corrente elettrica -...
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Per descrivere il moto di una singola carica introdurremo il vettore velocità
Se, come in un metallo, abbiamo un numero enorme di cariche libere di muoversi dovremo introdurre il vettore velocità media
Densità di probabilità che la particella abbia, nel punto
considerato, velocità v
Velocità di deriva
v r( ) = η r , v( )∫ ⋅ v dv3 = vd
Due grandezze macroscopiche legate alla velocità media
Intensità di corrente elettrica
Vettore densità di corrente
Intensità di corrente Grandezza scalare
i =dqdt
Unità di misura : Ampere
Coulomb = Ampere ·Secondi
Unità di misura fondamentale nel sistema MKSA
A seconda della direzione di n, la corrente sarà positiva o negativa
A seconda del segno delle cariche in moto, la corrente
sarà positiva o negativa
Il valore della corrente eguaglia quello della carica che oltrepassa in un secondo la superficie nel senso indicato
dalla normale
Vettore densità di corrente
j r( ) = ρ r( ) vd
r( )
i =dqSdt
=1dt
ρ r( ) vdr( )dt ⋅ n( )
S∫ ds = ρ r( ) vd
r( ) ⋅ nS∫ ds = ΦS
j( )
L’attraversamento della superficie è legato alla componente della velocità parallela alla normale
Nel caso di cariche discrete in moto:
j r( ) = qini
r( )vdir( )
i∑
Legge di conservazione della carica elettrica
Avendo identificato una grandezza vettoriale che descrive come si muovono le cariche, possiamo esprimere, in forma locale, la
legge di conservazione
In parole:
In formule:
Se la carica elettrica si conserva, la diminuizione di carica che si verifichi all’interno di un volume dato dovrà eguagliare il flusso di carica uscente
attraverso la superficie delimitante il volume
−dQint
dt= ΦS
j( )
−dQint
dt= ΦS
j( )
−dQint
dt= −
ddt
ρ dv =v∫ ΦS
j( ) =
j ⋅ n dsS∫ =
∇
V∫j dv
Per cui, in forma differenziale:
∇j r( ) = −
dρ r( )dt
Ricordate le basi sperimentali di questa legge?
Conduzione nei metalli
In un metallo vi sono particelle cariche libere di muoversi
In quali condizioni daranno luogo ad una corrente elettrica?
Come possiamo identificare la particella responsabile del passaggio di corrente?
Il valore della corrente a quali parametri fisici è correlato?
In quali condizioni daranno luogo ad una corrente elettrica?
Se tutte le direzioni sono fisicamente equivalenti:
i = 0
j = 0
vd = 0
La presenza di un campo Elettrico origina una anisotropia.
L’esperienza ci dice che per produrre una corrente occorre connetterne i capi a due punti tra i quali esista una d.d.p. (ad es.
ad una batteria)
Prendiamo un lungo filo metallico
Le cariche si muovono in opposte direzioni
Come può la chiusura dell’interruttore alterare il
valore dei campi presenti nel filo?
Si genererà nel filo una densità di carica che varierà in modo continuo tra i due valori, positivo e negativo, caratteristici dei
bottoni del generatore
−E ⋅dl = V
γ∫
Campo elettrico locale
Nel caso più semplice:
E =
VL
L’effetto di questo campo?
Se accadesse solo questo avremo un moto uniformemente accelerato per cui la corrente elettrica dovrebbe aumentare
linearmente nel tempo
Indica che una ulteriore forza agisce sui portatori
di carica
Spesso, il valore della corrente a regime è proporzionale alla d.d.p.
applicata
In questi casi si dice che il conduttore segue la Legge di Ohm
i t = ∞( ) = 1RV
i = S ⋅ j
LE = V j =
LRS
⋅E = σ ⋅E
Resistenza elettrica
Conducibilità elettrica
R =LS1σ
=LSρ
Resistività elettrica
Come si possono interpretare questi dati sperimentali?
Supponendo che agisca sul portatore di carica anche una forza di tipo
viscoso
ma = q
E − kv
Equazione di moto
Soluzione
v =qEk1− e
−kmt⎛
⎝⎜⎞⎠⎟
v =qEk1− e
−kmt⎛
⎝⎜⎞⎠⎟
j t( ) = niqi
vii∑ =
E
niqi2
kii∑ 1− e
−kimi
t⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟
i(t) S ⋅E
niqi2
mii∑⎛⎝⎜
⎞⎠⎟t
i(t) S ⋅E
niqi2
kii∑⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
σ =niqi
2
kii∑⎛⎝⎜
⎞⎠⎟=1ρ
Resistività in Ωm x 108
Materiale Resistività
Argento 1.59
Rame 1.7
Oro 2.44
Alluminio 2.82
Tungsteno 5.6
Ferro 10.0
Platino 11.1
Piombo 22.
