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Prot. Serv. Deliberazioni n. 1397/02 S. P. Q. R. C O M U N E D I R O M A Deliberazione n. 9 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE Anno 2003 VERBALE N. 21 Seduta Pubblica del 27 febbraio 2003 Presidenza : MANNINO - CIRINNA' L’anno duemilatre, il giorno di giovedì ventisette del mese di febbraio, alle ore 14, nel Palazzo Senatorio, in Campidoglio, si è adunato il Consiglio Comunale in seduta pubblica, previa trasmissione degli avvisi per le ore 14 dello stesso giorno, per l’esame degli argomenti iscritti all’ordine dei lavori e indicati nei medesimi avvisi. Partecipa alla seduta il sottoscritto Vice Segretario Generale dott. Massimo SCIORILLI. Assume la presidenza dell’Assemblea la Vice Presidente del Consiglio Comunale Monica CIRINNA’, la quale dichiara aperta la seduta. (O M I S S I S) Alla ripresa dei lavori – sono le ore 14,30 – il Presidente Giuseppe MANNINO, assunta la presidenza dell’Assemblea, dispone che si proceda al secondo appello. Eseguito l’appello, il Presidente comunica che sono presenti i sottoriportati n. 39 Consiglieri: Alagna Roberto, Bartolucci Maurizio, Battaglia Giuseppe, Bertucci Adalberto, Carli Anna Maria, Casciani Carlo Umberto, Cirinnà Monica, Coratti Mirko, Cosentino Lionello, Dalia Francesco, De Lillo Fabio, Di Francia Silvio, Eckert Coen Franca, Failla Giuseppe, Fayer Carlo Antonio, Foschi Enzo, Galeota Saverio, Galloro Nicola, Gasparri Bernardino, Ghera Fabrizio, Giansanti Luca, Giulioli Roberto, Iantosca Massimo, Laurelli Luisa, Lorenzin Beatrice, Lovari Gian Roberto, Mannino Giuseppe, Marsilio Marco, Nitiffi Luca, Orneli Paolo, Panecaldo Fabrizio, Perifano Massimo, Piso Vincenzo, Prestagiovanni Bruno, Santese Franco, Santini Claudio, Spera Adriana, Vizzani Giacomo e Zambelli Gianfranco. Assenti l’on. Sindaco Walter VELTRONI e i seguenti Consiglieri: Argentin Ileana, Bafundi Gianfranco, Baldi Michele, Berliri Luigi Vittorio, Carapella Giovanni, Cau Giovanna, Della Portella Ivana, De Luca Pasquale, D’Erme Nunzio, Di Stefano Marco, Fioretti Pierluigi, Malcotti Luca, Marchi Sergio, Mariani Maurizio, Marroni Umberto, Milana Riccardo, Rizzo Gaetano, Sabbatani Schiuma Fabio, Sentinelli Patrizia, Smedile Francesco e Tajani Antonio. .

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Prot. Serv. Deliberazioni n. 1397/02

?? S. P. Q. R.

C O M U N E D I R O M A

Deliberazione n. 9

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE

Anno 2003

VERBALE N. 21

Seduta Pubblica del 27 febbraio 2003

Presidenza : MANNINO - CIRINNA'

L’anno duemilatre, il giorno di giovedì ventisette del mese di febbraio, alle ore 14, nelPalazzo Senatorio, in Campidoglio, si è adunato il Consiglio Comunale in seduta pubblica, previatrasmissione degli avvisi per le ore 14 dello stesso giorno, per l’esame degli argomenti iscrittiall’ordine dei lavori e indicati nei medesimi avvisi.

Partecipa alla seduta il sottoscritto Vice Segretario Generale dott. Massimo SCIORILLI.

Assume la presidenza dell’Assemblea la Vice Presidente del Consiglio Comunale MonicaCIRINNA’, la quale dichiara aperta la seduta.

(O M I S S I S)

Alla ripresa dei lavori – sono le ore 14,30 – il Presidente Giuseppe MANNINO, assuntala presidenza dell’Assemblea, dispone che si proceda al secondo appello.

