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THOTEL 13 MARZO 2013 FEROLETO ANTICO CORSO: LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI

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THOTEL 13 MARZO 2013 FEROLETO ANTICO

CORSO:

LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE TRASMESSE CON GLI ALIMENTI

MEDICO DI FAMIGLIA: «MA CHE FA DAVVERO?»

Un medico che sa di

malattie infettive più

di un ginecologo, e di

gravidanza più di un

ortopedico, ma anche

di fratture più di un

dermatologo, e di

demenze più di un

anestesista

E fra le tante diffuse competenze deve avere anche quella, che lo distingue

dal neurologo, di sospettare, riconoscere, segnalare e spesso curare anche

le tossinfezioni alimentari , ma comunque sempre aiutare a prevenirle

SE IL COMPITO PIÙ IMPORTANTE DEL MEDICO DI FAMIGLIA E’ DI AIUTARE A

PREVENIRE LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI, A PARTE FORNIRE I CONSUETI

SUGGERIMENTI IGIENICO-SANITARI, NON SOLO DI LIVELLO PERSONALE, MA ANCHE

AMBIENTALE E SOCIALE IL MEDICO DEVE ALLORA ANCHE ATTENERSI AL

D.M. 15.12.1990 OVVERO «ALL’OBBLIGO DI SEGNALAZIONE DELLE MALATTIE

INFETTIVE»

SOSPETTARE E SEGNALARE:

CLASSE PRIMA: Malattie per le quali si richiede

segnalazione immediata o perché soggette al

Regolamento sanitario internazionale o perché

rivestono particolare interesse:

1) colera;

2) febbre gialla;

3) febbre ricorrente epidemica;

4) febbri emorragiche virali (febbre di Lassa,

Marburg, Ebola);

5) peste;

6) poliomielite;

7) tifo esantematico;

8) botulismo;

9) difterite;

10) influenza con isolamento virale;

11) rabbia;

12) tetano;

13) trichinosi.

Modalità di notifica

Deve essere osservato il

seguente flusso informativo:

1) segnalazione all'unità

sanitaria locale, da parte del

medico, per telefono o

telegramma entro dodici ore dal

sospetto di un caso di malattia;

MA ANCHE A RICONOSCERE E SEGNALARE

MA DEVO SEGNALARE SEMPRE? ANCHE LE FORME RITENUTE

«BANALI»?

CLASSE QUARTA:

Malattie per le quali alla segnalazione del

singolo caso da parte del medico deve

seguire la segnalazione dell'unità

sanitaria locale solo quando si

verificano focolai epidemici:

44) dermatofitosi (tigna);

45) infezioni, tossinfezioni ed infestazioni

di origine alimentare;

46) pediculosi; 47) scabbia.

Modalità di notifica:

1) dal medico all'unità sanitaria locale

entro ventiquattro ore;

Anche a Pasqua e a Natale, dopo le grandi abbuffate, magari in casa, con

un solo amico che poi manifesta disturbi gastro-intestinali?

SI!

PERCHE’ SEGNALARE E’ UN MODO PER

PERMETTERE DI DEFINIRE UNA EPIDEMIOLOGIA

DEL TERRITORIO, E COMUNQUE DI ATTIVARE UN

ALLERTA PREVENTIVO E QUINDI UNA

PREVENZIONE

Singoli dati «banali», se aggregati possono

diventare dati molto significativi , che devono

poi essere approfonditi, verificati, seguiti

NON DIMENTICANDO FRA L’ALTRO CHE

ALMENO IL 30% DELLE TOSSINFEZIONI

ALIMENTARI HA COME LUOGO DI INSORGENZA

L’ ABITAZIONE PRIVATA, OVVERO LA CUCINA

FAMILIARE. POI LA RISTORAZIONE PUBBLICA

(RISTORANTI, BAR ROSTICCERIA, VENDITORI

AMBULANTI) E QUINDI LA RISTORAZIONE

COLLETTIVA (MENSE SCOLASTICHE, AZIENDALI,

OSPEDALI, ETC)

MA COSA SUCCEDE REALMENTE

Dati nazionali /regionali/provinciali (ASP)

malattie italia calabria prov.cz

brucella 1996 1896 125 36

brucella 2009 167 27 2

epatite a 1996 8651 147 14

epatite a 2009 1580 9 0

salmon. 1996 15560 252 62

salmon.2009 5715 40 4

leishm. 1996 145 4 2

leishm. 2009 72 2 0

diarr. Inf 1996 2066 0 23

diarr. Inf 2009 5547 1 0

i pediatri in Italia, ma non in Calabria , negli

ultimi anni segnalano di più le diarree

infettive per l’aumento del rischio in età’

pediatrica

ANCHE I MEDICI DI FAMIGLIA, DEVONO ALLERTARSI PERCHE’ IL

RISCHIO PROGNOSTICO PER LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

AUMENTA CON L’ETA’

La disidratazione conseguente è frequentemente una concausa di morte,

COME PUO’ REGOLARSI IL MEDICO DI FAMIGLIA?

Sintomi: a parte alcune specificità, la sintomatologia è similare, dolori addominali,

nausea, vomito, diarrea, febbre , astenia.

Si possono segnalare come possibili se:

Botulismo: diplopia, visione appannata

Salmonellosi: feci discromiche

Brucellosi: sudori notturni, stanchezza anormale, cefalea e perdita di peso

Diarree infettive: sosp. nelle «comunità» eziologia varia

Epatite virale A: dolori addominali, febbre, ittero

Avvelenamento da Funghi: quadro acutissimo ed anamnesi positiva

Leishmania viscerale: epatosplenomegalia, linfoadenopatia, febbre, anemia

Parassitosi intestinali; ameba, giardia

Poche cose da ricordare bene, mettendo le mani

sull’ammalato.

IN CONCLUSIONE: LE MTA IN CALABRIA

Almeno dal punto di vista del medico di medicina generale :

Non rappresentano ad oggi uno sconvolgente problema di salute pubblica, ma presentano sicuramente un elevato interesse almeno di raccolta dei dati epidemiologici.

Devono riattivare l’attenzione del medico di medicina generale sul territorio, come costante suggeritore di norme igienico-sanitarie

Richiedono in Calabria sicuramente una migliore integrazione operativa come molte altre attivita’ sanitarie in Regione.

Suggeriscono la necessità di nuovi strumenti di segnalazione e di interrelazione tra singoli medici e strutture pubbliche, per migliorare le capacità di intervento.

Forse la rete ci salverà!!!

• Attivare la trasmissione telematica.

• Garantire il ritorno dei dati complessivi

dall’ASP al medico segnalatore.

• Istituzionalizzare il confronto annuale sui dati

epidemiologici.

• Favorire da parte della Regione Calabria la

medicina d’iniziativa.

Tutto questo fra l’altro rappresentandosi come una

operazione a costo zero.

Conclusioni e

suggerimenti

Grazie