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Direzione Didattica n. 2 - Santarcangelo di Romagna (RN) Via Santarcangiolese, 1733 - 47822 Santarcangelo di Romagna tel: 0541.620920 Cod. Fisc. 91015260408 sito web: http://circolo2santarcangelo.it e-mail: [email protected] Piano dell’Offerta Formativa 1

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Direzione Didattica n. 2 - Santarcangelo di Romagna (RN)

Via Santarcangiolese, 1733 - 47822 Santarcangelo di Romagna tel: 0541.620920Cod. Fisc. 91015260408 sito web: http://circolo2santarcangelo.it e-mail: [email protected]

Piano dell’Offerta Formativa

Anno scolastico 2018/2019

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INDICE

PREMESSA E OBIETTIVI FONDAMENTALI

CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E CULTURALE

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

FINALITÀ E OBIETTIVI GENERALI DELLA SCUOLA

LE NOSTRE PROPOSTE EDUCATIVE E FORMATIVE

AREA SUCCESSO FORMATIVO

AREA BENESSERE E SALUTE

AREA INCLUSIONE

AREA AMBENTE E TERRITORIO

AREA CREATIVITA’ E LINGUAGGI

AREA LEGALITA’ E CONVIVENZA

AREA SICUREZZA

AREA FORMAZIONE DEL PERSONALE

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

VALUTAZIONE

PRIORITA' E TRAGUARDI DEFINITI NEL RAV 2015

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PREMESSAChe cos’è il P.O.F.?

Il P.O.F. è la carta d’identità dell’Istituzione scolastica e ne esplicita la programmazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. (Art. 3 c. 1 D.P.R. n. 275 dell'8 marzo 1999).Definisce l’identità culturale della scuola stessa tenendo conto delle caratteristiche del territorio e del contesto socio-culturale in cui l’istituzione opera; su di esso si fonda l'impegno educativo-didattico della comunità scolastica.È un documento flessibile, trasparente e verificabile che nasce da scelte e responsabilità condivise. Viene elaborato dal Collegio dei Docenti ed adottato dal Consiglio di Istituto.Il POF non è un documento statico definito una volta per tutte: cresce e si modifica con il variare delle esigenze di chi nella scuola studia e lavora; la scuola cambia nel corso degli anni e con essa cambia il POF.I riferimenti normativi del POF sono rintracciabili nei seguenti dettati legislativi:

La legge dell’autonomia n. 59/1997 e Regolamento dell’autonomia D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999

Legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 Legge n. 53/2003 Decreto Legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004 Legge n.133 art. 64 del 6 agosto 2008 Decreto Legislativo n.137 del 1° settembre 2008, convertito con modificazioni nella Legge

n.169 del 30 ottobre 2008. Le Indicazioni per il Curricolo e per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione

2012 Regolamento DM 16 novembre 2012 Legge n.107 del 13 luglio 2015

Il P.O.F. Triennale del II Circolo Didattico di Santarcangelo, insieme alla Programmazione educativo/didattica, al RAV ed al Regolamento d’Istituto, costituiscono le carte identificative della scuola e rappresentano la risposta articolata, organica ed intenzionale ai bisogni formativi ed alle esigenze legate al diritto allo studio dell’utenza.

OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA SCUOLALa COMUNITA’ EDUCANTE del 2° Circolo di Santarcangelo di R. intende realizzare gli obiettivi fondamentali della scuola attraverso le seguenti linee guida:

LA CENTRALITÀ DELL’ALUNNO E DEL SUO ITINERARIO DI FORMAZIONE PERSONALE E DI APPRENDIMENTO

L'ATTENZIONE ALL’INCLUSIONE LA FORMAZIONE DEI CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI L’ARMONIZZAZIONE DEL CURRICOLO LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI, DEL COMPORTAMENTO E DEL PROCESSO

FORMATIVO COME STRUMENTO PEDAGOGICO-DIDATTICO IL CONSOLIDAMENTO DEI RACCORDI SCUOLA-TERRITORIO, AL FINE DI

REALIZZARE UNA INTEGRAZIONE FRA LE DIVERSE ISTITUZIONI

IDENTITÀ DEL CIRCOLO DIDATTICOIl 2° Circolo di Santarcangelo ha una struttura intercomunale che coinvolge il Comune di Santarcangelo di Romagna e quello di Poggio Torriana; è composto da n. 8 plessi e dalla sede della Direzione Didattica. Denominazione: DIREZIONE DIDATTICA DEL 2° CIRCOLO di Santarcangelo Indirizzo: Via Santarcangiolese, n. 1733 - Santarcangelo di Romagna, Rimini

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Recapito telefonico 0541 621658 Anno di costituzione del Circolo: 1989

SITO WEB: http://circolo2santarcangelo.itE-mail: [email protected] Scolastico VALERIA GABRIELLIDirettore Servizi Generali e Amministrativi PALMA EMILIADocente vicario ELISABETTA MEZZOLLAFunzioni strumentali: Ceccolini Catia/Marcellini Roberta/Fontana Chiara / Mezzolla ElisabettaPlessi Scuola Infanzia Pollicino Sant’Agata Peter Pan Biancaneve

Plessi Scuola Primaria Giovanni XXIII Camerano Marino Moretti F.lli Cervi

Nell’anno scolastico 2018/2019, sono iscritti alle scuole primarie del Circolo n. 469 alunni, n. 244 nelle scuole dell’infanzia, per un totale di 713 alunni. L'organico è formato da n. 25 insegnanti di scuola dell’infanzia e n. 44 di scuola primaria per un totale di 71 insegnanti; fanno inoltre parte del 2° Circolo n.16 collaboratori scolastici, n. 1 D.S.G.A., n. 4 assistenti amministrativi. Già dall’anno scolastico 2015/2016, per effetto della Legge 107 del 2015, sono in servizio nell’Istituto docenti assegnati nella quota dell’Organico Potenziato, sulla base delle richieste formulate dalla scuola e delle disponibilità di risorse destinate dagli Uffici Scolastici Territoriali.

CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E CULTURALELa Direzione didattica del 2° Circolo di Santarcangelo di Romagna comprende 8 scuole dislocate in due diversi Comuni: Poggio Torriana e Santarcangelo di Romagna. Caratteristica comune di tutti i plessi è la dimensione ridotta e accogliente delle strutture e dalla quasi totalità di sezioni uniche, sia per la Scuola dell’Infanzia che per la Scuola Primaria. Il bacino d’utenza a cui fanno riferimento è piuttosto ampio ma una rete di trasporti scolastici facilita il raggiungimento delle scuole da parte dei bambini.

TERRITORIOI Comuni di Santarcangelo di Romagna e Poggio Torriana si situano nella zona di pianura - pedecollina. Gran parte di questo ambito è fortemente antropizzato e l’urbanizzazione, che interessa grandi superfici, è integrata dal sistema dei servizi, tanto che solo una parte risulta utilizzabile per l’agricoltura.

POPOLAZIONESantarcangelo di Romagna è il terzo comune più grande per numero di abitanti (22.089) nella Provincia di Rimini (preceduto solo da Rimini e Riccione). Santarcangelo è il secondo comune della provincia di Rimini con reddito medio pro capite più alto.Il Comune di Poggio Torriana ha una popolazione di 5.123 abitanti. L’età media della popolazione è di circa 41 anni, il tasso di natalità e l’indice di vecchiaia rilevano la presenza di un’utenza familiare abbastanza giovane.La popolazione scolastica per l'anno 2018_2019 è composta complessivamente di n.713 alunni. Analizzando l’andamento storico relativo agli ultimi 5 anni è possibile riscontrare, nell’anno scolastico in corso, una lieve inflessione del numero degli iscritti.

ATTIVITA’ ECONOMICHEIl tessuto produttivo è storicamente forte nel settore della piccola e media industria e notevole risulta lo sviluppo dei servizi e del terziario. La richiesta di qualificata forza-lavoro da parte del territorio, spinge il tessuto scolastico a garantire un livello di formazione adeguato. L'agricoltura che ancora all'inizio dell'ultimo decennio caratterizzava questa località, ha ridotto in modo importante il proprio peso e il proprio ruolo.