Eseguito l’appello, il Presidente comunica che sono presenti i sottoriportati n. 39Consiglieri:

Alagna Roberto, Bartolucci Maurizio, Battaglia Giuseppe, Bertucci Adalberto, CarliAnna Maria, Casciani Carlo Umberto, Cirinnà Monica, Coratti Mirko, Cosentino Lionello, DaliaFrancesco, De Lillo Fabio, Di Francia Silvio, Eckert Coen Franca, Failla Giuseppe, FayerCarlo Antonio, Foschi Enzo, Galeota Saverio, Galloro Nicola, Gasparri Bernardino, GheraFabrizio, Giansanti Luca, Giulioli Roberto, Iantosca Massimo, Laurelli Luisa, Lorenzin Beatrice,Lovari Gian Roberto, Mannino Giuseppe, Marsilio Marco, Nitiffi Luca, Orneli Paolo, PanecaldoFabrizio, Perifano Massimo, Piso Vincenzo, Prestagiovanni Bruno, Santese Franco, SantiniClaudio, Spera Adriana, Vizzani Giacomo e Zambelli Gianfranco.

Assenti l’on. Sindaco Walter VELTRONI e i seguenti Consiglieri:

Argentin Ileana, Bafundi Gianfranco, Baldi Michele, Berliri Luigi Vittorio, CarapellaGiovanni, Cau Giovanna, Della Portella Ivana, De Luca Pasquale, D’Erme Nunzio, Di StefanoMarco, Fioretti Pierluigi, Malcotti Luca, Marchi Sergio, Mariani Maurizio, Marroni Umberto,Milana Riccardo, Rizzo Gaetano, Sabbatani Schiuma Fabio, Sentinelli Patrizia, SmedileFrancesco e Tajani Antonio.

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Il PRESIDENTE, constatato che il numero degli intervenuti è sufficiente per la validitàdella seduta agli effetti deliberativi, giustifica l’assenza dei Consiglieri Berliri, Cau e Rizzo, permotivi vari.

Il PRESIDENTE nomina poi, ai sensi dell’art. 18 del Regolamento, i Consiglieri Orneli eMarsilio per l’espletamento delle funzioni di scrutatore, in sostituzione dei Segretari non ancoraeletti.

Partecipano alla seduta, ai sensi dell’art. 46 del Regolamento, gli Assessori Coscia Maria,D’Alessandro Giancarlo, Minelli Claudio, Morassut Roberto e Valentini Daniela.

(O M I S S I S)

A questo punto il Segretario Generale dott. Vincenzo GAGLIANI CAPUTO assume lesue funzioni.

(O M I S S I S)

Alla ripresa dei lavori – sono le ore 16,10 – la Vice Presidente CIRINNA’ assume lapresidenza dell’Assemblea. Assiste il Vice Segretario Generale.

(O M I S S I S)

Alla ripresa dei lavori – sono le ore 17,15 – il Presidente MANNINO riassume lapresidenza dell’Assemblea. Assiste il Segretario Generale.

(O M I S S I S)

Il Presidente pone quindi in votazione, con procedimento elettronico, la 202ª proposta nelsottoriportato testo risultante dall’accoglimento degli emendamenti:

202ª Proposta (Dec. G.C. del 29 ottobre 2002 n. 161)

Piano di Localizzazione delle strutture per la prima infanzia di cuiall'articolo 1 della L.R. 3/2000. Approvazione delle specifiche tecniche ededucative per il rilascio delle autorizzazioni all'apertura e funzionamento diservizi educativi privati per prima infanzia di cui all'articolo 27 L.R. 59/80.

Premesso che il Comune di Roma intende attivare un piano di iniziative concreteper affermare il valore sociale della maternità e paternità promuovendo lo sviluppo diservizi educativi per la prima infanzia;

Nei documenti programmatici di bilancio hanno assunto particolare rilievospecifici obiettivi finalizzati alla definizione del Piano di Localizzazione dei nidi perl’attivazione degli asili nido e dei servizi innovativi, previa individuazione dei bacinid’utenza anche in relazione alle esigenze dei cittadini ivi residenti;

Detto Piano di Localizzazione dovrà rappresentare, altresì, uno strumentoindispensabile al fine di consentire a strutture preesistenti di ottenere il cambio didestinazione d’uso, anche temporaneo, necessario all’attivazione di servizi per la primainfanzia in tutte le zone urbanistiche di P.R.G.. Il predetto cambio di destinazione d’usopotrà essere concesso soltanto alle strutture in regola con quanto previsto dalla presentedeliberazione;

Accertato che nella città di Roma sono attualmente attivi n. 150 nidi comunali conuna capienza complessiva pari a circa 8.321 posti;

