contratto formativo 201314 - secondocircolopc.it · cui il campo sportivo. facilmente...
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La nostra scuola dell’infanzia si trova nell’immediata periferia della città di Piacenza, nella fra-zione di Gerbido. Situata al centro del paese è cir-condata da ampi spazi verdi tra cui il campo sportivo. Facilmente raggiungibile, è ben servita dal trasporto pubblico e per i bambini che ne volessero u-sufruire, anche dal trasporto scolari che raccoglie i bambini della città e li porta da noi in campagna
Siamo i bambini della scuola dell’infanzia. La nostra scuola dell’infanzia è la scuola di Gerbido. Fuori sembra una casetta con tutt’ intorno un bellissimo giardino pieno di piante, cespugli e di giochi per i bambini e le bambine della scuola. Tutti i giochi sono a norma e controllati regolar-mente controllati dal comune.
Dentro la scuola si compone di un salone dove andiamo a giocare e a fare psicomotricità. Al suo interno ci sono due armadi gialli, un carrello con il materiale che usiamo per lavorare e giocare, mattoni di plastica, cer-chi, bastoni,corde, coni…., un bel-lissimo gioco per arrampicarsi.
( RACCONTATI DAI BAMBINI)
Nel salone un angolo è stato arredato con un ar-madio, in cui vengono riposte le brandine per te-nerle al riparo dalla polvere, e alcuni armadietti in cui vengono messi i sacchi con le coperte che servono ai bambini più piccoli per riposare.
Oltre al salone ci sono le sezioni A e B dove andiamo a lavorare; nella sezione A c’è l’angolo dei lego, delle macchinine, degli animali di plastica, l’angolo della cucina dove abbiamo messo tutti i pentolini e i piattini che ci servono per giocare alla mamma, poi le bambole, il
lettino, il tavolino piccolo… ma anche un compu-ter finto per giocare all’uffi-cio
e nella sezione B c’è, la libreria con l’angolo morbido per leggere rilassati
poi c’è l’angolo dei giochi da tavolo, il tavolo per manipolare il pongo e i tavolini per disegnare
..Poi ci sono due bagnetti, uno per le femmine e uno per i maschi che abbiamo decorato con pupazzi per non sbagliarci, dove andiamo a far pipì e a lavarci le mani
Non dimentichiamo l’aula di informatica dove si impara a co-noscere il computer e a usare semplici programmi Quando ci andiamo ci sentiamo molto
grandi !!! In fondo al corridoio c’è la cucina dove la cuoca cucina le cose che mangiamo, però i bambini non ci possono andare. Quando è pronto ci chiamano e noi tutti in fila andiamo a mangiare!
Nella nostra scuola ci sono due sezioni, A e B e quattro maestre: Laura, Bruna, Stefania e Silvana. Sarà presente anche Stefania che insegna religione, la nuova insegnante di sostegno Caterina e le assistenti Marisa e Carmen Le insegnanti hanno deciso di non tenere i bambini divisi nelle sezioni, ma di lasciarli insieme per farli diventare amici, dividen-doli in piccoli gruppi eterogenei di intersezione quando la neces-sità lo richiede. A Gerbido nell’anno scolastico 2013/2014 si sono iscritti 52 bambini/e, 19di tre anni, 16 di quattro anni, 17 di cinque. In to-tale i nuovi iscritti sono 26. 43 bambini hanno chiesto di partecipare alle attività di religione cattolica, 9 hanno scelto attività alternative . Il personale della scuola comprende due collaboratrici che vigilano la porta d’ingresso e i corridoi, oltre a seguire e aiutare i bambini quando vanno nei bagni in caso di necessità
Volete sapere cosa facciamo nella scuola materna di Gerbido? Al mattino due maestre aspettano i bambini tra le 8,00 e le 9,15. Ci so-no bambini che arrivano con la cor-riera e alcuni accompagnati dalla mamma.
