monitoraggio scopo : - ottimizzare gli effetti desiderati dell’anestesia

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MONITORAGGIO timizzare gli effetti desiderati dell’anestesia - minimizzare la riduzione di funzionalità degl - ottenere un risveglio completo senza complica O PREOPERATORIO: si decide in base alla gra- vità di ogni processo patologico che potrebbe risposta del paziente all’anestesia e all’int O INTRAOPERATORIO : - profondità adeguata all’anestesia - adeguato rilassamento muscolare - risposta appropriata dell’organismo ai farma O POSTOPERATORIO : - adeguata analgesia - risveglio normale

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MONITORAGGIO SCOPO : - ottimizzare gli effetti desiderati dell’anestesia - minimizzare la riduzione di funzionalità degli organi - ottenere un risveglio completo senza complicazioni MONITORAGGIO PREOPERATORIO: si decide in base alla gra- - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: MONITORAGGIO SCOPO : - ottimizzare gli effetti desiderati dell’anestesia

MONITORAGGIO

SCOPO: - ottimizzare gli effetti desiderati dell’anestesia - minimizzare la riduzione di funzionalità degli organi - ottenere un risveglio completo senza complicazioniMONITORAGGIO PREOPERATORIO: si decide in base alla gra- vità di ogni processo patologico che potrebbe alterare la risposta del paziente all’anestesia e all’intervento.MONITORAGGIO INTRAOPERATORIO: - profondità adeguata all’anestesia - adeguato rilassamento muscolare - risposta appropriata dell’organismo ai farmaci anesteticiMONITORAGGIO POSTOPERATORIO: - adeguata analgesia - risveglio normale

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MONITORAGGIOUn tempo lo stato del paziente anestetizzato veniva controllato tra-mite: - MOVIMENTI RESPIRATORI - COLORE DEI TESSUTI - PULSAZIONE DEI VASI SANGUIGNI _ COLORE DEL SANGUE NEL CAMPO OPERATORIOOggi sono disponibili molte apparecchiature

Per quanto riguarda la RESPIRAZIONE possiamo monitorare la F.R. ed i volumi tidalico e minuto.

FREQUENZA RESPIRATORIA: normalmente le escursioni del pallone di riserva su una macchina anestesiologica ci indica la F.R. ma non il volume tidalico. Oppure si può utilizzare un microfono in posizione paratrachea- le collegato ad un amplificatore ed a degli auricolari.

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VOL. TIDALICO e VOL. MINUTO: vengono misurati mediante il VENTIMETRO : è un indicatore di Vt da impiegare nei circuiti respiratori. Il volume, la pressione e il tipo di ogni inspirazione ed espirazione sono visibili direttamente nel movimento di un soffietto volumetrico calibrato. Il Vt può essere letto direttamente sullo strumento ATTUALMENTE: MONITOR RESPIRATORI ELETTRONICI

che indicano continuamente la respirazione/ minuto , il Vt ed il Vm.

EMOGASANALISI: si basa sulla misurazione della pressione par- ziale di O2, CO2 e del pH. Questa misurazione è importante se il paziente è ventila- to meccanicamente.

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Infatti la tensione di O2 ( pO2) rappresenta la pressione parziale conla quale l’O2 viene erogato ai tessuti, perciò la sua misurazione ci dice se il sangue riesce o no ad ossigenare i essuti e quindi se la nostra ventilazione è o meno adeguata.Per fare ciò si preleva un campione di sangue arterioso e subito deve essere posto nell’analizzatore che tramite adeguati elettrodi, ci forni-sce la pO2, pCO2 e il pH.

OSSIMETRIA: misurazione dell’O2 ematico ( misurazione diretta del cambiamento di colore) I campioni sono prelevati: Piccoli animali: a. femorale carotide linguale Grossi animali: a. coccigea mandibolare safena, radiale , auricolare

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Una grave IPOSSIEMIA ARTERIOSA è facilmente distinguibiledalla: - CIANOSI DELLE MUCOSE ESPLORABILI DELLA CUTE NON PIGMENTATA E DEI TESSUTI ESPOSTI

Negli animali anemici i cambiamenti di colore possono non verifi-carsi finchè la saturazione arteriosa di O2 non sia scesa fin sotto al 55%.