Per l’anno scolastico 2002/2003, sulla base delle comunicazioni fornite daicompetenti Municipi, sono pervenute n. 11.714 nuove domande di iscrizione ai nidi

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comunali e i bambini ammessi sono stati n. 4.420, pari al numero di posti resisidisponibili per effetto del passaggio di altrettanti bimbi alla scuola dell’infanzia, con ilconseguente determinarsi di una lista di attesa pari a n. 7.294 bambini;

L’Amministrazione Comunale, pertanto, in relazione al numero dei postidisponibili, nell’impossibilità di soddisfare autonomamente tutte le richieste, come risultaevidente dalla tabella “Allegato A”; ha la necessità di garantire che i bambini in lista diattesa in via prioritaria, nonché, più in generale, tutti i bambini residenti nel Comune diRoma, usufruiscano di servizi destinati alla prima infanzia gestiti privatamente o inconvenzione con l’Amministrazione Comunale;

Dato atto che negli ultimi anni – nelle more dell’attivazione di nuove strutturecomunali – sono state realizzate soluzioni alternative quali:

- l’attivazione di “Sezioni Ponte” nelle Scuole dell’Infanzia Comunali;- la stipula di convenzioni con Enti e Associazioni per la realizzazione di servizi

integrativi per la prima infanzia (micronidi e spazi Be.Bi);- l’apertura di Spazi-Gioco nelle Ludoteche già convenzionate con il Comune;- un servizio sperimentale denominato “Famiglie in relazione. Un’operatrice d’infanzia

per i nostri figli”;

Rilevato che i suddetti servizi hanno inciso limitatamente sulla riduzione delleliste d’attesa, ciò anche a causa della crescente richiesta di tali servizi verificatasi durantel’ultimo decennio, nonché dalla difficoltà di reperire spazi idonei;

E’ necessario individuare azioni volte a promuovere e favorire l’attivazione dinuovi servizi destinati alla prima infanzia al fine di ampliare l’offerta all’utenza e, in talsenso utilizzare strutture messe a disposizione sia da soggetti pubblici che privati, sia inregime di convenzione sia ad esclusiva utenza privata;

Considerato che la legge della Regione Lazio n. 3 del 3 gennaio 2000, di modificaed integrazioni alla legge regionale n. 59/1980, ha introdotto l’articolo 4 bis che consenteil cambio di destinazione d’uso di edifici, o parti di essi, in tutte le zone urbanistiche diPiano Regolatore Generale, per la realizzazione di nidi pubblici e privati, micronidi, spaziper bambine e bambini, e simili per l’educazione dell’infanzia da zero a tre anni, fattisalvi i diritti dei terzi;

I citati cambi di destinazione d’uso devono, comunque, garantire:

a) il rispetto della normativa igienico sanitaria sui progetti edilizi, della normativaconcernente i nulla osta sanitari e le autorizzazioni sanitarie nonché della normativavigente in materia di sicurezza per i nidi;

b) il rispetto della normativa edilizia e urbanistica vigente in materia;

Detta legge regionale n. 3/2000 prevede, altresì, che non sono dovuti oneri diurbanizzazione primaria e oneri concessori qualora, al termine del servizio, lo spazioriacquisti la precedente destinazione urbanistica e in tal senso si rende necessaria – insede di procedura di cambio di destinazione d’uso – la predisposizione di uno specificoatto d’obbligo;

Atteso che il Comune di Roma dovrà dotarsi di un Piano di Localizzazionerapportato alle documentate esigenze demografiche e produttive e che lo stessorappresenta lo strumento urbanistico indispensabile per la costruzione di nuove strutture ola riconversione di strutture già esistenti, da destinare all’attivazione di servizi per laprima infanzia;

Al fine di ottemperare a quanto prescritto dalla già citata legge della RegioneLazio n. 3/2000, con Determinazione Dirigenziale n. 1201 dell’11 aprile 2002 è statacostituita un’apposita Commissione tecnico-amministrativa incaricata dellaindividuazione degli indicatori necessari alla predisposizione del Piano di Localizzazione

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dei servizi all’infanzia sul territorio del Comune di Roma, da sottoporre all’approvazionedel Consiglio Comunale;

La citata Commissione pur non avendo terminato il proprio lavoro, ha evidenziatoche l’indicatore più attendibile per una rapida quantificazione delle esigenze attuali ed abreve-medio termine appare la consistenza delle liste d’attesa formatesi in occasione delleiscrizioni ai nidi comunali per l’anno scolastico 2002/2003;

