiene in particolareagli aspetti di diritto pubblico largamente indipendente dalla seconda e aderentead uno schema tendenzialmente uniforme ancora improntato al modello offertodai municipia italici optimo iure21

Si tratta inoltre di un modello decisamente piugrave antico dellrsquoetagrave flavia ed egravequesto un aspetto cruciale percheacute dagrave la misura esatta del grado di sviluppo rag-giunto dallrsquoesperienza municipale sullo scorcio del I sec dC Leggendo la lex Ir-nitana egrave forte infatti lrsquoimpressione di trovarsi di fronte ad un documento che ri-propone pur con tutti gli adattamenti del caso una struttura normativa elaboratandash almeno nelle linee generali e fondanti ndash giagrave nel corso del I sec aC al momen-to cioegrave della piena maturazione dellrsquoistituto stesso del municipium Prescindendodai generici richiami quali fonti normative aventi valore in ambito locale a edic-ta decreta iussa di Vespasiano Tito e Domiziano (Irn 19-20)22 e dal mero ade-guamento del calendario festivo attraverso lrsquointroduzione dei dies festi propter ve-

13

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

23 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 122 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 232 Si considerianche di riflesso lrsquoadeguamento delle formule di giuramento dei magistrati (Irn 25-26 59)dei legati (Irn 45) dei decurioni (Irn 69 79) e degli scribi (Irn 73)

24 C 921 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 230 25 Gai 1157 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 229-23026 Tac ann 1328 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 87 Lamberti Tabulae Irnitanae

cit 23127 D 50756 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 98 Lamberti Tabulae Irnitanae cit

13028 D 40154 40161 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 152-15329 Vat fragm 197-198 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti Tabulae Irnita-

nae cit 171-17230 Gai 178-79 Tit Ulp 58 Egrave quanto sembrerebbe doversi ricavare dalla cosiddetta epi-

stula di Domiziano inserita in calce al documento relativa ai conubia comprehensa lege Lati cfrMancini Cives Romani municipes Latini cit 31-42 che attribuisce la lex Minicia ad etagrave tibe-riana

31 Per la cronologia della legge si veda G Luraschi Sulla data e sui destinatari della lex Mi-nicia de liberis in SDHI 42 1976 431-443 (cfr Id Foedus ius Latii civitas Aspetti costitu-zionali della romanizzazione in Transpadana Padova 1979 242-254) che pur avendo ricon-dotto il provvedimento ad epoca successiva alla guerra sociale non esclude una sua datazioneancora in etagrave repubblicana

nerationem domus Augustae (Irn 31 90 92)23 le norme che tradiscono una ela-borazione in epoca successiva allrsquoetagrave augustea sono di fatto piuttosto rare e posso-no essere rapidamente enumerate il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoassunzione diuna carica magistratuale (Mal 54) verosimilmente introdotto dalla lex Viselliadel 24 dC24 le norme regolanti la tutoris datio (Irn 29) riformulate sulla basedella lex Claudia de tutela25 i limiti di valore imposti alla coercitio degli aediles(Irn 19) stabiliti da un editto neroniano26 la disposizione limitante ad un mas-simo di tre membri la composizione delle legationes (Irn 44) che applica uneditto di Vespasiano27 lrsquoesclusione dalla iurisdictio dei magistrati locali dei praeiu-dicia de capite libero (Irn 84) che parrebbe risentire degli interventi sulle contro-versie de libertate operati da Claudio e soprattutto da Domiziano28 lrsquoassenza del-lo ius liberorum tra le cause di esenzione dal munus iudicandi (Irn 86) presenteinvece nelle leggi giudiziarie augustee29 infine le norme regolanti lrsquoacquisto dellacittadinanza romana cum parentibus coniugibusque ac liberis (Irn 21-23 e 97) lequali potrebbero presupporre le limitazioni introdotte dalla lex Minicia de libe-ris30 sempre che questrsquoultimo provvedimento risalga effettivamente ad etagrave post-augustea e non piuttosto ad etagrave repubblicana31

Al di lagrave di questi casi tutti per altro riconducibili a questioni di dettaglio egrave evi-dente come il documento dipenda ancora in gran parte dalla normativa augu-stea ed egrave anzi indicativo che in alcune circostanze la lex Irnitana dimostri addirit-tura di ignorare innovazioni introdotte in epoca successiva egrave il caso dellrsquoetagrave mini-

14

Simone Sisani

32 FIRA I2 nr 44 285-287 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti TabulaeIrnitanae cit 170-171

33 Gai 118-20 Tit Ulp 113 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 56-5734 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 64 801-809 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnita-

na cit 96 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 228-22935 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 121 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 140-14736 D 2254 FIRA I2 nr 685 412 (ll 117-118) Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 107

Lamberti Tabulae Irnitanae cit 123-12437 Plin epist 1079-80 Lrsquoetagrave minima egrave ancora fissata a 30 anni nella tabula Heracleensis (ll

89-90) e nella lex provinciae Bithyniae redatta da Pompeo nel 63 aC (Plin loc cit)38 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 22939 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10940 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10541 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10942 La fattispecie era oggetto delle previsioni anche della rogatio Servilia agraria del 64 aC

(Cic leg agr 259) cfr D Mantovani Il iudicium pecuniae communis Per lrsquointerpretazionedei capitoli 67-71 della lex Irnitana in L Capogrossi Colognesi E Gabba (a cura di) Gli sta-tuti municipali Pavia 2006 270-272

ma per assolvere al munus iudicandi (Irn 86) ancora fissata a venticinque anni enon a ventiquattro come previsto da una disposizione di etagrave claudia32

La dipendenza dal vasto bagaglio legislativo augusteo egrave in particolare evidenteper tutto quanto attiene al diritto privato ndash virtualmente certa egrave ad esempio in te-ma di manumissio (Irn 28) e ius liberorum (Irn 40 Mal 56-57) la ricezione del-la lex Aelia Sentia33 e della lex Iulia de maritandis ordinibus34 ndash e alla connessa sferaprocessuale la cui principale fonte procedurale ad Irni egrave per altro esplicitamenteidentificata (Irn 91) proprio con la lex Iulia de iudiciis privatis35 Significativesempre in tema di procedura sono le norme regolanti la denuntiatio di testimoninei iudicia pecuniae communis (Irn 71) dove il limite imposto alla coercitio duovi-rale sembrerebbe rinviare alla lex Iulia iudiciorum publicorum36 La legislazione au-gustea egrave presupposta anche da alcune norme di diritto pubblico oltre allrsquoabbassa-mento da 30 a 25 anni dellrsquoetagrave minima per lrsquoaccesso alle magistrature locali (Mal54) promosso da Augusto tramite edictum37 si possono cogliere echi delle leges Iu-liae de annona de residuis e de collegiis38 nei capita regolanti il divieto di fare incettadi beni a scopo speculativo (Irn 75)39 lrsquoappropriazione indebita della pecuniacommunis (Irn 60 67-69)40 e il divieto di partecipare a riunioni illegali (Irn 74)41sebbene queste ultime fattispecie risultino giagrave prese in considerazione rispettiva-mente dalla lex Tarentina (ll 7-25)42 e dalla lex Coloniae Genetivae (cap 106)

Proprio il parallelo istituibile tra il caput 106 purtroppo gravemente mutilodella legge della colonia cesariana di Urso e il caput 74 della lex Irnitana egrave partico-larmente indicativo del modo di procedere per adattamenti e aggiornamenti delredattore della normativa flavia i due capita come si egrave detto trattano la stessa

15

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

43 Svet Aug 424 Sulla legislazione augustea in materia si veda in particolare J M SanteroSanturino Aspectos de la poliacutetica Julio-Claudia en materia asociativa in J Gonzaacutelez J Arce (acura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis Atti del Convegno (Sevilla 1986) Madrid 1988169-184 Il dettato della lex Iulia de collegiis (22 aC) appare riflesso dalle iscrizioni CIL VI4416 (Dis Manibus | Collegio symphonia|corum qui sacris publi|cis praestu sunt quibus | senatusc(oire) c(onvenire) c(olligi) permisit e | lege Iulia ex auctoritate | Aug(usti) ludorum causa) e CILXIV 2112 (ll I10-11 Kaput ex s(enatus) c(onsulto) p(opuli) R(omani) | quib[us coire co]nvenirecollegiumq(ue) habere liceat ()) e risulta significativamente prossimo a quello adottato dallalex Irnitana (cap 74 Ne quis i[n] eo municipio coetum facito neve sodalicium conlegiumve eiusrei causam habeto neve vi habeatur coniurato neve facito quo quid earum rerum fiat ())

44 Irn 29 accenna ad una distinzione tra pupillus-a e mulier in caso di nomina del tutoreapparentemente ignorata da Gen 109 e da far risalire alla lex Claudia de tutela (Gai 1157)cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 57-60 229-230 La normativa originaria che giagrave con-templa lrsquoattribuzione ai magistrati locali dello ius tutoris dandi potrebbe fondarsi sulle previ-sioni delle leges Iulia e Titia recentemente ricondotte la prima ad etagrave cesariana la seconda adetagrave triumvirale F Grelle La datio tutoris dei magistrati municipali in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 411-441

45 Cic nat deor 33074 off 31546 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 159 Giagrave il testo legislativo trasmesso dal fragmen-

tum Atestinum (risalente a mio avviso al 48 aC cfr infra sect 3) parrebbe non piugrave contemplaretale actio sul punto si veda U Laffi Osservazioni sul contenuto e sul testo del fragmentum Ate-stinum in Studi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1999] 304-305

47 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 227-228

fattispecie che ad Urso egrave apparentemente limitata ai casi di riunioni illegali (coe-tus conventus coniuratio) laddove ad Irni si affianca ad essi il caso di collegia e so-dalicia costituiti a fini sovversivi una aggiunta che puograve ben riflettere le misure re-strittive applicate nuovamente da Augusto allrsquoattivitagrave associativa43 Ugualmentesignificativa egrave lrsquointerpolazione rintracciabile nel caput 29 relativo alla tutoris da-tio dove egrave palese lrsquointento del redattore della lex di aggiornare il proprio modellondash anche in questo caso certamente di etagrave repubblicana ndash alla luce della normativapiugrave recente in materia risalente ad etagrave claudia44 In entrambi i casi siamo dun-que di fronte a semplici adeguamenti chiaramente operati su una base normativaancora di etagrave repubblicana la quale emerge in piugrave punti dello statuto irnitano an-che in forma non aggiornata egrave il caso della menzione tra le controversie escluseratione materiae dalla iurisdictio locale (segnatamente le actiones famosae) dellrsquoac-tio ex lege Laetoria (Irn 84) ancora contemplata dalla tabula Heracleensis (ll 111-112) ndash oltre che da Cicerone45 ndash ma caduta ormai in disuso giagrave in etagrave augustea senon prima46

I capita della lex Irnitana che mostrano di dipendere per forma e contenuti daun modello di etagrave repubblicana sono piuttosto numerosi47 come indicano i paral-leli non solo con la lex Coloniae Genetivae ma anche con la lex Tarentina Signifi-cativi sono in particolare i casi di norme riproposte quasi alla lettera nei vari docu-

16

Simone Sisani

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

FIRA I2 nr 24 208-219 lex Irnitana (capp lt18-31gt lt39-50gt lt59-97gt) J Gonzaacutelez Thelex Irnitana a new copy of the Flavian municipal law in JRS 76 1986 147-243 (= Epigrafiacutea ju-riacutedica de la Beacutetica Roma 2008 11-124) A questrsquoultima edizione va affiancata almeno quellacon ampio commento di F Lamberti Tabulae Irnitanae Municipalitagrave e ius Romanorum Na-poli 1993 che integra la lacuna della lex Irnitana causata dalla perdita della tabula VI con icapp 51-59 della lex Malacitana ibid 377-388 una edizione degli altri frammenti di leggimunicipali iberiche Dalla edizione Lamberti mutuo la numerazione dei capp 39-50 della lexIrnitana (i cui capita come egrave noto non sono numerati sul bronzo) corrispondenti ai capp A-Ldella edizione Gonzaacutelez

16 Cfr E Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino Origen y desarrollo constitucional Madrid2001 165

17 Tab Xc ll 33-41 Conubia comprehensa quaedam lege Lati scio et postea aliqua sic uitsollicitudo vestra indicat parum considerate coisse () La lezione LATI ndash solitamente emendatanelle varie edizioni del documento in LATltAgt vel LATltEgt ndash egrave stata difesa per primo da W DLebek La Lex Lati di Domiziano (lex Irnitana) le strutture giuridiche dei capitoli 84 e 86 inZPE 97 1993 159-164

18 Plin nat 330 Cfr in questo senso G Mancini Cives Romani municipes Latini I Mila-no 1997 41-42

19 Seguo la proposta cronologica ribadita da G Zecchini Plinio il Vecchio e la lex Flaviamunicipalis in ZPE 84 1990 139-146 sullrsquoeditto vespasianeo si veda da ultimo M J BravoBosch Lrsquointegrazione degli Hispani nella comunitagrave romana in L Capogrossi Colognesi E TassiScandone (a cura di) Vespasiano e lrsquoimpero dei Flavi Atti del Convegno (Roma 18-20 novem-bre 2009) Acta Flaviana 2 Roma 2012 247-262

Si potragrave obiettare che queste ultime leges relative a comunitagrave provinciali di di-ritto latino costituiscono un termine di paragone assai lontano ndash in ottica sia geo-grafica che giuridica ndash dalla realtagrave dellrsquoItalia romana e tuttavia gli stretti e ripetu-tamente rilevati paralleli tra questi documenti e quelli piugrave antichi di pertinenzaitalica noncheacute la possibilitagrave di identificare nello ius civile la base normativa comu-ne anche ai municipia latini di ambito provinciale giustificano appieno lrsquoutilizzodi tali leges per ricostruire una sorta di forma ideale dellrsquoistituto del municipium ndashindipendente dalla collocazione geografica dei singoli centri e dalla condizionegiuridica dei loro abitanti ndash da postulare alla base degli esiti concreti di etagrave flaviala quale puograve offrire la misura dello sviluppo nel tempo dellrsquoistituto stesso Del re-sto egrave stata a piugrave riprese sottolineata16 la singolare reticenza della lex Irnitana nei ri-guardi proprio della natura giuridica lo ius Latii peculiare dei municipia iberici dietagrave flavia un aspetto che doveva essere regolamentato piuttosto che dalle leges da-tae alle singole comunitagrave da una legge specifica forse quella lex Latii direttamentechiamata in causa ndash giusta la lezione restituita dal bronzo ndash nellrsquoultimo caput deldocumento (la cosiddetta epistula di Domiziano)17 che non vedo ragione alcunaper non identificare con lo stesso provvedimento legislativo che dovette sostanzia-re sul piano normativo la concessione del diritto latino allrsquouniversa Hispania18 neiprimissimi anni di regno dellrsquoimperatore Vespasiano19 Questa circostanza porta a

12

Simone Sisani

20 Con ciograve non intendo in ogni caso avallare lrsquoipotesi che lo ius Latii sia da considerare unmero Personenrecht (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 19-25) sulla questione si vedano tra glialtri M Humbert Le droit latin impeacuterial citeacutes latines ou citoyenneteacute latine in Ktegravema 6 1981207-226 G Mancini Ius Latii e ius adipiscendae civitatis Romanae per magistratum nella lexIrnitana in Index 18 1990 367-390 D Kremer Ius Latinum Le concept de droit latin sous laReacutepublique et lrsquoEmpire Paris 2006 119-121 Al di lagrave di tutto lrsquoesistenza di comunitagrave di dirittolatino ndash concepibili solo intendendo lo ius Latii quale Gemeinderecht ndash egrave assicurata dalla locuzio-ne municipium Latinum attestata dalla stessa lex Irnitana (cap 30) noncheacute dal ricorso plinianoalla definizione di oppidum Latinum (Plin nat 315 18 35 36 77 519 29) atta a ricom-prendere in forma neutra tutti i centri latini di ambito provinciale indipendentemente dal lorospecifico assetto istituzionale sia esso di marca coloniale o municipale (cfr Garciacutea Fernaacutendez Elmunicipio latino cit 104-124) Egrave a mio avviso probabile (ed in questo mi discosto dallrsquoopinio-ne della Garciacutea Fernaacutendez) che Plinio abbia tratto la definizione direttamente dalle formulaeprovinciarum di etagrave augustea redatte nella stessa epoca in cui la concessione dello ius Latii allecomunitagrave provinciali non egrave piugrave effettuata ndash come ancora in etagrave cesariana cfr ora in relazione al-la Gallia Narbonensis Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 31-71 ndash tramite il ricorso a de-duzioni coloniarie fittizie ma attraverso la piugrave consona chiave municipale grazie allrsquoinvenzionedella categoria dei municipia Latina (introdotta per la prima volta nelle province iberiche Gar-ciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 73-104) una soluzione coerente con il coevo processo disublimazione ideologica cui vennero sottoposte le realtagrave propriamente coloniali ormai compiu-tamente pensate quali effigies parvae simulacraque urbis (Gell 16138-9) e come tali inscindibil-mente saldate al concetto stesso di civitas Romana (sulla questione rimando ora a S Sisani Quaaratrum ductum est la colonizzazione romana come chiave interpretativa della Roma delle originiin TD Stek J Pelgrom (edd) Roman colonization under the Republic towards a new interpreta-tive framework Atti del Convegno (Ravenstein 2010) Roma 2014 357-404)

21 P Le Roux Municipium Latinum et municipium Italiae agrave propos de la lex Irnitana inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 565-582

22 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 86 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 231

collocare su due piani distinti struttura costituzionale della comunitagrave e condizionegiuridica dei suoi abitanti20 essendo la prima per quanto attiene in particolareagli aspetti di diritto pubblico largamente indipendente dalla seconda e aderentead uno schema tendenzialmente uniforme ancora improntato al modello offertodai municipia italici optimo iure21

Si tratta inoltre di un modello decisamente piugrave antico dellrsquoetagrave flavia ed egravequesto un aspetto cruciale percheacute dagrave la misura esatta del grado di sviluppo rag-giunto dallrsquoesperienza municipale sullo scorcio del I sec dC Leggendo la lex Ir-nitana egrave forte infatti lrsquoimpressione di trovarsi di fronte ad un documento che ri-propone pur con tutti gli adattamenti del caso una struttura normativa elaboratandash almeno nelle linee generali e fondanti ndash giagrave nel corso del I sec aC al momen-to cioegrave della piena maturazione dellrsquoistituto stesso del municipium Prescindendodai generici richiami quali fonti normative aventi valore in ambito locale a edic-ta decreta iussa di Vespasiano Tito e Domiziano (Irn 19-20)22 e dal mero ade-guamento del calendario festivo attraverso lrsquointroduzione dei dies festi propter ve-

13

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

23 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 122 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 232 Si considerianche di riflesso lrsquoadeguamento delle formule di giuramento dei magistrati (Irn 25-26 59)dei legati (Irn 45) dei decurioni (Irn 69 79) e degli scribi (Irn 73)

24 C 921 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 230 25 Gai 1157 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 229-23026 Tac ann 1328 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 87 Lamberti Tabulae Irnitanae

cit 23127 D 50756 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 98 Lamberti Tabulae Irnitanae cit

13028 D 40154 40161 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 152-15329 Vat fragm 197-198 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti Tabulae Irnita-

nae cit 171-17230 Gai 178-79 Tit Ulp 58 Egrave quanto sembrerebbe doversi ricavare dalla cosiddetta epi-

stula di Domiziano inserita in calce al documento relativa ai conubia comprehensa lege Lati cfrMancini Cives Romani municipes Latini cit 31-42 che attribuisce la lex Minicia ad etagrave tibe-riana

31 Per la cronologia della legge si veda G Luraschi Sulla data e sui destinatari della lex Mi-nicia de liberis in SDHI 42 1976 431-443 (cfr Id Foedus ius Latii civitas Aspetti costitu-zionali della romanizzazione in Transpadana Padova 1979 242-254) che pur avendo ricon-dotto il provvedimento ad epoca successiva alla guerra sociale non esclude una sua datazioneancora in etagrave repubblicana

nerationem domus Augustae (Irn 31 90 92)23 le norme che tradiscono una ela-borazione in epoca successiva allrsquoetagrave augustea sono di fatto piuttosto rare e posso-no essere rapidamente enumerate il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoassunzione diuna carica magistratuale (Mal 54) verosimilmente introdotto dalla lex Viselliadel 24 dC24 le norme regolanti la tutoris datio (Irn 29) riformulate sulla basedella lex Claudia de tutela25 i limiti di valore imposti alla coercitio degli aediles(Irn 19) stabiliti da un editto neroniano26 la disposizione limitante ad un mas-simo di tre membri la composizione delle legationes (Irn 44) che applica uneditto di Vespasiano27 lrsquoesclusione dalla iurisdictio dei magistrati locali dei praeiu-dicia de capite libero (Irn 84) che parrebbe risentire degli interventi sulle contro-versie de libertate operati da Claudio e soprattutto da Domiziano28 lrsquoassenza del-lo ius liberorum tra le cause di esenzione dal munus iudicandi (Irn 86) presenteinvece nelle leggi giudiziarie augustee29 infine le norme regolanti lrsquoacquisto dellacittadinanza romana cum parentibus coniugibusque ac liberis (Irn 21-23 e 97) lequali potrebbero presupporre le limitazioni introdotte dalla lex Minicia de libe-ris30 sempre che questrsquoultimo provvedimento risalga effettivamente ad etagrave post-augustea e non piuttosto ad etagrave repubblicana31

Al di lagrave di questi casi tutti per altro riconducibili a questioni di dettaglio egrave evi-dente come il documento dipenda ancora in gran parte dalla normativa augu-stea ed egrave anzi indicativo che in alcune circostanze la lex Irnitana dimostri addirit-tura di ignorare innovazioni introdotte in epoca successiva egrave il caso dellrsquoetagrave mini-

14

Simone Sisani

32 FIRA I2 nr 44 285-287 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti TabulaeIrnitanae cit 170-171

33 Gai 118-20 Tit Ulp 113 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 56-5734 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 64 801-809 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnita-

na cit 96 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 228-22935 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 121 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 140-14736 D 2254 FIRA I2 nr 685 412 (ll 117-118) Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 107

Lamberti Tabulae Irnitanae cit 123-12437 Plin epist 1079-80 Lrsquoetagrave minima egrave ancora fissata a 30 anni nella tabula Heracleensis (ll

89-90) e nella lex provinciae Bithyniae redatta da Pompeo nel 63 aC (Plin loc cit)38 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 22939 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10940 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10541 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10942 La fattispecie era oggetto delle previsioni anche della rogatio Servilia agraria del 64 aC

(Cic leg agr 259) cfr D Mantovani Il iudicium pecuniae communis Per lrsquointerpretazionedei capitoli 67-71 della lex Irnitana in L Capogrossi Colognesi E Gabba (a cura di) Gli sta-tuti municipali Pavia 2006 270-272

ma per assolvere al munus iudicandi (Irn 86) ancora fissata a venticinque anni enon a ventiquattro come previsto da una disposizione di etagrave claudia32

La dipendenza dal vasto bagaglio legislativo augusteo egrave in particolare evidenteper tutto quanto attiene al diritto privato ndash virtualmente certa egrave ad esempio in te-ma di manumissio (Irn 28) e ius liberorum (Irn 40 Mal 56-57) la ricezione del-la lex Aelia Sentia33 e della lex Iulia de maritandis ordinibus34 ndash e alla connessa sferaprocessuale la cui principale fonte procedurale ad Irni egrave per altro esplicitamenteidentificata (Irn 91) proprio con la lex Iulia de iudiciis privatis35 Significativesempre in tema di procedura sono le norme regolanti la denuntiatio di testimoninei iudicia pecuniae communis (Irn 71) dove il limite imposto alla coercitio duovi-rale sembrerebbe rinviare alla lex Iulia iudiciorum publicorum36 La legislazione au-gustea egrave presupposta anche da alcune norme di diritto pubblico oltre allrsquoabbassa-mento da 30 a 25 anni dellrsquoetagrave minima per lrsquoaccesso alle magistrature locali (Mal54) promosso da Augusto tramite edictum37 si possono cogliere echi delle leges Iu-liae de annona de residuis e de collegiis38 nei capita regolanti il divieto di fare incettadi beni a scopo speculativo (Irn 75)39 lrsquoappropriazione indebita della pecuniacommunis (Irn 60 67-69)40 e il divieto di partecipare a riunioni illegali (Irn 74)41sebbene queste ultime fattispecie risultino giagrave prese in considerazione rispettiva-mente dalla lex Tarentina (ll 7-25)42 e dalla lex Coloniae Genetivae (cap 106)

Proprio il parallelo istituibile tra il caput 106 purtroppo gravemente mutilodella legge della colonia cesariana di Urso e il caput 74 della lex Irnitana egrave partico-larmente indicativo del modo di procedere per adattamenti e aggiornamenti delredattore della normativa flavia i due capita come si egrave detto trattano la stessa

15

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

43 Svet Aug 424 Sulla legislazione augustea in materia si veda in particolare J M SanteroSanturino Aspectos de la poliacutetica Julio-Claudia en materia asociativa in J Gonzaacutelez J Arce (acura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis Atti del Convegno (Sevilla 1986) Madrid 1988169-184 Il dettato della lex Iulia de collegiis (22 aC) appare riflesso dalle iscrizioni CIL VI4416 (Dis Manibus | Collegio symphonia|corum qui sacris publi|cis praestu sunt quibus | senatusc(oire) c(onvenire) c(olligi) permisit e | lege Iulia ex auctoritate | Aug(usti) ludorum causa) e CILXIV 2112 (ll I10-11 Kaput ex s(enatus) c(onsulto) p(opuli) R(omani) | quib[us coire co]nvenirecollegiumq(ue) habere liceat ()) e risulta significativamente prossimo a quello adottato dallalex Irnitana (cap 74 Ne quis i[n] eo municipio coetum facito neve sodalicium conlegiumve eiusrei causam habeto neve vi habeatur coniurato neve facito quo quid earum rerum fiat ())

