dispersione, rimozione

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DISPERSIONE, RIMOZIONE Dispersione: da fenomeni di diffusione turbolenta di trasporto delle masse d’aria. Rimozione: è determinata dai vari processi di deposizione. Dispersione e rimozione processi meteorologici che regolano il comportamento delle masse d’aria nella troposfera.

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DISPERSIONE, RIMOZIONE. Dispersione: da fenomeni di diffusione turbolenta di trasporto delle masse d’aria. Rimozione: è determinata dai vari processi di deposizione. Dispersione e rimozione. processi meteorologici che regolano il comportamento delle masse d’aria nella troposfera. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: DISPERSIONE, RIMOZIONE

DISPERSIONE, RIMOZIONE

Dispersione: da fenomeni di diffusione turbolenta di trasporto delle masse d’aria.

Rimozione: è determinata dai vari processi di

deposizione.

Dispersione e rimozione

processi meteorologici che regolano il comportamento delle masse d’aria nella troposfera.

Page 2: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Microinquinanti organici in fase gassosa

Il ciclo vitale delle sostanze chimiche nella troposfera è determinato:

• dalla distribuzione territoriale

• dall’intensità emissiva delle sorgenti primarie, • dai processi di veicolazione attraverso i venti, e delle

acque superficiali e sotterranee, • dall’intervento dell’uomo • dai meccanismi di conversione chimica e rimozione.

Page 3: DISPERSIONE, RIMOZIONE

… Microinquinanti organici in fase gassosa…

 •il radicale ossidrile (OH.)

• la sorgente primaria: il processo di fotolisi dell’ozono troposferico

• altre importanti specie ossidanti• radicale ossidrile • all’ozono• l’ossigeno atomico (O), • il radicale idroperossile (HO2)

• il radicale nitrato (NO3).

Page 4: DISPERSIONE, RIMOZIONE

… Microinquinanti organici in fase gassosa…

 

Le possibili vie di rimozione atmosferica:

• la fotolisi diretta

• la reazione con ozono

• l’attacco diurno da parte del radicale OH • quello notturno da parte del radicale nitrato.

Page 5: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica della Stratosfera

è una regione dell’atmosfera che rappresenta il naturale schermo della terra alle radiazioni solari essendo in grado di filtrare le radiazioni UV.

La quantità totale di ozono che ci sovrasta in qualsiasi punto dell’atmosfera è espressa in unità Dobson (DU).

Lo strato di ozono

Page 6: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Una unità Dobson (DU) equivale ad uno strato di ozono puro dello spessore di 0.01 mm alla densità che questo gas possiede pressione esistente all’altezza del suolo (1 atm).

Page 7: DISPERSIONE, RIMOZIONE

I processi chimici alla base della diminuzione dello strato di ozono

e di altri processi che si verificano nella stratosfera

Assorbimento della luce

Attivazione delle molecole

Reattività chimica

sono alimentati dall’energia contenuta nella luce solare.

Page 8: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Le sostanze differiscono moltissimo fra loro

per la propensione ad assorbire luce di una data

lunghezza d’onda

differenze dei livelli energetici

degli elettroni.

Page 9: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Radiazioni

IR termiche

4000

10000

Infrarosso

Violetto

Rosso

400

750

Visibile

400

750

UV-A320

UV-B280

Ultavioletto

UV-C200

50

Raggi X<50

Sub-

intervallo

Lunghezza

d’onda (nm)

Intervallo

principale

Lunghezza

d’onda (nm)

Page 10: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Spettro di assorbimento

Rappresentazione grafica della frazione di luce che può essere assorbita da una data

molecola.

125-175 nm 220-320 nm

O2 O3

Page 11: DISPERSIONE, RIMOZIONE

PRINCIPI DI FOTOCHIMICA …

L’energia E di un fotone è in relazione con la frequenza e la lunghezza d’onda della luce:

E = h E = hc/

h = costante di Planck = 6,626x10-34 J s

c = velocità della luce nel vuoto = 2,998x108 ms-1

Page 12: DISPERSIONE, RIMOZIONE

PRINCIPI DI FOTOCHIMICA …

Energie dei fotoni della luce di differenti lunghezze d’onda.

nm kJ/moli

220 544

290 413

320 374

400 299

750 160

Page 13: DISPERSIONE, RIMOZIONE

PRINCIPI DI FOTOCHIMICA …

Nel caso della luce UV-Vis, le energie fotoniche sono dello stesso ordine di grandezza dell’entalpia della reazioni chimiche comprese quelle che dissociano atomi dalle molecole.

