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Porcellane di Cina della

1644-1911

GOFFI CARBONI ANTIQUARIATO

Dinastia QingDinastia Qing

In copertina

Coppia di vasi di tipo zhuibaping, particolare. Cat. n° 1

Mostra e Catalogo a cura di Giovanni Carboni

dal 6 maggio al 18 giugno 2005, ore 10,00-13,00 e 16,30-19,30chiusa lunedì e festivi

Porcellane di Cina della

1644-1911Dinastia QingDinastia Qing

Dedica

Questa mostra è dedicata all’antiquario Ubaldo Carboni (1924-2004)appassionato e sensibile conoscitore dell’arte cinese.A chi gli chiedeva il perché del suo interesse per le cineserie rispondeva con unsorriso: “Sa, la Cina è un punto di arrivo…”.Senza preoccuparsi delle mode e guidato dal solo criterio della bellezza, siavvicinava alle persone trasmettendogli il suo amore per l’ORIENTE, graziealla sua straordinaria comunicatività.Nel ricordo di questa sua passione, che ci ha trasmesso e senza la quale questamostra non avrebbe mai potuto realizzarsi, viene presentata oggi questa esposizione.

PRESENTAZIONE

Paradossalmente, la fragile porcellana è il più duraturo dei materiali.La sua lucentezza e il suo decoro rimangono brillanti nei secoli.

Daniel Nader, China to Order

Le porcellane di Cina hanno sempre esercitato un fascino straordinario sul mondooccidentale. Sin dal trecento fecero la loro comparsa in Europa e l’impressione chesuscitarono fu tale che a Firenze si tentò subito di imitarle realizzando quella che fu poiconosciuta come la Porcellana Medici. Solo nel settecento ne venne scoperto il segreto inGermania ma, malgrado ciò, la porcellana di Cina continuò ad essere spesso preferita aquella europea, da cui si è sempre differenziata. Il fascino della sua bellezza era così forteal punto che con il termine China si indicava nella lingua inglese tanto il paese che questoprezioso prodotto.In Italia quest’arte è stata sempre conosciuta ed apprezzata anche se è mancata, a differenzadel resto dell’Europa, una vera e propria Compagnia delle Indie italiana che l’importassedirettamente. Nel nostro paese le porcellane e il gusto per l’ORIENTE sono rimasti alungo un fatto d’elite, storicamente confinati nelle collezioni delle grandi famiglie. Ciònon ne ha favorito la diffusione e non è un caso che in una città come Roma non sia statamai realizzata, prima di oggi, una mostra dedicata esclusivamente alle porcellane di Cina.Questa esposizione viene presentata con il desiderio di fare conoscere quello che è stato

il periodo più importante della sua storia. Sotto la dinastia Manciù, che regnò dal 1644al 1911, quest’arte raggiunse la sua più perfetta espressione e gli scambi continui dellaCina con l’Europa contribuirono al suo grande sviluppo. Il risultato di questo scambiotra tradizioni così diverse è di fronte ai nostri occhi. La bellezza di questi oggetti li hapreservati e protetti nel tempo, malgrado la loro delicatezza, permettendogli di giungerefino a noi.