44 Irn 29 accenna ad una distinzione tra pupillus-a e mulier in caso di nomina del tutoreapparentemente ignorata da Gen 109 e da far risalire alla lex Claudia de tutela (Gai 1157)cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 57-60 229-230 La normativa originaria che giagrave con-templa lrsquoattribuzione ai magistrati locali dello ius tutoris dandi potrebbe fondarsi sulle previ-sioni delle leges Iulia e Titia recentemente ricondotte la prima ad etagrave cesariana la seconda adetagrave triumvirale F Grelle La datio tutoris dei magistrati municipali in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 411-441

45 Cic nat deor 33074 off 31546 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 159 Giagrave il testo legislativo trasmesso dal fragmen-

tum Atestinum (risalente a mio avviso al 48 aC cfr infra sect 3) parrebbe non piugrave contemplaretale actio sul punto si veda U Laffi Osservazioni sul contenuto e sul testo del fragmentum Ate-stinum in Studi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1999] 304-305

47 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 227-228

fattispecie che ad Urso egrave apparentemente limitata ai casi di riunioni illegali (coe-tus conventus coniuratio) laddove ad Irni si affianca ad essi il caso di collegia e so-dalicia costituiti a fini sovversivi una aggiunta che puograve ben riflettere le misure re-strittive applicate nuovamente da Augusto allrsquoattivitagrave associativa43 Ugualmentesignificativa egrave lrsquointerpolazione rintracciabile nel caput 29 relativo alla tutoris da-tio dove egrave palese lrsquointento del redattore della lex di aggiornare il proprio modellondash anche in questo caso certamente di etagrave repubblicana ndash alla luce della normativapiugrave recente in materia risalente ad etagrave claudia44 In entrambi i casi siamo dun-que di fronte a semplici adeguamenti chiaramente operati su una base normativaancora di etagrave repubblicana la quale emerge in piugrave punti dello statuto irnitano an-che in forma non aggiornata egrave il caso della menzione tra le controversie escluseratione materiae dalla iurisdictio locale (segnatamente le actiones famosae) dellrsquoac-tio ex lege Laetoria (Irn 84) ancora contemplata dalla tabula Heracleensis (ll 111-112) ndash oltre che da Cicerone45 ndash ma caduta ormai in disuso giagrave in etagrave augustea senon prima46

I capita della lex Irnitana che mostrano di dipendere per forma e contenuti daun modello di etagrave repubblicana sono piuttosto numerosi47 come indicano i paral-leli non solo con la lex Coloniae Genetivae ma anche con la lex Tarentina Signifi-cativi sono in particolare i casi di norme riproposte quasi alla lettera nei vari docu-

16

Simone Sisani

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

20 Con ciograve non intendo in ogni caso avallare lrsquoipotesi che lo ius Latii sia da considerare unmero Personenrecht (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 19-25) sulla questione si vedano tra glialtri M Humbert Le droit latin impeacuterial citeacutes latines ou citoyenneteacute latine in Ktegravema 6 1981207-226 G Mancini Ius Latii e ius adipiscendae civitatis Romanae per magistratum nella lexIrnitana in Index 18 1990 367-390 D Kremer Ius Latinum Le concept de droit latin sous laReacutepublique et lrsquoEmpire Paris 2006 119-121 Al di lagrave di tutto lrsquoesistenza di comunitagrave di dirittolatino ndash concepibili solo intendendo lo ius Latii quale Gemeinderecht ndash egrave assicurata dalla locuzio-ne municipium Latinum attestata dalla stessa lex Irnitana (cap 30) noncheacute dal ricorso plinianoalla definizione di oppidum Latinum (Plin nat 315 18 35 36 77 519 29) atta a ricom-prendere in forma neutra tutti i centri latini di ambito provinciale indipendentemente dal lorospecifico assetto istituzionale sia esso di marca coloniale o municipale (cfr Garciacutea Fernaacutendez Elmunicipio latino cit 104-124) Egrave a mio avviso probabile (ed in questo mi discosto dallrsquoopinio-ne della Garciacutea Fernaacutendez) che Plinio abbia tratto la definizione direttamente dalle formulaeprovinciarum di etagrave augustea redatte nella stessa epoca in cui la concessione dello ius Latii allecomunitagrave provinciali non egrave piugrave effettuata ndash come ancora in etagrave cesariana cfr ora in relazione al-la Gallia Narbonensis Garciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 31-71 ndash tramite il ricorso a de-duzioni coloniarie fittizie ma attraverso la piugrave consona chiave municipale grazie allrsquoinvenzionedella categoria dei municipia Latina (introdotta per la prima volta nelle province iberiche Gar-ciacutea Fernaacutendez El municipio latino cit 73-104) una soluzione coerente con il coevo processo disublimazione ideologica cui vennero sottoposte le realtagrave propriamente coloniali ormai compiu-tamente pensate quali effigies parvae simulacraque urbis (Gell 16138-9) e come tali inscindibil-mente saldate al concetto stesso di civitas Romana (sulla questione rimando ora a S Sisani Quaaratrum ductum est la colonizzazione romana come chiave interpretativa della Roma delle originiin TD Stek J Pelgrom (edd) Roman colonization under the Republic towards a new interpreta-tive framework Atti del Convegno (Ravenstein 2010) Roma 2014 357-404)

21 P Le Roux Municipium Latinum et municipium Italiae agrave propos de la lex Irnitana inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 565-582

22 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 86 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 231

collocare su due piani distinti struttura costituzionale della comunitagrave e condizionegiuridica dei suoi abitanti20 essendo la prima per quanto attiene in particolareagli aspetti di diritto pubblico largamente indipendente dalla seconda e aderentead uno schema tendenzialmente uniforme ancora improntato al modello offertodai municipia italici optimo iure21

Si tratta inoltre di un modello decisamente piugrave antico dellrsquoetagrave flavia ed egravequesto un aspetto cruciale percheacute dagrave la misura esatta del grado di sviluppo rag-giunto dallrsquoesperienza municipale sullo scorcio del I sec dC Leggendo la lex Ir-nitana egrave forte infatti lrsquoimpressione di trovarsi di fronte ad un documento che ri-propone pur con tutti gli adattamenti del caso una struttura normativa elaboratandash almeno nelle linee generali e fondanti ndash giagrave nel corso del I sec aC al momen-to cioegrave della piena maturazione dellrsquoistituto stesso del municipium Prescindendodai generici richiami quali fonti normative aventi valore in ambito locale a edic-ta decreta iussa di Vespasiano Tito e Domiziano (Irn 19-20)22 e dal mero ade-guamento del calendario festivo attraverso lrsquointroduzione dei dies festi propter ve-

13

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

23 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 122 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 232 Si considerianche di riflesso lrsquoadeguamento delle formule di giuramento dei magistrati (Irn 25-26 59)dei legati (Irn 45) dei decurioni (Irn 69 79) e degli scribi (Irn 73)

24 C 921 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 230 25 Gai 1157 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 229-23026 Tac ann 1328 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 87 Lamberti Tabulae Irnitanae

cit 23127 D 50756 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 98 Lamberti Tabulae Irnitanae cit

13028 D 40154 40161 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 152-15329 Vat fragm 197-198 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti Tabulae Irnita-

nae cit 171-17230 Gai 178-79 Tit Ulp 58 Egrave quanto sembrerebbe doversi ricavare dalla cosiddetta epi-

stula di Domiziano inserita in calce al documento relativa ai conubia comprehensa lege Lati cfrMancini Cives Romani municipes Latini cit 31-42 che attribuisce la lex Minicia ad etagrave tibe-riana

31 Per la cronologia della legge si veda G Luraschi Sulla data e sui destinatari della lex Mi-nicia de liberis in SDHI 42 1976 431-443 (cfr Id Foedus ius Latii civitas Aspetti costitu-zionali della romanizzazione in Transpadana Padova 1979 242-254) che pur avendo ricon-dotto il provvedimento ad epoca successiva alla guerra sociale non esclude una sua datazioneancora in etagrave repubblicana

nerationem domus Augustae (Irn 31 90 92)23 le norme che tradiscono una ela-borazione in epoca successiva allrsquoetagrave augustea sono di fatto piuttosto rare e posso-no essere rapidamente enumerate il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoassunzione diuna carica magistratuale (Mal 54) verosimilmente introdotto dalla lex Viselliadel 24 dC24 le norme regolanti la tutoris datio (Irn 29) riformulate sulla basedella lex Claudia de tutela25 i limiti di valore imposti alla coercitio degli aediles(Irn 19) stabiliti da un editto neroniano26 la disposizione limitante ad un mas-simo di tre membri la composizione delle legationes (Irn 44) che applica uneditto di Vespasiano27 lrsquoesclusione dalla iurisdictio dei magistrati locali dei praeiu-dicia de capite libero (Irn 84) che parrebbe risentire degli interventi sulle contro-versie de libertate operati da Claudio e soprattutto da Domiziano28 lrsquoassenza del-lo ius liberorum tra le cause di esenzione dal munus iudicandi (Irn 86) presenteinvece nelle leggi giudiziarie augustee29 infine le norme regolanti lrsquoacquisto dellacittadinanza romana cum parentibus coniugibusque ac liberis (Irn 21-23 e 97) lequali potrebbero presupporre le limitazioni introdotte dalla lex Minicia de libe-ris30 sempre che questrsquoultimo provvedimento risalga effettivamente ad etagrave post-augustea e non piuttosto ad etagrave repubblicana31

Al di lagrave di questi casi tutti per altro riconducibili a questioni di dettaglio egrave evi-dente come il documento dipenda ancora in gran parte dalla normativa augu-stea ed egrave anzi indicativo che in alcune circostanze la lex Irnitana dimostri addirit-tura di ignorare innovazioni introdotte in epoca successiva egrave il caso dellrsquoetagrave mini-

14

Simone Sisani

32 FIRA I2 nr 44 285-287 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti TabulaeIrnitanae cit 170-171

33 Gai 118-20 Tit Ulp 113 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 56-5734 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 64 801-809 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnita-

na cit 96 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 228-22935 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 121 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 140-14736 D 2254 FIRA I2 nr 685 412 (ll 117-118) Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 107

Lamberti Tabulae Irnitanae cit 123-12437 Plin epist 1079-80 Lrsquoetagrave minima egrave ancora fissata a 30 anni nella tabula Heracleensis (ll

89-90) e nella lex provinciae Bithyniae redatta da Pompeo nel 63 aC (Plin loc cit)38 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 22939 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10940 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10541 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10942 La fattispecie era oggetto delle previsioni anche della rogatio Servilia agraria del 64 aC

(Cic leg agr 259) cfr D Mantovani Il iudicium pecuniae communis Per lrsquointerpretazionedei capitoli 67-71 della lex Irnitana in L Capogrossi Colognesi E Gabba (a cura di) Gli sta-tuti municipali Pavia 2006 270-272

ma per assolvere al munus iudicandi (Irn 86) ancora fissata a venticinque anni enon a ventiquattro come previsto da una disposizione di etagrave claudia32

La dipendenza dal vasto bagaglio legislativo augusteo egrave in particolare evidenteper tutto quanto attiene al diritto privato ndash virtualmente certa egrave ad esempio in te-ma di manumissio (Irn 28) e ius liberorum (Irn 40 Mal 56-57) la ricezione del-la lex Aelia Sentia33 e della lex Iulia de maritandis ordinibus34 ndash e alla connessa sferaprocessuale la cui principale fonte procedurale ad Irni egrave per altro esplicitamenteidentificata (Irn 91) proprio con la lex Iulia de iudiciis privatis35 Significativesempre in tema di procedura sono le norme regolanti la denuntiatio di testimoninei iudicia pecuniae communis (Irn 71) dove il limite imposto alla coercitio duovi-rale sembrerebbe rinviare alla lex Iulia iudiciorum publicorum36 La legislazione au-gustea egrave presupposta anche da alcune norme di diritto pubblico oltre allrsquoabbassa-mento da 30 a 25 anni dellrsquoetagrave minima per lrsquoaccesso alle magistrature locali (Mal54) promosso da Augusto tramite edictum37 si possono cogliere echi delle leges Iu-liae de annona de residuis e de collegiis38 nei capita regolanti il divieto di fare incettadi beni a scopo speculativo (Irn 75)39 lrsquoappropriazione indebita della pecuniacommunis (Irn 60 67-69)40 e il divieto di partecipare a riunioni illegali (Irn 74)41sebbene queste ultime fattispecie risultino giagrave prese in considerazione rispettiva-mente dalla lex Tarentina (ll 7-25)42 e dalla lex Coloniae Genetivae (cap 106)

Proprio il parallelo istituibile tra il caput 106 purtroppo gravemente mutilodella legge della colonia cesariana di Urso e il caput 74 della lex Irnitana egrave partico-larmente indicativo del modo di procedere per adattamenti e aggiornamenti delredattore della normativa flavia i due capita come si egrave detto trattano la stessa

15

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

43 Svet Aug 424 Sulla legislazione augustea in materia si veda in particolare J M SanteroSanturino Aspectos de la poliacutetica Julio-Claudia en materia asociativa in J Gonzaacutelez J Arce (acura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis Atti del Convegno (Sevilla 1986) Madrid 1988169-184 Il dettato della lex Iulia de collegiis (22 aC) appare riflesso dalle iscrizioni CIL VI4416 (Dis Manibus | Collegio symphonia|corum qui sacris publi|cis praestu sunt quibus | senatusc(oire) c(onvenire) c(olligi) permisit e | lege Iulia ex auctoritate | Aug(usti) ludorum causa) e CILXIV 2112 (ll I10-11 Kaput ex s(enatus) c(onsulto) p(opuli) R(omani) | quib[us coire co]nvenirecollegiumq(ue) habere liceat ()) e risulta significativamente prossimo a quello adottato dallalex Irnitana (cap 74 Ne quis i[n] eo municipio coetum facito neve sodalicium conlegiumve eiusrei causam habeto neve vi habeatur coniurato neve facito quo quid earum rerum fiat ())

44 Irn 29 accenna ad una distinzione tra pupillus-a e mulier in caso di nomina del tutoreapparentemente ignorata da Gen 109 e da far risalire alla lex Claudia de tutela (Gai 1157)cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 57-60 229-230 La normativa originaria che giagrave con-templa lrsquoattribuzione ai magistrati locali dello ius tutoris dandi potrebbe fondarsi sulle previ-sioni delle leges Iulia e Titia recentemente ricondotte la prima ad etagrave cesariana la seconda adetagrave triumvirale F Grelle La datio tutoris dei magistrati municipali in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 411-441

45 Cic nat deor 33074 off 31546 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 159 Giagrave il testo legislativo trasmesso dal fragmen-

tum Atestinum (risalente a mio avviso al 48 aC cfr infra sect 3) parrebbe non piugrave contemplaretale actio sul punto si veda U Laffi Osservazioni sul contenuto e sul testo del fragmentum Ate-stinum in Studi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1999] 304-305

47 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 227-228

fattispecie che ad Urso egrave apparentemente limitata ai casi di riunioni illegali (coe-tus conventus coniuratio) laddove ad Irni si affianca ad essi il caso di collegia e so-dalicia costituiti a fini sovversivi una aggiunta che puograve ben riflettere le misure re-strittive applicate nuovamente da Augusto allrsquoattivitagrave associativa43 Ugualmentesignificativa egrave lrsquointerpolazione rintracciabile nel caput 29 relativo alla tutoris da-tio dove egrave palese lrsquointento del redattore della lex di aggiornare il proprio modellondash anche in questo caso certamente di etagrave repubblicana ndash alla luce della normativapiugrave recente in materia risalente ad etagrave claudia44 In entrambi i casi siamo dun-que di fronte a semplici adeguamenti chiaramente operati su una base normativaancora di etagrave repubblicana la quale emerge in piugrave punti dello statuto irnitano an-che in forma non aggiornata egrave il caso della menzione tra le controversie escluseratione materiae dalla iurisdictio locale (segnatamente le actiones famosae) dellrsquoac-tio ex lege Laetoria (Irn 84) ancora contemplata dalla tabula Heracleensis (ll 111-112) ndash oltre che da Cicerone45 ndash ma caduta ormai in disuso giagrave in etagrave augustea senon prima46

I capita della lex Irnitana che mostrano di dipendere per forma e contenuti daun modello di etagrave repubblicana sono piuttosto numerosi47 come indicano i paral-leli non solo con la lex Coloniae Genetivae ma anche con la lex Tarentina Signifi-cativi sono in particolare i casi di norme riproposte quasi alla lettera nei vari docu-

16

Simone Sisani

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

23 Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 122 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 232 Si considerianche di riflesso lrsquoadeguamento delle formule di giuramento dei magistrati (Irn 25-26 59)dei legati (Irn 45) dei decurioni (Irn 69 79) e degli scribi (Irn 73)

24 C 921 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 230 25 Gai 1157 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 229-23026 Tac ann 1328 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 87 Lamberti Tabulae Irnitanae

cit 23127 D 50756 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 98 Lamberti Tabulae Irnitanae cit

13028 D 40154 40161 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 152-15329 Vat fragm 197-198 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti Tabulae Irnita-

nae cit 171-17230 Gai 178-79 Tit Ulp 58 Egrave quanto sembrerebbe doversi ricavare dalla cosiddetta epi-

stula di Domiziano inserita in calce al documento relativa ai conubia comprehensa lege Lati cfrMancini Cives Romani municipes Latini cit 31-42 che attribuisce la lex Minicia ad etagrave tibe-riana

31 Per la cronologia della legge si veda G Luraschi Sulla data e sui destinatari della lex Mi-nicia de liberis in SDHI 42 1976 431-443 (cfr Id Foedus ius Latii civitas Aspetti costitu-zionali della romanizzazione in Transpadana Padova 1979 242-254) che pur avendo ricon-dotto il provvedimento ad epoca successiva alla guerra sociale non esclude una sua datazioneancora in etagrave repubblicana

nerationem domus Augustae (Irn 31 90 92)23 le norme che tradiscono una ela-borazione in epoca successiva allrsquoetagrave augustea sono di fatto piuttosto rare e posso-no essere rapidamente enumerate il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoassunzione diuna carica magistratuale (Mal 54) verosimilmente introdotto dalla lex Viselliadel 24 dC24 le norme regolanti la tutoris datio (Irn 29) riformulate sulla basedella lex Claudia de tutela25 i limiti di valore imposti alla coercitio degli aediles(Irn 19) stabiliti da un editto neroniano26 la disposizione limitante ad un mas-simo di tre membri la composizione delle legationes (Irn 44) che applica uneditto di Vespasiano27 lrsquoesclusione dalla iurisdictio dei magistrati locali dei praeiu-dicia de capite libero (Irn 84) che parrebbe risentire degli interventi sulle contro-versie de libertate operati da Claudio e soprattutto da Domiziano28 lrsquoassenza del-lo ius liberorum tra le cause di esenzione dal munus iudicandi (Irn 86) presenteinvece nelle leggi giudiziarie augustee29 infine le norme regolanti lrsquoacquisto dellacittadinanza romana cum parentibus coniugibusque ac liberis (Irn 21-23 e 97) lequali potrebbero presupporre le limitazioni introdotte dalla lex Minicia de libe-ris30 sempre che questrsquoultimo provvedimento risalga effettivamente ad etagrave post-augustea e non piuttosto ad etagrave repubblicana31

Al di lagrave di questi casi tutti per altro riconducibili a questioni di dettaglio egrave evi-dente come il documento dipenda ancora in gran parte dalla normativa augu-stea ed egrave anzi indicativo che in alcune circostanze la lex Irnitana dimostri addirit-tura di ignorare innovazioni introdotte in epoca successiva egrave il caso dellrsquoetagrave mini-

14

Simone Sisani

32 FIRA I2 nr 44 285-287 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti TabulaeIrnitanae cit 170-171

33 Gai 118-20 Tit Ulp 113 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 56-5734 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 64 801-809 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnita-

na cit 96 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 228-22935 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 121 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 140-14736 D 2254 FIRA I2 nr 685 412 (ll 117-118) Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 107

Lamberti Tabulae Irnitanae cit 123-12437 Plin epist 1079-80 Lrsquoetagrave minima egrave ancora fissata a 30 anni nella tabula Heracleensis (ll

89-90) e nella lex provinciae Bithyniae redatta da Pompeo nel 63 aC (Plin loc cit)38 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 22939 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10940 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10541 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10942 La fattispecie era oggetto delle previsioni anche della rogatio Servilia agraria del 64 aC

(Cic leg agr 259) cfr D Mantovani Il iudicium pecuniae communis Per lrsquointerpretazionedei capitoli 67-71 della lex Irnitana in L Capogrossi Colognesi E Gabba (a cura di) Gli sta-tuti municipali Pavia 2006 270-272

ma per assolvere al munus iudicandi (Irn 86) ancora fissata a venticinque anni enon a ventiquattro come previsto da una disposizione di etagrave claudia32

La dipendenza dal vasto bagaglio legislativo augusteo egrave in particolare evidenteper tutto quanto attiene al diritto privato ndash virtualmente certa egrave ad esempio in te-ma di manumissio (Irn 28) e ius liberorum (Irn 40 Mal 56-57) la ricezione del-la lex Aelia Sentia33 e della lex Iulia de maritandis ordinibus34 ndash e alla connessa sferaprocessuale la cui principale fonte procedurale ad Irni egrave per altro esplicitamenteidentificata (Irn 91) proprio con la lex Iulia de iudiciis privatis35 Significativesempre in tema di procedura sono le norme regolanti la denuntiatio di testimoninei iudicia pecuniae communis (Irn 71) dove il limite imposto alla coercitio duovi-rale sembrerebbe rinviare alla lex Iulia iudiciorum publicorum36 La legislazione au-gustea egrave presupposta anche da alcune norme di diritto pubblico oltre allrsquoabbassa-mento da 30 a 25 anni dellrsquoetagrave minima per lrsquoaccesso alle magistrature locali (Mal54) promosso da Augusto tramite edictum37 si possono cogliere echi delle leges Iu-liae de annona de residuis e de collegiis38 nei capita regolanti il divieto di fare incettadi beni a scopo speculativo (Irn 75)39 lrsquoappropriazione indebita della pecuniacommunis (Irn 60 67-69)40 e il divieto di partecipare a riunioni illegali (Irn 74)41sebbene queste ultime fattispecie risultino giagrave prese in considerazione rispettiva-mente dalla lex Tarentina (ll 7-25)42 e dalla lex Coloniae Genetivae (cap 106)

Proprio il parallelo istituibile tra il caput 106 purtroppo gravemente mutilodella legge della colonia cesariana di Urso e il caput 74 della lex Irnitana egrave partico-larmente indicativo del modo di procedere per adattamenti e aggiornamenti delredattore della normativa flavia i due capita come si egrave detto trattano la stessa

15

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

43 Svet Aug 424 Sulla legislazione augustea in materia si veda in particolare J M SanteroSanturino Aspectos de la poliacutetica Julio-Claudia en materia asociativa in J Gonzaacutelez J Arce (acura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis Atti del Convegno (Sevilla 1986) Madrid 1988169-184 Il dettato della lex Iulia de collegiis (22 aC) appare riflesso dalle iscrizioni CIL VI4416 (Dis Manibus | Collegio symphonia|corum qui sacris publi|cis praestu sunt quibus | senatusc(oire) c(onvenire) c(olligi) permisit e | lege Iulia ex auctoritate | Aug(usti) ludorum causa) e CILXIV 2112 (ll I10-11 Kaput ex s(enatus) c(onsulto) p(opuli) R(omani) | quib[us coire co]nvenirecollegiumq(ue) habere liceat ()) e risulta significativamente prossimo a quello adottato dallalex Irnitana (cap 74 Ne quis i[n] eo municipio coetum facito neve sodalicium conlegiumve eiusrei causam habeto neve vi habeatur coniurato neve facito quo quid earum rerum fiat ())

44 Irn 29 accenna ad una distinzione tra pupillus-a e mulier in caso di nomina del tutoreapparentemente ignorata da Gen 109 e da far risalire alla lex Claudia de tutela (Gai 1157)cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 57-60 229-230 La normativa originaria che giagrave con-templa lrsquoattribuzione ai magistrati locali dello ius tutoris dandi potrebbe fondarsi sulle previ-sioni delle leges Iulia e Titia recentemente ricondotte la prima ad etagrave cesariana la seconda adetagrave triumvirale F Grelle La datio tutoris dei magistrati municipali in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 411-441

45 Cic nat deor 33074 off 31546 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 159 Giagrave il testo legislativo trasmesso dal fragmen-

tum Atestinum (risalente a mio avviso al 48 aC cfr infra sect 3) parrebbe non piugrave contemplaretale actio sul punto si veda U Laffi Osservazioni sul contenuto e sul testo del fragmentum Ate-stinum in Studi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1999] 304-305

47 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 227-228

fattispecie che ad Urso egrave apparentemente limitata ai casi di riunioni illegali (coe-tus conventus coniuratio) laddove ad Irni si affianca ad essi il caso di collegia e so-dalicia costituiti a fini sovversivi una aggiunta che puograve ben riflettere le misure re-strittive applicate nuovamente da Augusto allrsquoattivitagrave associativa43 Ugualmentesignificativa egrave lrsquointerpolazione rintracciabile nel caput 29 relativo alla tutoris da-tio dove egrave palese lrsquointento del redattore della lex di aggiornare il proprio modellondash anche in questo caso certamente di etagrave repubblicana ndash alla luce della normativapiugrave recente in materia risalente ad etagrave claudia44 In entrambi i casi siamo dun-que di fronte a semplici adeguamenti chiaramente operati su una base normativaancora di etagrave repubblicana la quale emerge in piugrave punti dello statuto irnitano an-che in forma non aggiornata egrave il caso della menzione tra le controversie escluseratione materiae dalla iurisdictio locale (segnatamente le actiones famosae) dellrsquoac-tio ex lege Laetoria (Irn 84) ancora contemplata dalla tabula Heracleensis (ll 111-112) ndash oltre che da Cicerone45 ndash ma caduta ormai in disuso giagrave in etagrave augustea senon prima46

I capita della lex Irnitana che mostrano di dipendere per forma e contenuti daun modello di etagrave repubblicana sono piuttosto numerosi47 come indicano i paral-leli non solo con la lex Coloniae Genetivae ma anche con la lex Tarentina Signifi-cativi sono in particolare i casi di norme riproposte quasi alla lettera nei vari docu-