Come si è pervenuti alla scoperta che in un metallo i portatori di carica
sono gli elettroni?
Esperimento di Tolmann e Stewart (1916)
G F Moorhead and G I Opat (1996)
Quando si blocca il cilindro, un impulso di corrente attraversa il galvanometro
Lo strumento fornisce il valore della carica totale associata all’impulso di corrente
Dalla direzione della corrente si determina il segno del portatore
Dal valore della carica totale si determina il rapporto “q/m” del portatore
Dopo che il cilindro è stato bloccato:
F = −kv = m
dvdt
v t( ) = v0 exp −kmt⎡
⎣⎢⎤⎦⎥= ΩRexp −
kmt⎡
⎣⎢⎤⎦⎥
j(t) = nqv t( ) = ΩRnqexp −kmt⎡
⎣⎢⎤⎦⎥
Q = S j(t) dt0
∞
∫ = SΩRnq exp −kmt⎡
⎣⎢⎤⎦⎥dt
0
∞
∫ = SΩRnqmk= SΩR
nqmk
Per risalire alle informazioni sulla particella occorre conoscere il rapporto “n/k”
Questo rapporto appare nella espressione della conducibilità elettrica
Q = SΩRnqmk
σ =niqi
2
kii∑⎛⎝⎜
⎞⎠⎟=1ρ
nk=σq2
Q = SΩRσ mq
qm
=SΩRσQ
Sperimentalmente si trova:
qm −1.8 ⋅108Coulomb / grammo
I portatori sono quindi elettroni!
Quale è il valore della velocità di deriva?
Es : Rame
Solo gli elettroni esterni
saranno liberi di muoversi
Sezione: 1mm2
Corrente : 10 A
n =δ N0
Mnc
Densità Numero di Avogadro
numero elettroni di conduzione per atomo
Peso Atomico
vd =Jnq
Numero portatori per unità di volume
Densità di corrente
vd = JM
qδ N0nc
vd = JM
qδ N0nc=
1010−6
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
64 g mole1.6 ⋅10−19 ⋅ 9g cm3( ) 6.02 ⋅1023( ) ⋅1
vd = 107 64 ⋅10−3
1.6 ⋅10−19 ⋅ 9 ⋅103( ) 6.02 ⋅1023( ) = 0.74 ⋅10−3m / sec
Conclusione:
La velocità di deriva dei portatori di carica in un metallo è, al massimo, dell’ordine del mm/sec
Questa velocità è grande o piccola?
Per quale motivo la domanda? ma = q
E − kv
Il termine di paragone è la velocità con cui si muovono i portatori di carica in assenza di campo elettrico applicato!
Non si era detto che in assenza di campo la velocità era nulla?
Un semplice modello: il modello degli elettroni liberi
Prima di affrontare il modello, una breve premessa.
Come si descrive un sistema di elettroni, una volta specificata la situazione fisica?
La fenomenologia di un sistema di elettroni mostra sempre una caratteristica: compaiono numeri interi!
Ad esempio, l’energia eventualmente fornita ad un atomo di idrogeno ci viene restituita sotto forma di “radiazione
elettromagnetica” le cui possibili frequenze sono date da:
υn,m = R1n2
−1m2
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
R = 3.28787 ⋅1015 s−1
Numeri interi
In quali campi della Fisica vi sono fenomeni la cui descrizione coinvolge numeri interi?
Acustica, od in generale, nelle oscillazioni dei corpi elastici
Modi di una corda vibrante di lunghezza L
y(x,t) = Φ(x) ⋅ cos(ω t) = φ0 sin(k x) ⋅ cos(ω t)
La seconda condizione: sin(k L) = 0
porta alle condizioni sul valore di “k”:
k = nπL
, n = 1,2,
In meccanica, tutto deriva dalla soluzione di equazioni differenziali del secondo ordine
Di quale equazione differenziale è soluzione la : Φ(x) = φ0 sin(k x) ?