Una reazione innescata da un imput di energia sotto forma di energia luminosa viene detta

reazione fotochimica

Page 14: DISPERSIONE, RIMOZIONE

PRINCIPI DI FOTOCHIMICA …

Molecole che assorbono luce in genere non trattengono molto a lungo l’eccesso di energia.

In una piccola frazione di secondo le molecole * devono utilizzare l’energia acquisita per reagire fotochimicamente

* dissiparla come energia termica per collisione con le molecole vicine

* aumentare la loro energia cinetica.

Page 15: DISPERSIONE, RIMOZIONE
Page 16: DISPERSIONE, RIMOZIONE

FORMAZIONE E DISTRUZIONE NON CATALITICA DELL’OZONO

La reazione di formazione dell’ozono nella stratosfera genera calore sufficiente per

influenzare la temperatura in questa regione dell’atmosfera.

Page 17: DISPERSIONE, RIMOZIONE

La concentrazione delle molecole di O2è così bassa che gran parte dell’O2, esiste in forma atomica O

in seguito a fotodissociazione di molecole di O2

O2 + h (200-280 nm) 2 O

Gli atomi di ossigeno formati finiscono per collidere e riformare O2

2 O O2

che va ancora incontro a fotodissociazione.

Al disopra della stratosfera

l’aria è assai sottile

Page 18: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Nella stratosfera

L’intensità della luce UV-C è assai minore: gran parte di essa è filtrata da parte dell’O2 sovrastante.

L’aria è più densa con maggiore concentrazione di O2.

Gran parte dell’ossigeno stratosferico: è in forma di O2 piuttosto che di ossigeno atomico.

Fonte di tutto l’ozono presente nella stratosfera

O + O2 O3 + calore

Page 19: DISPERSIONE, RIMOZIONE

La concentrazione di O2 è maggiore che nella parte superiore.

La radiazione UV sono filtrate prima: è poca la quantità di ossigeno dissociata e poca la quantità di O3 formata.

La densità dell’O3 raggiunge il massimo dove è

più alto è il prodotto tra l’intensità della radiazione UV-C e la concentrazione di O2.

Nella parte inferiore della stratosfera

Page 20: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Gran parte dell’O3 è localizzato

tra 15 e 35 Km di altezza cioè si situa nella parte inferiore e intermedia della stratosfera, regione nota come strato di ozono.

Il massimo di densità dell’ozono si trova:

a circa 25 Km di altezza al disopra delle aree tropicali,

a 21 km di altezza alle latitudini intermedie,

a 18 Km a livello delle regioni subartiche. 

Page 21: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Per dissipare l’energia termica generata nelle collisioni tra ossigeno atomico (O) e quello molecolare (O2) che producono O3

è necessaria una terza molecola M (quale l’N2): 

O + O2 + M O3 + M + calore

 Tale liberazione di calore è la causa della maggiore

temperatura della stratosfera rispetto a quella dell’aria sovrastante e sottostante.

Page 22: DISPERSIONE, RIMOZIONE

La stratosfera

è quindi definita come la regione dell’atmosfera compresa tra questi due confini di temperatura in cui si ha un’inversione termica.

Nella stratosfera l’aria è stratificata

perché il mescolamento verticale è lento per il fatto che l’aria fredda con maggiore densità non sale spontaneamente per effetto della forza di gravità. 

Page 23: DISPERSIONE, RIMOZIONE

La distruzione dell’O3

ad opera della radiazione UV di lunghezza d’onda minore di 320 nm:

O3 + h ( < 320nm) O2 + O*

L’atomo O* si trova in uno stato eccitato a più alta energia e, se non reagisce con altri atomi tale energia viene persa.

Le reazioni possibili di O*

 

O* + O2 O3

O* + O3 2 O2 reazione molto lenta

Page 24: DISPERSIONE, RIMOZIONE

L’O3 della stratosfera viene continuamente formato,

decomposto e riformato durante le ore diurne.