CAPNOMETRIA: è un metodo di monitoraggio non invasivo che misura la tensione della CO2 respiratoria e ci permette di determinare l’efficienza della ventilazione polmonare La CO2 espirata può essere misurata continuamente, oppure campioni di gas possono essere prelevati dal tubo endotracheale alla fine dell’espirazione.

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Per quanto riguarda la CIRCOLAZIONE i dati che possiamo rilevare sono diversi:

POLSO: può essere percepito a seconda della specie: - a. mandibolare - radiale - carotidea - digitale - femorale - coccigea - linguale Un polso rapido e debole è presente nello shock ed è un segno di collasso vascolare imminente.

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FREQUENZA CARDIACA: può essere rilevata: - STETOSCOPIO - STETOSCOPIO ESOFAGEO

Non sempre la F.C. e quella del polso sono uguali ( es. se la F.C. èsuperiore a quella del polso siamo quasi sempre in presenza di un insufficienza cardiaca)METODO MIGLIORE : ELETTROCARDIOGRAMMA che ci fornisce: - F.C - RITMO CARDIACO - OSSIGENAZIONE MIOCARDICAL’ elettrocardiografia può essere impiegata: - DIAGNOSI: in caso di patologie cardiache prima dell’ane- stesia - DURANTE L’ANESTESIA: per intraprendere le misure correttive in caso di anomalie

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L’ ECG può essere modificato da disturbi elettrolitici quali: - IPOKALIEMIA - IPERKALIEMIA

( Gli EQUIDI hanno una più alta incidenza di aritmie cardiache a riposo rispetto a qualunque altra specie domestica)

La maggior parte degli anestetici riduce la F.C. del 10%.

Fanno eccezione gli alfa 2 stimolanti ( diminuiscono fino al 50%)e le cicloesamine ( aumento del 10-20%)

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LIMITI DEI VALORI NORMALI DELLA FREQ. CARDIACANELLE DIVERSE SPECIE ANIMALI

CANE: 70-180GATTO: 145-200CAVALLO: 30-45PULEDRO: fino a 80

VALORI LIMITI DURANTE L’ANESTESIA

CANE: < 60 , > 200GATTO: < 100 , > 260CAVALLO: < 28

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CAUSE DI ALTERAZIONE DELLA FREQ. CARD.BRADICARDIA:-- farmaci : Narcotici,xilazina, anticolinesterasici-- eccessiva profondità dell’anestesia -- iperkaliemia-- cardiopatie preesistenti-- riflesso vagale ( intubazione , riflesso oculo-cardiaco)-- manipolazione o trazione di visceri-- stadi terminali o ipossiemia-- ipotermiaTACHICARDIA:

-- farmaci : ketamina, tiobarbiturici, anticolinergici, pancuronio-- Ipokaliemia-- ipertermia-- inadeguata profondità dell’anestesia-- ipercapnia ed ipossia-- anemia, ipovolemia -- ipertiroidismo

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PRESSIONE SANGUIGNA:

METODO INDIRETTO: si utilizzano dei bracciali insufflabili di piccole dimensioni al fine di occlude- re un art. regionale ( coda)

METODO DIRETTO: si effettua un inserzione percutanea con un catetere a dimora. Il catetere viene riempito di soluzione salina eparinizzata sterile e con- nesso tramite un tubo direttamente ad un manometro o ad un sistema di monitoraggio o di registrazione. Le ARTERIE preferite sono: - FEMORALE: piccoli animali - MANDIBOLARE,CAROTIDEA o DIGITALE : cavallo - COCCIGEA: bovino

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RIEMPIMENTO CAPILLARE: è un metodo alternativo per va- lutare la pressione arteriosa in mancanza di uno sfigmo- manometro. Si preme il labbro fino a sbiancare la mucosa e si misura in quanto tempo torna dello stesso colore. Se il cuore pompa con sufficiente pressione il letto capillare si riempie in meno di 2”. Quasi tutti gli anestetici hanno un effetto depressore sul mio- cardio ne consegue una minor forma contrattile con una dimi- nuzione della pressione arteriosa.