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RISORSE PRESENTI NEL TERRITORIOIl territorio, molto vario dal punto di vista morfologico, e pertanto ricco di possibilità e opportunità dal punto di vista ambientale e paesaggistico, offre anche una molteplicità di risorse di carattere culturale. Diverse sono le associazioni sportive presenti sul territorio. Importante è la presenza di associazioni artistico-culturali impegnante nella valorizzazione della storia, dell’arte, della musica e del teatro, in particolare:- MUSEO ETNOGRAFICO DI SANTARCANGELO- MUSEO STORICO ARCHEOLOGICO DI SANTARCANGELO (MUSAS)- MUSEO DELLA TESSITURA DI POGGIO TORRIANA- MUSEO DEL BOTTONE- BIBLIOTECA COMUNALE DI SANTARCANGELO- BIBLIOTECA MUSEO “PIO CAMPIDELLI” DI POGGIO TORRIANA- OSSERVATORIO NATURALISTICO DI MONTEBELLO- PRO LOCO- CENTRO PER LE FAMIGLIE- ASSOCIAZIONI SPORTIVE DEL TERRITORIO- ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE (guardie ecologiche, guardie ecozoofile Anpana, Wwf...)- ASSOCIAZIONI CULTURALI- ANPI- GRUPPI TEATRALINumerose sono inoltre le manifestazioni culturali promosse dagli EE.LL.

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AREA DELLA DIDATTICAFINALITÀ EDUCATIVE NEI DOCUMENTI CHE REGOLANO LA SCUOLA STATALE DI BASE Il Collegio dei Docenti del 2° Circolo Didattico di Santarcangelo di Romagna, attraverso la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, intende promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalle Dichiarazioni internazionali dei Diritti dell’Uomo e del Fanciullo.La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (articolo 4 della Costituzione). Da Febbraio 2013 sono operative nella scuola italiana le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione”. Da questo anno scolastico questo documento costituisce dunque il principale riferimento normativo e orientativo dell’azione didattica ed educativa svolta nelle scuole. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo sono un testo di riferimento unico per tutte le scuole autonome. Il testo è entrato in vigore con il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012 (G.U. n. 30 del 5 Febbraio 2013) e sostituisce sia le Indicazioni nazionali del 2004 che le Indicazioni per il curricolo del 2007.Le Indicazioni Nazionali, come previsto con l’autonomia scolastica, forniscono alle scuole obiettivi di apprendimento e competenze che ogni studente deve acquisire e confermano la validità dell’impianto educativo della nostra scuola di base. Indicano alcune necessità – in un contesto demografico e culturale profondamente mutato – per garantire a tutti i ragazzi delle solide conoscenze e competenze iniziali.I concetti chiave contenuti nelle Indicazioni si riferiscono a:

o Dialogo tra discipline: insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in prospettiva complessa;

o Essenzialità: ricerca dei nuclei fondamentali delle discipline;o Priorità: maggiore attenzione per una solida acquisizione delle conoscenze e competenze di base,

fondamentali per lo sviluppo successivo del sapere e per l’esercizio della cittadinanza;o Traguardi: sistema di verifiche periodiche e sistematiche degli apprendimenti. Attenzione per le

diversità individuali e valorizzazione dei momenti di passaggio.

Le Indicazioni Nazionali sono disponibili online per la consultazione all’indirizzo: www.indicazioninazionali.itIl 2° Circolo di Santarcangelo, nell'articolazione dei due ordini: scuola dell’infanzia e scuola primaria, intende rendere operative le suddette istanze attraverso l’elaborazione di un progetto educativo articolato e integrato.

Scuola dell'InfanziaLa Scuola dell’Infanzia è la scuola dell’accoglienza del bambino e della sua famiglia ed è il luogo di promozione del benessere di coloro che la abitano. Essa si distingue per una cultura pedagogica inclusiva ed uno spessore etico che si realizzano nell’attenzione ai bambini e ai loro diritti, in un

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curricolo orientato alla cura e all’apprendimento. Le dimensioni fondanti del curricolo sono orientate allo sviluppo globale della personalità dei bambini. Al centro della didattica è posto il soggetto che apprende nell’unitarietà delle sue dimensioni di sviluppo e delle sue esperienze. Le attività che vengono proposte ai bambini da 3 a 5 anni sono caratterizzate dalla trasversalità e dalla connessione ed integrazione tra i campi di esperienza, dietro ai quali i docenti individuano l delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. La scuola dell’infanzia è luogo di grandi sperimentazioni e ricerche didattiche. La qualità che la caratterizza si può cogliere attraverso le seguenti finalità: • l’accoglienza, la relazione, la cura; • l’identità, l’autonomia e la competenza; • l’esperienza e la conoscenza; • il gioco, l’esplorazione e la scoperta; • la fantasia e i linguaggi; • la progettazione e la documentazione; • la continuità e il progetto di vita.La documentazione viene particolarmente curata; ne sono testimonianza strumenti e modalità operative quali il diario, l’archivio della memoria, la valigia, i libroni ed il Portfolio, che ha carattere dinamico e si coniuga alla personalizzazione e all’autovalutazione.

PLESSI SCUOLA INFANZIAS.AGATA di Canonica

(attualmente presso la sede della scuola primaria di Camerano)Via Macello n.8 (fraz. Poggio Torriana)Tel./Fax 0541/627159N. alunni: 45N. sezioni: 2N. docenti: 4 Mensa centralizzata: colazione e pranzo

POLLICINO_San Martino dei MuliniVia IX Novembre 8 - San Martino dei Mulini (fraz. Santarcangelo)Tel./Fax 0541/750452N. alunni: 52N. sezioni: 2N. docenti: 4 + 2 docenti di sostegnoMensa centralizzata: colazione e pranzo

BIANCANEVE_Sant’ErmeteVia CasaleSant'Ermete (fraz. Santarcangelo di R.).Tel./Fax 0541/750178N. alunni: 55N. sezioni: 2N. docenti: 4 + 2 docenti di sostegnoMensa centralizzata: colazione e pranzo

PETER PAN_Poggio TorrianaVia Santarcangiolese n° 3740 Santo Marino (fraz. Poggio Berni).Tel./Fax 0541/629403N. alunni: 92N. sezioni: 4N. docenti: 8 + 2 docenti di sostegnoCucina interna: Colazione e pranzo

n. 1 Docente di religione cattolica in servizio sui quattro plessi

Scuola PrimariaLa Scuola Primaria rappresenta un tassello fondamentale del sistema educativo; costituisce un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. Assicura l’apertura ai valori della cittadinanza e consente all’alunno di padroneggiare le conoscenze.Segue le seguenti finalità:

considerare, esplorare e discutere il patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale del vissuto;

esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza e metterli in relazione con i valori presenti nella Costituzione della Repubblica italiana;

allargare la propria visione del mondo attraverso il confronto interpersonale;7

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favorire un’adesione consapevole e valori condivisi; acquisire la consapevolezza della diversità delle personalità e delle culture e trasformarla in

risorsa e ricchezza; partecipare in maniera costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni nell’ottica della

solidarietà sociale in una prospettiva sempre più ampia; favorire il passaggio dall’esperienza e dalle categorie empiriche, al mondo delle categorie

formali presenti nelle discipline di studio; cogliere le opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche.

Per la scuola primaria vengono proposti i seguenti modelli orari:F.LLI CERVI TEMPO PIENO - 40 ore settimanali TEMPO ORDINARIO GIOVANNI XXIIIMARINO MORETTICAMERANO

- 27 ore settimanali- 30 ore settimanali- 31 ore settimanali

PLESSI SCUOLA PRIMARIA“MARINO MORETTI” SANTO MARINO

Via Costa del Macello n. 1- Santo Marino (fraz. Poggio Torriana)Tel.: 0541/688192Ore: 29+1 ora mensa Orario: 8.30/13,05 Sabato: 8.30/12.058,30/16.35_Martedì N. Alunni: 90 N. Classi: 5N. Docenti: 7 + 2 docenti di sostegno+1 IRC

“GIOVANNI XXIII” SAN MARTINO DEI MULINIVia Tomba n. 51 - San Martino dei Mulini (fraz. Santarcangelo di R.)Tel.: 0541/750127Ore: 27 Orario: 8,20 / 12,50 N. alunni: 112 N. classi: 5 N. docenti: 7 + 1 sostegno+1IRC

“FRATELLI CERVI” SANT’ERMETEVia Casale S. Ermete n. 1288 (fraz. Santarcangelo di R.)Tel.: 0541/750112Ore: 40 Tempo Pieno _ Orario: 8.10 / 16.10N. alunni:120N. classi: 5N. docenti: 11 + 1 sostegno + 1 IRCLa scuola primaria F.lli Cervi è organizzata a tempo pieno con monte ore di 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì. Nella scuola funziona il servizio mensa obbligatorio

