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1 Complesso impiantistico di via Codignole Dichiarazione Ambientale 2017

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Complesso impiantistico di via Codignole

Dichiarazione Ambientale 2017

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Complesso impiantistico di via Codignole

Dichiarazione Ambientale aggiornamento 2017

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Complesso impiantistico di via Codignole

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Dichiarazione Ambientale 2017

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La Dichiarazione Ambientale del complesso impiantistico di via Codignole Al fine di ottimizzare e migliorare progressivamente i processi aziendali in termini di efficacia ed efficienza ambientale, il Gruppo A2A ha implementato dei Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) individuando, come strumenti guida per la loro implementazione, alcune norme e regolamenti la cui adesione è di carattere volontario: la norma UNI EN ISO 14001:2004 ed il Regolamento EMAS. Quest’ultimo prevede la pubblicazione della Dichiarazione Ambientale verificata da un soggetto terzo accreditato.

Il presente documento costituisce l’aggiornamento 2017 (riferito ai dati 2016) della Dichiarazione Ambientale edizione 2016.

Le principali informazioni vengono revisionate annualmente, tramite aggiornamenti e sono disponibili sul relativo sito web al seguente link: http://www.a2aambiente.eu/gruppo/cms/ambiente/sostenibilita/dichiarazioni_ambientali.html

Per chiarimenti in merito alla presente Dichiarazione Ambientale contattare:

Per informazioni di dettaglio sui processi e sul Complesso Impiantistico di Via Codignole.

A2A Ambiente S.p.A. – Gruppo A2A – Impianti Lombardia – Paolo Avanzi via Codignole 31 f/g Tel. +39-0303553505 - Fax: +39-0303553476

e-mail: [email protected]

Per informazioni di dettaglio sul Sistema di Gestione Ambientale:

A2A Ambiente S.p.A. – Ambiente, Salute e Sicurezza e-mail: [email protected] Via Lamarmora 230, - 25124 Brescia

Tel. + 39-030 35531 Fax + 39-0303553204

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Dichiarazione Ambientale 2017

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Indice

1. Il Gruppo A2A .................................................. 6

Il Gruppo A2A (aggiornato al 31/12/2016) 6

Politica Qualità, Ambiente e Sicurezza del Gruppo A2A 7

2. Complesso impiantistico di via Codignole ... 8

La società di appartenenza 8

La storia 10

Siti operativi e territorio servito oggetto della presente Dichiarazione Ambientale 10

Il processo 11

3. La gestione ambientale................................ 20

Certificazioni ottenute da A2A Ambiente 24

4. I rapporti con la comunità ........................... 25

5. La conformità legislativa ............................. 27

6. Gli aspetti ambientali e la loro gestione .... 28

L’identificazione e la valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali 28

Rifiuti gestiti 29

Consumo di risorse 32

Protezione del suolo, delle falde e dei corsi d’acqua 36

Emissioni in atmosfera 39

Produzione di rifiuti 41 Rumore 43

Impatto visivo dovuto alla presenza degli impianti e delle sedi 45

Traffico indotto dall’attività 45

Aspetti legati alla gestione fornitori 45

La gestione delle emergenze e delle anomalie ambientali 45

7. Il programma di miglioramento ................. 47

8. Bilancio ambientale ...................................... 52

9. Convalida della dichiarazione ambientale . 55

VALUTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE ....................................................... 56

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1. Il Gruppo A2A

Il Gruppo A2A è nato nel 2008 dalla volontà di creare una multiutility di dimensioni coerenti con le sfide dettate dalla progressiva apertura dei mercati dei servizi, mantenendo un rapporto stretto e particolare con il territorio e il sistema di relazioni che lo contraddistingue.

Il Gruppo A2A è oggi la maggiore multiutility italiana, composta da 12.000 persone opera nei seguenti settori: energia, ambiente, calore, reti.

Il Gruppo è leader italiano nei servizi ambientali e nel teleriscaldamento, attività fortemente integrate con una modalità di produzione di energia sempre più orientata al rispetto dell’ambiente. In questo ambito svolge un ruolo fondamentale A2A Ambiente, la società nata nel 2013, che è il risultato dell’esperienza e delle competenze acquisite da A2A in Italia e all’estero nel settore ambientale.

Inoltre il gruppo A2A rappresenta il 2° operatore nelle reti di distribuzione di energia elettrica, e tra i primi operatori nelle reti di distribuzione del ciclo idrico integrato.

Il Gruppo A2A (aggiornato al 31/12/2016)

I settori di attività sono a loro volta riconducibili alle Business Unit (BU) illustrate di seguito e individuate a seguito della riorganizzazione interna avvenuta nel 2015.

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Politica Qualità, Ambiente e Sicurezza del Gruppo A2A

Ad Ottobre 2013 è stata approvata la nuova Politica QAS del Gruppo A2A, che esprime gli indirizzi principali in materia di Qualità, Ambiente e Sicurezza e indica le modalità di comportamento coerenti con tali indirizzi. Il documento rappresenta un punto di riferimento per tutti i collaboratori interni ed esterni al Gruppo nello svolgimento delle proprie attività e ha l’obiettivo di sviluppare una sensibilità su 5 principi chiave:

• Sviluppo • Conformità • Innovazione • Prevenzione • Risorse

Si riporta di seguito la nuova Politica QAS del Gruppo A2A, consultabile anche al seguente link:

http://www.a2a.eu/it/sostenibilita/strumenti/politica/

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2. Complesso impiantistico di via Codignole

La società di appartenenza

A2A Ambiente, società controllata al 100% da A2A Spa, è il primo operatore in Italia nell'ambito delle attività di recupero di materia ed energia attraverso la valorizzazione dei rifiuti negli impianti di termovalorizzazione e trattamento; opera anche all'estero nella realizzazione degli impianti di trattamento ad alta tecnologia.

Il gruppo A2A presidia tutta la catena del valore dell'ambito ambientale, dalle società di raccolta e spazzamento agli impianti di smaltimento; A2A Ambiente può contare su 6 termovalorizzatori, 13 discariche e diversi impianti di piccola taglia, ponendosi come candidato naturale a colmare il gap impiantistico italiano.

La società è già oggi fornitore dei principali conferitori di materiali da riciclo o recupero energetico del nord Italia e offre i propri servizi ad aziende e privati in tutto il territorio italiano.

Il dislocamento territoriale dei principali impianti è riportato nella cartina seguente:

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Struttura aziendale

Si riporta di seguito l’organigramma di A2A Ambiente, aggiornato al 31/12/2016

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Complesso impiantistico di via Codignole

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La storia

Il primo luglio 2013 nasce A2A Ambiente, la più grande azienda italiana nel settore ambientale per volume d’affari generato, con un posizionamento di primo piano rispetto ai grandi gruppi europei di riferimento.

La nuova società riunisce in una sola realtà un patrimonio impiantistico unico nel panorama italiano e pone le basi per un importante percorso di razionalizzazione e di ottimizzazione del polo ambientale del gruppo A2A, distribuito in 4 società (Amsa, Aprica, Ecodeco, Partenope Ambiente), ottenendo economie di scala, sfruttando l’integrazione delle attività trasversali e migliorando la pianificazione dei flussi dei rifiuti.

La fase conclusa ha visto il trasferimento, mediante un’operazione di scissione, degli impianti di trattamento e smaltimento da Amsa S.p.A. e Aprica S.p.A. alla società Ecodeco S.r.l., che ha successivamente cambiato ragione sociale in A2A Ambiente S.r.l. (dall’11 novembre 2013 A2A Ambiente S.p.A.).

Amsa e Aprica continueranno ad operare sui territori con i relativi marchi di riferimento, svolgendo le loro attività caratteristiche di igiene urbana, mantenendo invariato il rapporto con i Comuni clienti (circa 160, includendo anche quelli serviti dalla partecipata G.Eco) e l’elevato livello di servizio verso i cittadini, che continueranno ad interfacciarsi con tali società con le attuali modalità.

Siti operativi e territorio servito oggetto della presente Dichiarazione Ambientale

Le attività svolte da A2A Ambiente presso il Complesso Impiantistico di Via Codignole a Brescia ed oggetto del presente documento sono le attività di intermediazione, recupero e smaltimento rifiuti.

Tali attività sono riconducibili ai seguenti codici NACE:

CODICI NACE DELLE ATTIVITÀ OGGETTO DI REGISTRAZIONE

38.32 Recupero dei materiali selezionati

39.00 Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti

38.21 Trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi

38.22 Trattamento e smaltimento di rifiuti pericolosi

Di seguito viene presentata una breve descrizione delle attività svolte negli impianti presenti nel Complesso Impiantistico di Via Codignole e trattati in questo documento.

Il sito si colloca nella periferia sud dell’abitato cittadino, in un’area interessata dalla presenza significativa di elementi antropici, quali infrastrutture stradali, insediamenti tecnologici ed impianti.

L’area in esame è classificata come “Area per servizi tecnologici” e “Filtro di compensazione ambientale – giardini e parchi”.

I confini dell’area su cui insiste il complesso sono definiti, a nord, dal tracciato dell’Autostrada A4 Milano-Venezia e dalla Tangenziale Sud di Brescia, ad ovest e a sud, da aree ad uso agricolo, mentre ad est dalla presenza del termoutilizzatore di A2A Ambiente S.p.A..

Presso la sede di via Codignole sono presenti i seguenti impianti di titolarità di A2A Ambiente:

• piattaforma di stoccaggio rifiuti (con conduzione operativa di Aprica S.p.A.);

• piattaforma ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti (con conduzione operativa di Aprica S.p.A.);

• impianto di lavaggio rifiuti;

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• impianto depurazione reflui e rifiuti liquidi.

All’interno del complesso impiantistico è presente anche la sede di supporto logistico della raccolta e trasporto di rifiuti urbani e speciali effettuata da Aprica S.p.A. provenienti dal comune di Brescia e da altri comuni della Provincia. Inoltre nel sito sono presenti le seguenti strutture ed attività di supporto prevalentemente all’attività di logistica condotta da Aprica:

• ricovero e lavaggio mezzi;

• officina meccanica;

• magazzino;

• rifornimento carburante.

Nel complesso trovano collocazione aree e strutture ad uso promiscuo sia di A2A Ambiente che di Aprica, quali:

• gli uffici amministrativi;

• edificio servizi sociali/mensa;

• edificio portineria, uffici e spogliatoi;

• aree a piazzale impermeabilizzate prevalente-mente in asfalto, destinate a viabilità interna, parcheggio, deposito materiali, presenza di alcune strutture e impianti di supporto (quali distributore carburanti e cabina elettrica).

Il processo

Al fine di meglio chiarire le attività svolte, di seguito viene riportata la mappa dei processi del sistema oggetto di registrazione EMAS, che formalizza il flusso dei processi individuati secondo criteri che fanno riferimento alla localizzazione spaziale delle strutture e degli impianti, e secondo regole funzionali.

È identificato un perimetro di competenza relativamente ad entrambi i criteri individuati e dato risalto alle differenti attività svolte, che sono così suddivise:

• attività interne, ovvero controllate direttamente dall’organizzazione A2A Ambiente, quali – ad esempio – la gestione e la manutenzione degli impianti e le attività ad esse connesse;

• attività esterne, ovvero svolte da soggetti terzi, come l’intermediazione e l’affidamento a terzi della gestione dei rifiuti;

• attività miste interne/esterne, quali – ad esempio – gli approvvigionamenti di carburante e di materiali di varia natura, le attività di carico, trasporto e conferimento dei rifiuti.

Sono inoltre evidenziate le relazioni tra le differenti attività e le emissioni derivanti dalle attività stesse.