16

Simone Sisani

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

32 FIRA I2 nr 44 285-287 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 117 Lamberti TabulaeIrnitanae cit 170-171

33 Gai 118-20 Tit Ulp 113 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 56-5734 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 64 801-809 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnita-

na cit 96 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 228-22935 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 121 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 140-14736 D 2254 FIRA I2 nr 685 412 (ll 117-118) Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 107

Lamberti Tabulae Irnitanae cit 123-12437 Plin epist 1079-80 Lrsquoetagrave minima egrave ancora fissata a 30 anni nella tabula Heracleensis (ll

89-90) e nella lex provinciae Bithyniae redatta da Pompeo nel 63 aC (Plin loc cit)38 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 22939 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10940 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10541 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 10942 La fattispecie era oggetto delle previsioni anche della rogatio Servilia agraria del 64 aC

(Cic leg agr 259) cfr D Mantovani Il iudicium pecuniae communis Per lrsquointerpretazionedei capitoli 67-71 della lex Irnitana in L Capogrossi Colognesi E Gabba (a cura di) Gli sta-tuti municipali Pavia 2006 270-272

ma per assolvere al munus iudicandi (Irn 86) ancora fissata a venticinque anni enon a ventiquattro come previsto da una disposizione di etagrave claudia32

La dipendenza dal vasto bagaglio legislativo augusteo egrave in particolare evidenteper tutto quanto attiene al diritto privato ndash virtualmente certa egrave ad esempio in te-ma di manumissio (Irn 28) e ius liberorum (Irn 40 Mal 56-57) la ricezione del-la lex Aelia Sentia33 e della lex Iulia de maritandis ordinibus34 ndash e alla connessa sferaprocessuale la cui principale fonte procedurale ad Irni egrave per altro esplicitamenteidentificata (Irn 91) proprio con la lex Iulia de iudiciis privatis35 Significativesempre in tema di procedura sono le norme regolanti la denuntiatio di testimoninei iudicia pecuniae communis (Irn 71) dove il limite imposto alla coercitio duovi-rale sembrerebbe rinviare alla lex Iulia iudiciorum publicorum36 La legislazione au-gustea egrave presupposta anche da alcune norme di diritto pubblico oltre allrsquoabbassa-mento da 30 a 25 anni dellrsquoetagrave minima per lrsquoaccesso alle magistrature locali (Mal54) promosso da Augusto tramite edictum37 si possono cogliere echi delle leges Iu-liae de annona de residuis e de collegiis38 nei capita regolanti il divieto di fare incettadi beni a scopo speculativo (Irn 75)39 lrsquoappropriazione indebita della pecuniacommunis (Irn 60 67-69)40 e il divieto di partecipare a riunioni illegali (Irn 74)41sebbene queste ultime fattispecie risultino giagrave prese in considerazione rispettiva-mente dalla lex Tarentina (ll 7-25)42 e dalla lex Coloniae Genetivae (cap 106)

Proprio il parallelo istituibile tra il caput 106 purtroppo gravemente mutilodella legge della colonia cesariana di Urso e il caput 74 della lex Irnitana egrave partico-larmente indicativo del modo di procedere per adattamenti e aggiornamenti delredattore della normativa flavia i due capita come si egrave detto trattano la stessa

15

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

43 Svet Aug 424 Sulla legislazione augustea in materia si veda in particolare J M SanteroSanturino Aspectos de la poliacutetica Julio-Claudia en materia asociativa in J Gonzaacutelez J Arce (acura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis Atti del Convegno (Sevilla 1986) Madrid 1988169-184 Il dettato della lex Iulia de collegiis (22 aC) appare riflesso dalle iscrizioni CIL VI4416 (Dis Manibus | Collegio symphonia|corum qui sacris publi|cis praestu sunt quibus | senatusc(oire) c(onvenire) c(olligi) permisit e | lege Iulia ex auctoritate | Aug(usti) ludorum causa) e CILXIV 2112 (ll I10-11 Kaput ex s(enatus) c(onsulto) p(opuli) R(omani) | quib[us coire co]nvenirecollegiumq(ue) habere liceat ()) e risulta significativamente prossimo a quello adottato dallalex Irnitana (cap 74 Ne quis i[n] eo municipio coetum facito neve sodalicium conlegiumve eiusrei causam habeto neve vi habeatur coniurato neve facito quo quid earum rerum fiat ())

44 Irn 29 accenna ad una distinzione tra pupillus-a e mulier in caso di nomina del tutoreapparentemente ignorata da Gen 109 e da far risalire alla lex Claudia de tutela (Gai 1157)cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 57-60 229-230 La normativa originaria che giagrave con-templa lrsquoattribuzione ai magistrati locali dello ius tutoris dandi potrebbe fondarsi sulle previ-sioni delle leges Iulia e Titia recentemente ricondotte la prima ad etagrave cesariana la seconda adetagrave triumvirale F Grelle La datio tutoris dei magistrati municipali in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 411-441

45 Cic nat deor 33074 off 31546 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 159 Giagrave il testo legislativo trasmesso dal fragmen-

tum Atestinum (risalente a mio avviso al 48 aC cfr infra sect 3) parrebbe non piugrave contemplaretale actio sul punto si veda U Laffi Osservazioni sul contenuto e sul testo del fragmentum Ate-stinum in Studi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1999] 304-305

47 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 227-228

fattispecie che ad Urso egrave apparentemente limitata ai casi di riunioni illegali (coe-tus conventus coniuratio) laddove ad Irni si affianca ad essi il caso di collegia e so-dalicia costituiti a fini sovversivi una aggiunta che puograve ben riflettere le misure re-strittive applicate nuovamente da Augusto allrsquoattivitagrave associativa43 Ugualmentesignificativa egrave lrsquointerpolazione rintracciabile nel caput 29 relativo alla tutoris da-tio dove egrave palese lrsquointento del redattore della lex di aggiornare il proprio modellondash anche in questo caso certamente di etagrave repubblicana ndash alla luce della normativapiugrave recente in materia risalente ad etagrave claudia44 In entrambi i casi siamo dun-que di fronte a semplici adeguamenti chiaramente operati su una base normativaancora di etagrave repubblicana la quale emerge in piugrave punti dello statuto irnitano an-che in forma non aggiornata egrave il caso della menzione tra le controversie escluseratione materiae dalla iurisdictio locale (segnatamente le actiones famosae) dellrsquoac-tio ex lege Laetoria (Irn 84) ancora contemplata dalla tabula Heracleensis (ll 111-112) ndash oltre che da Cicerone45 ndash ma caduta ormai in disuso giagrave in etagrave augustea senon prima46

I capita della lex Irnitana che mostrano di dipendere per forma e contenuti daun modello di etagrave repubblicana sono piuttosto numerosi47 come indicano i paral-leli non solo con la lex Coloniae Genetivae ma anche con la lex Tarentina Signifi-cativi sono in particolare i casi di norme riproposte quasi alla lettera nei vari docu-

16

Simone Sisani

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

43 Svet Aug 424 Sulla legislazione augustea in materia si veda in particolare J M SanteroSanturino Aspectos de la poliacutetica Julio-Claudia en materia asociativa in J Gonzaacutelez J Arce (acura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis Atti del Convegno (Sevilla 1986) Madrid 1988169-184 Il dettato della lex Iulia de collegiis (22 aC) appare riflesso dalle iscrizioni CIL VI4416 (Dis Manibus | Collegio symphonia|corum qui sacris publi|cis praestu sunt quibus | senatusc(oire) c(onvenire) c(olligi) permisit e | lege Iulia ex auctoritate | Aug(usti) ludorum causa) e CILXIV 2112 (ll I10-11 Kaput ex s(enatus) c(onsulto) p(opuli) R(omani) | quib[us coire co]nvenirecollegiumq(ue) habere liceat ()) e risulta significativamente prossimo a quello adottato dallalex Irnitana (cap 74 Ne quis i[n] eo municipio coetum facito neve sodalicium conlegiumve eiusrei causam habeto neve vi habeatur coniurato neve facito quo quid earum rerum fiat ())

44 Irn 29 accenna ad una distinzione tra pupillus-a e mulier in caso di nomina del tutoreapparentemente ignorata da Gen 109 e da far risalire alla lex Claudia de tutela (Gai 1157)cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 57-60 229-230 La normativa originaria che giagrave con-templa lrsquoattribuzione ai magistrati locali dello ius tutoris dandi potrebbe fondarsi sulle previ-sioni delle leges Iulia e Titia recentemente ricondotte la prima ad etagrave cesariana la seconda adetagrave triumvirale F Grelle La datio tutoris dei magistrati municipali in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 411-441

45 Cic nat deor 33074 off 31546 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 159 Giagrave il testo legislativo trasmesso dal fragmen-

tum Atestinum (risalente a mio avviso al 48 aC cfr infra sect 3) parrebbe non piugrave contemplaretale actio sul punto si veda U Laffi Osservazioni sul contenuto e sul testo del fragmentum Ate-stinum in Studi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1999] 304-305

47 Cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 227-228

fattispecie che ad Urso egrave apparentemente limitata ai casi di riunioni illegali (coe-tus conventus coniuratio) laddove ad Irni si affianca ad essi il caso di collegia e so-dalicia costituiti a fini sovversivi una aggiunta che puograve ben riflettere le misure re-strittive applicate nuovamente da Augusto allrsquoattivitagrave associativa43 Ugualmentesignificativa egrave lrsquointerpolazione rintracciabile nel caput 29 relativo alla tutoris da-tio dove egrave palese lrsquointento del redattore della lex di aggiornare il proprio modellondash anche in questo caso certamente di etagrave repubblicana ndash alla luce della normativapiugrave recente in materia risalente ad etagrave claudia44 In entrambi i casi siamo dun-que di fronte a semplici adeguamenti chiaramente operati su una base normativaancora di etagrave repubblicana la quale emerge in piugrave punti dello statuto irnitano an-che in forma non aggiornata egrave il caso della menzione tra le controversie escluseratione materiae dalla iurisdictio locale (segnatamente le actiones famosae) dellrsquoac-tio ex lege Laetoria (Irn 84) ancora contemplata dalla tabula Heracleensis (ll 111-112) ndash oltre che da Cicerone45 ndash ma caduta ormai in disuso giagrave in etagrave augustea senon prima46

I capita della lex Irnitana che mostrano di dipendere per forma e contenuti daun modello di etagrave repubblicana sono piuttosto numerosi47 come indicano i paral-leli non solo con la lex Coloniae Genetivae ma anche con la lex Tarentina Signifi-cativi sono in particolare i casi di norme riproposte quasi alla lettera nei vari docu-

16

Simone Sisani

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

48 Irn 29 cfr Gen 10949 Irn 45 cfr Gen 9250 Irn 61 cfr Gen 9751 Irn 62 cfr Tar ll 32-38 Gen 7552 Irn 67 cfr Tar ll 21-25 Gen 8053 Irn 73 cfr Gen 8154 Irn 82 cfr Tar ll 39-42 Gen 7755 Irn 83 cfr Gen 9856 FIRA I2 nr 45 288-290 Cfr Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 103 su questi senatus con-

sulta si veda P Garnsey Lrsquoinvestimento immobiliare urbano in M I Finley (a cura di) La pro-prietagrave a Roma Guida storica e critica Roma-Bari 1980 [1976] 161-165

57 Si vedano in sintesi U Laffi I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati localiin Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 141-156 e J G Wolf Lalex Irnitana e le Tavole di Veleia e Ateste in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statutimunicipali cit 205-237

58 La previsione di Atest ll 1-9 ha infatti carattere di deroga cfr Wolf La lex Irnitana cit227-228

59 In Irn 69 il limite minimo di valore per le controversie de pecunia communi devolute algiudizio dei decurioni egrave fissato a 500 sesterzi in Mal 69 a 1000 sesterzi cfr Gonzaacutelez The lexIrnitana cit 106 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 7-8 (nota 25) 124-128

menti quelle regolanti la tutoris datio48 lrsquoinvio di ambascerie49 la cooptazione dipatroni50 la demolizione di edifici51 la restituzione e il rendiconto della pecuniacommunis52 il giuramento degli scribae53 la realizzazione di infrastrutture54 le pre-stazioni drsquoopera imposte a municipes e incolae55 Egrave anzi degno di nota a riguardoche nel caput 62 relativo al divieto di demolire immobili manchi apparentementeogni riferimento ai senatus consulta di etagrave claudia e neroniana Hosidianum e Volu-sianum56 che pure dovevano rappresentare in etagrave flavia la fonte normativa crono-logicamente piugrave prossima per tale fattispecie

Su un piano piugrave generale anche un aspetto fondante per lrsquoautonomia munici-pale quale lrsquoesercizio della giurisdizione locale appare regolato sulla base di princi-pi normativi lungamente sperimentati Ad Irni come egrave noto la giurisdizione deimagistrati municipali ndash attribuita tanto ai duoviri quanto agli aediles come giagravenella lex Coloniae Genetivae (cap 94) ndash egrave limitata sia per valore che per materia se-condo gli stessi criteri che giagrave informano il riassetto amministrativo delle comuni-tagrave cisalpine tra lrsquoetagrave cesariana e lrsquoetagrave triumvirale ricostruibili sulla base delle infor-mazioni trasmesse dal fragmentum Atestinum e dalla lex de Gallia Cisalpina57 Lacoincidenza almeno per quanto concerne le controversie escluse ratione materiaerisulta puntuale dal momento che sia nel fragmentum Atestinum che nella lex Irni-tana si fa esplicito riferimento alle actiones famosae quali cause di competenzaesclusiva della giurisdizione superiore58 Variano invece nei tre documenti i limitipecuniari imposti alla giurisdizione locale ma si tratta di un fenomeno in certomodo strutturale il raffronto tra la lex Irnitana e la lex Malacitana59 assicura infatti

17

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

60 Lrsquoipotesi permette di spiegare percheacute nel corrispondente caput riportato dal frammentodi uno statuto municipale flavio di incerta provenienza (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 387-388) i limiti di valore per le controversie de pecunia communi siano lasciati in bianco egrave proba-bile che il frammento ndash sia esso una minuta da utilizzare come modello o piuttosto un esem-plare in attesa di compilazione definitiva cfr F Fernaacutendez Goacutemez Nuevos fragmentos de leyesmunicipales y otros bronces epigraficos de la Betica en el Museo Arquelogico de Sevilla in ZPE 861991 125-126 e J Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis in Epigrafiacutea juriacutedica dela Beacutetica Roma 2008 [1995] 141-142 ndash provenga da una bottega provinciale incaricata di re-digere su bronzo le copie della lex data da distribuire alle varie comunitagrave ciascuna delle qualiavragrave provveduto a comunicare allrsquoincisore le proprie specifiche

61 Cic Cluent 41 cfr U Laffi Le funzioni giudiziarie dei senati locali nel mondo romano inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1989] 483-484 Su questa procedura si vedaora B Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia in Capogrossi ColognesiGabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 551-572

62 Tar ll 1-6 cfr Santalucia Osservazioni sulla giustizia penale nei municipia cit 555-556

63 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 5-1564 Per una ipotesi sul contenuto dei capita perduti si veda H Galsterer Municipium Fla-

vium Irnitanum a Latin town in Spain in JRS 78 1988 79-81

che anche nella stessa epoca il tetto massimo di valore entro il quale si esercitavala iurisdictio dei magistrati municipali era diverso da centro a centro ndash variando aseconda dellrsquoimportanza del municipium ndash ed era stabilito al momento della reda-zione finale di ogni singola lex data60

Si puograve anzi ragionevolmente supporre che tali criteri siano stati stabiliti nellelinee generali giagrave in etagrave pre-cesariana verosimilmente al momento stesso dellamunicipalizzazione della penisola allrsquoindomani della guerra sociale quando ven-nero definite le competenze giurisdizionali degli organi istituzionali di municipia ecoloniae Un indizio in questo senso egrave offerto dalla struttura del iudicium pecuniaecommunis quale egrave illustrata dal caput 69 della lex Irnitana dove il ricorso al senatolocale come organo giudicante delinea una procedura ndash caratteristica dei casi di il-leciti amministrativi di particolare gravitagrave ndash giagrave in vigore a Larinum negli anni Ot-tanta-Settanta del I sec aC61 e forse adombrata anche dal primo dei capita con-servati della lex Tarentina62

Al di lagrave dei singoli parallelismi egrave la struttura stessa della lex Irnitana a manife-stare lrsquoaderenza ad un archetipo cronologicamente risalente che possiamo ritenerecomune alle leges datae di ambito municipale e coloniale La lex come egrave noto sicompone fino alla sanctio compresa di 96 capita organizzati in blocchi piuttostocoerenti sulla base della materia trattata63 dopo la lacuna iniziale di contenuto in-certo64 al caput 18 doveva aprirsi la sezione dedicata agli organi istituzionali localiarticolata in blocchi concernenti i diritti e le facoltagrave dei magistrati (duoviri aedilesquaestores praefecti) la composizione e il funzionamento del senato i comizi elet-

18

Simone Sisani

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

65 Accolgo lrsquointerpretazione ampia del dettato del caput 93 giagrave avanzata da Gonzaacutelez Thelex Irnitana cit 122 contro lrsquoipotesi restrittiva (Lamberti Tabulae Irnitanae cit 145 ma cfrora Ead LrsquoIrnitana maggiorenne in MHA 23-24 2002-2003 28-29) che vi vede un riferi-mento specifico alle forme procedurali

66 Caballos Rufino El nuevo bronce de Osuna cit 163-17567 Gen [1]-20[+]68 Gen []-74 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 39769 Cfr ora A Raggi Le norme sui sacra nelle leges municipales Capogrossi Colognesi Gab-

ba (a cura di) Gli statuti municipali cit 701-72170 Gen 75-9371 Gen 94-12472 Gen 125-134[+]73 Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 301

torali segue a partire dal caput 60 lrsquoinsieme delle norme relative ai beni e agli af-fari pubblici del municipium i capita 84-92 trattano della giurisdizione locale ecostituiscono di fatto lrsquoultima sezione del documento chiuso da quattro ulterioricapita che compongono complessivamente la sanctio dellrsquointera lex con il rinvioallo ius civile per tutte le fattispecie in essa non esplicitamente contemplate65 lrsquoob-bligo per municipes e incolae di rispettare le disposizioni di legge lrsquoincisione sulbronzo e la sanzione generale

Gli stessi blocchi tematici sono rintracciabili anche nella lex Coloniae Geneti-vae che nonostante la maggiore articolazione normativa ndash il documento dovevainfatti essere composto da oltre 140 capita66 ndash presenta un impianto analogo consezioni dedicate nellrsquoordine alle magistrature e al senato67 ai sacra68 (materia que-sta che doveva essere verosimilmente trattata nei capita iniziali perduti della lexIrnitana)69 ai beni e agli affari pubblici70 alla giurisdizione locale71 con in piugrave inchiusura una serie di norme apparentemente slegate inerenti singoli aspetti delrapporto tra attivitagrave magistratuale e decreti decurionali72

Lo stesso impianto per altro puograve essere postulato anche per la lex Tarentinapur con tutta la cautela imposta in questo caso dallo stato di grave frammentarietagravein cui ci egrave giunto il documento Le sei norme preservate in forma almeno parzial-mente intelligibile paiono infatti comporre un insieme coerente ascrivibile ad unblocco normativo ndash quello relativo ai beni e agli affari pubblici del municipium ndashpresente come si egrave visto anche negli statuti di Urso e di Irni ed in tutti i casi collo-cato in posizione prossima alla chiusura della sequenza espositiva data alla materiauna collocazione virtualmente certa anche nel caso del documento tarentino dovele norme in questione risultano incise al principio di una tabula la nona che puograveessere ragionevolmente considerata lrsquoultima o la penultima dellrsquointera lex73

Lo schema sotteso a tutti e tre i documenti non va giudicato solo un fruttodellrsquoestrapolazione operata a posteriori dalla moderna esegesi Esso pare piuttosto

19

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

74 Il parallelo egrave opportunamente rilevato in P Loacutepez Barja de Quiroga Estructura composi-tiva de la lex Vrsonensis in SHHA 15 1997 47-53

75 Cfr Cic leg 320 (Marcus) () Sed satis [et]iam disputatum est de magistratibus nisi fortequid desideratis (Atticus) Quid Si nos tacemus locus ipse te non admonet quid tibi sit deinde di-cendum (Marcus) Mihine De iudiciis arbitror Pomponi id est enim iunctum magistratibus

76 D Johnston Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana in JRS 77 198762-67 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-147

77 Su tutto questo si vedano le lucide riflessioni di Lamberti Tabulae Irnitanae cit 220-261

ubbidire ad un impianto giuridico-filosofico di matrice romano-repubblicana lostesso rintracciabile in forma latente nella visione ciceroniana del diritto pubbli-co trasmessa dal De legibus74 Nel dialogo la materia egrave trattata secondo un filo lo-gico che significativamente richiama nellrsquoordine e nei blocchi tematici la struttu-ra delle leges municipali epigrafiche dopo quella sorta di grande introduzione cheoccupa lrsquointero primo libro dedicato al diritto naturale Cicerone passa ad esami-nare nei due libri successivi le leggi de religione e gli organi istituzionali (magistra-ture e senato) alla giurisdizione ndash tema la cui trattazione egrave esplicitamente annun-ciata dallrsquoautore in chiusura del libro terzo75 ndash era invece quasi certamente dedica-to il perduto libro quarto

Al di lagrave di questo aspetto la riproposizione nella lex Irnitana di un impiantonormativo sostanzialmente fedele per struttura e contenuti a modelli repubblica-ni testimonia come ancora in etagrave flavia gli elementi dellrsquoautonomia municipalesiano rimasti gli stessi che si erano venuti consolidando giagrave nel corso del I secaC in funzionale connessione con il processo di municipalizzazione della peniso-la Statuti come quelli di Urso e di Irni per limitarsi agli esemplari relativamentepiugrave completi di questa classe documentaria rispecchiano per loro stessa natura latotalitagrave delle esigenze normative locali al cui soddisfacimento dovevano assolvereintegralmente ndash sul piano si intende strettamente locale quello del diritto pub-blico e del funzionamento della macchina amministrativa ndash le leges datae di ambi-to municipale e coloniale il cui carattere fondante risiede appunto in questonellrsquooffrire alle singole comunitagrave le basi e gli strumenti giuridici per lrsquoeserciziodellrsquoautonomia Tutto ciograve che in tali leges non era esplicitamente contemplato ndash enon egrave poco si pensi ai vuoti normativi per quanto attiene alla sfera del diritto pri-vato ivi compresi gli aspetti procedurali76 ndash era implicitamente regolato dallo iuscivile come tale comune a tutti i cives e vigente al di sopra dei legami istituzionaliinnescati dallrsquoorigo locale77

Il rimando ad esso compare in forma esplicita proprio nella lex Irnitana il cuicaput 93 dichiara che per quanto non riportato nello statuto si agisca eo iure quocives Romani inter se iure civili agunt agent La circostanza apre come egrave chiaro laquestione ndash cruciale ma forse insolubile se non su un piano puramente ipotetico

20

Simone Sisani

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

78 In questo senso Gonzaacutelez The lex Irnitana cit 12279 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 14780 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 139-14581 Cic Balb 2182 Cfr L Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio Consolidamento e trasformazione della

lsquocivitas Romanarsquo Roma 2000 148-153 Su tale questione si veda infra sect 283 Cfr ad esempio Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 140-184

ndash di come avvenisse la diffusione in ambito locale delle norme del diritto romanonon richiamate nella lex data noncheacute di quelle varate in epoca successiva ad essauna eventualitagrave questrsquoultima evidentemente contemplata se la formula laquoaguntagentraquo utilizzata dal documento non egrave da intendere in chiave pleonastica ma comeuna concreta allusione non solo alla realtagrave giuridica attuale ma anche a quella fu-tura78 Al di lagrave della possibilitagrave di una pubblicazione almeno per estratti della legi-slazione romana nei singoli centri occorreragrave postulare lrsquoesistenza di giurisperitistabilmente presenti in loco in grado di guidare lrsquooperare di magistrati e giudici79

La vigenza dello ius civile in un municipium di diritto latino quale Irni per al-tro ribadita in piugrave punti del documento con la soluzione formale della fictio iu-ris80 assicura che lo stesso ricorso doveva trovare applicazione a fortiori in tutte lecomunitagrave ndash municipia e coloniae di ambito italico e provinciale ndash di cives RomaniNon si tratta come egrave chiaro di una innovazione di etagrave flavia la per cosigrave dire au-tomatica ricezione del diritto romano in ambito locale va anzi considerata un ele-mento connaturato allrsquoistituto stesso del municipium almeno a partire dalla nuovafase inaugurata dalla lex Iulia de civitate del 90 aC se non giagrave da epoca preceden-te alla guerra sociale La nota clausola della lex Iulia trasmessa da Cicerone81 se-condo la quale laquoqui fundi populi facti non essent civitatem non haberentraquo va infattiintesa proprio nel senso dellrsquoaccettazione integrale dellrsquoordinamento romano qualeconditio sine qua non per lrsquoottenimento della cittadinanza romana e per la connessatrasformazione in municipia delle antiche comunitagrave federate ed egrave questa partico-lare applicazione dellrsquoistituto del fundus fieri che dovette generare la categoria deimunicipia fundana richiamata dalla tabula Heracleensis categoria la quale raccoglienon i centri fatti fundi della stessa lex Iulia o di singole norme del diritto romanoma tutti i neonati municipia che in quanto tali avevano fatta propria la totalitagrave diquellrsquoordinamento82

Se dunque la vigenza dello ius civile in ambito municipale ribadita dalla legi-slazione di etagrave flavia va giudicata strutturale alla generalizzata estensione della ci-vitas Romana sancita dalla lex Iulia per lrsquoepoca anteriore alla guerra sociale il qua-dro risulta invece decisamente piugrave sfocato La moderna esegesi egrave orientata a rico-noscere un piugrave esteso grado di autonomia istituzionale ai piugrave antichi municipia inparticolare nella fase sine suffragio83 E tuttavia se egrave pure possibile che almeno ini-

