dal vangelo secondo giovanni · madre del bell'amore, consacro il mio cuore, perché il mio...

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DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (15,1-8) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’a- gricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie pa- role rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorifica- to il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Maria, vergine dell'ascolto, silenzio in cui la Parola venne ad abitare fra noi, affido a te tutto me stesso, la mia mente e il mio cuore, perché alla tua scuola e col tuo aiuto io sia silenzio e ascolto per lasciarmi amare senza difese dal mio Dio e di- venire come te deserto fiorito, giardino del sempre nuovo inizio dell'amore. A te, Madre del bell'Amore, consacro il mio cuore, perché il mio sì divenga come il tuo sorgente d'amore tenero e attento, umile e concreto, e, come te, arca dell'Alleanza, porti a quanti incontrerò la gioia della presenza dell'Amato. (Bruno Forte)

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DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (15,1-8)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’a-

gricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta

frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi

ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da

se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la

vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me

non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca;

poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie pa-

role rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorifica-

to il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Maria, vergine dell'ascolto, silenzio in cui la Parola venne ad abitare fra noi, affido a te tutto me stesso, la mia mente e il mio cuore, perché alla tua scuola e col tuo aiuto io sia silenzio e ascolto per lasciarmi amare senza difese dal mio Dio e di-venire come te deserto fiorito, giardino del sempre nuovo inizio dell'amore. A te, Madre del bell'Amore, consacro il mio cuore, perché il mio sì divenga come il tuo

sorgente d'amore tenero e attento, umile e concreto, e, come te, arca dell'Alleanza, porti a quanti incontrerò la gioia della presenza dell'Amato. (Bruno Forte)

Maria, Vergine del silenzio, non permettere che davanti alle sfide di questo tempo la no-stra esistenza sia soffocata dalla rassegnazione o dall'impotenza.

Aiutaci a custodire l'attitudine all'ascolto, grembo nel quale la parola diventa feconda e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio. Maria, Donna premurosa, destaci

dall'indifferenza che ci rende stranieri a noi stessi. Donaci la passione per il mistero dell'altro e ci pone a suo servizio. Liberaci dall'attivismo sterile, perché il nostro agire

scaturisca da Cristo, unico Maestro. Madre dolorosa, che hai provato il dolore strazian-te di stringerne tra le braccia il corpo martoriato, insegnaci a non disertare i luoghi del

dolore; rendici capaci di attendere con speranza l'aurora pasquale che asciuga le lacrime di chi è nella prova. Maria, preservaci dalla tristezza e dal disimpegno. Rendici senti-

nelle di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre, ci si fida e ci si dona. (Cei )