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c

Gestione impianti antincendio

Gestione edifici

Metano e Energia termica da

teleriscaldamento

Acque meteoriche, igienico sanitarie, industriali, reflui in genere dalle attività

della sede

Gedtione Reti di reccolta e scarico

reflui

Scarichi idrici

Emissioni da gas di scarico ed

emissioni puntuali

Rifiuti prodotti da attività sedi

Stoccaggio rifiuti prodotti

Carico rifiuti prodotti

Trasporto rifiuti prodotti

Rifiuti prodotti avviati a recupero e smaltimento

Stoccaggio materiali vari

Alle attività varie (manutenzione

mezzi ed attrezzature impianti,

Materiali vari (attrezzature raccolta, ricambi attrezzature, oli minerali, detergenti, disinfettanti,

enzimi, reagenti, materiali vari, ecc.

Stoccaggio carburante

Gasolio, benzinaMetano, energia

elettrica per autotrazione

automezzi

Lavaggio automezzi

Rimessaggio automezzi

Manutenzione automezzi

Intermediazione/affidamento a terzi gestione

riifuti

Alle reti di raccolta e scarico reflui

Ai depuratori autorizzati per il trattamento dei reflui/rifiuto da

acque di lavaggio

Approvvigionamento materiali vari

Approvvigionamento carburante

Arrivo e scarico materiali vari

Arrivo e scarico carburante

Alle reti di raccolta e scarico reflui

Ai punti di emissione

Al deposito rifiuti

CONFERIMENTO RIFIUTI A PIATTAFORMA ECOLOGICA PER LA RD

RIFIUTI URBANI E

ASSIMILATI

PERICOLOSI

RIFIUTI URBANI E

ASSIMILATI NON

PERICOLOSI

Arrivo e scarico rifiuti in piattaforma ecologica per la

RD

Stoccaggio rifiuti in piattaforma ecologica

per la RD

Carico rifiuti da piattaforma ecologica per la RD

Trasporto a destino rifiuti da piattaforma ecologica per la

RD

Rifiuti raccolti in piattaforma ecologica per

la RD avviati a recupero/smaltimento

Legenda:Emissioni dalle attivitàRelazioni tra le attivitàEmissioni provenienti da più attività

testo sottolineat

o Rimando ad altre attività

Attività interna (sotto controllo dell'organizzazioen)

Attività esterna (svolta da soggetti terzi)

Attività mista interna/esterna

Perimetro di delimitazione dell'organizzaizone

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Alle attività varie

Risorse idricheEnergia elettrica

Rumore

CONFERIMENTO RIFIUTI A PIATTAFORMA STOCCAGGIO RIFIUTI

RIFIUTI URBANI E

SPECIALI

PERICOLOSI

RIFIUTI URBANI E

SPECIALI NON

PERICOLOSI

Arrivo e scarico rifiuti in piattaforma stoccaggio

Stoccaggio rifiuti in

piattaforma

stoccaggio

Carico rifiuti da piattaforma stoccaggio

Trasporto destino rifiuti da piattaforma stoccaggio

Rifiuti raccolti in piattaforma stoccagio riifiuti

avviati a recupero/smaltimento

CONFERIMENTO RIFIUTI A IMPIANTO DI LAVAGGIO RIFIUTI

TERRE DI SPAZZAMENTO E

ALTRI RIFIUTI NON

PERICOLOSI

Arrivo e scarico rifiuti in impianto di lavaggio rifiuti

Stoccaggio rifiuti in ingresso a impianto

lavaggio rifiuti

Lavaggio e selezione granulometrica

Trattamento acque di lavaggio

Stoccaggio materie prime seconde in uscita da impianto

lavaggio rifiuti

Stoccaggio rifiuti in uscita da impianto lavaggio rifiuti

Carico materie prime seconde

da impianto lavaggio rifiutiCarico rifiuti da impianto di

lavaggio rifiuti

Trasporto a destino materie

prime seconde da impianto

lavaggio rifiuti

Trasporto a destino rifiuti da impianto di lavaggio rifiuti

Materie prime seconde ad utilizzo

Rifiuti a recupero/smaltimento

CONFERIMENTO RIFIUTI LIQUIDI A IMPIANTO DI TRATTAMENTO REFLUI E RIFIUTI LIQUIDI

RIFIUTI LIQUIDI

RELUI

INDUSTRIALI

Trattamento reflui rifiuti liquidi

Scarichi idrici

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Intermediazione/affidamento a terzi gestione rifiuti

Per l'effettuazione di alcuni servizi di gestione rifiuti la società A2A Ambiente si avvale anche di soggetti terzi, assumendo quindi il ruolo di intermediaria. Attraverso l’attività di intermediazione A2A Ambiente fornisce ai suoi clienti un servizio che garantisce loro l’affidamento dei propri rifiuti a trasportatori e impianti autorizzati.

Complesso impiantistico di via Codignole

Gestione piattaforma ecologica per la Raccolta Differenziata (RD) e Piattaforma di stoccaggio rifiuti

Conferimento rifiuti a piattaforma ecologica per la RD e a piattaforma stoccaggio rifiuti

Alla piattaforma ecologica sono conferiti rifiuti urbani ed assimilati, pericolosi e non pericolosi. Possono essere conferiti rifiuti urbani provenienti da privati cittadini, rifiuti urbani o speciali provenienti da ditte del Comune di Brescia e rifiuti provenienti da isole ecologiche e centri di raccolta del territorio provinciale. Possono essere inoltre conferiti rifiuti RAEE provenienti anche da altri comuni.

Presso la piattaforma di stoccaggio rifiuti possono, invece, essere conferiti rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non, e rifiuti che provengono da soggetti detentori di contratto con A2A Ambiente. Presso quest’ultimo impianto sono quindi conferiti rifiuti derivanti da servizi di raccolta di: rifiuti urbani pericolosi, rifiuti differenziati provenienti da piattaforma ecologica, rifiuti anche pericolosi rinvenuti abbandonati. Pervengono inoltre rifiuti raccolti tramite servizi di microraccolta presso utenze particolari (es. dentisti), e servizi presso clienti (aziende), nonché rifiuti conferiti direttamente da privati previa stipula di apposito contratto di smaltimento.

Arrivo e scarico rifiuti in piattaforma ecologica per la RD e in piattaforma stoccaggio rifiuti

I rifiuti conferiti presso la piattaforma ecologica sono scaricati direttamente dal soggetto conferitore, seguendo le indicazioni fornite dall'addetto che assiste, se necessario, l'utente nello scarico. Nei casi previsti dalle norme vigenti, si provvede al corretto espletamento delle pratiche documentali (in particolare, formulari di trasporto dei rifiuti). Presso la piattaforma di stoccaggio rifiuti l'automezzo del conferitore è inviato alla pesa dove l’autista consegna al pesatore, ai fini del controllo, la documentazione che accompagna il rifiuto. Se il rifiuto è conforme viene accettato; ed il pesatore fornisce indicazioni riguardo all’area in cui effettuare lo scarico. Al momento dello scarico, l’operatore effettua il controllo visivo del rifiuto conferito, al fine di verificarne qualitativamente la rispondenza alla tipologia di rifiuti dichiarato. Ove previsto, vengono effettuati campionamenti e analisi di verifica del rifiuto.

Stoccaggio rifiuti in piattaforma ecologica per la RD e in piattaforma stoccaggio rifiuti

In entrambi gli impianti, in seguito alle operazioni di conferimento dei rifiuti, che avvengono sempre sotto stretto controllo del personale della piattaforma, sono eseguite le operazioni di stoccaggio dei rifiuti in aree adeguatamente contrassegnate; ciò al fine di rendere nota la pericolosità e la natura del rifiuto e rispettare le modalità previste dalle autorizzazioni e norme vigenti.

Carico e trasporto a destino dei rifiuti della piattaforma ecologica per la RD e della piattaforma stoccaggio rifiuti

Per entrambi gli impianti i rifiuti in uscita sono affidati a trasportatori terzi abilitati all'esecuzione del servizio o ad operatori di Aprica addetti alle attività di raccolta e trasporto rifiuti e avviati all’impianto di destino. Il carico di rifiuti è effettuato nelle aree di stoccaggio, con l'ausilio dei mezzi d'opera in dotazione ad Aprica o con attrezzature in dotazione al trasportatore.

Gli impianti di destino sono principalmente localizzati nel territorio provinciale.

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Dichiarazione Ambientale 2017

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Di seguito è riportato lo schema semplificato del processo di gestione rifiuti condotto nelle piattaforme:

La conduzione operativa della gestione della piattaforma ecologica per la Raccolta Differenziata (RD) e della Piattaforma di stoccaggio rifiuti è di APRICA S.p.A..

Gestione impianto di lavaggio rifiuti

Conferimento, scarico e stoccaggio rifiuti in ingresso a impianto di lavaggio rifiuti

L'impianto di lavaggio rifiuti è autorizzato a ricevere fino a 60.000 t/a di rifiuti non pericolosi costituiti da terre da spazzamento stradale, terreni da bonifica e altre tipologie di rifiuti, che possono essere opportunamente trattati per recuperarne il contenuto di inerti. I rifiuti conferiti provengono dalle attività di spazzamento sul territorio effettuate dalla società Aprica S.p.A. o da altri soggetti comunque detentori di contratto con A2A Ambiente.

L'automezzo del conferitore è avviato alla pesa dove l’autista consegna al pesatore la documentazione che accompagna il rifiuto per il controllo amministrativo. Se il rifiuto è accettato, il pesatore fornisce indicazioni all’autista riguardo all’area in cui effettuare lo scarico. Al momento dello scarico, l’operatore dell’impianto lavaggio rifiuti effettua il controllo visivo del rifiuto conferito al fine di verificarne qualitativamente la rispondenza alla tipologia di rifiuti dichiarato. Vengono inoltre effettuati periodici campionamenti dei materiali secondo modalità codificate, ai fini della verifica analitica degli stessi.

CONFERIMENTO RIFIUTI

PESA (UTENZA NON DOMESTICA)

CONTROLLO DOCUMENTAZIONE

CONTROLLO VISIVO ED EVENTUALE CAMPIONAMENTO O ACQUISIZIONE

ANALISI

STOCCAGGIO

CARICO

TRASPORTO A RECUPERO O SMALTIMENTO PRESSO TERZI

CARICO RESPINTO

EVENTUALI ANALISI CHIMICHE-FISICHE SUL RIFIUTO

SCARICO

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Complesso impiantistico di via Codignole

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Le aree di stoccaggio dei rifiuti in ingresso all'impianto sono posizionate al coperto sotto il capannone e sono isolate dall’esterno con tamponamenti e porte. Sono inoltre realizzate su platee impermeabili, con rete di drenaggio e di raccolta di eventuali colaticci che convoglia alla sezione di depurazione presente all'interno dello stesso impianto.

Di seguito è riportato lo schema a blocchi del processo.

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Lavaggio e selezione granulometrica

La sezione di lavaggio e selezione granulometrica dell’impianto lavaggio rifiuti comprende: tramoggia di carico con nastro estrattore, prevagliatura con vaglio stellare, nastro alimentatore con separatore magnetico e sistema di pesatura, lavatore in controcorrente con separazione di differenti granulometrie, vibroasciugatore e compattatore frazione leggera grossolana, idrociclone e separatori a spirali, vibroasciugatore sabbia, vibroasciugatore e compattatore frazione organica, sgrigliatore fine a tamburo rotante. Tutta questa sezione impiantistica è contenuta all’interno del capannone dell’impianto.

Trattamento delle acque di lavaggio

La sezione di trattamento delle acque di lavaggio ha lo scopo di:

- rimuovere gli inquinanti ed il limo dalle acque di processo;

- consentire il riutilizzo nel ciclo di lavaggio delle acque depurate;

- depurare anche altre acque dell'impianto quali colaticci, acque di lavaggio della pavimentazione, scarichi da troppo-pieno;

- depurare le acque di supero destinate allo scarico in pubblica fognatura entro i limiti prescritti.