21

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

84 Gell 16134 ma cfr M Talamanca Aulo Gellio ed i lsquomunicipesrsquo Per unrsquoesegesi di lsquonoctesAtticaersquo 1613 in Capogrossi Colognesi Gabba (a cura di) Gli statuti municipali cit 443-513

85 Su questa categoria si veda la magistrale analisi di Humbert Municipium et civitas sinesuffragio cit

86 Concordo pienamente con quanto ora prospettato da L Capogrossi Colognesi Formedel diritto e insediamenti territoriali nellrsquoItalia romana in RSI 124 2012 193-227

87 In relazione alla clausola della lex Cornelia de sicariis limitante le competenze della quae-stio ai soli crimini commessi a Roma o entro il primo miglio (Coll 131) ndash che aveva portatoa postulare lrsquoesistenza di corti criminali in ambito municipale in questo senso ad esempio FDe Martino Storia della costituzione romana III Napoli 1972-1975 (2a ediz) 375-377 ndash cfrJ L Ferrary Lex Cornelia de sicariis et veneficis in Athenaeum 79 1991 423-424 e Crawford(a cura di) Roman statutes cit 753 Sulla questione e per un corretto inquadramento dellacategoria dei iudicia publica di ambito municipale si veda ora Santalucia Osservazioni sullagiustizia penale nei municipia cit cfr anche C Venturini Quaestio e multae petitio nella lexVrsonensis in MEP 1 1998 79-102 e Mantovani Il iudicium pecuniae communis cit 296-317

88 Cfr Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 287-295 Per una analisi detta-gliata dei singoli casi si veda C Letta Magistrature italiche e magistrature municipali continuitagraveo frattura in Studi sulla magistrature indigene e municipali in area italica Pisa 1979 34-42

89 Punto della questione in Lamberti Tabulae Irnitanae cit 201-208 cfr anche A TorrentDe lege Irnitana modelo unico en las leyes municipales flavias in RIDRom 4 2010 88-157

zialmente a tali comunitagrave fosse concesso ndash per usare le parole di Aulo Gellio ndash disuis legibus uti84 dovette trattarsi di un momento meramente transitorio come perdefinizione transitoria va considerata la peculiare dimidiata condizione giuridicadei municipes sine suffragio85 Non vedo del resto quale altra funzione potesseroavere i praefecti giurisdicenti inviati dal pretore nelle comunitagrave di cives se non ap-punto quella di introdurre il diritto romano in ambienti rimasti per lungo tempoad esso estranei con tutta la gradualitagrave di un processo certo assai complesso e forseanche attraverso una preliminare empirica reinterpretazione dei diritti locali86 Edintendo essenzialmente ndash oltre al diritto criminale il cui esercizio in ogni caso re-steragrave sempre di diretta competenza dei magistrati di Roma87 ndash il diritto privatolrsquounico veramente rilevante ai fini di un lineare sviluppo dei rapporti intercomuni-tari tra cives per quanto attiene al diritto pubblico i casi cosigrave frequenti di costitu-zioni lsquoanomalersquo tra i municipia di epoca anteriore alla guerra sociale88 assicuranoinvece della mancata applicazione di direttive comuni un fenomeno che si realiz-zeragrave solo a partire dal I sec aC con la generalizzata diffusione di assetti magistra-tuali uniformi di marca quattuorvirale o duovirale

Ho finora parlato di uno schema unitario per gli statuti locali ancora piena-mente percepibile al di sotto degli adattamenti e degli aggiornamenti nella legi-slazione municipale di etagrave flavia Egrave nota la vexata quaestio relativa allrsquoesistenza ameno di una lex municipalis modello89 postulata da coloro che ndash giustamente ndash

22

Simone Sisani

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

90 Lrsquoipotesi risale a F C von Savigny Der roumlmische Volkschluss der Tafeln von Heraclea inVermischte Schriften III Berlin 1850 [1838-1849] 279-412

91 CIL V 286492 Cic epist ad fam 61893 Su questa ipotesi risalente al drsquoOrs e da lui stesso piugrave volte ribadita (ultimamente in A

drsquoOrs La ley Flavia municipal (texto y comentario) Roma 1986 13-14 e passim) cfr da ultimoGonzaacutelez Reflexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 133-143 e Id La lex Flavia munici-palis y los municipia Hispaniae in Capogrossi Colognesi Tassi Scandone (a cura di) Vespasia-no e lrsquoimpero dei Flavi cit 97-109

94 Lamberti Tabulae Irnitanae cit 208-220

valorizzano lrsquoorganicitagrave e le giagrave rilevate coincidenze di dettato tra le varie leggi epi-grafiche note negata da quanti intendono queste stesse leggi come semplici cento-ni di norme desunte da piugrave fonti eventualmente elaborati in ambito locale sullafalsariga degli statuti di centri vicini per i municipia flavi della Baetica si egrave adesempio pensato allrsquoinflusso esercitato dalla lex della colonia di Urso Fino ad annirelativamente recenti la stragrande maggioranza dei sostenitori della prima ipotesiidentificava la legge madre in una lex Iulia municipalis di etagrave cesariana90 citata a li-vello epigrafico da una epigrafe di Patavium91 ed apparentemente richiamata in unlocus ndash invero piuttosto criptico ndash di Cicerone92 cui sarebbero da attribuire le clau-sole trasmesse dalla tabula Heracleensis Dopo la riemersione della lex Irnitana vi egravestato chi pur salvando titolatura e natura del provvedimento ne ha tuttavia attri-buito la paternitagrave ad Augusto sulla scorta del caput 91 del documento dove egrave fat-ta menzione di una lex Iulia che sarebbe da identificare tout court con una norma-tiva a carattere generale pensata in origine per i municipia italici e riutilizzata in etagravedomizianea come modello per una lex Flavia municipalis dotata di finalitagrave analo-ghe e alla base delle singole leges datae dei municipia iberici93

Questrsquoultima ipotesi che allrsquoapparenza potrebbe offrire la migliore giustifica-zione alla marca augustea di una parte significativa ndash si egrave visto ndash dello statuto irni-tano egrave in realtagrave frutto di una quanto meno discutibile estrapolazione Il caput inquestione della lex Irnitana che in un contesto relativo al calendario giudiziale ri-manda a quanto stabilito da una clausola della lex Iulia quae de iudiciis privatis pro-xime lata est allude infatti chiaramente ad una legge giudiziaria sia essa da identi-ficare con la stessa lex Iulia de iudiciis privatis o con un ulteriore provvedimentoaugusteo di identica natura elaborato espressamente per le realtagrave provinciali94 inogni caso nulla autorizza ad attribuire ad esso un intento normativo globale rivol-to ai principi dellrsquoautonomia municipale al di lagrave dello specifico ambito procedu-rale

Se dunque lrsquoidea di una lex municipalis augustea manca di riscontri diretti nelladocumentazione in nostro possesso anche lrsquoipotesi finora piugrave accreditata chevuole rintracciare nellrsquoattivitagrave legislativa di Cesare un piano di organica ristruttu-

23

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

95 Infra sect 396 Per la cronologia cfr J Beaujeu Ciceacuteron Correspondance VII Paris 1980 21997 Infra sect 2

razione delle istituzioni municipali non poggia a mio avviso su basi sufficiente-mente solide La testimonianza senza dubbio piugrave esplicita di tale attivitagrave la giagrave ri-chiamata iscrizione di Patavium menzionante un quattuorvir aediliciae potestatis elege Iulia municipali parrebbe in effetti alludere ad una sorta di legge-quadro diambito municipale che tuttavia ndash stante la provenienza dellrsquoepigrafe ndash tenderei adidentificare con il provvedimento legislativo volto a riorganizzare su base unitariale strutture amministrative locali delle comunitagrave cisalpine allrsquoindomani della con-cessione ad esse della civitas Romana concessione promossa per diretta iniziativadi Cesare alla fine del 49 aC nel corso della sua prima brevissima dittatura maverosimilmente ratificata dai comizi attraverso lrsquoapprovazione di quella lex Rosciadi cui egrave menzione nel fragmentum Atestinum che credo votata nellrsquoanno successi-vo95 Una legge-quadro dunque ma di applicazione limitata al solo territorio dellaprovincia della Gallia Cisalpina ed oltretutto ancora informata almeno allrsquoappa-renza agli schemi elaborati nei decenni precedenti a giudicare dallrsquoormai canoni-co ordinamento quattuorvirale assunto dai neo-costituiti municipia cisalpini

Resta la testimonianza di Cicerone offerta da una lettera a Lepta risalente allafine di gennaio o al febbraio del 45 aC96 sulla base della quale si egrave voluta postu-lare lrsquoesistenza di una lex municipalis cesariana allora in fase di elaborazione ndash even-tualmente da identificare con la lex Iulia municipalis del documento patavino ndashche avrebbe offerto il modello a tutte le leges datae di ambito municipale Si puogravediscutere sullrsquoeffettiva natura della legge consultata da Balbo potrebbe certo trat-tarsi di un provvedimento volto a ridefinire singoli aspetti dellrsquoautonomia munici-pale ma non escluderei che si tratti in ogni caso di una normativa di applicazionelimitata rivolta cioegrave unicamente ai municipia ancora in fase di costituzione o ad-dirittura di una singola lex data che avrebbe interessato la sola comunitagrave purtrop-po ignota cui erano ascritti i tanto affannati familiares di Lepta Quello che mipreme sottolineare egrave che lrsquoidea di attribuire a Cesare un progetto di riforma globa-le dellrsquoistituto concretizzatosi nellrsquoelaborazione di una legge-quadro valida perlrsquointera realtagrave municipale non puograve essere automaticamente ricavata dalle sole pa-role di Cicerone tanto piugrave che lo stesso parallelo con la tabula Heracleensis ndash car-dine lo ricordo dellrsquoipotesi di datazione in etagrave cesariana dellrsquointero blocco di clau-sole queste sigrave apparentemente desunte da una legge municipale modello checompongono la sezione finale (ll 83-163) del documento ndash ha a mio avviso un ca-rattere decisamente piugrave ambiguo di quanto normalmente non si creda97

Al di lagrave di tutto trovo francamente singolare che i sostenitori dellrsquoesistenza diuna lex municipalis modello abbiano per lo piugrave scartato implicitamente lrsquounico pe-

24

Simone Sisani

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

98 Sulla base degli elenchi di K J Beloch Roumlmische Geschichte bis zum Beginn der PunischenKriege Berlin-Lepzig 1926 500-503 ancora sostanzialmente validi si puograve stimare che nei pri-missimi anni dalla promulgazione della lex Iulia de civitate (90 aC) si dovette procedere ad or-ganizzare in municipia tra ex comunitagrave federate ed ex colonie latine almeno un centinaio dicentri

99 Nel caso degli statuti municipali della Baetica si egrave infatti di fronte non tanto a paralleli-smi ma ad una vera e propria identitagrave di dettato che spinge con forza a postulare ndash cfr LebekLa lex Lati di Domiziano cit 160-161 e quanto ribadito in Gonzaacutelez Reflexiones sobre la lexFlavia municipalis cit 140-142 ndash lrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis con intenti norma-tivi generali riprodotta in modo quasi meccanico dalle singole leges datae Non sono invece af-fatto certo che questa legge coincida con la lex Latii emanata nei primissimi anni di regno diVespasiano (non dunque in etagrave domizianea come postulato dal Lebek) il cui scopo principalendash e forse unico ndash dovette essere quello di regolare in termini giuridici la concessione dello iusLatii alle comunitagrave iberiche contestualmente trasformate in municipia e non quello di riorga-nizzarne e uniformarne le strutture amministrative interne (si veda in questo senso Garciacutea Fer-naacutendez El municipio latino cit 163-180) Questrsquoultima tappa dovette essere raggiunta in cia-scun municipium solo al momento della concessione della lex data (nel caso di Irni Malaca eSalpensa tra lrsquo81 e lrsquo83 dC cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 224-227) si intende in que-sto senso percheacute inizialmente i magistrati dei neo-costituiti municipia non siano eletti ma no-minati ex edicto imperatoris (cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25 contra Gonzaacutelez Re-flexiones sobre la lex Flavia municipalis cit 127-130) come testimonia esplicitamente la lex Ir-

riodo storico in cui un impianto normativo di questo tipo potrebbe trovare la suapiugrave naturale ndash e direi quasi necessaria ndash collocazione gli anni immediatamentesuccessivi alla guerra sociale quando per la prima volta lo stato romano si trovogravenella condizione di dover organizzare ex novo le strutture amministrative di nume-rosi centri98 senza poter contare su schemi giagrave precedentemente elaborati E sitratta di un processo che giagrave in questrsquoepoca in significativo contrasto con lrsquoecletti-smo che caratterizza le sperimentazioni attuate tra il IV e il II sec aC mostra diseguire criteri tendenzialmente unitari ed in quanto tali verosimilmente codificatiin termini legislativi Ne egrave indizio in particolare lrsquointroduzione del quattuorvira-to uniformemente diffuso tra i municipia costituiti subito dopo il 90 aC sceltatanto piugrave significativa in quanto coincidente con una vera e propria invenzione diquegli anni una riforma elaborata per cosigrave dire lsquoa tavolinorsquo che disconosce la va-rietagrave di assetti magistratuali tipica dellrsquoepoca anteriore alla guerra sociale

La lex Tarentina espressione appunto della fase iniziale di questo processo tra-disce come si egrave detto lrsquoinflusso di uno schema giagrave coerentemente strutturato lostesso schema che informeragrave i singoli statuti municipali fino ancora allrsquoetagrave flaviaIn tutti i casi siamo a mio avviso di fronte alla concretizzazione di un sistema nor-mativo unitario codificato da una lex municipalis che vorrei intendere non tantoquale testo unico da riprodurre meccanicamente per ogni centro ndash come parrebbeinvece avvenire in etagrave flavia al momento della municipalizzazione delle provinceiberiche99 ndash quanto come un complesso organico di principi volto in primo luogo

25

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

nitana (capp 19-20) e come si ricava anche da tre iscrizioni di Cisimbrium (CIL II2V 291-292) e di Igabrum (CIL II2V 308) risalenti agli anni tra il 75 e lrsquo83 dC

100 Intendo qualcosa di analogo allo lsquostatuto basersquo prospettato da E Gabba Tendenze al-lrsquounificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano in Italia romana Como 1994[1987] 47-48

101 CIL X 113-114 ILS 6468 Infra sect 2102 U Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane Magistrati decu-

rioni popolo in Colonie e municipi nello stato romano Roma 2007 [2006] 64-79 Un possibileprecedente di etagrave tardo-repubblicana egrave forse offerto dal bollo laterizio databile nella prima me-tagrave del I sec aC AE 2007 345 (da Signia cfr F M Cifarelli Magistrati ed eacutelites municipali diSegni in bolli laterizi dal territorio in G Ghini (a cura di) Lazio amp Sabina IV Atti del Conve-gno (Roma 2006) Roma 2007 219-221) Mrsquo Occius Mrsquo f | T Manlius T f | IIIIvir(i) i(ure)d(icundo) s(enatus) c(onsulto) Resta comunque incerto se il richiamo al senatus consultum sia ef-fetivamente da collegare alla nomina ex decreto ordinis dei due magistrati (eventualmente nelcontesto delle ritorsioni attuate da Silla nei confronti delle eacutelites locali filo-mariane il caso sa-rebbe analogo a quanto documentato per Larinum da Cic Cluent 25) e non piuttosto allrsquoin-tervento da essi curato

103 U Laffi I senati locali nello stato municipale e nel I sec dC in Studi di storia romana e

a guidare lrsquooperare legislativo dei magistrati incaricati di dare leges ai singoli muni-cipia100 A tale legge credo si debbano attribuire le clausole di attinenza municipaleriprodotte nella tabula Heracleensis pertinenti senza dubbio ad una lex rogata chenon escluderei di identificare con quella lex Cornelia di etagrave cinnana piuttosto chesillana menzionata da tre iscrizioni di Petelia101

Vi sono dunque buone ragioni per credere che i fondamenti giuridici dellrsquoauto-nomia municipale siano stati organicamente stabiliti allrsquoapertura stessa della fasematura dellrsquoistituto Nel corso dei circa due secoli che separano questo momentodallrsquoetagrave flavia gli statuti municipali andranno certo adattandosi ai tempi (oltre cheai luoghi) senza tuttavia registrare modifiche sostanziali almeno sul piano dellastruttura e del funzionamento della macchina amministrativa che egrave quanto diresul piano del diritto pubblico locale

Una fase cruciale di innovazione si inaugura come detto nei decenni finali del Isec aC ma essa non egrave il frutto di una riforma globale dellrsquoistituto eventualmen-te codificata da una fantomatica lex Iulia municipalis del 15 aC circa Non chemanchino in etagrave augustea misure volte a modificare direttamente il funzionamen-to della macchina amministrativa locale oltre allrsquoabbassamento dellrsquoetagrave minimaper lrsquoaccesso alle magistrature cui si egrave giagrave accennato egrave il caso in particolare dellrsquoat-tribuzione di piugrave estesi poteri ai senati municipali attraverso lrsquoincentivazione diprocedure quali la creazione ex decreto decurionum dei magistrati (normalmente ipraefecti ma anche i magistrati ordinari)102 e lrsquoadlectio che conferiva agli stessi de-curioni la facoltagrave di integrare il proprio ordo attraverso cooptazioni straordina-rie103 noncheacute ndash nel quadro dellrsquoamministrazione statale ndash la nomina dietro proba-

26

Simone Sisani

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

di diritto Roma 2001 [1998] 475 Anche questa pratica egrave attestata giagrave in etagrave tardo-repubbli-cana cfr F Jacques Le privilegravege de la liberteacute Politique impeacuteriale et autonomie municipale dansles citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 573-583

104 C Nicolet Tribuni militum a populo in MEFRA 79 1967 29-76105 Per una rapida panoramica si veda T Spagnuolo Vigorita V Marotta La legislazione

imperiale Forme e orientamenti in Storia di Roma 2 Lrsquoimpero mediterraneo III La cultura elrsquoimpero Torino 1992 87-93

106 Risultano significativi in questo senso i paralleli tra le leggi municipali flavie e il fram-mento della lex municipii di Segusio (AE 2007 891 cfr C Letta Fragmentum SegusinumDue frammenti a lungo ignorati della lex municipalis di Segusio in G Paci (a cura di) Contri-buti allrsquoepigrafia drsquoetagrave augustea Atti del Convegno (Macerata 2005) Tivoli 2007 145-169)risalente ad etagrave augustea La lunga fortuna del modello egrave ora testimoniata dallrsquoimpianto nor-mativo dello statuto locale di Troesmis confezionato a seguito della constitutio del municipiumnel 177-180 dC cfr W Eck La loi municipale de Troesmis donneacutees juridiques et politiquesdrsquoune inscription reacutecemment deacutecouverte in RD 91 2013 199-213

107 AE 1984 188 C Messio C f Q n Scaev(ae) | IIvir(o) tert(ium) | cui lege Flavia datumest | primus sententiam sui ordinis | interrogaretur cuique | post mortem publice funus | locusque se-pulturae decretus | est Scaeva f(ilius) Sul documento si veda S Demougin La lex Flavia dansune inscription campanienne in Recherches eacutepigraphiques Documents relatifs agrave lrsquohistoire des insti-tutions et de lrsquoadministration de lrsquoempire romain Saint-Etienne 1986 41-47

108 Per G Camodeca Lrsquoattivitagrave dellrsquoordo decurionum nelle cittagrave della Campania dalla docu-mentazione epigrafica in CahGlotz 14 2003 180-181 e nota 24 tale lex andrebbe identificata

bile segnalazione dei senati locali dei tribuni militum cd a populo104 E tuttavia laricezione diretta o lrsquoinflusso della normativa augustea quali emergono essenzial-mente dal testo della lex Irnitana sono piugrave spesso la semplice espressione della vi-genza in ambito municipale dello ius civile secondo un principio connaturato al-lrsquoidea stessa di municipium in questo senso egrave chiaro come lrsquointensa articolata at-tivitagrave legislativa di Augusto nel momento stesso in cui razionalizzava in numero-sissimi campi ndash armonizzando forme e precetti giuridici a volte di antica elabora-zione ndash le basi normative del diritto romano105 offriva inevitabilmente un nuovocoerente ed unitario punto di riferimento anche in ambito locale la cui funziona-litagrave resteragrave inalterata fino almeno allrsquoetagrave flavia106

Tale funzionalitagrave egrave testimoniata in maniera esemplare da un documento epi-grafico di Forum Popilii dove egrave fatta menzione di un duoviro al quale lege Flaviadatum est primus sententiam sui ordinis interrogaretur107 La notazione allude vero-similmente ai nuovi criteri per lrsquoordine di interrogazione dei decurioni derivantidallrsquoapplicazione in ambito locale della lex Iulia de maritandis ordinibus recepitacome si egrave visto anche dalla lex Irnitana Nella cittagrave campana lrsquoapplicazione dellanorma si configura come una innovazione di etagrave vespasianea siamo cioegrave di frontead un aggiornamento dello statuto locale operato sulla base ancora una volta dellanormativa augustea in virtugrave di una lex Flavia108 che sarei propenso a collegare ndash

27

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

con lo statuto locale di Forum Popilii egrave possibile ma non escluderei che si tratti piuttosto diuna legge coloniaria eventualmente valida per tutte le deduzioni vespasianee

109 Lib col 233-234 L Forum Populi Oppidum muro ductum Iter populo debetur ped(um)XV Limitibus Augusteis ager eius in iugeribus est adsignatus Nam imperator Vespasianus postea le-ge sua agrum censiri iussit

110 L Keppie Colonisation and veteran settlement in Italy in the first century AD in PBSR52 1984 91-104

111 F Sartori La legge Petronia sui prefetti municipali e lrsquointerpretazione del Borghesi in Dal-lrsquoItaliacutea allrsquoItalia I Padova 1993 [1982] 533-545

112 Si veda in particolare F Jacques Le privilegravege de liberteacute Politique impeacuteriale et autonomiemunicipale dans les citeacutes de lrsquoOccident romain (161-244) Rome 1984 3-317

113 Basti qui il richiamo alla lucida sintesi di A Giardina La formazione dellrsquoItalia provin-ciale in Storia di Roma 3 Lrsquoetagrave tardoantica I Crisi e trasformazioni Torino 1993 51-68

come suggerisce anche una notizia trasmessa dal Liber coloniarum109 ndash alla trasfor-mazione del centro in colonia nel contesto del vasto programma di deduzionipromosso a beneficio dei veterani da Vespasiano nei primissimi anni del suo re-gno110 La testimonianza egrave per piugrave versi significativa costituendo un grosso osta-colo ndash a mio avviso insormontabile ndash per la giagrave richiamata ipotesi relativa allrsquoesi-stenza di una lex Iulia municipalis di Augusto

Nei decenni successivi allrsquoetagrave augustea se si prescinde dai riflessi ndash per altro li-mitati ndash che il processo di aggiornamento dello ius civile dovette ingenerare anchein ambito locale lrsquoattivitagrave legislativa sembra invece quasi ignorare le questioni didiritto pubblico municipale Gli unici interventi normativi in materia sono di fat-to costituiti dalla giagrave richiamata lex Visellia del 24 dC con la quale venne sancitoanche in ambito locale il requisito dellrsquoingenuitas per lrsquoaccesso alle magistrature e aldecurionato e da una lex Petronia di cronologia per altro incerta (ma senza dubbioanteriore al 69 dC) che dovette introdurre una procedura straordinaria per lanomina dei magistrati locali in situazioni amministrative anomale111

Lrsquoidea di municipium sullo scorcio del I sec dC sembra insomma ancora ingran parte coincidere con quella che si era venuta cristallizzando nel corso del se-colo precedente Le modifiche queste sigrave sostanziali non tarderanno in ogni caso avenire a partire dalla nomina dei primi curatores rei publicae sotto Traiano112aspetti importanti dellrsquoautonomia municipale verranno progressivamente sottrattial controllo delle istituzioni locali per essere affidati ad appositi incaricati del go-verno centrale Nel rapporto inizialmente diretto tra Roma e i suoi municipia si in-serisce gradualmente una serie di filtri intermedi fino al risultato ultimo raggiun-to alla fine del III sec dC con la provincializzazione dellrsquoItalia113 ma si tratta disviluppi che travalicano ampiamente i limiti cronologici imposti dal tema del pre-sente incontro

28

Simone Sisani

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

114 M W Frederiksen The republican municipal laws errors and drafts in JRS 55 1965194

115 La piugrave recente edizione del documento egrave in Crawford (a cura di) Roman statutes citnr 24 355-391 con ampia bibliografia (ibid 355-357) aggiornata fino al 1990 Successiva-mente a questa edizione si segnala in particolare il riesame globale offerto da A GiovanniniDie Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspektiven Teil I die frumentationes inChiron 34 2004 187-204 e Id Die Tabula Heracleensis neue Interpretationen und Perspekti-ven Teil II die lex Iulia municipalis in Chiron 38 2008 47-61 Gli studi di H Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee (la preacutetendue lex Julia municipalis) Paris 1907 e di E G Hardy The tableof Heraclea and the lex Iulia municipalis in Some problems in Roman history Ten essays bearingon the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford 1924 [1914] 239-294 nelleloro vedute contrapposte offrono ancora a mio avviso il miglior inquadramento dei numero-si problemi sollevati dal documento

116 Il testo giunto fino a noi mancante dellrsquoinizio occupa su 163 linee i tre quarti circa diuna tabula bronzea alta 184 cm terminando ad una cinquantina di centimetri dal suo margineinferiore la circostanza assicura che ciograve che abbiamo di fronte egrave la fine di un documento cer-tamente piugrave lungo (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 357) Risulta difficile fareipotesi sullrsquoestensione ndash per non dire sui contenuti ndash della parte perduta che comunque dove-va occupare almeno unrsquointera tabula forse (ma non egrave detto) delle stesse dimensioni di quellaconservata il piugrave che si puograve dire egrave che verosimilmente abbiamo a che fare con meno dellametagrave del documento originario