“INTERCOMUNALE” CAMERANOVia Macello n.8 (fraz. Poggio Torriana)Tel.: 0541/688193Ore: 30 + 1 ora mensaOrario: 8,00 / 12,30 _ Giovedì: 8,00/16,30N. alunni: 147N. classi: 8N. docenti: 12+ 2 sostegno + 3 IRC

In tutti i plessi è organizzato il servizio scuolabus

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PIANO ORARIO DISCIPLINARE

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SCUOLA PRIMARIA GIOVANNI XXIIITEMPO SCUOLA 27 ORE

Disciplina Classe 1^ Classe2^ Classe 3^-4^-5^n° ore n° ore n° ore

Italiano e Arte 8 8italiano 7

Storia 1.5 1.5 1.5Inglese 1 2 3 (1.5+1.5)

Matematica 7 7 7Scienze 2 2 1

Geografia 1.5 1.5 1.5Musica 2 1 1

Arte e immagine 1Educazione Fisica 2 2 2

Religione cattolica 2 2 2

SCUOLA PRIMARIA M. MORETTITEMPO SCUOLA 30 ORE

Disciplina Classe 1^ Classe2^ Classe 3^-4^-5^

n° ore n° ore n° oreItaliano e Arte 8 8

italiano 7Storia 1.5 1.5 1.5

Inglese 1 2 3 (1.5+1.5)Matematica 7 7 7

Scienze 2 2 1 Geografia 1.5 1.5 1.5

Musica 2 1 1 Arte e immagine 1

Educazione Fisica 2 2 2 Religione cattolica 2 2 2

Attività di laboratorio 2 2 2Mensa 1 1 1

SCUOLA PRIMARIA INTERCOMUNALE CAMERANOTEMPO SCUOLA 31 ORE

Disciplina Classe 1^ Classe2^ Classe 3^-4^-5^

n° ore n° ore n° oreItaliano e Arte 8 8

italiano 7Storia 1.5 1.5 1.5

Inglese 1 2 3 (1.5+1.5)Matematica 7 7 7

Scienze 2 2 1 Geografia 1.5 1.5 1.5

Musica 2 1 1 Arte e immagine 1

Educazione Fisica 2 2 2 Religione cattolica 2 2 2

Attività di laboratorio 3 3 3Mensa 1 1 1

SCUOLA PRIMARIA F.LLI CERVITEMPO SCUOLA 40 ORE

Disciplina Classe 1^ Classe2^ Classe 3^-4^-5^

n° ore n° ore n° oreItaliano e Arte 9 9

Italiano 8Storia 2 2 2

Inglese 1 2 3 Matematica 9 9 8

Scienze 2 2 2Geografia 2 2 2

Musica 2 2 1 Arte e immagine 2

Educazione Fisica 2 2 2 Religione cattolica 2 2 2

Attività di laboratorio 4 3 3Mensa 5 5 5

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FINALITA’ E OBIETTIVI GENERALI DELLA SCUOLALa Direzione Didattica 2° Circolo di Santarcangelo di Romagna, nell'esercizio della propria responsabilità e nel quadro della propria autonomia funzionale, in accordo con le finalità generali individuate dal Consiglio di Circolo, recepisce i principi fondamentali della Costituzione italiana e della legislazione scolastica e persegue le seguenti priorità educative:

FINALITA’ GENERALI a) formazione dell’uomo e del cittadino;b) formazione e orientamento al vivere quotidiano;c) successo formativo;d) sviluppo della personalità;e) valorizzazione della persona;f) valorizzazione delle eccellenze;g) educazione al bene comune;h) valorizzazione del rapporto scuola-famiglia-territorio

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (COMMA 7. L107/2015) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione Europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning;

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua 2 attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e progettazione;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (comma7, - lettera i); valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore;

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTOTenuto dei punti di forza e delle criticità che emergono dall’analisi del contesto interno ed esterno alla scuola si individuano una pluralità di bisogni educativi e formativi come emergenti dal R.A.V.:

n. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

PRIORITÀ TRAGUARDI

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1 Risultati scolastici Migliorare negli esiti interni gli apprendimenti di base e le valutazioni di italiano e matematica alla scuola primaria.

Ridurre nel triennio almeno del 5% la fascia degli alunni con difficoltà d'apprendimento e valutazione pari a 6 al termine delle classi 3-4-5 primaria

2 Competenze chiave di cittadinanza

Valorizzare nel curricolo le competenze di cittadinanza e le abilità sociali e trasversali.

Definire entro 3 anni un curricolo in verticale sulle competenze di cittadinanza e sulle abilità sociali e trasversali

OBIETTIVI DI PROCESSOAREA DEL

CURRICOLOAZIONI MI MIGLIORAMENTO(1) Adeguare i curricoli disciplinari di Istituto alle Indicazioni nazionali 2012 e ai traguardi delle competenze (2) Attivare unità di lavoro per competenze e predisporre strumenti di monitoraggio per la valutazione e progettazione(3) Realizzare progetti per gli alunni sulle tematiche: promozione delle competenze di cittadinanza, recupero degli apprendimenti di italiano e matematica (4) Elaborare e utilizzare prove interne comuni (iniziali, intermedie e finali) per analizzare e valutare gli esiti interni in Italiano e matematica

AREA DELL’AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO

AZIONI MI MIGLIORAMENTO(1) Attivare dipartimenti disciplinari.(2) Pianificare più momenti di programmazione in verticale tra i vari ordini di scuola.(3) Aumentare e migliorare la dotazione tecnologica e le infrastrutture di rete, l’uso delle LIM nella didattica quotidiana.(4) Prevedere Commissioni e Gruppi di ricerca finalizzati a sostenere la progettazione e la sperimentazione di metodologie didattiche innovative.

AREA INCLUSIONE E

DIFFERENZIAZIONE

AZIONI MI MIGLIORAMENTO(1) Attivare laboratori per il recupero/potenziamento degli apprendimenti in orario anche extracurricolare per gruppi di alunni (DSA-BES-STRANIERI).(2) Potenziare progetti di valorizzazione delle eccellenze.(3) Promuovere più momenti di incontro con le famiglie per la condivisione di obiettivi inseriti nei PEI e nei PDP.(4) Promuovere progetti di inclusione per alunni disabili.

AREA DELLACONTINUITÀ E

ORIENTAMENTO

AZIONI MI MIGLIORAMENTO(1) Promuovere iniziative e progetti di continuità tra i vari ordini di scuole con il coinvolgimento diretto degli alunni.(2) Programmare incontri di continuità tra i docenti di ordini di scuola diversi per il coordinamento dei curricoli disciplinari e della didattica.(3) Predisporre strumenti di passaggio delle informazioni sugli alunni e sistemi di monitoraggio del percorso scolastico anche a distanza.(4) Promuovere iniziative di orientamento (conoscenza di sé e delle proprie attitudini) dedicate agli alunni.

AREA ORIENTAMENTO

STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE

DELLA SCUOLA

AZIONI MI MIGLIORAMENTO(1) Adeguare i piani orari disciplinari per il potenziamento degli apprendimenti di base in italiano, matematica nella scuola primaria.(2) Aggiornare la documentazione istituzionale (POF, PAI..) adeguandola alle nuove Indicazioni Nazionali e alle Linee guida ministeriali.(3) Migliorare l'organizzazione procedurale, la trasparenza la dematerializzazione e la comunicazione interna ed esterna anche attraverso il sito.(4) Modificare l'Organigramma e il Funzionigramma, rafforzando lo staff dirigenziale e le figure strategiche di coordinamento e di sistema

AREA SVILUPPO E

VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE

UMANE

AZIONI MI MIGLIORAMENTO(1) Promuovere iniziative di formazione sulla didattica disciplinare (italiano e matematica) dedicate ai docenti.(2) Promuovere iniziative di formazione e consulenza dedicate a docenti e genitori sulla tematica dei DSA- BES-STRANIERI.(3) Promuovere iniziative di formazione per l'integrazione delle tecnologie nella pratica didattica quotidiana con il coinvolgimento dei docenti interni(4) Rafforzare il ruolo dello staff dirigenziale e valorizzare anche economicamente le figure strategiche e di sistema.