Porcellane di Cina della Dinastia Qing 1644-1911

LE PORCELLANE DI CINA, FORME E DECORI

La porcellana, questo nobile e duttile materiale, si è prestato nei secoli ad assumere leforme e i decori più diversi per rispondere alle esigenze di raffinati artigiani e dei loroesigenti committenti. Le prime porcellane esportate dalla Cina in Medio Oriente alla finedella dinastia Yuan (1279-1368), avevano un decoro bianco e blu e recavano, in alcunicasi, delle iscrizioni in persiano. Il blu, derivato dal cobalto, probabilmente importatodalla stessa Persia, era il colore dominante utilizzato per realizzare piatti, coppe, bottiglie,e versatoi che avevano una tipica forma islamica. In alcuni rari casi si utilizzava anchel’ossido di rame per ottenere un rosso ruggine.Con la dinastia Ming (1368-1644) la porcellana sviluppò decori che includevano animalimitologici, fiori e simboli buddisti. All’inizio del cinquecento i portoghesi giunsero alporto di Canton e furono i primi europei a sviluppare un commercio regolare con laCina. Ma furono gli olandesi, che gli subentrarono alla fine del secolo con la loro Compagniadelle Indie Orientali, a creare un vero e proprio mercato di porcellane in Europa. La kraakporcelain (porcellana trasportata dalle navi caracche) invase l’Europa sia con formetradizionali che con altre come le teiere, le bottiglie con la pancia allargata e i kendi, untipo di versatoio molto popolare in Asia. Il decoro di questi oggetti studiatiapprofonditamente da una italiana, Maura Rinaldi, era tipicamente in bianco e blu, spessocon riserve a motivi animali e personaggi.Ma è alla fine dell’epoca Ming e poi con la successiva dinastia Qing che l’evoluzione dellaporcellana subì un’accelerazione. Soprattutto nel XVIII secolo un lungo periodo di pacee di relativa stabilità in Cina favorì lo sviluppo delle arti ed in particolare quello dellaporcellana. Il successo in Europa di quella giapponese a decoro Imari, blu, rosso ed oro,spinse la Cina ad imitarla. Contemporaneamente si svilupparono i monocromi, da soli oin combinazione con riserve a smalti policromi, e nacquero le cosiddette famiglie.Famiglia verde, famiglia rosa, famiglia nera e famiglia gialla erano le denominazioni usatein OCCIDENTE per identificarle, a seconda dei particolari colori e decori impiegati. Leforme diventavano sempre più differenziate, dalle figurine alle grandi garnitures, anchese in Europa la richiesta maggiore era riservata ai servizi da tavola. Il collezionismoimpazzava sotto Luigi XIV e le più importanti famiglie europee facevano a gara perpossedere le porcellane più belle. La concorrenza della Cina, prima della diffusione dellemanifatture europee, era così forte che come scriveva Michel Beurdeley nel libro Porcelainde la Companie des Indes i vasai di maiolica erano spinti a “…sollecitare ripetutamente lafine di tale importazione”.Si ordinavano decori armorial, con gli stemmi delle famiglie, e le Compagnie delle Indie



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Orientali dei diversi paesi fornivano disegni, stampe e modelli degli oggetti da realizzare,diversi a seconda della destinazione. I gesuiti, presenti da tempo in Cina, proponevanola rappresentazione di scene tratte dal Nuovo Testamento. A loro volta i cinesi portavanoin OCCIDENTE le immagini e i simboli della loro cultura. La moda per la Cina raggiunsegli Stati Uniti, la Russia e il Brasile.Nel frattempo in Europa, dall’inizio del settecento in poi, si erano sviluppate dellemanifatture autonome mentre in Cina si continuavano a creare forme e decori più legatialla loro sensibilità. La porcellana aveva ormai conquistato il mondo.

1. Coppia di vasi di tipo zhuibaping di forma globulare e con un lungo collo. La decorazioneè a fondo nero con un disegno in oro di Cani di Pho che giocano con una palla decorataa broccato, simbolo del sole. Questo tipo di decorazione, molto rara, è denominatonel mondo anglosassone mirror black o black gold. Vasi di questo tipo, ma con decorodiverso, si ritrovano in grandissime collezioni come quella del Metropolitan Museumof Art di New York e nell’Hermitage Museum di Leningrado. La singolarità di tuttiquesti oggetti e nel contempo la loro somiglianza porta a ritenere che si tratti di unaserie di vasi nati tutti contemporaneamente, con decori diversi, e mai più replicati.Si conoscono altri vasi della stessa forma, ma non a fondo nero, che sembrano averavuto una genesi diversa.EPOCA KANGXI (1662-1722)ALTEZZA CM 43 E 44

Catalogo

2. Coppia di piatti in porcellana a fondo giallo con decoro famiglia rosa. Al centro undisegno stilizzato del carattere shou “lunga vita”, ed intorno quattro medaglioni cherecano la scritta benaugurale Una illimitata lunga vita circondati da un fitto decorovegetale verde con fiori rosa. Sul retro un decoro vegetale su tre lati con al centro lamarca Guangxu. L’Imperatore Guangxu era stato posto sul trono a soli tre anni dallapotentissima reggente Cixi. Sotto la guida di Cixi l’arte si richiamò fortemente allatradizione e molte forme e decori si ispirarono all’epoca Qianlong al punto che alcuneporcellane ne recavano la marca relativa.EPOCA GUANGXU (1875-1908)DIAMETRO CM 24,5