Ritenuto che al fine di dare risposte concrete al fabbisogno emerso in termini diservizi all’infanzia, sia necessario assumere quale elemento fondamentale perl’elaborazione del Piano di Localizzazione l’entità e la distribuzione dei bambini in listadi attesa all’interno dei singoli Municipi come specificato nella tabella allegato “B”;

Tale prima elaborazione possa essere perfezionata ed integrata a conclusionedell’analisi della distribuzione dei servizi dedicati all’infanzia da zero a tre anni, intermini territoriali ed aziendali e dei relativi trend decennali;

A garanzia della qualità dei servizi dei nidi, sia necessario stabilire criteri diqualità educativa ed ambientale per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarieall’attivazione delle citate strutture, come specificato nell’Allegato “C”;

Considerato che nella permanenza della necessità di ampliare l’offerta di postinido a favore dell’utenza collocata nelle liste di attesa comunali, sia proficuo ricorrereanche all’utilizzo dello strumento convenzionale con soggetti privati gestori di servizi perla prima infanzia – muniti dell’autorizzazione ex articolo 27 della legge regionalen. 59/1980 – che regoli l’ammissione alla frequenza nei nidi privati, di bambini e bambineprovenienti dalle liste di attesa dei nidi del Municipio di riferimento;

Che in data 28 ottobre 2002 il Direttore del Dipartimento XI Dott.ssa Silvana Sari,quale responsabile del Servizio, ha espresso il parere che di seguito integralmente siriporta: “Ai sensi e per gli effetti dell'art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, si esprimeparere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa della proposta dideliberazione indicata in oggetto.

Il Direttore F.to: S. Sari”;

Vista la legge regionale n. 59/80;Vista la legge regionale n. 3/2000;Visto il D.Lgs. n. 267/2000;Visto lo Statuto del Comune di Roma;Visto il Regolamento sul Decentramento Amministrativo;

Atteso che la proposta in data 31 ottobre 2002 è stata trasmessa, ai sensidell’articolo 6 del Regolamento del Decentramento Amministrativo, ai Presidenti deiMunicipi per l’espressione del parere da parte del Consiglio Municipale entro il terminedi 20 giorni, fissato dalla Giunta Comunale, data l’urgenza di provvedere;

Che, con deliberazioni in atti, i Consigli dei Municipi III, V, VI, IX, X, XI, XII,XVII e XX hanno espresso parere favorevole e i Consigli dei Municipi VII, XIII e XIXpur esprimendo parere favorevole hanno formulato osservazioni o proposte di modifica,come di seguito specificato, mentre dai Municipi I, II, IV, VIII, XV, XVI e XVIII non èpervenuta alcuna comunicazione;

Municipio VII – Parere favorevole con richiesta di tenere in considerazione quantosegue:

- relativamente ai criteri di attuazione e localizzazione delle strutture delMunicipio Roma VII, i locali educativi dovranno essere posti assolutamente al pianoterra, mentre i locali per i servizi potranno essere situati anche ai piani superiori;

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- allo scopo di ottimizzare le funzioni e le esigenze di carattere locale e al fine di poteresercitare pienamente l’autonomia conferita dallo Statuto, è necessario affidare aiMunicipi tutte le procedure occorrenti per l’apertura di strutture per la prima infanzia.

Municipio XIII – Parere favorevole con le seguenti richieste:

1) Modifiche all’Allegato C:

- “Articolazione degli spazi di nido e micronido”

- modificare il 4° punto “Spazi per le attività dei piccoli, dei medi e dei grandi”in “Spazi per le attività e per il consumo dei pasti dei piccoli, dei medi e deigrandi”;

- modificare il 10° punto “Segreteria” in “Spazio polivalente da utilizzare persegreteria, riunioni con i genitori e riunioni del Gruppo Educativo”;

- aggiungere il punto 11 bis: “Magazzino e materiali vari e sussidi didattici”;

- “Articolazione degli spazi Be.Bi”

- modificare il 10° punto “Segreteria” in “Spazio polivalente da utilizzare persegreteria, riunioni con i genitori e riunioni del Gruppo Educativo”;

- aggiungere il punto 11 bis: “Magazzino”;

2) Attivazione di servizi alternativi per rispondere alle esigenze dei lavoratori turnisti cheprevedano anche la fascia oraria di funzionamento tra le ore 20,00 e le ore 24,00.