AREA INTEGRAZIONE

CON IL TERRITORIO E

RAPPORTICON LE

FAMIGLIE

AZIONI MI MIGLIORAMENTO(1) Coinvolgere enti e associazioni del territorio in progetti comuni per la promozione della legalità e lo sviluppo di competenze sociali e civiche.(2) Coinvolgere i genitori in iniziative di informazione e di formazione su tematiche educative e di interesse.(3) Stipulare accordi e convenzioni con associazioni del territorio per lo sviluppodi progetti comuni con finalità educative edi recupero.(4) Coinvolgere gli EE.LL. nella programmazione dell'Off. formativa, semplificare e uniformare le modalità di raccordo con le Amministrazioni comunali

LE PROPOSTE EDUCATIVE E FORMATIVEAlla luce delle priorità strategiche individuate e del piano di miglioramento, si definiscono le seguenti macroaree di progetto in cui confluiscono i progetti specifici in allegato.

Successo formativo

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Benessere e salute Ambiente e territorio Creatività e linguaggi Legalità e convivenza civile Sicurezza Formazione del personale

AREA SUCCESSO FORMATIVO

I progetti compresi in quest’area sono finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze, al recupero e al potenziamento delle competenze disciplinari e trasversali. Riguardano i laboratori per alunni DSA, in un’ottica di ricerca-azione in base al protocollo regionale per la prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento, le iniziative di continuità educativo-didattica tra i vari gradi di scuola e quelle di orientamento.Questa scuola si impegna a sostenere tutti gli studenti in una ottica di inclusione al fine di valorizzare le potenzialità di ciascun individuo; con questo intento vengono attivate forme di recupero anche a classi aperte e vengono offerte opportunità ulteriori (di approfondimento o attività a carattere pluridisciplinare) per i soggetti che possono raggiungere livelli di eccellenza. I docenti che giornalmente svolgono azioni di monitoraggio con valutazioni formative, affrontano le difficoltà di apprendimento inserendo forme articolate di recupero (cooperative learning, rinforzo di abilità, problem solving) o utilizzando strumenti e metodologie alternative per far superare ostacoli e piccole difficoltà agli studenti. Vengono inoltre organizzate le classi per fasce di livello e gestito in modo parallelo sia il recupero che il potenziamento. In situazioni particolari vengono sviluppati specifici progetti che consentono di articolare il recupero anche in periodi extrascolastici. Inoltre, i laboratori connessi alle diverse educazioni, consentono agli studenti di sperimentare percorsi che possono far emergere molteplici abilità, consentendo uno sviluppo pieno delle competenze dei soggetti in apprendimento. Le metodologie utilizzate sono diversificate e prevedono: lavoro nel piccolo gruppo, uso della LIM e degli strumenti digitali, peer tutoring, didattica laboratoriale, lavoro a classi aperte.Al fine di conseguire il successo formativo di ogni alunno, in tutti plessi di scuola primaria il team docente ha collaborato alla stesura di un progetto di potenziamento, nelle discipline di italiano e matematica, destinato agli alunni in difficoltà e/o alle eccellenze di tutte le classi del plesso. Anche nella scuola dell’infanzia vengono attivati dei percorsi di preparazione alla letto-scrittura e/o comunque progetti volti al raggiungimento dei prerequisiti.

CONTINUITA’ La continuità è un fattore di unificazione del processo educativo, è l’elemento che contribuisce ad integrare le esperienze fatte dal bambino in contesti diversi (famiglia- scuola- territorio), nella costruzione continua dell’identità e nella conquista dell’autonomia, in un sistema di educazione permanente. Per garantire, quindi, un percorso formativo armonico improntato sulla continuità educativa e didattica l’Istituto mette in atto una serie di attività che: Facilitino la realizzazione di un percorso lineare ed omogeneo nello sviluppo delle

competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future (continuità verticale);

Promuovano un’integrazione tra vita scolastica ed extra-scuola facendo sì che la scuola si ponga al centro di un sistema più vasto ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale).

La Continuità orizzontale con le famiglie è intesa come approfondimento della conoscenza del contesto socio-culturale. In questa prospettiva:

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• vengono analizzate le richieste dei genitori• vengono accolte le loro proposte orientandole verso le reali possibilità di applicazione, nel rispetto delle nostre finalità educative• viene favorita l’aggregazione dei genitori con progetti di sostegno alla genitorialità e colloqui personali.

La Continuità orizzontale con il territorio è intesa come uso e valorizzazione delle risorse dell’extra-scuola, come utilizzazione delle strutture scolastiche e dei servizi degli enti territoriali. In questa prospettiva:

si propongono e si aderisce a iniziative in collaborazione con le Amministrazioni Comunali o con altre agenzie educative e formative del territorio.

Continuità verticale tra le istituzioni scolastiche (Asilo nido-scuola dell’infanzia- scuola primaria- scuola Secondaria di primo grado). Relativamente alla continuità tra le istituzioni scolastiche sono previsti progetti di facilitazione del passaggio da un ordine di scuola all’altro che prevedono: incontri di progettazione (inizio anno scolastico) e di verifica (fine anno scolastico) tra le

insegnanti dei due ordini di scuola laboratori che coinvolgono alunni e docenti organizzazione di attività didattiche, spazi e tempi finalizzata all’accoglienza degli alunni; coinvolgimento degli insegnanti nelle attività didattiche dei diversi ordini di scuola manifestazioni finali per la documentazione e la presentazione delle attività svolteDall’anno scolastico 2012/2013, grazie alla collaborazione delle istituzioni comunali, è inoltre stato attivato un progetto di continuità con l’Asilo Nido del territorio di Poggio Torriana.Nell’anno scolastico 2017/2018, il raccordo tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado , grazie all’attivazione del Progetto Continuità, “In cammino per conoscere” ha dato un forte impulso ai percorsi tradizionalmente seguiti dalle Istituzioni scolastiche del territorio. Nello specifico, grande rilevanza ha avuto il corso di Formazione rivolto a docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado interessati ad acquisire conoscenze e competenze con la finalità di promuovere un processo di collaborazione e di interscambio, connotato da una forte dimensione comunitaria, di predisporre percorsi aperti con gli ordini scolastici precedenti e successivi in un’ottica di continuità educativa, didattica e culturale. Il Progetto ha inoltre previsto la partecipazione degli alunni ad eventi, visite, open day, laboratori ed incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola per il passaggio delle informazioni didattico-curriculari riguardanti gli alunni. Vista, rendicontata e valutata la qualità del percorso formativo si è convenuto di riproporre il progetto anche per l’anno scolastico 2018/2019.

ORIENTAMENTO La Scuola Primaria si inserisce nel processo di orientamento che va dalla scuola dell’infanzia e continua nella scuola Secondaria di primo grado, con attività formative atte ad assicurare la continuità nello sviluppo del processo di apprendimento nelle condizioni migliori e nel rispetto delle differenze e delle caratteristiche individuali.L’orientamento formativo dovrebbe essere visto come un processo continuo e complesso, presente fin dai primi anni della scuola dell’infanzia che non va inteso con valore diagnostico e valutativo; esso dovrebbe aiutare il bambino non solo ad acquisire conoscenze ma a riconoscere le potenzialità, gli interessi, le attitudini, le abilità che sono in lui più spiccate.Intendiamo l’orientamento nella scuola primaria centrato sulla dimensione affettiva e relazionale tesa al benessere della persona e alla qualità della vita come condizione fondamentale per la costruzione dell’apprendimento attivo e consapevole.

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Si sottolinea l’importanza del raccordo tra scuola ed extrascuola per la formazione di reti orientative che coinvolgano le famiglie e il territorio nelle iniziative di formazione-intervento.