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PRESSIONE VENOSA CENTRALE (CVP)

Indica l’efficacia della funzione cardiaca in relazione al volumeDel sangue circolante.Tramite il monitoraggio della CVP si determina:- adeguatezza del rimpiazzo fluidico o ematico- Inefficacia del pompaggio cardiaco

Il TONO VENOSO è AUMENTATO:- dalla stimolazione cutanea- Ipocapnia- Ventilazione a pressione positiva intermittente- bassa pressione arteriosa- Catecolamine- Insufficienza cardiaca- Freddo

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Il TONO VENOSO è RIDOTTO:- Sonno- Ipercapnia- Farmaci ganglioplegici- Tiopental- Istamina- calore

La CVP viene monitorata per mezzo: CATETERE nella V: CAVA CRANIALE o CAUDALE

Collegato ad un MANOMETRO a sol. Fisiologica

vicino al cuore perché le vene più piccole contengono delle valvole che influenzano la pressione

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CANE e GATTO: 3 e 7.5 cm H2OCAVALLO: - posiz. quadr. e decubito lat: 12 cm H2O - decubito dorsale: 25 o 30 cm H2O

Il monitoraggio della CVP è indicato:1) Shock2) Pazienti che richiedono dosi massicce di terapia infusionale a base di fluidi o sangue3) Insufficienza circolatoria acuta

Essa indica:1) l’adeguatezza del rimpiazzo fluidico2) L’inizio del sovraccarico3) La capacità del cuore destro di tollerare ed espellere il carico fluidico

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PERDITE EMATICHEQuando si prevede una grossa perdita ematica, la valutazione dellaquantità persa facilita un rimpiazzo preciso.La valutazione clinica si basa:- sul polso- sulla pressione arteriosa e venosa centrale- sulla risposta circolatoria al rimpiazzo fluido ed ematico

PRODUZIONE DI URINAE’ indicata: - nello shock - anestesia prolungata - compromessa funzionalità renaleIl FLUSSO URINARIO , cessa quando la pressione arteriosa è inferiorea 60 mmHgIl paziente dovrebbe essere cateterizzato e le urine raccolte in uncontenitore calibrato.La determinazione della emissione dovrebbeessere eseguita ad intervalli di 15’

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Nel CANE si considera adeguato un flusso di 1 o 2 ml/kg/h.La produzione di urina riflette l’omeostasi cardiovascolare e renale.Una BASSA produzione può conseguire a: - disidratazione - premedicazioni o concomitanti medicazioni - impiego di anestetici inalatori - ridotta gittata cardiaca - patologie renaliUna ALTA produzione: - eccesso di zelo nella somministrazione di fluidi

TEMPERATURA: è interessante in corso di anestesia ed è essenzia-Le durante l’ipotermia

diminuisce la capacità di metabolizzare gli anestetici prolungando la fase di risveglio

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COLORE DELLE MUCOSENORMALMENTE: rosaCORSO DI ANESTESIA: tendono al grigio rosa pallidoBIANCHE: indicano una vasocostrizione periferica conseguente ad uno shock cardiogenop, ad una emorragia o ad un riflesso algico.CIANOTICHE: indica una scarsa ossigenazione

DIAMETRO PUPILLARE E RIFLESSO PUPILLARE ALLA LUCESe il cervello rimane carente nella circolazione o nell’ossigenazioneper pochi minuti, ne consegue un danno permanente.Una delle prime aree ad essere colpite dall’ipossia cerebrale è quelladeputata alla visione ed al controllo pupillare.Per questo durante l’anestesia si controlla il riflesso pupillare: se l’ossigenazione cerebrale è adeguata si restringono entrambe lepupille.

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RIFLESSI COMUNII riflessi involontari sono utilizzati per determinare la profondità Dell’anestesia e insieme agli altri indici vitali, per stabilire lo stato fisiologico dell’animale durante l’anestesia.Si valutano i riflessi:1) Palpebrale2) Corneale3) Faringeo4) Laringeo5) Della pinna auricolare6) Podale7) Patellare8) Anale

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RISVEGLIO

E’ la fase che interessa dalla fine della somministrazione dell’aneste-tico alla capacità dell’animale di assumere la stazione quadrupedale e di sorreggere il suo peso.Si considerano svegli anche quegli animali che riescono ad assumerela posizione sternale senza cadere di lato ( osteosintesi degli arti).