117 A differenza del Crawford (cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358) distinguole ll 83-158 non in due ma in tre sezioni sulla scorta del peculiare dettato del documento Allell 83 Queiquomque in municipieis colonltigteis praefectureis foreis conciliabuleis c(ivium) R(oma-norum) IIvir(ei) IIIIvir(ei) erunt () 108 Quae municipia colonialtegt praefecturaltegt c(ivium)R(omanorum) sunt erunt () 142 Quae municipia coloniae praefecturae c(ivium) R(omanorum)

2 ALLrsquoINIZIO DI UN PROCESSO LA TABULA HERACLEENSIS RIFLESSIONI SULLA NATURA E

SULLA CRONOLOGIA DEL DOCUMENTO

Puograve forse sembrare ozioso tornare ad occuparsi della tabula Heracleensis un do-cumento sul quale ndash per usare le parole del Frederiksen114 ndash laquoevery possible view hasbeen advanced and more than every possible dateraquo Credo tuttavia ci sia ancora mar-gine se non altro per alcune puntualizzazioni rese necessarie proprio da una ormaiingombrante mole di studi115 che di fatto ha finito per annegare in un mare di ipo-tesi ndash piugrave o meno motivate ndash i pochi dati ragionevolmente certi che si possonoestrapolare dal testo (legislativo) e dallrsquooggetto (epigrafico) questrsquoultimo pratica-mente rimosso da una analisi che ha finora privilegiato comprensibilmente del re-sto i soli contenuti giuridici dellrsquoiscrizione

Comincerograve anchrsquoio dai contenuti ribadendo in apertura un assunto a mio av-viso incontestabile quello della non unitarietagrave del testo legislativo la cui parte fi-nale ndash lrsquounica sopravvissuta116 ndash risulta composta come egrave noto da sei sezioni relati-ve le prime due (ll 1-19 20-82) alla cittagrave di Roma le ultime quattro (ll 83-107108-141 142-158 159-163)117 a questioni amministrative di ambito municipale

29

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

in Italia sunt erunt () gli elenchi di comunitagrave locali sono integrati dalla specificazionec(ivium) R(omanorum) a fronte del ben piugrave frequente ricorso a formule ellittiche (ll 89-9094-95 98 108-109 126 127-128 130 135 136 142-143 152 157 158) la formula com-pleta dovragrave dunque segnalare lrsquoinizio di tre distinte sezioni del documento concernenti rispet-tivamente le magistrature (ll 83-107) il senato (ll 108-141) e le procedure del census (ll 142-156)

118 Da ultimo in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 358-359119 Sulla questione cfr infra120 Ll 83-88 norme relative alla lectio senatus ad opera dei magistrati di municipia colo-

niae praefecturae fora conciliabula ll 89-97 requisiti per lrsquoaccesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum di municipia coloniae praefecturae ll 98-107 divieto per i magistrati di munici-pia coloniae praefecturae incaricati di presiedere i comizi elettorali di dichiarare magistrato chinon egrave in possesso delle qualifiche di accesso Cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit383

121 Ll 108-125 cause di indegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum di municipia coloniaepraefecturae fora conciliabula ll 126-134 obbligo per i magistrati di municipia coloniae prae-fecturae fora conciliabula di impedire che i soggetti indegni partecipino alle riunioni del sena-to ll 135-141 divieto per i soggetti indegni di candidarsi alle magistrature di municipia colo-niae praefecturae fora conciliabula che possono dare accesso allrsquoordo decurionum Cfr Craw-ford (a cura di) Roman statutes cit 385

(lato sensu) Lrsquoassunto non nuovo e spesso riaffermato118 va comunque megliospecificato Egrave infatti certo che lrsquoincisione del testo sul bronzo che non presentadifferenze neacute di paleografia neacute di mani dovette avvenire in unrsquounica soluzione e adopera dello stesso scriba il che significa che il documento ndash almeno nella sua reda-zione epigrafica ma probabilmente giagrave nellrsquoarchetipo ndash egrave stato concepito unitaria-mente sia per forma che per funzione a meno di non intendere la tabula ma nonmi sembra proprio il caso come un mero esercizio scrittorio di cancelleria giuridi-ca A non essere unitaria egrave la fonte delle normative trascritte nel documento chenon riproduce unrsquounica lex piuttosto riassembla clausole attinte da leges diverse

Ci si deve a questo punto chiedere se ad ogni parte del documento corrispondauna fonte distinta Per quanto riguarda le prime due sezioni lrsquointerrogativo nonha soluzione la perdita della porzione iniziale della prima sezione oltre ad oscu-rarne il significato impedisce di accertarne un eventuale collegamento con la se-zione successiva119 Diverso egrave il caso delle ultime quattro sezioni ndash quelle di atti-nenza municipale ndash del documento delle quali converragrave riassumere brevemente icontenuti Alle ll 83-141 sono elencante una serie di norme relative a municipiacoloniae praefecturae fora conciliabula si tratta di sei distinte clausole ripartite indue sezioni dedicate ai magistrati (ll 83-88 89-97 98-107)120 e ai senati locali (ll108-125 126-134 135-141)121 Seguono alle ll 142-158 due clausole relativealle procedure del census in municipia coloniae praefecturae la prima clausola (ll142-156) stabilisce i modi e i tempi del censimento locale la seconda (ll 157-158) ha carattere di deroga e si applica a quanti abbiano piugrave di un domicilium ai

30

Simone Sisani

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

122 Per la corretta interpretazione di questa clausola si veda Y Thomas Origine et communepatrie Eacutetude de droit public romain (89 av J-C - 212 ap J-C) Rome 1996 117-127

quali egrave data possibilitagrave di farsi censire a Roma122 Chiude il documento una clau-sola (ll 159-163) concernente i municipia fundana che sancisce la forza giuridicadelle aggiunte delle modifiche e delle correzioni eventualmente apportate dal con-stitutor alle leges da lui stesso precedentemente date ai suddetti municipia

Possiamo a mio avviso essere ragionevolmente certi che tutte le clausole conte-nute in queste quattro sezioni siano tratte da unrsquounica normativa come assicuranole ultime linee del documento Quei lege pl(ebei)ve sc(ito) permissus est ltfgtuit uteileges in municipio fundano municipibusve eius municipi daret sei quiltdgt is posth(anc) l(egem) r(ogatam) in eo anno proxumo quo h(anc) l(egem) populus iuserit adeas leges ltaddiderit commutaverit conrexeritgt municipieis fundanos item tenetoutei oporteret sei ealtegt res ab eo tum quom primum leges eis municipibus legepl(ebei)ve sc(ito) dedit ad eas leges additae commutatae conrectae essent neve quis in-tercedltigtto neve quid facito quo minus ea rata sint quove minus municipis fundanostenealtngtt eisque optemperetur

La menzione di haec lex rogata va senza dubbio intesa come di norma nei do-cumenti legislativi quale citazione interna che non darebbe alcun senso estrapo-lando la clausola da ciograve che nel testo la precede e che deve di necessitagrave coinciderecon il designatum di laquohaec lexraquo Si offrono allora solo due alternative o la lex rogatarichiamata dalle linee finali della tabula Heracleensis si identifica con lrsquointero docu-mento inciso sul bronzo o essa si identifica con la sola parte finale dello stesso do-cumento La prima soluzione egrave ovviamente impraticabile il testo della tabula pre-so nella sua globalitagrave non ha i connotati di una legge unitaria men che meno diuna legge comiziale Resta dunque la seconda alternativa che permette di attribui-re lrsquointero blocco di clausole di attinenza municipale trasmesse dalla tabula Hera-cleensis (ll 83-163) accomunate da evidenti analogie di contenuto e di dettato adunrsquounica lex rogata a Roma Si puograve inoltre affermare che questo blocco di clausoleriproduce solo in parte il testo della legge che risulta quantomeno mancante siadella praescriptio che della sanctio

Di tale legge egrave possibile ricostruire se non i contenuti specifici almeno la na-tura generale La legge doveva regolare una serie di questioni amministrative loca-li tra le quali certamente le competenze e i requisiti di eleggibilitagrave dei magistrati irequisiti per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum le procedure del census municipale Egravepoi evidente il suo intento normativo globale non si tratta di una legge pensataper un singolo centro e neppure per una singola categoria di centri ma per lrsquoinsie-me della realtagrave municipale comprendente non solo municipia e coloniae ma an-che municipalitagrave di rango inferiore quali praefecturae fora e conciliabula Infine il

31

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

123 Di laquouna notevole discrezionalitagrave nellrsquoinserimento nei nuovi statuti municipali di normespecifiche per i singoli casiraquo parla giustamente Gabba Tendenze allrsquounificazione normativa cit 48

124 Cfr giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 10-11125 Un utile censimento degli elementi interni al testo passibili di orientarne la cronologia egrave

in Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360-362126 T R S Broughton The magistrates of the Roman republic II New York 1951-1986

152127 Cfr da ultimo Crawford (a cura di) Roman statutes cit 316 Ma si veda giagrave Legras La

table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 296-306 anche per una accurata messa a punto dei dati relativi allavita del personaggio (RE II 1896 nr 23 327-330) nato forse prima del 120 aC e morto po-co dopo il 55 aC

128 Cic nat deor 374

richiamo operato nelle ultime linee alle figure incaricate di dare leges ai municipiafundana suggerisce uno dei possibili scopi ndash forse il principale ndash della legge quellodi offrire le linee-guida per la confezione degli statuti locali dei singoli municipiache in ogni caso restano il frutto del libero operare legislativo di colui il quale legeplebive scito permissus est fuit uti leges in municipio fundano municipibusve eius mu-nicipii daret123

Vengo ora alla questione piugrave spinosa quella della cronologia Vorrei in primoluogo soffermarmi non sulla datazione della tabula Heracleensis ndash dove tra lrsquoaltrooccorreragrave distinguere tra cronologia del testo come archetipo e cronologia del do-cumento come epigrafe le due cose non necessariamente coincidono ndash ma suglielementi che possono orientare la datazione delle sole clausole di attinenza muni-cipale e dunque della stessa lex rogata da cui tali clausole sono state tratte Data laprobabile pertinenza di tali clausole ad una fase di generalizzata municipalizzazio-ne della penisola (post 90 aC) e potendo fissare ndash grazie alla menzione del meseQuinctilis (l 98) ndash un sicuro terminus ante quem al 44 aC124 gli elementi che par-rebbero offrire i piugrave puntuali termini post quem si riducono sostanzialmente atre125 la menzione della condanna in un iudicium de d(olo) m(alo) come causa diindegnitagrave per lrsquoaccesso allrsquoordo decurionum (l 111) il riferimento nello stesso con-testo a qui ob caput c(ivis) R(omani) referundum pecuniam praemium aliudve quidcepit ceperit (l 122) lrsquoesclusione dalle cariche municipali di colui quei praeconiumdissignationem libitinamve faciet dum eorum quid faciet (ll 94 104-105)

Per quanto concerne il primo punto la menzione dellrsquoactio de dolo rappresentaun sicuro termine cronologico solo se si accetta di datarne lrsquointroduzione allrsquoanno66 aC ad opera dellrsquoallora pretore C Aquilius Gallus126 In realtagrave come egrave statovisto127 lrsquoactio risulta giagrave esistente nel 7776 aC essendo ricordata nel De naturadeorum128 che Cicerone ambienta appunto in quella data essa in ogni caso do-vette essere introdotta da Aquilio non troppo tempo prima dal momento che ne-gli anni finali del II sec aC lrsquoeques Romanus C Canius ndash la sfortunata vittima di

32

Simone Sisani

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

129 Cic off 314 Sul personaggio (RE I suppl 1903 274) cfr anche Cic de orat 2280130 Si veda per tutti F Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine Rome 1985 204-

207 Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 129-140 pensava piuttosto ad un piugrave generico ri-ferimento a sicari lsquodi professionersquo ma lrsquoipotesi ndash a mio avviso percorribile ndash non ha riscossomolto successo

131 Cfr Hinard Les proscriptions de la Rome reacutepublicaine cit 152-212132 Cfr in questo senso giagrave Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 130-131133 Giovannini Die Tabula Heracleensis II cit 49-53134 La fattispecie sarebbe cioegrave quella delineata da Macer 1 publ iudic D 47132 Concus-

sionis iudicium publicum non est sed si ideo pecuniam quis accepit quod crimen minatus sit potestiudicium publicum esse ex senatus consultis quibus poena legis Corneliae teneri iubentur qui in ac-cusationem innocentium coierint quive ob accusandum vel non accusandum denuntiandum velnon denuntiandum testimonium pecuniam acceperit il cui carattere infamante si ricava da Call2 d i fisci D 49142 pr Ex quibusdam causis delatione suscipientium fama non laeditur velutieorum qui non praemii consequendi item eorum qui ulciscendi gratia adversarium suum defe-runt vel quod nomine rei publicae suae quis exsequitur causaltmgt et haec ita observari plurifa-riam principalibus constitutionibus praecipitur In veritagrave giagrave Savigny Der roumlmische Volkschluss derTafeln von Heraclea cit 336 aveva scartato questa interpretazione percheacute tale crimine avreb-be a suo avviso finito per coincidere con quello di calumnia anchrsquoesso esplicitamente contem-plato nel documento (ll 119-120 quemve k(alumniae) praevaricationis caussa accussasse fecissevequltigtd iudicatum est erit) tra le cause di indegnitagrave Fermo restando che questo ragionamentovale anche per lrsquointerpretazione tradizionale (un sicario condannato in giudizio rientra nellastessa categoria giagrave prevista dalle ll 117-118 qui iudicio publico Romae condemnatus est erit)

un raggiro protagonista di un gustoso episodio narrato dallo stesso Cicerone129 ndashnon puograve ancora avvalersene La sua menzione nel nostro documento non consentedunque alcuna precisazione cronologica offrendo al piugrave solo una possibile confer-ma del terminus post quem del 90 aC

La menzione tra i soggetti indegni di coloro che hanno ricevuto denaro ob ca-put civis Romani referundum egrave invece di norma intesa come una allusione ai sicaridelle proscrizioni sillane130 un riferimento che come egrave chiaro permetterebbe di fis-sare un sicuro terminus ante quem non al 78 aC se non al 64 aC quando pren-dono avvio i processi per tali crimini131 Lrsquoassunto egrave tuttrsquoaltro che scontato e cozzacontro una difficoltagrave sollevata dallo stesso dettato della tabula Heracleensis cheparlando di qui pecuniam praemium aliudve quid cepit ceperit chiaramente prevedela possibile reiterazione del crimine previsione assurda se il riferimento fosse dav-vero ad una fase storica ormai chiusa132 In anni recentissimi133 egrave stata in realtagrave ri-badita una valida alternativa allrsquointerpretazione tradizionale la fattispecie delinea-ta dalla legge non sarebbe quella dellrsquoomicidio ad opera di sicari prezzolati dallostato ma piuttosto quella della delatio dolosa operata dietro compenso ndash in dena-ro (pecunia) o di altra natura (praemium aliudve quid) ndash a danno di un cittadinoromano134 Giusta questa lettura verrebbe come egrave chiaro a cadere anche il presun-to termine cronologico del 7864 aC

33

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

potrebbe in realtagrave trattarsi di fattispecie distinte e non escluderei di resuscitare una opportunaosservazione di Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 139 ciograve che in questo caso viene sanzio-nato non egrave il referre caput in seacute ma la percezione di un compenso ob caput referundum a cau-sare indegnitagrave egrave cioegrave una pratica non una eventuale condanna in giudizio

135 Su questo parallelo si veda in particolare E Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Ta-bula Heracleensis in Studi lucani II2 Atti del Convegno (Montalbano Ionico-Matera1976) Galatina 1976 86-96

136 Cic epist ad fam 618 laquoNon appena ricevetti la lettera dal tuo Seleuco ho subito chie-sto a Balbo cosa stabilisse la legge Mi ha risposto che i praecones fincheacute esercitano il loro me-stiere non possono essere nominati decurioni ma ciograve non egrave impedito a coloro che lo abbianoesercitato in passato Per cui sia i tuoi che i miei amici possono ritenersi soddisfatti non era delresto possibile che mentre a Roma possono entrare a far parte del senato persino gli aruspicinei municipia non potessero diventare decurioni gli ex praeconesraquo Noto per inciso che il Seleu-cus menzionato da Cicerone di norma ritenuto la persona interessata a ricevere le informazio-ni va invece senza dubbio identificato con lo schiavo di Lepta latore della missiva (cfr in que-sto senso Beaujeu Ciceacuteron Correspondance cit 268)

137 Egrave lrsquoipotesi del Savigny abbracciata inizialmente anche dal Mommsen cfr Legras La ta-ble latine drsquoHeacuteracleacutee cit 191-203

138 Non convince lrsquoidea di intendere i praecones della lettera ciceroniana come una categoriadiversa da quella richiamata dalla tabula Heracleensis come postulato da Ch Saumagne Ledroit latin et les citeacutes romaines sous lrsquoEmpire Essais critiques Paris 1965 31-36 Su queste figuresi veda ora E Lo Cascio Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis in Helikon 15-161975-1976 351-371

Vengo infine allrsquoultimo punto Da tempo egrave stato colto il parallelo tra il dettatodella tabula Heracleensis ed una notizia riportata da Cicerone che nella giagrave men-zionata lettera a Lepta del gennaiofebbraio del 45 aC parrebbe alludere proprioalla clausola della lex concernente i praecones135 Simul accepi a Seleuco tuo litterasstatim quaesivi e Balbo per codicillos quid esset in lege Rescripsit eos qui facerent prae-conium vetari esse in decurionibus qui fecissent non vetari Qua re bono animo sintet tui et mei familiares Neque enim erat ferendum cum qui hodie haruspicinam face-rent in senatultmgt Romae legerentur eos qui aliquando praeconium fecissent in muni-cipiis decuriones esse non licere136 Da queste scarne allusioni si egrave voluta postularelrsquoesistenza di una legge generale ancora in fase di elaborazione al principio del 45aC che avrebbe organicamente ristrutturato gli assetti amministrativi locali e chesarebbe da identificare con la fonte normativa di tutte le clausole di attinenza mu-nicipale trasmesse dal testo della tabula Heracleensis137 dove egrave appunto fatto divie-to a qui praeconium dissignationem libitinamve faciet fincheacute esercita tali incarichidi accedere alle magistrature di municipia coloniae e praefecturae

Il parallelo tra il dettato del documento e quanto riferito a Cicerone da Balbo egraveevidente138 e tuttavia non costituisce a mio avviso un elemento cronologico pro-bante per la datazione al 45 aC della sezione finale del documento stesso ed anzidellrsquointera tabula Heracleensis Converragrave tornare alle informazioni che effettiva-

34

Simone Sisani

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

139 Le obiezioni sollevate da Legras La table latine drsquoHeacuteracleacutee cit 286-296 sono franca-mente assai deboli

140 La mia opinione coincide nella sostanza con quella di P A Brunt Italian manpower225 BC - AD 14 Oxford 1987 (2a ediz) 520 che giudica tralaticia la clausola sui praeconesdella normativa consultata da Balbo A questa eventualitagrave Lo Cascio Mazzocchi e la questionedella Tabula Heracleensis cit 94 obietta che laquose il pericolo temuto fosse stato quello che ildittatore non confermasse sul tema dellrsquoammissibilitagrave dei praecones ai consigli municipali lanorma vigente Cicerone non avrebbe probabilmente ripetuto con precisione la norma checontinuava a restare valida ma semplicemente avrebbe risposto che essa non era stata modifi-cata o almeno non avrebbe mancato di segnalare che essa restava di conseguenza immutataraquoIl ragionamento egrave valido solo se si presuppone lrsquoesistenza di una normativa generale regolanteuna volta per tutte le qualifiche di accesso ai consigli locali sovraordinata alle singole leges da-tae e automaticamente vigente in tutti i municipia in qualunque tempo e in qualunque luogocostituiti Ma in realtagrave sono proprio le singole leges datae a dare forza di legge in ambito localea tali qualifiche se la legge consultata da Balbo avesse regolato la constitutio di nuovi municipia(ad esempio quelli della Cisalpina cfr infra sect 3) non avrebbe avuto senso da parte di Ciceroneil richiamo ad una normativa valida per altri tempi e per altri centri Quella citata egrave a tutti glieffetti una nuova legge e la clausola sui praecones ndash pur se tralaticia ndash ha vigore nel caso speci-fico degli amici (cisalpini) di Lepta solo in quanto presente in quella legge

mente ci trasmette la lettera a Lepta il cui significato egrave stato talmente amplificatodalla critica moderna da risultare in certo modo distorto Sono in primo luogopiuttosto chiare le ragioni della richiesta avanzata a Cicerone dei conoscenti diLepta avevano cominciato a temere al principio del 45 aC che il loro essere o es-sere stati praecones potesse costituire in futuro un ostacolo allrsquoingresso nellrsquoordo de-curionum di un non meglio determinato municipium Il timore evidentementeoriginava ndash ed in questo seguo lrsquointerpretazione piugrave comunemente accettata139 ndashdalla consapevolezza che a Roma si stava in quel momento elaborando un provve-dimento legislativo ancora ignoto nei dettagli ma che avrebbe in qualche modoavuto riflessi almeno su un particolare aspetto il reclutamento dei decurioni ap-punto dellrsquoamministrazione municipale provvedimento come egrave chiaro non anco-ra varato percheacute altrimenti non si intenderebbe da parte di Cicerone la necessitagravedel ricorso a Balbo personaggio le cui aderenze gli avrebbero permesso lrsquoaccesso adocumenti non ancora di pubblico dominio

Quello che mi sembra non sia stato invece recepito egrave che i timori dei familiaresdi Lepta si giustificano unicamente se la possibilitagrave per gli ex praecones di accedereal decurionato fosse sancita giagrave da prima del 45 aC egrave infatti a mio avviso paleseche di fronte ad un progetto di legge noto solo in termini generali i dubbi potes-sero sorgere solo in rapporto a norme comunemente vigenti in ambito municipaledi cui si paventava la modifica tanto piugrave nel caso cosigrave specifico ndash e tutto sommatodi limitata rilevanza in unrsquoottica normativa globale ndash cui egrave fatta allusione nella let-tera140 Se questa argomentazione coglie nel vero viene a cadere il principale ag-gancio per la datazione in etagrave cesariana dellrsquointera sezione finale della tabula Hera-

35

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

141 Cic Balb 21142 Cfr ad esempio F Coarelli La tavola latina di Eraclea una proposta in Atti dei Conve-

gni (Venosa - Napoli - Roma 1993) Venosa 1994 118 che postula un certo ritardo nella mu-nicipalizzazione del centro

143 Su questi fatti si veda la risolutiva analisi di Thomas Origine et commune patrie cit103-117

144 Come giustamente rimarcato da Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 112145 Cosigrave anche Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 114

cleensis la cui cronologia continua dunque a fluttuare tra i due termini ndash il primoprobabile il secondo sicuro ndash del 90 e del 44 aC

Esiste in realtagrave un argomento in grado di ridurre notevolmente questa forchet-ta cronologica argomento non nuovo ma che va ulteriormente focalizzato Lapresenza di norme di interesse municipale in un documento rinvenuto nei pressidi Heraclea puograve giustificarsi solo presupponendo la giagrave avvenuta trasformazione inmunicipium del centro certamente una comunitagrave federata fino al 90 aC che sap-piamo anzi aver opposto un iniziale rifiuto ndash insieme a Neapolis ndash alla concessionedella cittadinanza romana promossa dalla lex Iulia141 rogata sul finire di quellrsquoan-no Contrariamente a quanto normalmente si afferma142 possiamo determinare ilmomento esatto in cui Heraclea divenne municipium entro la fine dellrsquo89 aCcome si ricava dalle ben note ma spesso fraintese vicende del poeta Archia che ap-punto in quellrsquoanno ndash sfruttando le previsioni della lex Plautia Papiria rogata trail novembre e il dicembre dellrsquo89 aC ndash poteacute ottenere la cittadinanza romana (poicontestata) proprio in virtugrave della sua adlectio tra i municipes di Heraclea143

Continuando a seguire un ragionamento che assume come a priori la piena ri-levanza locale delle norme trasmesse dalla tabula Heracleensis evidentemente tra-scritte sul bronzo in funzione (forse non esclusiva) del municipium di Heraclea144occorreragrave tornare allrsquoultima clausola del documento concernente i soli municipiafundana Egrave questa lrsquounica clausola dellrsquointero documento in cui il termine munici-pium appare specificato in questa forma ne discende che i municipia fundana nonsono dei municipia tout court ma una peculiare categoria di municipia nel cui no-vero ndash data appunto la rilevanza per lo specifico ambito locale dellrsquointera normati-va trasmessa dalla tabula dunque anche dellrsquoultima clausola ndash va evidentementeascritta la stessa Heraclea145

A fronte delle varie ipotesi formulate in merito al significato di municipiumfundanum lrsquounica interpretazione giuridicamente e storicamente sensata egrave quellache collegando il termine allrsquoistituto del fundus fieri vede in esso la traduzione diuna forma di applicazione globale di tale istituto la ricezione in blocco da partedelle comunitagrave locali rimaste federate fino al 90 aC dellrsquointero ius civile qualecondizione imprescindibile imposta dalla stessa lex Iulia per il godimento della

36

Simone Sisani

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

146 Si veda da ultimo in questo senso ndash in contrasto con la lettura lsquorestrittivarsquo operata da BAlbanese Osservazioni sullrsquoistituto del fundus fieri e sui municipia fundana in Scritti giuridiciII Palermo 1991 [1973] 1191-1214 ndash Capogrossi Colognesi Cittadini e territorio cit 148-153 Cfr anche W Seston Aristote et la conception de la loi romaine au temps de Ciceacuteron drsquoapregravesla lex Heracleensis in Scripta varia Meacutelanges drsquohistoire romaine de droit drsquoeacutepigraphie et drsquohistoi-re du christianisme Rome 1980 [1976] 33-51 e Id La lex Julia de 90 av J-C et lrsquointeacutegrationdes Italiens dans la citoyenneteacute romaine in Scripta varia cit [1978] 19-32

147 Con Letta Magistrature italiche e magistrature municipali cit 80-83 credo anchrsquoio chela lex Iulia del 90 aC sia stato lrsquounico provvedimento di naturalizzazione di portata generaleapplicato negli anni successivi tramite semplici senatus consulta

