corriere della riviera settembre 2009

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Corriere della Riviera Periodico gratuito d’informazione del lago di Garda e della provincia di Verona Fondato nel 1999 E- mail:[email protected] Anno 11 • Numero 5 Settembre 2009 web: www.corrieredellariviera.it di Savoia Angelo e Andrea Videoispezioni canalizzazioni sotterranee con telecamere professionali da Ø 8 cm a Ø 150 cm di Roberto Gianfreda Non esistono più i Cavalieri di una volta... quelli... senza macchia !Oggi vorrebbero comprare col denaro silenzio e libertà, giornali e direttori Strano caso:Il “Giornale”... il “Corriere” è “Libero”? FRANCO FRANCO FRANCO- - -BOLLO BOLLO BOLLO di di di Roberto Gianfreda Roberto Gianfreda Roberto Gianfreda Loc. PRADA (San Zeno di Montagna – Brenzone ) Tutta la natura che ti circonda Tel Vivaio 0456210690 Tel Vivaio 0456210690 Tel Vivaio 0456210690 Tel ab 0457200417 Tel ab 0457200417 Tel ab 0457200417 BORGO S.LORENZO BORGO S.LORENZO S e voleste donare alla Città, a poveri ammalati o diseredati tutti o parte dei vostri beni terreni.. potete farlo. Qualcuno ve ne sarà grato e vi ricorderà spesso. Forse non saranno proprio coloro a cui avete destinato beni, aiuti e ultime volontà, forse non saranno ne malati ne poveri, ne anziani, ma, statene certi, qualcuno ve ne sarà grato co- munque. Una Verona ricca e gene- rosa non poteva non vantare grandi ed esemplari atti di altruismo e soli- darietà. L'ultimo, solo in senso cronologico, generoso lascito è di un concittadino acquisito di origini austriache, Hans Kaminsky che, a Verona dal dopo- guerra, oltre ad aver aiutato la Città con la creazione di Automotor e... Continua a pag 6 direttamente dalla Corrida di Canale 5 Canale 5 Canale 5 STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO PALAZZETTO DELLO SPORT DI PALAZZETTO DELLO SPORT DI PALAZZETTO DELLO SPORT DI PONTI SUL MINCIO PONTI SUL MINCIO PONTI SUL MINCIO a 3Km da Peschiera del Garda a 3Km da Peschiera del Garda a 3Km da Peschiera del Garda Sabato 19 settembre 19 settembre 19 settembre e Domenica 20 settembre 20 settembre 20 settembre 2009 IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE AGORA’ DI PESCHIERA DEL GARDA INFO CELL: 3388086142 MANOLO CASALINO MANOLO CASALINO MANOLO CASALINO IL NEMICO PUBBLICO N. 1 E’ PARTITA LA CACCIA AI LASCITI DEI GRANDI POVERI BENEFATTORI Lazise Lo Tsunami di cemento armato Lo Tsunami di cemento armato Lo Tsunami di cemento armato Servizio a pag 4 Oggi siamo tutti più sicuri. Di finire in carcere .Un rischio che non appare assai remoto per un giornalista o per una persona che espone dei fatti su un giornale , su di un libro. Per chiunque voglia manifestare liberamente il proprio pensiero ... (servizio a pag.3) A Brukenbeckaer film production present QUANDO PER IL POTERE L’INFORMAZIONE DIVENTA UNA MINACCIA

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Il Corriere della Riviera di settembre2009

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Page 1: Corriere della Riviera settembre 2009

Corriere della Riviera Periodico gratuito d’informazione del lago di Garda e della provincia di Verona

Fondato nel 1999 • E- mail:[email protected]

Anno 11 • Numero 5 Settembre 2009 web: www.corrieredellariviera.it

di Savoia Angelo e Andrea

Videoispezioni canalizzazioni sotterranee con telecamere professionali da Ø 8 cm a Ø 150 cm

di Roberto Gianfreda

Non esistono più i Cavalieri di una volta...

quelli... senza macchia !Oggi vorrebbero comprare col denaro silenzio e libertà,

giornali e direttori

Strano caso:Il “Giornale”... il “Corriere” è “Libero”?

FRANCOFRANCOFRANCO---BOLLOBOLLOBOLLO

di di di Roberto GianfredaRoberto GianfredaRoberto Gianfreda

Loc. PRADA (San Zeno di Montagna – Brenzone )

Tutta la natura che ti circonda

Tel Vivaio 0456210690Tel Vivaio 0456210690Tel Vivaio 0456210690

Tel ab 0457200417Tel ab 0457200417Tel ab 0457200417

BORGO S.LORENZOBORGO S.LORENZO

S e voleste donare alla Città, a poveri ammalati o diseredati

tutti o parte dei vostri beni terreni.. potete farlo. Qualcuno ve ne sarà grato e vi ricorderà spesso. Forse non saranno proprio coloro a cui avete destinato beni, aiuti e ultime volontà, forse non saranno ne malati ne poveri, ne anziani, ma, statene certi, qualcuno ve ne sarà grato co-munque. Una Verona ricca e gene-rosa non poteva non vantare grandi ed esemplari atti di altruismo e soli-darietà.

L'ultimo, solo in senso cronologico, generoso lascito è di un concittadino acquisito di origini austriache, Hans Kaminsky che, a Verona dal dopo-guerra, oltre ad aver aiutato la Città con la creazione di Automotor e...

Continua a pag 6

direttamente dalla Corrida di Canale 5Canale 5Canale 5

STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO PALAZZETTO DELLO SPORT DI PALAZZETTO DELLO SPORT DI PALAZZETTO DELLO SPORT DI PONTI SUL MINCIO PONTI SUL MINCIO PONTI SUL MINCIO

a 3Km da Peschiera del Gardaa 3Km da Peschiera del Gardaa 3Km da Peschiera del Garda

Sabato 19 settembre 19 settembre 19 settembre e Domenica 20 settembre 20 settembre 20 settembre 2009 IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE AGORA’ DI PESCHIERA DEL GARDA

INFO CELL: 3388086142

MANOLO CASALINO MANOLO CASALINO MANOLO CASALINO

IL NEMICO PUBBLICO N. 1 E’ PARTITA LA CACCIA AI LASCITI DEI GRANDI

POVERI BENEFATTORI

Lazise Lo Tsunami di cemento armatoLo Tsunami di cemento armatoLo Tsunami di cemento armato

Servizio a pag 4

Oggi siamo tutti più sicuri. Di finire in carcere .Un rischio che non appare assai remoto per un giornalista o per una persona che

espone dei fatti su un giornale , su di un libro. Per chiunque voglia manifestare liberamente il proprio pensiero ... (servizio a pag.3)

A Brukenbeckaer film production present

QUANDO PER IL POTERE L’INFORMAZIONE DIVENTA UNA MINACCIA

Page 2: Corriere della Riviera settembre 2009

CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009 2

MA QUALE UFO ! SONO UN GUFO !

MA LASCIATEMI DORMIRE!

UFO SUL GARDA!UFO SUL GARDA!UFO SUL GARDA!

“UNA PASSEGGIATA SULL’ORLO DEL BURRONE” BardolinoBardolinoBardolino L’ ASSESSORE LUCCHESE LANCIA L’ALLARME SUL BILANCIO LASCIATO DALL’EX SINDACO MESCHI

“CI SONO I DEBITI!? VE LI PAGHERETE! IO HO TROVATO QUELLI DI FERRARI E VOI PAGHERETE I NOSTRI” HA ESCLAMATO MESCHI

“V e li pagherete Voi!...i debi-ti ! ”.Un urlo ha squarciato

l’aula .Qualcuno pensava fosse fini-ta, ma in realtà è appena iniziata. Il rombo del monomotore P.M.4 .(Pietro Meschi quater) e tornato a tuonare possente nelle aule del con-siglio comunale di Bardolino. Dove nella sala consiliare, già chiesa della disciplina, il 23 luglio scorso c’era come piatto forte da approvare il bilancio. Un bilancio che a dire il vero doveva essere approvato dalla stessa compagine guidata dall’ex sindaco P.M.4 nell’aprile scorso . Ma che per le note lacerazioni della maggioranza, non avendo i numeri per l’approvazione, aveva portato i consiglieri superstiti a brindare al Ristorante Taverna da Memo. Oggi quel piatto forte così come allora preparato, è tornato al giudizio del Consiglio comunale che però vede oggi alla guida il golden boy della politica bardolinese Ivan De Beni. Un bilancio che, come si prevedeva, ha fatto sudare le sette camice alla maggioranza per la sua approvazione e sobbalzare più volte sulla sedia l’ex primo cittadino che criticato pubbli-camente innanzi alla sua “Kreatura” contabile, tanto per cambiare, non ci ha più visto . Ha esclamato:“C’è già stata una campagna scorretta e deni-gratoria! Ma nel primo consiglio il sindaco Ivan De Beni non aveva det-to:la campagna elettorale è finita. Ma qui, invece, si continua! E inutile che mettete in giro le voci che le finanze sono disastrate!”E poi :“E ora di finirla perché i revisori dei conti han-no accertato che tutto è corretto . Il