Quando dopo le 9,15 si chiude la porta e il cancello, le maestre ci fanno sedere e ci contano mentre cantiamo una canzone. Poi formiamo un lungo treno per andare in bagno e a mangiare la frutta. Come mai mangiamo la frutta di mattina vi chiederete ? Perché una signora, la signora dietista ha detto che è me-glio mangiarla la mattina anziché dopo mangiato perché così non fa male alla pancia.
Ore 8,00- 9,15
Ore 9,30 – 10,30
Ore 13,00 – 13,15
SECONDA USCITA
Dopo aver mangiato la frutta an-diamo in salone e giochiamo tutti insieme ….ma se siamo tanti a vol-te ci dividiamo in due gruppi per leggere, ascoltare, parlare. Quan-do arrivano le altre due maestre ci dividiamo in gruppi per fare i laboratori fino alle 11,45
Poi ci prepariamo per andare a mangiare, mentre chi va a casa si pre-para ad uscire
Ore 10,30- 11,45
Ore 11,45
PRIMA USCITA
Ore 12,00 – 13,00
E poi…….ciao, a domani!
Finito di mangiare cantiamo e facciamo qualche gioco e verso le 13,30 i bambini di 3 e 4 anni van-no a fare un riposino mentre i più grandi vanno in sezione a lavorare. Le insegnanti si riservano di valutare se, visto l’-alto numero di bambini che si fermano a dor-mire, sara’ necessario fare riposare anche i grandi. Delle decisioni prese saranno avvisati i genitori
Alle 15,00 si svegliano i bambini più piccoli e si va tutti a fare merenda. Poi quando c’è brutto tempo ci sediamo nell’ingresso e cantiamo ad aspettare le mamme o i papà o i nonni che ci portano a casa, altrimenti usciamo in giardino e ne approfittia-mo per giocare ancora un po’! .
Ore 15,45 – 16,00
ULTIMA USCITA
Ore 13,30 – 15,00
Le insegnanti hanno deciso di lavorare secondo il concetto di scuola aperta cioè senza il limite della sezione, permettendo così ai bambini di di-ventare amici, giocare, lavorare insieme. Questa organizzazione permette maggiore con-fronto e collaborazione tra le insegnanti e ampia flessibilità.
INGRESSO: I bambini sono accompagnati dai genitori dentro l’aula d’accoglienza indipendentemente dalla sezione d’iscrizione. Le insegnanti li accolgono e li lasciano liberi di scegliere l’angolo in cui giocare. Se un bambino ha bisogno di più tempo per lasciare il genitore si cerca di trovare insieme la strategia migliore per far sì che entrambe vivano bene questo momento.
GIOCO: Il momento ludico non strutturato è ritenuto importante per la socializzazione, la condivisione d’interessi e controllo degli stati emotivi. Inoltre il bambino arricchisce giorno dopo giorno il proprio patrimonio d’abilità motorie. Attraverso il gioco il bambino prende coscienza dell’ambiente in cui si muove, delle proprie capacità e limiti, e attraverso il gioco simbolico e di ruolo rielabora i vissuti.
ORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI La nostra è una scuola “ aperta” per cui i bambini non si riconoscono in una sezione ma in un gruppo – scuola. Quando si organizzano i laboratori i bambini sono divisi in gruppi usando come criterio le loro dinamiche di relazione: si cerca di separare i
bambini leader da quelli dipendenti che subiscono e dimostrano scarsa iniziativa, oppure di unire quelli che, anche solo per emulazione dell’amico, acquisiscono abilità e comportamenti più positivi.