148 In questo senso Brunt Italian manpower cit 521 laquoOn that view the earlier this part[scil ll 159-163] of the document can be placed the more convenient It is hard to believe that theconstitution of these new municipia enfranchised in 90 had not yet been completed in the 40s Adate in the 80s would be most suitableraquo

149 Egrave quanto implica la formula laquopermissus est fuitraquo cfr Crawford (a cura di) Roman statu-tes cit 390

150 Come riproposto ultimamente da Giovannini Die Tabula Heracleensis I-II cit Lrsquoipo-tesi di una lex Iulia municipalis del 90 aC egrave giagrave in G De Petra Le fonti degli statuti municipaliin MonAnt 6 1895 427-442

cittadinanza romana146 La categoria dei municipia fundana ricomprende dunquela totalitagrave dei socii accolti nella cittadinanza in virtugrave della lex Iulia tra il 90 e lrsquo87aC147 la lex cui attinge la sezione finale della tabula Heracleensis ndash che ancoraconsidera tale categoria come una categoria lsquovitalersquo ossia distinta dai municipia dipiugrave antica istituzione ndash presuppone certo lrsquoavvenuta applicazione della lex Iuliama puograve solo risalire agli anni immediatamente successivi al 90 aC148

Questa suggestione egrave confermata dalle previsioni dellrsquoultima clausola del docu-mento che sancisce la forza giuridica delle modifiche apportate post hanc legemrogatam in eo anno proxumo quo hanc legem populus iuserit alle leges datae ad ognisingolo municipium fundanum da colui qui lege plebive scito permissus est fuit Purpresupponendo che la nomina dei constitutores possa essere in alcuni casi giagrave avve-nuta149 la legge pone un preciso termine cronologico allrsquoattivitagrave legislativa di talifunzionari da chiudere entro un anno dalla data della sua approvazione Una pre-visione di questo tenore puograve trovare una collocazione adeguata solo allrsquointerno diuna lex municipalis con intenti normativi globali pensata allrsquoindomani della guer-ra sociale con un duplice scopo da un lato uniformare alcuni aspetti amministra-tivi dellrsquointera realtagrave municipale dallrsquoaltro offrire al singolo constitutor gli stru-menti giuridici per confezionare gli statuti locali di quei centri (i municipia funda-na) che solo allora in virtugrave della lex Iulia erano stati accolti nella cittadinanza ro-mana

Una normativa di questa natura non puograve evidentemente essere stata confezio-nata in una situazione di emergenza in questo senso appare improponibile unasua identificazione con la stessa lex Iulia de civitate150 o con le altre leggi ndash la lex

37

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

151 Come ventilato in A N Sherwin White The Roman citizenship Oxford 1973 (2aediz) 153

152 Su queste leggi si vedano G Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo (Iulia Calpurnia PlautiaPapiria) in SDHI 44 1978 321-370 e Letta Magistrature italiche e magistrature municipalicit 78-83

153 Cic Brut 308 Su questo contesto storico si veda ora M Lovano The age of Cinna cru-cible of late republican Rome Stuttgart 2002

154 App BC 1309-310155 Liv perioch 84156 CIL X 113 Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIII-

vir(o) leg(e) Cor(nelia) q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) | patrono municipii | IIIIvir(o)q(uin)q(uennali) | decuriones Augustales popu|lusque ex aere conlato | ob merita eius ILS 6468Mrsquo Megonio Mrsquo f | Mrsquo n Mrsquo pron Cor(nelia tribu) | Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia)| q(uaestori) p(ecuniae) p(ublicae) patrono mu|nicipii IIIIvir(o) q(uin)q(uennali) | decurionesAugus|tales populusque | ex aere conlat(o) | ob merita eius CIL X 114 Mrsquo Megonio Mrsquo f |Cor(nelia tribu) Leoni | aed(ili) IIIIvir(o) leg(e) Cor(nelia) | quaest(ori) pec(uniae) p(ublicae) |patrono municipi | Augustales patrono | ob merita eius | L(ocus) d(atus) d(ecreto) d(ecurionum)Su queste iscrizioni si veda in particolare F Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagravedel Bruzio in etagrave romana Ciuitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attra-verso i documenti epigrafici Napoli 1984 118-126

157 CIL V 2864158 Mi risulta francamente difficile porre queste due testimonianze sullo stesso piano ndash cosigrave

per Sartori La legge Petronia cit 542-543 ndash di quelle relative ai praefecti ai quattuorviri e agliaediles lege Petronia attestati ad Interamna Lirenas Fabrateria Nova Aesernia e Pompeii intorno

Plautia Papiria la lex Calpurnia151 ndash varate negli anni della guerra sociale il cuiunico scopo dovette essere quello di regolare la concessione della civitas ai singolisocii152 Il periodo piugrave propizio pare piuttosto essere quello del regime cinnano edin particolare gli anni tra lrsquo86 e lrsquo84 aC il triennium sine armis secondo la sugge-stiva definizione ciceroniana153 ai cui estremi si collocano significativamente i dueatti che chiudono lrsquounificazione politica della penisola la concessione della citta-dinanza romana ai Sanniti ancora in armi sul finire dellrsquo87 aC154 e lrsquoiscrizione deinovi cives in tutte le tribugrave155

Alla luce di questa proposta cronologica la lex municipalis cui attinge la sezionefinale della tabula Heracleensis ha buonissime probabilitagrave di essere identificata conla legge menzionata da tre iscrizioni di Petelia risalenti alla metagrave del II sec dC erelative allo stesso personaggio che si dichiara IIIIvir leg(e) Cor(nelia)156 La parti-colarissima titolatura trova uno stringente parallelo nella formula quattuorvir aedi-liciae potestatis e lege Iulia municipali trasmessa da una coeva iscrizione di Pata-vium157 nellrsquouna come nellrsquoaltra epigrafe i due notabili locali parrebbero ostentarenel proprio cursus honorum un richiamo di sapore marcatamente antiquario allabase legislativa da cui originograve la struttura magistratuale di marca quattuorviraledei rispettivi municipia158 che almeno nel secondo caso puograve essere ragionevol-

38

Simone Sisani

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

alla metagrave circa del I sec dC Se a questrsquoultimo provvedimento puograve essere ragionevolmente at-tribuito lrsquointento di introdurre una nuova procedura per la nomina dei magistrati locali riten-go assai improbabile che ancora nel pieno II sec dC si sentisse il bisogno di varare altre dueleggi ndash poco importa se datae o rogatae procedura questrsquoultima del tutto inattesa per altro aquesta quota cronologica ndash relative alla stessa materia

159 Infra sect 3160 Cosigrave per Costabile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 125161 Cic Cluent 25 Post illam autem fugam sceleris et conscientiae testem numquam se iudiciis

numquam legibus numquam inermem inimicis committere ausus est sed per illam L Sullae vimatque victoriam Larinum in summo timore omnium cum armatis advolavit quattuorviros quosmunicipes fecerant sustulit se a Sulla et alios praeterea tris factos esse dixit () Cfr Laffi Sullrsquoor-ganizzazione amministrativa dellrsquoItalia cit 117-118 Ad epoca anteriore allrsquo80 aC sono assaiprobabilmente da attribuire anche i quattuorviri menzionati nei programmata pompeiani re-datti in osco (ST Po 40 41 45 46 50 72 cfr da ultimo M H Crawford The IIIIuiri ofPompei in Le quotidien municipal dans lrsquoOccident romain Atti del Convegno (Clermont-Fer-rand - Chamaliegraveres 2007) Clermont-Ferrand 2008 171-181) che soprattutto in considera-zione del ricorso alla lingua epicoria faccio veramente fatica ad inquadrare nel contesto dellacolonia sillana per altro senza dubbio succeduta ad un precedente municipium cfr in questosenso H Mouritsen Elections magistrates and municipal eacutelite Studies in Pompeian epigraphyRoma 1988 84-88 (sulla questione si veda anche E Lo Cascio Pompei dalla cittagrave sannitica allacolonia sillana le vicende istituzionali in Les eacutelites municipales de lrsquoItalie peacuteninsulaire des Grac-ques agrave Neacuteron Atti del Convegno (Clermont-Ferrand 1991) Naples-Rome 1996 111-123)

162 Lrsquoipotesi egrave giagrave in Hardy The table of Heraclea cit 285-287 Essa egrave accolta da ultimoin E Bispham From Asculum to Actium The municipalization of Italy from the Social War toAugustus Oxford 2007 199-204

163 Escluderei il quarto consolato dellrsquo84 aC quando Cinna ndash che moriragrave per altro entroi primi mesi dellrsquoanno ndash egrave ormai impegnato sulla costa adriatica per organizzare il passaggiodellrsquoesercito in Epiro cfr Lovano The age of Cinna cit 105-110

mente identificata non con la lex data di Patavium ma con la legge-quadro che inetagrave cesariana dovette dare forma agli assetti amministrativi di tutti i neonati muni-cipia cisalpini159

Anche nel caso della lex Cornelia pur nella maggiore ambiguitagrave della titolaturacredo si debba cogliere un riferimento non tanto alla lex data di Petelia160 ma aduna normativa di respiro piugrave generale quale appare quella trasmessa dalla sezionefinale della tabula Heracleensis una normativa tra lrsquoaltro cui egrave legittimo attribuirela stessa lsquoinvenzionersquo del quattuorvirato come magistratura tipica dei municipiamai attestato prima della guerra sociale ma giagrave introdotto al piugrave tardi nellrsquo82aC161 La titolatura della lex permette di identificare il rogator con lo stesso LCornelius Cinna162 che avragrave varato la misura legislativa in qualitagrave di console pro-babilmente nellrsquo86 o nellrsquo85 aC163

Lo scopo della legge dovette essere come si egrave detto duplice Allrsquoorigine stessadella normativa vi fu senza dubbio la necessitagrave di organizzare ex novo e su base uni-taria le strutture amministrative dei municipia nati da vecchie comunitagrave federate

39

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

164 Laffi La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane cit 58-64165 Le ll 7-25 del documento ndash ltii IIgtvir(i) aedilesque quei h(ac) l(ege) primei erunt quei

eorum Tarentum venerit is in diebus XX proxumeis quibus post h(anc) l(egem) datam primum Ta-rentum venerit facito quei pro se praes stat praedes praediaque ad IIIIvir(um) det () ndash testimo-niano che i primi magistrati (duoviri e aediles) inviati da Roma contestualmente alla concessio-ne dello statuto trovano a Tarentum dei magistrati (quattuorviri) giagrave insediati deve trattarsi deimagistrati eletti o nominati nel municipium prima della contributio ad esso della colonia diNeptunia lrsquoatto istituzionale che poteacute determinare la confezione della lex data Su tutto questosi veda U Laffi Osservazioni sulla lex municipii Tarentini in Colonie e municipi nello stato ro-mano Roma 2007 [2004] 195-203

166 La lex Irnitana (capp 19-20) presuppone lrsquoesistenza nel municipium di magistrati (aedi-les e quaestores ma certamente anche duoviri) creati ndash ex edicto decreto iussuve imperatoris ndash laquoan-te hanc legemraquo cfr Lamberti Tabulae Irnitanae cit 21-25

167 Egrave quanto lucidamente sintetizzato in Hardy The table of Heraclea cit 282 laquoThe lsquolegesdataersquo were the constitutional and administrative statutes which were immediately obligatory on themunicipal magistrates and their townsmen The general law was intended to fix the lsquoforma com-munisrsquo to bind the commissioners in respect to principles and to afford them guidance though na-turally with greater laxity in matters of detail Its provisions only became obligatory on the townsmediately by being incorporated in their chartersraquo

168 Cic epist at Att 523 Nondum enim satis huc erat adlatum quo modo Caesar ferret deauctoritate perscripta eratque rumor de Transpadanis eos iussos IIII viros creare quod si ita estmagnos motus timeo

che giagrave allrsquoindomani della guerra sociale manifestano una struttura costituzionaleassolutamente uniforme segno dellrsquoesistenza a monte delle singole leges datae diun vero e proprio quadro normativo elaborato evidentemente a Roma A riguar-do egrave importante ricordare che nei neo-costituiti municipia lrsquoinsediamento deinuovi organi magistratuali precede lrsquoottenimento dello statuto individuale164 co-me si ricava giagrave dalla lex Tarentina165 e come conferma il confronto con le dinami-che seguite dalla municipalizzazione flavia delle province iberiche166 Tale circo-stanza puograve spiegarsi solo postulando che i primi magistrati siano creati ed operinoin virtugrave di una lex municipalis generale automaticamente vigente allrsquointerno diogni singolo municipium almeno fino alla confezione della lex data saragrave poiquestrsquoultima coincidente con il vero e proprio statuto della comunitagrave a mediare ea personalizzare le istanze della legge generale sostituendosi ad essa come fontenormativa del diritto pubblico locale167 Si intende in questo senso percheacute le vocicircolanti fin dal 51 aC sulla imminente municipalizzazione delle comunitagrave cisal-pine si concretizzino nel sospetto che Cesare avesse giagrave dato indicazione a tali cen-tri di creare quattuorviros168 la nomina dei nuovi magistrati era evidentementeconsiderata il primo atto di questo processo istituzionale quasi un automatismoattivato dalla stessa lex municipalis

Come assicurano le clausole della tabula Heracleensis la legge doveva tuttaviaavere un respiro ancora piugrave ampio contenendo norme pensate non solo per le co-

40

Simone Sisani

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

169 Si veda in particolare E Lo Cascio Le professiones della Tabula Heracleensis e le proce-dure del census in etagrave cesariana in Athenaeum 78 1990 287-318 e Id Il census a Roma e lasua evoluzione dallrsquoetagrave lsquoservianarsquo alla prima etagrave imperiale in MEFRA 113 2001 565-603 Lrsquoesi-stenza di censimenti locali in ambito municipale giagrave negli anni immediatamente successivi allaguerra sociale egrave assicurata da un noto episodio riferito da Cicerone (Cic Cluent 41) la falsifi-cazione delle tabulae publicae censoriae di Larinum ad opera di Oppianico padre avvenuta inepoca certamente anteriore al 74 aC (anno della causa per avvelenamento intentata al perso-naggio da Cluenzio) Come ha mostrato Lo Cascio Il census a Roma cit 592-595 i docu-menti in questione sono da identificare con i registri ufficiali conservati nel locale tabulariumil che dimostra lrsquoesistenza in questrsquoepoca di un census municipale restando tuttavia incerto sela pratica fosse giagrave da allora in relazione con il census generale secondo le procedure illustratedalla tabula Heracleensis Ha invece carattere assai piugrave ambiguo la menzione delle tabulae pu-blicae di Heraclea in Cic Arch 8-10 andate distrutte durante la guerra sociale (Lo Cascio Ilcensus a Roma cit 595-596) deve infatti trattarsi in questo caso di documenti redatti inepoca anteriore alla trasformazione del centro in municipium come implicano le previsionidella lex Plautia Papiria ndash Cic Arch 7 Si qui foederatis civitatibus ascripti fuissent () ndash e comefa sospettare lo stesso Cicerone (Cic Arch 10) nel momento in cui afferma che Archia risulta-va contestualmente ascriptus anche ad altre comunitagrave magnogreche (su tutto questo si vedaThomas Origine et commune patrie cit 103-117) Semmai riveste maggior interesse lrsquoulterio-re notazione dellrsquooratore (Cic Arch 10) relativa a quanti laquonon modo post civitatem datam sedetiam post legem Papiam aliquo modo in eorum municipiorum tabulas inrepseruntraquo che implici-tamente pone al 65 aC un sicuro terminus ante quem per il decentramento delle operazionidel census egrave chiaro infatti dalle parole di Cicerone che la pratica sanzionata dalla lex Papia (fon-ti in G Rotondi Leges publicae populi Romani Milano 1912 376 sul provvedimento cfr EG Hardy The Transpadane question and the alien act of 65 or 64 BC in Some problems of Ro-man history Ten essays bearing on the administrative and legislative work of Julius Caesar Oxford1924 [1916] 43-67 C Voltan La Transpadana nel I sec aC e la lex Papia in Archivio Veneto110 1978 5-25 Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 87) consentiva lrsquoacquisizione abusivadella cittadinanza romana a quei peregrini che fossero riusciti a farsi censire nel corpo civico diun municipium segno che con i singoli censimenti municipali era ormai venuto meno lrsquoobbli-go della professio presso i censori a Roma

170 Questa cronologia permetterebbe forse di spiegare una particolaritagrave delle norme della ta-bula Heracleensis relative al census dove si sancisce lrsquoobbligo per il singolo municeps di dichiarareal magistrato incaricato della registrazione non solo i dati anagrafici e le proprietagrave ma anche la

munitagrave di nuovi cives ma per lrsquointera realtagrave municipale composta dalla totalitagrave deicentri di diritto romano (municipia coloniae praefecturae fora conciliabula) inqualunque tempo costituiti La circostanza non stupisce dal momento che adepoca certamente successiva alla guerra sociale vanno attribuite almeno due misu-re che rivoluzionano il concetto stesso di autonomia locale la definizione della po-testas giurisdizionale ndash originariamente esercitata dai praefecti inviati direttamentedal pretore ndash dei magistrati locali di municipia e coloniae e il decentramento delleprocedure del census fino ad allora espletate a Roma169 La tabula Heracleensis pre-suppone entrambe le prerogative che a questo punto possiamo considerare intro-dotte per la prima volta dalla stessa lex Cornelia lsquomunicipalisrsquo nellrsquo8685 aC170

41

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

propria tribus (ll 146-147) Da questa circostanza si egrave voluto dedurre che laquoallrsquointerno di un mu-nicipio ci possano essere persone appartenenti a differenti tribugrave (percheacute altrimenti la tribugrave sareb-be in testa al liber o ai libri che contengono i dati di una specifica municipalitagrave e non nel corpodel documento e per ciascun cittadino)raquo da cui discenderebbe che laquovige ora evidentemente eper la prima volta per lrsquoiscrizione al census il criterio del domicilium come fatto sganciato dal-lrsquoiscrizione alla tribugraveraquo (Lo Cascio Il census a Roma cit 600 ma cfr Thomas Origine et commu-ne patrie cit 117-127) Fermo restando che la tribus in termini giuridici egrave del singolo municepse non del municipium e che dunque a rigore la sua indicazione ndash elemento caratteristico del-lrsquoonomastica del cittadino romano cfr G Forni Il ruolo della menzione della tribugrave nellrsquoonomasticaromana in Lrsquoonomastique latine Atti del Convegno (Parigi 1975) Paris 1977 73-101 ndash nonavrebbe ragione di comparire in testa allrsquoelenco dei censiti mi chiedo se questa particolaritagrave nonpossa in qualche modo riflettere quella situazione transitoria sul fronte delle assegnazioni tribali(situazione per altro assai oscura si veda sulla questione Seston La lex Iulia cit 22-28) in cui inovi cives dovettero trovarsi fino allrsquo84 aC quando finalmente un senatus consultum ne sancigrave ladistribuzione definitiva in tutte le tribugrave (Liv perioch 84 cfr Sherwin White The Roman citizen-ship cit 155-157 e Luraschi Sulle lsquoleges de civitatersquo cit 364-365 nota 170)

171 Cfr Lo Cascio Il census a Roma cit 591-595 pur nellrsquoipotesi che lrsquoinnovazione risalgaad etagrave cesariana

172 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 54173 Broughton The magistrates of the Roman republic I cit 531-532174 Broughton The magistrates of the Roman republic II cit 126-127175 Cfr G Pieri Lrsquohistoire du cens jusqursquoa la fin de la reacutepublique romaine Paris 1968 163-

172 e da ultimo L de Ligt Peasants citizens and soldiers Studies in the demographic history ofRoman Italy 225 BC - AD 100 Cambridge 2012 112-119

Per quanto concerne le norme relative al census lrsquoinnovazione dovette consi-stere in particolare nellrsquoistituzione di un collegamento temporale tra censimentilocali e censimento centrale171 che poteva convenientemente risolvere i problemidi gestione sollevati da una pratica coinvolgente un numero ormai troppo elevatodi cives problemi che si manifestarono per la prima volta proprio durante il cen-simento dellrsquo86-85 aC172 il cui sostanziale fallimento egrave dimostrato dallrsquoincre-mento irrisorio dei censiti rispetto al precedente censimento del 115-114 aC173

Le nuove procedure non tardarono in ogni caso a dare i loro frutti come assicu-rano i risultati ottenuti dal successivo censimento del 70-69 aC174 resi possibiliproprio grazie allrsquoapplicazione generalizzata delle nuove norme evidentementegiagrave in vigore175

Egrave tempo di passare dai contenuti del documento al documento in seacute e lo facciopartendo da un interrogativo che in fondo non egrave mai stato posto che cosa egrave (co-me testo e come oggetto) la tabula Heracleensis Credo che la risposta vada cercataancora una volta nella clausola finale del documento la cui collocazione stessa incalce allrsquointero testo della tabula non egrave certo senza significato La clausola come siegrave visto concerne la pratica del dare leges ai municipia (fundana) e nello specificosancisce la vis di tutte le aggiunte e le modifiche operate sulla lex data dal constitu-

42

Simone Sisani

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

176 E Bispham The end of the tabula Heracleensis a poor manrsquos sanctio in Epigraphica 591997 125-156

177 Mi sembra essere questa la prospettiva da cui muove anche Legras La table latine drsquoHeacute-racleacutee cit 334-368

178 Cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 197 laquoWhat distinguishes it [scil latabula Heracleensis] from the Lex Tarentina is merely a lack of local editing and adaptation it is nocharter but the raw material for oneraquo Come dirograve subito non condivido perograve lrsquoulteriore affer-mazione dello studioso laquoHeraclea did not find its editor perhaps not even a local grandee to un-dertake lsquoconstituere municipiumrsquoraquo

179 F Sartori Problemi di storia costituzionale italiota Roma 1963 42-55 132-142 Costa-bile Istituzioni e forme costituzionali nelle cittagrave del Bruzio cit 126-140

180 In questo senso Coarelli La tavola latina di Eraclea cit 118-119

tor La clausola ha in effetti i connotati di una sanctio176 la cui funzione egrave tuttaviacomprensibile solo se rapportata allrsquointero contenuto del documento In altri ter-mini credo che le norme di diversa origine trascritte nella tabula Heracleensis siidentifichino con le leges date al municipium di Heraclea (e forse non solo ad esso)dal funzionario incaricato della sua formale constitutio

Parlo di leges e non di lex percheacute egrave chiaro che la tabula Heracleensis ndash formatadalla semplice giustapposizione di clausole tratte da normative diverse (di ambitourbano e municipale) non armonizzate dal punto di vista redazionale neacute adattateal contesto specifico ndash non si presenta affatto come una lex data sul tipo ad esem-pio della lex Tarentina La tabula Heracleensis egrave piuttosto una somma di leges da-tae177 essa non egrave lo statuto del municipium di Heraclea egrave piuttosto lo strumentogiuridico ndash offerto da Roma ndash per confezionare tale statuto178

Le ragioni alla base di questa forma lsquoincompiutarsquo di constitutio sono illuminateda un episodio che ho giagrave avuto modo di richiamare lrsquoiniziale opposizione allrsquoac-cettazione della lex Iulia manifestata sia da Heraclea che da Neapolis segno eviden-te della ferma volontagrave di conservare i propri iura e le proprie leges fino ad alloratutelati da foedera tra lrsquoaltro particolarmente favorevoli Nel caso di Neapolis comeanche di altri centri magnogreci (ad esempio Regium) tale attaccamento diede ori-gine ad una peculiare interpretatio locale delle istituzioni municipali179 che traspa-re sia dalle titolature magistratuali ancora improntate a quelle della fase sovranasia dallrsquouso pubblico della lingua greca un ricorso caratteristico in questi munici-pia fino ancora in etagrave imperiale

Non abbiamo purtroppo informazioni sulla struttura amministrativa di Hera-clea durante la fase municipale ma egrave ragionevole supporre che anche in questocentro si siano operate scelte simili a quelle di Neapolis e di Regium180 Tra il 90 elrsquo89 aC Heraclea ora municipium dovette certo rinunciare sul piano del dirittoprivato ormai regolato dai principi dello ius civile a suis legibus uti ma per tuttoquanto attiene al diritto pubblico locale egrave probabile che Roma abbia lasciato a

43

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

181 Cfr Lo Cascio Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis cit 101182 Per quanto concerne la prima sezione la previsione relativa alle frumentationes non of-

fre alcun aggancio cronologico cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit 361 Relativa-mente alla seconda sezione le corveacutees di manutenzione stradale non costituiscono come si egravecreduto una innovazione di etagrave cesariana risultando giagrave attestate nel 75 aC (Cic Verr21154) cfr C Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee et les origines du cadastre romain in LrsquoUrbs espa-ce urbain et histoire (Ier siegravecle av J-C - IIIe siegravecle ap J-C) Atti del Convegno (Roma 1985)Rome 1987 7-11

183 Su questa procedura si veda ora AM Rodriacuteguez Gonzaacutelez La manutenzione delle stra-de a Roma Un procedimento specifico nella Tavola di Heraclea in Gli statuti municipali a curadi L Capogrossi Colognesi e E Gabba Pavia 2006 397-410 A mio avviso la norma preve-de in ogni caso procedure diverse a seconda che si tratti di viae (ll 20-23) e semitae (ll 53-55) di viae publicae (ll 24-28) di viae su cui si affacciano edifici sia pubblici che privati (ll29-45) Per le viae (cfr ll 20-21 quoius ante aedificium earum quae viae erunt is eam viam() tueatur) e per le semitae (cfr ll 53-54 quoius ante aedificium semita in loco ltpublicogt eritis eam semitam () constratam recte habeto) vige il regime secco delle corveacutees Nel caso delleviae publicae la manutenzione spetta invece direttamente agli aediles (cfr ll 25-26 (aediles)inter se paranto aut sortiunto qua in partei urbis quisque eorum vias publicas () reficiundassternendas curet) Nel caso poi di una via che separi un edificio pubblico da una proprietagrave pri-vata lrsquoaedilis deve appaltare ndash senza dubbio a spese pubbliche cfr ll 46-49 ndash la metagrave dei la-vori di manutenzione (ll 29-31) lrsquoaltra metagrave resta evidentemente a carico dei proprietari de-gli immobili situati lungo il percorso ai quali se renitenti si applicano le previsioni di cui alleseguenti ll 32-45

questo centro una notevole libertagrave di manovra limitandosi a imporre norme pre-cise solo in relazione a specifiche questioni in particolare ndash come attesta la tabulaHeracleensis ndash quelle attinenti alle qualifiche di accesso alle magistrature e allrsquoordodecurionum norme necessarie come egrave chiaro a orientare la formazione della nuo-va classe dirigente locale181 cui era ormai formalmente aperta anche la carriera po-litica nella capitale