bilancio si chiude con un avanzo di un 1.032.474 euro. E’ vero abbiamo contratto debiti tramite mutui. Ma abbiamo realiz-zato le opere. Debiti che coprono il 7,5 % delle entrate. Possiamo arrivare sino al 15% senza sforare il Patto di stabilità. E’certo in futuro ci saranno debiti fuori bi-lancio di 200 –250000 euro inerenti al cam-peggio comuna-le. Ma è una cosa vecchia di quindici anni fa. Ci sono i debiti? Ve li pagherete. Io ho trovato quelli di Ferrari, Ferrari ha trova-to i miei prece-denti, voi trova-te i nostri e ve li pagherete! Ognuno ha fatto i suoi e ha trovato i suoi. (debiti N.d.R.) ”. E in questo mare di debiti il Meschi furioso nel suo vee-mente intervento si è dimenticato di segnare nel suo carnet (di debiti) quelli contratti dalla Promo Bardoli-no. Società di sua invenzione che alla fine, come lui aveva detto, le passivi-ta che andranno al vaglio della Corte dei conti(organo dello stato che com-mina anche pesanti sanzioni)”. O magari si è dimenticato di quelle spese gettate alle ortiche, circa 80000 euro per progetti a tutt’oggi irrealiz-zabili (vedi nuovo porto). E opere

tipo lungolago che hanno di certo gettato nello sconforto tutto il paese. E non solo per i soldi spesi (più di sei milioni di euro). Si potrebbe continuare. Ma nel Consiglio co-munale attonito di

fronte alle evoluzio-ni contabili del mo-nomotore in volo radente, ci ha pen-sato l’ arguzia di Marcello Lucchese neo assessore al bilancio, a dare il senso pratico di quanto successo

nello scandagliare i fondali impunemen-te saccheg-giati. “Il b i l a n c i o deve essere immaginato come una f o t o g r a f i a che viene scattata al 31dicembre 2008. Il r i s u l t a t o che in quel

momento che sarebbe negativo per l’anno diventa positivo. Perché!? Grazie all’avanzo di cassa del 2007. Un’evoluzione negativa progressiva . Infatti se si vede che nel 2006 in cui il risultato dell’anno dava -245.000 € si è passati al 2008, con una negati-vità di 1.048.0000 € . Cioè in tre anni il disavanzo è quadruplicato! Causa prima di questo evento sono le spese in conto capitale accese tramite mu-tui per realizzare le cosi dette grandi opere. Nel 2006 queste erano all’in-circa di 2.000.000 di euro. Nel 2008 sono arrivate a 6.400.000 euro. Una cifra enorme . Ebbene” ha continuato “questi denari utilizzati per realiz-zare le grandi opere sono il vero problema perché vengono realizza-ti con mutui nel corso di quindici anni e impediscono all’ammini-strazione di spendere denaro in altre direzioni magari per servizi del cittadino sanità, cultura, sport ecc . In questi casi l’amministra-

zione Meschi ha invece ridotto gl’in-terventi, basti pensare che nel 2006 si spendevano 1.247 euro per perso-na, nel 2008 se ne spendono solo 967. Le spese in conto capitale pro-capite (per mutui ecc) sono aumen-tate invece del 107%” Un fiume in piena . “Quello che risulta oggi è che è difficile raggiungere gli obiettivi legati al Patto di stabilità anche per-ché ci sono dei pagamenti in corso operosissimi. Quello che appare più grave di tutto ciò è lo sforamento del Patto di stabilità del 2007 che si ri-percuoterà nel triennio 2009–2011. Il comune però nel 2008, con una ma-novra, era riuscito a rientrare nel Pat-to di stabilità. Una manovra che è stata effettuata cedendo beni patrimo-niali comunali per 2.000.000. di eu-ro! Un dato molto alto e che fa pen-sare. Si era così riusciti ad evitare, per esempio, il danno del blocco del-le assunzioni dirette. Insomma dietro tutto ciò si cela un bilancio che è ingessato colpa dello sforamento del Patto del 2007 . Il tutto può essere tradotto con una gestione governativa che è paragonabile ad una passeggia-ta sull’orlo del burrone. Basta un niente e si cade nel burrone, cioè si sfora nuovamente il patto di stabili-tà . Cercheremo comunque di rime-diare per rispettare il patto”.Un in-tervento che ha riscaldato gli animi delle minoranze. Tranne quello di Pierangelo Zorzi della Lega Nord, unico ad astenersi alla votazione per ulteriori accertamenti sull’annoso malloppo contabile.

Andrea Torresani

Bardolino PIAZZA STATUTO 15

T. 0457210130

ATTUALITA’

MARCELLO LUCCHESE

IL NUOVO LUNGOLAGO DI BARDOLINO LA CUI REALIZZAZIONE HA RICHIESTO

INGENTI SPESE

Page 3: Corriere della Riviera settembre 2009

CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009

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O ggi siamo tutti più sicuri. Di finire in carcere .Un rischio

che non appare assai remoto per un giornalista o per una persona che espone dei fatti su un giornale ,su di un libro. Per chiunque voglia ma-nifestare liberamente il proprio pen-siero .Magari anche criticando. Ma certo con la coscienza di non offen-dere oggettivamente nessuno.

Lo stato italiano applica a tutt’oggi per reati di diffa-mazione leggi in vigore ai tempi del fascismo. Il famoso Codice Rocco che prevede sino a 3 anni di carcere per un giornalista che si sia reso colpevole di acclarata diffamazione nei confronti di terzi. Inoltre è prevista una sanzione pecunia-ria e con risarcimenti civili che talvolta arrivano a migliaia di euro. Il giornalista Marco Travaglio per esempio nella sua imperturbabile e coraggiosa filippica alle reni del potere è stato condannato a pagare, recentemente, per diffamazione 8-0.000 euro di risarcimento. Il giudice probabilmente non era di sinistra. Ma al di là di questa evidente confu-sione, creata ad arte dal potere che crea leggi e le pone a disposizione dei giudici che le applicano, in certi casi secondo, lo spirito d’ambiguità che ha posto il legislatore stesso.

In Italia accadono sovente processi intentati per diffamazione .Molti ven-gono dimenticati sin dal nascere. Molti vanno in discussione. Pochi vanno a sentenza con la condanna del giornalista. Appare però evidente, statistiche alla mano, che se l’80% dei giornalisti viene processato nel corso della sua carriera per diffama-zione e mediamente questi hanno tre processi, i rischi di pagare una sanzione o avere una pena elevata aumentano.

SECONDO LE STATISTICHE BUONA SECONDO LE STATISTICHE BUONA SECONDO LE STATISTICHE BUONA PARTE DEI GIORNALISTI RISCHIA PARTE DEI GIORNALISTI RISCHIA PARTE DEI GIORNALISTI RISCHIA

PROCESSI PER DIFFAMAZIONEPROCESSI PER DIFFAMAZIONEPROCESSI PER DIFFAMAZIONE

Appare così evidente che la profes-sione d’ informatore del cittadino è a tutt’oggi viziata dal concreto rischio di un procedimento che già al suo inizio, cioè quando ancora lo scritto è potenzialmente corretto, porta a chi lo ha pubblicato la con-cretizzazione di essersi macchiato di un reato assai grave. Il primo passo dopo la denuncia per diffamazione è la notifica dell’atto giudiziario attra-verso le forze dell’ordine. I carabi-nieri portano direttamente l’atto giu-diziario all’interessato. Così una per-sona rea di avere scritto che magari “troppo cemento distrugge il territo-rio” deve andare in caserma per la ricezione dell’atto giudiziario da par-te del Pubblico Ministero. Dopo que-sto atto avviene una seconda notifica (attraverso, per esempio, il corpo dei

vigili )in cui il P.M. convoca il gior-nalista per interrogarlo sul grave possibile reato di cui si è macchiato. Bisogna fare una precisazione. Il P.M. è tenuto a sentire il giornalista anche per cercare prove a sua discol-pa dal punto di vista processuale. Accade però così che magari nel periodo delle vacanze in pieno ago-

sto di fronte a famigliari sbigottiti, il noto cit-

tadino estensore di articoli parta di buon mattino per recarsi in procura dove viene sotto-posto ad un interrogato-rio. Se per m o t i v i diversi è in vacan-za alle Seychel-les, o

prende il primo aere- o che gli passa sotto il naso altrimenti rischia ulteriori provvedimenti. Ma l’odissea non è finita allorché seppure la Pubblica accusa non trovi prove di colpa nell’ infingardo scrittore su carta, il tutto dovrà essere poi vagliato da un ulte-riore giudice in camera di consi-glio.

IMMUNITA’ PER CHI GOVERNA IMMUNITA’ PER CHI GOVERNA IMMUNITA’ PER CHI GOVERNA INCUDINE PER I CITTADINIINCUDINE PER I CITTADINIINCUDINE PER I CITTADINI

Ciò richiede un ulteriore convoca-zione del giornalista in tribunale dove il giudice delle indagini preliminari deve decidere sul rinvio a giudizio. Così anche ammettendo nella miglio-re delle ipotesi che una persona ven-ga prosciolta ha passato sei mesi buoni tra avvocati procuratori e giu-dici per aver scritto delle frasi inno-cue. Per non parlare poi di chi viene processato e che arriva a subire di-verse udienze persino in aule bunker trovandosi accanto in un processo diverso, un omicida reo confesso.

Ma siamo proprio sicuri che le parole scritte da una persona sono un’arma letale da sottoporre ad una gogna inquisitoria? A memoria d’uomo è arduo trovare anche chi ha diffamato veramente(la peggiore delle ipotesi)abbia rovinato la carriera l’immagine di qualche personaggio. Anzi molti che si sono sentiti diffamati,vilipesi talune volte hanno proseguito la loro carriera magari arricchendosi. La diffamazione è sovente un reato labi-le che sfugge alla percezione comu-ne . A chi possono dare fastidio allora le parole di un giornalista .La risposta qualcuno la sa già: alla poli-tica. Anche perché l’informatore , tramite i suoi scritti può modificare i pareri dell’elettorato, sviscerare te-matiche scomode.