AREA BENESSERE E SALUTE I progetti compresi in quest’aera sono finalizzati alla promozione dello sviluppo integrale del bambino in relazione alle diverse dimensioni, vengono pertanto attivati percorsi relativi all’educazione emotiva, alla salute, all’alimentazione, all’attività sportiva e motoria, a stili di vita sani e sostenibili, all’accoglienza.Attivati nel circolo già da diversi anni, prendono in esame gli aspetti educativi e formativi maggiormente significativi in merito alla promozione di condizioni di benessere e alla prevenzione del disagio scolastico. Tale azione si compie in due versanti distinti: il versante educativo e il versante dell’apprendimento. Rispetto ai progetti di Educazione Emotiva, i docenti organizzano gruppi di ricerca-azione su tematiche definite e ne prevedono la ricaduta didattica nelle classi sperimentando modalità di prevenzione dei comportamenti che causano insuccesso scolastico: il fine è quello di creare e mantenere uno spirito di gruppo all’interno dell’istituto scolastico favorendo e promovendo processi di integrazione per gli alunni che manifestano situazioni di disagio e/o svantaggio.I progetti Sportivi e di Educazione Motoria diventano un’opportunità per:- educare ad un corretto e sano sviluppo psico - fisico; - favorire l' acquisizione dell' autonomia, dell' auto stima, della capacità di collaborazione; - favorire la consapevolezza della propria corporeità, la coordinazione motoria, lo sviluppo dell' equilibrio psico - fisico; - sviluppare la capacità di affrontare le difficoltà e la consapevolezza delle proprie possibilità; determinare un corretto approccio alla competizione; - soddisfare le esigenze di gioco e di movimento in un clima collaborativo e cooperativo Il gioco è il grande protagonista dell’attività motoria della scuola di base. Il gioco motorio è un’esperienza totale: coinvolge l’unità bio-psichica dell’individuo, investe tutte le dimensioni dell’essere umano, è un modo di vivere comportamenti tra loro anche diversi, è fantasia, è creatività e nello stesso tempo limite, regole. È in sostanza esperienza, apprendimento, relazioni. È educazione del corpo, è educazione di affetti e relazioni, è educazione della mente.Il gioco motorio va inteso non come esercizio, tecnicismo o esecuzione stereotipata, ma come invenzione inesauribile, capace di insegnare a muoversi, immaginare, pensare. In ogni scuola del Circolo vengono quindi proposte attività di gioco motorio centrate sul movimento e sulla corporeità; attività di educazione motoria e di promozione dello Sport come primo approccio alle diverse discipline sportive per far crescere il patrimonio motorio e culturale degli alunni. Molte di queste attività prevedono la collaborazione di istruttori ed esperti professionalmente preparati che intervengono nelle classi/sezioni integrando le proprie competenze tecniche con le competenze educative dei docenti titolari.

ACCOGLIENZA L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni. E' compito dell'istituzione scolastica organizzare, curare, gestire questo delicato momento predisponendo un "clima" adatto per accogliere adeguatamente gli allievi e i genitori e per rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire loro di ben usufruire dei servizi educativi. Pertanto questa fase deve essere condivisa da tutti i docenti della Scuola in quanto "accoglienza" non è solo il momento dell'ingresso, ma è la "quotidianità" dei rapporti che connotano il clima scolastico e che sono il presupposto per la conquista da parte di ciascun alunno di sicurezza e autonomia. Il momento dell’accoglienza pone le basi per l’inserimento e l’integrazione: accogliere i nuovi iscritti significa guidarli in un percorso di crescita verso nuovi traguardi. ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

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Questo momento, per la Scuola dell’Infanzia, riveste un significato particolare; pertanto si pone speciale attenzione, adattando l’organizzazione e le attività ai bisogni e alle esigenze dei bambini. Per favorire ciò si lavora su due direzioni: GENITORI e BAMBINI GENITORI: nel periodo delle iscrizioni la scuola organizza Open Day al fine di far conoscere i plessi, la loro organizzazione e il personale che vi opera. Contemporaneamente, la Dirigente incontra le famiglie nel corso di un’assemblea dedicata alla presentazione dell’Offerta Formativa della scuola. Nel periodo che precede l’inizio dell’anno scolastico gli insegnanti organizzano incontri con le famiglie dei bambini iscritti. In questa occasione si cerca di fugare dubbi e perplessità, si spiegano le modalità sull’inserimento ed infine si chiedono il materiale e il corredo che servirà al bambino. In ultima istanza, hanno luogo i colloqui individuali: questo è il primo vero momento dove insegnanti, genitori e bambini iniziano a conoscersi.BAMBINI: nella fase iniziale di approccio, per un buon inserimento, il bambino viene inserito nella sezione con la presenza di un genitore: si favorisce, in questo modo, l’istaurarsi di nuove relazioni con altri bambini e le insegnanti. Si predispone poi un percorso che promuova nel bambino la percezione di essere accolto e accettato dall’ambiente scolastico e che stimoli il desiderio di farne parte. Un inserimento positivo è una necessaria premessa per gli anni futuri.ACCOGLIENZA NELLA SCUOLA PRIMARIA Si attuano incontri tra insegnanti dell’ultimo anno dell’Infanzia, insegnanti di Scuola Primaria ed alunni di 5 anni al fine di:• acquisire una prima conoscenza di questi ultimi; • realizzare le condizioni più favorevoli per la formazione delle classi prime; • affrontare una nuova realtà scolastica in un’ ottica di crescita e continuità. Nel mese di gennaio di ogni anno gli alunni della Scuola dell’Infanzia e i loro genitori sono invitati al consueto Open Day con gli insegnanti della Scuola Primaria, i quali, all’interno di un clima accogliente, illustrano l’organizzazione del lavoro e sono disponibili a chiarire eventuali dubbi e perplessità. La Dirigente inoltre, incontra i genitori interessati ad iscrivere i propri figli, durante un’assemblea informativa. Nei primi giorni di settembre si predispone un’assemblea di classe, al fine di comunicare le ultime indicazioni organizzative sul funzionamento della scuola e, in questa occasione, viene trasmesso l’elenco del materiale occorrente. Il II Circolo di Santarcangelo, inoltre, ha elaborato nel corso degli anni e deliberato all’inizio dell’anno scolastico 2018-2019, un protocollo di accoglienza che nasce con lo scopo di definire criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento di tutti gli alunni con particolare attenzione ai bisogni degli alunni immigrati.Accogliere in maniera positiva i bambini e i ragazzi immigrati vuol dire organizzare modalità di inserimento non casuali e penalizzanti; costruire luoghi educativi aperti e disponibili al confronto con l’altro; applicare la normativa individuando gli spazi e le risorse per realizzare un progetto di integrazione adeguato e valido.Il protocollo di accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti; rappresenta uno strumento flessibile, aperto alle esigenze emergenti e rivedibile: la sua attuazione deve avvenire in modo graduale, identificando annualmente gli obiettivi e le azioni da realizzare.

AREA INCLUSIONE E INTEGRAZIONE “La scuola sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile…” (Indicazioni Nazionali 2012).Tenuto conto di ciò, questo Istituto si assume l’impegno di attribuire particolare attenzione agli alunni con disabilità o con particolari bisogni educativi speciali mediante strategie organizzative e didattiche all’interno della progettazione dell’offerta formativa e avvalendosi del supporto professionale dei docenti del circolo. La scuola, dunque, “sfida” le varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio, accettandole e operando nella classe, “dove le diverse situazioni

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individuali vengono riconosciute e poi valorizzate”, evitando così che si trasformino in disuguaglianze o che impediscano la realizzazione del “pieno sviluppo della persona umana”. I progetti compresi in quest’area sono finalizzati all’integrazione degli alunni portatori di Handicap, DSA, BES e Stranieri, Istruzione Domiciliare. Vengono attivate modalità didattiche e le strategie di insegnamento sulla base dei bisogni educativi specifici attraverso i seguenti PROGETTI/ATTIVITÀ:

Laboratori di Educazione Interculturale in classi di scuola primaria Progetto Educatori in scuola dell’infanzia e scuola primaria Ricerca-azione su Competenze di lettoscrittura in scuola primaria Ricerca-azione su Competenze metafonologiche in scuola dell’infanzia Ricerca-azione sull’impatto delle didattiche innovative nei processi di apprendiemnto Mediazione culturale nella scuola dell’infanzia e scuola primaria Laboratori di recupero e potenziamento DSA, BES, Stranieri Laboratori per lo sviluppo delle eccellenze Progetto UNICEF Italia: “Verso una Scuola amica” Progetto 0-6 per l’inclusione per le scuole dell’infanzia Formazione del personale

Sono funzionanti i seguenti GRUPPI DI LAVORO: Gruppo di Lavoro per Inclusione (GLI). Composizione: Dirigente scolastico, Referente

AUSL, F.S. Inclusione, un Docente di sostegno di scuola dell’infanzia, un Docente di sostegno di scuola primaria, due genitori di alunni certificati rispettivamente di scuola dell’infanzia e scuola primaria, un Collaboratore scolastico, un Rappresentante della Cooperativa Educatori, per i Comuni: Assessori alla Scuola o loro delegati.

Gruppo Inclusione - Dipartimento del Collegio dei Docenti. Si riunisce 5 volte all’anno. Composizione: Funzione Strumentale Inclusione / docenti iscritti. Attività (in plenaria o in sottogruppi): formazione, studio di disabilità specifiche, programmazione organizzazione e valutazione dei percorsi ricerca-azione in scuola primaria e scuola dell'infanzia, analisi situazioni BES con particolare riferimento ai laboratori di recupero e potenziamento, monitoraggio dell'attività di supporto educativo all'interno dei progetti di inclusione.