Municipio XIX – Parere favorevole con richiesta di apportare la seguente modifica:

- nell’allegato C, paragrafo “Caratteristiche della struttura immobiliare”, nel secondocapoverso, prima riga dopo la parola “superiori” si aggiunga: “solo in situazionieccezionali, da verificare caso per caso, sentito il parere del competente Municipio efatta salva ogni garanzia legata alle norme igienico sanitarie e di prevenzione incendie qualora siano adeguati ……”.

Che la Giunta Comunale, nella seduta del 17 dicembre 2002, in ordine alleosservazioni e richieste di modifica dei Consigli Municipali si è determinata come segue:

Municipi VII e XIX:

- a livello nazionale non esistono norme che vietano di collocare i locali destinati aibambini ai piani superiori;

- a livello regionale la L.R. 5/73 così come successivamente integrata e modificata,prevede, all’art. 8, che : “Gli edifici di nuova costruzione da destinare ad asilo nidodevono essere realizzati ad un solo piano. E’ consentito utilizzare locali seminterratisolo per destinarli a centrale termica, lavanderia, dispensa, magazzino;

- la L.R. 59/80, art. 4, dispone che gli asili nido siano ubicati:

- preferibilmente in complessi edilizi di nuova costruzione destinati a strutturescolastiche;

- in edifici singoli di nuova costruzione;- nei nuovi edifici residenziali, con le necessarie garanzie di funzionalità, sicurezza

ed igiene;- nei centri storici e nelle aree edificate ove non siano reperibili aree idonee, gli

asili nido, possono essere ubicati in edifici preesistenti, purchè siano rispettate lenorme di cui all’art. 5.

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Pertanto fermo restando il divieto alla realizzazione di asili nido in piani interrati el’obbligo a realizzare le nuove costruzioni per asili nido ad un unico piano, nulla osta allarealizzazione di strutture di servizio nido ai piani superiori al primo, nel caso di riuso distrutture edilizie già esistenti, sempre nel rispetto dell’art. 5 della L.R. 59/80, che recita:“… i progetti esecutivi, prima della loro approvazione, a norma delle vigenti disposizionidevono comunque essere sottoposti all’esame e all’approvazione dei competenti organitecnici, sia per le norme di sicurezza, che per quelle igienico sanitarie”.

Tenuto conto, quindi, da un lato, dell’impegno assunto dall’AmministrazioneComunale per consentire l’apertura di strutture dedicate alla prima infanzia ed abbatterele sempre numerose liste di attesa – rispondendo adeguatamente alle esigenze dellefamiglie romane – e, dall’altro, non sussistendo norme ostative alla realizzazione distrutture di servizio nido ai piani superiori al primo, non risulta opportuno introdurreulteriori limitazioni alla realizzazione di strutture di servizio nido, soprattutto nella cittàesistente e consolidata, fatte salve le verifiche già previste nella legislazione vigente inordine alle caratteristiche di sicurezza ed igiene.

Infine per quanto attiene alle competenze del Municipio, non risulta necessariaalcuna precisazione all’interno del provvedimento in oggetto, in quanto il vigente articolo63 del Regolamento sul Decentramento (“… allo scopo di ottimizzare le funzioni e leesigenze di carattere locale e al fine di poter esercitare pienamente l’autonomia conferitadallo Statuto, è necessario affidare ai Municipi tutte le procedure occorrenti per l’aperturadi strutture per la prima infanzia”) già attribuisce ai Municipi la competenza allaautorizzazione dei nidi, a seguito delle verifiche igieniche e di sicurezza previste dallalegislazione vigente.

Municipio XIII :

1) E’ raccolta la richiesta di modificare nell’Allegato C:

“Articolazione degli spazi di nido e micronido”:

il 4° punto con: Spazi per le attività e per il consumo dei pasti dei piccoli, dei medi edei grandi;il 10° punto con: Spazio polivalente da utilizzare per segreteria, riunioni con i genitorie riunioni del Gruppo Educativo;

“Articolazione degli spazi Be.Bi”:

il 10° punto con: Spazio polivalente da utilizzare per segreteria, riunione con i genitorie riunioni del Gruppo Educativo;

2) Non si ritiene, invece, opportuna l’introduzione del punto 11 bis “magazzino permateriali vari e sussidi didattici” in quanto appare sufficiente un armadio da adibire atale uso, più facile da collocare, senza occupazione di spazi che potrebbero esseremeglio utilizzati per le attività dei bambini;