Il comparto è anche munito di una linea fanghi in grado di ispessire e disidratare i fanghi prima del loro invio a trattamento presso impianti terzi. L'impianto di trattamento della acque di lavaggio è del tipo chimico-fisico-biologico e risulta composto dalle seguenti unità impiantistiche:

- sezione di trattamento chimico-fisico delle acque;

- trattamento biologico delle acque;

- disidratazione meccanica fanghi;

- ricircolo acque trattate.

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Stoccaggio, carico e trasporto a destino materiali recuperati da impianto lavaggio rifiuti

Gli stoccaggi dei materiali recuperati sono realizzati all’aperto mediante box su platee impermeabili. Sul lato libero sono realizzate canalette di raccolta dei drenaggi e delle acque di pioggia, convoglianti nella vasca di raccolta interna e quindi trattate nell’impianto. I materiali recuperati in uscita dall'impianto di lavaggio rifiuti sono affidati a trasportatori autorizzati per il conferimento agli acquirenti ed utilizzatori. Il carico dei materiali inerti è effettuato nelle aree di stoccaggio dedicate, con l'ausilio dei mezzi d'opera in dotazione all'impianto o con attrezzature in dotazione al trasportatore. L'attività è effettuata solo in orari diurni.

Stoccaggio, carico e trasporto a destino rifiuti in uscita da impianto lavaggio rifiuti

Le aree di stoccaggio dei rifiuti in uscita dall'impianto sono realizzate al coperto sotto il capannone e sono isolate verso l’esterno con tamponamenti e porte. Sono inoltre realizzate su platee impermeabili, con rete di drenaggio e di raccolta di eventuali colaticci che convoglia alla sezione di depurazione. I rifiuti in uscita sono affidati a trasportatori terzi abilitati, o alla struttura Aprica, che effettua servizi di raccolta e trasporto, per il conferimento agli impianti di destino. Il carico di rifiuti è effettuato nelle aree di stoccaggio dedicate, con l'ausilio dei mezzi d'opera in dotazione all'impianto o con attrezzature in dotazione al trasportatore. L'attività è effettuata solo in orari diurni.

Gestione sedi

Presso le sede di via Codignole sono presenti anche attività di:

• stoccaggio carburante: lo stoccaggio di carburante ad uso autotrazione è effettuato in serbatoi interrati;

• deposito rifiuti prodotti: lo stoccaggio dei rifiuti prodotti è effettuato secondo modalità specifiche ed in contenitori adeguati, per le diverse tipologie. I contenitori sono posti su aree impermeabilizzate servite da reti di raccolta di eventuali perdite o sversamenti accidentali;

• gestione impianti antincendio: le sedi operative sono dotate di presidi antincendio. Le reti antincendio sono mantenute in efficienza attraverso periodiche verifiche, avvalendosi di fornitori esterni. Tutti gli operatori sono informati sulle azioni da attuare in presenza di incendio;

• gestione reti, reflui e scarichi acque meteoriche, civili e industriali.

Trattamento reflui industriali e rifiuti liquidi

Il complesso impiantistico di via Codignole è dotato di un impianto di depurazione dei reflui industriali dedicato al trattamento delle seguenti acque reflue:

• acque di lavaggio dei mezzi utilizzati per la raccolta ed il trasporto rifiuti, dei mezzi impiegati per il lavaggio strade e/o cassonetti e delle vetture aziendali;

• acque di lavaggio delle aree interne pavimentate degli edifici della sede adibiti a officina e rimessaggio mezzi;

• rifiuti liquidi 161002 (soluzioni acquose di scarto diverse da quelle di cui alla voce 161001, limitatamente ad acque che derivano da processi di lavaggio mezzi e/o cassonetti utilizzati per la raccolta dei rifiuti) e 200306 (limitatamente a acque di prima pioggia e/o acque di dilavamento dei piazzali).

L’impianto è basato su un processo chimico-fisico ed è dimensionato per una portata di circa 10 m3/h.

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Complesso impiantistico di via Codignole

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3. La gestione ambientale Al fine di una corretta gestione ambientale e per una precisa applicazione di quanto richiesto dal Regolamento EMAS, sono stati implementati Sistemi di Gestione Ambientale per i settori oggetto di registrazione. Per Sistema di Gestione Ambientale (SGA) si intende la “parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali”.

Gli obiettivi del sistema di gestione ambientale sono principalmente tre:

� il rispetto della normativa applicabile;

� la prevenzione dell’inquinamento e il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali;

� il progressivo miglioramento del Sistema di Gestione Ambientale, anche attraverso la definizione di specifici obiettivi da conseguire attraverso la pianificazione di un programma ambientale.

Il raggiungimento di tali scopi contempla quindi un controllo gestionale efficace ed efficiente, anche in considerazione degli altri progetti di natura non ambientale dell’Organizzazione.

Per fare ciò, il Regolamento EMAS prevede che un sistema di gestione ambientale sia impostato su un percorso di lavoro preciso, schematizzato nella seguente immagine:

PLAN - valutare le problematiche ambientali per

individuare aspetti ed impatti significativi - identificare e applicare la normativa

ambientale cogente - definire il programma di miglioramento

ambientale (obiettivi e traguardi ambientali)

DO - definire risorse, ruoli e responsabilità - attuare attività di formazione, sensibilizzazione

e comunicazione - assicurare una corretta gestione della

documentazione e delle registrazioni - definire ed attuare le opportune modalità di

lavoro e di risposta alle emergenze

CHECK - definire ed attuare le attività di sorveglianza

delle prestazioni ambientali - attuare le azioni correttive e preventive ove

opportuno - organizzare attività di audit interno

ACT - effettuare il riesame della direzione, ovvero

la valutazione dell’operatività e dell’adeguatezza del SGA

definire la Politica Ambientale

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Dichiarazione Ambientale 2017

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L’organizzazione per il Sistema di Gestione Ambientale

Per assicurare la continuità dei Sistemi di Gestione Ambientale implementati nelle precedenti realtà societarie, il nuovo assetto organizzativo di A2A Ambiente è stato progettato al fine di individuare con modalità chiare e documentate ruoli, responsabilità chiave ed autorità. La Direzione ha provveduto a definire una struttura organizzativa funzionale dedicata alla conduzione dei Sistemi di Gestione Ambientale. Tale struttura, costituita per ogni Sistema di Gestione Ambientale implementato, è rappresentata nello schema seguente.

Unità operativa di Area (per la gestione operativa del sistema QAS)

• definisce e approva la Politica Integrata Qualità Ambiente Sicurezza del Gruppo A2A

• assume i ruoli di indirizzo, controllo e supporto consulenziale per le Società del Gruppo

• attua un periodico riesame di Gruppo

• recepisce e adotta la Politica di Gruppo, la inserisce nel proprio corpo normativo e la diffonde

• definisce e sottoscrive la propria Politica in ambito Qualità, Ambiente e Sicurezza

• individua i rischi e gli impatti sull’ambiente derivanti dalle attività condotte e garantisce la loro corretta ed efficace gestione

• definisce e approva obiettivi, i traguardi e i programmi di azione e di miglioramento atti a mitigare e/o eliminare gli impatti ambientali

• garantisce l’osservanza delle linee di indirizzo stabilite dal Gruppo nella definizione delle modalità operative e di monitoraggio delle attività, al fine di perseguire i propri obiettivi e lo sviluppo sostenibile

• stabilisce le attività da intraprendere per una corretta gestione ambientale e verifica la loro efficace attuazione

• attua un periodico riesame del sistema di gestione ambientale

A2A AMBIENTE (comitato di coordinamento QAS)

A2A S.p.A. – SOCIETÀ CAPOGRUPPO

Unità operativa di Area (per la gestione operativa del sistema QAS)

• individua e valuta gli aspetti e gli impatti ambientali

• stabilisce e propone alla propria Direzione gli obiettivi e i programmi di miglioramento, coordinandone il programma attuativo

• decide in merito alle attività da intraprendere per una corretta gestione ambientale

• definisce i dettagli operativi e di monitoraggio delle attività

• attua un periodico riesame del sistema di gestione ambientale nell’area di competenza

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Complesso impiantistico di via Codignole

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La Direzione di A2A Ambiente, attraverso il Comitato di Coordinamento Qualità Ambiente e Sicurezza, fornisce l’indirizzo strategico e di decisione nel contesto della gestione ambientale. Definisce infatti i principi della politica, fissa gli obiettivi e decide i programmi, garantendo la conformità normativa e le risorse adeguate, in linea con gli indirizzi della Capogruppo.

Per quanto riguarda il Complesso impiantistico di via Codignole, i principi ambientali di riferimento sono stati recepiti nella documentazione di sistema e in particolare vengono resi operativi attraverso l’attuazione di un programma di miglioramento (Traguardi e programmi dell’area).

Inoltre, la Direzione effettua periodicamente il riesame del Sistema di Gestione Ambientale al fine di verificarne l’efficacia o di deliberarne le modalità di miglioramento.

Per gestire in modo efficiente ed efficace il SGA, nei diversi ambiti gestionali e/o operativi, sono state svolte riunioni operative di area, nel corso delle quali si definiscono le tematiche ambientali che devono essere tenute in considerazione nei singoli ambiti, si individuano i dettagli operativi delle stesse e si effettua il loro monitoraggio.

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Complesso impiantistico di Via Codignole

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La Politica ambientale

La politica Qualità, Ambiente e Sicurezza di A2A Ambiente è stata riesaminata e integrata con la tematica Gestione dell’Energia includendo l’impegno al miglioramento continuo delle prestazioni energetiche, un appropriato uso e consumo dell’energia e l’impegno per la messa a disposizione di informazioni e risorse per il raggiungimento degli obiettivi e traguardi energetici.

La Politica QASE è stata approvata divulgata a tutti i dipendenti di A2A Ambiente, inoltre è disponibile sull’intranet aziendale, nell’apposita sezione.

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Complesso Impiantistico di Via Codignole

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Certificazioni ottenute da A2A Ambiente

A2A Ambiente aderisce inoltre volontariamente a Sistemi di Gestione per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza, ed ha ottenuto i seguenti riconoscimenti:

• certificazione UNI EN ISO 9001

• certificazione OHSAS 18001

• certificazione UNI EN ISO 14001

per tutta la società.

L’adesione al Regolamento EMAS in A2A Ambiente:

SITI Indirizzo

Termoutilizzatore di Brescia Via Malta, 25/R - Brescia

Termovalorizzatore Silla 2 Via L.C. Silla, 249 - 20153 Milano

Termovalorizzatore di Acerra Loc. Pantano - Acerra (MI)

Discarica di Montichiari Via Segalina a Sera Località Rò - Montichiari (BS)

Area Impianti Bergamo Via Luigi Goltare, 23 - Bergamo

Impianti Pavia/Piemonte

Località Cascina Darsena - 27010 Giussago (PV)

Località Cascina Maggiore - 27010 Giussago (PV), Lacchiarella (MI)

Località Manzola Fornace - 27014 Corteolona (PV)

Via della Mandria - 13881 Cavaglià (BI)

Località Cascina delle Formiche - 12020 Villafalletto (CN)

Località Solarolo - 28010 Barengo (NO)

Complesso impiantistico di via Codignole , Brescia

Via Codignole, 31/G - Brescia

Inoltre i materiali recuperati dall’impianto di lavaggio rifiuti sono sottoposti a marcatura CE. Di seguito sono riportati i riferimenti dei certificati di conformità di controllo di produzione di fabbrica: • UNI EN 13139 - 0425/CPR/2588

• UNI EN 12620 - 0425/CPR/2586

• UNI EN 13242 - 0425/CPR/2589

• UNI EN 13043 - 0425/CPR/2587

La formazione e il coinvolgimento del personale

A2A Ambiente, con il supporto della funzione “Formazione e Addestramento” della Capogruppo A2A, gestisce la pianificazione e l’erogazione delle attività di addestramento e formazione, garantendo la definizione di logiche, contenuti nonché destinatari in coerenza con le esigenze aziendali, l’aggiornamento normativo, gli specifici ruoli, mansioni e incarichi e le tematiche che possono comportare impatti significativi.