3. Kendi di forma globulare con il collo svasato ed un becco a forma di bulbo decoratocon un fondo powder blue con tracce d’oro e quattro riserve polilobate con disegnifloreali in blu e rosso. La forma di questo versatoio è ritenuta da alcuni provenientedai paesi islamici che si affacciano sul mar Mediterraneo, mentre altri la consideranooriginale del sud est asiatico. Per questi ultimi si trattava di un contenitore di acquautilizzato nelle cerimonie buddiste. Qualunque sia stata la sua origine, questa formasi sviluppò nel mondo cinese in epoca Ming con diverse varianti. Gli esemplari condecoro bianco e blu appartengono soprattutto alla fine della dinastia Ming, mentrequesto è da considerarsi sicuramente realizzato in piena dinastia Qing.EPOCA QIANLONG (1736-1795)ALTEZZA CM 22

4. Bottiglia di forma quadrangolare allungata con il tappo in bronzo dorato. Ogni latoè definito da una linea blu e presenta un decoro alternativamente floreale e a paesaggio.Secondo il parere di alcuni studiosi questa forma deriverebbe dagli albarelli italianidel XVI secolo. In realtà risale a modelli occidentali in vetro ripresi nel cinquecentoin Giappone e in Cina. Erano destinati a contenere bevande alcoliche e la loro formane facilitava il trasporto in nave, dentro casse di legno.EPOCA KANGXI (1662-1722)ALTEZZA CON IL TAPPO CM 27


5. Piatto in porcellana a forma di conchiglia con bordo ondulato decorato nei toni dellafamiglia verde con disegni floreali, farfalle e insetti. Il particolare tipo di finitura rugosadella superficie interna della porcellana è denominato buccia d’arancio. La farfalla èsimbolo dell’estate, della gioia e della felicità coniugale. Dipinta in unione con lapeonia indica doppia felicità. EPOCA KANGXI (1662-1722)LARGHEZZA CM 26

6. Coppia di gruppi di nove figurine ciascuno rappresentanti i Baxian cioè gli OttoImmortali del pantheon taoista insieme con Shou–Lao, dio della longevità. Sonodecorati in policromia nei toni della famiglia rosa. Questo insieme di personaggisimboleggia la felicità secondo i principi taoisti e ciascuno di essi è dotato di poteristraordinari. Compaiono in diversi tipi di raffigurazioni artistiche. In porcellana questipersonaggi si trovano anche come figurine isolate, ognuno riconoscibile da i suoiparticolari attributi. FINE DELL’EPOCA QIANLONG (1736-1795)ALTEZZA CM 16


7. Vaso di forma globulare con tappo, decorato con un laccatura a fondo rosso su cui spiccanofarfalle, insetti e motivi floreali. Questi tipi di vasi vengono denominati ginger jar perchéin origine erano destinati a conservare la spezia dello zenzero. La laccatura dei vasi è moltorara in Cina mentre è più usata in Giappone. Il motivo del disegno è invece classicamentecinese. Le farfalle in particolare alludono all’estate, alla gioia e alla longevità, così comeall’estate si riferisce la raffigurazione delle cicale. FINE DELL’EPOCA QIANLONG (1736-1795)ALTEZZA CM 23,5

8. Coppia di candelieri a decoro Canton famiglia rosa. Sia sulla base che sul fusto presentanoriserve decorate alternativamente a scene di palazzo e fiori. Sul fondo prevalgono i coloriverde e rosa. Canton fu il centro internazionale del commercio cinese e in questa cittàavevano sede le rappresentanze europee delle Compagnie delle Indie. I candelieri sonouna tipologia piuttosto rara nella porcellana di Cina, soprattutto con questo decoro.Erano realizzati su modelli in argento e facevano parte di importanti servizi da tavola. EPOCA INIZIO SECOLO XIXALTEZZA CM 19,5

9. Piatto con bordo polilobato decorato nei toni della famiglia verde. Sulla tesa dodici riservecontengono alternativamente immagini di personaggi e di cestini fioriti (che rappresentanol’armonia e l’accordo). Al centro alcuni personaggi all’esterno di un palazzo. Si conosce unaserie di questi piatti decorati con gli stemmi delle diverse province olandesi che fa parte dellacollezione del Rijksmuseum di Amsterdam. La singolarità di quello esposto è di avere alcentro una scena con dei personaggi.EPOCA KANGXI (1662-1722)DIAMETRO CM 38