Viene prodotto in virtù della presenza delle radiazioni UV-C (200-280 nm)

viene provvisoriamente distrutto:quando filtra gli UV-B e UV-C: quando reagisce con atomi di ossigeno

RIASSUMENDO…

Page 25: DISPERSIONE, RIMOZIONE

…RIASSUMENDO

L’O3 non si forma

al di sotto della stratosfera per la mancanza degli UV-C

al di sopra dove predominano atomi di ossigeno che si ricombinano a formare O2 .

Page 26: DISPERSIONE, RIMOZIONE

… quindi …

troposfera

stratosfera

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Page 28: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

Distruzione dello strato di ozonoDistruzione dello strato di ozono

L’equilibrio fotochimico relativo alla produzione-L’equilibrio fotochimico relativo alla produzione-distruzione dell’ozono stratosferico distruzione dell’ozono stratosferico

è soggetto ad oscillazioni naturali legate all’attività della parte più esterna del sole , al flusso di radiazione solare che raggiunge la stratosfera,

Page 29: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

Distruzione dello strato di ozonoDistruzione dello strato di ozono

Oltre al fenomeno naturale Oltre al fenomeno naturale dovuto all’assorbimento delle radiazioni solari dovuto all’assorbimento delle radiazioni solari avviene attraverso un ciclo catalitico ….avviene attraverso un ciclo catalitico ….

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Chimica dell'ambiente REACH & CLP

ALTRI MECCANISMI ALLA BASE DELLA DISTRUZIONE DELL’OZONO:

  PROCESSI CATALITICI

Esistono alcune specie atomiche e molecolari di tipo X (catalizzatori) che reagiscono efficacemente con O3 sottraendo

un atomo di ossigeno. X + O3 XO +O2

XO + O X +O2

________________O3 + O 2O2  

Page 31: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

 Chimicamente, tutti i catalizzatori di tipo X sono radicali liberi cioè atomi o molecole contenenti un numero dispari di elettroni. La distruzione catalitica di ozono si manifesta anche in atmosfera non inquinata poiché tali catalizzatori sono sempre presenti nell’atmosfera. La specie chimica responsabile della maggior parte della distruzione dell’ozono in un’atmosfera non inquinata è la molecola dell’ossido di azoto NO·.

Page 32: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

OH· catalizzatore tipo X che svolge un ruolo fondamentale alla distruzione dell’O3 a quote

superiori.E’ prodotto dalla reazione di atomi di ossigeno eccitati con molecole di acqua o metano: O* + CH4 OH· + CH3

O* + H2O 2 OH·

OH·

Page 33: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

NO· catalizzatore tipo X più importante nella parte centrale della stratosfera.E’ prodotto quando l’ossido nitroso N2O che sale dalla

troposfera alla stratosfera reagisce con atomi di ossigeno eccitati prodotti dalla decomposizione fotochimica dell’O3:

 

L’ossido di azoto NO·

O* + N2O 2 NO·

NO· + O3 NO2 · + O2

NO2 · + O NO· + O2

______________________________________________

O3 + O 2O2

Page 34: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

La decomposizione fotochimica dell’O3

da parte degli UV-B o dei catalizzatori di tipo X

dipende

• dalla concentrazione dell’ozono • dall’intensità della radiazione solare • o dalla concentrazione del catalizzatore.

Page 35: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

a parità di luce solare,

la concentrazione O3 aumenta

fino a che la velocità di distruzione eguaglia quella di formazione:

condizioni di

STATO STAZIONARIO.

Page 36: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

La decomposizione, nella stratosfera dei gas contenenti cloro,

genera un continuo rifornimento di cloro

con conseguente aumento del potenziale di distruzione dell’ozono in questa regione. 

CLORO E BROMO ATOMICI COME CATALIZZATORI DI TIPO X

Page 37: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

Le molecole di CH3Cl nella stratosfera:

o decomposte dagli UV-C o attaccate dai radicali OH·,

per produrre in entrambi i casi cloro atomico Cl·  

CH3Cl + h (UV-C) Cl· + CH3·

 OH· + CH3Cl Cl· + altri prodotti

CLORO E BROMO ATOMICI COME CATALIZZATORI DI TIPO X

Page 38: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

Cl· + O3 ClO· + O2

ClO· + O Cl· + O2

____________________O3 + O 2 O2

Gli atomi di cloro atomico Cl·

Sono efficienti catalizzatori di tipo X nella distruzione dell’ozono:

Page 39: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

… in ogni momento, tuttavia, il cloro presente (circa 99%) nella stratosfera si trova:

• ClONO2 (gas cloronitrato):

ClO· + NO2 · ClONO2ClONO2 + h (pochi giorni o ore)

ClO· + NO2·• HCl Cl· + CH4 HCl + CH3·OH· + HCl H2O+ Cl·

  

forme attive

Page 40: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

In natura vengono prodotte anche rilevanti quantità di metilbromuro CH3Br.