L’ampiezza dell’oscillazione dipende
dalla coordinata “x”
Usando la funzione seno, è automaticamente soddisfatta la condizione: Φ(0) = 0
L’equazione differenziale che descrive il comportamento
della corda è:
∂2
∂x2Φ(x) = −AΦ(x)
Una equazione analoga descriverà pure i sistemi atomici in quanto essi pure sono caratterizzabili tramite numeri interi
Equazione di SchroedingerAl secondo membro:
Funzione che descrive lo stato elettronicoEnergia dello stato
Al primo membro:Operatore differenziale associato alla energia, detto Hamiltoniana, operante
sulla funzione che descrive lo stato
HΦn (x) = En Φn (x)
La Hamiltoniana del sistema dovrà esprimere il fatto che l’energia contiene termini di energia cinetica e termini di
energia potenziale
H = Hcin + HpotQuindi:
Il modulo quadro della funzione d’onda dà la densità di probabilità di trovare in quel punto la particella. Essa è quindi
nulla ove la particella non possa assolutamente trovarsi
nel caso più semplice: H = Hcin
Ora Ecin =p2
2mper cui: p2
2mΦn (x) = En Φn (x)
deve dare luogo ad: ∂2
∂x2Φ(x) = −AΦ(x)
Operatore associato all’impulso
Essendo le energie cinetiche positive, l’operatore impulso deve contenere a fattore il coefficiente immaginario “i”
p = −i∂∂x
nel caso unidimensionale
In tre dimensioni:
p = −i∇
e quindi:
−2
2m∇2Φn (
r ) = En Φn (r )
Detto questo torniamo alla descrizione degli stati di conduzione in un metallo
Si procede come per trovare lo stato
fondamentale di una molecola
1) Si ricavano gli stati elettronici
2) Se si hanno N elettroni, lo stato fondamentale è quello in cui sono doppiamente occupati i primi “N/2” livelli e sono vuoti
tutti gli altri
Per ricavare gli stati vengono introdotte due ipotesi semplificatrici
1) Gli elettroni di valenza sono perfettamente liberi di muoversi all’interno del metallo, ma non possono uscire da esso
l’energia potenziale, all’interno del metallo è
costante.Le interazioni con i “core” , i nuclei più gli elettroni interni, danno semplicemente
luogo ad una barriera di energia potenziale molto maggiore dell’energia elettronica
In Fisica per “punto” si intende una regione di spazio molto piccola rispetto alle dimensioni lineari del sistema
Il potenziale in un “punto” è il valor medio del potenziale in detta regione
Dato che nel nostro caso le dimensioni lineari del sistema sono macroscopiche, il “punto” conterrà al suo interno molti atomi
Ne consegue che il valor medio sarà lo stesso per tutti i “punti”
Si possono considerare le barriere come infinitamente
alte
2) Si suppone che gli elettroni di conduzione non interagiscano tra loro
Come fanno a non interagire se, essendo carichi dello stesso segno, si respingono tra loro?
L’obiezione è fisicamente errata, in quanto inverte i termini della questione
Infatti, introduciamo una forza repulsiva in quanto, e solo in quanto, li osserviamo interagire tra loro.
In definitiva la validità dell’ipotesi, risiede unicamente nella osservazione di un comportamento, che porta alla
formulazione del “Principio di esclusione di Pauli”, e sarà verificata a posteriori sulla base di dati sperimentali.
Il modello è adatto solo per i metalli nobili, non per quelli appartenenti alle seri di transizione
Caso unidimensionale: catena di atomi lunga L
Se l’elettrone non può uscire, la funzione d’onda sarà nulla
all’esterno della buca
Se l’elettrone non può uscire, la funzione d’onda sarà nulla
all’esterno della buca
Zero dell’energia, quindi l’energia
sarà solo cinetica
Per motivi di continuità, la funzione d’onda all’interno della buca tenderà a zero avvicinandosi agli estremi
All’interno:
−2
2m∂2
∂x2Ψn x( ) = EnΨn x( )
con le condizioni agli estremi: Ψn 0( ) = Ψn L( ) = 0
La soluzione sarà: Ψn x( ) = an sin(knx)
kn = nπL
, n = 1,2,con
Sostituendo, si ricavano gli autovalori:
En =2
2mnπL
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟2
Si sono trovati gli stati, occorre riempirli.
Se, ad esempio, la catena è formata da N atomi monovalenti
lo stato fondamentale sarà quello in cui sono doppiamente occupati i primi N/2 stati e vuoti i superiori
L’energia dell’ultimo livello occupato sarà:
EF =2
2mNπ2L
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟2
Energia di Fermi
1) Dove si è usata l’ipotesi che gli elettroni non interagiscano tra loro?
2) Quale è l’analogo atomico dell’energia di Fermi?
Dipende dalla densità lineare di atomi nella catena, non da quanti
atomi la formano!
Una importante differenza con le molecole
A temperatura ordinaria le molecole
sono nel loro stato fondamentale
Nel metallo:
In una molecola le differenze di energia tra i
livelli sono dell’ordine dello eV
ΔE =2
2mN +1( )π2L
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟
2
−2
2mNπ2L
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟2
ΔE 2
2mπ 2
4L22N =
2
4mπ 2
L2N
Es: catena lunga 10 cm formata da atomi distanti 1.5 Å
ΔE 2
4mπ 2
L2N
1.054 ⋅10−34( )24 ⋅9.11 ⋅10−31
π 2
0.120.1
1.5 ⋅10−10⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ 2.0 ⋅10−27 Joule = 1.25 ⋅10−8eV
A temperatura ambiente:
KBT 140eV
Solo allo zero assoluto il sistema di elettroni sarà nello stato fondamentale
Gli stati sono così vicini da formare una “banda” continua
Per quale motivo la differenza di energia tra gli stati elettronici è enormemente minore che nel caso delle molecole?