USO DEI BAGNI: Lo spazio per i servizi è un luogo educativo perché ogni bambino possa imparare a seguire norme igieniche e comportamentali: • uso consapevole degli effetti personali, • corretto utilizzo degli spazi e degli oggetti, lavandino e vater
autonomia nell’igiene personale I bambini sono accompagnati in bagno ad orari fissi: al mattino prima della frutta, a mezzogiorno, prima del riposo e delle attività del pomeriggio e prima della merenda. Le insegnanti accompagnano sempre i bambini in questi momenti e sono disponibili al bisogno, quando invece non sono in compresenza e non possono seguire i bambini, vengono sostituite dalle collaboratrici scolastiche
VIGILANZA I bambini non sono mai lasciati soli, in ogni
gruppo è sempre presente un’insegnante che vigi-la sull’incolumità di tutti. Oltre alle insegnanti anche le collaboratrici sco-lastiche hanno compito di sorvegliare i bambini soprattutto quando escono dalle aule e quando sono in bagno
IL PRANZO A mezzogiorno i bambini sono accompagnati nel refettorio dove ci sono apparecchiati i tavoli ed è già stato scodellato il primo dalla cuoca che in seguito servira’ anche il secondo. La frutta è distribuita a metà mattina per una migliore
digeribilità. Il momento del pranzo è molto importante e a volte delicato per al-cuni bambini. E’ un momento importante sia per la socializzazione che per il rapporto con il cibo, è per questo che non è forzato. I bambini sono invitati a fermarsi per condividere il pasto e si con-corda con il genitore il momento più giusto per iniziare Ai bambini e alle bambine vengono presentati nel proprio piatto tutti gli alimenti del menù e ognuno è invitato ad assaggiare. Se li rifiutano, si promuove lo “ star bene a tavola “.
RIPOSO POMERIDIANO Attraverso la narrazione di fiabe e l’ascolto di musiche rilassanti le insegnanti cercano di favorire il riposo dei bambini e delle bambine di tre e quattro anni nel modo più sereno e naturale I bambini / e che hanno bisogno di riposare, per promuovere la loro autonomia, sono impegnati a: • togliersi le scarpe (quando è possibile)anche aiutandosi tra loro • sistemarsi sul lettino per il riposo. L’insegnante li aiuta avvicinandosi ai bambini più bisognosi di rassicurazioni e di una vicinanza fisica per far si che si rilassino e si possano addormentare. Con le nuove norme igieniche non è piu’ possibile utilizzare “ ciuccio “ ,il biberon o il peluche durante il riposo. .
USCITA L’ultima fase della giornata è dedicata al gioco libero, a canti o a fiabe. Si approfitta del momento dell’uscita per abituare i bambini ad indossare giubbotti e cappotti cercando di far da soli e di aiutarsi tra loro, ma come sempre le maestre so-no a disposizione di chi ha bisogno ! ma per crescere e diventare grandi è anche imparare a far da soli cose nuove! Quando le insegnanti sono con i bambini che attendono tutti insieme i genitori all’interno della scuola o nel giardino, l’assistente del pulmi-no viene a prendere i piccoli che usufruiscono del trasporto, per ac-compagnarli I bambini non sono mai consegnati ad un minore o ad una persona che non sia stata delegata dalla famiglia
Gli spazi della scuola sono strutturati in modo adeguato all’età dei bambini e in essi si è cercato di eliminare i possibili rischi dovuti al-la struttura non recente della scuola I materiali sono stati scelti tra strutturati e non, in base alle nor-mative vigenti, alcuni in modo da soddisfare le esigenze ludiche dei bambini, altri come supporto per le attività finalizzate