Una parte di CH3Br può finire per raggiungere la

stratosfera e decomporre fotochimicamente liberando bromo atomico Br .

 CH3Br + h (UV-C) Br· + CH3 ·

Br· + O3 BrO · + O2

Br· forma attiva 

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Chimica dell'ambiente REACH & CLP

 

Quasi tutto il bromo presente nella stratosfera rimane nella forma attiva!!!

• perché la reazione di formazione della forma inattiva HBr da bromo atomico Br· e il metano CH4 è molto lenta

(endotermica)

• perché HBr è decomposto fotochimicamente.

 

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Chimica dell'ambiente REACH & CLP

Il bromo nella stratosfera è più efficiente del cloro nel distruggere l’ozono

ma la sua concentrazione è nettamente minore!!!

In un confronto tra atomi

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Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Ogni anno l'ozono della stratosfera al di sopra

dell'Antartide si riduce fino al 50% per alcuni mesi soprattutto per azione del cloro: – si forma un buco nello strato dell'ozono(dal 1979 ).

• può verificarsi da settembre all'inizio di novembre, i mesi che, al Polo sud, corrispondono alla primavera.

• le intense ricerche condotte alla fine degli anni '80 hanno permesso di chiarire la chimica di questo fenomeno.

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I buchi dell’ozono• Il buco dell'ozono compare come effetto di

particolari condizioni climatiche invernali nella bassa stratosfera, – là dove di solito è maggiore la concentrazione

dell'ozono;

• queste condizioni trasformano temporaneamente tutto il cloro presente nelle forme cataliticamente inattive HCl e CIONO2, – nelle forme attive Cl. e CIO. con provvisorio aumento

delle specie chimiche attive– con un'estesa, seppure temporanea, diminuzione

dell'ozono.

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Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• La conversione delle forme inattive del cloro in

quelle attive avviene alla superficie di cristalli:

– formati da una soluzione di acqua e acido nitrico: da OH. e NO2

. gassosi.

• la condensazione di questi gas in goccioline liquide o in cristalli solidi di solito non si verifica nella stratosfera, dove la concentrazione dell'acqua è considerevolmente ridotta.

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Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Durante la notte polare

– Il consueto meccanismo di riscaldamento della stratosfera dovuto alla liberazione di calore nella reazione tra O2 e O

– viene a mancare in conseguenza della mancata produzione di ossigeno atomico dall'O2.

• Poiché la stratosfera al di sopra del Polo Sud diviene così fredda durante la notte polare della parte centrale dell'inverno, – la pressione atmosferica cala nettamente come

previsto dalla legge dei gas ideali, secondo cui essa è proporzionale alla temperatura espressa in gradi Kelvin.

Page 47: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• L’ effetto sulla pressione, • la rotazione terrestre, • producono un vortice:

– una massa di aria che ruota su sé stessa e in cui i venti possono superare la velocità di 300 km l'ora.

• Poiché in questo vortice non può entrare materia, – l'aria contenuta al suo interno viene ad essere isolata e rimane

molto fredda per mesi.

• Al Polo sud, il vortice si mantiene nella primavera (ottobre).

• Il vortice attorno al Polo nord di solito si interrompe a febbraio o all'inizio di marzo prima che in questa zona torni la massima luce solare.

Page 48: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• I cristalli prodotti dalla condensazione dei gas

all'interno del vortice: – formano le nubi polari stratosferiche, o PSC (polar

stratospheric clouds).

• Quando la temperatura scende: – i primi cristalli che si formano sono quelli del triidrato

dell'acido nitrico, HNO3 x 3H2O.

• Quando la temperatura dell'aria scende di poco sotto i - 80°C: – si forma anche un altro tipo di cristalli, in cui il

rapporto acqua/acido nitrico e le dimensioni sono maggiori.