QUERELA COME QUERELA COME QUERELA COME INTIMIDAZIONEINTIMIDAZIONEINTIMIDAZIONE

La querela appare così per certi poli-tici la strada più breve per intimidire il giornalista . Non tanto per una pos-sibile condanna finale ma per far capire con l’iter sopra descritto come il politico può interve-nire in qualsiasi momento. Non solo con mezzi lega-li. Ecco così che una legge d’origine fasci-sta, come quella oggi in vigore, che lo stesso governo di destra voleva ammorbidire alcuni anni or sono, è stata mantenuta in vigore con tutte le sue poten-zialità. Quando dall’altra la stampa mondiale parla sempre più di un’ informazione italia-na asservita al potere e sempre meno libera para-gonandola a quella di stati del terzo mondo. Ecco così che quel manipolo di eroi addetti all’informazione che resisto-no verranno messi all’indice in altri modi. Magari massacrando con nuo-ve sanzioni l’editore ribelle.

L’ultima legge sulle intercettazioni sul segreto giudiziario, rappresenta l’acme di questo situazione. Infatti, come declama il ministro della giusti-zia Alfano, i giornalisti non potran-no parlare più di persone coinvolte in fatti delittuosi sino all’inizio del procedimento penale. Non potranno più pubblicare intercettazioni inerenti al processo. In caso di trasgressione a tale norma la pena è salata ed è previsto anche il carcere. Così a que-sto punto si potrà dire addio al gior-nalismo d’inchiesta, ai reportages che molte volte hanno svelato e denun-ciato realtà nascoste della nostra Ita-lia. Insomma un ulteriore saracinesca su un servizio d’informazione già fortemente avversato da diversi osta-coli.

Ma per il ministero il pericolo non viene solo da parte dell’ uso delle intercettazioni da parte della stampa, ma anche da quelle che sono di enor-me utilità nelle indagini. Infatti il nuovo decreto pone dei notevoli limiti all’uso da parte della magistra-tura di conversazioni captate anche riguardanti reati gravi.

SE INTERNET SE INTERNET SE INTERNET FA PAURA AL POTERE . FA PAURA AL POTERE . FA PAURA AL POTERE .

LO SI BLOCCALO SI BLOCCALO SI BLOCCA

Ma un altro terrore che perseguita la mente dei nostri governanti è internet chiaramente fuori dal con-trollo del sistema di potere. Nella rete si può trovare qualsiasi cosa ed essendo svincolato dal sistema ge-stionale esercitato sulla carta stampa-ta e media televisivi è possibile tro-vare notizie complete sulle attività

“segrete” di certi reggenti. In un certo modo internet in Italia è defici-tario anche perché la linea a connes-sione veloce (ADSL) che permette di vedere i video, per esempio, di Beppe Grillo raggiunge solo certe aree del paese. L’India per esempio ha una

rete molto più sviluppata. L’I-talia invece d’incentivare la

rete cerca di bloccarla con un decreto(legge

non che non passa attraverso il Parla-mento),deliberato in fretta e furia dal Con-

siglio dei Ministri per comminare san-

zioni (fino a 12000 euro) a chi si renderà reo di diffama-zione. Ovvero tutti quei blog(raccoglitori di opinioni) che non pubbliche-ranno rettifica dietro richiesta

del presunto diffamato, saranno posti automaticamente sotto l’incudi-ne giudiziaria .

SI APPROVA L’INDULTO E DOPO SI SI APPROVA L’INDULTO E DOPO SI SI APPROVA L’INDULTO E DOPO SI CHIEDONO SOLDI ALL’EUROPA CHIEDONO SOLDI ALL’EUROPA CHIEDONO SOLDI ALL’EUROPA

PER LE CARCERIPER LE CARCERIPER LE CARCERI

Il CASO ALFANOIl CASO ALFANOIl CASO ALFANO

A questo punto fa oggi sensazione un ministro della giustizia che chie-de alla Comunità europea denaro per costruire carceri. Carceri che in Italia non si costruiscono più da anni mentre la popolazione aumenta an-che grazie all’afflusso di extracomu-nitari .Per il ministro il vero proble-ma sono questi. E magari adesso che il flusso di “extra” sembra (sembra!) diminuire alla luce delle nuove fumose leggi, vorrà svuotare la carceri. Forse attraverso un indulto libererà forse gli extra comunitari e realizzando una megasanatoria(tipo badanti) li regolarizzerà. E quei cittadini informatori , internauti, que-gli intercettatori di professione rei di avere parlato troppo di questo strano sistema di potere, dopo accurato attento e rapido giudizio, verranno posti in guardina per occupare quegli spazi un tempo densamente occupa-ti. Intanto chiederà alla comunità europea ancora fondi(oltre a quelli che l’Italia ha già bruciato) per rea-lizzare nuove strutture detentive.

Ma chi cercherà di metterci dentro?Appare chiaro: Il pericolo pubblico n.1.

Andrea Torresani

A T T U A L I T A ’

NUMBER ONE NUMBER ONE NUMBER ONE ENNEMY ENNEMY ENNEMY

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CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009

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C hiedono di realizzare un parco del Garda .

Non sono dei sognatori. Ma diecimila persone che hanno sottoscritto un progetto di legge di iniziativa popolare partito dall’associazione Sal-valpolicella, Assolago e dai Comitati promotori del Parco del Garda e delle colline . Il progetto che ha avuto la consulenza di Assolago as-sociazione presieduta da Gianpaolo Bastia rappresenta un punto di svolta nel modo di considerare la gestione del territorio della Valpolicella e del Benaco. E’ inoltre coordinato con una analoga iniziativa avviata dal comitato per il Parco delle colline moreniche, presieduto da Emilio C r o s a t o . La raccolta di firme partita nei mesi scorsi è arrivata a compimento e per diventare una legge dovrà passare al vaglio del governo di Venezia che si spera come già successo con altre forme di rivolta civile, non faccia anche questa volta orecchie da mer-cante.

“Comunque vada, al di là delle ri-sposte che la Regione darà, la raccol-ta delle cinquemila firme è un gran bel segnale di un rinnovato interesse della cittadinanza ai temi legati alla

tutela e alla giusta valorizzazione del territorio. Ci si au-gura che sia recepi-to” . Già ma se in giunta regionale sussistono ancora tali personaggi, come l’assessore Chisso promotore di una gragnaiuola di superstrade a pagamento tra cui la

contestata Affi –Pai le cose, sarà ben arduo che girino

per il meglio.

La finalità del progetto è di “porre fine a un processo inarre-stabile di ce-mentificazione e antropizzazio-ne del territorio unico per pecu-liarità paesaggi-stiche, storiche, sociali e cultu-rali e per sot-trarre la pianifi-cazione urbani-stico-territoriale agli interessi speculativi pre-

senti in ogni singolo Comune, realiz-zando al contrario un soggetto rego-latore l’Ente Parco, che è super par-tes”. Ma se da una parte parlare di parco in un Garda assediato dal cemento può sembrare utopistico, dall’altra il progetto si pone un’altra finalità . Che è quella di “avviare un piano a medio-lungo termine di ripri-stino paesaggistico-ambientale delle tante brutture realizzate fino ad oggi, mediante strumenti innovativi di recupero estetico e naturalistico”.

Come si possa rimediare ai tanti moloch di calcestruzzo presenti sulla Riviera e in Valpolicella se non con demolizioni mirate(ma ciò appare

inattuabile) si può pen-sare a crea-re delle aree verdi c o n t e n i -mento. Il progetto di legge così dovrà essere obbligato-r i a m e n t e esamina to dal Consi-glio regio-nale entro tempi preci-si. Grande

soddisfazione esprime anche il coor-dinamento per la realizzazione del Parco del Garda e delle colline more-niche (solo per la parte veneta). “Il completamento delle cinquemila sottoscrizioni in poco più di tre mesi prova che i cittadini gardesani hanno piena coscienza della rilevanza stra-tegica della battaglia per la legge sul parco del Garda, ultima occasione per porre fine al consumo del loro territorio, ormai giunto vicino all’ estrema ratio ”, afferma il presidente del Comitato promotore tecnico, A n n a C o d o g n o l a . La proposta di legge verrà trasmessa al Consiglio regionale, che dovrà portarla in aula per l’esame e la vota-zione entro tre mesi entro il mese di settembre. Ad appoggiare l’iniziativa c’è l’assessore regionale all’ambiente Giancarlo Conta che ci ha conferma-to che ritiene molto valida questa iniziativa e ha firmato a sua volta per i p a r c h i ” . E conclude: «Sono sicura che i par-chi offriranno a tutti gli amministra-tori locali uno strumento di dialogo e di coordinamento del territorio inte-ressato, in modo che ci sia un lavoro comune e di interscambio per la sal-vaguardia di un patrimonio inestima-bile, che porterà benefici per tutti”.(A.TOR)

LO TSUNAMI DI CEMENTO ARMATO Le Statistiche indicano un incremento della popolazione: al via 417000 metri cubi di costruzioni LAZISELAZISELAZISE