Le attività di addestramento e formazione sono distinte in tema di:

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Dichiarazione Ambientale 2016

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• normativa ed aspetti ambientali

• salute e sicurezza

• organizzazione (es. management, informatici, tecnici specialistici).

Il personale di A2A Ambiente, al 31.12.2016, è costituito da 748 dipendenti, di cui 22 operanti presso l’impianto di via Codignole.

Durante il 2016 le attività di formazione hanno riguardato principalmente tematiche legate a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per ottemperare a quanto prescritto dall’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. La formazione relativa a tematiche ambientali ha riguardato principalmente gli aggiornamenti normativi più rilevanti per le attività svolte dagli impianti, quali ad esempio la normativa sulle acque e l’applicazione normativa dell’ADR.

4. I rapporti con la comunità In linea con i principi ispiratori del Regolamento EMAS, i rapporti con le comunità locali hanno sempre rivestito una grande importanza per l’organizzazione. Condividere con i propri interlocutori l’impegno verso il miglioramento ambientale e le modalità adottate per gestire le attività che hanno un impatto sull’ambiente è sinonimo di integrazione tra una realtà come la nostra e la comunità locale.

Rapporti con i cittadini

È costante l’impegno della società nello studio, nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi che possano soddisfare e anticipare le esigenze dei clienti sempre più attenti ai costi, alla sicurezza tecnica e all’acquisto di beni e servizi sostenibili. L’obiettivo è quello di conciliare elevati standard qualitativi di servizio e prodotto con la tutela e il rispetto del territorio e delle risorse.

Inoltre sono fornite diverse tipologie di informazioni di interesse pubblico, tra cui anche quelle di carattere ambientale, ai potenziali interessati (scuole, istituzioni, associazioni, utenti) ed a chiunque ne faccia richiesta, mettendo a disposizione una diversificata gamma di strumenti, al fine di raggiungere tutte le parti interessate.

In relazione agli interventi di comunicazione attuati dall’organizzazione che gestisce il Complesso di via Codignole verso l’esterno attinenti il SGA attivo presso di esso, si segnala in particolare che saranno messi a disposizione sui siti internet www.a2a.eu e www.a2aambiente.eu la Dichiarazione Ambientale 2017 e i successivi aggiornamenti.

Nel 2016 presso il Complesso di via Codignole si sono avuti 251 visitatori, tutti presso l’impianto di lavaggio rifiuti.

STRUMENTI DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE del GRUPPO A2A

Periodici:

• pubblicazioni specifiche di carattere ambientale quali il Bilancio di Sostenibilità A2A e Dichiarazioni Ambientali EMAS;

• siti Internet aziendali

• visite guidate agli impianti.

Occasionali:

• pubblicazioni che promuovono ed informano sui servizi e le attività aziendali, rese disponibili con diverse modalità, a seconda dell’argomento e delle finalità;

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Complesso Impiantistico di Via Codignole

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Gestione dei reclami e delle richieste

Per rispondere in modo soddisfacente alle sollecitazioni provenienti dalle comunità locali o da altri soggetti esterni, incluse le autorità di controllo, sono stati creati canali di comunicazione per la raccolta delle segnalazioni esterne: ogni responsabile provvede alla raccolta dati ed informazioni relativi a reclami, richieste di informazioni e relative risposte, portandone riscontro nei Comitati di Coordinamento periodici.

Premio Sviluppo Sostenibile

L’impianto di recupero rifiuti da spazzamento stradale è stato premiato a Rimini nel corso dell'evento: Premio Sviluppo Sostenibile 2009, un'iniziativa della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presieduta dall'ex Ministro dell'Ambiente Edo Ronchi.

Il premio, che ha avuto l'adesione del Presidente della Repubblica, è stato conferito alle imprese che si sono particolarmente distinte per attività e impianti che producono rilevanti benefici ambientali, hanno un contenuto innovativo, positivi effetti economici ed occupazionali ed un potenziale di diffusione.

La premiazione che si è svolta nell'ambito di ECOMONDO, la grande fiera annuale dedicata alla GREEN ECONOMY, ha lo scopo di promuovere e far conoscere le buone iniziative di imprese italiane e sostenere la diffusione delle loro buone pratiche e buone tecnologie.

L'impianto di lavaggio delle terre attua i principi contenuti nelle Direttive comunitarie, regionali e provinciali, in quanto prevede la riduzione del quantitativo dei rifiuti da avviare a discarica e conferisce concretezza al principio della sostenibilità ambientale, attuando processi di recupero di oltre il 60% del rifiuti in ingresso. Per queste sue caratteristiche è stato premiato nel settore

rifiuti.

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5. La conformità legislativa Il rispetto della normativa ambientale applicabile e delle prescrizioni contenute negli atti autorizzativi, oltre ad essere un prerequisito indispensabile richiesto dal Regolamento EMAS, costituisce il più importante principio sancito nel documento della Politica Ambientale ed il primo obiettivo che l’Organizzazione del Complesso Impiantistico di via Codignole si pone.

Al fine di garantire il rispetto di tutte le prescrizioni normative ed autorizzative ambientali applicabili, sono stati predisposti opportuni strumenti e modalità atti ad assicurare l’aggiornamento normativo ed il controllo delle prescrizioni applicabili.

Le principali autorizzazioni

A2A Ambiente è iscritta all’albo Nazionale Gestori Ambientali, numero di iscrizione MI001363 per le seguenti categorie:

CATEGORIA ATTO DI ISCRIZIONE CLASSE DATA

SCADENZA

8

Attività di intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi

Prot.n. 70775/2012 del 30/07/2012 rilasciata ad Ecodeco S.r.l. e volturata ad A2A Ambiente S.r.l. con atto prot. N. 56340/2013 del 08/08/2013

A

Quantità annua complessivamente trattata superiore o uguale a 200.000 tonnellate

27/07/2017

Si riportano inoltre i principali provvedimenti autorizzativi del Complesso impiantistico di via Codignole:

o Autorizzazione Integrata Ambientale - D.D. Provincia di Brescia n. 4229 del 13/12/11 e s.m.i.

o Concessione all’emungimento acqua da pozzo rilasciata dalla Provincia di Brescia con Provvedimento N° 1602 del 17/05/2007.

o CPI: Pratica n. 54402 del 02/10/2013, rettificato il 30/06/2014.

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6. Gli aspetti ambientali e la loro gestione

L’identificazione e la valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali

In base a quanto previsto dalla norma ISO 14001 e dal Regolamento EMAS, sono state definite le modalità operative da seguire per l’individuazione degli aspetti ambientali e per la valutazione della loro significatività.

In particolare il processo di analisi è stato articolato in diverse fasi:

• inquadramento territoriale ed ambientale

• identificazione dei processi

• identificazione degli aspetti ambientali

• caratterizzazione degli aspetti ambientali in base al controllo gestionale:

o aspetti diretti, su cui si ha un controllo gestionale totale

o aspetti indiretti, su cui non si ha un controllo gestionale totale

e alla modalità e alle condizioni di accadimento:

o condizioni normali

o condizioni di anomalia e di emergenza

• identificazione degli impatti ambientali connessi agli aspetti

• valutazione della significatività dell’impatto o degli impatti ambientali relativi ad ogni aspetto ambientale secondo i seguenti criteri

o legislativo,

o rilevanza ambientale

Gli aspetti ambientali identificati per i siti e le attività oggetto di registrazione sono prevalentemente di tipo diretto, essendo quelli indiretti principalmente limitati alle attività di trasporto di rifiuti, materiali e carburanti verso e dal sito, all’attività di intermediazione e affidamento a terzi di attività di gestione rifiuti, ad attività di manutenzione gestite da terzi e al rifornimento mezzi presso distributori esterni.

Nella tabella che segue sono sintetizzati gli aspetti ambientali valutati, in correlazione con gli indicatori chiave proposti dal Regolamento EMAS, con la loro pertinenza e significatività riscontrata presso il sito.

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Dichiarazione Ambientale 2017

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Gli aspetti significativi vengono gestiti tramite procedure operative, procedure di emergenza e Piani di monitoraggio al fine anche di migliorare le prestazioni ambientali. Nel seguito, sono riportati i dati relativi agli aspetti ambientali significativi di rilevanza ambientale.

Rifiuti gestiti

Impianto lavaggio rifiuti

Come precedentemente segnalato, l'impianto di lavaggio rifiuti è autorizzato a ricevere fino a 60.000 t/a di rifiuti non pericolosi costituiti da terre da spazzamento stradale, terreni da bonifica e altri rifiuti, che possono essere opportunamente trattati per recuperarne il contenuto di inerti.

I rifiuti conferiti provengono dalle attività di spazzamento sul territorio effettuate da Aprica o da soggetti comunque detentori di contratto con A2A Ambiente.

Nel grafico seguente sono riportati i dati dei rifiuti in ingresso all’impianto divisi per tipologie.

INDICATORI CHIAVE ex REG. EMAS

ASPETTI AMBIENTALI VALUTATI PERTINENZA E SIGNIFICATIVITÀ

CRITERIO DI RILEVANZA AMBIENTALE

CRITERIO LEGISLATIVO

efficienza energetica

utilizzo di risorse – utilizzo di combustibili, carburanti ed consumi energetici

significativo x --

efficienza dei materiali

utilizzo di risorse – utilizzo di materie prime

non significativo -- --

presenza di PCB non pertinente (assente)

-- --

Acqua

utilizzo di risorse – utilizzo di acqua

significativo x x

protezione del suolo, delle falde e dei corsi d’acqua

significativo x x

Rifiuti produzione di rifiuti significativo x x

Biodiversità impatto visivo e occupazione del suolo

significativo x x

Emissioni

emissioni in atmosfera significativo -- x

Traffico significativo x --

Rumore significativo x x

Odore significativo -- x

Amianto non significativo -- --

presenza di sostanze lesive dell’ozono

significativo -- x

emissioni di gas ad effetto serra significativo -- --

rischio di incidenti rilevanti non pertinente (non applicabile)

-- --

campi elettromagnetici non pertinente (non applicabile)

-- --

emergenze ed incendi significativo x x

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Complesso impiantistico di via Codignole

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L’impianto è stato avviato nel marzo 2007.

Gli andamenti dei conferimenti nel corso dell’anno sono principalmente influenzati dalle politiche commerciali attivate e dagli andamenti stagionali.

I prodotti in uscita dall’impianto rispettano le verifiche di conformità delle norme UNI EN dello specifico settore di utilizzo: UNI EN 12620 - Aggregati per calcestruzzo; UNI EN 13043 - Aggregati per conglomerati bituminosi; UNI EN 13139 - Aggregati per malte; UNI EN 13242 - Aggregati per opere di ingegneria civile.

I materiali recuperabili dal trattamento del rifiuto in ingresso sono quindi materiali che possono essere commercializzati in tutta l’Unione Europea in quanto riportano la marcatura CE. Tale riconoscimento ha la funzione di garantire al consumatore, cioè l’acquirente, che i prodotti marcati soddisfino i requisiti essenziali in tema di sicurezza ed abbiano superato le prove previste dalle norme.

Di seguito è riportato il grafico che mostra il trend delle materie prime prodotte dall’impianto di lavaggio rifiuti rispetto ai rifiuti in ingresso.

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Dichiarazione Ambientale 2017

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L’andamento dell’indicatore è strettamente legato alle caratteristiche dei rifiuti in ingresso e, quindi, al contenuto di frazione inerte recuperabile. Il calo evidenziatosi nel 2014 viene spiegato con l’andamento climatico stagionale (poca neve) che ha reso non necessario lo spargimento di ghiaia sulle strade e quindi ha determinato un minor quantitativo di inerti estraibili nel rifiuto da spazzamento stradale. Analogo commento per l’anno 2016.