Page 49: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono

Schema illustrante la produzione di cloro molecolare dalle forme inattive, nella stratosfera, durante la primavera antartica.

Page 50: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Durante i bui mesi invernali

– il cloro elementare si accumula diventando la specie chimica gassosa contenente cloro più abbondante.

• Quando ricompare il primo sole, all'inizio della primavera antartica,

– le molecole di Cl2 vengono decomposte in doro atomico ad opera della componente UV della luce:

Cl2 + luce UV → 2 Cl.

Page 51: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Allo stesso modo, la reazione di altre molecole di

ClONO2 con l'acqua contenuta nel tipo di cristalli di dimensioni maggiori produce HOCI – che, per effetto della luce solare, si decompone in Cl..

e OH.:

H2O (s)+ ClONO2 (g) → HOCl (g)+ HNO3(s)

HOCl + luce UV → OH. + Cl.

Page 52: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• i cristalli permangono mesi.• gli atomi di cloro trasformati in HCl per reazione con

molecole di metano vengono – riconvertiti in Cl2 sui cristalli – in Cl. ad opera della luce solare.

• l'inattivazione del monossido di cloro per trasformazione in cloronitrato – non si verifica fintantoché tutti i radicali NO., necessari

per questa reazione non sono stati provvisoriamente legati ai cristalli in forma di acido nitrico.

Page 53: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Molti dei cristalli di tipo più grande si spostano

verso il basso, – diretti nella parte superiore della troposfera, per

effetto della gravità;

• durante questo spostamento, essi raccolgono i radicali NO2

. presenti nella parte inferiore della stratosfera al di sopra del Polo sud – impedendo ulteriormente la disattivazione del cloro.

• Solo quando le PSC e il vortice si sono estinti – il cloro può tornare prevalentemente nella forma

inattiva.

Page 54: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• La liberazione di acido nitrico dai cristalli nella fase

gassosa causa la trasformazione di questo acido in NO2

. per azione della luce solare:

HNO3 + luce UV → NO2. + OH.

• Inoltre quando, nella tarda primavera, il vortice si estingue, – l'aria contenente NO2 . si mescola con quella polare. – Il biossido di azoto si combina rapidamente con il

monossido di cloro a formare il cloronitrato, cataliticamente inattivo.

Page 55: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Poche settimane dopo che le PSC e il vortice sono

scomparsi, – i cicli di distruzione catalitica si arrestano e la concentrazione

dell'ozono sale nuovamente fino ai normali livelli.

• L'effetto di tutto questo è che il buco dell'ozono si chiude per un altro anno. – Prima che tutto questo accada, una parte della massa di aria

povera di ozono può spostarsi dall'Antartide mescolandosi con l'aria limitrofa,

– causando una temporanea diminuzione della concentrazione di ozono nella stratosfera in regioni geografiche vicine, quali l'Australia, la Nuova Zelanda e le regioni più meridionali del Sud America.

Page 56: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Il meccanismo chimico attraverso cui il cloro

atomico catalizza la decomposizione dell'ozono negli strati inferiori della stratosfera sopra il Polo Sud

– inizia con la consueta reazione tra cloro e ozono:

• Tappa 1: Cl. + O3 → ClO. + O2

Page 57: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono

Concentrazione di ozono in funzione della latitudine in prossimità del polo Sud.

Page 58: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• A distanze sufficientemente grandi dal Polo sud

(900 S), la concentrazione dell'ozono è relativamente elevata e quella del CIO. bassa, – poiché il cloro si trova legato soprattutto nelle forme

inattive.

• Avvicinandosi al Polo, – la concentrazione di CIO. diviene improvvisamente alta

• si registra una netta riduzione di quella dell'O3: – gran parte del doro è stato attivato mentre la maggior

parte dell'ozono è stato conseguentemente decomposto.

• La latitudine a cui cambiano nettamente entrambe le concentrazioni segna il confine del buco dell'ozono, che si estende attraverso il Polo sud.

Page 59: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Nella parte inferiore della stratosfera

– la regione in cui si formano le PSC e le specie attivate del doro

• la concentrazione degli atomi liberi di ossigeno è modesta; – pochi atomi vengono prodotti in tale regione in conseguenza della

scarsità delle radiazioni UV-C necessarie per dissociare l'O2

• gli atomi di ossigeno prodotti in questo modo collidono immediatamente con molecole di O2 presenti in gran quantità, formando O3.