10. Coppia di vasi porta tè (tea-caddies) di forma derivata da un modello in porcellana diMeissen con decoro bianco e blu raffigurante, su entrambi i lati, un paesaggio con delleabitazioni. Il tappo in argento, di fattura olandese, è degli inizi del XIX secolo. Gli olandesiamavano montare le porcellane di Cina e Giappone in argento e bronzo dorato. È interessantenotare come questi oggetti rappresentino un profondo incontro di due culture estetiche:la forma e la montatura dall’Europa, e la porcellana con il suo decoro dalla Cina.EPOCA QIANLONG (1736-1796)ALTEZZA CON IL TAPPO CM 12,5

11. Europeo a cavallo di un animale fantastico (che alcuni identificano con un leone) in porcellanamonocroma bianca. Il personaggio, vestito con un ampia tunica, stivali e con un cappelloa larghe tese in testa, tiene nelle mani una briglia. Questa porcellana, chiamata dai francesiblanc-de-Chine, proviene da Dehua, nella provincia sud est del Fukien, famosa per questotipo di produzione. Un esemplare analogo è illustrato nel volume I del catalogo dell’importanteCollezione Mottahedeh dedicata alle porcellane di Cina realizzate per l’OCCIDENTE,China for the West.EPOCA KANGXI (1662-1722)ALTEZZA CM 29

12. Coppia di leoni buddisti (o Cani di Pho) in porcellana blanc-de-Chine, seduti su di unplinto rettangolare con una zampa sopra una palla. Derivano da i monumentali leoni cheerano posti di guardia all’ingresso dei templi buddisti e, per estensione, il loro ruolo passòalla preservazione del focolare domestico. È interessante osservare la qualità di queste figurenei particolari della capigliatura e della parte dietro della porcellana. Le porcellane biancheprovenivano dai forni di Dehua sin dal XVI secolo e furono molto apprezzate in Europanel XVIII secolo. Realizzate in varie forme, dai vasi a vari oggetti d’uso, raffiguravano spessodivinità buddiste.EPOCA KANGXI 1662-1722ALTEZZA CM 39,5


13. Piatto con decoro floreale a peonie in bianco e blu. La peonia è l’emblema dellaprimavera e simboleggia amore, affetto, bellezza femminile, buona salute, onore efelicità. Sul fondo un doppio cerchio blu con al centro una foglia di artemisia. Questosimbolo era utilizzato nell’epoca Kangxi per sostituire il nianhao, cioè la marca delregno Kangxi, il cui uso era stato proibito da un editto. È importante osservare cheil nome comunemente usato per definire un epoca non è quello proprio dell’imperatorema il nome che definisce gli anni del suo regno. In questa stessa epoca su alcuneporcellane venivano poste marche della dinastia Ming e alla fine dell’ottocento venivautilizzata spesso quella Qianlong. In questi casi non si trattava di un falso ma di unaforma di omaggio ai modelli più antichi cui ci si era ispirati. La marca quindi non èuna garanzia di epoca ma può essere una conferma di una valutazione dell’oggetto.EPOCA KANGXI (1662-1722)DIAMETRO CM 37

14. Sedile da giardino (garden sit), con decoro floreale a peonie e a disegni geometricistilizzati, nei toni del bianco e blu. Questo tipo di oggetto veniva collocato nelleterrazze e nei patii degli edifici cinesi già dal quattordicesimo secolo ed inizialmenteera realizzato in gres. Poi fu realizzato anche in porcellana e decorato in diversi modi.Quello esposto nella mostra è a base esagonale, a forma di barile con il centroleggermente rigonfiato e cavo all’interno e sul fondo. Si distingue per la raffinatezzadel disegno e la profondità del colore.EPOCA QIANLONG (1736-1795)ALTEZZA CM 47


15. Contenitore per il tè (tea-caddy) di forma quadrangolare con tappo in bronzo doratodecorato nei toni della famiglia verde. La denominazione di appartenenza a questafamiglia fu coniata per la prima volta da Albert Jacquemart e Edmond Le Blant nel lorostudio sulle porcellane del 1862 e ne identificava la diretta derivazione dalle porcellanetransizione (e ancor prima da quelle a decoro vucai) che utilizzavano una tavolozzapolicroma in cui emergeva il colore verde. Tale decoro raggiunse la sua massima espressionein epoca Kangxi e fu applicato anche in combinazione con il bianco e blu e il powderblue.EPOCA KANGXI (1662-1722) ALTEZZA CON IL TAPPO CM 11