3) La richiesta di attivazione di servizi alternativi per rispondere alle esigenze deilavoratori turnisti che prevedano anche la fascia oraria di funzionamento tra le ore20,00 e le ore 24,00 non è accoglibile, in quanto non coerente con gli obiettivichiaramente definiti dal piano di localizzazione medesimo e, soprattutto, èinopportuna rispetto alla delicatezza che la particolare fascia di età richiede;

Che le Commissioni Consiliari V e VII in data, rispettivamente, 18 e 12 febbraio2003 hanno espresso parere favorevole all’ulteriore iter della proposta;

Visto il parere favorevole del Dirigente responsabile del Servizio espresso, ai sensidell’art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000, in ordine agli emendamenti approvati;

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IL CONSIGLIO COMUNALE

DELIBERA

1. di approvare i Piano di Localizzazione delle strutture relative ai servizi per la primainfanzia (nidi, micronidi e spazi Be.Bi) di cui alla tabella allegato “B” sulla base dellaconsistenza delle liste di attesa determinatesi a seguito delle iscrizioni ai nidicomunali nei singoli, di cui alla tabella allegato “A”.

2. Di determinare il numero delle strutture potenzialmente attivabili sul territorio diciascun Municipio secondo quanto previsto nella tabella “Allegato B” che tiene contodella capienza minima e massima fissata dalla normativa vigente per i serviziintegrativi di cui sopra (di norma da 12 a 30 posti per i micronidi e gli Spazi Be.Bi da31 a 60 posti per i nidi).

3. Di approvare le specifiche tecniche ed educative per il rilascio delle autorizzazioni perl’attivazione di strutture private per la prima infanzia – ex articolo 27 della L.R.n. 59/80 – di cui all’allegato “C”.

4. Di stabilire che, in ragione del principio di snellimento delle procedure nonché dellanecessità di incentivare l’apertura di strutture per la prima infanzia, l’attribuzione aiMunicipi delle competenze per l’istruttoria ed il rilascio dei titoli abilitativi, ovenecessari, per gli interventi di cambio di destinazione d’uso sia temporaneo chepermanente, con o senza opere.I Municipi si attivano direttamente, presso gli altri uffici dell’AmministrazioneComunale e presso le altre strutture pubbliche competenti, per l’acquisizione di ogninecessario parere propedeutico al rilascio delle autorizzazioni medesime.Per tutti i progetti relativi alla realizzazione di nidi, micronidi o spazi Be.Bi, cherichiedano autorizzazioni in deroga a quanto previsto nel presente provvedimento e/oalle norme urbanistiche, i Municipi trasmettono gli atti ad una Commissione centraleappositamente istituita presso il Dipartimento XI, che dovrà esaminare i progetti erilasciare specifico parere, nonché le eventuali prescrizioni e condizioni.La Commissione sarà composta da rappresentanti qualificati del Dipartimento XI, delDipartimento IX, del Dipartimento VI, dell’Azienda USL Roma C – ServizioInterzonale Progetti, dei Vigili del Fuoco, del Municipio interessato.La composizione della Commissione potrà essere integrata, secondo necessità, dairappresentanti di altre strutture pubbliche competenti ad esprimere i pareri dicompetenza.Le modalità di costituzione e di funzionamento della Commissione saranno stabilitecon specifico, successivo provvedimento.

5. Di stabilire che il rilascio delle concessioni edilizie, di variazione temporanea, per lefinalità indicate dalla legge regionale, avverrà secondo un principio cronologico dipresentazione dell’istanza e fino alla saturazione dei posti disponibili.

6. Di autorizzare, in considerazione della circostanza che la legge regionale consente lalocalizzazione dei micronidi o nidi in ambienti già destinati a residenza, anche lalocalizzazione dei micronidi in ambienti a precedente destinazione residenziale, dialtezza netta m. 2.70, ancorchè collocati ai piani terreni degli edifici, in quanto ad essinon è applicabile la limitazione fissata dal vigente art. 39 (a) del R.E. per i pubbliciesercizi collocati ai piani terreni.