Alla ripresa dell’attività scolastica, quando l’orario di servizio è ridotto, le insegnanti organizzano il lavoro in modo da effettuare le 5 ore di servizio secondo il seguente calendario 16/09/2013 17\09\2013 18/09/2013 19/09/2013 20/09/2013
Ins: POZZI BRUNA
ROVERSELLI LAURA
h. 8,00/13,00 h. 9,00/14,00
SIRONE SILVANA MAZZONI STEFANIA
PALMIERI CATERINA
23/09/2013 24/09/2013
ins. POZZI ROVERSELLI
h. 8,30/14,00
h 8,00/12,30 MAZZONI SIRONE
L’INSEGNANTE PALMIERI CATERINA SEGUIRA’ LORARIO 9,00\14 FINO AL COMPLETO INSERIMENTO DELLA BAMBINA L’ IRC MAZZONI STEFANIA SARA’ PRESENTE A GERBIDO IL VENERDI A PARTIRE
DAL 20\09\2013 DALLE 9,00 ALLE 12,00 OGNI 15 GIORNI
ORARIO DEFINITIVO INSEGNANTI Eventuali ore aggiuntive saranno segnate e recuperate a giugno L’ INSEGNANTE MAZZONI (RELIGIONE) SARA’ PRESENTE A SCUOLA NELLA SEZIONE A VENERDI DALLE ORE 9,00 ALLE 12,00 A SETTIMANE ALTERNE
I settimana (25-27/09/2013)
ins. Roverselli Laura h. 10,30/16,00
ins. Pozzi Bruna h. 10,30/16,00 ins. Mazzoni Stefania h. 8,00/12,30
ins. Sirone Silvana h. 8,00/12,30
II settimana ins. Roverselli Laura h. 8,00/12,30
ins. Pozzi Bruna h. 8,00/12,30 ins. Mazzoni Stefania h. 10,30/16,00
ins. Sirone Silvana H. 10,30/16,00
L’insegnante Palmieri Caterina seguira’ il seguente orario a partire dal 7\10\2013
LUNEDI 10,30-16,00 MARTEDI 8,30-13,00
MERCOLEDI 10,30-16,00
GIOVEDI 8,30-13,30
VENERDI 8,30-13,00
De Giorgi Marisa, assistente della bambina S.P. seguira’ il seguente orario settimanale
per l’anno scolastico 2013-2014
LUNEDI
MARTEDI 11,00-16,00
MERCOLEDI 8,30 - 10,30
GIOVEDI
VENERDI 11,00 - 16,00
A gennaio con l’arrivo di una nuova bambina disa-bile , l’orario e’ stato modificato per adattarsi alla
nuova esigenza. Quindi l’insegnante Palmieri Caterina seguira’ il seguente o-rario :
LUNEDI 8,30-13,45 MARTEDI 8,30-13,00 MERCOLEDI 10,30-16,00 GIOVEDI 8,30-13,30 VENERDI 8,30-13,15
De Giorgi Marisa, LUNEDI MARTEDI 11,00-16,00 MERCOLEDI 8,30 - 10,30 GIOVEDI VENERDI 11,00 - 16,00
Melluso Carmela sulla bambina P.A.
LUNEDI 13,30-15,30 MARTEDI 9,30-15,30 MERCOLEDI GIOVEDI 9,30-13,30 VENERDI 9,30-12,30
PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO DI CIRCOLO: TRAGUARDI EDUCATIVI Con riferimento agli Orientamenti del 91 e alle Indicazioni Nazionali del 2012 … “La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bam-bini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto al-l’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di plura-lismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo del-l’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza” Le nostre scuole dell’infanzia si riconoscono in un modello di scuola che “si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analiz-zate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. La scuola dell’infanzia promuove una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta nella ca-pacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino, nella cura dell’ambiente, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica e nell’accompagnamento verso forme di conoscen-za sempre più elaborate e consapevoli. L’apprendimento av-viene attraverso il gioco, l’esperienza, l’esplorazione, i rap-porti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territo-rio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione indivi-duale e collettiva delle esperienze. Per questo, nella poliedri-cità e peculiarità di situazioni, tutti i docenti condividono le stesse finalità e gli stessi traguardi educativi.