Piattaforma per la raccolta differenziata

La piattaforma ecologica è a diretto servizio di una vasta area della città di Brescia, dove risiedono indicativamente 60.000 abitanti. Presso l’impianto possono essere conferiti rifiuti urbani o speciali da ditte del comune di Brescia, rifiuti RAEE da ditte anche di altri comuni e rifiuti provenienti da isole ecologiche e centri di raccolta del territorio provinciale.

Nel corso del 2015 sono stati conferiti presso la Piattaforma complessivamente 3.284 t di rifiuti.

Il grafico seguente illustra la percentuale di rifiuti conferiti e successivamente destinati a recupero.

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Complesso impiantistico di via Codignole

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I dati evidenziano l’effettivo destino a recupero dei rifiuti conferiti, fatta salva una minima percentuale di avvio a smaltimento, principalmente legata alla gestione di particolari tipologie di rifiuti, quali vernici e solventi derivanti dal circuito urbano.

Piattaforma di stoccaggio rifiuti

Presso la piattaforma di stoccaggio rifiuti collocata all’interno del complesso impiantistico di via Codignole sono conferiti rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi. Principalmente vengono gestiti rifiuti pericolosi derivanti dalle raccolte differenziate effettuate sul territorio provinciale o da servizi espletati presso realtà economiche di diverso tipo, quali ospedali, case di cura, dentisti, laboratori, lavanderie, carrozzerie, ecc.

In seguito vengono mostrati i quantitativi totali suddivisi per anno.

Consumo di risorse

Utilizzo di risorse energetiche

I consumi di energia elettrica per l’impianto di lavaggio rifiuti (nel 2016) sono stati pari a circa 304,05 MWh. Nel grafico seguente vengono evidenziati i consumi specifici di energia elettrica in rapporto agli inerti prodotti in uscita dall’impianto.

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Le variazioni di consumo specifico riscontrabili tra i vari anni in esame non sono significative e sono influenzate, in particolare, dalle caratteristiche dei rifiuti in ingresso.

Utilizzo materie prime

Si segnala che presso il complesso di via Codignole sono impiegati specifici reagenti essenzialmente impiegati nei trattamenti di depurazione delle acque reflue, sia per l’impianto lavaggio rifiuti sia per l’impianto di depurazione dei reflui industriali. Tali sostanze sono gestite con modalità adeguate e, ove applicabile, nel rispetto della normativa sui preparati pericolosi.

Di seguito è riportato il grafico che mostra l’andamento dei più significativi consumi annui di reagenti utilizzati presso l’impianto di lavaggio rifiuti rapportato al quantitativo di materia prima prodotta dall’impianto.

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Si sottolinea che il trend dipende dalla variabilità del rifiuto in ingresso.

Utilizzo di acqua

L'approvvigionamento idrico per le diverse attività effettuate all'interno del complesso di via Codignole è garantito dall'allacciamento all'acquedotto, che ha rappresentato l'unica fonte presente fino a maggio 2007, quando il complesso ha ottenuto la concessione all'emungimento da pozzo.

Un utilizzo significativo di acqua è da imputarsi all’impianto di lavaggio dei rifiuti di spazzamento strade che effettua l'approvvigionamento di acqua di reintegro con prelievi esclusivamente dal pozzo interno.

Di seguito è riportato il grafico che mostra l’indicatore che rapporta l’acqua utilizzata dall’impianto di lavaggio rifiuti, sia da pozzo che da acquedotto, con il quantitativo dei rifiuti in ingresso. Il trend dipende dalla variabilità del rifiuto in ingresso.

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Le acque depurate nel chimico-fisico provenienti dal sedimentatore confluiscono per gravità in una vasca di accumulo. Dalla vasca le acque di supero vengono pompate al trattamento biologico. Dal serbatoio le acque vengono ricircolate alla sezione di lavaggio da una pompa centrifuga orizzontale a canali: sulla mandata della pompa è installato un misuratore di portata, per la regolazione manuale della portata ricircolata all'impianto di lavaggio.

Sull'impianto è prevista la possibilità di ricircolare parte delle acque dopo trattamento biologico, così da ridurre il prelievo di acqua da pozzo o da acquedotto di reintegro. Altri prelievi minori possono essere effettuati in relazione alla pulizia dell'area dell'impianto e delle attrezzature presenti.

Di seguito è riportato il grafico che mostra l’andamento della percentuale di acqua ricircolata rispetto a quella in ingresso all’impianto.

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Complesso impiantistico di via Codignole

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Le modifiche apportate all’impianto, con particolare riferimento all’introduzione della possibilità di riutilizzare anche parte delle acque in uscita dal depuratore biologico, rendono evidente il miglioramento dell’indicatore, e quindi una conseguente riduzione del consumo delle acque.

Nell'ambito delle attività connesse alla piattaforma di stoccaggio rifiuti non è previsto impiego di acqua per alcuna attività di processo e di lavaggio, L'unico impiego è legato all’alimentazione della rete idrica antincendio, alimentata dall'acquedotto comunale; ad oggi non si è ancora verificata alcuna necessità di impiego per l'impianto in oggetto. Inoltre, poiché la piattaforma di stoccaggio rifiuti si appoggia sulle strutture presenti nella vicina piattaforma per la raccolta differenziata, per le funzioni amministrative e di servizio (spogliatoio, servizi igienici), non si ha alcun consumo e scarico di acqua ad uso igienico-sanitario direttamente associabile alla piattaforma in esame.

I soli consumi di acqua nell'ambito delle attività connesse alla piattaforma ecologica per la raccolta differenziata sono legati agli usi igienico-sanitari, agli interventi di pulizia e lavaggio del piazzale ed all'irrigazione dell'area verde e, solo in caso di emergenza, l'impiego ad uso antincendio.

All’interno del sito di via Codignole è previsto anche un utilizzo di acqua nell’ambito delle attività connesse alla raccolta e al trasporto rifiuti effettuato da Aprica è derivante dall’attività di lavaggio mezzi, dall’attività di spazzamento e di lavaggio cassonetti.

Protezione del suolo, delle falde e dei corsi d’acqua

La sede ove è presente il Complesso Impiantistico di via Codignole è attualmente dotata di reti per la raccolta delle acque meteoriche, delle acque meteoriche di prima e seconda pioggia, delle acque reflue domestiche e delle acque industriali (ad esempio derivanti dall’officina, dal rimessaggio e dal lavaggio mezzi). La struttura finale degli scarichi è illustrata nella tabella seguente e rispecchia quanto previsto nell’AIA:

Nello specifico, nello scarico S1 sono recapitate:

• acque di seconda pioggia zona officina e distributore di carburanti;

• acque di prima pioggia zona piattaforma ecologica e piattaforma di stoccaggio rifiuti;

• acque di seconda pioggia zona piattaforma ecologica e piattaforma di stoccaggio rifiuti;

• acque meteoriche di dilavamento restanti piazzali (non assoggettati al Regolamento Regionale Lombardia. 4/2006);

• acque reflue domestiche.

Nello scarico S2 sono recapitate:

• acque reflue in uscita dall'impianto di trattamento reflui e rifiuti liquidi (in esso si recapitano acque reflue industriali - lavaggio mezzi, officina, carrozzeria, rimessaggio, acque di prima

SIGLA SCARICO TIPOLOGIE DI ACQUE SCARICATE RECETTORE SISTEMA DI ABBATTIMENTO

S1 Acque prima pioggia, meteoriche di dilavamento e acque reflue domestiche

Fognatura comunale Depurazione fisica (acque prima e seconda pioggia)

S2

Acque di prima, seconda pioggia, meteoriche di dilavamento, reflue industriali e acque reflue domestiche

Fognatura comunale Depurazione chimico fisica (biologica solo per il lavaggio rifiuti)

T1 Acque meteoriche (pluviali) Strati superficiali del sottosuolo

-

- Acque meteoriche (parcheggi e pluviali)

Strati superficiali del sottosuolo

-

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Dichiarazione Ambientale 2017

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pioggia zona officina e distributore di carburanti, acque meteoriche di dilavamento zona stoccaggio a terra rifiuti ingombranti e/o metallici);

• acque reflue industriali in uscita dal depuratore a servizio dell'impianto di lavaggio rifiuti (in esso si recapitano acque reflue industriali e acque meteoriche di dilavamento zona lavaggio rifiuti);

• acque meteoriche di dilavamento restanti piazzali (non assoggettati al R.R. 4/2006);

• troppo pieno pozzi perdenti;

• acque reflue domestiche.

Di seguito sono riportati i quantitativi scaricati nell’ambito della sede di Via Codignole con il dettaglio del quantitativo relativo all’impianto di lavaggio rifiuti.

Per completezza di informazione è riportato il dato relativo ai rifiuti in ingresso all’impianto di depurazione dei reflui industriali e rifiuti liquidi, con un totale di rifiuti conferiti nel 2016 di 4.185 t.

Alla situazione attuale per verificare la conformità ai limiti degli scarichi vengono condotti monitoraggi delle acque di scarico secondo le frequenze e le modalità previste dal decreto AIA. Nel corso dei monitoraggi condotti nell’anno 2016 non si è registrato alcun superamento dei limiti previsti dall’autorizzazione.

Le tabelle mostrate in seguito riportano i risultati delle ultime analisi effettuate agli scarichi dell’impianto di lavaggio rifiuti e del depuratore delle acque reflue e rifiuti liquidi.

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Complesso impiantistico di via Codignole

38

ANALISI QUADRIMESTRALI LABORATORIO ESTERNO scarico - Impianto di depurazione reflui e rifiuti liquidi del dicembre 2016

Parametri Metodo di

prova Unità di misura

Valore Limite Parametri Metodo di

prova Unità di misura

Valore Limite

pH

APAT CNR IRSA 2060

Man 29 2003

Unità PH 7,64 5,5-9,5 Piombo

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 0,3

Richiesta biochimica di ossigeno (BOD5 O2)

APAT CNR IRSA 5120 A/B1 Man 29/2003

mg/l 110 250 Rame

EPA 3015 A 2007 + EPA 6020 A 2007

mg/l 0,012 0,4

Richiesta chimica di ossigeno (COD O2)

APAT CNR IRSA 5130

Man 29 2003

mg/l 210 500 Selenio

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 0,03

Solidi sospesi

APAT CNR IRSA 2090 B Man 29

2003

mg/l 2 200 Zinco

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l 0,078 1,0

Azoto totale

APAT IRSA CNR 5030

Man 29 2003 + EPA

9656A 2007

mg/l 31 n.a. Fenoli IL005

rev06 2010 mg/l <0,05 1,0

Azoto ammoniacale (NH4)

APAT CNR IRSA 4030 C Man 29

2003

mg/l 14 30 Idrocarburi totali

APAT CNR IRSA 5160 A2 Man 29

2003

mg/l <0,4 10

Arsenico

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 0,5 Tensioattivi totali somma

tensioattivi rilevati

mg/l 2 4

Cadmio

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 0,02 Solventi organici aromatici

EPA 5021 A 2003 + EPA

8260 C 2006

mg/l <0,3 0,4

Cromo totale

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 4 Solventi organici azotati

EPA 5021 A 2003 + EPA

8260 C 2006

mg/l <0,1 0,2

Cromo esavalente

APAT CNR IRSA 3150 C Man 29

2003

mg/l <0,005 0,20 Solventi organici clorurati

EPA 5021 A 2003 + EPA

8260 C 2006

mg/l <0,1 2

Mercurio

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,0012 0,005 Pesticidi fosforati

APAT IRSA CNR 5060

Man 29 2003

mg/l <0,002 0,10

Nichel

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l 0,2 4 Composti organo - stannici totali

UNI EN ISO 17353: 2006

mg/l <0,01 n.a.