GLHO per singolo alunno. Si riunisce almeno una volta nel corso dell'anno scolastico. Composizione: referente Ausl, équipe Ausl (logopedista, fisioterapista, assistente sociale), docenti della sezione/classe, docente di sostegno, educatore, assistenti, genitori, Dirigente scolastico o Funzione Strumentale Integrazione.

Gruppo di Lavoro Integrazione. Si riunisce in media 5 volte all’anno. Composizione: docenti di sostegno, Funzione Strumentale Integrazione, Dirigente Scolastico. Attività: formazione, confronto, studio e predisposizione di documenti istituzionali.

Le attività dei Gruppi, come da normativa, si collocano nella prospettiva di una cultura dell’integrazione mediante l’attivazione di una rete con il territorio, altre Istituzioni scolastiche, l’AUSL, gli EE.LL., declinandosi nelle seguenti iniziative: Continuità Analisi della situazione in ordine ai processi di integrazione (progetti, risorse…) Richieste e collaborazioni rivolte agli EE.LL. (es. diritto allo studio) Collaborazione con i Centri Risorse Educative Territoriali o i Centri Pedagogici e di

Documentazione (in ordine a progetti, laboratori, formazione...) Valutazione dei progetti di integrazione Documentazione istituzionale Documentazione dei progetti e delle iniziative legate ai processi di integrazione.

A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 questa Scuola ha elaborato il PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ. Nei punti trattati dal documento sono riportate le

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opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica. Il documento completo è consultabile sul Sito della Scuola.

ISTRUZIONE DOMICILIARE Rientrano in quest’area, in applicazione della Legge 440/1997, gli interventi, non programmabili all’inizio dell’anno scolastico, in materia di servizio di istruzione domiciliare e di esigenze relative ad iniziative culturali che intendano limitare il disagio scolastico dovuto alla malattia, al fine di soddisfare due dei principali diritti della persona: il diritto alla salute il diritto all’istruzioneIn particolare, il servizio di istruzione domiciliare viene erogato nei confronti di quegli alunni, i quali a causa di gravi malattie, siano sottoposti a terapie domiciliari o alternino cicli di cura ospedaliera a periodi di permanenza a casa per un periodo non inferiore a 30 giorni, anche non continuativi. Tale situazione di fatto impedisce sia la frequenza della scuola di appartenenza che la scuola in ospedale.

AREA AMBIENTE E TERRITORIO La C.M. n. 86 del 27 ottobre 2010, nel ribadire la dimensione integrata e trasversale dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, richiama l’importanza dei temi della legalità e della sensibilità ambientale e dell’educazione allo sviluppo sostenibile, con particolare riguardo allo sviluppo di competenze sociali e civiche quali le condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale.I progetti compresi in quest’area saranno dunque finalizzati a:- rendere il bambino consapevole del delicato equilibrio dell’ecosistema di cui fa parte e della necessità che da parte di tutti vengano assunti comportamenti tali da favorire il mantenimento (o il ripristino) di questo equilibrio- sviluppare negli alunni una più approfondita conoscenza dell’ambiente in cui vivono e dei suoi problemi, attraverso la comprensione degli elementi scientifici, geografici, storici, culturali e sociali che lo caratterizzano, in particolare a livello del territorio - favorire l’educazione ambientale, la conoscenza del territorio e della cultura locale. - promuovere nei bambini atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili, basati sulla consapevolezza che anche le singole azioni quotidiane di ciascuno sono in grado di portare a risultati significativi per quanto riguarda il risparmio delle risorse naturali e la salvaguardia dell’ambiente naturale. All’interno di questa Macro-Area le singole classi interessate determineranno autonomamente gli specifici percorsi didattici, coerentemente con l’età degli alunni, le peculiarità e le esigenze della classe, la programmazione didattica. Sono previste uscite didattiche e visite guidate con lo Scuolabus comunale (al mare, al fiume, uscite a piedi) per la conoscenza del territorio, progetti con enti locali quali HERA e Guardie Ecologiche, visite guidate, i viaggi d’istruzione, incontri con gli esperti.

AREA CREATIVITA’ E LINGUAGGI Sul piano pedagogico-didattico diventa evidente la necessità di utilizzare i linguaggi non verbali all’interno di tutti i processi ordinari di insegnamento/apprendimento. L'apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: Lingua Italiana, Lingue comunitarie, Musica, Arte e Immagine, Corpo, Movimento e Sport, Multimedialità, Nuovi Linguaggi Espressivi. Anche le TECNOLOGIE DIGITALI possono costituire un valore aggiunto, se solo si pensa alle opportunità offerta dall’uso dei programmi di scrittura dei testi, dei data-base e fogli di calcolo e di elaborazione di grafici e statistiche, degli strumenti di ricerca, visualizzazione e rappresentazione, degli ambienti di simulazione e di quelli di discussione.

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I progetti compresi in quest’area sono pertanto finalizzati:

alla promozione dell’educazione musicale, artistica, multimediale, espressiva in tutte le sue forme

a sostenere la crescita emozionale e culturale degli alunni attraverso approcci guidati alle arti (musica, disegno, teatro,...), con lo scopo, inoltre, di armonizzare, attivando i diversi canali espressivi, l’identità culturale di ognuno con le esigenze di apertura e globalità del mondo moderno

a conoscere ed utilizzare il linguaggio del corpo, della musica, dell’espressione grafico-pittorica, dei multimedia per scoprire nuovi canali e occasioni comunicative nei quali riconoscersi e riconoscere “l’altro”

a fornire occasioni per accrescere e migliorare l’esperienza comunicativa degli alunni a favorire la conoscenza e l’uso di mezzi di comunicazione audiovisiva e multimediale educare al “pensiero computazionale” attraverso la programmazione (coding)

Le attività vengono svolte in maniera prevalentemente laboratoriale e trasversale rispetto alle discipline curricolari. Nei singoli plessi si organizzano laboratori, anche a classi aperte, con l’obiettivo di sensibilizzare l’alunno alla conoscenza delle varie tecniche, strumenti, modalità e materie prime con il quale potersi esprimere. Anche l’incontro con esperti ha lo scopo di offrire un’alternativa al linguaggio che il bambino conosce e usa solitamente.

AREA LEGALITA’ E CONVIVENZA CIVILE Promuovere l’educazione alla legalità, alla convivenza ed al rispetto per se stessi e per gli altri significa, promuovere la cultura del sociale, privilegiare la solidarietà e promuovere la dignità di essere cittadino, attivando percorsi di partecipazione e condivisione che coinvolgano campi educativi di comune finalità formativa: educazione alla pace, alla gestione dei conflitti, alla cultura delle differenze e del dialogo, al patrimonio culturale, alla solidarietà, al volontariato…L’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva comprende percorsi di progettazione più specifica inseriti nei piani didattici, relativi a percorsi di educazione alla legalità, alla convivenza civile, all’educazione stradale, alla solidarietà sociale.La finalità generale è rivolta a sviluppare il pensiero critico, educare al rispetto della persona umana ed al senso di responsabilità dell’individuo inserito nel contesto sociale e, quindi, mirerà allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza.Sono considerati obiettivi irrinunciabili nella Scuola dell’Infanzia: acquisizione del concetto di comunità, rispetto di semplici regole di convivenza nella vita di gruppo, consapevolezza della propria storia personale e familiare, rispetto delle diversità culturali, corretta gestione dei rapporti con i compagni e con gli adulti, acquisizione della abilità di gestire i conflitti, essere in grado di superare piccole difficoltà, discutere su ciò che è bene o male nella vita di un

bambino.Gli obiettivi della Scuola Primaria sono: acquisizione dei concetti di identità, appartenenza e dignità umana, con riflessione sulla

Dichiarazione dei Diritti dell’infanzia, maturazione della distinzione tra comunità e società, rispetto dei ruoli e delle funzioni nei

diversi ambienti di vita (famiglia, scuola, società), conoscenza degli Enti locali e delle diverse Realtà territoriali, costruzione del senso di legalità e sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano

nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole, rispettando gli altri e l’ambiente, attuazione, nella relazione interpersonale, del concetto di cooperazione e solidarietà,

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sviluppo di una mentalità riflessiva e critica che spinge l’alunno ad elaborare un proprio pensiero e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del contesto di vita.