consolidare L'IDENTITA' stare bene e vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io sentirsi sicuri nella molteplicità del proprio fare e sentire conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile sperimentare diversi ruoli e forme di identità
sviluppare L'AUTONOMIA avere fiducia in sé e negli altri provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto acquisire la consapevolezza della libertà di pensiero esprimere con diversi linguaggi sentimenti e emozioni assumere atteggiamenti sempre più consapevoli prendere coscienza di sé e avere cura del proprio corpo
acquisire LE COMPETENZE elaborare conoscenze, abilità, atteggiamenti sapendo trasferire esperienze e
saperi a campi diversi da quelli appresi e in tutti i contesti della vita imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazio-
ne, il confronto descrivere e tradurre in tracce personali e condivise le esperienze utilizzan-
do diversi linguaggi sviluppare l’attitudine a fare domande riflettere e negoziare significati
sviluppare il SENSO DELLA CITTADINANZA scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro
bisogni rendersi conto della necessità di stabilire regole condivise sviluppare la capacità di ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e
alle diversità di genere iniziare a riconoscere diritti e doveri uguali per tutti creare fondamenta di un comportamento, eticamente orientato, rispettoso
degli altri, dell’ambiente e della natura
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
IL SÈ E L’ALTRO Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità, l’appartenenza Sapere accettare e rispettare le diversità riconoscendo ed espri-
mendo emozioni e sentimenti Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie e tradizioni)
e quella di altri bambini Rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che ci cir-
conda Saper perseguire un obiettivo comune, discutendo per darsi regole,
progettando insieme e imparando a valorizzare le collaborazioni ed a gestire i contrasti
Incoraggiare alla riflessione sulle grandi domande esistenziali e al-la religiosità, imparando a prendere coscienza dei diversi punti di vista e a sviluppare un corretto senso di giustizia (valori con-divisibili, diritti e doveri)
IL CORPO E IL MOVIMENTO • Vivere pienamente la propria corporeità, percepirne il
potenziale comunicativo ed espressivo, maturare con-dotte che consentono una buona autonomia nella gior-nata scolastica
• Riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo, adottare pratiche corrette nella cura di sé , di igiene e di sana alimenta-zione
• Provare piacere nel movimento e sperimentare diversi schemi posturali e motori, sapendoli applicare nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di pic-coli attrezzi e sapendoli adattare alle situazioni am-bientali all’interno della scuola e all’aperto.
• Controllare l’esecuzione del gesto, saper valutare il ri-schio , interagire con gli altri nei giochi di movimento
IMMAGINI , SUONI, COLORI . Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando
le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventare storie e esprimersi attraverso diverse forme di
rappresentazione e drammatizzazione. Saper esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolati-ve e saper utilizzare diverse tecniche espressive.
Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’e-sperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, “lasciando traccia” di sé
Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezio-ne e produzione musicale utilizzando voce, corpo e og-getti.
Sperimentare e combinare elementi musicali di base, pro-ducendo semplici sequenze sonoro-musicali.
esplorare la realtà sonora, per fare e ascoltare musica gio-cando, in modo che il suono diventi un linguaggio co-mune .
Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica al fi-ne di attivare un sempre più consapevole utilizzo di pro-duzioni, fruizioni, segni, tecniche e prodotti
Sperimentare diverse forme di espressione artistica con va-rietà di strumenti e materiali, anche multimediali per co-municare ed esprimersi attraverso esse
I DISCORSI E LE PAROLE Essere consapevole della propria lingua materna e svilup-pare la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchen-do e precisando il proprio lessico.
Sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere e comuni-care agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il lin-guaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e ap-propriato nelle diverse attività.
Ascoltare, comprendere, inventare e riesprimere narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie, racconti e re-soconti Riflettere sulla lingua, confrontare lingue diverse, ricono-scere, apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica e il linguaggio poetico
dialogare,discutere, chiedere spiegazioni e spiegare, usare il linguaggio per progettare le attività e per definirne le re-gole. Individuare, su di sé e per gli altri le caratteristiche che dif-ferenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno della parola, dell’im-magine, del disegno e della scrittura, tra significante e si-gnificato Elaborare ipotesi e codici personali in ordine alla lingua scritta
LA CONOSCENZA DEL MONDO (Oggetti, fenomeni, viventi , Numero e spazio)
Toccare, guardare, ascoltare, odorare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è toccato, visto, udito, odorato, gustato, ricercando la proprietà dei termini
Contare oggetti, immagini, persone; aggiungere, togliere e valutare la quantità; ordinare e raggruppare per colo-re,forma, grandezza ecc.
Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare rego-larità e cicli temporali
Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, per-sone; seguire correttamente un percorso sulla base di in-dicazioni
Adoperare lo schema investigativo del “ chi, che cosa, quando, come, perché?” per risolvere problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi.
Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.
Provare interesse per gli artefatti tecnologici, esplorarli e saper scoprirne funzioni e possibili usi.
Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di docu-mentazione quello che si è visto, fatto e sentito.