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Dichiarazione Ambientale 2017

39

Emissioni in atmosfera

Le emissioni in atmosfera generate nell’ambito del complesso impiantistico sono riconducibili a:

• emissioni di gas di scarico di automezzi e mezzi d’opera;

• emissioni classificate come scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico ai sensi dell’art. 272 c. 1 e 5 del D. Lgs. 152/2006;

Sono inoltre presenti le seguenti emissioni:

• potenziali esalazioni da rifiuti stoccati presso la piattaforma di stoccaggio rifiuti comunque stoccati in idonei contenitori chiusi;

• potenziali dispersioni di polveri da operazioni di scarico dei rifiuti e loro movimentazione nella piattaforma della raccolta differenziata ridotte da particolari modalità di stoccaggio e accorgimenti operativi;

• emissioni diffuse di polveri generate da alcune tipologie di rifiuti conferite all’impianto lavaggio rifiuti la cui formazione è prevenuta tramite misure adottate dall’azienda che ne

ANALISI QUADRIMESTRALI LABORATORIO ESTERNO scarico – depuratore Impianto di lavaggio rifiuti del dicembre 2016

Parametri Metodo di

prova Unità di misura

Valore Limite Parametri Metodo di

prova Unità di misura

Valore Limite

pH

APAT CNR IRSA 2060

Man 29 2003

Unità PH 7,87 5,5-9,5 Piombo

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 0,3

Richiesta biochimica di ossigeno (BOD5 o2)

APAT CNR IRSA 5120 A/B1 Man 29/2003

mg/l 18 250 Rame

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l 0,033 0,4

Richiesta chimica di ossigeno (COD o2)

APAT CNR IRSA 5130

Man 29 2003

mg/l 101 500 Selenio

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 0,03

Solidi sospesi

APAT CNR IRSA 2090 B Man 29

2003

mg/l 16 200 Zinco

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l 0,043 1,0

Azoto totale

APAT IRSA CNR 5030

Man 29 2003 + EPA

9656A 2007

mg/l 13 n.a. Fenoli IL005 rev06

2010 mg/l <0,05 1,0

Azoto ammoniacale (NH4)

APAT CNR IRSA 4030 C Man 29

2003

mg/l <1,0 30 Idrocarburi totali

APAT CNR IRSA 5160 A2 Man 29

2003

mg/l 1,2 10

Arsenico

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 0,5 Tensioattivi totali somma

tensioattivi rilevati

mg/l 0,8 4

Cadmio

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,012 0,02 Solventi organici aromatici

EPA 5021 A 2003 + EPA

8260 C 2006

mg/l <0,3 0,4

Cromo totale

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,005 4 Solventi organici azotati

EPA 5021 A 2003 + EPA

8260 C 2006

mg/l <0,1 0,2

Cromo esavalente

APAT CNR IRSA 3150 C

Man 29 2003

mg/l <0,010 0,20 Solventi organici clorurati

EPA 5021 A 2003 + EPA

8260 C 2006

mg/l <0,1 2

Mercurio

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l <0,0012 0,005 Pesticidi fosforati

APAT IRSA CNR 5060

Man 29 2003

mg/l <0,002 0,10

Nichel

EPA 3015 A 2007 + EPA

6020 A 2007

mg/l 0,056 4 Composti organo - stannici totali

UNI EN ISO 17353: 2006

mg/l <0,01 n.a.

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Complesso impiantistico di via Codignole

40

limitano la dispersione.

Il decreto AIA prevede il monitoraggio della qualità dell’aria ambiente mediante la conduzione di campagne semestrale della durata di 24 ore. I punti di campionamento vengono scelti a monte e a valle degli impianti nella direzione prevalente dei venti.

I parametri monitorati, per i quali non è previsto alcun limite, sono: arsenico e composti, cadmio e composti, mercurio e composti, nichel e composti, piombo e composti, benzo(a)pirene e fibre di amianto; per una valutazione dei monitoraggi effettuati, i valori dei parametri analizzati vengono confrontati con i valori di riferimento stabiliti dalle norme in materia di qualità dell’aria.

Nella tabella seguente sono riportati i risultati del campionamento più recente.

Data

Punto di campionamento

(direzione e verso del vento)

Ars

enic

o

(As)

Cad

mio

(C

d)

Mer

curi

o

(Hg

)

Nic

hel

(N

i)

Pio

mb

o

(Pb

)

Ben

zo (

a)p

iren

e

Fib

re li

ber

e ae

rod

isp

erse

[µg/m3] [µg/m3] [µg/m3] [µg/m3] [µg/m3] [ng/m3] [ff/l]

dal 18/02/2016 al 26/02/2016

(valle) <0,0045 <0,0045 0,00011 0,0059 0,0140 0,17 <1,0

(monte) <0,0042 <0,0042 <0,00024 0,0080 0,0092 <0,0040 1,0

dal 04/08/2016 al 11/08/2016

(valle) <0,00402 <0,00402 <0,00027 0,014 0,0055 0,01 <1,0

(monte) <0,00419 0,0059 0,00047 <0,00419 <0,00419 0,007 <1,0

Emissioni odorigene

Presso l’impianto di lavaggio rifiuti, in seguito al forte rimescolamento che i rifiuti subiscono all'interno dell'unità di lavaggio in controcorrente, possono svilupparsi odori sgradevoli per la presenza di materiale organico nei rifiuti da spazzamento strade; per evitare lo sviluppo di questi odori, è dosata una soluzione di ipoclorito di sodio, caratterizzata da un forte potere ossidante e pertanto in grado di abbattere eventuali odori sul nascere, direttamente sulla tubazione di mandata delle acque di ricircolo.

I rifiuti gestiti presso la piattaforma di stoccaggio non presentano generalmente spiccate caratteristiche odorigene. Rifiuti, in particolare liquidi, che possono dare origine ad eventuali esalazioni sono stoccati in contenitori a tenuta.

Presso la piattaforma ecologica per la raccolta differenziata, la possibile generazione e dispersione di odori è legata alla eventuale presenza in sito di rifiuti putrescibili, quali in particolare i rifiuti organici di origine alimentare. Tali rifiuti sono gestiti con stoccaggio in container a tenuta ed assicurando un tempo di permanenza massimo all'interno della piattaforma di 48 ore dal conferimento.

L'impianto di trattamento acque reflue e rifiuti liquidi è tutto all'interno di un capannone chiuso mediante tamponamenti e portoni, inoltre l'ossidazione chimica delle sostanze organiche mediante trattamento di fenton (soluzione di perossido di idrogeno e ferro in soluzione) e il successivo dosaggio di carbone attivo, prevengono la formazione di emissioni odorigene.

Stoccaggio rifiuti prodotti: tutti i contenitori impiegati per lo stoccaggio dei rifiuti prodotti presso il complesso impiantistico di via Codignole sono adeguati rispetto alle caratteristiche dei rifiuti cui sono

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Dichiarazione Ambientale 2017

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destinati e sono mantenuti in efficienza, al fine di prevenire qualsiasi potenziale impatto derivante da eventuali percolazioni di liquami, sversamenti o dispersioni di odori. I contenitori sono comunque sempre collocati su aree impermeabilizzate, dotate di reti di raccolta delle eventuali acque di dilavamento, secondo la suddivisione riportata nella tabella in seguito.

Al fine di rilevare le sostanze associate ad eventuali emissioni odorigene, semestralmente vengono condotti prelievi con campionatori passivi a simmetria radiale che rilevano la presenza di ammoniaca, acido solfidrico e sostanze organiche volatili.

Data

significato del punto di campionamento

(direzione e verso del vento)

Am

mo

niac

a (N

H4)

Aci

do

so

lfid

rico

(H

2S)

SOV

[µg/m3] [µg/m3] [µg/m3]

dal 18/02/2016 al 26/02/2016

(monte) 8,4 < 0,17 <Limite rilevabilità

(valle) 9,8 < 0,17 <Limite rilevabilità

dal 04/08/2016 al 11/08/2016

(monte) 9,6 < 0,17 <Limite rilevabilità

(valle) 9,2 < 0,17 <Limite rilevabilità

Produzione di rifiuti

Presso il complesso impiantistico di via Codignole possono essere prodotti rifiuti che sono oggetto di stoccaggio in sito, prima dell'avvio a destino. Si tratta in particolare di rifiuti quali:

• rifiuti provenienti da attività di ufficio e di servizi (carta, vetro, rifiuti organici dalla mensa, rifiuti indifferenziati generici, rifiuti decadenti e correlati alla attività di raccolta rifiuti sul territorio, ecc.) prodotti all’interno del complesso impiantistico di via Codignole da entrambe le società presenti presso il sito (Aprica S.p.A. ed A2A Ambiente S.p.A.);

• fanghi ed altri scarti derivanti dalle operazioni di vagliatura e lavaggio effettuate presso l’impianto lavaggio rifiuti. I rifiuti prodotti da tale impianto costituiscono la componente prevalente dei rifiuti prodotti presso tutto il complesso impiantistico;

• fanghi e altri scarti (residui vagliatura e altri scarti derivanti dal processo) prodotti dall'impianto di depurazione dei reflui industriali e dei rifiuti liquidi.

Nel grafico seguente è riportato il quantitativo totale dei rifiuti prodotti presso il complesso impiantistico suddivisi tra rifiuti pericolosi e non pericolosi, includendo anche i rifiuti decadenti dalle varie attività e servizi effettuati dalla società Aprica.

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Complesso impiantistico di via Codignole

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Nella tabella sottostante vengono forniti i dati relativi ai rifiuti prodotti per provenienza (impianto lavaggio rifiuti, sede Aprica/A2A Ambiente e depuratore reflui e rifiuti liquidi).

RIFIUTI PRODOTTI 2011 2012 2013 2014 2015 2016

SEDE*

t NP 993 890 521 9 10 9

t P 86 227 100 - 1 6

t TOT 1.078 1.116 620 9 11 15

ILR

t NP 11.039 10.684 11.612 10.741 10.112 11.255

t P - 0,03 - - - -

t TOT 11.039 10.684 11.612 10.741 10.112 11.255

DEP.**

t NP - - 295 432 401 365

t P - - - - - -

t TOT - - 295 432 401 365

TOT

t NP 12.031 11.573 12.428 11.182 10.523 11.629

t P 86 227 100 - 1 6.

t TOT 12.117 11.800 12.528 11.182 10.524 11.635

* fino al 30 giugno 2013 sono compresi nella voce “SEDE” anche i rifiuti prodotti da APRICA **fino a marzo 2013 i rifiuti prodotti dal depuratore di reflui e rifiuti liquidi sono compresi nella voce “SEDE”

È interessante rapportare i dati sui rifiuti decadenti dall’attività dell’impianto di lavaggio rifiuti con i rifiuti in ingresso così come mostrato nel grafico seguente; come già evidenziato per altri indicatori dell’impianto, tale aspetto è strettamente legato alle caratteristiche dei rifiuti in ingresso.

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Dichiarazione Ambientale 2017

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Rumore

Il Comune di Brescia ha approvato la classificazione acustica con deliberazione del Consiglio Comunale n° 194 del 29/09/2006. La sede di via Codignole è stata inserita in classe V “aree prevalentemente industriali”. I menzionati recettori, che costituiscono il più vicino potenziale bersaglio delle emissioni acustiche legate all’attività svolta dagli impianti in esame, sono inseriti rispettivamente in Classe III “aree di tipo misto“ il punto I2 e in classe IV “aree di intensa attività umana” il punto I1.

Nel anno 2016 non sono state effettuate indagini di caratterizzazione acustica del sito in quanto già condotte nell’anno precedente ed è prescritta la ripetizione con cadenza triennale. Nel seguito è riportata la sintesi dell’indagine condotta nell’ottobre 2015, in conformità con quanto previsto dal decreto AIA, con una campagna di rilievi fonometrici.