Il risveglio è caratterizzato da:1) Tremori muscolari2) Approfondimento del respiro3) Rotazione del bulbo oculare4) Mutamento di colore delle mucose ( grigio rosa rosa pallido)

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ANESTESIA CON SOSTANZE INIETTABILI:Il periodo di risveglio è proporzionale al tempo impiegato dall’ani-male a metabolizzare ed eliminare la parte attiva dell’anestetico.Il METABOLISMO e l’ELIMINAZIONE dipendono: - dall’attività enzimatica - dalla temperatura corporea - dalla funzionalità renale

ANESTESIA INALATORIA:Il risveglio è più breve rispetto all’anestesia iniettabile, poiché unaquota consistente di anestetico viene eliminata attraverso la respi-razione.Il RISVEGLIO su di un animale scevro da patologie particolari alquale è stata somministrata una anestesia corretta solitamente è TRANQUILLO

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Durante la fase di risveglio possono capitare innumerevoli incidenti.PICCOLI ANIMALI:-si possono autolesionare -I soggetti possono essere predisposti alla insufficienza respira- toria postoperatoria ( indotta dal farmaco, da spasmo o edema della glottide post-estubazione, da ipossia da diffusione)-pericolo di asfissia ( dovuti a bendaggi costrittivi della testa o della gola)GROSSI ANIMALI:Devono essere portati in una sala di risveglio.Il locale deve essere imbottito al fine di minimizzare le lesioni.Il cavallo si deve trovare in un ambiente scuro e non deve esseredisturbato .Il cavallo è in grado di stare in piede quando: - i riflessi oculari sono tornati - nistagmo e midriasi sono assenti

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Alcuni cavalli si possono agitare quindi può essere necessario con-tenerlo con balze o funi oppure si possono somministrare tranquil-lanti o guaifenesina.

Il RISVEGLIO può PROLUNGARSI:1) Sovradosaggio anestetici2) Ipotermia3) Ipercapnia4) Utilizzo di miorilassanti5) IpoglicemiaNel periodo post-operatorio si possono quindi instaurare delle pa-tologie conseguenti ad un risveglio prolungato o all’aggravarsi di una patologia preesistente.Gli stati morbosi che si possono presentare sono molteplici e devo-no essere prontamente trattati perché possono mettere a rischio la vita dell’animale.

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EVENTI che spesso si incontrano in un RISVEGLIO PATOLO-GICO:1) Ipotermia 16) diarrea2) Ostruzione delle prime vie aeree 17) insuff. renale3) Paralisi laringea 18) ipocalcemia4) Miopatia 19) iperkaliemia5) Laminite6) Neuropatia7) Reflusso gastrico, vomito8) Polmonite ab ingestis9) Pleurite10) Edema polmonare11) Ipossiemia, ipercapnia12) Ipotensione13) Insufficienza cardiaca14) Embolia15) Ileo paralitico

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MIOPATIA - NEUROPATIA: postanesteticaRappresenta una delle cause più frequenti di morbilità e morte nelcavallo sottoposto ad anestesia per interventi di routine.COLPISCE MAGGIORMENTE:-cavalli con grandi masse muscolari-I muscoli del treno posterioore-I purosangue piuttosto che i trottatoriSINTOMI:-tremori muscolari-Incapacità a riprendere la stazione quadrupedale-Abbondante sudorazione-Rigidità muscolareI sintomi si possono verificare subito o dopo che l’animale ha già assunto la stazione quadrupedale.Questa SINDROME è accompagnata:-aumento dell’ aspartato aminotransferasi ( AST,GOT)-aumento della creatinchenasi (CPK)

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- Ipoglicemia- Mioglobinuria

CAUSE: non sono ben chiare- modi e tempo di decubito- Tipo di superficie dove poggia l’animale anestetizzato Altre CONCAUSE:1) Usi di derivati alogenati ( sindrome simile all’ipotermia maligna)2) Ipotensione prolungata3) Iperinfusione di fluidi

TERAPIA:1) Tranquillanti e analgesici2) Fluidi i.v.( se è presente mioglobinuria)3) L’animale va posizionato su di una superficie morbida e si deve alternare il lato del decubito per evitare la compressione delle stesse masse muscolari