Le insegnanti della scuola dell’infanzia di Gerbido ri-tengono importante trovare un atteggiamento che permetta ai bambini e alle bambine di star bene a scuola,cioè proporre la scuola come ambiente sereno e favorire l’integrazio-ne del bambino nel gruppo. Perciò pensano che sia essenziale confrontarsi sulle linee educative per renderle un patrimonio comune pur nel rispetto delle libertà individuali. A tal fine hanno individuato alcune linee educative trasversali:
L’apertura all’altro, importante traguardo per il bambino che non deve rinunciare alla pro-pria unicità, ma affermarla proprio attraverso l’interazione con gli altri
La comunicazione, indispensabile per potere raggiungere l’obiettivo precedente, valorizza-ta in tutte le sue sfaccettature, non solo intesa come strumento per dare informazioni o tra-smettere contenuti, ma anche e soprattutto per stabilire relazioni
L’azione educativa deve essere indirizzata a: INCORAGGIARE il rapporto tra il bambino e il nuovo ambiente, favorendone la comprensione e l’accettazione VALORIZZARE IL GIOCO, come strumento privilegiato d’apprendi-mento e relazione. STIMOLARE esplorazione e ricerca, come strategia di pensiero che impara ad indagare e a conoscere ed a adattarsi creativamente alla realtà. OSSERVARE E REGOLARE la vita di relazione, come interazione po-sitiva con i coetanei e con gli adulti Nel momento in cui si ravvisano comportamenti inadeguati (non rispetto delle regole, dei compagni delle maestre) s’interviene facendo ragionare il bambino su ciò che ha fatto, inducendolo ad un comportamento corretto. Nello stesso momento s’informa la famiglia affinché l’intervento sia coerente con la linea educativa adottata a scuola. Quando il bambino dopo più interventi conti-nua con un comportamento scorretto è “ messo a sedere per pensare” cioè per riflettere su quello che gli è stato detto e su quello che lui continua a fare. Al contrario quando un bambino s’impegna e manifesta un atteggiamento positivo c’è la meritata gratificazione attraverso l’incoraggiamento e il riconoscimento i meriti.
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La mediazione didattica, intesa come scelta di strategie e strumen-tazioni che permettono di orientare lo sviluppo e l’apprendimento del bambino, si attiva attraverso passaggi chiave dell’azione dell’inse-gnante: OSSERVAZIONE, PROGETTAZIONE e VERIFICA , dove l’osservazione occasionale e sistematica è lo strumento per una progettazione aperta e flessibile che in quanto tale necessita di una continua verifica. DOCUMENTAZIONE che assume particolare importanza perché da essa derivano utili in-dicazioni, ed è la base per la compilazione delle competenze indivi-duali
L’azione professionale dell’insegnante si basa sull’osservazione occasionale e sistematica che consente di valutare le esigenze del bambino e di riequilibrare le proposte educative alla qualità delle sue risposte, poiché la progettazione si modula e si mette a punto costantemente sui ritmi di sviluppo e sugli stili di ap-prendimento di ogni bambino Quindi l’osservazione e la valutazione permettono di calibrare gli interventi educativo-didattici sui bisogni specifici di ciascuno. La verifica dell’apprendimento avviene attraverso:
♦ osservazioni sistematiche ♦ schede strutturate ♦ giochi guidati
La valutazione degli itinerari didattici si modula tramite: ♦ l’osservazione ♦ la documentazione ♦ il confronto collegiale del team docenti.
I risultati delle verifiche degli apprendimenti della sezione e la valu-tazione dei programmi di lavoro, saranno presentati e discussi nelle seguenti sedi:
♦ colloqui individuali con i genitori ♦ intersezioni di soli docenti; ♦ intersezioni con i genitori;
I rapporti con le famiglie avvengono in sede di: � assemblee convocate secondo calendario, in cui
viene presentato il piano di lavoro, si prendono decisioni riguardo la vita scolastica e si fanno proposte.