La collocazione geografica del sito e dei ricettori è illustrata nella figura seguente:

I

I1

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Alla luce di ciò, ed in applicazione del DPCM 14.11.1997, i valori limite da rispettare in periodo diurno sono per le emissioni assolute:

• recettore I2: 55 dB(A)

• recettore I1: 60 dB(A)

e per le immissioni assolute:

• recettore I2: 60 dB(A)

• recettore I1: 65 dB(A)

Inoltre è considerato anche il CRITERIO DIFFERENZIALE per il quale il limite indica che la differenza massima tra la rumorosità ambientale e quella residua non deve superare i 5 dB nel periodo diurno.

EMISSIONI Per emissioni si intende il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa. I valori di rumorosità espressi come livello 95% [LF95]*, dopo essere stati rivisti mediante l’arrotondamento allo 0,5 dB sono messi a confronto con il rispettivo valore limite nella tabella seguente.

Punto di misura Valore [dB(A)] Limite [dB(A)]

I1 54,0 60

I2 54,5 55

*LF95: Livello di pressione sonora, rilevato con costante di tempo fast [F] e curva di ponderazione [A], che è stato superato per un tempo pari al 95% dell’intera durata di misura.

IMMISSIONI Per immissioni si intende il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei recettori. I valori di rumorosità (dopo essere stati rivisti tramite l’applicazione di fattori correttivi), espressi in livello equivalente [Leq]* sono messi a confronto con il rispettivo valore limite nella tabella seguente:

Punto di misura

Valore [dB(A)]

Limite [dB(A)]

I1 54,0 65

I2 54,3 60

*Leq: Livello equivalente di pressione sonora, rilevato con curva di ponderazione [A], integrato sulla durata della misura

VALORI DIFFERENZIALI DI IMMISSIONE I limiti differenziali riguardano gli ambienti abitativi interni, ma per ragioni di accessibilità la verifica si è solito eseguirla all’esterno in prossimità o del confine di proprietà o meglio in facciata delle abitazioni più esposte alla rumorosità degli impianti. Di seguito è riportata la tabella che mostra il confronto con i valori limite differenziali.

Punto di misura

Rumorosità ambientale

Rumorosità residua

∆= Ambientale – Residua < 5 dB

I1 54,0 52,1 +1,9

I2 54,3 52,4 +1,9

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I risultati sopra illustrati mostrano il totale rispetto dei limiti di legge in riferimento al tema delle emissioni sonore.

Impatto visivo dovuto alla presenza degli impianti e delle sedi

La sede di Brescia si estende su di una superficie di 60.730 m2 di cui 16.035,5 edificati. Al suo interno sono presenti più edifici, che si caratterizzano per un'altezza massima di 9,8 m. Il sito in questione si trova in prossimità della tangenziale cittadina ed è vicino a impianti industriali rilevanti, quali il termoutilizzatore di rifiuti e la centrale termoelettrica Lamarmora. Non sono segnalate significative presenze residenziali nelle immediate vicinanze del sito.

Traffico indotto dall’attività

Le attività di trasporto rifiuti conferiti agli impianti presenti nel complesso comporta potenzialmente ostacolo alla circolazione ed un aumento del traffico sul territorio e nell'area circostante il Complesso Impiantistico, in relazione al transito degli automezzi impiegati.

In relazione al traffico indotto nei pressi della sede si segnala che si colloca in prossimità di assi viari ad elevato scorrimento, sui quali è minima l'incidenza delle attività indotta dalla presenza degli impianti di A2A Ambiente.

Aspetti legati alla gestione fornitori

L’area approvvigionamenti di A2A spa ha l’incarico di operare in stretta collaborazione con i fornitori delle società del Gruppo per ottenere fonti di approvvigionamento efficienti ed affidabili.

La selezione e la qualifica dei fornitori, effettuata sulla base di procedure interne adottate per tutto il Gruppo, è finalizzata all’individuazione, tra tutti i potenziali terzi, di quelli in grado di fornire garanzie sulla qualità del servizio e sulla tutela ambientale.

Il controllo diretto sulle attività svolte da terzi viene effettuato dal personale di A2A Ambiente incaricato, che sorveglia l’operato dei fornitori affinché sia garantito il rispetto delle clausole contrattuali.

La gestione delle emergenze e delle anomalie ambientali

Nell’ambito dei sistemi di Gestione Ambientale, sono state definite procedure specifiche che indicano i comportamenti da attuare in relazione al potenziale accadimento di particolari situazioni di emergenza ambientale, di cui le principali sono elencate in seguito:

• perdite/sversamenti di carburante, olio minerale o reagenti;

• sversamenti di rifiuti pericolosi, non pericolosi e liquame;

• fuoriuscite di gas metano dagli automezzi con eventuale esplosione;

• inadeguata gestione delle acque, con scarico di acque contaminate;

• conferimento di rifiuti non conformi presso gli impianti;

• incendi.

Le procedure definite per ognuna di queste emergenze ambientali descrivono le attività da intraprendere per prevenire e mitigare gli impatti eventualmente generati. Esse sono raccolte nei Piani di emergenza, distribuiti alle funzioni interessate, che descrivono anche i trattamenti da attuare per far fronte alle situazioni ambientali a rischio.

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Complesso impiantistico di via Codignole

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Le procedure di emergenza vengono mantenute aggiornate e comunque verificate prontamente a fronte dell'accadimento di incidenti o emergenze; ove praticabile, vengono inoltre periodicamente provate. Nel corso del 2016 non si sono verificati incidenti ambientali.

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7. Il programma di miglioramento Nel corso degli anni di vita dei Sistemi di Gestione Ambientale oggetto della presente registrazione, l’Organizzazione ha conseguito importanti obiettivi di miglioramento ambientale, attraverso l’attuazione di interventi previsti nell’ambito dei programmi ambientali specificamente definiti.

Di seguito viene presentato lo stato di avanzamento degli obiettivi e traguardi per il periodo 2016 – 2019. I traguardi del triennio precedente con date di scadenza previste oltre il termine del triennio sono stati ripresi in questo nuovo programma di miglioramento.

Ove possibile, i traguardi e i programmi sono stati quantificati con indicatori numerici di prestazione; per gli altri una quantificazione numerica non è possibile e fattibile (in tabella indicati con n.q.= non quantificabile), poiché il loro raggiungimento viene monitorato su base temporale. In ogni caso il raggiungimento di tali traguardi genera un miglioramento dal punto di vista gestionale, non quantificabile numericamente, ma deducibile dallo stato d’avanzamento dei traguardi e programmi, effettuato e condiviso a livello di Comitato di Coordinamento.

Il programma di miglioramento per il triennio 2017 - 2019

OBIETTIVO: ottimizzare la gestione dei processi, delle attività e degli impianti ai fini di migliorarne l’efficacia e l’efficienza e ridurre i costi di gestione, valorizzando gli sforzi per il rispetto dell’ambiente, la tutela della sicurezza e salute dei lavoratori.

Traguardi Aspetti Ambientali correlati

Azioni di attuazione

Scadenze

Risorse (finanziarie, giorni di lavoro)

Indicatori

SAL

Quantificazione del beneficio ambientale

Miglioramento della mappatura dei rifiuti prodotti e delle informazioni correlate alla loro gestione e classificazione e sviluppo del “dossier” per ciascun rifiuto prodotto

Produzione rifiuti

Sviluppo del sistema di identificazione e registrazione dei rifiuti e di tutte le informazioni correlate, anche in funzione delle prescrizioni vigenti

30 giugno 2017 4 giorni uomo

Effettuazione attività [SI/NO]

n.q.

Condivisione delle risultanze con Responsabile S.O. ILO e i responsabili di gestione

31 agosto 2017 1 giorni/uomo

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Complesso impiantistico di via Codignole

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Traguardi Aspetti Ambientali correlati

Azioni di attuazione

Scadenze

Risorse (finanziarie, giorni di lavoro)

Indicatori

SAL

Quantificazione del beneficio ambientale

Adeguamento delle informazioni già presenti al nuovo sistema

31 dicembre 2017 1 giorni/uomo

per ciascun sito operativo

Applicazione progressiva per impianto e per singolo rifiuto prodotto

30 giugno 2018 1 giorni/uomo

per ciascun sito operativo

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OBIETTIVO: Individuare soluzioni tecniche e gestionali atte alla riduzione/contenimento dei disservizi, degli impatti ambientali, dei rischi e pericoli, ponendo attenzione alle risorse, alle materie prime e agli output dei processi/impianti/attività.

Traguardi Aspetti ambientali correlati

Azioni di attuazione

Scadenze Risorse (finanziarie, giorni di lavoro)

Indicatori SAL Quantificazione del beneficio ambientale

Verifica ed eventuale adeguamento sili stoccaggio calce e sistema di abbattimento

Traguardo riformulato

Suolo

Verifica degli impianti in confronto a quanto previsto dalle norme

31 marzo 2014 10 giorni/uomo

Effettuazione

attività [SI/NO]

Evasa il 10/03/2014

n.q.

Progettazione piano di adeguamento e presentazione istanza Enti

30 settembre 2014 20 giorni/uomo

Evasa: piano di adeguamento presentato contestualmente all’istanza di modifica dell’AIA in data 17/08/2015

Progettazione esecutiva, appalto lavori e realizzazione adeguamento

Entro 18 mesi dal rilascio dell’autorizzazione

20 giorni/uomo

Attività in corso, in attesa di rilascio dell’autorizzazione. A dicembre 2016 predisposta RdA per progettazione esecutiva e realizzazione adeguamento.

Esecuzione collaudo e riesame dell’analisi ambientale per eventuale modifica

Collaudo a fine lavori e riesame dell’analisi ambientale entro 6 mesi dal collaudo

4 giorni/uomo

Il traguardo si conclude nel corso del 2017 allo scopo di rilevare tutti gli aspetti necessari

per il riesame.

Viene pertanto riproposto nel triennio 2017÷2019

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Complesso impiantistico di via Codignole

50

Traguardi Aspetti ambientali correlati

Azioni di attuazione

Scadenze

Risorse (finanziarie, giorni di lavoro)

Indicatori SAL Quantificazione del beneficio ambientale

Studio di fattibilità per eventuale adeguamento dell’impianto di trattamento al fine di migliorare l’attività di lavaggio degli inerti (modifica impianto finalizzata ad evitare il rilavaggio del ghiaietto)

Utilizzo di risorse

Studio di fattibilità

31 dicembre 2016

10 giorni/uomo

Effettuazione

attività [SI/NO]

Attività evasa

n.q.

Miglioramento delle prestazioni dell’impianto (miglioramento qualità materiali in uscita)

Progettazione piano di adeguamento

30/06/2017 3 giorni/uomo

Attività evasa: piano di adeguamento presentato contestualmente all’istanza di modifica dell’AIA

Progettazione esecutiva, appalto lavori e realizzazione adeguamento

30/06/2018 10 giorni/uomo

In corso: emessa RdA a dicembre 2016 per l’appalto della progettazione esecutiva dell’intervento e per l’esecuzione dello stesso.

Collaudo a fine lavori e riesame entro 6 mesi dal collaudo

Collaudo a fine lavori e riesame entro sei mesi dal collaudo

0,5 giorni/uomo 20.000 euro

Traguardi Aspetti ambientali correlati

Azioni di attuazione

Scadenze

Risorse (finanziarie, giorni di lavoro)

Indicatori SAL Quantificazione del beneficio ambientale

Determinazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei conglomerati bituminosi e cementizi che utilizzano gli inerti prodotti dal trattamento di lavaggio rifiuti

Traguardo riformulato

Utilizzo di risorse

Definizione del programma di lavoro con coinvolgimento di esterni per lo studio delle caratteristiche degli inerti prodotti dall’impianto messe a confronto con le esigenze del mercato dei conglomerati bituminosi e cementizi

30 settembre 2016

10 giorni/uomo

Effettuazione

attività [SI/NO]

Attività evasa

n.q.