Q ualcuno potrebbe dire che è ora di finirla. In barba a migliaia di

persone che chiedono di fermare gli speculatori del Garda, che chiedono parchi, in barba a costosi PRG ,a Pat Piruea e tante altre strane sigle, la politica prosegue sprezzante per la sua strada. Ci sono negli occhi e nelle orecchie le ruspe che divorano ogni giorno ettari di territorio, gru che si erigeranno sul paese di Bardolino che la saga del mattone continua tragi-camente su Lazise. Anche perché nella relazione di progetto del Pat che ha visto all’opera sapienti tecni-ci, il comune di Lazise prevede di pompare, nel dissestato territorio comunale, 312.000 mila metri cubi di residenziale e 105 metri cubi di turi-stico ricettivo. Un overdose di ce-mento che porrebbe in serio pericolo gli equilibri del dopato ecosistema lacustre creando un possibile collasso delle strutture fognarie della viabili-tà, e un’ ulteriore e irrisolvibile deturpazione visuale del territorio . Ma i professorini che si sono acca-parrati per pochi spiccioli il diritto di cambiare le sorti del Garda, si sono industriati nel dare le loro motivazio-

ni a tale igno-bile scempio. Infatti secondo dati statistici, dalla com-m i s s i o n e p r e p o s t a dal comu-ne, essendo la popola-zione in a u m e n t o c o s t a n t e , si arriverà al 2018 ad avere 6517 r e s i d e n t i nel comune c con un incremento di 646 unità. Calcolando che poi ogni unità occupa un allog-gio di 400 metri cubi il calcolo è presto fatto : 646 x 400 risultano circa 260000 metri cubi.

Ma non è finita perché i Signori del cemento dietro questa valanga ag-giungono un altro 20% di cubature per permettere l’insediamento di atti-vità complementari(?). Pertanto il computo totale arriva all’astronomica

cifra di 312 mila metri cubi di cui 258000 per

n u o v e c o s t r u -zioni non insite in be l lu in i Prg pre-cedent i . E non paghi di tale in-crescioso risultato i S i g n o r i del ce-m e n t o daranno

il via libera ad altre 1160 stanze(!) per il turistico ricettivo per 105000 metri cubi. Inoltre, ciliegina sulla torta, 58 mila metri quadri d’indu-striale commerciale. Se qualcuno adesso si chiede a cosa sia servito il PAT (Piano di assetto territoriale) si può dire che ha avuto la stessa fun-zione del Piano regolatore comunale. Che nato come lo strumento per per-mettere la salvaguardia del territorio

è diventato il sistema per spartirsi in maniera oculata le aree a terreni edi-ficabili. Ed è così che come si vede nella relazione, presentata dalla commissione preposta di Lazise, ci si chiede:come può essere chiamato Piano di assetto territoriale un piano che porterà in un territorio già de-vastato dal cemento un'altra valanga di costruzioni?

A nulla così sembrano essere servite conferenze, promozioni di parchi rivolte, leghisti,democratici, ambien-talisti in rivolta, mozioni interroga-zioni parlamentari contro l’affarismo l’avidità dilagante che svende cor-rotta per quattro oboli, porzioni tra le più belle del territorio non solo ita-liano ma mondiale. E a questo punto di fronte all’immobilità delle istitu-zioni di alcuni organi di controllo, sarà la sola natura dei fatti naturali a dare l’ultima sentenza sul futuro del Garda.Ma sembra qualcosa di già scritto. Lo Tsunami di cemento.

Andrea Torresani

ASSALTO ALL’ ULTIMO ASSALTO ALL’ ULTIMO ASSALTO ALL’ ULTIMO

VERDE DEL GARDAVERDE DEL GARDAVERDE DEL GARDA

POEMA DI FIRME PER USCIRE DALL’ INFERNO DI CEMENTO MENTRE IL GARDA VIENE AFFONDATO DAL CEMENTO C’E’ CHI SPERA ANCORA IN UN CAMBIO DI ROTTA

L’ ULTIMO DISCENDENTE DI DANTE IN CAMPO PER L’ AMBIENTE : “ABBIAMO FATTO IL POSSIBILE ORA TOCCA ALL A POLITICA”

DANTE IL CUI DISCENDENTE ALVISE SERTEGO ALIGHIERI

VIVE IN VALPOLICELLA

Lago di GardaLago di GardaLago di Garda

ATTUALITA’

S i parla di spiag-ge puli-te . Ma la moria di pesci che ha interessato spiaggia Palafitte a Cisano di Bardolino verso la prima decade set-tembre è stata eclatante. Pesci serpentifor-mi(nella foto) dalle dimensioni enormi di cui non è stato possibile individuarne la specie per la mancanza di parte del tron-co. E’ certo un caso su cui le autorità competenti dovranno vigilare.

MOSTRUOSI PESCI IN RIVA AL LAGO MOSTRUOSI PESCI IN RIVA AL LAGO MOSTRUOSI PESCI IN RIVA AL LAGO

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CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009

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U n concorso che lascia spazio a pochi dubbi. Perché a

vincerlo è stata Valeria Nicito figlia del più noto Elio Nicito veronese d’adozione e pezzo da novanta dell’establishement del Popolo delle libertà, nonché con-sigliere del Consorzio Zai. Nicito senior ha avuto anche un passato di primo ruolo nella Dc veronese che lo ha visto, dopo alcune con-vocazioni da parte delle autorità competenti, uscire indenne dalla tangentopoli anni 90’ .

Un concorso quello attuale che vedeva al via 80 concorrenti pro-venienti da tutta Italia ma che alla fine ha visto ridursi a 60 i

numeri dei partecipanti per vede-re poi tre sole donne ammesse all’orale.

Alla fine ha prevalso, per un solo punto, la Nicito lasciando a bocca aperta, anche per le sua prepara-zione, la ferrea commissione. Alla signorina arriderà così un contrat-to a tempo pieno e indeterminato da circa 1100 euro al mese.

Niente da fare purtroppo, ancora una volta, per i gardesani parteci-panti che si sono visti superare al fotofinish dalla figlia d’arte in gran spolvero . Ma si vede che in casi come questi “giocare in casa” non serve granché. (A.Tor)

VINCE LA FIGLIA “D’ARTE” GARDAGARDAGARDA NICITO NUCVO ISTRUTTORE “AFFARI GENERALI”

DIVIETO DI BALNEAZIONE MA C’E’ UN ANNEGATO

2

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“Q uesto riempi-mento non

s’ha da fare” . Il “niet” è venuto giù come una bomba. La sovrintendenza dei Beni ambientali e pae-saggistici di Verona ha annullato l'autorizza-zione rilasciata dal Comune di Affi all'in-tervento di riempimento della cava dismes-sa d’Incaffi. Un progetto di “ricomposizione ambientale”, architettato dalla ditta «Cava Moscal sas» di Marcello Vilotto che prevedeva il riempimento della Cava con 600mila metri cubi di ma-teriale inerte . Dove sopra questa monta-gna di detriti provenienti da Cava Mirabei di Caprino sarebbe poi sorto secondo gl’intenti, un uliveto.

Ma a questa immagine fantascientifica si era opposto il Comitato Tutela di Incaffi e del Monte Moscal»capitanato da Maurizio Delibori che aveva opposto una sfilza di contestazioni inviando una dettagliata rela-zione alla Sovrintendenza. In primis la tipi-cità dell’area che risulta sotto vincoli am-bientali, il passaggio della moltitudine di camion nella ridente località e la possibili-tà che l’area venisse riempita anche con materiali inerti . “ Sembra che i privati intendano trasportare 300mila metri cubi di materiale estratto da Cava Mirabei a Capri-no. Noi stiamo al progetto di realizzare un oliveto: non facciamo il processo alle in-

tenzioni a nessuno”. Sem-bra? Però il 25 giugno dal responsabile dell'area tecnica del Comune aveva, avvallato i parere favorevole della commissione edilizia. Il pro-getto era però subordinato al fatto che venisse stipulata una convenzione con il Co-mune, in cui si garantiva l'utilizzo di roccia da scavo

per il riempimento e che si trasportasse il materiale su nastri trasportatori e non a mezzo camion .Ma oggi la Soprintendenza ha azzerato l'iter accogliendo le osserva-zioni del comitato. “La località interessata, ricade in aree sottoposte a vincolo paesag-gistico con pregevoli caratteristiche: … la zona ha notevole interesse pubblico perché costituisce con le sue ville patrizie, circon-date da fiorenti parchi e con le sue zone boscose, un quadro naturale di non comune bellezza... che nel provvedimento, l'autorità decidente non fornisce specifica motivazio-ne che suffraghi il provvedimento e non spiega come e perché l'intervento sia com-patibile rispetto ai valori paesaggistici. Anzi non è supportato da uno studio agro-nomico e geologico” e “le finalità dell'in-tervento appaiono indirizzate più al confe-rimento di materiali che alla ricomposizio-ne paesaggistica”.Insomma la Sovrinten-denza fa capire come il progetto approvato dal comune faccia acqua da tutte le parti. E in effetti chi avrebbe mai creduto che una ditta spendesse quindici milioni di euro per fare un uliveto sul Moscal?Nessuno “Il Comune” però ha precisato il sindaco, “rimane in attesa degli sviluppi, anche perché per noi questo progetto none un'opera prioritaria né pubblica”. Sarà an-che così. Ma è una dichiarazione che stri-de . Perché la velocità in cui è stato ap-provato il progetto di “ricomposizione ambientale” è degno di entrare nel guin-ness dei primati!