16. Due piatti, uno piano ed uno fondo, decorati nei toni dell’Imari in blu, rosso ed oro.La loro particolarità consiste nel tipo di decoro, spiccatamente ispirato ai modelligiapponesi al punto di confondersi quasi con essi. In realtà solo la pasta della porcellanali identifica come cinesi. Il decoro Imari ha infatti origini giapponesi. Nato alla fine del’600 per decorare le porcellane destinate all’OCCIDENTE, prese il suo nome dal portodi Imari in Giappone da cui venivano trasportate. Visto il loro successo, all’inizio delsettecento i cinesi iniziarono ad imitarle e a portarle in Europa.EPOCA KANGXI (1662-1722)DIAMETRO CM 20,5

17. Vaso di forma derivata da un modello in bronzo di epoca arcaica denominato Hu. Talivasi venivano usati nelle cerimonie rituali per contenere il vino. Il particolare tipo difinitura nera è denominata chayemo (tea-dust in inglese) cioè color polvere di té e venivafatto per ricreare l’illusione del bronzo. Si tratta di un tipo di coperta riservata alleporcellane imperiali. È importante ricordare, quando ci si riferisce all’origine di questaforma, che i vasi arcaici in bronzo derivavano a loro volta da modelli ancora precedentiin ceramica. EPOCA QIANLONG (1736-1795)ALTEZZA CM 34


18. Modello di montagna di forma piramidale con case, decori floreali e personaggi,montato in Francia nel sec. XIX a candeliere con bronzo dorato e fiori in porcellana.In Cina molte montagne sono associate con leggende storiche o mitologiche e sonooggetto di una particolare venerazione. L’Imperatore Qianlong aveva una predilezioneper i modelli di montagne creati da blocchi di giada. Quelli in porcellana sono moltopiù rari, soprattutto se montati. L’usanza di montare in argento o bronzo dorato leporcellane, con l’intento di renderli oggetti più preziosi, c’è stata in tutti i paesi e intutte le epoche. Hanno cominciato a farlo nel mondo islamico, dove le porcellaneerano già esportate dal secolo XIV per poi continuare in Europa, in particolare inFrancia, Germania e Olanda.FINE DELL’EPOCA QIANLONG (1736-1796)ALTEZZA CM 36

19. Piatto ottagonale decorato nei toni della famiglia verde con un bordo con finitura arilievo denominato crush-pie. Questo esempio di decorazione era tipico delle porcellanedestinate all’esportazione in occidente nelle prime decadi del secolo XVIII. Nelladecorazione basata su motivi floreali, uccelli e insetti, insieme ai caratteristici coloridominanti, verde e rosso, compare anche il giallo e il violetto. La forma di questopiatto deriva da modelli europei in argento.EPOCA KANGXI (1662-1722)LARGHEZZA CM 32

20. Vaso di forma globulare con tappo decorato nei toni del bianco e blu. Presental’immagine di una fenice, animale mitico emblema dell’Imperatrice, che rappresentaunione e matrimonio felice. Porcellane di questa forma venivano utilizzate perconservare lo zenzero, anche se spesso avevano un decoro diverso.EPOCA KANGXI (1622-1722)ALTEZZA CM 20


21. Piatto con l’allegoria del matrimonio, decorato a grisaille, con al centro dipinta unacerimonia nuziale in un tempio classico. Tra i personaggi che circondano gli sposi,Giunone, dea del matrimonio e della maternità e, davanti a lei, Imene che brandisceuna torcia. Fra le colonne esterne del tempio le divinità propiziatrici; a destra Cerere,protettrice del matrimonio con un fascio di spighe in mano (simbolo di prosperità)e a sinistra la Prudenza, con uno specchio in mano. In primo piano, emergente daiflutti, Nettuno. Sulla volta la scritta SEMPER AMOR PRO TE FIRMISSIMUSATQUE FIDELIS. Ai lati di quest’ultima due monogrammi in oro, così come in oroè il decoro della tesa. Le figure hanno uno smalto rosa. Il modello originale del disegno,trattandosi di una grisaille, era sicuramente una incisione. Piatti simili a questo sonoconservati nelle collezioni del Victoria and Albert Museum di Londra e del Rijksmuseumdi Amsterdam.EPOCA QIANLONG (1736-1795)DIAMETRO CM 23