• i meccanismi della distruzione dell'ozono basati sulla reazione O3 + O 2 O2

non appaiono importanti anche quando la reazione è catalizzata.

Page 60: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• le molecole di ClO. invece di reagire con l'ossigeno

atomico: – si combinano tra loro per formare dicloroperossido,

ClOOCl (o Cl2O2):

Tappa 2: 2ClO. → ClOOCl

• La velocità di questa reazione diviene importante ai fini della perdita dell'ozono poiché la concentrazione del monossido di cloro aumenta gradualmente in conseguenza dell'attivazione del doro.

Page 61: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Durante la primavera antartica, l'intensità della luce

solare aumenta fino a raggiungere un'intensità apprezzabile, – le molecole del dicloroperossido, ClOOCl assorbono le

radiazioni UV liberando un atomo di cloro.

• Il radicale ClOO. risultante, instabile, – si decompone (in una reazione che ha un tempo di

dimezzamento di un giorno) liberando l'altro atomo di doro:

• Tappa 3: ClOOCl + luce UV → ClOO. + Cl.

• Tappa 4: ClOO. → O2 + Cl.

Page 62: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono•Sommando tra loro le tappe 2, 3 e 4:

•Tappa 2: 2ClO. → ClOOCl •Tappa 3: ClOOCl + luce UV → ClOO. + Cl.

•Tappa 4: ClOO. → O2 + Cl.

2 ClO. → …UV… → 2 Cl. + O2

Così, attraverso queste reazioni, le molecole di CIO. tornano nella forma di Cl. capace di distruggere l'ozono anche senza l'intervento dell'ossigeno atomico.

Page 63: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• che, sommata con la tappa 1:

2 O3 → 3 O2

Quindi, un ciclo completo di distruzione catalitica dell'ozono:

* può verificarsi nella parte inferiore della stratosfera

* in presenza di condizioni meteorologiche

particolari, cioè di un vortice.

Page 64: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Circa i tre quarti della distruzione dell'ozono

responsabile della formazione del buco dell'ozono sull'Antartide – si verifica attraverso il meccanismo consistente nella sequenza

delle tappe da 1 a 4.

• La tappa più lenta del processo è quella numero 2: • Tappa 2: 2ClO. → ClOOCl

• Questa reazione segue una cinetica del secondo ordine in ClO. e procede quindi con una cinetica apprezzabile

• la velocità di distruzione dell’ozono diviene significativa solo quando la concentrazione di ClO. è elevata.

Page 65: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• La formazione del buco dell’ozono è dovuta anche ad una via di

distruzione di questo elemento di minore importanza – che implica la partecipazione del bromo.

• Nella prima tappa di questo meccanismo vengono distrutte due molecole di ozono, – una ad opera di un atomo di cloro e l’altra ad opera di un atomo

di bromo. – le molecole ClO. e BrO. prodotte in queste reazioni collidono

quindi tra loro ridisponendo i loro atomi in modo da generare O2 insieme a cloro e bromo atomici.

• Anche in questo caso la reazione netta mostra la trasformazione di due molecole di ozono in tre molecole di ossigeno, senza che alla reazione partecipi ossigeno atomico.

Page 66: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono• Riassumendo:

• Ogni mese di settembre, a causa degli effetti combinati della sequenza di reazioni catalizzate principale e secondaria,

• si registra una velocità di distruzione dell’ozono nella parte inferiore della stratosfera al di sopra dell’Antartide pari a circa il 2% al giorno.

• In conseguenza di questo, all’inizio di ottobre è scomparso quasi tutto l’ozono presente a quote comprese tra 15 e 20 Km, – le regioni in cui normalmente esso è presente in concentrazione

maggiore sopra al Polo.

Page 67: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono

L'evoluzione nel tempo della chimica del cloro nella stratosfera al di sopra dell'artico durante l'inverno L'evoluzione nel tempo della chimica del cloro nella stratosfera al di sopra dell'artico durante l'inverno e la primavera. e la primavera.

Page 68: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

I buchi dell’ozono

Riassunto schematico del ciclo di reazioni di decomposizione dell'ozono cui partecipa il cloro.Riassunto schematico del ciclo di reazioni di decomposizione dell'ozono cui partecipa il cloro.