Andrea Torresani

NO ALLA DISCARICA DEL MOSCAL LA SOVRINTENDENZA BLOCCA IL RIEMPIMENTO DELLA CAVA AFFIAFFIAFFI BardolinoBardolinoBardolino TUFFI PERICOLOSI NELGARDA

N on è che nel Garda ci sia uno squalo bian-

co che ingoia la gente . Ma quello che è successo il 6 agosto scorso a Bardoli-no ha dell’incredibile . Verso mezzogiorno un ra-gazzo a nuoto trascina un gommone. E’ a 150 metri da riva quando a un certo pun-to inizia a sbracciare per cer-care aiuto . Ad un certo punto scompare nelle acque. Qualcu-no si butta a nuoto per cercare di raggiungerlo ma bisogne-rebbe essere Michel Phelps decorato pluri olimpionco per raggiungerlo. Il ragazzo anne-ga e poco dopo viene recupera-to a 7 metri di profondità. Lo specchio d’acqua dove il gio-vane sprofonda è lungolago Cipriani. Proprio l’unico punto del paese dov’è interdetta per-manentemente la balneazione per l’alto tasso d’inquinamen-to. A questo punto nascono degli interrogativi.

Primo:Perché il ragazzo face-va il bagno in quelle acque se era vietato?Lo scorso anno il Comitato Voce per l’ambiente aveva evidenziato che in quel tratto mancavano le tabelle di divieto . Il comune di Bardoli-no aveva risposto che erano state manomesse.

2) Perché sul lago non esisto-no dei punti di soccorso ba-

gnanti dislocati come sulla riviera romagnola per segnala-re e soccorrere persone in diffi-coltà. Qualcuno potrebbe o-biettare che lungolago Cipriani è interdetto alla balneazione ma certo gente che fa il bagno in quelle acque è un fatto no-torio. Come annunciano anche i giornali.

3)Perché il ragazzo stava tra-scinando a nuoto il gommone? Non sarebbe stato più utile che avesse manovrato la fragile imbarcazione dal suo interno muovendo le mani a mo’ di remo. Questa sua nuotata, fini-ta poi in tragedia, non risulta comprensibile. Come anche perché il giovane non abbia tentato di aggrapparsi all’im-barcazione nel momento di massima difficoltà venendo risucchiato in un battibaleno dal lago quasi ingoiato da una forza misteriosa. Forse un ma-lore lo ha colto .Ma le cause del decesso rimangono ad oggi ignote. Come anche quelle di altri scomparsi misteriosamen-te nelle acque del lago.(A.Tor)

ATTUALITA’

I carabinieri di Peschiera del Garda, dopo un inseguimento mozzafiato han-no, arrestato il 7 settembre scorso tre romeni ladri di motori di barche che furoreggiavano da diverso tempo nell’a-rea del Garda. Inoltre il terzetto se non riusciva a rubare i motori li prendeva a martellate rendendoli inservibili. Il trio è stato così condotto nel carcere di Montorio con l’accusa anche di resi-stenza a pubblico ufficiale.

LADRI Di MOTORILADRI Di MOTORILADRI Di MOTORI LAZISELAZISELAZISE

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CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009

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BARDOLINO SPECIALE FESTA DELL’UVA

FESTA DELL’UVA FESTA DELL’UVA FESTA DELL’UVA Una Tradizione senza fine

T orna dal 1-5 ottobre prossimi la celeberri-ma festa dell’uva con il paese immerso in

quell’atmosfera magica di banchetti imbanditi di vino e grappoli. Il comune di Bardolino sta approntando una grande manifestazione che vede coinvolte la maggior parte delle associa-zioni . Si potranno così assaggiare il Bardolino 2008 nei calici predisposti dall’omonimo Con-sorzio del vino che dà un contributo importante alla manifestazione. Inoltre saranno servite nei vari stands le specialità gastronomiche come i risotti col tastasal, i gnocchi fritti le sarde en saor, la porchetta e tante altre succulenti pieat-nze. Non mancheranno i concerti nel Parco di Villa Carrara Bottagisio con noti gruppi musi-cali. Ma lo spettacolo più vero sarà la gente che affolla le vie di Bardoliono e che domeni-ca 5 ottobre alzerà lo sguardo al cielo per vede-re fantastici fuochi d’artificio.

“C a n n o n i e r e s u l G a r -da”.S’intitola così l’interes-

sante libro pubblicato nel mese di luglio 2009, dal ricercatore gardesa-no Marco Faraoni (con grafica di Mario Luciolli) che narra sulla navi-gazione sul lago di Garda. In parti-colare Faraoni concentra l’attenzione sulle navi da guerra che nell’ottocen-to hanno solcato le acque del Bena-co. L’ odissea delle pirocannoniere francesi della seconda guerra d’indi-pendenza. Ma anche, in primo piano quelle austriache come il Franz Jo-sef, l’Hess , il Principe Oddone e Il Thurn und Taxis. Di quest’ultima nota comunemente come Taxis anni or sono se ne era sentito parlare gra-zie alle ricerche di Rino Pio Accordi-ni e Andrea Torresani che dopo aver recuperato dall’archivio storico-di Vienna il giornale di bordo del piroscafo, avevano anche promosso una campagna di ricerca sulle acque del lago. La storia del Taxis è nota. Il battello colpito il 19 giugno1859, dal fuoco incrociato dei garibaldini e dei piemontesi nel golfo di Salò ap-prodò dopo una disperata fuga in prossimità di San Vigilio “dove” come si legge dal giornale di bordo “affondò” . Ma come riprende più

avanti “i r o t t a m i v e n n e r o r e c u p e r a t i a l c u n i giorni do-po”.Quindi non è stata mai chia-rita la fine del navi-glio. Fara-oni riporta a questo punto nel suo libro la memoria scritta da Garibaldi .“Essendo noi in Salò, un vapore austriaco veniva ogni giorno per spiarci entrando in retromarcia per avere la possibilità di una via di fuga(…). Feci così siste-mare un gruppo di fucilieri da una parte del golfo e sull’ altro lato una mezza batteria di obici. Il vapore venne prima colpito dai fucilieri e poi,in fuga verso l’altra riva, dagli obici. Il piroscafo prese fuoco e cer-cò di guadagnare l’opposta costa benacense ma non vi riuscì e si som-merse a poca distanza da quella”. Ed effettivamente il Taxis fu colpito

sopra una ruota di movi-mento come narra uno dei

militi parte-cipi all’im-boscata. E come confer-ma il giorna-le di bordo. “Una palla di c a n n o n e sfondando la coperta en-trò nella San-ta Barbara ( d e p o s i t o

munizioni) che prese fuoco. E alle 16.30” come segna il giornale di bordo “affonda”. Il giorno seguente vi è un avvicendarsi di navi austria-che sul luogo del relitto e vengono persino lasciati quattro uomini di guardia. “Che senso ha”dice Faraoni nel suo libro “lasciare quattro uomini di guardia su un relitto e portare poi una commissione d’inchiesta se non per verificare il recupero della nave stessa. E poi” con-tinua lo s tud ioso

“nello stesso giornale di bordo si parla che la nave è stata ancorata alla terraferma”. A questo punto delucidazioni possono venire dal-l’indimenticato professor Massimo Ragnolini il cui nonno fu testimone diretto della tragica fine del battello. Intervistato, anni or sono, dallo stes-so Torresani raccontò: “Mi ricordo che mio nonno che nel 59’ aveva quattro anni, mi raccontava di que-sto Taxis a cui alcuni gardesani diedero soccorso gettando delle liga-ore (assi) per aiutare i marinai ad arrivare alla riva. Mi disse che poi era affondato ” . Insomma il Taxis era certo semisommerso e una nota della marina austroungarica indica poi che l’unità venne recuperata nel mese di ottobre dello stesso anno e poi demolita. Forse vi è anche una riluttanza degli austriaci a parlare di affondamento per motivi d’onore. Quello che è certo come si dice nel libro di Faraoni è che la cannoniera Tuhrn und Taxis non comparirà più negli archivi della Gardasee flottille austriaca.(A.T.)

”Vi SVELO Il MISTERO DEL TAXIS” Marco Faraoni studioso del lago getta nuova luce sul mistero del piroscafo da guerra Thurn und Taxis affondato nelle acque del Garda nel 1859

Negli anni 90 i ricercatori Accordini e Torresani avevano lanciato una caccia al

relitto ottocentesco affondato in prossimità di Punta San Vigilio

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CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009

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ENOTECA

THE LEGEND OF THE TAVERNA DA MEMO

BARDOLINO SPECIALE FESTA DELL’UVA Un locale, dove il tempo sembra non passare mai, che ha visto approdare personaggi del jet set internazionale

M emo...ry. I ricordi riaffiorano nella

Taverna ristorante da Me-mo a Bardolino. Sono trascorsi sessant’anni da quando il bardolinese Guglielmo Zoccatelli in arte Memo, fondò l’omo-nima Taverna in piazza Statuto a Bardolino. Allo-ra, nel 1949, sul Garda c’era un turismo nascente e i turisti approdavano per dimenticare le brutture della guerra. Memo fu uno di quei pionieri che dopo una prima esperien-za come camerie-re nelle locande della zo-

na, decise di avviare una sua attività di ristorazione nelle antiche stanze del Castello dei Conti Rizzar-di di Bardolino. Da allora la taverna composta di più sale, ha trovato spazio in quelle che erano le canti-ne del secolare Palazzo. Ed è diventata per tutti oltre che di fatto, la Ta-verna da Memo. Abbinan-do un servizio di ristora-zione impeccabile, Gu-glielmo è così riuscito ad attrarre la clientela sia del luogo ma anche quella internazionale.