Φ+ =12
Φ1 +Φ2( )
Φ− =12
Φ1 − Φ2( )
Le energie sono diverse in quanto :
La differenza di energia tra gli stati contigui è diminuita rispetto a quella relativa alla
coppia
Φ1 ⋅Φ2 ≠ 0
ρ+ =12
Φ12 +Φ2
2 + 2Φ1 ⋅Φ2( )
ρ− =12
Φ12 +Φ2
2 − 2Φ1 ⋅Φ2( )
Come descrivere il caso tridimensionale?
−2
2m∇2Φn (
r ) = En Φn (r )Equazione da risolvere:
Soluzione generale: Φnr( ) = exp i
kn ⋅r⎡⎣ ⎤⎦
Essa è anche soluzione dell’equazione:
pΦnr( ) = pnΦn
r( )
pΦnr( ) = −i
∇exp i
kn ⋅r⎡⎣ ⎤⎦ = −i ⋅ i
kn( )exp i
kn ⋅r⎡⎣ ⎤⎦ =
kn exp i
kn ⋅r⎡⎣ ⎤⎦
Con autovalori:
En =2kn
2
2m
Regole di quantizzazione:
kn( )x = l2πL
ed analoghe per y e z
Ciò che caratterizza un particolare stato è il vettore K
Φnr( ) = exp i
kn ⋅r⎡⎣ ⎤⎦
Gli stati con uguale valore del modulo di K sono degeneri
En =2kn
2
2m
Ad ogni stato è associato un punto nello spazio dell’impulso
Nello stato fondamentale saranno occupati solo gli stati il cui punto rappresentativo è situato all’interno di una sfera di raggio KF
Si definiscono quindi:Sfera di Fermi
Energia di Fermi
Impulso di Fermi
Velocità di Fermi
EF =2kF
2
2m=2
2m3π 2η( )
23
vF =
m3π 2η( )
13
numero di atomi per unità di volume
Valenza Metallo Concentrazione elettronica in m-3
Energia di Fermi in eV
Velocità di Fermi in m/sec
1 Sodio 2.65 1028 3.23 1.07 106
1 Rame 8.45 1028 7.00 1.57 106
2 Zinco 13.1 1028 9.39 1.82 106
3 Alluminio 18.06 1028 11.6 2.02 106
4 Piombo 13.2 1028 9.37 1.82 106
Sono un centesimo della velocità della luce! Cosa ne consegue?
Conducibilità elettrica
L’ipotesi che esista una configurazione spazialmente isotropa
è in conflitto con la supposta non interazione tra gli elettroni
Potremmo supporre gli elettroni come non non perfettamente liberi, ma soggetti ad interazioni separate temporalmente in
media di un tempo τ
l’effetto delle iterazioni è quello di ridistribuire tra le particelle l’energia acquistata o persa
Impulso medio del sistema di elettroni
La Sfera di Fermi trasla nel tempo con velocità costante
Diagramma temporale delle collisioni
k t( ) =
k 0( ) − e
Et
p t( ) = p 0( ) − eE t
L’effetto delle interazioni è quello di impedire alla velocità di deriva di
crescere indefinitivamente
Scriveremo quindi:
Espressione per la conducibilità elettrica
Dai valori sperimentali della conducibilità possiamo ricavare il tempo medio che separa una interazione dalla successiva
Se il tempo fosse “lungo” allora il modello degli elettroni liberi è adeguato
Se il tempo fosse “corto” allora il modello degli elettroni liberi è errato
vd = −eEm
τ
J = nqvd = n
q2E
mτ =
nq2τm
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟E
σ =nq2τm
Metallo ResistivitàCu 5.88 107
Ag 6.21 107
Au 4.55 107
Al 3.65 107
Fe 1.02 107
Pb 0.48 107
Bi 0.086 107
Per il rame :
τ (T = 300K ) 2.5 ⋅10−14 sec
τ (T = 4K ) 2 ⋅10−9 sec
Per sapere se i tempi sono grandi o piccoli, dovremo valutare la distanza percorsa e confrontare questa con l’interdistanza
media tra i bersagli, che sarà dell’ordine dell’ Å
λ ≈ vFτ 3mm
Il modello degli elettroni liberi risulta corretto ben oltre ogni
previsione!
τ =mnq2
σ
Quale è il motivo?
Un elettrone non può cambiare stato se non ha uno stato libero su cui trasferirsi.
La massima parte gli elettroni non ha stati liberi vicini in energia e quindi non può interagire con l’ambiente.
Si tratta quindi di un motivo prettamente quantistico, che si traduce nella formulazione del principio di Pauli