7. Di stabilire che gli allegati “A”, “B” e “C” costituiscono parte integrante e sostanzialedel presente provvedimento.

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8. Di stabilire che, con successivi provvedimenti, si procederà alla definizione delleprocedure concorsuali, dei criteri e delle risorse finanziarie finalizzate ad attivareconvenzioni con soggetti terzi per la gestione di servizi per la prima infanzia, al fine difavorire l’ammissione alla frequenza nei nidi di bambini e bambine provenienti dalleliste di attesa dei nidi del Municipio di riferimento.

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• Caratteristiche della struttura immobiliare

La struttura da destinare a nido, micro-nido o spazio Be.Bi, ai fini dell’autorizzazione,dovrà essere di norma situata al piano terra e constare di uno spazio esterno adeguatamentestrutturato e protetto.

Nella città consolidata, nel caso di riuso di strutture edilizie già esistenti, potranno essereautorizzati nidi e micro nidi in locali situati al piano terra o al primo piano degli edifici, sempre che i

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relativi progetti siano stati sottoposti a preventiva approvazione da parte dei competenti organitecnici sotto il profilo igienico-sanitario e della rispondenza alle norme relative alla sicurezza e alsuperamento delle barriere architettoniche.

In tali casi, a norma del combinato disposto dell’art. 46 bis e art. 40 – punti e, f, g, - delvigente Regolamento Edilizio comunale, potranno essere autorizzate strutture con altezza utilenetta non inferiore a mt. 2,7 e, a norma degli artt. 41 e 42/a, gli ambienti corridoi e bagni potrannoavere una altezza utile non inferiore a mt. 2,4. Potranno inoltre essere autorizzate, semprenell’ambito della città consolidata ed in caso di riuso di strutture esistenti, previo specificoapprofondimento dell’idoneità della proposta, anche strutture sprovviste di spazi esterni dipertinenza, sempre che siano disponibili spazi ad uso esclusivo adeguatamente protetti.

Al fine di garantire uno sviluppo adeguato delle attività educative è necessario prevedereun minimo inderogabile di mq. 10 coperti a bambino per i nidi, i micro-nidi e gli spazi Be.Bi.

Le strutture destinate a servizi per la prima infanzia dovranno in ogni caso rispondere airequisiti di esposizione, insolazione e controventilazione previsti nei regolamenti esistenti, nonchéalle norme del D.Lgs. n. 626/94 relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Tutti gli impianti dovranno essere conformi alla legislazione vigente.

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Procedutosi alla votazione nella forma come sopra indicata, il Presidente, con l’assistenzadegli scrutatori, dichiara che la proposta risulta approvata all’unanimità, con 35 voti favorevoli.

Hanno partecipato alla votazione i seguenti Consiglieri:

Argentin, Bartolucci, Battaglia, Carapella, Carli, Coratti, Cosentino, D’Erme, Dalia,Della Portella, Eckert Coen, Fayer, Foschi, Galeota, Galloro, Gasparri, Giansanti, Iantosca,Laurelli, Lovari, Malcotti, Mannino, Marchi, Marroni, Marsilio, Nitiffi, Orneli, Panecaldo,Perifano, Piso, Prestagiovanni, Santese, Spera, Vizzani e Zambelli.

La presente deliberazione assume il n. 9.

Infine il Consiglio, in considerazione dell’urgenza del provvedimento, dichiaraall’unanimità, con 36 voti favorevoli, immediatamente eseguibile la presente deliberazione aisensi di legge.

Hanno partecipato a detta votazione i seguenti Consiglieri:

Argentin, Bartolucci, Battaglia, Carapella, Carli, Coratti, Cosentino, D’Erme, Dalia,Della Portella, Di Francia, Eckert Coen, Fayer, Foschi, Galeota, Galloro, Gasparri, Giansanti,Iantosca, Laurelli, Lovari, Malcotti, Mannino, Marchi, Marroni, Marsilio, Nitiffi, Orneli,Panecaldo, Perifano, Piso, Prestagiovanni, Santese, Spera, Vizzani e Zambelli.

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(O M I S S I S)

IL PRESIDENTEG. MANNINO – M. CIRINNA’

IL SEGRETARIO GENERALE V. GAGLIANI CAPUTO

IL VICE SEGRETARIO GENERALEM. SCIORILLI

La deliberazione è stata pubblicata all’Albo Pretorio dal ………………………….

al …………………………………………… e non sono state prodotte opposizioni.

La presente deliberazione è stata adottata dal Consiglio Comunale nella seduta del27 febbraio 2003.

Dal Campidoglio, li …………………………………

p. IL SEGRETARIO GENERALE

……..……………….……………………