Tra le leges offerte dal constitutor al municipium di Heraclea andranno in ognicaso ascritte anche le clausole contenute nelle due sezioni iniziali del documentotratte come egrave noto da normative di ambito urbano di cronologia non determina-bile182 La prima sezione (ll 1-19) mutila della parte iniziale sancisce lrsquoobbligo dieffettuare una professio davanti al console (o in sua assenza davanti ad altro magi-strato) che ha il compito di registrare nelle tabulae publicae il nome del dichiaran-te lrsquooggetto della dichiarazione e la data in cui essa egrave stata rilasciata lrsquoelenco deiprofessi andragrave esposto nel foro e nel luogo dove avvengono le frumentationes dallequali i professi stessi devono essere esclusi La seconda sezione (ll 20-82) egrave compo-sta da tre distinte norme tutte relative ai loca publica della cittagrave di Roma la prima(ll 20-55) regola gli obblighi di manutenzione delle viae espletati sotto la super-visione degli aediles dai possessori di immobili adiacenti alle strade cui egrave addebita-to il costo dei lavori nel caso in cui questi ultimi siano dati in appalto183 la secon-

44

Simone Sisani

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

184 Si veda in particolare in tema di munitio viaria e di corveacutees Tar ll 39-42 Gen 77 e 98Irn 82-83

185 Cfr in questo senso Crawford (a cura di) Roman statutes cit 360186 Nicolet La Table drsquoHeacuteracleacutee cit le professiones sarebbero finalizzate al censimento dei

beni immobili urbani da cui gli edili potevano trarre i dati necessari ad organizzare le corveacuteesdi manutenzione stradale Piugrave articolata lrsquoipotesi di Lo Cascio Le professiones della TabulaHeracleensis cit le professiones sarebbero finalizzate a stilare un elenco dei proprietari di im-mobili urbani in quanto tali esclusi dal beneficio delle frumentationes e sottoposti agli obblighidi manutenzione stradale la misura sarebbe da collegare al recensus cesariano della popolazionedomiciliata a Roma (Svet Caes 413) finalizzato a porre un freno allrsquoinurbamento incontrol-lato di masse di indigenti ora esclusi dal beneficio delle frumentationes ndash riservate ai soli civesdomo Roma non proprietari di immobili ndash e censiti in forma decentrata allrsquointerno delle rispet-tive municipalitagrave secondo le norme illustrate dalle ll 142-158 della tabula Heracleensis

187 Non egrave infatti affatto scontato che le professiones fossero espressamente finalizzate a rior-ganizzare la lista dei beneficiari delle frumentationes cfr Crawford (a cura di) Roman statutescit 379

da (ll 56-67) sancisce le regole di circolazione dei carri allrsquointerno della cittagrave laterza (ll 68-82) regola le forme di utilizzo dei loca publica gestiti dal censore o daaltro magistrato

Questa seconda sezione come si vede contiene norme perfettamente adattabilianche ad un contesto locale ed anzi interessa un tema esplicitamente trattato dalleleges municipali note quello dei beni e degli affari pubblici presente in varia for-ma negli statuti di Tarentum di Urso e di Irni184 Il carattere composito della sezio-ne rende per altro assai arduo istituirne un collegamento integrale con la sezioneprecedente185 i tentativi piugrave o meno recenti di ricondurre ad unrsquounica normativatutte le clausole della parte iniziale della tabula Heracleensis si fondano di fatto sulpresunto rapporto tra le professiones della prima sezione e la sola clausola della se-conda sezione concernente i proprietari di immobili urbani186 che tuttavia egrave partedi una normativa assai piugrave articolata e in se stessa compiuta

In fin dei conti la soluzione piugrave semplice resta a mio avviso quella di conside-rare le due sezioni come pertinenti a leges distinte e prive di rapporto tra loro Del-la prima normativa relativa direttamente o indirettamente alle frumentationes187si puograve solo dire che anchrsquoessa doveva in qualche modo potersi adattare alle esigen-ze legislative del municipium di Heraclea la perdita della parte iniziale del testoimpedisce di andare oltre ed anzi trovo in certa misura singolare che tutte le ipo-tesi interpretative volte a riconoscere lrsquounitarietagrave delle due sezioni si siano in ulti-ma analisi basate proprio sullrsquounica clausola dellrsquointero documento di cui sfugge ilsignificato

La tabula Heracleensis come dicevo si configura dunque come lo strumento le-gislativo per confezionare lo statuto del neonato municipium di Heraclea La suacompiuta redazione ispirata alle norme selezionate dal constitutor dovette essere

45

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

188 Giagrave il Mommsen (ad CIL I1 p 124 cfr CIL I2 p 486) aveva rimarcato la frequenza dierrori presenti nella tabula Heracleensis apparentemente redatta da uno scriba poco avvezzo allatino cfr Frederiksen The republican municipal laws cit 187-189

189 IG XIV 645190 Sempre destinati alla pubblica affissione cfr Crawford (a cura di) Roman statutes cit

25-26 Sul tema si veda anche M H Crawford The laws of the Romans knowledge and diffu-sion in Gonzaacutelez Arce (a cura di) Estudios sobre la Tabula Siarensis cit 127-140

191 F Coarelli Problemi e ipotesi sulle tavole greche di Eraclea in Siritide e Metapontino Storiedi due territori coloniali Atti del Convegno (Policoro 1991) Naples 1998 281-290

lasciata ai magistrati locali che avranno provveduto non solo ad adattare tali nor-me alle forme costituzionali di marca epicoria ma anche a redigere la vera e pro-pria lex municipii scritta assai probabilmente non in latino ma in greco secondoquanto suggeriscono gli usi linguistici documentati dallrsquoepigrafia pubblica di altricentri magnogreci188

La sostenibilitagrave di questa ipotesi ndash e vengo allrsquoultimo punto di questa analisi ndashegrave confermata dallrsquoiscrizione stessa incisa come egrave noto sul rovescio di una tabulaoriginariamente predisposta per un decreto in lingua greca della fine del IV secaC189 relativo ai terreni sacri gestiti dalla polis di Heraclea Riguardo alla vestemateriale dellrsquoiscrizione non mi risulta sia mai stato rilevato pur nella sua assolutaevidenza un dato la tabula ndash caso unico a mia conoscenza nellrsquoambito dellrsquointe-ro corpus di testi legislativi latini incisi su bronzo190 ndash egrave del tutto priva di fori di af-fissione noncheacute sulla faccia che ospita il testo latino di margini sufficientementeampi da permetterne una eventuale incorniciatura In altre parole non vi egrave nullanella tabula Heracleensis che faccia pensare ad un documento destinato alla pubbli-ca affissione si tratteragrave piuttosto di un semplice documento di archivio la cuipubblicazione ndash a seguito degli interventi redazionali di cui si diceva ndash dovette av-venire in altra forma e credo in altra lingua Si intende meglio in questo sensonon solo lrsquoutilizzo di una base scrittoria di reimpiego ma la stessa provenienza del-la tabula (e delle altre perdute che dovevano comporre il documento) originaria-mente conservata non allrsquointerno della cittagrave ma presso una localitagrave del territoriodistante da essa circa 11 km nella quale egrave stata convincentemente identificata lasede a partire dai decenni finali del IV sec aC dellrsquoassemblea della lega italio-ta191 collocazione pienamente adeguata ad un utilizzo lsquocomunitariorsquo del documen-to stesso non necessariamente esclusivo di Heraclea e che potrebbe anzi essere ser-vito da guida per la redazione degli statuti anche di altri municipia magnogreci

Se questa lettura coglie nel vero la cronologia dellrsquoarchetipo non deve automa-ticamente coincidere con la cronologia della redazione epigrafica che potrebbeanche essere la copia di un documento piugrave antico Sottolineo questo aspetto per-cheacute si potrebbe essere tentati di rintracciare un sostegno alla corrente datazione inetagrave cesariana del testo nelle peculiaritagrave di incisione della tabula dove si registra il

46

Simone Sisani

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

192 U Laffi Nota minima sulla divisio vocabulorum nel fragmentum Atestinum in Coloniee municipi nello stato romano Roma 2007 [2004] 189-190 Nella tabula Heracleensis se necontano appena 14 casi su 163 linee ndash la lex de Gallia Cisalpina impaginata su colonne di di-mensioni prossime (largh 30 cm) a quelle della lsquogabbiarsquo (largh 36 cm) della tabula Heracleen-sis conta 26 casi su 110 linee la ratio egrave dunque di quasi tre volte superiore ndash per altro tutti con-centrati nella parte iniziale del documento (ll 1-105) una circostanza che giagrave Legras La tablelatine drsquoHeacuteracleacutee cit 9 aveva spiegato con la volontagrave dellrsquoincisore di comprimere il piugrave possi-bile il testo al fine di non dover ricorrere allrsquoimpiego di una ulteriore tabula

193 Cfr M E Mueller The date of the tabula Heracleensis in CJ 60 1964 256-258194 A Raggi Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque in ZPE 135 2001 84-

86195 Sulla cronologia della dittatura di Cesare si veda T R Holmes The Roman republic and

the founder of the empire III Oxford 1923 564-567196 Cass Dio 41363 () ĸαι τοις Γαλὰταις τοις ἐντὸς των Αλπεων υπὲρ τὸν

rsquoHριδανὸν εἰĸουσι τὴν πολιτείαν ἅτε ĸαὶ ἄρξας αὐτων ἀπέωĸε (laquoinoltre concesse la

ricorso ndash in veritagrave non troppo frequente ndash allrsquouso di spezzare le parole in fine di li-nea apparentemente mai attestato prima della metagrave del I sec aC192 Questa par-ticolaritagrave potrebbe eventualmente deporre a favore di una cronologia lsquotardarsquo del-lrsquoiscrizione non (o almeno non necessariamente) del testo Lrsquoargomento in ognicaso non egrave in se stesso dirimente tanto piugrave se ndash come credo ndash ciograve che abbiamo difronte non egrave la versione lsquoufficialersquo della lex municipii ma una redazione di archiviodei testi utilizzati per la sua confezione in questa circostanza verrebbe a cadere lapossibilitagrave stessa del confronto formale con altri testi legislativi questi sigrave giunti anoi nella loro veste definitiva

Egrave pur vero che a livello paleografico e linguistico193 la tabula Heracleensis nonpresenta tratti particolarmente risalenti ma anche in questo caso occorre applicareuna doverosa cautela ed una maggiore elasticitagrave egrave ad esempio significativo chenellrsquoambito dellrsquointera epigrafia giuridica latina su bronzo le maggiori somiglianzegrafiche si registrino con il senatus consultum de Asclepiade la cui redazione epigra-fica ndash fugati i sospetti di una possibile cronologia flavia ndash egrave stata di recente ricon-dotta allrsquoanno stesso del provvedimento il 78 aC194

3 A METAgrave DI UN PROCESSO LrsquoATTIVITAgrave LEGISLATIVA DI CESARE IN AMBITO MUNICIPALE

(LEX ROSCIA FRAGMENTUM ATESTINUM LEX IULIA MUNICIPALIS)

Nel corso degli undici giorni trascorsi a Roma nel dicembre del 49 aC195 Ce-sare ha modo di varare in qualitagrave di dittatore una serie di provvedimenti tra i qualindash stando alla testimonianza di Cassio Dione196 ndash la concessione della cittadinanzaromana a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina La misura singolarmente taciutanella narrazione del suo soggiorno romano offerta dallo stesso Cesare nei commen-

47

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina al di lagrave del Po poicheacute erano stati sotto il suogovernoraquo) Nonostante la precisazione dello storico non vi egrave motivo di restringere alla solaTranspadana lrsquoambito di applicazione del provvedimento di cui dovettero beneficiare anche lecolonie latine fittizie presenti ndash in numero senza dubbio piugrave ridotto ndash a sud del Po cfr in que-sto senso Luraschi Foedus ius Latii civitas cit 154-155

197 Caes civ 311-21198 Voci sulla possibile attuazione di un provvedimento di questa natura circolavano giagrave nel

51 aC (Cic epist ad Att 523 epist ad fam 812) cfr Luraschi Foedus ius Latii civitas cit398-399

199 Su questo aspetto si veda quanto osservato da Th Mommsen Le droit public romainIV Paris 1889-1896 (2a ediz)[1887-1888 (3a ediz)] 425-470

200 Cass Dio 41241 () ĸαὶ τοις Γαδειρευσι πολιτείαν ἅπασιν ἔδωĸεν ἣν ĸαὶ ὁδημός σfισιν ὕστερον ἐπεĸύρωσε (laquoai cittadini di Gades concesse la cittadinanza successi-vamente ratificata dal popoloraquo) Liv perioch 1102 Gaditanis civitatem dedit Anche in questocaso Cesare non fa menzione alcuna del provvedimento cfr Caes civ 2213

201 In ogni caso prima che Cesare ne avesse notizia cosa che avvenne solo al suo arrivo aMassilia cfr Caes civ 2215

tarii sulla guerra civile197 parrebbe originare almeno a giudicare dalle parole dellostorico greco non da una votazione popolare ma direttamente dallrsquoimperium deldittatore una lex data dunque che concretizza un progetto risalente giagrave ai tempidel proconsolato198 come per altro suggerisce lo stesso Cassio Dione nel momentoin cui rintraccia le ragioni della concessione nel quasi decennale governo cesarianodella provincia

Resta da determinare se tale provvedimento sia stato o meno ratificato dai co-mitia Pur in assenza di testimonianze esplicite nelle fonti lrsquointerrogativo egrave del tut-to legittimo non solo e non tanto percheacute quella di Cesare non fu a differenza diquella di Silla una dittatura legibus scribendis199 ma percheacute in almeno unrsquoaltraanaloga circostanza lrsquoiter comiziale venne certamente seguito Mi riferisco alla con-cessione della cittadinanza romana ai Gaditani donata ad essi da Cesare nel set-tembre dello stesso 49 aC ma successivamente confermata ndash come ci informanuovamente Cassio Dione200 ndash da una votazione popolare Egrave pur vero che que-strsquoultima iniziativa venne promossa da Cesare prima della sua nomina a dittato-re201 e tuttavia mi pare difficile pensare che nel giro di appena tre mesi si siano se-guite in tema di attribuzioni della cittadinanza procedure distinte Del resto giu-sta lrsquoipotesi che tanto per i Gaditani quanto per i Cisalpini la civitas sia stata ratifi-cata ndash che egrave quanto dire ufficialmente sancita in termini legislativi ndash dai comitia siintenderebbe meglio lrsquoassoluto silenzio dello stesso Cesare in merito ad entrambi iprovvedimenti202 i quali dovettero essere varati a Roma al piugrave presto nel corso del48 aC in assenza del loro diretto ispiratore (che resteragrave lontano dallrsquoItalia fino al-lrsquoinizio di ottobre dellrsquoanno successivo) e ad opera verosimilmente di tribuni com-piacenti

48

Simone Sisani

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

202 La circostanza egrave opportunamente rimarcata da Luraschi Foedus ius Latii civitas cit399 le cui spiegazioni tuttavia non risultano convincenti

203 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 16 313-324204 Si vedano le proposte alternative e tra loro contrapposte del Crawford (Crawford (a cura

di) Roman statutes cit 313-318) e del Laffi (U Laffi La lex Rubria de Gallia Cisalpina inStudi di storia romana e di diritto Roma 2001 [1986] 237-295 Id Osservazioni sul contenutoe sul testo del fragmentum Atestinum cit 297-324)

205 Lrsquoipotesi di identificazione risale al Mommsen cfr da ultimo Wolf La lex Irnitana cit226-227

206 Pensa giustamente ad una legge giudiziaria G Luraschi Sulle magistrature nelle colonielatine fittizie (a proposito di Frag Atest linn 10-12) in SDHI 49 1983 300 nota 162

207 Cfr Wolf La lex Irnitana cit 227-230208 Ipotizzare col Crawford (Crawford (a cura di) Roman statutes cit 317-318) che la leg-

ge fosse stata in origine pensata per lrsquoItalia e non per la provincia della Gallia Cisalpina equiva-le di fatto ad ignorare ndash in maniera a mio avviso perversa ndash il luogo di rinvenimento dellrsquoepi-

Se questa ipotesi coglie nel vero occorreragrave postulare una lex de civitate Cisalpi-norum votata successivamente al dicembre del 49 aC che come nel caso dei Ga-ditani abbia formalmente ratificato la concessione cesariana Il postulato permettedi riconsiderare con nuovi occhi lrsquointerpretazione tradizionale della lex Rosciamenzionata nel fragmentum Atestinum203 da tempo identificata ndash ma la critica simostra oggi assai meno concorde su questo punto204 ndash proprio con il provvedi-mento che avrebbe esteso la cittadinanza romana allrsquointera provincia della GalliaCisalpina205

Il fragmentum Atestinum come egrave noto restituisce due capita di una legge igno-ta la quale ndash pur non potendosi a priori escludere un intento normativo piugrave am-pio ndash sembrerebbe volta a regolamentare il funzionamento dei tribunali locali dimunicipia coloniae e praefecturae206 la prima clausola (ll 1-9) stabilisce che per de-terminate controversie qualora esse non superino un valore di diecimila sesterzilrsquoazione possa svolgersi dietro richiesta del convenuto in sede locale la secondaclausola (ll 10-20) conferma la giurisdizione dei magistrati locali in relazione aquelle fattispecie che giagrave erano di loro competenza prima dellrsquoapprovazione dellalex Roscia escludendo in questi casi la possibilitagrave della revocatio Romae del proces-so Si tratta come si vede di clausole derogatorie attraverso le quali egrave possibileidentificare due principi normativi generali evidentemente introdotti per la primavolta dalla legge stessa la fissazione a diecimila sesterzi del limite di valore per leazioni di competenza dei tribunali locali e la previsione della revocatio Romae ditutte le azioni che per materia o per valore non era consentito celebrare local-mente207

Alla luce della provenienza del documento che permette di ascrivere Ateste trale comunitagrave ndash verosimilmente tutti i centri (municipia coloniae praefecturae) dellaCisalpina208 ndash soggette alla normativa la previsione della revocatio Romae permette

49

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

grafe Quanto al tentativo dello stesso studioso di rialzare la cronologia del documento ad epo-ca anteriore al 76 aC si vedano le giuste obiezioni formulate da Laffi Osservazioni sul conte-nuto e sul testo del fragmentum Atestinum cit

209 Questo terminus post quem egrave considerato seppur cautamente anche da Luraschi Sullemagistrature nelle colonie latine fittizie cit 293-296

210 Crawford (a cura di) Roman statutes cit nr 28 461-477211 Cfr Laffi La lex Rubria cit212 Laffi La lex Rubria cit 244-261213 Il fragmentum Atestinum (l 6) fissa il limite di valore per le controversie di competenza

dei tribunali locali a 10000 sesterzi mentre la lex de Gallia Cisalpina (capp 21-22) lo fissa a15000 sesterzi entrambe le leggi prevedono comunque la revocatio Romae delle azioni sottrat-te alla giurisdizione dei magistrati locali Il fragmentum Atestinum (ll 5 10) richiama lrsquoinsiemedelle comunitagrave locali interessate dalla normativa con la locuzione municipium colonia praefec-tura la lex de Gallia Cisalpina con le locuzioni municipium colonia locus (cap 20) e o(ppidum)m(unicipium) c(olonia) p(raefectura) f(orum) v(icus) c(onciliabulum) c(astellum) t(erritorium)ve(capp 21-23) Il fragmentum Atestinum (ll 11-12) indica il magistrato giurisdicente locale co-me IIvir isve qui ibi lege foedere pl(ebi)ve sc(ito) s(enatus)ve c(onsulto) institutove iure dicundopraefuit la lex de Gallia Cisalpina (capp 19-21) come IIvir IIIIvir praef(ectus)ve

214 Da ultimo in questo senso Wolf La lex Irnitana cit 230-232

di datare la legge di cui egrave parte il fragmentum Atestinum in epoca certamente suc-cessiva alla concessione della cittadinanza romana agli abitanti della provincia209se non posteriormente alla soppressione della stessa Tra le due alternative la se-conda egrave virtualmente esclusa dal confronto tra il documento atestino e la lex deGallia Cisalpina210 questrsquoultima quasi certamente varata allrsquoindomani dellrsquoannes-sione della provincia allrsquoItalia tra il 42 e il 41 aC ed anchrsquoessa avente come ogget-to la regolamentazione dei tribunali locali211 Nonostante gli autorevoli pareri con-trari212 le differenze tra i due documenti sono tali da impedirne lrsquoattribuzione allastessa legge213 a meno di non postulare lrsquoimprobabile esistenza di due normativedistinte ma con identica finalitagrave varate entrambe dopo il 42-41 aC a breve di-stanza lrsquouna dallrsquoaltra la legge trasmessa dal fragmentum Atestinum saragrave dunque dadatare dopo la concessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e primadella soppressione della provincia214

La conferma a questa ipotesi viene dal quadro amministrativo presupposto daquestrsquoultima legge la quale rende conto di un conteso istituzionale certamente ditransizione La seconda clausola del fragmentum Atestinum (ll 10-20) confermacome si egrave detto le competenze giurisdizionali detenute dai magistrati locali primadellrsquoapprovazione della lex Roscia la quale evidentemente dovette comportare del-le significative modifiche allrsquoassetto istituzionale delle comunitagrave cisalpine Di qualimodifiche si tratti lo suggerisce proprio il documento atestino che definisce glo-balmente i magistrati giurisdicenti locali con la locuzione (ll 11-12) IIvir isve quiibi lege foedere plebive scito senatusve consulto institutove iure dicundo praefuit Allaluce di questo tipo di dettato egrave evidente come il duovirato dovesse rappresentare

50

Simone Sisani

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

215 Resta ancora sostanzialmente valido il quadro delle attestazioni ricostruito da BelochRoumlmische Geschichte cit 518-520

216 Humbert Municipium et civitas sine suffragio cit 262-266 Piugrave articolata la posizionedi Luraschi Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie cit che in ogni caso concorda sulpunto che ritengo in questa sede fondamentale le magistrature richiamate dal fragmentum Ate-stinum sono quelle che governavano le singole comunitagrave cisalpine in epoca immediatamenteprecedente alla concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia alle quali la leggeconferma in via transitoria i poteri giurisdizionali fino ad allora esercitati lege foedere plebive sci-to senatusve consulto institutove Una testimonianza diretta di questa realtagrave potrebbe essere rin-tracciata in una iscrizione rinvenuta al confine tra il territorio ligure e il distretto parmense (AE1991 708 cfr G Mennella Inscriptiones Latinae liberae rei publicae Gallia Cisalpina inEpigrafia Atti del Convegno (Roma 1988) Rome 1991 nr 149 420) databile nella primametagrave del I sec aC e menzionante un pr(aetor) iscritto nella tribugrave Cornelia forse da intenderecome magistrato della colonia latina fittizia di Genua sempre che non si tratti piuttosto di unmagistrato della colonia romana di Parma i cui cittadini erano tuttavia iscritti nella tribugrave Pol-lia Non escluderei di attribuire a questo stesso orizzonte cronologico ed istituzionale anche ildecurio e duovir iure dicundo della tribugrave Maecia menzionato da una iscrizione (AE 1992 630cfr G Mennella Tra Libarna e Veleia nuove conoscenze epigrafiche sulla topografia e lrsquoammini-strazione del territorio in Serta historica antiqua Roma 1986 183-196) rinvenuta al confine trai territori di Libarna e di Veleia i cui tratti paleografici e morfonologici possono ben adattarsiad una datazione intorno alla metagrave del I sec aC in epoca forse ancora anteriore alla genera-lizzata municipalizzazione delle comunitagrave cisalpine

217 Laffi La lex Rubria cit 247-248

prima dellrsquoapprovazione della lex Roscia la struttura magistratuale tipica di largaparte delle comunitagrave cisalpine che tuttavia al momento della municipalizzazionerisulteranno rette ndash tolto il caso delle coloniae civium Romanorum ndash da quattuorvi-ri215 Lrsquoaporia puograve spiegarsi solo intendendo i duoviri del fragmentum Atestinumcome i vecchi magistrati delle colonie latine fittizie della Cisalpina216 che dovette-ro almeno inizialmente restare in carica anche durante la fase transitoria apertadallrsquoapprovazione della lex Roscia la quale a questo punto deve coincidere propriocon la legge che sancigrave la concessione della cittadinanza romana allrsquointera provinciacreando i presupposti giuridici per la trasformazione in municipia delle comunitagravedi diritto latino ivi istituite nellrsquo89 aC

A questa ipotesi giagrave da tempo formulata egrave stato di recente opposto un argo-mento allrsquoapparenza pienamente fondato217 dal momento che la lex Roscia ndash testeil fragmentum Atestinum (ll 12-14) () ante legem seive illud pl(ebi) sc(itum) estquod L Roscius a(nte) d(iem) V eid(us) Mart(ias) populum plebemve rogavit () ndashvenne approvata lrsquo11 marzo di un anno non specificato essa non puograve coinciderecon la lex de civitate Cisalpinorum varata da Cesare durante la sua prima dittaturache la giagrave richiamata testimonianza di Cassio Dione porta a datare nel dicembredel 49 aC Nulla da eccepire su questo ragionamento che a mio avviso tuttavianon costituisce ostacolo alla tradizionale ipotesi relativa al contenuto della lex Ro-

51

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

218 Che si tratti di un plebiscito egrave virtualmente certo alla luce del dettato del fragmentumAtestinum cfr Laffi La lex Rubria cit 248