Ai tempi degli studios cinematografici di Pe-schiera del Garda non di rado si vedevano nel ri-storante attori come Car-la Gravina, Lex Burker, Ursula Andress e il sem-pre presente Fabio Te-sti .Dall’altra ancora oggi sono passati nel locale ad assaggiare i famosi piatti campioni dello sport co-me il ciclista Indurain, i calciatori Andreas Bre-heme, Preben Elkiaer Larsen e molti altri. Ma degno di ricordo e quanto suggestivo è stato l’in-contro di Memo Zoccatel-

li con la principessa d’Inghilterra Diana la cui foto è posta proprio all’ingresso dell’ esercizio. Un incontro ecceziona-le perché Lady D fu ospite della Contes-sa Rizzardi negli anni 90’ ed ebbe modo inoltre di apprezzare i vini del Garda e della Val-policella. Dall’al-bum dei ricordi

emerge anche l’arrivo del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi che ebbe poi modo di visitare tutto il paese. E di recente, come si vede anche dalle fotografie esposte nei locali, non è rado trovare la cantante lirica ma bardolinese d’adozione, Katia Ricciarelli in compa-

gnia, magari di Mara Venier. Ma la locanda è anche ritrovo di bardolinesi in vena musical canora. Celebre è quella foto in cui si vede Ar-naldo Bonometti circondato da gente in festa e da due chitarristi di cui uno, fa-cilmente ricono-scibile, è proprio il Memo. Oggi che quest’ulti-mo, quest’ ami-co dal sorriso facile, ha lasciato questa terra a gestire il risto-rante sono sua moglie, i figli Alessandro e Paolo che sempre disponibili, ten-gono fede alla filosofia del pa-dre.

E i cantori leva-no le note nella sera. Più lumino-sa, oltre il suono delle cetra, splen-de tra gli archi la luna che schiara gli animi sulla taverna radiosa …

Andrea Torresani

Il ristorante creato nel 1949 da Memo Zoccatelli festeggia i 60 anni di attività

Nelle foto dall’ alto in basso:a)Lady Diana guarda assorta Memo (con la camicia bianca);b) Vittorio Sgarbi con il già sindaco Armando Ferrari; c) Ar-naldo Bonometti con Memo alla chi-tarra e un cow-boy musicista

QUIKSILVER

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QUEI POVERI GRANDI BENEFATTORI CHE FINE FARANNO I LASCITI DEI GRANDI VERONESI ?

E ’ un caso celebre ora-mai..Anche perché

sulle carte il progetto esi-ste ma il primo cittadino lo nega. Si parla del megapro-getto da 600000mila metri quadri dell’interporto priva-to di Isola della Scala esiste. Un progetto presentato al NIPIM di Cannes, fiera internazionale dalla Palla-dium Group per un proget-to che dovrà sorgere accan-to alla linea ferroviaria. Ma oggi come ieri Miozzi, oggi anche presidente della Provincia dichiara ancora di non saper nulla. Il tutto è diventato un caso con tanto d’interrogazione del grup-po del Pd capitanato da Vincenzo D’Arienzo chie-dendo a Miozzi di scoprire le carte . “Nel Consiglio Comunale d’Isola della scala in risposta ad un'in-te r rogaz ione spec i f i -

c a , ” c o m m e n t a D’Arienzo, nono-stante che il proget-to fosse stato presentato all'EIRE di Milano ( fiera per investitori) il sindaco rispose che sapeva dell'inte-resse di alcune aziende ma nulla più . Il 29 agosto scorso ha detto che non ci sono documenti ufficiali che dimostrano l'esistenza dell'interporto ma la Provin-cia e il Comune di Isola della Scala hanno ricevuto la variante al Piano D'Area Quadrante Europa nella quale vi è una previsione chiara: un polo logistico di 600.000 mq per Isola della Scala!”. Ma D’Arienzo rincara la dose. “La variante al PAQE è stata proposta dal Comune di Isola della Scala e l'Ufficio Tecnico comunale ha collaborato con la Regione Veneto per

preparare la variante mede-

sima. Non so-lo. Da mesi circolano bro-chure del nuovo centro logi-stico e articoli pubblici sui quali la Palla-dium Group presenta l'in-terporto in questione. E' insp iegabi le che il Presi-dente della P r o v in c i a n o n c h é Sindaco del paese interessa-to ancora faccia finta di non sapere”. Insomma saranno coincidenze. Ma Miozzi entra presidente della Pro-vincia con appoggio del suo mentore assessore regionale Massimo Giorgetti quando c’è in ballo un mega proget-to da milioni e milioni di

euro. Con una ditta la Pal-ldium Group già entrata nel mirino di un interrogazione comunale di Verona da par-te dei consiglieri Comunali

Carlo Poz-zerle, Ivan Z e r b a t o , S t e f a n i a S a r t o r i , R o b e r t o Fasoli per la trasfor-m a z i o n e

del Seminario degli Stimat-tini in un

mega albergo di lusso. Oggi il sindaco d’Isola sembra voler nascondere il nuovo mega progetto della Palla-dium? Ma non sarebbe inte-resse di tutti paesani cono-scere?

Andrea Torresani

LO STRANO CASO DELL’ INTERPORTO FANTASMA Sulle carte esiste ma il Presidente della Provincia nega il megaprogetto ISOLA DELLA SCALA

MOZIONE DEL PD IN PROVINCIA

Continua dalla prima… del suo indotto alla sua morte, avvenuta il 3 dicembre dello scorso anno, lascia parte dei suoi beni, circa cinque mi-lioni di euro, alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli e a poveri e anziani. Purtroppo spesso o quasi sempre, le volontà dei defunti vengono stravol-te, ignorate o, peggio ancora diciamo 'cambiate' dalla legislatura. Avverrà, forse, anche in questo caso, dove a contendersi il 'malloppo' (se pur be-nefico ed a favore di poveri vecchi o malati in difficoltà) sarà querelle tra Comune di Verona, Assessorati al turismo per anziani, Pia Opera ed eredi di diritto. Sono già partite le cacce al tesoro, con buona pace di chi, senza pace per l'anima sua, vole-va solo fare un'opera di bene per i derelitti. Semplice. Si cancella la volontà del generoso e grande defun-to e ci si spartisce la cifra. Poveri benefattori. Già l'Assessore Vittorio

Di Dio auspica che una buona cifra arrivi al Suo assessorato per il Turi-smo sociale per anziani, naturalmen-te fuori stagione e a prezzi superiori alle comuni agenzie di viaggio. Mol-to positivo e prudente il commento di Stefano Bertacco, che, nel caso di incremento di bilancio, destinerebbe il danaro per agevolazioni dirette alzando la soglia del minimo vitale indirizzandoli direttamente alle fami-glie in crisi che hanno in carico an-ziani. Ma la lotta è aperta. L'unica cosa che poco conta è la volontà del defunto donatore.

Poveri ingenui e buoni benefattori. A far riflettere, non mancano grandi esempi nel passato, quale, ad esem-pio, quello del benefattore prof. Achille Forti che, con testamento olografo, decretava suo erede uni-versale il Comune e disponeva che lo stesso avesse il compito di desti-

nare l’ingente lascito e le con-seguenti rendite patrimoniali a persone malate (allora imper-versava la TBC) che, per disa-giate condizioni economiche, non fossero in grado di affron-tare tali difficoltà. Destinazio-ne finale delle rendite ? Tutti al mare. O meglio no, non si dice così, se si tratta infatti di ‘pescare’ fondi dell’eredità destinati a fini sociali, chiameremo la vacanza “soggiorno climatico”, mentre se la giustifica-zione dovrà essere esclusivamente sanitaria, lora verrà detta “cura elio-terapica”, che è poi sempre andare al mare.. per 15 giorni in Giugno, con la co l laboraz ione de l ‘Consorzio intercomunale soggiorni climatici’ ed una spesa a carico di vecchie £. 931.000 per la camera singola (naturalmente gli Euri ad oggi sono moltiplicati). Dovrete però dimostrare di non essere malati

o acciaccati più di tanto e, natural-mente, di non avere TBC attiva.

Non è tutto qui... ci mancherebbe: una ben più ingente somma, vicina al miliardo

Roberto Gianfreda

Verona

Giovanni Miozzi Presidente della Provincia di Verona

NO AGLI OSPEDALI TASCABILI

P reoccupazione nel Pd . Per l’idea di sostenere “piccoli”

Ospedali a Villafranca e Busso-lengo con il risultato di portare l’ASL 22 al deficit più alto nel Veneto, e lasciare una popolazio-ne del comprensorio villafranche-se di fatto senza un servizio ospe-daliero degno di questo nome. Ma oggi il PDL sembra non ac-cettare i diktat alla Lega che alla ricerca del consenso non spiega lo spreco di risorse senza dare servizi ai cittadini. Per il gruppo Pd provinciale con Lorenzo Da-lai in primis, Giampaolo Fogliar-di serve un ospedale unico in grado di soddisfare le necessità delle popolazioni del comprenso-rio villafranchese .Questo quanto scritto in una mozione provincia-le . “Le baruffe intestine Pdl- Le-ga rischiano di creare un polvero-ne che nasconde la verità della situazione esistente e di non far emergere le responsabilità di chi ha gestito la nostra ASL”. Pertan-to si chiederà “un pubblico dibat-tito per permettere ai cittadini di farsi una idea più precisa del futu-ro sanitario che li aspetta”.