� intersezione, che riunisce con cadenza bimensi-le, i rappresentanti dei genitori, regolarmente eletti tramite votazione
� colloqui individuali stabiliti con cadenza quadri-mestrale che prevedono la comunicazione dei risultati di verifica e valutazione riguardo ogni singolo bambino e lo scambio di osservazioni tra insegnante e genitore
Le insegnanti hanno possibilità di comunicare verbalmen-te ogni giorno con alcuni genitori, quando accompagnano o ritirano i bambini dalla scuola. Le comunicazioni “di servizio” vengono trasmesse ai ge-nitori in forma scritta, tramite cartellone affisso alla bacheca, o avviso personale Per i genitori dei bambini che usufruiscono del traspor-to e con cui si ha meno occasione di comunicare, spesso si presta come tramite l’assistente del pulman
E’ stato redatto un progetto sulle modalità di accoglienza dei bambini che si sviluppa attraverso:
� Una maggior compresenza delle insegnanti nel momento degli inserimenti,
� Lo scaglionamento graduale degli ingressi dei nuovi iscritti, programmato con i genitori,
� L’utilizzo degli angoli gioco. Il progetto è allegato al contratto.
Il progetto di continuità, comune a tutti i plessi, è contenuto nel P.O.F. e prevede la compilazione di una scheda di passaggio, redatta in collaborazione con le insegnanti di scuola primaria e depositata in direzione alla fine dell’anno
I bambini che non aderiscono alla religione cattolica, svolgeranno attivita’ alternative ed essendo, solitamente pochi di numero, verranno inseriti in un gruppo, in modo che non si sentano in alcun modo “diversi “
L’insegnante Stefania Mazzoni,omonima dell’insegnante della sezione B e l’inse-gnante Laura Roverselli insegneranno religione rispettivamente nelle sezioni A e B I progetti sono allegati al presente con-tratto
� Nell’anno scolastico si attueranno : � PROGETTO ACCOGLIENZA per promuovere l’autono-
mia e l’identità del bambino all’interno di un nuovo con-testo educativo affinché viva serenamente la nuova e-sperienza
� PROGETTO PSICOMOTORIO :progetto con l’inter-vento dell’ esperta psicomotricista Laura Brandazza
� FESTA DI FINE ANNO
Lo stimolo dei messaggi multimediali e dei messaggi non verbali è di grande importanza per il bambino, la sua creatività e la sua voglia di comunicare.
Per l’anno scolastico in corso le insegnanti, a causa del costo eccessivo del trasporto e dell’elevato numero dei bambini, che imporrebbe l’utilizzo di due mezzi , con conseguente raddoppio del prezzo, sceglieranno rap-
presentazioni di compagnie che si esibiranno presso la scuola, tra le offerte proposte che collaborano col territorio. I genitori saranno tempestivamente informati e il contratto forma-tivo verra’ integrato.
SONO STATI RICHIESTI E OTTENUTI I LABORATORI:
PAPPA E PERO, DELLA DURATA DI 5 INCONTRI DI 1 ,30H CIASCUNO. GIOCARE CON LESCIENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA DI GERBIDO a.s. 2013/2014 TITOLO
Progetto accoglienza : AMICO E’…
PROTAGONISTI Docenti: TUTTE TUTTI I BAMBINI E I GENITORI
MOTIVAZIONE -Creare nel bambino un atteggiamento fiducioso verso il nuovo ambiente scolastico. -Predisporre un percorso che promuova nel bambino la percezione di essere accolto e accettato dall’ambiente scolastico e che stimoli il desiderio di farne parte in modo attivo.