AREA SICUREZZA In quest’area rientrano le attività connesse alla formazione generale della sicurezza nei luoghi di lavoro rivolte a tutto il personale scolastico. Riguardano: Il piano di emergenza Il piano evacuazione La formazione del personale Il documento di valutazione dei rischi Le attività didattiche per promuovere la cultura della sicurezza a scuola, a casa e stradale.

Rientrano anche i progetti per gli alunni finalizzati a sviluppare una cultura della sicurezza. Tutte le attività necessitano di un monitoraggio continuo, del coinvolgimento e della formazione generale preventiva, condividendo i protocolli sulla sicurezza anche con gli alunni.Vengono effettuate periodicamente prove di evacuazione nelle sezioni/classi e in mensa.

AREA FORMAZIONE DEL PERSONALE In quest’area rientrano le attività inerenti la formazione del personale scolastico docente ed ATA.I progetti e le attività che interessano quest’area riguardano: La formazione e l’aggiornamento del personale L’autoformazione individuale e di gruppo sull’uso dei nuovi dispositivi digitali e tecnologici La ricerca e la sperimentazione di nuovi modelli di insegnamento-apprendimento nella

didatticaI progetti si propongono di: facilitare iniziative di ricerca, formazione, aggiornamento; sostenere processi di autoformazione individuale e di gruppo sull’uso del computer; favorire la ricerca e la sperimentazione di nuovi più adeguati modelli di insegnamento e di

apprendimento attraverso il computer; sviluppare nei docenti competenze relative all’utilizzo delle tecnologie; favorire occasioni di riflessione e approfondimento in relazione alla conoscenza e all’utilizzo

di didattiche e alle metodologie curricolari; offrire stimoli di approfondimento sui diversi significati della realtà quotidiana e della pratica

didattica attraverso specifici interventi ad opera di esperti di alto livello culturale.Nel corso del triennio di 2015/2018, l’Istituto scolastico si propone di organizzazione diverse attività formative, coerenti con le priorità individuate e strumentali alla realizzazione degli obiettivi di miglioramento. Le aree individuate sono le seguenti:

- Inclusione- Metodologie Didattiche- Gestione classe, comunicazione e competenze trasversali- Nuovi linguaggi comunicativi- Sicurezza- Dematerializzazione ed efficienza amministrativa

L’Istituto intende inoltre coinvolgere attivamente il personale nella programmazione dei percorsi di formazione anche attraverso la somministrazione di sondaggi per rilevare i bisogni formativi evidenziati dai docenti.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIAParticolare rilevanza viene dedicata alla componente “famiglie” attraverso azioni che favoriscono la partecipazione delle stesse alle scelte educative inserite nel POF

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a) Sono previsti opportuni momenti assembleari, all’inizio dell’anno scolastico, tra i rappresentanti dei genitori e lo staff di direzione per far conoscere le linee generali del percorso didattico e l’organizzazione scolastica, ma anche in corso d’anno sono previsti incontri per verifiche e revisioni dei percorsi intrapresi (assemblee di inizio anno, Open Day, assemblee di Interclasse o Intersezione)b)Viene stabilito e condiviso un preciso patto formativo tra le parti “Patto Educativo di Corresponsabilità” (in allegato).c) Viene favorita e sollecitata la partecipazione dei genitori a tutti gli organi collegiali.d) Sono previsti frequenti incontri, anche individuali, come evidenziato dal calendario scolastico, per conoscere l’andamento scolastico del proprio figlio, fare proposte, avere chiarimenti (colloqui, consegna, delle schede).e) Viene cercata la condivisione e collaborazione per momenti ricreativi, uscite, attività teatrali, orientamento o altre manifestazioni organizzate direttamente dalla scuola.f) Vengono effettuati incontri per la condivisione di eventuali difficoltà della scuola, perché le famiglie possano contribuire economicamente e professionalmente al miglioramento del servizio (serate formative e informative con i genitori).g) la Scuola è disponibile a progettare insieme ai genitori particolari momenti formativi e laboratoriali.Già da diversi anni vengono condotte attività in collaborazione con i genitori che variano da laboratori sulla lingua inglese a attività manipolative/laboratoriali. I genitori sono inoltre coinvolti nell’organizzazione di particolari momenti dell’anno scolastico (Natale, fine anno) o in occasione di feste o fiere.

MODALITÀ DI VALUTAZIONELa Valutazione (delle competenze e dei processi attuati) messa in atto da questo Istituto vuole essere più che un sistema di classificazione un mezzo efficace per il miglioramento dell’apprendimento e dell’operatività di tutto il sistema scolastico.

La valutazione sarà di tipo:Diagnostico (D) - inizio attività (atta a verificare la presenza/assenza o il livello di possesso delle preconoscenze e dei prerequisiti cognitivi, metacognitivi, affettivi, relazionali motivazionali in tutti gli alunni, questo permette di individuare strategie adatte per ognuno). Formativo (F) - in itinere (per gli insegnanti serve a raccogliere dati utili a controllare qualitativamente e quantitativamente il modo in cui procede la programmazione adottata e la funzionalità dell’organizzazione didattica oltre a rilevare necessità che possono insorgere. Per gli alunni serve a divenire consapevoli del loro apprendimento, ad acquisire autonomia critica, riflessiva e di giudizio, a sviluppare il senso di responsabilità e la volontà di miglioramento delle prestazioni).Sommativo (S) - fine attività (utile per effettuare un bilancio sulla validità, efficacia ed efficienza delle opzioni didattico-culturali compiute in sede di programmazione e a revisionare le scelte educativo-didattiche. Serve inoltre a comunicare alle famiglie e agli alunni gli esiti del processo insegnamento/apprendimento.La valutazione degli alunni è compito degli insegnanti così come lo è la cura della documentazione e la scelta degli strumenti di valutazione, nel quadro di criteri scelti collegialmente.Tutte le verifiche periodiche e le valutazioni devono essere coerenti con gli obiettivi previsti dalle Indicazioni Nazionali.La valutazione, che è parte della programmazione educativa e didattica, assume una funzione formativa in quanto è strumento privilegiato per verificare l’efficacia dei percorsi di apprendimento intrapresi.

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Gli studenti e le famiglie hanno diritto ad essere informati tempestivamente sui criteri valutativi scelti e sui risultati raggiunti da ciascuno. La famiglia, pur nella distinzione di ruoli e funzioni, è chiamata ad essere corresponsabile dal punto di vista educativo nel processo di valutazione.Ogni scuola opera inoltre attività di autovalutazione per poter verificare al meglio l’efficacia delle proprie scelte e per poter programmare le attività future.Attraverso il documento di valutazione la scuola ha anche il compito di certificare il livello di conoscenze e competenze acquisite dagli alunni al termine del percorso scolastico.Nella scuola dell’Infanzia non è possibile certificare competenze in uscita ma si utilizza un profilo dinamico delle competenze attese.Tale profilo viene costruito anche attraverso l’osservazione e l’ascolto dei bambini in situazioni nei quali gli adulti non intervengono direttamente.Nella valutazione concorrono osservazioni sistematiche e verifiche che rilevano il grado di maturazione rispetto ai tre temi fondanti nel lavoro educativo della scuola dell’ Infanzia, e cioè la sfera affettivo-relazionale, la sfera delle competenze cognitive e linguistico espressive e la sfera delle educazioni.LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA In particolare, per quanto riguarda la scuola primaria:- La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.- Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento.- La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con un giudizio analitico che chiarisce il livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.- la valutazione del comportamento è espressa “attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti”.- Il Collegio dei Docenti stabilisce la scadenza temporale della valutazione periodica in due quadrimestri a fine gennaio e a giugno; - La valutazione degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) dovrà tenere conto delle situazioni soggettive. - Per gli alunni con disabilità si confermano in linea generale le disposizioni in vigore.- E’ previsto l’intervento del Sistema Nazionale di Valutazione (INVALSI) che, attraverso prove e test, ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico fornendo dati e statistiche a scuole, famiglie, comunità sociale oltre che al Parlamento ed al Governo.Il nostro Istituto, attraverso progetti di ricerca/azione e sperimentazione, si sta attivando per uniformare i criteri di valutazione ed armonizzare metodologie, strategie didattiche e pratiche d’insegnamento. Ogni azione è orientata a promuovere il successo formativo di ciascun alunno.