ATTUALITA’

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CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009

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UN APERITIVO STELLAREUN APERITIVO STELLAREUN APERITIVO STELLARE

Torri del Benaco manifestazioni Settembre 2009

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E le stelle stanno a g u a r d a r e

Spettacolo gastrono-mia e musica hanno movimentato il 10 agosto scorso, il lun-golago di Bardolino con Aperitivo sotto le stelle. La manifesta-zione è stata organiz-zata da De Gustibus l’associazione che raccoglie la maggior parte dei ristoratori e del paesecon il patro-cinio del comune di Bardolino del Con-sorzio Lago di Garda è... della Confcomer-cio e con il contribu-to della Promo e dell’-associazione alberga-tori Bardolino, in col-laborazione con Holli-wood.

La gente ha iniziato ad entrare nell’area transennata verso le 18. 30 dove ha potuto assaggiare piatti di

salumi formaggi ascoltare musica am-mirare dei balli di flamenco e brindare, con il chiaretto spu-mante, al ferragosto in auge.

Inoltre a movimentare la serata ci hanno pensato i ballerini e le ballerine brasiliane che svestite di tutto punto ( ma non da essere vietate ai mino-ri) hanno rallegrato la festante platea alla ricerca di una serata diversa. Numerosa la

presenza di V.I.P. che hanno affollato l’area del lungolago addob-bato in festa. Un mo-do anche per festeg-giare l’ottima stagio-ne turistica che al-meno, per quanto ri-guarda gli esercenti, ha visto incrementare gli introiti.

Una serata unica che oramai è diventata un appuntamento classi-co per tutto il paese.(A.Tor)

Tra ballerine e spumanti il paese a ferragosto s’illumina

GALA’ PER IL PROSSIMO Grande cena in piazza del Municipio organizzata da Opero Silente

MANIFESTAZIONI GARDA

SPAGNA VINCE IL PALIOSPAGNA VINCE IL PALIOSPAGNA VINCE IL PALIO

S pagna vittoriosa. L’edizione 2009 del Palio delle contrade di Garda ha

visto la vittoria della Contrada Spagna assente da diversi anni nel palmarés dei vincitori. Nulla da fare per il Corsetto giunto secondo. Ma in Via Spagna c’è stata una grande festa che è durata fino alle ore piccole del mattino tra canti balli

U na serata particolare per sostenere il vo-

lontariato .E’quella che Opero Silente associa-zione di volontariato gra-desana ha organizzato il 29 agosto scorso nella Piazza del Municipio del paese. Centinaia di perso-ne hanno così potuto par-tecipare a questa Cena di Galà il cui incasso verrà utilizzato per sostenere le attività dell’associazione organizzatrice che opera nell’assistenza delle bam-bini e delle persone di-versamente abili. La sera-ta è stata un successo con piatti prestigiosi e un ottimo servizio ai tavoli .

Numerosi i personaggi celebri. Da Giovanni Ra-na al sindaco di Peschiera Umberto Chincarini, al

sindaco di Garda Davide Bendinelli,al Sindaco di Bardolino Ivan De Beni al caporedattore di Telenuo-vo, Beppe Giuliano.

Tremila euro per Ope-ro silente. E’ il contribu-to raccolto dalla contrada gardesana di Via Antiche Mura nei giorni prossimi

al Palio. Il 12 ago-sto scorso i contradaioli grazie al coordinamento di Vittorino Zanetti, Re-nato della pizzeria La Meta e il signor Pasotti dell Hotel Mirò hanno consegnato la somma nelle mani del coordinato-re dell’associazione Ser-gio Marchi .

Giovanni Rana

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CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009

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P er tenere a b a t t e s i m o

due nuove grap-pe è intervenuta alla Distilleria Brunello a Mon-tegalda vicenti-no, persino Katia Ricciarelli che si è esibita in concerto con Devis Fugolo (basso) e Alber-to Zanetti (baritono), accompa-gnati dal maestro Antonio Camponogara. Insieme a lei ospite della serata anche Nata-le Giun ta . Nel cor-so della serata gli ospiti han-no potuto degustare anche i prodotti del marchio VILLA – Vicenza Luxury Labels: A-zienda Agricola Le Pignole per i vini Colli Berici DOC; Prelibatesse per il tartufo di Marana; Casa Berica per il prosciutto Berico-Euganeo e le sopresse; Riseria delle Abba-desse per il riso di Grumolo; il

Panificio Bedin per i prodotti da forno. Conclusione affidata ai distillati Brunello .

“Per noi la grappa i n v e c -chiata nel legno – s p i e g a P a o l o Brunello, t i t o l a r e della di-s t i l l e r i a insieme al f r a t e l l o

Giovanni e il cugino Stefano – rappresenta un ritorno al pas-sato. Dalle nostre parti la grap-pa è sempre stata conservata in botte, per farla riposare e affi-narla con le note acquisite dai legni. La nostra idea è stata quella di realizzare un prodotto che non si discostasse dalla tradizione”.

.Il ricavato della serata è stato devoluto in beneficenza.

MONTEGALDAMONTEGALDAMONTEGALDA Concerto lirico di Katia Ricciarelli nelle terre della nota grappa

MANOLO CASALINO MANOLO CASALINO MANOLO CASALINO

STAGE STAGE STAGE A PONTI SUL MINCIO Il 19 e 20 settembre 2009 il noto coreografo della Corrida MANO-LO CASALINO effettuerà al palazzetto dello Sport di Ponti S/Mincio(a 3 km da Peschiera del Garda uno stage di danza, indi-rizzato alla preparazione di come si lavora in televisione davanti alle telecamere, per la prima volta in Italia. Lo stage si divide in 2 corsi: 1° modern-jazz -principianti- intermedio 2° Labo-ratorio coreografico televisivo - Livello intermedio avanzato. Sarà presente anche una troupe televi-siva che riprenderà l’evento. L’-organizzatrice artistica dell’even-to è la ballerina e coreografa Glo-ria Cavalli, direttrice della Asso-ciazione AGORA’ DANZA di Peschiera D/Garda. INFO CELL 3388086142

CORRIERE DELLA RIVIERA Periodico gratuito del lago di Garda e della provincia di Verona Fondato nel 1999-Anno 11 – n.5 Settembre 2009 -. SEDE : Garda via Puccini 1 -- Fax 045-7255717 — Direttore Responsabile: Roberto Gianfreda –Capo servi-zio :AndreaTorresani– - Concept cover, ideazione grafica e realizzazione grafica: A.Torresani– Editrice :Associazione culturale Corriere della Riviera – Si ringrazia :Annamaria Riolfi — Stampa :Grafical –Marano di Valpolicella (VR) . Aut . Trib . C.P . di Verona n.1381 del 04/11/1999. I collaboratori si assumono la piena responsabilità per i loro scritti. Il materiale inviato non sarà restituito. Tutte le prestazioni a questo periodico sotto qualunque forma a qualsiasi livello sono da considerarsi (salvo particolari accordi scritti con l’editore ),gratuite.

I l noto regista Franco Zeffirelli libero nel suo

magico istinto e indiscussa professionalità , ha donato al più antico anfiteatro romano lo splendore più congeniale, dando vita ad un’opera,la Carmen e mettendo in scena oltre trecento comparse sem-pre in glorioso movimento nel più vivo colore .

Su podio Placido Domingo, il tenore più bravo e cono-sciuto al mondo, latino puro sangue come Carmen, i suoi tocchi sicuri e armoniosi hanno diretto in perfetta simbiosi mai fuori tempo e attentamente ligio allo spiri-to della non facile esecuzio-ne.

Geraldine Chauvet, la vera-mente bella Carmen, mezzo-soprano dalla voce incisiva e di buona dizione ricca di alterne sfumature nei vari passaggi dei ripetuti acuti. Il cast della sigaraia prota-gonista dell’opera, ha visto di scena nell’apertura della stagione, l’altrettanto valente Nancy Fabiola Herrera, ga-rantendo il sempre livello alto dello spettacolo. Il bri-gadiere Don José interpreta-to dal possente tenore Mar-

co Berti, ha padroneggiato sul palcoscenico dell’Arena, uscendo dalle note centrali un tantino baritonali con tranquilla disinvoltura, tra-sformando gli alti con la metallica voce tenorile che lo distingue.

La graziosa Micaela, Irina Lungu soprano di fama mondiale, fidanzata tradita di Don José, non ha perso una battuta nell’evidenziare la sua alta professionalità, interpretando il personaggio come Georges Bizet lo ha trascritto, compreso il dolce linguaggio francese ben recepito dallo stesso pubbli-co. Il baritono Angel Odena, nella parte del torero Esca-

millo, ha galvanizzato la scena con la sua orecchia-bile romanza quale vinci-tore della corrida e spasi-mante di Carmen .Voce vigorosa ricca di sfumatu-re particolarmente adatta al personaggio sempre capace di distinguersi dal coro preparato dal mae-stro Marco Faelli.

Il corpo di ballo dell’Are-na di Verona si è partico-larmente arricchito con la

presenza del noto balletto spagnolo “El Camborio” dove la suggestione più gitana ha conquistato i pre-senti sempre pronti a rispon-dere con prolungati applausi.