OBIETTIVI FORMATIVI
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità Sapere accettare e rispettare le diversità riconoscendo ed esprimendo
emozioni e sentimenti, imparando a gestire i contrasti Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di convivenza, proget-
tando insieme e imparando sia a valorizzare le collaborazioni, sia ad affrontare eventuali defezioni
LINEE METODOLOGICHE
• Scaglionare gli inserimenti dei nuovi iscritti • Graduare il tempo di permanenza del bambino e del genitore a scuola • Garantire nel primo periodo scolastico, la compresenza di tutte le inse-gnanti come figure di riferimento per i bambini • Creazione di contesti favorevoli al benessere dei bambini Valorizzare la comunicazione spontanea tenendo conto delle curiosità e dei bisogni del bambino
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
Tramite osservazioni simultanee
SCUOLA DELL’INFANZIA DI GERBIDO A.S. 2013/2014
ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
PROTAGONISTI
Tutti i bambini che non aderiscono alla religione cattolica e tutti gli altri divisi per gruppi Insegnanti: Mazzoni Stefania, Sirone Silvana, Pozzi Bruna e Palmieri Caterina
MOTIVAZIONE
Aiutare i bambini a rafforzare la fiducia nelle proprie capaci-tà espressive e a collaborare attivamente agli allestimenti
OBIETTIVI FORMATIVI
Esercitare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’espe-
rienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creati-va di strumenti e materiali, “lasciando traccia” di sè
LINEE METODOLOGICHE
• Lavorare in piccoli gruppi Proporre attività di manipolazione e di sperimentazione delle diverse forme di espressione artistica
MODALITA’ DI VALUTAZIO-
NE
In itinere
SCUOLA DELL’INFANZIA DI GERBIDO a.s. 2013/2014
TITOLO UNA PERSONA MOLTO SPECIALE
PROTAGONISTI 2 gruppi di bambini che hanno scelto la religione cattolica: gruppo eterogeneo di 3e 4 anni gruppo eterogeneo di 4 e 5 anni INSEGNANTE = ROVERSELLI LAURA
MOTIVAZIONE
Favorire l’apertura alla dimensione religiosa e alla scoperta di Ge-su’,
OBIETTIVI FORMATIVI
• Scopre nei racconti del Vangelo la persona di Gesu’ e la sua sto-ria • Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani • Scopre e promuove il messaggio di Gesu’(accettazione dell’altro e del diverso)
LINEE METODOLOGICHE
• Coinvolgere i bambini stimolandoli ad esprimersi attraverso drammatizzazioni • Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di un’esperienza • Veicolare relazioni interpersonali positive tra i bambini • Divisione in piccoli gruppi per seguire meglio i tempi e i ritmi individuali
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
La valutazione viene fatta in itinere sulla base di osservazioni e degli elaborati
SCUOLA DELL’INFANZIA DI GERBIDO a.s. 2013/2014
TITOLO L’INVERNO CHE EMOZIONE
PROTAGONISTI 2 gruppi di bambini di 3 e 4 anni insegnanti: Sirone, Pozzi, Roverselli e Palmieri
MOTIVAZIONE Scoprire e rappresentare le emozioni che il nostro viso esprime attraverso l’osservazione e l’ascolto di una fiaba di un pupazzo di neve
OBIETTIVI FORMATIVI
• Ascoltare e comprendere brevi racconti • Riconoscere le caratteristiche che contraddistinguono la stagio-ne invernale Riconoscere, descrivere e rappresentare emozioni
LINEE METODOLOGICHE
Il percorso mira a valorizzare l’aspetto creativo , manipolativo e drammatico in particolare per i 3 e 4 anni La creazione di personaggi, utile al raggiungimento degli esiti for-mativi, sarà un importante imput. Le insegnanti stimolano i bambini ad individuare, esprimere a livello mimico e verbale i propri e gli altrui stati d’animo
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
Osservazione simultanea, documentazione degli elaborati
SCUOLA DELL’INFANZIA DI GERBIDO a.s. 2013/2014
TITOLO IL PAESE DELLE VOCALI
PROTAGONISTI 1 gruppo di bambini di 5 anni insegnanti: Mazzoni, Roverselli
MOTIVAZIONE Comprendere che a un fonema corrisponde un grafema
OBIETTIVI FORMATIVI
Ascoltare, comprendere, rappresentare narrazioni lette Riflettere sulla lingua, ascoltare e riconoscere i suoni e la for-
ma delle vocali Sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri, le domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attra-verso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività
LINEE
METODOLOGICHE L’insegnante cerca di coinvolgere e stimolare i piu’ grandi ad un ragionamento individuale e ad usare fantasia e immaginazione
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
Osservazione simultanea, documentazione degli elaborati