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE «La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato a un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo. Tale operazione, pertanto, piuttosto che come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari, va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati». Così viene definito il processo di certificazione delle competenze all’interno del documento, denominato “Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione”, che accompagna la Circolare ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 , con la quale vengono emanati i modelli nazionali di scheda di certificazione relativi alla classe quinta di scuola primaria e alla

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classe terza di scuola secondaria di I grado. Si tratta di un passaggio chiave, che contiene elementi importanti che orientano il nostro istituto verso la costruzione di una cultura valutativa condivisa, evitando che la scheda diventi un ulteriore adempimento burocratico, sganciato dalla realtà del lavoro scolastico e della prassi didattica. Per questo è opportuna una corretta applicazione delle richieste contenute nel documento e una reale ricaduta in termini di innovazione sui curricoli scolastici. L’individuo competente è quello che, di fronte a un problema, è in grado innanzi tutto di riconoscerlo in quanto tale, e quindi di attivare tutte le risorse che ha, apprese a scuola ma anche in altri tipi di contesti educativi, e di scegliere quelle più adatte per cercare di risolverlo, possibilmente in modo autonomo e assumendosene le responsabilità (Perrenoud 2010).

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTOIl Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) regolamentato dal DPR 80/2013 (Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di Istruzione e Formazione) ha richiesto alle scuole di realizzare un articolato processo di autovalutazione che prevede: l’Autovalutazione d’istituto, la valutazione esterna, la progettazione di specifiche azioni di miglioramento e la rendicontazione sociale. Questa Istituzione ha espletato le prime tre fasi mediante:

- L’istituzione di un Nucleo di Autovalutazione (NAV) di Istituto, composto dalla Dirigente, dal Direttore SGA, dai docenti Funzioni Strumentali, dal docente Referente della Valutazione. Il NAV ha avuto e avrà la responsabilità di esaminare discutere e valutare i dati raccolti sulla situazione e sulle attività della scuola.

- L’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (definitivo dal 30 settembre 2015), nel contesto del quale, tra le altre cose, occorreva rilevare i punti di forza e le criticità organizzative e didattiche;

- L’elaborazione di un Piano di Miglioramento che, partendo dalle criticità/priorità rilevate nel RAV, costituisce uno strumento in grado di dare delle risposte concrete a tali esigenze attraverso l’individuazione e la pianificazione degli obiettivi di processo, la definizione delle azioni necessarie per raggiungerli e, soprattutto, mediante la valutazione, la condivisione e la diffusione dei risultati ottenuti.

- La visita del Nucleo di Valutazione Esterna (costituito da un dirigente tecnico e due esperti in analisi dei sistemi scolastici e/o delle organizzazioni complesse) che ha effettuato un controllo sul lavoro svolto dalla scuola.

- La ridefinizione del Piano di Miglioramento.Al termine delle fasi descritte si è passati alla fase della ristrutturazione degli interventi migliorativi che hanno trovato un’adeguata e puntuale esplicitazione nel PTOF. I risultati ottenuti dall’attuazione delle azioni di miglioramento verranno divulgati, al fine di consentire a chiunque vi abbia interesse, di prenderne visione (Rendicontazione Sociale).In questa prospettiva, per Autovalutazione si intende un percorso di riflessione interno ad ogni scuola, atto a fornire un’analisi del suo funzionamento finalizzata ad individuare concrete piste di miglioramento. Pertanto, l'autovalutazione rappresenta, per questa Scuola, un momento di riflessione e di ridefinizione della propria identità d'istituto. L’autovalutazione realizza quindi un aspetto dell’autonomia scolastica in grado di mettere in campo la capacità responsabile di valutare l’istituzione e, nel contempo, accettare la valutazione delle proprie azioni, valorizzando le capacità innovative e progettuali della professionalità del personale, in particolare dei docenti.Il percorso di Autovalutazione di Istituto vedrà pertanto, nella fase conclusiva, la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, in una dimensione di trasparenza, di condivisione e di promozione al miglioramento del servizio (Bilancio Sociale).

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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approvata quest’anno (legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola da luogo fisico a spazi di apprendimento anche virtuali.La legge 107/2015 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi: - di sviluppo delle competenze digitali degli studenti, - di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, - di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, - di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, - di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella amministrazione, - di potenziamento delle infrastrutture di rete, - di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali, - di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche, a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.Affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale” è nominato, all’interno di ogni istituzione scolastica, l’Animatore Digitale, responsabile dell’attuazione dei progetti e delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale della Scuola Digitale (PNSD). In particolare l’Animatore Digitale è coinvolto nella promozione delle seguenti azioni:- Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. - Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. - Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.Accanto agli animatori digitali è stato istituito un team per l’innovazione digitale, la cui funzione è quella di supportare e accompagnare l’innovazione didattica nelle istituzioni scolastiche e l’attività dell’Animatore digitale. Il team, coordinato dall’animatore digitale, si assume l’impegno di favorire lo sviluppo delle competenze digitali all’interno dell’istituto sia coinvolgendo i docenti ad attivare nuove strategie

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In coerenza con il Piano di attuazione Scuola Digitale, questo Istituto si è dotato di una serie di strumentazioni: tutte le classi sono dotate di LIM e collegamento alla rete tramite cablaggio, nel plesso di scuola primaria F.lli Cervi è stato allestito un laboratorio mobile su carrello dotato di 25 PC con touch pad. Questa Scuola, in particolare, si qualifica per la scelta di utilizzare la tecnologia a supporto del processo di insegnamento-apprendimento, partendo sempre da un’accurata pianificazione. La tecnologia supporta il docente nella sua attività didattica e educativa senza mai sostituirlo, favorendo l’insegnamento e l’apprendimento, soprattutto in presenza di alunni BES e DSA. Non si tratta soltanto dell’introduzione di "nuove tecnologie", ma della costruzione di un setting che ripensa, non l'arredo tecnologico, ma l'"ambiente scuola", l'organizzazione degli spazi e dei tempi dell'apprendimento. Il nostro Circolo propone un modo “nuovo” di fare scuola, mira ad una maggiore interazione nel processo insegnamento apprendimento, verso una didattica che abbandona il concetto di lezione frontale per giungere ad organizzare situazioni di apprendimento per scoperta (problem solving), soprattutto nella forma del Cooperative Learning. Il Plesso F.lli Cervi, scuola a tempo pieno, si qualifica soprattutto come spazio privilegiato di laboratorialità e Cooperative Learning, grazie al supporto di moderne tecnologie e di un setting di spiccata attrattività e funzionalità, senza però abbandonate l’attività manuale, fondamentale nella scuola primaria.

BIBLIOTECHE SCOLASTICHE INNOVATIVENel 2017 questa Scuola ha partecipato al Bando previsto nel Piano Nazionale Scuola Digitale– PNSD Azione #24 ed è risultata assegnataria di un finanziamento la cui finalità è la promozione, a livello locale della nascita di reti di scuole che completino o realizzino ex novo biblioteche scolastiche capaci di assumere la funzione di centri di documentazione e alfabetizzazione informativa, aperti al territorio circostante, nei quali moltiplicare le occasioni per favorire esperienze di scrittura e di lettura, anche con l’ausilio delle tecnologie e del web. Le reti saranno anche centri di formazione per i docenti sulle tematiche della gestione di risorse informative cartacee e digitali. Nel corso di questo anno scolastico la Biblioteca Innovativa del plesso di scuola primaria F.lli Cervi, sede di destinazione del finanziamento assegnato, costituirà un punto di interesse culturale più ricco e funzionale, per gli alunni, il personale frequentante la Scuola, aperto al territorio e alla cittadinanza.

FONDI STRUTTURALI EUROPEI – PONIl PON (Programma Operativo Nazionale) dà alle scuole italiane la possibilità di accedere a risorse comunitarie, aggiuntive rispetto a quelle rese disponibili dal Governo nazionale. Il Programma interessa il settennio 2014-2020 ed è destinato a finanziare sia interventi di natura materiale, tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sia azioni immateriali, tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE) Il PON “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” è orientato al potenziamento e al miglioramento, strutturale e qualitativo, delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio nazionale. La nostra scuola ha chiesto l’accesso ai fondi al fine di potenziare la rete informatica e consentire una migliore fruizione degli strumenti telematici (registro elettronico, laboratori, LIM, ecc.) e si è aggiudicata sia il cosiddetto PON 1”Realizzazione/Ampliamento rete LAN_WLAN che il PON 2 “Ambienti Digitali”. Nell’anno scolastico 2017/2018 l’Istituto ha vinto i bandi relativi all’area “Competenze di base” e “Pensiero Computazionale”, ottenendo fondi per la realizzazione, in orario extracurricolare, di progetti di potenziamento della lingua inglese, di outdoor education, di coding e cittadinanza digitale..

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