Page 69: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

Il ruolo degli agenti chimici nella distruzione dell’ozono

• Il continuo e graduale impoverimento dell’ozono della stratosfera – può essere senz’altro essere ricondotto alla presenza in

atmosfera di un gran numero di composti chimici in grado di attaccare l’ozono.

• Queste sostanze vengono anche definite ODS: – Ozone Depleting Substances (sostanze che distruggono

l’ozono). – sono generalmente molto stabili nella troposfera e si degradano

solamente per l’intensa azione della luce ultravioletta nella stratosfera;

– quando si spezzano, rilasciano atomi di cloro e di bromo che danneggiano l’ozono.

Page 70: DISPERSIONE, RIMOZIONE

Chimica dell'ambiente REACH & CLP

Il ruolo degli agenti chimici nella distruzione dell’ozono

• Il continuo e graduale impoverimento dell’ozono della stratosfera – può essere senz’altro essere ricondotto alla presenza in

atmosfera di un gran numero di composti chimici in grado di attaccare l’ozono.

• Queste sostanze vengono anche definite ODS: – Ozone Depleting Substances (sostanze che distruggono

l’ozono). – sono generalmente molto stabili nella troposfera e si degradano

solamente per l’intensa azione della luce ultravioletta nella stratosfera;

– quando si spezzano, rilasciano atomi di cloro e di bromo che danneggiano l’ozono.

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I Clorofluorocarburi CFC

Le sostanze più implicate nel fenomeno del buco dell’ozono e più in generale nella riduzione dell’ozono stratosferico.

I CFC sono la causa principale del recente aumento di cloro nella stratosfera. Tali composti contengono esclusivamente cloro, fluoro e carbonio.

Questi composti sono comunemente utilizzati come refrigeranti, solventi ed agenti propellenti.

I più comuni CFC sono i CFC-11, CFC-12, CFC-113, CFC-114 e il CFC-115.

Il potenziale di danno all’ozono (ODP) per ognuno dei CFC è: 1; 1; 0,8; 1 e 0,6.

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I CLOROFLUOROCARBURI

I nomi:

CFC 11 90 + 11 = 101

C H FIl numero di atomi di cloro è dedotto per differenza tenuto conto della valenza del carbonio.

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Sono forti in quanto per essi non esiste alcun pozzo nella troposfera

cioè non è noto alcun processo naturale di rimozione

come ad esempio la dissoluzione nelle gocce di pioggia.

 

CFC-11CFC-12 CFC forti (non contengono idrogeno)

CFC-113

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Dopo pochi anni i CFC finiscono per salire nella stratosfera e,

nel giro di decenni (moto verticale molto lento),

nella parte superiore,

dove subiscono decomposizione fotochimica ad opera delle radiazioni UV-C della luce solare

con liberazione di atomi di cloro 

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CF2Cl2 + h (UV-C) CF2Cl · + Cl·  

Devono quindi salire fino alla parte centrale della stratosfera prima di decomporsi:

gli UV-C penetrano scarsamente a quote inferiori. 

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Il CFC-11 decompone fotochimicamente a quote più basse del CFC-12 ed è quindi responsabile della distruzione dell’ozono alle quote inferiori laddove la concentrazione di ozono è maggiore.

Attualmente i CFC-11 e 12 sono i maggiori responsabili della distruzione di ozono ad opera dei CFC.

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 Il tetracloruro di carbonio CCl4

è utilizzato come solvente (in passato nel lavaggio a secco)come intermedio nella produzione di CFC-11 e 12, durante la quale si perde nell’atmosfera. 

Anche per il CCl4 non esiste pozzo nella troposfera ma viene

decomposto fotochimicamente nella stratosfera

è responsabile della deplezione dell’ozono da cloro. 

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Il metil-cloroformio CH3CCl3

è prodotto in grande quantità e viene utilizzato nella pulitura dei metalli: una grande quantità finisce nell’atmosfera:

una parte di esso è allontanato dalla troposfera per reazione con i radicali OH·

la quota residua è sufficiente a partecipare in modo significativo alla deplezione dell’ozono dopo essere migrata nella stratosfera.