219 Non fa problemi ascrivere il rogator della legge ndash che non vi egrave alcuna necessitagrave di conti-nuare ad identificare con il pretore del 49 aC L Roscius Fabatus (Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 258) ndash nella lista dei tribuni del 48 aC la cui composizione ri-sulta con la possibile eccezione di A Hirtius del tutto ignota (cfr Broughton The magistratesof the Roman republic II cit 274)

220 Cosigrave giustamente Laffi La lex Rubria cit 247 Le obiezioni avanzate da J L FerraryChapitres tralatices et reacutefeacuterences agrave des lois anteacuterieurs dans les lois romaines in A Fraschetti (a curadi) La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica Atti del Convegno(Cassino 1991) Roma 2000 72-78 in questo caso non reggono dal momento che la datazio-ne della lex Roscia riportata nel fragmentum Atestinum non egrave unrsquoindicazione accessoria ma rap-presenta un preciso termine cronologico per lrsquoentrata in vigore di determinate norme se lrsquoannoconsolare non viene esplicitato egrave percheacute esso doveva risultare implicitamente ricavabile dal do-cumento stesso

221 CIL V 2864 M Iunius | Sabinus | IIIIvir aedili|ciae potestat(is) | e lege Iulia | municipali| patronus | collegi cen|tonariorum | frontem templi | vervis et hermis | marmoreis pe|cunia sua or-na|vit et tuition(i) | dedit HS MM | N(- - -) CCXXXXII

scia semmai ne inficia la corrente attribuzione cronologica Se coglie nel verolrsquoidea da me avanzata che il provvedimento cesariano sia stato successivamente ra-tificato dai comitia la lex Roscia puograve essere identificata proprio con il plebiscito218

che dovette formalizzare la concessione della cittadinanza romana agli abitanti del-la provincia giocoforza votato successivamente al dicembre del 49 aC verosimil-mente lrsquo11 marzo del 48 aC

Ricapitolando egrave probabile che una lex Iulia de civitate Cisalpinorum del 49aC non sia in realtagrave mai esistita la legge (lex Roscia) chiaramente ispirata da Ce-sare andragrave piuttosto attribuita ad uno dei tribuni ndash L Roscius ndash del 48 aC219 edovette essere votata in assenza del dittatore (ora console) ormai impegnato lonta-no da Roma nella campagna militare contro Pompeo Nel corso dello stesso annovenne varato un ulteriore provvedimento legislativo di cui ignoriamo sia il rogatorsia la titolatura volto a ridefinire le competenze dei tribunali locali della Cisalpinaad esso sono da attribuire le clausole trasmesse dal fragmentum Atestinum La data-zione di questo secondo provvedimento puograve darsi per certa nel fragmentum Atesti-num il richiamo alla lex Roscia egrave infatti operato tramite riferimento al giorno e almese della sua approvazione senza indicazione della data consolare una circostan-za spiegabile solo postulando che entrambe le leggi siano state votate nel corso del-lo stesso anno220

Nel quadro delle iniziative cesariane rivolte allrsquoassetto istituzionale delle comu-nitagrave cisalpine andragrave verosimilmente collocata anche lrsquoenigmatica lex Iulia munici-palis di cui egrave menzione in una nota iscrizione di Patavium221 relativa ad un quat-tuorvir aediliciae potestatis e lege Iulia municipali

52

Simone Sisani

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

222 S Panciera I numeri di Patavium in Epigrafi epigrafia epigrafisti Scritti vari editi e ine-diti (1956-2005) con note complementari e indici I Roma 2006 [2003] 951-963 Contra masenza nuovi argomenti J Liu The era of Patavium again in ZPE 162 2007 281-289

223 Come postulato da Sartori La legge Petronia cit 542-543 cfr supra sect 2224 Si veda ora Panciera I numeri di Patavium cit225 In questo senso F De Martino Nota sulla lex Julia municipalis in Diritto e societagrave nel-

lrsquoantica Roma Roma 1979 [1955] 346-347226 Non vedo ragione per comprimere in un unico provvedimento legislativo la concessione

della cittadinanza e lrsquoorganizzazione amministrativa dei neonati municipia (cosigrave per LuraschiFoedus ius Latii civitas cit 398) tutto porta a credere che si tratti in questo come in altri ca-si di atti legislativi distinti e non necessariamente vicini nel tempo

Prima di formulare ipotesi sulla natura e sulla paternitagrave della legge vorrei sof-fermarmi su quello che egrave probabilmente lrsquounico punto fermo della questione ecioegrave la cronologia dellrsquoepigrafe recentemente datata con ottimi argomenti allametagrave del II sec dC222 Alla luce di questa datazione si puograve virtualmente esclude-re che il richiamo alla normativa abbia carattere di attualitagrave che cioegrave sia operatoper dare conto di una novitagrave legislativa volta eventualmente a ridefinire le com-petenze o le procedure di nomina dei magistrati locali223 non si vede infatti comecollocare in etagrave antonina una lex Iulia sia che si tratti di una lex data sia a mag-gior ragione che si tratti di una lex rogata Il richiamo ha invece tutta lrsquoaria di unanotazione di natura per cosigrave dire lsquoantiquariarsquo la stessa che colora le frequenti allu-sioni epigrafiche ad unrsquoera locale ancorata verosimilmente alla data crucialedellrsquo89 aC tratto caratteristico di numerose iscrizioni patavine databili tra il IIe il IV sec dC224

Da questa osservazione discendono due corollari che toccano direttamente lacronologia e il contenuto della legge la lex Iulia potrebbe risalire ad unrsquoepoca an-che di molto anteriore a quella dellrsquoepigrafe che la menziona ed in questo caso leprobabilitagrave sono decisamente a favore di una paternitagrave cesariana o ottavianea dellanormativa in secondo luogo ciograve che egrave piugrave importante il richiamo ad essa seorientato solo da ragioni antiquarie (e non vedo alternative) si giustifica unica-mente con la grande notorietagrave e rilevanza in ambito locale della legge stessa cuidoveva essere attribuito un carattere fondante paragonabile a quello rivestito dalladata iniziale ndash coincidente verosimilmente con la data di concessione dello ius La-tii in virtugrave della lex Pompeia dellrsquo89 aC ndash dellrsquoera patavina

La titolatura della lex conferma questrsquoultima suggestione Egrave infatti chiaro cheuna lex municipalis non possa essere altro che la legge istitutiva di un munici-pium225 legge che nel caso di Patavium deve essere giocoforza posteriore alla con-cessione della cittadinanza romana allrsquointera Cisalpina e dunque ndash secondo lrsquoipo-tesi che ho avanzato ndash allrsquo11 marzo del 48 aC Questa data rappresenta in ogni ca-so solo un terminus post quem per la lex Iulia municipalis226 dal momento che le vi-

53

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

227 Come si ricava dallrsquoiscrizione ILS 9420 datata dalla menzione della coppia consolare al-lrsquoanno 323 dC coincidente con lrsquoanno CCCLXII dellrsquoera locale cfr da ultimo Panciera I nu-meri di Patavium cit 953

228 Il centro risulta retto in etagrave municipale da un collegio di quattuorviri (CIL V 2069 ILS9420 AE 1990 397) canonico per i municipia cisalpini istituiti in etagrave cesariana al momentostesso della concessione della cittadinanza romana allrsquointera provincia Per contro i municipiaistituiti in etagrave successiva parrebbero essere caratterizzati ndash pur non mancando eccezioni egrave il ca-so in particolare di Forum Iulii (cfr ora Sisani Tergeste e le lsquocoloniersquo cesariane della Gallia Togatacit) ndash da un assetto magistratuale di marca duovirale cfr Beloch Roumlmische Geschichte cit520

229 Si veda quanto rilevato giagrave da E G Hardy Six Roman laws Oxford 1911 165-166 eId The table of Heraclea cit 292-293

cende dei municipia Flavia della Baetica ndash ma egrave quanto si ricava anche dalla lex Ta-rentina ndash assicurano che la concessione dello statuto locale ad una singola comuni-tagrave non necessariamente coincide con lrsquoatto di costituzione del municipium mapuograve giungere con un ritardo anche di vari anni

Questo tipo di dinamica dovette per altro informare lo stesso processo di mu-nicipalizzazione della Cisalpina come si ricava dalle vicende istituzionali del mu-nicipium di Feltria Anche questo centro risulta dotato di unrsquoera locale ancorata inquesto caso con certezza allrsquoanno 39 aC227 una data allrsquoapparenza anomala e ve-rosimilmente posteriore di vari anni alla trasformazione del centro in munici-pium228 ma che potrebbe coincidere proprio con la data di ottenimento dello sta-tuto locale Se a Patavium la scelta parrebbe cadere sulla prima fase di strutturazio-ne in chiave amministrativa romana della comunitagrave (la trasformazione in colonialatina nellrsquo89 aC) a Feltria si dovette dunque privilegiare piuttosto il momentofinale dello stesso processo e cioegrave la formalizzazione legislativa del nuovo assettodi marca municipale giagrave sancito dalla concessione della cittadinanza romana nel48 aC

Resta il dubbio sul carattere generale o particolare della lex Iulia cui si lega di-rettamente la questione relativa alla sua paternitagrave Ciograve che importa stabilire infat-ti non egrave tanto se si tratti di una lex data o di una lex rogata quanto se si tratti sol-tanto dello statuto locale del municipium di Patavium o non piuttosto di una leggemunicipale modello pensata in chiave generale per tutti i neo-costituiti municipiacisalpini Questrsquoultima soluzione mi pare senzrsquoaltro da preferire e questo a pre-scindere dalle suggestioni offerte dalla particolare titolatura della lex229 giuste leipotesi formulate in merito ai possibili autori del provvedimento faccio infatti fa-tica a immaginare Cesare o Ottaviano direttamente impegnati nella confezione diun singolo statuto municipale mentre non vedo alcuna difficoltagrave ad attribuire aduno di essi lrsquoelaborazione di un plesso normativo di portata assai piugrave vasta volto aridefinire la struttura amministrativa locale di una intera provincia Anche in que-

54

Simone Sisani

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

230 Supra sect 1231 Per lrsquoimprobabilitagrave di una cronologia post-cesariana si pronuncia giustamente Luraschi

Foedus ius Latii civitas cit 398 nota 87232 Cfr Rotondi Leges publicae populi Romani cit 419-423233 Cic epist ad fam 618 supra sectsect 1-2234 Lrsquoorigo calena di Q (Paconius) Lepta (cfr C Nicolet Lrsquoordre eacutequestre a lrsquoeacutepoque reacutepubli-

caine II Prosopographie des chevaliers Romains Paris 1974 970 nr 258) non costituisce ovvia-mente elemento per determinare quella dei suoi familiares che nulla impedisce di ipotizzareascritti ad una comunitagrave cisalpina

sto caso risulta istruttivo il confronto con le dinamiche seguite dalla municipaliz-zazione flavia delle province iberiche le puntuali coincidenze di dettato tra gli sta-tuti di Irni di Malaca e di Salpensa sono un forte indizio come si egrave detto230 a fa-vore dellrsquoesistenza di una lex Flavia municipalis modello sostanzialmente ripro-dotta pur con adattamenti dalle leges datae dei singoli municipia

Se nella lex Iulia municipalis va identificato un provvedimento di questa natu-ra egrave tutto sommato probabile che il suo ispiratore sia da identificare proprio inCesare231 che avragrave voluto in questo modo portare a pieno compimento un proces-so da lui stesso inaugurato alla fine del 49 aC secondo un progetto risalente al-meno al 51 aC Giusta questa ipotesi egrave possibile determinare con relativa preci-sione la data della legge che deve essere in ogni caso posteriore allrsquo11 marzo del 48aC si dovragrave allora pensare o allrsquoottobre del 47 aC tra il ritorno di Cesare a Ro-ma dallrsquoAsia e la sua partenza per lrsquoAfrica o meglio al ben piugrave lungo e produttivosoggiorno romano ndash durato oltre cinque mesi dalla fine di maggio allrsquoinizio di no-vembre del calendario riformato ndash del 46 aC se non al periodo compreso tra ildefinitivo ritorno a Roma allrsquoinizio di ottobre del 45 aC e la data fatidica delle ididi marzo del 44 aC Di fatto la datazione della legge al 4645 aC appare la piugraveprobabile dal momento che proprio in questo biennio si concentra il grosso del-lrsquoattivitagrave legislativa del dittatore232

Questa cronologia risulta coincidere in maniera assai significativa con la giagraveanalizzata testimonianza offerta da Cicerone nella sua lettera a Lepta del principiodel 45 aC233 in cui si allude ad una legge di attinenza municipale ancora in fasedi elaborazione a Roma Ripeto quanto ho giagrave detto piugrave sopra potrebbe trattarsidi una singola lex data ma se invece si trattasse di una legge generale lrsquoidea che essapossa coincidere con la lex Iulia municipalis del documento patavino234 risultereb-be assai seducente e del tutto coerente con lrsquoinsieme dei dati e delle suggestioniche ho richiamato

SIMONE SISANI

Universitagrave di Macerata

55

Le istituzioni municipali legislazione e prassi tra il I secolo aC e lrsquoetagrave flavia

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice

ltlt ASCII85EncodePages false AllowTransparency false AutoPositionEPSFiles true AutoRotatePages None Binding Left CalGrayProfile (Dot Gain 20) CalRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CalCMYKProfile (US Web Coated 050SWOP051 v2) sRGBProfile (sRGB IEC61966-21) CannotEmbedFontPolicy Error CompatibilityLevel 14 CompressObjects Tags CompressPages true ConvertImagesToIndexed true PassThroughJPEGImages true CreateJDFFile false CreateJobTicket false DefaultRenderingIntent Default DetectBlends true DetectCurves 00000 ColorConversionStrategy CMYK DoThumbnails false EmbedAllFonts true EmbedOpenType false ParseICCProfilesInComments true EmbedJobOptions true DSCReportingLevel 0 EmitDSCWarnings false EndPage -1 ImageMemory 1048576 LockDistillerParams false MaxSubsetPct 100 Optimize true OPM 1 ParseDSCComments true ParseDSCCommentsForDocInfo true PreserveCopyPage true PreserveDICMYKValues true PreserveEPSInfo true PreserveFlatness true PreserveHalftoneInfo false PreserveOPIComments true PreserveOverprintSettings true StartPage 1 SubsetFonts true TransferFunctionInfo Apply UCRandBGInfo Preserve UsePrologue false ColorSettingsFile () AlwaysEmbed [ true ] NeverEmbed [ true ] AntiAliasColorImages false CropColorImages true ColorImageMinResolution 300 ColorImageMinResolutionPolicy OK DownsampleColorImages true ColorImageDownsampleType Bicubic ColorImageResolution 300 ColorImageDepth -1 ColorImageMinDownsampleDepth 1 ColorImageDownsampleThreshold 150000 EncodeColorImages true ColorImageFilter DCTEncode AutoFilterColorImages true ColorImageAutoFilterStrategy JPEG ColorACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt ColorImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000ColorACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000ColorImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasGrayImages false CropGrayImages true GrayImageMinResolution 300 GrayImageMinResolutionPolicy OK DownsampleGrayImages true GrayImageDownsampleType Bicubic GrayImageResolution 300 GrayImageDepth -1 GrayImageMinDownsampleDepth 2 GrayImageDownsampleThreshold 150000 EncodeGrayImages true GrayImageFilter DCTEncode AutoFilterGrayImages true GrayImageAutoFilterStrategy JPEG GrayACSImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt GrayImageDict ltlt QFactor 015 HSamples [1 1 1 1] VSamples [1 1 1 1] gtgt JPEG2000GrayACSImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt JPEG2000GrayImageDict ltlt TileWidth 256 TileHeight 256 Quality 30 gtgt AntiAliasMonoImages false CropMonoImages true MonoImageMinResolution 1200 MonoImageMinResolutionPolicy OK DownsampleMonoImages true MonoImageDownsampleType Bicubic MonoImageResolution 1200 MonoImageDepth -1 MonoImageDownsampleThreshold 150000 EncodeMonoImages true MonoImageFilter CCITTFaxEncode MonoImageDict ltlt K -1 gtgt AllowPSXObjects false CheckCompliance [ None ] PDFX1aCheck false PDFX3Check false PDFXCompliantPDFOnly false PDFXNoTrimBoxError true PDFXTrimBoxToMediaBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXSetBleedBoxToMediaBox true PDFXBleedBoxToTrimBoxOffset [ 000000 000000 000000 000000 ] PDFXOutputIntentProfile () PDFXOutputConditionIdentifier () PDFXOutputCondition () PDFXRegistryName () PDFXTrapped False Description ltlt CHS ltFEFF4f7f75288fd94e9b8bbe5b9a521b5efa7684002000410064006f006200650020005000440046002065876863900275284e8e9ad88d2891cf76845370524d53705237300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c676562535f00521b5efa768400200050004400460020658768633002gt CHT ltFEFF4f7f752890194e9b8a2d7f6e5efa7acb7684002000410064006f006200650020005000440046002065874ef69069752865bc9ad854c18cea76845370524d5370523786557406300260a853ef4ee54f7f75280020004100630072006f0062006100740020548c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee553ca66f49ad87248672c4f86958b555f5df25efa7acb76840020005000440046002065874ef63002gt DAN ltFEFF004200720075006700200069006e0064007300740069006c006c0069006e006700650072006e0065002000740069006c0020006100740020006f007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400650072002c0020006400650072002000620065006400730074002000650067006e006500720020007300690067002000740069006c002000700072006500700072006500730073002d007500640073006b007200690076006e0069006e00670020006100660020006800f8006a0020006b00760061006c0069007400650074002e0020004400650020006f007000720065007400740065006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e0074006500720020006b0061006e002000e50062006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c006500720020004100630072006f006200610074002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00670020006e0079006500720065002egt DEU ltFEFF00560065007200770065006e00640065006e0020005300690065002000640069006500730065002000450069006e007300740065006c006c0075006e00670065006e0020007a0075006d002000450072007300740065006c006c0065006e00200076006f006e002000410064006f006200650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e00740065006e002c00200076006f006e002000640065006e0065006e002000530069006500200068006f006300680077006500720074006900670065002000500072006500700072006500730073002d0044007200750063006b0065002000650072007a0065007500670065006e0020006d00f60063006800740065006e002e002000450072007300740065006c006c007400650020005000440046002d0044006f006b0075006d0065006e007400650020006b00f6006e006e0065006e0020006d006900740020004100630072006f00620061007400200075006e0064002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f0064006500720020006800f600680065007200200067006500f600660066006e00650074002000770065007200640065006e002egt ESP ltFEFF005500740069006c0069006300650020006500730074006100200063006f006e0066006900670075007200610063006900f3006e0020007000610072006100200063007200650061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000640065002000410064006f0062006500200061006400650063007500610064006f00730020007000610072006100200069006d0070007200650073006900f3006e0020007000720065002d0065006400690074006f007200690061006c00200064006500200061006c00740061002000630061006c0069006400610064002e002000530065002000700075006500640065006e00200061006200720069007200200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006500610064006f007300200063006f006e0020004100630072006f006200610074002c002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200079002000760065007200730069006f006e0065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt FRA ltFEFF005500740069006c006900730065007a00200063006500730020006f007000740069006f006e00730020006100660069006e00200064006500200063007200e900650072002000640065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000410064006f00620065002000500044004600200070006f0075007200200075006e00650020007100750061006c0069007400e90020006400270069006d007000720065007300730069006f006e00200070007200e9007000720065007300730065002e0020004c0065007300200064006f00630075006d0065006e00740073002000500044004600200063007200e900e90073002000700065007500760065006e0074002000ea0074007200650020006f007500760065007200740073002000640061006e00730020004100630072006f006200610074002c002000610069006e00730069002000710075002700410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650074002000760065007200730069006f006e007300200075006c007400e90072006900650075007200650073002egt ITA ltFEFF005500740069006c0069007a007a006100720065002000710075006500730074006500200069006d0070006f007300740061007a0069006f006e00690020007000650072002000630072006500610072006500200064006f00630075006d0065006e00740069002000410064006f00620065002000500044004600200070006900f900200061006400610074007400690020006100200075006e00610020007000720065007300740061006d0070006100200064006900200061006c007400610020007100750061006c0069007400e0002e0020004900200064006f00630075006d0065006e007400690020005000440046002000630072006500610074006900200070006f00730073006f006e006f0020006500730073006500720065002000610070006500720074006900200063006f006e0020004100630072006f00620061007400200065002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065002000760065007200730069006f006e006900200073007500630063006500730073006900760065002egt JPN ltFEFF9ad854c18cea306a30d730ea30d730ec30b951fa529b7528002000410064006f0062006500200050004400460020658766f8306e4f5c6210306b4f7f75283057307e305930023053306e8a2d5b9a30674f5c62103055308c305f0020005000440046002030d530a130a430eb306f3001004100630072006f0062006100740020304a30883073002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000204ee5964d3067958b304f30533068304c3067304d307e305930023053306e8a2d5b9a306b306f30d530a930f330c8306e57cb30818fbc307f304c5fc59808306730593002gt KOR ltFEFFc7740020c124c815c7440020c0acc6a9d558c5ec0020ace0d488c9c80020c2dcd5d80020c778c1c4c5d00020ac00c7a50020c801d569d55c002000410064006f0062006500200050004400460020bb38c11cb97c0020c791c131d569b2c8b2e4002e0020c774b807ac8c0020c791c131b41c00200050004400460020bb38c11cb2940020004100630072006f0062006100740020bc0f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020c774c0c1c5d0c11c0020c5f40020c2180020c788c2b5b2c8b2e4002egt NLD (Gebruik deze instellingen om Adobe PDF-documenten te maken die zijn geoptimaliseerd voor prepress-afdrukken van hoge kwaliteit De gemaakte PDF-documenten kunnen worden geopend met Acrobat en Adobe Reader 50 en hoger) NOR ltFEFF004200720075006b00200064006900730073006500200069006e006e007300740069006c006c0069006e00670065006e0065002000740069006c002000e50020006f0070007000720065007400740065002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065007200200073006f006d00200065007200200062006500730074002000650067006e0065007400200066006f00720020006600f80072007400720079006b006b0073007500740073006b00720069006600740020006100760020006800f800790020006b00760061006c0069007400650074002e0020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740065006e00650020006b0061006e002000e50070006e00650073002000690020004100630072006f00620061007400200065006c006c00650072002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e003000200065006c006c00650072002000730065006e006500720065002egt PTB ltFEFF005500740069006c0069007a006500200065007300730061007300200063006f006e00660069006700750072006100e700f50065007300200064006500200066006f0072006d00610020006100200063007200690061007200200064006f00630075006d0065006e0074006f0073002000410064006f0062006500200050004400460020006d00610069007300200061006400650071007500610064006f00730020007000610072006100200070007200e9002d0069006d0070007200650073007300f50065007300200064006500200061006c007400610020007100750061006c00690064006100640065002e0020004f007300200064006f00630075006d0065006e0074006f00730020005000440046002000630072006900610064006f007300200070006f00640065006d0020007300650072002000610062006500720074006f007300200063006f006d0020006f0020004100630072006f006200610074002000650020006f002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030002000650020007600650072007300f50065007300200070006f00730074006500720069006f007200650073002egt SUO ltFEFF004b00e40079007400e40020006e00e40069007400e4002000610073006500740075006b007300690061002c0020006b0075006e0020006c0075006f00740020006c00e400680069006e006e00e4002000760061006100740069007600610061006e0020007000610069006e006100740075006b00730065006e002000760061006c006d0069007300740065006c00750074007900f6006800f6006e00200073006f00700069007600690061002000410064006f0062006500200050004400460020002d0064006f006b0075006d0065006e007400740065006a0061002e0020004c0075006f0064007500740020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740069007400200076006f0069006400610061006e0020006100760061007400610020004100630072006f0062006100740069006c006c00610020006a0061002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e0030003a006c006c00610020006a006100200075007500640065006d006d0069006c006c0061002egt SVE ltFEFF0041006e007600e4006e00640020006400650020006800e4007200200069006e0073007400e4006c006c006e0069006e006700610072006e00610020006f006d002000640075002000760069006c006c00200073006b006100700061002000410064006f006200650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e007400200073006f006d002000e400720020006c00e4006d0070006c0069006700610020006600f60072002000700072006500700072006500730073002d007500740073006b00720069006600740020006d006500640020006800f600670020006b00760061006c0069007400650074002e002000200053006b006100700061006400650020005000440046002d0064006f006b0075006d0065006e00740020006b0061006e002000f600700070006e00610073002000690020004100630072006f0062006100740020006f00630068002000410064006f00620065002000520065006100640065007200200035002e00300020006f00630068002000730065006e006100720065002egt ENU (Use these settings to create Adobe PDF documents best suited for high-quality prepress printing Created PDF documents can be opened with Acrobat and Adobe Reader 50 and later) gtgt Namespace [ (Adobe) (Common) (10) ] OtherNamespaces [ ltlt AsReaderSpreads false CropImagesToFrames true ErrorControl WarnAndContinue FlattenerIgnoreSpreadOverrides false IncludeGuidesGrids false IncludeNonPrinting false IncludeSlug false Namespace [ (Adobe) (InDesign) (40) ] OmitPlacedBitmaps false OmitPlacedEPS false OmitPlacedPDF false SimulateOverprint Legacy gtgt ltlt AddBleedMarks false AddColorBars false AddCropMarks false AddPageInfo false AddRegMarks false ConvertColors ConvertToCMYK DestinationProfileName () DestinationProfileSelector DocumentCMYK Downsample16BitImages true FlattenerPreset ltlt PresetSelector MediumResolution gtgt FormElements false GenerateStructure false IncludeBookmarks false IncludeHyperlinks false IncludeInteractive false IncludeLayers false IncludeProfiles false MultimediaHandling UseObjectSettings Namespace [ (Adobe) (CreativeSuite) (20) ] PDFXOutputIntentProfileSelector DocumentCMYK PreserveEditing true UntaggedCMYKHandling LeaveUntagged UntaggedRGBHandling UseDocumentProfile UseDocumentBleed false gtgt ]gtgt setdistillerparamsltlt HWResolution [2400 2400] PageSize [612000 792000]gtgt setpagedevice