22. Coppia di piatti fondi con bordo ondulato il cui decoro in oro della tesa venivadefinito mandarin pattern. All’interno una coppia di figure con la donna intenta algioco. La decorazione è policroma e si nota la presenza del rosa caratteristico dellafamiglia rosa. L’utilizzazione di questo colore nella porcellana è posteriore al 1720ed era stato usato per la prima volta in Cina nei laboratori imperiali di Pechino, peri vetri colorati e gli smalti su metallo.INIZIO DELL’EPOCA QIANLONG (1736-1795)DIAMETRO CM 24,5


23. Vaso da notte con coperchio decorato con rami fioriti a peonie nei toni dell’Imaridenominato bourdalou. Tale nome gli deriva da quello di un famoso predicatore icui sermoni erano tanto lunghi che le signore nascondevano sotto i loro mantelliquesto prezioso oggetto. Questo, in particolare, proviene dalla collezione dei ContiRucellai a Villa Rucellai, Campi Bisenzio.EPOCA QIANLONG (1736-1795)LUNGHEZZA CM 24

24. Rinfrescatoio con peduccio e anse caratterizzato da un decoro Imari a peonie. È iltipico esempio di un oggetto creato per l’Europa da un modello originale in argento.Nel secolo XVIII in Francia e in Inghilterra dilagava la passione per la porcellana diCina e le grandi famiglie europee ordinavano in ORIENTE i servizi da tavola e glioggetti più raffinati per le loro collezioni. Due esemplari analoghi a questo si trovanonella Sala del Putto di Palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma e compaiono in unafoto del libro dedicato all’edificio nel 1999.EPOCA QIANLONG (1736-1795)ALTEZZA CM 22


25. Piatto decorato a soggetto floreale nei toni della famiglia verde. La tesa consiste in unafascia di foglie verdi in cui spiccano otto fiori a colori vivaci. Una fascia ondulata di colorerosso, giallo e verde racchiude all’interno un decoro analogo con fiori di vari colori chespiccano su un fondo di foglie. Questo tipo di porcellana è anche definita transizione (trale dinastie Ming e Qing) ed è caratterizzata da una decorazione che, anche se presenta latavolozza della famiglia verde, non ne possiede ancora i soggetti e il disegno tipico checomparirà solo alla fine del XVII secolo.INIZIO DELL’EPOCA KANGXI (1662-1722)DIAMETRO CM 33

26. Garniture di quattro vasi, formato da due potiches con tappo e due cornet, con decorifloreali in oro su un fondo powder blue. Questo tipo di decoro era ottenuto sottocopertaspruzzando il pigmento di cobalto attraverso una canna di bambù, chiusa sul fondo conuna garza, così che le particelle di colore si depositassero sulla porcellana in manierairregolare, creando con l’invetriatura e la cottura un effetto di vivacità e profondità. Questoset di vasi era destinato alla decorazione dei palazzi delle grandi famiglie europee; unoanalogo è visibile nelle collezioni del Museo Poldi Pezzoli di Milano.EPOCA KANGXI (1662-1722)ALTEZZA CM 53 (POTICHE) E 42 (CORNET)

27. Due terrine e un piatto ovale con decoro Imari nei toni del blu, rosso e oro con sulla tesarami fioriti alternati a delle carpe; al centro peonie e una farfalla. Il motivo della carpa èsimbolo di ricchezza e prosperità. Amuleto contro i demoni, fa parte dei segni di Buddae significa libertà dai vincoli, così come il sapere del Budda non ha vincoli o barriere.L’estremo interesse dell’accoppiamento di questi oggetti è che una delle due terrine è inporcellana di Cina mentre l’altra è in maiolica italiana, manifattura Rubati del settecento.Il modello della forma originale, in questo caso, è occidentale mentre il decoro è cinese.La terrina in maiolica nasce quindi dopo dell’altra, e ciò ne fa un raro, tangibile, esempiodei profondissimi scambi culturali esistenti tra ORIENTE e OCCIDENTE.EPOCA QIANLONG (1736-1795)DIAMETRO CM 32


Finito di stampare nel mese di aprile 2005

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Lunga Vita, Ricchezza e Onore

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