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I CFC forti e il CCl4 non hanno quindi sistemi di

smaltimento nella troposfera:non solubili in H2O non vengono allontanati

dall’aria con la pioggianon sono attaccati dai radicali OH· né da altri

composti gassosi presenti nell’atmosfera, né vengono quindi decomposti fotochimicamente dalla luce UV-VIS.

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La maggior parte delle molecole di questi possono così essere allontanate dalla troposfera:

per reazione con i radicali OH· attraverso una sequenza di

reazioni che inizia con la sottrazione di H ad opera di OH·.

I possibili sostituti dei CFC contengono tutti atomi di H legati ad atomi di carbonio.

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Composti contenenti bromo: Halon

• I gas Halon: Bromofluorocarburi, – sono composti costituiti da bromo, fluoro e carbonio. – sono utilizzati come agenti estinguenti del fuoco sia in sistemi

fissi che in estintori portatili. – causano la riduzione della fascia di ozono

• Il potenziale di eliminazione dell’ozono del halon 1301 e del 1211 sono rispettivamente 13 e 4.

• Dato che nella troposfera non esistono sistemi di smaltimento di questi composti, – essi finiscono per raggiungere la stratosfera, ove vengono

decomposti fotochimicamente rilasciando bromo (e cIoro) atomico

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Composti contenenti bromo: Halon• Anche altre sostanze sono implicate nella degradazione

dell’ozono:

• il metilcloroformio ed il tetracloruro di carbonio (comuni solventi industriali) ed in definitiva tutti quei composti volatili che comprendono nella loro struttura atomi di cloro o bromo.

• In natura vengono prodotte anche rilevanti quantità di metilbromuro, CH3Br. – Il metilbromuro viene usato commercialmente come fumigante del

suolo per eliminare i parassiti. e per tale motivo la sua liberazione nell’atmosfera è in aumento.

• Tutte queste molecole finiscono per raggiungere la stratosfera, dove vengono foto dissociate liberando bromo atomico, in grado di distruggere l’ozono.

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(15-25 Km)

La concentrazione degli atomi di ossigeno O è modesta

i meccanismi di distruzione dell’O3 basati sulla reazione

O3 + O 2O2 anche in presenza di catalizzatori, non

sono significativi. Gran parte della perdita di O3 in questa regione si

verifica attraverso la reazione complessiva: 2O3 3O2

ALTRI PROCESSI CHIMICI NELLA PARTE INFERIORE DELLA STRATOSFERA 

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Il medesimo processo complessivo è catalizzato dai radicali OH· e HOO· ognuno dei quali reagisce con l’ozono in una sequenza a due stadi:

OH· + O3 HOO· + O2

HOO· + O3 OH· + 2O2

_____________________ 2O3 3O2

Il radicale HOO· può però reagire reversibilmente con l’NO2

· per produrre una molecola di HOONO2:

HOO· + NO2 · HOONO2

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Al contrario, nella parte centrale

e superiore della stratosfera

NO· riduce la concentrazione dell’ozono:

poiché reagisce a tale livello con l’ossigeno

come una specie chimica di tipo X

per completare il meccanismo di distruzione catalitico a

due stadi.

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In ogni momento gran parte degli ossidi di azoto presenti nella stratosfera

si trovano in forma inattiva come HNO3 in conseguenza

della reazione: OH· + NO2 · HNO3

 L’HNO3 nelle ore diurne subisce decomposizione fotochimica

che inverte questa reazione

e produce specie chimiche cataliticamente attive nella distruzione dell’ozono.

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Alla diminuzione di O3 può contribuire un meccanismo

indiretto

che implica la partecipazione delle goccioline di H2SO4

e deriva da una velocità di denitrificazione dell’aria stratosferica insolitamente elevata.

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L’ozono trasforma parte del biossido di azoto NO2· in

triossido NO3· che insieme formano il pentossido di diazoto

N2O5 :

 NO2· + O3 NO3· + O2 Processo reversibile

NO2· + NO3· N2O5

 In presenza di goccioline liquide di H2SO4 nella stratosfera

si verifica una conversione ad HNO3 :

 

N2O5 + H2O 2HNO3  

In goccioline di H2SO4 da SO2 immesso dai vulcani nella stratosfera dopo ossidazione.

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Con questo meccanismo, gran parte di NO2·,

normalmente disponibile per legare ClONO2,

diviene non disponibile a tale scopo

con una maggiore presenza di Cl· nella forma cataliticamente attiva.