Miglioramento delle prestazioni dell’impianto (miglioramento qualità materiali in uscita)

Affidamento dello studio all’esterno per lo sviluppo del programma comprendente l’eventuale esecuzione di prove aggiuntive rispetto a quelle esistenti

31/03/2017

Le risorse

potranno essere preventivate a studio di fattibilità ultimato

Attività evasa: piano di adeguamento presentato contestualmente all’istanza di modifica dell’AIA

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Dichiarazione Ambientale 2017

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Traguardi Aspetti ambientali correlati

Azioni di attuazione

Scadenze

Risorse (finanziarie, giorni di lavoro)

Indicatori SAL Quantificazione del beneficio ambientale

Esecuzione delle prove e stesura relazione finale

31/12/2017

In corso: emessa RdA a dicembre 2016 per l’appalto della progettazione esecutiva dell’intervento e per l’esecuzione dello stesso. In attesa di acquisizione dell’autorizzazione e del contratto di appalto

Analisi dei rifiuti e individuazione delle azioni conseguenti, se necessarie

31/03/2018 4 giorni/uomo

OBIETTIVO: Migliorare la gestione del rischio connesso alle attività svolte da personale interno ed esterno, anche attraverso attività di formazione e addestramento, prevenzione e controllo.

Traguardi Aspetti ambientali correlati

Azioni di attuazione Scadenze Risorse (finanziarie, giorni di lavoro)

Indicatori SAL Quantificazione del beneficio ambientale

Piano di miglioramento della sicurezza

Miglioramento gestione delle schede di sicurezza

Traguardo riformulato

Gestione delle emergenze ambientali

Prosecuzione aggiornamento mappatura sostanze pericolose e compilazione “scheda informativa sostanze pericolose” in uso presso le sedi/impianti idi Impianti Lombardia

31 dicembre 2016 5 giorni/uomo

per ogni sede/impianto

Effettuazione

attività [SI/NO]

In corso

n.q.

Trasmissione dei dati a RSPP per richiesta parere tossicologico e inserimento in ESI

30/06/2017 In corso

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8. Bilancio ambientale BILANCIO AMBIENTALE IMPIANTO DI LAVAGGIO RIFIUTI

ATTIVITÀ Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Potenzialità di trattamento (R5) t/anno 35.000 60.000 60.000 60.000 60.000 60.000

Rifiuti in ingresso

Rifiuti pulizia strade t 25.266 23.393 27.373 20.529 28.869 21.124

Rifiuti da caditoie t 933 711 297 420 69 38

Altri rifiuti t 3.154 1.582 806 731 614 883

Totale rifiuti ingresso t 29.352 25.687 28.475 21.680 29.552 22.045

Materie prime in uscita

Sabbia t 9.932 6.812 6.969 4.639 4.968 5.510

Ghiaino t 8.384 7.980 9.963 5.733 6.731 5.626

Ghiaietto t 1.588 899 861 738 552 856

Totale materie prime prodotte t 19.903 15.691 17.794 11.110 12.251 11.992

DATI AMBIENTALI Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Rifiuti prodotti

Non pericolosi

190814 - fanghi t 3.963,56 3.193,90 3.083,26 2.705,25 2.793,00 3.146,72

191202 - metalli ferrosi t 14,04 15,90 26,26 8,70 25,30 10,30

191212 - altri rifiuti prodotti da trattamento meccanico dei rifiuti

t 7.059,63 7.423,70 8.502,52 8.027,31 7.294,18 8.098,40

Altri non pericolosi t 1,32 50,31 0 0 0 0

Totale non pericolosi t 11.038,55 10.683,81 11.612,04 10.741,26 10.112,48 11.255,42

Pericolosi

CER 150202 t 0 0,03 0 0 0 0

Altri rifiuti t 0 0 0 0 0 0

Totale pericolosi t 0 0,03 0 0 0 0

Totale generale pericolosi e non pericolosi

t 11.038,55 10.683,84 11.612,04 10.741,26 10.112,48 11.255,42

Rifiuti recuperati

190814 - fanghi t 3.617,64 3.193,90 3.083,26 2.705,25 2.793,00 3.146,72

191202 - metalli ferrosi t 14,04 15,90 26,26 8,70 25,30 10,30

191212 - altri rifiuti prodotti da trattamento meccanico dei rifiuti

t 6.737,55 6.637,00 8.502,52 8.027,31 7.294,18 8.098,40

Altri recuperati t 1,32 0,00 0 0 0 0

Totali recuperati t 10.370,55 9.846,80 11.612,04 10.741,26 10.112,48 11.255,42

Acque reflue industriali

Acque scaricate in fognatura - ILR

m3 41.490 41.880 47.069 32.905 32.381 34.298

Recuperate nel ciclo produttivo

m3 160.689 149.604 171.040 125.775 147.617 155.361

Totale prodotte m3 202.179 191.484 218.109 158.680 179.998 189.659

Risorse utilizzate

Reagenti

Idrossido di calcio t 220,68 204,84 164,78 120,96 130,59 148,68

Policloruro di alluminio t 65,86 64,38 61,97 40,16 43,98 52,36

Cloruro ferrico soluzione

t 49,75 49,15 51,03 33,0 35,09 40,43

Ipoclorito di sodio t 45,94 26,00 18,65 21,07 16,70 7,80

Altri t 31,47 36,80 31,47 36,67 29,98 26,49

Totale t 413,70 381,17 327,90 251,86 256,35 275,59

Acqua

Da pozzo m3 46.960 47.516 52.331 36.713 39.936 39.083

Da acquedotto m3 - - - - - -

Recuperate nel ciclo produttivo

m3 160.689 149.604 171.040 125.775 147.617 155.361

Totale m3 207.649 197.120 223.371 162.488 187.553 194.444

Oli lubrificanti t 0,23 0,52 0,22 0,20 0,15 0,35

Consumi Elettrici MWh 316,60 315,00 333,30 296,64 285,18 304,05

Area impianto

Superficie scoperta m2 - - - - - 1.669

Superficie coperta m2 - - - - - 1.412

Superficie totale m2 - - - - - 3.081

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Dichiarazione Ambientale 2017

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INDICATORI AMBIENTALI Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Rifiuti

Rifiuti prodotti rispetto a quelli in ingresso

t/t 37,6% 41,6% 40,8% 49,5% 46,9% 51,1%

Rifiuti recuperati rispetto ai rifiuti prodotti

t/t 93,9% 92,2% 100% 100% 100% 100%

Risorse specifiche

Reagenti

Idrossido di calcio treagenti/tprod. 0,012 0,013 0,009 0,010 0,011 0,012

Policloruro di alluminio treagenti/tprod. 0,004 0,004 0,003 0,003 0,004 0,004

Cloruro ferrico soluzione

treagenti/tprod. 0,003 0,003 0,003 0,003 0,003 0,003

Ipoclorito di sodio treagenti/tprod. 0,003 0,002 0,001 0,002 0,001 0,001

Altri treagenti/tprod. 0,002 0,002 0,002 0,003 0,002 0,002

Acqua

% da pozzo m3/m3 23% 24% 23% 22,6% 21,3% 20,1%

% da acquedotto m3/m3 0% 0% 0% 0% 0% 0%

% acqua ricircolata m3/m3 77% 76% 77% 77,4% 78,7% 79,9%

Acqua consumata rispetto ai rifiuti trattati

m3/t 1,60 1,85 1,81 1,69 1,85 1,77

Materie prime prodotte rispetto ai rifiuti in ingresso

tprod./trifiuti 56% 61% 62% 51,2% 56,8% 54,4%

Consumo di EE rispetto ai prodotti in uscita

MWh/tprod. 0,018 0,020 0,019 0,026 0,023 0,025

Biodiversità Superficie impegnata per tonnellate di inerti prodotti

m2/tprod - - - - - 0,257

BILANCIO AMBIENTALE PIATTAFORMA RACCOLTA DIFFERENZIATA

ATTIVITA' Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Rifiuti in ingresso

Carta t 359 99 118 122 124 213

Plastica t 0 0 0 0 0 28

Vetro t 205 187 170 552 606 545

Legno t 188 212 221 254 272 437

Rifiuti biodegradabili t 4 2 2 2 1 2

Metalli T 101 89 89 99 99 142

Pneumatici T 59 14 5 5 7 13

Ingombranti t 517 399 328 368 327 461

RAEE t 251 202 133 188 161 171

Medicinali citotossici e citostatici t 14 16 16 17 16 17

Altri pericolosi t 55 54 47 58 58 60

Altri non pericolosi t 944 1.019 1.182 1.142 1.236 1.195

Totale rifiuti ingresso t 2.697 2.292 2.311 2.805 2.907 3.284

DATI AMBIENTALI Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Rifiuti destinati a recupero

Carta t 359 99 118 122 124 213

Plastica t 0 0 0 0 0 28

Vetro t 205 187 170 552 606 545

Legno t 188 212 221 254 272 437

Rifiuti biodegradabili t 4 2 2 2 1 2

Metalli t 101 81 89 99 99 142

Pneumatici t 59 14 5 5 7 13

Ingombranti t 517 399 328 368 327 461

RAEE t 251 202 133 188 161 171

Medicinali citotossici e citostatici t 14 16 16 17 16 17

Altri pericolosi t 51 49 39 45 44 43

Altri non pericolosi t 944 1.027 1.182 1.142 1.236 1.195

Totale destinati a recupero t 2.692 2.286 2.303 2.793 2.893 3.268

Risorse utilizzate Area

impianto

Superficie scoperta m2 - - - - - 2.094

Superficie coperta m2 - - - - - 149

Superficie totale m2 - - - - - 2.243

INDICATORI AMBIENTALI Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Rifiuti Rifiuti avviati a operazioni di recupero rispetto ai rifiuti in ingresso

t/t 99,9% 99,7% 99,6% 99,6% 99,5% 99,5%

Biodiversità Superficie impegnata per tonnellate rifiuti in ingresso

m2/t - - - - - 0,683

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BILANCIO AMBIENTALE PIATTAFORMA STOCCAGGIO RIFIUTI

ATTIVITA' Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Rifiuti in ingresso

Rifiuti speciali e urbani non pericolosi t 150 153 93 98 103 104

Rifiuti speciali e urbani pericolosi t 1.755 1.754 1.706 1.389 1.189 922

Totale t 1.905 1.907 1.799 1.487 1.292 1.026

DATI AMBIENTALI Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Rifiuti destinati a recupero

Rifiuti speciali e urbani non pericolosi t 109 96 84 96 100 103

Rifiuti speciali e urbani pericolosi t 917 757 720 487 355 206

Totale t 1.026 853 804 583 455 309

Risorse utilizzate Area

impianto

Superficie scoperta m2 - - - - - 1.030

Superficie coperta m2 - - - - - 469

Superficie totale m2 - - - - - 1.499

INDICATORI AMBIENTALI Unità di misura 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Rifiuti Rifiuti avviati a operazioni di recupero rispetto ai rifiuti in ingresso

t/t 53,8% 44,7% 44,7% 39,2% 35,2% 30,1%

Biodiversità Superficie impegnata per tonnellate rifiuti in ingresso

m2/t - - - - - 1,461

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9. Convalida della dichiarazione ambientale Il verificatore ambientale accreditato, che ha verificato il Sistema di Gestione Ambientale ed ha in seguito convalidato il presente documento riferito al 2016 ai sensi del Regolamento CE 1221/09, è ICIM SpA (Accreditamento con Codifica IT-V-0008 del 18/11/2003 Comitato Ecolabel/Ecoaudit Sezione EMAS Italia).

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A2A AMBIENTE S.p.A.

Complesso impiantistico di via Codignole

VALUTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE

Dati 2016

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Impianti Lombardia

Via A. Lamarmora, 230

25124 Brescia (BS)

oppure

via e-mail agli indirizzi [email protected]

[email protected]

insufficiente sufficiente buono ottimo

Esposizione

Grafica

Informazioni tecniche

Valutazione generale

Commenti al giudizio o altri suggerimenti:

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