La Carmen di Zeffirelli resta per noi l’opera priorita-ria dell’indovinato cartello-ne 2009. Aida, Turandot, Il Barbiere di Siviglia e Tosca richieste con insistenza da raffinati intenditori del me-lodramma, completano il magnifico programma della stagione in corso, certamen-te votato al pieno successo.

Raul Adams

DOMINGO DOMA LA CARMEN Applaudite opere in scena nell’anfiteatro scaligero

IL BRUNELLO DELLA RICCIARELLI

ARTE E SPETTACOLI

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Verona Il grande tenore si cimenta oggi come direttore d’orchestra

S e l’arte una persona ce

l’ha nel sangue non serve certo essere figli d’-arte per capirlo. Il giovane Davi-de Foschi mila-nese purosangue pubblica il suo primo catalogo ( d a l t i t o l o “M’oscuro di mistero) di ope-re su tela con la classica ma sempre verde tecnica pittori-ca che va dall’olio all’ acrili-co. Le sue opere percorrono gli estremi della rappresenta-zione visuale. Dal figurati-vo all’astratto con vene di espressionismo in certi parti-colari ritratti. Anche se pre-vale un netto realismo in certe figure in cui domina l’introspezione psicologica che in apparenza sembrano accademiche, ma che rivela-no il tratto sapiente dell’ artista. Ma dall’altra pennel-late cosmiche rivelano quel-l’aspetto interiore di una ricerca espressiva della real-tà che dia spazio alle emo-

zioni, al movi-mento dei co-lori in una continuo svi-luppo d’imma-gini surreali. Appare evi-dente questo passaggio cro-matico nell’o-p e r a “ E m p i r e o ” dove gabbiani salgono come

nubi in uno sfondo di luce che si terge in uno sfondo ocra, colore tra sole e terra per avvicinarsi a ciò che non è conosciuto. E il mistero dell’esistenza si dirada su tele e si rimpicciolisce (s’oscura) per lasciare spazio al multico-lore del creato.

Ed è questa antinomia tra ciò che è (realismo) e ciò che non è sensibilmente visibile(astrazione ed espressioni-smo) che si muove oggi l’ar-tista meneghino che in futu-ro seguirà, dopo l’afflato iniziale, una via ben definita.

Andrea Torresani

DAVIDE FOSCHI DAVIDE FOSCHI DAVIDE FOSCHI MISTERO ALLO SPECCHIO MISTERO ALLO SPECCHIO MISTERO ALLO SPECCHIO Pubblicato il catalogo dell’artista milanese

Page 11: Corriere della Riviera settembre 2009

CORRIERE DELLA RIVIERA Settembre 2009 11

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G randi festival a Garda. Si è chiusa nella splendi-

da e raccolta piazza del municipio di Garda (Vr), in riva al lago, la spumeggian-te estate del Festival del Garda. Un tour ricco di successi che ha abbracciato le tre sponde del più grande lago d’Itala e che si è aper-to a livello nazionale grazie alla sinergia con i Grandi Festivals italiani. Un circui-to, quest’ultimo, che racco-glie nove concorsi sparsi sul territorio italiano, e che pro-prio a Garda, all’interno del Festival del Garda, ha celebrato la sua finalissi-ma in una serata condotta dall’amabile Francesca Rettondini. Sulle sponde del Benaco sono cosi confluite le ec-cellenze canore, in concorso nelle va-rie regioni della nostra Penisola, cosi come le bellissime elette all’interno dei singoli Festival. Un vero incrocio di talenti che hanno avuto la possibilità di confrontarsi in uno scenario incante-vole com’è Garda.

La gara canora per la sezione Nuove proposte ha visto il successo di Chiara

Iovine ("Dove c'è anima") di Cesa proveniente dalla manifestazione “Sarete Famosi nelle Marche. “E’ una giovane con talento che alla voce ha saputo abbinare una originale coreografi-ca”, ha sentenziato il maestro Vince Tempera in qualità di presidente di giu-

ria. Il premio Jan Lan-gosz al miglior testo inedito è andato al

gruppo di Verona “Sogni Sonori” per la canzone “Grande Fratello”. Va invece a Marco Mazzella (“Uomo a metà”), vincitore del Festival della Sardegna, la possibilità di produrre un cd musicale con il talent scout disco-grafico Marco Rinalduzzi, già produt-tore di Alex Baroni e Giorgia.

Per la sezione Interpreti, cioè la ripro-posizione di cover famose, il successo ha arriso a Sara Todisco con "I am alive" di Celine Dion proveniente dalla Nota d'Oro in Puglia. Niente da fare per Federico Casini con "Caruso" di

Lucio Dalla (Live Song Festi-val in Emilia Romagna).

Spettacolo che ha poi decretato, in un concorso con-dotto da Laura Zambelli, la "Miss Grandi Festivals Italiani" provenienti da "Miss Cantazzur-ro", "Miss Live Song Festival", "Miss del Garda", "Miss Azzurro Mare", "Miss Nota d'Oro" e "Miss Garofano d'Oro". La più bella scelta da una giuria composta anche dal sindaco e vice sindaco Gar-da, rispettivamente Davide Bendinelli e Antonio Pasotti, e incoronata dall’at-tore Matteo Tosi, è risultata Silvia Fontana, 26 anni di Castelmella (Bs) già Miss del Garda. La più bella del Nord Italia è stata eletta Alessia Schia-vo, 15 anni di Sarego (Vi) studentessa al Liceo Classico prima anche al Can-tazzurro. Fascia di Miss Centro Italia

andata a Giada Faedda, 16 anni di Porto Torres, già ex Miss Azzurro Mare, mentre la più bella del Sud Italia è risultata Mariangela Tedesco, 18 anni di Terlizzi (Ba), prima alla Nota d’Oro in Puglia. Premiazione e con-corsi intervallate dalle scorribande del comico comasco Roberto Valentino, dall’angolo della poesia con Renata Leali, dall’esibizione del corpo di ballo The Gamblers, e dal body pain-ting l’arte di dipingere i corpi

GRANDI FESTIVAL AL GRANDI FESTIVAL AL GRANDI FESTIVAL AL FESTIVAL DEL GARDAFESTIVAL DEL GARDAFESTIVAL DEL GARDA GARDAGARDAGARDA Un festival vestito di rosa ha premiato grandi talenti canori femminili e la più bella miss

VINCE TEMPERA direttore musicale della

manifestazione Francesca Rettondini (seconda da destra), con al fianco l’attore Matteo Tosi..Sulla sinistra Silvia Fontana con Laura Zambelli

UU n locale per giovani e non solo. Perché all’ Oste-ria bar “Lo Strambino”,sito in Borgo Cavour a

Bardolino, ci si sente tutti uguali. Infatti basta sedersi nel noto locale, tra i più in voga nel paese, per capire come le pizze preparate dallo chef siano di alta scuo-la. Cosi come le graziose cameriere dell’osteria sa-pranno accogliervi con il sorriso sulle labbra per ser-virvi nel migliore dei modi . Il servizio wine bar è particolarmente curato con vini di pregio Valpolicel-la, Bardolino, Custoza e Lugana. Inoltre l’atmosfera che si respira nel locale è quella dell’allegra compa-gnia tanti sono le persone che lo frequentano. E allo-ra...tutti allo Strambino!

LO STRAMBINO PER TUTTI STRAMBINO PER TUTTI STRAMBINO PER TUTTI

I l mezzo giustifica il fine. Il Mezzo clubbing di via

Borgo Cavour a Bardolino è un locale che attira, ogni se-ra, una moltitudine di perso-ne in vena di trascorrere ore di divertimento assicurato assaggiando cocktail per i palati più raffinati. Ma si può ammirare il panorama circo-stante, assaggiando un ottima birra o un calice di vini con degli assaggini tra i più sfi-ziosi. Le occasioni per fre-quentarlo sono molteplici.

Sia se si vuole fare una breve sosta per un cocktail prima di andare a ballare, che come punto d’incontro per trascorrere l’intera sera-ta. Aperto dal martedi alla domenica dalle 19 alle 02.

Si orga-n i z z a n o feste di complean-no e addii al nubila-to.

E TUTTI IN MEZZO! E TUTTI IN MEZZO! E TUTTI IN MEZZO!

SPETTACOLI

Page 12: Corriere della Riviera settembre 2009

Settembre 2009 CORRIERE DELLA RIVIERA 12

direttamente dalla Corrida di Canale 5Canale 5Canale 5 STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO STAGE DI MODERN JAZZ E LABORATORIO COREOGRAFICO TELEVISIVO

PALAZZETTO DELLO SPORT DI PALAZZETTO DELLO SPORT DI PALAZZETTO DELLO SPORT DI PONTI SUL MINCIO (MN) PONTI SUL MINCIO (MN) PONTI SUL MINCIO (MN) a 3Km da Peschiera del Gardaa 3Km da Peschiera del Gardaa 3Km da Peschiera del Garda

Sabato 19 settembre 19 settembre 19 settembre e Domenica 20 settembre 20 settembre 20 settembre 2009 IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE AGORA’ DI PESCHIERA DEL GARDA

INFO CELL: 3388086142

Manolo Casalino Manolo Casalino Manolo Casalino

Tutta la natura che ti circondaTutta la natura che ti circondaTutta la natura che ti circonda

Tel Vivaio 0456210690Tel Vivaio 0456210690Tel Vivaio 0456210690

BORGO S.LORENZOBORGO S.LORENZO